Fragments of love.

di Risa Lily Angelie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I. Salti tu, salto io. Ricordi? {Lily/Lysander} ***
Capitolo 2: *** II. [...] amare profondamente qualcuno ci rende coraggiosi. {Rose/Scorpius} ***
Capitolo 3: *** III. [...] Ma cosa c'è di sbagliato nell'amore? {James/Dominique} ***



Capitolo 1
*** I. Salti tu, salto io. Ricordi? {Lily/Lysander} ***


"Salti tu, salto io. Ricordi?"
-Jack Dawson, Titanic.
[Lily/Lysander]




 
[Winter, 2033]


Positivo.
Dovrebbe voler dire qualcosa di bello, no?
Ma quando sei una ragazza di venticinque anni - al culmine di una brillante carriera come battitrice di Quidditch - di fronte ad un test di gravidanza babbano, le cose cambiano.

"Merda" è il primo pensiero di Lily Luna Potter, seduta sul water, con un gomito sulle ginocchia candide e le dita di una mano che reggono, tremolanti, il suddetto test, che segna positivo. "Che cazzo hai da segnare positivo?! Cosa?!" riflette frustrata l'ex-Grifondoro, alzandosi in piedi, tirandosi su le mutandine e buttando il piccolo oggetto nel cestino lì vicino.

Qui, signori, entra in scena un problema. Anzi, il problema.
E se dico "entra in scena", intendo letteralmente, poiché la porta della piccola casa in cui vive Lily, nella Londra babbana, si apre; e solo una persona ha la chiave di casa.
Il suo conquilino.
O - meglio - il suo ragazzo.
Il suo fidanzato.
Insomma, lui.
"Lui" sarebbe Lysander Scamander, che ora si aggira per l'abitazione, alla ricerca della sua Lily.

Nel frattempo, la sopracitata ragazza è in bagno, le spalle appoggiate alla porta chiusa, mentre serra con forza gli occhi castani, maledicendosi mentalmente.
Perché non hanno fatto attenzione?
Perché proprio a lei?
E, soprattutto, come reagirà Lysander?


Lily Luna Potter è sempre stata sicura di sé. Forte, combattiva, esuberante.
Tutto quello che ci si può aspettare dalla figlia di Ginevra Weasley.
Tuttavia-- tuttavia, ora Lily è terrorizzata: Lysander è un bravo ragazzo, buono, gentile, disponibile, "un cupcake", l'ha definito scherzosamente una volta.
Ma ora, la faccenda è seria. Un bambino.
Lily ha paura. Paura di come potrebbe reagire lui. O anche tutti i suoi parenti, i suoi cugini-- ma passa in secondo piano, in quell'istante.
La sua più grande paura, è quella di non potercela fare. Che lui non possa accettare il loro bambino, che-- che resti sola.
Perché la forza di Lily Luna Potter, sta nel sentirsi amata.
Da sola, è come un castello di sabbia; basta un'onda, per abbatterla.


«Lily? Lily, d-dove sei?» chiama intanto la voce di Lysander, sicuro che la ragazza sia in casa; quella mattina è stata male e ha dato di stomaco, così...
La ragazza, sentendo il richiamo del giovane, si fa forza ed apre la porta del bagno, percorre il piccolo corridoio ed incrocia la figura alta e slanciata del fidanzato, in cucina, che si guarda intorno.

«Sono incinta.»
Lo dice così. Senza fronzoli. Arriva subito al punto, Lily.
Anche se sa che Lysander è timido e si spaventa facilmente, che forse sarebbe stato meglio prepararlo ad una notizia del genere-- in quel momento ignora la cosa - se ne frega - e resta lì, immobile di fronte a lui, osservando le sue reazioni.
«... i-i-in-incinta» ripete Lysander, sbiancando in viso.
Lily annuisce, iniziando a pentirsi di essere stata così schietta: «Sì Lys, mi dispiace, io--»
Ma la ragazza non finisce la frase, perché lui crolla a terra, svenuto.



«... Lys? Lys, ci sei?»
E' la voce di Lily - della sua forte, intelligente, bellissima Lily - a risvegliarlo.
«L-Li-Lily?» bisbiglia il ragazzo; è a terra, esattamente nel punto in cui è svenuto.
Ma ora, la sua testa è sulle ginocchia della ragazza, che gli accarezza i capelli biondi e lui si sente decisamente meglio - insomma, è tra le braccia di quella forza della natura che è Lily Potter, come non potrebbe?
Da vicino, Lysander può notare le leggere occhiaie sotto gli occhi nocciola della giovane.
«... no, la befana» sbuffa lei, arricciando il naso.
L'ex-Tassorosso fa un sorriso, mettendosi a sedere e grattandosi la nuca.
«Ho-- ho fatto un sogno assurdo, tu mi dicevi di essere--»
Lo interrompe: «... incinta, Lys? Lo sono sul serio
Lui la osserva, per poi scuotere la testa.
«N-no Lils, sognavo che mi dicevi di essere un marziano, in realtà...»
La ragazza gli rivolge un'occhiata carica di scetticismo.
«... fai sul serio?» chiede sarcastica, incrociando le braccia.
«... cercavo-- cercavo di sd-sdrammatizzare, Lils.» borbotta sconsolato il giovane, abbassando lo sguardo.
Lily gli afferra le mani e le stringe forte.
«Senti Lys-- io non lo so, è successo tutto così di fretta, io ho una carriera, e--»
«Tu lo vuoi?» lo domanda di getto, Lysander, alzando gli occhi ed osservando la fidanzata.
La ragazza apre e chiude la bocca, presa in contropiede.
Improvvisamente, immagina un bambino dai capelli rossi dei Weasley e gli occhi di Lysander, che sgambetta per casa. Magari mentre lo inseguono per fargli infilare i pantaloni. O perché deve mangiare e lui non ne ha voglia. O-- qualsiasi cosa.
E' una visione che stringe il cuore della giovane Lily.
«... sai che prima avrei voluto--» la frase, bisbigliata quasi impercettibilmente, si interrompe. La parola mancante è "sposarmi". Ma Lily non può chiedere a Lysander una cosa del genere - non le sembra giusto, le sembra di star obbligarlo e lei non vuole obbligare proprio nessuno. Non su una cosa del genere, quantomeno. Non il suo Lys.
Così allenta la presa sulle dita del ragazzo che, però, le stringe immediatamente a sua volta.
Per una volta, l'ex-Tassorosso si sente coraggioso. Sicuro di qualcosa - oltre che di essere innamorato di Lily, s'intende.
«... allora sposami, Lils.»
La terzogenita dei Potter sbatte le palpebre, spalanca la bocca.
«S-sul serio, Lys? Sarebbe da pazzi...»
«E-e quindi? Tu sei pazza...»
Lily scoppia a ridere e lo abbraccia di slancio, facendogli perdere l'equilibrio e facendolo finire a terra, sul pavimento in legno.
«E tu, a stare con me, lo sei ancora di più» risponde, scostandosi un ciuffo di capelli sul viso, i polpastrelli sul petto di lui.
Lui le sorride appena, stringendola goffamente a sua volta.



Se Lysander dovesse definire con una sola parola tutto quello che prova in quel momento, sarebbe felicità.








Note della Sclerata:
Salve, gente!
Allora, lo so, lo so, tutto ciò è un-- non lo so. Non chiedetemelo.
Non lo so.
Insomma, notate che sto pubblicando a notte fonda, non pretendete perle di saggezza dalla sottoscritta!
........ non che di solito ci si possa aspettare chissà cosa, but who cares?
Dunque, spiego rapidamente cosa mi è passato un paio di giorni fa per questa testolina malata: ho scoperto di amare la New. Già.
Ho le mie coppiette precise in testa (..... più o meno. Nel senso, dipende da come vengono caratterizzati i personaggi in questione. Nel senso-- io ho una mia idea dei personaggi, che può cozzare o meno con quella generale - in qualche caso cozza, ho notato. E mia visione prevede certe coppie-- lasciamo stare, mh?) e ho deciso di scrivere qualcosa.
Sono partita da Lily e Lysander perché-- è una cosa strana.
In realtà, shippo più o meno tranquillamente anche Scorily (dipende, as always, da un insieme di cose-- okay, multishipping is the way) ma, pensando a Lily come una pazza scatenata (con il cuore fragiluccio, perché alla fin fine lei è un muffin) e un Lysander timidone-- mi è venuto di shipparli.
Insomma [spread the love] capitemi.
...... non mi aspetto che voi lo facciate sul serio, sto delirando, è l'una di notte e dovrei essere a letto, but i don't care, sono un'elfa libera!
Voglio solo dire(?) che le prossime coppie saranno Rose/Scorpius, James/Dominique (i miei cupcakes bellissimi
) e Teddy/Victoire.
Giuro, al momento non ho altre idee-- o forse sì.
Vedremo.
Ogni coppia avrà una frase che mi fa pensare a loro-- o che comunque rappresenta la scena che vado a raccontare.
Quella di Lily e Lys mi sembra chiara. Credo. Non lo so(?).
E' come dire che si buttano insieme nella nuova avventura di essere genitori (
) e nulla. :3
Per la scorose e la jaminique ho già le mie belle frasucce pronte (la prima è tipo scontatissima, but who cares? e la seconda non lo so, vorrei spiegarvi ma poi spoilero, so-- nulla).
Ora però me ne vado, prima di perdere definitivamente la dignità come se ne avessi mai avuta una.
See you soon!

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Capitolo 2
*** II. [...] amare profondamente qualcuno ci rende coraggiosi. {Rose/Scorpius} ***


Note: La frase che avevo scelto inizialmente era un'altra, ma poi ho trovato questa e mi è piaciuta, quindi... ecco a voi.
 



"Essere amati profondamente da qualcuno ci rende forti; amare profondamente qualcuno ci rende coraggiosi."
-Lao Tzu.

[Rose/Scorpius]





[Summer 2024]

 


Si era ripromessa che non ci sarebbe caduta di nuovo.
Eppure, quando Scorpius Malfoy è comparso alla Tana, invitato da Albus - che, tra parentesi, da che parte sta?! Lei è sua cugina! -, Rose si è dimenticata di tutti i suoi buoni e nobili propositi.

Ma partiamo dal principio; vi illustro la situazione.
Rose Hermione Weasley, (ex) Grifondoro, appena diplomata con il massimo dei voti.
Scorpius Hyperion Malfoy, (ex) Serpeverde, appena diplomato con il massimo dei voti.
Manco a dirlo, hanno passato sette anni in continua competizione, cercando l'uno di superare l'altra, di essere più bravo.

Quindi, come tutti immaginavano sarebbe successo, durante il loro ultimo anno, durante una ronda  - perché sì, sono entrambi diventati Caposcuola, un classico - si sono ritrovati a baciarsi con passione contro il muro di un corridoio.
Poi, però, entrambi hanno fatto finta di nulla, e Rose si è detta che sia stato meglio così.
Tuttavia-- tuttavia, da quel momento, ha iniziato ad osservare ogni suo movimento. A notare con quali ragazze uscisse - tutte scostumate, ovviamente - continauando a tentare di stracciarlo ed umiliarlo - e ci riesce anche, quando la squadra di Quidditch di Grifondoro, in cui lei gioca come battitrice, riesce a stracciare le Serpi - in cui, manco a dirlo, Scorpius gioca come Portiere.

Ma torniamo al momento in cui Rose si ritrova davanti Scorpius.
«... Malfoy.» sibila, la ragazza dai capelli rossi, ferma sulla soglia di casa.
«Weasley.»
Albus Potter tossisce un paio di volte, portando la mano chiusa davanti alle labbra.
«Rosie, vorremmo entrare...» commenta a mezza voce, senza arrischiarsi a sollevare gli occhi verdi in quelli blu di lei - perché sa, che ci leggerebbe dentro una certa rabbia, rivolta contro di lui.
«Sì, Rosie, facci entrare» commenta sghembo Scorpius, arricciando le labbra.
La Weasley gli scocca un'occhiataccia, pronta a ribattere, ma la sua attenzione viene catturata dal movimento della bocca di lui. Per cui, si limita a mordersi appena la lingua con i denti bianchi e regolari, sbuffare e scostarsi per farli entrare in casa.
«Comunque, non sono "Rosie", per te» sentenzia la ragazza, superandoli e raggiungendo le scale. Si aggrappa al corrimano e sale al piano superiore.

Albus alza gli occhi al cielo, poi scocca un'occhiataccia all'amico.
«Che c'è?» domanda quello, alzando le braccia.
«La smetterete mai di fare gli idioti, tutti e due?» domanda retoricamente, scuotendo la testa.
Scorpius sbuffa e non risponde.



«... sai come la penso» sentenzia Dominique, scuotendo la testa con l'aria di chi la sa lunga.
«Oh, no Minnie, non dirmelo!» esclama Rose, scuotendo vigorosamente la testa. «Tieni per te le tue fantasie romantiche e--»
«Non sono "fantasie romantiche"!» ribatte convinta la Corvonero, voltandosi verso di lei grazie alla sedia girevole su cui è seduta. Incrocia le braccia, mentre con lo sguardo vaga un istante per la camera che condividono. «... è solo la verità.»
«Dominique. Mai nella vita. Mai. Mai-- mai, io e Malfoy, potremo stare insieme. Okay?»
La Veela solleva drammaticamente gli occhi al cielo, alzandosi in piedi. 
«Rosie...» le bisbiglia, prima di uscire dalla camera. «L'amore non è mai un errore.»
E, prima che la ragazza dai capelli rossi possa dire qualcosa, lei è già uscita.




Ma ora, torniamo alla prima frase che ho scritto.
Si era ripromessa che non sarebbe accaduto di nuovo.
Eppure, perché ora Rose Weasley è seduta a cavalcioni su Scorpius Malfoy, sulla stessa sedia girevole di Dominique, mentre lo bacia, come se non avesse mai desiderato fare altro?
"Stupida Rose. Stupida, stupida Rose!" è ciò che le ripete il suo cervello, mentre mordicchia leggermente il labbro del ragazzo; ma lei lo mette rapidamente a tacere, perché, nel momento esatto in cui lui è entrato in camera sua, per chiedere-- chiedere cosa? Non se lo ricorda nemmeno più. Ma il punto del discorso è che, appena le labbra di Scorpius sono entrate in contatto con quelle di Rose, lei si è dimenticata tutto.
Tutto.
Tutte le promesse che si era fatta, i sette anni passati ad odiarsi.
"Potrebbe aver ragione Dominique, dopotutto", si ritrova a pensare, mentre i baci di Scorpius scendono lungo il suo collo. "Come ha detto, lei? Odio et amo, no?" Si stacca da lui, gli poggia le mani sulle spalle. Fa scontrare i suoi occhi blu con quelli grigi di lui. "No, ma che sto dicendo...? Che sto facendo?!".
Si alza in piedi, subito, mentre cerca di ridarsi un contegno e cerca di ricordare cosa sia accaduto negli ultimi cinque minuti; lui è andato da lei per chiederle un libro, lei lo ha cercato, lo ha trovato, gliel'ha dato e-- e lui gliel'ha tolto dalle mani, lo ha buttato a terra e l'ha baciata.

L'ha baciata lui.
E lei? Beh, lei ha risposto con una certa enfasi, tanto da farlo finire sulla sedia.
In questo momento, al solo pensiero, sente le orecchie andare a fuoco dalla vergogna.
"... stupida Rose."

«... hai il tuo libro» dice freddamente, scuotendo piano la testa. «Ora-- ora puoi andare.»
Scorpius si alza in piedi, si avvicina nuovamente alla ragazza, afferrandole il viso con due dita e costringendola a guardarlo in viso.
«Non puoi allontanarmi per sempre, Rose» ribatte lui; senza ghigni, senza sarcasmo, nulla. E' solo che-- in quel momento, la Weasley ha davanti Scorpius. Quello vero. «E' inutile che cerchi di negarlo a te stessa, mh? Ti piaccio. Accettalo.»
Si morde l'interno della guancia, Rose, rifuggendo agli occhi penetranti di lui.
«... no.»
«Rosie» E stavolta, il tono non è scherzoso, come quando l'ha chiamata la prima volta in quel modo. No. Stavolta è serio. Stavolta è dolce. E' supplichevole, quasi. E, se la ragazza aprisse gli occhi, vedrebbe che, stavolta, è innamorato. «... ci sono dentro quanto te, okay? Sarebbe una pazzia ma, ehi!, proviamoci.»
Ma la ragazza non vuole - anzi, non può starlo a sentire. Allontana la sua mano dal proprio viso, scuotendo lentamente la testa.
«N-no, senti-- è stato un errore, non volevo baciarti la prima volta. E nemmeno la seconda. E nemmeno--» Ma viene interrotta, qui, da un bacio di Scorpius.
E qui, Rose non ci capisce più niente.
Gli getta le braccia al collo, rispondendo al bacio con entusiasmo, mentre lui la fa indietreggiare e poggiare la schiena contro la porta.
«Smettila di essere così testarda, Rosie» le bisbiglia lui all'orecchio, appena si stacca da lei. «Mi ami. Accettalo.»
Rose sfarfalla le ciglia scure, facendo risaltare gli occhi blu.
E pensa.

A quando suo padre, prima che lei prendesse il treno per Hogwarts per la prima volta, le abbia detto di stracciarlo in tutte le materie.
E lei ci ha provato. Perché Rose Hermione Weasley non si è diplomata con il massimo dei voti per sete di sapere. Lei non è come sua madre.
Lei lo ha fatto per non deludere suo padre.

Pensa a quei sette anni, passati a litigare con Scorpius, quando avrebbero potuto-- beh, avrebbero potuto essere amici. O qualcosa di più.
Ma no, lei non se lo è permesso.
Ed ora? 
Ed ora, Rose se ne pente.

Ed è per questo che, adesso, tira il colletto di Scorpius verso di sé e lo bacia di nuovo.



«Va bene, Malfoy. E' una pazzia, ma proviamoci.»

 


 

 
Note dell'Autrice o pseudo-tale:
Innanzitutto, la frase che avevo scelto inizialmente era proprio "Odio et amo" di Catullo. Ma anche la scena che avevo immaginato inizialmente, era totalmente un'altra.
Poi ho scelto questa frase perché-- beh, penso che, per Rose, ammettere di essere innamorata di Scorpius, richiede un certo coraggio. E lei in casa è molto amata, e suppongo che questa sia una sua forza.
Non lo so, mi sembrava adatta a loro due.
perdonatemi, Dominique non era affatto prevista! Si è infiltrata.
Ahw, she's my precious bae. 

La "mia" Rose, spero si sia capito, è, sì, intelligente come Hermione, ma non ha la passione per lo studio che ha lei.
Lei, principalmente, si è impegnata a (provare a) stracciare Scorpius in tutto solo perché è una promessa che ha fatto al padre.
E Scorpius-- buh, mi è uscito un po' così, non so bene nemmeno io. 
Ora, la prossima OS è sulla jaminique aka i miei amori bellissimi e stupendi e buh, nulla. Avevo già scelto la frase anche per loro, ma ci sto seriamente ripensando per vari motivi, mh.
See you soon!


 

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Capitolo 3
*** III. [...] Ma cosa c'è di sbagliato nell'amore? {James/Dominique} ***


"Ci baciammo, ci baciammo come se ci vergognassimo di noi, c'era la paura di sbagliare qualcosa in quel bacio. Ma cosa c'è di sbagliato nell'amore?"
-Tumblr.
[James/Dominique]





[Autumn, 2023]


 

Sta infrangendo un sacco di regole. E lo sa.

Dominique è sempre stata molto attenta a quel tipo di cose - è simile a Rose, da quel punto di vista; con la differenza che lei non spicca caratterialmente come la cugina, per cui non è un Prefetto, né sarà eletta Caposcuola. Non che le dispiaccia, s'intende. Non si sente in grado di portare a termine un compito del genere.
Ah, se solo avesse un po' più d'autostima... ma sto divagando, vero?

Nasconde il proprio viso lentigginoso dietro la sciarpa bronzo e blu - segno della sua appartenenza alla Casata di Corvonero -, mentre si stringe nel proprio cappotto - non deve essere vista; sta infrangendo le regole, non dovrebbe essere ad Hogsmeade quella sera.
Dovrebbe essere al Castello, magari in biblioteca o nella propria Sala Comune - su una delle belle poltroncine blu, con un buon libro sulle ginocchia. Magari mentre sorseggia una buona cioccolata calda.

Un brivido la scuote da capo a piedi; ha maledettamente freddo. 
Eppure sono solo i primi giorni di novembre! Ha sempre fatto così freddo a novembre?
Oh, ma qualche piccolo sacrificio si può fare per la persona che si ama, no?

Ed infine, eccolo: il locale dei Tre Manici di Scopa si erge di fronte a lei.
E' quasi arrivata: sì, perché la sua meta non è quel luogo. Non esattamente, almeno. 
Se entrasse lì, si accorgerebbero che è una studentessa di Hogwarts e, poiché Dominique è una pessima bugiarda, capirebbero subito che è scappata, la riporterebbero a scuola, le verrebbero tolti dei punti, magari verrebbero chiamati i suoi genitori-- e arriverebbe una strillettera, vorrebbero sapere cosa ci facesse lì fuori e lei dovrebbe spiegare e... Scuote vigorosamente la testa; ah, la sua fantasia galoppa così facilmente...



Sta giust'appunto pensando a quanto si distragga facilmente, quando una mano l'afferra per un braccio e la trascina nel vicolo buio dietro il locale.
Dominique apre la bocca per contestare - insomma, c'è modo e modo! - ma viene bloccata da un paio di labbra che si posano sulle sue, dando vita ad un bacio irruento, urgente.
E in meno di un secondo si ritrova spalle al muro, le braccia attorno al collo del ragazzo che tanto rudemente l'ha tolta dalla strada.

Quando, finalmente, si staccano, lei poggia la fronte su quella di lui.

«C'è-- c'è modo e modo di salutare, Jamie» riesce ad esalare, nonostante il fiatone.
Un sorriso malandrino fa capolino sul bel viso del ragazzo, mentre si allontana leggermente per poterla guardare.
«Assolutamente sì, Minnie, ma vuoi mettere l'effetto sorpresa?»
Dominique si lascia andare ad una risata cristallina - no, non ce la fa ad essere arrabbiata con lui - che però poco dopo mette a tacere, coprendosi la bocca con la mano.

«Questo non lo chiamo 'effetto sorpresa'» contesta sottovoce, mentre le gote si imporporano leggermente - il motivo?, non basta avere James di fronte a sé?, ah, dovrebbe proprio iniziare a controllare certe reazioni... - e solleva il nasino, lanciandogli un'occhiata vagamente divertita. «... la prossima volta potrebbe venirmi un infarto.»
Il sopracciglio destro del maggiore dei Potter si inarca di netto.

«Infarto a sedici anni?»
«... non puntualizzare» bofonchia, fingendosi indispettita; a tradirla - oltre che la sua incapacità a fingere, specie se a lui - è quel sorriso sulle labbra che proprio non vuole saperne di andarsene.
James trattiene un sorriso divertito e si morde il labbro, avvicinando il proprio volto a quello della Weasley.
«Allora Minì, come mai sono qui?»

E' stata lei a dirgli di vedersi - e l'ha fatto spedendogli un gufo.
La lettera non spiegava il motivo dell'incontro, né si perdeva di sdolcinatezze romantiche - se si vanno ad escludere quel paio di cuoricini disegnati a pié di pagina da Dominique stessa - e non perché lei non fosse un tipo romantico - anzi, lo era fin troppo -, ma perché... beh, meglio evitare di palesare certe cose. No?


Ed ecco che, alla domanda del giovane, le gote della Veela tornano scarlatte.
«... nessun motivo» pigola, abbassando lo sguardo, sentendosi improvvisamente stupida. «Volevo-- mh, volevo solo vederti» spiega, mentre sente l'imbarazzo e la vergogna montarle dentro; ah, magari lui aveva da fare e ha dovuto rimandare i suoi impegni per un suo sciocco capriccio!
Tuttavia, sulle labbra di James nasce un sorriso, mentre il suo sguardo divertito si addolcisce improvvisamente.

«... davvero?» 
Gonfia le guance, la Weasley, lanciandogli un'occhiata: si sta per caso divertendo a metterla in imbarazzo?
«S-s-sì m-ma-- f-forse n-non è s-stata u-una b-buona i-idea e-- f-forse d-dovrei d-davvero tornare a s-scuola...» 
L'ex-Grifondoro abbassa il capo, in modo da poter incrociare lo sguardo della cugina, che ora punta ostinatamente verso il basso.
«... lo sai che sei tremendamente carina quando balbetti?» domanda, ben conscio di quale sarà la reazione della ragazza.
Tale reazione non si affatto attendere: se prima le gote di Dominique erano rosse, ora vanno direttamente a fuoco! Se si fa attenzione, si può notare il vapore salirle dalle guance, tanto è in imbarazzo.

«N-non-- non è v-vero e-- non-- non m-mi g-guardare i-in quel m-modo, io-- smettila
A quel punto, James trattiene a fatica una risata. Si umetta le labbra, mentre continua a fissarla - Dio, come fa ad essere sempre così innocente?
«Mh, Minnie?» fa lui, facendo sfiorare nuovamente le loro fronti, mentre le sue mani vanno ai fianchi di lei.
«... mh.» emette Dominique, sollevando incerta lo sguardo e puntando i suoi occhi smeraldini in quelli di James.
«Mi mancavi anche tu.» bisbiglia, con la voce leggermente roca.
Ed ecco che sul viso di lei fa capolino un sorriso, che non perde nemmeno quando lui la bacia di nuovo.

E quella sera, non sono cugini.
Niente Potter, niente Weasley.
Solo James e solo Dominique.
E cosa può esserci di sbagliato?










[ Note. ]
Mh, salve.
... sinceramente, non credo di aver molto da dire: questi due sono i miei cup-cakes adorabili e bellissimi e no, non c'entra nulla che io muova una Dominique, giuro!
Vediamo-- ah, sì, una cosuccia da dire ce l'ho: nonostante abbia cercato ovunque, non ho trovato nessuna data di nascita di Dominique attendibile.
Quindi, ho deciso(?) che la "mia" Dominique è nata, precisamente, il 24 maggio del 2007.
Ha un bel po' di anni di differenza con Victoire e, sempre secondo la mia magica mente(??), un solo anno di differenza con Louis [ che è coetaneo di Lily ed Hugo ].
Per quel che riguarda la frase: ne avevo, inizialmente, scelta una sulla gelosia.
Ma poiché l'ispirazione qualche giorno fa ha bussato alla mia porta, facendomi sfornare una OS jaminique proprio su quell'argomento [ se a qualcuno interessasse, è questa:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3264668&i=1 - sì, è pubblicità nemmeno tanto occulta, ma sssh ], ho preferito non ripetermi.
Per quel che riguarda la frase attuale, l'ho trovata realmente su tumblr, solo che, purtroppo, non sono riuscita a risalire ad alcuna fonte.
So, se qualcuno sapesse da quale libro/film/serie TV/quello-che-è è tratta, sarebbe fantastico se me lo dicesse. 

Perfetto, ora credo di aver detto tutto ciò che volevo dire-- mh.
See you soon!


 

 

 


 

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