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di elicomiii
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Good Luck ***
Capitolo 2: *** Sconosciuti? ***
Capitolo 3: *** Sorelle ***



Capitolo 1
*** Good Luck ***


Capitolo uno: Good Luck!


Era il mio primo giorno di lavoro a Los Angeles e già mi ero persa. Ero stata assunta come cameriera al Hard Rock Café di Hollywood e mi ero trasferita in un piccolo appartamento al ventesimo piano di un palazzo sulla spiaggia. Ero originaria di New York, come la mia famiglia. Anche lì lavoravo al Hard Rock Café ma il mio direttore, mi aveva proposto di trasferirmi a Los Angeles, la città delle star. Non sono mai stata appassionata di cinema e per me quel cambio di lavoro era solo una cosa come l'altra se non fosse per il fuso orario e la lontananza dalla mia famiglia. Quando una mia collega lo aveva saputo aveva incominciato a lodare attori di Hollywood mai sentiti nominare. Mi continuava a dire:


-Oh Holly, beata te che a soli 22 anni sarai già famosa tra le star!


Per lei sarei diventata la cameriera personale delle celebrities.
 Mi dispiaceva contraddirla ma non nutrivo nessuna aspettativa del genere. Comunque quel giorno ero là, finalmente davanti all'entrata del Hard Rock Café a fissare l'insegna luminosa. Aveva già indossato la maglietta bianca con il logo e in borsa avevo anche il grembiule. Fino ad allora ero stata un po' agitata per il trasloco e il fuso orario, ma ormai ero lì da quasi un mese e ero abituata. Sapevo che appena varcate quelle porte sarebbe iniziata un'altra vita. Con un fremito di gioia entrai. 

Lavorai solo il pomeriggio ma fu stancante lo stesso. L'affluenza di turisti era numerosa anche perché era luglio, al pieno delle vacanze estive. Arrivarono anche alcune star, circondate da capanelli di fan urlanti e paparazzi. Io non parlai con nessuno di loro essendo una novellina. 
Per fortuna era andato tutto liscio come l'olio e lo stesso i giorni seguenti. Ero felice e il capo anche, per la mia assenza di errori. Sembrava stesse andando tutto bene, da qualche giorno servivo anche le celebrità. I clienti andavano via felici e soddisfatti. La mia carriera era iniziata nei migliori dei modi e i risultati non si fecero attendere.

 

-Holly!


Mi girai alla voce della mia migliore amica Cassandra. Cassandra era di origini italiane e la avevo conosciuta il primo giorno di lavoro al Hard Rock Café. Capelli biondi a caschetto, occhi color nocciola e carnagione ambrata, era molto corteggiata anche dai clienti. Riusciva a essere stupenda anche con pochissimo trucco: semplice eyeliner nero, mascara e un po' di lipgloss color pesca.
 In quel momento stavo lavorando e lei era arrivata da qualche minuto per iniziare il suo turno.
-Ehi Cass! Come stai?
-Bene bene grazie. Ho appena addocchiato un cliente molto carino...- rispose lei ammiccando. Adorava sfruttare la sua bellezza per strapazzare un po' i clienti.


-Cassandra!!!!


Lei rise. Una risata cristallina: un altro punto in più per amare quella ragazza.
-Comunque...ti vuole il capo nel suo ufficio. Ha detto che è importante e di andare là subito.


Un po' preoccupata ma curiosa annuii e risposi con un semplice okay.


Bussai alla porta del direttore. Era aperta ma nonostante questo decisi di aspettare la sua risposta, che non tardò ad arrivare.


-Entra Holly. 


Mi accomodai su una delle sedie della stanza. Era una stanza abbastanza grande, con anche una scrivania per Jessica, la segretaria. Le pareti azzurre erano coperte da quadri e la parete dietro la scrivania era coperta da un'enorme finestra.
-Ieri mi hanno chiamato dagli Studios. Stanno cercando una cameriera privata che porti la colazione,l pranzo e la cena a tutto il cast. Io...-già allora il mio cuore fece le capovolte di felicità- ho scelto te.

Se avessi potuto mi sarei messa a ballare. Ero così felice. Sorrisi.


-È bellissimo. Grazie mille per la fiducia. Quando si inizia?


Il capo rise.

-Subito scattante pronta per iniziare, eh? Se vuoi puoi iniziare a portare la cena sta sera. Tieni il foglio dove ci sono gli orari, qua sopra dovrai anche scrivere gli ordini. Buona fortuna!


Mi alzai e uscì ringraziando ancora una volta.

Appena trovai Cassandra la travolsi incominciando a parlare. Lei mi fermò e io le spiegai tutto. Era così felice anche lei! Per quel pomeriggio era tutto perciò decisi di andare a farmi un giro per Los Angeles. Dovevo essere agli Studios per le sei ed erano solo le tre meno un quarto. Alle cinque e mezza mi preparai legandomi i capelli e mettendomi la divisa. Grazie alle indicazioni sul foglio del direttore riuscii a trovare il film che mi interessava. Ad aspettarmi c'era una ragazza alta, snella, con i capelli corti biondi appena sopra le orecchie. Stava parlando con un altro ragazzo con i capelli neri non troppo corti e la pelle chiara.

-Ehi! Tu dovresti essere Holly! Piacere io sono Shaileene Woodley, faccio parte del cast, lui è Miles Tenner.

Il ragazzo mi salutò con un abbraccio e una risata.

-Piacere di conoscervi. Credo che sappiate già come mi chiamo. Credo che dovrei chiedervi cosa volete mangiare.

Miles ridacchiò.

-Io hot dog con insalata a parte.

-Io invece un bel toast classico grazie. Oh guarda sta arrivando Theo!

Seguii lo sguardo della ragazza e lo vidi, alla mia destra. Non ci potevo credere.


*Su instagram @lettrice_per_scelta*

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Capitolo 2
*** Sconosciuti? ***


Capitolo 2: Sconosciuti?

Il fisico muscoloso, i capelli castano scuro tagliati corti e gli occhi fissi su Shaileene. Finché non si fermarono su di me. I nostri sguardi si scontrarono e io sentii le mie gambe cedere. Il mondo che mi ero lasciata alle spalle, i ricordi dimenticati tornarono prepotenti nella mia mente. Stralci di conversazione, risa, sguardi. Tutto. Per un attimo vidi nei suoi occhi lo stupore ma poi proseguì oltre senza dar segno di avermi riconosciuta. Scostai anch'io lo sguardo da lui e sorrisi a Miles, che mi stava fissando.

-Ehi ragazzi!

-Theo ti presento Holly, la ragazza dell'Hard Rock Cafè!- mi presentò Shaileene anche se non c'era bisogno. Lui mi conosceva bene, fin troppo.

-Oh, ciao Holly. Io sono Theo James, oggi è il primo giorno vero? Non ti avevo mai vista...

Quelle parole mi colpirono. Non mi aveva mai vista? Ma si era bevuto il cervello? Di colpo la sorpresa e l'incredulità lasciarono il posto alla rabbia. Lui aveva già fatto del male ad Aileene, non gli avrei permesso di rovinare anche la mia vita.

Sorrisi. -Sì oggi è il mio primo giorno. Stavo prendendo le ordinazioni...

Lo fissai negli occhi, decisa. Continuai a comportarmi come se lui fosse uno sconosciuto per tutto il tempo che restai lì. Scherzai un po' con Miles, che si rivelò essere un ragazzo molto divertente e allegro. Quando tornai indietro con la cena, rimasi lì ancora un po' a chiacchierare con un'altra ragazza, Zoe Kravitz, che interpretava il ruolo di Christina. Me ne stavo andando quando qualcuno mi fermò afferrandomi il braccio. Riconobbi quella stretta. Theo.

-Ehi...Theo James giusto? Hai bisogno di qualcosa? C'era qualche cosa che non andava nella cena?

-ehm...Holly?- Di colpo in bianco adesso mi conosceva. Io continuai imperterrita la mia commedia.

-Sì, mi chiamo Holly. Dimmi pure.

-Ma cosa stai facendo? Sono io, Theo!-il sorriso mi si spense sulle labbra. Lui lasciò la presa sul mio polso e si allontanò leggermente, stupito dalla mia reazione.

-Lo so benissimo chi sei. Ma non mi importa. Il Theo che conoscevo io è morto. Ora sei un attore e sarai sempre e solo questo. Noi ci conosciamo solo da qualche ora, okay? Siamo solo conoscenti e ci comporteremo come tali.

-Ma....

-Niente ma. Stammi lontano.-Mi girai e corsi via. Obbligai me stessa a non piangere, sentivo le lacrime uscire ripensando a tutto quello che era successo. A Theo. Ad Aileene. A me.

Pigiai sull'accelleratore dello scooter e me ne andai.

 

 

 

-Holly, Holly! Dove sei?

-Eccomi, sono qui, arrivo Aily.

Scesi le scale di fretta. Quando arrivai al piano terra vidi mia sorella Aileene insieme a un ragazzo. Era molto bello, muscoloso, con i capelli scuri ricciolini. Indossava una maglietta grigia e un paio semplicissimo di jeans.

-Eccoti! Lui è Theo James, il ragazzo che ho conosciuto al bar, ricordi?

Sorrisi e sì, me lo ricordavo. Ricordavo soprattutto la parte in cui mia sorella mi spiegava come si erano conosciuti, poi quanto era bello, quanto era simpatico, quanto era dolce e così via fino a concludere dicendo che si era innamorata. Io per tutto il tempo avevo fatto finta di darle ascolto, però in quel momento lo dovetti ammettere, Theo era maledettamente perfetto. Arrossii fino alla punta dei capelli quando la meravigliosa voce di Theo mi fece un complimento.

-Non mi avevi detto che avessi una sorella così bella.

Lo avrei sposato lì, in quel momento, se non fossi stata già fidanzata. Balbettai un timido “Grazie” prima che mia sorella gli prendesse la mano e lo trascinasse via da lì. Io tornai di sopra e mi chiusi in camera. Collegai il cellulare alle casse, misi la musica a palla e mi buttai sul letto. Dopo qualche ora sentii bussare alla porta. Pensai subito che fosse Aileene che si lamentava della musica, invece quando aprii mi trovai davanti Theo.

-Ciao...Holly. Volevo chiederti se potevi abbassare un po' la musica. Prima ci dava meno fastidio ma ora dobbiamo studiare...

-Io...okay.-Sicuramente mia sorella aveva mandato lui solo per non litigare e fare brutta figura. Ci volevamo un gran bene e non litigavamo quasi mai a parte per la musica.

-Grazie.-Mi girai e andai ad abbassare il volume.-Holly! Hai buon gusto in fatto di canzoni.

Mi misi a ridere mentre lui se ne andava. Adoravo già quel ragazzo.

 

 

Mi svegliai tutta sudata. Mi dissi che era colpa del caldo, ma chi potevo ingannare? Lo sapevo benissimo che ero agitata per Theo. Il suo incontro mi aveva scombussolata e adesso addirittura lo sognavo. Non mi bastava vederlo di giorno, adesso anche di notte! Mi alzai per prendere un bicchiere d'acqua. Avevo lasciato la finestra aperta per far entrare un po' di aria perciò mi sedetti sul davanzale. Il cielo era limpido e la Luna si rispecchiava sull'acqua. La spiaggia era deserta anche se tra gli scogli vidi una coppia che dormiva. Nell'acqua si riflettevano anche le luci della città ancora vitale, si sentivano le macchine e in lontananza anche della musica. Sulla collina risplendeva quasi di luce propria la scritta “Hollywood”. Rimasi lì incantata a pensare. Alla fine caddi nel dormiveglia, perciò, faticosamente mi rimisi a letto. Mi addormentai subito in sonno profondo senza incubi. 


*Spazio me*
Vorrei rigraziare tutti quelli che hanno letto questa storia. Spero che vi piaccia questo capitolo! Io sono una fangirl quindi per me Divergent è ahgfjshdfvshjvgj!!!!! Mi piace tantissimo. Se qualche fangirl/fanboy legge questa storia che ne dice di lasciare un messaggio? Non per forza qua sotto come recensione ma anche nel mio profilo! Invito comunque tutti a scrivere nelle recensioni ciò che pensate! Grazie
*Fine spazio me*

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Capitolo 3
*** Sorelle ***


Capitolo 3: Sorelle.

Erano più o meno le due meno un quarto e ancora non ero arrivata all'Hard Rock Café. Avevo ordinato il pranzo per il cast da ormai quasi mezz'ora ma ero rimasta imbottigliata nel traffico con il mio scooter. Mi misi a imprecare a bassa voce contro il semaforo che non diventava verde. Ero in grandissimo ritardo e il traffico non sembrava migliorare. Poi mi venne un'idea, perciò imboccai senza fare troppa fatica una strada laterale, che costeggiava la costa. Cercando di non superare il limite di velocità andai il più velocemente possibile. Mancava poco alla svolta che dovevo prendere quando davanti a me comparve una ragazza. Inchiodai di colpo e la spinta mi fece quasi volare via dal sellino. Ero terrorizzata, se avessi fatto del male a quella ragazza non me lo sarei mai perdonata. Attraverso il vetro del casco osservai la situazione e mi accorsi che, per fortuna, nessuno si era fatto male. Intorno a noi incominciarono ad affollarsi un po' di persone. Intanto scesi dallo scooter, per controllare che non fosse successo nulla al veicolo.

-Aily! Oh mio dio! Aileene! Aileene!-Un ragazzo si fece largo tra la folla. Lo guardai sconcertata.

-Richard, Aileene!

I due si girarono stupiti.

-Holly?

Sorrisi mesta e feci spallucce. Mia sorella e il suo fidanzato Richard erano fermi davanti a me e sembravano spaesati. Non parlammo perché troppo presi dalla sorpresa. Dopodiché venni seppellita sotto dai loro abbracci. Era strano essere di nuovo tra le loro braccia e mi accorsi solo in quel momento che mi mancavano così tanto.

-Che ne dite se dimentichiamo l'incidente e andiamo a pranzo?-propose allora Aileene.

Il pranzo? Oh mio dio, il pranzo!!! Ero ancora di più in ritardo!

Incominciai a borbottare frasi senza senso, come avevo fatto a dimenticare il pranzo?

Spiegai loro la situazione e mi proposero di andare in bici fino all'Hard Rock Café, sia perché il mio motorino si era un po' rovinato a causa della fermata improvvisa, sia perché così avremmo potuto evitare il traffico. Accettai l'offerta volentieri e in cambio pagai io il loro pranzo.

Dopo poco meno di mezz'ora eravamo tutti e tre agli studi cinematografici. Mi seguirono in modo che potessimo pranzare insieme. Arrivati lì incominciai a correre tra le varie impalcature e attrezzature, facendo attenzione a non far cadere il cibo. A un certo punto la mia corsa si fermò, perché andai a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno.

-Ehi Holly!- Miles mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia, togliendomi di mano i pacchetti delle patatine. Ci mettemmo a ridere. Pensava sempre e solo a mangiare.

-E loro chi sono?-chiese.

-Sono mia sorella Aileene e il suo fidanzato Richard, sono qua solo perché pensavamo di pranzare insieme se non dà fastidio...

-Non ti preoccupare...Non c'è alcun problema, giusto Theo?-si intromise Shaileene, comparsa dietro a Miles.

Lui però non rispose e solo allora mi resi conto della stupidità dei miei gesti. Avevo portato il vitello al leone. Theo era fermo con lo sguardo su mia sorella e lei su di lui. Aileene aveva gli occhi lucidi che lentamente si posarono nei miei e dentro ci lessi la delusione, la tristezza e la rabbia che il mio gesto aveva provocato. Cercai di aprire bocca ma lei mi zittì andandosene. La vidi correre via, i capelli neri che svolazzavano. Richard sembrava non capire, non aveva mai conosciuto Theo, eppure la seguì. Sentii le gambe cedere e vidi, dietro un velo di lacrime, il pavimento che si avvicinava pericolosamente. Percepivo dietro di me la muta presenza dei tre attori, ma nel mio cuore e nella mia testa non c'era spazio per nient'altro che Aileene. Davanti a me comparve la sagoma sfocata di Theo, che mi prese il cibo dalle mani, sicuramente per darlo a Miles. Questo pensiero mi fece ridere, così scoppiai in una risata isterica. Piano piano, però, si trasformò in singhiozzi di un pianto disperato. Mi sentii afferrare per le braccia e trascinare verso una roulotte. Conoscevo la leggera pressione di quelle braccia. Eppure non le allontanai e rimasi ferma, incatenata in un abbraccio che mi sembrò durare per ore. Alla fine mi addormentai.

 

La prima cosa che vidi quando aprii gli occhi fu il viso di Miles. Lo misi a fuoco e cercai di alzarmi. Il movimento brusco mi fece girare la testa, perciò dovetti sedermi su una sedia lì vicino. Sentii l'attore ridacchiare.

-Perché ridi sempre?- borbottai, per poi finire anch'io a ridere. Senza accorgermene mi ero seduta esattamente sopra di lui. Mi scusai e osservai la stanza. Vicino a noi vi era un divano bianco, dove avevo dormito io. Poco più in là iniziava una credenza, formata da una moltitudine di cassetti e ante, che finiva alla dall'altra parte della roulotte. Essa era molto ordinata, tutta sulle gradazioni del bianco e del grigio, molto elegante e moderna. Davanti a noi era appeso un grande orologio, così mi accorsi di aver dormito per tutto il pomeriggio, essendo ormai le otto di sera. Mi alzai di scatto cercando il mio kit da lavoro, ovvero grembiule, taccuino, penna e cappello.

-Ehi, non ti affannare, abbiamo già ordinato la cena. Abbiamo spiegato al tuo direttore che sei stata male a causa del troppo tempo al sole nel traffico.

-Oh. Grazie, senza di voi avrei di certo perso il lavoro.

-Non ti preoccupare. Adesso stai calma perché ho diritto a una spiegazione, come baratto della nostra copertura con il tuo capo.

Non potei fare a meno per sorridere, anche se mi dispiaceva mentire. Non avevo nessuna idea su cosa dire, ma sapevo che avrei mai detto la verità.

-Ecco io...mia sorella...cioè...ehm...noi abbiamo... sai lei...

Per fortuna in quel momento entrò Zoe, che mi salutò. Le sarei saltata al collo dalla felicità. Mi avevo salvata dalla catastrofe: non sapevo proprio che pesci pigliare. Miles era atteso sul set, perciò dovette salutarmi, non prima, però, di assicurarsi che io stessi bene. I due attori se ne andarono, lasciandomi sola nella roulotte, ingombra dei miei pensieri. Restai seduta sul divano, senza fare niente, senza pensare, senza muovermi, fino all'arrivo degli uomini delle pulizie. Così mi alzai e me ne andai.

*Spazio me*
Ciao a tutti sono felicissima delle visualizzazioni di questa storia. Chiedo scusa per il ritardo ma anch'io sono andata in vacanza perciò non ho potuto aggiornare. Ricordo a tutti i fanboy e a tutte le fangirl che mi piacerebbe tanto se commentaste qua sotto. Se avete domande o dubbi non fatevi problemi a scrivermi. Grazie.
*Fine spazio me*

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