Bodyguard

di Doctor Dragon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tentato omicidio ***
Capitolo 2: *** Voglio dar loro una possibilità ***
Capitolo 3: *** Mai fidarsi delle apparenze ***
Capitolo 4: *** Serata romantica ***
Capitolo 5: *** Mi dispiace tanto ***
Capitolo 6: *** Le doti di Penny ***
Capitolo 7: *** Il gioco dei cappelli ***
Capitolo 8: *** Incidente in bagno ***
Capitolo 9: *** Verita` o menzogna? ***
Capitolo 10: *** Scampato pericolo ***
Capitolo 11: *** Passi avanti o marcia indietro? ***
Capitolo 12: *** Misteri e dilemmi ***
Capitolo 13: *** Promessa dolorosa ***
Capitolo 14: *** I sogni son desideri ***
Capitolo 15: *** Confusione ***
Capitolo 16: *** Incidente fatale ***



Capitolo 1
*** Tentato omicidio ***


Cap. 1

 

Tentato omicidio

 

"Mi ha fatto chiamare?" domando entrando nell'ufficio del presidente della YG e chiudendomi la porta alle spalle.

"Si, accomodati pure JiYong." risponde l'uomo seduto dietro la scrivania indicando una sedia all'altro lato del tavolo. Io ubbidisco e mi appresto ad ascoltare ciò che ha da dire il mio capo, anche se sono quasi sicuro di sapere di che si tratta: non si parla d'altro alla YG ultimamente.

"Dunque, avrai notato che in questi giorni stanno succedendo parecchie cose strane." inizia il presidente appoggiando sul tavolo la sua tazza di caffè.

"Io più che cose strane le definirei cose terrificanti, insomma ho la netta sensazione che qualcuno stia tentando di uccidermi." ribatto. Sono settimane ormai che sono vittima degli incidenti più bizzarri: fari che, da sopra il palco, cadono casualmente proprio nel punto in cui ci sono io, i freni della mia nuova Lamborghini che non frenano affatto, caffè corretto con il veleno per topi, il microonde che per poco non mi esplode in faccia quando lo accendo per riscaldare i noodles, il cavo scoperto del phon che rischia di andare in cortocircuito. Per farla breve credo sia un miracolo che io sia ancora vivo.

"Esattamente. Era proprio quello che intendevo, ma la cosa peggiore e` che le nostre numerose guardie del corpo sono perfettamente inutili per questo genere di cose." mi fa notare il presidente. Anche questa e` una cosa piuttosto ovvia: sono giorni ormai che vivo nel terrore di fare qualsiasi cosa. Non mangio ne bevo più nulla che non sia stato prima assaggiato, non mi sposto più senza guardia del corpo e non tocco più nulla di elettronico per paura che mi esploda in mano. Perfino la notte sogno che qualcuno esca dal mio armadio per strangolarmi con la cintura in spugna dell'accappatoio, il che e` pazzesco.

"Quindi credo sia il caso di rivolgersi alla polizia." propongo.

"Ed e` proprio quello che ho fatto." ribatte il presidente con un tono di voce soddisfatto.

"Ah, si?" domando sorpreso. Era ora, penso, ma mi trattengo dal dirlo ad alta voce.

"Si, e la polizia si e` messa subito all'opera. Tuttavia il loro non e` un lavoro facile." risponde l'uomo.

"In che senso?" domando allibito. Non vedo come il loro lavoro possa essere difficile: devono solo trovare il pazzo psicopatico che tenta di farmi fuori e rinchiuderlo in una cella a marcire.

"Beh, tu sei un personaggio famoso molto in vista. Parecchia gente ti conosce e non a tutti piaci purtroppo: c'e` molta invidia, c'e` chi venderebbe l'anima al Diavolo pur di essere al tuo posto, c'e` parecchia concorrenza per non parlare degli stalker." mi spiega il presidente.

"Insomma mi stai dicendo che la polizia non sa che pesci prendere." deduco trattenendo a stento uno sbuffo: che cosa dovrei fare? Aspettare che il detto psicopatico riesca ad uccidermi?

"No, affatto. La polizia sa cosa deve fare, ma ci vorrà parecchio tempo per farlo." ribatte l'uomo.

"E nel frattempo?" chiedo ancora.

"Nel frattempo hanno mandato qualcuno che riuscirà a proteggerti da questi continui attacchi." risponde il presidente.

"Davvero? E chi? Le forze speciali?" domando immaginandomi già una squadra di uomini bardati da guerra con uniformi militari, giubbotto e casco antiproiettile e bazooka.

"Si, davvero. Tuttavia non so di chi si tratta: io non li ho ancora incontrati. Il capo della polizia in persona mi ha assicurato che sono i migliori e che riusciranno a prevedere le mosse dell'attentatore e, di conseguenza, prevenire ogni incidente." mi spiega.

"E quando arriveranno?" domando impaziente. Il presidente lancia uno sguardo rapido all'orologio posto sul tavolo.

"Dovrebbero essere qui a momenti." risponde poi, alzandosi e facendo il giro della scrivania.

In quello stesso istante qualcuno bussa alla porta e il presidente si avvia per aprirla.

"E voi chi sareste? Dov'è la sicurezza? Come avete fatto ad entrare?" sbraita l'uomo rivolto agli sconosciuti oltre la soglia. Io, spaventato da un possibile nuovo attacco, corro a nascondermi sotto la scrivania. Sento confabulare il presidente, sembra parecchio arrabbiato, ma non riesco a cogliere tutte le parole. Vorrei alzarmi e sbirciare, ma la paura di lasciarci le penne mi blocca. Che diavolo sta succedendo?

"JiYong, questa e` la squadra speciale che la polizia ha mandato per proteggerti." annuncia il presidente, ma il suo tono di voce e` piuttosto scazzato. Titubante esco da sotto la scrivania e alzo lo sguardo per vedere i nuovi arrivati.

E rimango paralizzato. Stiamo scherzando, vero? Mi verrebbe da urlare. Quelli non possono essere la squadra speciale: sembrano dei fenomeni da baraccone appena scappati da un circo!

Sono in tre: una ragazza, che avrà circa la mia eta`; un bambino, che non può avere più di otto anni, e un gatto.

La ragazza e` piuttosto bassa, circa un metro e sessanta, e magrolina. I suoi capelli, lunghi fino ai fianchi, sono gialli e viola; i suoi occhi sono grandi e azzurri come il giaccio truccati con un pesante strato di matita nera, anche le sue labbra carnose sono completamente nere, mentre la sua pelle e` candida come la neve creando un contrasto pazzesco col il suo trucco. Indossa un cerchietto con le orecchie da gatto, un top con una manica sola stretta sulla spalla ma piuttosto larga sul polso di un verde scuro e una minigonna a pieghe verticali bianche e nere; l'altro braccio, invece, e` decorato con un lungo guanto a rete che le arriva oltre il gomito. La gamba destra e` completamente coperta da una calza gialla, mentre la sinistra indossa una calza a righe orizzontali viola e verdi che le arriva poco sopra il ginocchio. Ai piedi porta un paio di stivali neri bassi a punta con uno spesso tacco trasparente.

Il bambino ha la pelle molto scura e due occhi neri come il carbone, lunghi rasta gli ricadono sulle spalle in disordine. Indossa uno smoking marrone piuttosto trasandato e un paio di anfibi lucidi, uno arancione e uno bianco.

Il gatto, raggomitolato sulla testa del bambino, ha il pelo lungo e completamente bianco e due occhi di ghiaccio, proprio come quelli della sua giovane padrona.

Rimango a guardarli esterrefatto senza sapere bene cosa dire o cosa fare, indeciso se mettermi a ridere o disperarmi.

"Siete proprio sicuri di essere stati mandati qui dal capo della polizia in persona?" domanda il presidente che sembra stranito tanto quanto me.

"Assolutamente signore, ma se non si fida può contattarlo direttamente." ribatte il bambino.

"Lo faro` senza dubbio." ribatte il capo attraversando a grandi passi la stanza per raggiungere la scrivania e afferrare il telefono posto su di essa, digita in fretta il numero e avvia la chiamata. Lo osservo aspettando con ansia che qualcuno dall'altro lato risponda, ma qualcosa che mi sfiora le gambe mi distrae. Abbasso lo sguardo e vedo il gatto bianco strofinarsi contro i miei pantaloni neri di pelle. Per quanto la situazione mi appaia strana resto comunque un grande amante degli animali, cosi` mi inginocchio per poter accarezzare il morbido pelo della creatura.

"Ehy, ma sei proprio bello, sai?" dico a voce alta, facendo i grattini dietro le orecchie del gatto che inizia subito a fare le fusa.

"In verità e` una signora." mi corregge il bambino contestando il mio aggettivo usato al maschile.

"Oh, chiedo scusa, non lo sapevo. Come si chiama?" ribatto alzando gli occhi su di lui.

"Si chiama Mrs Wildfire e io sono Shawn, mentre lei e` Penny." risponde il bambino presentando se stesso e la ragazza, entrambi fanno un piccolo inchino in segno di rispetto. Io mi alzo in piedi e rispondo al saluto.

"Io sono JiYong." mi presento a mia volta. Sento alle mie spalle il presidente confabulare irritato con qualche agente di polizia.

"Lo sappiamo chi sei. Siamo qui per questo." ribatte il bambino.

"Gia`." commento con scarsa convinzione. La gatta ai miei piedi emette un sonoro miagolio e subito la ragazza accorre per prenderla in braccio.

"Come dici Mrs Wildfire?" le chiede accarezzandole il pelo, la gatta risponde miagolando ancora.

"Mmmh... Capisco." annuisce la ragazza alzando poi lo sguardo sul soffitto con aria pensierosa.

"La penso anche io cosi`." continua poi spostando lo sguardo su di me. Quando i nostri occhi si incontrano sento un brivido scorrermi lungo la spina dorsale e la gola mi si secca all'istante.

"Il capo della polizia ha confermato che loro sono la squadra speciale." afferma il presidente attirando l'attenzione di tutti. Ci voltiamo verso di lui e posso leggere nei suoi occhi quanto poco apprezzi la notizia.

"Quindi che si fa?" domando a nessuno in particolare.

"Mi pare ovvio che dobbiamo restare con te per proteggerti da eventuali attacchi." e` il bambino a rispondermi e mi infastidisce parecchio il suo tono da saputello.

"Dovrete restare con me sempre?" ribatto trattenendomi a stento dal rispondergli per le rime.

"Assolutamente si." annuisce Shawn. Mi volto verso il presidente in cerca di aiuto e conforto, ma anche lui e` traumatizzato quanto me.

Capisco di non avere scelta e mi toccherà tornare a casa con quel trio di circensi.

 

 

 

 

Eccomi di nuovo qui... 

Innanzitutto vorrei scusarmi: avevo promesso che non avrei cominciato altre storie se prima non finivo quelle gia` iniziate, ma vedete... Ieri sera ho avuto questa specie di colpo.... Di genio (?) e non ho potuto non scrivere...

Ok, sono pazza e questo capitolo ne e` la prova piu` che evidente... Ma gradirei lo stesso qualche piccolo commento, che ne dite?

Ve gusta come inizio? Il trio di circensi merita qualche recensione?

Comunque sia prometto che faro` di tutto per non mettere nel dimenticatoio le altre storie!

Grazie a tutti per l'attenzione :*

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 2
*** Voglio dar loro una possibilità ***


Cap. 2

 

Voglio dar loro una possibilità

 

Il viaggio in macchina e` uno dei più particolari che mi sia mai capitato di vivere: la ragazza e il bambino si siedono suo sedili posteriori lasciando quello di fianco al mio alla gatta.

"Per quale motivo lei deve stare davanti?" domando, ma non sono sicuro di voler sapere la risposta.

"Patisce il mal d'auto." risponde Shawn sbrigativo. Ecco, lo sapevo: seduto accanto a me c'e` un gatto che potrebbe vomitare nella mia costosissima Lamborghini, dannazione!

Fortunatamente il viaggio dura poco e senza incidenti. Arrivato nel vialetto di casa posteggio l'auto e scendo seguito a ruota dal trio di buffoni, senza dire una parola mi avvio verso la porta d'entrata con il mazzo di chiavi in mano.

"Aspetta!" grida la ragazza, per la sorpresa lascio cadere il mazzo di chiavi. Mi volto verso di lei pronto a dirgliene quattro.

"Potrebbe non essere sicura la casa, sara` meglio controllare prima." dice con tranquillità, posando a terra la gatta che subito corre a raccogliere le mie chiavi per poi portarle alla sua padrona. Penny, con le chiavi in mano, si avvicina alla porta e la apre piano lasciando un piccolo spiraglio in cui si infila svelta la gatta.

"E ora?" chiedo, siccome nessuno di loro muove più un muscolo.

"Mrs Wildfire sta controllando la casa, se e` tutto a posto potremo entrare." mi risponde Penny, lo sguardo fisso sulla porta semi aperta.

"Oh, beh... In questo caso... Fortuna che Gaho e Jolie non sono qui." commento con un'alzata di spalle.

"Chi sono Gaho e Jolie?" domanda subito il bambino voltandosi verso di me e guardandomi sospettoso.

"Sono i miei due cani." rispondo sostenendo il suo sguardo.

"Aaaaahhhhh!!!" l'urlo spacca timpani di Penny invade l'aria costringendomi a tapparmi le orecchie per attutire il dolore.

"Ma che ti prende?" sbotto infastidito.

"T-tu... T-tu hai d-dei cani... T-tu hai d-dei cani e n-non dici n-nulla?" balbetta la ragazza voltandosi verso di me spaventata a morte. Si porta le mani tremanti al volto e si guarda attorno nervosamente come se si aspettasse di essere attaccata da un momento all'altro.

"Si, ho due cani, ma non sono qui adesso. Ti puoi calmare per favore? Non farebbero comunque del male a nessuno: sono due cuccioli adorabili." esclamo avvicinandomi a lei e cercando di confortarla posando una mano sulla sua spalla, ma lei mi spinge via.

"S-se vuoi l-la nostra protezione a-allora quei cagnacci non metteranno p-piede qui. N-non finché ci saremo n-noi." ribatte puntandomi contro un indice tremante.

"Sono i miei cani e sono innocui." ribatto stizzito, ma il ritorno di Mrs Wildfire interrompe la discussione. La gatta, con un fluido balzo sale sulle spalle della padrona e le miagola all'orecchio.

"La casa e` sicura. Possiamo entrare." afferma lei accarezzando il morbido pelo dell'animale, sembra che si sia dimenticata del terrore che aveva provato solo due secondi fa.

Siccome sono stanco e ne ho abbastanza di tutta questa buffonata decido di non perdere tempo: assegno ad ognuno una camera da letto, la gatta resta con Penny, e spiego loro a grandi linee come funziona in casa mia.

"Allora, io sono un artista per cui non ho nessun orario fisso da seguire: se decido di svegliarmi alle due di notte per scrivere o comporre lo faccio e non intendo essere disturbato per nessun motivo. Vi faro` avere presto una copia delle chiavi di casa, ma non accetto che trasformiate casa mia in un ritrovo per circensi falliti o robe simili. Inoltre..." inizio a spiegare, ma Shawn mi interrompe di nuovo.

"Tu non ti fidi di noi. Non e` cosi` JiYong?" mi domanda. Ha ragione, non mi fido di loro: secondo me sia la polizia che il presidente si sono fumati il cervello, oppure la mia vita non vale un fico secco.

"Esatto." rispondo irritato iniziando a salire le scale diretto al piano di sopra.

"Ora, se a voi non dispiace, vorrei andare a dormire. Ci si vede domattina. Non fate baccano e non rompete niente." aggiungo poi, sbattendo con forza la porta di camera mia alle mie spalle. Non mi interessa che cosa fanno, non mi interessa che cosa pensano. Non li voglio in casa mia! Se li ho fatti entrare e` perché e` sera tardi e sono stanco, ma domani andrò di persona al dipartimento di polizia a protestare.

Mi svesto in fretta e mi butto a capofitto nel letto per poi nascondere il viso nel cuscino e urlarci dentro tutta la mia frustrazione.

Il giorno dopo vengo svegliato dai tiepidi raggi del Sole che brilla oltre la portafinestra che da sul balcone. Mi stropiccio gli occhi, mi stiracchio le ossa intorpidite dal sonno e mi metto seduto sul letto. Mi sento stranamente bene: tutta la collera di ieri sembra essere scemata durante la notte. Scendo dal letto e raggiungo il bagno: ho voglia di una bella doccia calda e rigenerante. Mi lavo, mi asciugo e mi rivesto per poi scendere al piano di sotto diretto in cucina. Non faccio nemmeno in tempo a raggiungere la porta che subito mi accorgo che c'e` qualcuno in cucina: non sono il primo che si e` svegliato a quanto pare. Curioso apro la porta e osservo il curioso spettacolo che mi si para davanti.

Shawn, con addosso un grembiule rosa grande il doppio di lui, e` in piedi su uno sgabello di fronte ai fornelli intento a cucinare delle frittelle. Sul tavolo dietro di lui c'e` un grosso vassoio su cui sono posati un bicchiere pieno di succo d'arancia, alcuni barattoli di sciroppo e un piatto vuoto.

"Ti serve una mano? Posso aiutarti?" chiedo gentilmente al bambino.

"Cosa? Oh, no grazie. Me la cavo benissimo da solo, lo faccio sempre." risponde lui senza distogliere lo sguardo dalle frittelle.

"La tua amica Penny non ti aiuta mai?" domando ancora. Non so perché ma mi fa un brutto effetto vedere un bambino cosi` piccolo alle prese con i lavori domestici: un bambino di quell'età dovrebbe giocare non lavorare. Shawn tuttavia non sembra un bambino come gli altri, si volta verso di me e scoppia a ridere.

"Penny non sa cucinare: non riesce nemmeno a far bollire un pentolino d'acqua senza fare danni. Non sa lavare i panni, non sa stirare e si scorda sempre di pagare le bollette. In pratica non e` per niente autosufficiente, per questo ci sono io: per aiutarla." mi spiega con un'alzata di spalle. Parla come se ciò che dice fosse la cosa più naturale del mondo, quando in realtà dovrebbe essere tutto il contrario.

Lo guardo mentre spegne il gas e divide le frittelle appena fatte in due piccole torri: una la posa sul piatto vuoto posto sul vassoio, mentre l'altra la lascia su un piatto sul tavolo della cucina.

"Ti dispiacerebbe portare il vassoio a Penny?" mi domanda poi, spingendolo leggermente verso di me.

"Uhm.. No, certo che no." rispondo prendendo il vassoio per poi uscire dalla cucina, con la coda dell'occhio vedo il bambino togliersi il grembiule e sedersi al tavolo per gustarsi la sua colazione. Salgo di nuovo le scale e mi dirigo verso la camera da letto di Penny, busso due volte, ma siccome non ricevo alcuna risposta decido di entrare ugualmente.

Penny e` sdraiata orizzontalmente sul letto profondamente addormentata, con i piedi che sporgono oltre il materasso e la testa poggiata di lato sul guanciale stropicciato. Mi avvicino al letto e poso il vassoio sul comodino per poi sedermi accanto alla ragazza: il suo volto, ora struccato, e` sereno e le sue labbra sono incurvate in un sorriso. Chissà cosa sta sognando... Resto a guardarla per un po', rapito dalla calma che emana dormendo: ha qualcosa di particolare questa ragazza, anche se non saprei dire di cosa si tratta.

Ad un tratto Mrs Wildfire salta sul letto e corre verso il viso della sua padrona per poi iniziare a leccarle il naso. Io allontano di scatto la mia mano che, involontariamente, si era avvicinata al viso di lei mentre ero perso a guardarla.

"Mmmh... No... E` ancora presto." mugugna Penny spingendo via la gatta e girandosi dall'altra parte, ma Mrs Wildfire non si arrende e inizia subito a miagolare sonoramente.

"E va bene! Ho capito, sono sveglia." brontola la ragazza mettendosi seduta e strofinandosi gli occhi.

"Oh, buongiorno JiYong! Posso fare qualcosa per te?" mi domanda poi, dopo aver abbassato le mani e avermi visto seduto sul suo letto.

"No grazie. Ti ho solo portato la colazione." rispondo alzandomi in fretta e indicando il vassoio sul comodino.

"Oh, ma come sei gentile. Grazie!" esclama lei regalandomi un sorriso raggiante. Io annuisco e non posso non sorriderle di rimando.

"Beh, buon appetito allora!" ribatto un po' impacciato e mi avvio verso l'uscita. Esco prima che lei possa aggiungere alcunché.

Scendo di nuovo al piano di sotto per tornare in cucina, questa volta per fare colazione: non ho molta fame e la voglia di cucinare scarseggia cosi` mi limito a servirmi del latte freddo con cereali. Shawn ha già finito di mangiare le sue frittelle e sta mettendo le stoviglie nel lavandino pronto per lavarle.

"Aspetta. Non lavare nulla: metterò tutto nella lavastoviglie quando avremmo finito tutti di mangiare." esclamo tra un boccone e l'altro. Il bambino si limita ad annuire e lascia tutto com'è uscendo dalla cucina di corsa.

Credo che mi ci vorrà un po' per abituarmi ad avere quei tre in giro per casa. Una cosa e` certa: non credo che loro possano proteggermi da quello psicopatico che tenta di uccidermi, non mi fido di quello che dicono. Eppure non credo che andrò alla polizia a protestare come volevo fare la sera prima: voglio dar loro una possibilità.

 

 

 

Buona sera a tutti :)

Ecco a voi il secondo capitolo, che ne pensate?

Devo ammettere che a me non convince granché, ma non sono riuscita a fare di meglio :(

Spero che recensirete in tanti

xXxJeyDragonxXx 

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Capitolo 3
*** Mai fidarsi delle apparenze ***


Cap. 3

 

Mai fidarsi delle apparenze

 

Siamo tutti e quattro di nuovo in macchina diretti alla YG per un'altra giornata di lavoro, la gatta e` sempre seduta al mio fianco mentre Penny e Shawn sono sui sedili posteriori. Il bambino e` intento a risolvere un cubo di rubik che ha estratto dal cappello a cilindro verde bottiglia che porta in testa, la ragazza invece ha lo sguardo perso oltre il finestrino e canticchia sottovoce parole che non riesco a comprendere.

Il viaggio trascorre tranquillo finché, ad un tratto, Mrs Wildfire miagola rumorosamente e fa un balzo all'indietro atterrando in grembo alla sua padrona.

"JiYong, potresti cortesemente accostare per qualche minuto?" mi domanda Penny guardando la sua gatta.

"Devo proprio? Siamo leggermente in ritardo." protesto ricordando che e` proprio per colpa della gatta che stiamo facendo tardi al lavoro: Penny ha insistito per poterla lavare e spazzolare con cura prima di uscire.

"Si, JiYong, devi proprio." ribatte lei con voce fredda e dura, accarezzando il morbido pelo dell'animale. Sbuffo leggermente e faccio come dice avvicinandomi al bordo della strada e fermandomi a pochi centimetri dal marciapiede, metto in folle e inizio a tamburellare con le dita sul volante, in attesa.

"Ehm... Avete intenzione di fare qualcosa?" domando confuso visto che nessuno dei tre si muove. Perché diavolo mi hanno fatto accostare allora?

"Si, in effetti si." risponde Penny senza alzare lo sguardo dalla gatta che sta accarezzando.

"E sarebbe?" insisto iniziando a spazientirmi.

"Evitare quello." dice la ragazza alzando lo sguardo verso di me e puntando l'indice verso qualcosa oltre il parabrezza. Mi volto giusto in tempo per vedere il semaforo al quale avrei dovuto fermarmi diventare verde e la prima macchina della fila, una ford blu elettrico, iniziare ad attraversare l'incrocio; nello stesso istante un grosso suv nero non rispetta il semaforo all'altro lato dell'incrocio e si schianta rumorosamente contro la prima vettura. Faccio uno scatto inorridito mentre vedo la macchina blu sbandare e accartocciarsi contro un muro in cemento poco più in la`.

"Se non avessi accostato quello sarebbe successo a noi." esclama Penny, il suo tono di voce e` calmo. Mi volto verso di lei e la guardo scandalizzato, ma lei non sembra essere toccata dall'incidente appena avvenuto: ha sempre il solito sguardo vacuo perso nel vuoto.

"Quei delinquenti sono più bravi del previsto se sapevano che tu avresti attraversato questo incrocio proprio adesso." commenta Shawn riponendo nel cappello il cubo di rubik appena completato.

"E voi come lo sapevate?" chiedo con la gola secca.

"Me lo ha detto Mrs Wildfire." risponde la ragazza.

"Ora ti conviene ripartire se non vuoi essere bloccato nel traffico." aggiunge poi lasciando libera la gatta che torna a sedersi accanto a me. Faccio come dice, senza dire una parola, riuscendo cosi` ad attraversare quel dannato incrocio prima che arrivi la polizia e blocchi tutto.

Quando arriviamo alla YG sono ancora piuttosto scosso: il mio cervello fatica ad elaborare quello che e` successo. Parcheggio al solito posto e, senza fiatare, scendo dall'auto seguito da quel stranissimo trio. Entriamo nella struttura e subito veniamo accolti dai miei amici e colleghi.

"Buongiorno JiYong." mi saluta SeungHyun con un cenno della mano.

"Ciao Ji, come mai in ritardo? Non e` da te." domanda YoungBae dandomi un'amichevole pacca sulla spalla.

"Hyung! Che bello vederti!" grida SeungRi correndo ad abbracciarmi. Daesung, alle sue spalle, si limita a sorridermi e farmi un saluto con la mano.

"Buongiorno a tutti, ragazzi. Come state?" ribatto sorridendo.

"Bene, stiamo tutti bene. E tu?" risponde SeungRi, parlando a nome di tutti gli altri che annuiscono.

"Bene grazie. Vi presento la squadra speciale che ha mandato la polizia." rispondo indicando con un ampio gesto della mano il trio alle mie spalle. Penny e Shawn fanno un inchino salutando educatamente, mentre Mrs Wildfire miagola sonoramente.

Come immaginavo, i miei amici riservano uno sguardo dubbioso alle mie nuove guardie del corpo, ma per fortuna si astengono dal fare commenti maligni.

"Benvenuti alla YG, speriamo possiate trovarvi bene." li saluta YoungBae salutandoli cortesemente.

"E speriamo sopratutto che riusciate a proteggere il nostro leader." aggiunge SeungRi apprensivo.

"Sappiamo fare il nostro lavoro." ribatte Shawn.

"Molto bene. Perché non iniziamo a lavorare?" mi intrometto prima che scoppi una lite.

Tutti annuiscono e ci dirigiamo verso la sala di registrazione: stamattina ci dedicheremo all'incisione dei nuovi testi, mentre al pomeriggio proveremo le coreografie. Sara` una lunga giornata.

"JiYong, si può sapere dove hai la testa?" mi rimprovera YoungBae dopo l'ennesima volta che sbaglio a rappare.

"Scusa, Bae. Ho la testa altrove." rispondo scuotendo la testa cercando di tornare in me, ma so che e` una causa persa: non faccio che pensare a stamattina. Come facevano a sapere dell'incidente? L'ho evitato per un soffio: Penny mi ha detto di accostare all'ultimo momento, non poteva essere programmato. Davvero quel gatto dagli occhi di ghiaccio prevede il futuro? Avevo sentito storie sul fatto che gli animali hanno il sesto senso particolarmente sviluppato, ma un gatto veggente e` esagerato. Eppure e` successo.

"Ji, vuoi lasciar perdere? Possiamo lavorarci su anche un altro giorno. Perché oggi non ti riposi un po'?" si intromette SeungHyun avvicinandosi a me con fare apprensivo.

"No, grazie Hyung. Vado solo un attimo in bagno e torno a lavorare, sul serio questa volta." ribatto alzandomi in piedi, non lascio loro nemmeno il tempo di ribattere che esco dalla stanza.

In corridoio mi imbatto nel trio: Shawn se ne sta seduto per terra accanto al distributore automatico di bibite, sta sfogliando il giornale di oggi con Mrs Wildfire che dorme sulle sue gambe incrociate; mentre Penny e` a testa in giù appoggiata al muro tra le due porte che separano il bagno degli uomini da quello delle donne: ha le mani sul pavimento che sorreggono il suo corpo mentre le gambe sono incrociate e appoggiate al muro, tiene gli occhi chiusi. Rimango per un attimo fermo a fissarla, più sbigottito che mai.

"Che diavolo stai facendo?" domando poi, avvicinandomi di qualche passo.

"Mi annoio." risponde lei senza nemmeno aprire gli occhi.

"Il tuo lavoro e` cosi` barboso. Non fai che stare seduto tutto il giorno davanti ad un microfono a dire sempre la stessa frase, una noia mortale." aggiunge poi distendendo le gambe e dando una leggera spinta con i piedi sul muro per rimettersi in piedi.

"Posso almeno avere un gelato o qualche laccio di liquirizia?" mi domanda facendo una piroetta e voltandosi verso di me. Sarei tentato di tirarle un pugno sul naso e risponderle per le rime: il mio lavoro non e` affatto noioso! Ma il sorriso che mi regala fa sbollire all'istante tutta la rabbia: sembra una bambina mai cresciuta, l'innocenza e la vivacità presenti nei suoi grandi occhi chiari sono disarmanti.

"Si, certo. Prendi pure quello che vuoi, il bar e le cucine si trovano al secondo piano." rispondo estraendo il portafoglio dalla tasca posteriore dei jeans e porgendole alcune banconote.

Immediatamente Shawn scatta in piedi lasciando cadere il giornale e si fionda verso di noi.

"Questi li prendo io: e` più sicuro." esclama afferrando i soldi prima che li potesse prendere Penny, la ragazza annuisce bonaria e non ribatte. Sto per dire qualcosa, ma poi mi torna in mente quello che mi ha detto il bambino questa mattina: Penny e` troppo svampita per riuscire a maneggiare i soldi.

"Bene allora, divertitevi. Ci vediamo all'entrata verso le sei, cosi` torniamo a casa." esclamo. Penny mi saluta con la mano e si avvia saltellando lungo il corridoio seguita da Mrs Wildfire con la coda ben dritta.

"Grazie mille, JiYong. Buon lavoro." mi saluta Shawn e segue le sue due amiche.

Resto a guardarli finché non spariscono dietro l'angolo poi torno in sala registrazione.

"Ottimo lavoro, davvero. Siete stati davvero bravissimi!" si complimenta il coreografo circa sei ore dopo. Io mi lascio scivolare contro lo specchio in sala da ballo con il fiato corto, e` stato davvero faticoso e sono felice che sia finita: da quando mi sono slogato la caviglia durante lo show faccio più fatica a ballare e la gamba inizia a far male molto spesso.

"E anche questa e` fatta. Dai, manca poco e saremo pronti per il tuor." esclama YoungBae sedendosi accanto a me.

"Per fortuna, sto cominciando ad essere stanco." commento massaggiandomi la caviglia dolorante.

"Vuoi un antidolorifico?" mi domanda il mio migliore amico.

"Ce l'ho nello zaino grazie. Lo prenderò dopo la doccia." rispondo alzandomi di nuovo in piedi. Sono completamente coperto di sudore e voglio darmi una bella lavata prima di tornare a casa, a passo malfermo di dirigo verso gli spogliatoi.

"Buona serata a tutti, ci si vede domani!" saluto i miei amici e colleghi all'entrata della YG, ognuno di loro esce dalla struttura e si dirige verso la propria auto, mentre io percorro il corridoio in cerca delle mie guardie del corpo. Ma dove sono finiti? Avevo dato loro appuntamento qui.

Fortunatamente non ci metto molto a trovarli, voltato l'angolo li trovo tutti e tre su un divanetto posto in un angolo vicino alle ampie vetrate. Shawn sta giocando con Mrs Wildfire facendola correre dietro un puntino luminoso fatto con la penna laser che tiene in mano, mentre Penny e` sdraiata sul divanetto profondamente addormentata.

"Che ne dite di tornare a casa?" domando avvicinandomi a loro.

"Dico che e` proprio quello che vogliamo, ma la svegli tu Penny. Io mi rifiuto di farlo." risponde Shawn mettendo via la penna e prendendo in braccio Mrs Wildfire.

"Nessun problema." ribatto. Mi avvicino al divanetto e mi chino, faccio passare piano le braccia sotto il corpo esile della ragazza e, con delicatezza, la sollevo.

"Forza, andiamo." esclamo dirigendomi verso l'uscita con Penny tra le braccia.

Una volta raggiunta l'auto la poso con delicatezza sul sedile posteriore e le allaccio la cintura di sicurezza. Il viaggio dura poco e, circa mezz'ora dopo, parcheggio nel vialetto davanti casa. Spengo l'auto e scendo per prendere di nuovo in braccio Penny e portarla dentro casa, la poso delicatamente sul divano in salotto.

"Avete passato una buona giornata?" chiedo a Shawn che, nel frattempo, si e` messo comodo sulla poltrona.

"Si, grazie." risponde il bambino.

"Sei stanco? Vuoi andare a riposare? Se vuoi ti posso portare la cena in camera." esclamo preoccupato per lui: dopotutto e` pur sempre un bambino.

"JiYong, mi faresti un favore?" domanda lui di rimando.

"Dimmi tutto." lo incoraggio sorridendogli.

"Non trattarmi come un poppante. Fingi che io sia più grande di Penny ok? Perché e` cosi` che stanno le cose: io sono l'adulto e lei la bambina. Non lasciarti imbrogliare dalle apparenze." mi spiega alzandosi in piedi.

"Cosa vuoi di cena?" chiede poi dirigendosi verso la cucina.

"Veramente io..." comincio: questa situazione mi piace molto poco, mi sento come se stessi schiavizzando un minorenne.

"JiYong!" mi ammonisce Shawn con un'occhiataccia.

"Oh, ehm... Del ramen." rispondo dicendo la prima cosa che mi passa per la testa.

"E ramen sia." conclude lui sparendo in cucina.

Mi lascio cadere sul divano accanto a Penny che in tutto questo tempo ha continuato a dormire beata, sposto lo sguardo su di lei: i suoi occhi si muovono sotto le palpebre e le sue labbra sono leggermente socchiuse. Chissà cosa stara` sognando...

 

 

 

 

Ecco a voi un nuovo capitolo!! :D

Spero taaaaaaaaaanto che vi piaccia :)

E spero taaaaaaanto di piu` che recensirete in tanti!! 

Please!! *fa occhi da panda cuccioloso*

(se gli occhi da panda non funzionano nulla funzionera`)

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 4
*** Serata romantica ***


Cap. 4

 

Serata romantica

 

"Ragazzi, io esco!" annuncio a Penny e Shawn. Sono fermo all'entrata di fronte ad un lungo specchio ad osservare il mio riflesso con attenzione: indosso un paio di pantaloni in pelle neri e aderenti e un paio di stivali rosa a punta, sopra porto una camicia nera leggermente aperta per mostrare i pettorali, i miei capelli sono acconciati in modo che un ciuffo biondo mi ricade sull'occhio destro. Soddisfatto del mio aspetto mi volto e mi dirigo verso la porta.

"Frena un momento. Dove credi di andare?" sbotta Shawn sbarrandomi la strada verso l'uscita.

"Ho un appuntamento con una ragazza." rispondo con un sorriso raggiante stampato sulle labbra. Finalmente sono riuscito a convincere Isha ad uscire con me: e` una ragazza bellissima, con i suoi lunghi capelli biondo rame, i suoi occhi color nocciola e la pelle chiara. Ci siamo conosciuti ad una festa qualche settimana fa, ma non eravamo ancora riusciti ad uscire insieme da soli, almeno fino a stasera. Non vedo l'ora di incontrarla.

"Non puoi uscire da solo. C'e` un pericoloso assassino che vuole la tua testa." ribatte il bambino incrociando le braccia sul petto.

"Ma non potete venire con me: e` un appuntamento romantico. Ci tengo parecchio a fare una bella impressione con lei." protesto.

"Non se ne parla: tu da solo non vai da nessuna parte. Noi verremo con te." insiste Shawn con un tono che non ammette repliche.

"Scordatelo! Non posso presentarmi da lei con un bambino e un'altra ragazza!" urlo frustrato. Non possono rovinarmi la serata, non lo permetterò.

"Noi verremo con te, ma non staremo insieme: io, Penny e Mrs Wildfire saremo nello stesso locale, qualche tavolo più in la` e ti terremo d'occhio a distanza. Non ti preoccupare, nessuno di noi ti rovinerà la serata." spiega Shawn cercando di rabbonirmi.

"Ma per favore... Voi tre siete troppo eccentrici! Vi noterà subito e rovinerete tutto." mi lamento sbuffando sonoramente: la mia serata perfetta e` in grave pericolo.

Purtroppo non c'e` nulla che io possa dire o fare per far cambiare idea a Shawn e cosi`, circa un'ora dopo, scendiamo tutti e quattro dalla mia auto parcheggiata di fronte al locale che avevo scelto per la mia serata romantica. Si tratta di un ristorante alla moda, un locale tranquillo e con un'atmosfera soffusa e intima.

"E ora?" domando esasperato guardando il locale con un'aria da funerale stampata sul viso.

"Mrs Wildfire entrerà per prima e controllerà la situazione." risponde Penny posando a terra la gatta che subito corre dentro il locale.

"Dopodiché entrerai tu e andrai dalla tua bella. Io e Penny entreremo dopo e controlleremo la situazione." continua Shawn.

Poco dopo la gatta torna e miagola il suo responso a Penny.

"Puoi entrare, JiYong. Ti auguro una buona serata." esclama Penny sorridendomi. Io annuisco appena ed entro nel locale. Vengo accolto da un cameriere che mi mostra il mio tavolo, mi siedo e ordino una bottiglia di vino in attesa dell'arrivo di Isha. Con la coda dell'occhio vedo Penny e Shawn entrare e venire accompagnati cinque tavoli più in la`, spero con tutto me stesso che non facciano niente di stupido.

Finalmente arriva Isha, indossa un corto abito azzurro con una spallina sola decorato con delle perline blu e bianche, ai piedi porta un paio di scarpe aperte col tacco alto. I suoi capelli sono acconciati in morbidi boccoli che le ricadono sul lato sinistro del viso fin oltre la spalla esile.

"Buonasera Isha, come stai?" la saluto alzandomi in piedi e facendole un piccolo inchino.

"Buonasera JiYong, sto bene e tu? Sono felice di vederti." risponde lei sorridendomi e inchinandosi a sua volta.

"Io sto bene, grazie." dico passando alle sue spalle per aiutarla a sedersi, poi torno a sedermi e prendo in mano il menu.

"Che cosa vorresti mangiare?" le domando cortesemente.

Ordiniamo entrambi qualcosa di semplice e leggero accompagnato da dell'ottimo vino di annata. Parliamo a lungo di un po' di tutto, sono piacevolmente sorpreso da lei: e` bellissima e anche molto simpatica e intelligente, sa il fatto suo. Ridiamo e scherziamo per tutta la durata della cena.

"E ora che si fa?" chiede Isha con un sorriso. Poso sul piatto vuoto il cucchiaio con cui ho appena finito di mangiare il dolce e prendo il bicchiere di vino.

"Che ne dici di andare a ballare? C'e` un locale carino poco distante." propongo bevendo il vino.

"Mi sembra un'ottima idea." risponde lei alzandosi in piedi. La imito e la prendo a braccetto accompagnandola all'uscita.

"Vado solo un momento in bagno." esclama lei staccandosi da me e allontanandosi con un sorriso. Io annuisco e raggiungo la cassa per pagare il conto, avviso la donna dietro il bancone che pago anche l'ordinazione di Shawn e Penny e le dico di avvisarli della mia prossima destinazione dandole il nome del locale.

Quando torna Isha usciamo insieme e camminiamo uno di fianco all'altra tenendoci per mano lungo il marciapiede.

"Sei bellissima stasera." mi complimento lasciando scivolare lo sguardo sulle sue morbide curve. Lei mi sorride e la vedo arrossire leggermente.

"Anche tu sei molto bello GD." ribatte guardandomi, i suoi occhi brillano illuminati dai lampioni sopra le nostre teste.

Ad un tratto una palla di pelo bianca come la neve sfreccia tra le nostre gambe sorpassandoci in gran fretta. Isha lancia un gridolino e fa un salto di lato per lo spavento.

"E quello cos'era?" domanda con voce stridula.

"Un gatto credo, non ti preoccupare." rispondo avvicinandomi a lei e passandole un braccio attorno alle spalle per confortarla. Mi volto e vedo Shawn e Penny seguirci ad una decina di metri di distanza, la ragazza mi fa l'occhino e solleva il pollice in alto facendomi segno che va tutto bene. Probabilmente Mrs Wildfire sta solo sondando il terreno.

Il locale che ho scelto e` una discoteca chiusa al pubblico: si puo` entrare solo su prenotazione, ma io, essendo un idol di fama internazionale, ho il libero accesso ovunque. La discoteca e` ampia, le luci colorate partono da ogni dove rendendo le pareti bianche e spoglie ricche di mille sfaccettature. La musica e` alta e c'e` un sacco di gente che balla sulla pista oppure accalcata al piano bar.

"Ti va di ballare?" chiedo ad Isha sorridendo. Lei annuisce e scendiamo in pista.

Adoro la musica e adoro ballare, cosi` mi lascio andare guidato dalla musica che pompa forte nelle mie orecchie. Anche Isha si lascia trascinare dalle note musicali e balliamo per ore, uno vicino all'altra mentre le mie mani accarezzano la sua schiena, i suoi fianchi, le sue braccia. La guardo in viso e le sorrido, lei ricambia e i nostri visi si fanno più vicini. Accarezzo con la punta delle dita le sue guance leggermente accaldate, mentre sento le sue mani scorrere lungo il mio collo. Mi avvicino ancora di più finché le nostre labbra non si incontrano, il bacio dura a lungo mentre le nostre lingue si intrecciano assaporandosi a vicenda.

"Vuoi qualcosa da bere?" domando dopo essermi staccato da lei. Sta cominciando a fare davvero caldo qui.

"Si, mi farebbe molto piacere." risponde lei sorridendomi. Ricambio il sorriso e mi allontano da lei per raggiungere il piano bar, ordino un paio di drink e mi siedo su uno degli alti sgabelli in attesa di essere servito.

"Ma ciao, JiYong. Ti stai divertendo, eh?" grida una voce alla mia destra. Mi volto di scatto e vedo Penny appoggiata al piano bar, il suo volto e` sudato e leggermente colorato di rosso.

"Penny? Ti senti bene?" le chiedo guardandola preoccupato.

"Chi? Io? Sto bene, si. Ahahahahahahaha. Benissimo! Ahahahahahahahahahah!" risponde lei scoppiando in una risata che puzza di alcool.

"Ma sei impazzita? Ti sei ubriacata, perché?" sbotto saltando giù dallo sgabello e afferrandola per le spalle.

"Ma io non sono ubriaca. Li vedi quei ragazzi li`?" ribatte lei sgusciando via dalla mia presa e indicando qualcosa oltre le mie spalle. Mi giro e vedo un gruppetto di giovani ragazzi dall'aspetto sgradevole: sembrano un branco di iene e stanno guardando Penny come se fosse un succulento pezzo di carne.

"Sono molto gentili, mi hanno offerto tanti frullati e vogliono essere amici miei." mi spiega la ragazza ridendo sguaiatamente. Mi volto di nuovo verso il gruppetto di ragazzi: quelli hanno ben altro in testa, altro che amicizia, lo si capisce dal modo in cui squadrano il corpo di Penny, soffermandosi sulle sue curve. La ragazza indossa un vestito aderente nero decorato con il disegno di un grosso drago rosso che si snoda tra le sue morbide curve, ai piedi porta degli stivaletti bianchi col tacco basso e i suoi capelli sono raccolti in una lunga treccia laterale. Non c'e` dubbio che sia riuscita a fare colpo: e` bellissima.

"Ascoltami: smetti di giocare con quei ragazzi e trova Shawn. Devi andare subito a casa, hai capito?" esclamo afferrandola per le spalle e guardandola dritto negli occhi. Lei ricambia il mio sguardo, ma i suoi occhi sono annebbiati dall'alcool e non sembra aver capito.

"JiYong!" mi chiama una voce alle mie spalle, mi volto e vedo Isha avvicinarsi muovendo i fianchi con fare sensuale.

"Dove sono i nostri drink?" mi chiede sorridendo.

"Oh, sono qui." rispondo lasciando andare Penny e prendendo in mano i primi due bicchieri di alcool che vedo per poi porgerne uno ad Isha. Lei lo prende e se lo porta alle labbra.

"Torniamo in pista?" le domando avvicinandomi a lei e facendo passare una mano attorno ai suoi fianchi. Lei si lascia guidare sorseggiando il suo drink.

"Va a casa! Subito!" sibilo a Penny voltandomi verso di lei. La ragazza annuisce e mi mostra il pollice alzato, poi le scappa un singhiozzo e si copre la bocca scoppiando a ridere.

Scuoto la testa e le do le spalle: spero che Shawn la trovi e la riporti a casa prima che faccia troppi danni.

 

 

 

 

Hello!!

Ho aggiornato alla velocita` della luce!! :D

Grazie mille a tutti, ma soprattutto grazie a Shally99 che mi supporta fin dal primo capitolo!! Grazie mille cara, ti voglio bene <3

Spero che anche questo capitolo vi piaccia...

A presto

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 5
*** Mi dispiace tanto ***


Cap. 5

 

Mi dispiace tanto

 

Quando faccio ritorno a casa ormai e` l'alba: mi sono divertito talmente tanto con Isha che il tempo e` volato. Se chiudo gli occhi posso ancora sentire il suono melodioso della sua voce, il sapore delle sue labbra sulle mie, la sua pelle calda e liscia sotto le mie dita.

Scuoto la testa sorridendo e apro la porta d'entrata per poi fare il mio ingresso nell'ampio salone di casa mia, immediatamente vengo avvolto da un forte odore di detersivo. Mi guardo attorno confuso e vedo Shawn seduto sulla poltrona mentre Penny e` sdraiata in una stranissima posizione sul divano, di Mrs Wildfire nessuna traccia.

"Hai lavato i pavimenti? Guarda che non dovevi, la donna delle pulizie passa due volte a settimana." dico al bambino.

"Si, ma Penny ha vomitato appena varcata la soglia di casa." ribatte Shawn. Mi tiro una manata sulla fronte: mi ero completamente dimenticato che Penny si era ubriacata, ero troppo preso da Isha per pensare ad altro.

"E` andato tutto bene ieri? Sei riuscito a portarla a casa sana e salva?" domando al bambino.

"La vedi, no? E` li e sta bene fine della storia." risponde Shawn con un tono di voce burbero e offeso. Mi avvicino di più a Penny e noto che ha degli strani segni rossi attorno ai polsi e sulle braccia.

"E` successo qualcosa. Avanti, sputa il rospo." insisto rivolto al bambino, ora sono preoccupato.

"Un gruppo di pervertiti voleva divertirsi con Penny, lei era troppo ubriaca per capire le loro intenzioni e io sono troppo piccolo perché qualcuno sia intimorito da me. Mrs Wildfire ha ricamato per bene le facce di quei brutti ceffi con le sue unghie e noi siamo scappati a casa." racconta Shawn con il tono di voce piatto.

"Oddio... Mi dispiace tanto. Avrei dovuto aiutarvi." esclamo abbassando lo sguardo: mi sento terribilmente in colpa, ho pensato solo a divertirmi e non mi sono preoccupato per loro.

"Ma smettila!" brontola Shawn sbuffando sonoramente.

"Credi che sia un menefreghista? Mi dispiace Shawn, non succederà più te lo prometto. Vi aiuterò sempre d'ora in poi." ribatto risentito.

"Ma di che menefreghismo parli? Tu hai la tua vita da vivere e non devi badare a noi. Siamo qui per proteggere te non per essere protetti da te. Pensi che sia la prima volta che succede? Beh ti sbagli! Siamo finiti tante volte nei guai ma ce la siamo sempre cavata. Noi tre insieme superiamo sempre tutto." ribatte il bambino alzandosi in piedi infuriato.

"Non trattarci come dei poppanti! Nessuno di noi!" grida poi e corre al piano di sopra, due minuti dopo sento una porta sbattere.

Mi avvicino a Penny e, con la massima delicatezza, la prendo in braccio. Salgo le scale e mi dirigo verso camera sua, mi avvicino al letto e la poso con gentilezza sulle coperte pulite. Mi siedo sul bordo accanto a lei e le sfilo le scarpe per poi coprirla per bene con il piumino, ma lei si gira su se stessa mugugnando qualcosa e, subito dopo, spalanca gli occhi.

"D-devo..." balbetta, ma non c'e` bisogno che finisca la frase: so già tutto, in fondo io stesso ho subito i postumi della sbornia più di una volta. Mi alzo in piedi e la sollevo di peso correndo verso il bagno, riesco a raggiungere la tazza giusto in tempo perché lei possa riversarci dentro tutto il suo malessere. Una volta finito solleva la testa con una smorfia di puro disgusto dipinta sul viso.

"Forza alzati, questo ti aiuterà." esclamo facendola alzare in piedi e portandola al lavandino. Le faccio lavare il viso con l'acqua fredda e le preparo lo spazzolino con il dentifricio in modo che possa lavarsi via quel orrendo sapore dalla bocca. Una volta finito la riaccompagno a letto e la faccio di nuovo sdraiare, la copro per bene con le coperte.

"Ho tanto mal di testa. Gira tutto e pulsa tutto." si lamenta prendendosi il volto tra le mani.

"Lo so, e` normale. Dormi e vedrai che passera` tutto." la tranquillizzo accarezzandole il viso. Faccio per alzarmi e lasciarla riposare tranquilla, ma lei afferra la mia mano guardandomi con due occhioni carichi di terrore.

"N-no... T-ti prego resta con me. V-vedo tante cose brutte se chiudo gli occhi. R-resta qui... C-con me." piagnucola, i suoi occhi diventano lucidi.

Qualcosa dentro di me, all'altezza del petto, si incrina dolorosamente. Estraggo il mio iPhone dalla tasca dei pantaloni e lo sblocco.

"Hangover. Oggi non vengo al lavoro. Avvisa gli altri." digito in fretta e invio il messaggio al mio migliore amico. Poso il telefono sul comodino della ragazza e mi sfilo gli stivali per poi infilarmi sotto le coperte accanto a lei.

"Stai tranquilla, ci sono io con te e nessuno ti farà del male." sussurro accarezzandole il viso e i capelli. Lei si rilassa e mi regala un piccolo sorriso, si avvicina di più a me e mi abbraccia accoccolandosi contro di me: sento le sue piccole mani sulla mia schiena e il suo capo poggiato contro il mio petto.

"Grazie Jiggy." sussurra stringendomi forte a se`. Sospiro appena e le accarezzo la schiena sentendo il suo respiro farsi via via più pesante.

"Mi dispiace tanto." sono le ultime parole che escono dalle mie labbra in un sussurro prima che il sonno si impadronisca di me.

Mi sveglio di soprassalto e mi ci vuole un attimo per capire cosa mi abbia svegliato, ma poi capisco: manca qualcosa o meglio qualcuno. Apro gli occhi di scatto e mi guardo attorno: sono da solo nell'ampio letto di Penny. Dove si sara` cacciata questa volta? Mi metto a sedere tra le morbide coperte guardandomi attorno confuso.

"Ben svegliato Jiggy." esclama una voce. Mi volto e vedo Penny uscire dal bagno, i suoi capelli bicolore sono avvolti da un asciugamano arrotolato sulla sua testa come un turbante e indossa un accappatoio rosso che le arriva a meta` coscia.

"Oh, ehm... Grazie... Che ore sono? Hai fatto la doccia vedo. Ti senti meglio?" balbetto confuso e imbarazzato.

"Sono le quattro del pomeriggio. Si, ho fatto la doccia e si, mi sento meglio. Tu come stai?" ribatte lei sorridendomi.

"Io? Io sto bene grazie." rispondo guardandola frugare nell'armadio alla ricerca di qualcosa da mettersi.

"Ti lascio sola, cosi` puoi cambiarti." aggiungo poi scattando in piedi.

"Grazie, e` molto gentile da parte tua." commenta lei senza staccare gli occhi dai suoi abiti. Io le do le spalle ed esco in tutta fretta chiudendo la porta alle mie spalle. Una volta in corridoio decido di imitarla: una doccia laverà via i residui di alcool dal mio corpo, non che fossi ubriaco la sera prima, ma avevo comunque bevuto abbastanza.

Circa un'ora dopo, quando scendo al piano di sotto lavato e vestito, trovo Penny in salotto a spazzolare il pelo di Mrs Wildfire seduta sulla poltrona a gambe incrociate. Indossa una camicetta viola stropicciata decorata con un motivo floreale dorato, un paio di jeans aderenti con una gamba viole e una dorata. I suoi piedi sono scalzi e le unghie sono smaltate di nero, cosi` come quelle delle sue mani; i suoi capelli sono raccolti in due alte code laterali ai lati della testa.

"Come stai?" le domando andando a sedermi sul divano. Lei alza lo sguardo e punta i suoi grandi occhi di ghiaccio, truccati di un viola intenso, su di me.

"Sto bene, grazie. E tu?" ribatte sorridendomi. I suoi denti bianchissimi fanno un contrasto incredibile con le sue labbra colorate di nero.

"Sto bene, grazie." rispondo.

"Ti sei divertito? Ieri con quella ragazza? Mi sembra davvero carina, spero che uscirai ancora con lei." chiede ancora Penny e il suo sorriso si allarga.

"Ecco, io... A proposito di ieri sera, volevo chiederti scusa." sussurro abbassando lo sguardo sotto il peso del senso di colpa.

"Chiedere scusa per cosa?" ribatte lei confusa.

"Per averti mollata da sola quando avevi indubbiamente bisogno di aiuto. Sei stata male e io me ne sono altamente fregato." spiego torturandomi le mani e sentendomi un gran pezzo di merda. Penny scoppia a ridere e io alzo lo sguardo su di lei, più sbigottito che mai.

"Che cosa tenera che hai detto." commenta senza smettere di ridere. Si alza, posando sul bracciolo della poltrona la gatta, e si avvicina a me posandomi un bacio sul naso. Io spalanco gli occhi per la sorpresa e la guardo arrossendo leggermente: non capisco il suo comportamento e non so come reagire.

"Ma non devi preoccuparti: i casini succedono sempre, ma io e la mia squadra abbiamo sempre risolto tutto. Non ci serve nessun aiuto e tu sei libero di uscire con la tua bella." aggiunge poi tornando a sedersi. Io resto in silenzio: sono ancora confuso e allibito per il suo gesto improvviso e non ho la più pallida idea di cosa dovrei fare.

Cala il silenzio: io inizio a mordicchiarmi le unghie e Penny ricomincia ad accarezzare la sua gatta, sembrano entrambe tranquille e a proprio agio.

"Vuoi qualcosa da bere?" chiedo per spezzare il silenzio.

"Si grazie, vorrei un bicchiere di latte." risponde Penny sorridendomi di nuovo.

"Te lo porto subito." esclamo alzandomi in piedi e dirigendomi verso la cucina.

"Anche una ciotola di latte, per favore. E` per Mrs Wildfire." aggiunge la ragazza.

"Arriva subito." dico aprendo la porta della cucina.

All'interno trovo Shawn seduto al tavolo alle prese con un barattolo di marmellata: ci prova e ci riprova, ma quello non ne vuole sapere di aprirsi.

"Ciao Shawn." lo saluto passandogli accanto diretto verso la credenza, estraggo un bicchiere e una ciotola che poso sul tavolo.

"Ciao, JiYong." ribatte lui senza smettere di armeggiare con quel barattolo.

Raggiungo il frigo e lo apro per prendere il latte, torno al tavolo e riempio sia il bicchiere che la ciotola, poi rimetto il cartone del latte al suo posto.

"Ti va di andare a cena fuori? Noi quattro insieme, intendo." propongo avvicinandomi al bambino e prendendogli dalle mani il barattolo.

"Non so, chiedi a Penny. Se per lei va bene, va bene anche per me." risponde osservandomi con attenzione indeciso se rimproverarmi per il mio gesto o meno.

"Vado subito a chiedere allora." ribatto restituendogli il barattolo aperto. Prendo il bicchiere con una mano e la ciotola con l'altra e mi dirigo di nuovo in salotto, ho deciso: stasera mi faro` perdonare per il mio menefreghismo di ieri.

 

 

 

Buongiorno a tutti!!

E buona visione dei MAMA!!! *^*

Io non vedo l'ora e voi???

Non sto piu` nella pelle!! Voglio vedere i miei amatissimi BigBang!!!!! *sclera*

Ok, la smetto.... Tornando alla storia... Vi piace questo nuovo capitolo?

Ho deciso che d'ora in poi Penny chiamera` Ji Jiggy come nella canzone Niliria... Avete presente?

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 6
*** Le doti di Penny ***


Cap. 6

 

Le doti di Penny

 

"A cena fuori? Dici sul serio?" mi domanda Penny, i suoi grandi occhi color ghiaccio sono spalancati per lo stupore.

"Certo, voglio dedicare la serata a voi tre perché siete cosi` gentili a proteggermi ogni giorno." rispondo sorridendole. La ragazza lancia un gridolino acuto e salta dalla poltrona come una molla, due secondi dopo me la ritrovo aggrappata al collo che mi stringe forte gridando di gioia.

"Grazie, grazie, grazie! Mai nessuno ci aveva invitati a cena fuori prima d'ora!" esclama al settimo cielo. Sono un po' sorpreso e imbarazzato dalla sua eccessiva reazione cosi`, con delicatezza, la allontano da me.

"Si parte appena siamo tutti pronti, ok? Vai a cambiarti." le dico sorridendo. Lei annuisce e si allontana saltellando e canticchiando allegramente.

"Shawn, corri a cambiarti." grida la ragazza prima di sparire al piano di sopra. Sorridendo tra me e me salgo anche io le scale e mi chiudo in camera mia: cosa mi metterò stasera?

Ci ritroviamo tutti e quattro all'entrata circa un'ora dopo, io indosso un paio di jeans sbiaditi e strappati, delle comode scarpe da ginnastica bianche e nere e la felpa di One of a Kind. Shawn, che e` sempre molto elegante, sfoggia un completo gessato color prugna, una cravatta a farfallino gialla e un cappello a cilindro bianco come le scarpe lucide. Penny, invece, e` completamente vestita di rosso: la minigonna a quadri scozzesi, la maglia aderente con il collo alto e i leggins, solo gli stivali sono azzurri e in stile cowgirl. Perfino Mrs Wildfire porta un collarino rosa con alcune perline e un nastrino dello stesso colore legato con un fiocco sulla punta della sua lunga coda.

Saliamo tutti in macchina, ognuno al proprio posto, come al solito.

"Allora, dove volete andare di bello?" domando a nessuno in particolare mentre ingrano la marcia per uscire dal vialetto di casa.

"Dove vuoi tu, sei tu che conosci meglio di noi i locali." risponde Penny che a stento riesce a trattenere l'entusiasmo. Sorrido di nuovo e imbocco la strada verso sud: conosco un ristorante carino e poco frequentato, solo perché si trova piuttosto distante dalle vie principali, ma si mangia bene e ci lavorano persone educate.

Arriviamo a destinazione circa un'ora più tardi, il viaggio e` stato tranquillo: abbiamo parlato poco, ma la radio era accesa e ho piacevolmente scoperto che Penny canta piuttosto bene anche se modifica tutti i testi delle canzoni a suo piacimento.

Entriamo nel locale e chiedo al cameriere un tavolo piuttosto appartato per quattro persone: ormai ho imparato che Mrs Wildfire va trattata come un essere umano e non come un semplice animale da compagnia, l'uomo ci fa segno di seguirlo e ci fa accomodare ad un tavolo vicino alle vetrate da cui si può godere dello splendido panorama di Seoul al tramonto. Prendiamo posto, io accanto a Shawn e Penny di fronte a me, mentre la gatta siede di fronte al bambino.

"Desiderate ordinare?" domanda il cameriere porgendoci i menu. Io, Shawn e Penny ne prendiamo uno a testa iniziando subito a sfogliarlo.

"Mrs Wildfire prende una zuppa di pesce." esclama la ragazza indicando la gatta seduta al suo fianco. Il cameriere sembra perplesso, ma non ribatte limitandosi a prendere appunti.

"Io prendo del salmone." continua la ragazza restituendo il menu.

"Io vorrei del ramen." dico porgendo il listino al cameriere.

"Io i gamberetti in salsa aurora." annuncia Shawn.

"No, tu non puoi prendere i gamberetti." ribatte Penny.

"Voglio i gamberetti." protesta il bambino a voce leggermente più alta.

"Non puoi." insiste la ragazza in tono secco.

"Ma io li voglio!" sbotta il bambino quasi gridando. Io e il cameriere facciamo un scatto all'indietro: non avevo mai visto Shawn perdere le staffe, e` sempre stato cosi` freddo e calmo.

"Ok, allora. Peggio per te." commenta Penny stizzita.

"Il rompipalle prende i gamberetti." continua poi, rivolta al cameriere. L'uomo finisce di prendere l'ordinazione e si allontana.

Io decido che non voglio indagare oltre sul loro piccolo litigio: non li avevo mai visti in disaccordo prima: nessuno dei due aveva mai mancato di rispetto l'altro, resto in silenzio, indeciso sul da farsi.

"Qualcuno di voi sa cos'è in realtà una perla?" domanda Penny dopo diversi minuti di assoluto silenzio. Alzo gli occhi verso di lei, ma non sta guardando nessuno in particolare: il suo sguardo e` perso nel vuoto come se stesse riflettendo ad alta voce invece che parlare con noi.

"Una perla e` una pietra preziosa, no?" rispondo un po' incerto.

"Questo e` quello che crede la gente, ma ora Penny ti spiegherà come stanno davvero le cose." ribatte Shawn facendo l'occhiolino all'amica.

"Grazie mille, Shawn." dice lei sorridendogli.

In quel momento arriva il cameriere con le nostre ordinazioni, ognuno di noi ringrazia dopo aver ricevuto il proprio piatto e lui si allontana di nuovo con un leggero inchino.

"La perla e` la definizione più pura di bellezza." esclama Penny prendendo le bacchette e iniziando a mangiare. Tutti noi la imitiamo e per un po' solo il rumore delle bacchette contro i piatti rompe il silenzio, nessuno sembra voler aggiungere qualcosa all'affermazione di Penny.

"La perla nasce dall'ostrica quando viene attaccata: e` la sua unica fonte di difesa. Se qualcosa di anomalo entra nel suo guscio, ferendola e indebolendola, a lei non resta altro che donare parte di se a ciò che la sta danneggiando per renderlo innocuo." prosegue la ragazza posando le bacchette e prendendo il bicchiere di Coca-Cola. Io rimango basito da questo suo discorso: e` cosi` strano, ma anche molto profondo. In pratica sta dicendo che se qualcosa entra nella nostra vita per ferirci spetta a noi trasformarlo in qualcosa di buono: e` un pensiero poetico molto forte.

"Ogni perla e` diversa: non esistono due perle uguali al mondo. Ognuna e` come una goccia di liquido dolore trasformata in solida bellezza, unica e inimitabile." aggiunge Shawn. Io non so che dire per cui resto zitto.

Il discorso finisce li` e continuiamo a mangiare in silenzio: non credevo fosse cosi` difficile parlare con loro, ma mi rendo conto che non so bene cosa dire. I minuti passano e man mano i nostri piatti si vuotano, nel frattempo il locale si riempie e il chiacchiericcio dei tavoli vicini copre il silenzio presente al nostro. Una volta vuotato il piatto poso le bacchette e uso il tovagliolo per pulirmi le labbra.

"Qualcuno di voi vuole ordinare il dolce?" chiedo.

"No, niente dolce. Dobbiamo correre." risponde Penny, il suo tono di voce e` allarmato. Alzo gli occhi su di lei e vedo che sta guardando Shawn con preoccupazione cosi` sposto gli occhi sul bambino e` mi accorgo che il suo viso e` distorto in una smorfia di dolore.

"Shawn, che ti succede?" domando in ansia.

"Io lo sapevo che sarebbe finita cosi`, ma e` troppo testardo per ascoltarmi." ribatte Penny alzandosi in piedi, fa il tavolo di corsa e prende il bambino in braccio.

"Jiggy, dobbiamo tornare a casa. Subito!" esclama con urgenza la ragazza correndo verso l'uscita del locale, Mrs Wildfire le trotterella dietro con la coda dritta.

"Penny!" la chiamo e lei si volta, circa a meta` strada tra il nostro tavolo e l'uscita.

"Vai in macchina, io pago e arrivo." le dico lanciandole le chiavi dell'auto. La gatta fa un salto prendendole al volo e correndo fuori, la ragazza la segue in tutta fretta, io pago il conto e li raggiungo in auto.

"Fai presto, per favore." mi prega Penny una volta che ho avviato il motore.

"Si, faccio il possibile, ma dimmi che succede a Shawn." ribatto ingranando la marcia e accelerando per uscire dal parcheggio.

"Shawn e` intollerante ai gamberetti: se li mangia gli vengono i bruciori di stomaco e sta male per tutta la notte, ma sono il suo piatto preferito quindi li mangia lo stesso perché e` testardo." mi spiega la ragazza. La osservo dallo specchietto retrovisore: e` seduta senza aver allacciato la cintura di sicurezza con la testa del bambino in grembo e gli accarezza i capelli con fare materno.

Sfreccio per le strade di Seoul il più veloce che posso sgarrando perfino qualche semaforo, ma finalmente, dopo circa mezz'ora, arriviamo a casa. Parcheggio in tutta fretta nel vialetto e scendiamo tutti dall'auto, corro per aprire la porta d'ingresso e Penny si precipita all'interno salendo subito le scale. Chiudo con cura la porta e la raggiungo: la trovo seduta sul bordo del letto di Shawn, il bambino e` coricato con gli occhi chiusi, Mrs Wildfire e` appallottolata sul suo stomaco come se il calore del suo piccolo corpo peloso potesse aiutarlo a stare meglio.

"Posso fare qualcosa? Vuoi che chiamo un medico?" le domando avvicinandomi piano. Lei si volta verso di me regalandomi un piccolo sorriso.

"No grazie, non serve. Shawn accetta di curarsi solo con metodi naturali, ma io non so fare le tisane perciò di solito aspettiamo che passi da solo." risponde la ragazza con un tono di voce triste.

"Posso farla io la tisana, se vuoi." mi offro volontario. Lei mi guarda e il suo sorriso cresce a dismisura.

"Lo faresti davvero? Grazie!" esclama felice alzandosi e correndo verso di me per abbracciarmi, ma si stacca subito per raggiungere la cassettiera e frugare tra i cassetti.

"E` questa! Questa e` la tisana che serve a Shawn, la riconosco dal profumo." aggiunge tornando verso di me con una bustina trasparente piena di erbe essiccate.

"Vado e torno." ribatto prendendola e scendendo al piano di sotto.

Mentre aspetto che l'acqua bolla mi trovo a riflettere: credo sia un miracolo che loro tre si siano trovati, sembrano non poter vivere separati e si completano a vicenda. Chissà qual'e` la loro storia, sono convinto che avrebbero tanto da dire se solo uno accettasse di ascoltarli.

Una volta preparata la tisana torno al piano di sopra e la consegno al bambino.

"Grazie mille, JiYong." mi sussurra lui facendomi un debole sorriso.

"Figurati." ribatto posando la tazza fumante sul comodino.

"E` meglio lasciarlo tranquillo adesso: Mrs Wildfire veglierà su di lui." esclama Penny ferma sull'uscio. La guardo confuso, ma alla fine la seguo fuori dalla stanza.

"Ti va di fare due passi?" mi propone indicando la notte mite e serena fuori dalla finestra alle sue spalle.

"Perché no?" ribatto con un'alzata di spalle. Scendiamo al pian terreno e usciamo di casa iniziando a camminare l'uno di fianco all'altra senza dire una parola.

"Sei sicura che sia prudente lasciare Shawn da solo?" le chiedo dopo qualche minuto di silenzio.

"Ma lui non e` da solo, c'e` Mrs Wildfire con lui." ribatte lei. Annuisco appena e decido di lasciar cadere il discorso.

"Penso che sia molto bello quello che hai detto a proposito delle perle." commento.

"Oh, grazie." risponde lei e, con la coda dell'occhio, la vedo arrossire leggermente. Non deve essere abituata a sentirsi fare dei complimenti. Sto per aggiungere qualcosa, ma uno scatto della ragazza mi blocca.

"Non siamo soli." sussurra scrutando il buio attorno a noi. Nello stesso istante due uomini incappucciati escono dall'oscurità che ci circonda sbarrandoci il passaggio, Penny si mette in mezzo tra me e loro a braccia aperte come a voler impersonare un muro tra me e quei malintenzionati.

"E brava occhi di gatto, vedi anche al buio eh?" esclama uno dei due uomini.

"Non potete far del male a Jiggy!" ribatte lei con voce gelida.

"E scommetto che sara` un esserino fragile come te a fermarci." commenta il secondo uomo, mentre il primo estrae una pistola puntandola dritta contro Penny.

E` questione di pochi secondi, non ho nemmeno il tempo di pensare di agire: la ragazza fa uno scatto in avanti sollevando una gamba e tirando un calcio alla mano armata del malvivente che subito lascia cadere la pistola urlando di dolore. Penny non si ferma e abbassa di nuovo la gamba ruotando su se stessa e colpendo l'altro uomo con un forte calcio dritto alla bocca dello stomaco facendolo piegare in due, poi si volta di nuovo e tira un fendente con la mano piatta sulla nuca del primo tizio, ormai non più armato, che cade a terra.

Resto allibito nel vedere quanta forza e quanta velocità e prontezza di riflessi si nascondono in quella piccola ragazza che ora e` in piedi di fronte a me e mi sorride trionfante.

"Fatto! Direi che e` meglio tornare a casa." commenta spazzolandosi i vestiti, come se si fosse sporcata lottando contro quei malviventi. Il mio cervello fatica a mettersi in moto cosi` mi limito a seguirla in silenzio.

"Non avremmo dovuto chiamare la polizia?" chiedo una volta al sicuro dentro casa, quando la mia testa riprende a funzionare come si deve.

"No, non sarebbe servito: non sono loro la mente del crimine, sono solo semplici pedine. Ci penserà il vero cattivo a sbarazzarsi di loro una volta che saprà che hanno fallito." risponde Penny.

 

 

 

Buonasera :)

Questo capitolo e` un po' piu` lungo degli altri... Spero che vi piaccia e spero di ricevere taaaante recensioni.... Io mi impegno tanto a scrivere, vorrei sapere se ne vale la pena o meno...

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 7
*** Il gioco dei cappelli ***


Cap. 7

 

Il gioco dei cappelli

 

Ho gli occhi chiusi e sono coricato nel mio letto con le coperte fin sopra il naso, l'unico rumore presente nella stanza e` quello del mio cuore che batte che, nel silenzio assoluto, provoca un rimbombo pari a quello delle cannonate, le quali fanno tremare il mio corpo: ma che diavolo e` successo? Ancora non riesco a capacitarmene: mi sono trovato faccia a faccia con due assassini pronti a farmi fuori, se non ci fosse stata Penny...

Ma come ha fatto lei a batterli? A vederla sembra solo una ragazzina, anche un po' tarda per di piu`, e invece davanti ai miei occhi si e` trasformata in un'arma.

Shawn ha ragione: devo smetterla di giudicare dall'aspetto esteriore e imparare a conoscere a fondo questo trio pieno di sorprese. Sospiro, domani pero`: stasera sono stanco e voglio riposare.

Il mattino seguente vengo svegliato dai morsi della fame, ancora assonnato sguscio fuori dal letto e mi trascino giu` fino al piano di sotto.

"Fermo Shawn! Che cosa hai appena nascosto in tasca?" urla Penny lanciando uno sguardo accusatorio al bambino.

"I-io... N-niente..." balbetta lui correndo a nascondersi dietro il mio divano in pelle.

"Portarsi dietro un cappellino con visiera blu nascosto nella tasca dei pantaloni e` come barare al gioco dei cappelli." protesta la ragazza pestando il piede a terra e incrociando le braccia al petto.

"Uff, scusa... Hai ragione." borbotta Shawn con lo sguardo basso per poi allontanarsi e salire al piano di sopra con il morale a terra.

"Che succede?" domando confuso.

"Oggi e` giovedi`: si esce e si va a fare il gioco dei cappelli." risponde prontamente Penny con un sorriso sulle labbra.

"Il gioco dei cappelli? E cosa sarebbe?" chiedo ancora, sempre piu` confuso.

"Vestiti che usciamo, cosi` lo scoprirai." ribatte lei indicando i miei pantaloni della tuta stropicciati, l'unica cosa che indosso in quel momento.

"Dobbiamo uscire? Ma non possiamo giocare qui a casa? E Shawn non stava male?" protesto.

"L'indigestione di Shawn passa in fretta fortunatamente e non si puo` giocare in casa, se ti prepari scoprirai perche`." dice Penny, piu` laconica che mai. Decido di non insistere oltre e mi limito a tornare sui miei passi e cambiarmi in fretta, curioso di sapere che cosa sta per succedere. Mi cambio in fretta indossando un paio di jeans e una camicia a quadri, un paio di scarponi e un berretto.

Circa un'ora piu` tardi scendiamo tutti e quattro dalla mia Lamborghini che ho appena parcheggiato di fronte ad un comune bar di Seoul, sono stati loro a sceglierlo e io li ho accontentati. Penny, che oggi indossa una lunga gonna fucsia e spiegazzata, una camicia bianca e un gilet in pelle verde scuro, si avvia saltellando lungo il marciapiede seguita a ruota dalla sua gatta con la coda dritta. Shawn, avvolto nel suo tight viola acceso e, stranamente, senza cappello in testa, la segue pensieroso.

Entriamo nel locale e ci accomodiamo in uno dei tavoli lontano dalle vetrate: non voglio che qualche fan di passaggio sul marciapiede mi veda ed entri strillando come un ossesso, ordiniamo la colazione e aspettiamo di essere serviti. Sto giusto per domandare quando potro` scoprire in che cosa consiste il gioco dei cappelli quando il bambino inizia a parlare.

"Chiudi gli occhi." dice Shawn rivolto a Penny.

"Sissignore!" annuisce lei ubbidendo.

"C-che...?" faccio per chiedere, ma un gesto del bambino mi zittisce, cosi` sposto lo sguardo sulla ragazza.

"Quanti cappelli?" domanda Shawn.

"Un colbacco nero tre tavoli dietro di noi, una bombetta grigia vicino all'entrata, un cappello con visiera bianco di fronte alla cassa, accanto c'e` un cloche rosa. Altri due cappelli con visiera: uno nero e uno rosso si trovano rispettivamente nell'angolo verso est e quello verso nord. Jiggy porta un berretto con su scritto "Comme les fuck down". Un tizio con il cappello da cowboy sta uscendo in questo momento. In totale otto cappelli." risponde Penny tenendo gli occhi ben chiusi e indicando con la mano la persona che indossa il cappello man mano che lo nomina. Io mi guardo attorno sconcertato rendendomi conto che li ha azzeccati tutti, nessuno escluso, e che non ne ha saltato nemmeno uno.

"Come diavolo hai fatto?" le chiedo fissandola a bocca aperta. Come poteva in pochi secondi, il tempo che ci abbiamo messo ad entrare e sederci, guardare cosi` attentamente tutto il locale da ricordarsi ogni singolo cappello presente? E` assurdo!

"Sono brava, vero?" esclama lei con un sorriso a trentadue denti aprendo gli occhi.

"Sei fantastica!" ribatto io, piu` ammaliato che mai.

"G-Dragon." interviene una voce alle mie spalle, piu` fredda del ghiaccio. Mi si rizzano i peli sulla nuca mentre mi giro per fronteggiare Isha.

"Buongiorno Isha, che piacere vederti!" esclamo con un sorriso che piu` falso non potrebbe essere: sono appena stato beccato dalla ragazza che mi piace mentre facevo un complimento ad un'altra, so bene quanto questo possa nuocere al nostro rapporto.

"Mio caro GD, perche` non mi presenti la tua compagnia?" mi domanda lei, con un sorriso falso quanto il mio, indicando Shawn e Penny con uno sguardo omicida. Sospiro e faccio come dice.

"Lui e` Shawn, lei e` Penny e lei e` Mrs Wildfire: sono la squadra speciale mandata dalla polizia." spiego indicandoli uno per uno ben sapendo che lei non mi credera`, in fondo nemmeno io volevo crederci, all'inizio.

"E cosi` voi siete qui per proteggere il famoso G-Dragon da quello stalker psicopatico?" chiede Isha squadrando Penny dalla testa ai piedi con lo sguardo pieno di disprezzo.

"Esatto." risponde lei sorridendole, come se non si fosse accorta del suo sguardo.

"Isha, possiamo parlare un momento in privato?" le chiedo alzandomi. Proprio in quel momento arriva la cameriera con le nostre ordinazioni, posa tutto sul tavolo e si allontana sorridendo.

"Voi iniziate a mangiare, arrivo subito." esclamo allontanandomi prendendo Isha sottobraccio.

"GD, chi e` quella? E` quel marmocchio? Credevo che tra noi le cose fossero serie." mi accusa puntandomi l'indice contro.

"Ascoltami: ti sto dicendo la verita`: loro sono davvero la squadra speciale della polizia. Telefona in centrale se non ti fidi di me." ribatto cercando di farla ragionare: quella ragazza mi piace parecchio e non voglio perderla. Isha mi lancia uno sguardo inceneritore.

"E perche` non me lo hai detto subito?" ribatte infastidita.

"Perche` non mi fidavo di loro e non credevo che potessero davvero proteggermi." rispondo abbassando lo sguardo: mai mi ero sbagliato cosi` tanto in vita mia.

"Beh, ma e` ovvio! Quella banda di squilibrati non puo` proteggerti!" grida lei, talmente forte da far si che tutti i presenti nel locale si girino verso di noi. Con la coda dell'occhio vedo Shawn scuotere la testa triste e Penny sospirare rassegnata, i suoi occhi vengono subito coperti da un'alone di lacrime.

"Loro non sono una banda si squilibrati!" esclamo a voce abbastanza alta da farmi sentire da tutti. Isha mi guarda incredula per qualche secondo, poi scuote la sua lunga chioma ramata ed esce dal locale senza dire una parola. Sospiro e torno a sedermi sentendo lo sguardo dei presenti puntato addosso, vorrei tanto urlare che non c'e` niente da vedere, ma non lo faccio.

Mi siedo e faccio colazione con gli altri, nessuno di noi dice una parola. Finiamo di mangiare in assoluto silenzio e, una volta finito, lasciamo il locale e torniamo a casa, sempre senza aprire bocca.

Non posso crederci: ho litigato pubblicamente con la ragazza che mi piace per difendere le mie guardie del corpo: perche` l'ho fatto? Non sono sicuro di sapere la risposta, anche se credo che gli occhi di Penny siano la causa principale: mi ha fatto male vederla cosi` ferita dalle parole di Isha, soprattutto dopo che lei aveva detto che le piaceva la mia nuova fiamma. Penny si e` sempre mostrata aperta e gentile nei confronti di Isha, ma lei l'ha maltrattata ugualmente: non credo sia giusto.

"Jiggy..." sussurra timidamente Penny sfiorandomi una spalla con le dita. Siamo appena arrivati a casa e io sto salendo le scale diretto in camera mia.

"Dimmi." le dico voltandomi verso di lei.

"Volevo ringraziarti per averci difeso." esclama lei facendo un piccolo inchino.

"Beh, mi sembra il minimo: voi mi avete salvato la vita." ribatto sorridendole.

"Questo non ti impone di essere gentile con noi." mi fa notare Shawn facendo capolino da dietro le spalle dell'amica.

"Non sono gentile con voi per obbligo. Vi ho difeso perche` non penso che voi siate dei buffoni: mi fido di voi e ho messo la mia vita nelle vostre mani." spiego guardandoli entrambi negli occhi. Il bambino ricambia il mio sguardo con vivo interesse e mi fa un cenno di intesa, mentre Penny abbassa gli occhi arrossendo lievemente. Mi viene da sorridere alla sua reazione: e` cosi` dolce e` infantile quella ragazza.

Quello stesso pomeriggio usciamo di nuovo, questa volta diretti alla YG: dovro` pur lavorare ogni tanto, no?

 

 

 

 

 

 

Rieccomi....

Chiedo umilmente scusa per il ritardo... E per questo capitolo corto e piuttosto orribile... :'(

Il fatto e` che, finalmente (!!!!), sono riuscita a trovare lavoro!! Quindi d'ora in poi avro` meno tempo per scrivere...

Spero comunque che continuate a seguire la mia storia.

Mi raccomando recensite in tanti, please!!

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 8
*** Incidente in bagno ***


Cap. 8

 

Incidente in bagno

 

I giorni passano lenti, non ci sono piu` stati attentati alla mia vita dopo quella fatidica sera e io posso godermi finalmente un po' di pace. E` bello poter finalmente bere un buon caffe` senza temere la lavanda gastrica, posso cucinarmi quello che voglio sicuro che il microonde o il forno si limiteranno a fare cio` per cui sono stati inventati e, cosa piu` importante di tutte, posso stare sul palco e preoccuparmi solo della buona riuscita della mia esibizione. Insomma, la mia vita e` tornata come prima, o quasi: Penny, Shawn e Mrs Wildfire sono stati una bella novita`, ma ora fanno parte della mia vita quotidiana. Mi sto affezionando parecchio a loro anche se ammetto di conoscerli ancora molto poco: parlano di rado di loro stessi, ma alcune cose sono trapelate. Per esempio Shawn e` un gran collezionista di cravatte, ne possiede di tutti i tipi, di tutti i colori e di tutte le stoffe; inoltre adora leggere e ha la straordinaria capacita` di ricordare tutto cio` che ha letto. Penny invece e` allergica al pelo dei cani per questo ha cosi` paura di loro, l'ho scoperto quando i miei genitori una sera sono passati a salutarmi con Gaho, il mio adorato cagnolino. E` stata una scena memorabile: proprio Penny aveva aperto la porta di casa e Gaho, come sua abitudine, le e` subito saltato addosso. La ragazza ha cacciato un urlo agghiacciante ed e` corsa su per le scale seguita di gran fretta da Mrs Wildfire, entrambe si sono rifugiate in camera della ragazza. E` stato Shawn a dare loro il via libera per uscire solo quanto i miei genitori e Gaho erano gia` lontani lungo la strada verso la Dolce Vita. Per quanto riguarda Mrs Wildfire invece, lei e` la gatta piu` intelligente che io abbia mai visto: non solo predice il futuro e riesce a comunicare con Penny in un modo che ancora mi sfugge, ma potrei giurare di averla vista leggere un paio di volte. Si, esatto: leggere. Era accucciata con le zampe anteriori su un libro con gli occhi sulle pagine e sembrava addirittura tenere il segno con una delle zampe.

"Aaaaaaaahhhh!" un rumore assordante riempie il silenzio seguito subito dopo da un urlo. Faccio uno scatto talmente brusco da ribaltare la sedia su cui sono seduto finendo a gambe all'aria sul pavimento trascinando con me la maggior parte degli spartiti su cui stavo lavorando, ma non me ne curo e mi rialzo in tutta fredda uscendo dalla mia stanza. Al diavolo il lavoro e le nuove canzoni: che diavolo e` successo?

"Penny!" chiamo allarmato sapendo che era stata la ragazza ad urlare: in casa ci siamo solo io e lei, Shawn e` uscito con Mrs Wildfire per portarla dal veterinario. Si tratta della solita visita di routine, ma Penny si e` rifiutata di andarci perche` dice che i veterinari trattano gli animali come oggetti e non come esseri viventi. Non sono della sua stessa idea, ma non ho protestato. Cosi` io e Penny siamo rimasti a casa mentre Shawn e` uscito con la gatta: siccome non volevo che andasse da solo ho chiesto ad uno degli autisti della YG di venire a prenderlo e di riportarlo a casa finita la visita.

"Penny! Che succede?" urlo ancora, non avendo ricevuto nessuna risposta. Dove si sara` mai cacciata?

"Jiggy..." un sussurro dolorante mi giunge in risposta anche se non riesco a capire da dove provenga. Continuo a camminare lungo il corridoio del primo piano guardandomi attorno confuso e preoccupato.

"Penny, dove sei?" chiedo a voce alta.

"Sono in.... Ahia!" risponde la ragazza gemendo dal dolore. Questa volta capisco che la voce proviene dalla sua stanza cosi` corro subito in quella direzione e spalanco la porta facendo irruzione nella camera. E` la prima volta che entro in questa stanza da quando l'ho data a Penny concedendole il permesso di arredarla come piu` le piaceva e resto con la bocca aperta e gli occhi sgranati: non sembra nemmeno piu` la stessa stanza. Le pareti, una volta bianche e spoglie, ora sono decorate da centinaia di disegni: per lo piu` si tratta di gatti, stelle e alberi e, sul soffitto, una grossa luna piena. Guardo ogni disegno meravigliato dalla bravura della mano che ha reso possibile tanto splendore e mi accorgo che i disegni non si limitano ai muri, ma si estendono anche su ogni mobile presente nella stanza. Wow! E` davvero stupendo!

Un gemito di dolore mi riporta bruscamente alla realta`.

"Penny?" chiamo di nuovo.

"I-in bagno." balbetta lei con voce flebile.

Raggiungo in tutta fretta la porta del bagno, ma mi blocco subito: posso entrare? Insomma e` il bagno di una ragazza non credo che sia il caso che io...

Un altro gemito di dolore mi fa capire che non posso restare fuori cosi` spalanco la porta ed entro: subito non noto nulla di strano e non vedo Penny da nessuna parte. Poi il mio sguardo cade sulla vasca da bagno: la` dove dovrebbe esserci la tenda che protegge la stanza dagli schizzi d'acqua altro non c'e` che un bastone di metallo rotto e penzolante. Mi avvicino di piu` e vedo Penny raggomitolata sul fondo della vasca avvolta dentro la tenda in plastica, il suo corpo trema dal freddo mentre l'acqua continua a cadere su di lei. Mi avvicino a lei e chiudo l'acqua per poi chinarmi in avanti.

"Penny, che e` successo?" le chiedo con apprensione.

"S-sono caduta... E... E n-non riesco piu` ad alzarmi... C-credo di essermi rotta qualcosa." spiega la ragazza con un filo di voce. Allungo una mano verso di lei accarezzando il suo viso: la sua pelle e` fredda e bagnata, non so se siano lacrime o residui di acqua. Noto che non e` riuscita a lavarsi completamente: alcune piccole bollicine si shampoo brillano tra i suoi capelli alla luce dei faretti presenti sul soffitto.

"M-mi aiuti p-per favore." balbetta ancora, tremante.

"Ma certo che ti aiuto. Dimmi solo dove ti fa male." ribatto abbozzando un piccolo sorriso, lei indica il suo braccio destro che tiene ancorato al suo petto. Mi avvicino di piu` a lei e, con attenzione e delicatezza, la sollevo prendendola in braccio. Mi fa un certo effetto sapere che sto tenendo fra le mani una donna nuda avvolta solo dalla tenda umida della doccia, ma faccio di tutto per non pensarci. La porto nella sua stanza e, adagio, la poso sul grande letto matrimoniale posto accanto alla finestra.

"Ora ti porto al pronto soccorso, ma prima meglio se ti asciughi e ti vesti." le dico. Lei tenta di muoversi un po' cercando di mettersi seduta, ma a quanto pare non e` solo il braccio ad essersi rotto nella caduta perche` ricade subito sdraiata dopo aver cacciato un piccolo gemito.

"C-come faccio a vestirmi? Non riesco a muovermi, mi fa malissimo." protesta sull'orlo delle lacrime.

"No, non piangere. Non fa niente, ti aiuto io." ribatto sedendomi sul letto accanto a lei e accarezzando il suo braccio nudo: non posso lasciarla cosi`. Mi alzo e vado di nuovo in bagno per poi tornare munito di asciugamani che poso sul letto vicino a lei.

"Dove posso trovare dei vestiti?" le chiedo osservandola, sembra stare parecchio male: devo fare in fretta. Lei indica il guardaroba decorato con il disegno di due gatti, uno bianco e uno viola che non la coda formano un cuore. Mi alzo e vado ad aprirlo tirandone fuori i primi indumenti che mi capitano a tiro: un paio di corti pantaloni bianchi a pois rossi e una camicetta blu. Faccio per tornare da lei, ma il suo sguardo disgustato mi blocca.

"Sei serio? Vuoi davvero abbinare quei vestiti?" esclama facendo una smorfia di orrore. Io trattengo a stento una risata isterica: si e` quasi uccisa cadendo nella vasca da bagno e ora si lamenta per un abbinamento malriuscito? Tuttavia non c'e` verso di convincerla cosi` sono costretto a tornare al guardaroba e cercare fra i suoi vestiti finche` non trovo qualcosa che la aggrada.

Alla fine sceglie un paio di jeans blu notte a zampa d'elefante decorati con pizzi a forma di farfalla variopinti e una felpa con lo scollo a V a righe bianche, azzurre e nere.

Con parecchie difficolta` e una buona dose di imbarazzo riesco finalmente ad asciugare il suo piccolo corpicino ferito e farle indossare i vestiti da lei scelti, con delicatezza la prendo in braccio e mi dirigo al piano di sotto.

"Grazie Jiggy." sussurra Penny appoggiando il capo sulla mia spalla. Istintivamente la stringo di piu` contro il mio petto, ma senza farle del male.

In quello stesso momento la porta di ingresso si spalanca e una palla di pelo sfreccia all'interno alla velocita` della luce facendo un balzo e atterrando in grembo alla ragazza tra le mie braccia.

"Eccoci, siamo tornati!" annuncia Shawn entrando a sua volta e chiudendo la porta dietro di se`. Non appena si volta, pero`, si blocca e ci osserva sconcertato.

"Che diavolo succede qui?" domanda scrutandoci con gli occhi ridotti a due fessure.

"Penny e` caduta nella doccia, credo si sia rotta qualcosa anche se non so cosa di preciso." spiego mentre osservo Mrs Wildfire accoccolarsi contro la sua padrona che tenta di accarezzarla senza pero` muoversi troppo.

"Mi sei mancata tesorino." sussurra guardando la gatta con immenso amore.

"Ecco perche` Mrs Wildfire ha dato di matto oggi, ci e` voluto l'intervento di tre veterinari e due inservienti per riuscire a rimetterla nel trasportino. Io non sono mai stato capace di capire le sue premonizioni, ma scommetto che lo sapeva." commenta il bambino posando a terra accanto al divano la piccola gabbietta in plastica ormai vuota.

"Gia`, ma ora non c'e` tempo da perdere. Corri fuori e ferma l'autista: ci deve portare all'ospedale." ribatto. Shawn annuisce e torna sui suoi passi piu` in fretta che puo`.

"Jiggy, non ci voglio andare all'ospedale: i medici trattano i pazienti come oggetti e non come persone." sussurra Penny guardandomi con due occhioni da cucciolo bastonato.

"Uhm... Aspetta, dove l'ho gia` sentita questa? Oh, si` da te riguardo ai veterinari." commento fissandola con un sopracciglio alzato.

"Ma guarda Mrs Wildfire: sta bene ed e` in salute e presto lo sarai anche tu." aggiungo poi cercando di farla ragionare.

"Jiggy, non voglio ti prego. Curami tu a casa." protesta lei mentre i suoi occhi diventano lucidi.

"L'autista ci aspetta qui fuori, muovetevi!" grida Shawn sull'uscio di casa.

"Arriviamo! Comincia a salire in macchina." urlo di rimando.

"Andra` tutto bene, Penny." aggiungo poi in un sussurro rivolto alla ragazza.

"Ho paura Jiggy." brontola lei. La osservo e il suo visino triste mi fa tenerezza e mi rattrista allo stesso tempo.

"Io mi fido di te, tu ti fidi di me?" le chiedo osservandola negli occhi.

"Si, mi fido di te." annuisce accennando un sorriso.

"Andra` tutto bene, allora." ripeto avviandomi verso l'uscita.

 

 

 

 

Eccomi di nuovo qui!!

Dunque volevo fare una precisazione... La mia cara sorellina ha letto la mia storia e pronuncia il soprannome dato a JiYong da Penny "Giggi"....

No, no e poi no! Si pronuncia "Gigghi" perche` fa piu` figo, piu` cool e poi perche` lo stesso GD lo pronuncia cosi` nella canzone Niliria....

Non sto dicendo che vuoi vi confondiate, ma ho pensato bene di dirlo visto che mia sorella si e` sbagliata...

Comunque soprannomi a parte spero che questo capitolo vi piaccia, mi raccomando recensite in tanti.

Grazie mille per l'attenzione

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 9
*** Verita` o menzogna? ***


Cap. 9

 

Verita` o menzogna?

 

Saliamo tutti in macchina: Shawn, con Mrs Wildfire in braccio, accanto all'autista; mentre io sono seduto sui sedili posteriori, Penny e` sdraiata accanto a me, la sua testa poggia sulle mie gambe. La guardo per un po': i suoi occhi sono chiusi, ma le sue labbra sono tese e rigide come se si stesse trattenendo dal lamentarsi per il dolore.

"Per favore, puo` fare piu` in fretta?" chiedo all'autista. Lui annuisce e preme di piu` sull'acceleratore, io sposto lo sguardo oltre il finestrino per guardare le auto di passaggio sperando di non trovare traffico o troppi semafori rossi.

I minuti passano e il silenzio regna sovrano mentre ognuno di noi e` perso nei propri pensieri, non so cosa passi per la mente degli altri, io dal canto mio spero solo che non sia nulla di grave: non so perche` ma veder soffrire Penny fa male anche a me. Sara` forse il suo viso da bambina? E` per questo che mi sento cosi` protettivo nei suoi confronti? Non ho una sorella minore, ma credo che se l'avessi mi comporterei con lei proprio come mi comporto con Penny.

"Ti piacciono proprio i miei capelli, eh?" sussurra la ragazza riscuotendomi dai miei pensieri. Abbasso gli occhi su di lei e vedo che mi sta osservando con attenzione: la mia mano, senza che io me ne accorgessi, si e` mossa da sola infilandosi tra i suoi morbidi capelli bicolore e accarezzandoli come si fa con un tenero cucciolo. Sorrido appena a meta` fra il divertito e l'imbarazzato sentendo le mie guance riscaldarsi leggermente, ma non ho il tempo di dire alcunche` che l'autista ci avvisa che siamo arrivati.

Scendo dall'auto e, con cautela, prendo in braccio Penny per poi dirigermi verso l'entrata dell'ospedale seguito a ruota da Shawn e Mrs Wildfire; l'autista ci aspettera`in auto, ma gli ho dato il permesso di prendersi qualcosa al bar se lo desidera.

Una volta dentro la struttura ci dirigiamo verso la reception per informare la segretaria di turno della situazione della ragazza, la donna, dopo averci fatto compilare un modulo, ci fa accomodare in sala d'attesa. Dopo circa un'ora arriva un medico pronto per visitare Penny cosi` lascio Shawn e la gatta ad aspettarci sui divanetti e accompagno la ragazza nello studio del medico.

"Signore lei chi e`?" mi domanda il dottore dopo che ho posato Penny sul materassino bianco che puzza di disinfettante.

"Sono Kwon JiYong e lei e`..." comincio, ma vengo interrotto bruscamente.

"Signor Kwon e` pregato di lasciare la stanza mentre visito la giovane donna." esclama con voce glaciale l'uomo.

"Oh, si certo. Vado subito." rispondo leggermente ferito dal suo tono e faccio per allontanarmi, ma Penny mi blocca afferrandomi per un polso. Mi volto a guardarla e i suoi grandi occhi di ghiaccio sono pieni di paura.

"Ti prego non lasciarmi." sussurra. Muovo leggermente il braccio per liberarmi dalla sua presa e stringo la sua mano nella mia.

"Non vado da nessuna parte." sussurro di rimando facendole l'occhiolino.

"Mi dispiace signore, ma io di qui non mi muovo." aggiungo poi, a voce piu` alta, rivolto al medico. L'uomo mi lancia uno sguardo di fuoco, ma io non mi lascio impressionare e resto fermo al mio posto. Il dottore inizia la visita senza dire una parola, io non mi muovo di un millimetro tenendo sempre stretta la mano di Penny nella mia mentre non tolgo gli occhi di dosso dall'uomo. Credo che la ragazza abbia ragione: questo tizio la sta osservando come un meccanico osserverebbe la mia Lamborghini non come un medico che visita una paziente e la cosa non mi piace per niente.

"Quanto era grosso di preciso il bastone con cui ha legnato questa poveraccia?" mi domanda il dottore, una volta terminata la visita.

"Che cosa?" ribatto io sconcertato.

"Si rilassi signor Kwon, stavo solo scherzando." esclama l'uomo scoppiando in una rauca risata. Io mi trattengo a stento dal mandarlo al diavolo.

"Comunque sia non posso fare una diagnosi cosi` su due piedi: mi servono delle lastre e forse anche una TAC. Non muovetevi mentre vado a prenotare le visite." aggiunge e, senza darmi il tempo di parlare, esce dalla stanza lasciandoci soli.

"Che ti avevo detto? Quasi quasi preferisco farmi curare da un veterinario." commenta Penny. Mi volto verso di lei e scoppio a ridere.

Quando il piu` scorbutico di tutti i medici torna veniamo avvisati che dovremmo aspettare altre due ore prima di completare la visita e veniamo, poco gentilmente, congedati e mandati ad aspettare nell'atrio.

"Sul serio Jiggy, io voglio andare dal veterinario di Mrs Wildfire." afferma Penny seduta sulla sedia a rotelle che le e` stata prestata dall'ospedale per facilitarle gli spostamenti.

"Non si puo` e lo sai." ribatto io estraendo il cellulare dalla tasca dei pantaloni.

"Quindi che si fa?" domanda Shawn accarezzando il pelo della gatta con fare annoiato.

"Si aspetta, ma tu e Mrs Wildfire potete farvi riaccompagnare a casa dall'autista. Io chiamo YoungBae e gli dico che non andro` alla YG oggi." rispondo cercando il numero del mio amico nella rubrica. Avvio la chiamata e mi allontano appena per poter parlare con tranquillita` e per lasciare a loro la possibilita` di discutere: con la coda dell'occhio vedo Penny e Shawn confabulare a bassa voce.

"JiYong! Alla buon'ora, si puo` sapere che fine hai fatto? Dovevi essere in sala registrazione mezz'ora fa." esclama infastidito il mio migliore amico senza nemmeno salutare.

"C'e` stato un incidente, ora siamo in ospedale. Non credo verro` al lavoro oggi." rispondo.

"Cosa? Che e` successo? Stai bene? Devo avvisare la polizia?" urla YoungBae e capisco che sta entrando nel panico.

"Calma Bae, calma. Non e` successo niente a me. Penny e` caduta nella vasca da bagno e si e` fatta male, stiamo aspettando di poterle fare delle lastre per vedere se si e` rotta qualcosa. Non e` grave penso, ma la cosa andra` per le lunghe." gli spiego cercando di frenare la sua crisi. Restiamo al telefono per un po', ma alla fine riesco a calmarlo e chiudo la conversazione per tornare dai tre ai divanetti.

"Allora? Che hai deciso?" domando a Shawn sedendomi accanto a lui.

"Il trio non si separa mai: succedono danni quando succede, hai visto no? Percio` io resto qui." risponde risoluto il bambino. Io accetto di buon grado la sua decisione.

E cosi` si aspetta, con una buona dose di pazienza e anche un po' di noia.

Si, magari... Il mio cellulare riprende a squillare pochi minuti dopo: e` di nuovo YoungBae.

"Hey bro, ti avevo detto di stare calmo. Non e` nulla di grave." esclamo saltando a pie` pari i convenevoli.

"Forse per Penny si, ma oggi non e` affatto un buon giorno per te per saltare il lavoro JiYong: il presidente e` furioso." ribatte il mio migliore amico.

"Cosa? Perche`? Che ho fatto questa volta?" domando confuso, ma non sono troppo preoccupato: sono certo di non avere fatto nulla di male.

"La notizia e` finita sulla prima pagina del giornale, complimenti JiYong." commenta YoungBae sarcastico.

"Non so di cosa tu stia parlando." gli faccio notare: e` impossibile che sappiano gia` che mi trovo in ospedale, no? E poi che male ci sarebbe?

"Hai dato spettacolo in un bar insultando una ragazza di fronte a tutti." mi spiega il mio amico. In quel momento un ricordo fa capolino nella mia testa: giovedi`, il gioco dei cappelli al bar, Isha che mi vede mentre mi complimento con Penny e il successivo piccolo litigio.

"Non l'ho insultata. E` stata lei ad insultare Penny, Shawn e Mrs Wildfire. Io ho solamente preso le loro difese." protesto indignato.

"Non secondo quello che dice l'articolo. Qui vieni descritto come un ragazzo viziato e arrogante che se la prende con una povera fan insultandola e deridendola di fronte a tutto il bar." mi contraddice YoungBae.

"E tu credi a quello stupido giornale vero?" ribatto sentendo la rabbia crescermi dentro.

"Io no, razza di idiota, ma i media si e probabilmente anche qualche fan. JiYong, che ti e` saltato in mente?" esclama lui esasperato.

"Guarda che non ho fatto nulla di male!" ripeto sbuffando sonoramente.

"Ci deve essere stato un enorme malinteso." aggiungo poi: non puo` essere vero, Isha non venderebbe mai false notizie ai giornali solo per pubblicita`, lei e` diversa dalle altre ragazze.

"JiYong..." sospira YoungBae dall'altro capo del telefono.

"No! Non dirlo nemmeno! Isha non e` cosi`, lei e` diversa, lei e` speciale!" grido in preda all'ansia. Non puo` succedere di nuovo, non posso essermi innamorato ancora una volta di una donna interessata solo alla mia fama e ai miei soldi. Questa volta deve essere vero. Deve!

 

 

 

 

Ciao *si nasconde*

Per favore non odiatemi per questo orribile e cortissimo capitolo, ma faccio del mio meglio... Solo che il lavoro mi spreme di brutto :'(

Spero che siate lo stesso cosi` gentili da degnarmi di qualche piccola recensione...

Grazie a tutti e scusate ancora

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 10
*** Scampato pericolo ***


Cap. 10

 

Scampato pericolo

 

Conclusione? Penny si e` slogata una spalla e rotta la gamba sinistra. Quando, finalmente, abbiamo la possibilita` di tornare a casa, la ragazza ha un'ampia fasciatura che le stringe la spalla al petto, in modo che non possa muoverla, e uno spesso strato di gesso che ricopre meta` del suo piede sinistro e sale fino a meta` gamba.

"Dovremmo munirci di sedia a rotelle." commenta Shawn armeggiando con il portafogli.

"Oooh... Scommento che sara` divertente scorrazzare per i corridoi di casa su quattro ruote." esclama Penny e i suoi occhi brillano di gioia, il dolore provocato dalla caduta sembra essere solo un ricordo.

"Certo, certo. Sempre se avremo i soldi per comprarla." ribatte il bambino scuotendo la testa.

"Non li abbiamo?" domanda Penny.

"Li avremmo se tu non avessi dato di matto pur di comprare quella statua in cera a grandezza naturale di Pikachu." mormora il bambino con il morale a terra. Penny gonfia le guance con fare infantile e gli rivolge una smorfia.

"Il mio Pikachu e` stupendissimo!" sbotta facendogli la linguaccia.

"Peccato che non possa aiutarti a spostarti per casa." le fa notare Shawn.

"La compro io la sedia a rotelle." mi intrometto per frenare la lite. Non sopporto sentirli discutere: ne ho abbastasta di litigi dopo l'interminabile telefonata con YoungBae.

Shawn e Penny restano ammutoliti dal tono in cui mi sono rivolto a loro, non certo dei piu` gentili, e per qualche istante cala il silenzio.

"Scusa." sussurra la ragazza, dopo un po', abbassando lo sguardo. In quel momento mi accorgo di quanto io sia stato poco gentile nei suoi confronti: non e` certo colpa sua in fondo, inoltre non mi pesa affatto il doverle comprare una sedia a rotelle.

"Scusami tu, non volevo essere scortese. Non e` affatto un problema per me aiutarti e lo faccio con piacere." ribatto facendole un sorriso. Lei alza lo sguardo su di me e ricambia timidamente.

"Allora qual'e` il problema?" domanda Shawn. Sbuffo e mi volto verso di lui.

"Non voglio sentirvi litigare. Basta litigi e basta problemi, per favore." rispondo sospirando. Sono stanco: e` stata una lunga e pesante giornata piena solo di brutte notizie e incidenti.

"E` successo qualcosa di grave?" chiede Penny e sento il suo sguardo su di me.

Non ho raccontato a nessuno di loro della telefonata con YoungBae perche` spero ancora che non sia nulla di grave, ma solo uno spiacevole malinteso.

"No, e` tutto a posto." mento e mi alzo per raggiungere la cucina.

Con l'aiuto di Shawn preparo la cena, mangiamo tutti insieme in salotto, poi ognuno si ritira nella propria stanza. Ovviamente Penny, al momento, non e` autosufficiente cosi` la accompagno nella sua stanza e la aiuto ad infilarsi il pigiama per poi salutarla e andare a letto.

So che non potro` evitare per sempre il problema e che, prima o poi, dovro` parlare con Papa` YG di cio` che e` successo, ma ho deciso che lo faro` domani: per questa notte voglio stare tranquillo.

Mi sistemo comodamente tra le morbide coperte del mio letto e chiudo gli occhi, sperando che il sonno arrivi presto. Respiro profondamente per rilassarmi e mi concentro solo su pensieri felici, proprio in quel momento pero` il mio cellulare inizia a vibrare sul mio comodino.

Sbuffo sonoramente pensando a chissa` quale scocciatore possa essere e mi alzo per prendere l'Iphone: non e` una chiamata, ma solo un messaggio.

"Buona notte bellissimo, spero di vederti presto. Bacio" le mie labbra si incurvano immediatamente in un sorriso e il mio cuore inizia a battere forte mentre leggo quelle poche parole scritte da Isha.

Avevo ragione a sperarci, dopotutto, lei e` diversa dalle altre, lei non mi ferira`.

"Buona notte angelo, domani ti chiamo. Fai bei sogni." mi affretto a digitare per poi posare di nuovo il telefono e tornare a coricarmi, questa volta con un largo sorriso stampato in volto.

Il giorno dopo, quando scendo in cucina, trovo di nuovo Shawn alle prese con le frittelle. So gia` che non devo offrirgli il mio aiuto, altrimenti si offenderebbe, cosi` mi limito a salutarlo e passargli accanto per prepararmi la colazione.

"Vuoi anche tu frittelle?" mi domanda il bambino.

"Ehm... Si, perche` no?" ribatto con un'alzata di spalle.

Ci sediamo entrambi al tavolo e mangiamo in silenzio, gustandoci il pasto: devo ammettere che Shawn pur essendo cosi`piccolo se la cava piuttosto bene ai fornelli.

"Mi fai un favore?" gli chiedo, una volta vuotato il piatto.

"Certo, dimmi tutto." risponde lui alzandosi e prendendo il vassoio da portare a Penny.

"No, quello lo prendo io." ribatto alzandomi a mia volta e prendendogli dalle mani la colazione della ragazza.

"Tu, invece, prendi il laptop e cerca su internet una sedia a rotelle per Penny. Appena la trovi mi chiami e la compriamo, ok?" aggiungo indicandogli con un cenno della testa il salotto, dove so che si trova il mio computer portatile.

Shawn annuisce e, senza aggiungere altro, esce dalla stanza: e` davvero un tipo di poche parole.

Salgo al piano di sopra e raggiungo la stanza di Penny, apro la porta ed entro e, come la prima volta, resto incantato ad ammirare i capolavori che ornano i muri, il soffito e ogni singolo mobile presente nella stanza. Non ero a conoscenza della vena artistica presente in quella ragazza e la sua bravura nel dipingere mi lascia senza fiato. Mi avvicino piano al suo letto e poso il vassoio sul comodino, per poi sedermi accanto a lei e guardarla: questa volta i suoi piedi sono sul guanciale e la testa penzola oltre il bordo del letto. Mi chiedo come faccia a dormire in posizioni cosi` assurdamente scomode.

Come la volta precedente, dal nulla appare Mrs Wildifre che subito si avventa sulla sua padroncina con il preciso intento di svegliarla. Io scoppio a ridere alla vista dell'espressione addormentata e confusa della ragazza appena sveglia e mi appresto ad offrirle qualcosa da mangiare.

"Sei sempre cosi` gentile, Jiggy Jiggy." esclama Penny sorridendomi con la bocca mezza piena e rischiando che le vada tutto di traverso. Rido ancora della sua goffaggine e la aiuto cosi` che non rovesci nulla sulle lenzuola pulite. Mi fa una tenerezza immensa questa ragazza: sembra cosi` piccola e fragile, come se fosse una bambina e non una donna adulta. I suoi occhi, grandi e azzurro ghiaccio, sono sempre colmi di stupore cosi` ingenui, innocenti e perfino infantili. Mi viene automatico domandarmi come abbia fatto a sopravvivere da sola fino ad adesso, ma forse l'incontro con Shawn e` stato per lei come un miracolo, o forse si conoscono da sempre.

Sto per aprire bocca, e dar voce ai miei dilemmi, quando Shawn grida a gran voce il mio nome.

"Che succede?" domanda Penny, confusa.

"Nulla di grave, deve aver trovato la sedia a rotelle. Ora scendo cosi` lo aiuto a comprarla." rispondo e mi alzo, dirigendomi verso l'uscita.

"Ehy, aspetta! Voglio venire anche io." esclama la ragazza spostando in fretta e furia il vassoio da sopra le sue gambe.

Una frazione di secondo e tutto cio` che si trovava sul vassoio precipita, infrangendosi contro il pavimento con un fragore sordo, mentre sia le piastrelle sia le coperte si macchiano col cibo.

"Oddio, mi dispiace tanto!" si scusa la ragazza dispiaciuta, portando l'unica mano libera sulla bocca e guardandomi con gli occhi velati di lacrime.

"Non ti preoccupare, va tutto bene." la tranquillizzo rivolgendole un sorriso gentile.

"No, sul serio, sono una tale frana. Mi dispiace infinitamente Jiggy Jiggy." insiste lei e fa per scendere dal letto, ma io faccio uno scatto in avanti e le impedisco di muoversi.

"Sei ferita, ricordi? Meglio se non ti muovi troppo. Ci penso io, davvero. Va tutto benissimo." le dico, sempre senza smettere di sorriderle, per farle capire che non sono affatto arrabbiato. Non posso arrabbiarmi con lei, sarebbe come prendersela con l'innocenza in persona: non ce la faccio.

Qualche ora dopo mi decido, finalmente, a prendere in mano l'iPhone e telefonare al mio capo: non posso certo rimandare in eterno. Ormai i convenevoli sono finiti: ho comprato la sedia a rotelle per Penny, un corriere la recapitera` fra tre giorni; ho telefonato ad Isha e abbiamo parlato per piu` di mezz'ora: non sembrava arrabbiata e mi ha detto che non vede l'ora di uscire ancora con me cosi` l'ho invitata a cena, ma le scrivero` piu` tardi per specificare quando e dove siccome prima devo parlare con Papa` YG.

Purtroppo al momento, data l'attuale situazione di una delle mie guardie del corpo speciali, non mi e` possibile uscire di casa cosi` ho invitato il mio capo a venire da me in modo da poter parlare con tranquillita` faccia a faccia.

"Saro` da te tra venti minuti." afferma Papa` YG per poi terminare la chiamata.

"Pensi che si arrabbiera` parecchio con te?" mi domanda Shawn, e` seduto sulla poltrona intento a lucidare un paio di mocassini color sabbia.

"Perche` dovrebbe essere arrabbiato?" ribatto io, ricordando che non gli ho raccontato nulla riguardo lo scandalo.

"Per lo scandalo, no? Ne parlano tutti." risponde lui con un'alzata di spalle.

"Tutti chi? E tu come fai a saperlo?" sbotto, leggermente infastidito.

"Sei stato tu a darmi libero accesso ad internet." mi fa notare Shawn con un'aria da furbetto stampata sul viso.

"Io non ti ho dato libero accesso ad internet ti ho dato il permesso di cercare sedie a rotelle." specifico puntandogli contro l'indice accusatore.

"E tu hai scelto la sedia a rotelle piu` bella del mondo, grazie!" si intromette Penny, lanciando uno sguardo di ammirazione al bambino, che sorride soddisfatto.

Io scuoto la testa e lascio cadere l'argomento: e` tutto inutile tanto.

Quando il presidente della YG suona al campanello lo faccio entrare in casa e gli propongo di accomodarsi sul divano, Penny e Shawn nel frattempo si sono ritirati nella stanza della ragazza, solo la gatta e` rimasta in salotto.

"Posso offrirle qualcosa da bere?" domando al mio capo, dopo che si e` comodamente seduto.

"No grazie, preferirei parlare: ho poco tempo." ribatte lui, fissandomi serio. Io annuisco e mi siedo sulla poltrona di fronte a lui.

"Dunque, immagino che YoungBae ti abbia detto che cosa e` successo." inizia, lo sguardo puntato su di me serio piu` che mai.

"Si, mi ha detto che c'e` stato un malinteso e che i giornali ora mi descrivono come un montanto viziato e maleducato." affermo, sbuffando infastidito.

"Esattamente, all'inizio pensavo che sarebbe scoppiato il finimondo, ma alla fine siamo stati fortunati." commenta l'uomo, sorridendomi per la prima volta da quando e` entrato.

"Davvero? In che senso?" domando un po' confuso.

"I VIP ti amano, mio caro. Ci sono alcune tue fan che hanno giurato di essere state presenti in quel bar e affermano che tu non abbia fatto nulla di cio` di cui sei stato accusato, in poche parole ti difenderanno fino alla morte." mi spiega il presidente.

"Ah, questa si che e` una buona notizia!" esclamo sospirando di sollievo.

I miei fan sono i migliori al mondo!

 

 

 

 

 

Ehy!! Listen!!

Chi di voi si ricorda ancora della squadra speciale??

Non ditemi che vi siete dimenticati di Penny? Come si fa a scordarsi di quella adorabile, svampita e infantile ragazza?

(in realta` sono io che ho accantonato la storia... IDIOTA!!)

Cooomunque sia... Che ve ne pare del nuovo capitolo?

Avete sentito la mancanza di questi tre personaggi?

Volete che continui? (in questo secolo magari)

xXxJeyDragonxXx

PS:

Scusate per il ritardo :'(

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Capitolo 11
*** Passi avanti o marcia indietro? ***


Cap. 11

 

Passi avanti o marcia indietro?

 

I giorni passano lenti e senza incidenti.

Faccio l'impossibile pur di facilitare il lavoro della mia Squadra Speciale: per cui esco di casa solo quando e` indispensabile, cercando di non farlo mai ad un orario fisso ed evitando le strade che percorro con regolarita`; altrimenti resto al sicuro in casa mia. Mi sembra quasi di essere rinchiuso in una fortezza.

Se dobbiamo provare le canzoni, io e il resto dei BigBang, ci riuniamo in salotto; per quanto riguarda le prove di ballo, invece, usiamo la piccola palestra nel seminterrato. Non possiamo certo fermare i nostri progetti: abbiamo tardato l'uscita del nostro nuovo album gia` troppo a lungo. I miei colleghi si sono abituati ad incontrate il mio trio di protettori e ormai non fanno nemmeno piu` caso alle cose strane e inusuali che fanno, il che e` un bene visto che ci impedisce di distrarci innumerevoli volte.

Non avendo altre alternative, la cena con Isha e` stata organizzata a casa mia. Sono lieto di poter dire che Shawn e Penny sono stati cosi` gentili da permettermi di restare solo con lei, mentre loro restano in dispiarte nella stanza della ragazza. Solo Mrs Wildfire ha libero accesso alla cucina e al salotto, con l'unico obbiettivo di localizzare eventuali contrattempi e, possibilmente, neutralizzarli prima che rovinino la serata.

Era da tempo che non restavo solo con Isha e il mio cuore si riempie di gioia al solo pensare di poter restare solo con lei per un'intera serata. Ho organizzato tutto per rendere ogni cosa magica e speciale: la cena si svolge in cucina, a lume di candela, ed e` a base di cibo italiano, non solo perche` lo trovo squisito, ma anche perche` credo che abbia un nonsoche` di romantico.

Parliamo a lungo e con tranquillita` di tutto e di niente, facendo commenti buffi e ridendo all'unisono. Con lei mi sento bene, come se potessi essere me stesso, e non ho paura di aprirmi con lei: i suoi occhi mi esprimono infinita fiducia.

Dopo la cena ci spostiamo in salotto, io accendo la radio che immediatamente inonda la stanza di una dolce melodia, lenta e romantica.

"Ti va di ballare?" le chiedo, avvicinandomi a lei e passandole una mano attorno ai fianchi. Lei mi sorride e annuisce, facendo passare le sue braccia attorno al mio collo. Il ballo e` lento e poco coreografico, siccome siamo entrambi troppo impegnati a prerderci in lunghi sguardi piuttosto che pensare ai passi da fare.

Non passa molto tempo che le nostre labbra si incontrano di nuovo permettendo alle nostre lingue di unirsi e danzare a loro volta, una danza ricca di amore e passione. Le nostre mani si cercano, si sfiorano, si toccano: lei mi piace e la vorrei accanto a me, sempre.

La sua schiena si scontra delicatamente con la pelle del divano, mentre io mi sistemo sopra di lei, il bacio si fa piu` intenso mentre le nostre mani vagano sui nostri corpi uniti e pieni di desiderio.

Passiamo una notte di fuoco, alimentata dalla passione e dall'amore che ci unisce. Perche` io non ho piu` dubbi ormai: e` lei la donna giusta per me. Isha e` tutto cio` che ho sempre cercato: una donna intelligente, simpatica e solare, e` spiritosa e le piace ridere e scherzare; non mi giudica mai e non mi rimprovera il fatto di dedicarle poco tempo, impegnato come sono con il lavoro. Insomma lei mi ha capito, ha capito come sono e le vado bene cosi`: dove potrei mai trovare un'altra donna cosi`?

Alla fine della nottata lei e` costretta ad andarsene: il giorno seguente dovra` prendere un'aereo che la portera` in Giappone per un mese intero a causa di una lunga manifestazione sulla moda, ma io so che ci rivedremo. Potrei anche prendere un aereo e raggiungerla anche solo per dirle ciao, o per assistere ad una delle sue sfilate.

La sedia a rotelle di Penny, arrivata per posta con una puntualita` unica, e` bellissima, soprattutto ora che lei ha dato sfogo alla sua arte: le parti in metallo sono viola mentre la parte di stoffa e` gialla, esattamente come i suoi capelli, i raggi delle ruote sono coperti da due pezzi in plastica su cui la ragazza ha dipinto un gatto che rincorre un topolino, su quella destra, e un orologio con grandi numeri color argento e due lancette d'oro, su quella sinistra. Penny ha trasformato anche il gesso che le ricopre la gamba disegnandoci sopra i dettagli di uno stivale vero.

"Cosi` sembro il gatto con gli stivali!" esclama scoppiando a ridere divertita.

Purtroppo pero` il divertimento dura ben poco: la ragazza si accorge presto di quanto sia limitata ora che non puo` piu` camminare. Se all'inizio si divertiva un mondo a sfrecciare per casa a bordo della sua sedia, ora ogni cosa la annoia e vorrebbe solo alzarsi e correre via.

"Jiggy Jiggy, non mi piace l'infermiera! E` noiosa e non fa che sgridarmi perche` mi muovo troppo." si lamenta. Sono stato costretto ad assumere un'infermiera che la aiuti a lavarsi e vestirsi: sara` anche vero che il suo atteggiamento e` molto simile a quello di una bambina, ma sta di fatto che il suo corpo e` quello di una donna e io morirei di imbarazzo se dovessi aiutarla a lavarsi.

"Penny, l'infermiera ti rimprovera solo perche` pensa al tuo bene: non guarirai mai se non la smetti di agitarti in quel modo." le faccio notare, dopo aver fatto un enorme sospiro. Va bene essere pazienti, ma a tutto c'e` un limite, e Penny sta diventanto insopportabile ultimamente con tutte le sue lamentele.

"Scegli: o accetti le cure dell'infermiera oppure JiYong ti fara` ricoverare." sbotta Shawn, che di pazienza a quanto pare ne ha pochissima.

Non mi stupisce affatto l'intervento del bambino: dopotutto ho imparato a conoscerlo, almeno un po', e ho capito che tende ad essere duro con Penny quando lei si comporta in modo sconsiderato; quello che mi lascia a bocca aperta, invece, e` la reazione della ragazza.

Penny fa uno scatto e si alza in piedi, posando tutto il suo peso sul piede sano e rimandendo in precario equilibrio, mentre punta contro Shawn la sua mano libera con fare intimidatorio.

"Possibile che proprio tu sia cosi` stupido da non capire?" urla con rabbia. Io e il bambino restiamo imbambolati a fissarla a bocca aperta, senza sapere cosa dire o fare.

"Non ti rendi conto che, cosi` facendo, veniamo meno al nostro impegno? Dobbiamo proteggere Jiggy Jiggy! E come pensi che potremmo cavarcela, in caso di attacco?" continua Penny, giacche` nessuno di noi apre bocca.

I miei occhi si spalancano ancora di piu` e qualcosa dentro di me, all'altezza del petto, si muove in maniera alquanto strana: lei si preoccupa per me? Invece di pensare a se stessa e a guarire lei pensa a me?

"Penny, io..." comincio.

"No, JiYong." mi blocca il bambino, alzandosi in piedi a sua volta.

"Penny ha ragione: noi dobbiamo proteggerti e il fatto che lei ora sia ferita non deve influire in alcun modo. Dobbiamo essere professionali." esclama Shawn e Penny annuisce con convinzione.

"No, frenate un momento! Io non voglio che nessuno di voi si faccia del male a causa mia." protesto. La ragazza fa un lungo sospiro e si lascia cadere sulla sua sedia, per poi prendersi la testa fra le mani.

"Questo non doveva succedere." borbotta a mezza voce.

"Questo cosa?" domando confuso.

"E` nata un'amicizia tra di noi: ti sei abituato alla nostra presenza tanto da considerarla piacevole e parte della tua vita, dico bene?" mi chiede Shawn.

"Beh, si..." rispondo. Ho imparato a conoscerli e a fidarmi di loro, ho imparato ad apprezzare le loro qualita`, ho imparato a convivere con loro ed e` finita che mi sono inevitabilmente affezionato a loro.

"E questo non va affatto bene." insiste Penny.

"Ma perche`?" ribatto, ancora non riesco a capire che male ci sia in questo.

"Quando si intromettono i sentimenti e` piu` difficile essere lucidi e professionali." spiega il bambino.

"Percio`, signor Kwon, d'ora in poi conviene fare un passo indietro e ricominciare da capo." conclude Penny.

Il suo tono di voce, freddo e distaccato, e il fatto che mi abbia chiamato per cognome implica che da ora la forma di cortesia sara` d'obblico e io, in casa mia, non avro` piu` tre nuovi amici bensi` la Squadra Speciale mandata dalla polizia.

Non credo che mi piaccia il nuovo capovolgimento degli eventi.

 

 

 

 

 

*scoppia a piangere*

Vi siete dimenticati di Penny!!! :'(

Lo so: e` colpa mia perche` ho accantonato la storia e vi chiedo scusa...

Scusa!

Scusa!

Scusa!

Scusa anche perche` questo capitolo e` un po' corto... :'(

Perdonatemi :'(

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 12
*** Misteri e dilemmi ***


Cap. 12

 

Misteri e dilemmi

 

Il cambiamento di Penny e` drastico a dir poco: resta sempre la solita ragazza svampita, perche` questo non cambiera` mai, ma ora e` diventata una paziente modello. L'infermiera non e` piu` costretta ai rimproveri ed e` piu` rilassata, avendo la possibilita` di curare la sua paziente in totale serenita`.

Tuttavia, secondo il giudizio di Penny, la sua guarigione sta tirando troppo per le lunghe quindi ha deciso di sottoporsi a delle sedute di fisioterapia: ogni giorno la ragazza viene accompagnata da un autista della YG fino alla clinica privata del signor Park LeeHong che, a quanto pare, e` di una bravura unica, e resta via per circa un paio di ore.

Shawn e Mrs Wildfire restano con me per impedire eventuali attentati, non che ce ne sia bisogno: da giorni ormai tutto e` tranquillo e non ci sono piu` stati attacchi o incidenti di alcun genere.

Dovrei esserne felice, e in parte lo sono, ma c'e` un velo di depressione che mi aleggia intorno. Non saprei dire per quale motivo, ma e` come se sentissi che mi manca qualcosa, qualcosa di indispensabile.

Che sia la mancanza di Isha al mio fianco? Sono parecchi giorni che ci sentiamo solo per telefono e mi mancano i suoi occhi, le sue carezze e i suoi baci.

Che si tratti, invece, della mancanza di due strambi amici al mio fianco? Da quando sono costretto a chiamarli signor Shawn e signorina Penny le cose non sono piu` divertenti come una volta: non c'e` piu` spontaneita` ne` dialogo.

"Signor Shawn!" chiamo, mentre faccio distrattamente zapping sdraiato sul divano con Mrs Wildfire acciambellata sullo stomaco. Il bambino fa il suo ingresso in salotto con in mano il giornale.

"Mi dica, signor Kwon." esclama sedendosi nella poltrona di fianco al divano.

"Secondo lei e` normale che non ci siano piu` stati attentati alla mia vita?" chiedo. Shawn resta in silenzio per un po' prima di aprire bocca.

"Potrebbero esserci diverse spiegazioni." dice.

"E quali sarebbero?" insisto.

"Prima vorrei sapere il perche` di questa domanda." ribatte il bambino. Io sospiro.

"Non sto cercando una ragione per licenziarvi se e` questo che pensa." dico, mettendo subito le mani avanti.

"Stavo solo pensando che magari i miei attentatori si sono arresi e che quindi si potrebbero allentare un po' le misure di sicurezza." spiego.

"Sta pensando di prendere un aereo per il Giappone, dico bene?" domanda Shawn.

Inutile che io menta, quel bambino ha senza dubbio il quoziente intellettivo piu` alto del mio e non ho nessuna change di batterlo in astuzia.

"Vorrei andare a trovare Isha se e` possibile." confesso.

"Magari gli attentatori si sono arresi." commenta Shawn, ripetendo la mia osservazione.

"Appunto! Quindi..." comincio, ma vengo subito interrotto.

"O magari si stanno solo preparando per il colpo finale." conclude il bambino.

"Colpo finale?" chiedo allarmato.

"Non lo so. Ne devo parlare con Penny." sospira Shawn.

Cala il silenzio: la conversazione non puo` essere conclusa fino all'arrivo della ragazza dal fisioterapista.

Io rinuncio a cercare di trovare qualcosa di interessante alla tv e mi alzo, prendendo in braccio la gatta bianca e posandola con delicatezza sul divano, per poi avviarmi verso camera mia. Raggiungo la scrivania e afferro il mio portatile per poi lasciarmi cadere sul letto e posare il PC sul guanciale, lo accendo e apro Skype per vedere se Isha e` disponibile a chiamare.

Penny non e` d'accordo con il mio desiderio di andare in Giappone: pensa che sia azzardato e rischioso. Ne abbiamo parlato a lungo durante la cena e la ragazza ha esposto una decina e piu` di validi motivi per cui dovrei temere un viaggio del genere. Conclusione: aspettero` la sua completa guarigione per andare all'estero.

"Ti garantisco che non ci vorra` molto, secondo il signor Park entro fine settimana dovrei riuscire a camminare con le stampelle." annuncia Penny.

"Entro fine settimana?" esclamo stranito.

"Il dottore non aveva detto che ci vorranno dei mesi?" chiedo poi, confuso.

"Il dottore si sbaglia." ribatte la ragazza con voce tagliente.

Noto Shawn lanciare uno sguardo a Penny, ma non apre bocca. La cosa mi puzza, ma decido di non indagare: dopotutto ora non siamo piu` amici e non devo immischiarmi nelle loro faccende.

Cala di nuovo il silenzio: non mi piace per niente questa nuova situazione, mi sembra di convivere con degli estranei. Sospiro pesantemente per poi alzarmi e lasciare la stanza.

"Buona notte signor Shawn, buona notte signorina Penny e buona notte anche a lei Mrs Wildfire." borbotto a mezza voce.

Il mattino dopo mi sveglio di buon'ora, strano perche` di solito sono un dormiglione di proporzioni cosmiche, e ne approfitto per dedicarmi un po' alle mie lyrics. Il nuovo album dovra` essere perfetto, non faccio che ripetermi.

Verso le dieci arrivano anche Daesung, YoungBae, SeungRi e SeungHyun cosi` possiamo registrare qualcosa.

"E` parecchio silenziosa la tua casa, sicuro che vada tutto bene?" mi domanda YoungBae, notando l'assenza degli schiamazzi allegri di Shawn e Penny.

"Va tutto bene." taglio corto, non avendo voglia di divulgarmi in lunghe spiegazioni.

"Questo rap non mi convince, non e` che potremmo dargli una sistemata?" si intromette SeungHyun cambiando drasticamente discorso.

Io sorrido e annuisco, lieto che qualcuno mi sia venuto in aiuto.

Passiamo la mattinata a ritoccare i nostri testi e provare a registrare qualche parte, ma ci rendiamo contro in fretta che siamo ben lontani dal concludere l'album: ci sono troppe lacune che devono ancora essere colmate purtroppo.

"Di questo passo non finiremo mai!" protesta SeungRi prendendosi la testa tra le mani.

"Coraggio, non disperiamo. Abbiamo ancora tempo." commenta Daesung, cercando di tirarci su di morale.

In quello stesso momento qualcuno bussa alla porta.

"Avanti!" esclamo voltandomi verso l'uscio.

La porta si apre e fa il suo ingresso Shawn.

"Mi scuso per l'interruzione, ma avrei un favore da chiederle signor Kwon." dice il bambino chinando leggermente il capo in segno di saluto.

"Signor Kwon?" sussurra YoungBae confuso al mio orecchio.

"Ssshhhhh!" sibilo per zittire il mio migliore amico.

"Che genere di aiuto?" chiedo poi, rivolto a Shawn.

"Penny ha l'appuntamento dal fisioterapista tra un'ora, ma l'autista e` imbottigliato nel traffico in centro citta` e ci servirebbe qualcuno che la accompagni." risponde il bambino.

"Tra un'ora? Ma e` impossibile! Non abbiamo nemmeno pranzato ancora!" protesto.

"Sono le due del pomeriggio, signore." mi contraddice Shawn.

"Cosa?" urlano in coro SeungRi e SeungHyun.

Eravamo talmente concentrati sul nostro lavoro che non ci siamo nemmeno accorti del tempo che passava.

"Nessun problema, la porto io la signorina Penny dal fisioterapista." annuncio.

"Ragazzi, facciamo una pausa. Potete andare in cucina, magari trovate qualcosa da mangiare." aggiungo poi, rivolto ai miei amici.

Loro annuiscono e, in silenzio, lasciano la sala prove; avverto il loro desiderio di fare domande riguardo questa nuova strana situazione, ma apprezzo il fatto che mantengano il silenzio per ora.

Io raggiungo il salotto e trovo Penny e Mrs Wildfire in attesa accanto alla porta d'entrata.

"Mi dispiace tanto disturbarla signor Kwon." esclama la ragazza non appena mi vede.

"Nessun problema, la sua salute e` piu` importante." ribatto.

La accompagno fuori casa e la aiuto ad accomodarsi sul sedile anteriore della mia auto, per poi sedermi al voltante ed avviare il motore.

"Dove si trova il fisioterapista?" chiedo, accendendo il navigatore satellitare.

La ragazza mi passa un foglietto con un indirizzo, io lo inserisco nel navigatore e partiamo.

Il viaggio procede silenzioso, l'unico rumore che si sente proviene dalla gatta acciambellata sulle gambe di Penny che fa le fusa mentre la ragazza le accarezza il pelo.

Il silenzio e` pesante e mi mette in imbarazzo, vorrei iniziare un discorso, ma non ho la piu` pallida idea di che cosa dire per cui ci rinuncio.

Dopo circa tre quarti d'ora parcheggio la mia auto nel vialetto di un'ampia villa nella periferia ad est di Seoul. L'abitazione e` circondata da un grande giardino che e` stato trasformato in un frutteto, le numerose piante coprono la casa alla vista delle persone di passaggio donandole privacy.

"Wow! Gran bella villa." esclamo, pieno di ammirazione.

Spengo il motore e scendo dall'auto per poi tirare fuori la sedia a rotelle di Penny dal baule e aiutare la ragazza a scendere, la gatta bianca trotterella allegramente di fianco a me.

"Grazie mille signor Kwon, da qui me la cavo da sola." esclama la ragazza, iniziando a spingersi da sola verso l'entrata dell'abitazione.

Io resto sbigottito per qualche secondo.

"Ehy! Aspetta!" protesto poi, raggiungendola di corsa.

"Non posso conoscerlo questo fisioterapista cosi` talentuoso?" chiedo.

Penny si volta verso di me e mi fulmina con lo sguardo.

"Signor Kwon non e` il caso che lei perda tempo qui, la sua presenza sara` sicuramente richiesta in sala registrazione: ha un album da portare a termine. Non si preoccupi per la sua sicurezza: Mrs Wildfire vegliera` su di lei." risponde la ragazza con voce fredda.

"Ma..." tento di protestare, la mia sicurezza non mi preoccupa affatto al momento.

"Le sarei grata se mi venisse a prendere tra un paio di ore." mi liquida Penny.

In quello stesso momento la porta della villa si spalanca e la ragazza entra in casa senza nemmeno salutare.

Io scuoto la testa e sbuffo, per poi fare dietrofront e tornare alla mia auto con la gatta al mio fianco. Tutto questo continua a non sembrarmi giusto, qualcosa non va, ma cosa?

 

 

 

 

Eccomi di nuovo qui!!!!

Spero che non vi siate dimenticati di me e di Penny... Anche se sono sparita per tipo dei secoli....

Scusatemiiiiii :'( :'( :'(

Vi prego di perdonarmi :'(

E` successo di tutto e di piu`, ma ora sono qui e questa volta non spariro` di nuovo (spero).

Spero che ci sia ancora qualcuno interessato a questa storia....

Che dite? Me la regalate qualche recensione per farmi capire che ci siete ancora?

Che poi magari siete spariti pure voi e mi avete abbandonata :'(

Spero di no....

In ogni caso grazie mille per l'attenzione e ci si "vede" al prossimo capitolo...

Allons-y!!

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Capitolo 13
*** Promessa dolorosa ***


Cap. 13

 

Promessa dolorosa

 

Mentre guido per far ritorno a casa mia mi viene in mente che tutto questo e` assurdo: per quale motivo dovrei guidare fino a casa se poi dovro` tornare a prendere Penny dopo neanche un'ora? Tanto vale che la aspetti alla villa, no? Cosi` risparmio tempo e gasolio.

Guido fino alla prima rotonda per poi tornare indietro e parcheggiare di nuovo nel vialetto della villa del signor Park. Spengo il motore e sospiro: e ora che faccio? Do una rapida occhiata a Mrs Wildfire e noto che sta guardando curiosa fuori dal finestrino.

Decido che non c'e` nulla di male nel fare due passi nel frutteto attorno alla villa cosi` scendo dalla mia Lamborghini e mi incammino a passo lento tra gli alberi, con la gatta che trotterella allegramente accanto ai miei piedi.

Penso agli ultimi mesi della mia vita: alla paura costante che mi affliggeva sapendo che c'era qualcuno che provava per me un odio talmente forte da tentare di uccidermi. Ovviamente questo qualcuno esiste ancora, ma non mi spaventa piu` come un tempo: ora so di non essere solo. E` impressionante quanto Penny, Shawn e Mrs Wildfire abbiano cambiato la mia vita, se penso che solo poco tempo fa li odiavo e pensavo che fossero un trio di buffoni mi viene da ridere.

"Tu, Penny e Shawn mi avete salvato la vita. Non credo di avervi mai ringraziato per questo." dico ad alta voce, rivolto alla gatta bianca che cammina al mio fianco.

Mi volto a guardarla e noto che si muove in modo strano: sembra rigida, la sua coda e` ben dritta e il suo pelo sembra ancora piu` voluminoso del solito.

"Ehy, tutto bene? Qualcosa non va?" le chiedo, chinandomi per poterla accarezzare. Mrs Wildfire sembra nervosa, si guarda intorno circospetta ed emette un sinistro suono gutturale.

Uno spiacevolissimo brivido scorre lungo la mia schiena: che cosa sta succedendo? Scatto in piedi e mi guardo attorno allarmato: sto per essere attaccato di nuovo?

Perche` mai qualcuno dovrebbe volermi morto? Io non ho mai fatto nulla di male in vita mia! Non me lo merito.

"Mrs Wildfire, che cosa facciamo?" domando, cercando di controllare il panico. La gatta, per tutta risposta, ringhia piano.

In quello stesso istante un urlo agghiacciante squarcia l'aria attorno a noi. E` la voce di una donna, una giovane donna in preda ad un dolore immenso.

"Penny!" grido, riconoscendo immediatamente la voce.

Mrs Wildfire scatta all'istante ed inizia a correre verso la villa, io la seguo senza esitare.

Le urla della ragazza continuano, vedo la gatta raggiungere una finestra situata sul retro dell'abitazione e fermarcisi di fronte, incapace di entrare. Io mi guardo attorno, disperato, finche` non noto un grosso sasso ai piedi di un melo. Lo afferro e mi avvicino alla casa per poi lanciare la pietra attraverso la finestra che si infrange con un grosso fragore.

La gatta subito si lancia all'interno e io la seguo senza perdere tempo.

"Ma cos...?" la voce confusa di un uomo invade l'aria. Le urla di Penny sono cessate.

Mi guardo attorno e quello che vedo mi lascia confuso e spiazzato: un uomo completamente vestito di bianco e` in piedi a pochi passi da un materassino posto al centro della stanza; Penny e` sdraiata sul materassino, i suoi occhi sono lucidi e arrossati. Mrs Wildfire corre subito verso la sua padrona, la ragazza allarga le braccia e accoglie la sua gatta accarezzandole il pelo, ma il suo sguardo e` fisso su di me.

"Signore questo e` un comportamento alquanto irregolare!" sbotta l'uomo facendo un passo verso di me.

"Penny, che cosa e` successo?" chiedo correndo verso la ragazza e ignorando completamente il fisioterapista.

"Nulla, va tutto bene." sussurra Penny.

"Tutto bene? Ma stavi urlando!" protesto. La ragazza scuote la testa.

Mi volto, arrabbiato come non mai, verso l'uomo alle mie spalle.

"Che cosa le ha fatto?" urlo, stringendo le mani in due pugni di ferro per trattenermi dal desiderio di stringerle attorno al suo collo.

"Semplicemente il mio lavoro: io sono un fisioterapista e mi occupo di far abituare le gambe della mia paziente ai movimenti quotidiani." risponde lui, con voce pacata.

"E non si rende conto che se la sua paziente urla in quel modo significa che sta sforzando troppo i suoi muscoli?" ribatto io, sempre a voce troppo alta.

"La fisioterapia e` sempre dolorosa." insiste l'uomo.

"Non cosi` tanto! Anche io mi sono rotto un piede in passato e le assicuro che non ho dovuto patire le pene dell'Inferno per guarire!" urlo con rabbia crescente.

Volto le spalle al fisioterapista e mi chino sul materassino accanto a Penny.

"Ora ti porto via di qui." la rassicuro.

"No, devo finire la sessione. Io..." cerca di protestare la ragazza, ma io la blocco subito.

"Andiamo a casa, subito." ribatto con un tono di voce che non ammette repliche.

Con molta attenzione sollevo Penny, muovendomi con delicatezza per non causarle altro dolore, la aiuto a sedersi sulla sua sedia a rotelle ed inizio a spingerla verso l'uscita.

Raggiungo la porta principale e la spalanco per poi uscire sul vialetto dove si trova la mia Lamborghini.

"Si aspetti una denuncia da parte mia!" avviso il fisioterapista.

Faccio accomodare la ragazza sul sedile del passeggero, infilo la sedia nel baule e prendo posto al volante. Metto in moto e sgommo via il piu` veloce possibile.

Sento la rabbia ribollire dentro di me mentre un turbinio di domande mi invade il cervello: perche` quell'uomo considera sessioni di fisioterapia due ore di pura agonia? Da quanto tempo va avanti questa cosa? Perche` Penny permette che succeda? Perche` non mi e` stato detto nulla di tutto questo? Shawn lo sa?

"Signor Kwon." sussurra la ragazza seduta al mio fianco, riportandomi alla realta`.

"Come stai?" le chiedo con preoccupazione, fregandomene del fatto che dovrei darle del lei.

"Non avresti dovuto farlo. Ti avevo detto di tornare a casa." dice lei, abbandonando a sua volta la forma di cortesia.

"Rispondi!" sbotto, stringendo di piu` le mani sul voltante, senza staccare gli occhi dalla strada.

"Il signor Park dice che fa male, ma devo sopportare perche` solo cosi` guariro` piu` in fretta." spiega, con la coda dell'occhio vedo che ha lo sguardo basso.

"Penny, tu non devi guarire piu` in fretta. Devi stare bene ed essere in salute." ribatto, cercando di addolcire il tono di voce.

"Ma io l'ho promesso." ribatte lei.

"Hai promesso cosa? E a chi?" domando confuso.

"Ho promesso a te che sarei guarita presto cosi` avresti potuto tornare alla tua vita di sempre e non saresti piu` stato relegato in casa per colpa mia." risponde Penny.

Le sue parole arrivano al mio cervello con una forza ed un'intensita` tale da provocarmi un forte dolore fisico, il mio cuore si stringe in una morsa di ghiaccio e per qualche istante mi manca il respiro: e` tutta colpa mia.

Metto la freccia e sterzo verso sinistra talmente bruscamente da far inchiodare l'auto dietro la mia per evitare un tamponamento, ma non ci presto minimamente attenzione. L'uomo sull'auto suona il clacson in segno di protesta, ma non ci bado e mi blocco sul ciglio della strada mettendo in folle per poi voltarmi verso Penny.

Guardo la ragazza: i suoi occhi sono ancora umidi e arrossati, il suo sguardo spaventato e` rivolto verso di me. Un turbinio di emozioni mi invade, talmente forte e talmente intensamente da togliermi l'uso della parola. Mi limito a guardarla, ferito piu` che mai.

"I-io... Io non volevo tutto questo." riesco infine a dire, con voce spezzata.

"Tu vuoi poter stare con Isha." ribatte la ragazza.

"No, non in questo modo. Non se tu devi subire tutto questo." la contraddico.

"Ce la posso fare." insiste lei, cocciuta.

"No!" urlo e mi sporgo in avanti per posare le mani sulle spalle della ragazza e farla voltare verso di me. La guardo negli occhi e vi leggo il rimpianto e questo mi ferisce ancora di piu`.

"Ora capisci perche` ho detto che per noi essere amici e` sbagliato? Non mi permetti piu` di fare il mio lavoro, ti sei affezionato a me e non ragioni piu` in modo oggettivo." dice Penny con voce flebile.

"Come fai a pensare che lasciarti torturare in quel modo sia una cosa giusta? E` una cosa da malati!" esclamo cercando di infonderle un po' di buonsenso.

"JiYong, io ho bisogno di tornare ad essere professionale al cento per cento il prima possibile." continua imperterrito la ragazza.

"No, tu hai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te." ribatto. Penny sta per protestare, ma la blocco posandole due dita sulle labbra.

"Basta discutere. Se vuoi possiamo anche non essere amici, ma io non ti permettero` di subire le pene dell'inferno. Guarirai con il tempo, senza alcuna fretta." concludo, per poi allontanarmi da lei e tornare a concentrarmi sulla guida.

Il resto del viaggio prosegue in silenzio: siamo entrambi troppo immersi nei nostri pensieri per parlare, ma non e` imbarazzante con il viaggio d'andata, questa volta il silenzio e` carico di dolore e rammarico. Avrei preferito mille volte che il comportamento strano di Mrs Wildfire nel giardino della villa fosse dovuto al fatto che qualcuno stesse tentando di uccidermi, sarebbe stato tutto piu` facile.

Non riesco a credere che sia tutta colpa mia: come ho fatto a non accorgermi che qualcosa non andava? I segnali c'erano tutti: Penny che insiste perche` smettessimo di essere amici, il muro invisibile che ha eretto tra di noi, il silenzio di Shawn. Sono certo che se avessi imparato a decifrare il comportamento di Mrs Wildfire avrei trovato strano pure quello.

Dio, quanto sono stupido certe volte!

"JiYong..." sussurra Penny dopo un po'.

"Dimmi." la invito guardandola con la coda dell'occhio, si sta torturando le mani.

"P-potresti farmi un favore?" domanda, il suo tono di voce e` leggermente nervoso.

"Di che si tratta?" chiedo svoltando verso destra per entrare nel vialetto di casa mia.

"Shawn non sa nulla di tutto questo, potresti evitare di farne parola con lui?" chiede la ragazza. Spengo il motore dell'auto e mi volto verso di lei.

"Lo chiedi perche` sai che sarebbe contrario esattamente come lo sono io, vero?" la incalzo, lei per tutta risposta abbassa lo sguardo colpevole.

Allungo una mano e, con delicatezza, le accarezzo una guancia.

"Manterro` il tuo segreto se tu mi prometti che non mi terrai mai piu` nascosto nulla." propongo.

Penny sospira a lungo, ma poi solleva lo sguardo e annuisce.

 

 

 

Hello!! Here I come again!!

And soon this time!! :D

Rieccomi con un nuovo capitolo, questa volta mi sono applicata per pubblicare il prima possibile!! :)

Vorrei ringraziare jitory perche e` stata l'unica a ricordarsi ancora di questa storia, grazie mille sei gentilissima!! :*

Thank you very much!! <3 <3

E voi altri che fine avete fatto??

Sono tutti spariti!!!!! *si dispera*

Anyway.....

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, sopratutto a te jitory ;) 

Grazie per l'attenzione e a presto!!

Allons-y!!

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Capitolo 14
*** I sogni son desideri ***


Cap. 14

 

I sogni son desideri

 

Entriamo in casa e, come mi aspettavo che succedesse, subito Shawn ci tempesta di domande sul perche` siamo arrivati cosi` presto.

"Purtroppo il signor Park ha dovuto lasciare il Paese per un malaugurato imprevisto per cui le sessioni di fisioterapia di Penny sono momentaneamente sospese." spiego con fare sbrigativo.

Il bambino lancia uno sguardo perplesso sia a me sia a Penny e sta per dire qualcosa, ma il miagolio acuto di Mrs Wildfire lo interrompe.

"Che cosa le prende?" domando allarmato, guardando la gatta bianca agitarsi tutt'attorno alla sedia di Penny. La ragazza fa un gesto con la mano e Mrs Wildfire con un agile balzo le sale in grembo ed inizia a miagolare piano al suo orecchio.

"Nulla di grave, ha solo fame." ci informa Penny, accarezzando il pelo della sua gatta.

Qualcosa mi dice che Mrs Wildfire abbia fatto apposta a fare tutto questo trambusto solo per impedire alla sua giovane padrona di subire un terzo grado poco piacevole, quella gatta non smette di stupirmi.

"Ci penso io." si offre volontario Shawn e si avvicina a Penny per poter prendere Mrs Wildfire e dirigersi con lei in cucina, sento i rumori di ante che si aprono e si chiudono e di stoviglie che vengono spostate.

"Io e te, invece, andiamo a riposarci, ok?" sussurro all'orecchio di Penny ed inizio a spingere la sedia verso la sua camera da letto.

"Ma non sono stanca!" protesta lei, con il suo solito tono cantilenante di quando non vuole fare qualcosa. Mi fa sorridere quando fa cosi`, torna ad essere la bambina un po' troppo cresciuta che ho imparato ad apprezzare.

"Le tue gambe hanno bisogno di riposo." le faccio notare bonariamente entrando in camera sua e avvicinando la sedia al suo letto.

"Chiamerai l'infermiera?" chiede con un tono di voce triste.

So bene che non le piace avere a che fare con gli estranei e capisco che in questi ultimi giorni lei abbia costretto se stessa in situazioni spiacevoli per lei solo per poter permettere a me di essere libero come lo ero un tempo, mi si stringe il cuore a pensare ai sacrifici che lei ha dovuto a fare e decido che questo deve finire adesso.

"No, niente infermiera, ti aiuto io." rispondo e vedo un sorriso nascere sulle labbra della ragazza.

Faccio un respiro profondo e mi concentro per mettere da parte l'imbarazzo, non sono piu` un ragazzino e posso benissimo riuscire a comportarmi come... Come dovrei comportarmi? Come un padre? Penny e` un po' troppo grande per essere considerata figlia mia, ma posso comunque provarci.

Mi chino in avanti e faccio passare le braccia sotto il corpo della ragazza per poi sollevarla e posarla con delicatezza sul letto; ecco fatto, ma questa era la parte piu` facile.

"Il tuo pigiama dove si trova?" le chiedo, notando che non c'e` nulla sotto il guanciale.

"Oh, e` da lavare perche` ieri sera Mrs Wilfire ci ha vomitato sopra, poi prenderne un'altro pulito dentro la cassettiera, primo cassetto." risponde Penny indicando il mobile dall'altro lato della stanza.

Mi allontano da lei e raggiungo la cassettiera, apro il cassetto piu` in alto e ne estraggo il primo pigiama che mi capita sotto mano: un paio di pantaloni neri a pois bianchi e una t-shirt rosa con disegnati alcuni pappagalli e la scritta "Top bird".

Torno dalla ragazza e mi fermo per qualche istante, indeciso sul da farsi, tutto questo mi riempie di imbarazzo, ma poi faccio un profondo respiro e mi chino su di lei.

Penny resta ferma, lasciandosi alle mie cure, mentre io la aiuto a sfilarsi ogni indumento di dosso. Benche` il suo comportamento sia cosi` simile a quello di una bambina il suo corpo e` quello di una donna: e` formoso e omogeneo, la sua pelle e` chiara, tiepida e liscia come la seta. Le mie dita scorrono sul suo corpo mentre sfilano la stoffa dei suoi abiti e i miei occhi vagano sulle sue curve morbide, il mio cuore inizia a pompare forte e io faccio del mio meglio per non entrare in iperventilazione. Tutto questo e` assurdo: io sono fidanzato!

Cerco di muovermi piu` in fretta, per finire prima, ma le gambe della ragazza sono ferite e doloranti e anche il minimo movimento le provoca dolore.

"Scusa, mi dispiace." sussurro, vedendo una smorfia di dolore nascere sul volto di Penny. Tento mi muovermi diversamente, cercando di essere ancora piu` delicato, ma la ragazza geme di dolore.

"Oddio, scusa! Io non... Non..." balbetto lasciando subito andare le sue gambe e guardandola impotente, come posso aiutarla a vestirsi se non posso nemmeno toccarla senza farle del male?

"Non ti devi preoccupare Jiggy Jiggy, fara` male in ogni caso quindi fallo e basta." dice Penny e subito dopo chiude gli occhi e serra le labbra, preparandosi.

Faccio un profondo respiro e mi avvicino di nuovo a lei, le sollevo le gambe e le sfilo i jeans cercando di muovermi in fretta ma allo stesso tempo delicatamente, poi afferro i pantaloni del pigiama e glieli infilo. Prendo i suoi vestiti e li poso su una sedia poco lontano dal suo letto, poi mi volto di nuovo verso Penny e la vedo ancora ferma immobile e con gli occhi chiusi. Mi avvicino e mi siedo accanto a lei sul letto, allungo una mano e le accarezzo delicatamente una guancia.

"Ehy, ho finito. Sei libera dalla tortura adesso." la rassicuro sorridendo appena; la ragazza apre gli occhi e mi guarda, le sue labbra si incurvano leggermente all'insu`.

"Grazie." sussurra.

Io la osservo per qualche secondo, mille pensieri che corrono nella mia mente, poi mi sporgo in avanti e poso un leggero bacio sulla fronte della ragazza.

"Buona notte Penny." esclamo accarezzandole un ultima volta la guancia per poi alzarmi e coprirla per bene con le coperte.

Lei afferra il mio braccio e mi tira verso di se` per poi darmi a sua volta un bacio sulla guancia.

"Buona notte Jiggy Jiggy." dice sorridendo; io la guardo e sorrido a mia volta: mi piace quando mi chiama cosi`.

Dopo aver spento la luce e chiuso con cura la porta lascio la stanza, permettendo cosi` alla ragazza di riposare un po', e mi dirigo verso la cucina dove trovo Shawn intento a leggere il giornale seduto al tavolo e Mrs Wilfire sdraiata sul pavimento a sonnecchiare.

"Ehy, tu Missy! Che cosa credi di fare sdraiata li`? La tua padroncina ti sta aspettando, muoviti e corri da lei." esclamo rivolto alla gatta la quale, non appena ascoltate le mie parole, salta subito in piedi e si lancia fuori dalla stanza.

"Come va?" chiedo poi, rivolto al bambino.

"Hai scoperto in che cosa consistono le sedute di fisioterapia di Penny, dico bene?" ribatte Shawn senza distogliere lo sguardo dal giornale.

"Cosa? Io... Come?" domando, completamente spiazzato.

"Pensi davvero che io non sappia che cosa succede alla mia migliore amica?" mi accusa il bambino.

"Se lo sai perche` non hai fatto nulla per fermarla!" ribatto io, alzando la voce.

"Io ho fatto qualcosa: ho mandato te ad accompagnarla. Era l'unico modo per fermare cio` che stava succedendo." spiega.

Io resto basito, completamente senza parole: Shawn sapeva che cosa Penny stava facendo, deve averla vista soffrire in silenzio per giorni senza mai dire nulla.

"Perche` non me lo hai detto?" lo accuso.

"Penny mi ha fatto promettere di mantenere il segreto, io ho provato a fermarla ma senza successo: lei e` troppo testarda a volte. Tuttavia sapevo che tu l'avresti fermata ed e` per questo che ho fatto in modo che andassi tu con lei alla villa." racconta il bambino, adesso ha abbassato il giornale e vedo sul suo volto tracce di tristezza.

Mi avvicino a lui e lo abbraccio, non mi interessa che lui sia molto piu` maturo di quel che sembra e che forse non siamo nemmeno piu` amici, voglio rassicurarlo.

"Ora e` tutto finito, faro` in modo che lei non soffra piu`." sussurro.

Shawn resta zitto, ma ricambia la mia stretta. Per un po' restiamo cosi`, fermi e in silenzio, poi io sciolgo l'abbraccio.

"Meglio andare a letto adesso. E` stata una giornataccia e ci meritiamo un po' di riposo." dico; Shawn annuisce per poi alzarsi e lasciare la cucina, io lo seguo.

"Buona notte, Shawn." esclamo.

"Buona notte JiYong e grazie." ribatte il bambino.

Mentre mi avvio verso la mia stanza mi ritrovo a pensare: sara` anche vero che questo trio speciale mi ha salvato la vita, ma e` anche vero che io ho migliorato la loro. Potrebbe essere diverso d'ora in poi, potrebbero non essere soltanto degli sconosciuti che sono stati assunti per proteggermi, potremmo essere amici, amici sul serio. Sorrido felice a questa prospettiva, mentre mi spoglio in fretta e poi mi lascio cadere sul mio letto, pronto per lasciarmi andare tra le braccia di Morfeo.

Sono seduto al tavolo della cucina, la luce dorata del Sole filtra dalla finestra illuminando l'intera stanza. Tengo tra le mie mani una tazza di caffe` fumante e di fronte a me, sul tavolo vi sono alcuni biscotti al cioccolato. Sollevo la tazza e me la porto alle labbra godendomi il caldo sapore del caffe` scorrere lungo la mia gola.

"JiYong!" un grido spezza il silenzio pacifico della mattinata, io sbuffo leggermente e poso la tazza sul tavolo.

"Che cosa vuoi Shawn?" urlo di rimando, per farmi sentire attraverso i muri.

"Penny vuole alzarsi, ora che non abbiamo piu` un'infermiera e` compito tuo aiutarla." risponde il bambino dall'altra stanza.

"Arrivo!" annuncio alzandomi in piedi e uscendo dalla cucina. Attraverso il salotto e cammino lungo il corridoio fino alla camera della ragazza, Shawn e` in piedi appena fuori dalla porta.

"Buongiorno JiYong, grazie per l'aiuto." esclama salutandomi con una mano per poi farsi da parte.

"Buongiorno a te, Shawn. Vai pure a fare colazione, qui ci penso io." ribatto con un sorriso.

Entro nella stanza della ragazza e la vedo seduta sul letto, il suo sguardo e` rivolto verso la finestra, ma non appena si accorge di me si volta nella mia direzione e mi sorride.

"Buongiorno, Jiggy Jiggy." mi saluta agitando una mano.

"Buongiorno, Penny. Dormito bene?" le domando avvicinandomi e sedendomi al bordo del letto, accanto a lei.

"Mmmh, non mi lamento. Tu?" ribatte Penny.

"Le gambe ti fanno ancora male?" chiedo apprensivo.

"Adesso sto molto meglio." risponde regalandomi un piccolo sorriso.

Allungo una mano e le accarezzo il viso con fare paterno, poi mi piego in avanti verso di lei, mi avvicino al suo volto finche` le mie labbra non sono a pochi millimetri dalla sua fronte. Penny pero` si muove, solleva il viso e intercetta la traiettoria del mio bacio, le mie labbra incontrano le sue. Per una frazione di secondo resto basito, completamente sconvolto da cio` che e` appena successo, gli occhi sgranati e il cuore che martella forte, ma poi mi lascio andare: i miei occhi si chiudono e io ricambio quel bacio inaspettato.

 

 

 

 

 

Salve a tutti!!

Sono di nuovo qui a rompere le palle!!

Contenti?? Nah.... Neanche un po'...

Vorrei dedicare questo capitolo alla mia nuova Dongsaeng Mery perche` lei e` straordinaria e non vedeva l'ora che io aggiornassi!! ;)

Che te ne pare? Ti piace questo capitolo?

Ti ho fatta contenta almeno un po'?

Spero tanto di si.....

In ogni caso grazie mille a tutti per l'attenzione :*
Vi prego recensiteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!

A presto, spero

Allons-y!!

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Capitolo 15
*** Confusione ***


Cap. 15

 

Confusione

 

Mi sveglio di soprassalto, il mio cuore batte all'impazzata nel mio petto e fatico a respirare. Apro di scatto gli occhi e mi accorgo di essere in camera mia, una luce dorata penetra dalla finestra: e` l'alba.

Che cosa e` appena successo? Mi metto a sedere sul letto e mi prendo la testa fra le mani: era solo un sogno, ma che razza di sogni faccio? Io sono fidanzato! Io sto con Isha: lei mi piace, mi piace davvero, stiamo bene insieme e siamo felici. Quindi perche` sogno di baciare Penny? Lei e` solo una ragazzina immatura dopotutto.

Sono confuso, confuso e spaesato. Scuoto la testa per poi alzarmi dal letto e raggiungere il bagno, mi posiziono davanti allo specchio e guardo il mio riflesso: i miei occhi sono leggermente umidi, le mie guance sono arrossate e tiepide al tatto.

Che cosa mi sta succedendo? Tutto questo e` assurdo, perche` ho fatto un sogno del genere? A me Penny non piace. Io sto con Isha, e` lei la mia fidanzata. Eppure il ricordo del sogno scatena dentro di me qualcosa che non so spiegarmi: il mio cuore batte forte e nella mia testa un vortice di pensieri e sensazioni ingarbugliate fanno si che la mia confusione cresca.

In quello stesso momento il mio cellulare inizia a squillare dalla mia camera da letto, faccio uno scatto per lo spavento per poi correre fuori dal bagno. Mi lancio sul letto e afferro l'iPhone sul comodino, per poi rispondere senza neanche guardare chi mi sta chiamando.

"Pronto?" esclamo con voce affannata.

"JiYong, amore. Buongiorno!" la voce di Isha, dall'altra parte del telefono, e` squillante e vivace.

"Oh, ciao tesoro. Come stai?" ribatto e immediatamente un sorriso nasce sulle mie labbra: anche solo sentire la sua voce mi rende felice.

"Tutto bene, grazie. Ma dimmi, ti ho svegliato vero? Mi dispiace, ma non potevo aspettare a darti questa splendida notizia." risponde la ragazza, avverto il suo sorriso anche se non posso vederla.

"Quale notizia?" chiedo, pieno di curiosita`.

"Mi hanno concesso tre giorni di ferie cosi` ho pensato di venire a trovarti, posso?" esclama Isha, piena di euforia.

Io faccio un salto sul letto per la felicita` e per poco non rischio di cadere oltre il bordo del materasso e schiantarmi contro il pavimento freddo.

"E lo chiedi anche? E` ovvio che puoi venire da me, ne sarei felicissimo!" rispondo, in estasi.

La notizia di Isha fa sfumare all'istante ogni pensiero legato al sogno di stanotte: era solo una stupidaggine senza importanza. La prospettiva di poter passare un paio di giorni con la mia ragazza mi rende allegro e pieno di aspettative: sara` meraviglioso rivederla dopo tanti giorni, potremmo cenare insieme, parlare faccia a faccia, ridere e scherzare e restare insieme.

Chiudiamo la chiamata dopo esserci ripromessi di vederci entro poche ore all'aeroporto, parlare a voce e` mille volte piu` soddisfacente che per telefono, e io mi ritrovo a saltellare sul letto come un bambino il giorno di Natale, ridendo come un matto.

"JiYong, e` successo qualcosa?" domanda una voce. Mi volto di scatto e vedo la testa piena di rasta di Shawn fare capolino dalla porta della mia stanza.

"Shawn! Va tutto benissimo!" urlo di felicita` saltando giu` dal letto e correndo verso di lui per poterlo abbracciare. Il mio gesto spiazza completamente il bambino che resta fermo immobile, senza sapere che cosa dire o fare.

"Che cosa e` successo?" mi chiede, dopo che io l'ho lasciato andare.

"Isha ha dei giorni liberi e quindi torna qui per passarli con me." esclamo con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto.

"Oh, bene. Meglio dirlo a Penny, ne sara` felice." ribatte Shawn per poi correre via, probabilmente per evitare di essere abbracciato di nuovo.

Io sono al settimo cielo e torno in camera mia quasi saltellando, mi dirigo verso il mio armadio per cercare qualcosa da indossare: scelgo un paio pantaloni gessati rosa con una linea nera verticale lungo i fianchi e una maglia a maniche lunghe nera aderente. Faccio ritorno in bagno per lavarmi il viso e pettinarmi per poi uscire dalla mia stanza e scendere al piano di sotto, raggiungo la cucina e vado ad aprire il frigo: sono troppo sveglio stamattina per un caffe` cosi` opto per un buon succo di frutta rinfrescante. Ne riempio un alto bicchiere in vetro e mi siedo al tavolo della cucina canticchiando mentre sorseggio la bevanda fredda.

"JiYong, Penny pensa che sia una buona notizia il ritorno della tua fidanzata." annuncia Shawn facendo capolino dalla porta che da sul salotto.

"Oh, mi fa davvero piacere. Adesso vado ad aiutarla ad alzarsi." ribatto regalando un ampio sorriso al bambino per poi dirigermi verso la camera della ragazza.

Non appena apro la porta della sua stanza tutta la confusione provata poco fa si abbatte di nuovo su di me, schiacciando ogni mia certezza: il mio sogno si materializza, piu` vivido che mai, davanti ai miei occhi.

"Buongiorno Jiggy Jiggy! Shawn mi ha detto della buona notizia, sono davvero felice per te." esclama la ragazza, sorridendomi allegramente.

Tuttavia io non riesco a muovermi, non riesco a parlare: il mio cuore inizia a battere forte contro la mia gabbia toracica, il mio respiro accelera ed inizio a sentire caldo. Mi immagino le mie labbra incollate a quelle della ragazza e le mie gambe iniziano a tremare, per quale motivo mi succede tutto questo?

"Jiggy Jiggy?" mi chiama Penny, leggermente preoccupata dal mio silenzio.

Cerco di dire qualcosa, ma la mia gola e` improvvisamente secca. Perche`? Che cosa mi sta succedendo? Come puo` quello stupido sogno avere un impatto cosi` grande su di me? Mi ritrovo ad inghiottire a vuoto nella speranza di sciogliere il groppo che mi blocca la gola. Isha e` la mia fidanzata: a me piace lei e soltanto lei, continuo a ripetermi.

"JiYong, che succede?" insiste Penny seduta sul letto, adesso sembra davvero preoccupata.

"N-niente.... V-va tutto b-bene." balbetto con voce roca.

Tutto questo e` assurdo: sono un uomo adulto e non posso lasciarmi sconvolgere cosi` da un insulso sogno senza senso! Ho sognato di baciare Penny e allora? Probabilmente sara` solo un assurdo modo che il mio subconscio ha usato per farmi capire che a lei ci tengo, ma la mia fidanzata e` Isha ed e` con lei che voglio stare.

Allarmata dal mia risposta piu` che dal mio silenzio Penny decide che c'e` davvero qualcosa che non va e tenta di fare qualcosa; tuttavia la sua condizione non le permette di potersi muovere troppo infatti, quando tenta di avvicinarsi al bordo del letto, scivola rischiando di cadere oltre il bordo del materasso.

In quel momento pero` il mio corpo si scongela e io faccio uno scatto in avanti per afferrarla prima che si faccia male, il mio istinto di protezione nei suoi confronti e` piu` forte di ogni altra cosa. Il corpo piccolo e fragile della ragazza ora si trova al sicuro tra le mie braccia, la sua pelle morbida e tiepida sotto le mie dita e il suo profumo mi solletica i sensi. Automaticamente le mie braccia si stringono con delicatezza attorno al suo corpo, mentre la sollevo e la poso con cautela sul morbido materasso.

"Grazie." sussurra Penny regalandomi un piccolo sorriso.

"Jiggy Jiggy, che ti e` preso?" mi domanda poi, osservandomi con attenzione.

Il suo viso e` a pochi centimetri dal mio e il ricordo del mio sogno e` ancora vivo dentro di me, il mio cuore fa il triplo salto mortale con avvitamento del mio petto e io faccio uno scatto talmente brusco da finire lungo disteso sul pavimento.

"Niente. Non succede niente." brontolo mentre tento di rimettermi seduto, alzo lo sguardo verso di lei e vedo che mi sta osservando con un sopracciglio alzato.

"Io invece credo di sapere esattamente che cosa sta succedendo." ribatte Penny e un ghigno furbo spunta sulle sue labbra rosee.

"C-cosa? T-tu lo s-sai?" balbetto, improvvisamente spaventato, sento il sudore freddo bagnarmi la schiena.

"Ma e` ovvio, no? Sei talmente eccitato dell'arrivo della tua ragazza che non capisci piu` niente." esclama la ragazza scoppiando a ridere.

Io sospiro di sollievo e a stento riesco a trattenermi dal riderle in faccia: cio` che mi sconvolge e` molto piu` misterioso e confusionario di quel che crede, nemmeno io riesco a capire di che cosa si tratta.

"Mi hai beccato." commento, scrollando le spalle.

"Ma ora bando alle ciance: e` ora di prepararsi." aggiungo alzandomi in piedi: piu` in fretta riesco ad uscire da questa stanza meglio e`.

Penny si sistema per bene sul letto e fa del suo meglio per aiutarmi nel difficile e imbarazzante compito di toglierle il pigiama e farle indossare abiti puliti; le mie mani scorrono veloce sulla sua pelle e il mio cuore batte altrettanto veloce all'interno del mio petto, so di avere il viso rosso come un pomodoro, ma prego che la ragazza non se ne accorga. Davvero non riesco a capire come possa farmi questo effetto: lei non mi piace, a me piace Isha e su questo non ho alcun dubbio.

Una volta vestita la faccio accomodare sulla sua sedia a rotelle e la accompagno in cucina.

"Dunque, Jiggy Jiggy, come hai pensato di organizzarti per l'arrivo della tua fidanzata?" domanda Penny, mentre si gusta una buona colazione.

"Beh, pensavo che potremmo andare tutti e quattro a prenderla e poi lei restera` mia ospite finche` non sara` costretta a tornare al lavoro." rispondo.

"Sei sicuro che vuoi la nostra presenza? Magari preferiresti stare da solo con lei." interviene Shawn.

"Si, beh ovvio, ma non voglio certo correre il rischio di attentato. Voi siete la mia garanzia di sicurezza e non mi allontanero` mai troppo dal vostro fianco." ribatto.

Vedo un sorriso nascere sulle labbra di Penny, mentre Shawn mi lancia uno sguardo d'intesa e io capisco di aver detto la cosa giusta. So bene che sarebbe bello avere un po' di privacy, ma so altrettanto bene che al momento sarebbe troppo rischioso.

Passo il resto della giornata sdraiato sul divano a crogiolarmi nella piacevole sensazione di rivedere presto la mia fidanzata: nella mia mente sfilano immagini di noi due insieme e felici, i nostri occhi che si cercano, le nostre dita intrecciate e le nostre labbra piegate in un sorriso. Oh Isha, non vedo l'ora di poterti stringere tra le mie braccia! Piu` penso a lei, la mia fidanzata, piu` mi rendo conto che quello di stanotte e` stato solo uno stupido ed innocuo sogno: Penny e` una cara ragazza ma per me e` come una sorella, la donna che voglio al mio fianco e` Isha.

 

 

 

 

Nuovo capitolo!!!

Ovviamente....

Chiedo scusa a tutti quelli che ho deluso con questo nuovo capovolgimento dei fatti...

I am very very sorry :(

Ma spero comunque che vi sia piaciuto il capitolo.....

A presto!

Allons-y!!

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Capitolo 16
*** Incidente fatale ***


Cap. 16

 

Incidente fatale

 

Circa tre ore prima dell'arrivo di Isha mi alzo dal divano e raggiungo la mia stanza al piano di sopra per prepararmi con cura al suo arrivo. Impiego parecchio tempo per decidere che cosa indossare: non voglio lasciare niente al caso, e` un'occasione molto importante. Metto in subbuglio gran parte della mia cabina armadio e provo una decina di combinazioni diverse prima di trovare quella adatta: un paio di pantaloni in pelle nera aderenti, credo che siano quelli che mi stanno meglio in assoluto, una camicia rosa pallido lasciata leggermente sbottonata e un paio di stivaletti bassi di un bianco lucidissimo. Mi guardo allo specchio, osservando con aria critica il mio riflesso da ogni angolazione, ma alla fine decido che puo` andare; esco dalla cabina armadio e raggiungo il bagno, pronto per occuparmi dei capelli.

Sono in piedi di fronte al lavandino, lacca in spray e pettine alla mano, intento ad acconciarmi i capelli in un'altra cresta quando la voce acuta di Penny spezza il silenzio facendomi trasalire.

"Jiggy Jiggy! Corri svelto!" grida la ragazza dal piano di sotto, la sua voce e` carica di preoccupazione.

Subito il panico mi assale: se Penny e` preoccupata significa che qualcosa di brutto sta per succedere. Che cosa avra` predetto Mrs Wildfire? Quel psicopatico che tanto mi vuole morto ha deciso di attaccare di nuovo? Ma perche` proprio adesso che sta per arrivare Isha? Sbuffo infastidito mentre, di corsa, esco dal bagno e mi precipito al piano di sotto.

Quando raggiungo il salotto uno spettacolo ricco di rammarico mi si para davanti: Penny, Shawn e perfino Mrs Wildfire sono voltati verso di me e mi stanno guardando con infinito dolore dipinto nei loro occhi. Io rimango paralizzato per qualche secondo, confuso e allo stesso tempo spaventato da quegli sguardi: che diavolo sta succedendo???

"R-ragazzi...?" un sussurro spaventato esce dalle mie labbra mentre i miei occhi corrono da uno all'altro in cerca di risposte.

Nessuno parla, ma Penny alza leggermente una mano e punta il dito alle sue spalle, indicando il televisore ancora acceso. Sposto lo sguardo da lei al programma televisivo in onda al momento: un'edizione straordinaria del telegiornale.

Le immagini mostrano quello che ha tutta l'aria di essere un incidente: ci sono fiamme e fumo, parecchi poliziotti urlano istruzioni cercando di contenere il caos che si sta scatenando tutt'intorno, ci sono parecchie ambulanze e il cielo plumbeo rende ogni cosa tetra e malinconica. La giornalista spiega che le immagini sono in diretta dal piu` grande aeroporto in Giappone dove un aereo e` esploso appena prima del decollo, le dinamiche dell'esplosione sono incerte e la polizia sta indagando per far luce sul mistero. L'aereo esploso era diretto verso Seoul, tra i passeggeri vi erano turisti, qualche personaggio famoso, ma nessuno di rilievo politico o religioso il che fa scemare l'ipotesi che si tratti di un attentato. Nessuno e` sopravvissuto all'esplosione.

Le mie gambe cedono e io cado in ginocchio, lo sguardo appannato e le orecchie invase da un fischio acuto e persistente, la mia mente lavora sodo cercando di assimilare appieno le parole tanto crudeli quanto dolorose che le mie orecchie hanno appena ascoltato.

"Era l'aereo su cui viaggiava Isha." la voce di Shawn, colma di rimorso, si aggiunge a quella della giornalista.

Ma io non ho bisogno delle sue parole a confermarmi cio` che gia` so: ho capito subito la verita`, non so come ma dentro di me sento che e` cosi`. Isha era su quell'aereo che e` appena saltato in aria.

E non riesco ad accettarlo.

Avete presente quando qualcuno vi mostra qualcosa di impressionante, come per esempio un trucco di magia? E tu pensi che sia impossibile, che tutto quello e` troppo bello per essere vero, e quindi non ci credi, finisci con l'auto convincerti che sia tutto un'illusione. Ecco, qui e` esattamente la stessa cosa, ma allo stesso tempo e` tutto l'opposto: perche` questo e` troppo, davvero troppo brutto per poter essere vero.

Isha, la mia bellissima fidanzata, mancava cosi` poco perche` potessimo vederci e stare insieme e invece? Un istante, un piccolo, piccolissimo momento e tutto e` finito.

BOOM!! Saltato in aria.

Perche`?

Faccio uno scatto, le mie gambe si piegano come due molle e, nel giro di una frazione di secondo, mi ritrovo in piedi, gli occhi puntati sulla ragazza seduta sul divano.

"Perche`?" chiedo con voce glaciale rivolto a Penny.

"C-come scusa?" ribatte lei, confusa dalle mie parole quanto dal mio tono di voce.

"Perche` Mrs Wildfire non ha predetto questo incidente?" specifico, sempre con voce glaciale.

"L-lei non puo` predire tutto. E`... E` impossibile che possa predire ogni singolo incidente, n-non pensi?" sussurra la ragazza, guardandomi con timore.

"Predice i miei incidenti pero`! Riesce sempre ad anticipare ogni cosa e mi ha salvato la vita molte volte, perche` non e` riuscita a salvare Isha?" urlo, facendo trasalire tutti i presenti.

Non so nemmeno perche` io sia cosi` arrabbiato, mi rendo perfettamente conto che non e` colpa loro, come potrebbe esserlo? Loro sono innocenti e non ne possono nulla, ma io non riesco a controllare la rabbia che cresce incontrollata dentro di me.

"Il compito di Mrs Wildfire e` di proteggere te, JiYong. E` fissata sul suo obbiettivo per questo non riesce a prevedere il resto. Isha, benche` sia la tua fidanzata, non e` te e quindi la gatta non ha potuto..." inizia a spiegare Shawn, venendo in aiuto alla sua amica.

"Basta!" urlo, zittendolo all'istante.

Sento le lacrime premere per uscire dal miei occhi e inondarmi il viso, ma io le trattengo: non posso piangere adesso, sono troppo arrabbiato.

Mi volto di scatto e lascio il salotto, corro su per le scale e raggiungo la mia camera da letto gettando a terra con forti manate ogni cosa che mi capita sotto mano lungo il tragitto. Una volta raggiunta la mia stanza mi avvicino alla mia scrivania e afferro qualunque cosa le mie mani tremanti riescano ad afferrare per poi scaraventarla dall'altro lato della stanza e godere del rumore sordo che fa quando va in frantumi. Dopo aver letteralmente distrutto ogni cosa presente sulla scrivania corro alla cieca lungo tutto il perimetro della mia stanza come un uragano, facendo a pezzi qualunque cosa mi capiti a tiro.

L'adrenalina scorre nelle mie vene, i miei nervi pulsano e il mio cuore pompa all'impazzata. La rabbia cresce a dismisura dentro di me, forte e incontrollata, impossessandosi di ogni centimetro del mio corpo.

Raggiungo la mia cabina armadio e subito mi trovo faccia a faccia con il mio riflesso nello specchio: il mio volto e` arrossato, le mie labbra tese in una smorfia inquietante, le mie pupille dilatate, i miei occhi sembrano fuori dalle orbite.

Urlo e mi lancio in avanti scagliando i miei pugni contro il vetro dello specchio che subito va in frantumi, le mie dita si tagliano e il sangue inizia a scorrere sulle mie mani. Il dolore raggiunge il mio cervello, ma viene subito soffocato da quello gia` presente e infinitamente piu` forte. Non mi fermo e continuo a distruggere qualunque cosa riesco a trovare.

Quando non riesco piu` vedere qualcosa di ancora integro torno nella mia stanza per poi buttarmi a capofitto sul mio letto, affondando il viso tra i cuscini.

Urlo, urlo con quanto piu` fiato ho in gola. Urlo, tanto so che la mia voce verra` assorbita dai cuscini. Urlo perche` e` l'unico modo che ho per liberare il caos di emozioni che mi sta bruciando interiormente.

Isha non c'e` piu`. Questo pensiero invade la mia mente: so che e` la verita`, ma allo stesso tempo non voglio crederci. Mi rifiuto di accettare che sia vero.

Eppure e` vero: ho visto l'aereo in fiamme e so che lei era all'interno.

Isha e` morta! E io non la vedro` mai piu`.

La mia bellissima ragazza, con i suoi lunghi capelli biondo rame che le incorniciano il viso in morbide onde soffici come la seta, i suoi occhi color nocciola che brillano di luce propria e la pelle chiara, candida come la neve, morbida e liscia; il suo sorriso luminoso e pieno di calore, le sue mani piccole dalle dita corte e delicate, le sue gambe lunghe e slanciate. La sua voce soave e melodiosa, la sua risata allegra, il suo carattere dolce e giocoso.

Tutto questo e` svanito, per sempre!

La mia voce si spezza e le lacrime iniziano a scorrere dai miei occhi andando a bagnare i cuscini in cui e` ancora nascono il mio viso. Piango in silenzio, mentre il dolore per la perdita prende il posto della rabbia cieca; il mio corpo e` scosso da tremiti, le mie mani afferrano il lenzuolo e lo stringono forte finche` le mie nocche non diventano bianche e le dita iniziano a dolermi.

So che al piano di sotto ci sono Penny, Shawn e Mrs Wildfire, probabilmente saranno confusi dal mio comportamento, magari anche offesi dalle mie urla e dal modo poco gentile con cui li ho trattati o addirittura spaventati dalle mie urla e dal frastuono che ho scatenato, ma al momento non mi interessa: in questo momento ci siamo solo io e il mio dolore, tutto il resto e` fuori dalla mia portata.

Nella mia mente scorrono immagini di me e Isha insieme: la gioia di averla al mio fianco, il sorriso sulle mie labbra che fa eco a quello sulle sue, le nostre mani unite, le dita intrecciate, i nostri corpi stretti l'uno all'altro in un caloroso abbraccio. Tutte cose che sono successe in passato e che non potranno ripetersi mai piu`. Tutte le parole dette, tutte le frasi ascoltate, ma anche tutte quelle taciute in attesa del momento giusto che non arrivera` mai. Tutte le emozioni e i sentimenti che ribollivano dentro di me quando lei era al mio fianco o anche solo quando il pensiero di lei faceva capolino nella mia mente, tutto l'immenso affetto che provo per quella straordinaria ragazza che, tra le mille esistenti in questo mondo, era riuscita a fare braccia nel mio cuore.

Il mio cuore che, in questo momento, sta andando in frantumi all'interno della mia cassa toracica, lo sento spezzarsi nel silenzio che avvolge la mia stanza, ogni crepa scricchiola in modo inquietante e grosse gocce di sangue vermiglio fuoriescono dalla ferita dolorante.

Isha. Isha. Isha. Isha. Isha. Isha. Isha. Isha. Isha. Isha. Isha. Isha.

Ti amo.

 

 

 

 

 

 

TAAAAH DAAAAAHHHH!!!!!!! 

Rieccomi con un nuovo capitolo!!!

Dopo secoli e secoli di silenzio di stampa,,,, :/

I'm so sorry :'(

Ho troppe ossessioni al momento per riuscire a stare dietro a tutte!!!!

HELP ME!!!!!!

Anyway....

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto....

A presto!

Allons-y!!

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