The wolf

di Neera Everdeen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** AVVISO ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


La campanella suona. Balziamo in piedi quasi subito. Metto il capello di lana nera e i guanti. Fuori, la neve ricopre la strada e la scuola. Folle di studenti escono festosi e si promettono di rivedersi durante le vacanze di Natale. Mi avvicino al pick-up grigio di mio padre, una macchina scassata e con tanti difetti, ma che non ti abbandonerà mai nelle tormente di neve che nascono frequenti in questo periodo.
La nostra cara, vecchia e rumorosa Wolf.
Salgo sulla macchina. Mio padre mi accoglie sorridente.
- E abbiamo superato anche questo. Pronta per le vacanze?- gli sorrido. Se sono pronta?
Mette in moto la macchina e ci avviamo verso casa.
Ogni natale lo passiamo con i nonni paterni e la nonna materna, o in Italia (paese d’origine di mio padre) o qui. Quest’anno lo festeggiamo a casa nostra e non vedo l’ora.
Penso che ci sarà tutta la famiglia al completo. Quest’anno ci sarà pure la famiglia Cullen, che conosciamo da una vita.
Guardo la strada innevata.
I boschi sono ricoperti di neve immacolata e spessa. Un ululato in lontananza fa sorridere mio padre.
- Hanno fatto caccia grossa.- fin da piccola, mio padre mi ha allenato per la vita in montagna.
- Oggi arriveranno nonna Lakisha e Jacob per aiutarci nei preparativi.-
- Perfetto.- io e Jacob siamo cugini, e fin da piccola è stato un compagno di giochi e di escursioni. È estremamente geloso di me e di Renesmee , la figlia di Bella ed Edward.
Entriamo nel garage. Scendo dalla macchina ed entro in casa. Appena entro, mia madre mi urla un “ciao tesoro! Pronta per le vacanze?” dalla cucina. Casa nostra è grande e spaziosa, e la cucina può ospitare un reggimento. Trovo mia madre intenta a sfornare dei biscotti al cioccolato bianco e nocciole, che emanano un profumo dolce per tutta la stanza. Li mette in un vassoio di vetro e metallo sulla mensola.
Subito dopo sento bussare alla porta e quando vado ad aprire, mi trovo davanti Jacob, con sottobraccio nonna Lakisha.
- Nonna, Jacob!-
- Piccola mia.- mia nonna mi abbraccia. È una donna arrivata dall’Alaska, piccola, magra e con i capelli bianchi intrecciati con piume e perline. Porta con sé un piccolo pacchetto.
- Un piccolo regalo da parte dei Black e da tua nonna.-
- Grazie.- sorrido ad entrambi e li faccio accomodare in casa. Mia madre si occuperà dei preparativi a livello culinario assieme alla nonna, mentre io, Jake e mio padre nei lavori pratici.
Scendiamo nella “stanza da lavoro”, dove mio padre si occupa di bricolage. Portiamo al piano di sopra le sedie e la tovaglia, l’argenteria e i piatti per l’occasione.
Sto per tornare di sotto con gli altri, quando sento mia madre e mia nonna parlare dalla cucina.
- È cresciuta a vista d’occhio.- vedo mia madre posare il coltello e passarsi una mano sulla fronte.
- Lo so, Lakisha. Ma non possiamo permetterci di dirglielo, non ancora, almeno.-
- Sai che dovete farlo. È per il suo bene.- le mette una mano sulla spalla e le sorride comprensiva.
Una mano sulla MIA spalla mi fa sobbalzare. Alzo lo sguardo e trovo Jacob che mi guarda con le sopracciglia aggrottate,la bocca contratta in una smorfia di disapprovazione. Mi fa cenno di seguirlo e mi porta fino al salotto nel piano di sopra.
- Non devi origliare.- mi sibila contro.
- Stavano parlando di me.- gli ringhio contro a mia volta. In quel momento mi rendo conto di digrignare i denti. Smetto subito, spaventata.
- La situazione si è fatta più grave del previsto.- fruga nella tasca della felpa. Tira fuori una piccola collana e me la porge. È una collana di cuoio con un piccolo dente di lupo.
- Piccolo regalo personale.- mi sorride e mi fa l'occhiolino. È un mezzo sorriso, ecco. Si vede che è preoccupato. Faccio finta di nulla e scendo fino alla cucina con lui al seguito.
Di sotto,trovo anche la famiglia Cullen al completo.
Non riesco a non vedere un’espressione di stupore nei pallidi, come li chiama Jacob.
Sono davvero cresciuta così tanto o c’è veramente altro?







ANGOLO AUTRICE:
Alora.
Questa idea è in realtà quello che avrei voluto fare in "l'ultima eclissi", ma dato il poccio che ne stava uscendo, ho deciso di tornare all'idea iniziale.
Quindi, eccoci qui.
I Cullen per la ragazza è solo una famiglia "normale", anche se i continui nomignoli di Jake la lasciano perplessa, anche se non ci da peso.
I cambiamenti di Chloe sono perlopiù un grande aumento di forza fisica e di fame. Soprattutto di carne.
Ma non solo.
Spesso non dorme la notte e ha comunque molta energia ,non disdegna a mangiare spesso il sanguinaccio (specialità di alcune tribù nomadi. E' sangue di maiale coagulato e morbido.) preparato dalla madre.
Ma basta parlare di lei, sennò vi spoilero tutto HAHAH.
Commentate, accetto insuti vari , consigli e resto.
UN ABBRACCIO E PREGATE PER ME CHE OGGI HO QUATTRO ORE DI ALLENAMENTO..
 

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Capitolo 2
*** AVVISO ***


RAGAZZIIIIIII.
Allora. Questa FF verrà sospesa perchè anche qua c'è un poccio di idee e riprenderò con una originale, simile, ma senza i personaggi Twilight.
LO SO, che nessuno ci capirà nulla, ma so che questa finirà a cazzodecane (perdonate il mio linguaggio scurrile ma è la verità)
Se volete seguite quella parallela.
Gooodbyee.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Il fischio della teiera mi fa saltare sul letto. Guardo l’orologio sulla parete. Le nove. Scendo, vestita con un pigiama estivo, nonostante il freddo. Il fatto è che ho un caldo pazzesco, faccio fatica a tenermi addosso i vestiti che ho. Quando sono al piano inferiore Alice sta versando il te in un paio di tazzine bianche. La saluto con un sorriso. Tra tutti i Cullen, lei è la mia preferita in assoluto. Beviamo il liquido ambrato mentre la tv è sintonizzata su MTV music. Posa i suoi occhi dorati sui miei.
- Vieni con me.- mi dice, sospirando. Mi fa vestire con abiti pesanti e usciamo. La neve continua a cadere in piccoli fiocchi bianchi.
Quando esco, il mio fiato produce nuvolette bianche, mentre il suo no. Mi fa cenno di seguirla, e arriviamo fino a casa Cullen.
Ad un certo punto si ferma, con gli occhi sbarrati.
- Alice ..?- sussurro, guardandola preoccupata.
- Non è possibile..- mi dice guardandomi. – montami in spalla, presto.- mi prende, e la velocità mi toglie il fiato. Corriamo tra gli alberi, fino a casa sua. Mi fa entrare in fretta, osservando da una parte all’altra.
- Alice.- la saluta Edward. È un bel ragazzo biondo, cordiale e bene educato. Bella mi abbraccia.
- Devo parlarvi.- dice, osservandomi preoccupata.
Mi siedo sul divano, osservandomi intorno.  Un vaso di cristallo contiene delle bellissime rose intatte. Rosaline mi si avvicina e si siede accanto a me.
Mi prende le mani. Mi guarda e la trovo bella come sempre, e subito dopo i Cullen sono nel mio campo visivo. Anhe i miei genitori, Jacob e mia nonna. Sono tutti lì.
- Cosa succede?- chiedo, spaventata.
- Tesoro..- sussurra mia madre – dobbiamo dirti una cosa.-
- Se sei incinta preferivo una robetta più intima.- dico ,infastidita.
Mio padre e Carlisle sorridono nella mia direzione. Mia madre accenna un sorriso.
- No, non sono incinta, è una cosa che riguarda te.- si siede al lato opposto di Rosalie.
- Chloe, tu sei un ibrido.-
- Cosa?- chiedo, alzandomi di scatto e finendo addosso a Jacob.
- Quando sei nata,- comincia a raccontare il capofamiglia Cullen – tua madre stava molto male e tuo padre mi pregò di salvarla. Fui obbligato ad .. iniettarle del veleno.-
- Veleno?- chiedo di nuovo, confusa. Ibrido, veleno, gli occhi scuri dei ragazzi mi fanno paura, come la stretta troppo forte di Jacob sulle spalle. Comincio ad avere un attacco di panico.
Edward mi guarda con uno sguardo strano, come se fossi ad un tratto una cosa pericolosa. Bellagli tiene il braccio stretto, preoccupata. Deglutisco rumorosamente. Ad un tratto mi sembra di essere precipitata in un incubo. Dopo mi sveglierò nella mia camera e sarà un’altra giornata normale. Sul bob con mio padre forse. O con qualcun altro.
- Mi spiace, sei già sveglia.- mi dice Edward con un sorriso sbilenco.
- Noi siamo vampiri Chloe. Tu sei in parte come noi.- dice Carlisle come se fosse una cosa normale.
- In parte.- borbotta Jacob.
- Beh, buona parte del veleno lo ha assorbito. È come se fosse tre quarti vampira e solo un quarto un cane bagnato.- gli sibila Jasper.
- Tacete.- dice pacata Esme. Si mette di fronte a me, guardandomi negli occhi.
- Sei al sicuro, non ti faremo alcun male, promesso.-
- Ma non siamo noi il problema.- sussurra flebile Bella –Alice ha avuto una visione.- Esme si gira di scatto verso di lei, e sento la stretta di Jacob diventare più forte.
- Ho visto i Volturi, venire verso di noi. Ma Chloe non c’era. E la neve non c’era.
- Con la primavera.- riflette Jacob – quando lei compirà ..-
- Quindici anni.- termina Bella, guardandomi.






ANGOLO AUTRICE:
AMORI MIEI, sono tornata. Avevo tante idee in testa, ed ora rieccoci qui, riuscirò a fare 059683 fanfiction.
O almeno Spero.
Bando alle ciance, ditemi che ve ne pare, voglio sapere.
Commentate, ditemi quello che volete, le vostre idee, tutto quanto.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Due giorni dopo
Salto verso Emmett, ma non sono abbastanza veloce. Lo vedo scomparire in un lampo e riapparire una decina di metri dietro di me. Cado in piedi come mi ha insegnato. Mi guarda ghignando.
- È tutto quello che sai fare piccoletta?- mi urla. Rosalie e Alice sono sedute sul ramo di un albero e hanno lo scopo di intervenire in caso di pericolo, ma per ora è tutto tranquillo.
- Preparati succhiasangue, vedrai di cosa sono capace!- gli urlo io di rimando.
Mi giro di scatto, ma capisco che è  dietro di me troppo tardi. Mi prende e mi lancia in aria, verso le vampire. Urlo dalla sorpresa, ma mi ritrovo a ridere.
- Idiota!- gli urla Alice, ma lui salta per riprendermi.
Guarda la sua compagna sorridendo e alzando un pollice. Non ho più voluto sapere nulla per due giorni sulla mia natura, ma Alice fa pressione assieme a Jasper.
Mi sono trasferita in casa Cullen il giorno stesso giorno in cui mi hanno spiegato la mia natura ibrida.
E ho cominciato a cambiare ancora più in fretta. Sono più veloce e forte, i miei sensi stanno diventando più acuti e sto migliorando esteticamente. L’acne adolescenziale è scomparsa del tutto (praticamente non ne avevo, ma ormai è proprio sparita, per mia fortuna. Non voglio vivere per sempre con l’acne.) e la pelle è meno fragile.
Torniamo in casa per il “pranzo” , dove io resto con il capo famiglia vampiro per parlare.
Quando restiamo soli con sua moglie, comincia a parlare.
- Tua madre era seriamente malata e tuo padre si precipitò qui per implorarmi di aiutarla,conosceva  la nostra natura. La portai qui, e notai subito che non ci sarebbe stato scampo se non avessi agito in modo drastico. Fui obbligato a trasformarla, e il parto andò bene. Mi accorsi tardi della quantità di veleno usato, ben un litro. Capii ben presto che avevi assorbito una parte della sostanza iniettata, e dopo alcuni esami, scoprii che ne avevi assorbito più del previsto. Con il tempo abbiamo capito che sei un ibrido, più vampiro che licantropo, e che non rappresenti una minaccia.- la sua compagna mi guarda pensierosa prima di parlare, con una voce dolce e carezzevole.
- Non sarai mai una minaccia per noi, e dobbiamo convincere i Volturi della tua natura innocua. – sospira, guardando fuori. – temo che sarà difficile.-
- Non dovete preoccuparvi , posso convincerli da sola. Vedranno che non sono una minaccia e ci lasceranno in pace.- dico, con più convinzione di quella che ho.
- Non credo. A meno che tu non abbia un potere speciale. In quel caso, Aro potrebbe chiederti di unirti alla sua squadra.-
Osservo la neve cadere fuori dalla vetrata. Quale potere potrei avere? Ho un’ottima memoria, ma non credo sia un potere speciale. Forse sono un mutaforma, visto che sono in parte un licantropo.
I miei pensieri vengono interrotti dal ritorno dei ragazzi. Hanno una bottiglia piena di sangue per Carlisle e una leggermente più piccola per Esme.
Alice me ne offre mezzo bicchierino da caffè, ma rifiuto gentilmente. Voglio evitare del sangue per un po’.
Vado in camera, un ex salottino riadattato a camera per me. Sono molto grata a tutti loro, e so che devo ripagarli in un qualche modo. Tocco la collana che Jacob mi ha regalato. Il cuoio è sottile, mentre il dente è piccolo. Non si nota tanto, visto che la tengo sotto la maglietta.
Torno di sotto dopo pochi minuti, e trovo Jacob e Renesmee tornati dopo una ricognizione nel bosco. Stanno spiegando agli altri di aver sentito un altro vampiro nelle vicinanze, ma che non sono riusciti ad identificarlo. Perlomeno, non Ness.
Mette la mano in quella del padre, che sgrana gli occhi.
- Demetri.- dice, guardando Jasper.
- Bel guaio. Sanno tutto.- risponde l’altro.
- Possono aver fatto due più due.-
- È il suo odore.- dice Jacob come illuminato. -Il suo odore è diverso da quello di tutti gli altri. Io lo sento.-
- È un modo carino per dire che puzzo?- chiedo, sedendomi sul divano.
- Circa.-  risponde il licantropo. – hai un odore dolciastro, tipo miele.-
Faccio una faccia disgustata. Odio il miele.





ANGOLETTO AUTRICE:
Ma rieccomi qua, per la gioia di tutti voi! Quanti odiano il miele?
Comunque, oggi pubblicherò più di un capitolo perchè il wifi di casa è completamente andato (R.I.P webpocket, ti amavo tanto), e vi chiedo scusa gn.
Ditemi che ne pensate, vi imploro. Commenti, consigli, insulti, informazioni che io non so (impossibile MUAHAHAHAHAHAHA).
Uh, ecco. Il nome "rosaline" nel primo capitolo arriva per colpa del siiiiimpaticissimo correttore che avevo nel computer (ovviamente ora l'ho tolto). Quindi mi escludo da qualsiasi colpa.
VE SE AMA, ADDIO.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Jasper fa il suo ingresso accompagnato da Emmett, stracarico di volumi sui vampiri, mentre il primo porta un semplice computer.
Si connette al wi-fi, cercando informazioni, mentre gli altri eseguono ricerche “tradizionali”.
Piccole ricerche, semplici, ma che non hanno esiti.
Nulla, semplicemente il nulla.
Tutti restano perplessi, ma non ci danno peso. Io invece sì, comincio a sentirmi una specie di mostro. Mentre sto bevendo dell’acqua, urto Alice. Per un attimo resto come folgorata. Poi ho un forte attacco di panico, perché vedo un uomo dal sorriso inquietante (oh, dire semplicemente “inquietante” è un eufemismo), che prova a convincermi di essere essenziale. Per cosa, proprio non lo capisco.
Quasi vomito il biscotto e l’acqua, e Alice è la prima ad accorgersene.
Mi sorregge e mi fa sedere su una delle sedie in cucina.
- Tutto a posto?.- dalla mia faccia deve capire che non sto affatto bene.
- Cos’è successo?- chiede Rosalie appena entrata in cucina.
- Ho avuto una ..visione.- dico, tra i conati di vomito. Emmett cerca di mettermi dritta davanti a un cestino, colta da una nuova ondata di nausea. Edward e Bella provano a sorreggermi, ma accade qualcos’altro. Appena lei mi tocca, Edward aggrotta le sopracciglia.
- Non sento più i suoi pensieri..- dice in generale
E in quel momento sento i suoi.
- Edward IO sento i TUOI pensieri.- gli dico terrorizzata- e comunque, sto bene.- li rassicuro. I pensieri di Emmett in cui dice “bene un corno” mi fanno sorridere.
- Emmett ora sto benissimo, giuro.- gli dico, con sicurezza.
Si ritirano tutti in un angolo, parlando tra loro, mentre Jacob mi mette un braccio attorno alle spalle.
- Tutto a posto adesso?- annuisco, stringendo le labbra.
- Ho solo paura.- gli dico, guardandomi le mani e stringendole a pungo.
- Andrà tutto bene, ok? Io ci sarò sempre.-
- Grazie.- gli sussurro, ma sento che qualcosa non va. Appena venivo solo sfiorata da uno dei vampiri, era come se venissi attraversata da un’ondata di fuoco. Ed è una sensazione spaventosa.
Il capo famiglia mi si avvicina. Mi scruta negli occhi, come se cercasse qualcosa, e lo vedo contrarre il viso in una smorfia vittoriosa.
- Le pagliuzze.- dice, quasi battendo le mani e saltando dalla contentezza.
Lo guardiamo come se fosse impazzito. Oddio, forse è impazzito.
Non ci da altre spiegazioni, e se ne va tutto contento in garage, prendendo la macchina ed andandosene.



ANGOLO AUTRICE:
Ed eccomi quaaa.
Vi sono mancata? Su lo so che vi sono mancata, miei cari.
Che ne pensate di Chloe? E del suo potere?
Voglio dei piccoli commentuoli quassotto.
COMINCIA LA SCUOLAAA. EVVIVAAA.
Voi siete contenti? Io NO. Mh, quanto do il buon esempio..

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


La neve si posa sul mio cappotto, fiocco dopo fiocco. Mi stringo nell’indumento viola. I pantaloni sono caldi e neri, mentre un paio di calzettoni mi proteggono i piedi sotto gli stivali. Massaggio le dita delle mani, ormai gelate, mentre il fiato forma delle nuvolette biancastre nell’aria. Cammino verso gli alberi. Ho bisogno di stare da sola con i miei pensieri. Gli alberi, ad eccezione dei pini e dei sempreverdi, sono spogli delle foglie  .  Il ghiaccio ricopre ogni cosa, e fa scricchiolare il terreno sotto gli stivali invernali. Concordavano tutti sul fatto che io sia riuscita a “fotocopiare” i poteri di Bella, Ed (come lo chiamo da quando ho cinque anni) e Alice tramite il semplice tocco delle loro mani. Una teoria azzardata da Rosalie suggerisce che questo deve essere un riflesso delle mie capacità: come ho assorbito il veleno durante la gravidanza, riesco ad assorbire i poteri degli altri. Sospiro. A questo punto posso diventare estremamente pericolosa. Sto riflettendo su questo, quando vado contro a qualcuno. Cado per terra, ma trovo una mano tesa ad aiutarmi. La persona contro cui sono andata a sbattere è un ragazzo dai capelli ramati e gli occhi marroni. Mi sorride impacciato mentre mi aiuta a rialzarmi.
- Scusa, ero sovrappensiero e non ti avevo visto.- mi dice mettendosi una mano dietro la testa.
- Tranquillo, non ti avevo visto nemmeno io.-  gli rispondo, imbarazzata. E come al solito ho fatto la figura della ragazza goffa e sfigata. Anche lui non è stato da meno. Lo osservo meglio. Porta dei pantaloni scuri e degli stivali a mezza gamba, con una giacca invernale nera.
- Ti accompagno?- mi chiede, tranquillo. Faccio le spallucce. Qualcosa non va, gli occhi sono troppo vitrei e ho come un brutto presentimento, ma mi segue senza tanti complimenti.
- Che fai di bello in mezzo alla neve?- mi chiede di nuovo. Non molla l’osso.
- Nulla, avevo voglia di passeggiare.- gli rispondo, brusca. So che c’è qualcosa di strano, i tasselli non si incastrano perfettamente. Comincio a leggere i suoi pensieri, e quello che vedo mi fa fermare.
- Cosa c’è? Stai bene?- scuoto la testa indietreggiando. Aggrotta le sopracciglia e gli sfugge una smorfia preoccupata. Comincio a correre, senza preoccuparmi di farmi vedere per quello che sono.
Un vampiro lo sa meglio di me , di cosa sono capace.





ANGOLO AUTRICE:
Scusate se pubblico 93287423 capitoli in una volta ma devo, perchè con l'inizio delle scuole farei fatica.
Buona Vampirettura a tutti!

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Corro senza voltarmi indietro, ma so che mi è alle calcagna. Mi appoggio ad un albero, sondando il terreno circostante, e credo di averlo seminato quando qualcosa mi solleva da terra.  Comincio a scalciare e a graffiare , ma chiunque mi stia tenendo deve avere una forza bruta. Il ragazzo ci raggiunge e toglie le lenti a contatto colorate, mostrando gli occhi rosso cremisi.
Cerco di dibattermi, ma vengo buttata sulle spalle di qualcuno tremendamente alto.
- Razza di idiota!- strillo – mollami o ti strappo gli occhi e li butto in mare, ti do tanti di quegli schiaffi che nemmeno tua madre a cinque anni per metterti in riga! Ti .. o cavolo!- cominciano a correre, senza fermarsi, con una velocità impressionante. Veniamo affiancati da una deliziosa biondina con gli occhi grigiastri.
- Missione compiuta!- trilla, contenta. Mi guarda con un ghigno.
Arriviamo davanti ad un molo, in cui è parcheggiato un grosso motoscafo.
mi portano dentro senza tanti complimenti e un ragazzone dalle spalle larghe mette in moto.
- A noi piace viaggiare con stile.- dice la biondina alzando le mani.
- Allora, chi abbiamo qui?- mi dice, alzandomi il mento.
- Non toccarmi.- le dico, girando la testa da un lato. La barca va a una velocità costante e ben presto cominciamo a sobbalzare per colpa delle onde. Quando prova a toccarmi di nuovo, cerco di morderla. Il rumore secco dei denti la fa sussultare.
- Aggressiva la ragazza.- ridacchia il guidatore, che sento chiamare Felix.
- Farà meno la sbruffona davanti al Consiglio di Anziani. Vedrai che la terranno calma.- annuncia il rosso, con un sorriso sbruffone in faccia. Anche se il mio primo istinto è quello di darlo in pasto agli squali, preferisco restare a guardare il mare. L’acqua è scura e alcuni fiocchi ghiacciati si posano sulla superficie. È una cosa così surreale da sembrare senza senso. Dietro di noi, la costa in cui sono cresciuta si fa via via più piccola, fino a scomparire del tutto. Ora siamo in mezzo alle onde. Ora sono in mezzo ad un trio di vampiri pronti ad ammazzarmi. Non poteva andare peggio. Sento squillare il cellulare. Il nome “Emmett” compare sulla schermata, e la bionda mi fa cenno di rispondere.
- Pronto?- rispondo, cercando di essere tranquilla.
- Dove sei?- mi chiede, rabbioso.
- Sto tornando.- gli dico, cominciando a vacillare.
- Lo so che non stai tornando. Ti raggiungo io fifona. Dimmi dove sei.-
“ su una barca in mezzo all’oceano, in compagnia delle guardie dei Volturi da cui mi avete detto di stare attenta e diretta verso l’Italia. Contento? Ti aspetto , e se non arrivi tra cinque minuti ti picchio.” sono tentata di rispondergli. Ma l’unica cosa che gli dico è di andare verso al molo.
I vampiri non hanno visto l’artigliata che ho dato al legno, e ciò gioca a mio favore.
- Brava. Ora dammi il telefonino.- mi dice la bionda, dopo che io ho riattaccato, prendendolo con un gesto fulmineo e mettendoselo in tasca dopo averlo spento.
Mi rannicchio contro a una delle pareti. Dopo due notti e due giorni di viaggio, arriviamo ad una altro piccolo molo di legno e pietra, dove parcheggiano il mezzo. Dopo aver fatto lo stesso viaggio scomodo in spalla al bruto, arriviamo di fronte ad una villa.
- Ed eccoci qua!- dice il rosso, osservandomi con un ghignazzo mostruoso.
- Casa dolce casa.- aggiunge la biondina, osservando il paesaggio circostante. Beh devo ammettere che non è niente male. Il giardino è curato, con delle aiuole cariche di rose rosse e bianche. Querce e salici sono ben curati e disposti vicino ad alcuni laghetti.
Entriamo senza problemi dalla porta e scendiamo per delle strette scale di pietra a chiocciola.
Quando varchiamo un pesante portone di legno e ferro, veniamo risucchiati dal lusso. Pavimenti in marmo, quadri di guardie e Volturi vari (mica li so i nomi, giustamente), statue di personaggi famosi come Aristotele, e tante altre cose. Mi scortano fino ad una porta a due battenti, che la bionda apre senza esitazioni.
Davanti a noi, dietro ad un tavolo, ci sono tre individui con una toga nera. Li osservo, incuriosita.
Uno ha dei capelli neri lunghi , e sono certa sia il tizio vagamente inquietante della visione, un tipo dai capelli biondi con un ghigno stampato in faccia e un altro dall’aria stanca. L’ultimo è quello che mi incuriosisce di più. Sì, sono una di quelle personcine che si prendo carico dei “casi umani”.
Anche se qui di umano vedo ben poco.
- Ed ecco qui la nostra ospite.- annuncia il tipo inquietante. – a cosa dobbiamo il piacere di questa visita?-
- Rapimento, vorrei correggere.- dico, facendo le spallucce. – ma questi sono dettagli.- aggiungo con un gesto della mano.
L’uomo sorride, compiaciuto. Quello alla sua sinistra, il tipo dall’aria stanca, accenna ad un sorriso. L’ultimo invece, sembra semplicemente indignato.
- Abbiamo una piccola sbruffona.- sibila, infatti.
- Diciamo che è la parte che mi manca nella mia personalità. Oserei dire che sono simpaticamente sarcastica.- gli rispondo con l’ombra di un sorriso. L’atmosfera si è decisamente alleggerita. Perfino la ragazza bionda sta sorridendo.
Sento l’omuncolo borbottare qualcosa come un “ma guarda un po’..”
- Eddai papi, almeno è simpatica.- gli dice la vampira.
- Permettimi di presentarci. Io sono Aro, e questi sono Marcus e Caius.- dice il “capo” , come oserei dire, del trio. – mentre questi sono Demetri, Felix e Alina.-
Vorrei dire “di pollo?” ma capisco che questo darebbe solo fastidio.
- Tu invece sei..?- mi chiede, con un sorrisino dolcemente orrendo.
- Chloe, anche se deduco che lo sapete già.- rispondo semplicemente.
- Sei un’ospite.- dice Aro.  Caius sta per ribattere, ma viene zittito da un’occhiataccia di Marcus. Incrocia le braccia e si mette a guardare il muro.
Alina mi porta verso una stanza , in cui troviamo due donne –vampiro.
Si presentano come Athenodora e Sulpicia. La prima ha dei lunghi capelli biondi raccolti in una strana capigliatura vaporosa, mentre l’altra ha dei lucidi capelli neri raccolti in una crocchia.
Mi buttano in un armadio pieno di vestiti assurdamente belli ( da quando ho subito la trasformazione ho smesso di sudare. Comincia a piacermi l’essere un quasi vampiro.)
Mentre sono seduta su una poltrona , guardo la camera da letto in cui sono finita.
Un grande letto a baldacchino con delle tende rosso scuro e lenzuola in tinta mi sovrasta, mentre la stanza è bella ne complesso. C’è un grosso armadio color mogano pieno di vestiti e una scrivania con alcuni libri impilati sopra, un soffice ed elegante tappeto percorre quasi tutta la stanza e uno specchio sottile sta in un angolo, vicino ad una toeletta. Le lenzuola sono lisce, ma si vede che sono qui da almeno una settimana. Beh, logico. I vampiri non dormono. Mi trascinano a forza per farmi mettere un vestito. Fuori, sta calando il sole. Quando mi guardo allo specchio, quasi non mi riconosco. L’abito è bellissimo. Ha un corpetto a cuore preceduto da una parte in pizzo che mi ricopre le braccia e il collo, mentre da lì in poi è in seta nera e lungo fino ai piedi. I capelli sono raccolti in una treccia a lisca di pesce perfetta. La collana che mi allacciano al collo ha una croce d’argento in stile gotico. Mi fanno indossare dei tacchi neri prima di lasciarmi andare. Mi accompagnano in una sala da ballo, dove si stanno ancora allestendo i preparativi. Alcune donne dagli occhi rosso rubino stanno versando del sangue in centinaia di calici posati su un tavolo dalla tovaglia candida. Alina mi sorride.
- Non è splendido?- è vero. Osservo l’enorme lampadario di cristallo appeso al soffitto e i vari candelabri sulle pareti.
Veniamo raggiunti dal corpo di guardia e noto subito le intenzioni ostili di una di loro, una ragazza dai capelli biondi raccolti in una crocchia. Gli occhi cremisi mi fulminano con lo sguardo, facendomi rabbrividire. Un altro, un ragazzo che sento chiamare come Alec, mi stringe la mano. In quel momento sento di nuovo quella sensazione di essere attraversata dal fuoco, ma molto meno intensa. Cerco di controllarmi e nessuno desta preoccupazione. Sono tutti eleganti in abiti antichi.
Quando vedo un vassoio con del pollo resto interdetta a fissarlo.
- È per te, preferiamo farti mangiare cibo umano piuttosto bere sangue.- mi spiega Alec. È di gran lunga il mio preferito tra quelli in sala. Ma non tocco cibo, continuo a sentirmi in debito.  Ora non solo con i Cullen, ma anche contro le persone che dovrei evitare e che mi hanno rapita.
Una piccola orchestra attacca con un pezzo, e io me ne resto in un angolo. E, mentre sto per sedermi, vedo gli occhi di Demetri e di Jane fissarmi con disprezzo dall’altra parte della sala.
Qualsiasi cosa accadrà, so che non giocherà a mio favore.
Decisamente.







ANGOLETTO AUTRICE.
Allora, premetto che la scena della nave è logica, perchè io immagino il molo fuori dal territorio dei licantropi, che non possono quindi vederla, ed è anche un mezzo rapido e sicuro, visto che con un aereo sarebbero stati notati. Uhm, detta così sembra quasi una scena di spionaggio.
Beh, è un rapimento MUAHAHAHAH. U La scena migliore è sicuramente l'incontro con i Volturi, con questa nota ironica è decisamente fantastica.
Notare la battuta "Alina. Di pollo?" ceh ragazzi mi merito un applauso.
Cominciati i 76° Hunger Games comunemente chiamata Scuola?
Com'è andata? Voglio le risposte, i consigli, gli insulti e ,hehe, anche i complimenti nei commenti. :)
BUONI SETTANTASEIESIMI HUNGER GAMES, E CHE LA FORTUNA POSSA ESSERE SEMPRE A VOSTRO FAVORE! (anche se non c'entra nulla con il capito, ma visto che Hunger Games è la mia ragione di vita ve lo dico lo stesso) U.U.
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Alina mi porta in un angolo della sala, con uno scintillio eccitato negli occhi.
- Allora? Non è magnifico?- mi chiede, osservando la sala e gli ospiti. Decine di vampiri e vampire si riversano nella sala, tutti in abiti eleganti e scuri.
- Beh, sì.- le rispondo. Osservo una donna dai capelli scuri e gli occhi estremamente rosso cupo, mentre beve da uno dei bicchieri colmi di sangue con una grazia impressionante.
- Ma che hai capito? Io intendevo Alec!-
- Ah .. beh- non so cosa rispondere, quindi mi tengo a una via di mezzo – sì, è carino.-
- Sciocchezze, è una delle Guardie migliori e una delle più belle , assieme a Demetri.- mi sussurra, ma per  me pensare allo sguardo d’odio che mi ha appena lanciato il mio rapitore non me lo fa stare affatto simpatico. Anzi, se devo dirla tutta la sua bellezza è proporzionale alla sua antipatia.
- Se non fosse per Felix..- aggiunge, con la bocca storta. La guardo interrogativa, ma la conversazione viene interrotta dall’arrivo di una bellissima vampira che ci chiede di andare da Aro. con un sospiro, mi avvicino e ben presto l’attenzione di tutti è rivolta a me.
- Miei cari amici – comincia, con una voce fin troppo rassicurante e amichevole. Mi chiedo se stia fingendo solo per farmi abbassare la guardia – oggi festeggeremo l’arrivo della nostra ospite, la signorina Chloe, una ragazza dai poteri speciali e che speriamo che si unisca a noi. Un brindisi!-
I vampiri alzano al cielo i bicchieri e si congratulano con noi. Il rumore delle loro voci assomiglia a quello di uno sciame di insetti in avvicinamento. Una donna dai lunghi capelli rossi e ricci si avvicina, chiedendo a d Alina di presentarci, come se non riuscissimo a farcela da sole. Prima che la bionda possa aprire bocca le tendo la mano.
- Chloe Wolfer.- la donna osserva perplessa la mano che le porgo, ma poi la stringe con un sincero sorriso.
- Erenn Kurlingher.- mi risponde, presentandosi. Cominciamo a passeggiare per la sala, mentre le coppie cominciano a ballare a ritmo di musica. Sono tremendamente aggraziati e perfetti, mentre ballano in cerchio sulla pista in quegli abiti splendidi.
- Allora, com’è essere una mezza vampira?- mi chiede con un mezzo sorriso. Ha i lineamenti dolci e morbidi, quasi infantili. Probabilmente deve avere sui vent’anni. O , almeno, quando è stata trasformata.
- Tre quarti di vampira.- la correggo – ma è meglio che esserlo completamente. E sempre meglio che essere umani. – le rispondo.
- E il tuo potere di copiare quello degli altri non ti preoccupa?- continua a chiedermi, osservando la luna piena nel cielo. La guardo con le sopracciglia inarcate, e la donna ride di fronte alla mia espressione – il mio è quello di conoscere quelli degli altri semplicemente osservandoli. Il tuo è molto potente.- sussurra,lanciando occhiate furtive alla sala e chinandosi verso di me. i capelli sciolti le scivolano su un lato del viso, rendendola un ‘apparizione quasi terrificante. I grandi occhi rossi mi osservano e brillano alla luce delle candele.
Sta per parlare ma si blocca con l’arrivo di Felix e di Alina , che le chiedono di andare da Marcus per una questione urgente, e quella se ne va accompagnata dal ragazzone. Resto seduta su una delle tante poltroncine messe in alcuni angoli nella stanza e comincio a riflettere, passandomi il ciondolo tra le dita. Ripenso al modo con cui ha osservato la sala mentre mi parlava. Era spaventata, lo si vedeva da come si muoveva, fin troppo cauto. Questo vuol dire che è l’unica a sapere di quello che so fare.
Sono pericolosa, ovviamente. Potrei distruggerli tutti se avessi anche solo la metà dei poteri degli ospiti in sala. Ma la mia mente registra anche qualcos’altro. Osservo Marcus e Erenn, in un angolo ben nascosto da una tenda. Lui ha le sopracciglia corrugate e la bocca contratta in un sorriso misto tra preoccupazione e trionfo, mentre la donna gesticola frettolosamente e osserva con la coda dell’occhio la sala alle sue spalle. È evidentemente qualcosa che nessuno deve sentire. Vengono interrotti dall’arrivo di una donna accompagnata da un giovane vampiro biondo e dall’aria seria. Si salutano tutti e quattro con un cenno prima di andarsene. Marcus si avvicina ad Aro e Caius apparentemente tranquillo, mentre gli altri se ne vanno o a ballare, come nel caso della coppia, o escono sul balcone come Erenn. La festa va avanti tutta la notte, con balli e fiumi di sangue,
evidentemente umano. Ma l’unica cosa che so fare è sparare a caso su i poteri, ma quando lo faccio sento come una scossa elettrica salire dalle dita fino al cuore. E se per sbaglio ho  assorbito anche i poteri della vampira?
Di cosa posso essere capace?




ANGOLO AUTRICE:
Sono tornata! Scusate ma tra la scuola e resto sono impegnatissima.. che facete voi?
UH, chi va a vedere Crimson Peak? Io devo ancora vederlo, ma ho visto perfino il trailer portoghese U.U
Per le femminucce: si vede mezza chiappetta di Tom per 2 secondi. Quante vogliono prenotare un posto adesso?
ABBRACCIO VAMPIRESCO EVERYONE!

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