Star trek assemble: ep.27:futuro anteriore di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un estraneo nello specchio ***
Capitolo 2: *** signor presidente ***
Capitolo 3: *** cristina ***
Capitolo 4: *** urge un viaggio nel tempo ***
Capitolo 5: *** il tempo è un serpente che si morde la coda ***
Capitolo 6: *** ritorno al futuro ***
Capitolo 1 *** un estraneo nello specchio ***
Kirk era immerso in un bagno di sudore. Lo sentiva che gli colava in ogni anfratto del suo corpo. Strisciava all'interno dei tubi di Jeffries, da quella, che a lui pareva, un 'eternità. Ormai si era convinto di aver sbagliato strada ad un incrocio. Forse aveva imboccato il tubo sbagliato e non sarebbe mai arrivato in tempo per trovare l'ordigno ed espellerlo fuori bordo prima che fosse troppo tardi. I tubi erano caldi e soffocanti, e il capitano ringraziò il cielo di non soffrire di claustrofobia. Alla fine del tubo che stava percorrendo lo vide. L'ordigno pulsava di una luce intermittente ed argentata ,segno che era stato attivato e mancava pochissimo alla deflagrazione. Kirk non aveva idea di come disattivarlo quindi si limitò a staccarlo dalla parete del tubo e a dirigersi all'uscita più vicina. Quando riguadagnò la stazione eretta, gli ci volle qualche secondo per farsi passare i crampi alle gambe .Quindi cominciò a correre verso la più vicina sala di lancio dei siluri fotonici. L'ordigno ora pulsava più velocemente e lo sentiva surriscaldarsi nelle sue mani. Con un sospiro di sollievo raggiunse il boccaporto, vi infilò la bomba,lo richiuse ermeticamente e spinse il bottone dell'espulsione .Istantaneamente sentì le energie venirgli meno e si accasciò al suolo .Rimase così con la testa appoggiata sulle ginocchia piegate per qualche minuto. Ce l'aveva fatta....era tutto finito!
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Jim Kirk si destò al trillo della sveglia, ma desiderò subito tornare a dormire. La testa gli pulsava dal dolore. Cercò di ricordarsi cosa aveva combinato il giorno prima per ridursi in quello stato, ma i suoi ricordi erano decisamente annebbiati. Sperò vivamente che in qualunque posto si fosse sbronzato, ci fosse andato in compagnia di Loki o avrebbe dovuto subire la sua ira. E non ne aveva le forze. Allungò la mano accanto a se , ma il letto era vuoto. Brutto segno.
"Luci." ordinò al computer.
Il bagliore gli procurò una fitta così forte che fu costretto a chiudere immediatamente gli occhi. Li riaprì un pò alla volta con cautela. Accidenti, non era neppure nella sua cabina. Sperò vivamente di non essere finito in qualche bordello. Eppure, anche se non ricordava niente, era certo di non aver lasciato l'enterprise recentemente. Quindi come era finito lì , ovunque"lì "si trovasse? Si alzò a fatica, con estrema fatica per la verità! Perchè muoversi era diventato così difficile e perchè tutte le articolazioni gli dolevano? Si sentiva come un uomo di settantanni anzichè trenta! Strisciò fino allo specchio e quando guardò il suo riflesso. Fece un balzo indietro per lo spavento. Quello non era uno specchio. C'era un uomo, anzi un vecchio, che lo fissava. La faccia non gli era nuova,pensò perplesso. Soprattutto gli occhi :erano celesti, di quel particolare celeste che possedeva solo lui. Era uno scherzo, decise. Quello nello specchio, era lui, invecchiato. Chi poteva prendersi la briga di fargli uno scherzo così elaborato? Alzò una mano a toccare lo specchio e assicurarsi che fosse reale. In quel momento vide la sua mano. Era nodosa, con delle macchie sul dorso e le vene in evidenza : era la mano di un vecchio. |
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Capitolo 2 *** signor presidente ***
"Signor presidente?" Loki venne svegliato da una mano che lo scuoteva gentilmente.
Si guardò attorno. Era nella sala ovale. Si era addormentato in ufficio perchè aveva dei rapporti da leggere e ,quando aveva finito, era così tardi, che si era buttato sul divano e lì si addormentato. Quello che lo scuoteva con aria apprensiva era Solon il suo segretario particolare vulcaniano.
"Che c'è i romulani ci attaccano?" chiese Loki guardando l'orologio.
Doveva essere successo qualcosa di molto grave se il vulcaniano lo svegliava prima del solito.
"Lei scherza sempre signor presidente" lo rimproverò il segretario con aria severa.
Loki si strinse nelle spalle. Gli piaceva prenderlo in giro quando poteva. La vita da presidente della federazione era così dura che gli rimanevano ben pochi piaceri.
"No si tratta dell'ammiraglio Kirk ."
Loki si sentì annodare lo stomaco , così senza un motivo.
"Non sta bene"
."Come sarebbe a dire? L'ho visto ieri e stava benissimo!"
"Una cosa improvvisa."
"Un infarto ?" chiese Loki sentendo il fiato che gli mancava dall'ansia.
"No non si tratta del fisico , ma della sua mente.Vede ha perso completamente il senno"
"Cosa?Davvero non ti capisco,che stai dicendo?"
"Ecco vede ,ci sono forme di demenza che all'inizio non danno grandi indizi, ma poi si manifestano all'improvviso e con estrema violenza. L'ammiraglio questa mattina, a quanto dice il suo attendente,non si ricordava nulla. La data di oggi , il luogo dove trovava, neppure di essere l'ammiraglio capo della flotta astrale. Urlava e si agitava e ci sono volute ben tre persone per immobilizzarlo prima che arrivasse il dottore."
Loki si lascio cadere sul divano . Non poteva credere alle parole di Solon, ma i vulcaniano non mentono quindi........
"Dove lo avete portato ?"
"E' a casa , ma fortemente sedato .La dottoressa Chapel è subito corsa quando l'hanno chiamata. Bisogna che la notizia non trapeli. Bisogna trovare qualcuno che lo rimpiazzi prima che lui si ritiri e non sarà facile."
Loki sentì la rabbia montargli dal pronfondo. "E solo questo a cui riesci a pensare? Ad arginare lo scandalo." urlò in faccia al vulcaniano.
Lui si ritrasse spaventato , Loki riusciva ancora a incutere un certo timore.
"Signor presidente capisco il suo coinvolgimento affettivo, ma cerchi di rendersi conto che il ritiro di Kirk dalle scene, provocherà grandi sconvolgimenti politici e tattici nel quadrante. Bisognerà tenerne conto "
Loki si calmò, il vulcaniano aveva ragione come al solito ." Va bene ma è prematuro parlare di ritiro. Forse la dottoressa Chapel potrà curarlo. Vado a discuterne con lei."
Loki fece per uscire ma il segretario lo rincorse.
" Aspetti devo allertare la sicurezza." gli gridò dietro.
Loki sbuffò ."Al diavolo." rispose e corse via. Il vulcaniano sentì la sua logica vacillare. Quell'uomo avrebbe fatto saltare i nervi ad un 'intero plotone di vulcaniani!
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Kirk si svegliò. Si sentiva confuso. Aveva fatto un sogno veramente bizzarro. Anzi era un 'incubo, un autentico, spaventoso incubo! Per fortuna era tutto finito.Voltò il capo e Loki era seduto sul suo letto. Gli sorrideva con dolcezza ed era bellissimo. I suoi occhi erano trasparenti come l'acqua , i capelli neri e lunghissimi raccolti in una coda e la sua pelle bianca e liscia come l'avorio. Kirk gli sorrise a sua volta. Era così felice di vederlo.
"Come stai ?" gli chiese dolcemente Loki.
"Ora meglio ,ho avuto un incubo terribile, chissà cosa mi sono bevuto ieri sera."
Loki sospirò di sollievo,Jim non pareva grave come aveva detto Solon.
"Che incubo esattamente?" gli chiese.
"Mi sono guardato allo specchio e dimostravo più di settantanni .Voglio dire , ieri eravamo sull'enterpirse pronti ad esplorare lo spazio e stamane al massimo avrei potuto esplorare l'ospizio."rispose ridacchando.
Loki sentì di nuovo lo stomaco che si stringeva.
"Jim,caro , tu hai più di settantanni e la nostra missione sull'enterprise risale a 40 anni fa."
Kirk lo fissò fra lo stupito e l'amareggiato "Fai parte anche tu dello scherzo? Perchè mi prendi in giro, vedo benissimo che non sei invecchiato di un giorno da ieri. "
Loki non riuscì a trattenere oltre il suo dolore e sentì le lacrime che gli rigavano le guance .
"Ne abbiamo già parlato :io non sono umano e non invecchio come gli umani , ma questo per me non è un problema .Ti starò accanto come ho sempre fatto."
Jim fissò le lacrime che scendevano dagli occhi limpidi del suo amore poi alzò di scatto le mani e le vide per quello che erano , le mani di un vecchio.
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Capitolo 3 *** cristina ***
"Non sono impazzito." dichiarò testardamente Kirk mentre la dottoressa Cristina Chapel lo visitava."Che fine ha fatto Bones , voglio che mi visiti lui!"
"Il dottor Mccoy si è ritirato in una casa di riposo e non esercita più." rispose Crisitina .
"Ritirato , dovevo immaginarmelo quel lazzarone!"
"Ascolti ammiraglio...."
"Ammiraglio ? Chi ha avuto la brillante idea di farmi ammiraglio per incatenarmi a una scrivania?"commentò Kirk piccato.
"Io, ho caldeggiato io la tua promozione. " rispose Loki con rassegnazione.Kirk parve calmarsi.
"Ammiraglio. Nessuno pensa che lei sia impazzito , ma questa amnesia è spiegabile con varie patologie. Faremo degli esami e troveremo una cura- "gli assicurò Cristina.
"Si certo ,scusatemi se sono stato aggressivo .Grazie per quello che fai per me Cristina." rispose lui all'improvviso più mite , allungandole mano in segno congedo .La donna gliela strinse, fece un cenno a Loki e si allontanò.
Ma Loki ovviamentè non cascò nell'inganno ."Tu non sei convinto , non credi di avere una malattia. Dimmi che cosa credi che ti sia successo e io farò tutto quello che posso per aiutarti a provare che è vero ,ma se scopriremo che non è così ,tu devi promettermi che ti farai curare!"
Kirk annuì , capiva che Loki stava soffrendo ed era veramente l'ulitima cosa che avrebbe voluto."L'ultima cosa che ricordo è che eravamo sull'enterprise e io ero impegnato in un a missione. Poi mi sono risvegliato qui"
"Quale missione'io ho partecipato a tutte le tue missioni , se mi dici quale almeno sapremo dove si interronpono i tuoi ricordi."
Kirk parve afflosciarsi svuotato di tutta la rabbia che l'aveva sostenuto fino a quel momento."E' questo il problema. Ho una chiara immagine di me stesso che corro per un corridoio delle'enterprise con , qualcosa in mano ...una bomba forse, ma non ricordo altro."
"E' un pò troppo vago, non mi viene in mente niente. Ma se Cristina ti somministrerà una cura potresti ricordare qualche altro particolare."
"Una cura tradizionale potrebbe metterci troppo tempo per agire."obbiettò Kirk ."Forse...ricordo che una volta Spock ha stimolato la memoria di McCoy con la fusione mentale vulcaniana. Pensi che potrebbe aiutarmi?"
"L'ambasciatore Spock è molto occupato, non credo sia il caso di disturbarlo."
"Oh l' ambasciatore Spock, ma certo ...non avrà tempo per un vecchio amico. "ribattè Kirk amaramente.
"Ma ascolta se è veramente quello che vuoi e, se pensi che ti farà stare meglio, lo chiederò a una persona di cui mi fido .Va bene?"
Kirk rimase per un attimo interdetto , ma Loki era la persona al mondo in cui riponeva più fiducia.
"Va bene"acconsentì" |
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Capitolo 4 *** urge un viaggio nel tempo ***
Solon, il segretario vulcaniano di Loki aveva accettato di aiutarli seppur con una certa perplessità. Loki gli aveva spiegato che sperava che Kirk si mettesse il cuore in pace e accettasse l'unica verità possibile: che il tempo era passato e che forse qualcosa, una patologia, affliggeva il suo cervello. Le preoccupazioni di Solon per la verità erano rivolte non tanto alla condizione di Kirk, ma al tempo che scorreva. Il presidente aveva tanti impegni e lui avrebbe dovuto, quanto meno, spostarli . La fusione mentale per Solon era una pratica più semplice e immediata che per Spock, poichè lui a differenza di Spock era vulcaniano al cento per cento. Alla fine della seduta Kirk sembrava decisamente più sereno e rilassato.
"Silik? Chi è questo Silik?" chiese Solon incuriosito.
Loki si schiarì la gola."Grazie per quello che hai fatto. Lasciaci un attimo soli e occupati dei miei appuntamenti, avrò bisogno di ancora un pò di tempo."
Il vulcaniano accettò di buon grado. Non era felice di essere coinvolto in questi intrighi assurdi, voleva solo fare bene il suo lavoro.
" Te l'avevo detto che non ero pazzo, quel sulibano ha giocato col mio cervello. Ricordo almeno in parte quello che è succeso. Abbiamo rilevato un anomalia all'interno della nave , una fonte di radiazioni cronotoniche che stava minando l'integrità dello scafo dall'interno. Era l'ordigno , quello che avevo in mano nella mia visione. Era stato seppellito, per lungo tempo, in profondità nei tubi di Jeffries in un punto accessibile solo dopo mille difficoltà. Qualcosa lo ha attivato e ha cominciato a creare problemi. Io l'ho raggiunto e l'ho espulso fuori bordo dai tubi lanciasiluri , ma nel frattempo sono rimasto contaminato. Ora mi credi? Ti prego ...dimmi che mi credi. "
Loki fu trafitto dagli occhi celesti di Kirk che ora lo fissavano supplichevoli. Voleva disperatamente dirgli che gli credeva ma nello steso tempo non doveva allontanarlo dalla prospettiva di una seria cura farmacologica."Sai la tua storia è plausibile ma ha anche delle lacune. Prima fra tutte, Silik. Perchè Silik avrebbe dovuto piazzare un 'ordigno per distruggere l'enterprise dopo aver più volte dimostrato di volerci proteggere?"
Kirk ora pareva di nuovo confuso, Loki aveva colpito nel segno. Poi però sembrò avere un 'illuminazione.
"Non il nostro Silik , ma il suo clone impazzito, ricordi ? Tu non c'eri ancora quando questa vicenda ebbe luogo o meglio eri incosciente in infermeria, ma io te l'ho raccontato."
Loki ricordava perfettamente, che un clone impazzito di Silik aveva cercato di alterare la storia lasciandolo morire in mano ai pirati orioniani che lo avevano rapito , ma Jim Kirk non glielo aveva permesso.
"E te ne ho dato una prova tangibile: quella specie di orologio che mi mise al polso per farmi viaggiare nel tempo. Non rammento che fine abbia fatto."
Loki invece se ne ricordava. Quando Harold aveva lasciato la sezione 31, Loki aveva passato molto tempo nell'archivio a curiosare tra tutti gli artefatti accumulati dal suo amico in tutti quegli anni, e ricordava di aver visto l'orologio in questione.
"Se anche la tua ipotesi fosse vera, se quelle radiazioni cronotoniche ti avessero contaminato erodendo la tua memoria, la soluzione sarebbe trovare una cura,un trattamento .Cristina ci lavorerà sopra.""No la soluzione è un 'altra, possibile che tu non la veda ? Sedere su quella poltrona ti ha rammollito." obbiettò Kirk deciso.
Loki non si offese ."Io devo tornare là a quel giorno e impedire che accada, impedire che il giovane me stesso rimanga contaminato ." gli spiegò Kirk .
Loki sospirò." Mi stai proponendo un viaggio nel tempo?"
Kirk saltò su dalla sedia e lo abbracciò."Sapevo che il tuo senso dell'avventura doveva esserci ancora, anche se seppellito sotto una tonnellata di scartoffie."
Loki ora era nel panico. "Aspetta non ho mica detto di si."
"Oh avanti so che vuoi farlo , anche se non ricordo niente degli ultimi anni sono certo che ti stai annoiando a morte in questo ufficio."
" Annoiando ? Sono tutto al giorno alle prese con crisi di proporzioni galattiche .....Va beh , confesso che un 'avventura vecchio stile non mi dispiacerebbe."
" E allora che aspettiamo, partiamo!"
"Partiamo ? Non è mica come prendere il teletrasporto per fare una gita sulla luna."
"Oh avanti abbiamo viaggiato un sacco di volte nel tempo, ci sono decine di opzioni."Kirk ora era impaziente.
Alla fine Loki dovette arrendersi ."Solon mi ucciderà se riinvio ancora i miei appuntamenti ...ma per te questo e altro. " |
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Capitolo 5 *** il tempo è un serpente che si morde la coda ***
"Signor presidente." Fusco ex agente di sicurezza privata aveva iniziato a lavorare per Harold moltissimo tempo fa diventando uno dei suoi uomini di fiducia. Quando Harold si era ritirato per sopragiunti limiti di età aveva dovuto suggerire un successore. Reese si era immediatamente defilato affermando che il lavoro dietro una scrivania non era mai stato il suo forte. Loki,in cui Harold aveva riposto tutte le sue speranze era ormai entrato in politica e aveva ben più vaste ambizioni. Quindi l'incarico era toccato a Fusco che l'aveva accettato con un certo orgoglio. Loki tuttavia continuava a monitorare la sezione 31 molto da vicino.
"Cosa posso fare per voi , presidente, ammiraglio?" chiese Fusco incuriosito per la visita.
"Grazie signor Fusco ci arrangiamo." rispsoe Loki facendogli un cenno di saluto e proseguendo verso il magazzino dei reperti. Fusco si strinse nelle spalle e se ne tornò nel suo ufficio. Aveva imparato che Loki era un tipo strano e alquanto pericoloso .Meglio lasciargli fare quel che voleva senza intromettersi.
"Cosa stiamo cercando ?" chiese Kirk osservando la quantità sterminata di reperti che affollavano il magazzino dell'area 51.
" L'orologio di Silik." rispose Loki estraendo un cassettino dove, riposto in un cofanetto di velluto, giaceva quello che pareva un 'orologio ma che ovviamente aveva altre funzioni.
"Vuoi usare quello?"
"Perchè no, sò come funziona. Se dobbiamo tentare questa impresa, tanto vale...." Rispose Loki agganciandoselo al polso.
Poi estrasse due divise da guardiamarina da un sacchetto che teneva con se. Se le era fatte procurare da Solon prima di lasciare la casa bianca.
"Meglio mimetizzarsi con l'ambiente, non si sa mai, non vorrei alterare ulteriormente la linea temporale."
"Oh certo se ci mettiamo queste divise non ci riconoscerà nessuno." ironizzò Kirk .
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Kirk correva disperato con l'ordigno in mano , doveva raggiungere il boccaporto per espellere la bomba dalla nave prima che deflagrasse e non aveva idea di quanto tempo gli restasse. Certamente non fece caso ai due guardiamarina che stavano seminascosti in una nicchia nel corridoio attraverso il quale stava sfrecciando.
"Troppo tardi ."commentò Kirk osservando il giovane se stesso correre verso la sala da dove venivano lanciati i siluri fotonici.
"Ora però mi credi ?”chiese a Loki .
"Si è proprio come l'hai descritto.Scusa se ho dubitato della tua sanità mentale."
Kirk lo fissò commosso "Volevi solo fare il mio bene. Ma ora non ci resta che tornare ancora indietro nel tempo forse un paio d'ore e risolvere la questione."
Loki pareva perplesso.
"Resta il fatto che io continuo a non ricordare questo avvenimento. E forse questo ha a che fare con la soluzione dell'enigma."
Kirk lo fissò interdetto.
"Il tempo è un serpente che si morde la coda. Se abbiamo trovato un modo per far si che tutto questo non sia mai successo, questo spiegherebbe perchè io non ne ho alcun ricordo."
"Ma certo , il modo per far si che tutto questo non accada c'è. "esclamò Kirk illuminandosi ."Sei pronto ad usare ancora quel aggeggio infernale?"chiese indicando l'orologio di Silik.
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Capitolo 6 *** ritorno al futuro ***
Loki camminava per i corridoi dell'enterprise. Era passato tanto tempo dall'ultima volta che l'aveva fatto. Il tempo per un essere quasi immortale come lui era un fattore decisamente relativo. Ma quello passato sull'enterprise occupava un posto speciale nel suo cuore e mai neanche nei secoli a venire avrebbe scordato ogni singolo dettaglio del suo viaggio verso l'ignoto e delle persone che l'avevano accompagnato e che lui aveva tanto amato. Era tornato indietro a quel giorno in cui per la prima volta il clone impazzito di Silik aveva messo piede sull'enterprise. Solo in quell'occasione avrebbe potuto piazzare l'ordigno nelle profondità dei tubi di Jeffries .Nessuno conosceva ancora Loki perchè all'epoca non era ancora arrivato sull'enterprise. La missione del clone malvagio di Silik infatti era proprio quella di impedirlo per poter cambiare la storia. Quindi Loki poteva camminare liberamente per i corridoi dell'enterprise mescolandosi alla folla di altri marinai e ufficiali che li percorrevano nell'espletazione dei loro incarichi. Mentre camminava a testa bassa per non dare nell'occhio vide il dottor McCoy che camminava davanti a lui ,con una borsa medica a tracolla. Allungò il passo per raggiungerlo e riusci ad arrivargli alle spalle senza che neppure lo sentisse. Estrasse il suo phaser facendo attenzione che nessuno lo notasse e glielo punto alla schiena facendo pressione sulle sue costole. Kirk gli aveva spiegato che il clone di Silik aveva assunto l'aspetto del dottor McCoy e Loki con le sue capacità di distinguere il vero dal falso era in grado di stabilire che quello che aveva davanti non era il vero dottor McCoy. Lui si voltò di scatto sorpreso ma sul suo volto si dipinse un 'impareggiabile espressione di stupore quando vide che la persona che lo minacciava era proprio Loki.
"Hai la bomba nella borsa,vero?" gli chiese Loki mettendosi al suo fianco per nascondere meglio il phaser.
Silik non rispose ma la rabbia sul suo volto era più che sufficiente per avere una conferma.
"Credo che questa volta le cosa andranno un pò diversamente, ma forse era già scritto che dovessero andare così."
Loki era riuscito a fermarlo prima che piazzasse la bomba. Avrebbe impacchettato il clone e lo avrebbe lasciato a disposizione del vero Silik perchè lo giustiziasse. Questo avrebbe cambiato il corso degli avvenimenti. Si chiese cosa questo avrebbe implicato per lui e si augurò che nulla fosse cambiato. Aveva amato ogni singolo istante a bordo di questa nave e ogni singola persona che ,lì, aveva conosciuto in tutti gli anni passati in servizio .Era la prima volta in tutta la sua secolare esistenza che riceveva tanta stima e tanto affetto disinteressati e la cosa gli piaceva. Si guardò attorno per un attimo con nostalgia chiedendosi se al suo ritorno al suo tempo avrebbe trovato qualcosa di cambiato. Poi si strinse nella spalle. Tutto ha un prezzo , si disse e lui questo l'aveva sempre saputo e l'aveva anche accettato. E anche questa volta era pronto ad affrontare ogni difficoltà che si fosse trovato davanti. |
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