You can call me Mrs. Brownstone

di misteryOo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Primo ***
Capitolo 3: *** Capitolo secondo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

NOTE DELL’AUTRICE: Va bene, eccomi qui, di nuovo. Lo so lo so, ho da aggiornare altre tre fanfictions e non dovrei pubblicarne altre, ma l’altra sera ho avuto quest’idea e non potevo non scriverla quindi TA-DAN! Ditemi che ne pensate. 
Buona Lettura.

DISCLAIMER: I Guns N’ Roses non mi appartengono (purtroppo), non scrivo a scopo di lucro e tutto ciò che è descritto in questa storia è frutto della mia immaginazione.

 

 

Prologo 
 

Let him introduce him self real good. He’s the only one they call “FeelGood”
-Dr. FeelGood, Mötley Crüe



Mi cercherai quando avrai voglia di festeggiare con gli amici. 
Mi cercherai quando sarai troppo solo e nessuno sarà più disposto a farti compagnia.
Mi cercherai nei momenti di tristezza. Ti prometto che sarò un’ottima amica e che saprò tirarti su il morale.
Mi cercherai perché per te diventerò importantissima, se non vitale. 
E dopo avermi amata mi odierai, affibbiandomi tutte le colpe delle tue disgrazie. 
Eppure mi vorrai ancora, piangendo mi chiederai scusa ed io ti farò felice di nuovo, per qualche ora. 
Piacere, il mio nome è Droga, e questa è la storia di quella volta che ebbi a che fare con i Guns N’ Roses.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo Primo ***


CAPITOLO PRIMO

 

 

Dormire risultava impossibile a tutti loro. Prendevano eccitanti per stare svegli, comporre musica e suonare al massimo, e poi s’imbottivano di Valium per soddisfare il loro terribile bisogno di chiudere le palpebre e spegnere il cervello per almeno qualche ora. Ma in quel periodo quasi sempre stavano a rota a causa della mancanza di soldi. Quindi si ritrovavano a contorcersi dal dolore senza riuscire a trovare un cazzo di sollievo in niente. Nemmeno il Valeron riusciva a farli riposare. Avevano dei visi stravolti e segnati dalla stanchezza. Ognuno di loro perdeva peso a vista d’occhio. Stavano cadendo tutti e cinque nel baratro, e non potevano nemmeno più aiutarsi a vicenda. Quando dipendi dalla droga pensi solo a te stesso e a come soddisfare la tua esigenza, degli altri te ne freghi altamente. Fu davvero un periodo sfiancante, vederli così mi distruggeva, ma ancor di più mi distruggeva il fatto che fossi stata io e solo io a ridurli in quello stato pietoso. Il loro rapporto d’amicizia si stava lentamente logorando, ed io non sapevo come risolvere tutto ciò. 

 

 

NOTE DELL’AUTRICE: Bene eccomi qui. Dunque, i capitoli saranno tutti (o quasi) così. Poi dipende, magari ne scriverò di più lunghi o anche più corti. Spero che vi piaccia. Intanto ringrazio ClownPrinceOfTheCrime per la recensione e anche tutti gli altri che hanno messo la storia tra le preferite\seguite. Ci si sente.

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Capitolo 3
*** Capitolo secondo ***


CAPITOLO SECONDO

 

Ogni mattina si svegliavano con l’irrefrenabile desiderio di chiudersi in bagno e spararsi l’ultimo buco. Gli pareva l’unico modo per chiudere definitivamente la faccenda di merda in cui s’erano cacciati. Ma in realtà, io che avevo imparato a conoscerli piuttosto bene, sapevo che erano solo cinque grandi conigli che finivano col rimandare la loro pera finale al giorno seguente. Erano talmente codardi da non riuscire nemmeno ad ammettere a loro stessi che ormai li controllavo. Vivevano in mia funzione e per colpa mia -o più che altro loro- volevano morire. Il punto è che stavano tutti sempre così sballati da non rendersi neanche conto che altri due mesi come quelli che avevano appena vissuto e si sarebbero ritrovati ad essere divorati dai vermi sotto terra. Continuavano così a distruggersi senza badare a cosa stava accadendo. Tranne Izzy, oh lui era il più sveglio fra tutti. Mi sono sempre domandata come riuscisse a mantenere quella calma innaturale anche dopo essersi sparato una pera. Era come se non gli facessi nessun effetto, eppure abusava di me tanto quanto i suoi amici. Ma qualcosa in lui mi diede speranza. Se ne stava seduto in un angolo del sudicio appartamento dove viveva insieme ai ragazzi e gli osservava. Osservava Slash che si vomitava sulle scarpe. Steven che non si reggeva in piedi. Duff che era talmente ubriaco da non riuscire nemmeno ad alzarsi dal letto. Ed Axl, il suo amico Axl, che gli si aggrappava al collo e piangeva perché aveva paura di morire e non riusciva a smettere di drogarsi, oh lui avrebbe tanto voluto smettere. Allora Izzy lo stringeva a se e gli carezzava i capelli. Consolava gli altri mentre i dolori della rota gli bruciavano dentro. Ci provava a resistere, ma poi finiva sempre col cercarmi ed utilizzarmi. Quando si sballava era capace di stare ore chiuso in bagno a parlare con me, anche se gli altri pensavano parlasse da solo. Mi raccontava i suoi problemi e le sue paure. Mi affezionai davvero molto a quel ragazzo, e mi spaventai di me stessa quando mi resi conto che se non l’avessi abbandonato sarebbe morto.

 

 

NOTE DELL’AUTRICE: Eccomi qui col secondo capitolo! Devo dire che questa storia mi sta prendendo davvero molto. Ringrazio la dolcissima Julietds per la sua bellissima recensione, sono contenta che la storia ti stia piacendo, e non preoccuparti tornerò presto ad aggiornare “Tutti pazzi per Tom” (ma si facciamoci un po’ di pubblicità). Ringrazio anche  ClownPrinceOfTheCrime che segue ogni capitolo con entusssiasmooo:). Bene, vi saluto. Alla prossima.

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