Il mio sole personale

di Sakura Hikari
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Segreti sussurrati tra il caldo delle lenzuola ***
Capitolo 2: *** Mi piacerebbe tenerti per mano ***



Capitolo 1
*** Segreti sussurrati tra il caldo delle lenzuola ***


Segreti sussurrati tra il caldo delle lenzuola
 
 
Prompt di Draconisfirebolt: Renly & Loras, “Dimmi qualcosa che nessuno sa di te” (364 parole), scritta in occasione della Drabble Event.
 
 
“Dimmi qualcosa che nessuno sa di te.”
Quando Loras gli aveva detto quella frase si trovavano abbracciati nel letto di Renly, dopo aver consumato un altro dei loro rapporti segreti. Renly aggrottò le sopracciglia, meditabondo: mentre accarezzava pigro i biondi riccioli del suo compagno, ripassò mentalmente alcuni episodi,  chiedendosi quale di questi non avesse già raccontato al suo amante. Non era una scelta facile.
“Ti ho mai raccontato di cosa accadde veramente durante il matrimonio di mio fratello Stannis?”, chiese. Quando Loras fece segno di no, alzando lo sguardo e invitandolo silenziosamente a continuare, Renly cominciò: “Quella sera Robert aveva bevuto più del solito ed era, come dire, particolarmente allegro; inoltre, avevo notato come osservava una ragazza della casa Florent -Delena, credo si chiamasse. E così feci in modo che i due si incontrassero e fui sempre io a dirigerli verso la stanza nuziale di Stannis quando Robert diede segno di non riuscire più a contenersi. Non dimenticherò mai l’espressione schifata di Stannis quando lo venne a sapere e quella mortificata di quel pagliaccio di Robert mentre si scusava.”
“Che crudeltà, trattare così i tuoi fratelli.”, commentò Loras sarcasticamente.
“Se lo meritavano entrambi.”, disse Renly, amaramente. “La mia fu una vendetta non solo contro Stannis, ma anche contro lo stesso Robert: nessuno dei due mi aveva mai preso sul serio, mi avevano sempre considerato l’ultima ruota del carro. Ma da quel giorno, Robert imparò a rispettarmi, e credo che si sia ricordato di quel piccolo scherzo quando, una volta vinta la guerra contro il Re Folle, decise di affidarmi Capo Tempesta.”, concluse con un sorrisetto.
Quindi si voltò a guardarlo. “Adesso è il tuo turno.”, disse.
Loras aggrottò le sopracciglia e tacque per un po’. Aprì bocca un paio di volte per poi richiuderla immediatamente, come se avesse avuto un ripensamento. Infine, come se stesse chiamando a raccolta tutto il suo coraggio, dichiarò: “Ricordi quando avevo detto che non ero nuovo a quel tipo di esperienze? In realtà era una bugia: tu sei stato la mia prima volta.”, dopodiché abbassò lo sguardo.
Renly rise dell’imbarazzo del suo amante e lo attirò di nuovo a sé, cercando nuovamente le sue labbra per un lungo bacio.




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Capitolo 2
*** Mi piacerebbe tenerti per mano ***


Mi piacerebbe tenerti per mano


Prompt di Donatella: Renly/Loras, modern! AU in cui il primo è un attore e il secondo un politicante. Il primo vuole fare coming out, il secondo non vuole compromettere la sua carriera.
Parole: 582


Loras adorava i momenti immediatamente successivi dopo aver fatto l’amore. Certo, anche l’atto in sé era estremamente appagante - e Renly sapeva essere particolarmente creativo tra le lenzuola; ma amava quella piacevole sensazione di sonnolenza che ti coglieva dopo aver raggiunto l’orgasmo, quel cercarsi ancora, quei baci scambiati pigramente, quei sorrisi teneri e un po’ stupidi che nessuno dei due riusciva a trattenere.
Per qualche istante entrambi restarono in piacevole silenzio, Renly che giocava pigramente con una delle sue ciocche bionde.
“Dovremo proprio organizzare qualcosa, una di queste sere.”, disse improvvisamente. “Andare a mangiare qualcosa, vedere un film al cinema. Niente di grandioso, solo qualcosa di semplice, io e te.”
Ecco, adesso il momento era rovinato. Loras si districò dall’abbraccio del compagno e si voltò a guardarlo in viso. “Renly, smettila. Sai bene che non è possibile.”, disse. “Nessuno deve sapere che ci frequentiamo.”
“Questo lo dici tu. Ma riflettici”, ribatté il moro, puntellandosi sul gomito per vederlo meglio. “Chi reagirebbe negativamente se sapesse della nostra relazione? Non di certo la tua famiglia. E l’opinione pubblica? Guardala da questo punto di vista: per la prima volta nel tuo partito ci sarà qualcuno apertamente gay e che non si vergogna del proprio orientamento sessuale. Ti conquisteresti l’approvazione di coloro che si sentono diversi, non accettati, si sentirebbero rappresentati da te. Daresti loro una speranza per il futuro.”
Renly aveva usato il suo tono morbido e suadente, quello con cui era capace di convincere Loras quasi su ogni cosa. E anche il discorso che aveva fatto aveva un che di sensato. Senza dubbio, lui sarebbe stato un ottimo politico, pensò Loras non per la prima volta. Ma non era così che lui vedeva le cose.
“E che ne sarà invece di quelli che invece non si sentono rappresentati? Quella fetta di popolazione che rappresenta la maggior parte dei miei elettori?”, ribatté Loras.
“Intendi dire quei vecchi panzoni cristiani e bigotti?”, chiese Renly, sprezzante. “Fagli cambiare idea su di te, no? In fondo, è il tuo lavoro. Dimostra loro che persona sei e quanto vali.”, lo incoraggiò.
Loras scosse la testa.
Calò di nuovo il silenzio tra di loro, ma questa volta si trattava di un silenzio carico di disagio ed aspettative deluse.
“Mi manca a volte, sai”, disse Renly, prendendo una delle mani di Loras tra le sue. “Tenerti per mano mentre passeggiamo in centro, portarti con me agli eventi mondani invece di Brienne e dire apertamente che sì, sei tu il mio ragazzo. E che io appartengo a te. Non sai come mi renderebbe felice, come renderebbe tutto più semplice. Ma a quanto pare non sei ancora pronto.”, concluse, e scivolò nel suo lato del letto, dandogli le spalle.
Con un sospiro, anche Loras si distese. Aveva ragione, non era pronto. Si frequentavano da quasi due anni e ancora non aveva raccolto il coraggio necessario per ammettere pubblicamente il proprio orientamento sessuale. Se l’avesse fatto, la sua immagine all’interno del partito tradizionalista di cui faceva parte ne sarebbe stata irreparabilmente danneggiata. Non era la prima volta che avevano questa discussione, e ogni volta Renly era molto convincente nell’esporre il proprio punto di vista, ma non era mai sufficiente per Loras. Probabilmente non lo sarebbe stato mai. E Renly, inspiegabilmente, ancora non si era stufato di lui.
“A volte mi chiedo come fai a stare ancora con me.”, disse quasi soprappensiero, e non aspettandosi una vera e propria risposta.
“È perché, nonostante tutto, sono innamorato di te, zuccone.”, giunse flebile la risposta del moro.





 
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