Star trek assemble: ep.25:l'ira di khan

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'uomo con la faccia da lontra ***
Capitolo 2: *** loki in gabbia! ***
Capitolo 3: *** Jim non abbandona il suo amore! ***
Capitolo 4: *** kirk tenta la fortuna ***
Capitolo 5: *** l'incubo è finito? ***
Capitolo 6: *** questa volta è la fine sul serio...(forse!) ***



Capitolo 1
*** l'uomo con la faccia da lontra ***




Loki  era su di  giri , aveva dato l'esame finale dell'accademia.Tre anni di  studio concentrati in uno, per di più prestando servizio  attivo  sull'enterprise come ufficiale superiore. Il  tutto  grazie alla sua straordinaria intelligenza che rendeva testi di  astrofisica e ingegneria facili  come libri per bambini. E anche alla sua ambizione che lo  spingeva a voler primeggiare in qualsiasi  campo. Ora era ufficialmente membro  di  starfleet e pronto  per la scalata al potere. Ma prima di  conquistare la galassia doveva fare una cosa più  importante : chiamare Jim , il  suo  ragazzo per fargli  sapere che era stato promosso  con la lode. Stava per tirare fuori il  comunicatore quando avvertì una presenza alle sue spalle. Si  voltò  per vedere un individuo vestito  di  nero  che lo  fissava intensamente con  gli  occhi azzurri. Aveva una faccia strana, pareva il  muso  di una lontra, somiglianza che si  accentuò quando l'individuo gli rivolse un sorriso sghembo.
"Loki?" gli chiese allungandogli la mano per salutarlo.
Lui  annuì e gli afferrò la mano. La stretta era straordinariamente forte per un uomo più piccolo e apparentemente più debole di lui.
"Ci conosciamo ?" chiese perplesso.
"No, ma conosco Jim. Ci  scriviamo  e mi ha detto  di te."
Questo avrebbe spiegato tutto , un'amico  del  suo  ragazzo, ma Loki che riusciva ad avvertire le bugie grazie a una dote innata, capì che l'uomo  stava mentendo."Come vi  siete conosciuti ?"
"All'accademia, lui  studiava e io  ero  l'assistente del professore di  fisica."
Un'altra bugia, perchè? Loki  cominciava ad essere inquieto.
"Gli  dirò  che ti  ho  visto e te lo  saluterò. Ora devo  andare."
Loki  cercò  di  allontanarsi  ma l'uomo lo trattenne per un braccio. La presa era incredibilmente salda. Per chiunque altro  liberarsene sarebbe stato un problema.
"Aspetta come fai  a dirgli  che lo  saluto  se non sai il  mio  nome."
Loki  ne convenne, ma si  sentiva così a disagio in compagnia di  quel  tipo  sgradevole, che voleva andarsene al più presto.
" Mi chiamo ..Khan." sibilò l'uomo con l'aria di uno  che svelava un segreto di stato.
Loki si  strinse nelle spalle."Ok , me lo  ricorderò!"
Si  voltò , ma l'uomo  gli  fu di  nuovo  addosso  e questa volta gli piantò qualcosa nel  collo con una mossa fulminea. Sonnifero, pensò Loki nel  suo ultimo istante di  lucidità. Ad  azione istantanea. Già ne sentiva l’effetto! Khan ...quel  nome .....poi  venne il  buio e il  sonno. Khan  passò un braccio intorno  al  corpo inerte di Loki  riuscendo  a sorreggerlo senza problemi. Si  lanciò un'occhiata intorno per accertarsi  che nessuno lo  vedesse e attivò il teletrasporto smaterializzandosi col suo prigioniero.

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Capitolo 2
*** loki in gabbia! ***


Loki aprì le palpebre con estrema fatica, ma dovette subito  richiuderle perchè  la luce intensa lo  ferì  facendolo  lacrimare copiosamente.Tento  di  sollevare le braccia per pulirsi  il  volto ma non ci  riuscì: il  suo  corpo  era pesante come il  piombo. Quando  la nebbia che gli  ovattava la mente si  dissolse, gli  fu  chiaro  che era stato  drogato. Al'improvviso  gli  tornò  tutto  alla mente .L'uomo  con la faccia da lontra l'aveva rapito. Khan....ma certo  quel  Khan. Quello che era   stato dittatore dell'India durante le guerre eugenetiche. Quello  che era fuggito in esilio  ibernandosi  volontariamente assieme a una settantina di  suoi  fedeli  seguaci sulla Botany  Bay. Quello  che era stato  imprudentemente risvegliato dal  precedente capo  della sezione 31, l'ammiraglio  Marcus , che lo  voleva usare per  i suoi  loschi maneggi. Quello  che aveva quasi distrutto l'enterprise e ucciso  Jim  Kirk . No , non poteva essere lui. Giaceva in stasi  prigioniero  della sezione 31, ora controllata da Harold Finch. Loki si  arrischiò ad aprire di  nuovo gli occhi , molto  lentamente. Dopo  qualche secondo  realizzò che si trovava sdraiato  su un materassino all'interno  di una gabbia d'acciaio, una di  quelle usate per il  trasporto  delle tigri  durante gli  spostamenti  dei  circhi. Chino  fuori  dalla gabbia c'era Khan  e stava facendo  qualcosa di  veramente strano. Aveva infilato una mano  tra le sbarre e gli  stava pulendo  con la punta delle dita le lacrime che gli  rigavano  le guance. Aveva un tocco  delicato, come quello  di un innamorato. Questo  spaventò  a morte Loki  che non poteva muoversi  e non riusciva a capire l'insolito atteggiamento dell'uomo,  che aveva giurato  una feroce vendetta verso il  suo  ragazzo  e l'umanità  intera. Poi  all'improvviso ebbe un'illuminazione. Ferormoni. Loki  produceva dei  ferormoni  che lo  rendevano  attraente, specialmente per alcune persone predisposte. Era così  che aveva ammaliato  Jim  Kirk  trasformandolo  dal   noto puttaniere a un cagnolino  fedele. Era probabile che i  suoi ferormoni agissero in modo molto più rapido su  Khan,  per via del  suo  dna potenziato. Loki fissò, gli occhi dalle pupille acquose, in quelle blu dell'umano e comprese che aveva visto  giusto. I  suoi ferormoni lo  stavano intossicando. Forse questo  avrebbe giocato  a suo favore , salvandogli la vita.
"Che diamine stai  facendo?" chiese una voce stridula alle sue spalle.
loki riuscì a mettere a fuoco una donna. Era piccola e rossa di capelli ed era anche lei perplessa dalla scena a cui  stava assistendo. Khan,  come risvegliandosi da uno  stato  di trance, si alzò in piedi  e le rispose con calma.
"Mi  accertavo  che la droga facesse effetto."
"Questo ragazzo magrolino non sarà un problema per te." gli  assicurò la donna.
Khan  le riservò un 'occhiata feroce che lei  neppure notò.
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Kirk dopo  una tappa nel deserto  del Mojave si era ritrovato in una base sotterranea pullulante di  tecnici   e agenti segreti. Harold si  era affacciato  dal  suo  ufficio ai piani  alti della base e gli  aveva fatto   cenno  di  salire. Nell'ufficio teneva una gran quantità  libri (libri  di  carta),altro sintomo ,insieme agli occhiali, della sua bizzarra passione per gli oggetti anacronistici.
"Novità?"chiese dopo  essersi  accomodato  di  fronte alla scrivania.
"Purtroppo nessuna notizia di khan, ma cominciò a capire come abbia fatto  ad evadere dalla sua prigione di  stasi."
Kirk  sospirò :era un passo  avanti.
"Uno  dei miei  tecnici, non viene al  lavoro  da una settimana , con la scusa di  una malattia, e aveva l'autorizzazione per accedere al  magazzino  dei  reperti. Marla McGivers, lavorava qui  già quando c'era il  mio predecessore. Era uno  degli  assistenti  di  Khan. Una donna irreprensibile, non avrei mai  sospettato  di lei, ma è l'unica che può  averlo fatto."
"Pensi  abbia avuto una relazione con  lui?" chiese Kirk .
"E' un 'ipotesi. Di  sicuro  aveva l'abilità  necessaria  per farlo  evadere. Ha manomesso  il  computer perchè  non registrasse che la bara di  stasi  era stata aperta. Percui  risultava sempre occupata. Khan  può  essere evaso  ieri , ma anche sette giorni  fa per quel  che ne sappiamo. Ho  mandato  il  signor Reese a ispezionare il  suo  appartamento , ma non abbiamo  trovato  nulla . Allora ho  controllato la sua carta di  credito  e anche qui  nulla. Poi  però  controllando  la carta di  credito  della sua anziana madre è  saltata  fuori  una spesa ingentissima per attrezzature mediche di varia natura."
"Attrezzature mediche?A che scopo?"si  chiese Kirk  perplesso.
"Non  sappiamo  cosa stia macchinando  Khan. "rispose Harold.
"Io  lo  so , medita vendetta. Prima di  tutto  verso di  me , poi  contro i  miei  uomini e fatto  questo  passerà  al  resto  del  genere umano."
Kirk  stava trattennedo  a stento  l’odio  che  provava per quell’uomo.
"Capitano i  tuoi marinai  sono in allerta?" chiese Harold preoccupato.
"Tutti  meno  uno,Loki. " rispose Kirk  aprendo il  suo  comunicatore per vedere se c'erano  risposte ai  suoi  messaggi.
Harold boccheggiò stupito per un attimo.
"Mi  avevi  detto  che aveva dato l'esame all'accademia, non è rientrato?"
Kirk  scosse il  capo. Ora si  era  incupito."Non riesco  a parlargli. Ma lui  non ha nulla a che vedere con Khan , neppure c'era a bordo  dell'enterprise all'epoca."
Appena pronunciate quelle parole Kirk  si  rese conto che le aveva dette per rassicurare se stesso." Harold pensi  che Khan  possa avergli  fatto  del  male per vendicarsi  di  me?"
Il  volto  del  capitano  era sbiancato  appena si  era reso  conto  della concreta possibilità che fosse addirittura morto.Kirk si alzò di scatto.Kirk  si  alzò  di  scatto."Devo  andare. "disse a Harold.
"Devo  sapere che fine a fatto  Loki."
"Aspetta ." Harold lo  raggiunse e lo  trattenne per un braccio.
"Ragiona capitano .Mando  subito il  signor Reese all'accademia a trovarlo..Se,nella peggiore delle ipotesi , khan  l'avesse rapito ,lo ha fatto  per attirarti  allo  scoperto.Non  puoi  cadergli  in bocca così facilmente"
"E  che dovrei  fare aspettare che mi  recapiti  il corpo  del  mio  ragazzo sull'enterprise?"
"Pensa solo  a questo .Loki resterà  vivo  finchè gli  servirà  come esca. Ma se non ne avrà  più bisogno lo  eliminerà." Le parole di  Harold sortirono l'effetto  desiderato Kirk  si  calmò  e accettò  che fosse Reese ad andare alla ricerca di  Loki.

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Capitolo 3
*** Jim non abbandona il suo amore! ***


"...alla fine ho  parlato con un gruppo  di  studenti che mi  hanno  confermato che Loki  si  è  incontrato  con un tipo  che somigliava a Khan, si  sono  smaterializzati e sono  scomparsi  insieme." Reese era tornato  alla base per riferire l'esito  della sua indagine a Harold .
" Lo  sapevo"esclamò  Kirk. "Però  perchè  non si è  ancora fatto  vivo per dirmi  cosa vuole in cambio?"
"Dobbiamo  trovarlo  noi e coglierlo  di  sorpresa." suggerì  Reese.
"E come'?" chiese Kirk  perplesso.
"La merce che la dottoressa Marla Mcgivers ha ordinato  è  stata consegnata a Detroit , l'indirizzo  è  quello  di un' officina abbandonata e  in rovina dal  ventesimo  secolo. Scommetto  che è  lì  che i  due hanno  impiantato il  loro  laboratorio  per qualunque arma vogliano  produrre." gli  spiegò  Harold.
"E tu  credi  che Khan  commetterebbe un simile errore , lasciarsi  dietro addirittura l'indirizzo  in cui  possiamo  trovarlo? '" replicò  Kirk ironico.
"Hai  ragione." ne convenne Harold.
" Ci  sono  due possibilità , o  si  è  già  trasferito  altrove dove non lo  troveremo  mai, ma è  assurdo , lui  non vuole nascondersi , vuole vendetta .O ci  ha lasciato  questo  indizio  apposta. E'  là  che mi  aspetta, e io  non intendo  lasciarlo  attendere oltre."
"Che vuoi  fare?" Reese gli si  parò  davanti  con il  suo  corpo  massiccio  , sbarrandogli  la strada.
"Vado  da Khan , se ha rapito  Loki  è  chiaro  che voleva attirare la mia attenzione.Se non  vado  lo  ucciderà."
"Lasciami  mettere insieme una squadra." gli  propose Harold.
"Mi  spiace ma non posso  rischiare. Non preoccuparti  per me, ho questa particolare abilità di  cavarmela in ogni  situazione.Sono  pure resuscitato!"
Harold esitò per un secondo poi fece cenno  a Reese di  spostarsi  e lasciarlo  passare."Darò ordine che ti  teletrasportino  là."gli  assicurò.
Quando  il  capitano  fu  abbastanza lontano Reese rivolse un 'occhiata di  disappunto  ad Harold."Ovviamente tu  lo  seguirai." lo  rassicurò Harold."Porta l'artiglieria pesante." aggiunse come se ce ne fosse stato  bisogno."Ah , non c'è  bisogno  che ti  ricordi  che il  tuo  obbiettivo  è  liberare Loki , è  lui  quello  che mi interessa resti in vita, a qualunque costo." aggiunse poi.
Reese non scattò in azione come suo  solito "Non è  giunto il  momento  che tu  mi  dica perchè quel  ragazzo è  così importante per te."
"Non per me, per la storia." rispose Harol  enigmatico""Un giorno  ne parleremo , ma non ora." aggiunse.
Reese sapeva che Harold era testardo , quando  voleva mantenere un segreto  niente poteva smuoverlo.Così  si  strinse nelle spalle e si  diresse in armeria:Era arrivato il  tempo  di  oliare il  suo  Ak-52

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Capitolo 4
*** kirk tenta la fortuna ***


Loki aveva trovato le forze per tirarsi  su  a sedere.
"Che cosa stai  facendo?"  sussurrò a Khan. Lui  si  chinò, ma non  abbastanza perchè  Loki potesse allungare un braccio  e afferrarlo. Non ci  avrebbe provato  comunque , non aveva ancora metabolizzato  la droga e sapeva di  non avere speranze contro  di lui.
"Sto  producendo un nuovo  titpo  di  gas nervino. Ci  lavoravo  già  ai  tempi  dell'ammiraglio Marcus, l'avevo  ideato  come una forma di  assicurazione. Marla è  stata così  carina da far  sparire la formula, tanto  l'avevo tutta in testa. Questo  gas ha una particolarità  agisce solo sugli umani, mentre è  innocuo  per  i potenziati."
Loki annuì "E'  ovvio. E  Marla?"
Khan  lo  guardò  stupito. Si  alzò e gli  mostrò una siringa iposray  che conteneva un liquido  rosso."Ovviamente ho  prodotto un antidoto.Lo distribuirò  a chi  vorrà  seguirmi e servirmi  fedelmente.
""E vuoi  sperimentarlo  su  di  me, il  gas?"
"Lo  devo  testare, si ! Ma perchè dovrei  sprecare tanta bellezza, eppoi finchè  non arriva Jim  Kirk  mi  servi  vivo."
"Che stai  dicendo ?  L'abbiamo  rapito  apposta!" si  intromise Marla che aveva seguito tutta la conversazione con fastidio."Dove troviamo un'altra cavia?" chiese indispettita.
"Io  ad esempio  ne vedo una." le rispose Khan  con  un sorrisetto  che fece gelare Loki  fino  alle ossa.
Poi  con una mossa fulminea afferrò  la ragazza , la sollevo  come se fosse una piuma e la rinchiuse nel  tubo di  vetro. Marla non comprese subito  cosa le stava accadendo  o preferì non crederlo  possibile. Ma quando  si  ritrovò rinchiusa nel  tubo  cominciò  a urlare e a dibattersi. Inutilmente, perchè  le pareti  erano  infrangibili e insonorizzate.
"Pronto?" chiese Khan  a loki  come se facesse differenza.
Poi spinse un bottone. Apparentemente non era successo  nulla , ma una quantità infinitesimale di  gas doveva essere stata rilasciata nel  cilindro. La donna cominciò ad annaspare, le mancava il  fiato. Il  gas agiva sui centri  nervosi paralizzandole il  respiro. Cadde a terra rannicchiandosi su  se stessa. La sua agonia durò circa un minuto ,poi smise di  muoversi.
"Funziona. "commentò Khan  gelido.
Ora la mente di  Loki  era completamente lucida. Pensò  che se effettivamente il  gas funzionava solo sugli umani, lui quasi  certamente ne era immune. Il  suo  dna infatti , a un 'analisi  superficiale del  tricorder, risultava umano  , ma ad un'analisi  approfondita vi  erano  delle differenze che lo  rendevano  decisamente alieno. Si  chiese se queste differenze sarebbero  state sufficienti  a proteggerlo. Purtroppo  non conosceva la formula del  gas e non poteva esserne certo al  cento per cento. Ma era certo  che Jim   e i suoi  amici  umani  non sarebbero  sopravvissuti.
"Noi  due dobbiamo  parlare. Ti  farò una proposta e se sei il  ragazzo  intelligente che si  dice in giro, la accetterai." gli  assicurò  Khan  con una risata.
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Kirk  aveva dovuto  seguire l'iter dell'andata , materializzato nel  deserto, subito smaterializzato  e rimaterializzato  a destinazione. Questi  agenti  della sezione trentuno  erano  veramente diffidenti, pensò  seccato. Era giunto a Detroit e quella davanti  a lui era l'officina diroccata di  cui  parlava Harold. Che tattica avrebbe dovuto  seguire? Irrompere di  sorpresa? Era più  che certo  che ci  fossero  sensori  ovunque e Khan  sapesse già  del suo  arrivo.Tanto  valeva entrare e contare su  quello  che non gli  era mai  mancato: una fortuna sfacciata!

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Capitolo 5
*** l'incubo è finito? ***


Loki osservava la serratura della gabbia in cui  era tenuto  prigioniero. Era bloccata da un semplice lucchetto. Se fosse stato  nel  pieno  delle sue forze l'avrebbe rotto  come se fosse stato  di  burro. Ma la droga l'aveva indebolito  ed era certo  che khan  si  stesse preparando  a iniettargliene dell'altra. Doveva quindi  agire prima che lo  facesse, giocarsi il tutto  per tutto. Fosse stato in forma avrebbe ucciso  quel  patetico individuo  con una mano  sola , ma ora non era neppure certo  della sua sopravvivenza.
"Come ti  dicevo  ho  da farti una proposta." Khan  si  era di  nuovo  accucciato  vicino  alla sua gabbia e lo  guardava con  quei  suoi  occhietti dal  taglio  orientale che lo  facevano  sembrare ancora più  sgradevole."Quando  regnerò sulla terra, ti  piacerebbe essere accanto  a me? Non posso  accontentarmi  di  un  umano  qualsiasi  cerco  qualcuno  di  speciale , e tu  lo sei."
Loki  sentiva che Khan  era sincero. In   passato  avrebbe preso in considerazione la sua proposta. In  modo  temporaneo  ovviamente. Aveva sempre desiderato  essere lui  il  monarca, ma quello  assoluto però ! Già ad Asgard si  era trovato a dover dividere il potere con suo  fratello e non potendolo  sopportare aveva preferito  tentare di  eliminarlo. Figuriamoci  se si  sarebbe mai  abbassato  a dividere il  trono  con  questo omiciattolo. Ma c'era una cosa più  importante per lui : la divisa che, da ieri , indossava a pieno  titolo. Aveva capito  la lezione che questa divisa insegnava a chiunque la indossasse: il  dominio  che si  acquisiva con la forza e la crudeltà era  destinato  a durare solo  finchè non saliva alla ribalta qualcuno  più  forte e crudele di te! La vera superiorità  era solo  quella intellettuale e morale. E se indubbiamente Khan  era intelligente,la sua sete di  vendetta lo  rendeva incapace di  mettere a frutto  questa sua superiorità intellettiva.Kirk si  introdusse nell'officina con circospezione.Era tutto  buio  eccetto la una zona fortemente illuminata dove erano  sistemati  dei  macchinari e una gabbia. C'era una sagoma umana all'interno, Kirk  era certo  che fosse Loki e l'uomo  davanti  alla gabbia, girato  di  spalle, doveva essere Khan. Khan fissava Loki  con  i  suoi  occhi  gelidi , si  chinò impercettibilmente e bisbigliò verso di lui.
"Non siamo più soli." aveva visto Kirk sui monitor di  sicurezza ed era pronto a portare a termine la sua vendetta."Vieni pure capitano ,so che sei  lì." gridò e si  voltò nell’altra direzione.
Poi  prese con  un gesto  furtivo  una fiala. Era quella che conteneva il  gas nervino . Khan  aveva deciso  di  fare un secondo  test , su  Jim  Kirk , prima di  passare al  resto  del  mondo.
"Già sono  qui .Credevi  forse che avessi paura di te? " Kirk si  avvicinò chiedendosi quale fosse la mossa migliore: il  suo  avversario  sembrava disarmato, ma  conoscendolo aveva già pianificato  una trappola!.
"Ho aspettato così a lungo questo momento, persino  quando ero in stasi la mia mente aveva un unico pensiero ,quello di  schiacciarti come un insetto!"
Kirk sbuffò ."La stasi ti ha fatto marcire quel poco di  cervello  che ti  era rimasto."
Khan sorrise malignamente .Kirk  era alla distanza giusta. Con uno scatto fulmineo alzò il braccio  e gettò la fiala ai piedi  del  capitano. Loki capì che era giunto il momento. Vivere o morire! Ranicchò le gambe contro il petto poi con la poco forza che era riuscito  a recuperare sferrò un calcio verso la serratura che fortunatamente andò in pezzi. Il  gas nervino stava già facendo effetto. Loki vide che Jim  cominciava ad annaspare. Lanciò un 'occhiata al bancone dove khan distillava il  suo gas. C'erano  due cose che gli  servivano. Si lanciò a braccia tese e riuscì ad afferrare la siringa con l'antidoto con una mano e una beuta vuota con l'altra. Ruppe la beuta contro il  bancone ottenendo un vetro  acuminato. Khan gli  lancio uno  sguardo inferocito per il  suo  tradimento. Loki non si lasciò certo intimidire e si  slanciò contro  di lui. Anche se debole era velocissimo  rispetto  a Khan che non fece a tempo  a reagire. Loki gli squarciò la gola col pugnale di  vetro e lui  cadde a terra stingendosi il  collo da cui il sangue usciva fiotti. Anche Jim  Kirk era a terra ansimava ormai allo stremo  delle forze. Loki  sapeva che l'antidoto era la sua unica speranza. Non era mai  stato sperimentato, ma non c'era scelta. Pianto la siringa nel collo di Jim e attese il  risultato. Dopo qualche secondo il respiro  del  capitano pareva essere diventato meno affannoso. Kirk riuscì  a voltare la testa dietro di lui e gli  rivolse un 'occhiata che a Loki parve disperata.
"Va tutto bene, stai meglio "lo  rassicurò.

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Capitolo 6
*** questa volta è la fine sul serio...(forse!) ***


Sembrava che Kirk  stesse tentando di dirgli qualcosa
"Non ti  sforzare."gli sussurò Loki.
"Si rigenera...."riuscì a bisbiglire infine Kirk.
Loki non capiva, poi d'un tratto avverti una presenza alle sue spalle. Che stupido, pensò. Il  suo cervello non funzionava ancora al cento per cento,a  causa degli  effetti  residui  delle droghe. Khan  si rigenera, era questo che Jim  cercava di dirgli. Fissò con disprezzo il potenziato che ora brandiva un phaser e pensò che come ultima cosa da vedere in punto di morte non forse un bello  spettacolo. Poi udì l'esplosione e chiuse istintivamente gli occhi. Ma quando li riaprì dovette costatare che erano  ancora vivi. Lo  stesso  non si  poteva dire di Khan : il  suo  corpo giaceva sul  pavimento inerme. Solo il  suo  corpo , perchè la testa era spiaccicata in mille frammenti  sulle pareti  dell'officina. Loki  si  volto dalla parte opposta per vedere la figura massiccia di  John  Reese, riconoscibile anche col  votlo coperto  da una maschera antigas , che reggeva un 'enorme fucile ancora puntato verso  di loro.
"Vediamo  se riesce a rigenerarsi  la testa!"commentò Reese laconico.
Loki non riusci  a trattenere una risata isterica.

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Gli ufficiali  superiori  dell'enterprise si  erano  tutti  riuniti in infermeria dove il  capitano  era a letto  a smaltire gli  effetti  del  gas nervino. Il  dottor McCoy  aveva tirato  fuori una bottiglia di  champagne e stavano  brindando. Eccezionalmente si erano uniti  a loro  Harold e Reese.
"Ricordatevi  che non stiamo  brindando  alla morte di  Khan,definitiva , si  spera , ma al  fatto  che Loki  abbia superato  l'esame finale dell'accademia." li  ammonì  McCoy con  severià .Tutti  alzarono  il  calice e gridarono . "Auguri " a Loki che si  senti  sopraffatto  da tante attenzioni. Non  era più  abituato  a persone che gli  volevano  bene anzichè volerlo  uccidere.
"Comuqnue Harold temo  di  dover tirare ancora in ballo  l'argomento. "disse Kirk  quando  le felicitazioni  furono  terminate."Non è  possibile che anche gli  altri  potenziati possano  evadere come ha fatto  Khan?"
"Ci ho pensato e ho risolto la questione in modo  spero  definitivo." rispose Harold.
"Gli hai vaporizzati?"chiese McCoy indignato.
Harold sogghigno."No , ci ho pensato, lo  confesso ,ma poi ho optato per una decisione meno drastica. Ho  smateriallizzato i loro  corpi e ho  conservato in un dischetto  di memoria i loro  schemi. Ho  nascosto il dischetto in un posto  che conosco solo io . Se sarà  necessario  potranno  essere rimaterializzati se non rimarranno  per sempre nel  limbo. Per parlare di  cose più  allegre, Loki  ho  un regalo  per te."
Harold gli  porse un pacchetto  e Loki  lo  scarto  il più rapidamente possibile. Era molto  eccittato. Era tanto  tempo  che qualcuno  non gli  faceva un regalo. All'interno  del pacchetto  c'era un orologio  d'oro  da taschino.
"E' molto  antico  apratiene alla mia famiglia da almeno  400 anni ." gli  spiegò Harold.
A Loki  si  strinse il  cuore."Io  non posso  accettare una cosa così preziosa."
"Ascolta , non ho figli  e non saprei  a chi  lasciarlo ,e poi  sono  certo  che tu  ne avrai  estrema cura."
Loki  annuì"Lo  farò".
Quando la festa fu  terminata Harold e Reese si  congedarono .
"Ti  devo  dire dove è il  dischetto  nel  caso mi  succedesse qualcosa."disse Harold a Reese quando furono  nel  corridoio.
"Non  è  necessario  credo  di  averlo  capito. E'  nell'orologio  vero?"
"Molto intuitivo  signor Reese.Per essere precisi è uno  dei  rubini  che costituisce il  meccanismo  dell'orologio.Dovevo  tenerlo lontano  dall'area 51 nel  caso  qualcuno  facesse irruzione e poi  sono  certo  che Loki  si prenderà  cura del  mio  cimelio  di  famiglia"
"Ne sono  certo  anche io "commentò  Reese esibendo un raro sorriso.

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