Una nuova vita

di orny81
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sara ***
Capitolo 2: *** Ricordi e dolori ***
Capitolo 3: *** L'incontro ***
Capitolo 4: *** Adele ***
Capitolo 5: *** Lucas ***
Capitolo 6: *** Auguri Bea ***
Capitolo 7: *** Appuntamento a sorpresa ***
Capitolo 8: *** Conoscersi ***
Capitolo 9: *** Respiro ***
Capitolo 10: *** Rose rosse ***
Capitolo 11: *** La vasca ***
Capitolo 12: *** Passione ***
Capitolo 13: *** Sorprese ***
Capitolo 14: *** Ritorni ***
Capitolo 15: *** Riflessioni ***
Capitolo 16: *** Incontro ***
Capitolo 17: *** Il mio tesoro ***
Capitolo 18: *** Pov Lucas ***
Capitolo 19: *** Rimorsi ***
Capitolo 20: *** Forza ***



Capitolo 1
*** Sara ***



sara

Una nuova vita
~1~
Sara

 
Mi chiamo Sara ho ventidue anni e sono una ragazza normale, la classica ragazza della porta accanto con un'unica variante...sono una mamma single che vive da sola e cresce la sua bambina con tutto l'amore possibile.
Non ho una famiglia a cui posso chiedere aiuto, purtroppo i miei genitori sono morti in un incidente stradale non molto tempo fa, ho solo una nonna materna che non vedo da molto tempo e con cui non abbiamo molti rapporti.
La mia vita scorre senza particolari problemi a parte l'ultima settimana...
 
- SARA...SARA... 
- Si sono qua, mi dica.
 
Lavoro in un pub al centro di Londra molto frequentato da gente di tutti i tipi e classe sociale.
 
- Ho saputo che hai tirato uno schiaffo al sign. Sheffield ieri sera, non è la prima volta che capita Sara
- Si mi dispiace immensamente ma ha iniziato a palpeggiarmi e non sapevo come togliermi da questa situazione, all'ultimo è diventato troppo insistente e ho dovuto farlo.
- Lo so Sara ma purtroppo tu sai che il cliente ha sempre ragione e purtroppo è uno dei proprietari del locale, devo chiederti a malicuore di andare via  non puoi più stare qui mi dispiace.
- Mah... mah... dove andrò? cosa farò? ho una bambina da mantenere  sono sola come facciamo a vivere?
- Non sono problemi miei  un modo lo troverai, mi dispiace già stasera ti darò la liquidazione che ti spetta.
 
Va via lasciandomi di stucco con un macigno pesante sullo stomaco, mi accascio a terra riempiendo il mio viso di lacrime.
Giunta la sera saluto le mie ex colleghe e ritiro la liquidazione, torno a casa con il cuore pesante, sulle scale del condominio incrocio il proprietario della casa che ho in affitto.
 
- Signorina ha un mese arretrato, le consiglio di pagarmi subito se no vi sfratto a lei e la mocciosa, sia chiaro questa è l'ultima volta.
- Non si preoccupi lascerò l'appartamento in questi giorni e vi pagherò.
- Lo spero vivamente.
 
Salgo le scale e busso alla porta della mia vicina, una ragazza poco più grande di me sposata che tiene la mia piccola Beatrice mentre io sono a lavoro.
 
- Ciao Sara bentornata a casa...- mentre tiene in braccio la mia piccola che appena mi vede fa di tutto per essere presa in braccio da me.
 
Bacio la sua testolina bionda e le sue guance così morbide e profumate facendola sorridere.
 
- Ciao Melanie, grazie per avermela tenuta d'ora in avanti non ce ne sarà bisogno purtroppo.
- Cosa è successo? perchè?
- Sono stata licenziata.
- Zitta non dire nulla...sicuramente sarà stato per colpa del vecchio maniaco giusto?
- Hai indovinato.
- Che bastardo, giuro se lo avessi tra le mani...
- Ferma ferma ho capito, ora non so come fare devo lasciare la casa.
- Ma non avevi una nonna?
- Si ma dopo la morte dei miei non ho più avuto rapporti con lei.
- Scusa la mia intrusione ma come mai vi siete allontanate?
- Mia nonna non ha mai sopportato che mia madre sposasse mio padre, lo riteneva poco adatto a lei...troppo nullafacente, quando lui non era per niente così era solo una persona buona, il fatto è che mia madre doveva sposarsi con un altro uomo.
- Un matrimonio combinato insomma.
- Si solo che una sera incontra mio  padre e fu amore a prima vista, si amarono a sua insaputa lei rimase incinta di me, la nonna  dopo averlo scoperto la cacciò di casa e  al funerale mi ha rinfacciato tutto.
- Probabilmente ora sarà pentita.
- Non saprei dirti...
- Io ti consiglio di provarci al massimo ritorni qui, sai che la mia porta è sempre aperta.
Calde lacrime scendono sulle mie guance mi alzo e l'abbraccio insieme alla bambina che ride felice inconsapevole nel suo anno di vita, dei problemi che in questo momento ci affliggono.
- Tenterò...ora ti lascio, preparo le valigie.
- Quando vai via non dimenticarti di salutarmi e tienimi informata il mio numero lo sai.
- Va bene, vado e grazie.
 
Rientro in casa la mia vita nel giro di un anno è cambiata radicalmente, spero che la nonna mi aiuti ne ho proprio bisogno.

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Capitolo 2
*** Ricordi e dolori ***


 





 
~2~
Ricordi e dolori
 
La luce del sole entra tra le persiane chiuse a malapena, fa caldo sono i primi giorni di giugno; alzo lo sguardo dal cuscino cercando la bambina coricata accanto a me.
Beatrice dorme beata, incurante di tutti i problemi che stiamo attraversando. Le sue guance rosa ed i suoi capelli biondi, mi danno l'impressione di un angelo in miniatura.
La guardo e penso al padre Willian, l'ho amato con tutto il cuore, passò del tempo prima di  capire il motivo per cui non stavamo mai tanto spesso insieme, forse si era dimenticato di dirmi che era sposato.
Quando lo vidi quella volta, al supermercato, volevo baciarlo li stesso ma fui fermata da una scena alquanto eloquente...un'altra donna in quel momento stava facendo quello che volevo fare  io, molto bella e sofisticata sui trentacinque anni come lui, vestita firmata dalla testa ai piedi totalmente diversa da me, completamente l'opposto.
Lui neanche si accorse della mia presenza, indietreggiai ed andai via con il cuore spezzato, notai le fedi che avevano al dito, che lui toglieva prima d'incontrarmi.
Mi chiamò...mi cercò tante volte senza risultato; Ero ormai il fantasma di me stessa, giravo per casa come un'anima dannata in cerca di redenzione, credetti che il mio malessere fosse il dolore per la perdita di quest'amore tanto desiderato, ma non fu così, una vita cresceva dentro me.
Quando mi fu chiaro tutto, non l'avvertì...lui non era nulla per me; così abbandonai la cittadina in cui mi trovavo e mi trasferì dai miei genitori e da mia nonna  per il periodo della gravidanza.
Furono mesi pieni d'amore ma anche di problemi; mia nonna non sopportava mio padre e viceversa. Attimi di nervosismi e urla erano all'ordine del giorno in questa casa, ma la nascita della mia Beatrice cambiò tutto.
Quando la vidi la prima volta, il cuore mi si fermò...era bellissima, m' innamorai subito della mia bambina; le acque in casa si calmarono ma durò poco, non dimenticherò mai quella notte.
La fatidica notte in cui il mio cuore si fermò... durante l'ennesima e violenta discussione, i miei uscirono di casa per cercare di calmarsi un pò, ma il destino è beffardo, con la pioggia non si accorsero di un camion  che andava dritto verso di loro...non si salvò nessuno.
La nonna, forse in preda al dolore, diede la colpa di tutto a mio padre ritenendolo responsabile, terribilmente aggrappata ai suoi ideali, non potevo vivere ancora lì.
Presi le valigie e la bambina, ora mi tocca ritornare di nuovo da lei, e non sarà facile non lo sarà per niente.
Mentre rifletto, guardo Beatrice che si sveglia aprendo i suoi occhi così belli, sono azzurri, assomiglia a William, è la sua sosia in miniatura.
Questo fa si che me lo ricordi, vedo la sua mano avvicinarsi al mio viso per accarezzarmi nel suo modo così goffo, la chiamai Beatrice e  Anne come mia madre, lei ne era tanto contenta.
Mi alzo dal letto prendendola in braccio e riempiendola di baci, i suoi versi così dolci sono musica per le mie orecchie.
 
- Forza amore mio, andiamo dal mostro cattivo, ma noi saremo forti nessuno ci può sconfiggere, vero amore mio?
 
Ed inizia a ridere, sembra capire ciò che dico...inizio a prepararla e mi preparo anch'io.
Siamo pronte è giunta l'ora di andare incontro al mio... anzi al nostro destino, chiudo per sempre la porta di questa casa che ci ha ospitato, prendo la macchina e parto per il Surrey, una nuova vita ci aspetta.

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Capitolo 3
*** L'incontro ***






3° capitolo

 
~ L' incontro ~


 
Guido senza sosta, mi fermo solo per cambiare le bambina e darle da mangiare; è una bella giornata di sole e non fa tanto freddo.
Sono impaziente ma anche molto in ansia d'incontrare mia nonna; so già come la prenderà...siamo molto simili lo stesso identico carattere forte; un'altra donna al mio posto avrebbe avuto dei seri problemi dopo tutto quello che ho passato...l'amore per un uomo che credevo sincero, la nascita di una splendida bambina e l'addio ai miei.
Ho capito che nelle avversità bisogna essere forti, soprattutto per la mia bambina, che in questo momento dorme tranquilla sul suo seggiolino, ignara di tutto quello che sto passando; devo esserlo per lei  deve capire che al mondo niente è facile, che bisogna sudare piangere e sbattere la testa al muro, ma che bisogna anche avere una dignità e senso del dovere e del rispetto.
Manca poco, guardo la strada di fronte a me così familiare; adoro questa città e l'aria che si respira è così normale e allo stesso diversa; i colori dei campi...il verde che circonda il tutto.
Giro l'angolo e finalmente trovo davanti a me la casa di mia nonna, anzi la nostra casa fino a poco tempo fa; sentimenti contrastanti m'invadono dentro, amo e odio questa casa, tanti splendidi  ricordi affollano la mia mente, le risate con i miei genitori il nostro volerci bene, ma anche i problemi con mia nonna.
Parcheggio, scendo dalla macchina guardando questa splendida villetta di fronte a me;  è una casa molto bella e semplice, piena di fiori ed un bel giardino; apro la portiera prendendo la bambina in braccio ancora assonnata.
 
- shhh ...tranquilla, siamo arrivate.
 
Apro il cancello e mi avvio verso la porta d'ingresso, non ho più le chiavi d'ingresso quindi inizio a bussare.
 
- CHI è ALLA PORTA, NON HO BISOGNO DI NULLA ANDATE VIA!!!
- Nonna...sono io Sara.
- Sara?...
 
Apre la porta in modo violento.
 
- Cosa ci fai tu qui?...avevi detto che non saresti più venuta qui? e ora?...cos'è ti hanno buttato fuori?
- Nonna ti prego lo so che ho detto questo, ma siamo in una brutta situazione fammi entrare.
- NO.... - e sbatte la porta davanti al mio viso.
 
Inizio a sbattere i pugni nella porta più forte sempre più forte.
 
- VATTENE SARA...SEI VOLUTA ANDARE VIA ...ORA ADEGUATI.
 
- Non puoi fare così sono pur sempre tua nipote, non hai un briciolo di cuore.
 
Lei è dietro la porta...lo vedo dalle finestre laterali, non si muove è terribilmente testarda, ma io lo sono di più.
La bambina, dato tutto il trambusto, inizia a piangere.
 
- Aprimi...è pur sempre casa mia questa.
- NO...VAI VIA...
- Non puoi trattare tua nipote così... anche se litighiamo io ti ho sempre voluto bene, perchè  mi fai questo.
- Mi hai lasciato sola...ora vattene non ho più bisogno di te.
- Va bene ...ma non andrò vià da questa città, un giorno all'altro capirai il danno che mi stai facendo...vorrei tanto riavere la mia nonna di quando ero piccola...non ti riconosco più.
- Sara....non puoi capire il mio dolore, lasciami sola, vai via.
- NON TI LIBERERAI DI ME E NEANCHE DI BEATRICE...
 
Esco dal cancello raggiungendo la macchina, poso la bambina sul seggiolino, mi giro e la guardo, è dietro la finestra che ci osserva; dannato orgoglio che la rende così testarda, alzo la mano in segno di saluto e lei fa lo stesso, chiudendo subito dopo le tende.
Entro in macchina e con le lacrime agli occhi giro per la città alla ricerca di qualcosa; non vedo nulla e mi inizio a preoccupare, per strada incontro un piccolo Hotel, mi fermo e prendo una camera per la sera e per le altre a venire; da parte ho ancora qualcosina per poter mantenere la stanza e noi due, ma devo darmi subito da fare, trovare un lavoro per mantenerci.
Intanto ci prepariamo per la notte, per me e la mia bambina è stata una giornata pesante, abbiamo bisogno di riposarci ma da domani inizio a cercare un lavoro e riuscirò nell'intento di far capire a quella testarda di mia nonna, che non può tenere lontano la sua famiglia per sempre.
 
- Buonanotte amore mio.
 
Ci addormentiamo così abbracciate con le sue piccole manine che mi toccano dolcemente il viso.

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Capitolo 4
*** Adele ***









4° capitolo
 
~Adele~




 
Un filo di sole entra tra le linee semiaperte della serranda, arriva dritto ai miei occhi svegliandomi. Dev'essere già passata da un pò l'alba, con le mani strofino i miei occhi ancora addormentati, mi giro verso il comodino controllando l'orario sul display del telefono; sono appena le sette e trenta, è ancora presto per alzarmi.
Guardo verso la mia sinistra incrociando lo sguardo della mia bambina che è già bella sveglia e mi guarda con fare adorante.
 
- oh tesoro mio buongiorno...vedo che sei  sveglia.
 
Inizio a baciare le sue guance cosi rosee e morbide, la mia bambina tanto somigliante a lui...questo mi fa male al cuore ma nello stesso tempo mi addolcisce, anche se è un bugiardo è pur sempre suo padre ed io l'ho amato con tutta me stessa.
 
- Forza tesoro della mamma, dobbiamo andare a cercare un lavoro, non possiamo vivere qui...ora mangiamo ci prepariamo ed usciamo.
 
Mi guarda dicendo parole senza senso, come per farmi capire che ha inteso tutto ciò che io le dico.
Ci prepariamo ed usciamo...giro per la città in cerca di un lavoro; non abito qui da molto, visto che la casa di mia nonna è in una zona un pò lontana dalla città.
Giro a destra e sinistra non trovando nulla...quando ad un tratto, come un caso fortuito, un gatto mi attraversa tagliandomi la strada, accorgendomene in tempo, freno in malo modo facendo spaventare la bambina; fermo la macchina per tranquillizzarla ...appena si rasserena alzo lo sguardo trovando davanti a me una caffetteria con un cartello in vetrina in cerca di personale.
 
- Bea ...Bea, forse che siamo fortunate, proviamo qui cosa ne pensi?... dai tuoi versetti deduco che dobbiamo provare, forza tesoro andiamo tentar non nuoce.
 
Prendo la bambina e mi dirigo verso la caffetteria, è molto semplice e modesta, apro la porta e subito odore di caffè e biscotti mi arriva dritta al naso.
 
- Buongiorno...- mentre apro la porta- c'è nessuno?
 
Sento dei rumori dietro il bancone.
 
- Si si arrivo subito...
 
Mi guardo intorno, è tutto così caldo, l'ambiente è  in legno, tavoli e sedie...è pieno di fiori e quadri di paesaggi ed una biblioteca piena di libri, non sembra un bar ma un ritrovo per lettori.
 
- Eccomi...come posso esserti d'aiuto cara?
 
La guardo in viso, è un donna sui sessant'anni robusta con i capelli neri e degli occhi molto dolci.
 
- Salve signora mi chiamo Sara e sono qui perchè mi servirebbe un lavoro, purtroppo sono rimasta senza e devo mantenere sia me che la mia bambina.
- OHHH e chi sarebbe questo splendore...come si chiama questo batuffolo?
- Si chiama Beatrice.. e fra un mese compie un anno, fai ciao Bea...
 
Con la manina alza verso la signora che si avvicina facendosi accarezzare in viso.
 
- Ohh ma è adorabile  mi presento sono stata maleducata, mi chiamo Adelaide, ma per tutti sono Adele....questa caffetteria ha il mio nome  l'ho creata molti anni fa e ne vado fiera;  si io avrei bisogno di qualcuno per la mattina, quest'anno ho molti hobby che pratico la mattina come la palestra ed il corso di cucito; quindi mi serve qualcuno di sveglio e che sappia fare un caffè e tenere sistemato il locale.
- Oh signora Adele  la prego ne ho bisogno, a Londra lavoravo in un bar sono capace anche di fare i cocktail..
- tesoro, non è un bar di quel tipo  qui vengono professori...studenti, persone anziane che amano i miei dolci e il mio caffè, è un posto tranquillo dove poter studiare e leggere.
- Oh ...è splendido tutto ciò.
- Mmmm... e la bambina chi la tiene?
- Non saprei, troverò una babysitter...
- NO NO tesoro, starà qui con noi cosi che tu la potrai controllare, non voglio che la bambina stia lontana dalla madre;  mi hai convinta, sei disposta ad incominciare domani stesso?
- OHHH..si si grazie grazie.... - e le salto al collo abbracciandola forte.
- dovrai avvertire la tua famiglia non credi?...per fargli sapere che sei qui.
- Non ho nessuno...i miei sono morti, ho solo una nonna che vive fuori dalla città, con cui non ho un buon rapporto.
- Scusami se chiedo, ma il padre del bambino?...devo sapere chi entra dentro la mia casa non credi tesoro?
- Ha perfettamente ragione signora...
- Sara chiamami Adele, mi sento una vecchia se mi chiami signora...
 
Ed iniziamo a ridere.
 
- Va bene Adele, il padre del bambino mi ha mentito dicendomi di amarmi quando invece era sposato e si era dimenticato di dirmelo.
- OHHH... - mi tocca dolcemente una guancia-  che bastardo, lui sa della bambina?
- No!.. sono andata via...non sa nulla, ormai è un capitolo chiuso.
- va bene, hai già fatto colazione?
- No solo a Bea ho dato il latte, io non avevo nulla nell'appartamento.
- Dove abiti?
- ho affittato una camera..
- no no tesoro, tu ti trasferirai qui, ho una stanza al piano di sopra  l'affitto per le studentesse dell'università qui vicino, la darò a te e non dovrai pagare nulla, mi farai compagnia e sarai qui.
- ma così non perde un affitto?
- No tesoro, ci sono altre stanze, come vedi è uno stabile molto grande.
- Non so come ringraziarla, sono così felice.
- non mi ringraziare, mi sembri una ragazza che ha patito le pene dell'inferno, e sei in gamba, non mi deluderai, e ora su forza cosa vuoi un bel caffè e una ciambella?
- si grazie...
 
Guardo questa donna e penso che finalmente qualcosa di giusto sta per accadere nella mia sfortunata vita.


Ringrazio chi legge questa mia storia, so che è un pò complicata ma io ci sto mettendo il cuore, spero sia di vostro gradimento. Orny81

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Capitolo 5
*** Lucas ***






5° capitolo
 
~Lucas~
 
Mi alzo di buon mattino, sono ancora nella stanza affittata, ma oggi mi trasferisco finalmente da Adele e incomincio questa nuova esperienza.
Preparo il latte quando sento dei movimenti dietro di me, mi giro e trovo la mia piccola Beatrice seduta al centro del letto come le bambole di una volta. Con il viso assonnato e paffuto mi guarda iniziando a dire parole a me incomprensibili nel suo linguaggio da piccola birbante.
 
- Eccomi Bea, la tua mamma arriva subito.
 
Mi avvicino a lei mentre con le sue manine cerca di toccarmi.
 
- Vieni in braccio, piccola mia, avrai fame suppongo...ehhhh si, da come afferri il biberon mi sa proprio di si; sai tesoro da oggi la nostra vita cambierà e spero in meglio- mentre le accarezzo la fronte toccandole i pochi capelli - più ti guardo e più vedo tuo padre...hai i suoi stessi occhi e le sue mani ed i suoi capelli così belli, ogni cosa di te mi ricorda lui.
 
Una lacrima scende giù, credevo mi fosse passato tutto il dolore provato, ma forse non è così.
Abbasso lo sguardo e trovo la mia bambina che mi guarda con occhi dolci, non mangia mi osserva.
 
- Scusami tesoro, non piangerò più te lo prometto...la tua mamma sarà forte per tutte e due sei d'accordo?
-m.....mam....mam...
- Bea, oddio mi hai chiamato.
 
La riempio di baci, la sua prima parola  anche se non è de l tutto intera, mi ha riempito il cuore di una gioia immensa.
La lascio, dopo il mio abbraccio, riprendendo il biberon con ancora un pò di latte.
 
- Forza tesoro mio, mi hai reso felice sai?
 
Dopo aver dato da mangiare a Bea e dopo averla lavata e sistemata, inizio a sistemare le poche cose che ho nella valigia pronta per trasferirmi.
Saldo il conto e saliamo in macchina, dopo una mezz'ora arrivo a destinazione davanti la porta trovo ad aspettarmi Adele, con il grembiule attaccato in vita ed un gran sorriso stampato in viso.
 
- Tesoro ben arrivata, ti aspettavo con ansia.
- Buongiorno Adele, ti trovo bene, prendo la bambina e arrivo.
- OHHH buongiorno cucciolotta, aspetta Sara dammi la bambina così ti potrai sistemare in camera.
- si grazie...
- Andiamo tesoro della zia, fuori c'è un pò di freddo, Sara non hai tante cose con te mi sembra.
- No, ho solo i miei vestiti, le cose di Bea e la mia famiglia.
- La tua famiglia?... io vedo solo voi due.
- Infatti io Beatrice e .... - apro una borsa e tiro fuori una cornice- i miei genitori.
- Ah... hai tutto con te, brava è questo ciò che conta, forza entriamo fuori si gela.
 
Entriamo dentro ed un odore di caffè e biscotti mi travolge, ci dirigiamo verso una porta laterale all'interno del locale.
 
- Sara puoi  entrare da qui in casa, vieni in questa stanza troverai il necessario per la piccola.
 
Apre la porta e trovo davanti a me un box con dei giocattoli, un seggiolino un fasciatoio ed una piccola culla.
 
- Queste cose appartenevano  a mia figlia, quando aveva la sua bambina piccola, sono ancora nuovi.
- Sono molto belli, scusami se sono indiscreta, ma tua figlia dove si trova ora?
- OHH tranquilla, si è trasferita con suo marito in un paese qui vicino, ci sentiamo spesso e a volte capita che il fine settimana vado da loro.
- Hai solo questa figlia?
- Noooo, oltre ad Elise ho avuto pure quel caprone di Lucas, lo conoscerai presto, non farti ingannare dal suo bel faccino tesoro, è un gran testone e me ne ha fatte di tutti i colori. Lui ed Elise sono gemelli, opposti in tutti i sensi, lei dolcissima e con i piedi per terra, lui no ma almeno fa un lavoro che ama tanto e lo tiene impegnato, con i miei figli avete su per giù la stessa età...- mentre saliamo le scale si gira verso di me- anche se è un caprone è molto intelligente, alla sua età è già dottore in veterinaria ed esercita.
- Così giovane?...
- Si è una testa calda ma ama quello che fa, siamo arrivati questa è la vostra stanza.
 
Apre la porta e mi ritrovo in una camera bellissima, le pareti con la carta a fiori il letto al centro con il baldacchino in legno e le lenzuola con le rose stampate sopra, una sedia a dondolo un armadio in legno ed una scrivania.
 
- Porterò su la culla così che Bea potrà dormire lì, non ho avuto il tempo di farlo prima.
 
Entro fino al letto appoggiandomi al baldacchino, le lacrime di gioia bagnano il mio viso.
 
- Se non è di tuo gradimento possiamo cambiare camera.
 
Mi giro verso di lei e avvicinandomi l'abbraccio dicendole all'orecchio.
 
- E' bellissima Adele grazie....grazie.
- Di niente tesoro, e ora andiamo c'è molto lavoro da fare le valigie le toglierai dopo, forza principessina andiamo giù e ti dò un bel biscotto.
 
Mi giro verso la stanza e sono contenta di tutto ciò che vedo.
 
- Allora tesoro questo è il tuo grembiule, apriamo il locale sei pronta?
- Si sono pronta? andiamo.
 
Prendo la bambina e la metto nel box in un punto in cui posso tenerla d'occhio.
 
- Sai cosa possiamo fare?...il box non è grande e poi non da fastidio, possiamo metterlo qui dentro.
 
E trasporta il box accanto alla mia postazione da lavoro.
 
Apriamo la caffetteria ed i primi clienti entrano, è tutto un susseguirsi di caffè e chiacchere; Adele mi presenta a tutti i suoi clienti fissi.
 
- Ragazzi vi presento la nuova arrivata...- davanti a me un sessantenne, una coppia ed una studentessa dell'università- lei è Sara e questa qui... - prende Bea in braccio - è la sua bambina Beatrice, trattatele bene mi raccomando.
- Tranquilla Adele...- parla il signore- si troverà bene con noi.
 
Dopo aver fatto conoscenza, sento aprire la porta con il suo campanellino.
 
- Ho bisogno di un caffè forte, direi fortissimo ho un gran mal di testa...
 
Mi giro trovando davanti a me un uomo molto bello, in jeans e camicia bianca sbottonata sul collo che fanno intravedere i pettorali, due occhi azzurri grandi come laghi e i capelli neri come il carbone.
 
- Ehy tu chi sei?... da dove sbuchi?...
- io?.... 
 
Non riesco a proferir parola, tanto sono incantata dalla bellezza di quest'uomo.
 
 - io?...
- Io cosa? sai dire solo questo?....
- No io so parlare, non si preoccupi, le preparo il caffè.
- Vedo che Adele ha finalmente trovato qualcuno di carino per qua dentro, l'altra era fredda e non era un granchè.
 
Mentre gli porgo il caffè, lo guardo e noto il suo sguardo sul mio corpo e sul mio viso, quando ad un tratto la bambina inizia a piangere.
 
- Oh mi scusi un attimo....
- Oddio ecco perchè ti ha preso, le avrai fatto pena. 
 
Prendo in braccio la bambina e lo guardo alterata, quando ad un tratto entra Adele.
 
- Tesoro cosa succede?
- Scusami Adele ma ho avuto un piccolo battibecco con quest'uomo, se ho fatto qualcosa di sbagliato sei libera di licenziarmi.
 
Si gira verso l'uomo in questione.
 
- Io lo sapevo, ogni occasione è buona per mettere in difficoltà la gente vero Lucas?
- Lucas?
- Eh si, la mia cara mammina ti avrà parlato di me, tranquilla mamma, volevo solo vedere come si comportava tutto qui,  ora scappo ...- si avvicina alla madre, essendo molto alto  la sovrasta, e le bacia la fronte- devo operare un cane  e sarà una cosa lunga, piacere di averti conosciuto, non so come ti chiami.
- Sara... mi chiamo Sara.
- A presto, ciao mamma ci sentiamo più tardi.
 
Ed esce lasciando dietro di se un profumo inebriante.
 
-Ahhh fa sempre così è tutto suo padre, forza cara il lavoro ci attende... ehy ci sei?... ahhh ho capito il bel faccino ti ha stregato, tesoro mio lui è uno spirito libero, bel ragazzo ma difficile, non ci pensare dai, forza a lavoro su.
Così ha inizio la mia nuova vita, quest'uomo mi ha colpito, ma non posso farmi di nuovo del male, proprio non posso.


Piccolo angolino
Grazie a chi legge questa storia, a chi recensice e chi fa tutto in silenzio, come  vedete dalla foto, adoro Henry Cavill e Natalie Portman, per me sono loro protagonisti di questa storia, spero siano di vostro gradimento, un grande abbraccio Orny

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Capitolo 6
*** Auguri Bea ***








6° capitolo
 
~Auguri Bea~

 
 
Scendo le scale con Bea in braccio che dorme ancora, è presto per lei ma è una giornata importante... oggi la mia bambina compie un anno.
Un anno da quando la vidi la prima volta, tutta sporca di me e con gli occhi chiusi, era così bella e cosi mia.
E' vestita tutta di rosso, il mio colore preferito e che a lei sta molto bene. Sulla  testa porta  una bella fascia dello stesso colore che l'esalta il colore dei suoi occhi, così azzurri e così belli.
Apro la porta e mi trovo davanti Adele già pronta con il grembiule già allacciato.
 
- Ohh buongiorno tesoro, ma come è bella la nostra piccolina, è così bella vestita di rosso, come mai è così ben vestita? dovete andare da qualche parte?
- Buongiorno ...- bacio sulla guancia- no no...la mia piccolina compie un anno proprio oggi.
- Oggi? ...allora dobbiamo festeggiare...che bello... che bello, SIGNORI OGGI IL CAFFè VE LO OFFRE LA CASA DOBBIAMO FESTEGGIARE...
 
Un signore anziano, cliente fisso del locale,  si avvicina incuriosito.
 
- E come mai Adele? l'ultima volta  che hai offerto il caffè a tutti è stato quando abbiamo saputo di Lucas ed Elise....sei di nuovo incinta?
- OHHH James...- lo riprende la moglie- ma non lo vedi che non riguarda lei ma la nuova ragazza? Apri gli occhi una buona volta.
- E che ne so io ....ohhh e che diamine, basta Adele dammi questo benedetto caffè e un dolcino per chiudere la bocca di mia moglie...
- Brutto brontolone che non sei altro a casa faremo i conti...Adele dimmi come mai offri il caffè a tutti?
- Perchè cara mia oggi è il compleanno della nostra piccola Bea, quindi festeggiamo, giusto Sara?
- Giusto Adele.
 
Prendo il box e metto la bambina ancora addormentata mentre io inizio a lavorare, quando ad un tratto sento una voce.
 
- Mamma cos'è questa novità che offri il caffè a tutti?
- Buongiorno, si saluta così la tua povera mamma che ti ha messo al mondo con molto dolore, pezzo di caprone maleducato?
- Oddio lo sapevo, ora inizi a rompere di prima mattina?...mamma ho fatto il turno di notte e sono stanco vorrei solo un caffè ed un letto...potrei salire su, non voglio guidare.
- Lucas, nella tua stanza dorme ora Sara, non puoi dormire sul suo letto...non è giusto.
- SARA.. SARAAAA.... scusami potrei dormire un' oretta sul tuo letto?
 
Mi giro guardandolo in viso, anche se ha lo sguardo stanco è sempre bello.
 
- Ehy sto parlando con te? ... 
- Si si ...puoi...puoi dormire sul mio letto.
 
Ai suoi occhi devo essere sembrata un idiota, ma non posso farci nulla appena lo guardo mi si mozza il fiato.
 
  - Grazie Sara, mamma ancora non mi hai spiegato il perchè del caffè  offerto a tutti, non è il compleanno di nessuno di noi.
- Lucas oggi è il compleanno della piccola Bea, compie un anno proprio oggi.
 
Si alza dallo sgabello davanti al bancone per andare verso il box.
 
- Devo dire che è proprio una bella bambina, ma Sara non ha preso da te,  sei scura con occhi scuri lei è l'opposto, ha preso dal padre?
 
Vedo il suo sguardo curioso verso la bambina.
 
- Si ha preso dal padre..
-  Ma dov'è in questo momento?...sei sola, dove lo hai lasciato?
- Non credo che siano affari tuoi Lucas, lascia in pace Sara  ha altro a cui pensare.
- Scusami Sara non volevo intromettermi nella tua vita privata ma la curiosità mi mangia vivo.
- Non c'è problema... vado a sistemare il letto.
- Salgo su con te.
 
Saliamo le scale, sono in preda all'agitazione ed al nervoso, sento il suo profumo così vicino.
 
- Quando sono troppo stanco, vengo qui non riesco a guidare fino a casa mia  e devo essere anche sincero, sento la mancanza di casa...sono sempre solo così è una buona scusa per essere coccolato un pò da mia madre.
 
Lo guardo e sembra sincero, apro la porta entrando nella stanza.
 
- Vedo che hai sistemato la stanza a tuo piacimento, mi piace.
- Grazie...- dico arrossendo un pò.
 
Prende la foto sulla scrivania guardandola.
 
- Questa è la tua famiglia vero?... dove si trovano ora?... oddio scusami ho chiesto di nuovo mi dispiace.
- tranquillo, non preoccuparti, i miei sono morti pochi mesi fa in un incidente stradale.
 
Prendo le lenzuola sistemandole, mentre mi accorgo che lui mi guarda con fare dispiaciuto.
 
- Oh... mi dispiace, quindi sei sola al mondo.
- No non sono sola, ho una nonna che non ne vuole sapere della sua unica nipote, e poi ho Bea.
- Basta non dire altro...vedo che sei diventata triste e non voglio che il sole che sprigioni si spenga... 
 
Alzo lo sguardo e per un attimo i nostri occhi si incrociano, sembra un tempo infinito fino a quando non sento piangere la bambina.
 
- Oddio... Bea si è svegliata...scusami devo scendere giù.
- Tranquilla... io mi riposo un pò, vai dalla tua bambina, so fare un letto finisco io qui.
- Grazie...
 
Esco dalla porta  e mi appoggio sospirando, sistemo il grembiule e scendo le scale.
 
- Tesoro la tua bambina ha fame, guarda non smette di succhiare il dito... che dolce.
- Bea non si fa, tieni prendi il biberon...
 
La giornata passa veloce molti clienti entrano nella caffetteria, mentre bevono leggono un libro o un giornale.
Mi sento chiamare da Adele e mentre mi giro in modo veloce, il mio viso sbatte su qualcosa di duro, alzo lo sguardo trovandomi davanti agli occhi, lo sguardo di Lucas.
 
- Grazie Sara, non dormivo così bene da molto tempo
 
Abbassa il suo viso verso il mio
.
- Non cambiare profumo è molto bello...
- Lucas vieni ho preparato una  torta per la bambina, forza festeggia pure tu con noi...
- Arrivo mamma..
 
Si gira verso di me facendomi l'occhiolino.
NO ....NO ... non posso cadere in questi stupidi giochi, non posso perdere la testa per lui, mi giro guardandomi allo specchio, le mie guance rosse e le pupille dilatate dicono il contrario, non posso...
Entro in bagno bagnandomi il viso, sento caldo  il cuore mi batte all'impazzata, mi sento chiamare dalla stanza accanto.
Quando esco trovo davanti a me Adele con la bambina in braccio, Lucas e alcuni clienti affezionati intorno al tavolo, dove sopra si trova una torta con una candelina accesa sopra.
 
- Forza piccola...su soffia soffia
- Adele ...non sa soffiare.
- Allora Sara se mi permetti, soffieremo tutti insieme va bene?...
 
Soffiamo tutti insieme mentre  la bambina ride elettrizzata dalla situazione, vorrebbe prendere una fragola ma viene bloccata in tempo da Adele, dopo aver cantato la canzoncina d'auguri; sono circondata da sconosciuti ma per la prima volta in vita mia dopo tanto dolore, sono felice perchè in loro ho trovato dell'affetto sincero. 



Grazie infinite a chi legge, a chi recensice e chi legge in silenzio....questa per me è Beatrice, spero sia di vostro gradimento, un abbraccio Orny :*

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Capitolo 7
*** Appuntamento a sorpresa ***





~ 7° ~
Appuntamento a sorpresa
 
Apro la porta della caffetteria, è ancora abbastanza presto e tocca a me l'apertura; la bambina dorme ancora nella sua cullina, non volevo spostarla fa troppo freddo prenderebbe un malanno, Adele scende le scale con un grande sorriso stampato in faccia.
 
- Buongiorno raggio di sole, come stai? 
 
Mi bacia la fronte mentre si mette il grembiule.
 
- Buongiorno cara Adele, potevi stare un altro pò sotto le coperte ci sono qui io, potevi riposare un altro pò...
- No tesoro mio, non riesco a stare coricata a lungo e poi il sonno mi è passato, dimmi il nostro piccolo angioletto dov'è?
- Bea è su, nella culla...anzi a proposito...- mi avvicino a lei prendendole le mani unendole alle mie - grazie...grazie di cuore per quello che fai per me e per la mia bambina, senza di te chissà a quest'ora...
 
Una lacrima scende sulle mie guance.
 
- Ohhh piccola  io non ho fatto nulla, tu e la piccola Bea mi siete entrate subito nel cuore, vi ho voluto bene subito... non sei una persona che si abbatte alle prime avversità e tu ne hai avute parecchie, io adoro chi dà un  calcio ai problemi e si rimbocca le maniche, perchè credimi nella mia vita molte volte ho dovuto rimboccarle anch'io.
- Sei molto cara, io non merito questo trattamento.
- E invece lo meriti... uuhh sento un lamento, tesoro la bambina forse si è svegliata, vai su ci sono io qui, vai...
 
Salgo le scale, apro la porta che avevo lasciato socchiusa e trovo davanti a me la bambina che saltella felice appoggiandosi alle sbarre della culla.
 
- Mam... mam..
 
Mentre con le mani cerca il modo di attirare l'attenzione e farsi prendere in braccio.
 
- Tesoro mio vieni qui dalla tua mamma...
- Mam...mam...
-Si si ora ti faccio un bel bagnetto e ti porto giù così ti dò da mangiare, va bene tesoro mio?
 
Il suo sguardo così limpido ed azzuro, mi guarda con occhi pieni d'amore, entro nel bagno della mia camera preparando l'acqua per la bambina; inizio a spogliarla preparandola per il bagnetto... l'immergo in mezzo a tante nuvole di schiuma, lei contenta inizia a giocare con l'acqua facendomi bagnare tutta.
 
- Oddio così mi bagni tutta Bea aahhah..
 
Dopo averla lavata accuratamente, la sdraio sul letto cercando di vestirla, cosa alquanto difficile visto la sua vivacità; d'un tratto un colpo di tosse mi fa sobbalzare, mi giro trovando davanti a me Lucas appoggiato allo stipite della porta.
 
- Ciao...
- Ciao Lucas, cosa ti porta qui?
 
- Sono salito per prendere una cosa in camera di mia madre, ho sentito ridere e mi sono avvicinato, se disturbo vado via...
- No no ... nessun disturbo, scusami ma lei non vuole stare ferma... oddio Bea fermati...
- Aspetta...guarda 
 
Si avvicina a me inginocchiandosi sul letto con il viso vicino a quello di Bea che lo guarda con fare sorpreso.
Inizia a parlargli con fare delicato, mentre con le dita accarezza il collo ed il mento della bambina, lei curiosa da questo nuovo approccio, rimane incantata dalle sue mosse, resta ferma... immobile, si rilassa iniziando anche a ridere quando lui le soffia sul naso.
 
- Dove hai imparato a fare così?... io non riesco mai a calmarla.
- Se tocchi i bambini in quei punti, si rilassano e si calmano, fidati mia nipote è una vera peste ma quando facevo in questo modo si calmava.
 
Mentre continuo a vestirla, con la coda dell'occhio, controllo i suoi movimenti, la bambina sembra persa nel suo sguardo, come stregata e non ha tutti i torti.
 
- Grazie Lucas, d'ora in avanti farò come hai fatto tu.
- E' sempre un piacere aiutare una bella donna in difficoltà.
 
Con un dito tocca il mio naso delicatamente facendomi arrossire.
 
- Sei anche più bella quando diventi rossa, devo andare ci vediamo Sara.
 
Lo guardo allontanarsi, non sono riuscita a dire una parola, abbasso lo sguardo verso Bea.
 
- Ti prego Bea, quando sarai grande non innamorarti....
 
Sorride facendo dei versi come se mi avesse capito.
La giornata passa in fretta, il lavoro è frenetico ma soddisfacente, ho conosciuto molta gente nuova e simpatica. Arriva la sera e sono stanca morta, la bambina dorme nel box anche lei come me distrutta.
 
- Sara domani è sabato, la caffetteria è aperta solo di mattina, io andrò da mia figlia il pomeriggio, ritorno lunedi mi raccomando ti lascio le chiavi ed i numeri di telefono miei e di Lucas, per ogni eventuale problema.
- Grazie Adele, spero un giorno di conoscere pure l'altra tua figlia.
- Capiterà vedrai e ora a nanna
 
Il giorno seguente
 
Adele è partita e la caffetteria non è tanto piena di gente, io e la mia bambina passiamo un sabato tranquillo sedute sulla poltrona davanti alla tv, quando ad un tratto sento bussare alla porta di casa.
Prendo il mattarello, visto e considerato che sono sola e potrebbe essere un ladro.
 
- Sara sono io Lucas...
- Lucas? ...cosa sei venuto a fare....
 
Mentre il mio cuore batte all'impazzata.
 
- Sono venuto a controllare se state bene, se è tutto apposto.
 
Apro la porta e lo vedo li, con la sua giacca di pelle marrone ed i suoi jeans, i suoi occhi scrutano il mio corpo, guardandomi dalla testa ai piedi.
 
- Bello il pigiamino con gli orsetti, non credevo esistesse.
- Non prendere in giro il mio pigiama, è uguale a quello di Beatrice, io l'adoro.
- AHAHAHAH... va bene non lo prenderò più in giro, ma devo dire che ti rende molto sexy.
- Entra e non prendermi in giro.
 
Entra lasciando il giubbotto nell'appendino.
 
- Dov'è l'angioletto di casa?
- è nel box si è addormentata poco fa, ora la porto nella cullina.
 
La prendo mentre la copertina le scivola cadendo a terra, vado per prenderla quando anche lui fa lo stesso movimento, toccando involontariamente le nostre mani, alzo lo sguardo incrociando i nostri occhi.
 
- Scusami...tieni
 
Mi porge la coperta, mentre i suoi occhi non lasciano un attimo i miei.
 
- G..Grazie, aspettami qui arrivo subito.
 
Entro dentro la stanza ed il cuore mi batte furiosamente, mi avvicino alla culla poggiando la bambina che dorme tranquillamente. Entro nel bagno bagnandomi le guance, calde e rosse dall'imbarazzo.
Mi guardo allo specchio e mi vedo ridicola per come sono vestita, ma ero sola non potevo immaginare il suo arrivo, il danno è fatto ormai è inutile cambiarmi; socchiudo la porta e torno nell'altra stanza, lo trovo seduto sul divano mentre guarda la tv.
 
- Ehy hai mangiato?...
- No aspettavo che Bea si addormentasse per farmi un toast.
- Niente toast, prenoto una pizza cosa ne pensi?
- No ...senti, in questo momento non ho neanche un soldo, non posso comprarla, aspetto lo stip...
- Shhh... e se volessi offrire io?... non ti avrei fatto pagare Sara, non è da me.
- Oh... allora va bene.
 
Io e lui da soli, come in un appuntamento e con un pigiama infantile, e soprattutto con un uomo terribilmente affascinante... ho l'impressione che sarà una lunga nottata.



Un abbraccio a tutti  Orny :*
 
 

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Capitolo 8
*** Conoscersi ***





~ 8°~
Conoscersi


 
Seduti sul divano, aspettiamo l'arrivo della pizza prenotata da Lucas, mi sento profondamente a disagio con questo pigiama per niente sensuale e le ciabatte a forma di peluche; ma cosa potevo saperne io di avere a cena qualcuno, soprattutto lui.
Cerco di moderare il mio rossore alzandomi dal divano per preparare la tavola, quando ad un tratto me lo ritrovo accanto.
 
- Posso aiutarti?...mi annoio seduto sul divano.
 
Alzo lo sguardo trovando i suoi occhi, così azzurri e così belli; l'ultima volta che ho guardato un paio di occhi chiari è stato il padre di Bea, una storia bella ma allo stesso tempo molto sofferta...
 
- Certo, non voglio che ti annoi, li dietro la porta trovi  la tovaglia.
- Ok vado..
 
Lo vedo armeggiare con posate e cassetti mentre mi dà le spalle, il mio sguardo cade sul suo fisico...decisamente alto rispetto a William, le spalle più larghe ed il bacino stretto; i capelli leggermente più lunghi ed ondulati...mentre le sue mani sono lunghe ed affusolate.
Mentre continuo a guardarlo, si gira fissandomi sorpreso.
 
- Trovi bello ciò che guardi?
- Oh scusami...stavo guardando i tuoi jeans - mentre arrossisco colta sul fatto- sono belli.
- Ah si? ...guardi i jeans...pensavo altro, comunque si sono nuovi...
 
Il campanello ci indica l'arrivo della nostra cena mentre mentalmente benedico il fattorino.
 
- Vedo che abbiamo gusti molto simili...
- Io amo la pizza Lucas, non potrei farne a meno.
 
Mangiamo l'uno di fronte all'altro, sono affamata e non mi interessa fare come le tante donne che mangiano poco solo per farsi vedere belle da chi le sta di fronte, mangio con gusto e vedo che a lui la cosa non importa molto.
 
- AHAHAH Sara, sei la prima donna che vedo mangiare di gusto, dopo mia madre e mia sorella; voi donne non capite l'importanza del cibo, siete così prese dalla linea...
- mmamamaa...- mentre mastico non proprio in modo educato- io ho fame, non mi interessa nulla, non sono ingrassata di molto per Bea, quindi perchè rinunciare a del sano cibo?
 
Prende il mano il bicchiere di vino e si avvicina al mio.
 
- Allora festeggiamo... facciamo un brindisi...alle donne che mangiano senza paura di ingrassare.
- siii ...che vita sarebbe senza il cibo.
- si il cibo...la famiglia ed il sesso ovviamente.
 
Il vino mi va di traverso, mentre guardo il suo viso in preda alle risate.
 
- Si...si hai ragione...
- Dimmi un pò, lui ti ha lasciato vero? ...come si fa a lasciare una donna come te...
 
Cerco di dire qualcosa, quando sento la bambina fare dei versi nel sonno, colgo la palla al balzo in preda all'imbarazzo, lasciandolo solo in cucina.
Quando torno lo trovo che ha già finito di lavare i piatti.
 
- Ehy scusami... - si avvicina verso di me- ti ho messo in imbarazzo mi dispiace.
- Tranquillo, non è successo niente.
- senti, cosa ne diresti di vedere un film? ... mia madre ha una splendida collezione.
- si certo...
 
Prende un film terribilmente romantico mentre io mi accomodo sul divano; armeggia con il dvd mentre impreca perchè non funziona il telecomando, sembra la scena di un film comico.
 
- Cosa ridi...io ho seri problemi con questo coso...
- dà qua lo sistemo io...
 
Il film inizia mentre ci sediamo vicini, sento il suo profumo arrivarmi alle narici; siamo vicini ...terribilmente vicini fino a quando non sento la sua testa appoggiarsi sulla mia spalla.
 
- Se ti dà fastidio dimmelo Sara...
- No tranquillo...resta non mi dà nessun fastidio...
 
Guardiamo il film ed un silenzio irreale si espande nell'aria, ad un tratto sento le sue dita accarezzare il mio pigiama,  mentre in modo lieve parla come per non farsi sentire.
 
- Sei cosi diversa dalle altre....diversa.
 
Ascolto le sue parole, mentre il cuore batte all'impazzata.
 
- Lucas...Lucas... oddio si è addormentato e ora?.. cosa faccio.
 
Con la mano inizio a schiaffeggiare il suo viso per svegliarlo dal suo sonno, quando finalmente riapre gli occhi si alza di scatto a sedere.
 
- Scusami...devo essermi addormentato...non accadrà più.
 
Guardo il suo viso mentre lui con il suo indice della mano destra, lo passo su tutto il mio volto.
 
- Sei cosi diversa...
 
Non riesco a dire una parola, riesco solo a guardarlo dritto negli occhi, fino a quando le nostre labbra si uniscono in un bacio pieno di ardore e passione; le sue mani mi accarezzano tutta, ad un tratto il volto di William mi viene davanti, allontano Lucas da me.
 
- No...no... non posso...
- Scusami Sara, sono stato indelicato, ho messo i miei istinti davanti a tutto; vado via, grazie per la splendida serata.
 
Prende la giacca e va via lasciandomi sola in questa stanza, mentre ripenso al bacio dato poco prima ed al mio cuore che non ne vuole sapere di andare avanti...riuscirò mai a dimenticare?...



Grazie ...grazie ...grazie a chi legge, a chi  mi segue e a chi  recensice questa mia piccola storia, un abbraccio Orny :*

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Capitolo 9
*** Respiro ***




~ 9° ~
respiro


 
 Passano i giorni e di Lucas neanche l'ombra; forse non si fa vedere per causa mia ed ha ragione.
Continuo come sempre il mio lavoro, ma ogni volta che sento il campanellino all'entrata del locale, mi giro per vedere chi fosse, ma è solo l'ennesimo cliente della mattina.
 
- Oh tesoro cosa hai oggi ti vedo nervosa ed assente, è successo qualcosa? ... a Bea?
- No no Adele tranquilla, non ho nulla... sono solo un pò stanca.
- Oh sei giovane e poi non ti faccio lavorare tanto mi sembra, senti ...cosa ne pensi di prendere un quarto d'ora di pausa, tanto in questo momento è tranquillo qui.
- Va bene, ne approfitto per andare da Bea.
- Ok tesoro... a dopo.
 
 Mi avvio verso la stanza dove si trova Bea 
 
- AH scusami Sara, ma per caso ha squillato il telefono mentre ero su?
- No perchè Adele, aspetti una telefonata importante?
- MPH... Lucas è da domenica che non si fa sentire mi sto preoccupando, stamane l' ho chiamato, ma non ho ricevuto risposta.
- No...mi dispiace Adele, non ha squillato.
- Lo sa che sto in pensiero per lui, scompare e poi ricompare senza problemi, non capisce che mi fa male.
 
Mi avvicino a lei accarezzandole le spalle.
 
- Tranquilla, chiamerà ne sono sicura.
- Oh grazie tesoro, vai dalla tua bambina, ci sto io qui.
 
Mi avvio verso la stanza, apro la porta e trovo la mia bambina che dorme beata nel box, coperta dalla sua copertina fucsia; mi abbasso ed accarezzo il suo viso morbido e paffuto con il dito.
 
- Cosa devo fare Bea, quando mi ha baciato ho rivisto tuo padre...non posso andare avanti così, tu sei l'unica cosa bella che mi ha lasciato oltre al cuore spezzato.
 
Continuo a guardarla, quando sento Adele parlare a voce alta.
 
- Lo so brutto screanzato....lo so, ma potevi mandarmi un messaggio, anche uno squillo mi sarebbe bastato e invece tu dove sei?... da quella donna insulsa?...
 
Appoggio il viso alla porta, mi sento ridicola ad ascoltare una conversazione privata, ma tanta è la mia curiosità...
 
- No... no...non posso credere che sei andato da Nadine,  e poi per quale motivo?
 
Silenzio ...mentre lei ascolta le parole di Lucas.
 
- Ma lo vuoi capire che lei vuole solo i tuoi soldi, non si è creata nessuno scrupolo ad andare a letto con Marc mentre eravate insieme, e tu che fai?... va bene ... quando torni?.... ci vediamo domani, ti voglio bene e stai attento.
 
Riattacca il telefono.
 
- Sara ti ho visto, esci da lì.
- Scusami ero li dietro, non l'ho fatto apposta.
- Tranquilla, finalmente ho scoperto dov'è finito quello screanzato di Lucas...- mi guarda dritta in viso- non capisco come può ancora avere a che fare con una donna così, forse aveva voglia di sfogare qualche frustazione, ma non lo giustifico...
- Adele scusami, non voglio immischiarmi ma.... questa Nadine... stavano insieme?
- Si ... ahimè si, dovevano sposarsi, per fortuna non l'ha fatto.
 
Sistemo in modo nervoso il grembiule, mentre lei sottecchi mi guarda.
 
- MMM...vieni sediamoci ti racconto com'è andato il tutto.
- Oh no no... sono cose  vostre personali...io..
- AHHH Sara, voglio raccontartelo ho bisogno di parlare con qualcuno e sinceramente il vecchio Bob là  sotto...-  indica con il dito un signore anziano cliente fisso, sordo - quindi ti tocca ascoltarmi.
- Va bene Adele sediamoci.
- Lucas quando era all'università, durante una festa incontrò Nadine, lui se ne innamorò subito, alta bionda e con un bel paio di occhi azzurri, lui studiava e lavorava qua con me, si sono frequentati per un bel pò fino a quando non hanno deciso di convivere.
 
Assorta ascolto il suo discorso.
 
- Lui era così innamorato che non notava determinati comportamenti di lei...
- Perchè quali comportamenti?
- Bè ... essendo molto bella, aveva molti ammiratori...
- Oh...
- Lui era talmente innamorato che le ha chiesto di sposarlo...mio figlio sta bene economicamente e lei non lo amava per niente, aveva trovato il pollo che la manteneva mentre si faceva i porci comodi suoi.
 
E' infervorata, le sue guance diventano rosse mentre parla di quella donna.
 
- E cosa successe?
- Mph... mio figlio rientra presto dal turno alla clinica dove lavora e la trova a letto con Marc... il migliore amico di Lucas dell'università, è scattato, ha picchiato lui e li ha mandati via dalla casa dove ora abita da solo,  non mi capacito del perchè sia andato a trovarla, gli sarà successo qualcosa...
- Non saprei dirti... 
 
Mentre sistemo il tovagliolo sul tavolo con fare disinvolto, anche se non lo sono per niente.
 
- Oh finalmente... avevo bisogno di parlare con qualcuno, forza andiamo il lavoro ci aspetta.
 
Passano i giorni e di Lucas nessuna traccia, solo il telefono di Adele squilla ed è lui dall'altra parte.
Rimango sola durante la mattinata, Adele è in palestra e tocca a me stare in caffetteria, visto l'assenza di clienti e Bea che dorme beata, mi siedo sulla poltrona accanto ai libri, ne prendo uno... lo guardo, mi sembra interessante, leggo il titolo...IL CAVALIERE D'INVERNO.
Leggo la prefazione...una storia d'amore e guerra, mi mancava un libro del genere per tirarmi su di morale, comincio a leggere e non mi rendo conto del tempo che passa; ad un tratto si sente il campanellino d'entrata.
 
- Arrivo subito ...
 
Alzo lo sguardo e trovo davanti a me una sagoma ed un profumo conosciuto.
 
- Lucas...
- Ciao Sara...
 
Il suo sguardo profondo mi accarezza tutta, i suoi occhi fissi sui miei.
 
-Ti trovo bene Sara, Bea come sta?...
- Bene grazie... è da molto tempo che non ti vediamo qui...
 
Mentre mette le mani in tasca e mi guarda.
 
- Si...ho avuto da fare, mi potresti fare un caffè, ho avuto il turno stanotte e ho bisogno di una carica.
- Si subito..
 
Gli preparo il caffè dandogli le spalle.
 
- Scusami per quello che è successo l'ultima volta che ci siamo visti...
 
Riempio la tazza e mi giro verso di lui.
 
- Non devi scusarti...sono io che non riesco a liberarmi del passato...
- A chi lo dici...pure io.
 
Dice ciò osservando con tristezza la tazza.
 
- Senti... domani sera è sabato e tua madre non va da tua sorella, che ne diresti di andare a ballare...è una vita che non lo faccio, e ne ho voglia... ti dispiacerebbe venire con me?
-Queste cose dovrei dirtele io non credi?
- Io non posso?....siamo amici- mentre gli porgo la mano- non è successo nulla, puoi uscire con un'amica no?
- Credimi anch'io è da tanto tempo che non esco...ok - prende la mano-  fatti trovare pronta alle nove, ti porto a mangiare una pizza e poi a ballare...
- Ok ...
- Scappo  grazie per il caffè, ci vediamo domani....ah.. comunque leggilo bene quel libro, è splendido..
- Oh lo hai letto pure tu?..
- Più di una volta...se vedi c'è il mio nome all'interno... è mio l'ho dimenticato qui e qualcuno lo avrà messo nella libreria...ciao a domani...
-  A domani...
 
Chiude la porta mentre io mi avvicino alla finestra, guardandolo mentre va via, siamo due anime in pena in cerca di un pò di pace...


Grazie infinite per il vostro calore, ringrazio vivamente le gemelline Ilana e Cecile e Sandra  per il vostro appoggio, un abbraccio a chi recensisce, chi mi segue e chi anche solo dà una sbirciatina senza impegno nella mia storia... grazie Orny :*



 

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Capitolo 10
*** Rose rosse ***




~10°~
Rose rosse
 
 
Mi posiziono davanti allo specchio, tra poco Lucas viene a prendermi per la serata "SOLO AMICI",  ma se siamo solo amici, perchè al solo pensiero mi tremano le mani?... cammino avanti ed indietro con solo addosso la biancheria intima, mentre la bambina, mi guarda con fare confuso.
 
- Oh Bea...non mi guardare così, lo so è ridicolo quello che sto facendo... - mi abbasso sul letto dove lei e seduta insieme ad il suo orsetto preferito- ohhh ma guardami non sono ridicola? non sono più una bambina ...
- No che non lo sei... ma sei bellissima Sara, cosa hai intenzione di mettere per stasera?...
- Oh Adele, sei tu? .... non so forse questi jeans ed una maglia e..
- No tesoro, sei splendida perchè non osi di più?... guarda...

Mi prende per le spalle voltandomi verso lo specchio...

- Mmmm... non hai vestiti vero?...
- No... non ho nulla.
- Allora uno di questi giorni ti porto a fare shopping, ma per il momento dovrei avere un vestito di mia figlia...avete la stessa taglia su per giù.
- Non so come ringraziarti...
- Non mi devi ringraziare tesoro..

Si allontana mentre io mi siedo accanto a Bea giocando con lei ed il suo orsetto.

-Ecco tesoro, guardalo questo vestito mia figlia lo ha messo pochissime volte, peccato è molto bello.

Apre la custodia e davanti mi trovo un abito rosso, molto bello e stretto, con una bella scollatura a cuore, un tipo di abito che io non ho mai portato in vita mia.

- Guardalo non è bello?
- Si ma non è il mio stile, mi sentirei a disagio e...
- Senti... - mi prende il viso tra le mani - sei bellissima e sei giovane, puoi permetterti un abito così, e poi Lucas ti troverà uno schianto...

Proprio questo è il problema, è un uscita tra amici e non un appuntamento.

- E va bene, ma se mi sta male dimmelo subito ok?
- Siiii... foorza, Bea tua madre è proprio pessima, vero amorino della zia?

Le vedo ridere e scherzare, mentre cerco di infilarmi questo vestito....chiamiamolo vestito, è così stretto che tutto si alza su, seno e sedere.

- Tesoro, ma dove le tenevi nascoste tutte queste bellezze?
- Oddio Adele... mi si vede tutto, io ....io..
- Guardati allo specchio...

Ci giriamo verso lo specchio e mi trovo diversa.

- Ora ti trucchi in modo leggero e arricciamo un pò questi bei capelli, cosa ne pensi?
- Si va bene...

Mi lascio truccare e coccolare da Adele, prese dalla situazione abbastanza allegra, trucchiamo pure la bambina, mettendole un pò di rossetto rosso.

- AHAHHA, Bea ma quanto sei bella, fatti baciare splendida pupa, tu da grande farai capitolare moooolti uomini vedrai...
- io spero non come suo padre, ne morirei..
- Non accadrà, fidati.

Sento il campanello della porta, è lui ... è arrivato, le mie mani iniziano a tremare.

- Questo è il caprone, Bea scendiamo giù andiamo ad aprirgli mentre la mamma finisce di prepararsi.
- Ma ha ancora il rossetto...
- OOOH oggi serata tra donne, le tocca... forza su

Mi guardo per l ultima volta allo specchio, faccio un respiro profondo ed esco dalla stanza, mi dirigo fuori scendendo le scale, lui è li ed è molto elegante... tiene in mano un mazzo di rose rosse, molto belle.

- Wow...Sara sei...sei bellissima.

L'imbarazzo mi coglie all'improvviso non riesco a dire una parola.

- OOH forza ragazzi è tardi...io e l'amica mia dobbiamo prendere il thè, vero Bea?
- Mam...mam...
- Dammi un bacino amore mio ...- mi bacia a modo suo bagnandomi le guance con la sua bocca...- nooo il rossetto.
- AHAHA Sara aspetta ti pulisco io .

Lucas appoggia le rose sul tavolo prende il suo fazzoletto pulito e mi pulisce il viso.

- Ecco fatto, andiamo.
- Ciao Adele... a più tardi.
- Ciao tesoro divertiti e tu screanzato portamela tutta intera.
- Si mamma tranquilla.

Saliamo sulla sua audi, mi apre la portiera come pochi uomini hanno fatto con me, mi accomodo e sento il suo profumo cosi bello.

- Sei ancora in tempo per tornare indietro lo sai?
- Non essere scemo andiamo.

Mentre guida l'ansia mi assale.

- Sei bellissima, te l'ho già detto?
- si ... grazie, non mi vesto spesso così.
- Ed è un vero peccato, sei bellissima.

Arrossisco mentre iniziamo a parcheggiare.

- Scusami ma questa non è una pizzeria.
- Infatti non lo è.
- Ma è un locale di lusso, io non so come muovermi, io...
- Senti...- mi prende per le mani- è un bel locale, me lo posso permettere e poi non ti avrei portato ad una pizzeria, forse la prossima volta, ma oggi voglio portarti qui.
- E va bene entriamo.

Il locale è enorme pieno di vetrate e specchi e molta gente elegante, mi sento a disagio, lui lo nota mi prende la mano stringendola.

- Stai tranquilla, ci sono io qui con te.

Lo guardo e annuisco; ci dirigiamo verso il nostro tavolo...guardo il menù ed i prezzi sono esorbitanti.

- Non guardare i prezzi, scegli ciò che vuoi non preoccuparti.

Scegliamo il nostro cibo e Lucas sceglie un buon vino bianco.
Piano piano inizio a sciogliermi, sarà il vino oppure sarà che lui mi mette a mio agio; Parliamo di tutto ciò che ci riguarda, di sua madre e di sua sorella, fino a quando la nota dolente.

- Io amavo una donna con tutto me stesso, volevo sposarla, ma ...
- Non parlarne se ti crea disagio...capisco cosa provi.
- Sara... .- mi prende per le mani- io ho creduto da sempre nei sentimenti, ma da allora non mi fido molto.
- So che è difficile...devi solo avere fiducia, come ho fatto io... e credimi è difficile in principio...ma arriverà il momento che dovrai fidarti di qualcuno e non potrai farne a meno.
- Sara...perchè ti ha lasciato?...come si fa a lasciare una donna come te?
- Non è stato lui a lasciarmi, sono andata via io dopo aver saputo che era sposato ed io ero incinta, lui non sa di Bea e non deve saperlo.

Vedo il suo viso sorpreso e poi inizia a ridere.

-Ahahahha... bene ci siamo trovati...il cornuto e quella che scappa... 

Nel momento mi sento offesa, ma poi ci penso e rido anch'io.

- Sai che ti dico, forse è meglio smettere di bere, si dicono troppe cretinate.

Dopo aver pagato questa cena abbastanza squisita, ci avviamo verso l'uscita.

- Sai che ti dico?...
- Si ?....

-Siamo giovani e belli stasera, andiamo a ballare, tanto Bea è in buone mani.

- Va bene ci sto-

Ci avviamo verso il suo locale preferito, dove lo fanno passare con tranquillità attraversando la fila immensa davanti all'entrata.

- Wow sei molto conosciuto qui.
- Eh già ... ho curato i cani dei ragazzi all'entrata e poi il proprietario è un mio amico.
- Ah...

Dentro la musica è molto forte ed il locale abbastanza grande e bello.

- Ehy Lucas...ben arrivato è da tanto tempo che non vieni.
- Luis ciao...- abbraccio tra di loro- è da tanto veramente, come stai? ti trovo molto bene.
- Eh si...sai lilly sta molto meglio dall'ultima volta che l'hai visitata, sei un genio, ma dimmi un pò non mi presenti questa bellissima ragazza qui con te?
- Ah si certo, Luis ti presento Sara...
- Piacere Luis...
-piacere mio splendore....forza la pista vi aspetta e visto che è da molto che non vieni ed hai salvato la mia Lilly, un giro ve lo offre la casa...forza... vi preparo un divanetto.
- Grazie Luis...sempre molto gentile...

Si allontana mentre ci dirigiamo al nostro tavolo...

- E' molto simpatico... sei pure bravo come dottore... cosa nascondi...qualche magia?... tutti ti amano?...
- No ...amo solo il mio lavoro tutto qui...

Sento la mia canzone preferita iniziare...

- Perchè non balliamo un pò...
- Si ...- gli dico porgendogli la mano- andiamo.

Entriamo in pista e ci scateniamo...uno... due...tre balli consecutivi, ridiamo e scherziamo, fino a quando si cambia musica e parte un bel lento.

- Permetti... o sei stanca?...
- NO... non sono stanca, balliamo.

Mi prende le braccia portandole al collo, iniziamo a ballare, le sue mani accarezzano i miei fianchi in modo delicato, appoggio la fronte al suo collo lasciandomi cullare, mentre mi tiene stretta a lui, il mio cuore batte forte.
Finita la musica ci sediamo prendendo da bere, non smette di fissare il mio viso, avvicina la sua mano e mi accarezza la guancia destra.

- Sara...
 
Ci avviciniamo piano ... molto piano, i nostri nasi si sfiorano, fino ad arrivare ad un bacio, semplice e delicato, ci baciamo non so per quanto tempo, ma sembra infinito, fino a quando non ci stacchiamo ansanti e guardandoci negli occhi.

- Forse è meglio tornare a casa, non credi?
- Si... si andiamo.

Il tragitto in macchina è terribilmente silenzioso, nessuno parla, ci guardiamo soltanto e di sfuggita.
Davanti al cancello, mi fa scendere dalla macchina, mi giro per salutarlo, ma è un attimo, sento le sue mani tirarmi a sè baciandomi con passione, non riesco ad allontanarlo da me, mi è impossibile.
Ci stacchiamo, ci guardiamo negli occhi e non ci sono parole...
Restiamo così per un pò, gli accarezzo il viso.

- Siamo due casi persi, lo sai questo Lucas?
- Lo so ...ma perchè non provare...tu mi piaci, sei...sei così... 
-Diversa Lucas?...non sono Nadine...
- E io non sono il tuo ex... 
- Ci faremo del male...
- E chi può dirlo...dobbiamo provare non credi?

Guardo i suoi occhi così belli e non rispondo....mi avvicino a lui baciandolo nuovamente.

- Buonanotte Lucas, ci vediamo domani.
- Notte Sara...non vedo l'ora che sia domani.

Lo lascio andando ad aprire la porta, entro e la chiudo appoggiando la mia schiena e lasciando un lungo respiro.

- Tesoro, bentornata...Bea è stata un angioletto.... hai gli occhietti lucidi, il mio piccolo ha colpito ancora a quanto vedo, Sara stai attenta, il tuo cuore è ancora debole lo sai vero?
- Si Adele...grazie di tutto, buonanotte.
- Buonanotte tesoro

Mi avvio verso la mia stanza trovando la bambina che dorme beata, avvicino il mio viso al suo dicendole:

- Devo lasciarmi andare...devo lasciarmi andare...

Grazieeeee infinite a chi mi segue recensisce e chi legge soltanto un abbraccio Orny :*

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Capitolo 11
*** La vasca ***


~11~
La vasca


 
Scendo le scale sistemando i  capelli in una coda alta, sono in anticipo, Bea ancora dorme tranquilla sul suo lettino.
Mi avvicino al bancone del bar fischiettando, davanti a me trovo Adele.
 
- Oh buongiorno raggio di sole, deduco che ieri sera vi siete divertiti.
- Buongiorno cara Adele, si moltissimo, era da tanto...tantissimo tempo che non mi divertivo così.
 
Mi avvicino a lei baciandole le guance.
 
-Oh tesoro, grazie.
- Grazie a te di tutto, dimmi un pò come si è comportata la mia piccolina in mia assenza?
- Mmm... allora, abbiamo bevuto il thè, anzi io ho bevuto thè lei il biberon pieno di latte, abbiamo avuto una bella conversazione fatta di mugoli e parole strane...abbiamo litigato per un orsetto e ci siamo smaltate le unghie.
- Cosa?... - mentre verso del caffè in due tazze per me e per lei- vi siete smaltate le unghie?
- Ahahhah...devi vederti allo specchio, hai fatto un espressione buffa, tranquilla stavo scherzando, ha mangiato abbiamo parlato e poi a nanna, ha dormito tanto la nostra piccolina.
- Deve aver preso da suo padre, io ho il sonno leggero, un minimo movimento e sono già sveglia.
- Sarà...ma dimmi un pò com'è suo padre, non mi parli mai di lui. Sediamoci tanto ancora è presto per aprire ed il signor Abbott può aspettare davanti alla porta.
- Lui è...diverso da Lucas...molto diverso.
- In che senso diverso?
- William...è così che si chiama, l'ho conosciuto una sera al pub dove lavoravo a Londra; Bea ha preso molto da lui fisicamente, è biondo con gli occhi azzurri, se non mi sbaglio ha compiuto trentacinque anni due giorni fa.
- Perchè è diverso da mio figlio?... 
- Sono diversi fisicamente e caratterialmente, non so...io quando stavo con William, avevo come la sensazione che mi nascondesse qualcosa...ed in effetti fu così...quando vidi quella donna che lo abbracciava e baciava... Dio... volevo solo scappare...non volevo vedere,mi faceva troppo male.
- Oh tesoro  mio...- mentre con una mano accarezza il mio viso dolcemente- lui non c'è più, vivi la tua vita, ma ti prego non correre troppo con mio figlio, siete due persone che avete tanto sofferto.
- Lo so ...lo so, vogliamo conoscerci prima di andare oltre... Adele...- le prende le sue mani tra le mie - io non voglio soffrire e credo neanche lui lo voglia.
 
Mi guarda...mi sorride, si alza dalla sedia dandomi un pizzicotto sulla guancia destra.
 
- Neanche io lo voglio tesoro, forza su andiamo dobbiamo aprire, se no chi lo sente il signor Abbott.
 
Iniziamo a ridere pensando all'espressione di quest'uomo che non può fare a meno del caffè di Adele la mattina.
 
- Adele non è che ti fa il filo con la scusa del caffè?
- Oddio no.... ti prego, sono troppo anziana per queste cose.
- Non sei anziana Adele, se io mi devo lasciare andare devi farlo pure tu e poi è un bell'uomo, io ci farei un pensierino.
- Sara...
- SI...SI apro.
 
La mattinata passa in fretta, prendo cinque minuti di pausa e salgo su dalla mia bambina, sento dei lamenti dalla porta socchiusa, l'apro e la trovo con il pigiamino rosa, in piedi che salta sulla cullina; è tutta rossa in viso ed un sorriso stampato sulla sua bella faccina.
 
- Ohhhh piccola birbantella, sei sveglia eh?....vieni qui scendiamo giù.
- Mam..mam.. - con le braccia sollevate per farsi prendere in braccio.
 
La prendo ed inizia a mordermi il viso, come se mi baciasse. Scendiamo le scale e davanti a me trovo il locale pieno di clienti nostri abituali.
 
- Ohhhh chi c'è qui la nostra bambolina?... ( un cliente)
- Eh si, si è svegliata ora.
- Amore mio vieni dalla zia su...
 
La prende in braccio, sento il campanellino suonare.
 
- Buongiorno a tutti...ciao mamma...Sara.
- Buongiorno figlio mio alla buon'ora, guarda la nostra piccolina quanto è bella oggi.
 
Le porge la bambina, mentre lui con sorpresa la prende in braccio guardandomi in viso.
 
- Non credo di poterla tenere in braccio, non ne sono capace.
- Tieni un cane?...un gatto?... ecco un bambino ha lo stesso peso..tieni screanzato.
 
E' così impacciato, il suo viso ha cambiato colore, sembra un pomodoro; Beatrice lo guarda con fare curioso, gli tocca il naso e le guance....gli infila un ditino in bocca e lui lo morde piano...iniziando a farla ridere.
Sono così belli, un brivido scende lungo la schiena; guardo i suoi occhi così belli persi per la bambina, e mi incanto a guardarli insieme; Bea ha bisogno di un padre, non può continuare a vivere così.
Persa tra i miei pensieri, non mi accorgo che Lucas mi sta chiamando.
 
- Ehy bella addormentata?...tua figlia forse deve essere cambiata.
- Oh si ... aspetta.... ancora non ho finito, Adele?
- Sara, non preoccuparti il turno è finito per te, puoi andare su.
- Grazie....
 
Salgo su portandola in braccio, lasciando Lucas con sua madre; vorrei baciarlo e accarezzarlo ma mi sembra troppo presto...non so cosa siamo noi due.
Entro in bagno e riempio la vasca.
 
- Piccolina mia ora faremo un bel bagnetto.
 
Spoglio la bambina e pure io, ho voglia di farmi un bel bagno insieme alla mia piccolina. Socchiudo la porta, tanto siamo sole, e ci immergiamo nella vasca, tirando la tendina.
Bea ride con tutta la schiuma che la circonda... inizia a giocare con la paperetta regalatale da Adele.
Siamo circondate da bollicine, quando ad un tratto sento dei passi.
 
- Chi sei?... sei tu Adele?
- Scusami Sara, pensavo fossi in camera, dovevo andare in bagno. Esco subito tranquilla.
 
Rossa in viso, penso che sono nuda e inizio a vergognarmi un pò, mi prendo di coraggio e dico:
 
- Aspetta...noi abbiamo finito, potresti farmi un favore?
- Si dimmi...
- Ti passo a Bea ...prendimi l'asciugamani sul lavandino così esco da qui....però chiudi gli occhi 
- Con gli occhi chiusi?... perchè?
- Perchè?... sono nuda ecco perchè.
- Bè...che c'è di male..
- Smettila e tieni a Bea.
 
Le porgo la bambina, mentre lui mi passa l'asciugamani, gli punto il dito.
 
-occhi chiusi...
- Va bene.. guarda... - mentre con gli occhi chiusi tiene la bambina.
- Ok ...sto uscendo.
 
Esco dalla vasca, in preda all'imbarazzo, prendo l'asciugamano e noto il suo occhio mezzo aperto.
 
- LUCAS...
- Non ho visto nulla...
 
Sistemo l'asciugamano e prendo la bambina in braccio.
 
- Comunque...bello il tatuaggio.
 
Apro la bocca sorpresa.
 
- Hai guardato...hai guardato... non si fa...ti avevo chiesto di non farlo.
 
Si avvicina a me, il suo viso accanto al mio, mentre un dito scende giù dalla mia guancia accarezzando la  spalla destra ancora bagnata.
 
- Tu mi farai morire...lo sai Sara?
 
Avvicina le sue labbra alle mie baciandole con ardore, io acconsento al suo bacio lasciandomi andare, fino a quando non sento qualcos'altro.
Un'altra bocca si avvicina alle nostre, anche se piccola, vuole partecipare anche lei a questo gioco.
 
- Oh Bea...vuoi essere baciata pure tu come la mamma?...tra qualche annetto e non da me... 
- ahahahha...
 
Iniziamo a ridere e tutto sembra così bello...così dolce, alzo la mia mano accarezzando il suo viso, lui la prende baciando i polpastrelli.
 
- Sara...tua figlia sarà splendida come te...sei bellissima.
 
Sento le mie guance andare a fuoco...nessuno, neanche William ha mai detto qualcosa di così bello a me...vedo colori e cuori e tutto mi sembra bello.
 
-Grazie...devo...devo andare a vestirmi e anche lei se no si raffredda.
- Cosa ne pensi se stasera venite tutte e due con me  a mangiare fuori?
 
Lo guardo in viso
 
-Sei sicuro?... 
- Si sicurissimo...
- Sai cosa possono pensare di te se ti vedono con me e la bambina...
- Non mi interessa cosa pensano...- mentre mi prende per le spalle guardandomi negli occhi- voglio passare la serata con voi, questo è importante per me.
 
Lo guardo e mi sembra sincero.
 
- Va bene... 
- Vi vengo a prendere signorine alle otto in punto, ci vediamo dopo
 
Si allontana da me, si ferma e ritorna indietro, lasciandomi un bacio che mi fa rimanere senza respiro.
 
- A più tardi...
 
Rimango stordita dalla sua audacia, ma anche molto contenta; Mi dirigo verso la mia stanza mentre parlo con la mia bambina.
 
- Ora tesoro mio è giunta l'ora di farsi belle.
 
Iniziamo a prepararci, mentre il cuore mi batte forte...sono felice, molto felice e spero che questo continui.




Angolino Orny...grazie di cuore a chi legge e chi recensisce, un abbraccio :*

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Capitolo 12
*** Passione ***




~ 12 ~
Passione


 
Apro l'armadio in cerca di qualcosa di carino, guardo ma non trovo nulla che mi soddisfi,  ad un tratto, appeso in un angolo di quest'armadio, trovo un jeans che non metto da molto tempo, forse da prima della nascita di Bea; pensavo di averlo buttato, invece è lì di fronte a me che aspetta di essere tolto dalla gruccia.
Lo prendo in mano e l'osservo, è semplice  ma allo stesso tempo elegante. Lo appoggio sul letto mentre, ancora in accappatoio, lo guardo dall'alto; incrocio le braccia non sapendo cosa fare.
 
- mmm Bea dimmi tu, secondo te è carino questo jeans per stasera?....
- BA..BA... BA.. - rosicchiando  il suo caro orsetto nella sua cullina
- certo, tu hai il tuo bel vestitino rosso... ed io?.... ohhhh ...
 
Mi butto sul letto a pancia in sù mentre, con le mani sopra gli occhi, penso che è tutta una perdita di tempo. Sento bussare alla porta.
 
- Avanti...
- Tesoro ancora così sei?... Lucas mi ha detto che stasera vi porta a cena fuori.
- Si Adele, solo che non so cosa mettermi.
- Non è il locale dell'altra sera, andrete in pizzeria  quindi, prendi una bella maglia un jeans e vai no?
- SI....- mi alzo di scatto dal letto, sorprendendo Adele- di cosa ho paura?... è solo una cena, con un ragazzo e per lo più con Bea dietro... cosa potrà mai accadere...giusto?
- Giusto... ma sai tutto è possibile... 
 
Prende la bambina in braccio, il vestito rosso ed esce fuori dalla stanza....
 
- Tesoro della zia, lasciamo due minuti la mamma a prepararsi per stasera, deve essere bella lo sai vero?...
- MAM...MAM...
- Siii che lo sai...fatti baciare patatina mia.
 
Tra risate e gorgoglii, le due donne della mia vita si avviano verso l'altra stanza mentre finisco di prepararmi.
Prendo il jeans e cerco di infilarlo... con mia gran sorpresa, mi è entrato facilmente, pensavo di essere ingrassata tanto per via della gravidanza, ma sono stata fortunata.
Visto che la mia bambina veste di rosso, opto per una maglia del medesimo colore.... molto semplice a collo alto...indossi gli stivaletti neri, prendo la collana di mia madre e la metto al collo; Raccolgo i capelli, ormai abbastanza lunghi, facendo una treccia laterale, inizio a truccarmi mettendo un pò di rossetto rosso sulle labbra.
Mi alzo e mi dirigo verso lo specchio grande dell'armadio, guardo la mia figura, mi vedo bella ed elegante.
 
- Su mammina... Lucas è giù, guarda quant'è bella il nostro gioiellino... tutta profumata e tu...- s'avvicina a me- sei incantevole....forza ragazze, giubbotto e sciarpa... andate a divertirvi.
 
Infilo il giubbotto e pure a Bea, apro la porta d'ingresso e trovo lui davanti ad aspettarci....
 
- Mannaggia mamma, potevi farmi entrare si gela qui fuori...
- Eh no caro mio, il freddo ti fa bene...- gli dà un pizziccotto sulla guancia, mentre si avvicina al suo orecchio dicendogli qualcosa...- è chiaro vero Lucas?...
- Si mamma, tranquilla...Sara  e tu piccola Bea, siete pronte?
- Si noi siamo pronte... - mi giro verso Adele dandole un bacio sulla guancia destra- grazie.
 
Mi avvicino alla macchina ed una domanda mi entra in testa.
 
- Lucas scusa, come faccio con la bambina, devo stare dietro con lei.
- Non c'è problema... - apre la portiera dei sedili posteriori trovando davanti a me un seggiolino - è di mia sorella, lo uso quando porta mia nipote, anzi ora non lo usa più ma lo possiamo usare per Bea cosa ne pensi?...
- Penso che sia un'ottima idea...andiamo.
 
Sistemiamo la bambina dietro e ci avviamo alla pizzeria, appena arrivati scendiamo e ci avviamo all'interno.
 
- Ciao Roberto... ho prenotato un tavolo per due.
- OHHH Lucas...si si il tavolo è pronto... prego.
 
Ci avviamo al tavolo.... un cameriere porta una seggiola per bambini e ci accomodo a Beatrice.
 
- Vogliamo ordinare?... 
- Si ...
Tra risate e morsi di pizza, sembra che tutto sia normale, guardo i suoi occhi che mi fissano e la bambina che ride, felice.
 
- Sara...non voglio correre...- mentre prende la mano di lei accarezzandola con il pollice- ma non so cosa mi succede ultimamente, ti penso sempre...sento il tuo odore ovunque vada, e vedo i tuoi occhi e mi perdo...
- OH... Lucas...io non so cosa dire...
- Non dire nulla, piuttosto voi due oggi siete splendide...io quando ero fidanzato con Nadine,  volevosposarla e avere famiglia... dei figli con lei, ma il destino ha voluto il contrario.
 
Alzo lo sguardo notando il suo che è diventato molto triste.
 
- Lucas...ora ci siamo noi qui, Bea ti adora e io... bè...anche a me piaci e non voglio correre,ma non voglio neanche stare ferma.
 
Stringe più forte la mia mano, quando ad un tratto veniamo bloccati dall'arrivo di un ospite indesiderato.
 
- Oh guarda chi c'è qui....
 
Ci giriamo verso la voce trovandoci davanti una donna molto bella e alta, bionda e con un fisico da modella.
 
- Nadine...
 
Lucas la chiama alzandosi dal tavolo, il suo sguardo è cambiato, è adirato e rabbioso.
 
- Cosa ci fai tu qui?...non è il tuo stile questa pizzeria, cosa ti porta qui.
- Oh tesoro...
 
Si avvicina a con fare suadente.
 
- Sono con le mie amiche, che amano la pizza, sono venuta a far loro compagnia, sai che non frequento certi posti fatiscienti...ma ahimè le mie amiche si...
 
Gli accarezza con l'indice il viso, e lui si allontana da lei guardandola male.
 
- Ma chi c'è qui con te?...
- Lei è Sara e la bambina si chiama Bea...
- Piacere mi chiamo Nadine...
- Piacere...
 
Si gira verso Lucas.
 
- Credevo tu fossi un veterinario, non un babysitter...quanto può avere d'età questa ragazzina... e per lo più con bambina a carico...
- Smettila Nadine...
- Ma come...avevi una donna come me e te la fai con una ragazzetta?...
 
Sento le sue parole in modo distinto, la rabbia entra dentro di me... come si permette questa oca bionda a dire tutto ciò...chi si crede di essere.
 
- Smettila Nadine, non è una ragazzetta è una donna e a differenza tua ha un cuore...
- Mmm... ti mollerà...sei noioso...e poi sembra pure stupida.
 
Dopo queste parole, prendo la brocca piena d'acqua riversandogliela addosso.
 
- La stupida, come dici tu cara Nadine, non ha paura di oche siliconate e scialbe come te...quindi cerca di non rompere più le palle a me e a Lucas o te ne pentirai.
- Vattene Nadine, non sei la benvenuta qui.
- Non è finita qui...Clara o Sara... non è detta l'ultima parola.
- Nadine...sei ridicola, ti consiglio di andare via, non stai facendo una bella figura e poi...io non ti amo più, vattene.
- Lucas...ho fatto solo un errore, non puoi rinfacciarmelo sempre...ma tanto sono sicura che quando lei ti mollerà, correrai dritto da me come sempre.
- Non credo...
- Io ne sono sicura invece...
 
Va via lasciando dietro di sè malumore e imbarazzo.
 
- Mi dispiace Sara, non doveva accadere...
- Lucas, tu l'hai amata tempo fa, ancora non capisco come però lo hai fatto...
 
Dopo questa visita inaspettata, la serata passa tranquilla...torniamo a casa trovando davanti la porta Adele.
 
- Ohhh figlioli è ancora presto, Sara dà a me la bambina la porto a letto, andate a farvi un giro ci penso io a lei.
- Adele, grazie...
- Sara...- avvicinandosi al suo orecchio sinistro, sussurandole- se vuoi passare un pò di tempo con lui, ci penso io a lei... divertiti tesoro.
- Grazie ...- arrossendo vistosamente.
 
Giriamo per la città...parlando del più e del meno.
 
- Ti va di bere qualcosa da me?...
 
Il cuore mi battè all'impazzata, le mani mi sudano.
 
- SI perchè no...andiamo.
 
Arriviamo a casa sua ed è bellissima, una villetta in stile vittoriano, con un bel giardino.
Ad accoglierci un pastore tedesco che salta addosso a Lucas dimostrandogli affetto, apre la porta e trovo davanti a me un ambiente caldo ed accogliente.
 
- Dammi il giubbotto, qui non fa freddo.
- Si grazie
- Accomodati...cosa ti porto una bibita... un thè?...
 
Lo guardo negli occhi e non riesco a trattenermi... gli salto addosso cingendogli il collo con le mani mentre inizio a baciarlo intensamente.
Lui non mi allontana...anzi, le sue mani cingono la mia vita, le nostre labbra s'incontrano in una danza sensuale...perdiamo fiato, tanto è intenso il nostro bacio, apro gli occhi e trovo  il suo sguardo pieno d'ardore.
Dopo William non ho avuto altre relazioni, ma il suo sguardo...i suoi baci, mi fanno tremare le gambe; restiamo in silenzio a guardarci intensamente, con l'indice della mano destra accarezza il mio viso.
Avvicina le labbra al mio naso baciandolo, fino a scendere piano fino alle mie di labbra che aspettano impazienti un altro bacio.
Piano piano camminiamo per il corridoio, continuando a baciarci con foga, le sue mani tirano la maglia verso l'alto lasciandomi in reggiseno, mentre io cerco di sbottonare la sua camicia.
Arriviamo nella sua camera da letto e lì la passione inizia...siamo soli, io e lui. Bacia il mio corpo come se mi venerasse, i suoi baci sono caldi ed appassionati... gli occhi cambiano forma ed i nostrì umori si mischiano in una danza piena di passione e sentimento.
E' una notte intensa, fatta per gli amanti...io mi sciolgo come neve al sole ed il mio cuore raggiunge vette mai viste fino ad ora.



Angolino autrice dispersa
Buonasera a tutti, scusate la mia latitanza ma gli impegni mi hanno tenuto bloccata, spero che questo capitolo sia di vostro gradimento e mi auguro di non tardare più così tanto come è successo ora. con affetto Orny
:*

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Capitolo 13
*** Sorprese ***











~ 13~
Sorprese

 
Un filo di luce entra attraverso le persiane della stanza da letto di Lucas, una mano accarezza dolcemente la mia schiena, apro piano gli occhi trovando davanti a me il suo bel viso.
Forse inconsciamente, mi accarezza la schiena, Lucas dorme ancora mentre la luce del sole si posa sul suo bel viso rilassato.
Con un dito accarezzo il suo zigomo, mentre un accenno di barba s' intravede; resto meravigliata nel guardarlo, ho amato quest'uomo in questa notte splendida, non mi sembra ancora vero; lo accarezzo ancora, non voglio perdere niente del suo viso...la fossetta sul mento, le sopracciglia marcate e le sue labbra a forma di cuore che tanto hanno baciato le mie.
Piano apre gli occhi fissandomi, lo sguardo pieno di sonno e amore.
 
- Buongiorno raggio di sole... sei sveglia da molto tempo?
- No...- bacio sulla punta del naso- no da almeno cinque minuti, Lucas...
- Dimmi ti ascolto...
- Sono stata bene con te questa notte, era da molto tempo che non mi sentivo così...così..
-Viva?...
- Si hai indovinato, ora ti meriti un regalo..
- OOOHHH.. e cosa di grazia?...
 
Si solleva dal letto appoggiando la schiena alla sua testata e tirandomi a sè.
 
- Questo...
 
Gli prendo il viso tra le mani iniziando a baciarlo in modo molto appassionato.
 
- Wow... questo si che è un bel risveglio, ne voglio ancora si può avere?
- NO...vado a fare un caffè, vieni con me o ancora pensi al bacio?..
- Sei una strega lo sai...e ora mi lasci così?...- con fare teatrale mettendo le sue mani sul cuore.
- Si te lo meriti  dovresti fare tu a me un bel caffè, invece stai li, lo sai che non sei un attore?... io non sono Giulietta e tu non sei Romeo...
- Nooo... - buttandosi di schiena sul letto- così distruggi il mio povero cuore, mia cara, non vedi come soffro?...
- AAHAHA...smettila
 
Mi tira a sè, mentre seduto sul letto mi abbraccia, la sua testa appoggiata sul mio seno e le mie mani che gli accarezzano i suoi capelli, leggermente più lunghi dalla prima volta che lo incontrai.
 
- Sara...il tuo cuore sta scoppiando, forse è meglio andare a prendere un caffè.
 
Alzo il suo viso con le mie mani e lo guardo dall'alto.
 
- Il caffè può aspettare...
 
Lo bacio con passione, mi tira a sè, toglie via la sua camicia che usavo per coprirmi, lasciandomi nuda ai suoi occhi, ricominciamo ad amarci come la notte passata.
Passano le ore, la testa appoggiata al suo petto mentre mi accarezza i capelli.

 
- Vorrei sapere dove eri nascosta tutto questo tempo e cavolo... il tuo ex è veramente un idiota ad averti lasciato, come si fa a lasciare una donna come te e poi quella splendida bambina.
 
Mi alzo da lui sedendomi sul bordo del letto.
 
- Non mi ha lasciato lui Lucas...
 
Si alza avvicinandomi a me, spostando i miei capelli da un lato e baciando il mio collo.
 
- Avevo capito così Sara, non mi hai detto cosa è successo in realtà.
- Lucas...- mi giro guardandolo in viso- io non sapevo che fosse sposato...
- Cosa?... eri la sua amante?..
- No Lucas... no, si è solo dimenticato di dirmi che era sposato.
- Ti ha usato, si è divertito il verme... e Bea?... quando ha saputo della gravidanza, cosa ha detto?...
- Non sa nulla, sono andata via prima che venisse a saperlo...
- Perchè?... poteva riconoscerla...
- No... non l'avrebbe fatto, non ama i bambini, mi avrebbe chiesto di abortire...
 
Una lacrima scende giù dal mio viso, la sua mano si appoggia sulla mia guancia asciugandola.
 
- Non piangere, è tutto passato ci sono qui io ora con te...
- Ohh...
- Sara?...
- Dimmi...
- Andiamo...prendiamo questo caffè recuperiamo Bea e andiamo al parco, cosa ne pensi?.
 
Lo bacio e gli accarezzo il viso.
 
- Si andiamo...
 
Passa un pò di tempo, ci prepariamo ed usciamo da casa...arrivati in macchina partiamo per andare a prendere la mia piccolina.
Arrivati da Adele, le troviamo davanti la porta.
 
- Ho visto la macchina e sono uscita fuori con il nostro angioletto.
 
Guardo la mia bambina e sembra ancora più bella da quando l'ho lasciata la sera prima, sono felice e forse si nota a guardarmi.
 
- Sara, la nostra piccolina è stata un angioletto come sempre...
-Grazie Adele, senza di te sarei perduta...
- Ohhh sciocchezze, spero che il caprone di mio figlio ti abbia trattato bene, se no mi sente.
 
Prendo la bambina in braccio riempendola di baci.
 
- Mamma smettila, l'ho trattata benissimo...
 
Si avvicina baciandole la guancia destra.
 
- Ahh figlio mio sei tale e quale a tuo padre..., forza entrate.
- Adele, stiamo per andare al parco con la bambina,torniamo tra un pò...
- Va bene, aspetta che ti prendo il cappottino della nostra Bea, fa freddino oggi.
 
Dopo aver preso il cappottino, ci dirigiamo verso il parco, scendiamo dalla macchina mentre Lucas prende un plaid ed un cestino.
 
- Sei proprio organizzato...
- Tutto merito di mia madre lo ha preparato lei, l'avevo avvertita prima di arrivare da lei.
 
Sistemiamo il plaid a terra sedendoci sopra, ridiamo e scherziamo, mentre la bambina gioca illuminata dai raggi del sole che la rendono ancora più bella.
Ad un tratto un'ombra copre il sole.
 
- Sara...finalmente ti ho trovata...
 
Un colpo al cuore...no non è possibile...




Angolo autrice dispersa


Perdonoooo... finalmente ho aggiornato, avete chi è l'ombra?...sicuramente. Grazie a chi recensice e a chi legge. un abbraccio a tutti :*



 

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Capitolo 14
*** Ritorni ***



~ 14 ~
Ritorni
 
 
Sistemiamo il plaid a terra sedendoci sopra, ridiamo e scherziamo mentre la bambina gioca illuminata dai raggi del sole che la rendono ancora più bella.
Ad un tratto un'ombra copre il sole.
 
- Sara...finalmente ti ho trovata...
 
Un colpo al cuore...no non è possibile...
 
-William...tu qui!..
 
Mi alzo da terra barcollando davanti a me William, il padre di Bea, sento un movimento alle mie spalle.
 
- Piacere...- porgendo la mano- mi chiamo Lucas lei è?...
- Scusatemi...io sono William, il fidanzato di Sara e tu chi sei, un amico?...
 
Alzo lo sguardo  verso quello di William, è sempre bello con i suoi occhi così azzurri ed i capelli biondi, un pò più lunghi dell'ultima volta, l'ultima frase mi fa uscire dalla fase di trance in cui ero caduta dopo averlo visto.
 
- Fidanzata?...io non sono la tua fidanzata Will!
- Dici?...a me non sembra Sara...siamo stati insieme tre anni, cosa sono stati per te?...un passatempo?..
 
Mi prende per il polso destro guardandomi fisso negli occhi. 
 
- Ehy...lasciala, le fai del male.
 
Si gira con sguardo furente verso di Lucas.
 
- E tu cosa mi rappresenti?... non sono cose che ti riguardano.
- Forse sig. William, sarei il compagno di Sara...
- Il compagno?...ahahahha ma dai...- si gira verso di me- ...Sara sta scherzando vero?.... vero?
 
E' furente ed arrabbiato ma non mi faccio incantare dal suo modo di fare, prima ero una ragazzina facilmente influenzabile ora no.
 
- Smettila... - tirando via con forza il mio polso- non ti amo William...ed è così, lui ed io stiamo insieme.
- NO...sei andata via e non ho saputo più nulla di te, perchè lo hai fatto Sara?... io ti amavo e ti amo ancora.
- NO...non si gioca con due persone Will...tu sei sposato e non me lo hai mai detto ed io come una stupida  mi sono innamorata di te, sei un mostro.
 
Mi prende per le spalle guardandomi in viso quando ad un tratto Bea inizia a piangere, ci giriamo a guardare la bambina in braccio a Lucas.
 
- E' tua figlia Sara?...
 
GIrato verso di me, mi guarda con fare indagatorio; non riesco a proferire parola sono bloccata, guardo il viso di Lucas in cerca di rassicurazioni.
 
- E' tua figlia Will...Bea è nostra figlia.
 
Si allontana da me, sconvolto da tale notizia.
 
- No...non è possibile, prendevi la pillola Sara è impossibile...
- E invece è accaduto, non so come ma son rimasta incinta e ho avuto una splendida bambina.
 
Mi avvicino a Lucas che mi guarda dritto in viso.
 
- Sara, se vuoi vado via ma non voglio lasciarti con quest'essere infame.
- Resta qui con me, non lasciarmi con lui..
- Ok resto, ma vorrei prenderlo volentieri a schiaffi.
- Non fare nulla, ora andrà via...
 
Mi giro verso William e lo guardo negli occhi.
 
- Noi dobbiamo parlare...
- Will...no!
- Sara, io ti amo ti ho sempre amato...
- Si? ...a me non sembrava quel giorno quando ti abbracciavi a quella donna bionda, tua moglie...- mi afferra per un polso- ... lasciami.
- Lasciala stare, non vuole parlare con te!
- Non t'intromettere, tu non sei nessuno per lei...
- E invece no Will...io amo Lucas...
- AHAHAHAHA...ma non dire fesserie, tu ami me...
- Andiamo via Lucas...
 
Prendiamo le nostre cose da terra, sistemo la bambina e ci avviamo verso la macchina.
 
- SARAAA... ti troverò, non puoi scappare per sempre, ti troverò e sarai di nuovo mia.
 
Lo guardo da lontano, mentre salgo in macchina sistemando la bambina sul seggiolino, mi siedo mentre Lucas inizia a guidare; appoggio il gomito sul finestrino appoggiando la testa sulla mano.
 
- Sara...non preoccuparti, ci sono io qui con te.
 
Calde lacrime iniziano a scendere sulle mie guance, il passato anche se cerchi di allontanarlo il più possibile torna sempre a cercarti. 




Angolino Orny
Buonasera a tutti scusate la mia assenza, spero che il capitolo sia di vostro gradimento. Un abbraccio a chi legge, recensisce e chi solo dà uno sguardo Orny :*

 
 

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Capitolo 15
*** Riflessioni ***


~ 15 ~
Riflessioni

 
Sdraiata sul mio letto, sono ancora le tre del mattino e non riesco a prendere sonno. Tolgo il cuscino da sotto la mia testa e mi giro sul mio lato destro guardando, davanti a me, la culla con dentro la mia bambina.
Attraverso le sbarre della culla, guardo il viso dolce di Bea addormentata illuminata appena dalle luci della luna che entra dalle serrande semi aperte.
Dorme di un sonno profondo allietato da sogni ed angeli che vengono a farle visita. A tratti sorride ed il suo viso si illumina. E' così bella ed assomiglia a lui, posso allontanarlo dalla mia vita ma lui sarà sempre lì, nello sguardo della mia bambina.
Non posso allontanarlo da me, ogni sorriso di Bea ogni suo sguardo mi ricorderà lui.
Mi siedo sul letto e continuo a guardarla devo fare qualcosa, lei ha bisogno del padre ed io non posso allontanarla da lui.
Ritorno a dormire, sperando di prendere subito il sonno perduto.
Passano le ore è già mattina, Bea dorme beata mentre io mi alzo preparandomi per la giornata lavorativa.
 
 Dopo un pò di tempo sento dei mugolii mi volto e trovo in piedi la mia piccolina, con il suo pigiamino intero con i maialini e con una mano negli occhi, intenta a strofinarli, abbracciata al suo adorato orsetto.
 
-MAM...MAMM..
-Oh amore mio...ti sei svegliata, ho fatto rumore forse?...vieni in braccio alla tua mamma su...
 
Si apre la porta della mia stanza.
 
- Ohhh ragazze buongiorno, vedo che la nostra splendida cucciola si è svegliata.
- Buongiorno a te carissima Adele, come stai?...
- OH tesoro...la gamba mi fa male e la testa pure, ma cosa vuoi che sia son vecchia...
 
Inizia a ridere e anche io la seguo.
 
- Ma nooo cosa dici Adele, non è vero sei splendida...
 
- Naaa...dovevi vedermi anni fa quanti uomini mi venivano dietro ma io, come dicevano molti, avevo la puzza sotto il naso, non me ne piaceva neanche uno poi ho incontrato il padre di Lucas...e fu amore.
 
Mi siedo sul letto in preda all'ansia ed il tormento.  Adele, vedendomi affranta, si siede accanto a me.
 
- Tesoro...- mi accarezza dolcemente i capelli, mentre io appoggo la mia testa sulla sua spalla sinistra - ...cosa succede?...è per Lucas?... ne  ha combinata qualcuna delle sue suppongo, appena lo vedo gliene dirò quattro.
 
Mi sollevo da lei e con le lacrime agli occhi le racconto ciò che è accaduto il giorno prima. Mi prende le mani con le sue.
 
- Tesoro, è suo padre e ha diritto di conoscere sua figlia non credi?...
- Si...ma non lo conosci Adele lui non voleva figli, oddio non so cosa fare...
 
Mi alzo guardando fuori dalla finestra, mentre la mia bambina gioca con le tende.
 
- Sara...- si avvicina a me-...dovete parlarne da soli, senza di lei e senza mio figlio, solo voi due è importante per te, così facendo puoi rifarti una vita senza pesi sullo stomaco.
 
Mi giro abbracciandola, insieme alla bambina.
 
- Come sempre hai ragione, come farei senza di te.
- Sara...sei andata poi da tua nonna l'altro giorno?... avevi detto che volevi vederla...
- No, non me la sento...voglio stare tranquila e se la vedo sono sicura che finiremmo per litigare di nuovo e in questo momento non ho le forze per questa ennesima battaglia.
- Va bene tesoro, ma ricorda anche se ti sono vicina sono comunque sempre un estranea e l'unica parente che hai ancora in vita è lei, promettimi che andrai a farle visita.
- Adele...non mi vuole nella sua vita, me lo ha fatto capire chiaramente.
- Allora ti dirò una cosa, ma tu non devi arrabbiarti.
- Perchè?... cosa è successo?...
- Poco tempo fa è venuta qua una signora che ti cercava, era anziana e sola, con me c'era Bea tu eri fuori per delle commissioni...
- Dimmi Adele...
- Mi ha detto di essere tua nonna e mi ha parlato di te e di come dentro di sè qualcosa la spingesse per cercarti, ha chiesto a molta gente  fino a trovarti grazie ad un cliente del bar.
 
Guardo il viso di Adele, sconvolta dalle sue parole.
 
- Sara...
- No...mi ha buttato fuori di casa, ha trattato male i miei genitori...non voglio vederla mai più.
- Sara...
 
Mi prende per le spalle guardandomi in viso.
 
- Sara...è presa dal rimorso e dal dolore, mi ha detto che ha sbagliato...
- No, non le credo...poteva fermarmi e non l' ha fatto.
- Sara... ti ha guardato dalla finestra ed è scoppiata a piangere, ti ha rivisto bambina e ha ripensato a tutto l'amore che tu le donavi, ti ha visto andare via con la bambina e si è maledetta per le parole che ti ha detto...
- Non ti credo...- calde lacrime scendono dalle mie guance- ... non ti credo.
- Sara...ascoltami, ha visto la bambina insieme a me, mi ha chiesto se fosse tua figlia l'ha guardata e si è messa a piangere, d'allora in poi viene una volta a settimana, quando tu non ci sei per vederla.
- NO!... Adele perché?...perchè?...
- Perchè ti vuole bene Sara, devi dare un'altra opportunità alle persone, credimi a volte l'orgoglio prende il sopravvento ma non deve essere così...tu e lei siete molto simili, orgogliose e testarde, fallo per la tua bambina.
- Ci penserò..
- Un'altra cosa, il passato non puoi allontanarlo da te verrà sempre a cercarti e finchè il tuo cuore non sarà libero dal fardello che porti  avrai sempre problemi, parla con William ed incontra tua nonna, ti sentirai libera.
 
Mi lascia un bacio in fronte ed esce dalla stanza, mi giro verso mia figlia che mi sorride, devo ritrovare me stessa e la mia pace.  Adele ha ragione non posso allontanare il passato, tornerà sempre a cercarmi.
 

Angolino Orny
Buonasera a tutti, capitolo di riflessioni per la nostra cara Sara. Spero sia di vostro gradimento e ringrazio vivamente chi legge, chi recensisce e chi passa solo per uno sguardo. Un abbraccio :*

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Capitolo 16
*** Incontro ***


~16~
Incontro
 
 
Prendo il cellulare ed inizio a digitare il nome di William sulla schermata. Il cuore mi batte all'impazzata guardo quel nome ed inizio a sudare freddo, devo parlare con lui assolutamente. Prendo coraggio e lo chiamo.
Il telefono squilla a lungo fino a quando non risponde.
 
- Pronto Sara...
 
Non dico nulla, sono bloccata e non riesco a parlare.
 
- Si...sono io Will ho bisogno di vederti, devo parlarti.
- Finalmente!...non sai quanto aspettavo questa telefonata.
- Dove sei in questo momento?...
- Ho affittato una stanza in un bed and breakfast...
- Dammi l'indirizzo, sono subito lì da te.
 
Prendo un blocchetto lì vicino ed una penna, inizio a scrivere l'indirizzo di dove alloggia.
 
- Va bene, sto arrivando.
- Ti aspetto.
 
Inizio a prepararmi, sono nervosa ed agitata...so cosa mi aspetta ad incontrare William da sola, lo conosco fin troppo bene.
Infilo un paio di jeans una camicia ed i miei adorati stivaletti, scendo le scale infilandomi il cappotto. Incrocio nel soggiorno la mia bambina ed Adele.
Lei si alza e si avvicina a me, lasciando la bambina nel suo box.
 
- Stai andando da lui vero Sara?...
 
La guardo negli occhi e le rispondo.
 
- Si ...dobbiamo trovare una soluzione.
- Mi raccomando tesoro mio, stai attenta.
 
Mi giro ed esco dalla stanza, entro dentro la macchina e mi avvio  verso il Bed and breakfast.
Dal proprietario mi faccio dire il numero della stanza,  davanti la porta tiro un grosso respiro ed inizio a bussare.
Mi apre la porta, è tutto scarmigliato...i capelli hanno una forma indefinita e due grandi occhiaie contornano i suoi occhi che ho tanto amato.
 
- Ciao Sara ben arrivata....lascia che ti prenda il cappotto.
- Grazie ma non resterò molto.
- Accomodati...
- Preferisco sedermi sulla sedia...
- Perchè?... eppure noi stavamo bene sopra un letto, non ricordi?...
- Ricordo bene Will...ma anche un'altra donna stava bene su quel letto.
- Andiamo Sara, mi stavo separando da Miriam...
- Non c'entra... mi hai mentito Will...
- Anche tu lo hai fatto con la bambina, potevi dirmelo no?...
- E cosa avresti fatto?... - mi alzo nervosamente dalla sedia- mi avresti chiesto di abortire,non mi dire di no perchè ti conosco.
- Sara... forse si, non so... l'avrei accettata perchè io ti amo...
 
Pietrificata lo guardo negli occhi, abbasso lo sguardo e mi avvio verso la finestra.
 
- No...tu non mi ami...non mi hai amato.
 
Mi giro guardandolo nuovamente negli occhi.
 
- Ascoltami Sara...
 
Prende le mie spalle stringendomi forte.
 
- Io lascerò Miriam a breve, potreste trasferirvi da me.
 
Tolgo le sue mani dalle sue spalle e mi allontano.
 
- No...io ho una vita qui, delle persone che mi amano...
- Chi...quel dottorino?...
- Quel dottorino ha un nome, si chiama Lucas ed è più uomo lui di te!
 
Prendo il cappotto e mi dirigo verso la porta.
 
- Fermati Sara...fermati, non volevo offendere solo che io ti amo e non voglio che tu sprechi la vita con un uomo così. Cosa può darti lui...io posso darti tutto ciò che vuoi.
- Non hai capito Will, lui può non avere tutti i tuoi soldi ma ha un cuore, quello che tu ovviamente non hai... addio.
 
Apro e corro verso fuori, lasciandolo dietro di me, mentre urla il mio nome.
 
- Saraaaa... non è finita qui, ci rivedremo presto!... Saraaaa...
 
Mi avvio verso la macchina... guido senza sosta, troppi pensieri affollano la mia mente ed uno solo che cerca di allontanarli tutti... Lucas.




 
Angolino Orny
Buonasera a tutti, scusate la mia latitanza ma ho avuto un periodo intenso. Un abbraccio fortissimo a chi legge a chi recensisce ed a chi passa di qui per caso Orny :*

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Capitolo 17
*** Il mio tesoro ***


 
*17*
Il mio tesoro
 
Guido senza sosta, sono arrabbiata e furiosa. William non può tornare così  di punto in bianco nella mia vita, è impossibile.
Il mio amore per lui è finito nel momento esatto in cui l' ho visto con quella donna...sua moglie. Guardo davanti  a me la strada senza una direzione. Trovo un incrocio davanti a me, è la via dove Lucas ha il suo ambulatorio di veterinaria, non ci penso due volte metto la freccia e giro.
Parcheggio la macchina di fronte l'ambulatorio, suono il campanello ma la porta si apre facendo uscire un ragazzo con un piccolo gattino in braccio.
 
- Cerca Lucas vero?...
- Si...
- Lo trova al secondo piano a destra...è proprio un grande, ha salvato lilly il mio gattino.
- Oh...si è molto bravo.
- Arrivederci.
- Arrivederci.
 
Salgo le scale trovando davanti a me la porta del suo ambulatorio. La porta è solo accostata, la spingo ed entro trovando nella sala d'attesa una signora con il suo gattino ed una mamma con un bambino  con il loro cane.
Mi siedo anch'io aspettando il mio turno, esce l'infermiera guardandomi in viso.
 
- Buongiorno, lei è?...
- Salve, mi chiamo Sara vorrei parlare con il dottore.
 
La ragazza segna il mio nome nella cartelletta.
 
- Signorina, il dottore appena terminerà con  i suoi due pazienti l'accoglierà nel suo ufficio, se ha la pazienza di aspettare.
-  Non c'è problema.
 
Mi siedo composta guardando il bambino che accarezza il suo cane.
 
- Sta male?...
 
Domando al bambino.
 
- Mio figlio non può risponderle, purtroppo non parla e Freccia è l'unico che riesce a farlo sorridere un pò, solo che in questo periodo sta male e mio figlio pure a vederlo così... - la mano davanti al viso per coprirsi gli occhi in via di lacrimazione-... spero che il dottor Lucas ci aiuti.
 
Guardo il bambino è così dolce ed allo stesso tempo spaventato, ha paura per il suo amato cane e lo capisco perfettamente.
Mi avvicino al bambino guardandolo negli occhi, accarezzo la testa di Freccia sorridendogli. Lui mi guarda e mi sorride ma si rabbuia subito appena si gira verso il suo amato cane ed una lacrime gli scende giù.
Sento dei passi dietro di me, mi alzo trovando davanti a me Lucas con il suo camice bianco e gli occhiali.
 
E' bellissimo non lo avevo mai visto con gli occhiali da vista, ora sembra veramente un dottore.
 
- Sara...- si avvicina a me- ...è successo qualcosa?...Bea sta bene?...
- No Lucas, non è successo nulla, volevo solo vederti tutto qui, non posso?...
- Certo che puoi, dammi solo una mezz'ora... - si gira verso il bambino- ciao Samuel come sta Freccia oggi?...
 
Il bambino, dopo questa domanda, inizia a piangere disperato per il dolore che prova per il suo cane.
 
- Ohhh dai Samuel, andiamo di là vediamo come possiamo rimetterlo in sesto su..
 
Si alza da terra prendendo per mano la piccola mano di Samuel, fa entrare la madre ed il cane nel suo studio mentre, girandosi verso me dice:
 
- Sara, dammi una mezz'ora e sarò tutto tuo.
- Va bene...
 
Passa un quarto d'ora e la porta si apre, esce la madre e poi il bambino con il suo cane, con il sorriso sulle labbra, con loro pure Lucas.
 
- Mi raccomando Samuel dagli le medicine e non lasciarlo mai solo e sorridi mi raccomando, il peggio è passato.
 
Il bambino acconsente lasciando poi un bacio sulla sua guancia destra in segno di ringraziamento. Samuel passa di fronte a me salutandomi con la manina e facendomi notare con il suo gran sorriso felice, la mancanza dei dentini davanti.
 
- Sara...
 
Mi giro verso Lucas.
 
- Finisco con la signora e puoi entrare.
 
Passano dieci minuti ed esce la signorina di poco prima.
 
- Il dottore l'attende, ha finito con la signora, può entrare.
 
- Grazie...
 
Entro nel suo ufficio, la luce del sole entra dalle finestre ed è tutto ben illuminato, lo trovo lì seduto alla sua scrivania intento a scrivere dei fogli con sguardo concentrato.
 
-Lucas...
- Sara entra, non stare lì impalata.
 
Mi avvicino piano, lui si alza venendomi incontro. Rimaniamo a guardarci, occhi dentro occhi.
Alzo le mani togliendo i suoi occhiali ed i suoi occhi son così belli. Lui mi guarda in viso con fare sorpreso, non capisce il motivo per cui lo guardo con così tanto desiderio.
 
- Cosa c'è Sara, sei strana oggi.
- Niente...ho solo voglia di vederti...
 
Guardo le sue labbra così invitanti, talmente tanto che prendo il suo viso tra le mie mani tirandolo  verso il mio.
Le nostre labbra si uniscono in un vortice di passione, la segretaria lo chiama dall'altra stanza.
 
- Dottore  ho finito... apro io domani mattina?
- Si Luise, apri tu. Ci vediamo domani alle 11.
- Va bene, buona serata.
 
Appena sente la porta chiudersi, si fionda di nuovo sulle mie labbra.
 
- Sara...oh Sara, così mi farai diventare matto.
 
Gli tiro il labbro con i miei denti, mentre lo trascino verso la scrivania.
 
- Ancora non hai visto nulla caro dottorino mio.



 
I suoi occhi s'illuminano di una luce piena d'ardore e desiderio. inizia a baciarmi il collo, piano...piano, con le mani si infila dentro la mia camicia trovando il gancetto del reggiseno, lo afferra fino a sganciarlo.
La mia camicia vola via come la sua... la gonna non so dove è caduta, mentre io con solo gli slip  avvicino a me questo splendido uomo che mi ama.
Anche gli slip vanno via e siamo nudi sopra questa scrivania che ci trova amanti disperati e famelici, tutto intorno a noi è lussurria e passione...sudore e lacrime, non so quante volte abbiamo consumato il nostro amore, ma so per certo che resterei così per molto tempo.
Amo con furia e rabbia... ma anche con passione e sentimento, dopo aver terminato sdraiati sul divano l'uno stretto all'altro, sento le sue mani accarezzarmi lieve la schiena.
 
- Sara...hai visto William vero?...
 
Sorpresa dalla sua domanda, senza pronunciar parola, annuisco.
 
- Non voglio saperer nulla...ma fammi una promessa.
 
Mi sollevo sul gomito guardandolo negli occhi.
 
- Promettimi che non ti farai del male, che non ci farai del male a me e a te ma soprattutto a Bea. Promettimelo.
- Te lo prometto...non potrei mai farti del male soprattutto a Bea, vi amo troppo.
- Mi basta questo.
 
Le nostre labbra si uniscono di nuovo ritornando ad amarci come o più di prima.

Angolino Orny
Non può fare a meno di tornare da lui, è la sua ancora...il suo porto sicuro. Un abbraccio fortissimo a chi recensisce e a chi legge, ma anche chi lascia uno sguardo alla mia piccola storia. un abbraccio Orny :*

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Capitolo 18
*** Pov Lucas ***



 
~18~

Pov Lucas
 
Sono felice...immensamente felice. Da quando nella mia vita è entrata lei... Sara, tutto in me è rifiorito. Il dolore subito da quella donna che amavo prima  con tutto il cuore e l'anima, è stato spazzato via dal suo sorriso dolce e la sua gioia di vivere.
Sara è così forte e dolce allo stesso tempo, l'amo con tutto me stesso e non mi capacito del perchè ha sofferto così tanto. 
Quell'uomo...quel William, non è un uomo ma solo un esemplare della specie animale di livelli molto bassi. 
Come può un uomo di questo tipo aver generato un essere dolcissimo come Beatrice, ma soprattutto come può aver ingannato quell'angelo di Sara.
Dal primo momento che l'ho vista alla caffetteria di mia madre, ho subito capito che non era una donna come tutte le altre. Nei suoi occhi nocciola ho visto la forza e la determinazione, cosa che mancava a Nadine.
Siamo a casa mia, dopo l'intermezzo felice nel mio ambulatorio, sdraiati sotto le coperte, guardo il suo viso addormentato così bello e dolce.
Alzo la mia mano destra accarezzando le sue gote ancora rosse dopo l'amore, ed è così bella e sensuale e neanche se ne rende conto
Si muove, disturbata dal mio dito ruffiano, imbronciando le labbra e non si rende conto che facendo così mi rende ancora più inquieto e desideroso di baciarla.
Delicatamente alzo la sua testa dal cuscino e mettendo il mio braccio l'avvicino a me abbracciandola.
 
- Mmm...
 
Dorme profondamente, tanto da non accorgersi del mio abbraccio rubato.
 
-Mmm...Lucas...è già mattina?...
- Shhh.. dormi è ancora presto.
 
Mi guarda con gli occhi velati di sonno e in questo assomiglia molto  a sua figlia Bea.
 
- Smettila di guardarmi così Sara...non ti farei dormire e tu hai bisogno di farlo.
- Mph...
 
E si riaddormenta, cullata dal mio abbraccio.
E' già mattina, apro gli occhi e non trovo nessuno nel letto insieme a me. Mi alzo di scatto sedendomi quando, ad un tratto, la porta della mia stanza si apre.
Lei entra vestita solo con il  mio camice da Dottore ed il vassoio con la colazione tra le mani.
 
- Oddio Sara, se il risveglio ogni giorno è questo non so...non andrei più a lavoro.
- No tesoro...- appoggia il vassoio sul letto e si mette a cavalcioni su di me prendendomi il viso tra le mani...- non puoi fare aspettare i tuoi pazienti, goditi il momento.
 
Mi bacia appassionatamente lasciandomi senza respiro.
 
- Wow...sono sconvolto da tanto ardore...
- Ah si...- si toglie il camicie trovandosi nuda davanti a me-... va bene... mi sa che ritardo qualche minuto.
 
L'avvolgo nel mio abbraccio baciandola e senza lasciar respiro, inizio ad amarla.
Passano le ore di malavoglia, dopo il bel risveglio, mi ritrovo nell' ambulatorio aspettando i pazienti.
Ad un tratto sento nell'atrio delle voci concitate e la segretaria che parla a voce molto alta.
Apro la porta trovando davanti a me  lui..William, cosa vorrà ora quest'uomo da me?
 
- Dottore...quest'uomo vorrebbe parlarle ma ci sono tanti pazienti in atte...
- Si levi signorina devo parlare con lui assolutamente...
- Signori abbiate un pò di pazienza, finisco subito con lui e mi dedico a voi.
 
Lo faccio entrare lui, con fare arrogante, si siede sulla poltroncina di fronte la scrivania.
 
- Vedo che sei messo abbastanza bene Lucas.
- Signor William, ho studiato tanto per questo e ne sono felice. Cosa vuole da me?....perchè si trova qui?...
- Mph...sono venuto per avere ciò che è mio, e cioè Sara...
- Non credo che sarà così facile, e Beatrice non ci pensa?
- Dettagli...io sono qua per lei.
- Non riavrà mai Sara, lei ama me.
- No...lei ritornerà da me e lo farà molto presto.
 
Si alza dalla sedia avvicinandosi ai miei diplomi di laurea, guardandoli.
 
- Tornerà da me...ah dimenticavo di dirti, continua ancora a vederla e non avrai nessun altro paziente da quel momento.
- Non può farmi questo.
- OHHH ...invece posso, sono molto influente, i soldi comprano tutto ricordalo.
- Non avrà mai il cuore di Sara.
- Mph...povero illuso... - apre la porta-... ricorda le mie parole se non vuoi vedere questo tuo...ospedaletto, chiudere nel giro di pochi giorni.
 
Esce chiudendo la porta dietro di sè, arrivo alla scrivania sbattendo i pugni, tanto da farmi male. Sento la porta aprirsi e la segretaria entrare.
 
- Dottore...- si avvicina preoccupata-... sta bene?...
Seduto sulla poltrona con le mani sul viso e con gli occhi in via di lacrimazione, le rispondo senza guardarla.
- Si...si...
- Dottore, farò entrare il signor Newman tra un quarto  d'ora, va bene?...
- Va bene.
 
La sento allontanarsi, ha capito il momento critico ed è per questo che non la ringrazierò abbastanza.
Guardo il cellulare e trovo la nostra foto, io Sara e Bea...non posso perderle, farò di tutto per averle sempre con me, qualunque cosa accada.


 
Angolino Orny
Buonasera a tutti, non sono scomparsa tranquilli. Ho voluto scrivere di lui perchè mi sembrava giusto far vedere come è lui ed i suoi sentimenti. Grazie infinite a chi legge e recensisce, chi mi segue mi ricorda e mi preferisce. Grazie di cuore :*

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Capitolo 19
*** Rimorsi ***


 
19
Rimorsi
 
Il sole è alto in cielo, mi sollevo dal letto guardando verso la finestra. La mia bellissima bambina dorme  nella sua culla, sento il suo respiro lieve e tranquillo.
Ad un tratto lo squillo di un messaggio mi sveglia del tutto. Mi giro verso il comodino dove si trova il cellulare, lo apro e trovo davanti a me un messaggio di Lucas.
 " Buongiorno Sara, ti amo."

 

Mi alzo a sedere e appoggio la schiena alla testata del letto. Avvicino la mano alla bocca mettendo un dito tra i denti e sorridendo come una stupida innamorata.
Cerco di rispondere, vorrei scrivergli di quanto amore provi per lui ma non sono brava a scrivere. Invidio chi riesce a farlo ma sono proprio negata, non riesco a manifestare ciò che provo.
Scendo dal letto toccando con i piedi il pavimento ghiacchiato, metto le ciabatte e mi infilo in bagno. Mi guardo allo specchio sopra il lavabo, un sorriso ebete sul mio viso mi fa notare quanto io in poco tempo sia cambiata, ed è tutto merito di Lucas  di sua madre e di tutto quello che hanno fatto e fanno ancora per me.
Mi lavo il viso con forza ma un leggero lamento mi fa girare verso la mia stanza. Apro la porta trovando Bea in piedi che salta tutta allegra nella culla.
 
- MAMMM...
 
Salta e mentre divora con le gengive il suo orsetto preferito.
 
- Tesoro mio vieni qui dalla tua mamma..
 
La prendo in braccio tutta contenta, mentre la sua bocca si avvicina al mio mento rosicchiandolo un pò.
 
- Sta mettendo i dentini Sara...
- Oh buongiorno Adele, penso proprio di si.
- Tesoro...- mentre si siede sul letto-... c'è tua nonna giù, vuole parlare con te.
 
La guardo in viso, sorpresa da tale notizia.
 
- No...non voglio...
- Figlia mia, lei è qui e vuole vederti.
 
Mi alzo sistemandomi il pigiama.
 
- Tieni...prendi Bea, vado a cambiarmi.
 
Entro dentro il bagno, infilandomi sotto la doccia calda. Molti ricordi di lei affollano i miei pensieri...Lei che mi porta in giro, che mi cucina i miei dolci preferiti e quando litigava con i miei genitori, troppe volte.
Finito di lavarmi mi asciugo, apro la porta e trovo davanti a me seduto sul letto Lucas. In un primo momento sono sorpresa nel vederlo.
 
- Ciao...
 
Si alza dal letto avvicinandosi a me. Sono solo coperta da un asciugamano e tutta bagnata. Mi guarda in modo molto appassionato, alza lo sguardo verso la porta della mia camera mi sorpassa e la chiude a chiave.
 
- Lucas...devo scendere giù, c'è mia nonna e devo parl...
 
Le sue labbra sulle mie, calde e morbide, mi lasciano senza fiato. Scioglie il nodo dell'asciugamano lasciandomi nuda di sotto. Inizia a baciare il collo in modo lento, troppo lento.
 
- Lucas...oddio...
- Shh.... tua nonna può aspettare, io no.
 
Mi prende il viso tra le mani guardandomi intensamente negli occhi.
 
- Perchè non mi hai risposto?...eri impegnata?.
- Ecco... Lucas, io non riesco a scrivere o dire quello che vuoi sentire. non ci riesco.
- Quindi non mi ami?...
 
Le mie guance iniziano a diventare rosse, sento un calore immenso e il suo sguardo ardente di desiderio, non aiuta.
 
- Io ti amo immensamente Sara...
- IO...io... ti amo Lucas.
- Finalmente, ora basta.
 
Mi trascina verso il letto, non smettendo di baciarmi. Sotto di lui sono creta per le sue mani, è passione e ardore. 
 
- Non ti lascerò mai Sara, qualunque cosa accada ricordalo sempre.
 
Dopo una buona mezz'ora, scendiamo giù mano nella mano. Alzo lo sguardo e trovo seduta ad un tavolo, mia nonna insieme ad Adele e la bambina.
Guardo la scena e due lacrime scendono giù. Mia nonna, la persona che negli ultimi anni ho odiato, che accarezza la mia bambina con fare dolce mentre lei tocca le sue mani rugose.
La vedo che porta un fazzoletto davanti agli occhi, come se avesse pianto. Mi avvicino piano e le sento parlare, loro non possono vedermi.
 
- E' una bellissima bambina...ed io sono stata così stolta da trattare male la mia famiglia. Quanto dolore ho creato Adele, per cosa?...per niente. Per uno stupido odio verso il mio genero. Ho dato dolore a mia figlia e a mia nipote. Quanto mi manca mia figlia per casa, con il suo sorriso e la sua bontà....
 
- Cara...non potevi sapere.
- Io... non dovevo essere così meschina ed il Signore mi ha punita, portandomi via la mia rosa. Io amavo mia figlia e merito l'odio di mia nipote.  Sono stata stupida rancorosa ed egoista, quanto pagherei per rivedere i loro sorrisi, anche quello di mio genero.
 
Lucas si avvicina al mio orecchio, sussurrandomi.
 
- Non siete così diverse Sara, ha bisogno di te, lo sento.
 
Continuo ad ascoltare le sue parole.
 
- Io...ero accecata dal dolore e dalla rabbia e quando Sara si è presentata davanti a me, non ci ho visto più. In lei vedevo Lui  che me la portava via, ho visto lo stesso sguardo di mio genero. Ho odiato il suo sguardo per giorni e giorni, poi ho trovato una nostra foto tutti insieme e negli occhi di mia figlia, adorante verso suo marito, ho capito quanto io sia stata stupida ed egoista. Lei amava suo marito ed io e ho solo creato dei problemi. Sono stata una stolta, un essere ignobile. Ha ragione a non volermi parlare più.
- Oh cara...
- Mamm....
 
Le due donne si girano verso di me.
 
- Nonna...
- Sara...
 
Continua...

Angolino Orny
Grazie di cuore a chi legge e recensisce questa mia piccola storia. un abbraccio :*

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Capitolo 20
*** Forza ***


~20~
 
Mani nelle mani ed i nostri sguardi così simili, guardo mia nonna e rivedo me stessa. La sua testardaggine, il suo dolore è anche il mio.
Non abbiamo più bisogno di parole, abbiamo già detto tutto solo guardandoci. Ad un tratto un rumore, una porta che sbatte e il vento che entra dentro la sala. Mi giro e non sono per niente felice di ciò che vedo.
 
- OHHH...chi abbiamo qui...il dottorino...
- Vattene William, non sei il benvenuto.
- Mph... ma chi è questa bella bambina...
 
Mi alzo lasciando le mani calde di mia nonna, con passo veloce mi dirigo verso Lucas e la mia bambina.
Un calore improvviso dentro di me, si accende alla sola vista di William che tocca la guancia di mia figlia.
 
- NON TOCCARLA...
 
Prendo la bambina in braccio, mentre lei inizia a piangere.
 
- Su su...non è successo nulla.
 
Alzo lo sguardo e vedo lui...l'uomo che ho amato più di me stessa, con le mani in tasca ed il fare arrogante.
 
- E' bellissima...e mi somiglia.
- Purtroppo si...
- Sara ti prego...è pur sempre mia figlia. Io sono arrabbiato con te, mi hai tenuto nascosto la tua gravidanza, come credi mi sia sentito quando ho scoperto tutto?
- Come ti sei sentito?...e io?...come mi sentivo io quando ho scoperto quello che facevi tu alle mie spalle?...no...no...no... non hai il diritto di venire qui e avvicinarti a lei, sono stata chiara?...
- E' mia figlia...
- NO... è MIA figlia....
 
D'un tratto s'avvicina la nonna.
 
- Cosa succede qui?...chi è quest'uomo Sara?...
- Nonna lui...è William, il padre di Bea.
- Ah...tu saresti il porco?...
- Il porco?...
 
S'avvicina minacciosamente a lui, con il dito puntato.
 
- Si brutto mascalzone che non sei altro... come ti sei permesso di trattare così mia nipote?... Ti è piaciuto divertirti con lei vero?...
- Signora io...
- Shhh... zitto e non parlare che la tua situazione è molto grave.
- Ma io...
- Silenzio ho detto. Vai via...non sei degno di avere accanto mia nipote e neanche quello splendore di bambina.
- E' mia figlia...ne parlerò con i miei avvocati.
- Ohhh puoi parlare con chi vuoi, sembri una persona influente...ma ti sbagli di grosso. 
- Chi si crede di essere...
- Mph...non sai con chi hai a che fare...consiglio di prendere quella porta e di non tornare più.
- Me ne vado, ma sentirete ancora parlare di me.
- SI...si...
 
Esce tutto trafelato dalla porta del locale.
 
- Signora...non credo che comportandosi così, favorisca a sua nipote.
- Ohh tesoro...- accarezzandogli la guancia-... mio marito aveva delle amicizie influenti in quanto lui era un noto avvocato, ci sono molto amici di mio marito che mi devono un favore. Non preoccuparti figliolo...tutto si risolverà.
 
Gli accarezza una guancia e si allontana sedendosi al tavolino.
 
- Tua nonna è proprio strana...
- Credo vivamente che ci aiuterà. Lucas si sistemerà tutto vedrai, ne sono sicura.
 
Mi avvicino a lui mentre mi circonda con un caldo abbraccio...sì ne sono sicura, si sistemerà tutto.

 
Angolino Orny 
Chiedo scusa a chi segue questa storia, purtroppo problemi di lavoro ed altro fattori personali, hanno impedito di pubblicare. Spero di riuscire ad aggiornare con più frequenza. Un abbraccio :*

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