La principessa Selene

di Atalanta96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un sogno ir(reallizzabile) ***
Capitolo 2: *** Anche se è grasso va bene lo stesso ***
Capitolo 3: *** Fuga ***



Capitolo 1
*** Un sogno ir(reallizzabile) ***


C’era una volta un piccolo ma autonomo regno in Cornovaglia circondato dalla vasta brughiera di Bluemind, era il regno dell’antica famiglia d’origine celtica Dartmoors.
Selene, la prima nonché l’unica figlia del re Eduard Dartmoors, aveva un preciso e determinato sogno in mente e per realizzarlo era disposta a mandare a catasfascio l’intero regno del padre. Ella, infatti, cresciuta senza alcun senso del dovere e buon senso, non badava alla linea di demarcazione tra sogno e realtà, anzi dava per scontato che se desiderava qualcosa l’avrebbe ottenuta con le proprie forze o altrui. Il re Eduard d’altronde era assai permissivo nei confronti della figlia che gli ricordava nei gesti e nei lineamenti l’amata e perduta moglie, Beatrice.
Un giorno, durante la cena di corte che si teneva ogni domenica, la principessa non toccò cibo né proferì parola alcuna. Il padre, conoscendola per la buongustaia e chiacchierona che era, le chiese cosa non andava.
S-“ Padre, credo sia ora di parlarle anzi (E si alzò mettendosi vicino al padre volgendo lo sguardo verso tutta la corte) credo sia ora di parlarVi del mio desiderio  più grande che da molte notti rende il mio sonno tormentato.”
E-“Ma tesoro, se c’è qualcosa che vuoi basta che me lo dici anche in privato, non credo sia necessario farne notizia a tutta la corte!”    
S-“No, padre mio, questo è molto importante e riguarda tutto il regno! Mi dispiace che ci sia solo la corte qui…
   Dunque, a breve lascerò il regno e mi trasferirò in un piccolo villaggio.”
E-“….Come, cosa stai dicendo Selene?!”
S-“Papà, io ho sempre desiderato vivere tra i paesani, gente semplice e genuina, inoltre voglio aprire un negozio di biciclette!”
E-“Ma se non ci sei mai salita su una bicicletta! Non dureresti un giorno tra quella gente Selene, sei troppo viziata ed esigente. Dulcis in fundo non venderesti molto dato che le biciclette sono maggiore prerogativa di Londra!”
S-“Ma papà non è vero! E poi non le venderò solamente, le riparerò anche.”
E-“Selene, ora basta con queste idiozie, questa volta hai davvero toccato il fondo dell’assurdo. Che figura mi fai fare davanti tutta la corte?”
La corte guardava con occhiate critiche la principessa e  pian piano si alzò un cumulo di voci e sussurri indignati, il re Eluard rendendosi conto della delicata situazione mandò a chiamare Charlotte, la cameriera personale della principessa per mandarla in camera.
Il consigliere personale del re nonché un suo lontano cugino si alzò cercando di riportare la calma e il silenzio in sala e quando vi riuscì si rivolse al re con un tono che celava una sorta di avvertimento..
C-“Sire, credo che per fermare le idee pazze e totalmente fuori della signorina Selene che non si addicono ad una giovane di 18 anni e tantomeno ad una principessa, sia il caso di farla maritare al più presto possibile anche per rafforzare o stringere legami con altri regni…inoltre Sire, non starebbe più sicuro con la certezza che sua figlia sia sistemata e non avrà crucci dopo la vostra scomparsa? Lei è consapevole dell’ incapacità di sua figlia di regnare sola questo regno, nevvero? Perché mi duole dirle che la principessa è totalmente irresponsabile e profondamente egoista.”
Si alzarono altri cumuli di voci dalla corte, voci di assenso.
E-“Philippe, anche se condividi con me lo stesso sangue, non ti è permesso di parlare in questi toni di mia figlia, ti pregherei di astenerti la prossima volta o potrebbe scapparmi una bella sentenza di morte.
   Riguardo a Selene, me ne occuperò personalmente, non è priva di buone attitudini, ammetto d’averla trascurata e viziata eccessivamente ma rieducandola come si deve la renderò una regina degna di governare il mio regno.” E con queste imperiose parole, il re si congedò da una corte muta.

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Capitolo 2
*** Anche se è grasso va bene lo stesso ***


Dalla stanza rossa della principessa si udivano singhiozzi convulsi che non erano indifferenti alle orecchie del re Eduard.
“Buon Dio! Ma fra tutte le figlie proprio una scellerata demente come Selene doveva capitarmi? Se non fosse figlia della mia amata Beatrice quasi penserei sia figlia del demonio ubriaco. Perché diamine un negozio di biciclette? Devo fare chiarezza all’intera faccenda. Charlotte!”
C-“Desidera, sire?”
E-“Cos’è questa storia della bicicletta?”
C-“A dir la verità, non ne ho la minima idea. Ieri mattina la principessa Selene s’è svegliata con il progetto che le ha descritto…forse ha fatto un sogno o-“
E-“Scopri cos’è. Parlale, d’altronde sei la sua unica e più cara amica, no?”
C-“E servitrice.”
E-“E servitrice.”
“Amica? Cara? Ma se m’ha dannato l’anima quella viziata troglodita!” pensò Charlotte.
 
 
Quella sera stessa, mentre Charlotte metteva il pigiama alla principessa che inspiegabilmente aveva cessato con singhiozzi e lacrime, avvenne una focosa conversazione.
-“Ehi, Lotty…”
-“Sì, principessa?”
-“Allenta un po’ quel laccio.”
-“è già molto allentato, se lo allento ulteriormente finirà per slacciarsi, a meno che non voglia dormire nuda.”
-“Ebbene dormirò nuda.”
-“Se è questo che desidera.” Charlotte fece per slacciare la veste da notte che cadde giù lasciando le membra nude di Selene illuminate dalla luce delle candele.
La principessa si avvicinò alla propria servitrice mettendole le braccia intorno al collo e con occhi languidi tentò di baciarla, tentativo che fu stroncato dal nascere dalla mano di Lotty.
-“PRINCIPESSA SELENE DARTMOORS, COSA PENSA DI FARE!?”
-“Lotty…non guardarmi così…lo sai che ti desidero da- da sempre!”
-“ Sono sposata e MA DA QUAAAAANDO? Se mi ha sempre trattata come una scarpa lercia!”
-“Certo, sei una servitrice, mica potevo far ingelosire gli altri servi e crearti dei problemi con loro…”
-“.Mhn. Quanta premura,. Anche quando ci siamo perse sui monti Trents e lei ha fatto fuori tutte le mie vivande minacciandomi che in caso di obiezione si sarebbe nutrita delle mie grasse chiappe?”
Gli occhi di Selene da languidi si tramutarono in feroci lampi blu conferendo ulteriore malignità al viso già contorto da un ghigno satanico.
“è proprio figlia del demonio.” Constatò Lotty,
S-“E va bene, andiamo dritte al punto, Lotty. Io ho un preciso progetto in mente e tu sai quale, ti ordino di assistermi nell’impresa o in caso contrario…Ti molesterò quelle chiappe grasse ogni notte e se ti opporrai manderò tuo marito e te in mezzo alla strada fino a ridurvi le chiappe in ossa!”
C-“Non ho le chiappe grasse!”
S-“Ma hai capito quello che ti ho detto?”
C-“Non ho le chiappe grasse!” E prese a piangere..
S-“Ehiii! Ma che diavolo.. Va bene, va tutto bene, sei perfetta così come sei…magari con qualche chilo in meno…ma vai benissimo, alla grande!” E prese a confortarla..
C-“Anche lui…” sussurrò parole impercettibili.
S-“Cosa? Lui chi?”
C-“ANCHE MIO MARITO DICE CHE HO LE CHIAPPE GRASSE!” E il pianto divenne una calda marea salata.
S-“Ebbene…..ebbene gli dimostrerai che sei in perfetta forma! Ovviamente aiutandomi nella mia impresa..”
C-“ E questo cosa centra con le mie chiappe?”
S-“Biciclette! Farai pubblicità alle mie bici andandoci in giro!”
C-“Mhn. Non sembra male.
Aspetta un momento! Vuole che l’accompagni per tutta la durata del suo progetto?”
S-“Mi par ovvio, negozio di biciclette o meno tu resterai al mio fianco Lotty, non me l’hai promesso 10 anni fa?”
C-“Eravamo bambine, principessa. Ora ho un marito a cui pensare.”
S-“Al diavolo tuo marito! Davvero ami un uomo che ti critica il fondoschiena?”
C-“A volte gli scappano certi commenti ma nel complesso è…..sopportabile.”
S-“Sopportabile..tzè. Come se fosse un peso. Come fosse un dovere. Avrei dovuto vietarti di sposarti altroché.”
Charlotte si fece scura in volto e i suoi occhi grigi assunsero toni opachi quasi come se avesse aperto gli occhi per la prima volta di fronte ad una condizione che le pareva normale.

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Capitolo 3
*** Fuga ***


L’indomani mattina, alle 8.00 in punto Charlotte si presento' nella stanza di Selene per vestirla e agghindarla a dovere.
 
-“Buongiorno principessa!”
-“Lotty, hai preparato tutto?”
-“Stia tranquilla, ho chiesto a mio marito di provvedere a tutto.”
-“....NE HAI PARLATO A TUO MARITO!!???”
-“Ehi ehi, mantenga la calma, non dirà nulla! E poi gli ho detto una balla..”
La principessa la guardo con aria dubbiosa alzando un sopraciglio, conscia della “capacità” di Charlotte di raccontar balle.
-“Ah si? E cosa gli avresti detto?”
-“Che andavamo a fare compere in città per tutta la giornata.”
-“Ma…MA QUANDO MAI VADO CON TE A FAR COMPERE? Tutte le spese le faccio con la mia personal shopper e poi tu hai pessimi gusti in fatto di acquisti!”
-“Questo non è affatto vero! Comunque le ripeto di non agitarsi, mio marito è un credulone e penso che non gli dispiacerà affatto non avermi fra i piedi…” E ricomparve lo sguardo triste e malinconico..
-“Ma Lotty, perché lo hai sposato?.”
-“Perché è un bell’uomo. Perché volevo una famiglia. Perché volevo dei figli.”
-“Con tutti gli uomini belli e fertili in giro, perché proprio lui?”
-“Necessità. Insomma quando pensa che avrei avuto il tempo e il luogo di scovarli? Sono una sua servitrice e devo rimanere nel suo palazzo 24h su 24h, lui era disponibile e lui mi sono presa.”
-“Questo non è giusto nemmeno nei suoi confronti, non sono mica carne da macello.”
-“Ah! Parla proprio lei! Un’angelo nel trattare i suoi coetanei! Ogni volta che a corte si presenta un nobile o un principe di un altro regno lei cerca in tutti i modi di renderlo ridicolo.”
-“Non è colpa mia se istigano cosi facilmente il mio sarcasmo!
La porta d’improvviso busso'..
-“Tesoro, posso entrare? Papà ti deve parlare.” Era il re Eduard.
Selene e Lotty si guardarono negli occhi per un istante prese da un’allarmante agitazione.
-“Tra un’ora esatta davanti la stalla.” Sussurro' Selene.
Lotty assenti' e ando' ad aprire la porta.
-“Oh Charlotte! Esci un attimo, devo parlare con Selene.”
-“Certo, sire.”
 
-“Beh, papà che succede?”
-“Tesoro mio, ti ricordi cosa mi fece promettere tua madre prima di spirare?”
“Ancora quella storia..” Penso' Selene.
-“Si, di crescermi sana e forte di principi consoni ad una vera futura regina.”
-“Esattamente, ora dimmi perché sei uscita con quella storia ieri? Selene, papà è vecchio e non reggerà il regno per molti anni, ho bisogno che tu mia unica adorata figliola sia in grado di reggere il mio posto. Per favore Selene, farlo per tua madre se non per me.”.
-“Oh papà..” Calde lacrime presero a rigare le morbide guance della principessa.
Padre e figlia si chiusero in un muto abbraccio.
 
Quando il re Eduard si congedo' dalla figlia, Charlotte rientro' nella stanza di Selene.
-“Lotty, che fai qui? Cambiati che devi essere giu tra poco!”
-“Come puo' dire una cosa del genere? Dopo quello che ha promesso a suo padre! Il re ne uscirà distrutto!”
-“Oh andiamo Lotty, lo sto facendo davvero per il bene del regno, fidati di me. Ti prego.”
Si guardarono negli occhi. Blu e grigio si fusero telepaticamente.
-“Va bene, ma mi deve raccontare al  più presto cos’ha davvero in mente.”
-“Ti diro' tutto durante il viaggio, Lotty.
  Grazie.” E l’abbraccio.

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