Rose

di LetMeSmile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 
Il calore del caffè tra le sue mani riusciva a sorpassare il tessuto dei guanti mentre camminava in direzione della scuola quella mattina, un cappuccino grande con zucchero e cioccolato era quello che ci voleva per affrontare un’altra giornata monotona. Effettivamente, era monocorde anche prendere lo stesso cappuccio tutte le mattine, ma questo a Rose non importava davvero. Del resto, non era mai riuscita a capire come la gente riuscisse ad avere una vita entusiasmante; lei non l’aveva mai avuta. Gli alberi correvano nella direzione opposta alla sua mentre allungava il passo per arrivare puntuale a scuola. Ah, vero, altra monotonia: Rose non era mai in ritardo. L’edificio giallo sbiadito brulicante di ragazzi e ragazze era a pochi passi da lei, e riuscì a scorgere tra la folla la chioma bionda della sua migliore amica. Oh, la sua migliore amica … Rose amava Alison quasi quanto una sorella. Ma del resto, quasi tutta la scuola amava Alison:era così semplice volerle bene, con i sui capelli biondi, i suoi occhi verdi e il suo carattere estroverso riusciva sempre a piacere a tutti. Appena distolse lo sguardo da Matt e la vide, Alison le rivolse un sorriso dolce e la prese per mano.
-Buongiorno Rose-
-Ciao Ali, buongiorno Matt-
Matt era il migliore amico di Rose da che si ricordasse. Aveva sempre un occhio di riguardo per lei e sempre buoni consigli da dispensare. Oltretutto, era un buon ascoltatore. Tutte le ragazze dell’istituto starnazzavano dietro ai suoi occhi azzurri e i suoi capelli mori; ma non per questo si era montato la testa. Dopotutto, non si era montato la testa nemmeno dopo essere entrato nella squadra di nuoto, alla quale doveva le sue spalle larghe.
Loro tre erano il trio perfetto, o come li chiamava la madre di Alison: i tre moschettieri. Sempre insieme nonostante tutto e tutti, non si lasciavano abbattere da niente.  
Il suono della campanella costrinse i tre ad avvicinarsi al portone principale insieme al resto degli studenti.
- Che lezione avete alla prima ora?- domandò Rose.
-Fisica- rispose atona Alison.
-Anche io- disse Matt, leggermente più frizzante della bionda.
-Oh, io ho Letteratura. Ci vediamo in pausa pranzo, quindi?- propose Rose, leggermente demoralizzata dall’orario.
-Certo, a dopo panda- le disse Matt lasciandole un soffice bacio sulla guancia sinistra e avviandosi con Alison verso la lezione di Fisica.
Una volta sola, Rose buttò il cartone del caffè ormai terminato ed entrò nell’aula di Letteratura. Amava quella materia, e ancora di più se affrontata in compagnia di qualche voce amica. Ma non c’era molto da fare, quindi si sedette nell’ultimo banco vicino alla finestra che dava sul cortile vuoto.
Poco dopo, entrò nella stanza il professore leggermente trafelato per il ritardo. Al seguito, una testa bionda attirò l’attenzione di Rose; era un ragazzo, altezza nella media, corporatura leggermente muscolosa, occhi azzurro ghiaccio e sorriso gentile. “Decisamente un bel ragazzo” pensò la ragazza.
-Ragazzi, un po’ di attenzione per favore- richiamò il professore.-Da oggi, anche questo ragazzo parteciperà alle lezioni. Siate cordiali, vi prego. Niall, va pure a sederti affianco a Rose- continuò l’uomo indicando il posto vuoto affianco a Rose. Non se lo fece ripetere due volte, e si affrettò a sedersi affianco a lei.
-Ciao- le disse.-
-Ciao anche a te.- rispose lievemente Rose, con un piccolo sorriso. Quel ragazzo le ispirava fiducia.
- Posso affidarmi a te? Intendo… Non ho molti amici qui e tu hai l’aria simpatica.- chiese Niall, un po’ più spavaldo di prima.
- Certo, non vedo perché no- rispose Rose, per poi girarsi e seguire la lezione.
Finite le quattro ore seguenti, Rose si incamminò con Niall al seguito verso la mensa e trovato il tavolo con Alison e Matt, si sedettero.
- Ragazzi, lui è Niall. Da oggi frequenterà il corso di letteratura con me.- disse lei.
I due si presentarono e la conversazione filò liscia per tutto il pranzo. All’uscita, dopo altre due ore di lezione. Rose intravide il biondo parlare con un gruppetto di ragazzi. Era felice che fosse riuscito a far amicizia con altre persone, del resto era un ragazzo molto socievole e di buona compagnia. Si avvicinò e lo salutò, e poco prima di andarsene due occhi verdi si scontrarono con i suoi. Verde dentro marrone. Nessuno disse niente e Rose si incamminò verso Matt ed Alison. Oggi la solita monotonia si era leggermente spezzata, e questo fece nascere sul volto di Rose un leggero sorriso.
 
*ANGOLO AUTRICE*
Ciao a tutti, innanzitutto. Questa è la prima storia “seria” che pubblico, ma non sono certa del risultato. Per questo, al momento pubblico solo il primo capitolo e aspetto le vostre rezioni per poi decidere se andare avanti o meno. Per ora, mi piacerebbe se lasciaste qualche commento giusto per “sondare il terreno”.
-Giorgia
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Le settimane scorrevano velocemente e presto Rose si trovò nel bel mezzo dell’inverno. E c’era da dire che la neve su Toronto, seppur presente quasi sempre, rendeva quella città già bella di suo ancor più mozzafiato. L’appartamento dei genitori di Rose, e di conseguenza anche suo, dava sul lago Ontario e la ragazza spesso si perdeva a guardare la distesa di acqua seguita dalla CN Tower dal suo balcone. Oggi, però, non aveva tempo di perdersi nelle sue fantasie: Natale si stava avvicinando e con esso anche il tempo di comprare i regali, e Rose era terribilmente in ritardo. Chiuse il portone principale dietro di se e si diresse alla fermata del tram proprio di fronte ad esso. Con le cuffiette nelle orecchie era isolata dal resto del mondo, ma in una metropoli come quella in cui viveva nessuno avrebbe notato la differenza.
Era il settimo negozio da cui usciva senza un regalo per Alison, e stava iniziando a diventare stressante. Per Matt era stato facile: ogni anno si regalavano una felpa a vicenda, entrambi le amavano e ormai quello era diventata un abitudine che adoravano. Per Alison quet’anno voleva fare qualcosa di speciale, per dimostrarle quello che spesso non riusciva a dire a parole. Un’idea le balenò in testa: perché non comprare una bella cornice e metterci dentro alcune delle innumerevoli foto fatte insieme? Non era un qualcosa di preconfezionato, e ogni foto aveva una storia alle spalle che rendeva il regalo molto personale e originale, proprio come piaceva a lei. Con finalmente un obbiettivo preciso in testa, si avvicinò ad un negozio di articoli casalinghi, e trovato la sezione delle cornici si mise a cercare quella perfetta. Ne vide una bianca con dieci cornici dentro, era grande e la cornice bianca le permetteva di personalizzarla ancora di più. Soddisfatta, la comprò e si diresse da Sturbucks per prendere un caffè. Spinse la porta per entrare e si scontrò con qualcuno, senza, fortunatamente, cadere.
-Scusa- una voce roca disse a Rose. La ragazza alzò lo sguardo e rivide gli stessi occhi di quel giorno con Niall, che non aveva più visto da quel giorno, se non in sogno.
-Oh, non fa niente.- rispose lei. Si creò un silenzio imbarazzante. 
-Emh… Beh, che ne dici se ti offro un caffè?- propose il ragazzo, portandosi una mano dietro la testa.
-Ma non so nemmeno il tuo nome, chi mi dice che hai buone intenzioni?- chiese scherzando Rose, cercando di alleggerire l’imbarazzo.
-Beh, a questo possiamo rimediare. Sono Harry, Harry Styles.- rispose velocemente lui.
-Ed io sono Rose, Rose Miller. Allora, per questo caffè?- le parole uscirono fuori dalla sua bocca troppo velocemente per essere fermate.
-Oh si accomodi vostra signoria. Il caffè la attende.- disse Harry, spostandosi leggermente e con una leggera aria da maggiordomo per lasciarla entrare dentro al locale.
Una risata lasciò la bocca di Rose e finalmente l’aria torno serena. Dopo aver ordinato due caffè ed essersi seduti ad un tavolino vicino alla vetrata che dava sull’esterno, la ragazza si sentiva decisamente a suo agio con Harry.
Il cellulare di Rose vibrò sul tavolo dove era posato, e la scritta “Josh” seguita da un cuore illuminava lo schermo. Harry corrucciò la fronte.
-Dimmi Josh>> rispose Rose.
-Dove sei? Tra un po’ è ora di cena e tu sei fuori da tanto.- suo fratello le rispose dall’altro capo del telefono.
-Sono fuori con un..amico. Per le sette arrivo, di a mamma di non preoccuparsi. Ti voglio bene, a dopo.- e chiuse la chiamata.
-Emh… Ora devo andare. Mio fratello è a casa e mia madre darà di matto se non torno circa.. subito- disse con una risata Rose.
-Non c’è problema, dove abiti? Ti accompagno.- Harry si alzò dalla sedia e si diresse verso l’uscita, quando si girò per aspettare Rose.
-Oh, abito vicino ad Etobicoke, alla penultima fermata del tram sulla strada che costeggia il lago.- rispose leggermente imbarazzata lei: nessun ragazzo a parte Matt l’aveva mai accompagnata a casa, anche se era molto grata ad Harry.
-Perfetto, mi è anche di strada. Abito ad Etobicoke, vicino alla pasticceria.- La prese per mano e si diresse verso il parcheggio del centro commerciale.
Tirò fuori dalla tasca sinistra dei pantaloni le chiavi di un Range Rover, e cliccò il pulsante di apertura che fece accendere i fanali della macchina, prima di salir sul posto del guidatore affianco a Rose. Uscirono dal parcheggio su Queen Street e si inoltrarono nel traffico canadese verso casa. Dopo una quindicina di minuti la macchina si fermò davanti a casa della ragazza.
-Grazie mille Harry.- disse con voce esile.
-Non c’è di che, non potevo lasciarti per strada da sola sapendo di poterti aiutare.- rispose Harry.
-Ci vediamo a scuola?- chiese Rose.
-Certo, a domani Rose.- rispose Harry lasciando un bacio sulla guancia sinistra della ragazza prima di vederla uscire e far partire la macchina verso casa.
“Rose” le piaceva come usciva il suo nome dalle labbra di Harry, le piaceva senza una ragione precisa ma la faceva sorridere. 

[recensite, please]

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