Persa nel tempo

di gaia21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Era una giornata soleggiata a Magnolia. La gente passeggiava per le vie della città tra  negozietti e bancarelle e i bambini giocavano felici per strada.
Un urlo squarciò la tranquillità cittadina, ma le persone non ci fecero molto caso visto che quella era una cosa di tutti i giorni ormai.
L’urlo, proveniva da un piccolo condominio posto vicino al fiume, precisamente da un appartamento dove viveva una maga.
Non era un urlo di terrore, ma bensì di rabbia perché come ogni mattina, la ragazza si era ritrovata il suo compagno di team e il suo gatto nel letto con lei.
A far aumentare la sua rabbia e sopratutto il suo rossore, era  il fatto che il ragazzo era ancora profondamente addormentato e in più con un braccio aveva circondato la vita di lei, tenendola stretta a sé come a non volerla lasciare andare via.
La maga, profondamente imbarazzata da quella situazione, tentò di alzarsi dal letto e cercare di liberarsi ma senza successo, anche se dormiva quel ragazzo aveva una presa ferrea su di lei.
Dopo un paio di tentativi, riuscì a liberare un braccio per sferrare un pugno dritto sulla testa del rosato che, al momento dell’impatto, si svegliò di soprassalto aumentando la presa sulla bionda con fare possessivo.
“Che succede?!” esclamò il rosato, agitato.
“Che cosa vuoi che stia succedendo? Tu non ti svegliavi e io non riuscivo a muovermi e poi…. Ti dispiace diminuire la presa? Mi stai soffocando!”.
Il ragazzo, a quelle parole, lasciò andare la maga, accorgendosi solo in quel momento della posizione imbarazzane in cui si trovavano e facendo spargere sulle sue guance un lieve rossore.
Da sopra le loro teste, giunsero alcune risatine soffocate e una voce parecchio divertita disse “Voi vi piacete!”.
Solo in quel momento i due si ricordarono della presenza di Happy, il quale, aveva assistito a tutta la scena svolazzando tranquillamente sopra le loro teste.
La bionda, infastidita, spiaccicò un cuscino sulla faccia del rosato e ne lanciò un altro ad Happy che prontamente lo evitò.
Non avendo ancora ottenuto quello che voleva, Lucy si mise a rincorrere il gatto per tutta la casa brandendo in mano il cuscino che gli aveva lanciato poco prima, all’urlo di “Fermati, stupido gatto!” il tutto, sotto lo sguardo divertito di Natsu, che a stento tratteneva le risate.
Dopo la ‘caccia al gatto’ (come la chiamava Lucy), Natsu e Happy furono scaraventati giù dalla finestra, come tutte le mattine da quando avevano preso l’abitudine di entrare in casa sua.
Si diressero verso la gilda e, come ogni mattina, il rosato aprì il grande portone con un calcio urlando “Buon giorno a tutti!”.
Per prima cosa andarono verso il bancone del bar, dove una sorridente Mira, puliva i bicchieri.
“Mira, puoi darmi da mangiare? Lucy mi ha sbattuto fuori casa senza farmi fare colazione  e adesso sto morendo di fame!”.
“Aye! E io voglio un bel pesce!” esclamò contento Happy.
“Forse dovreste smetterla di entrare a casa sua senza permesso, dopo tutto è una ragazza, ha bisogno dei suoi spazi” disse Mira, mentre li serviva.
“Ma quel letto è troppo comodo!” esclamò Natsu, prima di addentare un pezzo di pane.
“Natsu, sei sicuro che sia solo il letto di Lucy a piacerti?” e, mentre lo diceva, Mira aveva fatto riemergere la diavolessa dell’amore che era in lei guardando speranzosa il dragon slayer di fronte a lei.
“Si sono sicuro. Perché, cos’altro dovrebbe piacermi?” chiese con tono ingenuo Natsu, mentre finiva quello che Mira gli aveva servito poco prima.
“Certo che sei proprio un’idiota” si sentì dire da una voce dietro di lui, che riconobbe subito.
“Che vuoi ghiacciolo? Hai già voglia di prenderle?” lo sfidò, con voce provocatoria.
“Da te? Scommetto che non mi fai neanche il solletico, fiammifero” e, così dicendo, diedero inizio alla solita rissa che coinvolgeva quasi tutti i membri della gilda.
Poco dopo l’inizio del putiferio, le porte della gilda si aprirono facendo entrare Lucy, che si diresse come un fulmine verso il bancone per evitare di essere coinvolta.
“Buon giorno ragazze!” disse sorridendo.
“Buon giorno Lucy” dissero in coro Mira, Lisanna, Levy e le altre che, al contrario di Erza e Juvia, non si erano mischiate a quel groviglio di corpi.
Dopo un po’ la rissa finì e Natsu, accompagnato da Happy, si diresse verso Lucy.
“Lucy!! Prendiamo una missione!!” esclamò raggiante il ragazzo.
“Aye sir!” lo appoggiò Happy, mentre atterrava sul bancone chiedendo a Mira un altro pesce.
“Va bene” e, così dicendo, si alzarono ma si fermarono non appena videro il portone spalancarsi all’improvviso e rivelare una bambina dell’età di Asuka che entrava raggiante in gilda esclamando “Sono tornata!”.

Angolo autrice
Ciao a tutti!! Questa è la prima volta che pubblico una long e spero che vi abbia incuriosito almeno un pochino.
Cercherò di aggiornare spesso o almeno di farla piacere a qualcuno....
Mi scuso in anticipo degli errori che potrebbero esserci e cercherò di fare i prossimi capitoli un pò più lunghi.
Detto questo, vi lascio con una domanda : secondo voi chi è la bambina che è entrata in gilda?
A presto!!
Un abbraccio,
Gaia



 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


“Sono tornata!”.
A quelle parole, tutti i membri della gilda, puntarono i loro occhi su chi era appena entrato. D’avanti a loro c’era una bambina di all’incirca 5 anni, con dei lunghi capelli biondi e grandi occhi verdi. Portava un vestitino rosa che arrivava sopra le ginocchia e delle scarpette semplici del medesimo colore. Aveva anche una  borsetta bianca che portava a tracolla e, in quel momento, stava sfoggiando un bellissimo sorriso.
Erza, si avvicinò alla piccola inginocchiandosi per arrivare alla sua altezza, e disse “Ciao piccolina, dove sono i tuoi genitori?”.
La bambina la guardò un po’ confusa e disse “Zia Erza, non mi riconosci?”.
Tutti rimasero stupiti  dalla domanda della piccola. Perché aveva chiamato Erza zia?  Erza, era forse quella più sconvolta. Non aveva mai visto quella bambina, come poteva chiamarla zia?
A quel punto, anche Mira si avvicinò alla piccola inginocchiandosi alla sua altezza, mentre Erza si rialzava ancora sconvolta.
“Io mi chiamo Mira. Tu come ti chiami?” disse l’albina, sorridendole.
La bambina guardò confusa anche lei, dicendo “Zia Mira, perché ti stai presentando? Io so chi sei!”. Poi, a un tratto, la bambina scorse qualcosa dietro l’albina, appeso al muro c’era un calendario e sbiancò. Alzò tremolante la piccola manina e  lo indicò dicendo “Zia Mira, quel calendario è giusto? Questo è il X791?”.
Mira le sorrise e annuì, mentre gli occhi della bambina si fecero lucidi fino a far scendere calde lacrime sul suo viso. A quel punto, scoppiò in un pianto disperato correndo da una parte all’altra della gilda gridando “Come ci sono finita qui?!”.
Natsu, divertito e allo stesso tempo intenerito dalla scena, decise di avvicinarsi. Andò dalla piccola e la strinse in un caldo abbraccio, mentre questa piano piano smetteva di singhiozzare e, alla fine, di piangere.
Quando sentì che si era calmata, si staccò dall’abbraccio e disse “Ora che ti sei calmata puoi dirci come ti chiami?”.
Lo disse con un tono gentile che fece sorridere la bambina che disse “Si! Mi chiamo Nashi, ho 5 anni e vengo dal X798!”.
A quell’esclamazione rimasero tutti di sasso. Al contrario del master, che si avvicinò e disse “Nashi, giusto?” e a quella domanda la piccola annuì. “Come hai fatto ad arrivare nel nostro tempo?” continuò lui.
Pendevano tutti dalle labbra di Nashi, volevano sapere cosa aveva spinto quella bambina ad andare nel passato. Tutti, tranne Gajeel, che la guardava in modo scettico.
“Credete davvero che questa mocciosa sia venuta dal futuro?” disse, guardando gli altri membri della gilda come se fossero stupidi.
“Certo che vengo dal futuro, ferraglia! Mamma e papà mi hanno insegnato a non dire le bugie!” esclamò la piccola, infastidita dalla domanda del dragon slayer di ferro.
“Come mi hai chiamato, mocciosa?” disse Gajeel, con una vena pulsante sulla fronte.
“Però, hai un bel caratterino!” disse Erza, posando una mano sulla testa della bambina scompigliandole i capelli. “E tu!” disse poi, rivolgendosi a Gajeel. “Non ti vergogni a litigare con una bambina?”.
Gajeel sbuffò infastidito, mentre tutti gli altri ridevano di fronte a quella scena.
Nashi sorrise di fronte all’intera gilda e  disse “Mi hanno sempre detto che ho lo stesso carattere di papà!”. Oramai tutta la gilda era riunita intorno a lei, ed erano tutti curiosi di sapere di chi fosse figlia.
Il master, però, voleva sapere cosa ci faceva quella bambina nel passato e soprattutto, come c’era arrivata, così chiese “Nashi, come sei arrivata qui?”.
Nashi parve pensarci un attimo e poi disse “Non lo so. Stavo riordinando la biblioteca con zia Levy e poi improvvisamente mi sono ritrovata all’esterno della gilda, non so come ci sono arrivata”.
Il master sempre più incuriosito disse “Hai forse toccato qualche libro un po’ strano? Qualche tempo fa ad alcuni di noi, è capitato di aprire un libro magico e si sono ritrovati nel passato”.
La bambina, chiuse gli occhi e si mise a pensare poi, a un tratto, li aprì di scatto e frugò nella sua borsa tirando fuori un libro con una copertina bianca e una scritta dorata nel mezzo. “E’ questo!” disse, porgendo il libro al master.
Makarov lo guardò e lesse il titolo che diceva ‘Salti nel tempo’ poi guardò Nashi e disse “Come mai avevi preso questo libro?”.
“Perché volevo leggerlo una volta tornata a casa di zia Levy! Solo che appena l’ho preso mi è caduto e si è aperto, e dal libro è uscita una luce bianchissima! E poi…. Beh, lo sapete. Mi sono ritrovata qui”.
A quelle parole, nella mente di tutti sorsero due domande a cui Mira diede voce “Nashi, come mai stavi riordinando la biblioteca? E perché poi saresti dovuta andare da Levy, i tuoi genitori dove sono?”.
A quelle domande, Nashi mise un braccio dietro la testa e cominciò a grattarla ridendo “Beh, l’ultima volta che sono andata in missione per sbaglio ho fatto saltare in aria 10 palazzi , così il master mi ha messa in punizione dicendo che dovevo riordinare la biblioteca e poi…” Nashi non ebbe il tempo di finire la frase che tutti dissero in coro “EHHHHHHHHHHH?!?!”.
Erano rimasti tutti scioccati da quelle parole, come aveva fatto una bambina così piccola a creare un danno tanto grande? E poi, perché a quell’età era già in grado di usare la magia?
Nashi continuò a parlare , noncurante degli sguardi stupiti dell’intera gilda “Io vado sempre a stare da zia Levy quando mamma e papà vanno in missioni pericolose dove non possono portami con loro!”.
A quel punto, Erza, arrabbiata da quelle parole disse “I tuoi genitori devono essere proprio degli idioti se ti hanno insegnato la magia a quest’età e ti portano addirittura in missione con loro!”.
Nashi, d’altro canto, disse “No, è stato papà a insegnarmi a usare la magia ma solo perché glielo chiesto io! E poi, in missione ci siamo andati di nascosto da mamma, però lei l’ha scoperto quando al master è arrivato il foglio dei reclami e ha picchiato papà”. Mentre diceva quelle parole, Nashi era scoppiata a ridere al ricordo della scena e, con lei, l’intera gilda.
Quella bambina era una fonte di felicità e buon umore e la sua risata cristallina aveva contagiato tutti, ma c’era ancora una domanda a cui Nashi doveva rispondere.
Mira le si avvicinò e disse “Nashi, non ci hai ancora detto chi sono i tuoi genitori”.
A quella domanda tutti smisero di ridere e si concentrarono sulla bambina che disse “I miei genitori si chiamano Natsu e Lucy Dragneel!”. Sorrise alle sue stesse parole, al contrario dei membri della gilda che scioccati dissero in coro “COOOOOOSAAAAAAA?!?!”.

Angolo autrice
Ciao a tutti! Sono tornata con il capitolo 2 di questa storia, che ve ne pare? Quando ho detto che alcuni di loro erano tornati nel passato mi riferisco all' OAV 3 ;) Ho provato a fare il capitolo più lungo, ma non sono riuscita ad allungarlo più di cosi, mi dispiace :(  Ma passiamo ai ringraziamenti : ringrazio tutti quelli che hanno messo la mia storia nelle preferite e nelle seguite, e ringrazio anche chi ha solo letto :)  Spero di non avervi deluso con questo capitolo....
A presto!!
Un abbraccio,
Gaia
 

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


“I miei genitori si chiamano Natsu e Lucy Dragneel!”.
“COOOOSAAAAA?!?!”

Erano rimasti tutti sconvolti dalle parole che la piccola Nashi aveva appena pronunciato, mentre Lucy, era diventata tutta rossa e balbettava qualcosa d’incomprensibile.
Happy, invece, guardava Natsu e Lucy ridendo dicendo “Si piacciono!!!”.
L’unico che sembrava apparentemente normale era Natsu, da lui non c’era stata nessuna reazione. Poi, improvvisamente, si voltò verso Lucy e disse “Noi…. Nel futuro…. Siamo… FRATELLI!!”.
A quelle parole caddero tutti a terra. Come poteva non aver capito?
Gray gli si avvicinò e disse “L’ho sempre detto che sei un’idiota. Come cavolo ci sei arrivato a quella conclusione? E’ chiaro come il sole quello che intendeva dire Nashi”.
“Che hai detto, ghiacciolo? Io non sono un’idiota e poi ho capito benissimo quello che voleva dire” disse irritato Natsu.
“Beh non si direbbe” sospirò rassegnato Gray.
Erza decise di chiarire la situazione così chiese “Natsu, perché credi che Lucy sia tua sorella?”.
“Come perché? Nashi ha appena detto che nel futuro abbiamo lo stesso cognome, è ovvio che siamo fratelli!”. A quelle parole caddero di nuovo tutti a terra, Natsu non aveva capito niente.
“Natsu, tu e Lucy non siete fratelli. Nel futuro siete semplicemente sposati. Quando un ragazzo e una ragazza si sposano, la ragazza prende il cognome del ragazzo”. Erza, aveva tentato di spiegarglielo con calma e facendogli anche un disegno. Se il rosato avesse insistito ancora con quella storia, la scarlatta non sapeva se avrebbe resistito dal tirargli un pugno in testa.
Nashi, intanto, era sdraiata sul pavimento della gilda ridendo a crepa pelle, oramai aveva anche le lacrime agli occhi.
Si alzò, tenendosi ancora lo stomaco per le troppe risate, e disse “Sei sempre il solito papà!”.
A quelle parole, Natsu si voltò verso di lei e disse “Quindi nel futuro, sei mia figlia?” la piccola annuì e Natsu s’inginocchiò, arrivando alla sua altezza, per abbracciarla.
Da gli altri, arrivarono sospiri di sollievo e sguardi inteneriti dalla scena che si presentava sotto i loro occhi.
Al master, erano venute le lacrime agli occhi per la commozione ma, a malincuore, doveva interrompere quella scena.
“Nashi, nel futuro non saranno preoccupati per te?”. La piccola, a quella domanda, si staccò dall’abbraccio guardando il master con un sorriso.
“No, mamma e papà sono in missione, non so quando tornano”.
“Beh, ma tutti ti staranno cercando, saranno preoccupati” disse, con un tono gentile Makarov.
“Si, però….. io non so come tornare a casa”. Nello sguardo che aveva appena assunto la bambina, si poteva chiaramente vedere tutta la tristezza che stava provando così, Lucy s’inginocchiò vicino a lei e disse “Non preoccuparti, troveremo un modo per farti tornare a casa”.
Nashi sorrise e disse “Si!” annuendo contemporaneamente con la testolina.
Il master allora disse “Levy, dal libro che mi ha dato Nashi, puoi riuscire a capire come farla tornare a casa?”.
“Non lo so, ma ci proverò. Forse leggendolo ci sarà qualche indizio che ci farà capire qualcosa” disse Levy, equipaggiandosi dei suoi occhiali.
“Anch’io voglio leggere il libro con zia Levy!” esclamò contenta Nashi, mentre Lucy sospirava sollevata. Infondo, Nashi non era proprio uguale a Natsu, aveva preso da lei la passione per i libri.
Si erano messe al lavora da circa 2 ore, e ancora non avevano trovato nulla. Avevano anche fatto portare altri libri che potevano aiutarle a capire di più, eppure sembrava che non ci fosse soluzione.
Nashi, oramai, si era stancata di leggere così disse “Papà, andiamo fuori ad allenarci?”.
Natsu acconsentì subito ma Lucy li fermò “Non potete andare, vi farete male. E poi Natsu, tu non ci sai andare leggero”.
“Lucy ha ragione, fiammifero. Prima che combini qualche guaio è meglio che stai fermo” l’appoggiò Gray.
“Ma mamma, zio Gray, io mi sto annoiando!” disse in tono supplichevole Nashi, guardandoli con uno sguardo da cucciolo ferito che avrebbe intenerito chiunque.
Mira, a quella scena, decise di avvicinarsi per salvare la situazione “Nashi, perché non ci racconti qualcosa del futuro?” disse, sorridendole.
“Cosa devo raccontarti?” chiese Nashi, incuriosita dalla domanda dell’albina.
“Non lo so. Ad esempio, come mai ti chiami così?” sotto lo sguardo innocente di Mira, si stava nascondendo la diavolessa dell’amore e ormai tutti in gilda avevano capito chi erano i suoi bersagli.
Nashi sorrise e disse “Mamma e papà mi hanno detto che volevano far sapere a tutti quanto si volessero bene, così hanno unito i loro nomi ed è venuto fuori il mio!”.
Tutti sorrisero inteneriti a quelle parole, tranne Natsu e Lucy che arrossirono così tanto, da far invidia ai capelli di Erza.
“Che carini!!” esclamò contenta Mira, guardandoli.
“Trovato!!” esclamò all’improvviso Levy, attirando su di sé gli sguardi di tutta la gilda.
“Cos’hai trovato Levy?” chiese Lucy, ringraziando mentalmente l’amica per averla tirata fuori da quella situazione.
“Qui dice che per fare in modo che Nashi torni al suo tempo, dobbiamo trovare altri due libri magici più o meno simili a questo”.
“Che vuoi dire Levy?” chiese dubbioso il master.
“Per far funzionare  questo libro, dobbiamo trovare altri due libri che sono necessari ad attivare l’incantesimo. Ma non è detto che  riusciremo a trovare quelli che ci servono”.
“Che significa?” chiese allora Erza.
“Beh, gli altri due libri sono divisi in tanti altri. Cioè il primo libro che dobbiamo trovare s’intitola ‘Futuro’, ma non è detto che riusciremo a trovarlo in quanto non è l’unico libro in circolazione, poiché esistono anche i libri ‘Presente’ e ‘Passato’. Il secondo libro è forse quello più difficile da trovare poiché s’intola ‘X798’ e potrebbero essercene a centinaia che rispecchiano altri anni” spiegò  Levy.
“Quindi, in poche parole, dobbiamo trovare quei libri che rispecchiano esattamente da che periodo viene Nashi”.
“Esatto, Erza. Però il problema è che non sono riuscita a capire dove si trovano i libri e potrebbero essere ovunque! L’altro problema è che dovremmo affrontare delle prove per riuscire a prenderli e Nashi dev’essere presente, altrimenti le prove non partiranno” spiegò Levy con un velo di preoccupazione.
“Che aspettiamo?! Partiamo, allora!” esclamò contento Natsu.
“Aye sir!” l’appoggiò come al solito Happy.
“Fermi. Non possiamo andare in giro alla ceca, dobbiamo prima capire dove si trovano i libri” li rimproverò Erza.
“La magia di localizzazione” disse all’improvviso Nashi.
“Cosa?” chiese il master.
“Quando quella volta sono andata in missione con papà, l’incarico c’era stato affidato da un vecchietto che per ripagarci mi ha insegnato ad usare la magia di localizzazione!” esclamò felice Nashi.
Il master parve pensarci un attimo poi disse “Sei sicura di riuscire a farcela, Nashi?”.
“Si, conta su di me vecchietto!” e, dopo aver pronunciato quelle parole Nashi chiuse gli occhi, attivando la magia di localizzazione.
Vide un enorme deserto e, sotto la sabbia, una grotta piena di cristalli. Il libro era proprio li, incastonato nella roccia sorvegliato da un enorme scorpione.
Poi l’immagine si spostò su una foresta piena di alberi giganti. Su un albero, sorvegliato da un enorme uccello, c’era il secondo libro incastonato nel tronco dell’albero.
Nashi riaprì gli occhi e iniziò a raccontare quello che aveva visto.
“Questi luoghi sono rispettivamente a est e a ovest di Magnolia” disse Levy, guardando la cartina del paese.
Il master, ci pensò su e disse “Va bene. Natsu, Lucy, Gray,  Erza,  Wendy, Juvia , Gajeel e naturalmente Happy, Charle e Lily domani mattina partirete insieme a Nashi per cercare i libri. Adesso andate a riposarvi, domani partirete molto presto. Dobbiamo cercare di riportare Nashi a casa il prima possibile”.
“AYE SIR!!!” fu l’urlo generale.
Era sera, quindi tutti quelli che dovevano partire si stavano dirigendo verso casa quando Nashi disse “Mamma! Papà può venire a casa con noi? Io voglio stare con tutti e due!”.
A quelle parole sia Natsu che Lucy arrossirono mentre Happy aveva preso a ridere sotto i baffi.
“V-va bene” disse Lucy, mentre Nashi saltava per la gioia, poi si voltò verso il mago del fuoco e disse “Però se russi ti lancio comunque fuori dalla finestra”.
“Sta tranquilla, Lu. Non russerò”.
Poi, presero entrambi le manine di Nashi nelle proprie, uno da una parte e una dall’altra, e s’incamminarono con Happy che volava dietro loro.
Stavano per passare la loro prima nottata insieme, quasi come una vera famiglia.

Angolo autrice
Ciao a tutti!! Come promesso ecco il nuovo capitolo!! Spero di non avervi deluso e che la storia si capisca.... Mi scuso in anticipo per i possibili errori che potrebbero esserci....
Ringrazio chi ha recensito gli scorsi capitoli, chi ha messo la storia nelle preferite e nelle seguite, e anche chi ha soltanto letto!! Grazie ancora!! Mi date il coraggio per continuare a scrivere e avere fiducia in me stessa :)
A presto!!!
Un abbraccio,
Gaia

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Natsu, Lucy, Nashi e Happy si erano incamminati da un pò quando, all'improvviso, Nashi si fermò.
"Nashi, come mai ti sei fermata?" chiese leggermente preoccupata Lucy.
"Dove stiamo andando?" domandò dubbiosa la piccola.
"All'appartamento di Lucy! Sai ha un letto morbidissimo!" esclamò contento Natsu.
"Appartamento? E casa nostra?" chiese Nashi.
Lucy,allora s'inginocchiò vicino a lei e disse "Nashi, non siamo nel futuro. Io e Natsu abbiamo case separate".
"Però mamma e papà mi hanno raccontato che si sono fidanzati in quest'anno" disse con un tono un pò dispiaciuto Nashi.
A quella risposta Natsu e Lucy arrossirono provocando le risate dell'Exceed.
"Quest'anno deve ancora finire, entro la fine dell'anno succederanno un sacco di cose divertenti! E chi lo sà.... come hai detto tu,io e Lucy potremmo fidanzarci. Adesso che ne dici di andare a casa?" disse sorridendo Natsu.
"Si!" esclamò raggiante Nashi, mentre le sue labbra si aprivano in un bellissimo sorriso.
Quando arrivarono all'appartamento di Lucy,Nashi entrò dentro come un piccolo tornado, correndo da una parte all'altra e osservando tutto.
"Wow! Che bella casa!" esclamò meravigliata, continuando a guardarsi intorno.
Natsu e Happy erano andati con Nashi a farle vedere la casa, mentre Lucy era in cucina a preparare la cena.
"Perchè non provi il letto?"domandò Natsu,sorridendo.
Nashi per tutta risposta, si buttò sul letto e cominciò a saltarci sopra. "Avevi ragione papà! E' morbidissimo!" esclamò contenta Nashi, continuando a saltare.
Quando Lucy tornò in camera sua, vide Nashi, Natsu e Happy che saltavano sul suo letto.
"Che fate? Cosi mi distruggerete il letto!" aveva esclamato la maga, portandosi le braccia sui fianchi con fare rimproverativo.
"Dai Lu, è divertente! Vieni anche tu!" dette quelle parole, Natsu prese la maga per mano e la trascinò sul letto a saltare con loro.
Mentre saltavano, una coperta un pò smossa fece inciampare Lucy, che cadde. Istintivamente chiuse gli occhi, aspettandosi da un momento all'altro l'impatto con il pavimento, che non avvenne. Si senti afferrare per la vita da due braccia calde e forti e, per il poco equilibrio, cadde sul letto e senti qualcosa cadere su di lei.
Apri piano gli occhi, ritrovandosi vicinissima al viso di Natsu.
"Stai bene, Lu?" aveva chiesto il mago un pò preoccupato.
"S-si sto bene" rispose Lucy, con le guance leggermente arrossate.
"Mamma, papà, tutto bene?" chiese Nashi.
"Si, non preoccuparti! Allora, Lu, è pronto da mangiare?" chiese Natsu, rialzandosi e cominciando a massargiarsi la pancia per la fame.
"S-si, a quest'ora dovrebbe essersi cucinato tutto" rispose la maga, alzandosi e cominciando a incamminarsi verso la cucina.
"Lucy, per me c'è qualche pesce?" chiese Happy, volandole dietro.
"Si!" esclamò Lucy e dopo un pò si senti "E' tutto pronto! Nashi, Natsu potete venire a mangiare!". Appena Lucy terminò la frase, vide i due precipitarsi al tavolo e cominciare a mangiare e,in quel momento, la maga constatò che Nashi aveva ereditato anche la fame esagerata del padre.
Una volta finito di mangiare, Lucy si mise a riordinare la cucina mentre Natsu chiedeva "Nashi, che tipo di magia sai usare?" la piccola ci pensò su e poi disse "La tua stessa magia papà! E poi la magia di localizzazione come avete visto in gilda. E poi.....".
"E poi?" la incitò Natsu, vedendo che la bambina si era fermata a pensare.
"Ecco..... non mi ricordo come si chiama" disse Nashi, cominciando a ridere mentre con una mano si massaggiava il retro della testa,come se quel movimento potesse aiutarla a ricordare. Poi,ad un tratto, si girò verso Lucy e disse "Mamma, come si chiama la tua magia?".
"Magia degli spiriti stellari, perchè me lo chiedi?" chiese dubbiosa la maga.
"Ecco è quella!" esclamò contenta Nashi."E' quella l'altra magia che so usare! Cioè.....più o meno...." continuò.
"Che vuol dire 'più o meno'?" chiese dubbioso Natsu.
"Beh, non la so usare tanto bene. Riesco ad evocare un solo spirito tra quelli della mamma. Però,lei mi ha dato quella chiave e mi ha detto di prendermene cura e di non perderla"disse Nashi sorridendo.
"Io dubito che quelle parole sianno uscite dalla bocca di Lucy. Futuro o non futuro per me sarà sempre strana, aye!" disse con un tono di convinzione Happy, continuando indisturbato a mangiare il suo pesce.
"Io non sono strana,gattaccio!" e, detto questo, Lucy si mise a rincorrere Happy per tutta la casa.
Natsu e Nashi si misero a ridere a quella scena poi, Natsu, si voltò verso Nashi e disse "Nashi, come si chiama lo spirito che riesci ad evocare?".
Si vedeva che Natsu era curioso cosi Nashi disse "Si chiama Dragon" e, mentre diceva quelle parole, aveva tirato fuori dalla sua borsetta una chiave dorata dove, sulla cima di essa,si vedeva la testa di un drago rosso.
"Che forza! E' un drago!" esclamò contento Natsu,saltando da una parte all'altra.
Lucy smise di rincorrere Happy e si avvicinò ai due. "Nashi, posso vedere questa chiave?" chiese.
"Si!" rispose raggiante Nashi, porgendole la chiave.
Lucy la studiò attentamente, quella chiave le ricordava qualcosa ma non riusciva a ricordare cosa.
Happy notò la chiave e disse "Sembra simile alla chiave che Yukino ha usato al Dai Matou Embu".
Lucy ci pensò su e disse "Ma certo! Happy ha ragione! Assomiglia alla 13esima chiave!".
Natsu era confuso ma poi si ricordò "Intendete dire quella chiave da dove è uscito quel serpente gigante?" chiese.
"Si" "Aye!"risposero insieme Lucy e Happy.
"La 13esima chiave? Ah, si! Nel futuro si è scoperto che quella chiave fa parte di un altro gruppo di chiavi appartenenti allo zodiaco cinese!" esclamò contenta Nashi.
"Lo zodiaco cinese?" chiesero all'unisono Natsu, Lucy e Happy.
"Si! La 13esima chiave fa parte dello zodiaco cinese,è la chiave del serpente! Anche Dragon fa parte di quel gruppo di chiavi ed è lo spirito più forte!"esclamò Nashi, sorridendo ai tre.
"Io non ho capito un gran chè, ho sonno. Andiamo a letto? Domani dobbiamo svegliarci presto" disse Natsu, incrociando le braccia dietro alla testa.
"Anch'io voglio dormire!" disse Nashi, saltellando si qua e di là.
Si andarono a lavare e a cambiarsi a turno per la notte, poi s'infilarono tutti e quattro nel letto della maga. Natsu era vicino alla finestra, Lucy dalla parte opposta del letto, e Nashi era tra di loro con Happy.
Nashi e Happy si addormentarono subito l'una abbracciata all'altro, mentre Natsu e Lucy rimasero svegli.
Avevano poggiato entrambi i gomiti sul letto e stavano osservando la bambina quando, ad un tratto, Natsu interruppe il silenzio. "Non posso credere che nel futuro sia nostra figlia" disse, continuando a guardare Nashi. "Ti somiglia tanto, è bella come te" aggiunse infine, spostando lo sguardo sulla maga d'avanti a lui.
Lucy arrossi a quelle parole e disse "Però ha il tuo stesso carattere" sorrise mentre pronunciava quelle parole.
"E' la nostra perfetta unione. Esteriormente somiglia a te e caratterialmente a me" disse con un sorriso Natsu poi, il suo viso tornò serio e cominciò ad avvinirarsi al viso della maga.
Lucy non si ritrasse, anche lei voleva quel contatto, cosi cominciò ad avvicinarsi.
Natsu, non potendo aspettare oltre, con uno scatto accorciò le distanze posando le sue labbra su quelle della maga.
Fu un bacio un pò goffo all'inizio,ma piano piano diventava sempre più dolce e passionale. In quel bacio,ci stavano mettendo tutti i sentimenti che provavano l'uno per l'altra, facendo si, che fosse il più dolce di sempre.
Si staccarono a malincuore quando il bisogno d'aria divenne impellente, e si sorrisero prima di dare inizio ad un nuovo bacio.
Quando si staccarono nuovamente Natsu disse "Era da tanto che volevo farlo ma avevo paura che tu non provassi lo stesso".
"Anche per me è stato lo stesso. Ti amo dal primo momento che ti ho visto ad Hargeon" disse sorridendo, Lucy.
"Ti amo anch'io, Lu" e, cosi dicendo, unirono nuovamente le loro labbra poi, misero la testa sul cuscino e abbracciarono Nashi e Happy stringendosi di più vicino a loro e chiudendo gli occhi addormentandosi.
Mentre i due maghi chiudevano gli occhi, Happy li apriva e, sotto voce disse "Si piacciono!" riaddormentandosi poi, con un sorriso.
 

Angolo autrice
Ciao a tutti! Scusate il ritardo ma ho avuto un pò di problemucci... tra la prof di scultura e i troppi compiti che dava e il computer rotto,non sono riuscita a pubblicare prima :(  Spero che questo capitolo vi piaccia essendo solo un capitolo di passaggio (?), non so se posso chiamarlo cosi XD
Ringrazio chi ha recensito gli scorsi capitoli, chi ha messo la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate.... aumentate sempre di piu! Ringrazio anche chi ha letto soltanto! Un ringraziamento speciale a Miky_chan95 che mi ha messo tra le autrici preferite, non me l'aspettavo!!
A presto!!
Un abbraccio,
Gaia

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Era appena l'alba, il sole aveva appena iniziato a fare capolino tra le case e gli uccelli stavano cinguettando allegri. In un piccolo appartamento vicino al fiume una piccola bambina stava cercando di svegliare i suoi genitori.
"Mamma! Papà! Svegliatevi! Io ho fame!" esclamò Nashi, mentre saltava sul letto e al tempo stesso stringeva Happy tra le piccole braccine.
Lucy, sentendosi chiamare insistentemente, decise di aprire gli occhi.
La luce filtrava che dalla finestra, glieli fece richiudere per un attimo, e istintivamente si portò una mano sulla fronte per cercare di dargli un pò d'ombra in modo da riuscire ad aprirli completamente.
"Nashi, è presto!" disse la maga, ricoprendosi con le coperte cercando di riprendere sonno.
"Ma mamma, oggi dobbiamo partire! Dobbiamo trovare i libri per riportarmi a casa!" sbottò Nashi, un pò offesa dal fatto che Lucy non se lo ricordasse.
A quelle parole, la maga stellare lanciò in aria le coperte e si alzò velocemente dal letto.
"Come ho fatto a dimenticarmene! Nashi, vatti a lavare io nel frattempo preparo la colazione e....." la maga si bloccò vedendo Natsu ancora profondamente addormentato nel suo letto.
Una vena pulsante le comparve sulla fronte e con un calcio ben assestato, fece volare il rosato dall'altra parte della stanza facendo un grande botto quando Natsu atterrò di faccia contro il muro.
Natsu,dopo la botta, si sedette a terra con uno sguardo confuso mentre con una mano si massaggiava la parte dolorante. "Ahio! Ma che succede? Io stavo solo dormendo!" disse.
"E' questo il punto, stavi dormendo! Oggi dobbiamo partire presto!" esclamò la maga stellare.
"Non credo che tu possa rimproverare Natsu perchè stava dormendo. Anche tu, prima, eri nel mondo dei sogni" disse Happy.
Lucy gli rivolse uno sguardo assassino ma non gli fece niente, dopotutto Happy era ancora tra le braccia di Nashi, non voleva farle del male per sbaglio.
Natsu si alzò e disse "Beh, almeno la colazione è pronta? Io ho fame!".
"Anch'io ho fame!" aggiunse Nashi, cominciando a saltellare di qua e di là.
"Va bene, preparerò, ma voi nel frattempo andate a lavarvi" disse Lucy, cominciando a prendere il necessario per cucinare una colazione soddisfacente.
"Aye sir!" dissero insieme Natsu e Nashi entrando in bagno.
Happy, invece, volò sul tavolo della cucina dicendo "A me dai un bel pesce fresco?".
"E' nel frigo, prendilo" disse la maga, indicandogli il frigorifero.
Quando Lucy terminò di cucinare, chiamò Nashi e Natsu che, sentendo quelle parole, si fiondarono in cucina cominciando a divorare quello che la maga aveva preparato.
Dopo aver finito di mangiare, Nashi cominciò a fissare sia Natsu che Lucy.
Lucy, accortosi che la bambina li stava fissando insistentemente disse "Nashi, come mai ci stai fissando?".
"Tu e papà non vi siete ancora baciati" disse Nashi, continuando a fissarli.
A quelle parole Natsu e Lucy arrossirono, mentre Happy si era portato le zampine sul muso ridendo sotto ai baffi.
"Ecco....noi...." cercò di dire Lucy.
"Nel futuro vi baciate sempre, anche d'avanti a me" aggiunse Nashi.
Natsu, allora, sentendo quelle parole, non ci pensò un attimo a prendere la maga stellare per la vita ed attirarla a sè, dandole un affettuoso bacio sulle labbra. Quando si staccarono, Lucy era tutta rossa in faccia e Natsu scoppiò a ridere dicendo "Dovrai farci l'abitudine, ti bacerò sempre quando meno te lo aspetti e soprattutto ogni volta che ne avrò voglia, come adesso, ho ancora tanta voglia di baciarti" e, senza dare il tempo alla maga di ribattere, Natsu le stava già stampando un altro bacio sulle labbra.
Nashi e Happy guardavano la scena sorridendo e, quando i due si staccarono, i piccoli non ci pensarono due volte a corrergli incontro e ad abbracciarli. Poi, si accorsero che si stava facendo tardi, e prepararono dei piccoli zainetti per il viaggio e, in seguito, uscirono di casa.
Si diressero verso la gilda dove tutti li stavano aspettando.
"Alla buon'ora! E meno male che dovevamo partire presto!" esclamò infastidito Gray.
"Sta zitto ghiacciolo! Hai già voglia di prenderle a prima mattina?" esclamò a sua volta infastidito Natsu.
"Che hai detto fiammifero?! Adesso ti faccio vedere io!" disse Gray.
"Smettetela voi due! Non è il momento di litigare!" esclamò Erza, mettendosi tra i due e dando un pugno sulla testa di entrambi.
"Mamma. Papà e zio Gray stanno bene?" chiese Nashi.
"Credo di si" disse Lucy.
"Lu-chan, vengo anch'io con voi!" disse all'improvviso Levy, spuntando da dietro la soglia della gilda con uno zainetto sulle spalle.
"Cosa? Anche il gamberetto viene con noi?" domandò Gajeel, aspettandosi da un momento all'altro il rimprovero della turchina, che non tardò ad arrivare.
"Io mi chiamo Levy, stupido Gajeel!" sbottò la piccola maga.
"Si si, come vuoi gamberetto" disse Gajeel, dando delle sonore pacche sulla testa di Levy.
Juvia, intanto, si avvicinò a Lucy "Juvia voleva chiedere scusa a Lucy-san per averla considerata una rivale in amore" disse un pò imbarazzata la maga dell'acqua.
"Non preoccuparti Juvia, non fa niente" disse sorridendo Lucy.
"Davvero Lucy-san perdona Juvia?!" disse felice.
"Si!" disse Lucy, regalandole un altro sorriso.
"Juvia è così felice! Adesso però Juvia torna da Gray-sama" disse con un sorriso la maga dell'acqua.
Dopo un pò arrivò anche il master che disse"Vi starete chiedendo perchè Levy è qui, giusto?" e, a quella domanda tutti annuirono.
"Beh, ho deciso che verrà con voi per aiutarvi con i libri e a rintracciarli meglio, del resto, Nashi non ci ha detto il luogo esatto quindi non possiamo sapere in che punto preciso del deserto si trova il primo libro e in che punto della foresta si trova il secondo, per questo avrete bisogno dell'aiuto di Levy. Con le sue abilità di calcolo, osservando i luoghi potrà capire dove si trovano i libri, in questo modo Nashi tornerà a casa molto prima" disse Makarov guardando i suoi figli, per poi posare lo sguardo sulla piccola Nashi.
"Ho dato a Levy una lacryma con cui potremmo comunicare. Freed continuerà a cercare informazioni più utili su come utilizzare i libri una volta uniti, e una volta trovata la risposta, ve la comunicheremo. Erza sarà il caposquadra, si accerterà che non facciate sciocchezze, soprattutto voi tre" disse infine Makarov, posando il suo sguardo su Natsu, Gray e Gajeel.
"Non si preoccupi master, ci penserò io a rimetterli in riga nel caso dovessero fare danni come al loro solito" disse Erza, lanciando uno sguardo omicida ai tre maghi che iniziarono a tremare.
"Vecchietto, anch'io posso combattere" disse Nashi. "E poi..." continuò "anch'io creo parecchi danni!" disse fiera di sè la bambina, come se fosse un bene distruggere.
"Nashi è molto simile a Natsu-san" disse Wendy, ricevendo l'approvazione degli altri.
Erza s'inginocchiò e disse "Nashi, non bello ditruggere, lo sai?".
"Ma papà mi ha sempre detto che più sono i danni, più alto è il mio potere magico" a quelle parole Erza si spiaccicò una mano sulla faccia, futuro o non futuro Natsu sarebbe rimasto sempre lo stesso.
A quel punto, Gray si avvicinò a Lucy e disse "Come hai fatto a innamorarti di lui, nel futuro?".
"Al cuore non si comanda" disse sorridendo la maga stellare.
"Ghiacciolo, vedi di allontanarti il più velocemente possibile dalla mia fidanzata" disse Natsu, guardando il rivale.
"FIDANZATA?!?" chiesero in coro i presenti.
"Che c'è di strano?" chiese confuso Natsu.
"Niente, niente" disse Erza rossissima in viso, immaginando lei e Gerard al posto del rosato e della biondina.
"Wa! Gray-sama, anche noi dobbiamo fare come Lucy-san e Natsu-san" disse Juvia, attaccandosi al braccio del mago del ghiaccio.
"Non ci penso nemmeno!" esclamò Gray, correndo per tutta la gilda.
"Ma come farà Yuki a nascere?" chiese Nashi, attirando su di sè gli sguardi di tutti e facendo fermare la corsa di Gray e Juvia.
"Chi è Yuki?" chiese Lucy.
"E' la figlia di zio Gray e zia Juvia e anche la mia migliore amica!" esclamò felice Nashi.
"Ehhhhhhh?!" esclamarono scioccati i presenti.
"Si! Il sogno di Juvia si realizzerà! Lei e Gray-sama si sposeranno!" disse felice Juvia, attaccandosi di nuovo al braccio di Gray.
"Perchè gliel'hai detto?!" disse in tono disperato il mago del ghiaccio.
"Si piacciono!" esclamò Happy, ridendo di fronte a quella scena.
"State pendendo tempo! Prendete i vostri bagagli e andate!" disse con rimprovero Makarov.
"Aye sir!" esclamarono in coro, poi presero i propri zaini e uscirono insieme dalla gilda.
Stavano andando verso il deserto a est di Magnolia dove avrebbero trovato il primo libro.


Angolo autrice
Ciao a tutti!!! Spero di non avervi fatto aspettare troppo per questo capitolo....
Vorrei sapere se vi è piaciuto e come avete trovato il piccolo accenno alla Gale e quello alla Gruvia altre due coppie che adoro, ma non so voi, per me la Nalu regna sovrana *-*
Come vi è sembrato il nome che ho dato alla figlia di Gray e Juvia?? Sinceramente non mi veniva altro in mente e, mentre pensavo mi è venuta in mente la neve, ed ecco che è spuntato fuori il nome Yuki che significa proprio neve in giappo *-*
Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo, chi ha messo la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate.... grazie tante!!
A presto!!!!
Un abbraccio,
Gaia

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


Si erano incamminati da un pò quando arrivarono alla stazione.
Solo quando avvertirono il fischio del treno che stava arrivando, Natsu e Gajeel si accorsero di dove si trovavano. Cominciarono a sudare freddo e a protestare, i due dragon slayer non volevano salire su quel 'mezzo infernale', come lo chiamavano loro.
"Si può sapere dove accidenti stavate guardando, mentre camminavamo?" disse in tono infastidito Gray, che odiava i loro lamenti ogni volta che si trovavano a dover prendere un qualsiasi mezzo.
"Se tu non mi avessi provocato e scatenato una rissa mentre venivamo qui, avrei visto dove stavo andando!" dissero all'unisono Natsu e Gajeel, che quando si accorsero di quello che avevano detto, si voltarono uno contro l'altro urlando "E tu non mi copiare!".
A quel punto, Erza s'intromise fra i 3, colpendoli. "Piantatela di fare tutto questo baccano, state attirando gli sguardi di tutti su di voi!".
"Io credo che anche lei stia attirando l'attenzione su di sè" disse in tono quasi seccato Charle.
"Erza-san esagera come al solito" disse con una nota un pò spaventata Wendy.
"Adesso che ci penso.... Nashi! Tu sei una dragon slayer come me, vero? Non soffri anche tu i mezzi?" chiese speranzoso Natsu.
Se Nashi avesse sofferto i mezzi, Erza si sarebbe convinta ad andare a piedi, non avrebbe mai fatto soffrire una bambina. Purtroppo, il mago de fuoco dovette cancellare i suoi piani quando la bambina rispose.
"No, non li ho mai sofferti!" disse con un sorriso Nashi.
"Sbrighiamoci! Dobbiamo salire prima che il treno parta!" disse Lucy, avviandosi verso il treno e facendo segno agli altri di seguirla.
Un attimo di distrazione da parte dei due dragon slayer, fece si che Erza li prese per il colletto dei vestiti e li trascinò di forza sul treno.
Lì, iniziarono a studiare un piano su come prendere i libri senza rischiare che Nashi si facesse male.
"Ma posso combattere anch'io!" esclamò sbuffando la bambina, gonfiando le guance e incrociando le braccia al petto.
"Va bene. Con cosa pensi di poterci aiutare?" chiese Erza, notando come ogni secondo che passasse in sua compagnia, fosse sempre più evidente che la piccola assomigliava in tutto e per tutto a Natsu.
"Erza! Non dirai sul serio?!" esclamò Lucy, guardando con gli occhi sgranati l'amica seduta di fronte a lei.
"So usare la magia di papà e posso richiamare lo spirito più potente della mamma!" esclamò fiera di sè Nashi.
"Quindi puoi richiamare Loki?" chiese ancora Erza.
"No! Mi riferisco a Dragon! Lo spirito più potente dello zodiaco cinese!" disse sorridendo Nashi, tirando fuori dalla borsetta bianca, la chiave dorata.
"Lu-chan, non ci avevi detto che esistevano anche questo tipo di chiavi" disse Levy, guardando la bionda seduta accanto a lei.
"Levy-chan, non ve l'ho detto perchè non lo sapevo" disse Lucy.
"Da quella chiave può uscire un drago?" chiese con curiosità Wendy.
"Si!" esclamò la bambina, per poi riposare la chiave nella borsetta.
"In poche parole, sei sia una dragon slayer di fuoco che una maga degli spiriti stellari" cercò di fare mente locale Charle.
Intanto, seduti sui sedili accanto a quelli delle maghe, i ragazzi stavano discutendo a loro volta.
"Pare che la bambina sia più forte di te, Natsu" lo prese in giro Gray.
"Sta.... zitto! Se non.... mi.... sentissi male.... ti farei.... vedere.... io!" ribattè il mago del fuoco, cercando di trattenersi. Non tanto per Gray, ma per Erza. Se la scarlatta avesse visto che aveva macchiato di nuovo il pavimento del treno, non gliel'avrebbe fatta passare liscia.
"Ma se non riesci neanche a mettere due parole vicine!" disse ancora il mago del ghiaccio.
"Parli tu.... che non sei.... riuscito.... a staccarti.... Juvia.... dal braccio.... da quando... siamo.... partiti" disse a fatica Natsu, indicando la maga della pioggia seduta comodamente vicino al mago del ghiaccio.
Solo in quel momento Gray si accorse che Juvia stava dormendo.
Aveva gli occhioni blu chiusi, un tenero sorriso ad incurvarle il volto che era appoggiato sulla spalla di lui, e le braccia che ancora stringevano saldamente il suo.
Il mago arrossì a quella vista, come se quella fosse la prima volta che la vedeva. Forse era la consapevolezza che un giorno avrebbero avuto una figlia o, fprse, che avrebbe sciolto il suo cuore, in quel momento non lo sapeva, sapeva soltanto che adesso la maga dell'acqua gli appariva molto più bella.
La risata di Natsu lo fece destare dai suoi pensieri ." Perchè cavolo stai ridendo adesso?!" disse con tono infastidito.
"Sei tutto.... rosso!" disse Natsu, alzando a fatica un braccio per indicarlo.
"La volete finire! C'è gente che vuole dormire!" sbottò Gajeel, che al contario del mago ddel fuoco, sembrava soffrire di meno i mezzi.
"E tu che fai con quella mascherina da notte?!" disse Gray, cercando di trattenersi dallo scoppiargli a ridere in faccia.
"Me l'ha data Lily. E' per dormire, idiota!" disse ancora il dragon slayer del ferro.
"E tu da dove l'hai presa?" chiese il mago del ghiaccio al piccolo exceed nero.
"L'ho presa quando siamo andati a casa di Levy" disse il gatto, con la sua solita calmezza.
"Ti piace.... Levy?" chiese Natsu.
"Che cavolate vai dicendo, Salamander?!" esclamò all'improvviso Gajeel.
"Lei ti piace!" disse Happy, soffocando le risate con le zampine.
"Tu chiudi il becco!" disse il dragon slayer di ferro al piccolo exceed. "E voi lasciatemi dormire! Mancano ancora due ore di viaggio, voglio riposare!" aggiunse poi.
Natsu sbiancò e disse "Du-due ore..... d-di viaggio?!".
Se erano saliti da poco e lui già non ce la faceva più, come poteva sperare di arrivare vivo a destinazione? Così fece quello che in quel momento gli veniva più naturale.
"Lu! Mi fai.... le coccole?" chiese in tono supplicante.
"Eh?! Ma come ti viene in mente?" esclamò la bionda, diventando subito rossa in viso.
"Dai! Non..... mi sento.... bene" disse ancora il mago.
"Uff.... va bene" disse Lucy, alzandosi dal suo posto per andare vicino a Natsu. "Che devo fare?" chiese.
"Siediti qui" disse il mago, facendole posto accanto a sè.
Quando Lucy si sedette, Natsu prima l'abbracciò, poi le diede un bacio sulle labbra, e infine, poggiò la testa sulla sua spalla cercando di dormire.
"Ahahaa povera Lu-chan, è tutta rossa!" disse Levy sottovoce pre evitare di essere sentita dall'amica.
"Perchè la mamma fa così?" chiese Nashi.
"Se non fossi arrivata tu, chissà quando si sarebbero dichiarati quei due" disse Erza, guardandoli.
"Mamma e papà mi hanno raccontato che si sono fidanzati in quest'anno però.... dalle foto che abbiamo a casa, si sono anche sposati" disse Nashi sorridendo.
"Ehhh?!" dissero in coro le ragazze, cercando di non svegliare nessuno.
"Natsu-san e Lucy-san si sposeranno in quest'anno?" chiese Wendy.
"Si!" rispose la bambina.
Il sonno iniziava a farsi sentire anche per lei ,e piano piano iniziò a chiudere gli occhi. Prima di addormentarsi sussurrò " Vi voglio bene... mamma.... papà", sotto lo sguardo delle ragazze che la guardavano intenerite.
Un paio d'ore dopo, il treno si fermò. I membri di Fairy Tail aprirono gli occhi e si prepararono per scendere. Una volta scesi si trovarono in una piccola cittadina.
"Ma come? Tutte quelle ore d'inferno e non siamo neanche arrivati nel deserto?" chiese irritato Natsu.
"Secondo te, come fa un treno a vagare per il deserto se non ci sono le rotaie? Certo che sei proprio un idiota" sbottò Gray.
"Eccoli che ricominciano" disse Happy, volando dietro a Lucy per cercare di non assistere al maghicidio che Erza stava per compiere.
"Smettetela!" urlò Erza, colpendo i due maghi con due sonori pugni.
"Zia Erza, dove stiamo andando?" chiese Nashi tendendo una manina per prendere quella della scarlatta.
La maga si sorprese a quel contatto e rispose "Stiamo andando all'hotel per riposarci un pò". Lo disse con un tono così dolce che stupì gli altri.
"Cos'è un hotel?" chiese ancora la piccola.
"E' un posto dove si va per prendere una stanza quando si vuole riposare e si è lontani da casa" spiegò la maga.
"Capito!" esclamò la bambina sorridendo, continuando a stringere la mano di Erza.
Pochi metri più indietro Levy e Lucy stavano ridendo e scherzando quando, ad un tratto, la turchina chiese "Nè, Lu-chan. Come mai non mi hai mai detto che ti piace Natsu?".
"Ecco..... te l'avrei detto se solo in gilda anche i muri non avessero le orecchie" rispose la bionda, lanciando un'occhiata indietro verso i due dragon slayer.
Più indietro dei due, camminavano Gray e Juvia. La maga, era ancora saldamente attaccata al braccio di lui, mentre era circondata da tanti cuoricini volanti.
Poco dopo arrivarono all'hotel.
Da fuori sembrava molto piccolo, ma quando entrarono dovettero ricredersi.
La sala dove c'era la reception era molto grande e spaziosa. A destra, c'erano delle scale che portavano di sotto, dove c'era la sala per i pasti,e a sinistra c'erano altre scale che però portavano al piano di sopra, dove c'erano le stanze.
Dietro al bancone vi era una ragazza dai lunghi capelli castani e grandi occhi azzurro mare.
Erza si avvicinò alla ragazza e disse" Vorremmo prendere delle stanze".
La ragazza sorrise e disse "Quante camere?".
Erza stava per rispondere quando venne interrotta da Natsu. "Io voglio stare in stanza con Lu!".
"Io voglio stare con mamma e papà!" esclamò Nashi.
"Aye!" disse a sua volta Happy.
La scarlatta sospirò e disse" Bene, prendiamo 3 stanze. Una per quei 4" disse, indicando Natsu, Lucy, Nashi e Happy. "Una per noi ragazze e l'altra per i ragazzi" continuò.
"Ma Juvia voleva stare con Gray-sama" disse dispiaciuta Juvia, guardando di sottecchi il mago in questione.
"Meglio di no" si apprestò a rispondere Gray.
Dopo aver preso le chiavi delle rispettive camere, i maghi salirono al piano di sopra. Dopo aver posato le loro cosa, riscesero per cenare. Erza disse a tutti che una volta finito di mangiare, sarebbero dovuti tornare in camera per riposare, visto che la mattina seguente sarebbero partiti presto come quella stessa mattinata.
Sulla cartina della città, posta vicino alla reception, avevano visto che il deserto era molto vicino, ma non c'erano mezzi per arrivarci, quindi avrebbero dovuto camminare sia per raggiungerlo che per attraversarlo.
Andarono subito tutti a dormire, tranne Natsu e Lucy, loro rimase svegli sul balcone della loro stanza a guardare le stelle, mentre tra un bacio e l'altro, continuavano a dirsi di amarsi.
"Dici che domani andrà tutto bene?" chiese all'improvviso la bionda.
"Che vuoi dire?" chiese confuso il ragazzo.
"Beh, per prendere il libro dovremmo scontrarci contro uno scorpione gigante. Io.... non penso di riuscire a farcela" disse tutto d'un fiato Lucy, incatenando i suoi occhi color cioccolato a quelli verdi di Natsu.
"Lu.... non devi dirlo neanche per scherzo! Tu ce la farai. Sei forte! E poi.... ti proteggerò io, come ho sempre fatto, non lascerò che qualcuno ti faccia del male" disse sorridendo il ragazzo prima di mettere le braccia attorno alla vita di lei e darle un dolce bacio.
Lucy, istintivamente, si alzò sulle punte e strinse le braccia attorno al collo di lui, ricambiando il bacio con tutta la dolcezza che sapeva avere.
Dopo il bacio, ripresero a guardare le stelle, prima di rientrare dentro e decidendo così, di addormentarsi l'una tra le braccia dell'altro.


Angolo autrice
Ciao a tutti!!! Non mi aspettavate cosi presto, vero?? Beh eccomi qui!! :) Visto che domenica nella mia città è festa non avrei potuto aggiornare, così mi sono rimboccata le maniche e ho sfornato questo capitolone (o almeno per me lo è XD) :) Non ho avuto molto tempo per correggerlo, quindi se ci sono degli errori vi prego di non uccidermi....
Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo, chi ha messo la storia tra le preferite, le seguite, e le ricordate e ringrazio anche chi legge soltanto ;)
Ci sentiamo al prossimo capitolo!!!
Un abbraccio,
Gaia

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Era appena l'alba quando si svegliarono. Dopo aver svolto tutto il necessario, s'incamminarono. Prima di lasciare l'hotel avevano preso una cartina e si erano fatti dare qualche indicazione.
"Accidenti, ma chi è l'idiota che ha deciso che dovevamo svegliarci presto?" sbuffò Gray, mettendo una mano nella tasca dei pantaloni e l'altra d'avanti alla bocca per sbadigliare.
"Che hai detto Gray?" disse Erza, voltandosi a guardare con sguardo assassino il mago del ghiaccio dietro di lei.
"Niente, niente!!" si affrettò a rispondere.
"Ghihi, se continui così di certo in gilda non ci ritorni vivo, nudista".
"Tu chiudi il becco, ferraglia!" rispose il mago del ghiaccio, togliendosi inconsciamente la camicia.
"Ah, Gray-sama! Così fai arrossire Juvia!" disse la maga dell'acqua, portandosi le mani sulle guance per nascondere il rossore.
"Finitela voi tre!!" esclamò Erza.
"Perchè hai detto tre? Juvia sta facendo il tifo per me come al solito" disse Gray.
"Waaa! Gray-sama sta difendendo Juvia!".
"Perchè l'ho detto?" disse in tono disperato il mago.
Erza, era un pò confusa così disse "Ma come, Natsu non è con voi a litigare come al solito?".
"Veramente Natsu-san e Lucy-san, non ci sono" disse preoccupata, Wendy.
"Come sarebbe che non ci sono?! Devono essere da qualche parte!" esclamò Erza.
"In realtà, mamma e papà si sono solo fermati. Dicevano che camminando non riuscivano a baciarsi" disse la piccola Nashi.
"Si piacciono!" esclamò come al solito Happy.
"Tsk... queste smancerie potrebbero anche evitarle" disse in tono infastidito Gray.
"Fatti gli affari tuoi, ghiacciolo" disse all'improvviso Natsu, spuntando da dietro le spalle del mago.
"Non allontanatevi più voi due! E adesso continuiamo a camminare!" disse in tono autoritario, Erza.
"Aye sir!" dissero gli altri in coro.
Mentre camminavano, avvertirono di come il caldo, ad ogni loro passo, aumentasse sempre di più. Da questo, capirono di essere sulla strada giusta, il deserto non doveva essere molto lontano.
Dopo aver camminato lungo le vie dell'ultimo villaggio, finalmente intravidero l'enorme distesa di sabbia.
Mentre camminavano tra le dune del deserto, cercavano di farsi forza per continuare ad andare avanti. Il caldo, proveniente dal sole cocente, li stava sfinendo. Avevano ingaggiato una lotta psicologica contro il sole, che batteva sulle loro teste, e con la sabbia bollente, che talvolta scottava loro i piedi quando questi, quasi ci affondavano dentro per la sua morbidezza.
Gli unici a non avvertire tutto quell'inferno, erano ovviamente Nashi e Natsu.
I due, camminavano l'uno affianco all'altra come se niente fosse, come se stessero facendo una normale passeggiata al parco.
Quello che stava soffrendo più di tutti era Gray.
Il mago del ghiaccio si stava sciogliendo come neve al sole.
"Gray-sama, vuoi che Juvia faccia piovere su di te?" chiese la maga dell'acqua, non potendo sopportare di vederlo in quello stato.
"Si, grazie" rispose lui.
Juvia, utilizzando la sua magia, fece comparire sulla testa del mago una piccola nuvoletta grigia carica di pioggia, e in un lampo, Gray si riprese subito, quasi come se il caldo soffocante non ci fosse mai stato.
"Quella magia è davvero utile, dovremmo usarla tutti" fece notare Lily.
"Il mio gatto ha ragione. Gamberetto! Ho fame, vedi di darmi del ferro!" disse Gajeel.
"Il mio nome è Levy, quante volte te lo devo dire?! E poi perchè dovrei darti del ferro? Non ho alcuna intenzione di sprecare il mio potere magico per farti mangiare!" urlò Levy, su tutte le furie.
Da un pò di tempo si era accorta di provare qualcosa per il dragon slayer del ferro, ma lui rovinava tutto con il suo carattere avvolte fastidioso, e lei ci aveva rinunciato, pensando che lui non si sarebbe mai accorto di lei.
Per questo capiva perfettamente come si sentisse Juvia, entrambe innamorate di un ragazzo che,apparentemente, non le ricambiava.
"Vedi di muoverti, ho fame!".
"Non m'importa! A maggior ragione non ti faccio mangiare se mi tratti in questo modo!" urlò ancora la turchina.
"Certo che questo tempo è davvero strano" disse all'improvviso Nashi.
"Perchè?" chiese Lucy.
"Beh, zia Juvia e zio Gray si comportano in modo stranissimo, ancora non riesco a capire come faranno ad avere Yuki. E' la stessa cosa è per zia Levy e zio Gajeel" continuò la bambina.
"Io e il gamberetto, cosa?" chiese Gajeel.
"Come farete ad avere Gavy?" chiese allora Nashi.
Dopo l'ultima frase si sentì un'enorme risata. Era Natsu.
"Che hai da ridere, Salamander?!" disse in tono infastidito il dragon slayer del ferro.
"Tu e Levy, un giorno..... ahahahaah".
"In effetti il fiammifero ha ragione, sembrate la bella e la bestia, ahahaah" disse Gray, scoppiando a ridere.
"Ma nel futuro, c'è una coppia normale?" chiese Charla.
"Si! Ci sono zia Erza e zio Jellal" e, a sentire quelle parole, Erza diventò  così rossa, che quasi la sua faccia non si distingueva più tra i capelli.
"Ecco..... io..... lui..... noi" balbettava la scarlatta. Era evidente il suo imbarazzo.
Non si sarebbe mai immaginata che Jellal, il suo amico d'infanzia, la ricambiasse. Certo, forse avrebbe dovuto sospettare qualcosa quando quella sera, sulla spiaggia, si erano quasi baciati, ma dopo un pò di giorni dall'accaduto, non ci aveva più pensato e se n'era quasi dimenticata.
La sua mente tornò alla realtà e si ricordò del perchè si trovassero in quel deserto.
"Dai, dobbiamo sbrigarci a trovare la grotta sotterranea. Ricordatevi che dobbiamo riportare Nashi a casa" disse seria Erza.
"Ma come la troviamo una grotta che per di più sta sotto terra?" chiese Lucy.
"Ci penso io!" urlò Natsu.
"Natsu che vuoi fa..... ahhhhh!".
La maga stellare non ebbe il tempo di finire la frase, che il mago del fuoco aveva colpito il terreno con il suo karyuu no tekken. Non causò molti danni,se non quello di alzare un polverone di sabbia che li fece tossire.
"Che idiota! Ragiona prima di dare pugni da tutte le parti!" disse Gray.
"Sta zitto, ghiacciolo! Io almeno ho provato a fare qualcosa!" ribattè Natsu.
"Vuoi due, finitela!" disse Erza, colpendoli.
Nashi osservò il piccolo buco e disse "Papà, credo che avresti dovuto usare il karyuu no hoko".
"E tu non l'incoraggiare!" dissero gli altri in coro.
"Perchè? A me sembrava una buona idea" chiese confusa la piccola.
"Lasciamo stare. Lucy!" disse Erza.
Sentendosi chiamare, la biondina si voltò verso di lei e disse "Si? Che c'è?".
"Puoi chiamare Virgo? Forse riesce a trovare la grotta scavando sotto la sabbia" continuò la scarlatta.
"D'accordo!" e, dopo aver pronunciato quelle parole, portò la mano sul fianco destro estraendo dal mazzo di chiavi dorate, la chiave di Virgo.
"Apriti portale della vergine, Virgo!".
Dalla chiave, comparve una ragazza dai capelli rosa e grandi occhi azzurri con indosso un costume da bagno.
"E' l'ora della punizione, principessa?" chiese.
"No, niente di tutto questo. Perchè sei in costume?" chiese Lucy.
"Fa caldo qui. Volete punirmi?".
"Ho detto di no! Comunque, puoi trovare la grotta sotterranea che ci serve?".
"Vado subito, principessa" e, così dicendo, scavò una buca dove scomparve.
Pochi minuti dopo, riapparve.
"La grotta è sotto di voi, principessa. Vado a scavare per farvici arrivare".
"Cosa? Aspetta!".
Troppo tardi. Lo spirito era già tornato sotto la sabbia.
Dopo un pò, si aprì un buco sotto i piedi del gruppo, che li fece precipitare.
"State tutti bene?" chiese Natsu rialzandosi, mentre con una mano si massaggiava il capo.
"Aye!" risposero gli altri in coro.
"Papà, mi.....mi sono....fatta male!" disse Nashi, con il viso pieno di lacrime.
Natsu andò da lei, seguito a ruota da Lucy.
"Dove ti fa male?" chiese Lucy, piegandosi sulle ginocchia.
La bambina, ancora con le lacrime agli occhi, indicò il piccolo ginocchio sbucciato.
"Qui" disse.
Natsu sorrise e disse "Dai, non c'è bisogno di piangere, non è niente di grave. Vedrai che Wendy di curerà e non sentirai più dolore".
Lucy si voltò verso la ragazzina e la chiamò "Wendy! Puoi curare Nashi?".
"Certo!" disse la blu, correndo verso di loro.
Quando s'inginocchiò per curare la bambina, e dalle sue mani uscì una luce azzurra, Nashi ne rimase incantata.
Nel futuro, non ricordava di averle mai visto usare quel tipo di magia,e ora che la vedeva, le sembrava la magia più bella che avesse mai visto.
Alzò lo sguardo per guardare in viso Wendy e disse "Zia Wendy, puoi insegnarmi questa magia? E' così bella!".
"Ecco.... non sono sicura che tu possa impararla, sei già una drangon slayer del fuoco e una maga degli spiriti stellari...." disse in tono un pò incerto la ragazzina.
"Non preoccuparti, imparo in fretta io!" esclamò la bambina, aprendo le labbra in uno splendido sorriso.
"Quando questa storia sarà finita, vedrai che t'insegnerà la magia curativa" disse Natsu sorridendole. "Su, adesso andiamo" continuò, aiutandola a rialzarsi.
"Aye!" esclamò Nashi.
Poco più indietro, le ragazze sorridevano guardando quella scena.
"Quei tre sembrano veramente una famiglia" disse Levy.
"Anche Juvia vorrebbe essere così felice con Gray-sama!" esclamò la turchina, immaginandosi una casetta dove vivere con il mago del ghiaccio, e tentando d'immaginarsi l'aspetto della piccola Yuki.
Dopo quel breve discorso, decisero d'incamminarsi.
Come visto da Nashi, la grotta era piena di cristalli di tutte le forme e colori. Ogni tanto la bambina si fermava ad ammirarli per quanto le sembrassero belli. Poi, più avanti trovò un cristallo bellissimo. Era bianchissimo e rifletteva tutti i colori dell'arcobaleno, decise di toccarlo.
Appena lo toccò con la piccola manina, si sentì un 'TAC' abbastanza sospetto e dopo un pò la terra cominciò a tremare.
"Che hai combinato, mocciosa?" disse Gajeel.
Nashi non ebbe il tempo di ribattere, che un'enorme roccia sferica comparve dietro di loro rotolando, minacciando di schiacciarli.
Mentre correvano, una luce proveniente dalla borsetta di Nashi, attirò gli sguardi di tutti.
"Cosa c'è nella tua borsa che brilla?" chiese Lucy.
La bambina, incuriosita, aprì la borsetta e prese una chiave d'oro, era quella che emanava quella luce.
"E' la chiave di Dragon?" chiese ancora Lucy.
La bambina, ancora sorpresa dal vedere lì quella chiave, scosse la testa e disse "Non è possibile, questa è......".


Angolo autrice
Ciao a tutti!!! Scusate il ritardo, ma non sono riuscita a pubblicare prima purtroppo :(
Che ne pensate del capitolo?? Secondo voi che chiave è, quella che ha preso in mano Nashi??
Sono curiosa di sapere cosa pensate nelle recensioni :3
Ho deciso che per farmi pendonare pubblicherò anche domenica, spero che basti ;)
Ci sentiamo presto!!!!
Un abbraccio,
Gaia

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


Non riusciva ancora a crederci,come c'era finita lì quella chiave?
Nashi non riusciva a capirlo, e mentre correva, si rigirava la chiave d'oro tra le piccole manine come se quel gesto potesse aiutarla a capire.
Poi, la sua espressione cambiò.
La sua espressione stupefatta e sorpresa, lasciò posto ad un'altra furba e di sfida.
Se quella chiave era lì, allora doveva usarla per distruggere il masso che li stava inseguendo, ma la domanda era: come fare? Lei sapeva evocare soltanto Dragon, non riusciva ad evocare altri spiriti.
Eppure, sua madre, le aveva fatto fare un contratto con ogni spirito in suo possesso.
Tornò alla realtà, quando sentì la voce di Gajeel gridarle contro.
"Mocciosa, si può sapere che hai combinato?".
"Sta zitto, ferraglia! Sto cercando di pensare!" gli aveva urlato lei a sua volta.
"Che hai detto, mocciosa?".
"Gajeel! Vedi di finirla! E' solo una bambina!" disse Erza.
"Quella non è una bambina, è un Salamander in miniatura!" ribattè ancora Gajeel.
Gli altri, in fondo, non gli diedero tanto torto. In effetti, Nashi, aveva lo stesso carattere di Natsu, e poi in gilda, lo aveva ammesso anche lei.
Nashi, intanto, continuava a pensare a come poter richiamare lo spirito.
Pensò di chiederlo a Lucy, ma in quel tempo non possedeva ancora quella chiave, quindi non poteva evocarlo, e poi fare il contratto mentre si corre non è il massimo.
Decise di provarci.
"Mamma, ho trovato nella mia borsetta una chiave che può aiutarci, però non lo sò evocare, puoi aiutarmi?"chiese la piccola.
Lucy, che correva al suo fianco, disse "Posso vedere questa chiave?".
Nashi le passò la chiave e Lucy constatò che per il suo aspetto, doveva essere un'altra chiave appartenente allo zodiaco cinese.
Era dorata, e in cima ad essa, era raffigurata la testa di una tigre con il pelo a strisce arancioni e nere.
Lucy, diede la chiave a Nashi e disse "E' uno spirito orgoglioso e combattivo, devi avere un carattere deciso e determinato quasi quanto il suo, per riuscire ad evocarlo. Credi in te stessa e con decisione, chiedi allo spirito di attraversare il portale".
La bambina, ascoltò meravigliata quelle parole, così decise di farlo.
Impugnò la chiave d'oro e disse "Apriti portale della tigre, Tiger!!".
Dalla chiave, uscì un'enorme tigre a strisce arancioni e nere, con artigli enormi e uno sguardo fiero e combattivo.
"Tiger, distruggi quella pietra!" urlò Nashi con decisione.
Lo spirito, si avventò sull'enorme roccia, prima la bloccò con il proprio corpo mettendosi a due zampe poi, con gli artigli delle zampe anteriori, tagliò la roccia in tante strisce con una facilità impressionante, quasi come se stesse tagliando il pane.
Smisero tutti di correre e guardarono impressionati la scena che si trovavano di fronte.
La tigre, si voltò e andò verso Nashi, piegò leggermente il capo e poi si trasformò in luce dorata, tornando nella propria chiave.
Anche Nashi non riusciva a credere a quello che era appena successo, ma era così felice, che saltò in braccio a Lucy dicendo "Grazie mamma!".
Erza, le si avvicinò, e disse "Grazie Nashi, se non fosse stato per te, a quest'ora staremmo ancora correndo".
"Andiamo? Voglio continuare ad esplorare questa grotta!" disse Nashi, scendendo dalle braccia di Lucy e cominciando a correre.
"Nashi, aspetta!" disse Natsu, correndole dietro.
"Ma quei due non si fermano mai?" disse Gray, un pò scocciato.
"Andiamo con loro, potrebbero creare danni o peggio far scattare qualche trappola".
Erza ebbe a mala pena il tempo di finire di dire quella frase, che la terra riprese a tremare.
"Che succede adesso?" chiese Gray.
"Gray-sama, proteggi Juvia!" disse la maga, aprofittando della confusione per attaccarsi al braccio del mago.
Tempo pochi secondi, e si ritrovarono Natsu e Nashi che correvano spaventati verso di loro, seguiti da una gigantesca onda anomala.
Ripresero a correre tutti il più velocemente possibile.
"Che avete combinato?!" disse Charla, mentre volava con affianco Happy e Lily.
"Scusate, devo aver toccato un altro cristallo come quello di prima!" urlò Nashi con il fiatone.
"Juvia, non puoi fare qualcosa?!" chiese il mago del ghiaccio, tentando di far staccare la maga dal suo braccio.
"Juvia non può fare niente, non saprebbe dove metterla tutta quest'acqua!"disse la maga, aumentando la presa sul braccio di Gray.
"Lu,chiamala!" disse Natsu.
"Sei sicuro?".
"Peggio di così non può andare, quindi si" disse ancora il mago del fuoco.
Lucy, estrasse dal mazzo di chiavi dorate, la chiave di Aquarius e disse "Apriti portale della portatrice d'acqua, Aquarius!!".
Lo spirito della sirena comparve d'avanti a loro con il solito vaso e l'espressione arrabbiata.
"Si può sapere in che accidenti di posto mi hai evocata?!" urlò lo spirito.
"Non c'è tempo! Assorbi quell'acqua!" disse la maga stellare.
"Lo faccio solo perchè c'è Juvia che mi sta simpatica" disse la sirena, puntando il vaso verso l'onda e cominciando a risucchiare l'acqua.
"Quindi ci avrebbe lasciato morire?" chiese la maga sotto voce per non farsi sentire da Aquarius.
Appena lo spirito finì di assorbire l'acqua,sparì, lasciando detto di non voler essere disturbata per almeno due settimane.
"Sei stata fantastca, Lu" disse Natsu, raggiungendo la fidanzata e baciandola appassionatamente.
"Non potete andare da un'altra parte?" disse Gray, infastidito.
"Che vuoi, ghiacciolo? Sei invidioso?".
"E di chi dovrei essere invidioso? Di te?" ribattè il mago del ghiaccio, unendo le mani preparandosi ad attaccare.
"Si, visto che io ho la fidanzata" disse Natsu, infuocando i pugni.
"Finitela voi due!" disse Erza, dando un pugno sulla testa di entrambi.
Dopo un pò i maghi si ripresero, ma Natsu avvertì qualcosa di strano quando sentì il terreno cedergli per un attimo da sotto un piede.
In un lampo, dalle pareti d'avanti ai due maghi, messi di schiena uno dall'altro, si aprirono delle piccole fessure da dove uscirono delle frecce.
Grazie ai loro riflessi pronti, Natsu riuscì a bruciarle e Gray a congelarle.
"Questo posto è pieno di trappole, dobbiamo stare attenti" disse Levy.
Continuarono a camminare e, a quasi ogni loro passo, scattava una nuova trappola.
Era come se qualcuno li stesse osservando e volesse metterli in difficoltà.
Lucy era tesa e Natsu lo sentiva, mentre camminavano le aveva preso la mano, sentendo che stava tremando. Si diede mentalmente dello stupido, eppure la sera precedente gli aveva detto che aveva paura, perchè non era rimasto sempre accanto a lei, invece che litigare con Gray?
Si avvicinò di più a lei e le posò un bacio sulla guancia e le sussurrò "Non preoccuparti, non devi aver paura, te lo prometto di nuovo, resterò sempre accanto a te e ti proteggerò da chiunque tenti di farti del male. Resta accanto a me per tutta la durata della battaglia, non voglio che ti succeda qualcosa" finì, posandole un altro bacio, questa volta sulle labbra.
"Grazie Natsu, ti amo" disse la maga, dandogli un bacio.
"Ti amo anch'io" sorrise il mago, stringendole di più la mano.
Poco più indietro, Levy sorrideva vedendo quanto era felice la sua amica accanto al ragazzo che amava, avrebbe voluto provare anche lei quella stessa felicità.
Ad un tratto, si accorse che Gajeel le stava dicendo qualcosa ma che lei, non aveva ascoltato.
"Che hai detto?" chiese la piccola maga.
"Ho detto, che quello che ha appena detto Salamander alla biondina vale anche per te, quando inizia la battaglia non ti devi muovere da vicino a me, capito?" disse Gajeel.
"V-va bene" disse la maga, leggermente imbarazzata.
Dietro Gajeel e Levy, stavano camminando Gray e Juvia.
"Juvia, fa attenzione" disse il mago del ghiaccio, guardandola.
La maga arrossì, ormai sapeva che per il mago non era facile esternare i suoi sentimenti e si ritrovò ad annuire sorridendo.
Juvia, il giorno che l'aveva conosciuto, si era affidata una missione da compiere, voleva sciogliere il ghiaccio nel cuore del suo Gray-sama.
Da quello che le aveva detto Nashi, un giorno ci sarebbe riuscita, ma voleva che fosse il più vicino possibile.
Dopo un pò di tempo, intravidero una luce.
Era l'entrata di un'enorme stanza.
Si affacciarono per vedere meglio dentro. Era un'enorme stanza anch'essa piena di cristalli, al centro c'era il gigantesco scorpione e, incastonato nella roccia ricoperta di cristalli, videro il libro che stavano cercando e il motivo per il quale si erano infilati in quel deserto.
La battaglia era ormai vicina, così come il primo passo per riportare Nashi a casa.


Angolo dell'autrice
Ciao a tutti, sono tornata!!! Ho notato che lo scorso capitolo non è piaciuto molto, così come anche un pò i precenti che sono diminuiti in recensioni e visite, vi chiedo di dirmi cosa c'è che non vi piace nella storia e io farò in modo di aggiustarla :)
Spero che questo capitolo vi piaccia!!!
Ringrazio le 21 persone che hanno aggiunto la storia tra le preferite, le 2 nelle ricordate e le 27 nelle seguite... grazie tante!!!
Ringrazio MilkyXD che ha recensito lo scorso capitolo ;)
Ci sentiamo presto!!!
Un abbraccio,
Gaia

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


Oramai la battaglia era vicina, cosi come il primo passo per riportare la piccola Nashi a casa.
Entrarono nell’enorme stanza, quasi a voler sfidare volutamente l’enorme scorpione che dormiva.
Era sicuramente come una sorta di guardiano del libro, dopotutto le trappole e i pericoli sparsi per la grotta, avevano già fatto capire ai maghi che non sarebbe stato facile prendere il libro.
La tensione aleggiava in quel luogo, non si sapeva chi avrebbe fatto la prima mossa e chi ne sarebbe uscito vincitore.
Nashi iniziò a tremare. Anche se aveva il carattere combattivo di Natsu, era pur sempre una bambina, e presto, la paura ebbe il sopravvento su di lei, tanto che iniziò a piangere.
Calde lacrime iniziarono a scorrere sul viso della piccola, che andò a rifugiarsi dietro le gambe di Lucy.
Quando toccò le gambe della maga, Nashi sentì che anche lei stava tremando ma che nonostante tutto sorrideva.
Si chiese come fosse possibile, ma poi vide che Lucy stava spostando lo sguardo su ogni suo compagno e allora lì la bambina capì.
Pur essendo spaventata, la maga stellare non si sarebbe mai abbandonata alla paura fino a quando avesse avuto vicino a lei i suoi amici.
Nashi decise di prendere esempio da lei, tentando di farsi forza e con il dorso della piccola manina, si asciugò le ultime lacrime che stavano uscendo dai suoi occhi.
Puntò gli occhioni verdi su Erza. Era tranquilla, lo sguardo serio fissava quasi in modo impenetrabile lo scorpione, la mano destra messa intorno alle spalle di Wendy, un po’ terrorizzata all’idea di dover combattere contro quel gigante, mentre la mano sinistra della scarlatta era chiusa a pugno.
Levy si era già equipaggiata dei suoi occhiali e stava studiando un modo per poter sconfiggere lo scorpione, ma per ora, senza risultati.
Gajeel le era accanto. Osservava tutto ciò che la piccola maga faceva, quasi con curiosità.
Natsu e Gray avevano un enorme sorriso stampato in faccia, non vedevano l’ora di potersi scontrare con l’enorme animale e decidere chi dei due fosse il più forte.
Juvia non era per niente preoccupata e, anzi, guardava il suo Gray-sama con occhi sognanti, immaginandolo come un principe che la salvava da qualunque pericolo.
Nashi ne rimase stupita. Nel futuro non ricordava si fosse mai presentata un’occasione come quella e non aveva mai visto i suoi zii e i suoi genitori combattere seriamente come stavano per fare.
Spostò lo sguardo sui tre exceed. Neanche loro erano preoccupati. Charle aveva uno sguardo indifferente e le zampine erano incrociate al petto, Happy stava, come al solito, mangiando uno dei suoi pesci e Lily si stava riscaldando, era evidente che l’exceed nero voleva combattere.
“Levy, sai come possiamo sconfiggerlo?” domandò Erza, senza staccare lo sguardo dallo scorpione.
“No, purtroppo” disse dispiaciuta la piccola maga.
“Non c’è bisogno di una strategia, lo abbatto in 5 minuti e prendiamo il libro” disse Natsu, infuocando i pugni e correndo verso lo scorpione.
“Natsu, no!!!” urlò la turchina, sapeva bene che gli scorpioni potevano percepire la presenza di una preda con le vibrazioni che essa emanava sul terreno.
Lo scorpione, che era apparentemente addormentato, aprì gli occhi e con un colpo di coda, prese in pieno il mago del fuoco che sbatté al muro dietro la creatura.
“Papà!!” urlò Nashi disperata, correndo verso di lui.
“Nashi, attenta!!” urlò a sua volta Lucy.
La bambina, sentendo quelle parole, si fermò, accorgendosi con terrore che lo scorpione stava per colpirla con l’enorme chela.
Nashi non riusciva a muoversi, era completamente paralizzata dalla paura e le voci dei suoi zii e dei suoi genitori le sembravano terribilmente lontane. Chiuse gli occhi, mentre le lacrime avevano ricominciato a scenderle sul viso, e aspettò che il peggio avvenisse da un momento all’altro, coprendosi con le piccole braccine.
Si stupì quando non avvertì nessun dolore ma soltanto dell’aria gelida provenire da d’avanti a lei.
Aprì piano gli occhi, facendo cadere le braccia lungo il corpicino, stupita.
Gray si era messo d’avanti a lei, congelando la chela dell’animale.
“Zio Gray…..” sussurrò piano la piccola.
“Vedo che è di famiglia cacciarsi nei guai” sorrise il mago del ghiaccio.
Lo scorpione, però, non voleva lasciarla vinta ai maghi, e con l’altra chela si apprestava a colpire il mago del ghiaccio.
“Gray-sama!!” urlò Juvia, correndo verso il mago e colpendo l’altra chela con un attacco d’acqua.
“Ghihi, voglio divertirmi anch’io con questo bestione” sorrise Gajeel, facendo mutare il suo braccio in una colonna di ferro, mentre Lily accanto a lui, assumeva l’aspetto che aveva su Edolas estraendo l’enorme spada.
“Dannato animale, adesso ti faccio vedere io!!” urlò Natsu, rialzandosi e correndo verso la creatura. “Karyuu no hoko!!”.
Natsu lo colpì molto forte, mentre dal lato opposto, Gajeel lo colpiva a sua volta con il tetsuryuu kon, e Lily lo colpiva con la spada.
Wendy non voleva essere da meno e, prendendo un po’ di coraggio, disse a Charla di sollevarla e portarla sopra lo scorpione.
Quando vide Natsu e Gajeel colpire l’animale, lei lo attaccò da sopra con il tenryuu no hoko, costringendolo a piegarsi a terra.
Levy e Lucy, con l’aiuto di Happy, andarono a recuperare il libro, mentre Erza cambiava armatura colpendo lo scorpione con molte spade.
Il colpo di Erza lo sconfisse definitivamente, facendolo tramutare in granelli  di sabbia, dissolvendosi.
“Ohi, Lucy, Levy!! Avete preso il libro?” domandò Natsu agitando le braccia.
“Non riusciamo a farlo staccare!” disse Lucy, tentando con tutte le sue forze, di prendere il libro incastrato tra i cristalli.
“Ci penso io” disse Gajeel, prima di colpire i cristalli facendo uscire il libro.
Prima che potessero cantare vittoria, la terra riprese nuovamente a tremare mentre rocce grandi quanto una persona o forse più, cadevano dal soffitto rischiando di colpirli.
Happy posò le due ragazze a terra, e insieme a gli altri, ripresero tutti a correre.
“Che hai combinato, idiota di ferro?!” urlò Levy, mentre correva il più velocemente possibile.
“Dacci un taglio, gamberetto!”.
“Mi chiamo Levy!!”.
“Voi due piantatela di litigare, non è il momento!” tuonò Erza.
La grotta, stava crollando su se stessa e i maghi riuscirono ad uscire fuori appena in tempo, anche grazie all’aiuto di Virgo che, avvertendo il pericolo, aveva attraversato il portale di sua spontanea volontà, scavando tra le rocce e permettendo ai maghi di riuscire a fuggire in tempo.
“Per un soffio” disse Gray, piegandosi e mettendo le mani sulle ginocchia per la fatica.
“Gray-sama, stai bene?” chiese Juvia, avvicinandosi al mago.
“Si, non preoccuparti” rispose gentilmente lui.
“Tutto bene, Lu?” chiese Natsu.
“Si, tranquillo” disse con un sorriso la maga stellare. “E tu?” chiese poi.
“Non mi faccio male facilmente io” disse il mago del fuoco, facendo ridere la bionda.
“State tutti bene?” domandò Erza, guardandosi intorno per vedere se i suoi compagni c’erano tutti.
“Aye!!” dissero in coro.
Poco distante dai maghi, una figura misteriosa con indosso un mantello con cappuccio li osservava con un sorriso e una lacryma di comunicazione tra le mani, riferendo a qualcuno ciò che aveva appena visto.
“Master, hanno preso il libro” disse il tipo incappucciato.
“Lo riprenderemo, deve essere nostro, tu nel frattempo seguili a distanza, non farti scoprire, ricordati che ci stanno dando la caccia” disse l’altro nella sfera.
“Va bene”. Dopo aver pronunciato quelle parole, il tizio rimise la lacryma nella borsa marrone che portava e, come era arrivato in quel luogo, scomparve misteriosamente, come portato via dal vento.
Nel frattempo un'altra figura ricoperta da un mantello e incappucciata si era avvicinata ai maghi, sorpreso dal vederli in quel posto.
“Che ci fate voi qui?” chiese.
“E tu chi sei?” chiese infastidito il mago del fuoco.
“E da tanto tempo che non ci vediamo” disse la figura con un sorriso, togliendosi il cappuccio e mostrando ai maghi il proprio volto.
“Non è possibile, tu sei….”
 
Angolo autrice
Ciao a tutti!! Sono finalmente riuscita a pubblicare!! Tra i compiti in classe e le interrogazioni, non sono riuscita a scrivere L Spero che il capitolo vi piaccia, non ho mai scritto scene di combattimento quindi non so molto bene come si fanno….. Non so perché mi ostino a voler mettere l’effetto sorpresa se poi, prevedibile come sono, mi scoprite sempre XD Ringrazio le 21 persone che hanno messo la storia tra le preferite, le 3 nelle ricordate e le 28 nelle seguite, grazie anche a chi legge soltanto e le 608 persone che hanno visualizzato il 1° capitolo, non me l’aspettavo!! Ringrazio soprattutto monkey d rufy, MilkyXD e Kyros che hanno recensito lo scorso capitolo *-* Ci sentiamo al prossimo capitolo!!
Un abbraccio,
Gaia

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Capitolo 10
*** capitolo 10 ***


“Non è possibile, tu sei…”
I maghi erano rimasti a bocca aperta vedendo chi era il tipo incappucciato d’avanti a loro.
Il marchio inconfondibile della sua gilda posto sul pantalone nero, il tatuaggio sul lato destro del volto, gli occhi verdi e profondi e quei capelli turchini, che Erza avrebbe riconosciuto fra mille.
Tra i maghi era calato il silenzio più totale, soprattutto da parte della scarlatta, la più sorpresa di vederlo in quel luogo.
Non sapeva dire con certezza quello che stava provando in quel momento, era stupita, contenta e anche arrabbiata.
Si, arrabbiata perché era da tempo che non lo sentiva, dopo i giochi della magia non l’aveva più visto, era sparito di nuovo senza lasciare traccia.
Sapeva che secondo le regole della sua gilda, non poteva restare in uno stesso luogo per molto tempo, ma era più forte di lei e non riusciva a spiegarsi del fatto che nonostante sapesse il motivo della sparizione, fosse ugualmente arrabbiata.
Poi, un piccolo sorriso comparve sul suo viso, facendo sorridere anche il ragazzo.
Quando finalmente aveva deciso di avvicinarsi a lui, un piccolo tornado biondo la precedette.
“Zio Gerard!!” gridò felice Nashi, correndo verso di lui saltandogli tra le braccia.
Il mago la prese in braccio chiedendo poi “Chi è questa bellissima bambina?”.
“Vuoi dire che l’hai presa ugualmente in braccio senza sapere chi fosse? Accidenti, se fosse stato un nemico travestito per ucciderti, saresti caduto nella trappola come un idiota” disse Gajeel, guardando il turchese con aria di superiorità.
“Gajeel, piantala!” disse Levy rivolgendogli un’occhiataccia.
“Comunque lei è Nashi, viene dal futuro, è la figlia di Natsu e Lucy” spiegò poi Erza, con un sorriso.
“Su – sul serio?” chiese sorpreso Gerard guardando i due maghi in questione, si sarebbe aspettato di tutto sull’identità della piccola, ma non si aspettava quella rivelazione.
Natsu e Lucy annuirono sorridenti prendendosi poi per mano, facendo intendere a Gerard che erano fidanzati.
Il mago guardò bene la bambina tra le sue braccia e disse “In effetti assomiglia molto a Lucy e ha gli stessi occhi di Natsu, è bellissima”.
Sorrise, prendendo tra il pollice e l’indice il nasino di Nashi, tirandolo leggermente.
“Zio Gerard, come mai non eri a Fairy Tail?” chiese dubbiosa la piccola.
“Io non appartengo alla vostra gilda”. Lo disse con un tono di voce molto dolce e delicato ed Erza, non poté fare a meno di pensare che ci sapeva fare con i bambini.
Istintivamente provò ad immaginarselo padre e lo trovò perfetto per quel ruolo ma poi, rendendosi conto dei pensieri che stava facendo, diventò tutta rossa, quasi come i suoi capelli scarlatti.
Nashi, a quelle parole, lo guardò confusa. “Ma nel futuro appartieni alla nostra gilda e sei sposato con zia Erza, com’è possibile?” disse la bambina mettendo il broncio.
Sentendo quelle parole, Erza diventò più rossa di prima e anche Gerard arrossì.
“Comunque, come mai sei qui?” chiese il mago del ghiaccio per far sparire l’imbarazzo che si era creato.
Gerard riacquistò il suo colore naturale e disse “Sapete che la Crime Sorciere si occupa di distruggere le gilde oscure, vero? Ultimamente è comparsa una nuova gilda oscura chiamata ‘i lupi della notte’, è composta da molti membri pericolosi. Con l’aiuto di Melody e la sua magia del collegamento sensoriale, siamo riusciti a scoprire il loro piano” a quel punto Gerard si fermò, abbassando il capo, con aria cupa.
“Vogliono impossessarsi dei libri del tempo. Principalmente dei libri ‘passato’ e ‘futuro’ e quello principale chiamato ‘salti nel tempo’, in più vogliono prendere anche il libro ‘X791’ e quello di un altro anno collegato al passato, solo che non siamo riusciti a scoprire quale sia” si fermò per un attimo, prese un respiro profondo e continuò “In base a quello che sappiamo, vogliono andare nel passato per reclutare quanti più uomini possibili, per poi tornare nel nostro tempo e attaccare le gilde della luce come la vostra e quelle neutrali come la mia in modo da poter governare su Fiore con la magia oscura. Sono mesi che stiamo dando la caccia ai suoi membri, ma per ora con scarsi risultati, sono scaltri e riescono a far perdere le loro tracce molto facilmente, io sono riuscito a seguire uno di loro fino a qui, ma adesso sento che il suo potere magico è sparito, deve aver abbandonato il deserto in qualche modo”.
Sul volto del mago si formò un’espressione infastidita e quasi arrabbiata, strinse le mani a pugno così forte da far sbiancare le nocche, era evidente che fosse arrabbiato con se stesso per essersi fatto sfuggire un membro di quella gilda oscura.
“Tsk, i libri ‘futuro’ e ‘salti nel tempo’ li abbiamo noi, devono solo provare ad avvinarsi e ci sarà da divertirsi, a maggior ragione per il fatto che li custodisce il gamberetto” disse Gajeel, incrociando le braccia al petto.
Gerard spalancò gli occhi a quella rivelazione. “Cosa? Avete due dei libri del tempo?”.
“Uno l’ha portato Nashi dal futuro, l’altro l’abbiamo appena recuperato” spiegò con calma, Levy.
“A cosa vi servono?” domandò ancora il turchese.
“Come a cosa ci servono? Devo tornare nel mio tempo, non penserai che voglia restare qui?!” disse in tono infastidito Nashi, non aspettandosi una simile domanda.
Gerard rise nel vedere il visino imbronciato della bambina, ma poi tornò improvvisamente serio e disse “Va bene, allora rimarrò con voi, so che siete in grado di proteggervi da soli, ma io conosco i trucchetti che usano”.
“D’accordo” disse Erza annuendo, poi si voltò verso i suoi compagni e disse “Riposatevi, tra un po’ il sole tramonterà e inizierà a fare freddo, non possiamo riprendere il viaggio per oggi, trovate qualcosa con cui possiamo accendere il fuoco per passare qui la notte, io devo dire qualcosa a Gerard” dopo di che, si voltò verso il mago e gli fece cenno di allontanarsi da gli altri, in modo da poter parlare da soli.
Camminarono per un po’, l’uno affianco all’altra, fino a quando trovarono un luogo perfetto per poter parlare da soli. Non era molto lontano dal loro presunto accampamento, ma non era neanche vicino, non volevano che qualcun altro li sentisse. Si sedettero sulla sabbia morbida e calda, voltandosi verso il sole che stava per iniziare a tramontare.
Per un po’ rimasero incantati dal gioco di colori che si stava formando in cielo. In cima, era ancora un po’ azzurro, come quella mattina, mentre andando più vicino al sole, il colore diventava giallo per poi passare all’arancione che si intravedeva tra alcune rune.
Hai loro occhi, era lo spettacolo più bello che avessero mai visto, come se non ci fossero mai stati altri tramonti all’infuori di quello, ma purtroppo, quel momento doveva essere spezzato.
Erza si voltò verso il mago seduto accanto a lei e disse “Non hai detto tutto riguardo quella gilda, vero?”.
“Dovevo aspettarmelo, non ti sfugge mai niente” ancora una volta il ragazzo prese un respiro profondo prima di ricominciare a parlare. “E’ anche una gilda di assassini, usano la magia per uccidere. Non si chiamano ‘i lupi della notte’ per niente. Agiscono esattamente come i lupi, attaccano in gruppo e di notte, non c’è da scherzare con loro”.
“Non l’hai detto d’avanti agli altri perché c’era Nashi, vero?” domandò ancora la scarlatta.
“Già, è una bambina piccola, non so come potrebbe reagire, probabilmente quei tipi già sanno che avete due dei libri che gli servono, proveranno sicuramente ad attaccarvi per prenderli, dovete stare attenti”.
“Si vede che non la conosci” rise lei.
“Che vuoi dire?”.
“Nashi ha lo stesso carattere combattivo di Natsu, nonché dragon slayer del fuoco come lui e maga degli spiriti stellari, non devi preoccuparti per lei, può sembrare indifesa ma non lo è affatto”.
Gerard rimase sorpreso da quelle parole, tanto da rimanere a bocca aperta causando una nuova risata da parte della maga.
Anche lui si mise a ridere e, istintivamente, cominciò ad avvicinarsi a lei, prima poggiando la mano su quella piccola e apparentemente fragile di lei, e poi con il resto del corpo.
Desiderava il contatto tra le loro labbra, quelle labbra rosee che aveva sempre voluto tutte per lui.
Erano sempre più vicini, e ormai, mancavano pochi centimetri e le loro labbra si sarebbero trovate, come nel più splendido dei loro sogni.
Un grido li interruppe. Si alzarono di scatto, preoccupati, e iniziarono a correre per raggiungere il luogo da cui provenivano le urla, era sicuramente successo qualcosa ai loro compagni.
 
 
Angoletto dell’autrice
Ciao a tutti!! Avevo promesso che avrei aggiornato presto ed eccomi qua!! Allora, le cose si stanno complicando i nostri maghi non sono gli unici a voler i libri del tempo e devono stare attenti agli attacchi di questa gilda oscura…. mi sto complicando la vita da sola -.- Uff, MilkyXD mi hai rovinato l’effetto sorpresa, ma come fai a scoprirmi sempre?? Mi leggi nel pensiero, di la verità!! Ringrazio tanto chi segue la storia e mi sostiene per riuscire ad andare avanti con questo delirio, siete fantastici!! Ringrazio Miky_chan95, MilkyXD e monkey d rufy che hanno recensito lo scorso capitolo ;) Ci sentiamo nelle risposte alle vostre recensioni o al prossimo capitolo ;)
Un abbraccio,
Gaia

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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


Erza e Gerard continuavano a correre preoccupati verso il luogo dell’accampamento.
Sentivano ancora le ragazze urlare, grida farsi sempre più forti ogni secondo che passava.
Pensavano, che come aveva detto Gerard, ‘i lupi della notte’ li avessero attaccati, se fosse stato cosi, dovevano arrivare al campo il più velocemente possibile.
Non ricordavano di aver percorso tanta strada, quando si erano allontanati per parlare da soli e ora, si stavano pentendo di averlo fatto.
Quando arrivarono all’accampamento, videro qualcosa che li fece rimanere a bocca aperta e fece spuntare sulle loro teste un enorme gocciolone.
Le urla che avevano sentito, erano effettivamente delle ragazze, ma non perché erano stati attaccati dalla gilda oscura, ma bensì perché i ragazzi gli stavano facendo il solletico.
Subito dopo essersi ripresi dallo shok, a Erza spuntarono, ai lati della fronte, due vene pulsanti cariche di rabbia.
“CHE STATE FACENDO?!?!” urlò la scarlatta, facendo cessare ogni rumore in quel luogo.
I suoi compagni la guardarono in modo terrorizzato, e solo dopo aver deglutito a vuoto, Natsu decise di parlare.
“E-Erza, ecco…. Noi…. Stavamo soltanto…..” Natsu non riusciva a trovare la parole adatte e questo non fece altro, che far aumentare la rabbia della scarlatta.
“Ci stavamo solo facendo il solletico, aye!” disse contento Happy, non badando molto alle parole appena pronunciate.
“Che idiota” mormorò Charle, sbattendosi una zampina sulla fronte.
“C’è il rischio che una gilda oscura ci attacchi e voi giocate?!?!” urlò ancora la ragazza su tutte le furie.
Nashi si avvicinò a lei con le lacrime a gli occhi e le manine a tapparsi le orecchie. “Zia Erza, non gridare, mi stai facendo paura” disse un po’ tremante la piccola.
Il viso di Erza si addolcì, prendendo in braccio la bambina “Scusa piccola, non griderò più” fece per andarsene ma poi si voltò verso i suoi compagni con uno sguardo minaccioso e disse “Con voi farò i conti più tardi” dopo di che, si allontanò un po’ con Nashi, per tranquillizzarla.
Dopo che Erza si fu allontanata, i ragazzi cominciarono a discutere com’erano soliti fare.
“Stupido fiammifero, è colpa tua!” disse Gray.
“Già, il ghiacciolo ambulante ha ragione” concordò Gajeel.
“Non mi pare che abbiate detto qualcosa in contrario, quando vi ho proposto di fare una gara a chi faceva di più il solletico alle ragazze” disse con tono di sfida, Natsu.
“Noi ve l’avevamo detto di fermarvi!” dissero in coro Lucy, Levy e Juvia.
“Ragazzi, smettetela. Se Erza vi trova a litigare, non ve la farà passare liscia” disse Gerard notando come, al sol sentire le sue parole, i tre maghi s’irrigidirono venendo attraversati da un brivido lungo la schiena.
“Ci penseremo noi a rimetterli in riga” disse Lucy rivolgendo a Natsu uno sguardo assassino, seguita dalle altre due maghe che rivolsero lo stesso sguardo rispettivamente al mago del ghiaccio e al dragon slayer del ferro.
Le tre, si avvicinarono ai rispettivi maghi, li presero dal colletto e li fecero allontanare dal campo, prendendo ognuna una direzione diversa.
 
Lucy aveva appena lasciato il colletto del suo fidanzato, pronta a fargli la ramanzina, ma il viso da cucciolotto ferito che aveva assunto il ragazzo, fece sparire la rabbia della bionda.
“Lu, non arrabbiarti, volevo solo che ti distraessi dal pensiero che quei tipi potessero attaccarci, vedevo che eri preoccupata, il mio era un modo per rassicurarti” disse dispiaciuto il mago del fuoco.
“Davvero? L’hai fatto per me?” chiese la maga stellare.
“Certo!” disse lui entusiasta sfoggiando un bellissimo sorriso, poi però, il suo sorriso si spense, abbassando lo sguardo.
La maga si stupì di quel cambio d’umore così veloce e, un po’ preoccupata disse “C’è qualcosa che non va, Natsu?”.
Natsu ci mise un po’ a rispondere, non sapeva bene come formulare quella domanda che gli stava affliggendo il cuore, ma poi, decise di chiederlo comunque “Lu, mi vuoi lasciare?” chiese intristito.
“Cosa?! Ma sei impazzito?!” urlò la maga sorpresa.
“Pensavo che non mi volessi più” disse ancora lui, tenendo ancora il capo abbassato.
Il viso di Lucy si addolcì e mosse un passo verso di lui, posando le sue piccole mani su quelle grandi e forti di lui.
Natsu si sorprese di quel contatto e alzò il capo in modo da far riflettere i suoi occhi smeraldini in quelli color cioccolato della maga.
“Come puoi pensare che non ti voglia più? So com’è il tuo carattere e ti amo per come sei, non ti lascerei mai per questo” disse Lucy, sorridendo.
Natsu sorrise a sua volta dicendo “Sei la fidanzata migliore del mondo” dopo aver detto quelle parole, la baciò.
Quando il bisogno d’aria divenne impellente, si staccarono, prendendosi per mano e tornando all’accampamento.
 
In contemporanea agli eventi tra Natsu e Lucy, altre due coppie si stavano chiarendo.
 
Levy stava ancora trascinando Gajeel per il colletto quando, il mago si fermò all’improvviso, non permettendo più alla piccola maga di portarlo chissà dove.
“Adesso puoi anche smettere di far finta di trascinarmi” disse Gajeel, sghignazzando divertito.
“Cosa?” chiese stupita Levy.
“Credevi davvero di essere riuscita a trascinarmi fin qui? Ti ho solo seguito per evitare che facessi una figuraccia”.
“Stupido Gajeel!” urlò lei, lasciando il colletto del mago e dandogli dei piccoli pugni sull’addome.
“Ghihi, tanto non mi fai male” rise lui, divertito.
“Razza di buzzurro! Piantala di prendermi in giro, dovrei farti la ramanzina invece!”.
“Mi pare che tu lo stia già facendo, le mie povere orecchie non ne possono più delle tue urla”.
“Idiota!” urlò ancora lei.
“Bene, se adesso hai finito di insultarmi, direi che è meglio tornare all’accampamento” dopo aver detto queste parole, con un braccio afferrò il polso della scripter, poi si piegò sulle ginocchia e fece passare l’altro braccio dietro le gambe di lei, sollevandola e caricandosela su una spalla.
Le urla e i calci della piccola maga, non impedirono a Gajeel di portarla in quel modo fino all’accampamento.
 
Era da po’ che Juvia stava camminando non sentendo il mago del ghiaccio lamentarsi e fare resistenza ma, soprattutto, le sembrava che il mago fosse diventato più leggero, così si voltò, scoprendo che stava tenendo in mano solo la camicia bianca del mago e che lui, stava camminando dietro di lei con le mani nelle tasche dei pantaloni e lo sguardo annoiato.
“Oh, finalmente hai abbassato il braccio, pensavo che prima o poi ti si sarebbe bloccata la circolazione tenendolo in quel modo, sospeso per aria” disse lui, togliendo le mani dalle tasche.
“Perché Gray-sama non ha detto niente a Juvia?” chiese confusa la ragazza.
“Non ti ho detto niente su cosa?” chiese lui a sua volta.
“Sul fatto che Juvia doveva abbassare il braccio, Gray-sama poteva dire a Juvia che la stava seguendo ugualmente” disse la maga con un sorriso.
Gray arrossì leggermente a quelle parole. Quando si era tolto inconsciamente la camicia e si era ritrovato libero, pensava che sarebbero tornati all’accampamento, ma quando aveva visto la maga dell’acqua continuare a camminare, si era reso conto che lei non si era accorta che lui si era fermato, così aveva continuato a camminarle dietro per paura che le succedesse qualcosa. E ora, si ritrovava ad essere imbarazzato come mai prima d’ora.
Si girò, in modo da dare le spalle alla maga e disse “Ti ho seguita solo perché se quella gilda oscura ti avesse attaccato, saresti stata da sola”.
L’imbarazzo che si era venuto a creare in Gray, era quasi palpabile nell’aria e la maga dell’acqua sorrise felice.
“Awwww, Gray-sama era preoccupato per Juvia!” disse la maga con gli occhi a forma di cuore, saltellando di qua e di là.
Poi, all’improvviso, un soffio di vento che ai maghi parve strano, li fece tornare seri, erano più che certi che ci fosse qualcuno lì con loro.
“Juvia fa attenzione, abbiamo compagnia” disse Gray, guardandosi intorno con aria da indagatore.
“Si” confermò la maga, annuendo.
Sentivano continui fruscii attorno a loro, ed era chiara la presenza di un potere magico estraneo al loro, non ebbero il tempo di chiudere per un attimo gli occhi, che si ritrovarono circondati da all’incirca 6 nemici.
 
Contemporaneamente ai fatti accaduti a Gray e Juvia….
Gajeel stava ancora portando Levy sulla spalla, la maga si era ormai stancata di scalciare ed urlare senza ottenere un risultato.
Poi, all’improvviso, Gajeel avvertì molti odori sconosciuti intorno a loro e posò la scripter a terra.
“Che ti prende?” domandò Levy confusa.
“C’è qualcuno” disse lui, continuando ad annusare l’aria.
“Cosa?! Non saranno i membri di quella gilda oscura?!”.
“Ecco perché c’è questo fetore, sono quegli idioti, tu sta vicina a me gamberetto, li faccio fuori e torniamo all’accampamento” disse Gajeel, sghignazzando.
“Non sarà così facile batterci” disse una voce che sembrava provenire da tutti i lati.
Cominciarono a guardarsi intorno, e in lampo, si ritrovarono ad essere circondati anche loro da 6 nemici.
Il dragon slayer del ferro, chiuse una mano a pugno facendola sbattere con l’altra e dicendo “Inizia il divertimento”.
 
Natsu e Lucy stavano camminando mano nella mano ripercorrendo i propri passi per tornare al campo quando, all’improvviso, Natsu si fermò stringendo più forte la mano della maga stellare.
“Che c’è, Natsu?”.
“C’è qualcuno qui, sento degli odori strani” disse serio.
“Eh?! E’ uno scherzo vero?” disse la maga.
“No. Fa attenzione si stanno avvicinando” disse lui, lasciandole la mano per infuocare i pugni.
Nello stesso istante, Lucy prese il suo mazzo di chiavi preparandosi a combattere.
Sentirono l’aria spostarsi vicina a loro e la sabbia si alzava leggermente da terra, come spostata dal vento. Anche loro si ritrovarono circondati da 6 nemici, era strano come sembrasse tutto calcolato.
Sentendo il leggero tintinnio delle chiavi di Lucy, il mago del fuoco si voltò verso di lei e disse “Non avere paura, Lu. Ci sono io con te”.
La maga gli sorrise e impugnò meglio le proprie chiavi “Va bene”.
“Perfetto! Sono tutto un fuoco!” esclamò Natsu, facendo infiammare maggiormente i pugni.
 
Nel frattempo all’accampamento, Erza era appena tornata con Nashi.
“Dove sono tutti?” chiese la scarlatta.
“Le ragazze hanno deciso che avrebbero fatto la ramanzina ai ragazzi, si sono allontanati da un po’, sono sicuro che stanno per tornare” disse Gerard.
“Io non sono sicura, ho come un brutto presentimento” disse Wendy, avvicinandosi ai due seguita da Charla.
“Andiamo a cercare mamma e papà?” disse Nashi, saltellando di qua e là tenendo in braccio Happy e Lily.
“Non preoccuparti piccola, a breve torneranno” disse Gerard, posando una mano sulla testolina della bambina, scompigliandole i capelli.
Poi, ad un tratto, la piccola si fece seria e iniziò a tremare.
“Che succede Nashi?” chiese Erza, preoccupata.
“Sento degli odori strani, li sento vicini a quelli degli zii e a quelli di mamma e papà, però…. Li sento anche vicino a noi” disse la bambina.
Erza si voltò subito verso la blu e disse “Wendy, tu senti qualcosa?”.
“No, non sento nulla” rispose confusa la ragazzina.
“Com’è possibile che Nashi senta degli odori estranei, mentre Wendy no? Eppure sono entrambe dragon slayer” disse confusa Charla.
Poi, Wendy disse “Aspettate! Adesso li sento anch’io, Nashi ha ragione, c’è qualcuno”.
‘Nashi è riuscita ad avvertire l’odore estraneo prima di Wendy? C’è qualcosa di strano in questa bambina’ pensò Erza, guardando la piccola ancora tremante.
“Accidenti! Se Nashi ha avvertito gli odori di questi tizi anche vicino a gli altri significa che anche loro sono nei guai, dobbiamo sbrigarci ad abbatterli così possiamo unirci a gli altri” disse seria la scarlatta.
Subito dopo aver pronunciato quelle parole, si ritrovarono ad essere circondati da molti nemici, all’incirca una ventina, tutti pronti a combattere.
Nashi sapeva di non poter fare molto per aiutare, ma estrasse ugualmente le uniche due chiavi in suo possesso, Tiger e Dragon l’avrebbero sicuramente protetta.
Oramai lo scontro tra i maghi di Fairy Tail e la gilda oscura I lupi della notte, stava per avere inizio e l’obbiettivo di entrambi, era lo stesso: vincere.
 
 
Angolo autrice
Allora, eccomi qui, sono tornata questo obbrobrio anche chiamato capitolo. Non so cosa mi è saltato in mente mentre scrivevo, e penso che oramai in molti vi stiate equipaggiando di pomodori da lanciarmi contro. All’inizio vi ho brevemente trollati, sempre se posso definirla una trollata quella -.- Immagino che dopo questo, nessuno seguirà più i miei deliri, e vi capirò, la mia prima long sta venendo fuori un disastro, pensavo di farla tranquilla ed ecco cosa ne sta venendo fuori, scusatemi sono una frana. Beh ringrazio le 21 persone che hanno messo la storia tra i preferiti, le 3 nelle ricordate e le 30 nelle seguite poi ringrazio Kyros e MilkyXD che hanno recensito lo scorso capitolo, grazie davvero!! J Se tutto va bene e volete ancora seguire questo delirio, ci sentiamo al prossimo capitolo!!
Un abbraccio,
Gaia

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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


Gray e Juvia erano circondati dai nemici, messi schiena contro schiena, decisi a combattere e a proteggersi le spalle a vicenda.
Il mago del ghiaccio unì le mani, la sinistra aperta con il palmo rivolto verso l’alto, mentre la destra era chiusa a pugno messa sopra l’altra. Portò le mani unite, verso il fianco destro e i maghi della gilda oscura ebbero la conferma che stava per attaccare quando dalle mani del mago iniziò ad uscire un nebbiolina bianca e gelida e sotto i suoi piedi si formò un cerchio magico azzurro.
“Ice make lance!” gridò Gray, mentre si venivano a formare delle lance di ghiaccio che andarono dritte verso i tre maghi di fronte a lui.
Rimase sorpreso quando le lance attraversarono da una parte all’altra i corpi dei nemici, senza però ferirli, e in quel momento, notò che i loro corpi erano fatti interamente di sabbia.
Juvia, d’altra parte, non riusciva a colpirli. I tre maghi davanti a lei, continuavano a trasformarsi in sabbia così da evitare i suoi attacchi.
Poi, le venne in mente qualcosa che disse Levy tempo fa.
“Gray-sama, Juvia ha capito!” disse lei contenta.
“Hai trovato un modo per batterli? Mi stanno facendo innervosire” ringhiò l’altro, mantenendo lo sguardo sui maghi davanti a lui.
“Si! Juvia si è ricordata di qualcosa che Levy-san ha detto tempo fa riguardo la sabbia. Se Juvia avesse combattuto contro Max, Juvia avrebbe vinto, l’acqua fa indurire la sabbia” disse contenta lei.
“Ma certo” disse con un sorriso Gray, capendo le intenzioni della maga.
Unì di nuovo le mani e si piegò sulle ginocchia, posando le mani sulla sabbia e gridò “Ice make floor!”. In un lampo, la distesa di sabbia che li circondava, venne tramutata in ghiaccio duro e spesso.
Quando la sabbia sotto i piedi dei nemici si ghiacciò, questi persero l’equilibrio scivolando.
Gray ne approfittò, unendo ancora le mani e gridando “Ice make prison”, in un lampo, i sei nemici vennero bloccati da due prigioni di ghiaccio.
L’alchimista si voltò verso la maga dietro di lui e disse “Juvia adesso!”.
La maga dell’acqua annuì in risposta, puntò lo sguardo verso le dune di sabbia alla loro sinistra, alzò le braccia portandole ai lati del proprio corpo e puntandole verso le due prigioni, chiuse gli occhi e disse “Water lock!” intorno ad ogni mago oscuro si formò una bolla d’acqua che li imprigionò, impendendo loro di trasformarsi ancora in sabbia e che li fece perdere conoscenza.
Il mago del ghiaccio si avvicinò cautamente prima ad una e poi all’altra prigione, in modo da assicurarsi che quelli fossero realmente incoscienti, e subito dopo fece cenno alla maga che poteva rilasciarli.
Juvia abbassò le braccia e a quel gesto le bolle d’acqua sparirono , lasciando i maghi oscuri sul pavimento della prigione di ghiaccio e completamente fradici.
Gray le poggiò una mano sulla spalla destra facendola voltare verso di sé e le sorrise. “Sei stata bravissima Juvia, il nostro lavoro di squadra è stato fantastico” disse lui, continuando a sorriderle.
La maga arrossì furiosamente e i suoi occhioni blu, vennero sostituiti da occhi a forma di cuore. “Awww, Gray-sama! Così fai arrossire Juvia!” disse lei, cercando di attaccarsi al braccio del mago che prontamente la evitò, iniziando a correre urlante.
La maga iniziò ad inseguirlo, ridendo di gioia e pensò che il cuore del suo Gray-sama aveva cominciato a sciogliersi. Per un secondo rivolse il suo sguardo al cielo, dipinto di rosso, rosa e arancione, era il più bel tramonto che avesse mai visto e già sognava i momenti che avrebbe potuto passare con lui d’avanti a quello spettacolo perché ormai ne era certa, molto presto il cuore del mago del ghiaccio si sarebbe sciolto per sempre, lasciando posto all’amore, quello che lui provava per lei.
Mentre i due maghi correvano via da quel luogo, una strana ombra avvolse le due prigioni di ghiaccio, facendole sparire sotto la sabbia.
 
Gajeel e Levy stavano litigando, il mago non voleva che la scripter combattesse e quindi le diceva di restare dietro di lui, cosa che alla turchina non piacque, anche lei era una maga e se poteva aiutare, voleva farlo.
Si era messa accanto a Gajeel in una strana posizione da combattimento, le gambe erano leggermente piegate, il braccio sinistro sollevato e posto al lato del corpo e la mano chiusa a pugno, mentre il braccio destro era vicino al petto e piegato sul gomito, con il pollice e l’indice sollevati mentre le altre dita erano chiuse.
“Tsk, ti sembra il momento di fare pagliacciate? E poi perché stai facendo i simbolo dell’unione di Fairy Tail sollevando quelle dita? A cosa ti serve?” domandò il dragon slayer, divertito dalla scena.
Alla piccola maga spuntò una vena pulsante in testa e urlò “Ti sembra che stia facendo pagliacciate o il simbolo di Fairy Tail?! E’ la mia posizione da combattimento razza d’idiota!”.
“Quella una posizione da combattimento? Vuoi battere i nemici a prese in giro?” ridacchiò lui.
“Piantala stupido buzzurro! Se devi combattere allora fallo, i nemici non staranno a guardare i tuoi comodi!” urlò ancora la scripter.
In effetti, quando si voltarono verso il posto dove dovevano esserci i maghi, questi erano spariti.
“Dove sono finiti?!” urlò il dragon slayer, ritrovandosi il viso abbrustolito un secondo dopo.
“Sono maghi del fuoco” disse Levy.
“Quindi hanno lo stesso elemento di Salamander, ma come accidenti fanno a spostarsi così velocemente?”.
“Come pensi che possa saperlo?”.
“Aahahaha se continuate a litigare per noi sarà facile battervi” disse uno dei maghi oscuri, ridendo.
“Prova a ripeterlo!” dopo aver detto queste parole, Gajeel inspirò a fondo e disse “Tetsuryuu no hoko!”.
I nemici si spostarono velocemente, evitando il ruggito di lamine di ferro del dragon slayer.
Subito dopo si ritrovarono vicini a loro, due maghi oscuri con entrambe le mani infuocate.
Levy sollevò velocemente il braccio destro e iniziò a scrivere una parola sospesa in aria “Solid script: wind!”.
Un colpo di vento fece spegnere le fiamme che avvolgevano i pugni dei nemici e in un lampo Gajeel li colpì con una colonna di ferro nell’addome, che stese i due maghi.
“Ghihi, non sei tanto male gamberetto”.
“Devo prenderlo come un complimento?” chiese lei con aria infastidita.
“Fa come vuoi” dopo aver pronunciato quelle parole, Gajeel si lanciò verso gli ultimi quattro nemici rimasti.
Tentava di colpirli con le sue colonne di ferro e, ogni qualvolta che un mago tentava di colpirlo, Levy lo aiutava lanciando contro ai maghi la scritta ‘Water’.
Dopo un po’, i due maghi di Fairy Tail avevano vinto lo scontro e decisero di andarsene, lasciando i loro nemici svenuti sulla sabbia.
Subito dopo che se ne furono andati, un’ombra prese i maghi oscuri, trascinandoli sotto la sabbia.
 
Natsu e Lucy erano l’uno vicino all’altra, la maga stellare non sapeva cosa aspettarsi dai maghi oscuri d’avanti a loro e quasi sembravano inutili le parole di conforto che Natsu le rivolgeva.
“Se voi non attaccate, allora vi attaccheremo noi” disse uno dei nemici.
Natsu a quella provocazione, infuocò i pugni dicendo “Venite pure, sono tutto un fuoco!”.
Lucy prese un po’ di coraggio e dal mazzo di chiavi dorate, prese quella di Scorpio “Apriti portale dello scorpione, Scorpio!”.
“We are!” disse lo spirito, comparendo di fronte ai maghi. Scorpio attaccò subito, piegandosi sulla sabbia e mettendo in mostra la coda con in cima il pungiglione “Sand buster!” disse, mandando contro i nemici un turbine di sabbia.
I maghi alzarono le braccia portandole d’avanti il viso e mettendole a ‘X’, e quando la sabbia gli arrivò contro, le separarono mandando un getto d’aria contro la sabbia in modo da distruggere l’attacco dello spirito.
“Natsu, sono maghi del vento!” disse Lucy, avvisando il compagno.
“Allora non c’è problema” disse lui con un sorriso.
“Devi essere proprio stupido ragazzino, il vento è il nemico naturale del fuoco” disse uno dei maghi oscuri.
“Tsk, ho già combattuto contro dei maghi del vento e ho sempre vinto, non vedo come voi possiate essere diversi da loro”.
In quell’istante, Lucy ebbe un’idea. Attaccata alla cintura della gonna, oltre ad avere la sua frusta, aveva anche una borraccia d’acqua, la prese con la mano sinistra mentre con la destra metteva l’anello che teneva unito il mazzo di chiavi tra le labbra. Subito dopo, sempre con la destra, prese la chiave di Aquarius e disse “Apriti portale della portatrice d’acqua, Aquarius”. Lucy non poté urlare molto forte, visto che teneva tra le labbra il mazzo di chiavi, ma quando il secondo spirito comparve davanti a lei, posò la borraccia a terra e riprese tra le mani il mazzo di chiavi.
“Scorpio!” disse con voce stranamente dolce, lo spirito dell’acquario, non facendo caso a cosa avesse utilizzato la maga per richiamarla.
Lucy tossicchiò un po’ per ottenere l’attenzione dei due spiriti e disse “Non vorrei disturbare, ma ci sarebbero dei nemici da sconfiggere, quindi, visto che siete molto uniti, perché non unite i vostri poteri?”.
“Per una volta mi piace la tua idea, biondina” disse Aquarius, sporgendosi un po’ verso di lei.
“Ohi, Lu! Hai un piano?” chiese Natsu, andando vicino a lei.
Poco prima Natsu non riusciva a colpirli, in quanto quei maghi erano dannatamente veloci, e lui si stava soltanto innervosendo sempre di più così, quando aveva sentito che Lucy aveva richiamato due spiriti, era andato subito da lei per sapere se aveva trovato un modo per sconfiggerli.
“Si, tu aspetta il mio segnale, dopo dovrai attaccare” disse lei decisa.
“Vedo che la paura è passata” disse ancora lui, sorridendole.
Lucy ricambiò il sorriso e disse “Si, è merito tuo, grazie”. Subito dopo si voltò verso i due spiriti davanti a lei e disse “Scorpio, Aquarius, attaccate!”.
I due spiriti, nello stesso istante, sprigionarono uno un tornado di sabbia, e l’altra un turbine d’acqua che si unirono in un unico vortice che andò dritto verso i sei maghi, ricoprendoli interamente di una poltiglia fangosa.
A quel punto, Natsu ispirò e disse “Karyuu no hoko!”.
I maghi vennero investiti, dal ruggito di fuoco del mago, venendo scaraventati a un decina di metri di distanza da Natsu e Lucy, che ora sorridevano di gioia.
“C’è l’abbiamo fatta, Lu!” disse il mago prendendola fra le braccia e sollevandola da terra per farla girare.
La maga rise, buttando le braccia dietro al collo del mago. Quando Natsu la rimise a terra si presero per mano, iniziando a correre verso l’accampamento.
Mentre i due maghi se ne andavano, la stessa ombra delle precedenti volte, prese i sei maghi, trascinandoli sotto la sabbia.
 
In contemporanea ai fatti accaduti alle tre coppie, anche all’accampamento i maghi di Fairy Tail erano pronti a combattere e, a giudicare dalla magia che aveva avvolto i corpi dei maghi nemici, c’erano utilizzatori della sabbia, del fuoco e dell’aria.
Erza disse di dividersi i compiti, lei si sarebbe occupata dei maghi del fuoco, con la sua armatura dell’imperatrice delle fiamme non avrebbe avuto problemi, Gerard doveva occuparsi dei maghi della sabbia e infine Wendy si sarebbe occupata dei maghi dell’aria. Erza aveva notato che la piccola Nashi era spaventata così, aveva chiesto a Happy, Charla e Lily di sorvegliarla.
La bambina non era sicura e aveva un brutto presentimento, continuò a stringere tra le piccole manine le chiavi dei suoi due spiriti. Sapeva di possedere anche la magia di suo padre, ma questo significava un contatto diretto con il nemico e lei era troppo spaventata.
Erza si equipaggiò con l’armatura dell’imperatrice delle fiamme quando i maghi oscuri l’attaccarono con il fuoco, la scarlatta mise la spada davanti a sé per proteggersi, subito dopo li attaccò, finendo in modo veloce e quasi pulito il breve scontro.
Anche Gerard fece in modo di finire in fretta. I suoi avversari erano veloci mentre si muovevano sulla sabbia, proprio l’elemento della loro magia, così il ragazzo li ripagò con la stessa moneta, si piegò sulle ginocchia mettendo anche le mani a terra e disse “Meteor!”. In questo modo anche lui diventò veloce, ma al contrario dei suoi avversari, lui andò verso l’alto disegnando sette cerchi magici che si collegarono fra loro da un scia luminosa e formando una costellazione. “Sarete puniti dalle sette stelle, Grand Chariot!” dopo aver pronunciato quelle parole, i sette cerchi magici s’illuminarono, facendo scendere una pioggia luminosa sui suoi avversari che li investì in pieno, sconfiggendoli.
Anche Wendy era decisa a finire in fretta lo scontro, così decise di rimettere in pratica il suo attacco più potente. Allargò le gambe e stese le braccia ai lati del proprio corpo, sotto ai suoi piedi si formò un cerchio magico azzurro e disse “Metsuryuu ougi” in poco tempo, i maghi oscuri vennero circondati da un muro di vento che li imprigionò. Furono inutili i loro tentativi di distruggere il muro con il proprio vento e prima che potessero attaccare, Wendy disse “Shouha tenkuusen!”. Dopo aver pronunciato quelle parole, i maghi vennero colpiti da un vortice d’aria molto potente che li scaraventò lontano.
Dopo di che, i maghi si sedettero a terra per riprendere fiato e recuperare un po’ di energia magica.
Erza invece, si avvicinò a Nashi, ugualmente preoccupata che durante lo scontro si fosse fatta male accidentalmente.
“Nashi, stai bene?” disse Erza, piegandosi alla sua altezza.
“S-si. Zia Erza, cos’è quella cosa nera che sta portando via quei maghi?”. Il visino della piccola era impaurito e oltre a quello non traspariva nessun altra emozione.
Erza si voltò immediatamente dove poco prima c’erano  quei maghi, vedendo di sfuggita un’ombra che li trascinava sotto la sabbia.
“Non ti preoccupare, non è nulla” le disse la scarlatta gentilmente.
In quel momento, le tre coppie che si erano allontanate dal campo, stavano facendo ritorno.
“Ohi, ragazzi!” urlò Natsu, agitando un braccio per attirare l’attenzione dei compagni.
Nashi ripose velocemente le chiavi d’oro nella borsetta e corse incontro ai ‘genitori’. “Mamma, papà!” gridò la piccola, buttandosi tra le loro braccia.
Erza si precipitò dai compagni a chiedere in parte spiegazioni “State tutti bene?”.
“Ghihi, mi sono divertito a combattere contro sei idioti” disse Gajeel, portando le braccia al petto.
“Anch’io e Juvia ci siamo imbattuti in sei maghi oscuri” disse con noncuranza Gray.
“Gray-sama i vestiti” disse la maga dell’acqua, arrossendo e porgendogli il vestiario.
“Oh cavoli!” esclamò quest’ultimo, prendendo subito i vestiti dalle mani della maga.
“Tsk, il solito pervertito nudista! Comunque anch’io e Lu abbiamo combattuto contro alcuni di quei tipi” disse Natsu sorridendo.
“Non c’è niente da ridere caminetto umano” gli ringhiò contro Gray.
“Vuoi prenderle cubetto di ghiaccio?”.
“Voi due, finitela!” tuonò all’improvviso Erza, colpendoli. “Questa è una cosa seria, dei maghi hanno attaccato anche noi poco fa”.
“Però Juvia non capisce, quei maghi non erano particolarmente potenti” disse la maga dell’acqua pensierosa.
“Quelli non erano i veri maghi de ‘i lupi della notte’, conosco la loro potenza, non è una gilda da quattro soldi, quei maghi erano stati mandati ad attaccarci per testare la nostra forza” disse ad un tratto Gerard, rialzandosi da terra e camminando verso i maghi.
“Ci hanno presi in giro?!” gridò Natsu, attirando le attenzioni di tutti su di lui.
“Vedi di calmarti fiaccola” disse Gray con tranquillità.
“Voi due vedete di non ricominciare a litigare” disse Erza, trafiggendoli con lo sguardo.
“Io ho paura” disse Nashi con voce flebile, quasi impercettibile.
“Ehi, non preoccuparti, ci siamo noi con te” le sorrise Natsu.
Erza rivolse uno sguardo al cielo, oramai il sole era tramontato dietro le dune e le prime stelle stavano iniziando a spuntare nel cielo, mostrando le prime costellazioni.
“Natsu accendi il fuoco, si sta facendo buio e presto la temperatura scenderà sotto lo zero, dormiremo qui ovviamente dopo aver mangiato qualcosa e per questa notte rimarrà qualcuno di guardia, potrebbero attaccarci mentre dormiamo” disse Erza, in tono serio.
“Aye sir!” risposero gli altri in coro.
Mangiarono e subito dopo andarono a dormire. Il freddo pungente di quella notte li costrinse a dormire uno vicino all’altro mentre Gajeel e Lily facevano le guardie all’accampamento.
 
Angolo autrice
Ciao a tutti!! Lo so, sono un po’ in ritardo, ma non riuscivo a scrivere questo capitolo che oltretutto penso mi sia venuto anche male, non so perché mi ostino a voler scrivere scene di combattimento quando è chiaro che non so farlo -.- Spero che a qualche santa anima sia piaciuto…. Beh, che dire, ringrazio le 23 persone che hanno messo la storia nelle preferite, le 4 nelle ricordate e le 31 nelle seguite, ringrazio MilkyXD per aver recensito lo scorso capitolo e ringrazio doppiamente monkey d rufy che ha recensito gli ultimi due, grazie davvero! Ringrazio anche chi segue la fic in anonimo J  Dopo i ringraziamenti vorrei dirvi due cose, sempre se qualcuno è arrivato fino a qui XD. Allora, per prima cosa, sto scrivendo una nuova fic, si chiama “Shooting star” ed è una Nalu, che novità vero?? Beh volevo chiedervi se foste così gentili da farci un salto, anche solo per leggerla, mi farebbe piacere ;) Come seconda cosa, non so se i primi giorni di luglio usciranno i capito di questa fic, in quanto voglio partecipare alla Nalu week, vi dirò in seguito promesso ;) Adesso smetto di dare fastidio e mi eclisso a scrivere ;) A presto!!!
Un abbraccio,
Gaia

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


Quella notte era stata particolarmente gelida e i maghi, furono costretti a dormire uno vicino all’altro.
Il buio aveva spaventato la piccola Nashi, che si era andata a rifugiare tra le braccia di una Lucy ancora dormiente che era a sua volta tra le braccia del rosato.
La sera prima le avevano chiesto se avvertisse freddo ma lei, essendo una dragon slayer come suo padre, aveva risposto che non lo sentiva. Ore dopo se n’era pentita, l’oscurità le faceva paura e aveva iniziato a tremare come una foglia. Solo dopo aver raggiunto quel posticino tranquillo era riuscita ad addormentarsi; le piaceva dormire con i suoi genitori, le davano una sensazione di calma e in più, si sentiva protetta.
Le ore passarono velocemente e il sole iniziò a fare capolino tra le dune del deserto. Il freddo glaciale della notte, fece spazio alla brezza mattutina che era decisamente più sopportabile.
La prima a svegliarsi fu Erza. Aprì gli occhi lentamente per farli abituare alla luce del sole ma per ora, vedeva ancora un po’ sfuocato. Decise di stiracchiarsi ma, quando avvertì una presa impedirle il gesto, puntò lo sguardo dietro di sé incuriosita.
Sbatté un po’ le palpebre incredula, perché Gerard la stava abbracciando nel sonno? Divenne rossa come i suoi capelli, voltandosi immediatamente per cercare di calmarsi.
Appena l’aveva visto così docile e tranquillo, non solo le guance sembravano che stessero per prendere fuoco, ma anche il cuore iniziò a galoppare freneticamente nel suo petto e le mani avevano iniziato a sudare e a tremare.
Purtroppo, essendosi voltata senza un minimo di delicatezza, aveva svegliato il turchese peggiorando la situazione.
Il mago, vedendo dove erano finite le sue braccia, le ritirò di scatto arrossendo visibilmente e sperando in cuor suo, che la scarlatta non se ne fosse accorta.
Erza fece finta di niente e, ancora un po’ in imbarazzo, decise di ‘svegliarsi’.
Aprì gli occhi stropicciandoli leggermente, mentre si tirava a sedere sulla sabbia morbida.
Puntò lo sguardo su Gerard, ancora visibilmente rosso, mormorando un lieve buongiorno che fu sentito comunque dal ragazzo, che ricambiò.
Erza si alzò in piedi dicendo che doveva svegliare gli altri. Mentre la ragazza si alzava, il turchese riuscì a notare le gote arrossate di lei, facendosi prendere dal panico al pensiero che la scarlatta l’avesse visto.
Poco più avanti, nascosto dietro ad una roccia, Lily rideva sotto ai baffi. Aveva assistito a tutta la scena e pensò che se Happy fosse stato sveglio, non ci avrebbe messo molto a pronunciare le due parole magiche che erano in grado di far arrossire chiunque.
 
Erza aveva un modo tutto suo di svegliare le persone, infatti girò per il campo urlando a tutti di svegliarsi dirigendosi poi verso i legnetti bruciacchiati che la sera prima avevano usato per accendere il fuoco, coprendoli con la sabbia.
Un attimo dopo che la ragazza ebbe compiuto quel gesto, in tutto l’accampamento risuonarono due grida.
Si voltò immediatamente facendo comparire una spada nella mano destra e puntandola verso un possibile nemico. Quello che si presentò davanti ai suoi occhi fu però, una scena ben diversa, quasi comica.
Trovò Levy e Gray che si dimenavano. La prima stava soffocando a causa di Gajeel che le dormiva praticamente sopra; il secondo, perché Juvia si era appiccicata a lui nella notte mormorando un lieve “Gray-sama, Juvia vuole tanti bambini”.
I due poveri maghi, vittime di quell’assalto, si guardarono un attimo negli occhi per poi urlare all’unisono verso Erza e Gerard un “toglietemelo/a di dosso!”.
Pochi metri più in là, ancora mezzi addormentati, il resto del gruppo si tirava a sedere sulla sabbia stropicciandosi un po’ gli occhi e domandandosi cosa stesse succedendo.
Al contrario, la maga dell’acqua e il dragon slayer di ferro erano ancora nel mondo dei sogni sotto gli sguardi stupiti degli altri, che si domandavano come facessero a dormire con tutte le urla che aveva lanciato le loro vittime.
Happy li osservò un po’, mettendosi poi le zampine davanti al musino, iniziando a ridere sotto i baffi “Si piacciono!”.
“Non è il momento, Happy! Solleva Gajeel, mi sta schiacciando!” urlò Levy, cercando di spingere via il mago con tutte le sue forze.
“Levy-chan! Ti aiuto io!” si affrettò a dire Lucy, alzandosi in piedi per raggiungere l’amica.
“No!”. Natsu si parò davanti la bionda abbracciandola di forza. “Non puoi toccare la ferraglia, sei solo mia Lu!” disse il mago, mettendo su il broncio.
“Andiamo, lasciami andare, Levy-chan sta diventando blu!”.
“Ah?”. Il rosato si voltò incuriosito verso la scripter, allentando inconsapevolmente la presa e accorgendosi subito dopo, che la sua fidanzata gli aveva rifilato un bugia per sottrarsi al suo abbraccio.
Notò invece che la piccola maga aveva il viso tutto rosso e grondante di sudore. Avere Gajeel addosso mentre fa caldo non era il massimo, la turchina stava sicuramente scoppiando.
“Fiammifero, visto che ci sei, levami Juvia di dosso!” urlò il mago del ghiaccio, anche lui intento a staccare la blu dal suo braccio.
“Dovrai pensarci da solo, ghiacciolo. Se ci pensi, io non vorrei mai che tu toccassi Lucy visto che è la mia ragazza, la stessa cosa vale per te” ribatté Natsu, guadagnandosi delle occhiate stranite e sorprese.
“Ma di che accidenti stai parlando? Piantala con la filosofia e vieni qua!”.
“Tu di cosa stai parlando?! Io non ho dato nessun filo a Sofia! E poi chi è?” urlò il mago del fuoco, attirando nuovamente su di sé gli sguardi di tutti.
“La tua idiozia non finirà mai di sorprendermi” disse Gray, spiaccicandosi la mano libera in faccia e scuotendo il capo.
“Natsu!” a quel richiamo il mago si voltò nella direzione da cui proveniva la voce, accorgendosi di aver fatto arrabbiare la scripter.
Levy infatti, pur essendo ancora sotto il dragon slayer del ferro, aveva assunto un’espressione che avrebbe fatto invidia anche alla diavolessa, venendo circondata da un’aura viola che lasciava trasparire la rabbia che stava provando.
Un attimo dopo, in un impeto d’ira, la turchina scacciò il mago sopra di sé lanciandosi all’inseguimento del rosato che aveva iniziato a correre il più velocemente possibile domandandosi cosa avesse detto di sbagliato. Di certo, non poteva sapere che aveva involontariamente offeso la maga con la frase detta precedentemente, ma decise comunque che si sarebbe segnato da qualche parte di non far più arrabbiare Levy.
I presenti osservarono a lungo la scena scoppiando a ridere mentre la piccola Nashi li guardava incuriosita “Zia Wendy” chiamò, avvicinandosi alla maga e attirando la sua attenzione “Come mai zia Levy sta rincorrendo papà? Stanno giocando ad acchiapparella?” domandò poi.
“Ehm, in un certo senso…” spiegò la ragazzina, ridacchiando.
“Voglio giocare anch’io!” esclamò poi la bambina, sorridendo entusiasta “Papà! Zia Levy! Aspettatemi!” gridò poi, iniziando a correre dietro ai maghi.
“Possibile che i membri più casinisti appartengano tutti a questa gilda?” commentò Charla, abbozzando un piccolo sorriso divertito.
Intanto, la maga dell’acqua aveva deciso di svegliarsi, con grande gioia da parte dell’alchimista del ghiaccio che non vedeva l’ora di ‘scollarsela’ di dosso. Per quanto da una parte volesse che blu rimanesse sempre al suo fianco, dall’altra il caldo insopportabile giocava a loro sfavore facendo sì che l’allontanasse.
Juvia aprì i suoi bei occhioni azzurri lentamente e ancora un po’ assonnata. Il mago le sorrise intenerito dicendole “Finalmente ti sei svegliata”.
La maga posò lo sguardo su di lui mentre le gote si coloravano di un rosso tenue “Gray-sama ha dormito con Juvia! Juvia è così felice!” disse, mentre aumentava la presa sul braccio del moro.
“Si può sapere cosa succede?”. Poco distante, Gajeel si era svegliato massaggiandosi la testa dato che avvertiva un ‘inspiegabile’ dolore proprio in quel punto.
“Ferraglia, almeno tu, levamela di dosso” disse il mago del ghiaccio in tono quasi supplichevole.
“Non sono affari miei” con questa semplice risposta lo liquidò, alzandosi da sopra la sabbia per dirigersi verso il centro del campo.
“Erza, non credi che dovremmo fermarli?” domandò Lucy, guardando i tre che correvano intorno all’accampamento.
La scarlatta prese un respiro profondo cercando di sopprimere la rabbia che stava provando in quel momento. Era tentata di colpirli con un pugno ciascuno, ma si ricordò che facendo in quel modo avrebbe spaventato la piccola Nashi così, l’unica cosa che fece, fu quella di intimargli di fermarsi con tono e sguardo minaccioso.
I tre si fermarono all’istante, quasi pietrificandosi sul posto, venendo attraversati da un brivido lungo la schiena che gli fece assumere la posa di un militare sull’attenti.
Erza li guardò compiaciuta, voltandosi poi verso gli altri.
“Bene, raccogliete le vostre cose, tra un po’ partiremo per tornare in gilda” disse in tono autoritario.
“Ehm, Erza…” chiamò piano Natsu alzando un braccio tremolante, di certo non voleva che la scarlatta lo picchiasse.
“Che c’è?” domandò lei.
Il rosato venne attraversato da un nuovo brivido, quasi avesse preso la scossa. “Ecco… non dovremmo mangiare?” continuò lui.
“Si! Papà ha ragione! Zia Erza, io ho fame!” lo appoggiò Nashi, incurvando le labbra in un piccolo broncio.
La maga delle armature sospirò rassegnata. Avrebbe anche potuto far finta di non aver sentito se  l’avesse chiesto solo il dragon slayer, ma con Nashi era diverso. Quella bambina l’aveva colpita sin da subito e l’aveva senza alcun dubbio addolcita e poi era piccola, non poteva chiudere un occhio, non voleva negarle di mangiare.
“Va bene. Ci fermeremo nel villaggio che abbiamo attraversato ieri per fare colazione, ma dopo partiremo subito”.
I suoi nakama la guardarono con uno sguardo un po’ confuso. Ricordavano di aver portato molte provviste quando erano partiti.
“Scusa Erza, ma le nostre provviste?” domandò Lucy.
“Potete immaginare da soli chi le ha fatte fuori durante la notte” e detto questo, la scarlatta si voltò verso Natsu che aveva assunto un’espressione sorpresa e allo stesso tempo terrorizzata. “Ho trovato le carte sotto la sabbia, non sono ancora diventata stupida” continuò, rivolgendosi al rosato.
“Direi che adesso faremo meglio a prepararci per partire” disse Gerard sorridendo, cosa che fece sciogliere il cuore della maga delle armature che abbozzò un sorriso nella direzione del ragazzo.
 
Qualche minuto dopo, si ritrovarono a camminare di nuovo attraverso il deserto arido e secco, affondando i piedi nella sabbia morbida e calda.
Gray non era riuscito ancora a separarsi dalla maga dell’acqua e dopo un po’ di tempo ci aveva anche rinunciato, preferendo invece di stringere una specie di patto con lei. L’alchimista del ghiaccio, aveva pensato bene di chiedere alla turchina di far piovere su di loro, in questo modo avrebbe anche preso due piccioni con una fava. Poteva stare al fresco grazie alla pioggia e in più, avrebbe avuto vicino Juvia.
Il mago ormai era certo di quello che provava per la ragazza, ma se dentro di sé lo aveva ammesso, fuori non voleva darlo a vedere. Non avrebbe saputo come comportarsi con lei e soprattutto come rivelarle che la ricambiava.
Ogni tanto pensava che se un tonto come Natsu c’era riuscito, allora poteva farcela anche lui poi però, subentrava il fattore ‘carattere’.
Lui non era come il dragon slayer, non sapeva esternare bene quello che provava e Juvia non era come Lucy, di sicuro la maga dell’acqua sarebbe svenuta oppure gli sarebbe saltata addosso senza pensarci.
Queste cose, anche se per alcuni sarebbero apparse come motivazioni stupide, per Gray non lo erano affatto, visto che erano proprio queste a ‘vietargli’ di essere felice veramente.
Scacciò via quei pensieri scuotendo lievemente il capo, puntando poi lo sguardo sulla maga che ancora stringeva saldamente il suo braccio.
Aveva la testa appoggiata sulla sua spalla mentre i suoi capelli blu gli solleticavano la pelle dell’arto. Gli occhioni color del mare, erano puntati sulla strada davanti a loro, ma sembrava assorta nei suoi pensieri. Le labbra chiare e piene, erano incurvate in un bellissimo sorriso. In quel momento, al mago le labbra di Juvia non erano mai sembrate così invitanti come gli apparivano ora. Era stato colto da un’improvvisa voglia di baciarla ma, a malincuore, dovette trattenersi dal farlo.
Spostò gli occhi davanti a sé, notando la piccola Nashi fare a gara con Natsu e Gajeel su chi fosse il più veloce. Sentì quasi in modo impercettibile, le risate della bambina arrivare alle sue orecchie e in quel momento si ricordò di quello che la biondina aveva detto in gilda; lui e Juvia avrebbero avuto un figlia che avrebbero chiamato Yuki.
Ripeté il nome della futura figlia molte volte nella sua mente fino a rendersi conto sempre di più, di quanto gli sembrasse dolce il suono che produceva quel nome e di quanto gli sembrasse perfetto.
Provò ad immaginarsi l’aspetto e soprattutto il carattere della bambina, sperando in cuor suo che avesse ereditato quello dolce e un po’ timido della madre, ma non gli sarebbe affatto dispiaciuto se avesse preso anche un po’ del suo.
Inconsapevolmente si era chiesto come sarebbe stato avere una piccola Juvia per casa con un carattere dolce e allo stesso tempo forte e deciso, un tornado blu che gli saltasse addosso appena tornava a casa e che lo chiamava papà. Si ritrovò a provare un po’ d’invidia verso il rivale di sempre, che per un piccolo incidente, si era ritrovato la figlia proveniente dal futuro in gilda e avrebbe tanto voluto trovarsi nella sua stessa situazione.
Sbuffò seccato, attirando l’attenzione della maga dell’acqua.
“Gray-sama, c’è qualcosa che non va?” chiese lei, con una punta di preoccupazione nel tono di voce.
“No tranquilla. Stavo solo pensando” rispose semplicemente, continuando a guardare davanti a sé.
“Zia Erza, manca molto? Io ho tanta fame!” esclamò la piccola Nashi, mettendo su il broncio.
Al suono di quella vocina così dolce, Gray incurvò le labbra in un sorrisetto accennato; quella bambina era proprio identica a Natsu e non osava neanche immaginare cosa sarebbe potuto accadere se il dragon slayer avesse avuto un maschio, di sicuro la gilda non avrebbe retto.
“Siamo quasi arrivati” le rispose Erza, sorridendo.
Nashi la guardò un attimo per poi rivolgere lo sguardo sulla lunga distesa di sabbia e scorgendo in lontananza un qualcosa che sembravano i tetti di alcune case.
“Il villaggio! L’ho visto!” disse, iniziando poi a correre verso di esso.
“Nashi, non correre!” le urlò dietro Lucy, ma la bambina non si voltò neanche.
“Vado io da lei” le sorrise il rosato, apprestandosi a raggiungere la piccola.
Levy iniziò a camminare a passo veloce arrivando ad affiancare la scarlatta “Erza, dici che è sicuro lasciarli da soli?” chiese, facendo capire dal tono di voce che era preoccupata.
“Non credo” rispose. “Aumentiamo il passo, quei due sarebbero capaci di far saltare in aria il villaggio!” continuò, rivolgendosi al resto del gruppo.
Pochi minuti dopo, come se la maga delle armature avesse visto il futuro, il suono di quattro forti scoppi li fece assumere degli sguardi scioccati e sorpresi.
Iniziarono a correre verso il villaggio, notando delle colonne di fumo scuro sollevarsi in aria accompagnati da alcune scintille luminose provenienti dal fuoco che stava divampando su quello che era rimasto delle abitazioni.
Appena arrivarono sul luogo dell’accaduto, notarono un folla di gente che guardava minacciosa i due dragon slayer, mentre Natsu era intento ad inghiottire le fiamme rimaste.
Il gruppo capì subito chi aveva combinato quel disastro, del resto, non fu difficile ragionarci su.
Era escluso che fosse stato il rosato, sapevano benissimo che non poteva mangiare il suo stesso fuoco. Le fiamme non potevano essere partite da sole, non sarebbe stato logico e anche se fosse successo, a questo punto anche Nashi avrebbe dovuto iniziare a mangiare, eppure non l’aveva fatto e questo bastò per far capire che era stata lei a scatenare quelle esplosioni.
Notarono la bambina di fronte a quella massa di gente che si grattava nervosamente la testa mentre ridacchiava tentando di inventare una sorta di spiegazione da dare a quelle persone, ma soprattutto ai proprietari delle abitazioni.
Erza sospirò esasperata, chiamando la piccola che si voltò verso di loro, raggiungendoli in un attimo.
“Zia Erza! Puoi dire a quei signori che non l’ho fatto apposta?” chiese, indicando con un dito la folla dietro di lei.
La scarlatta s’inginocchiò per arrivare alla sua altezza e posandole una mano sul capo “Allora? Cos’hai combinato?” chiese con tono quasi dolce, non voleva che sembrasse un rimprovero.
“Non lo so! Ho notato che dal muro di una casa usciva del fumo. Quando mi sono avvicinata per capire meglio, ci ho poggiato le mani sopra e dopo un po’ la casa è esplosa da sola, come quelle intorno!” spiegò lei, voltandosi per guardare suo padre che si stava avvicinando sorridente. “Papà, diglielo anche tu che è andata così” aggiunse poi.
La maga delle armature alzò il viso puntando gli occhi in quelli del dragon slayer, come a chiedere -- con quello sguardo – conferma sulla versione appena raccontata da Nashi.
Il rosato sembrò capire al volo la tacita domanda di Erza e sorridendo disse “E’ tutto vero quello che ha detto. Deve aver perso il controllo della magia per un attimo, da piccolo succedeva anche a me”.
“E tu da quando sai ragionare così?” chiese Gajeel con un ghigno.
“Stai dicendo che sono stupido, ferraglia?!” ribatté Natsu, ringhiandogli contro.
“Su questo non credo ci siano mai stati dubbi” s’intromise Gray, ridacchiando.
“Voi tre, finitela!” li riprese la scarlatta, compiacendosi di come i ragazzi si fossero calmati all’istante senza aggiungere un’altra parola.
Subito dopo si alzò, andando incontro alla folla di gente che aveva assistito alla loro conversazione.
“Scusateci per quello che è successo, Nashi è una bambina e ancora non riesce a controllare il suo potere magico…” disse, cercando di apparire seria ma, in quel momento, le veniva difficile.
Le facce sorprese e stupite degli abitanti erano a dir poco esilaranti, probabilmente non immaginavano che una bambina potesse far esplodere le loro case e sinceramente, se la piccola non fosse la figlia di Natsu, avrebbe avuto la loro stessa reazione.
“Spero che almeno ce le ricostruiate” disse una donna.
“Ehm, questo non possiamo farlo, siamo di fretta. Però potrete mandare una lettera al nostro master, vi ripagherà i danni”.
“Non vogliamo i vostri soldi, rivogliamo solo le nostre case!” esclamò qualcuno tra la folla e, dal tono che aveva usato, era chiaro che fosse parecchio irritato.
“Va bene, allora…” come un lampo, la maga delle armature iniziò a correre e, passando accanto ai suoi nakama, urlò “Questa gente non vuole ragionare, filiamocela!”.
In un attimo iniziarono tutti a correre attraverso il villaggio, con l’intento di arrivare sani e salvi alla stazione.
L’idea di dover prendere di nuovo un treno, non fu molto gradita da parte dei due dragon slayer, ma non avevano poi molta scelta, del resto non potevano battersi contro persone innocenti!
Raggiunsero in fretta la stazione e videro subito il treno che si sarebbe diretto a Magnolia, proprio quello che avrebbero dovuto prendere.
Ci si fiondarono sopra appena in tempo prima che partisse e si sedettero affaticati sulle poltrone, tentando di recuperare fiato dopo quella corsa sfiancate.
Nashi si addormentò subito mentre Natsu e Gajeel erano ancora accasciati sul pavimento del ‘mezzo infernale’. Nessuno si premurò di metterli seduti da qualche parte, erano troppo stanchi anche per muovere un solo muscolo del corpo e presto, tutti seguirono l’esempio della bambina, addormentandosi a loro volta.
 
Il treno arrivò in stazione al calar del sole, con il cielo dipinto di rosa, rosso e arancione a dare un tocco spettacolare al paesaggio.
I maghi erano tutti riposati dopo quel sonno ristoratore; persino Natsu e Gajeel alla fine, erano riusciti a prendere sonno.
S’incamminarono verso la gilda, ansiosi di mostrare a gli altri il primo dei due libri che dovevano recuperare e di raccontare loro cos’era successo.
Giunti davanti al portone, non poterono evitare di sorridere sentendo i soliti schiamazzi provenire dall’interno; evidentemente era in corso una rissa.
Il rosato si affrettò a portarsi davanti al gruppo e, come suo solito, spalancò il portone della gilda con un poderoso calcio urlando “Siamo tornati!!”.
Un piccolo tornado biondo entrò dopo di lui, ripetendo le stesse parole dette dal padre mentre le sue labbra si aprivano in un bellissimo sorriso.
Si diresse verso il bancone, arrampicandosi sullo sgabello troppo alto per lei e infine sedendosi proprio davanti all’albina maggiore che le sorrideva intenerita.
“Zia Mira, posso avere un succo di frutta per favore?” chiese, facendo dondolare le gambe con aria allegra.
“Arriva subito” rispose la ragazza, iniziando a prendere un bicchiere.
“Vorrei anche qualcosa da mangiare, sto morendo di fame!” esclamò, mentre il suo stomaco dava conferma a quelle parole con un brontolio.
L’albina ridacchiò, mentre le posava davanti quello che aveva chiesto con tanto di cannuccia colorata. “Non hai mangiato?”.
“Uhm… sul treno ho trovato una specie di banchetto, era un tavolo pieno di cibo!” disse, allargando le braccia più che poté “Peccato che l’abbia finito subito…” aggiunse poi con tono triste.
“Adesso ti porto qualcosa”.
“Grazie zia Mira!” esclamò Nashi contenta, iniziando a bere il liquido arancione.
Pochi secondi dopo fu raggiunta da Natsu e Happy, anche loro desiderosi di mettere qualcosa sotto ai denti.
“Ohi Mira, puoi dare qualcosa anche a me?” disse il rosato sedendosi accanto alla bambina.
“Io voglio un pesce!” esclamò in fine il gattino, atterrando sul bancone.
Nel frattempo, anche il resto del gruppo era entrato in gilda, venendo subito accolto dagli altri. Tra urla di gioia e abbracci, venne subito notata la presenza di Gerard che s’imbarazzò, quando si accorse di avere tutti gli sguardi puntati di sé, mentre la gilda si faceva pian piano silenziosa.
Makarov si fece spazio tra i suoi figli per riuscire a capire qualcosa di cosa fosse successo e, soprattutto, del perché quel ragazzo si trovasse con loro.
Erza si affrettò a dare spiegazioni, raccontando di aver recuperato il primo libro, della gilda oscura che li aveva attaccati e del perché Gerard fosse lì, il tutto sotto lo sguardo stupito di tutti. Il turchese spiegò anche tutto quello che sapeva riguardo i ‘lupi della notte’ senza tralasciare neanche la più piccola informazione.
Il master li guardò serio, si prese il mento tra il pollice e l’indice socchiudendo gli occhi nel tentativo di ragionare.
Durante una delle sue solite riunioni con gli altri master, aveva sentito parlare di questa nuova gilda oscura e di come si stesse facendo un nome in quanto ‘pericolosa’.
Ricollegò tutto con quello che aveva appena detto il turchese, constatando che se la Crime Sorciere era sulle sue tracce e i suoi membri erano così potenti come diceva, allora le voci che giravano erano fondate.
Makarov aprì gli occhi sospirando “Se le cose stanno così, dovremo stare in guardia, potrebbero attaccarci da un momento all’altro per prendere quello che vogliono”.
“Master, riguardo ai libri, cosa pensa di fare?” Erza si fece avanti con questa domanda, mentre la tensione cominciava a farsi sentire sempre di più.
“Li lascerete qui, saranno più protetti. Se ve li portaste in giro, sareste dei bersagli troppo facili”.
Erza annuì a quelle parole mentre faceva segno a Levy di dirigersi verso la biblioteca della gilda. La scarlatta si stupì sentendo il dragon slayer del ferro accennare qualcosa riguardo al fatto di voler accompagnare la turchina nel caso ci fosse pericolo e, dopo un momento di stupore, sorrise addolcita guardandoli mentre si allontanavano.
Il master si guardò un po’ attorno, notando l’assenza della piccola Nashi e chiedendo dove fosse.
Lucy gli indicò il bancone del bar dove si potevano scorgere le figure della bambina, di Happy e Natsu, intenti a mangiare sotto lo sguardo divertito di Mira.
“Domani dovrete dirigervi verso la foresta, fareste meglio ad andare a riposare un po’”.
La maga stellare annuì alle parole di Makarov, dirigendosi verso i tre con passo deciso e costringendoli a seguirla con destinazione il suo appartamento.
In gilda echeggiavano risatine soffocate per la scena a cui avevano appena assistito, mentre altri rivolsero il proprio sguardo verso il mago del ghiaccio che scappava urlante da una Juvia piena d’amore per lui. Qualcuno notò un sorriso accennato sul volto del ragazzo, era ormai chiaro che si stava divertendo. Cana, ubriaca come al solito, aprì un giro di scommesse con tema ‘quando si sarebbe dichiarato Gray’, sotto lo sguardo di disappunto di quest’ultimo che le lanciò un’occhiataccia, che venne però ignorata dalla mora.
In mezzo a tutta quella confusione, Gerard riuscì ad avvicinarsi a Erza trascinandola fuori, in modo da portarla in un posto più tranquillo.
Si fermarono vicino alle sponde del fiume che attraversava Magnolia, sedendosi sul ponte e lasciando dondolare le gambe.
La brezza serale faceva fluttuare i capelli scarlatti della ragazza come se fossero intenti a ballare un danza calma e regolare, mentre il lieve suono dell’acqua e il cielo stellato, davano un tocco quasi paradisiaco al posto rendendolo magico agli occhi del turchese.
“Come mai siamo qui?” domandò la maga delle armature, facendo scorrere il suo sguardo dal fiume al ragazzo seduto accanto a lei.
“Credo sia perché la tua gilda è troppo rumorosa oppure volevo semplicemente venire qui con te” disse tutto in un sussurro appena udibile mentre le guance prendevano pian piano colore come quelle della scarlatta che, nonostante il tono basso, aveva udito ugualmente quelle parole.
“Adesso non cerchi più d’inventarti una fidanzata?”.
Il mago rimase spiazzato nel sentire quella frase, cominciando a balbettare “T-tu l-lo… sapevi?”.
Erza rise a quelle parole “Non sei mai stato bravo a mentire”.
Gerard sospirò, tendando di pensare alle parole adatte da dire in quel momento, ma sentiva come se la sua mente fosse vuota, prosciugata da ogni pensiero ragionevole.
Inconsciamente iniziò ad avvicinarsi al viso di lei che, se all’inizio parve sorpresa da quell’iniziativa, un attimo dopo si ritrovò a compiere lo stesso gesto del ragazzo.
Si sentivano come una calamita e un pezzo di ferro, entrambi attratti l’uno all’altra con la consapevolezza che si sarebbero trovati e non si sarebbero lasciati mai più.
I loro volti erano sempre più vicini e oramai riuscivano a sentire il respiro dell’altro che gli accarezzava piano la pelle e con il desiderio sempre più forte di far unire le loro labbra.
Chiusero gli occhi, aspettando con ansia quel contatto voluto da sempre e, non appena le loro labbra si sfiorarono, istintivamente il turchese avvolse la vita di lei con le braccia per avvicinarla maggiormente a sé, mentre Erza portava le proprie dietro al collo di lui, eliminando completamente la distanza tra i loro corpi.
Quello che seguì, fu un bacio passionale e carico di sentimenti che fece aumentare il battito dei loro cuori, facendo avvertire l’amore che era quasi palpabile nell’aria.
Dopo un tempo che parve interminabile, i due fecero staccare le proprie labbra, mantenendo lo stesso la presa l’uno sull’altra e iniziando a guardarsi negli occhi, facendo combaciare le loro fronti.
“Mi dispiace averti mentito quella volta” cominciò lui “E’ solo che… nella mia gilda abbiamo una regola: non ci è permesso innamorarci di qualcuno che cammina nella luce” terminò, distogliendo lo sguardo da quello della ragazza.
“Ma la gilda l’avete creata tu, Meldy e Ultear come anche le sue regole, sei forse masochista?” domandò Erza con tono quasi arrabbiato.
“E’ la stessa cosa che mi hanno detto anche loro” rispose lui con un sorriso amaro sul volto, prima di far unire nuovamente le loro labbra in un semplice bacio a stampo.
“Cosa pensi di fare adesso?”.
“Resterò qui, con te. Non intendo lasciarti una seconda volta” ribatté il turchese deciso, notando come sul viso della ragazza si dipinse un sorrisetto furbo che non gli piacque per niente.
“Va bene, ma devi farti perdonare. Penso che cento torte fragola e panna vadano più che bene” disse la maga con convinzione, cosa che fece sbiancare Gerard, per niente pronto ad una simile richiesta.
“C-cento?!”.
“Si. All’inizio avevo pensato ad una fornitura illimitata, ma ho pensato che sarebbero state troppe” in quel momento si alzò, cominciando ad incamminarsi ma ad un tratto si fermò, voltandosi verso il mago che era rimasto pietrificato. “Ah, un’ultima cosa” disse “Se fossi stato un’altra persona, le avrei volute immediatamente ma visto che adesso sei il mio ragazzo, ho deciso di risparmiarti” e qui Gerard sospirò sollevato, prima di sbiancare nuovamente per la frase successiva “Le voglio entro domani mattina, prima di partire” aggiunse la scarlatta.
Il turchese, in preda al panico, iniziò a contare i soldi a propria disposizione e cercando di capire quante torte poteva permettersi con quelli, ma venne interrotto dalla voce di Erza.
“Ti amo” le sentì dire, mentre le guance le si colorarono di un rosso acceso.
“Ti amo anch’io” rispose lui con un leggero rossore ad imporporargli le guance e con un tenero sorriso sulle labbra, mentre guardava la ragazza allontanarsi sempre di più e avventurarsi tra le vie di Magnolia.
 
 
 
*Angoletto di scuse dell’autrice
*Esce piano piano da dietro un muretto, dove si era rifugiata*
Ehm, ciao! Dopo quasi due mesi sono tornata e intendo chiedervi umilmente perdono! Ci ho messo un sacco a scrivere questo capitolo e, maggiormente, vorrei chiedere scusa a Milky-chan. Mi dispiace, un mese fa ti ho detto che avrei pubblicato dopo un paio di giorni e invece non l’ho fatto, scusami tanto! :(  Spero che questo capitolo vi piaccia, è il più lungo che abbia mai scritto, ben 16 pagine di Word! Mi rendo conto che probabilmente ci sono delle scene che non dovrebbero esserci, ma quando l’ho scritte mi erano sembrate adatte, non so…
Sinceramente adoro come mi è venuta la parte Gerza *-* Spero che piaccia anche a voi e che non risultino troppo OOC, non me lo perdonerei mai…
Ringrazio kisskiss_Hikari, Milky-chan e monkey d rufy che hanno recensito lo scorso capitolo, ma soprattutto grazie a nii-san che li ha recensiti tutti *-* Grazie alle 28 persone che hanno messo la fic nelle preferite, le 4 nelle ricordate e le 40 nelle seguite, siete sempre di più! *-* Grazie anche a chi legge in anonimo, non mi dimentico di voi ;)
Spero di poter aggiornare prima la prossima volta, sperando anche di non deludervi ;)
A presto!
Un abbraccio,
Gaia

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Capitolo 14
*** capitolo 14 ***


Era arrivato il giorno della partenza e tutti i maghi che dovevano partire si erano già recati alla stazione, tutti eccetto Erza e Gerard che erano in ritardo per motivi ancora sconosciuti.
La piccola Nashi non faceva altro che saltellare in giro impaziente di poter mettere i piedi sul treno e partire. I due dragon slayer, al contrario, pregavano che il blu e la rossa tardassero ancora un po’, almeno giusto in tempo purché il mezzo se ne andasse. Preferivano una camminata sfiancante piuttosto che una lunga tortura.
Pochi attimi dopo videro arrivare Erza con i suoi immensi bagagli e Gerard seguirla a ruota con un carrello trasportante moltissime torte panna e fragola chiuse nelle proprie confezioni.
I visi dei più golosi s’illuminarono ed una leggera bava si formò agli angoli delle loro bocche, ma la scarlatta li riportò alla realtà lanciando ad ognuno di loro un’occhiataccia che diceva chiaramente che i dolci erano solo suoi.
“Quante torte!” esclamò meravigliata la piccola biondina “Zia Erza, dopo me ne dai un po’?” chiese subito dopo con occhioni da cucciolo.
“Ma certo” rispose la ragazza con un sorriso, lasciando a bocca aperta il resto dei loro compagni. Erza non condivideva le sue torte con nessuno, come mai a Nashi lo permetteva? Va bene che era un bambina, ma qui c’era qualcosa che non andava.
“Grazie mille zia Erza!” disse successivamente la piccola, correndo incontro la scarlatta e saltandole in braccio.
La ragazza sorrise nuovamente prima di far intendere con lo sguardo che dovevano salire sul mezzo. I due Dragon slayer guardarono la scarlatta impauriti. Non volevano salirci, ma peggio di tutte, non volevano neanche che Erza li costringesse con la forza a suon di voci terrificanti e probabili massacri.
Non ci furono storie questa volta. I due ragazzi salirono amareggiati sul treno sperando di arrivare a destinazione il più velocemente possibile e magari di non perdere la vita durante il tragitto.
 
*-*
 
Il viaggio proseguì tranquillo e senza intoppi. L’unica cosa che dovettero affrontare furono Natsu e Gajeel che tentarono svariate volte di buttarsi giù dal treno dicendo che non ce la facevano più. Erza non aveva badato molto ai due ragazzi, preferendo invece gustarsi le sue amate torte in compagnia di Nashi e ricevendo qualche coccola un po’ imbarazzata da parte di Gerard. In un certo senso l’azzurro amava vedere la scarlatta divenire rossa per la vergogna, pensava che così risultasse tremendamente tenera e non riusciva mai a staccarle gli occhi di dosso.
A occuparsi dei Dragon slayer ci avevano Lucy e Levy, che avevano tentato di non far sporcare ai due il pavimento del treno. Non volevano assolutamente che nei conti della gilda venisse addebitata una cosa simile.
Gray e Juvia erano stati stranamente tranquilli. Il blu si era addormentato durante il viaggio, le braccia poste al petto e la testa poggiata sulla spalla dell’azzurra. Quest’ultima era arrossita fino alla punta dei capelli e si era portata le mani al viso quando aveva sentito le guance andarle a fuoco. Non aveva osato lasciarsi scappare neanche un suono, non voleva che il suo adorato Gray-sama si svegliasse. Le appariva così indifeso e carino nel suo stato dormiente, che aveva iniziato ad osservare ogni più piccolo movimento da parte del ragazzo sorridendo addolcita e con le gote ancora rosate.
Wendy e Charla avevano passato il viaggio a chiacchierare, mentre a pochi metri da loro, Lily e Happy discutevano su quale fosse il cibo migliore tra i pesci ed i kiwi.
Il tempo era quasi volato per la maggior parte dei maghi ed ora si trovavano alla stazione con gli zaini sulle spalle e la speranza di riuscire a trovare il libro mancante. Non volevano che Nashi se ne andasse, infondo era con loro solo da pochi giorni, ma semplicemente non volevano che i suoi genitori si preoccupassero, doveva tornare da loro e al suo tempo.
S’incamminarono per le vie di una cittadina allegra e ben abitata. Ogni tanto lo stomaco del rosato brontolava ed insieme al suo inseparabile compagno di avventure, pregavano Erza di fermarsi da qualche parte per mangiare qualcosa.
La scarlatta li accontentò solo quando si rese conto che oramai avevano quasi raggiunto i margini della città e che, dal punto dove si trovavano, si poteva scorgere la foresta dagli alberi giganti.
Numerosi tronchi grandi e alti si ergevano a parecchi metri dal ristorante in cui si erano fermati e l’unica cosa che separava la foresta dal paese, era una piccola distesa verde piena di erbe e piccoli fiori.
Dopo che ebbero finito di mangiare e lasciato detto al proprietario di mettere tutto in conto alla gilda, il gruppo abbandonò il ristorante per avventurarsi in mezzo a quegli alberi giganteschi.
Gli exceed spiccarono il volo per cercare di trovare il libro nascosto nella corteccia di qualche quercia, mentre i ragazzi tentavano di vedere qualcosa dal basso e allo stesso tempo si assicuravano che non ci fosse in giro qualche uccello gigante. Ricordavano bene che quando Nashi aveva utilizzato la magia di localizzazione, aveva visto chiaramente un enorme volatile fare da guardia al libro.
Era quasi l’ora del tramonto quando i tre exceed fecero ritorno, rivelando di aver individuato l’oggetto incastonato nella corteccia di un maestoso albero e sorvegliato da un guardiano.
“Non siamo riusciti ad avvicinarci, quel volatile ce l’ha impedito” aveva detto Lily stringendo i pugni. Aveva sempre avuto la costante impressione di dover dimostrare a Gajeel che lui era l’exceed perfetto per lui, l’unico che potesse stargli accanto in quanto coraggio e forza, l’unico in grado di tenergli testa in un modo o nell’altro. E adesso sentiva di aver fallito, che il moro non l’avrebbe ritenuto più degno di stare con lui.
Si stupì quando avvertì una mano picchiettargli la testa e quando sollevò lo sguardo, vide che Gajeel aveva un ghigno stampato in faccia, uno di quelli che gli rivolgeva per dirgli non arrendersi. Lui sorrise leggermente di rimando, annuendo. Doveva sconfiggere il guardiano ad ogni costo.
“Forse posso aiutarvi!” aveva esclamato attimi dopo Nashi, un dolce sorriso a decorarle il volto. “Userò la chiave che mi ha regalato la mamma! Richiamerò Dragon!” aggiunse subito dopo contenta, mettendo una mano nella sua borsetta ed iniziando ad estrarre la chiave dorata di cui la cima era ornata da una testa di drago. Che fosse venuto il momento in cui avrebbero visto lo spirito più potente tra le costellazioni?
Lucy si inginocchiò davanti la bambina, posandole le mani sulle piccole spalle e guardandola attentamente negli occhi. “Sei sicura? Richiamare uno spirito così potente richiederà l’utilizzo di molto potere magico” le disse la bionda preoccupata.
“Tranquilla mamma, posso farcela!” esclamò entusiasta Nashi stringendo la chiave tra le manine. Prese un respiro profondo e stese il braccio davanti a sé, chiudendo gli occhi color smeraldo. “Apriti portale del dragone, Dragon!”.
Pochi attimi dopo un tremolio scosse il terreno circostante, cosa che fece credere ai maghi che fosse arrivato un terremoto. Un potente ruggito venne udito e sollevarono lo sguardo verso il cielo, dove si poteva intravedere un gigantesco dragone dalle scaglie rosse sfrecciare nell’aria.
I loro occhi si aprirono dallo stupore e se non fosse che avesse appena visto la bambina richiamarlo, Natsu avrebbe pensato che fosse Igneel. Era quasi incredibile la loro somiglianza.
Lo spirito planò verso il basso, tentando di atterrare in una zona vicina ai maghi. Un vento turbinoso investì i ragazzi quando questo si posò a terra e Nashi gli corse subito incontro allegra, aggrappandosi all’enorme zampa del drago per abbracciarlo.
“Dragon! Sono riuscita a richiamarti!” disse allegra Nashi, sfregando affettuosamente una guancia contro la pelle squamosa dello spirito.
Dragon abbassò il muso fino ad arrivare all’altezza della bambina, permettendole di avere un appoggio a cui aggrapparsi per salire sulla sua groppa.
“Nashi, non puoi andare anche tu, è pericoloso” le disse in modo preoccupato Lucy, avvicinandosi.
“Tranquilla Lu, andrò io con lei” la rassicurò Natsu, correndo verso lo spirito e sistemandosi sulla groppa, proprio dietro Nashi.
La bionda sospirò “E’ proprio questo che mi preoccupa” disse amareggiata ed a voce bassa, in modo che gli altri non la sentissero. Sapeva però che ai Dragon slayer il suo commento non era affatto sfuggito.
“Non sperare di avere la scena tutta per te, Salamander!” esclamò con un sorrisetto beffardo Gajeel, facendosi avanti. “Lily verrà con voi e farà fuori quell’uccellaccio al posto tuo” aveva aggiunto successivamente, rivolgendo un ghigno verso l’exceed nero.
“Eccoli che ricominciano…” aveva detto Levy sospirando, incapace di credere che dopo tempo passato insieme ancora non avessero imparato come comportarsi in situazioni quasi critiche.
Proprio quando sembrava che il rosato stesse per controbattere, Erza li fece zittire all’istante come al solito. “Vedete di finirla! Non abbiamo tempo per queste sciocchezze. Natsu, Lily verrà con voi, fine della storia. Per quanto riguarda gli altri, noi rimarremo qui per accertarci che non ci siano complicazioni. Quella gilda oscura potrebbe farsi viva per recuperare questo libro” disse in tono serio la scarlatta, in un modo che non ammetteva repliche di alcun genere.
“Erza-san, vuoi dire che potrebbero attaccare la gilda?” domandò quasi impaurita Wendy. L’idea che la loro gilda potesse venire distrutta e che qualcuno si ferisse mentre lei non c’era per prestare soccorso, non le piaceva affatto. Era preoccupata e le mani avevano iniziato a sudarle ed a tremare incontrollabilmente.
“Si. Lì ci sono due dei libri che stanno cercando, non è escluso che possano decidere di attaccarla. Anzi, è più probabile che attacchino prima la gilda che noi” aveva annunciato con tono triste Erza. Quella situazione non piaceva neanche a lei ed aveva avvertito la tensione che si era creata in quel momento. Stavano tutti sperando di riuscire a terminare quella breve missione in fretta e, nel caso fosse successo il peggio, di riuscire a tornare a Fairy Tail in tempo per aiutare i loro amici.
“Sbrighiamoci allora” disse Gray, i pugni che si scontravano l’uno con l’altro e una leggera nebbiolina bianca che fuori usciva da essi “Non perdiamo tempo” concluse, nella voce un tono di sfida vagamente udibile.
In un attimo, Nashi diede il comando a Dragon di alzarsi in volo ed il resto dei maghi rimasti a terra formava il simbolo della gilda sollevando in alto il pollice e l’indice delle mani.
Fu pochi minuti dopo che un scoppio accanto a loro rivelò quattro figure quasi nascoste nell’ombra che si ostinavano a ridacchiare, mentre, in alto, il gruppo in groppa al drago trovava le prime difficoltà contro il guardiano.
 
*-*
 
In gilda era tutto tranquillo e Mira come al solito si trovava dietro al bancone, uno straccio tra le mani per pulirlo ed il Master seduto su di esso. Fairy Tail appariva quasi diversa quando non c’era il gruppo di casinisti ed Elfman era stato quello che l’aveva notato più di tutti.
“Annoiarsi non è da uomo!” aveva esclamato all’improvviso sbattendo un pugno su uno dei tanti tavolini in legno. Lisanna gli era corsa incontro cercando di farlo calmare almeno un po’, mentre da dietro una colonna portante Laxus sospirava amareggiato.
Cana non faceva altro che bere ed accanto a lei, sparse sul pavimento, c’erano circa quattro o cinque barili completamente vuoti.
La quiete venne spazzata via in un lampo quando il portone della gilda saltò in aria e volò contro la parete dall’altro lato della stanza, sfiorando per un pelo un Makarov dormiente. Questo aprì gli occhi di scatto individuando molti maghi oscuri all’entrata della gilda ed il resto dei membri appartenenti a Fairy Tail scattò in piedi, il sangue che scorreva impetuoso lungo le vene. Tutti lasciarono quello che stavano facendo per concentrarsi su quelle figure poco amichevoli.
“Pare che tu ti sia chiamato la scocciatura, Elfman” disse Laxus camminando con passo lento verso il centro della stanza, i fulmini che avvolgevano con calma il proprio corpo.
Gli altri maghi si erano messi in posizione di battaglia e l’albino aveva risposto con un sorriso al biondo, tramutando il proprio braccio in quello di un mostro.
“Adesso sì che inizia il divertimento da veri uomini!” esclamò subito dopo, rivolgendo lo sguardo al Master in cerca di un segno che lo portasse a capire che poteva attaccare.
“Andate, dimostriamo il potere di Fairy Tail!” annunciò Makarov, mentre i suoi figli si lanciavano contro il nemico.
Oramai la battaglia finale tra le due gilde era iniziata e da questo scontro solo una ne sarebbe uscita vincitrice e si sarebbe aggiudicata il titolo di più forte.
 
 
 
*Angoletto dell’autrice
Ehm… salve! *tenta di schivare pomodori provenienti da ogni dove*. Lo so, sono in un ritardo allucinante, ma avevo completamente perso l’ispirazione per continuare questa storia >_<  Sembro averla ritrovata almeno un po’, ma il capitolo non mi convince per niente, eppure credo di non poter riuscire a fare di meglio, mi dispiace >_<
Credo che ormai nessuno si ricordi più di questa storia visto il ritardo, ma per sollevare i vostri animi, avverto che la storia sta giungendo al termine e non vi annoierò più con questa…
Passando ai ringraziamenti… Ringrazio Milky-chan e LucySmile99 per aver recensito lo scorso capitolo *^* Ringrazio anche le 34 persone che hanno aggiunto la storia nelle preferite, le 5 nelle ricordate e le 48 nelle seguite *^* Ringrazio anche i lettori silenziosi e grazie per aver permesso al primo e al terzo capitolo di superare le 1000 visualizzazioni *^* Non so come ringraziarvi *^*
Spero di non fare attendere troppo la prossima volta e spero che mi lascerete una recensione per vedere se la storia continua a piacere, oppure che faccio bene a terminarla in fretta per non rischiare che a qualcuno si brucino gli occhi nel tentare di leggere obbrobri simili :’)
Alla prossima!
Un abbraccio,
Gaia
 
PS. Scusatemi tanto se il capitolo è corto e se troverete errori :(
 
 
 
 

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Capitolo 15
*** capitolo 15 ***


Le quattro figure erano rimaste a lungo nell’ombra, quasi nascoste dalla coltre di fumo che aveva causato lo scoppio che aveva annunciato il loro arrivo. Erza strinse i pugni sentendo la rabbia scorrerle nelle vene alla vista di chi stava per causare dolore alla sua gilda. Ne era quasi certa che i loro compagni fossero in pericolo, era come se riuscisse ad avvertire i loro stati d’animo e le loro emozioni.
Dall’alto riuscì ad avvertire un tremendo scoppio, ma non si azzardò ad abbassare la guardia per vedere cosa l’aveva causato, era più che certa che il gruppo che si stava occupando del guardiano sapesse badare a sé stesso.
Bastò una semplice e misera frase per farle scattare le ultime briciole di pazienza e calma che le erano rimaste, facendo automaticamente preoccupare anche i suoi compagni; sapevano che da un momento all’altro la rossa avrebbe attaccato, era solo questione di tempo.
Fu uno strano cambiamento di pressione che fece scattare Wendy in avanti, parando con difficoltà un forte colpo di vento e non uno causato dalla natura, ma uno magico. Tra quei quattro sconosciuti c’era certamente un mago del vento. All’ennesimo colpo, Gray fu pronto a creare uno scudo di ghiaccio, ma questo non resse a lungo, venendo frantumato da un colpo ancora più potente e facendo rimanere stupiti il resto dei maghi.
Attimi dopo, quando sembrava che dall’altra parte non volessero più attaccare, comparì improvvisamente una spirale di fuoco che Juvia respinse con un turbine d’acqua e facendole credere che la gilda oscura si stesse solo riscaldando o per lo meno giocando con loro.
Erza strinse nuovamente i pugni e decise di armarsi sfoggiando la sua armatura dell’imperatrice delle fiamme ed equipaggiandosi della spada che proveniva dall’armatura dell’acqua, ormai certa che quello poteva essere il modo migliore per tentare almeno di tenerli a bada.
Lucy estrasse il suo mazzo di chiavi pronta a richiamare al momento opportuno uno dei suoi spiriti, mentre accanto a lei Levy si metteva in guardia, aspettando di poter attaccare con il suo solid script. D’altra parte Gajeel non sembrava affatto impensierito, mentre batteva i pugni l’uno contro l’altro e un ghigno poco rassicurante era emerso sul suo volto. Sembrava essere l’unico insieme a Gray ad aver voglia di combattere. In tutto questo Gerard guardava i suoi nemici con sguardo preoccupato, rivolgendo poi la vista sulla sua ragazza che come lui sembrava aver percepito il pericolo che incombeva nell’aria.
Successe tutto troppo in fretta. Un attacco improvviso da parte di tutti i nemici li mise in difficoltà e in tutto questo la bionda richiamò Scorpio in un tentativo di dare un qualche supporto. Gray aveva iniziato ad attaccare come meglio poteva e quando aveva notato che era estremamente difficile battere anche solo uno dei maghi che aveva davanti, aveva rivolto lo sguardo su Juvia e le aveva preso la mano nella sua in una tacita richiesta di un Unison Raid.
Un turbine di acqua e ghiaccio fu scagliato contro i nemici e bastò quello per far capovolgere la situazione. In un attimo, il resto dei membri attaccò come meglio poteva, tentando ancora di non mostrare segno di abbassare la guardia puntando lo sguardo in alto, dove si stava consumando la battaglia contro il guardiano.
Gerard tentò di dare il meglio di sé. Non per farsi notare da Erza, in quel momento non badava a quel genere di cose, ma bensì per tentare di dare supporto come stavano facendo Wendy, Lucy e Levy dietro di lui.
Gajeel attaccava con qualunque mezzo chiunque gli si parasse davanti e andava letteralmente su tutte le furie quando un nemico non cedeva ai suoi attacchi, o veniva colpito. Ciò lo faceva reagire ancora più violentemente, scagliando torri di ferro in tutte le direzioni per tentare di mettere K.O almeno uno dei maghi oscuri.
La maga degli script gli forniva del ferro ogni qual volta lo vedeva affaticato e non si lasciò sfuggire i sorrisetti compiaciuti che il Dragon slayer le rivolgeva. La bionda ogni tanto tentava di osservare il cielo per qualsiasi traccia di Natsu e degli altri. Era preoccupata soprattutto per la piccola Nashi, ma pensò che era meglio che fosse andata con il rosato piuttosto che rimanere a terra con loro; lì era più pericoloso. Si disse che non doveva preoccuparsi perché tanto c’erano Lily e Natsu con lei, l’avrebbero protetta loro.
Tornò a concentrarsi sulla battaglia e si accorse appena in tempo di un nemico che stava per attaccarla. Estrasse velocemente la chiave di Loki dal mazzo dorato e lo richiamò, ringraziandolo una volta che lo spirito ebbe messo al tappeto il nemico.
I maghi oscuri che li stavano attaccando sembravano essere molto potenti, ma questo non fermò Erza dal scatenare la sua furia contro di loro, non quando minacciavano di distruggere la sua gilda per dei libri che servivano per riportare a casa Nashi.
Ripensò alla storia di quella bambina e non poté fare a meno di pensare che sicuramente i Natsu e Lucy del futuro dovevano essere molto preoccupati. Probabilmente lo sarebbe stata anche lei se da un giorno all’altro sua figlia fosse scomparsa nel nulla, con la differenza che lei avrebbe smosso i cieli e i mari dell’intero regno, forse la stessa cosa che stava facendo il Dragon slayer del futuro in quello stesso momento.
Si impegnò insieme a gli altri per finire presto quella battaglia, dovevano tornare in gilda il prima possibile nel caso anche loro fossero sotto attacco. Non poteva perdonarsi il fatto che non potesse essere lì per proteggere tutti i suoi compagni, ma ora doveva solo impegnarsi e vincere la battaglia, quella che avrebbe garantito la riuscita della missione, la stessa che avrebbe potuto riportare Nashi a casa.
Pensò che probabilmente Wendy doveva essere la più preoccupata di tutti. Sapeva quanto alla ragazzina piacesse essere d’aiuto e immaginava quanto si stesse torturando le mani pensando che in gilda non ci fosse nessuno che potesse guarire le ferite che i loro compagni stavano probabilmente riportando.
Vide uno dei nemici creare una spada dal nulla e lei gli si scagliò contro, facendo cozzare i metalli delle armi tra loro con molta violenza. In quello stesso instante ruotò di poco la testa per osservare cosa stesse accadendo attorno a lei e un sorriso sincero le affiorò sulle labbra quando notò che la maggior parte dei maghi oscuri era oramai sconfitta. Erano in piedi solo due di loro e se li avessero attaccati uno ad uno e combinando i loro poteri tutti insieme ce l’avrebbero certamente fatta.
Sapeva che gli altri fossero oramai esausti, lo era anche lei in parte, ma sapeva che dovevano resistere. Ad aumentare la sua voglia di vincere furono i rumori della lotta che si stava consumando sopra le loro teste. Natsu e Lily stavano sicuramente dando del filo da torcere al guardiano e doveva ammettere che era rimasta strabiliata quando aveva notato che Nashi stava riuscendo a mantenere aperto per così a lungo tempo un portale potente come quello di Dragon; quella bambina era certamente ricca di sorprese.
Con uno scatto si fece da parte e saltellò indietro, raggiungendo i suoi compagni. Erza fece un movimento della testa, uno semplice che potesse portare gli altri a capire cosa avesse in mente. Un enorme Unison Raid era la soluzione, dovevano combinare tutti i loro poteri e finire quella battaglia il prima possibile e magari subito dopo andare ad aiutare il rosato e l’Exceed a battere velocemente l’uccello gigante. La scarlatta aveva oramai intuito che era passato troppo tempo, la piccola maga non avrebbe potuto mantenere il portale del dragone aperto ancora per molto, riusciva a percepirlo.
Chiusero tutti gli occhi e presero dei respiri profondi, tentando di collegare i loro cuori attraverso il legame che li univa e al tempo stesso si presero per mano. Quando avvertirono un enorme potere scorrere attraverso i loro corpi, lo rilasciarono tutti nello stesso momento e cercando in parte di trattenersi. Volevano sconfiggere i nemici in modo facile e veloce, ma di certo non volevano spazzare via l’intera foresta.
Un enorme bagliore li coinvolse, soprattutto i loro nemici di cui riuscirono ad avvertire le urla cariche di dolore. Fu un attimo, la luce scomparve e con loro stupore anche i corpi dei maghi si erano dissolti. Restarono con gli occhi sgranati per qualche istante prima sorridere compiaciuti ed esultare con gioia. Il primo passo per riportare Nashi a casa era stato portato a termine.
 
*^*
 
“Dannazione, quest’uccellaccio non vuole proprio arrendersi!”. Natsu era in piedi sul corpo ricoperto di scaglie dello spirito del dragone, i pugni ricoperti di fiamme, mentre inveiva contro il guardiano il quale stava decisamente passando un brutto quarto d’ora a causa del rosato e Lily. Quest’ultimo aveva assunto la sua forma di Edolas e aveva spiccato il volo con in mano la sua enorme spada, mentre Nashi dava ordini a Dragon su come muoversi. Era incredibile come quella bambina riuscisse a comandare una creatura così potente senza troppe difficoltà, o almeno questo era quello che sembrava. La biondina in realtà era quasi stremata e avrebbe giurato che qualche minuto in più del previsto e lo spirito sarebbe potuto sparire, lasciandoli cadere nel vuoto.
Il guardiano continuava ad interferire aggirandosi nelle zone molto vicine al libro incastonato nella corteccia dell’enorme albero e varie volte Lily era stato sul punto di estrarlo da lì, ma sembrava che l’uccello gigante non fosse dello stesso avviso e finiva per intralciare i piani dell’Exceed.
“Adesso mi hai proprio stufato” ringhiò Natsu a denti stretti, mentre correva sul corpo di Dragon per andare a finire sulla sua coda, lanciando nello stesso momento un’occhiata a Nashi per farle capire le sue intenzioni. La bambina parve capire e disse allo spirito di muovere la coda verso l’alto in modo che il rosato venisse balzato in avanti verso il guardiano. “Karyuu no hoko!” si ritrovò ad urlare qualche istante dopo il rosato, mettendoci tutta l’energia che possedeva.
Eppure, nonostante tutti i suoi sforzi, sembrava che i suoi attacchi non facessero il minimo effetto. Questo fino a quando non vide una delle due ali dell’uccello prendere lievemente fuoco e questo si affrettò ad agitarle entrambe con forza nell’intento di spegnerla, mentre il ragazzo veniva recuperato al volo dal dragone.
“Papà, sembra che gli dia tanto fastidio se gli colpite le ali!” esclamò Nashi con entusiasmo, mentre il Dragon slayer annuì cercando di ideare un piano che potesse funzionare. Lily parve capire al volo e si apprestò a colpire le ali del nemico con ripetuti colpi, mentre finalmente anche Natsu capì e si lanciò all’attacco.
Il guardiano iniziò a dare i primi segni che dimostravano che si trovasse in difficoltà e il rosato e l’Exceed colsero la palla al balzo, intensificando gli attacchi. Ne mandarono alcuni nei punti che capirono fossero i più deboli e tempo qualche istante che l’uccello sparì da davanti i loro occhi, tramutandosi in polvere che venne presto portata via dalla leggere brezza che si stava levando. Natsu e Nashi esultarono dalla gioia, mentre Lily aveva pensato bene di dirigersi in volo verso l’albero e recuperarne il libro, staccandolo con forza dalla corteccia dov’era bloccato.
“Ce l’abbiamo fatta!” esclamò la bambina allegra, prima di sentirsi esausta all’improvviso e chiudere piano gli occhi, rischiando di cadere dalla groppa del dragone.
Il rosato l’afferrò al volo, scuotendola con calma nel tentativo di farle riprendere i sensi, ma improvvisamente non sentì più nulla sotto ai propri piedi e notò che anche Dragon stava sparendo, esattamente nello stesso modo del guardiano. Si ritrovò a precipitare nel vuoto mentre stringeva Nashi a sé in modo protettivo e bastò un’istante purché Lily arrivò e li recuperasse al volo prima che si potessero schiantare al suolo. Intravidero una luce accecante provenire dal basso e avvertirono un aumento improvviso del potere magico dei loro compagni.
“Ma che sta succedendo là sotto?” chiese Natsu, le braccia ancora strette attorno al corpicino della bambina, mentre attendeva con impazienza di poter poggiare i piedi per terra.
Vide i suoi nakama festeggiare una vittoria e una volta atterrati non ci pensò due volte a correre verso di loro. Gli occhi dei suoi amici si posarono immediatamente su di lui, ma gli sguardi all’apparenza felici di aver recuperato il libro si resero subito preoccupati alla vista della piccola Nashi priva di sensi.
“Non dovevi badare a lei?!” lo rimproverò Erza, picchiandogli una scappellotto dietro il capo e facendolo gemere per il dolore.
“Ahio” si lamentò invece lui, massaggiandosi il punto dolente. “Ha tenuto aperto per troppo tempo il portare di quel drago, è solo stanca” continuò lui con un sorriso, certo che dopo qualche oretta di sonno la piccola si sarebbe ripresa e sarebbe tornata la solita bambina piena di energie.
“Abbiamo recuperato il secondo e ultimo libro” aggiunse Lily, tenendosi stretto il libro come se avesse paura che qualche nuovo nemico potesse spuntare per strapparglielo via. Nel frattempo aveva anche assunto le sue sembianze ‘piccole’ portandosi accanto a Gajeel che invece badava di più alle ferite di Levy.
“Finalmente potrà tornare a casa” disse Lucy con un sorriso, anche se in fondo al suo cuore era un po’ triste. Le sembrava una cosa egoista da pensare, eppure temeva che quel giorno sarebbe arrivato, quando Nashi sarebbe tornata al proprio tempo. L’intristiva non poterla più rivedere, però poi pensava alla sé stessa del futuro e a come si stesse sentendo in quel momento senza sua figlia. Non voleva neanche immaginare il dolore che stava provando, certa che fosse troppo forte pensino da sopportare.
“Ma qui che è successo?” notò improvvisamente Natsu. Sembrava che da quelle parti fosse passato un uragano che aveva travolto in pieno i suoi compagni. Difatti aveva già notato Gajeel e Levy, ma dopo aver visto anche Gray e Juvia sostenersi a vicenda nel rischio che uno dei due potesse cadere, aveva capito che lì qualcosa non andava.
“Ci hanno attaccati e temiamo che abbiano attaccato anche Fairy Tail” disse serio Gerard compiendo alcuni passi verso il rosato.
“E’ per questo che dobbiamo tornare velocemente alla gilda” concluse invece la scarlatta, facendo segno a Wendy di curare le poche ferite di chi era un po’ più grave.
Una volta terminato il tutto non ci avrebbero messo molto prima di raggiungere la stazione e partire alla volta di Magnolia, un peso a gravare sul cuore di tutti loro, mentre ancora non sapevano cosa stava succedendo alla loro famiglia. Sapevano tutti che in qualunque situazione Fairy Tail se la sarebbe sempre cavata al meglio, ma sapevano anche che c’era da preoccuparsi, soprattutto perché non c’era nessuno in grado di curare le ferite. Anche se ripensandoci non dovevano preoccuparsi di nulla, fintanto che c’erano in giro mostri del calibro di Mira, Laxus e il Master, la loro gilda non avrebbe avuto nulla da temere.
 
*^*
 
Laxus si stava seriamente innervosendo. Non solo tutti quei maghi oscuri erano entrati a Fairy Tail con la grazia di cento bisonti, ma osavano anche arrecarle danni. D’altra parte doveva ammettere che era un po’ colpa sua se qualche colonna portante era stata danneggiata, ed era sempre colpa sua se il bancone era stato in parte distrutto. Ma in fondo, si disse, che anche Mira aveva contribuito a tutto ciò. L’albina infatti sembrava aver colto alla lettera il suggerimento del Master e non si stava risparmiando mentre scagliava attacchi demoniaci in ogni dove. La cosa positiva era che almeno la maggior parte dei nemici era stata sconfitta.
“Questi tipi sono un seccatura e hanno anche versato tutto il mio sake!” esclamò infastidita Cana, mentre lanciava qualche carta magica verso dei maghi oscuri.
“Abbattere i nemici è da veri uomini!” disse invece Elfman, il braccio tramutato con un take over. Evergreen gli si avvicinò e come se fosse una cosa normale gli picchiò una ventagliata dritta in testa “Ti pare il momento di dire idiozie?!” gli urlò con un diavolo per capello, mentre con calma si portava davanti a lui e si toglieva gli occhiali, pietrificando alcuni nemici.
“Mi avete stancato sapete?” annunciò improvvisamente Laxus, scatenando tutta la furia dei suoi fulmini contro i nemici e rischiando qualche volta di colpire per un pelo anche i suoi stessi compagni.
“Pensavo mi stessi per colpire, Laxus” disse con calma Lisanna, una mano poggiata sul petto mentre tentava di riprendere fiato dopo la lunga battaglia. E inutile dire che quel colpo pieno di rabbia scagliato dal biondo aveva messo K.O tutti i nemici che erano rimasti.
“Togliere tutto il divertimento non è da veri uomini” ribatté invece l’albino, mentre Evergreen lo colpiva nuovamente in testa. “Ci ha salvati, dovresti ringraziarlo anziché lamentarti” lo riprese lei, picchiandolo ancora una volta.
Il Master, seduto ancora sulla parte di bancone rimasta intera, sospirò affranto mentre notava i danni che i suoi figli avevano recato alla gilda.
“Adesso dovreste rimettere tutto a posto, sapete? Immagino che prima o poi il gruppo che è con Nashi tornerà e ci serve spazio per procedere al rituale che manderà a casa la bambina”.
Mira gli sorrise lievemente, prima di riprendere le sue sembianze e guardare i suoi nakama con un sguardo raggelante che faceva capire esattamente cosa voleva. A volte l’albina sembrava peggio di Erza, eppure non bastava molto per rendersi conto che in effetti erano identiche. In fin dei conti riuscivano entrambe ad ottenere ciò che volevano con un semplice sguardo.
 
 
*Angoletto dell’autrice in ritardo
Salve a tutti! Immagino che oramai nessuno di voi sperava più in un mio aggiornamento, ma eccomi qui! :3 Ci ho impiegato un bel po’, devo ammetterlo, ma sono gli ultimi capitoli e voglio che questa storia termini al meglio :3 Spero almeno in parte di essere riuscita nel mio intento XD Ammetto che non sapevo bene cosa scrivere per questo capitolo e non mi andava di descrivere per filo e per segno tre combattimenti diversi (anche perché non sono brava a farlo) così ho cercato di riportare le parti più ‘importanti’ senza il rischio di tralasciare nulla, spero di non avervi deluso facendo così :’)
Allora, siamo giunti al penultimo capitolo, nel prossimo Nashi tornerà a casa e la storia sarà conclusa… forse ;) Questa storia mi mancherà un casino, già lo so, infondo è stata la mia prima long, mi dispiace concluderla :(
Va beh, la pianto di blaterare e passo ai ringraziamenti che forse è meglio ;) Ringrazio infinitamente le 41 persone che hanno inserito la storia tra le preferite, le 7 nelle ricordate e le 58 nelle seguite *^* Mi avete resa felicissima, non immaginate quanto *^* Anche perché la storia è riuscita ad entrare nella classifica delle più popolari *^* All’ultimo posto, certo, ma mi accontento, l’importate è che sia riuscita ad arrivare fin lì *^*
Ringrazio moltissimo anche Angelo di Luna, Memy-chan, Milky-chan e nalla85 per aver recensito lo scorso capitolo *^* Grazie infinite *^*
Ci sentiamo al prossimo capitolo! *^*
Un abbraccio a tutti,
Gaia*
 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Lucy era rimasta un po’ impensierita quando aveva notato che, passate alcune ore, Nashi non aveva ancora ripreso conoscenza. Si dovette ricredere quando nel bel mezzo del viaggio attraverso il treno la piccola si risvegliò piena di energie. La bionda la guardò con occhi sgranati all’inizio ma poi il suo viso si addolcì, sorridendo comprensiva. La bambina sembrava piena di energie, tutto il contrario rispetto a Natsu che era stravaccato in modo scomposto sui sedili, mentre con le braccia si teneva lo stomaco e cercava di trattenersi dal vomitare. Aveva il viso bluastro ed era piegato su se stesso mentre la maga degli spiriti stellari lo guardava intenerita, decidendo di farlo stendere. Il ragazzo posò con qualche difficoltà la testa sulle gambe della ragazza e questa iniziò a passargli le mani nei capelli rosa e morbidi, scompigliandoglieli più di quanto già non fossero. Pian piano il rosato si addormentò, stringendo al tempo stesso le braccia attorno la vita della maga e affondando il viso contro il ventre di lei.
Lucy si stupì di non sentire Gray prendere in giro Natsu per via del suo malessere e, quando mosse il capo alla ricerca del mago del ghiaccio, riuscì a scorgerlo qualche sedile più in là, mentre Juvia gli stava attaccata al braccio senza avere alcuna intenzione di lasciarlo andare. Al contrario delle altre volte il corvino non sembrava per niente infastidito, anzi, dalla posizione in cui si trovava la bionda riuscì a notare un lieve rossore sulle guance di lui.
Sorrise intenerita mentre riportava alla mente il momento in cui per sbaglio aveva origliato la conversazione dei due, capendo che si erano con calma dichiarati duranti il viaggio. Per la maga dell’acqua non fu tanto difficile, infondo sbandierava il suo amore per il ragazzo ai quattro venti a tutte le ore del giorno; per il manipolatore del ghiaccio c’era voluto più tempo ed era stata dura ammettere i suoi sentimenti fino in fondo.
Decise poi di spostare il suo sguardo altrove, questa volta puntando lo sguardo su Gajeel e Levy. Il Dragon slayer del ferro sembrava sofferente e aveva le braccia incrociate sul petto mentre tentava di trattenere i conati. L’azzurra gli era accanto, mentre Lily era seduto sulle gambe di lei ed entrambi tentavano di dare manforte al corvino. Lucy aveva saputo dalla maga degli Script che Gajeel si era dichiarato a lei in un modo alquanto bizzarro, molto da lui senza troppe smancerie o altro, ma Levy l’aveva trovato comunque strano. La turchina aveva risposto che ricambiava e adesso la bionda osservava le prime ore dei due come coppia. Non c’era nulla di diverso dal solito e per ora non li aveva neanche visti scambiarsi un bacio, ma doveva immaginarselo infondo. Gajeel non era molto in forma in quel momento e sapeva benissimo che Levy si sarebbe vergognata tantissimo nel baciare il corvino davanti ad altra gente.
Spostò nuovamente lo sguardo altrove, questa volta puntandolo su Erza e Gerard. I due erano seduti vicini e il blu era comodamente seduto sul suo sedile, le braccia poste al petto esattamente come il dragon slayer del ferro e gli occhi chiusi, forse in un tentativo di riuscire a chiudere occhio. La rossa, al suo fianco, si gustava con calma una fetta delle tante torte panna e fragola che si era portata in viaggio. Gli occhi avevano un aspetto cuoriforme, quasi come Juvia quando vedeva il suo Gray-sama in giro.
Lucy decise che per il momento li aveva osservati abbastanza e si concentrò invece su Wendy e Charla, sedute insieme qualche sedile più in giù. La piccola Dragon slayer ammirava estasiata il paesaggio offerto direttamente dal finestrino del treno, ogni tanto indicando qualcosa che l’aveva colpita particolarmente e invitando l’exceed bianco a guardarli con lei. La gattina purtroppo non era interessata, già abbastanza provata per i suoi gusti dai numerosi tentativi di Happy di rifilarle un pesce. Ma in fondo la bionda aveva notato che Charla lo respingeva solo per orgoglio, si vedeva lontano un miglio che anche lei provava gli stessi sentimenti del gattino. Lucy sperò solo che presto anche quei due sarebbero finiti insieme in un modo o nell’altro, ma forse doveva portare ancora un po’ di pazienza.
Riportò per qualche istante lo sguardo sulla piccola Nashi che a quanto sembrava non riusciva a stare seduta. La bambina correva da un vagone all’altro, a volte facendo cadere i poveri controllori che si imbattevano lungo il suo cammino. La maga pensava solo a raggiungere il vagone ristorante quando si scontrò con un cameriere, facendo volare in alto il vassoio con il cibo. Non ci mise molto a saltare nel tentativo di raggiungerlo, ma questo finì proprio sulla testa dell’uomo che in quel momento aveva un diavolo per capello. Il tipo la rispedì a sedere sotto lo sguardo un po’ divertito di Lucy che in attimi come quello si rendeva sempre più conto della somiglianza che c’era tra quella bambina e Natsu.
Nashi invece aveva messo su un tenero broncio e aveva portato le piccole braccine sul petto, sedendosi sul sedile davanti a quelli del rosato e della bionda con malagrazia, quasi lanciando occhiate di fuoco al cameriere che tentava di ripulirsi.
“Mamma” chiamò la biondina, gli occhioni verdi puntati in quelli cioccolato della maga celeste. “Posso incenerire il signore?” domandò con tutta tranquillità, un’espressione da angioletto in viso.
“Non se ne parla!” aveva esclamato Lucy di fretta e furia, agitando un mano in segno di negazione. E chi se l’aspettava una domanda simile? Da una bambina poi.
“Perché no? E’ stato cattivo" continuò Nashi, i palmi delle mani poggiati sul sedile e le dita che ne stringevano la pelle rossa e lucida. Fissava Lucy con uno sguardo curioso e al contempo confuso, non capendo cosa volesse dire sua madre.
“Non puoi incenerire le persone solo perché ti fanno un dispetto, è sbagliato. E poi… beh…” la bionda si grattò nervosamente la guancia con un dito guardandosi attorno in cerca di una qualunque scusa che fosse valida. “Oh, non puoi incenerirle e basta” sentenziò infine, uno sguardo autoritario ma al tempo stesso intenerito dal broncio ancora più evidente che aveva assunto la piccola.
“Uffa” mormorò la bambina buttandosi a peso morto sul sedile, riportando le braccia al petto e gonfiando le guance indispettita.
Nonostante avesse preso molte cose da Natsu, la maga stellare riuscì a constatare che a differenza del Dragon slayer la bambina era ubbidiente, una dote che in parte aveva preso da lei. La vide alzarsi e puntellare le ginocchia sul sedile, poggiando le mani sul vetro del finestrino e guardando il panorama, a volte giocando a respirare contro di esso e vederlo appannarsi, per poi puntare le piccole dita sul vetro per segnarci numerose righe. Rideva, respirava sulla superficie e scriveva, per poi ripetere il giro quasi all’infinito e terminandolo con una risata.
Lucy l’osservava con il sorriso sulle labbra, immaginando come fosse felice la sé stessa del futuro. Avrebbe presto avuto una famiglia a modo suo perfetta, quella piccola felicità che per molti anni le era stata negata, adesso avrebbe cominciato pian piano a formarne una tutta sua e sapere che ci sarebbe stato Natsu con lei non faceva altro che aumentare il desiderio di realizzare il suo piccolo sogno.
 
*^*
 
Il loro arrivo in gilda fu accolto con schiamazzi e urla di gioia. La stanza era stata decorata con molteplici decorazioni, mentre Mira serviva ai tavoli con l’aiuto di Lisanna. Sembrava non fosse successo nulla lì dentro solo poche ore prima e i nuovi arrivati non si accorsero di niente.
La piccola Nashi corse verso il bancone richiedendo una fetta di torta, mentre il resto del gruppo abbandonava per terra zaini e accessori vari per unirsi alla festa. Quei festeggiamenti avevano molteplici significati: la riuscita della loro piccola missione, l’aver sconfitto la gilda oscura e una specie di festa d’arrivederci per la piccola maga.
Quel giorno la biondina sarebbe tornata a casa nel suo lontano quanto vicino futuro e, soprattutto, dai suoi genitori che la stavano aspettando. In quei giorni tutti avevano anche solo provato ad immaginare cosa passasse nella mente dei loro stessi del futuro, forse erano al corrente di quello che sarebbe successo o forse c’era stata un’alterazione nel tempo e Nashi aveva completamente cambiato sia passato che futuro. Nessuno poteva dirlo con certezza, sapevano solo che se era successo una volta niente avrebbe potuto impedire che accadesse nuovamente.
 
*^*
 
Passarono ore dall’inizio della festa e tutti i membri di Fairy Tail erano stanchi, anche se c’era ancora qualcuno con un po’ di energia che creava nuove e imperdibili scorribande. La piccola Nashi si era addormentata su una delle tante panchine vicino ai tavoli e sembrava che niente potesse essere in grado di svegliarla.
Attorno a lei, intanto, il resto della gilda tentava di trovare un modo per riuscire a riportarla a casa con l’aiuto dei libri. Levy e Freed avevano imboccato i loro occhiali del vento e leggevano quanto più possibile per riuscire a trovare il giusto procedimento. Gli altri cercavano di aiutare quanto potevano, mentre Lucy e Natsu erano rimasti al fianco della bambina, ogni tanto spostandole qualche ciuffo biondo che le finiva sul viso.
I due parlavano, ripensavano a tutte le informazioni che Nashi aveva rivelato loro durante quei giorni passati assieme. Ripensavano a quella notte in cui avevano dormito tutti a casa della bionda dove per la prima volta si erano sentiti una famiglia.
In pochi giorni la loro intera vita era cambiata e non potevano che esserne felici. Si appuntarono nella mente che prima che la bambina andasse via, avrebbero almeno dovuto ringraziarla in coro per quello che aveva fatto per la maggior parte di loro.
Dispiaceva a tutti lasciarla andare, oramai si erano affezionati a lei, ma capivano che il suo posto non era lì ma bensì nel futuro accanto alla Fairy Tail di quel tempo.
Pochi minuti dopo, Levy e Freed urlarono di aver trovato il modo giusto per riportare a casa la piccola, constatando che oltre ai libri erano necessarie anche delle rune magiche. Nashi si svegliò a causa di tutto quel baccano e con una manina si sfregò i grandi occhi color smeraldo, guardandosi attorno quasi spaesata.
“Che succede?” domandò, la bocca ancora impastata dal sonno.
“Levy e Freed hanno appena ritrovato il modo per riportarti a casa” la informò con gentilezza Lucy, sorridendole comprensiva.
“Davvero?!” esclamò la bambina, saltando giù dalla panchina per correre affianco ai suoi zii.
“Certo” le rispose l’azzurra, poggiandole una mano sulla testolina per scompigliarle i capelli. D’un tratto videro la piccola maga intristirsi e perdere tutto l’entusiasmo che aveva prima.
“Uh, che succede?” le chiese Natsu avvicinandosi, non capendo l’improvviso cambio d’umore di sua ‘figlia’.
“Mi dispiace lasciarvi” sussurrò Nashi, le piccole lacrime che le umidificarono gli occhi. Si passò una mano sul viso nel tentativo di asciugarle, ma presto ne si formarono di nuove.
“Non devi piangere, ci rivedrai nel futuro appena tornerai a casa” le disse Lucy con gentilezza, abbassandosi per raggiungere il livello della piccola e mettendole un braccio tra le spalle e cominciando a massaggiarle nel tentativo di farla calmare.
“E voi?” chiese nuovamente la biondina.
“Noi aspetteremo il tuo ritorno. Manca poco prima che tu nasca anche nel nostro tempo, non devi essere triste” le disse la maga stellare prima di sollevarsi da terra e rivolgere lo sguardo verso la sua migliore amica e il mago delle rune. “Quindi… avete trovato il giusto procedimento?” chiese, maledicendosi mentalmente quando la sua voce risultò più alta del previsto. Sperò solo che Nashi non se ne fosse accorta, non voleva renderla triste ancora una volta. Anche se odiava ammetterlo, quell’arrivederci era doloroso per lei.
Riportò la sua attenzione su Levy, trovandola ad annuire con serietà. “Si. Oltre ai libri abbiamo scoperto che ci servono anche delle rune, ma non c’è alcun problema, io e Freed possiamo scriverle. Ci servirà circa un’ora per finirle, dobbiamo scriverle a forma ovale, ma dopo dovremmo poggiarci sopra i libri del tempo e Nashi dovrà entrare nel cerchio”. La scripter spiegò in modo veloce e conciso in modo che tutti riuscissero a capire, persino le teste più dure.
Il Master annuì, dando il via al procedimento, e alcuni fecero spazio ai due maghi che si misero a riprodurre le rune prestabilite con precisione e meticolosità. Non potevano permettersi di sbagliare.
 
*^*
 
Passò un’ora, un lasso di tempo in cui Nashi salutò i membri di Fairy Tail, alcuni con le lacrime a gli occhi. La bambina rischiò varie volte di scoppiare a piangere vedendoli, ma puntualmente c’era sempre qualcuno che la faceva ridere per alleggerire l’atmosfera. Nel frattempo Levy e Freed lavoravano alle rune e proprio allo scadere del tempo prestabilito avevano annunciato di aver terminato il loro lavoro.
Poggiarono i libri sulle rune, l’uno staccato dall’altro e aperto su alcune pagine raffiguranti delle immagini che sembravano a tutti poco chiare. I due maghi invitarono Nashi ad entrare nel cerchio. La piccola all’inizio era un po’ riluttante dal farlo, si voltò un’ultima volta verso gli altri compagni e li trovò sorridenti, mentre stabilivano una piccola cerimonia dell’arrivederci solo per lei. Avevano tutti le lacrime a gli occhi e anche la maghetta se ne lasciò sfuggire qualcuna. Sollevò il braccio in aria, il pollice e l’indice sollevati mentre anche gli altri facevano lo stesso. Entrò nel cerchio con un piccolo sorriso, certa che a breve li avrebbe rivisti, solo un po’ più invecchiati.
Appena dentro, sopra di lei comparvero tre cerchi magici. Si stupì un po’, osservandoli quasi rapita ed estasiata. Osservò nuovamente il resto di Fairy Tail, concentrando lo sguardo su quelli che nel futuro sarebbero diventati i suoi genitori. Solo in quel momento si ricordò di aver tralasciato un dettaglio: non aveva rivelato che sua madre nel futuro le aveva detto che stava per avere un fratellino o una sorellina. Ampliò il suo sorriso non volendo rivelare nulla per il momento, era certa che in modo o nell’altro sarebbero venuti a saperlo.
Vide una luce accecante che la avvolse completamente e avvertì la strana sensazione di essere risucchiata da un qualcosa per essere sbattuta da tutt’altra parte. Anche chi assisteva all’evento venne accecato da quella luminosità. Chiusero gli occhi per istinto e quando li riaprirono Nashi non c’era più. Realizzarono che era tornata nel futuro e che con lei erano spariti anche i libri del tempo.
Su Fairy Tail regnava il silenzio, ma ricordando da che anno venisse la piccola e in quale era nata, capirono tutti che non avrebbero dovuto aspettare molto prima di poterla rivedere, prima di vederla crescere fin da piccolissima e condividere con lei avventure, gioie e dolori.
Lucy e Natsu ripensavano a tutto quello che era accaduto e anche al fatto che si sarebbero sposati quello stesso anno. La cosa non sfuggì al Dragon slayer che già s’immaginava i vari scenari su come avrebbe chiesto alla maga di sposarlo e all’anello che le avrebbe regalato. Anzi, non vedeva l’ora di mettere in atto un piano e di poterlo portare al termine.
La maga stellare invece immaginava la sua vita con il rosato da quel momento in poi e tutte le gioie che avrebbero condiviso anche insieme a gli altri. Sperava anche che il tempo passasse alla svelta. Del resto non vedeva l’ora di diventare mamma e poter sentire nuovamente una dolce vocetta che l’avrebbe chiamata in quel modo.
Ben presto Fairy Tail tornò ad essere sempre la stessa gilda chiassosa, allegra e casinista. Nella mente avevano tutti un unico pensiero: non vedevano l’ora di poter rivedere la piccola Nashi.
 
*^*
 
Nashi si ritrovò nuovamente davanti ai portoni della gilda, ma quella volta notò che questa fosse un po’ diversa. Davanti all’entrata vide i suoi genitori, un po’ più vecchiotti e maturi di quelli con cui era stata negli ultimi giorni.
“Mamma! Papà!” urlò, correndogli incontro e abbracciandoli di slancio.
I due sorrisero prima di stringere tra di loro la bambina, scambiandosi sorrisi tra loro. In quei giorni avevano sentito tantissimo la mancanza della loro – per ora – unica figlia, ma sapevano che prima o poi sarebbe successo.
“Scusate se sono sparita” disse la piccola lasciandosi sfuggire qualche lacrimuccia che le solcò la guancia.
Natsu le sorrise, avvicinandosi a lei per darle un bacio sulla fronte. “Non piangere, non è stata colpa tua, piccola. Io e la mamma sapevamo che sarebbe successo. Sei stata nel passato, vero?” le chiese con gentilezza e la bambina sgranò gli occhi sorpresa.
“Come fai a saperlo?” chiese con ingenuità, facendo scappare ai suoi genitori una piccola risata.
“Anche noi anni fa ci siamo visti spuntare una bambina che diceva di essere nostra figlia” le rispose Lucy con un sorriso, lasciando Nashi confusa.
I due non le spiegarono mai cosa intendessero dire, certi che una volta grande avrebbe capito ciò che per tutti ormai era ovvio. Non si stupirono per niente del fatto che la piccola non avesse capito, dopotutto aveva pur sempre cinque anni.
“Mamma, quando arriverà la mia sorellina o fratellino?” chiese con entusiasmo la bambina, non lasciandosi sfuggire l’occhiata che suo padre rivolse a sua madre mentre questa ridacchiava nervosamente.
“Tra otto mesi. Ma non dovevi dirlo ad alta voce però, ancora non l’avevo detto a papà” le disse la maga celeste, facendo finta di rimproverarla e gonfiando le guance.
“Così aspettiamo un’altra piccola peste?” chiese Natsu con un sorriso, avvicinandosi alla moglie per darle un bacio a fior di labbra. “Non vedo l’ora” le sussurrò poi all’orecchio, facendola ridacchiare per il solletico che il suo respiro le aveva provocato.
“Posso scendere?” domandò Nashi, scalciando un po’ per farsi mettere giù.
“Ma certo. Vai a salutare gli altri in gilda” le disse la bionda, rimettendola con i piedi per terra e facendosi abbracciare da Natsu, che con una mano le sfiorò il ventre un po’ gonfio.
La videro entrare a Fairy Tail con tutta l’energia e l’allegria che sapeva avere, mentre esclamava: “Sono tornata!” e i due maghi non poterono fare a meno che ridacchiare, sentendosi un po’ nostalgici alla vista di quella scena ormai vista anni prima.
 
 
Angoletto dell’autrice
Salve a tutti! Questa volta ho aggiornato prima del previsto e ne sono contenta ^^ Sono invece molto intristita perché la storia è giunta al termine :( E’ stata la mia prima long e vederla terminare dopo più di un anno mi rattrista un po’, ci sono affezionata :(
Vedrò di correggere i primi capitoli, lo prometto ^^” Magari più avanti, quando avrò più tempo, la scuola purtroppo sta iniziando >_<
Scusatemi se troverete errori >_<
Spero che il finale non abbia deluso le aspettative di nessuno e vi ringrazio infinitamente per aver sostenuto così tanto questa storia *^* Non pensavo che sarebbe piaciuta così tanto, vi ringrazio tantissimo *^*
Vorrei ringraziarvi dal primo all’ultimo, senza escludere nessuno *^* Ancora grazie mille *^* Non voglio prolungarmi per molto con il rischio di annoiare qualcuno, ma continuo a sperare che sia veramente piaciuta ^^
Un bacione a tutti :-*
Gaia*

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