Star trek assemble: ep.25:l'ira di khan di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'uomo con la faccia da lontra ***
Capitolo 2: *** loki in gabbia! ***
Capitolo 3: *** Jim non abbandona il suo amore! ***
Capitolo 4: *** kirk tenta la fortuna ***
Capitolo 5: *** l'incubo è finito? ***
Capitolo 6: *** questa volta è la fine sul serio...(forse!) ***
Capitolo 1 *** l'uomo con la faccia da lontra ***
Loki era su di giri , aveva dato l'esame finale dell'accademia.Tre anni di studio concentrati in uno, per di più prestando servizio attivo sull'enterprise come ufficiale superiore. Il tutto grazie alla sua straordinaria intelligenza che rendeva testi di astrofisica e ingegneria facili come libri per bambini. E anche alla sua ambizione che lo spingeva a voler primeggiare in qualsiasi campo. Ora era ufficialmente membro di starfleet e pronto per la scalata al potere. Ma prima di conquistare la galassia doveva fare una cosa più importante : chiamare Jim , il suo ragazzo per fargli sapere che era stato promosso con la lode. Stava per tirare fuori il comunicatore quando avvertì una presenza alle sue spalle. Si voltò per vedere un individuo vestito di nero che lo fissava intensamente con gli occhi azzurri. Aveva una faccia strana, pareva il muso di una lontra, somiglianza che si accentuò quando l'individuo gli rivolse un sorriso sghembo.
"Loki?" gli chiese allungandogli la mano per salutarlo.
Lui annuì e gli afferrò la mano. La stretta era straordinariamente forte per un uomo più piccolo e apparentemente più debole di lui.
"Ci conosciamo ?" chiese perplesso.
"No, ma conosco Jim. Ci scriviamo e mi ha detto di te."
Questo avrebbe spiegato tutto , un'amico del suo ragazzo, ma Loki che riusciva ad avvertire le bugie grazie a una dote innata, capì che l'uomo stava mentendo."Come vi siete conosciuti ?"
"All'accademia, lui studiava e io ero l'assistente del professore di fisica."
Un'altra bugia, perchè? Loki cominciava ad essere inquieto.
"Gli dirò che ti ho visto e te lo saluterò. Ora devo andare."
Loki cercò di allontanarsi ma l'uomo lo trattenne per un braccio. La presa era incredibilmente salda. Per chiunque altro liberarsene sarebbe stato un problema.
"Aspetta come fai a dirgli che lo saluto se non sai il mio nome."
Loki ne convenne, ma si sentiva così a disagio in compagnia di quel tipo sgradevole, che voleva andarsene al più presto.
" Mi chiamo ..Khan." sibilò l'uomo con l'aria di uno che svelava un segreto di stato.
Loki si strinse nelle spalle."Ok , me lo ricorderò!"
Si voltò , ma l'uomo gli fu di nuovo addosso e questa volta gli piantò qualcosa nel collo con una mossa fulminea. Sonnifero, pensò Loki nel suo ultimo istante di lucidità. Ad azione istantanea. Già ne sentiva l’effetto! Khan ...quel nome .....poi venne il buio e il sonno. Khan passò un braccio intorno al corpo inerte di Loki riuscendo a sorreggerlo senza problemi. Si lanciò un'occhiata intorno per accertarsi che nessuno lo vedesse e attivò il teletrasporto smaterializzandosi col suo prigioniero. |
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Capitolo 2 *** loki in gabbia! ***
Loki aprì le palpebre con estrema fatica, ma dovette subito richiuderle perchè la luce intensa lo ferì facendolo lacrimare copiosamente.Tento di sollevare le braccia per pulirsi il volto ma non ci riuscì: il suo corpo era pesante come il piombo. Quando la nebbia che gli ovattava la mente si dissolse, gli fu chiaro che era stato drogato. Al'improvviso gli tornò tutto alla mente .L'uomo con la faccia da lontra l'aveva rapito. Khan....ma certo quel Khan. Quello che era stato dittatore dell'India durante le guerre eugenetiche. Quello che era fuggito in esilio ibernandosi volontariamente assieme a una settantina di suoi fedeli seguaci sulla Botany Bay. Quello che era stato imprudentemente risvegliato dal precedente capo della sezione 31, l'ammiraglio Marcus , che lo voleva usare per i suoi loschi maneggi. Quello che aveva quasi distrutto l'enterprise e ucciso Jim Kirk . No , non poteva essere lui. Giaceva in stasi prigioniero della sezione 31, ora controllata da Harold Finch. Loki si arrischiò ad aprire di nuovo gli occhi , molto lentamente. Dopo qualche secondo realizzò che si trovava sdraiato su un materassino all'interno di una gabbia d'acciaio, una di quelle usate per il trasporto delle tigri durante gli spostamenti dei circhi. Chino fuori dalla gabbia c'era Khan e stava facendo qualcosa di veramente strano. Aveva infilato una mano tra le sbarre e gli stava pulendo con la punta delle dita le lacrime che gli rigavano le guance. Aveva un tocco delicato, come quello di un innamorato. Questo spaventò a morte Loki che non poteva muoversi e non riusciva a capire l'insolito atteggiamento dell'uomo, che aveva giurato una feroce vendetta verso il suo ragazzo e l'umanità intera. Poi all'improvviso ebbe un'illuminazione. Ferormoni. Loki produceva dei ferormoni che lo rendevano attraente, specialmente per alcune persone predisposte. Era così che aveva ammaliato Jim Kirk trasformandolo dal noto puttaniere a un cagnolino fedele. Era probabile che i suoi ferormoni agissero in modo molto più rapido su Khan, per via del suo dna potenziato. Loki fissò, gli occhi dalle pupille acquose, in quelle blu dell'umano e comprese che aveva visto giusto. I suoi ferormoni lo stavano intossicando. Forse questo avrebbe giocato a suo favore , salvandogli la vita.
"Che diamine stai facendo?" chiese una voce stridula alle sue spalle.
loki riuscì a mettere a fuoco una donna. Era piccola e rossa di capelli ed era anche lei perplessa dalla scena a cui stava assistendo. Khan, come risvegliandosi da uno stato di trance, si alzò in piedi e le rispose con calma.
"Mi accertavo che la droga facesse effetto."
"Questo ragazzo magrolino non sarà un problema per te." gli assicurò la donna.
Khan le riservò un 'occhiata feroce che lei neppure notò.
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Kirk dopo una tappa nel deserto del Mojave si era ritrovato in una base sotterranea pullulante di tecnici e agenti segreti. Harold si era affacciato dal suo ufficio ai piani alti della base e gli aveva fatto cenno di salire. Nell'ufficio teneva una gran quantità libri (libri di carta),altro sintomo ,insieme agli occhiali, della sua bizzarra passione per gli oggetti anacronistici.
"Novità?"chiese dopo essersi accomodato di fronte alla scrivania.
"Purtroppo nessuna notizia di khan, ma cominciò a capire come abbia fatto ad evadere dalla sua prigione di stasi."
Kirk sospirò :era un passo avanti.
"Uno dei miei tecnici, non viene al lavoro da una settimana , con la scusa di una malattia, e aveva l'autorizzazione per accedere al magazzino dei reperti. Marla McGivers, lavorava qui già quando c'era il mio predecessore. Era uno degli assistenti di Khan. Una donna irreprensibile, non avrei mai sospettato di lei, ma è l'unica che può averlo fatto."
"Pensi abbia avuto una relazione con lui?" chiese Kirk .
"E' un 'ipotesi. Di sicuro aveva l'abilità necessaria per farlo evadere. Ha manomesso il computer perchè non registrasse che la bara di stasi era stata aperta. Percui risultava sempre occupata. Khan può essere evaso ieri , ma anche sette giorni fa per quel che ne sappiamo. Ho mandato il signor Reese a ispezionare il suo appartamento , ma non abbiamo trovato nulla . Allora ho controllato la sua carta di credito e anche qui nulla. Poi però controllando la carta di credito della sua anziana madre è saltata fuori una spesa ingentissima per attrezzature mediche di varia natura."
"Attrezzature mediche?A che scopo?"si chiese Kirk perplesso.
"Non sappiamo cosa stia macchinando Khan. "rispose Harold.
"Io lo so , medita vendetta. Prima di tutto verso di me , poi contro i miei uomini e fatto questo passerà al resto del genere umano."
Kirk stava trattennedo a stento l’odio che provava per quell’uomo.
"Capitano i tuoi marinai sono in allerta?" chiese Harold preoccupato.
"Tutti meno uno,Loki. " rispose Kirk aprendo il suo comunicatore per vedere se c'erano risposte ai suoi messaggi.
Harold boccheggiò stupito per un attimo.
"Mi avevi detto che aveva dato l'esame all'accademia, non è rientrato?"
Kirk scosse il capo. Ora si era incupito."Non riesco a parlargli. Ma lui non ha nulla a che vedere con Khan , neppure c'era a bordo dell'enterprise all'epoca."
Appena pronunciate quelle parole Kirk si rese conto che le aveva dette per rassicurare se stesso." Harold pensi che Khan possa avergli fatto del male per vendicarsi di me?"
Il volto del capitano era sbiancato appena si era reso conto della concreta possibilità che fosse addirittura morto.Kirk si alzò di scatto.Kirk si alzò di scatto."Devo andare. "disse a Harold.
"Devo sapere che fine a fatto Loki."
"Aspetta ." Harold lo raggiunse e lo trattenne per un braccio.
"Ragiona capitano .Mando subito il signor Reese all'accademia a trovarlo..Se,nella peggiore delle ipotesi , khan l'avesse rapito ,lo ha fatto per attirarti allo scoperto.Non puoi cadergli in bocca così facilmente"
"E che dovrei fare aspettare che mi recapiti il corpo del mio ragazzo sull'enterprise?"
"Pensa solo a questo .Loki resterà vivo finchè gli servirà come esca. Ma se non ne avrà più bisogno lo eliminerà." Le parole di Harold sortirono l'effetto desiderato Kirk si calmò e accettò che fosse Reese ad andare alla ricerca di Loki.
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Capitolo 3 *** Jim non abbandona il suo amore! ***
"...alla fine ho parlato con un gruppo di studenti che mi hanno confermato che Loki si è incontrato con un tipo che somigliava a Khan, si sono smaterializzati e sono scomparsi insieme." Reese era tornato alla base per riferire l'esito della sua indagine a Harold .
" Lo sapevo"esclamò Kirk. "Però perchè non si è ancora fatto vivo per dirmi cosa vuole in cambio?"
"Dobbiamo trovarlo noi e coglierlo di sorpresa." suggerì Reese.
"E come'?" chiese Kirk perplesso.
"La merce che la dottoressa Marla Mcgivers ha ordinato è stata consegnata a Detroit , l'indirizzo è quello di un' officina abbandonata e in rovina dal ventesimo secolo. Scommetto che è lì che i due hanno impiantato il loro laboratorio per qualunque arma vogliano produrre." gli spiegò Harold.
"E tu credi che Khan commetterebbe un simile errore , lasciarsi dietro addirittura l'indirizzo in cui possiamo trovarlo? '" replicò Kirk ironico.
"Hai ragione." ne convenne Harold.
" Ci sono due possibilità , o si è già trasferito altrove dove non lo troveremo mai, ma è assurdo , lui non vuole nascondersi , vuole vendetta .O ci ha lasciato questo indizio apposta. E' là che mi aspetta, e io non intendo lasciarlo attendere oltre."
"Che vuoi fare?" Reese gli si parò davanti con il suo corpo massiccio , sbarrandogli la strada.
"Vado da Khan , se ha rapito Loki è chiaro che voleva attirare la mia attenzione.Se non vado lo ucciderà."
"Lasciami mettere insieme una squadra." gli propose Harold.
"Mi spiace ma non posso rischiare. Non preoccuparti per me, ho questa particolare abilità di cavarmela in ogni situazione.Sono pure resuscitato!"
Harold esitò per un secondo poi fece cenno a Reese di spostarsi e lasciarlo passare."Darò ordine che ti teletrasportino là."gli assicurò.
Quando il capitano fu abbastanza lontano Reese rivolse un 'occhiata di disappunto ad Harold."Ovviamente tu lo seguirai." lo rassicurò Harold."Porta l'artiglieria pesante." aggiunse come se ce ne fosse stato bisogno."Ah , non c'è bisogno che ti ricordi che il tuo obbiettivo è liberare Loki , è lui quello che mi interessa resti in vita, a qualunque costo." aggiunse poi.
Reese non scattò in azione come suo solito "Non è giunto il momento che tu mi dica perchè quel ragazzo è così importante per te."
"Non per me, per la storia." rispose Harol enigmatico""Un giorno ne parleremo , ma non ora." aggiunse.
Reese sapeva che Harold era testardo , quando voleva mantenere un segreto niente poteva smuoverlo.Così si strinse nelle spalle e si diresse in armeria:Era arrivato il tempo di oliare il suo Ak-52 |
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Capitolo 4 *** kirk tenta la fortuna ***
Loki aveva trovato le forze per tirarsi su a sedere.
"Che cosa stai facendo?" sussurrò a Khan. Lui si chinò, ma non abbastanza perchè Loki potesse allungare un braccio e afferrarlo. Non ci avrebbe provato comunque , non aveva ancora metabolizzato la droga e sapeva di non avere speranze contro di lui.
"Sto producendo un nuovo titpo di gas nervino. Ci lavoravo già ai tempi dell'ammiraglio Marcus, l'avevo ideato come una forma di assicurazione. Marla è stata così carina da far sparire la formula, tanto l'avevo tutta in testa. Questo gas ha una particolarità agisce solo sugli umani, mentre è innocuo per i potenziati."
Loki annuì "E' ovvio. E Marla?"
Khan lo guardò stupito. Si alzò e gli mostrò una siringa iposray che conteneva un liquido rosso."Ovviamente ho prodotto un antidoto.Lo distribuirò a chi vorrà seguirmi e servirmi fedelmente.
""E vuoi sperimentarlo su di me, il gas?"
"Lo devo testare, si ! Ma perchè dovrei sprecare tanta bellezza, eppoi finchè non arriva Jim Kirk mi servi vivo."
"Che stai dicendo ? L'abbiamo rapito apposta!" si intromise Marla che aveva seguito tutta la conversazione con fastidio."Dove troviamo un'altra cavia?" chiese indispettita.
"Io ad esempio ne vedo una." le rispose Khan con un sorrisetto che fece gelare Loki fino alle ossa.
Poi con una mossa fulminea afferrò la ragazza , la sollevo come se fosse una piuma e la rinchiuse nel tubo di vetro. Marla non comprese subito cosa le stava accadendo o preferì non crederlo possibile. Ma quando si ritrovò rinchiusa nel tubo cominciò a urlare e a dibattersi. Inutilmente, perchè le pareti erano infrangibili e insonorizzate.
"Pronto?" chiese Khan a loki come se facesse differenza.
Poi spinse un bottone. Apparentemente non era successo nulla , ma una quantità infinitesimale di gas doveva essere stata rilasciata nel cilindro. La donna cominciò ad annaspare, le mancava il fiato. Il gas agiva sui centri nervosi paralizzandole il respiro. Cadde a terra rannicchiandosi su se stessa. La sua agonia durò circa un minuto ,poi smise di muoversi.
"Funziona. "commentò Khan gelido.
Ora la mente di Loki era completamente lucida. Pensò che se effettivamente il gas funzionava solo sugli umani, lui quasi certamente ne era immune. Il suo dna infatti , a un 'analisi superficiale del tricorder, risultava umano , ma ad un'analisi approfondita vi erano delle differenze che lo rendevano decisamente alieno. Si chiese se queste differenze sarebbero state sufficienti a proteggerlo. Purtroppo non conosceva la formula del gas e non poteva esserne certo al cento per cento. Ma era certo che Jim e i suoi amici umani non sarebbero sopravvissuti.
"Noi due dobbiamo parlare. Ti farò una proposta e se sei il ragazzo intelligente che si dice in giro, la accetterai." gli assicurò Khan con una risata.
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Kirk aveva dovuto seguire l'iter dell'andata , materializzato nel deserto, subito smaterializzato e rimaterializzato a destinazione. Questi agenti della sezione trentuno erano veramente diffidenti, pensò seccato. Era giunto a Detroit e quella davanti a lui era l'officina diroccata di cui parlava Harold. Che tattica avrebbe dovuto seguire? Irrompere di sorpresa? Era più che certo che ci fossero sensori ovunque e Khan sapesse già del suo arrivo.Tanto valeva entrare e contare su quello che non gli era mai mancato: una fortuna sfacciata! |
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Capitolo 5 *** l'incubo è finito? ***
Loki osservava la serratura della gabbia in cui era tenuto prigioniero. Era bloccata da un semplice lucchetto. Se fosse stato nel pieno delle sue forze l'avrebbe rotto come se fosse stato di burro. Ma la droga l'aveva indebolito ed era certo che khan si stesse preparando a iniettargliene dell'altra. Doveva quindi agire prima che lo facesse, giocarsi il tutto per tutto. Fosse stato in forma avrebbe ucciso quel patetico individuo con una mano sola , ma ora non era neppure certo della sua sopravvivenza.
"Come ti dicevo ho da farti una proposta." Khan si era di nuovo accucciato vicino alla sua gabbia e lo guardava con quei suoi occhietti dal taglio orientale che lo facevano sembrare ancora più sgradevole."Quando regnerò sulla terra, ti piacerebbe essere accanto a me? Non posso accontentarmi di un umano qualsiasi cerco qualcuno di speciale , e tu lo sei."
Loki sentiva che Khan era sincero. In passato avrebbe preso in considerazione la sua proposta. In modo temporaneo ovviamente. Aveva sempre desiderato essere lui il monarca, ma quello assoluto però ! Già ad Asgard si era trovato a dover dividere il potere con suo fratello e non potendolo sopportare aveva preferito tentare di eliminarlo. Figuriamoci se si sarebbe mai abbassato a dividere il trono con questo omiciattolo. Ma c'era una cosa più importante per lui : la divisa che, da ieri , indossava a pieno titolo. Aveva capito la lezione che questa divisa insegnava a chiunque la indossasse: il dominio che si acquisiva con la forza e la crudeltà era destinato a durare solo finchè non saliva alla ribalta qualcuno più forte e crudele di te! La vera superiorità era solo quella intellettuale e morale. E se indubbiamente Khan era intelligente,la sua sete di vendetta lo rendeva incapace di mettere a frutto questa sua superiorità intellettiva.Kirk si introdusse nell'officina con circospezione.Era tutto buio eccetto la una zona fortemente illuminata dove erano sistemati dei macchinari e una gabbia. C'era una sagoma umana all'interno, Kirk era certo che fosse Loki e l'uomo davanti alla gabbia, girato di spalle, doveva essere Khan. Khan fissava Loki con i suoi occhi gelidi , si chinò impercettibilmente e bisbigliò verso di lui.
"Non siamo più soli." aveva visto Kirk sui monitor di sicurezza ed era pronto a portare a termine la sua vendetta."Vieni pure capitano ,so che sei lì." gridò e si voltò nell’altra direzione.
Poi prese con un gesto furtivo una fiala. Era quella che conteneva il gas nervino . Khan aveva deciso di fare un secondo test , su Jim Kirk , prima di passare al resto del mondo.
"Già sono qui .Credevi forse che avessi paura di te? " Kirk si avvicinò chiedendosi quale fosse la mossa migliore: il suo avversario sembrava disarmato, ma conoscendolo aveva già pianificato una trappola!.
"Ho aspettato così a lungo questo momento, persino quando ero in stasi la mia mente aveva un unico pensiero ,quello di schiacciarti come un insetto!"
Kirk sbuffò ."La stasi ti ha fatto marcire quel poco di cervello che ti era rimasto."
Khan sorrise malignamente .Kirk era alla distanza giusta. Con uno scatto fulmineo alzò il braccio e gettò la fiala ai piedi del capitano. Loki capì che era giunto il momento. Vivere o morire! Ranicchò le gambe contro il petto poi con la poco forza che era riuscito a recuperare sferrò un calcio verso la serratura che fortunatamente andò in pezzi. Il gas nervino stava già facendo effetto. Loki vide che Jim cominciava ad annaspare. Lanciò un 'occhiata al bancone dove khan distillava il suo gas. C'erano due cose che gli servivano. Si lanciò a braccia tese e riuscì ad afferrare la siringa con l'antidoto con una mano e una beuta vuota con l'altra. Ruppe la beuta contro il bancone ottenendo un vetro acuminato. Khan gli lancio uno sguardo inferocito per il suo tradimento. Loki non si lasciò certo intimidire e si slanciò contro di lui. Anche se debole era velocissimo rispetto a Khan che non fece a tempo a reagire. Loki gli squarciò la gola col pugnale di vetro e lui cadde a terra stingendosi il collo da cui il sangue usciva fiotti. Anche Jim Kirk era a terra ansimava ormai allo stremo delle forze. Loki sapeva che l'antidoto era la sua unica speranza. Non era mai stato sperimentato, ma non c'era scelta. Pianto la siringa nel collo di Jim e attese il risultato. Dopo qualche secondo il respiro del capitano pareva essere diventato meno affannoso. Kirk riuscì a voltare la testa dietro di lui e gli rivolse un 'occhiata che a Loki parve disperata.
"Va tutto bene, stai meglio "lo rassicurò. |
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Capitolo 6 *** questa volta è la fine sul serio...(forse!) ***
Sembrava che Kirk stesse tentando di dirgli qualcosa
"Non ti sforzare."gli sussurò Loki.
"Si rigenera...."riuscì a bisbiglire infine Kirk.
Loki non capiva, poi d'un tratto avverti una presenza alle sue spalle. Che stupido, pensò. Il suo cervello non funzionava ancora al cento per cento,a causa degli effetti residui delle droghe. Khan si rigenera, era questo che Jim cercava di dirgli. Fissò con disprezzo il potenziato che ora brandiva un phaser e pensò che come ultima cosa da vedere in punto di morte non forse un bello spettacolo. Poi udì l'esplosione e chiuse istintivamente gli occhi. Ma quando li riaprì dovette costatare che erano ancora vivi. Lo stesso non si poteva dire di Khan : il suo corpo giaceva sul pavimento inerme. Solo il suo corpo , perchè la testa era spiaccicata in mille frammenti sulle pareti dell'officina. Loki si volto dalla parte opposta per vedere la figura massiccia di John Reese, riconoscibile anche col votlo coperto da una maschera antigas , che reggeva un 'enorme fucile ancora puntato verso di loro.
"Vediamo se riesce a rigenerarsi la testa!"commentò Reese laconico.
Loki non riusci a trattenere una risata isterica.
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Gli ufficiali superiori dell'enterprise si erano tutti riuniti in infermeria dove il capitano era a letto a smaltire gli effetti del gas nervino. Il dottor McCoy aveva tirato fuori una bottiglia di champagne e stavano brindando. Eccezionalmente si erano uniti a loro Harold e Reese.
"Ricordatevi che non stiamo brindando alla morte di Khan,definitiva , si spera , ma al fatto che Loki abbia superato l'esame finale dell'accademia." li ammonì McCoy con severià .Tutti alzarono il calice e gridarono . "Auguri " a Loki che si senti sopraffatto da tante attenzioni. Non era più abituato a persone che gli volevano bene anzichè volerlo uccidere.
"Comuqnue Harold temo di dover tirare ancora in ballo l'argomento. "disse Kirk quando le felicitazioni furono terminate."Non è possibile che anche gli altri potenziati possano evadere come ha fatto Khan?"
"Ci ho pensato e ho risolto la questione in modo spero definitivo." rispose Harold.
"Gli hai vaporizzati?"chiese McCoy indignato.
Harold sogghigno."No , ci ho pensato, lo confesso ,ma poi ho optato per una decisione meno drastica. Ho smateriallizzato i loro corpi e ho conservato in un dischetto di memoria i loro schemi. Ho nascosto il dischetto in un posto che conosco solo io . Se sarà necessario potranno essere rimaterializzati se non rimarranno per sempre nel limbo. Per parlare di cose più allegre, Loki ho un regalo per te."
Harold gli porse un pacchetto e Loki lo scarto il più rapidamente possibile. Era molto eccittato. Era tanto tempo che qualcuno non gli faceva un regalo. All'interno del pacchetto c'era un orologio d'oro da taschino.
"E' molto antico apratiene alla mia famiglia da almeno 400 anni ." gli spiegò Harold.
A Loki si strinse il cuore."Io non posso accettare una cosa così preziosa."
"Ascolta , non ho figli e non saprei a chi lasciarlo ,e poi sono certo che tu ne avrai estrema cura."
Loki annuì"Lo farò".
Quando la festa fu terminata Harold e Reese si congedarono .
"Ti devo dire dove è il dischetto nel caso mi succedesse qualcosa."disse Harold a Reese quando furono nel corridoio.
"Non è necessario credo di averlo capito. E' nell'orologio vero?"
"Molto intuitivo signor Reese.Per essere precisi è uno dei rubini che costituisce il meccanismo dell'orologio.Dovevo tenerlo lontano dall'area 51 nel caso qualcuno facesse irruzione e poi sono certo che Loki si prenderà cura del mio cimelio di famiglia"
"Ne sono certo anche io "commentò Reese esibendo un raro sorriso.
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