Star trek assemble : ep . 32 : Flashback

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una morte orribile ***
Capitolo 2: *** l'incubo ***
Capitolo 3: *** janice ***
Capitolo 4: *** Sarek o Odino pari sono ***



Capitolo 1
*** una morte orribile ***



 

Era successo  all'improvviso. Spock  camminava assorto per il  corridoio dell'enterprise leggendo  l'email  di  sua moglie Uhura che si  era recata sulla terra per  un corso  di  aggiornamento, quando  aveva udito un gran  trambusto  poco  lontano. Marinai  della manutenzione e magliette rosse della sicurezza correvano in direzione della sala macchine. Spock agganciò il  comunicatore alla cintura e corse anche lui fino  al luogo  dell'emergenza: la sala macchine. Vide che il personale l'aveva evacuata. Anche Scott era fuori  e le porte si  stavano  sigillando  alle sue spalle.
"Che succede?"chiese all'ingegnere.
"Una frattura nei  condotti  del plasma, con fuoriuscita di plasma liquido. Per fortuna siamo  tutti  fuori  perchè  qualunque cosa si  trovi là  dentro  ora, sarà  disintegrata" gridò lo  scozzese per sovrastare la confusione che si  era creata nel  corridoio.
Keenser il piccolo alieno verde lo  stava tirando per la maglietta per attirare la sua attenzione. Poi iniziò a pronunciare delle parole. Il  linguaggio  di  Keenser era senza senso  per chì non avesse passato tanto tempo  con lui, come Scott.
"Come ? Nancy?" Scott si  guardò  attorno  con aria smarrita , poi corse verso i  suoi  uomini ."Dove è  Nancy?"
Tutti  cominciarono a guardarsi  attorno alla ricerca della ragazza.
"Chi è  Nancy?"  chiese Spock.
"Nancy Dunkan , appena uscita dall'accademia era stata trasferita in ingegneria per fare apprendistato." Spiegò  Scott.
"Era in  servizio?"chiese ancora il  vulcaniano.
Scott si  limitò ad annuire. Ormai  non c'erano  dubbi  circa il   destino  della giovane. Scott si  avvicinò  alle porte, ma anche se erano  isolanti poteva sentire il  calore e comunque, come aveva già  detto  lui  stesso, non c'era alcuna possibilità  di  sopravvivenza la dentro. Nel  corridoio  calò il  silenzio mentre la consapevolezza che uno  di loro  non ce l'aveva fatta  si  spargeva tra l'equipaggio.

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Alla fine si  decise di  non attendere che la sala macchine fosse di  nuovo  accessibile e comunque non avrebbe avuto  senso. Fu  allestita una camera mortuaria in sala ricreazione. Al  centro  fu  posta una foto  olografica di  Nancy. Nancy  era bionda, con  gli occhi  azzzuri, i capelli lunghi  e  il  viso  ovale , e sorrideva . Aveva un aria decisamente simpatica. Di sicuro la ragazza si era fatta tanti amici perchè chiunque non fosse in  servizio partecipò alle onoranze funebri per ascoltare il  discorso di elogio pronunciato dal capitano kirk e dal  signor Scott. E anche gli  altri   non mancarono di  rendere omaggio al guardiamarina lasciando messaggi , fiori  e piccoli regali ai piedi  dell'ologramma. Anche Spock decise di  farle una visita.Trovava estremamente illogica questa usanza di  rivolgere il  proprio  cordoglio  a un immagine del  defunto , tuttavia da quando  aveva sposato un'umana si  era imposto  di  comprendere i comportamenti  della razza di  sua moglie .Quindi  si piazzò davanti all'ologramma di  Nancy  e stette li a contemplarlo  per qualche minuto .Poi  visto  che  non succedeva nulla (ma  che doveva succedere dopo  tutto?) si  allontanò tornano  ai  suoi  doveri.

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Capitolo 2
*** l'incubo ***


Erano  passati  due giorni  dalla tragedia e le cose stavano  lentamente tornando  alla normalità . Non  per Loki, però! Ora stava testimoniando un evento  di  tale rarità, che vincere il  superenalotto  galattico sarebbe stato ,senza dubbio, più facile (se avesse comprato il  biglietto ovviamente). Spock  stava dormendo. Ora, non era strano che Spock dormisse. Tutti dormono dopotutto, anche i vulcaniani. Ma Spock  stava dormendo in  servizio. Aveva lentamente appoggiato la testa sulla sua consolle e poi si  era comodamente addormentato. Loki cercò di  strisciare alle sue spalle ,con  noncuranza, per risvegliarlo. Stranamente Jim  era meno  distratto  del  solito  e aveva adocchiato il  vulcaniano. Con  un balzo  si  era portato dietro di lui per guardare lo  strano fenomeno  da vicino. Poi  aveva meditato un pò,sul  modo più appropriato  per svegliarlo. Infine aveva deciso  che doveva essere il più traumatico possibile. Quindi  aveva portato  le dita all'altezza del sensibilissimo orecchio  del  vulcaniano  e le aveva schioccate producendo un suono  secco  che aveva svegliato il poveretto con  un sobbalzo. Poi ovviamente Kirk non era riuscito  a trattenere una risata sgangherata, mentre il  resto  del personale sul ponte si  era limitato a sorridere.
"Fatto le ore piccole?" chiese Kirk.
Spock  cercò di  riguadagnare il  controllo e la dignità."Da due giorni  non riesco  a dormire." confessò infine.
"Oh ...beh  se hai  qualcosa che non va meglio  se ti  fai  vedere."
Il  vulcaniano  obbiettò che avrebbe risolto  tutto  con la meditazione , come fanno  sempre i  vulcaniani , ma Kirk  continuò a insitere e suggerì  che  loki  lo  accompagnasse in infermeria.
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"Così  sono  due giorni  che non dormi? Come mai?" Chiese McCoy  dopo  aver sistemato il  suo  paziente sul  lettino.
"Credo  che mi  basterà un pò di  meditazione per risolvere il  mio problema." Rispose Spock rigido  e infastidito.
"Voi  vulcaniani  rispondete sempre  alle domande con un altra domanda.Allora?"
"E' per via di  quell'incubo, mi perseguita ogni  volta che chiudo gli occhi ." Spock  sembrava essersi  arreso.
"Parlamene."ordinò  McCoy.
"Riguarda quel pianeta che abbiamo  esplorato la settimana scorsa , dove siamo  scesi  a prelevare campioni. Rivedo  mia moglie in piedi  sull'orlo  di un burrone. Poi il  terreno  le  frana sotto i  piedi e lei cade giù. Riesce ad aggrapparsi  a una radice che spunta dal  suolo,mi  chiede aiuto. Io  afferro  la sua mano, ma dopo pochi  secondi mi  scivola e lei  cade giù e non vedo il  fondo del  burrone." Raccontò Spock  e il  suo  tono  pareva quasi  turbato.
"Terribile , ma incongruente. Sul pianeta siamo  scesi  solo  noi  due ,Uhura non c'era , ricordi?" Intervenne Loki.
Spock  lo  fissò  confuso "Io ...ora che me  lo  dici  è  vero. Perchè  quindi  sogno Uhura su  quel  precipizio?"
"I  sogni  non seguono la logica vulcaniana , in verità non seguono nessuna logica. Comunque se questo incubo ti perseguita dobbiamo trovare  un rimedio ,vuoi provare  un sonnifero?"chiese McCoy.
Spock  scosse  il  capo ."Cerco di  evitare le medicine se posso ."
MCCoy  si  strinse nelle spalle.
 "Ti  va di  vedere se questo  sogno  nasconde un significato  recondito?"Chiese Loki.
"E come ?" Obbiettò  McCoy incuriosito.
"Con  la fusione vulcaniana, magari Spock  non ricorda tutto il  sogno, una persona che lo  vede dall'esterno potrebbe averne un panoramica migliore. So  che è una cosa che si pratica solo con persone di  cui  ci  si  fida, ma tu ti  fidi  di  me?"
Spock  annuì , si  fidava di lui. Ci  volle qualche minuto  di preparazione durante il  quale Spock  cadde  in uno  stato  di profonda meditazione , poi Loki  si  sedette di fronte a lui e Spock  trovò sul  suo  volto  alcuni  punti  chiave della digitopressione vulcaniana. Per Loki  questa era una pratica simile ala magia, una magia che non era alla sua portata, ma comunque funzionava. Dopo  qualche secondo   si  ritrovò  sul  pianeta che avevano  eplorato la settimana scorsa. C'era una collina che digradava in un precipizio e Uhura si  trovava proprio sul  bordo  di  quest'ultimo. Una scossa di terremoto fece tremare la terra sotto i suoi  piedi e Uhura scomparve inghiottita dal  vuoto. Loki  fece  un balzo  e afferrò  la sua mano. 
Il corpo  di  Uhura sembrava pesare una tonellata: Loki ci  mise tutta la forza che aveva ma la mano perse la presa e la vide scomparire nell'orrido senza fondo. Loki  si  tirò  su  a sedere. L'incubo era come lo  aveva descritto  Spock . Non  c'era stato  nulla di  diverso  che gli  desse qualche indizio. Sua madre che gli  aveva insegnato  la magia, amava anche interpretare i  sogni  e gli aveva insegnato  che c'è  sempre  un significato nelle visioni  oniriche che il  cervello produce di  notte. Quindi Loki  si  concentro  più intensamente che poteva e quando  riaprì gli occhi  si  ritrovò  di  nuovo  all'inizio  del  sogno. Ma qualcosa era decisamente cambiato. La ragazza sull'orlo  del precipizio  non era più Uhura. Era una biondina, con  i  capelli  lunghi, il  viso  affilato e gli  occhi  azzurri. Era  Nancy  Dunkan. Quando precipitò, Loki  si lanciò per afferrarla. Sapeva che  non aveva senso  perchè Nancy  era già  morta, ma una forza che  non poteva contrastare lo spingeva a farlo. La vide chiamare aiuto ma inutilmente. Lo sforzo  era  insopportabile e dopo  qualche secondo , con suo  grande rimorso dovette lasciarla andare. Nonostante la brutta fine era soddisfatto , ora il sogno  aveva un senso!

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Capitolo 3
*** janice ***


"Nancy Dunkan. "Spock  era perplesso.
"Ha senso." Replicò  McCoy. "Sei  rimasto così impressionato dalla sua orribile morte che è  diventata un 'incubo  che ti perseguita."
Spock  alzò  un sopracciglio."Non  mi era mai  capitato pima."gli assicurò.
"C'è  sempre  una prima volta nella vita. Comunque oggi ho il  turno  di  notte, quindi tu  dormirai in infermeria e ti applicherò degli  elettrodi  alla testa per registrare la tua attività  cerebrale."
Spock  pareva avere dei  dubbi.
"E' una buona idea."lo incoraggiò Loki.

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Era stata una giornata particolare per cui Loki  aveva deciso  di  andarsene a dormire. Ora sognava. Era ad  Asgard nella campagna. Aveva tredici  anni,età  alla quale  era ancora gracilino  e quell'energumeno  di  suo  fratello(adottivo ,per fortuna) si  divertiva a inseguirlo  e spintonarlo  con  malagrazia. D'altro  canto  era sempre stato un 'animale! Ad  un certo  punto lo  vide  correre sull'orlo  di un burrone. Il  bordo  franò  e lui scomparve alla sua vista inghiottito  dalla frana.Loki, che comuqnue allo  scimmione era affezionato, si precipitò  a guardare se poteva aiutarlo. Con  sua grande sorpresa  appeso  sull'orlo  del  burrone , non c'era Thor, ma Nancy. Loki  non poteva crederci  l'incubo  di  Spock  era venuto  a perseguitare anche lui!

  Chiuse gli  occhi rifiutandosi di  venire ulteriormente coinvolto in un incubo che non era il  suo, si  concentrò  sperando  che questo  bastasse a farlo risvegliare. Quando  riaprì  gli occhi  certamente non era sveglio, ma la situazione era nuovamente cambiata. Non era più sull'orlo  di un burrone e non era giorno. Era notte, invece,e si  trovava sul  tetto di un 'edificio. Non  gli  era nuovo.Tentò  disperatamente di  ricordarsi  dove l'aveva già  visto ma le urla di una ragazza attirarono  la sua attenzione. La poveretta era appesa al  cornicione. Era una biondina, ma certamente non era Nancy : i  capelli  erano  corti, il  viso  rotondo  e gli  occhi  castani. Loki  la afferrò e  questa volta era intenzionato  a non lasciarla andare. Ma i  suoi  buoni  propositi  si infransero  pochi  secondi  dopo quando  sentì la mano  della giovane scivolare dalla sua .La vide schiantarsi  al  suolo  e  in quel  momento  si  risvegliò.

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"Curioso  anche l'attività  cerebrale di  Spock  ha avuto un picco  dieci  minuti  fa." Commentò  McCoy  osservando i  dati  sul  monitor. Appena sveglio Loki aveva indossato un maglione ed era corso in infermeria a raccontare il suo incubo al  dottor McCoy.
"Quella ragazza non l'avevo mai  vista."
"Cosa vorresti dire che tramite la fusione mentale è migrata dal cervello di Spock  al  tuo? E' assurdo,è solo un volto inventato  dal  tuo  subconscio." Replicò McCoy scuotendo il capo.
Anche a Loki sembrava assurdo ma non voleva lasciare nulla di intentato per risolvere quello  che ora era diventato anche  un suo problema. Così si  mise al  computer e  usò un software per la ricostruzione somatica. Continuò  a dettare istruzioni (allunga, assottiglia, arrotonda, più chiaro ,più  scuro....) finchè una figura olografica prese forma.
E' lei ."affermò con sicurezza.
"E' ora che ti aspetti di trovare?"Chiese McCoy perplesso.
"Computer confronta l'ologramma con tutte le banche dati  a cui  hai  accesso." Ordinò Loki.
In verità non si  aspettava di trovare la ragazza, ma era comunque un tentativo  da fare. Con sua enorme sorpresa ,dopo un paio  di minuti il  computer emise un bip di  conferma e sullo  schermo capeggiava la foto di una ragazza con sotto la scritta: corrispondenza al 99 per cento! McCoy era stupito.
"Janice Lester deceduta cadendo accidentalmente dal  tetto  dell'accademia della flotta astrale. "lesse.
"Ma certo."esclamò Loki "Ecco dove mi trovavo,sul tetto  dell'accademia, il  luogo mi  era familiare ma al  buio non l'avevo riconosciuto."
"E questa Janice? L' hai conosciuta?" chiese McCoy che ora era diventato  curioso.
"Ma no  che dici ,l'incidente risale ad almeno dieci  anni fa io neppure c'ero...qui ,cioè la.... insomma hai capito,no?"
"Puoi aver letto la notizia da qualche parte, il  subconscio  gioca brutti  scherzi."A McCoy  non erano mai  piaciute le spiegazioni paranormali.

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Capitolo 4
*** Sarek o Odino pari sono ***


"Janice Lester , si  la conoscevo superficialmente." ammise Spock ."Era mia compagna di  corso  al  primo anno  di  accademia, ma la sua fine prematura mi  ha impedito  di  approfondire questa conoscenza"confesso  Spock  dopo aver ascoltato il  racconto  di  Loki.
"E' incredibile ma anche io  questa notte l'ho  sognata e non ne comprendo il  motivo." Aggiunse il vulcaniano. Dopo questa ammissione per Loki  il  caso  era diventato personale ,una sfida tra lui e  il  mistero  dei  ricordi di  Spock. Aveva approfondito la notizia ricavandone solo scarni articoli  che parlavano  di una cadetto caduta dal  tetto  dell'edificio per  un malore. Nessuna traccia di droga o  alcol  erano  state trovate nel  suo  sangue e neppure un biglietto  d'addio. Quindi si  propendeva per uno  sfortunato incidente o  un malessere.Tuttavia quando aveva cercato di  aver accesso al  fascicolo di  Janice Lester l'aveva trovato  secretato e qualunque via avesse percorso non era riuscito  a metterci le mani sopra. Alla fine la sua ossessione era diventata così grande che aveva preso una licenza ,(con la benedizione di Jim Kirk  che non  sopportava più il  suo continuo rimuginare)ed era partito per la terra.
Le sue informazioni  l'avevano  condotto  fino  a una villetta di  periferia dove  un uomo  anziano  era  intento  a innaffiare le sue aiuole di petunie. Quando Loki gli  aveva detto  che cercava notizie sulla morte di  Janice Lester l'uomo aveva tentato di annegarlo con la canna dell'acqua gridando che non rilasciava interviste a giornalisti ficcanaso. Loki aveva penato non poco per spiegargli  chi  era e cosa era venuto a fare , alla fine il  vecchio  si  era  convinto  e l'aveva accolto in casa con  un bicchiere di limonata. Il  vecchio  era stato  preside dell'accademia della flotta astrale e si  era dimesso  proprio dopo la morte di  Janice Lester. Loki non voleva essere così diretto  da chiedergli  se le due cose erano  collegate.
"Si ricorda del  mio  amico  Spock ?" Gli  chiese.
"Come potrei  dimenticarlo. All'epoca non c'erano molti  vulcaniani iscritti  all'accademia,e nessuno  certamente aveva un padre ambasciatore, un tipo  ammanicato con gente di potere. E; lui il  motivo per cui  andai in pensione anticipata."
"Sarek  la costrinse?"
"Non mi  fu  detto  apertamente ma io  ne sono  certo. Lui  era molto prottetivo  verso il  suo ragazzo."
"Ma se è  stato un incidente come poteva Spock  essere coinvolto?"
"Perchè non è  stato un incidente."rispose il  vecchio  sibillino.Da quel  momento  si  rese conto  di  aver parlato  troppo e Loki  non riuscì a cavargli più una parola .Se ne andò ancora più
angosciato di  quando  era arrivato ,il  mistero  si infittiva e a quel  punto  c'era una sola persona che poteva svelarlo
 : l'ambasciatore Sarek.Loki prese il  primo  spaziobus diretto  verso  vulcano. Sarek  gli  ricordava un pò  suo padre (cioè il  tizio  che l'aveva cresciuto,non il  suo  vero padre, che per altro  aveva ucciso dopo  tre secondi  che l'aveva conosciuto, quindi  non sapeva che tipo  fosse!).Era un uomo autoritario  e senza cuore che aveva oppresso il  figlio senza mai  dargli  affetto  o  stima, insomma il  ritratto  di  quel  mostro  di  Odino. Quindi  non aveva paura di lui. Doveva solo essere gentile e ricordarsi  che in questo universo  era una persona per bene, amata e rispettata, quindi  doveva trattenersi  dall'uccidere anche lui. Bussò  alla porta della villetta dei  genitori  di  Spock  e gli  aprì  Amanda che lo  riconobbe come l'amico  hippy di  suo  figlio. Amanda era una donna molto  gentile. Un pò  come sua madre adottiva Frigga. Chissà  perchè i  mostri  senza cuore trovano  sempre una donna di  animo  gentile che  li  ama, forse è  il  fascino  del  lato  oscuro  che le attira, pensò  Loki, mentre la seguiva verso  lo  studio  di  Sarek. Dopo  averlo  annunciato gli  chiese di  aspettare, Sarek  era sempre così occupato!Loki si  sedete con un sospiro.Sapeva che l'avrebbe lasciato  a marcire in anticamera solo per fargli dispetto. Alla fine quando cominciava a ammuffire sul  divano lo  fece entrare. Loki aveva riflettuto su quale fosse il  modo migliore di introdurre l'argomento. Poi  si era ricordato  che i  vulcaniani amavano  essere diretti quindi  venne subito  al  punto chiedendogli  cosa sapesse della morte di  Janice Lester. Avrebbe giurato  di  vedere Sarek  passare dal  suo usuale colorito  giallastro  a un bel  verde acceso  segno  che il  sangue gli  stava andando  alla testa.
"Perchè ?" Chiese semplicemente Sarek con voce sempre neutra e distaccata.
"Spock  è  tormentato  da  un ricordo che ha qualcosa a che fare con la morte della sua compagna di  corso e adesso  dopo  una fusione mentale, tormenta anche me. Ho  sentito  il preside dell'accademia e mi  ha rivelato che non è  stato un 'incidente .C'è qualcosa sotto, ormai l'ho  capito. Non voglio  danneggiare Spock ma  aiutarlo. Voglio  capire. Lei  ha insabbiato  quello che è  accaduto ,per Spock . "
Sarek  lo  fissava trapassandolo  con lo  sguardo."Spock  non ha nessuna colpa , è stato  anche lui una vittima."
Ora Loki  era confuso  "Ma vittima di  cosa ,cosa è  successo in realtà quella notte?"

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