star trek assemble:ep. 31: universi paralleli

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** visita a mammà ***
Capitolo 2: *** dove siamo? ***
Capitolo 3: *** il ritorno di Khan ***
Capitolo 4: *** l'acquario di loki ***
Capitolo 5: *** ritorno a casa ***



Capitolo 1
*** visita a mammà ***




"Diario  del  capitano , mi  trovo sulla navetta Fermi insieme a Loki . Ci  siamo  recati sulla terra per  assistere all'inaugurazione di  un monumento  ai  caduti che è  stato  eretto davanti  al  quartier generale di  San  Francisco. Essendo stato   mio  padre un  eroe di  guerra, che ha sacrificato la vita per la federazione, sono  stato invitato  ad assistere alla cerimonia e  ho portato con me Loki . Ora stiamo  facendo  ritorno  all'enterprise. Ho  lasciato il  comando  a Spock  ovviamente. Sono sicuro  che mi  ritornerà  l'astronave come o meglio  di come l'ho lasciata!"
"Pensi  che tua  madre mi  abbia riconosciuto ?" chiese Loki che si  era allungato  sulla poltroncina del  pilota appoggiando le lunghe gambe sulla consolle."In che senso ?" Chiese Kirk  incuriosito buttando  nell'immondizia il  budino  rigenerato  che aveva trovato in cambusa. Che porcheria , pensò! Ma rigenerato  da cosa poi?
"Ti ricordi  che quando abbiamo attraversato il  guardiano dell'eternità per tornare indietro  nel  tempo  abbiamo incontrato tua madre."
"Già..." Kirk rammentava quella bizzarra avventura in cui  avevano seguito un assassino, che era tornato indietro  nel  tempo, per  uccidere suo padre e cambiare la storia. Ovviamente lo  avevano impedito , anche se poi  suo padre era morto  di lì  a pochi  anni , ma  come diceva Spock  le esigenze dei  molti ...o una roba del  genere.
"Non  sei certo il  tipo  che si  possa dimenticare facilmente, ma è  stata una conoscenza occasionale e sono  passati più  di  trent'anni ..comunque non mi  ha detto  niente, stai  tranquillo."
"Gli  hai  detto  di noi  due?" chiese Loki sporgendosi  verso  di lui con aria inquisitoria.
Kirk  arrossì."Gli ho  detto  che siamo colleghi...ehi mica si può parlare parlare di  queste cose al  ricevimento alla memoria del  marito morto."si giustificò.
Loki, se avesse avuto i poteri del suo fratellastro lo avrebbe volentieri fulminato, ma un allarme dei  sensori venne in aiuto  del  malcapitato. Loki si precipitò  a verificare.
"Stiamo attraversando un insolito  campo  energetico. Davanti  a noi  si  è  aperta una frattura nello  spazio."
"Frattura nello  spazio, ne abbiamo  già  vista una se non erro." Replicò Kirk preoccupato.
Loki  annuì .Tempo addietro  l'astronave Defiant era stata attirata in una frattura nello  spazio  e lui e Jim,  che si  trovavano  a bordo,  erano capitati in un universo  alternativo in  cui  avevano  rischiato  di  rimanere prigionieri.
"Si  , non è ampia e potente come quella a cui.  ti  riferisci.Ci  passiamo attraverso  tranquillamente." lo  rassicurò Loki. E si  mise ai  comandi  concentrandosi  sul  suo  lavoro e dimenticando i  suoi  problemi  sentimentali

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Capitolo 2
*** dove siamo? ***


L'enterprise navigava placidamente  davanti  a loro e dopo  che l'ebbero  contattata aprì  il portellone dell'hangar -navette per farli  attraccare. Dopottutto era stato un piacevole diversivo e, a parte i  battibecchi con  Loki  era andato tutto bene, pensò  Kirk mentre lasciavano la stiva per inoltrarsi  nei  corridoi."Vado  da Spock  a sentire se ci  sono  novità." lo avvertì ma voltandosi   sbadatamente andò a sbattere contro  qualcuno. Kirk  non era un tipo  ingiusto e sapeva perfettamente che era colpa sua ,ma scusarsi  non era una cosa saggia per un capitano , anzi  era meglio  fare una bella ramanzina al  malcapitato  giusto  per affermare la sua superiorità. Kirk  stava per aprire bocca ma quando  mise a fuoco la persona che aveva davanti  rimase letteralmente senza voce."Chris...."riuscì solo  a mormorare. In effetti quello  era Chris Pike, precedente capitano  dell'enterprise, morto  ormai più  di un anno  e mezzo  fa per mano  di Khan,  il potenziato. Peccato  che questo  fosse decisamente vivo  e vegeto  e lo  stesse fissando  con aria minacciosa.
"Guardiamarina Kirk, non stai mai  attento  a quello  che fai , credo di  aver raggiunto il  mio  limite di  tolleranza con  te. Se non metti la testa a posto , la prossima volta invece che concederti una licenza ti  concederò un bel  licenziamento definitivo.”
Kirk  aveva già  vissuto  quell'esperienza.Tempo  addietro un clone impazzito  di  Silik  il  sulibano, aveva assunto proprio  l'aspetto  di  Chris Pike per trarlo in inganno. Certo  lui non era il  tipo  da cascare due volte nello  stesso  trucco. Quindi  stava per reagire in malo  modo  quando Loki  lo  afferrò  per  un braccio.
"Capitano, abbia pazienza , mi occuperò io  di lui."
Pike emise un sonoro  sospiro. "Va Bene tenente per il  rispetto  che ho per lei. Ma la avverto ,come ho  già  detto  la corda è  così  tesa che è  sul  punto  di  spezzarsi."
Ciò  detto il  capitano  si  allontanò  lasciando  Kirk  di  stucco.
"Ma che combini  è  una trappola di  Silik."
Loki  scosse il  capo ."L' ho pensato  anche io per  un istante, il  tempo  necessario  di  guardare la tua divisa."
Kirk  non capiva.
"I  gradi." specificò  Loki.
Ora lo  vedeva anche kirk.I  suoi  gradi  da capitano  erano  scomparsi  sostituiti  da quelli  di  semplice guardiamarina.
"Cosa è  successo?"
"La frattura nello  spazio, posso  solo ipotizzare che non fosse così innocua.Attraversandola siamo finiti in un universo parallelo"
"Un universo in cui  non sono  capitano, ma  un  semplice guardiamarina. Perchè?" si  chiese Kirk scornato.
"La domanda più urgente è  come facciamo  a ritornare alla nostra realtà ." Lo  rimproverò  Loki."Ho  bisogno  di  fare delle analisi . Spero  di poter usare il  laboratorio  di  Spock  senza dare nell'occhio"
"Andiamo ti  guardo  le spalle." suggerì Kirk facendogli  strada.Quella situazione era meglio  che durasse  il  meno possibile.Decisamente non faceva per  lui!

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Capitolo 3
*** il ritorno di Khan ***


"Avevo ragione! Passare attraverso quella frattura nello  spazio ci  ha scagliato in un universo alternativo. Il  timbro  quantico  dei  nostri  atomi  è  diverso  da quello  delle cose che ci  circondano." concluse Loki dopo aver passato diversi strumenti su se stesso.
Kirk non parve averlo udito  se ne stava con il  naso sprofondato in un tablet a leggere qualcosa ."La separazione tra i due universi è avvenuta quando Spock  mi ha mollato  su Delta Vega per punirmi della mia insubordinazione. Lì ho incontrato  Scotty, ma il  suo  esperimento  per teletrasportarci  sull'enterprise è  fallito e  non abbiamo  mai  lasciato  delta vega, di  conseguenza non sono  mai  stato promosso. Poi  pare che io  abbia inanellato una serie di ulteriori  fallimenti. Forse ho un pò esagerato  nel  tentativo  di mettermi in mostra. Insomma credo che la mia carriera in questo universo non decollerà  mai, anzi è  già un miracolo  se non mi  hanno  trasferito su una chiatta per il  trasporto  dei  rifiuti." Si lamentò scuotendo il  capo sconsolato.
Loki sospirò, sapeva che il  suo innamorato  era abbastanza egoista e tremendamente egocentrico, ma ora stava esagerando."Jimmy è molto più importante riuscire a capire come andarcene che riuscire a farti promuovere." Lo rimproverò severamente.
Lui lo guardò imbronciato "Parli  bene te saputello, che hai ancora i  tuoi  gradi  da tenente.Ti  basta fare gli occhioni da cane bastonato e tutti cascano  ai tuoi piedi." Loki desiderò intensamente riacquistare i suoi  poteri  magici  per  un secondo, il  tempo  necessario  per trasformare James Tiberius Kirk  in un rospo  di palude. Poi si  rammentò  che era lui  quello  che aveva millenni  di saggezza sul groppone, non il  mocciosetto  capriccioso  che aveva davanti.
Kirk gli  fece l'occhiolino diventando immediatamente irresistibile. "Allora che facciamo?"
In quel  momento  la porta del  laboratorio  si  spalancò  ed entro il  signor Spock."Ah  sei  qui  signor Loki. Perchè  non sei  venuto  subito  a far  rapporto  dopo il  tuo  ritorno .E perchè il  signor Kirk è  nel  mio  laboratorio? Ti ho  permesso  di  accompagnare il  signor Kirk  in questo  viaggi , per  rispetto  di  suo padre e perchè  non mi  fidavo  a mandarlo  da solo . Ma questo  non lo  autorizza a frequentare aree che non centrano  nulla con i  suoi  compiti."
Loki  rimase sconvolto  dalla tirata di  Spock. Era chiaro  che tra lui e Kirk  non correva buon sangue e in  questo universo il  dissidio  non si  era ricomposto .Valutò  se fosse il caso  di  metterlo  al  corrente della situazione, poteva aver bisogno  del  suo  aiuto. Mentre stava per parlare cominciò  a sentirsi  strano ed ebbe un  capogiro. Quando  riaprì gli occhi qualcosa era cambiato. Kirk  si  stava osservando  con  entusiasmo la divisa.
"Siamo  a casa!" Esclamò soddisfatto.
In effetti la divisa portava di  nuovo i gradi  da capitano  e il  vulcaniano  era scomparso. Kirk gli  gettò  le braccia al  collo.
"Scusa se sono  stato fastidioso."
Loki  non ricambiò l'abbraccio. Da vicino ebbe modo  di  notare che qualcosa era diverso e quello  che vide lo  lasciò  atterrito.
"Che c'è?" chiese Kirk perplesso. "Non  sei  contento?"
"La tua divisa ha qualcosa di  sbagliato.Guarda i polsini  sono  tutti logori."
Kirk  si  osservò il polsino  stupito. "Che vorresti  dire,non ti  capisco?"
In quel momento la porta si spalancò."Capitano, meno male che vi  ho  trovato." Sulu era entrato come  una furia.
Ora Loki poteva vedere chiaramente che i  suoi sospetti erano  fondati. L'ufficiale tattico  che era sempre perfetto,  come se sfoggiasse una divisa nuova ogni  mattina, aveva un aria trasandata. La divisa era logora e la barba mal rasata.
"Che succede?" Ora anche  Kirk riusciva a vedere cosa intendeva Loki.
Probabilmente erano entrati in un altro universo alternativo .Chissà cosa  aveva in serbo la sorte per loro in questio mondo.
"Le navi  di  Khan  sono  state avvistate a pochi  anni luce da qui. Dobbiamo prepararci."
Khan? Ma non era morto? No evidentemente in questa realtà non lo  era.In pratica erano passati  dalla padella alla brace. Che razza di mondo poteva aver creato  Khan,  se a un certo punto  della storia era sfuggito  al suo  destino. Ovviamente dovevano  scoprirlo prima di prendere qualsiasi  decisione.
" Dai l'allarme Sulu , ti  seguiamo subito.Dacci solo qualche secondo."
Kirk  afferrò il tablet e cominciò a cercare nella storia un punto  di  divergenza."Come siamo  passati  attraverso i  mondi ?"Chiese nel frattempo a Loki  mentre percorrevano  lentamente i  corridoi della nave."L'energia di  cui  ci  siamo  caricati  ci  sospinge attraverso  gli  universi  paralleli  e credo  continuerà  a farlo  finchè non ci  scarichiamo!"rispose lui.
"E se quando  si  esaurisce non siamo  nel  nostro universo?"
"Beh  suppongo che dovremo  trovare una soluzione alternativa. Ma io  mi preoccuperei di più per il  futuro immediato."Obbiettò Loki  lanciando un 'occhiata all'equipaggio  che era chiaramente in assetto  da guerra.
"La storia differisce nel  momento in cui  Khan si  reca su  Q'nos. Qui  stringe alleanza con  i  Klingon  e fornisce loro  tutte le sue conoscenze sulle armi potenziando i  loro  bird of prey.Stiamo  combattendo  una guerra estenuante da circa un anno  e mezzo e l'enterpise sembra essere una delle poche navi rimaste tra i  klingon  e la terra"lesse Kirk  sul  tablet

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Capitolo 4
*** l'acquario di loki ***


"Non ci  resta che combattere aspettando  e sperando che ci  sia un altro  passaggio  e che il prossimo universo  sia quello giusto." concluse Loki  mentre arrivavano  sul ponte.
Sullo  schermo  videro cinque bird of prey  in posizione d'attacco  avvicinarsi  come uno  stormo  di  falchi verso  l'enterprise. Non avevano  molte possibilità di  farcela, probabilmente neppure di  salvare la pelle. Kirk  si  sedette sulla sua poltrona di  comando deciso  a giocarsi  il  tutto per tutto, ma in quel  momento  avvertì un capogiro che lo  costrinse ad afferrarsi  ai  braccioli  e a chiudere gli  occhi. Ancor prima di  riaprirli  avvertì che qualcosa era cambiato. Sentiva una dolce brezza scompigliargli  i  capelli  e un raggio  di sole gli colpiva le palpebre. Era all'aperto, com'era possibile?Aveva quasi  paura ad aprire gli  occhi. Prese un profondo  respiro  e li  spalancò  di  colpo. Era a casa! Ma non su  quella che ora chiamava casa, l'enterprise, era nella fattoria di  suo  zio , quella dove aveva vissuto  dopo  la morte di  suo padre. Si  chiese quale incredibile capriccio del  destino l'avesse condotto proprio li , poi lo  colse un altro pensiero: Loki! Non  era accanto  a lui .Dove era finito? Si precipitò in ca sa, ma ad attenderlo  c'era qualcun'altro :sua madre. Si  stava asciugando le mani  nel  grembiule. Non aveva nulla in comune con la donna che aveva lasciato poche ore prima sulla terra. Aveva i  capelli  bianchi e il  viso slcato  da molte rughe , troppe.Lo fissava con aria dura.
"Allora come è andato il  colloquio  di lavoro?" gli chiese. Kirk ovviamente non aveva idea di cosa parlasse.
"Ok , ho  già  la risposta, male come al  solito." La donna scosse il  capo  sconsolata, poi  si passò il dorso  della mano  sugli  occhi  come  scacciare le lacrime."Sei  come tuo padre un pelandrone buono  a nulla, ci  manca solo  che diventi un 'ubriacone  come lui” si lamentò  poi  girò  sui  tacchi  e si  chiuse in cucina.
Ubriacone? Suo  padre, l'eroe di  guerra? In che realtà era capitato? Si  agirò  confuso per la casa e quando entrò in salotto lo vide. Suo padre era sdraiato  sul  divano, russava sonoramente e una bottiglia vuota era caduta sul pavimento. Suo  padre era vivo! Kirk  era felice ma nello  stesso tempo  stupito  di  vederlo in quello  stato , suo padre non aveva mai  bevuto. Che gli  era successo. Doveva trovare un 'indizio. Capire cosa era successo  era la prima cosa da fare. La seconda era trovare qualcuno  che credesse alla sua bizzarra storia di  universi  paralleli  e lo  aiutasse a ritrovare Loki.
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Loki osservava con meraviglia la sua immagine riflessa nello  specchio : indossava la sua armatura da guerra verde e oro. Quanto  tempo,pensò con una certa nostalgia. Quella divisa lo  rendeva davvero imponente e minaccioso. Ma certamente non era comoda come la divisa di  starfleet. Era ad asgard nel palazzo  reale e nessuno  si  era preoccupato di venire ad arrestarlo. Molto  strano. Il pesante portone si  spalancò lentamente. Loki sentì l'adrenalina scorrergli nelle vene era pronto ad affrontare il  suo  nemico  chiunque fosse. Invece era solo Il  suo  vecchio  servo, che trascinò i piedi  fino  a lui ,con  aria di timore e reverenza."Mio  signore è  ora di  nutrire i  pesci  dell'acquario!" lo informò. Loki  era stupito. Non  aveva idea di  cosa il  vecchio  stesse parland, ma non sapendo  in cosa questo universo  differisse dal suo,   decise di  assecondarlo e lo  seguì. Scesero  nelle segrete del  castello dove c'erano le celle in cui  lui  aveva soggiornato per parecchio tempo,  contro  la sua volontà,  e lo  spettacolo  che vide ,al  suo  ingresso , lo lasciò letteralmente senza fiato. Le celle erano  tutte occupate. C'erano  tutti i  suoi  pesciolini. C'era il pesce bandiera americana, il pesce martello , il  pesce falco,il pesce di  ferro e il pesce verdognolo...uhm quello  avariato! Loki provò un senso  di  benessere  non quantificabile. Il  suo  alterego  di  questa dimensione aveva sconfitto  i  vendicatori  e ora li  teneva in cella come animaletti  da compagnia. Mentre si  avvicinava all'acquario in cui  era prigioniero  suo  fratello  avvertì un vago  senso  di  vergogna. Non  certamente per lo stato di prigionia in cui aveva ridotto Thor , ma perchè le sensazioni  che provava non era affatto  degne della posizione che rivestiva attualmente. Se Spock l'avesse visto ora avrebbe inarcato  entrambe le sopracciglia e Mcoy non lo  avrebbe più invitato  a consumare la sua riserva personale di  brandy invecchiato. Però non lo potevano  vedere, quindi perchè negarsi  queste piccole soddisfazioni. Il servo gli  allungò una gerla che conteneva tozzi  di  pan secco. Loki  ne afferrò uno  e lo  lanciò. Il pane attraversò la barriera magica che costituiva la porta della cella rimbalzando  sulla testa di  Tony Stark. Loki scoppiò in una risata sgangherata. Se questo  era un sogno sperava che nessuno si  azzardasse a  risvegliarlo.

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Capitolo 5
*** ritorno a casa ***


Kirk  era riuscito  a ricostruire la triste storia che aveva condotto suo padre all'alcolismo. George Kirk  non era si  imbarcato  sulla Kelvin pensando che per la moglie prossima a partorire fosse troppo  pericoloso. Così si era salvato la vita, ma era anche vissuto, l'esistenza che si  era guadagnato  nel  rimorso per  i compagni  morti , nel pensiero  che forse lui  avrebbe potuto fare qualcosa per salvare le loro  vite.Jim non lo  biasimava anche lui non avrebbe mai sopportato un simile rimorso.E il  comportamento  del padre aveva anche influito sul  suo futuro .Non essendo stato ispirato da n padre eroico caduto in guerra  era diventato un lazzarone pronto  a cacciarsi  nei  guai ,piuttosto che il capitano  dell'ammiraglia della flotta astrale.Kirk era anche preoccupato per Loki: se lui era capitato in un simile inferno  al povero Loki chissà cosa era toccato.

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Loki se ne stava disteso  nella sua vasca termale divorando frutta candita e gustandosi la più bella sensazione che avesse mai provato:quella della magia che era tornata a scorrere in ogni  fibra del  suo  essere. In questa dimensione non ne era stato privato e questo lo rendeva euforico. La magia era parte di lui e solo ora se ne rendeva conto.Come aveva potuto vivere senza?Rimase così immerso  nell'acqua a bearsi  dell'energia che scaturiva dalla punta delle sue dita formando archi voltaici luminescenti .Dopo un'oretta il  gioco gli venne a noia.Si  tirò su colando acqua sul pavimento. Era giunto il momento di  agire. Doveva mettere fine a questa follia e ora non aveva neppure bisogno di  apparecchiature scientifiche .Gli  bastava un pensiero e un cenno  della mano  per desiderare di  essere in un luogo  e ritrovarsi istantaneamente li.Ma lì dove , dove era finito il  suo  Jim? Dopo essersi rivestito lanciò un'occhiata nostalgica al  regno  di  asgard. Rimase un 'attimo incerto a riflettere :gli  sarebe mancato  tutto  questo ?La sua decisione era una strada a senso unico, se ora andava non sarebbe mai più potuto tornare indietro. Poi decise.Si concentrò e il portale si aprì davanti  a lui.

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Jim Kirk  se e stava seduto sul portico  a fissare  i campi  di  grano  che ondeggiavano pigramente al  vento. Non voleva tornare in casa e rivedere suo padre in quel patetico stato, non voleva neppure arrendersi all'idea di vivere in quell'universo .Voleva tornare a casa ma non aveva idea di come fare. Poi all'improvviso  una luce lo  abbagliò. Al  centro  della luce c'era Loki  vestito  da ....uhm...drag queen????? Dovevano  essere gli effetti  collaterali  del viaggio interdimensionale,pensò per un istante sconvolto  dalla vista. Poi la bizzarra apparizione gli tese una mano e parlò."Allora vieni? Ti  decidi?"
Non era un allucinazione era proprio  Loki. Non sapeva cosa avesse combinato , ma si  fidava di  lui. A parte per  il  costume da trans, di  cui  poi gli  avrebbe chiesto  conto.
"Aspetta." gli  disse Kirk  e corse  in casa.
Suo  padre era  sempre lì che ronfava sul  divano. Jim lo  scosse energicamente. George Kirk finalmente si  svegliò  e borbottò  qualcosa.
"Papà, volevo  solo  dirti  che ti  voglio  bene, nonostante tutto  ...."gli  confessò.
Kirk  senior  lo  fissò  con sguardo  annebbiato, forse chiedendosi  cosa fosse capitato  a suo  figlio per renderlo  così  affettuos . Poi Jim  scappo  via e raggiunse Loki.
"Andiamo. "
Kirk  afferrò  la mano del  suo  ragazzo  e un secondo  dopo  erano  finalmente nella stiva dell'enterprise. Kirk  era felice di  trovarsi in un posto  così  rassicurante, ma era l'enterprise giusta? Quale sorpresa lo  attendeva una volta varcata la soglia. Senza aspettare oltre si  gettò nel corridoio dove incrociò diversi marinai, che lo  fissarono incuriositi. Gli pareva tutto normale ,ma non si poteva mai dire. Finalmente incrociò una faccia nota ,:Spock  che passava placidamente da quelle parti.
"Ehi !" lo  salutò.
Spock inarcò un sopracciglio , poi  l'altro. Alla fine le sue sopracciglia scomparvero  sotto la frangetta. Kirk  si  sentì  attanagliare lo  stomaco. Che c'era che non andava? Poi  seguì la direzione del  suo  sguardo  e capì  che il  suo  disappunto era rivolto  al  curioso  abbigliamento  di Loki.
"Avevo  capito  che era una cerimonia solenne, ma vedo  che avete avuto  tempo  di  fare anche altro." Commentò il  vulcaniano scandalizzato.
"Siamo  stati  a un ballo in maschera "rispose Kirk  imbarazzato.
Tutto  normale. Era il  suo  Spock , antipatico  , tignoso , ma lo  amava comunque. Almeno per  oggi! Prese sotto braccio  Loki  e lo  trascinò  via. Voleva raggiungere la loro  cabina il più in fretta possibile.
"Allora?" chiese quando la porta si  richiuse dietro  di loro .
"Allora cosa?”chiese Loki  facendo il  finto  tonto .
"Allora come mi  hai  ritrovato e come siamo tornati a casa?"
Certamente Loki  non poteva raccontargli  che aveva usato  la magia, che per altro  aveva perso  nel  momento  stesso in cui  avevano messo piede sulla loro enterprise.
"Ho usato una complessa formula matematica che potrei  spiegarti  nei  dettagli ,ma nonostante le dimensioni spropositate del tuo  testone,credo non la capiresti mai."
mentì sicuro che buttandola sulla matematica Jim non avrebbe voluto  approfondire la cosa,considerando  quanto  fosse stato  somaro  all'accademia.
"E allora su questo ridicolo costume che hai  da dire?"Replicò Kirk irritato.
"E va bene mi  sono materializzato  a Las Vegas e per mantenermi  ho fatto lo  strippper,questo è il  costume con cui  ballavo la pole dance "
Kirk  lo  fissò  con sguardo  vacuo "Ok  , mi  prendi  per  il  culo  Va bene , un piccolo segreto  ci può  stare , ma il  costume non lo  buttare .Una di  queste sere andiamo  in  palestra ,ci  chiudiamo  dentro , e mi  fai vedere la pole dance!"

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