The perfect doll
-Genesi- Ancora quel suono , che imperterrito riecheggiava nelle sue orecchie . L e onde del mare venivano attutite , come ignorate , erano irreali nella sua testa .
Solo dopo pochi minuti si rese conto che quella era la realtà , cominciando ora ad ignorare quel suono nelle sue orecchi , che tanto la tormentava .
Era a bordo di una piccola imbarcazione di legno che , a fatica , riusciva a stare a galla malgrado le grandi onde , scatenate dalla tempesta che infuriava nell’oceano .
Schizzi salmastri raggiunsero le sue guance rosee ;malgrado la sua vista appannata era in grado di capire ciò che succedeva attorno a lei . In quel momento due uomini la sollevarono , avvicinandola al bordo della piccola imbarcazione . Un terzo uomo li raggiunse e , con una smorfia di tristezza , gli disse queste parole :
“Mi dispiace , un giorno sarai nuovamente libera.”
E la lasciarono cadere nell’acqua torbida .
Quando toccò il fondale delle catene argentee la avvolsero , legandola a tempo indeterminato in quel luogo così scuro .
Attendeva solo la morte , ma quella non arrivò mai .
Passarono , ore , mesi , anni .. ma nulla cambiava . Neppure gli abitanti degli abissi osavano avvicinarsi a lei .
I suoi occhi rubino erano spalancati , come se aspettassero il momento giusto ; e quello arrivò dopo migliaia o forse … milioni di anni .
Dopo quella infinita attesa giunse una notte come le altre ma , per la prima volta , il suo viso , ormai privo di qualsiasi emozione , fu illuminato dalla luna piena . Quel suono tornò a tormentargli la mente , quella voce così fredda e crudele per molti anni era stata rinchiusa nei suoi incubi peggiori per tutti quegl’anni , ma era tornata a tormentarla .
Le catene , rovinatesi col tempo , si ruppero . Il suo corpo si sollevò dal fondale roccioso , su cui era stata imprigionata .
Il tempo distrugge qualsiasi cosa, ma non lei . Era sempre la giovane ragazza diciassettenne , con i soliti capelli nero carbone , caratterizzati da un ciuffo rosso fuoco che le ricadeva leggero sull’occhio destro .
Possibile che esista una persona più forte del tempo ? Più forte di quelle maledette lancette , che imperterrite continuano a ticchettare ?
In lei qualcosa si era bloccato , come se nella sua lunga prigionia la sua vita si fosse misteriosamente fermata per poi ripartire in quel momento .
Quando il suo corpo trapassò la sottile superficie dell’acqua , che divideva accuratamente due quei mondi diversi fra loro , fu avvolta dai suoi ricordi e da quella voce nella sua testa , che si faceva sempre più insistente “Tu sei la mia bambola perfetta.”
Finalmente il suo viso fu sfiorato dall’aria fresca della notte .
Chiuse gl’occhi e si lasciò trasportare dalla corrente ; sorrise e prima di perdere i sensi sussurrò : “Ora sono libera .”
E il mare la portò con se , verso mete sconosciute .
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