Può un Bookman Innamorarsi..?

di ArisuWolf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1_ ***
Capitolo 2: *** -Cap 2- ***
Capitolo 3: *** -Cap 3- ***
Capitolo 4: *** -Cap 4- ***
Capitolo 5: *** -Cap 5- ***
Capitolo 6: *** Cap.6 ***
Capitolo 7: *** -Cap 7- ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1_ ***


“Strane creature simili ad armi, dette Akuma, spargono morte e distruzione tra gli essere umani. Per fronteggiare questo fenomeno è nata un’ organizzazione segreta, di nome Dark Religious, formata da esorcisti: uomini con poteri speciali in grado di individuare e distruggere gli Akuma. Essi sono alla ricerca dell’Innocence, un cubo fatto di una materia misteriosa che rappresenta la pura essenza di Dio. Sfortunatamente la pietra si è infranta in centinaia di frammenti che ormai sono sparsi per il mondo. Compito degli esorcisti è recuperarne i pezzi prima che lo faccia il Conte del Millennio, un oscuro personaggio, creatore degli Akuma, (generati dalla disperazione delle anime dei defunti) con l’obbiettivo di distruggere la razza umana.”,Così mi dissero.
Ed io cosa centro? Pensai… Era tutto così assurdo da non credere! E sono una che si stupisce raramente dato che ho una fantasia molto estesa.
IO VOGLIO DIVENTARE UNA MANGAKA! Lo voglio davvero e ora mi si presenta questo tipo assurdo che mi dice che devo andare con lui per allenarmi a diventare un’esorcista?! Ma stiamo scherzando?!
Ah, già voi non potete sapere di cosa diavolo sto parlando. Beh, vi spiego tutto: stavo tranquillamente camminando per strada quando sento un esplosione dietro di me, spaventata mi giro e vedo un bonazzo con una katana in mano e pieno di sangue (cosa che tra l’altro non ho notato subito, abbagliata dal fascino di sto tipo).
<< Ti dai una mossa, idiota? Voi restare uccisa o cosa?! >>, mi urlò. E come chiunque altro ci rimasi secca. Ma dando un’occhiata dietro a lui, mi decisi a seguire il suo gentile (?) consiglio (??) e scappai. Peccato che il mostro,che il tipo stava seguendo, stava seguendo me e mi spuntò davanti facendomi quasi prendere un infarto sia per la sorpresa, sia per l’orribile aspetto che aveva. Neanche il tempo di lanciare un urlo stratosferico che mi ritrovo sbattuta per terra per mano del tipo fascinoso che era corso in mio aiuto (???) salvandomi.
Poco dopo arrivò un signore con i capelli grigi e afro-style, indossava degli occhiali all’Arisa-style e aveva dei baffi Hitler-style (molto originale, devo dire… ). Mi aiutò ad alzarmi e si scusò per il comportamento del suo allievo… Tempo due secondi che la sua borsa si illuminò di una luce verdastra che poco dopo si scagliò su di me.
Dopo quell’avvenimento non ricordo nulla.. Mi sono svegliata su un letto con affianco il signore dall’aspetto molto originale (????) che mi guardava con un sorriso stampato sul viso. Dopotutto aveva una faccia simpatica, pensai sorridendo di rimando e chiedendogli dove mi trovavo e cosa era successo sia a me che in città. Mi spiegò tutto finendo in bellezza: “ Spero che ti divertirai nella home, ci sono persone molto singolari con cui ti troverai sicuramente bene ”. Della serie: O vieni con noi o vieni con noi!
<< Cioè, fammi capire bene: io dovrei venire con voi, in un posto inculo al mondo per aiutarvi a uccidere sti cazzo di akuma rischiando la vita ogni santo giorno e chiedermi se il giorno dopo sarò ancora viva, abbandonando la mia famiglia e i miei amici e rinunciando al mio sogno… ho capito bene? >>, chiesi, sperando di aver capito male.
<< Detto così è molto triste ma hai capito l’essenziale. >>, disse mandandomi un sorriso dolce.. Ma sta fuori?!
<< MA ANCHE NO!! Non abbandonerò il mio sogno per sta cazzata assurda! L’unica cosa che mi rimane è quella!! >>, urlai.
<< Qual è il tuo sogno,….emh? >>, mi chiese.
<< Ayumu. Mi chiamo Nejire Ayumu. >>, risposi.
<< Allora, Ayumu-chan. Qual è il tuo sogno? >>, chiese sorridente.
<< Disegnare… disegnare un manga! >>, risposi sognante.
<< Che bell’ambizione. >>, sorrise.
<< Lo so, ma non verrò lo stesso, sia chiaro. Resterò qui! >>, esclamai decisa. Non avevo intenzione di abbandonare tutto e tutti! Ho faticato così tanto per migliorare la mia tecnica e ora che ho l’opportunità di esaudire il mio sogno, quest’ultimo si infrange in mille pezzi?! NO!! Non permetterò che accada!
<< Lo diresti anche sapendo che i tuoi famigliari e i tuoi amici potrebbero morire se tu restassi qui? >>, mi chiese serio. “Colpo basso!” pensai.
<< Non ho scelta, vero? >>, chiesi rassegnata.
<< No, piccola, mi dispiace.. >>.
E così, avvisati i miei e recitando le mie battute, a mio parere benissimo, ce ne andammo a Londra nella sede provvisoria della Dark Religious. Chissà cosa mi aspettava…
 
Durante il viaggio non facevo altro che litigare con il bonazzo fascinoso, ovvero Yu Kanda. Eravamo molto simili ecco perché ci scannavamo ogni volta che incrociavamo lo sguardo, lanciandoci “Ti odio” ogni 5 minuti. Era divertente, però.
Arrivati in sede il Generale Froi Tiedoll mi presentò al supervisore Komui Lee e a sua sorella Linalee Lee. Quest’ultima mi fece fare un giro di perlustrazione per tutta la Home (la chiamavano così). Passammo anche al campo di allenamento dove vidi Kanda, e naturalmente presi la palla al balzo.
<< Chi si rivede! >>, esclamai
Lo vidi irrigidirsi non appena sentì la mia esclamazione.
<< Kanda, non farti troppo male mi raccomando, sennò sveni per il troppo sangue! >>, urlai.
<< Ripeti se ne hai il coraggio ragazzina che t faccio a fette! >>, urlò infuriato.
<< Non aspetto altro, bello! >>, sorrisi serafica. Dio quanto mi divertivo.
<< Ti odio! >>, urlò.
<< Il sentimento è reciproco Bello mio! >>, e risi. Risi così forte che la pancia iniziò a farmi male.
Mi girai per guardarlo un’ultima volta. Non l’avessi mai fatto. Rimasi incantata da uno. Capelli rosso fuoco tenuti scompigliati da una fascia nera con una “X” in rosso, una benda nera pirata-style sull’occhio destro e l’occhio libero era di un verde acceso, tanto acceso da ricordarmi lo smeraldo. Mi riscossi dalla mia contemplazione per guardare Kanda, gli sorrisi e gli dissi: << Sai che scherzo Kanda! >>.
Mi rivolse i suoi soliti << CHE >>.
<< Permaloso >>, sussurrai, volgendo lo sguardo ancora sul tipo che mi aveva incantata, che era impegnato a ridere a crepapelle. Il fisico era ben scolpito e asciutto, da quello che si poteva vedere dato che era coperto da una maglia verde selva (a mio parere orribile), e aveva un culetto niente male. Aveva anche una bella risata e un bel sorriso. Distolsi lo sguardo spaventata dai miei stessi pensieri.
<< Linalee, ti ho già detto che odio mortalmente il verde? >>, chiesi retorica.
<< Si, e mi hai detto anche di cambiare il copriletto, perché è osceno a tuo parere. >>, sorrise gentile, << Però non ti consiglio di rivolgerti in quel modo a Kanda. Potrebbe arrabbiarsi veramente.. >>, continuò tornando seria.
<< Stai tranquilla, è solo il nostro modo di comunicare, tutto qui. Sa, e so, che non pensiamo veramente ciò che diciamo. Siamo solo troppo simili, talmente tanto da non reggere una conversazione senza insultarci a vicenda. >>, sorrisi.
Non era poi così male la Home, dopotutto!

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Capitolo 2
*** -Cap 2- ***


-Cap 2-
 
 
Quel giorno passò molto velocemente. Infatti la mattina quasi non mi veniva un infarto. Mi ero svegliata tranquillamente credendo di essere a casa e appena vidi la stanza in cui mi trovavo mi venne una depressione inimmaginabile. L’ unica cosa che mi tranquillizzava e rasserenava era che nella Home c’erano certi bonazzi che era quasi impossibile credere che si fossero riuniti lì tutti (o quasi) casualmente. Ma non parlo solo di ragazzi, ma anche di adulti belli grossi. Faccio un esempio: Marian Cross. Generale, e speriamo, mio sensei. Molto fascinoso a mio parere, dato che vado pazza per i dongiovanni con i sorrisi smaglianti e  capelli rossi..
Mi ricordai che dovevo alzarmi da quel bellissimo letto invitante, e dopo vari minuti di “alzati” ci riuscii..per fortuna.
Dopo essermi lavata e vestita uscii dalla stanza e feci mente locale su come arrivare a mensa. Siccome non ricordavo na mazza su come arrivarci, decisi di seguire l’istinto e di recitare la parte della ragazza sicura di se.. Fortuna volle che, dopo pochi minuti, trovai la mensa e come il giorno prima andai da Jerry, chiesi del caffè latte con i biscotti e, dopo aver aspettato, andai a sedermi da sola, dato che non trovavo né Linalee né Kanda, né Marie.
Ero troppo spaventata di leggere l’ora quindi decisi di iniziare a mangiare e vedere se arrivavano, e se non fossero arrivati, allora avrei visto l’ora. Poco dopo però arrivo Marie, da dietro, facendomi quasi soffocare.
<< Ayumu, buongiorno. Questa mattina ti sei svegliata presto, strano. >>, disse con un sorriso sghembo.
<< Già, ieri mi sono addormentata prestissimo perché ero un po’ stanca. >>, gli risposi guardandolo e sorridendogli.
<< Ecco spiegato il motivo. >>, Rise.
Parlammo e facemmo colazione insieme. Dopo mi portò nella stanza allenamenti.
<< Dov’è Kanda? Strano che non si allena a quest’ora. >>, chiesi curiosa.
<< Di solito la mattina va ad allenarsi nella foresta qui dietro. >>, rispose.
<< Ah. Anche se non capisco come gli si crea.. >>.
Mi insegnò diverse mosse per difendermi, ed imparai molto in fretta, forse per il fatto che mi piaceva e che mi avevano sempre affascinato le arti marziali, o per il fatto che avevo un’enorme voglia di imparare. Continuammo così per molto fino a quando non ci raggiunsero gli altri esorcisti. Ero talmente concentrata che non vidi nemmeno il ragazzo di ieri che mi aveva incantata.
<< Time Out!! >>, urlai bloccandolo per bene in una posizione un po’ equivoca.
Lui rise e lo liberai. Non riuscivo più a respirare.
<< Ci farai l’abitudine con il tempo. >>, disse Marie.
<< Sperando di sopravvivere fisicamente e psicologicamente. >>, risposi di rimando ghignando.
<< Non essere così pessimista Ayumu! >>, mi rimproverò
Risi.
<< Vieni che ti presento gli altri. >>, mi sorrise. Io lo seguii. Marie aveva un effetto calmante e dolcificante con me. Non so perché. Ero molto più pucciosa quando ero con lui.
Fino a quando non  mi venne quasi un colpo vedendo il rosso di ieri che urlava “STRIKE” verso di me.
<< Okkey.. >>, sussurrai in preda al panico.
Guardai Marie e lui mi sorrise. Non riuscivo ancora a credere che fosse cieco, non lo sembrava affatto.
Non sapevo che di lì a poco avrei fatto un allenamento intensivo per recuperare il tempo in cui la mia innocence era inattiva..
<< COSA!? >>, urlai in preda ad uno scatto d’ira.
<< Farai un allenamento intensivo, giorno e notte, per un mese intero senza vedere nessuno a parte me, e Yu-kun! >>, esclamò con un sorriso smagliante. Lo guardai shokkata. Sta scherzando, vero??
<< Sta scherzando sensei? >>, chiesi speranzosa.
<< No, perché dovrei scherzare su una cosa così seria, Yumu-chan? >>, mi guardò confuso.
<< Perché è da pazzi credere che riuscirò a eguagliare un solo esorcista dentro sta baracca di pazzi! >>, urlai in preda al panico, guardando il generale Tiedoll con sguardo terrorizzato.
<< Ci riuscirai Yumu-chan! Credo in te! >>, disse sempre con quel sorriso smagliante.
L’avrei preso volentieri a schiaffi!
E fu così che iniziò il mio allenamento super intensivo con un pazzo omicida e con un pazzo masochista!
Però devo ammettere che questo allenamento mi ha fatto scoprire nuove cose: le mie potenzialità, il mio sadismo illimitato (cosa di cui vado veramente fiera!), il bisogno di avere un compagno di cui fidarsi, ma soprattutto la mia innocence: Sairui Yoru (催涙夜).
Sembrava un semplice collare punk borchiato (tipo quello di Nana Osaki NdMe) ma che, appena attivato, le borchie si trasformavano in catene che si estendevano per tutta la lunghezza delle braccia fino a formare degli artigli di lupo (vedi l’arma di Koga di Inuyasha NdMe). Squarciavano qualsiasi cosa, anche il metallo più solido: lo tagliavo a mio piacimento. Non solo, controllavo l’elemento Fulmine a mio piacimento: fulmini e saette a mio comando! (Muahahahahahahahahah!!)
Quel mese fu molto strano… credevo che il mio rapporto con Kanda non sarebbe mai migliorato, anzi, ero sicura che andando avanti con il tempo sarebbe peggiorato di sicuro, invece le mie ipotesi si rivelarono completamente sbagliate. Credevo che Kanda fosse quel genere di ragazzo pompato solo dal suo egoismo ed egocentrismo, della serie: il mondo gira intorno a me, quindi non rompere, posso stare tranquillamente da solo. Invece si rivelò un ragazzo chiuso e intimidito dal mondo, ma anche pieno zeppo di sensi di colpa..
Come faccio a saperlo? La risposta è semplice: avevo litigato con lui, nel modo più pesante esistente in questo schifo di mondo. Ci eravamo insultati, scoprendo i nostri tasti più deboli e umiliandoci a vicenda. La cosa più orribile è che era successo solo per una cazzata abnorme!!
Lì, il mio Sensei/Generale superfigo (?) mi raccontò di Kanda.. e di Alma Karma. La loro storia. E lì, mi senti terribilmente in colpa..
Così chiesi immediatamente scusa allo spadaccino. Secondo voi come ha risposto il samurai? Con uno << CHE >>! Però lo notai, eccome se lo notai, il suo rossore e il suo sorriso.
Ho sempre pensato che se tieni veramente a una persona, e vuoi risanare qualcosa che è stato spezzato, anche se tu sei nella ragione, l’orgoglio deve andare a farsi fottere. Si deve fare la prima mossa se ci tieni veramente. E io all’amicizia di Kanda, di quel pazzo omicida di un samurai, ci tenevo davvero tanto.
Trascorso il mese più pesante di tutta la mia vita, ritornai alla Home con una voglia matta di rivedere Marie e di coccolarmelo, quando, ad un tratto, nei corridoi della Home, vidi in lontananza una capigliatura famigliare. Lì per lì non ci feci caso pensando che non fosse possibile che la mia migliore amica, la mia unica ragione di vita, colei che mi ha dato quella spinta in più ad inseguire i miei sogni, la mia speranza, la mia ancora di salvezza dall’odio per l’intero mondo, il mio amore, il mio mondo, fosse nella Home. Perché se fosse stato così non saprei cosa avrei fatto: tagliarmi le vene e morire insieme a lei oppure saltarle addosso e spupazzarmela tutta fino a quando non avrebbe emesso il suo ultimo respiro e io insieme a lei. Quini lasciai correre, quando ad un tratto sentì il tanto famigerato:<< Sasòòòòòòòòòòò!!! >>.
Mi fermai.
Mi girai.
Lentamente.
Molto lentamente.
E me la ritrovai addosso piangente. La strinsi forte ricambiando quell’abbraccio soffocante sussurrando: << Non piangere sennò piango pure io..! Mi sei mancata da morire!! >>
E lì, in quel preciso istante mi sono sentita veramente a Casa. Con Kumiko Kiyozawa. La mia migliore amica. Mia sorella. Non di sangue, ma di anime. Eravamo nate per sopportarci e supportarci a vicenda, e così avremmo fatto per sempre. E così continueremo a fare anche alla Home.
<< Oddio ‘Miko, sono così contenta di rivederti. Senza di te non sopravvivrei in questa baracca di pazzi. Menomale che sei arrivata tu! A proposito, quand’è che sei arrivata? Hai già conosciuto tutti? Ti trovi bene? Che tipo di Innocence hai? Dimmi la verità che so quando menti!! >> , iniziai a sproloquiare a raffica. Ero troppo contenta di vederla.
<< E’ da quasi due settimane che ci sono. E ho conosciuto tutti, tranquilla. Mi trovo bene e la camera è pazzesca, dopo te la faccio vedere. Per quanto riguarda l’Innocence è un arco che lancia frecce di fuoco. E questo è tutto, a parte il fatto che tu te ne sei andata senza salutare.. >>, disse imbestialita.
<< Eh, lo so. Ma il Generale Tiedoll mi ha fatto salutare solo i miei ed è stata una cosa improvvisa. Infatti ho detto a i miei che questa cosa aveva a che fare con il mio sogno.. credo che se la siano bevuta, ma non ne sono certissima. Vabbè, l’importante è che ora siamo entrambe qui e che io ti proteggerò a costo di rimanerci secca! >>, si, perché l’avrei fatto in qualsiasi circostanza, Akuna o no che sia.
<< Sappi che vale la stessa cosa per me, mi sono allenata apposta. Preparati che con le frecce sono imbattibile. >>, rispose con un sorriso smagliante.
<< Lo sono anch’io nel corpo a corpo! >>, dissi io con sguardo eloquente.
Kumiko iniziò a ridere, dando inizio a una serie di risate senza senso come ai “vecchi tempi”.
Ma questa è solo una piccola introduzione. Di lì a poco sarebbero successi fatti assurdi. Tipo un Bookman innamorato segretamente e uno spadaccino frustrato che cercheremo di sistemare..





Okkey, questo è il secondo capitolo di "Può un Bookman innamorarsi..?" spero sia di vostro gradimento.
So di averci messo troppo tempo, ma l'ispirazione se ne era andata, era fuggita, scappata, tutto quello che volete, ma non ci stava. Quindi vi prego di non trucidarmi o altri pensieri macarbri o omicidi voi aveste, non metteteli in atto. Grazie di cuore. *si inchina profondamente*
Volete sapere come è ritornata l'ispirazione? Tramite un litigio, o dovrei dire VARI, MOLTI litigi, ma anche con amicizie riacquistate e con amicizie nuove. Quini ringrazio il Grillo parlante *CriCri*, la sua coscienza sempre al suo fianco, la mia "donna" figa, il suo compagno, il ragazzo "katane" e la mia bastardella/ stronzetta/ amata mogliettina/ Leto.
Con questo ho terminato, ci vediamo/ sentiamo la prossima volta che aggiorno, ma dipende da voi! :3
Se avete qualche consiglio/ critica costruttiva o altro mi farebbe piacere se me lo direste. Apprezzo la sincerità! :)
Alla prossima.


Un Bacio,
LadyWolf_

 

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Capitolo 3
*** -Cap 3- ***


*Eccomi, ancora con un nuovo capitolo. :) Spero che vi piaccia! :D
Ringrazio la mia nuovissimi Beta Ya_mi
per il suo aiuto e sostegno! :3 Un bacione enorme!! :*
Ringrazio anche chi ha messo la mia fan fic tra le seguite, le ricordate e le preferite.
Buona lettura! :D
Ah, un'ultima cosa: recensite pleaseeeeee DX
Ok, ora potete leggere! ;D
*


Passò un bel po’ di tempo da quando Kumiko era entrata nella Home. In questo lasso di tempo ci vedemmo pochissime volte, se non la sera per raccontarci quello che succedeva durante la nostre missioni, ma quelle ore erano davvero poche perché crollavamo entrambe per la stanchezza, non essendo abituate ai ritmi degli altri esorcisti.
Una sera mi rimase impressa, però. Il motivo? Ci litigai. L’argomento delle nostre litigate era sempre per il fatto che Kumiko si cacciava sempre nei guai più assurdi, che, la maggior parte delle volte –per non dire tutte- cercavo di risolvere io e di farle capire i suoi sbagli. Lo sbaglio che commetteva costantemente era: farsi influenzare dal suo cuore e non pensare con il cervello. Se non avete capito il suo sbaglio ve lo dico: Si era INNAMORATA di Kanda. KANDA!!
Ora, spiegatemi: come si fa a innamorarsi di un pazzo omicida, scontroso, scorbutico, antipatico, egocentrico, ed egoista? ……….. No, non stiamo parlando di me, ma di Yuu Kanda!
Ok, posso capire che è uno strafigo, bel corpo, bel culo, addominali perfetti, viso dai lineamenti delicati ma perfetti, e occhi color oltremare, ma CAZZO, NO!! Kanda no, ti prego!
Ogni volta la storia si ripete! Kumiko si innamora degli stronzi e io devo raccattare i pezzi del suo cuore spezzato. E non solo! Cerca di assomigliarmi sempre di più: cerca di costruirsi una corazza impenetrabile. E io non voglio che lei cambi! Voglio che continui a essere la mia dolce, ingenua, pura, coraggiosa e si anche un po’ stupida Kumiko.. ma ogni volta che si innamora di uno, il suddetto, puntualmente, le spezza il cuore strafreganosene.
Per carità, io mi fido di Kanda e gli voglio un casino di bene, è quasi come un fratello per me, ma non voglio che spezzi il cuore alla mia migliore amica. Perché so che lui non vuole far entrare nessuno nel suo cuore, a malapena fa entrare me, che (mi ha confessato) sono l’unica che sopporta! Il che è straordinario! E’ come un “Ti amo” detto da qualcuno che ti piace.. (forse è un paragone esagerato, ma è così, fidatevi..)
Voglio bene a entrambi e non voglio vederli soffrire.. inutilmente.
<< Yumu.. >>, mi riscosse dai miei pensieri una voce indefinita .
<< Ah, si. Dimmi! >>, mi girai non capendo ancora di chi fosse la voce.
Era Allen. << Ah, Alle-nii-chan, sei tu. >>, dissi. Lo chiamavo così da quando lo vidi. Quel ragazzino reincarnava il fratellino che ho sempre desiderato. Gentile, sempre disponibile a dare una mano, dolce e con il sorriso sempre sulle labbra, carino e coccoloso e poi comprensivo.
<< Nee-san, Reever-san ha chiesto la tua presenza in ufficio. Komui-san vuole affidarci una missione. >>, mi informò con un sorriso gentile a dipingergli il volto.
<< Affidarci? Verrai anche tu Alle-nii? >>, chiesi curiosa.
<< Hai. >>, mi rispose gentilmente.
Dopo di che ci avviammo nell’ufficio di Komui per capire che razza di missione doveva affidarci.
Mendokuse.. Già voglio tornare nella Home, non essendo nemmeno uscita da essa, tra l’altro..
Arrivai davanti alla porta bussai.
<< Avanti! >>
Entrammo insieme. << Ayumu-san, eri tu che bussavi? >>, mi chiese Komui.
<< Hai, nande? >>, chiesi, sapendo già la risposta che mi avrebbe dato.
<< Bussi molto forte, te l’hanno mai detto? >>, chiese con il suo solito tono infantile.
<< Hai, diciamo che mi ricordano di essere un –quasi- camionista ogni volta che busso..>>, risposi depressa, pensando a tutte le volte che me lo ricordavano.. che brutti momenti. Mi sentivo davvero “maschio” quando me lo facevano(ri)notare..
Restammo in silenzio per un po’, aspettando che Komui ci informasse della missione, inutilmente. Io e Allen ci guardammo confusi.
<< Komui, qual è la missione? >>, chiesi timorosa.
<< Ah, se pazientate un po’ dovremmo aspettare Lavi-kun. >>, disse sorridendo leggermente per poi tornare a bere il suo –onnipresente- caffè. Era un po’ come la sigaretta di Jigen: sempre in bocca accesa, e che non finiva mai.
<< Sempre il solito baka ritardatario. >>, commentò Allen.
Come nome mi sembrava familiare, ma non avendo conosciuto tutti di viso non ricordavo chi fosse.
Mi riscosse dai miei pensieri un tonfo assordante: la porta che sbatteva.
<< Gomen, Gomen! >>, si scusò “Lavi” tra un affanno a l’altro. Non mi ero ancora girata per vederlo in faccia troppo impegnata a guardare la porta sconvolta. Non aveva un graffio e poi, come diavolo aveva fatto a far sbattere un portone del genere. Pesava come cinquanta persone pompate di muscoli messe insieme. Lo stimavo questo “Lavi”.
Non appena mi girai a guardarlo rimasi più sconvolta di prima: era il ragazzo che mi aveva incantata il primo giorno all’Ordine!
Lavi si chiamava?! …….Ok, dopo questa uscita mi sento una mafiosa!
DIO!! I giorni che seguirono il nostro incontro, lo cercavo sempre con lo sguardo ma inutilmente. Non c’era mai!! Volevo chiedere a Kanda di presentarmelo, ma quello mi avrebbe sfottuto per il resto della mia vita qua!
Continuai a guardarlo sconvolta, fino a quando Komui iniziò a spiegare sta dannatissima missione. ORA dovevi sfiatarti BAKA!?! ORA che sono occupata a contemplare tanto ben di Dio?!
Cercai di concentrarmi sulla voce e sulle parole di Komui, anche se non ci capivo una mazza. A quanto pare avrei seguito Allen, e Lavi… Già, perché io ero troppo concentrata a guardare quest’ultimo. Sarei finita male, già lo sapevo, durante questa missione…
<< Alle-nii, mi insegni un po’ il poker quando saremo sul treno? Non ho voglia di stare a guardare fuori al finestrino tutto il giorno.. >>, dissi annoiata e con faccia e tono indifferente, anche se in realtà dentro sbavavo peggio di un lama..
<< Hai. >>, rispose, come suo solito. Ho voglia di picchiarlo alcune volte. Solo per vederlo perdere le staffe. << Baka Moyashi. >>, borbottai ad alta voce.
<< Come scusa, Nee-san? >>, lo guardai spaesata per un momento. Non l’avessi mai fatto. Aveva una faccia inquietante.
<< Niente, Niente! >>, mi affrettai a rispondere. “Voglio arrivare viva sul treno, perché tanto già so che morirò solo per averlo ’sfidato’ a poker”, pensai sospirando.
Prendemmo il treno come nostro solito e ci sedemmo ai posti a noi assegnati.
<< Ayumu-chan. >>, mi chiamò Lavi.
“Mi ha chiamata ‘Ayumu-chan’” pensai. Se ci fosse stato Kanda, mi avrebbe ammazzato.
<< Ti vedevo assente mentre Komui spiegava la missione, così, mi chiedevo se l’avessi capita. >>, mi chiese con un sorriso a dir poco da infarto sulle labbra.. poi immagazzinai quello che aveva detto..
TI SEMBRO STUPIDA, PER CASO? EH, BELLOCCIO??
<< Ah, si si. Tranquillo. Ho capito l’essenziale. >>, risposi educata.
Mi sorrise e mi sciolsi.
<< Lavi, non preoccuparti. Nee-san è più per i fatti. Sta certo che farà tutto lei, noi non alzeremo un dito. >>, parlò Allen, spiegando educatamente che sono troppo forte e che faccio paura.
Ma perché mi sembrava un’allusione sessuale?
Ovviamente, in quel frangente, non potevo farmi i cazzi miei. No, infatti.
<< Alle-nii, non dirlo mai più in questo modo. Sei ancora troppo piccolo per certi argomenti.. >>, dissi seria. Sembrando, ovviamente una ninfomane che pensa sempre al sesso..
<< In che senso scusa, Nee-san? >>, mi chiese, giustamente confuso.
<< Alle-nii, lascia perdere che è meglio per la tua sanità mentale e la tua pura e bellissima ingenuità. >>, risposi.
Ovviamente “testa in fiamme” si stava sbellicando dal ridere.. Ma facevo ridere.. IO?!
Mah, vabbèh.
Continuammo il viaggio con io che scleravo per le troppe partite perse, Allen che mi faceva paura, e Lavi che rideva a crepapelle ripetendo: “sei mitica” e “oddio, non ho mai riso così tanto in vita mia”. In pratica ero diventata un fenomeno a baraccone. Wow.
Fatto sta che eravamo arrivati a destinazione: Barcellona.
Credevamo, anzi eravamo più che certi che c’entrasse l’Innocence, a meno che non nevichi anche d’estate.. Sembrava che provenisse dalla Sagrada Familia, quindi ci facemmo strada nella tormenta per arrivare lì, che era pieno zeppo di Akuma di primo livello.
<< Innocence: Atsudo! Sairui Yoru: Ookami No Hoko!! >>, una decina di tuoni si scaraventarono su tutti gli Akuma presenti, creando altrettante esplosioni. << Ora possiamo entrare senza seccature! >>.
<< Parli come Yuu! >>, ignorai Lavi e il suo stupido commento.
La missione filò liscia come l’olio. Recuperammo l’Innocence e ce ne tornammo alla Home, distrutti.
C’era solo un piccolo particolare… quello che mi disse Kumiko e quello che scoprii io appena tornata alla Home..


*Alla prossima, si spera! :D Che, tra l'altro non so quando sarà! DX Scusami Yami-chan, abbi pazienza! XD
Ringrazio tutti quelli che hanno letto e che recensiranno! :3
Ja neeeeee
LadyWolf_
*

 

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Capitolo 4
*** -Cap 4- ***


*Sono stata più veloce della luce, questa volta. Il motivo? Ho la febbre e non ho nulla da fare! XD
Ok, ora vi lascio al nuovo capitolo!
Buona lettura! :D
*




-Cap.4-

 
 
 
<< ‘Miko…. Io ti dico di no. NON E’ POSSIBILE!! >>, dissi per la centesima volta in quella giornata.
<< Ti dico di si Ayu, hai tutti i sintomi. Fidati. >>, continuò con la stessa tiritera.
Ma se le dico che non è vero, non è vero! PUNTO! Fine della discussione. CIAO!
<< Si che in questo argomento sei la migliore, visto come è andata l’ultima volta.. Ma a me non è successo nulla del genere. E’ IMPOSSIBILE! E poi, anche se fosse vero lo dovrei tenere nascosto.. >>, dissi terrorizzata. Mi vennero i brividi solo a pensarci..
<< E perché, di grazia? >>, chiese con tono da superiore. No, quel modo di parlare non faceva per lei. E poi… “di grazia”? Ma quando mai ha usato quelle parole in diciannove anni della sua inutile esistenza al mio fianco?
<< Vuoi mettere quello che mi farà il tuo bel samurai? >>, dissi terrorizzata. Mi guardò confusa. << Mi ammazza, ecco che mi fa! Mi squarta viva con un sorriso sadico e inquietante sul suo volto dai lineamenti perfetti!! E tu vuoi che la tua amata migliore amica, sorella e amante faccia questa misera fine? >>, terminai il mio sproloquio.
<< Beh, dato che te lo meriti e che ti sei cacciata nei guai, io l’unica cosa che posso fare per te è raccattare i pezzi del tuo corpo e nasconderli da Yu. >>, disse. Mi stava facendo la paternale o cosa?
Ma io l’ammazzo a questa!!
<< Senti Love Love: 1) se Kanda ti sentisse chiamarlo per nome, quello ammazza sia te che me. 2) Ho un’amica che fa schifo! Ma come puoi volere questa fine per l’unica persona che ti sopporta in questo odioso mondo?! E 3) FAI SCHIFO STRONZA! >>, piagnucolai.
<< Su, su. Scherzavo, Baka. Ascolta: alla fine non è poi così male.. dopotutto può succedere a chiunque. E poi è la prima volta che ti cacci in questi tipi di pasticci. Alla fine sei pur sempre una ragazza nel pieno della sua adolescenza.. Sii felice per queste cose che capitano raramente. >>, mi confortò.
Eeeeeh, certo che Kumiko ci sapeva fare, con le parole. Ero sempre stata io a sostenere lei, perché cadeva continuamente in pezzi. Le serviva costantemente una ragione per andare avanti a testa alta. Io invece non mi facevo toccare tanto facilmente. Negli anni in cui andavo alle medie venivo presa sempre in giro, sia per una stupidaggine, sia per una cosa seria. Anche gli insegnanti, alcune volte lo facevano. Era bullismo, anche se indiretto.
Una volta ricordo che feci a botte con un ragazzo. Non ci vidi più e lo riempii di parole, poi lui mi prese per il colletto e io iniziai a tirargli dei calci più forte che potevo. Ma quando lo vidi caricare un pugno, beh, lì mi spaventai. Menomale che arrivò l’insegnante di turno e lo fermò, sennò ci sarei rimasta secca.
Una volta invece stava per succedere una rissa, sempre con un ragazzo. Però in quell’occasione ero lucidissima e lo volevo pestare a sangue. Fortuna volle , per lui, che suonò la campanella. “ Ah, peccato”, pensai, quel giorno.
<< Se quello che dici tu fosse vero, anche se non lo è, sarebbe grandioso. Ma anche problematico, soprattutto problematico. Già! >>, chiusi il discorso. << Grazie lo stesso per il conforto, comunque. Sei la migliore! >>, le dissi, baciandole una guancia e abbracciandola forte.
Non appena uscii dalla sua stanza, mi si presentò lo spadaccino dai meravigliosi capelli blu (o neri?) davanti, con sguardo severo.
Lo guardai confusa. Ma che voleva ora? Stava aspettando me perché  sentiva troppo la mia mancanza? Oppure voleva elemosinare qualcosa? Anche se, con quello sguardo, dubito che sarebbe riuscito in tale impresa. Forse se si fosse messo nudo…
<< Allenamento. >>, disse.
Eh? Lo guardai stralunata..
<< Potenza.. ? >>, provai a continuare la sua frase. Inutilmente. Mi sono sentita stupida, lo ammetto.... Viva la sincerità!!
<< Muoviti, BAKA! Dobbiamo allenarci, ricordi? Sono ore che ti aspetto idiota, invece tu stai a ciarlare con la tua amichetta del cuore! >>, sbraitò. Era inquietante quando urlava, ma sembrava una prima donna isterica, quindi ci ridevo su.
<< Modera i complimenti, che sennò arrossisco. Comunque non mi va di allenarmi. Meditazione? E poi devo parlarti. >>, dissi seria, avviandomi nella solita sala dove andavamo a meditare.
Ora che ci penso, sembra che parliamo in codice.
“Lupo rosso a Pantera blu: mi senti? Sono fottutamente fottuta!”
Entrammo e ci mettemmo in posizione. Uno difronte all’altro.
Allora, come potevo iniziare il discorso?
“Sai Kanda, mi sa che…”, no, non va bene. Mi avrebbe ucciso.
O qualcosa di diretto o devo iniziare a fare una perifrasi interminabile. Partendo da un indizio così, quando arrivo al punto della questione il suo cervello è già stato bombardato da varie cazzate senza un senso logico, ma che, se ci pensi su, hanno un loro filo.
Ma Kanda non è da perifrasi. Mi avrebbe sbraitato contro dicendomi: “Finiscila con ‘sto giro di parole e arriva al punto cretina. Voglio meditare e non stare a sentire a te e le tue sciocchezze da ragazzina in calore!” e io l’avrei preso a mazzate in testa e a calci in culo! Quindi: meglio evitare.
L’unica soluzione rimanente è essere diretta. In quel caso mi avrebbe risposto: “CHE! Non rompere i coglioni! Zitta e medita.”
Quindi, o essere –quasi- completamente ignorata oppure sorbirmi le sue sbraitate che di senso ne avevano poco…
<< Di cosa volevi parlarmi? >>, disse, ridestandomi dai miei pensieri.
HA PARLATO PRIMA LUI! MIRACOLO!
<< Ehm…. Ecco, cioè. Stavo cercando il modo giusto per dirtelo… >>, confessai intimorita dalla sua sola presenza.
<< Quindi? >>, chiese.
Che mi so’ persa?
<< “Quindi?” che? >>, chiesi confusa.
<< A che conclusione sei arrivata? Come vuoi dirmelo. >>, chiese spazientito.
<< Ah. Ci stavo ancora pensando, veramente. Ero indecisa se dirtelo in modo diretto oppure fare un giro di parole e poi arrivare al punto. >>, gli confessai.
Silenzio.
Silenzio tombale.
Peggio di un cimitero in piena notte. Mancavano solo i gufi e i lupi che ululavano alla luna
(‘Sti lupi li metto dappertutto….)
<< Allora? Che preferisci? >>, chiesi impaziente.
<< Diretto. >>
Ok, l’hai voluto tu, samurai!
<< Ti piace Kumiko-san? >>, chiesi impassibile.
Silenzio.
Di nuovo.
E MO BASTA CO STO CAZZO DI SILENZIO!!
<< Mh. >>, rispose impassibile.
“Mh” almeno ha risposto……….
ASPETTA! EH?!
<< ……….eh? >>, chiesi aprendo, finalmente, gli occhi e guardandolo sconvolta.
Mi guardò a sua volta.
Occhi verdi negli occhi oltremare.
Occhi oltremare negli occhi verdi.
Un paio sconvolti, e gli altri indifferenti.
<< Ho detto “Mh”. >>, rispose.
Non ha urlato, sbraitato o smentito nulla. Ha detto solo “mh”.
<< Okay, inizi a farmi seriamente paura, Kanda. >>, commentai terrorizzata.
I suoi occhi indifferenti si trasformarono in un’occhiataccia piena d’odio.
ORA, inizio ad avere seriamente paura!
<< Non hai smentito.. >>, continuai con voce tremante continuando a guardarlo.
“Senti, Ayumu: se ci tieni alla pelle, smettila e fatti un paio di cazzi tuoi.”
Ancora più odio nei suoi occhi!!
<< No, infatti! Hai finito di parlare? >>, chiese spazientito..
PAURA!!
<< Ecco, veramente no… ti dovrei confessare una cosuccia… >>, continuai distogliendo il mio sguardo dal suo.
AIUTATEMI!
(Al mio funerale voglio una corona di rose rosse, e sulla lapide voglio che ci sia scritto “qui giace la tanto amata Nejire Ayumu.”)
<< Spara, prima che ci ripensi. Ma dopo si medita! >>, disse autoritario.
<< Yes, my lord! >>, risposi di getto. Mi mandò un’occhiataccia agghiacciante! Non potevo non prendere la palla al balzo! Avrei commesso un reato!! << Okay. Arriva la bomba! >>, annunciai.
Presi un respiro profondo, chiusi gli occhi per raccogliere tutto il mio coraggio e li riaprii di colpo per poi annunciare: << Credo di essermi presa una cotta per Lavi! >>.






Quello che mi successe dopo, è meglio censurarlo..! Fidatevi!



*E così termina anche questo capitolo!
Alla prossima. Si spera.....
Un bacio.
LadyWolf_
*

 

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Capitolo 5
*** -Cap 5- ***


Okkey, chiedo perdono a tutte le persone che mi seguono, che hanno recensito, che hanno la mia storia tra le preferite e chi ne ha più ne metta. Sono in un madornale ritardo, me ne rendo conto.
Mi scuso anche per il capitolo. A dir la verita non ne sono soddisfatta, pero la mia Beta-chan dice che non è niente male e io le credo sulla parola. :)
In questo capitolo ci sarà una sorpresa... ;) non vi dico altro. Se volete saperne di più, leggete il capitolo! XD
Ora vi lascio alla lettura. E grazie in anticipo a tutte le persone che recensiranno e leggeranno la mia fanficion.
GRAZIE DI CUORE <3 !!



-Cap 5-
 
 
Okkey, ora ne ho avuto abbastanza. Decisamente abbastanza! Ora è la volta buona che ci litigo seriamente. Ma io dico: ora non sono nemmeno padrona dei miei sentimenti? Ma dove sta scritto scusa? Solo perchè sono un'esorcista questo non implica che io non debba avere un cuore!!
È da giorni che Kanda non mi rivolge la parola. Mi ignora. Da quando gli ho confessato che sono -forse- cotta di Lavi, dopo aver pregato Dio che smettesse di inseguirmi puntandomi Mugen in diverse parti del corpo, Kanda di punto in bianco smise di seguirmi. Rimase a fissarmi con sguardo irato e disse uno dei suoi soliti "CHE" e se ne andò. Così: POOF, SPARITO.
Ma che diamine!
Ora, spiegatemi per quale assurda ragione, quello spadaccino dei miei stivali, non dovrebbe parlarmi!
<< Non l'avrei mai detto.. >>, commentò il mio discorso Linalee.
<< Certo che BaKanda non si smentisce mai. È sempre il solito Baka che fa soffrire le persone. >>, continuò Alle-nii.
<< Io sono dell'opinione che..: Kanda è un idiota. >>, concordò Miko.
Sospirai.
<< Sono sicura che una ragione c'è. Ma non riesco a comprenderla. Veramente, ne sto soffrendo. Davvero tanto, e la cosa che mi fa più incazzare è che sa che odio litigare con lui. Però continua ad ignorarmi. Voglio solo un'occasione per parlargli e cercare di comprendere le sue ragioni. Però da quando è successo questo fatto lui se ne va in missione quasi sempre. E non c'è mai. Odio non parlargli.. >>, finii il discorso, affranta e delusa.
E’ possibile che senza che me ne renda conto io faccia soffrire le persone? E poi, a Kanda non piaceva Kumiko? E allora perché se l’è presa tanto? Prova i miei stessi sentimenti, anche se per un’altra persona. Io davvero non lo capisco. Cos’è contraddizione? Repulsione? Paura? ……… Incoerenza..?
Probabilmente quest’ultima. Ma perché? Per quale motivo?
Kanda, perché lo fai? Perché mi fai questo? Eppure sono stata l’unica che non ti ha dato contro, anche se mi hai trattato in un modo a dir poco indecente.Io ti voglio bene. Come ad un fratello. Per te è la stessa cosa..?
TSK!
<< KANDA SEI UN INUTILE IDIOTA EFFEMMINATO! PRIMA DONNA DI MERDA!! >>, urlai d’un tratto.
Ma.. così facendo feci preoccupare non poco il povero Aleister che mi guardava sconvolto..
<< Ehm, scusami Aleister-kun. Non era mia intenzione urlarti in faccia. Chiamalo pure sfogo.. >>, mi scusai. << Gomennasai!! >>
<< Non è un problema, invero. >>, disse arrossendo.
“ Ma che carino! ”, pensai.
<< Sicuro? >>,chiesi. << No, perché posso capire se inizi a prendermi per pazza! Non è da tutti urlare in faccia a un compagno credendo di essere da sola in un corridoio! >>, dissi ridendo e vergognandomi di me stessa..
<< No, no, davvero. Nessun problema, invero. Può capitare a chiunque.. >>, terminò il discorso.
O così credette.
<< Ma non prendermi in giro! Non può capitare no! Voglio vedere come ti saresti sentito tu, vampirello, se avessi fatto la stessa uscita mia con una persona davvero carina e tenera. Mi sto vergognando a morte! Perché. PERCHE’, devo fare sempre queste figuracce di merda?! E poi davanti a te! Ma me le vado a cercare! Ma cosa sono, una calamita per certe figure? Eh, no! Io non l’accetto mica! Nessuno lo accetterebbe! E ora sto facendo anche un monologo per una cazzata del genere! Ma allora fai bene a definirmi pazza! Ma che diamine, ci sto diventando, ovvio! Tutta colpa di un idiota di mia conoscenza! Quel Kanda maledetto, ecco chi! Spadaccino senza onore e gloria! Ma chi si crede di essere?! Ora non sono nemmeno libera di credere che una persona sia figa o no? Devo essere arsurata a vita?! MA ANCHE NO! Non sono frigida e nè senza cuore! Ho bisogno di coccole e attenzioni io, sai?! Ma no, lui non lo accetta! Cos’è ha paura che io non riesca a concentrarmi nei sui allenamenti spacca ossa e timpani?! Ma cosa sono un robot?! NO, certo che NO!! Devo pensare al quella diva per il resto dei miei miseri giorni qui? Non voglio che la mia vita sia piatta! CAZZO!! >>, finii il mio monologo..<< Aleister, gomen! >>, dissi, e me ne andai correndo.
Aveva una faccia bianca… BIANCHISSIMA! Sono stata così volgare? Non se l’aspettava?
Oddio no! Ora mi considererà pazza sul serio! Ma io non voglio. È cosi carino. Quel faccino ingenuo mi far venir voglia di fargli tante coccole.. NOO! Sono un mostroo! Come ho potuto fare una cosa del genere a un ragazzo così simpatico, disponibile, timido e ingenuo? Ho rovinato la sua vita!
Mi faccio schifo da sola..!
Okay. Tornando al discorso originale: Gli spacco la faccia a quella DivaH!!!
Ora, subito! Non appena lo vedo si ritroverà con la faccia spiaccicata a un muro, ornata di una cornice di un stupendo rosso cremisi. Anzi! Di un verde vomito. È il colore che si addice di più alla feccia! E Kanda non si merita un colore tanto nobile quanto bello come il rosso!
TSK! Non quel rosso che esprime l’amore e la passione, non che la vita!
NO! Lui si merita un colore che ricorda la feccia: IL VERDE!!
* BUM *
<< Oi e stai più attent..OH! SEI TU! Ora non mi scappi Kanda! >>, urlai a pieni polmoni il suo nome.
<< Ma che ti urli, demente! Sono qui, non vedi?! >>, urlò di rimando!
<< AH! Ora mi parli eh, deficiente? Come mai? Hai deciso che sono degna delle tue parole? >>, lo schernì.
<< Ma ti senti quando parli? Sei tu che hai causato una situazione del genere! Sei tu quella stupida! Ti credevo più intelligente! >>
<< Stupida lo dici a tua sorella! E poi per quale assurdo motivo lo sarei sua eccellenza? Solo per una cotta?! Parli tu, poi. Tu, che sei cotto della mia migliore amica. >>
<< E’ completamente diverso! Io non sono cotto di un Bookman! >>
<< Ma non dir…EH? E che è un Bookman? >>, abbassai la voce di un tono. << Scusa ma io non so proprio di cosa tu stia parlando… >>, chiesi confusa.
Sospirò, << Lo immaginavo, infatti stavo venendo a cercarti per spiegartelo. Ma come un’idiota mi sei venuta addosso! Ma a che pensavi, Baka! >>, chiese dandomi uno scappellotto dietro la nuca.
<< Alla tua morte. >>, dissi senza mostrare alcuna emozione, cercando di alzarmi.
<< CHE! Come se ci riuscissi.. >>, ghignò. << comunque, veramente non sai cosa sia un Bookman? >>, chiese incredulo.
<< No.. >>
Sospirò. Di nuovo. << E’ colui che trascrive la storia. Senza far trasparire le sue emozioni.. Vede gli avvenimenti dell’ordine come “storia” e gli esorcisti come “persone che hanno assistito alla storia”. Non ha un cuore. È per questo che mi sono arrabbiato. >>, finii il discorso.
Non hanno un cuore, eh? Per questo si è arrabbiato. Voleva proteggermi.. degno di Kanda Yu.
Sorrisi.
<< Grazie. Ma non ce n’era bisogno. So badare a me stessa. Ma ti ringrazio.. >>, sorrisi, triste. Ma cercai di essere allegra.
<< Tranquilla. Possiamo chiamarlo “dovere”. >>, disse imbarazzato.
Sorrisi e me ne andai.
Aaaah! È stata una bella batosta. Non ho avuto nemmeno il tempo di realizzare che fosse Amore, che mi sono ritrovata una delusione.
Eh, vabè, si va avanti. Ho Kumiko, Kanda, Linalee, Alle-nii, Marie, e si, anche Aleister… se riesco a farmi perdonare il pessimo monologo che ho fatto. Chissà se vuole rivolgermi la parola ancora. È troppo carino. Non posso farmelo di cerco scappare.. uff!
Dopotutto, ho tutto il tempo di conoscere le persone che verranno in futuro e quelle che ci sono. Ora come ora non ho intenzione di terminare quest’avventura. Voglio aiutare Kanda ad essere felice dopo tanto tempo. Voglio aiutare Miko ad essere rispettata, e farò di tutto affinchè accada. Io sono la seconda scelta ora. Non ho bisogno dell’Amore per ora. Ho loro. Ho la Home. Ho il mio strafigo (?) sensei. Il mio pucciosissimo Marie.
Per ora voglio continuare a sostenerli e a essere felice con loro.
Poi la vidi, da lontano. Insieme a Komui e al Generale Sokaro.
AHHHH! È la prima volta che vedo Sokaro gensei! È il mio generale ideale. Sadico. Estremamente sadico e con un fisico statuario! Sokaro sensei, STUPRAMI!
Aspetta! Sto divagando.
Ma lei chi è?
Cercai di scendere al piano di sotto per vederla meglio. Aveva i capelli castani, occhi azzurri. Che bei capelli che aveva. Chissà come si chiamava.
Meglio non pensarci. Sarà una nostra futura compagna, sicuramente.
Però dovevo ammettere di essere curiosa. Sembrava una tipa interessante.
<< Ah, Yumu-chan! >>
<< Dimmi Komui-sama. >>, adoravo chiamarlo così. Lo consideravo come un mentore. Sotto sotto è una persona incredibilmente carismatica e gentile. Anche eccentrica, oserei dire.
Scesi a tutta velocità i piani che mi dividevano da Komui-sama, Sokaro sensei e la nuova arrivata.
<< Lei è Marisol Sanchéz Garcìa. Viene dalla Spagna. >>, mi presentò la nuova arrivata.
Sorrisi. Era carina.
Poi, Spagna. Aaaah. La adoravo. E poi la sua capitale era arte pura. Gaudì era un mostro. Un mostro dell’arte. I suoi palazzi e le sue opere erano tutte magnifiche.
<< Piacere di conoscerti. Io sono Nejire Ayumu. Ma puoi chiamarmi Ayu, o Yumu se preferisci. >>, mi presentai.
<< Il piacere è tutto mio. >>, mi sorrise.
Sembra una persona molto simpatica. Mi piacerebbe conoscerla affondo. Sembra quel tipo di persona che nasconde molte risorse. E poi sembra sulla mia stessa lunghezza d’onda.
<< Yumu-chan, che ne dici di farle fare un giro per la Home? >>, mi chiese gentilmente Komui-sama.
<< Certo! >>, risposi altrettanto. << Seguimi Marisol. Ti farò vedere questa baracca di pazzi. Il primo è Komui, in seconda posizione c’è il mio generale, Froi Tieldoll-sensei, e per terzo: Yu Kanda! >>.
Rise. Aveva una risata cristallina. Credo che diventeremo ottime amiche e compagne. Ha un’aura positiva.
Mai pensieri tanto positivi furono più sbagliati….








RINGRAZIO YAMI-CHAN PER AVERMI AIUTATA NEI CAPITOLI E PER ESSERE MIA COMPLICE PER OGNI IDEA FOLLE CHE MI VIENE.
ARIGATOU!

 

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Capitolo 6
*** Cap.6 ***


 Come al solito: scusate il mio immenso ritardo. E come sempre le cause sono le stesse: Mr Lavoro & Miss Stanchezza! -.-"
Rigrazio tutte le lettrici che leggono e che hanno messo tra le preferite, le seguite e le ricordate, la mia pazza fanfiction! :D
Arigato Gozaimasu! *inchino profondo*
Se volete lasciare una piccola recensione, giusto per sapere o no se vi piace la mia fanfic, o anche una vostra idea, o impressione, o tutto quello che volete. :) Sono ben accette ogni tipo di recensione ^^
E un GRAZIE enorme alla mia Beta, che come al solito, svolge il suo lavoro in modo impeccabile e sempre in tempi velocissimi. :3
GRAZIE YAMI-CHAN! <3
E poi, che dire, spero che il capitolo vi piaccia. Buona lettura. :)












-Cap. 6-


 

 

.....

.....

.....

Okay, la situazione mi sta sfuggendo  dalle mani. La "piccola" Marisol si è rivelata ormai "adulta".

Come dire.. oramai non ho più niente da insegnarle..

Come si suol dire: un giorno l'allievo superò il Maestro. Quel giorno è arrivato. Ormai Marisol ha superato ogni mia aspettativa. Lei è il Maestro ora...

..Okay, sto degenerando..!!

Va bene essere melodrammatiche, ma così esageriamo..!

Ah, ma voi non sapete di cosa io stia parlando. Comprendo appieno la vostra confusione. Ora vi spiegherò tutto dall'inizio.

Allora: c'era una volta, tanto tempo fa...

Scherzo, così andiamo troppo indietro!

Okay, tornando seri, successe tutto pochi giorni dopo l'arrivo di Marisol.

Sembrava quel tipo di ragazza carina, dolce e coccolosa. Di quelle che si sconvolgono facilmente. La personificazione della purezza, tanto che il suo viso sembrava quello di un angioletto indifeso che crede ancora che i bambini li porti la cicogna. Fatto sta che un bel giorno sono passata davanti alla camera di Kanda. Quel giorno dovevo allenare nelle arti marziali la piccola Marisol e per farmi aiutare avevo intenzione di chiamare Kanda.

E fin qui ci siamo, no? Bene. Successe che, come al mio solito, bussai alla porta e Kanda, sapendo che era la sottoscritta, mi diede il permesso di entrare. Okay.

Lo ritrovai a petto nudo. Solo con i pantaloni. Con un asciugamano sulla testa per asciugarsi (ma davvero?) i capelli.

Non è finita qui. Dopo averlo guardato dalla testa ai piedi con la bava alla bocca mi ricordai che c'era anche Marisol. E pensai subito a un'uscita delle mie.

<< Allora Kanda, so che sei una prima donna vestita da uomo con addominali scolpiti e che fa venire voglia di sesso violento, ma qui abbiamo una minorenne alla quale serve un po' del tuo aiuto. Quindi ti chiedo per favore: finiscila di vantarti del tuo bellissimo fisico scolpito e vatti a vestire sennò traumatizzi la piccola e innocente Marisol! >>, dissi con tono solenne.

<< Senti, qui l'unica che si vanta per qualsiasi cosa sei tu! E sei sempre tu la più perversa quindi smettila di squadrarmi e di avere pensieri sconci su altri personaggi guardando me!! >>, sbraitò la "prima donna"

<< Vuoi che fantastichi su di te? Se è così basta dirlo. Io sono disposta anche a farlo diventare realtà. Anche se dopo Miko sarà gelosa. Quindi credo che dovresti sdoppiarti. Sarà una cosa a tre. A te va bene lo stesso? >>, affermai con un sorriso candido.

<< CHE! >>, esclamò, << NEANCHE PER IDEA!! >>.

Lì notai un Lavi che si dimenava sul letto...

I miei occhi iniziarono a diventare due stelline.

LAVI...!

STOP!!!

BOOKMAN, BOOKMAN, BOOKMAN. Ricorda Ayumu, Lavi (il figo con i capelli rossi e gli occhi che urlano sesso.) è un Bookman. E' un Bookman. Bookman.

Okay, Bookman. Immagazzinato..

...o almeno credo.

<< Ciao Ayumu-chan. Fai sempre così con Yu-chan? >>, disse tra una risata e l'altra.

<< Già, se non peggio. >>, sorrisi accattivante.

<< Ci manca solo che mi violenti... >>, disse Kanda con sguardo vacuo.

Lo guardai. << Quello lo lascio fare a Miko. >>, ghignai.

Mi guardò. Non il suo solito sguardo adorante ( seee, come no ) , questa volta mi guardò glaciale. Con molta voglia di sangue. Sangue caldo. Il MIO preziosissimo sangue.

<< Non ci pens- >>

<< Scappa. >>, mi interruppe.

<< Non ho voglia. Perché dovrei sudare? Ho fatto un bel bagno caldo caldo. La mia pelle profuma di cioccolato. A proposito, ho fame. Ah, mi stendo sul tuo letto, ok? Nel frattempo che ti aspetto, intendo. Vedi di non metterci una vita. >>, dissi stendendomi aggraziatamente ( =buttandomi a mo’ di pesce ) sul letto dove era seduto Lavi.

<< Ehm, però, señor Kanda... Ayu-senpai ha razòn. >>, affermò Marisol, parlando per la prima volta da quando eravamo lì.

<< Eh? Che intendi dire, ragazzina? >>, chiese lui con il suo solito tono scorbutico.

<< Beh, che non dovresti andare vestito in questo modo. Sobre todo se ci sono persone come me y la senpai. >>, esclamò con un sorriso molto, molto, MOLTO, perverso per una ragazza della sua età.

...

...

...

...

...

...

...

...

...

<< Che ne hai fatto della mia piccina, dolce e casta Marisol?! PARLA DEMONE! >>, urlai alzandomi di colpo dalla mia comodissima posizione e iniziando a strattonarla prepotentemente.

<< Veramente, senpai, sei tu che credevi che io fossi casta e pura.. e io non ho detto né fatto nada per smentirlo perché tanto non ne avevo il motivo... >>, affermò.

La guardai a lungo.

Piano piano immagazzinavo le varie informazioni che Marisol mi aveva dato.

Poi la luce!

Era la mia anima gemella!

La mia reincarnazione.

Mia sorella.

La mia piccola demonietta.

La mia Me più piccola e graziosa.

Ma ero al settimo cielo! Avevo finalmente trovato una ragazza con i miei stessi gusti e sulla mia stessa lunghezza d'onda.

HentaiLand*, ASPETTACI!

ARRIVIAMO!

La abbracciai di slancio!

<< Perché ti sei nascosta così a lungo?! >>, esclamai. Quasi mi mettevo a piangere.

<< Oddio no! >>, sentii l'esclamazione esasperata di Kanda.

<< Oddio sì! Ci sarà da divertirsi! >>, e quella divertita di Lavi.

Io ero troppo contenta!

<< Andiamo ad allenarci Marisol! Passeremo molto, molto, MOLTO tempo insieme! >>, esclamai sciogliendo l'abbraccio. Avevo gli occhi che sbrilluccicavano!

<< Claro que sì, senpai. >>, ridacchiò.

Credo proprio che le giornate alla Home saranno sempre più divertenti d'ora in poi.

 

 

Ma poi io dico: si che volevo che le giornate nella Home fossero più divertenti. Ma non così. Qui andiamo sul tragicomico!

Ma Dio Santissimo che sei lì in cielo ad osservarci divertito, cosa ho fatto io di così male per meritarmi la tua ira?

Ma dimmelo! DAMMI UN SEGNO, CAZZAROLA!

Perché proprio io, poi?! Tra tante persone esistenti in questo pianeta, proprio me dovevi pescare?! Un Noah non lo potevi pescare?!

NO! NO,MALEDIZIONE! EH CHE CAVOLO PERO’!!

Ti diverto, ammettilo! Certo che ti diverto! Sono diventata pazza! Parlo pure con un entità che non è nemmeno in questo modo!

Aiutatemi..! Rinchiudetemi in un manicomio!

So anche cosa pensano le persone che leggeranno questo capitolo: “ Ma che sta a dì ‘sta scema? Se ne è uscita di testa! ”

Fidatevi, se foste nella mia stessa posizione lo fareste anche voi!

“ Perché? ”, vi starete chiedendo. Bella domanda!

Ve lo spiego subito: qui, davanti a me ci sono ben due, e sì dico DUE, Lavi! Vi chiedete come sia possibile?

Vi spiego subito anche questo, fatemici arrivare!

E’ iniziato tutto un giorno molto casuale, pochi giorni dopo che io scoprii la vera Marisol. Stavamo andando a cercare Komui-sama, che come al suo solito scappava a destra e a manca per evitare di lavorare. E povere noi bestie (io e Marisol) eravamo capitate in piena ricerca, e dato che Reever-san era più che carico di lavoro avevamo deciso di aiutarlo.

Ed è così che iniziò l’apocalisse dentro la Home.

Dopo di noi si era unito anche Lavi, per mia somma s-fortuna.

Lo trovammo in laboratorio.

E vedendolo concentrato Lavi ebbe la geniale idea di spaventarlo. Come se non sapesse che non bisogna fidarsi di Komui Lee-sama quando è in un laboratorio totalmente concentrato.

Ebbene sì! Lo spaventò. Così tanto che fece rovesciare la pozione sconosciuta a cui Komui-sama stava lavorando.

E fu così che Lavi Bookman Junior si sdoppiò: Mente & Cuore.

Entrambi fighi.

Aiutatemi ora! A reggere tanta bellezza e disponibilità.

Non potevo farcela. No che non potevo. E Marisol era peggio di me. Eravamo entrambe cotte e stracotte di Lavi. Ed entrambi disponibili ad una botta e via!

Ma com’è possibile?! Spiegatemelo voi perché io sono so proprio che spiegazioni dare. Soprattutto a Bookman. Che gli avremmo detto? Come avrebbe reagito?
Ci avrebbe ammazzate, lo so!









(*)=> Mondo inventato da Me e la mia Beta Yami-chan! <3 un pizzico della nostra pazzia! XD

 

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Capitolo 7
*** -Cap 7- ***


Ok, come mi sono ritrovata in questa assurda situazione? Ah si, ecco
come: per colpa di quel coglione di un coniglio rosso deformato!!

Com’è possibile mettere nei casini anche me e Marisol? Non centriamo
un emerito cazzo noi due!

Vi spiego come è andata: dopo che Lavi si è sdoppiato, la mia bacata
testa geniale stava cercando di pensare ad un piano per occultare il
secondo Lavi (che chiameremo Deak per evitare imbrogli). E ci ero
anche riuscita! Ma quel coglione di Deak, non so per quale assurdo
motivo, mi ha presa di mira.

Il piano era dividerci (cercando di zittire anche Komui-sama, che era
venuto insieme a me: dato che lo terrorizzo era più sicuro che stesse
zitto, così), Marisol con Lavi, e io con Deak e Komui-sama. Il sommo
Dio Sfortuna ha voluto che Marisol incontrasse Reever e io incontrassi
Bookman. Ma dato che quest’ultimo non si fa ingannare tanto facilmente
ha scoperto subito che quello non era Lavi ma bensì Deak, il
precedente nome di Bookman Junior.

Poi ho capito il motivo del tanto insistere di Deak nel venire con me:
sapeva benissimo dove poteva essere Bookman in quel momento!
Ovviamente mi sono data della cretina. Come ho fatto a non pensarci?!
Perché mi fido troppo di Lavi, ecco perché!

Ed ecco che ritorniamo alla situazione di cui sopra.

In ginocchio a testa bassa: io, Marisol e Lavi. Con di fronte Bookman
che ci guardava dall’ “alto” in basso e un Deak che assisteva
divertito appoggiato allo stipite della porta.

Ma perché devono succedere tutte a me?! C’era anche quel cretino di
Deak che mi guardava con quel sorrisino fintamente innocente.

CREPA BASTARDO!

Lo guardai con odio. Dio quanto mi fa incazzare!

<< Ora spiegatemi come è successo! >>, disse Bookman con tono autoritario.

<< Eddai Panda, è successo. Che vuoi che si- >>, Lavi si bloccò nel
bel mezzo della frase. Causa: calcio dall’alto di Bookman.

<< La domanda l’ho fatta, ora voglio una risposta seria!! >>, urlò.

<< Dio, Bookman, è stato un’incidente! >>, dissi sfoggiando il mio
sguardo da cucciolo.

<< Es verdad, è vero Bookman-san! >>, mi difese Marisol.

<< Eh. Io e Marisol non centriamo nulla. Stavamo solamente cercando
Komui-sama e poi questo sgorbio di coniglio ci è venuto dietro perché
era annoiato! >>, continuai.

<< Hey, Ayumu-chan! È scorretto così!! >>, protestò Lavi.

<< Zitto coniglio! >>, lo ripresi. << E’ solo colpa tua se ci troviamo
in questa cazzo di situazione! Sai che non si deve disturbare
Komui-sama mentre “crea” le sue pozioni! Succede una catastrofe
sennò!! >>, lo guardai di traverso.

Restò imbambolato a guardarmi. Era terrorizzato!

Meno male, così chiude quella bellissima fogna che è la sua bocca!!

< rovesciato la sua boccetta. Questa volta per sbaglio, non volutamente
come ha fatto un essere di mia conoscenza! >>, affondiamo il coltello
nella piaga, buttiamo il sale sulla ferita, purché faccia un male
ATROCE!

Sentii Lavi piagnucolare affianco a me. Ben ti sta, coniglietto..!

< di spaventare Komui per far si che non aprisse bocca sulla faccenda..
Cosa pensavi di fare se, durante il tragitto dal laboratorio fino a
questa camera, nessuno ci avesse notato?>>, chiese Deak con un
sorrisino fintamente innocente.

Lo guardai di sbieco.

<< Ci avrei pensato dopo. Non sono un genio come te, Deak. >>, lo
apostrofai con disprezzo.

<< Ah si, su questo non avevamo nessun dubbio Ayumu-chan. Infatti, se
avessi avuto un po’ di sale in zucca non ti saresti innamorata di un
Bookman. >>, terminò il discorso.

Ma aspetta. CHE HA DETTO?!

< infernale, ma questo non ti dà il dirit- >>

<< Ma Ayumu-chan, offendendoti solo per averti dato della scema non mi
dai altro se non la conferma che tu lo sia davvero. >>, mi interruppe,
guardandomi con sfida.

<< Oooh, tesoro. Credi che non abbia sentito. Povero piccolo babbano!
Il fatto è che ti ignoro! >>, affermai sicura di me.

Dentro stavo morendo. Come cazzo aveva fatto a capirlo?! Ho cercato in
tutti i modi di tenerlo nascosto, di tenermi dentro quello che
provavo. Si che è un Bookman, però non credevo che notasse tutto…

No, aspetta! È un Bookman, cazzo! Come ho fatto a non pensarci?!

CAZZAROLA!

<< Mi ignori? Ma questo mi dimostra che non vuoi rispondere alla mia
domanda perché hai paura di dirmi la verità. Ma tranquilla, noi già la
sappiamo! È ovvio che tu sia innamorata di quella parte di me che è
Lavi, se no non lo guarderesti ogni volta che ne hai l’occasione e non
arrossiresti ogni volta che ti fa un complimento. >>, disse,
avvicinandosi a me.

Lo guardai dal basso con uno sguardo pieno d’ira.

<<… Io non devo assolutamente giustificarmi su quello che provo.>>,
dissi, alzandomi dalla mia posizione e fronteggiandolo a testa alta.
< uno stronzo e un attore nato, Deak! >>, dissi guardandolo con
disprezzo.

Me l’avrebbe pagata. Oooooh eccome se me l’avrebbe pagata!



Che poi, pensandoci in un secondo momento.. Io non ho mai dato segni
che possano provare la mia presunta cotta per Lavi. Ho fatto di tutto
per far tacere il mio cuore, e ora mi ritrovo pure pugnalata alle
spalle da quello che era il Lavi di un tempo…

Dannazione. Di bene in meglio…

Continuai a camminare a passo spedito verso un posto isolato, dove
potevo lasciarmi andare. Volevo stare tra me e me, e far sì che i miei
pensieri volassero fuori dal vortice che era in quel momento il mio
cervello. Come se non bastasse ci si metteva pure il fatto che si era
fatto risentire il mio ex… Perché devono capitare tutte a me?!

Io non me ne capacito, alcune volte.

Succede una cosa spiacevole? Te ne devono succedere altre ancora più
brutte della prima. Come se fosse la miccia di una bomba pronta a
scoppiare da un momento all’altro. Tipo avvertimento.

“Ti devo parlare”, diceva il messaggio.

“Di cosa?”, risposi

“Di una cosa che non ti piacerà sentire..”, c’era scritto nel
messaggio di risposta al mio.

Al che tu pensi: chi è morto?!?

E così ho fatto in modo di incontrarci senza che nessuno, oltre a
Kumiko e a Kanda, lo venisse a sapere.

Morale della favola? Decisamente il colmo: vuole ritornare con la
sottoscritta, il ragazzone. Al che l’ho detto anche a Marisol.. Che mi
ha picchiata, ma ha capito la situazione…

Ora sono confusa al massimo. Mi piace da pazzi Lavi, ma sono tutt’ora
innamorata del mio ex. Mi sento più sola che mai.

...

...

...

Una merda, in parole povere..

Anche se, pensando non con il cuore ma con l’orgoglio sconfinato che
possiedo, io con lui non vorrei mai tornarci. Per cosa poi? Provare
cose già provate e ricascare in emozione che scorderei volentieri? No,
grazie! So io cosa ho passato e di certo non voglio ritornare ad
essere quella persona, insicura di se e piena di problemi... sono
migliore in queste vesti, e non credo che lui mi voglia rivedere in
quello stato, quindi non accetto la proposta. Vado avanti.

Al che, mentre pensavo e ripensavo ai vari avvenimenti che mi erano
successi in quella settimana, mi fermò Reever per strada.

<< Ayumu! Finalmente ti ho trovata! Komui ti sta cercando, vuole
vederti... >>, finì di parlare tra un respiro e l’altro.

<< Komui-sama? Sai cosa vuole? >>, chiesi incuriosita.

Non mi aveva mai mandato in missione da sola. Infatti era convinto che
fossi troppo “piccola” per essere in grado di gestirla al meglio, e
quindi non voleva rischiare. Io sapendo la situazione in cui si
trovava la Dark Religious avevo capito e sono restata al mio posto.
Anche perché non avrei retto una simile responsabilità.

<< No, non ne ho idea. Credo che voglia affidarti un incarico, ma non
penso sia una missione. Però non so di cosa si tratti nello specifico.
>>, rispose gentilmente.

<< Grazie Reever! >>, urlai iniziando a correre verso il suo ufficio.

“Che abbia riconosciuto il mio potenziale? Di quale incarico si tratta? “

Con questi pensieri eccitati mi diressi verso il portone enorme che
aveva il suo ufficio enormemente sconfinato e sempre in disordine.
Mentre lo aprivo la mia mente iniziava a partorire incarichi su
incarichi, uno più eccitante dell’altro.. ecco, fino a quando non ho
aperto il portone.

Perché nel momento stesso in cui ho posato il mio sguardo sul mio
famoso ed eccitante “incarico”, ho iniziato a bestemmiare
violentemente contro tutti i santi del paradiso e tutti i diavoli
dell’inferno.

Perché?!

Tra tante cazzo di Sedi che la Dark Religious ha, proprio in questa
doveva finireeee??

Cosa sono io, la Regina delle sfighe?!

<< Yumu-chan! Non riuscivamo a trovarti! Dove eri finita? >>, disse
Komui. Komui che nel frattempo aveva perso tutta la mia stima, e di
conseguenza anche il “Sama” e la mia gentilezza.

<< Casomai non riusciva a trovarmi Reever, anche perché non volevo
farmi trovare. Per colpa delle tue pozioni non solo sono finita io nei
guai, ma hai messo dentro anche Marisol e Lavi, e hai creato anche un
suo clone. Più coglione e più bastardo del primo. Anche se la vista
sicuramente non ne risente. >>, confessai con tono duro.

<< Che crudele Yumu-chan! Non l’ho fatto apposta! Lavi-kun mi ha preso
alla sprovvista! >>, piagnucolò giustificandosi.

Sospirai.

<< Dunque, è lui il mio famoso incarico? >>, chiesi, senza rivolgere
lo sguardo al suddetto, ne un accenno di parola.

<< Eh già, salto le presentazioni dato che è stato lui stesso a
chiedermi di te. >>, mi informò, sorseggiando il suo caffè.

Una fitta al cuore!!

Quasi quasi chiedo anche io a Linalee una bella tazza di caffè super
dolce, più tardi. Non appena mi sono sbarazzata del sovraccarico.

<< Mh... E che dovrei farci? >>, chiesi, mettendomi comoda sull’unico
spazio libero del già piccolo divanetto.

<< Co..! Allenarlo Yumu-chan... poi ti dirà lui in cosa vorrà essere
allenato. >>, rispose spaesato.

<< Ok. Allora lo porto con me, con permesso. >>, mi alzai e mi diressi
verso la porta, sicura che anche il carico che mi portavo dietro mi
avrebbe seguito.

<< Ciao, eh. >>, mi salutò.

Mi girai per fronteggiarlo, finalmente.

<< Come. Diavolo. Ti. È. Venuto. In. Mente. Di. Entrare. Nella. Dark
Religious?! >>, Urlai a pieni polmoni.

<< Cazzo ti urli? Mica l’ho voluto io!! >>, mi rispose a tono.

<< E certo, ti ha chiamato la fata turchina! >>.

<< Ayumu, è capitato anche a te, come a Miko. Non l’avete voluto voi,
e sinceramente nemmeno io lo volevo. Mi sono rifiutato fino alla fine!
>>, mi disse.

<< Ok, ok! Provo a crederti. >>, dissi.

<< Grazie. >>, mi rispose.

<< Ora ti presento gli altri. Anche se alcuni di loro, già ti
“conoscono” per sentito dire. >>, lo informai mimando le virgolette.

<< Oh, bene...>>, sussurrò.

Ci incamminammo lungo gli infiniti corridoi silenziosamente. Non
volava una mosca.. si sentivano solo i nostri passi. Un tipo delicati,
gli altri rumorosi e pesanti.

Non mi sono mai sentita così lontana da questa persona, mai. Un po’ mi
fa sentire triste, ma pensandoci razionalmente credo che sia il legame
giusto che dobbiamo avere.

Arrivati alla mensa cercai con lo sguardo qualche viso conosciuto,
tralasciando Kanda, dato che sapevo che meno persone conosceva e
meglio era, ma sapevo anche dove si trovava a ogni ora del giorno e
della notte, quindi non avevo quel tipo di problema con lui.

“Eppure è ora di pranzo”, pensai.

Fino a quando non vedo una pila traballante di piatti fluttuare
cercando di farsi spazio.

“Ok, trovati”

Gli feci cenno di seguirmi e di sorridere come aveva sempre fatto. E
cosi ci avviammo verso le persone sedute sul tavolo.

<< Ciao ragazzi! >>, salutai amichevole.

<< Hey, Ayumu-chan! Chi è il tuo amico? >>, salutò Lavi, incuriosito.

Già, amico. Bella parola in questo frangente. Molto comica!

<< Ce lo presenti? >>, chiese Linalee cortese.

Feci un respiro profondo, cercando di calmarmi.

<< Lui è Mateusz. È il nostro nuovo compagno. >>, dissi.

Nel mentre ci furono molte reazioni comiche.

Marisol sputò e si strozzò contemporaneamente con il succo che stava
bevendo, sentii Kanda che in lontananza si strozzava con la sua soba,
Miko che restava paralizzata sul posto e che cercava di riprendersi
nel giro di 10 secondi. Ma la più bella e la più strana fu lo sguardo
dei due “gemelli” Bookman che avevano riservato al nuovo arrivato..

era strano: uno sguardo pieno d’odio.

Ne restai sorpresa, di sasso...

Ma l’unica, e legittima, domanda era “Perché??”

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