Amore? Forse

di Tmntsuperfun12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Verginità ***
Capitolo 2: *** Primo bacio ***
Capitolo 3: *** trappola ***
Capitolo 4: *** Disfersi della pelle di serpente ***
Capitolo 5: *** Vergogna ***
Capitolo 6: *** Un viaggio senza ritorno ***



Capitolo 1
*** Verginità ***


Italia, Veneto, Vittorio Veneto, Nei pressi di una scuola media e un liceo. Da un anno Laura ripeteva sempre la stessa strada, in andata da sola e a ritorno con il suo migliore amico Tiziano: alto, occhiali quadrati verdi, occhi verde oliva, capelli corti e bruni, camminata veloce e a grandi falcate ( tanto che la ragazzina doveva starli dietro quasi correndo ), agitava le mani in continuazione solo per spiegare qualcosa con la sua voce dolce che ispirava fiducia e con i suoi particolari 'ehm', secchione, gentile, sincero, generoso e tanti altri aspetti positivi che Laura ha espresso apertamente di non riuscire ad elencare tutti. Per tutto un anno lei era convinta di amarlo, quell' amore sincero, quello che senti nascere dal profondo e risale a galla come bolle in uno stago, si, uno stagno, perché lei non si sentiva mai troppo bene: aveva quotidianamente mal di mancia e l'emicrania e sospirava di stress, il Maestro Stefano le aveva chiaramente spiegato, durante l' allenamento di Judo, che aveva bloccato un muscolo appena sotto le costele e infatti, quando l' aveva presa in parte dal riscaldamento e le aveva ficcato quattro dita sotto le costole per provare la sua teoria, lei aveva guaito di dolore e perciò lui le aveva dato una pallina grande quanto un pugno e aveva detto di mettersela nel buco fra le costole e di distendersi a pancia in giù, faceva male.. Oltre che a dolori fisici, la dodicenne si svegliava di notte sudata e con il terrore che un lupo la stesse sbranando, di giorno si guardava le spalle come se qualcuno la stesse seguendo e sentiva il cuore pesante, sporco, sentiva di dover ricominciare perché era troppo sporco e sarebbe finita che gli ingranaggi, arrugginiti e forzati da quella melma, avrebbero smesso completamente di funzionare. Laura non si apprezzava per niente: boccoloni di capelli bruni le scendevano fino le scapole, occhi marroni, bassa quanto una bambina di quinta elementare, scurita da varie scottature, seno troppo ampio per l' età, tratteneva parte della pancia per paura che si vedesse dalla maglietta ( in realtà l' eliminazione del pane e del latte per via delle intolleranze l' aveva fatta dimagrire, forse perché le facevano veramente male, forse per lo shock ), normalmente camminata lenta, l' unica cosa che apprezzava di sé stessa era il disegnare, le piaceva disegnare i manga ed è proprio ciò che voleva insistentemente fare come lavoro, esercitandosi continuamente, non le piaceva chiedere per ricevere qualcosa, o le chiedevano se voleva quella precisa cosa o faceva a meno e ignorava l' estinto, timida nell'incontrare qualcuno, sicura con le persone che conosceva da anni. Pochi ragazzi passavano sulla strada cementata fra il fiume e la lunga siepe, Laura e Titti ( come lei abitualmente lo chiamava ) camminavano ( o meglio, lui camminava, lei gli correva dietro.. letteralmente faticava a seguirlo ) in silenzio, nel raggiungere l' autobus che da Vittorio sarebbe passato per Lago e per Val Mareno, nelle rispettive case di Tiziano e Laura. - Allora, successo qualcosa durante le vacanze, Laura? - chiese lui,dondolandosi leggermente da destra a sinistra con il busto. Lei esitò, aprendo la bocca un attimo e richiudendola di scatto. Avrebbe voluto che quel marmochietto di un Ettore fosse lì a rubare l' attenzione di Tiziano su Clash of Clans. Lei alzò le spalle, non volendogli mentire, ma non volendo provare a vedere la reazione di lui alla verità: - N-non credo di potertelo dire.. - sussurrò a voce roca. Lui la guardò con la coda dell'occhio, - Guarda Laura, a me puoi dire tutto che puoi fidarti! Ma se non vuoi non mi intrometto.. - - Sull'orecchio.. - - Come? - - Te lo dico sull'orecchio.. - spiegò lei, - Heam, va bene - disse con una tonalità leggermente più alta di quella che normalmente usava. Lei si fermò, mani sulle cinghie della cartella, bluejeans lunghi, maglietta rossa, felpa grigia e cappotto rosso, scarpe da ginnastica verdi, capelli sciolti e stranamente un foulard intorno al collo, lo aveva anche in classe. Lui si chino' il tanto che bastava per far avvicinare l' orecchia appunta al viso di lei in un gesto infantile, lei arrossi' leggermente, in quel freddo autunno, per ciò che stava per dire era più che ovvio! - Ho perso la mia verginità -

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Capitolo 2
*** Primo bacio ***


- Ho perso la mia verginità - Laura raddrizzo' il capo e si mise a guardare la strada di fronte a se con le guance rosse come pomodori maturi. Lui si drizzo' e la guardò, serio, lei alzò gli occhi e vedendolo così impasibile gli riabbassò a terra e con tono desolato e stanco: - Sapevo di non dovertelo dire.. - poi si girò e si incammino' di nuovo, lui guardò fisso il punto dove stava lei prima, assorto nei suoi pensieri, - Aspetta, stai dicendo sul serio? Raccontami! - disse, raggiungendola. Lei rifiutava di incrociare il suo sguardo, fissando la siepe fino a che non finì, così guardò l'asfalto che correva sotto i suoi piedi. - Allora? - chise ancora lui, lei sospirò e si sfiorò istintivamente le labbra con l' indice destro e dopo un sospiro fra lo stress e la resa, cominciò a raccontare: * inizio flash back * Camminavo assorta dalla musica nelle orecchie e dai miei film mentali, mangiucchiando due liquirizie miste a menta. Senza accorgermene, passavo di fronte alla casa di un ragazzino di due anni più grande: Juinè.. non so da dove venga ma se questo è il suo nome deve venire da Narnia.. comunque me lo ricordavo più infantile, sia di corpo sia di comportamento, quando lo avevo visto qualche giorno prima era diverso,più affascinante, attraente, l' aria di chi sa cosa fa, sembrava cresciuto e finalmente responsabile.. diverso.. sentii la liquirizia e menta sciogliersi del tutto in bocca, quando da un stradina nascosta da una siepe due mani forti mi presero per le spalle e mi schiacciarono contro un muretto, premendo le labbra contro le mie. L' impatto contro il muro mi fece cadere le auricolari e l' impatto con le sue labbra mi fece serrare gli occhi nell' intensità del momento. Quando finalmente lo ebbi lntano dalla faccia, dischiusi gli occhi e vidi l' oggetto dei miei pensieri prendere di scatto le auricolari, staccandole dal cellulare e sparendo fuori dalla strada, senza guardarmi neppure una volta... * fine flash back * - Wow.. - lo sentì schioccare le lingua in un suono aperto e ridacchio', fin dall' asilo covava questo tic. - Ma, Laura, non ne hai parlato con i tuoi genitori? - Lei girò di nuovo lo sguardo - E come potrei? Mia sorella mi avrebbe istruita su come tramortire qualcuno che ti attacca da dietro, mia madre avrebbe esporto denuncia e mio padre.. avrebbe preso la lupara!! - Sentì Titti ridere di quelle sue risate che erano troppo irreali per essere semplici risate o che semplicemente non erano le tipiche risate del "Ha.Ha.Ha.. Davvero divertente.. ) =" . - Poi? Non mi sembra che tu abbia perso la verginità con un bacio. - - Invece è stata proprio colpa di quel bacio a togliermi la verginità.. Quello era il primo di molteplici episodi.. -

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Capitolo 3
*** trappola ***


PER PIACERE RECENSITE!!! Se volete, potete scrivermi come recensione quello che vi aspettate dalla storia e io farò del mio meglio per accontentare quelli (sempre se ci sarà qualcuno) che si aspetta qualcosa. Inoltre ALLA FINE DELL'ULTIMO CAPITOLO SCRIVERÒ I NOMI DI TUTTI QUELLI CHE HANNO CONTRIBUITO!!! Per favore, scrivetemi se sono un'idiota e dovrei fermarmi quei e lasciare posto a qualcun'altro oppure continuare. A vostra decisione. Scusate dell'indesiderato inconveniente e BUONA STORIA!!! :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: *Inizio Flash Back* Sarebbe stato tutto più facile se la mia esistenza fosse stata cancellata, sarebbe stato meglio se tutto fosse finito subito, mi giro, uno specchio che no riflette la mia immagine, ma io ci sono o no? Aiuto... I-IO NON CI SONO!!! Poi una figura incappucciata si avvicina dall'altra parte dello specchio, si toglie il cappuccio e il mantello che le copre il collo cade... S-sono.. Sono io!!! La me mi sorride, una spada le trapassa il torace e mi sorride, guardo giù e l'estremità della stessa spada mi ha trapassato. URLO. Mi svegliai con un gridolino acuto. Mi guardo intorno, la mia stanza; le finestre sono aperte e la luce del mattino filtra dalla finestra. La sveglia segna le sette. Vado in bagno e mi faccio una doccia fredda per calmare i nervi, l' acqua scende lenta lungo il mio corpo da adolescente: il seno è cresciuto, il culo grosso, la pancia che quasi non c'è ( il che è preoccupante dato che non mangiavo da un po' ); scacciai i pensieri sul mio corpo e uscii dalla doccia per mi asciugarmi. Mi misi un reggiseno rosso, delle mutande nere, dei jeans corti e una maglietta viola senza maniche con la scritta “ Take me sweetness”, dei calzini bianchi e delle scarpe verdi. Mi lavai i denti e mi pettinai, presi cellulare, orologio, fazzoletti e cuffie.. Ah, no, giusto.. me le aveva prese Juinè! Mi incamminai lungo la strada asfaltata con una caramella alla menta e liquirizia in bocca e con l' intento di buttare giù dal letto i miei amici, quando sentii il vibrare del telefono e controllai: 1 messaggio da Numero Sconosciuto. Aprii la rubrica messaggi e controllai:'' Ciao dolcezza, sono quello di ieri, se vuoi le cuffie vieni al parco fra 5 minuti ''. Misi bruscamente il cellulare nella borsa e cominciai a correre, rivolevo le mie cuffiette!! Dopo esattamente cinque minuti e tre ero lì, mi fermai ad ansimare all'ombra di un'albero, non puzzavo di sudore dato che avevo messo il deodorante all'Aloe ma ero accaldata e ansimante. Sentii una mano sulla bocca da dietro l' albero che con una mossa mi trascinò dietro la siepe accanto ad esso. Venni schiacciata contro il cespuglio per le spalle, con l' impatto serrai gli occhi, che si aprirono appena sentii una mano che le alzava il mento. - J-juinè? - espirai. Lui sorrise maliziosamente: occhi azzurro chiaro, capelli corvini, pelle lattea, maglietta nera e sfregiata, jeans lunghi e fini. - Non sono solo! - Si scostò leggermente, tenendomi sempre bloccata... Non ci potevo credere: alcuni dei più votati ragazzi delle mie amiche erano lì a guardarmi. - Vedi, tesoro, tu fai quello che ti diciamo e non lo dici a nessuno, in cambio, noi non ti facciamo male, capito? - Io restai un attimo immobile, guardandolo negli occhi, poi cominciai ad agitarmi; lui allargò il sorriso e mi tenne ancora più stretta. Io gli pestai il piede, guadagnandomi un ringhio e una bella caduta sull'erba morbida con lui a cavalcioni. Mi bloccò le mani ai lati della testa, tutti i quattro ragazzi sogghignarono. Aprii la bocca per urlare e lui non perse l'occasione per schiacciare le labbra in un bacio aperto e con la lingua. Io rimasi scioccata quando sentii la sua lingua girare per la mia bocca, poi mi ripresi e cercai di farlo allontanare, ciò lo fece solo eccitare e così gli morsi la lingua, si allontanò. Mi sorrise e si avvicinò all'orecchio: - Questo non dovevi farlo! - Come se fosse stato detto, gli altri tre si avvicinarono: uno mi bloccò la bocca con le mani, uno mi alzò la maglietta fino alle braccia, tenendole incollate per terra e in modo che la testa uscisse e l'ultimo si sistemò sulle gambe, abbassando i jeans fino alle ginocchia. Juinè fece scivolare le labbra su tutto il collo, fino all'inizio della spalla e morse profondamente, tanto che mi fece urlare in mano di quell'altro idiota che me la tappava. Dopo che si fu vendicato, succhiò proprio su quel punto, lasciando un bel segno viola. Restai per qualche secondo ad ansimare con gli occhi socchiusi , mentre si toglievano di dosso, apparte quell'idiota che mi rimase a cavalcioni, osservandomi divertito. Di colpo mi sentivo così debole... In confronto l'incubo era migliore! - Togliti... - gemetti in un sussurro, lui ghignò e si avvicinò di più al mio viso, io strinsi gli occhi e a denti stretti ringhiai:- Ho detto di toglierti dalle pa... - Venni interrotta dalla sua lingua che mi invase in un attimo la bocca. Cercai di morderlo o di allontanarlo con le braccia, pessima mossa... Uno dei tre mi legò le mani intorno al collo di Juinè. Chiusi strettamente gli occhi in una silenziosa richiesta di smettere. Il flesh di una fotocamera attirò la mia attenzione. Riuscii a morderlo e a togliermelo dalle scatole, mi voltai verso i tre: uno di loro con la fotocamera e gli altri due con il cellulare. Finalmente si tolse da sopra di me e subito mi coprii la biancheria intima, - C-cosa... - cominciai, ma fui subito bloccata: - Ti abbiamo fotografata mentre ti baciavo, un po' di ritocchi al computer e sembrerà che tu ricambi! Quindi, non vuoi che queste foto vengano pubblicate?!? Tutti ti vedranno in reggiseno che mi baci!! Quindi domani torna qui alla stessa ora e non dirlo a nessuno o lo verremo a saperlo e tu sarai in un mare di guai!! - Mi si inginocchiò accanto e mi alzò il mento: - Allora, dolcezza, cosa ne dici? - Io tremai leggermente di rabbia, ma annuii, lui si avvicinò ancora di più – Sigilliamo il batto con un bacio... - *Fine Flash Back* - E poi? - Chiese Titti, sempre più impaziente. Avevano attraversato la strada con il semaforo che portava alla stazione. Lei sbuffò: - Indovina! Mi ha baciata di nuovo e non ho potuto fare niente, mi hanno anche fotografata di nuovo! - Lui ridacchiò - Cosa?!? - Chiese lei frustrata, Tiziano scosse la testa e fece spallucce – Continua. - Laura espirò, stava cominciando ad essere imbarazzante, anche perché ci stavamo avvicinando alla stazione delle corriere.

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Capitolo 4
*** Disfersi della pelle di serpente ***


OK RAGAZZI!!! Dopo tanto tempo *cought secoli cought*, sono tornata ad infestare le vostre teste come uno scarafaggio
Raph: HIIIIIIIIIII!!!!!!!
Un ringraziamento speciale a CandyLover03 ed a Lohel, che mi hanno ricordato che esiste anche questo piccolo capitolo della mia vita, e dato che non aggiorno da un po'... mi sono... innamorata del mio interlocutore...
SENZA ULTERIORI INDUGI, ECCO IL PARTO CHE ASPETTAVATE DA TANTO TEMPO!!! *cought secoli cought* Ma la vuoi piantare?!?

La stazione era affollata come sempre e più io e il mio spilungone amico ci addentravamo nella folla di studenti liceali, e più io arrossivo per la sua vicinanza... A pensarci bene, era da tanto tempo che non mi riassumevo mentalmente la mia vita... A inizio terza ero felice di ritovare il mio ex amico dell'asilo e nuovo amico delle medie, ma... Quancosa era cambiato, lo sentivo nella mia espressione, nella mia voce, nel mio cuore. Quando, poi, mi è successa una cosa molto strana, ho scritto tutto in una lettera a me stessa, ovvero una pagina di diario:

8 Ottobre 2015
Caro Diario,
Oggi ho tentato l'impossibile: Ho dichiarato il mio amore.
In verità non mi sono svegliata con l'idea di dovermi dichiarare, mi sono svegliata con il desiderio di fare un passo avanti, magari di procurarmi qualche livido provandoci, ma oggi mi sono sentita carica e pronta. Oggi è venerdì e ciò significa due ore di ginnastica dalle nove a undici. Dopo aver passato centoventi minuti di inadeguatezza fisica in piscina, siamo arrivati finalmente a scuola, dove ho avuto una stressante conversazione con My Love.
- Scusa, ma... se ti piacesse qualcuno... Cosa faresti? Glielo diresti oppure... - Ho chiesto come un'impacciata mentre i capelli crespi mi scendevano sul viso arrossato dal cloro e dall'imbarazzo,
- Beh... - Non ricordo ciò che mi ha detto, ero troppo concentrata sulle sue mani che si agitavano nervosamente e sul suono della sua voce, che mi ha presa totalmente alla sprovvista quando mi ha chiesto:
- Ma ti piace qualcuno? - Fremetti impercettibilmente quando alzai lo sguardo e vidi quel viso serio così diverso dal suo carattere estroverso, la fronte era per metà coperta dalla frangia spesso alzata in una piccola cresta, gli occhiali specchiavano le nuvole nel cielo e le sue labbra erano piegate debolmente verso il basso, in neo appena sopra all'angolo sinistro della bocca dava un tocco di classe alla sua figura; come potevo mentire a quello sgurdo? Anche se ci avessi provato non ci avrebbe creduto né lui né nessun'altro,
- Hem... S-Si... - Ho borbottato mentre facevamo marcia indietro attraverso il cortile della scuola per raggiungere il resto della classe,
- Posso sapere chi è? - Il mio primo pensiero è stato annegato in una pesante parolaccia che sbiadì con il sussurrò di un “No”. Figurarsi se gli dicevo che in realtà era LUI!!!
- Perchè??? - Mi ha chiesto con un tono tra la delusione e la curiosità, ovviamente non ho risposto.
- Guarda che so mantenere un segreto! - Come si fa a mentirgli? Come si fa a non dire il vero a una persona così limpida come l'acqua? Come si fa a sporcare con una bugia una persona così pura? Non si può, allora ho deciso di guadagnare tempo,
- Indovina! - Una sfida che ha accettato con gli occhi che erano appena rivolti verso di me nel controllare che non mentissi mentre negavo ogni nome che chiamava,
- Ma andiamo! Dimmi direttamente chi è! - Il tono di voce traspariva l'esasperazione,
- Ti posso dare un suggerimento... Ehm... Vediamo... -
- È nella nostra scuola? - Mi ha chiesto, quasi per aiutarmi, e mentre il mio cervello mi urlava di mentire, una malefica vocina mi suggeriva di dire la verità spudoratamente,
- Si – Ho risposto mentre la voce mi tremava leggermente,
- Lo conosco? - “Oh, Beh!! Se non lo conosci tu non può conoscerlo nessuno!!!” Mi sono dovuta mordere la lingua per non dare questa risposta,
- Si -
- È nella nostra classe? -
- Yep -
- Una lettera? -
- Finisce con la O – Suona la campanella e io ne approfitto per nascondermi in bagno, andando a sbattere la testa contro il muro, il cuore mi stava battendo forte e i respiri erano diventati leggeri ansimi,
“Ok, ce la puoi fare!!!” Pensai, uscendo a grandi passi dal bagno sotto lo sguardo curioso di alcune ragazze.
- Ma allora chi è? - Non lo avevo neanche visto come mi si era avvicinato in mezzo alla confusione, il cuore ricominciò a sfondarmi il petto,
- Hem... - Gli ho fatto segno di avvicinarsi con la mano e lui si è chinato verso di me, e mentre decidevo cosa dirgli all'orecchio con una mano istintivamente portata a nascondere le labbra da occhi indiscreti, ho sentito il suo profumo, la mia mente è rimasta senza sangue e ho reagito senza che un pensiero toccasse l'azione: Mi sono sporsa leggermente e ho posato le labbra sulla sua guancia, così calda e morbida, il suo profumo mi ha invaso la mia mente, bloccando il mio cuore per un momento. Un bacio dolce, innocente, gentile, ho sentito la sua pelle sul mio naso e il suo sapore sulle labbra, dopo mezzo secondo di emozioni tragicamente nuove mi scostai. Rimase nella posizione, interdetto, mentre recepiva il messaggio; poi si alzò e sorrise al vuoto, voltandosi verso di me con quel sorriso fantastico!!! Gli occhi splendevano di meraviglia e stupore, i denti scintillavano nel suo sorriso dove gli angoli della bocca s'increspavano adorabilmente all'insù, mi ha sorriso... Mi ha sorriso e mi ha dato la mia più grande soddisfazione,
- È il primo bacio che ottengo da una ragazza – Il mio cuore è accellerato e io ho sorriso di rimando, gli ho rubato il primo bacio sulla guancia! Che soddisfazione!!! Mi ha detto che però non è il momento giusto perché sua mamma è in ospedale, ma francamente non mi'importa se gli piaccio oppure no! Ne è valsa la pena solo per la faccia che ha fatto!!! Ora ti lascio! Bacione!!!

P.S. Mentre camminavamo verso la stazione degli autobus mi ha sorriso in una maniera che mi sono sentita avvampare e allora gli ho risposto tutta impettita:
- Non guardarmi così! Senno arrossisco!!! - Sghignazzò e io sorrisi... Si! Il mio è proprio amore! Ma credo che mi chiederà di stare amici... Non m'interessa... Voglio che sia felice, con me o con chiunque altra! Anche se prevedo dolore!!!

Infatti neanche un mese dopo ero in fase Friendzone e circa due settimane più tardi lui si è fidanzato con una più piccola, un nome che non oso pronunciare per quanto odio e veleno potrei schizzare con ogni sigola lettera, non per gelosia (Si, Beh!), ma perché dopo altre due settimane, e una permanenza a casa per febbre, sono venuta a sapere da lui stesso che lei lo aveva mollato... Ha sofferto, lo si leggeva in quegli occhi dal colore indecifrabile, più chiaro del verde, più leggero dell'azzurro. Passammo accanto e il suo profumo mi riempì le narici, mi morsi il labbro,
''Spettila di fare così'' Mi sgridai mentalmente,
- Allora? - Chiese quando trovammo un posto dove si vedeva il passaggio delle corriere,
- Allora cosa? -
- Ti ha baciata e poi? -
- E poi niente, lo saprai domani, oggi non ce la faccio più! - ''E poi non vorrai che ti dia un altro bacio sulla guancia'' aggiunsi mentalmente. Affrontai nuovamente i suoi occhi benevoli e pacifici, così piensi di calma e così elettrici, il suo sorriso a trentadue denti m'incantava sempre, quelle perle esposte con quei due gioielli dal colore indecifrabile... Wow!!!
- Eddai! -
- Nop!! A meno che... - Lo guardai maliziosamente:
- Non ti farai fare il solletico!!! -
- No! - Ormai avevo già alzato le mani e avevo quel sorrisetto che diceva 'Adesso morirai dal ridere',
- Laura, No! - Sorrideva, ma io mi sono fermata lo stesso, ricordansomi le voci sul capitolo del bullismo sul libro di antologia: '' Un bullo più ferire la vittima anche solo con piccoli gesti o nomignoli...''... Tif, Tiffi, Titti, Tif Taf... Solletico, sfiorare la pelle del braccio per attirare attenzione... Gesti di una che, non sapendo dialogare, s'impegna in altri metodi che... Sono insani per la società; non che m'importi! Solo che anche Lui fa parte della società!!!
- Scusa – Sussurrai, volgendo lo sguardo verso la corriera che stava passando,
- Hey, Tiziano! -
- Ciao, Moz! - Un saluto che ormai avevo sentito da tanto tempo... Rccolsi la cartella che avevo poggiato per terra e me la filai, prima che coparissero nuove critiche, prima di ridicolizzarmi ancor più,
- Laura, dove vai? - Sorrisi a me stessa,
- Vado da mia sorella! - Risposi con un sorriso, non volevo farlo soffrire, non volevo che fosse la mia Vittima, non volevo essere io l'artefice del suo futuro secondo il mio passato... Nessuno doveva far soffrire una persona tanto speciale, figuriamoci io! Ma comunque se gli esami vanno bene, il prossimo anno lui andrà a Conegliano a scuola, dove viveva mia sorella più grande, io antdrò all'Artistco Bruno Munari qui a Vittorio e Beh... No ci sarà pericolo, come un serpente che cambia la sua pelle, io cambio vita ogni 365 giorni il 16 settembre, giorno del mio compleanno e giorno che segna l'inizio della scuola... Non voglio che il mio veleno colpisca lui... Non è giusto.

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Capitolo 5
*** Vergogna ***


Il giorno dopo, a scuola, parlammo ancora della mia inverosimile Realtà,
- Alla fine cos'è che hai fatto? -
- Io... Ho solo... Ehm... Fatto in modo che mi ridassero le foto e basta. -
- Solo? -
- Già -
Ci fu un interminabile momento di silenzio, sicura che era imbarazzante anche per lui. Dopo pochi istanti di silenzio ho aperto la bocca per parlare, quando una ragazzina si precipitò contro Tiziano,
- Dai Tif! - Ringhiai al sentire quella... Ragazzina a nominarlo con quel nomignolo!
- Dai, parlami, parlami, parlami!!! -
- No, smettila, mi hai spezzato il cuore ben due volte e mi hai chiamato infantile! -
- Beh, un po' infantile sei! - ''Questo è un comportamento infantile'' Pensai, e stavo anche per riperlo ad altavoce, quando intervenne Tiziano:
- Questo è un comportamento infantile! - Poi intervenni io,
- È anche peggio di me! - Poi nella conversazione entrò anche una mia compagna di classe,
- Stai zitta! Che eri tu quella tanto felice quando si sono mollati e tanto triste quando si sono rimessi insieme!! - Era la pura verità, ma era ciò di cui mi vergogniavo di più,
- Che?!? - Tentai di mascherare,
- Guarda che è vero! - Ingrossò il petto come un galletto spennacchiato e io, non sapendo come ribattere me la filai in bagno, senza neppure guardare Tiziano negli occhi, non volevo più uscire, non volevo più parlarne, sono entrata in bagno,
- MALEDETTA T**** - Urlai, attirando l'attenzione delle ragazze che chiacchieravano davanti ai lavandini, mi voltai e me ne andai con un lieve ''Scusate''.
Fuori dal bagno lui mi venì incontro,
- Non ascoltarla, non sa cosa dice – Tentò di rassicurarmi, invece lei lo sapeva eccome e anch'io.

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Capitolo 6
*** Un viaggio senza ritorno ***


So che devo finirla. Lui non vuole. Lui è il mio migliore amico ma... I-Io... Sono un' idiota...
Ho paura che quest'anno mi bocceranno. Non voglio ripetere l'anno. Non voglio vederre lo sguardo distrutto dei miei genitori. Non voglio prenderle... Non voglio...

Ho trovato! È la soluzione migliore. Non c'è altro modo. Dobbiamo morire.
Potremmo semplicemente studiare per gli orali.
No, non sappiamo niente.
Non è vero, ti sei impegnata più di altri quest'anno!
È questo che diremo ai professori?
N-No...
Allora?
Hai ragione. Quando?
Dopo gli esami, andiamo fino in fondo.
O-Ok... Poi?
Poi niente, la domanda è: come ce ne andiamo?
Non voglio morire nel dolore.
Codarda... Che ne dici di cadere da... un ponte?
E se non muoriamo subito?
Ragione... Dall'ultimo piano! Se cadiamo da tre piani di altezza forse ce la facciamo.
D-Dal tetto.
Ottima idea!
Ma gli amici?
Freghiamocene
E... Lui...

… Siamo pronte a lasciarlo?
Non lo saremo mai.
Perciò?
Gli manderemo un messaggio prima di buttarci.
E se lo chiamassimo?
No no... Scriviamogli.
E per la lapide?
Nessun cimitero per una suicida.
Come lo sapranno i nostri genitori?
Sriviamo un bigliettino.
Ok... Va bene... I-Io... Ti voglio bene
Anch'io...
Mi mancherai
Anche tu...
Mi mancheranno i nostri monologhi interiori
Già... *Smile*
Abbiamo avuto una vita monotona
Già.
Si, senza molti amici.
Due.
E una cotta...
… Una cotta...
17 Giungno 2016
Text:
Hey Tif          12:30
Ciao               01:26
Io... credo di dovermene andare          01:26
Perchè?          01:26
Dove vai?      01:26
Vado dove tu non potrai andare.          01:26
Dove?          01:27
Vado lontano          01:27
Prendi l'aereo?          01:28
No, vado all'inferno.          01:29
Perchè?          01:30
Perchè non sono stata abbastanza coraggiosa da ripeterti 'Ti Amo' un ultima volta. Allora lo faccio adesso, prima di morire.          01:31
Ti Amo          01:31
… Ci sei?          01:34
Hey?          01:34
Hey??          01:34
1 chiamata persa da Tiziano alle 01:34
1 chiamata persa da Tiziano alle 01:34
1 chiamata persa da Tiziano alle 01:35
1 chiamata persa da Tiziano alle 01:35
1 chiamata persa da Tiziano alle …

20 luglio 2016

Hey Laura          12:30
Oggi abbiamo fatto il tuo funerale          01:26
Volevo dirti che...          01:26
Hai superato l'esame con un buon voto: 7          01:26
Torna presto dal tuo viaggio, per favore.          01:28
Io ti aspetto. <3         01:28

End

Grazie di avermi seguita! Vi voglio bene!

Tranquilli sono ancora viva!

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