Always be best friends

di Dreamcatcher_02
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Newt odiava litigare, specialmente con il suo fidanzato. Non che la vista del suo Tommy imbronciato lo infastidisse, tutt'altro, di solito doveva fare appello a tutta la sua forza di volontà per non saltargli addosso. Però era da una settimana che non facevano che litigare e il biondo non ne poteva proprio più. 
- Te l'ho già detto, non posso farlo - gli disse con tono calmo, ma era evidente che anche lui stesse iniziando ad spazientirsi. 
- Ed io ti ripeto che non ne capisco il motivo! - disse il moro che proprio quel giorno si era messo in testa di risolvere la questione. 
- Tommy, ti prego, sai bene che concordo sul fatto che dobbiamo dirglielo, ma davvero io non posso farlo, gli verrebbe un infarto ! - adesso il biondo era proprio esasperato. 
- Ah si Newt, e secondo te a Minho non verrebbe comunque un infarto se a dirglielo fosse un'altra persona ? - ribatté acido l'altro. 
Già perché il problema era proprio il loro migliore amico. Thomas e Newt stavano insieme da un mesetto ormai, ma l'asiatico non ne era a conoscenza perché i due piccioncini non avevano ancora avuto il coraggio di dirglielo. O almeno, non ne avevano avuto fino alla settimana precedente, quando Thomas, mentre stavano guardando un film raggomitolati sul divano, non mise in mezzo l'argomento. Da quella sera cominciarono i litigi, certo non erano nulla di serio, però c'erano. Newt voleva dirlo a Minho, amava Thomas e non se ne vergognava, il problema era dire al suo migliore amico di essere gay e di aver iniziato una relazione con l'altro suo migliore amico. Più volte quella settimana si era ritrovato a pensare che doveva pur esserci un manuale o delle istruzioni da seguire per casi come questo. E invece no, non esisteva, per questo adesso era li a litigare con il suo fidanzato per chi dovesse andare da Minho e dargli la bella notizia, mentre il suo cervello stava rimpiangendo un manuale sul 'come dire al tuo migliore amico che sei gay'. 
- Non credi che l'infarto gli verrebbe anche se glielo dicessi io ? - continuò Thomas. 
- Si, ma ... Non potresti farlo tu ? - lo supplicò il biondo. 
- Scordatelo ! Io l'ho già detto a Teresa e beh, dirlo a Minho sarà una passeggiata in confronto a quello - 
Thomas aveva ragione, dirlo a Teresa sarebbe stato sicuramente molto più difficile (soprattutto perché se fosse andato Newt a parlarle, qualcuno si sarebbe fatto male). Quella ragazza aveva un'unica ossessione: Thomas ! 
L'espressione di Newt doveva essere davvero quella di un cucciolo se convinse Thomas ad andargli incontro e abbracciarlo, accoccolandosi tra le sue braccia. 
- Senti Newt, non mi va di litigare, ma Minho deve saperlo. Ricordati che è solo grazie a lui se adesso stiamo insieme, glielo dobbiamo. Capisco che sei spaventato, imbarazzato, lo sono anche io, ma si tratta di Minho, il nostro migliore amico, lo accetterà e sarà felice per noi, ne sono certo - disse il moro con tanta dolcezza. 
Il biondo lo guardò negli occhi, ancora insicuro, ma sicuramente più tranquillo. 
- ... Se vuoi possiamo affidarci al caso. Possiamo fare testa o croce, chi perde glielo dice. Hai una moneta ? - continuò sorridendogli. 
Newt sorrise a sua volta, adesso l'idea di dirlo a Minho faceva decisamente meno paura. 
- Allora, testa o croce ? - chiese mentre prendeva una moneta dalla tasca. 


N.d.a.  Ecco, prima di tutto volevo ringraziare le persone che hanno scritto una recensione alla mia fanfiction precedente, grazie mille mi ha fatto molto piacere. Per quanto riguarda questa fanfiction, si può considerare un sequel di http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3049536 (per chi volesse leggerla), ma può essere anche letta indipendentemente dall'altra. 
Spero di poter aggiungere al più presto il secondo capitolo, ma ho ancora qualche piccolo dubbio riguardo il finale. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Thomas aveva scelto croce, Newt aveva scelto testa, c'era il 50% di possibilità che uscisse uno o l'altro lato della moneta. E poi c'era lo 0,01327%* di possibilità che non uscisse né testa né croce, si potrebbe anche dire un lancio su un miliardo. Thomas questo lo sapeva bene, ma di certo non immaginava che quello era proprio il miliardesimo. 
Così quando la moneta non mostrò nessuna delle due facce, non poté fare a meno di essere spiazzato. Aveva davvero sperato che almeno questa volta fosse Newt a parlare, dopotutto lui lo aveva già detto a Teresa.  
- Ehm ... E adesso che si fa ? - 
La voce del biondo sembrò risvegliarlo dai suoi pensieri così gli rispose:
- Beh, a questo punto glielo diremo entrambi - 
- Come ? - sussurrò Newt.
- Non lo so, un modo lo troveremo. Per ora limitati ad invitare Minho a cena - rispose Thomas massaggiandosi le tempie. 
La risposta sembrò convincente ed esaustiva visto che la discussione terminò proprio in quel preciso istante. 
                            .    .    .  
- Tommy, Tommy, Thomas, Tom... -
- Newt, caspio, calmati ! - urlò esasperato il moro. 
Il biondo abbassò immediatamente lo sguardo, trovando improvvisamente interessante il pavimento. Il moro allora sospirò, poi disse con calma: 
- Allora, Newt, cosa dovevi dirmi ? - 
- Ehm ... Non me lo ricordo ... Tommy che devo fare ? - chiese l'altro. 
- Niente! Non devi fare niente, solo calmarti e rilassarti. Adesso ci occupiamo della cena e ripassiamo il piano. Quando Minho arriverà, lo farai accomodare, poi ceneremo e infine glielo diremo. Niente di più semplice. - disse con decisione Thomas avviandosi in cucina. 
- E se non lo accettasse? Se cercasse di separarci, tu ti opporresti vero? Resteresti lo stesso con me? Mi amerai comunque? -
A quelle parole il moro sorrise dolcemente; secondo il biondo quello adorabile era lui, non fu mai più convinto del contrario come in quel momento. 
- Newt, guardami! - 
Quando i loro occhi finalmente si incontrarono, il moro prese il volto del compagno tra le mani poi continuò: - Newt, sappiamo benissimo entrambi che non faccio mai (MAI) quello che mi dicono, faccio sempre l'esatto opposto. Continuare ad amarti ? Quando mai potrei anche solo immaginare di smettere di farlo? -
Poi si baciarono, e avrebbero continuato se solo il campanello non avesse suonato. Minho era arrivato ... In orario! E la cosa sorprese non poco i padroni di casa. 
- Ragazzi, ho fame. Stasera cucino io, non cercate di opporvi, ormai ho deciso - disse l'asiatico non appena mise piede in casa.
Il fatto che avesse con se un grosso borsone passò completamente in secondo piano. I padroni di casa erano a dir poco sconcertati, Minho non voleva mai cucinare, quindi pensavano che scherzasse, ma quando vennero cacciati dalla cucina capirono che era serio. 
- Ehm Tommy, credo che -
- Dopo cena, glielo diremo dopo cena - disse il moro con gli occhi sgranati e fissi sulla cucina. 
- Ok, ma, non è normale. Minho che vuole cucinare ? Questo è il primo segno dell'Apocalisse ! - disse Newt che ormai era chiaramente più agitato che mai. 
- Newt, ma che ... Io ... Ok hai ragione - cedette il moro. 
                     


* numero inventato a caso (semplicemente perché non sono riuscita a trovare quello reale). 

 N.d.a. Avrei voluto far finire la fanfiction con questo capitolo, ma mentre scrivevo mi sono bloccata. Ho assolutamente bisogno di fluff, visto che con tanto amore una mia amica ha deciso di passarmi per l'ennesima volta una fanfiction che avrei letto solo se avessi voluto sprofondare in una valle di lacrime (Myr, se al momento ho smesso di scrivere è colpa tua, sappilo). Il prossimo capitolo sarà sicuramente l'ultimo, e spero di impiegarci meno tempo.


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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


- Hmm, forse avrei dovuto mettere un po' più di sale ... Thomas, Newt, mi passate il sale ? - disse Minho, ma quei due erano troppo concentrati a cercare di parlare telepaticamente per ascoltarlo. 
La cena procedette tranquilla, o almeno fino a quando Thomas non abbassò la testa nel piatto. 
"SIETE" 
Automaticamente guardò nel piatto di Newt.
"DUE" 
"Ok, qui qualcosa non torna" pensò Thomas.
- Ehm Minho, visto che sei passato già alla seconda portata, potresti darmi l'altro piatto ? Così li porto in cucina - disse infine indicandoglielo. 
L'asiatico allora gli passò il piatto con noncuranza, cercando di sopprimere un sorriso, cosa che non venne notata da nessuno dei suoi migliori amici. 
Non appena Thomas ebbe il piatto tra le mani, immediatamente lesse la parola che vi era scritta sopra. 
- Cretini ... - disse infine quasi in un sussurro. 
Collegò le parole scritte sui piatti, che formavano la frase << Siete due cretini >> e poi scoppiò a ridere.  
- Siete due cretini ... Siamo due cretini, Newt - disse tra le risate, non riusciva proprio a controllarsi. 
Come aveva potuto essere così scemo da non accorgersene ?
- C-come ? Thomas, sei sicuro di star bene ? - chiese allarmato il biondo. Era certo che Thomas non avesse bevuto nulla di eccessivamente alcolico quella sera, eppure quella risata isterica stava davvero iniziando a fargli pensare il contrario. 
A quel punto Minho si lasciò sfuggire un sorriso, era stufo di aspettare che i suoi migliori amici gli rivelassero la loro relazione, così aveva deciso di passare all'azione. Sapeva che Thomas avrebbe capito, è troppo intelligente per non notare certi dettagli. Ed è per questo che aveva architettato la sua dolce vendetta. 
Quando finalmente Thomas riuscì a calmarsi erano passati tre minuti buoni, così con ancora un sorriso sulle labbra disse: - Sa tutto -
- Tutto cosa ? Che intendi ? - chiese Newt allarmato.  
- Con tutto intende che so benissimo che voi teste di caspio vi amate alla follia e che è da circa un mese che state insieme, precisamente dal giorno della festa di Teresa. Ah, e tanto per la cronaca, mi ritengo offeso. Traditori ! - disse Minho mettendo il broncio. 
La faccia di Newt in quel momento era espressione di puro terrore. 
- No-noi ... Minho, qualunque cosa tu possa di-dire o f-fare, le cose non cambieranno ! - 
- Hey hey, non comportarti da pivello ok. Rilassati, voglio solo il sale. Stai parlando con il tuo testimone di nozze, non so se mi spiego. Non mi morire prima ancora di arrivare all'altare. - disse Minho con nonchalance. 
Ebbe solo il tempo di finire la frase che si ritrovò le braccia dei suoi migliori amici strette al collo.  
- Si ma nemmeno il testimone vuole morire. - 
E a quel punto scoppiarono a ridere, tutta la tensione accumulata in quei giorni si rivelò essere inutile, così come tutti quei litigi. Come avevano potuto dubitare di Minho ? Era il loro migliore amico, avrebbe sempre voluto il meglio per loro. 
Newt baciò Thomas, finalmente libero di tutti quei pensieri negativi e quelle visioni catastrofiche che lo stavano tormentando. Al diavolo Minho, ci avrebbe fatto l'abitudine da quel momento in poi. 
- Si, ok, sono tanto curioso di sapere tutti i dettagli, ma adesso uno di voi si decide a passarmi il sale ? Che, giusto per farvelo sapere, vi ho chiesto 10 minuti fa ! - esclamò quest'ultimo esasperato. 
I due continuarono a baciarsi, il loro testimone avrebbe dovuto prendersi il sale da solo...



N.d.a. Allora, volevo scusarmi per averci messo così tanto tempo, però tra una cosa e l'altra non sono proprio riuscita a lavorarci. Troppe cose da fare e poco tempo per farle. Come al solito ringrazio Myr che è la mia cavia (se non ho prima la sua approvazione non pubblico niente) e Ilaria, che è stata così carina da scrivere una recensione (letta poco tempo fa) che mi ha fatto tornare la voglia di scrivere e finire questa fanfiction. 

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