A San Valentino...

di Nejiko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'amore esiste (NejixHinata) ***
Capitolo 2: *** DeidaraxSasori ***
Capitolo 3: *** InoxShika ***
Capitolo 4: *** MinatoxKushina ***
Capitolo 5: *** KakashixRin ***
Capitolo 6: *** NarutoxSakura ***
Capitolo 7: *** KakashixSakura ***
Capitolo 8: *** Sasukex????? ***
Capitolo 9: *** ItachixSakura (spoiler) ***
Capitolo 10: *** DeidaraxIno ***
Capitolo 11: *** SasukexSakura (spoiler) ***
Capitolo 12: *** NarutoxHinata ***
Capitolo 13: *** ChojixIno ***
Capitolo 14: *** DeidaraxSakura (spoiler) ***
Capitolo 15: *** KibaxHinata ***
Capitolo 16: *** ShikamaruxTemari ***
Capitolo 17: *** GaaraxSakura ***
Capitolo 18: *** SaixSakura (spoiler) ***
Capitolo 19: *** LeexTenTen ***
Capitolo 20: *** SaixIno ***
Capitolo 21: *** ShikamaruxSakura ***
Capitolo 22: *** SaixNaruto (spoiler) ***



Capitolo 1
*** L'amore esiste (NejixHinata) ***


Da tempo quell'angelo gli faceva compagnia.
Aveva perso ormai il conto delle notti in cui la sognava.
La sua dolce figura lo accompagniava fino al risveglio.
In cuor suo sapeva che si trattava di un amore impossibile.
Sapeva che anche quel giorno se ne sarebbe stato in disparte,
osservandola di nascosto mentre cercava di farsi coraggio nel tentativo
di consegnare il suo pegno d'amore ad un altro.
E lui sarebbe rimasto lì, nell'ombra, soffrendo in silenzio.
Questa era la realtà e da tempo l'aveva accettata.


Da tempo i suoi sentimenti erano cambiati.
Non sapeva con esattezza da quando, ma ormai ne era consapevole.
Non avrebbe avuto senso mentire a se stessa.
Questa volta però aveva deciso di mettersi in gioco.
Forse la magia di quel giorno, quello dedicato agli innamorati.
Forse un attimo di pazzia, quella che solo un cuore innamorato può commettere.
Se ne sarebbe pentita, ne era sicura,
ma lo fece ugualmente.

Odiava quel giorno, non sopportava quella stupida ricorrenza.
Forse perchè non avrebbe mai potuto rivelare i suoi sentimenti.
Forse perchè l'unica persona nel suo cuore amava un altro.
Ma quella mattina lo stupore si dipinse sul suo viso.
Gli occhi perlacei indugiarono alla vista di quel piccolo involucro rosso.
Accanto al suo kimono, un piccolo cioccolatino a forma di cuore e un biglietto.


Odiava quel giorno, sarebbe stato la sua rovina.
Non poteva credere che l'avesse realmente fatto.
Non sarebbe mai più riuscita a guardarlo negli occhi.
Non sarebbe mai più riuscita a sostenere il suo sguardo.
L'avrebbe derisa, l'avrebbe perso per sempre.
Per anni non era riuscita a dire niente a Naruto, invece con lui...
Tornata a casa corse nella sua stanza, non se la sentiva, non voleva affrontarlo.
Ma quella sera lo stupore si dipinse sul suo viso.
Gli occhi perlacei indugiarono alla vista di quel piccolo fiore rosso.
Sul suo letto, una rosa ed un biglietto.



L'amore esiste...




Angolo dell'autrice:

Attendo con ansia i vostri commenti....^___^

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Capitolo 2
*** DeidaraxSasori ***


Aveva pensato davvero ad ogni cosa, si complimentava con se stesso per il piano veramente ben riuscito. Tutto era perfetto, proprio come una delle sue opere d’arte ben riuscita. Non si era ancora alzato, ma già assaporava il trionfo di quella sera.
Appena in piedi fece un giro di perlustrazione per il covo: tutto era in silenzio, incredibilmente regnava la pace. Un sorriso compiaciuto si dipinse sul suo volto. Si era liberato di tutti, ce l’aveva fatta, le false informazioni sui Jinchuriki avevano avuto l’effetto desiderato: gli altri erano tutti fuori in missione, finalmente era solo con lui.
Si diresse velocemente in cucina, aveva molte cose da fare, tutto doveva essere perfetto visto che era il primo San Valentino che avrebbero trascorso soli, senza grida, parolacce, bestemmie, sangue, sacrifici umani, continue lamentele per gli sprechi, puzza di pesce, gente cieca che sbatteva accidentalmente in ogni spigolo e soprattutto senza quella colla di Tobi. Già, tutto quello era veramente poco artistico.
Giunto a destinazione cacciò un urlo. Konan, gelosissima della sua cucina, aveva messo ogni cosa sotto chiave, persino le stoviglie. “Ma che cavolo! Se la prendo giuro che…” . Non poteva lasciarsi abbattere da questo piccolo inconveniente, doveva far lavorare la sua vena creativa e trovare al più presto una soluzione. Ad un tratto l’illuminazione. Corse in camera sua e dal sotto il letto prese la sua scorta d’argilla. Si mise subito all’opera, non era una delle sue massime aspettative ma per far colpo sul suo Danna quello e altro.
Passò l’intera giornata a impastare e lavorare argilla e alla fine, ormai esausto, guardò compiaciuto il risultato: dalle posate alle pentole, dalle decorazioni alle stoviglie, tutto aveva veramente un non so che d’artistico. La cucina era una vera opera d’arte e anche la cena era ormai pronta.
Bussò alla porta della camera del compagno che, come in ogni suo giorno libero, in tutta la giornata non si era nemmeno degnato di uscire.
“Avanti Danna, la cena è pronta, uhn!”
Sasori aprì lentamente la porta e si trovò di fronte il sorriso del biondino.
“Sono una marionetta, te ne sei dimenticato? Io non mangio”
“Avanti, oggi è San Valentino, dai…E poi mi sono sbattuto tutto il giorno, me lo devi, uhn!”
Davanti agli occhi luccicanti del compagno non riuscì ad opporsi e lo seguì in cucina. Non riuscì a credere ai suoi occhi quando vide che quel pazzo aveva riempito l’intera stanza di fiori e cuoricini. Va bene quella sua bacata visione dell’arte ma quello era veramente troppo anche per lui.
“E questo cos’è?” Gli chiese prendendo uno dei milioni di cuoricini bianchi sparsi per la cucina.
“E’ arte Danna, che credevi? Che ti regalassi una nuova marionetta? Sono pure sempre un artista io, uhn!”
“E questa sarebbe arte? Te l’ho già detto un milione di volte, la vera bellezza dura per sempre, proprio come le mie marionette!”
“Come ti permetti!Dopo tutta la fatica che ho fatto!”
“Fatica sprecata! Come al solito!”
“Non osare criticare le mie creazioni, l’arte è la bellezza che dura un istante e poi svanisce in un esplosione! Uhn!”
“Non ne capisci niente, sei un caso perso in partenza”
“Allora è questo che pensi… Bene, ora te la faccio vedere io l’arte! Uhn!”
“Fermati Deidara!!!! No………”

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM

Un tremenda esplosione rase al suolo l’intero covo. Mentre il biondino veniva catapultato in aria insieme al compagno, un unico pensiero riecheggiava nella sua mente: questa volta aveva veramente esagerato con tutto quell’esplosivo….




Angolo dell'autrice:
Assolutamente demenziale, perdonatemi…
Per favore commentate, anche solo per fermare questo scempio!

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Capitolo 3
*** InoxShika ***


Le sue mani affondavano nelle profonde tasche della sua divisa da Jonin mentre camminava svogliato per le vie di Konoha. Non riusciva a far altro che pensare alla seccante giornata che l'attendeva. Già s'immaginava tutto il trambusto che avrebbe creato quella stupida ricorrenza: una moltitudine di ragazzine urlanti che pedinava incessantemente l'Uchiha in attesa che questo si degnasse di rivolgere loro almeno uno di quei suoi soliti sguardi da figo impassibile e irragiungibile. L'avrebbero rincorso per tutto il villaggio, per tutta la giornata con cioccolatini, fiori, lettere d'amore, gridando come delle ossesse. Quanto mai era tornato! Tutto questo era una vera tortura! Soprattutto perchè, come ogni stupido San Valentino di ogni anno, avrebbero rovinato il suoi pisolino pomeridiano. Nemmeno quando Sasuke aveva lasciato il villaggio aveva potuto starsene in pace in quel maledetto giorno dedicato agli innamorati. In assenza  del moro le giovani urlanti avevavo ripiegato sull'erede del clan Hyuga.
Una volta suo padre gli disse che gli uomini, senza le donne non avrebbero mai potuto combinare nulla di buono, bè nonstante fossero passati anni da quella conversazione lui continuava a vederle come una seccatura. Ogni volta che sprecava il suo tempo riflettendo sull'amore non riusciva a far altro che pensare ad Ino e Sakura disposte a strapparsi i capelli a vicenda per Sasuke.
Chi le capiva le donne...
Se quello era l'amore, ne avrebbe volentieri fatto a meno.
Si fermò un istante ad osservare il cielo, assaporò a fondo uno degli ultimi momenti di pace di quella lunghissima giornata e poi riprese a camminare. L'unica cosa che lo rincuorava era che nessuna si sarebbe preoccupata di lui e, di conseguenza, avrebbe passato il pomeriggio in solitudine, osservando le nuvole al solito posto, in attesa che quello strano giorno finnisse.
Saliva lentamente le scale che portavano al suo obbiettivo, gli occhi fissi a terra.
- Non è educato far aspettare le signore...-
Quella voce conosciuta lo obbligò ad alzare lo sguardo.
- Quello è il mio posto... E poi tu non dovresti essere ad assicurarti che Sakura non si avvicini troppo a Sasuke? -
- Stavo giusto andando, sono passata solo per darti questo -
La ragazza porgeva al moro un piccolo pacchetto.
- Non vorrai essere l'unico in tutta Konoha a cui nessuna a regalato la cioccolata?! Se non ci fossi io a preoccuparmi per la tua reputazione... Avanti, prendilo. Non ho tempo da perdere io... -
La conosceva da troppo tempo per non intuire che, dietro quel tono scocciato, Ino nascondeva qualcosa. Sospirando prese quel pacchetto e osservò la bionda allontanarsi. Possibile che non riuscisse proprio a capire le donne? In particolare quella donna.
Si sdraiò sulla panchina e, mentre guardava quelle paffute macchie bianche che viaggiavano libere in cielo, iniziò a analizzare la situazione.Dopo aver valutato attentamente tutte le opzioni, non potè far altro che sorridere di fronte alla conclusione raggiunta...

Lei era una vera scocciatura, soprattutto a causa di quel suo caratteraccio, ma in fondo era la sua dolce scocciatura.



Angolo dell'autrice:
Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento.

Recensioni:
Kimly: Spero di aver soddisfatto la tua richiesta ^^ Aspetto la tua recensione.
Lonely Angel: Anch'io sono una fan dell'Hyuugacest (non per niente è stato il primo capitolo ^^). Grazie per la recensione, spero che continuerai a seguire i prossimi capitoli e magari a lasciare i tuoi consigli.

A presto!!!!!!!









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Capitolo 4
*** MinatoxKushina ***


Avrebbe voluto rincasare presto quella sera, ma i suoi doveri di Hokage l'avrebbero obbligato a rimanere in ufficio fino a tardi. Quella discussione non si sarebbe esaurita velocemente ed ormai il tramonto  era passato da un pezzo. Mentre i consiglieri continuavano a parlare lui non poteva far altro che pensare alla sua dolca metà: Kushina si sarebbe sicuramente arrabbiata non vedendolo arrivare.

- Minato, ci sei? Terra chiama Minato...-

Jiraya cercava inutilmente di attirare l'attenzione del giovane, persino gli anziani ormai avevano smesso di parlare vedendo il suo sguardo perso nel vuoto. Possibile che non si rendesse conto della gravità della situazione? Era giovane certo, ma era pur sempre la figura più importante del villaggio, come poteva non prestare attenzione? I commenti delle autorità iniziavano a farsi sempre più taglienti e così il Sannin decise di prendere in mano la situazione chiedendo cortesemente ai presenti di lasciarlo solo con il biondo. Non appena gi altri abbandonarono la stanza, si avvicinò al giovane poggiandogli una mano sulla spalla.

- Stai pensando a Kushina, vero? So che queste riunioni sono noiose, ma non puoi ignorare quei vecchi pazzi. Sai benissimo come sono... -

- Già... Ma vede questa mattina, prima di uscire, Kushina mi ha detto che aveva una cosa importante da dirmi. E' tutto il giorno che mi chiedo cosa possa essere. Era seria quando abbiamo parlato e , come ben sa, non è un buon segno quando si parla di lei -

- In effetti è meglio non farla arrabbiare,quella donna ha un caratteraccio quando perde le staffe ...-

- Senza contare che oggi è il primo San Valentino che passiamo insieme da sposati, le avevo promesso che sarei rientrato in tempo per la cena e così avremmo potuto parlare...-

- Ragazzo, non t'invidio per niente. Sarà andata su tutte le furie non vedendoti arrivare. -

Il Sannin non riuscì a trattenere una piccola risata al pensiero di ciò che sarebbe capitato se il giovane non si fosse deciso a correre immediatamente dalla sua dolce metà.

- Ma sensei... Almeno non rida...- disse il biondo con aria leggermente imbronciata, simile a quella di un bambino a cui hanno appena negato un dolcetto.

- Avanti Minato, Vai... Esci dalla finestra mentre quei vecchi seccatori sono ancora fuori. Penserò io a loro -

Non fece in tempo a finire la frase che il famoso Lampo giallo di Konoha si era già dileguato e in men che non si dica era già fuori dalla porta di casa. Rimase immobile per qualche secondo, pensando a quale sarebbe stata la sua sorte una volta varcata quela soglia. Già, perchè la dolce Kushina quando s'arrabbiava aveva la forza di un uragano ed era sicuro che questa volta non se la sarebbe cavata facilmente.  Aprì lentamente la porta ed entrò in punta di piedi come se si attendesse da un momento all'altro un imboscata nemica. Lei era lì, in corridoio, che lo aspettava.

- Ti giuro, non è stata colpa mia, mi hanno trattenuto! Cerca di capirmi, sono pur sempre l'Hokage, ho delle responsabilità. E poi sai come sono fatti gli anziani, non smettono mai di parlare e le riunioni durano più del previsto... -

Parlava senza prendere fiato mentre porgieva all'amata un mazzo di fiori. Sapeva che non sarebbe bastato per fasi perdonare, sapeva che non avrebbe creduto alle sue scuse e quindi rimase in attesa del classico pugno sulla testa che però non arrivò. Di tutta risposta la giovane si avvicinò al marito e, con immenso stupore di quest'ultimo, prese i fiori e poi lo baciò teneramente sulla guancia.

- Grazie! Avanti vieni, la cena è pronta da un pezzo...-

Non sapeva se fidarsi o meno ed esitò un istante prima di seguire la compagna. Che le era successo? Forse aveva a che fare con quella cosa importante di sui dovevano parlare? In effetti erano diversi giorni che si comportava in modo strano, quasi sospetto...
Afferò la donna per il braccio e la obbligò a voltarsi. Ora i suoi occhi blu si perdevano nei suoi, i loro visi si trovarono a pochi centimetri l'uno dall'altro


- Che succede Kushina? Avanti, non farmi stare in pensiero. C'è qualcosa che non va, vero? -

L'aria preoccupata ma allo stesso tempo terribilmente dolce di Minato scaldò il cuore alla rossa che non riuscì più ad aspettare, si fece coraggio e sorrise teneramente.

- Buon San Valentino amore. Spero che il mio regalo ti piaccia. Sai, fra circa otto mesi qualcuno ti chiamerà papà...



Angolo dell'autrice:
Anche questa è fatta, spero che vi piaccia....
Spero di riuscire a strapparvi qualche recensione.
Alla prossima...



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Capitolo 5
*** KakashixRin ***


KakashixRin
Un vero ninja deve celare qualsiasi emozione.
Un vero ninja non ha sentimenti.
Il suo cuore è più freddo del ghiaccio.

Credeva di essere un buon ninja.
Credeva di essere ormai in grado di nascondere le sue emozioni.
Ma davanti a quegli occhi, a quel dolce sorriso il suo cuore bruciava.

Non lo avrebbe mai ammesso, troppo orgoglioso.
La maschera avrebbe nascosto il rossore delle sue guance,
mentre il suo solito sguardo annoiato avrebbe fatto il resto.
Non glielo avrebbe mai detto, ma quel piccolo pegno d'amore l'avrebbe conservato per tutta la vita.

- Buon San Valentino, Kakashi-kun!-

- Grazie, Rin. -




Angolo dell'autrice:
Questa non so proprio da dove è uscita... Non sparatemi ^^
Il fatto è che mi andava di immaginare Kakashi da ragazzino, così ligio al dovere da mascherare perfettamente i suoi sentimenti.

Passiamo alle recensioni (o meglio alla recensione T___T me che piange perchè nessuno scrive)

Lonely Angel: Sono felice che il capitolo di Minato e Kushina ti sia piaciuto, anch'io adoro Yondaime! Mi spiace solo che nel manga, per ora, entrambi abbiano avuto pochissimo spazio.... La tua recensione mi ha fatto veramente piacere, anche perchè stavo pensando di abbandonare questa raccolta visto lo scarso successo (qualcuno legge, ma solo 3 recensioni), infatti ho iniziato un'altra fic NejixHinata. Quindi diciamo che questo capitolo è merito tuo. Grazie per avermi messo fra i preferiti.

Alla prossima




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Capitolo 6
*** NarutoxSakura ***


narutoxsakura Era ormai sera, le luci dei negozi e dei locali illuminavano le vie del villaggio. Un ragazzo e una ragazza camminavano fianco a fianco.

- Non posso credere che questa volta sia stata tu a chiedermi di uscire, Sakura-chan! - diceva il biondino con aria sognante

- Sinceramente non riesco a crederci nemmeno io, ma lasciamo stare....-

In realtà la scelta di Sakura era stata ben ponderata, il suo rapporto con Naruto era cresciuto molto nell'ultimo periodo e nel profondo del suo cuore la ragazza iniziava a capire la natura dei suoi sentimenti.

- In fondo da quando sei tornato dagli allenammenti con Jiraya-sensei non abbiamo avuto molto tempo per parlare. - Cercò di giustificarsi la giovane

- In effetti ci sono state assegnate diverse missioni, un po' di relax ci voleva proprio - Replicò Naruto.

Finalmente giunti a destinazione, si sedettero sugli sgabelli dell'Ichiraku Ramen.

- Salve ragazzi, che vi posso offrire? - Chiese cordialmente il signor Teuchi

- Ramen, una montagna di Ramen, un'infinità di Ramen! -

- Sempre il solito, vero Naruto. Arriva subito -

La kunochi, approfittando del fatto che il signor Teuchi fosse tutto indaffarato a preparare l'ordinazione disumana di Naruto, si fece coraggio e prese dalla borsetta il pacchetto regalo che aveva confezionato con molta cura e non senza fatica quel pomeriggio.

- Naruto... bè, questo.... questo è per te.... - La voce le tremava per l'emozione.

Il biondo dal canto suo regalò alla ragazza un enorme sorriso, i suoi occhi brillavano di curiosità. Afferrò il pacchetto, si sbarazzò della carta in un baleno ma rimase perplesso di fronte al contenuto, non ne capiva il senso.

- Bè, che devo dire... Grazie Sakura-chan, anche se la cioccolata proprio non è che....-

Non riuscì nemmeno a terminare la frase che una furente Sakura lo scaraventò fuori dal negozio con un violento colpo in pieno stomaco.

- NARUTOOOO! Tu sei e resterai sempre una testa quadra!!! -

La ragazza si allontanò velocemente, continuando ad imprecare. Il signor Teuchi dal canto suo aiutò Naruto a rialzarsi

- Dimmi Naruto, tu sai che giorno è oggi? - Chiese l'uomo

- Perchè? dovrei saperlo? - rispose il ragazzo con aria perplessa.

Appena dietro l'angolo un uomo dai lunghi capelli bianchi aveva osservato tutta la scena ed ora scuoteva mestamente il capo. Rifiutare la cioccolata a San Valentino?!
Possibile che quel bamboccio proprio non le capisse le donne?








Angolo dell'autrice:
Questa me la sono immaginata rivedendo la scena in cui Sakura, al ritorno di Naruto dopo i due anni e mezzo di addestramento, chiede al nostro impareggiabile eroe se nota qualche cambiamento nel suo aspetto fisico....
A parte il capitolo vorrei ringraziere tutti quelli che hanno lasciato una recensione!!! Grazie!!! In effetti, come avevo già scritto, stavo pensando di abbandonare questa raccolta, ma le vostre dimostrazione d'affetto mi hanno fatto cambiare idea. Spero che comunque continuerete a recensire!

Lonely Angel: Sono felice che Kakashi ti sia piaciuto, penso che il prossimo capitolo sarà nuovamente su di lui, ma questa volta da adulto... Forse non sarà più così imbranato.... ^^

chi_lo_sa: Grazie per la recensione e per il tuo supporto a questa raccolta, come ho già detto la continuerò. Spero di leggere ancora le tue recensioni.

fly_chan: Sono ripetitiva ma lo riscrivo, Grazie. Senza le vostre recensioni gli autori perdono l'ispirazione, di conseguenza spero di trovarti ancora fra le recensioni.

A presto!!!
Prox capitolo KAKAX???

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Capitolo 7
*** KakashixSakura ***


KakaSaku
Girovagava senza meta per le vie di Konoha, fra le mani il solito libro. I suoi occhi scorrevano sulle pagine, ma in realtà nessuna di quelle parole catturava la sua attenzione. I suoi pensieri erano tutti per la giovane kunochi con cui si era visto nel pomeriggio. Ormai era diverso tempo che si frequentavano, non che fosse successo qualcosa fra di loro sia chiaro, ma ad entrambi faceva piacere passare del tempo insieme. A volte parlavano del più e del meno, altre semplicemente se ne stavano in silenzio, seduti fianco a fianco a guardare il cielo. Piano piano lui ne era diventato dipendente, sentiva il bisogno di averla vicino. Finalmente era riuscito a creare nuovamente un legame con qualcuno. Già, un legame... La sua vita, fino a quel momento, era stata costellata di legami recisi: suo padre, il suo migliore amico, Rin, il suo sensei e per ultimo Asuma. Per quello non credeva che sarebbe riuscito crearne di nuovi, il suo cuore era stato indurito dal dolore, non voleva più soffrire.
Poi quella ragazza: era entrata nella sua vita in punta di piedi, l'aveva vista crescere, maturare, diventare donna. Anche lei, come lui, aveva sofferto, il dolore per loro era una punto in comune.  Lui inizialmente si era preso cura di lei come un sensei responsabile: le era stato vicino quando Sasuke aveva tradito la Foglia, aveva cercato di non farla sentire sola quando Naruto era partito con Jiraya, aveva tentato in ogni modo di aiutare i suoi allievi a ricostituire il team 7 ma senza riuscirci. Tutto era iniziato così, senza malizia, nel semplice tentativo di essere un buon maestro, in grado di prendersi cura dei suoi studenti non solo di insegnare loro ad uccidere.
Poi però quel rapporto aveva iniziato a cambiare, man mano che Sakura cresceva aveva iniziato a vederla sotto una luce diversa. Ormai era grande, non era più una ragazzina piagnucolosa e superficiale, era una giovane donna forte e decisa, dolce e bellissima. Non riusciva a crederci, ma ora non riusciva a far altro che pensare a lei.
Si sentiva spaventato, confuso. Non sapeva come comportarsi. Sicuramente la gente del villaggio l'avrebbe preso per pazzo se avesse saputo, nessuno avrebbe visto di buon occhio la loro relazione. Non era nemmeno sicuro che i suoi sentimenti fossero ricambiati, non aveva mai lasciato trapelare alcun'emozione in presenza della giovane.
Da tempo questi dubbi attanagliavano la sua mente, iniziava a non sopportarli più, sentiva in bisogno di trovare una soluzione. Per questo aveva deciso di uscire quella sera, aveva bisogno di prendere una decisione: confessare o dimenticare. L'ultima sembrava la più logica vista la sensibile differenza d'età, ma sapeva benissimo di non esserne capace. Confessare? Era pronto ad accettarne le conseguenze? E se Sakura non avesse provato gli stessi sentimenti, era pronto ad accettare il rischio di perderla? Se la sentiva di perdere ancora qualcuno, di tornare a soffrire? Non lo sapeva nemmeno lui.
Il suo vagare lo portò di fronte all'ospedale, sapeva che la ragazza era di turno quella sera. Forse sarebbe potuto entrare per un saluto, perchè no....
- Kakashi, che sorpresa. Che ci fai qui? - Disse Sakura con aria sorpresa
- Passavo di qui. Stavo portando all'Hokage dei documenti - Rispose cercando di nascondere le sue vere intenzioni
- Certo, come no... E tu credi di trovarla ancora in ospedale a quest'ora di notte?! Non cambierai mai, le tue scuse sono e resteranno pessime. - Rispose la rosa sorridendo
Ormai lo conosceva bene, quando si passava il braccio dietro il collo ed iniziava a grattarsi la nuca per lei era facile intuire la verità.
- Hai voglia di farmi compagnia? Ho dieci minuti di pausa. Così mi dici che ci fai veramente qui... -
- Ok -
Salirono sul tetto dell'edificio e si sedettero l'uno di fianco all'altra. Per qualche istante nessuno dei due aprì bocca, ma poi fu lui a rompere il silenzio.
- Allora, come è andata la tua strage di cuori? Quanti ragazzi hai deluso oggi? - chiese con tono ironico
Lei alzò la testa verso il cielo e sospirò prima di rispondere.
- Non posso di certo lamentarmi, qualche regalo l'ho ricevuto, ma....-
Kakashi si voltò per guardarla: il suo sguardo era triste, il capo basso.
- Ma?- La invitò a proseguire
- Bè... come dire... Dall'unica persona da cui avrei voluto ricevere qualcosa.... non ho ricevuto nulla -
Non seppe perchè lo fece, in quel momento il suo corpo si mosse da solo.
Si avvicinò lentamente al suo viso...
lentamente abbassò la mascherà...
si fermò per un istante quasi a voler attendere il suo consenso...
si lasciò guardare da
quegli occhi che gli avevano stregato il cuore...
poi, dolcemente, posò le labbra sulle sue.
Un bacio tenero, carico di sentimenti.
- Buon San Valentino Sakura -
- Finalmente ti sei deciso.... Buon San Valentino, amore. -

 





Angolo dell'autrice:
Come mi piacciono la KakaSaku.... Va bè, lasciamo perdere le mie opinioni (sono di parte, l'ho scritta io è ovvio che mi piaccia)
Spero di rubarvi qualche commento....

Lonely Angel: Sono felice di averti fatto ridere, in fondo il mio scopo era proprio quello XXXD. (Se devo essere sincera ha avuto lo stesso effetto anche su di me quando l'ho riletta). Mi auguro che anche questo capitolo sia di tuo gradimento anche se il genere è completamente diverso. Dimenticavo...Ho un favore da chiederti... Visto che come me sei una fan delle NejiHina, mi farebbe veramente molto piacere avere il tuo parere sulla mia nuoca fic "Nuova vita", senza impegno,se ti va... Grazie

fly_chan: quando ho letto la tua recensione ho pensato "ma questa è telepatia....". Visto che condividiamo la stessa simpatia per le KakaSaku, spero che ti piaccia.


Al prossimo capitolo...
(non so ancora cosa sarà, se avete suggerimenti sono bene accetti^^)

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Capitolo 8
*** Sasukex????? ***


Sasukex???
Fissava la sua immagine nello specchio nel semplice tentativo di farsi coraggio. Le sue gambe quasi tremavano al sol pensiero della difficilissima missione di quel giorno,ma un Uchiha non poteva avere paura. Era cosciente che quell'impresa avrebbe richiesto tutto il suo impegno, tutte le sue tecniche, tutta la sua astuzia. Rimase lì, di fronte allo specchio, per quasi dieci minuti poi tornò in camera. Prese la sua sacca d'addestramento e controllò con cura il suo equipaggiamento: kunai, shuriken, carte bombe. Gli sarebbero sicuramente serviti. Guardò l'orologio, le 7:15, ancora un quarto d'ora e poi sarebbe dovuto uscire. Si sedette su letto, e quando l'ora giunse, fece un respiro profondo nel tentativo di liberare la sua mente. Strinse i pugni, si alzò e aprì la porta.
Il sole era già sorto e con i suoi raggi baciava il villaggio. L'aria era fresca, un po' pungente. La strada che conduceva all'accademia era lunga e piena d'insidie, ma lui era pronto, avrebbe superato qualsiasi ostacolo. Lo sguardo fiero e il portamento eretto non lasciavano trapelare nulla dell'insicurezza e dell'angoscia che turbavano la sua mente. Lui era  un genio, il genio. Lui era l'ultimo del più glorioso clan di Konoha. Lui era Sasuke Uchiha e non poteva aver paura.
Iniziò a camminare mentre i suoi occhi viglili si muovevano in ogni direzione come per vagliare qualsiasi ipotesi d'attacco. Appena voltato l'angolo sentì subito il tentativo di presa da parte di qualcuno.
- Tecnica della sostituzione -
"Il primo ostacolo era superato" pensò guardando con aria soddistatta le mani dell'assalitore stingere un pezzo di legna. Ora poteva prosegguire.
Appena poco più avanti la sua attenzione venne attirata da alcuni rumori sospetti provenienti da un cespuglio, un altra imboscata? Rapidamente afferrò qualche shuriken e li lanciò in direzione dell'obbiettivo. Compiaciuto, guardò la figura del nemico inchiodata al tronco dell'albero, i suoi colpi l'avevano perfettamente immobilizzato.
Non potè però rilassarsi molto perchè di fronte a lui si materializzarono una decina di cloni dai lunghi capelli biondi pronti ad aggredirlo.
- Tecnica della palla di fuoco suprema -
"Ed anche questa è sistemata" pensò strofinandosi le mani. Velocizzò il passo, se non si muoveva sarebbe arrivato tardi alle lezioni e lui, da studente modello, non se lo poteva permettere. Iniziò a correre, quando improvvisamente vide, grazie allo Sharingan attivato, degli oggetti di natura non identificata viaggiare verso di lui. Prontamente li colpì tutti con i kunai. L'aveva scampata bella questa volta.
Affannato giunse a destinazione, ma nel cortile uno stuolo di nemici lo stava attendendo. Un gruppetto composto da una ventina di persone urlanti.Possibile che quel maledetto giorno non ci fosse pace per lui? Straziato da quelle voci decise di dar fondo all'ultima goccia di chakra rimastogli tentando di colpire tutti gli avversari contemporaneamente.
- Tecnica della pioggia di fuoco -
Non appena le fiamme si dissolvero, ammirò soddisfatto del risultato ottenuto: era riuscito a sconfiggerle tutte.
- E' no caro Sasuke, due volte in un giorno no! - disse una biondina dai capelli lunghi mentre piagniucolava per il suo vestito viola tutto bruciacchiato
- Ma perchè fai così, Sasuke-kun?!- Chiese Sakura mentre stringeva fra le braccia un pezzo di legna.
- Se non volevi i nostri regali di San Valentino potevi dirlo, non c'era bisogno d'incenerirci -

Per una volta non riusci a restare impassibile. Per la prima volta nella storia un Uchiha rivelò al mondo le sue emozioni. Un sorriso malefico e compiaciuto si disegno sul suo volto mentre assaporava la vittoria. Questa volta ce l'aveva fatta, era scampato a quell'incubo.
Perchè lui era un vendicatore, lui non poteva amare e soprattutto lui odiava i dolci.




Angolo dell'autrice:
Ragazzi questa è veramenter stupida XXD, peggio ancora che demenziale...(No comment è__é ndSasuke-con-sharingan-attivato)
Mi auguro di avervi strappato un sorriso. Sinceramente avrei pagato oro per poter vedere l'imbarazzo e il terrore di Sasuke di fronte ad un ammasso di spasimanti urlanti,credo la sua proverbiale  impassibilità sarebbe andata a farsi benedire....

Recensioni:
dark-akira: Grazie per i complimenti! (E vaiiiiii! me che salta sul divano) Adoro la coppia KakaSaku, per cui è stato piuttosto facile scrivere quel capitolo. Per quanto riguarda le richieste cercherò di accontentarle entrambe (anche le Ita-Saku mi sono sempre piaciute...). Per cui ora mi metto al lavoro... Alla prossima.
kimly: Sono contenta che la ShikaIno ti sia piaciuta (è la prima che scrivo, un po' come tutte del resto). Cosa saremmo noi autori senza le vostre recensioni.... Bè, sicuramente la mia ispirazione finirebbe subito.
fly-chan: ed ecco arrivati alla mia lettrice telepatica... L'idea della KakaSaku mi ronzava in testa sin dall'inizio, ma non volevo fosse banale. Adoro troppo questi personaggi, non sarei mai riuscita a metterla sul comico come la NaruSaku. Spero che seguirai anche i prossimi capitoli.
Lonely Angel: Mi auguro che questo capitolo abbia ottenuto lo stesso effetto della NaruSaku (tu che ridi davanti al monitor e tua sorella che pensa che tu sia impazzita XXD) Tornando alla KakaSaku la mia forzatura è voluta, nel senso che Sakura aspettava da parecchio tempo un gesto, una frase da parte di Kakashi, ma lui nelle loro uscite non lasciava intravedere nulla che potesse far pensare a qualcosa di più di una semplice amicizia. Desiderava così tanto che Kakashi contraccambiasse i suoi sentimenti che nel momento in cui il suo sogno si è realizzato, ha perso il controllo delle sue emozioni e, impulsivamente, l'ha chiamato amore.
bravesoul: Grazie infinite per aver recensito.

Un caloroso abbraccio a tutti e alla prossima!!!!










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Capitolo 9
*** ItachixSakura (spoiler) ***


Ita Saku
Da quando l'aveva rapita aveva passato ogni singolo giorno al suo fianco. Inutilmente aveva cercato di fuggire, lui l'aveva sempre fermata.Poi si era rassegnata: non avrebbe più rivisto il suo villaggio, i suoi genitori, i suoi amici, lui non l'avrebbe mai lasciata andare.



Un mantello nero a nuvole rosse si muoveva nella foresta, al suo fianco una giovane kunochi dai capelli rosa.

- Si può sapere dove siamo diretti Itachi-kun? - disse una ragazza.

E' già, Itachi-kun...si rivolgeva proprio così al pluriomicida, traditore di rango S. Quella per loro era diventata la normalità. Da tempo il loro rapporto era cambiato, la ragazza aveva imparato a conoscerlo, a capirlo, era persino in grado di leggere i mille significati dei suoi silenzi. L'odio e il disprezzo che provava per quel criminale erano scomparsi, trasformati in comprensione ed affetto. Tutto era cambiato il giorno in cui lui decise di confidarsi, di raccontarle la vera storia di Itachi Uchiha. Mai quegli occhi smeraldini avrebbero potuto immaginare la verità nascosta dietro quell'aria impassibile, sepolta così bene nel profondo di quello sguardo impenetrabile. Ancora oggi non riusciva a capire perchè l'avesse fatto, perchè quell'uomo avesse liberamente scelto di aprire il suo cuore proprio a lei, ma ne era felice perchè Itachi era ormai parte della sua vita o meglio parte del suo cuore. Aveva deciso di aiutarlo, per questo sarebbe entrata nell'Akatsuki, non se la sentiva di lasciarlo solo in quel mondo, l'avrebbe seguito ovunque.

- Allora, perchè non rispondi? Uffa questi Uchiha! Se non rispondi io mi fermo, sono stanca di questa storia!- disse incrociando le braccia e sedendosi a terra.

- Che hai contro gli Uchiha scusa? - chiese il moro fermatosi ad osservare il divertente broncio della compagna - E poi quel broncio... non si addice proprio al tuo bel visino.-

Il tono malizioso di quell'affermazione non era sfuggito alla ragazza che non si dette per vinta e rispose a tono.

- Forse se tu ti fossi degnato di rispondermi invece del mio broncio ora staresti ammirando il mio splendido sorriso....-

- Mi spiace, è una sorpresa. - replicò il giovane accennando un dolce sorriso

- Lo sai che la curiosità è donna, dimmi almeno se la destinazione ha a che fare con una missione... - Insistette fissando il ragazzo, quasi implorandolo.

- No, niente da fare.- rispose l'irremovibile Itachi regalando alla compagna l'ennesimo sorriso.

- Non è che mi stai preparando una sorpresa per San Valentino, avanti... lo so che hai perso la testa per me... - disse ironica nella speranza di strappare un segno d'assenso

- Lo sai che gli Uchiha non amano e tanto meno festeggiano queste strambe ricorrenze... - replicò cercando di nascondere l'evidente imbarazzo.

Era l'unica a cui mostrava quel lato del suo carattere, l'unica che lo facesse stare bene. Per anni aveva convissuto con la solitudine, il rimorso e il dolore. L'aveva strappata al suo villaggio, alla sua famiglia, ai suoi amici unicamente perchè era un medico ma poi aveva inizato ad affezionarsi a quella ragazza, l'unica luce in un mondo di tenebre. Aveva scelto di parlarle della sua vita, le aveva raccontato delle ragioni che portarono dello sterminio del clan Uchiha. Le aveva persino parlato del profondo affetto per Sasuke e di come si sentisse in colpa per il suo tradimento alla Foglia. Non l'aveva fatto con la pretesa di alleggerire la sua coscienza, ma dopo quel giorno si sentiva meglio, persino le sue condizioni di salute sembravano migliorare Quella dolce ragazza dagli occhi smeraldo l'aveva salvato. Non avrebbe voluto separarsi da lei, il suo cuore non glielo permetteva. Ma nella vita di un ninja era sempre la mente ad avere la meglio. Per questo aveva preso quella decisione. Teneva troppo a lei e non avrebbe più permesso che rischiasse la sua vita per una missione che era sua, soltanto sua.

- Senti Sakura... - il tono del ragazzo era diventato estremamente serio - Credo che tu dovresti tornare a Konoha e dimenticare questa storia. -

La ragazza, ancora seduta a terra, si alzò di scatto guardando dritto negli occhi l'Uchiha.

- Ma che stai dicendo? - Chiese innervosita

- Non voglio rischiare che ti succeda qualcosa, non puoi restare con me. -

Un leggero sorriso si dipinse sul volto della giovane che, con estremo stupore del moro, si avvicinò a lui e mise le braccia intorno al suo collo.

- Allora ci tieni a me?! Per fortuna che gli Uchiha non amano.... -

Lo sguardo di lei restava fisso nel suo.

- Non crederai di sbarazzarti di me così facilmente, io questa storia come la chiami tu non la posso o meglio non la voglio dimenticare. Tu sei parte di me ormai. -

Visto l'evidente imbarazzo del moro Sakura decise di approfittarne e  affondare il colpo decisivo.

- Mi piace pensare che se fossimo stati ragazzi normali oggi ce ne saremmo andati a cena da qualche parte. Io ti avrei regalato la solita cioccolata e  magari tu mi avresti portato dei fiori. Purtroppo non siamo stati così fortunati, ma il sentimento che proviamo è lo stesso che legherebbe qualsiasi altra coppia. Non voglio rinunciare a te, per cui non me lo chiedere. Durante questi mesi ci siamo sostenuti e aiutati, abbiamo imparato a capirci ed è innegabile che ci vogliamo bene. Ora, che voi Uchiha non potete amare a me non importa perchè so che è solo una scusa. Io non ho paura dei miei sentimenti così come non ho paura del mio domani, anche se dovessi morire non avrei nessun rimpianto. Per questo ti dico che ti amo, non chiedermi di negarlo, io non so mentire. -

Itachi non disse una parola, l'unica cosa che gli riuscì fare fu quella di stringerla forte fra le braccia come se non volesse lasciarla andare mai più.

Quella sera
rimase per diverso tempo immobile, osservando il viso della giovane che dormiva al suo fianco. Con la mano le scostò dal viso una ciocca di capelli per poter ammirare meglio i suoi lineamenti baciati dalla luna. Delicatamente poggiò le labbra sulle sue, come se volesse portare con se il  suo dolce sapore per sempre. In quel momento si rese conto che non poteva più rinunciare a quelle sensazioni, a quelle emozioni che Sakura aveva portato nella sua vita. Era un ninja, ma era pur sempre un uomo. Un uomo che finalmente aveva scoperto l'amore.








Ed ecco il capitolo di San Valentino^^ deidicato a dark_akira che l'ha richiesto.
E che dire... bè io adoro Itachi (non per niente la mia prima fic è stata tutta per lui). Il suo personaggio è complesso, bellissimo. Ho sposato la teoria del suo amore per la pace. Sasuke non si merita proprio un fratello così, non posso credere che si sia sacrificato per quell'emo T__T (scusate la mia opinione personale).

Passiamo alle recensioni:

fly_can: Anch'io sono del tuo stesso parere, Sasuke non merita l'amore di nessuno... Per questo Sakura la vedo bene con Kakashi oppure con Naruto o anche con Itachi, ma con Sasuke proprio no. Attendo il tuo parere sulla ItaSaku.

Lonely Angel: Per San Valentino ho scelto una coppia impossibile. Infondo l'amore è imprevedibile e inaspettato e chi meglio di un nunekin di rango S innamorato di una giovane kunochi può rappresentare tutto questo. Spero ti piaccia.

Dark_akira: Spero di non aver deluso le tue aspettative. Naturalmente aspetto la tua recensione. Per quanto riguarda la SasuSaku stò ancora aspettando l'ispirazione, spero arrivi anche se non è proprio una delle mie coppie preferite...

Alla prossima anche se San Valentino sarà passato.
Ciao!!!







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Capitolo 10
*** DeidaraxIno ***


Era iniziato tutto coma una missione, le era stato affidato il compito di curare un membro dell'Akatsuki catturato dagli ANBU per permettere a Ibiki Morino d'interrogarlo. Aveva portato a termine il suo compito, ma nonostante non fosse più necessario, tornava ogni giorno a trovarlo. Nemmeno lei riusciva a capire il perchè, più volte aveva ripetuto a se stessa "no, oggi no!" ma poi si ritovava sempre lì, di fronte a quelle sbarre, davanti a quegli occhi. Gli aveva salvato la vita, le sue ferite erano serie, mortali. Per la prima volta si era sentita utile a qualcosa. Non come la volta che con Choji, Shikamaru e Kakashi avevano vendicato Asuma-sensei. Lei era stata solo un peso, si era sentita inutile. Curandolo finalmente aveva potuto fare qualcosa per qualcuno.
Dal canto suo quel ricercato l'aveva ringraziata, non era tenuto a farlo, ma l'aveva fatto. Era cominciato così il loro strano rapporto, con un sincero grazie che le aveva scaldato il cuore. E poi l'aveva trovato subito molto carino. Si ritrovava spesso a pensare a quel ragazzo, ai suoi occhi che avevano rubato il loro colore al  limpido cielo di primavera, a quel viso con i suoi dolcissimi lineamenti, a quel grazie  e al suo sorriso. Non riusciva a credere di essersi innamorata di un nunekin. Già, perchè quella era la verità, quella che aveva paura di ammettere perfino a se stessa.
Anche quella mattina si stava dirigendo al carcere di massima sicurezza, camminava lentamente mentre la sua mente viaggiava nel turbine dei suoi pensieri. Non sapeva come comportarsi, si sentiva stupida. Come poteva provare qualcosa per un criminale e come poteva pensare che lui potesse accorgersi di lei. E' vero che da quando si erano conosciuti le era sempre sembrato che le sue visite gli facessero piacere, le sembrava che anche a lui facesse piacere parlare con lei. Forse era solo un ragazzo come tutti gli altri, capitato nel luogo sbagliato nel momento sbagliato e per questo entrato, contro la sua volontà, in quella maledetta organizzazione criminale. Non riusciva proprio a vederlo come un assassino, era sempre stato gentile con lei, a volte le sembrava persino premuroso.
- Buon giorno signorina Yamanaka, solita vista al nostro detenuto - La voce del sorvegliante la riportò alla realtà.
- Già, sono passata per le medicazioni, non vorrei che le ferite s'infettassero e poi addio interrogatorio -
La giovane rispose cercando di motivare quelle continue visite. Non sapeva se quei ninja credessero o meno alle sue parole ma non le importava, le interessava solo poter andare da lui. Mentre si muoveva rapidamente per quei cunicoli bui e umidi si chiedeva come potesse sopravvivere una persona così solare in quell'oscurità.
- Di nuovo qui dolcezza?uhn! - La sua voce le strappò un sorriso
- Vedi di non montarti la testa, sono venuta solo per le medicazioni - Rispose con tono seccato, troppo orgogliosa per ammetere la verità.
- Si certo, e io ci credo uhn! -
La ragazza entrò nella cella e come al solito chiese al ragazzo di togliere la maglia per poter cambiare le bende. Come ogni volta, non appena Deidara si sfilò l'indumento, lei non riuscì a nascondere l'imbarazzo dovuto al cambiamento di colore delle sue gote.
- Domani mi sottoporranno all'interrogatorio, per cui non so se ci vedremo di nuovo. Un po' mi dispiace, iniziava a piacermi la tua compagnia. Uhn...-
Ino non rispose, non disse nulla, anche perchè non sapeva proprio cosa dire. Sicuramente dopo l'interrogatorio l'avrebbero condannato a morte o l'avrebbero rispedito al suo paese d'origine dove sicuramente l'avrebbero giustiziato. Il suo cuore si rattristò a quel pensiero. Non riusciva nemmeno a guardarlo negli occhi, il suo sguardo restava fisso sulle bende.
- Ti mancherò almeno un po' dolcezza? Sai, credo che tu mi mancherai...-
Nessuna risposta.
- Che c'è? Ti hanno tagliato la lingua oggi? -
- Scusami, ma stavo pensando. Sai che giorno è oggi? - Rispose nel tentativo di cambiare discorso
- No, perchè? C'è qualche ricorrenza particolare? -
- Oggi è San Valentino e io dovrei essere al villaggio per ricevere un sacco di regali e invece sono chiusa in questo buco con te...-
- Se non volevi venire potevi semplicemente fare a meno, uhn. E poi che razza di inutile ricorrenza, come fai ancora a credere a certe stupidaggini, e sì che sei grande ormai- Il tono del giovane era seccato, come se la risposta della ragazza l'avesse infastidito.
Mentre i due continuavano a bisticciare impovvisamente udirono una voce diversa dal solito provenire dalle scale.
- Avanti Tobi muoviti! -
- Subito Zetsu-san, Tobi vuole liberare Deidara-sempai -
Subilo Ino si voltò sentendo i passi avvicinarsi, prese dalla tasca un kunai e si mise in posizione d'attacco.
- Lascia stare ragazzina, non hai possibilità contro i miei compagni. Moriresti subito. - esclamò Deidara nel tentativo di convincere la giovane a desistere da qualsiasi iniziativa.
- Non ti lascerò fuggire, mi spiace - replicò lei con tono deciso anche se in cuor suo era cosciente del fatto che quella era l'unica via di salvezza per quel ragazzo.
- Vuoi morire così giovane e carina, uhn che cosa stupida. Non fare pazzie, non voglio che ti facciano del male. Sono assassini come me, non si faranno alcuno scrupolo anche se sei solo una ragazzina. -
- Non sono una ragazzina. Sono un ninja del villaggio della foglia e tu un prigioniero. Non scapperai. -
Davanti alla determinazione della kunochi il nunekin non potè far altro che strapparle di mano il kunai e tramortirla. Non avrebbe mai rischiato che venisse uccisa, in fondo era sincero quando diceva che si era affezzionato a quella stupida ragazzina dai capelli biondi. Dopo tanto tempo era riuscito a parlare con qualcuno, ancora una volta si era sentito un ragazzo normale e non un fottuto assassino. Stando con lei il suo cuore aveva ricominciato a battere, non riusciva a ricordare da quanto tempo non provasse più quella sensazione di calore sotto il petto.
- Deidara-sempai! Che gioia vederla! Ecco la sua argilla, scommetto che le è mancata...- Gridò Tobi porgendo attraveso le sbarre una sacca al biondo.
- Finalmente, siete in ritardo. - disse infilando la mano nell'argilla
Con una piccola esplosione aprì la porta della cella e, insieme agli altri due, si avviò velocemente verso l'uscita.
- Maledizione, ho dimenticato una cosa. Devo tornare indietro. Voi andate avanti, vi raggiungerò a breve, è questione di un attimo. Uhn! -
- Vedi di non farti prendere di nuovo, non torneremo a riprenderti. - Rispose l'uomo-pianta
Aveva dimenticato una cosa, l'aveva fatto volutamente. Dopo tutto non poteva farsi vedere dai suoi compagni. Tornò indietro, sollevò Ino e la stese delicatamente sul letto. Prese parte della sua argilla e iniziò a lavorarla. Copiaciuto osservò il piccolo angelo bianco che pose a fianco della ragazza. Un sorriso sincero si dipinse sul suo volto mentre dava un ultimo sguardo a quel dolce viso.

Perchè lei era diventata il suo angelo.

Perchè con lei si era riscoperto un ragazzo e non un assassino.

Perchè con lei aveva scoperto l'amore.






Dedicata a fly_chan che l'ha richiesta.






Angolo dell'autrice:
Non so come sia uscita, non avevo mai pensato a questa coppia, se fa schifo non insultatemi ^^

Recensioni:

fly_chan: Spero di non averti deluso, sinceramente non sapevo proprio cosa scrivere perchè per me questa è proprio una coppia un po' insolita. Aspetto con ansia la tua recensione. ^__^

Lonely Angel: Sono contenta che la mia fic ti abbia fatto amare Itachi e Sakura come coppia. Sinceramente mi è sempre piaciuta e poi, come ho già scritto, adoro Itachi! (Se per caso ti avanza tempo e condividi il mio affetto per questo personaggio prova a leggere la mia fic "Perdono"). Anche la coppia di questo capitolo è insolita, l'unica idea che mi è venuta è questa.


Non so nemmeno io se continuare o cosa con questa raccolta, in fondo san Valentino è passato... Facciamo così, decidete voi. Fatemi sapere, aspetto le vostre recensioni.
A presto ^_____^ (prossimo cap. SasuSaku, Ultimo???)



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Capitolo 11
*** SasukexSakura (spoiler) ***


SakuSasu Se ne era andato, l'aveva abbandonata.
Credeva di averla dimenticata, credeva di non poter amare.
Per anni aveva pensato unicamente a diventare più forte.
Aveva sempre creduto che solo la vendetta l'avrebbe reso felice.

Dopo anni d'attesa aveva raggiunto il suo scopo, aveva ucciso suo fratello.
Il suo cuore non era colmo di gioia come aveva sempre creduto.
Adesso era semplicemente vuoto.


Era tornato a Konoha dopo aver realizzato il suo sogno di vendetta. L'Hokage e tutti gli abitanti l'avevano accolto come un eroe dopo che, insieme a Naruto, aveva sconfitto l'Akatsuki. Sembravano essersi dimenticati che anche lui fosse un traditore, a loro ora non importava più.
Il sole era appena sorto, i suoi deboli raggi cercavano inutilmente di riscaldare l'aria fredda e pungente di quel quattordici febbraio. Un ragazzo dai capelli scuri e lo sguardo vuoto camminava solitario per le strade deserte di Konoha, nella sua mente solo il ricordo del fratello. L'aveva ucciso. Era sempre stato lo scopo della sua vita ed era riuscito a realizzarlo, ma nonostante questo non c'era gioia nel suo cuore. Forse perchè la persona che aveva odiato con tutto se stesso, che aveva maledetto ogni singolo giorno della sua vita, in realtà non era come i suoi occhi gliel'avevano mostrata. Non si dava pace. Aveva ucciso suo fratello credendolo un traditore, lui l'aveva spinto a pensarlo. Ma non era un traditore, lui era un eroe e nessuno lo sapeva. Aveva scelto la morte per mano sua sin da quella notte, aveva pianificato tutto. Si era sacrificato per il suo villaggio, ma soprattutto per lui. E pensare che all'inizio stava rendendo inutile quel sacrificio, come aveva potuto essere così stupido da pensare di unirsi all'Akatsuki e a Madara Uchiha? Fortunatamente Naruto non aveva mai mollato la presa su di lui, la cocciutaggine e l'affetto di quel ragazzo gli avevano salvato la vita e l'anima. Ora che tutto era finito però lui si sentiva sempre più vuoto, sempre più solo. Tutti gli avvenimenti della sua vita, dallo sterminio del clan alla fuga dal villaggio, dall'allenamento con Orochimaru allo scontro con Itachi, l'avevano reso incapace di provare altri sentimenti che non fossero odio e risentimento, quelli che adesso provava per se stesso. Si odiava, non soppotava la persona che era diventato. Suo fratello non avrebbe mai voluto vederlo così, ma ormai era troppo tardi, non poteva tornare indietro.
Il suo vagare lo portò nei pressi delle porte del villaggio, nel luogo del suo addio a Konoha. Nella sua mente era ancora vivo il ricordo dell'ultimo disperato tentativo di fermarlo da parte di  Sakura. Se solo l'avesse ascoltata. Il suo sguardo s'alzò da terra e scorse una figura famigliare seduta sulla panchina. Non era l'unico già sveglio all'alba, anche lei forse non riusciva a dormire. Da quando era tornato non aveva ancora avuto l'occasione di parlarle. Non le avrebbe mai chiesto scusa, mai avrebbe ammesso che forse quel giorno avrebba dovuto ascoltarla, era pur sempre Sasuke Uchiha. Non disse una parola, nemmeno un saluto, si sedette al fianco di quella ragazza che come lui restava in silenzio. Una strana sensazione pervase il suo animo, come se la sola vicinanza di lei potesse in qualche modo alleviare il suo dolore, come se la sua sola presenza potesse in parte dissolvere le tenebre nel suo cuore. Credeva di averla dimenticata, ma ora che si ritovava lì al suo fianco riusciva a rendersi conto che si era sbagliato. Anche lei come Naruto era sempre stato uno di quei legami che avrebbe voluto spezzare. L'amore rende deboli e ci distoglie dai nostri reali obbiettivi. Ma non c'era mai riuscito ed ora che finalmente si era reso conto della sua stupidità forse...

Non aveva chiuso occhio quella notte. Sasuke, il suo Sasuke era finalmente tornato a casa. Nel suo cuore provava un misto di gioia e paura: era felice perchè finalmente  lui era di nuovo con loro, il team sette era di nuovo al completo, ma allo stesso tempo aveva paura perchè il suo sguardo era ancor più vuoto e distaccato. Non si aspettava certo di poter ritrovare quel ragazzo con cui aveva affrontato l'esame di selezione dei chunin, quello che, anche se non gliel'aveva mai detto, forse stava iniziando ad apprezzarla, ma quella sua apatia, quel suo silenzio la spaventavano.Non era mai stato un tipo di molte parole, mai aveva mostrato i suoi sentimenti, ma ora era le sembrava ancora più chiuso, più introverso. Da quando era tornato non avevano ancora avuto la possibilità di parlarsi, forse proprio per questo quella notte non riusciva a dormire. Ora che tutto era finito avrebbero dovuto incontrarsi, gli avrebbe sicuramente parlato e forse avrebbe dovuto accettare che non c'era futuro per loro. Non sapeva se sarebbe stata in grado di sopportarlo, non voleva perderlo di nuovo.
Dopo essersi voltata per l'ennesima volta decise che era del tutto inutile restare in quel letto a cruciarsi ancor prima che qualcosa accadesse. Decise quindi di alzarsi, forse una passeggiata l'avrebbe aiutata a schiarirsi le idee. Camminando si ritrovò davanti alle porte del villaggio, nel luogo che fece da teatro all'addio di Sasuke nel giorno in cui tradì la foglia. Si sedette su quella panchina mentre dentro di se riviveva quegli istanti che ancora la facevano tremendamente soffrire. Credeva che col tempo il dolore si sarebbe attenuato, che forse con il passare dei giorni avrebbe imparato a conviverci, ma ogni qual volta si ritrovasse in quel luogo la ferita nel suo cuore ricominciava a sanguinare. Tutte le volte si chiedeva cosa sarebbe successo se lei fosse stata in grado di fermarlo, se quel giorno lui fosse rimasto. Magari ora starebbero stati insieme, magari sarebbe stata capace di fargli dimenticare la vendetta. Forse ora il suo sguardo non sarebbe stato così cupo. Si sentiva in colpa, tremendamente in colpa. Involonatriamente dai suoi occhi iniziarono a scendere le stesse goccioline salate che le avevano rigato il viso quella volta. Non era cambiata per niente in tutti quegli anni, non riusciva a trattenere le lacrime quando si trattava di lui.
Alzò lo sguardo sentendo dei passi avvicinarsi e con estremo stupore vide lui. Era lì, immobile, ad osservarla. I suoi occhi neri come la notte senza luna la fissavano mantenedo la solità impassibilità: forse le avrebbe detto di nuovo che era noiosa. Non una parola uscì dalla sua bocca , nemmeno un saluto, restò in attesa di quella frase che l'avrebbe ferita di nuovo. Rimase sorpresa quando lo vide sedersi in silenzio al suo fianco, era così vicino che poteva sentire il suo profumo. Il suo cuore iniziò a battere sempre più velocemente quando una sua mano si  mosse verso di lei, verso il suo viso per asciugarle le lacrime. Nessuno di loro disse una  parola, non ce ne era bisogno. Quel gesto carico di gentilezza le diede la forza di credere nuovamente in quell'amore. Non le importava più se il suo cuore ora era arido perchè lei quel giorno gli avrebbe donato il suo, con il suo affetto avrebbe riempito il suo vuoto e questa volta era sicura che lui glielo avrebbe permesso.


Se ne era andato, l'aveva abbandonata.
Credeva di poter lenire il dolore con il passare del tempo, non l'avrebbe mai dimenticato.
Per anni aveva pensato unicamente a diventare più forte, l'avrebbe riportato a casa.
Dopo anni di fatica e sofferenza aveva raggiunto il suo scopo, lui era tornato.
Il suo cuore ora era colmo di gioia e amore,
così tanto che alla fine riempì anche il suo.






Dedicata a dark_akira che l'ha richiesta



Angolo dell'autrice:
E' stata difficile ma ce l'ho fatta.... Diciamo che sono abbastanza soddisfatta visto che questa non è prorpio una delle mie coppie preferite.
Per quanto riguarda la raccolta credo che posterò ancora qualche capitolo (avevo in mente almeno una NaruHina e forse una SasuHina?), se avete qualche richiesta segnalatela nelle recensioni, vedrò di fare il possibile per accontentarvi.

Recensioni:

Lonely Angel: Tu non mi stressi di certo, anzi. Sono felice di ritrovare le tue recensioni ad ogni capitolo, fa piacere che qualcuno apprezzi il tuo lavoro ^___^ E poi se non fosse per te questa raccolta avrebbe già chiuso al quinto capitolo.Tornando alla DeidaraxIno, nemmeno io avevo mai pensato a questa coppia. A parte Itachi con Sakura, mai avrei pensato di scrivere una fic con un Akatsukinoxun ninja della foglia.... Spero che anche questo capitolo ti piaccia anche se credo di aver capito che come me tu non apprezzi molto Sasuke...

fly_chan: Sono contenta che ti sia piaciuta (me felice che balla sul divano). Comunque ho deciso di postare ancora qualche capitolo per cui se hai altre richieste le accetto volentieri ^^

Grazie a tutti e alla prossima!!!!

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Capitolo 12
*** NarutoxHinata ***


Aveva sempre creduto di amare Sakura, la ragazza che sin dai tempi dell'accademia non aveva occhi che per Sasuke, mai avrebbe pensato che in realtà il suo cuore, un giorno, sarebbe appartenuto ad un'altra. Ma non ad una qualsiasi, ad un angelo. Già perchè lei aveva vegliato su di lui come un angelo sin dall'accademia, mentre lui aveva non aveva occhi che per Sakura. Non si era mai accorto di lei, non aveva mai capito quali fossero i pensieri, i sentimenti di quella ragazzina sempre nascosta dietro l'angolo che, in lontananza, lo osservava. Non era mai riuscito a capire perchè ogni volta che s'incrociavano lei svenisse o perchè, quando gli rivolgeva la parola, torturasse le sue piccole dita tenedo lo sguardo fisso a terra. Per questo si sentiva uno stupido. Fin da ragazzino si era sempre sentito solo, disprezzato da tutti, etichettato come un mostro. Ma anche in quei momenti i suoi occhi l'avevano sempre guardato con ammirazione ed affetto, per lei lui non era mai stato un mostro, per lei lui era un esempio. L'aveva sempre amato incondizionatamente.
Quando si sentiva triste dopo la fuga di Sasuke aveva avuto sempre una parola di conforto ed incoraggiameto per lui, anche nei momenti più bui aveva sempre potuto contare su di lei. Non c'era bisogno di parlare, la sua sola presenza gli infondeva fiducia. Quel suo sguardo discreto, quella sua tenera insicurezza, quel suo  dolcissimo sorriso gli davano la forza di affrontare qualsiasi cosa. Diverse volte aveva rischiato la sua vita per proteggerlo, perchè nei momenti difficili sapeva mostrare tutta la sua forza e il suo coraggio. Per questo l'amava, perchè pur essendo un buon ninja non aveva mai rinuciato alla sua femminilità, pur essendo una kunochi la sua dolcezza e la sua sensibiltà erano sempre rimaste intatte. La sua sincerità, il suo amore, il suo calore gli davano sicurezza. Non gli importava più di essere accettato da tutti, con lei al suo fianco finalmente si sentiva bene, aveva trovato la sua famiglia, proprio quello che gli era sempre mancato. Perchè in cuor suo era quello il suo più grande desiderio: avere una moglie e dei figli, qualcuno su cui riversare tutto l'affetto e l'amore che aveva costudito per anni nel cuore in attesa di trovare qualcuno disposto ad accettarlo.
Per anni aveva atteso quel qualcuno, così a  lungo da temere che il suo sogno fosse irrealizzabile, per questo non poteva più aspettare. E che occasione migliore di San Valentino per scegliere di iniziare una nuova vita, magari insieme, non più come semplici fidanzati, ma come una famiglia. Per questo l'aveva portata in quel bellissimo parco, vicino al lago. Perchè la luna potesse fare da testimone a quella proposta. S'inginocchio di fronte a lei, delicatamente le prese la mano. I suoi occhi fissi in quelli di lei, la voce rotta dall'emozione
"Hinata, io non posso vivere senza te. Il tuo calore, il tuo amore hanno riempito la mia esistenza. Grazie a te mi sento una persona migliore. Per questo voglio passare ogni singolo giorno della mia vita al tuo fianco, voglio amarti fino alla fine dei miei giorni, voglio condividere con te ogni piccola cosa, ogni emozione che il futuro vorrà regalarci. Hinata... vorrei che tu diventassi mia moglie, vuoi sposarmi?"




Angolo dell'autrice:
Credo che con questa posso ritenere conclusa la mia raccolta... Spero vi sia piaciuta.
Aggiornerò solo se ci saranno richieste da parte vostra.
Fatemi sapere qual'è stato il vostro capitolo preferito.Aspetto con ansia le vostre recensioni.
Grazie a tutti quelli che hanno letto,a chi a commentato, in particolare a Lonely Angel, fly_chan,dark_akira, chi_lo_sa,Kimly.
Ciaoooooo
(e forse alla prossima)

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Capitolo 13
*** ChojixIno ***


InoXchoji
Vi ricordo che come ho già scritto aggiornerò solo su richiesta, per cui se volete lasciate le vostre segnalazioni nelle recensioni.

Prossimo capitolo :
DeidaraxSakura (richiesta da dark_akira)
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Le lezioni erano finite. Come ogni pomeriggio i ragazzi del villaggio della foglia si ritrovarono tutti al parco. Ma quel giorno, diversamente dal solito, nell'aria si poteva respirare una strana atmosfera. Perchè quel giorno era San Valentino, una ricorrenza considerata stupida e futile da qualcuno, ma non da lui. Se ne stava in disparte, seduto su una panchina ad osservare i suoi compagni: da un lato le ragazze pronte ad assalire i ragazzi più carini come Sasuke Uchiha o Neji Hyuuga mentre dall'altra i diretti interessati pronti a fare qualsiasi cosa per evitare quell'aggressione, come la definivano loro. Non riusciva a capirli, già perchè c'era chi avrebbe fatto qualunque cosa per essere al loro posto, qualcuno come Rock Lee i cui occhi alla sola vista della sua dolcissima Sakura iniziavano a tramutarsi in piccoli cuoricini rosa pulsanti. Oppure Naruto, che per attirare l'attenzione della stessa ragazza era disposto a passare ogni volta per un emerito stupido combinando una serie infinita di disastri, come quella volta che scrisse il nome di lei sulla montagna degli Hokage.  C'era la piccola Hinata che come ogni anno se ne stava  nascosta dietro  il grande albero al centro del parco osservando Naruto, senza aver il coraggio di  consegnargli i cioccolatini che ogni volta finivano per essere mangiata da Kiba. Il suo sguardo si soffermò proprio sulla giovane Hyuuga, in fondo lui somigliava proprio a quella ragazza. Anche lui restava in disparte, ossevava quella ragazza mentre accettava i regali degli altri. Lei non si sarebbe mai accorta di lui, era troppo bella. Per questo se ne stava solo su quella panchina a sgranocchiare le sue patatine, l'unica sua consolazione di quel giorno così triste. Come poteva solo pensare che accettasse un suo dono, era la più bella della classe, era piena di ammiratori. E poi lui non aveva di certo il fascino di Neji o l'aria misteriosa di Sasuke, l'intelligenza di Shikamaru o l'allegria di Naruto, lui non aveva nulla di tutto quello da poterle offrire. Come poteva vedere lui che, per quanto detestasse sentirselo dire, forse era un po' grasso. E poi lei aveva occhi solo per l'Uchiha. Per questo soffriva, soffriva in silenzio. Non ne aveva mai parlato nemmeno con Shikamaru, il suo migliore amico. Non avrebbe capito, per lui le donne era solo una tremenda seccatura.
Era così immerso nei suoi pensieri da non accorgersi che la ragazza in questione non era più davanti a lui ma si era seduta al suo fianco.

- Ciao, che ci fai qui solo? -

Quella voce la riconobbe subito, così inaspettata, così dolce che fece persino fermare il suo respiro. Possibile che fosse lei? Credette di vivere in un sogno quando voltando lo sguardo incrociò i suoi occhi azzurri, non riuscì nemmeno a rispondere alla sua domanda. Rimase lì, immobile, con la mano che stringeva la sua penultima patatina ferma a mezz'aria.

- Posso prendere una patatina? - Gli chiese la biondina sorridendo.

L'ultima patatina, quella che mai e poi mai aveva permesso ad un altro di mangiare. Nemmeno Shikamaru che considerava come un fratello osava chiedergliela. Ma davanti a lei ogni cosa perdeva importanza, persino il cibo, persino le sue inseparabili patatine. Per questo le porse il pacchetto senza la minima esitazione, ricambiando il suo dolce sorriso sorridendo a sua volta.
Quello sarebbe stato il suo pegno d'amore per lei, perchè non poteva ignorare i suoi sentimenti. Sapeva che Ino non avrebbe potuto capire l'importanza di quel gesto, ma in quel momento, non aveva alcuna importanza. Ora gli interessava solo poter assaporare fino in fondo ogni singola emozione derivata da quel secondo di felicità, da quell'istante di pura gioia. Forse un giorno lei avrebbe capito, se avessero avuto l'occasione di conoscersi meglio avrebbe saputo cosa significasse per lui condividere quella patatina ma per ora si accontentava si averla al suo fianco anche se solo per poco. Si era accorta di lui e questo gli bastava.






Dedicata a Lonely Angel che l'ha richiesta.





Angolo dell'autrice:

Anche questa volta devo ammettere che non avevo mai preso in considerazione questa coppia, ma devo dire che sono proprio caVini (come scrive sempre la mia fedele commentatrice Lonely Angel ^^).

Vi ricordo che come ho già scritto aggiornerò solo su richiesta, per cui se volete lasciate le vostre segnalazioni nelle recensioni.

Prossimo capitolo :
DeidaraxSakura (richiesta da dark_akira)

Recensioni:

Lonely Angel: Spero ti sia piaciuta. (così mi farò perdonare per la NaruHina ndme che-ti-fa-gli-occhioni-pucci-pucci).Ti devo ringraziare per avermela richiesta, mi è piaciuto scrivere una ChojixIno. Non sono due personaggi che hanno attirato molto la mia attenzione, ma soddisfare le richieste serve anche a scoprire qualche nuovo protagonista. Se hai altre richieste fammelo sapere. ^___^

dark_akira: Grazie per i complimenti, mi fai arrossire...Sono felice che la SakuxSasu ti sia piaciuta ^____________^ e non ti preoccupare, sicuramente farò il possibile per accontentare anche la tua richiesta per la SakuDei (se ne hai altre dimmele pure. Sono contenta che qualcuno apprezzi in mio modo di scrivere).

fly_chan: A dire la verità credo che Hinata sia tutt'ora incosciente e Naruto stia ancora tentando di svegliarla domandandosi che cavolo ha combinato anche stavolta XXD


Alla prossima, ciaoooooooooooooooooooooo





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Capitolo 14
*** DeidaraxSakura (spoiler) ***


DeidaraxSakura
Era lì, davanti a lei. Davanti ai suoi occhi. Per mesi aveva atteso quell'attimo, per mesi aveva desiderato vendicare il suo compagno. Ed ora il momento tanto agoniato era giunto. A lui avevano affidato il compito di sbarazzarsi di lei, ormai non serviva più a nulla. Itachi l'aveva portata al covo, il suo compito era occuparsi di lui, dei suoi occhi, della sua salute. Ora che l'Uchiha era morto per loro era diventata unicamente un peso, non era servita nemmeno come mezzo di scambio per raggiungere il Jinchuuriki della volpe. Sin dall'inizio si era offerto volontario per porre fine all'esistenza di quella dannata kunochi, l'aveva fatto proprio il primo giorno che era stata condotta dal moro all'Akatsuki. Per questo si erano allontanati dalla base, come aveva sempre richiesto, lui e lei da soli.  Avrebbe dovuto cercare il luogo migliore per sbarazzarsi di quella ragazzina, per compiere la sua vendetta. In fondo era stata lei ad uccidere Sasori, il suo maestro, il suo compagno, il suo migliore amico. Ma mentre camminavano l'uno affianco all'altra, il suo passo deciso e risoluto cercava di mascherare l'angoscia interiore che gli causava  quel infausto compito perchè nonostante l'avesse desiderato per giorni e giorni, ora non voleva, non poteva andare fino in fondo.
Ora che poteva chiaramente vedere la sua immagine riflessa nei suoi occhi, ora che il suo sguardo consapevole di ciò che stava per succedere si era posato su di lui e non accennava a distogliersi, non riusciva, non se la sentiva di a portare a termine la sua missione. Non si riusciva nemmeno a rendersi conto del tempo trascorso mentre continuava a fissare quel viso, in silenzio. L'aveva odiata, detestata.
Per notti e notti aveva progettato ogni particolare di quell'evento, avrebbe spezzato la sua stupida vita con le sue mani, la sua fine sarebbe stata una meravigliosa opera d'arte, di quelle che avrebbe ricordato fiero per il resto della sua esistenza. Ed ora non era nemmeno in grado di infilare la mano nel sacchetto dell'argilla. Lui che lasciava un opera incompiuta, lui che non provava il desiderio di far saltare in aria ogni cosa, lui che non riusciva a sentire quella scarica di eccitazione antecedente ad una straordinaria esplosione. In quel momento si sentiva come un artista senza ispirazione, vittima di quello sguardo color smeraldo. Quegli occhi, quel viso...
Come poteva uccidere la persona che gli aveva salvato la vita? Come? Era uno spietato assassino, un ninja ricercato di livello S, come poteva lasciarsi sopraffare dalla gratitudine, ma soprattutto come aveva potuto affezionarsi ad un nemico, un ninja di Konoha. Ma quella ragazza l'aveva curato, l'aveva strappato a morte certa. Nonostante sapesse quali fossero i suoi sentimenti, nonostante fosse consapevole dell'odio che nutriva nei suoi confronti, quando Tobi l'aveva riportato in fin di vita al covo lei l'aveva salvato. Poteva non farlo, poteva fingere di curarlo e poi lasciarlo morire, ma lei lo aveva salvato. Persino mentre era convalescente gli era stata vicino. Così aveva iniziato a conoscere quella strana kunochi dai capelli rosa, parlare con lei l'aveva fatto sentire una persona normale, un semplice ragazzo di diciannove anni. Dopo anni passati a fianco di quei balordi commettendo ogni possibile crimine, lei gli aveva regalato una parentesi di pace e tranquillità. Per questo aveva promesso di nascosto ad Itachi che si sarebbe preso cura di lei finchè lui non fosse tornato. Ma quel maledetto Uchiha era morto, si era fatto uccidere dal fratello. Come aveva potuto lasciarlo in quella dannata situazione. Possibile che quel ragazzo dovesse essere sempre una fonte di guai per lui? Per colpa sua era entrato in quel gruppo di pazzi e, come se non bastasse, sempre per colpa sua ora avrebbe dovuto spegnere quell'unica luce che i suoi occhi avevano potuto vedere in tanti anni.

- Avanti, fai quello che devi. Cosa stai aspettando? - Sakura spezzò quel lungo silenzio

Lo sapeva, non era stupida. Ma nei suoi occhi il nunekin non vedeva ne paura ne disprezzo nei suoi confronti, per questo non riusciva più a reggere il suo sguardo. Troppo bello, troppo penetrante... In quel momento gli vennero in mente le perole di Tobi, quelle che aveva gridato per tutto il covo saltellando come un idiota quella stessa mattina.

"Tobi è un bravo ragazzo, soprattutto oggi. Tutti devono essere dei bravi ragazzi oggi. Deidara-sempai? Deidara-sempai?"
"Che vuoi impiastro? Vedi di non spararne una delle tue o ti userò per testare la mia prossima opera d'arte!Uhn!"
"Deidara-sempai... Lei ha qualcuno a cui regalare la cioccolata oggi?"
"Ma sei del tutto pazzo o cosa? Perchè dovrei mettermi a regalare cioccolata?"
"Ma Deidara-sempai... oggi è il giorno degli innamorati, è San Valentino! Si deve donare qualcosa a chi si ama!"
"Ma come ti permetti idiota! Siamo assassini, mica donnicciole, uhn! Solo tu puoi essere così.... così... Sparisci o giuro che ti faccio saltare in aria, uhn!"

Forse anche lui per quel giorno poteva essere un bravo ragazzo, non si sarebbe trasformato in Tobi  ma per una volta che male c'era. L'aveva odiata, l'aveva perchè in quel momento non poteva negare di provare qualcosa per quella strana ragazzina ma quel qualcosa non era sicuramente odio. La guardò nuovamente negli occhi. Probabilmente, anzi, sicuramente si sarebbe pentito di quella decisione.

- Vattene prima che cambi idea, torna al tuo villaggio e per favore non farti più trovare sulla nostra strada! La prossima volta non sarò così generoso, uhn! -

Era un assassino, ma in fondo anche lui aveva un cuore, un cuore che lei aveva fatto ricominciare a battere.



Dedicata a Dark_Akira che l'ha richiesta

Aggiornerò solo su richiesta per cui se ne avete qualcuna lasciatela nelle recensioni ^____^


Angolo dell'autrice:
Anche questa è fatta, devo dire che tutto sommato sono abbastanza soddisfatta...
Attendo con ansia i vostri commenti ^__^

Recensioni:
Dark_Akira: Spero ti piaccia... certo che le tue coppie sono proprio insolite. Forse è proprio per quello che è più divertente scrivere, c'è maggior libertà per la fantasia.Grazie ancora per i complimenti, se per caso avessi qualche altro  pairing fammi sapere.

Lonely Angel: Sono felice che la ChojixIno ti sia piaciuta ^______^ Anch'io trovo Choji infinitamente dolce e poi mi è venuto facile pensare alle sue patatine. Ho ripensato alla scena in cui Naruto e Shikamaru vanno ad aruolarlo per la missione di recupero di Sasuke (mi stavo riguardanto le puntate per proseguire con la mia NajiHina....) ed ecco l'ispirazione. Aspetto il tuo commento anche per questo capitolo....

fly_chan: Spero di non aver deluso le aspettative...I tuoi complimenti mi lusingano... Generalmente quando decido di scrivere o mi viene proposta qualche coppia cerco di rivedermi qualche spezzone dell'anime, soprattutto per i personaggi che conosco meno, così cerco di  inquadrarli al meglio. Con qualcuno ce la faccio, con altri  no. Mi piace cercare di rispettare il loro carattere originale anche se non sempre mi riesce.

Kimly: Mi fa piacere che la DeidaraxIno ti sia piaciuta e spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento. Per la richiesta no problem, sono qui per questo, mi fa veramente piacere.

ALLA PROSSIMA ( KIBAxHINATA)




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Capitolo 15
*** KibaxHinata ***


kibaxHinata
Stavano rientrando al villaggio dopo una missione durata diversi giorni, erano stanchi ma l'obbiettivo era ormai vicino. Tutto era andato per il meglio ed ora si potevano concedere qualche distrazione.

- Non vedo l'ora di sedermi davanti ad una porzione gigante di ramen! - esclamò Naruto passandosi una mano sulla pancia.

- Possibile che tu non sappia pensare ad altro? - Rispose Kiba

- Bè in effetti non stavo pensando solo al Ramen... Chissà se Sakura-chan mi avrà aspettato? Infondo è San Valentino, magari questa volta si sarà ricordata di me...-

- Sei sempre il solito imbranato, possibile che non riesci a vedere nessuno oltre a Sakura! E poi ora che Sasuke è tornato credo proprio che dovrai dimenticartela! - Replicò con aria particolarmente scocciata il ragazzo seduto in groppa al suo cane.

- Non credo proprio! Non mi lascerò mai battere da Sasuke! -

Non riusciva a credere che quel pazzo di Naruto stesse ancora perdendo tempo con quella ragazza, gli sembrava impossibile che non si rendesse conto di quanta fortuna avesse. Avrebbe voluto strangolarlo con le sue mani. Che cosa aveva quello stupido impiastro che lui non aveva? Se lo domandava da tempo, da anni. Ogni volta restava incredulo davanti alla ciecità dell'amico, possibile non si accorgesse dell'angelo che ogni giorno vegliava silenziosamente su di lui? Possibile che non si fosse mai reso conto di quei bellissimi occhi color madreperla costantemente posati con affetto su di lui?
Scuoteva mestamente il capo mentre davanti ai loro occhi comparvero le porte di Konoha, ormai era tarda sera e così decisero che si sarebbero recati dall'Hokage per il consueto rapporto la mattina seguente. Si separarono, ogniuno diretto verso la propria casa, l'uno con la speranza nel cuore, quella di vedere la dolce Sakura attenderlo davanti alla porta magari con un piccolo regalo, l'altro invece triste, consapevole del fatto che lei non lo aspettava di certo, anzi sarebbe stato più probabile incontrarla nei dintorni della casa di Naruto.

- In fondo sono quasi felice di aver trascorso San Valentino in missione sai Akamaru, non credo che avrei facilmente sopportato di dovermi mangiare la cioccolata destinata a Naruto. -

Sospirò mentre il suo fedele compagno abbaiò per consolarlo. Chi meglio di lui poteva capire quel ragazzo dal cuore spezzato? Perchè anche se per molti era solo un cane, per Kiba Akamaru era come un fratello. Molte volte, mentre erano soli, gli aveva parlato di lei, di quanto fosse importante per lui.

- Non so cosa mi trattenga dal non rompere la testa a quella zucca vuota! Come può non accorgersi di lei? Bisogna essere completamente ciechi! -

Invidiava quel ragazzo biondo, quello che aveva sempre posseduto il suo cuore. Aveva perso il conto delle volte in cui aveva dovuto afferrare lei quando, ogni volta davanti a quegli occhi blu, sveniva. In cuor suo aveva sempre desiderato che quelle attenzioni, quell'imbarazzo e quella infinita dolcezza fossero rivolte a lui. Quando Sasuke se ne era andato si era odiato perchè per, un istante, aveva sperato che Sakura si accorgesse finalmente di Naruto, voleva che si togliesse di mezzo per poter avere così qualche possibilità di realizzare il suo sogno. Ma in fondo l'amava troppo e la sua felicità, per lui, era la cosa più importante. Per questo, per l'ennesima volta, aveva cercato inutilmente di far aprire gli occhi a quello stupido perchè potesse vedere quell'angelo.
Quella notte solo la luce della luna illuminava le strade del villaggio, le lanterne e le luci dei negozzi erano spente da tempo vista l'ora tarda. Svoltò l'angolo e il suo sguardò si soffermò sul'esile figura  che, immobile seduta sugli scalini di casa sua, si lasciava baciare da quella luce argentea. Si passò le mani sugli occhi, li sgranò nuovamente, incredulo di fronte a quella ragazza. La gola gli si seccò, non riusci a dire una sola parola.

- B...Bentornato Kiba-kun, credevo non saresti arrivato in tempo -

Il solo udire quella dolcissima voce azzerò completamente la sua salivazione, il suo cuore batteva rapidamente, lo sentiva picchiare violentemente sotto il petto. Che ci faceva lì? Era convinto che avrebbe passato la notte aspettando Naruto?

- Spero di non disturbarti, so che sarai molto stanco. Bè io... io volevo... io volevo darti questo... Kiba-kun -

I suoi occhi scutavano il suo volto, increduli davanti al rossore delle sue guance e al suo sguardo basso, increduli davanti a quel pacchetto che questa volta era realmente destinato a lui, increduli davanti al suo sogno che stava diventando realtà.





Dedicata a Kimly che l'ha richiesta





Angolo dell'autrice:
Per una volta ho voluto immaginare un Hinata finalmente pronta a dimenticare Naruto, libera da quel sentimento che la obbliga a stare nell'ombra perennemente in attesa. In fondo se lo merita, non potrà sempre aspettare no....

Prossimo capitolo ShikamaruxTemari (richiesta da fly_chan)

Se ne avete altre lasciatele nei commenti, cercherò di non deludervi.

Recensioni:
fly_chan: Grazie per i complimenti! Per quanto riguarda la DeiSaku in effetti si può proprio vedere come il seguito della ItaSaku, hai visto giusto. Per quanto riguarda la ShikaTema, bè come hai letto sarà il prossimo capitolo.

Lonely Angel: Spero che il capitolo ti piaccia visto la tua adorazione per questa coppia, non vorrei deluderti^^ Aspetto con ansia la tua recensione.


Ciao a tutti e alla prossima^___________^







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Capitolo 16
*** ShikamaruxTemari ***


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Il sole era alto in cielo, i suoi raggi sembravano ardere ogni cosa. Non era abituato a quel clima e rimpiangeva la fresca brezza che si poteva respirare a Konoha a febbraio. Erano passati solo tre giorni ma il suo villaggio gli mancava, o meglio gli mancava la sua panchina, quella sul tetto del solito edificio, gli mancava la tranquillità di quel luogo, la pace che provava sdraiandosi ad ammirare il lento scorrere delle candide nuvole sospinte dal vento. Non riusciva proprio a credere di essersi lasciato catturare da una donna, ma non una qualsiasi, una che abitava a tre lunghi giorni di cammino da casa sua, che viveva in un luogo completamente diverso dal suo. Lui, scansafatiche e scansaragazze, che aveva camminato per tutti quei chilometri solo per una donna. Persino suo padre era rimasto esterefatto quando gli aveva comunicato la motivazione del suo viaggio e dopo la sopresa iniziale si era lasciato andare ad una fragorosa risata, battendogli poi con la mano sulla spalla, si era lasciato sfuggire un "meno male che non volevi seccature..."
In effetti gestire quel rapporto a distanza era piuttosto complicato: gli spostamenti, il fatto di doverle scrivere non ogni giorno, ma quasi. Se non altro però poteva dire che aveva ancora lunghi momenti da dedicare a se stesso quando ogniuno era al suo villaggio. In fondo la seccatura più grande di quel rapporto non era lei. Nonostante avesse il suo bel caratterino, (lui la adorava quando s'arrabbiava), nonostante le piacesse avere sempre l'ultima parola su tutto, (lui adorava stuzzicarla), nonostante le piacesse avere sempre ragione, (lui adorava la sua testardaggine). Nonostante tutto questo era sicuro di poter dire che no, la seccatura più grande non era lei, non era l'essere comandato da una donna e nemmeno la strada, quello che proprio faticava sopportare erano i suoi fratelli.
Mentre si avvicinava al maggione del Kazekage si lasciò andare a un profondo sospiro, era sicuro che anche quella volta sarebbe stato sottoposto al solito interrogatorio, non avrebbe potuto sottrarsi. Nemmeno a San Valentino sarebbe stato risparmiato, nemmeno se il motivo della sua visita fosse palese. Esitò un secondo davanti al portone, sospirò nuovamente e prima di bussare ripassò la strategia migliore per evitare il peggio. Era pure in svantaggio numerico, uno contro due. Lo stavano sicuramente aspettando per cui avevano certamente preparato un piano d'attacco e conoscendoli sarebbe scattato con il semplice "toc toc" della sua mano sulla porta. Impossibile evitarli, che scocciatura.
Sospirando per la terza volta nel giro di pochi istanti lasciò che la sua mano colpisse la porta. Restò sorpreso quando non sentì alcuna risposta e ancor di più non vedendo il solito sguardo assassino di Gaara sbucare immediatamente ad accoglierlo. Provò per la seconda volta ma il risultato fu il medesimo, silenzio assoluto. Sospettoso, aprì la porta ed entrò lentamente.

- Era ora. Sei in ritardo! -

- Bè il viaggio e pur sempre lungo no?! E poi lo sai che detesto correre. - Rispose il moro osservando il viso della ragazza che sbucava da dietro la porta dell'uffico del Kazekage.

- Avanti, vieni - Lo incitò Temari

Non si sentiva sicuro, mosse i suoi occhi per tutto il corridoio in cerca di indizzi, trappole o quant'altro prima di seguire il suo suggerimento, non perchè pensasse che Temari fosse in combutta con i fratelli, ma conoscendoli bene loro avrebbero persino potuto sostituirsi alla sorella, legarlo e rinchiuderlo in un armadio pur di non fargli trascorrere il giorno degli innamorati con lei.

- Avanti, non preoccuparti. Oggi nessuno ci disturberà -

Non riuscì a nascondere la sua espressione dubbiosa difronte all'affermazione della bionda, ma comunque decise di entrare. In qualche modo si sarebbe difeso se fosse stata una trappola, in fondo era il migliore ad elaborare strategie anche nelle situazioni più disperate.
I suoi occhi si spalancarono quandò entrò nella stanza. Rimase immobile, senza fiato quando nell'angolo opposto all'ingresso vide che due figure ben note, imbavagliate e legate come due salami, si dimenavano nel disperato tentativo di recidere le corde. Non appena ebbe realizzato l'accaduto non riuscì a trattenere un enorme sorriso compiaciuto soprattutto notando l'enorme fiocco rosso posto sulle loro teste. Volse poi il suo sguardo verso la bionda, la quale si stava sfregando le mani con aria estremamente soddisfatta.

- Buon San Valentino! Ho impiegato parecchio tempo per scegliere il regalo più adatto, spero ti sia piaciuto! -





Dedicata a fly_chan che l'ha richiesta.




Angolo dell'autrice:
Non so da dove sia saltata fuori questa, ma vi prego di non insultarmi....
Precisazione: Gaara è già Kazekage se non si fosse capito.
Se non vorrete commentare capirò il perchè XXD

Prossimi capitoli:

GaaraxSakura (richiesta da dark_akira)
SaixSakura (richiesta da dark_akira)
ShikamaruxSakura (??? richiesta da dark_akira)
LeexTenTen (ichiesta da Lonely Angel)

Recensioni:

Kimly: Sono felice che la KibaHina ti sia piaciuta! Grazie per i complimenti^^

fly_chan: Perdonami per questa schifezza, ma non mi è venuto in mente altro... T___T

dark_akira: Come vedi ho aggiunto alcune delle tue richieste. La SasoSaku non l'ho messa perchè proprio mi mette in crisi e se devo essere sincera sono un po' dubbiosa anche per la ShikaSasu ma non sia mai che l'ispirazione mi colpisca (magari forte e in testa così la smetto di scrivere cose stupide come questo capitolo....).

Lonely Angel: Nessun disturbo, come puoi vedere la tua richiesta sarà esaudita. Spero solo di non averti deluso con questo capitolo un po' così... Mi piaceva l'idea di Gaara e Kankuro estremamente gelosi della sorella....

Alla prossima ^_________^



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Capitolo 17
*** GaaraxSakura ***


gaaraxsakura
Nell'ultimo periodo si ritrovava spesso a passare da Suna e come ogni volta, era solita recarsi a far visita alla tomba della vecchia Chiyo, non l'aveva mai dimenticata nonostante fossero passati alcuni anni da quella missione. Camminava lentamente fra le lapidi, le sue mani stringevano il solito mazzo di fiori bianchi. Mentre avanzava i suoi occhi guardavano ansiosi in avanti, nella speranza di trovare anche lui davanti a qualla tomba. Si erano incontrati molte volte in quel luogo e se all'inizio la sua presenza gli era del tutto indifferente, ora ne sentiva quasi il bisogno, ogni volta che si recava dalla vecchia Chiyo desiderava vederlo, sentiva il bisogno di udire la sua voce, d'incontrare i suoi occhi. Non parlavano molto, ma le bastava. Il semplice ritrovarsi soli, l'uno accanto all'altra anche solo per quei brevi istanti era diventata una necessaria abitudine dei suoi soggiorni al villaggio della sabbia.
Si ricordava chiaramente come all'inizio entrambi erano sempre rimasti in rispettoso silenzio, quasi si volessero ignorare, i loro occhi non si spostavano mai dalla lapide bianca, mai i loro sguardi s'intrecciavano. Poi un giorno, inaspettatamente, fu lui a parlarle.

- Cosa ti spinge a tornare da lei? -

Una semplice domanda che segnò la nascita di quel anomalo rapporto, perchè come si poteva definire altrimenti quel legame creatosi fra due persone così diverse, senza alcun apparente punto in comune. Ci aveva riflettuto più volte dopo averlo incontrato la prima volta, si era chiesta cosa potevano condividere loro due? Appartenevano a due villaggi diversi, a mondi diversi, un'infanzia opposta, due caratteri impossibili da far combaciare. Erano come i lati opposti della stessa medaglia, come il sole e la luna, il giorno e la notte. Lei solare ed espansiva, a volte sin troppo. Adorava la luce del sole, le belle giornate, le passeggiate con gli amici, le ristate. Lui che, per quanto si sforzasse di cambiare, era sempre introverso e silenzioso, la maggior parte del tempo lo passava nel suo ufficio sepolto dalle scartoffie e l'unica compagnia che non lo mettesse a disagio era quella del fratello e della sorella. Così era giunta alla conclusione che non avevano nulla in comune.
Ma poi, dopo quella semplice domanda che la obbligò ad alzare lo sguardo per volgere i suoi occhi verso il suo volto, capì. Quell'ideogramma tatuato sulla sua fronte, "amore": ecco cosa avevano in comune. Lui che se l'era inciso ignorando il reale significato di quella parola, costretto a crescere solo, odiato da tutti, persino dalla sua stessa famiglia, etichettato come un mostro. Aveva fatto dell'amore per se stesso la sua unica ragione di vita, quell'appiglio per poter andare avanti, per dare un senso a quell'esistenza così vuota. Lei che aveva sempre creduto, sin da ragazzina, di conoscere l'amore. Lei che non se l'era inciso sulla fronte, ma nel cuore. Lei che aveva fatto dell'amore per Sasuke la sua ragione di vita perchè era sicura che mai l'avrebbe dimenticato, che sarebbe rimasto con lei per sempre. Così ingenua da credere che un giorno il suo principe azzurro sarebbe tornato, mentre in realtà non faceva altro che mentire a se stessa. Entrambi avevano sofferto a causa di quel sentimento che dovrebbe donare gioia e felicità e per questo entrambi rimasero scottati dalle loro esperienze. Si era resa conto che in fondo, quel ragazzo dagli occhi tristi, non era poi così diverso da lei. Lui poteva capirla e viceversa, forse avrebbero potuto aiutarsi, avrebbero potuto... Da diverso tempo si ritrovava a pensare a lui ed ogni volta che vi era una missione nella zona di Suna si offriva volontaria, era così palese il suo interesse per qualcuno del villaggio della sabbia che persino Naruto se ne era accorto. Si sentiva felice ogni volta che lo incontrava, nessuno, solo lui era stato in grado di riscaldare il suo gelido cuore dopo l'addio di Sasuke. Credeva che non avrebbe più provato quell'inebriante sensazione, quel desiderio di stringere forte qualcuno, per questo aveva deciso che, se l'avesse incontrato, quel giorno gli avrebbe parlato. Non poteva più far finta di niente, non poteva più mentire, non voleva più continuare a negare l'evidenza, non voleva rinunciare alla possibilità di essere finalmente felice.
Il cuore sembrava impazzito, batteva sempre più velocemtente quanto più si avvicinava a destinazione. "Forse Cupido farà il suo dovere, almeno nel giorno degli innamorati... Quanto sei stupida, non sei più una ragazzina!" pensò mentre strinse con la mano il pacchetto nascosto nella sacca.


- L'ho avuta vicina per poco, ma per me è stata una persona importante, a cui ho voluto bene. E' normale che la voglia ricordare - Rispose quella volta, sorridendo delicatamente al suo interlocutore.

Da quelle poche parole era iniziato tutto. Da quel giorno ogni volta che si ritrovavano in quel luogo cominciarono a salutarsi, a parlarsi, a guardarsi. Per entrambi, quella visita, divenne un piacevole rituale, divennero inconsciamente bisognosi  l'uno dell'altra.
Fu proprio quel leggero ma sincero sorriso, quella sua dolcissima voce e quei suoi meravigliosi occhi smeraldo a scalfire il cuore di lui. Mai nessuno era stato in grado di fargli provare quell'improvviso brivido che gli persorse la schiena durante la loro prima conversazione. Una sensazione a lui sconosciuta, più forte di qualunque cosa, persino di quella che sosteneva di provare quando, per sentirsi vivo, uccideva a sangue freddo chiunque si mettesse sulla sua strada. Una sensazione calda e piacevole, che aveva raggiunto il suo cuore, calmando il dolore della sua anima, inebriando i suoi sensi. Erano lontani quei giorni macchiati dal sangue e dalla violenza, grazie a Naruto aveva capito i suoi errori e voleva rimendiare. Desiderava somigliare a lui il più possibile, invidiava il suo carattere solare, la sua semplicità, il suo essere in grado di farsi amico chiunque. Per anni si era sentito solo, odiato e disprezzato ma se inizialmente aveva reagito aggrappandosi solo a se stesso, ora sentiva sempre più forte il bisogno di aggrapparsi agli altri, di credere nell'amicizia e nell'amore. Sapeva che sarebbe stato difficile cambiare, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa per sentirsi accettato e amato. Per questo si fece coraggio e decise rivolgere la parola a quella silenziosa figura che spesso aveva a fianco quando si recava dalla vecchia Chiyo.
Anche quel giorno, davanti a quel marmo bianco, sperava di ritrovarla. Grazie a Naruto sapeva che Sakura sarebbe passata da Suna in quei giorni e così, come ogni pomeriggio di quella settimana, era lì ad attenderla. Non le avrebbe mai detto che si trovava lì per lei, non ne aveva il coraggio, si sarebbe semplicemente limitato osservarla e magari scambiare quattro parole, sperando che lei gli regalasse nuovamente uno dei suoi dolcissimi sorrisi.
Il rumore di leggeri passi provenienti da dietro lo fece voltare. Finalmente era arrivata. Non disse una parola, non sorrise, non era ancora arrivato a tanto,le sue capacità relazionali erano migliorate ma era cosciente di avere ancora molta strada da fare. Restò immobile mentre la guardava fissa negli occhi attendendo che si avvicinasse.

- Buon giorno Kazekage-sama. - lo salutò la ragazza donandogli quel tanto desiderato sorriso.

- Buon giorno a te Sakura. - rispose lui cercando di non dar a vedere quanto desiderasse quel semplice gesto.


Rimasero in silenzio per alcuni istanti, poi Sakura si chinò verso la lapide per poggiare i fiori.  Lo sguardo di lui la seguì in ogni suo movimento.


- Ripartirai oggi stesso  per Konoha? -  chiese il rosso.


- Veramente speravo di fermarmi per qualche giorno...-

La sua risposta segnata da una punta di malizia fece spalancare gli occhi al suo interlocutore, mai l'aveva vista così. Potendo chiaramente notare la razione del Kazekage si fece coraggio per proseguire.  Gli occhi di lui la videro trafficare con la sacca, come se stesse cercando qualcosa.

- Non pensare male, per favore. E' solo che... non prendermi per una stupida, ti prego... Questo è per te -

La sua voce incerta e quel pacchettino porto a lui con entrambe le mani fecero provare a Gaara ancora quella meravigliosa sensazione, un brivido gli persorse tutta la schiena, sentì il suo cuore ardere come la sabbia bruciata dal sole. Per troppo tempo aveva desiderato sentirla di nuovo ed ora restava immobile, cercando di non perdere un solo istante, cercando di assaporarla al meglio. Questo voleva dire sentirsi vivi probabilmente, non era sicuro, ma gli piaceva.

- Speravo mi invitassi a restare, ma se non vuoi non fa nulla. E' solo che, credo che... -

Le parole della ragazza si interruppero quanto le mani di lui si mosse verso il pacchetto e l'afferrarono. Eliminò la carta e si trovò fra le mani una confezione dei suoi biscotti preferiti, quelli con le goccioline di cioccolato. Il suo sguardo venne poi catturato da una piccola busta appiccicata sulla scatola. Per quanto non si potesse dire che fosse un tipo curioso, l'aprì immediatamente e ne estrasse un eloquente biglietto a forma di cuore sul quale trovò scritto "Buon San Valentino".
In un istante la sua candida pelle si tinse di rosso, mai aveva sentito le sue guance ardere in quel modo, che cosa gli stava succedendo? Era dunque quello l'amore? 
Impossibile celare il suo imbarazzo di fronte a quegli occhi smeraldini che lo fissavano compiaciuti e quasi divertiti.

- Devo dedurre che il mio regalo ti sia piaciuto. Credo che dopo tutto potremmo cercare di conoscere il vero significato della parola amore insieme, non credi? -







Dedicato a dark_akira che l'ha richiesta.






Angolo dell'autrice:
Paring insolito, ma carino. E poi Gaara è uno dei miei personaggi preferiti (solo dopo lo scontro con Naruto però....), devo dire che farlo arrossire mi ha proprio divertito.
Come potete vedere non ha parlato molto, solo due battute, ma credo che sia tipico di lui dire solo il necessario.
Mi auguro di strapparvi qualche commento, anche perchè non so proprio cosa pensare di questo capitolo.
Prossimi capitoli:

SaixSakura (richiesta da dark_akira)
ShikamaruxSakura (??? richiesta da dark_akira)
LeexTenTen (ichiesta da Lonely Angel)


fly_chan: sono veramente contenta che la ShikaTema ti sia piaciuta, temevo il contrario. Ti chiedo scusa se l'ho pubblicato con un carattere piccolo, non me ne sono accorta e hai fatto benissimo a farmelo notare^^

Lonely Angel: Adoro strapparti quelle risate isteriche e prolungate, in fondo ridere fa bene alla salute. E poi le risate fanno bene anche all'amore, per cui con questa fic si sposano benissimo. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, anche se devo ammettere che non avevo mai pensato a questa coppia.

Kimly: Grazie per aver recensito anche se non hai letto la ShikaTema, è bello sapere che mi segui. Spero di non aver deluso le tue aspettative per quanto riguarda questo capitolo.


Alla prossima, ciao ^____^



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Capitolo 18
*** SaixSakura (spoiler) ***


SaixSakura
"Nella radice non hai alcun nome, non hai alcuna emozione.
Non hai nessun passato, non hai alcun futuro.
C'è solo la missione"

Era entrato a far parte del Team 7 su ordine di Danzou, avrebbe dovuto mentrire ai loro membri e poi tradirli uccidendo Sasuke Uchiha.Avrebbe dovuto fare da tramite fra il suo signore e Orochimaru disobbedendo persino all'Hokage. Lui, un ragazzo senza nome, senza sentimenti, senza emozioni, una perfetta macchina da guerra. Non era una persona, lui era un numero, un oggetto, uno strumento di morte. Cresciuto fin da bambino nella Radice, fedele alla loro causa, fedele ai loro ideali. Per loro si era annullato, per loro aveva rinuciato a vivere. Non aveva passato, non aveva futuro, semplicemente non esisteva. Persino il suo aspetto fisico rispacchiava quella condizione: la pelle bianca ed il suo viso completamente incapace di lasciar trasparire emozioni lo facevano somigliare ad un fantasma. Adorava dipingere, ma i suoi stessi disegni non gli trasmettevano nulla, per questo era incapace di dare loro un titolo. L'unico oggetto capace di tradire quel suo non esistere era quel libro, quello che solo grazie a Naruto era riuscito a completare.
Tutto era cambiato da quando era tornato da quella prima missione come sostituto dell'Uchiha, persino Danzou se ne era accorto. La vicinanza del biondino, quella sua strana forza capace di creare un legame con chiunque entrasse in contatto con lui, l'aveva cambiato. Tutti credevano che fosse solo per quello che quel ragazzo senza nome, quel fantasma, avesse iniziato a vivere. Credevano che fosse stato Naruto a convincerlo a restare Sai. Nessuno poteva immaginare che la verità non era semplicemente legata all'Uzumaki.
Sempre più spesso si recava in biblioteca, passava intere giornate a studiare i vari aspetti del carattere umano, desiderava conoscere tutti quei sentimenti che gli erano sempre stati negati, voleva poter essere come gli altri, voleva semplicemente vivere. Credeva che leggendo avrebbe potuto imparare come comportarsi, come migliorare i suoi rapporti all'interno del Team e poi, magari,  del villaggio. Credeva che quei volumi potessero spiegargli cos'era quella strana sensazione che provava quando incrociava il suo sguardo, desiderava conoscere il significato di quel calore che percorreva non solo il suo corpo, ma che gli sembrava giungere più in profondo.
Quel giorno, casualmente, gli capitò sotto mano un libro che trattava le varie ricorrenze sparse per il calendario. Incuriosito lo aprì su quel giorno. Mosse rapidamente i suoi occhi su quel testo: "14 febbraio: San Valentino Festa degli innamorati... In questa ricorrenza si è soliti donare un piccolo pegno alla persona amata..." . Persona amata... i suoi occhi si soffermarono su quelle parole. Cercò poi di pensare ai suoi compagni e a cosa potesse significare per loro quella strana ricorrenza. Amore, che cos'era l'amore? Lui non conosceva altro che il significato di quella parola, quello che aveva letto sul dizionario, ma cos'era davvero l'amore? Non riusciva proprio a trovare la risposta giusta a quella semplice domanda, non ne era in grado.
Uscì dalla bibblioteca e si diresse verso il parco. Era una bellissima giornata, il sole splendeva alto in cielo. Una leggera brezza soffiava per le vie di Konoha. Si sedette su una panchina e prese il suo album da disegno, osservò l'ambiente circostante e poi iniziò a dipingere cercando di pensare a quella strana sensazione sconosciuta, che fosse quello l'amore? La sua mano si muoveva rapida, i tratti decisi, armonici.

- Buon giorno Sai! - La voce famigliare distolse il suo sguardo dal foglio.

- Buon giorno a te Sakura-chan - Rispose abbozzando un lieve sorriso.

- Stai nuovamente lavorando ad un nuovo dipinto? - Chiese la sagazza con sguardo curioso.

- L'ho appena terminato. -

-  Posso guardarlo? -

Il ragazzo si mostrò titubante davanti a quella domanda, quasi a volersi sottrarre a quella semplice richiesta. Davanti alla sua reazione, la curiosità della ragazza divenne maggiore, soprattutto quando i suoi occhi scorsero un leggero, quasi impercettibile, colorito rosa sulle sue guance.

- Avanti, non tenermi sulle spine. Voglio vederlo. -

Lentamente Sai fece scorrere quel foglio dalle sue mani in quelle della ragazza.
Le piaceva quel disegno, una bellissimo cigliegio in fiore e, sotto i suoi rami, una ragazza abbracciata ad un ragazzo.

Sakura trattenne il fiato.

I suoi occhi si spalancarono mentre si soffermavano su quella figura così simile a lei per poi muoversi verso quella del ragazzo che le sembrava rispecchiare l'autore.

- Scommetto che anche a questo non darai un titolo, vero? - chiese titubante, insicura del reale significato di quella rappresentazione

- A dir la verità, credo che questo ce l'abbia. Ho letto un libro oggi, parlava della ricorrenza di San Valentino, per questo credo che Amore sia il titolo perfetto. -





Dedicata a dark_akira che l'ha richiesta.

Angolo dell'autrice:
Ed eccovi questo secondo insolito pairing.
Aspetto i vostri commenti.

Recensioni:
dark_akira: Sono felice che la GaaSaku ti sia piaciuta!! Grazie ancora per i complimenti (esagerata^^). Per rispondere alla tua domanda, vengono definite spoiler tutte le affermazioni che svelano qualcosa della vera trama del manga per chi segue l'edizione italiana e quindi resta indietro. Spero di essere stata chiara.

Kimly: Grazie per la recensione, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Fammi sapere.

Lonely Angel: Altra coppia insolita, spero ti piaccia. ( non so se l'hai vista, ma considerando tutte le recensioni e il relativo sbattimento e non potendoti dedicare una NejiHina visto che nella raccolta non c'è, avevo pensato di dedicarti la mia shot(?) sul cap 437. Spero ti piaccia. Non sei obbligata a recensire, mi faceva solo piacere ringraziarti.)

Al prossimo capitolo, LeexTenTen richiesto da Lonely Angel (ultimo?)  ^^

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Capitolo 19
*** LeexTenTen ***


Era da poco passata l'alba e due figure abbigliate con una stramba tutina verde correvano senza sosta per le vie di Konoha. Quei due, osservandoli meglio, potevano quasi sembrare padre e figlio vista la notevole somiglianza.

" Avanti mio pupillo, sono sicuro che questo allenamento speciale ti sarà utile nello scontro di oggi " Affermò il più grande dei due mentre mostrava all'altro un magnifico sorriso luccicante.

" Certamente Gai-sensei"

" Ancora duecento giri del villaggio, trecento flessioni, un'ora di corsa sulle mani, due ore di sollevamento pesi e almeno un'ora di combattimento e lo spirito ardente della gioventù ti darà la forza di sconfiggere il tuo nemico. Avanti, chi arriva ultimo farà cento giri in più per punizione! "

" Certamente Gai-sensei!"

Il tempo trascorreva e, fra una competizione e un esercizio, un esercizio e una competizione, era già giunto mezzogiorno. Fu il sensei a rendersene conto per primo fissando la posizione del sole in cielo mentre si asciugava la fronte grondante di sano sudore. Gli ci volle solo un istante per realizzare che non si erano nemmeno ricordati che quella mattina avrebbero dovuto incontrarsi con gli altri due membri del team.

" Muoviti Lee o tutto l'allenamento potrebbe risultare inutile! " Gridò mentre trascinava a tutta velocità l'allievo verso il loro campo di pratica.

Prima di raggiungere gli altri si appostarono dietro un cespuglio osservandoli: TenTen era seduta a terra e, con sguardo intenso, fissava il genio degli Hyuuga. Purtoppo dalla loro postazione non riuscivano a vedere se lui rispondesse o meno a quegli sguardi.

" Non temere mio protetto, non è tardi. Ora dovrai ricorrere a tutta la forza e a tutto il coraggio che possiedi. Affronta il tuo avversario e trionfa grazie alla potenza della gioventù ardente. Dimenticavo, non scordarti la tecnica che ti ho appena insegnato! "

L'incoraggiamento del Sensei diede nuovo vigore al corpo esausto di Lee il quale rispose a sua volta con il solito ampio sorriso. Scrutò l'orizzonte, i suoi capelli (e le sue "meravigliose" sopraciglia) venivano mossi da una leggera brezza. Lo sguardo fiero si posò sull'avversario: non gli avrebbe permesso di invitarla ad uscire, non il giorno di San Valentino. Si mosse in un istante e, riproducendo alla perfezione la famosissima entrata dinamica del suo Sensei, tentò di colpire a sorpresa il suo avversario. Inutile dire che l'erede del clan Hyuuga non si fece affatto sorprendere: in un secondo rispose all'attacco nemico utilizzando la rotazione suprema e spedendo il povero Rock Lee contro un albero.

" Si può sapere cosa ti è saltato in mente? " Chiese Neji alquanto scocciato.

" Mio prediletto!!!" Gridò Gai uscendo dal suo nascondiglio dal quale aveva assistito alla disfatta  del  suo ragazzo.

" Maestro si può sapere che succede? Perchè Lee ci ha attaccati? " Chiese la ragazza incredula davanti al suo sensei che, con le lacrime agli occhi, stringeva amorevolmente tra le braccia Lee ancora evidentemente intontito dal colpo subito.

" Avanti, rialzati! Non puoi arrenderti mio pupillo. In te risplente il fuoco della gioventù!"

Neji e TenTen si guararono per poi scuotere il capo quasi potessero leggere i rispettivi pensieri: possibile che quei due dovessero sempre essere così imbarazzanti?

" Avanti Lee, perchè hai attaccato Neji? Lo sai che non hai speranza contro di lui. Cosa volevi dimostrare?" Chiese la kunochi una volta sedutasi a fianco del compagno.

Dal canto suo il moro prese le mani della ragazza e stringendole con le sue, la fissò con occhi lucidi.

" Mi spiace TenTen. Mi sono allenato duramente per mesi, per interminabili ore ho faticato sottoponendomi agli esercizi del nostro incredibile ed inarrivabile sensei, ma nonostante tutto questo ho fallito. Avrevi voluto battere Neji lealmente, avrei voluto sconfiggerlo per dimostrarti il mio valore. Desideravo essere io il fortunato che oggi avrebbe festeggiato con te San Valentino. Ma sono stato nuovamente sconfitto."

Si alzò impiedi prima di rivolgere la parola al suo avversario.

" Neji tu sei un ninja di grande valore e anche questa volta mi hai battuto. Ma non credere sia finita, prima o poi riuscirò a dimostrare a TenTen che sono io l'uomo che fa per lei"

Continuava a parlare il moro, senza nemmeno rendersi conto del rossore dipinto sul viso della giovane causato proprio dalle sue affermazioni.

" Ora smettila Lee!!" disse la kunochi ormai esasperata.

" Ma TenTen..." cercò di difendersi il ragazzo sentendosi così piccolo di fronte a quella figura che si stagliava prepotentemente sopra di lui.

" Se solo tu avessi parlato invece che agire d'impulso come tuo solito ora sapresti che hai fatto tanto casino per nulla!!! Neji ha un appuntamento con Hinata stasera!!!! Quante volte ti devo ancora ripetere che tra me e lui non c'è assolutamente niente!!! Non ti bastava chiedere vero???"

Mentre la ragazza aveva sollevato per il collo della sgargiante tutina verde il compagno, il loro sensei non riusciva più a trattenere le lacrime per la commozione di fronte a qualla scena.

" Lo sapevo che il mio pupillo avrebbe trionfato. L'amore trionfa sempre!!!" Esclamo' affondando il volto nell'incavo del gomito.







Dedicata a Lonely Angel che l'ha richiesta.



Angolo dell'autrice:
Scusatemi per il ritardo, prometto che non lo farò mai più, ma vedete sono stata colta da una NejiHina incurabile e la mia ispirazione si è concentrata tutta su di loro (anche in questa capitolo li ho inseriti, aiuto!!! E' un'ossessione!!!) ^^.
Perdonatemi, ma una fic seria su questa coppia proprio non mi viene in mente XXD
In fondo Lee e Gai-sensei sono.... sono.... non riesco nemmeno a definirli XXD

Recensioni:
dark_akira: Grazie nuovamente per i complimenti, mi fanno sempre troppo piacere. Bene, volevo dirti che credo pubblicherò anche la ShikaxSaku (visto anche l'interesse di Fly_chan). Per cui continua a seguirmi.

Kimly: Sono felice che Sai ti sia piaciuto! e per quanto riguarda la tua richiesta cercherò di accontentarla (ispirazione permettendo). Volevo ringraziarti anche per la recensione che hai postato anche per l'altra ff, GRAZIE!!! per me è importante.

Lonely Angel: Spero che anche questa shot ti sia piaciuta (non vorrei giocarmi il titolo di Sempai XXXD) Grazie ancora per le recensione di " Gli angeli non possono morire ". Sai, come ho già scritto, dopo aver letto il cap 437, non ho potuto far altro che pensare ad Hinata e di conseguenza a Neji. Nessun'altra idea riusciva a ronzarmi per la testa e così mi sono lasciata un po' prendere la mano. Sto scrivendo persino una song-fic che credo pubblicherò nei prossimi giorni.

fly_chan: sono contenta di ritrovarti fra le recensioni ^_____^. Mi fa piacere che sia la GaaSaku che la SaiSaku ti siano piaciute. Devo ammettere che non sono riuscita a resistere ai tuoi occhi pucci pucci e così ho deciso di tentare anche la ShikaSaku.


Al prossimo capitolo (non so ancora in che ordine ma sarà uno sei seguenti)

SaixIno ( richiesto da Kimly)
ShikaxSaku (richiesto da dark_akira e fly_chan)




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Capitolo 20
*** SaixIno ***


Lo stava aspettando sui gradini della biblioteca, sapeva che come in ogni suo pomeriggio libero sarebbe passato a ritirare un nuovo volume. Si era preparata con cura, prestando attenzione ad ogni minimo particolare. Aveva impiegato un paio d'ore per scegliere soltanto quel bellissimo vestitino viola la cui gonna corta e leggera, svolazzava catturata dalla brezza di quella splendida giornata. Aveva scelto proprio quel colore perchè tutti le dicevano che era perfetto per far risaltare sia i suoi bellissimi occhi azzurri sia i suoi capelli dorati, voleva essere sicura di far colpo. Aveva pensato a tutto, non si sarebbe lasciata sfuggire la sua preda, quel ragazzo le piaceva davvero.
Non appena il giovane in questione uscì dalla porta dell'edificio lo salutò calorosamente avvicinandosi.

- Ciao Sai! -

- Buon giorno Ino - Rispose il ragazzo accennando un sorriso.

- Ti dispiace se ti faccio compagnia? -

- No, nessun problema - rispose lui quasi obbligato dal tono di voce della ragazza.

S'incamminarono fianco a fianco verso il parco, le sapeva benissimo che dopo la bibblioteca quello era il secondo posto dove trovarlo, Sakura le aveva detto che era solito recarsi lì quando voleva dipingere.

- Sai che giorno è oggi? -

- No, è importante? - Replicò il moro con aria dubbiosa.

- Oggi è San Valentino, il giorno dedicato agli innamorati. - Rispose lei.

- Amore.... Non credo di poter capire. -

- Come? Non mi dire che non c'è nessuna ragazza che ti piace??? - esclamo' incredula la bionda mentre il ragazzo si era seduto sulla panchina e aveva iniziato a dipingere.

- Perchè? dovrebbe esserci? - Rispose lui senza nemmeno alzare gli occhi dal foglio

La ragazza ormai scioccata non riuscì nemmeno a ribattere, possibile che quel ragazzo proprio non la notasse. Eppure il suo animo era gentile, in fondo era portato per l'arte e quei disegni erano così belli. Possibile che non provasse veramente nulla.

- Sai - Disse alzando gli occhi al cielo - ci sono persone che non sono poi così brave ad esprimere ciò che provano, ed in questo noi due siamo molto simili. Di solito io urlo e sbraito, quando mi metto in testa una cosa nessuno riesce a persuadermi. Ma vedi, contrariamente a ciò che sembra,  non sono poi così brava a trasmettere i miei sentimenti. Per questo amo i fiori, ogniuno di loro ha un significato. Esiste un fiore specifico per ogni sentimento che non sò esprimere. Anche loro sono uno strumento per comunicare con gli altri. Credo che tu faccia lo stesso con i tuoi disegni, forse non ne sei cosciente, ma credo che sia il tuo modo d'esprimerti, di dire ciò che pensi. -


Era rimasto incantato, la sua mano aveva smesso di muoversi e il suo sguardo, una volta staccatosi dal dipinto appena abbozzato, si era posato sulla graziosa figura al suo fianco. Che voleva dire con quelle parole?

- Ho pensato di regalarti questo. In fondo sono una ragazza e devo dire che la ricorrenza odierna è ovviamente una delle mie preferite, non potevo non donarti nulla. - Parlò piano, quasi si vergognasse, mentre porgieva al moro un meraviglioso fiore di Ibiscus* - Probabilemente non sai cosa significa, ma non temere, sono sicura che in bibblioteca ci sarà sicuramente un volume specifico anche sui fiori -

Dopo aver accettato quel dono, Sai osservò senza battere ciglio la ragazza mentre, dopo avergli sorriso, s'incamminò sola verso casa. Fissò quel fiore, così delicato e bello. Non riusciva a trattenere la curiosità e si precipitò subito in biblioteca per saziare la sua sete di conoscenza. Afferò il libro e con sguardo attento lesse la spiegazione tanto desiderata, ma non si soffermò unicamente su quella, bensì prosegui nella lettura.

****

- Che ci fai qui? - Chiese Ino vedendo il ragazzo entrare nel negozio di famiglia.

- Sono venuto ad acquistare un fiore, è per una persona speciale. -

- Allora esiste una ragazza che ti piace, vediamo se ti posso consigliare -

- No, so già cosa voglio -

La ragazza lo ossevò muoversi con decisone fra le decine di esemplari presenti, spalacò gli occhi mentre il moro prese delicatamente il miglior esemplare di garofano rosa** e sempre con molta delicatezza lo pose fra i suoi capelli. Rimase immobile, quasi pietrificata.

- Questo è per te, è il mio regalo di San Valentino - affermò il moro con uno splendido sorriso sincero.






* Ibiscus: Corteggiamento
** Garofano rosa: Non lo dimenticherò mai
Faccio presente che i significati dei fiori li ho presi da un sito che vende fiori on-line (se sono sbagliati io li ho presi in buona fede)



 Dedicata a Kimly che l'ha richiesta.



Angolo dell'autrice:
Come ho già detto, spero che il significato dei fiori sia giusto....
Dopo essermi spremuta le meningi (... che fatica, sai cosa c'era da spremere!ndIno - Taci!!!!ndme) questo è tutto quello che sono riuscita a fare, spero vi piaccia. (please commentate^^)


Recensioni:

Kimly: Mi auguro di aver soddisfatto la tua richiesta. Sono felice che anche la LeeTenTen ti sia piacuta e grazie ancora per la recensione.

dark_akira: Spero che anche questo capitolo ti piaccia, in attesa della ShikaSaku.

Lonely Angel: Ed ecco la mia recensitrice di fiducia! "Se continui con i complimenti non smetterò più di scrivere" me che si è montata tremendamente la testa dopo l'ennesimo commento positivo e la conferma del ruolo di Sempai XXXD Mi fa piacere che il capitolo precedente ti sia piaciuto, ho riso anch'io quando l'ho riletto e, come ho già scritto, come si può restare seri davanti a Lee e Gai-sensei?!

Dragon gio: Grazie per le tue recensioni, sono felice che la NaruSaku e la SaiSaku ti siano piaciute, spero di vedere il tuo commento anche per questo capitolo ^^

Alla prossima (ultimo?)

ShikamaruxSakura (richiesto da dark_akira e fly_chan)


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Capitolo 21
*** ShikamaruxSakura ***


SakuShika L'amore è molto simile ad una partita a Shogi.

Sospirava profondamente Shikamaru, ancora immobile davanti all'ingresso del negozio di fiori Yamanaka. Quell'illuminazione l'aveva avuta la sera prima quando, nonostante il tramonto fosse passato da un pezzo, era rimasto fino a tardi sdraiato sulla solita panchina a scrutare il cielo nero. Un forte starnuto seguì  il sospiro, restare fuori il mese di febbraio non era poi così salutare. Non si muoveva, quasi fosse indeciso se varcare quella soglia o rinunciare, mentre quella nuova definizione coniata da lui ancora rigirava nella sua mente. Era giunto a quella conclusione analizzando accuratamente la sua attuale situazione: secondo il suo punto di vista, quando una ragazza decide "d'incastrare" un ragazzo, questo inizialmente tenta di mettere in atto una serie di stratagemmi difensivi come gli amici, le missioni, gli impegni. Tutto viene studiato ed elaborato per evitare di cadere vittima della grande seccatura di dover condividere il tempo solo con lei e finire poi, come suo padre, a dover prendere ordini per il resto della vita.

Anche lui, da abile giocatore di shogi com'era, aveva tentato di difendere il suo re quando Sakura aveva iniziato ad entrare nella sua vita.Il genio, come era solito definirlo anche Asuma, aveva cercato in tutti i modi di non lasciarsi sorprendere dall'avversaria cercando di controllare la situazione con la logica e non con i sentimenti perchè nel gioco ciò che conta è la tattica, la strategia e il calcolo delle possibili combinazioni.
In fondo non avevano molto in comune loro due, come poteva funzionare una storia e poi c'era Naruto, lui amava Sakura ed era anche un suo amico, non poteva certo giocargli quel brutto scherzo. Ed ecco trovata la sua prima difesa: era una persona leale, non avrebbe mai potuto tradire un amico. Aveva cercato di spiegarlo in ogni modo alla ragazza, ma più  ci provava più questa sembrava fingere di non capire. I suoi occhi sembravano non accettare quel rifiuto e più lui li fissava più si perdeva in quelle pozze color smeraldo, le sue certezze vacillavano mentre lei si stringeva al suo braccio, le sue difese arretravano davanti a quel viso, a quel dolce profumo di fragola. Nonostante cercasse di convincersi in ogni modo che quella relazione non avrebbe mai funzionato, restava incantato davanti a lei che pian piano mieteva i suoi pedoni facendo così crollare le sue strategie.
Appurato il fatto che quella tattica era assolutamente inutile, aveva cercato di mantenersi a distanza tenendosi occupato con le missioni. Nonostante le avesse sempre ritenute una seccatura ora le vedeva come una possibile via di fuga. Aveva persino stupito l'Hokage: mai si era visto Shikamaru Nara così ben disposto a faticare e soprattutto senza sbuffare. Ma più si teneva a distanza da lei più sentiva il bisogno di vederla e questa era sicuramente una seccatura maggiore rispetto a ciò che aveva preventivato. Cercava di non pensarci, ma persino quando si rilassava al solito posto fissando le nuvole non riusciva ad evitare d'immaginarsi il suo viso in quel immenso pezzo di tela blu. Così i suoi  Cavalli,  le Lancie, l'Alfiere e la Torre cadevano in battaglia, senza scampo. Ogni volta che si sdraiava e non riusciva a far altro che pensare a Sakura le sue strategie, le sue tattiche facevano acqua da tutte le parti e lui ne era consapevole. Il suo Re era ormai in scacco.
Sospirò nuovamente, risvegliandosi da quello stato vegetativo in cui era caduto da diversi minuti, fissò nuovamente quella porta che lo separava dallo scacco matto. Era consapevole che quel gesto avrebbe segnato la fine della partita, la sua prima sconfitta, la caduta del suo Re ma entrò ugualmente. Dopo una lieve titubanza abbassò la maniglia che lo separava dalla resa mentre nella sua mente realizzava che quella sarebbe stata la prima volta in cui la cosa più giusta fosse perdere. Si sentì felice, leggero e ancora più convinto non appena la sua figura varcò la soglia, ad attenderlo c'era Ino.

- Finalmente ti sei deciso, credevo volessi restare lì fuori fino a sera! - Escamò con tono beffardo la giovane - Sapendo che per te sarebbe stato una seccatura sceglierli, li ho già preparati io!-

Non era stupito che lei sapesse, Sakura e Ino erano amiche sin dall'infanzia e poi era innegabile che pure lui fosse un libro aperto per quella ragazza.

- Grazie. - Rispose semplicemente afferrando il mazzo di fiori che la bionda le porgeva con un sorriso divertito.

Si avviò verso l'uscita quando la voce di Ino catturò nuovamente la sua attenzione.

- Cerca di essere carino con lei e ricordati i cioccolatini! Lo sai che non è San Valentino senza cioccolata!-






Dedicata a dark_akira e fly_chan che l'hanno richiesto

Angolo dell'autrice:
Sono tornata!!! Uff com'è stato difficile trovare un'idea per questa coppia.... Spero apprezzerete nonostante la brevità, ho fatto del mio meglio per cui siate clementi se non fosse di vostro gradimento.

Recensioni:

dark_akira: Spero di essere riuscita a soddisfare anche questa richiesta senza deluderti, ma ti assicuro che è stato veramente difficile trovare l'ispirazione. Aspetto con ansia il tuo commento

Dragon gio: Sono veramente felice che la mia raccolta ti piaccia!! Me happy che salta come una pazza sulla sedia!! Prometto che cercherò di soddisfare anche la tua richiesta anche se l'unica Yaoi che ho scritto è la SasoDei che trovi qui ^^

Kimly: Grazie per la tua ennesima recensione! Per quanto riguarda la SasuSaku la puoi trovare nel capitolo 11. Fammi sapere se ti è piaciuta...

fly_chan: Sò che ti ho fatto aspettare, spero che ti piaccia! Spero di vedere il tuo commento.

Lonely Angel: Come solito i tuoi complimenti mi fanno veramente piacere e sono felicissima che tu mi abbia invitato ad iscrivermi al forum NejiHina. Grazie, davvero!!!


Prossimo capitolo

SaixNaru  (Ultimo???)

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Capitolo 22
*** SaixNaruto (spoiler) ***


SaixNaruto
Da qualche istante si era ritrovato ad osservare quei due ragazzi che, come solito, non smettevano un secondo di stuzzicarsi. Provava un leggero senso d'invidia nei confronti del moro, da quando era tornato le attenzioni di Naruto e Sakura erano tutte per lui e Sai iniziava a credere che, molto presto, sarebbe tornato ad essere il fantasma di sempre. Già, perchè da quando nel Team sette era stato reintegrato Sasuke Uchiha, lui si sentiva di troppo.
Erano appena passate le otto e, come ogni giorno senza missioni, si sarebbero dovuti ritrovare tutti al campo d'addestramento per una sessione speciale con Kakashi. Sarebbero, visto che del famoso ninja-copia non c'era alcuna traccia. L'attenzione di Sai si spostò per un secondo proprio su quello strano sensei: com'era possibile che un Jonin del suo livello non avesse il minimo rispetto per la puntualità? Aveva già accumulato quasi due ore di ritardo! Sospirò profondamente per poi sedersi a terra riportando lo sguardo sui due litiganti i quali continuavano senza problemi a punzecchiarsi a vicenda.

- Sei sempre la solita testa quadra! In tutti questi anni non sei cambiato per niente! - Esclamò l'Uchiha lanciando un'occhiataccia a Naruto - Anzi, se è possibile sei pure peggio!-

- Ma come ti permetti! Tu, come osi!!! Se non fosse per me non saresti qui ora! -

E' vero, il biondino sapeva difendersi, ma Sai detestava il tono con cui Sasuke si rivolgeva a lui. Nonostante se ne stesse in disparte, restandosene completamente fuori da ogni loro discussione, proprio non sopportava l'arroganza di quel ragazzo. Naruto si era fatto in quattro per salvarlo, aveva rischiato la sua vita per proteggere il loro legame e per questo non riusciva proprio a capire perchè l'Uchiha si rivolgesse a lui in quel modo, come poteva essere così stupido?  Ogni volta che sentiva quel ridicolo appellativo, "testa quadra", l'avrebbe strangolato con le sue mani. Era la prima volta che provava qualcosa del genere per qualcuno, un sentimento così forte, così profondo. Doveva ammetterlo, odiava Sasuke.
Lentamente afferrò il libro che conservava gelosamente da anni, quello che solo grazie a Naruto era riuscito a terminate, lo aprì sulle pagine centrali osservando quei due ragazzi sorridenti che si tenevano per mano. Per un attimo sentì nuovamente quella piacevole sensazione che aveva provato quel giorno nel covo di Orochimaru, quando il biondino era riuscito a farlo sorridere sinceramente. Fu l'inizio di una nuova vita per Sai, o meglio fu l'inizio della vita per Sai perchè sin a quel momento lui non esisteva, non era nessuno, non aveva ne passato ne futuro, ma grazie a Naruto tutto era cambiato. Aveva accettato di disubbidire agli ordini di Danzou e per uno che è cresciuto nella radice questa era una cosa impossibile. L'aveva fatto per il suo sorriso, per quel senso di benessere che gli trasmetteva, l'aveva fatto per lui, perchè Naruto desiderava riportare a casa Sasuke. Proprio mentre pensava a tutto ciò, si rese conto che vi era un altro sentimento nel suo cuore, opposto al precedente, ma ugualmente intenso e profondo. Non era sicuro, ma forse amava Naruto.
Parlare di sentimenti per lui era molto difficile, per anni si era sottoposto ad estenuanti allenamenti per cancellare ogni emozione. Per questo non era sicuro di ciò che provava, ma in fondo quel affetto spiegava alla perfezione l'odio per l'Uchiha.
Era così preso dai suoi pensieri che non s'accorse nemmeno della ragazza seduta al suo fianco.

- A che pensi? -

La voce di Sakura lo scosse dal suo torpore riportandolo alla realtà. Istintivamente chiuse il libro e lo ripose nello zaino.

- Ho capito, sei triste perchè nessuna ragazza ti ha regalato qualcosa per San Valentino... - esclamò la giovane kunochi con un sorriso divertito dipinto in volto.

- San Valentino? - replicò Sai completamente ignaro del significato di quella ricorrenza

- Davvero non conosci la festa di San Valentino? - Sakura si lasciò andare ad un lungo sospiro di disapprovazione prima di iniziare con la spiegazione - Vedi oggi è un giorno speciale per gli innamorati. Se ami qualcuno oggi è il giorno giusto per confessare i tuoi sentimenti! -

Mentre la rosa continuava la sua spiegazione, l'attenzione del ragazzo si spostò nuovamente su Naruto e le parole della compagna scivolavano su di lui senza essere minimamente udite.
Forse doveva cogliere l'occasione, forse avrebbe potuto osare. Non voleva più essere un fantasma, non voleva più rinunciare a vivere e in quel momento gli sembrò che rinunciare a Naruto, scomparire nuovamente lasciando il posto che difficilmente si era conquistato a Sasuke, equivalesse a cancellare la sua breve esistenza.

- Sai... Mi stai ascoltando???-

Anche quella domanda cadde nel vuoto. Con un gesto rapido il giovane ninja estrasse il suo rotolo e il suo inchiostro speciale e grazie alla sua tecnica diede vita ad un uccello.

- Si può sapere che stai facendo? Sai...... -

Non si girò nemmeno, salì sulla schiena dell'animale e si mosse rapidamente verso i due ancora intenti a discutere. Li raggiunse in un istante, separandoli e afferrando Naruto per un braccio, lo obbligò a salire e si alzò in volo. Dal canto suo il biondino non oppose alcuna resistenza, forse troppo sconcertato per quel gesto apparentemente privo di significato, solo dopo alcuni istanti si decise a rompere il silenzio.

- Si può sapere che ti è saltato in mente? - chiese vistosamente stizzito

Sai non rispose, si avvicinò al compagno e, senza che Naruto avesse il tempo di realizzare ciò che stava per succedere, poggiò le sue labbra sulle sue. Quando si separarono, gli occhi sbarrati del biondino si soffermarono sul sorriso dell'altro, non capiva, perchè l'aveva baciato? La sua domanda non rimase senza risposta perchè non appena il moro riprese fiato cercò di giustificare il suo gesto.

- Lui non ti merita! -




Dedicata a Dragon giò che l'ha richiesta

Angolo dell'autrice:

Ed ecco la mia prima Yaoi abbastanza seria XXXD
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate.

Recensioni:
dark_akira: Sono felice che la ShikaSaku ti sia piaciuta, devi credermi quando dico che ci è voluto un po' prima che trovassi l'ispirazione XXD Per quanto riguarda la KibaSaku, vedrò di fare il possibile!

fly_chan: Addirittura una statua?! XXXD Grazie, i tuoi complimenti mi fanno veramente piacere!!! Me si sente mooooolto impostante e inizia a montarsi la testa XXXD. Spero che commenterai anche questo capitolo.

Kimly: Grazie per l'ennesima recensione, non so nemmeno io come sia saltata fuori l'idea dello shogi ma ti giuro che ho dovuto pensarci parecchio (il mio cervello sta ancora fumando XXD) Stavo pensando anch'io ad una GaaHina, mi è venuta in pente ascoltando "Snow on the Sahara", per cui credo che l'accontenterò sicuramente.


Alla prossima!!! (non so ancora in che ordine...)
KibaxSakura
GaaraxHinata

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