i migliori anni dei grifondoro

di Edoardo DV 2000
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** BEGIN-INIZIO ***
Capitolo 2: *** TRAVEL-VIAGGIO ***
Capitolo 3: *** SORTING-SMISTAMENTO ***
Capitolo 4: *** WARNING-AVVISO ***
Capitolo 5: *** FIRST DAY-PRIMO GIORNO ***
Capitolo 6: *** PRANK-SCHERZO ***
Capitolo 8: *** HOLIDAYS-VACANZE ***
Capitolo 9: *** REVELETIONS AND END OF HOLYDAYS-RIVELAZIONI E FINE DELLE VACANZE ***
Capitolo 10: *** WARNING-AVVISO 2 ***
Capitolo 10: *** THE ORIGIN OF EVERYTHING-L'ORIGINE DI TUTTO ***
Capitolo 11: *** END OF 1^ YEAR-FINE DEL PRIMO ANNO ***
Capitolo 12: *** ON THE TRAIN-SUL TRENO ***
Capitolo 13: *** SADNESS-TRISTEZZA ***



Capitolo 1
*** BEGIN-INIZIO ***


Sono le sette quando sento un urlo proveniente dal piano di sotto.
"James, alzati che è ora!"
Mia madre con la sua delicatezza interrompe i miei sogni.
Ma per quale cazzo di motivo mi sveglia alle sette??? penso tra me e me, ma la risposta arriva qualche secondo dopo quando guardo il calendario. Oggi è il primo di settembre! Inizia il mio primo anno ad Hogwarts! Quando mi è arrivata la lettera. mamma e papà erano molto contenti ed io ero super felice!
Quindi mi faccio una doccia veloce cercando di rilassarmi, mi sistemo i capelli, mi vesto e scendo a fare colazione. Piombo in cucina alla velocità di un Ippogrifo e trovo la tavola già apparecchiata.
"Buon giorno mio piccolo maghetto" mi dice mio padre dandomi un buffetto sulla testa.
"Agitato?" mi chiede mia mamma.
"Non molto" dico io con un po' di arroganza
Dopo aver mangiato, torno nella mia camera e finisco di preparare il mio baule con tutto il necessario che ho acquistato a Diagon Alley nei giorni scorsi.
Alle dieci parto da casa mia, chiamata da tutti Villa Potter, a Godric's Hollow per dirigermi a Londra, a Kings Cross, per prendere il treno.
Alle undici meno dieci arriviamo in stazione, con il cure a milli, attraverso il muro per arrivare al binario nove e tre quarti.
Davanti al treno a mia mamma stanno per scendere le lacrime.
"Il mio bambino, come farà senza di noi?" continua a ripetere.
"Dorea, se la caverà" le risponde mio papà al posto mio, mentre mi da una sonora pacca sulla spalla, mentre mia mamma mi stritola in un abbraccio soffocante.
quando sto per salire sul treno, mio padre mi allunga un pacchetto dicendomi: "Non farti vedere da tua madre con questo. Appartiene ai Potter da generazioni. Fanne buon uso! Adesso va, che il treno sta per partire. Scrivimi qualche volta:"
Salgo finalmente sul treno, questo parte e incomincia la mia avventura.

SPAZIO AUTORE.
Ciao a tutti! questa è la mia prima fanfiction, spero che vi piaccia. Scusate per il capitolo un po' corto ma non ho avuto molto tempo per scriverlo. Scrivete molti commenti con tanti suggerimenti che fanno sempre bene! 
Grazie per la lettura!! Spargete la voce

 

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Capitolo 2
*** TRAVEL-VIAGGIO ***


Appena salito sul treno, mi accorgo che tutti i vagoni sono occupati, tranne uno. Busso allo sportello, e il ragazzo che è seduto dentro urla per farsi sentire: “Entra pure!”.
Appena entrato riesco a riconoscere il ragazzo: Sirius Black. Visto che mia mamma è una Black, lo ho già visto altre volte. Questo ragazzo mi è sempre piaciuto in certo modo, visto che lui va contro la sua famiglia, tutti quanti maniaci del sangue puro.
“Ciao James” mi dice Sirius.
 
“Sirius. Come sono andate le vacanze?” gli rispondo.
“Una merda, come al solito. Le tue?”
“Sono andate molto bene grazie.” Dico io
Intanto che parliamo, entrano nel nostro scompartimento un ragazzo e una ragazza. Lui ha i capelli unticci, il naso molto aquilino e i vestiti di seconda mano e molto usurati. Lei, invece, è rossa di capelli, abbastanza carina, con gli abiti molto curati.
“Possiamo?” chiede lei.
“Sì, accomodatevi” rispondo io non curante, continuando il mio discorso con Sirius.
“In quale case vuoi finire?” mi chiede molto curioso Sirius.
“Vorrei finire in Grifindoro. Culla dei coraggiosi di cuore, come mio padre.” Rispondo io.
Sento una risata soffocata di fianco a me, e io e Sirius gi voltiamo verso il ragazzo.
“Qualche problema?” gli chiedo.
“No. Se preferisci i muscoli al cervello” mi risponde.
“E tu dove speri di finire, visto che non hai nessuno dei due?” ribatte Sirius scaldandosi.
Scoppio a ridere alla battuta. La ragazza ci guarda in modo sprezzante e si rivolge al ragazzino
“Andiamocene Severus”
Mentre se ne vanno Sirius gli urla “Ci vediamo Mocciosus!” un’altra risata da parte mia.
Guardo fuori dal finestrino e vedo Hogwarts in lontananza e dico a Sirius.
“E’ meglio se ci cambiamo, stiamo per arrivare”
Quando scendiamo dal treno vediamo un uomo enorme che sta sventolando una lampada ad olio urlando: “Quelli del primo anno con me! Primo anno! Primo anno da questa parte!”
Io e Sirius arriviamo per primi dall’uomo. “Voi chi siete?” ci chiede.
“Ciao, noi siamo James Potter e Sirius Black” ci presentiamo.
“Io sono Rubeus Hagrid, il guardiacaccia. Potete chiamarmi solo Hagrid”
“Ciaoa Hagrid!” rispondiamo in coro.
Dopo un pezzo in carrozza, ci carica su delle barche che ci portano al cancello.
I portone d’ingresso si spalancò, e dietro a questo troviamo una donna molto alta, con i capelli raccolti in una crocchia alta e ha degli occhiali molto grandi. Quando tutti noi del primo anno siamo riuniti nell’atrio, la donna si rivolge a noi dicendo:
“Ben arrivati ragazzi. Io sono la professoressa McGranitt e sarò la vostra insegnante di Trasfigurazione. Adesso entriamo nella Sala Grande e venite una alla volta, quando vi chiamerò vi dovrete sedere su uno sgabello e io vi porrò sulla testa il Cappello Parlante sulla testa, il quale vi smisterà nelle Quattro Case: Grifondor, Corvonero, Tassorosso e Serpeverde. Adesso entriamo.” Subito dopo aver detto questo, la porta dietro di lei si spalanca. Inizia il nostro anno scolastico.

SPAZIO AUTORE
Sono riuscito a scrivere un capitolo un po' più lungo rispetto al primo, spero che vi piaccia. Scrivetemi in molti che mi fa piacere!
Ciao e grazie!

 

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Capitolo 3
*** SORTING-SMISTAMENTO ***


Quando entriamo nella Sala Grande, ci troviamo con gli occhi di tutti gli altri studenti e dei professori addosso e mi sento un po’ in soggezione.
Arriviamo sotto alle scale che portano al tavolo dei professori, la McGranitt ci fa segno di fermarci. Si avvicina ad uno sgabello, con sopra il Cappello Parlante, e tira fuori una pergamena con su scritti i nostri nomi.
“Sirius Black” inizia a chiamare.
Sirius, con passo fiero si avvicina alla sedia, si siede e la professoressa gli mette il cappello.
“Ooooo, un altro Black. Tutta la tua famiglia è stata Serpeverde fin dall’inizio, ma nel tuo cervello otre ad ambizione vedo coraggio, lealtà. Intelligenza, tutte qualità che comunque servono a Serpeverde.”
“No” dice Sirius con tono duro “non sono come la mia famiglia”
“Un Black ribelle…….. Mi piace. Sono sicuro che ti ospiterà molto volentieri….. GRIFONDORO!!!”
La casa rossa esplode in un applauso molto potente.
Dopo un po’ di ragazzi, toccò alla ragazzina che avevo incontrato nello scompartimento.
“Lily Evans”
Il cappello i mise più di cinque minuti, ma alla fine gridò. “GRIFONDORO!”
Un altro applauso scrosciante. Dopo un paio di persone finite in Tassoroso, cinque corvonero e otto Serpeverde, toccò al ragazzo con i capelli unticci. “Piton Severus” chiamò la McGranitt. Appena il Cappello sfiora la testa del ragazzo, urla “SERPEVERDE!”. Mocciosus guarda con un faccia tipo mi dispiace la Evans e io lo guardo male. Mi stava già sulle pluffe. Poi toccò a me. Come con Piton appena il cappello mi sfiora la testa, urla “GRIFONDORO!” e io felice come non mai mi avvio con passo fiero verso il tavolo rosso e mi siedo di fianco a Sirius. Davanti a me c’è un ragazzo magro, capelli marroni e occhi neri. Gli porgo la mano e dico: ”Piacere, James Potter”. Lui un po’ imbarazzato mi guarda poi mi stringe la mano e mi risponde: “Remus Lupin”. Si presenta anche Sirius. Di fianco a remus è seduto un ragazzo cicciottelo, basso con gli occhi grigi. Porgo la mano anche a lui: “Piacere sono James. Tu?” lui mi guarda molto imbarazzato, diventa tutto rosso e balbetta: “Pppppeeeter Mmminus”. Remus e Sirius si presentano al ragaazino. Dopo il discorso di benvenuto edi Silente, incominciamo a mangiare e parliamo del più e del meno.
Alla fine ci avviamo dietro ai prefetti e hai capiscuola verso i nostri dormitori. Un prefetto di nome Francis ci dice con chi siamo in camera. “Allora, prima camera sulla destra….. Potter, Black, Lupin e Minus”. Tutti e quattro ci avviamo contenti, perché almeno siamo finiti con chi conosciamo, anche se da poco. Appena entriamo nella camera, diciamo in coro: “WOW”. La stanza è enorme. Quattro letti a baldacchino rossi, muniti di tende anch’esse rosse, una per ogni letto che dà sulla foresta, i nostri bauli di fianco ai nostri letti. Al centro della stanza c’è una stufa, cinta di una sbarra di ferro, dove si posso appoggiare gli asciugamani per asciugarli. E’ stupenda.
Remus intanto che noi altri ammiriamo la vista ha già sistemato le sue cose.
Appesa sulla porta troviamo un foglio di pergamena. Remus si avvicina, lo prende e lo legge ad alta voce:
Cari studenti del primo anno. In questo foglio vi vogliamo spiegare qualche regola del dormitorio e della scuola.
-Per prima cosa, il coprifuoco è alle dieci e mezza. Dopo questo orario è vietato uscire dalla Sala Comune.
-Si può stare nella Sala Comune fino alle Undici e quaranta. Dopo quell’ora, tutti nelle camere dei dormitori.
-Le lezioni iniziano alle otto e dieci. Domani, il vostro pirmo giorno effettivo, la colazione è alle sette e mezza, con la consegna degli orari. Negli altri giorni, la sala grande è aperta dalle sei e mezza.
-Le lezioni finiranno a mezzogiorno e ricominceranno alle due, per finire alle quattro. la biblioteca sarà aperta comunque dalle nove del mattino fino alle dieci di sera.
Buona permanenza a Hogwarts.
Dopo che Remus ha finito di leggere il regolamento, Sirius apre la finestra e urla: “ VAFFANCULOO”. A quest’urlo scoppiamo tutti a ridere. Mi accorgo ce sono già le undici e cinquant. Avviso gli latri dell’orario, ci mettiamo il pigiama e comnciamo nonostante l’ora a parlare delle nostre famiglie e del più e del meno, fino a mezzanotte e mezza, quando andiamo a dormire.

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Capitolo 4
*** WARNING-AVVISO ***


CIAO A TUTTI AMICI! QUESTO NON E' UN CAPITOLO. VI CHIEDERETE PERCHE' FACCIO CAPITOLI COSì CORTI. LA RSPOSTA E' CHE VOGLIO FARE PIU' CAPITOLI OGNUNO CON UNA TEMATICA DIVERSA. SPERO CHE MI CAPIRETE COMMENTATE!!! VI VOGLIO BENE. CIAO E AL PORSSIMO CAPITOLO.

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Capitolo 5
*** FIRST DAY-PRIMO GIORNO ***


“James, James… Alzati è ora!” La voce di Remus mi arriva all’orecchio come se fosse lontana chilometri. Apro gli occhi a fatica e trovo Peter e Rem già pronti, quindi trascinando i piedi mi dirigo in bagno. Dopo dieci minuti esco e trovo i due intenti a cercare di svegliare Sirius. Allora dico:
“Ragazzi ci penso io”. Torno in bagno riempio un secchiello di acqua gelata, torno in camera e la getto in faccio al mio migliore amico. Lui salta per aria urlando:
“JAMES VAFFANCULO CON TUTTO IL CUORE. SONO FRADICO E FA UN FREDDO CANE PORCO MERLINO!!!!!!!”
“Muoviti idiota che tra dieci minuti dobbiamo essere in Sala Grande” gli rispondo io tra una risata e l’altra-
Borbottando parolacce contro di me si avvia in bagno e torna dopo cinque minuti, e ci avviamo verso la Sala.
Nella Sala Comune vedo Lily e le urlo:
“Ciao Evans!”
Lei mi guarda malissimo, ma non risponde e se ne va come se niente fosse.
“Ma che problemi ha?” chiedo a Sirius.
“Sarà per la storia del treno” mi risponde lui.
Arrivati in sala Grande noto che rossa sta salutando Mocciosus con troppa enfasi. Ma non ci faccio caso. Non voglio fare la figura del geloso subito al primo giorno. Mi siedo di fianco a Remus, che sta già leggendo i libro di incantesimi sorseggiando un succo di zucca. Sirius lo guarda male, gli toglie velocemente i libro dalle mani dicendo:
“Non fare il secchione subito dal primo giorno”
“E tu non fare l’idiota subito al primo giorno” gli risponde pacatamente Rem riprendendosi il libro e ricominciando a leggere. Io e Pet guardiamo divertiti la scena mangiando io una brioches di zucca, lui dei biscotti alla cannella.
La McGranitt ci appare dietro come un fantasma, porgendoci i fogli degli orari.
“Ecco i vostri orari ragazzi. Quando avete finito di mangiare, oltre ai libri, ricordatevi di portare tanta pergamena, perché guardando le lezioni che avete, vi servirà. Buona giornata.”
“Ma cosa diavolo?” dico io. Vedo Sirius impallidire all’improvviso.
“Stamattina due ore di Storia della magia, due ore di pozioni. Oggi pomeriggio trafigurazione e volo.”
“Vabbè almeno abbiamo volo” dice Rem.
“Bello come primo giorno” dice Peter ironicamente.
Io non sto ascoltando, perché sono concentrato su una ragazza Corvonero molto carina davanti a me.
“James, James ci sei?” dice Sirius mentre mi agita un mano davnti. Come se mi fossi appenna svegliato, mi giro verso di lui:
“Sì ci sono. Pesante come primo giorno.”
“Chi stavi guardando Jamie?” mi chiede Rem.
”Nessuno, nessuno” rispondo io alzandomi. “Muoviamoci se non vogliamo fare tardi.”
“Ooook” risponde in modo non tanto convincente Sirius.
Dopo aver preso molte pergamene come ci aveva detto la McGranitt, ci avviamo verso l’ala di Storia della Magia.
Appena entrati notiamo che c’è un fantasma a farci da professore.
“Buon giorno, io sono il professor Rüf, il vostro insegnate di Storia della Magia. In queste lezioni, di solito io parlo e voi scrivete. Ora tirate fuori un pezzo di pergamena e cominciamo. Allora abbiamo presenze della magia sia dai primi secoli….”. Dopo cinque minuti tutti la classe tranne pochi, come Remus e la Evans, siamo immersi in un’aura di sonnolenza, allora io e Sirius cominciamo a parlare a bassa voce.
“Non vedo l’ora che arrivi l’ultima ora della giornata, perche è almeno unmese che non salgo sulla scopa.2 dico io.
“Già così vediamo quanto sono imbranati gli altri, tipo Moccio..” mi risponde Sis, ma viene interrotto.
“Allora Black, Potter, potete ripetere alla classe quello che ho appena detto?” chiede Rüf.
“Allora, sì professore” dico io, anche se non ho ascoltato niente, ma senza farsi vedere Rem mi passa i sui appunti. “Stava appunto dicendo che i simboli dei fondatori nella nostra adorata scuola erano i loro patronus.”
“Giusto Potter. Allora come stavo dicendo….” Riprende il fantasma.
“Grazie Rem ti devo un favore” gli dico io.
“Prego ma non farti beccare più” mi risponde lui, ricominciando a scrivere.
Finite quelle maledette due ore di noiosa Storia della Magia, ci avviamo nei sotterranei, nell’aula di Pozioni. Il nostro insegnate sembra un tricheco.
“Ciao a tutti miei amati studenti. Io sono Horace Lumacorno. Vi insegnerò la nobile arte delle pozioni. Ma prima chi di voi mi sa dire cosa ottengo se verso della radice in di asfodelo in polvere in un infuso di artemisia?” chiede il professore.
La prima mano a scattare è quella di Piton, la seconda quella di Evans.
“Mi dispiace signorino, ma prima le signore” dice Lumacorno indicando la rossa.
“Si ottiene una pozione soporifera così potente da chiamarsi Distillato di Morte Vivente.” Risponde prontamente la ragazza.
“Molto bene, dieci punti a Grifondoro. Come ti chiami signorina?” chiede il tricheco.
“Lily Evans”. Risponde, arrossendo un po’.
“Farai molta strada. E tu?” chiese a Piton.
“Severus Piton.” Risponde Mocciosus.
“Molto bravo, darò dieci punti a Serpeverde solo perché hai alzato per primo la mano. Allora continuiamo. Tirate fuori piuma e pergamena. Oggi faremo solo teoria, ma dalle prossime volte, di solito, faremo un’ora di teoria e una di pratica.”
La giornata continua in modo tranquillo, ma alla fine della lezione di volo dobbiamo recarci in Sala Grande per fare un tema di 40 centimetri per Rüf.
“Reeeeeeeeeeemuuuuuuuuuus” dice Sirius facendo gli occhi dolci.
“Sì Sirius?” gli risponde Rem, nonostante avesse intuito.
“Condivideresti i tuoi appunti i tuoi amici?” gli chiediamo io Sirius in coro
“Ho scelta? Comunque va bene”.
“Grazie” diciamo tutti e tre, mentre lo abbracciamo.
Dopo cena io devo finire ancora 5 centimetri, intanto che Sirus Gioca con Pet a scacchi e Remus legge un libro.
Alla fine andiamo a dormire con il sorriso sulle labbra, perché ci sentiamo a casa.

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Capitolo 6
*** PRANK-SCHERZO ***


I giorni passano e tra una lezione e l’altra sento che mi sono dimenticato di fare qualcosa.
Io e i ragazzi siamo in Sala Comune a non fare nulla. Rem sta leggendo, Sirius sta facendo una partita a sparaschioppo con Pet mentre io sto cercando di dormire sula poltrona, quando all’improvviso mi ricordo una cosa:
“Il regalo di mio papà!” salto dalla poltrona e corro su nella mia stanza, apro il baule e prendo il piccolo pacchetto che mio padre mi aveva dato prima di salire sul treno. Lo apro e dentro ci trovo un mantello. Ch strano penso. Trovo anche una lettera.
Caro Jamie, questo è un mantello dell’invisibilità. Lo usavo quando andavo a scuola per fare scherzi con i miei amici. Pensavo che ti sarebbe stato utile. Fanne buon uso.
Papà
Papà sei un grande. Mi affaccio dalle scale e dico:
“Ragazzi, salite un secondo.”
“arriviamo” dice Sirius alzandosi con uno sbuffo.
Appena saliti, mostro loro il mantello. Sirius strabuzza gli occhi e dice:
“Porca miseria Jamie, chi te lo ha dato?”
Per rispondergli gli porgo la lettera.
“sapete cosa significa?” chiede Sirius.
“Oh no” dice Rem
Io e Sis in coro urliamo:
“Oh sì! Scherzi a gogo!”
“Però almeno il nostro primo scherzo dobbiamo pianificarlo bene” dice Sis.
“Ok”.
Visto che ormai era ora di cena, andiamo nella Sala Grande, dove noto l’assenza della rossa. Non ci faccio caso, magari non aveva fame. Ci sediamo di fianco a Frank Paciock, ed iniziamo a mangiare. C’è di tutto: pannocchie di mai, pollo, bistecche, pasta fredda. Mentre sto prendendo una coscia di pollo, appare un fantasma. Caccio un urlo, mentre Pet cade dalla sedia. Sirius si limita a dire:
“Sir Nicholas buonasera.”
“Sirius. Come stai?” chiede il fantasma.
“Tutto ok grazie.” Gli risponde il mio miglior amico.
“Ci vediamo in giro” detto questo il fantasma si allontana.
“Ma che cazz….” dico io
Mi risponde Rem:
“Nick-Quasi-Senza-Testa. Fantasma di sir Nicholas morto nella notte di Halloween del 1492. Me lo ha detto un prefetto”
“Ah ok” dico io.
Finita la cena, andiamo nella nostra camera ad organizzare lo scherzo.
“Pensavo che lo scherzo lo dobbiamo fare al tricheco” comincia Sirius.
“Sì, magari lo facciamo alla babbana, cioè gli riempiamo una mano di panna mentre con l’altra gli facciamo il solletico.” dice Peter.
“Sì così si trova la faccia piena di panna. Poi lo svegliamo completamente, gli nascondiamo la bacchetta.” continua Rem
“Sì così lui va al lavandino, ma noi lo abbiamo sabotato. Poi gli riempiamo i vestiti di polvere urticante e gli blocchiamo la porta.” concludo io.
“Quando lo facciamo?” chiede Sis.
“Domani” dice Rem,
“Perfetto!” dico io.
“Adesso andiamo a dormire, perché abbiamo la McGranitt alla prima ora.” propone Pet.
“Ok va bene. Buona notte raga!” dice Rem.
MI addormento quasi subito con il pensiero della notte prossima. Prendimi adesso Morfeo, perché domani notte mi devi lasciare in pace.
Sento qualche urla nella mia stanza, quando vedo Rem scappare da un Sirius ancora fradicio. Guardo le ore: 6.28. con grande fatica, mi alzo dal letto, fermo Rem e tiro uno scappellotto abbastanza forte a Sis.
“Ahi! E questo per cos’era?” mi chiede mentre si massaggia la testa.
“Per avermi svegliato alle sei e ventotto. Mi vado a preparare, voi svegliate Pet.” gli rispondo con voce assonnata.
Alle sette siamo tutti e quattro nella Sala Comune. Io mi sto rileggendo il tema per Rüf, Sis sta lanciando una piccola pluffa contro il muro, Rem legge il libro di Trasfigurazione mentre Pet guarda fuori dalla finestra.
Quando ormai sono le sette e mezza, ci dirigiamo verso la Sala Grande per fare colazione.
Entro nella Sala e la prima cosa che noto è una chioma rossa molto conosciuta nel tavolo delle serpi. Mi sale un nervoso. Ma nonostante tutto faccio finta di niente e mi siedo di fianco a Marlene McKinnon e inizio a discutere con lei delle lezione. Non passano neanche cinque minuti che Lily la preleva di forza dal suo posto.
“Scusa Evans ma noi stavamo conversando.” dico un po’ stizzito. Lei mi risponde leggermente incazzata.
“Non voglio che la mia migliore amica venga a contatto con un verme come te”
Mentre si allontanava le urlo:
“E’ la sua vita non la tua.” E rivolgendomi ad Alice, le chiedo:
“ Mi spieghi che problemi ha?”
“E’ che non le va giù come hai trattato lei e Piton sul treno.” mi risponde lei.
“Deve farsi curare” dice Sis alzandosi.
Ci avviamo alla volta della lezione di trasfigurazione noi quattro, con Frank, Alice ed Emmeline Vance. Arriviamo appena in tempo.
“Bene ragazzi, oggi nella nostra prima lezione, vi introdurrò la Trasfigurazione e iniziamo a vedere la teoria su come trasformare un oggetto in un altro.” ci dice la McGranitt.
Durante la lezione fingo di essere attento ma ripenso alle parole della Evans. Mentre ero sovrappensiero, mi raggiunge un bigliettino.
Scusa per il comportamento di Lily. Lei è molto legata a Piton e non le è andato giù che tu e Black lo avete insultato. Mi ha promesso che le prossime volte cercherà di trattenersi.
Marlene.
Mi giro verso di lei e faccio segno di assenso.
La giornata passa inesorabilmente lenta, ma arrivata la sera ci prepariamo. Dopo aver fatto scorta di polvere urticante(Sirius), di panna montata(Peter), di piuma e una cosa babbana chiamata chiave inglese(Remus, non so come ha fatto ma era riuscito a procurarsela) e mantello dell’invisibilità(me), ci avviamo per i sotterranei, rischiando di farci beccare da un paio di capiscuola e prefetti, giungiamo incolumi agli alloggi di Lumacorno.
Entriamo nella stanza e ci dividiamo: Sirius va a smontare il lavandino in modo che non arrivi l’acqua, io metto la polvere urticante nei vestiti del tricheco, Peter mette la panna sulla mano del prof e Rem nasconde la bacchetta. Intanto che io, Sis e Pet ci nascondiamo sotto il mantello, Remus punge con la piuma la faccia del professore, il quale si cosparge tutta la faccia di panna.  Il nostro amico ci raggiunge sotto al mantello e Sis fa cadere un bel librone. Lumacorno si sveglia, si accorge della panna.
“Ragazzini…… Bello scherzo comunque.”
“Grazie” sussurro io.
Il prof si avvia verso il bagno, apre il lavandino, ma visto che non funziona impreca:
“Ma cosa diavolo?????? Sarà rotto. Prendo la bacchetta” si avvicina al comodino, ma visto che non la trova dice:
“Vabbè verrà fuori. Vado in uno dei bagni dei prefetti.”
Mentre si gira per vestirsi, sgattaioliamo fuori. Appena usciti Remus sussurra puntando la bacchetta verso la porta:
“Colloportus”. La porta si blocca e quando sentiamo imprecare Lumacorno, iniziamo a scappare.
Essendo le due meno cinque non c’era nessuno, e arriviamo nel nostro dormitorio senza difficoltà.
Con una risata ci addormentiamo pensando allo scherzo.

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Capitolo 8
*** HOLIDAYS-VACANZE ***


I giorni passavano lenti, con le prime verifiche, i primi risultati, i continui scherzi.
Si avvicinavano le vacanze di Natale, quando una domenica mattina, mi arrivò una lettera dei miei genitori.
Caro James, sappiamo che sei molto amico di Remus Lupin, Sirius e di Peter Minus. Abbiamo parlato con le loro famiglie e abbiamo deciso che passeranno le vacanze con noi.
Sei contento? Speriamo proprio di sì. Ti vogliamo bene,
Mamma e papà
“Ragazzi, ottime notizie” dico rivolto agli altri.
“Cosa succede?” chiede Sis.
“Passerete tutti le vacanze a Villa Potter!” rispondo io entusiasta.
Tutti e quattro saltano di gioia. Mi sa che facciamo troppo casino, perché la McGranitt ci passa di fianco dandoci un’occhiataccia.
“Cambiando discorso, Rem, ma dove vai una volta al mese?” chiede Sis.
“Vado a……. trovare mia mamma al San Mungo.” Risponde in modo non molto convincente.
“Ah ok, mi dispiace per tua mamma.” Risponde Pet
Il giorno della partenza, il treno partiva alle 10 da Hogsmeade. Io tutto elettrizzato, alle sette sono già in piedi, trovo Rem già alzato che controlla il baule.
Mi preparo, controllo i miei bagagli, e cerco di svegliare Sis invano.
Ormai sono le nove e venti, quado Rem si mette a schiaffeggiarlo urlando:
“SIRIUS BLACK SVEGLIATI, O TI LASCIAMO QUI A PASSARE LE VACANZE”.
Pet è steso sul letto che sta morendo dal ridere, io sono lì col secchio di acqua gelata in mano e dico:
“Sis se non ti alzi uso l’acqua!”
Lui si alza subito dicendo:
“No, l’acqua no”
“Allora vai subito a prepararti. Ti do cinque minuti!” dice Rem in tono che non ammette repliche.
Alle dieci meno cinque ci troviamo alla stazione di Hogsmeade, accompagnati dalla McGranitt che dice:
“Passate buone vacanze ragazzi!”
“Grazie professoressa!” rispondiamo in coro.
Il viaggio passa abbastanza tranquillo, con Sirius che di tanto in tanto lanciava fuochi d’artificio nel corridoio del treno.
Appena scesi dal treno, mia mamma mi stritola in un abbraccio molto soffocante.
“Mamma, lasciami! Loro sono Remus e Peter. Sirius lo conosci già”
“Ciao ragazzi, spero che vi divertirete durante queste vacanze.” Risponde mio padre.
“Grazie signor Potter di averci invitati” dice Rem.
“Hai già fatto un errore Remus dice mio padre con finto tono accusatorio.
Rem rimane allibito.
“Mi hai dato del lei. Chiamami Charlus e dammi del tu”. Scoppiamo tutti a ridere e ci dirigiamo verso la macchina dei miei, allargata con la magia in modo tale che noi quattro nei posti dietro siamo comodissimi.
Davanti alla visione della mia casa, a Pet scappa un WOW.
“Bene ragazzi, Jamie vi farà vedere le vostre camere. Ci vediamo tra un’oretta per il pranzo. Io e Charlus staremo via a fare la spesa. Non fate casino” dice mia mamma guardano me e Sis.
“Perché guardi me mamma?” chiedo io in modo innocente.
“Perché conoscendovi tu e Sirius farete casino” mi risponde.
“Almeno non distruggete la casa al primo giorno” dice mio papà con già un piede fuori dalla porta.
“Ciao a dopo” diciamo tutti e quattro in coro
Dopo aver mostrato loro le camere, andiamo in salotto, ci piazziamo davanti al camino e Sirius ci dice:
“Ragazzi mi è venuta un’idea. Se facessimo una mappa della scuola in modo tale che segni dove sono tutti in qualunque luogo?”
“Mi piace l’idea, ma come pensi di fare?” dico io
“Io lo so. Ci sono un paio di incantesimi molto semplici che potrebbero fare al caso nostro.” Dice Rem
“Perfetto allora si fa!” dice entusiasta Peter.
Ci dividiamo i compiti. Peter procura carta, piume e inchiostro, Remus pensa agli incantesimi e io e Sis faremo una copia dei nomi di tutti gli studenti di Hogwarts.
“Dove la troverete la lista?” ci chiede Pet.
“Ce ne hanno una tutti i professori. Copieremo quella di Lumacorno.” Dico io. Sis vuole dire qualcosa, ma è interrotto dal rientro dei miei genitori.
“Allora ragazzi pronti a mangiare?” chiede mio papà.
Alla parola mangiare Sirius e Peter saltano per aria e raggiungono per primi la sala da pranzo, già apparecchiata con un tocco di bacchetta di mia mamma.
Dopo pranzo usciamo a giocare a Quidditch, passando così un pomeriggio all’insegna del divertimento.
Alla sera quando siamo a letto, sto cercando di prendere sonno, ma il pensiero delle scappate notturne di Rem mi assale, così mi alzo e vado nella biblioteca di casa.
Dopo un’oretta di ricerca, mi imbatto in un libro molto strano. Mentre lo sfoglio l’occhio mi cade su una frase:
Molte persone che si allontanano una volta al mese dalla civiltà per andare in posti perduti sono molto probabilmente………..


SPAZIO AUTORE
COSA STARA' LEGGENDO IL NOSTRO CARO JAMES? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO!
 

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Capitolo 9
*** REVELETIONS AND END OF HOLYDAYS-RIVELAZIONI E FINE DELLE VACANZE ***


Sono molto probabilmente lupi mannari. Il rimedio per il lupo mannaro….
Un licantropo! Ecco cosa ci nascondeva! Però non capisco perché ce lo ha tenuto nascosto. Gli parlerò domani mattina.
Giunto il mattino mi sveglio presto, vado in cucina e mi trovo Rem davanti che beve un succo discutendo con mio papà.
“Ciao a tutti!” dico entrando.
“Ciao Jamie. Dormito bene?” mi chiede mia madre.
“Sì molto. Senti Rem ti posso parlare un minuto?” dico guardando verso il mio amico.
“Sì certo.” Mi risponde.
Ci avviamo nel giardino, dopo qualche minuto rompo il silenzio chiedendo:
“Perché non ce lo hai detto?”
Vedo l’ansia salire dentro di lui.
“Non capisco di cosa parli” mi risponde il mio amico.
“Non sono così stupido Rem, ho scoperto che sei un licantropo. Proprio non capisco perché non ce lo hai detto. Siamo i tuoi migliori amici!” dico io fermandomi e fisandolo intensamente negli occhi. Lui abbasso lo sguardo e mi risponde:
“Perché sono pericoloso e per aiutarmi avreste fatto una cazzata che magari vi sarebbe costata la vita. Non riesco a controllarmi quando sono trasformato. Ma come hai fatto a scoprirlo?”
“L’ho scoperto stanotte, leggendo un libro. Ho sempre saputo che ci nascondevi qualcosa, ma non osavo chiederti. Poi stanotte mi sono imbattuto in un libro che mi ha aperto gli occhi. Come è successo?”
“Quando avevo un anno, un lupo mannaro di nome Greyback, un Mangiamorte. Mio padre gli aveva fatto un torto e lui si è vendicato su di me. Greyback è un licantropo diverso dagli altri. Infatti aspetta la luna piena per il gusto di mordere gli umani e trasformarli. Forse è per questo che è un seguace di Voldemort.”
“ti aiuteremo amico. Non so come, ma ti aiuteremo. Però devi dirlo agli altri.”
“Ok lo farò appena si alzano.”
Alla rivelazione del segreto, Sis e Pet all’inizio sono rimasti allibiti e un po’ spaventati, ma subito dopo ci eravamo messi all’opera nella biblioteca per cercare qualcosa con cui aiutarlo.
Passano un po’ di giorni ed eccoci alla mattina di Natale. Mi alzo tutto felice, scendo giù in sala in sala da pranzo e con mio grande stupore sono l’ultimo ad arrivare. Giunge il momento di scambiarci i regali. Sis riceve da me una pluffa d’ultimo modello, da Rem un diario e da Pet un pacchetto di cioccorane formato gigante, mentre da parte dei miei genitori un baule rosso-oro. Remus riceve da me un libro sugli incantesimi inventati nell’ultimo secolo, da Sirius un set di piume, da Peter un quaderno incantato con pagine infinite e dai miei genitori un piccolo armadio esteso, dove ci stanno tutte le copie dei sui libri preferiti. Peter riceve da Sis un set con cioccolate dai gusti strani, da Remus la storia della panna, da me la sua amata torta alla melassa, mentre dai miei un sacchetto alto come lui pieno di caramelle dai gusti diversi. A me invece Sirius mi regala uno specchio incantato diviso a metà, dove io posso vedere lui e viceversa, Peter mi regala un libro sul Quidditch, i miei un set di occhiali nuovi(scelta molto azzeccata che ne rompo in media un paio alla settimana), mentre Rem mi regala forse il regalo più bello in assoluto: un boccino d’oro. Quando me lo da, gli salto addosso abbracciandolo. In poco all’abbraccio di uniscono anche Sirius e Peter.
Quella sera al cenone ci divertiamo parecchio, tra una battuta sconcia e l’altra di Sirius. Alla fine della giornata siamo molto felici e stanchi e ci addormentiamo sul divano, senza avere neanche le forze di andare nelle nostre stanze.
Passiamo il resto delle vacanze a pensare a come possiamo aiutare Remus, ma non troviamo nessuna idea.
Inesorabilmente arriva il momento della partenza. Mi mancherà la mia bella villetta, che non rivedrò fino all’estate.
Hogwarts ci appare come un fantasma in lontananza, avvolta nella nebbia di inizio gennaio. Come al primo giorno di scuola ci accoglie Hagrid, che ci conduce a scuola.
La cena è ottima, ma mai quanto quelle a casa mia, a sentire i ragazzi.
Appena saliamo in dormitorio, io e Sis prendiamo subito il mantello e andiamo a rubare la lista degli studenti. Questione di pochi minuti, visto che i professori sono riuniti in un’aula per un meeting di inizio scuola. Quando torniamo in stanza, troviamo già Re e Pet chini su dei fogli di pergamena.
Inizia così la stesura della mappa.

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Capitolo 10
*** WARNING-AVVISO 2 ***


RAGAZZI SIAMO QUASI ALLE CINQUECENTO VIEWS! OGGI HO CREATO ANCHE UN PAGINA INSTAGRAM. SI CHIAMA @harrypotter_mylife_always. SEGUITEMI!

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Capitolo 10
*** THE ORIGIN OF EVERYTHING-L'ORIGINE DI TUTTO ***


Le giornate di vacanza finiscono e ci ritroviamo a Hogwarts a fare le cose di tutti i giorni: lezioni, scherzi, maltrattare Mocciosus, le partite di quidditch, maltrattare Mocciosus. La stesura della mappa va a gonfie vele, mentre cercare il metodo per aiutare Remus non molto.

"Proco Merlino e Morgana puttana!" urla Sirius lanciando un libro dall'altra parte del dormitorio.

"Dai Sis non ti scoraggiare, troveremo un modo" gli dico io in tono consolatorio.

"Lo so Jamie, ma questa attesa mi uccide. Non riesco a sopportare il fatto che Rem soffra tutti i mesi senza che noi possiamo fare qualcosa" mi risponde scuotendo il capo.

"Anche a me Sis, ma non ci abbattiamo. Adesso andiamo a dormire che è tardi" gli dico mentre mi sdraio sul letto.

"Già magari il sonno ci porterà consiglio".

Appena chiudo gli occhi, Morfeo mi abbraccia e cado in un sonno profondo.
Inizio sogno 
"Allora ragazzi, io sono la professoressa McGranitt e vi insegnerò trasfigurazione. Dovete sapere che la trasfigurazione è una delle arti magiche che sono più difficili da controllare. Si può morire se non si sa come trasfigurarsi in modo sicuro.

Ci sono vari modi per trasfigurarsi, con incantesimi per esempio, ma il modo più efficace e più pericoloso è il divenire animaghi.

Animaghi.

Animaghi.

Animaghi."
Fine sogno
Driiiiiin. Driiiin. Driiiinn.

"James spegni sta cazzo di sveglia." mi urla Sis buttandomi un cuscino in faccia.

Dopo questo bel risveglio, ci alziamo, ci vestiamo e scendiamo in Sala Grande per fare colazione.

Io continuo a pensare a quel sogno. Diventare animaghi. Da quello che ho studiato, il diventare animaghi significa che un uomo può trasformarsi in un animale quando vuole. A pensarci bene non è una cattiva idea, perché se ci trasformiamo in animali possiamo aiutare Remus di più di quanto possiamo fare da umani. Durante le lezioni non ascolto molto, perché ripenso sempre a quel sogno.

Senza che me ne accorga diventa sera e dopo cena ci dirigiamo in stanza, dove dico la mia idea di diventare animaghi.

"NO! Assolutamente e inequivocabilmente no! Non vi faccio rischiare la vita per aiutarmi in una cosa che ho sempre affrontato da solo. E' fuori discussione!" mi sbraita contro Remus.

"Ma Rem, ascolta. Così ti possiamo aiutare. Ti aiuteremo sempre. Lo sai che ci saremo sempre." Gli dice Sirius.

"Sì Rem, fidati di noi." Dico io

"Già Remus, ti aiuteremo fino alla morte se necessario!" dice Peter.

"Lo so, ma è un progetto più grande di noi. Lo sapete benissimo. E poi è anche illegale." ci risponde il lupetto.

"Non se non ci scoprono" dico io con un ghigno malefico.

Dopo questa frase inizia la nostra avventura.

"Dobbiamo trovare l'animale in cui ci vorremmo trasformare" dico io.

"Allora, per far fermare il Platano Picchiatore serve qualcuno che si trasformi in piccolo per toccare il ramo debole" dice Rem.

"Lo faccio io" dice Pet "fatemi pensare....... Posso trasformarmi in un topo"

"Perfetto mi sembra un'ottima idea!" dice Rem sorridendo.

"Io mi trasformerò in un cane" dice Sis.

"Io invece sarò un cervo" dico io entusiasta.

"Ci dobbiamo trovare dei soprannomi" dice Sis "Tu Rem sarai..... Lunastorta"

Scoppia una risata collettiva.

"MI piace. Allora tu Sis sarai........ Felpato" risponde Rem.

"Io mi chiamerò Ramoso" dico io.

"Allora io sarò Codaliscia" dice infine Pet.

"E il nome del gruppo?" chiede Rem.

Gli rispondo io:

"E bhè, noi saremo i Malandrini!"


SPAZIO AUTORE
Cari lettori, con il 2016 cercheò di aggiungere un nuovo capitolo periodicamente. non mi resta che augurarvi nuove feste e un felice anno nuovo.

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Capitolo 11
*** END OF 1^ YEAR-FINE DEL PRIMO ANNO ***


Passano i mesi, tra le lezioni, i litigi con la Evans, i pestaggi con i Serpeverde, i richiami, le punizioni, la stesura della mappa e cercare il modo di diventare animaghi.
Non ce ne accorgiamo, ma l’anno si sta concludendo, manca davvero poco all’inizio dell’estate.
Me ne sto a guardare l’alba sulla Torre di Astronomia. Non so perché ma questo posto i rilassa. Lo so che i Malandrini sono i miei migliori amici, ma la solitudine mi aiuta a pensare.
Vedo il sole sorgere dietro la Foresta Nera. Ormai è un’ora che sto osservando l’orizzonte senza uno scopo preciso. Non riesco a dormire e mi serviva un po’ di solitudine. Non so perché ma ieri sera ho litigato con la Evans. Come se avessi fatto qualcosa di male, ho solo rotto la finestra della Sala Comune. Però di solito quando litigo con la Evans non sto male, anzi la prendo sul ridere e mi impegno per darle il doppio del fastidio. Ma oggi non me la sento. Mi sento strano. Boh è una sensazione che non ho ancora provato. Chiederò a Remus.
Non so esattamente che ore siamo, ma credo sia ora di colazione.
A fatica mi alzo, esco dalla Torre e scendo in Sala Grande. In effetti tutti stanno entrando. Individuo Remus e mi avvicino a lui e  andiamo insieme a fare colazione.
Adesso che ci penso non ho ancora fatto il baule. Lo farò dopo.
In Sala Grande c’è sempre il solito bordello. Anch’io mi aggrego al casino beccandomi non poche occhiatacce dalla Evans.
Dopo colazione vado a preparare il baule.
Il treno parte da Hogsmeade alle 11.30, quindi alle 11 siamo già sul treno. Io e i Malandrini stiamo insieme  e iniziamo a discutere.
“Questo nostro primo anno è stato fantastico” dico io “Magari quest’estate potete passare qualche giorno a casa mia”
“Molto volentieri” dicono tutti insieme.
Il resto del viaggio passa tra risate e battute sconce di Sirius.
 Non me ne rendo conto, ma il viaggio è ormai concluso: infatti vediamo King’s Cross all’orizzonte.
La parte più difficile sono i saluti, ma so che rivedrò i miei amici prsto.
Guardo il treno e i ragazzi e appuro che ho trovato una seconda famiglia e una seconda casa.

SPAZIO AUTORE:
Scusate se il capitolo è un po' corto ma lo sto scrivendo alle 02.17 di notte. ringrazio con tutto il cuore Alice_Jackson dei consigli. 
A presto
Edo

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Capitolo 12
*** ON THE TRAIN-SUL TRENO ***


SPAZIO AUTORE:
Cari lettori, dalla fine del primo anno ho spostato la storia al settimo anno. Grazie per la lettura. ciao alla prossima!!ù
Edo



“POOOOOOOOTTEEEEEEEEEEEER”
Un urlo rompe il solito brusio presente nel treno. Sirius scoppia in una risata che coinvolge tutti i malandrini. Pochi secondi dopo sento dei passi, e la porta dello scompartimento viene spalancata con forza e vediamo una testa rossa spuntare con fare incazzato.
“Ciao Evans” dice Sirius con le lacrime agli occhi.
“Zitto Black” dice lei “Potter, come cazzo ti salta in mente di buttare diciassette Caccabombe nel treno?”
“In teoria erano dieci mie e sette di Sirius” dico io molto divertito
“Ritenetevi fortunati che non posso togliervi punti!” dice lei incazzata come non mai.
Io guardo Remus divertito e dico alla Evans che sta per andarsene “Evans, aspetta”
“Cosa vuoi?”
“Lo sai che io e te passeremo molto tempo io e te quest’anno insieme?”
“Cosa vuoi dire idiota? Lo sai che io non uscirò mai con te!”
“No, non per quello, ma perché saremo colleghi.” Le rispondo mostrandole il distintivo di caposcuola.
Lei diventa bordeaux e esce dallo scompartimento senza dire nulla.
“L’ho sconvolta?” chiedo agli altri. Loro scoppiano a ridere. E continuiamo a ridere come dei folli per le battute sconce di Sirius. E’ da sei anni che continua a fare le stesse battute ma sono sempre divertenti.
Durante tutto il viaggio ci ingozziamo di caramelle, brioches di zucca e cioccorane, ma veniamo interrotti da un ragazzino del secondo anno che, tutto rosso in faccia e mi porge una pergamena e scappa via.
“Ma faccio questo effetto alla gente?” chiedo io.
“Eh Ramoso, hai spaventato tutti con quelle caccabombe.” Dice Peter ridendo.
“Caro signor Potter, è invitato, essendo lei uno dei miei studenti preferiti, a fare uno spuntino nella mia carrozza con alti studenti scelti. Ci vediamo alle 14.30.
Professor Lumacorno.”
“Oh porco Merlino” dico come reazione alla lettera.
“Cos’è successo?” mi chiede Sirius.
“Lumacorno” rispondo semplicemente.
“Ahaahhahahha sfigato” mi dice Remus.
“Vado. A dopo”
 Lumacorno e le sue cazzo di feste. Io volevo dormire tranquillamente fino all’arrivo a Hogwarts, ma invece devo restare in una stanza con dei secchioni e un professore rompicoglioni.
Vabbè mi tocca.
I miei pensieri sono interrotti dalla Evans che mi piomba davanti.
“Evans che piacere rivederti. Sei stata invitata anche tu da Luma?” chiedo anche se so la risposta. Lei e Mocciosus sono i due alunni preferiti del professore di pozioni.
“O porca Morgana già sono una merda le sue feste, poi ci sei anche tu.” mi risponde lei.
“Perché devi sempre trattarti male” le chiedo.
“Beh ci sono molti motivi, ma il principale è perché sei un emerito coglione” detto questo se ne va.
Io non capisco. Sono ormai sette anni che le vado dietro, ma lei niente. Sono uno dei ragazzi più voluti di Hogwarts, tranne da lei. Boh. E adesso mi toccano un paio d’ore di ascolto degli elogi di Lumacorno a Mocciosus. Che pomeriggio di merda.
Infatti entrato nella stanza e dopo i saluti, mi sono sorbito due ore e mezza di Lumacorno che diceva che non aveva mai visto uno studente come Mocciosus e puttanate varie.
Visto che non mi interessa minimamente inizio ad osservare gli altri ragazzi e ragazze che Luma aveva invitato. Eravamo cinque ragazzi e cinque ragazze. Dei ragazzi non ne conoscevo nessuno, mentre le ragazze le conoscevo tutte. Una era la Evans, le altre erano tutte ex di Sirius, quindi le conoscevo perché erano passate dal letto del mio migliore amico.
La Evans era abbastanza contrariata dagli elogi a Piton. Lei e Mocciosus  avevano litigato al quinto anno e avevano troncato la loro amicizia. Quella sera avevo festeggiato come un maiale ma non aveva cambiato niente tra me e lei.
Ad ogni elogio lei corrugava la fronte. Appena Lumacorno stava per cambiare persona da elogiar, si accorse che ormai era ora di andare a cambiarsi perché ci avviciniamo sempre di più al catello.
“Allora Evans, piaciuta la riunione?”
“Potter non infierire, non è serata.” e se ne va. Ma è mestruata trecento sessantasei giorni l’anno????
Va beh, parlerò con la McKinnon appena ne avrò l’occasione.
Mi affaccio dal finestrino e vedo il castello.
Mi giro verso i Malandrini e dico con un sorriso:
“Ragazzi, rieccoci a casa.”
 

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Capitolo 13
*** SADNESS-TRISTEZZA ***


Ragazzi oggi è morto Severus. per davvero. ci ha lasciato un grandissimo nome il cui nome viaggerà in eterno. Addio Alan. RIP.
After all this time? Always :(

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