Wonderwall,green eyes and chocolate

di Prosciuttoepatatine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo uno. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


You're gonna be the one that saves me
'Cause after all
You're my wonderwall.

[16072013,08.00a.m.,New York,corner Cafè]
Samantha era impegnata a pulire le tazzine per il caffè che erano appena uscite dalla lavastoviglie,quando il campanello della porta a vetri che dava sulla strada si aprì,lasciando entrare un ragazzo riccio,il quale si avvicinò al bancone del bar per poi appoggiarci i gomiti.

-Un caffè e una brioche al cioccolato,per favore.

La ragazza si girò sorridente e incontrò lo sguardo cupo del ragazzo che era intento a fissarle il fondoschiena,inscenò un piccolo colpo di tosse per attirare la sua attenzione e appoggiò le mani sul bancone.
-Dica.
-Un cornetto e un caffè,per favore.
-Arrivano subito.

La ragazza iniziò a preparare il caffè e servì la brioche al ragazzo,che si era messo ad usare il telefono,dopo alcuni minuti,il riccio esordì facendo sussultare appena la rossa,che dopo poco si girò appoggiando la tazzina sul bancone.

-Il mondo è veramente piccolo.
-C-cosa?

Il riccio allungò la mano verso la rossa ,la quale l'afferrò e si diedero una stretta di mano.

-Io sono Harry,il cretino del semaforo.

Harry accennò un sorriso divertito vedendo la rossa sorridere timidamente.

-Io..io sono Samantha..ma puoi tranquillamente chiamarmi Sam.
Sam sfoggiò uno dei suoi più grandi e bei sorrisi,che fece sciogliere il cuore ad Harry,che riprese a bere il suo caffè per nascondere un enorme sorriso.

-Beh..Samantha,immagino tu vada a scuola,no?

La rossa scosse la testa sorridendo e continuando ad asciugare le tazzine,questa volta rivolta verso Harry.

-ho finito l'università due anni fa,e ora lavoro qui per permettermi l'appartamento.
-Laureata in che cosa?
-Sono una psicologa.

La ragazza sorrise fiera nel vedere che qualcuno si interessava a quello che aveva fatto.

-Abbiamo una dottoressa.

Il commento di Harry fece nascere un sorriso sulle labbra della ragazza,che era da ben due minuti sulla stessa tazzina.

-Tu che fai invece?
-Niente..mi diverto.

Sam sorrise scuotendo la testa.

-Ti diverti a far incazzare la gente al semaforo?
-Anche.
Una risata fece vibrare il petto di Harry e sciogliere il cuore a Sam,che sorrise,e ripensò alla frase "Il mondo è veramente piccolo" di Harry,e ricordò quando da piccola lo incontrò per la prima volta su una delle tante spiagge della california,quando poteva ancora andare al mare insieme a nonna.

-Già...proprio piccolo.
-Che hai detto?
-niente..stavo pensando.

Sam iniziò a scartare una tavoletta di cioccolata per poi guardarlo.

-Ne vuoi un po'?
-io..si grazie.

Harry sorrise e Sam appoggiò un pezzo di cioccolata nel palmo del ragazzo, e quest'ultimo alzò lo sguardo verso la ragazza.

-Sam?

Il tono di stupore era evidente nella voce di Harry.

-Harry.

Sam sorrise continuando a guardarlo mangiando la sua cioccolata appoggiandosi al bancone.

-Decisamente piccolo il mondo.

Sam ridacchiò guardando l'espressione di Harry,per poi servirgli la brioches e il caffè.
 

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Capitolo 2
*** capitolo uno. ***


[20072013,16.00p.m.,New York,Sam's Flat]

Il campanello iniziò a suonare insistentemente, e le urla di Sam che provenivano dal bagno fecero cessare il rumore che era diventato assordante.
La ragazza si avvolse con un asciugamano che le fasciava il busto ancora bagnato per colpa della doccia e che copriva il suo corpo fino a metà delle cosce, lasciando scoperte le gambe lunghe e abbronzate.
Si precipitò alla porta lasciando dietro di se le impronte dei suoi piedi bagnati, ci impiegò qualche secondo per attraversare l'appartamento, il campanello riprese a suonare.

-Ho detto che sto arrivando!

La ragazza sbottò e girò le chiavi nella serratura tendo ben stretto il piccolo pezzo di spugna che aveva attorno al corpo, quando la porta si aprì Harry la salutò sorridente, lasciandola arrossire.

-Mi chiedo perchè non sono ancora venuto ad abitare con te.

Gli fece l'occhiolino ed entrò in casa lasciando la ragazza interdetta sulla soglia della porta, se ne accorse e chiuse la porta per poi andare in contro al riccio.

-Come hai fatto a trovarmi?

Lo guardava dal basso lei, beh, più che guardava, lo stava ammirando, e solo adesso che aveva l'opportunità di guardarlo da vicino, notava come la luce si rifletteva in quegli occhi verdi che da piccolina aveva imparato ad amare.

-Mi piace vederti con solo un asciugamano addosso, ma forse è meglio se vai a vestirti, potrei perdere il controllo

Le fece l'occhiolino e lei arrossì, per poi fare dietrofront e ritornare in bagno chiudendosi la porta di quest'ultimo alle spalle.

-Allora è qui che vivi, eh?

Harry diede una rapida occhiata, per poi avvicinarsi al caminetto dove sopra stavano una serie di fotografie, si avvicinò ad una, la foto ritraeva Sam da piccola, al mare, stava seduta sullo sdraio blu a strisce bianche, con le gambe accavallate per quello che poteva e sorrideva verso l'obbiettivo, Harry sorrise, notando il sorriso di Sam, sempre lo stesso; teneva un ghiacciolo in una mano e con l'altra cercava di spostarsi i capelli dal viso, avrà avuto più o meno cinque anni.

-Ti piacciono?

Harry girò la testa di scatto verso la ragazza che aveva puntato lo sguardo sulle fotografie, lui approfittò del momento per studiare i lineamenti della rossa: nasino alla francese, bocca rosea e carnosa, occhi da cerbiatta e milioni di lentiggini che le occupavano le guance appena arrossate.
Harry allungò la mano verso il viso di Sam per poi spostargli una ciocca di capelli dietro l'orecchio, facendo sorridere la ragazza.

-Avevo dimenticato quanto fosse bello farti sorridere.

Sam sorrise per poi spostarsi verso la cucina, dando l'opportunità ad Harry di osservarla meglio: un paio di shorts bianchi le fasciavano i fianchi mettendo in risalto le sue curve e le gambe lunghe e abbronzate, una canottiera nera le metteva in risalto i fianchi e il seno e Harry pensò che lasciava poco all'immaginazione quella canotta, soprattutto alla sua, di immaginazione. Decise di seguirla e si fermò sulla soglia della porta della cucina, osservandola mentre prendeva un foglietto mettendoselo in tasca, per poi girarsi verso di lui sfoggiando la dentatura perfetta con un sorriso.

-Vieni con me a fare la spesa?

Lui gli sorrise e gli allungò la mano, con uno sguardo che la diceva lunga, lei gliel'afferrò e uscirono di casa, così, mano nella mano, come quando erano piccoli.

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