30 baci Marvel edition

di funny1723
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un bacio al ballo scolastico ***
Capitolo 2: *** Un bacio sotto i fuochi artificiali ***
Capitolo 3: *** Un bacio incestuoso ***
Capitolo 4: *** Un bacio alla morte ***
Capitolo 5: *** Un bacio in trincea ***
Capitolo 6: *** Un bacio che mi ricorda la mamma ***
Capitolo 7: *** La promessa di un bacio ***
Capitolo 8: *** Un bacio indecente ***



Capitolo 1
*** Un bacio al ballo scolastico ***


Un bacio al ballo scolastico (Clintasha AU)


Clint scuote le spalle a ritmo con la canzone e Natasha sorride divertita, mentre con fare fintamente scioccato si porta una mano alla bocca. Fanno una giravolta ed il vestito nero di lei ruota come succede solo nei film. Clint le prende una mano, l’altra gliela posa sul fianco ed improvvisa un tango. Continua a scrollare le spalle con un’espressione ironicamente concentrata in viso.
Molti li stanno fissando, ma ai due sembra non importare, non sta sera.
Natasha è ancora deliziosamente sorpresa dall’invito di Clint. Quando, aprendo il suo armadietto la scorsa mattina si era ritrovata davanti un bigliettino con su scritto “PROM?” ed una scatolina di velluto viola aveva pensato ad uno scherzo; ma era così seria l’espressione di Clint quando, comparendo da dietro l’armadietto le aveva fatto esattamente la stessa domanda del bigliettino, così seria ed imbarazzata, che Natasha si era ritrovata ad accettare per forza.
Ed ora eccola lì, a ballare con uno dei ragazzi più ambiti della scuola.
Con un sorriso la rossa si passa una mano sulla collanina a forma di freccia che ha attorno al collo. Clint sembra esserne felice.
Un’altra giravolta e l’unione delle loro mani questa volta è più delicata delle precedenti, meno scherzosa, come un bacio segreto che tutti possono vedere. La pelle di Clint sotto la sua è calda, un po’ ruvida forse, ma non in modo spiacevole. Natasha si trova a pensare che le sue mani devono essere come le sue labbra, con quella corta barba attorno, un po’ ispida, ma piacevole.
Clint le fa un sorriso sghembo e Natasha decide che entro la fine della serata scoprirà se è davvero così. 


NdA: Questo è l'eleco dei baci ^.^
Day 01. Un Bacio al sapore di wisky
Day 02. Un Bacio sussurrato
Day 03. Un Bacio pieno di odio
Day 04. Un Bacio al cinema
Day 05. Un Bacio e poi addio
Day 06. Un Bacio fasullo
Day 07. Un Bacio al ballo scolastico
Day 08. Un Bacio sotto la pioggia
Day 09. Un Bacio a tradimento
Day 10. La promessa di un Bacio
Day 11. Un Bacio che vale più di mille parole
Day 12. Un Bacio alla sposa
Day 13. Un Bacio non voluto
Day 14. Un Bacio che uccide
Day 15. Un Bacio alla morte
Day 16. Un Bacio in trincea
Day 17. Un Bacio superfluo
Day 18. Un Bacio a Dio
Day 19. Un Bacio sulla strada di casa
Day 20. Un Bacio sotto i fuochi artificiali
Day 21. Un Bacio senza senso
Day 22. Un Bacio alla fine del mondo
Day 23. Un Bacio alla persona sbagliata
Day 24. Un Bacio da far tremare il mondo
Day 25. Un Bacio incestuoso
Day 26. Un Bacio che mi ricorda la mamma
Day 27. Un Bacio che mi ricorda mio padre
Day 28. Un Bacio che vorrei dimenticare
Day 29. Un Bacio indecente
Day 30. Un Bacio dato per 30 volte
 

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Capitolo 2
*** Un bacio sotto i fuochi artificiali ***


Un bacio sotto i fuochi artificiali (MattxKaren)

I fuochi d’artificio sono la cosa che ti è sempre dispiaciuto di più non poter vedere. Certo, ne percepisci i contorni, l’intensità, se piove puoi addirittura vederne i colori a volte. Ma non è la stessa cosa, lo sai.
Sospiri e bevi un sorso di birra. Il cornicione è fresco sotto di te eppure non hai freddo. Anche se è Dicembre. Anzi, era Dicembre, giusto? Buon Capodanno Matt Murdock!! Ridi di gusto e bevi un altro sorso. Un buon anno lo è stato senz’altro.
Karen sorride accanto a te quando la conta alla rovescia comincia.
“Sai, qui a New York signor Murdock, c’è questa buffa tradizione.”
Meno cinque.
“Forse ti sembrerà strano, ma allo scoccare della mezzanotte di Capodanno”
Meno quattro.
“c’è l’usanza di baciare qualcuno.”
Meno tre.
“E visto che qui ci siamo solo io e te”
Meno due.
“e che io sono una che alle tradizioni ci tiene…”
Meno uno.
Le labbra di Karen sono calde e morbide contro le tue. Sanno di voglia di vivere, di casa e anche un po’ del cibo cinese che avete appena mangiato.
Quando vi separate, ti riscopri a sorridere. Già, è stato senz’altro un anno meraviglioso. Stringi Karen a te e restate così, seduti sul cornicione del tetto più alto di Hell’s Kitchen a guardare il primo giorno del nuovo anno nascere ed improvviso il non riuscire a vedere chiaramente i fuochi d’artificio non ti dispiace più così tanto. 

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Capitolo 3
*** Un bacio incestuoso ***


Un bacio incestuoso (WandaxPietro)


Un urlo, come un lamento in lontananza. Wanda si guarda intorno, stupita. Ma non c’è nessuno che sta urlando, nessuno a parte lei.
Pietro è lì, fra le sue braccia. Uno spasmo. Due. Sta morendo. La consapevolezza è come una lama nel petto della mutante.
La battaglia imperversa ancora attorno a lei e ironicamente per un attimo Wanda si sente come Dorothy, nell’occhio del ciclone, ignara di ciò che sta per accadere. Solo che lei, al contrario di Dorothy, sa perfettamente cosa sta per succedere. Pietro sta per morire. Suo fratello, il suo sangue, sta per morire e lei non può fare niente per impedirlo.
Le lacrime sembrano bagnarle le guance da sempre, quando con la gola chiusa dai singhiozzi si abbassa a baciare Pietro. Il loro primo bacio o forse l’ultimo, non lo ricorda più, non le interessa più.
Pietro era tutta la sua vita. Vendicarlo sarà il suo unico nuovo scopo, Wanda lo sa. No, non più Wanda.
Scarlet Witch. 

 

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Capitolo 4
*** Un bacio alla morte ***


Un bacio alla morte (GwenxPeter)


Abbracciami, ti prego. Abbracciami e tieni stretto a te per sempre. Abbracciami e dimmi che andrà tutto bene, che starai bene, che è solo un po’ di pioggia e che la pioggia non ha mai ucciso nessuno. Abbracciami e dimmi che non stai morendo. Abbracciami perché senza di te non posso farcela, non posso andare avanti.
Perché ho paura. Perché ho fatto tutto questo con te, per te e se ora chiudi gli occhi, se mi lasci, di me non resterà niente. Non sarò niente.
Hai ancora così tanto da insegnarmi, così tanto da insegnare a questo mondo. Hai ancora così tanto da vedere, così tanto da fare. Hai Londra. Hai me.
La pioggia si insinua ovunque.
Baciami, ti prego. Baciami perché mi ami ed io amo te. Baciami perché è l’unica cosa da fare. Baciami perché la pioggia si è tinta di rosso ed ho paura Gwen. Ho paura. Baciami come eri solita fare, con ancora un rimprovero sulle labbra. Baciami e basta. Ti prego, ti prego, ti prego.
Ti prego.
Gwen.
Perdonami. 

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Capitolo 5
*** Un bacio in trincea ***


Un bacio in trincea (stucky)


I nemici avanzano di notte, strisciano nel fango, loro genitore, senza emettere un fiato. Sono come incubi di carne e sangue, incubi con fucili ed elmetti.
Nessuno nell’accampamento pare notarli. I soldati sono tutti troppo stanchi, piegati dalla malattia o dal sonno.
Solo Steve li sente.
Ogni notte il loro strisciare è come un sussurro nelle orecchie del supersoldato. Una promessa di morte. Ogni notte Steve è agitato, irritato, da quei rumori così flebili da risultare assordanti.
Ogni notte l’unica cosa in grado di calmarlo è Bucky. Senza di lui il Capitano sa che sarebbe perso.
È per questo che quando ogni notte James lo raggiunge alla sua postazione, senza dire una parola Steve lo bacia, per sopravvivere.


Ogni notte Steve si sveglia con la rabbia ed il dolore ancora addosso. Le urla e gli incubi sono come una coperta che gli impedisce di respirare.
Il Capitano ha il fiatone mentre si guarda attorno in cerca di nazisti.  Ma non ci sono nemici a strisciare nell’ombra della sua stanza, non ci sono trincee di fortuna, niente più elmetti.
Niente più Bucky. 

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Capitolo 6
*** Un bacio che mi ricorda la mamma ***


Un bacio che mi ricorda la mamma (LokixFrigga)

Urlava e si disperava Loki Laufeyson. Urlava il suo dolore, la sua rabbia, il suo solitario tormento.
Frigga era morta.
Che senso aveva essere divinità se non si era immortali? Che senso aveva essere divinità se si poteva essere piegati da una cosa effimera e fragile come la morte?
Frigga era la sua unica famiglia.
Quando tutti gli avevano girato le spalle, quando Odino aveva in fine fatto la sua scelta e Thor era sorto come un eroe dorato, solo lei gli aveva riservato uno sguardo d'amore.
Nonostante tutto.
Ed ora proprio lei, lei che lo aveva cresciuto come un figlio, che gli aveva insegnato le arti magiche ed illusorie, che lo aveva stretto a sè quando da bambino gli incubi gli impedivano di dormire, era morta.
Per un istante il Valhalla si era spento.
Una luce in meno faceva risplendere i Nove Mondi. L'unica luce in grado di scaldare il cuore di Loki.
Una lacrima gli offuscò la vista, in fronte gli bruciava ancora la pelle nel punto in cui Frigga lo aveva baciato.Il bacio di una madre per un figlio. Solo poche ore prima. Poche ore.
Sentì dei passi in lontananza. Thor probabilmente, visto il passo sicuro.
Con le poche energie che gli restavano mascherò la sua cella. Nessuno doveva essere testimone del suo lutto. Nessuno doveva sapere cos'era Frigga per lui. Nonostate lei fosse sua madre. Nonostante nessuna magia avrebbe mai potuto celare il dolore che gli riempiva lo sguardo.
Nonostante tutto.  

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Capitolo 7
*** La promessa di un bacio ***


La promessa di un bacio (DarcyxLoki)

"Sorpreso che una piccola e fragile umana possa tenerti testa?" 
Darcy gli sorrise divertita. L'aveva appena fatta al grande Loki, Dio delle malefatte. 
Erano giorni che i due si punzecchiavano senza sosta, cercando di farsi paura a vicenda. 
Aveva ovviamente iniziato Loki. Una mattina le aveva fatto trovare il letto pieno di vermi e blatte. 
Darcy non sapeva il perchè di quel gesto, ma sapeva riconoscere una dichiarazione di guerra quando ne riceveva una. 
Come primo contr'attacco gli aveva riempito la fiaschetta di colla diluita e tabasco. 
Loki aveva bevuto il tutto senza fare una piega (anche se Darcy era quasi sicura di averlo sentito vomitare in bagno quella notte). 
La miriade di scherzi seguenti di Loki avevano raggiunto il loro apice quando le aveva sostituito ogni vaschetta di gelato che c'era in casa con salsa di broccoli e terra. 
Ora, a Darcy andava bene tutto, TUTTO, ma questo no. 
Non si può rubare ad una donna il suo gelato. 
Mai. 
Così Darcy aveva deciso di colpire Loki nel suo punto più sensibile: l'aspetto. Ed ora eccolo lì, con un'espressione oltraggiata in volto ed i capelli di uno splendido rosso fuoco. 
Ridendo Darcy si rese conto di aver vinto; ed era stata la vittoria più ridicola della sua intera vita. 
Loki la guardò, il terrore dipinto sul suo volto si trasformò in breve in malizia. 
"Piacevolmente" le sussurrò prima di baciarle il dorso della mano. 
"Ora però," con un gesto mellifluo la prese in braccio, diretto verso la camera da letto. 
"Darcy, è il tuo turno di urlare." 


 

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Capitolo 8
*** Un bacio indecente ***


Un bacio indecente



KarenxFrank





Le labbra di Frank sono rotte in più punti e sanguinanti. La sua faccia è un puzzle incompleto e un po’ sbiadito, che ricorda vagamente un uomo ed un teschio. Sembra essere stanco, il che in realtà è sorprendente perché vedere il Punitore stanco è un evento.
Karen non l’ha mai trovato così bello.
Con calma gli si siede in grembo e gli appoggia la testa sul petto. Frank le accarezza i capelli, sospirando. Ha un tocco sorprendentemente gentile per essere un assassino spietato. Mani dure, ma delicate. Karen chiude gli occhi e si lascia cullare dal pompare ritmico del suo cuore.
C’è qualcosa di insolitamente rilassante nell’essere lì con lui. Qualcosa che la fa sentire al sicuro. Protetta. Amata.
Frank è un uomo difficile da capire, difficile da vedere sotto a tutta la merda e la polvere del suo passato. È un cadavere ambulante intrappolato in un limbo di follie e pentimenti.
Karen strofina piano la testa contro la sua maglietta sporca ed alza gli occhi per guardarlo meglio.
La barba malcurata fatica a nascondere una ruga di preoccupazione che gli si è creata accanto alla bocca e lo sguardo duro sembra come incrinato, forzato.
Frank sospira e posa la fronte contro quella della rossa. Vorrebbe solo un attimo di pace, un istante solo per sé. Vorrebbe sprofondare nell’oblio che è diventata la sua vita e ritrovare il momento esatto in cui ha deciso che essere un casino gli andava bene tutto sommato.
Vorrebbe arrendersi. Mollare tutto. Morire.
Ma non può farlo, perché Karen lo guarda con quei suoi occhi chiari impastati di parole mai dette e baci mai dati.
Non può farlo perché lo sguardo di Karen è una promessa di piaceri proibiti e sogni indecenti e per quanto assurdo, Frank si dice che magari può continuare a combattere ancora un po’ se quella è la ricompensa.

 

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