The Sandwich Thief

di Wrightless Smalls
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo biglietto ***
Capitolo 2: *** La seconda nota ***



Capitolo 1
*** Il primo biglietto ***



                                                                                                                  The Sandwich Thief
I personaggi citati in questa Fiction non mi appartengono, e sono di proprietà di Rick Riordan, la fiction non è a scopo di lucro.
La Fiction non mi appartiene, appartiene a Boombashkas, l'autrice originale,  che mi ha dato il permesso per tradurla.



''Incredibile!'' gridò Jason, sbattendo furiosamente la porta del frigorifero. Fissò la scatola Tupperware* vuota nelle sue mani, l'irritazione gli stava tornando addosso. ''E' scomparso. Di nuovo!''
Nico guardò su mentre la sua pasta si stava riscaldando nel microonde. ''Cosa?''
''Il mio panino'' Jason sventolò la sua scatola vuota in faccia a Nico. ''Questa è la seconda volta in due giorni.''
Nico mastica pigramente un biscotto. ''L'hai etichettato?''
''Cosa ti sembra questo?'' gli mostrò il coperchio della scatola, che diceva chiaramente: NON TOCCARE. Questo panino appartiene a Jason Grace.
''Qualcuno continua a ignorare le mie etichette'' disse Jason. ''Lo so che lo stanno facendo di proposito'' Drammaticamente, gettò la scatola vuota sopra il bancone vicino, con una faccia disgustata.
Nico, dall'altra parte, ha la faccia tosta di roteare gli occhi verso di lui. ''Perché ti scaldi tanto? E' solamente un panino. Un panino che hai mangiato ogni giorno al lavoro per settimane. Forse è un bene che te l'abbiano rubato - puoi provare qualcosa di diverso''
Jason sbuffò. ''Come se qualcosa può essere all'altezza del mio panino''
Nico aprì lo sportello del microonde. ''Penso che la pasta del giorno dopo può essere una valida avversaria''*
''La paste del giorno dopo? Spero tu stia scherzando. Mi sveglio un'ora e mezza prima per preparare quel piccolo pezzo di paradiso tostato -''
''Oh avanti! Non è nemmeno così buono - ''
''La perfetta combinazione di funghi, cipolle, maionese, gorgonzola, mostarda, caienna -''*
''Hai appena detto caienna?''
''- e leggermente tostato su entrambi i lati, così quando arriva il momento di mangiarlo, si scioglie nella bocca, tutti i sapori si uniscono per produrre una sinfonia perfetta di -''
''Sei così pretenzioso, non è nemmeno divertente.''
''- e ora qualche barbaro probabilmente lo sta mangiando mentre parliamo, senza nemmeno assaporare o apprezzare l'amore e il duro lavoro che c'è in esso -''
''Quello è un biglietto?''
Jason si fermò a metà. ''Cosa?''
Nico afferrò la scatola che Jason aveva gettato via, aprendo il coperchio. ''C'è un bigliettino qui dentro!'' Gridò eccitato. ''Il tuo ladro di panini ti ha scritto qualcosa.''
''Stai scherzando'' Jason si avvicinò, rubando il bigliettino dalla mano di Nico, ignorando il suo ''Ehi!''
E' un pezzo di un agenda, un po' spiegazzato e leggermente unto (Jason poteva solo immaginare il tizio che mangiava il panino mentre scriveva). La grafia è tutta scarabocchiata, le linee e le curve si intrecciavano tra di loro, e era scritto in viola chiaro. Il colore non è la cosa più strana, però. E' la nota:
                                                                                                                                                        Lo è? Penso di essere un po' geloso

''Ma che diavolo?'' Jason aggrottò le ciglia, vagamente infastidito. ''Cos'è quel disegno?''
''E' una faccia ammiccante''
''Una faccia ammiccante?'' Jason guardò Nico, che sembrava contento per qualche ragione. ''Cosa dovrebbe significare? Geloso su cosa?''
''La tua etichetta, Jason'' Nico gli mostrò l'etichetta. ''Hai detto che il panino appartiene a te, ricordi?''
Jason guardò la nota di nuovo. Il suo battito iniziò ad accelerare mentre realizzava cosa intendesse veramente la nota. ''Oh.'
''Qualcuno ha un ammiratore segreto'' Canticchiò Nico.
''Non io'' Jason rispose velocemente, cercando di combattere un arrossamento. ''Smettila''
''Manco morto. Tu hai sempre fatto un affare di stato quando ricevo fiori o altro, ben sapendo che vengono tutti da Will. Ho intenzione di essere altrettanto entusiasto sul tuo ammiratore segreto'
''Non c'è nessun ammiratore segreto! E' qualcuno che pensa che io sia uno smidollato - pensando che se mi danno un mezzo complimento, i non sarei arrabbiato quando mi rubano il mio cibo.''
''E' davvero difficile credere che tu piaccia a qualcuno?''
''No.'' disse Jason in modo duro. ''Sto solo dicendo - se io piaccio a qualcuno, penso che dovrebbero offrirmi il pranzo, non rubarmelo''
Nico alzò le spalle. ''Magari sono solo affamati''
''Beh, sono contento che il mio panino può aiutare'' Borbottò Jason ''Questa è la più stupida faccina ammiccante in tutto il mondo''
''Okay, magari non sono bravi a flirtare. O a disegnare. Ma almeno sappiamo che sono amichevoli? La prossima volta spiega perché tu ami così tanto il tuo panino. Se gli piaci davvero, lo lascieranno in pace''
''E se non gli piaccio?''
''Penso che non dovremmo preoccuparci di quello'' disse Nico, sorridendo.
Jason nascose una risata. ''Giuro che ho usato quella frase su di te quando stavamo parlando di Will mesi fa''
''Lo so, ed era stata molto rassicurante'' disse Nico riconoscente. ''C'è un motivo se tu scrivi l'angolo dei consigli''
''Parlando di consigli'' Sospirò Jason ''Non ho nemmeno finito tutte le lettere. Annabeth mi ucciderà se non mi do una mossa''
''Ma hai ancora tempo per pranzo''
Jason alzò le spalle ''Credo che prenderò qualcosa dal bar vicino''
Mise il bigliettino nella sua tasca. Nico notò il movimento, e alzò un sopracciglio verso di lui, prima di porgergli il resto della pasta che stava mangiando. ''Posso prendere un po' di cibo da Will'' spiegò.
''Probabilmente finirai per mangiare anche lui'' borbottò Jason. Quando Nico sorrise solamente in risposta, gli occhi di Jason si spalancarono. ''O miei dei, stavo scherzando! Nico non puoi fare questo al lavoro!''
''Fare cosa al lavoro?'' Disse Nico innocentemente, avvicinandosi già alla porta. ''Non so di cosa tu stia parlando''
''Quando andrò a comunicare del ladro di panini'' Jason chiamò Nico, mentre lui precipitava fuori, ridendo. ''Non pensare che non comunicherò anche di voi due!''

~*~

Jason pensò molto il resto della giornata. Ci pensava mentre rispondeva alle email di lamentele con qualsiasi consiglio che reputava migliore. Ci pensava mentre stava parlando con un suo collega, mentre rassicurava Reyna dicendo che la sua colonna sarebbe finita entro la scadenza. Ci pensava mente mangiava la pasta che Nico gli aveva ceduto, mente giocava con il suo telefono e mentre rileggeva e rileggeva il piccolo bigliettino nella sua tasca.
Finalmente, decise chi doveva essere. Solo dopo poche ore la pausa pranzo, andò a vedere Piper.
Aveva i piedi sopra la sua scrivania, leggendo da cima a fondo un quaderno e occasionalmente scriverci qualcosa. Lei intervista gente semi-famosa, e la sua sezione del giornale era la più letta. E' anche brava - la sua disponibilità e accessibile personalità conquistava chiunque incontrasse, e chiedeva le domande giuste nel modo giusto.
Lo guardò mentre entrava, e poi tornò al suo quaderno. ''Ehi, Jason. Se stai cercando Nico, l'ho visto con Will scomparire nel bagno degli uomini poco tempo fa. Non penso che ne usciranno presto''
''Ci scommetto'' borbottò Jason. ''Veramente, volevo parlare con te''
Questo attirò la sua attenzione. ''Per cosa?'' chiese attentamente.
Non trovando le parole, prese il bigliettino e lo fece strisciare sulla sua scrivania. Lei gli diede uno sguardo curioso, togliendo le scarpe e dando un occhiata al biglietto.
Jason aspettò con le braccia conserte, aspettandosi che sorrise in modo imbarazzato guardandolo, ammettendo che era solo uno scherzo e ridandogli il suo fantastico panino. Invece, lo guardò con un sopracciglio alzato e disse. ''Non l'ho capita''
''Cosa significa che non l'hai capita?'' disse nel modo più freddo possibile. ''Voglio il mio panino''
''Cosa?''
''Il mio panino Piper! Il panino che hai rubato? Devi ridarmelo.''
''Non ho rubato il tuo panino'' disse Piper, sembrando offesa. ''Perché diavolo dovrei farlo? Come se non avessi cose di meglio da fare''
''E' il panino più fantastico che chiunque abbia fatto in tutta la storia. Perché non dovresti rubarlo?''
''E farci cosa?'' Gridò Piper. ''Ho portato il mio pranzo, e l'ho mangiato. E cosa ha che fare un panino rubato con questo?'' riferendosi al biglietto in fronte a lei.
''L'ho trovato nella mia scatola di pranzo, sotto il coperchio dove dovrebbe esserci il mio panino'' Si avvicinò a lei per guardarla negli occhi. ''Dov'è il mio panino, Piper?''
Tornò indietro con la sedia puntandogli in faccia le sue scarpe. ''Non ce l'ho, e non so chi ce l'abbia. Non sono sicura che tu lo sappia, ma ho un lavoro da fare durante queste ore di lavoro. Non le passo rubando il pranzo dei miei colleghi lasciando messaggi criptici al loro posto, cioè'' alzò le mani ''Geloso di cosa? Non ha alcun senso''
Jason la studiò con circospezione. E lei non guardò via dal suo sguardo, e finalmente raccolse il biglietto dalla sua scrivania. ''Del mio panino, a quanto pare''
Piper aggrottò le sopracciglia. ''Qualcuno vuole che tu lo mangi?''
Jason le lanciò uno sguardo, e il suo cipiglio diventò un sorriso.
''Capisco'' sogghignò. '' Qualcuno vuole chiederti di uscire''
''Piper'' sbuffò Jason
Lei alzò il sopracciglio su e giù. ''Chi è lei?''
''Non ne ho idea. Non è firmato''
''Puoi capire molto da un semplice biglietto, amico mio. Dai, fammi vedere.'' Saltò e afferrò il biglietto, guardandolo con nuovo interesse, come se fosse un detective cercando di risolvere un caso. Ora che Jason ci pensò sopra, Piper è molto brava con i problemi di cuori. Jason non l'aveva mai notato quando uscivano insieme, probabilmente perché era troppo preso, ma lei sapeva esattamente cosa fare in situazioni del genere. Veniva sempre da lei quando riceveva email di persone col cuore spezzato, e lei lo aiuta a rispondere - così spesso che si chiedeva se prendeva un aumento per quello.
Dopo un po' di tempo, lo guardò, con uno sguardo di chi aveva capito qualcosa. Jason aspettò che gli disse cosa fare. Lei aprì la bocca per parlare.
''Fa schifo a disegnare''
Jason gemette, sistemandosi i capelli con la mano. 'Tutto qui? E' il meglio che sai fare?''
Lei riguardò in modo strano il biglietto. ''Magari, non te lo ha scritto una ragazza? Non so, non sono un esperta''
''Io ti considero un esperta''
''Scusa'' rise. ''Non so davvero come aiutarti. Potresti cercare qualcuno che abbia una penna viola?''
''Solo perché scrive con l'inchiostro viola non vuol dire che la penna è viola''
''Beh pensaci su. Quante penne con l'inchiostro viola hai visto che in realtà non sono viola? C'è sempre un modo per capirlo''
Piper diede un occhiata al biglietto di nuovo. ''Ovviamente lavora qui. Magari su questo piano?
''Conosco tutti su questo piano. Nessuno mi ruberebbe il pranzo.''
disse ''Credo''
Piper scrollò le spalle, ridandogli il bigliettino e poggiando le sue scarpe sulla scrivania.''Bene, questo è tutto quello che posso dirti oggi. La cosa più semplice da fare è capire chi potrebbe avere una cotta su di te, ma molta gente è brava a nasconderlo, quindi non ne sono sicura''
''Okay'' disse Jason sconfortato, riprendendo il bigliettino ''Se scopri qualcosa me lo farai sapere?''
''Certo. Ma Jason?''
''Sì?''
Piper si fermò per un po', cercando le parole giuste ''Se questa persona ruba il tuo pranzo, flirtando oppure no, sarebbe fastidioso, lo ammetto - e se devi capire chi sia, penso che dovresti pensare a qualcosa di più grande piuttosto che cercare penne viola''
Jason esitò ''Che cosa intendi?
''Non ne sono sicura'' disse Piper, ridacchiando ''Quello che intendo è che abbiamo un tranquillo posto di lavoro qui. Non aver paura di piegare le regole , fai un po' di casino. Ci darà sicuramente un po' di intrattenimento''
''Il nostro editore-e-capo non avrà nulla da dire?''
Un sorriso lento nasce dalla bocca di Piper. ''Lascia a me Reyna. Ora sparisci'' tornò a dare attenzione al suo quaderno ''A differenza di te, noi dobbiamo lavorare''

~*~

Alla fine della giornata, Jason e Nico presero l'ascensore per scendere al piano terra. Mentre scendevano i piani, Nico avvicinò a Jason e sfacciatamente disse ''Nuovi indizi sul tuo nuovo ammiratore segreto?''
''Ladro di panini'' lo corresse Jason, ignorando il sorrisetto di Nico. ''E no, non ho idea di chi potrebbe essere. Ma dopo un illuminante chiacchierata con Piper, so come scoprirlo''
Nico smise di sorridere, guardando Jason attentamente ''E come lo farai?'' chiese lentamente.
''Beh'' disse Jason, cercando di sembrare casuale ma difficilmente in grado di controllare la sua gioia
''Si aspetta che domani io porti un altro panino no? E andrà a rubarlo anche quello''
''Fammi indovinare. Scriverai un bigliettino particolarmente aspro?''
Jason rise. ''S', scriverò un bigliettino. Non sono sicuro se sarà aspro, ma dobbiamo continuare la conversazione, non è vero?''
Nico, sospettoso, restringendo gli occhi alla non-risposta di Jason. ''Okay, mi stai mettendo un po' di paura, Jason. Cosa hai in mente di fare?''
Jason sorrise. ''Aspetta e vedrai''


*Tupperware è una marca che vende vari oggetti, l'autrice non ci guadagna nulla citandola.
*Letteralmente ''potrebbe dare una corsa per i suoi soldi. E' un modo di dire, significa essere buono come qualcosa/qualcuno e in questo caso, il panino di Jason
*La caienna - per chi se lo chiedesse - è un tipo di peperoncino



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Ehi ragazzi! Benvenuti a questa nuova fiction di Boombashkas! Tradotta da me!
Quelli che seguono IANYNIT si chiederanno che fine abbia fatto, mi dispiace dirlo ma quella fiction è temporaneamente sospesa.
Non cercherò nemmeno di scusarmi, ammetto semplicemente che non mi piace come l'ho costruita e come la stavo sviluppando.
Non sarà sospesa per sempre, ma devo trovare un modo per renderla migliore, perché di solito se la storia non mi convince, la modifico/cancello.
Spero che non mi odiate, ma torniamo IT.
Questa storia è una ... Boh? Eh sì, anche se magari qualcuno l'avrà letta, voglio mantenere ''nascosta'' la coppia principale, così, perché sono sadico!
Parlando della frequenza dei capitoli, dato che non ho molto tempo, non posso dirvi un giorno esatto, ma una alla settimana, molto probabilmente ve la porterò!
I capitoli sono 7, quindi più o meno sette settimane, se tutto va bene!
Penso di aver finito quello che avevo da dire. See ya!
-Wrightless Smalls

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Capitolo 2
*** La seconda nota ***




                                                                                                                  The Sandwich Thief
I personaggi citati in questa Fiction non mi appartengono, e sono di proprietà di Rick Riordan, la fiction non è a scopo di lucro.
La Fiction non mi appartiene, appartiene a Boombashkas, l'autrice originale,  che mi ha dato il permesso per tradurla.







Il giorno dopo, Jason si alzò ancora più presto del normale per avere molto più tempo per preparare il suo panino.

Camminò verso il suo lavoro, entrò nell'ascensore e salì al suo piano, salutò un paio di persone già presenti e mise il suo panino nel frigorifero della sala pranzo, con sopra un cartellino con il suo nome scritto in caratteri cubitali, e una piccola nota dentro la scatola:

Caro ladro di panini,
Non so chi tu sia, o perché pensi di poter rubare il mio panino, ma una cosa la so per certo:  Non ti lascerò fare i tuoi porci comodi e lasciarti quello che vuoi, almeno non senza combattere. Quando si parla dei miei panini, non accetterò compromessi. Quindi se tieni alla tua incolumità, fai marcia indietro. Fino a quel momento, divertiti a mangiare il pranzo di qualcun'altro.
Tuo, Jason Grace
P.S Non riesci nemmeno a disegnare una faccia ammiccante. Che vergogna.

La sua scrivania è a un paio di passi lontana dal bagno delle donne, così chiunque ci debba andare, deve passare affianco a lui. Per quanto sia inquietante, è essenziale per il piano di Jason. Invece per il bagno degli uomini ci può andare lui, quindi non c'è problema.

Quello che è un problema, invece è trovare un Annabeth arrabbiata mentre andava ad appoggiare le cose sulla sua scrivania .
Annabeth prende il suo lavoro come caporedattore molto seriamente, e se non ci fosse lei, probabilmente il giornale sarebbe già stato un fallimento. Tutti gli impiegati sono fantastici nei loro lavori, ma non sono altrettanto bravi nel rispettare le scadenze. Onestamente, chi lo è?
Jason è uno dei pochi che riusciva a consegnare il suo lavoro un giorno prima della scadenza - a volte anche due - quindi era apposto con Annabeth. E lo aiuta il fatto che loro vanno d'accordo ( non come Leo e Annabeth, che regolarmente hanno discussioni accese le quali Jason e Nico ascoltano mangiando una ciotola con dei Pop-corn).
Jason presta attenzione per tutti i quindici minuti in cui Annabeth lo rimprovera per non aver finito la sua colonna ieri quando l'aveva promesso. La scadenza è oggi e Jason non è nemmeno arrivato a metà, e deve finirla almeno per ora di pranzo. Quando Annabeth si congedò, Jason iniziò a lavorare, il pensiero del ladro di panino era completamente cancellato dalla sua mente.

~*~

Scrivere la colonna dei consigli non era esattamente il lavoro che Jason voleva fare. Le persone intorno a lui scrivono articoli avvincenti e interviste, presentando le foto più avvincenti - Gli scritti di Nico erano regolarmente in primo piano, un talento così importante che gli ha procurato un suo ufficio.
E poi c'è Jason. La zia angosciosa*
Non sa nemmeno come gli vengono la maggior parte dei consigli. Metà del suo lavoro è muoversi per l'ufficio, chiedendo alle persone se sapessero dei consigli per determinati argomenti. E tutto quello che fa è unirli insieme. E questo lo fa sentire ancora più male, le persone lo ringraziavano perché era 'il miglior consiglio' non sapevano che quelli non erano i suoi consigli.
Ovviamente è fantastico aiutare le persone in qualunque modo, ma se dobbiamo arrivare al punto, è solo una colonna di consigli. E' tutta anonima, quindi la gente non riconosce il suo nome, come quello di Nico o Piper, non dicono mai:
''Oh mio Dio, ho adorato quell'articolo che hai scritto''
Non è un vero scrittore, non ha il lavoro di cui vorrebbe andarne fiero, e a volte si sente solo come un pezzo di ricambio. Potrebbero rimpiazzarlo in un batter d'occhio e nessuno l'avrebbe notato. Se il giornale  continua senza la sua colonna, avrebbero solo espanso un articolo per coprire la sua area, e nessuno sarebbe il consigliere. Queste sono le tipiche cose che non lo fanno dormire, fissando il soffitto della sua camera, cercando di convincersi che tutto si sistemerà, e che non dovrebbe rimproverarsi per ogni dettaglio* e cercando di farsi sentire ancora peggio. La maggior parte del tempo è felice come una pasqua*, sopratutto perché ha un fantastico gruppo di amici e un posto di lavoro che apprezza, cose per cui è grato. Ma altre volte, si sente come se fosse trattenuto, e non riesce a raccogliere abbastanza forza per liberarsi.
Pensa sempre a queste cose quando corre per finire il suo lavoro, probabilmente perché si chiede se dovrebbe valerne la pena, ma le prossime ore passarono senza nemmeno che lui se ne accorgesse. Quando stacca gli occhi dalla sua scrivania, esausto (emotivamente esausto, c'era una lettera di un uomo che cercava di superare la morte della sua ragazza che gli ha fatto versare qualche lacrima), realizza che ha lavorato per tutto il pranzo.
Si stiracchia le braccia sopra la sua testa e si rilassa per un secondo, immaginando come sarà beato quando mangierà il suo panino.
E poi si ricordò.
Si alzò dalla sedia, guardò di nuovo l'orologio. E' sicuro che nessuno ha passato tutto il tempo nel bagno delle donne, quindi senza esitazione, abbandonò la sua scrivania e corse verso il bagno degli uomini.
E' completamente vuota, se non fosse  che Nico e Will erano davanti alla porta, entrambi rossi, imbarazzati, il loro capelli e vestiti erano in disordine. E' incomprensibile perché Reyna era occupata a fargli la ramanzina su qualcosa. Piper era accanto a Reyna, cercando di calmarla.
Accigliato, si avvicinò a loro: ''Che cosa succede?'' chiese.
''Che cosa non sta succedendo piuttosto'' rispose Reyna, cogliendolo alla sprovvista. Come se fosse un segnale, Piper le mise un braccio intorno a Reyna.
''Forza, non è colpa di Jason'' disse pazientemente. ''Stava lavorando tutto il giorno. Sono passata alla sua scrivania per salutarlo e non mi ha nemmeno notata''
Jason alzò un sopracciglio verso di lei. Non è venuta per dirgli 'ciao', gli lanciò un pacchetto di patatine in testa gridando: ''Fai una pausa snack, idiota!*'' mentre passava con Frank a braccetto.
Reyna lo guardò inferocita: ''Suppongo che sapeva cosa stesse succedendo, e non abbia voluto dirmelo''
''Veramente non ho idea di ciò che sta succedendo'' Disse Jason, nel modo più innocente che poté.
''Jason non lo sa. Non gli ho detto che stavamo facendo.... uh, lo sai'' parlò Nico
''Sarebbe stato estremamente inquietante se l'avessi fatto'' aggiunse Will.
''Aspetta un secondo'' disse Jason, guardando incredulo Nico: ''Voi ragazzi.... Non eravate...?''
Nico scrollò le spalle.
Jason spalancò la bocca: ''Ancora?''
''Che cosa significa, ancora?'' disse Reyna
''Niente'' l'interrompe Piper. ''E' stupido, non ascoltarlo. Ora abbiamo passato abbastanza tempo discutendo di quanto fosse inappropriato quello che è successo, e penso che Nico e Will abbiano imparato la lezione, vero?''
Alzò le sopracciglia verso di loro, ed entrambi annuirono. ''Sicuro'' disse Will.
''Promettiamo che non accadrà di nuovo'' disse Nico.
''Non qui, comunque'' sussurrò Will, avvampando quando Reyna lo guardò in malo modo.
''Per questa volta lascierò correre'' disse. ''So che l'atmosfera in questo ufficio è rilassata e affabile, ma non significa che tollererò questo. Lo sapete bene, specialmente tu Nico''
''Cosa? Perché io?''
''Tu sei più....'' lanciò a Will una sgradevole occhiataccia. ''....ragionevole''
''Non preoccuparti'' sussurrò Piper a un Will affranto. ''Guarda tutti così, è solo la sua faccia''
''Piper''
''Sì, Reyna?''
''Torna al lavoro''
''Sì, Reyna''
''E voi due'' continuò Reyna quando Piper uscì, puntando un dito verso la direzione di Nico e Will: ''Mantenete un comportamento professionale d'ora in avanti. Se pensate non riuscirci, potete benissimo tornare a casa, e restarci''
Appena uscì, Jason guardò Nico. ''Sesso nel bagno degli uomini. Ancora?''
Nico scrollò le spalle. ''Eravamo annoiati, e il bagno era vuoto''
''Nico, tu hai un ufficio''
''Che schifo Jason. Io ci lavoro su quella scrivania. Non profanerò in quel modo la mia postazione di lavoro. Onestamente, sei proprio schifoso a volte''
''Non ci licenzierà vero?'' chiese Will. ''Sono abbastanza sicuro che fosse sottinteso''
''E poi, Reyna adora troppo Nico. Quindi ve l'ha fatta passare''
'' Ed io?''
''Beh, non è che ci mancherai molto''
''Sta scherzando, tutti ti vogliono bene'' disse Nico, accarezzando il braccio del suo ragazzo. ''Comunque il fatto che Reyna mi adora non c'entra niente. Ci ha solo lasciato andare perché Piper era ci ha salvati''
''Piper non ci sarà per sempre. Dovreste essere più attenti. Vivete nello stesso appartamento, per l'amor degli dei! Perché non lasciate le attività di letto, che so, nel letto?!''
Nico sbuffò: ''Come se non vorresti farlo al lavoro.''
''Anche se vorrei, la mia prima scelta non sarebbe il bagno degli uomini'' Guardò la porta aperta. ''Ricordate quando Leo trovò un topo morto in un gabinetto?''
''Era coperto di piccoli cioccolatini per qualche strano motivo'' ricordò Nico, guardò un punto distante. Jason e Will si diedero uno sguardo divertito, accordandosi di non dire a Nico che quelli non erano cioccolatini.
''Qualunque sia il caso, non lo rifaremo presto'' disse Will, mettendo un braccio intorno a Nico ''Cioè, potremmo'' aggiunse Will, quando Nico lo guardò stranito. ''Ma non in un bagno pubblico. C'era un tipo che ha rovinato l'atmosfera''
''Qualcuno vi hai visti?''
''No ho chiuso la porta''
''Hai chiusa la porta di un bagno pubblico?''
Will scrollò le spalle. ''ho supposto che le persone sarebbero andate semplicemente in un altro bagno. Ma c'era questo tipo che batteva continuamente la porta urlandoci di lasciarlo entrare''
''L'avremmo dovuto fare'' lo interruppe Nico. ''Sembrava un emergenza''
''C'erano altre emergenze in quel momento, se ricordi'' Will sorrise a Nico, che tossì per nascondere il suo rossore. ''Ma veramente Jas, avresti dovuto sentirlo. Batteva e urlava per 5 minuti buoni prima che se ne andò, e poi.... Jason, stai bene?''
Jason, stava fissando Will con la sua bocca spalancata. Con impeto afferrò per le spalle Will.
''Ti ricordi la sua voce?''
''Huh?''
''La sua voce! Te la ricordi? O l'hai riconosciuta?''
''Beh, ero piuttosto assorto quindi.... No? Perché?''
Jason lo lasciò andare e guardò Nico. ''Quel tipo'' si fermò per creare effetto '' Era il ladro di panini''
Le sopracciglia di Nico si alzarono per lo stupore. ''Cosa? Come lo sai?''
''Perché avrebbe avuto davvero bisogno del bagno oggi, possibilmente per giorni. Avevo programmato di controllare ogni paio di ore il bagno degli uomini ma mi sono concentrato sul lavoro, e mi son dimenticato'' si sbatté la mano sulla fronte ''Che stupido''
''Lavorare durante le tue ore di lavoro invece che inseguire un tizio che ti ha rubato il pranzo?'' disse Will ''Che cosa insensata da fare''
Jason lo fissò ''Come fai a sapere sul ladro di panini?''
''Secondo te?'' Will inclinò la testa verso Nico.
''In mia difesa, non hai detto che non potevo dirglielo'' Disse Nico mettendosi sulla difensiva mentre Jason lo guardava storto.
''Non è importante che io lo sappia o meno. Il punto è; Che cosa hai messo in quel panino per forzarlo ad andare in bagno per ore?''
I suoi occhi blu brillavano di curiosità, mentre Nico sembrava vagamente apprensivo. Jason si chiese se quello che aveva fatto stamattina fosse pericoloso. Adesso con un po' di rimorso disse:
''Lassativi''
Gli occhi di Will si spalancarono. Nico intanto cercava di sembrare sconvolto, e ci riuscì per pochi secondi prima di scoppiare in una fragorosa risata. Quindi smise di fingere e si appoggiò alla parete continuando a ridere sguaiatamente.
''Nico!'' urlò Will. ''Non è divertente!''
''Lo so! Lo so! Mi dispiace'' disse Nico tra le risate ''E' che, ha messo i lassativi nel panino! Oh miei Dei, povero ragazzo''
''Giusto, povero ragazzo'' disse Will preoccupato. Si stava praticamente torcendo le mani. Jason non l'aveva mai visto così. ''E' così, così sbagliato!''
''Lo so!'' sbottò Jason. Nico stava ancora ridendo, facendolo sentire ancora peggio. La sua faccia stava bruciando. ''Ma non potevo non fare niente! Rubava i miei panini!''
''Al Tartaro i panini! Hai idea di quanto possa essere pericoloso?''
Nico smise di ridere ''Cosa?''
''Ci sono un sacco di cose che potevano succedere'' disse Will ''E non solamente che se la sarebbe fatta addosso''.
Un peso sembrava essersi appeso sul cuore di Jason. ''Non ne ho messo molto'' disse facendosi piccolo piccolo.
''Quanto?''
''Solo una o due capsule spaccate. Non è poi così male, no?''
''Come dovrei saperlo?'' urlò Will, freneticamente ''Ti sembro per caso in dottore?''
''Beh, veramente...''
''Dovremmo dirlo a Reyna'' interruppe Nico ''Se c'è una possibilità che il tuo ammiratore segreto abbia bisogno di aiuto, dovremmo dirlo a qualcuno, no?''
''E' così irresponsabile da parte tua, Jason'' Disse Will seriamente. Che suonava ridicolo da parte di un ragazzo che stava scopando il suo ragazzo nel bagno pubblico.
''Ehi, avevo programmato tutto!'' protestò Jason. ''Avrebbe mangiato il panino, corso verso il bagno, io l'avrei seguito. Mentre faceva i suoi bisogni, avrei scoperto chi fosse. E, sai, glie l'avrei fatta pagare''
''Penso che tu glie l'abbia già fatto pagare'' disse Nico ''E pensare che quel tipo abbia una cotta su di te. Solo il pensiero di quello che tu gli abbia fatto deve averlo fatto soffrire più della diarrea''
Le sue parole lo facevano sentire ancora più uno schifo. Che cosa stava pensando? Avrebbe dovuto metterne solo un pochino nel panino - non era un completo idiota, dopotutto - ma non avrebbe dovuto aggiungerne altro. Nella sua testa pensava alla faccia anonima del ladro di sandwich mentre entrava nella sala da pranzo, mangiando tutto il suo panino, per poi capire cosa avesse fatto Jason. Non sa nemmeno chi sia ma aveva l'indomabile sensazione di doversi scusare in qualche modo, magari anche abbracciarlo, dopo che ha finito di espellere i suoi bisogni, ovviamente.
''Sono uno stronzo'' borbotta Jason
Nico strinse la spalla di Jason. ''Non saltiamo a conclusioni affrettate, magari non ha nemmeno mangiato tutto il panino. Hai controllato se il panino è scomparso? Magari ti ha lasciato un bigliettino?''
Jason lo fissò solamente, per poi trascinarlo dietro verso la sala da pranzo.

~*~

La scatola da pranzo è sfortunatamente vuota, ma si poteva vedere un bigliettino al suo interno, e quando l'aprirono furono contenti che non era la nota di Jason bensì un foglietto di carte, scribacchiato con un colore viola.
Ignorando il sorrisetto di Nico, sbirciò il contenuto del bigliettino.

Fun Fact 1: I lassitivi in capsula hanno un sapore orribile che copre il resto (ma il lassativo liquido è insapore)

Fun Fact 2: Ti sei praticamente aperto in una lettera, ma non sentirti troppo stupido, perché
Fun Fact 3: Ho comunque mangiato tutto il tuo panino, quindi sono più stupido di te
Ora che ho rubato il tuo pranzo, posso andare in bagno, non vedo l'ora di scoprire che ci sarà  nella mia nuova casa - il bagno!
P.S Non sentirti in colpa e se ti senti in colpa. Sto rubando il tuo pranzo da giorni dopo tutto (Che avevo programmato di fare prima o poi)
P.P.S Se incontri i tizi che hanno chiuso a chiave la porta del bagno, digli che dovranno rispondere dei loro peccati nel Tartaro, dove nessuno li aiuterà
P.P.P.S Lavorerò sulle mie facce ammiccanti se tu continui a scrivere lettere drammatiche. Sono la cosa più tenera che abbia mai visto.

Tutto il bigliettino era cosparso di faccine sorridenti e cuori, più una faccia da diavolo vicina alla parola 'Tartaro'. Come abbia fatto a scrivere tutto questo mentre doveva andare in bagno, Jason non lo seppe mai.
''Non sono un idiota'' borbottò Nico ''Ci sono altri bagni in altri piani! Diglielo quando risponderai''
Jason aprì la bocca per replicare, ma uscì una risata. E in un secondo era appoggiato alla porta del frigorifero, ridendo e cercando di trattenersi, mentre Nico aspettava, esasperato.
''Non ti chiederò nemmeno perché'' fece ruotare gli occhi, ma c'era un sorriso sulla sua bocca.
Jason rilesse di nuovo il bigliettino, gli occhi scorrevano sugli scarabocchi e sulle strane faccine sorridenti. Nonostante si sentisse ancora un po' male, i lati della sua bocca continuavano a salire, e c'era e c'era un costante caldo che gli scorreva nelle vene.
Il ladro di panini era qualcosa. Magari qualcosa di bello.
''Significa che non lo odi più?'' chiese Nico ''Il tuo rimorse e la sua amabilità ti hanno convinto?''
''Non del tutto'' disse Jason, piegando la nota in modo perfetto. ''Infatti, ora voglio scoprire chi è più che mai. Solo che adesso'' si mise la nota nella sua tasca, facendo in modo che non fuoriuscisse ''Penso che tutta questa situazione possa essere divertente''



*Lett. Agony Aunt, è una persona, generalmente femmina che da consigli su problemi personali.
*Lett. essere felice come un mollusco, in italiano non si usa, ho preferito usare quest'espressione


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Rieccomi!
Salve, salve a tutti! Come state? Io non molto bene, tra poco ritorna la scuola. Dei aiutatemi.
Anyway, questo capitolo è il mio preferito personalmente! Ho adorato la parte dei lassativi, e la sgridata da parte di Reyna
non sono un Jasico shipper, ma sono molto carini insieme!
Ringrazio ElleAndKiria che ha avuto la premura di recensire questo capitolo senza trucidarmi!
Per oggi nada, ci vediamo la prossima settimana, Hasta luego!
-Wrightless Smalls

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