42 Drabble tra Andata e Ritorno

di alida
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A - Agitazione ***
Capitolo 2: *** B - Banchetto ***
Capitolo 3: *** C - Casa ***
Capitolo 4: *** D - Data ***
Capitolo 5: *** E - Epoca ***
Capitolo 6: *** F - Festa ***
Capitolo 7: *** G - Grotta ***
Capitolo 8: *** H - Hobbit ***
Capitolo 9: *** I - Infanzia ***
Capitolo 10: *** L - Lavoro ***
Capitolo 11: *** M - Meraviglia ***
Capitolo 12: *** N - Natura ***
Capitolo 13: *** O - Osteria ***
Capitolo 14: *** P - Popolo ***
Capitolo 15: *** Q - Quantità ***
Capitolo 16: *** R - Ricchezza ***
Capitolo 17: *** S - Signore ***
Capitolo 18: *** T - Tesoro ***
Capitolo 19: *** U - Ufficio Postale ***
Capitolo 20: *** V - Viaggio ***
Capitolo 21: *** Z - Zampillo ***



Capitolo 1
*** A - Agitazione ***


 

Ciao a tutti, spero che la mia idea vi piaccia, lascio qui l’elenco dei prompt.  (A fine pagina troverete la prima drabble). Credo che, a parte momenti di irrefrenabile ispirazione, che possono sempre capitare, seguirò l’ordine alfabetico. Ogni volta che posterò una drabble, il prompt sarà evidenziato di giallo, così sarete sempre aggiornati.

PARTE 1^: IL VIAGGIO DI ANDATA

Prompt  dei sostantivi : “Il Signore degli Anelli” (Ed. Mondolibri S.p.A.)

A

47

Agitazione

B

49

Banchetto

C

47

Casa

D

48

Data

E

48

Epoca

F

47

Festa

G

47

Grotta

H

48

Hobbit

I

48

Infanzia

L

48

Lavoro

M

47

Meraviglia

N

47

Natura

O

48

Osteria

P

47

Popolo

Q

54

Quantità

R

47

Ricchezza

S

47

Signore

T

47

Tesoro

U

53

Ufficio postale

V

47

Viaggio

Z

55

Zampillo

Il primo sostantivo che appare nel libro e che inizia con ciascuna delle lettere dell’alfabeto italiano.

 


 

PARTE 2^: IL VIAGGIO DI RITORNO

L’ultimo sostantivo che appare nel libro e che inizia con ciascuna delle lettere dell’alfabeto italiano.

Ricordate sempre che le recensioni sono sempre gradite come il Pan di Via.

A

1226

Amici

B

1225

Bordo

C

1226

Conforto

D

1225

Dito

E

1225

Estuario

F

1226

Fuoco

G

1226

Ginocchia

H

1222

Hobbit

I

1223

Inchino

L

1226

Luce

M

1226

Mormorio

N

1225

Pioggia

O

1226

Onda

P

1226

Pasto

Q

1223

Quercia

R

1226

Respiro

S

1226

Strada

T

1226

Terra

U

1221

Uso

V

1226

Via

Z

1170

Zona

A presto, Alida

 

 

 

 

 

 

LE DRABBLE SONO TUTTE DI 100 PAROLE, SECONDO IL CONTEGGIO DI WORD.

Ecco a voi la prima, si tratta di Sam e del momento in cui Arwen porta via Frodo a cavallo, dopo che è stato ferito a Colle Vento.

 

 

 

Le parole di Gandalf rimbombano ancora nelle mie orecchie: non lo perda mai di vista.

Invece, in un batter d’occhio, Frodo mi è stato portato via; aveva il respiro pesante, gli occhi quasi bianchi ed era in un bagno di sudore.

La donna elfo l’ha preso con sé, correndo via, veloce, verso una nenia di antiche parole sagge e curative.

So che con me sarebbe morto di sicuro e la speranza che la sapienza del popolo elfico possano salvarlo è la mia unica consolazione.

Siamo piccoli esseri, noi Hobbit, ma il terremoto del mio cuore potrebbe far tremare tutta Arda.

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Capitolo 2
*** B - Banchetto ***


Eccomi qua…

Sono molto felice che la raccolta abbia attirato dei visitatori e presumibilmente lettori. Spero che qualcuno di voi continui a leggermi…

Ora vi propongo il personaggio che per me è il più divertente del libro: Pipino!

A presto, Alida

 

 

Chi si immaginava che sarebbe arrivato il giorno che il nostro banchetto si sarebbe limitato ad una mela lanciata in testa da un ramingo?

Certamente non io e di sicuro non Merry.

La fame stringe lo stomaco, vedo cibo ovunque!

Salsicce appese agli alberi, nuvole a forma di frittelle.

E sulle spalle sento nel mio sacco il pentolino e le posate che tintinnano…

Che tortura!

Qui, per la lunga strada che ci porterà fino a Mordor apprezzo molto di più ogni singola zucca mangiata a casa e i cespugli, da cui velocemente raccolgo delle more, profumano di intingoli cotti lentamente.

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Capitolo 3
*** C - Casa ***


Ecco Granpasso, proprio lui… che non è più (o non ancora) Aragon e non è più Estel. Un uomo alla ricerca di se stesso e di un luogo che possa sentire come “casa”.

Ringrazio chi legge e chi recensisce.

Alida

 

 

Anch’io un giorno, forse, avrò un luogo da chiamare casa.

Lo ebbi, ma non ne ho ricordo e dove crebbi sento che non mi appartiene del tutto.

Così vago per il mondo conosciuto, negandomi agli altri e ancor di più a me stesso.

E il motivo di questo muovermi continuamente, senza sosta, è il cercare di capire dove andrò.

Eppure per quanto cammini a passi svelti, il mio destino sempre mi precede, e a tutti posso sfuggire tranne che a me.

Conscio di questo e insicuro di me, stringo fra le mani un ciondolo, che è amore, speranza e casa.

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Capitolo 4
*** D - Data ***


Questa è una piccola riflessione del Signore di Imladris sulle date e sul tempo. Credo che Elrond abbia sopportato molte perdite nella sua lunga vita e che la il destino si sia accanito su di lui con troppa ferocia. Sono felice pertanto che Tolkien gli abbia concesso di non morire su Arda ma di raggiungere Valinor e vivere presumibilmente per sempre lì con Celebrian.

Ringrazio chi legge e chi recensisce. A presto,

Alida

 

Prima, seconda e terza era.

Date che si rincorrono nella mente e si collegano come linee arcuate di una ragnatela.

Gli anni miei son talmente tanti che, sebbene sia un elfo, sento il loro peso nella mia anima.

Alcuni giorni mi piacerebbe vivere solo nel presente, dimentico di tutto ciò che fu, ma poi un’inaudita paura mi stringe il petto e mi spinge a imprimere ancor di più ogni data nel mio cuore.

E quando non ci saranno più ere da vivere, rivivrò con colei che mi amò non ieri, né oggi, né domani ma in un “sempre” senza tempo.

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Capitolo 5
*** E - Epoca ***


Salve! Questa drabble mi ha preso molto tempo perché  “E – Epoca” veniva subito dopo il prompt “D – Data”, si tratta sempre di affrontare il tema “tempo” e non volevo scrivere niente di già detto. Perciò ho cercato e ricercato un punto della storia o del film che potesse essermi di ispirazione, e alla fine eccolo qui il risultato. Spero vi piaccia.

Grazie a chi legge e a chi recensisce.

Alida

 

 

Con grande stupore ascoltavo le storie di mio zio, colme di avventure e infinite peripezie.

Quanto avrei voluto viverne anch’io, invece son qui a fissare un cartellone sul cancello di casa Baggins e a sognare di epoche remote in cui draghi e orchi venivano sconfitti da nani, elfi e … e da mio zio.

Il mio tempo è questo ma chissà… forse un giorno qualcuno racconterà anche di me.

Un tipo con la pipa si siederà e dirà a un bambino: “Stai a sentire, questa storia narra di un’epoca in cui uno Hobbit, che si chiamava Frodo Baggins, partì…”.

 

 

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Capitolo 6
*** F - Festa ***


Siamo alla Vigilia di Mezza Estate e giorni avvenire, quando i partiti di Imladris e del Lothlorien giungono a Minas Tirith e Arwen può congiungersi con Aragon. Questi sono i pensieri di Aragon. Al più presto inserirò anche i pensieri di qualche personaggio femminile…

Ringrazio chi legge e chi recensisce.

A presto, Alida

 

 

Arrivò dunque la festa, la più attesa nel mio cuore di mortale.

Giunse la Vigilia di Mezza Estate e il mondo e tutti i suoi giri ebbero ragion d’essere in quel semplice gesto, che mio padre fece, di posare la mano della Stella del Vespro nella mia.

Le stelle festeggiarono con noi e la luce del cielo si confuse con lo splendore della mia famiglia e negli occhi dei miei amici, che fino ad allora mi rimasero accanto, potei vedere tanta meraviglia e fiducia.

Ora vivo accanto alla stella più bella, per sempre nel dolce sapore di un sogno avverato. 

 

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Capitolo 7
*** G - Grotta ***


Questo è Gimli che ci trasmette i suoi pensieri dalla Terre Immortali, chiaramente in un momento di nostalgia e riflessione.

Ringrazio chi legge e chi recensisce.

A presto, Alida

 

 

G - Grotta

Così le chiamava Legolas per mandarmi sui nervi: grotte.

Ebbene, il giovane elfo mise freno alla lingua quando vide coi suoi occhi la magnificenza delle Miniere di Moria.

E questo, a posteriori, fu il solo motivo di gioia all’interno della casa di mio cugino.

La gloria del luogo, che tenevo viva nei miei ricordi, morì in un batter di ciglia e il suo posto fu preso da un dolore che sanguinò continuamente e che solo le Terre Immortali riuscirono a placare.

Eppure ci fu gloria e ci fu splendore e, se mi guardo allo specchio, li vedo nei miei occhi.

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Capitolo 8
*** H - Hobbit ***


Ecco Gollum, o meglio Smeagol. Nel film di Jackson c’è un momento in cui Frodo ripete la prima frase, o giù di lì, della drabble  a Gollum e subito gli occhi di quest’essere diventano un lago di disperazione e sofferenza per qualcosa che evidentemente ricorda di essere stato e che ha la consapevolezza di non essere più.

Ecco a voi ciò che ne è venuto fuori.

A presto, Alida

 

H - Hobbit

 

“Tu non devi essere stato qualcosa di molto diverso da uno Hobbit”.

Ah… come mi sono sentito stravolto quando il padrone mi ha guardato e mi ha fatto notare che io ero stato qualcosa di diverso da ciò che ero quando lui mi conobbe.

Ma l’anello ora a cancellato tutto.

Io lo guardai e per un attimo riflettei sul fatto che forse davvero un tempo anche io, forse, davvero fui un essere piccolo, fiducioso, allegro e spensierato, che viveva semplicemente per la felicità di godere del calore di un raggio di sole sul viso.

Niente di che, solo uno Hobbit.

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Capitolo 9
*** I - Infanzia ***


Questo è Bilbo che ripensa a quando era piccino.

Spero che la drabble vi piaccia.

Grazie a chi legge, a chi recensisce. A presto, Alida

I - Infanzia

Una casa immersa nel verde, un piccolo fiumicello che attraversa Hobbiton e gente cortese: sono cresciuto in mezzo a tutto questo.

C’erano corse pazze giù per il fiume  e fresche risate che nascevano come funghi nella Terra di Buck.

Poi c’era anche lo spazio per le stranezze del mio spirito inquieto e allora era una fuga dalla mia zona di sicurezza, nei boschi, alla ricerca di elfi e fate, di magie che neanche i fuochi d’artificio di un mago vagabondo potevano soddisfare.

E la magia restò in me e lì rimase quieta come un anello scordato nelle profondità della terra.

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Capitolo 10
*** L - Lavoro ***


Thranduil, Re di Boscoverde il Grande: ecco i suoi pensieri durante la Guerra dell’Anello.

Grazie a chi legge e a chi recensisce.

Alida

 

Ancora una volta il mondo che conoscevo si stava sgretolando davanti ai miei occhi e dopo, ancora una volta, sarebbe iniziato il grande lavoro di rinnovamento delle anime.

Infatti la distruzione non porta via solo case e affetti, ma lascia anche tante macerie, le più pesanti delle quali le troviamo dentro noi stessi.

Il mare non richiama tutti a sé, e il lavoro più estenuante è quello di rinascere facendo sgorgare acqua nuova nella cascata del nostro spirito di modo che il gorgoglio della vita che nasce copra il suono straziante dell’ultimo respiro di coloro che nacquero per essere eterni.

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Capitolo 11
*** M - Meraviglia ***


Thorin Scudodiquercia ovvero come il destino può accanirsi negativamente su una persona fino alla fine.

Tuttavia i nani, quelli veri, non si arrendono mai e lui alla fine è riuscito, seppure per poco tempo, a riconquistare la sua montagna. Qui ci troviamo nel momento in cui dopo tanto tempo rivede Erebor.

Ringrazio chi legge e chi lascia un’opinione.

A presto, Alida

 

Lo speravo, ma non troppo per paura di dover affrontare in seguito l’inevitabile delusione.

Invece il destino mi presentò anche quella sorpresa.

Non fu facile, ma ne valse la pena.

Così, dopo orchi, goblin, ragni giganti, mannari e tutto ciò che il male vomitò su questa terra, finalmente la rividi: Erebor.

Era grande, ancora gloriosa dietro le rovine di Dale, colma d’oro e carica d’affetto e ricordi.

Al suo interno i grandi saloni mi parvero abitati, potevo vedere mio nonno e mio padre camminare a passo sicuro verso la brillante Arkengemma, e il cuore mi si riempì d’orgoglio e dolore.

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Capitolo 12
*** N - Natura ***


Questi sono i pensieri di Barbalbero quando giunge al confine tra Fangor e Isengard e scopre che gli alberi sono stati sradicati.

Spero vi piaccia.

 A presto, Alida

 

 

Fin dove può arrivare la malvagità in questo mondo?

Il mio passo è lento come le mie parole e seppur non stia fuggendo, sono comunque lieto di allontanarmi per un po’ da questa foresta dove gli alberi sono rabbiosi e sofferenti.

Io vivo su questa terra da prima di chiunque altro.

Tanto ho visto e sentito e tanto vorrei non aver visto e sentito.

Ora, qui, al confine tra la Fangor e Isengard trovo risposta alla mia domanda, il dolore colma i secoli che vissi e di coloro che dovevo custodire non resta che il ricordo in un paesaggio vuoto.

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Capitolo 13
*** O - Osteria ***


Eccomi nuovamente qua.

Scusate per il ritardo con il quale aggiorno, ma vi assicuro che ho avuto un mese talmente impegnativo che l’ultima cosa che riuscivo a fare era connettermi a internet.

Comunque, questo è Frodo alla Locanda del Puledro Impennato quando incontra Grampasso. Vi ringrazio per l’attenzione e ricordate che sono sempre in attesa delle vostre opinioni. Buona lettura, Alida

 

Voci che risuonano in lontananza nella mente, un ronzio che fa di sottofondo agli incubi della tentazione.

Subito dopo un’unica parola mi risveglia dal torpore, spaventato cado a terra infilandomi al dito l’anello che mi lega all’ignoto.

E dall’ignoto giunge un amico che con parole sincere e soavi protegge me e i miei amici.

Ancora una volta sono urla lontane e pungenti che mi stringono il cuore.

Lasciamo il locale sperando che nessuno si accorga di noi, un ronzino sarà la nostra unica compagnia.

Il mantello mi avvolge ma non so se basterà a tenere lontano il freddo che sento.

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Capitolo 14
*** P - Popolo ***


Ciao a tutti, questa drabble mi è costata molto perché ho cercato l’imprevedibilità.

Non si parla di un popolo, ma di persone (e con questo termine intendo esseri viventi di tutte le specie tolkieniane) che si possono trovare in ciascun popolo e che in genere lottano fra loro, senza riconoscersi gli uni negli altri. Sono le persone avide di potere, pronte a compiere azioni orrende che non riconoscono la propria mostruosità e inumanità, ma che con facilità accusano gli altri dei propri difetti.

Il protagonista della drabble è Bilbo che descrive e riflette su Gollum.

Non è una drabble poetica, ma credo possa essere spunto di riflessione.

A presto, Alida

 

 

P - Popolo

 

Occhi grandi, pochi denti storti e un cumulo di ossa erano tutto quello che lo contraddistingueva nella sua fisicità.

Dall’altezza poteva essere uno hobbit, come me, oppure un nano. Sicuramente non era un elfo, né un orco e neanche un goblin.

Riflettei e mi resi conto che Gollum non apparteneva a nessun popolo.

Era di una stirpe che non ha popolo, ma che in tutti i popoli vive; gente che non ha occhi se non per ciò che vuole e il cui cuore non batte se non per il potere.

Morì da solo e nessuno della sua stirpe lo pianse.

 

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Capitolo 15
*** Q - Quantità ***


Il termine “quantità” si presta a tante interpretazioni. Quantità di cosa? Di pane, di strada da compiere, di fiducia, di dubbi…

Queste sono le riflessioni di Sam…

Spero vi piaccia, a presto, Alida

 

Q - Quantità

 

Peso attentamente ogni fetta di lembas, lo taglio a piccoli pezzi per non rischiare di rimanerne senza.

Nessuno può compiere un viaggio verso Mordor senza essere ben nutrito, e anche così non è detto che basti.

Frodo mi domanda quanto ne sia rimasto e io gli rispondo che è sufficiente anche per il ritorno.

La mia fiducia nel futuro lo stordisce per un attimo, e il suo più grande dubbio è se ho più lembas o più ottimismo.

Non so dare una risposta ai suoi tentennamenti, però sono consapevole che più saremo decisi, più leggero ci sembrerà il peso dell’anello.

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Capitolo 16
*** R - Ricchezza ***


Pensieri di Bilbo sulla ricchezza, quella materiale e quella spirituale.

Spero vi piaccia, Alida

Ringrazio tutti coloro che leggono e recensiscono.

 

R - Ricchezza

Erano solo tre sacche piene d’oro, anche se le malelingue continuano a parlare di caverne colme di ogni genere di ricchezza.

Questo è tutto ciò che loro pensano  abbia riportato a casa dalla mia lunga avventura.

Nessuno parla mai del mio nuovo saper vivere, del sapermi confrontare con molto di più che le zucche e le chiacchiere del mio paesello.

Qui, sotto la collina, pochi si sono accorti del nascere di una quercia, che io invece curo con attenzione ed ogni ghianda mi sembra un’Arkengemma: piccolo frutto che racchiude in sé la meraviglia di un mondo che ogni anno germoglierà.

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Capitolo 17
*** S - Signore ***


Elrond, Signore di Imladris. Davvero molto affascinante nella sua grandezza e nella sua umiltà.

Spero vi piaccia, Alida

 

S - Signore

Un tempo qualcuno mi chiamò “Re”, chiesi spiegazioni e mi dissero che così si chiama chi governa su altri.

Qualcuno mi chiamò “Signore”, ne domandai il motivo e mi risposero che così si chiama colui che si segue perché se ne ha fiducia.

Decisi allora che sarei stato il Signore di Imladris.

A capo della mia gente e a suo servizio.

Sempre con dedizione e comprensione verso il prossimo, senza mai perdere occasione di trasmettere la mia sapienza in campo medico.

Con orgoglio e tenacia a capo e a difesa del mio popolo e della terra in cui avremmo vissuto.

 

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Capitolo 18
*** T - Tesoro ***


Eccomi qua.

Non c’è abbastanza cenere al mondo con cui cospargermi il capo per chiedervi scusa del mio ritardo, vi prego tuttavia di accettare le mie scuse e vi offro questa drabble.

Se qualcuno è presente e volesse lasciare una recensione, sappia che è cosa molto gradita.

 

 

T – Tesoro.

 

 

Erebor!

Non solo una casa per esuli disperati, ma una cassaforte traboccante di ori, pietre preziose, monili e quant’altro.

“Ammirate il grande tesoro dei nani”, disse  Thorin ai suoi compagni e a Bilbo.

Furtivamente lo hobbit si mise in tasca due dita per controllare che l’anello fosse ancora al suo posto. Non lo avrebbe mai scambiato con niente, mai, neanche con tutto l’oro dei nani.

E quando Thorin morì chiedendogli perdono, Bilbo glielo concesse perché sapeva che ciascuno di noi ha un tesoro e, grande o piccolo che sia, ci corrode fino a che non siamo in grado di sbarazzarcene.

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Capitolo 19
*** U - Ufficio Postale ***


 

Non è stato facile, ma qualcosa è venuto fuori. Spero vi piaccia.

A presto, Alida

 

U – Ufficio Postale

 

Per anni l’ufficio postale di Hobbiville ricevette lettere da ogni luogo.

Il postino leggeva i nomi dei mittenti con curiosità e circospezione: Legolas Thranduillion dell’Ithilien, Gimli signore di Aglarond, Re Elassar  Re di Gondor e Arnor.

E quei signori a chi scrivevano?

A Pipino e Merry?

A Sam il giardiniere?

A Frodo Baggings?

Sì, lui era il nipote di Bilbo, poteva anche essere, ma tutti gli altri?

L’ufficio postale era un chiacchiericcio continuo, e quando le lettere smisero di arrivare, e Sam tornò a casa con un libro rosso ma senza Frodo, un silenzio irrompente ebbe la meglio su tutto.

 

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Capitolo 20
*** V - Viaggio ***


Questi sono i pensieri dell’anello del potere, che viaggiò a lungo, nacque dal fuoco e nel fuoco perì.

Spero vi piaccia. Alida

 

V - Viaggio

 

Tutto ha un inizio e una fine, sebbene un cerchio sembrerebbe non averne.

Ma ogni volta che passavo di mano in mano sentivo che il mio viaggio avrebbe avuto un termine inaspettato, almeno per me.

Sembrava che nessuno riuscisse a sopportare la mia compagnia, e così uno alla volta li lasciai.

Il padrone desiderava riavermi con sé, ma io non trovai mai la strada per raggiungerlo.

Poi, una volta, dopo tanto tempo trascorso con qualcuno che mi adorava con tutto il suo essere, me ne allontanai per poi rientrare brevemente in suo possesso e con lui terminare il mio viaggio.

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Capitolo 21
*** Z - Zampillo ***


Ciao… dopo tantissimo tempo sono tornata… vi assicuro che è stato un periodo stancante e un po’ buio per me  e il tempo per la scrittura è stato pochissimo, e ancora di meno la voglia… e l’ispirazione.

Se potete perdonarmi… io continuerò a postare …  Questo è l’ultimo capitolo del viaggio di andata … poi inizierò il ritorno.

Dunque questo è Pipino e il suo rapporto con il Palantir…

Spero vi piaccia.

Alida

 

 

Z - Zampillo

 

 

L’emozione di avvicinarmi a qualcosa di prezioso e senza dubbio pericoloso covò dentro di me.

Quella nera sfera, liscia, da accarezzare mi attraeva e rendeva impossibile desiderare altro.

Poi il fuoco apparve all’interno e, nella sua profondità, zampilli di terrore mi colpirono ovunque, paralizzandomi e impedendomi di parlare.

Il fuoco della pietra invase il mio corpo e io potei sentire la sua voce: orrenda, malefica e perversa.

Poi il freddo mi riportò alla realtà…

Ah… quanto è vero che il male sa vestire abiti caldi e suadenti eppure il suo calore brucia e il risveglio è freschezza per lo spirito.

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