star trek assemble:ep. 31: universi paralleli di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** visita a mammà ***
Capitolo 2: *** dove siamo? ***
Capitolo 3: *** il ritorno di Khan ***
Capitolo 4: *** l'acquario di loki ***
Capitolo 5: *** ritorno a casa ***
Capitolo 1 *** visita a mammà ***
"Diario del capitano , mi trovo sulla navetta Fermi insieme a Loki . Ci siamo recati sulla terra per assistere all'inaugurazione di un monumento ai caduti che è stato eretto davanti al quartier generale di San Francisco. Essendo stato mio padre un eroe di guerra, che ha sacrificato la vita per la federazione, sono stato invitato ad assistere alla cerimonia e ho portato con me Loki . Ora stiamo facendo ritorno all'enterprise. Ho lasciato il comando a Spock ovviamente. Sono sicuro che mi ritornerà l'astronave come o meglio di come l'ho lasciata!"
"Pensi che tua madre mi abbia riconosciuto ?" chiese Loki che si era allungato sulla poltroncina del pilota appoggiando le lunghe gambe sulla consolle."In che senso ?" Chiese Kirk incuriosito buttando nell'immondizia il budino rigenerato che aveva trovato in cambusa. Che porcheria , pensò! Ma rigenerato da cosa poi?
"Ti ricordi che quando abbiamo attraversato il guardiano dell'eternità per tornare indietro nel tempo abbiamo incontrato tua madre."
"Già..." Kirk rammentava quella bizzarra avventura in cui avevano seguito un assassino, che era tornato indietro nel tempo, per uccidere suo padre e cambiare la storia. Ovviamente lo avevano impedito , anche se poi suo padre era morto di lì a pochi anni , ma come diceva Spock le esigenze dei molti ...o una roba del genere.
"Non sei certo il tipo che si possa dimenticare facilmente, ma è stata una conoscenza occasionale e sono passati più di trent'anni ..comunque non mi ha detto niente, stai tranquillo."
"Gli hai detto di noi due?" chiese Loki sporgendosi verso di lui con aria inquisitoria.
Kirk arrossì."Gli ho detto che siamo colleghi...ehi mica si può parlare parlare di queste cose al ricevimento alla memoria del marito morto."si giustificò.
Loki, se avesse avuto i poteri del suo fratellastro lo avrebbe volentieri fulminato, ma un allarme dei sensori venne in aiuto del malcapitato. Loki si precipitò a verificare.
"Stiamo attraversando un insolito campo energetico. Davanti a noi si è aperta una frattura nello spazio."
"Frattura nello spazio, ne abbiamo già vista una se non erro." Replicò Kirk preoccupato.
Loki annuì .Tempo addietro l'astronave Defiant era stata attirata in una frattura nello spazio e lui e Jim, che si trovavano a bordo, erano capitati in un universo alternativo in cui avevano rischiato di rimanere prigionieri.
"Si , non è ampia e potente come quella a cui. ti riferisci.Ci passiamo attraverso tranquillamente." lo rassicurò Loki. E si mise ai comandi concentrandosi sul suo lavoro e dimenticando i suoi problemi sentimentali
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Capitolo 2 *** dove siamo? ***
L'enterprise navigava placidamente davanti a loro e dopo che l'ebbero contattata aprì il portellone dell'hangar -navette per farli attraccare. Dopottutto era stato un piacevole diversivo e, a parte i battibecchi con Loki era andato tutto bene, pensò Kirk mentre lasciavano la stiva per inoltrarsi nei corridoi."Vado da Spock a sentire se ci sono novità." lo avvertì ma voltandosi sbadatamente andò a sbattere contro qualcuno. Kirk non era un tipo ingiusto e sapeva perfettamente che era colpa sua ,ma scusarsi non era una cosa saggia per un capitano , anzi era meglio fare una bella ramanzina al malcapitato giusto per affermare la sua superiorità. Kirk stava per aprire bocca ma quando mise a fuoco la persona che aveva davanti rimase letteralmente senza voce."Chris...."riuscì solo a mormorare. In effetti quello era Chris Pike, precedente capitano dell'enterprise, morto ormai più di un anno e mezzo fa per mano di Khan, il potenziato. Peccato che questo fosse decisamente vivo e vegeto e lo stesse fissando con aria minacciosa.
"Guardiamarina Kirk, non stai mai attento a quello che fai , credo di aver raggiunto il mio limite di tolleranza con te. Se non metti la testa a posto , la prossima volta invece che concederti una licenza ti concederò un bel licenziamento definitivo.”
Kirk aveva già vissuto quell'esperienza.Tempo addietro un clone impazzito di Silik il sulibano, aveva assunto proprio l'aspetto di Chris Pike per trarlo in inganno. Certo lui non era il tipo da cascare due volte nello stesso trucco. Quindi stava per reagire in malo modo quando Loki lo afferrò per un braccio.
"Capitano, abbia pazienza , mi occuperò io di lui."
Pike emise un sonoro sospiro. "Va Bene tenente per il rispetto che ho per lei. Ma la avverto ,come ho già detto la corda è così tesa che è sul punto di spezzarsi."
Ciò detto il capitano si allontanò lasciando Kirk di stucco.
"Ma che combini è una trappola di Silik."
Loki scosse il capo ."L' ho pensato anche io per un istante, il tempo necessario di guardare la tua divisa."
Kirk non capiva.
"I gradi." specificò Loki.
Ora lo vedeva anche kirk.I suoi gradi da capitano erano scomparsi sostituiti da quelli di semplice guardiamarina.
"Cosa è successo?"
"La frattura nello spazio, posso solo ipotizzare che non fosse così innocua.Attraversandola siamo finiti in un universo parallelo"
"Un universo in cui non sono capitano, ma un semplice guardiamarina. Perchè?" si chiese Kirk scornato.
"La domanda più urgente è come facciamo a ritornare alla nostra realtà ." Lo rimproverò Loki."Ho bisogno di fare delle analisi . Spero di poter usare il laboratorio di Spock senza dare nell'occhio"
"Andiamo ti guardo le spalle." suggerì Kirk facendogli strada.Quella situazione era meglio che durasse il meno possibile.Decisamente non faceva per lui! |
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Capitolo 3 *** il ritorno di Khan ***
"Avevo ragione! Passare attraverso quella frattura nello spazio ci ha scagliato in un universo alternativo. Il timbro quantico dei nostri atomi è diverso da quello delle cose che ci circondano." concluse Loki dopo aver passato diversi strumenti su se stesso.
Kirk non parve averlo udito se ne stava con il naso sprofondato in un tablet a leggere qualcosa ."La separazione tra i due universi è avvenuta quando Spock mi ha mollato su Delta Vega per punirmi della mia insubordinazione. Lì ho incontrato Scotty, ma il suo esperimento per teletrasportarci sull'enterprise è fallito e non abbiamo mai lasciato delta vega, di conseguenza non sono mai stato promosso. Poi pare che io abbia inanellato una serie di ulteriori fallimenti. Forse ho un pò esagerato nel tentativo di mettermi in mostra. Insomma credo che la mia carriera in questo universo non decollerà mai, anzi è già un miracolo se non mi hanno trasferito su una chiatta per il trasporto dei rifiuti." Si lamentò scuotendo il capo sconsolato.
Loki sospirò, sapeva che il suo innamorato era abbastanza egoista e tremendamente egocentrico, ma ora stava esagerando."Jimmy è molto più importante riuscire a capire come andarcene che riuscire a farti promuovere." Lo rimproverò severamente.
Lui lo guardò imbronciato "Parli bene te saputello, che hai ancora i tuoi gradi da tenente.Ti basta fare gli occhioni da cane bastonato e tutti cascano ai tuoi piedi." Loki desiderò intensamente riacquistare i suoi poteri magici per un secondo, il tempo necessario per trasformare James Tiberius Kirk in un rospo di palude. Poi si rammentò che era lui quello che aveva millenni di saggezza sul groppone, non il mocciosetto capriccioso che aveva davanti.
Kirk gli fece l'occhiolino diventando immediatamente irresistibile. "Allora che facciamo?"
In quel momento la porta del laboratorio si spalancò ed entro il signor Spock."Ah sei qui signor Loki. Perchè non sei venuto subito a far rapporto dopo il tuo ritorno .E perchè il signor Kirk è nel mio laboratorio? Ti ho permesso di accompagnare il signor Kirk in questo viaggi , per rispetto di suo padre e perchè non mi fidavo a mandarlo da solo . Ma questo non lo autorizza a frequentare aree che non centrano nulla con i suoi compiti."
Loki rimase sconvolto dalla tirata di Spock. Era chiaro che tra lui e Kirk non correva buon sangue e in questo universo il dissidio non si era ricomposto .Valutò se fosse il caso di metterlo al corrente della situazione, poteva aver bisogno del suo aiuto. Mentre stava per parlare cominciò a sentirsi strano ed ebbe un capogiro. Quando riaprì gli occhi qualcosa era cambiato. Kirk si stava osservando con entusiasmo la divisa.
"Siamo a casa!" Esclamò soddisfatto.
In effetti la divisa portava di nuovo i gradi da capitano e il vulcaniano era scomparso. Kirk gli gettò le braccia al collo.
"Scusa se sono stato fastidioso."
Loki non ricambiò l'abbraccio. Da vicino ebbe modo di notare che qualcosa era diverso e quello che vide lo lasciò atterrito.
"Che c'è?" chiese Kirk perplesso. "Non sei contento?"
"La tua divisa ha qualcosa di sbagliato.Guarda i polsini sono tutti logori."
Kirk si osservò il polsino stupito. "Che vorresti dire,non ti capisco?"
In quel momento la porta si spalancò."Capitano, meno male che vi ho trovato." Sulu era entrato come una furia.
Ora Loki poteva vedere chiaramente che i suoi sospetti erano fondati. L'ufficiale tattico che era sempre perfetto, come se sfoggiasse una divisa nuova ogni mattina, aveva un aria trasandata. La divisa era logora e la barba mal rasata.
"Che succede?" Ora anche Kirk riusciva a vedere cosa intendeva Loki.
Probabilmente erano entrati in un altro universo alternativo .Chissà cosa aveva in serbo la sorte per loro in questio mondo.
"Le navi di Khan sono state avvistate a pochi anni luce da qui. Dobbiamo prepararci."
Khan? Ma non era morto? No evidentemente in questa realtà non lo era.In pratica erano passati dalla padella alla brace. Che razza di mondo poteva aver creato Khan, se a un certo punto della storia era sfuggito al suo destino. Ovviamente dovevano scoprirlo prima di prendere qualsiasi decisione.
" Dai l'allarme Sulu , ti seguiamo subito.Dacci solo qualche secondo."
Kirk afferrò il tablet e cominciò a cercare nella storia un punto di divergenza."Come siamo passati attraverso i mondi ?"Chiese nel frattempo a Loki mentre percorrevano lentamente i corridoi della nave."L'energia di cui ci siamo caricati ci sospinge attraverso gli universi paralleli e credo continuerà a farlo finchè non ci scarichiamo!"rispose lui.
"E se quando si esaurisce non siamo nel nostro universo?"
"Beh suppongo che dovremo trovare una soluzione alternativa. Ma io mi preoccuperei di più per il futuro immediato."Obbiettò Loki lanciando un 'occhiata all'equipaggio che era chiaramente in assetto da guerra.
"La storia differisce nel momento in cui Khan si reca su Q'nos. Qui stringe alleanza con i Klingon e fornisce loro tutte le sue conoscenze sulle armi potenziando i loro bird of prey.Stiamo combattendo una guerra estenuante da circa un anno e mezzo e l'enterpise sembra essere una delle poche navi rimaste tra i klingon e la terra"lesse Kirk sul tablet |
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Capitolo 4 *** l'acquario di loki ***
"Non ci resta che combattere aspettando e sperando che ci sia un altro passaggio e che il prossimo universo sia quello giusto." concluse Loki mentre arrivavano sul ponte.
Sullo schermo videro cinque bird of prey in posizione d'attacco avvicinarsi come uno stormo di falchi verso l'enterprise. Non avevano molte possibilità di farcela, probabilmente neppure di salvare la pelle. Kirk si sedette sulla sua poltrona di comando deciso a giocarsi il tutto per tutto, ma in quel momento avvertì un capogiro che lo costrinse ad afferrarsi ai braccioli e a chiudere gli occhi. Ancor prima di riaprirli avvertì che qualcosa era cambiato. Sentiva una dolce brezza scompigliargli i capelli e un raggio di sole gli colpiva le palpebre. Era all'aperto, com'era possibile?Aveva quasi paura ad aprire gli occhi. Prese un profondo respiro e li spalancò di colpo. Era a casa! Ma non su quella che ora chiamava casa, l'enterprise, era nella fattoria di suo zio , quella dove aveva vissuto dopo la morte di suo padre. Si chiese quale incredibile capriccio del destino l'avesse condotto proprio li , poi lo colse un altro pensiero: Loki! Non era accanto a lui .Dove era finito? Si precipitò in ca sa, ma ad attenderlo c'era qualcun'altro :sua madre. Si stava asciugando le mani nel grembiule. Non aveva nulla in comune con la donna che aveva lasciato poche ore prima sulla terra. Aveva i capelli bianchi e il viso slcato da molte rughe , troppe.Lo fissava con aria dura.
"Allora come è andato il colloquio di lavoro?" gli chiese. Kirk ovviamente non aveva idea di cosa parlasse.
"Ok , ho già la risposta, male come al solito." La donna scosse il capo sconsolata, poi si passò il dorso della mano sugli occhi come scacciare le lacrime."Sei come tuo padre un pelandrone buono a nulla, ci manca solo che diventi un 'ubriacone come lui” si lamentò poi girò sui tacchi e si chiuse in cucina.
Ubriacone? Suo padre, l'eroe di guerra? In che realtà era capitato? Si agirò confuso per la casa e quando entrò in salotto lo vide. Suo padre era sdraiato sul divano, russava sonoramente e una bottiglia vuota era caduta sul pavimento. Suo padre era vivo! Kirk era felice ma nello stesso tempo stupito di vederlo in quello stato , suo padre non aveva mai bevuto. Che gli era successo. Doveva trovare un 'indizio. Capire cosa era successo era la prima cosa da fare. La seconda era trovare qualcuno che credesse alla sua bizzarra storia di universi paralleli e lo aiutasse a ritrovare Loki.
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Loki osservava con meraviglia la sua immagine riflessa nello specchio : indossava la sua armatura da guerra verde e oro. Quanto tempo,pensò con una certa nostalgia. Quella divisa lo rendeva davvero imponente e minaccioso. Ma certamente non era comoda come la divisa di starfleet. Era ad asgard nel palazzo reale e nessuno si era preoccupato di venire ad arrestarlo. Molto strano. Il pesante portone si spalancò lentamente. Loki sentì l'adrenalina scorrergli nelle vene era pronto ad affrontare il suo nemico chiunque fosse. Invece era solo Il suo vecchio servo, che trascinò i piedi fino a lui ,con aria di timore e reverenza."Mio signore è ora di nutrire i pesci dell'acquario!" lo informò. Loki era stupito. Non aveva idea di cosa il vecchio stesse parland, ma non sapendo in cosa questo universo differisse dal suo, decise di assecondarlo e lo seguì. Scesero nelle segrete del castello dove c'erano le celle in cui lui aveva soggiornato per parecchio tempo, contro la sua volontà, e lo spettacolo che vide ,al suo ingresso , lo lasciò letteralmente senza fiato. Le celle erano tutte occupate. C'erano tutti i suoi pesciolini. C'era il pesce bandiera americana, il pesce martello , il pesce falco,il pesce di ferro e il pesce verdognolo...uhm quello avariato! Loki provò un senso di benessere non quantificabile. Il suo alterego di questa dimensione aveva sconfitto i vendicatori e ora li teneva in cella come animaletti da compagnia. Mentre si avvicinava all'acquario in cui era prigioniero suo fratello avvertì un vago senso di vergogna. Non certamente per lo stato di prigionia in cui aveva ridotto Thor , ma perchè le sensazioni che provava non era affatto degne della posizione che rivestiva attualmente. Se Spock l'avesse visto ora avrebbe inarcato entrambe le sopracciglia e Mcoy non lo avrebbe più invitato a consumare la sua riserva personale di brandy invecchiato. Però non lo potevano vedere, quindi perchè negarsi queste piccole soddisfazioni. Il servo gli allungò una gerla che conteneva tozzi di pan secco. Loki ne afferrò uno e lo lanciò. Il pane attraversò la barriera magica che costituiva la porta della cella rimbalzando sulla testa di Tony Stark. Loki scoppiò in una risata sgangherata. Se questo era un sogno sperava che nessuno si azzardasse a risvegliarlo. |
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Capitolo 5 *** ritorno a casa ***
Kirk era riuscito a ricostruire la triste storia che aveva condotto suo padre all'alcolismo. George Kirk non era si imbarcato sulla Kelvin pensando che per la moglie prossima a partorire fosse troppo pericoloso. Così si era salvato la vita, ma era anche vissuto, l'esistenza che si era guadagnato nel rimorso per i compagni morti , nel pensiero che forse lui avrebbe potuto fare qualcosa per salvare le loro vite.Jim non lo biasimava anche lui non avrebbe mai sopportato un simile rimorso.E il comportamento del padre aveva anche influito sul suo futuro .Non essendo stato ispirato da n padre eroico caduto in guerra era diventato un lazzarone pronto a cacciarsi nei guai ,piuttosto che il capitano dell'ammiraglia della flotta astrale.Kirk era anche preoccupato per Loki: se lui era capitato in un simile inferno al povero Loki chissà cosa era toccato.
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Loki se ne stava disteso nella sua vasca termale divorando frutta candita e gustandosi la più bella sensazione che avesse mai provato:quella della magia che era tornata a scorrere in ogni fibra del suo essere. In questa dimensione non ne era stato privato e questo lo rendeva euforico. La magia era parte di lui e solo ora se ne rendeva conto.Come aveva potuto vivere senza?Rimase così immerso nell'acqua a bearsi dell'energia che scaturiva dalla punta delle sue dita formando archi voltaici luminescenti .Dopo un'oretta il gioco gli venne a noia.Si tirò su colando acqua sul pavimento. Era giunto il momento di agire. Doveva mettere fine a questa follia e ora non aveva neppure bisogno di apparecchiature scientifiche .Gli bastava un pensiero e un cenno della mano per desiderare di essere in un luogo e ritrovarsi istantaneamente li.Ma lì dove , dove era finito il suo Jim? Dopo essersi rivestito lanciò un'occhiata nostalgica al regno di asgard. Rimase un 'attimo incerto a riflettere :gli sarebe mancato tutto questo ?La sua decisione era una strada a senso unico, se ora andava non sarebbe mai più potuto tornare indietro. Poi decise.Si concentrò e il portale si aprì davanti a lui.
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Jim Kirk se e stava seduto sul portico a fissare i campi di grano che ondeggiavano pigramente al vento. Non voleva tornare in casa e rivedere suo padre in quel patetico stato, non voleva neppure arrendersi all'idea di vivere in quell'universo .Voleva tornare a casa ma non aveva idea di come fare. Poi all'improvviso una luce lo abbagliò. Al centro della luce c'era Loki vestito da ....uhm...drag queen????? Dovevano essere gli effetti collaterali del viaggio interdimensionale,pensò per un istante sconvolto dalla vista. Poi la bizzarra apparizione gli tese una mano e parlò."Allora vieni? Ti decidi?"
Non era un allucinazione era proprio Loki. Non sapeva cosa avesse combinato , ma si fidava di lui. A parte per il costume da trans, di cui poi gli avrebbe chiesto conto.
"Aspetta." gli disse Kirk e corse in casa.
Suo padre era sempre lì che ronfava sul divano. Jim lo scosse energicamente. George Kirk finalmente si svegliò e borbottò qualcosa.
"Papà, volevo solo dirti che ti voglio bene, nonostante tutto ...."gli confessò.
Kirk senior lo fissò con sguardo annebbiato, forse chiedendosi cosa fosse capitato a suo figlio per renderlo così affettuos . Poi Jim scappo via e raggiunse Loki.
"Andiamo. "
Kirk afferrò la mano del suo ragazzo e un secondo dopo erano finalmente nella stiva dell'enterprise. Kirk era felice di trovarsi in un posto così rassicurante, ma era l'enterprise giusta? Quale sorpresa lo attendeva una volta varcata la soglia. Senza aspettare oltre si gettò nel corridoio dove incrociò diversi marinai, che lo fissarono incuriositi. Gli pareva tutto normale ,ma non si poteva mai dire. Finalmente incrociò una faccia nota ,:Spock che passava placidamente da quelle parti.
"Ehi !" lo salutò.
Spock inarcò un sopracciglio , poi l'altro. Alla fine le sue sopracciglia scomparvero sotto la frangetta. Kirk si sentì attanagliare lo stomaco. Che c'era che non andava? Poi seguì la direzione del suo sguardo e capì che il suo disappunto era rivolto al curioso abbigliamento di Loki.
"Avevo capito che era una cerimonia solenne, ma vedo che avete avuto tempo di fare anche altro." Commentò il vulcaniano scandalizzato.
"Siamo stati a un ballo in maschera "rispose Kirk imbarazzato.
Tutto normale. Era il suo Spock , antipatico , tignoso , ma lo amava comunque. Almeno per oggi! Prese sotto braccio Loki e lo trascinò via. Voleva raggiungere la loro cabina il più in fretta possibile.
"Allora?" chiese quando la porta si richiuse dietro di loro .
"Allora cosa?”chiese Loki facendo il finto tonto .
"Allora come mi hai ritrovato e come siamo tornati a casa?"
Certamente Loki non poteva raccontargli che aveva usato la magia, che per altro aveva perso nel momento stesso in cui avevano messo piede sulla loro enterprise.
"Ho usato una complessa formula matematica che potrei spiegarti nei dettagli ,ma nonostante le dimensioni spropositate del tuo testone,credo non la capiresti mai."
mentì sicuro che buttandola sulla matematica Jim non avrebbe voluto approfondire la cosa,considerando quanto fosse stato somaro all'accademia.
"E allora su questo ridicolo costume che hai da dire?"Replicò Kirk irritato.
"E va bene mi sono materializzato a Las Vegas e per mantenermi ho fatto lo strippper,questo è il costume con cui ballavo la pole dance "
Kirk lo fissò con sguardo vacuo "Ok , mi prendi per il culo Va bene , un piccolo segreto ci può stare , ma il costume non lo buttare .Una di queste sere andiamo in palestra ,ci chiudiamo dentro , e mi fai vedere la pole dance!" |
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