Insieme

di Dana Scully
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'' inizio ***
Capitolo 2: *** Partenza ***



Capitolo 1
*** L'' inizio ***


  1
 
 
 
 
 
 
 
Piper aveva conosciuto Alex ad un concerto di un gruppo emergente, una stretta di mano e due parole. La ragazza era con degli amici che a Piper erano rimasti subito simpatici, così lei e il suo amico Larry si erano mescolati a loro quella sera, casinisti e alticci ma simpatici e si erano divertiti.
Qualche giorno dopo a casa la ragazza aveva cercato queste persone su un social network e li aveva
Trovati, ma era con Alex che aveva legato di più, si parlavano via chat, si erano scambiate il numero di telefono e durante queste chiacchierate si erano dette di vedersi per un miniconcerto in un locale vicino a casa di lei.
Quel giorno Piper era arrivata alla fermata dell’ autobus, era un bella giornata di primavera, il sole riusciva già a scaldare, avevano deciso di vedersi prima del ritrovo così per andare insieme a fare una passeggiata in città.
L’ autobus arriva e la ragazza in attesa aguzza la vista per scrutare l’ amica, ma… le arriva un colpo allo stomaco; vede scendere una donna, con un sorriso complice, grande, capelli di un oro abbagliante che facevano litigare anche il sole e il vento per poterli toccare.
Piper pensa: “mamma che bella che è” e “oddio che sensazione strana”
L’ altra la scorge e si avvicina per salutarla con quel suo sorrisone caldo, Piper ricambia il sorriso e l’ abbraccio un po’ intontita; infatti sente che sta tremando in tutto il corpo.
Le due si avviano, Piper con aria affascinata e lo stomaco sottosopra segue Alex, questa sprigiona fierezza e sicurezza, è incuriosita dalla donna e dalle sensazioni che prova.
Alex rompe il silenzio: “ho un po’ di fame, troviamo un posto e prendiamo qualcosa?”
“certo” risponde l’ amica.
Entrano in un bar, si siedono e ordinano. Iniziano a parlare, Alex si rivolge a lei con il sorriso,
parlano di musica, di scuola e lavoro, discorsi normali per conoscersi.
Sempre la bionda: “dai Piper, andiamo in centro, abbiamo ancora qualche ora, così passeggiamo e vediamo qualcosa di carino della mia città” e chiude con un altro sorriso contagioso.
La mora sempre più inebetita gli risponde con un cenno di assenso e le sorride.
Dopo il giro vanno verso l’ entrata del club e raggiungo il gruppo di amici; per un disguido con i posti a sedere Alex è costretta ad entrare da un'altra parte e Piper rimane con la comitiva, ma si
rivolge all’ amica: “Ma dove vai adesso? Quando ci ribecchiamo?” L’ altra le risponde: “non preoccuparti, una volta dentro cerco di riavvicinarmi a voi” e le strizza l’ occhio.
Piper una volta dentro è un po’ nervosa, si gira per trovare la sua amica, ad un tratto la vede un po’ distante anche l’ altra la vede e le fa un cenno d’intesa e si sorridono. Dopo pochi minuti se la ritrova vicina: “hai visto, che ti dicevo; avrei trovato un modo per avvicinarmi” e le sorride.
La serata passa tra canti e salti e molte risate, tutti insieme. Alex aveva invitato l’ amica a fermarsi per la notte da lei, per poi riprendere il viaggio l’ indomani.
Lei si sente un po’ in imbarazzo conosce l’ amica da poco e non è abituata a dormire fuori casa, anche perché quel pomeriggio ha sentita un tremito alla vicinanza dell’ altra.
Così per smorzare quell’ imbarazzo prima di prendere il sonno Piper inizia a parlare e a raccontare della sua vita; delle esperienze passate di amori e amicizie. Alex le si avvicina al letto: “posso mettermi accanto a te nel letto?” Piper stupita gli risponde di si, certamente, in quel momento sente il corpo della donna vicino al suo, ed emana un tepore fortissimo: “cavolo Alex, come sei calda!” lei le rivolge un sorrisetto: “si lo so, sono sempre così”; piano piano l’ imbarazzo svanisce e  sembrano conoscersi da una vita, amiche intime, tutto lo fa sembrare; dai loro gesti, sorrisi, erano complici.
Si guardano spesso anche senza parlare, sguardi dolci, a volte ammiccanti. Alex le prende la mano, è calda, liscia, con una stretta dolce ma determinata, si accarezzano, quasi senza accorgersene.
Erano vicine di fianco con la schiena al muro, la ragazza parlava dei suoi momenti di difficoltà passati, Alex con dolcezza la porta verso di se, con la mano libera la prende dalla spalla e se la mette all’ altezza della sua, Piper ci si appoggia con dolcezza, è contenta di quel momento così tenero; per la prima volta è lei che sorride per prima; è sempre incuriosita della personalità forte di quella bella e solare ragazza. La guarda ammirata, vorrebbe stare così con lei che la tiene e la riscalda. Pensa ai suoi anni passati ed a come non è mai riuscita a trovare persone come Alex.
Adesso si  guardano negli occhi, percepiscono qualcosa di forte; sentono una carica che le attrae l’ una verso l’ altra, sempre più vicine, fino a che le loro labbra si toccano, si sfiorano; sentono la morbidezza, il tepore umido; non resistono e si baciano, da prima con incertezza ma poi non si resistono e si baciano intensamente con passione e dolcezza, una forza che parte dal basso ed esplode nella testa.
Quel momento sembra non finire mai, si sentono come se intorno non esiste niente.
Da quel momento sono Alex e Piper.

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Capitolo 2
*** Partenza ***


2 Piper stava finendo di sistemare la sua borsa da viaggio, perché sarebbe ripartita di lì a poco, Alex la stava aspettando nell’ altra stanza, quando la vide arrivare, sospirò, e gli disse: “posso accompagnarti fino alla macchina?” la mora gli rispose “certo” con un sorriso quasi triste. Insieme percorsero poche decine di metri, fra loro il silenzio, c’ erano molti sguardi e sorrisi sforzati, si guardavano con interrogazione, ma non riuscivano a dirsi molto. Abitavano distanti molte centinaia di chilometri e in quel momento pesavano come un macigno sulle spalle. Si guadavano teneramente, e un po’ tristemente, le bocche stentavano sorrisi gli occhi iniziavano ad essere lucidi. Alex odiava gli addii e tutto quello che è simile a una separazione; e Piper lo percepiva in tutto quello che faceva la sua compagna o che non riusciva. Infatti, fu lei ad andare ad abbracciarla per poterla salutare. Le si fiondo al collo e rimase nascosta dentro la sua folta chioma d’ oro profumata per un tempo che non seppe calcolare; si strinsero così forte che riuscirono a percepire i brividi l’ una dell’ altra. E le sussurrò: “Ehi, tranquilla, ci rivedremo presto; te lo prometto” ma l’ altra riuscì a dire solo un: “certo”, smorzato nella gola. Non sapevano sciogliere quell’ abbraccio, ma avrebbero dovuto farlo, e con gli occhi lucidi e il groppo alla gola, allentarono la stretta, si scambiarono dei sorrisi dolci, che le lacrime rendevano amari; Piper asciugò gli occhi di Alex in quel gesto c’ erano le parole: “non piangere, tesoro, io sono qui”, salì in auto e mentre accendeva il motore salutò ancora la sua amata con un gesto della mano. Adesso provavano la solitudine tipica del distacco, sapevano che erano legate da un filo invisibile che le teneva unite anche a tanti chilometri di distanza, quel filo era il sentimento nato tra loro. Piper era alla guida ma la sua mente era ritornata alla sera prima, alle emozioni che aveva provato, ripensava a quanto era stato bello stare tra le braccia di Alex, al calore del suo corpo e dei suoi baci, i baci profondi e passionali che le avevano regalato brividi a fior di pelle. Guidava e pensava a come poter rivedere quella persona che le aveva rubato il cuore; che le aveva fatto ricordare com’è bello amare, com’è bello sentire i crampi nello stomaco e il vuoto nella testa, dopo tanti anni che non lo provava più. Alex era riuscita a riaprire quel cassetto che aveva deciso di chiudere, quella ragazza c’ era riuscita, con l’ allegria, la sicurezza e con il sorriso più dolce del mondo a farla innamorare di nuovo; e ne era felice. Aveva le mani sul volante, sentiva che gli occhi si riempivano di lacrime e fuoriuscivano calde sul viso, stava pensando a momenti belli, ma sapeva che la distanza le avrebbe fatte soffrire, perché non potevano vedersi quando volevano. Si promise di fare tutto il possibile per raggiungerla il prima possibile.

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