La magia dell'unione

di Mad Moon 214
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Noia o nuovi pericoli? ***
Capitolo 2: *** Rivelazioni ***
Capitolo 3: *** La prima avversaria ***
Capitolo 4: *** Decisioni ***
Capitolo 5: *** Partenza ***
Capitolo 6: *** La storia dell'Oceano Atlantico del Nord ***
Capitolo 7: *** Il Tempio delle Sirene ***
Capitolo 8: *** Le Perle Complementari ***
Capitolo 9: *** Lotta per le Perle ***
Capitolo 10: *** Alyson Kamiya ***
Capitolo 11: *** Lorena Watanabe ***
Capitolo 12: *** Chiara Rune e Luna Rune ***
Capitolo 13: *** Mizuki Itsuji ***
Capitolo 14: *** Shinju Yami ***
Capitolo 15: *** Aurora Sharubā Uintā ***
Capitolo 16: *** Sakura Accademy ***
Capitolo 17: *** La prima Principessa Sirena: Voce di Perla Rossa! ***
Capitolo 18: *** Benvenuta nel gruppo Chiara! ***
Capitolo 19: *** Segreti, bugie e litigi ***
Capitolo 20: *** Catturata ***
Capitolo 21: *** Libera o no? ***
Capitolo 22: *** La caduta della Perla Rossa ***
Capitolo 23: *** La seconda Principessa Sirena: Voce di Perla Azzurra! ***
Capitolo 24: *** Una lettera d'amore per Rina ***
Capitolo 25: *** La terza Principessa Sirena: Voce di Perla Verde-Acqua! ***



Capitolo 1
*** Noia o nuovi pericoli? ***


"Che noia!" si lamentò Seira, completamente poggiata su uno dei tavoli della terrazza.
"Basta Seira! Non ce la faccio più a sopportarti!" disse Coco disperata, tappandosi le orecchie.
"Che ci posso fare se mi annoio..." si imbronciò Seira.
-Che bambine...- pensò Karen, sorseggiando il suo succo d'arancia.
"Invece di lamentarti, perchè non studi? Ti rammento che a breve comincerà la scuola..." disse Lucia, con lo stesso tono di voce che usa Nikora.
"Ma senti da che pulpito viene la predica... Dimmi Lucia hai già finito i compiti o devi ancora iniziarli... Come al tuo solito?" disse Hanon, guardando la bionda con la sua solita faccia da volpe. 
Lucia spalancò gli occhi e arrossì visibilmente.
"I-io... uhm... i-io... m-ma certo... c-cosa vai a pensare?" balbetto la Principessa Sirena dalla Perla Rosa.
Tutte quante si misero a ridere per la figuraccia di Lucia. Tutte meno una.
Rina.
"Cos'hai Rina?" chiese Noelle, perspicace come sempre per poi togliersi i suoi occhiali e poggiare il suo libro sul tavolo.
"Ho un brutto presentimento... Come se stesse per succedere qualcosa." disse la verde, con la schiena poggiata sulla parete e le braccia incrociate.
Le sei sirene, che da tempo avevano imparato a fidarsi dell'intuito di Rina, assunsero un'espressione molto seria e rimasero in silenzio.
All'improvviso, Nilora entrò correndo nella terrazza e con il viso completamente rigato dalla preoccupazione disse:
"Ragazze... la Regina dei Mari vuole parlare con voi!" 
Le sette senza esitazione scesero le scale e quando arrivarono nel salone, trovarono la mistica regina affiancata da Madame Taki ed Hippo.
"Mie care Principesse... siamo in un grave pericolo."

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Capitolo 2
*** Rivelazioni ***


"Mie care Principesse... siamo in un grave pericolo." disse la Regina Aqua, guardando in basso.
"Cosa succede, Regina dei Mari?" chiese Rina preoccupatissima.
"Un'antico nemico che credevo di aver sconfitto... è ritornato più forte che mai...il suo nome è Waru" disse la Regina, stringendo il suo scettro.
Tutti i presenti spalancarono gli occhi e non vi fu nessun che stette tranquillo.
Tutte le creature marine conoscevano la storia di Waru, ovvero l'oscuro essere che dominò gli oceani con pugno di ferro per secoli.
Arrivò al punto di rinchiudere la Regina Aqua in prigioni di pura oscurità e di nascondere le Perle negli abissi più profondi dei Sette Mari.
Tutto sembrava perduto, ma fortunatamente, Eva la guardiana del Templio delle Sirene recurò le sette Perle dalle quali nacquerò le sirene... E la loro luce ridiede vita alla Regina Aqua che ritrovando la forza in se, sconfisse il malvagio re. E la pace nei mari tornò.
Questa è la storia di Waru, che i bambini si sentono raccontare quando vanno a dormire.
"Ma com'è possibile?! Credevamo che voi l'aveste sconffitto!" urlò Rina, in preda al dolore.
"Purtroppo è tornato... È l'unico modo per fermarlo è recuperare le Perle Complementari." disse la Regina, guardando le sette.
"Le Perle Complementari?!" chiesero le Principesse all'unisono.
"Esatto..." disse la Regina debolmente.
"Cosa sono?" chiese Seira curiosa.
"Le Perle Complementari sono, come dice il nome, delle Perle che sono le "gemelle" delle vostre... Rispettivamente sono: la Perla Fuxia, la Perla Azzurra, la Perla Verde-acqua, la Perla Lilla, la Perla Celeste, la Perla Rossa e la Perla Argento." disse Nikora, incrociando le braccia e guardando in basso.
"E dove si trovano?" chiese Lucia preoccupata.
"Nel Templio delle Sirene." rispose Aqua.
"E dove si trova esattamente?" chiese Coco.
"Nell'oceano greco." rispose la Regina Aqua, cominciando a dissolversi.
"Regina dei Mari!" urlò Hippo preoccupato.
"Sono rimasta troppo tempo fuori dall'acqua... devo riposare..." disse Aqua debolmente.
"Ma Regina..." disse Madame Taki.
"Non preoccupatevi miei cari... tornerò... per il momento... difendete i mari come avete sempre fatto... Addio..." disse lei, per poi scomparire.
E nella stanza, regnò il silenzio.

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Capitolo 3
*** La prima avversaria ***


Tutte e sette le sirene erano sedute sulle poltrone del salone. 
Stavano tutte pensando a quello che era successo appena cinque minuti fa.
All'improvviso, Lucia si alzò di scatto picchiandosi la fronte.
"Accidenti! Ho dimenticato che oggi si tiene un importante gara di surf in cui parteciperà anche Kaito!"
"E allora che aspetti? Vai!" disse Hanon spingendola.
La bionda annuì e corse fuori, ma Karen la prese per un polso e guardandola le disse:
"Dove pensi di andare senza le tue migliori amiche?" 
Lucia sorrise e convinta disse:
"Va bene allora... Andiamo tutte insieme!" 
E così le sette corsero fuori.
 
Nel frattempo, in un oscuro palazzo, una uomo scrutava attento la sua sfera. Da cui poteva vedere la vita delle sette.
"Ma perchè le sirene devono essere sempre così dannatamente romantiche..." disse lui.
"Ha perfettamente ragione, mio signore." disse una ragazza dagli occhi viola i capelli rossi raccolti in una classica acconciatura cinese, un kimono rosso con fiori dorati e delle ballerine rosse.
"Ashira, sei venuta vedo... Che onore rivederti." disse Waru sorridendo.
"E come non avrei potuto?" disse Ashira sogghignando.
"Molto bene allora, il tuo primo compito sarà quello di battere quelle mocciose." disse Waru.
"Sì, mio signore." obbedì Ashira.
"Ovviamente dovrai portarmi anche le loro Perle." 
"E cosa faremo delle Sirene?" disse la rossa, intuendo già la risposta,
"Le faremo marcire giorno dopo giorno nelle prigioni e azzereremo le loro speranze di vincere." disse Waru, per poi lanciarsi in una fragorosa risata.
 
Intanto le sette erano già arrivate in spaggia, e Lucia cercava Kaito con lp sguardo.
"Wow, non credevo che ci fosse così tanta gente." disse Noelle sorpresa. 
"Puoi ben dirlo, le gare di surf sono gli eventi più popolari della città." disse Hanon sorridente.
"Chissà dov'è Kaito?" si chiese Lucia cercando il ragazzo.
"Lucia! Lucia sono qui!" disse Kaito, correndo verso la direzione delle sette.
"Kaito! Eccoti qua finalmente!" disse Lucia contenta.
"Già. Finalmente sei arrivata finalmente." 
"C'è stato un piccolo contrattempo."
"Il primo concorrente della gara di surf è Hiroshi Amamiya." disse il conduttore.
Un ragazzo dai capelli neri e gli occhi blu prese la sua tavola da surf blu scuro e si buttò in'acqua e cominciò la sua esibizione,
Noelle guardava con ammirazione il ragazzo surfare libero nelle onde.
D'improvviso, il cuore cominciò a batterle all'impazzata e le guance le si infiammarono.
A fine esibizione, il ragazzo ritornò in spiaggia e aspettò i risultati. 
"Il concorrente Hiroshi Amamiya passa il turno con 100 punti." 
Tutti i presenti esultarono ed applaudirono per il ragazzo che disse solo un "sì" per poi andare negli spogliatoi.
Durante il traggitto, Hiroshi vise Noelle e anche lui non potè rimanere indefferente, ma non lo diede troppo a vedere e continuò a camminare.
Noelle, lo seguì con lo sguardo finchè potè poi guardo in basso accennando ad un sorriso.
"Qualcuno è innamorato!" le disse la gemella sogghignando.
"Io? No di certo!" si difese la indaco.
"Certo, come no." disse Hanon in tono retorico.
"Ora è il turno di Kaito Domoto!" disse il conduttore.
Kaito, stava per tuffarsi ma una serie di palle infuocate cominciò a scatenarsi sulla spiaggia.
"Ma che succede?!" urlò Rina, tenendo stretta a sè una Seira più nervosa che mai.
"Principesse Sirene! Rivelatevi prima che distrugga la spiaggia!" urlò Ashira.
"Dobbiamo trasformarci!" disse Rina.
"Ma sei completamente impazzita?!" urlo Hanon più nervosa che mai.
"È il nostro dovere Hanon!" 
Le ragazze ci pensarono per un pò, poi recitarono le loro formule.
"Voce di Perla Rosa!"
"Voce di Perla Blu!"
"Voce di Perla Verde!"
"Voce di Perla Viola!"
"Voce di Perla Indaco!"
"Voce di Perla Gialla!"
"Voce di Perla Arancione!"
"Ti faremo pentire di aver rovinato questa grande occasione! Forza ragazze! Magia dell'amore pitchi pitchi!"
 
"Dolce melodia.
Dolce melodia.
L'arcobaleno è la mia scia
che navigo in cerca
di quella montagna.
E' luce all'alba e melodia
mi portano indietro
ad un tempo passato.
Colori immersi nella scia
dell'arcobaleno
che gioca nel cielo.
Il vento mi sospinge via
raggiungo le onde
dei Sette Mari!
Gli uccelli che volano
alti nel cielo d'Oriente!
La rotta è sicura
quell'isola cela un tesoro!
 
All'alba io vedrò
le Sette Terre che
il destino vuole farmi
trovare davvero!
Oh dolce melodia
sprigioni vita e
mi fai cantare forte
un messaggio d'amore!
Per sempre tu sarai
in fondo all'anima
così che neanche il tempo
ci può separare!
Oh dolce melodia
sprigioni vita e
mi fai cantare forte
un messaggio d'amore!
 
Dolce melodia!
Dolce melodia!"
 
A fine canto, Ashira si reggeva la testa e urlava.
"Vi farò pentire di questo stupide sirene!"
E scomparve.
Le sette già sapevano, che quello era solo l'inizio di una dura battaglia.
 
 
 
 

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Capitolo 4
*** Decisioni ***


"Beh... è stato facile..." commentò Seira, alla fine della battaglia contro Ashira.
"Forse anche troppo..." affermò la guardiana della Perla Verde.
"Cosa vuoi dire?" chiese preoccupata Coco, tenendo stretto a sè il microfono con la preziosa Perla Gialla.
"Non pensate che quella nemica si sia fatta sconfiggere un pò troppo in fretta? Insomma... i suoi poteri sono molto grandi... onestamente... penso che tutto questo faccia parte di un piano ben concertato."
Disse Rina, incrociando le braccia e guardando le altre con uno sguardo estremamente serio.
"Andiamo Rina... non credi di esagerare? Per me sia questo Waru che i suoi seguaci saranno i nemici più semplici che abbiamo mai affrontato..."
Disse Karen... con il suo solito ego.
La verde, cominciò ad avvicinarsi alla viola... e quando fu abbastanza vicina al suo viso... cominciò a dire...
"Ma sei conpletamente fuori di testa?! Forse non hai la più pallida di chi Waru si tratti? Ti rammento che per colpa sua ogni singola creatura marina ha vissuto nella paura per mellenni!" 
Rina... era sul punto di esplodere dalla rabbia... nessuna delle principesse l'aveva mai vista in quello stato.
"Ma sai una cosa? A tuo tempo capirai cosa significa affrontare un nemico come Waru." concluse Rina, per poi allontanarsi dalla Guardiana Viola.
"Dobbiamo partire al più presto per il Tempio delle Sirene... abbiamo indugiato anche per troppo tempo."
Disse infine Rina... con un tono più calmo.
Quelli che passarono furono indubbiamente i cinque minuti più lunghi che le sette passarono.
Ma alla fine... Hanon riuscì a prendere la parola.
"Sono d'accordo... è nostro dovere difendere i mari."
"Anch'io la penso così... non abbiamo più tempo da perdere." disse Lucia, con uno sguardo deciso.
Alla fine, tutte concordarono e dopo essersi ritrasformate in umane, andarono al Pearl Piari.
 
Nel frattempo, in un oscuro abisso... il malvagio signore del male... stava comodamente seduto sul suo trono, a sorseggiare un bicchiere di vino.
Il suo sguardo, lasciava intuire che fosse molto soddisfatto.
Ashira, entrò con lo sguardo chino e dopo essersi inchinata al cospetto del suo signore... cominciò a parlare a voce molto bassa.
"Mio signore... sono davvero costernata... il canto delle sirene mi ha preso alla sprovvista..."
"Ma Ashira... che stai dicendo? Hai fatto un lavoro splendido." disse Waru, guardandola sorridendo.
"Ma... ma io..." riuscì a balbettare la giovane.
"Mia cara... grazie a te... ora sappiamo qual'è la forza e l'identità umana delle sirene... e lo sfrutteremo a nostro vantaggio."
Disse lui, per poi alzarsi e camminare fino ad arrivare alla porta.
"Ma c'è una cosa che non mi è chiara... cos'è che stanno c'erano cercando?"
"Credo che si tratti di qualcosa che ha che fare con le Perle... prima di attaccarle le ho sentite che ne parlavano..." disse Ashira per poi alzarsi.
"Bene allora... informati su quello che stanno pianificando... seguile ma senza farti notare."
"Sì, mio signore..."
 
"Voi volete fare cosa!?" urlò Nikora.
"Esatto Nikora... domani... partiremo per il Tempio delle Sirene."

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Capitolo 5
*** Partenza ***


"Allora ragazze... siete pronte?" chiese Nikora, finendo di preparare la settima borsa.
"Sì... abbiamo tutto." disse Coco guardandola.
"Ma per sicurezza... controlliamo." disse Noelle, prendendo una lista, per poi elencare tutto ciò che sarebbe servito per quel lungo viaggio.
"Acqua, c'è... cibo, c'è... torcia, c'è... quaderni e penne ci sono... le coperte pure, stessa cosa per la mappa e il libro sulla mitologia marina e infine il Pearl Radar... bene, c'è tutto." disse soddisfatta la guardiana indaco.
"Noelle... dobbiamo solo andare al Tempio delle Sirene, non certo in campeggio." le disse Hanon con aria di sapienza.
"Che fra parentesi si trova nelle acque greche... non stiamo andando in campeggio, ma dobbiamo essere pronte." disse Noelle, chiudendo la sua borsa a tracolla indaco.
La blu arrossì e guardo in basso, con un'espressione abbastanza comica.
"Eh eh... è vero...scusa..."
Tutte quante fecero un risolino e si misero le loro borse in spalla. 
"Allora ragazze... è giunto il momento... il Tempio delle Sirene è proprio nel mezzo del mare greco... la dove la luce splende sia di giorno che di notte." disse Madame Taki, guardando la sua sfera.
"Cosa vuoi dire con "la dove la luce splende sia di giorno che di notte"?" chiese Lucia, con aria perplessa.
"Nessuno lo sa... poichè nessuno ci è mai andato." rispose Hippo, guardando le sette.
"Vuoi dire che noi stiamo per avventurarci in un posto che non è stato più considerato per mille anni?!" chiese Seira, sul punto di urlare.
"In effetti... sì..." disse il pinguino, strofinandosi la testa.
L'arancione, si sistemò la borsa sulla spalla a fare nervoso.
"Fantastico..." borbottò.
"Comunque non preoccupatevi ragazze... saprete sicuramente raggiungerlo." disse Nikora sicura.
"Per voi è facile da dire... non siete certo voi che dovete partire..." si lamentò Karen.
"Vorremmo tanto venire con voi ragazze... ma come ben sapete il Tempio delle Sirene è un luogo sacro in cui solo le Principesse Sirene e la Regina dei Mari possono visitare... le altre sirene e creature marine non sono abbastanza pure..." disse Nikora, con una voce molto rammaricata.
"E allora che mi dici di Hippo? Lui è uno dei guardiani dei mari..." disse Lucia indiacando il pinguino.
"Beh... in verità io non sono più tanto puro... essendomi innamorato di Yuri e avendo mentito sulla mia identità..." disse Hippo, per poi andare a prendere un bicchiere di aranciata.
"Va bene ragazze... ora basta con le chiacchere... dobbiamo andare." disse Rina, per poi uscire dall'hotel.
"Rina, sembra molto strana in questi giorni.... che sia successo qualcosa?" chiese Lucia guardandola uscire.
"Probabilmente riguarda il suo passato..." disse Madame Taki.
"Cosa vuoi dire?" chiese Karen perplessa.
"Ragazze muovetevi!" urlò la Principessa Sirena dalla Perla Verde.
"Arriviamo!" urlarono insieme per poi correre via alla velocità della luce.
"Voi credete che ce la faranno?" chiese Nikora incrociando le braccia.
"Sono delle ragazze in gamba... sicuramente riusciranno a portare a termine la loro missione." disse Taki, guardando le sette correre via.
"Lo spero con tutta me stessa..." disse Nikora, per poi andare a preparare il pranzo per i clienti.
 
"Mio signore... a quanto ho capito le sirene stanno partendo per il mare greco." disse Ashira, entrando nella stanza.
"Ma cosa vogliono fare nel mare greco?" chiese lui con un viso molto preoccupato.
"Non lo so... non sono riuscita a capire molto."
"Va bene... dirigiti anche tu nel mare greco... e cerca di capire cosa stanno tramando..." disse lui, calmandosi quel poco che bastava a farlo pensare.
"Sì..." disse la rossa, per poi incamminarsi verso l'uscita.
"Aspetta..." la fermò lui.
"Tieni... con questo specchio riuscirai a metterti in contatto con me, ovunque tu sia... ti basterà dire il mio nome." disse lui, per poi porgerle un piccolo specchio circolare di colore rosso con delle decorazioni a forma di fiamma.
"La ringrazio..." disse lei, per poi trasformare lo specchio in un fermaglio e metterselo tra i capelli.
"Ora va." disse Waru e Ashira, andò via.
L'uomo andò nella sua stanza e si sedette sul suo divano. 
"Cos'hanno in mente... il mare greco non ha nulla che possa veramente valere la pena di trovare." disse per poi versarsi un bicchiere di vino.
"Ne sei proprio sicuro?" disse all'improvviso una voce femminile.
"Chi sei?" chiese Waru, con voce allarmata.
"Ma come... non sono passati neache vent'anni, che già ti scordi di me?" rispese l'altra voce.
"Aimaina sei tu?" chiese lui alzandosi.
"Esatto..." disse la voce.
Una donna dai lunghi capelli neri e gli occhi viola.
"E sono qui per avvertirte del fatto che sei in pericolo.
"Cosa vuoi dire?"
"Le Principesse Sirene stanno cercando il Tempio delle Sirene... alla ricerca delle Perle Complementari."
disse Aimaina guardando l'uomo.
"No! Non è possibile! Le Perle Complementari sono solo una vecchia leggenda senza capo ne coda!" urlò lui, per la prima volta preoccupato.
"In teoria anche tu per il mondo marino sei una leggenda eppure esisti..." disse lei ghignando.
"No... non è possibile..." disse Waru, per poi sedersi.
"E invece lo è... la mia "cara" sorellina, la Regina dei Mari, ha detto loro della leggenda e adesso loro sono alla ricerca del Tempio." continuò lei.
"Ti consiglio di fermarle, a meno che tu non voglia essere distrutto... al momento... addio..." e detto questo scomparve, lasciando così che Waru rimanesse solo con i suoi pensieri.
"Non vi permetterò di averla vinta tanto facilmente..."
 
 
 

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Capitolo 6
*** La storia dell'Oceano Atlantico del Nord ***


"Sono esausta!" disse Seira disperata.
In effetti la Principessa Sirena dalla Perla Arancione non aveva poi tutti i torti... infatti le nostre sirene nuotavano da ore oramai, da quel che potevano vedere, nel cielo splendeva la meravigliosa luna circondata dalle brillanti stelle.
"Noelle, forse dovremmo trovare un posto in cui accamparci per la notte" chiese Karen alla sorella gemella.
"Probabilmente avete ragione... dobbiamo arrivare in forze... forza. troviamo un posto in cui riposarci." disse per poi nuotare alla ricerca di un posto adatto.
"Non sono d'accordo!" disse Rina all'improvviso.
"Come sarebbe a dire?" le chiese Lucia per poi avvicinarsi a lei.
"Non possiamo continuare a perdere tempo! Ogni giorno che passa, Waru diventa sempre più potente e probabimente sa già che dobbiamo trovare le Perle Complementari!" 
La verde strinse i pugni e guardò le altre con un'espressione mescolata tra la rabbia e la tristezza.
"Probabilmente è così, ma per portare la missione a compimento dobbiamo essere in forze!"
Disse Karen avvicinandosi a Rina.
La Principessa Sirena dalla Perla Verde si arrese le proteste e a testa china seguì Noelle.
Le altre si guardarono tra loro a sguardi s'intesa, per poi nuotare via.
 
Nel frattempo, dietro ad una roccia... Ashira spiava le sette sirene e quando vide che quest'ultime si allontarano abbastanza, chiamò Waru con il suo specchio.
"Mio signore, le sirene stanno andando nel mare greco per trovare il Tempio delle Sirene, da cui poi prenderanno le Perle Complementari." disse la rossa, guardando nello specchio nel quale l'immagine del suo signore era riflessa.
"Ma allora è vero..." borbottò Waru, guardando in basso. 
"Cosa?" chiese Ashira.
"Nulla... continua a seguire le sirene e quando arriveranno al Tempio, fa di tutto per fermarle. Se necessario ruba le nuove perle e portale da me."
"D:accordo" si limitò a dire Ashira per poi chiudere il contatto e rimettersi lo specchio fra i capelli.
"Farò di tutto pur di accontentare il mio signore..."
 
"Finalmente un pò di riposo..." disse Coco sedendosi in una roccia.
"È stata una fortuna trovare questa grotta..." disse Lucia, mettendosi addosso la sua coperta.
"N-non credete c-che c-ci s-sia piuttosto f-freddo? Brrr...." tremolò la Principessa dalla Perla Arancione.
"È normale che tu senta freddo... dopotutto non ti sei ancora abituata alla vita sott'acqua." disse Hanon, mettendo le mani sulla sua lunga coda blu.
"Cosa vuoi dire?" le chiese Seira, guardandola con curiosità.
"Vedi, le sirene sono in grado di andare in profondità di miglioni e miglioni di metri sott'acqua... e poichè più si va in profondità, più ci si allontana dai raggi solari... la temperatura scende moltissimo." spiegò la blu.
"Capito, ma voi come fate a non avere freddo?"
"Noi siamo sirene da molto tempo... abbiamo imparato a come sopportare il freddo." disse Noelle, rimettendo a posto la mappa.
Passarono alcuni minuti di silenzio, e le ragazze si guardavano attorno. 
Tutte quante avevano qualcosa da pensare e mel frattempo, la luna splendeva serena nel cielo.
Rina per un attimo alzò lo sguardo al cielo, e nel vedere la luna, si mise a cantare.
 
"Sorride, serena la luna.
Promette che ancora mi salverà.
E il sole acceso questa mia passione non fermerà...
che forza mi da."
 
Le altre nel sentirla, si accodarono alla sua voce, creando così un'armonia meravihliosa di voci alte e basse.
 
"Raggi di brillante, 
il mio sogno è importante.
Mare che mi avvolge,
non mi tradire.
Destino che mi guida,
col tuo aiuto so...
che non mi arrenderò.
Più fortuna avrò.
Pioggia di smeraldo,
grido al vento un desiderio.
Stella a cui appartengo,
fatti vedere.
Destino che mi guida,
col tuo aiuto so...
che non mi arrenderò.
Più fortuna avrò."
 
"Che bella canzone..." disse Seira, quando finirono di cantare.
"È una canzone che si tramanda nel mio regno da generazione in generazione..." disse Rina, sorridendo.
"Rina... ascolta... prima di partire, Madame Taki ci ha detto che nel tuo passato è successo qualcosa di brutto... " disse Karen timidamente.
"Ce ne vuoi parlare?" continuò la viola.
Rina spalancò gli occhi, poi guardò le altre... si arrese all'evidenza e dopo essersi seduta e si mise a raccontare.
"Molti anni prima che io nascessi... il mio regno, l'atlantico del nord... venne più volte attaccato da Waru... poichè quest'ultimo voleva a tutti costi avere la Gemma dei Mari... la principessa sirena che venne prima di me, lottò sempre con valore e non si arrese mai... alla fine, la Gemma fu salva... ma... la Principessa Reila morì... e la Perla Verde rimase molto debole... quando nacqui, la perla riaquisì potere... e quando seppi di quel che successe... mi ripromisi che avrei fatto di tutto pur vendicare Reila... è così farò..."
disse la verde, stringendo i pugni.
"È per questo che sei così determinata a trovare le Perle Complementari?" le chiese Lucia guardandola.
"Sì" si limitò a dire Rina.
"E allora che così sia!" disse all'improvviso Karen.
"Ti aiuteremo a vendicare la Principessa Reila e a trovare le Perle Complementari! Parola di Karen!" disse la viola, per poi mettere una mano sulla spalla di Rina.
"Non sei sola Rina..." disse poi Karen, guardando la verde negli occhi.
"Grazie Karen..." sorrise Rina.
"Ti aiuteremo tutte!" disse Hanon decisa.
Le sette sorrisero e si abbracciarono... e Rina pensò.
-Grazie amiche mie... siete meravigliose... sono davvero fortunata ad avervi conosciute...-
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** Il Tempio delle Sirene ***


Le sette sirene, dormivano tranquillamente... perfino Rina.
La Luna splendeva ancora alta nel cielo, e i suoi pallidi raggi sfioravano delicati l'acqua marina... l'atmosfera era molto accogliente e il silenzio che regnava, faceva si che le sirene dormissero tranquillamente.
Anche Ashira stava dormendo, e nei suoi sogni vedeva che portava a termine la sua missione e che il suo signore la ricompensava dandole nuovi poteri e nominandola sua regina.
All'improvviso, Noelle si svegliò ansimando.
Non aveva fatto un incubo... eppure sentiva che stava succedendo qualcosa... così si alzò, piegò la sua coperta e la mise nella sua borsa la quale poi si portò dietro. 
Con estrema attenzione uscì dalla grotta e cominciò a nuotare via.
Le sue squame indaco risplendevano sotto la luce e la sua coda si muoveva a fare quasi ipnotico.
-Cos'era quella strana sensazione? Che sia come ha detto Madame Taki?- pensò la Principessa Sirena dalla Perla Indaco, e alla mente le vennero le parole che la donna le disse molti mesi prima...
 
*Flash-back di Noelle*
 
"Noelle, potresti venire con me per favore?" disse Taki, mettendo una mano sulla spalla di Noelle.
"Va bene..." rispose la seconda, per poi seguire la donna nella sua stanza.
"Mia cara... sappi che tu hai un grande potere dentro di te..." disse Taki con calma per poi sedersi.
"Cosa vuole dire, madame Taki?" chiese la indaco sedendosi di fronte alla veggente.
"Vedi, di generazione in generazione la Luna sceglie una Principessa Sirena, la quale avrà il potere della Visione" spiegò Taki.
"La Visione?" chiese Noelle incuriosita.
"Esatto, la Visione è un potere molto speciale che consente al suo possessore di vedere nel futuro e di provare determinate sensazioni che faranno intuire al possessore del potere che qualcosa sta capitando... e adesso, sei stata scelta tu." disse Taki sorridente.
"Io? Ma io non sono abbastanza responsabile da..."
"Ti devo ricordare che Lucia ha perso la sua perla, Hanon pensa solo ai ragazzi e alla moda, Rina è un lupo solitario, Karen è troppo egocentrica, Coco è un disastro con la magia e Seira è troppo piccola?" disse Taki con ironia.
"In effetti..." disse Noelle arrossendo.
"Ragion per cui tu sei la più qualificata per questa ruolo." concluse la saggia.
"Ma io non sono sicura di riuscire a gestirlo... è un potere troppo grande per me..." disse la guardiana della Perla Indaco, guardando in basso.
Madame Taki si alzò e mise una mano sulla spalla della principessa.
"Mia cara... sono sicura che riuscirai a gestirlo... tu hai un grande senso della responsabilità... sono sicura che riuscirai ad utilizzare la Visione con sapienza."
La indaco chinò il capo, e dopo averci pensato un paio di volte disse...
"D'accordo, sarò felice di custodire questo potere."
 
*Fine Flash-Back di Noelle*
 
Noelle continuava a nuotare più velocemente che poteva, determinata a scoprire di cosa quella sensazione si trattasse.
Ashira, la quale fu svegliata dai movimenti dell'acqua, nel vedere che la sirena stava nuotando molto velocemente, non si fece sfuggire l'occasione e la seguì.
"Deve per forza essere qui vicino..." disse Noelle continuando a nuotare.
Dopo molto tempo, entrambe le creature marine erano di molti metri lontane dalla grotta.
Noelle era sul punto di lasciar perdere... ma ad un tratto, una luce abbagliante la spinse a chiudere gli occhi. 
"Ma che succede?!" disse Ashira, cercando di non urlare.
Dopo qualche secondo, la luce si dissolse... lasciando che la sirena riuscisse a vedere...
"Il Tempio delle Sirene!!" urlò Noelle dalla gioia.
Il Tempio era meraviglioso... di un bianco puro...le colonne erano a spirale, e nella parte superiore vi erano ritratte immagini di sirene e creature marine.
A vederlo sembrava enorme.
"La dove la luve splende sia di giorno che di notte... ecco cosa voleva dire Madame Taki... è stupendo..." disse Noelle, sorridendo.
Ma la Principessa non si fece trascinare dalla gioia, infatti, nuotò nuovamente verso la grotta e sta volte più velocemente.
Ashira, assicurandosi di non essere vista, prese il suo specchio, e contattò il suo signore.
"Mio signore, la principessa..."
la rossa non riuscì a finire la frase perchè Waru fece un enorme sbadiglio e dopo essersi grattato la testa, con voce impastata dal sonno disse...
"Che succede Ashira? Perchè mi chiami nel bel mezzo della notte..." 
"Beh ecco... io... volevo dirle che la Principessa Sirena dalla Perla Indaco ha trovato il Tempio delle Sirene." disse Ashira, cercando do trattenere un risolino.
"Bene... quando anche le altre principesse arriveranno attaccale e fa in modo che non prendano le perle... e ora... lasciami dormire..." disse l'uomo, per poi attaccare la linea.
"Ma... d'accordo..." sospirò la rossa, per poi fare spallucce.
 
"Lucia! Lucia svegliati!" disse Noelle scuotendola.
"Ti prego Nikora, lasciami dormire ancora per un pò..." mugugniò la bionda.
"Ok... io non volevo ricorrere a questo ma... SVEGLIAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!" urlò la indaco con tutte le sue forze.
Le sei malcapitate si svegliarono correndo e in due secondi si ritrovarono alzate.
"Ma sei impazzita!?" urlò Karen, ancora assonnata.
"Ho trovato il Tempio delle Sirene!"
"COSA?!"
 
*Cinque minuti dopo*
 
"Tu ne sei proprio sicura?" chiese Lucia.
"Sicurissima! Mi sono svegliata all'improvviso, sentendo che c'era qualcosa che non andava e quindi sono uscita dalla grotta e mi sono messa a cercare... e poi lo trovato!" disse Noelle sorridente.
"Ma è fantastico! Questo vuol dire che adesso possiamo trovare le perle!" disse Seira entusiasta.
Hanon spalancò gli occhi ed urlò...
"ECCOLO!"
"Ci siamo riuscite!" disse Coco.
"Ora possiamo sconfiggere Waru!" disse Rina.
Tutte e sette le sirene entrarono nel Tempio, mentre il Sole stava sorgendo.
 
 
 
 

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Capitolo 8
*** Le Perle Complementari ***


Le sette sirene entrarono nel bianco tempio, e i loro occhi brillavano al vedere quelle meravigliose statue, i pregiati disegni e la luce del sole faceva si che il tutto fosse avvolto da un'atmosfera magica.
"Che luogo meraviglioso..." disse Lucia, guardando tutto quanto.
"Questò è il posto in cui le nostre antenate sono nate..." disse Hanon sorridendo.
"Ragazze guardate!" disse Seira, indicando una parete in cui erano ritratte sette sirene.
"Sono le Principesse Sirene che sono venute prima di noi." disse Coco, avvicinandosi alla parete.
"La Principessa Elisabeth, della Perla Rosa."
"La Principessa Azul, della Perla Blu."
"La Principessa Laila, della Perla Gialla."
"La Principessa Serena, della Perla Indaco."
"La Principessa Melody, della Perla Viola."
"La Principessa Malika, della Perla Arancione."
"E la Principessa Reila..." disse Rina con tristezza, guardando l'immagine della ex principessa. 
"Sono sicura che le ex principesse sono fiere di voi, vostre maestà." disse all'improvviso una voce calda e dolce.
Una ragazza dai lunghi capelli biondi, gli occhi azzurro chiaro e un abito molto simile a quelli degli antenati greci... si inchinò al cospetto delle sette principesse.
"È un onore per me fare la vostra conoscienza... io sono Eva... la guardiana del Tempio delle Sirene..." 
Disse la ragazza, per poi alzarsi.
"È un piacere conoscerti Eva, io sono Lucia... la Principessa Sirena dell'Oceano Pacifico del Nord, custode della Perla Rosa." disse Lucia sorridendo.
"Lo so... so tutto di voi... la guardiana del Tempio deve essere sempre informata riguardo a quello che succede nei Sette Mari." disse la bionda, guardando le sette.
"Comunque, presumo che ci sia un motivo se vi siete recate fin qui."
"Esatto, siamo qui per evocare le Perle Complementari." disse Rina con serietà.
"Le Perle Complementari? Seguitemi..." disse Eva, per poi dirigersi verso una stanza molto in profondità nel palazzo.
"Immagino che sia stato il malvagio Waru, ad avervi spinto a trovare le Perle Complementari." 
Disse Eva, girandosi con lo sguardo verso di loro.
"Sì è così." disse Noelle guardando la guardiana.
"Bene, allora... entrate..." disse Eva, aprendo una porta e lasciando che le sette entrassero per poi seguirle.
La stanza era abbastanza grande e rispetto all'intero tempio era molto più illuminata.
Disegnata in una parete, c'era una conchiglia rosa pallido, sopra alle sette punte della conchiglia vi erano sette fori della stessa grandezza delle Perle, ognuno di essi colorato dello stesso colore di queste ultime.
"Mettete le perle nei loro legittimi fori." disse Eva, indicando la parete.
Le sette tolsero le perle dalle loro custodie e le misero nei loro fori.
La conchiglia si illuminò all'improvviso e dopo qualche secondo, in un piedistallo vi erano sette nuove perle... le Perle Complementari.
"Le Perle Complementari!" dissero le sette all'unisono.
"Esatto... ora prendetele... e salvate i Sette Mari..." disse Eva sorridendo.
Le sette presero le loro perle e le rimisero nelle loro collane, poi presero le Perle Complementari.
"Adesso possiamo sconfiggere Waru!" Esultò Rina, tenendo stretta la Perla Verde-Acqua.
"Nei vostri sogni forse... " disse Ashira, per poi ridere malvagiamente.
 

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Capitolo 9
*** Lotta per le Perle ***


 "Adesso possiamo sconfiggere Waru!" Esultò Rina, tenendo stretta la Perla Verde-Acqua.
"Nei vostri sogni forse... " disse Ashira, per poi ridere malvagiamente.
"Ashira!" urlò Eva, assumendo un'espressione di pura rabbia.
"Eva... ma che onore rivederti..." ghignò la rossa.
"La conosci?" chiese Lucia, guardando la guardiana.
"Purtroppo sì... lei è una delle seguaci di Waru...Ashira... è anche lo spirito del fuoco." disse Eva, senza distogliere lo sguardo dalla ragazza.
"Esatto... e se voi sirenette mi darete le vostre Perle comprese quelle Complementari... e vi assicuro che nessuno si farà male!" 
Negli occhi della rossa c'era qualcosa di strano...erano più malvagi, più pieni di rabbia.
"Neanche per sogno!" urlò Seira.
"Ti faremo pentire la tua arroganza! Megia della voce pitchi pitchi!" disse Karen, per poi trasformarsi insieme alle altre.
"Voce di Perla Rosa!"
"Voce di Perla Blu!"
"Voce di Perla Verde!"
"Voce di Perla Viola!"
"Voce di Perla Indaco!"
"Voce di Perla Gialla!"
"Voce di Perla Arancione!"
"Ahahahahah! Ma non fatemi ridere... credete davvero che le vostre stupide canzoni riusciranno a fermarmi? Siete solo delle illuse!" rise Ashira.
"Questo lo vedremo... forza ragazze! Diamole una lezione!" disse Lucia determinata, tenendo stretta a se la Perla Fuxia.
 
"Anche se il mare è in tempesta,
e mi spinge violento verso la sconfitta.
Guardo negli occhi l'amore,
che mi fa lottare con la forza che da.
Per ogni volta che cado io posso rialzarmi e così mantenere,
quella promessa che ho fatto con voce sincera,
credendo all'amore.
È una luce incandescente che riscalda più del sole,
così chiara che rivela la realtà.
Voci unite per cantare, 
per sconfiggere il silenzio,
sarà forte, sarà chiara la verità.
Guarda in uno specchio il tuo riflesso è limpido.
E tutto questo ci sarà.
Sarà quel battito forte l'amore che,
ci darà forza e speranza per affrontare,
questa tempesta che porta con se...
il vento forte che ci sorprende dal mare.
Ma unendo le nostre voci in un canto che,
si sentirà nel profondo più vero del cuore.
Io voglio lottare soltanto per te
e voglio essere il battito forte d'amore con te.
Puoi sentirlo, puoi sentirlo se lo vuoi."
 
Le ragazze cantarono con tutta la loro passione ed amore, ma purtroppo... Ashira continuò solo a ridere senza risentire minimamente del canto delle sirene.
"Com'è possibile?!" urlò sconfortata Seira.
"Ahahah! Siete fallite! Non riuscirete mai a battermi con le vostre ridicole canzoni!" disse Ashira.
La rossa cominciò a lanciare palle di fuoco verso le sette continuando a ridere.
Le principesse sirene correvano da una parte all'altra nascondendosi. Erano nei guai fino al collo.
"E ora che facciamo!?" urlò Lucia rivolgendosi a Noelle che era nascosta accanto a lei.
"Ho un idea." rispose tranquillamente la infaco.
 
Tutte e sette le sirene, erano nascoste dietro a delle colonne, mentre Ashira le stava cercando da una parte all'altra.
La Principessa Sirena dalla Perla Indaco chiuse gli occhi e si concentrò.
Dopo qualche secondo, arrivò al suo intento.
-Ragazze? Ragazze riuscite a sentirmi?- disse Noelle con il pensiero.
-Noelle? Ma da dove ci stai parlando?- chiese Rina, pensando anche lei.
-Tramite il pensiero... Madame Taki, tempo fa mi ha detto che ho dei poteri mentali... È così che sono riuscita a trovare il Tempio.- disse Noelle.
-Ma perchè non ce l'hai detto prima?- chiese sconvolta la sorella gemella.
-Non c'è tempo per le spiegazioni... dobbiamo trovare il modo di sconfiggere Ashira.- 
-E come? Le nostre canzoni non funzionano?!- chiese Seira, sconvolta.
-Dobbiamo trovare un diversivo... MA CERTO! Quello a cui mira Ashira sono le Perle! Dobbiamo dargliele!- si illuminò Noelle.
-Ma sei completamente fuori di testa?! Non possiamo farlo!- urlo Hanon mentalmente.
-Lasciami finire! Ho un piano... State attente...-
 
"Ashira..." disse Hanon inchinandosi davanti alla rossa.
"Ma bene... ecco qui la Principessa Sirena dalla Perla Blu... che ti serve?" disse Ashira ridendo.
"Sono qui per darti tutte le nostre perle... eccole qui..." disse la blu, porhendole una sacchetto marrone, contenente ogni signola perla.
"Ma bene... finalmente voi sirenette avete capito che non avete possibiltà." disse Ashira sogghignando e prendendo sacchetto.
"Ora vado... ciao!" disse la rossa, per poi nuotare via.
Quando si fu allontanata abbastanza, le ragazze si misero ad urlare dalla gioia.
"Ci è cascata come una sciocca!" urlò Lucia.
"Tutto merito delle mie straordinarie doti di attrice!" disse Hanon, vantandosi.
"È vero sei stata fantastica!" disse Lucia per poi abbracciarla.
"Merito anche dello straordinario piano della nostra Noelle." disse Rina, mettendo una mano sulla spalla della indaco.
"È stato un lavoro di squadra... " arrossì Noelle.
"Non posso credere che abbia creduto davvero che ci saremmo arrese tanto facilmente!" disse Coco ridendo.
"Non ha proprio pensato alla possibilità che le perle in realtà erano solo un mucchietto di sassi!" ridacchiò Karen.
"Mi congratulo con voi per l'eccellente lavoro, principesse." disse Eva, tenendo sette ciondoli nella mano.
"Grazie Eva... ma... se possiamo sapere... cosa sono quei ciondoli?" chiese Lucia curiosa.
"Questi? Sono i ciondoli destinati a trasportare le perle." disse la bionda, porgendo loro i sette ciondoli.
"Ognuno di loro ha una Perla ben precisa... La Perla Verde-acqua va messa in quello a forma di tridente dorato." disse la guardiana per poi darlo alla verde.
Rina aprì il ciondolo e ci mise la Perla Verde-Acqua.
"Il ciondolo a forma di fiamma per la Perla Rossa" 
Seira mise la Perla Rossa dentro il ciondolo.
"Il cuore per Perla Lilla." Eva diede il ciondolo alla sirena viola che vi mise la perla.
"Il ciondolo con il segno dell'aria per la Perla Azzurra."
Hanon prese il ciondolo e mise la Perla Azzurra all'interno.
"Il ciondolo a forma di goccia d'acqua per la Perla Celeste, il ciondolo a forma di rosa fuxia per la Perla Fuxia."
Noelle e Lucia presero i rispettivi ciondoli e vi misero le due Perle.
"Ed infine... la Perla Argento va in questo ciondolo."
Eva porse il ciondolo a Coco che mise la perla all'interno... Il ciondolo in se era circolare con disegnati una mezza luna blu brillante e accanto il segno dello "Yin" e dello "Yang".
"Ora andate... e salvate i mari." disse Eva.
"Lo faremo Eva... lo faremo." disse Lucia, guardando in alto.
 
"Mio signore... ho portato tutte le Perle..." disse Ashira inchinandosi e porgendo il sacchetto all'uomo.
Waru, aprì il sacchetto e quando vide cosa c'era all'interno...
"BRUTTA DISGRAZIATA CHE NON SEI ALTRO!!!!" urlò l'uomo saltando dal suo trono.
"C-che s-succede m-mio signore?" disse Ashira tremolando.
"Che succede? CHE SUCCEDE?!" la voce di Waru era più acuta del solito...
"Le Principesse Sirene ti hanno ingannato di brutto! Queste non sono le Perle! Sono solo un mucchietto di sassi!!" urlò Waru, con un viso decisamente divertente.
"I-io... uhm... io..." tremolò Ashira.
"Prima che ti scaraventi così in alto da sfiorare il pianeta Saturno... esci da questa stanza!" 
"V-va bene..." e con uno sguardo da cane bastonato, la rossa uscì dalla stanza.
-Prima non mi fa dormire e poi si fa ingannare come una sciocca... che impacciataggine- pensò Waru massaggiandosi le meningi.
"Ahahahah! Sei stata proprio una sciocca! Non posso credere che tu ti sia fatta ingannare in quel modo da quelle ragazzine! Ahahah!" rise divertita una ragazza alta con i capelli corti di colore blu e gli occhi viola. Indossava un vestito azzurro lungo con delle decorazioni nere, molto semplice.
"Smettila di ridere Selena... scommettò che tu non avresti fatto meglio." disse Ashira seccata.
"Ti sbagli mia cara... lascia fare a me... e vedrai le Perle in mano a Waru in meno di cinque minuti. Ahahahah!" disse Selena, per poi andare via ridendo.
 
Angolo dell'autrice:
Hey! So di essere in un enorme ritardo... e mi dispiace un sacco! Comunque, i prossimi capitoli saranno interamente dedicati alle oc... sì esatto, ciascun personaggio sarà ben presentato con un proprio capitolo.
Per ora vado, al prossimo capitolo!
Saluti, 
Aurora_1999
 
 
 
 
 

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Capitolo 10
*** Alyson Kamiya ***


Il sole splendeva alto nel cielo, i suoi caldi raggi illuminavano un meraviglioso giardino.
L'erba era verde e rigogliosa, cespugli di rose di tutti i tipi, al centro del giardino vi era una fontana in stile greco con delle decorazioni a forma di pesci.
Attraverando una piccola strada si poteva giungere a una meravigliosa residenza.
Grande quanto un palazzo e meravigliosamente decorata.
Il portone di legno portava all'interno.
Se l'esterno sbalordiva, l'interno lasciava senza fiato.
Una scala, aveva due rampe, portava ai due emisferi del palazzo. In uno dei quali, vi erano le camere da letto.
In una camera, dormiva beata una giovane dai capelli color miele che arrivavano fino alle ginocchia con alcune goccie lilla.
La stanza in cui la ragazza dormiva era grande con una sala da bagno all'interno. Il pavimento era rivestito da una mochette viola, accanto al letto c'era un comodino di colore lilla chiaro con uno specchio attaccato.
Nel comodino vi erano delle foto, dei libri e dei cassetti contenenti la biancheria.
Accanto ad una libreria, c'era un armadio enorme e di fronte ad al letto c'era un'altro comodino con un televisore e in vari scomparti vi erano un lettore dvd, un piccolo computer e dei dischi.
All'improvviso nella camera entro una donna un pò grassa con un uniforme da camerire e i capelli biondo ramato legati in uno chignon.
"Signorina, si svegli... e ora di andare nell'accademia."
La ragazza aprì gli occhi verde smeraldo per poi fare un piccolo sbadiglio.
"Ti ringrazio Greta, ora puoi andare..." disse la ragazza.
"Sì, signorina Alyson." disse la donna per poi andare via.
Alyson si alzò per poi andare a rinfrescarsi il viso nel bagno. 
Una volta uscita dal bagno, la giovane si sedette davanti allo specchio e si pettinò i lunghi capelli. 
Una volta fatto aprì il suo armadio e ne prese una maglia lilla, una giacca bianca, una gonna lunga rosa chiaro che arriva fino al ginocchio, delle calze bianche e delle scarpe marroni.
Si mise il tutto e dopo aver preso una borsa viola in camoscio uscì dalla stanza e si diresse verso la sala da pranzo.
Nella stanza c'erano una donna dai capelli corti di color miele, gli occhi azzurri e con indosso una maglia verde chiaro e un paio di jeans. 
Accanto alla donna, c'era un uomo dai capelli neri e gli occhi del medesimo colore con indosso una camicia bianca, una cravatta nera e una giacca nera. Aveva l'aria molto severa.
"Buongiorno mamma, buongiorno papà." disse Alyson sedendosi. 
"Buongiorno cara, hai dormito bene?" chiese la donna gentilmente.
"Sì mamma, grazie." 
Pochi secondi dopo, arrivò Greta con la colazione per Alyson che iniziò a mangiare silenziosamente.
"Immagino sarai emozionata. Oggi comincerai i corsi alla Sakura Accademy." disse la madre guardando la figlia.
"Sì, infatti... sono anche un pò agitata." disse Alyson, guardando in basso.
"Non c'è ragione di preoccuparsi Alyson. Sei sempre stata una studentessa di grande profitto scolastica." disse il padre sorridendo alla quindicenne.
"Grazie papà... Ora sarà meglio che vada... non voglio arrivare tardi." disse la ragazza per poi alzarsi e andare a sedersi in macchina, dove l'autista entrò e cominciò a guidare fino alla Sakura Accademy...

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Capitolo 11
*** Lorena Watanabe ***


"Non ci posso credere! Oggi comincerò il terzo anno alla Sakura Accademy! Sono così contenta!" disse una ragazza saltellando.
Aveva gli occhi marroni, i capelli corti e biondi in fondo blu. Indossava un vestito azzurro senza spalline, la gonna era a doppio strato con delle valze che dal bli passavano al verde-acqua, una cintura dorata era nella vita e verso il fianco vi era una stell a cinque punte. Ai piedi portava un paio di scarpe ballerine blu con delle stelle disegnate. Al polso aveva un braccialetto verde-acqua con dei ciondoli a forma di stelle e tridenti.
"Lorena, comportati come una ragazza della tua età e smettila di saltellare su e giù per la stanza come Percy. Hai sedici anni." disse una donna dai capelli a caschetto di colore rossastro e gli occhi azzurri.
"Va bene mamma." disse la ragazza sedendosi nella sua sedie e aspettando la sua colazione.
All'improvviso un coniglietto bianco e nero saltò nelle braccia di Demi e si accoccolò nelle sue gambe.
"Percy! Smettila! mi fai il solletico!" ridacchiò la bionda.
"Percy, vai a cuccia." disse la madre per poi lanciare una carota nella cuccia del coniglietto.
Percy scese subito dalle gambe della padrona e si mise a divorare la sua carota.
"Grazie mamma." sospirò Lorena.
"Ciao sorellona!" disse una bambina di sette anni con in capelli rossi raccolti in due codini, gli occhi marroni e un vestitino giallo.
"Ciao Amy!" disse la bionda accarezando la testa di Amy.
"Oggi ti vedremo nel Prism Show?" chiese Amy.
"Ci puoi scommettere Amy! La tua sorellona oggi si esibirà e sarà fantastica!" disse Lorena, facendo l'occhiolino.
"Buongiorno tesori." disse un uomo con un camice da pasticcere, gli marroni e i capelli biondi.
"Ciao papà." dissero Amy e Lorena all'unisono.
"Ora forza, tutti a tavola!" disse la madre mettendo sul tavolo una colazione all'americana.
"Wow mamma! Hai fatto la mia colazione preferita! Grazie!" disse Lorena, prendendo la forchetta.
"Ma certo, oggi cominci il terzo anno non è cosa da poco." disse la donna facendo l'occhiolino.
La bionda cominciò a mangiare con golosità tutto quanto.
Una volta finito si alzò e si mise una borsa verde-acqua a tracolla nelle spalle e un paio di occhiali da sole blu.
"Ora vado a scuola. Ciao mamma! Ciao papà! Ciao Amy!"
E senza dare il tempo alla famiglia di ricambiare il saluto, Lorena uscì correndo dalla casa.
"Quella ragazza ha più energia di un uragano." disse la madre, guardando il marito.
"Beh, ha preso tutto da sua madre." disse l'uomo.
I due si misero a ridere, felici per il fatto di avere una figlia sempre sorridente.
Intanto Lorena correva il più velocemente che poteva e sembrava non stancarsi mai.
"Terzo anno di scuola, sto arrivando!"
 

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Capitolo 12
*** Chiara Rune e Luna Rune ***


Una ragazza dai capelli neri con ciocche rosse, gli occhi azzurri chiusi, le labbra carnose e il fisico muscoloso stava dormendo tranquillamente dormendo nel suo letto.
Ad un tratto, una sveglia dorata poggiata sul comodino accanto a letto, si mise a suonare.
La ragazza diede un pugno alla sveglia che smise di suonare,nper poi alzarsi.
"Maledettissima sveglia..." mugugnò ancora assonnata. 
Sbadigliando si alzò dal suo posto, per poi andare in bagno.
Si pettinò il capelli per poi legarli in una coda alta, aprì il suo armadio e senza pensarci troppo prese una maglietta rossa a mezza manica, una giacca grigia, un paio di legins neri e delle scarpe da ginnastica rosse e nere.
Indossò tutto quanto e poi scese le scale ed andò in cucina.
"Buongiorno mamma." disse la ragazza sedendosi nel suo posto e poggiando la testa sulla sua mano.
"Come siamo pimpanti questa mattina." disse retorica la madre, dai capelli neri legati in una treccia e gli occhi blu universo.
"Sai che odio svegliarmi presto la mattina." disse Chiara, guardando la madre.
"Eccome se lo so. Ma oggi devi ricominciare la scuola. Sei al secondo anno della Sakura Accademy, ricordi?" disse la donna, mettendo tre piatti sul tavolo.
"Sì, lo so... Dov'è Luna? Non dovrebbe già essere sveglia a quest'ora?" chiese Chiara illuminandosi.
"Lo è. Sai quanto tua sorella può essere ansiosa. Questa mattina lo trovata sveglia alle sei che si preparava." la donna accennò ad un sorrisetto.
"Mamma mia..." disse Chiara sorridendo.
"Ciao mamma! Ciao Chiara!" disse una ragazza dai capelli neri con ciocche blu legati in una coda alta e gli occhi blu universo, entrando nella cucina e sedendosi nel suo posto.
Indossava una maglietta bianca a mezza manica, con sopra un jilè nero a mò di discoteca e un paio di jeans blu e un paio di stivali neri.
"Eccoti qui finalmente. Sei nervosa?" chiese Chiara alla sorella.
"Eccome se lo sono... Quest'anno inizio le superiori! Alla Sakura Accademy!" disse Luna, spalancando gli occhi.
"Sarai fantastica. I professori della Sakura Accademy sono molto flessibili." la rassicurò la sorella.
Luna parve calmarsi ed accennò ad un sorriso.
Intanto la madre mise delle uova strapazzate nei tre piatti e mettendo tre bicchieri di succo d'arancia fatto in casa.
"Buon appettito." disse la donna per poi sedersi.
Le tre si misero a mangiare silenziosamente il tutto.
"Oggi dovrete andare da sole a scuola. Purtroppo non vi posso accompagnare perchè devo correre al ristorante. Ho il doppio turno da fare." disse la madre, guardando in basso.
"Va bene mamma, non ti preoccupare. Accompagnerò io Luna." disse Chiara sorridendo.
"Grazie tesoro. Allora io vado. Sistemate voi?" chiese la donna alzandosi.
"Sì mamma. Ci pensiamo noi. Tu vai tranquilla." disse Luna dolcemente.
"Vi adoro tesori miei."
La madre baciò le fronti delle due, prendere le chiavi dell'auto e della casa e uscire.
 
"Forza Luna, andiamo." disse Chiara finendo di lavare i piatti.
"Eccomi Chiara... Ecco la tua borsa." disse Luna, porgendo una borsa nera alla sorella, per poi mettersinin spalla una borsa blu.
"Grazie. Ora andiamo." disse Chiara prendendo la borsa.
Le due ragazze uscirono fuori e chiusero la porta.
 
"Sei ancora nervosa?" chiese Chiara.
"No, mi sento meglio ora. Grazie Chiara." disse Luna, camminando.
"Meglio così. La Sakura Accademy è una scuola stupenda. Ti troverai benissimo." 
"Lo spero."
Le due continuarono a camminare fino ad arrivare alla prestigiosa Sakura Accademy.

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Capitolo 13
*** Mizuki Itsuji ***


Una ragazza dai capelli disordinati colore oro fino alle spalle, gli occhi verde-azzurro, il fisico snello e atletico e di media statura si stava preparando oer cominciare il terzo anno alla Sakura Accademy. 
Aveva più o meno l'età di quindic'anni e il suo nome era Mizuki.
Si sistemò i capelli che rimasero comunque ribelli, per poi dirigersi verso il suo armadio pieno di fogli.
Sui suddetti fogli erano disegnati paesaggi meravigliosi.
-Spero che quest'anno ci siano ancora i corsi di disegno- pensò Mizuki, guardando i suoi fantastici disegni.
Aprì l'armadio e ne prese una giacca acquamarina chiara in pelle a maniche corte, una maglietta bianca semplice a spalline, un paio di pantaloncini neri fino al ginocchio e delle scarpe ballerine acquamarina chiare.
Dalla sua scrivania prese una borsetta bianca e poi scese di sotto.
Sul frigorifero trovò un biglietto dei suoi genitori.
 
                   "Tesoro, io e papà siamo andati
                      in uffico più presto del solito
                       questa mattina.
                       Nel frigorifero c'è la tua 
                       colazione.
                        Spero tu abbia una buona 
                       giornata.
                         Mamma e papà."
 
"Sono sempre fuori..." sospirò la ragazza.
"Ma non fa nulla. Oggi sarà un giorno perfetto, me lo sento!" disse convinta Mitsuki, per poi mangiare.
 
Una volta finito, uscì fuori e chiuse la porta e si incamminò verso la Sakura Accademy.

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Capitolo 14
*** Shinju Yami ***


La Luna era splendente, quella notte era più bella delle altre serate.
Nella terrazza di casa sua, Shinju stava comodamente seduta in una sedia a sdraio.
Aveva le mani poggiate sul ventre e i suoi occhi ametista guardavano la Luna.
-Chissà se un giorno capirò qual'è il mio talento.- pensò la ragazza.
I suoi capelli erano di colore arancione ed erano abbastanza lunghi.
Indossava una maglietta blu a mezza manica con una stella disegnata, una giacca viola e dei pantaloni lilla.
Per un attimo si perse nei suoi pensieri, ma la voce del suo fratellino la risvegliò.
"Hiroto. Che succede?" chiese la ragazza alzandosi.
"La mamma ha detto che devi scendere a cena." disse il bambino.
"Grazie Hiroto, tu va pure. Ora scendo." disse Shinju.
"Va bene, Shinju." disse Hiroto per poi scendere.
Shinju diede un'ultima occhiata alla Luna, poi scese.
 
"Shinju! Svegliati! Devi andare a scuola!" urlò la madre della ragazza.
La suddetta, intanto, non si muoveva di un millimetro. Era troppo immersa nei suoi sogni.
"A mali estremi, estremi rimedi."
Così la madre della ragazza, salì al piano di sopra e avvicinandosi con cautela al letto della ragazza cominciò a sussurare.
"Shinju... Shinju svegliati. C'è la scuola. Shinju, Shinju.... SHINJU!!!" urlò la donna dai capelli marroni e gli occhi come quelli della figlia.
La povera mal capitata, urlò e fece un volo dal letto al pavimento.
Oserei dire dalle stelle alle stalle.
"Mamma! Ma che ti salta in mente?! Mi hai fatto venire un colpo!" disse Shinju, massaggiandosi la testa.
"Così impari a rimanere tutta la notte sveglia. Forza, preparati e vai a scuola. Sei già in ritardo epocale." disse la castana, per poi uscire e chiudere la porta dietro di sè.
-Che delicatezza.- pensò Shinju, per poi alzarsi e andare a darsi una rinfrescata.
Dal suo armadio prese una maglietta lilla con disegnato una rosa bianca, una gonna semplice bianca che arrivava fino alle ginocchia, un paio di ballerine viola con un tacchetto e una giacca viola.
"Sono pronta." si disse per poi prendere una borsa a tracolla viola e scensere.
 
Sua madre aveva messo un toast con della nutella sul suo piatto e un bicchiere di cioccolata.
Senza pensarci due volte, bevve la cioccolata in un fiato e divorò il toast.
"Grazie mamma! Ciao mamma!" disse alla svelta per poi correre fuori come fosse un razzo.
La madre rimase impietrita nel suo posto, con un piatto nella mano. 
E con la voce piena di sgomento disse:
"Buon appetito."
 
Intanto Shinju stava correndo come una saetta e non faceva altro che dirsi:
"Quest'anno troverò il mio talento. Me lo sento!"
 
 

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Capitolo 15
*** Aurora Sharubā Uintā ***


La Luna splendeva, i suoi pallidi raggi sfioravano con delicatezza il viso di una ragazza seduta su uno scoglio a guardare il luminoso astro.
I suoi occhi erano di un luminoso marrone, i suoi capelli erano lunghi lisci e di un castano molto intenso e legati in una lunga treccia. Verso la fine erano argento, così come i ciuffi che stavano sul davanti.
 La sua pelle era una via di mezzo tra il rosa e il pallido.
Indossava una maglietta bianca senza spalline, una giacca blu di pelle, dei jeans blu, una cintura nera e degli stivaletti neri con un piccolo tacchetto.
Al collo portava una collana nera stretta con una gemma rossa e nelle orecchie aveva dei piccoli orecchini in oro circolari.
"Mamma... papà..." sussurrò lievemente, lasciando che due lacrime solcassero il suo pallido volto. 
I suoi occhi, per un attimo, sembrarono perdersi in un fiume di ricordi. 
Inconsapevolmente, si mise ad accarezzare l'acqua con le sue dita. 
Intanto, un minuscola (e minuscola non è un modo di dire) gattina bianca uscì dalla tasca della giacca di Aurora. Aveva gli occhietti neri e teneri e delle macchie arancio-marroni si trovavano nell'occhio destro, la coda, la schiena e nelle zampe.
"Mimi! Sei venuta con me!" disse la castana, guardando la piccolina.
La gatta semplicemente si limito ad accarezzare un dito della padrona, come a volerle dire di non piangere.
"Oh Mimi... non c'è bisogno che ti preoccupi per me. Sto bene." disse la ragazza, per poi prenderla nella mano e farle qualche piccola carezza sulla testa con il dito.
"Aurora! Cosa ci fai la fuori!? Vuoi prenderti un raffreddore?!" urlò all'improvviso una donna dal bancone di una modesta casetta sulla spiaggia.
Aveva i cappelli miele lunghi fino alle spalle con dei boccoli, gli occhi marroni e la carnagione rosea. La sua voce era molto dolce, così come i lineamenti del suo viso.
"Arrivo Angy!" disse Aurora, per poi alzarsi.
Mise la gattina nella tasca e guardandola le disse:
"Ora andiamo a dormire, va bene piccolina?"
La gatto fece un'adorabile miagolio, per poi rifugiarsi al calduccio.
Aurora percorse un ponticello formato da dei scogli e quando arrivò in spiaggia, diede un'ultima occhiata alla Luna.
Nel profondo del suo cuore, sapeva che presto o tardi sarebbe successo qualcosa legato alla Luna o al mare. 
Ma non sapeva esattamente cosa.
 
"Aurora! Svegliati!" urlò Angy da sotto.
Ma nessuna risposta.
Aurora dormiva come un ghiro.
E così, la donna salì dalla ragazza.
Indossava in vestito blu lungo fino alle ginocchia con delle decorazioni floreali, un copri-spalle bianche e delle ballerine bianche.
Nel vedere che Aurora dormiva, non potè fare a meno di accennare ad un sorriso intenerito.
Cominciò a scuoterla con delicatezza e a chiamarla con voce dolce.
"Aurora, dai Aurora svegliati."
"Ti prego Angy lasciami dormire ancora un pò." mugugnò Aurora.
"Va bene... l'hai voluta tu." 
E detto questo, la donna cominciò a solleticare la pancia della castana.
Aurora scoppiò in una fragorosa risata e cominciò a dimenarsi come non mai.
"Ti prego smettila!" urlò Aurora tra le risate.
"Ora sì che hai voglia di alzarti! E dormigliona?" disse Angy, solleticandola ancora.
"Sì! Va bene! Va bene! Mi alzo!" urlò Aurora, con il fiato che stava per finire.
Angy smise di solleticarla e poi scese di sotto.
Intanto Aurora, rimase sdraiata nel suo letto.
Ansimava come se avesse corso la maratona.
"La prossima volta carico la sveglia..." disse lei.
"Sarebbe meglio!" disse Angy, da dietro la porta.
La castana ridacchiò, poi andò in bagno.
Dopo essersi pettinata, aprì il suo armadio e ne prese:
Una gonna fuxia a valza, una cintura nera borchiata, una maglietta fuxia senza spalline con il davanti a cuore, una giacca sportiva in pelle sintetica nera e bianca, un paio di stivali neri e bianchi lunghi fino al ginocchio con un tacchetto, delle calze color pelle e dei guanti neri senza dita a rete. 
Dal tavolo prese la stessa collana che aveva la sera prima e se la mise. 
 
Mimi intanto stava dormendo nella sua piccola cuccia, che era soltanto un contenitore rotondo in plastica trasparente con dentro un pò di cotone rosa.
-Che tenera.- pensò Aurora, guardando la piccola.
Nell'aprire la porta, la gatta si svegliò.
E non appena vide che la padrona stava andando via si alzò e si mise a camminare nella scrivania.
"Vuoi venire con me?" chiese la ragazza sorridendo.
Mimi annuì e fece un sorrisetto.
"Allora vieni." disse Aurora, per poi prendere la piccola e metterla in tasca.
 
"Eccoti qui finalmente." disse Angy, guardando la figlia adottiva.
"Angy, oggi non faccio colazione." disse Aurora ricambiando lo sguardo.
"Va bene, fa come vuoi." rispose Angy per poi sedersi.
"Allora io vado. Ciao Angy." disse Aurora, per poi baciare la fronte della donna ed uscire.
"Chissà se un giorno mi chiamerai mamma...." pensò Angy ad alta voce, per poi mangiare i suoi cereali.
 
"Sakura Accademy... Arrivo!"
 
 
 
 

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Capitolo 16
*** Sakura Accademy ***


                
Il sole splendeva ormai alto nel cielo della calma cittadina.
Milioni di persone, grandi o piccole che fossero, giravano per le numerose vie e strade: dirette per i loro lavori ed occupazioni.
 
Molti teenagers parlavano e ridevano di gusto.
Le loro chiacchiere erano incentrate sui fantastici giorni di vacanza che avevano trascorso.
 
Le gite, i viaggi, le nuotate, le feste eccetera... Erano ormai solo un ricordo.
Infatti adesso c'era la scuola.
 
E tutti noi sappiamo quanto la scuola possa essere noiosa.
 
Ma non questa volta:
questa volta la calma non sarebbe stata tanto presente.
 
"Non ci posso credere! Davvero si è dichiarato così?!"
Disse una mora dagli occhi blu.
"Ma certo che sì! Nessuno sfugge all'incredibile bellezza di Violetta!" rispose un'altra ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi verdi.
 
Ambedue le ragazze erano vestite nei minimi dettagli.
Si capiva subito che erano le classiche figlie di papà.
 
Su di una parete, era attaccato un manifesto:
vi era fotografata una ragazza, che tutti noi conosciamo, Lorena Watanabe.
 
La ragazza di nome Violetta, incuriosita si avvicinò e cominciò a leggere.
 
"Recatevi al Prism Show. Un posto magico e meraviglioso dove vedrete brillare i sogni delle ragazze. 
Quella che lo consiglia e la Prism Star Lorena Watanabe.
Scoperta emergente della preside Mion... Ma fammi il piacere! Sarà il classico show per bambine!"
Si lamentò la bionda, una volta finito di leggere.
 
"Hai ragione..." disse sommessamente la mora.
Il suo nome era Marta ed era "la cagnolina" di Violetta da anni.
 
Nel frattempo le nostre sette ragazze erano oramai prossime ad arrivare nella loro scuola. 
Alla fine arrivarono a destinazione, ma non si notarono a vicenda.
 
La scuola era enorme (non solo per dire),
Decorata come un palazzo delle arti e verniciata con la stessa maestria che solo un'artista avrebbe.
 
La Sakura Accademy era uno dei posti più esclusivi del Giappone; solo coloro che avevano una media del 100 o che avessero un particolare talento, potevano varcare la sua soglia.
 
Alyson, entrò timidamente mentre il suo autista andò via.
-Eccomi qui...- pensò la ragazza.
 
Insieme ad altri, entrò nell'edificio e comincio ad ammirare l'interno.
 
Numerose stanze erano presenti.
Aule di matematica, di musica, di danza e tanto altro ornavano il tutto.
 
Su di un banco erano poggiati numerosissimi fogli.
E seduta su di una sedia, c'era una donna sulla quorantina con un paio di occhiali da bista e i capelli legati in uno chignon.
Indossava un'uniforme nera e aveva l'aria molto seria.
 
Quando anche l'ultimo studente entrò, una donna alta dai lunghi capelli gialli e gli occhi scuri scese le scale.
 
"Buongiorno a tutti miei cari studenti. Vi do il benvenuto alla Sakura Accademy, l'accademia delle arti." 
 
Disse la donna con voce solenne.
 
"Io sono la preside Sara Occhipinti. Vi seguirò per i prossimi giorni con sguardo attento e spero che nessuno di voi esiti mai a chiedermi aiuto.
Ora prendete i moduli dalla signora Santina, una volta compilati vi sarà data l'uniforme e mi raccomando, iscrivetevi ad un corso pomeridiano." 
 
Finì la donna per poi andare via.
Gli studenti presero ciascuno un foglio e si misero a compilarlo.
 
"Ti prego fa che ci sia... SÌ!" sorrise Mizuki, non appena vide che il corso d'arte era ancora disponibile. 
 
"Vediamo... Farò danza. Così potrò esercitarmi per il Prism Show." disse Lorena continuando a compilare.
 
"Ma sì, vada per la ginnastica... Tu cosa vuoi fare Luna?" chiese Chiara alla sorella minore.
"Credo che farò anch'io il corso di ginnastica. Quest'anno voglio far parte della squadra femminile di calcio." disse determinata la ragazza guardando la sorella.
 
-Cosa potrei fare? Il corso di musica? No... Non potrei mai cantare davanti a tutti... E se... Ma sì! Il corso di equitazione!- pensò Alyson, segnando la casella dell'equitazione.
 
"Ecco qui... Farò il corso di scrittura quest'anno." disse allegra Shinju.
 
Aurora segnò la casella di musica, dopo di che si diresse dalla signora Santina.
 
Durante il tragitto tutte e sette le ragazze si scontrarono tra loro.
 
"State più attente!" urlò Chiara.
 
"Scusatemi... Non volevo." disse Alyson arrossendo.
 
"Non fa nulla, e tutto apposto." disse Shinju dolcemente.
 
Le sette si guardarono per un attimo e percepirono una specie di... Brivido.
Come se si conoscessero da sempre.
 
"Io sono Shinju Yami."
"Chiara Rune."
"Luna Rune, la sorella di Chiara."
"Io sono... Alyson Kamiya..."
"Lorena Watanabe" 
"Mizuki Itsuji"
"Aurora Sharubā Uintā" 
 
Le ragazze risero, senza neanche saperne il motivo.
 
"Sì lo so... Ho un nome lungo." disse Aurora, arrossendo e guardando in basso.
 
"In effetti è vero." rise Mizuki.
"I miei nonni sono argentini... E per portare avanti la tradizione spagnola ho deciso di avere sia il cognome di mia mamma e di mio padre." spiegò la castana.
 
"Molto interessante." disse Chiara, un pò secca.
 
"Consegnatemi i moduli signorine." disse Santina, guardando le sette.
 
Le sudette si diressero dalla donna per poi prendere le loro uniformi.
 
Lorena guardando l'uniforme e pensò:
-Com'è triste...-
In effetti era vero.
L'uniforme era costituita da camicia bianca, una giacca grigia, una cravatta nera, delle calze bianche, una lunga gonna a valze grigia e delle scarpe marroni.
 
Alla fine, tutti quanti uscirono e le nostre ragazze si diedero un lieve saluto per poi dirigersi ognuno verso la propria strada.
 
Camminando, ognuna di loro pensò la stessa cosa.
 
-Perchè quelle ragazze mi sono sembrate tanto familiari? Che siano destinate a diventare mie amiche o qualcosa di più?- 
 

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Capitolo 17
*** La prima Principessa Sirena: Voce di Perla Rossa! ***


Cap. 17
~La prima Principessa Sirena: Voce di Perla Rossa!~
 
La campanella trillò rumorosamente, e gli alunni uscirono dalle proprie classi.
 
"Finalmente è finita! Non sopportavo più la prof. di matematica!" disse Chiara, mettendonsi in spalla la borsa a tracolla rossa.
 
"Non è stato poi tanto male..." le disse la sua compagna di classe Federica.
 
"Sicuro... Piacevole come la febbre..." disse sarcastica la ragazza.
 
Era passata una settimana da quando era iniziata la scuola.
Una settimana da quando Chiara era diventata capitana della squadra di calcio femminile.
Una settimana dall'incontro con quelle nuove, ma apparentemente familiari, ragazze.
 
All'una e mezza sarebbe cominciato l'allenamento con la squadra e poichè la classe 2C quel giorno aveva l'uscita anticipata, Chiara decise di andare a prepararsi negli spogliatoi ed esercitarsi un po' a calcio.
 
Camminando verso gli spogliatoi si scontra contro un ragazzo, rischiando quasi di inciampare.
 
"Sta più attento a dove cammini!" strepitò la ragazza.
 
"Scusa, non ti avevo notato..."
 
Chiara alzò lo sguardo e suoi occhi azzurri si scontrarono con quelli gialli del ragazzo.
 
"Io sono Victor, il capitano della squadra di calcio maschile." si presentrò il blu.
 
"Allora siamo rivali." sogghignò la nera.
 
"Cosa vuoi dire?"
 
"Io sono Chiara Rune, il capitano della squadra di calcio femminile!" 
 
E per la prima volta nella sua vita, Chiara non fu diffidente.
Di solito, quando qualcuno la urtava così, faceva una delle sue scenate e poi se ne andava tutta offesa.
Ma non questa volta, il fatto che Victor fosse un suo rivale l'aveva messa stranamente a suo agio.
 
"Piacere di averti conosciuto Chiara Rune, ora vado a prepararmi... Chissà se un giorno di questi avrò il piacere di sfidarti ad una partita." sogghignò Victor per poi incamminarsi.
 
"Contaci!" urlò Chiara, per poi andare dalla parte opposta.
 
 
Nel frattempo, nel palazzo di Waru, Selena si allenava con i suoi poteri di ghiaccio.
Non vedeva l'ora di congelare quelle sciocche Principessine.
 
-Sarò io a portare le Perle a Waru- pensò malignamente.
 
E dopo un pò, uscì dal palazzo e si mise a nuotare in superfice.
Tra i capelli aveva uno specchio a forma di blocco di ghiaccio azzurro.
Era l'oggetto che l'avrebbe messa in contatto con il suo signore.
 
 
"Finalmente! Non ne potevo più!" disse Seira, buttandosi sul divano.
 
"E dai Seira, la scuola non è poi così male." disse Noelle, guardando l'arancione.
 
"Forse per te che a scuola neanche ci vai!"
 
Passarono pochi secondi e anche le altre Principesse Sirene arrivarono.
 
"Finalmente è Sabato!" disse Hanon contenta, pensando al fatto che il giorno dopo si sarebbe dovuta incontrare con il suo amato Shirai.
 
All'improvviso, Seira si mise barcollare.
 
"Seira stai bene!?" chiese preoccupata la guardiana della Perla Rosa.
 
"Sì, credo... Ho solo avuto, un giramento di testa." disse l'arancione, massggiandosi le meningi.
 
D'istinto, prese la collana della Perla Rossa dalla sua borsa.
Stranamente l'oggetto vibrava e brillava di un'intensa luce rossa.
 
"Ma che succede?!" quasi urlò Seira, tenendo stretto il ciondolo a forma di fiamma.
Quest'ultimo, velocemente cominciò a volare via.
 
Le sette principesse intanto, rimasero ferme ai loro posti per qualche secondo e poi corsero il più velocemente possibile inseguendo la Perla.
 
Chiunque le vedeva scoppiava in una risata: le ragazze infatti correvano come delle pazze!
 
"Prendiamo quella dannata Perla!" urlò Coco con il viso rosso.
 
 
Canticchiando un motivetto, Chiara uscì dalla scuola e si diresse verso casa.
I suoi occhi azzurri osservavano la costa e risplendevano alla calda luce solare del tramonto.
 
-Magari posso farmi un giretto in spiaggia- pensò per poi scendere le scale che l'avrebbero condotta sulla costa.
 
Una volta arrivata, si stiracchio e prese un bel respiro profondo.
 
"Com'è buono l'odore del mare..." sospirò lei sorridendo.
 
Si sedette e ammirò l'acqua muoversi avanti e indietro con fare ipnotico.
Essa risplendeva ai raggi solari, creando dei giochi di luce e ombra.
 
"Che bel tramonto... Mi fa venire voglia di- AIA!" urlò la ragazza; in testa le era caduto qualcosa.
 
Si massaggiò un po' la testa e cominciò a girarsi da una parte all'altra in cerca di cosa l'avesse colpita.
Dopo un po' riuscì a trovare il misterioso oggetto: un ciondolo a forma di fiamma.
 
"Cosa? Un ciondolo?" e stupita, prese l'oggetto.
"Si può sapere chi è stato a lanciarlo!?" urlò guardando in alto, ma nessuna risposta. 
"Che strano..." si calmò Chiara.
 
Cominciò ad osservare l'oggetto con attenzione, nonostante fosse solo un ciondolo, sentiva che quell'oggetto era... Magico.
 
"Dov'è!?!?"
 
Chiara sobbalzò al sentire quella voce strepitare.
 
Le sette sirene, scesero le scale e con il viso rosso e sudato osservarono la nera incredule.
 
"È per caso vostro questo?" chiese Chiara, mostrando loro il piccolo oggetto.
 
"Sì! È nostro!" disse Seira sollevata per poi avvicinarsi all'altra.
 
Per un secondo gli occhi delle due si incrociarono ed entrambe rabbrividirono.
 
-Principessa Seira?-
-Chiara Rune?-
 
Pensarono entrambe nello stesso momento; continuarono a guardarsi dopodichè si "risvegliarono".
 
"Ecco qui, la collana" riuscì a dire Chiara, per poi porgere il ciondolo a Seira.
 
"No... È... È tua..." disse l'arancione, fermando la ragazza.
 
"Cosa?" chiese stupita quest'ultima.
 
"Tu... Tu sei la legittima Guardiana... Tu sei la Principessa Sirena della Perla Rossa!"
 
Tutte quante sobbalzarono e rimasero in silenzio per due lunghi minuti.
 
"C-che c-cosa?" tremolò Chiara.
"T-tu sei... P-pazza... Io... Io non posso essere una principessa! Figuriamoci una sirena!" urlò lei con gli occhi pieni di confusione.
 
"Ti prego, mi devi credere! Tu sei la prescelta! Hai visto anche tu che il ciondolo è venuta da te senza che nessuno la portasse!" cercò di spiegare Seira.
"Ti prego Chiara devi credermi!"
 
"Come fai a conosciermi!? Mi hai spiata?!"
 
"No io... Ti conosco e basta!"
 
"Ma perchè a me..." e con questo Chiara si sedette a terra tenendosi la testa.
 
"Chiara..." disse Seira dispiaciuta.
 
"Ecco qui le mie care principesse...." disse all'improvviso una voce.
 
"Chi sei?!" urlò Rina voltandosi.
 
"Mi presentò a voi Principesse... Io sono Selena... La vostra rovina!" 
E detto questo la blu, si mise a scagliare dei critalli di ghiaccio taglienti come scheggie di vetro.
 
Le sette urlarono di dolore, ma nonostante questo non si arresero.
Impugnando le loro collane si trasformarono nella forma Idol, e si misero a cantare.
 
"Non fatemi ridere! Questa sarebbe la forza delle Principesse Sirene! Credevo foste più forti!" disse Selena, ridendo malignamente.
 
"Ora vi faccio vedere io cosa sono capace di fare!" 
E con tutta la sua forza, la blu si mise a congelare i corpi delle sette lasciando libera solo la testa.
 
"Il mio signore sarà così felice..."
 
"Principessa Seira no!" urlò Chiara alzandosi di colpo.
Si stupì delle sue stesse parole, lei conosceva quella ragazza? Allora forse quello che diceva era vero? Lei era veramente una sirena!
 
"E questa insulsa ragazzina chi sarebbe?" disse Selena avvicinandosi alla ragazza.
 
"Io sono Chiara Rune! La Principessa Sirena della Perla Rossa! E non ti consentirò di fare del male a Seira!" urlò Chiara determinata tenendo stretto il ciondolo.
 
"Tu? Ma scherzi vero?!"
 
"Ora te la faccio vedere io! Voce di Perla Rossa!"
 
E così la trasformazione cominciò:
I capelli si allungarono e divennero completamente rossi; indossava un abito a maniche lunghe in pizzo nero, il corpetto era rosso paiettato, la gonna era corta davanti e lunga dietro e terminava con delle ondine nere. Ai piedi teneve dei sandali rossi a rete con il tacco.
 
"Magia della voce Pichi Pichi!
 
L'oscurità comincia a dominare,
mille voci essa fa urlare.
Buio e desolazione regnano sovrani,
lasciando il terrore negli animi umani.
Io mio guardo intorno cercando una speranza,
e finalmente trovo la giusta alleanza.
 
Il mio coraggio mi aiuterà!
Esso verso la luce mi guiderà!
La speranza di nuovo ho,
e non la lascierò!
Il cuore da guida mi fa,
nella meravigliosa luce del giorno
egli mi porterà! 
 
Difenderò sempre chi bisogno avrà
la mia mano mai lo abbandonerà.
 
Tanto tempo mi è costato,
ma finalmente il mio scopo ho trovato.
 
Ora la luce farò trionfare,
non lascerò che sia l'oscurità a dominare."
 
Selena urlava reggiendosi la testa, la voce di quella Preincipessa era veramente potente.
 
"Magia d'amore Pichi! Se vuoi ti concedo il bis!"
 
"No grazie! Ne ho abbastanza! Ma lo prometto, me la pagherai maledetta Principessa Sirena della Perla Rossa!" disse Selena per poi sparire.
 
Le sette finalmente riuscirono a liberarsi dal ghiaccio e Seira corse ad abbracciare Chiara.
 
"Chiara ce l'hai fatta!" disse la Principessa Arancione.
 
"Già... Non posso credere di essere una Principessa Sirena."
 
"Con il tempo ci farai l'abitudine" sorrise Hanon.
 
"E ora andiamo da Nikora e Madame Taki! Ci aspettano tanti festeggiamenti!" disse Lucia felice.
 
"Sì!" urlarono le altre ridendo.
 
E questa era la Prima Principessa, chissà se anche le altre scopriranno il loro grande potere.
 
 
 
 

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Capitolo 18
*** Benvenuta nel gruppo Chiara! ***


Cap. 18
~Benvenuta nel gruppo Chiara!~
 
"Non posso credere che finalmente ti abbiamo trovato!" esultò Seira tutta contenta.
 
"E io sono felice di potermi rendere utile." disse la nuova Principessa Sirena.
 
"Scommetto che sarai emozionata per questa avventura." rise Rina guardando la ragazza.
 
"Già..." disse Chiara guardando in basso.
"Spero di riusire ad aiutarvi con questi nemici."
 
"Ci sarai di grande aiuto cara." disse la guardiana della Perla Gialla.
 
"Puoi dirlo forte Coco! Noi tutte messe insieme non siamo riuscite a battere quella Selena... Invece Chiara è riuscita a sconfiggerla in un colpo solo!" disse Karen esterrefatta.
 
"Allora la domanda sorge spontanea: Se solo una Principessa Sirena Complementare, riesce a battere facilmente un nemico; cosa riescono a fare tutte e quattordici le sirene messe insieme?" chiese Noelle.
 
Tutte quante si misero a pensare, e dopo cinque secondi sorrisero: Il potere di tutte quante le Perle, le avrebbe fatte vincere sicuramente.
 
Passarono pochi secondi e le otto sirene arrivarono al Pearl Piari.
 
"Ma allora è qui che voi abitate!" disse Chiara guardando l'hotel.
 
"Già, è il Pearl Piari." disse Hanon per poi entrare.
 
L'interno dell'hotel era pieno di gente, milioni di persone chiedevano la loro cena o le chiavi delle loro stanze.
 
"C'è molta gente oggi." osservò Lucia.
 
"Molto probabilmente Nikora sarà molto indaffarata per incontrare Chiara." disse Noelle, guardando la suddetta.
 
"Non fa nulla... In caso la incontro domani. A maggior ragione mia madre e mia sorella saranno preoccupatissime." disse Chiara con sguardo serio.
 
"Tu hai una sorella?" chiese Hanon.
 
"Sì... Si chiama Luna." disse la nera guardando la blu.
 
-Luna? Perchè questo nome mi sembra così familiare.
 
"Allora facciamo così. Domani non appena puoi vieni qui e aspettaci nell'atrio. Così potremo presentarti a Nikora, Madame Taki e Hippo con più calma." disse la guardiana della Perla Verde.
 
"Trovo che sia una buona idea." disse Lucia.
 
"Tu che ne pensi Chiara?" chiese Seira alla "gemella".
 
"Per me va bene" sorrise la guardiana della Perla Rossa.
"Ora è meglio che io vada!" e detto questo se ne andò.
 
-Luna...- pensò Hanon per poi incamminarsi con le altre nell'hotel.
 
 
Chiara arrivò a casa e trovò sua madre e Luna sedute sul divano ad aspettarla.
 
"Hey Luna! Ciao mamma!" 
 
"Dove sei stata?" chiese la madre con aria seria.
 
"Ero con delle amiche..." disse Chiara guardando in basso.
 
"Come mai non mi hai chiamato? Hai un'idea di quanto io e Luna ci siamo preoccupate per te?"
 
"Lo so... E mi dispiace... Ma dopo gli allenamenti le ragazze mi hanno chiesto di stare con loro per un po' e chiacchera dopo l'altra non mi sono più resa conto della cognizione del tempo." mentì Chiara.
 
"Va bene.... Che questa volta passi... Ma la prossima volta... Chiama." disse la donna, per poi andare in cucina per preparare la scena.
 
Luna osservò la sorella maggiore andarsene e pensò:
-non me la racconti giusta, sorellona...-
 
 
"Come hai potuto essere così sciocca!?" urlò Waru guardando Selena.
 
"Mi dispiace mio signore.... Ma quella stupida Principessa mi ha preso alla sprovvista..." cercò di giustificarsi lei.
 
"Non voglio sentire le tue scuse! La tua negligenza ha fatto sì che la Principessa Sirena della Perla Rossa si rivelasse!'
 
"Io..."
 
"Vattene da qui immediatamente!"
 
"Va bene mio signore... " e sommessamente uscì via dalla stanza.
 
Ad aspettarla fuori c'era Ashira che nel frattempo sogghignava.
 
"In quanto tempo dovevi prendere tutte le Perle? In cinque minuti?" e rise rumorosamente.
 
"Ascoltami bene, smettila si ridere e presta attenzione alle mie parole!" urlò Selena con gli occhi completamente rossi.
 
"Se vogliamo battere quelle insulse sirene dobbiamo fare gioco di squadra. Ed io ho già un piano vincente."
 
 
-Dopo una giornata così... Mi vorrei proprio fare un bagno caldo...- pensò Chiara, per poi entrare in bagno e togliersi i vestiti.
Preparò l'acqua calda con il suo sapone preferito e poi si immerse; ma non appena toccò l'acqua... Si traformò in sirena.
 
"Ah!" quasi urlò lei, vedendo la lunga coda rosso fuoco.
"Mio Dio..." 
 
Si guardò e vide che al polso e nella coda aveva dei braccialetti di perline nere, i capelli rossi erano legati in una coda di cavallo alta che lasciava alcune ciocche libere. 
 
"Credo che non mi ci abituerò mai..." disse la sirena per poi mettersi a cantare la stessa canzone che aveva cantato quel pomeriggio contro Selena.
 
Nel frattempo, la Luna slpendeva pallida nel cielo stellato.
 
 
Il giorno, essendo Domenica, Chiara andò di prima mattina al Pearl Piari; attirando così l'attenzione della madre e della sorella.
 
Arrivò all'hotel in pochi minuti, poichè quest'ultimo era molto vicino.
Prima di entrare prese un bel respiro profondo e poi varchò la sua soglia.
 
"Benvenuta al Pearl Piari, come posso aiutarti." disse Nikora sorridendo cordialmente.
 
"Io veramente..." 
 
"Lei è Chiara, Nikora... La Principessa Sirena della Perla Rossa." disse Lucia scendendo le scale.
 
"Cosa?"
 
 
"Ora capisco... Beh, sei ufficialmente una Principessa Sirena adesso." disse Nikora, dopo la lunga conversazione.
 
"Grazie Nikora." sorrise Chiara.
 
"Credo che ora sia d'obbligo dirle tutto." affermò Madame Taki, tenendo stretta la sfera.
 
"Dirmi cosa?"
 
"Vedi" cominciò Nikora "oltre a te ci sono altre sei Principesse Sirene che dobbiamo trovare. Abbiamo bisogno del vostro aiuto per salvare i mari dalla minaccia di Waru." 
 
"E oltre a cantare insieme a voi.... Io cosa posso fare per aiutarvi?" chiese la guardiana rossa curiosa.
 
"Aiutandoci a cercare le altre principesse complementari." disse Hippo.
 
"Va bene... Ci proverò."
 
"Oltre a questo... Ci sono altre cose che devi sapere." disse Madame Taki, avvicinandosi alla guardiana della Perla Rossa.
 
"Di che si tratta?" 
 
"Delle cose da sapere sul mondo delle sirene" cominciò Hippo "Allora: prima cosa non devi mai toglierti la collana contenente la Perla poichè i nemici sene potrebbero appropriare; non devi mai toccare l'acqua di fronte a qualcuno che non sia una creatura marina e per ultimo... Mai rivelare la tua vera identità... Altrimenti ti trasformerai in schiuma di mare."
 
"Che cosa?!" urlò Chiara.
Questo significava che da quel giorno in poi non avrebbe mai potuto rivelare la propria identità, avrebbe dovuto nascondere la verità a sua madre e sua sorella.
 
La mente della giovane guardiana, si perse tra i pensieri; fu solo Seira a farla 'uscire' da quella ipnosi.
 
"Chiara va tutto bene?" chiese preoccupata la Principessa Sirena della Perla Arancione, poggiando una mano sulla spalla della suddetta.
 
"Eh? Sì... Sto bene..." 
 
"Ne sei sicura?" 
 
"Sì..."
 
"E adesso... Un'ultima cosa..." disse Hanon sogghignando.
 
Le sette Principesse si alzarono e dopo aver preso un piccolo striscione urlarono:
"Benvenuta nel gruppo Chiara!"
 
La ragazza sorrise intenerita: nonostante le difficoltà che quella nuova vita avrebbe portato, l'appoggio di quelle simpatiche (e un po' strampalate) ragazze avrebbe reso tutto più facile.
 
Nel frattempo, Luna se ne stava in camera sua a pensare a ciò che accadde il giorno prima:
-Devo assolutamente scoprire il segreto di Chiara.... Costi quello che costi.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 19
*** Segreti, bugie e litigi ***


Cap. 19
~Segreti, bugie e litigi~
Chiara entrò nella casa, sua madre non c'era per lavoro e sua sorella era in camera sua. 
Salì le scale ed arrivò nella sua stanza e dopo aver chiuso la porta si buttò sul letto.
Rimase lì ferma, a guardare nel vuoto e a pensare a quello che successe al Pearl Piari: il fatto che dovesse avere dei segreti con la sua famiglia non le piaceva affatto.
 
-Come vorrei poter dir loro la verità...-
 
Prese il suo ciondolo a forma di fiamma e lo osservò attentamente; lo aprì e si mise a guardare la meravigliosa Perla Rossa: la sua luce rossa era abbagliante.
 
-Come può un oggetto così piccolo contenere così tanto potere?- si chiese, per poi chiudere la collana e rimettersela al collo.
 
All'improvviso, dalla porta entrò la sorella minore della ragazza: aveva un'espressione decisamente arrabbiata.
 
"Luna! Che succede? Perchè sei entrata così?" chiese Chiara, saltando giù dal letto.
 
"Io e te dobbiamo parlare." disse la ragazza decisa.
 
"Di che cosa?" 
 
"Non fare la finta tonta con me! Lo so benissimo che c'è qualcosa che non vuoi dire a me e alla mamma."
 
"Io non vi nascondo nulla!"
 
"Ah sì? E allora perchè ci hai mentito ieri?"
 
"Io..."
 
"Vedi! Non stai dicendo il vero e poi... Da quando in qua indossi degli accessori?!" chiese Luna, posando lo sguardo verso la collana di Chiara.
 
"E questo che centra? Non posso decidere di mettermi una collana?"
 
"Non è nel tuo stile! Non hai portato accessori o altro... Dicevi sempre che era da sciocche ragazzine."
 
"C'è una prima volta per tutto no?" 
 
Le due rimasero in silenzio per dei lunghi minuti, e finalmente Luna si mise a parlare.
 
"Perchè non mi dici la verità? Non conta più l'amore che hai per tua sorella minore?"
 
"Non ha nulla a che fare con questo... Non posso dirti nulla... Mi dispiace..." 
 
"Allora lo ammetti che stai nascondendo qualcosa." 
 
La guardiana della Perla Rossa sussultò: in che razza di guaio si era cacciata?
 
 
"Allora Ashira sei pronta?" chiese Selene, guardando la viola.
 
"Direi proprio di sì... Non vedo l'ora di attuare il piano."
Disse Ashira sogghignando.
 
"Questo è lo spirito... Quelle sciocche ragazzine si pentiranno di averci fatto fare una figuraccia con Waru.
 
 
Hanon canticchiando, prese un vestito azzurro lungo fino alle ginocchia con delle decorazi marine e delle ballerine a tacco: non vedeva l'ora di uscire con Shirai.
 
"Torno nell'oceano più blu, 
tra i ricordi che amo di più.
Creature del male,
vi posso fermare ancora e- Ma cosa!?"
Urlò la blu all'improvviso.
 
La collana contenente la Perla Azzurra risplendeva di un'intensa luce blu e vibrava.
 
"Che succede?" preoccupata la Principessa Sirena dell'Oceano Atlantico del Sud, avvicinandosi con cautela alla scrivania; prese il ciondolo con il segno dell'aria e lo fisso attentamente e dopo averlo aperto sobbalzò.
 
 
"Luna non hai il diritto di comportarti così con me!"
 
"Evidentemente se non mi vuoi dire la verità significa non mi vuoi più bene!"
 
"Ti ho già detto che non centra nulla il voler bene con questo! Lo vuoi capire che non voglio dirti cosa succede! Mettitelo in testa una buona volta!"
 
Il litigio tra le due stava cominciando a degenerare, se non si fermavano potevano arrivare a dirsi delle cose orribili.
 
"Ma che c'è di male se me lo dici?!"
 
"Accidenti! Ti ho già detto che non posso! Una vera sorella non insisterebbe mai così!"
 
"Una vera sorella è sempre sincera!"
 
"Allora forse non siamo vere sorelle!" urlarono entrambe all'unisono.
Rimasero a guardarsi con aria sbalordita per dei lunghi minuti, dopodiche Luna uscì via a testa bassa; lasciando sola la sorella a riflettere su quanto accaduto.
 
 
"Hanon! Che succede? Ti ho sentita urlare?!" disse Lucia correndo nella stanza dell'amica.
 
La Principessa Sirena della Perla Rosa sobbalzò nel vedere la blu tremare e diventare sempre più pallida.
Voltandosi, Hanon cominciò a parlare fievolmente e quelle poche semplici parole, bastarono a far tremare anche la bionda:
"La Perla Azzurra... Si sta... Si sta oscurando...."

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Capitolo 20
*** Catturata ***


Cap. 20
~Catturata~
 
Hanon teneva stretta la piccola sfera, essa si stava oscurando sempre più: il suo bel colore azzurro stava diventando un oscuro nero.
 
"Che succede alla Perla!?" chiese Lucia tremando.
 
"Io... Io non lo so..." bisbigliò Hanon, in preda al panico.
 
"Andiamo subito da Nikora e Madame Taki!" disse Lucia, per poi precipitarsi nelle scale.
 
 
Nel frattempo, Chiara era sdraiata sul suo letto a pensare.
 
-Tutto questo è così complicato...- 
 
Lentamente si alzò ed uscì fuori, diretta in spiaggia.
Era già arrivato il tramonto e il sole illuminava la calma città.
 
 
"Selena! Tu sei sicura di ricordare bene chi è la Principessa Sirena della Perla Rossa?" chiese Ashira nuotando il più velocemente possibile.
 
"Ho il suo viso stampato nella testa!" disse Selena sicura.
 
La blu era molto sicura di se stessa, voleva a tutti i costi vendicarsi di quella principessa.
 
 
"Nikora! C'è un problema!" disse Lucia andando dalla donna.
 
"Di che si tratta?!" chiese preoccupata la viola.
 
"La Perla... La Perla Azzurra! Si sta oscurando!" disse Hanon ancora tremante.
 
"No! Come può essere?!" 
 
"Esattamente come temevo..." disse Madame Taki, entrando nella stanza.
 
"Cosa vuoi dire?" chiese Nikora spalancando le puppile.
 
"Le Perle sono molte sensibili... Si danneggiano in fretta e sono in estremo contatto con la propria propretaria. Se la sirena prova un particolare dolore o sentimento negativo, la Perla comincierà ad oscurarsi, fino a diventare nera... E..."
 
"E?" chiesero le tre all'unisono.
 
"La Perla.... Si romperà..."
 
Le tre sobbalzarono in preda al panico, se la Perla si dovesse rompere non avrebbero mai più potuto salvare gli oceani.
 
 
Nel frattempo, Chiara era seduta in spiaggia a pensare a tutto quello che stava accadendo.
 
"Il mio coraggio mi aiuterà!
Esso verso la luce mi guiderà!
La speranza di nuovo ho,
e non la lascierò!
Il cuore da guida mi fa,
nella meravigliosa luce del giorno
egli mi porterà!"
 
"Ne sei sicura, principessina?" disse Selena, sogghignando.
 
"Selena! Che diavolo vuoi da me?!" disse la Principessa Sirena dalla Perla Rossa.
 
"Dovresti saperlo... Io voglio la tua Perla, ma soprattutto la mia vendetta contro di te!" e detto questo, la blu colpì Chiara con dei cristalli di ghiaccio per poi intappolarla al muro con i suoi poteri.
 
"Lasciami!" si ribellò lei, agitandosi ma senza riuscire a rompere il ghiaccio.
 
"Chiara! No!" disse una voce all'improvviso: era Luna.
 
"Luna! Scappa da qui! Ti farà del male!" urlò Chiara, guardando la sorella.
 
"Io..."
 
"E questa ragazza chi è?" disse Ashira, avvicinandosi alla suddetta.
 
"Chi sei tu?" tremolò la ragazza.
 
"Nessuno che ti interessi sapere..."
 
"Non abbiamo tempo Ashira! Portiamo questa sirenetta dal nostro signore!" disse Selena.
 
"Ve bene!" Ashira, prese Chiara con le sue fiamme per poi immergersi in mare insieme alla creaura di ghiaccio.
 
"Noooooo!!!!!!"
 
 

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Capitolo 21
*** Libera o no? ***


Cap. 21
~Libera o no?~

Luna guardava allibita le quattro sirene, in cuor suo non riusciva a trovare una risposta certa a tutti quei fatti soprannaturali che si stavano susseguendo uno dopo l'altro.
Hanon la guardava e riguardava: sentita di avere un legame con lei, un legame molto forte... forse lo avrebbe capito, ma la preoccupazione per la Perla Azzurra e Chiara non le consentivano di formulare un solo pensiero decente.
Seira sentiva i piedi formicolare, voleva salvare Chiara: aveva già perso una sorella, e non voleva perderne un'altra.
La Principessa dalla Perla Rosa parve accorgersi di ciò, infatti le mise una mano sulla spalla per confortarla e con occhi dolci le disse:
"La salveremo.... te l'ho prometto"
L'arancione sospirò e si calmò quel poco che bastava a farla pensare.
"MI VOLETE SPIEGARE COSA DIAVOLO SUCCEDE?!" urlò la giovane umana con il cuore che palpitava alla velocità della luce.
"Ti spiegheremo tutto... ma per farlo dovrai seguirci." le disse seria Rina.
La ragazza annuì incerta e le seguì.
In circostanze normali sarebbe stata molto diffidente, ma in quell'occasione avrebbe creduto a tutto... e sicuramente, quello che sentirà non la aiuterà a dormire notti tranquille.

"Waru sarà così fiero di noi!" disse Ashira contenta.
"Già..." concordò Selena.
Chiara con fare di sfida disse:
"Non riuscirete a farla franca! Le Principesse Sirene mi salveranno e vi faranno a pezzi!"
"Sta zitta! Sei fortunata che ancora che non ti abbiamo fatto del male!" urlò Ashira con aggressività.
Chiara zittì e cominciò a pensare a cosa fare per salvarsi.
E come per miracolo, le venne un'idea brillante.

"VOI SIETE COSA?!" urlò Luna alzandosi di botto dal divano e guardando esterrefatta le sette sirene, la vecchia veggente, la preoccupata Nikora e il sorpreso Hippo.
"Che tu ci creda o no... questa è la verità." disse Karen incrociando le braccia e chiudendo gli occhi.
"Ma non è possibile... le sirene non esistono..." e si buttò sul divano più confusa che mai.
"Dopo tutto quello che è successo davanti ai tuoi occhi... ha ancora la faccia tosta di non crederci?!" disse Karen guardando la ragazza con rabbia.
Passarono dei lunghi minuti e la prima a parlare fu la Principessa Sirena dalla Perla Indaco, che si sedette accanto a Luna e con sguardo estremamente materno e voce calma le disse:
"Ascolta... so quanto questo momento sia difficile per te... come lo è per tutte noi... ma devi aspettare, ti prometto che salveremo Chiara e tu potrai riabbracciarla al più presto." 
Luna parve calmarsi da quelle parole e si sentì più rasserenata, ora capiva perché la giovane Noelle era la custode della Perla Indaco: sapeva infondere serenità a chi la circondava.
La Perla Azzurra risplendette e si schiarì leggermente, ma nessuna se ne accorse. 
Seira si alzò di botto e con il volto rigato dalla disperazione disse:
"Dobbiamo salvare Chiara! Non c'è più tempo!"
I presenti la guardarono allibiti, ma annuirono convinti e cominciarono a progettare un piano vincente.

Ashira e Selena si addormentarono profondamente: la Principessa dalla Perla Rossa aveva cantato una lenta e ipnotica canzone e riuscì a liberarsi dalla morsa del ghiaccio con la forza delle braccia... fare tanto esercizio fisico si rivelò utile!
Facendo il più piano possibile, Chiara si allontanò dalle due e stava per scappare definitivamente... ma un braccio forte la strinse per il polso.
La rossa si girò di scatto con le pupille che si riducevano a due puntini.
Davanti a lei stava qualcuno di cui non riusciva e distinguere il volto, e lo strano individuo con voce sadica e piena di malvagità le disse:
"Dove pensi di andare?"

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Capitolo 22
*** La caduta della Perla Rossa ***


Le sette sirene nuotavano il più velocemente possibile, in particola modo Seira... che per la prima volta in vita sua sentiva il desiderio di vendetta.
Sapevano che Waru avrebbe tormentato Chiara in modo atroce e che se non avrebbero fatto in fretta non sarebbero mai riuscite a salvare il mondo marino.
"Dobbiamo sbrigarci! Selena e Ashira saranno sicuramente da queste parti!" disse Noelle, agitando la coda verso nord; le altre la seguirono decise ed ognuna di loro, era più determinata che mai a salvare la Principessa Sirena dalla Perla Rossa.

"C-chi sei?" tremolò Chiara, con lo sguardo pieno di terrore.
"Io? Nessuno... solo un essere che vuole dominare gli oceani..." disse il misterioso individuo.
Fu in quel momento che Chiara capì con chi aveva a che fare, e il pensiero non le piacque per niente.
"Vedo con piacere che hai capito chi sono... esatto, io sono Waru: il futuro dominatore degli oceani." disse l'uomo ridendo spregevolmente.
"L-lasciami andare!" urlò la rossa tentando in vano di liberarsi.
"E perché mai? Prima mi voglio divertire..." 
Con i suoi poteri, Waru ipnotizzò la mal capitata, i cui occhi si spensero e il proprio animo cambiò radicalmente.

"CHIARA!!" urlò Luna, facendo sobbalzare Madame Taki, Nikora ed Hippo.
"Luna che succede?" chiese Nikora tremante.
"Chiara... Chiara è in grave pericolo! Lo sento dentro di me! C'è qualcosa che non va in lei, è cambiata dal profondo del cuore!"
"Qualunque cosa sia devi cercare di calmarti! Lucia e le altre riusciranno a salvarla!" disse Hippo sicuro di sé.
"Hippo ha ragione... devi rimanere calma qui ad aspettare... ci penseranno le Pri-"
"Non ci penso neanche!" disse Luna, interrompendo Nikora "Lei è mia sorella! E no me ne starò qui con le mani in mano aspettando che succeda un miracolo!" e senza più indugio, Luna corse fuori dalla stanza e si diresse verso la spiaggia.
Nikora fece per seguirla, ma fu prontamente fermata da Madame Taki.
"Lasciami andare! Quell'incosciente potrebbe farsi del male!"
"Quell'incosciente è la Principessa Sirena della Perla Azzurra!"
"Cosa?!" urlarono Hippo e Nikora nello stesso istante.

"Cercate qualcosa, principessine..." disse Selena sadica.
"Selena!" urlò Lucia guardando la nemica.
"E non solo..." disse Ashira, spuntando da dietro una roccia.
"Come mai siete venute a farci visita con così poco preavviso?" disse Selena sogghignando.
"Liberate immediatamente Chiara!" urlò Seira cercando di avventarsi su Ashira.
La rossa si creò una barriera di fiamma che impedì l'arancione.
"E perché cercare la vostra amichetta... quando potete sfidare noi!" disse Selena per poi scagliare delle schegge di ghiaccio tagliente contro le sirene.
Ognuna di loro riuscì ad evitare il colpo, rimettendoci solo qualche ferita.
"Non vi consentiremo di fare del male a Chiara!" urlò Rina determinata.
"Riusciremo a sconfiggervi e salveremo l'oceano!" continuò Coco.
"Forza ragazze, dimostriamo loro quello di cui siamo capaci!" disse Hanon sorridente.
"Magia della voce Pichi Pichi!" finì Lucia.
"Voce di Perla Rosa!"
"Voce di Perla Blu!"
"Voce di Perla Verde!"
"Voce di Perla Viola!"
"Voce di Perla Indaco!"
"Voce di Perla Gialla!"
"Voce di Perla Arancione!"
E in pohci secondi, le sette si trasformarono in forma Idol e avvolte dalla bianca luce, cominciarono a cantare:
"Anche se il mare è in tempesta
E mi spinge violento verso la sconfitta
Guardo negli occhi l’amore
Che mi fa lottare 
Con la forza che da

Per ogni volta che cado 
Io posso rialzarmi e così mantenere
Quella promessa che ho fatto
Con voce sincera
Credendo all’amore

È una luce incandescente
Che riscalda più del sole
Così chiara che rivela la realtà

Voci unite per cantare
Per sconfiggere il silenzio
Sarà Forte, sarà chiara la verità

Guarda in uno specchio 
Il tuo riflesso è limpido
Tutto questo ci sarà

Sarà quel battito forte l’amore
Che ci da la forza e la speranza
Per affrontare questa tempesta 
che porta con sé
Il vento forte 
che ci sorprende dal mare

Unendo le nostre voci in un canto
Che si sentirà nel profondo più vero del cuore
Io voglio lottare soltanto per te
E voglio essere il battito forte d’amore con te

Puoi sentirlo
Puoi sentirlo 
Se lo vuoi!

È una luce incandescente
Che riscalda più del sole
Così chiara che rivela la realtà

Voci unite per cantare
Per sconfiggere il silenzio
Sarà Forte, sarà chiara la verità

Guarda in uno specchio 
Il tuo riflesso è limpido
Tutto questo ci sarà

Sarà quel battito forte l’amore
Che ci da la forza e la speranza
Per affrontare questa tempesta 
che porta con sé
Il vento forte 
che ci sorprende dal mare

Unendo le nostre voci in un canto
Che si sentirà nel profondo più vero del cuore
Io voglio lottare soltanto per te
E voglio essere il battito forte d’amore con te

Puoi sentirlo
Puoi sentirlo 
Se lo vuoi!"

Selena ed Ashira si tennero le orecchie urlanti, e non resistendo più, scomparirono nel nulla.
"Non cantate vittoria troppo presto... ci sono ancora io..."
Tutte e sette le sirene si girarono verso colei che parlò, e con terrore videro che sopra citata era proprio Chiara, solo che era una Chiara diversa: aveva l'aria malvagia, e nei suoi occhi si leggeva il dolore e la cattiveria.
Le sirene osservavano la ragazza con orrore, e neanche il tempo di dire una parola che vennero tutte colpite da lame taglienti.
"NO!!!!!!!!!!!"

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Capitolo 23
*** La seconda Principessa Sirena: Voce di Perla Azzurra! ***


Cap. 23

La seconda Principessa Sirena: Voce di Perla Azzurra!

Le sette sirene guardavano la rossa con fare impietrito e nei loro regnava la più totale confusione.
Hanon, dal canto suo, si girò di scatto per vedere ci fosse la ragazza che aveva urlato e le sue pupille si ridussero a due puntini quando vide la misteriosa persona: Luna.
"LUNAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" urlò la Custode della Perla color del mare in preda alla paura "SCAPPA DA QUI!!! E' PERICOLOSO!!"
"Non ci penso nemmeno! Si tratta di MIA sorella! E bugie o no, io la devo aiutare!!" disse più agguerrita che mai la ragazza dai capelli neri per poi precipitarsi dalla sorella.
Chiara, intanto, era tra scilla e cariddi: il suo cuore le diceva di fermarsi, di combattere Waru non le Principesse Sirene, ma la sua mente le diceva di continuare a combattere poiché era sotto il controllo del malvagio controllo di Waru.
Luna nuotò da Chiara e, poggiando le mani sulle sue spalle, le disse: 
"Chiara! Chiara svegliati! Sono io! Tua sorella Luna! Per favore! Non lasciare che il tuo cuore venga vinto dall'oscurità!!"
La rossa parve risvegliarsi e, anche se per un attimo parve tornare normale, con il braccio spinse con violenza la sorella che andò a sbattere contro uno scoglio.
"Luna!" urlarono in coro le sette sirene guardiane delle Perle.
"Non osare toccarmi! Chiara non esiste più! Quella che hai davanti è una servitrice di Waru, non una stupida Principessa Sirena!" urlò la rossa con occhi fiammanti.
La ragazza con i capelli neri, si alzò tremante e delle lacrime di rabbia di dolore colavano sulle sue guance.
Nel volto di Chiara si dipinse una sorriso sadico e, girandosi verso le sette, ricominciò a colpire le sette sirene con schegge di ghiaccio pungenti come coralli.
Luna camminò barcollante verso la sorella e con voce piena di dolore disse:
"No... tu sei sempre la stessa Chiara.... la Chiara agguerrita che non molla mai.... la Chiara che vince sempre nelle partite di calcio.... la Chiara che mi aiuta sempre quando ho bisogno... la Chiara che si batte sempre per ciò che è giusto.... TU SEI MIA SORELLA!!!!!"
"STA ZITTA!!!!" urlò la Principessa Sirena della Perla Rossa colpendo la ragazza.
Stranamente, una barriera di colore azzurro, si parò davanti a Luna che non diede a caso al fatto e i suoi occhi divennero blu ghiaccio "NON LASCIERO' CHE IL TUO CUORE VENGA CORROTTO! FOSSE ANCHE L'ULTIMA COSA CHE FARO', IO TI SALVERO'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
La Perla Azzurra cominciò a splendere più che mai e tutte le tracce di impurità che vi erano scomparirono nel nulla: era guarita.
Hanon guardò stupita il ciondolo con il segno dell'aria e solo allora capì: era Luna la Principessa Sirena della Perla Azzurra! Come aveva fatto ad essere così sciocca dal non arrivarci prima? 
"Luna!" urlò la Principessa Sirena dalla Perla Blu "prendi!" completò, per poi lanciare il ciondolo con la preziosa Perla alla ragazza.
Luna prese prontamente il ciondolo e, spinta da una forza interiore sconosciuta mescolata anche da una conoscenza che non sapeva di avere, urlò: "Voce di Perla Azzurra!"
E allora, la trasformazione avvenne, e in meno di pochi minuti la ragazza si ritrovò con indosso uno splendido vestito: il bustino era stretto di colore celeste, la gonna era azzurro cielo con delle catenelle. Ai piedi portava degli stivali blu e al polso un braccialetto verde chiaro borchiato e nelle mani dei guanti celesti; la Principessa dalla Perla Azzurra si rivelò in tutto il suo splendore.
Luna si guardò dall'alto in basso con fare stupito e non poteva credere a quello che era successo, ma non c'era tempo per le sorprese e senza più indugio si mise a cantare una canzone che il cuore le suggeriva:

"Ti guardo affondare nel buio e nelle tenebre senza più tornare,
ma la paura non mi blocca: io ti continuerò a cercare.
La tua voce rimbomba nella mia mente,
il tuo sorriso mi fa combattere valorosamente.
Non voglio lasciarti andare,
nella tempesta non ti lascerò affondare!
Sta pur certa che la luce in te io ritroverò.
La mia missione è ormai iniziata,
il mio cuore me l'ha assegnata 
e io a termine la porterò.
Se guardi nei miei occhi la luce ritroverai,
e io non voglio mollare perché:
la luce del giorno mi guiderà,
niente e nessuno mi fermarà.
Io combatto il male perchè
la gioia voglio riportare a te.
Ma se il vento ostile lontano mi spinge,
io non voglio mollare 
io voglio lottare.
Sappi che luce io riporterò
e dalle tenebre via ti guiderò.
Dammi la mano,
dammi la mano,
io ti salverò!"

La dolce melodia pervase il cuore della Principessa Sirena della Perla Rossa che si liberò del malvagio influsso di Waru, tornando ad essere la sirena che tutte conoscevano.
"Luna... sei stata grande...." disse la rossa per poi svenire.
"Chiara!" urlarono Luna e Seira precipitandosi dalla rossa che per fortuna stava bene.

Le nove ragazze scapparono via e Waru le guardava con un sadico sorriso tramite la sua sfera di cristallo e si disse: "sciocche principessine... non sanno che questo è solo l'inizio della loro rovina" e con questo si buttò in una malvagia risata che rimbombò in tutto il palazzo facendo sobbalzare anche le sue fedeli servitrici.

Che cosa succederà?

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Capitolo 24
*** Una lettera d'amore per Rina ***


Cap. 24
Una lettera d’amore per Rina - Prima parte


Erano passati due giorni da quando Chiara era tornata buona; due giorni da quando la Principessa Sirena della Perla Azzurra si era rivelata; due giorni da quando era arrivata una pacifica pausa sia per le sirene che per i nemici.
Intanto, la Principessa Sirena della Perla Verde, camminava per la bella città e si guardava intorno cercando un buon negozio di televisori. In mano portava delle buste della spesa e nell’altra mano portava una lettera di Masahiro, il quale era andato in vacanza  con la sua famiglia a Parigi.
La ragazza dai capelli verdi non vedeva l’ora di tornare a casa per leggere la lettera che il fidanzato le aveva inviato e non sapeva se correre a prendere il televisore o leggere: i suoi due amori erano in conflitto.

Al improvviso, successe il più buffo degli incontri: una ragazza che stava correndo come una forsennata andò a scontrarsi contro la Principessa che cadde a terra assieme tutte le sue cose.

“Vuoi stare più attenta imbranata che non sei altro?!” sbraitò Rina.

La ragazza fece un paio di giri su stessa ripetendo più volte “scusa!” e dopo qualche secondo si chino e come una furia si mise a raccogliere le buste. 
“Mi dispiace tanto! Non ti avevo proprio vista!” disse la giovane sedicenne vestita con una giacca grigia, occhiali scuri e cappello del medesimo colore della giacca.

Rina prese la lettera e la infilò nella sua tasca e, dopo essersi pulita dalla polvere, guardò in dettaglio la sua interlocutrice e provò una specie di scossa, ma non le diede peso.
“Non preoccuparti… è tutto apposto” disse la verde per poi prendere le sue buste “Io sono Rina” aggiunse poi.

“Io sono-“ cominciò la bionda, che però venne interrotta da un gruppo di persone che urlavano e stavano correndo verso la sua parte “IN UN MARE DI GUAI!!” 

Rina sbatté le palpebre per un paio di volte in modo stranito e guardò la scena intontita “Ma cosa…” 

“CORRI!!!!!!” urlò la bionda per poi prendere Rina per un braccio e trascinarla con se in una folle corsa.

La verde si lasciò andare un urlo e cominciò a correre strattonata dalla bionda. E da quel momento, capì una cosa: mai pensare troppo mentre si cammina per strada.


Nel oscuro palazzo sottomarino, Waru girava da una parte all’altra, urlando contro le sue serve Ashira e Selena che erano inginocchiate e con la testa bassa.

“Come ho potuto fidarmi di voi?! Siete delle incompetenti!” urlò l’uomo dal volto nascosto dalle tenebre “Abbiamo l’occasione di scoprire chi sono le altre Principesse Sirene, sconfiggerle, rubare le loro Perle e dominare i mari e gli oceani e voi vi fate sconfiggere così?!” 

“Ci dispiace signore…” cominciò la rossa.

“La nuova Sirena ci ha preso alla sprovvista…” continuò Selena.

“Non voglio sentire le vostre stupide scuse! Voi mi avete deluso ed io questo non ve lo perdonerò facilmente!” urlò Waru, girandosi di scatto verso le due.

L’oscuro signore, prese un respiro profondo ed andò a sedersi sul suo trono per poi massaggiarsi le meningi “Sparite dalla mia vista… prima che vi elimini del tutto.” Disse con voce autoritaria e sadica.

Le due donne, si guardano reciprocamente negli occhi con fare preoccupato ed andarono via; conoscevano Waru da secoli e sapevano che quando si massaggiava le meningi, lui era furioso ed assetato di potere.

All’improvviso si sentì una risata sadica e nella sala comparve un’ombra deforme, un’ombra di cui non si distingueva la figura.
“Che succede Waru… hai qualche problema con le tue schiavette?” cominciò una voce maschile dai toni macabri.

“Sparisci… sei l’ultima persona che voglio vedere…” disse Waru senza alzare lo sguardo.

“Ma come…. Credevo che il mio fratellone amasse le visitine da parte dei famigliari…” disse l’ombra che poi si mise davanti a Waru.

“Ti ho detto di sparire Keibetsu. Non voglio avere niente a che fare con te.” Disse Waru, quasi urlando.

L’ombra lanciò un’altra risata e cominciò a materializzarsi davanti agli occhi giallo splendete del signore delle tenebre; assunse la figura di un ragazzo alto con la carnagione pallida, gli occhi di un intenso blu ed i capelli neri come la pece con delle ciocche rosse verso la fine. Indossava una maglietta nera semplice a mezza manica, degli jeans blu con una cintura nera borchiata ed ai piedi portava degli anfibi neri. Al collo portava  un ciondolo argentato a forma di mezza luna.

“Fratellone…. Calma i bollenti spiriti… sono qui per proporti un affare….” Disse il ragazzo che aveva l’aria di essere un diciasettenne. 

“Di che diamine parli?!” chiese Waru seccato.

“Delle tue Principessine… “

L’uomo da capelli neri alzò lo sguardo e scrutò il suo interlocutore con fare agghiacciante.

“Dammi l’opportunità di catturarle…. E tu avrai le tue amate Perle…”
“Non ti lascerò rovinare i miei piani….”

“Rovinarli? Tsz… darò una svolta positiva invece… “ cominciò Keibetsu, creando una rosa rosso sangue “farò appassire i loro cuori come questa rosa… e neanche se ne accorgeranno….”  Disse poi e la rosa che teneva fra le dita, appassì lentamente.

Waru, parve calmarsi ed alzandosi disse: “Che cosa vuoi in cambio?”
“Io? Proprio niente….”

“Non fare il finto tonto con me….” 

Keibetsu sogghignò e guardò il fratello maggiore “quanto mi conosci… voglio la Perla Argento…”

“Che cosa?!” urlò Waru.

“Mi hai sentito bene… io aiuterò le tue schiavette a sconfiggere quelle sirenette ed a farti dominare gli oceani… ma tu dovrai darmi la Perla Argento.”

Waru strinse il pugno e si girò di scatto “Che sia allora! Potrai avere la Perla Argento, ma dovrai farmi diventare il padrone dei mari!”

Il ragazzo dai capelli neri sorrise e disse con voce sadica “è un piacere fare affari con te fratellone…”  completò lui per poi sparire nel nulla.


Rina e la ragazza con addosso cappello e cappotto ansimavano pesantemente: avevano corso per ore inseguite da quei paparazzi e finalmente avevano trovato pace in un vicolo buio.

“Si può sapere… chi diavolo…. Sei?” chiese la verde ansimando.

La sua interlocutrice si tolse gli occhiali da sole ed il cappello rivelando i suoi occhietti marroni “Io sono Lorena… Lorena Watanabe.”

Rina guardò in dettaglio la ragazza e capì con chi stava parlando: una delle pattinatrici del Prism Show.

“Ora capisco perché quei tizi ti stavano inseguendo… sei una delle pattinatrici del Prism Show, non è vero?” 

Lorena annuì e sorrise “esatto… scusa per quanto è successo… ma non volevo che cominciassero a torturare anche te…”

“Non preoccuparti… ho affrontato di peggio…” sorrise Rina, ripensando a tutte le corse ed avventure bizzarre che aveva fatto a causa delle Dark Lovers.

Intanto il sole, stava tramontando e l’imbrunire stava calando sulla città.

“Si sta facendo tardi… sarà meglio che torni a casa… non voglio che i miei si preoccupino… di nuovo…” disse Lorena abbastanza seccata per il fatto che ancora veniva trattata da bambina.

“Già…” disse Rina sbirciando fuori dal vicolo “non c’è nessuno… ti conviene andare ora… e ne approfitto per andare anch’io.” Finì la verde per poi prendere le sue buste.

“Va bene…. Ci vediamo Rina….” Disse Lorena per poi andarsene.

“Ciao..” salutò la Principessa Sirena dalla Perla Verde che senza accorgersene fece cadere la sua preziosa lettera.

Lorena, parve accorgersi di ciò, infatti si chino e prese la lettera; fece per chiamare Rina, ma si accorse che la ragazza era già corsa via.
-Oh beh… gliela darò quando la rivedrò….- pensò la bionda per poi incamminarsi.


Keibetsu stava seduto su uno scoglio ad ammirare la Luna argentata, che gli ricordava la Perla che ambiva a conquistare da anni.
“Avrò quella Perla… costi quello che costi…”


Aurora si alzò di scatto urlando: aveva fatto un incubo; la ragazza ansimò lievemente e si asciugò la fronte dal sudore.

“Non è possibile… ancora quel sogno…”  disse, per poi alzarsi e guardare la Luna dal balcone della sua camera. “Che significa… perché sogno le sirene… e perché quelle ragazze che ho incontrato a scuola sono come delle vecchie conoscenze…” si chiese la ragazza.

Presto tutte le domande avrebbero avuto una risposta, ma per il momento le nostre protagoniste sono destinate a vivere in una nube di mistero.


Continua…
 

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Capitolo 25
*** La terza Principessa Sirena: Voce di Perla Verde-Acqua! ***


Cap. 25
La terza Principessa Sirena: Voce di Perla Verde-Acqua!


 
Il sole era ormai sorto da molte ore e per molti la giornata lavorativa era cominciata.
Un gruppo di ragazze chiacchierava animatamente in proposito allo spettacolo che avrebbero visto quel giorno: la star Lorena Watanabe avrebbe cantato al Prism Show.
Nel frattempo, nella casa della sirena verde, era in corso un singolare episodio:
“Dov’è?! Non può essere scomparsa così!” disse Rina, mettendo a soqquadro  la sua camera.
In meno di cinque minuti era nato il caos nella camera della Principessa custode della Perla Verde.
Dopo alcuni attimi colmi di urla e disperazione, la ragazza si sedette a terra tenendosi la testa e cercando di fare mente locale.
“Non c’è da nessuna parte… come ho potuto essere così sciocca da perdere la lettera di Masahiro”. Rina poggiò la testa sulle ginocchia e una leggera lacrima stava per scendere lungo la sua guancia, ma prima che ciò accadesse, la verde alzò la testa di scatto come presa dall’ispirazione.
“Ma certo!” la ragazza si alzò e di fretta prese due biglietti per il Prism Show: glieli avevano dati Luchia un po’ di tempo fa, dopo aver perso un appuntamento con Kaito.
 
“Madame Taki…” disse Noelle facendo capolino nella stanza della veggente.
“Noelle, eccoti qua finalmente” sorrise la donna.
“Come mai mi ha chiamata?” disse la ragazza dai capelli indaco entrando.
“Ho una cosa da mostrarti… avvicinati”
Noelle fece quanto detto e si avvicinò per poi guardare la sfera di cristallo.
“Cosa noti di strano?”
“Beh…” cominciò la ragazza scrutando attentamente la sfera e poggiando il dito indice sul labbro inferiore “sta risplendendo di una strana luce verde-acqua”
“E cosa credi che significhi?”
“Forse… sta succedendo qualcosa?”
“Sei sicura?”
La Principessa Sirena della Perla Indaco si concentrò di più e all’improvviso i suoi occhi si illuminarono “La Perla Verde-Acqua!”
“Esatto” sorrise la donna soddisfatta della sua allieva.
“Questo vuol dire che la Perla Verde-Acqua si sta per rivelare?” chiese Noelle entusiasta.
“Probabilmente sì, ma può anche essere che…”
“E’ fantastico! Devo andare a dirlo a Rina!” urlò la indaco per poi correre via, lasciando la mentore interdetta.
 
Nel mentre, nella prestigiosa Sakura Academy, Luna e Chiara erano sedute in una panchina del cortile della scuola a parlare ed a guardare le loro compagne di classe per capire se una di loro era una Principessa Sirena.
“Secondo me Laura potrebbe essere una candidata” cominciò Luna “ha una voce splendida”
“Beh… potrebbe anche essere, ma la nuova Principessa Sirena dovrebbe dimostrare di avere anche molta determinazione… e Laura non è molto determinata” disse la custode della Perla Rossa incrociando le braccia.
“Già… oppure che ne dici di-“
“Ascolta Luna, è da quando è cominciata la ricreazione che stiamo “analizzando” ragazze su ragazze… e non sta funzionando”
“Sì, ma Nikora ed Hippo ci hanno incaricato di trovare le altre sirene… ma hai ragione: “rovistare” fra le nostre compagne di classe non mi sembra affatto una buona idea” 
Passarono degli attimi di silenzio e le ragazze sospirarono deluse di non avere la più pallida idea di come trovare le loro colleghe.
Chiara girò lo sguardo per un po’ e si concentrò su una ragazza seduta per terra con la schiena poggiata su un albero.
“Quella ragazza è così strana” disse una voce appartenente ad una ragazza del terzo anno che si avvicinò alle due sorelle.
“Ti riferisci ad Aurora Sharuba Uinta?” chiese Luna, guardando la ragazza dai capelli color miele con gocce lilla e gli occhi verde smeraldo.
“Sì, non che ci sia qualcosa di male nello stare da soli ma… insomma… non mi sembra molto giusto” continuò Alyson sedendosi.
Chiara girò lo sguardo verso la nuova interlocutrice e spalancò gli occhi al vederla.
“Aspetta, io ti conosco! Tu sei Alyson Kamiya, la ragazza con cui ci siamo scontrate il primo giorno!”
“Hai indovinato… sono Alyson” disse la ragazza arrossendo.
“Ecco perché avevo l’impressione di conoscerti” disse Luna guardandola.
“Comunque Alyson ha ragione: quella ragazza dovrebbe farsi delle amiche.” Disse Chiara.
“Magari potremmo provare noi a fare amicizia con lei” dice all’improvviso una ragazza dai capelli colore dell’oro e gli occhi verdi, indirizzati all’azzurro.
“Ciao Mizuki” sorride Alyson.
La ragazza di nome Mizuki sorrise e si sedette accanto a Chiara, che nel mentre aveva un’espressione mista tra la noia e la delusione.
-Ma va di moda sedersi qui o cosa?- pensò la guardiana della Perla Rossa.
Le due sirene non avevano idea che Alyson Kamiya, Mizuki Itsuji e Aurora Sharuba Uinta sarebbero presto diventate una parte importante della loro vita.
 
Quel pomeriggio, tutte le studentesse della Sakura Academy erano andate al Prism Show, curiose di vedere l’esibizione di Lorena Watanabe.
“Quindi, secondo te, la lettere è in mano alla ragazza che hai incontrato ieri” disse Noelle, guardando Rina.
“Sì… l’ultima volta che l’ho vista ero con lei… come ho potuto essere così sbadata..” sospirò la verde poggiando la fronte sulla mano.
“Non preoccuparti Rina…” sussurrò Noelle dolcemente “la troverai presto”.
“Lo spero..”
“Signore e signori” cominciò la presentatrice, attirando l’attenzione del pubblico “sono lieta di presentarvi lo spettacolo di pattinaggio artistico più famoso della regione: il Prism Show!”
La folla applaudì rumorosamente.
“Oggi vedrete i nostri talenti migliori, tra cui: il trio dei Diamond Star Light, il duo delle Lovely Roses  e Lorena Watanabe”
“A giudicare dagli applausi, Demi dev’essere una celebrità molto amata” disse Rina.
“Puoi dirlo forte, è su tutte le riviste di moda e gossip” disse Noelle, prestando attenzione allo spettacolo, sicura che sarebbe successo qualcosa.
“E tu come fai a saperlo? Non leggi le riviste” spalanca gli occhi la Guardiana della Perla Verde.
“Passo molto tempo con Coco e Hanon” ridacchiò la indaco.
 
Nel frattempo, Lorena Watanabe era nel suo camerino a specchiarsi; faceva quello spettacolo da due anni, ma era sempre un’emozione.
Indossava un vestito corto azzurro ceruleo con decorazioni blu ed argento ispirati ai fiori ed all’inverno ed un paio di balze azzurro cielo, ai piedi aveva degli stivaletti bianchi indirizzati all’azzurro su cui poi avrebbe messo le lame per pattinare.
“Sono pronta…” disse la ragazza sistemando la coda di cavallo.
Si alzò ed andò fuori stringendo il suo microfono.
“Pronta per lo spettacolo?” le chiese Suzuki, membro delle “Lovely Roses”. Una ragazza dai capelli corti a caschetto di un bel colore bianco argentato con una ciocca azzurra, gli occhi acquamarina e la carnagione chiara. Indossava un vestito a due pezzi azzurro leggero: il top era semplice con le maniche svolazzanti, la gonna era di raso azzurrino leggero che lasciava vedere dei pantaloncini bianchi, ai piedi portava delle ballerine blu.
“Sì, credo… è sempre emozionante” disse Lorena, non nascondendo un leggero nervosismo.
“Sarai fantastica” disse una ragazza con i capelli rosso scarlatto con una ciocca nera, gli occhi nocciola e la carnagione rosa. Indossava un vestito simile a quelli delle ballerine di colore rosa con fiori di ciliegio rossi come decorazione.
“Grazie Emily” sorrise calorosamente la bionda.
“Suzuki, sei pronta?” chiese Emily.
“Prontissima” fece l’occhiolino la ragazza da capelli bianchi.
“Bene, allora andiamo!” urlo con entusiasmo Emily per poi fare il batti cinque con Suzuki.
“Lovely Roses! Magic of the Love! Here we go!” urlarono entrambe, per poi andare in scena.
 
“E’ il momento di entrare in azione” disse un ragazzo, lanciando una rosa rossa nel centro del palco, nel pieno della metà dell’esibizione delle due amiche.
Il fatto inaspettato, fece distrarre le Lovely Roses che caddero a terra proprio durante il salto di rugiada.
“Stai bene, Suzuki?” chiese Emily preoccupata, prendendo inconsciamente la mano della cara amica.
 “Sì, non preoccuparti” rispose la ragazza dai capelli bianco, massaggiandosi la testa ed arrossendo lievemente “cos’è quella rosa?” chiese poi, guardando il fiore.
“Ma che cosa succede?” quasi urlò Lorena, in sincronia con Rina.
Noelle alzò lo sguardo verso il punto da cui era venuta la rosa “Guarda lì!”
Keibetsu, se ne stava seduto sulla finestra che guardava la scena con un sorriso sadico.
“Chi è?!” urlò la Guardiana della Perla Verde alla Guardiana della Perla Indaco.
“Credo si tratti di un nuovo nemico!”
“Un nuovo… nemico?”
“Principesse Sirene” comincio il ragazzo dai capelli neri “uscite da dovunque voi siate.”
Emily e Suzuki si guardano nervosamente e corsero via.
“Ma che diavolo succede” cominciarono a dire alcune persone che facevano parte del pubblico, creando un brusio continuo di voci. C’era chi supponeva che fosse una trovata per movimentare lo spettacolo, ma non era così.
“Bene… io non volevo arrivare a questo, ma… Buio Eterno!” urlò Keibetsu, portando un’oscurità enorme nel posto, tale oscurità faceva vedere alle sue vittime le peggiori paure celate nei cuori; in meno di pochi secondi, le urla popolarono il luogo. Solo le Sirene, erano immuni a tale attacco.
“Dobbiamo fare qualcosa!” disse Noelle alzandosi.
La verde annuì decisa e corse via assieme alla collega.
-Odio quando la gente è così testarda.- pensò il ragazzo dal cuore avvolto dalle tenebre intensificando il suo attacco, aumentando le urla “Allora, sirenette? Volete uscire allo scoperto?”
“Ora basta!” dissé Rina, assieme a Noelle, in forma Idol. Entrambe erano illuminate sotto un raggio di luce.
“Ma bene, bene, bene… eccovi qua” sogghignò il ragazzo, saltando dalla finestra ed atterrando davanti alle due sirene.
“Sciogli l’incantesimo!” urlò Noelle.
“Altrimentri?” ridacchiò l’altro.
“Ma cosa…” si chiese Lorena, guardando la scena, nascosta nelle ombre.
Nel vedere che il pubblico soffriva e quelle due splendide ragazze affrontare quello strano ragazzo, non faceva altro che chiedersi: perché lei era immune a tale sofferenza.

La voce melodiosa della Principessa della Perla Verde e la Principessa della Perla Indaco, la fecero uscire dai suoi pensieri e tornò a concentrarsi sulla battaglia.
“ Vola la mia mente
è scintillio suadente
che libera
mi libera e va.

Gioia incandescente,
il cuore mi si accende
magicamente amore sarà.

Sciolgo le mie vele
al vento del mio cuore
tu stai con me,
con me!

Come una carezza
mi sfiora già l'ebbrezza
se amore sei
amore sarai!

Sogno non c'è più grande di te
mare in tempesta dentro di me
è melodia
fantastica poesia
questo bisogno di te!

Sogno non c'è più vero di te
cielo d'argento dentro di me
è melodia
fantastica poesia

Ho bisogno di te... di te!!!”
Keibetsu cominciò a ridere sadico e guardò le due con occhi di ghiaccio.
“E questo sarebbe il vostro meglio? Con questa canzoncina smielata non fate addormentare neanche un neonato.”
“Com’è possibile?” si chiese Rina, mettendosi in guardia.
“Ascoltate..” cominciò il ragazzo “io non sono qui per combattere o per prendere le vostre perline magiche o come  le chiamate… ciò che voglio è che mi diciate dov’è la Guardiana della Perla Argento.”
 
“Non sappiamo dov’è. Quindi puoi pure andare.” Disse Noelle, che per prima detestava coloro che usavano gli altri solo per i propri scopi.
 
Lorena guardava la scena e quando la sua massima attenzione cadde sulla verde, sobbalzò.
-Ma quella è Rina!- pensò.
Non ebbe neanche il tempo di inquadrare bene la situazione che Keibetsu cominciò ad attaccare le due sirene con delle scaglie di oscurità.
 
Rina e Noelle, cercavano di evitare i colpi ma era molto difficile ed il minimo attimo di distrazione avrebbe potuto costare loro un caro prezzo.
 
Disgraziatamente, le due caddero a terra ansimanti quando il nemico si fermò,               Rina strinse gli occhi timorosa che quella fosse veramente la fine.
 
“E ora.. l’attacco finale, se non posso avere la Perla Argento… mi accontenterò delle vostre” disse lui cominciando a preparare il suo attacco più potente.

Lorena, sentiva il cuore martellare in gola ed una frenetica scarica di energia attraversò la sua schiena.
 
“Ti prego Principessa Sirena della Perla Verde-Acqua, salvale” disse una voce calda e materna nella sua testa.
 
La Perla Verde-Acqua, che stava nella borsa di Rina, cominciò a risplendere intensamente e fluttuò via, accompagnata dal ciondolo che avrebbe dovuto custodire; l’oggetto arrivò fino a Lorena che lo guardò tremante.
 
“Ma cosa…” si disse, per poi prendere la collana –che io sia… una sirena?- pensò per poi tornare a guardare le due Custodi.
Fissò la perla intensamente e prese un bel respiro profondo e disse: “Voce di Perla Verde-Acqua”.
 
“Noelle…” cominciò Rina stremata “ è finita… abbiamo fallito!” urlò con le lacrime gli occhi e sbattendo la mano sul ghiaccio della pista.
 
“No! Ci deve pur essere una soluzione!” disse l’altra, stringendo le palpebre.
 
La tensione di entrambe saliva di secondo in secondo e la sfera d’oscurità di Keibetsu aumentava di intensità, tutto sembrava finito… ma…
 
“Fermo!” urlò Demi.
 
“Ma che… “ Keibetsu si girò verso la ragazza e spalancò gli occhi quando la vide.
 
Le due sirene fecero lo stesso e pure loro furono sorprese nel vedere la neo-Principessa della Perla Verde-Acqua.
Lorena aveva i capelli raccolti in una coda alta, gli occhi erano diventati verde-acqua ed il vestito era corto, senza spalline e semplice di un bel colore verde-acqua, la balza invece era di un verde-acqua più scuro e svolazzante, mentre  le scarpe erano delle ballerine verde luccicate.
 
“La Principessa Sirena della Perla Verde-Acqua, è lei!” urlò Rina entusiasta di vedere la sua protetta
 
“E ora? Mi devo sorbire un’altra canzoncina smielata?” disse Keibetsu con aria tranquilla ed annullando il suo attacco.
 
“Io sono la Principessa della Perla Verde-Acqua! Non ti consentirò di far loro del male! E ore, Voce della Magia Pichi Pichi!
 
Guardo il cielo stellato
Con sguardo incantato,
i miei occhi risplendono
la luce seguendo.
Nel cuore mi sento crescere la voglia di amare
E di protezione al mondo dare.
 
Qualunque si l’avversità,
io la affronterò!


Seguo il mio sogno senza fermarmi più,
un mondo coloro di blu.
Uso la mia voce per proteggere,
la mia Perla per il mondo far risplendere!
 
Io credo nell’amore,
io credo nei sogni,
io credo in te!
 
Io credo in te!
Io credo in te!
Io credo in te!”
 
Keibetsu, tenendosi la testa, scomparì nel nulla.
 
Lorena, smise di cantare e si guardò intorno, non credendo a ciò che era appena successo.
“L’ho fatto davvero…?” si domandò.
“Sì che lo hai fatto!” urlò Rina, correndo dalla neo- principessa abbracciandola.
 
Lorena arrossì lievemente e ricambiò l’abbraccio dell’altra.
 
“Il pubblico è svenuto..” constatò Noelle, guardandosi intorno.
 
“Spero solo che non ricordino nulla di ciò che è successo” sospirò Lorena.
 
Rina, guardò in dettaglio la sua interlocutrice e capì “Lorena! Sei tu?!”
 
La bionda ridacchiò ed annui “già”.
 
“Non ci posso credere” sorrise l’altra.
 
“Non dirlo a me. Comunque, credo che questa ti appartenga” disse Lorena, dando la lettera di Masahiro alla proprietaria.
 
La verde sobbalzò e prese la lettera “la lettera di Masahiro!”
 
“Volevo dartela a fine spettacolo, l’hai persa ieri sera dopo che ci eravamo incontrate”.
 
“Grazie mille! Ero disperata.” Disse Rina entusiasta stringendo la lettera.
 
 
Intanto, in un angolo buio della sala:
 
“Hai visto? Una nuova sirena.”
 
“Presumo che il nostro compito e ora attivo.”
 
 
Continua…

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