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di Dimplesaretheway
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Power Play ***
Capitolo 3: *** Good deed goes unpunished ***
Capitolo 4: *** The first time we met ***
Capitolo 5: *** Tell me something that I don't know ***
Capitolo 6: *** 8 days for 12 years ***
Capitolo 7: *** Awareness ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Innamorata, io? 
Innamorata è riduttivo...
Zayn Jawaad Malik, ha letteralmente rubato il mio cuore.
Il figlio del primo ministro inglese ha dovuto faticare parecchio per farmelo ammettere. Ci siamo conosciuti già da adolescenti, quando i suoi tratti non erano ancora scolpiti del tutto, quando la sua pelle ambrata era ancora "pulita". Sono sempre stata sfacciata nei suoi confronti, soprattutto all'inizio quando la timidezza lo faceva balbettare e arrossire, mi divertivo tantissimo con lui, vedevo come si trasformava quando restavamo da soli. Tutti lo hanno sempre definito un cuore di pietra, ma io, saccente come sempre, ci tenevo a specificare che la pietra si spacca e il ghiaccio si scioglie...lui è il mio ragazzo dal cuore di ghiaccio.
Non perde occasione per dimostrarmi amore, per scacciare tutte le mie paranoie. 
Solo qualche anno più tardi, quando Zayn iniziava a diventare un uomo, scoprimmo che non ci poteva essere attrazione più azzeccata. I nostri genitori progettavano la nostra unione sin da bambini. Quando ce lo riferirono entrambi eravamo felici, ma io assolutamente non lo volevo far vedere. Feci storie su storie, dopotutto avevo solo 17 anni quando mi dissero che tutta la mia vita era già schifosamente programmata. Così i nostri genitori fecero un accordo: il matrimonio ci sarebbe stato solo se entrambi ci fossimo innamorati l'uno dell'altra. Entrambi già lo eravamo, ma ci sono voluti ben due anni per farmi ammettere ad alta voce, davanti a tutta la famiglia, di essere perdutamente innamorata del "principino".
Ora, ho 21 anni, e sto con Zayn da quando ne avevo 19. Sono ferma sul nostro letto mentre lo guardo e ricordo tutto ciò che il poverino ha dovuto fare per me, non ha mai mollato, non lo fa mai ed è questa la cosa che mi ha fatto innamorare di lui. Due anni per cercare di conquistare una comune ragazza, quando lui, figlio di un ministro, nonché gran pezzo di ragazzo, avrebbe potuto avere chiunque.
Passo una mano sul suo viso beato, sapendo di non svegliarlo, in quanto il ragazzo ha il sonno pesante quanto il mio. Mi lascio uscire un risolino quando lo vedo aprire gli occhi -da quanto sei sveglio?- chiedo sorridendo, ride -tanto da confermare la mia teoria- dice con voce roca -quale?- chiedo curiosa -mi fissi- scoppio a ridere e mi metto a cavalcioni su di lui -e la cosa ti da tanto fastidio vero?- chiedo provocante poggiando la mia fronte sulla sua -tantissimo piccola- mi bacia dando il via a qualcosa che si era conclusa non più di due ore fa.
Il mio nome? Adele Florence Blanchard, figlia del duca Blanchard di Parigi.
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice:
Buonsalve a tutti!❤️❤️
Sono tornata con una nuova storia, questo è solo il prologo, per farvi capire come la nostra coppia si è formata, aspettatevi tanti colpi di scena! Non vi anticipo niente, spero solo di avervi incuriosito abbastanza da farvi andare avanti con la storia.
Ho voluto lasciare i nomi originali dei ragazzi senza fargli prendere i cognomi dei ministri, anche perché il padre di Adele, sarà interpretato dal fantastico Liam Neeson, e la madre dall'inimitabile Kate Winslet (sembra un programma televisivo AHAHAHHA)
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacione❤️
-Sara

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Capitolo 2
*** Power Play ***


È da mesi che Marie è in ansia costante, non riesce a darsi tregua pensando alle sorti della nobile famiglia Blanchard. Suo marito Hugo sembra fin troppo rilassato mentre legge un libro di cui lei non ricorda neanche il titolo e Adele, sua figlia, sembra così...normale, innamorata e forse anche felice. Ma la felicità è un lusso che nessun membro di quella famiglia può più permettersi. Marie non riesce più a trattenersi, tutte le buone maniere che le furono insegnate, si sgretolano dietro un'esclamazione detta anche troppo tranquillamente.
-Dobbiamo fissare la data del matrimonio Hugo- dice Marie massaggiandosi le tempie, il marito sobbalza -lo sai come la pensa- Marie sbuffa e si alza dal letto a baldacchino di velluto rosso -il patto era che se si fosse innamorata di lui si sarebbero sposati, la richiesta o meglio la pretesa di avere più tempo è avvenuta dopo che Zayn le ha svelato di volerle chiedere di sposarlo in modo ufficiale- il marito annuisce -appunto tesoro- tenta di dissuaderla -appunto niente Hug! Sono due anni che stanno insieme e ancora non si sposano! Il suo matrimonio potrebbe salvarci, abbiamo solo il nostro buon nome e un'irriverente figlia per non parlare di quel ragazzo!- sbuffa rumorosamente Marie -cosa vorresti dire?- chiede pazientemente il marito togliendosi gli occhiali da vista -Adele non sa che se non si sposa la nostra famiglia finirebbe allo sfascio! Quel ragazzo per quanto può dire di amarla ancora non le ha fatto la proposta!- il marito sa come si sente Zayn, dopotutto anche lui ha dovuto chiedere la mano al marchese per ottenere la sua dolce Marie -ascoltami, lei non è come te, lei brama libertà e per quanto innamorata possa essere non rinuncerà facilmente a quella...e poi Marie...prendersela con quel povero ragazzo...io ti posso assicurare che non è affatto facile fare il fatidico passo, anche io avrei voluto aspettare di più per conoscere ogni tua sfaccettatura, per innamorarmi giorno per giorno ma sono stato costretto a chiederti subito di sposarmi e non sai che ansia! Quindi rilassati- Marie anche se colpita dalle parole del marito, scuote la testa restando della sua idea -domani comunicheremo loro la data del matrimonio Hugo- lui sospira -e quando sarebbe?- lei poggia le mani alla spalliera del letto -tra un mese-
 
Vengo svegliata da una dolce carezza che parte dalla guancia e finisce sul fianco nudo, ridacchio e tiro Zayn verso di me senza neanche aprire gli occhi -tranquilla piccola le persiane sono chiuse- mi rassicura sapendo il mio odio profondo per la luce quando sono a letto. Apro un occhio ma mi costringo ad aprirli entrambi per poter ammirare la bellezza che mi ritrovo davanti. Zayn appena sveglio è una visione idilliaca. I capelli arruffati, il petto che si alza e abbassa regolarmente, gli occhi dolci e ancora addormentati, le labbra rosse e il sorriso stanco ma voglioso di scoprire che cosa gli riserverà la giornata. Lo prendo per il collo e lo porto ancora più vicino -ti ho mai detto che sei bellissimo appena sveglio Zee?- gli chiedo dolcemente giocando con i suoi capelli, mi riserva un sorriso carico d'amore -no, mai- ammette -beh sappi che lo penso tutte le mattine- ride prima di regalarmi un dolce bacio che mi scalda il cuore, cerco di approfondire il bacio quando dei colpi alla porta ci costringono a staccarci -avanti- risponde Zayn non muovendosi dalle mie braccia, io sono di spalle alla porta e non mi giro per vedere chi è, mi godo a pieno il profumo e le espressioni di Zayn, ma poi una frase mi incuriosisce più del dovuto -i vostri genitori devono darvi un importante annuncio e lo faranno oggi a pranzo- io e Zayn ci guardiamo confusi, congediamo Patrick e riflettiamo -che cosa vorranno?- chiede il ragazzo al mio fianco facendo su e giù con la mano sulla mia schiena, alzo le sopracciglia -non ne ho idea- ammetto -ora basta preoccuparsi, ci penseremo dopo, io vado a farmi una doccia, vuoi venire con me?- chiedo con tranquillità a Zayn, come se fosse la cosa più naturale del mondo, mentire o fingere mi riesce molto bene, ma ormai Zayn mi conosce, quando accompagno una proposta del genere con un tono tranquillo vuol dire che il desiderio mi logora. Si limita a sorridermi malizioso e poi ci avviamo in doccia preparandoci al meglio all'incontro con i nostri genitori.
 
 
Jane, Christian, Hugo e Marie aspettano i loro figli nella sala da pranzo, tutti sono tesi, non sanno come i figli potranno reagire. Zayn e Adele percorrono il sentiero in giardino mano nella mano scossi da delle risate, prima di entrare in casa i due si scambiano un bacio dicendosi con lo sguardo che comunque le cose vadano nessuno riuscirà a separarli. Entrano in casa e consegnano i soprabiti al maggiordomo che li guida nella grande sala dove ad aspettarli ci sono i loro familiari. L'aria è tesa ed entrambi possono sentirlo. Zayn stringe percettibilmente la mano ad Adele per rassicurarla. I due si siedono vicini e dopo i saluti, Hugo prende parola -ragazzi sono passati ben 2 anni dal vostro fidanzamento...- la moglie lo interrompe subito vedendolo tentennare, non sicuro della decisione presa -noi tutti abbiamo deciso che è ora di onorare l'accordo- i due sono confusi -vi sposerete tra un mese- conclude diretta, Adele strabuzza gli occhi e Zayn stringe forte i pugni -che cosa diamine vi viene in mente!?!- urla furioso alzandosi dal divano di pelle color crema, Adele ripete il suo gesto tenendolo per il braccio destro, Zayn è un tipo tranquillo ma è meglio non fargli prendere i cinque minuti -vi avevo chiesto una cosa, una! E voi mi pugnalate alle spalle così?- continua ad urlare -Zayn- lo richiama la ragazza sottovoce cercando di calmarlo -no Adele, adesso parlo io- si costringe a lasciarlo parlare -ora mi dovete spiegare che cosa vi sarebbe cambiato se glielo avessi chiesto io!- il padre di Zayn scuote la testa, sapendo i piani del figlio, ma sapendo anche quelli della famiglia di Adele -è marzo dannazione, che cosa vi sarebbe costato darmi tempo fino a maggio?- Adele è confusa -Zayn la decisione è presa e stavolta non accetteremo repliche- Jane è subito chiara con il figlio che sbatte furioso le mani sul tavolo. Adele non riesce più a reggere la tensione e decide di andarsene, sente alle sue spalle dei richiami, prima di uscire di casa una mano la blocca, è la madre -Adele essi ragionevole- le suggerisce la madre -non starò ai tuoi stupidi giochetti di potere stavolta- dice solo per poi riprendere il cammino verso la città. 
 
 
 
 
 
Eccomi tornata con il secondo capitolo!
Considerando che è mezzanotte, possiamo dire che ho aggiornato dopo due giorni dalla pubblicazione! Ho mantenuto una promessa fatta a una certa GioGioStyles...
Comunque ciancio alle bande...sono così contenta di aver ricevuto delle belle recensioni al capitolo precedente, davvero siete dolcissime! Ringrazio anche le ragazze che hanno messo la storia tra  le preferite/ricordate/seguite a anche le lettrici silenziose...Davvero mi rendete felicissima!
Detto ciò, spero che il capitolo vi piaccia.
Me la lasciate ha recensione per dirmi cosa ne pensate? 
Un forte abbraccio 
•Sara
 
Ps: lasciate una recensione all'autore per non farlo finire in depressione! Ahahahhaha un bacio a tutti! ❤️

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Capitolo 3
*** Good deed goes unpunished ***


 
Cammino preoccupata per le strade di Londra, la notizia della data fissata per il nostro matrimonio mi ha abbastanza scossa, Zayn era furioso, ha sempre detto che prima di ciò avrebbe voluto fare una vera e propria proposta, ma non gli hanno lasciato tempo. Vado al parco cercando un po' di calma e spensieratezza, rimango per ore godendomi la pace che il vento freddo e il cinguettio degli uccellini mi donano, ma decido di alzarmi e dare una svolta a tutto. Mi sono comportata da egoista lasciando Zayn deluso e furioso invece di calmarlo e rassicurarlo come avrei dovuto fare. Ma quelle mura mi stavano schiacciando, ho avuto bisogno di aria fresca e senza pensare alle conseguenze sono uscita. Classica me la solita impulsiva che non pensa mai alle conseguenze! Calcio un sassolino in mezzo alla strada e la mia attenzione viene catturata da un tir guidato da un uomo ubriaco che passa con il rosso, guardo più avanti e vedo una donna che attraversa con le cuffie nelle orecchie, provo ad avvertirla, ma ormai c'è solo una cosa da fare: buttarsi.
(Pov narratore)
Adele non ci pensa un secondo di più, corre verso la donna e si lancia verso di lei cercando di mandarla il più lontana possibile dal tir. Entrambe perdono i sensi.
(Pov Adele)
Apro piano gli occhi, vedendo tutto sfocato, muovo la mano per poter spegnere la sveglia, ma il mio braccio cade nel vuoto, quello strano rumore molto simile alla mia sveglia proviene da un macchinario, lo guardo meglio e riconosco il suono del battito del mio cuore. Mi lascio prendere dal panico non ricordando il motivo per cui sono finita in un ospedale, ma una voce attira la mia attenzione -tranquilla tesoro, i medici hanno detto che stai bene- una donna con i capelli lunghi e neri, con gli occhi verdi e il sorriso luminoso mi parla, ha la gamba ingessata e delle flebo attaccate al braccio -tu sai cosa è successo?- le chiedo mettendomi seduta sul lettino e staccandomi l'ago dal braccio, lei ride appena -si, mi hai salvato la vita tesoro- sgrano gli occhi e poi mi ricordo tutto -oh cielo allora stai bene?- mi precipito dalla donna accertandomi delle sue condizioni -ho la gamba e 3 costole rotte, ho qualche livido o taglio, ma sto bene- faccio un respiro profondo- se non ci fossi stata tu altro che gamba rotta- ride appena, facendomi sorridere -grazie...- lascia la frase in sospeso per esortarmi a dirle il mio nome -Adele- le porgo la mano -Anne, nomi prettamente antichi eh?- rido -i miei sono dei tradizionalisti- -oh anche io lo sono, ma con la maggiore sono stata più originale, dandole un nome italiano- mi incuriosisco -amo l'Italia!- esclamo -Gemma è il suo nome- esclama fiera -nome prezioso- entrambe ridiamo -sei una ragazza davvero adorabile Adele- -pensavo lo stesso di te Anne- la nostra conversazione viene interrotta da un medico che entra nella stanza -vedo che ci siamo svegliate eh?- si rivolge a me sorridendo, annuisco solo sorridendo senza mostrare i denti -potresti darmi le tue generalità tesoro, giravi senza telefono o documenti, non abbiamo potuto chiamare nessuno- mi agito -come nessuno? Da quanto sono qui?- chiedo allarmata -circa sei ore- risponde, mi porto le mani nei capelli imprecando -avranno chiamato CIA, FBI, servizi segreti- borbotto mentre mi metto i pantaloni e le scarpe -torno domani Anne, ma devo proprio andare adesso- la donna mi saluta con un cenno della mano e un sorrisone, scappo fuori dalla stanza -sono Adele Florence Blanchard, che non si sappia in giro, la prego- dico al medico prima di uscire definitivamente dall'ospedale -oh ma certo signorina, potete contare sulla nostra discrezione- ringrazio il medico e prendo un taxi per tornare a casa, dove mi aspetterà una grande sfuriata che, come al solito, ho intenzione di ignorare.
Scendo velocemente dalla vettura e mi precipito in casa, trovo Zayn che cammina avanti e indietro per il salone visibilmente agitato, lo chiamo attirando la sua attenzione, mi corre incontro abbracciandomi forte -hai fatto spaventare tutti a morte, i tuoi stavano per chiamare i servizi segreti- rido -immagino che tu li abbia fermati- lui annuisce -incredibile si fidano più di te che di me- mi concede un sorriso per poi diventare serio -si può sapere dove sei stata?- inizio a raccontare a Zayn di tutto il pomeriggio, non tralasciando i miei sensi di colpa verso di lui che mi hanno spinto a stare da sola, lui è molto comprensivo, ma altrettanto geloso e protettivo -non farlo mai più Adele- la conversazione si conclude con un abbraccio rassicurante e dopo aver chiamato e calmato i miei genitori posso finalmente mettermi a letto tra le braccia del mio amato. Poco più tardi sento Zayn sbuffare e mi decido a parlare -perché volevi aspettare fino a maggio Zee?- chiedo mettendomi seduta sul letto, lui si alza andando verso l'armadio, apre l'ultimo cassetto e ne tira fuori una scatolina blu di velluto e una busta, il mio cuore perde un battito. Lui si avvicina e si risiede, mi porge la busta che apro con impazienza, quando ne vedo il contenuto rimango paralizzata, due biglietti per Venezia, partenza il giorno prima del mio compleanno -Zayn...- sussurro non avendo parole -avevo già organizzato tutto...saremo andati a Venezia per il tuo compleanno e la sera, su una gondola  ti avrei fatto dono di questo anello...- si interrompe e apre la scatolina, io mi costringo a trattenere le lacrime, si mette in ginocchio e io mi lascio scappare un singhiozzo misto ad un sorriso -e ti avrei detto...- si schiarisce la gola - Adele Florence Blanchard, ti ho amata dal primo momento che i miei occhi si sono posati su di te, vorresti  rendermi l'uomo più felice del mondo e diventare mia moglie?- conclude con un piccolo sorriso, mi metto le mani davanti la bocca per poi lanciarmi su di lui e farlo finire per terra, gli riempio il viso di baci urlando sì ogni qualvolta le mie labbra si staccano dalla sua pelle, lui ride e posso sentire il suo cuore battere veloce, era parecchio nervoso -ti amo- dice prima di baciarmi, sorrido così tanto che non riesco a ricambiare il bacio, lui ride, prende l'anello e me lo mette al dito -Zee è bellissimo- balbetto incapace di formulare una frase compiuta -mai quanto te- rido buttandomi sulle sue labbra.
 
 
 
 
Buonsalve a tutti!❤️
Grazie mille per le recensioni, mi rendete la persona più felice del mondo!
Beh, non ho nient'altro da dirvi, solo grazie!
Un bacione 
•Sara
 
Ps: lasciate una recensione per non fare cadere un autore in depressione! Hahahahahh a presto!

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Capitolo 4
*** The first time we met ***


 
La mattina dopo mi sveglio presto e mi preparo per fare un po' di giri, metto dei semplici pantaloni di tuta grigi e una maglia a maniche lunghe nera, lego i capelli in una coda alta e metto le scarpe da ginnastica, una passata di mascara e sono pronta. Mi soffermo un po' a guardare Zayn e mi viene in mente un'idea, prendo un foglio di carta e ci scrivo sopra "Ti ho mai detto che sei bellissimo mentre dormi?" Lo firmo e lo lascio sul mio cuscino. Prendo la macchina e decido di andare dai miei genitori per poter mettere in chiaro le cose. Busso alla porta e mi accoglie Jack il maggiordomo che mi guida nella sala da pranzo dove mio padre legge un giornale e mia madre una rivista di alta moda -buongiorno a tutti- attiro l'attenzione dei presenti, mio padre mi risponde mentre mia madre mi riserva uno sguardo gelido a cui rispondo con un ghigno, mi metto seduta vicino a papà aspettando la sfuriata della bionda -ti sembra normale il tuo comportamento Adele?- chiede saccente abbassandosi gli occhiali -perché? cosa ho fatto di sbagliato?- si alza dalla sedia venendomi in contro, mi alzo anche io sfruttando la mia superiore altezza -e allora perché sei qui se non per chiedermi scusa?- rido -ci tengo a precisare che se proprio volessi chiedere scusa non la chiederei solo a te, sei la solita egocentrica- alza le sopracciglia -comunque sono qui per informarvi che stanotte Zayn mi ha chiesto di sposarlo- mia madre prende la mia mano sinistra per accertarsi e appena vede l'anello le si illuminano gli occhi, mi stacco violentemente dalla sua presa -quindi lo sposerò perché voglio e perché lo amo, non per fare un favore a te- continuo arrabbiata -lui me lo avrebbe chiesto tra poco, il giorno del mio compleanno, a Venezia- gli riservo uno sguardo carico di ira -decideremo insieme la data del matrimonio o la cosa salta, detto questo ti saluto- faccio per incamminarmi verso la porta ma una frase mi blocca -siamo in banca rotta Adele!- urla mia madre -se non lo sposi al più presto finiremo allo sfascio!- continua urlando, mi giro adirata -e perché io non lo sapevo?- lei abbassa la testa -volevamo risparmiarti questo fardello- una risata amara lascia le mie labbra -ma al fardello di farmi sposare contro la mia volontà non ci hai pensato proprio vero!?!- urlo e mi dirigo verso la porta lasciandomi quella conversazione alle spalle.
Dopo aver finito delle commissioni ne approfitto per andare a trovare Anne all'ospedale. Decido di togliermi l'anello e di metterlo in tasca, non voglio parlare di questo, voglio solo distrarmi.
Mi dirigo nella stanza con un mazzo di peonie, busso e faccio capolino, Anne alza lo sguardo da un libro e mi sorride felice -Adele!- entro sorridendole, le poso un bacio sulla guancia e le faccio vedere i fiori -ho pensato ti facesse piacere- dico timidamente temendo di essere troppo espansiva, lei scuote la testa -le peonie sono il mio fiore preferito! Grazie tesoro- posiziono i fiori in un vaso e mi siedo vicino a lei -come va Anne?- lei chiude il libro e lo poggia sul comodino -sto meglio rispetto a ieri, ma a volte faccio fatica a respirare- mi spiega non perdendo il sorriso. Mi lascio andare sulla sedia accanto a lei -tranquilla tesoro, non è nulla di grave- le sorrido e decido di cambiare argomento -che cosa leggi?- chiedo riferendomi al libro -sono un'appassionata di re Artù- ridacchia leggermente in imbarazzo -anche io adoro la storia!- esclamo forse con troppo entusiasmo -perché non lo leggiamo insieme?- domanda gentilmente la donna, annuisco e mi sporgo per prendere il libro -dove eri arrivata?- scorro le pagine con le dita -potresti leggerlo dall'inizio?- mi chiede -ma certo Anne!- inizio la lettura regalandomi alcune ore di pace assoluta. Finiamo i primi cinque capitoli e vedo Anne con lo sguardo perso -cosa c'è Anne?- le prendo la mano -ti sarò infinitamente grata tesoro, potevo morire se tu non fossi intervenuta- sorrido dolcemente alla donna, le squilla il telefono, la vedo sorridere per poi attaccare con un "a tra poco" -mio figlio dovrebbe essere qui a momenti...ah eccolo, Adele ti presento Harry, Harry lei è Adele- sposto il mio sguardo sulla nuova presenza nella stanza, vedo un uomo alto, con la pelle diafana, gli occhi cangianti e indefiniti, le labbra rosee e i capelli mossi con qualche riccio ribelle, con in mano un enorme mazzo di fiori. Assomiglia alla madre davvero tanto, mi alzo in piedi porgendo la mano al ragazzo che ricambia per poi tirarmi in un abbraccio -grazie per aver salvato mia madre, gliene sarò immensamente grato- la sua voce arriva calda al mio orecchio, uno starnuto mi scuote, mi allontano velocemente -garofani?- lui annuisce -sono allergica- si apre in un dolce sorriso -comunque non c'è di che- continuo dopo, lui scuote la testa -resto comunque dell'idea che le devo la vita Adele- rido -puoi darmi del tu, non credo di avere tutti questi anni più di te- -ne ho 23- esclama precisando -io 21, dovrei essere io darti del lei- scoppia in una risata -beh io devo andare, ci vediamo domani Anne- esclamo prendendo la giacca -non c'è bisogno che tu venga anche domani tesoro- le prendo la mano -è un piacere per me Anne, non un obbligo- mi riserva un dolce sorriso -allora a domani- esclama la donna -ciao Harry, è stato un piacere- mi dirigo verso la porta -piacere mio piccola- mi blocco a quel soprannome, ricordandomi la prima volta che Zayn mi chiamò così, sorrido -la sfacciataggine non ti dona Harry- esco dalla stanza con un sorrisetto vittorioso.
 
 
 
 
 
Salve bellezze!
Eccomi tornata con il quarto capitolo! Spero vi piaccia, anche se così non fosse ditemi cosa c'è che non va, cosicché io possa migliorare.
Mi piacerebbe tanto se questo capitolo arrivasse a 2 recensioni, a quel punto andrei avanti.
Quindi...spero che sia di vostro gradimento.
Un bacione, alla prossima❤️
•Sara

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Capitolo 5
*** Tell me something that I don't know ***


Spaces 5
-Tell me something that I don't know-
 
 
 
Anche il giorno dopo Adele decide di andare a trovare Anne, si sta affezionando a quella donna e per quanto le costi ammetterlo anche a Harry che la sta incuriosendo un po' più del dovuto...
Arriva in ospedale con un pacchetto sottobraccio, bussa alla porta della donna e dopo aver ricevuto il consenso, entra. In automatico il suo sguardo slitta nella direzione di una presenza in più nella stanza, la sua attenzione è catturata non da un sorriso amichevole, ma da un cipiglio incuriosito e un ghigno ben nascosto -Adele, tesoro, alla fine sei venuta anche oggi-esclama Anne aprendo le braccia incitando la ragazza ad abbracciarla, cosa che fa -non sapevo ci fosse anche Harry, se vuoi torno più tardi- dice educatamente, Anne fa per parlare, ma Harry la precede -figurati Adele, puoi restare, anzi mi piacerebbe conoscerti meglio- Adele non si era sbagliata, ad un viso così angelico non si addice la sfacciataggine, ma Harry la sa gestire dannatamente bene. Adele si apre in un sorriso e annuisce in segno di gratitudine, il ragazzo la invita a mettersi seduta vicino a lui spostandosi verso un bracciolo del divano e battendo la mano sul cuscino, Adele si avvicina, posa la borsa e la giacca poi si avvicina ad Anne alla quale porge un regalo -l'ho trovato nella libreria di famiglia e ho pensato a te- dice timidamente alla donna, che è entusiasta. Se Adele pensa che la sfacciataggine non si addica ad  Harry, anche quest'ultimo crede che la timidezza non appartenga a quella ragazza altamente interessante con i lineamenti dolci ma gli occhi roventi che lui vorrebbe guardare più da vicino. Anne apre il pacchetto e trova la prima stesura di un manoscritto di uno studioso della storia di re Artù e per poco non salta dal lettino -Adele io...non posso accettarlo, è davvero troppo-dice la donna scuotendo la testa -Anne, è negli archivi della mia casa da generazioni e nessuno a parte me lo ha mai letto, lo conosco a memoria...per favore prendilo- dice dolcemente Adele alla donna più che entusiasta -grazie mille!- Adele risponde con un sorriso e poi prende posto vicino ad Harry, rimane estasiata dal suo profumo che la manda totalmente in trance, quello che il giorno prima le era stato nascosto dai dannatissimi garofani che fortunatamente non sono più in sala -dove sono i garofani?- si lascia sfuggire la ragazza mordendosi il labbro subito dopo -li ho fatti togliere per te- sussurra Harry alla ragazza che non ha intenzione di cedere -grazie- risponde solo senza il minimo tentennamento, lasciando Harry di stucco e facendo ridere Anne -credo che tu sia l'unica donna in grado di resistere a quello sguardo da cretino che fa mio figlio quando vuole rimorchiare qualcuno- Adele scoppia in una fragorosa risata seguita a ruota da Anne, Harry tenta di sopprimere un sorriso -grazie mamma, grazie- dice il ragazzo sistemandosi la camicia (per quanto ci sia da sistemare visto che sono aperti ben tre bottoni) e mordendosi la guancia. Dopo essersi ripresa dalle risate Anne nota un particolare sulla mano sinistra di Adele -tesoro, vedo che qualcosa da ieri è cambiato- dice Anne alludendo all'anello di diamanti, Adele intuisce subito e come per riflesso arrossisce, si è completamente scordata di toglierlo prima di entrare -congratulazioni- continua la donna -ora capisco perché riuscivi a resistermi- dice Harry per sdrammatizzare -anche se non credo che sia più bello di me- si pavoneggia Harry avvicinandosi alla ragazza -evidentemente non lo conosci narciso- risponde alla provocazione Adele, altamente divertita e attratta dalla situazione. Ora il gioco è questo: chi distoglie prima lo sguardo perde. E nessuno dei due ha intenzione di darla vinta allo sfidante. Dopo circa un minuto, lo sguardo di Harry è catturato da un movimento altamente provocante anche se involontario. Si ritrova a fissare le labbra di Adele e a mordere involontariamente, anche lui, le proprie. Adele sorride soddisfatta e si gira verso Anne accorgendosi che la donna li sta guardando con una strana luce negli occhi, le rivolge uno sguardo incuriosito che la donna evita abilmente iniziando a fissare il figlio che non si è ancora mosso, è restato a guardare le sue labbra da quando i suoi occhi si sono posati su di loro. Harry chiude gli occhi e scuote leggermente la testa, prende un respiro profondo e torna con il suo solito ghigno sul volto, deciso a far cedere un po' la ragazza -hai degli occhi bellissimi Adele- inizia Harry attirando lo sguardo della mora su di lui -non sono solo di un castano cioccolato con le pagliuzze nere e il contorno blu notte, sono gli occhi più magnetici ed enigmatici che io abbia mai visto...veramente- si ferma un attimo godendosi l'espressione di Adele -non sono riuscito a leggerci niente dentro, li ho solo sentiti bruciare, c'è una fiamma dentro quegli occhi che riesci a nascondere egregiamente- anche se Harry vuole provare a far trapelare un desiderio dall'espressione della mora, è altamente convinto di tutto quello che sta dicendo -grazie Harry- dice la ragazza dopo essersi ripresa -cosa c'è? Ti ho lasciato senza parole?- chiede sorridendo Harry -no...è solo che...sono davvero poche le persone che riescono a spiazzarmi, a sorprendermi- dice Adele a cuore aperto guardando gli occhi del riccio. Anche a lei sono arrivati dei segnali dagli occhi di lui, perché gli occhi di Harry anche se di un colore indefinito e cangiante, sono come l'acqua: trasparenti, certo, quell'acqua è agitata, ma si riescono a scorgere i più profondi pensieri della sua mente se si guarda con attenzione.
Adele si alza e si dirige verso Anne, mentre si rimette il cappotto -grazie Anne, ci vediamo domani- dice ancora un po' scossa la ragazza. Anne, capendo lo stato in cui si trova, la saluta e la lascia andare senza domande che potrebbero confonderla ancora di più. Adele esce dalla stanza e si butta sulla porta mettendosi le mani sulle guance in fiamme, scuote la testa e si dirige alla macchina. Nel Frattempo nella stanza anche Harry è leggermente scosso dalle emozioni che quegli occhi gli hanno fatto provare -era proprio necessario Harry?- chiede arrabbiata Anne -cosa?- risponde Harry lasciandosi andare sul divanetto grigio con gli occhi chiusi -farla sentire così?- continua Anne -così come mamma? Così viva?- alza un po' la voce Harry -non è compito tuo farla sentire viva- continua Anne leggendo la delusione negli occhi del figlio -ma io l'ho vista mamma...lei è...diversa...è la prima donna in grado di tenermi testa e...io ne sono rimasto incantato, mi ha incuriosito e voglio conoscerla meglio- la madre sbuffa guardando con compassione il figlio -Harry, si deve sposare- sussurra -mi piacciono i canguri- esclama Harry -e questo cosa c'entra?- domanda Anne -sei tu che hai iniziato a dire cose che non c'entrano niente- Harry si alza dal divano, lascia un bacio sulla fronte alla madre e va dietro la ragazza. 
-Adele!- la richiama Harry facendola voltare, lei gli riserva un sorriso imbarazzato prima che il riccio possa prendere parola -Mi chiedevo...ti va di farti offrire una buona bevanda da uno sfacciato come me?- Adele abbassa lo sguardo e si costringe a parlare -Dovrei tornare a casa, non credo sia il caso- Harry alza le spalle -Dieci minuti per un caffè, che ti costa?- Adele accetta. I due camminano per la città silenziosamente scambiandosi ogni tanto qualche sguardo fugace, finché non arrivano nel locale preferito di Harry. I due entrano, prendono posto e decidono di prendersi una fumante tazza di the. Entrambi si sentono in imbarazzo ma al tempo stesso sono incuriositi uno dall'altro. Mentre aspettano l'ordine Harry inizia a parlare -Allora Adele parlami un po' di te- lei sorride -Inizia tu- Harry si lascia andare ad una risata prima di iniziare a raccontare -Non c'è molto da raccontare, sono un ragazzo di 23 anni che vive a Londra con due amici di nome Liam e Niall. Studio giurisprudenza, amo la musica. Per quanto riguarda la mia famiglia ho una sorella di nome Gemma, mia madre la conosci, non sono in ottimi rapporti con mio padre, ma vado abbastanza d'accordo con il nuovo marito di mia madre. Adoro i gatti, sfortunatamente non posso prenderne uno perché Liam è allergico. Credo di averti detto tutto.- Adele ride mentre versa il the a entrambi -Mi hai detto le stesse cose che mi ha detto tua madre, volevo qualcosa di un po' più personale- Harry non perde l'occasione - Quindi hai chiesto a mia madre di me?- Adele non perde la lucidità e lo ammette francamente lasciando sfuggire a Harry un ghigno divertito - Dovresti smetterla di ghignare, hai un viso troppo bello per essere maligno- Harry rimane spiazzato, ma sorride dolcemente -Lo dice spesso anche mia madre, non così direttamente però. Sei sempre così diretta?- Adele prende un sorso di the -Chiedilo a Camille- la ragazza vedendo lo sguardo confuso di Harry si affretta a dire che è la sua migliore amica colei di cui stanno parlando -Finalmente so qualcosa di te, che non riguardi il gioiello che porti al dito- Adele allunga le mani sul tavolo verso di Harry e gli propone il gioco delle dieci domande al quale Harry prende parte con molto entusiasmo -Colore preferito?- chiede Adele -Arancione- risponde Harry -Coca cola o Fanta?- domanda Harry lasciandosi sfuggire una risatina -Fanta- risponde Adele -Band preferita?- Harry ci pensa su e poi risponde Rolling Stones con molta convinzione -A che età il primo bacio?- Adele arrossisce -17 anni- Harry strabuzza gli occhi -Perché così tardi?- lei alza le spalle -Sai per una duchessa è diverso- Adele si morde la lingua subito dopo aver parlato - Duchessa?- Adele non risponde -Aspetta... Adele Blanchard? Quella Adele Blanchard?- lei annuisce -Perché hai i capelli così lunghi? È inusuale per un maschio anche se ti donano- Harry scuote la testa -Devo ancora riprendermi...- Adele ride - Ti converrà sbrigarti perché ti è rimasta solo una domanda- Harry ci pensa su, ma Adele lo anticipa -un luogo dove vorresti andare prima di morire?- il riccio esclama Las Vegas con entusiasmo lasciando Adele felicemente sorpresa -oh cielo anche io vorrei andare assolutamente a Las Vegas!- entrambi ridono ma poi Harry indossa nuovamente quel suo ghigno -Lo ami?- Adele per poco non si strozza con il the -Non sei l'unica a cui piace giocare tesoro- Adele si stampa sulla faccia il medesimo ghigno -Sono completamente innamorata di lui- dice fiera lasciando Harry spiazzato. I due si guardano per poco finché Adele non scoppia a ridere trascinando anche Harry - È stato davvero interessante, grazie del the Harry- si alza dal tavolo e si avvicina a lui -Ti ricordo che mi manca ancora una domanda...- si china su di lui e sussurra al suo orecchio -ti piacerebbe vedermi ancora?- gli da un bacio sulla guancia ed esce dal locale con un sorriso stampato sulle labbra, mentre Harry è ancora immobile.
 
 
 
 
 
 
 
Hello there!
Eccoci con il quinto capitolo! Qui diciamo che iniziano le complicazioni, o meglio le attrazioni...ops forse vi sto dicendo troppo...ma WHO CARES?
Grazie tantissimissimissimissimo per le recensioni! Siete fantastiche!
Un grazie speciale alla mia sis, che ha scritto al mio posto mentre io le dettavo perché la mia frase "non si può forzare l'ispirazione" non le bastava e ha voluto far uscire obbligatoriamente le idee dalla mia incasinata testolina e metterle su carta. 
Continuo a 3 recensioni, so che potete farcela! Dai ragazze lasciate una recensione per non farmi cadere in depressione ahahahha!
Un bacio a tutte 
•Sara

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Capitolo 6
*** 8 days for 12 years ***


-8 days for 12 years-
 
Apro la porta ed entro fischiettando a casa. Sento delle mani prendermi i fianchi e inizio a ridere seguita da Zayn -mi sei mancata- dice sul mio collo facendomi il solletico -sono andata a trovare Anne e poi ho preso un the con Harry- dico girandomi verso di lui e baciandogli il naso per poi staccarmi dalle sue braccia per potermi togliere il cappotto -chi sarebbe Harry? Harry Martin? Il figlio del duca?- domanda curioso, io rido, non ce lo vedo proprio Harry a fare il duca -no Zee, Harry è il figlio di Anne, mi ha proposto di andare a prendere un the e io ho accettato- alzo le spalle -figurati se Harry può mettersi a fare il duca- inizio a ridere e porto una mano davanti la bocca mentre penso alla faccia che farebbe mentre qualcuno cerca di abbottonargli la camicia fino al collo -come mai tutta questa confidenza?- chiede accigliato, io mi avvicino non perdendo il sorriso -non fare il geloso Zee, è solo una persona interessante, è divertente vederlo tentare di tenermi testa- metto le mani sul suo torace -mh...dovresti smetterla con queste manie di controllo dolcezza- dice chiudendo gli occhi quando poggio la testa sul suo petto e inizio a dondolare -inizi a parlare come Camille, a volte penso che siamo bilanciati davvero bene noi quattro- Zayn mi esorta a continuare -pensaci...io e Lou siamo i classici casinisti anticonformisti che se ne infischiano di tutto e di tutti, che si tolgono la maschera solo quando il loro cuore si scioglie, quando alla persona che hai davanti doneresti la tua vita- inizio a spiegare -mentre tu e Camille siete quelle persone interessanti a prima vista, dei perfettini, responsabili, forse anche guastafeste, quelle persone che ti ispirano fiducia a primo impatto, quelle che le consideri dei pezzi di ghiaccio, anche fastidiosi a volte, mentre invece è solo la timidezza che nasconde l'infinita dolcezza, siete così tranquilli e piacevoli, ma è meglio non farvi prendere i cinque minuti...e quando vi lasciate andare siete così meravigliosi, così dannatamente essenziali- lui mi guarda dolcemente -quindi mi vorresti dire che non ti scoccia neanche un po' avere a che fare con una persona puntigliosa come me o come Camille?- domanda ridendo appena -ci credi se ti dico che ne varrete sempre la pena?- lui mi bacia -ti credo- dice poco dopo con voce roca, alzo lo sguardo e mi decido di parlare del matrimonio -Zayn...- inizio poco convinta, prendo un respiro profondo -vogliamo sposarci tra un mese?- domando poi, cercando di nascondere il mio disagio. Io lo voglio sposare, ma il fatto di doverlo fare perché mi è stato ordinato mi fa sentire uno schifo. Lui mi guarda alzando un sopracciglio -pensavo che non volessi sposarti così presto...- lo guardo -infatti non voglio...ma voglio te...quindi prima è, meglio è- mi sorride dolcemente e mi abbraccia -pensa che bello, una volta sposati i nostri genitori ci lasceranno vivere la nostra vita in pace, senza restrizioni, obblighi...- ridacchio appena immaginandomi un futuro vicino -e poi porterà il mio cognome Contessa Adele Florence Malik- questa volta rido seriamente -sai che non mi piace il tuo cognome- mi prende il mento tra le dita -appunto piccola, sarà troppo divertente vedere il tuo disappunto quando ti chiameranno così- lo spingo via e faccio la finta offesa tentando di nascondere un sorriso -odio quando hai ragione...- sussurro dopo un po' quando sento il suo corpo attaccato al mio. 
 
La mattina seguente io e Zayn ci svegliamo di colpo quando sentiamo la suoneria del mio telefono -pronto?- dico con la voce impastata -Adele, vieni subito qui...Adele...lei- la voce di Louis mi arriva terrorizzata al telefono -Lou calmati, che cosa è successo?- domando preoccupata -Adele...Camille è caduta da cavallo...- balbetta Louis mentre io strabuzzo gli occhi -è svenuta Adele, è svenuta e io non so che fare!- mi alzo velocemente dal letto -Camille, la mia Camille...corri Adele! Che cosa devo fare Adele?-urla Louis in preda al panico -chiama l'ambulanza Louis! Io sto arrivando!- lui acconsente e attacca, mi metto i primi vestiti a tiro nell'armadio e corro fuori di casa ignorando i richiami di Zayn.
Arrivo all'ospedale e inizio a correre per i corridoi cercando Louis. Lo trovo poco più avanti seduto su una sedia, appena mi vede si alza e mi viene incontro, mi tiene per le spalle -sta bene Adele, calmati, è sveglia, stai tranquilla- dice Louis cercando di tranquillizzarmi, cado per terra e lascio uscire un singhiozzo mentre i ricordi della caduta di mio padre tornano alla mente facendomi agitare ancora di più -Adele, dolcezza, Camille, la tua Camille sta bene, ora te la faccio vedere okay?- Louis mi rimette in piedi e mi guida nella stanza di Camille, la trovo sdraiata sul lettino mentre picchietta le dita sul ginocchio, appena mi vede gli occhi le si riempiono di lacrime, mi lancio su di lei e la abbraccio forte -mi hai fatto spaventare a morte Camille Noëlle! Non farlo mai più!- lei mi accarezza i capelli -tranquilla Adele Florence non ti libererai così facilmente di me- sentiamo bussare alla porta poco dopo, e l'ultima persona che mi aspetterei di vedere fa capolino nella stanza -Harry?- domando in totale imbarazzo, mi asciugo velocemente le lacrime -che ci fai qui?- continuo subito dopo -ti ho vista correre per i corridoi con un espressione tutt'altro che tranquilla e mi sono preoccupato- mi concedo un sorriso tirato -beh...grazie...comunque lui è Louis, lei è Camille e lui è Harry- faccio velocemente le presentazioni -lei è la famosa Camille?- -lui è il famoso Harry?- dicono in contemporanea Harry e Camille -gli hai parlato di me?- -le hai parlato di me?- continuano ancora -basta!- alzo un po' la voce -si ho parlato di voi l'uno all'altro e ora se volete scusarmi ho bisogno di caffeina- dico uscendo dalla stanza e dirigendomi al bar per il mio caffè e per rispondere a Zayn.
 
-Ma che cosa le è preso?- domanda Harry retoricamente, non aspettandosi una risposta -troppi ricordi immagino...- prende la parola Camille -amore vai a vedere come sta, per quanto è sconvolta potrebbe arrivare a darsi addirittura la colpa- continua la ragazza riferendosi a Louis -vieni Harry accompagnami- i due ragazzi lasciano la stanza -che cosa è successo ad Adele?- continua a domandare Harry -non credo di potertene parlare...- sussurra Louis -ma penso che la curiosità ti stia uccidendo- continua poi -quindi te lo dirò...al massimo mi castrerà, ma non credo che Camille glielo permetterà- entrambi ridono e poi Louis inizia a parlare -credo tu sappia che lei è una contessa...- Harry annuisce -bene, sai noi "nobili" - Louis ride nel pronunciare l'ultima parola -siamo un po' fissati con gli sport che includono un cavallo, per esempio amiamo il polo, fare passeggiate in riva al lago e bla bla bla- Louis muove la mano con nonchalance -ma il punto è che Adele amava cavalcare, ci andava spesso con il padre, niente sport, niente passeggiatine con cavalcate all'amazzone. Loro correvano, si vedeva che Adele era felice, ma poi sfortunatamente un giorno il padre fu travolto da un cavallo, un purosangue che lo fece cadere. Il signor Blanchard rischiò di morire quel giorno, davanti a sua figlia che aveva solo 12 anni. Stette 8 giorni all'ospedale finché poi non si riprese magicamente. Il punto è che Adele non lasciò la stanza del padre neanche un momento. Rimase con lui finché non si svegliò, Zayn ha detto di non averla mai vista così, e io anche me la ricordo...sembrava anormale. Beh comunque non è più salita su un cavallo da quel giorno...oggi l'hai vista così perché Camille era appena caduta da cavallo, era svenuta e ovviamente Adele non ha potuto non ricordare l'episodio del padre- Louis finisce il racconto, si gira verso di Harry per godersi la sua espressione, lui è stupefatto, preoccupato e...triste -non starci male Harry, Adele è più forte di quanto sembri...- Harry si lascia sfuggire una risatina -il punto è che sembra troppo forte Louis, le persone che sembrano le più forti alla fine sono le più deboli- Louis riflette sulle parole di Harry -la conosco da quando eravamo piccoli ed è sempre stata la più stronza, acida, manipolatrice che io abbia mai conosciuto, ma anche la più forte- Louis ride -per questo è la mia migliore amica, è un mix di imprevedibilità che amo- Harry si trova d'accordo con il castano -e poi lei mi ha fatto conoscere Camille, le devo la vita sotto questo punto di vista- il riccio annuisce e decide di cambiare discorso -chi è Zayn?- domanda poi -è il suo fidanzato- dice con tranquillità Louis -e Camille è la tua, vero?- Louis ride -è così evidente?- Harry gli rivolge un'occhiata eloquente -la guardi come se fossi pronto da un momento all'altro a prenderti il proiettile al posto suo...è una bella cosa, siete molto affiatati- Louis arrossisce appena -grazie Harry, ma ti avviso...Adele è davvero innamorata di Zayn, non buttarti in qualcosa che non potrai controllare- gli da una pacca sulla spalla e se ne torna da dove è venuto mentre Harry si avvicina ad Adele.
 
 
 
 
 
 
 
 
Hello guys! 
I'm baaaaaack! Okay la smetto! Ahahahaha
Devo ringraziarvi tantissimo, non solo per le recensioni o per le persone che mettono la storia tra le seguite/ricordate ma anche per le visite! Vuol dire che la storia vi piace! Ringrazio tutte le ragazze che hanno recensito e soprattutto la mia Sis!
Che ci devo dire...lasciate un piccolo parere! Continuo a 2 recensioni girlssss!
A presto 
•Sara💗

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Capitolo 7
*** Awareness ***


-Awareness-
 
Harry si dirige verso Adele che guarda il vuoto davanti a se mentre stringe tra le mani una tazza fumante di caffè -Florence?- domanda Harry una volta apparso davanti a lei che annuisce prendendo un sorso dal bicchiere per poi buttarlo nel cestino -i miei amano Firenze- alza le spalle con nonchalance, prima che Harry possa dire qualcosa lei lo precede -come sta Anne?- alza lo sguardo su di lui e Harry si spaventa. Sembra una statua, non ha emozioni. Lei non ricevendo risposta prova ad incamminarsi verso l'entrata ma Harry fa qualcosa di inaspettato per entrambi: la abbraccia. La tira in un abbraccio dolce, che vale più di tutte le parole che avrebbe voluto dirle. La stringe forte a se e si rilassa quando sente le sue mani farsi largo sui suoi fianchi per ricambiare l'abbraccio. Lei poggia la testa sul suo petto e si lascia cullare -non devi dimostrare niente a nessuno Adele...lo so che sei forte- la ragazza rimane spiazzata e in risposta stinge più forte Harry a se, conficcando le unghie nella sua camicia bordeaux. Il loro abbraccio viene interrotto dalla suoneria del telefono della mora che con rammarico si stacca da quelle braccia. Adele riserva ad Harry uno sguardo carico di gratitudine e poi risponde. È Zayn che la avvisa di essere arrivato. Infatti lo trova poco più in là mentre si guarda intorno alla ricerca della sua ragazza. Lei gli va incontro e lui la abbraccia prontamente, Harry abbassa lo sguardo e attende che i due si avvicinino -Zayn lui è Harry il ragazzo del the, Harry lui è Zayn il mio ragazzo- elargisce Adele e Harry si stupisce mentre immagina la situazione inversa: lui il suo ragazzo e Zayn "quello del the"
-Zee io vado con Harry da Anne, Camille è alla 123- lei gli stampa un bacio sulla guancia, poi si mette vicino ad Harry e insieme si incamminano da Anne.
Durante il tragitto i due ragazzi sono molto silenziosi, poi Adele decide di rompere il ghiaccio -Harry...- richiama la sua attenzione, ma le parole le muoiono in gola quando vede i suoi occhi. Vi ricordate quando ho detto che Harry aveva gli occhi trasparenti come l'acqua, ma l'acqua era agitata? Beh...Non erano niente in confronto a quello che ora si trova davanti. Una tempesta. Lei che aveva sempre amato le tempeste si ritrovò ad odiarle. Ad odiarne una in particolare. Quella che lei stessa ha scaturito. Si morde il labbro e riprende a camminare verso il terzo piano dell'ospedale, verso la camera di Anne. Si ferma pochi metri più avanti attirando Harry verso di se -lo so che forse non capirai, perché io stessa non riesco a capire, ma sento un forte bisogno di chiederti scusa- dice tutto d'un fiato guardando Harry negli occhi -sento anche il bisogno di dirti grazie, ma quello lo capisco, dopotutto quello che hai fatto la fuori mi ha lasciata completamente di stucco e mi ha fatto sentire...bene? No, più che bene! Però non è questo il punto- stringe la presa sul braccio del riccio -e allora qual è il punto Adele?- la ragazza si morde il labbro nuovamente -il punto è che mi sento tremendamente in colpa Harry, verso di te- il ragazzo alza le sopracciglia sorpreso -perché?- domanda poi, lei scuote la testa -non ne ho idea- riprende a camminare, ma ora è Harry a bloccarla -mia madre sta riposando, perché non andiamo fuori a fare due chiacchiere?- propone, Adele annuisce e i due ripercorrono il percorso all'incontrario finendo poi nell'immenso giardino dell'ospedale. Si siedono su una panchina e Harry prende parola -allora Adele, per quanto possa essere stato...ehm...interessante il gioco delle dieci domande, vorrei conoscerti meglio- la mora abbozza un sorriso ripensando alla sua sfacciataggine e con un cenno della testa esorta Harry a iniziare -parlami di Louis e Camille- la ragazza ride -oh ma non c'è molto da raccontare...li hai visti? Si vede lontano un miglio che si amano disumanamente, però posso raccontarti come si sono conosciuti, perché ciò è avvenuto grazie a me...- Harry si mette comodo e ascolta interessato il racconto della contessa. 
 
-Tutti correvano ovunque. Mia madre era un fascio di nervi mentre io come al solito ero tranquilla. Tranquilla nei limiti del possibile. Sarei diventata maggiorenne il giorno dopo. Non che cambiasse molto per me avere 17 o 18 anni, però per la legge e soprattutto per la mia famiglia, cambiava tutto. Per la mia festa erano state invitate più di 300 persone. Tutta l'alta società, anche di luoghi di cui non ricordavo il nome. Però c'era una persona che mi andava di rivedere più degli altri: Louis William Tomlinson. Non solo per la sua fama di latin lover, non solo per la sua rinomata bellezza e gentilezza, ma soprattutto perché era il migliore amico del mio caro Zayn. E poi diciamola tutta. Lou è un ragazzo fantastico, è naturale che ti manchi.
 Era tutto il giorno che me ne stavo chiusa nella mia stanza con Camille, la mia migliore amica, a fantasticare su come sarebbe stata la festa. Quando le accennai di Louis mi guardò indignata, mentre continuava a ripetermi che finché non lo avesse visto non ci avrebbe creduto e soprattutto che un uomo, per quanto bello possa essere, con la fama di latin lover non l'avrebbe mai minimamente attratta. Io continuavo a darle ragione ma evitai di farle presente che Louis era il suo tipo di bellezza ideale: occhi azzurri, capelli castani, sorriso impertinente e modi galanti. Ovviamente avrei aspettato il giorno dopo per assistere allo svenimento della mia migliore amica senza darle il minimo preavviso. 
Dopo aver passato la notte insieme, io e Camille ci svegliammo emozionate come mai, non mi stupii di trovare nel mio salotto una quantità innumerevole di fiori. Tutti erano belli, ma c'era un bouquet al centro della stanza che attirò la mia attenzione. Lessi il biglietto e vi trovai con grande sorpresa il nome di Louis in fondo. Io e Camille passammo tutta la mattinata a decidere cosa indossare. Lei optò per un abito verde smeraldo che arrivava sopra il ginocchio, con lo scollo a cuore che la fasciava perfettamente. Le scarpe erano di un argento vivo abbinato alla borsa. Mentre io optai per un abito rosso scuro lungo, in chiffon e con lo scollo a cuore. Le scarpe erano dorate come la collana che indossavo.
 Il gran momento arrivò, io e Camille ci preparammo al meglio per fare il nostro ingresso nell'immenso salone di casa Blanchard. Vennero chiamati tutti gli ospiti a presentarsi, quindi io e Camille ci dovemmo separare. Feci il mio ingresso in sala attirando tutti gli sguardi su di me, ma io cercavo esclusivamente quello di Zayn. Lo trovai poco più avanti mentre discuteva con un uomo girato di spalle. Mi avvicinai e posai una mano sulla schiena di Zayn per farlo accorgere del mio arrivo. Lui mi salutò e mi annunciò al famoso Louis , appena ci guardammo scoppiammo a ridere per poi abbracciarci -mi sei mancato Lou Lou- lui rise -anche tu Dely, e non chiamarmi Lou Lou- i due si staccarono dall'abbraccio e continuarono a ridere finché Louis non prese parola -Allora tu sei la nuova famosa fiamma di Zayn?- ammiccò lui facendo arrossire Zayn e facendo a sorridere me -Gli piacerebbe- lui si concesse una risata prima di fermarsi a guardare qualcosa alle mie spalle. Mi girai e viddi Camille in tutta la sua bellezza che mi veniva incontro -Ciao Zayn, Del non ho ancora trovato quel famoso Tomlinson di cui tutte parlano, a quanto pare non è così richiesto come credevo- Io mi trattenni dal ridere -O forse il famoso latin lover è già impegnato...- ammiccò Louis. Camille volse per la prima volta lo sguardo su Louis e ne rimase fulminata, raccolse un po' di coraggio e ammiccò -Se questo famoso Tomlinson fosse bello la metà di te- disse riferendosi a Louis -Forse potrei anche capire tutta questa fama- a quel punto né io né Zayn riuscimmo più a trattenere le risate, Camille ci guardò confusa e poi accade -Piacere mademoiselle, io sono Louis William Tomlinson- Camille diventò rossa per la vergogna mentre io e Zayn non riuscimmo più a smettere di ridere -Comunque ti ringrazio nessuno mi aveva mai detto di essere più bello di me stesso- vedendo Camille che non si muoveva la presi  per un braccio e la portai via, non smettendo di ridere e alla fine trascinando anche lei-
Adele finisce il racconto con un enorme sorriso stampato sul volto mentre Harry la guarda sbalordito, si trattiene giusto due secondi prima di scoppiare a ridere trascinando anche la mora -non posso crederci! La tua amica deve essersi arrabbiata parecchio con te- continua tra le risate Harry -beh...abbastanza, ma dopo essersi messa con Lou, la rabbia è tramutata in gratitudine- il riccio si calma ma non perde il sorriso -prima ho avuto il piacere di parlare con Louis, ha molta stima di te- la ragazza sorride dolcemente -la cosa è reciproca- 
 
I due passarono circa un'ora a parlare del loro passato, tra risate e frecciatine, ma poi Adele decise che era giunta l'ora di tornare dalla sua migliore amica, dal suo migliore amico e dal suo...ragazzo. 
Mai quella parola le era sembrata più pesante. Giaceva un macigno all'altezza del suo stomaco. La stessa sensazione di prima: i sensi di colpa. Ora capiva. Si era sentita in colpa verso Harry perché gli aveva presentato il suo fidanzato. Non poteva essere vero! Che le piacesse Harry? No! Era solo attrazione fisica si disse, ma una strana consapevolezza si stava facendo largo in lei. Poteva essere attrazione fisica se tra le sue braccia si era sentita completa? Poteva essere attrazione fisica se preferiva una sua strana risata a un ghigno malizioso? Poteva essere attrazione fisica se si stava sentendo in colpa per avergli presentato il fidanzato? Poteva essere attrazione fisica se si sentiva in dovere di chiedere scusa a lui e non a Zayn per quei suoi pensieri? No. Decisamente no. Si alzò velocemente dalla panchina, liquidò Harry con un saluto veloce e poi si diresse dall'uomo di cui era ancora innamorata. Perché se aveva la consapevolezza di provare qualcosa per Harry, aveva anche la consapevolezza di essere ancora follemente innamorata di Zayn.
 
 
 
 
 
Salve bella gente! 
Eccomi tornata con il capitolo 7! Che ne pensate? Ditemelo con una recensione mi raccomando!
Vi ringrazio ancora una volta per le recensioni e per aver letto! 
Ringrazio infinitamente la mia soul sister per aver scritto un pezzo di questo capitolo mentre le dettavo (di nuovo, lo so ahahah) volevo avvisarvi anche del fatto che ho cambiato nickname da "Ssaralazio" a "Saraisherebaby". 
Quindi...niente ragazze. Passate una buona giornata!
Un bacione 
•Sara💗
 

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