Pokemon Mystery Dungeon: Il Canto degli Antichi

di AndreMCPro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Aria di Tempesta ***
Capitolo 2: *** Aria di Deserto ***
Capitolo 3: *** Aria di Pericolo ***
Capitolo 4: *** All'interno ***
Capitolo 5: *** Battaglie e Scoperte ***
Capitolo 6: *** Fine del Rituale ***
Capitolo 7: *** Nuovi e vecchi amici ***
Capitolo 8: *** Notizie e Pericoli ***
Capitolo 9: *** Rapimento ***
Capitolo 10: *** Trappola ***
Capitolo 11: *** Verso il Cielo ***
Capitolo 12: *** Situazione critica ***
Capitolo 13: *** Ascesa ***
Capitolo 14: *** Rayquaza ***
Capitolo 15: *** Archeo ***
Capitolo 16: *** Hydreigon e Lucario ***
Capitolo 17: *** Scelte ***



Capitolo 1
*** Aria di Tempesta ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.1 Aria di tempesta
 
“Team Palude!” Disse la possente voce del Capitano. I due si avvicinarono al Pokémon.
“Per il grande numero di missioni da voi completate e l’inesauribile coraggio dimostrato, io vi dichiaro promossi a Squadra di Esplorazione di Rango Master III!”
Conkeldurr diede a Servine e Dewott i premi della Federazione. O meglio, IL premio. Si trattava di una busta con un sigillo di cera con un timbro circolare, siglato FSE.
Un altro dungeon… Pensò Dewott. E infatti quando la aprì c’era segnata l’ubicazione di un posto chiamato “Tempio Antico”. Sembrava promettere bene.
“Mi aspetto che diate il massimo anche nelle prossime esplorazioni! Continuate così!”
“Certo!” Rispose Servine, e i due, congedatisi, uscirono dalla Gilda.
Scesa la scalinata, i due si diressero verso la piazza, al cui centro c’era ormai da più di un anno una statua raffigurante tre Pokémon. Tre loro amici, a dirla tutta. L’aveva scolpita il Capitano stesso e l’aveva posta in cima alla fontana, sostituendo quella che raffigurava il suo amico Wigglytuff, spostata ad un lato della piazza. Questa nuova mostrava gli artefici della salvezza della loro regione: uno Shinx con una sacca dei tesori in posizione di combattimento, con al suo fianco una Glaceon, che era seduta con gli occhi chiusi e la testa rivolta verso l’alto e indossava una collanina con un ciondolo perfettamente sferico, e uno Squirtle con le braccia conserte e un’espressione di sfida. Alla base della fontana una targa:
 
Il Leggendario Team Electro, salvatore della regione di Erien.
Membri (da destra a sinistra): Glaceon, Andrea, Squirtle.
17/05/3247
 
Già due anni erano passati da quei fatti. E proprio loro due avevano accompagnato il Team Electro alla ricerca di Reshiram e Zekrom per salvare la regione. In breve, a missione conclusa, la vita nel Villaggio Poké era tornata quella di una volta, ma nessuno avrebbe mai dimenticato quei formidabili Pokémon… ne’tantomeno quell’ancor più formidabile essere umano.
Servine gliel’aveva detto, una volta tornati a casa, ma l’opinione pubblica non ne era stata informata. Certe rivelazioni era meglio che rimanessero un segreto.
I due esploratori si allontanarono dalla fontana e andarono ai Magazzini Kecleon a rifornirsi di strumenti, mentre i ricordi affollavano ancora le loro menti.
Da quando Conkeldurr aveva portato lì la Pietra Origine -o almeno così l’aveva chiamata il Capitano- il Team andava almeno una volta alla settimana al Dirupo Oscuro a controllare che fosse tutto a posto. I Pokémon del luogo non li ostacolavano granché, ma era sempre bene prepararsi a qualsiasi evenienza. Quando furono pronti andarono a casa e si misero a dormire.
Da quando avevano lasciato la Gilda (dopo il diploma si deve lasciare le proprie stanze per eventuali nuovi apprendisti), i due si erano costruiti una casa sull’albero nei pressi di un lago, a dieci minuti dal Villaggio. Ci erano voluti quasi due mesi, e nel frattempo avevano dovuto adattarsi a dormire sui rami della grossa quercia. Era strano anche non doversi più svegliare al richiamo del loro amico Golett, ora anche lui diplomato, ma per fortuna riuscirono a mantenere le abitudini… anche perché le stanze da letto di entrambi avevano la finestra orientata perfettamente ad Est. Almeno riuscivano a svegliarsi all’orario giusto… sempre che non piovesse, ovviamente.
La mattina dopo infatti pioveva a dirotto, e i due si svegliarono in ritardo. Era strano, però: nulla aveva fatto presagire l’arrivo di una perturbazione. Dewott si lanciò dalla casa e si tuffò nel lago, mentre Servine faceva l’impossibile per evitare che la Sacca dei Tesori si bagnasse. A differenza del suo amico Acqua, lei odiava la pioggia, soprattutto perché le impediva di usare efficacemente la sua mossa migliore: Solarraggio. Era stato un vero colpo di fortuna trovare quella MT al negozio, ma le sue limitazioni la rendevano difficile da sfruttare al meglio. Dewott e le su mosse non avevano di questi problemi.
I due corsero verso il villaggio ed irruppero nel primo edificio che trovarono. Era un locale ancora in allestimento. Da quando Erien e Arthis erano entrate grazie a loro due in contatto, si erano sviluppate varie nuove attività: Il servizio di posta era stato esteso ad entrambi i territori, si inaugurarono presto un paio di Bar -uno chiuso quasi subito perché mal gestito- e, soprattutto un’agenzia di trasporto Pokémon. Tuttavia, nonostante Servine e Dewott avrebbero tanto voluto riabbracciare i loro amici, il lavoro li teneva fin troppo occupati e non potevano assentarsi per troppo tempo: solo il viaggio di andata durava un giorno e mezzo. Però avevano sentito di vari Pokémon che se n’erano andati dalla regione in cerca di fortuna, e tanti erano quelli venuti a Erien da Arthis. Ciò voleva dire che il viaggio, per lo meno, era sicuro. Un giorno sarebbero riusciti a liberarsi dagli impegni, e a quel punto si sarebbero goduti una lunga vacanza insieme ai loro amici. Ma per il momento, non potevano fare altro che continuare con la loro routine…
“Ehi, voi! L’accesso è vietato ai non  addetti ai lavori!” Gridò un Timburr in mezzo alla sala.
“Scusate, avevamo solo bisogno di ripararci dalla pioggia!” Rispose Servine.
“Sbrigatevi ad andarvene! Questo è un sito in costruzione!” Concluse il Pokémon, e riprese a lavorare. Servine sbuffò, e riprese a correre sotto la pioggia, con Dewott dietro di lei, finché non giunse alla sede della Compagnia Viaggi Unfezant.
“Non ha mai piovuto nell’ultimo mese… Perché doveva iniziare proprio oggi?” Si lamentò poi.
“Se non altro il nostro obiettivo è una grotta. Lì saremo al riparo” Rispose Dewott.
“Sì, ma se continua a piovere così forte finiremo per non partire neanche”
“Chiedi informazioni, allora!” La incalzò l’amico, e la Pokémon Serperba si avvicinò al bancone, dall’altro lato del quale una Unfezant la accolse in modo formale: “Benvenuti alla Compagnia Viaggi Unfezant. Come posso aiutarvi?”
“Siamo interessati ad un volo per il Dirupo Oscuro”
“Mi duole informarvi allora che non mi è possibile autorizzare il vostro viaggio: a quanto ci è stato riferito, l’area è stata colpita da un uragano e tutti i voli in direzione sud-ovest sono stati sospesi”
“COSA?”
“Mi dispiace, ma non possiamo aiutarvi. Spero torniate presto a trovarci!”
I due andarono verso l’uscita, ma si fermarono un attimo prima di varcare la soglia.
“E adesso che facciamo?” Chiese Servine.
“Niente… o torniamo a casa o andiamo a fare una visita alla Gilda… così avvertiamo anche il Capitano”
Scelsero la seconda opzione e, giunti alla Gilda, trovarono il cancello aperto e Drilbur e Golett che facevano la guardia dall’altra parte di esso.
“E voi che ci fate qui fuori?” Chiese Dewott appena furono al riparo.
“Il posto di guardia è un pantano, quindi siamo usciti” Rispose semplicemente la talpa.
“Gli altri si sono sparpagliati per il villaggio e stanno portando la gente nella gilda” Aggiunse Golett.
“Cosa? Perché?”
“L’uragano si sta spostando ed è diretto verso il villaggio. Nella migliore delle ipostesi la città sarà mezza devastata, ma almeno possiamo portare al sicuro gli abitanti”
“Posso esservi d’aiuto se volete!” Si offrì Dewott, e il Pokémon Statuanimata lo mandò ad occuparsi dei Magazzini e del Deposito. Servine rimase invece lì, ad aspettare insieme agli altri due.
Passarono circa cinque minuti, e decine di Pokémon si riversarono nella Gilda. La signora Kangaskhan con il piccolo, Eelektross, il gestore della Combiteca, Audino con un paio di Uova in braccio e Reuniclus, che fluttuava in direzione della costruzione con gli occhi chiusi. Questi erano accompagnati da Deerling e Klang. Poco dopo giunse Whirlipede, scortando Minccino, gli Unfezant e gli altri Pokémon del Villaggio. Ma di Dewott e dei fratelli Kecleon nessuna traccia.
Il vento si alzò, e la pioggia prese a cadere sempre più fitta. Il ciclone era perfettamente visibile: largo quanto il Villaggio, si avvicinava ad una velocità impressionante. L’enorme colonna di nubi si stagliava sopra Bosco Sereno, il luogo della loro prima missione. E ormai era giunto alle porte della città.
Dewott giunse in quel momento con i fratelli Kecleon, portando decine di strumenti in braccio e chissà quanti altri nella Sacca dei Tesori. I due negozianti portavano ognuno gli oggetti di propria competenza.
I tre Pokémon si fiondarono all’interno della Gilda e, seguiti da Servine, Golett e Drilbur, scesero di corsa le scale. Appena li vide al Piano Inferiore 1, il Capitano tolse una piccola roccia dalla parete e tirò la leva nascosta dietro di essa. Il cancello si richiuse, e tutti scesero al piano più in basso, sperando di essere al sicuro.
 
Il vento soffiò per tutta la notte e anche per metà del giorno successivo. La pioggia, invece, si fermò soltanto la mattina dopo ancora. Solo allora il Capitano si decise ad aprire i cancelli, e gli abitanti del Villaggio uscirono dalla Gilda sotto lo sguardo di un sole cocente, che stava lì quasi a deriderli.
Il villaggio era mezzo distrutto: varie case e negozi erano stati divelti dalle fondamenta per l’incredibile forza del vento. Altre, quelle più vicine al confine del centro abitato, avevano perso un pezzo di tetto o di muro, ma erano ancora intere. I negozi erano tutti devastati.
I Pokémon si rimboccarono le maniche e si misero al lavoro. Il caldo torrido non aiutò affatto, ma entro sera i negozi furono completamente ripristinati -primi fra tutti i Magazzini e il Deposito- e molte case tornarono in perfette condizioni. Ci fu anche un principio d’incendio alla Combiteca, ma grazie ai tipi Acqua della zona non accadde nulla di grave.
Dopo quella giornata Servine e Dewott erano stanchi morti, e decisero di non andare in esplorazione il giorno dopo. Fortunatamente la loro casa era sud-est del villaggio, fuori dalla traiettoria dell’uragano, e non aveva subito danni. Si gettarono letteralmente sui loro letti e si addormentarono all’istante.
 
 
 
Mi ritrovai sospeso nel nulla, a fluttuare immerso in un mare di sensazioni e di colori. Non c’era niente e nessun altro intorno a me. Ero semplicemente sospeso nel vuoto.
“Che razza di sogno è mai questo?” Mi chiesi. Provai a muovermi, ma non ci riuscii. All’improvviso sentii qualcosa di duro alle mie spalle e mi voltai. E così mi accorsi che ero sdraiato a pancia in su.
Mi misi in piedi e presi a camminare. Più mi spostavo, più aumentava una delle sensazioni che mi pervadevano: la paura. Ma la avvertivo come non mia: io ero nella mia casa, sul mio letto e con Servine nelle vicinanze. Non avevo motivo di sentirmi così.
In lontananza vidi apparire una sfera nera. Corsi verso di essa, e quella iniziò a liberare nell’aria delle scie di nebbia scura, la quale si addensò tutto intorno al punto che non vidi quasi più niente. Sentivo solo la paura, ma procedendo iniziai a percepire sempre di più un barlume di speranza.
Giunsi di fronte alla sfera, che continuava ad emettere nebbia. La colpii con Conchilama e quella scoppiò come una bolla d’acqua. La nebbia si dissolse, permettendomi di vedere una piccola figura umanoide dal portamento aggraziato. Non riuscivo a distinguerla perché era circondata da un intenso alone bianco. Non sapevo perché ma, guardandola mi sentivo incredibilmente felice.
“Aiutami” Mi disse, tendendomi la mano. Al che chiesi: “Chi sei? Come faccio a trovarti?”
Si guardò intorno. L’alone iniziò a mutare colore e divenne rosso. Una sensazione di pericolo spazzò via tutte le altre.
“Non c’è tempo…” Disse la creatura. Il luogo in cui mi trovavo iniziò a scomparire. “Ti contatterò ancora. Aspettami, ti prego”
“No, fermati!” Gridai, ma la figura scomparve. E pian piano, la seguì anche tutto il resto.
 
 
 
Dewott si svegliò di soprassalto e guardò fuori dalla finestra. Il cielo stellato era limpido e senza nuvole. Riconosceva le costellazioni del Braviary e dello Skorupi senza fatica, e le altre non erano difficili da individuare. La luna era alta nel cielo, ed era al primo quarto.
Cos’è successo? Si chiese. Non aveva mai fatto sogni così vividi da ricordarli perfettamente anche da sveglio. Ne’ tantomeno aveva mai sognato qualcuno che non aveva mai visto. Non era un sogno normale, di questo ne era sicuro.
Ma chi era quella Pokémon? Perché la voce era decisamente femminile. Ed era spaventata. Che fosse una tipo Psico che aveva tentato di contattarlo? Probabile. Ma perché proprio lui? Va bene la fama della sua squadra, ma non era niente di chissà quanto eccezionale. E anche se si fosse sbagliato su questo, poteva contattare Servine, che da quando si è evoluta è diventata il leader. Perché invece ha parlato a lui?
Pensarci ora non servirà a niente. Si disse, sdraiandosi sul letto. Ha detto che mi contatterà di nuovo, e di aspettare. E quando tornerà a parlarmi,immagino mi dirà tutto.

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Capitolo 2
*** Aria di Deserto ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.2 Aria di Deserto
 
«Svegliati, Dewott! È ora di alzarsi!»
Le mani di Servine lo scossero. Il Pokémon Apprendista si alzò di scatto e si guardò intorno.
«Eh? Cosa?»
Il sole lo accecò. Si portò un braccio davanti agli occhi e distolse subito lo sguardo. L’alba era decisamente già passata da un pezzo.
«Che ora è?” Chiese Dewott.
«Dieci e mezza. Avremo anche deciso di non andare in esplorazione oggi, però…»
«Scusa, è che stanotte ho fatto un sogno strano… Anzi, non sono neppure sicuro che fosse un sogno» Disse alzandosi e andando fuori dalla stanza.
«Quindi? Che cosa hai visto?» Chiese lei con poco interesse. Stava andando a preparare la colazione.
«C’era una Pokémon»
«Una Pokémon?» Servine tornò indietro. «Di che specie?»
«Non sono riuscito a distinguerla, era come avvolta da un alone bianco. Mi ha teso una mano e mi ha chiesto di aiutarla»
«Cosa? »
«Ovviamente le ho chiesto dove fosse, ma mi ha detto di non avere tempo e che mi avrebbe contattato appena possibile»
«Quindi cosa vuoi fare?»
«Pensavo di fare delle ricerche… magari riusciamo a capire di che Pokémon si tratta»
«Beh, il Capitano è partito per il Dirupo Oscuro al posto nostro e abbiamo l’accesso libero alla Gilda» Disse lei tornando alla dispensa. «Possiamo controllare negli archivi, se serve. Però… Forse prima dovremmo assicurarci che non sia un sogno»
«E come pensi di fare?»
«Forse Reuniclus ci può essere  di aiuto. Ma non credo che accetterà senza un compenso»
«Non mi aspetto un prezzo minore di mille Poké da quello strozzino… Non voleva nemmeno andarsene dal negozio per paura che l’uragano gli portasse via i soldi!»
«Se non altro i fratelli Kecleon sono stati più ragionevoli»
«Oh, certo! Mi hanno solo fatto portare fino alla Gilda mezzo negozio!»
Servine si sedette e passò a Dewott una ciotola piena di Baccarance e Baccastagne. Una uguale, solo più piccola, l’aveva preparata per lei stessa. «Datti una mossa. Il Centro perizie chiuderà tra meno di mezz’ora»
 
 
 
«Grazie. Avanti il prossimo!» Disse Reuniclus.
«Finalmente. Non ci speravo più!» Commentò Servine.
Era il loro turno. Al vederli senza una cassa, un baule o un forziere, il Pokémon Espansione chiese: «Non avete nulla da aprire… Posso aiutarvi in qualche modo?»
«Ecco… noi saremmo qui per un altro motivo... le sembrerà strano, ma dobbiamo controllare un sogno»
Il negoziante strabuzzò gli occhi allibito. «Come?»
«Vede… credo che qualcuno mi abbia contattato nel sonno» Spiegò Dewott. «Vorrei chiederle se è possibile accertarsi se si tratti di una connessione psichica o soltanto di un sogno molto strano»
«Ah, capisco. Credo di poterci riuscire. Ma vi costerà»
Proprio come immaginavo… Pensò Servine. Che la contrattazione abbia inizio!
«Che ne dite di… milleduecento Pokè? »
«Ottocento?»
«Mille»
«Novecento, non un soldo di più»
«Affare fatto» Concluse quello. «Siete pregati di seguirmi…»
Entrò nel suo tendone. I due amici lo seguirono un po’ titubanti, e si ritrovarono in una abitazione molto semplice e spoglia, con solamente un letto di paglia e un paio di casse chiuse con tre lucchetti ognuna. Il Pokémon fece stendere Dewott sul letto e disse: «Pronto ragazzo? Sto per entrare nella tua mente…»
«Pronto» Rispose lui. Un istante dopo, un formicolio lo avvertì dell’ingresso di Reuniclus tra i suoi pensieri.
«Concentrati sul sogno. Non farti distrarre da nient’altro»
Ubbidì. Ecco, vede di nuovo quella bolla nera. La nebbia che gli copre la visuale... Ora sta usando Conchilama… Ci siamo! La bolla è scoppiata e ora riesce a vedere la Pokémon. Gli ha teso la mano. Sta per parlare.
Un dolore atroce gli fece perdere la concentrazione. Sia Dewott che Reuniclus si portarono le mani alla testa.
«Cos’è successo? » Chiese Servine spaventata.
«Non ci sono dubbi… è un contatto psichico. E anche pesantemente protetto, devo dire! L’autore dev’essere un tipo Psico molto potente…»
Dewott cercò di alzarsi lentamente. Appena fu seduto chiese, con una mano ancora premuta sulla tempia: «Non è che saprebbe anche riconoscerla? »
«No, mi dispiace…» Rispose il Pokémon Espansione. «Pagate il dovuto e andatevene… Ah…»
Servine lasciò sul letto i novecento Poké pattuiti, aiutò Dewott ad alzarsi e se ne andò insieme al suo amico.
Allora non si erano sbagliati…  ha davvero contattato il Team Palude! Questa non ci voleva. Se non avesse protetto la conversazione avrei potuto dir loro che era solo un sogno, e invece… Non importa. Avvertirò il Comandante e gli dirò di sbrigarsi.
Il Pokémon prese un foglio e iniziò a scrivere. Una volta finito, si diresse verso l’Ufficio Postale.
 
 
 
I due andarono senza indugio alla Gilda e scesero nelle stanze del Capitano. Lì, sotto il tappeto, c’era una botola che portava ad una ulteriore stanza piena di libri, mappe e manoscritti. Scesero, accesero una fiaccola con un acciarino e richiusero la botola.
Quello che cercavano era un Catalogo Pokémon, nella speranza di trovare un foglio con una figura il più somigliante possibile a quella che aveva visto Dewott in sogno. Ci misero più di un’ora, ma alla fine lo trovarono e, sedutisi a terra, iniziarono a sfogliare le pagine.
«Vediamo… sembra che i Pokémon siano ordinati alfabeticamente… Abomasnow, Abra, Absol… Di questo passo ci metteremo una vita!» Disse Servine.
«Slaccia i nodi e dammi un po’ di fogli» Gli disse l’amico.
«Sì, se poi scombiniamo l’ordine Conkeldurr ci uccide»
«Hai altre idee?»
La Pokémon iniziò a slacciare i nodi che tenevano insieme il manoscritto e passò i fogli dalla N alla Z a Dewott.
«Vedi di non mischiarli» Gli intimò infine prima di riprendere la ricerca.
Le ore passarono. Ogni volta che Servine trovava una figura umanoide la faceva vedere a Dewott, ma non trovarono nulla. Servine giunse quasi alla fine della H, con Hoppip; Dewott si fermò invece alla pagina di Unown.
«Non ce la faccio più, sto morendo di fame!» Si lamentò quest’ultimo.
«Stavolta devo darti ragione, non abbiamo neppure pranzato… Secondo me per oggi possiamo fermarci qua» Suggerì Servine. Dewott si alzò in piedi e le diede i fogli, che lei provvide a rilegare. Le cadde però un foglio di cui non si era accorta con su scritto Gardevoir, e mostrò il disegno sottostante al suo amico.
«No, non è lei» Disse subito quello. Servine rimise la pagina nel manoscritto e se ne andarono.
 
Quando uscirono fuori dalla gilda si resero conto che il sole stava già tramontando. La ricerca era stata più lunga del previsto, e non aveva dato i risultati sperati. I due amici tornarono mestamente a casa e per cena Dewott preparò un brodo di Baccabana.
 
Quella notte la Pokémon non tornò nei sogni di Dewott. O meglio, non lo ricontattò durante il sonno. Ma suggestionato dalla ricerca del giorno prima il suo subconscio fece miliardi di ipotesi su di quale specie potrebbe essere. Ma nessuna convincente.
La giornata successiva si aprì all’insegna del sole. Cocente. Afoso. Desertico.
La prima cosa che quella mattina fecero sia Servine sia Dewott fu gettarsi in acqua.
Servine riemerse subito e, uscita dall’acqua, guardò verso il Villaggio.
Una colonna di fumo si innalzava dal centro città. Chiamò Dewott e partirono al soccorso.
Il caldo era veramente troppo e il tendone del Centro Perizie aveva preso fuoco. Le fiamme si erano velocemente propagate tutto intorno e in breve anche il Deposito, i Magazzini e la Banca erano stati invasi da esse. Tutti i Pokémon acqua, Dewott incluso, si adoperarono a spegnere l’incendio e a recuperare i feriti. La signora Kangaskhan stava bene. Suo figlio un po’ meno, ma non era in pericolo di vita. I fratelli Kecleon avevano qualche scottatura qua e là, ma niente di grave. La signorina Minccino era invece in pessime condizioni. Di Reuniclus non c’era traccia.
«Maledizione… Il meteo è impazzito! Neanche un Castform saprebbe in che modo trasformarsi!» Disse rabbioso Dewott.
«Spero solo che anche lui stia bene…» Aggiunse Servine. «Dopotutto è pur sempre un abitante del Villaggio…»
«A tutti i tipi Acqua!» Gridò il Capitano Conkeldurr. «Pattugliate la città e spegnete ogni fiamma che vedete! Impedite che scoppino altri incendi! »
Così fecero, e Dewott si occupò della strada est della città. Spense alcuni principi d’incendio sui tetti di alcune case, mentre ogni tanto un tipo fuoco o terra gli portava da bere. Servine si mise invece in un punto ombreggiato e ogni tanto si allontanava per fare un bagno.
Giunse mezzogiorno e le razioni d’acqua iniziarono a venire portate con più frequenza. Diedero ai Pokémon anche da mangiare e quelli divorarono tre o quattro Mele in meno di un minuto, per poi riprendere il proprio giro.
Ma proprio quando sarebbero dovuti scoppiare più incendi, la situazione si calmò del tutto.
Il sole iniziò a diventare meno cocente, e l’afa pian piano svanì. Conkeldurr diede il cessato allarme, e i tipi Acqua andarono immediatamente a riposarsi. Audino, che si era adoperata immediatamente per curare i feriti, tenne Minccino sotto osservazione, anche se era fuori pericolo, e lasciò che gli altri tornassero alle loro normali occupazioni. Dewott se ne andò a dormire, mentre Servine si diresse verso l’archivio della Gilda. Riprese le ricerche, controllando accuratamente ogni Pokémon della lista.
Si soffermò per un momento su Jynx, ma le sembrava tutto fuorché aggraziata. Procedendo, incontrò il disegno di Kirlia.
«Tipo Psico…. Pokémon Emozione… Ed è anche relativamente piccolo. Potrebbe essere questo. O forse…»
Andò qualche pagina avanti, incrociando la pagina di Lilligant.
«Tipo erba… no. Non ha poteri psichici. Non può essere lei»
Riprese a sfogliare pagine. Era quasi giunta alla fine della sua metà di libro quando una figura attirò la sua attenzione.
 
 
 
Dewott si alzò a tramonto inoltrato, e si tuffò in acqua per svegliarsi del tutto. Quando riemerse, si accorse che Fraxure lo aspettava sulla sponda del lago.
«Ehi, ciao! Come mai qui?»
«Servine ti vuole immediatamente alla Gilda. Deve mostrarti una cosa»
«Sarebbe?»
«A me ha detto solo di chiamarti. Non so altro»
Forse ha trovato qualcosa…
«Ok, allora. Vengo subito»
Rimase un altro minuto a mollo, e poi corse all’archivio della Gilda.
«Ah, eccoti, finalmente!» Disse la Pokémon quando lo vide entrare.
«Scusa, mi sono appena svegliato…»
Ma Servine lo ignorò e andò subito al punto della questione: «Dai un’occhiata a questo»
Gli passò il primo dei fogli che aveva trovato. Dewott indugiò a lungo sulla figura di Kirlia e ad un certo punto strizzò anche gli occhi. Ma alla fine disse: «No… non è lei»
«Allora che ne dici di questa?»
Il secondo disegno non aveva un nome indicato. Raffigurava un’affascinante Pokémon umanoide con dei lunghi capelli verde chiaro e gli occhi azzurri. Sembrava indossare un vestito nero stretto alla vita con una fascia verde e le sue gambe erano del tutto bianche. Un fermaglio nero su un lato della testa sporgeva verso il basso quasi fosse un microfono auricolare.
«È lei» Disse Dewott senza battere ciglio.
«Sei sicuro?»
«Sicurissimo» Ribadì. «Una così non si dimentica»
«Cosa?»
Solo all’esclamazione della sua amica Dewott si rese conto di quello che aveva detto. Arrossì di botto e cominciò a farfugliare qualcosa di incomprensibile.
«Non dirmi che sei attratto da lei?» Gli chiese Servine, incredula. «Voglio dire, hai letto quello che c’è scritto sotto?»
Il Pokémon Apprendista gettò l’occhio sul piè di pagina, su cui era esplicitamente segnato: Pokémon Sconosciuto. Classificazione: Miraggio
Arrossì ancora di più. Non poteva farci niente: la trovava davvero bella.
«Ehm… beh, non abbiamo risolto più di tanto, comunque…» Esordì Dewott, cercando di cambiare argomento. «Non sappiamo ancora chi sia…»
«Hai ragione, ma almeno sappiamo che aspetto ha… Se non altro potrei riconoscerla se decidesse di contattare me»
«Sai, me lo sono chiesto. Perché non abbia parlato a te, intendo» Disse restituendo la pagina a Servine e iniziando a salire le scale.
«E? »
«Non lo so… Non sono riuscito a spiegarmelo…»
 
 
 
I due uscirono dalla stanza senza incontrare nessuno. Solo il Capitano, che stava dormendo lì vicino e che rischiarono di svegliare. Lasciarono la Gilda cercando di non fare rumore ma chiedendosi allo stesso tempo che ora fosse. Quando furono fuori dall’edificio, si accorsero che la luna era già alta nel cielo. Corsero immediatamente a casa, e si fiondarono sui loro letti facendo prima un veloce pasto.
 
 
 
Feci di nuovo quel sogno. Un turbine di colori e sensazioni, poi il terreno che mi appariva sotto la schiena e io che iniziavo a camminare.
Raggiunsi di nuovo la zona piena di paura. La speranza che percepii quando vidi di nuovo la sfera nera fu più grande della prima volta. La ruppi di nuovo, e la figura apparve. Ma stavolta l’alone bianco che l’avvolgeva si attenuò quasi subito, permettendomi di riconoscerla come la Pokémon del disegno. A vederla dal vivo, era ancora più bella.
«Grazie per aver aspettato…» Mi disse. La sua voce era dolce e soave. Sembrava nata per cantare. «Ho bisogno del vostro aiuto. Non ve lo chiederei se non fosse una questione di vitale importanza…»
«Cos’è successo?» Le chiesi. Se era un Pokémon Miraggio, come aveva fatto a trovarsi in pericolo?
«Mi hanno rapita»
«COSA? Chi è stato a farti questo?»
«Non lo so…» Disse scuotendo la testa. Sentii la rabbia ribollire dentro di me. Non potevo sopportare che le facessero del male. Dovevo aiutarla in qualche modo.
«Riesci a capire dove sei ora?» Le domandai.
«Sì… sono nel Tempio Antico. Lo so, è lontano da dove siete voi, ma vi prego… ho bisogno del vostro aiuto!»
«Non preoccuparti… Ti salveremo!» La rassicurai. La rabbia dentro di me si trasformò all’improvviso in determinazione. Ero pronto a qualsiasi cosa pur di liberarla.
«Un ultima cosa… non fate parola di me con nessuno. I miei rapitori potrebbero scoprire che…»
Si bloccò. Di nuovo, l’alone divenne rosso. Ma stavolta aveva anche delle venature nere.
«Oh, no…»
«Cosa c’è?»
«Mi hanno scoperto! Mi dispiace, devo andare!»
«Aspetta!»
Mi gettai verso di lei mentre la sua figura svaniva dalla mia testa. Riuscii a malapena a toccarle la mano, e quando lo feci carpii qualche informazione su di lei.
Il suo nome era Meloetta.
Viveva nella Foresta Mezzanotte, ad Arthis, ma spesso si recava anche alla Selva Trascendente di Erien.
Non capii perché, ma era legata in qualche modo al Tempio Antico. E chi l’aveva rapita, voleva sfruttare proprio questo legame per i suoi scopi.
 
 
 
«Comandante…» Disse Sigilyph varcando la soglia della Stanza del Fuoco. Dato che era la prima volta che entrava in quella sala, rimase per un momento ad osservarla.
Il colore dominante nella stanza era l’arancio. Arancione era l’irriconoscibile stemma disegnato sulla porta semidistrutta, e arancioni erano anche i mattoni di cui erano fatte le pareti. Vari sedili in mattonato erano riversi a terra o spostati dalla loro posizione originale, contrassegnata da mattoncini grigi che contrastavano con il colore del resto della sala. In fondo, un altare con quattro candele spente. Dietro di esso, di spalle alla porta, c’era il Comandante.
«Vai avanti, Sigilyph. Cos’hai da dirmi?»
«Il soggetto ha contattato di nuovo il team Palude. Ne ho la conferma»
«Il Rituale del Risveglio non deve essere fermato. Allerta la squadra di pattuglia e fa aumentare la sorveglianza»
«Sissignore» Disse il Pokémon, lasciando la sala.
Davvero credeva che fossimo degli sprovveduti?La teniamo continuamente sotto controllo! E poi il Team Palude non è la vera squadra Leggendaria. Perché chiamarlo? Non può nulla contro di noi.
Le candele si accesero. Il Comandante si voltò e disse.
«È il mio turno…» Disse. E iniziò a pronunciare parole indecifrabili. Dall’altare iniziarono a scaturire enormi fiamme.

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Capitolo 3
*** Aria di Pericolo ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.3 Aria di Pericolo
 
L’alba era ormai alle porte quando un rumore svegliò Servine. Dewott la chiamò, e lei si precipitò nella sua stanza. Lo trovò che stava riempiendo la Sacca dei Tesori di tutto quello che trovava.
«Che stai facendo?» Gli chiese.
«Meloetta mi ha parlato ancora» Rispose andando verso la dispensa. Ma Servine lo bloccò.
«Ti dispiacerebbe spiegarmi che cosa succede? E chi è Meloetta?»
«È la Pokémon che mi ha contattato nel sonno. Mi ha detto che è stata rapita e si trova nel Tempio Antico»
«Rapita?» Chiese mentre Dewott prendeva quante più baccarance possibile.
«Sì. Pare che qualcuno voglia sfruttare i suoi poteri per non so cosa»
Il Pokémon Apprendista uscì di casa e iniziò a scendere le scalette. Servine lo seguì.
«E adesso che vorresti fare?»
«Semplice: andiamo al Tempio Antico!»
«A salvarla?»
«Ovvio!»
Fece un passo in direzione nord-ovest, ma una liana lo afferrò per la caviglia e lo fece cadere a terra. Servine iniziò a trascinarlo verso il Villaggio.
«No! Aspetta! Cosa stai facendo?»
Servine rispose, senza voltarsi e continuando a camminare. «Primo: il leader sono IO e tu fai quello che dico IO!»
«Sì, ma…»
Servine alzò la voce. «DUE: prima di ogni missione ci siamo SEMPRE preparati a dovere e abbiamo SEMPRE fatto le dovute ricerche! Non lascerò che ci rimettiamo la carriera e forse anche la pelle solo per andare dietro alla prima FEMMINA che ti chiede aiuto!»
Si voltò verso di lui e lo lasciò andare. Portò le mani ai fianchi e concluse: «E tre: tu parti senza di me e rimpiangerai che questa Meloetta ti abbia contattato!»
Il Pokémon stava tremando come una fogila, spaventato dallo sguardo minaccioso dell’amica.
«Ora và al villaggio a preparati. Io faccio le ultime ricerche»
«Ok…» Rispose lui con un filo di voce.
Servine si voltò verso il villaggio e Dewott si rimise in piedi. Fece appena in tempo a voltarsi di nuovo verso il bosco quando una seconda liana lo colpì alla testa.
«Dall’altra parte, idiota» Gli disse la Pokémon. Quando la guardò, Dewott si rese conto che non si era nemmeno voltata. Arrossì tremendamente e si sbrigò a seguirla.
Si separarono alla piazza. Servine si diresse verso Gilda e scese nei sotterranei, alla ricerca di informazioni sul Tempio Antico. Dopotutto, se la Federazione aveva mandato loro quella lettera per l’avanzamento di rango voleva dire che qualcuno l’aveva già esplorato almeno un po’.
Incrociò Conkeldurr mentre entrava nelle sue stanze. Quello le disse: «Ciao, Servine. Come mai qui?»
«Sto andando negli archivi. Cerco informazioni sul Tempio Antico» Rispose lei.
«Scaffale tre, libreria diciassette» Disse senza neanche pensarci.
«Grazie, Capitano. Ah, sta andando al Villaggio?»
«Sì, perché?»
«Mi tenga d’occhio Dewott, per favore»
«Perché?»
«È una lunga storia… Si accerti che non lasci il villaggio. Usi la forza, se serve»
«Ehm… va bene»
«Grazie»
Il Pokémon forza immane se ne andò, un po’ confuso. Servine scese quindi le scale e raggiunse lo scaffale indicato. Trovò interi volumi dedicati ai dungeon allora conosciuti, e ci mise qualche secondo per trovare quello giusto. Si intitolava “Dungeon inesplorati”. Lo prese e lesse:
 
Tempio Antico
 
Si tratta di un tempio costruito in epoche remote. Ha una forma piramidale con un corpo quadrangolare di base e cinque torri, quattro più basse agli angoli della struttura e una molto più alta al centro.
 
Il dungeon non è mai stato esplorato fino in fondo. Il piano più alto finora raggiunto è stato il numero 23, ma si stima siano più di 40.
Il dungeon differisce dagli altri finora esplorati in quanto, nonostante i piani varino sempre, sono state individuate nei piani 15 e 20 rispettivamente 8 e 5 stanze fisse. Si crede che ce ne siano altre nei piani superiori a quelli finora esplorati, ma non si conosce ancora l’utilità di queste particolari sale.
 
Il Tempio Antico è popolato principalmente da tipi Psico, Roccia, Terra e Spettro, ma sono stati incontrati, seppur raramente, anche Pokémon di altri tipi. Principalmente, queste sono le specie che si possono incontrare…
 
Seguiva una lista di nomi Pokémon tra cui Medicham, Unown, Sableye, Claydol e vari altri.
Non dovrebbe essere troppo difficile. Pensò Servine. I problemi inizieranno quando incontreremo i rapitori. Sempre ammesso che li raggiungiamo
Rimise a posto il manoscritto e uscì, andando verso la piazza. Trovò Conkeldurr che bloccava la strada a Dewott, il quale cercava di convincerlo a lasciarlo passare perché “non c’era tempo” e doveva andare a salvare Meloetta.
«Che sta succedendo?» Gridò Servine. Al sentire la sua voce, Dewott rimase come paralizzato.
«Stava cercando di andarsene, vero?» Chiese lei. Il capitano annuì.
La Pokémon si rivolse allora al suo amico, non prima di avergli sferrato una frustata: «Allora? Che hai comprato?»
«N-non c’era un granché… però ho trovato tre Revitalsemi e un po’ di baccarance. E due Melegrandi»
«Bene. E ora VIENI CON ME»
«Ah, no! Prima mi spiegate che sta succedendo!» Li richiamò Conkeldurr. «E chi è Meloetta?»
«Ehm… è una Pokémon unica della sua specie, e forse è anche legata a qualche leggenda. È stata rapita e ci ha contattati perché andassimo a salvarla» Rispose frettolosamente Servine.
«Al Tempio Antico?»
«Sì»
«Allora permettetemi che vi dia un consiglio… Il Tempio si trova nei pressi della Selva Trascendente, come penso abbiate già notato. Lì vive un mio amico di nome Kadabra. Se Meloetta è stata rapita sicuramente i rapitori sono lì, e Kadabra si sarà accorto di strani movimenti nella zona. Chiedete a lui»
«Grazie, Capitano» Disse Dewott, e fece per andare fuori dalla città, ma Servine lo richiamò, dicendogli di seguirla.
«Ma il Tempio è di qua!»
«Tu vieni con me e basta!»
Si incamminarono per il villaggio ed entrarono nella sede dell’Agenzia Viaggi Unfezant. Rimasero per un momento a controllare la mappa della regione, appesa su una parete della sala d’attesa.
«Dunque, la Selva Trascendente…» Disse Servine. «Sì, è una zona raggiungibile tramite Volo. Vieni»
Si avvicinò al bancone e richiese un volo per quel dungeon. La Unfezant le disse che era disponibile, con pagamento all’arrivo. Fece loro strada fino ad un grande quadriportico con all’interno almeno una decina di Unfezant e quattro Staraptor. Di questi, uno era appena atterrato con un Chimchar in groppa e due erano in procinto di ripartire.
La receptionist prese un cartello con su scritto “Selva Trascendente” e lo alzò. Uno dei volatili raggiunse il Team Palude e lo fece salire in groppa.
 
 
 
Passarono un paio d’ore. L’Unfezant atterrò in una radura all’entrata della parte fitta della Selva. Al centro dello spiazzo c’era una Statua Kangaskhan, mentre su un bordo di esso un piccolo rifugio.
I due scesero dal Pokémon e gli consegnarono un mazzetto di settecentocinquanta Poké. Il volatile ringraziò e ripartì in direzione del villaggio.
 
La Selva Trascendente era uno dei dungeon più suggestivi che avessero mai visto. Gli alberi erano alti, e sul terreno c’era quasi ovunque un fitto sottobosco. Le chiome degli alberi permettevano ad una luce soffusa di illuminare tutta la zona inferiore, creando un’atmosfera perfetta per la meditazione. O almeno, così sembrò ai due, dato che spesso incontravano Pokémon Psico che fluttuavano in mezzo alle varie stanze e che non si accorgevano minimamente di loro.
A volte trovavano anche qualche laghetto in mezzo al dungeon, magari anche con un isoletta solitaria al centro. La luce riflessa dall’acqua placida aveva un effetto calmante, se non anche rigenerante. Sembrava essere la meta preferita dai Meditite e Medicham, e non era raro trovarne qualcuno seduto o fluttuante sulle suddette isole.
I Pokémon non li attaccarono quasi mai, salvo due Sudowoodo al piano 7 e un Gallade al 10. Ma dal 15 in poi la situazione cominciò a cambiare.
La selva si infittì, e il sottobosco prese a diminuire sempre di più, come anche la luce che raggiungeva il terreno. Tuttavia, si poteva percepire anche una strana aura che permeava la zona. Probabilmente c’era qualcosa che non andava, perché anche la poca luce che permetteva al team di distinguere ciò che aveva intorno sembrava distorta, corrotta, e illuminava gli oggetti come se fosse stata notte fonda. Non era affatto una bella prospettiva proseguire, ma non avevano alternative.
Qui, oltre a tipi Psico, c’erano anche Spettri che spesso sbucavano da dentro gli alberi o dal terreno stesso, come nel caso dell’Haunter che cercò di avvelenare Servine al piano 19. Spesso incontrarono anche dei Miedreavus e qualche Murkrow, segno che davvero stava succedendo qualcosa nella selva: i Pokémon Psico avrebbero dovuto impedire ai Buio di entrare nel loro territorio.
Giunsero presto al piano 25, nel quale incapparono in un Covo di Pokémon.
«Banette, Mismagius, Gengar, Beheeyem… Sono più spettri che psico…» Disse Dewott. «M-ma quanti sono?»
Due occhi azzurri balenarono tra le fronde degli alberi.
«Alla buon’ora! Mi stavo annoiando…»
I Pokémon del covo si spostarono, posizionandosi a semicerchio. Uno Zoroark atterrò al centro della stanza, fissando i due esploratori con i suoi occhi di ghiaccio.
«Chi sei?» Chiese Servine, che era già in posizione d’attacco.
«Tenente Zoroark, al vostro servizio!» Disse quello facendo un inchino.
«Tenete?»
«Oh, andiamo! Davvero credevate che il rapimento di una Pokémon del calibro di Meloetta potesse essere opera di un piccolo gruppo isolato, magari di una Squadra d’Esplorazione impazzita? No…»
Il Pokémon Mutevolpe si avvicinò ai due, che indietreggiarono di pari passo. Sul suo volto, un terribile ghigno di follia.
«Quello che sta accadendo al Tempio va oltre la vostra miserevole comprensione. Fareste meglio a farvi gli affari vostri e a tornarvene a casa, se ci tenete alla pelle»
«Una volta qualcuno ci ha detto che un esploratore deve aiutare i Pokémon in difficoltà, sempre e comunque…» Sibilò Dewott.
«E chi è il folle che vi ha detto questa idiozia?» Chiese divertito Zoroark. Ormai era praticamente ad un passo dai due.
«Non era un folle» Rispose Servine. «Era Squirtle del Team Electro!»
Un Fendifoglia ben assestato colpì il Tenente in pieno volto, facendolo volare indietro di un paio di metri. A quella reazione, i Pokémon della truppa attaccarono, ma furono subito dispersi da una serie di Tagliofuria di Dewott. Zoroark si rimise dunque in piedi e sferrò un Nottesferza su Servine, la quale però parò il colpo innalzando una grossa radice con Gigassorbimento. La mossa poi, a contatto con il braccio del tipo Buio, lo afferrò iniziando a rubargli energia, mentre quello con l’altra mano incrociava il suo Ombrartigli con il Conchilama di Dewott.
La Pokémon Serperba non poté aiutare il suo amico, perché fu di nuovo assalita dai sottoposti del Tenente. Riuscì a metterli fuori gioco, pur se con fatica, ma una Mismagius le inflisse una Maledizione prima di andare definitivamente KO.
Dewott iniziava ad avere la peggio: Zoroark si era liberato dal Gigassorbimento e, ora che poteva usare entrambe le mani, aveva costretto il Pokémon Apprendista sulla difensiva e lo aveva fatto indietreggiare di vari passi.
No… devo farcela! Sono qui per salvare Meloetta… e ci riusciro!
Saltò all’indietro e caricò un Acquagetto, ma un Nottesferza lo fece schiantare contro un albero. Si rialzò e lanciò un Idropulsar, ma il nemico lo schivò con Agilità e gli piantò un altro Nottesferza nello stomaco, facendogli perdere i sensi. La Targhetta sulla sua Sacca si illuminò, e il Pokémon scomparve emanando una luce intensa.
Un Solarraggio investì il Pokémon Mutevolpe, facendolo volare in mezzo ad un cespuglio di felci. Servine abbassò le mani, ansimante, e si piegò in due per la fatica. La Maledizione la stava come divorando dall’interno.
Una sfera d’ombra partì da dove c’era Zoroark. L’Urtoscuro la colpì in pieno facendola cadere a terra. Ma Servine si rimise in piedi e, nonostante la vista annebbiata sia dal dolore che dall’effetto della mossa,  appena vide l’avversario lo afferrò con Gigassorbimento e fece di tutto per non lasciarlo andare. Un fiume di energia si riversò in lei, e la Pokémon si sentì come rinata. Ironia della sorte, avrebbe sconfitto Zoroark con le sue stesse forze.
E così fu: appena quello si fu liberato dalla radice che lo stava prosciugando, fu sbattuto contro un albero da un Verdebufera. Le foglie lo tennero inchiodato sul tronco finché non perse i sensi e anche oltre. Quando la mossa si concluse, il Pokémon ricadde a terra, con qualche ferita da taglio sugli arti superiori.
L’aura scura che permeava la selva si dissolse. I raggi del sole, seppur pochi, ripresero ad illuminare il sottobosco e gli oggetti ripresero il loro colore abituale. Un albero, certamente un’illusione di Zoroark, scomparve permettendo a Servine di proseguire.
 
Due pacifici piani più avanti, la Pokémon Serperba sbucò in una vasta radura illuminata dal sole di mezzogiorno. Al centro di essa, una collina ospitava l’entrata di una grotta. Vicino a questa, un Kadabra la stava osservando con uno sguardo penetrante.
Lo ignorò, per il momento, e prese un’Appellosfera, con la quale riportò a sé Dewott, ancora un po’  frastornato e decisamente non in buone condizioni. Il Kadabra decise quindi di avvicinarsi e disse: «Voi siete coloro che hanno rimosso l’oscurità portata dallo Zoroark?»
Il Pokémon Apprendista sembrò non averlo sentito e continuò a guardarsi intorno. Servine rispose affermativamente proprio quando il suo amico domandò dove si trovasse.
«Siete nel cuore della Selva Tracendente. E già che ci sono, vorrei ringraziarvi di aver sconfitto quei tipi Buio e Spettro. Erano troppo vicini alla mia casa per i miei gusti»
Nessuna risposta. Proseguì: «Vorrei sdebitarmi. Posso aiutarvi in qualche modo?»
«Vorremmo avere qualche informazione riguardo al Tempio Antico e agli ultimi movimenti nella zona» Rispose Servine.
«Ah, capisco. Beh, non vi consiglio di avvicinarvi. Quella che avete sconfitto è una squadra di avanscoperta. Al Tempio ce ne saranno una cinquantina di gruppi come quello. Una ventina di Pokémon sono anche di vedetta sulle torri»
«Ha visto qualcuno di loro?»
«Solo questi che avete sconfitto. Gli altri li ho percepiti durante la meditazione. Sono arrivati sette giorni fa, e da allora sento cose molto strane»
«Del tipo?»
«Cambiamenti nell’aura, segnali atmosferici… e dolore. Molto dolore»
Dewott ebbe un brivido. E se il dolore che aveva sentito fosse stato quello di Meloetta?
«Segnali… atmosferici?» Chiese Servine.
«Esatto. Credete che l’uragano della settimana scorsa fosse naturale? No… Volontariamente o meno, l’hanno provocato loro»
«La prego, deve aiutarci ad entrare nel Tempio! Cercheremo di interrompere… qualunque cosa stiano facendo, così tutto tornerà alla normalità!» Disse Dewott
«Non posso aiutarvi, ragazzi. Mi dispiace» Disse scuotendo la testa. Ma subito aggiunse: «Però… conosco qualcuno che può farlo. Venite con me»
 
 
 
«Li percepisco. Si stanno avvicinando» Disse Sigilyph. «Avverti il Comandante, e digli anche che Zoroark è stato sconfitto»
«Sì, Tenente!» Rispose un Gallade mettendosi sull’attenti. Un istante dopo era già svanito oltre la porta della Stanza della Mente.
Il Rituale non è ancora concluso. Sono certo che il Comandante manderà almeno altre due truppe a rinforzare il corpo di guardia. Meglio così. Quattordici stanze sono già attive. Ne mancano solo tre.
Volse lo sguardo verso il soffitto. La sua stanza era al centro del piano 32 e, idealmente, otto piani sopra di lui c’era Meloetta incatenata all’Altare del Drago.
Un po’ mi dispiace per quella Pokémon… ha sofferto molto da quando abbiamo iniziato il Rituale, e mi sorprende che abbia avuto anche la forza di contattare uno del Team Palude. Ma purtroppo per lei, sarà tutto inutile. Due Pokémon, per quanto forti, non possono nulla contro un’intera Organizzazione.
Le candele sul suo altare si accesero. Il Pokémon Pseuduccello si voltò verso di esso e iniziò a pronunciare parole incomprensibili. Dall’altare iniziarono a scaturire enormi fiamme violacee.

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Capitolo 4
*** All'interno ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.4 All’interno
 
«Dove stiamo andando?» Chiese Dewott.
«Conosco un Pokémon che può aiutarvi ad entrare nel Tempio senza essere visti» Rispose Kadabra. «Ma è un tipo molto strano e c’è sempre qualcuno con lui per… ecco… tradurre ciò che dice…»
«Cosa?»
«Capirete…»
Procedettero per una decina di minuti nel fitto del bosco, avvicinandosi sempre di più al Tempio. Non stavano seguendo una pista, ne’ si trovavano in un dungeon. Erano semplicemente in una normale foresta.
Sbucarono in una piccola radura ben illuminata. Erano praticamente ai piedi della costruzione, ma gli alberi formavano come una barriera coprendoli dal campo visivo delle torri angolari.
Kadabra si mise al centro dello spiazzo. Prese a fluttuare, sorretto probabilmente da uno Psichico, e chiuse gli occhi. Un attimo dopo due Pokémon uscirono dal folto degli alberi e Kadabra tornò in posizione normale.
«Wobbuffet!» Gridò il più grande. «Salve a tutti!» Disse il più piccolo. Dewott e Servine rimasero esterrefatti.
Il Wobbuffet continuò a ripetere il suo verso, e il piccoletto aggiunse… stranamente in terza persona: «Piacere, io sono Wobbuffet, e questo è il mio amico Wynaut»
«Ehm… chi… è… chi?» Domandò confuso Dewott.
Wobbuffett alzò il braccio, ripetendo ancora il suo verso. Il piccoletto disse: «Sono io Wobbuffet!» Al che Servine, rimasta a bocca aperta, sospirò: «Credevo di averle viste tutte…»
Intervenne Kadabra, evitando che la situazione degenerasse: «Questi Pokémon hanno bisogno di entrare nel Tempio antico. Puoi aiutarli?»
«Wobbuffet! Wobbuffet!» «Ma certo! Avvicinatevi, prego!»
I due esploratori, nonostante non avessero ancora capito esattamente cosa stava succedendo, ubbidirono senza indugio agli ordini del piccolo Pokémon.
«Buona fortuna!» Disse Kadabra, e il Team Palude svanì emanando un lieve bagliore.
«Wobbu…» Stavolta il verso del Pokémon Pazienza era più che preoccupato, e Wynaut si voltò verso di lui. «Che succede?»
«Wobbuffet…»
«Oh, no…»
«Vorreste per favore spiegarmi che sta succedendo?» Chiese allora Kadabra. Il piccolo iniziò a spiegare.
 
 
 
Servine e Dewott si ritrovarono in una stanza buia. Le pareti erano di mattoni d’argilla e c’era una sola porta di legno e ferro dalla parte opposta a loro. Non c’era nulla, eccezion fatta per un paio di grosse statue, sei torce di ferro spente e una miriade di ragnatele.
Un Joltik sbucò fuori dall’ammasso di fili e corse fuori dalla stanza, spaventando Dewott.
«Stai calmo…» Gli disse la compagna di squadra, ma una risata malefica risuonò in tutta la stanza facendole venire i brividi. Dalle pareti apparvero decine di Pokémon Spettro.
«Lo sapevo! L’avevo detto al Comandante che quel Wobbuffett ci avrebbe dato soltanto problemi! Beh, complimenti per essere arrivato fin qui… Team Palude»
Un Gengar attraversò la porta senza però aprirla. Il Tenente fissò i due Pokémon finché questi non presero a tremare.
«Complimenti anche per aver sconfitto Zoroark!» Aggiunse dopo che il Malosguardo ebbe avuto effetto. «Ma con me non si scherza… state per essere spazzati via dalla truppa del sottoscritto! E state pur certi che non avrò…»
Un Idropulsar di Dewott lo zittì, lanciandolo oltre la parete.
«Ah, davvero?» Disse quello da fuori la stanza. La sua voce rimbombava nella sala come se fosse stato dentro ogni singolo mattone. «Vediamo come ve la cavate contro i miei sottoposti, allora. Primo Round: Team Palude contro Lampent!»
Le torce si mossero e la loro estremità si staccò, mostrando che in realtà quelli erano Pokémon camuffati. Le loro fiamme si accesero e finalmente fu possibile vedere qualcosa nella stanza.
Oshawott aprì l’incontro con un Idropulsar, abbattendo con la palla d’acqua uno dei Pokémon Lanterna. Gli altri, invece, attaccarono tutti insieme Servine, che si ritrovò accerchiata da un  assalto di Lanciafiamme.
Un turbine d’acqua annullò gli attacchi. Dewott l’aveva protetta con Acquagetto ed aveva steso un altro nemico. La Pokémon Serperba si decise dunque ad intervenire e scatenò un Verdebufera. Non fu utile contro gli altri Lampent, ma fece innervosire parecchio il resto della truppa, che non accennava però a voler attaccare.
Vogliono stancarci pian piano… Pensò allora. E mentre Dewott metteva KO i loro sfidanti, lei si mise ad osservare gli altri nemici. Ne trovò uno che faceva al caso suo.
«Spiacente, amico! Non ci casco!» Gridò rivolta a Gengar, e sferrò un Fendifoglia contro una delle due statue.
Il Golurk crollò a terra stordito. Gengar perse quindi la pazienza e fece attaccare l’intero gruppo. Ma con una sapiente combinazione di Tagliofuria, Fendifoglia e Conchilama, gli avversari furono presto messi al tappeto.
«Allora? Ti fai avanti o dobbiamo venire a prenderti?» Gridò spavalda Servine.
«Stupidi mocciosi… adesso vi faccio vedere io!»
Apparve dal pavimento e colpì la Pokémon con un Pugnodombra. Afferrò poi un Aegislash esausto e sferrò uno Spadasolenne contro Dewott, che però lo evitò. Passò dunque a Nottesferza, e riuscì a colpire il tipo acqua facendolo schiantare contro la parete e infliggendogli una lieve ferita al braccio destro. Impugnò quindi il suo sottoposto con entrambe le mani e lo puntò contro di lui, caricando un Cannonflash, ma Servine bloccò l’offensiva con un Fendifoglia in pieno volto, facendogli perdere la presa sull’Aegislash.
«E va bene…» Afferrò un Doublade esausto. Partì con due Spadesolenni dirette a Servine, ma Dewott parò i colpi con entrambe le sue conchiglie, fece una rapida piroetta e colpì l’avversario con Conchilama, sbalzandolo all’indietro. Lanciò poi un Idropulsar, ma sbagliò mira e colpì una parte del Doublade. Ora Gengar impugnava praticamente un Honedge.
«Mi avete stancato!» Gridò scagliandosi contro i due. Un Lacerazione ben assestato fece volare via una Conchiglia di Dewott. Il Tenente approfittò dello spezzaguardia per usare con successo un Palla Ombra. Poi ruotò su sé stesso e sferrò contro Servine un altro Lacerazione.
Una radice bloccò il colpo e, avvolgendosi intorno all’Honedge, giunse in fretta ad afferrare Gengar, che cercò immediatamente di divincolarsi. Lanciò quindi un Palla Ombra sulla Pokémon Serperba, che però la schivò e rispose con Fendifoglia, allontanandosi poi di nuovo.
«Vigliacca…» Sibilò il Tenente, cercando di liberarsi dal Gigassorbimento con Pugnodombra. Le sue forze iniziavano a diminuire.
«Senti chi parla…» Rispose lei sorridendo. Dewott invece, che aveva recuperato la sua Conchiglia, prese in mano l’altra parte del Doublade e attaccò con Nottesferza, infliggendo gravi danni al Pokémon Ombra.
«Basta!» Urlò lo Spettro usando un Aeroassalto dell’Honedge. Si liberò e lanciò l’Armabianca contro Servine, la quale la conficcò a terra con un Fendifoglia. Nel frattempo  Dewott ripartì con un Acquagetto e, afferrato Gengar, lo schiacciò contro la porta, incrinandola. Il Tenente decise quindi di attraversarla, lasciando i due da soli all’interno.
«Dove credi di andare?» Gridò Dewott.
«Secondo voi?» Rispose quello riapparendo dalla parte opposta della sala con un Iper Raggio perfettamente carico.
«Addio!» Disse facendo fuoco, ma Dewott prese l’Aegislash di prima e utilizzò il suo Scudo Reale, bloccando il colpo. Lanciò poi un Idropulsar, ma Gengar si spostò immediatamente mettendosi di nuovo tra loro e la porta, ma era affannato a causa la mossa da poco usata.
Intervenne Servine. Afferrata la palla d’acqua con le sue liane, ruotò su sé stessa e lasciò andare la mossa contro il loro avversario a velocità raddoppiata. Il Tenente, colpito in pieno, finì per schiantarsi contro la porta distruggendola.
«Andiamo» Disse Servine in tono piatto. «Abbiamo già attirato anche troppo l’attenzione»
Dewott annuì e seguì il suo leader fuori dalla stanza, passando vicino ad un tramortito Gengar.
 
 
 
«No…» Disse Sigilyph a mezza voce. Il suo turno per il Rituale era finito proprio in quel momento e si era appena accorto dell’intrusione.
«Allarme Alpha! Intrusi nei piani inferiori! Il Team Palude è all’interno!» Gridò uscendo dalla stanza. Si trovò davanti un Comandante.
«Cosa succede?» Chiese quello.
«Il Team Palude è qui e ha sconfitto Gengar!»
«Allerterò il Re ed i miei pari e preparerò un blocco al Piano 44. Tu organizza una squadra di tre Tenenti e mandali a difendere il Piano 15»
«Sissignore!» Rispose, e immediatamente contattò tre Pokémon tramite telepatia.
«Scizor! Eelektross! Bisharp! Piano 15! Proteggete le scale!»
«Sissignore!»
«Fatto, Comandante» Disse poi Sigilyph.
«Ottimo lavoro. Rimani in allerta, ora. Il Tenente Braviary non deve essere interrotto»
«Certo, Comandante»
Il Pokémon si allontanò. Sigilyph tornò nella Stanza della Mente e continuò a monitorare gli spostamenti del Team Palude.
 
 
 
«Cambiotrappola? E che diavolo è?» Chiese Servine dopo aver messo piede sulla strana mattonella. La stanza si chiuse completamente, salvo riaprire un secondo dopo altri corridoi completamente nuovi.
«Fantastico! Come se cercare le scale senza questi problemi non fosse già abbastanza difficile!» Commentò seccata.
«Guarda il lato positivo…» Iniziò Dewott, al che la sua amica gli scoccò uno sguardo come per dire “Ah, perché, ce n’è uno?” «Potremmo trovare altri oggetti o, ancora meglio, le scale potrebbero essersi avvicinate!»
«Sì, o anche allontanate…» Rispose lei prendendo una direzione a caso.
«Eddai, cerca di essere più ottimista!» Le disse, e quando sbucarono fuori dal corridoio, si ritrovarono di fronte le scale per il piano 10.
«Visto? Che ti dicevo?» Fece il Pokémon Apprendista. Servine lo ignorò.
Salirono fino al piano 12 senza pericoli, ma poi notarono una pattuglia di sei Gallade venire verso di loro, affiancati da due Beedrill per lato. Si nascosero in un vicolo cieco e attesero.
Le cose iniziano a farsi complicate… Pensò Dewott. Passato il Gruppo di Pokémon, i due tornarono allo scoperto e ripresero a cercare. Giunsero al Piano 13, ma salendo le scale rischiarono di farsi vedere da quattro Ferrothorn.
«E ora che facciamo?» Chiese Dewott a bassa voce. I nemici bloccavano l’accesso a tutti i corridoi.
«Non lo so» Rispose Servine. «ma forse…» Si bloccò, ripensando alla Cambiotrappola e al suo segno distintivo sul pavimento: una croce e una freccia ripiegata a cerchio. Sfortunatamente, era quasi impossibile distinguerli perché non solo era appena accennato, ma solo un mattone era così contrassegnato, mentre tutta la zona intorno era pericolosa.
Se non altro quegli idioti sono girati dalla parte opposta alla stanza…
Uscì allo scoperto facendo attenzione a non fare rumore. Ispezionò tutta la sala, e alla fine trovò l’area che la interessava. Fece cenno a Dewott di salire.
Clic.
I Ferrothorn svanirono. Al posto dei quattro passaggi bloccati ora ce n’erano due perfettamente sgombri. Ne presero uno e corsero fino alla scala, ma lì vennero attaccati da due Accelgor.
I Pokémon Sgusciati partirono all’attacco con una combinazione di Ronzio, mettendo in seria difficoltà Servine, e poi passarono direttamente ad Iper Raggio. Dewott anticipò uno di loro con Acquagetto, ma l’altro fece fuoco in direzione di Servine. Non arrivò in tempo e la sua compagna di squadra fu scaraventata contro il muro, perdendo i sensi all’impatto.
Dewott massacrò il Coleottero di Tagliofuria finché non lo mise KO. Nel frattempo l’altro si era rialzato e aveva tentato un Azzardo contro di lui. Andò fuori combattimento dopo l’assalto, ma Dewott subì gravi ferite.
«Maledizione… dovevo stare più attento…» Si disse mangiando una Baccarancia. Recuperate le forze, svegliò Servine e le diede una Baccacedro. Proseguirono.
Stranamente, nel piano 14 non trovarono niente e nessuno. Rimasero all’erta finché non raggiunsero le scale, e solo quando ormai erano davanti ad esse si permisero di abbassare la guardia. Ma fu un grosso errore.
Un rumore di meccanismi. La Trappochiamo fece apparire intorno a loro uno sciame di Rotom, uno per ogni forma.
Tutti attaccarono con Sgomento, ma Servine e Dewott si abbassarono facendoli cozzare l’uno contro l’altro. I primi ad andare KO furono le forme Calore e Lavaggio, sconfitte rispettivamente con Idropulsar e Fendifoglia. Gli altri nel frattempo si ripresero e la forma Taglio partì con Foglielama, che Dewott bloccò con dei rapidissimi Conchilama per poi stenderlo con Tagliofuria.
Partì la forma Vortice, e un Ventagliente colpì la Pokémon Serperba, che però rimase in piedi e contrattaccò con Verdebufera, anche se non sortì molto effetto su nessuno.
Il Rotom Gelo scagliò un Geloraggio su Dewott, il quale contrattaccò con Acquagetto. L’acqua si congelò e l’enorme pezzo di ghiaccio stese il Pokémon Plasma senza lasciargli scampo. Poi però Dewott dovette uscire dal ghiaccio a colpi di Conchilama.
Un Fendifoglia di Servine colpì il Rotom normale, che però aveva usato Sostituto e approfittò del fallito attacco per colpirla con Ondashock. Quella però si rimise subito in posizione e afferrò il piccolo Spettro con Gigassorbimento. Quello tentò di liberarsi, ma le sue energie furono prosciugate prima che potesse riuscirci.
Nel frattempo, il Rotom Vortice tornò all’attacco e cercò di colpire Dewott con Energisfera, ma quello rispose con un Idropulsar e le due mosse esplosero all’impatto. Un secondo Idropulsar attraversò la cortina di fumo e stordì il Pokémon Plasma, che fu rapidamente messo al tappeto con Conchilama.
Sconfitti tutti, i due si fermarono al centro della stanza e si guardarono intorno.
«Finiti?» Chiese Dewott.
«Sembra di sì…» Rispose Servine. Si concesse quindi di abbassare la guardia, e il Rotom normale cercò di rialzarsi. Un Fendifoglia, e ricadde a terra esausto.
«Andiamocene» Disse lei. Salirono le finalmente sgombre scale ed entrarono nel piano 15, ma la scalinata scomparve all’istante insieme ai tre passaggi per uscire dalla stanza. Tutti tranne uno.
«Immagino dovremo andare di qua…» Azzardò Servine, ma una voce li fermò.
«Andare? No, voi non andate da nessuna parte!»
Un Bisharp entrò nella stanza dal passaggio aperto, che si richiuse. Se ne aprì invece un altro.
«Siete stati bravi a fare tutta questa strada, ma il vostro viaggio si conclude qui»
Un Eelektross entrò nella stanza dal passaggio aperto, che si richiuse. Se ne aprì un terzo.
«Dite le vostre ultime preghiere, perché è giunta la vostra fine!»
Uno Scizor entrò nella stanza tramite l’ultimo passaggio. Come gli altri, anche questo si richiuse.
«Che facciamo adesso?» Disse Dewott mettendosi schiena a schiena con Servine.
«Non mi sembra abbiamo molte alternative…» Rispose lei mettendosi in posizione.
Il Pokémon Apprendista sfoderò le sue conchiglie e gridò: «Fatevi sotto!»

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Capitolo 5
*** Battaglie e Scoperte ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.5 Battaglie e Scoperte
 
«Fatevi sotto!» Gridò Dewott sfoderando le sue conchiglie.
I tre Tenenti partirono all’attacco, Bisharp con Lacerazione, Eelektross con Tuonopugno e Scizor con Nottesferza. Servine respinse il secondo con un Fendifoglia in pieno volto, mentre Dewott, parato il Lacerazione con Conchilama, fece leva sul braccio del suo avversario per alzarsi in aria e colpire il Pokémon Chele con un calcio. Sferrò un secondo calcio a Bisharp e si spinse di nuovo verso Scizor, il quale tentò di farlo fuori con Ghigliottina. Il Pokémon Apprendista schivò piegandosi all’indietro e lo sbalzò via con Idropulsar. Ancora in aria, fece una capriola all’indietro e abbatté il tipo Buio con Conchilama. Atterrò in ginocchio e si guardò intorno, pronto per un altro attacco.
Servine aveva nel frattempo allontanato Eelektross dal suo amico e lo aveva ancorato al terreno con Gigassorbimento. Quello cercò quindi di tenerla a distanza con Tritartigli, ma ebbe scarso successo dato che subì più volte una potente combinazione di Fendifoglia. Al quinto assalto della tipo Erba, però, il Tenente la colpì inchiodandola a terra con Tuonopugno. Stava per scaricarle addosso un Fulmine quando Servine, sollevata la coda, si liberò con un Verdebufera. La mossa strappò persino la radice e il Pokémon si schiantò sulla parete della stanza.
Scizor, spaventatosi per la mossa acrobatica di Dewott, decise di cambiare aria e colpì Servine alle spalle con Forbice X. La mossa fu molto efficace ma la Pokémon si rimise subito in piedi e gli corse incontro, cercando di colpirlo con Fendifoglia. Quello non si fece intimorire e la afferrò per la coda, schiantandola due volte a terra e lanciandola lontano. Dewott si accorse dei colpi subiti dalla sua amica, ma Bisharp gli impedì di agire attaccandolo con Ferrartigli. Dovette rimanete a combattere con lui senza poterla aiutare, ma Servine si riprese, aspettando l’assalto del suo avversario. Giunse invece un Falcecannone da dietro di lei, così, come aveva già fatto contro Gengar, afferrò la palla di energia con le liane e la riflesse contro Scizor a velocità aumentata. Il colpo fu così scioccante da mettere KO il Coleottero.
Eelektross e Bisharp si bloccarono per un istante, sorpresi. I due Pokémon che avevano davanti erano decisamente fuori dal comune. Avrebbero dovuto fare più attenzione, invece che pensare che fosse una lotta vinta in partenza.
«Ci hai preso gusto?» Chiese Dewott, approfittando dell’istante di sgomento dei loro avversari.
«Finché funziona…» Rispose Servine ansimante. Dopotutto le mosse subite erano tutt’altro che deboli. Si voltò verso il Pokémon Elettropesce e disse, minacciosa come non mai: «E adesso tocca a te»
Partì contro di lui e cercò di colpirlo con Fendifoglia, ma quello schivò, colpendola poi con Fulmine. La mossa non ebbe molto effetto, ma la paralizzò per un momento. Forse però sarebbe stato meglio che l’effetto aggiuntivo non si fosse applicato.
Un fascio di luce attraversò la stanza, scaraventando Eelektross contro la parete. Bisharp si allontanò dunque dal suo avversario e guardò il Tenente.
Esausto.
Osservò poi Servine, notando che faticava persino a tenersi in piedi.
Era la sua occasione. Sconfiggendo lei avrebbe potuto ribaltare le sorti dello scontro.
Partì in direzione della Pokémon, pronto a farla fuori con Ghigliottina. Giunse a distanza di attacco ed agì. Le lame erano ormai ad un soffio dal suo collo quando qualcosa le fermò.
«Te lo puoi scordare!» Disse Dewott parando il colpo con le sue conchiglie. Pian piano allargò le braccia del tipo Buio e, appena poté, lo colpì con Idropulsar. Sbalzato all’indietro, il Pokémon Fildilama si lanciò contro il Tipo Acqua, pronto ad abbatterlo con Gigaimpatto. Quello tentò di bloccarlo con un Idropulsar, ma invano. Si sforzò di pensare, ma non ebbe idee. Agì quindi d’istinto e attaccò.
Una enorme quantità d’acqua si riversò contro l’avversario come se un idrante fosse appena stato divelto. L’Idropompa non solo riuscì ad annullare il Gigaimpatto, ma fu abbastanza potente da mettere persino KO il Tenente. I tre passaggi da cui erano giunti i nemici si riaprirono, e il Pokémon Apprendista si guardò intorno stupefatto.
«Ce l’abbiamo… fatta?» Si chiese ansimante. Servine rispose per lui: «Sembra d-di sì…»
Cadde in ginocchio, distrutta. Il suo amico corse subito da lei con in mano una Baccarancia.
«Non possiamo fermarci» Le disse. «Meloetta conta su di noi»
«Lo so…» Fece lei rialzandosi. «Procediamo. E speriamo di non avere altre brutte sorprese…»
 
 
 
Sigilyph aprì di scatto il suo occhio, spaventando uno Swellow nelle vicinanze che lo stava osservando. Lo sguardo dello Pseuduccello era carico di profondo terrore.
«A tutto il Piano 15! Raggiungere le scale! Il Team Palude ha sconfitto i Tenenti all’entrata!»
Fu come se un terremoto si fosse appena scatenato. I piani più alti della torre oscillarono lievemente.
«Che sta succedendo?» Gridò il Tenente Nidoking irrompendo nella Stanza della Mente.
«Il Team Palude… ha sconfitto Bisharp, Eelektross e Scizor»
«COSA?»
«Non so più che fare per fermarli… ho ordinato la ritirata al Piano 15»
«I Comandanti devono essere informati… Ci penso io. Tu tienili d’occhio e fatti venire qualche idea»
«Certo»
Chiuse di nuovo l’occhio, e una goccia di sudore scese lungo il suo corpo fino a cadere a terra.
Se non mi invento qualcosa in fretta tutto ciò che abbiamo fatto finora non sarò servito a niente… Pensa, Sigilyph, pensa! Come posso fare per fermarli?
Rifletté per qualche secondo, ma poi ebbe un illuminazione. Ma certo!
«Voi due! Raggiungete il piano 20, penso che sareste perfette per bloccare il Team Palude…»
«Certo, signore» Risposero.
Adesso vediamo come ve la cavate con le sorelle Roserade, esploratori da strapazzo!
 
 
 
I due si trattennero nella stanze fisse del Piano 15 prima di raggiungere le scale. Entrarono nella Stanza dei Fulmini e in Quella della Foresta, e in entrambe notarono quattro candele su un altare, le cui fiammelle erano rispettivamente gialle e verdi. Al centro dell’altare, delle iscrizioni dalla strana forma.
«Che razza di alfabeto è questo?» Si chiese Servine quando le vide. Dewott rispose, sorprendendola: «Sono caratteri Unown…»
«E tu come lo sai?»
«Era tra le cose che ho scoperto di Meloetta entrando a contatto con lei… Aspetta, provo a tradurre»
«”Qui giace il potere delle Fronde e di ogni Pianta. Un Signore di Erba si ponga qui per risvegliare l’Antico Potere. Secondo: Ert… quarie… chl…” non lo so, l’ultima parte è incomprensibile. Sembrano lettere messe a caso»
«L’Antico Potere? A che può riferirsi?»
«Non lo so, ma se questa fantomatica Organizzazione vuole davvero risvegliarlo, dobbiamo fermarli!»
«Vieni un attimo…»
Entrarono in un’altra Stanza, quella del Metallo. Le fiamme delle candele erano grigie chiaro, e sull’altare c’era la stessa iscrizione, adattata però al tipo della sala e con scritto “Settimo” invece di “Secondo”.
«Dunque c’è bisogno di un Pokémon per ogni tipo per risvegliare questo potere. Mi chiedo cosa succeda quando il rituale è completo…» Disse Servine.
«Preferirei non saperlo, grazie» Rispose Dewott. «Ora diamoci una mossa e saliamo»
 
Nei piani successivi trovarono pochi Pokémon, alcuni vittima di qualche trappola e altri che scappavano alla loro vista. Solo i più forti li attaccavano, provocando la reazione anche degli altri in grado di lottare, ma i due non avevano grossi problemi ad eliminarli. Almeno non fino al piano 18.
Una truppa di quattordici Trubbish capitanata da un Garbodor passò molto vicino a loro, fortunatamente senza notarli. Dietro di essi, un Abomasnow e due Tropius.
«Dannazione!» Imprecò a bassa voce Dewott. Quei tre sarebbero stati un grosso problema se si fossero accorti di loro. Ma anch’essi passarono senza rendersi conto della loro presenza. Dewott e Servine corsero in direzione opposta, salvo poi incontrare un trio di Amoonguss.
Una palla violacea colpì in pieno Dewott, rivelandosi essere un attacco Tossina. Il Pokémon Apprendista imprecò di nuovo e spazzò via uno dei tre con Idropompa, per poi assalirlo con  Tagliofuria. Servine, nel frattempo, si impegnava ad evitare i Fangobomba degli altri.
Uno si fermò, voltandosi verso Dewott. Il cappello si stava illuminando: era un Solarraggio. Servine, evitato un altro Fangobomba, si gettò sull’Amoonguss e lo riempì di Fendifoglia finché l’altro, cercando di colpire lei, non lo mise al tappeto con Iper Raggio.
Dewott nel frattempo finì il suo avversario con un Conchilama. Poi partì con Acquagetto e si schiantò contro l’ultimo Amoonguss, riprendendo la serie di Tagliofuria. Servine gli diede il colpo di grazia con Verdebufera.
«E non provare a rialzarti!» Disse Dewott. Ma anche lui cadde in ginocchio.
«Ecco, e ora tocca a te…» Sbuffò Servine lanciandogli una Baccapesca e due Baccarance. L’amico le divorò all’istante.
«Grazie. Speriamo solo che gli oggetti ci bastino per arrivare fino in cima…»
 
Salirono le scale, e si trovarono di fronte un Toxicroak affiancato da due Leavanny.
Dewott caricò un Acquagetto, ma il Pokémon Inveieleno lo sorprese con Sbigoattacco. Servine si trovò invece attaccata da un doppio Lacerazione delle Leavanny. Schivò, bloccandone poi una con Gigassorbimento e colpendo l’altra con Fendifoglia. Dewott nel frattempo allontanò Toxicroak con Idropompa e si gettò sulla Coleottero immobilizzata usando Tagliofuria.
Toxicroak tornò all’attacco con Velenpuntura, cercando di colpire il tipo Acqua, ma quello si tolse all’ultimo e l’attacco mise fuori combattimento la Leavanny. La radice di Gigassorbimento si ritirò, salvo poi riapparire avvolgendo Toxicroak. Ma l’altra Pokémon Balia, vedendo Servine allontanarsi, centrò Dewott con Verdebufera. Quello resistette in piedi, e la investì con Acquagetto facendole perdere i sensi. Si rivolsero infine al tipo Veleno, e lo misero fuori combattimento con Idropompa e Verdebufera.
Proseguirono, e giunsero senza altri ostacoli al piano 20, su cui ci sarebbero dovute essere altre cinque Stanze degli Elementi, ma qualcosa impedì loro di proseguire.
Un intenso profumo attirò i due Pokémon in uno dei percorsi. Dewott fu restio a seguirlo, ma Servine partì senza indugio e lui fu costretto a starle dietro. Raggiunsero una stanza senza altre uscite, e il passaggio da cui erano arrivati si richiuse. Da delle nicchie ai lati della sala uscirono due Roserade, una con i fiori rossi e blu e l’altra fucsia e grigi. Con passo elegante si portarono al centro della stanza e fissarono i due.
«Ma bene… sembra che i nostri amichetti siano riusciti a fare molta strada» Disse la cromatica. «Sarebbe un peccato se ora impedissimo loro di proseguire… non è vero, sorella?»
«Sono d’accordo con te» Rispose l’altra. «Peccato che ai Comandanti non piaccia essere disturbati, specialmente dalle Squadre d’Esplorazione…»
«Insomma, siete qui per combattere o no?» Chiese Dewott spazientito.
«Vedo che vai subito al punto. Mi piace!» Rispose quella avvicinando le rose al suo viso. «Ebbene sì, abbiamo ricevuto ordine di fermarvi. E lo faremo con ogni mezzo!»
Allargò le braccia, sprigionando una pioggia di petali che si riversò su Dewott. Quello rimase per un attimo interdetto, ma poi estrasse le conchiglie e disse: «Mi avete stancato!»
«Ma… ma com’è possibile? La mia Attrazione ti aveva colpito in pieno!»
«Spiacente, non mi faccio mettere sotto così facilmente!»
«Ah davvero?» Fece Servine maliziosa. Dewott avvampò.
«Oh, stai zitta!» Sbraitò poi, e partì all’attacco con Conchilama. Ma la Cromatica lo bloccò con Velenpuntura e lo colpì al fianco, facendogli perdere la presa su una conchiglia. Lui la allontanò quindi con Idropompa e iniziò a colpirla con Tagliofuria. L’altra sorella intervenne però usando Fogliamagica, per poi iniziare a lottare con Servine. La Pokémon Serperba dovette tenere testa a vari assalti di Petalodanza.
Dewott, nel frattempo, si preoccupò di proteggersi da vari tentativi di Gigassorbimento e Velenpuntura. Riuscì perfino a schivare un Fogliamagica, facendo schiantare le foglie contro le pareti, e ne approfittò per un Idropompa, seguito poi da Acquagetto, con cui colpì in pieno la tipo Erba e poté riprendere la serie di Tagliofuria. Quella riuscì però a liberarsi con un altro Fogliamagica, e, ormai quasi senza forze, tentò il tutto per tutto con Iper Raggio, ed ebbe successo. Dewott, scaraventato contro la parete e ormai privo di energie, cadde a terra esausto. Servine usò quindi Solarraggio per allontanare le due Pokémon Folreali e lanciò un Revitalseme al suo amico. L’oggetto, toccato il suo obiettivo, riversò la sua energia in lui. Di nuovo in piena forma, Dewott si svegliò e colpì la sua precedente avversaria con Idropompa, mettendola KO.
«Maledetto! Pagherai per quello che hai fatto a mia sorella!» Gridò l’altra assalendolo con Petalodanza. Ma Servine la bloccò usando Gigassorbimento e Dewott la stese con Tagliofuria.
Ci fu un momento di calma, nel quale la Roserade cercava di restare sveglia. Dewott si avvicinò a lei, mentre la sua amica si guardava intorno alla ricerca dell’uscita, ora aperta.
«Invece di imparare dagli errori degli altri Tenenti…» Disse Servine dirigendosi all’esterno della sala, «…continuate a sottovalutarci»
Un colpo di Conchilama, e la Roserade perse i sensi.
 
 
 
«NOOOOO!» L’urlo di Sigilyph echeggiò per tutto il piano. «Non ci posso credere! Anche loro!»
Ormai non sapeva più che fare. I tenenti più adatti contro il Team Palude erano stati inesorabilmente sconfitti. Aveva fallito. Corse subito a controllare la Stanza del Cielo, e fu con immenso sollievo che incrociò Braviary che usciva dalla sala.
«Che succede? Cos’era quell’urlo?» Gli chiese il Pokémon Baldanza.
«Grazie al cielo hai finito! Dobbiamo andarcene subito! Il Team Palude ha sconfitto tutti i Tenenti che ho inviato!»
«Ma non è possibile… come possono essere così forti?»
«Non lo so, e sinceramente non voglio scoprirlo. Io ordino l’evacuazione, tu fai quello che ti pare!»
«A tutti i Pokémon dal Piano 20 al 40! Evacuazione immediata! Abbandonare il Tempio!»
La risposta che ricevette fu una massiccia fluttuazione di energia in tutti i piani indicati. Si preparò anche lui ad usare Teletrasporto.
«Allora? Vieni o no?»
«Spiacente. Io resto a controllare il Piano 40»
«Beh, buona fortuna» Concluse il Pokémon Pseuduccello svanendo nel nulla. Gli parve anche di sentire Braviary chiamarlo “codardo”, ma non gli diede importanza. Tanto di lì a poco sarebbe stato massacrato come tutti gli altri.

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Capitolo 6
*** Fine del Rituale ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.6 Fine del Rituale
 
Le stanze fisse del Piano 20 erano perfettamente uguali alle precedenti, con le fiammelle colorate sulle candele e l’iscrizione sull’altare correlata al tipo. Tuttavia, quando entrarono nella Sala della Terra, notarono qualcosa di diverso.
Le candele sull’altare erano sei. Sul pavimento c’era disegnato un grosso cerchio nel quale scorreva del magma. L’iscrizione sull’altare era diversa e parlava più chiaramente di questo potere sconosciuto.
«”In questa sala riposa l’Antico Potere del Magma. Un Signore di Terra si ponga qui per risvegliare l’Antico Potere della Terra. Dodicesimo: Gh… do... sich… dest…” Di nuovo lettere a caso. Però sono diverse» Disse Dewott traducendo. «Un qualche significato devono pur averlo…»
«Vieni, c’è un’altra stanza da controllare» Fece Servine, e ispezionarono la Stanza dell’Oceano.
Come quella della Terra, aveva sei candele invece di quattro ed un simbolo a forma di pesce al centro della stanza era attraversato da dell’acqua. Dewott andò all’altare e lesse: «”In questa sala riposa l’Antico Potere del Mare e degli Oceani. Un Signore di Acqua si ponga qui per risvegliare l’Antico Potere dell’Acqua. Tredicesimo: Chi… re… sich… ocn…” E altre parole incomprensibili»
«A quanto pare questo Antico Potere è legato a Terra ed Acqua… mi chiedo se ci sono altri tipi con cui è connesso…» Ragionò Servine
«Andiamo a scoprirlo, no?» Propose il Pokémon Apprendista. Nell’uscire dalla sala, però, toccò l’altare, e un dolore acutissimo strappò la sua mente dalla realtà.
 
Ebbi una visione. Vidi la sagoma di un enorme Pokémon simile ad un’orca con delle enormi pinne. Ad un tratto l’essere aprì gli occhi, e le due iridi gialle si fissarono su di me, spaventandomi. Mi svegliai.
 
«Dewott? Tutto bene?»
Era di nuovo nella Stanza dell’Oceano. Servine lo stava guardando preoccupata.
«Eh? Sì, tutto ok. Però…»
«Però?»
«Ho visto qualcosa…»
In quel momento si accorse di avere ancora una mano sull’altare. La ritrasse di scatto.
«Ho toccato l’altare, ed ho avuto una visione… Ho visto una specie di gigantesca orca con gli occhi gialli»
Un attimo di silenzio, e aggiunse: «Il suo sguardo… sembrava sofferente…»
«Concentrati» Fece Servine prendendolo per le spalle e scuotendolo. «Hai idea di che Pokémon fosse?»
«Io… no… però mi sembrava qualcuno di molto forte… Dai suoi occhi trasparivano fierezza e antichità»
L’amica lo lasciò all’istante, come allibita.
«E se questo Antico Potere servisse a risvegliare questo strano Pokémon? O addirittura in realtà fosse il Pokémon stesso? Ciò vorrebbe dire che abbiamo di nuovo a che fare con un Leggendario…»
«Se è così siamo tutti in pericolo, non solo Meloetta. Dobbiamo darci una mossa!»
Iniziarono a correre, diretti ai piani superiori. Fu con incredibile stupore che si accorsero che il Tempio era abbandonato. Ebbero un brutto presentimento, e presero a correre ancora più veloce.
«Non mi piace. E se avessero già concluso il rituale?» Ipotizzò Dewott.
«Speriamo non sia così» Rispose Servine.
«Però dubito che lascerebbero i piani incustoditi se…»
Una Cambiotrappola lo interruppe. La stanza -o meglio, tutto il resto del Piano- mutò e si ritrovarono tra quattro corridoi del tutto sconosciuti.
«Se, dicevo, non avessero già finito» Concluse raccogliendo una Scalasfera e attivandola. L’oggetto si trasformò in una specie di bussola che indicava la direzione in cui si trovavano le scale.
«Forse hanno paura di noi. Ricordi i Pokémon che scappavano appena li incrociavamo?»
«Forse. O magari proprio per questo ci stanno preparando un imboscata. Ecco il Piano 29»
Salirono, ma ancora non c’era niente. Continuarono a correre, sperando che la teoria di Servine fosse esatta. Giunsero al piano 37, dove li aspettavano tre delle quattro Stanze Elementali rimaste. Per la precisione, c’erano le Stanze della Mente, del Cielo e della Normalità. Quando entrarono nella seconda trovarono di nuovo un altare con sei candele. Questa volta, il disegno centrale era una specie di triangolo equilatero che emetteva luce dorata. Dewott lesse l’iscrizione: «”In questa sala riposa l’Antico Potere dei Cieli e del Vento. Un signore dei Cieli si ponga qui per risvegliare l’Antico Potere. Sedicesimo: Ra… ca… sich… chl…” e di nuovo parole strane. Un momento!»
«Cosa?»
«I tipi esistenti sono diciassette! Questa è la penultima… ed è già attiva!»
«Ciò vuol dire che…»
«Se il rituale non è completo, lo sarà a breve. Andiamo, forza!»
Ripresero la loro corsa contro il tempo, ma al Piano 40 vennero bloccati da un improvviso Baldeali che passò loro vicinissimo. Un rapace con una cicatrice sull’occhio destro atterrò al centro della sala e iniziò a parlare.
«Vi stavo aspettando, Team Palude. Io sono il Tenente Braviary»
«Tipo Volante, eh? Beh, non ci fai paura!» Rispose Dewott.
«In effetti siete voi che incutete paura negli altri. Da quando avete messo piede nel Tempio avete steso un Tenente dopo l’altro, seminando il panico tra i soldati semplici… tant’è che la maggior parte di loro ha tagliato la corda» Spalancò minaccioso le ali, cercando di dare enfasi alla successiva frase: «Ma io non mi farò intimorire! Venderò cara la pelle! Non vi permetterò di interferire con la fase finale del Rituale! Pokémon! A me!»
Stormi di Pidgeot, Swellow, Altaria e perfino Emolga fecero il loro ingresso nella stanza, le cui uscite si sigillarono. Dewott prese a fare il tiro a segno con Idropompa mentre Servine si ritrovava “leggermente” in difficoltà nel combattere contro quei Pokémon. Fu fortunata a non subire attacchi troppo potenti, altrimenti sarebbe stata subito sconfitta. Cercò di bloccare qualcuno con Gigassorbimento, ma riuscì a rendersi utile solo se puntava avversari già malridotti che tentavano di usare Trespolo.
Ben presto, la flotta aerea fu decimata, e Braviary entrò in campo con Aeroassalto, colpendo in pieno Servine. La Pokémon però riuscì ad afferrare l’ala del Pokémon con una liana e si slanciò contro la sua schiena con Fendifoglia. Il colpo non ebbe molto effetto, ma riuscì ad atterrarlo e il Tenente finì per schiantarsi contro una parete.
Nel frattempo, in piedi erano rimasti solo un paio di Emolga, che bersagliavano Dewott dalla distanza con Energisfera. Stancatosi della situazione, anche perché non riusciva a colpirli, il Pokémon Apprendista estrasse le conchiglie e cercò di avvicinarsi con Acquagetto. Inutile dire che bastò una Scarica per riportarlo con i piedi per terra.
Intervenne Servine. La debolezza degli Emolga consiste nel fatto che non possono volare a lungo e sono particolarmente soggetti alla direzione del vento, in quanto non hanno ali vere e proprie ma solo membrane per planare. Usò quindi Verdebufera, sfruttando più che altro il forte spostamento d’aria per bloccare i due contro la parete. Nel frattempo caricò anche energia solare e li stese con Solarraggio.
 
Ripresosi dal colpo, Braviary si voltò verso i due esploratori e si rese conto che tutti i suoi sottoposti erano stati sconfitti. Si sollevò in aria, giurando di fargliela pagare, e si lanciò contro Dewott con Alacciaio. Il velocissimo colpo andò a segno e il Pokémon si ritrovò a terra senza nemmeno rendersene conto.
Ripartì con Lacerazione, e colpì Servine con i suoi artigli affilati. Anche stavolta, nessuno dei due poté fare nulla per evitarlo.
Tornò ancora, stavolta con Aeroassalto, e colpì di nuovo Dewott. Stavolta però Servine riuscì a intercettarlo con Verdebufera e rischiò di farlo finire ancora contro il muro. Si preparò quindi a dare il colpo di grazia alla Pokémon Serperba. «Vi credevo più forti, sapete?» Disse loro mentre il suo corpo si ricopriva di fiamme. «Peccato. Vorrà dire che chiuderò la lotta qui»
Baldeali. Le fiamme si spensero e il tipo Volante, portatosi rasente al suolo, si diresse a tutta velocità verso Servine, la quale chiuse gli occhi. E all’ultimo momento, saltò.
Braviary rimase esterrefatto: la Pokémon, evitato il colpo, allungò una liana verso di lui afferrandolo per la gola e un’altra verso il suo compagno, che la prese e fu scaraventato letteralmente contro il rapace. E tanto per cambiare, appena quello gli finì addosso lo colpì con Conchilama. Il Pokémon Baldanza, decisamente non in buone condizioni, si liberò dei due con un avvitamento e raggiunse la parte opposta della sala. E da lì, caricò un altro attacco.
Dannazione… ho fatto lo stesso errore degli altri… Pensò. Li aveva sottovalutati anche lui. Ne era cosciente, e non se lo sarebbe mai perdonato.
«Chiudiamola qui! Baldeali!» Gridò. Era troppo malridotto: i tipi Volante non hanno mai avuto una resistenza elevata, e un rapace come lui poteva soltanto fare affidamento sugli attacchi fisici. Ma anche se non fosse riuscito a sconfiggerli in questo assalto disperato, per lo meno avrebbe guadagnato abbastanza tempo perché il Rituale fosse completato.
Partì. Di nuovo si portò rasoterra, ma stavolta Dewott rispose andandogli incontro con Acquagetto e con le conchiglie pronte all’uso. Allargò le braccia e iniziò a ruotare su sé stesso con Conchilama. Attese finché non fu ad un metro dall’avversario e, con tutte le mosse ancora in uso, fece fuoco con Idropompa.
Una violenta esplosione devastò il campo di battaglia. Servine fu costretta ad ancorarsi al terreno usando Gigassorbimento su di sé, mentre attendeva di conoscere il risultato dello scontro. Pian piano il fumo si diradò, rivelando che entrambi i Pokémon erano a terra, uno accanto all’altro e apparentemente privi di sensi. Passò qualche secondo, e Braviary si svegliò e cercò con tutte le sue forze di rialzarsi.
«Non vi… permetterò… di interferire…» Si rialzò del tutto, e fece qualche stentato passo verso la Pokémon Serperba, coprendole la visuale del suo amico. «Vi fermerò… fosse l’ultima cosa che…»
Un colpo alla nuca. Il volatile cadde a terra, e Dewott rinfoderò le conchiglie.
«Andiamo» disse semplicemente. Mentre si avviava, prese una Baccacedro e ne lanciò una anche a Servine.
 
Di nuovo in forze, i due si diressero a tutta velocità al piano 43, togliendo di mezzo tutti i rari Pokémon che erano rimasti in zona e che, per lo più, erano di tipo Drago.
Salirono. Nel piano che avevano raggiunto c’era una Statua Kangaskhan.
«Ho un brutto presentimento…» Disse Servine toccando la statua con la targhetta.
«Non hai tutti i torti, sai?» Rispose Dewott. «Inizio a percepire una incredibile energia due piani sopra di noi»
«C’entra sempre quel Pokémon che hai visto?»
«Non lo so, ma ci metterei la mano sul fuoco che è così»
 
Salirono. Si trovarono in una stanza perfettamente circolare, con la scala per l’ultimo Piano in un corridoio esattamente dall’altra parte. Era fatta? No: ai due lati della sala c’erano delle uscite che davano su una balconata. E da quei passaggi entrarono un Charizard e un Kingdra. Dalle scale scese un Salamence.
«Ma che piacere vedervi!» Disse il primo.
«Abbiamo aspettato tanto di misurarci con voi, sapete?» Aggiunse il secondo.
«Ed ora eccovi qua. Siamo sorpresi: sconfiggere sette dei nostri Tenenti non è da tutti» Fece l’ultimo. «Ma ora basta»
«Avete di fronte i tre Comandanti in capo, Charizard, Kingdra e Salamence! E con noi non avete nessuna possibilità di vittoria!»
Stavolta i tre parlarono insieme. Servine fece un passo indietro, mentre Dewott non reagì in alcun modo.
«La vedo dura…» Disse lei a bassa voce. «Questi Pokémon sono di gran lunga più forti di quelli che abbiamo incontrato finora… E se facevamo fatica con loro, non oso immaginare…»
«Io non mi tiro indietro. Ne va del nostro onore di Squadra di Rango Master. Concentriamoci su di uno, e vedrai che sarà tutto più semplice»
La leader osservò meglio i nemici, e un barlume di sicurezza tornò nel suo volto. «Sì… Tu prendi Charizard. Io penso a Kingdra. Di Salamence ce ne occuperemo dopo»
«Quindi?» Chiese sprezzante il Pokémon Drago «Avete deciso di scappare o no?»
«Spiacente!» Disse Dewott usando Idropompa sul suo obiettivo. «Noi non andiamo da nessuna parte!»
«Piccoli impertinenti!» Li apostrofò Charizard. «Vi pentirete amaramente di quello che avete fatto!»
 
 
 
La fiamma violacea sopra l’Altare del Drago si divise, posandosi sulle otto candele. Meloetta perse i sensi e il capo dell’Organizzazione si allontanò da lei.
«Il rituale è concluso» Disse osservando le sedici linee colorate che partivano dall’altare e si allontanavano in modo radiale. «Che i tre Antichi siano ora risvegliati!»
Le linee cambiarono improvvisamente colore, diventando tutte viola scuro. Un terremoto colpì l’edificio e il Re disse alle sue due guardie: «Prendete Meloetta e date l’ordine di evacuare. Il nostro compito qui è finito»
Si gettò dalla balconata e volò via. I due Haxorus andarono verso l’altare, ma un fischio prolungato li fermò. Un attimo dopo un’esplosione fece tremare l’intera torre. La Pokémon Melodia si svegliò all’improvviso e, notando che le catene si erano danneggiate, intonò un piccolo pezzo di Cantoantico e passò in Forma Danza. Con un Focalcolpo si liberò, e ingaggiò battaglia con i due draghi.
 
 
 
Dragartigli. Geloraggio. Sgranocchio. Fuocobomba. Aeroassalto. Dopo l’attacco di Dewott, i tre Comandanti si erano lanciati contro il Team Palude, senza dare loro la benché minima possibilità di difendersi. I due incassavano colpi in continuazione, subendo ferite sempre più gravi. Servine fu la prima a crollare a terra, pur senza perdere i sensi. Dewott fu invece afferrato da Charizard e schiantato contro il muro. Il Pokémon Fiamma lo stringeva così forte che faceva fatica a respirare. Non che sarebbe stato molto meglio se lo avesse lasciato andare…
«Ve lo abbiamo detto: contro di noi non avete alcuna possibilità. Vi arrendete, allora?»
«M-mai…» Rispose Dewott con un filo di voce. Il tipo Fuoco lo gettò al centro della stanza e, tra gli sguardi divertiti degli altri Comadanti, si avvicinò a lui.
«Il vostro coraggio vi fa onore… La vostra morte sarà rapida e indolore, che ne dici?»
«V-vai al diavolo…»
«Come, scusa? Non ho sentito bene…» Il Comandante gli sferrò un calcio nel fianco. «E pensare che volevo anche farti questo favore! Non importa…»
Alzò il pugno e aprì la mano. Era pronto a dagli il colpo di grazia.
«A mai più rivederci, piccoletto!»
Un forte fischio distolse l’attenzione del Pokémon da Dewott. «Ma cosa…»
Esplose una parete. I comandanti corsero a vedere cosa fosse successo, e si resero conto che una pioggia di meteoriti stava per colpire il Tempio.
«Oggi è il vostro giorno fortunato… forse!» Gridò Charizard attraversando la stanza. «Addio, Team Palude!»
I tre si lanciarono dalla balconata opposta alle meteore. Dewott tentò con tutte le sue forze di rialzarsi, e quando finalmente sembrava esserci riuscito, un altro impatto una decina di piani più in basso lo fece quasi cadere di nuovo. Aveva dolori dappertutto, specialmente al braccio sinistro e al fianco destro. Ma riuscì a salire le scale e raggiunse la Stanza del Drago. Lì vide due Haxorus stesi a terra e, vicino a loro, Meloetta che stava volando verso l’uscita e che, appena lo vide, si precipitò da lui. Lo aveva quasi raggiunto quando una terza esplosione gli fece perdere l’equilibrio, facendogli sbattere la testa contro il pavimento. Gravemente ferito com’era, perse i sensi all’impatto.

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Capitolo 7
*** Nuovi e vecchi amici ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.7 Nuovi e vecchi amici
 
Ero di fronte all’enorme orca. Di nuovo. Stavolta però notai due cerchi  pulsanti di rosso sulle sue pinne.
Gli occhi gialli divennero sempre più luminosi, finché non mi impedirono di vedere. Tornarono normali all’improvviso, ma l’ombra era cambiata diventando una specie di enorme serpente.
«L’equilibrio è stato spezzato» Mi disse la creatura. «Aiutatemi a ristabilirlo…»
 
Dewott si svegliò di soprassalto. Non era più nel Tempio, ma era comunque in un luogo chiuso. Guardandosi intorno, notò di essere in una piccola stanza dalle pareti rocciose e dall’arredamento spartano. C’erano a malapena un tavolino, una sedia e una piccola credenza. Vide una porta, subito tolta alla sua vista dall’improvvisa apparizione di Wobbuffet e Wynaut. Il loro arrivo lo spaventò e si mosse immediatamente indietro.
«Wooooobbuffet!» «Ben svegliato!»
«Ehm… grazie…?»
I due si voltarono verso la porta.
«Wobbu!» «Si è ripreso!»
Sentì un rumore di passi all’esterno, e poi di qualcosa che sbatteva. La porta si aprì subito dopo.
 
 
 
Quando Servine si era svegliata si era resa subito conto di essere in un altro luogo. Al suo fianco c’era Dewott, profondamente addormentato. Uscita dalla porta, aveva riconosciuto il luogo come la radura in cui avevano incontrato Kadabra la prima volta. E infatti, quella in cui si era ritrovata era la sua casa. Quando fu uscita, Wobbuffet e Wynaut entrarono nel piccolo antro alla base della collina e vide Meloetta che cercava di seguirli, ma i due la fermarono. La Pokémon Melodia si allontanò delusa, sparendo in mezzo agli alberi.
Al richiamo di Wobbuffet Servine tornò verso la porta. Stava allungando una liana per aprire quando vide Meloetta avvicinarsi. Afferrò immediatamente la maniglia.
La Pokémon Melodia si voltò verso di lei e la fulminò con lo sguardo. Servine fece la stessa cosa.
«Cosa vuoi tu?» Le chiese Servine con tono ostile.
«Dewott si è svegliato» Rispose l’altra. «Voglio vedere come sta»
«Di chi è la colpa se è in quelle condizioni?»
«Era un emergenza… non…»
«Permesso…»
Le due si spostarono per far passare Kadabra. Servine dovette allontanarsi un po’ di più, e Meloetta riuscì ad entrare prima di lei. La seguì, continuando a tenerla d’occhio finché non vide Dewott che tentava di alzarsi.
«Stai giù» Disse poggiandogli una liana sopra la testa. Lo spinse, costringendolo a rimettersi seduto.
«Vedo che stai piuttosto bene, nonostante tutto»  Commentò Kadabra. «Penso che tra un paio d’ore sarai in perfetta forma!»
Servine scoccò un’occhiata a Meloetta -che già si stava avvicinando a Dewott- e disse: «Ora possiamo sapere cosa sta succedendo?»
La Pokémon Melodia si bloccò. A quel punto la incalzò anche Kadabra: «È vero, non mi dispiacerebbe sapere cosa sia venuta a fare tutta quella gente che era nel Tempio…»
«Ehm… va bene» Rispose lei. «Mi sembra il minimo per farmi perdonare… Dunque, nella regione di Arthis vivono due Pokémon Leggendari chiamati Groudon e Kyogre. All’alba dei tempi, furono questi due Pokémon a plasmare il mondo come noi lo conosciamo: il primo aveva la facoltà di far emergere la terra dal mare e creare i continenti, l’altro di sommergerla dando vita agli oceani. Quando i due si incontrarono, però, divennero immediatamente rivali e ingaggiarono una terribile battaglia»
Il silenzio calò nella stanza. Tutti erano concentrati sulle parole di Meloetta. La Pokémon stava per proseguire ma Dewott la interruppe chiedendo: «Come sono fatti questi Pokémon?»
«Groudon è un enorme rettile rosso. Kyogre è invece un’orca blu con delle grosse pinne»
«Pinne? Ma allora…»
Tutti si voltarono verso di lui.
«Quando stavamo ispezionando le sale al piano 20 ho toccato l’Altare dell’Oceano. Ho avuto come una visione di una grande orca con gli occhi gialli…»
«Era Kyogre» Affermò Meloetta. «A volte si mostra ai Pokémon del suo stesso Tipo. Comunque…»
Riprese il racconto: «Durante la lotta discese dal cielo un terzo Pokémon di nome Rayquaza. Con pochi colpi costrinse i due contendenti a ritirarsi, e da allora nessuno ha più avuto notizie di loro. Rayquaza, prima di tornare nello spazio, chiamò una delle mie antenate e le affidò il compito di riaddormentare i due Pokémon, caso mai si fossero risvegliati»
«Va bene… ma il Tempio cosa c’entra allora?» Chiese Servine.
«Un’antica civiltà cercò di risvegliare Groudon e Kyogre per riparare ai danni che un cataclisma aveva provocato nel suo territorio. Inutile dire che non riuscirono al mantenere il controllo dei due e finirono per provocare ancora più danni di quanti non avessero già subito. Di nuovo, fu solo grazie a Rayquaza che la lotta si fermò. Il drago mandò quindi una famiglia di Unown a vivere nel Tempio, con il compito di tenere lontani gli intrusi. Ma contro un’intera organizzazione a quanto pare non ce l’hanno fatta»
«E quindi… adesso Groudon e Kyogre sarebbero svegli?» Chiese preoccupato Kadabra.
«Wobbuffet!» «Dobbiamo fare qualcosa!»
«Non è così semplice» Rispose Meloetta. «Il Tempio può anche riaddormentarli, utilizzando formule diverse da quelle scritte sugli Altari. Erano incise nella Stanza del Drago, ma…» S’interruppe. Fu Kadabra a completare la frase per lei.
«Gli ultimi due Piani del Tempio sono andati distrutti nella pioggia di meteore»
«E allora che facciamo?» Chiese Servine.
«L’unico modo, a questo punto, è andare da loro prima che sia troppo tardi» Rispose la Pokémon Melodia.
Dewott si alzò all’istante. «Dobbiamo tornare al Villaggio e avvertire gli abitanti del pericolo!»
Dopo aver parlato, però, cadde in ginocchio, e Meloetta corse a sorreggerlo. Arrossì, ma per fortuna nessuno se ne accorse. A parte forse Servine.
«Tu non vai da nessuna parte finché non ti sarai ripreso!» Lo rimproverò l’amica. «Aspetta… hai detto che questi due Pokémon vivono ad Arthis?»
«Sì. Perché?»
«Evviva!» Gridò Servine. «Si torna dal Team Electro!»
«È vero! Potremmo fermarci un po’ da loro dopo aver messo tutto in ordine…» Disse Dewott. «Anzi, alla luce della batosta che abbiamo preso contro i Comandanti, temo che senza di loro non andremo da nessuna parte…»
«Hai ragione. Però di questo ce ne occuperemo più tardi. Adesso pensa a guarire»
«Bah! Una Baccarancia e sarò di nuovo in forze!»
«Fai attenzione però» Disse Kadabra dandogli la bacca. «Non sei ancora in buone condizioni. Sarà meglio che tu eviti di lottare per un po’»
«Va bene, va bene!» Rispose spazientito. «Grazie di tutto, comunque»
«Di niente. Era il minimo»
Si rimise di nuovo in piedi, e stavolta riuscì a camminare senza fatica. Recuperata la Sacca dei Tesori, prese in mano la Targhetta e la strinse. Lo stesso fece Servine.
«A presto!» Disse, e una luce lo avvolse, riportando il Team e Meloetta alla Gilda di Conkeldurr.
 
Riapparvero di fronte al cancello. Era quasi il tramonto, e probabilmente i suoi amici stavano cenando. Misero comunque piede sulla grata.
«Pokémon in arrivo! Pokémon in arrivo!» Gridò Drilbur, ma Servine lo interruppe: «Siamo il Team Palude! Aprite! È un’emergenza!»
Un minuto dopo il cancello si sollevò. Ma invece di entrare loro, fu il Capitano ad uscire.
«Che cosa succede?» Tuonò. Meloetta si allontanò di qualche metro. Servine e Dewott iniziarono invece a raccontare.
 
«Quindi… state dicendo che Groudon e Kyogre stanno per svegliarsi?» Chiese il Pokémon Forzaimmane.
«No, veramente si sono già svegliati» Rispose Servine.
«E che sono loro due la causa dell’uragano e della siccità degli ultimi giorni?»
«Sì»
«E voi siete partiti per il Tempio Antico senza dirmi niente?»
«Ma non sapevamo che…»
«Appunto!» Gridò schiantando i suoi pilastri sul terreno. «Potevate almeno chiedere qualche rinforzo!»
I due esploratori chinarono il capo, mortificati.
«Gothorita!»
La Pokémon Raggiro uscì dalla Gilda.
«Da’ l’allarme in città. Poi vai all’Ufficio Postale e invia a tutte le Squadre l’ordine di tornare alla Gilda. Presto!»
«Vado!»
La tipo Psico corse giù dalle scale, e poco dopo l’allarme risuono in tutto il Villaggio.
«E quanto a voi… Sarà meglio che vi diate una mossa e raggiungiate IMMEDIATAMENTE la regione di Arthis!»
«Sì, Capitano!» Risposero mettendosi sull’attenti. Corsero all’Agenzia Viaggi Unfezant, ma era già stata chiusa. Imprecarono, e in quel preciso istante l’ombra di un enorme volatile passò vicino a loro. Voltatisi, si ritrovarono faccia a faccia con il Tenente Braviary.
«E tu che ci fai qui?» Domandò Servine con aria di sfida. «Sei venuto per un’altra batosta?»
«Calmi» Rispose il Pokémon Baldanza. «Non sono qui per lottare con voi. In realtà, sono venuto per aiutarvi»
«Cosa? E perché dovresti farlo?»
«Se non puoi batterli, va’ con loro» Scherzò. «E poi vedendo la vostra disfatta contro i Comandanti mi sono reso conto che quella per cui combattevo era solo una banda di criminali»
«Oh… quindi hai visto…?»
«Sì… e mi dispiace non essere intervenuto. Ma mi avrebbero abbattuto senza neanche guardarmi»
«E adesso cosa vuoi fare?»
«Avete guadagnato il mio rispetto. Se me lo permettete, vi aiuterò nella vostra missione»
«Benvenuto tra noi» Disse Dewott allungando una mano verso di lui. Quello la strinse con un’ala.
 
 
 
«Sei sicuro di essere sulla rotta giusta?» Gridò Dewott cercando di sovrastare il vento. Era notte fonda e i quattro stavano ora sorvolando il mare tra le due regioni.
«Sì, non preoccuparti!» Rispose Braviary. «So perfettamente dove mi trovo!»
«Piuttosto, non è che potresti dirci cosa vuole fare l’Organizzazione con Groudon e Kyogre?» Gli chiese Servine.
«A me hanno detto di voler usare i loro poteri per creare un nuovo continente in cui fondare un Impero giusto e libero! Ma a questo punto dubito che sia la verità!»
«Maledizione…» Imprecò la Pokémon Serperba. Sperava che potesse dir loro qualcosa di utile, e invece…
Un Forzasfera passò davanti al Pokémon Baldanza, che si fermò immediatamente e si guardò introno. Fu accerchiato da sei Pokémon: tre Honchkrow, due Skarmory e un Togekiss.
«Tenetevi forte» Disse. Salito più in alto, partì con Aeroassalto su un Honchkrow colpendolo in pieno. Meloetta si staccò dal rapace e, passata in Forma Danza, colpì il Pokémon Grancapo con Calciobasso, passando poi ad attaccare gli altri della stessa specie. Steso il secondo, l’ultimo la assalì con Aeroattacco, ma Dewott lo fermò con Idropompa. Un Focalcolpo di Meloetta e anche quello fu messo KO.
Nel frattempo, Braviary si stava preoccupando di evitare gli attacchi di Togekiss e dei due Skarmory, mentre Servine e Dewott si adoperavano per colpire gli avversari. Partì con un Lacerazione verso Togekiss, ma quello schivò e colpì Servine con Eterelama, mettendola quasi KO in un colpo solo. Dewott colpì quindi il Pokémon con Idropompa, mentre Meloetta si avvicinava a tutta velocità agli Skarmory. Iniziò a colpirne uno con Zuffa, ma l’altro la prese alla sprovvista usando Ferrartigli. Lei però non si arrese e, sconfitto il primo, si abbatté anche sull’altro. Ma stavolta fu Togekiss a colpirla con Solarraggio, mettendo però fuori combattimento anche il Pokémon Armuccello.
Meloetta, colpita in pieno dal devastante attacco, perse i sensi e cadde. Dewott partì in suo soccorso con Acquagetto, afferrandola un attimo prima di finire in acqua. Riemerse un attimo dopo e cercò di tornare da Braviary, che nel frattempo aveva sconfitto Togekiss usando Baldeali, ma non aveva abbastanza energie e ricadde in mare. Pochi secondi dopo sentì qualcosa afferrarlo e portarlo fuori dall’acqua gelida, e poi perse i sensi.
 
 
 
Servine aprì lentamente gli occhi. Vide il soffitto di una stanza che le pareva di conoscere. Voltandosi verso destra notò una finestra circolare da cui entrava la luce del giorno. Vicino ad essa, una Chimecho la teneva d’occhio. Anche lei le sembrava familiare…
La Pokémon Vencampana la salutò: «Ben svegliata, Servine! È un piacere rivederti!»
«C-cosa…» Cercò di alzarsi, ma una fitta alla schiena la fece ricadere sul letto.
«Cerca di non sforzarti. Sei ferita»
La Pokémon guardò di nuovo la stanza. Perché le sembrava così familiare? E come mai quella Pokémon la conosceva? Ritornò a guardarla, e solo allora capì.
«M-ma questa… è…»
«Siete nella Gilda di Wigglytuff! Bentornati!»
Servine rimase senza parole. Erano davvero a destinazione… ce l’avevano fatta. Ora però dovevano trovare il Team Electro. Ma prima di parlare preferì aspettare che anche gli altri si svegliassero.
«E Braviary?» Chiese mettendosi seduta. Era l’unico dei quattro che non fosse nella stanza.
«Ah, quindi quella grossa aquila al crocevia è un vostro amico?»
«Sì… è nuovo però»
«Avete strane amicizie, sapete? Beh, se penso al nostro Capitano…» Sorrise. «Comunque sta bene, e vi aspetta»
A quelle parole, Servine si lasciò ricadere sul letto, un po’ più rilassata.
Nonostante Dewott non avesse subito ferite, fu l’ultimo a svegliarsi. Quando Meloetta si alzò, la Pokémon Serperba le scoccò la sua solita occhiataccia mentre quella si metteva seduta.
«Dove…» Iniziò a dire, e Chimecho rispose subito: «Benvenuta nella Gilda di Wigglytuff! Io sono Chimecho. È un piacere conoscerti!»
«P-piacere mio…» Rispose l’altra un po’ timidamente. «Io sono Meloetta»
In quel momento anche Dewott si svegliò. La Pokémon Vencampana scosse la testa e disse: «Si sono svegliati!»
Al suono della campanella tutti gli apprendisti si fiondarono nella stanza, ma Chatot riuscì a bloccarli in tempo.
«Fermi! Prima deve entrare il Capitano!»
Si avvicinò alla porta delle stanze di Wigglytuff, e quella si spalancò. Il Capitano andò subito verso le camere, seguito dal Pokémon Musicale e poi da tutti gli altri. Meloetta si spaventò e si mise dietro le spalle di Dewott.
«Servine! Dewott! Bentornati, Amici! È un piacere rivedervi!»
«Il piacere è nostro, Capitano» Risposero i due all’unisono. Wigglytuff si avvicinò quindi a Meloetta.
«Ciao, amica! Amicissima! Come ti chiami?»
«Io… io sono Meloetta» Rispose timidamente.
«Cosacosacosa?» Scoppiò Chatot. «M-Meloetta? Sul serio?»
«S-sì…»
Il Pokémon Musicale le prese emozionatissimo la mano. «È-è incredibile! Sono davvero onorato di conoscerti personalmente!»
«Calma, Chatot!» Lo richiamò Wigglytuff con tranquillità. «Cerchiamo di non mettere a disagio i nostri ospiti»
«C-certo…» Rispose allontanandosi. «Mi scusi, Capitano»
«Capitano…» Lo chiamò Dewott. «Vorremmo dirle una cosa»
«Oh, ma certo, amici!»
«La nostra non è una visita di piacere. Abbiamo una missione»
«Cielo, di nuovo?» Commentò Chatot.
«Sì, e, come due anni fa, siamo venuti qui per incontrare il Team Electro»

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Capitolo 8
*** Notizie e Pericoli ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.8 Notizie e Pericoli
 
«Capitano…» Lo chiamò Dewott. «Vorremmo dirle una cosa»
«Oh, ma certo, amici!»
«La nostra non è una visita di piacere. Abbiamo una missione»
«Cielo, di nuovo?» Commentò Chatot.
«Sì, e, come due anni fa, siamo venuti qui per incontrare il Team Electro»
«Il Team Electro, dici?» Fece il Pokémon Musicale. «Beh, temo che non avrete fortuna stavolta: ultimamente è fuori servizio»
«Che cosa?» Esclamarono esterrefatti Servine e Dewott.
«Già, e alla fine tocca fare a me tutto il lavoro!» Disse una voce familiare. Nella stanza entro Squirtle, con indosso un paio di stranissimi occhiali da sole. Se li tolse, li mise nella Sacca dei Tesori e corse ad abbracciare i suoi vecchi amici.
«Servine, Dewott! È bello rivedervi!» Disse. Dewott ricambiò l’abbraccio. Servine invece rimase rigida. Il Pokémon Tartaghina non ci fece caso, ma lei era leggermente arrossita.
«E tu sei…?» Fece avvicinandosi a Meloetta, che si presentò.
«Piacere di conoscerti! Dunque… come mai qui? E soprattutto, perché siete in queste condizioni?»
«Abbiamo una missione» Disse Dewott.
«Ah… Beh, questo a Glaceon non piacerà, sapete?»
«Perchè?»
«Capirete… Piuttosto, di che si tratta?»
«Dobbiamo raggiungere le tane di Groudon e Kyogre»
Gli apprendisti rimasero scioccati. «Cooosa?»
«State SCHERZANDO?» Gridò Exploud. E Chatot aggiunse: «Dovete essere impazziti!»
«Tutt’altro» Rispose Servine. «Se non li riaddormentiamo devasteranno la vostra regione. E forse non si limiteranno solo a questo»
«Non preoccupatevi» Disse Squirtle con sufficienza. «Abbiamo già sconfitto Groudon una volta»
«Era un’illusione creata da Uxie, idiota!» Fece notare Chatot. «Il vero Groudon è molto più forte!»
«Anche noi siamo molto forti» Rispose quello.
«E-ehi, Squirtle…» Lo richiamò Servine. «Ma Andrea e Glaceon?»
«Oh, giusto! Seguitemi. Vi porto da loro»
I tre fecero per alzarsi, ma Servine ricadde in ginocchio. Squirtle la aiutò.
«G-grazie…» Disse arrossendo visibilmente.
«Figurati» Rispose lui sorridendo. La Pokémon distolse lo sguardo, e lui provò a lasciarla andare.
«Ok… ce la faccio»
«Bene. Venite, allora»
 
 
 
Uscirono dalla Gilda e incontrarono Braviary. Il Pokémon Baldanza li salutò. «Sono felice di vedere che state bene. A quanto pare vi ho portati nel posto giusto…»
«Ah, quindi questo è un vostro amico?» Fece Squirtle.
«Sì… in realtà ci aiuta da poco, ma si è già rivelavo fondamentale» Rispose Dewott. «Senza di lui non saremmo qui, adesso»
«Ho fatto solo quello che dovevo» Disse il rapace, per poi guardarsi intorno. «Dove state andando ora?»
«Cerchiamo due nostri vecchi amici»
«Capisco. Va bene… Penso che vi aspetterò alla spiaggia» Concluse, e si incamminò, lasciando i quattro un po’ perplessi. Proseguirono.
Una volta entrati a Borgo Tesoro, Dewott fece un po’ da cicerone a Meloetta, che si guardava intorno affascinata, mentre molti Pokémon -soprattutto maschi- si voltavano verso di lei al suo passaggio. A quanto pareva la sua bellezza mieteva vittime per tutta la città. In ogni caso, dopo due anni il centro abitato non era cambiato affatto. O forse sì?
Superato il Kecleon Market, Squirtle svoltò a destra, andando verso il Centro Perizie. Inaspettatamente, proprio davanti al tendone c’era una piccola stradina che portava ad una scala scavata nella roccia.
«Ma… ma quella non c’era due anni fa…»
«Infatti. Qualche tempo fa Andrea e Glaceon, volendo andare a vivere da soli, chiesero un… piccolo aiuto al Capitano. So solo che un giorno il passaggio non esisteva, e quello dopo… beh, ecco.»
Scese le scale, si ritrovarono in un piccolo sentiero a strapiombo sul mare. Tornando in direzione della Gilda trovarono una porticina di legno incassata nella roccia. Squirtle bussò.
«Chi è?» Rispose una voce. Era Glaceon.
«Sono io, Squirtle!»
«Cosa vuoi?»
«Non fateci caso» Disse a Servine e Dewott. «Ha sempre paura che voglia portare Andrea chissà dove in qualche esplorazione»
Si rivolse poi a Glaceon. «Ci sono degli amici che vorrebbero salutarvi!»
Silenzio. Dewott ne approfittò per chiedere qualcosa. «Perché ha paura che tu voglia portare via Andrea? Che sta succedendo?»
«Vedrete…» Rispose semplicemente quello. E nello stesso istante si udì un rumore di legno spostato.
«Avanti…»
La porta si aprì, permettendo di vedere una grande sala d’ingresso adornata con tappeti, vasi e strani oggetti morbidi che Squirtle chiamò “cuscini”. C’erano anche vaie casse e mobili, qualche tavolino qua e là, una piccola fontanella in un angolo e una porta sul fondo.
«Wow…» Fecero i due affascinati. Meloetta si guardava intorno con uno sguardo carico di curiosità.
«Servine! Dewott!»
La Pokémon Nevefresca corse ad abbracciarli. «Che bello rivedervi! Come state?»
«Non benissimo…» Rispose Servine. «Ultimamente abbiamo degli impegni abbastanza faticosi…»
Glaceon scoccò un’occhiataccia a Squirtle e chiese spiegazioni ai due, che le raccontarono cosa era successo ad Erien.
 
«Ecco! Me lo sentivo! Lo sapevo che non avrei dovuto aprire quella porta!» Sbraitò Glaceon.
«E-ehi, calmati… era di vitale importanza…» Cercò di giustificare Squirtle.
«Ma certo! Tutto è di vitale importanza, vero? Ogni volta è così! Possibile che non lo capisci? Nella stanza sul retro ci sono tre uova in procinto di schiudersi! Non possiamo andarcene proprio adesso!»
«Glaceon, ascoltaci!» Intervenne Dewott. «Se non fermiamo Groudon e Kyogre, l’intera regione verrà… Aspetta un minuto! Hai detto UOVA?»
La Pokémon sbuffò. «Già… io e Andrea abbiamo avuto tre uova» In un attimo la sua ira era svanita. «Ci pensate? Stiamo per diventare genitori!» Concluse eccitatissima.
«Davvero? Ma è fantastico!» Disse Servine.
Il volto della Pokemon Ghiaccio si rabbuiò. «Ora capite perché non possiamo venire con voi? Non possiamo andarcene proprio ora che stanno per nascere…»
«Sì, me ne rendo conto, però… è proprio per questo che dovete aiutarci. Se non riusciremo a riaddormentare i due Antichi, in quale futuro vivranno i vostri figli? Volete crescerli in un mondo devastato dove vige la legge del più forte? O in una società tranquilla e armoniosa come quella di Borgo Tesoro? Pensateci… e scegliete bene»
Glaceon abbassò lo sguardo, pensierosa. Si morse il labbro inferiore, e si diresse alla stanza sul retro. Lì c’era Andrea, accoccolato intorno alle tre uova. Aveva ascoltato tutto, ma non si era neanche lontanamente sognato di alzarsi lasciandole incustodite.
«Allora… tu che ne pensi?» Gli chiese lei sedendosi al suo fianco.
«Non possiamo restare qui come se niente fosse. Noi siamo gli unici che possono fermare la furia di quei due… e soprattutto, solo noi siamo abbastanza forti da sconfiggere i tre Comandanti»
«E i nostri figli? Come facciamo con loro? Li vuoi abbandonare qui?»
«Certo che no» Rispose freddo. «Ma hanno ragione, e lo sai anche tu, nonostante tu non lo voglia ammettere…»
«Ma…»
«Lo so, anche a me fa male il solo pensarlo, ma dobbiamo» Toccò un uovo con la punta del naso. «Proprio perché li amiamo così tanto…»
Lei si sdraiò, posando il volto tra le zampe, e chiuse gli occhi. Rimase così per qualche secondo, poi si alzò e aprì un cofanetto lì vicino. Tirò fuori il suo Globogelo e il Fioccobalto di Andrea.
«Hai ragione…» Disse poi. «Non possiamo stare qui con le mani in mano. È lo stesso discorso che fece Squirtle due anni fa, ad Erien»
Lo Shinx sorrise. «Lieto che tu abbia deciso» Si alzò. «Dobbiamo portare le uova alla Pensione Chansey. Lì saranno al sicuro»
«Sì» Rispose lei, e Andrea la aiutò a mettersi il ciondolo.
I due Compagni andarono nella sala d’ingresso. Andrea salutò il Team Palude e fece conoscenza con Meloetta, che si offrì di portare le uova con Psichico. Dopo varie raccomandazioni, Glaceon accettò l’aiuto e i sei uscirono dalla stanza.
 
Attraversarono il Borgo sotto gli occhi stupiti di tutti, e giunsero presto alla Pensione Chansey, alla quale affidarono a malincuore le tre uova. Ripresero a camminare, stavolta diretti alla Gilda per informazioni, quando, appena giunti al crocevia, furono attaccati da uno sciame di Shedinja capitanato da un Ninjask.
«Consegnateci Meloetta e vi lasceremo andare» Disse il capogruppo. «Combattete, e vi faremo a pezzi»
«Provateci!» Gridò Andrea usando Scarica. Abbattuto il Ninjask, si gettò su uno dei Pokémon Cambiapelle e lo sconfisse con Sgranocchio. Anche Squirtle e Glaceon intervennero con Morso. Servine e Dewott si tennero nelle retrovie, cercando di proteggere Meloetta. Anche se non potevano fare nulla per fermarli, potevano sempre guadagnare un po’ di tempo, in attesa che i loro amici mettessero KO gli avversari.
All’improvviso giunse un Aeroassalto stendendo un grosso numero di Shedinja.
«Serve una mano?» Chiese Braviary, mettendosi al fianco del Team Palude. Ma Meloetta intervenne personalmente bloccando le percezioni sue e dei suoi amici e intonando un Ultimocanto. Quando concluse, gli avversari caddero a terra come mosche.
I sei si voltarono stupiti verso la Pokémon Melodia, intuendo cosa aveva fatto. Lei li guardò per un momento  e disse, sorridente: «Beh? Andiamo?»
«Ovunque tu voglia…» Rispose Dewott con gli occhi sognanti. Meloetta divenne rossa per l’imbarazzo, mentre Servine sferrò una frustata-scappellotto al suo compagno. Il tipo Acqua arrossì, con in sottofondo Squirtle che rideva a crepapelle.
Raggiunsero la Gilda e, ignorando le occhiate degli apprendisti, raggiunsero Chatot.
«Oh, Andrea! Glaceon! Da quanto non ci si vede! Come state?» Chiese allegro il Pokémon Musicale.
«Bene, grazie» Risposero sorridendo, ma poi tornarono subito seri.
«Senti, Chatot…» Fece Andrea. «Abbiamo bisogno di qualche informazione…»
«Anche voi cercate Groudon e Kyogre?»
«Beh… ecco… Sì»
«Ma siete tutti fuori di testa oggi? Squack!» E si rivolse ad Andrea e Glaceon. «E soprattutto voi due! Avete almeno pensato ai vostri figli?»
«Come ti permetti?» Rispose a tono la Pokémon Nevefresca. «Ci prendi per degli irresponsabili? Certo che ci abbiamo pensato! Ed è proprio per questo che vogliamo partire!»
«Voi siete pazzi! Groudon e Kyogre sono potentissimi! Nessuno può sconfiggerli!»
«Ce lo hanno già detto tante volte…» Disse Squirtle con sufficienza. «E quanti ne abbiamo stesi? Vediamo… Dialga, Palkia, Darkrai, Kyurem… Ah, sì, e anche Zekyuram»
«Senti, Chatot» Intervenne Dewott. «Nel caso non l’avessi capito, se non fermiamo Groudon e Kyogre prima che si incontrino saranno guai seri per tutti. Dicci dove trovarli e ci occuperemo di scongiurare la catastrofe»
Il Pokémon abbassò il capo, in difficoltà. Non riusciva a capire perché quei Pokémon andassero sempre in cerca di guai, ma anche stavolta era costretto ad accontentarli.
«E va bene…» Disse quindi. «Prendete le vostre Mappe delle Meraviglie, per favore»
 
 
 
Il Comandante Salamence era seduto su una scogliera, ad osservare una enorme nuvola che assomigliava in modo impressionante ad una torre. Dietro di lui apparve uno Shedinja.
«Cosa c’è?» Chiese il Pokémon Drago.
«S-si tratta di M-Meloetta, signore… s-sembra che sia più f-forte del p-previsto…»
«Cosa intendi?» Domandò girandosi. Si vedeva chiaramente che si stava alterando.
«Ha- ha steso l’intera truppa con Ultimocanto… in normali condizioni saremmo riusciti a impedirle di concludere la melodia, ma…»
«Ma cosa? Sappiamo per certo che il Team Palude non conosce mosse di tipi a voi efficaci!»
«I-infatti loro sono rimasti in r-retroguardia… ma avevano dalla loro il T-tenente Braviary e… e altri tre Pokémon…»
«Il Tenente Braviary, hai detto? Ecco dove si era cacciato, quel traditore… E gli altri Pokémon chi sarebbero?»
«Uno Squirtle, uno Shinx e una G-Glaceon, signore» Deglutì.
«CHE COSA?»
La rabbia del Comandante si tramutò immediatamente in paura.
Il Team Palude è un duo di poco conto, ma… ma ora hanno che hanno l’aiuto del Team Electro… No, non va affatto bene. Le cose iniziano a sfuggirci di mano…
Riprese un contegno e fissò il Pokémon davanti a lui con sguardo carico d’ira.
«E tu… come fai a sapere tutte queste cose?»
«M-mi sono… r-ritirato, signore» Deglutì ancora. «Qualcuno d-doveva… pur…»
Non finì la frase perché Salamence ruggì e lo mise a tacere con Sgranocchio. Gettò lontano il Pokémon Cambiapelle e prese a riflettere.
Con il Team Electro in sua difesa non abbiamo speranze di riprenderci Meloetta. A meno che… Ma certo! Questo dovrebbe funzionare…
«Tenente Garchomp» Il Pokémon nominato si avvicinò. «Vai dal Re e avvertilo che il Team Electro ha deciso di intervenire contro di noi. Poi raggiungi i Tenenti Electivire e Venusaur e dagli i seguenti ordini…»
Parlò per un po’ con il suo sottoposto, e poi quello partì in direzione Sud.
E adesso vediamo che succede… Pensò il Comandante, leggermente preoccupato. Neanche il Team Electro può essere infallibile…

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Capitolo 9
*** Rapimento ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.9 Rapimento
 
«E va bene…» Disse Chatot. «Prendete le vostre Mappe delle Meraviglie, per favore»
I leader dei due Team aprirono la mappa. Il Team Palude fissò per un momento quella di Andrea e, imbarazzati, chiusero la propria.
«Dunque, vediamo… ah, ecco. Qui c’è la tana di Groudon…» Indicò un luogo arido chiamato “Deserto Folgore” «…e qui… no, scusate, qui… è dove riposa Kyogre» Posò l’ala su un cartiglio con su scritto “Mar Voragine”.
«Dobbiamo innanzitutto impedire che si scontrino» Disse Dewott. «Quindi dovremo sbrigarci a metterne fuori gioco almeno uno»
«Come se fosse una cosa facile!» Commentò seccato Chatot.
«Infatti» Rispose Andrea spiazzandolo.
«Dopotutto dobbiamo solo addormentarli» Aggiunse Meloetta. «Non dobbiamo sconfiggerli per forza...»
«Ah, ecco…» Rispose Chatot, un po’ più tranquillo.
«Allora potete iniziare dal Mar Voragine!» Intervenne il Capitano uscendo all’improvviso dalle sue stanze. «È il più vicino e in caso di bisogno possiamo venire subito ad aiutarvi! E poi Chatot starà più tranquillo» Si volse verso il suo secondo. «Giusto Chatot?»
Il Pokémon Musicale abbassò lo sguardo. Deglutì, rendendosi conto che in tal caso si sarebbe dovuto muovere anche lui. Tornò a fissare Wigglytuff e, con sguardo terrorizzato, disse: «C-certo, C-Capitano…»
«Ottimo!» Rispose lui allegro. «In marcia, allora!»
I sette fecero per uscire dalla Gilda, ma Chatot li bloccò: «Aspettate!»
Tornarono indietro. Il Pokémon aveva in mano una busta rossa.
«Portare questa all’Ufficio Postale. È un segnale d’allarme, nel caso aveste dei… problemi…»
«Me ne occupo io» Disse Braviary.
«Perfetto. Ora potete andare. E cercate di non cacciarvi troppo nei guai!»
«Ci conosci, no?» Rispose Squirtle salendo le scale.
«Appunto…» Mormorò il Pokémon Musicale.
 
«Ok» Disse Glaceon. «Ora dobbiamo prepararci a dovere»
«Dovrei avere una trentina di Revitalsemi nel deposito…» Rispose Squirtle.
«Ma non erano dieci?» Chiese Andrea.
«Guarda che io non sono rimasto chiuso a casa negli ultimi sei mesi»
«E con questo che vorresti dire?»
«Niente, niente…» Rispose quello ridacchiando.
«Allora siamo a posto» Disse Servine. «Però abbiamo ancora un problema, temo»
«Cioè?»
«Come ci arriviamo al dungeon?»
«Fammi pensare… ah, certo! Conosco il Pokémon che fa al caso nostro!»
«Sarebbe?» Chiese Andrea.
«Manaphy, ovviamente!»
«Ah, giusto» Ci fu un momento di silenzio. «Aspetta un attimo! Ma non è un po’ piccolo per portarci tutti e sette?»
«Lui sì, ma negli ultimi tempi ho viaggiato con lui e ho incontrato uno dei suoi amici. E, fidati, non è per niente piccolo…»
I cinque rimasero perplessi.
«Ok, io vado ad avvertirlo. Vieni con me, Meloetta?»
Dewott gli scoccò un’occhiataccia.
«Va bene» Rispose lei. Il Pokémon Apprendista, senza farsi vedere da lei, fissò Squirtle con aria minacciosa e si passò una conchiglia sulla gola. Quello però non se ne accorse, e un attimo dopo una liana prese Dewott per la gamba iniziando a trascinarlo verso la città. Quando lo sentirono a terra, Andrea e Glaceon si voltarono e dovettero trattenere una risata. Solo che anche Servine era rossa in volto e, al vederla così, i due si fecero qualche domanda… ma preferirono non chiedere.
 
Un’ora dopo, i sei tornarono al crocevia, pronti per partire. Braviary giunse a tutta velocità, e con in groppa un Mankey e un Primeape. Le due scimmie scesero dal Pokémon appena quello toccò terra, e spiegarono immediatamente il motivo della loro presenza.
«Team Electro! È successo qualcosa di terribile! Torkoal è stato rapito!»
«COSA?» Esclamò il Team Electro.
«Chi è Torkoal?» Chiesero Servine e Dewott.
«È l’anziano della città» Rispose Andrea. «Lo si trova quasi sempre alla Sorgente Termale…» Si rivolse poi a Primeape. «Chi è stato?»
«Era un Pokémon di tipo Elettro… un Electivire, mi pare. Al suo fianco c’era anche un Venusaur» Rispose il Pokémon Suinpanzè. «Stavano parlando di un passaggio e di un certo Groudon…»
«Come? Che hanno detto esattamente?»
«Gli hanno chiesto se sapeva come raggiungere questo tizio, e… e quando lui ha detto di sì, l’hanno portato via, allontanandosi verso nord… Hanno detto a bassa voce il nome di un deserto…»
I sette si guardarono. Tutti avevano pensato la stessa cosa: era una trappola.
«Che facciamo adesso?» Domandò Servine.
«Dobbiamo andare a salvarlo, non abbiamo altra scelta!» Rispose Squirtle.
«E se volessero attirarci lì?»
«Non sanno di noi» Rispose Andrea. «Gli unici che possono avvertirli si trovano vicino alla foresta che da’ sul crocevia… e dubito si riprenderanno presto»
«Non preoccupatevi, voi due» Disse Glaceon sorridendo a Mankey e Primeape. «Ci pensiamo noi ora»
«Sì, ma resta il problema di come arrivarci in fretta…» Fece notare Servine. Per tutta risposta, Meloetta fece levitare il Team Electro usando Psichico.
«Non sei abbastanza veloce per stare al passo con me» Le fece notare Braviary. La Pokémon posò quindi a terra la squadra.
«Lei no…» Disse Andrea. «Ma forse ce l’ho io la soluzione…»
 
Raggiunsero un edificio vicino alla città. Su un cartello c’era scritto “Agenzia Viaggi Staraptor”.
«Ciao Team Electro!» Li salutò una Staraptor cromatica. «E ci sono anche Dewott e Servine! È da tanto che non ci si vede, vero?»
«Cosa…» Fece Dewott. «Aspetta un attimo… tu sei… sei la Staraptor che ci ha portati fino all’Isola Tormenta!»
«Già. Lieta di vedere che vi ricordate di me» Rispose con gentilezza. «Ora… cosa vi serve?»
«Dobbiamo raggiungere il Deserto Folgore. E in fretta» Disse Andrea.
«Deserto Folgore? Mi dispiace, è troppo pericoloso atterrare lì. Al massimo posso portarvi fino al Deserto del Nord»
«Ci accontenteremo. Grazie mille!»
Uscirono dall’edificio.
«Forza, salite!» Disse la Pokémon Rapace. «Vi porterò personalmente a destinazione»
Il Team Electro salì su Staraptor, il Team Palude su Braviary. I due uccelli spiccarono il volo, senza però notare i sei occhi che li osservavano.
 
 
 
Un Gigaimpatto. Una flotta di Flygon si parò davanti a loro, capitanata da tre Dragonite.
«Di nuovo?» Mormorò seccato Dewott.
«Arrendetevi e consegnate Meloetta! Altrimenti per voi saranno guai seri» Disse uno dei tre.
«Vedo che siete dei maestri a farvi dei nemici…» Commentò la Staraptor. Ma non era spaventata. Anzi, nei suoi occhi c’era uno strano luccichio. Meloetta sollevò il Team Electro dalla sua schiena -con sgomento da parte di Andrea- e quella assalì il Dragonite in testa usando Zuffa. Uno degli altri cercò senza successo di colpirla con Dragofuria, e quella disse: «Un regalino da parte di mia madre!»
Usò Speculmossa, copiando la Dragofuria e abbattendo il legittimo utilizzatore della mossa. Ripartì con Aeroassalto, e anche un altro fu sconfitto. Si alzò una tempesta di sabbia.
Un Flygon aveva usato Terrempesta, impedendo al Baldeali di Braviary di andare a segno. Staraptor reagì quindi con Scacciabruma, spazzando via la tempesta, e usò a sua volta Baldeali, ferendo gravemente l’ultimo Dragonite, che fu finito da un Idropompa di Dewott.
Meloetta emise dunque un urlo fortissimo. Il Granvoce risuonò per centinaia di metri, fracassando quasi i timpani dei Flygon. Glaceon fece fuoco con Iper Raggio e ne stese vari, creando una breccia nella loro formazione. Al che tutti gli altri reagirono con Pietrataglio, ma furono fermati da un attacco incrociato di Idropompa che mise fuori gioco altri componenti dell’esercito nemico… e rivelando che in mezzo a quella  formazione c’erano anche due Metagross con Magnetascesa.
Me***!
Partì una combo di Iper Raggio dai due Pokémon Ferrarto, che però fu schivata senza difficoltà. Staraptor colpì uno dei due con Zuffa, non sortendo però l’effetto sperato, dato che si trattava anche di un tipo Psico. Andrea fece quindi cenno a Meloetta di avvicinarli, e lei ubbidì. Due Morsi e uno Sgranocchio furono sufficienti per abbattere uno dei Metagross, ma i Flygon riuscirono a colpire i tre con Pietrataglio prima che la Pokémon Melodia riuscisse ad allontanarli. Tra i tre, a subire più danni fu Glaceon, che però era comunque in buone condizioni e congelò il secondo tipo Acciaio con Geloraggio, facendolo quasi precipitare. Tre Flygon la attaccarono quindi con Fuocobomba.
«No!» Gridò la Pokémon quando si accorse che Meloetta la stava spostando. «Lascia che mi colpiscano!»
Quella rimase interdetta, ma si fermò. Il Globogelo dissolse nel nulla le fiamme, e i Pokémon avversari la guardarono sgomenti.
«Ora!» Gridò Andrea.
Squirtle lanciò un Idropulsar, Dewott partì con Acquagetto e Servine usò Verdebufera. Molti dei Flygon vennero abbattuti, e i pochi sopravvissuti vennero stesi dagli Aeroassalti di Staraptor e Braviary.
Unico sopravvissuto: Metagross, appena scongelatosi. Partì all’assalto con Vortexpalla, cercando di colpire uno dei tipi Volante, ma quelli gli girarono attorno evitandolo e la cromatica lo bloccò colpendolo con Zuffa. Allora quello la afferrò con Psichico e iniziò a ferirla, ma un Baldeali di Braviary lo fermò di nuovo. Glaceon colpì il tipo Acciaio con un Iper Raggio e Squirtle con Idropulsar, stordendolo e facendolo precipitare. Mentre ancora cadeva, la Speculmossa di Staraptor si tramutò in Psichico e riportò su il Pokémon, che fu sconfitto definitivamente da un ultimo Idropompa di Dewott.
«Niente male, sapete?» Commentò Staraptor. «Avete dei nemici decisamente forti»
«Non abbastanza da metterci in crisi, comunque» Ribatté Andrea mentre Meloetta li riportava in groppa alla Pokémon. Andrea però guardò in basso, e vide per un attimo un’ombra. Gli sembrava familiare, ma sparì troppo presto perché potesse riconoscerla. Rimase a fissare quel punto e, quando Glaceon se ne accorse, lo richiamò: «Tutto bene?»
«Sì… tutto ok»
«Sei sicuro?» Insistette lei, ma Braviary li interruppe.
«Abbiamo perso anche troppo tempo. Dobbiamo sbrigarci a raggiungere il Deserto»
Gli altri annuirono, e la Pokémon Rapace disse: «Non so cosa dobbiate fare… ma se è davvero così urgente, sarà meglio darci una mossa» E ripartì alla massima velocità.
 
Atterrarono all’entrata del Deserto del Nord.
«Siamo arrivati» Disse la Pokémon Rapace. I due Team scesero dal proprio trasporto.
«Grazie di tutto!» Fece Squirtle. «Senza il tuo aiuto saremmo ancora a Fiume Serenità»
«Di niente, non preoccupatevi. E, nel caso aveste ancora bisogno di me, non esitate a chiedere!»
«Va bene. A presto!»
La Pokémon spiccò il volo. I sette, avvicinatisi all’entrata del Deserto, notarono subito che l’atmosfera era più calda del normale.
«C’è qualcosa che non va…» Disse Andrea.
«Groudon è sveglio. La sua abilità sta amplificando la potenza dei raggi solari» Osservò Meloetta «Dobbiamo raggiungerlo prima che si allontani da qui!»
«Allora diamoci una mossa!» Disse Servine, e il gruppo si addentrò nel dungeon.
 
Non vagarono a lungo. Il Deserto del Nord non era un luogo troppo grande da esplorare. Tuttavia, si trovarono di fronte Pokémon più forti del previsto, tra cui anche qualche Pupitar e vari Boldore, non nativi della zona. C’era solo una spiegazione per la loro presenza lì: l’Organizzazione era nei paraggi.
Ma dopotutto, i sette non incontrarono troppe difficoltà e raggiunsero ben presto il Deserto delle Sabbie Mobili.
«Ok. Dubito che dobbiamo scendere, giusto?» Disse Squirtle.
«Certo che no, Capitan Ovvio» Rispose Andrea, per poi voltarsi verso Meloetta. «Ci puoi portare fino oltre i mulinelli di sabbia?»
«Certo!» Rispose quella facendoli levitare. In breve raggiunsero una strana grotta semisommersa dalla sabbia.
«Ok. Ci siamo» Disse Andrea. «Ora recuperiamo le nostre cose e…»
Le parole gli morirono in bocca. La Statua Kangaskhan all’entrata del dungeon era stata distrutta.
«Oh, no…»
«Cosa succede?» Chiese Glaceon. Lo Shinx indicò i pezzi di statua.
«Non può essere…» Mormorò Squirtle avvicinandosi. «Beh, almeno noi abbiamo due Revitalsemi»
«Anche noi» Rispose Dewott.
«Bene. Cerchiamo di tenerceli stretti…» Concluse Braviary. «…e facciamo attenzione»
Detto questo, i sette si inoltrarono nel dungeon.

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Capitolo 10
*** Trappola ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.10 Trappola
 
I sette vagarono a lungo nel dungeon, senza trovare però nemici particolarmente pericolosi. Solo un Gigalith spuntato dal nulla riuscì a colpire Braviary con un Gemmoforza, ma il Pokémon Baldanza si vendicò immediatamente con Alacciaio.
Più avanti, verso il Piano -12, a sorpresa trovarono un Galvantula.
La Scarica fu immediata da ambo le parti. Le due mosse si scontrarono a metà strada ma quella di Andrea spazzò letteralmente via quella avversaria. Il Pokémon Elettroragno si ritrovò colpito improvvisamente da un’ondata di Idropompa e finì schiantato contro la parete, fuori combattimento.
«Che ci fa un tipo Elettro qui?» Si chiese Andrea.
«Mph. Senti chi parla» Disse Squirtle.
«Ehi! Sai cosa intendo!»
«Certo, stavo scherzando!» Rispose ridendo l’amico.  «In effetti hai ragione… per di più è un Pokémon nativo di Erien. Perché l’Organizzazione dovrebbe mandare dei tipi Elettro nel deserto?»
«Forse è qui per fermarci, no?» Intervenne Dewott. «Hanno rapito Torkoal per impedirci di arrivare a Groudon e hanno piazzato delle guardie nel caso avessimo comunque cercato di raggiungerli»
«Ok, ma perché portare Torkoal proprio qui?» Domandò Servine riprendendo ad esplorare. «A che gli serve? A quanto ne sappiamo vogliono solamente che i due Antichi si scatenino l’uno contro l’altro»
«Sento puzza di trappola…» Mormorò Braviary.
«Quale che sia, non possiamo più tornare indietro» Disse Andrea. «Non abbiamo con noi Evadisfere, quindi non ci resta che proseguire»
Così fecero. Da quel piano in poi trovarono molti più tipi Elettro e Fuoco e sempre meno tipi Terra. Al piano -20 non c’era più nessun Pokémon nativo del Deserto.
Entrarono nella stanza finale, una enorme sala quadrata con quattro torce -una per ogni angolo- senza altre vie d’uscita. E come se non bastasse, anche l’ingresso venne sigillato.
«Dov’è Groudon?» Si chiese Dewott.
«Immagino più avanti» Rispose Andera. «Il problema è capire come si fa a procedere…»
«E non ci riuscirete mai!» Disse una voce.
«Vi fermeremo prima che possiate fare anche solo un altro passo!» Continuò un’altra.
Due torce si spensero per un momento, e altrettanti passaggi si aprirono ai lati della sala. Da lì entrarono un Electivire, un Magmortar e il loro seguito: Arcanine, Houndoom, Manectric e Magnezone.
L’attacco fu immediato, e con una combinazione di Scarica e Verdebufera i Pokémon più deboli vennero spazzati via. Ma l’esercito nemico contava ancora troppi membri. Entrò quindi in scena l’accoppiata Squirtle-Dewott, che fu però fermata dal Tuono di Electivire. Dewott ricadde a terra, mentre Squirtle tornò all’attacco con una doppia mossa.
Avvicinatosi ai nemici schivando numerosissimi attacchi, colpì Electivire con Vortexpalla, e nello stesso istante usò Idropompa. L’acqua partì tramite tutti i fori del suo guscio e fece una strage di tipi Fuoco, lasciando ancora in piedi solamente il Tenente Magmortar.
Il Pokémon Esplosivo, vistosi alle strette, colpì in pieno Squirtle con una Finta e, ormai a distanza ravvicinata, lo tempestò di Fuocopugno. I colpi non ottennero però l’effetto sperato, e la Tartaghina si liberò con un Idropulsar, mettendolo quasi KO e stordendolo. Bastò un Morso per abbatterlo definitivamente.
«Va bene, ma forse dovremmo entrare in campo anche noi…?» Chiese Servine, chiaramente preoccupata. Effettivamente Squirtle era l’unico a lottare di tutto il gruppo.
«No, lasciamo che si diverta ancora un pochino» Rispose Andrea con sufficienza. In quello stesso istante il Pokémon Acqua abbatté uno dei Manectric a suon di Vortexpalla.
«Ma si può sapere quando ha imparato quella mossa?» Chiese Glaceon.
«L’ho comprata la settimana scorsa» Rispose quello mentre caricava un Idropulsar. «Non sto mica in casa tutto il giorno, io!» Aggiunse lanciando la palla d’acqua contro un Magnezone.
«Ancora con questa storia?» Lo richiamò Andrea. «Falla finita!»
«Va bene, va bene» Disse alzando le mani per un attimo. Un fulmine partì verso di lui, ma Squirtle lo evitò come nulla fosse e stese il mittente con un Idropompa. Stava per ripetere l’attacco contro Electivire quando il Tenente lo colpì con un Tuonopugno in pieno volto. Volò all’indietro, e appena si rimise in piedi, vide il nemico di nuovo a pochissimi passi da lui, pronto per un altro pugno. Ma una coppia di liane colpì in successione il tipo Elettro, per poi afferrarlo traendolo verso l’alto. Servine, agguerrita come Squirtle non l’aveva mai vista, stava roteando in aria e, dopo un giro completo, schiantò a terra il Tenente e lo ancorò immediatamente al terreno con Gigassorbimento, per poi lanciargli contro un Verdebufera di proporzioni epiche. Quando le foglie svanirono, Electivire era inchiodato al centro della parete di fondo, e profondi solchi attorno a lui formavano sulla roccia quello che sembrava un bersaglio per tiro con l’arco. La potenza che la Pokémon aveva impresso all’attacco era inquietante.
Il Pokémon Tartaghina rimase a fissarla a bocca aperta. Quella, appena si riprese dalla serie di attacchi si voltò a guardarlo e, accorgendosi del suo sguardo, arrossì visibilmente. Guardò quindi il resto della stanza e prese a combattere contro uno dei pochi Elettro rimasti.
«Ok» Disse Dewott quando la sala fu finalmente sgombra. «Ma ora come procediamo?»
«Forse ho un’idea» Intervenne Meloetta. Avvicinatasi ad una delle torce, la spense con uno Psichico. Ma quella si riaccese all’istante.
«No… o forse…»
Provò a spegnerne un’altra, ma non cambiò nulla. Le altre due aprirono i passaggi laterali, ma erano vicoli ciechi. E in ogni caso le fiamme si riaccendevano appena venivano spente.
«Niente da fare…» Disse allora abbattendosi. Dewott andò da lei sorridendole.
«Non preoccuparti. Ci hai provato… è questo l’importante»
A quelle parole la Pokémon si risollevò: «Tu dici?»
«Certo. Dopotutto se non avessi provato non avremmo potuto scartare questa possibilità. E poi…» Si fece all’improvviso pensieroso. «Sai, non credo che tu abbia avuto una cattiva idea…»
Il Pokémon Apprendista guardò le quattro torce. «Perché non provi a spegnerle tutte insieme?»
«Pensi che funzionerà?» Gli chiese lei. Anche gli altri del gruppo erano perplessi.
«Tentar non nuoce» Rispose. Ma Servine la fermò.
«Aspetta un attimo…»
Si accostò alla parete dove era ancora incastrato Electivire, privo di sensi. Guardò attraverso uno dei punti più segnati dalla sua Verdebufera e vide una fioca luce.
«È qui!» Disse prima di colpire la parete con un Fendifoglia. Dopo due o tre colpi un pezzo di muro cedette, liberando anche il Tenente dall’incastro.
«Sì!» Esultò la Pokémon Serperba. Dewott ghignò e, guardando la sua compagna di squadra, disse a Meloetta di spegnere le torce. Quella eseguì e la roccia iniziò a muoversi verso l’alto. O almeno così fecero i pezzi ancora integri della parete. Il tipo Acqua scoppiò a ridere e Servine gli scoccò un’occhiataccia, arrossendo.
«Andiamo» Disse. E mentre gli altri la seguirono senza pensarci due volte, per far muovere Dewott dovette trascinarlo per il piede usando una liana. Peccato che con Meloetta che gli impediva di schiantarsi a terra di faccia non ci fosse più gusto a trattarlo così. Ancora più arrabbiata, accelerò il passo.
 
Entrarono in un nuovo dungeon, chiamato Gola Folgore. Non c’erano nemmeno qui tipi Terra, ma i Roccia non scarseggiavano affatto e spesso erano affiancati da tipi Erba. Specialmente, si incontravano Carnivine o Boldore. Ma fino al piano -10 non ebbero grossi problemi, anche se, a dirla tutta, quando li ebbero non fu colpa dei Pokémon ma di una nuova trappola.
Appena attivata, la mattonella si trasformò immediatamente in un gorgo di sabbie mobili, attirando verso il basso tutti i Pokémon non in grado di volare. Meloetta soccorse subito Dewott con Psichico, mentre Squirtle,  che era saltato via non appena la trappola si era attivata, lanciò un Idropompa sulla fanghiglia, rendendola meno consistente e permettendo agli altri di liberarsi. Vedendo poi una liana spuntare dal fango, la afferrò immediatamente e portò al sicuro la traumatizzata Servine.
«G-grazie…» Disse lei con un filo di voce. Quando lui le rispose «E di cosa?» il volto della Pokémon divenne rosso acceso.
«Stupida trappola!» Imprecò nel frattempo Andrea distruggendola con un’Annullosfera. «Andiamo, forza»
Riprese a camminare, seguito dagli altri sei. Raggiunsero in fretta le scale, e subito dopo di esse c’era un gruppo di cinque Carnivine. Li tolsero subito di mezzo tra Codeacciaio, Vortexpalle e Aeroassalti, e salendo la rampa successiva raggiunsero una Statua Kangaskhan.
«Ma che simpatici!» Disse ironico Squirtle. «Questa l’hanno lasciata intera. Tanto non si può usare per gli oggetti, no?»
«Se non altro possiamo usarla per le targhette» Rispose Andrea. «Ma ho l’impressione che non ci servirà»
«Tu dici?» Chiese Glaceon.
«Sì… non so perché, ma non credo sia in senso negativo»
«Speriamo che tu abbia ragione…» Intervenne Braviary. Tutti i presenti andarono a segnate il punto di ritrovo per le targhette, e Servine disse: «Non si sa mai»
Fecero per andare avanti, ma un rumore attirò la loro attenzione. Si voltarono.
In una nicchia molto ben nascosta nella parete dell’entrata c’era Torkoal, legato e imbavagliato con un Nastrozinco.
«Signor Torkoal!» Disse Squirtle andando a liberarlo. «Tutto bene?»
«Oh, grazie al cielo siete qui!» Rispose l’anziano. «Sì, niente di rotto»
«Meno male. La inviamo alla Gilda, va bene?»
«E voi?»
«Noi non possiamo fermarci. Dobbiamo raggiungere la fine della caverna»
«Cielo, non vorrete sfidare Groudon, spero!»
«Invece è così»
«Buona fortuna, allora! E fate attenzione, non è un nemico da poco»
«Certo, lo sappiamo. A presto»
Usarono la Targhetta. Un fascio di luce lo avvolse, teleportandolo al sicuro.
«E anche questa è fatta. Adesso pensiamo a Groudon» Disse Andrea.
Proseguirono. I Boldore divennero Gigalith, i Carnivine furono sostituiti da Cacturne e le trappole apparvero sempre più frequentemente. Ogni tanto accadde anche qualcosa di buono, però, come la Pietrisfera un attimo prima di capitare in un Covo o la Precipitotrappola al piano -9 nella prima stanza in cui erano capitati.
 
Piano -20 dopo la Statua Kangaskhan. I sette fecero il loro trionfale ingresso nella “lievemente” lavica sala di Groudon. In realtà la stanza aveva una sola grossa pozza di lava dall’altra parte rispetto all’ingresso, mentre le pareti erano ornate da quelli che sembravano graffiti geometrici. Ma del Leggendario nessuna traccia.
«E questo che vuol dire?» Si chiese Dewott.
«Siamo arrivati troppo tardi?» Continuò Glaceon.
«Ahahah! Proprio così!» Rispose una voce. Proveniva dal centro della stanza.
Un metro buono di sabbia si sollevò in aria, rivelando sotto di esso un esercito di Gigalith e Flygon i quali presero subito il volo. Un attimo dopo, un manipolo di Cacturne e Tropius spuntarono da dietro alcune rocce. Infine, un Tyranitar e un Venusaur fecero il loro ingresso al suono di una Appellosfera. Subito la sabbia iniziò a muoversi vorticosamente, ma il Tenente Erba -perché di questo si trattava- la bloccò con Giornodisole.
«Groudon? Non è più qui, poco ma sicuro» Disse il Pokémon Seme. «E voi…»
«Sì, certo…» Lo interruppe Dewott. «Non lo raggiungeremo mai, perché voi ci fermerete… ci siamo anche stufati di sentircelo dire»
«Preferiamo passare direttamente all’azione, a questo punto» Aggiunse Servine. «E a tal proposito…» Un ghigno malefico si dipinse sul suo volto. «…avete fatto la più grande idiozia possibile. Voi due» fece riferendosi a Squirtle e Dewott, gli unici davanti a lei. «A terra!»
Partì un Solarraggio, che devastò la formazione Gigalith nemica e abbatté anche due Flygon. Il raggio cambiò quindi angolazione, mettendo fuori combattimento un enorme numero di tipi Roccia e perfino Erba fino a raggiungere e investire anche Tyranitar. Tuttavia, Venusaur rispose con la stessa mossa bloccando l’attacco. Quando Squirtle rialzò la testa, rimase di nuovo a bocca aperta notando che la truppa nemica era incredibilmente decimata.
I Flygon partirono quindi all’assalto, assalendo Braviary come meglio potevano con i loro Aeroassalto e Dragospiro, cercando di abbatterlo per arrivare fino a Meloetta. Quello però, aiutato anche dai frequenti Idropompa di Dewott e dagli Psichico della Pokemon, riusciva a mantenere un’ottima difesa. Nel frattempo, Glaceon e Andrea attaccarono la truppa Erba, lui colpendo i Tropius e lei prendendosela con i Cacturne e con Venusaur, mentre Squirtle e Servine assediarono i superstiti del gruppo Roccia provocando uno sterminio, per poi occuparsi più agevolmente di Tyranitar, ancora in discrete condizioni nonostante il devastante attacco subito. La lotta durò minuti interi, e alla fine, vedendo che i Tenenti riuscivano, pur se a stento, a tenere testa perfino al Team Electro, Meloetta agì come già aveva fatto al crocevia contro gli Shedinja: impedito ai suoi amici di sentirla, intonò un Ultimocanto. Ma prima che potesse concludere una grossa e familiare sagoma entrò a tutta velocità dall’ingresso, la afferrò tenendola stretta tra le zampe e si fermò volando sopra la pozza di lava.
«Grazie della collaborazione!» Disse il Comandante Salamence. «Ora che Meloetta è di nuovo in mano nostra, il nostro piano può concludersi definitivamente!»
La Pokémon Melodia si dimenava disperatamente. Cerco anche di muovere la zampa del Drago con Psichico, ma fu tutto inutile.
«Lasciala andare!» Gridò Dewott.
«Ooooh, altrimenti? Cosa vorresti fare?» Lo derise. «Non ricordi cosa è successo al nostro primo incontro?»
Il tipo Acqua tentennò. Fu Glaceon a rispondere al suo posto con un Geloraggio diretto all’ala. Il colpo rischiò di fargli perdere la presa su Meloetta, e la Pokémon Nevefresca disse: «Al vostro primo incontro noi non c’eravamo!»
Il Comandante ruggì e disse: «Stupida tipo Ghiaccio! Pagherai caro questo affronto!»
Usò Lanciafiamme. Lei oppose alla mossa il suo Globogelo e non subì nessun danno, provocando enorme sgomento fra tutti i presenti.
«Allora?» Gridò.
«Non finisce qui!» Concluse Salamence. «Ritirata immediata!»
Sparì a velocità incredibile oltre l’ingresso della stanza, potando con sé Meloetta. Dewott fece per corrergli dietro, ma i due Tenenti, nonostante tutto ancora in piedi, scagliarono i loro Iper Raggi sulla parete, sigillando l’entrata. Dopodichè, usarono le loro Evadisfere e svanirono insieme al resto della truppa.
«No! Meloetta!» Gridò Dewott correndo contro i massi e cercando di spezzarli con Conchilama. Vedendo che era tutto inutile, si accasciò a terra e iniziò a piangere.
«Adesso che facciamo?» Chiese Braviary guardandosi intorno. «Siamo in trappola…»
«Non è detto!» Rispose Andrea, correndo verso la frana. Colpì alcune rocce con Codacciaio, ma per ognuna distrutta, altre ne cadevano dalla parete sigillando ancora di più l’entrata.
«Ci provo io» Disse Servine, e, approfittando del Giornodisole non ancora spento, provò a lanciare un Solarraggio. Ma la luce svanì un attimo prima che potesse usare la sua mossa.
«Oh ma dai, mi prendi in giro?» Gridò la Pokémon rivolta al punto in cui fino ad un attimo prima c’era la sfera luminosa.
«Ok, ragazzi» Fece Squirtle. «Stavolta siamo proprio nei guai…

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Capitolo 11
*** Verso il Cielo ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.11 Verso il Cielo
 
«Ok, ragazzi» Fece Squirtle. «Stavolta siamo proprio nei guai…»
«No… No!» Gridò Andrea continuando a menare Codeacciaio contro le rocce. «Mi rifiuto! Non mi arrenderò! Mai!»
«Cos’altro possiamo fare?» Chiese Servine. «Siamo tagliati fuori. Non possiamo più fermarli…»
«Non dirlo neanche per scherzo!» Rispose Dewott con le lacrime agli occhi puntandole contro una conchiglia. Poi riprese anche lui a colpire i massi, con Conchilama. «Troveremo un modo per uscire… è solo questione di…»
Lasciò la frase a metà perché la terra prese improvvisamente a tremare. Tutti e sei i Pokémon si allontanarono dalla parete, e dopo qualche secondo si sentirono rumori di esplosioni dall’altra parte di essa. Il gruppo di Erien era spaventato. Il Team Electro, invece, era pieno di gioia.
«BADABUM!»
Le rocce esplosero, polverizzandosi nel vero senso della parola. Un’intensa luce li accecò, e sentirono una gracchiante e familiare voce che li apostrofava: «Ecco! Ci avrei scommesso! Me lo sentivo che qualcosa sarebbe andato storto!»
«Eddai, Chatot! Non fare così» Rispose un’altra familiarissima voce. La luce si spense, e agli occhi dei sei apparvero proprio Chatot ed il Capitano Wigglytuff, venuti fino alla Gola Folgore per salvarli.
«C-Capitano…? Cosa ci fa qui?» Chiese gioioso Squirtle.
«Mi assicuro che i miei amici stiano bene!» Rispose lui allegro.
«Vi ho seguiti per tutto il tempo senza mai togliervi gli occhi di dosso!» Aggiunse Chatot. «E a quanto pare ho fatto bene. Quando ci siete voi di mezzo non c’è mai da stare tranquilli!»
«Aspetta, ma allora quella cosa che ho visto dopo la lotta in volo…»
«Esatto, ero io! Visto che ve la cavavate bene ne ho approfittato per superarvi…»
In quel momento il Capitano intervenne: «Ma dov’è la mia amica amicissima?»
Anche Chatot si fermò un attimo a guardare i presenti. Effettivamente, mancava qualcuno di molto importante.
«Ehi, è vero! Dov’è finita Meloetta?»
«L’hanno rapita!» Rispose Dewott agitato.
«Di nuovo…» Puntualizzò Servine.
«Dobbiamo andarla a salvare, presto!»
Il Pokémon apprendista fece per partire, ma Servine lo bloccò con la solita liana, senza però atterrarlo.
«Dove vuoi andare? Non sappiamo neppure perché l’hanno rapita!» Gli disse Glaceon.
«Aspettate» Li chiamò Braviary. «Gli Antichi sono tre, o sbaglio?»
«Sì, ma a loro interessano soltanto due…» Rispose Squirtle. «Il terzo non serve a niente per loro»
«Non esattamente» Precisò Andrea. «Rayquaza per loro è un problema» Si rivolse al Team Palude. «Se ben ricordo avete detto che fu proprio lui a ricacciarli nelle loro tane»
«Sì, quindi… Ah, ma certo!» Esclamò Servine liberando Dewott. «Volevano Meloetta per addormentarlo!»
Dewott fece per ripartire, ma Glaceon gli congelò le gambe con Geloraggio.
«Grazie Glaceon» Fece la Pokémon Serperba.
«Beh, il ragionamento fila» Disse Chatot stranamente calmo. «A questo punto vi basterebbe sapere dove si trova Rayquaza»
Tutti si voltarono verso di lui, compreso Dewott che smise di tentare di rompere il ghiaccio con Conchilama.
«Esatto» Lo canzonò Squirtle.
«Beh…» Ci fu un momento di silenzio in cui fu come se il  Pokémon si riprendesse da uno stato di trance. Diede di matto non appena si rese conto di cosa stava parlando: «Ma fate sul serio? Rayquaza vive nello spazio! Come diamine vorreste raggiungerlo?»
«Ma ci sarà pure un posto dove atterra ogni tanto, no?» Chiese Andrea, quasi prendendolo in giro.
«Ovviamente! È la Scala del Cielo!» Sbraitò quello. Solo l’istante dopo si rese conto di ciò che aveva detto. «Aspettate un momento!» Gridò, ma i due Team erano già spariti nel corridoio. Da lontano, la voce di Dewott: «Grazie, Chatot! Sei il migliore!»
Il Pokémon Musicale si mise un’ala sulla fronte. «Non ce la posso fare…» Mormorò.
«Dai, Chatot, non ti preoccupare…» Disse Wigglytuff con la sua solita allegria.
«Ma Capitano, sono dei pazzi!»
«È proprio per questo che sono ottimi esploratori!»
«Ma… ma…» Il tipo Volante non sapeva più cosa ribattere.
«Dai, lasciali fare. Vedrai che andrà tutto bene»
«Mmh… se lo dice lei…» Concluse Chatot, poco convinto. Pian piano, anche loro lasciarono la stanza.
 
 
 
«Dewott! Rallenta!» Gridò Servine mentre correvano per il dungeon. Il Pokémon Apprendista, invece di ubbidire, accelerò ancora. Erano quasi all’uscita del Deserto Folgore, e il tipo Acqua era impaziente di partire in direzione della Scala del Cielo.
«Alt!» Li fermò una voce familiare. Una sagoma bloccò loro l’uscita, e i sei non ebbero altra scelta se non fermarsi.
«Dove credete di andare così a piedi?» Chiese il Pokémon. In controluce non si capiva chi fosse, ma il gruppo riconobbe la voce come quella di Staraptor. «Non fareste prima con un passaggio?»
La cromatica li fece uscire, permettendo loro di vederla bene.
«E tu che ci fai qui?» Chiese Servine. Non usò un tono aggressivo, era solo sorpresa di vederla.
«Chatot mi ha intercettata in volo dicendomi che avreste avuto ancora bisogno di me. Così ho pensato di aspettarvi, mentre lui e Wigglytuff vi seguivano nel dungeon»
«E meno male che non voleva farci partire!» Commentò Squirtle. Poi tirò fuori la mappa. «Ok, Scala del Cielo… ah, non è lontana. È poco a nord-est da qui. Però…»
«Però cosa?» Chiese Andrea avvicinandosi.
«C’è una cosa che mi lascia perplesso… perché il cartiglio si trova al fianco di una nuvola?»
Staraptor rise. «Già, la Scala del Cielo è una costruzione mistica sospesa sul mare e somigliante in modo incredibile ad una nuvola»
«Oh»
«Va bene, salite a bordo! Vi porterò a destinazione in men che non si dica!»
Andrea e Glaceon salirono su di lei, mentre Servine e Dewott su Braviary. Squirtle era indeciso ma alla fine andò anche lui su quest’ultimo. Appena lo vide avvicinarsi la Pokémon Serperba divenne di un rosso acceso.
«Tenetevi forte!» Disse Staraptor preparandosi al decollo. Braviary la imitò. «Si parte!»
Presero il volo, raggiungendo quasi istantaneamente una quota piuttosto alta. I due rapaci si diressero verso l’imponente nuvola che intravedevano in lontananza, arrivando a pochi chilometri da essa prima che il sole cominciasse a calare oltre l’orizzonte. Ma dal promontorio sotto di loro si erse una specie di muro fatto di tipi Volante, Spettro e Psico.
«Staraptor!» Gridò Andrea stringendosi a lei e alzando la coda. Quella partì con Baldeali, e lo Shinx elettrizzò l’aria intorno a lei con Scarica. Invece di azzurra, la mossa prese un colore giallo acceso e al contatto con il muro di nemici creò nella formazione un foro non indifferente, ulteriormente allargato da Geloraggio di Glaceon e da Idropompa e Verdebufera degli altri. I due Rapaci passarono indenni e la flotta, vistasi sorpassare, partì all’inseguimento.
Tra i due gruppi iniziò un agguerrito scambio di attacchi: i Lanciafiamme, Palla Ombra, Psicobotta, Comete, Falcecannone, Eterelama, Forzasfera, Energisfera e Segnoraggio nemici si incrociavano con gli Idropoma, Scarica, Idropulsar, Solarraggio, Verdebufera , Geloraggio, e Iper Raggio dei due Team, che in un modo o nell’altro riuscivano sempre a bloccare tutte le mosse avversarie e ad abbattere anche qualcuno dell’Organizzazione. I rapaci si scambiavano continuamente di posto per permettere ora uno ora all’altro Team di colpire più agevolmente. A mano a mano che il tempo passava, la flotta nemica veniva lentamente decimata, lasciando a seguirli solo i Pokémon Spettro o con Magnetascesa… ovvero Porygon Z, Metagross, Mismagius e Gengar. Più un paio di Spiritomb e dei Drifblim.
Partì un Funestovento, magistralmente bloccato da Verdebufera di Servine. I due Volanti si scambiarono di posto, e i Porygon Z si unirono per un Falcecannone. Andrea rispose con una Scarica, indebolendo l’enorme sfera, e Glaceon la distrusse definitivamente con Geloraggio. Altro scambio di posto, e due Idropuompa investirono un Drifblim abbattendolo. I Mismagius usarono dunque Fogliamagica, supportati dai Palla Ombra dei Gengar. Le sfere oscure vennero distrutte, ma gli attacchi Erba colpirono in pieno Squirtle, rischiando di farlo cadere da Braviary. Il rapace tornò in testa, permettendo al Pokémon di tornare su senza pericoli, e Glaceon fece fuori i restanti Drifblim con Geloraggio.
Gli Spiritomb passarono in prima linea, lanciando dei Neropulsar. Le due onde oscure raggiunsero incontrastate Staraptor, ma Andrea usò all’ultimo Scarica per rispedirle indietro. Dopodiché Glaceon abbatté uno dei due con Geloraggio, inducendo il superstite a indietreggiare lasciando spazio ai Metagross.
Partì un Cannonflash. Le sfere luminose trovarono come risposta il Solarraggio di Servine, che le spazzò via mettendo in crisi uno dei quattro tipi Acciaio. Un Idropulsar di Squirtle lo finì, e l’Idropompa di Dewott mise fuori combattimento un altro dei tre rimasti.
Scambio di posizione: Andrea e Glaceon contro Mismagius e Gengar. Una pioggia di Palla Ombra partì dalle file di tipi Spettro, ma di nuovo Andrea le spazzò via con Scarica, che stavolta arrivò anche a colpire gli avversari. Glaceon usò quindi Iper Raggio, e, pur non sortendo effetto sui nemici più immediati, abbatté l’ennesimo Metagross e ferì qualche Porygon Z. Questi ultimi, per vendetta, avanzarono sferrando varie Triplette. Stavolta fu Verdebufera a rispedirle ai mittenti. Alcuni Congelati, altri Paralizzati, altri ancora Scottati, tutti quanti dovettero abbandonare l’inseguimento.
I rimasti si fecero tutti avanti con dei disperati attacchi a sorpresa: i Gengar usarono Tuono, Spiritomb Ondashock, Metagross Segnoraggio e i Mismagius Ventogelato. I due rapaci quindi si affiancarono e i Team risposero con le loro mosse più potenti, vale a dire Iper Raggio, Idropompa, Solarraggio e Scarica. Gli attacchi nemici venero neutralizzati e tutti i superstiti eccetto Metagross, che comunque era in pessime condizioni, vennero sconfitti. Il Pokémon Ferrarto tentò il tutto per tutto con un Lucidatura seguito da un Gigaimpatto, ma Braviary si mise in mezzo e gli Idropompa di Dewott e Squirtle fermarono l’attacco. Quando Metagross tornò a vedere gli avversari, si accorse che  Staraptor era sparita. Si voltò, e l'ultima cosa che vide fu un’aura blu che gli piombava addosso.
 
 
 
Sigyliph corse via, diretto al piano 50. Il Comandante non sarebbe stato affatto felice delle notizie che gli stava per portare. Salamence era veramente intrattabile: sperava solo che non lo avrebbe conciato come quel povero Shedinja…
Giunse in cima alla Scala del Cielo. Lì il Pokémon Drago scrutava le stelle in attesa di Rayquaza, affiancato da Reuniclus e Gardevoir.
«Comandante!» Gridò il Pokémon Pseuduccello. Salamence rispose senza voltarsi.
«Cosa vuoi?»
Sigilyph tentennò per un momento, poi riprese: «Porto pessime notizie, signore. La Flotta di guardia non risponde alle mie chiamate! Ho ispezionato l’area circostante e ho percepito due volatili avvicinarsi a grande velocità!»
«Cosa vorresti dire?» Chiese irato il Comandante. Per la prima volta da chissà quanti minuti, abbassò lo sguardo. «Vuoi farmi credere che quegli insulsi Pokémon sono riusciti a liberarsi e hanno abbattuto L’INTERA FLOTTA?»
«S-sì… P-purtroppo ho pe-percepito anche il Team Palude e… i-il T-Team E-E-Electro… s-signore…» Deglutì.
«Non ci posso credere…» Ringhiò Salamence. «Sono più forti e testardi di quanto avessi previsto… Va bene. Forse è ora che mi occupi personalmente di loro…»
Iniziò a camminare verso Sigyliph, fermandosi ad un passo da lui.
«Quanto a te…» Sibilò. «Sarà meglio che tu non fallisca anche stavolta»
«N-no, signore… non la d-deluderò» Balbettò lo Pseuduccello.
«Lo spero per te. Ora vai a prendere il tuo posto» Si allontanò.
«C-certo…» Concluse. Rimase sull’attenti finché il comandante non fu sparito oltre le scale, e solo allora si concesse un respiro di sollievo.
«Me la sono davvero vista brutta…» Mormorò, per poi recuperare contegno. «Ok. È giunto il momento che mi prepari»
Si affiancò agli altri tipi Psico, che fecero apparire una specie di piedistallo con incatenata ad esso Meloetta. Lo misero in piedi e Sigilyph si avvicinò alla Pokémon.
«Vedi questa catena?» Disse prendendo tra le ali una strana collana fatta ad anelli. «Con questa indeboliremo le tue difese, così da facilitare il nostro compito. Ma sarebbe molto meglio se tu non ci costringessi ad usare le maniere forti, che ne dici?»
Le mise la catena intorno al collo. Questa iniziò a lampeggiare di rosso.
«Tutto quello che devi fare è cantare… ma non saremo noi il tuo pubblico. Immagino tu abbia capito a chi mi riferisco, giusto?»
Meloetta guardò in alto cercando di togliersi la catena con Psichico. Incredibilmente, quel pezzo di ferro che fisicamente pareva così leggero si rivelò per la sua mente più pesante di una montagna.
«Lascia perdere, è meglio» Concluse il Pokémon Pseuduccello. «È ora che tu chiami il nostro… ospite speciale»
Si allontanò, mettendosi con gli altri a formare un triangolo equilatero intorno a lei. Costretta dai tipi Psico, iniziò a richiamare il grande Rayquaza.

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Capitolo 12
*** Situazione critica ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.12 Situazione critica
 
La porta della Scala del Cielo venne divelta da un Baldeali, insieme anche ai due Gallade di guardia. Braviary e Staraptor atterrarono nell’enorme sala d’ingresso e fecero scendere i rispettivi passeggeri.
«Più di così non posso aiutarvi» Disse la cromatica tornando verso la porta. «Buona fortuna»
«Grazie di tutto!» La salutarono i due Team. La Pokémon prese il volo, e i sei si voltarono verso le scale.
«Ok» Disse Squirtle mettendosi gli occhiali da sole. «È ora di fare sul serio»
«Beh, se iniziamo così siamo messi male» Commentò Glaceon. L’intero gruppo scoppiò a ridere. Il tipo Acqua si voltò e fece per ribattere, ma alla vista di Servine rimase paralizzato.
Stava ridendo anche lei, però il suo atteggiamento era diverso dal normale: la testa era reclinata da un lato, il suo sguardo non era tagliente ne’altezzoso, ma stranamente rilassato e, soprattutto, dolce. Si poteva dire che si stesse comportando in modo molto più “femminile” del solito. Vederla così tolse quasi il fiato al Pokémon Tartaghina, che rimase fermo a guardarla finché Glaceon non lo richiamò, facendolo arrossire terribilmente.
«Beh? Cos’hai adesso?»
«Ehm… niente» Rispose voltandosi. «Saliamo le scale, piuttosto…»
Iniziarono finalmente l’esplorazione. Nei primi cinque piani fu tutto tranquillo, a parte varie Scacciatrappole che puntualmente spingevano i membri dei Team verso qualche buco nella struttura e radi tipi Elettro del calibro di Raichu o Magneton.
Fino al piano 6 non ebbero problemi, ma già da 7 Squirtle disse che c’erano dei gruppi che pattugliavano i corridoi.
«E tu come lo sai?» Gli chiese Dewott.
«Secondo te cosa sono questi occhiali?» Domandò in risposta il Pokémon Tartaghina.
«Non lo so»
«Lenti X personalizzate» Disse allora togliendosele per un momento. «Vi piacciono?» Chiese poi rivolto a tutto il Team Palude.
«Sinceramente? No» Rispose Dewott.
«Neanche a me» Lo appoggiò Braviary.
«COSA?»
«A me piacciono…» Mormorò Servine arrossendo un po’. Squirtle rimase per un momento bloccato, ma poi riprese subito: «Visto? Almeno qualcuno di voi apprezza il mio stile!»
«E che stile…» Commentò Andrea ridacchiando.
«Non fare lo spiritoso tu!»
«Tu lo fai sempre! Perché non dovrei poterlo fare io?»
«Sssh!» Lo zittì il compagno di squadra. Si era rimesso le Lenti e aveva visto che il gruppo di guardia era arrivato fin dietro l’angolo. «Sono qui»
I Pokémon, un Magnezone, cinque Dusclops e quattro Emolga, fecero la loro comparsa dal corridoio adiacente, ma furono abbattuti da una serie di Idropompa, Verdebufera, Geloraggio e Scarica ancor prima di poter capire cosa stava succedendo.
«Ottimo! Da soli non ci saremmo neppure sognati di sfidare un gruppetto di questo tipo…» Osservò Servine.
«Meglio togliere di mezzo i problemi piuttosto che ritrovarseli su due fronti, non credete?» Disse Andrea.
«Già. Ma anche muoversi di soppiatto funziona, di solito» Commentò Dewott.
«A noi non preoccupa essere scoperti» Concluse Squirtle riprendendo l’esplorazione.
Proseguirono senza in toppi fino al piano 9, sconfiggendo i nemici come se nulla fossero. Solo al piano 10 incontrarono la prima vera difficoltà. E non fu affatto un problema da poco.
Fu letteralmente un’imboscata: neppure le Lenti X erano riuscite ad individuare i nemici. Accadde nella stanza delle scale. Otto sagome comparvero all’improvviso intorno al gruppo, accerchiandolo, e poi altre sette si unirono alla mischia. I quindici Pokémon erano tutti Eeveeluzioni, ad eccezione di uno che era un Eevee vero e proprio.
«Squadra Eone all’assalto!» Gridò il Pokémon Evoluzione. Ogni coppia di Pokémon uguali si scelse con cura un avversario e lo attaccò senza esitazioni.
I Vaporeon assalirono immediatamente Braviary con un doppio Idropompa. Quello schivò, concentrandosi piuttosto sui Leafeon che avevano appena colpito Dewott con Fogliamagica. Partì con Baldeali, ma un rapido intervento dei Glaceon gli impedì di proseguire congelandogli l’ala destra. Crollato a terra, si ritrovò di nuovo sotto tiro dei Raggiaurora dei Pokémon Bollajet. Il freddo lo attanagliava, stringendolo con la sua morsa implacabile, e lui era immobilizzato e incapace di reagire. Stava per perdere del tutto i sensi quando un’improvvisa Scarica tolse di mezzo i suoi aguzzini. Ma fu troppo tardi, perché se il rapace tornò subito in campo fu solo grazie all’effetto di un Revitalseme.
Nel frattempo, i Glaceon stavano attaccando Servine a colpi di Geloscheggia, costringendola pian piano contro il muro. La tipo Erba cercava in ogni modo di evitare i colpi, ma più i nemici attaccavano più i pezzi di ghiaccio diventavano grandi, rendendole sempre più difficile schivarli, e come se non bastasse non riusciva neanche a contrattaccare. La situazione era critica e temeva di non poter continuare per molto. Fortuna volle che Braviary le desse un po’ di fiato colpendo gli avversari con un Aeroassalto.
«Grazie, amico» Gli disse prendendo un Semesprint dalla sacca.
«Di niente. Ora scusa, ma penso di poter essere più utile da altre parti…» Rispose guardando verso i Leafeon.
«Vai» Lo congedò la Pokémon. Mangiato il seme, si rivolse nuovamente ai suoi avversari.
Glaceon era meno svantaggiata degli altri, grazie al Globogelo. I suoi avversari erano due Flareon che, sapendo della sua immunità, cercavano in tutti i modi di prenderle l’oggetto con Morso o Attacco Rapido, andando puntualmente a fallire. Solo una volta uno dei due si avvicinò molto al suo obiettivo. Aveva anche toccato il Globo, ma Glaceon rispose mordendogli la zampa e schiantandolo contro l’altro tipo Fuoco.
«Non vi azzardate mai più!» Gridò, ma uno di quelli, dopo un Lanciafiamme ovviamente inutile, la assalì a tutta velocità con un’Ultimascelta, facendola volare contro una parete. Il ciondolo si sganciò e cadde a terra, rotolando fino a toccare le Scale.
Uno dei Pokémon Fiamma si avvicinò lentamente alla perla e caricò un Rogodenti. Glaceon gridò, ma quello, chinata la testa sull’oggetto, lo prese tra le fauci e iniziò a stringere.
Un Idropompa lo fermò, mettendolo fuori combattimento. Squirtle, schivando un Fulmine, afferrò il Globogelo, per fortuna ancora integro, e lo lanciò alla sua legittima proprietaria, non prima di aver abbattuto anche l’altro Flareon. La Pokémon Nevefresca ispezionò lo strumento con aria ansiosa, per poi tirare un respiro di sollievo.
«Meno male. Sai, per una volta sono felice di vederti» Gli disse.
«Buono a sapersi» Rispose quello prima di beccarsi un Tuonoshock sulla schiena.
«Sei sempre il solito» Lo apostrofò lei per poi usare Geloraggio su un Jolteon. Poi gridò a tutti: «Fate attenzione! Non combattete da soli!»
Poi corse a tutta velocità verso Andrea. Lo Shinx se la stava vedendo brutta: nonostante la sua grande abilità un cinque contro uno con degli avversari di livello così alto era troppo anche per lui…
Ciononostante all’inizio se l’era cavata bene. Le coppie di Espeon e Umbreon, aiutate da Eevee, lo avevano immediatamente preso di mira con Palla Ombra e Psicoraggio. Perfino il Pokémon Evoluzione si era dimostrato in grado di usare egregiamente la mossa Spettro, ma non sarebbe bastato questo a mettere in difficoltà il tipo Elettro, che usando Codacciaio aveva respinto due di esse contro gli Psico e schivato la terza. Poi si era lanciato contro di essi cercando di usare Sgranocchio, ma si era ritrovato ad evitare un assalto di Attacco Rapido. Riuscì a schivarne quattro, ma uno degli Umbreon lo colpì in pieno. Ruzzolò a terra, ma si rimise in piedi e usò Scarica, con la quale allontanò gli avversari e sconfisse i Vaporeon che stavano torturando Braviary. Ma un Asso di Eevee lo colpì di nuovo, e i tipi Buio, lanciatisi contro di lui, si fecero attaccare con un Codacciaio, per poi saltare e colpire Andrea con Finta. Quello però incassò senza quasi subire danni e, usato Sgranocchio su di uno, paralizzò l’altro con Fulmindenti e lo lanciò contro Eevee che, però, schivò per poi tentare un Attacco Rapido. Fallì, ma uno degli Espeon bloccò lo Shinx con Psichico e l’altro lo prese in pieno con una Cozzata Zen. L’impatto fece finire il tipo Elettro contro il muro.
Non posso crederci… o sono io fuori allenamento, o… no, sono loro che sono forti e sanno lavorare perfettamente in squadra. Ci hanno divisi per impedirci di fare lo stesso. Se non trovo il modo di ribaltare la situazione saranno guai seri…
Si rialzò con fatica, e una fitta ad una zampa gli fece perdere l’equilibrio per un momento.
Maledizione. Mi hanno colto alla sprovvista troppe volte… ma se credono di farmi fuori così si sbagliano…
Ripartì contro i suoi avversari, stavolta intenzionato ad abbattere gli Espeon una volta per tutte. Proprio quelli si avventarono su di lui, pronti per una Facciata. Vedendosi venire avanti una carica, Andrea passò a Codacciaio e, sbalzati lontano, saltò per evitare un Attacco Rapido di Eevee. Ma gli Umbreon, saltati contro la parete, si lanciarono contro di lui con un’Ultimascelta.
Mi hanno fregato… Pensò lo Shinx, ancora a mezz’aria. Lo avevano sconfitto, tanto valeva accettarlo. Chiuse gli occhi attendendo l’impatto.
Un’improvvisa onda d’urto lo fece volare indietro. Riaprì gli occhi, appena in tempo per vedere un fascio di energia rosso svanire rapidamente. Non c’erano dubbi: era l’Iper Raggio di Glaceon.
Atterrò in malo modo, e la Pokémon gli si accostò preoccupatissima.
«Tutto bene?» Gli chiese.
«Sono stato meglio…» Rispose lui rimettendosi faticosamente in piedi. «Ma grazie»
«Di niente» Disse lei sorridente. Si voltò poi verso gli avversari. Gli Umbreon non accennavano a rialzarsi, mentre Eevee e gli Espeon indietreggiavano.
«Insieme?» Chiese Andrea.
«Insieme!» Rispose Glaceon lanciandosi in avanti. I Pokémon Sole la assalirono a loro volta, mentre Eevee andò a lottare contro lo Shinx.
 
Dewott se la stava vedendo meglio di altri: grazie alla sua velocità con Conchilama era perfettamente in grado di parare due Foglielama simultanei o anche dei Fogliamagica. Peccato solo che questi ultimi non si fermassero una volta parati ma riprendessero a muoversi contro l’obiettivo. Ben presto fu colpito più di una volta, così cercò di diminuire la distanza tra lui e i Leafeon. Peccato che poi quelli iniziarono ad attaccare con Fendifoglia. Passò al suo buon vecchio Tagliofuria, e solo allora poté dire di aver recuperato un po’ di vantaggio. Ad un certo punto, però, dopo aver colpito un avversario un paio di volte, quello saltò indietro e caricò il tipo Acqua con Attacco Rapido, costringendolo sulla difensiva. Ma riuscì presto a risollevarsi perché giunse Braviary ad aiutarlo, abbattendo uno dei Pokémon Rigogliosi con un Aeroassalto. Un altro attacco, e anche il secondo fu sconfitto.
«Ottimo. Saranno anche forti, ma basta un colpo ben assestato per metterli fuori gioco» Disse Dewott.
«Già. Però ci hanno messi davvero in difficoltà… Guarda» Il rapace indicò Servine. La Pokémon stava combattendo egregiamente contro i Glaceon, schivando ogni loro attacco ad una velocità impressionante e contrattaccando con incredibile maestria. Ma un istante dopo fu colpita in pieno da un Geloscheggia e i due capirono subito che si trattava solo di un Semesprint.
La Pokémon, nel tentativo di evitare l’ennesimo attacco, dovette saltare all’indietro. Atterrò ritrovandosi con il viso a pochi centimetri da quello di Squirtle ed entrambi arrossirono all’istante. «Ehm… scusami… tutto bene?» Mormorò la Pokémon facendo un passo indietro. L’altro, vedendo arrivare dei Geloscheggia, le disse di saltare, e lei ubbidì. Con un Idropompa spazzò via i pezzi di ghiaccio e colpì in pieno i due Glaceon. Servine, invece, ancora in aria, attaccò i Jolteon con Verdebufera. Tornata a terra, domandò: «Facciamo a cambio?»
«Volentieri» Rispose lui superandola. Partito con un Vortexpalla, il tipo Acqua assalì i Pokemon Nevefresca sneza dar loro la minima possibilità di difendersi e mettendoli KO in un colpo solo. Servine invece dovette ingaggiare un corpo a corpo con Fendifoglia, ma alla fine anche lei stese i suoi nuovi avversari senza troppa fatica.
 
Andrea, vedendosi l’Eevee arrivare a tutta velocità, usò Scarica. Quello rispose con Comete, e le due mosse si annullarono a vicenda. Lo Shinx partì subito e colpì il suo avversario con Codacciaio, ma quello si rimise in piedi e contrattaccò con Ultimascelta. Il tipo Elettro cercò di schivarlo, ma fu colpito in pieno e rischiò di schiantarsi di nuovo sul muro. Anche Glaceon fece la stessa fine, con l’unica differenza che lei aveva subito ben due colpi.
I tre avversari ripartirono all’assalto, di nuovo con Ultimascelta, ma un improvviso Baldeali seguito da un Acquagetto li investì mettendoli finalmente fuori gioco.
«Finalmente…» Disse Andrea ansimante. Prese due Baccarance e ne lanciò una anche a Glaceon e Squirtle.
«Qualcuno è andato KO?» Chiese poi Servine, anche lei impegnata a distribuire Bacche.
«Io» Rispose Braviary, chinando il capo.
«Va bene, pensavo peggio» Disse la Pokémon Serperba. «Ok ragazzi, abbiamo ancora tre Revitalsemi. Cerchiamo di non perderne altri, d’accordo?»
«D’accordo» Risposero gli altri. E i sei, con Squirtle in testa al gruppo, salirono finalmente le scale.

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Capitolo 13
*** Ascesa ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.13 Ascesa
 
Piano 15: una truppa di tipo Terra venne sbaragliata da un doppio Idropompa. Dall’altro lato del corridoio, un Feraligatr era stato appena azzannato con Fulmindenti.
«Qui la cosa inizia a farsi snervante…» Commentò Servine.
«Ci sono altri tre gruppi su questo piano» Disse Squirtle. «E a quanto pare un’altro sta scendendo giusto adesso. Ok, le scale sono di qua»
Proseguirono senza avere problemi, a parte un paio di Boomtrappole. Giunsero in fretta al piano 20 e lì, quando erano ormai vicini alle scale, le uscite di una enorme stanza che invadeva anche il piano superiore si chiusero all’improvviso. Iniziò un Terremoto, e Braviary si alzò immediatamente in volo.
«M-ma cosa…» Balbettò Dewott.
«Ma non s-siamo sulle… n-nuvole?» Domandò Servine. E per tutta risposta, una grossa sezione del muro al piano di sopra crollò, facendo entrare la maestosa figura di uno Steelix, affiancato poi da due Gyarados e quattro Scolipede.
Partì immediatamente un Pietrataglio verso Braviary, fortunatamente schivato, seguito da un Cannonflash su tutti gli altri. Solo Andrea fu colpito, che però non si fece spazzare via dalla mossa e contrattaccò con un Codacciaio. Gli effetti furono minimi, ma lo Shinx approfittò dello slancio per ripetere l’attacco su uno Scolipede, facendolo quasi cadere a terra.
Nel frattempo, Glaceon colpì un altro dei Pokémon Megapede con Geloraggio, mettendolo KO, e Braviary fece lo stesso usando Aeroassalto su uno degli altri Coleottero. Squirtle e Dewott ingaggiarono intanto una lotta a base di Idropompa con i Gyarados e Servine fece partire un Solarraggio contro Steelix. La gigantesca Ferroserpe rispose all’offensiva della Pokémon con Dragospiro, ma lei evitò l’attacco e rispose con un Verdebufera che colpì anche i vicini Gyarados.
I Pokémon Atroci si rivolsero subito verso la Tipo Erba per un Fuocobomba, ma una Scarica di Andrea giunse a dar loro il colpo di grazia, anche se era più che altro indirizzata allo Scolipede quasi sconfitto in precedenza e che, giustamente, andò a terra dopo il colpo. Un nuovo Geloraggio di Glaceon mise fuori combattimento anche l’ultimo Megapede. Lo Steelix, rimasto solo, cercò di usare Schianto, ma gli Idropompa di Squirtle e Dewott non gli lasciarono scampo. L’enorme serpe si abbatté sul pavimento, facendone crollare un pezzo e finendo per cadere al piano inferiore, e così via fino precipitare nell’Oceano.
«Ok ragazzi» Disse Andrea guardando l’ingresso aperto da Steelix alla sua entrata in scena. «Io dico che possiamo anche passare per di là»
Braviary si preparò al decollo. Tutti si avvicinarono a lui, ma Squirtle rimase indietro: Servine era a terra priva di sensi e il Pokémon si era fermato a controllare come stesse.
«Ma cos’è successo?» Chiese Dewott avvicinandosi.
«Non lo so» Rispose Squirtle. Avvicinò un Revitalseme alla Serperba e quello la rianimò all’istante. Lui la aiutò a rimettersi in piedi.
«Ma cosa…» Mormorò Servine. Nel ritrovarsi tra le braccia di Squirtle, arrossì immediatamente ma non fece nulla per liberarsi.
«Tutto bene?» Le chiese lui. La Pokémon annuì e lui la lasciò andare.
«Che è successo?» Domandò Dewott.
«Un… Velenoshock, credo… Ero concentrata su Steelix e un Venipede deve avermi preso alla sprovvista…»
«Fantastico…» Commentò sarcastico Braviary. «Di questo passo possiamo dire addio ai Revitalsemi…»
«Tienili per te questi commenti, ok?» Sbraitò la tipo Erba, lanciando poi una liana e aggrappandosi alla breccia nella parete superiore. Furiosa, iniziò ad arrampicarsi. Squirtle si avvicinò al rapace battendo sarcasticamente le mani e gli salì in groppa. «Andiamo…»
Salirono fino al piano 30 senza incontrare altri nemici particolarmente forti per loro. Incontrarono Pokémon praticamente di ogni Tipo, anche se i Volante erano molto ridotti, e gli Spettro spadroneggiavano nel dungeon. Giusto in quel momento i sei stavano venendo accerchiati da un gruppo di Sableye.
«Che strano…» Disse Squirtle. «Questo gruppo mi fa tornare in mente i vecchi tempi. Non è vero, Andrea?»
«Mmh?» Fece lo Shinx distogliendo lo sguardo da qualcosa e rispondendo con sufficienza: «Oh, già…»
Una Scarica, e tutti gli avversari vennero eliminati. Poi il tipo Elettro tornò a guardare l’oggetto. O meglio, il disco: era infatti una MT.
«Dove l’hai trovata quella?» Chiese Squirtle.
«Come? Oh… ce l’aveva uno dei Gyarados. Ho pensato che potesse tornare utile»
A quel punto il tipo Acqua notò che il disco era di colore giallo. «Perché, che cos’è?»
«Mmh… è una mossa che stavo studiando già da un po’…»
«E non credi che sarebbe il caso di metterla via? Stiamo facendo cose più importanti adesso!»
«Appunto» Rispose lo Shinx. Il suo compagno di squadra rimase per un attimo esterrefatto.
«Beh, che aspettiamo? Diamoci una mossa!» Gridò Dewott richiamandoli all’ordine. Andrea mise dunque la MT nella sua sacca, e tornò in formazione insieme a Squirtle. Ma proseguendo, i sei dovettero resistere ad un nuovo attacco da parte di un gruppo molto ben nutrito: Un Aggron, due Crawdaunt, quattro Glalie, sei Absol e due Bastiodon.
Ad aprire le danze fu Aggron, nientedimeno che con Pesobomba. Fortunatamente, però, tutti riuscirono a schivare il tipo Acciaio, ma a giudicare dallo schianto sul terreno la sua abilità era Metalpesante.
I Crawdaunt partirono subito dopo il loro capo. Uno usò Comete, e venne fermato dai Conchilama di Dewott, l’altro subì invece un Fulmindenti per essersi avvicinato troppo nel tentare una Martellata.
Partirono altri due Pesibomba, stavolta dai Bastiodon, ma Idropulsar di Squirtle spazzò via uno dei due. L’altro, diretto a Dewott, finì per schiacciare il suo stesso compagno di squadra mettendolo KO. Il tipo Acqua aveva schivato in tempo il colpo e fece fuori il Pokémon Schermo prima ancora che potesse reagire.
Aggron si rialzò, lasciando però a terra una parte della sua corazza. A quel segnale, anche gli altri partirono all’assalto, gli Absol con un Nottesferza per ognuno, e i Glalie con dei terribili Alitogelido.
L’intero Team indietreggiò per evitare gli attacchi Ghiaccio, che si esaurirono ben presto, e ingaggiarono i propri corpo a corpo con i tipi Buio. Servine evitò il colpo diretto a lei abbassandosi e usando Fendifoglia sull’addome del suo avversario, facendolo volare in alto e stendendolo con un Solarraggio un attimo prima che toccasse terra. Dewott invece parò con Conchilama e iniziò a massacrarlo con Tagliofuria. Braviary prese a torturare il suo nemico con Aeroassalto e Lacerazione. Glaceon congelò l’avversario sul posto e lo stese con Iper Raggio. Squirtle partì in rotta di collisione con Vortexpalla, per poi procedere verso i Glalie, e Andrea, saltato il Nottesferza a lui indirizzato, schiantò il suo nemico a terra con Codacciaio e lo finì con un Fulmindenti. Corse poi verso i tipi Ghiaccio, intenzionato ad aiutare il suo compagno di squadra, ma un fulmineo Aggron si mise in mezzo e lo spedì contro un muro con un devastante Troppoforte. L’impatto crepò la parete, e Andrea ricadde a terra privo di sensi. Glaceon corse subito ad occuparsi di lui.
Un altro Sganciapesi, e poi il Pokémon Corazza mangiò un Semeimpeto. I presenti deglutirono, e quello scagliò un Pietrataglio contro Braviary, che venne colpito di striscio. Ma i danni furono tali da ferirlo all’ala, costringendolo ad atterrare. Il tipo Acciaio passò quindi a Servine e si preparò ad un altro Troppoforte su di lei, ma Squirtle, sconfitti i Glalie, tornò appena in tempo per far sbagliare la mira all’avversario. Quello dunque afferrò il Pokémon Tartaghina e lo scagliò a terra, per poi bombardarlo di Pietrataglio. Nonostante la poca efficacia, i danni furono più che consistenti, e ad attacco concluso si notò chiaramente che il tipo Acqua aveva delle escoriazioni su un braccio da cui colava un rivolo di sangue.
Servine perse la testa. Immobilizzò immediatamente l’avversario con Gigassorbimento, e iniziò a tempestarlo di Fendifoglia. Quando quello si liberò lo colpì un’ultima volta per allontanarsi e lo investì con Verdebufera. Infine, un Solarraggio mise quasi KO il Pokémon Corazza. Dewott partì con Acquagetto, ma quello lo schivò ad una velocità impressionante e lo fece schiantare a terra. Fu Squirtle, ripresosi dal colpo subito, a finire l’avversario con un Idropompa.
«E ci voleva tanto?» Domandò ansimante il Pokémon Tartaghina. Dopodiché crollò a terra, pur rimanendo cosciente. Servine gli diede subito due Baccarance, mentre Dewott, mangiatane una anche lui, diede una Baccacedro a Braviary.
«Stai bene?» Chiese una preoccupatissima Servine.
«Ora sì… grazie…» Rispose Squirtle alzandosi lentamente. Servine avvampò.
«Andrea?» Domandò poi il tipo Acqua, voltandosi verso lo Shinx. Si era svegliato, e stava bene. E aveva di nuovo la MT in mano.
«La vuoi smettere? Noi a farci in quattro e tu a leggere?»  Gridò infuriato Squirtle. Afferrò Glaceon e iniziò a scuoterla, urlando ancora più forte. «Che cosa gli hai fatto in questi due anni?»
«Mollami» Rispose lei con tono minaccioso. Gli congelò anche le braccia, e proseguì: «O vuoi che continui?»
«Non è necessario, grazie» Rispose quello per poi allontanarsi immediatamente.
«Revitalseme?» Chiese Dewott. Andrea scosse la testa e disse: «Non è così facile farmi fuori. Andiamo?»
«Andiamo…» Annuirono gli altri. E il Pokémon Baleno tornò ad ammirare la sua MT.
Passarono senza altri impedimenti di rilievo fino al piano 40, dove vennero fermati da un Nidoking, cinque Tentacruel e sei Muk. Un tanfo orribile si diffuse subito nella sala, facendo indietreggiare il gruppo.
I dodici avversari iniziarono simultaneamente con Fangonda. Braviary si sollevò in volo, mentre gli altri riuscirono tutti ad aprire un varco nell’enorme ondata velenosa, così da evitare di essere colpiti. Tutti tranne Glaceon, ma fortunatamente non ne rimase avvelenata.
Andrea e Servine partirono contro i Tentacruel, evitando i loro Acidobomba e colpendoli rispettivamente con Fulmindenti e Fendifoglia. Intervennero i Muk con Sporcolancio, ma Andrea rispedì al mittente tutti i colpi a lui indirizzati e riprese ad abbattere i Pokémon Medusa. Servine invece venne difesa dal Vortexpalla di Squirtle, che procedette fino a colpire uno dei Pokémon Melma, per poi metterlo KO con un Morso.
Giunse quindi un Doppiocalcio da parte di Nidoking, che fece volare via il Pokémon Tartaghina. Servine attaccò quindi il tipo Veleno con Fendifoglia e Andrea con Codacciaio. I due colpi misero al tappeto l’avversario, ma lo Shinx venne colpito alle spalle da un Pantanobomba. Rimessosi in piedi, riprese l’attacco, aiutato anche da Squirtle che tornato all’assalto con Vortexpalla, e sconfisse anche i restanti Muk. Nidoking cercò di rialzarsi, ma un Solarraggio di Servine lo “convinse” a restare a terra.
«E fatevi una doccia!» Disse Squirtle. Poi sputacchiò un po’ di Grimerpappa e si passò una mano sulla bocca.
«Ok, e anche questi non ci daranno più fastidio» Disse Braviary atterrando. Ma un Abbattimento giunto da chissà dove lo colpì in pieno mettendolo fuori combattimento.
«Ma cosa…» Iniziò Glaceon, e un secondo Abbattimento volò verso di lei. Schivò, e un attimo dopo cinque Rotolamenti giunsero verso di loro. Glaceon schivò ancora, Servine lo fermò con Fendifoglia, Squirtle e Dewott fecero lo stesso con Idropompa e anche Andrea fermò il suo con Codacciaio. Tutti andarono KO ad eccezione dell’avversario della Pokémon Nevefresca. Il Golem ripartì con Pesobomba, ma lei schivò per la terza volta e colpì con Morso, Gelodenti e Geloraggio in successione. E anche quello era fuori gioco.
Andrea gettò un Revitalseme a Braviary, che si riprese all’istante. Si scusò con insistenza, ma il tipo Elettro disse che alla sua prossima disfatta lo avrebbero mandato direttamente alla Gilda.
Proseguendo, non incontrarono più avversari di rilievo. Le molte trappole che trovarono non furono un grosso problema ma più che altro una grande seccatura, dato che la maggior parte era costituita da Inciampotrappole o Scacciatrappole. Solo verso gli ultimi piani trovarono una Castagnotrappola o due.
Il sole era appena tramontato quando giunsero al piano 49. Però quell’area aveva un aspetto molto strano: sembrava quasi che fosse arrivato qualcuno con una Sfera 1 Sala, l’avesse usata e se ne fosse andato via subito. Ciononostante, la stanza quadrata ottenuta non superava i venti metri di lato. Le scale erano dell’altra parte della sala e sembravano sgombre. Si avvicinarono con cautela. Erano al centro dell’area quando una Lumisfera li accecò.
«Mi avete veramente stancato, sapete?» Disse una voce familiare. «Prima liberate Meloetta sconfiggendo sette dei nostri Tenenti. Poi raggiungete il Team Electro e ne abbattete così tanti altri che ormai ne ho perso il conto. E ora fate irruzione qui come se nulla fosse e credete di poterci mettere di nuovo i bastoni tra le ruote? No…»
La luce si spense. Davanti ai sei c’erano, in ordine, i Tenenti Roserade, Bisharp, Eelektross e Scizor, il Comandante Salamence, e poi altri Tenenti, cioè Gengar, Venusaur, Tyranitar e Roserade. Delle due sorelle, la prima era la cromatica, l’ultima quella normale.
Il Comandante riprese: «È giunto il momento di mettere fine a questa storia! Pronti per il secondo round, ragazzi?»
«Sissignore!» Gridarono gli otto Pokémon.
«Allora all’attacco! E ricordatevi che stavolta il fallimento non è un’opzione!»
«Certo signore!»
«Che la resa dei conti abbia inizio!» Concluse il tipo Drago, per poi partire all’assalto insieme ai suoi subordinati.

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Capitolo 14
*** Rayquaza ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.14 Rayquaza
 
Davanti ai sei c’erano, in ordine, i Tenenti Roserade, Bisharp, Eelektross e Scizor, il Comandante Salamence, e poi altri Tenenti, cioè Gengar, Venusaur, Tyranitar e Roserade. Delle due sorelle, la prima era la cromatica, l’ultima quella normale.
Il Comandante disse: «È giunto il momento di mettere fine a questa storia! Pronti per il secondo round, ragazzi?»
«Sissignore!» Gridarono gli otto Pokémon.
«Allora all’attacco! E ricordatevi che stavolta il fallimento non è un’opzione!»
«Certo signore!»
«Che la resa dei conti abbia inizio!» Concluse il tipo Drago, per poi andare all’assalto insieme ai suoi subordinati. Ma Dewott partì immediatamente con un Acquagetto verso Salamence, il quale schivò senza problemi.
«Cos’è che volevi fare?» Domandò ironico, ma vedendo poi che il tipo Acqua non tornava indietro, gridò ai tenenti di fermarlo e Tyranitar e Bisharp si misero subito davanti a lui per impedirgli di passare. Il Pokémon li sorprese estraendo le conchiglie e iniziando a roteare con Conchilama, per poi aggiungere alla combinazione anche Idropompa. I due vennero abbattuti senza via di scampo e l’Apprendista si fiondò immediatamente su per le scale. Bishrp si rialzò a fatica e si affrettò a seguirlo.
«Ma dove vuole andare quel pazzo?» Si chiese Servine.
«Una cosa è certa» Rispose Salamence. «Voi non lo seguirete!» Scagliò un Lanciafiamme contro il gruppo, il quale lo schivò. «E presto anche lui, come voi, farà una brutta fine! Attaccate!»
Come le Eeveeluzioni del piano 10, anche i Tenenti si divisero per efficacia. Le sorelle Roserade assalirono Squirtle con un doppio Fogliamagica, incredibilmente neutralizzato da Idropompa. Il tipo Acqua rispose quindi con un Idropulsar che Confuse la cromatica, per poi ripartire con Vortexpalla contro l’altra, che con Petalodanza evitò l’attacco e lo colpì in pieno allo stesso tempo. Gli ingenti danni però non lo fermarono e, con entrambe le avversarie in stato confusionale, metterne KO almeno una fu un gioco da ragazzi.
Eelektross iniziò la sua lotta con un Falcecannone. Il suo avversario Braviary, però, evitò senza fatica la sfera elettrica con Aeroassalto, per poi portare a segno un’Alacciaio. Il Pokémon Elettropesce lo colpì quindi con Fulmine, facendolo quasi crollare, ma quello ritornò alla massima velocità con Lacerazione. Nel tornare di nuovo venne però preso in pieno da un Tuonopugno. Il tipo Elettro, soddisfatto di aver abbattuto il traditore, passò ad un altro avversario.
Scizor contro Glaceon: il Coleottero parò il Geloraggio della Pokémon Nevefresca con una chela, per poi usare l’altra per un Ferrartigli che non andò a buon fine. Glaceon usò quindi Gelodenti sul suo avversario colpendolo in pieno volto e lo sbalzò via con un Iper Raggio. Quello però si rialzò immediatamente e mise a segno uno spietato Nottesferza, per poi continuare con Forbice X e di nuovo Ferrartigli. Ma la Pokémon resistette a tutti i colpi e, afferrato il Pokémon con Morso, lo lanciò contro Eelektross prima che questo potesse compromettere la lotta di altri. Purtroppo, così attirò la sua attenzione su di sé.
Nel frattempo, Andrea si stava preoccupando di evitare i Famgobomba di Venusaur e i Lanciafiamme e Dragofuria di Salamence. La potenza di quest’ultimo era incredibile, ma non si sarebbe arreso solo per questo. Finalmente, riuscì ad avvicinarsi abbastanza al tipo Erba da colpirlo con Codacciaio, ma un Aeroassalto del Comandante lo sbalzò subito lontano. Attese che quello tornasse alla carica e, abbassatosi per evitare l’ennesimo Dragofuria, lo azzannò alla zampa con Fulmindenti, facendolo crollare per un momento. Ma quando si rialzò in quota era ancora in buone condizioni.
«Non mi sconfiggerai così, inutile microbo! Sconfiggerò te e poi tutti i tuoi amici! E tu non potrai fare nulla per cambiarlo!»
«Devi solo provarci!» Gridò lanciandosi verso di lui. Quello si posò quindi a terra e caricò un Dragobolide, ma un Fulmine fece esplodere la sfera prima che fosse pronta al lancio.
«Ma cosa…»
«Prendi questo!»
Un secondo Fulmine, carico di una potenza inaudita, attraversò il corpo del Comandante. Stavolta i danni furono incredibilmente elevati, e dopo il colpo si vedeva chiaramente una bruciatura alla base del collo del Drago.
«Tu… piccolo rompiscatole…» Mormorò Salamence. «Ora vedrai di cosa sono davvero capace!»
Si rialzò ruggendo terribilmente. Un ruggito che scosse l’intera sala, fermando per un momento tutti i combattimenti in corso. Il Comandante si rialzò in volo, e ripartì con immensa furia in direzione del tipo Elettro.
“E quando l’ha imparata quella mossa?” Si domandò Servine mentre evitava un Pugnodombra di Gengar, ma pagò la sua distrazione con un Nottesferza in pieno volto.
«Beh? Che fai, ti distrai? Non è così che riuscirai a battermi!»
«Lo so benissimo!» Sibilò la tipo Erba per poi scagliare un Verdebufera. In quello stesso istante una luce intensa invase il campo, e la Pokémon decise di approfittarne per un Solarraggio. Ma lo Spettro svanì un attimo prima che potesse attaccarlo.
«Lenta» Fece quello riapparendo per poi colpirla con un Pugnodombra. Passò quindi a Palla Ombra, ma il colpo fu distrutto da un Idropulsar. Squirtle giunse in soccorso di Servine, schivando l’Iper Raggio della Roserade cromatica e colpendo in pieno il Pokémon Ombra con Vortexpalla. Poi scagliò un Idropulsar sulla sua avversaria e diede un Morso a Gengar, mettendolo quasi fuori combattimento.
«No! Non di nuovo!» Gridò lo Spettro svanendo sotto il pavimento. Riapparve al fianco di Roserade per attaccare insieme a lei: Palla Ombra e Fogliamagica, entrambi neutralizzati da Vortexpalla. Il Pokémon Tartaghina proseguì imperterrito e stese entrambi i Tenenti con quell’ultimo colpo.
«Stai bene?» Chiese poi alla Pokémon Serperba.
«Meglio del previsto…» Rispose lei ansimante.
«Tieni» Le porse una Baccarancia. Lei la prese senza esitazioni.
«Grazie»
I due si guardarono intorno. Videro Scizor che lottava strenuamente contro Glaceon, la quale nonostante avesse incassato vari colpi era ancora in buone condizioni. Braviary si era rialzato e aveva colpito Eelektross con un Baldeali, rischiando di rimetterci le penne per il contraccolpo ma ottenendo la quasi-sconfitta del suo avversario. Infine, Andrea non riusciva ad attaccare in nessun modo perché i Solarraggio e Fangobomba di Venusaur uniti ai fulminei Dragofuria, Aeroassalto e Lanciafiamme di Salamence non gli lasciavano nessuna libertà di movimento. Senza pensarci due volte, partirono immediatamente in suo soccorso.
Glaceon non se la stava vedendo molto brutta. Per quanti attacchi mandasse a segno, il suo avversario riusciva ad incassarli tutti subendo danni minimi. Non era affatto in buone condizioni, e sarebbe rimasta in perenne stallo se non fosse giunto Braviary ad aiutarla con un Aeroassalto. La Pokémon lo ringraziò con una Baccacedro, e quello finì il Coleottero con Baldeali. Nello stesso momento, Eelektross crollava sotto gli implacabili Gelodenti di Glaceon.
Andrea era l’unico ancora sotto tiro. L’intervento di Servine e Squirtle era stato l’ideale per toglierlo dalla situazione di stallo in cui i suoi avversari lo avevano incastrato, ma Venusaur non era intenzionato a cedere, e ancor meno lo era Salamence.
«Andiamo!» Disse il Pokémon Drago calando per un Aeroassalto. «È tutto qui quello che sai fare? Mi aspettavo di più dal leader del leggendario Team Electro!»
«Tu non hai ancora visto tutta la mia potenza!» Rispose Andrea schivando. «Ma se vuoi che te la mostri, sarò felice di accontentarti!»
Salamence si fermò in volo, provocandolo: «Avanti, allora! Mostrami la tua mossa più potente!»
Lo Shinx alzò la coda in alto, caricandolo con così tanta elettricità da provocare delle lievi scariche intorno alla stella sulla sua punta. Scariche che divennero sempre più forti fino a quando non puntò la coda all’indietro e le lasciò andare, lanciando un Fulmine sul soffitto e uno sul pavimento. L’elettricità percorse l’intera superficie interna della stanza fino a liberarsi nuovamente nell’aria, trasformando la sala in una fitta foresta di saette che folgorò qualsiasi cosa ci fosse al suo interno in quel momento. Ovviamente, il Pokémon non permise alla mossa di ferire i suoi amici, ma Venusaur e Salamence vennero attraversati dalle scariche più potenti e, quando fu tutto finito, crollarono a terra, fuori combattimento.
Il gruppo fissò a bocca aperta il Pokémon Baleno: ansimante, il pelo madido di sudore, con qualche piccola scarica elettrica che ancora si disperdeva intorno a lui. Abbassò la coda, alzò lo sguardo su di loro, e infine crollò a terra, pur restando cosciente. Glaceon corse subito da lui.
«Ma sei impazzito?» Gli disse a bassa voce mentre gli porgeva un Elisir Max. «Come ti è saltato in mente di usare tutta quell’energia?»
«Voleva vedere la mia mossa migliore, no?» Rispose tra un sorso e l’altro. «Beh, credo di averla appena inventata…»
«Oh, già, a proposito…» E per la frase successiva smise di sussurrare. «Si può sapere che mossa era quella?»
«Penso che la chiamerò “Elettrozona”» Rispose alzandosi. «La mossa di base è Fulmine»
A Squirtle venne spontanea una domanda: «Allora la MT che hai trovat…»
Ci fu una violenta esplosione al piano superiore, seguita da una scossa di almeno cinque secondi che fece cadere alcune pietre dal soffitto. Il gruppo si ricordò solo allora che Dewott era partito in quarta ancora dall’inizio del combattimento e si affrettò a salire le scale, trovandosi davanti solo tre Pokémon in buone condizioni, di cui uno era il Leggendario Rayquaza. Quanto agli altri, erano Meloetta e Dewott. E si stavano baciando.
 
 
 
Dewott salì le scale con Acquagetto, ritrovandosi sulla sommità della costruzione. Sopra di lui, il firmamento era perfettamente visibile, con la Luna che era quasi piena. Davanti a lui, un Reuniclus, una Gardevoir e un Sigilyph ruotavano lentamente con gli occhi chiusi intorno ad una lastra di marmo avvolta da catene. Meloetta doveva essere per forza lì, ma era voltata in direzione opposta a lui e non poteva vederla. La chiamò.
«Meloetta!»
Giunse la sua voce in risposta: «Dewott?»
Una scarica iridescente colpì la lastra, e la Pokémon gridò. A lanciarla era stato Reuniclus. Dewott lo riconobbe come il gestore del Centro Perizie del Villaggio Poké.
«Tu… bastardo doppiogiochista…» Sibilò il tipo Acqua puntando una conchiglia verso di lui e andandogli contro. Quello aprì gli occhi.
«Ah, Dewott. Non immagini quanto sia felice di vederti…»
«Non fare il simpatico con me! Sei stato tu a dare fuoco al Centro Perizie! L’hai fatto per coprire la tua fuga, non è vero? Sei solo uno sporco e avido traditore!»
«Sei sveglio, ragazzo. Ma sei arrivato troppo tardi. Rayquaza sarà qui a momenti!»
«E io vi farò a pezzi prima che ci raggiunga!»
«Sempre che non lo faccia prima io a te!» Disse Bisharp puntandolo con un Ghigliottina. Dewott si abbassò gridando «Levati di mezzo tu!» e colpì il tipo Buio con un attacco che si poteva identificare con Vendetta. Il Tenente venne scagliato in alto, e quando tornò a terra l’Apprendista lo piantò nel pavimento con Conchilama, mettendolo fuori combattimento. Si volse poi verso i tre Psico con gli occhi fiammeggianti, e a quel punto Reuniclus ebbe veramente paura di lui, ma non abbastanza da richiamare gli altri. E proprio in quel momento una enorme figura serpentesca oscurò il cielo stellato. Il Pokémon Espansione sorrise e tornò in posizione come gli altri.
Rayquaza si posò sul bordo della torre, fissando i quattro Pokémon presenti. Il suo sguardo ricadde poi su Dewott, e quello rimase pietrificato nel riconoscerlo come la figura che gli aveva parlato dopo essere uscito dal Tempio Antico.
«È giunto il momento di cominciare» Disse Sigilyph. Un’altra scarica iridescente, stavolta da tutti e tre, e Meloetta iniziò a cantare. Era una melodia strana, indescrivibile, e fin dalla prima nota lo sguardo del Leggendario parve come svuotarsi. L’enorme Pokémon Ozono abbassò lentamente la testa fino quasi a toccare il pavimento, lottando con tutte le sue forze per restare sveglio.
«NO!» Gridò Dewott partendo con Acquagetto, ma una barriera lo respinse indietro un attimo prima di raggiungere Meloetta. Cercò quindi di colpire uno dei tipi Psico, ma ottenne lo stesso deludente effetto. E come se non bastasse, i tre Pokémon si rivoltarono contro di lui con Psichico. Si piegò all’improvviso, assalito da un dolore insostenibile, ma nessuno si accorse che il canto di Meloetta si era improvvisamente spento, con Rayquaza non del tutto addormentato.
Pian piano il dolore diminuì, e Dewott riuscì a trovare le forse per rialzarsi. Adesso erano i tre Psico stessi che stavano subendo lo Psichico di Meloetta. Ritentò un Acquagetto, e spazzò via Reuniclus come se niente fosse. Gardevoir e Sigilyph cercarono quindi di riprendere il controllo della Pokémon Melodia, ma il tipo Acqua si precipitò da lei e, vedendola avvolta da un alone rosso, colpì la catenina cremisi senza pensarci due volte. Quella si ruppe emanando qualche lieve scintilla rossa, e poi si tramutò in sabbia. Un tremendo Iper Raggio fece vibrare l’intera costruzione. Guardandosi intorno, Dewott si rese conto che era stato Rayquaza a lanciarlo, spazzando via Sigilyph e Gardevoir senza un briciolo di pietà. Lo ignorò, concentrandosi piuttosto sulle catene che ancora bloccavano Meloetta, e che il tipo Acqua spezzò con un solo Conchilama. La Pokémon ricadde tra le sue braccia, e lui la afferrò immediatamente, stringendola a sé.
«Meloetta! Stai bene?»
«Ora sì…» Disse lei con un filo di voce. Lo guardò negli occhi per un momento, e poi lo baciò.
Fu un istante di pura estasi. Sentiva le braccia di lei che lo stringevano, il calore del suo corpo, le labbra di lei premute contro le sue… Desiderava soltanto che il tempo si fermasse intorno a loro, e fu con immenso disappunto che si staccò da lei quando si accorse che i loro amici li avevano raggiunti… e che li stavano fissando a bocca aperta. Arrossirono terribilmente e si allontanarono. Rayquaza fissò i nuovi arrivati con aria minacciosa, ma non si mosse.
«Chi sono questi Pokémon?» Chiese poi a Meloetta. La sua voce era molto profonda, e mal celava una nota aggressiva. Parve quasi che i cinque si fossero accorti solo allora dell’esistenza del Leggendario e si voltarono verso di lui, mantenendo la stessa espressione incredula.
«Sono… ehm… sono miei amici» Rispose lei.
«Bene…» Concluse, e l’aggressività abbandonò il suo tono di voce. Il Drago si voltò in direzione sud, rimanendo fermo per un po’ senza parlare. Nel frattempo, gli altri si ripresero dallo shock e Squirtle, toltosi le Lenti X, si avvicinò a Dewott e Meloetta.
«Sapete che vi dico?» Iniziò cingendo il collo di entrambi. «Non mi aspettavo niente di diverso! Secondo me siete fatti per stare insieme»
I due arrossirono ancora di più. Meloetta, però, riuscì a replicare a bassa voce: «Anche tu e Servine siete molto carini»
Concluse la frase con un occhiolino. Il Pokémon Tartaghina divenne rosso tutto ad un tratto e si allontanò, ridacchiando per l’imbarazzo «Eheh… s-sì…»
Un improvviso ringhio mise fine all’imbarazzante scenetta.
«L’equilibrio deve essere ristabilito al più presto» Disse all’improvviso Rayquaza, per poi voltarsi verso i sette Pokémon. «Mi aiuterete in questo arduo compito?»
«Certo!» Rispose Dewott.
«Puoi contarci!» Aggiunse Andrea.
«Groudon e Kyogre stanno per scontrarsi. Ma temo che stavolta la mia influenza su di loro non basterà…» Posò la coda a terra. «Salite. Ci aspetta un lungo viaggio»
Il gruppo annuì con decisione, per poi salire in groppa al Leggendario.

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Capitolo 15
*** Archeo ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.15 Archeo
 
«Rayquaza!» Gridò Dewott cercando di sovrastare il vento. Ma il Leggendario andava troppo veloce. E oltretutto la tempesta che stavano attraversando non aiutava affatto.
«Cosa devi chiedergli?» Gli domandò telepaticamente Meloetta
«Vorrei sapere dove stiamo andando»
«Groudon e Kyogre stanno già combattendo. Si trovano alla Grotta Salmastra» Rispose Rayquaza.
«COSA?» Gridò Andrea. A quanto pare la Pokémon Melodia aveva connesso tutti.
«Ma è vicinissimo alla città!» Aggiunse Glaceon.
«Non preoccupatevi» Li rassicurò Rayquaza. «Sono in una posizione un po’ distante dal dungeon. Inoltre, siamo quasi arrivati»
«Come fai a saperlo?» Domandò Squirtle. «Da qui non si vede niente!»
«Posso percepirli» Disse semplicemente il Drago. Una saetta si schiantò su di lui, ma una specie di sottile barriera lo protesse dalla scarica elettrica.
«Reggetevi, si scende!»
Tutti afferrarono saldamente una delle membrane caudali, e il Pokémon Ozono scese in picchiata verso terra. Lentamente rallentò, fino a fermarsi a mezzo metro da terra. Erano in riva al mare. Pioveva a dirotto e davanti a loro Groudon e Kyogre combattevano senza il minimo riguardo per ciò che li circondava. E per assurdo, in lontananza si vedevano perfettamente due arcobaleni.
Rayquaza fece scendere i sette Pokémon, per poi sollevarsi in aria e sparare verso i due Antichi un Iper Raggio di avvertimento. Quelli si voltarono verso di lui e si fermarono.
Il Drago ruggì. Groudon e Kyogre rimasero come paralizzati dal terrore, e poi iniziarono pian piano a ritirarsi. Sembrava di rivedere Reshiram e Zekrom quando era arrivato Kyurem a fermarli. Con l’unica differenza che quest’ultimo voleva ucciderli.
Gli Antichi erano quasi scomparsi, uno sotto acqua e l’altro nelle profondità della terra, quando due minuscole perle lanciate da chissà dove li colpirono in pieno volto. Brillarono per un momento di luce blu e rossa, e poi entrarono nel corpo dei loro rispettivi Leggendari. Divennero totalmente bianchi, come se dovessero evolversi.
«Ma cosa…» Iniziò Rayquaza. Nemmeno lui si aspettava questo intervento esterno. Si voltò verso una roccia vicina, e sopra di essa vide atterrare un Charizard, un Kingdra e un Garchomp. I tre guardavano soddisfatti la trasformazione in corso.
 
Andrea osservò Rayquaza, rendendosi conto che stava fissando qualcosa a terra. Seguendo il suo sguardo vide i tre draghi. Sparò un fulmine contro di loro, ma l’unico ad essere colpito fu Garchomp, che non subì danni. I tre scesero dunque dalla roccia e si avvicinarono al gruppo.
«Ma tu guarda chi si vede!» Disse Charizard. «Il Team Palude e il Team Electro! Ci sorprendete!»
«Non ci aspettavamo di vedervi arrivare» Aggiunse Kingdra. «Ma l’avevo detto fin dall’inizio che Salamence era solo un incompetente»
«Avete idea di cosa avete fatto?» Domandò Meloetta. «Le Forme Archeo devasteranno tutta la regione e non solo! Anche quelle vicine risentiranno della loro battaglia!»
«Ottimo! È proprio quello che volevamo» Disse Garchomp, spiazzandola. «Kyogre e Groudon combatteranno tra loro per mesi, spazzando via ogni segno di civiltà e ogni tipo di resistenza. E quando se ne andranno noi giungeremo per conquistare la regione senza alcuna fatica! E il nostro capo regnerà su queste terre come padrone indiscusso di Arthis!»
«Siete solo dei luridi bastardi!» Gridò Andrea, saltando addosso a Garchomp con un Codacciaio, ma quello parò il colpo senza troppa fatica e lo tenne penzoloni per la coda. «A-a-ah. Non crederai di poter fare qualcosa per fermarci, vero?» Lo lanciò indietro. «Osservate! Neanche Rayquaza può nulla contro gli Antichi Primordiali!»
La luce bianca si dissolse. I due Leggendari erano diventati molto più grandi di quanto già non fossero stati prima, ed erano apparse delle linee pulsanti sui loro corpi. Inoltre, la tempesta era diventata più forte e i due non avevano più paura del Pokémon Ozono, il quale aveva a sua volta iniziato a indietreggiare.
Gli Antichi si guardarono l’un l’altro, e poi si volsero verso Rayquaza, che si bloccò spaventato. I due lo attaccarono nientemeno che con Zampillo ed Eruzione, che quello schivò per un soffio.
«Rayquaza! Arriviamo!» Gridò Andrea, cercando di raggiungerlo, ma Charizard lo afferrò per la coda e lo rispedì di nuovo al punto di partenza.
«Voi non andate da nessuna parte!» Disse il Pokémon Fiamma. «Se volete passare, dovrete vedervela con noi!»
Prese in mano una pietra azzurra screziata di blu e la diede a Garchomp, che la incastonò in una specie di cerchietto che poi si mise sulla testa. Charizard s’illuminò improvvisamente di blu e cambiò aspetto. I colori principali divennero il nero e l’azzurro, le ali ottennero un ripiegamento in avanti e delle punte fecero la loro comparsa intorno alle spalle. Dai lati della bocca uscivano spontaneamente due fiamme azzurre.
«E adesso, preparatevi a morire!»
Un attacco fulmineo colpì Andrea in pieno volto, sbalzandolo all’indietro pur senza danni consistenti. Quello caricò quindi l’avversario, ma un Surf spuntato da chissà dove travolse tutti i presenti. A lanciarlo era stato Garchomp, che subito dopo si era infilato sottoterra usando Fossa. Meloetta usò Granvoce, mentre Squirtle e Dewott puntarono al buco fatto da Garchomp. Inutile: il Pokémon Mach spuntò da sottoterra colpendo Andrea e Squirtle, per poi mandare a segno uno spietato Aeroassalto su tutti gli altri.
Andrea, rimessosi in piedi, tentò di colpire Kingdra con un Fulmine, ma Charizard si mise in mezzo e si prese il colpo al posto suo. I danni furono minimi, e il Drago rispose all’attacco con un Fuocobomba, spazzando via lo Shinx.
«Andrea!»
Glaceon corse verso di lui, e notò che aveva subito delle ferite non da poco. Furiosa, scagliò un Geloraggio contro Garchomp, che però schivò con incredibile rapidità. Kingdra quindi intervenne con Idropompa, colpendo in pieno Braviary, il quale però riuscì a restare in volo e si vendicò immediatamente con un Baldeali, che però sortì ben pochi effetti. Un Dragartigli, e il Rapace fu abbattuto. Il Pokémon Fiamma afferrò il volatile per un’ala e lo gettò lontano.
«Fuori uno» Disse poi tornando a guardare i sei superstiti.
«Oh, andiamo! Io mi sto solo scaldando, sapete?»
«Beh, anche io…» Rispose Andrea rialzandosi. Glaceon lo guardava preoccupata.
«Davvero? Allora perché non mi mostri cosa sai fare? Io e te, da soli»
Gli altri comandanti fecero un passo indietro. Andrea guardò per un momento la lotta tra i tre Leggendari, giusto in tempo per vedere un Primopulsar colpire in pieno Rayquaza in compagnia di un Fuocobomba.
«…d’accordo…»
Lo Shinx si fece avanti, superando il suo gruppo. Charizard partì contro di lui a tutta velocità con un Gigaimpatto, e Andrea, spostatosi di lato, lo intercettò con un Codacciaio. I danni furono però pochi e il Drago lo afferrò per la coda con Sgranocchio, sbattendolo contro una roccia. Nello stesso momento, gli altri due Comandanti assalirono i suoi amici.
«Deludente…» Disse il tipo Fuoco avvicinandosi ad Andrea. Ma un Fulmne improvviso lo colpì, paralizzandolo. Lo Shinx lo assediò con una combinazione di Sgranocchio, Fulmindenti e Codacciaio finché quello non si riprese, crollando in ginocchio. «Ah… mi hai colto alla sprovvista… Ma non credere di avermi messo alle strette!»
Ripartì ad una velocità impressionante, colpendo il Pokémon Baleno con Dragartigli e procurandogli una ferita al fianco che lo fece barcollare per un momento. Approfittando di quell’istante di debolezza, il Drago scagliò un Fuocobomba. Ma la mossa si dissolse nel nulla.
«Cosa…?»
«Non ti permetterò di fargli del male!» Gridò Glaceon, che si era messa in mezzo per proteggerlo.
«Davvero? E cosa me lo impedirà?»
«Questo!» Gridò la Pokémon usando Iper Raggio. Charizard fu colpito in pieno, ma i danni furono davvero pochi. E Glaceon doveva riprendere fiato dopo l’attacco. La caricò con Dragartigli.
«E ora levati di mezzo!»
«No!»
Stavolta fu Andrea a farle da scudo, rimediando però una profonda ferita al fianco sinistro e finendo scaraventato contro una parete rocciosa.
«L’hai voluta tu, microbo» Sibilò Charizard superando Glaceon. La Pokémon, però, lo azzannò con Gelodenti facendolo quasi cadere.
«Mollami» Disse sferrandole un pugno. Inutile.
«Ho detto mollami!» Un altro pugno. Lei affondò ancora di più i denti nella carne del Drago.
«Mollami!» Il terzo pugno le fece quasi perdere la presa per il dolore. Andrea stava ancora cercando di rialzarsi e ogni colpo era come se lo subissero entrambi. Non sopportava vederla soffrire.
Riuscì a mettersi in piedi. Subito cercò di usare Fulmine, ma le sue energie erano minime. E Glaceon aveva subito l’ennesimo colpo. Guardò il cielo, e gli venne un’idea.
 
 
 
Servine e Squirtle erano stati assaliti da Kingdra. Dopo una Dragodanza, il Pokémon si era scagliato contro di loro a velocità impressionante, travolgendoli con un inaspettato Idropompa. Squirtle si mise in mezzo con Vortexpalla, parando appena in tempo il colpo, e Servine aveva contrattaccato con Verdebufera, mossa che però venne spazzata via dal Geloraggio del Comandante. Di nuovo, fu solo grazie a Squirtle se non venne colpita.
Contrattacco: Fendifoglia e Idropulsar. I colpi non inflissero molti danni all’avversario, e quello rispose all’offensiva con un Dragopulsar che, stavolta, andò a segno su entrambi. I due si guardarono per un momento, poi ripartirono. Di nuovo, il Drago usò Idropompa, e ancora una volta, Squirtle bloccò il colpo con Vortexpalla, procedendo però verso Servine. Quella, spostatasi, afferrò il Pokémon con le liane e lo lanciò contro Kingdra, travolgendolo e stordendolo. Un Gigassorbimento, e il tipo Acqua perse i sensi.
 
 
 
Garchomp si ritrovò sotto fuoco incrociato, e si tuffò sottoterra. Dewott e Meloetta lo avevano puntato con Focalcolpo e Idropompa, mosse che si schiantarono nel preciso punto in cui un attimo prima c’era il Drago.
Spuntò da sottoterra e colpì Meloetta con Aeroassalto. Dewott lo intercettò con un Acquagetto, e quello rispose abbattendolo con un colpo di artiglio. Per poco non aveva colpito il Megacerchio…
Giunse Servine in soccorso. Il suo Verdebufera colpì in pieno il tipo Drago e lo costrinse ad atterrare, ma quello la travolse immediatamente con Surf. Dopodiché, alzatosi in volo, caricò un Dragobolide. I tre alzarono lo sguardo, pronti a schivare le meteore, ma il loro avversario sparò inaspettatamente verso terra. Il Bolide principale si divise un attimo prima di toccare terra, non lasciando scampo a nessuno dei tre.
Meloetta rimase in volo e intonò Cantoantico, per poi intrappolare il Pokémon Mach con Psichico. Dewott ne approfittò per mandare a segno una serie di Conchilama, ma poi il Comandante si liberò e lo colpì più volte con i suoi artigli. Meloetta e Servine fecero per intervenire, e in quello stesso istante un fulmine si schiantò sul terreno a pochissimi metri da loro. Più precisamente, aveva colpito in pieno Andrea.
 
 
 
Andrea, saturo di elettricità a tal punto da sprigionare scintille da tutto il corpo, guardò il suo avversario con una rabbia indescrivibile. Glaceon era lì, a terra, e non riusciva quasi più a muoversi. Charizard lo stava fissando preoccupato, la caviglia congelata per il Gelodenti subito.
«E adesso che…?»
Un Fulmine partì, anche se si poteva paragonare facilmente ad un Lucesiluro. Il Drago venne spazzato via e si schiantò sulla roccia su cui era atterrato prima dello scontro. Lo Shinx, ancora carico, si avvicinò a Glaceon e la aiutò ad alzarsi.
«Ce la fai?» Le chiese.
«S-sì…»
«Ho bisogno di un piccolo aiuto. Credi di riuscire a sferrare un altro attacco?»
«Sì, penso di sì»
«Ragazzi! Tutto bene?» Gridò Squirtle avvicinandosi.
«Perfetto, mancavi solo tu» Gli disse Andrea. «Uniamo le forze e facciamolo fuori!»
«Volentieri…»
Il Pokémon Fiamma sbucò dalla roccia a velocità impressionante, diretto verso i tre. Quelli caricarono i loro colpi.
«Iper…» Iniziò Glaceon.
«Idro…» Disse a sua volta Squirtle.
«…SILURO!» Concluse Andrea. I tre attacchi si fusero in un solo splendente raggio bianco che travolse il Comandante, distruggendo anche la roccia dietro di lui e fiondandolo chissà quanto oltre.
I tre ansimavano. Andrea aveva utilizzato tutta l’energia extra e Squirtle aveva caricato al massimo il suo attacco. Glaceon, invece, era semplicemente esausta. Crollò a terra e svenne.
«Glaceon!»
Lo Shinx si accovacciò accanto a lei, notando che i continui pugni di Charizard avevano sortito più effetto di quanto si fosse aspettato. Stava avendo una emorragia interna.
«No…»
Posò la sua zampa sul collo di lei. Il battito era molto debole. Nelle condizioni in cui era, neppure un Revitalseme avrebbe potuto salvarla. Cercò di farla rinvenire, ma non ci riuscì. Una lacrima rigò il suo volto, cadendo sulla ferita di Glaceon. Non sapeva che fare. La sua Compagna era in pericolo di vita, e lui non poteva fare niente per aiutarla. O forse sì…
L’idea gli venne in maniera del tutto inaspettata. Stando a quanto gli aveva insegnato Chimecho una volta, le cellule del corpo funzionano e interagiscono tramite segnali elettrici. Forse poteva salvarla, se avesse stimolato le sue cellule elettricamente. Il problema era trovare il modo per farlo. Era improbabile che un Fulmine potesse guarire qualcuno. Ma forse…
Non aveva altra scelta: doveva tentare. Si distese accanto a lei e posò la stella sulla coda sul fianco di lei. Venne assalito da un’enorme sofferenza. Sentiva il suo dolore. Era collegato a lei. Sotto lo sguardo preoccupatissimo di Squirtle cercò di inviare minuscole scariche nel suo corpo. Sembrava funzionare. Il dolore diminuiva, anche se molto lentamente. Poteva salvarla. Ma c’era ancora un problema…
«Non è… ancora… finita…»
La voce era di Charizard. Nonostante il devastante attacco era ancora in piedi, e nonostante le ferite stava tornando per combattere ancora.
Andrea e Squirtle lo guardarono, come paralizzati. Non credevano che potesse avere tutta quell’energia in corpo. Anche per un Pokémon potente come lui era assurdo pensare che riuscisse a resistere ad una combinazione di tre mosse dalla forza devastante come le loro.
«Una Megaevoluzione non è così facile da sconfiggere…» Iniziò il Pokémon Fiamma, e in quel momento un Verdebufera di Servine travolse Garchomp, facendogli volare via il Megacerchio, che cadde praticamente davanti a Squirtle.
«Cosa…?» Mormorò Charizard. Il Pokémon Tartaghina non ci pensò due volte e spezzò l’oggetto. La Perla incastonata brillò per un momento. E il tipo Fuoco, senza più il supporto della Charizardite, tornò normale in un attimo e cadde a terra, esausto.
Andrea chiuse gli occhi e si concentrò. Senza Charizard tra i piedi, poteva finalmente occuparsi di Glaceon.

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Capitolo 16
*** Hydreigon e Lucario ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.16 Hydreigon e Lucario
 
«Una Megaevoluzione non è così facile da sconfiggere…» Iniziò il Pokémon Fiamma, e in quel momento un Verdebufera di Servine travolse Garchomp facendogli volare via il Megacerchio, che cadde praticamente davanti a Squirtle.
«Cosa…?» Mormorò Charizard. Il Pokémon Tartaghina non ci pensò due volte e spezzò l’oggetto. La Perla incastonata brillò per un momento. E il tipo Fuoco, senza più il supporto della Charizardite, tornò normale in un attimo e cadde a terra, esausto.
«NO!» Gridò Garchomp lanciandosi verso Squirtle. Quello parò il suo Aeroassalto con un Vortexpalla e lo spinse via con Idropompa. Il Drago si lanciò dunque sottoterra, evitando per un pelo il Fendifoglia di Servine.
 
 
 
Da un punto non molto lontano, un Pokémon osservava la battaglia dei tre Leggendari. Rayquaza era in pessime condizioni. I due Antichi non gli davano un attimo di tregua, costringendolo sulla difensiva e impedendogli ogni minimo contrattacco.
Ci sono stati molti impedimenti… ma il mio piano finalmente sta per…
Un grido attirò la sua attenzione. Guardò i Comandanti, e vide che Garchomp era appena stato sconfitto con un doppio Idropompa. Gli altri, invece, erano già KO.
No… maledizione! Questa non ci voleva! Stupidi incompetenti!
Alzò lo sguardo e preparò un Dragobolide.
Presto quei ficcanaso si pentiranno di avermi messo i bastoni tra le ruote!
 
 
 
Garchomp spuntò fuori dal terreno e puntò Dewott con  un altro Aeroassalto, ma quello parò con Conchilama e respinse via l’avversario, per poi travolgerlo con Idropompa. Anche Squirtle usò quella mossa, colpendolo alle spalle. Schiacciato in mezzo alle due mosse, il Comandante non poté fare nulla se non gridare di dolore e andò fuori combattimento.
«Sì!» Esultò Dewott. «Adesso possiamo occuparci degli Antichi!»
Un fischio in lontananza, e poi un boato. I quattro ancora in piedi, cioè Servine, Squirtle, Dewott e Meloetta, alzarono lo sguardo, e videro una pioggia di Bolidi dirigersi esattamente verso di loro.
«E adesso che c’è…?» Mormorò Squirtle. Se quello era davvero un Dragobolide, voleva dire che c’era ancora un altro avversario da sconfiggere. E l’unica spiegazione possibile era che fosse il capo dell’Organizzazione.
Schivarono i proiettili all’ultimo momento, ma le esplosioni li fecero rotolare via. Rimessisi in piedi, videro che davanti a loro c’era un temibile esemplare di Hydreigon.
«Avete fatto male a mettervi contro di noi. Questa sarà la vostra fine!»
Un Neropulsar partì senza preavviso da una delle bocche minori, investendo Servine. Squirtle non poté fare nulla se non voltarsi e rendersi conto che la Pokémon era fuori combattimento.
«BASTARDO!»
Partì senza indugio con Vortexpalla, ma il Drago lo bloccò come se nulla fosse.
«Patetico»
«Questo lo dici tu!»
Ancora nel guscio, usò Idropompa, mandando a segno il colpo. Ma il nemico non sembrava aver subito danni decenti.
Un Cantoantico, e Meloetta assalì Hydreigon con Zuffa. Ma quello schivò ogni colpo senza fatica e la afferrò con Sgranocchio, per poi sbatterla a terra. Dewott intervenne con un Acquagetto, ma quello evitò senza fatica per poi abbattere anche lui. Squirtle quindi partì di nuovo all’attacco, e il Drago si scatenò. Iniziò a tempestare il Pokémon Tartaghina di colpi senza dargli la minima possibilità di muoversi. Morsi, testate, colpi d’ala e di zampe. L’Olraggio andò avanti per un intero minuto, e quando il Pokémon Brutale si fermò, Squirtle era ferito in vari punti. Anche se ancora cosciente, non riusciva a muoversi in alcun modo.
Meloetta e Dewott cercarono di rispondere con Focalcolpo e Idropompa, ma Hydreigon neutralizzò le due mosse con Neropulsar. Dewott andò KO, mentre Meloetta riuscì ad evitare l’attacco. Tutto inutile, perché quello la afferrò nuovamente con Sgranocchio e la schiantò a terra.
«Non potete nulla contro di me. Ficcatevelo bene in testa. Se tu non l’avessi notato, neanche il tuo simpatico Team Electro può mettermi in difficoltà»
La puntò con un una delle bocche minori e caricò un Neropulsar.
«La tua fine è arrivata. Addio…»
Un Forzasfera lo investì senza preavviso. Due Pokémon arrivati da chissà dove si pararono davanti a lui. Erano un Blaziken e un Lucario, ed entrambi avevano un Megabracciale con incastonata la perla dell’altro.
«Cosa…?» Mormorò Hydreigon. Balziken lo zittì con un Doppiocalcio.
«Finalmente ti ho trovato, Hydreigon» Disse Lucario. «Non ti è bastata la lezione che ti ho dato tanto tempo fa, vero?»
«Tu… Hai riavuto il tuo trono! Cosa vuoi ancora da me?»
«Sbatterti in cella una volta per tutte!»
Il Pokémon Aura lo assalì con Palmoforza, facendolo volare lontano. Quello però si alzò in volo e lanciò un Neropulsar, sortendo pochissimi effetti. Blaziken partì all’attacco con uno Stamontante, prendendolo alla sprovvista, e con un calcio dall’alto lo piantò a terra. Poi si allontanò, tornando dal suo compagno di squadra.
 
Nel frattempo, Squirtle tentò di rialzarsi. Era ridotto a uno straccio, ma con tutto sé stesso voleva capire chi fossero i nuovi arrivati. Riuscì a mettersi seduto, e li vide. Ma c’era qualcosa che tormentava la sua mente. Gli pareva di riconoscere lo sguardo di quel Lucario… anche se non sapeva dire dove l’avesse già visto.
«Allora, ti arrendi?» Chiese il tipo Lotta. Hydreigon si rimise in piedi e, senza dire nulla, assalì i due. Lucario sorrise, per poi scagliargli contro un Dragopulsar. Poi Blaziken scattò per colpirlo ancora con Doppiocalcio, ma all’ultimo momento scagliò dei Lanciafiamme con entrambi i piedi. Il Drago finì contro una roccia, ma ancora non voleva arrendersi.
«Sei davvero testardo… va bene» Generò un Ossoraffica. «Vorrà dire che passerò alle maniere forti»
«Non lo farei se fossi in te!» Gridò il Pokémon Brutale. In una delle bocche teneva una perla color verde smeraldo. «Attaccami… e io distruggerò la Perla Delta! Rayquaza non sarà più in grado di Megaevolvere… e avrò comunque vinto io!»
«Che testardo…» Sospirò il Pokémon Aura. «Va bene, non ti attaccherò» Disse poi facendo sparire il bastone d’osso. Il Drago rise.
«Sei così stupido, Re Lucario…» Mormorò iniziando a stringere la perla tra le zanne. Ma un’Eruzione lo travolse prima che potesse danneggiarla, piantandolo ancor più nella parete rocciosa e mettendolo finalmente fuori combattimento.
«E ora occupiamoci delle cose importanti…» Disse Lucario, camminando lentamente verso il suo nemico. Raccolta la Perla, attese un momento di tregua per lanciarla a Rayquaza. Il quale, appena la sentì arrivare, la prese tra le zanne e la ingoiò, quasi fosse una pillola. Le linee sulla sua schiena si illuminarono, pulsando di un bianco accecante che spaventò a morte Groudon e Kyogre.
«Finalmente ho di nuovo il mio potere completo… Che l’Ascesa del Drago abbia inizio!»
Un decollo perfettamente verticale. Il Leggendario iniziò a mutare aspetto: il suo corpo si allungò, le corna crebbero e quelle inferiori puntarono in avanti come delle lame. Gli apparvero altre membrane dorsali e pian piano le linee sulla schiena scomparvero, lasciando il posto a delle vere e proprie perle arancioni.
Raggiunta una certa altezza, il Drago puntò verso il basso, subendo un’ultima mutazione. Dalle sue quattro corna si svilupparono dei nastri arancioni, intervallati da vari nodi che ricordavano il simbolo dell’infinito, e gli apparve un simbolo a forma di Delta in mezzo alla fronte.
«E adesso pagherete ogni cosa!» Gridò il Pokémon Ozono colpendo i due Antichi con Dragartigli. Poi si voltò, massacrandoli con un Oltraggio e concludendo la spietata serie con un Iper Raggio dal diametro paragonabile a quello della Guglia del Tempo. Groudon e Kyogre vennero letteralmente spazzati via e persero le loro Archeoforme. Le loro Perle caddero sulla spiaggia e Meloetta andò subito a raccoglierle.
 
Squirtle intanto, non aveva tolto gli occhi di dosso a Lucario neanche per un istante.
Quello sguardo, i suoi atteggiamenti… Mi ricordano qualcuno. Eppure…
Il Pokémon Aura si voltò verso di lui. E lo riconobbe.
Non… non può essere… È… davvero lui? È…
«Squirtle…» Disse quello sorridendo e avvicinandosi a lui. «È bello rivederti»
«Sei tu…? Riolu…?»
«Da quanto tempo, vero? Sbaglio o è la seconda volta che vi salvo la pelle?» Scherzò lanciando in aria dei Revitalsemi. Ognuno cadde su uno dei Pokémon a terra, restituendo a tutti le forze. Solo Glaceon non si svegliò, perché ormai si era addormentata.
Andrea si alzò per primo, voltandosi verso i due Pokémon che li avevano salvati. Lucario si avvicinò a lui sorridendo.
«Andrea… non sei cambiato di una virgola»
«E tu chi…?»
Sgranò gli occhi. Non poteva credere che fosse davvero lui.
«Riolu…?»
«Sì, proprio io» Rispose quello divertito. «Vedo che vi ricordate tutti di me. Permettete che vi presenti il mio amico»
Il Blaziken si avvicinò. In quel momento l’effetto dei bracciali si disattivò e i due tornarono normali.
«Balziken, lui è Andrea, un mio vecchio amico nonché leader del Team Electro. Andrea, lui è Blaziken, il capo delle mie guardie del corpo»
«Piacere di conoscerti»
«Il piacere è mio» Disse il tipo Fuoco. «La vostra fama vi precede…»
«E tutta questa gente chi è?» Chiese poi Lucario.
«Oh, quelli sono Servine e Dewott, conosciuti come Team Palude» Iniziò indicando i due, che si erano ripresi ed erano ora seduti a terra. «Poi c’è Braviary… a proposito dove…»
In quel momento il rapace spiccò il volo, raggiungendo il resto del gruppo.
«Ah, eccolo. Lei invece è Meloetta… e infine qui…» Si avvicinò all’ultima Pokémon, ancora addormentata «…c’è Glaceon. La mia Compagna»
«Compagna?» Domandò sorpreso Lucario. «Intendi… in quel… senso?»
«Sì, in quel senso» Intervenne Squirtle. «E hanno anche tre marmocchi»
«Sono ancora uova!» Gridò Andrea, svegliando la Pokémon Nevefresca, che senza accorgersene tirò una codata al tipo Acqua.
«Cosa…» Mormorò, ma si bloccò subito quando vide i nuovi arrivati. Si spaventò a morte, più che altro per i loro tipi. Tirò leggermente la coda di Andrea.
«Ehm… questi… chi sono?»
«Va tutto bene» Rispose con dolcezza lui. «Sono miei amici»
«Oh… ok» Disse lei riacquistando sicurezza.
«Ehi, frena…» Intervenne il Pokémon Aura. «Vuoi dire che voi due state per avere dei figli?»
«Sì» Rispose Andrea orgoglioso.
«Ma è magnifico! Non sapete quanto vi invidio!»
Un terremoto scosse l’area. Tutti i presenti si voltarono verso i leggendari, scoprendo che a provocare la scossa erano stati gli Antichi che si erano ormai ritirati definitivamente.
«Ora è tutto finito» Disse Rayquaza ritornando al suo aspetto originale. «Vi ringrazio per il vostro aiuto» Si voltò verso Lucario e Blaziken. «E grazie a voi per avermi restituito la Perla Delta…»
«Dovere» Rispose il Pokémon Aura inchinandosi.
«Meloetta… hai raccolto le due pietre?»
«Sì, Grande Rayquaza» Disse, anche lei con un rapido inchino.
«Voglio che una la tenga il Team Electro. L’altra dalla a questi altri Pokémon»
«Certo»
Diede la Perla Rossa ad Andrea. Quella Azzurra andò invece a Lucario.
«Grazie ancora» Ripeté il Leggendario. «E speriamo che non ci sia bisogno di incontrarci di nuovo. Addio»
E senza aspettare alcun saluto, il Pokémon volò via.
Lucario si avvicinò ad Hyreigon e lo staccò dalla parete con uno strattone. «Bene, questo qui ce lo portiamo via noi» Si guardò intorno. «Braviary, ci dai tu una mano?»
«Con piacere!» Rispose quello afferrando il Drago per le teste minori e alzandolo da terra.
«Ha un conto in sospeso anche lui?» Chiese il tipo Lotta.
«Sì, diciamo di sì» Rispose Andrea.
«E con gli altri che facciamo?» Domandò Squirtle.
«Oh, penso che a Magnezone non dispiacerà sbatterli al fresco» Rispose Glaceon sorridendo.
«Quanto a Salamence… Se è furbo sparirà dalla circolazione» Concluse Andrea agitando lentamente la coda.
«Ottimo. Allora noi andiamo. Addio amici» Disse Lucario dando una pacca sulla spalla ad Andrea e a Squirtle. «Ci mancherete»
«Anche voi» Risposero quelli.
«Ok, Blaziken. Andiamo»
I due partirono a tutta velocità verso Nord. Braviary li seguiva dall’alto, e dopo meno di due minuti i sei Pokémon persero di vista anche lui.
«Ehi, Andrea» Lo chiamò Dewott. «Chi erano quelli?»
«Miei vecchi amici, del periodo in cui io e Squirtle eravamo ancora apprendisti. In realtà conosco solo Lucario, che prima di evolversi ha passato un po’ di tempo nella nostra squadra»
«Oh»
Glaceon strattonò con forza la coda dello Shinx, richiamando la sua attenzione e facendolo quasi cadere.
«Non credi di star dimenticando qualcosa?» Gli domandò, con l’ansia che la divorava in maniera incredibile. Capì immediatamente a che si riferiva.
«Le uova!» Gridò iniziando a correre con lei in direzione della città.
«Aspettate!» Li richiamarono gli altri seguendoli a ruota. Ma nonostante fosse notte fonda i due Compagni avevano ancora così tanta energia da distanziare notevolmente il resto del gruppo, tant’è che sparirono dalla loro vista ancor prima di raggiungere Grotta Salmastra.
 
 
 
NDA
Eccoci qui, quasi alla fine di questa storia. È folle pensare che per la precedente, che aveva meno capitoli e che era molto più corta di questa, ci abbia messo ben otto mesi e mezzo! Certo, c’è stato un gap di cinque mesi tra gli ultimi due capitoli, però…
Sta di fatto che stavolta siamo sui due mesi e mezzo con dei capitoli di lunghezza doppia. It’s a new record! O almeno, lo è per me.
Penso possiate immaginare da soli quale sarà l’argomento del prossimo capitolo n.n Quanto a Lucario, se non l’avete riconosciuto guardatevi il capitolo 7 della prima storia della serie… perché è proprio di lui che stiamo parlando!
Saluti dalla AndreMCProd… e arrivederci al prossimo capitolo!

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Capitolo 17
*** Scelte ***


Pokémon Mystery Dungeon
Il Canto degli Antichi

Cap.17 Scelte
 
L’alba non era ancora sorta quando due Pokémon attraversarono Borgo Tesoro a tutta velocità, fermandosi solo davanti alla Pensione Chansey. Con una frenata improvvisa, Andrea e Glaceon svoltarono in direzione dell’edificio e, tentando senza troppo successo di mostrarsi calmi, bussarono alla porta.
«Chansey, sei sveglia…?» Domandò lo Shinx. La sua voce tradiva la sua ansia, che sembrava corroderlo dall’interno. Le strade erano tutte bagnate, segno che anche la città era stata colpita dalla tempesta. Speriamo che non sia successo niente…
Un attimo dopo una flebile voce rispose: «Chi è…?»
«Siamo Andrea e Glaceon… volevamo sapere come stavano le…»
La porta si aprì con uno scatto. «Tempismo perfetto! Stanno per schiudersi!»
«D-davvero? Non stai scherzando, vero?» Chiese Glaceon su di giri. Si fiondò nella casa e iniziò a guardarsi intorno.
«Dove sono? Dov’è che le hai messe?»
«Calma, vieni di qua» Disse la Pokémon Uova entrando in una piccola stanza con un letto che la occupava quasi del tutto. Sopra a questo, c’erano tre uova che non smettevano di agitarsi neppure per un momento. Erano le uova di Andrea e Glaceon.
«Hanno iniziato qualche minuto fa» Spiegò Chansey sorridendo. «Siete fortunati! La schiusa dovrebbe iniziare a momenti»
I due Compagni guardavano affascinati le loro uova che continuavano a vibrare e a sbattere l’una contro l’altra. All’improvviso una di esse si crepò.
«Ci siamo!» Disse la tipo Normale. Andrea e Glaceon si guardarono per un momento. Erano entrambi raggianti e stavano per piangere dalla gioia.
La crepa si allargò, e allo stesso tempo se ne formò una su di un altro uovo. Sembrava che i due piccoli stessero facendo a gara per vedere chi sarebbe uscito per primo. I due genitori strinsero ognuno la coda dell’altro e continuarono a fissare la schiusa con gli occhi pieni di gioia.
Un lampo di luce, e un uovo scomparve. Al suo posto c’era ora un bellissimo cucciolo di Shinx. Una femmina, per la precisione. La piccola levò lo sguardo, e in quello stesso istante il secondo uovo brillò, facendo apparire al suo posto, con gran stupore dei presentti, un Eevee cromatico. E poi anche il terzo iniziò a creparsi.
I piccoli già nati alzarono lo sguardo, fissando i loro genitori. La Shinx aprì per un momento la bocca ma poi la richiuse.
«Ma…?» Mormorò il cucciolo di Eevee. Glaceon abbassò il muso e lo strofinò dolcemente contro quello del piccolo. Andrea invece non toglieva gli occhi di dosso dall’ultimo uovo, le cui crepe andavano allargandosi.
Anche quello brillò, liberando il piccolo. Era un altro Shinx, stavolta maschio.
«Glaceon…» Disse Andrea. «Vogliamo dar loro un nome?»
Lei piegò leggermente la testa. «E come li vorresti chiamare?»
Il Pokémon Baleno guardò la piccola Shinx. «Per lei avevo pensato “Lisa”…» guardò poi l’ultimo nato. «E lui… che ne dici di “Leo”?»
«Mi piace» Rispose lei sorridendo. Poi avvicinò il muso al piccolo Eevee, che iniziò a prenderla a zampate sul naso. «E per lui che ne pensi di… Edward?»
«Sì, va bene» Rispose Andrea sorridendo. Poi prese il piccolo con la coda e se lo mise in groppa. Quello si mise a ridere. Lo stesso fece Glaceon con Lisa, che si accoccolò a lei. Infine, lo Shinx fece per prendere Leo, ma appena lo sollevò da terra quello gemette di paura. Si sbrigò a metterlo sulla schiena di Glaceon e quello si aggrappò con forza alla madre.
«Mi ricorda qualcuno» Disse lei guardando Andrea. «Chissà perché?»
«Non cominciare» La zittì lui, poi si voltò verso Chansey. «Grazie di tutto»
«E di cosa?» Rispose sorridendo. «È sempre bellissimo assistere ad una nuova nascita»
Un grido all’esterno dell’edificio richiamò la loro attenzione e spaventò i piccoli. Era Squirtle.
«EHI, RAGAZZI! SIETE QUI?»
«Ora dobbiamo andare» Disse Glaceon. «A presto, Chansey»
«Arrivederci, amici. Tornate a trovarmi!»
Uscirono dalla casa. Era l’alba. I loro amici si fecero indietro formando un semicerchio e osservavano adoranti i cuccioli, che erano un po’ a disagio per la troppa gente.
«Uffa volevo vedere la schiusa…» Fece Squirtle deluso.
«Potevi arrivare prima» Ribatté Andrea scodinzolando.
«Aspetta un momento… ma quell’Eevee è cromatico?» Mormorò Meloetta. «Com’è bello…»
«I cromatici sono rarissimi! È pazzesco pensare che vostro figlio fa parte di questa ristretta cerchia…» Disse Servine.
«Già…» Fece Glaceon sorridendo.
«Piuttosto, avete dato loro dei nomi?»
«Nessuno dà dei nomi ai propri figli… di solito si preferisce lasciare il nome della loro specie…» Intervenne Dewott con aria da saputello.
«Beh, noi invece sì» Ribatté Andrea. «Vi presento Edward, Lisa e Leo»
«Che bei nomi!» Disse Meloetta. Poi si avvicinò a Leo e fece per prenderlo in braccio. «Posso?»
«Cert… no, lui no» Fece Andrea. «Soffre di vertigini…»
«Chissà da chi ha preso…» Commentò Squirtle.
«Non ti ci mettere anche tu!»
«Dai, portiamoli a casa» Li interruppe Glaceon. I due Compagni si diressero quindi verso casa loro e, dato da mangiare ai cuccioli, si addormentarono al loro fianco. Squirtle invece ospitò tutti gli altri a casa sua… a parte Servine che, troppo imbarazzata per restare, preferì dormire da Andrea e Glaceon.
 
 
 
A mezzogiorno, con i piccoli che ancora dormivano, il gruppo si rincontrò al crocevia. Era giunto il momento di separarsi, e il Team Electro aveva deciso di accompagnare i loro amici fino da Staraptor. Quando giunsero nel cortile di decollo e atterraggio, Andrea si fece avanti e disse: «Allora… ci vediamo»
«Ma certo» Rispose Dewott «Torneremo a trovarvi molto presto. È una promessa»
«E poi io voglio vedere come crescono i piccoli» Aggiunse Meloetta sorridendo.
«Sarete sempre i benvenuti» Disse Glaceon.
Lo Staraptor che doveva portarli arrivò. Dewott gli saltò in groppa e Meloetta lo seguì.
«Dai, Servine, an…»
Le parole gli morirono in bocca. La Pokémon era come bloccata con lo sguardo incollato a terra. Singhiozzava, e alle parole dell’amico reagì scuotendo lentamente la testa.
«N-no… io… io non voglio…»
Si voltarono tutti verso di lei. Stava per scoppiare a piangere, e ogni parola era una terribile sofferenza.
«Io… io voglio restare… voglio restare qui…» Si voltò verso il Team Electro «…con te…»
Soltanto in quel momento si resero conto che la Pokémon stava guardando Squirtle.
«Sono una stupida… Sapevo che le nostre strade non possono congiungersi, eppure…. Io mi sono… innamorata… lo stesso…»
Abbassò lo sguardo, e le sue lacrime iniziarono a picchiettare sul terreno. Gli altri la guardavano sconcertati. Tutti tranne Squirtle che, anche lui a testa bassa, prese la parola.
«Allora, per assurdo… quello che sto per dirti non ti piacerà…» Strinse i pugni. «Anche… anche io ti amo… ma se non poi restare… non potremo… m-mai…»
«E chi l’ha detto?» Lo interruppe Dewott scendendo dallo Staraptor. I due lo guardarono con aria interrogativa. «Noi non siamo più apprendisti. Non importa più né dove sia la nostra base né quello che facciamo per la Gilda. Perciò vi dico una cosa. Noi adesso torniamo ad Erien, ma solo per fare i bagagli e per salutare i nostri amici. Dopodiché ci trasferiremo tutti a Borgo Tesoro»
«È vero… non... come ho fatto a non pensarci…?» Disse Servine  raggiante. Corse da Squirtle e gli diede un bacio di sfuggita. «Aspettami, amore mio»
Saltò di corsa sullo Staraptor e Dewott la seguì sorridendo. Squirtle rimase come paralizzato e, al saluto di lei, alzò leggermente la mano abbozzando un sorriso.
Il Rapace decollò. Il Team Electro tenne lo sguardo fisso su di esso finché non fu scomparso oltre l’orizzonte. Poi Andrea e Glaceon si voltarono verso Squirtle, che era ancora scioccato. Stava mormorando qualcosa ma non riuscivano a capire che stesse dicendo.
«Va bene, noi andiamo a casa» Disse Andrea superandolo.
«I piccoli potrebbero svegliarsi da un momento all’altro» Aggiunse Glaceon seguendo il suo Compagno.
I due procedettero verso casa senza voltarsi, e fu solo quando superarono la Combiteca che poterono capire cosa passava per la testa al loro amico. Anche perché lo urlò a squarciagola.
«HO UNA RAGAZZA!»
Andrea e Glaceon scossero la testa e risero, per poi riprendere a camminare.
 
 
 
NDA
Ciao a tutti! Incredibile ma vero, anche questa storia è finita… è difficile da accettare, sapete…? Ma chissà, forse in futuro riuscirò a tirare fuori una nuova storia. Ambientata molto in avanti nel tempo…
Mi scuso solo per il capitolo più corto del normale (poco più della metà) ma, sapete com’è, gli epiloghi non sono il mio forte. È difficile che mi escano bene.
But first… let me give some thanks! A Cristal_93, che mi piace considerare mia primissima vera follower e che mi segue praticamente da quando ho iniziato a scrivere. A Tnecniv Victus Mors, un altro mio affezionato lettore che mi segue in ben due fandom. A Mad_Dragon, che ci delizia ogni giorno con le sue succose recensioni XD (apprezzo molto la sua eloquenza nelle suddette). A Stardust94, la mia lettrice più accanita, e a Growl, che è arrivato da poco nella mia lista recensioni e che probabilmente quando leggerà questo sarà il 32 dicembre 2016 (ovviamente scherzo, non preoccuparti ^^). Poi non dimentichiamo i no-reviewing followers, ovvero nananime e Stema00, di cui l’ultimo ha messo questa storia tra le preferite.
Ma soprattutto, grazie a tutti voi che leggete la mia storia e che, dal mio punto di vista, siete davvero tanti ^^
Saluti dalla AndreMCProd! Alla prossima fic!

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