Love or Hate

di redeagle86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Love or Hate

 

Dieci anni sono trascorsi da quando la minaccia dell'indebolimento della Benedizione del Sole è stata scongiurata e niente sempre più oscurare il pianeta Wonder. Ma un amore non ricambiato e mai sedato, potrebbe essere l'inizio di un nuovo pericolo…

 

 

 

 

-¤- 1 -¤-

 

Principi e principesse, re e regine, erano riuniti nel salone luccicante del Palazzo della Luna, tutti impeccabili ed eleganti. La nobiltà di Wonder era stata invitata ad una serata danzante organizzata dai sovrani del Regno della Luna per festeggiare i dieci anni di pace e prosperità che avevano caratterizzato il mondo grazie alla nuova Benedizione del Sole.

Peccato che gli ospiti d'onore non fossero ancora pronti…

-Dov'è la regina?- domandò Shade, stanco di cercarla per tutto il castello.

-Non l'abbiamo trovata, sire. Nel pomeriggio è uscita per andare a vedere la "primavera delle stelle"…forse non è ancora tornata- gli rispose un servitore.

Il giovane sospirò: cos'altro poteva aspettarsi dalla principessa meno principesca nella storia di Wonder? Che diventasse una regina regale? Era impossibile… Sicuramente si era incantata a guardare le stelle, dimenticandosi completamente della festa.

Pochi minuti dopo, quindi, Shade percorreva il deserto in groppa a Regina, deciso a recuperare la sua distratta sposa: aveva dato ordine di intrattenere gli invitati e certo sua sorella Milky si sarebbe data da fare per mascherare quel contrattempo.

 

¤-¤-¤

 

Nel frattempo, ferma ad ammirare la "primavera delle stelle", la sovrana del Regno della Luna non si rendeva assolutamente conto del tempo che trascorreva implacabile e del suo, ormai gigantesco, ritardo. L'ultima volta che era stata lì risaliva alle nozze…aveva il suo principe accanto…avevano osservato insieme le stelle annunciare loro un grande amore…

-Shade…Shade…Shade…- mormorò, sorridendo felice nel notare un astro attraversare la superficie del lago. Era un lieto presagio…un presagio che prese forma alle sue spalle, quando due braccia la cinsero in vita e una voce nota le sussurrò all'orecchio:

-Fine…Fine…Fine…- ricevendo lo stesso responso dalle stelle.

-Shade, cosa ci fai qui?

-Sono venuto a prenderti… C'è un ricevimento a corte…

La giovane si batté una mano sulla fronte: la festa…l'aveva proprio scordata. Il ragazzo scosse la testa con un mezzo sorriso: Fine era ancora la bambina vivace ed energica che aveva salvato Wonder con la gemella Rein, sempre pronta a risolvere ogni problema con buonumore e allegria. A forza di starle vicino, anche Shade era diventato un po' meno restio alla compagnia degli altri, perdendo parte del suo carattere introverso.

-Scusami. Mi sono fermata qua e…

-Lo so. Ora andiamo: Milky non può coprirci in eterno- concluse il re, aiutandola ad alzarsi. –Ti ricordo che dobbiamo aprire le danze.

-Oh, no… Combinerò un disastro…

-Non sarebbe la prima volta- replicò, con aria fintamente rassegnata e sofferente. –I miei piedi conservano ancora memoria del nostro ultimo ballo.

-Sempre spiritoso- borbottò Fine. –Un po' di galateo con il principe Bright non ti farebbe male, Shade.

Improvvisamente il lago mandò una luce rossa e le sue acque divennero cremisi, quasi che le stelle galleggiassero nel sangue.

-Ma cosa…- balbettò lei, stringendosi allo sposo. Non sapeva spiegarselo, ma aveva paura: quello non poteva che essere un cattivo auspicio…

Sotto i loro occhi spaventati, gli astri si mossero e composero i loro nomi…due scritte che oscillavano su quel colore inquietante. Shade avvertì Fine tremare fra le sue braccia e dovette ammettere di condividere la sua inquietudine: cosa significava?

-Shade…cosa vuol dire?

-Non lo so, Fine… Davvero non lo so…- rispose, mentre tutto riprendeva il solito aspetto. Non gli piaceva per niente quello che era accaduto e non serviva essere un veggente per capire che non prometteva nulla di buono. Ma non voleva inquietare ulteriormente la compagna, così la allontanò, tentando di rassicurarla. –Probabilmente è solo una sciocchezza…appena arriviamo a palazzo farò controllare agli addetti del clima la "primavera"…

Ma il suo tono non era convincente e non sedava i timori della rossa che, una volta in sella a Regina, abbracciò Shade, sentendo così il suo cuore battere più velocemente del normale. Lui per primo non credeva alle parole che aveva pronunciato: conosceva il suo regno e sapeva che la "primavera delle stelle" non aveva mai sbagliato una previsione.

Avevano goduto di dieci anni meravigliosi…erano forse giunti al termine?

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Capitolo 2
*** 2 ***


 

Non mi dilungherò inutilmente con le chiacchiere…solo una piccola precisazione.

Lo spoiler sotto cui ho messo la ff riguarda un personaggio all'interno della ff: verrà rivelato cosa succederà nella serie trasmessa a questo personaggio.

Quindi, se non volete rovinarvi la sorpresa (nemmeno io ho voluto leggere proprio tutto quello che accade, voglio tenermi un po' di sorpresa) mi dispiace ma dovrete abbandonare la lettura.

Dopo questo vi lascio alla lettura del capitolo.

 

 

-¤- 2 -¤-

 

-Da quando ha sposato quel disastro di Fine, anche Shade è diventato un pessimo ospite- commentò Altessa, che in quegli anni non aveva perso la sua ben poco principesca arroganza. Milky si morse la lingua, resistendo alla tentazione di risponderle a tono: non valeva la pena di abbassarsi al livello dell'erede al trono del Regno dei Gioielli. E suo fratello non doveva essere lontano: una volta recuperata Fine, non avrebbe perso altro tempo. Sempre che non si fosse fermato anche lui a chiedere un responso alla "primavera"… Come se quei due ne avessero bisogno: in tutti i sette regni non c'erano due persone più innamorate di loro. Le stelle non potevano che confermare quello che già tutti sapevano.

-Ed ecco a voi i sovrani del Regno della Luna… Il re Shade e la regina Fine- annunciò il mastro di corte, mentre le tende venivano scostate, svelando i padroni di casa. La principessina tirò un sospiro di sollievo: non avrebbe retto ancora altri minuti…

Eppure…parevano strani…inquieti… Che gli astri avessero riservato loro brutte notizie?

In quel caso le stelle dovevano ripensarci, perché sicuramente si erano sbagliate: niente poteva andare storto…dal fidanzamento di Shade pareva che il loro regno fosse rinato. Era impossibile che un'ombra oscurasse la loro felicità.

-Benvenuti a tutti, amici e scusateci per il ritardo. Siamo qui stasera per festeggiare i dieci anni di pace che la Benedizione del Sole ci ha concesso- disse il re. –Divertitevi e che si dia inizio alle danze.

Porgendo il braccio alla compagna, la guidò al centro della sala, danzando insieme a lei: Fine era talmente preoccupata  e distante, da non pestargli nemmeno i piedi, cosa che faceva regolarmente quando si concentrava sul ballo. Shade la strinse di più a sé, sussurrandole:

-Stanno già controllando, ma non sembrano esserci anomalie.

-Noi lo abbiamo visto, non ce lo siamo immaginati- replicò la rossa, posando la testa sulla sua spalla. –Ho paura, Shade…

-Non permetterò che accada qualcosa, stai tranquilla- le promise, separandosi con un inchino. –Non dopo che sei riuscita a non pestarmi i piedi.

Malgrado tutto, Fine trovò la forza di sorridergli, inchinandosi a sua volta e recandosi poi a salutare gli ospiti, prima fra tutte la sua gemella.

-Fine!

-Rein!

Si gettarono l'una fra le braccia dell'altra, entusiaste: erano diversi mesi che non si incontravano a causa dei mille impegni che le avevano sommerse, una come regina e l'altra per il matrimonio. Ma anche Rein, come Milky, aveva notato nella sorella un turbamento, abilmente celato dietro il sorriso di circostanza che l'etichetta le imponeva di assumere.

-Cosa c'è, sorellina?- le domandò diretta, studiandola attentamente. –Se devi dirmi che sarò zia, fallo con un salto di gioia.

-No, no…figurati- si affrettò a smentire Fine. In una corte bastava una parola e nel giro di un giorno l'intero regno avrebbe pensato che fosse incinta come minimo di cinque figli. –Io e Shade non siamo ancora pronti ad accrescere la famiglia.

-Bhe, è un vero peccato. Sarebbe stato bello annunciarlo insieme alle mie nozze. E allora cosa non va? Sai che non puoi mentirmi…

-Una sciocchezza…non badarci…- minimizzò la coetanea. –Piuttosto…come stanno mamma e papà? E Camelot? E Poomo?

-Una domanda alla volta, sorellina. I nostri genitori stanno bene e ti mandano i loro saluti, rinnovandoti l'invito ad andare a trovarli: hanno voglia di rivedere te e Shade…veramente papà un po' meno riguardo a Shade…- si corresse la principessa. –Camelot aspetta che una di noi diventi mamma per poter educare altre principesse… E Poomo…

-Ciao, Fine!- esclamò il folletto, sbucando all'improvviso.

-…lui è qui.

-Poomo! Questa sì che è una sorpresa!

-Dovevo controllare se le mie principesse disastrose fossero migliorate.

-Per questo posso risponderti io: no, sono ancora le stesse, almeno per quanto riguarda Fine- ribatté Shade, raggiungendo la sposa. –Benvenuta, Rein.

-Ciao, Shade.

-Sei venuta da sola?

-No, Bright è qui in giro…cerca di mettere pace tra Altessa e il resto del mondo.

-Se ci riuscisse sarebbe l'eroe di Wonder.

-Senza alcun dubbio, ma credo sia una battaglia da cui è uscito sconfitto- replicò la sorella, vedendolo arrivare. Fine notò con gioia i suoi occhi illuminarsi, proprio come quand'erano bambine.

Il principe Bright aveva mantenuto l'indiscusso fascino e atteggiamento che lo avevano reso il super idolo dei sogni di tutte le principesse. O almeno, di quasi tutte: Fine aveva sempre preferito la concretezza e la capacità d'azione di Eclipse…di Shade, come aveva scoperto in seguito.

E proprio per questo Bright era caduto vittima del Cristallo Oscuro: la gelosia aveva offuscato il suo animo nobile e giusto, portandolo a combinare un mare di pasticci. Dopo quella brutta avventura, era diventato ancora più attento al mantenimento della pace, al risolvere i contrasti senza combattere, dando prova d'essere un giovane onesto e retto…che a breve sarebbe diventato il cognato di Fine…il prossimo sovrano del Regno Solare.

-Fine, Shade…una bellissima festa.

-Grazie, Bright. Come è andata con Altessa?

-Un fallimento. Mi scuso per il suo comportamento.

-Ormai ci siamo abituati- lo rincuorò la fidanzata, mentre ricominciavano le danze.

-Posso avere l'onore di un ballo con la padrona di casa?

-Certo- rispose Fine, accettando l'invito. Ma, volgendosi verso Shade, capì con rammarico che la sua ostilità nei confronti di Bright non era svanita con lo scorrere del tempo… Quell'astio era nato dieci anni prima su Tana-Tana, quando si erano trovati faccia a faccia per la prima volta…la frusta aveva schioccato nella foresta dell'incubo…la spada era pronta ad essere sfoderata… Sarebbero arrivati di sicuro al duello se le gemelle non lo avessero impedito, lì come in altre occasioni. Da allora era solo trascorso del tempo: il fatto che lei avesse sposato Shade e Bright si fosse fidanzato con Rein non avevano mutato la reciproca antipatia. La sola differenza era che il suo cavaliere, principe fino al midollo, era più bravo a mascherarlo.

A lato della sala, intanto, Shade stranamente non stava fissando la sua sposa: era Rein l'oggetto della sua attenzione. La ragazza, infatti, osservava il promesso sposo volteggiare con Fine, sul viso un'espressione strana, un misto di gelosia e dolore…come quando si era accorta da bambina che Bright era innamorato della rossa.

-Fine!- esclamò di colpo il principe, restituendo tutti all'immediato presente.

Tra le braccia teneva la fanciulla priva di sensi.

 

 

Eccomi qui!

 

Kahoko: Noi ci siamo già sentite per le ff su "Idaten Jump" vero? Allora, premettiamo che anch'io sono una fan delle FinexShade! Come Eclipse è strabello!! Cosa dire della ff? Ne vedremo delle belle, credimi. Spero di ricevere ancora un tuo commento e un voto positivo, ovviamente. Un bacione!!

 

BlackRose91: Grazie per i complimenti. Spero di continuare a interessarti! Un bacione! Ps: Sto leggendo la tua ff "Amore Eterno" ed è davvero avvincente!

 

Saruwatari_Asuka: Grazie dei complimenti. Anch'io sono una grandissima fan della coppia FinexShade, li trovo troppo belli insieme!! E Bright…sì, sta bene insieme a Rein…ma è la mia cavia prediletta! ^_^ A lui preferisco la sua versione cattiva, con quel povero Boomo che lo sopporta! Sono troppo divertenti. Un bacione!!

 

Vampirosolitario91: Tesoro, è sempre una gioia sentirti! Shade, mi dispiace dirlo, ma per il momento ha preso il posto del grande Kei… Infatti, dopo aver terminato "Lacrime di cristallo" non sono più riuscita a scrivere una ff su Beyblade dall'inizio alla fine. Veramente non so se la colpa vada attribuita allo splendido principe del Regno della Luna o alla delusione provocata dalla 4° serie di bey…-__- In ogni caso, per quanto riguarda quella categoria, sono in una pausa di riflessione. Terminerò la ff in corso, ovviamente, non preoccuparti. Un bacione!

 

Strawberry91: Grazie mille per i complimenti! Spero che la ff continui a piacerti! ^_^ Un bacione!!

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Capitolo 3
*** 3 ***


-¤- 3 -¤-

 

-Principessa Rein- la chiamò Tio, avvicinandosi alla ragazza, preoccupata per la gemella. L'erede di Mera-Mera era cresciuto, diventando finalmente il valoroso guerriero che amava interpretare da bambino: adesso era un bel giovane, ambito fra le principesse.

-Non adesso, Tio, scusami- mormorò lei.

Il principe sospirò: non lo prendevano mai in considerazione. Solo perché da piccolo era stato un disastro, un fanfarone e un combinaguai, non significava che dovesse rimanerlo per tutta la vita.

-Se volete il mio parere…

-No, Altessa, non lo vuole nessuno- replicò Sophie, mentre si avviavano alle mongolfiere.

-Oh, bhe, lo dirò lo stesso. Secondo me Fine aspetta un bambino.

-È sposata con Shade…non ci sarebbe niente di male.

-Certo…se fosse di Shade- continuò, scoccando un'occhiata allusiva al fratello.

-Cosa staresti insinuando, brutta vipera?- scoppiò Rein, scagliandosi contro la bionda, malgrado Bright la trattenesse. –Dì ancora una parola su mia sorella ed io…

-Oh, Rein, sei veramente la principessa meno principesca di Wonder. Ti scaldi per niente… Andiamo, Auraa.

-Subito, Altessa.

-Maledetta…- ringhiò ancora la giovane. –La odio.

-Su, calmati…lo sai che la diverte ferire te e Fine. Stai tranquilla: io sono certo che tua sorella sta bene e domani sarà lei a darti sue notizie- continuò il fidanzato.

Tranquilla…

Come se fosse facile… Fine era svenuta tra le braccia di Bright…proprio mentre lei aveva la certezza che lui ne era ancora innamorato. Già, stava per sposare un ragazzo che non la amava, che era innamorato della sua gemella da un tempo lunghissimo…dalla festa delle principesse nel Regno Solare.

E Rein…Rein aveva imparato a conviverci, a sopportarlo, perché amava Bright… Era triste e deprimente, ma aveva chiuso gli occhi ed ignorato la verità…semplicemente. Le bastava l'affetto del suo principe, quello che le dava…non voleva altro: solo averlo al suo fianco.

Sapeva che Fine non si era accorta di nulla, che non immaginava quale dolore covasse nel cuore Rein a causa sua.

 

Fine aprì gli occhi lentamente, ritrovandosi ad osservare il soffitto della sua stanza.

-Come ti senti, tesoro?

La ragazza volse la testa: seduta accanto al letto c'era la regina Maria, la madre di Shade che la fissava con un sorriso delicato sul viso pallido. Era una donna molto debole, che spesso soffriva di forti emicranie dovute ai cambiamenti dell'aurora.

-Regina Maria…cos'è successo? Non ricordo niente…

-Sei svenuta mentre ballavi con Bright. Il medico ha detto che non è niente di cui preoccuparsi.

-Meno male. Immagino di aver fatto spaventare tutti…

-Abbastanza, soprattutto Shade e Rein.

-Mi dispiace averla disturbata. Lei deve riposare…

-L'aurora per ora è tranquilla…e tu sei come una figlia per me, lo sai.

la giovane arrossì: quand'era bambina, quella bellissima donna le era apparsa severa e fredda, ma in realtà era esattamente il contrario. La regina Maria l'aveva accolta in famiglia con gioia, facendola sempre sentire a casa.

-Fine…ti sei svegliata.

-Shade- disse lei, prima di venir circondata dalle sue braccia. –Sto bene…

-Mamma, grazie per essere rimasta mentre congedavo gli ospiti.

-Non hai bisogno di ringraziarmi. Vi lascio soli.

-Sei sempre brava a cacciarti nei guai- la rimproverò il ragazzo, sedendosi. –Tua sorella e Poomo sono quasi morti di paura.

-E tu?

-Mi sono sentito morire- confessò serio, specchiandosi nei suoi occhi.

-Bhe, sono di nuovo in forma e non c'è nessun erede in arrivo, visto che sarà questa la notizia che girerà domani su Wonder…

-Fine…ascolta- la interruppe, stranamente turbato. Non sapeva da che parte iniziare quel discorso, ma ci aveva riflettuto bene e, da qualunque parte lo guardasse, c'erano le stesse misteriose coincidenze. –Non ti insospettisce il fatto che tu sia svenuta proprio mentre eri con Bright?

-No…poteva succedermi con chiunque. Perché, tu credi che…

-La "primavera è diventata rossa appena lo hai nominato. Ammetterai che non è normale.

-Shade…è assurdo, sono semplici combinazioni, non certo le prove di un complotto. A meno che…- S'interruppe, fissandolo. –Tu non ti fidi di lui, vero? Perché? Perché è stato controllato dal Cristallo Oscuro?

-No, non si tratta di questo. Non del tutto, almeno- ribatté. Lo avrebbe odiato per quelle parole. –Bright…è ancora innamorato di te…

-Stai scherzando…- balbettò la fanciulla, sebbene sapesse perfettamente che non era una bugia. –Non è possibile… Bright sta per sposare mia sorella!

-Lo so, e mi dispiace per Rein, ma non sono l'unico a pensarla così. Lei per prima.

-Vi state sbagliando!- esclamò, gli occhi luccicanti ed increduli. –Lui la ama! Non la sposerebbe se…

-Se non volesse solo il controllo sulla Stella.

Fine tremò e non di paura: le sue dita stringevano le lenzuola in una morsa, tendo di convincersi che fosse tutto un incubo. Shade non poteva pensare una cosa del genere: Rein aveva sofferto abbastanza per colpa sua e di Bright… Perché non poteva godere di un po' di felicità? Non ne aveva forse il diritto?

-Fine…

-Esci, per favore. Ho bisogno di stare da sola.

 

- ¤ -

 

"Il corridoio sembrava non avere fine…e Shade continuava a correre, guidato dalla voce di Fine che gli chiedeva disperatamente aiuto.

-Shade! Shade, aiutami!

-Fine! Resisti, sto arrivando!

-Non arriverai mai a lei, Shade- intervenne una voce, e qualcosa lo gettò a terra.

il giovane colse il luccicare di una spada e infine riconobbe chi gli ostruiva la strada.

-Bright…

-Lei sarà mia…"

 

Shade si svegliò di colpo, tirandosi a sedere. Era soltanto un incubo…

La brutta serata appena trascorsa dava i suoi frutti: non era più abituato a dormire da solo, senza il corpo di Fine accanto, senza udire il suo respiro lento e regolare…senza svegliarsi all'improvviso perché lei nel sonno gli era arrivata addosso… Era stato brusco nei suoi confronti…rivelarle così i suoi sospetti su Bright… Poteva capire la sua reazione…

Doveva chiarire quella faccenda: Fine era il suo amore…non sopportava di saperla in collera con lui.

In punta di piedi si diresse alla loro stanza, socchiudendo l'uscio: la sposa era ancora alzata, seduta sul davanzale della grande finestra che dava sul regno. Non si volse nel sentirlo entrare, si spostò solo in avanti, dandogli spazio per accomodarsi alle sue spalle e stringerla a sé.

-Scusami, Shade- disse, continuando a guardare oltre il vetro. –Mi sono comportata come una bambina… Non so cosa fare, quale sia la cosa giusta…se parlare con Rein o…

-Ascoltami: se Bright ha davvero intenzione di impossessarsi della Stella, lo fermeremo. Lo abbiamo già sconfitto una volta.

-Allora eravamo dei ragazzini e avevamo la Provvidenza a proteggerci.

-Oggi hai me e l'intero Regno della Luna. Non avrà speranze.

La giovane rimase in silenzio, rilassandosi sul suo petto, nel suo calore che le trasmetteva tutto l'amore che provava per lei. Ma le tenebre si stavano avvicinando e non era certa che i loro sentimenti bastassero a diradarle.

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Capitolo 4
*** 4 ***


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Il sole sorprese i sovrani del Regno della Luna ancora a letto, abbracciati l'uno all'altra: gli incubi erano spariti, ma entrambi avevano impiegato parecchio ad addormentarsi e più che un sonno era stato un dormiveglia costante finché la stanchezza non aveva avuto la meglio.

Shade aprì gli occhi, facendosi scudo con il braccio per abituarsi alla luce: era già giorno… Le ombre della sera prima erano ancora nel castello, appostate in attesa di ghermirli e non si sentiva pronto ad affrontarle. Ma in fondo era la sua vita di sempre: con la madre cagionevole e Roman da fermare, non aveva avuto vita facile nemmeno da principe. Responsabilità ed impegni avevano fatto parte delle sue giornate sia come Shade che come Eclipse.

Abbassò lo sguardo su Fine, che dormiva per metà su di lui: lei era la sua gioia più grande…la sua forza e la sua debolezza al tempo stesso.

-Altezza- lo chiamarono, bussando alla porta. –Il principe Auraa è arrivato.

Il principe Auraa?! Che cosa ci faceva lì?!

Il ragazzo si ricordò improvvisamente di avergli dato appuntamento per discutere della prossima gara di mongolfiere che il principe voleva si tenesse proprio nel Regno della Luna. Sospirò rassegnato: non aveva voglia di sostenere una conversazione tanto futile, ma faceva parte dei doveri di un re e la competizione garantiva un buon rapporto con gli altri regni. E, senza un freno da parte sua, Auraa avrebbe infilato anche le rovine Monmon nel tracciato.

Scivolò da sotto il corpo della compagna, annunciando che avrebbe ricevuto l'ospite a breve e si vestì. Non aveva ancora detto a Fine che aveva ricevuto conferma dell'assenza di anomalie nella "primavera"… Non erano dei visionari, l'avevano davvero vista diventare rossa come sangue… E per quanto si ripetesse che era solo la gelosia a farlo sospettare, il pensiero di Bright non gli dava pace. Possibile che fosse ancora sotto il controllo del Cristallo Oscuro? O c'era una verità peggiore, una verità che dava i brividi al solo ipotizzarla? Possibile che Bright avesse un animo malvagio, celato a tutti?

-Shade…dove vai?- mormorò una voce impastata di sonno.

-A fare il mio lavoro. Devo stare attento che Auraa non distrugga le rovine con la sua gara di mongolfiere- rispose, voltandosi verso di lei. –Come va stamattina?

-Un po' meglio di ieri- replicò con uno sbadiglio. –Che programmi hai per la giornata?

-Dipende da quanto dura la discussione, ma spero di liberarmene per pranzo.

-Non contarci troppo. Quando si parla di quella gara il Regno del Mulino a vento e quello dei Gioielli sembrano impazzire. Non so come faranno quando Auraa e Altessa si sposeranno…gareggeranno lei e Sophie?

-O i loro genitori, in fondo sono i più esaltati.

-Io vado a trovare Rein…sarà preoccupata per me. E poi…- S'interruppe, distogliendo lo sguardo dagli occhi blu del marito. –Voglio sapere se ha i tuoi stessi sospetti.

-Fine, io…

-Non le dirò niente. Siamo abbastanza legate da non aver bisogno delle parole.

-Ti faccio preparare una scorta- decise Shade, fermando sul nascere le obbiezioni. –Voglio solo che tu sia al sicuro… Un paio di guardie e io sarò tranquillo.

La rossa mugugnò qualcosa che suonava come "Se proprio ci tieni", che fece sorridere il sovrano: la baciò velocemente, congedandosi.

-Ci vediamo più tardi.

Lei annuì in risposta, alzandosi per prepararsi al viaggio: doveva vedere sua sorella…doveva capire… Ma se Shade avesse avuto ragione, cosa avrebbe potuto fare per lei? Quanto dolore il destino aveva decretato di infliggere a Rein?

Non voleva esserne la causa, non per colpa di Bright: già una volta non si erano rivolte la parola per giorni per lo stesso motivo. Erano solo delle bambine, ancora ingenue per quanto riguardava i sentimenti: erano prede di emozioni che non comprendevano fino in fondo, intense ed istintive…che però duravano da allora. Il suo amore per Shade era nato proprio dieci anni prima, mentre lottavano per salvare Wonder…come quello di Rein per Bright.

E quello di Bright per Fine…

 

- ¤ -

 

Shade soffocò elegantemente uno sbadiglio: erano tre ore che Auraa parlava ininterrottamente di mongolfiere, al punto che il coetaneo iniziava seriamente a detestarle con tutto il cuore. Gli aveva mostrato un numero spropositato di progetti per l'ipotetico percorso, aggiungendo su ognuno dei commenti di almeno mezz'ora… Fine non aveva torto: non se la sarebbe cavata per l'ora di pranzo…

-Auraa, nel deserto puoi fare quello che vuoi. La mia unica condizione è che giriate al largo dalle rovine- disse, resistendo alla tentazione di tapparsi le orecchie con i fogli.

-Oh, di questo ne ho tenuto conto, non preoccuparti. Le rovine non verranno nemmeno sfiorate. Però vorrei una tua opinione su…

-Io non mi intendo di mongolfiere. Qui ci spostiamo sulle barche, lo sai.

-Certo, ma secondo te è più spettacolare questo tracciato, oppure…

Il giovane avrebbe sicuramente cominciato a sbattere la testa contro il tavolo se il provvidenziale intervento di un paggio non glielo avesse impedito.

-Sire, un messaggio per il principe Auraa.

-Prego, consegnalo pure.- Non era mai stato così felice di vedere un servitore…

-È di mia sorella…- notò Auraa, riconoscendo la calligrafia di Sophie. Ma assunse un'aria preoccupata nel scorrere le poche righe scritte dalla giovane.

-Brutte notizie?

-Sembra stia accadendo qualcosa di strano ai mulini… Sophie è allarmata… Devo andare a controllare.

-Pensi che ti servirà una mano?

-Non ne ho idea…ma non rifiuto un aiuto: se la situazione non è così grave, avrai fatto una passeggiata.

 

-Principessa Fine!- esclamò Camelot, correndole incontro. –Come sei cresciuta…sembri una vera regina…

-Non esageriamo…

-Sei appena arrivata?

-Sì, e ho una fame: sono partita senza fare colazione… Non è che mi prepareresti qualcosa, per favore? E poi, sai dov'è Rein?

-Mi ero illusa che fossi cambiata, invece sei la solita scapestrata- commentò la governante con un sorriso bonario. –Imparerai mai a comportarti educatamente? Per prima cosa dovresti andare dai tuoi genitori e… Ma tanto non mi ascolterai… La principessa è nella sua stanza.

-Grazie, Camelot. E non dire a nessuno che sono qui: è una sorpresa- fuggì la rossa, percorrendo sicura i corridoi di casa e sentendosi tornare bambina: era incredibile come certi luoghi riuscissero a riavvolgere il tempo… Raggiunse la camera e bussò alla porta, aspettando che Rein rispondesse per entrare.

-Ciao, sorellina.

La gemella e Poomo si voltarono, accogliendola con un abbraccio.

-Fine! Allora stai bene…ero così in ansia per te…

-Principessa Fine…che gioia…

-È stato solo un malore, niente di grave.

-Per fortuna…ci siamo spaventati tantissimo. Shade era bianco come un lenzuolo… Ci tiene davvero a te…

-Bright farebbe lo stesso per te- ribatté, studiando la sua reazione.

-Già…- mormorò, e nei suoi occhi azzurri comparve per un istante un'ombra amara, subito cancellata da una battuta. –Però non voglio provarlo con il tuo sistema.

Fine rise di rimando, ma aveva compreso: le erano bastati quei pochi secondi per intuire che anche per lei la pensava come Shade. E ne soffriva.

Allora perché non affrontava Bright? Perché non chiariva direttamente con lui quei dubbi? Perché accettava un compromesso con sé stessa? Al suo posto lei…

-Al suo posto farei lo stesso, perché amo Shade e non voglio perderlo. Proprio come Rein ama Bright…- capì. Sua sorella preferiva un'incertezza a una crudele verità che le avrebbe strappato per sempre il ragazzo che amava. Non faceva domande, perché temeva le risposte…

 

- ¤ -

 

Non fu necessario arrivare alla reggia per scoprire quale fosse il problema: i due ragazzi se ne accorsero ben prima di varcare i confini del regno. Il vento soffiava impetuoso e solo l'abilità di Auraa evitò che la mongolfiera precipitasse.

-I mulini sono fuori controllo!

-Guarda!- indicò Shade, mentre atterravano.

-Ma cosa…

I mulini del regno erano avvolti da un'aura scura e le loro pale vorticavano ad un ritmo velocissimo, generando quelle correnti terribili.

-Che significa, Auraa?

-Non lo so, Shade. Non si sono mai comportati così!

Avvicinarsi agli edifici non era semplice: l'aria impediva loro di avanzare in quella direzione. Poi apparvero delle creature, sinistre figure di tenebra che sbucavano dai mulini e si scagliavano contro di loro con intenzioni non proprio amichevoli.

-Ma cosa diavolo sono? Fantasmi?

-Qualsiasi cosa siano, vanno fermate- rispose Shade, facendo schioccare la frusta. –Non mi pare il momento di chiedere le generalità.

-Sono d'accordo- convenne il principe, snudando la spada e iniziando a fendere colpi a destra e a sinistra.

 

Nel frattempo, la mongolfiera di Fine piombò con un tonfo nel cortile del Palazzo della Luna: c'erano dei venti molto forti quel giorno…

-Ahia… Non hai perso la tua grazia nell'atterrare…

-Poomo, sei stato tu ad insistere per venire: adesso non lamentarti- replicò la rossa, scendendo. Era stato bello riabbracciare i genitori e rivedere il Regno Solare…ma sarebbe stata molto più contenta se Rein fosse stata serena e felice. Però, il fatto che Bright potesse non amare la sua promessa sposa, non spiegava la "primavera" rossa.

-Regina Fine!- la accolse una cameriera trafelata. –Per fortuna è qui… La regina Maria sta molto male…

-Cosa?! Avete avvertito Shade?

-Il re è andato nel Regno del Mulino a Vento. C'è la principessa Milky con lei, ma la regina ha chiesto di potervi parlare.

-Arrivo subito. Poomo, vai a cercare Shade: trovalo e portalo qui più in fretta che puoi.

-Ai tuoi ordini, Fine. Teletrasporto di Poomo!

Fine corse nella camera di Maria, trovandovi Milky disperata: sua madre aveva avuto una crisi del genere solo dieci anni prima, quando avevano rischiato di perderla…

-Regina Maria…- mormorò, accostandosi al letto.

-Fine…l'aurora… C'è qualcosa di malvagio…l'aurora lo sente…

-Ho capito, ma non faccia sforzi. Shade sarà qui tra poco.

-Dovete…fare attenzione…

-Glielo prometto. Ora cerchi di riposare.

L'ex-sovrana si calmò, scivolando nel sonno. Le sue parole non facevano che turbare ulteriormente la ragazza: cos'altro dovevano aspettarsi? In quel momento, Shade spalancò la porta, entrando come un razzo.

-Mamma!

-Si è appena addormentata- spiegò la moglie, cedendogli il posto. –Mi ha detto che l'aurora avverte qualcosa di malvagio…qualcosa da cui dobbiamo guardarci…

Qualcosa come le creature che si erano impossessate dei mulini e che erano svanite senza alcuna spiegazione…come il nero esercito di Bright ai tempi del Cristallo Oscuro… Non voleva saltare a conclusioni affrettate, ma era evidente che ci fossero delle coincidenze piuttosto sospette.

E, visto che il passato stava riaffacciandosi alle soglie del presente, forse era tempo che anche lui rispolverasse un personaggio che credeva sepolto nella sua adolescenza…

 

- ¤ -

 

-Grazie, Poomo per averlo trovato.

-È il mio dovere, prin…regina Fine- si corresse. –È inutile: sei ancora la mia principessa.

La fanciulla gli sorrise, seppur con un velo di tristezza: che stava succedendo al loro mondo pacifico? Di colpo pareva che nulla andasse per il verso giusto. C'era Bright dietro a tutto questo? E se sì, era a causa del Cristallo Oscuro?

-Fine.

-Shade, come sta?

-Meglio: il medico crede che la crisi sia passata. È rimasta Milky a vegliarla.

Si sdraiò sul letto, posandole la testa sulle gambe: era stata una giornata intensa. La lotta nel regno di Auraa, Poomo, il pomeriggio al capezzale della madre… Era distrutto.

-Come mai eri nel regno del Mulino a Vento?- gli chiese, accarezzandogli i capelli.

-Sophie ha avvertito Auraa che c'era un problema… I mulini erano impazziti: erano avvolti da un alone scuro e all'improvviso sono usciti delle specie di fantasmi. Abbiamo provato a combatterli, ma poco prima che arrivasse Poomo sono svaniti…come se avessero terminato il loro compito…come se volessero solo tenermi lontano da qui- ipotizzò. –E a te come è andata?

-Rein pensa che Bright mi ami ancora… Ma da qui ad accusarlo di essere l'autore di quanto è accaduto…

-Lo so…non possiamo dargli la colpa solo perché in passato è stato usato dal Cristallo Oscuro…

-Adesso l'importante è che tua madre stia bene… Il resto lo risolveremo domani.

 

Ma, celato ad ogni sguardo, qualcuno, o meglio, qualcosa, li stava osservando…

Qualcosa che, durante l'assenza dei due sovrani, aveva potuto installarsi nel palazzo e tenere d'occhio tutto quanto avvenisse tra quelle mura…

 

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Capitolo 5
*** 5 ***


-¤- 5 -¤-

 

I dispacci d'allarme balzavano da un regno all'altro come palline impazzite in un flipper: il Regno della Goccia si era svegliato prosciugato e in quello di Mera-Mera si erano spenti tutti i bracieri. Entrambi chidevano degli aiuti che Wonder non sapeva come dare loro: i sovrani non facevano che spedire messaggi di sostegno e promesse che non avrebbero mantenuto.

Shade si era risparmiato quel galà dell'ipocrisia, chiudendosi nel suo studio nel tentativo di riordinare le idee. La situazione era questa: il loro mondo era stato colpito da una serie di calamità. Restava da capire chi o cosa le causava.

La Benedizione del Sole? Da escludere: in quel caso tutti i regni ne avrebbero sofferto contemporaneamente.

Il Cristallo Oscuro? Era stato distrutto…o almeno così avevano sempre pensato.

E poi c'era Bright. Come si collocava in quel panorama disastroso? Era solo un problema che si sommava agli altri, o era lui a tenere le fila del gioco? Nel primo caso, poteva tranquillamente accantonarlo e smettere di rifletterci. Nel secondo…

Nel secondo era un bel guaio: se la colpa era di Bright, cosa voleva ottenere? Se era la Stella che voleva, gli bastava aspettare di sposare Rein, non aveva bisogno di sconvolgere il pianeta. Era un residuo del potere del Cristallo?

Forse…o era per avere Fine?

Shade non aveva neppure una risposta e per ora non poteva scartare il principe dai sospetti. E ovviamente c'era anche l'eventualità di un nemico sconosciuto…o il ritorno di Roman dal Vuoto…

Insomma, era al punto di partenza: se voleva capirci qualcosa doveva indagare di persona. Per questo attivò un passaggio e scese nei sotterranei, cambiandosi d'abito.

Era…strano rimettere quei vestiti: quando li aveva commissionati al sarto si era dato del nostalgico. Non credeva che un giorno li avrebbe ripresi. Quel luogo, quell'abbigliamento…un ritorno all'adolescenza: sorrise all'immagine che gli restituì lo specchio, chiedendosi se sarebbe stato in grado di riassumere quei panni, dopo anni che li aveva abbandonati.

Bhe, l'unica era fare un tentativo.

 

-Così il topolino si sta infilando nella tana del gatto… Ma non è ancora tempo per lui di finire tra i suoi artigli…

- ¤ -

 

-Regina Maria, come si sente oggi?

-Meglio, Fine. Grazie- disse, osservandola. Aveva un'aria diversa dal solito, nonostante il sorriso che le rivolgeva. –Cosa ti turba, tesoro?

-Ieri ha detto che l'aurora avvertiva un'entità malvagia… Su Wonder stanno accadendo delle cose misteriose. Non c'è modo di saperne di più?

-L'aurora è instabile e mi trasmette che la minaccia più grande non colpirà il pianeta, ma il nostro regno… Di qualunque cosa si tratti, vuole qualcosa che si trova qui.

-Noi non permetteremo che se ne impossessi, qualsiasi cosa voglia. Siamo più forti di ogni spirito maligno.

-Altezza, c'è la principessa Lione- la avvertì una cameriera.

-Vai pure, cara- le diede il permesso Maria.

-Non ci metterò molto.

 

Nel frattempo, nel Regno della Goccia ormai asciutto, Rein era andata a dare un sostegno all'amica Mirlo. Ma si era resa conto immediatamente che era un miracolo quello di cui avevano bisogno: non c'era più una sola goccia d'acqua.

-È successo tutto durante la notte- raccontò Mirlo. –Come faremo senza acqua? Non possiamo più produrre le nuvole…

-Non hai idea di cosa può aver procurato questo disastro?

-No, Rein: ieri era tutto perfetto, non c'era nessun segnale che potesse far pensare a questo… Sembra…una maledizione.

-Non dire così, principessa Mirlo- intervenne Bright, raggiungendole.

-Bright, cosa…

-Vengo adesso da Mera-Mera. Anche lì non sanno spiegarsi l'accaduto: i bracieri si sono spenti e non c'è verso di riaccenderli.

-Potrebbe essere colpa della Benedizione del Sole?

-Non saprei Rein, ma personalmente credo di no. Penso che la causa vada cercata altrove.

La giovane lo fissò: per quanto lo amasse, non aveva dimenticato che era stato vittima del Cristallo Oscuro, che la gelosia lo aveva portato a schierarsi con le tenebre e ad usare il lato oscuro della Provvidenza per conquistare Wonder…e Fine. E sapeva che, sotto i mille strati di cortesia, nobiltà e generosità, quella gelosia esisteva ancora, non era stata distrutta con il Cristallo. Un tempo non avrebbe minimamente sospettato di lui…

-Bright è un ragazzo buono, onesto e coraggioso- avrebbe sostenuto. –Non farebbe mai del male al suo mondo.

Cos'era cambiato da allora?

Sarebbe stato semplice dire "tutto", ma la verità era che non era cambiato niente. Lei era innamorata come dieci anni prima, e per il principe era lo stesso: era ancora invaghito di Fine. E la principessa si ritrovò a chiedersi cosa era disposto a fare per averla…

 

-Lione, cosa ci fai qui? Credevo non ti saresti mossa da Mera-Mera…

-Dovevo parlare con qualcuno… Oh, Fine…il mio regno…- singhiozzò, abbracciando l'amica. –Non interessa a nessuno il suo destino…

-Non è così, Lione. Mera-Mera fornisce calore al pianeta: è importante per tutti, ma non sappiamo come aiutare te e Mirlo. Se almeno sapessimo cosa ha causato il problema…

-Come faremo senza fuoco? Wonder rimarrà al freddo…

-Non essere pessimista: una soluzione c'è sempre- la rassicurò la coetanea. –Ne abbiamo superate tante: non sarà questo a fermarci, vedrai.

-Lo pensi davvero, Fine?

-Certo- assicurò. Non le stava mentendo, era sicura delle sue parole perché doveva per forza esserci una fine: nemmeno nel Regno della Luna esisteva una notte eterna. –Ma tu devi essere forte…

-Ci proverò.

-E ci riuscirai. Io ti conosco: tu sei una vera principessa, Lione.

 

- ¤ -

 

-Poomo, hai per caso visto Shade?

-No, non l'ho incontrato per tutto il giorno

-Credo sia uscito stamattina- le rispose Milky, arrivando per la cena. –Sai anche tu com'è fatto quando si mette in testa di fare il supereroe: perde completamente il senso del tempo.

-Già- mormorò la rossa, distrattamente. Perché doveva farla sempre preoccupare?

-Tu cosa credi che stia succedendo, Fine? Se non fossi sicura che il Cristallo Oscuro è stato distrutto dieci anni fa, direi che è opera sua… ma non è così, vero?

Gli occhi azzurri della principessa si piantarono nei suoi cremisi in cerca di una certezza, di una risposta che placasse le paure. Una risposta che Fine non poteva darle.

-Non lo so, Milky. Con tutto il cuore vorrei dirti che non è colpa del Cristallo, ma in verità non ne abbiamo idea. Però posso prometterti che di qualunque cosa si tratti, non avrà vita facile. Lo fermeremo di sicuro.

 

Poomo dormiva profondamente nel suo scrigno, ignaro che Fine fosse ancora sveglia.

Shade non era ancora tornato e lei iniziava ad essere veramente in ansia: che gli fosse accaduto qualcosa? Perché non le aveva fatto sapere niente, nemmeno dove fosse diretto. Alzò la testa nell'udire la maniglia della porta e volò letteralmente al collo del giovane appena entrato: per fortuna era tutto intero…

Shade la abbracciò, consapevole di quanto doveva essere stata preoccupata per lui: non le aveva rivelato nulla perché non si cacciasse nei guai come suo solito…l'avrebbe seguito di sicuro, rendendogli impossibile passare inosservato.

Ma la sua indagine era stata infruttuosa: Bright non nascondeva nessuno scheletro nell'armadio e aveva esplorato attentamente i suoi appartamenti. Avrebbe voluto continuare la perlustrazione anche nel resto del castello, ma c'erano troppe persone in giro per avventurarsi.

-Dove sei stato?

-In giro a cercare una spiegazione.

-E l'hai trovata?

-Purtroppo no, Fine. Mera-Mera e il Regno della Goccia sono irriconoscibili: Tio sta provando a riaccendere i bracieri, almeno quello più importante, ma quando l'ho lasciato era ancora spento.

-Perché devi sempre metterti in pericolo? Non sapevo dove fossi, se stessi bene…

-Ehi, pensavo di averti dato più di una volta la prova che so cavarmela da solo.

-Tu non puoi cavartela senza di me- sussurrò Fine, sollevandosi sulle punte per incontrare le sue labbra.

 

-Il topolino non dovrebbe stuzzicare il gatto, o rischia di fare una brutta fine…

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Capitolo 6
*** 6 ***


-¤- 6 -¤- 

 

Era trascorsa una settimana e le cose, invece che migliorare, erano peggiorate: alla siccità e al freddo, si era unita una carestia nel Regno di Tana-Tana, dove i campi erano improvvisamente seccati, e una strana follia nel Regno dei Gioielli, che spingeva le persone a feroci risse per la conquista di orecchini e collane sfarzose.

Shade, sempre in incognito, era finalmente riuscito ad entrare nelle segrete del castello di Bright: come vi mise piede, però, desiderò non averlo mai fatto.

-Non è possibile…- mormorò incredulo. Davanti ai suoi occhi sgranati c'era una scultura formata da punte di cristallo nero-violaceo che emanava un potere incredibile: il Cristallo Oscuro. Era stato distrutto…come poteva essere lì? Allora Bright era sotto il suo controllo…

Stava ancora dando un senso a ciò che aveva scoperto, quando qualcuno lo colpì alle spalle, spedendolo nel mondo dei sogni.

-Il gatto ha catturato un topolino…

 

Nel Regno della Luna, intanto, Fine si ritrovava sulle spalle la responsabilità del governo…e le decine di dispacci allarmati che arrivavano da ogni angolo di Wonder. Eppure tutto ciò non era niente in confronto alla preoccupazione per Shade: andava e veniva senza dirle niente, come un'ombra, e lei non sapeva più cosa pensare.

-Questo viene da Mera-Mera…è di Tio- annunciò Milky. –È riuscito ad accendere il braciere principale!

-Una buona notizia…stavo iniziando a dubitare che esistessero…- replicò Fine.

-Ehi…non sarai in ansia per Shade? Quand'ero piccola chi capiva sempre quello che dicevo?- chiese, apparentemente senza alcuna logica.

-Io e Shade.

-Voi due siete sempre stati legati da un filo invisibile e infrangibile. In fondo al cuore hai sempre saputo che Eclipse non era cattivo, anche se a Rein e Poomo dicevi il contrario. Tu sapevi che voleva semplicemente proteggervi da Roman e aiutarvi a salvare Wonder. Fidati di lui come hai fatto allora.

-Hai ragione, Milky. Lui ci ha sempre difese. Se non ha ancora diviso con me le sue scoperte, avrà i suoi motivi.

-Esatto. Vuole sempre essere certo prima di dare una notizia. E se sarà ne guai, noi lo tireremo fuori.

 

-Shade…Shade…Shade…- disse una voce nel buio.

Shade aprì gli occhi, abituandosi all'oscurità dell'ambiente: era bloccato alla parete da delle catene che gli imprigionavano i polsi e le caviglie.

-O preferisci Eclipse, visto che sei tornato a vestirne i panni dopo tanti anni? Non avresti dovuto venire a pestarmi i piedi proprio a casa mia…

La persona nella cella si portò sotto la luce, permettendo al giovane sovrano di riconoscerlo.

-Bright…sei di nuovo schiavo del Cristallo Oscuro!

-No, amico mio, ti stai sbagliando. Anzi, ad essere del tutto onesti, vi siete sempre sbagliati tutti. Non era il Cristallo a comandarmi, ma il contrario: io e la mia gelosia abbiamo creato questa forza. Quando mi sono reso conto delle sue potenzialità, mi sembrò la chiave per realizzare ogni mio desiderio- affermò, voltandosi di scatto e lanciando un pugnale, che si conficcò accanto al viso del coetaneo. –Ho sempre ammirato il tuo coraggio- ammise, vedendo che l'altro non aveva mosso un muscolo. –Riuscivi sempre a mettermi in ombra agli occhi di Fine…lei considerava solo Eclipse, malgrado fosse un delinquente della peggior specie.

-Io almeno mi sono rivelato migliore di quanto apparivo. Tu invece sei un serpente travestito da colomba. Il bianco non ti ha mai donato, Bright. E non è portandole la mia testa che conquisterai il cuore di Fine.

-Su questo siano d'accordo. Pensavo di inventare una scusa…o di andare a consolarla quando, non avendo più tue notizie, ti darà per morto.

-Fine non cederà mai alla tua corte!

-Quanta fiducia… Non immaginavo fossi uno di quegli irriducibili romantici che credono nella forza dell'amore. Bhe, la verità è un'altra: il cuore umano è volubile quanto il vento, se non di più. E la tua mogliettina non fa eccezione. Quando un palazzo brucia, non ti resta niente, solo le ceneri. Vale lo stesso anche per le persone e i sentimenti.

-Tu non hai mai amato davvero, Bright, altrimenti sapresti che quando l'amore è vero, niente può separare due persone destinate a stare insieme.

Le labbra di Bright si incurvarono in un ghigno per nulla rassicurante, mentre lanciava un secondo pugnale che andò a piantarsi ancora più vicino al volto di Shade.

-Devo correggere la mira…è ancora un po' troppo a destra.

-Bright- lo interruppe una guardia spuntata dalle tenebre. –La principessa Rein è qui.

-Maledizione…non posso permettermi che sospetti qualcosa. Shade, mi dispiace, ma sono costretto a rimandare questo divertente gioco. Tu non scappare, mi raccomando- si congedò, con una risata talmente teatrale che avrebbe potuto far concorrenza ai malori di Camelia.

Shade attese che l'altro uscisse, poi una stella fece capolino da una tasca della giacca: la stella su cui Milky si muoveva quand'era piccola e che, per qualche strano motivo, era finita lì dentro. Un vero colpo di fortuna…

-Va a casa…e stai attenta a non farti scoprire. Sei la mia unica speranza- la implorò, fissandola svanire oltre le sbarre. –E speriamo che Fine non faccia di testa sua come al solito…

 

-Rein, cara, cosa ci fai qui? Ho forse dimenticato un appuntamento?

-No, tu non scordi mai nulla. Sono solo passata a farti visita…ti ho disturbato?

-La mia fidanzata non disturba mai. Mi hanno detto che a Mera-Mera hanno riacceso un braciere.

-Sì, Tio è stato veramente in gamba- replicò sincera. Si era stupita quando aveva ricevuto quel messaggio: allora era maturato sul serio, non era il principe imbranato che avevano conosciuto…

Ma non era per discutere di Tio che era andata nel Regno dei Gioielli: era lì perché una strana sensazione non le concedeva tregua. Lui era perfetto, impeccabile, ma ultimamente Rein aveva la chiara impressione che le stesse mentendo. Non che prima non lo facesse, quando ad esempio diceva di amarla, ma questa volta sentiva che era un altro tipo di bugie. Bright stava architettando qualcosa, lo avvertiva a pelle.

Ed era maledettamente bravo a nasconderlo.

Era dunque lì la causa degli sconvolgimenti su Wonder? Era disposto a mettere a ferro e fuoco il pianeta per avere Fine? Improvvisamente la ragazza ne ebbe paura: quello del ragazzo non era amore. Era egoismo, gelosia, smania di vincere…il tutto mischiato in un cocktail letale che non poteva portare altro che una catastrofe.

Quando…quando si era trasformato in quel modo? O era nato così? Altessa aveva ogni difetto, ma era come appariva, non celava un animo totalmente differente. Suo fratello era solo una bella facciata. Dentro era nero come l'inchiostro. Era un essere orrendo.

-Rein, va tutto bene?

-Come? Sì…sì, certo, mi ero incantata. Avrai sicuramente mille impegni…è meglio che torni a casa.

-Come preferisci. Ci vediamo presto, mi auguro.

-Prestissimo- lo salutò, avviandosi alla sua mongolfiera. Quando fu al sicuro nell'abitacolo, scivolò a terra, lasciando a Poomo i comandi e si concesse di piangere. Per Wonder, che subiva ingiustamente la follia di Bright… Per Fine, che senza alcuna colpa si ritrovava ad essere il motivo di quei disastri… Per sé stessa, perché non aveva desiderato altro che una vita normale, ma il fato non le aveva concesso nemmeno di sognare.

E, inevitabilmente, le sue lacrime erano anche per Bright che, nella sua cieca gelosia, non capiva che non avrebbe mai vinto. Non avrebbe mai ottenuto il trofeo che inseguiva.

 

Nel cielo di Wonder, un'altra mongolfiera si alzava in volo, guidata dalle indicazioni di una stella.

-Come facevi a sapere che avevo bisogno di una mano, Tio?- chiese Fine.

-Un principe sa sempre quando una donzella è in difficoltà. La mia spada è ancora al servizio tuo e di Rein come dieci anni fa.

-Spero con migliori risultati- pensò la rossa. La stella di Milky era piombata come un ciclone nella sala del trono, generando lo scompiglio: la principessa aveva subito intuito che fosse accaduto qualcosa e Fine aveva impiegato parecchio a convincerla a rimanere a casa a badare al regno mentre lei e Tio, capitato senza alcun preavviso nel Regno della Luna proprio a "fagiolo", andavano in missione.

-Questa rotta porta al Regno dei Gioielli…

-Cosa?!- esclamò Fine. –Allora Bright…

-Bright?

-È una storia troppo lunga, Tio. Atterriamo a distanza dalla reggia: se è come credo, e mi auguro di no, dovremo muoverci con la massima cautela…e domandare un favore a una persona…

 

- ¤ -

 

-Principessa Altessa, c'è una visita per voi.

-Chi è così maleducato da presentarsi qui senza invito e senza neppure avvisare?

-Altessa, sono io.

-Fine, avrei dovuto immaginarlo. Non hai mai imparato le buone maniere. Cosa vuoi?

-Ho bisogno del tuo aiuto. Si tratta di Bright- arrivò subito al dunque l'altra.

A quel nome la bionda si zittì: i suoi rapporti con il fratello non erano più stati gli stessi da dieci anni a quella parte. In pubblico apparivano il ritratto della famiglia felice, ma in privato le cose erano molto cambiate dopo quanto era avvenuto con il Cristallo Oscuro.

-È lui a provocare questi guai sul pianeta e…e temo che tenga Shade rinchiuso nelle segrete di questo castello.

-Tu devi essere pazza, oppure ti stai prendendo gioco di me. Bright non ha fatto prigioniero nessuno: se sei contraria al suo matrimonio con Rein, trova una scusa migliore.

-Altessa, non è uno scherzo! So come ti senti, ma…

-No, non lo sai- ribatté cupa. –Non sai cosa voglia dire essere guardata da tutti come la sorella del principe che ha ceduto all'oscurità… Sto risalendo adesso dal fango e tu non mi ci butterai di nuovo. È la mia ultima parola.

-Credi che sia migliore sapere che il promesso sposo di mia sorella è ancora innamorato di me? Avere il dubbio che la sposi solamente per impadronirsi della Stella?- replicò Fine. –Potrebbe uccidere delle persone…potrebbe far del male a Shade…o a te…

-Bright non è un mostro!

-Allora aiutami. Se sto sbagliando, sarò ben felice di farti le mie scuse.

-Va bene, ma lo faccio solo per avere la soddisfazione di vederti implorare il mio perdono.

Altessa si mostrava spavalda, ma in realtà aveva notato anche lei qualcosa di insolito nel ragazzo. Dieci anni prima l'avevano etichettata come la sorella di un nemico, del distruttore di Wonder, di un alleato delle tenebre…non voleva ripiombarci, ma nemmeno poteva permettergli di sottomettere il pianeta.

Non aveva più fiducia in lui, era questa la verità: aveva sofferto troppo per concedergli un'altra opportunità.

Malgrado in apparenza sembrasse un principe modello, pentito e pronto a redimersi, la giovane aveva sempre saputo che in realtà non era cambiato affatto, che dentro covava ancora lo stesso marasma di sentimenti negativi.

Aiutava Fine per metter fine al dolore che le causava vedere Bright sprofondare sempre più in basso.

 

 

 

Sono io!! ^_^

In realtà Dark Bright nell'anime non è così perfido…io lo definirei comicamente demenziale nel suo tentativo di essere cattivo! Date un'occhiata a qualche immagine…sono troppo comiche!

Qui invece sarà assolutamente crudele, senza alcun limite…e causerà non pochi guai…

Alla prossima

Redeagle86

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Capitolo 7
*** 7 ***


-¤- 7 -¤-

 

Bright, liberatosi della fidanzata, aveva ripreso il suo gioco con Shade: voleva cancellare quella perenne sicurezza dal suo viso, quell'arrogante aria di superiorità con cui lo fissava. Come aveva fatto a conquistare Fine? Il principe non trovava una risposta: lui era sempre stato gentile, pronto a difenderla…ma Eclipse aveva rubato il suo cuore…un vile mascalzone che non si capiva nemmeno da che parte stesse.

Shade, dal canto suo, non proferiva parola: uno dei coltelli l'aveva ferito abbastanza seriamente ad un braccio e la manica si stava macchiando velocemente di rosso, eppure il ragazzo non aveva fatto un fiato. Non gli avrebbe dato quella soddisfazione.

-Mettere fine alla crudeltà? Alle tenebre? A tutto il resto? Pensavi davvero di riuscirci? No, Shade: sei scaltro e coraggioso, ma è troppo anche per te- affermò, sedendosi di fronte al coetaneo e lucidando la lama della sua spada. –La verità è che si annidano nel cuore di tutti gli uomini. Ognuno ha nell'animo un Cristallo Oscuro e qualcuno è in grado di portarlo all'esterno per sfruttarne i poteri.

-Hai composto la tua vita sulla menzogna- replicò Shade. –Cosa vedi quando ti guardi allo specchio?

-Che filosofia… Non mi pento di nessuna azione, se è questo che vuoi sapere.

-Come puoi convivere con i tuoi misfatti?

-Abbiamo una visione diversa…siamo sempre stati diversi. Sai, una volta, molto tempo fa…ero solo un bambino… andai nel Regno della Luna e lì una donna mi predisse il futuro- raccontò. –Mi disse che vedeva violenza nel mio avvenire e sangue versato da me e da altri… E che mi sarei innamorato della persona sbagliata.- Scoppiò a ridere, un suono aspro e malevolo che metteva i brividi. –Non aveva torto, a quanto pare… Ma una persona sbagliata può diventare quella giusta.

-Non Fine! Lei non ti amerà mai!

-Forse non subito dopo la tua morte…ma presto lo farà sicuramente.

-Bright! Fratellone, sei qui sotto?

-Altessa- sibilò il giovane, abbandonando la spada. –Arrivo, sorellina! Il destino ti è amico, lo ammetto, e ti concede ancora qualche minuto di vita.

Bright uscì dalle segrete, ignaro che qualcuno, appostato all'ingresso, non attendesse altro: appena il principe fu abbastanza lontano, Fine e Tio scesero le scale che portavano alle celle.

-Pensi che gli abbia fatto del male?

-Mi auguro di no, Tio… Shade!

-Fine!- esclamò in risposta. Doveva immaginare che sarebbe venuta lei…era nel suo stile mettersi regolarmente nei guai. Eppure, quando la vide, non poté che ringraziare per avere al fianco una ragazza del genere.

-Shade, come stai? Sei ferito?- gli chiese, correndo da lui.

-Niente di grave… Che ci fai qui?

-Ti salvo, mi sembra ovvio. Anche se ti vesti di nuovo come Eclipse, non ha più l'età per interpretarlo- lo prese in giro, mentre Tio armeggiava con le catene.

Ma Bright non era uno sprovveduto e aveva alleati invisibili pronti a intervenire: un'ombra si staccò dalle tenebre e impugnò l'arma lasciata dal ragazzo, avvicinandosi al gruppo e sollevando l'arma su di loro.

-Attenti!- gridò Shade. Il principe di Mera-Mera gli aveva liberato metà del corpo, e poté così afferrare Fine e spostarla prima che venisse colpita. –Tio, la katana! Muoviti!

-Ma cosa…

Fine fu più pronta e snudò la spada dell'amico, frapponendosi tra loro e l'avversario.

-Sbrigati, Tio! Non resisterò per molto!

-Sto facendo del mio meglio… Non sapevo sapessi tirare di spada.

-Infatti non lo so fare- ribatté, parando un attacco. –Ho preso cinque minuti di lezione, poi il maestro d'armi si è arreso…

L'ultima manetta scattò e la frusta di Shade mise fine allo scontro, ributtando l'ombra nell'oscurità da cui era uscita.

-Dobbiamo andarcene in fretta!

 

- ¤ -

 

-Ahia, Fine!

-Urli come un bambino, Shade… Sii un po' più uomo.

-E tu un po' più delicata- si lamentò, mordendosi un labbro. –Come infermiera sei un disastro…ci sono io attorno alla ferita.

-Desolata, ma la delicatezza l'ha presa tutta Rein. Dovresti accontentarti d'essere tornato a casa intero… Ecco, ho finito, sei come nuovo.

-Si fa per dire. Comunque…grazie: non ce l'avrei fatta da solo questa volta.

-Tu…tu pensi che non ci sia modo di recuperare Bright? L'altra volta…

-Lui agisce di sua iniziativa, non è sotto l'effetto del Cristallo. Non ha scusanti…

-E Rein? Lei lo…

-L'unica colpa di tua sorella è di essere innamorata della persona sbagliata.

-Non volevo che finisse così…

Shade sospirò, abbracciandola: non era facile, lo comprendeva.

-Lo so…nessuno lo voleva.

-Devo parlarle…lei…

-Fine- la chiamò Milky. –C'è Rein…

 

-Rein?

-Oh, Fine…io…- singhiozzò, trovando conforto tra le braccia della sorella. –Io ho annullato le nozze con Bright…

-Sorellina, siediti. Ho bisogno di parlarti.

 

- ¤ -

 

-E così, il nostro topolino ha ricevuto un aiuto per scappare al gatto- valutò Bright, osservando le catene aperte.

-Fine e Tio lo hanno liberato- rivelarono delle voci nel buio.

-Lo sospettavo- mormorò, posando la mano sul Cristallo. –La piccola Fine non ha ancora capito che è nel suo destino essere mia. E se Shade crede che rinuncerò, si sbaglia di grosso.

Il sovrano del Regno della Luna era vivo ed era con la sua regina: bastava per scatenare la rabbia del principe. Non aveva dimenticato le umiliazioni subite a causa del rivale, quante volte lo aveva fatto sentire uno stupido incapace d'agire: Shade riusciva sempre a dar prova di grande coraggio e prontezza. Ed era un eroe agli occhi delle gemelle, soprattutto di Fine, che l'aveva considerato subito un bravo ragazzo. A suo confronto, Bright pareva un damerino la cui sola preoccupazione era non sporcarsi il mantello.

Alla fine si era stancato di mandar giù quelle offese, aveva liberato il dolore che lo opprimeva ed era diventato un altro. Cosa vedeva quando passava davanti allo specchio?

Un riflesso che gli somigliava, di cui era fiero: ora aveva il potere, aveva la capacità di sottomettere Wonder semplicemente schioccando le dita. Dieci anni prima era soltanto un principiante, non era stato del tutto in grado di controllarlo ed aveva fallito.

Adesso era molto diverso.

Adesso il Cristallo ubbidiva al suo volere.

-Ma come si permette?!- lo raggiunse la voce isterica di sua madre. –Quella ragazzina insignificante… Annullare le nozze con il mio Bright!

-Rein…anche tu mi hai tradito…- sussurrò. –Pagherai questo affronto…

 

- ¤ -

 

-Mi dispiace…in parte è colpa mia- disse Rein, dopo il racconto della gemella.

-Rein, non è vero…

-Io sapevo che era ancora innamorato di te, ma ho preferito chiudere gli occhi e fingere che non fosse vero, che fossi io quella che amava…

-Questo non significa che tu abbia qualche responsabilità. Io non ho mai incoraggiato i suoi sentimenti e tu lo hai amato- ribatté Fine. –Quello che sta succedendo adesso…è solo Bright il colpevole…

-Lo so… Scusami- terminò, fuggendo in lacrime.

-Rein!- esclamò l'altra, intenzionata a seguirla. Ma Shade la fermò nel corridoio, scuotendo la testa.

-Non c'è niente che puoi dire o fare per lei in questo momento. Deve restare sola.

-Vorrebbe odiarlo, ma non può… Ne è innamorata. Al suo posto soffrirei da morire…e non riuscirei a smettere di amarti…

Il marito le passò un braccio attorno alle spalle, tirandola a sé e baciandola sulla fronte: dovevano fermare Bright…per il bene di tutti.

 

Che stupida era stata…come aveva potuto accettare un simile compromesso? L'amore per Bright doveva averle fuso completamente il cervello. Però la verità era dolorosa, rendersi conto di dover smettere con le fantasie: non era il suo principe azzurro, solo un mascalzone che l'aveva usata per avvicinarsi a Fine.

Era solo la persona per cui, nonostante tutto, il suo cuore batteva ancora.

-Principessa Rein…

-Oh…sei tu, Tio- balbettò, alzando la testa.

-Tieni- replicò lui, porgendole un fazzoletto. –Chi fa piangere una principessa, dovrebbe essere condannato alle peggiori pene.

Rein si asciugò le lacrime, trovando chissà dove la forza per sorridere a quel ragazzino tanto gentile, che voleva solo cancellare la sua tristezza. In lui non c'era pietà, non provava compassione nei suoi confronti.

-Grazie, Tio.

-Di niente.

 

Sono sempre io! La ff è apprezzata e questo mi rende davvero felice…siete troppo buoni…^//^

Allora, il nostro Bright (Lo avete visto nell'episodio di ieri mentre ballava la samba?! È un cattivo quello secondo voi? No, è comicamente demenziale, come ho detto nello scorso capitolo…per questo lo adoro nella versione cattiva ^_^) è senza scrupoli e certo non se ne starà buono buono, lasciando trascorrere una vita pacifica a Wonder…

 

Heart: Grazie per i complimenti e per esserti aggiunta ai commentatori. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacione!

 

Vampirosolitario91: Tu sei trooooppo gentile nei miei confronti…mi riempi sempre di complimenti immeritati! Mi fa piacere che le mie storie riescano a trasmetterti così tanto… I capitoli erano tanti perché la mia assenza è stata lunga e per quanto riguarda la ff su beyblade può darsi che aggiunga un capitolo questa settimana…la ff è finita, ma manca la voglia di copiarla su word…quindi non preoccuparti perché non resterà incompleta. Grazie per la tua presenza e per i tuoi puntuali e sempre graditi commenti. Un bacione!

 

Saruwatari_Asuka: Già, la nostra povera Rein non è affatto fortunata, basta vedere che razza di persona si è scelta…uno che balla la samba come un concorrente di "Amici"…-__-"… Non è che Bright mi stia antipatico, tutt'altro…è solo troppo perfetto e il troppo stroppia come si dice. Per questo adoro la sua versione cattiva! Con Boomo formano un'accoppiata demenziale! Ho voluto mettere questa parte su Altessa tormentata perché secondo me rendeva l'idea di come sia veramente il Bright della storia…e per far capire anche le sue prossime azioni. Tio per me è un mito…il suo voler imitare Shade e combinare invece un disastro dietro l'altro è bellissimo…ci mette sempre tanta buona volontà e a distanza di dieci anni ho voluto premiare i suoi sforzi facendolo finalmente maturare e diventare il principe che ha sempre sognato. Anche la mia risposta al commento è un poema, ed è meglio finirla. Un bacione!

 

Celiane4ever: Noi ci siamo già sentite per e-mail. Anch'io rabbrividisco davanti ai palesi errori grammaticali…li detesto: basterebbe un minimo di attenzione e si riuscirebbe ad evitarli. Ma quello che davvero non sopporto e che mi fa abbandonare una storia è il linguaggio SMS…quello proprio non lo digerisco in una ff. Per le BrightxRein ci sto lavorando, anche se ammetto che non è la mia coppia preferita… Un bacione, amante, come me, della grammatica corretta!

 

Per finire un saluto e un bacio a tutti quelli che leggono e a chi ha messo la ff tra i preferiti!

Redeagle86

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Capitolo 8
*** 8 ***


-¤- 8 -¤-

 

Pochi giorni erano passati da quella brutta avventura, ma non per questo gli animi si erano calmati: Shade stava studiando un modo per fermare in maniera definitiva Bright, formulando ipotesi giorno e notte. Fosse stato per lui, avrebbe attaccato, ma era stato messo al tappeto una volta: la seconda poteva non essere così fortunato da uscirne vivo. Non poteva colpire alla cieca, contando sulla sua forza o sulla fortuna: quando avrebbe lasciato il regno, sarebbe stato per vincere.

-Shade, non dovresti riposare un po'?

-Non adesso, Milky- rispose, sfogliando l'ennesimo libro. –Come sta la mamma?

-Sicuramente meglio di te… Perché non vai con Fine nel Regno Solare? Sta andando a trovare Rein: ti farà bene cambiare aria, fratellone- continuò la sorella. –E poi, io sono ottimista: abbiamo già trionfato in passato…ce la faremo anche adesso.

Il ragazzo le sorrise: avrebbe voluto avere un decimo della sua positività. Lui, più cercava una soluzione e meno veniva a capo di quel problema. Sì, forse qualche ora di svago gli avrebbe schiarito le idee.

-Seguirò il tuo consiglio.

 

- ¤ -

 

Rein stava curando i fiori in giardino, ricordando tempi ormai lontani…quando lei, sua sorella, Lione e le principesse di Tana-Tana avevano piantato i semi dei desideri. Aveva sperato che crescessero dei fiori splendidi da regalare a Bright…

-Ehi, Rein!

La giovane si voltò: Fine si stava avvicinando, accompagnata da Shade. Pensare che, in quello stesso giorno dei semi, le aveva detto di non lasciarsi incantare dalle apparenze o dai suoi occhi blu…lo riteneva un nemico… Invece, tra le braccia si un bugiardo ci era finita lei, mentre la sua gemella aveva sposato un ragazzo innamorato e leale.

-Uau, che fiori stupendi! Hai proprio il pollice verde, Rein…io non sono riuscita a far crescere niente nel mio giardino.

-No, qualche ortica ed erbaccia è spuntata…- intervenne il marito.

-Ah-ah, davvero spiritoso, Shade. Allora, come va?

-Non posso piangere per sempre. Adesso voglio solo che questa storia finisca…anche per Bright: non credo che sia felice…

-Hai un animo buono, sorellina. Ti prometto che…

Un rumore la interruppe improvvisamente: il soffitto stava crollando, aperto dalle braccia meccaniche di un gigantesco robot che, terminata la distruzione, agguantò le due ragazze.

-Fine! Rein!

-Shade! Aiutaci!

Era certo opera di Bright, ma non sarebbe rimasto a guardare. La frusta si arrotolò attorno ad un braccio, permettendogli di saltare sull'arto: non si sarebbe portato via le gemelle.

-Shade, possibile tu non abbia ancora imparato che il ruolo dell'eroe non ti si addice?- chiese la voce del principe.

-Sei un vigliacco, Bright: è così che un principe affronta i problemi?

-Ti sei sempre ritenuto migliore di me, vero?- replicò. Al robot apparve un terzo braccio che si mosse per colpirlo. Shade lo evitò un paio di volte, poi non fu abbastanza rapido per schivarlo ancora: l'arto lo prese in pieno nella schiena, facendolo cadere nel cielo di Wonder, verso i regni sottostanti.

Gli occhi rossi di Fine si spalancarono, guardandolo precipitare sempre più in basso, fino a sparire.

-Shade…- mormorò incredula. Non poteva… Non era… -Shade! SHADE!!

 

Il robot non le portò nel Regno dei Gioielli, ma si inabissò, trasformandosi in un sottomarino e raggiungendo una costruzione sferica, realizzata con il Cristallo Oscuro sul fondo del mare. Ma solo Rein si accorse di questo: Fine aveva lo sguardo vuoto e spento, come se fosse morta. E forse era così: era morta dentro, insieme alla sua metà.

-Fine…sorellina…- disse, abbracciandola. In lei non c'era alcuna reazione, non sbatteva nemmeno le palpebre.

-Benvenute, ragazze- le accolse Bright, apparendo nella stanza. Rein gli rivolse un'occhiata di fuoco: appariva tranquillo come se avesse appena preso il the e non ucciso Shade.

-Come hai potuto farlo?

-Oh, povero Shade…una vera disgrazia. Ma, come si dice? Chiusa una porta si apre un portone.

-Come ho fatto a innamorarmi di te? A non vedere quanto fossi meschino?- ribatté la fanciulla. –L'hai ucciso e non provi nulla…

-Ti sbagli, mia cara Rein: la morte di Shade è un vero evento per me. finalmente è uscito di scena e potrò avere Fine.

-Mi fai schifo…- ringhiò la principessa. –Hai almeno visto come l'hai ridotta?

-È normale che soffra all'inizio, l'avevo previsto. Ma presto si riprenderà…nessuna ferita sanguina in eterno.

-Tu non sai neppure cosa sia l'amore… Tu sei ossessionato da lei e dalla gelosia, al punto che hai perso il senso della giustizia.

-Avete tutti in bocca le stesse parole… Mi sono stufato di ascoltarle. Portatele via- ordinò alle sue guardie d'ombra. –Fine si innamorerà di me…o non si innamorerà mai più di nessuno.

-Fallirai, Bright! Proprio come dieci anni fa!

 

- ¤ -

 

Il piano di Bright però non era andato esattamente come previsto.

Se si fosse fermato ad osservare con più attenzione, avrebbe notato qualcosa arrotolato intorno ad un raggio del Regno Solare e, scendendo, qualcuno appeso.

Qualcuno che doveva essere morto.

 

-Te la sei vista brutta, ragazzo- commentò il medico, valutando l'entità delle ferite: a parte il taglio al braccio che si era riaperto, aveva solo dei lividi. –Per fortuna le guardie ti hanno tirato su.

-Shade, dove sono Fine e Rein?- domandò Toulouse, preoccupato per le figlie.

-Bright le ha rapite- rivelò, stringendo un pugno con rabbia. Non era riuscito a salvarle…si era preso la sua Fine e Rein…

-Stai dicendo che Bright è di nuovo…

-No, è lui a controllare il Cristallo, non il contrario. Non gli importa di Wonder: lui vuole Fine. Ma se pensa che io…

-Tu non ti muovi- lo bloccò il dottore. –Non sei grave, ma non puoi certo metterti a fare l'eroe.

-Non ho tempo per queste sciocchezze- ruggì il giovane. Aveva già dato abbastanza vantaggio al suo rivale e non avrebbe lasciato Fine tra le sue grinfie un minuto di più. –Devo trovare quel delinquente e fargliela pagare.

-Bhe, allora siamo in due- affermò Tio.

-In tre- proseguì Auraa.

-Facciamo quattro- si aggregò Poomo.

-E con me siamo in cinque- concluse Altessa. –Mio fratello ha fatto del male a tutti… Fine aveva ragione.

-Grazie, siete degli amici.

-Aspetta a ringraziarci quando le avremo portate in salvo. Abbiamo almeno idea di dove siano?

-A questo ci penso io- assicurò il folletto bianco. –So sempre dove sono le mie principesse.

 

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Capitolo 9
*** 9 ***


-¤- 9 -¤-

 

La strategia perfetta di Bright cominciava quindi a presentare le prime crepe. Aveva previsto tutto, tranne che Shade si salvasse…e puntasse verso il suo nascondiglio insieme agli amici.

-Sei certo che siano qui, Poomo?- domandò Auraa, pilotando il sommergibile.

-Sicurissimo, le principesse sono in questa zona.

-Allora aguzziamo la vista, ragazzi.

-Io non credo che ce ne sia bisogno- ribatté Tio, indicando la costruzione di fronte a loro. –È abbastanza evidente?

-È…è fatta con il Cristallo Oscuro…- balbettò Altessa, incredula. Se suo fratello era riuscito a realizzare una cosa del genere, significava che aveva un potere immenso…e che era al di là di ogni possibile redenzione.

Ma sarebbero riusciti a salvare le gemelle? La bionda poteva solo sperarlo, perché per Bright non c'era più salvezza…e aveva la terribile sensazione che altro sangue sarebbe stato versato prima di scrivere la parola fine a quella storia.

-Come entriamo?

-Così- annunciò il principe del Mulino a Vento, schiacciando sull'acceleratore.

 

- ¤ -

 

-Fine…dì qualcosa, ti prego…- mormorò Rein, scrutando la sorella. –Devi reagire…

Le guardie di Bright le avevano portate in una cella al piano inferiore, anche quella di Cristallo. La principessa cominciava ad averne la nausea…se non fosse stata una situazione a dir poco disperata. I loro genitori si erano sicuramente accorti di quanto era accaduto…ma non sapevano dove si trovassero; Shade era morto nel tentativo di salvarle…e Fine si era annullata, spegnendo ogni contatto con il mondo, troppo sconvolta dal dolore per continuare a vivere.

E poi c'era Bright…

-Non hai speranze- disse, alzando gli occhi sul suo ex-fidanzato, appena entrato. –Avrai anche il potere di distruggere Wonder, ma non ti servirà ad avere il cuore di Fine.

-Anche Shade la pensava così. Mi piacerebbe sapere cosa vi rende così sicuri… Perché non sono il suo vero amore? "Amore" è solo un parola, una parola come altre…come "odio". Non sono poi così diverse.

La giovane lo fissò: in lui c'era il ghiaccio, il freddo di quel Cristallo, la follia, la disperazione e la pena infinita. In fondo, le faceva pena: era disposto a sacrificare il suo mondo, ma non avrebbe mai avuto ciò per cui lottava.

-Anche in passato Fine non avrebbe mai potuto innamorarsi di te… Ti avrebbe visto in modo diverso se ti fossi comportato da vero principe e non ti fossi lasciato prendere dall'ossessione di sconfiggere Eclipse…ma non ti avrebbe mai amato. Non hai mai avuto una sola possibilità…- affermò. –Nel suo destino c'era Shade, non tu.

-Io non credo nel destino.

-Per questo hai condannato Wonder, hai fatto svenire Fine alla festa…ci sei sempre stato tu dietro questo disastro…

-Con Fine stavo solo provando i miei poteri…mentre Wonder doveva pagare per il trattamento che mi ha riservato. Dopo che il Cristallo è stato distrutto, tutti mi hanno voltato le spalle, anche i miei amici più cari- raccontò e per un istante nei suoi occhi riaffiorò una traccia d'umanità. –Non hanno saputo fare altro che accusarmi… E ora tu…hai annullato le nozze…anche tu mi hai abbandonato…

-Io ti ho amato, Bright…ma non ho mai avuto niente da te, solo bugie.

Il principe stava per replicare, quando una scossa lo costrinse ad uscire e tornare al piano superiore: un sottomarino aveva sfondato una parete. Il Cristallo stava già riparando i danni, ma chi si era… Possibile che fosse ancora vivo?

-Tu non hai tutte le rotelle a posto, Auraa- commentò Tio.

-Però siamo entrati.

-E soprattutto siamo vivi- aggiunse Poomo.

-Bright!- esclamò Altessa, vedendo il fratello.

Scese dal sottomarino, correndogli incontro, perché sperava d'essersi sbagliata e che si potesse ancora riportarlo sulla via giusta. Ma il ragazzo non la accolse a braccia aperte…bensì con una spada di cristallo nero puntata alla gola.

-Bright…ti prego, torna in te. Tu non sei così…

-Sta zitta, sorellina- sibilò. –Anche tu mi hai tradito, anche tu hai trovato più facile assegnarmi il ruolo del cattivo.

-Tu e Wonder non mi avete dato scelta.

-Lasciala stare, Bright!- urlò Auraa.

Bright gli rivolse uno sguardo raggelante, spingendo nella sua direzione la sorella e facendo apparire attorno a loro una barriera.

-Non siete voi il mio obbiettivo principale- disse, voltandosi verso l'unico rimasto nella sala. –Shade…quante volte ancora ti devo uccidere?

-Hai rapito le gemelle…non posso lasciarle nelle tue mani. Risolviamo questa faccenda una volta per tutte. Auraa, la tua spada, per favore.

-Prendi- rispose l'amico, lanciandola oltre le punte di cristallo.

-Grazie.- Shade afferrò l'arma per l'elsa, pronto ad affrontarlo. –Un duello…quello che ci è sempre stato impedito da ragazzi.

-Perfetto. Forse stavolta mi libererò finalmente di te.

 

Lontano da lì, dal rumore della battaglia, dal gelo di quella cella…nella sua mente, Fine dormiva. Come Biancaneve o la Bella Addormentata, riposava in uno stato di morte apparente, quasi attendesse il bacio del suo principe.

Ma per lei, l'unico principe, l'unico amore, era morto precipitando dal Regno Solare e, per non soffrire aveva scelto volontariamente quella sorta di coma, quel totale distacco dal mondo esterno. La sua vita era finita nell'attimo stesso in cui Shade era stato spinto nel vuoto e non voleva tornare alla realtà…

 

Shade arretrò, tenendosi una spalla: Bright lo aveva colpito, ma anche il suo completo candido aveva delle macchie rosse. Non era andato per fargli del male, solo per riavere le ragazze, ma il principe non gli aveva concesso alternative: doveva combattere.

Partì con un affondo, che l'altro parò senza troppi problemi: la spada non era esattamente la sua arma prediletta… preferiva la frusta, con cui non era costretto a ferire l'avversario. Ma per Fine si sarebbe improvvisato spadaccino e avrebbe lottato fino all'ultimo respiro, fino all'ultimo secondo. Perché l'amava, perché lei non aveva esitato a correre a salvarlo…perché ormai la sua vita era in due, non da solo.

Attaccò, costringendolo a ritrarsi…alle sue spalle si innalzava una specie di fiore di cristallo irto di punte…

Accadde l'imprevisto, quello che certo non era contemplato nella strategia perfetta…Bright inciampò e cadde all'indietro…Shade si mosse per afferrarlo…

-Bright, attento!- gridò. Ma non poteva fare nulla.

Auraa strinse a sé Altessa, evitandole di assistere allo spettacolo.

Le punte di Cristallo attraversarono il corpo del ragazzo, uscendo dal petto, brillanti di rosso come rose carminie sbocciate sul suo torace. E, mentre la vita lo abbandonava, un sorriso comparve sul suo viso, un sorriso sereno, delicato…

-Bright…- mormorò Shade, vedendo il Cristallo Oscuro svanire e il corpo del coetaneo scivolare a terra. Era finita…e nel peggiore dei modi.

-Bright! No…- esclamò Altessa, correndo accanto al fratello. –Bright…- singhiozzò, gettandosi su di lui in lacrime.

Il sovrano del Regno della Luna abbandonò a terra la spada, allontanandosi da quel dolore e scendendo nelle celle.

-Shade!- lo chiamò Rein, che osservava preoccupata le pareti farsi sempre più sottili. –Ma come…

-Ora non ho tempo per raccontarti… Fine! Fine…- mormorò, accorgendosi dello stato della moglie. Ma non poteva cercare spiegazioni, perché l'acqua cominciava a invadere il locale. –Dobbiamo andarcene!- decretò, prendendo in braccio la rossa e salendo con Rein. –Auraa, il sottomarino…

-Mi dispiace ma è inutilizzabile- replicò, con l'acqua già alle caviglie.

-E come ce ne andiamo?

-Ci penso io- intervenne una voce, appartenente a una creaturina con i capelli rossi. –Ciao, Rein.

-Perla!

-Vi porterò in salvo- continuò, facendo apparire una sfera d'aria.

 

- ¤ -

 

Tio osservò la mongolfiera di Auraa svanire all'orizzonte, diretta al Regno dei Gioielli con Altessa e Bright. Perla, la principessa del Regno del Mare, li aveva portati fino a riva, salvandoli, ma per il biondo non c'era ormai più niente da fare.

Si volse verso gli altri: Shade aveva posato a terra Fine e adesso la teneva per le spalle, scrollandola.

-Fine…Fine, rispondimi! Fine!- Gli occhi della sposa però continuavano a restare vuoti, come se non lo sentisse nemmeno. E il marito iniziò ad aver paura di non riuscire a svegliarla. –Fine, sono io! Sono Shade! Sono vivo!- urlò, e una prima lacrima gli rigò la guancia. –Ti scongiuro, Fine… Svegliati…

Rein si morse un labbro, consapevole che solo lui poteva riportare la gemella in quel mondo da cui si era estraniata: ma leggeva la sua disperazione, il suo timore…

Un timore che cresceva velocemente nel cuore di Shade, mentre pensava a tutto quello che aveva vissuto con Fine…e a quello che ancora avrebbe voluto vivere insieme a lei. Quando l'aveva conosciuta gli era apparsa come una ragazzina infantile, paurosa e ciarliera…e aveva creduto che mai avrebbe potuto andare d'accordo con un tipo del genere. Ma aveva scoperto che era anche dolce, generosa e buona con tutti…anche con un tipo poco raccomandabile come Eclipse. Fine, malgrado tutto, aveva visto il buono che c'era in lui e si era fidata, andando contro il parere di tutti.

E il ragazzo, inevitabilmente, se ne era innamorato…e l'aveva sposata.

Ora non voleva che tutto finisse in quel modo assurdo… La attirò a sé e la baciò, augurandosi che, come nelle favole, il bacio di un principe avesse davvero il potere di spezzare gli incantesimi…

 

Nella sua dimensione, Fine non udiva la voce disperata del suo amore scampato alla morte e continuava a dormire. Poi avvertì qualcosa…qualcosa di lieve…un tocco morbido come…come le labbra di Shade…

Le sue palpebre si sollevarono lentamente…e quel mondo si sgretolò.

 

Shade si separò, fissandola: era stata la sua ultima spiaggia… Se non avesse funzionato…non voleva nemmeno pensarci…non avrebbe più avuto senso vivere se lei non c'era.

-Fine…non posso farcela senza di te, avevi ragione…- sussurrò, accarezzandole una guancia, gli occhi cobalto colmi di lacrime. –Ti prego…

-Shade…

Un fruscio, talmente lieve che il ragazzo credette d'averlo immaginato.

-Fine?

La fanciulla finalmente sbatté le palpebre, e la luce affiorò di nuovo nel suo sguardo cremisi, che si posò incredulo su colui che le stava di fronte, che aveva dato per morto.

-Shade…sei…sei vivo…

-Fine…- mormorò soltanto, felice, prima di stringerla tra le braccia. –Temevo di averti persa…

-Com'è possibile? Sto sognando…

-No, amore… Non sono mai precipitato dal Regno Solare…

-Bright… Cosa ne è stato di lui?- chiese, guardandosi attorno.

-Ti racconterò tutto…ma non adesso. Ora devo riprendermi dall'infarto che mi hai fatto prendere.

 

 

 

Siamo alle battute finali, purtroppo…ma non disperate perché sto già progettando qualcosa d'altro su questo anime…quindi non vi lascerò a lungo senza le mie storie! ^_^

 

Vampirosolitario91: Bhe, non posso che ringraziarti come sempre. Bright in fondo non ha proprio tutti i torti se è diventato così…come ad Altezza anche con lui Wonder non si è dimostrato comprensivo… Tutto è finito per il meglio? Non lo so…la risposta all'ultimo capitolo! Un bacione!

 

Celiane4ever: Desolata per la parte di Bright e per la fine che ha fatto. Se ti può consolare il prossimo progetto includerà una ReinxBright! Un bacione! Ps: Fantastica la tua raccolta "Di Astri e di Gioielli"!

 

Saruwatari_Asuka: Un ragazzo come Shade è davvero pericoloso se si arrabbia…ma come vedi la fine è arrivata nel modo più imprevedibile… Bright che ballava la samba era un mito!! Dai, come si fa a non adorare la sua versione cattiva?! Sì, è abbastanza falso, ma qui ho cercato di dargli anche una giustificazione… In ogni caso aspetto un tuo verdetto! Un bacione!

 

Heart: Bright è morto anche senza il tuo intervento! Grazie per i commenti, un bacione!

 

I love sasunaru: Tio è un grande, anche se non sembra…Lione è stata dolcissima con lui ieri. Bhe, aspetto un tuo commento. Un bacione!

 

Per concludere ringrazio:

Alexis_92

Animalcrossing94

Babel

Bad93

Diegotiamo

Kahoko

BlackRose91

Lady lululu

Ladybird0490

SakuSasu92

_Chocola_

Per aver messo la ff tra i preferiti!

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Capitolo 10
*** 10 ***


-¤- 10 -¤-

 

3 mesi dopo

 

Lentamente la vita su Wonder stava riprendendo il suo corso: gli animi erano più sereni ora che il Cristallo Oscuro e la minaccia che rappresentava erano stati cancellati. Anche nel Regno dei Gioielli tutto stava tornando a scorrere dopo la disgrazia che lo aveva parallizato.

Ma, in chi aveva assistito a quella battaglia, restava un po' d'amarezza e di rimpianto per non aver capito quanto fossero seri i problemi di Bright, per non essere intervenuti in tempo… Forse, se non fossero stati così ciechi, il principe sarebbe stato ancora vivo. Già, ma non si poteva riavvolgere il passato e l'unica consolazione era l'essere certi che fosse finalmente sereno.

Appoggiata alla ringhiera della terrazza, Fine osservava il deserto: il funerale di Bright era stato straziante; il dolore di Altessa, dei sovrani, dei suoi amici…di Rein. La gelosia l'aveva portato a perdere tutto…tutto quello che aveva e quello che avrebbe potuto avere. Aveva inseguito un amore impossibile, senza apprezzare quello che lo circondava. Ma non aveva tutte le colpe: anche il loro mondo aveva le sue.

-Fine, sei qui- disse Shade, raggiungendola e posandole un mantello sulle spalle. –Ti prenderai un malanno.

-Prima di tutto questo, se mi avessero rivelato che Bright aveva in mente un piano malvagio, non ci avrei creduto, le avrei considerate delle calunnie- ammise la giovane. –Avevo fiducia in lui…

-Bright ormai era diventato una sola cosa con il Cristallo Oscuro: lo considerava il mezzo per realizzare i suoi sogni- ribatté il marito, passandole un braccio attorno alle spalle. –All'inizio, i suoi sentimenti per te erano nobili e sinceri… Purtroppo le tenebre li hanno distorti, portandolo alla follia.

-Non meritava tutto questo…né lui, né la sua famiglia, né Rein.

-Lui ora è finalmente libero dall'oscurità…ha trovato la felicità che ha sempre inseguito. La sua famiglia e Rein hanno solo bisogno di tempo: è l'unica medicina per loro. presto ci sarà il matrimonio tra Auraa e Altessa a portare un po' di gioia- proseguì il ragazzo. –E per quanto riguarda tua sorella…Tio si sta dando da fare per farle tornare il sorriso.

-Tio?!- ripetè sorpresa la moglie, fissandolo.

-Certo. Non ti eri accorta che è cotto di lei?

-No… Meglio così: è un bravo ragazzo e sono certa che ricucirà le ferite di Rein…- concluse, stringendosi a lui.

-Cosa c'è che non va, Fine? Non ti è bastato lo spavento che mi hai fatto prendere?

-Credevo fossi morto…ti avevo visto precipitare…

-Ed io ho temuto di non riuscire a svegliarti… Ma non è questo a turbarti.

-Tu credi davvero che sia finita?

Shade non le rispose immediatamente: quanto avrebbe desiderato poter dire di sì…ma la verità era un'altra.

-Il Cristallo Oscuro nasce dalla tristezza delle persone… Bright disse che si annidava nel cuore di ognuno e qualcuno riusciva a portarlo all'esterno per sfruttarne i poteri. Lui, ormai, era fuori da ogni controllo e rappresentava un pericolo che, sì, è stato sconfitto ed è finito. Ma non potremo mai distruggere il Cristallo: solo impedire che altri facciano la fine di Bright.

-E come?

-Con delle buone notizie, ad esempio. Quelle rallegrano sempre.

-Del tipo?

-Tipo…un erede- affermò, attirandola a sé e specchiandosi nel suoi occhi. –Tu cosa ne pensi?

Fine gli sorrise, annuendo: una nuova vita avrebbe scacciato definitivamente le ombre di quella brutta avventura.

-Penso che Wonder conoscerà il principe meno principesco che abbia mai avuto.

 

FINE

 

Uau, è una gioia scoprire che sono ancora in grado di scrivere una storia dall'inizio alla fine…ultimamente non faccio che iniziarne senza mai finirle. Sono molto soddisfatta di me e di questa ff.

Cosa posso dirvi se non che ne scriverò altre su questo splendido anime? Un bacione a tutti!

Alla prossima!

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