Star trek assemble : ep .29:Storie di paura intorno al fuoco di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** dove si nascondono tutti? ***
Capitolo 2: *** chi giace in quel letto? ***
Capitolo 3: *** una scioccante rivelazione ***
Capitolo 4: *** addio amore! ***
Capitolo 5: *** fine dell'incubo ***
Capitolo 1 *** dove si nascondono tutti? ***
"Diario del capitano, cerchiamo di stabilire un contatto col pianeta Gideon. E' un pianeta isolazionista, con cui nessuno ha mai avuto alcun approccio di sorta.Tuttavia essendo nostro compito stabilire relazioni con nuove civiltà, abbiamo tentato di contattarli finchè abbiamo ricevuto una risposta. Hodin il presidente del consiglio ha detto che sarà lieto di parlarmi e ascoltare la proposta della federazione a condizione che io scenda da solo. Spock ha opposto resistenza, mettendomi di fronte a terrificanti scenari in cui potrei finire ostaggio di una feroce civiltà aliena che vuole ricattare la federazione. Ma a me Hodin, il governatore, è parso solo un vecchietto innocuo. Quindi tenterò la sorte. Accontenterò i miei ospiti e scenderò solo alle coordinate che mi hanno inviato."
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Loki aveva finito il servizio, come del resto tutti gli uffciali del suo turno. Di solito si riunivano per passare la serata nella sala ufficiali, ma c'era una sera a settimana in cui tutti quanti , compreso il suo ragazzo, sparivano nel nulla lasciandolo solo. Loki, offesissimo, aveva sempre fatto finta di nulla, ripetendosi il proverbio, chi non mi vuole non mi merita, e andava a passare la serata con le ragazze. Uhura, Cristina e altre amiche si divertivano a spettegolare sui loro fidanzati, ad acconciarsi i capelli e a sfogliare i cataloghi di Victoria Secrets. Non è che Loki non apprezzasse quelle attività anzi amava provare nuovi prodotti per i suoi lunghi capelli, ma quella sera, in cui non c'era Jim aveva deciso di scoprire dove tutti si nascondessero. Aveva usato i sensori interni della nave scoprendo che Spock era in infermeria. Quando arrivò trovò Spock, Mccoy e Scott seduti intorno a un tavolo con delle carte in mano e due bottiglie di brandy sauriano sul tavolo. I tre lo fissarono irritati.
"Che fate ?" chiese lui per niente scoraggiato dai loro sguardi di disappunto.
"Vorremo giocare a poker, ma visto che Jim non c'è giocheremo col morto." rispose Scott convinto.
"E perchè non posso giocare io?"
"Oh avanti ,Loki ragiona! Con la tua capacità di distinguere le menzogne capiresti subito quando uno sta bluffando e ci rovineresti il gioco!" grugnì McCoy.
Loki sospirò di sollievo, non lo volevano solo per quello! "Mi spiace non è colpa mia.E' una cosa innata."si giustificò sedendosi al tavolo e versandosi un bicchiere di brandy.
"Non te ne facciamo certo una colpa, anzi ci sono state circostanze in cui la tua abilità sarebbe stata molto utile ." lo rassicurò Spock.
"Già prima che salissi a bordo abbiamo vissuto due o tre avventure davvero bizzarre." gli assicurò Scott.
"Davvero, racconta dai! " lo incoraggiò Loki.
"Perchè no!" Scott si alzò e armeggiò con le luci.
"Che fai. '" chiese McCoy .
"Se dobbiamo raccontare storie dell'orrore meglio creare l'atmosfera." spense la luce poi tirò fuori un lumino d'emergenza rosso e lo depose al centro del tavolo creando un atmosfera spettrale."Allora, tutto cominciò un giorno in cui ricevemmo una chiamata di emergenza da due scienziati che stavano scavando delle rovine su un pianeta disabitato. Avevano esaurito le scorte, in particolare quelle di sale !" attaccò Scott. McCoy nascose la faccia tra le braccia. "E' questa la storia ?" chiese irritato.
"Perchè che ha che non va?" chiese Loki incuriosito.
"Il dottore fa la figura del babbeo." spiegò Scott con una risatina malefica."Ma smettetela di interrompermi. Dunque sbarchiamo e il dottore comincia a fare il cascamorto con Nancy, moglie del dottor Crater e sua vecchia fiamma, che a suo dire era bella come il primo giorno che l'aveva conosciuta ....anta anni or sono." sghignazzò l'ingegnere.
"La vedeva con gli occhi dell'amore."ipotizzò Loki.
"Ma solo lui, noi tutti la vedevamo per quello che era, una babbiona stagionata!"
"Curios ! Ipnosi?"chiese Loki.
"Bella intuizione allievo!" si complimentò Spock.
"Grazie maestro."rispose lui, chiedendosi se il vulcaniano fosse serio.
"Nancy in realtà era un abitante del pianeta , l'ultimo della sua specie. Una creatura ripugnante, che aveva però capacità ipnotiche e se ne serviva per procurarsi ciò che le serviva, cioè il sale!" continuò Scott."Per averlo era disposta a tutto, anche a uccidere il dottor Crater,che si era preso cura di lei per tanto tempo. E stava anche per uccidere Jim. Ma il dottor McCoy fino all'ultimo non si è deciso a spararle."
"Era comunque l'ultimo esemplare della sua specie. Volevo salvarla per il bene della scienza." replicò McCoy offeso.
Scott fu colto da una risata convulsa."Oh perchè era l'ultima donna che te l'aveva data?"
Questa affermazione fece inarcare un sopraciglio persino a Spock.
"Ma come era poi il suo aspetto reale?"chiese Loki incuriosito.
"Un incrocio tra uno spaventapasseri e uno scoppettone lavapavimenti!" riferì Scott dopo un attimo di attenta riflessione.E scoppiò di nuovo a ridere .
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Capitolo 2 *** chi giace in quel letto? ***
Quando kirk si materiallizzò ebbe un attimo di smarrimento. Si trovava di nuovo sulla pedana del teletrasporto anzichè sulla superficie di Gideon. Era chiaro che qualcosa era andato storto. O si era creato un'impedimento alla trasmissione dei suoi atomi sul pianeta o l'apparecchiatura aveva malfunzionato. Quello che lo stupiva non era il guasto in se, poteva capitare nonostante le cure assidue di Scotty, ma il fatto che il tecnico del teletrasporto non si fosse fermato a verificare che il teletrasporto fosse riuscito. La sala infatti era deserta. Kirk prese mentalmente nota di redarguire il tecnico negligente, poi uscì nel corridoio. Era deserto. Che diavolo stava succedendo? Di solito c'era gente che andava avanti indietro indaffarata. Si avvicinò al primo comunicatore e chiamò Spock, ma non ricevette nessuna risposta. Preso dal panico iniziò a correre a perdifiato per raggiungere il ponte di comando. Lungo i corridoi non incontrò nessuno e il panico aumentò. Era stato via un millisecondo cosa poteva essere successo al suo equipaggio? Sul ponte di comando non trovò le risposte che cercava. Non c'era nessuno e il computer non registrava nessuna anomalia. Usò l'auricolare di Uhura per lanciare messaggi a tutte le postazioni. Attese speranzoso ma nessuno rispose. Allora colto dalla disperazione ricominciò a correre, percorse a perdifiato tutti ponti della nave, alla ricerca di un ipotetico superstite che forse non poteva rispondergli .Ma niente. Si fermò contro una parete ansimando e facendo il conto di tutti i reparti che aveva visitato. Gliene mancava uno solo: l’infermeria! .Esitò per un attimo : era la sua ultima speranza. Se anche l'infermeria era deserta che cosa avrebbe fatto? Quando entrò per un istante la sua paura si dissipò. C'era qualcuno, ma giaceva in un letto, avvoltò in un bozzolo di coperte sfatte e respirava irregolarmente. Kirk scostò le coperte ed ebbe un tuffo al cuore. Era Loki. O forse il suo spettro. Neanche quando l'aveva visto la prima volta, moribondo, dopo la prigionia nelle mani dei pirati orioniani, gli era apparso in quello stato. Pareva fosse dimagrito dieci chili. La pelle era secca e grigiasta e poggiava direttamente sulle ossa. Aveva i lunghi capelli neri bagnati di sudore e alzava il petto, per respirare, con evidente fatica. Poggiò la mano sulla sua fronte: scottava, aveva la febbre molto alta. In quel momento Loki si svegliò e puntò su di lui gli occhi acquosi, poi cercò, con evidente sforzo di produrre un sorriso "Sei tornato !" sussurò debolmente. |
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Capitolo 3 *** una scioccante rivelazione ***
Pare che ora sia il mio turno" affermò Spock . Intinse appena le labbra nel liquore di McCoy. I vulcaniani non amavano troppo l'alcool perchè temevano che abbassasse il loro controllo sulle emozioni.
"La mia storia inizia allegramente, ma non è meno degna di un film dell'orrore."
"Sono tutto orecchie."lo incoraggò Loki, poi si accorse della gaffe che aveva fatto e scoppiò a ridere.
"La chiameremo "licenza di sbarco.""continuò Spock dopo averlo fulminato con un 'occhiata.
"Avevamo trovato questo pianeta di straordinaria bellezza. Un luogo ideale dove trascorrere una licenza. Così tutti ne hanno approfittato per scendere sulla superficie. Quasi tutti, perchè io, saggiamente, sono rimasto bordo, in previsione di un'emergenza."
"E' rimasto a bordo perchè non l'ha invitato nessuno!" sghignazzò Scott che aveva ormai dato fondo a una delle bottiglie di McCoy.
Spock non colse la provocazione." Il pianeta pareva avere il potere di materializzare i desideri. Infatti quando qualcuno pensava a qualcosa questa cosa si manifestava."
" E' vero! " confermò il dottore. "Io ho pensato ad alice nel paese delle meraviglie e subito è apparso il coniglio!"
"Ti fossi limitato a quello dottore!" commentò Scott.
"Ehi che cavolo , non c'è modo di controllare i propri pensieri almeno che tu non sia un dannato vulcaniano!"
"Perchè? Che hai pensato doc?" chiese Loki incuriosito.
"Per tacchinare la solita bellona di turno, ha immaginato di essere un principe, che correva in soccorso della sua fanciulla in ambasce. Così si è manifestato un vero cavaliere, con tanto di lancia, che l'ha infilzato come uno spiedino!" concluse Scott soddisfatto.
"E come mai sei qui sano e salvo?" chiese Loki perplesso.
"Il pianeta in realtà era un gigantesco parco dei divertimenti costruito da un razza con conoscenze superiori alle nostre ,tra cui quelle per "riparare"le cose, ma sopratutto le persone danneggiate. Così ce l'hanno restituito"spiegò Spock che, a causa del poco alcol ingerito, non riusci a celare una sfumatura di noia nella sua voce.
"E la cosa un pò ti dispiace!" saltò su il dottore piccato.
Spock emise un grugnito soffocato"Comunque volevo sottolineare la superficialità umana. Come si può credere che esista un posto dove tutti i desideri diventano realtà? Solo un umano potrebbe cascarci!"
McCoy sospirò"Almeno gli umani sognano ogni tanto!"
"Non litigate , la serata è interessante non la rovinate" li pregò Loki.
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"Acqua. " sussurrò Loki. Kirk lo afferrò da sotto le ascelle e lo tirò su a sedere sul letto.Toccandolo poteva avvertire le costole, era veramente mal ridotto. Poi gli passò un bicchiere d'acqua con la cannuccia. Loki bevve avidamente.
"Che cosa è successo?"
"Un''epidemia, è scoppiata quando sei sceso sul pianeta. Hanno cominciato ad ammalarsi uno dopo l'altro. McCoy e gli altri medici della nave si sono messi a studiare il virus. Ci ha lavorato anche Spock e io con lui. Ma niente ! Non siamo riusciti a trovare una cura. La gente cominciava a morire. Abbiamo dovuto incenerire i corpi. L'ultimo a morire è stato Spock, sarebbe toccato a me occuparmi di lui, ma le forze mi sono mancate. E' ancora nella morgue." spiegò facendo un cenno col capo verso la stanza attigua.
Kirk si alzò e corse nella morgue. C'era un corpo sotto il lenzuolo. Esitò prima di sollevarlo. Se sotto c'era veramente Spock, quello che lui ancora considerava solo un incubo, sarebbe, all'improvviso, divenuto reale. Era lui ! Il volto del suo primo ufficiale era di un colore ancora più verdognolo di come era mai stato, a causa del sangue che ristagnava sotto la sua pelle. Mostrava tutti i segni di una lunga agonia. Non era un sogno, poteva toccarlo. E era freddo, morto! Kirk tornò nell'altra stanza e si sedette sul letto di Loki .
"Ma dove sono stato tutto questo tempo ?"
"E' stata una mia idea. Dovevamo portarti via dal pianeta senza esporti al contagio. L'alternativa era la stasi. Ma io ho pensato di teletrasportarti e mantenere i tuoi schemi sospesi nel buffer del teletrasporto. Ho programmato il computer perchè ti materializzasse quando nessuno fosse stato più contagioso a bordo. E ora sei qui! "
Loki allungò una mano per accarezzargli il volto.
" Non posso crederci.L'unica cosa che mi consola e che siamo ancora insieme" rispose Kirk .
"Per quel che mi resta."
"Hai detto che non c'è più pericolo di contagio!"gridò Kirk disperato.
"Nell'ultimo stadio della malattia il virus non si riproduce più ma io sto morendo Jim!"
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Capitolo 4 *** addio amore! ***
"E' il tuo turno dottore !" lo incorraggiò Scott.
McCoy stava riflettendo. "Un attimo."
"Ho capito non te ne viene in mente una dove ti riscatti facendo la figura del'eroe, forse perchè non c'è!" sghignazzò l'ingegnere ormai totalmente sbronzo.
"Quando faremo una serata a tema "eroismo" ne riparleremo. Ora il tema è la paura, se non erro!" replicò McCoy seccato."E allora vi racconterò di un amico di Cristina! Il dottor Roger Korby .Si era ritirato sul pianeta Exo 3 per proseguire i suoi studi di cibernetica. Quando all'improvviso si rifece vivo, Jim decise di andare a controllare portando con se anche Cristina. Poi tornò sulla nave, ma non era più lo stesso!"
"I n che senso ?" chiese Loki perplesso.
"Diciamo che non aveva più tutte le rotelle a posto?" borbottò Scott .
"Un modo rozzo ma efficace di descrivere la situazione."concordò il vulcaniano
." Oh avanti,che gli era successo?" chiese Loki impaziente.
" Il dottor Korby aveva creato un 'andoride identico a Jim per impadronirsi dell'enterprise , ma lui anche da prigioniero aveva trovato un modo per mandarci comunque un sos !" spiegòMCcoy." Quando il dottor Korby attinse alla sua mente per dotare il robot di ricordi, infarcì i suoi pensieri di tutte le cose più volgari che poteva pensare di Spock"
"E non gli venne molto difficile presumo!" osservò il vulcaniano.Ormai l'alcol era entrato in circolo e stava mettendo a nudo tutta la sua malinconia e una punta di risentimento nei confronti del suo amico.
"Non dire così Jim non ti odia , solo non ti ha ancora inquadrato bene , come ho fatto io!."lo rassicurò Loki .
"Per fortuna il tempo per farmi apprezzare non mi manca, la vita di un vulcaniano è lunga! " Spock era decisamente sbronzo , senza accorgersene aveva appena fatto una battuta!
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Kirk si era accoccolato accanto a Loki. Lo sentiva respirare sempre più pesantemente. Nella sua testa era maturata l'idea che tutto ciò non fosse reale, ma il dolore che provava lo era. Aveva deciso di aspettare e vedere cosa sarebbe successo.
"Perchè non ricordo nulla del tempo che ho passato su Gideon?"
"Credo che il tempo che hai passato nel buffer del teletrasporto abbia degradato la tua memoria a breve ternine." rispose Loki con estrema difficoltà."Ho vissuto a lungo , forse troppo , ma questo breve periodo che ho passato con te, con tutti voi è stato così speciale. Vorrei che non finisse mai."
Kirk sentì le lacrime bruciargli sotto le palpebre." Possibile che non ci sia niente da fare ? Ci deve essere una strada che non avete tentato!" gridò.Non era pronto a perderlo!
Ma Loki non gli rispose. Aveva chiuso gli occhi.Kirk gli pose un mano sul petto. Era immobile, aveva smesso di respirare e di soffrire. Ora toccava a lui.Si mise in attesa e si lasciò andare al pianto.
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"Ora tocca a te ragazzo." esclamò Scott porgendogli un bicchiere ricolmo.
Loki ormai risentiva anche lui degli effetti dell'alcol." Una storia dell'orrore? La mia vita è stata tutta un orrorre, dalla nascita fino a poco tempo fa. " si lamentò.
"Ora non esagerare." biascicò McCoy.
"Non esagero, se davvero vi racontassi qualcosa non riuscireste più a dormire la notte."
"A proposito di dormire è tardi e la logica impone il giusto e necessario riposo .Temo che dovremo rimandare a un'altra serata, Loki." Borbottò Spock alzandosi .Oscillò per un attimo poi,fortunatamente, riguadagnò il suo usuale contegno. McCoy preferì stendersi su un lettino che tornare in cabina e anche Scott gli chiese ospitalità in infermeria.
"Giusto teniamo il meglio per la prossima occasione. Notte!" salutò Loki mentre cercava di raggiungere la sua cabina mantenendo un minimo di dignità. Chissà che stava facendo Jim? Forse era in riunione con quattro vecchi politici barbosi. Certamente non si divertiva , non come si era divertito lui quella sera!
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Capitolo 5 *** fine dell'incubo ***
Kirk era ancora steso sul lettino accanto a Loki. Gli teneva una mano e aspetteva. Ormai era certo che quella che stava vivendo fosse solo una macchinazione. Aveva gli occhi chiusi ma lo sentì entrare lo stesso. Era Hodin l'anziano governatore che lo aveva invitato su Gideon. Altri due anziani lo seguivano. kirk si alzò a sedere sul letto.
"E' finita?" chiese sentendo che la rabbia gli montava dentro.
I tre vecchi annuirono "Abbiamo visto abbastanza"
"Perchè ? Chi siete?" gridò Kirk dando sfogo alla sua frustrazione.
"Noi siamo Q, entità immortali, abbiamo assunto questo aspetto per poter interagire con voi."
"Perchè ,che volete da noi?"
"Nulla, noi non abbiamo bisogno di nulla, siete stati voi a contattarci, ricorda capitano? E quando è successo ci siamo posti un problema sulla vostra natura, un problema che in milioni d'anni non aveva mai sfiorato le nostre menti. Che cosa è la morte?"
Kirk si voltò verso il lettino dove giaceva il corpo di Loki: era vuoto ! "E così avete deciso di studiare le mie reazioni. Un pò crudele da parte vostra non vi sembra."
La rabbia stava svanendo soffocata dal sollievo che nulla di ciò aveva vissuto fosse stato reale.
"Crudele...ma necessario. Non possiamo interagire con voi se non vi capiamo." replicò Hodin.
"E ora riuscite a comprenderci?"
"Il concetto di fine è talmente alieno alla nostra esistenza che è davvero difficile per noi capirlo, ma ci sforzeremo, se sarà necessario." gli assicurò Hodin.
"Io credo che la difficoltà sia reciproca. Forse noi non siamo pronti , quanto non lo siete voi!" replicò Kirk .
"Cosa suggerisce quindi capitano?"I vecchi lo fissavano con sguardo vacuo.
" Proporrò che il vostro pianeta rimanga off limit per le nostre navi fino a quando non ci saremo utleriromente evoluti dal punto di vista culturale." suggerì Kirk.
" Mi pare una buona decisione. Ora la riportiamo a casa." Hodin alzò la mano e kirk senza neppure accorgersene si ritrovò dove la sua bizzarra avventura era comincita: sulla pedana del teletrasporto dell'enterprise.
La sala era deserta e Kirk provò una terrifficante sensazione di dejavù. Si precipitò nel corridoio temendo di trovarlo vuoto , ma fu accolto dallo sguardo sorpreso di un guardiamarina che faceva il turno di notte. Il ragazzo lo saluto e si allontanò nella penombra. Le luci venivano abbassate per simulare l'alternanza del giorno e della notte e mantenere il ritmo circadiano. Kirk sollevato raggiunse la sua cabina. Nel letto vide Loki che dormiva. Respirava tranquillo. Lo scosse leggermente ma lui continuò a dormire. Si chinò su di lui e avvertì chiaramente l'odore dell'alcol. Si sentiva vagamente offeso. Insomma lui piangeva come una donnicciola sul suo cadavere mentre Loki si ubriacava , con McCoy a giudicare dall'odore di brandy nel suo alito. Si stese sul letto a riflettere su cosa avrebbe detto a lui e a tutti gli altri circa la sua visita su Gideon. Se avesse raccontato ciò che gli era capitato probabilmente lo avrebbero internato quindi decise che avrebbe edulcorato la realtà. Gli abitanti del pianeta rifiutavano contatti con l'esterno. Non sempre la federazione era intrusiva, se non aveva particolari interessi in un pianete era anche in grado di lasciarlo in pace.Dopo qualche riflessione i suoi pensieri cominciarono a farsi nebbiosi e si addormentò. |
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