Dramione-Amore nella Guerra

di Dramione8000
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A New Year ***
Capitolo 2: *** The Meeting ***
Capitolo 3: *** Unloved ***
Capitolo 4: *** The Last Patrol ***
Capitolo 5: *** Blood and Clarifications ***
Capitolo 6: *** Love and Death Eaters ***
Capitolo 7: *** Fears and Complications ***
Capitolo 8: *** Discoveries and Charges ***
Capitolo 9: *** Lies and Certainties ***
Capitolo 10: *** Friends and Truth ***
Capitolo 11: *** Potion, Misunderstandings and Forever ***
Capitolo 12: *** Forever Part 2 ***
Capitolo 13: *** A Wedding ***
Capitolo 14: *** The Curse and The Darling ***
Capitolo 15: *** Rings and Christmas Party ***
Capitolo 16: *** I Promise You ***
Capitolo 17: *** Lies? ***
Capitolo 18: *** Oblivion ***
Capitolo 19: *** The singing of the Phoenix ***



Capitolo 1
*** A New Year ***


Ciao a tutti! Grazie per aver scelto la mia storia. Vi avverto che cambierò diverse parti dal film di Harry Potter (la mia storia è ambientata nel film del Principe Mezzosangue) , quindi non sorprendetevi se certe situazioni non corrispondono a quelle nel libro o nel film. Non mi dilungo troppo, spero vi piaccia! Un salutone!
 
 
Dramione-Amore nella Guerra
Prologo-A New Year

 

Controllo il mio baule per la centesima volta. Come le altre novantanove c’è tutto ciò che ho bisogno per il mio sesto anno ad Hogwarts. D’altronde, l’ho preparato due settimane fa…
Sto per materializzarmi al binario 9 3/4, quando, con una risata, mia madre mi fa notare di essere ancora in pigiama. Le do un bacio per avermelo ricordato e perché mi mancherà.
Prima di vestirmi, decido di farmi una doccia, tanto ho ancora quattro ore prima che il treno per Hogwarts parta.
Il getto dell’acqua mi travolge e io non posso fare a meno di rilassarmi e pensare.
Non vedo l’ora di rivedere Harry, Ron, Ginny, Luna, Neville, Draco… No, no, Draco NO!
È tutta l’estate che occupa la mia mente e non è  neanche qualcosa di negativo!
Guardo le stelle e subito mi viene in mente che il suo nome appartiene ad una di esse. Vedo un vestito verde smeraldo e penso “Draco sarebbe felice di vedermi con questo vestito”. Sento una canzone romantica e i suoi occhi color ghiaccio mi balenano nella mente.
Perché continuo a pensare a lui per qualsiasi cosa? L’ho odiato, ci siamo odiati, per quasi sei anni, e adesso mi comporto come un’… innamorata? Oh mio dio… mi sono innamorata di MALFOY!
 Non voglio fare la Lavanda Brown di turno, che si fa mille paranoie del tipo “no, non è possibile, io non potrò mai essere innamorata di lui” e altre cavolate del genere: so riconoscere i miei sentimenti.
E so per certo che questo è qualcosa di molto simile all’amore.
 Non mi piace che sia legato a Draco, perché so che per lui rimarrò sempre la ‘lurida Mezzosangue’. Se solo non fosse successa quella cosa tra noi... forse ora non sarei innamorata di lui.
Quest’anno soffrirò lo so. Lui è sempre in giro con Pansy Parkinson e Daphne Greengrass. Da quel che so io a lui non piace nessuna delle due, ma le loro famiglie sono molto amiche e quindi si conoscono da sempre. In più Pansy gli sta sempre appiccicata e non ho ancora capito quali siano le sue intenzioni.
In ogni caso, morirò di gelosia.
Saluto i miei genitori  e mi smaterializzo a King’s Cross.
 
 
 
Sono seduto su una panchina ad aspettare il treno per Hogwarts. Mia madre e mio padre, tanto per cambiare, non sono voluti venire.
Meglio così, è già abbastanza umiliante essere diventato un Mangiamorte come loro.
 In più lo Sfregiato, Lenticchia e la Mezzosangue romperebbero con le loro occhiatacce e le battutine inutili.
La Mezzosangue… Hermione…
Mi sono innamorato  di lei. Per colpa di quei maledetti incontri tra di noi l'anno scorso a scuola! Grazie, Silente, hai messo a repentaglio la vita di Hermione...
 Poi da quel giorno in particolare tutto mi ricorda lei, il suo fisico perfetto, i suoi occhi ambrati, i capelli ricci…
Ok, ok, basta pensarla
! In ogni caso so che non le piacerei mai. Per lei rimarrò per sempre Malferret, Bastardo Serpeverde, Furetto e… Figlio di Mangiamorte. Non sa che adesso lo sono anche io.
E poi… se stessi con lei ci sarebbero come minimo tutti i Mangiamorte e Voldemort  in persona per ucciderla. Per poi uccidere me come ‘traditore del mio sangue’.
No, non voglio far soffrire Hermione. Non voglio che muoia per colpa mia.
Comunque so che quest’anno morirò di gelosia, perché lei sta sempre in giro con San Potter e il Pezzente. Lo Sfregiato penso stia con la Weasley quindi non mi preoccupo. Ma Ronald… credo che sia innamorato di lei.
In ogni caso devo fare finta che non me ne importi nulla e, soprattutto, NON pensare a lei!
Se, certo, perché è facile non pensare alla persona che ti ha stregato il cuore.
In ogni caso so che questo sarà un nuovo, lungo, anno.

 
 
Angolo della scrittrice:
È finito il  primo capitolo di questa fan fiction, spero vi sia piaciuto.
È effettivamente corto, ma essendo un prologo non poteva essere altrimenti.
Vediamo un po’: Hermione e Draco hanno scoperto che sono innamorati l’uno dell’altra, ma nessuno dei due (ovviamente) pensa che l’altro ricambi. Entrambi i nostri personaggi citano una situazione dove si sono incontrati e dove entrambi si siano innamorati.
Cosa sarà mai successo? Lo scopriremo più avanti ^.^ In più Draco, essendo diventato un Mangiamorte, vuole proteggerla a tutti i costi, anche se continua a sognare una relazione con lei.
L’aggiornamento è previsto a lunedì 10 agosto 2015
A presto!
 

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Capitolo 2
*** The Meeting ***


Ciao a tutti, benvenuti a questo nuovo capitolo!
 
Adesso che sto revisionando i capitoli correggendo i miei ingenui errori vorrei scusarmi per un fatto che non posso rievocare, ovvero la cortezza dei primi capitoli, come questo, ed il mio metodo di scrittura.
Cerco, ovviamente, di cambiare per quanto è possibile, ma sono veramente maturata nello scrivere mentre questa storia prendeva vita e la differenza è palpabile.
Non mi sogno nemmeno di rifarli perché comunque vado fiera del mio lavoro e mi piace far vedere come la storia insieme a me si è evoluta.
Volevo solo far sapere a quelli che hanno avuto il coraggio di iniziare il 2° capitolo nonostante la cortezza del primo, che andando avanti troveranno davvero la storia più lunga e soddisfacente.

Buona lettura !<3  


 
Dramione-Amore nella Guerra
The Meeting
 
 
 
Mi materializzo a King’s Cross, passo attraverso il muro tra il binario 9 e 10 e arrivo alla piattaforma 9 ¾.  
Cerco Harry, Ginny e Ron con lo sguardo, ma non sono ancora arrivati.
 Chi invece è già qui è Draco. Seduto su una panchina, con lo sguardo perso nel vuoto, i capelli biondissimi, mossi da una leggera brezza, mi ipnotizzano. Credo siano i più belli del mondo.
Poi arrivano i suoi amici e rovinano l’incanto.
 Draco riprende il suo ghigno strafottente e inizia a parlare con loro.
Quando abbraccia la Parkinson, mi crolla il mondo addosso. Mi sono sbagliata. Lui sta con lei e io non potrò mai competere. Ancora avvolto dalle sue braccia, mi vede.
 
Hermione mi sta fissando. Ha le lacrime agli occhi. Si volta e corre via.  
Mi libero da Pansy e con una scusa la seguo.
 “Perché?” penso “Perché stava piangendo mentre Pansy mi abbracciava? Che sia gelosa? Magari anche lei prova qualcosa per me?”.
 Il pensiero mi fa sorridere e rabbrividire al tempo stesso: e anche lei è innamorata di me, sarebbe ancora più difficile starle lontano e proteggerla.
Abbandono la questione quando la trovo seduta su una panca: -Ehi Granger, perché sei corsa via in quel modo?-
 
-Ehi Granger, perché sei corsa via in quel modo?- dice una voce calda alle mie spalle. È lui.
Ho paura a girarmi, ho ancora gli occhi arrossati.
 -Granger?- chiede ancora.
-Vattene, Malfoy-
-Prima mi dici perché stavi piangendo.-
-E perché dovrei dirlo a te?! - ribatto girandomi.
Merda!
-Non lo so, forse perché ti ho vista correre via piangendo e mi sono preoccupato?- dice lui.
Lo guardo per un attimo sbalordita. Si preoccupa per me...
 Ma dalla determinata Grifondoro che sono, non voglio mostrarmi debole, l’orgoglio prima di tutto.
-E da quando ti preoccupi per me?- chiedo tramutando la faccia in un’espressione da dura.
 
“Da quando mi sono innamorato di te Hermione” vorrei risponderle.
 Ma c’è sempre quella cavolo di vocina dentro di me che mi dice di non farlo.  Non voglio mentirle quindi non le rispondo.
Mi avvicino a lei scostandole dalla faccia un ricciolo ribelle; la sento rabbrividire al mio tocco.
Tiro fuori il mio ghigno migliore e le sussurro: -Sai Granger, l’orgoglio rende forti, ma non felici-
Detto questo me ne vado, lasciandola con l’espressione più sorpresa del mondo.
 
Resto ferma una decina di secondi a riflettere come una povera idiota sulle parole di Draco.
Cosa voleva dirmi? Se non mi comportassi da Grifondoro Orgoglioso con lui sarei... felice?
Oh Merlino, quel ragazzo mi farà ammattire...
 Decido di abbandonare la ‘questione Draco” e corro incontro ai miei migliori amici che si stanno guadando intorno con aria accigliata, probabilmente preoccupati per la mia insolita assenza.
-Hermione dov’eri finita? Ci stavamo preoccupando- esclama Ron appena si accorge di me.
-Almeno salutala prima, cretino!- lo ammonisce subito Ginny, soffocandomi in un abbraccio.
-Sta’ zitta tu!- ribatte Ron  -Ciao ‘Mione, ci sei mancata quest’estate alla Tana- aggiunge stringendomi anche lui a sé.
-Anche voi mi siete mancati ragazzi, ma i miei genitori quest’anno sono stati irremovibili- mi giustifico abbracciando Harry.
-Meglio salire, che dite? Fra poco si parte- propone quest’ultimo.
Sul treno gli chiedo come hanno passato la loro estate.
Ron mi sta raccontando dell’ennesimo scherzo dei gemelli, quando vedo Harry che, con sguardo truce, guarda fuori dal finestrino.
- Harry, che cos’hai?- chiedo.
-Niente, Hermione- risponde lui senza neanche guardarmi.
- Sì certo, come no... Harry, è da quando abbiamo visto Malfoy da ‘Sinister’ che sei sempre pensieroso- dice Ron.
-Come? Dra… Malfoy da ‘Sinister’? Ma siete sicuri? Quando lo avete incontrato?- chiedo io basita. Perché Draco sarebbe entrato in quel postaccio?
- Eravamo appena usciti dal ‘Tiri Vispi Weasley’, il negozio di Fred e George. Siamo entrati da ‘Ollivander’ vedendo che era tutto distrutto e mentre io guardavo in giro per capire cosa fosse successo, Ron mi ha fatto notare che Malfoy e la sua “mammina” camminavano guardandosi attorno come per non essere seguiti- inizia Harry.
-Noi ovviamente li abbiamo pedinati- continua Ron -e li abbiamo visti entrare da ‘Sinister’. Ci siamo arrampicati sul tetto da parte al negozio per spiarli e dalla finestra abbiamo visto Malferret armeggiare con uno strano armadio. Nel frattempo, altri uomini incappucciati stavano entrando nel negozio. Abbiamo riportato lo sguardo su Malfoy, ma il Mangiamorte Greyback aveva abbassato la tendina e ce ne siamo dovuti andare- racconta.
- Hermione, io sono sicuro che gli uomini incappucciati erano altri Mangiamorte e quella sembrava quasi una… Cerimonia d’Iniziazione- dice Harry.
- E con questo cosa vuoi dire?- chiedo io cercando di non far tremare la mia voce.
Credo di aver capito dove vuole arrivare Harry, ma non lo posso accettare.
- Malfoy è diventato un Mangiamorte!- esclama lui.
- Harry, dai, è assurdo! Non sarà il più affidabile del mondo, ma non può essere diventato uno di loro!- ribatto io.
- Hermione ha ragione, Harry- s’intromette Ron.
- E allora che cosa ci faceva da ‘Sinister’?- chiede abbastanza scocciato.
- Beh, è un posto da brividi, lui è da brividi quindi…- dice Ron.
- Dai, Ron! Lo hai visto anche tu!- ribatte Harry.
- Te l’ho detto, non sono sicuro di ciò che ho visto!- replica Ron.
Harry lo guarda male, prende il Mantello dell’Invisibilità e con la scusa “che deve prendere un po’ d’aria” se ne va dalla cabina.
 
 
Salgo sul treno soddisfatto per la reazione provocata alla Granger, ma poi mi pento subito del mio atto: se qualche mio collega di turno ci avesse visto?
Devo starle lontano! Sono più stupido di Weasley e Potter messi assieme!
Mi sto per sedere con i miei amici quando una nube nera-bluastra, invade tutto il vagone.
- Cos’è stato?- chiedo io.
- Nulla Draco, saranno quelli del primo anno che vogliono fare casino- mi rassicura Pansy.
Ancora sull’attenti, mi siedo e inizio a parlare, finché vedo la mia valigetta spostarsi di qualche centimetro.
Potter.
Che Hermione gli abbia già raccontato tutto e vuole indagare?
Lo ignoro per il momento, ci penserò quando nessuno sarà presente.
Finalmente il treno si ferma. Dico ai miei amici di scendere e abbasso tutte le tendine del vagone.
-Mammina non ti ha insegnato che è sbagliato origliare, Potter? Pietrificus Totalus!-

 

Angolo della scrittrice:
Ed eccoci qua! <3
Per Hermione e Draco è un giorno importante perché entrambi si sono rivisti.
La frase che Draco ha rivolto a Hermione che cosa voleva dire? E il famoso incontro tra loro menzionato nel primo capitolo che cosa significa? Quanti segreti! Ma ogni cosa a suo tempo, vedrete che a poco a poco tutto verrà svelato.
Hermione è anche molto scossa dal fatto che Draco sia entrato da ‘Sinister’ in presenza di Mangiamorte e spera con tutto il cuore che i sospetti di Harry siano sbagliati.
Un salutone!

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Capitolo 3
*** Unloved ***


Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo!
Non ho nulla da dire quindi...
Buona lettura! <3
 

 
Dramione-Amore nella Guerra
Unloved
 
 
Ho appena picchiato Potter, litigato con Gazza e adesso sto ascoltando il discorso di Silente.
Va bene, non è vero, sto guardando Hermione, non riesco a staccarle gli occhi di dosso.
Sorrido, quando tira un libro in testa a Weasley, che sta mangiando manco fosse un morto di fame.
 Prima di poter guardare di nuovo la mia Mezzosangue, mi accorgo che lo Sfregiato è arrivato. Mi lancia uno sguardo truce e poi si siede da parte alla Piattola, che nel frattempo sta insultando suo fratello insieme a Hermione.
 
“Ma dove è finito Harry?” mi chiedo per l’ennesima volta. Da quando ha lasciato la nostra cabina ‘per prendere un po’ d’aria’, non lo abbiamo più visto.
Il rumore delle posate nel piatto accanto al mio mi distoglie dai miei pensieri: è Ron, che si sta ingozzando di tutto il cibo possibile e immaginabile, minimamente preoccupato che Harry non si è fatto più vedere.
Prendo un libro e incomincio a tirarglielo in testa:
-Ma come fai a mangiare tutta questa roba, quando il tuo migliore amico è sparito?!- dico tra una ‘librata’ e l’altra.
-Ahia!- esclama lui -Voltati squinterntata!- aggiunge, seccato.
Dal fondo della Sala Grande vedo Harry camminare verso il nostro tavolo con la faccia insanguinata.
-È di nuovo coperto di sangue! Perché è sempre coperto di sangue?- chiede Ginny preoccupata.
-Sembra sia il suo stavolta- osserva Ron.
Intanto, Harry ci ha raggiunti e liquida le nostre domande con un “dopo”. Tutti tornano a guardare Silente che non ha ancora, dopo quasi mezz’ora, finito il suo discorso.
Ma non io. E nemmeno Lui.
Mi sta fissando, non so da quanto, ma lo sta facendo. Ha un sorrisetto sulla faccia, diverso dal solito ghigno. Sorrido anch’io istintivamente. Mi fissa negli occhi per qualche secondo e poi distoglie lo sguardo. Mi costringo a riportare i miei occhi su Silente che finalmente ci sta congedando.
-Chi stavi guardando prima?- mi chiede Ginny.
-Ehm… niente, nessuno. Cioè, Silente. Sì ecco, guardavo Silente che parlava… ed era bello con il nuovo completo- 
Che cavolo ho appena detto...?!
-Sì, wow non sapevo avessi una cotta per Silente!- ride- Ma quindi mi sono immaginata che sorridevi a qualcuno nei tavoli dietro di me? Mi pare che siano quelli di Corvonero e Serpeverde- domanda con un sorrisetto indagatore.
Rido anche io, per liberarmi dalla tensione che improvvisamente si è creata.
 Ma so che lei vuole una risposta, altrimenti non mi lascerà andare a dormire.
-Comunque mi hai scoperta, stavo sorridendo a Luna che imitava Silente nel suo discorso. A quanto pare non eravamo gli unici ad annoiarci- invento.
 So che Luna non farebbe mai una cosa del genere, ma dato che Corvonero è la sua casa è la mia unica salvezza. Ginny si limita ad un “ok” non molto convinto.
Si vede che è delusa, ma non ho intenzione di dirle che il mio sorriso era per Draco.
Prima di dormire si affaccia alla mia porta un’ultima volta:
-‘Mione?-
-Dimmi-
-Davvero sorridevi a Luna?-
- …sì, davvero- dico dopo un attimo di pausa.
-Ok... notte Herm-
-Notte Ginny-
 
 
Vedo Hermione sorridermi e io, felice, ricambio.
Fuori dalla Sala Grande mi aspetta, mi abbraccia, mi dice che le piaccio.
 La bacio come risposta.
 Per giorni teniamo segreta la nostra relazione, incontrandoci solo a tarda notte nella Torre di Astronomia.
Arriva il 31 ottobre e tutti sono mascherati. Hermione vaga nei corridoi e mi saluta, dato che in questo momento non c’è nessuno. Svolta l’angolo e degli sconosciuti incappucciati con delle maschere in faccia la seguono.
Penso che siano ragazzi che le vogliano fare uno scherzo di Halloween...
Realizzo solo dopo che sono Mangiamorte.
Li rincorro, appena in tempo per vedere che sono saliti sulla Torre di Astronomia, il luogo dei nostri incontri. Sono a metà scala quando sento mio padre urlare “Avada Kedavra!”.
Sento Hermione gridare e poi più nulla, un gelido silenzio, quasi fosse passato un Dissennatore.
Corro fino al suo corpo e piango abbracciando la mia Mezzosangue ormai senza vita, per colpa mia. I Mangiamorte mi  insultano e mi prendono per le braccia; da quel che capisco mi vogliono buttare giù dalla Torre. A me non importa, la mia vita si è spenta dopo quella di Hermione... proprio oggi le volevo dire che l’amo.
L’amavo, ormai.
Sento un vuoto nello stomaco e…


… mi sveglio di soprassalto. Oh Salazar, era solo un sogno.
Tutto sudato e col respiro veloce vado in bagno, mi lavo la faccia e mi guardo allo specchio.
Ho afferrato il significato del sogno, ma non mi piace.
Mi costringo a non piangere ed esco dal bagno.
Sto per infilarmi sotto le coperte quando Blaise mi avverte:
-Draco, se non vuoi che a Hermione succeda ciò che hai sognato, vedi di ricominciare a prenderla in giro, ad ignorarla e soprattutto a non sorriderle-
È come se mi avesse tirato addosso dell’acqua gelata: -Tu come diavolo…?-
- Ti ho visto a cena. E poco fa gridavi come un ossesso e piangevi nel sonno. Manterrò il tuo segreto Draco, ma sappi che se l’ho scoperto io, tuo padre non ci metterà molto meno tempo... a meno che, appunto, tu non cambi registro- dice. Poi, come se niente fosse, si rimette a dormire.
Blaise ha ragione. Per salvare Hermione devo odiarla, o almeno dare l’impressione che sia così.            
 
*******
 
La mia sveglia suona alle 8.00 precise.
Ginny, come ogni mattina, brontola pensando già alle lezioni che avremo oggi.
Io invece, nonostante abbia dormito pochissimo, sono felice.
Per tutta la notte non ho fatto altro che pensare al sorriso e agli occhi di Draco, facendomi filmini mentali su un futuro con lui. Poi verso le cinque del mattino mi sono addormentata ma ho continuato a sognarlo.
Quel ragazzo mi sta rubando il cuore, il respiro e il sonno.
Ci vestiamo con calma e insieme a Ginny mi dirigo verso la Sala Grande.
 Davanti all’entrata c’è Draco col suo gruppetto che mi lancia un’occhiata carica di disprezzo.
 Mi fa male al cuore, ma mi costringo a pensare che l’abbia rivolta a Ginny.
Per tutta la durata della colazione Fred e George ci raccontano delle figuracce commesse da Ron durante la sua vita. Cerco di seguire il discorso e divertirmi, ma i miei occhi continuano a saettare su Draco, che oggi ride  e scherza con i suoi amici. Neanche un piccolo sguardo verso di me.
A fine colazione il gruppo di Draco raggiunge il mio. Ed inizia il peggio.
 
 
-Ehi Draco, guarda stiamo respirando la stessa aria che respira la Mezzosangue! Allontaniamoci prima che la renda impura e ci attacchi i suoi germi Babbani- comincia Pansy ridendo come un’oca.
Vorrei girarmi e tirarle un pugno, ma la chiacchierata con Blaise e il mio sogno mi costringono a stare al suo gioco.
-Ti sbagli Pansy, è lei che respira la nostra aria. Per questo si tiene in vita e manifesta qualche segno di magia- le rispondo tirando fuori la parte più bastarda di me.
 
 I miei amici scoppiano a ridere ed io ghigno soddisfatto, anche se mi sto vergognando tantissimo.
Guardo Hermione appellando un’aria disgustata, ma al posto del suo menefreghismo trovo occhi traboccanti di lacrime, delusi.
-Lasciala stare, Malfoy- interviene Potter, probabilmente accorgendosi dello stato della sua amica.
-Ed ecco San Potter all’azione!- interviene Blaise.
-Perché ce l’avete su con Hermione?- chiede la Weasley.
-Oh nulla di personale, Piattola- mi precede Pansy.
-Allora lasciate in pace la nostra amica!- interviene il Pezzente che in questo momento è dello stesso colore dei suoi capelli.
-La tua ‘amica’, Lenticchia? Io la chiamerei la mia Mezzosangue non credi che sia più appropriato?- dico rivolgendo un’occhiata sprezzante a Hermione che mi fissa sempre più addolorata.
Prima che uno dei suoi amici possa ribattere, è lei stessa a parlare.
-Non osare chiamarmi così Malfoy!- ringhia, isterica, mentre le lacrime le solcano il volto.
I miei amici si mettono a ridere, i suoi mi insultano e se ne vanno.
Mi sforzo d’unirmi alle loro risate, ma poi mi rintano in camera mia a piangere, con gli occhi tristi di Hermione impressi nella mente, come un secondo Marchio Nero.
 
Draco non è cambiato per niente, è rimasto lo stronzo degli altri anni.
Mi ha illusa con le belle parole, gli sguardi, i sorrisi, e adesso è tornato a chiamarmi Mezzosangue? Come osa?!
Arrivo in camera mia e dopo aver recitato l’incantesimo Muffilato, do sfogo al mio dolore.
Mi accorgo fin da subito che è un pianto diverso.
È un pianto che comprende urla e momenti da psicopatica, dove ho gli occhi sbarrati e fisso il vuoto blaterando cose che hanno senso solo per te.
 È il pianto di una ragazza innamorata, non amata. Perché se c’è una cosa che l’amore non perdona è quello di non essere amato.
-Hermione- la voce di Ginny mi fa riprendere dalla mia apatia.
-Da… da quanto sei qui?- riesco solo a dire io.
Ho la voce roca dal tanto che ho urlato.
-Da tutto il tempo che hai pianto-  risponde.
- Harry e Ron non…-
-No, tranquilla. Non li ho fatti entrare e ho sigillato la porta con un incantesimo.- mi rassicura.
-Non mi sono accorta che eri entrata- mi scuso.
-Tranquilla. Avevo addosso il Mantello dell’Invisibilità di Harry e ti ho lasciata sfogare- si siede da parte a me e mi abbraccia.
-‘Mione, ho bisogno di spiegazioni. Da quando ami Malfoy?-  chiede senza smettere di abbracciarmi.
-Io non lo amo, mi piace solamente..-
-Oh no, cara mia... la tua attrazione si è trasformata in qualcosa molto più grande, te lo dice una che se ne intende- m’interrompe lei.
Le do ragione annuendo col capo, prendo un grosso respiro e inizio a raccontarle



 
Angolo della scrittrice:
Sono o non sono buona? Nonostante sia il compleanno di mio fratello (auguri Ale <3) sono riuscita a scrivere anche questo capitolo.
Il prossimo capitolo sarà sull’incontro fra Hermione e Draco!
Intanto vi presento la mia migliore amica (che da oggi in poi sarà onnipresente)... fate un bell’applauso alla Suspence! :)
Aggiornerò settimana prossima perché sono impegnatissimissima e spero la storia vi sia piaciuta.
Bacioni!

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Capitolo 4
*** The Last Patrol ***


Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo!
Questo penso sia uno dei più importanti della storia, perché si scopre come nasce l’amore tra Hermione e Draco :)
Vi lascio al capitolo, ci vediamo in fondo!
 Buona lettura! <3
 

Dramione-Amore nella Guerra
The Last Patrol


 
 

-‘Mione, ho bisogno di spiegazioni. Da quando ami Malfoy?- mi chiede Ginny,  senza smettere di abbracciarmi.
Prendo un grosso respiro e inizio a raccontarle...


-Come sai già, l’anno scorso Silente non scelse i Caposcuola tra i ragazzi del settimo anno, perché ritenuti da lui troppo immaturi per i pericoli che correva e corre tutt’ora Hogwarts.
 Così tutti i docenti si sono riuniti per decidere chi degli altri anni dovesse essere Caposcuola; qualche giorno dopo venni convocata nell’ufficio di Silente.
Nel corridoio incontrai Draco che subito mi guardò male.
Non essendo ancora... innamorata di lui ricambiai lo sguardo e lo sorpassai a passo di carica. Svoltato l’angolo mi accorsi però che qualcosa non andava, continuavo a sentire dei passi dietro di me.
 Mi girai di scatto e Draco inciampò letteralmente su di me.
Cademmo entrambi, arrabbiati e imbarazzati per quel contatto ravvicinato.
-Perché diavolo ti sei fermata, Granger?!- mi chiese, infuriato.
-La vera domanda è perché diavolo mi stai seguendo, Malfoy!?- risposi scimmiottandolo.
-Seguirti? Perché dovrei perdere tempo a seguirti, spiegami- disse col suo ghigno.
-Non sto qui a spiegartelo perché non lo capiresti neanche se ti tirassi una clava in testa, ti do un indizio: stai camminando dietro di me da quando ti ho sorpassato, andando al mio stesso ritmo e facendo la mia stessa strada! Non so per te che cosa significhi questo, quindi ti lascerò qui a pensare mentre vado nell’ufficio di Silente che mi ha convocata e sono già in ritardo per colpa tua!- gli urlai addosso.
-Calmati Granger, ‘ti seguo’ perché sono stato convocato anche io. - ringhiò.
-Cooome?- dissi dopo un minuto di stupore.
 -Tu vieni chiamato in presidenza per i tuoi casini, quindi molto spesso, com’è possibile che io sia stata convocata assieme a te?- chiesi sempre più esterrefatta.
-Glielo posso spiegare io signorina Granger. Giovane Malfoy, prego vogliate seguirmi da questa parte- c’interruppe Silente, comparso all’improvviso come suo solito.
Titubanti gli andammo dietro.
Una volta nel suo ufficio iniziò a parlare: -Come già preannunciato appena siete arrivati qui, i Caposcuola non saranno scelti tra gli allievi del settimo anno come consuetudine. Sono troppo immaturi per affrontare il pericolo che minaccia Hogwarts, mentre alcuni neanche credono al ritorno del Signore Oscuro. Noi docenti ci siamo dovuti riunire per decidere tra i ragazzi degli altri anni chi potesse ricoprire questo importante ruolo. Abbiamo eliminato tra le opzioni gli allievi dei primi quattro anni, ritenendoli troppo impreparati per questa carica, valutando solo gli alunni del quinto e sesto anno.
Dopo una lunga e accurata valutazione, io eleggo lei Draco Malfoy, Caposcuola di Serpeverde e lei Hermione Granger, Caposcuola Grifondoro. Siete stati scelti per questa importante carica nonostante la vostra giovane età, perché avete dimostrato durante gli anni di aver le caratteristiche giuste per svolgere questo impegno. Entrambi sapete chi è il Signore Oscuro e il pericolo che corre la nostra amata scuola ora che è tornato- disse solennemente sorridendo vedendo le nostre facce sbalordite ed entusiaste allo stesso tempo.
-Grazie mille professore! Questo è un sogno che si realizza per me. Ho sempre desiderato di essere Caposcuola ed essere eletta solo al quinto anno è un vero onore! Non si pentirà di avermi scelta!- iniziai io.
Silente mi rispose con un sorriso e un “Non ho dubbi signorina Granger”. Entrambi ci voltammo a guardare Draco, rimasto zitto fino a quel momento; fece un sorriso vero, non il suo solito ghigno, e lo ringraziò per la fiducia.
 Rimasi per la prima volta senza parole, non lo avevo mai visto sorridere così spontaneamente. L’attimo dopo, purtroppo, tornò a sfoggiare la sua classica espressione strafottente.
 Per la prima volta, con tutta me stessa desiderai continuare a vederlo sorridere.
-Ma non è finita, ragazzi miei- ricominciò Silente -Come ben sapete i Caposcuola devono effettuare delle ronde durante la notte, ad orari e giorni diversi. Abbiamo deciso, per motivi di sicurezza, che verranno fatte in coppia. Quindi voi due farete le ronde assieme. Nei prossimi giorni la professoressa Mc Granitt vi consegnerà gli orari di quando dovrete eseguirle. Buona serata a entrambi- e prima che io o Draco potessimo ribattere ci smaterializzò fuori dal suo ufficio.
-Fantastico, le ronde con la Granger- si lamentò lui alzando gli occhi al cielo -Non possiamo nemmeno farci scambiare i turni?- mi chiese.
-Purtroppo no, Malfoy, ti dovrai accontentare di me- gli risposi, sarcastica quanto lui.
Detto questo ci separammo, io verso le scale per la Torre Grifondoro e lui giù per i Sotterranei.
Quella sera, mi arrivò un gufo da parte della professoressa Mc Granitt, con tutti gli orari delle ronde. Non vi dissi che io avrei dovuto effettuarle con Draco per paura che poi voi riusciste a convincere me o un docente a cambiarmi compagno. Volevo conoscerlo, dopo quel sorriso; credo che lì cominciasse ad interessarmi.
Due giorni alle 21 in punto, mi presentai davanti alla Sala Comune di Serpeverde, il luogo stabilito per incontrarci. Dovevamo sorvegliare la scuola fino alle quattro del mattino, quindi gli diedi una boccetta con una pozione per rimanere svegli.
-Sei intelligente, Granger- e mi sorrise, come nell’ufficio di Silente.
Lo guardai negli occhi, ma non colsi nessun segno di ironia o sarcasmo. Solo… serenità.
In quel momento sembravamo entrambi felici di essere lì, insieme.
Dopo aver controllato la zona dei Serpeverde ci incamminammo verso quella delle cucine e di Tassorosso.
Eravamo rimasti tutto il tempo in silenzio, se non per dirci ‘qui è tutto a posto’ o ‘da questa parte’.
Ci sentivamo imbarazzati, perché ad entrambi sembrava non dar fastidio la compagnia dell’altro, cosa che non era mai successa.
Fu lui a rompere il silenzio:
-Granger tutto bene?- chiese.
-Ehm.. sì, Malfoy, come mai questa domanda?- balbettai io, presa alla sprovvista ma divertita.
-È la prima volta che ti vedo con la bocca chiusa, non hai detto una parola fino adesso!- replicò lui. Notai subito che cercava di nascondere una nota di preoccupazione nella sua voce.
-Perché dovrei parlare se poi dico qualcosa che a te non interessa o non piace?- chiesi sulla difensiva.
-Allora facciamo un gioco, io chiedo una cosa a te e tu mi devi rispondere con sincerità. Poi chiedi tu una cosa a me e via dicendo- propose.
Sorrisi nel vedere che era anche lui interessato a me, così accettai.
-Benissimo, qual è il tuo secondo nome?- chiese.
-Mi aspettavo qualcosa di più privato- gli feci notare, un po’ delusa.
-Adesso partiamo con le cose semplici, Hermione- disse lui. Solo dopo si accorse di avermi chiamata per nomee abbassò lo sguardo.
-Jean- lo vidi alzare gli occhi -Mi chiamo Hermione Jean Granger. E quale è il tuo secondo nome, Draco?- gli chiesi sorridendo.
Grazie a questo “gioco”, ci siamo conosciuti sempre meglio ed eravamo quasi amici. Lo facevamo sempre, ad ogni ronda e solo lì ci chiamavamo con il nostro nome.
Purtroppo i mesi passati sotto il “dominio” della Umbridge abolirono le ronde e Silente tornò al potere solo l’ultimo mese, quindi non ci siamo potuti incontrare molto.
 Ma mi accorsi che quelli delle ronde, erano i momenti più divertenti e piacevoli di tutta la giornata.
L’ultima sera mi chiese: -Che cosa hai pensato di me la prima volta che ti ho chiamata Mezzosangue?-
-Vuoi la verità?- gli chiesi, titubante.
-Sì-
-Potrebbe rovinare questo bel momento, non voglio rispondere- dissi.
-Non importa, le regole sono regole giusto? E tu Hermione sei l’ultima persona al mondo che infrange e regole- mi ricordò ghignando.
-E va bene, ma promettimi che non ci rimarrai male- cedetti sospirando. Avevo una paura immensa di ferirlo e rovinare quella sorta di ‘amicizia’ creatasi tra noi, ero persino riuscita a farlo scusare per aver fatto la spia della Umbridge!
-Ho pensato che fossi malvagio... come tuo padre- confessai vedendolo sussultare al paragone.
Restammo in silenzio per qualche minuto, continuando a camminare.
Poi lui mi prese per gli avambracci e m’inchiodò ad un muro del corridoio. Il suo viso era vicinissimo al mio e subito mi incatenò ai suoi occhi color ghiaccio: -Adesso però ti ho dimostrato il contrario, vero?- chiese a voce bassissima.
-..Sì- sussurrai io abbassando lo sguardo. Mi fissò ancora per qualche secondo ed io mi specchiai nella tempesta che avevo davanti.
-Mi chiedo cosa provi quando ti guardo negli occhi..- sussurrò.
Feci un sorrisino e per togliermi da quella situazione imbarazzante gli dissi: -Ora tocca a me fare le domande, Draco-
 Mi lasciò gli avambracci e fece qualche passo indietro, sfoderando il suo ghigno più bello, dandomi ragione.
Quella sera, nessuno dei due parlò di quello che era successo.
Sapevamo entrambi che quella era l’ultima ronda. Così mi sorprese dicendomi: -Peccato, Hermione. Questa sarà il nostro ultimo pattugliamento, poi dovremmo ricominciare a chiamarci per cognome-
-Dispiace anche a me, Draco. Non avrei mai potuto pensare che tu fossi così gentile e capace di esprimere sentimenti come... una persona comune!- dissi ridendo.
Rise anche lui, ma poi abbassò lo sguardo.
-No, Hermione. Io sono una merda. Non cambierebbe nulla per nessuno se mi mostrassi per come sono realmente. La maschera che mi sono creato, da Serpeverde Bastardo, è un mio modo per difendermi. Io non sono capace né di amare né di essere amato da nessuno. Ho imparato che ogni persona che sta accanto al Vero Draco, alla fine viene sempre danneggiata o ferita in qualche modo. Per questo mi comporto così con tutti- mi confessò.
Mi fece male al cuore sentirgli dire questo, non avrei immaginato che si sentisse così... dev’essere una cosa orribile.
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai. Rimase sorpreso dal mio gesto, ma poi contraccambiò l’abbraccio stringendomi forte a sé.
Sempre stretta a lui, alzai la testa fino ad incontrare i suoi occhi e gli dissi:
-Guardati, sei molto meglio delle bugie che racconti!-
Non  mi rispose, ma mi abbracciò ancora di più.
Restammo così dieci minuti, prima di separarci.
Mi augurò la buonanotte e se ne andò.
Quella notte, dormii coi vestiti, perché tornata in camera, continuavo a sentire il suo odore quasi pungente addosso a me.
Per tutta l’estate ho pensato solo a Draco, Ginny.  Alla piattaforma 9 ¾ sono arrivata tardi da voi, perché avevo appena parlato con lui.
E ieri nella Sala Grande, non sorridevo a Luna, ma a Lui. Solo a lui! Perché mi guardava e mi sorrideva come nelle ronde dello scorso anno.
E oggi.. quando mi ha presa in giro chiamandomi ‘Mezzosangue’, ho pensato che tutte le parole che ci fossero state prima tra noi fossero state solo bugie. Che lui fosse veramente la merda che diceva di essere.
 Io provo ad odiarlo, ma non ci riesco!
E hai presente quando qualcuno ti fa credere di essere speciale poi ti abbandona e tu devi fare finta che non ti importa niente? La sensazione di vuoto che ti prende, mente, cuore, anima e corpo? Io mi sento così. Ed è la cosa più brutta che mi potesse capitare. Mi sembra di respirare, ma sono come morta.
Non posso stare senza di lui, Ginny!-
E ricomincio a piangere, stretta fra le braccia della mia migliore amica, immaginando di essere ancora in quelle di Draco durante la nostra ultima ronda.

 
Angolo della scrittrice:
Oh Salazar,  quanto ho pianto per scrivere questo capitolo!
Sì, ho detto ‘Salazar’, perché il Cappello Parlante su Pottermore mi ha smistata in Serpeverde (oh yea!).
Il capitolo si chiama “L’ultima ronda”, perché è il momento si aprono l’uno all’altra. Si dicono cose importanti e capiscono di provare qualcosa, anche se lo ammetteranno a loro stessi solo in estate.
Non so che altro dire, ci vediamo al prossimo capitolo! <3

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Capitolo 5
*** Blood and Clarifications ***


Ciao a tutti, bentornati in questa nuovo capitolo!
 Prima di lasciarvi vorrei dire due cose:
1°. Probabilmente avrete notato che alcune frasi dette dai miei personaggi siano citazioni; non ho messo chi le ha dette semplicemente perché non lo so! Le ho prese da alcune pagine che seguo su Ask, dove purtroppo non specificavano chi le abbia dette. Se so chi le ha create, non esiterò a scriverlo! ;)
Grazie Hele (<3) per avermelo detto!
2°. Può darsi che nel capitolo scorso volevate sentire il racconto delle ronde anche dal punto di vista di Draco, come ho sempre fatto nella storia. Ero molto tentata di introdurle, ma in caso eccezionale non l’ho fatto, perché era il capitolo dove Hermione spiegava a Ginny il suo amore per lui.
Dopo questo papiro, ci vediamo in fondo!
Buona lettura! <3

 
 
Dramione-Amore nella Guerra
Blood and Clarifications

 
Dopo essere stato nella Stanza delle Necessità a provare l’incantesimo per attivare l’Armadio Svanitore, mi dirigo verso la Sala Grande per pranzare.
Dal tavolo dei Grifondoro, Potter e Weasley mi lanciano occhiate di disprezzo che ricambio appieno.
Con mia grande sorpresa, Hermione e la Piattola non sono ancora arrivate. A metà pranzo incomincio a preoccuparmi vedendo la Weasley entrare con una faccia stravolta sussurrare cose a Lenticchia e allo Sfregiato.
Mi coglie l’ansia quando vedo la faccia di quest’ultimi tramutarsi in un’espressione di preoccupazione al massimo livello.
L’ora di pranzo è quasi finita e Hermione non si è fatta vedere. Credo sia lei il motivo per cui i Weasley e Potter siano preoccupati; vuol dire che sta soffrendo. Per colpa mia...
Devo saperne di più.
Appena Silente ci congeda, invento una scusa per allontanarmi dai miei amici. Blaise mi guarda male, probabilmente ha capito che cosa voglio fare, ma non dice niente.
Raggiungo la Torre Grifondoro così velocemente che travolgo qualche ragazzino del primo anno e mi apposto sulle scale aspettando che la Weasley arrivi; devo sapere che cosa sta succedendo a Hermione.
 

Dopo quasi due ore di pianto, finalmente riesco a calmarmi.
Alzo la testa e i miei occhi incontrano quelli di Ginny: -Hermione, dal tuo racconto mi sembra che anche Malfoy provi qualcosa per te- ha il coraggio di dire.
 -Ah sì?! E allora perché tutto ad un tratto mi tratta come merda?- ringhio io arrabbiata.
Come si permette? Non ha capito quanto io sia stata ferita da Draco? La delusione provata nei suoi confronti, l’ipocrisia che trapela da tutti i miei ricordi?
-Non so perché all’improvviso si sia comportato così, per me c’è qualcosa di più grande dietro, qualcosa che noi non sappiamo- dice.
-Vabbè, comunque... ora va tutto bene, so che era tutto falso e niente, cercherò di non soffrire più, dimentichiamoci ciò che ho detto- mento spudoratamente io, alzandomi per affacciarmi alla finestra.
-Oh Hermione! Non fare finta che andrà tutto bene e che d’ora in poi non te ne fregherà più nulla. Quel ragazzo si è impadronito del tuo grande cuore e l’ha spezzato, è giusto che tu ti sfoghi!- esclama raggiungendomi.
 -‘Mione, non devi mentirmi. Primo perché sono la tua migliore amica e secondo perché fino ad un minuto fa piangevi tra le mie braccia dicendo che non potevi dimenticarlo- dice dolcemente accarezzandomi le braccia.
-Oh Ginny!- sospiro mentre mi giro per abbracciarla, mentre alcune lacrime iniziano a rigarmi il viso.
-Finché ci sei tu io sto bene- dico tra le lacrime.
-E allora io ci sarò sempre- è la sua risposta rassicurante. Mi stringe forte poi si ritrae, vedendo che un gufo sta ticchettando il suo becco sulla mia finestra. La apre e legge la lettera.
-È da parte di Harry e Ron, ‘Mione il pranzo è iniziato da quasi mezz’ora e noi non ci siamo fatte vedere per tutta la mattina! Sono preoccupati per noi, accidenti!- esclama lei.
 Capisco che sia così agitata, d’altronde ha il ragazzo dei suoi sogni in pena per lei.
Quando vede la mia espressione indifferente si calma.
-Scusa Hermione - sussurra.
-N.. non fa niente- le dico sorridendo. Il sorriso più falso che le abbia mai rivolto.
Mi abbraccia di nuovo.
-Dai andiamo a mangiare- dice sorridendo.
-Tu vai pure Ginny.. io non ho fame- le rispondo.
-Hermione non ti puoi ridurre così per Malfoy!- sbotta lei.
-Era lui che alimentava la mia voglia di vivere!- le rispondo io scocciata.
-Hermione, sono stata la prima ad averti detto che secondo me ti ama, anche lui nel vero senso della parola, ma se ti sta allontanando da sé perché è coglione non ci puoi fare nulla! Devi essere pronta anche a questo!- ribatte un po’ troppo ad alta voce.
-Ah bene, vedo che lui non è l’unico ipocrita che conosco- dico io acida.
Mi fissa con una faccia confusa.
-L’altra più grande ipocrita e bipolare sei tu, Ginevra- concludo con un sorriso stronzo in faccia.
-Fuori di qui Ginevra!- le urlo prima che possa dire qualsiasi cosa.
-Hermione..-
-FUORI!-
Appena esce raggiungo la mia specchiera; frugo tra i cassetti e la trovo. Scintilla, se la metto in controluce.
-Non so perché, ma sento che in questo momento tu sia la mia unica amica- le sussurro.
Ho paura di usarla sul polso, mi è rimasta un po’ della me precedente che sta cercando di farmi ragionare.
Ma qualche centimetro più su.. lì non deve essere un problema.
Ghigno mentre mi accarezzo l’avambraccio con la lametta.
Poi una strana apatia mi annebbia i sensi e andando contro a qualsiasi cosa pensassi scende fino al polso:
“Lui non ti ama” mi sussurra.
“Ti ha raccontato solo bugie” dice a voce alta. Gli occhi mi si riempiono di lacrime.
“Ti odia!” dice quasi urlando. Inizio a piangere e a gridare che non è vero.
Le voci si moltiplicano all’improvviso: “Fagli un favore e ucciditi, Mezzosangue!”.
 Lo ripetono all’infinito.
La mia mano si abbassa, infilzando il mio polso.
Solo dopo mi rendo conto della pazzia che ho commesso.
Vedo il sangue iniziare a sgorgare dalle mie vene ormai distrutte. Prima che possa urlare dal dolore, diventa tutto buio.
 
-Weasley-
-Malfoy! Oh Merlino che spavento!- sussulta lei. Poi il suo tono si indurisce: -Che cosa vuoi?-
-Devo sapere cos’ha Hermione- dico.
-Perché dovrei farti andare da lei dopo tutto quello che le hai fatto?!- sbotta rivolgendomi un’aria di disprezzo.
-L’hai convinta di essere suo amico, rimpinzandola di confidenze e gesti d’affetto e poi dopo averle sorriso amorevolmente la chiami Mezzosangue?! La vedi piangere davanti ai tuoi occhi e tutto quello che riesci a fare è ridere coi tuoi amici? Hermione è chiusa in camera sua a piangere da tutta la mattina, per te lurido figlio di Mangiamorte! Abbiamo anche avuto una discussione perché secondo me tu non meriti neanche una sua lacrima!- grida.
Abbasso lo sguardo, le parole mi escono dalla bocca prima che io possa fermarle:
-Weasley, non.. non pensavo che Hermione potesse stare così male per me. La sto solo proteggendo, non sai da che cosa e non te lo dirò, ma sappi che c’è qualcosa di più grande dietro. Fammi parlare con lei, ti prego-
Lei mi fissa per qualche secondo a bocca aperta, sbalordita.
-Io.. le avevo detto che forse c’era qualcosa di più grande di cui noi non eravamo a conoscenza- dice infine.
-Senti, non so che cosa provi per lei, ma spero per te che questo non sia il colpo di grazia dei tuoi ‘scherzi’, Malfoy. Perché se così fosse, verrei condannata ad Azkaban per omicidio- minaccia, acida.
Un mio sguardo le basta per capire che non voglio provocare altro male a Hermione.
Sospira: -Va bene, ma fa entrare prima me per vedere com’è la situazione-
Annuisco ed entra.
Dopo qualche secondo, un urlo mi trapana le orecchie: -HERMIONE! MALFOY VIENI SUBITO QUI!- grida la Weasley.
Entro di corsa con una morsa di pura angoscia allo stomaco. Poi lo vedo. Sangue.
Faccio qualche altro passo e vedo la mia Hermione a terra, immersa in una pozza scarlatta. Mi inginocchio vicino alla Weasley e noto che ha una lametta insanguinata in mano. Inizia a piangere.
-L’ho trovata nella mano di Hermione- singhiozza.
Qualche lacrima solca anche le mie guance mentre guardo la mia Mezzosangue; prendo la mano a lei e alla sua migliore amica e ci smaterializzo.
Appena ci materializziamo in infermeria, tutti i docenti si voltano verso di noi. Appena vedono le nostre facce sconvolte e il corpo insanguinato di Hermione, esalano urli di terrore.
Madama Chips e Piton prendono Hermione dalle mie braccia, ormai ricoperte del suo sangue.
Ci fanno andare nella sala d’aspetto, mentre tutti gli insegnanti si sono radunati attorno al suo corpo.
Subito dopo, la professoressa Sprite ci porta una tisana calmante e con un colpo di bacchetta ci cambia d’abito. Prima che ci faccia una qualsiasi domanda, Potter e il Pezzente entrano in infermeria correndo.
-Ginny, cosa è successo a Hermione? E.. Malfoy! Che cosa ci fai qui?! Sei stato tu a ferirla vero?- urla il rosso tirando fuori la bacchetta.
Prima che io possa rispondere, la Sprite lo fa per me: -Ah no, signor Weasley, abbassi la bacchetta! Sua sorella e il signor Malfoy hanno salvato la vita alla signorina Granger. Oh almeno si spera..- dice.
Poi si alza e torna dentro la stanza di Hermione.
Rimaniamo tutti in silenzio.
Potter accarezza i capelli della Piattola che sta piangendo silenziosamente abbracciata a lui. Lenticchia è seduto su una sedia e guarda fuori dalla finestra, torturandosi il labbro inferiore.
Il mio sguardo ricade sui due abbracciati. E subito mi viene in mente Hermione, il suo abbraccio improvviso, l’amore che ho sentito quando l’ho stretta a me e le emozioni contrastanti che ho provato quando mi ha sussurrato “Guardati. Sei molto meglio delle bugie che racconti!”.
La mia mente ripercorre i momenti più belli delle nostre ronde: la prima volta che la chiamai per nome e lei per non farmi a sentire a disagio fece lo stesso, le nostre risate, le sue occhiate maliziose quando mi trovavo nel torto, i nostri visi vicini, gli sguardi d’intesa, i sorrisi e.. il sangue.
I tre se ne vanno nelle cucine per prendersi un bicchier d’acqua e calmarsi, io rimango solo.
Faccio un incantesimo per rendermi invisibile ed entro nell’infermeria.
-È ancora viva?- chiede la Mc Granitt.
-Sì Minerva, se quei due ragazzi l’avessero trovata qualche minuto dopo, probabilmente non si potrebbe dire lo stesso- risponde Madama Chips.
Tutti i docenti si lasciano andare a sospiri. Hanno tutti versato qualche lacrima, a parte Piton che però ha l’espressione più triste che io gli abbia mai visto in volto.
-Ma com’è potuto succedere? Chi le avrebbe mai fatto una cosa simile?- chiede Lumacorno.
-No, Horace. Questo è stato palesemente un tentato suicidio, si vede dai colpi inflitti al polso sinistro; e la signorina Weasley ha trovato questa lametta nella mano destra della signorina Granger- dice Piton mostrando la lametta insanguinata.
-Oh Merlino, povera bambina-mormora la Mc Granitt.
A lei si uniscono la Cooman (che si lascia scappare un “io l’avevo predetto che qualcosa di terribile sarebbe accaduto!”), la Sprite e Lumacorno.
-Severus, quello che è appena successo alla signorina Granger è molto grave, e siamo solo al secondo giorno di scuola!- esclama Silente.
-Ritengo necessario interrogare tutti gli amici della ragazza e il signor Malfoy. Potrebbero sapere delle cose di cui noi non siamo a conoscenza- consiglia Piton.
-Si è svegliata!- grida Madama Chips.
Per la sorpresa, l’effetto dell’incantesimo svanisce e mi ritrovo davanti la faccia calma e divertita di Silente.
-Oh signor Malfoy, non mi ero accorto che fosse entrato- dice con un sorriso.
-In realtà io.. Mi sono reso invisibile, volevo sapere come stava Her.. la Granger- balbetto.
Aspetta, da quando dico la verità?
-Oh la capisco benissimo, dev’essere stato un duro colpo per lei vederla in quello stato..- inizia Silente, ma viene interrotto da Lei.
-D.. Draco!-
 
Sento delle voci e mi duole il polso sinistro. Le pareti attorno a me sono bianche e ho una flebo attaccata.
Una voce nasale.. Piton probabilmente sta parlando con Silente. Che diavolo ci fanno quei due con me?!
E poi mi torna la memoria. Ricordo della lametta, del mio polso, delle voci e.. il buio.
Qualcuno, probabilmente Ginny, deve avermi trovata e portata qui.
Poi Madama Chips mi fissa negli occhi e urla che mi sono svegliata. Mi metto a sedere faticosamente venendo aiutata dalla Mc Granitt che mi sorride, un certo sollievo che le colora il viso.
Vedo Silente di spalle parlare con qualcuno e sento la Sua voce calda.
È qui. Per me.
-D.. Draco!- esclamo.
 Sorpassa Silente e fa qualche passo guardandomi negli occhi. E appena vengo incatenata da questi, sento che mi stanno trasmettendo solo amore e il sollievo del vedermi viva.
 In questo momento, tutti i miei dubbi vengono cancellati: ora più che mai, sono sicura che i suoi sentimenti sono sinceri.
Si ferma, vedendo che tutti i docenti ci stanno fissando sbalorditi. 
 Ah giusto, noi due ci dovremmo odiare.
Silente manda via gli insegnanti a parte Piton. Quest’ultimo fissa il Draco con un’espressione indecifrabile. Lui gli lancia un’occhiata veloce, ma poi i suoi occhi tornano a posarsi nei miei.
Silente gli fa spazio e Draco si siede su una sedia accanto al mio letto. Tendo la mia mano sinistra verso la sua e mi accorgo di quanta tristezza ci sia nei suoi occhi vedendo la cicatrice sul mio polso.
Piano piano, con estrema attenzione stringe la mia mano con la sua.
Sento male, è vero. Ma che m’importa se questo gesto sembra mi stia spaccando la cicatrice e intanto mi aggiusta il cuore? Rialzo i miei occhi e incontro i suoi. Ci trasmettiamo amore a vicenda e mi sorride.
Solo dopo qualche secondo mi accorgo che Piton e Silente sono ancora lì.
Mi volto verso di loro, ma non lascio Draco.
Ci guardano con un’aria quasi commossa (il ‘quasi’ è per Piton).
-È stato lui a trovarmi?- chiedo.
-Lui e la signorina Weasley- precisa Piton.
Proprio in quel momento i miei tre migliori amici irrompono nella stanza. Draco ritrae la sua mano dalla mia. Si scusa con lo sguardo, e io capisco che c’è molto di più.
-‘Mione! Oh Merlino, ma che cavolo combini?- dice Ron abbracciandomi.
-Hermione, per Godric stai bene!- lo segue Harry.
Ginny è a qualche passo dal mio letto e mi guarda con un’aria incerta.
-Oh Ginny- inizio a piangere. Lei mi raggiunge e mi abbraccia.
-Grazie Ginny, ti prego perdonami non è vero ciò che ti ho detto stamattina!- singhiozzo nella sua spalla. Si unisce al mio pianto e ci chiariamo.
Silente e Piton escono e portano Draco con loro. Io rimango sola con Harry, Ron e la mia migliore amica.
-Hermione, perché lo hai fatto?- mi chiede Harry.
-È per il motivo che ti ho detto a tavola. Non ce l’ho ha detto perché si vergognava e non voleva essere un peso per noi, ma è depressa per colpa di un incantesimo lanciatole da un Mangiamorte nell’ultimo scontro. Ora però Madama Chips è riuscita a rimuoverlo- spiega Ginny.
Si volta verso di me e mi fa l’occhiolino.
Questa ragazza deve essere fatta santa, ora.
-Herm tu non sarai mai un peso per noi! Non devi nemmeno pensarlo!- sbotta Ron.
-Lo so ragazzi… è che è stato difficile per me conviverci con questa cosa. Insomma non sopportavo più nulla- recito io.
-Come gli scherzi di Malfoy?- chiede Harry.
-Esatto- confermo.
Restano con me un’altra mezz’ora prima di andare a lezione. Poi entra Draco.
 
Lascio Hermione coi suoi amici e seguo Piton fuori dalla sala d’aspetto. Si accerta che non ci sia nessuno e inizia a parlare.
-Immagino tu sappia il perché del tentato suicidio della signorina Granger, non è vero Draco?- mi chiede eloquente.
-Sì- rispondo abbassando gli occhi.
Mi inchioda al muro costringendomi ad alzare la testa.
-Che diavolo stai facendo, Draco?- ringhia.
- Professore, ho cercato di allontanarla da me, ma il risultato è stato questo- dico indicando l’infermeria con il mento.
Molla la presa e si allontana di qualche passo.
-Dirò a Silente di tacere anche con gli altri docenti. E se proprio vuoi stare con lei, tenete la relazione segreta. Per il tuo, ma soprattutto per il suo bene- mi avverte. Poi se ne va.
Per i venti minuti successivi rimango a riflettere, nascosto dietro a una colonna , su ciò che mi ha detto Piton. Anche se a dire la verità, non c’è nulla per cui girarci attorno.
Quando vedo San Potter e i due Weasley avviarsi verso le scale, raggiungo Hermione in infermeria.
Mi sta aspettando, appena mi vede le brillano gli occhi.
Mi siedo accanto a lei, le prendo la mano e guardandola amorevolmente negli occhi le dico:
-Immagino che tu voglia delle spiegazioni, giusto?-
Ricambia lo sguardo, sorride e annuisce.
 


Angolo della scrittrice:
Ma che capitolo lungo! E tutto scritto oggi, che mi è venuta una grande ispirazione
Alür (:D) come avete visto Hermione era talmente disperata che ha fatto quello che ha fatto, per fortuna Draco e Ginny sono arrivati in tempo e l’hanno portata in infermeria.
È molto drastica come cosa, ma 1° rende l'idea di cosa provano i personaggi e poi serviva un evento che li avrebbe fatti unire.
Appena si risveglia Hermione riesce a “leggere” negli occhi di Draco, e tutta la tristezza e l’odio provati quella stessa mattina spariscono.
Il prossimo capitolo sarà quello dove Draco confesserà chi è veramente a Hermione!
Ci vediamo <3

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Capitolo 6
*** Love and Death Eaters ***


Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo!
Avrei dovuto aggiornare ieri, ma purtroppo non sono stata molto bene, quindi lo pubblico oggi ;)
Grazie a chi segue la storia, a chi la recensisce (sia in pubblico che in privato) e per tutti i complimenti! <3
Buona lettura! <3
                                   
                            
 
Dramione-Amore nella Guerra
Love and Death Eaters
 
 
Mi siedo accanto a lei, le prendo la mano e guardandola amorevolmente negli occhi le dico:
-Immagino che tu voglia delle spiegazioni, giusto?-
Ricambia lo sguardo, sorride e annuisce.

                           
-Non so neanche da dove iniziare, è tutto così complicato- mi scuso.
-Che ne dici di fare un gioco? Io ti faccio le domande e tu rispondi con sincerità- dice lei.
Le sorrido, era la mia proposta per conoscerci meglio durante le ronde.
-Ok, vai-
-Tu.. provi qualcosa per me?- chiede abbassando lo sguardo.
-Sì- le rispondo fissandola intensamente.
Alza gli occhi fino ad incontrare i miei.
-Da quando?- mi chiede con un sorriso.
-Da quando abbiamo incominciato a chiamarci per nome, anche se l’ho capito nell’ultima ronda e l’ho ammesso a me stesso soltanto quest’estate- le dico io cercando di trasmetterle tutto il mio amore con lo sguardo.
Strabuzza gli occhi: - Ci siamo innamorati allo stesso modo!- esclama.
Le sorrido in attesa della prossima domanda, quella che temo di più.
-Draco.. se sei innamorato di me, perché mi hai fatto questo?- chiede.
Sospiro, è il momento della verità.
-Io volevo solo proteggerti, Hermione-
-Da cosa?-
-Da me- ammetto.
Lei mi guarda con un’espressione confusa in volto: -Sono diventato un Mangiamorte. Come mio padre. Io.. non ne vado fiero, sono stato ‘scelto’ dal Signore Oscuro e obbligato a questo destino; non ho potuto rifiutarlo, altrimenti avrebbe ucciso me e la mia famiglia. Non so ancora quale sia il mio compito, ma intanto devo provare un incantesimo che serve ad attivare l’Armadio Svanitore. I Mangiamorte, tutti quanti, odiano i nati Babbani. E soprattutto odiano te, perché sei la migliore amica di Potter. Ieri sera, ho fatto un sogno: noi due stavamo insieme, ma poi mio padre lo veniva a sapere e insieme ai suoi ‘colleghi’ ti uccideva. Blaise mi ha consigliato di allontanarti da me, prendendoti in giro, in modo tale da non far insospettire nessuno e proteggerti. Hermione, io tengo a te più della mia stessa vita e non vado fiero di quello che ho fatto. Pensavo che allontanarti fosse la cosa migliore... Ti giuro, che ciò che le parole brutte che ho pronunciato contro di te non le penso veramente e farei di tutto pur di cancellarti questa cicatrice- dico abbassando gli occhi sul suo polso.
Non so che cosa aspettarmi, magari adesso ha schifo di me.
-Mi dispiace, Draco- sussurra. Alzo lo sguardo su di lei.
-Io.. non potevo immaginare che tu lo facessi per il mio bene. Io.. pensavo che tutte le tue parole, i momenti con te, i tuoi gesti fossero solo per prendermi in giro..-  dice chiudendo gli occhi.
Li riapre subito dopo e li piazza nei miei: -A me non importa che tu sia un Mangiamorte. Non sarà questo titolo a fermare ciò che provo per te. Io ti starò accanto, se tu lo vorrai,  sempre. Non m’importa se dovrò andare contro Harry e Ron, se correrò il rischio di morire. Perché, come avrai già capito- dice indicando il suo polso sinistro con la testa -stare lontano da te equivale a uccidermi- conclude.
-Hermione, io sono come il mare: tanto bello quanto pericoloso- dico sospirando.
-E io sono la Vita che hai paura di vivere- mi risponde.

Draco rimane interdetto da ciò che gli ho appena detto. Sorride e avvicina il suo viso al mio.
Sento il mio cuore aumentare il battito cardiaco: -Allora sarà la vita più bella del mondo- sussurra a un soffio dalle mie labbra.
 Poi lentamente, senza smettere di guardarmi negli occhi, si ritrae.
-Non voglio che il tuo primo bacio sia in infermeria, deve essere speciale- spiega sorridendo. Il mio cuore perde un battito, è una cosa dolcissima.
-Vado a chiedere a Madama Chips quando uscirai- annuncia prima di andarsene.
E poi lì me ne accorgo, di quanto è fredda la mia mano ora che ha lasciato la sua.
Draco torna una decina di minuti dopo.
-Dice che puoi già uscire stasera, ma domani devi tornare qui a farti controllare la ferita e a rispondere ad alcune domande di Silente- mi informa.
-E cosa gli dirò quando mi chiederà il perché del mio atto?- chiedo io preoccupata.
-Tranquilla, credo che Piton ti aiuterà- dice facendomi l’occhiolino.
-Comunque oggi non ceni in Sala Grande, ma vieni con me- annuncia mentre mi aiuta ad alzarmi dal letto.
-Ah sì, e dove?- chiedo io sorridendo.
-È una sorpresa- risponde lui.
Sono talmente entusiasta che con Draco sia tutto a posto e che sia così innamorato di me, da non accorgermi di essere arrivati davanti alla mia stanza; lo guardo in cerca di spiegazioni:
-Beh, hai ancora il camice dell’infermeria. Entra a cambiarti, c’è una sorpresa sul tuo letto-
-Un’altra?- chiedo io ridendo.
-Per te ce ne saranno sempre- risponde.
Mi abbraccia e io realizzo di essere veramente felice.
Entro in camera e noto che non c’è traccia del mio peccato; il sangue dev’essere stato ripulito mentre ero in infermeria.
Raggiungo il baldacchino e, scostando le tende, trovo un pacco argentato.
All’interno c’è un vestito a tubino argento e oro, fatto interamente di paillette. Trattengo il fiato, è l’abito più bello che io abbia mai visto.
Lo indosso e cerco nel mio baule le uniche scarpe col tacco che ho; fortunatamente sono argento pure quelle.
 Pettino i capelli fino a renderli presentabili ed esco.
Anche Draco si è cambiato e ha messo un vestito elegante: nero, semplice, con la camicia bianca. È divino.
 
Hermione è stupenda, il vestito che le ho regalato le sta alla perfezione.
Mi avvicino a lei -Sei bellissima- le sussurro.
Sorride, lo fa sempre in mia presenza -Anche tu- risponde.
Le stringo la mano e la porto in riva al Lago Nero.
Faremo una sorta di pic-nic babbano sotto le stelle. La coperta e il cibo sono già preparati e attorno ad essi ho posizionato delle candele che formano un cuore.
Si ferma e spalanca gli occhi quando lo vede. Poi mi si lancia addosso, abbracciandomi:
-Oh mio dio Draco! È.. meraviglioso, un sogno!- esclama tra le mie braccia. La stringo forte a me, respirando fra i suoi capelli; glieli bacio e poi la sollevo da terra.
Ride e appoggia la testa nell’incavo del mio collo. Scavalco le candele e l’appoggio sulla coperta.
Iniziamo a mangiare e per tutta la sera non facciamo altro che parlare di noi.
Sono le due di notte, quando Hermione posa la sua testa sul mio petto abbracciandomi. Le bacio i capelli e la stringo a me.
-È meraviglioso stare qui con te, abbracciati, sotto questo bellissimo cielo stellato- dice lei.
-Concordo sul stare insieme, ma il cielo stellato non è che sia una gran cosa- le rispondo.
-Ma che concetto di bellezza hai in testa?- esclama girandosi, restando sempre abbracciata a me.
-Te-
Mi guarda commossa e si stringe di più a me. Alza i suoi occhi fino ad incontrare i miei e restiamo così per qualche secondo, incatenati l’uno allo sguardo dell’altra.
Poi, lentamente, avvicino il mio viso al suo. E la bacio.
È un bacio dolce e passionale, pieno di significato per entrambi.
Sembra che duri un’eternità, ma non sono mai stato così felice di vivere.
 
Quando Draco interrompe il bacio, staccando le sue labbra dalle mie, sento che non è durato abbastanza, che ho ancora bisogno dell’amore che trapelava dalle nostre bocce unite. Sembra mi voglia dire qualcosa, ma prima che lo faccia, prendo l’iniziativa e lo bacio di nuovo, dando di nuovo vita al nostro amore.
Dopo qualche ora, ci addormentiamo l’una tra le braccia dell’altro, con la consapevolezza che qualunque cosa succederà, il nostro amore è l’unica cosa che conta.
 
*****
Il sole mi solletica gli occhi e io li apro, sbattendoli varie volte per abituarmi alla luce. Resto ferma per qualche minuto pensando a ieri sera. È stata a dir poco.. perfetta.
Mi giro e incontro la faccia sorridente di Draco.
-Buongiorno- sussurra prima di baciarmi.
-Buongiorno a te- rispondo prima di ricambiare il bacio.
Ci alziamo e mano nella mano arriviamo davanti all’entrata della scuola. Draco recita un incantesimo e ci rende invisibili. Mi accompagna davanti alla mia camera e abbracciandomi sussurra: -Ricorda che la nostra relazione deve essere segreta. Ci incontreremo tutte le sere al Lago Nero, ma davanti a tutti gli altri dobbiamo far finta di odiarci. Mi dispiace, ma è necessario per..-
-Per proteggermi lo so- concludo la frase per lui. Mi guarda e sorride.
-In più, devi fingere che ti piaccia il rosso-
-Ron?!-
-Per non far destare sospetti, devi far finta che ti piaccia ancora quello sfigato- dice Draco.
-Ma Ginny sa che...-
-Anche Blaise se è per questo, ma loro manterranno il nostro segreto- mi rassicura.
Mi bacia con trasporto e poi se ne va.
L’incantesimo svanisce appena entro in camera mia. Sto per cambiarmi d’abito quando sento una voce alle  mie spalle.
-‘Mione, ma che bel vestito...-
Ginny.
-Ehiiii, grazie, come stai?- chiedo io imbarazzata.
-Te lo ha regalato Malfoy? È con lui che sei stata tutta la notte, vero?- chiede con un sorrisetto eloquente.
-No.. Ok, sì, ma come fai a capire tutto al volo tu?- dico ridendo.
-Hermione, sei la mia migliore amica, sei trasparente per me. Non ti chiederò i dettagli della serata, perché sono cose tue, ma devo accertarmi di una cosa: sei felice?- chiede apprensiva.
-Oh Ginny, ora che stiamo assieme mi rendo conto che non sono mai stata più felice di così- le rispondo oi sincera.
-STATE ASSIEME?!?!- urla lei spalancando gli occhi.
-Shht! Sì, stiamo assieme, ma la nostra relazione è, e deve rimanere, segreta. Tu sei l’unica a saperlo oltre a Zabini- la informo.
-Ti sei confidata con Zabini?- chiede lei sorpresa.
-Ma va! È il migliore amico di Draco, lui si è confidato con Blaise- le dico ridendo -Ginny, sul serio, nessuno  deve sapere della nostra relazione, nemmeno Harry e Ron. Io.. mi dispiace dovergli mentire, ma è la cosa più giusta da fare. Promettimi che questo segreto te lo porterai in tomba- le dico facendomi seria tutt’un tratto.
-Per te farei qualsiasi cosa ‘Mione- mi sorride lei  -Dai cambiati, così andiamo a fare colazione-
Mentre scendiamo le scale vedo le altre Grifondoro guardarmi male e parlottare tra loro. Guardo la mia migliore amica in cerca di spiegazioni.
-Ehm.. tutta la scuola è venuta  a sapere del tuo atto- dice lei a testa bassa.
-Oh no! E adesso?- chiedo io in preda allo sconforto.
-Tranquilla ci siamo io, Harry e Ron a proteggerti. E Malfoy potrebbe riuscire a farlo con qualche Serpeverde. In più dopo aver detto che era a causa di una potente Maledizione Oscura, molti hanno deciso che il tuo rimanere in vita è un atto glorioso!- mi rassicura lei facendomi l’occhiolino.
Arriviamo in Sala Grande e sorrido sforzandomi di non schiantare tutte le persone che mi guardano fin troppo curiose, alcune addirittura sembrano provare pena.
Mi siedo vicino a Harry che mi abbraccia, felice di vedermi.
 Chiacchiero con lui finché non entra Draco: elegante e bello come al solito, con la sua camminata fiera e regale.
Si siede con Zabini al tavolo dei Serpeverde e prima di cominciare a mangiare mi lancia un’occhiata d’amore e un sorriso. Ricambio entrambi e, a malincuore, continuo la colazione.
 
Faccio appena in tempo ad entrare in camera mia che l’incantesimo svanisce. Tiro un sospiro di sollievo e vado in bagno a cambiarmi.
Mi guardo allo specchio e ripasso con la mente tutta la bella serata che ho passato con Hermione.. forse dovrei confessarli che ciò che provo per lei va oltre il “piacere”.
Finisco di vestirmi e trovo, seduto sul mio letto, Blaise ad aspettarmi.
-Dove sei stato, Draco?- chiede. Ha una faccia serissima.
-Prima di tutto Blaise vaffanculo, hai sentito che cosa ha fatto Hermione?-
-Sì, si è quasi uccisa, perché?- chiede ignorando il mio insulto.
-Perché ho seguito il tuo consiglio! Dopo che l’ho insultata ha pianto tutta la mattina e credendo che la odiassi e fossi stato un bugiardo con lei si è voluta togliere la vita. Quando ieri dopo pranzo me ne sono andato, era perché chiedevo alla Weasley di farmi vedere Hermione,  volevo chiederle scusa! E poi l’abbiamo trovata così...- gli urlo in faccia.
-Draco, sai anche tu che la colpa non è mia. E nemmeno tua. Entrambi abbiamo fatto ciò che ritenevamo meglio per la tua e la sua sicurezza. Quindi adesso calmati e rispondi alla mia domanda: dove sei stato?-
-Al Lago Nero con Hermione- rispondo sorridendo al ricordo dei nostri baci.
-Alla fine ti sei messo con lei? E con i Mangiamorte come farete?- chiede.
-Sì, mi sono messo con lei, perché era inutile negare il nostro amore. La nostra relazione è segreta, Blaise. Solo tu e la Piattola lo sapete, perché con  Hermione si era confidata prima di..-  non riesco a dirlo -.. di fare quello che ha fatto- concludo abbassando il capo.
Il mio migliore amico mi fissa per un po’, restando in silenzio. Poi si alza e mi poggia una mano sulla spalla:
-Manterrò anche questo tuo segreto, Draco. Sei come un fratello per me, quindi l’unica cosa che ti chiedo è di non fare cazzate. Non sopporterei mai se a te o alla Granger succedesse qualcosa- dice.
-Da quando ti interessa Hermione, Blaise?- chiedo ghignando.
Lui sbuffa: -Non provo nulla per lei, ma tu sì. È la tua felicità e so che se le succederebbe qualcosa tu non te lo perdoneresti mai. E poi faresti la stessa cosa che stava facendo lei, oppure ci penserà direttamente tuo padre- chiarisce lui.
-Grazie, Blaise- mormoro.
Sorride –Dai andiamo a mangiare, la colazione sarà già iniziata da dieci minuti-
Ci avviamo verso la Sala Grande e all’entrata vedo la mia Mezzosangue chiacchierare felicemente con Potter. Mi accingo ad entrare, perché purtroppo non posso restare qui a fissarla. Faccio qualche passo e come se avesse il radar per sentire la mia presenza, si volta verso di me. Mi costringo a non voltarmi a mia volta, sono ancora in piedi, ma appena mi siedo le rivolgo il mio più bel sorriso e cerco di comunicarle con gli occhi quanto sia felice di vederla.
Arrossisce e ricambia entrambi.
Poi, purtroppo, devo fare finta che non esista.
Finita la colazione io e Blaise ci avviamo verso l’aula di Pozioni.
Appena entro mi si blocca il cuore: lei è qui, in quest’aula, a questa lezione. Non so se considerarla una fortuna o meno.
Ci posizioniamo a gruppetti davanti al tavolo del Professor Lumacorno, che inizia a elencarci tutto il programma scolastico. Sta per finire, quando Potter e Weasley entrano chiedendo di poter partecipare alla lezione. Mentre il professore conclude il discorso, quei due imbecilli si picchiano per prendere una copia in ordine del libro di pozioni.
Quando raggiungono gli altri Grifondoro, Lumacorno chiede:
-Qualcuno sa dirmi che cos’è l’Amortentia e a che cosa serve?-  
La mano di Hermione è la prima e l’unica ad alzarsi in aria.
-Sì, signorina Granger?-
-L’Amortentia è il filtro d’amore più potente al mondo. Crea una potente infatuazione o ossessione per una persona, ma non il vero amore, che non si può creare artificialmente. Ha un odore diverso per ogni persona che lo sente, secondo gli odori che ama di più. Io sento odore di menta, acqua di colonia e.. mare- dice Hermione prima di allontanarsi dal calderone contente la pozione. Le sorrido di nascosto, perché quegli odori ricordano me.
-Molto bene signorina Granger, 10 punti in più a Grifondoro- dice Lumacorno.
-Questa invece è la  Felix Felicis, conosciuta anche come “Fortuna Liquida”. Una pozione che rende chi la beve incredibilmente fortunato. Darò questa boccetta a chi riuscirà a preparare il Distillato della Morte Vivente. Ma vi avverto che non è così semplice, infatti in tutti questi anni, solo uno studente è riuscito a preparare una pozione perfetta. Trovate la ricetta alla pagina 41 del libro, buon lavoro!- annuncia.
Non me ne frega un bel niente di quella pozione, quindi passo tutta la lezione a fissare la mia amata, che invece si  sta impegnando come non mai per riceverla.
 
Nonostante non abbia seguito un solo passaggio del libro di pozioni, Harry vince la Felix Felicis. In ogni caso, gli faccio i complimenti. Sto per uscire quando Draco mi ferma e mi passa un bigliettino di nascosto. Poi mi sorpassa e se ne va.
Emozionata inizio a leggere il biglietto:
“Amore mio,
vediamoci alla Torre di Astronomia mezz’ora prima della partita fra Serpeverde e Grifondoro.
Scusa, ma mi manchi già e far finta di odiarti per me è una tortura.
Devo dirti una cosa importante...
Tuo,
Draco”
Scrivo veloce la conferma su un pezzetto di pergamena e mando il mio gufo da lui.
Non vedo l’ora di sentire di nuovo il sapore delle sue labbra sulle mie, del nostro amore.

 
 
Angolo della scrittrice:
Oh finalmente il tanto atteso capitolo!
Draco e Hermione finalmente si sono chiariti e ora sono ufficialmente una coppia.
Ma quanto è romantico Draco? Io lo adoro! <3
Non ho nulla da aggiungere, se non che il prossimo aggiornamento sarà in questa settimana ma non so definirvi il giorno perché per due giorni sono ad un corso, quindi vedrò di organizzarmi.
Bacio a tutti!

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Capitolo 7
*** Fears and Complications ***


Ciao a tutti e bentornati in questo capitolo! Per fortuna riesco trovare qualche momento libero ;)
Allora, speriamo che l’ispirazione sia a mio favore, perché sono stanchissima, il corso che sto seguendo è super impegnativo! Sono anche presa dal “Back to school”, quindi questo capitolo non sarà lungo come gli altri, mi dispiace.
Buona lettura<3

 
 
Dramione-Amore nella Guerra
 Fears and Complications
                                          
                        

Sono già alla Torre di Astronomia, anche se Hermione arriverà tra circa dieci minuti.
Non sono mai stato così innamorato. Non ho mai sentito la mancanza di una persona vista poco tempo fa. Non ho mai immaginato che Hermione potesse ricambiare i miei sentimenti, a tal punto da essersi quasi tolta la vita al mio finto rifiuto.
E soprattutto, non ho mai pensato così tanto a una persona in tutta la mia vita.
Improvvisamente sento una mano posarsi sulla mia spalla. Sussulto a quel tocco gentile e inaspettato e mi giro, rilassandomi subito appena vedo il sorriso di Hermione.
 Senza lasciarle il tempo di dire una parola, l’attiro a me baciandola. Quando ci stacchiamo per riprendere fiato, appoggia la sua fronte sulla mia e mi abbraccia ridendo.
Rido anche io, stringendola a me. Quando cerca di sottrarsi dall’abbraccio, però, la trattengo. Non voglio separarmi da lei, non sono pronto.
-Ehi, che succede?- mi sussurra dolcemente.
-Non voglio stare un minuto di più lontano da te- le rispondo lasciandole un tenero bacio sui capelli.
Si allontana quel poco per guardarmi negli occhi. Resta così, per qualche secondo, senza dirmi nulla.
-Io ci sarò sempre per te, Draco. Sempre- dice.
-Lo so Hermione.. ma tengo troppo a te. Sto dicendo cose che non ho mai pensato di poter dire e sto provando dei sentimenti così forti che.. sono inspiegabili- le rispondo sostenendo lo sguardo.
-Anche io tengo tanto a te.. sei diventato la mia vita- mi risponde dolcemente.
Abbasso lo sguardo, così non va bene.
-Allora forse è meglio che smettiamo di frequentarci- dico sciogliendo l’abbraccio e voltandomi.
-Cosa?!- esclama con voce strozzata.
 
-Cosa?!- dico con il poco fiato che mi è rimasto vedendolo voltarsi.
-Hermione.. non hai ancora capito che sono una persona orribile? Che l’unico tipo di vita che posso offrirti è indecente? Che i miei famigliari ti ammazzerebbero seduta stante solo per il tuo “Stato di Sangue”? Che dovrai stare accanto ad un uomo che, per proteggere i suoi maledetti genitori, dovrà compiere azioni orribili?- dice abbassando gli occhi, con la voce incrinata, mentre alcune lacrime gli rigano le guance.
Lo guardo per qualche secondo e lentamente mi avvicino a lui.
Sto per piangere anche io; per me, perché non è giusto che io non possa stare col ragazzo che mi sono accorta di amare, per lui che deve portare sulle sue spalle tutte queste responsabilità e questo dolore.
Lo abbraccio, ma debolmente mi respinge.
Gli prendo il viso tra le mani, costringendolo a guardarmi negli occhi.
Inizio a piangere anche io nel vedere quanto sta soffrendo.
-Draco.. a me non importa di tutto questo. Io ti vorrò per sempre, qualsiasi cosa tu dovrai fare. Perché so che sei buono, e che lo fai per il bene della tua famiglia. Se non piaccio ai tuoi parenti amen! Io voglio te non loro!- lo rassicuro mentre gli asciugo le lacrime con le dita.
-Hermione per loro questo è un buon motivo per farti fuori!- singhiozza.
Poi non resiste e mi abbraccia.
-Io.. sto cercando di non fare l’egoista bastardo che sono. Io tengo troppo a te e il pensare che tu venga uccisa a causa mia..-
-Draco, guardami- lo interrompo.
Piazza i suoi occhi color ghiaccio nei miei:
-Quante cazzo di volte ti devo spiegare che il non poter averti accanto è la morte per me?! Che sopporterei una giornata di Cruciatus pur di stare con te?! Che.. non devi avere paura di un mio rifiuto o della mia morte?- esclamo, addolcendomi man mano che concludo la frase.
Mi guarda qualche secondo per poi baciarmi.
-Scusa.. è che io ci provo a non avere paura e invece rovino tutto. Mando tutto a quel paese, sempre!- dice quando ci stacchiamo.
-Io non ho mai amato nessuno, non credevo nell’amore. Perché sì, Hermione, io ti amo...- confessa arrossendo.
-Oh Draco- dico abbracciandolo -Se l’universo ci ha fatto stare assieme, allora di sicuro qualcosa vorrà dire!-
Mi abbraccia più forte.
-Scusa, amore- sussurra.
Rimango senza parole. Amore. Mi ha chiamata Amore? Buon Godric, dimmi che non sto sognando.
Lo guardo negli occhi e arrossisce visibilmente vedendo la mia faccia sorpresa.
-Ehm.. non va bene, cioè è inadatto, non ti piace?- balbetta.
-No, no, no, è tutto più che perfetto!- esclamo io prima di baciarlo.
 
Dopo aver passato gli ultimi cinque minuti a baciarci, stringo a me Hermione, senza mai smettere di guardarla negli occhi.
-Ma è normale guardarti e volerti con me per tutta la vita?- le chiedo.
Mi guarda incredula e felice per le mie parole. Poi prende lei l’iniziativa e mi bacia senz’avere la minima intenzione di staccarsi.
-Anche io voglio averti con me per tutta la vita... e ti amo da morire- dice prima di andarsene dalla Torre per raggiungere i suoi amici nella Sala Grande.
Rimango lì per un minuto buono a fissare con un sorriso da ebete il punto in cui se n’è andata e poi vado nella Stanza delle Necessità.
Dopo aver provato, per l’ennesima volta, l’incantesimo per attivare l’Armadio Svanitore, con un colpo di bacchetta mi metto la divisa di Quidditch e raggiungo i miei compagni Serpeverde che si stanno già riscaldando.
 Iniziamo a giocare, ma poco dopo siamo già in svantaggio.
Sinceramente non m’importa, perché sono troppo concentrato a controllare quel Mc Laggen che prova a fare il figo con Hermione.
Poi, improvvisamente, invece di parare il colpo che qualcuno della mia squadra aveva lanciato, si sposta di lato bruscamente, facendoci segnare.
In ogni caso perdiamo.
Vedo Hermione abbracciare Potter mentre si congratula con lui.
Poi lo Sfregiato si allontana e lei fa qualche passo nella mia direzione, prima di venire fermata da un Cormac Mc Laggen in piena crisi ormonale.
 
-Ehi bellezza, che ne dici se ci andiamo a bere qualcosa?- mi chiede Mc Laggen prendendomi sotto braccio.
Mi guardo intorno nel panico e trovo gli occhi di Draco che guardano Cormac con uno sguardo omicida.
-Ehm.. Cormac, non credo che sia una buona idea..- tento di rispondere.
-‘Mione ma che stai facendo?- esclama Ron, rosso in viso, raggiungendomi.
-Niente, Ron, stavo giusto rifiutando l’invito di Cormac nell’andare a bere qualcosa con lui, perché devo venire con voi- dico io guardando quest’ultimo con il sorriso più falso del mondo.
-Uhm, peccato Granger, speriamo un’altra volta- dice strizzandomi l’occhio prima di andarsene.
-Un’altra volta  lo uccido- sbotto io affiancandomi a Harry che nel frattempo ci ha raggiunti.
-Dai Herm, lascia perdere, ci penserà Ron- mi sussurra il mio migliore amico ridendo.
Faccio una risatina finta per fargli credere di approvare. In realtà il solo pensiero che Ron provi qualcosa per me, mi fa paura, perché se Draco lo viene a sapere non ci sarà Mangiamorte che tenga per impedirgli di marcare ciò che è suo.
E in ogni caso, spetta a Lui, solo ed esclusivamente a Lui, la furia omicida sui miei corteggiatori.
Quando arriviamo ai ‘Tre Manici di Scopa’ e iniziamo a parlare (senza smettere di sbavare ipocritamente dietro a Ron) di Ginny e il suo attuale ragazzo, non faccio a meno di ingelosirmi.
Non perché provo qualcosa per il suo fidanzato, ma perché lei può mostrare di averne uno a tutti, può amarlo alla luce del sole senza il rischio di essere uccisa.
E proprio in quel momento entra Draco.
È Harry ad avvisarmi che è entrato, e come al solito non si risparmia una delle sue battutine.
Il mio ragazzo mi fissa negli occhi intensamente, per un brevissimo momento. Poi sparisce dietro una porta del bar.
Non è qui per me, e quella non era un’occhiata d’amore.
Voleva dire: “Ci sono problemi, dobbiamo parlare”.

 

Angolo della scrittrice:
PERDONATEMIIIIIII!!! Mi rendo conto anche io che il capitolo è corto rispetto agli altri, ma con tutti gli impegni che ho è il massimo che posso offrirvi! E preferisco fare dei capitoli un po’ più cortini regolarmente che un capitolo lungo ogni due settimane.
La mia amica Heleonora (<3<3<3) mi ha fatto notare che forse era un po' presto per loro dirsi "Ti amo", e in circostanze normali avrei aspettato anche io a inserirlo. Solamente che con quello che questi due hanno dovuto passare rischiando anche di morire, l'ho dovuto già inserire, anche perché io ho dei sogni molto pucciosi (neh Hele?) *-* :"D
Devo scappare un bacione a tutti!<3

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Capitolo 8
*** Discoveries and Charges ***


Ciao a tutti!  È la seconda volta che scrivo questo capitolo. Non perché son scema, ma perché il mio computer si è voluto spegnere circa a metà, senza un motivo preciso. Ed ora mi tocca riscriverlo da capo :(
Vabbè vorrà dire che adesso salverò il testo ogni due righe ;)
Comunque ho deciso a partire da questo capitolo, alcuni dei miei scritti verranno dedicati a delle persone che hanno contribuito alla crescita di questa storia.
Oggi andrò alla tua festa, questo capitolo lo voglio dedicare a te, Heleonora.
Ti devo ringraziare perché mi vuoi sempre bene, nonostante il mio carattere un po’ strano. Hai sempre una parola gentile per me e riesci sempre a farmi ridere.  Ti sei interessata a questa storia come se fosse una cosa tua, non mancando mai di farmi i complimenti e delle critiche sempre costruttive e pertinenti per migliorarla. Sono riuscita a farti piacere la Dramione anche se tu sei affezionata alla coppia “Hermione-Ron”. Ti sei interessata alla mia storia fin da quando ti ho annunciato di aver incominciato a scriverne una, senza mai giudicarmi o prendermi in giro.  Sei la mia amica pucciosa, e non vedo l’ora di farti vivere nel mio mondo con le mie storie! Ti voglio benee<3
Buona lettura a tutti!

 
Dramione-Amore nella Guerra
Discoveries and Charges
 
 
 

Dopo aver accompagnato Hermione con lo sguardo, me ne vado in camera mia a farmi una doccia. Finisco prima del solito e decido di riposarmi un po’.
Non faccio nemmeno in tempo a chiudere gli occhi, che un gufo incomincia a ticchettare col suo becco alla mia finestra.
Svogliato, vado ad aprirla.
Rabbrividisco quando riconosco il rapace di mio padre e la carta pregiata con cui scrive le lettere.
Col cuore in gola, leggo la lettera:
“Figlio mio,
finalmente l’attesa è finita.
Il Signore Oscuro ha deciso quale sarà l’incarico per cui sei stato scelto fra tutti i Mangiamorte della tua età.
Noi non sappiamo ancora quale sia, perché il nostro Signore lo vuole annunciare in tua presenza.
La tua famiglia è molto fiera di te, pensa che tua zia Bellatrix ha pure pensato di insegnarti l’arte della Maledizione Cruciatus.
Sei quindi convocato tra esattamente 20 minuti alla tua dimora Malfoy Manor, per conoscere il tuo destino.
Sii puntuale.
Tuo padre,
Lucius Abraxas Malfoy”
Il cuore smette di battermi nell’istante stesso in cui finisco di leggere la lettera e vengo colto dagli attacchi di panico. Il mio destino, l’incarico.. finalmente avrò un’immagine concreta di come sarà la mia vita.
Finisco di vestirmi e metto la lettera nella tasca interna della giacca, quella dove metto tutte le mie cose più segrete. Tra queste, c’è anche una foto di Hermione.
Appena sorpassati i confini di Hogwarts mi materializzo in casa mia.
Appena la vedo, mi rattristisco nel vedere quanto sia più cupa ora che ci abita anche Io-So-Chi.
Busso come stabilito e mio padre mi trascina in casa.
-Draco- saluta con fare sbrigativo.
-Padre- dico ricambiando il suo “affettuoso” saluto.
Mi appoggia una mano sulla spalla e mi conduce verso la Sala da Pranzo.
Appena vedo Io-So-Chi, mi inchino con rispetto perché dovrebbe essere la persona che stimo di più al mondo.
Mi siedo accanto a mio padre e il Signore Oscuro prende parola:
-Come ben sapete, il giovane Malfoy è stato scelto tra i Mangiamorte della sua età per ricoprire un grande incarico. Per questo l’ho convocato qui, oggi, per comunicarglielo di persona- inizia solennemente.
Faccio una faccia sottomessa e compiaciuta allo stesso tempo, per soddisfare il “mio Grande Signore”.
-Il compito che ho deciso di affidarti, Draco, non  è affatto semplice, ma sono sicuro che tu sia il più adatto per svolgerlo. La tua missione, sarà quella di.. uccidere Albus Silente- conclude con un ghigno.
Tutti i Mangiamorte scoppiano in un fragoroso applauso, mentre io, mia madre e mio padre, sussultiamo per ciò che ha appena detto (al diavolo i “io-so-chi-cosa-quando-dove-perché”) Voldemort.
Facciamo tutti e tre un ghigno tirato e io vengo congedato, consapevole che di lì a pochi giorni avrei avuto le ‘istruzioni’ per attuare il mio compito.
Mi smaterializzo davanti al ‘Tre Manici di Scopa’  e tiro un sospiro di sollievo nel vedere che Hermione si trova qui.
Entro e dopo pochi passi, Potter si accorge della mia presenza facendo voltare quello sfigato del suo migliore amico e Hermione.
Quest’ultima sorride appena mi vede ma, per quel poco che la fisso, appena vede la mia espressione capisce che ci sono problemi.
Mi accingo ad entrare nella saletta più appartata del locale, sperando che Hermione riesca a trovare una scusa per raggiungermi.
 
È incredibile come l’umore possa cambiare in così poco tempo. Ad esempio, ieri mattina ero depressa e arrabbiata, mentre verso sera ero la ragazza più felice del mondo, come se non fosse successo nulla. Ed è ancora più incredibile, perché è Draco a plasmarli.
Come ora. Sono stata qui tranquilla fino adesso e lui entra comunicandomi con lo sguardo che ci sono problemi. E dalla sua faccia, credo c’entrino i Mangiamorte.
Con mia immensa fortuna, Harry e Ron iniziano a parlare di Quidditch e, con la scusa che a me non piace, ne approfitto per andarmene. Faccio tutto il giro del locale, fino ad arrivare davanti alla vetrata della saletta dove si è seduto Draco.
Busso sul vetro e appena si gira gli faccio segno di raggiungermi fuori.
Appena arriva, mi prende per mano e ci materializziamo nella Torre di Astronomia.
Mi abbraccia forte e inizia a piangere.
-Ehi, Draco , che succede?- gli chiedo dolcemente, anche se sono abbastanza in ansia.
-..Silente..- singhiozza lui -..devo uccidere.. Silente- finisce di dire piangendo più forte.
-Cosa?! È questo il tuo compito?- chiedo io nel vano tentativo di controllare le mie lacrime.
-..Sì. Te lo avevo detto, Hermione che avrei dovuto fare qualcosa di orribile. Ti prego, non lasciarmi!- dice stringendomi di più a sé.
Mi sta distruggendo il cuore vederlo in questo stato: deve uccidere una persona, che non è nemmeno una qualunque, ma Silente! E ha ancora paura che io me ne vada da lui per ciò che deve fare...
-Ehi calmati. Non lo hai ancora capito che non ti lascerò mai, qualsiasi cosa accada?- lo rassicuro accarezzandogli i capelli.
-Me.. me lo prometti?- chiede guardandomi negli occhi.
-Se vuoi facciamo anche il Voto Infrangibile- gli dico con un sorrisetto eloquente.
-Non credo sia necessario- dice ridacchiando.
Tiro un sospiro di sollievo, almeno su questo punto sono riuscita a tranquillizzarlo.
Faccio apparire una poltroncina e lo faccio sedere su di essa.
Mi inginocchio davanti a lui e gli prendo le mani: -Sta’ tranquillo, andrà tutto bene. Non nego che sia una cosa brutta quella che dovrai fare, ma so il perché e, soprattutto, per chi lo fai. Lo sai che non lo dirò a Harry, anche se lo facessi potrei salvare Silente. Perché se aiutare lui significa perdere te, allora farò di tutto per far ciò che questo non accada- gli dico guardandolo negli occhi.
 
-Hermione.. io non riesco a pensare di dover ucciderlo- le dico abbassando lo sguardo.
-Lo so e sono felice di sentirtelo dire, perché questo dimostra un’altra volta che tu sei una brava persona e non c’entri nulla con quei Mangiamorte. E mi dispiace davvero tanto che proprio a te sia capitato questo destino, ti giuro che farei di tutto perché tu non debba sopportare tutto questo- dice lei stringendomi di più le mani.
-Amore, non puoi farti carico di tutto il mio dolore, la mia angoscia, perché altrimenti saremo in due a non farcela. Io.. non sai quanto ti sia grato che tu sia qui con me e non mi abbia lasciato. Ma ho ancora bisogno di te, e se cerchi di caricarti il mio dolore “togliendolo” da me, non ce la faremo. Con te al mio fianco, so di poter affrontare qualsiasi cosa- la rassicuro, alzandomi dalla poltrona.
La abbraccio forte, sentendola subito ricambiare mentre affonda la testa nell’incavo del mio collo.
-Draco, ti amo- sussurra.
-Anche io, mia Mezzosangue- rispondo con un sorriso.
-A proposito di Mezzosangue, la copia del libro di pozioni di Harry apparteneva a un certo “Principe Mezzosangue”, hai idea di chi possa essere?- chiede.
Ci penso un attimo ma non mi viene in mente nulla –Sinceramente non ne ho mai sentito parlare- confesso.
-Nemmeno io e in biblioteca non c’è nulla su di lui!- esclama frustrata abbassando gli occhi.
-Eppure Harry adesso ha un assuefazione per quel libro che persino Ron.. Oddio! Mi crederanno dispersa, gli avevo detto che andavo a fare una passeggiata! Amore, scusa ma devo andare- dice con aria sconsolata.
-Tranquilla, tanto ci vediamo stasera- dico facendole l’occhiolino.
Dopo un ultimo bacio, la materializzo a Hogsmeade.
E io mi concentro su un’altra delle mie missioni…
 

In un nano secondo mi ritrovo nel retro de ‘I Tre Manici di Scopa’ e senza perdere tempo faccio tutto il giro ed entro.
-Alla buon’ora!- grida Ron come saluto.
-Scusate ragazzi, ma mi sono persa fra gli scaffali de ‘Il Ghirigoro’- invento.
-Sei andata fino a Diagon Alley?- chiede Ron perplesso.
 Oh giusto, non ci avevo pensato.. -Sì, ma non ditelo a Silente, era per una cosa importantissima- mento di nuovo.
-Non ho ancora capito che cosa ci trovi di bello in tutti quei libri, infrangi persino le regole per quelli!- sbuffa Harry divertito, probabilmente si aspettava una risposta simile.
-Dai andiamo- dice dopo aver pagato.
Torniamo a piedi e Harry mi informa che Lumacorno ha invitato me e lui alla sua festa.
Non faccio in tempo ad esultare che Katy Bell lancia un grido, sollevandosi da terra. Resta sotto quello che pare un incantesimo per qualche secondo, per poi ricadere al suolo a peso morto.
Hagrid corre da lei, mentre Leanne inizia a piangere, gridando che “l’aveva avvisata di non toccare la collana”.
Ci avviciniamo per vedere di che collana si tratta, ma Hagrid ci raccomanda di starle lontani e, soprattutto, di non toccarla.
Una decina di minuti dopo, ci troviamo al cospetto di Silente, la professoressa Mc Granitt e Piton.
-Ma che diavolo è successo?- chiede la Mc Granitt imbestialita.
-Katie mi aveva detto che doveva portare questa collana a Silente, ma lei non sapeva chi glielo aveva ordinato, doveva solo portargliela- spiega Leanne.
La professoressa la ringrazia e la congeda. Poi si gira verso di noi con sguardo severo:
-Come mai quando succede qualcosa di brutto voi tre siete sempre nei paraggi?- ci chiede con uno sguardo eloquente.
-Mi creda professoressa, avrei preferito non esserci- risponde Ron spaurito.
-Meglio così, l’importante è che voi non c’entriate nulla con questa storia. Adesso dobbiamo solo capire chi voleva che la collana venisse data a Silente- dice tornando a sedersi al suo posto.
Mentre quest’ultimo, lei e Piton iniziano a parlottare facendo le loro ipotesi, Harry si fa avanti:
-È stato Malfoy- dice.
La Mc Granitt e gli altri docenti lo guardano allibiti.
-È molto grave come accusa, signor Potter- dice lei.
-Hai delle prove?- chiede Piton, avvicinandosi con aria minacciosa a lui.
-Non ho prove, ma..-
-NO!- grido io senza lasciarlo finire.

 

Angolo della scrittrice:
Ciao a tutti! Come vedete con questa cosa dei capitoli più corti funziona, riesco ad aggiornare più frequentemente :)
Vediamo un po’:
Draco scopre qual è il suo compito e confida a Hermione quanto è triste nel doverlo fare. Lei gli promette che non lo dirà a nessuno (specialmente a Harry), perché tiene di più a Draco e preferisce salvare lui che Silente.
Hermione invece non ne poteva più di tutte le cattiverie dette da Harry su Draco e quando lui è arrivato ad accusarlo dell’aver stregato la collana toccata da Katie Bell, lei non ci vede più.
Chissà cosa succederà ;)
Ci vediamo al prossimo, capitolo baci a tutti!<3

 

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Capitolo 9
*** Lies and Certainties ***


Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo!
Sono abbastanza in lutto, perché domani inizia la scuola :O 
Sì, qui dove abito io incomincia ancora in estate.
Questo capitolo lo dedico a Nora: Carissima, ho scoperto che io e te siamo molto più simili di ciò che credevo. Sei una delle mie confidenti più strette e i tuoi consigli e le immagini che mi mandi di Tom Felton sono le cose più belle del mondo! Grazie mille per tutte le direttive  e i complimenti della storia. <3
Sono felicissimissima di esser riuscita a farti piacere la Dramione! Ti voglio bene e ti mando un abbraccio! <3
Buona lettura a tutti (e pregate per me che domani comincio scuola)! <3

 

 
 
Dramione-Amore nella Guerra
Lies and Certainties
 
 

Mentre quest’ultimo, lei e Piton iniziano a parlottare facendo le loro ipotesi, Harry si fa avanti:
-È stato Malfoy- dice.
La Mc Granitt e gli altri docenti lo guardano allibiti.
-È molto grave come accusa, signor Potter- dice lei.
-Hai delle prove?- chiede Piton, avvicinandosi con aria minacciosa a lui.
-Non ho prove, ma..-
-NO!- grido io senza lasciarlo finire.

Harry, Ron e la Mc Granitt mi guardano stupiti, mentre Silente (che aveva assistito al “ritrovamento” dell’amore fra me e Draco) fa un sorrisetto compiaciuto. Piton mi fissa per qualche secondo, mentre si allontana da Harry. Sembra quasi.. spaventato.
E subito mi torna in mente la frase di Draco:
-E cosa gli dirò quando mi chiederà il perché del mio atto?-
-Tranquilla, credo che Piton ti aiuterà-.

Ora realizzo.. Piton lo sa! Sa il rischio che io e il Draco corriamo a stare insieme e per il legame affettivo che li unisce.. ci protegge? Mi sento terribilmente imbarazzata e capisco la portata di ciò che ho appena fatto, perché potrebbe compromettere tutto ciò che avevo giurato di tener segreto.
Perché se Draco è preoccupato per me, immaginate quanto io lo sia per lui, che sta con persone che se solo sapessero che mi amasse lo ucciderebbero? Non avrebbe certo un destino migliore del mio se si scoprisse tutto!
-‘Mione.. che cosa succede?- chiede Harry guardandomi confuso.
-Ehm.. mi dispiace Harry, io intendevo smentirti da meno.. arrabbiata- balbetto.
-Intendevo dire semplicemente che non è stato Malfoy, semplicemente perché lui è troppo stupido e immaturo per fare una cosa simile- concludo sentendomi ridicola.
-Ma.. hai sempre detto cose così su Malferret, perché adesso lo urli come se fossi contraria?- chiede Ron con un’espressione indecifrabile.
-Semplicemente perché.. Ho le mie cose!- mi affretto ad aggiungere. E vedendo le facce imbarazzate dei miei amici insieme alle risatine dei docenti, vorrei sprofondare dalla vergogna per la bugia che ho appena detto.
-Eh ormai, sapete, quando una ragazza ha le sue cose diventa più suscettibile e..-
-Ok, ok, Hermione, non ci interessano i dettagli- dice Harry ridendo.
Rido anche io per smorzare la tensione e poi ci congedano.
Prima di uscire, Piton mi fa l’occhiolino e mi rivolge un sorrisetto enigmatico. Ricambio con un timido sorriso ed esco a testa alta, perché ho tenuto bene al sicuro il segreto della mia relazione con Draco.
 


Ho osservato tutta la scena della collana dalla mia finestra. Non solo mi sento una vera merda per averlo fatto, ma in più Hermione ha assistito. E anche se, magari, non sa che sono stato io, non mi piace che veda questo genere di cose.
Proprio in quel momento, due gufi atterrano sul mio davanzale. Prendo le lettere che trasportano e leggo prima quella scritta in carta azzurrina.
“Giovane Malfoy,
è gentilmente pregato di presentarsi in infermeria alle ore 18:30, per rispondere ad alcune domande riguardanti l’incidente della signorina Granger.
La aspettiamo,
Albus Silente”
Non scrivo neanche una lettera di conferma e mando via il primo gufo, perché ho come l’impressione che Silente sa che andrò.
La seconda è scritta su carta dorata e ghirigori rossi.
 Sorrido, Hermione.
Srotolo in fretta la pergamena e incomincio a leggere:
“Oh Merlino,
Ciao amore ho fatto la figuraccia più imbarazzante di tutta la mia vita! Questa sera ti racconto.
Che agitazione, mi è appena arrivato il gufo di Silente.. Ci sarai, vero? Non riesco a parlargli da sola di ciò che ho fatto...  
Ti amo,
Hermione”
Prendo la prima pergamena vuota che trovo e le rispondo:
“Mi dispiace per ciò che ti è successo, ma non vedo l’ora di saperlo per ridere insieme te!
Scherzi a parte, anche io devo parlarti di una cosa, purtroppo meno divertente della tua. Ma non preoccuparti, ti spiego tutto stasera.
Silente ha mandato una lettera pure a me, deve farmi delle domande sull’accaduto.
Ti starò sempre accanto, tranquilla.
Non mandarmi altre lettere, perché per quanto mi piacciano potrebbero essere intercettate da Tu-Sai-Chi.
Ti amo anche io, mia Mezzosangue
Draco”
Le mando il gufo e inizio a prepararmi per l’incontro, dato che manca mezz’ora prima che cominci.
In sala d’aspetto trovo Hermione che si sta mangiando le unghie dal nervosismo. Appena mi vede si illumina e senza neanche un ‘ciao’, inizia a baciarmi. Dopo un po’ interrompo io il bacio, perché mi sembra che lei non ne abbia la minima intenzione. La guardo sorridente:
-È che mi sei mancato- si giustifica arrossendo.
-Anche tu e mi è piaciuto molto tutto questo, ma qualcuno ci potrebbe vedere- le rispondo.
-Infatti, quindi vi prego di smetterla e fate le vostre cose non in mia presenza. Scusa, Malfoy, ma è imbarazzante per me e devo abituarmi a tutto questo- dice la Piattola, probabilmente appena entrata.
 
-Ginny?!- mi scosto da Draco come se scottasse, rossa come lo stemma di Grifondoro. Non perché mi vergogni di lui, ma per il fatto che lei mi abbia vista baciarlo.
-Ehm.. che ci fai qui?- le chiedo con una risatina isterica, mentre Draco si è seduto a ghignare su una delle sedie della saletta.
-Se non sbaglio sono stata io la prima a trovarti, poi è arrivato lui, vero Malfoy?- dice rivolgendosi al mio ragazzo.
-È vero, Weasley, ma io ero il primo a voler andare da Hermione- risponde lui strafottente.
-Non apriamo questo discorso, Malferret- dice lei.
-Non osare chiamarlo così in mia presenza!- ringhio io.
-Ah giusto, lo ami, scusa Herm- si scusa con un sorrisino.
Prima che possa dire  qualsiasi altra cosa, Madama Chips ci fa segno di entrare.
C’è un tavolino bianco con tre sedie da ogni parte.
Piton e Silente sono seduti da un lato e Madama Chips si affretta a sedersi con loro.
Io mi accomodo nella sedia centrale, mentre Ginny e Draco si siedono accanto a me, come per proteggermi.
 Da sotto il tavolo Draco stringe la mia mano, e dalla breve occhiata d’amore che mi dedica, non solo mi sento pronta ad affrontare Silente, ma anche tutti i Mangiamorte e i problemi che ci saranno nella mia vita.
Perché, ho la certezza che Draco sarà sempre qui, mano nella mano, per proteggermi.


 
Angolo della scrittrice:
Wow! Due capitoli in un giorno! Con questa cosa del “capitolo più corto”, riesco ad aggiornare più spesso nonostante i miei impegni!
Il capitolo si intitola “Bugie e Certezze”, perché le bugie sono quelle che Hermione racconta a Harry e Ron, mentre le certezze sono quelle che ha nel sapere che Draco ci sarà sempre per lei.
Non mi soffermo su altro, se avete domande scrivetemi tutto nelle recensioni, sarò più che felice di rispondervi! <3
Un bacione!<3

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Capitolo 10
*** Friends and Truth ***


Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo!
Nonostante la scuola riesco a trovare un buco di tempo per aggiornare, nonostante (e mi scuso per questo fatto) sia corto come capitolo...
Questo capitolo è dedicato al Draco Malfoy della mia vita (non dico il suo vero nome), che nonostante non sia il mio ragazzo, la sua presenza ha portato un raggio di sole nelle mie giornate.
Buona lettura a tutti!

 
 
 
Dramione-Amore nella Guerra
Friends and Truth
 


-Buonasera signorina Granger. Signorina Weasley, signor Malfoy- saluta Silente con uno dei suoi sorrisi.
Ricambio il saluto con un sorriso forzato e appena Draco lo nota mi stringe di più la mano, come farmi coraggio.
-Allora ragazzi, ieri è successa una cosa molto brutta, una cosa che non è mai successa ad Hogwarts e, soprattutto, che non ci saremmo mai aspettati che succedesse a lei, signorina Granger. È nostro dovere, come corpo docenti, fare domande sull’accaduto e informare i suoi genitori, in quanto studentessa minorenne- annuncia.
Sbianco di colpo: i miei genitori! Non ci avevo nemmeno pensato...
Merda, appena lo sapranno mi manderanno da uno psicologo o chissà che altro.
-Ehm.. professore, è proprio necessario avvisarli?- chiedo stritolando la mano di Draco per l’agitazione; lui non fa una piega, nonostante la mia presa sia forte.
-Temo di sì- sospira Silente.
-Ora tocca a noi fare le domande, Albus- interviene Piton.
-Oh giusto, Severus, non perdiamo altro tempo. Signorina Granger, prima di tutto vorremmo sapere la cosa più ovvia di tutte: perché ha tentato il suicidio?- chiede il mio preside.
-Io.. io..- guardo Ginny in cerca di aiuto. Poi mi viene in mente la scusa che aveva usato con Harry e Ron.
-Io sono depressa, professore... I miei genitori non lo sapevano e non ne ho parlato con nessuno, a parte quella mattina con Ginny che mi ha trovata in un momento di pianto. Insieme siamo riuscite a scoprire che la causa di questo malessere è una Maledizione scagliatami da un Mangiamorte lo scorso anno nell’Ufficio Misteri- mento.
-E perché il signor Malfoy si aggirava nei corridoi della Torre Grifondoro, poco prima di trovarla?- interviene Madama Chips, guardando Draco in modo torvo.
 
Cazzo... E adesso che dico?
Non posso dire che ero lì per controllare che Hermione stesse bene e perché ero preoccupato per lei!
-Malfoy era stato obbligato da Harry a chiedere scusa a Hermione, dato che era in un momento così delicato della sua vita- interviene la Weasley.
I docenti guardano nella mia direzione e io confermo con lo sguardo ciò che ha appena detto.
-Harry Potter? Che cosa c’entra lui?- chiede Piton.
-Era presente mentre provocavo Her.. la Granger- dico.
-E la sua provocazione è avvenuta la mattina del giorno in cui lei ha voluto togliersi la vita?- chiede Piton.
 Lui sa benissimo come sono andate le cose, ma immagino faccia il doppio gioco per non tradirci.
Sospiro: -Sì, professore-
-Madama Chips, per favore esca dalla porta e non entri fino a quando glielo dica io- ordina Silente.
L’infermiera della nostra scuola fa una faccia sorpresa e contrariata allo stesso tempo e, rassegnata, esce.
Per sicurezza il mio padrino recita l’incantesimo Muffilato.
-Ora che la signora Chips è andata via, mi aspetto che mi ascoltiate e non dite più bugie- inizia Silente.
Si sente bussare alla porta: -Sì, signor Zabini, venga avanti, la stiamo aspettando- dice il nostro preside.
Una sedia compare da parte a me e sussulto nel vedere Blaise entrare e sedersi, lanciandomi un’occhiata preoccupata.
 
Quando Blaise Zabini, il migliore amico di Draco, entra in infermeria, capisco che i nostri due docenti vogliono parlare della relazione che c’è tra me e il mio biondino.
Dopo le occhiate di preoccupazione che si rivolgono i due, Piton inizia a prender parola: -Signorina Granger e signor Malfoy, siamo venuti a conoscenza della vostra relazione nel momento stesso in cui lei si è svegliata chiamando il ragazzo qui presente. Il mio figlioccio, dopo un accurato interrogatorio, me lo ha confermato. Non ci abbiamo messo molto a capire che l’atto commesso da lei, ragazza, era dovuto al comportamento scorretto del signor Malfoy- conclude guardando male il mio ragazzo.
Draco abbassa lo sguardo, so che si porterà per sempre questo senso di colpa sul cuore.
Questa volta sono io a stringergli dolcemente la mano.
I docenti ci guardano silenziosi per una decina di secondi, poi Silente prende la parola:
-Il professor Piton mi ha raccontato anche che questa vostra relazione è e deve restare segreta, per via dei pregiudizi che vostro padre ha sui nati babbani, è corretto signor Malfoy?-
-Sì- conferma Draco.
-Come temevamo. Vi abbiamo convocati qui non tanto per farvi domande sull’accaduto, ma per due motivi principali: il primo è che sia io che Severus terremo questo fatto nascosto, anche agli altri docenti, per questo ho mandato via la nostra infermiera un attimo fa; il secondo è per farvi giurare un Voto Infrangibile con i vostri migliori amici, in modo che non possano lasciarsi sfuggire mai nulla, se non in punto di morte- conclude.
-Non è una vostra scelta- scandisce Piton vedendo le nostre facce basite.
-Bene, alzatevi in piedi e prendete l’avambraccio destro del vostro migliore amico- ci intima Silente.
Io e Draco ci alziamo nello stesso momento e tutti si lasciano andare a una risatina vedendo le nostre mani intrecciate. Piton si limita a uno dei suoi sorrisetti.
Draco mi lascia la mano dolcemente e, con un’espressione serissima, si volta verso Zabini, mettendo le braccia in posizione per il Voto Infrangibile. Mi volto e faccio lo stesso con Ginny.
 
Dopo aver recitato il Voto Infrangibile, Silente e Piton ci congedano. Restiamo per un po’ nella saletta d’attesa ad aspettare Hermione che viene medicata da Madama Chips.
Appena usciti, saluto Blaise e la Weasley e mi trascino dietro la mia Mezzosangue, fino alla Stanza delle Necessità.
Appena dentro, bacio Hermione.
-E questo bacio?- chiede lei, radiosa.
-Non c’è un motivo preciso, forse è semplicemente perché ti amo- dico facendola sorridere.
-Adesso siamo al sicuro e col Voto Infrangibile pronunciato dai nostri amici non dobbiamo temere nulla- aggiungo mentre la abbraccio, lasciandole dei baci sui capelli.
-Beh, non ci dovremmo più preoccupare degli altri, ma noi dobbiamo stare sempre in guardia, giusto?- chiede lei sospirando sul mio petto.
-Sì, amore- confermo stringendola di più a me.
-Ti amo, mio bellissimo Purosangue- sussurra a un soffio dalle mie labbra
-Ti amo anch’io, mia dolcissima Mezzosangue- le rispondo prima di baciarla.

 

Angolo della scrittrice:
Buonasera a tutti!
Allora, prima di tutto mi scuso (di nuovo) per la cortezza del capitolo, ma con la scuola non posso offrirvi di più.
Il capitolo si intitola “Amici e Verità”, perché gli amici sono Ginny, Blaise, ma anche Silente e Piton tutti protettori della relazione fra Draco e Hermione.
La Verità, ovviamente è quella che sanno tutti, ovvero che i nostri due innamorati scoprono che i loro professori sapevano del loro amore e della fiducia nelle persone in cui il segreto era stato riposto (Ginny e Blaise).
Spero di riuscire ad aggiornare presto, un bacione a tutti! <3
 

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Capitolo 11
*** Potion, Misunderstandings and Forever ***


Ciao a tutti e bentornati in questo nuovo capitolo!
 Oggi è domenica posso rilassarmi e sfornare un altro bel capitoletto in tutta tranquillità e farlo anche lungo come vorrei fare sempre.
Questo capitolo lo voglio dedicare a una delle mie migliori amiche, Donj.
Cara la mia Babbana (che non sei, perché sei uscita Serpeverde come me), io voglio ringraziarti per tutte le nostre risate e per tutto ciò che fai per me ogni giorno.
Apprezzi i miei sbalzi d’umore improvvisi, i miei vocali canterini a caso nelle nostre chat, le mie stolkerate a “Draco” (tu sai chi è), le mie risate improvvise in classe e le battutine su docenti o compagni, le “chiacchierate” col Liam che finiscono sempre con un “andate a quel paese” e noi due ridiamo come matte. Grazie di tutto Donj! <3
Buona lettura a tutti!<3

 
 
 
Dramione-Amore nella Guerra
Potions, Misunderstandings and Forever
                                       
 

Sono passati due mesi da quando io e Draco abbiamo fatto il Voto Infrangibile con i nostri due migliori amici.
Ora che è passato Halloween, lui è molto più tranquillo, dato che il suo sogno non si è avverato.
Ma nonostante questo, è sempre più agitato.
Le notti in cui dormiamo assieme, si sveglia urlando, in preda al panico e mi ci vuole quasi un’ora per riuscire a calmarlo e a farlo riaddormentare. Se ci riesco.
Molte volte, nonostante ci fossi io con lui, non si addormentava più. Mi diceva di dormire, ma troppo preoccupata per lui, restavo sveglia anche io. Infondo, ci siamo promessi di proteggerci a vicenda, e anche questa è una forma di protezione.
Siamo a novembre e tra solo trenta giorni è dicembre. Le vacanze inizieranno il 24 dicembre e dureranno due settimane.
Draco mi ha confessato che è terrorizzato all’arrivo di queste, perché dovrà stare quindici giorni interi a Malfoy Manor nella “dolce compagnia” di tutti gli amichetti di papà e, ovviamente, del Signore Oscuro.
Proprio per questo, dal terrore e l’ansia, in questo freddo novembre, Draco non dorme più.
Io ormai sono dipendente dalla pozione per rimanere sveglia, dato che voglio stargli accanto, ma proprio ieri mi sono finiti gli ingredienti e ho passato tutta la notte a consolarlo.
Ora sono a “Difesa Contro le Arti Oscure” e il mio cervello, oltre a non assimilare nessuna informazione, si sta spegnendo. Ho delle occhiaie da sembrar malata e sono dello stesso colorito candido della pelle di Draco.
Solamente che per lui è normale e bellissimo, perché la sua pelle è fatta così, mentre io sembro più un vampiro, che una persona nella norma.
In più sono dimagrita di qualche chilo, perché la pozione per rimanere svegli ha molti effetti collaterali se ne si abusa.
E io ne sto abusando, a fin di bene ma lo sto facendo, dalla settimana prima di Halloween fino ad ora e il mio corpo ne sta risentendo, vomitando l’anima ogni mattina.
Draco questo ancora non lo sa, e non glielo dirò, perché altrimenti mi impedirà di usarla ancora. Ma lui viene prima di me, e sopporterò tutti i mali per farlo stare meglio.
Persa in questi pensieri, non mi accorgo che Piton mi sta fissando da quasi dieci minuti, credo in attesa di una mia risposta.
-SIGNORINA GRANGER!- urla.
-..Eh?- rispondo io, risvegliandomi dal torpore in cui ero finita.
-Sono esattamente otto minuti e quattordici secondi che sto aspettando una sua risposta- ringhia il mio docente.
-Ehm.. ops... non credo di aver sentito la domanda- balbetto sforzandomi di tenere gli occhi aperti. Cazzo che sonno!
-Lo abbiamo notato tutti, dato che non sentiva nemmeno i nostri vani tentativi di chiamarla. Ora mi sa dire quale è l’incantesimo per proteggersi dai nemici?- chiede infine guardandomi torvo.
È una domanda facilissima, dato che è uno dei primi incantesimi che ho imparato a fare, ma il mio cervello è talmente stanco che non mi ricordo nulla.
Colpita nell’orgoglio, abbasso lo sguardo e sussurro: -Non lo so-
Tutti i miei compagni di casa mi guardano esterrefatti: Hermione Granger che non sa rispondere ad una domanda, soprattutto a questa così semplice, è una cosa più unica che rara.
-Mh, se è così.. 20 punti in meno a Grifondoro- dice Piton.
-COME?!- urlo. Altro effetto collaterale del non dormire: sono nervosissima, isterica
Sussultano tutti al mio grido.
-20? 20? Sta scherzando, vero? Per una volta che non so una cosa, lei toglie venti punti alla mia casa?!- continuo con gli occhi fuori dalle orbite.
-Cioè, non ho capito! Io devo sempre essere perfetta, vero?- Piton cerca di ribattere ma lo interrompo alzando ancora di più la voce -Vero?! Perché qui la più piccola cosa che faccio sbagliata me la fate pagare con il sangue, ma sono umana anche io, se lo ricorda?- dico isterica.
-BASTA!- riesce a zittirmi lui.
Tutta la classe mi guarda come se fossi un Licantropo vestito da ballerina e fanno bene, perché mi sento veramente così.
-Non si può permettere di rispondere in questo modo! Le sono stati tolti venti punti per la sua disattenzione in classe e perché non sapeva rispondere a quella semplice domanda, come a tutti gli altri ragazzi al posto suo! Ed ora dopo il suo folle “sfogo”, le verranno tolti altri 50 punti casa!- urla.
 Tutti trattengono il fiato.
-Ed ora, vada nell’ufficio del preside, ci penserà lui ad assegnarle una punizione esemplare- conclude ringhiando.
Sempre a testa bassa, raccolgo le mie cose e percorro quello che mi sembra un’interminabile corridoio, tra i banchi degli altri Grifondoro.
Riesco a intravvedere le facce preoccupate di Harry, Ginny e Ron e gli sguardi sorpresi degli altri compagni.
Appena uscita, tiro un sospiro di sollievo e mi dirigo verso l’ufficio di Silente.
 
Sto cercando di seguire la lezione di quella vecchia strega che è la Mc Granitt, ma per quanto mi sforzi, non ci riesco.
Non faccio altro che pensare alle vacanze di Natale, dove mi daranno nuove istruzioni per uccidere Silente.
Sono terrorizzato nel pensare che dovrò passare due settimane con mio padre, Voldemort e il resto dei Mangiamorte.
In queste ultimi giorni sono uscito da Hogwarts più spesso per farmi dire le ore e i programmi del mio arrivo a Malfoy Manor...
Malfoy Manor.. non la riconosco nemmeno più come casa mia.
L’unica cosa che mi distrae dai miei pensieri, è il rumore di qualcuno che bussa alla porta.
Ci giriamo tutti in quella direzione, mentre la Mc Granitt gracchia un “avanti”.
Rabbrividisco: Piton è appena entrato. Mi lancia un’occhiata e biascica alla professoressa che devo andare con lui.
Mi alzo come un automa e lo seguo.
Camminiamo fianco a fianco senza dire nulla, prima di arrivare al settimo piano.
-Come stai, Draco?- chiede, guardandomi con aria indagatoria.
-Bene, grazie- rispondo deglutendo.
-E la signorina Granger?- dice rivolgendomi un’occhiata eloquente.
-B..Bene anche lei, professore- balbetto. Che diavolo c’entra adesso?
-Ne sei sicuro?- scandisce lui avvicinandosi a me.
-Cos’è successo?!- chiedo io, preoccupato.
So leggere attraverso gli sguardi del mio padrino e in ogni caso persino Weasley capirebbe.
-Stamattina era a dir poco.. isterica. Molto pallida e dimagrita a vista d’occhio. Sei sicuro che non sia ricaduta nella sua ‘depressione’?- spiega.
-Le cose tra noi vanno benissimo- chiarisco io.
-E perché non hai fatto caso a questi aspetti importanti?- ringhia.
-Perché.. è stata lei ad aiutare me in questi tempi- ammetto io a testa bassa, dandomi mentalmente dello stupido per non essermi preoccupato del suo drastico cambiamento.
-In cosa ti ha aiutato?- chiede dopo un attimo di pausa.
-Non te lo voglio dire- preciso.
-Mh, immaginavo mi rispondessi così, per quello le ho letto nella mente- dice con uno dei suoi sorrisetti.
Serpeverde bastardo.
-Le hai letto nella mente?! Ma come ti permetti?!- gli urlo contro rabbioso.
-Sta’ calmo, potrebbe sentirci qualcuno. Ho promesso di proteggerti, lei è la tua felicità e quindi devo sapere se sta bene o no per aiutarla!-
-Non è una cosa che ti spetta guardare nei suoi ricordi e spiare i nostri momenti- ringhio pieno di rabbia.
-Va’ da lei, nell’ufficio di Silente, ha bisogno di te- dice dopo un minuto di silenzio.
Senza neanche salutarlo me ne vado.
Mentre percorro il corridoio per arrivare in presidenza, mi viene in mente l’incontro-scontro che c’era stato con Hermione. Sorrido al solo ricordo e la mia mente si perde in tutti bei momenti passati assieme.
Neanche a metà strada sento la Sua voce:
-Draco!- esclama mentre mi corre incontro.
La abbraccio al volo stringendola a me fortissimo, accorgendomi di quanto sia più leggera.
-Ehi, amore, che ti è successo?- chiedo dopo averla portata in braccio fino alla Stanza delle Necessità.
-Niente- mente abbassando il capo.
-Granger, devi dirmi che cos’hai. Ricordati la nostra promessa: ci dobbiamo proteggere a vicenda- le dico, incontrando i suoi occhi, che si velano di lacrime.
-Draco.. è la pozione- dice cominciando a singhiozzare.
-Quale pozione?-
-Quella che prendo tutte le notti per stare sveglia a consolarti, calmarti, proteggerti- conclude lei.
La pozione per rimanere sveglia.. la prende tutti i giorni da quasi due mesi e non riposa mai, solo per starmi accanto.
-Oh Merlino, amore quella ha un sacco di effetti collaterali se ne si abusa! Tra cui il..-
-Vomito- conclude lei per me, continuando a piangere.
 
-Vomito tutte le mattine e qualche volta anche dopo pranzo, per colpa di quella pozione. Ieri avevo finito gli ingredienti per prepararla e, come se fosse una vera droga, oggi sono stata ancora più male, fino ad arrivare all’isteria. Perdonami amore, non ho più forze!- singhiozzo, raggomitolandomi su me stessa, mentre piango più forte.
Due braccia mi avvolgono e mi stringono a sé: -Oh Hermione... dovevi dirmelo- dice Draco mentre mi culla dolcemente.
-Non.. non potevo, non avresti lasciato che ti aiutassi.. io lo faccio solo per te, perché ti amo e mi distrugge vederti soffrire come di notte- mi giustifico affondando il mio capo sul suo petto.
-Amore.. non ti puoi ridurre così per me, avremmo trovato una soluzione- ribatte baciandomi la fronte.
Lo guardo e, incatenandomi ai suoi occhi color ghiaccio, mi asciuga le lacrime con le dita: -Supereremo anche questa insieme, ma dobbiamo stare bene entrambi per farcela; io psicologicamente e tu fisicamente- dice alludendo alla mia evidente magrezza.
-Ok?- chiede infine, non ricevendo una mia risposta.
-Ok- dico annuendo con il capo, prima di abbandonarmi ad un lungo e dolce bacio.
E poi mi abbraccia, stringendomi a sé facendo scomparire ogni sorta di malessere.

 
-Draco, posso abitare nei tuoi abbracci?- mi chiede con una vocina timida dopo una decina di minuti.
Sorrido e la stringo di più: -Credo proprio di sì-
-Hermione, adesso seriamente, ci dobbiamo dire tutto- aggiungo subito tornando serio.
-E per il tuo problema? Draco io non ti voglio lasciare solo, per me è impossibile stare tranquilla sapendo che non stai bene!- ribatte.
-Senti vediamo stasera come va e, se per caso dovessi di nuovo stare male, troveremo una soluzione. Tu intanto non prendere più quella merdosa pozione- rispondo.
Sospira: -Ok, amore. Adesso devo andare a prepararmi per la cena di Lumacorno- dice scostandosi con malavoglia da me.
-Passerai prima a salutarmi, vero? Devo accertarmi che tu non sia troppo bella in modo che quello sfigato di Mc Laggen ti stia alla larga- le dico sorridendole eloquentemente.
-Certo, dimmi solo dove e io verrò da te- mi dice ridendo.
Concordiamo di trovarci tra un ora e mezza al Lago Nero e, dopo un ultimo bacio, se ne va.
 
Dopo l’ultimo, immancabile colpo di mascara, mi guardo allo specchio, per una volta soddisfatta del risultato.
Ginny mi ha lasciato un bigliettino con su scritto che era con Dean, il suo fidanzato, quindi non mi stupisco che non sia ancora in camera, nonostante la cena di Lumacorno inizi tra una ventina di minuti. Spero solo per lei che sia già pronta.
Esco e recitando l’incantesimo di invisibilità che mi ha insegnato Draco lo raggiungo al Lago Nero.
Appena mi vede, mi bacia e abbraccia con una delicatezza che mi lascia stordita.
-Meglio non rovinare tutta questa bellezza con il mio tocco- spiega sorridendo.
-A me andrebbe anche bene se tu lo facessi, ma giustamente le altre persone si potrebbero insospettire- chiarisco io.
Dopo qualche altro minuto assieme, lo saluto e a malincuore mi dirigo verso il luogo della cena.
Lumacorno mi accoglie con un gran sorriso, facendomi complimenti e invitandomi ad entrare.
Mi siedo accanto a Harry, che saluto con un imbarazzatissimo “ciao” per ciò che è successo stamattina.
Mi guarda per qualche secondo e poi scoppia in una risata che mi coinvolge appieno, dimostrandomi che l’episodio di stamattina non sarà un peso.
Verso la fine della cena, Ginny non è ancora arrivata e io sono sinceramente preoccupata per lei.
Nel frattempo cerco di non vomitare per la terza volta in questo giorno, vedendo Cormac che mi fissa, leccandosi le mani come un pervertito.
Distolgo lo sguardo indignata, rispondendo al mio professore di pozioni, dicendogli che i miei genitori sono dei dentisti.
Poco dopo, entra Ginny con gli occhi arrossati e una faccia stravolta.
Harry scatta in piedi e la guarda per qualche secondo, per poi risedersi, imbarazzato.
-Ha pianto, lei e Dean devono aver litigato di nuovo- sussurro all’orecchio del mio migliore amico, una volta che si è seduta anche lei.
Lui non risponde e finita la cena non ho occasione di parlargli, perché si ferma a chiedere qualcosa a Lumacorno.
-Ginny, tutto bene?- le chiedo una volta tornate in camera.
-Dean.. dice che lo uso solo per fare ingelosire Harry- dice lei a testa bassa, mentre scaccia via qualche lacrima sfuggita dagli occhi.
-Ed è vero?- le chiedo.
-..no- dice dopo un attimo di pausa.
La classica scusa.
In ogni caso è troppo distrutta per farla ragionare, quindi le auguro la buonanotte e vado da Draco.
 
È la una di notte quando sento i tre colpetti stabiliti con Hermione, alla mia porta. Vado ad aprire, la faccio entrare e lei annulla il suo incantesimo.
-Ciao bellissima- la saluto abbracciandola.
-Ciao amore- risponde lei.
Ci rannicchiamo sotto le coperte (ho fatto spostare Blaise in un’altra camera da mesi) e mi racconta di come è andata la cena: -…E poi c’era quel pervertito di Mc Laggen che ad un certo punto si è leccato le mani, credendosi sexy! Che schifo, stavo per vomitare persino la cena!- esclama.
La abbraccio, felice di sentire queste parole:
-Tu sei solo mia, Mezzosangue- le sussurro.
-Sì, e lo sarò per sempre- mi risponde lei.
Ci baciamo e abbracciati ci addormentiamo.

 
**********************
Questa, dopo tanto tempo, è stata la mia prima notte senza incubi.
A svegliarmi sono i capelli di Hermione, che durante il sonno si sono tutti scompigliati, venendomi in faccia.
Mi appoggio su un gomito e la bacio sulle labbra.
Apre gli occhi e sorride.
-Buongiorno, amore- le sussurro, regalandole il più bel sorriso.
-Buongiorno, mio Principe delle Serpi- risponde lei, mettendosi a sedere per ricambiare il bacio.
-Hai dormito bene oggi, non hai fatto incubi- osserva felice.
-Sì, è vero. E anche tu dopo tanto tempo sei riuscita a dormire- le faccio notare.
Il suo viso è già più luminoso e le occhiaie meno evidenti.
Dopo essere stata ancora cullata tra le mie braccia, torna nel suo dormitorio per prepararsi, e io mi alzo per fare lo stesso, d’altronde oggi c’è la partita finale ‘Serpeverde-Grifondoro’, devo dare il massimo.
Appena esco, una decina di minuti dopo, una Pansy Perkinson in calore mi si affianca tormentandomi di domande:
-Draco, ma come mai non stai più tanto con me? Io sono triste, sai? Eh Draco, lo sai? DRACOOO!- urla alla fine, vedendo che non la considero.
-Prima di tutto, buongiorno anche a te, Pansy! Secondo, ho molto da fare in questi mesi, per quello vi “trascuro”- taglio corto alzando gli occhi al cielo.
-Ah ok, scusa Draco, ma per stasera vale ancora la promessa?- chiede speranzosa.
-Quale promessa?-
-Quella che dopo la partita posso stare un po’ da sola con te- dice.
Oh Merlino, quella stupida promessa fatta a inizio anno, quando volevo allontanare Hermione.
 Porca miseria, adesso devo accontentarla, altrimenti lo dirà a suo padre, che lo dirà al mio e succederà un casino.
-Ah, quella.. ehm sì, sì, ok, ma per poco, perché poi vorrò stare anche con Blaise e gli altri- le dico.
-Va bene- dice soddisfatta prima di andarsene.
Non mi piace questa cosa, per niente, ho seriamente un brutto presentimento.
 
 
-Harry, gli hai messo la Felix Felicis nel bicchiere?!- chiedo io scandalizzata, vedendo Ron tutto pimpante, correre fuori dalla Sala Grande per prepararsi.
-Sì, che problema c’è?- chiede lui ridendo, mentre ci avviamo verso il campo da Quidditch.
-È la finale, ed è sleale- puntualizzo -Se lo scoprono vi squalificheranno-
-E dai, Hermione, non se ne accorgerà nessuno- mi liquida lui, prima di separarci, io verso le tribune e lui negli spogliatoi Grifondoro.
Dopo il discorso d’in bocca al lupo di Silente, la partita comincia e Ron è fenomenale grazie alla pozione di Harry, talmente bravo e sicuro di sé che fa vincere noi Grifondoro.
Esulto insieme ai miei compagni di casa, per poi lanciare uno sguardo dispiaciuto a Draco che sta discutendo (imprecando) con i suoi amici.
Tutta la scuola si riversa nella Sala Grande, quella sera affittata solo da noi studenti per festeggiare la finale.
Tutti stanno adulando Ron, mentre Harry mi confida di non aver realmente messo la pozione nel suo bicchiere.
Sollevata e felice del talento del mio amico vedo lui: Draco baciato da una Pansy Perkinson soddisfatta.
Incapace di guardare ancora, me ne vado piangendo.
Harry mi vede e mi rincorre.
Dopo un po’ mi trova sulle scale, intenta a creare piccoli uccellini di carta, mentre mi dispero pensando a ciò che ha fatto Draco.
-Hermione.. mi dispiace- mormora sedendosi accanto a me.
Aspetta, e lui come fa a sapere che sono triste per Draco? Rifletto un po’ e capisco che deve aver pensato fossi triste per il bacio avvenuto tra Lavanda e Ron.
- Harry, cosa provi quando vedi Dean con Ginny? Io so, vedo come la guardi- gli chiedo abbassando il capo.
Prima che mi possa rispondere arrivano il mio migliore amico e la sua nuova ragazza , che con una risatina isterica dice “Oh il posto è già occupato”.
Ron invece si ferma e mi chiede degli uccellini.
Scusa, Ron, ma devo sfogarmi su qualcuno: -Oppugno!- grido scagliandogli contro i miei volatili.
Il mio amico mi guarda male, offeso soprattutto, e se ne va.
Poi mi rannicchio fra le braccia di Harry, piangendo forte.
-Mi sento così- risponde lui alla fine.
Dopo una decina di minuti, lo saluto e me ne torno in camera mia, dove trovo un gufo agitato ad aspettarmi.
 
Mi stacco da Pansy poco dopo aver visto Hermione scappare in lacrime.
-Ma che cazzo fai?- le urlo in preda alla rabbia.
-Ma.. Draco, io pensavo che ricambiassi- si giustifica lei, sull’orlo di una crisi di pianto.
-No! Non ricambio una minchia, se non amicizia! Come diavolo ti sei permessa di baciarmi!- esclamo allontanandomi di qualche passo per non prenderla a pugni.
Senza neanche aspettare la sua risposta, esco dalla Sala Grande.
 Mi rendo invisibile e raggiungo le scale dove la mia Mezzosangue sta piangendo fra le braccia dello Sfregiato.
Troppo addolorato per guardarla soffrire così, vado sulla Torre di Astronomia, mandandole un gufo chiedendole di raggiungermi lì.
Non posso più rischiare di perderla.
Dopo una mezz’oretta, sento dei passi incerti e appena mi giro, trovo la mia amata con gli occhi pieni di lacrime: -Perché, Draco?- chiede tra i singhiozzi -Perché mi hai tradita?- dice massaggiandosi le braccia, come per riscaldarsi.
-Non ti ho tradita, amore mio, è stata Pansy a baciarmi, non me lo aspettavo. Mi sono staccato da lei subito dopo e l’ho messa via!- dico avvicinandomi a lei.
Si ritrae e continua a piangere, senza rispondermi.
Mi giro e piango anche io, in silenzio.
“L’ho persa”, continuo a dirmi.
Fino a quando, circa una trentina di secondi dopo, mi sento abbracciare dal dietro.
-Io.. io ti credo!- esclama stringendomi forte.
Mi giro e la bacio, sollevandola da terra.
Appena staccati la fisso negli occhi e inizio a parlare:
-Hermione, noi siamo in Guerra. Non solo in quella magica fra Potter e Voldemort, ma anche in quella della mia famiglia e il tuo sangue.
Noi siamo l’Amore nella Guerra.
Ti stavo per perdere due volte e, chissà, per colpa di qualche Mangiamorte potrei rischiare di perderti ancora.
E non voglio, perché sei l’unica cosa che mi va vivere.
Voglio stare con te per sempre, ed essere legato a te in tutti i modi possibili. Quindi, nonostante siamo giovanissimi..- dico inginocchiandomi e tirando fuori la scatolina di velluto verde.
-Hermione Jean Granger, vuoi rendermi l’uomo più felice del mondo, unendoti a me per sempre, accettando di sposarmi?-

 
 
Angolo della Scrittrice:
Buonasera miei prodi!
Ok, è tardi e sono stanca ;)
Allora, oggi mi è venuta una grande ispirazione e ho sfornato questo capitolo, che è il più lungo di tutti gli altri e di cui vado molto fiera!
Non mi dilungo troppo, perché il titolo è molto chiaro e dico solo due cose:
-Ho spostato lo scenario dei festeggiamenti dei Grifondoro nella Sala Grande in modo che potessi inserire anche Draco nello scenario;
-Oh mio diooooooo! Draco ha chiesto a Hermione di sposarlo!
Secondo voi nonostante siano così giovani, accetterà?
Eh chi lo sa, come mio solito vi lascio nella amata Suspence ;)
Ci vediamo al prossimo capitolo, bacione a tutti!<3

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Capitolo 12
*** Forever Part 2 ***


Ciao, ciao, ciao! (Donj, so che per questo saluto ti sarai già messa a ridere).!
Allora.... voi tutti sapete benissimo, e ormai mi odiate per questo, che io sono fissata con la Suspence…
L’ultima volta vi ho lasciati in un punto crucialissimo, e per tutta la vostra pazienza e fedeltà, ho deciso di dedicare questo capitolo a voi:
Voi lettori, che leggete, seguite, recensite, e avete fatto in modo che la mia storia crescesse, fino a diventare ciò che è adesso.
In particolare i miei ringraziamenti vanno a TomMalfoyandEmmaGranger e Gokuwriter, che recensiscono sempre la mia storia e mi riempiono di complimenti e battutine divertenti (tipo sulla mia Suspence e la maledizione Cruciatus) che apprezzo sempre tantissimo!
Buona lettura!<3

 
Dramione-Amore nella Guerra
Forever Part 2
 

-Hermione, noi siamo in guerra. Non solo in quella magica fra Potter e Voldemort, ma anche in quella della mia famiglia e il tuo sangue.
Noi siamo l’amore nella guerra.
Ti stavo per perdere due volte, e chissà se per colpa di qualche Mangiamorte, potrei rischiare di perderti ancora.
E non voglio, perché sei l’unica cosa che mi va vivere.
Voglio stare con te per sempre, ed essere legato a te in tutti i modi possibili. Quindi, nonostante siamo giovanissimi..- dico inginocchiandomi e tirando fuori la scatolina di velluto verde.
-Hermione Jean Granger, vuoi rendermi l’uomo più felice del mondo, unendoti a me per sempre, accettando di sposarmi?-

 
Mi guarda con un’espressione sbalordita: -Oh mio dio… Draco, sì, non desidero altro!- esclama piangendo di gioia mentre si lascia infilare l’anello al dito.
Appena mi rialzo, l’abbraccio fortissimo abbandonandomi a un bacio pieno d’amore, mentre le sue lacrime mi bagnano il viso.
 
Non riesco a smettere di piangere e non per la tristezza, anzi! Ho così tanta felicità in corpo che quasi scoppio.
Ancora non ci credo: Draco mi ha chiesto di sposarlo!
Non importa la nostra età, il fatto che prima che tutta la guerra finisca dovremmo continuare a fingere, ci importa solo del vivere per sempre insieme.
-Ehi.. stai bene?- mi chiede con dolcezza dopo molti minuti.
-Me lo chiedi? Io sono.. wow, non riesco a dire nulla dalla felicità- esclamo ridendo e piangendo nello stesso momento.
Ride anche lui e prendendomi per mano andiamo in camera sua.
Stretta nel suo abbraccio, ammiro il mio anulare sinistro alla luce della luna.
L’anello che ha scelto per me è a dir poco divino: è di diamanti e ha incastonato un cuore, metà fatto di rubini e metà di smeraldi.
Sorrido di nuovo, stringendomi ancora di più a lui.
Questo anello ci rappresenta meglio di qualsiasi altra cosa.

***************

Il mio dolce risveglio è alimentato dalle carezze e i baci di Draco.
Mi giro nell’abbraccio, fino ad incontrare il viso del mio biondissimo ragazzo: -Buongiorno, amore- lo saluto sorridendogli.
-Buongiorno, fidanzata- risponde lui con uno dei suoi fantastici ghigni.
Dopo il “bacio del buongiorno” restiamo abbracciati così per un’altra decina di minuti, senza dire nulla.
Ho il capo posato sul suo petto e la sua mano sinistra sta giocherellando con i miei capelli, mentre io disegno spirali immaginari sulla destra.
Ad un certo punto, sento che qualcosa si è impigliato tra i miei capelli.
-Ahia!- esclamo girandomi di scatto.
-Scusa, scusa, è colpa del mio anello- dice lui, mostrandomi la mano.
-...Lo hai anche tu- mormoro donandogli il sorriso più bello che ho.
-Eh sì già. Devo sposarmi anche io!- ridacchia.
-Pensavo che con la storia Mangiamorte & Company..-
-NO- dice rabbuiandosi.
-Te l’ho già detto, amore. Faccio finta di odiarti in giro, ma non farò finta di non essere sposato con te. Ovviamente non dirò nulla e non mostrerò ai quattro venti l’anello, se dovessero chiedermi cosa sia inventerò una qualche bugia, ma il simbolo del nostro amore lo voglio portare sempre con me- chiarisce.
È tutto così dolce..
Non so cosa dire, quindi lo bacio.
-Grazie, Draco- gli dico semplicemente abbracciandolo.
-Grazie a te, Hermione. Prima di conoscerti, non credevo nell’amore. Ma poi tutto è cambiato. Ho scoperto di essere buono e di avere un cuore. Grazie a te ho imparato ad amare- mi sussurra dolcemente.
Dopo qualche altro minuto, a malincuore, raggiungo la mia stanza.
Ginny sta ancora dormendo, così senza fare rumore comincio a prepararmi.
Seduta davanti alla mia specchiera comincio a giocherellare con il mio anello di fidanzamento, sorridendo come un’ebete al ricordo della proposta di Draco.
Persa nei miei pensieri, non mi accorgo che la mia migliore amica è dietro di me e mi sta osservando con un sorrisetto.
-Buongiooorno Hermionee- dice ridendo
-Ginny! Ehm, ciao, buongiorno..- balbetto sussultando.
-Come è andata ieri con Malfoy?- chiede.
-Oh più che bene!- esclamo.
-Allora mi devi raccontare tutto per filo e per segno!- mi intima lei appollaiandosi sul mio letto, guardandomi con aria curiosa.
-Ok.. Muffilato!- recito insonorizzando la stanza.
-Draco mi ha chiesto di sposarlo!- strillo mostrandole la mano sinistra.
Ed ecco che inizia la classica scena di due adolescenti schizzate:
-OH MERLINO! NON CI CREDOO!!- inizia ad urlare anche lei prendendomi per mano, saltellando come un coniglio.
-Sì, Godric santissimo, sì!!!!-
-Fa vedere l’anello ti prego.. cavoli Hermione è fantastico!-
-Lo so!- dico riiniziando a strillare.
Dopo qualche altro minuto di delirio, ci sediamo sul mio letto e iniziamo a discutere sul matrimonio: -Beh, non sarà una vera e propria cerimonia, perché deve restare tutto segreto. Pensavamo di farlo in riva al Lago Nero, ma servirebbe un incantesimo di invisibilità fortissimo, e noi non riusciamo a farlo. Quindi pensavamo di celebrare il tutto nella Stanza delle Necessità che, a differenza di cosa abbiamo bisogno, muta il suo aspetto- le spiego.
-Ma quindi non ci sarà nessun pranzo, nessuna Luna di Miele, nessuna festa?- chiede lei un po’ delusa.
-Purtroppo no, amica mia, prima di tutto è perché siamo molto giovani e poi deve restare tutto segreto- dico sospirando.
-E… non ci saranno nemmeno Harry e Ron, giusto?- domanda tristemente.
Sento una morsa allo stomaco: il senso di colpa.
-..No- sussurro piano -Io.. non sai cosa farei per invitarli, sono come dei fratelli per me.. ma non posso. Loro non capirebbero e succederebbe un casino- ammetto abbassando lo sguardo -Ginny, io lo faccio solo per amore di Draco, perché darei tutto per fare in modo che loro siano lì con me...-
-Lo so ‘Mione- mi rassicura lei mettendomi una mano sulla spalla.
-Un’ultima domanda-
-Dimmi- le intimo io.
-Non siete un po’ troppo giovani?-
 
 
-Non siete un po’ troppo giovani?- chiede Blaise, il mio migliore amico.
Sbuffo infastidito da questa, purtroppo più che lecita, domanda.
 -Sì, siamo giovanissimi, ma con le leggi stabilite dal Wizengamot, ovvero che una coppia sposata non può divorziare, se non in caso di maltrattamento o tradimento, dal punto di vista legale saremmo più protetti, in futuro- gli spiego.
-Mh, capisco, ma adesso volete anche vivere insieme, ve ne andrete in Luna di Miele, tra nove mesi troverò un “nipotino” in Sala Comune?- ride lui.
Gli do un pugno amichevole sulla spalla e rido anch’io.
-No, idiota, nulla di tutto questo. Vogliamo “solo” sposarci, legalizzare il nostro amore e stare insieme, per sempre-
 
 
-E a quando le nozze?- chiede infine la mia amica, mentre prepariamo le borse per le lezioni.
-Domenica sera-
-Fra tre giorni?! Ma non hai l’abito!- esclama lei guardandomi scandalizzata.
-Lo so, nemmeno Draco lo ha, per questo abbiamo deciso di sposarci domenica sera, in modo che la mattina possiamo andare nei rispettivi negozi di abiti da cerimonia a Hogsmeade, sempre sotto la amata pozione Polisucco- le spiego.
-Ah ok, allora... va bene...-
-Che hai, Ginny?- le chiedo notando il suo tono di voce.
-‘Mione.. io posso venire al matrimonio?- chiede con vocina timida e gli occhioni da cucciola.
Scoppio a ridere: -Ma certo che sì! Tu sei la mia testimone!- esclamo abbracciandola.
La sento sospirare di sollievo e ride anche lei.
-Molto bene, allora per Hogsmeade prepara un po’ di pozione anche per me- dice facendomi l’occhiolino.
Poi usciamo e appena Harry mi abbraccia, il senso di colpa mi lacera tutto lo stomaco. Mi stringo più forte a lui, come se mi potessi scusare in questo modo.
-‘Mione, vedrai che con Ron si risolverà tutto- dice lui.
Oh no, Harry. Io sono più che felice per il nostro amico, ti abbraccio per una cosa che tu non potresti mai immaginarti.
-Già..- riesco a dire, poco convinta.
Poi, chiacchierando del compito affidatoci da Lumacorno, entriamo nella Sala Grande e i miei occhi non possono fare a meno di incontrare i Suoi, glaciali e bellissimi, che appena incatenati ai miei diventano di una dolcezza infinita.
In un attimo tutti i miei sensi di colpa si volatilizzano; non desidero più Harry e Ron al mio matrimonio.
Voglio solo Lui.
Sì, è solo questo che desidero.
Ho sempre voluto essere amata, ho sempre voluto l’Amore.
Ed è Draco la reincarnazione umana dell’amore.
Draco è la mia Vita.  
E lui basta.
 

 
Angolo della scrittrice:
Buonasera a tutti!
Avete visto come sono gentile? Non ho messo la Suspence ;D!
Non ho nulla da dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto,
Un bacione! <3

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Capitolo 13
*** A Wedding ***


Ciao a tutti e bentornati in questo nuovo capitolo!
Questo capitolo lo voglio dedicare a tutti i fan della Dramione.
Il matrimonio di Draco e Hermione è l’immagine più bella e romantica che rappresenta questa favolosa coppia, e solo altri fan come me possono capire la felicità nel vederli insieme per sempre!
Buona lettura!
 

 
Dramione-Amore nella Guerra
A Wedding
 
E finalmente domenica è arrivata, l’unica volta in cui non la odi.
Fortunatamente l’appuntamento a Malfoy Manor è questa mattina, quindi il pomeriggio posso andare tranquillamente a comprare il mio abito da sposo e, stasera, sposarmi finalmente con Hermione.
Esco dal bagno e, come al solito, prendo un colpo nel trovare Blaise appollaiato sul mio letto ad aspettarmi.
-Brutto idiota! Che spavento..- esclamo.
Lui ridacchia: -Mi sembri più agitato, Draco. L’ansia del Grande Giorno?- conclude con un sorrisetto più che eloquente.
-Anche- dico sinceramente.
Mi guarda perplesso, non sono mai così trasparente su questo genere di cose.
-Beh.. wow, devo fare i complimenti alla Granger per essere riuscita a cambiarti così- dice alzando le sopracciglia -Sta’ tranquillo, Draco. Andrà tutto bene stasera- mi rassicura infine, comprendendo il mio stato d’animo.
-E se ci ripensasse? Se non volesse più sposarsi perché troppo giovane? Infondo abbiamo 17 anni.. magari non vuole più considerare la protezione che avremo in futuro, oppure sono solo una sua cotta temporanea..- esclamo agitato. Sento un grande vuoto allo stomaco mentre penso queste cose... Il solo pensiero che lei sia una cosa temporanea mi spaventa più della morte.
-Dai Draco, non fare l’idiota! “Una sua cotta temporanea”? Mi prendi in giro? Ti devo ricordare che si è praticamente tolta la vita al tuo finto rifiuto? Che quando ha visto che Pansy ti baciava, era più che disperata? Ti sei dimenticato di tutte le volte che ti ha detto ti amo? Di tutte le altre in cui dice che sei l’unica cosa che da senso alla sua vita? Che non può vivere senza di te e che lo starti lontano equivale a ucciderla? Quante cazzo di parole servono, per farti capire che non si è mai vista una coppia così innamorata come la vostra?!- esclama incazzato dopo le mie parole.
Abbasso lo sguardo: ha ragione. È come se stessi insultando Hermione, pensando che lei non mi ama.
Io sono la sua vita! Quando se ne andrà mai questa dannata insicurezza?
-Hai ragione, Blaise- dico dopo un po’.
Si gira verso di me, sorpreso più di prima:
-Come hai detto? Io ho ragione? Si vede che ti devi sposare, questa è una cosa più unica che rara!- freccia lui ridendo.
Rido con lui e dopo amichevoli pacche sulle spalle esco da Hogwarts, smaterializzandomi a Malfoy Manor.
 
-SVEGLIAAAA!- urla Ginny saltellando.
-Oggi è il grande giorno, devi essere perfetta!- aggiunge subito dopo, mentre si mette a elencare tutte le fantastiche cose che dobbiamo fare o comprare oggi.
-Se non bastassero i nostri soldi chiederò a  Harry un bel prestito di galeoni, e poi..-
-NO- sibilo subito.
Frena il suo entusiasmo e mi guarda con aria incerta, in cerca di spiegazioni.
-Harry non sarà presente al matrimonio e non saprà di questo chissà per quanto tempo. Quindi non voglio nemmeno un centesimo dei suoi soldi. Non sarebbe giusto nei suoi confronti- dico tristemente.
Harry e Ron non sono i miei migliori amici, sono i miei fratelli. Loro, Ginny, tutta la famiglia Weasley, sono la mia seconda famiglia e non averli al mio giovane matrimonio è frustrante per me.
Lo sguardo della mia migliore amica si addolcisce e viene ad abbracciarmi.
-Mi dispiace, Hermione, so quant’è difficile per te non dirgli niente- mi rassicura.
-Per fortuna ci sei tu Ginny, altrimenti impazzirei- sospiro.
-Per fortuna che c’è Malfoy, che ti fa vivere e intendo letteralmente- ridacchia lei.
-Oh se non ci fosse lui sarei ancora lì a sbavare dietro a tuo fratello come una stupida, lui sta benissimo con Lavanda, anche se “ovviamente” devo fare finta di pensare il contrario-le rispondo.
-Dai non pensare a queste cose tristi! Oggi ti sposi! È il giorno più speciale della tua vita, vuoi passarlo a pensare a chi non ci sarà? Alla fine l’importante siete tu e Malfoy, perché sono sicura che quando vi vedrete, io e Zabini potremmo anche morire e voi non ve ne accorgereste dal tanto amore che provate. ‘Mione, voi.. siete una cosa inspiegabile, e fidati, non avrei mai pensato di dirlo con Draco Malfoy di mezzo- dice.
Ha ragione. Per quanto mi dispiaccia che non ci sia il resto della mia famiglia, alla fine per me l’importante è sposare Draco.
-Sono perfettamente d’accordo con te, Ginny- dico balzando giù dal letto.
-Quindi adesso vediamo di preparare la pozione Polisucco per la nostra cara Hogsmeade!- le dico facendole l’occhiolino.
 
Ogni volta che vengo qui, mi sembra sempre più brutta.
La grande Malfoy Manor, mi sembra sempre più fredda, anonima e senza quella fierezza che esprimeva prima che il Signore Oscuro ci abitasse dentro.
Suono il campanello nel modo prestabilito con gli altri Mangiamorte e attendo. Qualche secondo dopo mio padre viene ad aprirmi.
-Buongiorno, padre- saluto “affettuosamente”.
-Figlio mio, come al solito hai scordato le buone maniere- sibila lui a denti stretti.
-Che cosa ho fatto che ha urtato la vostra serenità, padre?- chiedo non lasciando trapelare la mia paura. Se sapesse di Hermione?
-Come ben sai, è di altissima maleducazione far aspettare il nostro Signore, considerando soprattutto tutta la stima che lui ha di te e l’incarico che ti ha affidato- spiega con un tono gelido che solo i Malfoy possono fare.
Il mio sguardo saetta sull’orologio vicino al portone principale: le 7:50! Sono in ritardo di cinque maledettissimi minuti, un tempo abnorme per Voldemort.
Faccio uno sguardo sottomesso:
-Mi dispiace di averti deluso, padre. Purtroppo ho incontrato dei problemi nell’uscire da Hogwarts..- tento di scusarmi.
-Non inventare scuse, Draco. Adesso andiamo di là, a te penserò più tardi - mi interrompe.
Tutti i Mangiamorte si girano nella mia direzione, mentre mio padre annuncia il mio arrivo.
Noto gli sguardi contrariati di molti, quello folle di mia zia e quello sollevato di mia mamma, ehm scusate, madre.
-Giovane Malfoy, prego siediti con noi- dice Voldemort con uno dei suoi spaventosissimi sorrisi.
Mi affretto a raggiungere il mio posto e appena seduto, faccio le mie più umili scuse al Lord Oscuro.
-Oh non preoccuparti, Draco, capita a tutti di arrivare in ritardo- aggiunge.
Mi si ghiaccia il sangue nelle vene a sentire il mio nome pronunciato da lui.
Annuisco, rimanendo zitto e deglutendo a fatica.
-Molto bene, ragazzo, ti comunico che poco dopo le vacanze di Natale, che passerai con noi, attueremo l’assassinio di Albus Silente- annuncia.
-Ehm.. mi scusi, mio Lord, esattamente quanto dopo le vacanze?- chiede, con mia grande sorpresa, mio padre.
Voldemort lo guarda con una delle sue terrificanti espressioni: -Un mesetto o due al massimo- dice semplicemente.
Segue il solito applauso da parte degli altri Mangiamorte, mentre io sento brividi partirmi dalla base della schiena e dallo stomaco.
Dopo qualche altra informazione, mia zia Bellatrix mi accompagna alla porta:
-Alloraa, Draco- inizia con la sua vocetta stridula –Come va con l’Armadio Svanitoree? Lo saai che è importantissimo per mettere in aatto l’omicidio di Silente, veero?-
-Ce.. certo- balbetto io.
-Mii piace il tuo carattere, Draaco,  anche come preesti servizio al noostro Signoore. Ho deciso chee nelle vacaanze, ti insegnerò l’arte dellaa Maledizionee Cruciatus- conclude con una risatina isterica.
Cerco di ridere anche io e sembrare compiaciuto.
-Ah ah ah! Potrestii poi pensare di usarlaa sulla Mezzosaangue che c’è neella tua scuolaa!- urla prima che mi smaterializzi.
Materializzato davanti ad Hogwarts, mi affretto a raggiungere la Sala Grande, dove stanno concludendo la colazione.
L’ultima frase pronunciata da mia zia mi ha fatto perdere qualsiasi voglia di cibo.
Cerco Hermione con lo sguardo, ma non è scesa. Probabilmente starà preparando la pozione Polisucco per Hogsmeade. Finita la colazione vado in camera a preparare un bel po’ di galeoni e poi raggiungo la Stanza delle Necessità, per riprovare per l’ennesima volta l’incantesimo di quel dannatissimo armadio.
 Prendo un uccellino dalla gabbietta lì accanto e lo posiziono all’interno del mobile.
Dopo aver recitato l’incantesimo, il volatile è sparito.
“Wow, qualcosa di giusto la combino a volte”, penso.
Pronuncio l’incantesimo al contrario, per rievocarlo qui.
Apro l’armadio.
È morto.
 
-È libero di baciare chiunque gli va!- dico a Harry mentre metto via il mio libro.
-Davvero, Hermione?- chiede lui, ridendo incredulo.
Oh, amico mio, non sai quanto sia vero!
-Sì Harry, comunque chi hai intenzione di invitare alla festa di Natale?- domando alludendo a quella organizzata da Lumacorno.
-Io troverò una ragazza, tu piuttosto, con chi vai?- risponde con un sorrisetto eloquente.
-Io troverò qualcuno con cui andare- svio frettolosamente.
-Mh, ok, basta che non sia Malfoy!- esclama mettendosi a ridere.
Mi sforzo di ridere: -Ovviamente, non inviterei MAI Malfoy!-
-Comunque fai attenzione a Romilda Vane, non mi piace come ti guarda- lo avverto.
Si gira e vede anche lui Romilda guardarlo con gli occhi dolci.
-Tu le piaci solo perché crede che sei il Prescelto!- specifico.
-Ma io sono il Prescelto- dice con un sorrisetto eloquente.
Una delle mie poderose “librate” va a depositarsi sulla sua testa.
-Ahia!- esclama.
-Chi pensi di invitare Harry?- gli chiedo al limite della pazienza.
-Non lo so, Hermione, troverò una bellissima ragazza- mi liquida lui con un gesto della mano.
-Oggi ad Hogsmeade passi la giornata con me e Ron?- chiede alla fine.
-Ehm.. non credo sia il caso- rispondo in difficoltà.
-Ah giusto, non vuoi vedere Ron è così? Allora stiamo un’oretta io e te insieme e poi..-
-Harry, non è il caso, davvero. Preferisco passare la giornata con Ginny- lo interrompo.
-Ah.. va bene- mormora lui un po’ deluso.
Ci salutiamo e, con i sensi di colpa, raggiungo la mia camera per preparare le ultime cose.
 
Arrivati a Hogsmeade, io e Blaise raggiungiamo il posto stabilito con Hermione e la Piattola per prendere la pozione Polisucco.
Appena la vedo mi viene voglia di baciarla, ma con i nostri migliori amici attorno, mi limito a stringerla forte a me.
Con uno dei suoi sorrisi più belli distribuisce una fialetta ad ognuno di noi, spiegando la durata e dove ci dobbiamo trovare quando l’effetto svanirà.
Blaise e la Weasley , ormai trasformati in un ragazzo biondo e una mora dagli occhi azzurri, ci precedono, mi abbandono ad un lungo bacio con Hermione.
-Sei irriconoscibile, amore- ride lei.
-Tu hai i capelli come i miei- le faccio notare.
Ci specchiamo nel vetro di una finestra: lei ha i capelli chiari come i miei, mentre io li ho più neri di Potter, anche se gli occhi sono rimasti azzurri.
I nostri lineamenti sono mutati come quelli di trentenni qualsiasi.
-Cavoli, se non sapessi che fossi tu non ti guarderei nemmeno in faccia!- ride lei.
-Credo anche io..- ammetto ridacchiando.
Poi scoppia il delirio più totale notando come anche le nostre voci siano cambiate.
La mia è bassa come quella di un cantante d’opera, mentre la sua è stridula come quella delle ragazzine-oche di Hogwarts.
-Vi muovete o no?- dice la nuova voce delicata quanto quella di un camionista Babbano di Blaise.
-Sì arriviamo!- dico io fulminandolo con lo sguardo.
Dopo un ultimo bacio alla mia amata, mi dirigo con il mio migliore amico  verso il negozio di abiti da sposo “The Perfect Man for The Great Day”.
Un uomo sulla trentina, si avvicina a noi e ci stringe la mano calorosamente.
-Buongiorno, lei deve essere il Signor Melkas, giusto?- sto per rispondere di no, quando mi ricordo che è il mio nome falso.
-Sì, esatto, e questo è il mio testimone Brian Zolfetto- mi sforzo di non ridere mentre presento Blaise col suo nuovo nome.
Ci fa accomodare in una saletta presentando brevemente il negozio ed incomincia a farmi vedere i primi abiti. 


 
Respiro profondamente davanti alla porta del negozio “The Witch Bride”.
Ginny, irriconoscibile coi capelli castani e i lineamenti adulti, mi poggia una mano sulla spalla.
-Agitata?- chiede.
-Un casino- le rispondo.
Dopo un altro minuto mi accingo ad entrare e una signora tonda e sorridente, mi abbraccia calorosamente: -Benvenuta, cara, benvenuta! Sei tu vero Hanna Grainder?-
-Sì, piacere di conoscerla, Madame Flurr, giusto?- chiedo di rimando.
-Certamente cara, e tu devi essere Greta, la testimone! Piacere carissima!- dice prima di abbracciare anche Ginny.
Mi prende a braccetto, guidandomi verso una sala bianca, con un divanetto e una pedana rialzata davanti a una grandissima specchiera.
-Allora, Hanna, come vorresti il tuo vestito da sposa?- chiede dopo averci fatto accomodare.
-Lo vorrei semplice, ma non banale. Un po’ in stile “Antica Grecia”. Preferibilmente senza maniche, anche se siamo a dicembre- le rispondo.
-La gonna la vuoi a sirena, ampia, dritta..?-
-Dritta, basta che non faccia l’effetto “incinta”, non so se mi spiego- dico ridendo.
-Certo, certo, ho già in mente qualcosa per te, per la testimone, invece, che colore scegliamo?- chiede guardando Ginny.
Quest’ultima mi guarda confusa, quindi rispondo io per lei:
-Il verde smeraldo-
-È un colore molto particolare.. mi faccia indovinare, ai tempi della scuola era una Serpeverde?- chiede Madama Flurr.
-No, ma il mio fidanzato sì e ho incominciato ad amare questo colore- chiarisco io.
-Oh, molto romantico, e la forma del vestito?-
-Pensavo qualcosa a tubino, semplice- dice Ginny.
-Semplice, semplice, ma che matrimonio è?- esclama alzando gli occhi al cielo.
-Il mio, quindi è pregata di fare il suo lavoro senza giudicare- rispondo io, gelida.
Non permetto che una persona qualunque giudichi la mia unione con Draco.
La mi migliore amica mi fa l’ok con la mano, con un’espressione piuttosto compiaciuta, mentre Madama Flurr mi guarda interdetta e imbarazzata:
-Io.. non intendevo di certo giudicare male.. ehm.. credo sia meglio procedere con la prova del vestito. Se vuole seguirmi signorina Grainder- balbetta indicando il camerino alle sue spalle.
I primi tre modelli che mi fa provare sono orribili: uno ha il corpetto fatto interamente di paillette e la gonna è talmente dritta che non riesco quasi a muovere le gambe. Il secondo ha la gonna troppo ampia e pomposa interamente fatto di pizzo, tanto da sembrare una tovaglia gigante. Il terzo è semi-trasparente e a sirena.
Con ancora indosso l’ultimo, sbotto: -Ma insomma, io non le ho chiesto nulla del genere!-
-Oh certo, lo so, ma magari provando nuovi stili..-
-NO! Non voglio nuovi stili, paillette, gonne giganti o uno straccio addosso, ok? Voglio solo un vestito semplice, con la gonna dritta, stile dea greca!- la interrompo al limite della pazienza.
La pozione Polisucco durerà massimo un’altra ora e io non ho niente in mano.
-Certo, mi scusi ancora signorina Grainder- risponde a testa bassa.
Mentre Madama Flurr, va a cercarmi un vestito, Ginny mi raggiunge in camerino:
-Ehi, ‘Mione, come va?- chiede sedendosi accanto a me.
Bofonchio un ‘”bene” e lei si mette a ridere.
-Magari quella Flurr lì avrà pensato che l’ultimo vestito lo avresti comprato per fare un piacere a Malfoy-
-Ma sei scema?!- dico mettendomi a ridere.
-Che ne so, io ipotizzo solo, perché mi sembra strano ti sia andata una cosa simile!- risponde lei senza smettere di ridere.
Dopo qualche altro minuto assieme, Madama Flurr torna con un altro vestito sulle spalle. Ginny esce e torna nella saletta d’aspetto.
Infilo il vestito senza neanche guardarlo e raggiungo la pedana.
Appena mi specchio rimango senza fiato: è un abito bianco, interamente fatto di chiffon, il corpetto leggermente arricciato e una fascia di seta sotto il seno.
A destra c’è un fiore da cui partono due spalline che cingono il mio collo andandosi a incrociare sulla schiena.
Mi giro verso Ginny, commossa:
-Her.. Hanna, sei bellissima- dice con gli occhi lucidi.
-Sì.. è l’abito giusto- dico io, ovviamente già in lacrime.
Vedo Madama Flurr aprirsi in un sorriso e portarmi un paio di tacchi, non troppo alti.
Dopo aver scelto gli ultimi accessori, ci dedichiamo a quelli dell’abito di Ginny, che fortunatamente non tardiamo a trovare.
 Dopo aver ritirato tutto (nel mondo magico ti confezionano gli abiti il giorno stesso), raggiungiamo il luogo concordato con Draco e Zabini.
Con la sorte a nostro favore, loro non sono ancora arrivati, quindi abbiamo il tempo di trasformare le borse con i vestiti in sacchetti smessi con vari ingredienti per pozioni.
Poco dopo Draco arriva col suo migliore amico e fa appena in tempo a raggiungermi, prima che la pozione svanisca.
Ed è bellissimo che torniamo noi stessi nello stesso momento in cui ci baciamo, ignorando la presenza dei nostri amici.
 
-Siete riuscite a prendere tutto?- chiedo a Hermione, finalmente tornata sé stessa, dopo il bacio.
-Con molta fatica, ma sì- dice ridendo insieme alla sua migliore amica.
-Voi invece?- chiede la Weasley di rimando.
-Tutto, evidentemente con meno fatica di voi- ghigna Blaise.
Chiacchieriamo qualche altro minuto, abbracciando Hermione dal dietro.
Poi, dopo aver trasformato le borse con i miei vestiti in piccoli pacchetti di caramelle alla menta, ci separiamo per raggiungere le carrozze che ci ricondurranno ad Hogwarts.
Appena arrivo in camera mia inizio a prepararmi.
Quando ho finito mi guardo allo specchio: giacca e pantaloni di un verde scurissimo, lucido, con la camicia bianca, senza cravatta; non ho scelto nulla di particolare, ma non ho saputo rinunciare all’eleganza.
Blaise mi raggiunge e, sotto incantesimo, raggiungiamo la Stanza delle Necessità.
Appena entriamo, mi lascio andare a un sorriso nel vedere che è mutata come avevo immaginato: le pareti lilla pastello decorate da edera e fiori bianchi, il pavimento di marmo color avorio, i tre gradini bassi e l’arco bianco dove ci sposeremo.
-Alla Granger piacerà- commenta Blaise.
-Già..- mormoro.
-Forza e coraggio, Draco- dice dandomi amichevoli pacche sulla schiena.
Aspettiamo una mezz’oretta e poi vediamo entrare la Weasley, in un abito verde smeraldo.
Noto Blaise lanciarle un’aria piuttosto sorpresa.
-È qui- si limita a dirmi mentre si posiziona al lato sinistro dell’arco.
Parte una musica dolcissima e la vedo.
 
-Ginny, dove sono le scarpe?!- chiedo io isterica mentre spazzola, forcine e punti luce, mi acconciano i capelli da soli, con la magia.
-Qui, eccole- dice lei aiutandomi a metterle.
Subito dopo, la mia acconciatura è pronta e gli oggetti si fermano, tornando al loro posto nella mia specchiera.
Ginny mi posiziona il velo e sistema il breve strascico del vestito, poi si ferma ad ammirarmi allo specchio.
Si asciuga una lacrima e mi abbraccia, attenta a non rovinare niente.
-Andiamo- mi intima poco dopo.
Sotto incantesimo, raggiungiamo la Stanza delle Necessità.
Davanti all’entrata Ginny mi ferma:
-Ok, adesso io entro e dico che sei arrivata, noi ci posizioniamo tutti come belle statuine e dopo esattamente 15 secondi tu entri, va bene?-
-..Sì- annuisco.
Sparisce dietro la porta e io sento l’ansia salirmi fin sopra le orecchie.
Dopo aver contato i famigerati 15 secondi entro.
La Stanza è enorme e bellissima. Non faccio in tempo a guadarmi intorno che parte subito la musica:
I have died every day
Waiting for you
Darling' don't be afraid,
I have loved you for a
Thousand years
I'll love you for a
Thousand more

Inizio a camminare e subito dopo incontro gli occhi di Draco.
Tutta la mia agitazione sparisce non appena lo vedo e continuo a camminare più sicura di me, aprendomi in un sorriso felice.
And all along I believed
I would find you
Time has brought
Your heart to me
I have loved you for a
Thousand years
I'll love you for a
Thousand more


Le parole della canzone finiscono non appena lo raggiungo.
Mi prende le mani: -Sei bellissima- dice facendo un sorriso commosso.
-Anche tu- dico non trattenendo qualche lacrima di gioia.
Poi Blaise, che grazie alle conoscenze di suo padre sa come celebrare un matrimonio, ci fa le fatidiche domande:
-Tu, Hermione Jean Granger, vuoi prendere come tuo marito Draco Lucius Malfoy, per amarlo e onorarlo per tutta la tua vita?-
-Sì, lo voglio- dico senza esitare.
-E tu, Draco Lucius Malfoy, vuoi prendere come tua moglie Hermione Jean Granger, per amarla e onorarla per tutta la tua vita?-
-Sì, la voglio- dice lui guardandomi intensamente negli occhi.
-Bene, con le leggi che ho sentito al Wizengamot e che come maggiorenne posso esercitare, vi dichiaro marito e moglie. Draco, ora puoi baciarla- conclude Blaise facendoci l’occhiolino.
Draco avvicina il suo viso al mio:
-Ti amo, Mezzosangue- dice prima di baciarmi.
Ginny inizia a piangere di gioia e, insieme a Blaise, ci applaude.
 
 
Quando io e mia moglie ci stacchiamo, non faccio in tempo a sorriderle, che un dolore lancinante al braccio sinistro mi fa ritrarre dal suo abbraccio,
Urlando di dolore, cado a terra, mentre Hermione e i nostri amici mi soccorrono.
-Amore... cosa succede?!- piange lei tenendomi la testa in grembo.
Blaise e la Weasley riescono a strappare la manica sinistra della mia giacca, che mostra un Marchio Nero più gonfio che mai.
Sotto lo sguardo spaventato di Hermione, quello triste di Blaise e quello incredulo della Piattola, svengo dal dolore.

 
 
Angolo della Scrittrice:
Buonasera a tutti!! Che bello, è la prima volta che aggiorno a orari decenti ;).
Allora ho un paio di cosette da dirvi:
-i rispettivi negozi da sposa e sposo a Hogsmeade, come i nomi finti dei personaggi sotto pozione Polisucco, sono di mia pura invenzione;
-la canzone del matrimonio di Hermione è “A Thousand Years” di Christina Perri.
E come ultima cosa, come poteva mancare un colpo di scena e soprattutto la mia amata Suspence? ;)
Ci vediamo al prossimo capitolo baci a tutti! <3

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Capitolo 14
*** The Curse and The Darling ***


Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo!
PERDONATEMI! È da una settimana precisa che non aggiorno e mi dispiace un sacco, ma purtroppo la scuola e la mancanza di ispirazione non mi hanno dato pace!
Questo capitolo è dedicato alla ragazza di mio fratello, S., che ha portato la luce nelle sue giornate <3
Buona lettura a tutti! <3

 
 
 
Dramione-Amore nella Guerra
The Curse and The Darling


Quando io e mia moglie ci stacchiamo, non faccio in tempo a sorriderle, che un dolore lancinante al braccio sinistro mi fa ritrarre dal suo abbraccio,
Urlando di dolore, cado a terra, mentre Hermione e i nostri amici mi soccorrono.
-Amore... cosa succede?!- piange lei tenendomi la testa in grembo.
Blaise e la Weasley riescono a strappare la manica sinistra della mia giacca, che mostra un Marchio Nero più gonfio che mai.
Sotto lo sguardo spaventato di Hermione, quello triste di Blaise e quello incredulo della Piattola, svengo dal dolore.
 
-Cosa gli succede?!- chiedo di nuovo guardando Blaise.
-Non ne sono sicuro..-
-Zabini, dimmi cosa gli succede!- urlo mentre piango, nel panico completo.
-Dobbiamo portarlo nella sua stanza, qui non è sicuro- dice.
E, anche se è contro le regole di Hogwarts, ci materializza nella camera di Draco.
Il suo migliore amico lo adagia sul letto e fa apparire una sorta di credenza, piena di pozioni.
Mi siedo sul bordo del letto e accarezzo i capelli di Draco, mentre alcune delle mie lacrime bagnano anche il suo viso perfetto.
-Weasley.. falla sedere su quella poltrona- dice Blaise debolmente.
Ginny, ancora scioccata per la scoperta del Marchio Nero, mi prende delicatamente per le spalle e mi conduce alla poltrona.
Poi ne fa apparire un’altra e si accomoda  accanto a me, stringendomi la mano senza dire nulla.
“Stava andando tutto così bene.. ce l’avevamo fatta, ci siamo uniti per sempre.. e il Marchio lo ha ridotto così?” penso guardando Draco.
-Che cos’ha, Zabini?- chiedo di nuovo, dopo qualche minuto di silenzio interrotto solo dai movimenti di quest’ultimo mentre cura mio marito.
-Granger..-
-Malfoy- preciso ringhiando.
-Ah giusto, Malfoy... Ecco, Draco non ti ha mai raccontato nulla sul suo Marchio Nero?- domanda.
-No- rispondo dopo qualche minuto di attenta “analisi” dei miei ricordi.
Sospira e si siede sulla poltroncina davanti a quella mia e di Ginny:
-Per spiegarvi ciò che ha, devo raccontarvelo io allora-
Un mio sguardo lo esorta a continuare: -Draco, come saprai già, è stato scelto tra i Mangiamorte della sua età per ricoprire un incarico importante. Il problema, è che lui non voleva essere marchiato e seguire la via di suo padre, ma proprio quest’ultimo lo costrinse a diventare ciò che è ora. Il Signore Oscuro venne a sapere delle sue incertezze, e il Giorno della Marchiatura gli fece una Maledizione- racconta abbassando il capo.
-Una Maledizione?!- chiedo scoccando un’occhiata ansiosa a Draco.
-Sì, esatto. Oltre ad avergli provocato più dolore del normale mentre gli incideva il Marchio Nero, ha pronunciato delle parole in serpentese che hanno fatto animare per qualche secondo il marchio.
Nessuno degli altri Mangiamorte ci fece caso, ma Draco sì, perché, oltretutto, quella notte delle strane voci lo assillarono.
Il giorno dopo fece delle ricerche nell’immensa biblioteca di Malfoy Manor e trovò la risposta alle sue domande: il maleficio lanciatogli dal Signore Oscuro si chiama Maledizione Imperius Remote, un incantesimo potentissimo e alquanto complicato da applicare.
Come l’Imperio, tiene sotto il proprio controllo la persona colpita dall’incantesimo, ma ha una caratteristica in più: può farlo a distanza.
L’unico difetto di questa fattura, è che si riesce a contrastare, se prendendo le pozioni giuste, ovviamente non in presenza del mago che l’ha inflitta.
Draco si è fatto sempre somministrare le pozioni da Piton, quindi gli “errori” che commetteva non venivano rilevati.
Il fatto di essersi unito in matrimonio con te, Hermione Malfoy, la Mezzosangue, dev’essere stato un duro colpo per la Maledizione e nemmeno le pozioni sono riuscite a contrastare l’effetto distruttivo che causa questa se si va contro la sua volontà- conclude.
Io e Ginny restiamo qualche minuto in silenzio ad assimilare tutto ciò che Zabini ci ha appena detto.
-Quindi.. se non fosse stato per le pozioni, anche gli abbracci o i baci che mi ha dato avrebbero potuto fargli lo stesso effetto?- chiedo.
-Non ne sono sicuro, ma credo di sì- sospira lui.
Mi alzo in piedi e, lentamente, mi avvicino al corpo di Draco.
Non mi azzardo a toccarlo, per non causare altro dolore.
-Puoi toccarlo, Malfoy, gli ho dato la pozione giusta- mi rassicura subito Blaise.
Prendo la mano di mio marito e gliela bacio.
-È meglio che chiami Piton- dico a Zabini prima di andarmene insieme a Ginny.
-Sì certo, conosce la Maledizione e le pozioni meglio di chiunque altro- mi rassicura lui.
Osservo con uno sguardo triste il corpo senza sensi di Draco.
-Ti manderò un gufo appena si sveglierà, sta’ tranquilla- mi conforta di nuovo lui.
-Grazie, Zabini- sussurro accennando un debole sorriso.
-Prego, Malfoy. Magari è solo svenuto perché stai davvero bene con questo vestito- dice alludendo al mio abito da sposa.
Ridacchio quel poco per sentirmi più tranquilla e poi, sotto incantesimo dell’invisibilità, io e la mia migliore amica raggiungiamo la nostra stanza.
 
 
Traditore del tuo sangue!-clic-traditore del tuo sangue!
Voci alternate a dei fastidiosissimi “clic”, continuano ad urlarmi questo da quasi un’ora.
Tu morirai-clic-lei morirà-clic-tu morirai- clic- lei morirà!
Inizio a muovermi freneticamente, come se mi stessi divincolando di dosso tutte queste parole.
Poi le voci cercando di mutarsi nella Sua e, se non fosse per il sinistro “clic” nel mezzo, crederei che Lei fosse realmente qui:
Moriremo, Draco-clic-Oppure solo io-clic-Per colpa tua-clic-morirò per colpa tua!
Le voci si tramutano in grida e finalmente riesco a svegliarmi, fradicio di sudore e con Blaise e Piton che mi guardano con aria stanca.
-D.. dov’è lei?- chiedo subito alludendo a Hermione.
-Lei sta bene, è solo molto scossa per ciò che è successo- dice Blaise.
-A proposito, che cosa è successo di così importante da contrastare l’effetto delle mie pozioni?- chiede il mio padrino con la sua voce nasale.
-Ehm.. nulla di che, ci stavamo... ehm... per baciare e...-
-Sì, sì, certo, ma quindi questo grazioso anello, sul tuo anulare sinistro non c’entra nulla? E nemmeno il tuo nuovo completo comprato nel negozio più prestigioso di abiti da cerimonia ad Hogsmeade, immagino- mi interrompe subito guardandomi male.
Io e il mio migliore amico abbassiamo lo sguardo, entrambi terribilmente imbarazzati.
-Vi siete sposati?!- chiede infine, incredulo.
-Sì, professore...- rispondo.
-Perché? Che fretta c’era? Adesso volete anche vivere insieme, avere un bel bambino a 17 anni, durante una guerra?!- continua alzando la voce.
-NO! Nulla di tutto questo! Lo abbiamo fatto solo per essere protetti legalmente in futuro, lo sa meglio di me che le coppie sposate non possono divorziare se non in caso di maltrattamento o tradimento!- ringhio.
-E tu credi che questo impedisca al Signore Oscuro di ucciderla? Ti sei “dimenticato” della tua Maledizione?-
Resto zitto, mentre l’ira mi pervade.
-Ho fatto un incantesimo all’anello, Draco: adesso è questo quello che ti proteggerà dal maleficio. Signor Zabini, mandi un gufo alla signorina.. Malfoy. Se volete continuare a frequentarvi, deve pronunciare anche lei l’incantesimo- ordina Piton.
-Grazie..- riesco a dire, accennando un sorriso al mio padrino.
-Tutto per la felicità e la protezione del mio pupillo- risponde lui con uno dei suoi sorrisetti

 
 
Angolo della scrittrice:
Ciao di nuovo a tutti!
Allora, mi scuso per la cortezza del capitolo, ma purtroppo il tempo che ho mi permette di scrivere solo questo.
In ogni caso sono soddisfatta, dai ;)
Allora, due cosine veloci:
-La maledizione che Voldemort ha inflitto a Draco l’ho inventata io, quindi evitate commenti col “non esiste”, perché l’ho inventata io.
-nello scorso capitolo avrei voluto postare l’immagine del vestito da sposa di Hermione, ma purtroppo non ero riuscita a caricarla, oggi però ce l’ho fatta quindi eccolo qui!
Bacione a tutti e al prossimo capitolo! <3

    Vestito da sposa Hermione Granger Malfoy <3

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Capitolo 15
*** Rings and Christmas Party ***


Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo!
Come avrete capito, nei periodi scolastici sono molto impegnata e stanca e quindi aggiornare è sempre più difficile per me.
Ma non temete, non abbandonerò di certo la storia!
 Questa Dramione è tutto per me e voglio mandarla avanti ancora per molto! <3
Tre giorni fa era il compleanno di Tom Felton, ovvero il nostro bellissimo Draco Malfoy. Non sto qui a scrivergli una dedica primo perché so che non la leggerà mai, secondo perché non finirei più ;)
Buona lettura a tutti! <3
 

Dramione-Amore nella Guerra
Rings and Christmas Party
 


-DRACO MALFOY HA IL MARCHIO NERO E TU NON MI HAI DETTO NIENTE?!- urla Ginny appena tornate in stanza.
-Zitta! Hai insonorizzato la camera almeno?-
-Certo, non sono stupida come te, che non mi hai detto che tuo marito è un Mangiamorte!- ribatte.
-Ginny ma come facevo a dirtelo? Non avresti potuto capire...-
-IO che non capisco, ‘Mione? Ti ricordo che abbiamo fatto il Voto Infrangibile, per mantenere segreta la tua relazione con Malfoy, perché la sua famiglia è pazza e...-
La mia faccia sconsolata la fa fermare:  -Tu e Zabini non avete dovuto fare il Voto Infrangibile solo per la strane tradizioni dei genitori di Draco. Quella è solo una piccola parte del vero motivo. Io e lui ci siamo messi insieme in gran segreto, perché se qualcuno dei suoi “colleghi” fosse venuto a sapere che sta con “la Mezzosangue migliore amica di Potter”, avrebbero ucciso me o lui, dato che ha violato una delle regole più importanti stabilite da Voldemort, capisci?- le spiego.
-E perché Malfoy è diventato uno di loro, se era innamorato di te? Come fai a stare accanto ad una persona simile?- esclama.
-Oh Ginny, smettila! Te lo ha spiegato pure Zabini, Draco NON VOLEVA ESSERE UN MANGIAMORTE!- le urlo in faccia.
Resta zitta per qualche minuto, apparentemente offesa, così io ne approfitto per riappendere il mio vestito da sposa nell’armadio, sciogliere la pettinatura e struccarmi, sempre aiutata dalla magia.
Mi sto finendo di spazzolare i capelli, quando la vedo avanzare verso di me dallo specchio.
-Quindi.. lui non è cattivo?- chiede con voce debole.
-No, Ginny, per niente- la rassicuro con un sorriso.
-Anche questo fa parte del nostro Voto Infrangibile?-
-Questa è la ragione per cui esiste-
Poi mi alzo in piedi e la abbraccio, perché so che per lei tutto questo è un grande shock.
-Adesso riposati, Lady Malfoy, appena arriverà il gufo di Zabini ti sveglio- dice guidandomi verso il letto.
La ringrazio e mi corico. Come tocco il cuscino, cado profondamente addormentata.
Faccio uno strano sogno: sto camminando su una strada bianca come la pelle di Draco, quando ad un tratto un’enorme buco nero a forma di teschio mi tira verso di sé.
Cado per un tempo interminabile, da una parte all’altra, come se le pareti nere fossero ondulate.
Poi, sotto di me, vedo la luce bianca che mi indica l’uscita.
Rotolo per qualche metro non appena atterro sulla pallida strada.
Mi giro nella direzione in cui c’era il ‘buco nero’, e al suo posto trovo quella che sembra la testa di un serpente.
Aspetta un attimo: sono caduta in una sagoma a forma di teschio, con le pareti “ondulate” e l’uscita è.. un serpente?
Questo è il Marchio Nero.
I miei occhi tornano sulla strada bianca.. come la pelle di Draco!
Sono su di lui?!
-Hermione- è la Sua voce.
Mi volto e lo vedo, cerco di fare qualche passo per andare ad abbracciarlo, ma i miei piedi non si muovono.
Intanto Draco sta tirando fuori la sua bacchetta.
-Amore che vuoi fare?- chiedo spaventata mentre vedo che la punta verso di me.
-Sappi che ti amerò per sempre- risponde in lacrime.
-Draco..-
-Avada Kedavra!-
Un lampo di luce verde mi pervade e..
 
-Hermione, svegliati, è arrivato il gufo di Zabini- annuncia la voce gentile di Ginny.
-Quante ore sono passate?- riesco a dire.
-Due circa, ma ti senti bene?- chiede notando la mia inquietudine.
Le racconto il sogno mentre mi do una sistemata.
-Non ti preoccupare ‘Mione, nei sogni, oltre ai nostri desideri più profondi, esprimiamo anche le nostre più grandi paure- risponde con voce tranquilla.
-Quindi non succederà, nel senso, non è nulla di premonitore, vero?-
-No, stai serena- mi rassicura.
Detto questo, alle due di notte, scendiamo nei sotterranei.
 
-Malfoy- sussurra il migliore amico di Draco come saluto.
-Zabini- ricambio.
Ginny si limita a un cenno con la testa, non è ancora abituata alla compagnia dei Serpeverde.
Mi fiondo nella stanza, impaziente di vedere mio marito, ma mi blocco non appena vedo Piton.
-Ah bene, signorina Malfoy, signorina Weasley, buona “sera”- saluta con la sua tipica espressione da “non potete nascondermi nulla”.
Sto per rispondergli, quando Draco si sveglia, guardando nella mia direzione.
 
 
-Her.. Hermione- mormoro ancora intontito dall’anti dolorifico datomi dal mio padrino.
Si gira subito verso di me e, incurante di Piton, mi corre incontro abbracciandomi forte.
-Stai bene?- chiede subito dopo.
-Ora sì, grazie all’incantesimo..-
-Quale incantesimo?- mi interrompe preoccupata.
Come la capisco, dopo che Blaise gli ha raccontato della Maledizione, deve averne abbastanza di tutto ciò che riguarda la magia.
-Se mi ascoltava un minuto in più, signorina Malfoy, glielo spiegavo io- interviene Piton.
Vedo Hermione arrossire, probabilmente imbarazzata del fatto che proprio il mio padrino la chiami così.
-Ce.. certo, mi scusi professore- balbetta scostandosi da me.
Blaise e la Weasley vengono mandati nelle loro stanze, perché le cose che ci deve dire il nostro insegnate riguardano solo me e la mia sposa.
Mano nella mano, raggiungiamo Piton sulle due poltrone davanti a lui.
-Bene, signorina Malfoy, come le ha già spiegato il signor Zabini, suo marito ha la Maledizione Imperius Remote e che solo con le mie pozioni ne è riuscito a contrastare l’effetto.
Il fatto di essersi unito in matrimonio con lei, una Mezzosangue, però è stato troppo e la Maledizione ha scatenato i suoi effetti.
Non sono pienamente d’accordo sulla vostra unione, anche se capisco perfettamente le ragioni che vi hanno spinto a celebrarla. Sapete meglio di me che il Wizengamot non permette alle coppie sposate di divorziare, quindi per il benessere del signor Malfoy, ho fatto un incantesimo alla vostra fede nuziale: d’ora in poi sarà questo a proteggerlo dagli effetti del suo maleficio.
 Per rendere la protezione completa però, serve che anche lei pronunci la fattura.
Finché suo marito sarà lontano da Noi-Sappiamo-Chi, i pensieri più che positivi e i contatti con lei, non gli nuoceranno- dice Piton rivolgendosi a Hermione.
Lei lo ascolta attentamente e annuisce a tutte le sue parole.
-Direi di non aspettare ancora, tiri fuori la bacchetta, signora Malfoy-
Dopo che anche la mia sposa ha pronunciato l’incantesimo di protezione alla Maledizione, mi sento più forte e quel dolore alla testa mi scompare definitivamente.
-Grazie di tutto, professore, le sono debitrice- dice Hermione a Piton.
-Di niente signorina Malfoy. Un’ultima avviso: questa cosa dei vostri anelli, non potrà dirla alla signorina Weasley e io la farò dimenticare al signor Zabini.
 È un segreto solo ed esclusivamente vostro: adesso la sua fede è collegata a quella del signor Malfoy, quindi se lei se la toglie, l’effetto su suo marito sarà quello di indebolirlo finché lei non se la sarà rimessa. Stessa cosa per te, Draco- aggiunge.
-Finché la Maledizione sarà viva in te, queste fedi rappresentano il vostro benessere. Badate di averle sempre e di non toglierle mai, perché potreste riscontrare anche la morte- ci avvisa.
 Poi se ne va.
-Mi dispiace, Hermione- dico mentre la abbraccio -per colpa di questa Maledizione ho rovinato il nostro matrimonio sul più bello-
-Non importa, amore. Adesso siamo qui, insieme e sono sicura che non ti potrà succedere nulla- mi rassicura.
-Lo sai che eri la cosa più bella che io avessi mai visto, con quel vestito?- le dico facendola arrossire.
 
 
-Davvero, Mezzosangue, sei perfetta- aggiunge vedendo la mia espressione poco convinta.
-Tu mi rendi perfetta, mio bellissimo marito- gli dico prima di incominciare a baciarlo.
Poi ci corichiamo sotto le coperte, incominciando a confidarci l’uno con l’altra: -Draco, alla festa di Natale di Lumacorno devo portare qualcuno.. non posso portare te e se non porto nessuno si insospettiranno, quindi.. chi invito?-
Ci pensa su una decina di secondi: -Porta quello sfigato di Mc Laggen!- se ne esce.
-Cormac?!- chiedo scandalizzata.
-Sì, lui non ti rifiuterà mai e, se ti chiedono perché hai scelto che ti accompagnasse, tu puoi dire che lo hai portato per fare ingelosire Weasley- spiega ridendo.
-Sono un GENIO- aggiunge subito dopo.
Rido con lui, ma poi mi intristisco.
-Non sai quanto vorrei andare con te- sospiro poggiando la testa sul suo petto.
-Non sai quanto vorrei accompagnarti- dice baciandomi i capelli.
Dopo un’altra oretta di coccole, ci addormentiamo.

 
********************

-Sveglia Mezzosangue- mi chiama Draco dopo qualche ora di sonno.
Dal dietro, la sua mano sinistra incontra la mia e, stringendola, i nostri anelli si incontrano, come due calamite attirate dal magnete.
Sorrido mentre mi bacia dolcemente il collo.
Sto qualche altro minuto con lui e poi, a malincuore, raggiungo il mio dormitorio.
Mi preparo insieme a Ginny che mi tormenta per sapere che cosa ha detto Piton a me e Draco dopo che lei se ne è dovuta andare.
Evito tutte le sue domande e andiamo da Harry e Ron che ci stanno aspettando in Sala Grande. Abbraccio il primo, ma mi sforzo di ignorare l’ultimo, in quanto dovrei essere innamorata e arrabbiata con lui.
-Come va oggi?- chiede Harry quando incominciamo a fare colazione.
-Benissimo e a te?- gli rispondo sinceramente.
-Sei sicura?- chiede di nuovo lui, apprensivo.
Guardo la mia fede nuziale: -Non potrei stare meglio-
Il mio migliore amico non nota l’oggetto su cui si è posato il mio sguardo e crede che, con lo sguardo basso, io stia mentendo, ma si limita a raccontarmi dettagliatamente tutte le discussioni avvenute ieri in Sala Comune.
-Ma tu e Ginny dove eravate a quell’ora?-
A questa domanda, la grande Ginevra Weasley si strozza con lo stesso succo di zucca che stava bevendo, ricomponendosi subito dopo, rossa come i suoi capelli per la figuraccia fatta con Harry.
-Eravamo.. in bibliotecaaa- dice con un sorriso ipocrita per poi guardarmi in cerca d’aiuto.
-Sì.. Ginny non capiva un compito di.. Pozioni e io l’ho aiutata insegnandole anche dei trucchetti del nostro anno- aggiungo guardando il mio migliore amico, sperando di essere più convincente possibile.
Ci guarda per qualche secondo e poi scoppia a ridere: -Ok, e per dire questo ti sei quasi ammazzata, Ginny? Non imbarazzarti, io per primo mi facevo, mi faccio, aiutare da Hermione a studiare-
Detto questo lui e la mia migliore amica iniziano a parlare di Quidditch e io ne approfitto per salutarli e andare a cercare Cormac per invitarlo a quella dannata festa.
Dopo aver girovagato per i giardini all’esterno dell’edificio scolastico, lo trovo in biblioteca: -Ciao, Cormac- dico dopo aver indugiato a lungo sulla porta d’entrata.
-Ehi, Granger- saluta con un sorrisetto eloquente.
-Ehm.. ti volevo chiedere.. dopodomani, alla festa di Natale di Lumacorno, vorresti essere il mio accompagnatore?- chiedo tutto d’un fiato dopo le pause iniziali.
Fa un sorrisetto compiaciuto: -Ovviamente, Granger. Ho sempre saputo che saresti crollata al mio fascino-
Gli tirerei volentieri uno schiaffo, ma mi limito a un sorrisetto tirato e, dopo averlo salutato, me ne vado dalla biblioteca.
Sono talmente arrabbiata da non accorgermi di uno studente che arriva nella direzione opposta alla mia e così ci scontriamo.
-Ma che diavolo fai?!- sbotto, ma rimango interdetta nel vedere la faccia divertita di Draco.
-Cercavo la mia ragazza, tu che diavolo fai?- mi scimmiotta lui con uno dei suoi favolosi ghigni.
-Bacio il mio dolcissimo marito- gli rispondo prima di baciarlo.
Ci stacchiamo in tempo dal sentire i passi di qualcuno che si avvicina, e lui fa appena in tempo a smaterializzarsi, anche se è severamente vietato, che arriva Luna.
-Oh, ciao Hermione, capiti proprio a favore: dei Gorgosprizzi mi hanno rubato tutti i libri di “Storia della Magia”, li hai visti per caso?- chiede con la sua faccina angelica.
-Non ho visto i Gorgosprizzi, ma ci sono cinque o sei libri su un tavolo della biblioteca, forse sono i tuoi- le dico dopo qualche secondo di sorpresa, non mi sono ancora abituata alle sue domande.
-Dovrebbero essere quelli, sei veramente gentile. Ci vediamo dopodomani allora, io verrò con Harry- dice prima di andarsene.
Ridacchio nell’immaginarmi la strana coppia composta da Luna e dal mio migliore amico e vado a lezione.
 
Due giorni passano in fretta e adesso sono davanti allo specchio ad ammirare il meraviglioso vestito rosa che mi ha regalato Draco per l’occasione.
Aspetto Ginny, che si sta finendo di spazzolare i lunghi capelli, e ci dirigiamo nel luogo della festa.
Salutiamo il professor Lumacorno, che non perde l’occasione per farci complimenti, e raggiungiamo i nostri “cavalieri”: Dean Thomas per la mia migliore amica e un Cormac Mc Laggen con gli ormoni a balla per me.
-Buona sera, Granger. Wow, sei veramente attraente questa sera- dice squadrandomi da capo a piedi, lanciandomi sguardi ben più che eloquenti.
Lo ringrazio per pura educazione e raggiungiamo un altro gruppetto di coppie, formate da uno o più conoscenti del mio accompagnatore.
Mi annoio a morte finché non vedo entrare Harry affiancato da una più che stravagante Luna Lovegood, dolcissima nel suo strano vestito dalle tonalità chiare.
Verso fine serata, Cormac mi porta in un posto isolato della festa e incomincia a dire cose... strane.
-Io lo so che tu, Hermione Granger, sei innamorata di me, altrimenti non mi avresti chiesto di accompagnarti a questa meravigliosa festa. Beh, è giunto il momento della verità: anche io ti amo- dice avvicinando pericolosamente il suo viso al mio e facendo comparire un rametto di vischio sopra di noi.
Gli tiro uno schiaffo e scappo da lui.
“Ma si rende conto dell’importanza del dire “ti amo”? Sa che cos’è l’amore vero? Quell’idiota” penso mentre sorpasso i vari invitati.
Poi vedo la mia salvezza: l’uscita che da sul giardinetto!
Tiro un sospiro di sollievo, ma prendo subito un infarto quando sento la tenda muoversi.
Mi giro di colpo: -Hermione!-
-Oh per fortuna sei tu Harry!- esclamo rincominciando a respirare.
-Ma che cosa ci fai qui?- chiede perplesso.
-Mi nascondo... Ho lasciato Cormac sotto il vischio- gli confesso.
-Mc Laggen? Hai portato lui? Perché?- chiede scandalizzato.
-È l’unico che può far ingelosire Ron- dico ricordando la scusa suggeritami da Draco.
-Ah capisco..- commenta lui.
-Tartar di drago?- chiede un cameriere comparso in quel momento.
-No siamo a posto, grazie- rispondo io per entrambi.
-Tanto meglio da un alitosi da spavento- ci risponde.
-Ora che ci penso.. magari tiene Cormac a bada!- dico prendendo l’intero vassoio e infilandomene una porzione in bocca.
-Oddio, sta arrivando!- esclamo e, mollando il vassoio nelle mani di Harry, scappo dall’altra parte della tenda, appena in tempo per non farmi vedere da Mc Laggen.
Dopo qualche minuto si sente una puzza di vomito, che viene subito eliminata con un incantesimo fatto direttamente fatto da Lumacorno.
Poi il peggio: arriva Gazza che tiene per il colletto della giacca uno studente. E questo studente, è mio marito Draco Malfoy.
 


Angolo della scrittrice:
Buona “sera” a tutti, spero che questo capitolo vi piaccia ;)
Non ho nulla da dire (per la prima volta nella mia vita!), quindi mi limito a dare la buonanotte a chi legge adesso la storia.
Ci vediamo al prossimo capitolo! <3

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Capitolo 16
*** I Promise You ***


Ciao a tutti e bentornati in questo capitolo! Innanzitutto vi voglio ringraziare di nuovo per tutte le bellissime recensioni che mi dedicate in ogni capitolo (sia in pubblico che in privato)!
Dedico questo capitolo a tutti voi, cari lettori e vi ringrazio per tutto il vostro sostegno! <3<3<3
Buona lettura a tutti! <3

 
 
Dramione-Amore nella Guerra
I Promise You
 

Poi il peggio: arriva Gazza che tiene per il colletto della giacca uno studente. E questo studente, è mio marito Draco Malfoy.
-Horace, ho trovato questo ragazzo girovagare nei corridoi del settimo piano, dice di essere stato invitato alla festa e...- inizia Gazza.
-Ok, ok, volevo imbucarmi!- sbotta Draco, guardando spaventato in direzione di Piton.
-Non vi preoccupate, ci penso io a scortare fuori il signor Malfoy- dice quest’ultimo precedendo Lumacorno.
Prima di uscire, Draco mi lancia un’occhiata dispiaciuta.
Per qualche minuto dopo la loro uscita faccio finta di niente chiacchierando con Luna. Ma dopo la scomparsa improvvisa di Harry, trovo una scusa e me ne vado da lì, alla ricerca dell’unico ragazzo che ami davvero: Draco.
 
-Sei così immaturo da farti scoprire?- sibila il mio padrino.
-Pensavo di essere solo!- tento di difendermi.
-Stai rischiando tanto, Draco. Se hai bisogno di aiuto, puoi chiedermi di darti una mano...-
-NO! Sono stato scelto, posso farcela da solo...!- esclamo.
Non si deve mettere in mezzo a queste cose, se Voldemort lo venisse a scoprire sarebbero guai seri sia per me che per Piton.
Mi inchioda al muro: -HO GIURATO DI PROTEGGERTI! Smettila di sparare idiozie, se ti succedesse qualcosa o non riuscissi a portare a termine il tuo compito, sarebbe colpa mia!- ringhia.
-Non glielo ho chiesto io di proteggermi- dico gelido, col tono da Malfoy.
Detto questo, per sfidarlo, mi smaterializzo davanti ai suoi occhi.
 
 
Ho cercato Draco in tutti i corridoi, persino nei sotterranei e nelle varie torri, ma non c’è traccia di lui. Non mi resta che salire al fatidico settimo piano.
Imbocco il primo corridoio a destra e mi scontro contro Harry:
-Hermione! Malfoy si è smaterializzato, devo trovarlo!- esclama.
Un brivido mi percorre la schiena: ...Smaterializzato?-
-Sì, stavo spiando lui e Piton. Non sono riuscito a sentire quasi nulla, ma sembrava che il professore fosse molto arrabbiato con lui. La cosa più strana è che lo ha riportato qui- dice il mio amico.
-Non pensarci, Harry-
-Come faccio a non pensarci, Hermione? Ma.. tu perché sei qui?- chiede dopo un attimo di perplessità.
-Stavo cercando te... Sai, Luna era preoccupata..-
Perché nelle mie scuse ci deve sempre essere di mezzo Luna?
-Oh cavoli, la festa! Anche Lumacorno si sarà impensierito... è meglio che vada, vieni anche tu?- esclama, per poi tendere la mano come un invito a seguirlo.
-Ehm, no, io preferisco andare a riposare. Non mi stavo divertendo e sono molto stanca, saluti Lumacorno da parte mia?-
-Certo, ‘Mione. Buonanotte- dice sorridendomi.
Lo abbraccio forte.
-Grazie, Harry- sussurro.
“Scusa, Harry”, continuano a gridare le voci nella mia testa.
Ci salutiamo e, appena scende le scale, mi rendo invisibile.
So dove trovare Draco e sto andando da lui.
 
 
Seduto ai piedi del grande salice piangente in riva al Lago Nero, non posso fare a meno di pensare alla faccia incredula e delusa di Hermione.
Non dev’essere piacevole per lei stare con uno come me, mi chiedo ancora che cosa ci trovi di bello, in me.
Il fruscio delle foglie mi distoglie dai miei pensieri e tiro fuori la bacchetta, puntandola nella direzione del rumore:
-Chi c’è? Se non ti riveli lancio un Cruciatus!-
-Idiota, sono io, abbassa la bacchetta!- dice la voce della mia ragazza.
Subito dopo si rivela.
-Ehi- faccio per abbracciarla, ma si scosta da me.
-Che cosa ci facevi al settimo piano a quest’ora, Draco?- chiede freddamente, fissandomi negli occhi in cerca di risposte.
Decido di non mentirle: -Ho ricevuto una lettera, Hermione. Era di mio padre. Diceva che devo controllare più spesso l’incantesimo per attivare l’Armadio Svanitore e che non mi posso permettere più alcun errore.
 Per questo, ero al settimo piano. Di solito ci vado dopo cena, ma con la storia del Lumaclub ne ho approfittato per andare più tardi, pensando che fossero tutti occupati alla festa- confesso.
Sospira: -Come immaginavo..-
-Non ce la fai più a stare con me, vero?- le chiedo tristemente.
-No, assolutamente no! Sei tutto per me, ricordatelo, sono solo stanca di esser sempre preoccupata per la mia o tua vita, tutto qui.
 In più i dubbi di Harry sul tuo conto si stanno sempre più intensificando, e continuare a mentirgli o cercare di dissuaderlo diventa sempre più complicato- esclama.
-Mi dispiace, amore- dico attirandola verso di me.
Finalmente si fa abbracciare e si rannicchia contro di me in cerca di coccole.
Mi fa una tenerezza vederla così: -Ehi Principessa, mi mancherai un casino in queste due settimane di vacanza- le sussurro baciandole i capelli.
-Anche tu, non sai quanto. Non riusciremo a vederci neanche una volta?- chiede speranzosa.
-I Weasley non si insospettiranno?- chiedo di rimando.
-Non lo passo con loro questo Natale... sai in teoria io dovrei avercela a morte con Ron- risponde.
-Ah, capisco. Comunque... mi sa che non potremo vederci, ho come l’impressione che Voldemort e la mia famiglia mi terranno sotto costante controllo- le comunico lasciandomi andare a un lungo sospiro.
-Oh... ok. Ma ci scriveremo?- chiede di nuovo, delusa dalla mia risposta.
-Ti scriverò io, ma tu non puoi inviarmi lettere, perché altrimenti le intercettano- rispondo sentendomi sempre più una merda a doverle dare queste notizie.
-Ok... me lo prometti?- chiede dopo un po’, fissandomi intensamente negli occhi.
-Te lo prometto- scandisco avvicinando il mio viso al suo.
-Ti amo, Draco- dice a un soffio dalle mie labbra.
-Ti amo anch’io, Hermione- rispondo prima di amarla
 
Te lo prometto.
Questo è quello che ha detto Draco quella sera.
Te lo prometto.
Ha detto prima di baciarmi.
Te lo prometto.
Sono le parole che ha detto, giurandomi di proteggermi.
Te lo prometto.
È ciò che ha detto quella sera, prima di fare l’amore.
Te lo prometto.
Ha detto quando gli ho chiesto di non lasciarmi mai.
 
È passata una settimana da quella notte.
Adesso sono sola, nella mia stanza a fissare la neve fuori dalla mia finestra, a ricordare tutto con malinconia, a cercare inutilmente la traccia di un gufo.
La mattina mi precipito a guardare la posta e apro tutte le lettere, anche quelle intestate ai miei genitori, nella speranza che ce ne sia una da parte sua.
Ma non c’è.
Ho passato il Natale più brutto della mia vita: i miei genitori non mi rivolgono quasi più la parola per il mio tentato suicidio e se lo fanno è per dirmi qualcosa di poco gentile.
Non ho salutato né Harry, né Ron e sul treno non mi sono neanche seduta con loro perché dovevo continuare a fingere di essere arrabbiata con quest’ultimo.
Ginny la sento saltuariamente e le sue lettere parlano solo delle sue “fantastiche vacanze alla Tana, in compagnia di Harry e tutta la sua famiglia”.
Nell’ultima lettera che mi ha mandato, mi tempestava di domande su come andava con ‘Malfoy’; a lei non ho detto e non ho intenzione di dire nulla su quello che sta succedendo, quindi ho bruciato la lettera.
E, ovviamente, la mancanza della promessa di Draco mi sta distruggendo.
Una sorta di ansia mi assale in vari momenti della giornata, come se fossi preoccupata per qualcosa o per qualcuno.
Ma io sono fin troppo tranquilla, qui ad abbracciare il maglione verde smeraldo che ho rubato dal suo armadio quella notte, a guardare la strada bianchissima come la sua pelle mentre spero che lui possa comparire in questo momento.
Ma non succede e io non posso fare a meno di stringere e piangere su questo cavolo di maglione e respirare il suo odore ancora impresso sopra di esso, immaginando di essere tra le sue braccia, l’unico posto in cui mi sento al sicuro.
        
Sveglia Draco-clic-siamo tornate-clic-con il tuo Padrone in casa non ci puoi contrastare-clic-sveglia Draco
Queste assurde voci, che mi assillano da quando ho messo piede nell’elegante Malfoy Manor, mi svegliano.
Guardo il calendario, è passata una settimana dall’ultima notte che ho passato con Hermione.
Avevo promesso di scriverle, ma ho sempre qualcuno che mi controlla e al mio gufo hanno messo una specie di microspia per controllare dove va.
Poi lo sento di nuovo: quella sensazione di tristezza e disperazione, mi viene spesso durante la giornata.
Ne ho parlato con Piton e lui ha detto che potrebbero essere le emozioni di Hermione. Dice anche che tramite gli anelli possono passare i nostri sentimenti e quindi sentire le sensazioni (solo negative) che sta provando in quel momento l’altro.
Ed ecco che inizia la mia preoccupazione, l’ansia.
So che sta male per colpa mia e, ricordando le sue azioni precedenti, ho seriamente paura che faccia qualcosa di stupido e avventato.
Non so nulla di ciò che le sta succedendo, non so come va coi suoi genitori, con i suoi amici, se ha passato un bel Natale, se corre qualche pericolo... niente di niente.
Come faccio a proteggerla?
Basta pensare Draco-clic-c’è una lezione di Cruciatus con tua zia-clic-preparati in fretta-clic-basta pensare Draco
Per far smettere queste dannate voci, finisco di vestirmi e scendo nei Sotterranei di casa mia.
In una delle tenebrose stanze, trovo mia zia Bellatrix ad aspettarmi: -Eccoti arrivatoo, Draco caaro- mi accoglie con il suo tono sinistro.
Beh, sarà anche pazza, ma qui dentro è la più “affettuosa” tra tutti quanti.
-Ooggi si faràà la praatica della nostra caara Maledizioone Cruciaatus-
Mi schiarisco la voce: -Ok, vuoi che creo anche i manichini?- le chiedo.
Ride nel suo modo pazzo di ridere e con un sorriso sinistro mi guarda:
-Ma noo già: abbiamoo deelle caviie umanee- risponde.
 Detto questo fa apparire due prigionieri che non conosco.
Mi si gela il sangue nelle vene e il mio sguardo saetta velocemente da loro a lei, che nel frattempo gli sta camminando intorno, giocherellando con la sua bacchetta.
-Noon faree quella faaccia, Dracoo. Questi due soono solo dei Meezzosanguee- un brivido mi percorre tutta la schiena nel sentire il disprezzo con cui dice quella parola.
Deglutisco a fatica e faccio un sorriso forzato, come segno della mia “approvazione”.
-Tiira fuoori la baccheetta!- esclama: -In battaglia non si può proovare pietàà, non si puuò sbagliaree né esitaree. Devii sapere esattameente per chii coombatti e chi soono i tuoi nemicii. Quaando incoontri uno di questi, non diaalogare, aa meno che ti è stato ordinatoo, e agiisci subito. Tuutto chiaaro?- chiede infine.
Mi limito ad annuire.
-Mmm, beene sono feliice che tuu appreenda così in freettaa... ma forsee hai bisogno dii una dimoostrazione- e con uno scatto fulmineo si gira puntando la bacchetta contro l’uomo prigioniero: -Crucio!-
L’uomo si rotola a terra, urlando dal dolore, mentre la donna lì accanto piange per lui... probabilmente sono sposati.
-Pietà... per favore, pietà..!- grida l’uomo, isterico per la tortura.
Mia zia ride: -Pietàà? Maii per uno comee te, crucio!- sibila di nuovo, ridendo con un’espressione di puro divertimento in volto.
Quella tortura dura altri dieci lunghi e interminabili minuti, poi l’uomo muore.
-Beenissimoo, adeesso toocca a tee, Dracoo, laa tuaa caavia è questa- dice indicando la donna, che intanto piange abbracciando il corpo del marito.
Tremante, impugno la mia bacchetta e mi avvicino di qualche passo a lei.
Mi guarda terrorizzata: -...uccidimi- sussurra.
-Noon conversaare coon il nemicoo, Dracoo!- grida mia zia alle mie spalle.
Guardo la donna negli occhi: -Crucio- dico debolmente.
Inizia a urlare e a contorcersi dal dolore e io non riesco a fare altro che restare lì immobile a guardarla, mentre mia zia inizia a incitarmi di continuare.
Dopo due strazianti minuti, sussurro un’impercettibile “Avada Kedavra”, che uccide la donna sul colpo, dando fine alle sue sofferenze e lasciandole raggiungere il marito.
-Ooh, ma chee doonna di voolontà deebole- ridacchia  Bellatrix, raggiungendomi.
Come speravo, non ha sentito che pronunciavo la formula dell’Anatema che Uccide perché non sopportavo quell’oscenità.
-Braavo, Dracoo, riferiròò tuutto al Signore Oscuroo, tuu puoii andare, è tuttoo per oggii- dice infine.
La ringrazio e mi materializzo in camera mia. Mi rinchiudo nel bagno e comincio a piangere, nel pensare a ciò che ho appena fatto.
Sento una morsa d’ansia alla bocca dello stomaco. Questa volta le emozioni sono inverse: Hermione, cosa ti preoccupa?
 
 
Domani inizia la scuola, sono già passate le due settimane di vacanza e Draco non si è mai fatto sentire.
Soprattutto negli ultimi giorni, gli attacchi d’ansia si sono intensificati, alternandosi anche a quelli di tristezza, se si può dire.
Ho vissuto queste due settimane in una sorta di apatia, mista a preoccupazione e pianti... insomma non erano le vacanze natalizie che mi aspettavo.
La Tana è stata completamente bruciata dai Mangiamorte, me lo ha detto Harry quando è riuscito a scrivermi.
Quella sera che ho sentito il famigliare ticchettio del becco del gufo alla mia finestra mi sono precipitata a questa, sperando di vedere il rapace del mio amato.
Invece c’era Edvige, che mi ha fatto comunque piacere ricevere, ma facendomi perdere una qualunque speranza che Draco mantenesse la sua promessa.
Ed eccomi qui, a sistemare gli ultimi libri nel mio baule, trovando una foto di Draco tra essi.
Mi sistemo sotto le coperte, con la fotografia stretta al petto e mi addormento immaginando che ci fosse lui ad abbracciarmi dal dietro.
 
*************************
 
Mi materializzo a King’s Cross e trovo subito la mia migliore amica, che mi soffoca in un caldo abbraccio... da quanto tempo non ne ricevevo uno.
Arrivate ad Hogwarts, sistemiamo le nostre cose nelle camere e poi ci dividiamo: lei va a lasciare Dean, io a chiacchierare con Harry.
Mi sta giusto raccontando nei dettagli che cos’è successo alla Tana, quando vediamo una romantica scena tra Ron e Lavanda, ovvero lei che gli mette una collana a forma di cuore.
-Devo andare a vomitare, Harry, ci vediamo dopo- lo saluto, prima di raggiungere il bagno dei Prefetti.
Non c’è nessuno a parte Mirtilla Malcontenta che scaccio via.
Mi appoggio a una delle porte del bagno, lasciandomi scivolare a terra e comincio a piangere.
Ron e Lavanda sono solo la causa del mio pianto... perché mi hanno ricordato il mancato amore di Draco.
Proprio in quel momento sento che qualcun altro è entrato, così mi alzo in piedi appoggiandomi alla parete lì da parte, cercando di piangere più piano che posso.
I passi si avvicinano sempre di più a me e poi due braccia perfette mi abbracciano dal dietro: -Amore, sono qui- sussurra la voce calda di quel dannato ragazzo.
-TU! Lurido stronzo.. non mi hai scritto, pensavo il peggio, io.. io ti..- singhiozzo mentre gli tiro dei pugni deboli sul torace.
Lui mi afferra le mani e le poggia dolcemente sul suo petto.
 
-Dillo che mi odi, Hermione- sussurro lasciando andare qualche lacrima nel vedere come l’ho distrutta.
-Io... ti amo- finisce di dire, stringendosi a me come per non lasciarmi scappare.
Le asciugo le lacrime e la bacio dolcemente, tenendola sempre stretta a me.
-Ti amo anche io, amore mio- dico quando ci stacchiamo.
Inizia a piangere più forte, come per liberarsi di tutta la tristezza che l’ha assillata in queste due dannatissime settimane.
-Me lo avevi promesso... dovevi scrivermi... perché non lo hai fatto...?- chiede con voce strozzata.
Le spiego tutto, lasciandole dei baci sui capelli o sul collo nel mentre, per tranquillizzarla.
Alza lo sguardo e piazza i suoi occhi ambrati nei miei: -Scusa- mormora.
-Non dire stupidate, sono io che chiedo scusa a te, amore mio. E comunque ho cercato di mantenere la mia promessa, guarda qui- e tiro fuori dalla mia tasca una lettera.
Se la stringe al cuore e poi inizia a baciarmi.
-Mi sei mancata, Mezzosangue-
-Non sai tu-
E con l’amore, un’ora passa in fretta.
-Mi prometti che non mi lascerai mai?- sono io a chiederle questa volta.
-Te lo prometto-

 

Angolo della scrittrice:
Ed eccovi qui un altro capitolo, sono riuscita ad aggiornare solo due giorni dopo dall’uscita del precedente e sono molto felice di questo ;)
Dato che io la adoro e a tutti è piaciuta come l’ho interpretata, non ho perso l’occasione di inserire la nostra zia Bellatrix e la mia amata Maledizione Cruciatus ;)
Noi ci ritroviamo tutti al prossimo capitolo, un bacione
! <3
 

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Capitolo 17
*** Lies? ***


Ciao a tutti e bentornati in questo nuovo capitolo!! Inizio sempre col ringraziarvi per tutti i complimenti (<3) e le recensioni, come al solito sia in pubblico che in privato, che mi dedicate.
Questo capitolo lo sto scrivendo mentre studio storia, per via di tutti i test che ci stanno fissando T-T
Perciò, credo sia più che appropriato dedicare questo capitolo a chi, come me, è pieno di verifiche scolastiche e si rilassa leggendo la mia storia! <3
Buona lettura a tutti!! <3
 

 
 
Dramione-Amore nella Guerra
Lies?
 
 
 
Ascolto distrattamente il professor Lumacorno mentre spiega una variante più efficace per la Pozione Polisucco, troppo impegnata a pensare a ciò che mi ha detto Draco solo un’ora fa. Povero amore mio.. ha dovuto uccidere una donna, una Mezzosangue, come me e ne è rimasto distrutto. Per di più, aveva ancora paura di un mio possibile rifiuto per ciò che ha fatto.
Ginny mi risveglia dai miei pensieri, facendomi notare che il professore sta consegnando dei formulari da compilare:
-Scusate il ritardo, ragazzi, avrei dovuto consegnarveli all’inizio dell’anno scolastico ma mi è sfuggito di mente- dice con il suo vocione buffo.
Lo ringrazio appena mi consegna il mio e comincio a compilarlo. Sono le solite domande “nome-cognome”, con l’aggiunta di altre mai viste, ad esempio “Chi è il tuo docente preferito?”, “Qual è il tuo soprannome?” e altre cose del genere.
Ginny, accanto a me, ridacchia: -Vai a pagina 2 ‘Mione, se ne sono accorti pure Zabini e Malfoy-
Lancio un’occhiata a questi due e li vedo scambiarsi battutine con aria divertita.
Incuriosita mi affretto a completare la prima pagina e mi concentro sulla seconda. Dopo qualche altra strana domanda, trovo la causa di tanta ilarità, ovvero la numero 32: “È celibe/nubile o sposato/a?”.
Guardo Draco e gli rivolgo una faccia divertita.
‘Ovviamente nubile’, scrivo sulla pergamena, per poi alzarla e mostrarla in lontananza a lui e a Zabini.
Ridacchia e mi mostra il suo formulario, dove molto educatamente ha scritto ‘Ma che cavolo di domande sono? Questi simpatizzanti Babbani stanno peggiorando sempre di più, certo che sono celibe!’.
Gli lancio un’occhiata di finto rimprovero e ci costringiamo a completare il resto del questionario.
A fine lezione, le pergamene si arrotolano da sole e vanno a riporsi nella valigetta di Lumacorno.
-Harry, andiamo?- dico vedendo il mio migliore amico fermo sulla porta.
-Vi raggiungo dopo Hermione, voi iniziate ad andare- risponde lanciandomi un’occhiata eloquente.
-Ah, giusto, la missione per Silente- esclamo sottovoce, ricordando ciò che ci aveva detto Harry, ovvero che doveva recuperare il vero ricordo della chiacchierata fra il professore e Tom Riddle.
-Allora ci vediamo, a più tardi!- lo salutiamo.
Io e Ginny ci rintaniamo in camera a studiare e nel mentre mi racconta come ha lasciato Dean:
-...Gli ho detto che non provavo più nulla per lui e che le sue continue insinuazioni sul fatto che io lo usassi per far ingelosire Harry mi davano fastidio e...- quando arriva a questo punto, finalmente le dico la verità.
-Ti da fastidio perché sai che ha ragione?-
-‘Mione? Che cavolo dici anche tu adesso?-
-Dai Ginny! Si capisce benissimo che provi qualcosa per Harry! Insomma ti piace da quando hai undici anni, non puoi aver cambiato idea così all’improvviso-
Apre la bocca per  ribattere, ma la richiude subito.
Non sa cosa dire, ho colpito il segno.
-Pensavo che... se lui mi vedeva perdutamente innamorata di uno dei suoi amici, avrebbe dimenticato la Chang e si sarebbe accorto di me. Quando Dean mi ha confessato i suoi sentimenti ho colto la palla al balzo- confessa a capo chino.
-Oh Ginny... è una cosa orrenda approfittarsi dei sentimenti degli altri. E comunque a Harry non interessa più Cho da un anno e mezzo!-
-Devo andare a scusarmi con Dean, dirgli che gli voglio bene ma... come amico- esclama alzandosi in piedi.
-Mi sembra la cosa più giusta da fare- convengo sorridendo.
-Ma tu ora che fai? Non voglio lasciarti da sola-
-Tranquilla, studio e stasera mi vedo con Draco- la rassicuro con aria sognante.
-Ah, allora non mi preoccupo, ciao ‘Mione!- mi saluta facendomi l’occhiolino.
 
 
Sto studiando quella stupidissima variante spiegataci da Lumacorno questa mattina, quando sento i tre colpi delicati alla mia porta.
Mi fiondo ad aprirla e appena vedo Hermione la prendo fra le braccia.
Si stringe a me, come per non volermi lasciar andare via.
-Ancora non riesco a credere di essere qui con te- dice una volta sotto le coperte.
-Nemmeno io- rispondo giocando con i suoi capelli scuri.
-Posso chiederti una cosa, amore?- chiede dopo qualche minuto di silenzio.
-Certo- dico lasciandole un bacio sul collo.
-Farai male anche ad altre persone di questa scuola? A parte Silente intendo-
Mi irrigidisco e mi ritraggo dal nostro abbraccio, lo sguardo teso.
-Perché proprio questa domanda?- chiedo a mia volta, con tono gelido.
Dalla sua faccia capisco che si sta dando mentalmente della stupida per ciò che ha appena fatto, ma io sono felice che lo abbia detto, almeno so cosa pensa di me.
-Draco..-
-Sì, Mezzosangue? Hai paura che ti faccia del male non è così? E non smentirmi, io lo so che sotto sotto sei terrorizzata dall’idea che io possa commettere su di te ciò che mi ha obbligato a fare quella malata di mia zia Bellatrix. O che io possa farlo sul tuo amichetto Potty quando intralcia i piani del Signore Oscuro, sulla pazza Lovegood se mi da sui nervi o sul tuo amico Pezzente quando ci prova con te, Hai paura di questo, me lo chiedi per questo, vero Hermione?- sibilo con una voce cattiva che non avrei mai pensato di tornare a usare con lei.
È la voce del Principe Stronzo delle Serpi, non di Draco Malfoy, suo perdutamente innamorato marito.
Mi guarda sconcertata e comincia a piangere:
-Davvero pensi che io sia così? Davvero pensi che io creda che sei uno stronzo, un assassino, che mi faresti del male? Te l’ho chiesto PERCHÉ NON SO CHE SUCCEDERÀ! Voglio sapere ogni cosa di te, che cosa dovrai fare, per darti il mio supporto morale!- grida fra le lacrime.
-E perché.. perché ogni volta devi dubitare del mio amore.. perché..? Dopo tutto ciò che è successo tu ancora non credi nei miei sentimenti...- singhiozza raggomitolandosi su sé stessa.
“Quanto cazzo sono stupido? Salazar, brutto stronzo, è colpa tua che non sopporti i Grifondoro!” impreco nella mia testa.
Mi avvicino alla sua esile figura scossa dai singhiozzi.
Riesco ad abbracciarla e a girarla verso di me, nonostante i suoi deboli tentativi di allontanarmi.
-Hermione..-
-Tu.. sei uno stronzo, Draco, io ti amo e tu continui a non credermi..- singhiozza.
-Lo so e hai ragione. Sono il più cretino della terra, insicuro fino a diventare paranoico e tu sei una delle mie poche certezze. Ho sempre paura che tu, così pura e perfetta, te ne vada da un idiota come me. C’è un motivo se sono così, Mezzosangue. Non ho mai ricevuto questo amore e lo sai. Sono cresciuto solo, fra le apparenze e i pregiudizi che i miei genitori mi mettevano in testa. Solo con te, amo e vivo come il vero Draco. E ho talmente paura di perderti che ad ogni domanda del genere penso che dalla risposta dipenda la nostra relazione, il tuo amore per me. Ti prego, Hermione, perdonami- dico con dolcezza, mentre qualche lacrima riga anche il mio viso.
Lei si stringe di più a me senza smettere di piangere.
-Draco, ti chiedo solo una cosa.. non fare mai più una reazione come quella di prima e.. non dubitare mai più del mio amore per te. So che cosa hai passato e cosa stai passando, ed è anche per tutto questo che ti amo. Hai una forza di volontà che hanno in pochi. Sarai un idiota, un codardo e uno stronzo, ma non m’importa, perché io amo tutto di te- mi rassicura prima di baciarmi.
-Te lo giuro, amore- riesco a sussurrare tra un bacio e l’altro.
La stringo di più a me e non posso fare a meno di amarla anche questa notte e di ricordarle che è la cosa più bella della mia vita.
-Noi ci ameremo per sempre, Draco. Perché non viviamo l’uno senza l’altra, perché non sopportiamo l’idea di un rifiuto, perché andiamo contro regole e apparenze pur di stare insieme- sussurra prima di dormire.
-Lo so, amore. E comunque, per rispondere alla tua precedente domanda, non farò male a nessun altro qui, soprattutto se si tratta dei tuoi amici-
Mi regala un ultimo bacio, prima di cadere profondamente addormentata fra le mie braccia.

*******************************************

-Buongiorno, Principessa- sussurra la voce calda di Draco sul mio collo.
-Giorno, amore mio- gli rispondo sorridendo, prima di baciarlo.
Passo i minuti che mi restano prima di tornare al mio dormitorio, a farmi coccolare da lui, e dentro di me sento una sorta di felicità inspiegabile.
-Non sai quanto ti amo, Mezzosangue- dice prima di salutarmi.
-Non sai quanto ti amo io, Principe di Serpeverde- dico lasciandomi andare all’ultimo bacio.
Poi torno nel mio dormitorio.
Faccio appena in tempo a vestirmi che Ginny piomba in camera con un’aria sconvolta.
-Hermione! Per fortuna sei qui..- boccheggia.
-Ginny, che succede?- chiedo preoccupata.
-Si tratta di Ron-
Mi sento sbiancare di colpo e inizio a correre con lei verso l’infermeria.
Poi lo vedo: Ron, il mio Ron, il mio migliore amico, mio fratello, bianco come un cadaverino, profondamente addormentato.
Mi siedo sulla sedia posta accanto al suo letto e gli prendo la mano, stringendola fra le mie.
-Cosa gli è successo?- chiedo rivolta a tutti i docenti.
-Lui e il signor Potter erano venuti da me perché era stato messo sotto un filtro d’amore molto potente.. l’ho curato e poi ho offerto a loro dell’Idromele che avevo. Stavamo brindando, ma il signor Weasley ha bevuto prima di noi ed è caduto a terra avvelenato- spiega Lumacorno, visibilmente scosso da ciò che è successo.
A me bastano queste parole per fare due più due. Non sento più le parole preoccupate dei docenti, né le parole di conforto che Harry sta sussurrando a Ginny.
-Lo so, amore. E comunque, per rispondere alla tua precedente domanda, non farò male a nessun altro qui, soprattutto se si tratta dei tuoi amici- ha detto Draco.
Sapeva di mentire. È lui che ha fatto in modo che l’Idromele di Lumacorno fosse avvelenato in modo che il professore, Ron e Harry morissero, per non intralciare i piani di Voldemort.
E mi ha mentito. Mi ha ingannata. Non ha mantenuto la sua promessa, di nuovo.
Bugiardo.
Poi, qualcuno corre nella stanza, starnazzando.
Lavanda Brown. Per quanto sia carina con Ron, io non la sopporto: è una ragazza con poco sale in zucca, pettegola e frivola.
-Oh no! Come sta il mio Ron-Ron? Ha chiesto di me? Oh mio piccolo Ronnino coraggioso, fatti forza, io sono qui con te!- esclama. Poi mi vede:
-E tu che cosa ci fai qui?- chiede acida.
-Che cosa ci fai tu qui?- rispondo senza ragionare.
-Beh, si da il caso che io sia la sua ragazza!- ringhia.
Quell’ “io” sottolineato mi fa ricordare della parte che devo recitare.
-E io sono la sua.. amica!- mi affretto ad aggiungere.
-Amica? Ma se non vi parlate da mesi! È ovvio che tu adesso ti avvicini a lui solo perché io l’ho reso interessante- esclama.
Eh no, Brown, questo non lo devi dire.
A me Ron è sempre interessato. Per i primi cinque anni, mi interessava perché ero innamorata di lui e adesso mi interessa perché è praticamente mio fratello.
-Sta' zitta, asina giuliva! E per la cronaca, lui è sempre stato interessante!- ribatto a testa alta, senza mentire.
Poi sentiamo il diritto interessato mugugnare e io mi zittisco, tornando a concentrarmi su Ron.
-Visto, si sta svegliando, sente la mia presenza!- continua a strillare Lavanda.
-Her.. Hermione..- borbotta Ron prima di tornare nel suo stato di incoscienza.
La Brown comincia a piangere e scappa fuori dall’infermeria. Non posso fare a meno di sorridere compiaciuta, nel vedere che il mio migliore amico ha scelto me, nonostante i nostri litigi degli ultimi tempi, nonostante avesse una ragazza che non mi sopporta, nonostante tutto, Ron ha scelto me.
Silente mi ritira dalle lezioni di questa mattina, lasciandomi vegliare sul mio migliore amico.
Verso l’ora di pranzo si risveglia e Madama Chips mi congeda.
Nella mia camera trovo l’ultima persona al mondo che vorrei vedere in questo momento: Draco.
 
Appena entra, Hermione mi incenerisce con gli occhi.
-Amore ho saputo ciò che è successo al rosso, me lo ha raccontato Blaise, sta bene?- chiedo ignorando il suo sguardo.
-BUGIARDO!- grida facendomi sussultare.
-SEI SOLO UN BRUTTO RACCONTA BALLE! ‘Non farò mai del male ai tuoi amici’? Lo vedo, lo vedo, intanto volevi farne fuori tre! Sai perché Ron è stato avvelenato? Perché insieme a Harry e Lumacorno stava per bere un Idromele affatturato da te!- continua avvicinandosi mentre gli occhi le si riempiono di lacrime.
-Amore, ti posso spiegare..-
-NON chiamarmi amore! Sei uno stronzo, Draco Malfoy, ti prendi gioco della vita delle persone, facendone quello che vuoi per i tuoi subdoli scopi. E dopo tutto ciò che abbiamo passato, dopo tutto ciò che mi hai detto, ho scoperto che dici solo bugie!
E sai una cosa? Nonostante tutto ciò che mi hai fatto, nonostante tu hai cercato di uccidere i miei due migliori amici, io non riesco a odiarti, anzi. Ti amo talmente tanto che c’è quella parte del mio cuore piena d'amore che sta cercando di riparare quella ormai distrutta. E odio me stessa per questo, Draco. Ora esci dalla mia camera, devo stare sola- esclama per poi poggiarsi ad una parete a piangere.
So che negare ciò che dice non avrebbe alcun senso, non mi ascolterebbe anche se fosse la verità. Quindi mi limito a guardarla tristemente prima di andarmene.
Sbatto la porta di camera mia e inizio a lanciare imprecazioni miste a momenti di pianto.
Blaise cerca di entrare, ma dopo vari dei miei insulti se ne va.
Mi addormento dopo qualche minuto e quando mi risveglio, noto che il pranzo è cominciato da poco. Mi do una sistemata e mi dirigo verso la Sala Grande.
Faccio qualche passo, sforzandomi di ignorare i Grifondoro, ma appena li vedo mi blocco: Katy Bell è viva e sta parlando con Potter.
Nel panico, me ne vado al bagno dei Prefetti e incomincio a piangere.
“Non ha funzionato, come cavolo faccio a uccidere Silente se la fattura non ha funzionato!?” penso mentre mi risciacquo la faccia con l’acqua gelida, come se avessi intenzione di svegliarmi da un brutto sogno.
-Malfoy- sibila la voce irritante dello Sfregiato alle mie spalle.
Mi giro di scatto: -So che sei stato tu a fare la fattura a Katy, lurido figlio di Mangiamorte, Stupeficium!-  esclama.
Faccio appena in tempo a schivare lo schiantesimo e a nascondermi dietro una colonna per non farmi colpire.
Il combattimento va avanti, "normalmente" fino a quando lui non pronuncia un incantesimo sconosciuto:
-Sectum Sempra-
Mi sento come se migliaia di coltelli mi stessero infilzando.
Inizio a piangere, il dolore è così forte... a poco a poco perdo anche la capacità di ragionare.
Lo Sfregiato mi guarda terrorizzato e si subisce l’insulto della mia bellissima Mezzosangue, arrivata in questo preciso istante.
Mi raggiunge e prende la mia mano fra le sue.
 
 
-...No Draco, ti prego non lasciarmi... ti prego, io ti amo...- singhiozzo accarezzandogli il viso.
La stretta della sua mano si fa sempre più debole.
-Hermione... non volevo succedesse nulla ai tuoi amici... l’Idromele... per Silente...- singhiozza lui.
Rimango a bocca aperta e piango più forte, capendo che non mi ha detto bugie, ricordando tutte le brutte cose che gli ho detto.
-Hermione... ti... amo...- dice prima di chiudere gli occhi.

 
 
Angolo della scrittrice:
Ecco tornata la mia vecchia amica, vi presento Suspence!
Lo so che in fondo in fondo vi era mancata tantissimo, quindi eccola tornata! ;)
Ok, lo so che mi starete odiando tantissimo per questo finale, ma non temete, NON è il finale di tutta la fan fiction, quindi state tranquilli perché ne avremo ancora per tanto!
Non ho nient’altro da aggiungere se non che ci vediamo al prossimo capitolo e che tra una settimana esatta è il mio compleanno e io sono felicissima!! <3<3
Buona settimana a tutti <3

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Capitolo 18
*** Oblivion ***


Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo!! Questa sera mi è venuta l’ispirazione e, dato che ho trovato un buchino libero da Compiti&Test, ecco qui il 18 capitolo di questa storia!
Cavolo, vi rendete conto? 18 capitoli, non sono pochi per essere la mia prima fan fiction! Grazie mille per il vostro sostegno, senza di voi la mia storia non sarebbe ciò che è ora! <3<3<3
Ho deciso che nell’ultimo capitolo (che non vi preoccupate manca ancora un po’ prima che arrivi e comunque ci sarà la continua) vi racconterò da che cosa è nata questa storia, chi mi ha dato l’ispirazione e come mi sono appassionata io alla Dramione. C’è chi tra di voi mi ha scritto che con la mia storia si è affezionato alla coppia Draco-Hermione che magari prima non li convinceva, chi mi ha detto che leggendo questa fan fiction vedrà i personaggi con occhi diversi (in senso positivo ovviamente) e  chi ha cambiato pure opinione su Draco!
Vi ringrazio veramente per tutto, vi voglio un sacco di bene <3
Buona lettura! <3
 

 
Dramione-Amore nella Guerra
Oblivion
 
 
-Hermione.. ti .. amo..- dice prima di chiudere gli occhi.
 
La sua mano perde completamente le forze.
-Draco..- gli prendo la testa fra le mani e lo scuoto leggermente.
-No.. no, ti prego, non lasciarmi.. Draco- inizio a gridare.
Tutto attorno a me si fa ovattato e l’unica cosa che riesco a concepire è l’immagine del mio ragazzo, ormai in fin di vita ed io, così impotente da non poter far nulla per salvarlo.
Poi succede il miracolo: Piton.
Sento il suo tocco leggero e deciso spostarmi indietro, mentre pronuncia una formula che non riesco a udire da quanto sto piangendo.
Pian piano, il sangue uscito dal corpo di Draco ritorna all’interno delle sue ferite e lo vedo tornare a respirare abbastanza regolarmente.
Faccio per alzarmi e andare da lui, ma Piton mi fa segno di restare dove sono.
Apre gli occhi e, con l’aiuto del suo padrino, cerca di rimettersi in piedi, ma solo in posizione seduta lancia un grido di dolore e si sdraia di nuovo a terra.
-Dobbiamo portarlo in infermeria, signorina Granger gli prenda la mano e.. SIGNOR POTTER DOVE CREDA DI ANDARE DOPO IL DISASTRO CHE HA COMBINATO?!- sbraita in direzione del mio migliore amico che se ne stava andando di soppiatto.
Oh merda, Harry! Con ciò che è successo a Draco mi sono completamente dimenticata della sua presenza e lui.. ha sentito tutto, pure quando il mio biondino ha detto che l’Idromele era per uccidere Silente.
Ci raggiunge silenziosamente ed entrambi ci lanciamo occhiate deluse.
Piton ci smaterializza in infermeria e, aiutato da un incantesimo, fa stendere Draco su un lettino.
Ordina a Harry di rimanere in sala d’aspetto e poi si rivolge a me:
-Signorina Malfoy, il signor Potter ha sentito e visto tutto?-
-Sì, professore..- ammetto io sconsolata.
-Allora le concedo di usare l’Oblivion- dice dopo un attimo di pausa.
Strabuzzo gli occhi, incredula: -Ma non gli cancellerò completamente la memoria su chi sono io?-
-L’incantesimo Oblivion  ha questa capacità, ha ragione signorina Malfoy, ma se i ricordi da cancellare sono brevi, parlo di fatti accaduti al massimo un quarto d’ora prima, non c’è alcun rischio- spiega lui.
Ancora perplessa, annuisco e raggiungo il mio migliore amico nella sala d’aspetto.
Ho deciso di parlargli, prima di cancellargli la memoria, magari capirà.
-Hermione- la sua voce è profondissima rispetto al solito.
-Harry, ti posso spiegare..-
-Che cosa?! Che stai con il nemico? Che ami colui che ha stregato una ragazza e che vuole uccidere Silente? Che ti ha fatto soffrire per ben 5 anni chiamandoti e denigrandoti in tutti i modi possibili?- sbraita.
-Non capisci, le cose sono cambiate..- tento di rispondergli.
-Certo che sono cambiate, d’altra parte sarai diventata anche tu una Mangiamorte- mi interrompe, acido.
-Ma certo che no! Cazzo Harry, lasciami parlare!- sbotto imprecando.
Stupito dalla mia reazione si zittisce e finalmente posso spiegargli come stanno le cose. Gli racconto delle ronde, del vero motivo del mio tentato suicidio, delle varie assenze di me e Ginny. Gli racconto tutto, a parte del mio matrimonio.
Mi guarda basito più di prima e sta zitto per qualche secondo.
Il mio sguardo saetta sulla porta dell’infermeria, da cui si sente un gemito di dolore del mio ragazzo.
-Fammi capire..- comincia il mio migliore amico –Se io ti chiedessi di scegliere tra me e lui, chi sceglieresti?-
-Comee?!- esclamo –Non puoi chiedermi una cosa simile, tu sei praticamente mio fratello e lui è mio…- mi fermo portandomi la mano sinistra al cuore.
Lo sguardo di Harry si posa proprio su questa e, dopo qualche secondo di incertezza, vede la fede nuziale.
-‘Mione.. non mi dire che..-
-Sì, Harry, ora io e lui siamo uniti in matrimonio, legati per sempre, come una sola persona. Draco è la cosa più bella della mia vita-
-Al massimo sarà l’errore “più bello” della tua vita- borbotta facendo facce contrariate.
-No. Lui non è l’errore più bello della mia vita. Io l’ho scelto. Ho scelto di essere la persona più felice del mondo e di soffrire. Perché d’altronde è così: si vince e si perde, si è felici e ci si fa male. Lui non è l’errore più bello della mia vita, lui è la scelta migliore della mia vita, lui è la mia vita. E  se questo tu non riesci ad accettarlo…- dico tirando fuori la bacchetta.
-‘Mione..-
-Oblivion-
Non mi ha lasciato altra scelta, gli ho detto la verità e non l’ha accettata. Non posso permettermi di rischiare, non posso permettere che quello che succede tra me e Draco sia compromesso, da nessuno. Nemmeno da lui.
Ritraggo la bacchetta ed Harry mi guarda perplesso qualche secondo.
-Hermione! Io.. Malfoy.. ma dove siamo?- esclama.
-Siamo in infermeria, io e Piton vi abbiamo trovato e portato qui- invento.
-E perché io non ricordo nulla del tragitto?-
-Ehm.. un incantesimo di Malfoy, ti ha colpito in testa e hai perso i sensi subito dopo che lo hai ridotto a brandelli- mento.
-Oh.. cavoli spero di non venire espulso per questo, non pensavo che il Sectum Sempra potesse essere così pericoloso- dice sconsolato.
-Harry,  ma tu volevi tentare alla vita di Malfoy?-  chiedo.
Devo accertarmi che lui non volesse fargli del male, che posso fidarmi ancora di mio fratello.
-Ma certo che no, Hermione! Non sono un assassino, volevo solo renderlo inoffensivo, mica ucciderlo!- esclama con mia grande gioia.
Lo abbraccio fortissimo: -Per fortuna, Harry. Ora torna al dormitorio, credo che Piton non ti punirà-
Appena se ne va, busso ed entro in infermeria.
 
Seduto su uno degli immacolati lettini, vedo il mio padrino smaterializzarsi per andare a parlare con Silente di ciò che è accaduto, ed io rimango solo.
Dopo una trentina di secondo, giusto il tempo per far mente locale, sento il Suo tocco delicato mentre bussa.
Senza aspettare risposta entra e appena mi vede mi fissa con aria triste e sollevata allo stesso tempo.
-Oddio Draco!- esclama, già in lacrime, mentre mi corre incontro.
Mi abbraccia delicatamente ma io, ignorando il dolore delle cicatrici, la stringo di più a me.
-Ti prego.. perdonami.. sono stata una stupida a non crederti e ad accusarti in quel modo!- singhiozza.
Come risposta le sorrido e la bacio.
-Sto bene, Mezzosangue. Sto bene grazie a te, perché anche se sarei morto, tu avresti saputo la verità e mi hai detto che mi ami-
Mi bacia ancora, continuando a piangere.
Ed eccola tornata, quella strana sensazione alla bocca dello stomaco, quella inspiegabile felicità che compare solo quando sono con lei.
-Va tutto bene, amore. Ora che sai la verità io sono a posto ok?- le ripeto quando ci stacchiamo.
Annuisce più volte con la testa e poi mi abbraccia forte.
Piton torna proprio quando stiamo per ribaciarci e congeda Hermione con una delle sue battutine.
-Non poteva aspettare?- chiedo scocciato quando inizia a medicarmi.
-Lo avrei fatto in altre circostanze, ma in questo momento non posso- risponde guardandomi con aria serissima.
Deglutisco: -..Perché?-
-Ci sono novità dal Signore Oscuro-

 
 
Angolo della Scrittrice:
Buonasera a tutti! <3
Allora, prima di tutto mi scuso per la cortezza del capitolo, ma sapete che in settimana questo è tutto ciò che vi posso offrire.
Non ho nient’altro da aggiungere, se avete domande o dubbi su qualsiasi cosa scrivetemelo in un messaggio privato o recensione, sarò lietissima di rispondervi.
Un bacione e buona settimana a tutti!! <3<3<3

 
 
 
 

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Capitolo 19
*** The singing of the Phoenix ***


Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo! Innanzitutto vi chiedo umilmente perdono, perché questo capitolo doveva uscire ieri sera, ma ho avuto un paio di imprevisti e non sono riuscita a combinare nulla.
ATTENZIONE!: QUESTO è L’ULTIMO CAPITOLO DELLA PRIMA PARTE DELLA STORIA DRAMIONE-AMORE NELLA GUERRA.
Come ben sapete la fan fiction è ambientata nel film/libro di Harry Potter e il Principe Mezzosangue, quindi la storia NON è finita, c’è una continua, ovvero ‘Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1 e 2’. La mia fan fiction sarà come una nuova “saga” degli ultimi tre libri di quella della Rowling (che è inimitabile, ma lasciate libero sfogo alla mia fantasia). Quindi, a breve, ci sarà DRAMIONE-AMORE NELLA GUERRA 2!
Spero mi continuerete a seguire lì, perché ripeto, adesso è come se fosse finito solo il ‘’’’‘primo libro’’’’’’’ della mia ”””””serie”””””””” (tra tante virgolette!)

Tra soli 4 giorni è il mio compleanno e rivedrò due mie amiche speciali, questo capitolo è dedicato a loro: Eleonora, Shahali, vi voglio un mondo di bene!
Buona lettura a tutti!!! <3<3<3
 

 
Dramione-Amore nella Guerra
The singing of the Phoenix

 
 
 
-Ci sono novità dal Signore Oscuro-
Un brivido mi percorre tutto il corpo e il fiato mi muore in gola. Non ricevendo una mia risposta, continua a parlare:
-Questa sera, attueremo il nostro piano- annuncia.
-Ma.. doveva essere tra un mese o due..- balbetto incredulo –Non ho avuto tempo di salutare Hermione.. devo dirglielo!- faccio per alzarmi, ma lui mi trattiene.
-Non puoi andare da lei, Draco. Sei troppo debole e tua madre mi ha chiesto di farti uscire da qui solo quando sarai in piene forze, per poi farti andare nella Stanza delle Necessità a compiere il tuo dovere. In questo modo non correrai alcun rischio- spiega.
-Per favore.. lei non capisce! Non la vedrò più per chissà quanto e.. la prego..!- supplico sull’orlo delle lacrime.
Lui distoglie lo sguardo e, senza rispondermi, se ne va dell’infermeria, sigillando la mia stanza con un incantesimo.
Comincio a imprecare e a piangere.
Non riesco a pensare di non poterle dire addio…
 
 
-‘Mione!! HO APPENA BACIATO HARRY!!- esclama Ginny appena entrata nella nostra stanza.
-Buon Godric, davvero? È fantastico Ginny!- le rispondo abbracciandola.
-Non ci credo ancora, Herm.. è una cosa così meravigliosa!- dice con aria sognante.
-Ti capisco perfettamente amica mia..-
-E Malfoy come sta? Harry era lì, come l’ha presa?- chiede ricordandosi della cosa accaduta poco prima del suo bacio.
-Draco sta bene.. Piton lo sta curando..- deglutisco: dire o no la verità?
-E Harry cosa ne pensa della vostra relazione?- richiede.
-Ehm.. grazie al cielo lui non ha sentito nulla, sai era troppo scosso da ciò che aveva combinato e poi il professore si era messo a parlare con lui, prima di venire a rianimare Draco- mento.
-Per fortuna, almeno il vostro segreto è al sicuro- risponde con un timido sorriso.
-Già.. a proposito, devo incontrarmi con Ron ed Harry in sala comune, ci vediamo a cena ok?-
-Certo, ciao ‘Mione!- saluta la mia migliore amica prima di cominciare a studiare.
Raggiungo i miei due migliori amici e mi siedo accanto a Ron.
Harry ci spiega il suo nuovo piano per prendere il ricordo della conversazione tra Lumacorno e Voldemort.
Poi tira fuori la sua boccetta di Felix Felicis e dopo averla osservata qualche secondo la beve tutta d’un sorso.
-Come ti senti?- gli chiedo poco dopo.
-Benissimo! Sono talmente felice che mi è venuta voglia di andare da Hagrid!- esclama alzandosi in piedi e dirigendosi verso l’uscita.
-Ma Harry!-
-Che c’è?-
-Devi andare a recuperare il ricordo di Lumacorno- gli ricordo.
-Ah non ti preoccupare Hermione, sento che andare da Hagrid sia la cosa giusta!- e senza aggiungere altro se ne va.
Rimango sola con Ron e un silenzio imbarazzante cade fra noi. Non ci siamo ancora riappacificati del tutto dopo ciò che è successo con Lavanda.
Poi lui fa una cosa inaspettata: mi circonda le spalle con il suo braccio e mi avvicina a sé. Mi irrigidisco e lo allontano da me.
-Che fai Hermione? Volevo abbracciarti e scusarmi!- esclama deluso.
-Oh.. scusa Ron- dico riaccoccolandomi accanto a lui, sicura delle sue intenzioni
-Mi sei mancato in questi mesi, sei il mio migliore amico e il nostro continuo litigare, l’indifferenza, era terribile da sopportare per me!- gli dico lasciando andare qualche lacrima.
-Non sai quanto sei mancata a me, non capivo nemmeno il perché della tua rabbia nei miei confronti, finché non ho capito che eri gelosa di Lavanda, nel senso che pensavi che io avessi sostituito te con lei. Ma ti giuro Hermione, non ho mai smesso di pensarti!- esclama abbracciandomi più forte.
-Ti voglio tanto bene, Ron- dico sincera, prima di sottrarmi dall’abbraccio.
-Anche io ‘Mione-
Passo l’intero pomeriggio a vedere lui e Ginny giocare a Quidditch, mentre verso sera torno in infermeria.
 
Tre colpi leggeri alla porta mi distolgono dai miei cupi pensieri. Ho riconosciuto il tocco, è il Suo.
Lei abbassa la maniglia, ma la porta resta chiusa per colpa dell’incantesimo fatto da Piton.
-Herm.. Hermione!- esclamo strisciando giù dal letto.
-Draco, la porta è chiusa, cosa succede?- domanda con tono preoccupato.
Mi inginocchio davanti alla porta e ricomincio a piangere.
-Amore, l’ha chiusa Piton..-
-Ehi? Perché piangi, cosa succede?- chiede mentre sento la sua voce inclinarsi.
-Hermione, mi ami?-
-Draco cosa stai dicendo?! Certo che sì!!-
-Ti prego dimmelo ancora..- singhiozzo.
-Amore mio, ti amo- risponde al mio pianto -Cosa succede, ti prego dimmelo! Sono così gravi le tue ferite?-
-Ti amo anche io Hermione- faccio in tempo a dire prima che Piton irrompa dall’altra parte della stanza.
-Signorina Granger che cosa ci fa qui?- gracchia la voce nasale del mio padrino.
-Io.. volevo vedere come stava Draco e.. non sta bene! Lui..- la sento singhiozzare ad ogni parola,
-Lui sta benissimo, deve solo riprendersi dall’accaduto. Ora le chiedo di lasciare l’infermeria, lo devo visitare- taglia corto.
-Ma.. non posso nemmeno vederlo?-
-No- dice secco.
La sento allontanarsi lentamente e uscire.
-Adesso devo andare da Silente, Draco. La porta si aprirà solo quando dovrai andare nella Stanza delle Necessità, e adesso modifico l’incantesimo in modo tale che tu non senta se c’è qualcuno, a meno che sia io. Non puoi permetterti rischi, mi dispiace- e senza lasciarmi il tempo di ribattere, sento che si smaterializza.
Raggiungo il letto e mi addormento per la stanchezza. Non dormo molto, a dir la verità, perché il mio sonno è continuamente infestato dagli incubi.
Mi risveglio verso le dieci di sera. Provo ad alzarmi, scoprendo che il mio corpo è tornato in forma come prima.
Raggiungo la porta e abbasso la maniglia.
La porta si apre.
È il momento.
Raggiungo la Stanza delle Necessità e, tremante, pronuncio l’incantesimo per attivare l’Armadio Svanitore.
Per qualche, interminabile, minuto non succede nulla, poi le ante del mobile si spalancano e una nube nera invade la stanza.
Poi, compare la mia famiglia e i “nostri” colleghi Mangiamorte. Li saluto rispettosamente e raggiungo la Torre di Astronomia.
Sulle scale mi fermo e ripenso a quanto ami questo posto, dove ho chiesto alla mia Mezzosangue di sposarmi e quanto lo odierò da adesso, dove ucciderò uno degli uomini più buoni del mondo.
Senza indugiare oltre, raggiungo Silente, puntandogli contro la bacchetta.
-Signor Malfoy, cosa la porta qui in questa bella serata di primavera?- chiede ironico.
-Chi altro c’è? L’ho sentita parlare!-
-Oh parlo spesso da solo, lo trovo estremamente utile- risponde tranquillo.
-Ti sei posto delle domande Draco?- chiede sorprendendomi.
Rimango zitto.
-Draco, tu non sei un assassino-
-Come sa cosa sono? Potrei sconvolgerla!- esclamo.
-Come della fattura a Katy Bell sperando mi desse la collana affatturata? O sostituire una bottiglia di Idromele con una al veleno? Perdonami ma questi tentativi sono così inutili che io credo che tu non ci abbia messo tutto te stesso- dice.
-Lui si fida di me, sono stato scelto!- ribatto mostrandogli il Marchio Nero sul mio avambraccio sinistro.
Mi guarda sorpreso e dispiaciuto, questo non fa altro che aumentare la mia paura ad ucciderlo.
-Ti faciliterò la cosa..- comincia a dire tirando fuori la bacchetta.
-Expelliarmus!- grido subito, nel panico.
Sentiamo una porta aprirsi:
-A quanto pare, non sei solo.. ci sono altri, come?- chiede sconvolto.
-L’Armadio Svanitore nella Stanza delle Necessità, l’ho riparato-
-Fammi indovinare, ce n’è uno identico e comunicante da ‘Magie Sinister’, vero?-
Annuisco.
-Draco, anni fa ci fu un ragazzo che fece tutte le scelte sbagliate, ti prego, lascia che ti aiuti-
-Non voglio il suo aiuto! Ma non capisce? Io lo devo fare... Devo ucciderla, o lui ucciderà me..- lo interrompo lasciando andare qualche lacrima.
Subito dopo, mia zia Bellatrix e gli altri Mangiamorte ci raggiungono.
Lei mi fa i complimenti e comincia a conversare con Silente, che rimane impassibile.
Inizia a incitarmi di ucciderlo, ma arriva Lui:
-NO- dice Piton, comparso in questo momento proprio alle mie spalle.
C’è uno scambio di sguardi, ma il mio padrino si concentra su Silente. Con mia sorpresa quest’ultimo gli dice: -Ti prego-
Poi lo sento: -Avada Kedavra!-
 
 
Un lampo di luce verde illumina la Torre di Astronomia, ed io nella corte della scuola, vedo la sagoma di Silente cadere da essa.
Incredula, mi vengono in mente le parole di Draco, il suo pianto.
Era oggi.
Oggi doveva uccidere Silente e non mi ha potuto dire addio.
Oggi Draco se ne va.
Comincio a correre, incurante delle mie lacrime e delle esplosioni provenienti dalla Sala Grande.
Mi guardo attorno confusa, non so come raggiungere il mio amato.
Finché non vedo Harry correre giù per la collina, verso la casa di Hagrid.
Inizio a correre anche io, tenendomi a debita distanza in modo da non farmi vedere.
Mi nascondo dietro ad un albero quando la capanna del mio amico guardiacaccia viene incendiata.
Poi, qualcuno mi piomba addosso.
Mi divincolo, pensando sia un mio nemico, ma smetto subito appena mi accorgo che è Draco.
Lo abbraccio fortissimo, unendomi al suo pianto.
-Non l’ho ucciso io.. lo ha fatto Piton per me.. anche lui è un Mangiamorte- singhiozza.
-Mi dispiace, amore mio.. mi dispiace-
-Hermione, volevo dirti addio, ma è Piton che me lo ha impedito-
-Lo so, ti sono venuta a cercare apposta, dovevo salutarti prima di lasciarti andare!- singhiozzo sul suo petto, respirando forte sulla sua giacca, drogandomi di quel suo odore fresco, che chissà per quanto tempo non risentirò.
-Non voglio andarmene, Mezzosangue. Non voglio lasciarti!- esclama guardandomi negli occhi.
Uniamo le labbra in un bacio disperato e le nostre lacrime muoiono sulle guance dell’altro.
-DRACOO, DOOVE SEII? DOBBIAMOO ANDAREE!- urla Bellatrix Lestrange.
Si guarda intorno: -Ti amo, Hermione. Ci rivedremo, te lo prometto, e non ci dovremo mai più dividere. Addio, mia Mezzosangue- dice dopo avermi baciata e stretta a sé un’ultima volta.
-Addio, amore, ti amo anch’io- riesco a dirgli prima che si smaterializzi.
Ancora scossa, mi smaterializzo anche io sotto la Torre di Astronomia, raggiungendo tutti gli studenti e insegnanti di Hogwarts, radunati accanto al corpo di Silente.
Piango anche per lui, mentre alzo la mia bacchetta al cielo insieme a tutta la scuola, perché è merito suo se io e Draco stiamo insieme.
Lui ci ha fatti conoscere per come siamo realmente, lui ci ha fatto innamorare.
Ci fanno tornare nei dormitori, ma dopo qualche passo, mi appoggio ad un muro della Sala Comune a piangere. Non ho le forze per andare avanti così.
Qualcuno mi abbraccia dal dietro: Ron.
Mi giro e lo abbraccio forte, buttando fuori tutto il mio dolore, mentre mi accarezza con fare protettivo i capelli.
Il mio migliore amico mi coccola e consola tutta la notte, aiutandomi più di chiunque altro in questo momento. Solo verso le quattro del mattino riesco ad addormentarmi.
Mi risveglio nel mio letto, Ron deve avermi portata qui quando mi sono addormentata.
Mi vesto lentamente cercando di non pensare a Draco e raggiungo i miei migliori amici sulla dannata e amata, Torre di Astronomia.
Harry ci sta spiegando che cosa sono gli Horcrux, quando mi mostra un bigliettino:
-Che cos’è?-
-Questo medaglione è un falso, guarda, l’ho trovato al suo interno- dice alludendo al foglietto che ho in mano.
-“Al Signore Oscuro
So che avrò trovato la morte molto prima che tu legga queste
parole ma voglio che tu sappia che sono stato io ad aver scoperto il tuo segreto.
Ho rubato il vero Horcrux e intendo distruggerlo appena possibile.
Affronto la morte nella speranza che, quando incontrerai il tuo degno rivale,
sarai di nuovo mortale.
R. A. B. ”- leggo ad alta voce.
-E chi è “R.A.B”- domanda Ron.
-Non lo so- sospira Harry –So solo che dovrò partire alla ricerca dei veri Horcrux e distruggerli. Mi mancherete un sacco, ragazzi- conclude.
Ridacchio: -Tu non vuoi proprio capire eh? Io e Ron verremo con te!-
Dopo esserci abbracciati tutti e tre, la fenice di Silente, Fanny, passa sopra di noi cantando e dandoci speranza.
E da questa speranza io ne traggo la mia forza, la determinazione di trovare gli Horcrux e poter stare con Draco.
Sento che l’amore nei suoi confronti pervade i miei sensi e spero vivamente che, attraverso i nostri bellissimi anelli lui lo possa sentire.
 
 
Affacciato al balcone della mia camera a Malfoy Manor, vedo la fenice del mio ex preside volare nel cielo, mentre canta una melodia felice.
Sembra quasi che Silente l’abbia mandata a salutare il mondo da parte sua, ora che è morto.
Una sensazione di bene immenso e amore mi assale, la stessa sensazione che mi faceva provare Hermione quando stavo con lei.
E capisco, è lei.
Il nostro amore è talmente forte che, nonostante ciò che diceva Piton, riusciamo anche a comunicarci pensieri positivi l’un l’altra.
E adesso la speranza è tornata: sono pronto a lottare, ad affrontare il Signore Oscuro e la mia famiglia, pur di rivedere e stavo con chi amo, ovvero Lei.
Entrambi, col canto della Fenice, sentirono la forza della speranza e del loro amore impossessarsi di loro stessi e si dissero col pensiero, che qualunque cosa sarebbe accaduta, loro sarebbero riusciti a stare insieme per sempre.
 
FINE PRIMA PARTE

 
 
Angolo della Scrittrice:
Buona sera a tutti!!!
  1. Nell’ultima parte del capitolo ho ricreato il dialogo avvenuto fra Draco e Silente, spero sia coerente a quello del film e non abbia dimenticato pezzi importanti!
  2. Siamo arrivati alla fine della prima parte!!! :-(
Vi è piaciuta? Io spero di sì. Vi ringrazio tantissimo per avermi fatta arrivare fino a qui e fare in modo che a questa bellissima storia ci sia una continua! <3
Vi voglio un mondo di bene e non siate troppo tristi, perché massimo un mesetto inizierò con la seconda parte della fan fiction, ovvero DRAMIONE-AMORE NELLA GUERRA 2!
Un bacione grande a tutti, spero di vedervi nelle recensioni! <3
Con affetto e a prestissimo,
Dramione8000 <3

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