astéria

di Kalynos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** bentornati alla alice academy ***
Capitolo 2: *** La desolazione non è mai una casualità ***



Capitolo 1
*** bentornati alla alice academy ***


♠ ♠ ♠ ♠ ♠
La scuola sarebbe ricominciata,come tutti gli anni. I giorni del festival erano ormai finiti.
Sembravano passati pochi minuti dall'inizio della settimana,questo è il periodo in cui ci divertiamo sempre di più in tutto l'anno e tutti gli anni. 
Mi sdraiai sul prato umido,i fili d'erba ed il terriccio facevano da cuscino.
Guardai il cielo color arancio. Non mi perdevo mai un tramonto,mi sdraiavo sempre nello stesso punto tutti i giorni
Sapevo benissimo che non potevo farlo,nessuno poteva uscire dai dormitori a quell'ora.
Sospirai sconsolata e socchiusi gli occhi. Il sole era ancora visibile,il giusto per accecare una persona ignara.
Rimasi sdraiata lì anche dopo lo spettacolo di luci che il cielo offriva. Il tempo volava tutte le volte,e mi ritrovavo sempre a dover correre in camera mia alle dieci di sera.
Così feci anche stavolta: mi tolsi le foglie rimaste attaccate alla giacca e me ne andai a passo veloce verso l'edificio,cercando di non farmi beccare dalle guardie
-Oh dannazione,perchè la porta sul retro è chiusa?! 
Mugolai cercando inutilmente di forzare la serratura con una forcina. Dopo una decina di tentativi mi rassegnai all'idea di dormire fuori.
In realtà non era nemmeno la prima volta che succedeva,ma quella notte era particolarmente freddo.
Mi avvicinai quatta quatta alla porta principale; la guardia faceva avanti e indietro con fare addormentato,probabilmente sarebbe stato facile dominarlo in quello stato,anche con un alice alle "prime armi"
Presi un bel respiro e guardai attentamente l'uomo,poi scattai verso di lui. A quanto pare lo presi alla sprovvista.
Appoggiai l'indice ed il medio su un punto a caso della testa. La guardia non fece il tempo a dire nulla che si ritrovò sotto il mio controllo.
Sembrava ubriaco,comunque. Si muoveva dondolando a destra e a sinistra,incrociava i piedi ed inciampava ad ogni passo.
Per un attimo pensai al mio alice in futuro. "Se riuscissi a migliorare la tecnica sarebbe una figata!" Continuavo a dirmi,ma alla fine non mi allenavo nemmeno.
Alzai la mano,seguita dall'uomo. Gli ordinai di aprire il portone,e così fece.
Per tutto il tragitto camminai con passo leggero per non farmi sentire.
Quando finalmente entrai in camera erano ormai le dieci e mezzo, e le palpebre cominciavano a chiudersi.
Mi buttai sul letto e mi addormentai senza nemmeno togliermi l'uniforme.
La mattina dopo qualcuno bussò alla mia finestra. In circostanze normali mi sarei fatta due domande essendo all'ultimo piano,ma ormai all'alice academy non mi stupivo più di nulla.Mi affacciai ma non c'era nessuno.
Mi alzai e mi preparai in fretta e furia per la colazione. Entrai nella mensa e mi gustai il pasto,sfoggiando la coppia di stelle che mi ero appena guadagnata.
Una ragazza mi saltò letteralmente addosso. Era una mia grande amica,anche se era più piccola di me di qualche anno
-EEvi! EEEEVI EEEEVI EEEEVIIIII!
Disse spettinandomi.Per una volta che mi ero sistemata i capelli decentemente. Adesso sembravano un cespuglio verde acqua.
-Mel! 
Cercai di staccarmela di dosso,con scarsi risultati. Quando voleva sapeva essere una vera sanguisuga
-Ti prego,staccati!
La guardai con aria disperata
-Giammai!
Rise e mi morse la testa.Così,a caso.
Poi decise finalmente di mollare la presa.
Aspettai che anche lei finisse la colazione,poi la accompagnai all'edificio delle medie. La salutai e me ne andai dalla mia parte,alle superiori.
La struttura delle superiori era molto diversa da quella delle elementari e delle medie,si respirava un'aria completamente diversa..e quest'affermazione vale anche per le cose negative.
In ogni caso,andava bene così.
Entrai in classe e salutai tutti insieme con un semplice ciao,poi andai al mio posto.
Il mio compagno di banco era un ragazzo.All'inizio mi spaventava un po',ma poi abbiamo fatto amicizia ed adesso siamo molto legati.
-Sapphire,buongiorno
Lo guardai e gli feci l'occhiolino sedendomi. Mi rispose con un cenno della mano e tornò a scrivere sul palmare dell'accademia.
Mi allungai verso di lui incuriosita,ma non riuscii a leggere il nome del destinatario.
-Questioni di cuore? Chi è? MH?In che classe è? Ha la nostra età?
Lo tempestai di domande finchè non si stancò di sentirmi parlare.A quel punto mi porse direttamente il dispositivo
-Ephram?
Un paio di persone si girarono verso di me e cominciarono a parlare tra di loro
Sapphire si girò verso di me e si massaggiò le tempie.
-Che c'è? Ho fatto qualcosa di male?Non dovevo dirlo?
-Esattamente,non dovevi dirlo
Arrossì e distolse lo sguardo.
Finalmente aveva aperto bocca.aveva una voce bassa,ma non troppo. Si addiceva perfettamente al suo corpo. Era alto ed aveva un fisico niente male.I capelli castani chiari gli stavano benissimo. Gli occhi celesti ci stavano bene,stranamente.
-Ma Eph..
Mi bloccai ed abbassai la voce
-Ephram..non è quel ragazzino all'ultimo anno di elementari?Quello con la stella speciale
Sapphire annuì.
-Esatto,lui. Ci siamo parlati durante il festival e..ecco...sai che ha l'alice dei feromoni maschili,no?
Annuii,impaziente di sentire la bella storia che si immaginava.
All'improvviso il professore entrò in classe. Imprecai in silenzio e mi girai verso la cattedra.
Il docente cominciò a parlare a vanvera,era partito dalla guerra civile ed era arrivato al pollo arrosto. Inutile dire che nessuno l'aveva ascoltato.
Tutto ciò in circa sei ore,tutta la mattina. Me la presi relativamente comoda,e quando mi alzai nell'aula eravamo rimasti solo io,Sapphire ed il professore.
Ci lanciammo una serie di occhiate  e ce ne andammo tutti e tre,lasciando via libera al robot delle pulizie
-Insomma,mi stavi dicendo?
Seguii il compagno  per ascoltare il resto del racconto
-E insomma niente,dobbiamo vederci adesso,devo andarlo a prendere alle elementari
I miei occhi si illuminarono,quando mi sarebbe ricapitato  di vedere sapphire sotto l'effetto dei feromoni maschili?
-Posso venire anch'io? Ti preeeeeeeeeeeeeego
Lo pregai di lasciarmi venire con lui,e,come al solito,si stancò ed acconsentì.
Saltellai per il resto della strada. Ogni tanto salutavo qualche conoscente per strada,anche il professor Narumi. I suoi feromoni erano terribili,ed io lo sapevo bene.
Finalmente arrivammo a destinazione. Ci guardammo entrambi intorno per un po',finchè non trovammo il ragazzino
Si avvicinò sorridente verso di noi e mi squarò.
-Ehm..ciao..?
Sorrisi cercando di sembrare più solare di quanto ero.
-Ciao! Sei un'amica di Sapphire?
Annuii. Era così dannatamente carino. spesso mi ritrovavo a pensare che gli alice influissero molto sull'aspetto e sul carattere di una persona,e lui ne era una prova. 
lanciai un'occhiata a sapphire e sorrisi. aveva la punta dell'orecchio rossa,era decisamente imbarazzato.
Cercai di non farglielo notare e mi rivolsi al "bambino"
-Insomma,piacere di conoscerti,mi chiamo Eevi
Gli porsi la mano e lo guardai negli occhi. era una sorta di avvertimento. Sapevo che era interessato in qualche modo a quel pesce lesso accanto a me.
Lui probabilmente capì,ed annuì appena,stringendomi l'arto.
-Verrai con noi oggi?
Mi guardò,mettendosi accanto al suo nuovo amico
-Si,non fa mai male farsi un giro con gli amici e conoscere persone nuove! Dove volevate andare?
Il ragazzino sorrise quasi malizionsamente 
-Volevamo fare un giro per l'accademia,niente di che,giusto Sapphire?
Per un attimo sentii una strana sensazione lungo la schiena.
-giusto.
rispose velocemente il Carciofo. Guardai entrambi un po' confusa,ma feci finta di niente.
-Allora andiamo
Dissi semplicemente,camminando tra i due ragazzi.
♠ ♠ ♠ ♠ ♠  


Buoooonsalve a tutti! piacere di conoscervi,questa è la mia prima storia ee spero vi sia piaciuta! lasciatemi una recensione con critiche o consigli per migliorare,non si finisce mai di imparare -3-
anyway,come scritto nel pezzettino di "trama",i primi quattro capitoli serviranno principalmente alla presentazione dei personaggi.
grazie per aver letto fin qua,aggiornerò il prossimo capitolo il prima possibile u.u
-kalynos

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Capitolo 2
*** La desolazione non è mai una casualità ***


♦ ♦ ♦ ♦ ♦
Non sapevo nemmeno io dove ci avrebbe portati Ephram,in realtà. Grazie al cielo Eevi era venuta con me.
I feromoni del ragazzino erano molto più potenti di quelli di chiunque altro..e considerando che sono solo maschili non li avrebbe usati in presenza di figure femminili.
-Umh,quindi..un bel giro dell'accademia,eh?
Sorrise la ragazza girandosi verso di noi.Cominciò a camminare all'indietro,evitando passanti ed alberi per pura fortuna.
Mi schiarii la voce e continuai a camminare. Cercai anche di ignorare le persone che gridavano ad Eevi di stare attenta a dove andava.
Ephram annuii alla domanda della ragazza. La sua espressione era tornata normale,prima era un po'..strana.
Passarono dieci,venti,sessanta e passa minuti,avevamo fatto il giro di metà accademia ormai,eravamo arrivati all'edificio delle medie. Passare di lì mi faceva sempre ripensare a quegli anni.
Non avevo molti amici in quel periodo,addirittura meno di adesso.
Era pieno di ragazzi e ragazze,tutti naturalmente con l'uniforme adatta.
-questo giro per l'accademia non ha uno scopo preciso,vero?Cominciano a farmi male le gambe..possiamo fermarci da qualche parte?
chiese annoiata la ragazza..era palesemente una scusa. Amava andare in giro per il posto,solo quando non c'era nessuno,la notte. Il giorno preferiva fare altro.
Eph acconsentì riluttante,per qualche motivo voleva continuare a camminare.
li' vicino c'era il bar,un buon posto per fermarsi. Con nostra grande sorpresa i tavoli erano quasi vuoti,il che era strano,di solito si doveva fare la fila per sedersi.
Una ragazza si avvicinò a noi sorridendo.
-Eeeeh,ricordatevi bene questo momento,non succederà più per un beeel po' di tempo
Non le avevo mai rivolto la parola,ma l'avevo vista qualche volta con Eevi,la mattina si faceva accompagnare da lei a scuola.
Si distingueva dagli altri per i suoi capelli rossi raccolti in due trecce,non molti avevano quel colore nell'accademia.
Le ragazze si abbracciarono amichevolmente e se ne andarono al tavolo occupato dalla rossa. Noi le seguimmo,per fortuna il tavolo era da quattro e non da due o da tre.
Appoggiai i gomiti al tavolino ed osservai gli altri.
-Ah,giusto. Sapphire,lei è Mel. Mel,lui è Sapphire.
Ci presentò la ragazza. Allungai la mano verso Mel,che la strinse per un secondo,poi tornò a bere il suo caffè. Probabilmente era caffè speciale.
Le due cominciarono a parlare tra di loro,ignorandoci bellamente. Mi girai verso Ephram e gli sorrisi.
-Allora..com'è andata oggi?
Chiesi imbarazzato. La sera prima era successo qualcosa che decisamente non doveva accadere.
Il ragazzino sorrise a sua volta. Aveva uno sguardo un po' preoccupato,ma non ci feci caso.
-Bene,non è successo niente di particolare. A te? Com'è andata oggi? Non sembrava affatto un bambino delle elementari. Parlava meglio di alcuni studenti delle superiori.
Gli raccontai della spiegazione del professore sulle guerre civili e sul pollo arrosto. Scoppiò a ridere,richiamando l'attenzione delle due,che ormai parlavano dei fatti loro
-Bhe? Come mai ride così?
Chiese l'azzurra.La sua risata era particolarmente contagiosa,infatti tutti e tre dovemmo trattenerci per non cominciare a ridere.
Ricordai del professore anche ad Eevi,che raccontò immediatamente all'amica la giornata scolastica.
Sorrise divertita e finì di bere. Ciò mi ricordò che eravamo ad un bar.
-E se prendessimo qualcosa anche noi?
Chiesi ai due che non avevano nulla sul tavolo. Entrambi annuirono.
La ragazza infilò le mani in tasca trionfante. Tirò fuori il pugno e lo aprì sul tavolo. La sua espressione cambiò immediatamente alla vista di scontrini e bottoni. Niente conigli.
-Come...non è possibile! Stamattina avevo preso i soldi!
Sembrava le stesse per venire una crisi isterica. Feci per tirare fuori i conigli dalla tasca della giacca,ma qualcuno fece più veloce di me.
Appoggiò sul tavolino una banconota da cento conigli. Tutti lo guardammo stupito,poi ci ricordammo della stella speciale. Più stelle uguale più soldi.
-Offro io,non c'è problema.
Eevi lo guardò stupita. Probabilmente i pregiudizi che aveva su di lui si erano appena disintegrati,anche se molto probabilmente qualche dubbio lo aveva ancora.
Ringraziai il ragazzino per la gentilezza e mi alzai dalla sedia.
Andammo tutti e tre a scegliere cosa prendere,la scelta era come al solito troppo difficile. I nomi erano stranissimi,anche se ormai tutti quanti noi ci eravamo abituati.
Cercai di prendere qualcosa di poco costoso,non volevo far spendere troppi soldi al ragazzo. Evidentemente la pensavo così solo io,la ragazza prese la cosa più costosa in vendita.
Tornammo al tavolo da Mel,che ci stava aspettando. Nel frattempo si era messa a maneggiare una specie di fucile in miniatura.
-qual'è il tuo alice?
Le chiesi improvvisamente. Alzò lo guardo dal suo giocattolo e mi guardò.
-Creazione di armi da fuoco
sorrise con aria innocente. Non era un alice particolarmente strano o pericoloso,ma stare accanto a qualcuno che potrebbe crearsi una granata in pochi minuti era un po' inquietante.
Me la immaginai armata di fucile e pistole e deglutii.
-Il tuo invece?
Sapevo che l'avrebbe chiesto. Sospirai e ci pensai un attimo. Di solito non dicevo a nessuno del mio alice,tranne a poche persone. Nel gruppo solo Eevi lo sapeva,infatti mi guardò subito.
Lo stesso fece Ephram,curioso. Tutti conoscevano il suo,mentre lui non ne conosceva nessuno.
-..alice dell'evocazione di spiriti dall'oltretomba.
Aspettai in silenzio la reazione dei due. Le poche persone che lo venivano a sapere prendevano immediatamente distanze di sicurezza. Tutti tranne la compagna di banco.
Entrambi mi guardarono a bocca aperta.
-quindi sei un alice di tipo pericoloso?
Chiese Mel. Sembrava quasi preoccupata. Effettivamente essere nel gruppo degli alice di tipo pericoloso non era mai una bella cosa,almeno non per chi doveva fare lavori sporchi. Anche per i novellini era un bel problema.
Ormai con tutti gli anni passati all'accademia non ci facevo più caso,non era poi così male dopo un po' di tempo.
-Si,esattamente
Accennai un sorriso. Il ragazzo accanto a me era immobile. Forse si era sentito in colpa per il giorno prima,per qualche motivo.
I suoi feromoni maschili erano micidiali,questo lo sapevano tutti,ma in pochi capivano veramente fin dove potessero arrivare,ed io ero tra quelli.
-Dato che ci siamo allora riveliamo tutti quanti gli alice! Che poi,alla fine,solo ephram non conosce il mio..
disse Eevi infilando il coltello nella piaga.
-Io ho l'alice del controllo mentale e fisico
Ne andava fiera,anche se al momento la potenza era al di sotto della media.
Mi avvicinai ad Ephram ed appoggiai la mano sulla sua spalla. In quel momento ritornò in sè.
-eh? Ah,si,capisco
Sorrise imbarazzato per il momento di trance.
Per circa un'ora parlamo del più e del meno,finchè non si sentì un suono assordante provenire dalla sezione delle elementari.
Tutti quanti ci girammo verso quella direzione,allarmati. Una massa di ragazzini stava venendo dalla nostra parte.
Mi girai verso l'unico membro delle elementari presente tra di noi. Era chiaramente spaventato,e non era un buon segno.
♦ ♦ ♦ ♦ ♦


Salve di nuovo! Avevo intenzione di aspettar un po' di più prima di postare il secondo capitolo maa non sono riuscita a resistere. Devo dire che scrivere in prima persona è un po' più complicato che scrivere in terza(userò la prima solo per i primi quattro,grazie al cielo). Comunque,spero vi sia piaciuto anche questo capitolo,grazie di nuovo per aver letto fino alla fine! Lasciate una recensione per critiche o consigli u3u al prossimo capitolo!
-kalynos

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