Star trek assemble : ep . 32 : Flashback di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una morte orribile ***
Capitolo 2: *** l'incubo ***
Capitolo 3: *** janice ***
Capitolo 4: *** Sarek o Odino pari sono ***
Capitolo 1 *** una morte orribile ***
Era successo all'improvviso. Spock camminava assorto per il corridoio dell'enterprise leggendo l'email di sua moglie Uhura che si era recata sulla terra per un corso di aggiornamento, quando aveva udito un gran trambusto poco lontano. Marinai della manutenzione e magliette rosse della sicurezza correvano in direzione della sala macchine. Spock agganciò il comunicatore alla cintura e corse anche lui fino al luogo dell'emergenza: la sala macchine. Vide che il personale l'aveva evacuata. Anche Scott era fuori e le porte si stavano sigillando alle sue spalle.
"Che succede?"chiese all'ingegnere.
"Una frattura nei condotti del plasma, con fuoriuscita di plasma liquido. Per fortuna siamo tutti fuori perchè qualunque cosa si trovi là dentro ora, sarà disintegrata" gridò lo scozzese per sovrastare la confusione che si era creata nel corridoio.
Keenser il piccolo alieno verde lo stava tirando per la maglietta per attirare la sua attenzione. Poi iniziò a pronunciare delle parole. Il linguaggio di Keenser era senza senso per chì non avesse passato tanto tempo con lui, come Scott.
"Come ? Nancy?" Scott si guardò attorno con aria smarrita , poi corse verso i suoi uomini ."Dove è Nancy?"
Tutti cominciarono a guardarsi attorno alla ricerca della ragazza.
"Chi è Nancy?" chiese Spock.
"Nancy Dunkan , appena uscita dall'accademia era stata trasferita in ingegneria per fare apprendistato." Spiegò Scott.
"Era in servizio?"chiese ancora il vulcaniano.
Scott si limitò ad annuire. Ormai non c'erano dubbi circa il destino della giovane. Scott si avvicinò alle porte, ma anche se erano isolanti poteva sentire il calore e comunque, come aveva già detto lui stesso, non c'era alcuna possibilità di sopravvivenza la dentro. Nel corridoio calò il silenzio mentre la consapevolezza che uno di loro non ce l'aveva fatta si spargeva tra l'equipaggio.
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Alla fine si decise di non attendere che la sala macchine fosse di nuovo accessibile e comunque non avrebbe avuto senso. Fu allestita una camera mortuaria in sala ricreazione. Al centro fu posta una foto olografica di Nancy. Nancy era bionda, con gli occhi azzzuri, i capelli lunghi e il viso ovale , e sorrideva . Aveva un aria decisamente simpatica. Di sicuro la ragazza si era fatta tanti amici perchè chiunque non fosse in servizio partecipò alle onoranze funebri per ascoltare il discorso di elogio pronunciato dal capitano kirk e dal signor Scott. E anche gli altri non mancarono di rendere omaggio al guardiamarina lasciando messaggi , fiori e piccoli regali ai piedi dell'ologramma. Anche Spock decise di farle una visita.Trovava estremamente illogica questa usanza di rivolgere il proprio cordoglio a un immagine del defunto , tuttavia da quando aveva sposato un'umana si era imposto di comprendere i comportamenti della razza di sua moglie .Quindi si piazzò davanti all'ologramma di Nancy e stette li a contemplarlo per qualche minuto .Poi visto che non succedeva nulla (ma che doveva succedere dopo tutto?) si allontanò tornano ai suoi doveri.
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Capitolo 2 *** l'incubo ***
Erano passati due giorni dalla tragedia e le cose stavano lentamente tornando alla normalità . Non per Loki, però! Ora stava testimoniando un evento di tale rarità, che vincere il superenalotto galattico sarebbe stato ,senza dubbio, più facile (se avesse comprato il biglietto ovviamente). Spock stava dormendo. Ora, non era strano che Spock dormisse. Tutti dormono dopotutto, anche i vulcaniani. Ma Spock stava dormendo in servizio. Aveva lentamente appoggiato la testa sulla sua consolle e poi si era comodamente addormentato. Loki cercò di strisciare alle sue spalle ,con noncuranza, per risvegliarlo. Stranamente Jim era meno distratto del solito e aveva adocchiato il vulcaniano. Con un balzo si era portato dietro di lui per guardare lo strano fenomeno da vicino. Poi aveva meditato un pò,sul modo più appropriato per svegliarlo. Infine aveva deciso che doveva essere il più traumatico possibile. Quindi aveva portato le dita all'altezza del sensibilissimo orecchio del vulcaniano e le aveva schioccate producendo un suono secco che aveva svegliato il poveretto con un sobbalzo. Poi ovviamente Kirk non era riuscito a trattenere una risata sgangherata, mentre il resto del personale sul ponte si era limitato a sorridere.
"Fatto le ore piccole?" chiese Kirk.
Spock cercò di riguadagnare il controllo e la dignità."Da due giorni non riesco a dormire." confessò infine.
"Oh ...beh se hai qualcosa che non va meglio se ti fai vedere."
Il vulcaniano obbiettò che avrebbe risolto tutto con la meditazione , come fanno sempre i vulcaniani , ma Kirk continuò a insitere e suggerì che loki lo accompagnasse in infermeria.
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"Così sono due giorni che non dormi? Come mai?" Chiese McCoy dopo aver sistemato il suo paziente sul lettino.
"Credo che mi basterà un pò di meditazione per risolvere il mio problema." Rispose Spock rigido e infastidito.
"Voi vulcaniani rispondete sempre alle domande con un altra domanda.Allora?"
"E' per via di quell'incubo, mi perseguita ogni volta che chiudo gli occhi ." Spock sembrava essersi arreso.
"Parlamene."ordinò McCoy.
"Riguarda quel pianeta che abbiamo esplorato la settimana scorsa , dove siamo scesi a prelevare campioni. Rivedo mia moglie in piedi sull'orlo di un burrone. Poi il terreno le frana sotto i piedi e lei cade giù. Riesce ad aggrapparsi a una radice che spunta dal suolo,mi chiede aiuto. Io afferro la sua mano, ma dopo pochi secondi mi scivola e lei cade giù e non vedo il fondo del burrone." Raccontò Spock e il suo tono pareva quasi turbato.
"Terribile , ma incongruente. Sul pianeta siamo scesi solo noi due ,Uhura non c'era , ricordi?" Intervenne Loki.
Spock lo fissò confuso "Io ...ora che me lo dici è vero. Perchè quindi sogno Uhura su quel precipizio?"
"I sogni non seguono la logica vulcaniana , in verità non seguono nessuna logica. Comunque se questo incubo ti perseguita dobbiamo trovare un rimedio ,vuoi provare un sonnifero?"chiese McCoy.
Spock scosse il capo ."Cerco di evitare le medicine se posso ."
MCCoy si strinse nelle spalle.
"Ti va di vedere se questo sogno nasconde un significato recondito?"Chiese Loki.
"E come ?" Obbiettò McCoy incuriosito.
"Con la fusione vulcaniana, magari Spock non ricorda tutto il sogno, una persona che lo vede dall'esterno potrebbe averne un panoramica migliore. So che è una cosa che si pratica solo con persone di cui ci si fida, ma tu ti fidi di me?"
Spock annuì , si fidava di lui. Ci volle qualche minuto di preparazione durante il quale Spock cadde in uno stato di profonda meditazione , poi Loki si sedette di fronte a lui e Spock trovò sul suo volto alcuni punti chiave della digitopressione vulcaniana. Per Loki questa era una pratica simile ala magia, una magia che non era alla sua portata, ma comunque funzionava. Dopo qualche secondo si ritrovò sul pianeta che avevano eplorato la settimana scorsa. C'era una collina che digradava in un precipizio e Uhura si trovava proprio sul bordo di quest'ultimo. Una scossa di terremoto fece tremare la terra sotto i suoi piedi e Uhura scomparve inghiottita dal vuoto. Loki fece un balzo e afferrò la sua mano.
Il corpo di Uhura sembrava pesare una tonellata: Loki ci mise tutta la forza che aveva ma la mano perse la presa e la vide scomparire nell'orrido senza fondo. Loki si tirò su a sedere. L'incubo era come lo aveva descritto Spock . Non c'era stato nulla di diverso che gli desse qualche indizio. Sua madre che gli aveva insegnato la magia, amava anche interpretare i sogni e gli aveva insegnato che c'è sempre un significato nelle visioni oniriche che il cervello produce di notte. Quindi Loki si concentro più intensamente che poteva e quando riaprì gli occhi si ritrovò di nuovo all'inizio del sogno. Ma qualcosa era decisamente cambiato. La ragazza sull'orlo del precipizio non era più Uhura. Era una biondina, con i capelli lunghi, il viso affilato e gli occhi azzurri. Era Nancy Dunkan. Quando precipitò, Loki si lanciò per afferrarla. Sapeva che non aveva senso perchè Nancy era già morta, ma una forza che non poteva contrastare lo spingeva a farlo. La vide chiamare aiuto ma inutilmente. Lo sforzo era insopportabile e dopo qualche secondo , con suo grande rimorso dovette lasciarla andare. Nonostante la brutta fine era soddisfatto , ora il sogno aveva un senso! |
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Capitolo 3 *** janice ***
"Nancy Dunkan. "Spock era perplesso.
"Ha senso." Replicò McCoy. "Sei rimasto così impressionato dalla sua orribile morte che è diventata un 'incubo che ti perseguita."
Spock alzò un sopracciglio."Non mi era mai capitato pima."gli assicurò.
"C'è sempre una prima volta nella vita. Comunque oggi ho il turno di notte, quindi tu dormirai in infermeria e ti applicherò degli elettrodi alla testa per registrare la tua attività cerebrale."
Spock pareva avere dei dubbi.
"E' una buona idea."lo incoraggiò Loki.
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Era stata una giornata particolare per cui Loki aveva deciso di andarsene a dormire. Ora sognava. Era ad Asgard nella campagna. Aveva tredici anni,età alla quale era ancora gracilino e quell'energumeno di suo fratello(adottivo ,per fortuna) si divertiva a inseguirlo e spintonarlo con malagrazia. D'altro canto era sempre stato un 'animale! Ad un certo punto lo vide correre sull'orlo di un burrone. Il bordo franò e lui scomparve alla sua vista inghiottito dalla frana.Loki, che comuqnue allo scimmione era affezionato, si precipitò a guardare se poteva aiutarlo. Con sua grande sorpresa appeso sull'orlo del burrone , non c'era Thor, ma Nancy. Loki non poteva crederci l'incubo di Spock era venuto a perseguitare anche lui!
Chiuse gli occhi rifiutandosi di venire ulteriormente coinvolto in un incubo che non era il suo, si concentrò sperando che questo bastasse a farlo risvegliare. Quando riaprì gli occhi certamente non era sveglio, ma la situazione era nuovamente cambiata. Non era più sull'orlo di un burrone e non era giorno. Era notte, invece,e si trovava sul tetto di un 'edificio. Non gli era nuovo.Tentò disperatamente di ricordarsi dove l'aveva già visto ma le urla di una ragazza attirarono la sua attenzione. La poveretta era appesa al cornicione. Era una biondina, ma certamente non era Nancy : i capelli erano corti, il viso rotondo e gli occhi castani. Loki la afferrò e questa volta era intenzionato a non lasciarla andare. Ma i suoi buoni propositi si infransero pochi secondi dopo quando sentì la mano della giovane scivolare dalla sua .La vide schiantarsi al suolo e in quel momento si risvegliò.
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"Curioso anche l'attività cerebrale di Spock ha avuto un picco dieci minuti fa." Commentò McCoy osservando i dati sul monitor. Appena sveglio Loki aveva indossato un maglione ed era corso in infermeria a raccontare il suo incubo al dottor McCoy.
"Quella ragazza non l'avevo mai vista."
"Cosa vorresti dire che tramite la fusione mentale è migrata dal cervello di Spock al tuo? E' assurdo,è solo un volto inventato dal tuo subconscio." Replicò McCoy scuotendo il capo.
Anche a Loki sembrava assurdo ma non voleva lasciare nulla di intentato per risolvere quello che ora era diventato anche un suo problema. Così si mise al computer e usò un software per la ricostruzione somatica. Continuò a dettare istruzioni (allunga, assottiglia, arrotonda, più chiaro ,più scuro....) finchè una figura olografica prese forma.
E' lei ."affermò con sicurezza.
"E' ora che ti aspetti di trovare?"Chiese McCoy perplesso.
"Computer confronta l'ologramma con tutte le banche dati a cui hai accesso." Ordinò Loki.
In verità non si aspettava di trovare la ragazza, ma era comunque un tentativo da fare. Con sua enorme sorpresa ,dopo un paio di minuti il computer emise un bip di conferma e sullo schermo capeggiava la foto di una ragazza con sotto la scritta: corrispondenza al 99 per cento! McCoy era stupito.
"Janice Lester deceduta cadendo accidentalmente dal tetto dell'accademia della flotta astrale. "lesse.
"Ma certo."esclamò Loki "Ecco dove mi trovavo,sul tetto dell'accademia, il luogo mi era familiare ma al buio non l'avevo riconosciuto."
"E questa Janice? L' hai conosciuta?" chiese McCoy che ora era diventato curioso.
"Ma no che dici ,l'incidente risale ad almeno dieci anni fa io neppure c'ero...qui ,cioè la.... insomma hai capito,no?"
"Puoi aver letto la notizia da qualche parte, il subconscio gioca brutti scherzi."A McCoy non erano mai piaciute le spiegazioni paranormali.
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Capitolo 4 *** Sarek o Odino pari sono ***
"Janice Lester , si la conoscevo superficialmente." ammise Spock ."Era mia compagna di corso al primo anno di accademia, ma la sua fine prematura mi ha impedito di approfondire questa conoscenza"confesso Spock dopo aver ascoltato il racconto di Loki.
"E' incredibile ma anche io questa notte l'ho sognata e non ne comprendo il motivo." Aggiunse il vulcaniano. Dopo questa ammissione per Loki il caso era diventato personale ,una sfida tra lui e il mistero dei ricordi di Spock. Aveva approfondito la notizia ricavandone solo scarni articoli che parlavano di una cadetto caduta dal tetto dell'edificio per un malore. Nessuna traccia di droga o alcol erano state trovate nel suo sangue e neppure un biglietto d'addio. Quindi si propendeva per uno sfortunato incidente o un malessere.Tuttavia quando aveva cercato di aver accesso al fascicolo di Janice Lester l'aveva trovato secretato e qualunque via avesse percorso non era riuscito a metterci le mani sopra. Alla fine la sua ossessione era diventata così grande che aveva preso una licenza ,(con la benedizione di Jim Kirk che non sopportava più il suo continuo rimuginare)ed era partito per la terra.
Le sue informazioni l'avevano condotto fino a una villetta di periferia dove un uomo anziano era intento a innaffiare le sue aiuole di petunie. Quando Loki gli aveva detto che cercava notizie sulla morte di Janice Lester l'uomo aveva tentato di annegarlo con la canna dell'acqua gridando che non rilasciava interviste a giornalisti ficcanaso. Loki aveva penato non poco per spiegargli chi era e cosa era venuto a fare , alla fine il vecchio si era convinto e l'aveva accolto in casa con un bicchiere di limonata. Il vecchio era stato preside dell'accademia della flotta astrale e si era dimesso proprio dopo la morte di Janice Lester. Loki non voleva essere così diretto da chiedergli se le due cose erano collegate.
"Si ricorda del mio amico Spock ?" Gli chiese.
"Come potrei dimenticarlo. All'epoca non c'erano molti vulcaniani iscritti all'accademia,e nessuno certamente aveva un padre ambasciatore, un tipo ammanicato con gente di potere. E; lui il motivo per cui andai in pensione anticipata."
"Sarek la costrinse?"
"Non mi fu detto apertamente ma io ne sono certo. Lui era molto prottetivo verso il suo ragazzo."
"Ma se è stato un incidente come poteva Spock essere coinvolto?"
"Perchè non è stato un incidente."rispose il vecchio sibillino.Da quel momento si rese conto di aver parlato troppo e Loki non riuscì a cavargli più una parola .Se ne andò ancora più
angosciato di quando era arrivato ,il mistero si infittiva e a quel punto c'era una sola persona che poteva svelarlo : l'ambasciatore Sarek.Loki prese il primo spaziobus diretto verso vulcano. Sarek gli ricordava un pò suo padre (cioè il tizio che l'aveva cresciuto,non il suo vero padre, che per altro aveva ucciso dopo tre secondi che l'aveva conosciuto, quindi non sapeva che tipo fosse!).Era un uomo autoritario e senza cuore che aveva oppresso il figlio senza mai dargli affetto o stima, insomma il ritratto di quel mostro di Odino. Quindi non aveva paura di lui. Doveva solo essere gentile e ricordarsi che in questo universo era una persona per bene, amata e rispettata, quindi doveva trattenersi dall'uccidere anche lui. Bussò alla porta della villetta dei genitori di Spock e gli aprì Amanda che lo riconobbe come l'amico hippy di suo figlio. Amanda era una donna molto gentile. Un pò come sua madre adottiva Frigga. Chissà perchè i mostri senza cuore trovano sempre una donna di animo gentile che li ama, forse è il fascino del lato oscuro che le attira, pensò Loki, mentre la seguiva verso lo studio di Sarek. Dopo averlo annunciato gli chiese di aspettare, Sarek era sempre così occupato!Loki si sedete con un sospiro.Sapeva che l'avrebbe lasciato a marcire in anticamera solo per fargli dispetto. Alla fine quando cominciava a ammuffire sul divano lo fece entrare. Loki aveva riflettuto su quale fosse il modo migliore di introdurre l'argomento. Poi si era ricordato che i vulcaniani amavano essere diretti quindi venne subito al punto chiedendogli cosa sapesse della morte di Janice Lester. Avrebbe giurato di vedere Sarek passare dal suo usuale colorito giallastro a un bel verde acceso segno che il sangue gli stava andando alla testa.
"Perchè ?" Chiese semplicemente Sarek con voce sempre neutra e distaccata.
"Spock è tormentato da un ricordo che ha qualcosa a che fare con la morte della sua compagna di corso e adesso dopo una fusione mentale, tormenta anche me. Ho sentito il preside dell'accademia e mi ha rivelato che non è stato un 'incidente .C'è qualcosa sotto, ormai l'ho capito. Non voglio danneggiare Spock ma aiutarlo. Voglio capire. Lei ha insabbiato quello che è accaduto ,per Spock . "
Sarek lo fissava trapassandolo con lo sguardo."Spock non ha nessuna colpa , è stato anche lui una vittima."
Ora Loki era confuso "Ma vittima di cosa ,cosa è successo in realtà quella notte?" |
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