°° LUCIDA FOLLIA °°

di Deathstargaze
(/viewuser.php?uid=64343)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Riempire il Vuoto ***
Capitolo 2: *** Melanconia ***



Capitolo 1
*** Riempire il Vuoto ***


Questa storia non infrange nessun copyright! I personaggi non sono miei, tutti i copyright appartengono agli aventi diritto! Quindi non perseguitatemi per questo!


Prima storia che scrivo, siate buoni con me ç_ç
Spero vi piaccia, anche se sarà un pò dark e sofferta^^

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------  

°° LUCIDA FOLLIA °°


Chapter 1 * Riempire il vuoto *


La luce del giorno filtrava, frammentata in molteplici fasci colorati dai vetri della finestra, andando a colpire ad altezze diverse vari punti della stanza, incluso il suo letto.

Kanda aprì gli occhi, ammiccando nel riflesso della luce che cadeva sulla teca contenente il Loto che scandiva lo scorrere della sua vita. Un unico pensiero si affacciava alla sua mente, ogni mattina.

Lavi.

Kanda era venuto da tempo a patti con sé stesso sul fatto che il giovane apprendista Bookman era diventato importante per lui.

Accettarlo era l'unico modo per farsene una ragione.

Ammettere di amarlo disperatamente era stato il primo passo per poter convivere con quel dolore.

Non essere ricambiato era l'ovvia conseguenza. Come poteva uno come Lavi guardare verso di lui? Uno che inseguiva ogni sottana in movimento, e si appiccicava ad ogni essere di sesso femminile nel raggio d'azione del suo sguardo.

Si era innamorato dell'unica persona al mondo che non avrebbe mai potuto avere.

Decidere di non rivelarlo mai ad anima viva era stata la naturale conclusione della sua situazione.

Avrebbe convissuto con quei sentimenti per il resto della vita senza palesarli, per non perdere quel poco che aveva.

Per non rendersi ridicolo.

Per non essere rifiutato.

L'avrebbe avuto sempre al suo fianco senza mai poterlo toccare.

Fintanto che Bookman non l'avesse condotto altrove, in un'altra guerra, con un altro nome.

Era arrivato ad accettare tutto questo da molto tempo.

Però...

Adesso non era più sopportabile.

Si svegliava ogni mattina con un terribile senso di vuoto, e il suo primo pensiero era per Lavi.

Si ritrovava a cercarlo per le hall dell'Ordine, anche quando sapeva che era via in missione.

Lasciava che lo chiamasse per nome senza più protestare.

Quando gli buttava un braccio al collo invece che liberarsi fremeva e lo guardava fisso nell'occhio cercando di capire se qualcosa era cambiato.

Non sapeva cosa pensasse Lavi del suo comportamento, l'importante era che per gli altri sembrassero i soliti sguardi omicidi. Loro non capivano. Continuavano a raccomandare a Lavi di non tirare troppo la corda. Meglio così.



Aveva finito il suo solito pasto. Posò le bacchette sul vassoio, scansandolo avanti. Intrecciò le dita delle mani, poggiando i gomiti sul tavolo, e vi posò sopra il mento.

Oggi Lavi non era venuto a pranzo. Forse era via col vecchio, o forse era troppo impegnato con i suoi doveri di Bookman. L'espressione di Kanda si incupì.

Non c'era modo di venirne a capo, non poteva attirare la sua attenzione senza tradirsi, e non poteva dirgli apertamente quello che provava. Era una situazione di stallo, un serpente che si morde la coda.

Ultimamente aveva persino provato a lasciarsi i capelli slegati, salvo poi smettere immediatamente quando erano arrivate le prime domande imbarazzanti sul perché.

All'improvviso una voce chiamò il suo nome.

- Kanda? - Lenalee gli aveva posato una mano sulla spalla, strappandolo a quei pensieri.

- Lenalee. C'è bisogno di me?

- Sì. Ma... Ti vedo turbato. Qualcosa ti preoccupa?

- No. - i suoi lineamenti si contrassero in un'espressione che poteva essere un sì, ma dalla sua bocca non uscì altro.

Lenalee capiva, e non insisteva. Per quello si trovava bene con lei. Forse avrebbe potuto parlargliene, chiedere consiglio. Di lei si fidava. Scartò quella possibilità per il momento.

- Mio fratello vuole vederti, puoi venire con me adesso?

- Certamente. - si alzò e la seguì.



L'ufficio di Komui era sempre più in disordine, carte ovunque, fogli sparsi in terra qui e là. Lenalee scortò Kanda all'interno, e andò a posizionarsi accanto al fratello, il quale, stranamente, era sveglio ed armeggiava con una grossa mappa alle sue spalle, puntando luoghi apparentemente a random con la bacchetta che aveva in mano, pensieroso. Il giapponese avanzò di qualche passo, accorgendosi di non essere l'unico convocato quando una voce familiare lo chiamò allegramente per nome.

- Yu-chan! Ci sei anche tu!

Anche Lavi era lì.

Komui si accorse infine della sua presenza.

- Kanda, finalmente sei qui anche tu. - gli fece cenno di sedersi sul divano, dal quale gli sorrideva con la sua aria idiota l'iperattivo Bookman jr. battendo il palmo della mano sul posto accanto a sé.

Kanda si sedette il più lontano possibile da lui, accavallando le gambe, a braccia conserte, e poggiò Mugen dietro di sé contro lo schienale. Lavi apparve molto deluso.

- Yu-chan come sei cattivo! - commentò facendo il broncio.

- TSK.

- Su, su non iniziate a bisticciare già prima che io vi illustri la vostra missione! - cantilenò Komui, cercando di fare da paciere.

- IO in missione con LUI??? - scattò Kanda - Da SOLO??? Dannazione Komui spero tu stia scherzando!

- Ah, Yu, ora mi ferisci! - esclamò Lavi forzando amarezza nella voce. - Sono anche io un Esorcista più che capace. - annuì più volte. Kanda sospirò, voltando la testa altrove con una smorfia seccata.

- Sei solo un idiota. Un noiosissimo, petulante idiota.

- Su, siate ragionevoli... - anche a Komui sfuggì un sospiro - Non ho altri che voi da mandare, non c'è MA che tenga. Prendete il dossier sulla missione e seguitemi mentre vi illustro il problema. - batté un paio di volte la bacchetta sulla cartina a sottolineare la cosa.

- Siete attesi nel villaggio di Kyreno in Grecia. - toccò un punto della mappa con la bacchetta. - Pare che una forza misteriosa stia trasformando la gente in statue di sale.

- Statue di... Sale? - Lavi si sporse dal divano.

Kanda emise un brontolio, stringendosi nelle spalle con noncuranza.

- Sì. Un fenomeno bizzarro, vero? Abbiamo già perso tre finder in modo inspiegabile senza ottenere alcuna informazione. E' possibile che ci sia dell'Innocence nascosta da qualche parte lì intorno. Scoprite dove, e date una mano a quella gente. Non sono stati segnalati Akuma, ma non è escluso che si nascondano nei paraggi.

- E' tutto? - Kanda si alzò, chiudendo l'informativa.

- Oh, bé, sì... Troverete un finder ad aspettarvi alla stazione di Kyreno.

- Oh, e lo conosco? - la curiosità di Lavi era estremamente irritante, senza menzionare la perdita di tempo... Il giapponese sbuffò.

- Il suo nome è Buzz.

- Che! - fu il commento di Kanda, e la sua espressione si fece truce. - Vado a prepararmi. - scoccò un occhiata tagliente al giovane Bookman. - Fa in modo di esserlo anche tu quando scenderò nei

sotterranei. Se non sarai alla barca, partirò da solo. - detto questo si voltò e uscì.

- Yu? Ma che gli è preso? - guardò Komui con aria interrogativa.

- Ecco, temo sia per quel finder. Ha avuto a che dire con lui in modo pesante tempo fa. Fai attenzione, la situazione potrebbe degenerare. Nessuno dei due ha mai appianato con l'altro...

- Conoscendo Yu, non mi meraviglia... Nessun problema Komui-san, ci sono io con Yu! Non succederà nulla. - annuì convinto.

- Va a prepararti, - Komui scosse la testa - è capace di lasciarti davvero qui. Mi raccomando, fate attenzione.

Lavi annuì ancora.

- Buona fortuna.



Quando Kanda arrivò nei sotterranei, Lavi era già davanti alla barca con un finder. Salì a bordo in silenzio, seguito dal finder, e il giapponese fu l'ultimo a prendere posto, con la sua piccola valigia nera al seguito. L'uomo rimase in piedi a spingere la barca con l'apposita asta, mentre i due Esorcisti sedevano uno di fronte all'altro. Lasciato il molo, Lavi osservava il viso di Kanda rivolto altrove, e gli sembrò che anche la mente del giovane fosse altrove.

Per lui restare in silenzio era insopportabile, quindi si voltò appena verso il finder, un uomo tarchiato di mezza età, con un viso gioviale e dei curiosi baffi castani, cercando di intavolare un discorso.

- Ehi. Qual'è il tuo nome?

- Pedro, signore.

- Chiamami pure Lavi. E lui è Yu... - disse indicando il Samurai con un bel sorriso.

- Oh, signor Lavi, ho già lavorato col signor Kanda, non serve che mi presenti.

- Hai assistito Yu, in una missione? Davvero? - l'uomo annuì.

- A Roma, tempo fa.

- Piantatela, siamo quasi arrivati al punto di cambio. Se non ci muoviamo perderemo il treno.

- Ah, Yu, cordiale come sempre! - esclamò Lavi in tono lamentoso.

- Sta zitto e corri. - replicò Kanda secco.

- Corri dove?

- Non avete mai preso il treno così signor Lavi?

Il ragazzo dai capelli rossi scosse la testa.

- Allora sarà un'esperienza interessante. - affermò Pedro.

Saltando per i tetti degli edifici adiacenti il punto di sbarco, raggiunsero la ferrovia, gettandosi dal ponte che la sormontava direttamente sul treno in corsa.

- TCH! Odio prendere il treno al volo. - se ne uscì Kanda mentre aggrappati al tetto di un vagone cercavano di raggiungere un punto d'accesso.

- Ti capisco Yu... - mormorò un ancora scioccato Lavi.

Una volta dentro, un allibito stuart li condusse nello scompartimento riservato per loro dalla Dark Religious.

I due Esorcisti si accomodarono su sedili opposti, mentre il finder rimase fuori la porta, per assicurarsi che nessuno li disturbasse nel caso volessero dormire un pò.

Bookman jr si accorse subito che l'altro non era propenso a parlare con lui, quindi si sistemò comodo sul sedile, e cercò di prendere sonno.

Kanda guardava distrattamente fuori dal finestrino, cercando di non pensare di essere solo in quello scompartimento con Lavi, sforzandosi di ignorarlo fintanto che non avesse scelto la strategia da seguire.

"TSK. Strategia, certo." si disse "Cosa mai potrei fare senza sentirmi dire che sono pazzo?"

Un mormorio lo fece voltare: Lavi dormiva scompostamente contro lo schienale, la bocca aperta, e parlottava nel sonno.
Kanda sospirò, prendendo una delle coperte che aveva dato loro lo stuart, ed avvolgendola intorno al giovane. Ci rifletté un attimo, poi lo adagiò piano sul sedile, passandogli una mano tra i capelli spettinati, quindi tornò al proprio posto, avvolgendosi anche lui nella coperta.



Lavi si svegliò per primo, trovandosi comodamente disteso ed avvolto in una coperta. Non ricordava si essersi messo a dormire così...
Guardò davanti a sé e vide che Kanda stava dormendo seduto, anche lui avvolto in una coperta. Scacciò subito il pensiero che il samurai potesse aver avuto un gesto di bontà nei suoi confronti, doveva essere stato Pedro, magari aveva coperto entrambi nel sonno. Sì, era certamente così. In quel momento entrò il finder per avvisarli che erano prossimi al primo punto di cambio. Che noia, avevano ancora tutto un giorno di viaggio davanti. E Yu non sembrava molto propenso a dargli corda. Sospirò.

Il nuovo treno era meno silenzioso, ma almeno altrettanto comodo. Non riusciva a stare con le mani in mano, meno male che ora Pedro era seduto con loro, così aveva qualcuno con cui parlare.

Kanda continuava a studiare i dettagli della missione con un'attenzione davvero maniacale, ignorandoli completamente, anche se la sua espressione seccata diceva che i loro discorsi inutili lo stavano infastidendo molto.

Giunsero a destinazione al cadere della notte. Quando il treno si fermò finalmente alla stazione di Kyreno, Lavi si affacciò subito dal finestrino, in cerca del loro contatto. Non ebbe difficoltà ad individuarlo tra la folla sulla banchina: quell'armadio era Buzz? Ci sarebbero stati dei guai. Guai grossi, ne era sicuro.

Pedro lo chiamò, e il giovane dai capelli rossi tirò dentro la testa, prendendo la sua roba e raggiungendo i compagni. Kanda era già sceso, e li aspettava spazientito.

Pedro indicò l'uomo che li attendeva sul marciapiede, e gli si fece incontro, seguito dai due Esorcisti.


------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Questo è il prologo, ma avrò pronto a breve anche il prossimo capitolo! Università permettendo^^;;;

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Melanconia ***


Questa storia non infrange nessun copyright! I personaggi non sono miei, tutti i copyright appartengono agli aventi diritto!
Quindi non perseguitatemi per questo!


In RITARDISSIMO, lo so.... OK, inutile che io mi profonda in milioni di scuse lamentando i soliti problemi di Università, vita, Universo e quant'altro^^
Vi assicuro però che, anche se mi sono resa conto di non potervi promettere aggiornamenti continuativi, non intendo abbandonare questa storia! Quindi abbiate fede, sebbene a singhiozzo, la FF continuerà!

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

°° LUCIDA FOLLIA °°


Chapter 2 *Melanconia*

 

Appena li vide, Buzz serrò la mascella. Lui. Di tutti i dannati Esorcisti, Komui doveva mandarmi proprio LUI.

- E così l'hanno assegnata a te. - apostrofò freddamente il giapponese appena gli fu davanti.

- CHE. Qualche problema a riguardo? - replicò Kanda sprezzante.

- No, assolutamente. - il finder alzò le mani, scuotendo il capo in segno di diniego, ma nella sua voce era evidente la nota di sarcasmo. - Solo, sembra che dovrò guardarmi meglio le spalle adesso. - aggiunse con noncuranza.

Kanda si voltò di scatto, portando la mano sull'elsa di Mugen, ma Lavi si frappose tra i due contendenti.

- Su, su, non mi sembra il caso di litigare tra di noi... Qualunque cosa sia successa fra voi due, Yu non è quel tipo di persona, quindi risparmiati le battute offensive.

- Non ho bisogno di essere difeso, maledizione! - sibilò Kanda minaccioso avanzando di un passo, e Pedro si fece piccolo piccolo presagendo una disastrosa zuffa...

- Lo so benissimo, Yu, e tu invece dovresti sapere che non dobbiamo creare incidenti tra la folla. Siamo in una stazione, non vorrai metterti a combattere qui per motivi personali... - le parole di Lavi colsero nel segno, e il samurai si accigliò, sbuffando ma senza ribattere.

Buzz guardò ammirato l'altro Esorcista, aveva di fronte qualcuno in grado di far ragionare un bastardo come Kanda.

- E tu sei, di grazia? - il finder lo sovrastava completamente con la sua stazza, ma questo non intimidì minimamente Lavi.

- Lavi. - rispose il giovane rivolgendogli un radioso sorriso e tendendo la mano.

- Oh, il moccioso del vecchio Bookman. - strinse la mano che questi gli porgeva.

- Ehi, - protestò Lavi - perché sei grande e grosso questo non significa... - ma il finder aveva di nuovo spostato la sua attenzione su Kanda.

- Puoi stare tranquillo Bookman Jr. Qui nessuno ha intenzione di litigare, vero Kanda-san?

Lavi scosse il capo, a dispetto di quelle parole, continuava ad avere un brutto presentimento a riguardo.

- CHE. - il giapponese ignorò volutamente il commento, rivolgendosi a Pedro. - Dobbiamo restare qui in eterno?

- Oh, come siamo impazienti! - Kanda trattenne una risposta acida, ma gli rivolse uno sguardo così truce da far rabbrividire l'altro finder, che guardò verso Lavi spaventato. Buzz invece non sembrò affatto colpito, e continuò a parlare. - Coraggio seguitemi, vi guido alla locanda dove faremo base, là ci aspetta un altro finder, del cibo caldo e un buon letto per riposare.


Sulla porta della locanda un finder dal volto bendato aspettava con aria ansiosa. Quando li vide apparire in lontananza sembrò rilassarsi, per poi irrigidirsi all'improvviso, trattenendo il fiato, nel riconoscere uno degli Esorcisti che il suo compagno stava conducendo lì: Yu Kanda! "Che guaio!", si disse; e l'altro non era Allen come aveva sperato: lui riusciva sempre a calmare tutti - od a concentrare su di sé l'attenzione a sufficienza da far ignorare a Kanda il resto...

Non appena furono a distanza ravvicinata Lavi notò subito l'espressione tormentata del finder, il modo come guardava Kanda e poi Buzz, e si chiese cosa sapesse dei fatti intercorsi tra i due. Sorrise cordialmente, e l'uomo gli rivolse un'occhiata confusa, come se non sapesse come comportarsi con lui, ma poi lo sguardo gli cadde sul samurai, e Lavi comprese che la ragione era l'atteggiamento di Kanda: camminava poco dietro di lui, lo sguardo vuoto fisso su un qualche punto lontano alla loro destra, come se non prestasse alcuna attenzione al mondo intorno a sé.

Il secondo finder fece un passo avanti, e lo salutò.

- Kanda-san, hanno mandato voi, meno male! - mentiva. Bookman jr lo sapeva meglio di chiunque altro, quell'uomo mentiva per sentirsi rassicurare da Yu che non fosse accaduto nient'altro fra lui e Buzz.

Il giapponese si voltò subito, riconoscendo la voce che aveva pronunciato il suo nome, la meraviglia dipinta sul volto.

- Tu? Ti credevo...

- Morto, certo. - si intromise Buzz, velenoso, e Kanda gli scoccò un'occhiata livida.

- Mi dispiace, ma non vi capisco. - esclamò Lavi passando avanti, le mani incrociate dietro la nuca. Si rivolse all'altro finder. - Devi perdonarlo, Yu è solo molto stanco.

- Parla per te, idiota! - tuonò Kanda, ma il giovane dai capelli rossi lo ignorò, tendendo la mano allo sconcertato finder.

- CHE! - con una smorfia di disgusto il samurai gli passò oltre, entrando deciso nella locanda illuminata.

Prima ancora che potessero seguirlo dentro aveva ottenuto le chiavi della stanza da un terrorizzato locandiere, e stava salendo le scale per raggiungerla. Buzz scrollò le spalle e fece un cenno al compagno, ed entrambi guardarono verso Pedro, che allargò le braccia in modo molto eloquente.

- Yu è fatto così... - sospirò Lavi grattandosi la nuca - Dove eravamo rimasti? Ah, sì: io sono Lavi! - sorrise di nuovo al finder, che non riusciva a capacitarsi di come questo giovane stolto osasse interagire a quel modo con Yu Kanda e fosse ancora in vita.

Come se seguisse un ciclo di pensieri tutto suo, l'Esorcista dai capelli rossi continuò a parlare, incurante delle facce allibite dei due finder.

- Andiamo a mangiare? Sono super affamato! - gli rivolse un'occhiata lacrimosa, e i due uomini annuirono, sempre più perplessi.

- Il mio nome è Toma, perdonate la mia scortesia, Lavi-san. - disse quindi quello dal volto bendato.

- Oh, piacere, ma chiamami semplicemente Lavi, OK?

- Vado avanti ad ordinare la cena. - avvisò Pedro precedendoli all'interno, e Buzz lo seguì dentro senza aggiungere una parola, scuro in volto.

- Bene, gli indico la stanza e vi raggiungiamo subito. - ripose Toma con un gesto della mano.


Kanda aprì la porta della stanza con uno strattone, e la sbatté alle proprie spalle, osservando la disposizione interna: la luce era già accesa, c'era una lampada ad olio sul tavolinetto posto al suo centro, e due letti. Imprecò silenziosamente, realizzando che avrebbe dovuto dividerla con Lavi. Scelse il letto accanto al muro, lasciando per l'altro Esorcista quello vicino alla finestra, e gettò la piccola valigia sulle coperte senza troppe cerimonie, sedendole accanto.

Si prese la testa fra le mani: era stanco, irritato e confuso.

Aveva di nuovo lasciato che Lavi lo chiamasse per nome senza reagire, e questo lo tormentava più di ogni altra cosa. Quel Buzz e anche gli altri due finder erano troppo stupidi per rendersene conto, ma Lavi no, lui l'aveva di sicuro notato... Serrò forte i pugni. Non poteva farci nulla, sentire la voce del giovane Bookman pronunciare il suo nome lo faceva sentire così... Non sapeva nemmeno lui definire la sensazione che provava ogni volta che l'altro lo chiamava.

Questo era... estremamente irritante, e frustrante, e lo faceva sentire impotente, perché... Perché avrebbe voluto interagire meglio con l'altro Esorcista, ma si rendeva conto di non esserne capace. Tutti i tentativi che aveva fatto di attirare la sua attenzione avevano finito per metterlo in ridicolo, per un motivo o per l'altro. Si toccò i capelli, tentato di scioglierli, ma lasciò ricadere la mano con un gesto di stizza: anche quello era uno dei suoi fallimenti. Aggrottò le sopracciglia, posando le mani chiuse a pugno sulle ginocchia e chinando il capo tristemente. Vorrei che tu non fossi mai esistito...

Avrebbe volentieri fatto a meno di tutti loro, desiderava solo essere lasciato in pace e dormire, per dimenticare fino al mattino successivo quella maledetta storia - sogni permettendo - ma doveva mangiare qualcosa, o l'indomani non sarebbe stato in grado di svolgere i suoi compiti al meglio. Sospirò, contrariato: doveva per forza scendere dabbasso e riunirsi a Lavi ed ai tre irritanti finder.

- CHE! - accigliandosi, lasciò la valigia sul letto così com'era ed uscì.


Gli altri due finder si allontanarono entrando nella locanda, e Lavi colse subito l'occasione propizia.

- Allora? Cos'è questa storia? Dalla faccia che hai fatto vedendoci, tu devi saperne qualcosa. Dimmelo ora perché ho bisogno di sapere come gestire Yu per evitare che lo uccida... - il finder lo guardò a bocca aperta, sebbene sotto le sue bende non fosse visibile. Questo ragazzo dice di poter "gestire" Kanda-san? Assurdo. Impossibile. Eppure sembrava essere vero.

- Non c'è molto da dire, non è una storia lunga. Buzz ed altri di noi durante il pranzo stavano compiangendo i compagni rimasti uccisi, e Kanda-san ha detto a tutti di piantarla perché gli rovinavano il sapore del cibo coi loro lamenti sui morti... Buzz l'ha presa molto male, chiedendogli come potesse parlare così di chi dava la vita per supportare gli Esorcisti... Ha cercato di colpirlo, ma si è trovato sollevato per il collo... Kanda-san ha una forza spaventosa...

- Già. - commentò Lavi come se lo avesse sperimentato di persona. - Vai avanti.

- La cosa avrebbe potuto finire con l'umiliazione di Buzz, ma Kanda-san ha detto qualcosa di crudele come suo solito, e la caffetteria è insorta contro di lui... - Toma scosse il capo, sconsolato.

- Che ha detto di così grave? - la voce del giovane suonava quasi divertita, ma il finder decise che doveva essere solo una sua impressione.

- Con un ghigno sarcastico gli ha risposto che piuttosto avrebbe dovuto dire che 'non erano in grado di fare altro che quello', visto che l'Innocence li aveva rifiutati... Che c'erano un milione di altri finder disponibili, e se non volevano morire potevano anche andarsene... A queste parole tutti i finder presenti si sono lanciati su di lui...

- E' tipico di Yu, sbattere in faccia brutalmente la realtà dei fatti... Tu eri presente? - Toma soffocò una risatina.

- Io ero uno dei due idioti che si sono messi in mezzo per evitare il "free-for-all"(1) che stava per scatenarsi, perché diciamocelo, Kanda-san li avrebbe fatti tutti quanti a pezzi senza pietà... - Lavi rise di gusto stavolta, e Toma lo guardò sospirando.

- L'altro idiota doveva essere Allen, giusto? - il finder annuì. - ora il quadro è completo, grazie Toma. - adesso capiva tutte le frecciatine lanciate da Buzz, ed i commenti velenosi. - Andiamo a mangiare?

Finalmente entrarono nella locanda, e Toma gli indicò la scalinata che conduceva alle stanze, e il numero della sua.

- Lavi-san... - iniziò a dire l'uomo, ma l'altro lo interruppe correggendolo.

- Lavi. - Toma parve imbarazzato dalla confidenza dell'Esorcista nei suoi confronti, ma non fece obiezioni.

- Lavi, siete sicuro di voler dormire nella stessa stanza stanotte? - il giovane apparve confuso. - L'Ordine Oscuro ha riservato solo due stanze, una per i finder, l'altra per gli Esorcisti... - Lavi rise di nuovo.

- Non preoccuparti, Yu ed io siamo amici e... - vide Toma sbiancare, e sentì il contatto di qualcosa di metallico, molto affilato, contro il proprio collo. - Y-Yu non fare sciocchezze...

- CHE! E tu non prenderti tutta questa confidenza. - sibilò Kanda rinfoderando Mugen. Lavi deglutì a vuoto, annuendo, e il samurai li sorpassò senza aggiungere altro, sotto lo sguardo scioccato di Toma.

- Ehi! Yu! Dove vai? - il giovane si voltò, lanciandogli un'occhiata truce.

- A mangiare. - rispose gelido, e continuò verso la sala comune senza più girarsi.


Kanda consumò la cena in silenzio, ascoltando il rapporto dei due finder sulla situazione attuale nella cittadina, il punto sospettato di contenere l'Innocence, l'incessante ripetersi delle strane morti, e l'ancor più strana assenza totale di Akuma nella zona.

- C'è altro? - sbottò ad un certo punto il samurai, accorgendosi che il discorso era virato su argomenti irrilevanti per la missione: i presenti si zittirono immediatamente, e Toma scosse il capo. Kanda si alzò subito, e senza una parola di saluto prese la strada delle camere.

- Dannato bastardo... - ringhiò Buzz, facendo per alzarsi, ma Lavi lo bloccò con una mano sulla spalla.

- Yu è fatto a modo suo, bisogna sapere come trattarci.

- E' solo un borioso moccioso viziato! - tuonò il finder, sotto gli occhi stupiti di tutta la sala.

- Hai mai pensato che mentre voi finder vi siete uniti all'Ordine volontariamente, gli Esorcisti quasi sempre vengono strappati a forza alle famiglie? - disse Bookman jr in tono pacato. I tre uomini lo guardarono in silenzio, sapevano ma preferivano non pensarci. - Sebbene lo scopo dell'organizzazione sia giusto e lodevole, a volte i metodi usati sono discutibili. - l'espressione di Buzz si ammorbidì un po', cogliendo le allusioni di Lavi. Non poteva giustificarlo, ma capiva. - Non so se sia il caso di Yu, visto che non parla mai del suo passato, ma non tutti reagiscono allo stesso modo, anche se arrivano ad accettare la cosa... - il giovane si grattò la nuca: ora la tavolata aveva assunto un'aria triste, e nessuno parlava più.

Ridacchiò nervosamente, cercando di spezzare la tensione e distoglierli da quei pensieri.

- Ehi, accidenti, non fate quelle facce! Quei tempi sono passati! - vedendo che non otteneva risultati, prese un profondo respiro e poi si alzò. - Mi dispiace, ho rovinato la cena. Credo sia meglio per tutti andarcene a dormire, domattina ci aspetta una levataccia. - I finder annuirono, e il gruppetto lasciò la sala comune.

- Buonanotte, Lavi. - lo salutarono tutti e tre.

- Buonanotte! - rispose cordialmente il giovane. - Sarò prudente, promesso. - aggiunse poi rivolto a Toma, che lo guardava preoccupato. I finder proseguirono verso l'altra ala della locanda, mentre Lavi salì al piano superiore, trovando subito la stanza che gli avevano indicato.

Bussò una volta.

Silenzio.

Provò ad aprire, ed una luce filtrò all'esterno: Yu doveva essere ancora sveglio, perché non aveva risposto? Entrò, richiudendo piano la porta dietro di sé, e si guardò intorno: la stanza era accogliente anche se spoglia e dall'arredamento semplice. Yu sedeva sul letto adiacente la parete dov'era la porta, intento a rileggere il dossier sulla missione. Attraversò la camera, posando la valigia in terra ai piedi dell'altro letto, e chiudendo le tende della finestra. A quel rumore improvviso Kanda sussultò, sollevando di scatto gli occhi dalle sue letture.

- CHE. Fai meno casino, Baka Usagi!

- Yu... - iniziò a dire, e lo sguardo che ricevette in risposta era un misto di astio e qualcos'altro che attualmente non riusciva a classificare... Amarezza? Rimpianto? No, Yu non possedeva questi sentimenti per come lui lo conosceva. Cosa allora? - Yu? - tentò ancora, ma l'altro finse di non sentire. - Yu, cosa c'è che non va? - ora lo sguardo che incontrò il suo esprimeva irritazione e rabbia.

- Niente. Ora chiudi la tua dannata bocca e lasciami finire. - freddo e scostante, come sempre.

- Conosci quel dossier a memoria, andiamo Yu, che succede. E' da quando siamo scesi dal treno che sei strano. Quel Buzz ti infastidisce così tanto?

- TCH. - i lineamenti di Kanda si irrigidirono. - E' solo la tua immaginazione, vattene a dormire e lasciami in pace.

- Yu... - Lavi sollevò il sopracciglio visibile, un'espressione di rimprovero dipinta sul volto. "Non puoi prendermi in giro" gli si leggeva in faccia, e Kanda esplose, alzandosi dal letto e fronteggiandolo.

- Smetti una volta per tutte di chiamarmi per nome! E di immischiarti nella mia vita! - il samurai agitava il pugno mentre inveiva contro di lui con violenza.

- Quindi sono io. Credevo che l'avessimo superato già da un po'.

- Superato... cosa? - esclamò Kanda incredulo allargando le braccia.

- La faccenda del nome.

- Non ti ho mai dato il permesso di usarlo!

- Ma non mi hai più rimproverato, fino ad oggi. Quindi devo aver fatto qualcosa che ti ha urtato. Cosa? Avanti dimmelo.

- Esisti? - Lavi lo guardò con aria triste, ora assolutamente certo di aver fatto qualcosa che aveva ferito Yu nel profondo. Ma cosa? Se l'altro non lo aiutava a capire, senza il minimo indizio non poteva porvi rimedio in alcun modo... Sbuffò leggermente.

- Non otterrò nulla vero? - scosse la testa sconsolato, vedendo che l'espressione del compagno non cambiava. - Visto che insisti con quella faccia da 'non te lo dirò mai', non ho speranze di rimediare. - disse infine Bookman jr, lasciandosi cadere pesantemente sul letto. Sospirò, un autentico sospiro afflitto, che fece trasalire Kanda.

Il giapponese gli rivolse uno sguardo colmo di melanconia(2). "Tu non capisci... 'Non potrò mai dirtelo', è diverso." suggeriva il suo cuore. - Pensala come ti pare. - disse invece secco, infilandosi sotto le coperte e girandosi verso il muro, troncando la conversazione definitivamente.

"Mezzo vestito", pensò Lavi, "a luce accesa. Al solito. Mi meraviglia che abbia tolto gli stivali.". Si spogliò in fretta, gettando gli abiti alla rinfusa nel piccolo armadio, e spense il lume sul tavolo. Quindi si accucciò a sua volta sotto le coperte.

- Buona notte, Yu.

Nessuna risposta.

Lavi si augurò che l'indomani le cose sarebbero migliorate, o l'adempiere alla missione si sarebbe fatto difficile per tutti.


-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Per chi non conosce questi termini:
(1) FREE-FOR-ALL: rissa tipica da saloon del Far West, tutti contro tutti.
(2) MELANCONIA: stato d’animo di vaga tristezza, spesso alimentato dall’indugio rassegnato o addirittura compiaciuto, nell’ambito di sentimenti d’inquietudine o delusione.
^^;;; Trovo che descriva molto bene l'attuale condizione mentale di Kanda.


-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Grazie di cuore a tutte coloro che mi hanno messo tra i preferiti e che hanno dato le proprie impressioni sulla storia!!! Sappiate che mi aiuta molto per capire gli errori commessi e come procedere! E ora nel dettaglio^^

Kumie: Grazie per i complimenti, sono proprio contenta di sapere che ciò che scrivo è comprensibile ^_^ A volte mi intreccio con i periodi...
Spero di non deluderti per come è impostato questo secondo capitolo, visto che il sito in cui si trova l'Innocence lo vediamo solo nel prossimo...

Bulma90: Grazie anche a te, l'italiano è sempre stato il mio pezzo forte, e spero di continuare a migliorarmi in facoltà^^ Anche io mi sono sempre chiesta come avrebbe reagito Kanda rendendosi conto all'improvviso di nutrire dei sentimenti per Lavi... Ed è l'esperimento che sto facendo, cercare di rendere la sua reazione, e spero di riuscirci discretamente bene ^__^

Rebychan: Grazie per i complimenti! Per la missione, purtroppo lo saprai nel prossimo capitolo... Per il resto, spero di aver dato un quadro interessante della situazione XD

_NaNa_: Sì, di solito Kanda è sempre confuso dalle emozioni che sconvolgono la sua mente inquadrata e razionale XD E non capisce mai bene cosa gli succede XD Una volta tanto concediamogli una possibilità di dimostrare che anche lui è capace di amare! Ovviamente loro due sono anche la mia coppia preferita!!!

Eliala: Sì, lo Yu tormentato è quello che preferisco anche io! XD Grazie per l'apprezzamento al mio modo di scrivere, spero di non deluderti andando avanti^^ Sono molto contenta di vedere che la trama ha incuriosito molte di voi, per una volta ho avuto un'idea interessante! *piange di gioia*

Ermellino: Grazie mille anche a te! Ho deluso le tue aspettative sull'aggiornamento, ma spero che il capitolo ti piaccia come il precedente!!!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=322152