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Dieci anni sono
trascorsi da quando la minaccia dell'indebolimento della Benedizione del Sole è
stata scongiurata e niente sempre più oscurare il pianeta Wonder. Ma un amore
non ricambiato e mai sedato, potrebbe essere l'inizio di un nuovo
pericolo…
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Principi e principesse, re
e regine, erano riuniti nel salone luccicante del Palazzo della Luna, tutti
impeccabili ed eleganti. La nobiltà di Wonder era stata invitata ad una serata
danzante organizzata dai sovrani del Regno della Luna per festeggiare i dieci
anni di pace e prosperità che avevano caratterizzato il mondo grazie alla nuova
Benedizione del Sole.
Peccato
che gli ospiti d'onore non fossero ancora pronti…
-Dov'è
la regina?- domandò Shade, stanco di cercarla per tutto il
castello.
-Non
l'abbiamo trovata, sire. Nel pomeriggio è uscita per andare a vedere la
"primavera delle stelle"…forse non è ancora tornata- gli rispose un
servitore.
Il
giovane sospirò: cos'altro poteva aspettarsi dalla principessa meno principesca
nella storia di Wonder? Che diventasse una regina regale? Era impossibile…
Sicuramente si era incantata a guardare le stelle, dimenticandosi completamente
della festa.
Pochi
minuti dopo, quindi, Shade percorreva il deserto in groppa a Regina, deciso a
recuperare la sua distratta sposa: aveva dato ordine di intrattenere gli
invitati e certo sua sorella Milky si sarebbe data da fare per mascherare quel
contrattempo.
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Nel
frattempo, ferma ad ammirare la "primavera delle stelle", la sovrana del Regno
della Luna non si rendeva assolutamente conto del tempo che trascorreva
implacabile e del suo, ormai gigantesco, ritardo. L'ultima volta che era stata
lì risaliva alle nozze…aveva il suo principe accanto…avevano osservato insieme
le stelle annunciare loro un grande amore…
-Shade…Shade…Shade…-
mormorò, sorridendo felice nel notare un astro attraversare la superficie del
lago. Era un lieto presagio…un presagio che prese forma alle sue spalle, quando
due braccia la cinsero in vita e una voce nota le sussurrò
all'orecchio:
-Fine…Fine…Fine…-
ricevendo lo stesso responso dalle stelle.
-Shade,
cosa ci fai qui?
-Sono
venuto a prenderti… C'è un ricevimento a corte…
La
giovane si batté una mano sulla fronte: la festa…l'aveva proprio scordata. Il
ragazzo scosse la testa con un mezzo sorriso: Fine era ancora la bambina vivace
ed energica che aveva salvato Wonder con la gemella Rein, sempre pronta a
risolvere ogni problema con buonumore e allegria. A forza di starle vicino,
anche Shade era diventato un po' meno restio alla compagnia degli altri,
perdendo parte del suo carattere introverso.
-Scusami.
Mi sono fermata qua e…
-Lo so.
Ora andiamo: Milky non può coprirci in eterno- concluse il re, aiutandola ad
alzarsi. –Ti ricordo che dobbiamo aprire le danze.
-Oh, no…
Combinerò un disastro…
-Non
sarebbe la prima volta- replicò, con aria fintamente rassegnata e sofferente. –I
miei piedi conservano ancora memoria del nostro ultimo
ballo.
-Sempre
spiritoso- borbottò Fine. –Un po' di galateo con il principe Bright non ti
farebbe male, Shade.
Improvvisamente
il lago mandò una luce rossa e le sue acque divennero cremisi, quasi che le
stelle galleggiassero nel sangue.
-Ma
cosa…- balbettò lei, stringendosi allo sposo. Non sapeva spiegarselo, ma aveva
paura: quello non poteva che essere un cattivo auspicio…
Sotto i
loro occhi spaventati, gli astri si mossero e composero i loro nomi…due scritte
che oscillavano su quel colore inquietante. Shade avvertì Fine tremare fra le
sue braccia e dovette ammettere di condividere la sua inquietudine: cosa
significava?
-Shade…cosa
vuol dire?
-Non lo
so, Fine… Davvero non lo so…- rispose, mentre tutto riprendeva il solito
aspetto. Non gli piaceva per niente quello che era accaduto e non serviva essere
un veggente per capire che non prometteva nulla di buono. Ma non voleva
inquietare ulteriormente la compagna, così la allontanò, tentando di
rassicurarla. –Probabilmente è solo una sciocchezza…appena arriviamo a palazzo
farò controllare agli addetti del clima la "primavera"…
Ma il suo tono non era
convincente e non sedava i timori della rossa che, una volta in sella a Regina,
abbracciò Shade, sentendo così il suo cuore battere più velocemente del normale.
Lui per primo non credeva alle parole che aveva pronunciato: conosceva il suo
regno e sapeva che la "primavera delle stelle" non aveva mai sbagliato una
previsione.
Avevano
goduto di dieci anni meravigliosi…erano forse giunti al termine?
Non mi
dilungherò inutilmente con le chiacchiere…solo una piccola
precisazione.
Lo spoiler
sotto cui ho messo la ff riguarda un personaggio all'interno della ff: verrà
rivelato cosa succederà nella serie trasmessa a questo
personaggio.
Quindi, se non
volete rovinarvi la sorpresa (nemmeno io ho voluto leggere proprio tutto quello
che accade, voglio tenermi un po' di sorpresa) mi dispiace ma dovrete
abbandonare la lettura.
Dopo questo vi
lascio alla lettura del capitolo.
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-Da quando ha sposato quel disastro di Fine, anche Shade è
diventato un pessimo ospite- commentò Altessa, che in quegli anni non aveva
perso la sua ben poco principesca arroganza. Milky si morse la lingua,
resistendo alla tentazione di risponderle a tono: non valeva la pena di
abbassarsi al livello dell'erede al trono del Regno dei Gioielli. E suo fratello
non doveva essere lontano: una volta recuperata Fine, non avrebbe perso altro
tempo. Sempre che non si fosse fermato anche lui a chiedere un responso alla
"primavera"… Come se quei due ne avessero bisogno: in tutti i sette regni non
c'erano due persone più innamorate di loro. Le stelle non potevano che
confermare quello che già tutti sapevano.
-Ed ecco
a voi i sovrani del Regno della Luna… Il re Shade e la regina Fine- annunciò il
mastro di corte, mentre le tende venivano scostate, svelando i padroni di casa.
La principessina tirò un sospiro di sollievo: non avrebbe retto ancora altri
minuti…
Eppure…parevano
strani…inquieti… Che gli astri avessero riservato loro brutte
notizie?
In quel
caso le stelle dovevano ripensarci, perché sicuramente si erano sbagliate:
niente poteva andare storto…dal fidanzamento di Shade pareva che il loro regno
fosse rinato. Era impossibile che un'ombra oscurasse la loro
felicità.
-Benvenuti
a tutti, amici e scusateci per il ritardo. Siamo qui stasera per festeggiare i
dieci anni di pace che la Benedizione del Sole ci ha concesso- disse il re.
–Divertitevi e che si dia inizio alle danze.
Porgendo
il braccio alla compagna, la guidò al centro della sala, danzando insieme a lei:
Fine era talmente preoccupatae
distante, da non pestargli nemmeno i piedi, cosa che faceva regolarmente quando
si concentrava sul ballo. Shade la strinse di più a sé,
sussurrandole:
-Stanno
già controllando, ma non sembrano esserci anomalie.
-Noi lo
abbiamo visto, non ce lo siamo immaginati- replicò la rossa, posando la testa
sulla sua spalla. –Ho paura, Shade…
-Non
permetterò che accada qualcosa, stai tranquilla- le promise, separandosi con un
inchino. –Non dopo che sei riuscita a non pestarmi i
piedi.
Malgrado
tutto, Fine trovò la forza di sorridergli, inchinandosi a sua volta e recandosi
poi a salutare gli ospiti, prima fra tutte la sua gemella.
-Fine!
-Rein!
Si
gettarono l'una fra le braccia dell'altra, entusiaste: erano diversi mesi che
non si incontravano a causa dei mille impegni che le avevano sommerse, una come
regina e l'altra per il matrimonio. Ma anche Rein, come Milky, aveva notato
nella sorella un turbamento, abilmente celato dietro il sorriso di circostanza
che l'etichetta le imponeva di assumere.
-Cosa
c'è, sorellina?- le domandò diretta, studiandola attentamente. –Se devi dirmi
che sarò zia, fallo con un salto di gioia.
-No,
no…figurati- si affrettò a smentire Fine. In una corte bastava una parola e nel
giro di un giorno l'intero regno avrebbe pensato che fosse incinta come minimo
di cinque figli. –Io e Shade non siamo ancora pronti ad accrescere la
famiglia.
-Bhe, è
un vero peccato. Sarebbe stato bello annunciarlo insieme alle mie nozze. E
allora cosa non va? Sai che non puoi mentirmi…
-Una
sciocchezza…non badarci…- minimizzò la coetanea. –Piuttosto…come stanno mamma e
papà? E Camelot? E Poomo?
-Una
domanda alla volta, sorellina. I nostri genitori stanno bene e ti mandano i loro
saluti, rinnovandoti l'invito ad andare a trovarli: hanno voglia di rivedere te
e Shade…veramente papà un po' meno riguardo a Shade…- si corresse la
principessa. –Camelot aspetta che una di noi diventi mamma per poter educare
altre principesse… E Poomo…
-Ciao,
Fine!- esclamò il folletto, sbucando all'improvviso.
-…lui è
qui.
-Poomo!
Questa sì che è una sorpresa!
-Dovevo
controllare se le mie principesse disastrose fossero
migliorate.
-Per
questo posso risponderti io: no, sono ancora le stesse, almeno per quanto
riguarda Fine- ribatté Shade, raggiungendo la sposa. –Benvenuta,
Rein.
-Ciao,
Shade.
-Sei
venuta da sola?
-No,
Bright è qui in giro…cerca di mettere pace tra Altessa e il resto del
mondo.
-Se ci
riuscisse sarebbe l'eroe di Wonder.
-Senza
alcun dubbio, ma credo sia una battaglia da cui è uscito sconfitto- replicò la
sorella, vedendolo arrivare. Fine notò con gioia i suoi occhi illuminarsi,
proprio come quand'erano bambine.
Il
principe Bright aveva mantenuto l'indiscusso fascino e atteggiamento che lo
avevano reso il super idolo dei sogni di tutte le principesse. O almeno, di
quasi tutte: Fine aveva sempre preferito la concretezza e la capacità d'azione
di Eclipse…di Shade, come aveva scoperto in seguito.
E
proprio per questo Bright era caduto vittima del Cristallo Oscuro: la gelosia
aveva offuscato il suo animo nobile e giusto, portandolo a combinare un mare di
pasticci. Dopo quella brutta avventura, era diventato ancora più attento al
mantenimento della pace, al risolvere i contrasti senza combattere, dando prova
d'essere un giovane onesto e retto…che a breve sarebbe diventato il cognato di
Fine…il prossimo sovrano del Regno Solare.
-Fine,
Shade…una bellissima festa.
-Grazie,
Bright. Come è andata con Altessa?
-Un
fallimento. Mi scuso per il suo comportamento.
-Ormai
ci siamo abituati- lo rincuorò la fidanzata, mentre ricominciavano le
danze.
-Posso
avere l'onore di un ballo con la padrona di casa?
-Certo-
rispose Fine, accettando l'invito. Ma, volgendosi verso Shade, capì con
rammarico che la sua ostilità nei confronti di Bright non era svanita con lo
scorrere del tempo… Quell'astio era nato dieci anni prima su Tana-Tana, quando
si erano trovati faccia a faccia per la prima volta…la frusta aveva schioccato
nella foresta dell'incubo…la spada era pronta ad essere sfoderata… Sarebbero
arrivati di sicuro al duello se le gemelle non lo avessero impedito, lì come in
altre occasioni. Da allora era solo trascorso del tempo: il fatto che lei avesse
sposato Shade e Bright si fosse fidanzato con Rein non avevano mutato la
reciproca antipatia. La sola differenza era che il suo cavaliere, principe fino
al midollo, era più bravo a mascherarlo.
A lato
della sala, intanto, Shade stranamente non stava fissando la sua sposa: era Rein
l'oggetto della sua attenzione. La ragazza, infatti, osservava il promesso sposo
volteggiare con Fine, sul viso un'espressione strana, un misto di gelosia e
dolore…come quando si era accorta da bambina che Bright era innamorato della
rossa.
-Fine!-
esclamò di colpo il principe, restituendo tutti all'immediato
presente.
Tra le
braccia teneva la fanciulla priva di sensi.
Eccomi
qui!
Kahoko: Noi ci siamo
già sentite per le ff su "Idaten Jump" vero? Allora, premettiamo che anch'io
sono una fan delle FinexShade! Come Eclipse è strabello!! Cosa dire della ff? Ne
vedremo delle belle, credimi. Spero di ricevere ancora un tuo commento e un voto
positivo, ovviamente. Un bacione!!
BlackRose91: Grazie per i complimenti. Spero di continuare a
interessarti! Un bacione! Ps: Sto leggendo la tua ff "Amore Eterno" ed è davvero
avvincente!
Saruwatari_Asuka:Grazie
dei complimenti. Anch'io sono una grandissima fan della coppia FinexShade, li
trovo troppo belli insieme!! E Bright…sì, sta bene insieme a Rein…ma è la mia
cavia prediletta! ^_^ A lui preferisco la sua versione cattiva, con quel povero
Boomo che lo sopporta! Sono troppo divertenti. Un
bacione!!
Vampirosolitario91: Tesoro, è
sempre una gioia sentirti! Shade, mi dispiace dirlo, ma per il momento ha preso
il posto del grande Kei… Infatti, dopo aver terminato "Lacrime di cristallo" non
sono più riuscita a scrivere una ff su Beyblade dall'inizio alla fine. Veramente
non so se la colpa vada attribuita allo splendido principe del Regno della Luna
o alla delusione provocata dalla 4° serie di bey…-__- In ogni caso, per quanto
riguarda quella categoria, sono in una pausa di riflessione. Terminerò la ff in
corso, ovviamente, non preoccuparti. Un bacione!
Strawberry91:
Grazie mille
per i complimenti! Spero che la ff continui a piacerti! ^_^ Un
bacione!!
-Principessa Rein- la chiamò Tio, avvicinandosi alla
ragazza, preoccupata per la gemella. L'erede di Mera-Mera era cresciuto,
diventando finalmente il valoroso guerriero che amava interpretare da bambino:
adesso era un bel giovane, ambito fra le principesse.
-Non
adesso, Tio, scusami- mormorò lei.
Il
principe sospirò: non lo prendevano mai in considerazione. Solo perché da
piccolo era stato un disastro, un fanfarone e un combinaguai, non significava
che dovesse rimanerlo per tutta la vita.
-Se
volete il mio parere…
-No,
Altessa, non lo vuole nessuno- replicò Sophie, mentre si avviavano alle
mongolfiere.
-Oh,
bhe, lo dirò lo stesso. Secondo me Fine aspetta un
bambino.
-È
sposata con Shade…non ci sarebbe niente di male.
-Certo…se
fosse di Shade- continuò, scoccando un'occhiata allusiva al
fratello.
-Cosa
staresti insinuando, brutta vipera?- scoppiò Rein, scagliandosi contro la
bionda, malgrado Bright la trattenesse. –Dì ancora una parola su mia sorella ed
io…
-Oh,
Rein, sei veramente la principessa meno principesca di Wonder. Ti scaldi per
niente… Andiamo, Auraa.
-Subito,
Altessa.
-Maledetta…-
ringhiò ancora la giovane. –La odio.
-Su,
calmati…lo sai che la diverte ferire te e Fine. Stai tranquilla: io sono certo
che tua sorella sta bene e domani sarà lei a darti sue notizie- continuò il
fidanzato.
Tranquilla…
Come se
fosse facile… Fine era svenuta tra le braccia di Bright…proprio mentre lei aveva
la certezza che lui ne era ancora innamorato. Già, stava per sposare un ragazzo
che non la amava, che era innamorato della sua gemella da un tempo
lunghissimo…dalla festa delle principesse nel Regno
Solare.
E
Rein…Rein aveva imparato a conviverci, a sopportarlo, perché amava Bright… Era
triste e deprimente, ma aveva chiuso gli occhi ed ignorato la
verità…semplicemente. Le bastava l'affetto del suo principe, quello che le
dava…non voleva altro: solo averlo al suo fianco.
Sapeva
che Fine non si era accorta di nulla, che non immaginava quale dolore covasse
nel cuore Rein a causa sua.
Fine
aprì gli occhi lentamente, ritrovandosi ad osservare il soffitto della sua
stanza.
-Come ti
senti, tesoro?
La
ragazza volse la testa: seduta accanto al letto c'era la regina Maria, la madre
di Shade che la fissava con un sorriso delicato sul viso pallido. Era una donna
molto debole, che spesso soffriva di forti emicranie dovute ai cambiamenti
dell'aurora.
-Regina
Maria…cos'è successo? Non ricordo niente…
-Sei
svenuta mentre ballavi con Bright. Il medico ha detto che non è niente di cui
preoccuparsi.
-Meno
male. Immagino di aver fatto spaventare tutti…
-Abbastanza,
soprattutto Shade e Rein.
-Mi
dispiace averla disturbata. Lei deve riposare…
-L'aurora
per ora è tranquilla…e tu sei come una figlia per me, lo
sai.
la
giovane arrossì: quand'era bambina, quella bellissima donna le era apparsa
severa e fredda, ma in realtà era esattamente il contrario. La regina Maria
l'aveva accolta in famiglia con gioia, facendola sempre sentire a
casa.
-Fine…ti
sei svegliata.
-Shade-
disse lei, prima di venir circondata dalle sue braccia. –Sto
bene…
-Mamma,
grazie per essere rimasta mentre congedavo gli ospiti.
-Non hai
bisogno di ringraziarmi. Vi lascio soli.
-Sei
sempre brava a cacciarti nei guai- la rimproverò il ragazzo, sedendosi. –Tua
sorella e Poomo sono quasi morti di paura.
-E
tu?
-Mi sono
sentito morire- confessò serio, specchiandosi nei suoi
occhi.
-Bhe,
sono di nuovo in forma e non c'è nessun erede in arrivo, visto che sarà questa
la notizia che girerà domani su Wonder…
-Fine…ascolta-
la interruppe, stranamente turbato. Non sapeva da che parte iniziare quel
discorso, ma ci aveva riflettuto bene e, da qualunque parte lo guardasse,
c'erano le stesse misteriose coincidenze. –Non ti insospettisce il fatto che tu
sia svenuta proprio mentre eri con Bright?
-No…poteva
succedermi con chiunque. Perché, tu credi che…
-La
"primavera è diventata rossa appena lo hai nominato. Ammetterai che non è
normale.
-Shade…è
assurdo, sono semplici combinazioni, non certo le prove di un complotto. A meno
che…- S'interruppe, fissandolo. –Tu non ti fidi di lui, vero? Perché? Perché è
stato controllato dal Cristallo Oscuro?
-No, non
si tratta di questo. Non del tutto, almeno- ribatté. Lo avrebbe odiato per
quelle parole. –Bright…è ancora innamorato di te…
-Stai
scherzando…- balbettò la fanciulla, sebbene sapesse perfettamente che non era
una bugia. –Non è possibile… Bright sta per sposare mia
sorella!
-Lo so,
e mi dispiace per Rein, ma non sono l'unico a pensarla così. Lei per
prima.
-Vi
state sbagliando!- esclamò, gli occhi luccicanti ed increduli. –Lui la ama! Non
la sposerebbe se…
-Se non
volesse solo il controllo sulla Stella.
Fine
tremò e non di paura: le sue dita stringevano le lenzuola in una morsa, tendo di
convincersi che fosse tutto un incubo. Shade non poteva pensare una cosa del
genere: Rein aveva sofferto abbastanza per colpa sua e di Bright… Perché non
poteva godere di un po' di felicità? Non ne aveva forse il
diritto?
-Fine…
-Esci,
per favore. Ho bisogno di stare da sola.
- ¤
-
"Il
corridoio sembrava non avere fine…e Shade continuava a correre, guidato dalla
voce di Fine che gli chiedeva disperatamente aiuto.
-Shade!
Shade, aiutami!
-Fine!
Resisti, sto arrivando!
-Non
arriverai mai a lei, Shade- intervenne una voce, e qualcosa lo gettò a
terra.
il
giovane colse il luccicare di una spada e infine riconobbe chi gli ostruiva la
strada.
-Bright…
-Lei
sarà mia…"
Shade
si svegliò di colpo, tirandosi a sedere. Era soltanto un
incubo…
La
brutta serata appena trascorsa dava i suoi frutti: non era più abituato a
dormire da solo, senza il corpo di Fine accanto, senza udire il suo respiro
lento e regolare…senza svegliarsi all'improvviso perché lei nel sonno gli era
arrivata addosso… Era stato brusco nei suoi confronti…rivelarle così i suoi
sospetti su Bright… Poteva capire la sua reazione…
Doveva
chiarire quella faccenda: Fine era il suo amore…non sopportava di saperla in
collera con lui.
In
punta di piedi si diresse alla loro stanza, socchiudendo l'uscio: la sposa era
ancora alzata, seduta sul davanzale della grande finestra che dava sul regno.
Non si volse nel sentirlo entrare, si spostò solo in avanti, dandogli spazio per
accomodarsi alle sue spalle e stringerla a sé.
-Scusami,
Shade- disse, continuando a guardare oltre il vetro. –Mi sono comportata come
una bambina… Non so cosa fare, quale sia la cosa giusta…se parlare con Rein
o…
-Ascoltami:
se Bright ha davvero intenzione di impossessarsi della Stella, lo fermeremo. Lo
abbiamo già sconfitto una volta.
-Allora
eravamo dei ragazzini e avevamo la Provvidenza a
proteggerci.
-Oggi
hai me e l'intero Regno della Luna. Non avrà speranze.
La
giovane rimase in silenzio, rilassandosi sul suo petto, nel suo calore che le
trasmetteva tutto l'amore che provava per lei. Ma le tenebre si stavano
avvicinando e non era certa che i loro sentimenti bastassero a
diradarle.
Il
sole sorprese i sovrani del Regno della Luna ancora a letto, abbracciati l'uno
all'altra: gli incubi erano spariti, ma entrambi avevano impiegato parecchio ad
addormentarsi e più che un sonno era stato un dormiveglia costante finché la
stanchezza non aveva avuto la meglio.
Shade
aprì gli occhi, facendosi scudo con il braccio per abituarsi alla luce: era già
giorno… Le ombre della sera prima erano ancora nel castello, appostate in attesa
di ghermirli e non si sentiva pronto ad affrontarle. Ma in fondo era la sua vita
di sempre: con la madre cagionevole e Roman da fermare, non aveva avuto vita
facile nemmeno da principe. Responsabilità ed impegni avevano fatto parte delle
sue giornate sia come Shade che come Eclipse.
Abbassò
lo sguardo su Fine, che dormiva per metà su di lui: lei era la sua gioia più
grande…la sua forza e la sua debolezza al tempo stesso.
-Altezza-
lo chiamarono, bussando alla porta. –Il principe Auraa è
arrivato.
Il
principe Auraa?! Che cosa ci faceva lì?!
Il
ragazzo si ricordò improvvisamente di avergli dato appuntamento per discutere
della prossima gara di mongolfiere che il principe voleva si tenesse proprio nel
Regno della Luna. Sospirò rassegnato: non aveva voglia di sostenere una
conversazione tanto futile, ma faceva parte dei doveri di un re e la
competizione garantiva un buon rapporto con gli altri regni. E, senza un freno
da parte sua, Auraa avrebbe infilato anche le rovine Monmon nel
tracciato.
Scivolò
da sotto il corpo della compagna, annunciando che avrebbe ricevuto l'ospite a
breve e si vestì. Non aveva ancora detto a Fine che aveva ricevuto conferma
dell'assenza di anomalie nella "primavera"… Non erano dei visionari, l'avevano
davvero vista diventare rossa come sangue… E per quanto si ripetesse che era
solo la gelosia a farlo sospettare, il pensiero di Bright non gli dava pace.
Possibile che fosse ancora sotto il controllo del Cristallo Oscuro? O c'era una
verità peggiore, una verità che dava i brividi al solo ipotizzarla? Possibile
che Bright avesse un animo malvagio, celato a tutti?
-Shade…dove
vai?- mormorò una voce impastata di sonno.
-A
fare il mio lavoro. Devo stare attento che Auraa non distrugga le rovine con la
sua gara di mongolfiere- rispose, voltandosi verso di lei. –Come va
stamattina?
-Un
po' meglio di ieri- replicò con uno sbadiglio. –Che programmi hai per la
giornata?
-Dipende
da quanto dura la discussione, ma spero di liberarmene per
pranzo.
-Non
contarci troppo. Quando si parla di quella gara il Regno del Mulino a vento e
quello dei Gioielli sembrano impazzire. Non so come faranno quando Auraa e
Altessa si sposeranno…gareggeranno lei e Sophie?
-O
i loro genitori, in fondo sono i più esaltati.
-Io
vado a trovare Rein…sarà preoccupata per me. E poi…- S'interruppe, distogliendo
lo sguardo dagli occhi blu del marito. –Voglio sapere se ha i tuoi stessi
sospetti.
-Fine,
io…
-Non
le dirò niente. Siamo abbastanza legate da non aver bisogno delle
parole.
-Ti
faccio preparare una scorta- decise Shade, fermando sul nascere le obbiezioni.
–Voglio solo che tu sia al sicuro… Un paio di guardie e io sarò
tranquillo.
La
rossa mugugnò qualcosa che suonava come "Se proprio ci tieni", che fece
sorridere il sovrano: la baciò velocemente, congedandosi.
-Ci
vediamo più tardi.
Lei
annuì in risposta, alzandosi per prepararsi al viaggio: doveva vedere sua
sorella…doveva capire… Ma se Shade avesse avuto ragione, cosa avrebbe potuto
fare per lei? Quanto dolore il destino aveva decretato di infliggere a
Rein?
Non
voleva esserne la causa, non per colpa di Bright: già una volta non si erano
rivolte la parola per giorni per lo stesso motivo. Erano solo delle bambine,
ancora ingenue per quanto riguardava i sentimenti: erano prede di emozioni che
non comprendevano fino in fondo, intense ed istintive…che però duravano da
allora. Il suo amore per Shade era nato proprio dieci anni prima, mentre
lottavano per salvare Wonder…come quello di Rein per
Bright.
E
quello di Bright per Fine…
- ¤
-
Shade
soffocò elegantemente uno sbadiglio: erano tre ore che Auraa parlava
ininterrottamente di mongolfiere, al punto che il coetaneo iniziava seriamente a
detestarle con tutto il cuore. Gli aveva mostrato un numero spropositato di
progetti per l'ipotetico percorso, aggiungendo su ognuno dei commenti di almeno
mezz'ora… Fine non aveva torto: non se la sarebbe cavata per l'ora di
pranzo…
-Auraa,
nel deserto puoi fare quello che vuoi. La mia unica condizione è che giriate al
largo dalle rovine- disse, resistendo alla tentazione di tapparsi le orecchie
con i fogli.
-Oh,
di questo ne ho tenuto conto, non preoccuparti. Le rovine non verranno nemmeno
sfiorate. Però vorrei una tua opinione su…
-Io
non mi intendo di mongolfiere. Qui ci spostiamo sulle barche, lo
sai.
-Certo,
ma secondo te è più spettacolare questo tracciato, oppure…
Il
giovane avrebbe sicuramente cominciato a sbattere la testa contro il tavolo se
il provvidenziale intervento di un paggio non glielo avesse
impedito.
-Sire,
un messaggio per il principe Auraa.
-Prego,
consegnalo pure.- Non era mai stato così felice di vedere un
servitore…
-È
di mia sorella…- notò Auraa, riconoscendo la calligrafia di Sophie. Ma assunse
un'aria preoccupata nel scorrere le poche righe scritte dalla
giovane.
-Brutte
notizie?
-Sembra
stia accadendo qualcosa di strano ai mulini… Sophie è allarmata… Devo andare a
controllare.
-Pensi
che ti servirà una mano?
-Non
ne ho idea…ma non rifiuto un aiuto: se la situazione non è così grave, avrai
fatto una passeggiata.
-Principessa
Fine!- esclamò Camelot, correndole incontro. –Come sei cresciuta…sembri una vera
regina…
-Non
esageriamo…
-Sei
appena arrivata?
-Sì,
e ho una fame: sono partita senza fare colazione… Non è che mi prepareresti
qualcosa, per favore? E poi, sai dov'è Rein?
-Mi
ero illusa che fossi cambiata, invece sei la solita scapestrata- commentò la
governante con un sorriso bonario. –Imparerai mai a comportarti educatamente?
Per prima cosa dovresti andare dai tuoi genitori e… Ma tanto non mi ascolterai…
La principessa è nella sua stanza.
-Grazie,
Camelot. E non dire a nessuno che sono qui: è una sorpresa- fuggì la rossa,
percorrendo sicura i corridoi di casa e sentendosi tornare bambina: era
incredibile come certi luoghi riuscissero a riavvolgere il tempo… Raggiunse la
camera e bussò alla porta, aspettando che Rein rispondesse per
entrare.
-Ciao,
sorellina.
La
gemella e Poomo si voltarono, accogliendola con un
abbraccio.
-Fine!
Allora stai bene…ero così in ansia per te…
-Principessa
Fine…che gioia…
-È
stato solo un malore, niente di grave.
-Per
fortuna…ci siamo spaventati tantissimo. Shade era bianco come un lenzuolo… Ci
tiene davvero a te…
-Bright
farebbe lo stesso per te- ribatté, studiando la sua
reazione.
-Già…-
mormorò, e nei suoi occhi azzurri comparve per un istante un'ombra amara, subito
cancellata da una battuta. –Però non voglio provarlo con il tuo
sistema.
Fine
rise di rimando, ma aveva compreso: le erano bastati quei pochi secondi per
intuire che anche per lei la pensava come Shade. E ne
soffriva.
Allora
perché non affrontava Bright? Perché non chiariva direttamente con lui quei
dubbi? Perché accettava un compromesso con sé stessa? Al suo posto
lei…
-Al
suo posto farei lo stesso, perché amo Shade e non voglio perderlo. Proprio come
Rein ama Bright…- capì. Sua sorella preferiva un'incertezza a una crudele verità
che le avrebbe strappato per sempre il ragazzo che amava. Non faceva domande,
perché temeva le risposte…
- ¤
-
Non
fu necessario arrivare alla reggia per scoprire quale fosse il problema: i due
ragazzi se ne accorsero ben prima di varcare i confini del regno. Il vento
soffiava impetuoso e solo l'abilità di Auraa evitò che la mongolfiera
precipitasse.
-I
mulini sono fuori controllo!
-Guarda!-
indicò Shade, mentre atterravano.
-Ma
cosa…
I
mulini del regno erano avvolti da un'aura scura e le loro pale vorticavano ad un
ritmo velocissimo, generando quelle correnti terribili.
-Che
significa, Auraa?
-Non
lo so, Shade. Non si sono mai comportati così!
Avvicinarsi
agli edifici non era semplice: l'aria impediva loro di avanzare in quella
direzione. Poi apparvero delle creature, sinistre figure di tenebra che
sbucavano dai mulini e si scagliavano contro di loro con intenzioni non proprio
amichevoli.
-Ma
cosa diavolo sono? Fantasmi?
-Qualsiasi
cosa siano, vanno fermate- rispose Shade, facendo schioccare la frusta. –Non mi
pare il momento di chiedere le generalità.
-Sono
d'accordo- convenne il principe, snudando la spada e iniziando a fendere colpi a
destra e a sinistra.
Nel
frattempo, la mongolfiera di Fine piombò con un tonfo nel cortile del Palazzo
della Luna: c'erano dei venti molto forti quel giorno…
-Ahia…
Non hai perso la tua grazia nell'atterrare…
-Poomo,
sei stato tu ad insistere per venire: adesso non lamentarti- replicò la rossa,
scendendo. Era stato bello riabbracciare i genitori e rivedere il Regno
Solare…ma sarebbe stata molto più contenta se Rein fosse stata serena e felice.
Però, il fatto che Bright potesse non amare la sua promessa sposa, non spiegava
la "primavera" rossa.
-Regina
Fine!- la accolse una cameriera trafelata. –Per fortuna è qui… La regina Maria
sta molto male…
-Cosa?!
Avete avvertito Shade?
-Il
re è andato nel Regno del Mulino a Vento. C'è la principessa Milky con lei, ma
la regina ha chiesto di potervi parlare.
-Arrivo
subito. Poomo, vai a cercare Shade: trovalo e portalo qui più in fretta che
puoi.
-Ai
tuoi ordini, Fine. Teletrasporto di Poomo!
Fine
corse nella camera di Maria, trovandovi Milky disperata: sua madre aveva avuto
una crisi del genere solo dieci anni prima, quando avevano rischiato di
perderla…
-Regina
Maria…- mormorò, accostandosi al letto.
-Fine…l'aurora…
C'è qualcosa di malvagio…l'aurora lo sente…
-Ho
capito, ma non faccia sforzi. Shade sarà qui tra poco.
-Dovete…fare
attenzione…
-Glielo
prometto. Ora cerchi di riposare.
L'ex-sovrana
si calmò, scivolando nel sonno. Le sue parole non facevano che turbare
ulteriormente la ragazza: cos'altro dovevano aspettarsi? In quel momento, Shade
spalancò la porta, entrando come un razzo.
-Mamma!
-Si
è appena addormentata- spiegò la moglie, cedendogli il posto. –Mi ha detto che
l'aurora avverte qualcosa di malvagio…qualcosa da cui dobbiamo
guardarci…
Qualcosa come le creature che si erano impossessate dei
mulini e che erano svanite senza alcuna spiegazione…come il nero esercito di
Bright ai tempi del Cristallo Oscuro… Non voleva saltare a conclusioni
affrettate, ma era evidente che ci fossero delle coincidenze piuttosto
sospette.
E,
visto che il passato stava riaffacciandosi alle soglie del presente, forse era
tempo che anche lui rispolverasse un personaggio che credeva sepolto nella sua
adolescenza…
- ¤
-
-Grazie,
Poomo per averlo trovato.
-È
il mio dovere, prin…regina Fine- si corresse. –È inutile: sei ancora la mia
principessa.
La
fanciulla gli sorrise, seppur con un velo di tristezza: che stava succedendo al
loro mondo pacifico? Di colpo pareva che nulla andasse per il verso giusto.
C'era Bright dietro a tutto questo? E se sì, era a causa del Cristallo
Oscuro?
-Fine.
-Shade,
come sta?
-Meglio:
il medico crede che la crisi sia passata. È rimasta Milky a
vegliarla.
Si
sdraiò sul letto, posandole la testa sulle gambe: era stata una giornata
intensa. La lotta nel regno di Auraa, Poomo, il pomeriggio al capezzale della
madre… Era distrutto.
-Come
mai eri nel regno del Mulino a Vento?- gli chiese, accarezzandogli i
capelli.
-Sophie
ha avvertito Auraa che c'era un problema… I mulini erano impazziti: erano
avvolti da un alone scuro e all'improvviso sono usciti delle specie di fantasmi.
Abbiamo provato a combatterli, ma poco prima che arrivasse Poomo sono
svaniti…come se avessero terminato il loro compito…come se volessero solo
tenermi lontano da qui- ipotizzò. –E a te come è andata?
-Rein
pensa che Bright mi ami ancora… Ma da qui ad accusarlo di essere l'autore di
quanto è accaduto…
-Lo
so…non possiamo dargli la colpa solo perché in passato è stato usato dal
Cristallo Oscuro…
-Adesso
l'importante è che tua madre stia bene… Il resto lo risolveremo
domani.
Ma,
celato ad ogni sguardo, qualcuno, o meglio, qualcosa, li stava
osservando…
Qualcosa
che, durante l'assenza dei due sovrani, aveva potuto installarsi nel palazzo e
tenere d'occhio tutto quanto avvenisse tra quelle mura…
I
dispacci d'allarme balzavano da un regno all'altro come palline impazzite in un
flipper: il Regno della Goccia si era svegliato prosciugato e in quello di
Mera-Mera si erano spenti tutti i bracieri. Entrambi chidevano degli aiuti che
Wonder non sapeva come dare loro: i sovrani non facevano che spedire messaggi di
sostegno e promesse che non avrebbero mantenuto.
Shade
si era risparmiato quel galà dell'ipocrisia, chiudendosi nel suo studio nel
tentativo di riordinare le idee. La situazione era questa: il loro mondo era
stato colpito da una serie di calamità. Restava da capire chi o cosa le
causava.
La
Benedizione del Sole? Da escludere: in quel caso tutti i regni ne avrebbero
sofferto contemporaneamente.
Il
Cristallo Oscuro? Era stato distrutto…o almeno così avevano sempre
pensato.
E
poi c'era Bright. Come si collocava in quel panorama disastroso? Era solo un
problema che si sommava agli altri, o era lui a tenere le fila del gioco? Nel
primo caso, poteva tranquillamente accantonarlo e smettere di rifletterci. Nel
secondo…
Nel
secondo era un bel guaio: se la colpa era di Bright, cosa voleva ottenere? Se
era la Stella che voleva, gli bastava aspettare di sposare Rein, non aveva
bisogno di sconvolgere il pianeta. Era un residuo del potere del
Cristallo?
Forse…o
era per avere Fine?
Shade
non aveva neppure una risposta e per ora non poteva scartare il principe dai
sospetti. E ovviamente c'era anche l'eventualità di un nemico sconosciuto…o il
ritorno di Roman dal Vuoto…
Insomma,
era al punto di partenza: se voleva capirci qualcosa doveva indagare di persona.
Per questo attivò un passaggio e scese nei sotterranei, cambiandosi
d'abito.
Era…strano
rimettere quei vestiti: quando li aveva commissionati al sarto si era dato del
nostalgico. Non credeva che un giorno li avrebbe ripresi. Quel luogo,
quell'abbigliamento…un ritorno all'adolescenza: sorrise all'immagine che gli
restituì lo specchio, chiedendosi se sarebbe stato in grado di riassumere quei
panni, dopo anni che li aveva abbandonati.
Bhe,
l'unica era fare un tentativo.
-Così
il topolino si sta infilando nella tana del gatto… Ma non è ancora tempo per lui
di finire tra i suoi artigli…
- ¤
-
-Regina
Maria, come si sente oggi?
-Meglio,
Fine. Grazie- disse, osservandola. Aveva un'aria diversa dal solito, nonostante
il sorriso che le rivolgeva. –Cosa ti turba, tesoro?
-Ieri
ha detto che l'aurora avvertiva un'entità malvagia… Su Wonder stanno accadendo
delle cose misteriose. Non c'è modo di saperne di più?
-L'aurora
è instabile e mi trasmette che la minaccia più grande non colpirà il pianeta, ma
il nostro regno… Di qualunque cosa si tratti, vuole qualcosa che si trova
qui.
-Noi
non permetteremo che se ne impossessi, qualsiasi cosa voglia. Siamo più forti di
ogni spirito maligno.
-Altezza,
c'è la principessa Lione- la avvertì una cameriera.
-Vai
pure, cara- le diede il permesso Maria.
-Non
ci metterò molto.
Nel
frattempo, nel Regno della Goccia ormai asciutto, Rein era andata a dare un
sostegno all'amica Mirlo. Ma si era resa conto immediatamente che era un
miracolo quello di cui avevano bisogno: non c'era più una sola goccia
d'acqua.
-È
successo tutto durante la notte- raccontò Mirlo. –Come faremo senza acqua? Non
possiamo più produrre le nuvole…
-Non
hai idea di cosa può aver procurato questo disastro?
-No,
Rein: ieri era tutto perfetto, non c'era nessun segnale che potesse far pensare
a questo… Sembra…una maledizione.
-Non
dire così, principessa Mirlo- intervenne Bright,
raggiungendole.
-Bright,
cosa…
-Vengo
adesso da Mera-Mera. Anche lì non sanno spiegarsi l'accaduto: i bracieri si sono
spenti e non c'è verso di riaccenderli.
-Potrebbe
essere colpa della Benedizione del Sole?
-Non
saprei Rein, ma personalmente credo di no. Penso che la causa vada cercata
altrove.
La
giovane lo fissò: per quanto lo amasse, non aveva dimenticato che era stato
vittima del Cristallo Oscuro, che la gelosia lo aveva portato a schierarsi con
le tenebre e ad usare il lato oscuro della Provvidenza per conquistare Wonder…e
Fine. E sapeva che, sotto i mille strati di cortesia, nobiltà e generosità,
quella gelosia esisteva ancora, non era stata distrutta con il Cristallo. Un
tempo non avrebbe minimamente sospettato di lui…
-Bright
è un ragazzo buono, onesto e coraggioso- avrebbe sostenuto. –Non farebbe mai del
male al suo mondo.
Cos'era
cambiato da allora?
Sarebbe
stato semplice dire "tutto", ma la verità era che non era cambiato niente. Lei
era innamorata come dieci anni prima, e per il principe era lo stesso: era
ancora invaghito di Fine. E la principessa si ritrovò a chiedersi cosa era
disposto a fare per averla…
-Lione,
cosa ci fai qui? Credevo non ti saresti mossa da
Mera-Mera…
-Dovevo
parlare con qualcuno… Oh, Fine…il mio regno…- singhiozzò, abbracciando l'amica.
–Non interessa a nessuno il suo destino…
-Non
è così, Lione. Mera-Mera fornisce calore al pianeta: è importante per tutti, ma
non sappiamo come aiutare te e Mirlo. Se almeno sapessimo cosa ha causato il
problema…
-Come
faremo senza fuoco? Wonder rimarrà al freddo…
-Non
essere pessimista: una soluzione c'è sempre- la rassicurò la coetanea. –Ne
abbiamo superate tante: non sarà questo a fermarci,
vedrai.
-Lo
pensi davvero, Fine?
-Certo-
assicurò. Non le stava mentendo, era sicura delle sue parole perché doveva per
forza esserci una fine: nemmeno nel Regno della Luna esisteva una notte eterna.
–Ma tu devi essere forte…
-Ci
proverò.
-E
ci riuscirai. Io ti conosco: tu sei una vera principessa,
Lione.
- ¤
-
-Poomo,
hai per caso visto Shade?
-No,
non l'ho incontrato per tutto il giorno
-Credo
sia uscito stamattina- le rispose Milky, arrivando per la cena. –Sai anche tu
com'è fatto quando si mette in testa di fare il supereroe: perde completamente
il senso del tempo.
-Già-
mormorò la rossa, distrattamente. Perché doveva farla sempre
preoccupare?
-Tu
cosa credi che stia succedendo, Fine? Se non fossi sicura che il Cristallo
Oscuro è stato distrutto dieci anni fa, direi che è opera sua… ma non è così,
vero?
Gli
occhi azzurri della principessa si piantarono nei suoi cremisi in cerca di una
certezza, di una risposta che placasse le paure. Una risposta che Fine non
poteva darle.
-Non
lo so, Milky. Con tutto il cuore vorrei dirti che non è colpa del Cristallo, ma
in verità non ne abbiamo idea. Però posso prometterti che di qualunque cosa si
tratti, non avrà vita facile. Lo fermeremo di sicuro.
Poomo
dormiva profondamente nel suo scrigno, ignaro che Fine fosse ancora
sveglia.
Shade
non era ancora tornato e lei iniziava ad essere veramente in ansia: che gli
fosse accaduto qualcosa? Perché non le aveva fatto sapere niente, nemmeno dove
fosse diretto. Alzò la testa nell'udire la maniglia della porta e volò
letteralmente al collo del giovane appena entrato: per fortuna era tutto
intero…
Shade
la abbracciò, consapevole di quanto doveva essere stata preoccupata per lui: non
le aveva rivelato nulla perché non si cacciasse nei guai come suo
solito…l'avrebbe seguito di sicuro, rendendogli impossibile passare
inosservato.
Ma
la sua indagine era stata infruttuosa: Bright non nascondeva nessuno scheletro
nell'armadio e aveva esplorato attentamente i suoi appartamenti. Avrebbe voluto
continuare la perlustrazione anche nel resto del castello, ma c'erano troppe
persone in giro per avventurarsi.
-Dove
sei stato?
-In
giro a cercare una spiegazione.
-E
l'hai trovata?
-Purtroppo
no, Fine. Mera-Mera e il Regno della Goccia sono irriconoscibili: Tio sta
provando a riaccendere i bracieri, almeno quello più importante, ma quando l'ho
lasciato era ancora spento.
-Perché
devi sempre metterti in pericolo? Non sapevo dove fossi, se stessi
bene…
-Ehi,
pensavo di averti dato più di una volta la prova che so cavarmela da
solo.
-Tu
non puoi cavartela senza di me- sussurrò Fine, sollevandosi sulle punte per
incontrare le sue labbra.
-Il
topolino non dovrebbe stuzzicare il gatto, o rischia di fare una brutta
fine…
Era
trascorsa una settimana e le cose, invece che migliorare, erano peggiorate: alla
siccità e al freddo, si era unita una carestia nel Regno di Tana-Tana, dove i
campi erano improvvisamente seccati, e una strana follia nel Regno dei Gioielli,
che spingeva le persone a feroci risse per la conquista di orecchini e collane
sfarzose.
Shade,
sempre in incognito, era finalmente riuscito ad entrare nelle segrete del
castello di Bright: come vi mise piede, però, desiderò non averlo mai
fatto.
-Non
è possibile…- mormorò incredulo. Davanti ai suoi occhi sgranati c'era una
scultura formata da punte di cristallo nero-violaceo che emanava un potere
incredibile: il Cristallo Oscuro. Era stato distrutto…come poteva essere lì?
Allora Bright era sotto il suo controllo…
Stava
ancora dando un senso a ciò che aveva scoperto, quando qualcuno lo colpì alle
spalle, spedendolo nel mondo dei sogni.
-Il
gatto ha catturato un topolino…
Nel
Regno della Luna, intanto, Fine si ritrovava sulle spalle la responsabilità del
governo…e le decine di dispacci allarmati che arrivavano da ogni angolo di
Wonder. Eppure tutto ciò non era niente in confronto alla preoccupazione per
Shade: andava e veniva senza dirle niente, come un'ombra, e lei non sapeva più
cosa pensare.
-Questo
viene da Mera-Mera…è di Tio- annunciò Milky. –È riuscito ad accendere il
braciere principale!
-Una
buona notizia…stavo iniziando a dubitare che esistessero…- replicò
Fine.
-Ehi…non
sarai in ansia per Shade? Quand'ero piccola chi capiva sempre quello che
dicevo?- chiese, apparentemente senza alcuna logica.
-Io
e Shade.
-Voi
due siete sempre stati legati da un filo invisibile e infrangibile. In fondo al
cuore hai sempre saputo che Eclipse non era cattivo, anche se a Rein e Poomo
dicevi il contrario. Tu sapevi che voleva semplicemente proteggervi da Roman e
aiutarvi a salvare Wonder. Fidati di lui come hai fatto
allora.
-Hai
ragione, Milky. Lui ci ha sempre difese. Se non ha ancora diviso con me le sue
scoperte, avrà i suoi motivi.
-Esatto.
Vuole sempre essere certo prima di dare una notizia. E se sarà ne guai, noi lo
tireremo fuori.
-Shade…Shade…Shade…-
disse una voce nel buio.
Shade
aprì gli occhi, abituandosi all'oscurità dell'ambiente: era bloccato alla parete
da delle catene che gli imprigionavano i polsi e le
caviglie.
-O
preferisci Eclipse, visto che sei tornato a vestirne i panni dopo tanti anni?
Non avresti dovuto venire a pestarmi i piedi proprio a casa
mia…
La
persona nella cella si portò sotto la luce, permettendo al giovane sovrano di
riconoscerlo.
-Bright…sei
di nuovo schiavo del Cristallo Oscuro!
-No,
amico mio, ti stai sbagliando. Anzi, ad essere del tutto onesti, vi siete sempre
sbagliati tutti. Non era il Cristallo a comandarmi, ma il contrario: io e la mia
gelosia abbiamo creato questa forza. Quando mi sono reso conto delle sue
potenzialità, mi sembrò la chiave per realizzare ogni mio desiderio- affermò,
voltandosi di scatto e lanciando un pugnale, che si conficcò accanto al viso del
coetaneo. –Ho sempre ammirato il tuo coraggio- ammise, vedendo che l'altro non
aveva mosso un muscolo. –Riuscivi sempre a mettermi in ombra agli occhi di
Fine…lei considerava solo Eclipse, malgrado fosse un delinquente della peggior
specie.
-Io
almeno mi sono rivelato migliore di quanto apparivo. Tu invece sei un serpente
travestito da colomba. Il bianco non ti ha mai donato, Bright. E non è
portandole la mia testa che conquisterai il cuore di Fine.
-Su
questo siano d'accordo. Pensavo di inventare una scusa…o di andare a consolarla
quando, non avendo più tue notizie, ti darà per morto.
-Fine
non cederà mai alla tua corte!
-Quanta
fiducia… Non immaginavo fossi uno di quegli irriducibili romantici che credono
nella forza dell'amore. Bhe, la verità è un'altra: il cuore umano è volubile
quanto il vento, se non di più. E la tua mogliettina non fa eccezione. Quando un
palazzo brucia, non ti resta niente, solo le ceneri. Vale lo stesso anche per le
persone e i sentimenti.
-Tu
non hai mai amato davvero, Bright, altrimenti sapresti che quando l'amore è
vero, niente può separare due persone destinate a stare
insieme.
Le
labbra di Bright si incurvarono in un ghigno per nulla rassicurante, mentre
lanciava un secondo pugnale che andò a piantarsi ancora più vicino al volto di
Shade.
-Devo
correggere la mira…è ancora un po' troppo a destra.
-Bright-
lo interruppe una guardia spuntata dalle tenebre. –La principessa Rein è
qui.
-Maledizione…non
posso permettermi che sospetti qualcosa. Shade, mi dispiace, ma sono costretto a
rimandare questo divertente gioco. Tu non scappare, mi raccomando- si congedò,
con una risata talmente teatrale che avrebbe potuto far concorrenza ai malori di
Camelia.
Shade
attese che l'altro uscisse, poi una stella fece capolino da una tasca della
giacca: la stella su cui Milky si muoveva quand'era piccola e che, per qualche
strano motivo, era finita lì dentro. Un vero colpo di
fortuna…
-Va
a casa…e stai attenta a non farti scoprire. Sei la mia unica speranza- la
implorò, fissandola svanire oltre le sbarre. –E speriamo che Fine non faccia di
testa sua come al solito…
-Rein,
cara, cosa ci fai qui? Ho forse dimenticato un
appuntamento?
-No,
tu non scordi mai nulla. Sono solo passata a farti visita…ti ho
disturbato?
-La
mia fidanzata non disturba mai. Mi hanno detto che a Mera-Mera hanno riacceso un
braciere.
-Sì,
Tio è stato veramente in gamba- replicò sincera. Si era stupita quando aveva
ricevuto quel messaggio: allora era maturato sul serio, non era il principe
imbranato che avevano conosciuto…
Ma
non era per discutere di Tio che era andata nel Regno dei Gioielli: era lì
perché una strana sensazione non le concedeva tregua. Lui era perfetto,
impeccabile, ma ultimamente Rein aveva la chiara impressione che le stesse
mentendo. Non che prima non lo facesse, quando ad esempio diceva di amarla, ma
questa volta sentiva che era un altro tipo di bugie. Bright stava architettando
qualcosa, lo avvertiva a pelle.
Ed
era maledettamente bravo a nasconderlo.
Era
dunque lì la causa degli sconvolgimenti su Wonder? Era disposto a mettere a
ferro e fuoco il pianeta per avere Fine? Improvvisamente la ragazza ne ebbe
paura: quello del ragazzo non era amore. Era egoismo, gelosia, smania di
vincere…il tutto mischiato in un cocktail letale che non poteva portare altro
che una catastrofe.
Quando…quando
si era trasformato in quel modo? O era nato così? Altessa aveva ogni difetto, ma
era come appariva, non celava un animo totalmente differente. Suo fratello era
solo una bella facciata. Dentro era nero come l'inchiostro. Era un essere
orrendo.
-Rein,
va tutto bene?
-Come?
Sì…sì, certo, mi ero incantata. Avrai sicuramente mille impegni…è meglio che
torni a casa.
-Come
preferisci. Ci vediamo presto, mi auguro.
-Prestissimo-
lo salutò, avviandosi alla sua mongolfiera. Quando fu al sicuro nell'abitacolo,
scivolò a terra, lasciando a Poomo i comandi e si concesse di piangere. Per
Wonder, che subiva ingiustamente la follia di Bright… Per Fine, che senza alcuna
colpa si ritrovava ad essere il motivo di quei disastri… Per sé stessa, perché
non aveva desiderato altro che una vita normale, ma il fato non le aveva
concesso nemmeno di sognare.
E,
inevitabilmente, le sue lacrime erano anche per Bright che, nella sua cieca
gelosia, non capiva che non avrebbe mai vinto. Non avrebbe mai ottenuto il
trofeo che inseguiva.
Nel
cielo di Wonder, un'altra mongolfiera si alzava in volo, guidata dalle
indicazioni di una stella.
-Come
facevi a sapere che avevo bisogno di una mano, Tio?- chiese
Fine.
-Un
principe sa sempre quando una donzella è in difficoltà. La mia spada è ancora al
servizio tuo e di Rein come dieci anni fa.
-Spero
con migliori risultati- pensò la rossa. La stella di Milky era piombata come un
ciclone nella sala del trono, generando lo scompiglio: la principessa aveva
subito intuito che fosse accaduto qualcosa e Fine aveva impiegato parecchio a
convincerla a rimanere a casa a badare al regno mentre lei e Tio, capitato senza
alcun preavviso nel Regno della Luna proprio a "fagiolo", andavano in
missione.
-Questa
rotta porta al Regno dei Gioielli…
-Cosa?!-
esclamò Fine. –Allora Bright…
-Bright?
-È
una storia troppo lunga, Tio. Atterriamo a distanza dalla reggia: se è come
credo, e mi auguro di no, dovremo muoverci con la massima cautela…e domandare un
favore a una persona…
- ¤
-
-Principessa
Altessa, c'è una visita per voi.
-Chi
è così maleducato da presentarsi qui senza invito e senza neppure
avvisare?
-Altessa,
sono io.
-Fine,
avrei dovuto immaginarlo. Non hai mai imparato le buone maniere. Cosa
vuoi?
-Ho
bisogno del tuo aiuto. Si tratta di Bright- arrivò subito al dunque
l'altra.
A
quel nome la bionda si zittì: i suoi rapporti con il fratello non erano più
stati gli stessi da dieci anni a quella parte. In pubblico apparivano il
ritratto della famiglia felice, ma in privato le cose erano molto cambiate dopo
quanto era avvenuto con il Cristallo Oscuro.
-È
lui a provocare questi guai sul pianeta e…e temo che tenga Shade rinchiuso nelle
segrete di questo castello.
-Tu
devi essere pazza, oppure ti stai prendendo gioco di me. Bright non ha fatto
prigioniero nessuno: se sei contraria al suo matrimonio con Rein, trova una
scusa migliore.
-Altessa,
non è uno scherzo! So come ti senti, ma…
-No,
non lo sai- ribatté cupa. –Non sai cosa voglia dire essere guardata da tutti
come la sorella del principe che ha ceduto all'oscurità… Sto risalendo adesso
dal fango e tu non mi ci butterai di nuovo. È la mia ultima
parola.
-Credi
che sia migliore sapere che il promesso sposo di mia sorella è ancora innamorato
di me? Avere il dubbio che la sposi solamente per impadronirsi della Stella?-
replicò Fine. –Potrebbe uccidere delle persone…potrebbe far del male a Shade…o a
te…
-Bright
non è un mostro!
-Allora
aiutami. Se sto sbagliando, sarò ben felice di farti le mie
scuse.
-Va
bene, ma lo faccio solo per avere la soddisfazione di vederti implorare il mio
perdono.
Altessa
si mostrava spavalda, ma in realtà aveva notato anche lei qualcosa di insolito
nel ragazzo. Dieci anni prima l'avevano etichettata come la sorella di un
nemico, del distruttore di Wonder, di un alleato delle tenebre…non voleva
ripiombarci, ma nemmeno poteva permettergli di sottomettere il
pianeta.
Non
aveva più fiducia in lui, era questa la verità: aveva sofferto troppo per
concedergli un'altra opportunità.
Malgrado
in apparenza sembrasse un principe modello, pentito e pronto a redimersi, la
giovane aveva sempre saputo che in realtà non era cambiato affatto, che dentro
covava ancora lo stesso marasma di sentimenti negativi.
Aiutava
Fine per metter fine al dolore che le causava vedere Bright sprofondare sempre
più in basso.
Sono io!!
^_^
In realtà Dark Bright
nell'anime non è così perfido…io lo definirei comicamente demenziale nel suo
tentativo di essere cattivo! Date un'occhiata a qualche immagine…sono troppo
comiche!
Qui invece sarà
assolutamente crudele, senza alcun limite…e causerà non pochi
guai…
Bright, liberatosi della fidanzata, aveva ripreso il suo
gioco con Shade: voleva cancellare quella perenne sicurezza dal suo viso,
quell'arrogante aria di superiorità con cui lo fissava. Come aveva fatto a
conquistare Fine? Il principe non trovava una risposta: lui era sempre stato
gentile, pronto a difenderla…ma Eclipse aveva rubato il suo cuore…un vile
mascalzone che non si capiva nemmeno da che parte stesse.
Shade,
dal canto suo, non proferiva parola: uno dei coltelli l'aveva ferito abbastanza
seriamente ad un braccio e la manica si stava macchiando velocemente di rosso,
eppure il ragazzo non aveva fatto un fiato. Non gli avrebbe dato quella
soddisfazione.
-Mettere
fine alla crudeltà? Alle tenebre? A tutto il resto? Pensavi davvero di
riuscirci? No, Shade: sei scaltro e coraggioso, ma è troppo anche per te-
affermò, sedendosi di fronte al coetaneo e lucidando la lama della sua spada.
–La verità è che si annidano nel cuore di tutti gli uomini. Ognuno ha nell'animo
un Cristallo Oscuro e qualcuno è in grado di portarlo all'esterno per sfruttarne
i poteri.
-Hai
composto la tua vita sulla menzogna- replicò Shade. –Cosa vedi quando ti guardi
allo specchio?
-Che
filosofia… Non mi pento di nessuna azione, se è questo che vuoi
sapere.
-Come
puoi convivere con i tuoi misfatti?
-Abbiamo
una visione diversa…siamo sempre stati diversi. Sai, una volta, molto tempo
fa…ero solo un bambino… andai nel Regno della Luna e lì una donna mi predisse il
futuro- raccontò. –Mi disse che vedeva violenza nel mio avvenire e sangue
versato da me e da altri… E che mi sarei innamorato della persona sbagliata.-
Scoppiò a ridere, un suono aspro e malevolo che metteva i brividi. –Non aveva
torto, a quanto pare… Ma una persona sbagliata può diventare quella
giusta.
-Non
Fine! Lei non ti amerà mai!
-Forse
non subito dopo la tua morte…ma presto lo farà
sicuramente.
-Bright!
Fratellone, sei qui sotto?
-Altessa-
sibilò il giovane, abbandonando la spada. –Arrivo, sorellina! Il destino ti è
amico, lo ammetto, e ti concede ancora qualche minuto di
vita.
Bright
uscì dalle segrete, ignaro che qualcuno, appostato all'ingresso, non attendesse
altro: appena il principe fu abbastanza lontano, Fine e Tio scesero le scale che
portavano alle celle.
-Pensi
che gli abbia fatto del male?
-Mi
auguro di no, Tio… Shade!
-Fine!-
esclamò in risposta. Doveva immaginare che sarebbe venuta lei…era nel suo stile
mettersi regolarmente nei guai. Eppure, quando la vide, non poté che ringraziare
per avere al fianco una ragazza del genere.
-Shade,
come stai? Sei ferito?- gli chiese, correndo da lui.
-Niente
di grave… Che ci fai qui?
-Ti
salvo, mi sembra ovvio. Anche se ti vesti di nuovo come Eclipse, non ha più
l'età per interpretarlo- lo prese in giro, mentre Tio armeggiava con le
catene.
Ma
Bright non era uno sprovveduto e aveva alleati invisibili pronti a intervenire:
un'ombra si staccò dalle tenebre e impugnò l'arma lasciata dal ragazzo,
avvicinandosi al gruppo e sollevando l'arma su di loro.
-Attenti!-
gridò Shade. Il principe di Mera-Mera gli aveva liberato metà del corpo, e poté
così afferrare Fine e spostarla prima che venisse colpita. –Tio, la katana!
Muoviti!
-Ma
cosa…
Fine
fu più pronta e snudò la spada dell'amico, frapponendosi tra loro e
l'avversario.
-Sbrigati,
Tio! Non resisterò per molto!
-Sto
facendo del mio meglio… Non sapevo sapessi tirare di
spada.
-Infatti
non lo so fare- ribatté, parando un attacco. –Ho preso cinque minuti di lezione,
poi il maestro d'armi si è arreso…
L'ultima
manetta scattò e la frusta di Shade mise fine allo scontro, ributtando l'ombra
nell'oscurità da cui era uscita.
-Dobbiamo
andarcene in fretta!
- ¤
-
-Ahia,
Fine!
-Urli
come un bambino, Shade… Sii un po' più uomo.
-E
tu un po' più delicata- si lamentò, mordendosi un labbro. –Come infermiera sei
un disastro…ci sono io attorno alla ferita.
-Desolata,
ma la delicatezza l'ha presa tutta Rein. Dovresti accontentarti d'essere tornato
a casa intero… Ecco, ho finito, sei come nuovo.
-Si
fa per dire. Comunque…grazie: non ce l'avrei fatta da solo questa
volta.
-Tu…tu
pensi che non ci sia modo di recuperare Bright? L'altra
volta…
-Lui
agisce di sua iniziativa, non è sotto l'effetto del Cristallo. Non ha
scusanti…
-E
Rein? Lei lo…
-L'unica
colpa di tua sorella è di essere innamorata della persona
sbagliata.
-Non
volevo che finisse così…
Shade
sospirò, abbracciandola: non era facile, lo comprendeva.
-Lo
so…nessuno lo voleva.
-Devo
parlarle…lei…
-Fine-
la chiamò Milky. –C'è Rein…
-Rein?
-Oh,
Fine…io…- singhiozzò, trovando conforto tra le braccia della sorella. –Io ho
annullato le nozze con Bright…
-Sorellina,
siediti. Ho bisogno di parlarti.
- ¤
-
-E
così, il nostro topolino ha ricevuto un aiuto per scappare al gatto- valutò
Bright, osservando le catene aperte.
-Fine
e Tio lo hanno liberato- rivelarono delle voci nel buio.
-Lo
sospettavo- mormorò, posando la mano sul Cristallo. –La piccola Fine non ha
ancora capito che è nel suo destino essere mia. E se Shade crede che rinuncerò,
si sbaglia di grosso.
Il
sovrano del Regno della Luna era vivo ed era con la sua regina: bastava per
scatenare la rabbia del principe. Non aveva dimenticato le umiliazioni subite a
causa del rivale, quante volte lo aveva fatto sentire uno stupido incapace
d'agire: Shade riusciva sempre a dar prova di grande coraggio e prontezza. Ed
era un eroe agli occhi delle gemelle, soprattutto di Fine, che l'aveva
considerato subito un bravo ragazzo. A suo confronto, Bright pareva un damerino
la cui sola preoccupazione era non sporcarsi il mantello.
Alla
fine si era stancato di mandar giù quelle offese, aveva liberato il dolore che
lo opprimeva ed era diventato un altro. Cosa vedeva quando passava davanti allo
specchio?
Un
riflesso che gli somigliava, di cui era fiero: ora aveva il potere, aveva la
capacità di sottomettere Wonder semplicemente schioccando le dita. Dieci anni
prima era soltanto un principiante, non era stato del tutto in grado di
controllarlo ed aveva fallito.
Adesso
era molto diverso.
Adesso
il Cristallo ubbidiva al suo volere.
-Ma
come si permette?!- lo raggiunse la voce isterica di sua madre. –Quella
ragazzina insignificante… Annullare le nozze con il mio
Bright!
-Rein…anche
tu mi hai tradito…- sussurrò. –Pagherai questo affronto…
- ¤
-
-Mi
dispiace…in parte è colpa mia- disse Rein, dopo il racconto della
gemella.
-Rein,
non è vero…
-Io
sapevo che era ancora innamorato di te, ma ho preferito chiudere gli occhi e
fingere che non fosse vero, che fossi io quella che amava…
-Questo
non significa che tu abbia qualche responsabilità. Io non ho mai incoraggiato i
suoi sentimenti e tu lo hai amato- ribatté Fine. –Quello che sta succedendo
adesso…è solo Bright il colpevole…
-Lo
so… Scusami- terminò, fuggendo in lacrime.
-Rein!-
esclamò l'altra, intenzionata a seguirla. Ma Shade la fermò nel corridoio,
scuotendo la testa.
-Non
c'è niente che puoi dire o fare per lei in questo momento. Deve restare
sola.
-Vorrebbe
odiarlo, ma non può… Ne è innamorata. Al suo posto soffrirei da morire…e non
riuscirei a smettere di amarti…
Il
marito le passò un braccio attorno alle spalle, tirandola a sé e baciandola
sulla fronte: dovevano fermare Bright…per il bene di
tutti.
Che
stupida era stata…come aveva potuto accettare un simile compromesso? L'amore per
Bright doveva averle fuso completamente il cervello. Però la verità era
dolorosa, rendersi conto di dover smettere con le fantasie: non era il suo
principe azzurro, solo un mascalzone che l'aveva usata per avvicinarsi a
Fine.
Era
solo la persona per cui, nonostante tutto, il suo cuore batteva
ancora.
-Principessa
Rein…
-Oh…sei
tu, Tio- balbettò, alzando la testa.
-Tieni-
replicò lui, porgendole un fazzoletto. –Chi fa piangere una principessa,
dovrebbe essere condannato alle peggiori pene.
Rein
si asciugò le lacrime, trovando chissà dove la forza per sorridere a quel
ragazzino tanto gentile, che voleva solo cancellare la sua tristezza. In lui non
c'era pietà, non provava compassione nei suoi confronti.
-Grazie,
Tio.
-Di
niente.
Sono sempre io! La ff è apprezzata e questo mi rende davvero felice…siete
troppo buoni…^//^
Allora, il
nostro Bright (Lo avete visto nell'episodio di ieri mentre ballava la samba?! È
un cattivo quello secondo voi? No, è comicamente demenziale, come ho detto nello
scorso capitolo…per questo lo adoro nella versione cattiva ^_^) è senza scrupoli
e certo non se ne starà buono buono, lasciando trascorrere una vita pacifica a
Wonder…
Heart:
Grazie per i
complimenti e per esserti aggiunta ai commentatori. Spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto. Un bacione!
Vampirosolitario91:
Tu sei
trooooppo gentile nei miei confronti…mi riempi sempre di complimenti immeritati!
Mi fa piacere che le mie storie riescano a trasmetterti così tanto… I capitoli
erano tanti perché la mia assenza è stata lunga e per quanto riguarda la ff su
beyblade può darsi che aggiunga un capitolo questa settimana…la ff è finita, ma
manca la voglia di copiarla su word…quindi non preoccuparti perché non resterà
incompleta. Grazie per la tua presenza e per i tuoi puntuali e sempre graditi
commenti. Un bacione!
Saruwatari_Asuka:
Già, la nostra
povera Rein non è affatto fortunata, basta vedere che razza di persona si è
scelta…uno che balla la samba come un concorrente di "Amici"…-__-"… Non è che
Bright mi stia antipatico, tutt'altro…è solo troppo perfetto e il troppo
stroppia come si dice. Per questo adoro la sua versione cattiva! Con Boomo
formano un'accoppiata demenziale! Ho voluto mettere questa parte su Altessa
tormentata perché secondo me rendeva l'idea di come sia veramente il Bright
della storia…e per far capire anche le sue prossime azioni. Tio per me è un
mito…il suo voler imitare Shade e combinare invece un disastro dietro l'altro è
bellissimo…ci mette sempre tanta buona volontà e a distanza di dieci anni ho
voluto premiare i suoi sforzi facendolo finalmente maturare e diventare il
principe che ha sempre sognato. Anche la mia risposta al commento è un poema, ed
è meglio finirla. Un bacione!
Celiane4ever:
Noi ci siamo
già sentite per e-mail. Anch'io rabbrividisco davanti ai palesi errori
grammaticali…li detesto: basterebbe un minimo di attenzione e si riuscirebbe ad
evitarli. Ma quello che davvero non sopporto e che mi fa abbandonare una storia
è il linguaggio SMS…quello proprio non lo digerisco in una ff. Per le
BrightxRein ci sto lavorando, anche se ammetto che non è la mia coppia
preferita… Un bacione, amante, come me, della grammatica
corretta!
Per finire un saluto e un bacio a tutti quelli che leggono e a chi ha messo
la ff tra i preferiti!
Pochi giorni erano
passati da quella brutta avventura, ma non per questo gli animi si erano
calmati: Shade stava studiando un modo per fermare in maniera definitiva Bright,
formulando ipotesi giorno e notte. Fosse stato per lui, avrebbe attaccato, ma
era stato messo al tappeto una volta: la seconda poteva non essere così
fortunato da uscirne vivo. Non poteva colpire alla cieca, contando sulla sua
forza o sulla fortuna: quando avrebbe lasciato il regno, sarebbe stato per
vincere.
-Shade,
non dovresti riposare un po'?
-Non
adesso, Milky- rispose, sfogliando l'ennesimo libro. –Come sta la
mamma?
-Sicuramente
meglio di te… Perché non vai con Fine nel Regno Solare? Sta andando a trovare
Rein: ti farà bene cambiare aria, fratellone- continuò la sorella. –E poi, io
sono ottimista: abbiamo già trionfato in passato…ce la faremo anche
adesso.
Il
ragazzo le sorrise: avrebbe voluto avere un decimo della sua positività. Lui,
più cercava una soluzione e meno veniva a capo di quel problema. Sì, forse
qualche ora di svago gli avrebbe schiarito le idee.
-Seguirò
il tuo consiglio.
- ¤
-
Rein
stava curando i fiori in giardino, ricordando tempi ormai lontani…quando lei,
sua sorella, Lione e le principesse di Tana-Tana avevano piantato i semi dei
desideri. Aveva sperato che crescessero dei fiori splendidi da regalare a
Bright…
-Ehi,
Rein!
La
giovane si voltò: Fine si stava avvicinando, accompagnata da Shade. Pensare che,
in quello stesso giorno dei semi, le aveva detto di non lasciarsi incantare
dalle apparenze o dai suoi occhi blu…lo riteneva un nemico… Invece, tra le
braccia si un bugiardo ci era finita lei, mentre la sua gemella aveva sposato un
ragazzo innamorato e leale.
-Uau,
che fiori stupendi! Hai proprio il pollice verde, Rein…io non sono riuscita a
far crescere niente nel mio giardino.
-No,
qualche ortica ed erbaccia è spuntata…- intervenne il
marito.
-Ah-ah,
davvero spiritoso, Shade. Allora, come va?
-Non
posso piangere per sempre. Adesso voglio solo che questa storia finisca…anche
per Bright: non credo che sia felice…
-Hai
un animo buono, sorellina. Ti prometto che…
Un
rumore la interruppe improvvisamente: il soffitto stava crollando, aperto dalle
braccia meccaniche di un gigantesco robot che, terminata la distruzione,
agguantò le due ragazze.
-Fine!
Rein!
-Shade!
Aiutaci!
Era
certo opera di Bright, ma non sarebbe rimasto a guardare. La frusta si arrotolò
attorno ad un braccio, permettendogli di saltare sull'arto: non si sarebbe
portato via le gemelle.
-Shade,
possibile tu non abbia ancora imparato che il ruolo dell'eroe non ti si addice?-
chiese la voce del principe.
-Sei
un vigliacco, Bright: è così che un principe affronta i
problemi?
-Ti
sei sempre ritenuto migliore di me, vero?- replicò. Al robot apparve un terzo
braccio che si mosse per colpirlo. Shade lo evitò un paio di volte, poi non fu
abbastanza rapido per schivarlo ancora: l'arto lo prese in pieno nella schiena,
facendolo cadere nel cielo di Wonder, verso i regni
sottostanti.
Gli
occhi rossi di Fine si spalancarono, guardandolo precipitare sempre più in
basso, fino a sparire.
-Shade…-
mormorò incredula. Non poteva… Non era… -Shade! SHADE!!
Il
robot non le portò nel Regno dei Gioielli, ma si inabissò, trasformandosi in un
sottomarino e raggiungendo una costruzione sferica, realizzata con il Cristallo
Oscuro sul fondo del mare. Ma solo Rein si accorse di questo: Fine aveva lo
sguardo vuoto e spento, come se fosse morta. E forse era così: era morta dentro,
insieme alla sua metà.
-Fine…sorellina…-
disse, abbracciandola. In lei non c'era alcuna reazione, non sbatteva nemmeno le
palpebre.
-Benvenute,
ragazze- le accolse Bright, apparendo nella stanza. Rein gli rivolse un'occhiata
di fuoco: appariva tranquillo come se avesse appena preso il the e non ucciso
Shade.
-Come
hai potuto farlo?
-Oh,
povero Shade…una vera disgrazia. Ma, come si dice? Chiusa una porta si apre un
portone.
-Come
ho fatto a innamorarmi di te? A non vedere quanto fossi meschino?- ribatté la
fanciulla. –L'hai ucciso e non provi nulla…
-Ti
sbagli, mia cara Rein: la morte di Shade è un vero evento per me. finalmente è
uscito di scena e potrò avere Fine.
-Mi
fai schifo…- ringhiò la principessa. –Hai almeno visto come l'hai
ridotta?
-È
normale che soffra all'inizio, l'avevo previsto. Ma presto si riprenderà…nessuna
ferita sanguina in eterno.
-Tu
non sai neppure cosa sia l'amore… Tu sei ossessionato da lei e dalla gelosia, al
punto che hai perso il senso della giustizia.
-Avete
tutti in bocca le stesse parole… Mi sono stufato di ascoltarle. Portatele via-
ordinò alle sue guardie d'ombra. –Fine si innamorerà di me…o non si innamorerà
mai più di nessuno.
-Fallirai,
Bright! Proprio come dieci anni fa!
- ¤
-
Il
piano di Bright però non era andato esattamente come
previsto.
Se
si fosse fermato ad osservare con più attenzione, avrebbe notato qualcosa
arrotolato intorno ad un raggio del Regno Solare e, scendendo, qualcuno
appeso.
Qualcuno
che doveva essere morto.
-Te
la sei vista brutta, ragazzo- commentò il medico, valutando l'entità delle
ferite: a parte il taglio al braccio che si era riaperto, aveva solo dei lividi.
–Per fortuna le guardie ti hanno tirato su.
-Shade,
dove sono Fine e Rein?- domandò Toulouse, preoccupato per le
figlie.
-Bright
le ha rapite- rivelò, stringendo un pugno con rabbia. Non era riuscito a
salvarle…si era preso la sua Fine e Rein…
-Stai
dicendo che Bright è di nuovo…
-No,
è lui a controllare il Cristallo, non il contrario. Non gli importa di Wonder:
lui vuole Fine. Ma se pensa che io…
-Tu
non ti muovi- lo bloccò il dottore. –Non sei grave, ma non puoi certo metterti a
fare l'eroe.
-Non
ho tempo per queste sciocchezze- ruggì il giovane. Aveva già dato abbastanza
vantaggio al suo rivale e non avrebbe lasciato Fine tra le sue grinfie un minuto
di più. –Devo trovare quel delinquente e fargliela pagare.
-Bhe,
allora siamo in due- affermò Tio.
-In
tre- proseguì Auraa.
-Facciamo
quattro- si aggregò Poomo.
-E
con me siamo in cinque- concluse Altessa. –Mio fratello ha fatto del male a
tutti… Fine aveva ragione.
-Grazie,
siete degli amici.
-Aspetta
a ringraziarci quando le avremo portate in salvo. Abbiamo almeno idea di dove
siano?
-A
questo ci penso io- assicurò il folletto bianco. –So sempre dove sono le mie
principesse.
La strategia perfetta di
Bright cominciava quindi a presentare le prime crepe. Aveva previsto tutto,
tranne che Shade si salvasse…e puntasse verso il suo nascondiglio insieme agli
amici.
-Sei
certo che siano qui, Poomo?- domandò Auraa, pilotando il
sommergibile.
-Sicurissimo,
le principesse sono in questa zona.
-Allora
aguzziamo la vista, ragazzi.
-Io
non credo che ce ne sia bisogno- ribatté Tio, indicando la costruzione di fronte
a loro. –È abbastanza evidente?
-È…è
fatta con il Cristallo Oscuro…- balbettò Altessa, incredula. Se suo fratello era
riuscito a realizzare una cosa del genere, significava che aveva un potere
immenso…e che era al di là di ogni possibile redenzione.
Ma
sarebbero riusciti a salvare le gemelle? La bionda poteva solo sperarlo, perché
per Bright non c'era più salvezza…e aveva la terribile sensazione che altro
sangue sarebbe stato versato prima di scrivere la parola fine a quella
storia.
-Come
entriamo?
-Così-
annunciò il principe del Mulino a Vento, schiacciando
sull'acceleratore.
- ¤
-
-Fine…dì
qualcosa, ti prego…- mormorò Rein, scrutando la sorella. –Devi
reagire…
Le
guardie di Bright le avevano portate in una cella al piano inferiore, anche
quella di Cristallo. La principessa cominciava ad averne la nausea…se non fosse
stata una situazione a dir poco disperata. I loro genitori si erano sicuramente
accorti di quanto era accaduto…ma non sapevano dove si trovassero; Shade era
morto nel tentativo di salvarle…e Fine si era annullata, spegnendo ogni contatto
con il mondo, troppo sconvolta dal dolore per continuare a
vivere.
E
poi c'era Bright…
-Non
hai speranze- disse, alzando gli occhi sul suo ex-fidanzato, appena entrato.
–Avrai anche il potere di distruggere Wonder, ma non ti servirà ad avere il
cuore di Fine.
-Anche
Shade la pensava così. Mi piacerebbe sapere cosa vi rende così sicuri… Perché
non sono il suo vero amore? "Amore" è solo un parola, una parola come altre…come
"odio". Non sono poi così diverse.
La
giovane lo fissò: in lui c'era il ghiaccio, il freddo di quel Cristallo, la
follia, la disperazione e la pena infinita. In fondo, le faceva pena: era
disposto a sacrificare il suo mondo, ma non avrebbe mai avuto ciò per cui
lottava.
-Anche
in passato Fine non avrebbe mai potuto innamorarsi di te… Ti avrebbe visto in
modo diverso se ti fossi comportato da vero principe e non ti fossi lasciato
prendere dall'ossessione di sconfiggere Eclipse…ma non ti avrebbe mai amato. Non
hai mai avuto una sola possibilità…- affermò. –Nel suo destino c'era Shade, non
tu.
-Io
non credo nel destino.
-Per
questo hai condannato Wonder, hai fatto svenire Fine alla festa…ci sei sempre
stato tu dietro questo disastro…
-Con
Fine stavo solo provando i miei poteri…mentre Wonder doveva pagare per il
trattamento che mi ha riservato. Dopo che il Cristallo è stato distrutto, tutti
mi hanno voltato le spalle, anche i miei amici più cari- raccontò e per un
istante nei suoi occhi riaffiorò una traccia d'umanità. –Non hanno saputo fare
altro che accusarmi… E ora tu…hai annullato le nozze…anche tu mi hai
abbandonato…
-Io
ti ho amato, Bright…ma non ho mai avuto niente da te, solo
bugie.
Il
principe stava per replicare, quando una scossa lo costrinse ad uscire e tornare
al piano superiore: un sottomarino aveva sfondato una parete. Il Cristallo stava
già riparando i danni, ma chi si era… Possibile che fosse ancora
vivo?
-Tu
non hai tutte le rotelle a posto, Auraa- commentò Tio.
-Però
siamo entrati.
-E
soprattutto siamo vivi- aggiunse Poomo.
-Bright!-
esclamò Altessa, vedendo il fratello.
Scese
dal sottomarino, correndogli incontro, perché sperava d'essersi sbagliata e che
si potesse ancora riportarlo sulla via giusta. Ma il ragazzo non la accolse a
braccia aperte…bensì con una spada di cristallo nero puntata alla
gola.
-Bright…ti
prego, torna in te. Tu non sei così…
-Sta
zitta, sorellina- sibilò. –Anche tu mi hai tradito, anche tu hai trovato più
facile assegnarmi il ruolo del cattivo.
-Tu
e Wonder non mi avete dato scelta.
-Lasciala
stare, Bright!- urlò Auraa.
Bright
gli rivolse uno sguardo raggelante, spingendo nella sua direzione la sorella e
facendo apparire attorno a loro una barriera.
-Non
siete voi il mio obbiettivo principale- disse, voltandosi verso l'unico rimasto
nella sala. –Shade…quante volte ancora ti devo uccidere?
-Hai
rapito le gemelle…non posso lasciarle nelle tue mani. Risolviamo questa faccenda
una volta per tutte. Auraa, la tua spada, per favore.
-Prendi-
rispose l'amico, lanciandola oltre le punte di cristallo.
-Grazie.-
Shade afferrò l'arma per l'elsa, pronto ad affrontarlo. –Un duello…quello che ci
è sempre stato impedito da ragazzi.
-Perfetto.
Forse stavolta mi libererò finalmente di te.
Lontano
da lì, dal rumore della battaglia, dal gelo di quella cella…nella sua mente,
Fine dormiva. Come Biancaneve o la Bella Addormentata, riposava in uno stato di
morte apparente, quasi attendesse il bacio del suo
principe.
Ma
per lei, l'unico principe, l'unico amore, era morto precipitando dal Regno
Solare e, per non soffrire aveva scelto volontariamente quella sorta di coma,
quel totale distacco dal mondo esterno. La sua vita era finita nell'attimo
stesso in cui Shade era stato spinto nel vuoto e non voleva tornare alla
realtà…
Shade
arretrò, tenendosi una spalla: Bright lo aveva colpito, ma anche il suo completo
candido aveva delle macchie rosse. Non era andato per fargli del male, solo per
riavere le ragazze, ma il principe non gli aveva concesso alternative: doveva
combattere.
Partì
con un affondo, che l'altro parò senza troppi problemi: la spada non era
esattamente la sua arma prediletta… preferiva la frusta, con cui non era
costretto a ferire l'avversario. Ma per Fine si sarebbe improvvisato spadaccino
e avrebbe lottato fino all'ultimo respiro, fino all'ultimo secondo. Perché
l'amava, perché lei non aveva esitato a correre a salvarlo…perché ormai la sua
vita era in due, non da solo.
Attaccò,
costringendolo a ritrarsi…alle sue spalle si innalzava una specie di fiore di
cristallo irto di punte…
Accadde
l'imprevisto, quello che certo non era contemplato nella strategia
perfetta…Bright inciampò e cadde all'indietro…Shade si mosse per
afferrarlo…
-Bright,
attento!- gridò. Ma non poteva fare nulla.
Auraa
strinse a sé Altessa, evitandole di assistere allo
spettacolo.
Le
punte di Cristallo attraversarono il corpo del ragazzo, uscendo dal petto,
brillanti di rosso come rose carminie sbocciate sul suo torace. E, mentre la
vita lo abbandonava, un sorriso comparve sul suo viso, un sorriso sereno,
delicato…
-Bright…-
mormorò Shade, vedendo il Cristallo Oscuro svanire e il corpo del coetaneo
scivolare a terra. Era finita…e nel peggiore dei modi.
-Bright!
No…- esclamò Altessa, correndo accanto al fratello. –Bright…- singhiozzò,
gettandosi su di lui in lacrime.
Il
sovrano del Regno della Luna abbandonò a terra la spada, allontanandosi da quel
dolore e scendendo nelle celle.
-Shade!-
lo chiamò Rein, che osservava preoccupata le pareti farsi sempre più sottili.
–Ma come…
-Ora
non ho tempo per raccontarti… Fine! Fine…- mormorò, accorgendosi dello stato
della moglie. Ma non poteva cercare spiegazioni, perché l'acqua cominciava a
invadere il locale. –Dobbiamo andarcene!- decretò, prendendo in braccio la rossa
e salendo con Rein. –Auraa, il sottomarino…
-Mi
dispiace ma è inutilizzabile- replicò, con l'acqua già alle
caviglie.
-E
come ce ne andiamo?
-Ci
penso io- intervenne una voce, appartenente a una creaturina con i capelli
rossi. –Ciao, Rein.
-Perla!
-Vi
porterò in salvo- continuò, facendo apparire una sfera
d'aria.
- ¤
-
Tio
osservò la mongolfiera di Auraa svanire all'orizzonte, diretta al Regno dei
Gioielli con Altessa e Bright. Perla, la principessa del Regno del Mare, li
aveva portati fino a riva, salvandoli, ma per il biondo non c'era ormai più
niente da fare.
Si
volse verso gli altri: Shade aveva posato a terra Fine e adesso la teneva per le
spalle, scrollandola.
-Fine…Fine,
rispondimi! Fine!- Gli occhi della sposa però continuavano a restare vuoti, come
se non lo sentisse nemmeno. E il marito iniziò ad aver paura di non riuscire a
svegliarla. –Fine, sono io! Sono Shade! Sono vivo!- urlò, e una prima lacrima
gli rigò la guancia. –Ti scongiuro, Fine… Svegliati…
Rein
si morse un labbro, consapevole che solo lui poteva riportare la gemella in quel
mondo da cui si era estraniata: ma leggeva la sua disperazione, il suo
timore…
Un
timore che cresceva velocemente nel cuore di Shade, mentre pensava a tutto
quello che aveva vissuto con Fine…e a quello che ancora avrebbe voluto vivere
insieme a lei. Quando l'aveva conosciuta gli era apparsa come una ragazzina
infantile, paurosa e ciarliera…e aveva creduto che mai avrebbe potuto andare
d'accordo con un tipo del genere. Ma aveva scoperto che era anche dolce,
generosa e buona con tutti…anche con un tipo poco raccomandabile come Eclipse.
Fine, malgrado tutto, aveva visto il buono che c'era in lui e si era fidata,
andando contro il parere di tutti.
E
il ragazzo, inevitabilmente, se ne era innamorato…e l'aveva
sposata.
Ora
non voleva che tutto finisse in quel modo assurdo… La attirò a sé e la baciò,
augurandosi che, come nelle favole, il bacio di un principe avesse davvero il
potere di spezzare gli incantesimi…
Nella
sua dimensione, Fine non udiva la voce disperata del suo amore scampato alla
morte e continuava a dormire. Poi avvertì qualcosa…qualcosa di lieve…un tocco
morbido come…come le labbra di Shade…
Le
sue palpebre si sollevarono lentamente…e quel mondo si
sgretolò.
Shade
si separò, fissandola: era stata la sua ultima spiaggia… Se non avesse
funzionato…non voleva nemmeno pensarci…non avrebbe più avuto senso vivere se lei
non c'era.
-Fine…non
posso farcela senza di te, avevi ragione…- sussurrò, accarezzandole una guancia,
gli occhi cobalto colmi di lacrime. –Ti prego…
-Shade…
Un
fruscio, talmente lieve che il ragazzo credette d'averlo
immaginato.
-Fine?
La
fanciulla finalmente sbatté le palpebre, e la luce affiorò di nuovo nel suo
sguardo cremisi, che si posò incredulo su colui che le stava di fronte, che
aveva dato per morto.
-Shade…sei…sei
vivo…
-Fine…-
mormorò soltanto, felice, prima di stringerla tra le braccia. –Temevo di averti
persa…
-Com'è
possibile? Sto sognando…
-No,
amore… Non sono mai precipitato dal Regno Solare…
-Bright…
Cosa ne è stato di lui?- chiese, guardandosi attorno.
-Ti
racconterò tutto…ma non adesso. Ora devo riprendermi dall'infarto che mi hai
fatto prendere.
Siamo alle battute finali, purtroppo…ma non disperate
perché sto già progettando qualcosa d'altro su questo anime…quindi non vi
lascerò a lungo senza le mie storie! ^_^
Vampirosolitario91: Bhe, non posso
che ringraziarti come sempre. Bright in fondo non ha proprio tutti i torti se è
diventato così…come ad Altezza anche con lui Wonder non si è dimostrato
comprensivo… Tutto è finito per il meglio? Non lo so…la risposta all'ultimo
capitolo! Un bacione!
Celiane4ever:
Desolata per la
parte di Bright e per la fine che ha fatto. Se ti può consolare il prossimo
progetto includerà una ReinxBright! Un bacione! Ps: Fantastica la tua raccolta
"Di Astri e di Gioielli"!
Saruwatari_Asuka:
Un ragazzo come
Shade è davvero pericoloso se si arrabbia…ma come vedi la fine è arrivata nel
modo più imprevedibile… Bright che ballava la samba era un mito!! Dai, come si
fa a non adorare la sua versione cattiva?! Sì, è abbastanza falso, ma qui ho
cercato di dargli anche una giustificazione… In ogni caso aspetto un tuo
verdetto! Un bacione!
Heart:
Bright è morto
anche senza il tuo intervento! Grazie per i commenti, un
bacione!
I love
sasunaru: Tio è un
grande, anche se non sembra…Lione è stata dolcissima con lui ieri. Bhe, aspetto
un tuo commento. Un bacione!
Lentamente la vita su
Wonder stava riprendendo il suo corso: gli animi erano più sereni ora che il
Cristallo Oscuro e la minaccia che rappresentava erano stati cancellati. Anche
nel Regno dei Gioielli tutto stava tornando a scorrere dopo la disgrazia che lo
aveva parallizato.
Ma, in chi aveva assistito
a quella battaglia, restava un po' d'amarezza e di rimpianto per non aver capito
quanto fossero seri i problemi di Bright, per non essere intervenuti in tempo…
Forse, se non fossero stati così ciechi, il principe sarebbe stato ancora vivo.
Già, ma non si poteva riavvolgere il passato e l'unica consolazione era l'essere
certi che fosse finalmente sereno.
Appoggiata alla ringhiera
della terrazza, Fine osservava il deserto: il funerale di Bright era stato
straziante; il dolore di Altessa, dei sovrani, dei suoi amici…di Rein. La
gelosia l'aveva portato a perdere tutto…tutto quello che aveva e quello che
avrebbe potuto avere. Aveva inseguito un amore impossibile, senza apprezzare
quello che lo circondava. Ma non aveva tutte le colpe: anche il loro mondo aveva
le sue.
-Fine, sei qui- disse
Shade, raggiungendola e posandole un mantello sulle spalle. –Ti prenderai un
malanno.
-Prima di tutto questo, se
mi avessero rivelato che Bright aveva in mente un piano malvagio, non ci avrei
creduto, le avrei considerate delle calunnie- ammise la giovane. –Avevo fiducia
in lui…
-Bright ormai era
diventato una sola cosa con il Cristallo Oscuro: lo considerava il mezzo per
realizzare i suoi sogni- ribatté il marito, passandole un braccio attorno alle
spalle. –All'inizio, i suoi sentimenti per te erano nobili e sinceri… Purtroppo
le tenebre li hanno distorti, portandolo alla follia.
-Non meritava tutto
questo…né lui, né la sua famiglia, né Rein.
-Lui ora è finalmente
libero dall'oscurità…ha trovato la felicità che ha sempre inseguito. La sua
famiglia e Rein hanno solo bisogno di tempo: è l'unica medicina per loro. presto
ci sarà il matrimonio tra Auraa e Altessa a portare un po' di gioia- proseguì il
ragazzo. –E per quanto riguarda tua sorella…Tio si sta dando da fare per farle
tornare il sorriso.
-Tio?!- ripetè sorpresa la
moglie, fissandolo.
-Certo. Non ti eri accorta
che è cotto di lei?
-No… Meglio così: è un
bravo ragazzo e sono certa che ricucirà le ferite di Rein…- concluse,
stringendosi a lui.
-Cosa c'è che non va,
Fine? Non ti è bastato lo spavento che mi hai fatto
prendere?
-Credevo fossi morto…ti
avevo visto precipitare…
-Ed io ho temuto di non
riuscire a svegliarti… Ma non è questo a turbarti.
-Tu credi davvero che sia
finita?
Shade non le rispose
immediatamente: quanto avrebbe desiderato poter dire di sì…ma la verità era
un'altra.
-Il Cristallo Oscuro nasce
dalla tristezza delle persone… Bright disse che si annidava nel cuore di ognuno
e qualcuno riusciva a portarlo all'esterno per sfruttarne i poteri. Lui, ormai,
era fuori da ogni controllo e rappresentava un pericolo che, sì, è stato
sconfitto ed è finito. Ma non potremo mai distruggere il Cristallo: solo
impedire che altri facciano la fine di Bright.
-E
come?
-Con delle buone notizie,
ad esempio. Quelle rallegrano sempre.
-Del
tipo?
-Tipo…un erede- affermò,
attirandola a sé e specchiandosi nel suoi occhi. –Tu cosa ne
pensi?
Fine gli sorrise,
annuendo: una nuova vita avrebbe scacciato definitivamente le ombre di quella
brutta avventura.
-Penso che Wonder
conoscerà il principe meno principesco che abbia mai
avuto.
FINE
Uau, è una gioia scoprire che sono ancora in grado di
scrivere una storia dall'inizio alla fine…ultimamente non faccio che iniziarne
senza mai finirle. Sono molto soddisfatta di me e di questa ff.
Cosa posso dirvi se non che ne scriverò altre su questo
splendido anime? Un bacione a tutti!