Se non fossi stata tu non sarei qui.

di _Almach_
(/viewuser.php?uid=167806)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Di nuovo insieme! ***
Capitolo 2: *** Primo bacio! ***
Capitolo 3: *** I guai partono alla selezione! ***
Capitolo 4: *** E saltiamolo questo allenamento! ***
Capitolo 5: *** Prima volta! ***
Capitolo 6: *** Rivelazione! ***
Capitolo 7: *** Cominciano i problemi! ***
Capitolo 8: *** Kazemaru Ichirouta! ***
Capitolo 9: *** Scoperti! ***
Capitolo 10: *** Arriva Ichirouta ed ecco l'imprinting! ***



Capitolo 1
*** Di nuovo insieme! ***


Primo giorno di superiori.
Ondate di nuovi studenti invadono il cancello pronti a iniziare questa nuova avventura.
Mille sorrisi si scorgono, sorrisi radiosi, felici, sorrisi che celano mille emozioni diverse.
Tra i nuovi arrivi si scorgono due ragazzi che chiaccherano allegramente su quanto sarà eccitante da oggi in poi frequentare una nuova scuola.
In particolare, il ragazzo dai capelli rossi, era talmente eccitato che non si accorse involontariamente di aver dato una spallata a una ragazza che proprio in quel momento stava camminando in quella direzione.
“Ops…scusami!” Disse lui seriamente dispiaciuto.
La ragazza lo guardò, e appena posò gli occhi su di lui, essi si illuminarono…quel ragazzo lo conosceva e anche molto bene, di certo non si sarebbe mai aspettata di incontrarlo alle superiori.
“Hiroto! Sei davvero tu?”
“Ehm si…tu chi sei?” Chiese ridacchiando, non le sembrava di riconoscere questa ragazza. Poi si rivolse al ragazzo accanto a lui. “Ryuuji tu la conosci?” Ovviamente il ragazzo in questione scrollò le spalle, evidentemente nemmeno lui si ricordava.
A quella reazione la ragazza gonfiò le guance in modo offeso, sapeva di essere cambiata un po’ ma non immaginava certo che non l’avrebbero riconosciuta!
“Come fai a non ricordarti di me? Hiroto mi deludi…sono Ichi!”
Quel nome bastò per risvegliare nella mente del rosso i ricordi legati alla ragazza che aveva di fronte, erano compagni di squadra al tempo del football frontier international, e lei era un difensore davvero eccezionale.
“I-Ichi sei davvero tu? Wow…non ti si riconosceva. Sei parecchio cresciuta!” Disse Hiroto spalancando la bocca per lo stupore.
“Già…forse ho assunto più femminilità rispetto a quando mi hai conosciuto!” Infatti i capelli di Ichi le erano cresciuti e il suo corpo aveva assunto i tipici aspetti che una ragazza deve avere, era normale che agli occhi di Hiroto fosse irriconoscibile.
“Non pensavo ti fossi iscritta in questa scuola..” Continuò lui piacevolmente sorpreso, e anche Ryuuji si affacciò dalla schiena di Hiroto sorridendole radioso.
“Oh ciao Ryuuji, è un piacere per me rivederti come stai?...comunque si mi sono iscritta in questa scuola, non pensavo nemmeno io di incontrarvi.”
“E’ un piacere anche me.” Rispose il verde dolcemente.
“Bene speriamo di essere in classe insieme allora!” Continuò Hiroto.
“Oh si sarebbe proprio bello!” Rispose Ichi.
Il tempo di dire questo e nell’aria rimbomò il suono della campanella che annunciava a tutti i nuovi studenti di recarsi nel corsile per il discorso di benvenuto del presidemente e lo smistamento nelle varie aule.
I tre si guardarono e si diressero velocemente verso il grande spiazzo verde sul cui palco, il quale era già stato allestito per l’occasione, c’erano già il preside con accanto il suo vice che picchiattava sul microfono pr provare se funzionava, dietro invece alcuni componenti del corpo insegnanti che strutavano con attenzione i nuovi studenti.
 
Alla fine il discorso del preside durò più del previsto, tanto che il vicepreside fu costretto ad avvicinarsi per sussurrargli di tagliare in quanto stava diventando parecchio soporifero, quindi procedette subito allo smistamento degli studenti nelle varie aule.
 
“Eccoti qui!” Disse felice Hiroto nel vedere che anche Ichi era il classe con lui e Ryuuji.
“Già! Sono contenta!”
“Ichi dimmi giochi ancora a calcio?” Chiese Hiroto mentre cominciarono ad avviarsi verso la loro aula.
“Diciamo di si. Mia madre vuole che io pratichi sport più femminili, cosa che odio, e così mi alleno ogni tanto per conto mio.”
“Sport più femminili? Come la danza?” Chiese Ryuuji.
“Già, la danza, la ginnastica artistica, cose di questo genere.”
A quelle parole Hiroto trattenne a stento una risata. “Ti ci vedo proprio con un tutù rosa.” Disse divertito.
Lui ricordava che Ichi era davvero un maschiaccio, non la vedeva proprio a danzare.
“Ohh..nono, non sono per niente aggraziata… comunque avete per caso notizie di Endou?” Chiese lei… Endou era il suo ex fidanzato, erano stati insieme solo pochi mesi e alla fine fu proprio Ichi a troncare il rapporto, cosa che a Endou non piacque molto perché da allora aveva provato in tutti i modo a far tornare Ichi da lui, alcune volte con metodi violenti che alla turchesina non piacevano per niente.
“Endou? Si lo sento ogni tanto, siamo rimasti in contatto con quasi tutti quelli della squadra, tu eri l’unica che mancava, ma da oggi abbiamo rimediato.” Disse Hiroto sempre più felice.
“Si! E da oggi mi avrete con voi ogni giorno, e mi sa tanto che vi stancherete pure di avermi intorno.” Afferò ridacchiando.
“Oh non penso che mi stancherò mai di Ichi Kazemaru!”Disse Hiroto, infondo quando erano in squadra insieme si divertivano, e anche parecchio.
“E io non mi stancherò mai di Hiroto Kiyama.” Aggiunse lei.  Ichi era molto affezionata a Hiroto, le bastava averlo intorno per essere felice.
“Torneremo a giocare insieme? Ho visto che qui hanno una squadra di calcio molto forte!” Disse Ryuuji trovando consenso in un movimento del capo del fratello.
“Certo non chiedo di meglio!” Rispose lei.
Hiroto quindi ne approfittò per passare un braccio intorno alle spalle di Ichi e anche di Ryuuji, facendo questo constatò che la sua compagna si era alzata molto in altezza, lo raggiungeva quasi al volto.
“Certo che ti sei alzata davvero molto…”
“Così non avrai problemi a guardarmi.” Rispose Ichi ridacchiando.
“Preferivo guardarti dall’alto in basso!”
Ryuuji a quel punto diede un pizzicotto al fianco di Hiroto e quando questi si girò il verde scandì la parola *provolo*e lui rispose con una linguaccia.
Alla fine arrivarono in classe, Hiroto e Ryuuji si sedettero all’ultimo banco, come erano soliti fare, mentre Ichi verso i primi, è sempre stata una secchiona di prima categoria, e le vecchie abitudini non muoiono mai.
 
Le Lezioni alla fine non erano state noiose, i professori erano molto disponibili e i programmi che avrebbero affrontato durante l’anno non mostravano nemmeno questa grande difficoltà.
La pausa fu il momento tanto atteso da tre, infatti Hiroto volò subito verso il banco di Ichi e le sorrise radioso.
“Vieni con noi alla sede del club?”
“Certo!” Affermò lei  e si diressero verso la sede.
Quello che non potevano sapere era che qualcosa stava per accadere, qualcosa che per Ichi significherà guai.



Angolo Autrice: eccomi qui con una nuova long ^^ questa è dedicata a Francy perchè questa long è frutto di una nostra rol che io volevo tanto trasformare in fic per quanto mi è piaciuta e quindi eccola qui ^^
Beh qui abbiamo Ichi che è una ragazza, ed è la sorella gemella di Ichirouta che tutti noi conosciamo, lui comparirà nella storia, ma molto più avanti,
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a seguirmi ^^

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Primo bacio! ***




Per strada cominciarono a chiacchierare del più e del meno, soffermandosi in particolare sul lungo periodo in cui loro non si erano visti.
Hiroto non riusciva a staccare gli occhi da lei, era così bella!
Lo era anche prima ma adesso per il giovane lo era ancora di più.
Per Ichi chiacchierare con lui era una cosa a dir poco stupenda, ed era così piacevole che non si accorse che erano già arrivati a casa sua.
“Ti va di entrare?” Chiese lei speranzosa, non voleva interrompere il loro piccolo momento a due.
“Non do fastidio?”
“Ma no…mia madre non è in casa, quindi sono sola..beh a parte il gatto, ma lui non si fa vedere molto!”
Hiroto a quelle parole si illuminò, era da sola a casa! era l’occasione giusta per fare un passo avanti con lei!
“Ok, entro!”
Ichi sorrise, prese le chiavi dalla borsa e aprì la porta facendolo accomodare dentro.
“Puoi cominciare ad avviarti in camera mia, io intanto preparo del the!” Aggiunse lei.
Hiroto non se lo fece ripetere due volte, salì le scale e andò verso la sua camera. Non era la prima volta che andava a casa sua e quindi ancora si ricordava bene l’ubicazione della stanza.
Quando entrò, notò che non era cambiata di una virgola, sempre piena di oggetti riguardanti il calcio e inoltre sul letto Hiroto si accorse con sua sommo piacere delle foto riguardanti il FFI, in particolare quelle della finale.
Quindi una foto di gruppo con l’intera squadra, e due raffiguranti Ichi una volta con lui e una volta con Ryuuji.
Nel momento in cui Hiroto si sedette sul letto, Ichi rientrò in camera portando un vassoio in mano.
“Eccomi qua, scusa se ti ho fatto aspettare! Ti ho portato anche una fetta di torta, alle fragole! Se ben ricordo era la tua preferita.” Affermò sorridente appoggiando il vassoio sul tavolino di fronte al letto.
“Oh si!” Disse il rosso con l’acquolina alla bocca… “Mi mancava stare a casa tua sai? Abbiamo passato tanti pomeriggi qui!”
“Già…quanto macello facevamo io, te e Ryuuji, e quante sgridate ci siamo presi da mia madre, quanti ricordi!” Affermò lei bevendo un sorsetto di the.
“Che poi tua madre sgridava solo me e te, per Ryuuji andava matta! Diceva che era il figlio perfetto!” Disse Hiroto ridacchiando.
“Oh si, mia mamma va ancora matta per lui, così come per te. Che poi Ryuuji era tanto calmo e tranquillo, sono felice di vederlo sempre uguale.”
“Ma si è sbloccato standomi accanto.” Disse Hiroto cominciando a mangiare la sua fetta di torta.

Hiroto però non riusciva a mangiare tranquillamente la sua torta, continuava a far slittare gli occhi dal dolce a Ichi e anche lei stava facendo lo stesso. Alla fine allungò la mano per prendere lo zucchero, ma la giovane lo anticipò e le loro mani si sfiorarono delicatamente.
Quel contatto fece colorare le gote della turchese di un bellissimo colore rosato, si vedeva che era proprio cotta!
“Perdonami…prendilo pure!”
“Ah no no, prima le signore!” Ridacchò il rosso, e alzò la zuccheriera in modo da avvicinargliela.
Ichi sorrise, intinse un cucchiaio nello zucchero per poi metterlo nella sua tazza, poi guardò il compagno.
“Quanto zucchero vuoi?”
“Tre, lo sai che mi piacciono le cose dolci!” Disse lui con un tono di voce fin troppo sensuale che fece arrossire ancora di più la sua compagna.
Ichi quindi gli mise i tre famosi cucchiaini di zucchero e gli sorrise dolcemente.
“Ecco qua, dolce come te!” A quel punto la giovane distolse lo sguardo per il forte imbarazzo provato a pronunciare quelle parole.
Hiroto si morse il labbro, stavano apertamente flirtando, ma nessuno dei due era deciso a fare la prima mossa, quindi posò il piatto sul tavolino e, per cambiare discorso, ritornò a guardare le foto.
“Come eravamo piccoli!”
“Già, la mia preferita è quella con te!” Quella foto faceva compagnia a Ichi prima di prendere sonno, prima di dormire la guardava e questo la faceva riposare meglio.
“Ah si? E perché sono bellissimo vero?” Ridacchiò lui posandola al suo posto.
“Perché sei speciale, mi sento molto in sintonia con te. Mi sei mancato molto in questo periodo, e avere la tua foto accanto mi dava forza…poi va beh sei bellissimo, questo si.”
Hiroto a quel punto gli fece uno dei suoi sorrisi più belli e si avvicinò a lei.
“Però…c’è anche quella di Ryuuji!” Borbottò geloso.
“Ryuuji? Lui è come un fratello per me, e guardando lui mi venivi in mente sempre tu.”
“Mhhh…non ti credo. Ti tirerò fuori la verità torturandoti.” Insomma Hiroto aveva bisogno di una scusa per toccarla, e quale momento migliore di questo?
“Non mi credi? Torturami pure, questa è la verità!” Hiroto a quel punto si avventò su di lei cominciandole a fare il solletico sui fianchi. “Dimmi la verità!” le intimò fra una risata e l’altra.
“H-Hiro…” sussurrò lei continuando a ridere, Ichi soffriva il solletico terribilmente e non riusciva proprio a smettere.
“Questa è la verità..” sussurrò in presa alle risate, aveva perfino le lacrime agli occhi.
“Quindi mi trovi bellissimo?” Ansimò lui smettendo un momento. Era a cavalcioni su di lei e le teneva le mani sui fianchi.
“Si…sei bellissimo.” Sussurrò lei arrossendo.
“Anche tu sei bellissima!” Aggiunse lui completamente rapito.
“Hiroto io…” Ichi si sentiva morire, voleva dirgli che lo amava ma le parole non le uscivano proprio.
Il rosso intanto si era chinato sopra di lei trovando il viso della turchese più vicino al suo.
“Cosa?”
“Ti amo!”
Quelle parole fecero bruciare, al rosso, la distanza in pochi secondi, e avvicinò le labbra alle sue baciandola dolcemente.
Ichi si sentì subito impazzire e subito ricambiò il bacio mentre con le braccia andò a cingere la schiena di Hiroto per tenerlo più stretto a se.
Il bacio durò veramente a lungo, all’inizio era titubante, ma pian piano si trasformò in passionale.
“Ti amo anche io Ichi.”
La turchese sta per dirgli qualcosa ma il campanello fece morire sul nascere le sue parole.
Si alzò dal letto e sorrise dolcemente a Hiroto.
“Scusami…vado a vedere chi è e continuiamo il discorso.”
Detto questo diede un altro breve bacio a Hiroto per poi scendere sotto.
Aprì la porta e chi vide la lasciò perplessa e anche arrabbiata, Endou! Chissà che cavolo voleva adesso.
Lui la guardò con rabbia in quanto aveva i capelli scompigliati e la divisa stropicciata, chissà che cosa stava facendo, ma lui era andato li unicamente per assicurarsi che Hiroto non fosse li con lei.
“Disturbo?”
“Si…cosa sei venuto a fare?” Chiese lei evitando di dirgli di Hiroto, non si sa mai!
“Volevo solo assicurarmi che tu fossi arrivata a casa sana e salva, sai una ragazza che cammina per strada da sola a quest’ora…sei da sola ora?”
“No…non sono sola. E per tua informazione ho avuto chi mi ha accompagnato fino a qui.”
“Ah si? Chi? Con chi sei?”
“Non ti interessa, non sono più affari tuoi…non stiamo più insieme, e adesso te ne puoi anche andare.”
“Ichi…non è finita qui.” Affermò lui per poi andare via.
La turchese intanto tornò in camera da Hiroto e gli raccontò della sua visita inaspettata, il suo neo ragazzo decise di parlare con il compagno l’indomami per chiarire una volta per tutte la situazione.
Kiyama a quel punto si congedò, dando però prima un altro bacio appassionato alla sua ragazza.
Una volta uscito da casa si mise a correre a più non posso verso il Sun Garden, doveva raccontare tutto a Ryuuji.
Ichi, invece, ritornò in camera e si buttò sul letto abbracciando il cuscino…ancora non poteva crederci, lei e Hiroto si era fidanzati.
La sua nuova vita da liceale non poteva iniziare nel modo migliore!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** I guai partono alla selezione! ***




Arrivarono davanti alla sede del club, e si fermarono davanti alla porta per ammirarne l’imponenza…era davvero grande e alla sede della Raimon questa faceva un baffo.
“Ci siamo!” sussurrò Ichi parecchio emozionata.
Entrarono quindi nell’edificio e si diressero verso lo spogliatoio dove si dovevano riunire coloro che desideravano far parte del club di calcio.
Una volta varcata la soglia, però, Ichi vide una persona che la lasciò parecchio sconvolta e che non desiderava vedere per nulla al mondo.
“Oh no!” si lasciò sfuggire in un sussurro.
Subito Hiroto si voltò verso di lei e la guardò in un modo alquanto perplesso.
“Qualcosa non va?”
“Endou…” sussurro lei e, infatti, il diretto interessato parve accorgersi del gruppetto e si diresse verso la loro direzione.
“Endou! Anche tu qui?” Esclamò allegro Hiroto avvicinandosi verso di lui per salutarlo. “A quanto pare abbiamo scelto tutti lo stesso liceo!”
Ichi rimase ad ascoltare Hiroto e Ryuuji che parlavano insieme al suo ex, ma questi poi si accorse di lei e con un sorrisetto divertito si avvicinò a lei.
“Ichi…che bello, siamo nella stessa scuola!”
“Oh si…ma che bello!”
Hiroto avvertì subito una certa tensione tra i due e così cercò di scacciarla via.
“Vogliamo andare a iscriverci?” Chiese lui rivolgendosi a Ichi
“Si…andiamo..” Affermò la turchese seguendo il compagno.
Ma prima che Ichi si allontanasse troppo il castano la afferrò per il polso e la attirò vicino a se.
“Stai per caso con Hiroto adesso?”
“No…e nemmeno con te se per questo!” affermò lei staccandosi da lui.
“Questo è ancora da vedere! Non ho mai rinunciato a te!” Soffiò lui digrignando i denti.
“Non tornerò mai da te…scordatelo!”
“Te lo ripeto, questo è ancora da vedere!”
A quel punto Ichi si allontanò da Mamoru, non intendeva sentire oltre di quel discorso che lei riteneva chiuso già da tempo ormai.
Hiroto intanto aveva osservato la scena e quando Ichi si staccò dal castano si avvicinò a lei.
“Tutto bene?”
“Si stai tranquillo!” Disse lei. Ad un tratto la scelta di entrare in squadra non le parve molto saggia come idea, specie se Endou avrebbe continuato a lungo quel discorso, e la giovane si chiese se fosse il caso di parlarne con Hiroto.
“Sicura? Endou mi pare parecchio strano!” Affermò lui guardando in direzione del castano che nel frattempo si era messo a parlare con Ryuuji.
“Io e lui ci siamo lasciati…ma lui non si arrende, e fa di tutto per farmi tornare con lui.” Affermò lei sospirando.
“Capisco…beh se ti da problemi dimmelo, ci penserò io a parlargli.”
“Grazie Hiroto…posso sempre contare su di te.” Affermò sorridente
“Assolutamente! Sei una delle poche ragazze che gioca a calcio ed è simpatica…devo proteggerti!”
Ridacchio lui facendole l’occhiolino, e a quelle parole le gote di Ichi si colorano di un bel colorito rosato e sorrise dolcemente al suo compagno.
“Grazie mio cavaliere…”
“Di nulla madamigella” Ridacchiò lui.

Alla fine gli aspiranti vennero chiamati in campo per il tanto e atteso esame di ingresso. Si trattava di una piccola partita tra i candidati e alcuni veterani della squadra.
Non fu difficile come partita anche perché i quattro avevano addosso l’esperienza dei mondiali e quindi per loro fu una passeggiata, tanto che alla fine vennero presi senza problemi.
“Batti il cinque Ichi!” Esclamò Hiroto alzando la mano verso di lei a fine partita.
“Sei stato grande…le tue nuove hissatsu sono davvero spettacolari!”Affermò la turchese entusiasta al massimo.
“Visto? E ancora non hai visto niente! Io e Ryujji abbiamo finalmente sviluppato una hissatsu di coppia.”
“L’avete realizzata? Che bello non vedo l’ora di vederla!”
Affermò lei forse un po’ troppo entusiasta, tanto che Endou la guardò malissimo.
Hiroto gli rivolse uno sguardo e poi cinse le spalle di ichi con il braccio portandola verso lo spogliatoio in modo da rimettersi la divisa scolastica.
Una volta nello spogliatoio Ichi andò in bagno per cambiarsi,dato che essendo l’unica ragazza non poteva di certo cambiarsi insieme agli altri, e nel frattempo Endou continuò a lanciare occhiataccie verso Hiroto.
Quando Ichi uscì dal bagno passò molto vicina a Mamoru ma per fortuna la lasciò passare tranquillamente e insieme agli altri due uscì dalla sede del club.
“Insomma…quand’è che tu e Endou vi sareste lasciati?”
Le chiese Hiroto mentre percorrevano il vialetto per uscire dalla scuola.
“Qualche mese fa…” Rispose guardandolo.
“E come mai? Sempre se ne vuoi parlare.” Chiese dolcemente Ryuuji.
“Semplicemente non lo amavo più…la mia era solo una semplice infatuazione…l’ho capito quando lui voleva farlo mentre io invece no.”
“Capisco…” Ryuuji è la sua sensibilità, non li aveva nemmeno visti insieme.
“Beh meglio così, adesso è tutta per me!” Ridacchiò Hiroto guardandola facendo alzare gli occhi al cielo a suo fratello.
Ichi a quelle parole arrossì…anche perché lei vorrebbe essere veramente sua, solo che non ha mai preso il coraggio di confessare a Hiroto i suoi sentimenti, ma per adesso essere la sua migliore amica le era più che sufficiente.
Alla fine arrivarono davanti al cancello pronti per salutarsi…Ichi era così felice di aver ritrovato i suoi due migliori amici, e se non fosse stato per Endou questa giornata sarebbe stata di sicuro la migliore della sua vita.
“Allora Ichi ci vediamo domani! Abiti ancora nella stessa casa?”
“Si abito ancora li!”
“E noi abitiamo ancora al Sun Garden…quindi le nostre strade si dividono al cancello! Peccato, volevo fare ancora un po’ di strada insieme a te!”
“Non ti preoccupare…tanto avremmo modo di stare sempre insieme da oggi in poi…”
“Già...sono proprio contento di essermi scritta in questa scuola!” Affermò Hiroto guardandola negli occhi, e appoggiò il braccio sul muro accanto alla sua testa. I loro visi erano vicinissimi e Hiroto notò che Ryuuji guardava da un’altra parte, infondo lui sapeva che a Hiroto Ichi piaceva e anche tanto.
Alla fine il rosso decise di accompagnare la giovane in casa decretando che un po’ di strada in più non gli avrebbe fatto male e così salutarono Ryuuji e i due cominciarono a recarsi a casa della giovane Kazemaru.





Abgolo Autrice: Allora non mi dilungherò molto... semplicemente questo capitolo lo dedico a Micchan visto che domani parte e questo è il mio regalo per lei. Poi questa è la mia ultima fic su questo sito...a partire dal cinque settembre non scriverò più...o almeno scriverò ma non pubblicherò...mi prenderò una pausa...

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** E saltiamolo questo allenamento! ***




Il giorno seguente Ichi si alzò molto presto, per la prima volta era felice di andare a scuola.
Era così allegra che anche sua madre gli chiese il motivo, quando la vide in cucina per la colazione.
Ovviamente Ichi non le poteva dire di Hiroto, secondo sua madre lei era ancora troppo piccola per avere un ragazzo, e così cerco di sviare verso un’altra cosa.
Alla fine la giovane ritornò in camera, prese la borsa mettendolo su una spalla e uscì di casa recandosi velocemente verso la scuola.
Una volta giunta a destinazione si fermò davanti al cancello e guardò nella direzione dove si trovava la strada per il Sun Garden, in attesa di vedere Hiroto e Ryuuji.

Nel frattempo anche Hiroto stava letteralmente trascinando il fratello verso l’edificio scolastico, era così ansioso di vedere la sua fidanzata che non ci capiva più niente.
In prossimità della scuola, Hiroto si accorse subito di lei e quindi mollò immediatamente la presa su Ryuuji.
“Ichi!” Urlò in modo da attirare la sua attenzione. La giovane non appena lo vide le si allargò un grosso sorriso sulle labbra e subito corse nella sua direzione abbracciandolo forte.
“Hiro mi sei mancato!”
“Anche tu mi sei mancata Icchan!” Le disse subito tenendola stretta tra le sue braccia.
“Che teneri.” Ridacchiò Ryuuji con un sorriso divertito stampato in faccia.
Immediatamente Ichi gli sorrise e Hiroto vedendo questo calo di attenzioni nei suoi confronti fece senno a Ryuuji, il quale alzò le braccia in segno di arresa.
“Ho capito… vi lascio da soli!” Disse per poi sparire dentro il cancello.
E non appena il verde si allontanò Hiroto ne approfittò per baciare appassionatamente la turchese, ma quello che i due non sapevano era che qualcuno li stava osservando mentre si stavano baciando, quel qualcuno era Endou che era furioso al massimo.
“Facciamo sega a scuola e andiamo a casa tua a fare l’amore!”
Subito Ichi cominciò ad arrossire vistosamente e diede un pugno sul braccio del suo ragazzo.
“Baka! Non incominciamo adesso a saltare la scuola!”
“E va bene secchiona…” Affermò prendendola per mano ed entrarono nel cancello per raggiungere Ryuuji. “Senti ti andrebbe di sederti accanto a me?”
Ichi lo guardò e gli sorrise dolcemente mentre andava da Ryuuji in modo da passargli un braccio intorno alle spalle con fare fraterno.
“Basta che non lo fai spostare!”
“No tranquilla, non farò mai spostare Ryuuji… infondo lui mi fa copiare tutti i compiti!”
Affermò lui con fare divertito e Ryuuji gonfiò le guance facendo il finto offeso.
“Comunque mi dispiace, ma quest’anno dovrai cavartela da solo! Siamo alle superiori adesso, è tempo che cresci e inizi a studiare per conto tuo!”
“Ehhh? Non puoi farmi questo! Ti ripudio come fratello Ryuuji Midorikawa!”
A quelle parole Ichi si mise a ridere mentre il pistacchietto cominciò a sbiancare, i non certo non voleva perdere Hiroto per un piccolo scherzetto.
“Ma si che ti faccio copiare… siamo vicini di banco!”
Affermò lui trovando immediatamente consenso nel cenno del capo di Hiroto… ovviamente lui era felice adesso, aveva le sue due persone più importanti accanto a lui, non poteva non esserlo.

I tre quindi cominciarono a recarsi all’interno dell’edificio per l’inizio delle lezioni, ma Ichi in un completo momento di distrazione, non si accorse che qualcuno si stava avvicinando a lei, quindi si sentì tirata violentemente dal braccio e si ritrovò il volto furioso di Mamoru davanti al suo
“Così… ti sei messa con Hiroto!”
“Lasciami Endou… mi stai facendo male!”
Sentendo quelle parole Hiroto e Midorikawa scattarono immediatamente contrapponendosi tra lei e Mamoru, costringendo il castano a lasciare la giovane.
“Endou che cavolo ti prende?” Sbottò Hiroto
“Lei è mia Hiroto hai capito? Non ti permetterò di portarla via!”
A quelle parole Ichi voleva tanto scoppiare a ridere, ne aveva sentite tante in vita sua ma addirittura sentire che lei era di Mamoru sfiorava nel ridicolo… non era stata sua quando stavano insieme, figurarsi adesso.
“No Endou, hai proprio sbagliato! Lei sta con me adesso, non è tua proprio per niente!” Rispose Hiroto cercando di mantenere la calma.
“Tsk… non finisce qui! Ti conviene starci attento!” Disse Mamoru per poi andare via.
A quel punto Ichi cominciò a temere quelle parole, non si capacitava come un ragazzo non era capace di accettare un rifiuto senza impazzire, e adesso temeva addirittura per l’incolumità di Hiroto, non sapeva dove si poteva spingere Hiroto pur di riportarla da lui…
Hiroto quindi si girò verso di lei per accertassi che stesse bene e, dopo aver tranquillizzato anche Ryuuji, andarono dentro l’edificio per iniziare finalmente le lezioni.
Una volta arrivati in aula il ragazzo seduto accanto a Hiroto accettò di sposarsi e così Ichi si poté sedere insieme al suo amato rosso.
Durante la lezione però Kiyama non riusciva a concentrarsi, non con la sua ragazza vicino a lui, mannaggia a lei e a quando ha rifiutato di saltare la scuola per fare altro.
“Ichi... voglio baciarti… te lo avevo detto di saltare la scuola!”
Le ridacchiò e lo prese per mano.
“Possiamo sempre saltare gli allenamenti!”
“Ah no! Così poi non ci prendono ai mondiali!” Disse lui guardandola serio.
“Giusto… me ne stavo dimenticando!”
“Ichi… stiamo diventando scordarella eh?”
Lei stava per controbattere ma il professore li riprese per il macello che stavano combinando, e così i due furono costretti a stare in silenzio per tutta la durate delle lezioni.
Alla fine, queste, sembravano non passare mai, ma alla fine i tre si catapultarono fuori dall’aula diretti alla sede del club di calcio per il consueto allenamento giornaliero.
Una volta arrivati la Ichi prese la sua divisa nell’armadietto e andò in bagno a cambiarsi, visto che essendo l’unica ragazza di certo non si poteva cambiare davanti a tutti gli altri.
Hiroto invece si appoggiò all’armadietto pensando a quanto gli piacerebbe chiudersi in bagno insieme a lei, cosa che venne subito notata da Ryuuji.
“Hiroto… vacci piano!” Gli sussurrò il verde e lui sospirò.
“Lo so, ma è difficile.”
“Vi siete messi insieme soltanto ieri, non puoi pensare di andare fino infondo con lei.”
Hiroto si ritrovò ancora una volta a sospirare, suo fratello aveva ragione ma come poteva resistere al fascino di una ragazza con così tanta bellezza.

Alla fine il rosso restò solo nello spogliatoio, in attesa della sua ragazza, e quando questa uscì dal bagno con indosso la divisa approfittò del momento in cui stava posando la tenuta scolastica per schiacciarla tra il suo corpo e l’armadietto per baciarla con passione.
Bacio che fu ampiamente ricambiato dalla giovane, quello che lei non sapeva è che il suo ragazzo si stava eccitando tantissimo, in quanto la coscia nuda di lei, per via dei pantaloncini, premeva in mezzo alle sue gambe e la cosa lo stava facendo mandare ai matti.
A quel punto il giovane cominciò ad accarezzarle i fianchi con molta audacia, ma ricordardosi delle parole del fratello si staccò subito, in modo da non percorrere la strada del non ritorno.
“Scusa…” sussurrò semplicemente Hiroto.
“No… non ti scusare!” Affermò Ichi, infondo anche lei era convinta di volerlo fare… con Endou non aveva voluto tentare perché non voleva perdere la verginità con chi non amava realmente, ma Hiroto era diverso, lei lo amava ed era disposta a fare quel passo importantissimo per la vita di una giovane adolescente.
“Beh… non voglio forzarti!” Aggiunse lui a bassa voce.
“Non mi stai forzando… se non volevo farlo te lo avrei detto chiaramante.”
“Quindi… vuoi?” Chiese in un modo talmente timido che nemmeno lui si riconosceva.
“Si… perché ti amo e voglio donarti la mia verginità.”
“Anche io ti amo… però non voglio che la nostra prima volta sia in un bagno, e direi che un allenamento potremmo pure saltarlo.”
A quel punto Ichi sorrise e accettò di buon grado. Hiroto si diresse dall’allenatore per dirgli velocemente che Ichi non si sentiva bene e quindi non poteva partecipare all’allenamento e senza neppure rimettersi l’uniforme scolastica andarono verso casa di lei, pronti per sperimentare questo nuovo mondo, che per Hiroto non sarà del tutto nuovo ma per Ichi assolutamente si!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Prima volta! ***




I due giovani non ci misero molto tempo prima di arrivare a casa della turchese, e nemmeno il tempo di farle varcare il suolo domestico, che Hiroto la fece sbattere contro il muro cominciando a baciarla appassionatamente, si vedeva che la voleva da morire…
Ichi d’altro canto fece in modo di saltargli addosso e si ritrovò schiacciata si contro la porta di casa, ma con le gambe incrociate dietro al sedere del rosso e le braccia allacciate dietro al suo collo.
Hiroto avrebbe voluto non staccarsi mai da quelle labbra, e invece lo fece per fargli una domanda importante.
“Sei sicura di volerlo?”
“Si… lo voglio!” Sussurrò lei ansimante per via dei baci che le stavano togliendo il fiato, inoltre cominciò a sentire l’erezione di Hiroto che premeva sulla sua sessualità, cosa che la fece impazzire.
Hiroto quindi, tenendola stretta a se, salì velocemente le scale e quando arrivò in camera sua fece scivolare dolcemente la sua ragazza sul letto.
Cominciò a guardarla dolcemente e si chinò nuovamente su di lei, infilò le mani nella sua maglietta e andò a sfiorarle il reggiseno cosa che fece avvampare moltissimo la turchese che, involontariamente, guardò maliziosa il suo amato rosso.
Intanto Hiroto mise la mano a coppa sul suo seno, da sopra la stoffa del reggiseno, e sospirò eccitato cominciando a palare come se fosse un antistress.
“E’ morbido…” ridacchiò
Ichi iniziò piano a mugolare e lo guardò ridacchiando alla sua affermazione. “E ancora ho il reggiseno!” Disse lei, forse per lasciare intendere che sotto di esso c’era qualcosa di ancora più morbido.
Hiroto sorrise e continuò la sua avventura verso il corpo femminile.

Inizialmente fu un’esplorazione dei loro corpi!
Dopo essersi denudati a vicenda si osservarono e si bearono della fantastica visione l’uno dell’altro.
Dopo essersi osservati a lungo il loro desiderio arrivò al limite così che iniziarono ad esplorarsi a vicenda, non più solo con gli occhi, ma anche con le mani.
In seguito a essersi esplorati e toccati a vicenda Hiroto non ce la fece più e dopo una brave preparazione decise di farla finalmente sua. Il rapporto fu idilliaco per entrambi e alla fine si ritrovarono entrambi sdraiati sul materasso ansimanti, stanchi, ma felici!
La verginità di Ichi non esisteva più è il sangue uscito alla fine del rapporto ne è la prova vivente, ma a vederlo Hiroto si preoccupò da morire, in quanto non sapeva che le ragazze perdessero sangue dopo aver consumato il primo rapporto.
“Che ho fatto?” Chiese preoccupato e con sguardo perso.
“Hiroto, tranquillo… è il segno che non sono più vergine.” Disse subito lei per non farlo preoccupare ulteriormente.
“Ah, meno male! Comunque è stato a dir poco stupendo…”
“Già… ti amo tanto Hiro!” Affermò dolcemente lei.
“Anche io Ichi… ti fa ancora male?”
“Un po’, ma dovrebbe passare fra poco… Hiroto forse è il caso che ci ricomponiamo, mia madre dovrebbe tornare tra poco e non vorrei che ci vedesse così…”
Hiroto annuì e cominciarono subito a vestirsi, poi Ichi accompagnò il fidanzato alla porta, non avrebbe voluto staccarsi da lui ma doveva, prima di ritrovarsi la madre in casa con le sue mille domande.

Il rosso non riuscì proprio a staccare gli occhi dalla sua ragazza, quindi si avvicinò alle sue labbra baciandola dolcemente ancora una volta.
“Io direi che la scuola possiamo saltarla ogni tanto!” Ridacchiò lui andando via senza lasciare alla sua ragazza il tempo di rispondere.
Ichi a quel punto ritornò in camera, dove erano rimasti i segni del momento d’amore che aveva passato insieme al suo amore, e cominciò a perdersi nei ricordi di quel magnifico momento.
Purtroppo quel ricordo non durò molto, in quanto la giovane venne disturbata da una chiamata in arrivo sul suo cellulare, guardò il display per sapere chi era e il nome che lesse la fece sbuffare… non voleva proprio parlare con lui, specie adesso che si sentiva così bene.
“Che cosa vuoi?”
"Perchè quel tono acido? Ho chiamato solo per sapere come stavi visto che siete scappati a quel modo dal campetto urlando che ti stavi sentendo male!" Disse Endou in tono preoccupato, tono che a Ichi fece scappare un lieve risolino.
“Sto bene Endou… Hiroto è un ottimo dottore.”
“Hiroto? Ma fammi il piacere!” Sbottò lui infastidito
“Almeno lui ha avuto una cosa che tu non hai potuto avere!” Affermò lei ma si tappò subito la bocca, perché era una cosa che non doveva assolutamente dire, non a lui almeno. E infatti anche dall’altro capo del telefono, Endou rimase come gelato a quell'affermazione.
“C-che cosa hai detto?”
“Lo sai che odio ripetermi Endou… hai capito benissimo!”
“Stai scherzando vero?” Chiese lui sconvolto.
“No… non sto scherzando!”
“Non ti sei concessa a me, facevi tutta la pudica e non volevi… e ti concedi a Hiroto dopo nemmeno un giorno che state insieme?” Disse lui alquanto furioso.
“Quante volte te lo devo dire? Io non ti amavo… stiamo stati insieme tre mesi ma non ti amavo, era solo una semplice infatuazione la mia.”
“Mi fai saltare i nervi! Dici solo un mucchio di cavolate!”
“Smettila comunque di scocciarmi, non tornerò insieme a te… chiaro?”
“Non finisce qui!” Affermò lui riattaccando furiosamente
“Va a quel paese!” Disse Ichi buttando furiosamente sul letto… non lo sopportava più!

Una volta a casa, Hiroto fu costretto a raccontare a Ryuuji ogni dettaglio, infondo non gli dispiaceva con lui si confidava sempre.
Il pistacchietto ovviamente era molto felice della cosa, e fu piacevolmente sorpreso di sapere Ichi così’ ben disposta a volergli donare la verginità e a giudicare dal racconto di Hiroto hanno davvero provato delle emozioni uniche.
Intanto Ichi, durante la serata, continuò a ricevere messaggi da parte di Endou, e la cosa la spaventava, specialmente l’ultimo messaggio che diceva espressamente che sarebbe venuto a cercarla.
In mezzo a tutti quei messaggi minatori la giovane ricevette una chiamata, ma non guardò nemmeno il display per sapere chi fosse ma, rispose subito senza esitare convinta fosse ancora Endou.
“Che cosa vuoi?”
“Hey che aria scontrosa… già mi odi?” Ridacchiò Hiroto e a quel punto Ichi avvampò dalla vergogna.
“Hiroto… oddio scusami io…”
“Tranquilla, non mi sono mica offeso!” Aggiunse lui calmo. "Nervosa?"
“Si… ho uno stalker che continua a perseguitarmi, non ce la faccio più!” Sussurro lei, ormai era sull’orlo di una crisi di pianto.
“Endou? Ti ha detto qualcosa?” Chiese lui cominciando a innervosirsi.
“ Ha detto che verrà a cercarmi, che non vuole rinunciare a me per nessun motivo… e da quando te ne ei andato tu che mi perseguita a messaggi!”
“Cosa? Io quello lo ammazzo!” Sbottò Hiroto furioso ricevendo un’occhiata anche da parte di Ryuuji.
Intanto Ichi si lasciò sfuggire un piccolo singhiozzo, e Hiroto non l’aveva mai sentita piangere da quando si conoscono.
“ Ichi? Sto venendo da te!” Affermò lui scattando in piedi, e lo stesso fece Ryuuji, di certo non voleva lasciare andare il fratello da solo.
La turchese a quel punto riattaccò e chiuse perfino il telefono per non sentire altri messaggi da parte di Endou.
A quel punto si sedette sul letto in attesa di Hiroto, non c’è la faceva davvero più… se Endou continuerà così la manderà al manicomio, ma lei si fida di Hiroto ed è sicura che almeno lui avrebbe trovato una soluzione al suo grosso problema.




Angolo autrice: Allora non mi voglio dilungare troppo, ma io rispetto le promesse quindi ci tengo a citare Micchan per avermi aiutato con la parte della prima volta, purtroppo lei non ne sa molto di raiting giallo e per quanto me non volevo alzarlo ad arancione, perchè mi vergogno trattare certe cose... vi parla una che ci ha messo un mese intero per scrivere una fic rossa xD Quindi la ringrazio molto per avermi aiutato, si può dire che l'ha scritta lei xD ma infondo è anche sua questa storia, visto che l'abbiamo ruolata insieme quindi non penso ci siano problemi se ogni tanto scrive lei xD
Poi ci tengo a ringraziare Mella per il fatto che è l'unica che mi segue e mi lascia delle recensioni che a me fanno molto piacere ^^ quindi grazie cara, grazie a te la mia autostima è salita dello 0,1% dal -0 in cui era finita.
Ok dai mi sono dilungata troppo, a presto ^^

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Rivelazione! ***




Arrivarono a casa di Ichi in men che non si dica, Ryuuji era sempre dietro Hiroto e non voleva sentire ragione, aveva voluto venire e niente e nessuno gli avrebbe cambiare idea, quando voleva sapeva essere veramente testardo.
Subito Hiroto bussò alla porta e, quando sua madre andò ad aprire, i due andarono direttamente in camera di Ichi, dopo aver salutato ovviamente! Avevano la fortuna che la madre li conosceva entrambi quindi li fece passare senza problemi.
Non appena Hiroto varcò la soglia della camera della sua fidanzata andò da lei per abbracciarla forte.
“Sono qui!” Affermò lui e Ichi ricambiò l’abbraccio affondando il viso sulla sua spalla.
Nel frattempo anche Ryuuji si era seduto sul letto, accanto a Ichi, e cominciò ad accarezzarle una gamba senza proferire parola.
A quel contatto Ichi si staccò dalla spalla di Hiroto e guardò dolcemente Ryuuji mettendogli la mano sulla sua e spostò lo sguardo verso il suo fidanzato.
“Mi dispiace di avervi fatto venire qui a quest’ora!”
“Non c’è problema, tanto non stavamo dormendo!” Rispose dolcemente il rosso.
Ichi quindi gli sorrise ancora una volta e appoggiò il viso sul petto del suo ragazzo, tra le sue braccia la giovane si sentiva protetta.
"Chiedi a tua madre se possiamo restare per la notte... non mi fido a lasciarti da sola, tanto per lei siamo amici d'infanzia, non dovrebbe fare problemi. O le hai detto che ci siamo fidanzati? In quel caso potrebbe non volere che dormo qui" Aggiunse nuovamente lui… si vedeva che era preoccupatissimo.
“No, non le ho ancora dato la notizia… vado subito a chiederglielo…” Sussurrò la giovane uscendo dalla camera, e ritornò qualche minuto dopo sorridendo lievemente. “Ha detto che potete restare e vi sta preparando la camera!”
“Bene, almeno ti staremo vicino!” Affermò Hiroto alzandosi dal letto per abbracciare la sua ragazza.
Nel momento in cui Ichi ricambiò sua madre si affacciò in camera avvertendo i suoi ospiti che la camera era finalmente pronta, i due la ringraziarono e in particolare sua madre sorrise dolcemente a Ryuuji, si vedeva lontano un miglio che era ancora cotta di lui.
Hiroto e Ryuuji quindi salutarono Ichi e andarono nella stanza accanto.

Una volta in camera, Kiyama non riusciva proprio a prendere sonno, era troppo agitato e continuava a girarsi in continuazione sbuffando nervosamente, alla fine sentii qualcuno abbracciarlo da dietro, Ryuuji si era infilato nel suo letto e lo stava stringendo per farlo calmare, cosa che funzionò perfettamente dato che il rosso riuscì finalmente a prendere sonno.
Nel frattempo nemmeno Ichi riusciva a prendere sonno, le mancava Hiroto è il bello era che lo aveva nella camera accanto, così si alzò e con passo felpato uscì dalla stanza, si avvicinò a quella dei suoi compagni e aprì piano la porta, ma nel constatare che entrambi stavano dormendo fece per ritornare nella sua camera.
Ryuuji però, nel sentire la porta cigolare i sveglio, quando era nervoso aveva sempre i sensi alla massima allerta.
“Non riesci a dormire?” Chiese notando Ichi sulla porta.
Ichi a quella domanda sobbalzò, il verde l’aveva completamente presa di sorpresa, pensava davvero che dormisse.
“Ryuuji… perdonami non ti volevo svegliare!”
Lui si tirò a sedere, facendo attenzione a non svegliare il fratello, e le sorrise. “Tranquilla, ero ancora mezzo sveglio! Sei preoccupata?”
“Un po’... Endou mi fa paura, ma non voglio che a Hiroto accada qualcosa!” Sussurrò lei cercando di frenare le lacrime sul nascere.
“Tranquilla, Hiroto sa difendersi e poi ci sono io.” Affermò dolcemente e sbatté la mano sul letto in modo da farla venire vicino a lui.
Ichi a quel punto gli sorrise andò a sedersi vicino a lui e appoggiò la testa sulla sua spalla, in quel momento la giovane si rese conto di essere più femminile di quello che pensava.
“Stai tranquilla, proteggeremo anche te. Vuoi dormire qui?” Le chiese dolcemente appoggiando la testa sulla sua.
“Se non vi disturbo…” sussurrò lei sorridente.
“Ma no che non disturbi… dai scavalca Hiroto così dormi tra lui e il muro.”
“Grazie fratellino…” affermò lei dandogli un bacio sulla guancia… poi scavalcò Hiroto e si accoccolò meglio di fianco a lui.
Ryuuji a quel punto si sdraiò e ritornò ad abbracciare il fratello per poi addormentarsi seguito a ruota da Ichi.

La mattina seguente il primo a svegliarsi fu Hiroto, che come sempre si svegliava prima del suono della temibile sveglia, e si guardò intorno.
Si sentì schiacciato da due corpi e quando abbassò lo sguardo scoprì Ichi accanto a lui mentre Ryuuji era dietro che lo teneva ancora per la vita. Era felice di avere le sue due persone più importanti accanto a lui.
Nel frattempo anche Ichi stava cominciando a risvegliarsi, però non voleva farlo, non voleva proprio andare a scuola per affrontare Endou, proprio non ne aveva voglia, ma doveva farlo.
Aprì gli occhi delicatamente e si accorse che il suo amore era sveglio.
“Buon giorno!” Sussurrò lui non appena la vide aprire gli occhi, e si meravigliò nel vedere che Ichi era splendida anche di prima mattina
“Buon giorno.” Sussurrò di rimando lei e gli sorrise dolcemente.
“Dormito bene? Signorina sgattaioliamo fuori dal letto di notte?” Ridacchiò lui divertito.
“Non riuscivo a dormire e sono venuta da voi, e Ryuuji mi ha fatto restare.” Affermò appoggiando il viso sul suo collo in modo da respirare il suo odore.
“Bravo Ryuuji! Vogliamo alzarci?”
Ichi annuì e facendo attenzione a non svegliare Ryuuji, che era talmente tenero che non faceva cuore a nessuno di svegliarlo, scesero sotto e si diressero in cucina dove la madre della turchese stava facendo la colazione per i ragazzi.
“Buongiorno ragazzi, dormito bene?” Chiese lei e mise davanti a Hiroto un piatto con i suoi famosi pancake, cosa che non faceva molto spesso.
“Ohh… ti consiglio di mangiarli, sono buonissimi.” Affermò Ichi… i pancake di sua madre erano considerati i migliori, peccato che non li facesse spesso.
“Mi fido di te… ma sono buonissimi! Signora ricordatevi di farli quando veniamo io e Ryuuji.” Affermò Hiroto entusiasta continuando a mangiare con gusto.
“Certo Hiroto! Ichi puoi portare il vassoio a Ryuuji?”
Ichi annuì e si meravigliò tantissimo, addirittura per lui la colazione in camera?

Ichi quindi prese il vassoio e salì le scale portandolo di sopra, quando aprì la porta trovò Ryuuji che si era appena svegliato e guardò Ichi con le guancia leggermente gonfie… segno di quando si offendeva.
“Hey… potevate svegliarmi!”
“Oh non ti preoccupare, eri così carino e assonnato che non abbiamo avuto cuore di svegliarti, comunque mia madre ti manda la colazione.”
“Oh grazie!” Affermò lui e osservò i pancake per poi sorridere. “Tua madre è ancora pazza di me eh?”
“Già… secondo me mi dirà di fidanzarmi con te, e penso che le verrà un infarto appena saprà che sto insieme a tuo fratello!” Ridacchiò lei leggermente divertita.
“Anche perché, con tutto il rispetto… tu non mi piaci… cioè, non mi piacciono proprio le ragazze!” Ridacchiò lui.
“Ryuuji… vuoi dire che tu sei? Wow non lo sapevo!”
“Eh già… sono gay!” Affermò lui leggermente imbarazzato.
“Che cosa carina! E dimmi hai già trovato il ragazzo che ti fa battere il cuore?”
“Ah… ehm… a-ancora no…” sussurrò lui sempre più imbarazzato.
“Sono sicuro che lo troverai presto!”
“Grazie, ma per adesso mi accontento di stare da solo!” Sussurrò lui cominciando a mangiare i suoi pancake.
Ichi sorrise e uscì dalla stanza per andare nella sua a cambiarsi, di certo non si sarebbe mai aspettato che il suo fratellino fosse omosessuale, non che la cosa gli dispiacesse infondo anche suo fratello lo era…
La felicità del momento venne interrotta nel momento stesso in cui aprì il telefono: cento messaggi da Endou…
Ichi lo sapeva non era ancora finita… ma avrebbe mai rivisto la felicità alla fine di quel tunnel?

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Cominciano i problemi! ***


Non appena vide i cento messaggi Ichi lanciò ancora una volta il telefono sul letto, era stanca di questa situazione, era stanca di Endou e aveva una tremenda voglia di ucciderlo.
Hiroto nel frattempo aveva finito di fare colazione e, aveva raggiunto in camera Ryuuji in modo da cambiarsi con la divisa scolastica, una volta finito si diresse verso la camera della sua fidanzata dove bussò.
“Sei pronta?”
“Si, sono pronta!” Affermò lei uscendo dalla stanza con un volto talmente teso che Hiroto non potè non accorgersene.
“Hey, andrà tutto bene ok? Stai tranquilla!” Disse Hiroto cingendo le spalle di Ichi con un braccio in modo da infonderle maggiore sicurezza, lei dal canto suo prese un lungo respiro e gli sorrise, finchè lo aveva accanto non aveva motivo per essere preoccupata.
“Dai andiamo a scuola!” Affermò lei.
Quindi andarono nella stanza da Ryuuji e non appena lui fu pronto uscirono da casa diretti a scuola.
Per strada Ichi continuava a pensare al fatto che con Kiyama si trovava benissimo, era tutto quello che poteva desiderare e che Endou non avrebbe rovinato il suo momento felice.
 
Dopo qualche minuto arrivarono al cancello, di Endou non c’era ancora traccia, ma Hiroto si guardò comunque intorno per accertarsene, sembrava una guardia del corpo intento a proteggere una persona importante e Ichi a quella visione cominciò a ridacchiare, anche se non c’era niente da ridere visto che era una questione seria.
“Andiamo in classe!” Disse alla fine Hiroto nervoso.
Ichi annuì e si diressero in classe, ancora non c’era nessuno erano solamente loro e così’ Hiroto ne appofittò per baciare la sua ragazza, visto che durante l’orario scolastico era vietato ogni tipo di contatto.
Sfortunatamente, però, vennero interrotti dall’ingresso in classe di Ryuuji e di alcuni compagni e così furono costretti a staccarsi.
“Continuiamo dopo!” Sussurrò Hiroto all’orecchio di Ichi facendola ridacchiare, lei a quel punto annuì e andò a sedersi al suo posto insieme al fidanzato e Ryuuji.
 
Iniziarono le lezioni e, per fortuna, nell’arco della giornata di Endou non è comparsa nessuna traccia, ma adesso dovranno affrontarlo per forza visto che stanno in squadra insieme!
Al termine delle lezioni, quindi, si diressero verso gli spogliatoi del club di calcio, Ichi come sempre andò in bagno per cambiarsi, di Endou ancora niente e la turchese sperò che non ci fosse per niente.
Una volta uscita dal bagno sistemò la divisa nell’armadietto e sorrise al suo ragazzo in modo radioso.
“Dai, andiamo a divertirci, ignora Endou e per qualunque cosa non esitare a chiamarmi!” Disse Hiroto prendendola per mano.
Ichi annuì, però non poteva non essere preoccupata, purtroppo la sua posizione era in difesa proprio davanti alla porta, quello stalker poteva fare di tutto.
Iniziarono a giocare e Ichi, per tutto il tempo, non fa altro che guardarsi alle spalle, Endou si era messo a fissarla con aria sadica, cosa che la fece rabbrividire non poco, quindi la turhese decise di ignorarlo totalmente, grosso sbaglio, infatti il castano si avvicinò a lei da dietro e le palpò una natica. Ichi a quel punto non ci vide più, si girò furioso e gli diede un pugno in pieno viso facendolo finire a terra con il viso dolorante, cosa che fece fermare subito il giorno e l’allenatore cacciò la Kazemaru dal campo per violenza.
Nel momento in cui Ichi si allontanò dal campo, Hiroto corse nella direzione di Endou e gli diede un calcio in pieno stomaco.
“Sei uno stronzo!” Gli urò con rabbia.
“Stai attento Hiroto, Tu mi hai rubato qualcosa di prezioso, potrei restituirti il favore!” Lo minacciò il castano, purtroppo il rosso non potè controbbattere in quanto anche lui venne cacciato fuori dal campo.
Ichi intanto seguì la scena da lontano rimanendo sgomenta, non avrebbe mai immaginato che Hiroto fu costretto a lasciare il campo, così si diresse velocemente verso lo spogliatoio, diede un pugno al muro e scoppiò in lacrime.
Hiroto quindi la raggiunse e la abbracciò forte… “Non piangere Ichi, non piangere!”
Stare tra le sue braccia aiutò Ichi a calmarsi, almeno in parte, quindi alla fine si asciugò le lacrime. “E’ uno stronzo… un vero stronzo!”
“Già, e almeno mi sono tolto la soddisfazione di dargli un calcio nello stomaco!”
“E io un bel pugno in faccia… anche se si merita anche di peggio.”
“Hai ragione! Ed è una cosa che accadrà se prova una volta a toccarti!” Affermò Hiroto furente.
Ichi sorrise e appoggiò le labbra su quelle di Hiroto per farlo calmare, cosa che riuscì dato che Hiroto fece per approfondirlo, cosa che però venne interrotto dall’ingresso dei compagni di squadra nello spogliatoio, però c’era una nota che stonava nel complesso: Ryuuji che zoppicava e questo fece impazzire Hiroto che si avvicinò subito a lui.
“Hey tutto bene?” Chiese preoccupato e Ryuuji annuì lievemente.
“Endou!” Sussurrò lui e per poco Hiroto non scoppiò.
Ichi a quel punto si arrabbiò moltissimo, se la stava prendendo con Ryuuji? No questa non poteva permetterglielo, quindi approfittò del fatto che Hiroto stava medicando il fratello per correre fuori e, quando vide Endou lo afferrò per il colletto della maglietta e lo guardò in modo furioso.
“Non osare più capito? Se devi prendertela con qualcuno prenditela con me, lascia stare Hiroto e non osare toccare più Ryuuji!”
Endou le sorrise divertito e con un piccolo schiaffò allontanò la mano di Ichi dalla sua maglietta
“Mi dispiace Ichi, oramai non è più una questione tra me e te… quello stronzo ha osato darmi un calcio nello stomaco, me la pagherà! E continuo a ricordarti che tu ritornarai da me!”
“Io non tornerò mai e poi mai con uno stronzo come te, osa toccare il mio ragazzo e ti ammazzo. Mi hai capito?”
“Si certo, come no Ichi.” Affermò Endou ridendo e allontanandosi da lei.
“Bastardo… io ti odio!” Gli urlò dietro… poi prese il suo telefono e glielo lanciò addosso colpendolo in testa, a quel punto sbiancò terrorizzata.
Endou si girò furioso ma alla fine sorrise divertito “Stai diventando violenta eh?” a quel punto raccolse il suo telefono da terra e glielo tornò. “Stare con Hiroto ti fa male!” Affermò per poi darle la schiena nuovamente.
“Hiroto è meglio di te, smettila di importunarmi o ti denuncio. Bastardo!”
“Si si, ci vediamo domani Ichi, fai le mie scuse a Ryuuji, non volevo fargli male… è lui che non sa giocare!”
Quelle parole furono la goccia che fa traboccare il vaso, Endou non doveva permettersi di dire quelle parole, non a Ryuuji… quindi Ichi corse in sua direzione e non appena vide un pallone lo calciò dritto verso la sua schiena, non considerando il fatto che Endou era un portiere e, avendo i riflessi pronti riuscì a girarsi in tempo per fermare la palla.
“Ichi… corri dal tuo ragazzo prima di farti male!”
“Io? Farmi male? Ci vuole ben altro che un portiere fallito come te per farmi male!”
“Ichi… torna dentro!” Sbottò lui nervoso.
“Tsk… che c’è Endou, hai paura?”
“No Ichi, sei tu che devi avere paura, tu e quei due deficenti che ti porti dietro!”
“Io non ho paura, tu non mi fai paura… sei solo un inutile, patetico illuso che non accetta di essere stato lasciato e che cerca di fare il duro per riprendersi la ex… mi fai pena, non vali niente, ancora mi chiedo come ho fatto a stare tre mesi con te, ah già, io non ero veramente innamorata di te!”
“Ichi… ci vediamo domani!” Affermò lui e senza aspettare una risposta se ne andò via, se fosse rimasto sarebbe finito per picchiarla e lui non voleva ancora arrivare a quel punto.
 
Intanto Hiroto finì di medicare Ryuuji e, quando si accorse che Ichi non era più insieme a loro, si avviò fuori dallo spogliatoio per cercarla con lo sguardo,e quando la trovò si avvicinò a lei.
“Hey che stai facendo?”
“Niente… ho solo detto a quel deficiente di non toccare Ryuuji e di lasciarti in pace.”
“Ichi! Non sfidare Mamoru se non ci sono io nei paraggi, per favore!”
“Va bene… scusami, mi sono lasciata prendere la mano!”
Alla fine Hiroto sbuffò e strinse a se Ichi in modo quasi possessivo, ha paura di perderla, Endou potrebbe essere capace di fare di tutto ecco perché non voleva che le parlasse da sola.
Quindi tornarono nello spogliatoio per cambiarsi per poi ritornare a casa, Hiroto visti i precedenti volle accompagnare Ichi a casa per poi salutarla di controvoglia, doveva ritornare al Sun Garden da Ryuuji, anche lui aveva bisogno della sua presenza in questo momento.
Quando Hiroto ritornò andò velocemente in camera dal suo pistacchietto e si accorse che la caviglia si era leggermente gonfiata, e Ryuuji decise quindi di non andare a scuola l’indomani in modo da riprendersi perfettamente.
A casa intanto Ichi andò in cucina per prepararsi del the, ne aveva bisogno dopo la giornata di oggi, e, mentre se lo stava preparando, Hero, il suo gatto, gli venne vicino cominciando a strusciarsi sulla sua gamba, cosa che faceva sempre quando aveva fame.
“A piccola peste, ti avvicini solo per chiedermi da mangiare!” Sbuffò divertita e andò a prendere la scatoletta al tonno e una volta che Hiro finì di mangiare sparì di nuovo, come da copione del resto.
Una volta preso il the Ichi andò a sedersi sul divano nell’attesa della madre e nel frattempo stava messaggiando con Hiroto, apprendendo che Ryuuji l’indomani non verrà a scuola per via della caviglia e infatti stavano pensando di portarlo anche al pronto soccorso, tutte cose che a Ichi fecero ribollire di rabbia.
Poi sentì la porta e, convinta fosse la madre, andò ad aprire, scoprendo che non era lei ma Endou… che altro voleva da lei.
“Che cosa vuoi? Vattene via!”
“Che cattiva ospitalità… il tuo fidanzato non c’è?”
“No è a casa a prendersi cura di Ryuuji, visto che la caviglia gli si è confiata per colpa tua.
“Oh che peccato, allora tolgo il disturbo a domani…” Affermò lui uscendo, non voleva sfogarsi con lei, era venuto solo per prendere a pugni Hiroto, ma visto che non c’era era inutile rimanere qui, ma prima di andarsene guardò Ichi in modo malizioso, cosa che la fece rabbrividire.
Una volta chiusa la porta tornò a messaggiare con Hiroto, ma decise di non dire della visita inaspettata, ma anzi decise una cosa… decise di chiamare suo fratello Ichirouta in modo da farlo tornare dall’Inghilterra, un modo per avere anche un minimo di protezione quando Hiroto non è con lei… così espose la sua idea al fidanzato che accettò di buon grado e così Ichi andò in camera per chiamare il suo amato fratellone che ormai non sentiva da tanto tempo!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Kazemaru Ichirouta! ***


Una volta arrivata in camera, Ichi si sedette sul letto e, con molta tranquillità, cercò il numero di suo fratello nella rubrica del cellulare, da lui era ancora giorno quindi non lo avrebbe disturbato di sicuro.
Una volta trovato si portò il cellulare all’orecchio e aspettò…
Uno squillo… due squilli… tre squilli… certo che suo fratello ce ne metteva di tempo per rispondere, e quando la turchesina era in procinto di imprecare contro il gemello, ecco che dall’altra parte si sentii una voce a lei molto familiare.
“Hey Ichi! E’ da parecchio che non ti fai sentire.”
"Fratellone, finalmente! Non hai idea di quanto mi manchi! Dimmi, come stai?"
“Benissimo! Stavo studiando in questo momento, tu come stai?”
“Oh… provo felicità e tristezza nello stesso momento…” Affermò lei sospirando.
“Come mai? C’è forse qualche problema? Il liceo non ti piace?” Chiese lui preoccupato. 
Ichirouta era un tipo parecchio pacato e tranquillo, non amava parlare molto e arrivava sempre al punto in modo semplice e conciso, erano rare le volte in cui poneva tre domande in una frase e queste, erano quando sua sorella, con i suoi modi, lo faceva preoccupare da morire.
“No mi piace… ma ti ricordi di Endou? L’ho lasciato qualche mese fa e adesso si comporta da stalker, mi riempie di messaggi, irrompe in casa all’improvviso, e adesso vuole prendersela anche con il mio attuale fidanzato!”
Attimi di silenzio si susseguirono dall’altro lato, finchè Ichirouta non scoppiò.
“Eh? Stai scherzando? Che aspetti a chiamare la polizia?”
“E dopo che la chiamo? Ichirouta non puoi tornare qui?”
“Vuoi che torni a casa?” Chiese lui perplesso. “E che cosa ci posso fare io?”
“Si voglio che ritorni a casa, primo che mi manchi e voglio passare più tempo con te, secondo… beh come secondo motivo il fatto che mi proteggeresti quando Hiroto non è con me.”
“Va bene, ma la mamma che dice?” Chiese subito, anche perché tra lui e sua madre non erano mai esistiti buoni rapporti da quando il turchese decise di seguire il padre.
“Beh… lei non è ancora tornata, ma sono sicura che dirà sicuramente di si!” Affermò lei convinta.
“Non ne sarei così sicuro, con la mamma non sono in buoni rapporti da quando si è separata con papà!”
“Sei pur sempre suo figlio Ichirouta. Hai scelto di seguire papà in Inghilterra, ma non ti può odiare per questa tua scelta!” Ormai ogni volta che si sentivano usciva fuori questo discorso e Ichi era stanca di sentire sempre le stesse parole.
“Va bene, allora parlane con la mamma appena rientra, e io farò lo stesso con papà. A proposito ti devo dire una cosa!” Affermò lui, e nella sua voce si poteva avvertire una punta di eccitazione.
“Che cosa? Che è successo?” Chiese lei in modo curioso.
“Mi hanno preso nella squadra di atletica!” Rispose lui in tono allegro.
“Davvero? Oh Ichirouta sono contenta per te, fatti valere mi raccomando.”
“Sono anche il primo! Ho tutti i record della squadra!” Continuò lui felice di potersi finalmente vantare con qualcuno.
“Beh… quasi quasi mi dispiace farti venire qui, ma anche nella mia scuola c’è un ottima squadra di atletica!”
“Ichi lo so dove vuoi andare a parare, non rimarrò sempre in Giappone, lo sai non fa per me! E’ andata così, lo so che vuoi starmi vicino molto di più, ma se le cose sono andate così, la colpa non è nostra!” Sussurrò lui tristemente.
Ma mentre sentiva il fratello parlare a Ichi venne in mente una piccola illuminazione, si era ricordata che anche suo fratello era omosessuale, esattamente come Ryuuji, chissà magari se li avrebbe fatti innamorare uno dell’altro, forse suo fratello sarebbe rimasto in Giappone per sempre.
“Va bene dai, allora ci sentiamo presto, ti farò sapere appena avrò parlato con la mamma. Ti lascio ai tuoi compiti, ti voglio bene Ichirouta.”
“Te ne voglio anche io sorellina, a presto!” Detto questo il turchese riattaccò.
A quel punto Ichi si lasciò cadere sul letto felice, non vedeva l’ora di riabbracciare il suo amato fratello, e pochi minuti dopo si addormentò.
 
Il giorno seguente Hiroto camminava verso la casa di Ichi da solo, visto che il dottore aveva detto a Ryuuji di restarsene a casa, almeno finchè la caviglia non si fosse rimessa del tutto.
Accelerò quindi il passo, non vedeva l’ora di vederla, dopo il clima di tensione del giorno prima aveva bisogno del suo abbraccio.
E, infatti quando arrivò nei pressi della sua abituazione il rosso non perse tempo e mandò il consueto squillo a Ichi per avvertirla che l’aspettava al cancello.
La turchese, appena sentito lo squillo, prese la cartella, salutò il gatto e si fiondò fuori dalla porta buttandosi letteralmente tra le braccia del suo ragazzo.
“Buon giorno!” Esclamò allegro abbracciandola forte.
“Buon giorno Hiro-chan.” Rispose lei appoggiando le labbra sulle sue, e come sempre quello che era iniziato come un semplice bacio si era trasformato in uno ancor più passionale.
Quando si staccarono, si presero per mano e cominciarono a camminare verso la scuola.
“Allora? Che ha detto tuo fratello?” Chiese lui curioso.
“Ha detto che parlerà con papà e mi farà sapere… non vedo l’ora di fartelo conoscere, è uguale a me.”
“Wow, allora se mai diventerò gay saprò già da chi andare!” Affermò lui scherzosamente.
“Scordatelo caro! Ho intenzione di farlo conoscere a Ryuuji, così se si innamorarono lui avrà una ragione in più per restare qui.”
“Ryuuji? Beh se si mettono insieme è sicuro che tuo fratello rimane qui!” Disse Hiroto ricordandosi di quanto è bravo Ryuuji in campo sessuale, poi è anche dolcissimo.
“Già… Ryuuji è dolcissimo, merita di trovare una persona che lo ami.”
“Si, sarebbe bello se si innamorassero.” Affermò lui stringendo ancora la mano di Ichi… In quel momento alla turchese venne in mente di non andare a scuola, voleva passare più tempo con il suo ragazzo per dimenticare la questione Endou, almeno per un po’… Non voleva affrontarlo adesso, specie con la mente in un’unica direzione: il ritorno di suo fratello! Pensiero abbastanza allegro per rovinarlo in questo modo.
“A che pensi?” Chiese Hiroto fermandosi, non capitava tutti i giorni di vedere Ichi così in silenzio e avvolta nei suoi numerosi pensieri.
“Penso che con tutta la storia di Endou, non abbiamo avuto un solo momento per noi. Non me la sento di vederlo e sentirvi discutere!” Anche perché la giovane sapeva che se Mamoru avesse incrociato lo sguardo di Hiroto come minimo lo avrebbe picchiato, e non voleva proprio arrivare a questo punto.
“Stai per caso proponendo di saltare la scuola?” Chiese divertito.
“Beh si… sempre se a te va ovviamente!”
“E non potevi dirlo qualche metro più dietro?” Chiese lui cominciando a tornare verso casa sua.
“Mi è venuto in mente solo adesso!” Affermò lei, che poi era troppo presa dal discorso Ichirouta.
Quindi i due tornarono a casa di lei e, come la prima volta che c’erano stati per fare altro, Hiroto la schiacciò completamente al muro baciandola con passione. Erano palesi le sue intenzioni e, Ichi non se lo fece ripetere due volte.
Salirono velocemente in camera sua e cominciarono quella danza passionale, fatta prima di baci, carezze audaci e coccole per poi vedere l’unione perfetta di due corpi… Ichi rispondeva bene ai gesti di Hiroto, ormai aveva imparato a capire come si muoveva e, superato l’imbarazzo iniziale, fu facile per loro due far godere l’altro in un modo assolutamente perfetto… erano diventati due strumenti che suonati insieme producevano un’intensa e bellissima melodia… la loro melodia erano i gemiti che riuscivano a strappare all’altro in modo assolutamente perfetto.
Alla fine di quel rapporto assolutamente perfetto i due si lasciarono andare ansimanti sul letto, chiusi in un abbraccio caldo, mentre nell’aria riecheggiava ancora il calore del rapporto appena consumato.
Hiroto sbadigliò, quel rapporto lo aveva consumato e alla fine cadde addormentanto seguito poco dopo da Ichi… erano entrambi cullati dal calore che entrambi ancora emanavano, ma non sapevano che questo calore non sarebbe durato a lungo, un qualcosa di gelido stava per arrivare, un qualcosa che per Ichi significherà la perdita di un rapporto importante.
 




Angolo autrice: Beh... che dire... con questo capitolo vi saluto... so che chi seguiva la storia sarà dispiaciuto di non vederla per non si sa quanto... ma io continuerò a scriverla... quindi non vi resta che aspettare il mio ritorno... come sempre ringrazio Mella per avermi dato consigli... e che dire, domani pomeriggio passerò alla modalità lettore...

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Scoperti! ***



Fu Hiroto che nemmeno un ora più tardi si svegliò, ma non lo fece perché aveva appena recuperato le sue forze dopo il rapporto ma perché aveva sentito dei rumori strani e la voce della madre della sua ragazza gli arrivò subito alle orecchie facendolo andare completamente nel panico.
Si girò verso la turchese e prese a scuoterla con vigore.
“Ichi… Ichi svegliati”
La giovane mugolò palesemente infastidita per poi aprire leggermente gli occhi e incontrare quelli visibilmente preoccupati del suo fidanzato.
“Hiro, che è successo?”
“Tua madre, tua madre è qui!” sussurrò lui, e quelle parole fecero scattare seduta la giovane ormai del tutto sveglia, era impossibile che sua madre fosse qui visto che doveva stare via tutto il giorno a causa del lavoro.
“Impossibile!” Disse per poi scattare in piedi per rivestirsi in fretta e furia. “Tu stai qui, io vado a vedere perché è qui.”
Hiroto annuì per poi alzarsi per rivestirsi a sua volta mentre Ichì uscì dalla sua camera chiudendo la porta e scese le scale vedendo sua madre e purtroppo per lei una figura a lei nota… Mamoru! Chissà che diamine ci faceva a casa sua.
“Oh tesoro, mi sono preoccupata, ho incontrato Mamoru per strada e mi ha detto che non ti ha visto a scuola oggi come mai? E perché non mi hai avvertito, di solito lo fai sempre” Disse sua madre avvicinandosi a lui mentre Endou ghignava soddisfatto alle sue spalle, ghigno che venne notato da Ichi e di sicuro non gliela avrebbe fatta passare liscia questa volta.
“Oh niente di grave, semplicemente mi fa male la pancia, mi sa tanto che mi sta per venire il ciclo. Tu puoi tornare a lavoro non occorre che resti qui.” Meno male che nei casi più estremi l’essere ragazza della giovane Kazemaru poteva in qualche modo coprirla, ma questo non era sufficiente in questo sua madre si mise le mani sui fianchi e la guardò con rimprovero.
“Avrei comunque desiderato essere avvertita, te l’ho sempre detto Ichi”
“Lo so mamma, ma tu avevi una riunione importante, e poi sto bene adesso, quindi puoi ritornare a lavoro”
“No sto qui, ho avvertito che non sarei andata alla riunione, non voglio lasciarti da sola se stai male.” Disse la donna sbuffando e incrociando le braccia al petto, mentre Endou da dietro continuava a ridersela allegramente visto che Ichi non sapeva più che pesci prendere e lui la conosceva bene sapeva che non sapeva mentire troppo a lungo.
“Mamma io sto bene, puoi tornare a lavoro, tanto fra poco arriverà Ichirouta quindi non starò più da sola quando starò male.”
“Stai per caso nascondendo qualcosa Ichi?” Chiese la donna alzando un sopracciglio evidentemente sospettosa, la conosceva sua figlia e questa era la prima volta che si comportava in questo modo.
“Non sto nascondendo niente mamma, comunque torno in camera mia è inutile parlare ancora” Rispose e senza aspettare le parole di sua madre ritornò su in camera sua, con questo suo atteggiamento adesso si che sua madre non se ne sarebbe tornata a lavoro… Ichi era troppo strana oggi e doveva scoprire il perché.

Nel frattempo la turchese tornò in camera richiudendosi la porta alle spalle e andò tra le braccia del suo fidanzato raccontandogli il perché sua madre fosse tornata così presto a casa e nel sentire il nome di Endou, Hiroto strinse i pugni visibilmente incavolato, poi però cercò di calmarsi e sbuffò sonoramente.
“Ci lascerà mai in pace?”
“No… e io che volevo passare una giornata da sola con te” Disse Ichi con aria da cucciolo abbattuto.
“Dai Ichi, avremo sicuramente altre occasioni” Disse Hiroto sorridendole e appoggiò le labbra sulle sue attirandola in un tenero bacio, bacio che fu ampiamente ricambiato e che fece, almeno per il momento, ritornare il buonumore alla giovane turchese.
“Ti amo Hiroto”
“Anche io piccola mia…ma che facciamo adesso? Non posso uscire dalla tua camera senza che tua madre mi veda” Disse il rosso abbassando di molto il tono di voce per evitare di essere sentito.
“Non lo so Hiroto, ma di sicuro troveremo un modo… magari possiamo approfittare di un suo momento di distrazione!”
In quel momento però sua madre salì le scale, dopo aver salutato Endou, e passò davanti alla porta della camera di Ichi e si bloccò quando sentì anche una voce maschile insieme a quella della figlia, aggrottò quindi le sopracciglia ed aprì la porta scoprendo il rosso seduto sul letto della figlia.
“Hiroto? Che cosa ci fai qui?” Ichi subito sbiancò visibilmente, ma non era il momento di farsi prendere dal panico, doveva cercare di trovare una soluzione per salvare questa giornata già visibilmente rovinata.
“M-mamma è venuto a trovarmi.”
“E’ venuto a trovarti? È per questo che non mi volevi a casa?” Chiese lei mentre tutti i suoi tasselli mentali cominciavano ad andare nel loro esatto posto.
“N-no…ecco io…” Ichi stava entrando in panico, e sua madre se ne accorse e non poteva assolutamente crederci.
“Credi che io sia nata ieri?”
“No mamma non lo penso.”
“Credi che non abbia capito che cosa stavate facendo qui? Mi stupisco di voi due…” Disse sempre più sconvolta
“Mamma noi ci amiamo, Hiroto è tutta la mia vita”
Sussurrò Ichi ormai sull’orlo di una crisi di nervi e ci mancava poco che non scoppiasse a piangere.
“Voi… vi amate? E da quando?” La donna spalancò gli occhi come se la parola “amore” fosse una cosa assolutamente proibita e chi la pronunciava finire per commettere il più grande dei peccati.
“Da quando ci conosciamo, ma solo ultimamente abbiamo capito il sentimento che abbiamo per l’altro.” E Ichi a quel punto strinse la mano di Hiroto come una muta richiesta di aiuto, non doveva lasciarla sola in un momento come questo, doveva assolutamente dire qualcosa e infatti finalmente il rosso si decise a parlare.
“Ci dispiace di averglielo tenuto nascosto.”
Non appena aprì bocca la madre della turchese le rivolse uno sguardo scioccato per poi spostarlo nuovamente sulla figlia, era lei che più di tutti l’aveva delusa.
“Non posso credere che tu mi nascondessi una cosa del genere, addirittura saltare la scuola per stare da sola con lui!”
“Scusami…ma avevo paura che mi dicessi di lasciarlo!” Sussurrò lei mentre le prime lacrime cominciavano a solcarle le guance.
“Io non ho proprio parole. Mi hai deluso profondamente, e anche tu Hiroto!” Disse arrabbiata mentre finalmente il suo sguardo si posava sul rosso, ma Ichi non riuscì questa volta a ribattere in quanto il suo corpo era vittima dei tremori causati dal pianto.
“Abbiamo sbagliato è vero, ma la prego di perdonarci e non se la prenda con Ichi” Disse Hiroto alzandosi dal letto per rivolgere un profondo inchino in segno di scuse.
Ichi ancora non capiva perché sua madre dovesse reagire così, infondo lei alla sua età faceva le peggio cose con suo padre e per quanto si ricordasse aveva perso la verginità un anno prima di lei, quindi non capiva come un gesto tanto naturale per ogni essere umano potesse risultare come la più imperdonabile tra le condanne, per questo la giovane cominciava davvero a sentirsi male e Hiroto se ne accorse in quanto sciolse l’inchinò e la abbracciò forte cercando di consolarla sussurrandole parole dolci all’orecchio, gesto che non passò inosservato agli occhi della madre della Kazemaru.
“Che non ricapiti più!” Disse semplicemente per poi lasciare la stanza.
E non appena se ne andò Ichi si lasciò andare ad un pianto disperato sul petto del suo fidanzato, sapeva benissimo che lui odiava vederla piangere ma al momento non poteva proprio farci niente.
Hiroto quindi la strinse forte a se cullandola dolcemente per farla calmare. “Shh tranquilla, tua madre ha capito che ci amiamo, vedrai che le passerà.”
Ichi finalmente si calmò e si asciugò le lacrime con la manica della camicetta scolastica. “ Lo spero Hiro, io non ti voglio assolutamente perdere.”
“Non mi perderai, anche se dovessero dirmi di lasciarti io non rinuncerò mai al mio amore.”
Ichi sorrise per poi baciandolo sulla guancia e abbracciandolo forte, ma una cosa era certa di certo avrebbe preso a pugni quel viscido verme di Endou, cominciava davvero ad odiarlo.
“Direi che per un po’ sarà meglio non saltare la scuola” Ridacchiò Hiroto dopo un po’.
“Già… comunque voglio provare a pensare positivo, domani arriva mio fratello e non vedo l’ora di vederlo. Vieni con me alla stazione?”
“Certo Ichi ti accompagno dove vuoi.”
“E pensi che Ryuuji potrà venire?” Chiese, si perché affinchè il suo piano possa avere successo Ryuuji deve incontrare Ichirouta proprio alla stazione.
“Penso di si, la caviglia dovrebbe essersi sgonfiata ormai” Disse semplicemente Hiroto alzando le spalle.
Ichi sorrise felice e dopo essere stati un altro po’ insieme, Hiroto se ne ritornò al sun garden mentre Ichi provò quella stessa sera a parlare con sua madre ma lei non voleva saperne più niente ormai e si limitò a non risponderle ne a guardarla, possibile che si vergognasse di lei in questo modo.
Lei però era decisa a non piangere più per questa storia e così se ne andò in camera sua dove si addormentò quasi subito, la contentezza di risvegliarsi domani e andare a prendere suo fratello era tale che le aveva fatto venire sonno prima.
Ma prima di addormentarsi sapeva di aver perso per sempre un rapporto importante, rapporto che non tornerà mai più solido come prima.






Angolo Autrice: Ed ecco che ho ripreso ad aggiornare anche questa fic, e un pò mi vergogno perchè in cinque mesi avrei voluto portarla avanti tantissimo e invece ho scritto solamente 4/5 capitoli.
In questo capitolo i nostri protagonisti sono stati bellamente sgamati e vi ricordate quello che ho detto nel precedente capitolo? beh Ichi e sua madre avranno una incrinatura incredibile nel loro rapporto, tanto che litigheranno spesso nel corso della storia, fortuna che Ichi non è sola perchè ha Hiroto, Ryuuji e suo fratello che sono ormai la sua famiglia.
Nel prossimo capitolo vedremo i tre che andranno a prendere il fratellone alla stazione, e vi anticipo già che i colpi di fulmine purtroppo esistono quindi non fissatevi subito sul fatto di Ryuuji e Ichirouta.
Detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto, a presto ^^

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Arriva Ichirouta ed ecco l'imprinting! ***


Il giorno seguente Hiroto e Ryuuji approfittarono del fatto che non ci fosse scuola per uscire un po’ più tardi dal Sun Garden, dovevano andare a casa di Ichi per poi recarsi insieme alla stazione per l’arrivo del fratello della turchese.
Mentre camminavano Hiroto non poteva non notare che Ryuuji zoppicava ancora, di meno rispetto a qualche giorno prima, ma il verde si ostinava a dire che stava bene, non voleva essere assolutamente un peso per il fratello.
Hiroto, come ogni volta che arrivava davanti al cancello della ragazza, prese il telefono per mandarle un messaggio per farle capire che la stava aspettando, e non attese molto prima di vederla spuntare fuori e di andare come prima cosa dal verde.
“Ryuuji come ti senti?” Chiese lei, infondo era ancora molto preoccupata.
“Bene, la caviglia mi fa ancora un po’ male, ma passerà.” Rispose e Hiroto sorrise a entrambi, ma quando stava per dire qualcosa Ryuuji aggiunse ancora qualcos’altro. “Mi dispiace che tu abbia litigato con tua madre.”
“Oh non ti preoccupare… passerà anche questa” Disse dolcemente Ichi per poi baciare sulla guancia Ryuuji, lo trovava troppo tenero e lei era sicurissima che sarebbe piaciuto al fratello.
“Dai andiamo o faremo tardi!” Aggiunse Hiroto che prese a braccetto sia la fidanzata che il pistacchietto trascinandoli letteralmente, se doveva aspettare i loro comodi non sarebbero più arrivati alla stazione.
Per fortuna che l’abitazione di Ichi non si trovava molto lontana e così arrivarono in pochi minuti e si diressero velocemente verso il binario di arrivo del treno di Ichirouta.

Il tempo non sembrava passare mai, tanto che Ichi cominciò ad andare avanti e indietro come neì corridoi degli ospedali quando si aspetta l’esito di una operazione importante, ma finalmente si sentì il rumore del treno e la tuchese si avvicinò a Hiroto e si alzò sulle punte per vederlo scendendere e quando vide la chioma azzurrina del fratello i suoi occhi cominciarono a luccicare dalla commozione e corse da lui chiamando il suo nome per poi abbracciarlo forte, mentre Hiroto e Ryuuji ancora non si avvicinavano perché volevano lasciare ai due fratelli qualche secondi in più per loro.
“Come stai fratellone? È andato bene il viaggio? Mi sei mancato da morire…” Affermò lei guardadolo, mentre il turchese la strinse forte a se.
“Sono un po’ stanco per le ore di viaggio, ma è andato tutto bene” Rispose e Ichi non potè non sentire l’accento inglese dell’altro, che lei adorava, ancora più marcato adesso che lo aveva faccia a faccia.
“Sono contenta, dai vieni ti faccio conoscere il mio fidanzato e suo fratello” Affermò prendendolo per mano e lo portò in direzione degli altri due che già avevano preparate espressioni sorridenti per accoglierlo come si doveva.
“ Ragazzi lui è mio fratello Ichirouta… fratellone loro sono Hiroto” e glielo indicò “e suo fratello Ryuuji”
“Molto piacere Hiroto” Disse stringendogli la mano con vigore, poi si girò verso Ryuuji e nel vederlo rimas e come folgorato per quanto fosse carino. “Molto piacere Ryuuji” sussurrò stringendogli la mano questa volta con meno vigore rispetto a Hiroto.
Ichi nel vederlo cominciò a esultare dentro di se in quanto era proprio la reazione che si aspettava, poi il suo sguardò si poso sul pistacchietto in attesa di una sua risposta che non tardò molto ad arrivare dato il sorriso imbarazzato di Ryuuji. Lo stava decisamente fissando con tale intensità e lui non era di certo abituato a ricevere quel tipo di sguardi.
“Piacere mio” rispose non distogliendo per niente lo sguardo da lui.
La turchesina a quel punto rivolse uno sguardo in direzione del suo ragazzo, anche lui preso nel guardare la scena meravigliandosi lui stesso di un Ryuuji come non lo aveva mai visto fino a quel momento. A quel punto Ichi si alzò sull punte decisa a sussurrare qualcosa all’orecchio di Hiroto senza farsi sentire dagli altri.
“Visto? Te lo dicevo io che si sarebbero piaciuti subito.”
“Già, è davvero scoccata la scintilla, ci stanno bellamente ignorato” Sbuffò Hiroto incrociando le braccia al petto.
“E lasciali stare, non sei felice che finalmente Ryuuji ha trovato la persona che gli fa battere il cuore?” Chiese dandogli un pugno sul braccio, ma si vedeva che era un po’ geloso del fratello anche perché non voleva che lui soffrisse nel caso in cui Ichirouta tornasse a Londra.
Dopo un po’ i due si ricordano che c’erano anche Ichi e Hiroto e così sorrisero in loro direzione in particolare Ryuuji si vedeva benissimo che aveva le guance di un bellissimo color rosato.
“Vogliamo andare?”
“Oh certo!” Affermò Ichi e si avvicinò al fratello prendendolo a braccetto, va bene che si era invaghito del pistacchietto però non doveva dimenticarsi di avere una sorella.
Anche Hiroto si era avvicinato al verde e non potè fare altro che poggiargli un braccio sulle spalle guardandolo con uno sguardo che fece decisamente imbarazzare Ryuuji, se solo non fosse così imbarazzato in questo momento lo avrebbe di sicuro mandato a quel paese senza troppi complimenti.

Uscirono dalla stazione e cominciarono a camminare lentamente verso la casa dei gemelli, in quanto non volevano che il loro incontro finisse così presto e poi era così bello ascoltare Ichirouta parlare un perfetto inglese alla sorella e lei che rispondeva con altrettanta bravura, cosa che fece impazzire Hiroto che la riteneva assolutamente sexy in quel momento, non si sa perché ma lui adorava l’accento inglese e fremeva ogni volta che lo ascoltava, ovviamente lui capiva tutto di quello che si stavano dicendo ma Ryuuji no, non masticava molto bene quella lingua e quindi guardò Hiroto chiedendogli con lo sguardo che si stavano dicendo e lui mimò con le labbra un *te lo dico dopo* e il verde sorrise.
Arrivati a casa loro i quattro si salutarono, ma sarebbe stato solo un saluto di circostanza per qualche ora in quanto
Ichirouta da domani frequenterà la loro stessa scuola e classe in modo anche di cononoscere meglio Ryuuji… faceva parte del piano di Ichi e doveva essere perfetto.
Una volta che i due se ne furono andati la turchese si avvicinò al fratello dandogli una leggera pacca sulla spalla.
“Stai bene fratellone? Ti sei preso una cotta per lui eh?” Ridacchiò indicando con gli occhi Ryuuji che non faceva altro che girarsi per guardare Ichirouta finchè non sparirono dalla loro visuale.
“Non mi avevi mica detto che il tuo fidanzato avesse un fratello così carino… ma non si somigliano per niente però.”
“Beh non sono veramente fratelli, sono migliori amici e si conoscono praticamente da sempre, ed essendo entrambi orfani si comportano come tali” Spiegò lei.
“Ah capisco… si vede che si vogliono molto bene” Sorride guardando la sorella. “Sono proprio felice di aver accettato di tornare.”
“Già! Sono felice anche io!” Disse abbracciandolo.
“Ryuuji è così carino.”
“Si è molto carino, ma è anche molto dolce e sensibile. Ma ancora non mi hai detto cosa ne pensi di Hiroto” Disse staccandosi dall’abbraccio per prenderlo per mano in modo di entrare in casa.
“Mi piace. Lo trovo molto adatto a te, si vede che ti ama” Rispose convinto.
“Grazie fratellone, lui è tutta la mia vita e purtroppo quel bastardo di Endou si mette sempre in mezzo.”
“Quello ci deve solo provare a fare qualcos’altro! io non mi faccio problemi a picchiarlo”Disse stringendo i pugni segno che diceva veramente sul serio.
“Ieri non sono andata a scuola per stare con Hiroto e lui ha incontrato mamma per dirglielo, e lei ha scoperto che sono fidanzata con lui e che ho perso la verginità…”
“Ehhh? Hai perso la verginità?” Chiese sconvolto “dici sul serio?”
“Ehm si… ma credimi Ichirouta non mi sono mai sentita così bene, ma non è questo l’importante al momento. Endou vuole farmela pagare per averlo lasciato, minaccia di picchiare Hiroto e già se l’è presa con Ryuuji… non so se notavi che zoppicava un po’.”
Ichirouta a quel punto spalancò gli occhi sconvolto non immaginava che sarebbe arrivato a fare una cosa del genere… è stato proprio lui a presentarlo alla sorella, essendo vecchi compagni d’asilo e l’aveva fatto in una delle sue vacanze a Tokyo, si erano fatti mille videochiamate quando lui era a Londra, non capiva proprio come fosse possibile un tale cambiamento in lui.
“Quell’Endou non vivrà a lungo” Borbottò.
“Già… domani quando lo vedo lo prenderò a pugni per quello che ha fatto ieri.”
“No Ichi, non ti rovinare la carriera scolastica, ci penserò io a lui, infondo devo tornare a Londra no?”
Quelle parole fecero crescere la delusione in Ichi, non immaginava che dopo aver incontrato Ryuuji avrebbe nuovamente sentito le parole *tornare a Londra* da lui, ma restava comunque convinta sul fatto che se si fosse fidanzato suo fratello Londra l’avrebbe rivista solo in uno dei loro viaggi sporadici per incontrare il padre.
“Beh dai adesso entriamo in casa così saluti la mamma.” Disse Ichi per poi varcare la soglia di casa.

La madre, contrariamente alle aspettative della figlia, si rallegrò moltissimo per la presenza del figlio a casa, certo non si poteva dire la stessa cosa per Ichi visto che non la guardava e non le rivolgeva la minima parola, era ancora arrabbiata e si vedeva moltissimo tanto che Ichirouta evitò perfino di fare domande per non creare inutili discussioni che avrebbero messo ai ferri corti i nervi poco saldi della sorella.
A fine cena i due salirono in camera e la turchese andò in camera del fratello per passare la notte insieme e parlare del più e del meno.
Alla fine si addormentarono ognuno tra le braccia dell’altro, e chissà cosa sarebbe successo il giorno seguente a scuola, il pensiero di Endou ormai era vivo nelle menti di tutti quelli coinvolti e chissà se avrebbe smesso prima o poi.






Angolo Autrice: Alur, io stamattina ho aperto il documento word di questa fic e con mio sommo orrore ho notato due capitoli che non erano ancora stati pubblicati, e non ho capito proprio il perchè.
Io comunque non sono molto soddisfatta di questo capitolo, non è perfetto purtroppo.
Risale a ben due anni fa e il mio stile di scrittura è cambiato in questi due anni quindi ho cercato di aggiustarlo come meglio potevo, ma purtroppo il risultato non è che mi aggrada più di tanto, ma ho comunque aggiornato perchè questa storia meritava un pò più di amore... e sappiate che io non ho pubblicato una het per tutto il casino che è successo nel fandom in questi giorni, non mi interessa niente e sono comunque dell'idea che ognuno è libero di scrivere quello che vuole, su qualunque tipo di coppia voglia e nessuno ha il diritto di criticare un determinato genere solo perchè non gli piace.
Chiusa questa parentesi, spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo aggiornamento ^^ baci bacini <33

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2052049