Star trek assemble: ep.27:futuro anteriore

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un estraneo nello specchio ***
Capitolo 2: *** signor presidente ***
Capitolo 3: *** cristina ***
Capitolo 4: *** urge un viaggio nel tempo ***
Capitolo 5: *** il tempo è un serpente che si morde la coda ***
Capitolo 6: *** ritorno al futuro ***



Capitolo 1
*** un estraneo nello specchio ***



Kirk  era immerso in un bagno  di  sudore. Lo  sentiva che gli  colava in ogni  anfratto  del  suo  corpo. Strisciava all'interno  dei  tubi  di  Jeffries, da quella, che a lui pareva, un 'eternità. Ormai  si  era convinto  di  aver sbagliato  strada ad un incrocio. Forse aveva imboccato il  tubo sbagliato  e non sarebbe mai  arrivato in tempo per trovare l'ordigno  ed espellerlo fuori  bordo  prima che fosse troppo  tardi. I  tubi erano  caldi  e soffocanti, e  il  capitano  ringraziò il  cielo  di  non soffrire di  claustrofobia. Alla fine del  tubo  che stava percorrendo  lo  vide. L'ordigno pulsava di una luce intermittente ed argentata ,segno  che era stato  attivato  e mancava pochissimo  alla deflagrazione. Kirk  non aveva idea di  come disattivarlo  quindi  si  limitò  a staccarlo  dalla parete del  tubo  e a dirigersi  all'uscita più vicina. Quando riguadagnò la stazione eretta, gli  ci  volle qualche secondo per farsi  passare i  crampi  alle gambe .Quindi  cominciò  a correre verso   la più vicina sala di  lancio dei  siluri fotonici. L'ordigno ora pulsava più velocemente e lo  sentiva surriscaldarsi  nelle sue mani. Con un sospiro  di sollievo raggiunse il  boccaporto, vi infilò la bomba,lo richiuse ermeticamente e spinse il  bottone dell'espulsione .Istantaneamente sentì le energie venirgli  meno  e si  accasciò  al  suolo .Rimase così con la testa appoggiata sulle ginocchia piegate per qualche minuto. Ce l'aveva fatta....era tutto  finito!

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Jim Kirk  si  destò al trillo  della sveglia, ma desiderò subito tornare a dormire. La testa gli pulsava dal dolore. Cercò di  ricordarsi  cosa aveva combinato il  giorno prima per ridursi in quello stato, ma i suoi ricordi  erano  decisamente annebbiati. Sperò vivamente che in qualunque posto si fosse sbronzato, ci  fosse andato in compagnia di Loki o avrebbe dovuto  subire la sua ira. E non ne aveva le forze. Allungò la mano accanto  a se , ma il letto  era vuoto. Brutto segno.
"Luci." ordinò al  computer.
Il  bagliore gli procurò una fitta così forte che fu  costretto  a chiudere immediatamente gli occhi. Li riaprì un pò alla volta con cautela. Accidenti, non era neppure nella sua cabina. Sperò vivamente di non essere finito in qualche bordello. Eppure, anche se non ricordava niente, era certo di non aver lasciato l'enterprise recentemente. Quindi come era finito lì , ovunque"lì "si  trovasse? Si  alzò  a fatica, con  estrema fatica per  la verità! Perchè  muoversi  era diventato  così difficile e perchè  tutte le articolazioni  gli  dolevano? Si  sentiva come un uomo  di  settantanni anzichè  trenta! Strisciò  fino  allo  specchio e quando  guardò  il  suo  riflesso. Fece un balzo indietro  per lo  spavento. Quello  non era uno  specchio. C'era un uomo, anzi un  vecchio, che lo  fissava. La faccia non gli  era nuova,pensò perplesso. Soprattutto gli occhi :erano celesti, di  quel  particolare celeste che possedeva solo lui. Era uno  scherzo, decise. Quello nello  specchio, era lui, invecchiato. Chi poteva prendersi la briga di  fargli uno  scherzo  così elaborato? Alzò una mano a toccare lo specchio e assicurarsi che fosse reale. In quel  momento  vide la sua mano. Era nodosa, con delle macchie sul  dorso  e le vene in evidenza : era la mano  di un vecchio.

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Capitolo 2
*** signor presidente ***


"Signor presidente?" Loki  venne svegliato  da una mano  che lo  scuoteva gentilmente.
Si  guardò attorno. Era nella sala ovale. Si  era addormentato in ufficio perchè  aveva dei  rapporti  da leggere e ,quando  aveva finito, era così  tardi,  che si  era buttato  sul  divano  e lì  si addormentato. Quello  che lo  scuoteva con aria apprensiva era Solon   il  suo  segretario particolare vulcaniano.
"Che c'è  i  romulani  ci  attaccano?" chiese Loki guardando l'orologio.
Doveva essere successo qualcosa di  molto grave se il  vulcaniano lo  svegliava prima del  solito.
"Lei  scherza sempre signor presidente" lo rimproverò il segretario con aria severa.
Loki si  strinse nelle spalle. Gli piaceva prenderlo in giro  quando poteva. La vita da presidente della federazione era così dura che gli  rimanevano  ben pochi  piaceri.
"No  si  tratta dell'ammiraglio  Kirk ."
Loki  si  sentì  annodare lo  stomaco  , così  senza un motivo.
"Non sta bene"
."Come sarebbe a dire? L'ho  visto ieri  e stava benissimo!"
"Una cosa improvvisa."
"Un infarto ?" chiese Loki sentendo il  fiato  che gli  mancava dall'ansia.
"No  non  si  tratta del  fisico  , ma della sua mente.Vede ha perso completamente il  senno"
"Cosa?Davvero non ti  capisco,che stai  dicendo?"
"Ecco  vede ,ci sono  forme di  demenza che all'inizio non danno grandi indizi, ma poi si  manifestano all'improvviso e con  estrema violenza. L'ammiraglio questa mattina, a quanto  dice il  suo  attendente,non si  ricordava nulla. La data di oggi , il  luogo  dove trovava, neppure di  essere l'ammiraglio  capo  della flotta astrale. Urlava e si  agitava e ci  sono  volute ben  tre persone per immobilizzarlo prima che arrivasse  il  dottore."
Loki si  lascio  cadere sul  divano . Non  poteva credere alle parole di  Solon, ma i  vulcaniano  non mentono  quindi........

"Dove lo  avete portato ?"  
"E'  a casa , ma fortemente sedato .La dottoressa Chapel  è  subito  corsa quando l'hanno chiamata. Bisogna che la notizia non trapeli. Bisogna trovare qualcuno  che lo  rimpiazzi prima che lui  si  ritiri  e non sarà  facile."
Loki  sentì la rabbia montargli  dal  pronfondo. "E solo  questo  a cui  riesci  a pensare? Ad arginare lo  scandalo." urlò in faccia al  vulcaniano.
Lui  si  ritrasse spaventato , Loki riusciva ancora a incutere un certo  timore.
"Signor presidente capisco il  suo  coinvolgimento affettivo, ma cerchi  di  rendersi  conto  che il  ritiro  di  Kirk  dalle scene, provocherà  grandi  sconvolgimenti  politici  e tattici  nel  quadrante. Bisognerà  tenerne conto "
Loki  si  calmò, il  vulcaniano  aveva ragione come al solito ." Va bene ma è  prematuro  parlare di  ritiro. Forse la dottoressa Chapel  potrà  curarlo. Vado  a discuterne con lei."
Loki fece per uscire ma il segretario lo  rincorse.
" Aspetti  devo  allertare la sicurezza." gli  gridò  dietro.
Loki  sbuffò ."Al  diavolo." rispose  e corse via. Il  vulcaniano  sentì la sua logica vacillare. Quell'uomo avrebbe fatto  saltare i  nervi ad un 'intero plotone di vulcaniani!

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Kirk  si  svegliò. Si  sentiva confuso. Aveva fatto un sogno  veramente bizzarro. Anzi  era un 'incubo, un autentico, spaventoso incubo! Per fortuna era tutto finito.Voltò il  capo  e Loki  era seduto  sul  suo  letto. Gli  sorrideva con  dolcezza ed  era bellissimo. I  suoi  occhi  erano trasparenti  come l'acqua , i  capelli  neri  e lunghissimi  raccolti in una coda e la sua pelle bianca e  liscia come l'avorio. Kirk  gli sorrise a sua volta. Era così  felice di  vederlo.
"Come stai ?" gli  chiese dolcemente Loki.
"Ora meglio ,ho  avuto un incubo  terribile, chissà  cosa mi  sono  bevuto ieri  sera."
Loki  sospirò  di  sollievo,Jim  non pareva grave come aveva detto Solon.
"Che incubo  esattamente?" gli  chiese.
"Mi  sono  guardato  allo  specchio  e dimostravo  più  di  settantanni .Voglio dire , ieri eravamo sull'enterpirse pronti ad esplorare lo  spazio  e  stamane al  massimo avrei  potuto  esplorare l'ospizio."rispose ridacchando.
Loki sentì di  nuovo lo  stomaco  che si  stringeva.
"Jim,caro , tu  hai  più  di  settantanni e la nostra missione sull'enterprise risale a 40  anni  fa."
Kirk  lo  fissò  fra lo  stupito  e l'amareggiato "Fai  parte anche tu dello  scherzo? Perchè  mi  prendi in giro, vedo  benissimo  che non sei invecchiato  di un giorno  da ieri. "
Loki non riuscì a trattenere oltre il  suo  dolore e sentì le lacrime che gli  rigavano le guance .
"Ne abbiamo  già  parlato :io  non sono umano  e non invecchio  come gli umani , ma questo per me non è un problema .Ti  starò  accanto  come ho  sempre fatto."
Jim  fissò le lacrime che scendevano dagli occhi limpidi  del  suo  amore poi alzò di  scatto le mani e le vide per quello  che erano , le mani  di un vecchio.

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Capitolo 3
*** cristina ***


"Non  sono  impazzito." dichiarò  testardamente Kirk  mentre la dottoressa Cristina Chapel  lo  visitava."Che fine ha fatto  Bones , voglio  che mi  visiti  lui!"
"Il  dottor Mccoy  si  è  ritirato in una casa di  riposo e non esercita più." rispose Crisitina .
"Ritirato , dovevo immaginarmelo  quel  lazzarone!"
"Ascolti ammiraglio...."
"Ammiraglio ? Chi ha avuto la brillante idea di  farmi  ammiraglio per incatenarmi a una scrivania?"commentò Kirk piccato.
"Io, ho  caldeggiato io la tua promozione. " rispose Loki con rassegnazione.Kirk parve calmarsi.
"Ammiraglio. Nessuno pensa che lei sia impazzito , ma questa amnesia è spiegabile con varie patologie. Faremo  degli  esami e troveremo una cura- "gli  assicurò Cristina.
"Si  certo ,scusatemi se sono  stato  aggressivo .Grazie per quello  che fai per me Cristina." rispose lui all'improvviso più mite , allungandole mano in segno  congedo .La donna gliela strinse, fece un cenno  a Loki  e si  allontanò.
Ma Loki ovviamentè non cascò nell'inganno ."Tu non sei convinto , non credi di  avere una malattia. Dimmi  che cosa credi  che ti sia successo e io  farò tutto quello che posso per aiutarti  a provare che è  vero ,ma se scopriremo  che non è così ,tu  devi promettermi  che ti  farai  curare!"
Kirk  annuì , capiva che Loki  stava soffrendo  ed era veramente l'ulitima cosa che avrebbe voluto."L'ultima cosa che ricordo  è  che eravamo  sull'enterprise e io  ero  impegnato in un a missione. Poi mi  sono  risvegliato  qui"
"Quale missione'io  ho  partecipato  a tutte le tue missioni , se mi  dici  quale almeno  sapremo  dove si  interronpono i  tuoi  ricordi."
Kirk parve afflosciarsi svuotato  di  tutta la rabbia che l'aveva sostenuto  fino  a quel  momento."E'  questo il problema. Ho una chiara immagine di  me stesso  che corro per  un corridoio  delle'enterprise con , qualcosa in mano ...una bomba forse, ma non ricordo  altro."
"E' un pò  troppo vago, non mi  viene in mente niente. Ma se Cristina ti  somministrerà una cura potresti  ricordare qualche altro particolare."
"Una cura tradizionale potrebbe metterci troppo  tempo  per agire."obbiettò  Kirk ."Forse...ricordo  che una volta Spock  ha stimolato  la memoria di  McCoy  con la fusione mentale vulcaniana. Pensi  che potrebbe aiutarmi?"
"L'ambasciatore Spock  è  molto occupato, non credo  sia il  caso  di  disturbarlo."
"Oh  l' ambasciatore Spock, ma certo ...non avrà  tempo  per  un vecchio  amico. "ribattè  Kirk  amaramente.
"Ma ascolta se è  veramente quello  che vuoi e, se pensi  che ti  farà  stare meglio,  lo  chiederò  a una persona di  cui  mi  fido .Va bene?"
Kirk rimase per  un attimo interdetto , ma Loki  era la persona al  mondo in cui riponeva più  fiducia.
"Va bene"acconsentì"

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Capitolo 4
*** urge un viaggio nel tempo ***


Solon, il  segretario vulcaniano  di  Loki aveva accettato di  aiutarli seppur con una certa perplessità. Loki gli  aveva spiegato  che sperava che  Kirk si mettesse il  cuore in pace e accettasse l'unica verità possibile: che il  tempo  era passato  e che forse qualcosa, una patologia, affliggeva il  suo  cervello. Le preoccupazioni  di  Solon per la verità erano  rivolte non tanto  alla condizione di  Kirk, ma al tempo  che scorreva. Il  presidente aveva tanti  impegni e lui  avrebbe dovuto, quanto meno, spostarli . La fusione mentale per Solon era una pratica più semplice e immediata che per Spock, poichè lui  a differenza di Spock  era vulcaniano  al  cento per cento. Alla fine della seduta Kirk  sembrava decisamente più sereno  e rilassato.
"Silik? Chi è questo Silik?" chiese Solon incuriosito.
Loki  si  schiarì  la gola."Grazie per quello  che hai  fatto. Lasciaci un attimo  soli  e occupati  dei  miei  appuntamenti, avrò  bisogno  di  ancora un pò  di  tempo."
Il  vulcaniano  accettò  di  buon grado. Non  era felice di  essere coinvolto in questi  intrighi  assurdi, voleva solo  fare bene il  suo  lavoro.
" Te l'avevo  detto che non ero pazzo, quel sulibano ha giocato  col mio  cervello. Ricordo almeno in parte quello che è succeso. Abbiamo  rilevato un anomalia all'interno  della nave , una fonte di  radiazioni cronotoniche che stava minando l'integrità  dello  scafo dall'interno. Era l'ordigno , quello  che avevo in mano  nella mia visione. Era stato  seppellito, per lungo tempo, in profondità nei tubi di  Jeffries in un punto accessibile solo dopo mille difficoltà. Qualcosa lo  ha attivato  e ha cominciato  a creare problemi. Io  l'ho  raggiunto  e l'ho  espulso  fuori  bordo  dai tubi lanciasiluri , ma nel  frattempo  sono  rimasto  contaminato. Ora mi  credi? Ti  prego ...dimmi  che mi  credi. "
Loki  fu  trafitto  dagli  occhi  celesti di  Kirk  che ora lo  fissavano  supplichevoli. Voleva disperatamente dirgli  che gli  credeva ma nello  steso  tempo  non doveva allontanarlo  dalla prospettiva di una seria cura farmacologica."Sai  la tua storia è  plausibile ma ha anche delle lacune. Prima fra tutte, Silik. Perchè  Silik  avrebbe dovuto piazzare un 'ordigno per distruggere l'enterprise dopo  aver più volte dimostrato  di  volerci proteggere?"
Kirk  ora pareva di  nuovo  confuso, Loki  aveva colpito  nel  segno. Poi  però  sembrò  avere un 'illuminazione.
"Non  il  nostro Silik , ma il  suo  clone impazzito, ricordi ? Tu  non c'eri  ancora quando  questa vicenda ebbe luogo o  meglio  eri incosciente in infermeria, ma io  te l'ho  raccontato."
Loki ricordava perfettamente, che un clone impazzito  di  Silik  aveva cercato  di  alterare la storia lasciandolo morire in mano  ai pirati orioniani che lo  avevano  rapito , ma Jim  Kirk  non glielo  aveva permesso.
"E te ne ho  dato una prova tangibile: quella specie di orologio che mi  mise al polso per farmi  viaggiare nel tempo. Non rammento  che fine abbia fatto."
Loki invece se ne ricordava. Quando  Harold aveva lasciato la sezione 31, Loki  aveva passato molto tempo nell'archivio  a curiosare tra tutti gli  artefatti  accumulati  dal  suo  amico in tutti  quegli  anni, e ricordava di  aver visto l'orologio in questione.
"Se anche la tua ipotesi fosse vera, se quelle radiazioni  cronotoniche ti   avessero  contaminato erodendo la tua memoria, la soluzione sarebbe trovare una cura,un trattamento .Cristina ci  lavorerà  sopra.""No  la soluzione è un 'altra, possibile che tu  non la veda ? Sedere su  quella poltrona ti  ha rammollito." obbiettò  Kirk  deciso.
Loki  non si  offese ."Io  devo  tornare là a quel  giorno  e impedire che accada, impedire che il  giovane me stesso  rimanga contaminato ." gli  spiegò Kirk .
Loki  sospirò." Mi  stai proponendo un viaggio  nel tempo?"
Kirk saltò  su dalla sedia e lo  abbracciò."Sapevo  che il  tuo  senso  dell'avventura doveva esserci  ancora, anche se seppellito sotto una tonnellata di  scartoffie."
Loki ora era nel panico. "Aspetta non ho mica detto  di  si."
"Oh avanti  so  che vuoi farlo , anche se non ricordo niente degli ultimi  anni sono  certo che ti  stai annoiando a morte in questo ufficio."
" Annoiando ? Sono tutto al giorno alle prese con crisi di proporzioni galattiche .....Va beh , confesso che un 'avventura vecchio  stile non mi  dispiacerebbe."
" E allora che aspettiamo, partiamo!"
"Partiamo ? Non è  mica come prendere il  teletrasporto  per fare una gita sulla luna."
"Oh  avanti  abbiamo  viaggiato  un sacco  di  volte nel  tempo, ci  sono  decine di  opzioni."Kirk  ora era impaziente.
Alla fine Loki  dovette arrendersi ."Solon mi  ucciderà se riinvio  ancora i  miei appuntamenti ...ma per te questo  e altro.  "

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Capitolo 5
*** il tempo è un serpente che si morde la coda ***


"Signor  presidente." Fusco  ex agente di  sicurezza privata aveva iniziato  a lavorare per Harold moltissimo  tempo  fa diventando uno  dei  suoi  uomini  di  fiducia. Quando  Harold si  era ritirato  per sopragiunti  limiti  di  età aveva dovuto suggerire un successore. Reese si  era immediatamente defilato affermando che il  lavoro  dietro  una scrivania non era mai  stato il  suo  forte. Loki,in cui  Harold aveva riposto tutte le sue speranze era ormai entrato in politica e aveva ben  più  vaste ambizioni. Quindi  l'incarico  era toccato  a Fusco che l'aveva accettato  con un certo orgoglio. Loki tuttavia continuava a monitorare la sezione 31 molto  da vicino.
"Cosa posso  fare per voi  , presidente, ammiraglio?" chiese Fusco incuriosito per la visita.
"Grazie signor Fusco  ci  arrangiamo." rispsoe Loki  facendogli un cenno  di  saluto e proseguendo  verso il  magazzino  dei reperti. Fusco si  strinse nelle spalle e se ne tornò  nel  suo  ufficio. Aveva imparato  che Loki  era un  tipo strano  e alquanto pericoloso .Meglio  lasciargli  fare quel  che voleva senza intromettersi.

"Cosa stiamo  cercando ?" chiese Kirk  osservando la quantità sterminata di reperti  che affollavano il  magazzino  dell'area 51.
" L'orologio di  Silik." rispose Loki  estraendo  un cassettino  dove, riposto in un cofanetto  di  velluto, giaceva quello  che pareva un 'orologio ma che ovviamente aveva altre funzioni.
"Vuoi  usare  quello?"
"Perchè no, sò  come funziona. Se  dobbiamo  tentare questa impresa, tanto  vale...." Rispose Loki  agganciandoselo  al  polso.
Poi  estrasse due divise da guardiamarina da un sacchetto che teneva con se. Se le era fatte procurare da Solon prima di  lasciare la casa bianca.
"Meglio  mimetizzarsi  con l'ambiente, non si  sa mai, non vorrei  alterare ulteriormente la linea temporale."
"Oh  certo se ci mettiamo queste divise non ci riconoscerà nessuno." ironizzò Kirk .

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Kirk  correva disperato  con l'ordigno  in mano , doveva raggiungere il  boccaporto  per espellere la bomba dalla nave prima che deflagrasse e non aveva idea di  quanto  tempo  gli  restasse. Certamente non fece caso  ai  due guardiamarina che stavano  seminascosti in una nicchia nel  corridoio  attraverso il  quale stava sfrecciando.
"Troppo  tardi ."commentò  Kirk  osservando il  giovane se stesso correre verso  la sala da dove venivano  lanciati i siluri fotonici.
"Ora però  mi  credi  ?”chiese a Loki .
"Si  è  proprio  come l'hai  descritto.Scusa se ho  dubitato  della tua sanità mentale."
Kirk  lo  fissò  commosso "Volevi  solo  fare il  mio  bene. Ma ora non ci  resta che tornare ancora indietro  nel  tempo  forse un paio  d'ore e risolvere la questione."
Loki  pareva perplesso.
"Resta il  fatto  che  io  continuo  a non ricordare questo  avvenimento. E forse  questo ha a che fare con la soluzione dell'enigma."
Kirk lo fissò interdetto.
"Il  tempo è  un serpente che si  morde la coda. Se abbiamo  trovato un modo per far si  che tutto  questo  non sia mai  successo, questo  spiegherebbe perchè io  non ne ho  alcun  ricordo."
"Ma certo , il  modo  per far si  che tutto questo non accada c'è. "esclamò  Kirk illuminandosi ."Sei pronto ad usare ancora quel aggeggio infernale?"chiese indicando l'orologio  di  Silik.

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Capitolo 6
*** ritorno al futuro ***


Loki camminava per  i  corridoi  dell'enterprise. Era passato  tanto  tempo  dall'ultima volta che l'aveva fatto. Il  tempo  per  un essere quasi immortale come lui era un fattore decisamente relativo. Ma quello passato sull'enterprise occupava un posto speciale nel  suo  cuore e mai  neanche nei  secoli  a venire avrebbe scordato ogni singolo  dettaglio  del  suo  viaggio  verso l'ignoto e delle persone che l'avevano  accompagnato e che lui  aveva tanto  amato. Era  tornato indietro a quel  giorno in cui  per la prima volta il  clone impazzito  di  Silik  aveva messo piede sull'enterprise. Solo in quell'occasione avrebbe potuto piazzare l'ordigno nelle profondità dei   tubi  di  Jeffries .Nessuno  conosceva ancora Loki  perchè  all'epoca non era ancora arrivato  sull'enterprise. La missione del  clone malvagio di  Silik  infatti  era proprio  quella di impedirlo  per poter cambiare la storia. Quindi Loki  poteva camminare liberamente per  i corridoi dell'enterprise mescolandosi alla folla di  altri  marinai  e ufficiali  che li  percorrevano  nell'espletazione dei loro incarichi. Mentre camminava a testa bassa per non dare nell'occhio  vide il  dottor McCoy  che camminava davanti  a lui ,con una borsa medica a tracolla. Allungò il passo per raggiungerlo e riusci  ad arrivargli  alle spalle senza che neppure lo  sentisse. Estrasse il  suo  phaser facendo  attenzione che nessuno  lo  notasse e glielo punto  alla schiena facendo pressione sulle sue costole. Kirk  gli  aveva spiegato  che il  clone di  Silik  aveva assunto  l'aspetto  del  dottor McCoy  e Loki  con le sue capacità  di  distinguere il  vero  dal  falso  era in grado  di  stabilire che quello  che aveva davanti  non era il vero  dottor McCoy. Lui si  voltò di  scatto sorpreso  ma sul suo  volto si  dipinse un 'impareggiabile espressione di  stupore quando  vide che la persona che lo minacciava era proprio  Loki.
"Hai  la bomba nella borsa,vero?" gli  chiese Loki mettendosi  al  suo fianco per nascondere meglio  il phaser.
Silik  non rispose ma la rabbia sul  suo  volto  era più che sufficiente per avere una conferma.
"Credo  che questa volta le cosa andranno un pò  diversamente, ma forse era già  scritto  che dovessero  andare così."
Loki era riuscito a fermarlo prima che piazzasse la bomba. Avrebbe impacchettato il clone e lo  avrebbe lasciato  a disposizione del vero  Silik  perchè lo giustiziasse. Questo  avrebbe cambiato il  corso  degli  avvenimenti. Si chiese cosa questo  avrebbe implicato per lui e si  augurò  che nulla fosse cambiato. Aveva amato  ogni singolo istante a bordo  di  questa nave e ogni  singola persona che ,lì, aveva conosciuto in tutti gli  anni passati in servizio .Era la prima volta in tutta la sua secolare esistenza che riceveva tanta stima e tanto  affetto  disinteressati e la cosa gli  piaceva. Si  guardò attorno per un attimo  con nostalgia chiedendosi  se al  suo  ritorno  al  suo  tempo avrebbe trovato  qualcosa di  cambiato. Poi  si  strinse nella spalle. Tutto  ha un prezzo , si  disse e lui questo l'aveva sempre saputo  e l'aveva anche accettato. E anche questa volta era pronto ad affrontare ogni difficoltà che si fosse trovato  davanti.

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