Killer

di Angelo99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La notte. ***
Capitolo 2: *** Come sconvolgere la tipica vita di un diciassettenne in sole 24h ***
Capitolo 3: *** Innocente fino a prova contraria. ***
Capitolo 4: *** Non ho ucciso Jess. ***
Capitolo 5: *** La fuga. ***
Capitolo 6: *** Finalmente (colpevole) ***
Capitolo 7: *** Amore Coprifuoco ***
Capitolo 8: *** Città Silenziosa ***
Capitolo 9: *** Rivelazioni. ***
Capitolo 10: *** Un breve passo in avanti. ***



Capitolo 1
*** La notte. ***


Era notte fredda.
Ovviamente nella piccola cittadina di Merlestone, vicino Seattle tutti erano all’interno delle proprie case
Proprio come l 8 Novembre di 3 anni prima
Dove Annie Lis era stata uccisa e ancora non si sapeva chi fosse il colpevole.
Tanti erano i suoi amici:Phil,Moana,Jack,Emma,Elina,Brooke, le gemelle Tess e Rel,  e John.
La povera Annie.

Ma quella sera era diverso.
Era una sera d’amore.
Phil e la sua ragazza, da circa due anni, Jessica avevano finito di fare l’amore.
E si stavano rivestendo.

-Ti amo- disse il ragazzo che la baciò forte, tremando per il freddo.

E scese in fretta le scale.
Anche se i genitori della ragazza non erano in casa quella sera.

Sull’uscio, la ragazza in tenuta da notte gongolava in vestaglia e disse al suo ragazzo.
-Veloce, sta per scoppiare un temporale-

E il ragazzo, girò velocemente l’angolo e scappò.

Pochi minuti dopo, Jessica si trovava nella stanza al piano di sopra e si stava per dormire quando.

Una persona si presentò sul suo letto.
Con impermeabile nero addosso.

-Devi smetterla di fammi prendere questi..AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA-.
La persona  aveva preso un coltello e aveva disengato una perfetta linea sulla sua pancia, da essa uscì una macchia di sangue.


Il Killer prese in mano il coltello e aprì in due la pancia.

Poco dopo scomparve.

Sul corpo della povera Jessica il sorriso del suo ultimo bacio a Phil.


 

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Capitolo 2
*** Come sconvolgere la tipica vita di un diciassettenne in sole 24h ***


'Amore ci vediamo alle 8 in punto a scuola,mi raccomando
 Ti amo'
 2:35
 
 Sul cellulare di Phil scoccavano le 7:00 e la sveglia era appena suonata..
-Kevin,svegliati-. 
Ma dal letto nessuno risponde nemmeno un grugnito nel sonno.
 
Phil,il ragazzo della sera precedente, decide di controllare dove fosse il fratello
Non era a letto
-Dormiglione- esclama una voce sull'uso io della porta della stanza dei due fratelli,che porto all'interno della stanza una luce che sembrava far scoppiare gli occhi a Phil
-Non sai che mamma e papà sono andati a Seattle per la nonna?E dobbiamo andare a scuola a piedi?-
 
 
Phil nel giro di 30 minuti era pronto e camminava verso la scuola
-Ehi Phil- una voce lo chiamava ecco erano le gemelle
O una delle gemelle
 Con esse Abitavano vicini da esattamente 17 anni,ovvero si conoscevano fin dalla nascita 
E soprattutto dopo 17 anni non li distingueva
 
Ei Tess- convinto che fosse la sorella.
-No sono Rel- grugnito.
 
O ciao Rel- 
 
E insieme al fratello si incamminano verso la scuola 
 
Tutto tranquillo
Solo un piccolo problema
 
Erano le 8:25 e Phil bombardava Jessica di messaggi ma niente
 
Starà dormendo- pensa Phil
 
Suona la campana 
 
Una mattinata senza un messaggio,si può?- Jack,Moana Emma,Elina,Brooke,Rel,John ascoltavano le lunghe lamentele dell'amico
 
Jack alto capelli neri che conosce Phil da 10 anni
Moana  migliore amica di Phil
 
Emm diva della scuola
Elina la solita sfigata che gioca ad essere la migliore tra tutti
 
Brooke la più bella di tutta la scuola 
jack fidanzato,temporaneo di Brooke
 
Nonché cugino di Annie
 
Era solo per Annie che lui era in quel gruppo.
 
-Avrá il telefono scarico-. Phil pensa di accettare queste solite scuse,perciò appena finita scuola da perfetto innamorato passa da casa di Jessica suona ma non trova nessuno
 
 
Si incammina a casa triste
 
Solita giornata monotona
Solita ma senza Jessica.
 
La sera squilla il telefono
-Ehi Moa,dimmi-
-Senti Phil,ti devo dire una cosa..
Una pattuglia di polizia ha trovato un corpo a Casa di Jessica-.
 
Finita la frase giunge nella stanza la mamma di Phil appena tornata da Seattle 
 
Devi andare in centrale
 
E dopo quattro ore di interrogatorio
 
Phil torna a casa e si addormenta.
 
Una piccola lacrima cade sul cuscino
 
Addio Jes.

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Capitolo 3
*** Innocente fino a prova contraria. ***


Era tarda mattinata quando Phil si svegliò
-Era tutto un sogno- pensa.
No, non lo era. Era solo l’inizio dell’incubo: Aveva scoperto che la sua ragazza era stata uccisa a casa sua e che molto probabilmente la polizia sospettava che fosse lui il colpevole.
Cosa non vera.

I suoi genitori lo aspettavano nel salotto.
-Scusami phil, non ho voluto che andassi a scuola, perdonami.- e lo stringe in un forte abbraccio materno.

-Sta tranquillo, Phil! Zio Albert è in viaggio per arrivare qui e ti farà da avvocato, so che non sei stato tu.-
Phil scaraventa sul divano il suo cellulare e urla la sua innocenza.

Scappa di casa in pigiama.
 Gira l’angolo, piove!

subito si trova a casa di Brooke, anche lei non era andata a scuola.
si trovava in giardino e appena lo aveva avvistato lo chiamava.

Un conforto di un amico ci stava sempre.

Pomeriggio.

Phil torna a casa.

La televisione parla ancora dell’omicidio di Jessica
-La ragazza è stata uccisa da qualcuno che probabilmente conosceva, domani i risultati dell’autopsia-

Sul divano vi era seduta Moana insieme al fratello Mark poco più grande di loro, ma che faceva parte della banda avversaria.

Erano insieme a loro la notte dell’ 8 novembre quando Annie moriva.

-Phil ti vogliamo bene. I tuoi sono andati via e ci hanno chiesto di farti compagnia. Kevin dove è?

Phil guarda con occhi pieni di lacrime Moana e scoppia a piangere.


Gli mancava Jessica più che mai.

Poco dopo salirono in camera e parlavano. –Non sono stato io,Moana- diceva Phil-Lo sai per certo-.
Moana, seduta sulla scrivania rispondeva –Certo, e credo che la poilizia anche se sospetta di te non hanno prove sufficienti per arrestarti.- Phil poco dopo salutava i fratelli da lontano quando scoppiava a piovere a dirotto.

Kevin era appena tornato a casa.
-Dove sei stato?- chiese Phil.
Suo fratello con il quale si somigliavano molto rispondeva che era stato a casa di Sophie, migliore amica del ragazzo.
E in tutto questo il fratello minore abbraccia Phil.

Phil ha paura.

Vagava presso il corridoio di casa di Jessica e lei diceva –o smettila di farmi spaventare-
Era lui l’assassino! Colpiva con una furia tremenda il coltello.
Pianto.

Si era svegliato tutto sudato, era solo un incubo.

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Capitolo 4
*** Non ho ucciso Jess. ***


Tornava a scuola quella mattina. Si incamminava verso la scuola, o l’inferno.
La polizia ancora pensava fosse lui il colpevole, bisognava trovare un’altra singola prova e poi sarebbe finito sicuramente in prigione; E poi, si sa come è la polizia, lo avrebbero sicuramente per la morte di Annie.

-Ehi scusa- esclama una voce dietro di lui –Piacere Harry, sono nuovo di qui, cioè mi sono appena ritrasferito.-
-Cerco dei miei vecchi amici, non so se li conosci?- chiedeva insistentemente il ragazzo che in Phil aveva qualcosa di familiare.

-O scusa, stavo pensando-risponde il ragazzo che aveva il volto scavato dalle profonde occhiaie- chi sono?-

-Ehm, Uno era Phil e l’altra Moana-
Sbalordito. Era Harry. Harry Kiers.
Suo padre aveva ottenuto un trasferimento in Irlanda poco dopo la morte di Annie.

Si abbracciano forte.

Camminavano insieme verso scuola, e parlavano di molte cose. Ciò rallegrava la mattinata di Phil che non rideva da ormai tre giorni.

Nonostante circa 20 minuti di camminata e 10 argomenti trattati non parlavano dell’omicidio di Annie e ne tanto meno dell’omicidio di Jessica.

Giunti a scuola Harry abbracciava tutti i suoi rinuovi amici tranne Brooke.
Era la sua ex.
Si erano mollati la sera della morte di Annie..

La giornata scolastica passava in fretta e gli amici non toccavano l’argomento ‘Sai cosa si dice sull’omicidio?’, argomento molto in voga nell’ultimo periodo a scuola che causava fantasiose leggende metropolitane(cosa che faceva sorridere Phil), proprio appunto perché Phil non ne voleva parlare.

Al ritorno per la strada non gli faceva compagnia il suo amico Harry ma Moana.
Harry si era appartato con Brooke.
Moana però non era come gli altri: parlava.
-Ehi, Phil. Come va?-.
-Come va? VA CHE LA POLIZIA PENSA CHE IO ABBIA UCCISO LA MIA RAGAZZA.-  urla il ragazzo con le lacrime al volto. Stava cambiando. Forse? Aveva paura.
-Phil, guardami- Moana e Phil si guardano.
Era il momento perfetto per il bacio, Moana era innamorata sin dai tempi dell’asilo.
-Hai ucciso tu Jess?- sussurra
-Non ho ucciso Jessica- la strattona e va via.

Per l’ultimo tratto di strada pensava a cosa gli stava succedendo.
All’ira contro Moana.
E se aveva ucciso lui Jessica? No.Si.No.Si.Non lo so.

Entra a casa di prepotenza, sull’uscio c’era zio Ben.
-Zio non mi va di parlarne.-
In camera

E le lacrime tornano a far posto sulla sua faccia come ormai da  giorni facevano sempre.

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Capitolo 5
*** La fuga. ***


Non è andato a scuola per 3 lunghi giorni.
I suoi amici non lo cercavano per ovvi motivi .Solo qualche chiamata di Moana.Ma lui non rispondeva.

Suo fratello entrava ed usciva dalla sua camera come se nulla fosse.
Ciò lo faceva arrabbiare.

-E’ passata una settimana e ancora non si sa niente, dai alzati e vai a scuola.- Esordiva la mamma
-No, mamma, non voglio.-
La mamma, chiude la porta e alle spalle di essa sospira -Phil,penso che sia stato tu-.

La mattina dell’undicesimo giorno dopo l’omicidio, Phil aveva trovato una soluzione.

L’ansia di  nemmeno una notizia pensava che la polizia lo venisse ad arrestare da un momento all’altro.
Tic,Tac.
Aveva deciso.
Si alzava dal letto e raccoglieva le poche cianfrusaglie che potevano servirgli a sopravvivere meno di una settimana: voleva scappare.

In quel momento nella stanza entrava Kevin.
-Che stai facendo?-
-Scappo-
-Smettila- e lo strattona verso la finestra.
Ma Phil più muscoloso di lui lo prende e lo scaraventa contro una mensola.
-Addio Kev.-

Un urlo della madre e poi..
Si ritrovava a girovagare per le strade.
Passava davanti casa di Jessica, di Moana, davanti la scuola poi decide dove doveva scappare.

E inizia a correre verso il limitare est della città.
Era notte profonda nessuno si aggirava per le strade.

Si fermava a riposare presso un negozio di televisione dove trasmettevano il giornale della notte.

-Dai risultati della polizia si è scoperto che Jessica Manker era incinta di Phil Orkins.-

Aveva capito tutto.
La polizia l’avrebbe cercato
E riprendeva a correre a perdifiato.


La polizia sfondava la porta.
E nell’ingresso vicino le scale, in una pozza di sangue, la mamma di Phil giaceva.

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Capitolo 6
*** Finalmente (colpevole) ***


-Ehi Emma.
-Ehi Moa! Perchè mi chiami a quest’ora?
-Phil è scappato ed ha ucciso sua madre.

Era l’argomento del giorno:  Phil era il colpevole dei due omicidi avvenuti a   Merlstone.

-Oddio, non ci posso credere- e – A me hanno detto che l’ha tagliata in due pezzi.- erano le frasi che più si sentivano per i corridoi quella mattina.

-Secondo voi,Phil è il colpevole?- chiede Rel.
-Ho paura- risponde Tess.
-Smettetela di parlare di tutto questo, sappiamo come è Phil e siamo suoi amici e noi gli crediamo- risponde Harry che teneva stretto la mano della sua nuova vecchia ragazza Brooke.
-Io non ci credo- dice Elina, con aria spavalda-Ci ricordiamo tutti la sera dell’8 Novembre.-

-Non parlare più dell’8 Novembre- esclama Jack alzandosi dalla sedia –sappiamo a memoria cosa è successo.
-Si, fatto sta che,con il gruppo dei ragazzi , più dal giorno della rissa, non parliamo più se non sono nostri parenti e noi lo sappiamo..- inizia Brooke –Phil si era allontanato circa 5 minuti prima che Annie.-


-Basta- dice Jhon il cugino di Annie. Ex di Brooke. Amico fraterno di Harry. Perciò aveva preso la decisione di mollare Brooke e restaurare il rapporto di amicizia con Harry. –Abbiamo da sempre deciso che dell’8 Novembre non se ne parlerà mai più. Annie è stata uccisa. E nessuna sa come, chi.-

Jhon camminava verso casa insieme a Emma.
-Jhon, sai che è un brutto colpo, ma secondo te chi ha ucciso Annie.-
-Non lo so.

SIRENE DELLA POLIZIA.

Jhon si gira di scatto e bacia Emma.

-Forse il colpevole di tutto è stato finalmente preso.-

                                                2 Mesi prima.
-Ehi John ti va un drink.
-No, sono ubriaco.

jhon avanzava verso la pista da ballo, ubriaco.
Prese di forza una ragazza bionda e la baciò.
Ma non era chi pensava: Lui da sempre era innamorato di Emma, ma quella volta aveva baciato Brooke.

E da quel momento aveva preferito non spezzarle il cuore.

Ma adesso poteva.
Aveva sempre amato Emma.

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Capitolo 7
*** Amore Coprifuoco ***


-sceriffo dove si trova mio figlio?- chiedeva il papà di Phil
Tutti lo cercavano..
Kevin era arrabbiato con il fratello maggiore..
Era convinto fosse lui il colpevole,Phil doveva essere preso.
 
La polizia aveva cercato in lungo e in largo Phil.
Ma niente.
Nulla di nulla 
 
La mamma ormai era morto e Phil fuggiva dove non si sa.
 
-Non si ha traccia del sospettato..
Sappiamo solo che è pazzo 
Perciò concordiamo la massima sicurezza per la nostra città,perciò..
Io ammetto il coprifuoco su Merlestone- aveva annunciato il sindaco
 
-Cazzo- Elina imprecava.
-Phil è il colpevole- continuavano le gemelle.
 
Emma baciava Jhon e lo teneva stretto
In precedenza gli aveva confessato di temere Phil.. 
Ma non Phil in se per se ma il Killer
Si,ormai era Killer.
Non aveva un nome importante o che incuteva terrore era il Killer ed esso si era scoperto chi fosse.
Phil
 
-Brooke- cosa ne pensi? Diceva Harry
-Non penso.
-Ti amo
 
Le ormai coppie fisse si erano strette durante quel mese,ebbene si.
Un mese era passato dalla scomparsa di Phil
Niente notizie.
La polizia faceva un passo avanti:Trovato resti di fuoco nei boschi
Poi ritornava indietro di altri due
 
Ormai la vita era stata stravolta.
Merlestone si spegnava alle 8 di sera e poi riprendeva al mattino
Le persone temevano che se avessero girato l'angolo si sarebbero trovati d'inanzi Phil ad ucciderli.
 
Ma ancora niente.
 
-Brooke-
-Ti amo-
Stavano facendo l'amore in macchina,avevano appena finito
Harry e Brooke finalmente avevano trovato uno 'spazio' libero dove potevano riuscire ad amarsi liberamente
Senza chiamate dai genitori che annunciavano di tornare a casa presto perché vi era un Killer assassino in giro per la città(che ovviamente non si vedeva da un mese )
 
-Andiamo a casa- concludeva Harry rivestendosi
Accesa la macchina percorrevano i boschi fino a casa di Brooke
-Ehy amore hai visto il mio cellulare?
-No? L'avrai lasciato a casa-
-Giusto
 
Solite smancerie prima di salutarsi definitivamente
 
-Mamma hai visto il mio telefono?- diceva Brooke
             Kilometri di distanza
 
Il killer teneva in mano il cellulare di Brooke.
Perché aveva rubato il suo cellulare?
Era tornato in azione.
 

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Capitolo 8
*** Città Silenziosa ***


La città immersa in un silenzio da giorni
Harry vagava per la strada solitario cercando di tornare a casa in fretta prima del coprifuoco 
Faceva freddo.
Erano i primi di novembre 
Ed ecco fiocchi di neve caddero sul volto di Harry.
Prima nevicata della stagione
 
È veloce correva a casa.
 
Per un giorno intero nevicò 
Strade imbiancate,e i telefoni non prendevano.
Assenti proprio
 
La TV non smetteva di parlare di Phil eccetera eccetera.
 
Niente scuola per un giorno intero tutti a stare a casa.
Niente telefoni.
Harry lontano da Brooke
 
La mattina arrivava presto.
La neve era scomparsa quasi del tutto dalla strada ma la scuola era rimasta chiusa.
 
Harry si stiracchiava sul letto e controllava per prima cosa i messaggi.
 
'Ti aspetto alle 18 all'incrocio di Sbrin Road,verso il nostro piccolo coprifuoco d'amore. 
            B.
 
Il pomeriggio passava in fretta ed ecco le 18
Harry si preparava ed usciva di casa
 
 Il silenzio tombale,anche se mancava quasi più di un'ora al coprifuoco, spaccava i timpani.
 
In meno di 5 minuti era all'incrocio e parcheggiava la macchina lungo la strada e decide di prendere un panino nell'attesa
 
Sceso dall'auto si avviava verso Marianne,la donna che faceva i panini  .
Ma era chiuso il suo negozio.
 
Si girava di scatto e una figura nera era dall'altro lato della strada e lo fissava 
 
-Sei tu-
E la figura si voltava di scatto e iniziava a camminare.
Non l'aveva visto.
 
'cara Brooke scusami ho avuto un contrattempo ci vediamo domani 
      H.'
 
Lo seguiva insistentemente verso la strada che portava al vecchio deposito ormai abbandonato da anni.

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Capitolo 9
*** Rivelazioni. ***


Lo seguiva.
L'impermeabile svolazzava a destra e sinistra.
Gli stivaletti neri formavano impronte ormai nella debole neve rimasta.
Camminavano da 5 minuti ed ecco
 
Davanti a loro la discarica abbandonata.
 
Il killer avanzava lento verso essa.
Si ferma a circa 10 metri ed entra.
 
E subito dopo Harry prende coraggio e si avvicina all'ingresso entra
 
La debole luce veniva da una piccola foratura che c'era sul tetto e disegnava un cerchio di luce al centro della sala.
 
E al centro del cerchio la figura incappucciata 
 
-Ti prego- sussurrava Harry
 
Il killer si voltava di scatto e tolto il cappuccio si mostrava il vero volto.
 
Era Phil.
 
Gli occhi scavati da profonde occhiaie nere e accanto ad essa delle chiazze di sangue..
Rabbrividiva.
 
-Harry,amico caro- la sua voce era folle,pazzo.
La paura aumentava nel corpo di Harry.
 
Dalle maniche dell'impermeabile compaiono due coltelli lunghi.
 
Uno lo scaglia contro il ragazzo
 
Harry lo schiva.
 
-Si,sono io il killer- iniziava Phil pian piano avvicinandosi a Harry
-eccomi qua.
Ho ucciso Jessica,che cosa bella essere padre.
No.
L'ho uccisa ed il bambino gliel'ho strappato dal ventre
E poi mia madre l'aveva saputo e l'ho uccisa 
Dovevo.
Ora ci sei tu nella mia breve ma lunga lista.
Addio Harry.-
 
A velocità si scagliava sul corpo di Harry,che tentava di schivare ogni colpo
 
Sferrava calci e pugni ma Phil lo aveva agguantato
Eccola la la fine
Il coltello disegnava una linea in area e poi 
Zam 
Vicino al cuore 
Ma Harry nonostante tutto stava bene
 
Si alza di scatto e correva verso la porta di fronte.
Cercava anche lui un'arma.
 
-cazzo- Phil stava arrivando 
Ma aveva trovato il coltello lanciato in precedenza da Phil.
 
Ingaggiavano una lotta violenta a colpi di ferro.
 
Il sangue colava sulla maglietta.
 
Il coltello di Phil vola via.
Harry veloce lo agguanta e lo getta a terra e poi lo mette al muro e lo lega al muro con delle funi trovate poco prima ma soprattutto con le ultime forze
 
Prendeva il cellulare
-911
Il killer 
Discarica abbandonata
 
Cade.
 
Solito rumore :Tan fan tan
 
Era vivo
E Brooke al capezzale del suo letto e racconta ciò che dopo era successo.
 
La polizia li aveva trovati 
Harry svenuto a terra e Phil che rideva.
Ecco 
 
Phil vagava scortato dalle due guardie
La cella si avvicinava
 
Appoggia le dita sulle barre di ferro,sorride.
 
I ragazzi sono stati chiamati in interrogatorio
Ognuno dava la propria personalità a Phil ciò significava diversi tratti del killer perciò semplicemente potevano dire che Phil era affetto dal disturbo della multi personalità
 
Ma ormai il killer era stato scoperto.
Il giorno su Merlestone si accendeva
Copri fuoco rotto
Ma era solo l'inizio.

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Capitolo 10
*** Un breve passo in avanti. ***


Bisogna assolutamente inserire la storia in codice html, altrimenti il testo verrà fuori tutto attaccato. Per istruzioni guardate il riquadro azzurro affianco e se non sapete cos'è l'html, utilizzate la prima delle due opzioni, l'editor di EFP.Dalle mille e mille teorie sulla personalità emergeva la teoria che Phil fosse un pazzo, questa follia omicida era dovuto allo shock della scoperta della propria paternità.

Phil adesso si trova presso il carcere di Seattle.
Lontano.
Storia finita.
Perdere tutto semplice.

Phil ormai non capiva nulla era solo un povero pazzo.

Era emerso dalle analisi che aveva assunto droghe pesanti perció..

Il giudice nel processo decise  di mandarlo all'istituto psichiatrico di Merlestone.

Vicino casa
Pluriomicida pazzo.

Gli amici lo avevano abbandonato.
Spaventati

Vagava nella sua stanza,passeggiava
Occhi spalancati sicuramente da astinenza a droga.


Solo una persona di tanto intanto lo andava a trovare,Moana.

Le visite di Moana erano brevi saluti ,sguardi nel vuoto, saluti.

Moana decise di non andare più da Phil.
Il tempo volava.

Le coppie si rafforzarono nel tempo
E anche Merlestone venne 'liberata''dall'enorme spettro dell'omicidio dell'8 novembre poiché il giudice aveva incolpato dell'omicidio Phil 
Movente:pene d'amore.

                 Tre mesi dopo
Il sole spuntava alto su Merlestone
Ordinaria cittadina vicino Seattle

Gli adolescenti solita vita
Scuola casa amico casa 

Un ordinario giorno nella tranquillità di Merlestone
I ragazzi si trovavano presso il cortile della scuola
Harry e Brooke si stavano concordando per un appuntamento romantico.
All'uscita dovevano andare al lago:pic-nic 
E poi probabilmente dovevano passare un pomeriggio a fare l'amore in riva al lago

Le due.
Tutti fuori.

Una macchina sgommava dal parcheggio
Tutti i presenti guardavano quella bella auto sportiva nera.
Kevin,Moana,Jack,Jhon,Ellina,Emma,Le gemelle guardavano a bocca aperta il bolide da corsa

Invece Brooke e Harry sussultavano contemporaneamente

Dalla macchina scendeva un uomo sulla ventina con occhiali da sole alto e capelli neri 

Da una parte del parcheggio si levava il grido delle solite ragazzine eccitate al solo sguardo di una persona leggermente più grande.

-Brooke 
-Dave,sei tornato.

Era Dave fratello di Brooke partito due anni prima per una licenza militare

Qualcuno osservava la scena  con disprezzo.

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