Star trek assemble : ep .29:Storie di paura intorno al fuoco

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** dove si nascondono tutti? ***
Capitolo 2: *** chi giace in quel letto? ***
Capitolo 3: *** una scioccante rivelazione ***
Capitolo 4: *** addio amore! ***
Capitolo 5: *** fine dell'incubo ***



Capitolo 1
*** dove si nascondono tutti? ***




"Diario  del  capitano, cerchiamo  di  stabilire un contatto  col  pianeta Gideon. E' un pianeta isolazionista, con cui  nessuno  ha mai  avuto alcun approccio  di sorta.Tuttavia essendo  nostro  compito  stabilire relazioni con nuove civiltà, abbiamo tentato  di  contattarli  finchè  abbiamo  ricevuto una risposta. Hodin  il presidente del  consiglio  ha detto  che sarà  lieto di parlarmi e ascoltare la proposta della federazione a condizione che io  scenda da solo. Spock  ha opposto  resistenza, mettendomi  di fronte a terrificanti  scenari in cui potrei  finire ostaggio di una feroce civiltà  aliena che vuole ricattare la federazione. Ma a me Hodin, il  governatore, è  parso  solo un vecchietto innocuo. Quindi  tenterò  la sorte. Accontenterò  i  miei  ospiti e scenderò  solo  alle coordinate che mi  hanno inviato."

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Loki  aveva finito  il  servizio, come del  resto  tutti  gli uffciali  del  suo  turno. Di  solito  si  riunivano  per passare la serata nella sala ufficiali, ma c'era una sera a settimana in cui  tutti  quanti , compreso il  suo  ragazzo,  sparivano nel  nulla lasciandolo  solo. Loki, offesissimo, aveva sempre fatto  finta di  nulla, ripetendosi il  proverbio, chi  non mi  vuole non mi  merita, e andava a passare la serata con  le ragazze. Uhura, Cristina e altre amiche si  divertivano  a spettegolare sui  loro fidanzati, ad acconciarsi i  capelli e  a sfogliare i cataloghi  di  Victoria Secrets. Non è  che Loki  non apprezzasse quelle attività  anzi  amava provare nuovi prodotti per  i suoi  lunghi  capelli, ma quella sera, in cui  non c'era Jim  aveva deciso  di  scoprire dove tutti  si  nascondessero. Aveva usato  i  sensori interni  della nave scoprendo  che Spock  era  in infermeria. Quando  arrivò  trovò  Spock, Mccoy  e Scott seduti intorno  a un tavolo  con delle carte  in mano  e due bottiglie di  brandy  sauriano  sul  tavolo. I tre lo  fissarono irritati.
"Che fate ?" chiese lui per niente scoraggiato dai  loro sguardi  di  disappunto.
"Vorremo  giocare a poker, ma visto  che Jim  non c'è  giocheremo  col  morto." rispose Scott convinto.
"E perchè  non posso giocare io?"
"Oh  avanti ,Loki ragiona! Con  la tua capacità  di  distinguere  le menzogne capiresti  subito  quando uno  sta bluffando e ci  rovineresti il  gioco!" grugnì McCoy.
Loki  sospirò  di  sollievo, non lo  volevano  solo per quello! "Mi  spiace non è  colpa mia.E' una cosa innata."si  giustificò  sedendosi  al  tavolo e versandosi  un bicchiere di  brandy.
"Non te ne facciamo  certo una colpa, anzi  ci  sono  state circostanze in cui  la tua abilità sarebbe stata molto utile ." lo  rassicurò Spock.
"Già  prima che salissi  a bordo  abbiamo  vissuto  due o  tre avventure davvero  bizzarre." gli  assicurò  Scott.
"Davvero, racconta dai! " lo incoraggiò  Loki.
"Perchè  no!" Scott si  alzò  e armeggiò  con le luci.
"Che fai. '" chiese McCoy .
"Se dobbiamo  raccontare storie dell'orrore meglio  creare l'atmosfera." spense la luce poi  tirò  fuori un lumino  d'emergenza rosso  e lo  depose al  centro  del  tavolo creando un atmosfera spettrale."Allora, tutto  cominciò un giorno in cui  ricevemmo una chiamata di  emergenza da due scienziati che stavano  scavando  delle rovine su  un pianeta disabitato. Avevano  esaurito  le scorte, in particolare quelle di  sale !" attaccò  Scott. McCoy nascose la faccia tra le braccia. "E'  questa la storia ?" chiese irritato.
"Perchè che ha che non va?" chiese Loki incuriosito.
"Il  dottore fa la figura del  babbeo." spiegò  Scott con una risatina malefica."Ma smettetela di  interrompermi. Dunque sbarchiamo e il  dottore comincia a fare il  cascamorto  con Nancy, moglie del dottor Crater e sua vecchia fiamma,  che  a suo dire era bella come il primo  giorno  che l'aveva conosciuta ....anta anni  or sono." sghignazzò  l'ingegnere.
"La vedeva con gli  occhi  dell'amore."ipotizzò  Loki.
"Ma solo  lui, noi  tutti la vedevamo per quello  che era, una  babbiona stagionata!"
"Curios ! Ipnosi?"chiese Loki.
"Bella intuizione allievo!" si  complimentò Spock.
"Grazie maestro."rispose lui, chiedendosi se il  vulcaniano fosse serio.
"Nancy in realtà era un abitante del pianeta , l'ultimo  della sua specie. Una creatura ripugnante, che aveva però capacità ipnotiche e se ne serviva per procurarsi ciò  che le serviva, cioè il  sale!" continuò Scott."Per averlo era disposta a tutto, anche  a uccidere il dottor Crater,che si  era preso cura di lei per tanto tempo. E stava anche per uccidere Jim. Ma il  dottor McCoy fino  all'ultimo non si è deciso a spararle."
"Era comunque l'ultimo  esemplare della sua specie. Volevo  salvarla per il  bene della scienza." replicò McCoy offeso.
Scott fu  colto da una risata convulsa."Oh  perchè era l'ultima donna che te l'aveva data?"
Questa affermazione fece inarcare un sopraciglio persino  a Spock.
"Ma come era poi il  suo  aspetto reale?"chiese Loki incuriosito.
"Un incrocio tra uno spaventapasseri e uno  scoppettone lavapavimenti!" riferì Scott dopo un attimo  di  attenta riflessione.E scoppiò di  nuovo a ridere .

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Capitolo 2
*** chi giace in quel letto? ***


Quando  kirk  si  materiallizzò  ebbe un attimo  di  smarrimento. Si  trovava di  nuovo  sulla pedana del  teletrasporto  anzichè  sulla superficie di  Gideon. Era chiaro  che qualcosa era andato  storto. O si  era creato un'impedimento alla trasmissione dei  suoi  atomi  sul pianeta o  l'apparecchiatura aveva malfunzionato. Quello  che lo  stupiva non era il  guasto in se, poteva capitare nonostante le cure assidue di  Scotty, ma il  fatto  che il  tecnico  del  teletrasporto non si  fosse fermato  a verificare che il  teletrasporto  fosse riuscito. La sala infatti  era deserta. Kirk  prese mentalmente nota di  redarguire il  tecnico  negligente, poi uscì nel  corridoio. Era deserto. Che diavolo  stava succedendo? Di  solito  c'era gente che andava avanti indietro indaffarata. Si  avvicinò al primo  comunicatore e chiamò Spock, ma non ricevette nessuna risposta. Preso  dal  panico iniziò  a correre a perdifiato  per raggiungere il ponte di  comando. Lungo i  corridoi  non incontrò  nessuno  e il panico  aumentò. Era stato  via un millisecondo  cosa poteva essere successo  al  suo  equipaggio? Sul  ponte di  comando  non trovò  le risposte che cercava. Non c'era  nessuno  e il  computer non registrava nessuna anomalia. Usò l'auricolare di  Uhura per lanciare messaggi  a tutte le postazioni. Attese speranzoso  ma nessuno  rispose. Allora colto  dalla disperazione ricominciò  a correre, percorse  a perdifiato  tutti  ponti  della nave, alla ricerca di  un ipotetico superstite che forse  non poteva rispondergli .Ma niente. Si  fermò  contro una parete ansimando  e facendo il  conto  di  tutti  i reparti  che aveva visitato. Gliene mancava uno  solo: l’infermeria! .Esitò  per un attimo : era la sua ultima speranza. Se anche l'infermeria era deserta che cosa avrebbe fatto? Quando entrò  per  un istante la sua paura si  dissipò. C'era qualcuno, ma giaceva in un letto, avvoltò in un bozzolo di coperte sfatte e respirava irregolarmente. Kirk  scostò le coperte ed ebbe un tuffo  al  cuore. Era Loki. O forse il  suo spettro. Neanche quando l'aveva visto la prima volta, moribondo, dopo la prigionia nelle mani  dei pirati orioniani, gli era apparso in quello stato. Pareva fosse dimagrito dieci chili. La pelle era secca e grigiasta e poggiava direttamente sulle ossa. Aveva i lunghi capelli neri bagnati  di sudore e alzava il petto, per respirare, con  evidente fatica. Poggiò la mano  sulla sua fronte: scottava, aveva la febbre molto  alta. In  quel  momento  Loki  si  svegliò  e  puntò  su  di lui  gli  occhi  acquosi, poi cercò, con evidente sforzo di  produrre  un sorriso "Sei  tornato !" sussurò  debolmente.

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Capitolo 3
*** una scioccante rivelazione ***


Pare che ora sia il  mio  turno" affermò  Spock . Intinse appena le labbra nel  liquore di  McCoy. I  vulcaniani  non amavano troppo l'alcool  perchè temevano  che abbassasse il loro  controllo  sulle emozioni.
"La mia storia inizia allegramente, ma non è  meno  degna di un film dell'orrore."
"Sono  tutto  orecchie."lo incoraggò  Loki, poi si  accorse della gaffe che aveva fatto  e scoppiò  a ridere.
"La chiameremo "licenza di  sbarco.""continuò  Spock dopo averlo  fulminato con un 'occhiata.

"Avevamo  trovato questo pianeta di  straordinaria bellezza. Un luogo ideale dove trascorrere una licenza. Così tutti ne hanno approfittato per scendere sulla superficie. Quasi tutti, perchè io,  saggiamente, sono rimasto  bordo, in previsione di un'emergenza."
"E' rimasto  a bordo perchè non l'ha invitato  nessuno!" sghignazzò  Scott che aveva ormai  dato  fondo a una delle bottiglie di McCoy.
Spock  non colse la provocazione." Il pianeta pareva avere il potere di  materializzare i  desideri. Infatti quando qualcuno pensava a qualcosa questa cosa si  manifestava."
" E' vero! " confermò il  dottore. "Io ho pensato ad alice nel paese delle meraviglie e subito è apparso il  coniglio!"
"Ti  fossi  limitato  a quello  dottore!" commentò  Scott.
"Ehi  che cavolo , non c'è  modo  di  controllare i propri pensieri almeno  che tu  non sia un dannato  vulcaniano!"
"Perchè? Che hai pensato  doc?" chiese Loki incuriosito.
"Per tacchinare la solita bellona di turno, ha immaginato  di  essere un principe,  che correva in soccorso  della sua fanciulla  in ambasce. Così si  è  manifestato un vero  cavaliere, con tanto  di lancia, che l'ha infilzato  come uno  spiedino!" concluse Scott soddisfatto.
"E come mai  sei  qui  sano  e salvo?" chiese Loki perplesso.
"Il pianeta in realtà era un gigantesco parco  dei divertimenti costruito da un razza con conoscenze superiori  alle nostre ,tra cui quelle per "riparare"le cose, ma sopratutto le persone danneggiate. Così ce l'hanno  restituito"spiegò Spock che, a causa del poco alcol ingerito, non riusci  a celare  una sfumatura di noia nella sua voce.
"E la cosa un pò ti  dispiace!" saltò  su il dottore piccato.
Spock  emise un grugnito soffocato"Comunque volevo  sottolineare la superficialità umana. Come si  può  credere che esista un posto  dove tutti i desideri  diventano  realtà? Solo un umano potrebbe cascarci!"
McCoy sospirò"Almeno gli  umani  sognano ogni  tanto!"
"Non litigate , la serata è  interessante non la rovinate" li pregò Loki.

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"Acqua. " sussurrò  Loki. Kirk lo  afferrò  da sotto le ascelle e lo  tirò su  a sedere sul  letto.Toccandolo poteva avvertire le costole, era veramente mal  ridotto. Poi  gli  passò un bicchiere d'acqua con la cannuccia. Loki  bevve  avidamente.
"Che cosa è  successo?"
"Un''epidemia, è scoppiata quando  sei  sceso  sul pianeta. Hanno cominciato  ad ammalarsi uno  dopo  l'altro. McCoy  e gli  altri  medici  della nave si  sono  messi a studiare il  virus. Ci ha lavorato anche Spock  e io con lui. Ma niente ! Non siamo  riusciti  a trovare una cura. La gente cominciava a morire. Abbiamo  dovuto  incenerire i  corpi. L'ultimo  a morire è  stato Spock, sarebbe toccato a me occuparmi  di lui, ma le forze mi  sono  mancate. E'  ancora nella morgue." spiegò  facendo un cenno  col capo verso  la stanza attigua.

Kirk si  alzò  e corse nella morgue. C'era un corpo  sotto il  lenzuolo. Esitò prima di  sollevarlo. Se sotto  c'era veramente Spock,  quello  che lui  ancora considerava solo  un incubo,  sarebbe, all'improvviso,  divenuto  reale. Era lui ! Il  volto del  suo primo ufficiale era di un colore ancora più  verdognolo di come era mai  stato, a causa  del  sangue che ristagnava sotto la sua pelle. Mostrava tutti i segni  di una lunga agonia. Non era un sogno, poteva toccarlo. E  era freddo, morto! Kirk  tornò nell'altra stanza e si  sedette sul  letto  di Loki .
"Ma dove sono  stato  tutto  questo  tempo ?"
"E'  stata una mia idea. Dovevamo  portarti  via dal  pianeta senza esporti  al  contagio. L'alternativa era la stasi. Ma io  ho pensato  di  teletrasportarti e mantenere i  tuoi schemi  sospesi  nel  buffer del  teletrasporto. Ho  programmato il  computer perchè  ti materializzasse quando nessuno  fosse stato  più contagioso  a bordo. E  ora sei  qui! "
Loki allungò una mano  per accarezzargli il  volto.
" Non posso  crederci.L'unica cosa che mi  consola e che siamo  ancora insieme" rispose Kirk .
"Per quel  che mi  resta."
"Hai  detto  che non c'è più  pericolo  di  contagio!"gridò Kirk  disperato.
"Nell'ultimo  stadio  della malattia il  virus non si  riproduce più ma  io  sto  morendo  Jim!"

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Capitolo 4
*** addio amore! ***


"E' il  tuo turno  dottore !" lo  incorraggiò Scott.
McCoy  stava riflettendo. "Un attimo."
"Ho  capito  non te ne viene in mente una dove ti  riscatti  facendo  la figura del'eroe, forse perchè  non c'è!" sghignazzò  l'ingegnere ormai  totalmente sbronzo.
"Quando  faremo una serata a tema "eroismo" ne riparleremo. Ora il  tema è la paura, se non erro!" replicò  McCoy  seccato."E  allora vi  racconterò  di un amico  di  Cristina! Il  dottor Roger Korby .Si  era ritirato sul pianeta Exo 3 per proseguire i  suoi  studi di  cibernetica. Quando  all'improvviso  si  rifece vivo, Jim  decise di andare a controllare portando  con se anche Cristina. Poi tornò sulla nave, ma non era più lo  stesso!"
"I n che senso ?" chiese Loki perplesso.
"Diciamo che non aveva più tutte le rotelle a posto?" borbottò Scott .
"Un modo rozzo ma efficace di descrivere la situazione."concordò il  vulcaniano
." Oh  avanti,che gli  era successo?" chiese Loki impaziente.
" Il  dottor Korby  aveva creato un 'andoride identico  a Jim  per impadronirsi  dell'enterprise , ma lui anche da prigioniero aveva trovato un modo per mandarci comunque un sos !" spiegòMCcoy." Quando il  dottor Korby attinse alla sua mente per dotare il  robot di  ricordi, infarcì i suoi pensieri di tutte le cose più volgari che poteva pensare di Spock"
"E non gli  venne molto difficile presumo!" osservò il  vulcaniano.Ormai l'alcol era  entrato in circolo e stava mettendo  a  nudo  tutta  la sua malinconia e  una  punta di  risentimento  nei  confronti  del  suo  amico.
"Non dire così Jim non ti odia , solo non ti ha ancora inquadrato bene , come  ho  fatto io!."lo rassicurò Loki .
"Per fortuna il  tempo per farmi  apprezzare non mi  manca, la vita di un vulcaniano è lunga! " Spock era decisamente sbronzo , senza accorgersene aveva appena fatto una battuta!
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Kirk  si  era accoccolato  accanto  a Loki. Lo sentiva respirare sempre più  pesantemente. Nella sua testa era maturata l'idea che tutto  ciò  non fosse reale, ma il  dolore che provava lo  era. Aveva deciso  di  aspettare e vedere cosa sarebbe successo.
"Perchè non ricordo  nulla del tempo  che ho  passato  su  Gideon?"
"Credo  che il  tempo  che hai  passato nel  buffer del  teletrasporto  abbia degradato la tua memoria a breve ternine." rispose Loki  con estrema difficoltà."Ho  vissuto  a lungo , forse troppo , ma questo  breve periodo  che ho  passato  con te, con tutti  voi  è  stato  così  speciale. Vorrei che non finisse mai."
Kirk  sentì le lacrime bruciargli sotto le palpebre." Possibile che non ci  sia niente da fare ? Ci  deve essere una strada che non avete tentato!" gridò.Non era pronto  a perderlo!
Ma Loki  non gli rispose. Aveva chiuso  gli occhi.Kirk gli  pose  un mano sul  petto. Era immobile, aveva smesso  di  respirare e di  soffrire. Ora toccava a lui.Si  mise  in attesa e si  lasciò  andare al  pianto.

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"Ora tocca a te ragazzo." esclamò  Scott porgendogli un bicchiere ricolmo.
Loki ormai  risentiva anche lui degli  effetti  dell'alcol." Una storia dell'orrore? La mia vita è stata  tutta un orrorre, dalla nascita fino  a poco  tempo  fa. " si lamentò.
"Ora non esagerare." biascicò McCoy.
"Non esagero, se davvero  vi racontassi  qualcosa non riuscireste più  a dormire la notte."
"A proposito di  dormire è tardi e la logica impone il  giusto  e necessario riposo .Temo  che dovremo  rimandare a un'altra serata, Loki." Borbottò  Spock  alzandosi .Oscillò per un attimo  poi,fortunatamente, riguadagnò il  suo usuale contegno. McCoy  preferì stendersi su un lettino  che tornare in cabina e anche  Scott gli  chiese ospitalità in infermeria.
 "Giusto teniamo il  meglio  per la prossima occasione. Notte!" salutò Loki  mentre cercava di  raggiungere la sua cabina mantenendo un minimo  di  dignità. Chissà che stava facendo  Jim? Forse era in riunione con quattro  vecchi politici barbosi. Certamente non si  divertiva , non come si  era divertito lui quella sera!

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Capitolo 5
*** fine dell'incubo ***


Kirk era ancora steso  sul  lettino  accanto  a Loki. Gli teneva una mano e aspetteva. Ormai  era certo  che quella che stava vivendo fosse solo una macchinazione. Aveva gli occhi  chiusi  ma lo  sentì entrare lo  stesso. Era Hodin l'anziano governatore che  lo  aveva invitato  su  Gideon. Altri  due anziani lo  seguivano. kirk  si  alzò  a sedere sul  letto.
"E' finita?" chiese sentendo che la rabbia gli  montava dentro.
I tre vecchi  annuirono "Abbiamo visto  abbastanza"
"Perchè ? Chi  siete?" gridò Kirk dando  sfogo  alla sua frustrazione.
"Noi  siamo Q, entità immortali, abbiamo  assunto questo  aspetto per poter interagire con  voi."
"Perchè ,che volete da noi?"
"Nulla, noi  non abbiamo  bisogno  di  nulla, siete stati  voi  a contattarci, ricorda capitano? E  quando  è  successo  ci  siamo posti  un problema sulla vostra natura, un problema che in milioni  d'anni  non aveva mai sfiorato le nostre menti. Che cosa è  la morte?"
Kirk  si  voltò verso il lettino dove giaceva il  corpo  di Loki: era vuoto ! "E così  avete deciso  di  studiare le mie reazioni. Un pò  crudele da parte vostra non vi  sembra."
La rabbia stava svanendo soffocata dal sollievo  che nulla di  ciò  aveva vissuto  fosse stato  reale.
"Crudele...ma necessario. Non possiamo interagire con voi  se non vi  capiamo." replicò Hodin.
"E ora riuscite a comprenderci?"
"Il  concetto  di  fine è  talmente alieno  alla nostra esistenza che è  davvero  difficile per noi capirlo, ma ci  sforzeremo, se sarà  necessario." gli assicurò  Hodin.
"Io  credo  che la difficoltà  sia reciproca. Forse noi non siamo pronti , quanto  non lo  siete voi!" replicò Kirk .
"Cosa suggerisce quindi  capitano?"I vecchi  lo  fissavano  con sguardo  vacuo.
" Proporrò che il  vostro pianeta rimanga off limit per le nostre navi  fino  a quando  non ci  saremo  utleriromente evoluti dal  punto  di  vista culturale." suggerì  Kirk.
" Mi  pare una buona decisione. Ora la riportiamo  a casa." Hodin  alzò la mano e kirk senza neppure accorgersene si  ritrovò dove la sua bizzarra avventura era comincita: sulla pedana del  teletrasporto  dell'enterprise.
La sala era deserta e Kirk provò una terrifficante sensazione di  dejavù. Si precipitò  nel  corridoio  temendo  di  trovarlo  vuoto , ma fu  accolto  dallo sguardo  sorpreso  di un guardiamarina che faceva il  turno  di  notte. Il  ragazzo  lo  saluto e si  allontanò  nella penombra. Le luci  venivano  abbassate per simulare l'alternanza del  giorno  e della notte e mantenere il  ritmo  circadiano. Kirk  sollevato  raggiunse la sua cabina. Nel  letto  vide Loki  che dormiva. Respirava tranquillo. Lo  scosse leggermente ma lui  continuò  a dormire. Si  chinò su  di lui  e avvertì  chiaramente l'odore dell'alcol. Si  sentiva vagamente offeso. Insomma lui  piangeva come  una donnicciola sul  suo  cadavere mentre Loki  si  ubriacava , con  McCoy  a giudicare dall'odore di  brandy  nel  suo  alito. Si  stese sul letto a riflettere su  cosa avrebbe detto  a lui  e a tutti  gli  altri  circa la sua visita su  Gideon. Se  avesse raccontato  ciò  che gli  era capitato  probabilmente lo avrebbero internato quindi  decise che avrebbe edulcorato la realtà. Gli  abitanti del pianeta rifiutavano contatti  con l'esterno. Non  sempre la federazione era intrusiva, se non aveva particolari interessi in un pianete era anche in grado  di lasciarlo in pace.Dopo  qualche riflessione i  suoi  pensieri  cominciarono  a farsi  nebbiosi  e si  addormentò.

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