La Confraternita del Drago

di Gin24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La prima sfida ***
Capitolo 3: *** Umiliazioni pubbliche ***
Capitolo 4: *** È guerra ***
Capitolo 5: *** 13 settembre ***
Capitolo 6: *** 14 settembre ***
Capitolo 7: *** 15 settembre ***
Capitolo 8: *** Balli seducenti parte 1 ***
Capitolo 9: *** Balli Seducenti -parte 2- ***
Capitolo 10: *** Balli seducenti parte 3 ***
Capitolo 11: *** Interrogatori p1 ***
Capitolo 12: *** Interrogatori p2 ***
Capitolo 13: *** La gazzetta di Hogwarts ***
Capitolo 14: *** Perché le sfighe non vengono mai sole ***
Capitolo 15: *** Fight your fear ***
Capitolo 16: *** Broken Princess ***
Capitolo 17: *** Anxiety ***
Capitolo 18: *** Vacanze natalizie ***
Capitolo 19: *** Merry Christmas ***
Capitolo 20: *** The death ***
Capitolo 21: *** Il film della mia vita ***
Capitolo 22: *** Lacrime di sangue ***
Capitolo 23: *** Dimmi che mi amerai ***
Capitolo 24: *** Chi è il migliore ? ***
Capitolo 25: *** Io non ho paura ***
Capitolo 26: *** Bad blood ***
Capitolo 27: *** Fantasmi del passato ***
Capitolo 28: *** Under the sea ***
Capitolo 29: *** L'iniziazione ***
Capitolo 30: *** Drag me to love ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


8

LA CONFRATERNITA

DEL DRAGO


prologo



Cosa si è disposti a fare per entrare a far parte della Confraternita segreta di Hogwarts ?

La quindicenne Lily Potter stava per scoprirlo.


Aveva sempre desiderato farne parte..perché si sapeva, i Serpeverde erano ambiziosi e furbi, era così che durante il suo secondo anno era riuscita a venire a conoscenza della Confraternita del Drago.

Aveva pedinato sua cugina Victoire del sesto anno, fino al bagno di Mirtilla Malcontenta e le aveva rifilato un Veritasserum, e quella aveva vuotato il sacco...era stata abbastanza stupida per essere una Corvonero eppure era stata scelta durante il suo quarto anno per intelligenza e bellezza Veela.


Ma in realtà aveva potuto solo parlarle della selezione..era sotto voto infrangibile.




Lily ricevette un biglietto volante, mentre stava seduta nel suo scompartimento sul treno per Hogwarts, insieme alle sue amiche.

Lo osservò e vide il simbolo del Drago...la confraternita di Hogwarts...

Lily avrebbe dovuto affrontare delle prove per fare parte del gruppo degli intoccabili.

Ma non poteva dirlo a nessuno, così afferrò il biglietto e lo nascose prima che le altre potessero vederlo.


Arrivata in sala grande, mentre tutti osservavano lo smistamento, aprì e lesse il biglietto da sotto il tavolo.


"Bacia il tuo nemico -in pubblico- in onore del Drago urlando il motto il sole bacia i belli"


Quella era la sua prima sfida.

Avrebbe dovuto baciare Scorpius Malfoy davanti a tutti..quella si che sarebbe stata una bella sfida.

-----INTERATTIVA-----

Potete creare scenette del vostro personaggio e i suoi amici della new generation da aggiungere alla storia.

Sono consentiti massimo due personaggi a testa (anche professori)

Vi lascio una scheda che potete ampliare come vi pare



  1. Il nome e cognome del personaggio

  2. La sua casa di appartenenza

  3. Anni e compleanno

  4. Com’è fisicamente e prestavolto

  5. Com’è caratterialmente

  6. Segreti, speranze e paure

  7. Storia familiare e stato di sangue

  8. Animale domestico

  9. Amico/a di..

  10. Il suo patronus

  11. Futura carriera

  12. Materia preferita

  13. Single/fidanzato/innamorato





Personaggi N.G. :



James Sirius Potter

Albus Severus Potter

Lily Luna Potter occupata

Roxenne Weasley

Fred jr Weasley

Rose Weasley

Hugo Weasley

Molly Weasley

Lucy Weasley

Dominique Weasley

Louis Weasley

Victoire Weasley (aiuto-infermiera di Hogwarts)

Teddy Lupin (bibliotecario di Hogwarts)

Scorpius Malfoy occupato

Franck Paciock

Alice Paciock

Lysander Scamandro

Lorcan Scamandro

Tyler Nott

Riley Greengrass

Finnick Zabini





    Vi aspetto in molti 

    baci

    Gin24


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Capitolo 2
*** La prima sfida ***


1

LA PRIMA SFIDA


Erano passati cinque giorni dall'arrivo del misterioso biglietto..Lily sapeva che il tempo stava per scadere, bisognava agire entro una settimana o sarebbe stata tagliata fuori dalla selezione.

E lei voleva dannatamente quel posto..più per ambizione che per altro.

Era una brava Serpeverde e quindi all'esterno tutti la vedevano come una vipera priva di coraggio..ma doveva riuscirci a costo di barare e bere la felix felicis.

Quella mattina si alzò dal letto con uno sguardo determinato, si preparò truccandosi un pochino e si fiondò in sala grande...come al solito i professori non c'erano, facevano colazione alle sette per lasciare in pace gli studenti almeno a colazione.

Dopo poco venne raggiunta dalle sue compagne di stanza e migliori amiche, Kleo Mocorov e Alice Elisabeth Cooper, loro avevano notato la scintilla di determinazione e l'avevano seguita.

L'ultima volta che aveva avuto quello sguardo aveva distrutto l'ufficio di Gazza, quindi non potevano perderla di vista.


Lily mangiò un cornetto alla crema in un baleno, si pulì le labbra e lo cercò, fece il girò del tavolo, dato che stava dall'altro lato, poco più lontano di lei, con i suoi amici Finnick Zabini, Hunter Mirror, Tyler Nott, Riley Greengrass e Albus Potter.

Prese un respiro bello grosso e suo fratello la notò facendo girare tutti gli altri

Lily ? Cosa ci fai qui ?” disse osservandola come se avesse appena commesso un reato.

Devo fare una cosa” disse lei con lo sguardo impassibile per poi spostarlo su Malfoy.

Lui la stava guardando con un sopracciglio sollevato e con i suoi occhi grigi imperturbabili, lei lo tirò su per la cravatta, facendo zittire tutta la sala e lo baciò di slancio.

Lui dapprima sorpreso e rigido si sciolse introducendo la lingua nella bocca di lei, iniziando il gioco.


Doveva ammetterlo Scorpius baciava davvero bene...No aspetta cosa ?

Si staccò e allo sguardo confuso di lui e a quello irritato di Albus disse “Il Sole bacia i belli” poi ghignò spingendo il Malfoy sulla panca – che rovesciò una montagna di piatti pieni zeppi di uova – e tornò al suo posto per prendere la borsa e andare a Pozioni.

Sentì molti mormorii, e le due voci inconfondibili dei suoi fratelli urlare un “Cosa ?” e un “Che cazzo ?” e infine un rumore come di un colpo di tamburo...ciò che lei stava aspettando.


Era fatta..Lily Potter aveva passato la prima prova !


*


Albus Serverus Potter spostò lo sguardo dal punto adesso vuoto, dov'era stata sua sorella, verso il suo migliore amico..o forse era meglio dire Ex.

Malfoy ?”

Albus io non c'entro niente” disse immediatamente il biondo alzando le mani come se stesse di fronte a una giuria implacabile “Hai visto..insomma è..è stata lei” poi girò lo sguardo verso Hunter Mirror, il suo secondo migliore amico, e disse “L'avete visto tutti no ? Sono innocente !”

Effettivamente Albie, Scorp non ha tutti i torti..dai è piombata qui e l'ha baciato, non puoi giudicarlo per aver ricambiato” disse il ragazzo biondo cenere con l'eterocromia più amata dalle ragazze...un occhio azzurro e l'altro verde..un sogno, avrebbero detto alcune.

Emm forse questo potevi risparmiartelo uhm ?” bisbigliò Scorpius fulminando Hunter.

Dai Al andiamo in classe, la nuova professoressa di Trasfigurazione ci aspetta” esclamò Finnick Zabini “Secondo me sarà uno schianto”

Oh questa scuola avrebbe proprio bisogno di una professoressa sexy” sospirò il quindicenne Josh Fuller alzando gli occhi azzurro chiaro al cielo, per poi riportarli sui suoi compagni serpeverde.

Ma non hai detto di essere stato accalappiato dalla Paciock ?” disse Hunter Mirror alzando il sopracciglio dell'occhio verde.

Il giovane Josh notando che tutto il gruppo lo stava fissando arrossì lievemente e si aggiustò i capelli corti biondi con la mano destra e fece un accenno di sorriso “Si beh non la metterei in questi termini..diciamo più che altro che stiamo insieme..ecco”

E anche se così fosse ha tutto il diritto di fare apprezzamenti” disse il suo compagno di stanza, il moro dagli occhi dorati, Drake Varathon, che uscì dalla conversazione così come ne era entrato.



*


Lily scese nei sotterranei seguita a ruota dalle amiche sconvolte che le facevano domande a raffica a cui lei non poteva rispondere, si sedette e aprì il libro del quinto anno aspettando Lumacorno.

Pensi veramente di cavartela così Lilian ?” disse Alice Elisabeth Cooper

Non so proprio di cosa tu stia parlando Ally” disse la rossa guardando avanti a sé.

Hai capito Kleo ci tratta da idiote” disse la castana dagli occhi verdi per poi avvicinarsi pericolosamente all'orecchio della piccola Potter “Io lo so che c'è qualcosa sotto che tu ora non vuoi dirci !”

Ma tu lo sai che prima o poi i segreti vengono al pettine” rincarò la dose Kleo che in quel momento aveva mutato i suoi capelli in un caschetto verde e la osservava con gli occhi glaciali.


SIGNORINE PER FAVORE SILENZIO !

Come stavo per dire quest'anno è l'anno più importante per voi giovani maghi e giovani streghe..quest'anno è l'anno dei GUFO !

È quindi vostro preciso compito iniziare a studiare sin da ora !” disse Lumacorno.

Perdendosi la maggior parte degli studenti alla parola Gufo.




Persino i due gemelli eterozigoti Micheal e Lawrence Timberwole di Corvonero non se lo stavano filando minimamente, troppo presi a creare una strategia per passare la prima prova ovvero “Butta fuori la tua brutta copia”

Entrambi sapevano di essere stati ammessi alla selezione dei Dragoni, ma nessuno dei due aveva intenzione di iniziare il discorso, essendo su un terreno così scivoloso.




Micheal continuava a torturarsi i capelli scuri all'insù, c'aveva messo così tante volte le mani in mezzo, che adesso sembrava 'Goku Super Sayan' pensò la Grifondoro Zoey Charlotte Baston, che stava facendo degli schizzetti del suo anime preferito (Free! Iwatobi Swim Club) mentre si arrotolava una ciocca di capelli color cioccolato con riflessi rossi, e ogni tanto svagava lo sguardo ambrato verso i suoi compagni di classe, per non destare sospetti...


Così aveva notato che mentre Micheal era nervoso, Lawrence era calmissimo aveva i capelli biondi ordinati, gli occhi azzurri fissi verso Lumacorno, aveva anche il suo solito sorriso gentile, che secondo Zoey nascondeva in realtà una profonda tristezza dovuta a chissà quale segreto.


La ragazza alzò le spalle riprese a schizzare la pergamena con molto più impegno di quello che metteva nello studio.



*


All'ora di pranzo la quattordicenne Lyra Montrose raccolse tutto il coraggio da Grifondoro che possedeva da generazioni e si alzò seguendo il suo obiettivo in giardino..

Dai..dai ce la puoi fare..dai.. pensa a un piano..chi meglio di te può riuscire indenne da una morte sociale dichiarata ? Nessuno ! Vai corvo mancato !

La ragazza dai capelli color ebano e gli occhi dorati si fece avanti verso Mr ciuffo ribelle Potter, stritolando quel pezzetto di carta che l'avrebbe messa nei casini o l'avrebbe fatta entrare nel club inventato dai suoi avi.

Non puoi essere scartata ! Non puoi fallire la prima prova..che direbbe nonna Bellatrix ? Vuoi essere etichettata come la nipote mediocre ? Come Ghellert ? Il figlio della sorella del marito della figlia della cugina della nonna ?

NO !

E allora vai e sii creativa nel dire quelle fottutissime cinque parole !


Ehi Jamie !”

Lyra ! Come stai ?”

Oh una meraviglia, sai mia cugina mi ha detto che sua madre ha trovato un bigliettino in cui Charlotte, te la ricordi mia cugina Charlotte, no ?” Lyra continuò a parlare senza attendere la sua risposta “Aveva scritto che Simon il figlio della sorella della governante di zio Devon aveva avuto una storia con una ragazza che poi si è scoperto essere una vampira, che poi in realtà non era neanche una vampira normale era tipo un mezzo ibrido che beveva sangue di animale in un bar di fanatici babbani del fantasy. Che poi la cosa strana è che Simon non se n'era mai accorto...ma ci pensi, dici a una persona mi sono innamorata di te e non sai neanche chi sia insomma è strano, non trovi ?” disse sbattendo gli occhi dorati da cerbiatta che si ritrovava.

Dai dimmi che ci sei cascato...ti prego ti prego dimmi che ti ho confuso il cervello abbastanza !


In lontananza si sentì un colpo di tamburo.


Ehm si certo, scusa Lyra ma ora dovrei proprio rientrare, comunque hai ragione piccoletta quel Simon è proprio un coglione” disse James alzandosi dal prato facendo il suo solito occhiolino da 'ti saluto piccola' che rifilava a tutta la scuola.


Fiùùù ce l'ho fatta !!!


La grifondoro era quasi tentata di fare un balletto scoordinato della vittoria, ma le regole d'etichetta del 1800 la bloccarono sul nascere.

*


James Sirius Potter tornò in sala con un mal di testa tremendo, non aveva capito metà del discorso della sua amica, ancora troppo sconvolto dall'avvenimento di quella mattina...come cavolo aveva potuto sua sorella baciare Malfoy ? Bah.

Sirius Potter !” disse una voce alle sue spalle che non si fece scrupoli a mollargli uno schiaffo sulla nuca.

Ahia che ho combinato stavolta, Twed?” mormorò girandosi verso la ragazza alta un metro e cinquanta -che non faceva altro che farle notare- con una matassa di capelli neri lunghi fino a metà schiena.

Albus mi ha detto che vuoi comprarti una moto babbana, no dico sei pazzo ? Sai quanto sono pericolose ?”

Stupido Severus”borbottò James.

Ehi non insultare il mio migliore amico ! Sei tu quello che vuole rompersi l'osso del collo”

OK ok non ti scaldare Tweddle se mamma me la comprerà prometto di stare attento !”


Ehi Ehi gente attenzione James Sirius Potter dice blasfemie !”

Ciao Flame !” disse il moro facendo il solito saluto tra maschi, ovvero dando una pacca alla spalla del rosso dagli occhi dorati.

Varathon” disse Tweddle con la sua solita aria schiva, ancora non si fidava di lui eppure lo conosceva da anni, era il migliore amico e compare di James ! Ma forse era proprio quell'aria da piacione che non la convinceva.

Sempre così dolce Genia..non sarà che ti sei innamorata di me anche tu ?”

Ah ma ti prego..neanche se fossi l'ultimo bipede sul pianeta...io vado in classe Jam..ci si vede !” disse prima di scomparire verso Aritmansia




Flame forse dovremmo parlare con gli altri, sono curioso di sapere come sta andando”

Non avere fretta Jam ce lo diranno alla prossima riunione, sai bene qual è il nostro compito”

Uffaa sono curioso, non so nemmeno chi è stato selezionato !”

Beh puoi sempre cercare d'indovinare, infondo basta seguire i rintocchi del tamburo”


*


Davvero ci metto solo cinque minuti Dom, devo prendere solo il libro di Rune antiche” disse Robin Rhodes entrando nella sua sala comune.

Va bene ti aspetto qui” disse Dominique sedendosi sul divano dei Serpeverde

La ragazza salì le scale e aprì la porta della sua camera, trovò il libro sul letto e lo afferrò al volo, facendo cadere un fogliettino che si sbrigò a raccogliere 'Rubami le risposte del compito di Pozioni di dopodomani..vista la tua indole da Lupin non dovrebbe essere un problema'

Oddio !” la ragazza dalla pelle olivastra e i capelli castano chiaro con riflessi tendenti all'oro accartocciò il fogliettino e lo infilò in fretta e furia nella tasca del maglione.

Scese le scale e guardò con il suo sguardo verde acqua la sua migliore amica per un ottavo veela, le sorrise forzatamente, doveva fingere che non fosse successo nulla, e si diressero all'ultima lezione della giornata.




*



A fine giornata quasi tutti i gufi della scuola erano impegnati a consegnare bigliettini con sopra un simbolo di un Drago...


Umilia una persona appartenente alla casa opposta alla tua” lesse Lily Luna Potter con un ghigno sul volto.








----Angolo autrice----


Aloha !!

Allora volevo innanzitutto salutare e ringraziare tutti i partecipanti.

Poi volevo chiarire alcune cose fondamentali :

  1. Non sono riuscita a presentare tutti i personaggi in questo primo capitolo perché sono veramente tanti..quindi non vi preoccupate se non avete trovato il vostro oc.

  2. Esiste una gerarchia all'interno della Confraternita, i ragazzi di diciassette anni sono Dragoni già da anni.

  3. I selezionatori e giudici sono alcuni ragazzi scelti (di sedici anni) che sono entrati l'anno prima. Essi non possono selezionare e quindi decidere le prove dei loro parenti, o amici stretti.

Personaggi inseriti in questo capitolo :


Serpeverde

5° anno


Lily Luna Potter : Holland Roden

Alice Elizabeth Cooper : Lily Collins

Kleo Mocorov


Josh Fuller : Dylan Sprouse


6° anno

Scorpius Hyperion Malfoy : Alex Pettyfer

Albus Severus Potter : Dylan O'Brain

Hunter Mirror : Hayden Christensen

Finnick Zabini : Jesse Williams

Tyler Nott : Taylor Kitsch (con i capelli lunghi)

Ryley Greengrass : Chace Crawford

Drake Varathon : Jake T Austin (2015)



Tweddle Soul Lloyd (Twed / Genia) : Selena Gomez

Robin Rhodes : Gisele Bundchen da giovane

Dominique Weasley : Ashley Benson


Grifondoro


4° anno


Lyra Bellatrix Montrose

Charlotte Ginevra Montrose


5° anno

Zoey Charlotte Baston : Emma Watson

https://www.photoshopgurus.com/forum/attachments/show-board/6078d1311809546t-emma-watson-emma-angel-original-png


7° anno

James Sirius Potter : Ben Barnes

Flame Varathon



Corvonero


5° anno


Micheal Timberwole : Sergio Carvajal

Lawrence Timberwole : Mitch Hewer

http://www.polyvore.com/cgi/img-thing?.out=jpg&size=l&tid=27987534



Grazie a tutti per l'attenzione !

Se avete dubbi o lamentele vi prego di comunicarmele

Spero che vi sia piaciuto !!


Baci

Gin 24 :)

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Capitolo 3
*** Umiliazioni pubbliche ***


2



UMILIAZIONI PUBBLICHE


Quella mattina del 10 settembre Lily si era svegliata di buon umore..aveva trovato la sua vittima perfetta - una secchiona Grifondoro - una certa Dolly Buffstone.


Ma non sempre le cose accadono come previsto.


Lily stava macchinando l'umiliazione perfetta della Buffstone, mentre beveva il suo cappuccino mattutino, e quindi ci mise qualche secondo a rendersi conto che qualcuno le aveva fatto evanescere la camicetta bianca che si era messa quella mattina.

Ora voi starete pensando che una ragazza rimasta in reggiseno e gonna davanti a tutta la scuola inizi a urlare e a cercare di coprirsi con le mani..ma questo non era da Lily...perché Lily amava le sue tette, amava la sua seconda abbondante e il suo essere magra come un chiodo.

Quindi si girò lentamente con un ghigno sulla faccia.


Rose Weasley era in piedi davanti a Lily Potter e la sala era in silenzio..

Lily si alzò e la guardò negli occhi, senza coprirsi e a testa alta.

Cosa volevi fare Rose ?” disse con tono freddo, sua cugina le aveva appena dichiarato guerra.

Umiliarti mi sembra ovvio” disse Rose tutta tronfia aggiustandosi la montatura degli occhiali rosa.

Beh sai una persona dovrebbe vergognarsi del proprio corpo per sentirsi umiliata in questo modo”

Tirò fuori la bacchetta e con un incantesimo non verbale le fece evaporare sia la camicia che la gonna e le fece crescere peli in tutto il corpo, tipo scimmia, facendo ridere tutti e scoppiare a piangere lei.

Così si umilia una persona WEASLEY !” le urlò dietro mentre quella scappava piangendo.

Urla di complimenti investirono Lily che si risedette al suo tavolo ghignando.





La Grifondoro Anna Powell osservò la sua migliore amica autodistruggersi, lasciò a metà la conversazione con Katherine Banks e si affrettò a raggiungerla, facendo dondolare i lunghi capelli castani e fulminando con i suoi occhi verdi tutti coloro che osavano ridere di Rose.


Kat saltò sulla panca alla vista di Rose contro Lily, poteva giurare che come i suoi amati capelli erano delle morbide onde color cioccolato fondente -che le arrivano fin sotto il seno- e il taglio dei suoi occhi era vagamente felino di un castano intenso che vira al mogano, non aveva idea del motivo che aveva spinto la sua amica a compiere un errore del genere.

Kat non sapeva da che parte schierarsi, erano entrambe sue amiche..certo con una ci condivideva la stanza da sei anni, ma l'altra l'aveva sempre difesa -anche se lei diceva di non averne bisogno- quando qualcuno le aveva dato della 'stronza' solo perché lei aveva il coraggio di dire le cose, così come stavano, in faccia alle persone senza preoccuparsi di ferirle o meno.

Così senza sapere che fare alzò gli occhi in cerca dell'aiuto che solo il suo migliore amico poteva darle...



Il corvonero Jackson Daniel Wilkes sentendosi osservato alzò lo sguardo verso la sua Kitty-kat, che lo guardava implorante, si alzò e le andò vicino.

Dato che era un ragazzone di diciassette anni con tanto di spalle larghe, bicipiti possenti e alto circa un metro e ottanta, dai capelli e gli occhi neri, si sedette accanto a lei, perché era talmente alto che avrebbero dovuto urlare per sentirsi.

Jax..non so che fare..hai visto ?” disse Katherine indicando Lily e il vuoto dove prima c'era Rose.

Già..lotta tra gatte” disse tutto emozionato.

Scemo” disse lei spingendogli una spalla “Potresti essere serio per mezzo minuto ?”

Ok”

Lei gli raccontò i suoi dubbi e lui cercò di capirci qualcosa, anche se non era il tipo che si metteva lì a pensare ore e ore prima di agire..lui agiva e basta, così le disse ciò che avrebbe fatto lui..

Io seguirei l'amica che ha bisogno di me”

Lei annuì e si alzò precipitandosi fuori la porta, sperando che Anna e Rose non fossero andate a parlare chissà dove.



*



Un tamburo suonò la seconda vittoria di Lily Luna Potter..


Grande..anzi no Magnifica” disse Ally

Modestamente” rise lei

Non sapeva con chi aveva a che fare” disse Kleo


Ehi Al mi passi la marmellata ?” disse Lily guardando difronte a sé il moro che per la prima volta aveva la testa bassa.

Oh..si..tieni” disse lui bloccandosi a metà strada.

Che c'è ?” disse lei confusa.

D..da quando usi quel..quel tipo di reggiseno ?” balbettò lui “D..dove l'hai preso ?”

Oh..è un regalo di zia Fleur” disse guardando il capo di pizzo nero “Sinceramente non è nemmeno uno dei miei preferiti..è troppo semplice”

Oddio Lils sai quale mi piace tanto ? Quello rosso e nero a balconcino..me lo presti ?” disse Ally con gli occhi a cuoricino.

Lily sospirò e annuì “Comunque Al non ho capito cosa non vada in questo reggiseno”

È da zoccola” disse lui guardandola male

È sexy non lo ascoltare” disse Tyler Nott con la bava alla bocca.

Ehi maniaci guardate da un'altra parte !” urlò Albus sfilandosi il maglione e lanciandolo alla sorella, che lo infilò sospirando.



La ragazza di Riley Greengrass, la corvonero Marissa Scarlett Hunter, si unì al tavolo delle serpi.

Ehi Lils..sei stata grande..anche se forse hai un po esagerato, Lucy Weasley e Serena Snow continuavano a borbottare cose su di te” esclamò puntandole addosso i suoi grandi occhi verdi e toccandosi i capelli biondo chiaro lisci e lunghi fino al seno.

Tesoro è per questo che non sei una serpe” disse Kleo, mentre Lily continuava a contorcersi tutta.

Non me ne frega un cavolo di quello che dice mia cugina e la sua amica bagascia”

Lily !” disse Marissa ridendo.

Beh che c'è miss-ho-i-capelli-biondi-tinti-con-le-punte-rosa passa da un dormitorio all'altro”

È vero Serena se ne fa uno diverso ogni sera..lo sanno tutti” confermò Ally.

È una troia e va chiamata con il suo nome” disse Lily litigando col maglione.

Lily la smetti ! Mi hai fatto rovesciare tre volte il the !” disse Tweddle sbuffando non capendo ancora come avesse potuto Rose prendersela con sua cugina, insomma un tempo erano così unite !

È questo stupido maglione..pizzica..basta”disse sfilandoselo e tirandolo addosso al fratello

Rimettilo subito !” ringhiò lui

No pizzica ! Di che cavolo è fatto ?” disse lei finalmente libera dalla tortura

Che ne so..mica l'ho fatto io..avanti non puoi stare così” cercò di convincerla Albus

E chi l'ha detto.. io faccio quello che voglio !” sbuffò lei.

Ahh sei esasperante !” disse lui incrociando le braccia al petto, mentre Twed, la sua migliore amica cercava di tirarlo sù, tutte le volte le toccava farli riappacificare.

Lily ghignò e in quel momento vide Scorpius che si levava il maglione e glielo lanciava.

Lo prese al volo guardandolo con un sopracciglio alzato.

Mettilo è 100% Cachemire” disse lui aggiustandosi la camicia “Mi devi un favore Al !”

Contaci !” brontolò il moro che stava ascoltando di mala voglia tutte le parole dolci della sua migliore amica.

Ehm grazie Malfoy” disse Lily mentre un profumo buonissimo le invadeva le narici.



*


Gabriela Malfoy guardò incredula il cugino dal tavolo dei Tassorosso

Cos'era quel gesto galante Scorp ? Il bacio di miss Potter ti ha sconvolto così tanto da aver smesso di litigare con lei per ogni minima cosa ? Non me la conti giusta...

Ehi Gabi” disse Gillian Anderson, la rossa con gli occhi azzurri, che spesso veniva scambiata per una Weasley “Hai visto che ha fatto tuo cugino ?”

Eccome ! Tra poco lo interrogherò” ghignò la bionda platino con gli occhi color del mare screziati d'oro -d'altronde era pur sempre una Malfoy, anche se mezzosangue cresciuta un po a Buenos Aires, un po a Roma e a Tokio-

Secondo te una relazione tra i due sarebbe possibile ? Insomma lui è il migliore amico di suo fratello” la buttò lì Gillian cercando di essere il più vaga possibile

Insomma se lo accettano James e Albus perché mio fratello non dovrebbe ?

Mmm non lo so ma tutto è possibile a questo mondo...se c'è stata una Malfoy mezzosangue di tassorosso allora tutto è possibile !”

Gillian le sorrise come se le avesse appena detto che storia della magia sarebbe stata insegnata da un bel ragazzo di ventitré anni anziché dal vecchio fantasma palloso.


*


Rosie ! Rosie aspetta !” urlò Anna Powell

Ma la ragazza dai lunghi capelli rossi arruffati non si fermò, continuò a correre verso un porto sicuro, aveva fallito.

Rose Jane Weasley ! Fermati immediatamente !” urlò la castana dagli occhi verdi.

La ragazza sopracitata si accasciò sul muro delle scale e aspettò la sua migliore amica.

Anna avrebbe voluto chiederle tante cose, un afflusso di parole le confondeva la mente, così chiese l'unica cosa che le premeva più di tutte sapere “Perché ?”

Rose scosse la testa, si era chiusa a riccio, come al solito non voleva parlare, ma questa volta Anna aveva bisogno di una spiegazione.

Tu e Lily eravate amiche oltre che cugine...ci sono solo due motivi che ti possono averti spinta a fare questo”

La rossa dagli occhi nocciola alzò il capo e si sistemò gli occhiali.

Uno” disse contando con il dito “ti piace Malfoy”

Due sei stata scelta anche tu dai dragoni ed era una loro prova”

Sai, ci tenevo veramente a farne parte...per una volta avevano scelto me...la quattrocchi con i capelli orribili, credevo che scegliendo Lily tra tutte le mie cugine avrei fatto una figura migliore”

Qual era la sfida ?”

Umilia in pubblico una tua parente”

Mi dispiace” disse Anna abbracciando la sua amica.

Come cavolo hai potuto pensare che mi piacesse Malfoy ? Bleah !” le due scoppiarono a ridere e s'incamminarono a lezione...


Aspetta un momento” disse ad un tratto Rose, bloccandosi in mezzo al corridoio. “Prima hai detto : sei stata scelta anche tu dai dragoni', quindi ti hanno inviato un biglietto ?!”

Che ? No..io, ecco..” e mo come cavolo glielo spiegava che lei ne faceva già parte ?

No non glielo puoi dire cretina ! Sei sotto giuramento.

Mi stai mentendo forse ?” le chiese la rossa fissandola con i suoi quattrocchi.

No ti pare ? È solo che mi sembra strano che abbiano scelto sia te che Lily” disse Anna.

Dici che hanno scelto anche Lily ?”

L'hai sentito il tamburo quando ha baciato Malfoy ?”

Vuoi dire che era..”

Il segnale”


*


Usciti dalla sala grande andarono ognuno per la sua strada...

Quel giorno le ragazze del 5° anno di Serpeverde avevano lezione di Trasfigurazione, Aritmansia, Cura delle creature magiche e Storia della magia, dove ovviamente tutti si facevano una dormita o guardavano le nuvole.


In quell'ultima ora Lily Luna Potter si chiese il motivo del gesto del biondo..era impossibile che l'avesse fatto per lei..erano nemici giurati..anche se per lei era stato la sua prima cotta, quando al primo anno lo aveva visto sul treno accanto ad Albus.

Nah! L'ha fatto sicuramente per Albus, d'altronde è il suo migliore amico.


*

Dopo la pausa pranzo Charlotte Ginevra Montrose decise di esplorare anche quel pomeriggio luoghi nascosti..

Tempo fa aveva trovato una rete di passaggi segreti con sua cugina Lyra, che portavano alla soffitta della torre Grifondoro.

C'era un passaggio segreto che usavano più degli altri, dietro alla doccia del bagno delle ragazze al quarto piano, per aprirlo bisognava girare in senso antiorario la manopola dell'acqua calda per cinque volte e per sei volte quella dell'acqua fredda.

La soffitta era un luogo incantato per una ragazza di quattordici anni, anzi forse per la maggior parte delle ragazze di Hogwarts.. era piena di abiti provenienti da ogni epoca storica ed erano tutti suoi.



*


Olimpia Mirror detta Holly era appena tornata in camera per farsi una bella doccia pomeridiana per prepararsi ad incontrare il professor Larstone di Rune Antiche.

Certo forse la parola incontrare non era azzeccata visto che si trattava di andare a una delle sue lezioni, ma per Holly equivaleva ad un incontro speciale.

Certo molto probabilmente per lui non era la stessa cosa...ma questo Holly non lo considerava proprio.

Così sciolse i suoi capelli castani dalla treccia fatta quella mattina e li immerse nell'acqua calda...


Una volta uscita dall'acqua bella profumata iniziò a truccarsi gli occhi azzurri, come se stesse per andare ad un appuntamento.


In quel momento si accorse di qualcosa sul suo letto, un bigliettino con un simbolo di un drago attorcigliato attorno ad un infinito..

'Passa le risposte del test di Aritmansia a tutta la classe'.

Che cavolata” disse strappando il bigliettino in mille pezzi e buttandolo nel cestino.



*

Ashley Drake, una ragazza con in capelli biondi, leggermente mossi e gli occhi a mandorla marroni, stava cercando per la milionesima volta la sua gatta nera Maya, che era scomparsa la mattina prima, quando vide un ragazzo conosciuto andarle incontro.

Lo riconobbe, con i suoi capelli castani e occhi verdi/azzurri, ricordava benissimo il viso spruzzato di lentiggini, ma il nome...ahh quello era un problema, come al solito, i nomi evaporavano dalla sua mente.

Ciao Ashley” disse il ragazzo di tassorosso mostrando il suo bellissimo sorriso.

Ciao” sorrise mordendosi il labbro perché non ricordava assolutamente il suo nome.

Sono Liam, ricordi ?”

Liam certo ! Non è che io non mi ricordi di te sia chiaro..è che..” disse la corvonero.

Non ricordi il mio nome”

Ecco..io”

Tranquilla so perfettamente che è difficile dimenticarsi di me, sono solo venuto a chiamarti”

Chiamarmi ?”

Si, c'è la riunione ricordi ? I novellini ci dicono chi hanno scelto, chi ha superato le prove e chi no”

Abbassa la voce non vorrai che qualcuno ti senta”

Sai che me ne frega ahahahha dai non fare quella faccia principessa, e sbrigati manchi solo tu” disse lui iniziando a camminare senza aspettarla.

Sei proprio un cafone lo sai ? Mr vado in giro con la feccia”

Lui in un lampo le fu ad un centimetro di distanza “Cosa vorresti dire Drake ? Che sono un cattivo ragazzo ?”

Dico solo che mischiarsi con i bulli non ti servirà.. mi ricordo il tuo interrogatorio, conosco i tuoi segreti Liam”

Questo gioco è a doppio taglio principessa, come tu sai i miei segreti io so i tuoi, non ti conviene avermi come nemico” disse riprendendo a camminare.



*


Kaito Kuroba con capelli castano scuro quasi neri e spettinati, in tutta la sua bellezza e magnificenza, vestito completamente di bianco, decise che quel giorno era il giorno giusto per far spettacolo..

Aguzzò gli occhi leggermente a mandorla color azzurro scuro, e si mise all'opera comparendo alle spalle del suo amico Fred jr Weasley, che in quel momento stava nella sala comune dei grifondoro a disegnare su un tavolo sicuramente il prossimo scherzo.

Ehi amico oggi è un giorno perfetto, non trovi ?”

È sempre il giorno perfetto per uno scherzo” disse Fred.

Quindi ci stai ?”

Ti ho mai detto di no fratello ?”

Grande ! Nel parco sotto la torre dell'orologio tra dieci minuti” disse Kaito andando a prendere la piccola refurtiva da sotto il letto.




Tutto era pronto, il suo solito palchetto attendeva il Mago dei grifoni, che ovviamente non poteva presentarsi in modo banale...

Lui era il re della teatralità..


Nolan Ainsworth, con i suoi capelli biondo cenere e gli occhi verdi era lì in prima fila insieme alla sua migliore amica Alice Paciock, a vedere il nuovo effetto scenico del Kaito e Weasley show.
Per quanto i due non gli stavano particolarmente simpatici, dovette ammettere che erano dei grandi, facevano cose grandiose insieme e riuscivano a non farsi mai beccare, secondo Alice Kaito Kuroba lanciava confundus al magonò per evitare le punizioni, mentre c'era chi credeva che il vecchio Gazza avesse una cotta per Fred e quindi faceva finta di non vedere.

Tutte teorie alquanto probabili insomma.


In quel momento il cielo si oscurò, dei fulmini viola colorarono il castello senza mai cadere su di esso.

Un orologio formato gigante si piazzò sulle loro teste.

Il corvonero guardò affascinato lo spettacolo che stava spaventando alcuni, poi sentì qualcuno urlare “Ehi ma quello è mio !”


Buonasera gente, e benvenuti allo spettacolo di inizio anno !” disse l'inconfondibile voce di Fred Waesley, che però non si vedeva da nessuna parte.

Ohoh gente impaziente non vi svelerò di certo dove sono...lo sapete il mio compito è ?”

STUPIRE E CREARE SCHERZI DA MANUALE” urlarono i presenti.

Dei piccoli petardi schizzarono in aria per la risposta corretta, poi tutto si scurì di nuovo..


L'orologio iniziò a ticchettare forte e ad ogni spostamento della lancetta un fulmine nuovo illuminava il cielo con un raggio di luce potente.

Una musica d'atmosfera iniziò a irradiarsi dagli alberi tutt'intorno al parco.

In quel momento il volto di Kaito apparve, ma di un colore totalmente diverso dal solito...bianco, un bianco più bianco di un volto di un cadavere, senza corpo.

Buona sera gente ! Che ne dite di giocare un po ?” disse facendo volare, rotolare e rimbalzare la sua testa tra gli spettatori, per poi farla scomparire e riapparire sul suo corpo al centro del palco.

Allora, si dia inizio allo spettacolo !” disse il ragazzo vestito di bianco aprendo le braccia e facendone scaturire oggetti volanti, tutta la sua refurtiva.


A quel punto apparve un Fred fantasma al suo fianco che spuntò fuoco sugli oggetti facendoli scomparire.

A quel punto entrambi si misero a ridere mentre i proprietari degli oggetti urlavano scandalizzati.

Poi un fulmine azzurro piombò sul terreno davanti al palco lasciando una luce azzurra trasparente in cui stavano gli oggetti muovendosi come in assenza di gravità.


I ragazzi si presero i loro oggetti e appena si girarono verso il palco, vide che i due ragazzi erano spariti, con tutto il palco e gli effetti scenici.



*


Quella sera Lily ricevette un altro biglietto dai Dragoni.

"Eccelli nell'arte amatoria"

Allegato c'era un pacco con un vestito e una maschera con un bigliettino scritto a mano..

Stanza delle necessità, Venerdì 16 ore 21”


Un ballo in maschera ? Niente di più facile ! - pensò ghignando mentre tirava fuori il vestito, nero con la schiena completamente di pizzo, attillato e assolutamente splendido.

Hai notato il mio reggiseno eh ? -pensò ghignando dovendo ammettere che era veramente bello.



-------Angolo autrice-----

Lo so c'è voluto più tempo del previsto...chiedo perdono :(

So che non è il massimo, ma dovevo presentare tutti i personaggi.

Spero comunque che vi sia piaciuto.

Per qualsiasi dubbio, chiarimento o critica chiedete pure..


Gin


Personaggi :


Serpeverde

5° anno


Lily Luna Potter : Holland Roden

Alice Elizabeth Cooper : Lily Collins

Kleo Mocorov


6° anno


Scorpius Hyperion Malfoy : Alex Pettyfer

Albus Severus Potter : Dylan O'Brain

Hunter Mirror : Hayden Christensen

Finnick Zabini : Jesse Williams

Tyler Nott : Taylor Kitsch (con i capelli lunghi)

Ryley Greengrass : Chace Crawford

Drake Varathon : Jake T Austin (2015)



Tweddle Soul Lloyd (Twed / Genia) : Selena Gomez


Grifondoro


4° anno


Charlotte Ginevra Montrose


6° anno


Rose Jane Weasley : Rachel Hurd Wood

Anna Powell

Katherine Banks : Nina Dobrev

Fred jr Weasley : Sam Clafin

Kaito Kuroba : Logan Lerman

http://healthyceleb.com/wp-content/uploads/2012/09/Lohan-Lerman-Hot-Sexy-Look.jpg


Corvonero


6° anno


Olivia Mirror : Alexis Bledel

Ashley Drake : Bridgit Mendler

Marissa Scarlett Hunter : Annasophia Robb

Nolan Ainsworth : Leonardo DiCaprio da giovane


7° anno


Jackson Daniel Wilkes : Andrea Denver


Tassorosso


6° anno


Liam O'Grady : Dylan Sprayberry


Alice Paciock : Elizabeth Olsen

Gillian Anderson : Molly Quinn

Gabriella Malfoy : Evanna Lynch http://www.hollywoodreporter.com/sites/default/files/imagecache/blog_post_349_width/2012/06/evanna_lynch_a_p.jpg

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Capitolo 4
*** È guerra ***


3


È GUERRA



Era il 12 settembre e la guerra era già iniziata...


Micheal e Lawrence Timberwole erano in piedi in un corridoio vicino alla sala grande, ormai vuota perché erano tutti lì fuori a vedere lo scontro tra i due quindicenni di corvonero.


I due ragazzi continuavano a camminare in cerchio e a scrutarsi in cerca di punti deboli dove attaccare, anche se conoscendosi meglio di chiunque altro si presumeva che non ne avessero bisogno.


Lawrence con il suo solito cipiglio vanitoso e narcisista si aggiustò i capelli biondi chiari, già perfettamente in ordine sicuramente per merito del gel magico -e qualcuno sospettava anche della piastra dei babbani-, mentre Micheal fulminava con i suoi occhi scuri, quelli chiari del gemello, lasciando in pace i capelli scuri in disordine, sparati in alto.

A quel punto il moro parlò, preso da uno dei suoi attacchi impulsivi, sospettosi e avventati.

"È guerra Law, da oggi ho smesso di essere buono e caro, hai sempre deciso tu per tutti e due, hai sempre parlato al posto mio, anche se non ero d'accordo con quello che dicevi. Sono sempre stato dalla tua parte, perché eri mio fratello, il mio gemello, la persona a cui voglio più bene al mondo. Ma adesso, adesso BASTA ! Mi hai rotto, non rinuncerò a questa opportunità per te. Tu con il tuo ego. Tu che non hai mai fatto quello che io ho fatto per te."

"Nessuno ti ha mai chiesto niente Mike, so cavarmela da solo, e poi ti faceva comodo far parlare me, tu eri troppo avventato per fare le cose fatte bene, ti conveniva stare dalla mia parte"

"Ti davo corda perché volevo che anche tu avessi qualcosa che ti facesse sentire vivo, potente, perché diciamoci la verità sono io quello figo tra i due, sono io quello forte, divertente e coraggioso.

Tu sei debole, un mezzo tasso gentile, generoso, allegro e falso... quanto sei falso Law ?"

"Tu sei solo invidioso Mike, vorresti essere bello come me, vorresti essere scambiato per il fratello intelligente ed elegante, vorresti anche la mia ragazza ammettilo !"

"Roxy ? Ma ti prego" rise il moro "Sai benissimo che sto uscendo con Lucy"

"Già, fatalità una Weasley dai capelli castani, come la mia, hai sempre desiderato essere me"

"Bene, pensala come vuoi, ma questa volta non mi farò indietro per farti spazio, perciò combatti fratellino, e vediamo chi è il Migliore" sentenziò il moro gesticolando con le braccia.

"Sono solo un minuto e trentasei secondi più piccolo di te Stronzo!" disse il biondo gridando "Stupeficium !"


Il moro si scansò di pochissimo e l'incantesimo s'infranse sul muro, passando ad un soffio dal suo orecchio "Diffindo" disse Micheal mirando ai vestiti tanto amati da suo fratello.

"Il mio maglione preferito, io ti ammazzo, questo è cachemire !"urlò scandalizzato il biondo lanciando un Rittosempra che fece volare il fratello a gambe per aria.

Per fortuna erano entrambi forti e muscolosi -merito dell'allenamento da quidditch- infatti quasi subito Micheal si rimise in piedi, facendo forza sulle gambe e tirando sù il busto.

"Expelliarmus !"

L'incantesimo venne deviato con un "Protego"

Poi Mike decise di attaccare seriamente e iniziò a scagliare addosso al fratello una serie d' innumerevoli incantesimi, non per niente Difesa contro le arti oscure era la sua materia preferita, dopo il Quidditch -ovviamente-.

Ma anche Lawrence non era un avversario facile da battere, lui giocava sulla difensiva, aspettava il momento in cui Mike fosse sopraffatto dallo sforzo e desse segni di cedimento per attaccare.

Così schivò, si protesse e si beffò del gemello che continuava ad attaccarlo.

Law si sentiva invincibile, credeva veramente che Mike sarebbe caduto al suolo privo di forze, e perciò non riuscì a schivare l'ultimo "incarceramus e levicorpus" perché troppo preso a beffeggiare il fratello, che l'aveva appena ingabbiato al soffitto e sbattuto fuori dai giochi.

"NO !!" gridò Lawrence strattonando le funi e facendo salire il sangue al cervello ancora più velocemente. "DOVEVO VINCERE IO !!"

"Niente di personale fratello, ma te l'avevo detto 'sta volta non ti avrei lasciato vincere" disse Micheal avvicinandosi al volto del biondo, poi ghignò e col suo solito tono sarcastico disse "Ci si vede in giro Lawrence, certo sempre che qualcuno ti faccia scendere di lì" poi prese da terra la bacchetta che gli era caduta di mano appena era stato appeso al soffitto e se la mise in tasca insieme alla propria.



Un tamburo seguì la sua uscita trionfale dal corridoio, e mentre tutti lo seguivano Lawrence rimaneva lì appeso come un salame in attesa di qualche anima pia che lo facesse scendere.


*


Hunter Mirror, stava allegramente chiacchierando con i suoi amici quando sentì il tamburo..

"Te l'ho detto Al secondo me quella ragazzina tutto pepe continua a litigare con te perché gli piaci"

"Ma se va dietro a James, se n'è accorto pure Scorpius e sai quanto non gliene possa fregare dei grifondoro"

"Scusate ragazzi devo andare" disse il biondo dagli occhi etero-cromatici, prima di scappare via.


Destra...qualcun altro è passato, non è giusto ! Dov'è ? Chi era ?


Passò davanti alla sala grande e sbirciò in tutti i corridoi alla ricerca del fortunato, in quel momento si accorse di qualcuno che chiedeva aiuto.

Hunter tornò indietro verso quella voce

Forse sa qualcosa – pensò

<< E anche se fosse ? Non è che se vai a cercare in giro allora ti inviano la lettera >>

Zitta ! Voce fastidiosa, io non sto cercando di entrare nella confraternita, un Purosangue non si abbassa a queste cavolate – continuò a parlare con la sua coscienza.

<< Si dillo a qualcun altro >>

"Chi sei ?" disse sprezzante osservando il biondino, con la faccia tutta rossa, legato al soffitto.

"Lawrence Timberwole di corvonero" disse quello con fatica.

"Timberwole ? Non mi sembra un nome purosangue" pensò ad alta voce Hunter.

"Infatti non lo è, sono un mezzosangue"

"Bleah, allora fa in modo di non sprecare il mio tempo, sai chi ha passato la selezione ?"

"E perché dovrei dirtelo ?"

"Non sei in condizioni di rifiutare un aiuto no ?"

"Già...è stato il mio gemello, tze schifoso traditore, DOVEVO VINCERE IO"


Che schifo hanno preferito un mezzosangue a me ?! Come hanno osato ! - pensò uscendo dal corridoio.

"Hey hey Mirror avevi detto che mi avresti aiutato !" disse il biondino appeso.

"Non sono uno che fa buone azioni a beneficio dei mezzosangue"

"Che sei razzista per caso ?" disse quello confuso.

"Certo che si, ma oggi sarò buono...appena vedo un bravo grifonfesso gli dico che sei qui, ok ? Intanto puoi continuare a piagnucolare su come il tuo fratellone ti ha fatto diventare un insaccato" disse togliendo un invisibile granello di polvere dalla divisa e camminando per la sua strada.


*


Gabriela Malfoy, dopo un estenuante giornata all'insegna dello studio.

E meno male che c'è chi pensa che i tassorosso non si rompono il fondo schiena sulle sedie della biblioteca a studiare come chiunque altro – pensò scendendo nel seminterrato.

Entrando nella sala comune a forma circolare venne subito assalita dalla sua amica Gillian

"Gabri cosa ti ha detto tuo cugino ? Che dici vinco quei dieci galeoni che ho scommesso con Liam ?" chiese la rossa dagli occhi azzurri tirando la bionda dagli occhi azzurro mare verso la loro poltrona preferita.

"Ha fatto l'indifferente, come al solito nega tutto, dice che le ha passato il maglione perché Albus Potter stava facendo l'isterico e gli rovinava la colazione di bellezza"

"Esiste anche una colazione ? Non c'era solo il sonno ?"

"E io che ne so ? Mio cugino è strano"

"Quindi niente dieci galeoni ?"

"Non ancora" disse la bionda alzandosi dalla poltrona per andare in camera.

"Ehi Gab aspetta ! Qualcuno ti ha inviato un pacchetto" le disse la rossa bloccandola per un polso.

"Un pacchetto ? E chi ?"

"E io che ne so ? Ora devo andare, devo scrivere una lettera a mio fratello"

"Uhmm salutami Jack" disse senza alzare lo sguardo rigirandosi il pacchetto bianco tra le mani.


Gabriella aprì la scatola e lesse il bigliettino attaccato al coperchio..

"La bella Gabriella riuscirà ad intrufolarsi nel bagno dei prefetti e farsi un bel bagno profumato ? Uno sciampo e un bagnoschiuma speciale è il mio regalo per te"

Sotto c'era il simbolo dei dragoni, era stata scelta.

Wow certo che ci riuscirò !

Devo solo scoprire la password.



"Ehi Erin !" la ragazza in questione smise di parlare con il cugino e si girò verso di lei.

"Si ?" disse la quindicenne sbattendo gli occhioni verdi e arrotolandosi una ciocca di capelli neri al dito della mano destra.

"Posso chiederti un favore ?"

"Certo" disse sorridendo andando verso la Malfoy.

"Potresti dirmi la password per il bagno dei prefetti ? È importante"

"Ok, non mi impiccerò la parola d'ordine è Wonderland ma se ti beccano sappi che io non c'entro nulla, e non ti ho dato la password" disse andando via.

"Grazie" disse la bionda afferrando il pacchetto e correndo via.




Arrivata al quarto piano entrò e preparò tutto per il suo bagno, aprì i rubinetti e versò i prodotti dei dragoni.

Si spogliò nella camera apposita e si tuffò nell'acqua calda.

Ma qualcosa andò storto.

Invece di provare un sollievo, iniziò a provare uno strano fastidio, le prudeva ovunque, uscì con la testa fuori dall'acqua ma non cambiò nulla, anzi peggiorò.

Tirò fuori un braccio e lo vide cosparso di bolle rosse, gridò e spalancò gli occhi non appena capì cosa stava succedendo.

Uscì fuori dall'acqua e cercò i barattoli inviati dai dragoni, per la foga strappò la scatola per aprirli.

Annusò.

E si sentì male..Gigli e margherite.

Solo una persona sapeva della sua allergia..."SCORPIUUUSSS !!"



Il suo grido si sentì in tutto il castello e il platinato sopracitato sorrise ai suoi amici prima di scappare alla velocità della luce verso i sotterranei.



La bionda uscì dal bagno dei prefetti, piena di bolle, gonfia come un pallone, tanto che quasi non le si vedevano più gli occhi chiari e incazzata nera -si, quella era l'espressione più corretta per definire lo sguardo omicida della ragazza- attraversò tutto il corridoio lasciando gocce ovunque.


"O mio Dio Gabriella che ti è successo ?"esclamò Lorcan Scamandro uscendo dalla lezione di rune antiche, vedendo la bionda tassorosso trasformata in una palla rosa scuro gocciolante con addosso solo un asciugamano.

"NON ORA LORCAN !" ruggì Gabriella.

"Ok andiamo in infermeria, dopo ucciderai chiunque tu voglia" disse il biondo dagli occhi neri.


La ragazza si fece trasportare dal suo amico senza fare troppe discussioni, ma borbottando maledizioni contro il cugino.




Appena varcò la porta madama Chips svenne, per fortuna che la sua assistente, Victoire Weasley aveva un cuore più forte, che reggeva tutte le catastrofi di Hogwarts.

"Tranquilla ti rimetterai molto presto" la rassicurò spalmandole la crema simile al cortisone babbano con la bacchetta.


La Malfoy annuì e tirò il braccio di Lorcan "Trova Scorpius e portalo da me, deve morire male"

"Tranquilla andrà tutto bene" disse il biondo accarezzando i capelli quasi argentei di lei.

"Andrà tutto bene solo dopo la sua morte" ribardì la ragazza strattonandolo verso di lei.

"Ehm si, ora stai calma ok ?" disse lui dandole un bacio a stampo, senza rendersene conto.

Poi uscì a cercare Scorpius, mentre Gabriella si toccò le labbra interdetta "Mi...mi ha baciata ?!" chiese alla Weasley mezza veela "Eh già" rispose lei sorridendo.



*


Nel frattempo una riunione si stava svolgendo dall'altra parte del castello, una parte che molti pensavano fosse ancora in disuso, la parte che veniva utilizzata da millenni dalla Confraternita del Drago.


I cinque dragoni anziani stavano seduti a cerchio attorno al tavolo ufficiale, con le loro toghe e maschere Kabuchi a coprirgli i volti -anche se ormai tra loro si conoscevano durante le riunioni ufficiali dovevano indossare le maschere-.

Mentre davanti a loro i giudici dragoni, con indosso solo la maschera e la sciarpa del drago, esponevano i risultati dei loro prescelti.


“Chi ha passato la seconda prova ?” chiese uno degli anziani con la voce camuffata

“Lily Potter, Robin Rhodes, Lyra Montrose, Micheal Timberwole, Drake Varathon, Marissa Hunter e Kleo Mocorov...ma alcuni non hanno ancora fatto la seconda prova, hanno ancora qualche giorno prima del ballo”

“Perfetto miei dragoni, la riunione è aggiornata”

Il tamburo suonò due colpi e tutti si tolsero le maschere.



----Angolo autrice---


Mi dispiace per chi sfortunatamente è stato vittima della prima scrematura, ma come ho detto in precedenza la Confraternita è molto selettiva, quindi solo i più forti sopravvivono.


Detto ciò spero che il capitolo vi sia piaciuto

un bacione grande..

vi lascio tutti i volti dei personaggi..



Serpeverde

5° anno


Lily Luna Potter : Holland Roden

Alice Elizabeth Cooper : Lily Collins

Kleo Mocorov

Josh Fuller : Dylan Sprouse


6° anno


Scorpius Hyperion Malfoy : Alex Pettyfer

Albus Severus Potter : Dylan O'Brain

Hunter Mirror : Hayden Christensen

Finnick Zabini : Jesse Williams

Tyler Nott : Taylor Kitsch (con i capelli lunghi)

Ryley Greengrass : Chace Crawford

Drake Varathon : Jake T Austin (2015)



Tweddle Soul Lloyd (Twed / Genia) : Selena Gomez

Robin Rhodes : Gisele Bundchen da giovane

Dominque Weasley : Ashley Benson


Grifondoro


4° anno


Lyra Bellatrix Montrose

Charlotte Ginevra Montrose


5° anno

Zoey Charlotte Baston : Emma Watson

https://www.photoshopgurus.com/forum/attachments/show-board/6078d1311809546t-emma-watson-emma-angel-original-png

Roxenne Weasley : Kat Graham


6° anno


Rose Jane Weasley : Rachel Hurd Wood

Anna Powell : Jemina West

Katherine Banks : Nina Dobrev

Fred jr Weasley : Sam Clafin

Kaito Kuroba : Logan Lerman

http://healthyceleb.com/wp-content/uploads/2012/09/Lohan-Lerman-Hot-Sexy-Look.jpg


7° anno

James Sirius Potter : Ben Barnes

Flame Varathon


Corvonero


5° anno


Micheal Timberwole : Sergio Carvajal

Lawrence Timberwole : Mitch Hewer

http://www.polyvore.com/cgi/img-thing?.out=jpg&size=l&tid=27987534


6° anno


Olivia Mirror : Alexis Bledel

Ashley Drake : Bridgit Mendler

Marissa Scarlett Hunter : Annasophia Robb

Nolan Ainsworth : Leonardo DiCaprio da giovane

Lorcan e Lysander Scamandro : Max e Charlie Carver (biondi)


7° anno


Jackson Daniel Wilkes : Andrea Denver


Tassorosso


5°anno

Lucy Weasley : Crystal Reed


6° anno


Hugo Weasley : Will Poulter

Liam O'Grady : Dylan Sprayberry


Alice Paciock : Elizabeth Olsen

Gillian Anderson : Molly Quinn

Gabriella Malfoy : Evanna Lynch http://www.hollywoodreporter.com/sites/default/files/imagecache/blog_post_349_width/2012/06/evanna_lynch_a_p.jpg

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Capitolo 5
*** 13 settembre ***


13 sette

13 SETTEMBRE



Erano quasi le dieci di mattina e la lezione di Rune Antiche stava per volgere al termine, ma ad Holly non importava, fin tanto che avesse continuato a vedere il bel professor Larstone tutta la giornata sarebbe andata per il meglio.

Holly era decisamente in estasi, niente avrebbe potuto distrarla dalla visione dei bei bicipiti del professore – messi in mostra dalla camicia bianca a mezze maniche – e dai suoi profondi occhi blu come il mare.

Ovviamente, lei non era una di quelle persone nate con la fortuna addosso – basti pensare che appena nata aveva ricevuto in disgrazia suo fratello gemello, Hunter – infatti, un pezzo di carta arrotolata la colpì sulla nuca deviando il corso dei suoi pensieri.

Aprì il foglio, facendo attenzione a non farsi vedere da nessuno, e lo lesse.

Portava la firma del biglietto ricevuto qualche giorno prima, un dragone che si attorcigliava ad un infinito... e già la cosa le dava sui nervi -la stavano distraendo dal suo bel professore-.

Poi, piano piano le lettere iniziarono a comparire.


'Regala un filtro d'amore a tuo fratello e fallo innamorare della sua acerrima nemica'.


Questa era nuova... completamente diversa dalla prima sfida e, sotto sotto, la tentava parecchio.

Proprio quella mattina aveva litigato con lui e le perfide parole di Hunter l'echeggiavano ancora nella testa 'Brutta Secchiona Frigida' l'aveva chiamata e non gliel'avrebbe fatta passare liscia: quella sarebbe stata la vendetta perfetta.

Con un ghigno malefico stampato sul volto, poco degno di una purosangue come lei, piegò in due il foglietto e lo ripose in tasca.

Dopodiché, con molta nonchalance, tornò di nuovo a bearsi dello spettacolo che era il suo amato professore.


*


Erano quasi le dieci della mattina e Drake Varathon non vedeva l'ora che finisse la lezione.

Rune Antiche proprio non la sopportava, meno che mai poi sopportava il professore.

Calvin Larstone, un ventiseienne che insegnava da quell'anno a Hogwarts, che tutto aveva tranne che del professore.

Insomma, uno con quell'aspetto poteva insegnare RUNE ANTICHE ad Hogwarts?!

Evidentemente, non l'avevano voluto da nessun'altra parte per finire a fare il professore, Drake ne era sicuro e poi... era legale che un professore fosse così figo ?

Era dal terzo anno che seguiva quella lezione, perché sotto sotto certe cose lo affascinavano parecchio, ma dall'inizio di quell'anno scolastico si stava pentendo della sua scelta.

Bastava pensare che il bell'aspetto del professore aveva invogliato quasi tutte le ragazze delle case ad iscriversi a quella materia, rendendogli difficile seguire le lezioni.

Non che non fosse contento delle ragazze, ma a lui bastava la presenza di una sola per renderlo felice.

Olimpia Mirror, era il vero motivo per cui seguiva quella materia.

Era da quando avevano undici anni che aveva una cotta per lei: l'aveva vista la prima volta durante lo smistamento e da allora non aveva fatto che pensare a lei.

Ancora si ricordava come, durante la cerimonia di apertura, aveva sperato che lei fosse smistata tra i serpeverde –perché lui avrebbe chiesto di essere messo in quella casa dal cappello parlante– e di come, invece, si era ritrovato il suo odioso fratello, biondo cenere con due occhi neanche dello stesso colore, sotto il suo stesso tetto.

Era stato un dramma.

Ma il vero dramma era stato scoprire, quell'anno, la cotta di Olimpia per il professore di Rune Antiche... non che lei lo desse a vedere, ma Drake l'aveva capito subito dal modo in cui lo guardava.

Anche ora a lezione, i suoi occhi dorati passavano dal professore a lei e più lo guardava meno si capacitava che, a lei, potesse piacerle lui.


"Sai che se continui a guardarla finirai solo per sciuparla, vero?"

Il moro si voltò in direzione della sua vicina di banco nonché migliore amica, Kleo Mocorov, e la guardò con sguardo truce.

"Non guardarmi così, Drake, hai una cotta per Olimpia da quanto siamo entrati in questa scuola ed in sei anni non sei stato capace di rivolgerle manco un 'Ciao', come pensi che io possa essere tua complice se manco ci provi?!"

"La colpa è tua, ti avevo chiesto di diventare sua amica per farmi attaccare bottone e tu che fai?

La snobbi !"

"Non mi interessa essere sua amica, e neanche lei ha tutta questa voglia credo... penso che stia bene così come sta"

"Non posso contare manco su di te !" borbottò Drake.

"A che ti riferisci?" domandò lei confusa, puntando i suoi occhi glaciali nelle sue iridi dorate.

Drake si voltò, tutto scocciato, dall'altra parte ma non rispose.

A quel punto Kleo decise di far finta di nulla e cambiò discorso.

"Chiedile di uscire, tipo questo venerdì tanto non hai niente da fare di sicuro!"

"No questo venerdì non posso, ho un impegno"

"A si ?" chiese stupita lei.

" E' così difficile da credere?"

" Nono, così..."

"Triste che rimarrai sola il venerdì sera, eh?!"

"No, veramente pure io ho un impegno"

In quello stesso momento la campanella segnò la fine della lezione ed entrambi si incamminarono in un'altra classe non toccando più l'argomento.


*


Alice Elisabeth Cooper camminava afflitta per i corridoi di Hogwarts.

Quel pomeriggio aveva ricevuto un'altra lettera dalla confraternita ed era a dire poco di pessimo umore.

'Entra nello spogliatoio maschile durante un allenamento dei grifondoro'

Era esterrefatta!

Entrare nello spogliatoio maschile, dei grifoni? Roba da matti!

Ma se voleva entrare a far parte della confraternita avrebbe dovuto farlo, non aveva scelta.

Si era già informata ed aveva scoperto che quello stesso pomeriggio avevano un allenamento, quindi avrebbe dovuto muoversi.

Così si affrettò ad andare -dopo essersi preparata mentalmente per almeno 40 minuti- verso il campo di Quidditch.

Una volta arrivata, la tensione era alle stelle.

Ok, Ally Cooper, fai un respiro profondo ed entra. Sei una purosangue, dannazione!



"Ehy Kathrine sono andati via tutti ?" disse una voce curiosa, appartenente alla grifondoro che le stava di fronte, castana dagli occhi verdi..

"Penso di si, Anna... credo che non ci sia rimasto più nessuno" disse l'amica sopracitata.

"Ok, allora andiamocene anche noi, che stiamo a fare qui ?"

"Certo, andiamo" disse la castana dagli occhi marroni cioccolato.



Alice aveva captato al volo la conversazione fra le due grifondoro, non c'era più nessuno, quindi entrare nello spogliatoio sarebbe stata una passeggiata.

Esultante, decise di correre verso il suo obiettivo per far finire il prima possibile la cosa.

Aprì la porta, ma tutto si sarebbe aspettata tranne che ci fosse ancora qualcuno dentro... qualcuno così... così... PERFETTO!

IL SUO CULO ERA PERFETTO!

Flame Varathon, il rosso dagli occhi dorati dell'ultimo anno, era piegato sulla panca a cercare, probabilmente, la sua biancheria nella borsa.

Il suo sedere le capitò proprio davanti gli occhi e lei non potè fare a meno di guardarlo per bene:

così muscoloso che sembrava scolpito nel marmo, come una delle tante statue babbane che le aveva mostrato una volta Lily.

Poco sopra le sue natiche sode, due bellissime fossette gli incorniciavano l'inizio del fondo-schiena, le sue gambe erano così muscolose, possenti e slanciate – ma d'altronde cos'altro ci si poteva aspettare da uno alto 1,85 cm – e poi le sue spalle... oh, le sue spalle! Erano così grandi, forti e incredibilmente avvolgenti con quei bicipiti da battitore.

Tutto quel ben di Merlino fece perdere l'equilibrio alla povera Alice, la quale cadde addosso all'armadietto delle scope facendo girare un Flame alquanto scioccato.


Flame, attirato dal rumore, si girò di scatto dimenticandosi di essere completamente nudo e questo mandò ancora di più in fibrillazione la ragazza.

"Che ci fai tu qui? Questo è lo spogliatoio dei ragazzi!"

Alice iniziò a squadrarlo da capo a piedi, senza rispondere, a bocca spalancata iniziando ad arrossire –era quasi dello stesso colore dei capelli di Flame– e, solo a quel punto, pure lui se ne rese conto e si coprì, arrossendo lievemente sugli zigomi.


" Ehm... IO...credo che... beh, si sai... fuori c'è il sole... io... io vado a prendere, un po' d'aria... SI, un po' d'aria.. CI SI VEDE!" disse Alice andando indietro e sbattendo, nuovamente, contro una panca ed imprecando come una babbana.

Solo, allora, Flame iniziò a ridere da solo capendo, poi, da un tonfo di tamburo –che scambiò per la campanella- che doveva muoversi e che, probabilmente, era in ritardo per il pranzo.


*


La piccola -ma solo di statura- corvonero Marissa Scarlet Hunter, quel pomeriggio stava preparandosi per un test di trasfigurazione in biblioteca.

Taciturna come al solito, non aveva detto niente alle sue amiche, e si era isolata nel tentativo di studiare per bene.

Il tutto stava andando secondo i piani, fino a quando un 'Wingardium Leviosa' non le fece volare la pergamena, su cui stava scrivendo, dall'altra parte della sala.

Spalancando i suoi grandi occhi verde scuro si affrettò a raggiungerla, prima che potesse finire chissà dove, solo per scoprire poi, che si era fermata qualche tavolo più avanti rispetto a lei.

Ringraziando Morgana -mentalmente- si accorse che a fianco la sua pergamena, giaceva una lettera per lei con tanto di sigillo di drago.

Curiosa, l' aprì ed iniziò a leggerla.


'Domani è il mesiversario fra te e Riley Greengrass -noi certe cose le sappiamo- pertanto ti invitiamo a baciarlo, di fronte a tutti, durante la lezione della McGranitt'


Il suo cuore perse un battito.

Strinse la lettera forte al petto ed iniziò a imprecare sottovoce.

Dannazione! Baciarlo davanti a tutti! E che cavolo, ma giuro che me la pagheranno!


" Marissa, eccoti! Io e Lucy ti abbiamo cercata ovunque" disse Alice Paciock spuntando dal nulla.

"Anche se avrei giurato che stessi con Riley, avevo il sospetto di trovarti qui" continuò la rossa.

"Lucy! Alice! Qualcosa non va?" chiese Marissa riprendendosi dal coccolone che le avevano atto venire quelle due.

"No figurati, volevamo solo persuaderti dal tuo studio" rispose Alice abbracciandola affettuosamente, cosa che ovviamente, Marissa non ricambiò.

Non amava le manifestazioni d'affetto in pubblico, ma i suoi amici lo sapevano benissimo per questo, il più delle volte, chiudevano un occhio.

"Ok Alice, sei stata convincente... andiamo dai!"

Alice Paciock si staccò, allegra e sorridente da Marissa ed insieme si incamminarono per andare a fare una passeggiata fuori in giardino.

"Piuttosto, Alice, ti vedo allegra oggi... novità con quel serpeverde, ehm, Fuller giusto?!"

"Si, Mary, cavolo si! Io e Josh ci siamo appena messi insieme!"

"Daaiii!"

"Raccontaci tutto"

"Voglio tutti i dettagli"

Esclamarono entrambe le amiche.

E tra una risata e l'altra, uscirono dalla biblioteca.


*


Josh Fuller aveva appena chiesto ufficialmente alla ragazza che gli piaceva da due anni, di essere la sua Ragazza e in quel momento era super felice, anche se da bravo serpeverde non lo dava a vedere.

Era seduto in sala comune, apparentemente intento a studiare la pozione per la settimana successiva, mentre in realtà stava pensando alla sua famiglia e alla loro fissazione del sangue puro.

Beh almeno non si potranno lamentare della mia scelta, Alice è una purosangue, anche se simpatizzante dei mezzosangue e babbanofili.

Ma sinceramente non me ne frega un cazzo, né del sangue puro, né tanto meno delle cavolate sull'etichetta che mi hanno propinato da quando sono nato.

Stupidi matrimoni per convenienza.

Stupidi parenti e genitori puristi è così tanto difficile capire che mi voglio sposare non solo per procreare altri piccoli malati puristi, ma perché in quel momento mi va di farlo, perché amo la mia ragazza ?

No, credo che non ci arriveranno mai.


In quel momento una scritta verde apparve sul libro del ragazzo, biondo con gli occhi azzurri, che smise di pensare ai suoi problemi e si concentrò su quelle parole.


'Piccolo serpeverde innamorato partecipa alla rissa al terzo piano e riscatta i piccoli nati babbani'

-D-


Il ragazzo corse fuori dalla sala, lasciando il libro aperto sul tavolo, quando le lettere cominciarono a sparire.

Stupidi bulli, prendetevela con chi è alla vostra altezza ! - pensò correndo verso la rissa.



*


Al secondo piano, nel bagno delle ragazze, la corvonero Olimpia Mirror stava preparando uno strano infuso rosa nel lavandino.

"Holly, cosa prepari?" disse una voce fluttuante.

Mirtilla Malcontenta, abitante fissa da quasi un secolo di quel bagno, guardava curiosa la giovane e, col suo solito modo di fare invadente, non faceva altro che fare domande da quando Holly era entrata.

"E' un segreto, Mirtilla, scusa"

"Eh daaaaiii! Dopo Harry Potter sei la mia migliore amica!"

"Mirtilla, davvero, non posso... sappi solo che ne vedremo delle belle"

Continuando a ghignare, Olimpia tornò alla sua pozione senza dar retta alla sua 'amica'.

Oh, Hunter, fratello mio... non sai cosa ti aspetta.

Captando l'aura oscura della ragazza, Mirtilla decise che forse era veramente il caso di restarne fuori... poteva essere qualcosa di pericoloso e non voleva rimetterci la pelle per la seconda volta.

Così si allontanò lasciando, da sola, Olimpia.




---Angolo Autrice---


Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere se ho combinato qualche guaio ;)

Come al solito non ho messo tutti perché sennò diventava confusionario.

Alla prossima

P.s. metterò i personaggi mancanti :*

Baci

Gin



Personaggi :


Serpeverde

5° anno


Lily Luna Potter : Holland Roden

Alice Elizabeth Cooper : Lily Collins

Kleo Mocorov : capelli verde chiaro, occhi azzurri

Josh Fuller : Dylan Sprouse


6° anno


Scorpius Hyperion Malfoy : Alex Pettyfer

Albus Severus Potter : Dylan O'Brain

Hunter Mirror : Hayden Christensen

Finnick Zabini : Jesse Williams

Tyler Nott : Taylor Kitsch (con i capelli lunghi)

Ryley Greengrass : Chace Crawford

Drake Varathon : Jake T Austin (2015)



Tweddle Soul Lloyd (Twed / Genia) : Selena Gomez

Robin Rhodes : Gisele Bundchen (da giovane)

Dominque Weasley : Ashley Benson


Grifondoro


4° anno


Lyra Bellatrix Montrose : capelli scuri come l'ebano e occhi dorati

Charlotte Ginevra Montrose : capelli rossi lisci come spaghetti, occhi azzurri


5° anno

Zoey Charlotte Baston : Emma Watson

https://www.photoshopgurus.com/forum/attachments/show-board/6078d1311809546t-emma-watson-emma-angel-original-png

Roxenne Weasley : Kat Graham


6° anno


Rose Jane Weasley : Rachel Hurd Wood

Anna Powell : Jemina West

Katherine Banks : Nina Dobrev

Fred jr Weasley : Sam Clafin

Kaito Kuroba : Logan Lerman

http://healthyceleb.com/wp-content/uploads/2012/09/Lohan-Lerman-Hot-Sexy-Look.jpg


7° anno

James Sirius Potter : Ben Barnes

Flame Varathon : rosso occhi dorati


Corvonero


5° anno


Micheal Timberwole : Sergio Carvajal

Lawrence Timberwole : Mitch Hewer

http://www.polyvore.com/cgi/img-thing?.out=jpg&size=l&tid=27987534


6° anno


Olivia Mirror : Alexis Bledel

Ashley Drake : Bridgit Mendler

Marissa Scarlett Hunter : Annasophia Robb

Nolan Ainsworth : Leonardo DiCaprio (da giovane)

Lorcan e Lysander Scamandro : Max e Charlie Carver (biondi)


7° anno


Jackson Daniel Wilkes : Andrea Denver


Tassorosso


5°anno

Lucy Weasley : Crystal Reed


6° anno


Hugo Weasley : Will Poulter

Liam O'Grady : Dylan Sprayberry


Alice Paciock : Elizabeth Olsen

Gillian Anderson : Molly Quinn

Gabriella Malfoy : Evanna Lynch http://www.hollywoodreporter.com/sites/default/files/imagecache/blog_post_349_width/2012/06/evanna_lynch_a_p.jpg

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Capitolo 6
*** 14 settembre ***


14

14 SETTEMBRE



Marissa fai dei bei respiri, ce la puoi fare, è solo un bacio no ? - pensò la ragazza andando, metaforicamente, al patibolo.

<< Che ti costa è il tuo ragazzo, lo baci mille volte al giorno -ok non esageriamo però ce la puoi fare !- >>

Si come no, la fai facile tu ! Sei una stupida voce nella mia testa !


"Hey Mary tutto bene ? Hai una faccia" disse Tyler Nott

"Certo Ty, a meraviglia" disse entrando nell'aula di trasfigurazione e sedendosi accanto al suo ragazzo.


Riley Greengrass le sorrise, anche se avrebbe tanto voluto baciarla come tutte le coppie normali, e le strinse la mano sotto il tavolo -cosa insolita per uno come lui-.

"Auguri" disse lui, conciso come al solito, senza smielosi complimenti standard o fiori riciclati all'ultimo secondo, e Mary lo rispettava ancora di più per questo, lui non era falso, non aveva bisogno di essere commerciale come tutti gli altri.

Riley non faceva quasi mai regali, ma quando te li faceva dovevano essere singolari, come quello dello scorso compleanno..una sottile collana d'argento con un piccolo ciondolo a forma di coniglio -il patronus di Marissa- con tre lettere incise sul retro 'Mia'.

"Grazie, anche a te" rispose sorridendo.


La professoressa McGranitt entrò senza tante cerimonie -una cosa che aveva preso a fare dopo la seconda guerra magica- e iniziò a scrivere alla lavagna, con un colpo di bacchetta, i procedimenti della trasfigurazione in animagus.

Marissa attese il momento perfetto, ovvero quando la preside si voltò per andare a sentire la domanda di una sua compagna di casata.

La fortuna volle che a porre la domanda fu Rebeka Fergus, la ragazza con il tono di voce più basso di tutta Hogwarts, e quindi la donna dovette avvicinarsi di persona.


"Sto per fare una cosa, consideralo una specie di regalo e sappi che non si ripeterà tanto presto -anzi forse mai- quindi.." disse avvicinando il viso a quello del serpeverde "goditelo" sussurrò il secondo prima di baciarlo.

Il tocco delle sue labbra lo risvegliò -come al solito- dal perenne stato di apatia, e sorrise ringraziando Merlino della gentile concessione che gli venne offerta.

Lui -come al solito- non riusciva a dare dei baci veloci, a stampo, se doveva baciare la sua Mary doveva darle un bacio vero.

Così prese il comando e introdusse la lingua nella bocca della ragazza e iniziò a giocare con lei, esplorandola con accuratezza e frenesia come la prima volta.



La ragazza aveva calcolato tutto, considerando i tempi della Mosca, la preside non li avrebbe beccati e ovviamente il piano sarebbe stato perfetto, se non fosse stata in una classe piena di deficienti con gli ormoni a palla, che iniziarono a fischiare cose indecenti. che fecero voltare di scatto l'algida professoressa McGranitt.


"Signorina Hunter ! Signor Greengrass ! Vi sembra questo il modo di comportarsi in classe ? Dov'è finito il decoro, il pudore ? Nulla vi da il diritto di essere così sfacciati nella mia ora di lezione !

Esigo tre rotoli di pergamena sulla trasfigurazione umana, dall'uomo all'animale e viceversa !

E dieci punti in meno a Corvonero e Serpeverde ! Che vi serva da lezione piccoli screanzati !" urlò la donna, riprendendo -immediatamente- la lezione da dov'era stata interrotta.


"Scusa" mormorò Marissa, diventando più rossa dei capelli ramati di Lily Potter, e abbassandosi lentamente sulla sedia, nel tentativo di venire risucchiata dal pavimento.

"Ne è valsa la pena" disse Riley con quel sorriso sghembo che le piaceva tanto.


*


Albus Potter era appena tornato in camera dopo un'estenuante allenamento di Quidditch per buttarsi sul letto, quando vide un cesto di muffin sul baldacchino del suo amico Hunter Mirror.

Perché a me non regalano mai niente ?

Andò dritto sul letto del suo amico e si sdraiò, prendendo tutto il cestino e scegliendo quale muffin al cioccolato mangiare per primo.

Con un muffin nella mano destra e uno in quella sinistra iniziò a strafogarsi come suo cugino Hugo, preso da un raptus sconosciuto, che ad un tratto lo lasciò imbambolato a fissare le tende del letto.

Guardò il letto, notò di aver finito tutti i muffin ed aver sbriciolato ovunque, cosa di cui non si curò minimamente, e corse fuori dal dormitorio verso il suo unico pensiero.



Lyra Montrose stava passeggiando per il cortile a braccetto con sua cugina Charlotte, quando si vide spuntare dal terreno -come un fungo- Albus Severus Potter, il moro dagli occhi verdi, la sua spina nel fianco.

"Potter cosa vuoi dalla mia vita?" disse la ragazza fulminandolo con i suoi occhi dorati.

"È che oggi sei così bella" disse il moro con un sorriso da ebete e gli occhi a cuoricino.

"Ma ti droghi ? Se è così cambia spacciatore, è evidente che le pasticche che vende tuo zio, non sono la droga adatta a te... lo so che sono gratis, ma sai se paghi è ovvio che la qualità è migliore"

"No, davvero...la tua pelle è così candida, bianca come il latte, pura"

"Ok ora mi spaventi, che ti sei bevuto ?"

Il ragazzo non le rispose e si avvicinò a lei per toccarle i lunghi capelli scuri come l'ebano.

"Adesso mi tocchi pure ?" disse bloccandogli la mano.

"Forse è il caso di portarlo in infermeria, non è più lui." disse Charlotte prendendo il braccio destro del moro "Adesso ti portiamo in un posto speciale" continuò la rossa, cercando di convincerlo con lo sguardo.

Il moro sorrise ancora e disse prendendo sottobraccio Lyra "Vado dovunque vai tu tesoro" mentre la ragazza in questione lo guardava facendo una smorfia.

"Amortentia" dissero le cugine in coro scuotendo la testa.

"Si può sapere chi cavolo hai fatto arrabbiare Potter ? Capisco che il tuo essere un'infima serpe decerebrata non sia d'aiuto, però arrivare a..LA VUOI SMETTERE DI TOCCARMI !" sbraitò dopo che lui le accarezzò la guancia con venerazione -come se fosse un angelo sceso in terra-.

"Avevano proprio ragione questa pozione è più potente del distillato di morte vivente" decretò Charlotte ridendo nel vedere Albus Potter in quelle condizioni.

"Non è divertente Lottie, guarda come mi sta incollato ! Sembra la piovra gigante...ahh perché non l'ha bevuta James al suo posto ? Perché sono perseguitata dalla sfiga ?"

La rossa, che stava per parlare, si morse il labbro quando la cugina le disse "No, zitta, non lo voglio sapere !"

"Tranquilla Madama Chips lo aggiusterà" la rassicurò Charlotte aggiustandosi il cerchietto nero tra i capelli.


Una volta che l'antidoto fu pronto, entrambe le ragazze osservarono da vicino il Potter, cercando di capire il momento in cui sarebbe tornato in sé...


"Porco di un Troll che cavolo mi hai fatto Montrose ? Hai tentato di uccidermi ?"


Ecco forse era meglio prima – pensò la rossa.


"IO ? Ma se mi sei venuto a molestare in giardino !" replicò Lyra, infervorandosi come al solito quando c'entrava quel minuscolo insettaccio fetido -ovvero il Potter lì presente-.



*



Nolan Ainsworth aveva saltato le prime due ore di lezione per adempiere al piano organizzato dalla sua amica Robin, stava mescolando con fare furtivo una pozione nelle brocche dell'acqua del tavolo dei professori.

In quel momento gli rivenne in mente la conversazione che aveva dato il via a tutto..



Il biondo dagli occhi azzurro-verdi si stava facendo una bella dormita durante una delle barbosissime lezioni di storia della magia, quando fu svegliato di colpo da una botta ricevuta sul naso.

Spalancò gli occhi ma si accorse che nessuno stava davanti a lui -più che altro nessuno era sveglio- o se lo stava filando più di tanto, quando riabbassò gli occhi per continuare a dormire, si accorse che una scritta blu elettrica era apparsa sul suo banco :


'Fa qualcosa di eclatante contro i professori'

-D-



Il corvonero si scervellò per tutto il resto della lezione e concluse di aver bisogno di un suggerimento, e chi meglio della sua amica Robin Rhodes -amante degli scherzi folli- avrebbe potuto dargli l'idea perfetta ?!


Così a fine lezione aspettò la serpeverde e le chiese nel modo più vago possibile cosa avrebbe fatto lei al suo posto.


"Vuoi fagliela pagare ad un professore in particolare o a tutti ?"

"Direi che se lo meritano tutti uno scherzo da record, no? Ci trattano sempre come zerbini e muli che devono solo pensare a studiare"

"Beh allora ci vuole un avvelenamento durante il pranzo"

"Sarebbe la punizione ideale" sei un genio del male disse abbracciando la ragazza per cui segretamente aveva una cotta da un anno.


"Mi raccomando Tinkle non dire a nessuno -neanche alla preside o ai fantasmi- che sono stato io, tu non ne sai niente, chiaro ?"

"Certo signore, Tinkle sta muta come pesce, signore"

"Perfetto" disse lui sorridendo all'elfa.

Gli erano sempre piaciuti gli elfi domestici, in casa ne aveva tre quindi sapeva bene come trattare con loro, se li trattavi bene non ti tradivano e in ogni caso gli dovevi far giurare di non parlare né con i vivi né con i morti, altrimenti trovavano il modo di farti beccare.



*


La grifondoro Zoey Charlotte Baston stava canticchiando una delle canzoni francesi di Mika -il suo cantante babbano preferito- mentre attraversava i corridoi che la separavano dalla sala Grande, in compagnia della sua amica Roxenne Weasley.

Si era appena seduta al tavolo, aveva già preso del cioccolato dal vassoio dei dolci -che gli elfi prontamente le facevano apparire insieme alle altre portate- e ne stava mangiucchiando un pezzetto, quando si accorse del trambusto che si era creato in sala.

Tutti gli alunni -anche i serpeverde più rigidi- stavano ridendo a crepapelle, così si girò verso il fulcro degli sguardi e vide che tutti i professori -o quasi- avevano la pelle rossa con delle piaghe e pus enormi, da cui usciva uno strano liquido verde.

La ragazza cominciò a ridere sputacchiando residui di cioccolato ovunque..

"Zoey che schifo sembri mio cugino Hugo" disse Roxenne unendosi alle risate comuni.

"Chiunque sia stato è un grande !"disse Zoey, spostandosi una ciocca di capelli castani dagli occhi.


Tutti e quattro i tavoli si azzittirono contemporaneamente da un urlo indemoniato della preside:

"CHI DI VOI BAMBOCCIONI-COMBINAGUAI-PRIMITIVI, SENZA UN BRICIOLO DI RISPETTO PER LE PERSONE PIÙ GRANDI HA OSATO METTERE IN ATTO QUESTO SCEMPIO ?" urlò Minerva McGranitt in preda a una crisi isterica -mantenendo comunque il suo solito linguaggio forbito e decoroso adatto ad una donna centenaria come lei-.


Zoey guradò di sottecchi i suoi compagni di casa, possibili colpevoli, Fred jr Weasley e Kaito Kuroba, che però stranamente non avevano il solito sguardo malandrino di quando erano colpevoli, anzi sembravano turbati -conoscendo K.K. Stava sicuramente pensando che avrebbe voluto architettare lui uno scherzo del genere-.


La ragazza diede uno sguardo anche alla tavolata dei serpeverde, trovando immediatamente colui che stava cercando, suo fratello gemello, Alexander Ulysse Baston, che capendo la sua preoccupazione scosse la testa con un ghigno tipico da serpe.

Zoey trasse un respiro di sollievo e guardò il fratello minore, del primo anno, Francis James Baston, che la salutò con un sorriso indicandole con lo sguardo incredibilmente eccitato lo spettacolo a cui avevano appena assistito.

Nah come può un bambino fare una cosa così geniale ! -si diede mentalmente della stupida.


Ovviamente nessuno si fece avanti per prendere le lodi di tutta la scolaresca e le gravi conseguenze -ergo punizioni- promesse, o forse è meglio dire minacciate, dalla McGranitt.


Tutti ripresero a mangiare -senza professori- e a chiacchierare euforicamente di tutto quello che gli passava per la mente.

Una di questi era Zoey che iniziò a parlare fitto fitto con Roxenne della sua nuova idea per una storia -che avrebbe scritto durante storia della magia- che vedeva come protagonista il suo amato Michelangelo, si proprio quello delle tartarughe ninja.


*


Passando davanti all'aula d'incantesimi, Ashley Drake, ascoltò -per puro caso, ovviamente, e non perché fosse un'impicciona cronica- una conversazione tra due tassorosso.


"Johnny te l'ho già detto, dovresti lavorare sui riflessi, Potter e Malfoy sono così bravi perché si allenano da quando avevano ancora il pannolino, i loro padri erano cercatori come loro. È ovvio che tu dovrai faticare il doppio per arrivare al loro livello" disse Liam O'Grady.


Ma perché la gente deve sempre parlare di Quidditch ?

Non potrebbero parlare -che ne so- di pattinaggio artistico ?

Ah, quello sì che è uno sport ! Altro che quidditch...puah !!


"Liam sei solo uno dei cacciatori, se vinciamo è per merito mio" – ribatté il ragazzo con le treccine.

"E infatti non vinciamo quasi mai" – borbottò il castano dagli occhi verdi.

L'amico lo guardò malissimo e l'altro rispose "Stavo solo cercando di darti una mano, sai..sono io il Capitano"

"Se, se..Oh ! Guarda là..biondina a ore tre, mettiamola in mezzo" disse John.

"Ehy Drake !" - disse Liam.


Merda, si sono accorti che stavo origliando ?


"Ciao ragazzi" -disse lei facendo un fintissimo sorriso.

"Secondo te chi vincerà la prossima partita ? Tassorosso o corvonero ?" chiese John.

"Credo che non me ne possa importare di meno" esclamò lei continuando a camminare per rendere pan per focaccia a Liam O'Grady.


Il sopracitato le prese il polso facendola tornare sui suoi passi "Non mi sembra che ti abbiamo dato il permesso per andare via" disse col solito tono strafottente.

"Beh perché non ne ho bisogno ovviamente" disse strattonando il polso dalla presa ferrea del ragazzo poco più alto di lei.

"Sei in errore, come al solito, Barbie" disse schernendola per i suoi modi da principessina.

"A volte non capisco proprio come il cappello ti abbia ritenuto bisognoso di protezione, sono gli altri che dovrebbero essere protetti da te" disse lei alzando il mento e rimanendo calma.

Come al solito durante le situazioni di pericolo rimaneva fredda e impassibile, mentre sollevava un polverone per le cose di poco conto -non si capiva nemmeno da sola-.

"Sta attenta a quello che dici Sangue Sporco" ringhiò lui a pochi centimetri di distanza.

"Ah ah ah mi fai proprio ridere guarda, cerchi di fare il purosangue razzista, tu ?"

Liam le afferrò le spalle e la sbatté al muro.

"Ti ho detto che devi stare zitta, tutte le tue frecciatine mi danno i nervi" ringhiò

"Anche le tue mi danno i nervi, come la mettiamo ?"

"Non giocare con il fuoco principessa"



Jackson Wilkies detto Jax passò di lì proprio in quel momento e vide una cosa che non gli piacque per niente, i suoi dragoni si stavano sfidando, e ovviamente non poté fare a meno di mettersi in mezzo.

"Lasciala andare" disse una volta davanti a loro "Due contro una ? Leale, non è questa la parola che dovrebbe descrivervi ?" disse il ragazzone dalla pelle olivastra squadrandoli con i suoi due buchi neri, che aveva per occhi.

"Jax non ce n'è bisogno" disse Ashley scostandosi dal muro, una volta che Liam non le fu più addosso, avvicinandosi al moro.

"Invece qualcuno deve rimetterli al loro posto, Ash" disse pregustando già una bella scazzottata.

"Senti Wilkes stavamo solo chiarendo qualche punto lasciato in sospeso, fatti un giro eh ?" disse Liam mentre l'amico lo spalleggiava dicendo "Siamo tutti dalla stessa parte, era solo una chiacchierata amichevole"

"Davvero Hartwood ? Il tuo amico non mi sembrava così amichevole" disse Jax scagliando il primo pugno sul naso di Johnny.


E ovviamente dove c'era una rissa iniziata da Jackson Wilkies doveva apparire James Potter..

"Che succede qui ?" chiese il sopracitato osservando prima i due che litigavano e poi la rissa, decidendo -ovviamente- d'intervenire in quest'ultima.


"È lei che continua a fare la principessa viziata" esclamò Liam avvicinandoglisi di nuovo.

"Sei tu che hai l'incazzatura facile, io ho solo espresso un parere" ribatté la ragazza.

"Non credere di essere perfetta Barbie"

"Non ho mai detto di esserlo, ma almeno non fingo di essere ciò che non sono"

"Pensi veramente che quel cappello abbia visto un animo gentile ? Ti sbagli, io sono così, sono marcio dentro, i tassi sono solo una copertura e lo sai bene"

"Ti sottovaluti Liam, prima ritrova te stesso, vedi chi è Liam O'Grady senza il tuo pessimo gruppo"

"E quale sarebbe lo scopo ?"

"Capire se sei veramente una testa di cazzo"





---Angolo autrice---


Ciao a tutti !!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto..

Ho un favore da chiedervi, mi mandereste in recensione -o messaggio privato-

  1. Gli effetti che l'alcol ha sul vostro personaggio e anche se ha una bevanda alcolica preferita (valgono anche quelle babbane).

  2. Il vestito o i colori che metterebbe per il ballo in maschera del 16 settembre.


Please servono per i capitoli futuri.


Baci

Gin


Personaggi :

Serpeverde

5° anno


Lily Luna Potter : Holland Roden

Alice Elizabeth Cooper : Lily Collins

Kleo Mocorov : capelli verde chiaro, occhi azzurri

Josh Fuller : Dylan Sprouse


6° anno


Scorpius Hyperion Malfoy : Alex Pettyfer

Albus Severus Potter : Dylan O'Brain

Hunter Mirror : Hayden Christensen

Finnick Zabini : Jesse Williams

Tyler Nott : Taylor Kitsch (con i capelli lunghi)

Ryley Greengrass : Chace Crawford

Drake Varathon : Jake T Austin (2015)



Tweddle Soul Lloyd (Twed / Genia) : Selena Gomez

Robin Rhodes : Gisele Bundchen (da giovane)

Dominque Weasley : Ashley Benson


Grifondoro


4° anno


Lyra Bellatrix Montrose : capelli scuri come l'ebano e occhi dorati

Charlotte Ginevra Montrose : capelli rossi lisci come spaghetti, occhi azzurri


5° anno

Zoey Charlotte Baston : Emma Watson

https://www.photoshopgurus.com/forum/attachments/show-board/6078d1311809546t-emma-watson-emma-angel-original-png

Roxenne Weasley : Kat Graham


6° anno


Rose Jane Weasley : Rachel Hurd Wood

Anna Powell : Jemina West

Katherine Banks : Nina Dobrev

Fred jr Weasley : Sam Clafin

Kaito Kuroba : Logan Lerman

http://healthyceleb.com/wp-content/uploads/2012/09/Lohan-Lerman-Hot-Sexy-Look.jpg


7° anno

James Sirius Potter : Ben Barnes

Flame Varathon : rosso occhi dorati


Corvonero


5° anno


Micheal Timberwole : Sergio Carvajal

Lawrence Timberwole : Mitch Hewer

http://www.polyvore.com/cgi/img-thing?.out=jpg&size=l&tid=27987534


6° anno


Olivia Mirror : Alexis Bledel

Ashley Drake : Bridgit Mendler

Marissa Scarlett Hunter : Annasophia Robb

Nolan Ainsworth : Leonardo DiCaprio (da giovane)

Lorcan e Lysander Scamandro : Max e Charlie Carver (biondi)


7° anno


Jackson Daniel Wilkes : Andrea Denver


Tassorosso


5°anno

Lucy Weasley : Crystal Reed


6° anno


Hugo Weasley : Will Poulter

Liam O'Grady : Dylan Sprayberry


Alice Paciock : Elizabeth Olsen

Gillian Anderson : Molly Quinn

Gabriella Malfoy : Evanna Lynch http://www.hollywoodreporter.com/sites/default/files/imagecache/blog_post_349_width/2012/06/evanna_lynch_a_p.jpg

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Capitolo 7
*** 15 settembre ***


15set


15 SETTEMBRE



James come al solito non era uscito indenne dalla rissa con Jax, John e quelli che si erano aggiunti dopo, infatti ora si ritrovava lì, nel bagno di Mirtilla Malcontenta, senza maglietta, a farsi curare le ferite dalla sua amica, serpeverde, Tweedle Lloyd.


"Davvero James dovresti smetterla di metterti nei guai"disse lei esaminando con cura l'ematoma sullo stomaco del ragazzo.

"Non ho bisogno di un'altra predica, c'ha già pensato Albus, quindi risparmiatelo Twed !"

"Giusto ! Hai chiamato me perché madama Chips si è rifiutata di guarirti !

E ora l'idiota deve stare zitta" disse stringendo troppo forte le bende facendogli strabuzzare gli occhi "E fare il suo lavoro, senza lamentele, no ?" disse facendo l'incanto per asportare il sangue secco dalle ferite in testa, con una grazia da elefante.

"Ok ok scusami" disse James, per poi prenderle le mani e guardarla negli occhi "Davvero Twed scusa, è che.. lo sai, no ? Ho mezza famiglia qui a Hogwarts che non vede l'ora di dire la sua..e io.."

"Ok ok va bene" disse lei cercando di trattenere un sorriso.

Lui si sdraiò con la schiena per terra, mettendo le braccia incrociate dietro la testa, ignorando il freddo che emanava la pietra, ghignò "Beh guarda il lato positivo..puoi dire alle ragazze che mi hai ammirato in tutta la mia bellezza"

Lei rise e gli tirò una benda pulita in testa "Idiota ! Vedi di cambiare quelle bende domattina" disse prima di uscire dal bagno e lasciarlo solo.


Quanto sei stupido Jamie, come fai a non capire che mi fa male sentirti parlare delle altre ?

Delle tue nuove conquiste ?

Cosa sono per te, un inutile giocattolino da sfruttare nel momento del bisogno ?

Non capisci che sono l'unica che ci sarà sempre per te ? L'unica che capisce il tuo stato d'animo solo guardandoti negli occhi ? - pensò la ragazza tornando silenziosamente nei dormitori serpeverde.


*


La mattina del 15 settembre Anna Powell sembrava persa in chissà quale pensiero profondo, Rose Weasley e Kathrine Banks la stavano osservando con un cipiglio confuso.

"Ehi Annie tutto bene ?" chiese la rossa aggiustandosi gli occhiali.

La ragazza dai lunghi capelli castani sollevò i suoi grandi occhi verdi verso le sue amiche "Oh, uhm si va tutto bene ragazze !" disse cercando di sorridere, riuscendo solo a fare una smorfia.

Katherine aguzzò il suo sguardo felino e disse alla sua amica con un tono di voce completamente differente dal normale -era in versione leonessa- "Chi devo picchiare ?"

"Kat ritira gli artigli sto bene"

"No non stai bene, e sai come lo so ? Non hai mangiato nulla e tu adori la colazione, stai zitta zitta con lo sguardo perso nel vuoto quindi no, non stai bene !" ribatté la ragazza spostando la morbida chioma color cioccolato, mostrando ai tavoli dietro di sé il suo tatuaggio dietro al collo -il suo triscele di famiglia-.

"Lasciatemi in pace" disse alzandosi di botto e camminando infuriata verso l'uscita.

"Dovremo seguirla ?" chiese Rose.

"No, la faremmo arrabbiare ancora di più" disse Kat sospirando, per poi aggiungere "Secondo me c'entra la sua famiglia, le avranno mandato una delle loro lettere piene di idiozie"

"Può darsi..oppure c'entra lui "entrambe si girarono verso i serpeverde e osservarono l'epica cotta della loro amica.


*


Gabriela, con una bella divisa linda e pinta, il viso pulito e la pelle del solito pallore, entrò in sala grande -dopo i giorni di convalescenza- insieme alla sua migliore amica Gillian Anderson.

Le tassorosso fulminarono in contemporanea il biondo platinato, che spostò immediatamente lo sguardo dalla cugina, mostrandosi colpevole.

La bionda con gli occhi color del mare ghignò internamente -d'altronde era una Malfoy- e andò dritta al tavolo dei corvonero per salutare il suo nuovo ragazzo facendo così ingelosire il suo caro cuginetto.

Lorcan sobbalzò dalla panca accettando, però di buon grado le effusioni dalla sua ragazza.

Sua ragazza, ancora non ci credeva !


E mentre Gabi dava un bacio appassionato a Lorcan Scamandro, facendo entusiasmare i corvonero, il sopracciglio sinistro di Scorpius tremava, denotando il suo nervosismo.


Gillian fissò il biondo e gli scattò una foto con la macchina per le istantanee di Gabriela, il loro piano aveva dato i suoi frutti, Scorpius doveva soffrire il triplo di quanto aveva sofferto Gabi.

La rossa si ritenne soddisfatta e andò al tavolo dei tassi, tirandosi dietro la bionda, per mostrarle la foto del sopracciglio in movimento.


"Perfetto"

"Ora tocca passare alla fase due" disse Gillian

"Bene, ci serve la Potter, sono convinta che provi qualcosa per lei, dobbiamo farlo soffrire" rispose l'altra facendo combaciare le dieci dita delle mani più volte con uno sguardo da mafiosa -d'altronde era mezza spagnola-italiana-giapponese tutta la cultura mafiosa che aveva assorbito sarebbe finalmente servita a qualcosa-.


*


Kleo Mocorov continuava a guardare male Fred Jr Weasley, che parlava fitto fitto con una rossa del quarto anno di Grifondoro.

"Non sapevo che frequentasse quella"

"Tranquilla prima o poi si lasceranno, tanto l'amore non esiste" disse Alice guardandosi le unghie laccate di viola scuro.

"Ecco miss cinismo" borbottò Lily.

"Credo che oggi Jessica ci farà una visita" disse la ragazza dai capelli verdi con uno sguardo cattivo.

Uscì dalla sala grande e cambiò aspetto assumendo i panni della fantomatica Jessica Harkood, la ragazza sconosciuta dai lunghi capelli rosa e gli occhi glaciali.

Oggi sarà una giornata fantastica – pensò camminando in modo provocante verso Hunter Mirror.

"Ciao splendore" disse il biondo guardandole il sedere.

"Ciao tesoro" disse lei scoccandogli un bacio e lasciandogli le labbra stampate sulla guancia

"Era un po' che non ti si vedeva, mi spiegherai mai come fai a scomparire sempre ?"

"Ognuno ha i suoi segreti" gli disse all'orecchio per poi fargli l'occhiolino "Vado, ho un lavoro da compiere".

Ahh quanto mi piace far scoppiare le coppie.

Si avvicinò a un corvonero del quinto anno, che sapeva essere fidanzato con l'oca più stupida della terra -ergo Serena Snow, la stronza che aveva tradito Flame, il fratello del suo migliore amico- e lo prese per la cravatta baciandolo alla francese, proprio nel momento che miss biondo finto e ciocche rosa spuntava fuori dalla sala grande.


Un urlò gigantesco si protrasse in tutto il castello.


"È stato un piacere caro" disse Kleo, alias Jessie, vendicando il suo amico.

Via – pensò ancheggiando fino alla prima porta disponibile e cambiando aspetto in un lampo.


*


Robin Rhodes osservò con aria compiaciuta la tassorosso più odiata da tutta la scuola inveire contro il povero Wade Casley, che aveva appena baciato un'altra.

"Un po' di corna stanno bene pure a te stronza" urlò facendo ridere la studentesca riunita fuori dalla sala grande.

"Meno male che stiamo mezze nascoste, chissà che succedeva se ti riconosceva" sussurrò Dominique Weasley al suo orecchio.

"Cosa pensi avrebbe potuto farmi quello scricciolo andato a male ? Se mi dice qualcosa è lei quella che finisce pelata e piena di lividi, lo sai"

"Si, andiamo Xena" disse la bionda Weasley tirandola verso Cura delle creature magiche.


Hagrid come al solito si presentò alla classe del sesto anno dei serpeverde con una chicca ovvero un altra delle sue amabili creature..

"Benvenuti ragazzi, l'altra volta abbiamo parlato delle chimere, chi vuole dirci quello che si ricorda ?"

Il silenzio fu peggio di quello al cimitero, solo i grilli davano un segno di vita.

"Su avanti non siate timidi...Robin ?"

E ti pareva !

"La chimera è un animale mitologico pericolosissimo, impossibile da ammaestrare o uccidere, vive nell'isola greca di Mikonos. Ha la testa di un leone, il corpo di una capra e la coda di un drago"

"Eccellente, dieci punti a serpeverde !

Dunque oggi parleremo del Golden Snidget o meglio chiamato"

"Bolcino D'oro" disse Tweddle arrossendo furiosamente per poi avvicinarsi al suo migliore amico Albus Potter.

"Si signorina Lloyd"

Perfetto sono proprio invisibile se pure Hagrid mi chiama per cognome, stupida timidezza !

"Bene questo uccellino è completamente rotondo, ha un becco lunghissimo e sottile e gli occhi rossi, brillanti come gemme. Nel 1269 il bolcino fu utilizzato nelle partite di quidditch, ma poi divenne specie protetta perché il suo utilizzo durante le partite, e nel gioco caccia al bolcino la specie si ridusse notevolmente".

"Perché li uccidevano !" esclamò Finnick Zabini con un sorriso inquietante che fece scoppiare a ridere tutto il suo gruppo di amici.

"Esattamente..domande ?" disse Hagrid.


*


Anna Powell aveva deciso di saltare la prima ora di lezioni, tanto avevano quella pazza della Cooman -niente di importante quindi-.

Era corsa via dalla sala grande, aveva camminato per i corridoi, su e giù per le scale ed era arrivata al bagno del terzo piano, da Mirtilla Malcontenta.

Entrò sospirando, notò l'assenza di quella musona e quasi alzò il pugno al cielo per la fortuna ricevuta, se non fosse che quel giorno la cosiddetta fortuna l'aveva abbandonata del tutto.

L'aveva raggiunta.

Con una stupida lettera era riuscito a distruggerla ancora, sembrava godesse nel farla sentire un insetto insignificante da poter schiacciare con una pedata, la stessa che le aveva dato in faccia tante volte..troppe volte.

Sospirò appoggiandosi al bordo di uno di quei lavandini chinando la testa.

Era ricominciato.

Era tutto come prima.

Anzi forse anche peggio.

Un'estate di merda..ecco cos'era stata.


''Stupida ragazzina avrei dovuto far sparire anche te !"

Uno schiaffone risuonò nella sua mente..


"Non ti meriti nulla, brutta ingrata" disse spingendola verso il bancone della cucina, facendole dare una botta terribile ai reni e alla spina dorsale, così forte e dolorosa da farla cadere in ginocchio in un urlo strozzato.


"Sei come tua madre...inutile ! Uno spreco di spazio, di denaro..hai la minima idea di quanto mi costi quella scuola di matti che frequenti ? Tutte quelle cianfrusaglie infestano questa casa !" disse tirandole addosso la bottiglia vuota di scotch, facendo raggomitolare su sé stessa.


Sapeva già cosa avrebbe trovato a Natale, e non era minimamente intenzionata a sopportalo, sarebbe rimasta ad Hogwarts.

Alzò il viso e guardò quelle linee che solcavano il suo viso gettare lacrime, che non sapeva di stare producendo, nel lavandino.

Si sedette di botto a terra e infossò il viso tra le mani cercando di cacciare via quelle immagini dagli occhi e dalla mente.


*


Kaito Kuroba stava stravaccato, in tutta la sua magnificenza -rigorosamente vestito di bianco- accanto a Fred Weasley durante l'ora di divinazione.

"Tu. Mio caro, soffrirai per la perdita di un arto" disse la voce stralunata della Cooman avvicinandoglisi pericolosamente alla faccia.

"Ehm, grazie" disse, mentre sotto al tavolo si grattava e le diceva "Tié !" con tanto di gestaccio, prima di riprendere a disegnare il prossimo scherzo da fare ai tassorosso.

"Ho pensato volesse baciarti" disse sghignazzando Fred.

"Bleah, te la lascio volentieri"

Fred si avvicinò a Kaito e imitò la vecchia bacucca rincitrullita "Caro dammi un bacetto sennò ti predico la morte"

"Schifo..spostati rosso !" esclamò il moro spostandosi e facendolo cadere dal divanetto, scoppiando a ridere insieme agli altri grifondoro.



*


Nel frattempo i corvonero del sesto anno si trovavano nei sotterranei di Hogwarts.

Nolan Ainsworth era super concentrato -con tanto di capello biondo cenere in disordine- nel preparare la pozione, il distillato della morte vivente, ovvero la pozione dalle istruzioni confuse.

Il ragazzo alzò lo sguardo verde dalla pagina per osservare il lampadario sopra la sua testa, aveva sentito un tremolio.

Guardò bene e ne sentì un altro.

Lo vide tremare.

Accadde tutto in un lampo, una delle pozioni esplose creando una catena di esplosioni.

Roba verde strabordava dai calderoni fumanti.

Odori poco gradevoli uscivano fuori dai calderoni già esplosi.

Nolan non sentì l'urlo del professor Lumacorno che gridava a tutti di uscire dall'aula -visto che aveva perso un'altra volta la sua bacchetta e non poteva fermare quel caos- e rimase imbambolato a guardare le esplosioni avvicinarsi sempre di più a lui.

Riaccese il cervello nel momento in cui sentì la porta sbattere e una magia incidere sulla porta

'Se per 5 minuti resisterai fortuna avrai'

D.


Nolan urlò quando la sua pozione gli esplose sotto il naso, si gettò a terra in preda al panico girando lo sguardo più volte a destra e sinistra, strisciò all'indietro e si avvicinò alla porta.

Con un lampo di genio zompò in piedi e cercò di aprirla tirando la maniglia tanto da far male.

A quel punto cercò la sua bacchetta e con enfasi lanciò un incantesimo.

"BOMBARDA !" gridò uscendo in fretta dall'aula, ma i cinque minuti non erano ancora terminati e il giovane Ainsworth aveva appena fallito la sua seconda prova.




--Angolo autrice--

Scusate, non ho potuto aggiornare prima a causa dello stupido esame di Marketing..brr..ho ancora i brividi per quel professore inquietante..beh dopo aver ottenuto un 28 e un vaffanculo dal prof, ho iniziato a scrivere.

Spero che vi sia piaciuto :)

p.s.

Il prossimo sarà il ballo.


Baci

Gin


Personaggi :

Serpeverde

5° anno


Lily Luna Potter : Holland Roden

Alice Elizabeth Cooper : Lily Collins

Kleo Mocorov : capelli verde chiaro, occhi azzurri

Josh Fuller : Dylan Sprouse


6° anno


Scorpius Hyperion Malfoy : Alex Pettyfer

Albus Severus Potter : Dylan O'Brain

Hunter Mirror : Hayden Christensen

Finnick Zabini : Jesse Williams

Tyler Nott : Taylor Kitsch (con i capelli lunghi)

Ryley Greengrass : Chace Crawford

Drake Varathon : Jake T Austin (2015)



Tweddle Soul Lloyd (Twed / Genia) : Selena Gomez

Robin Rhodes : Gisele Bundchen (da giovane)

Dominque Weasley : Ashley Benson


Grifondoro


4° anno


Lyra Bellatrix Montrose : Gwrndolyn Shepherd (Maria Ehrich )

Charlotte Ginevra Montrose : Charlotte Montrose (Laura Berlin)


5° anno

Zoey Charlotte Baston : Emma Watson

https://www.photoshopgurus.com/forum/attachments/show-board/6078d1311809546t-emma-watson-emma-angel-original-png

Roxenne Weasley : Kat Graham


6° anno


Rose Jane Weasley : Rachel Hurd Wood

Anna Powell : Jemina West

Katherine Banks : Nina Dobrev

Fred jr Weasley : Sam Clafin

Kaito Kuroba : Logan Lerman

http://healthyceleb.com/wp-content/uploads/2012/09/Lohan-Lerman-Hot-Sexy-Look.jpg


7° anno

James Sirius Potter : Ben Barnes

Flame Varathon : rosso occhi dorati


Corvonero


5° anno


Micheal Timberwole : Sergio Carvajal

Lawrence Timberwole : Mitch Hewer

http://www.polyvore.com/cgi/img-thing?.out=jpg&size=l&tid=27987534


6° anno


Olivia Mirror : Alexis Bledel

Ashley Drake : Bridgit Mendler

Marissa Scarlett Hunter : Annasophia Robb

Nolan Ainsworth : Leonardo DiCaprio (da giovane)

Lorcan e Lysander Scamandro : Max e Charlie Carver (biondi)


7° anno


Jackson Daniel Wilkes : Andrea Denver


Tassorosso


5°anno

Lucy Weasley : Crystal Reed


6° anno


Hugo Weasley : Will Poulter

Liam O'Grady : Dylan Sprayberry


Alice Paciock : Elizabeth Olsen

Gillian Anderson : Molly Quinn

Gabriela Malfoy : Evanna Lynch http://www.hollywoodreporter.com/sites/default/files/imagecache/blog_post_349_width/2012/06/evanna_lynch_a_p.jpg

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Capitolo 8
*** Balli seducenti parte 1 ***


7


BALLI SEDUCENTI

-parte 1-


Era la sera del 16 settembre, il fatidico giorno era arrivato.

Lily indossò il vestito, la maschera e i tacchi, dopo aver fatto una doccia bollente e rilassante -per la giornata faticosa- e aver acconciato i capelli ondulati in morbidi boccoli, si sentiva più bella del solito..e questo era tutto dire perché come ogni Serpeverde che si rispetti, Lily si amava.


Arrivò davanti all'arazzo di Barnabas il babbeo e vide un buttafuori, che sembrava un armadio tanto era alto e grosso.

Nome ?” disse guardandola famelico

Lilian Luna Potter”

Prego” disse lui dopo aver controllato la lista.


La stanza si aprì e mostrò un ampio salone, di quelli che aveva visto nei film delle principesse, con ampie finestre che mostravano un cielo stellato, delle luci soffuse che permettevano di vedere e allo stesso tempo celare la propria identità.

Erano tutti eleganti, con gli abiti vaporosi, stretti a sirena o corti fin sotto il ginocchio, con le loro maschere veneziane e tutti gli uomini in smoking erano dannatamente sexy.


Si avvicinò al bar e ordinò una Caipiroska alla fragola, la sua preferita.

Il ragazzo con le treccine le sorrise e disse “Bel reggiseno Potter..o forse dovrei dire belle tette”

lei ghignò e rispose “Grazie..ma la maschera non dovrebbe nasconderti la mia identità ?”

Oh tesoro non sei una che passa inosservata..e poi l'ho capito guardando il tuo vestito”

lei sorrise scuotendo la testa e bevve tutto d'un sorso ordinando altri tre shortini di vodka alla menta per poi andare a ballare..le serviva un incoraggiamento liquido per ballare come piaceva a lei.


Il Dj la guardò sorridendo, mise la musica da discoteca e dopo poco fu il delirio.

Tutte le ragazze che sapevano ballare erano in pista e gareggiavano tra loro, mentre i ragazzi facevano la cerchia e trascinavano quelle che ballavano in modo sexy sul cubo.

Quando fu il turno di Lily un ragazzo se la caricò in spalla, per quanto lei fosse nel suo mondo a ballare con gli occhi chiusi come una professionista del burlesque.


Salì sul cubo col ragazzo biondo dagli occhi ambrati e lo usò come un palo, si scatenarono prima di scendere a prendere da bere.

Lily rideva in continuazione, ma non era ubriaca, solo un po brilla e lui era simpatico.

Fecero una gara di shortini che vinse lui.

Spetta un premio al vincitore non credi rossa ?” disse lui sorridendo mostrando una dentatura perfetta e smagliante.

D'accordo sexyboy” disse lei allacciandogli le braccia al collo, mentre lui la sollevava e lei gli cingeva il bacino con le gambe e lo baciava con la lingua.


Un tamburo rimbombò nella sala..seguito da altri due..


Lily si staccò per riprendere fiato e sorrise alla sua preda.

Allora rossa me lo vuoi dire il tuo nome ?”

Uhm non so..”

Beh sarebbe scortese chiederti di uscire senza conoscere il tuo nome non trovi ?”

Oh..non preoccuparti, io non esco con i biondi”

Come ? Ma se mi hai appena baciato !” disse lui confuso.

Lei alzò le spalle sorridendo e tornò in pista mollandolo come un idiota davanti al bar.


Cos'è questa discriminazione per i biondi ? Assurdo” disse lui al barista.

Quella ragazza è un mistero” disse il barista con un lampo d'interesse.

Ha la stoffa..ne uscirà vincitrice – pensò John Hartwood mentre miscelava le bevande.

Johnny era entrato l'anno prima e in quanto raro elemento Tassorosso, con il quoziente intellettivo di un Corvonero e l'astuzia di una serpe, era stato messo al bar per osservare da vicino i candidati.

Lily Potter l'aveva decisamente colpito e avrebbe ottenuto il suo voto, nell'estrazione finale.


*


Albus Potter osservava la sala dall'alto, aveva individuato tutti i candidati e si era meravigliato dell'intraprendenza della sorella e per quanto gli costasse ammetterlo aveva la stoffa, aveva concluso le prime tre prove egregiamente, anche se sapeva bene come si estraniasse dal mondo durante la danza.

E per quanto lui non la volesse nella confraternita, lei era appena passata al girone successivo, adesso le cose si facevano più interessanti.

Erano stati maledettamente bravi a combinare incontri diversi per i candidati che si conoscevano..l'idea di Scorpius era stata davvero buona, chi riusciva a tenere la bocca chiusa e riusciva a superare le sfide da solo veniva ammesso, così si eliminavano i deboli e si mostravano subito i vincenti.


*


Drake entrò nella stanza col suo bel completo nero –molto classico– e la cravatta rossa in tinta con la maschera che gli copriva solo la metà del volto.

Ma poco importava... per lui queste cose erano di poco conto, anzi preferiva di gran lunga che la gente lo vedesse per quello che era, piuttosto che etichettarlo come il 'piccolo Varathon', fratellino del 'grande' Flame Varathon ed altre soprannomi simili che gli affibbiavano di nascosto.


Non lo sopportava.


Le sue iridi dorate scrutarono per bene la sala.

Aveva già intuito qualcosa riguardo chi fosse stato scelto per la selezione, ma d'altronde non era difficile: bastava seguire le azioni delle persone ed i suoni dei tamburi, non ci voleva un genio.

Come non era necessario avere tutti “Oltre ogni previsione” per capire che la giovane Potter aveva appena passato la prova, per capire che la piccola corvonero -Marissa Hunter- era in seria difficoltà sempre per via della prova e per capire che la nanetta alla sua destra -alta poco più di 1 metro e 55 e dagli stravaganti capelli verdi- era proprio Kleo.

Con molta nonchalance prese due bicchieri a caso dal vassoio di uno dei camerieri, e ne porse uno alla sua migliore amica.

Tiè, prendine un po'”

Drake! Ma guarda te che caso, quindi era questo il tuo impegno del venerdì sera?”

Non fare la finta tonta, sappiamo entrambi che sei altamente intelligente. Anzi, scommetto 20 galeoni che sapevi già tutto, quindi evita scene del tipo 'Oh Drake, non me lo sarei mai aspettato' perché sarebbe solo un'offesa alla mia intelligenza e alla tua.”

Uhmm, siamo nervosetti eh?! Comunque si, lo so da un po'”

Quindi anche tu hai ricevuto una 'missione' per stasera”

Si, a dire il vero credo sia la stessa per tutti noi”

Pure secondo me”

Eccelli nell'arte amatoria, o qualcosa di simile”

Beh come prova, se ci pensi, non è così difficile... insomma, ce ne sono state di peggiori. Credo si siano voluti tenere bassi almeno per stasera.”

Oppure è fatta apposta per vedere se siamo capaci di prendere l'iniziativa, tipo quella tipa lì... aspetta si chiama... oh al diavolo! Quella, comunque, non credo ce la possa fare!”

Drake seguì con lo sguardo il dito di Kleo e capì di chi stava parlando.

Marissa è una apposto, non sminuirla”

Ma io non la sto sminuendo solo non credo che, per come è fatta lei, abbia possibilità di vincita”

Sottovaluti l'avversario, Kleo, potrebbe costarti caro”

Si, si, va bene” commentò la serpeverde senza prestargli troppa attenzione, cambiando completamente discorso.

Piuttosto, hai qualche piano Drake? Qualche suggerimento da darmi?”

A cosa ti riferisci Kleo? Non ti seguo” commentò lui con un'alzata di spalle, senza staccare gli occhi dalla sala.

A quel punto, lei iniziò a ridere come una matta attirando l'attenzione del serpeverde il quale, iniziò a guardarla sconvolto.

Che ridi? Non sarai mica impazzita per via di quello che ti ho dato da bere?!” continuò lui, soffermandosi qualche minuto di più sul bicchiere completamente vuoto dell'amica.

Sapeva che reggeva bene l'alcool e che lo tracannava, letteralmente, come l'acqua -era pur sempre di origini russe- ma ora, era seriamente preoccupato.

Ora TU offendi la mia e la tua intelligenza”

Ancora non capisco”

Dopo svariati minuti di risate isteriche, Kleo si riprese e continuò il discorso.

Suvvia non vorrai farmi credere che sei venuto qui, stasera, completamente sprovvisto di uno dei tuoi magnifici-diabolici-piani-geniali per vincere questa ridicola prova?!”

Aaaaa, era qui che voleva arrivare!

Certo che no, sai che io odio perdere... soprattutto su una cosa così stupida e facile”

Eee dimmi, nel tuo piano io ci sono vero?!”

Ecco, era proprio questo il lato che più “amava” di Kleo: lei lo capiva al volo senza che lui gli desse chissà quale informazione, bastava uno sguardo tra di loro per capire esattamente cosa stessero pensando... ed i piani diabolici erano i loro pensieri preferiti.

Certo che si, amica mia!”

Allora diamo inizio alle danze”

Kleo prese altri due bicchieri da uno dei camerieri e ne mise uno nella mano di Drake, dopodiché -senza manco aspettarlo- brindò con lui con un'espressione di puro sadismo dipinta sul volto.

Ovviamente, mia cara”

Espressione che il moro ricambiò volentieri.



*


Alice Cooper nascosta dalla sua maschera argentata a forma di farfalla, sfoggiava con grazia ed eleganza il suo vestito color cipria, appena l'aveva visto al negozio si era perdutamente innamorata di quei fili d'argento incastonati nel corpetto, dalla scollatura a cuore, che le arrivavano fino al collo allacciandosi ad un collare dorato, creando dei ghirigori astratti che davano l'illusione di una collana di perle. La gonna del vestito era di tulle, ma non esageratamente vaporosa e le arrivava sopra il ginocchio. Il tutto abbinato a un paio di décolleté tacco dieci argentate e dei pendenti ovali del medesimo colore.

Ally aveva, finalmente, scelto la sua preda per la serata.

C'erano voluti parecchi minuti, una quarantina come al solito, e parecchi Gin Lemon, ma FINALMENTE poteva ritenersi soddisfatta di se stessa.

Le sue migliori amiche -alias Lily e Kleo- l'avevano lasciata sola, in mezzo alla sala, in balia delle sue indecisioni -e glie l'avrebbe sicuramente fatta pagare cara- ma almeno aveva avuto modo di pensare per bene alla sua missione.

Non voleva certo 'troieggiare' come stava facendo Lily, era pur sempre una purosangue lei, per questo aveva deciso, fin dal principio, che avrebbe abbindolato un solo ragazzo e poi si sarebbe goduta il resto della serata.

Ora il problema era quale ragazzo.

Ma dopo aver visto un certo rosso dagli occhi dorati, camminare allegro e solare -come al solito- in compagnia dei suoi amici, i suoi dubbi si erano dissolti in un secondo.

Flame Varathon,ormai, era il prescelto.

D'altronde, la figuraccia con lui l'aveva già fatta quindi avrebbe potuto pure continuare e se poi il giorno dopo le avesse detto qualcosa lei poteva sempre dare la colpa di tutto all'alcool.

Oh, si! Sarebbe uscita con la testa alta almeno questa volta!


Con fare sicuro e deciso, si incamminò in direzione del bel grifone il quale, nel frattempo, si era fermato a chiacchierare, amabilmente, con Liam O'Grady.

Senza dire niente, senza guardare nessuno, lo girò di scatto verso di lei ed iniziò a baciarlo appassionatamente di fronte a tutti i presenti.

La sua lingua si insinuò violentemente dentro la bocca di Flame, pretendendo sempre di più di quello che lei stava dando a lui.

Era aggressiva e dolce allo stesso tempo, una dolce agonia che mirava a far impazzire il rosso, e Flame non poté fare altro che ricambiare, con egual intensità, il bacio di Alice.

Ma dopo poco che anche lui aveva iniziato, lei si staccò di botto facendolo arretrare e cadere per terra.

Poi si girò e se ne andò, piantandolo in asso.


Liam, che aveva assistito alla scena -come quasi tutti nella stanza- ancora sbalordito, decise di intervenire ed aiutare Flame a rialzarsi -il quale ancora non era riuscito a riprendersi-.

Amico, ma come fai?!”

Eh?!” disse Flame, ancora sorpreso dall'intraprendenza di Alice.

Come fai a farle cadere tutte ai tuoi piedi?!”

Non ne ho idea, Liam, credimi... non lo so proprio”


Un suono di tamburo iniziò a riecheggiare nella stanza ma, ormai, nessuno faceva più caso a certi suoni per via dell'alcool.

L'aria si stava infiammando e quello era solo l'inizio.


*

I due migliori amici serpeverde, avevano appena assistito ad una scena eclatante tra Flame ed Alice e non vedevano l'ora di entrare in azione pure loro.

Allora, ricapitoliamo, tu per ora pensi a te e alla tua missione... una volta passata, vieni da me e mi aiuti nella MIA missione... ed il gioco è fatto! Promossi a pieni voti con la minima difficoltà!”

Ricevuto boss, ci vediamo dopo”


*

Michael con il suo completo azzurro e la maschera nera, che gli copriva solo gli occhi, entrò nella sala in ritardo come al solito. Svagheggiando alla James Potter si aggiustò i capelli corvini sparandoli ancora più in alto e si diresse al bar ordinando direttamente tutta la bottiglia di vodka -sperando inconsciamente che la sua ridarella dettata dall'alcol arrivasse il più tardi possibile-.

Una volta arrivato al bancone non ci pensò due volte, stappò la bottiglia ed iniziò a tracannarla come se fosse acqua.

Era teso, parecchio teso.

Dopo aver sconfitto suo fratello, per il quale ancora si sentiva un po' in colpa, aveva ricevuto un ' altra lettera da parte della confraternita in cui lo invitavano a questo 'fantomatico' ballo con un'altra missione da portare a termine.

Eccelli nell'arte amatoria....

Non aveva mai avuto tanta sfiga in vita sua.

Non che non avesse fascino... anzi, secondo lui era pure più bello di suo fratello Lawrence, però il fatto di fare lo sbruffone con qualsiasi ragazza solo per passare una stupida prova... non lo entusiasmava. In più, se fosse venuta a saperlo, cosa avrebbe detto Lucy?

Gli si gelava il sangue al solo pensiero, non voleva ferire la dolce Lucy con una cosa stupida come quella e che, soprattutto, non significava niente.

Preso dai suoi pensieri, non si rese conto della presenza della piccola Charlotte Montrose se non dopo che lei le ebbe iniziato a parlare.

Sai, se la bevi tutta insieme, ti sentirai male. In più è un alcolico talmente di bassa levatura che io, se fossi in te, mi vergognerei a berlo”

Michael sorrise.

Charlotte, esattamente come la cugina, era una purosangue e pertanto avevano ricevuto la medesima educazione da figlie-di-genitori-purosangue-da-generazioni. Non era da meravigliarsi che considerasse la vodka come una cosa da poco conto, ma lui non era un purosangue quindi poteva anche berla.

Sai che noi non siamo purosangue vero Char?”

Oh si che lo so! Noi purosangue conosciamo a memoria tutti i nomi delle altre famiglie appartenenti al nostro rango, ed i Timberwhole non rientrano nella categoria. Ma tu mi stai simpatico.”

A quel punto il moro iniziò a ridere di gusto – probabilmente l'alcool stava facendo effetto-.

Se quella piccola grifondoro sperava che, adulandolo -se si poteva parlare di adulazione quello che lei stava tentando di fare-, tenesse la bocca chiusa sul suo piccolo segreto... era fuori strada.

Michael era una persona di parola! Non l'avrebbe mai sputtanata davanti a tutti, senza un motivo, spifferando tutto ciò che sapeva.

Si voltò solo per poter vedere la sua faccia: era rossa di rabbia, proprio come i suoi capelli, e si vedeva lontano un miglio che tentava di darsi un contegno. I suoi occhi azzurri e cristallini come l'acqua, sprizzavano lampi di rabbia talmente forti che se avessero potuto uccidere l'avrebbero steso al suolo in un secondo.

Non fare quella faccia! Te l'ho già detto, non dirò niente a nessuno... hai la mia parola!”

La tua parola non basta”

Devi stare tranquilla”

Tranquillo ha fatto una brutta fine”

E Michael continuò ancora di più a ridere.

Per essere una purosangue a cui è stata impartita un'educazione da signore dell'ottocento, aveva parecchio carattere.

Si girò, di nuovo, verso di lei per stuzzicarla ancora un po' quando gli venne in mente un'idea geniale.

Allora senti, ti propongo un affare”

Sono tutta orecchi” e Charlotte si avvicinò di più verso di lui per evitare che gli altri sentissero.

Tu mi asseconderai un attimo, adesso, su una cosa e io TI GIURO che non dirò niente a nessuno per il resto dei miei giorni”

Eeee, cosa dovrei fare?”

Michael deglutì pesantemente, era sicuro che lei non avrebbe mai accettato.

Vedi... io ho fatto una scommessa con un mio amico e per vincerla devo fare una cosa... ma pure te devi GIURARMI che non ne farai parola con nessuno, specialmente con Lucy”

Charlotte, per un attimo, lo guardò con aria confusa poi, come se avesse ricevuto un secchio d'acqua addosso, si ridestò.

Se pensi che io venga a letto con TE per una stupida scommessa, ti sbagli di grosso!” Era fuori di sé dalla rabbia.

E a Michael venne quasi un colpo.

MA NO! Che hai capito!?”

Allora che devo fare?!” rispose sempre più seccata.

Ecco... solo, lasciati solo baciare per un attimo... te lo ripeto: è solo per una scommessa, non significa niente dopo di che amici come prima... io per la mia strada, tu per la tua e Lucy non dovrà MAI sapere niente! Allora ci stai?”

Lei parve pensarci su -con fare sostenuto-, Michael era convinto che avrebbe detto di no, per questo quando disse di si quasi cadde dalla sedia.

Cosa?”

Ho detto di si, Mike, solo sbrigati che ho lasciato Lyra da sola e devo assicurarmi che non faccia niente di stupido.”

Ok, ok, ci vorrà un attimo.”

Quindi si girò completamente verso di lei, le prese il viso fra le mani e lentamente iniziò ad avvicinarsi.

La baciò prima un po' su tutto il viso, le guance, la fronte, gli occhi... giusto per creare l'atmosfera, ed infine sulla bocca.

Fu un bacio talmente leggero che Charlotte quasi non se ne rese conto, solo quando non sentì più alcuna pressione sulle sue labbra realizzò l'accaduto.

Così, presa dal momento, iniziò lei a baciarlo con più energia: gli circondò il collo con le sue braccia ed iniziò a mordicchiargli il labbro inferiore.

Poi, due suoni di tamburi -uno dietro l'altro- li ridestarono dal loro stato.

Ecco.... grazie Char, ora sicuro ho vinto...”

Michael, ovviamente in imbarazzo per essersi lasciato andare, si allontanò per primo ed iniziò ad alzarsi.

Di niente, e mi raccomando” lo prese per la manica della camicia lei prima che lui potesse andarsene “ tieni la bocca chiusa, altrimenti dirò a tutti quello che è successo”

Muto come una tomba”

E si incamminò verso la pista, lasciando la giovane Montrose da sola con la sua bottiglia di vodka ormai finita.

Ora che aveva passato la prova non aveva motivo di restare, quindi decise che era meglio andarsene onde evitare di combinare ulteriori danni... stava passando in mezzo alla sala, tentando di farsi spazio fra gli invitati, quando una scena che si presentò davanti proprio davanti a lui, lo costrinse a bloccarsi ed a guardare imbarazzatissimo.



*


Jessica Harkwood aveva fatto il suo ingresso nella stanza, in una maniera a dir poco teatrale: i lunghi capelli rosa erano stati raccolti, sulla sua spalla sinistra, in un elegante treccia dove erano stati aggiunti dei nastri violacei che mettevano in risalto i suoi occhi; il lungo vestito lilla di seta e pizzo, in stile principesco, metteva in risalto la sua bellezza e la profonda scollatura a v sul seno risaltava le sue forme. Quasi tutti i ragazzi nella sala si erano voltati a guardarla, fin da subito, distraendosi dalle proprie dame -e questo le aveva fatte a dir poco infuriare- ma a Jessica non importava, o meglio... a Kleo non importava.

Finchè avesse avuto l'amicizia di Drake, Alice e Lily tutto sarebbe andato bene e di certo il solo pensiero di avere l'amicizia di tutte quelle false galline dai finti capelli biondi -o rossi- che si aggiravano nel castello non la toccava minimamente.

Nella sua vita aveva capito che non ci si poteva fidare di nessuno, neanche dei proprio parenti, quindi perchè iniziare adesso a fidarsi di un completo estraneo od estranea?!

Certo con Lily ed Alice aveva compiuto un'enorme passo avanti, ma l'aveva fatto -tendenzialmente- perchè glielo aveva chiesto Drake.

Il suo migliore amico, per quanto subdolo potesse essere, aveva un gran cuore e la sua più grande preoccupazione, il giorno dello smistamento, era stata quella che: se non fosse riuscito ad entrare nella stessa casa di Kleo, almeno sarebbe stato meno in ansia a saperla serena e tranquilla a fianco di qualche amico.

Gliel'aveva chiesto quasi supplicandola, quel primo Settembre di 4 anni fa, e lei non aveva potuto rifiutare.

Destino volle poi, fatalità, che la giovane Potter non fosse proprio un angioletto come si era aspettata -dopo esser venuta a conoscenza della fama che la sua famiglia riscuoteva nel mondo magico- quindi legare con lei era stato semplicissimo: uno scherzo, fatto da Lily, al giovane Malfoy il primo anno di scuola ed erano già diventate amiche.

Mentre con Alice la cosa era stata un po' più lunga ma, condividendo la stessa camera, aveva iniziato a conoscerla e a pensare che non fosse proprio male come persona.... e, per fortuna, non aveva sbagliato, d'altronde l'idea di Jessica Harkwood era stata proprio di Alice.

Per Kleo era un vero e proprio divertimento interpretare la misteriosa e sconosciuta Jessica, lei poteva essere chi voleva utilizzando la sua faccia. Poteva essere un grifone un giorno ed un corvo il giorno dopo o, perchè no, anche uno stupido tasso; poteva essere una ragazza cacciata da Beauxbatons per cattiva condotta, oppure una mezza veela capitata per caso ad Hogwarts; e, soprattutto, poteva avere qualsiasi storia, alle spalle, che non fosse -ovviamente- come quella di Kleo Mocorov.

Sei pronta?”

La voce di Drake nell'orecchio la ridestò dai suoi pensieri.

Kleo aveva già passato la prova grazie all'aiuto di uno stupido ragazzo di tassorosso, ora doveva aiutare Drake... i patti erano chiari: lei l'avrebbe aiutato e lui avrebbe ricambiato il favore aiutandola a conquistare il cuore di Hunter Mirror. Ebbene sì.

Aveva una cotta per lui da anni ed il suo più grande desiderio era quello di essere la sua ragazza, un giorno.

Dubitava, tuttavia, di come Drake sarebbe riuscito nell'intento di farsi andare a genio Hunter come amico... ma una promessa è una promessa e Drake non era tipo da infrangerle.

Hunter tentava da sempre di far entrare Drake nella sua combriccola con Scorpius e gli altri -anche perchè essendo i genitori di entrambi ottimi amici fra loro, il signor Mirror aveva quasi costretto il figlio a farsi piacere il secondogenito dei coniugi Varathon e, di conseguenza, doveva appartenere a quel gruppo- ma l'astio che lui provava per Hunter l'aveva sempre tenuto lontano da quel pensiero.


Ma questa volta, le cose sarebbero andate diversamente.


Io sono nata pronta”

Jessica si voltò, con un movimento aggraziato, verso Drake, gli circondò il collo, si mise in punta di piedi e, chiudendo gli occhi, lo baciò proprio al centro della pista.

Ovviamente Drake ricambiò compiaciuto, soprattutto dopo aver sentito il fatidico suono del tamburo.

Aveva passato la prova.

Durò poco e si staccarono quasi subito solo per notare che tutti i presenti li stavano fissando; allora iniziarono a correre, mano nella mano, in direzione del balcone.

Una volta raggiunto, scoppiarono entrambi a ridere.

Hai visto la faccia del piccolo Timberwhole?! Oddio, ci siamo baciati praticamente di fronte a lui!”

Perchè quella della Dyares? Da oscar proprio!”

Oooo e quella di Blutress?! Pagherei per poter tornare indietro e rivederla!”

Pure io! Dai, forse è il caso che ti cambi Kleo, potrebbero seguire Jessica per avere spiegazioni”

Giusto!”

Ed in quel preciso istante Jessica ritornò Kleo, ma sarebbe stato meglio se non l'avesse fatto.

Un rumore di cocci rotti attirò l'attenzione dei due amici, i quali si voltarono all'unisono solo per vedere....

Flame” sussurrò Kleo.

Flame, cosa ci fai qui?!” esclamò Drake.

Il segreto di Kleo era stato scoperto dal più popolare di tutta la scuola e, per quanto la bontà di Flame fosse conosciuta a tutti, entrambi non erano sicuri che li avrebbe coperti.

Flame era un ottimo amico -e fratello- su questo non c'erano dubbi, ma aveva anche un forte senso della giustizia e, la maggior parte dei ragazzi che Kleo aveva umiliato travestendosi da Jessica, erano quasi tutti amici suoi.

Noi...”

Possiamo spiegarti!” intervenne Drake.

Bene, fratellino, allora spiegami cosa stavate facendo! Ma dammi una scusa plausibile a cui posso credere, altrimenti sarò costretto a dare il peggio di me!”

Ruggì Flame a Drake.


Era veramente incazzato.


*


A mezzanotte e mezza Lily era esausta e brilla, aveva rimorchiato altri due ragazzi dopo il biondino e adesso stava mollando il quarto della serata per tornare al dormitorio di serpeverde.

Uscì dalla stanza delle necessità, si tolse i tacchi e la maschera, e iniziò a correre, per evitare Gazza e Pix, era quasi arrivata quando la scala decise di cambiare direzione mentre lei stava cambiando gradino.

Fu un secondo e si ritrovò a rotolare su gli ultimi gradini, mentre le partiva un attacco di ridarella che non riuscì a fermare, per quanto ci provasse, anche mettendo una mano sulla bocca e tappandosi il naso non riusciva a smettere di ridere.

Si rialzò a fatica, ancora scossa dalle risate e girò la testa per capire dove fosse finita.


Maaaoo...

miaaaooo”


Oddio ! La gatta di Gazza ! -pensò Lily correndo a nascondersi nella prima aula vuota che aveva davanti.

Chiuse la porta e si mise in ginocchio per sbirciare dal buco della serratura.

Gazza stava passando in quel momento.

Lei si alzò e si allontanò di poco camminando all'indietro e andò a sbattere contro qualcosa.

Sentì un respiro e quasi urlò dallo spavento se quello sconosciuto non le avesse tappato la bocca e l'avesse girata in tempo.


Scorpius Malfoy era davanti a lei, con una mano le faceva segno di stare zitta mentre l'altra la lasciava andare lentamente sfiorandole le labbra con le dita.

La superò e sbirciò dalla porta del bagno di Mirtilla.


È andato via..puoi andare” disse lui.

Tu...non vieni ?”disse lei dopo essersi ripresa dallo shock iniziale.

Devo finire una cosa” disse lui facendole l'occhiolino.

Lei aprì la bocca come per dire qualcosa ma poi scosse la testa e guardò di nuovo se la via era libera per poi tornare nei sotterranei.


*


Dopo che la rossa fu fuori dalla traiettoria, Gabriela ghignò uscendo dal suo nascondiglio, spostare la scala per farla entrare nella stanza preferita dal cugino ? Un gioco da ragazzi !

Si disilluse e spiò dal buco della serratura suo cugino che finiva di fumare sbattendo -ripetutamente- la testa al muro.

Eh si cugino sei fregato - pensò prima di tornare nel seminterrato.




--Angolo autrice--


Salve gente !!

allora prima di tutto mi scuso per il “ritardo”, ma ho avuto tantissimo da fare (20 figurini non sono una cosa molto semplice xD) per quanto riguarda il capitolo posso divi che:

Ovviamente non ho potuto mettere tutti i personaggi quindi pensavo di farne sicuro un altro dove parlerò dei personaggi mancanti ed, eventualmente, un altro ancora nel caso non finissi il tutto.

La storia inizia a farsi un po' più interessante, nei prossimi ne vederete delle belle: ho già tutto in mente devo solo scrivere xD soprattutto dopo il ballo ci sarà il BOOM!

Muahahaha

Ok, il momento di sclero è finito... Fatemi sapere se vi piace e se, avete suggerimenti, io sono qui.


Baci

Gin

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Capitolo 9
*** Balli Seducenti -parte 2- ***


8

BALLI SEDUCENTI

-parte 2-



Albus Severus Potter guardava, severo, la comica scenetta fra le cugine Montrose che si stava svolgendo quasi davanti ai suoi occhi.

Charlotte era bellissima nel suo elegante vestito color rosso fuoco, doveva ammetterlo; ma anche Lyra non scherzava.

Quella ragazza, tuttavia, aveva una capacità incredibile di fargli perdere le staffe... forse per il suo atteggiamento da miss-sono-purosangue-e-voi-no, forse per il fatto che non gli rivolgesse la parola mentre a James lo riempiva di attenzioni, forse il fatto che ogni volta che le si avvicinava lei lo squadrava da capo a piedi facendogli passare la voglia di una conversazione tra persone civili...

Lyra Montrose per il bel Potter era un vero mistero.

Se poi pensava, che proprio quella sera, lei avrebbe dovuto sedurre qualcuno gli veniva un senso di angoscia, misto rabbia, che gli si propagava nel petto.

“Fanculo a chi ha scritto questa stupida prova!” disse ad alta voce, senza manco accorgersene e destino volle che l'artefice di tutto fosse proprio dietro di lui e stesse andando nella sua direzione.

“Wooow, grazie Al”

“GILLIAN!” Albus per poco non si strozzò nel suo stesso drink.

“Io.... io.... non sapevo fossi dietro di me”

“Se ti stai domandando se ho sentito tutto, ebbene si... Ogni. Singola. Parola”

“Scusa... io non volevo offenderti solo che...”

“Che la bella Montrose dovrà sedurre qualcuno, stasera, e tu stai crepando d'invidia”

“IO?! Sei fuori strada”

“Hai ragione, non d'invidia ma di gelosia”

“Hai bevuto troppo, direi, si... si, ecco io ho da fare... dovrei andare sai, beh, ci si vede Gil!”

E mentre lui affrettava il passo per raggiungere il piano di sotto, dove si stava svolgendo la festa, giurò di aver sentito un “Si, si, vai pure da Lyra” proprio da Gillian.

Era senza parole, soprattutto perché quella rossa era sempre più simile ad una Weasley! Diamine come aveva fatto a superare le prove gli anni passati! E mannaggia a Liam che le aveva dato carta bianca per quella serata. Tutta quella serata era uno sbaglio!


Lyra stava, amabilmente, chiacchierando con sua cugina Charlotte mentre, con lo sguardo, cercava il ciuffo ribelle del suo amato Potter.

Ma, per sfortuna, il fato volle che non era quel Potter che si ritrovò davanti.... ma, ahimè, la sua brutta copia.

“Potter, cosa vuoi dalla mia vita? DI NUOVO!”

“Volevo solo assicurarmi che la zitellona purosangue dell'ottocento, qui presente, stasera non uccidesse qualcuno col suo alito letale”

“TU! Brutto microcefalo mentecatto, come osa la tua lurida lingua mezzosangue profanare, in vano, il mio nome!”

“Con tutto il dovuto rispetto, zitellona dei miei stivali”

“Porti le sneakers”

“Era metaforico, genio”

“O forse sei tu che non sai neanche quello che fai, ad iniziare da come ti vesti la mattina. Comunque, ora vattene. Sto cercando qualcuno che non sia tu”

E sventolò la mano destra come se dovesse togliere una mosca da davanti la faccia di Albus.

Fece per andarsene, ma lui la trattenne per un braccio.

“Balla con me”

“Cosa?”

Lei lo guardò con aria confusa solo per ritrovarsi un sorriso sghembo stampato sulla faccia di lui.

Nel frattempo la musica era cambiata, così come le luci erano state sostituite, in una canzone smielosa per coppie e in delle luci soffuse di colore azzurro.

Per creare l'atmosfera.


Albus non ci pensò due volte, prese da subito l'iniziativa ed iniziò a ballare una sorta di valzer con una Lyra, a dire poco, stralunata.

“Metti una mano sulla mia spalla”

“So ballare il valzer, sai Potter?”

“Certo, ma volevo assicurarmi che tu lo facessi”

E le sorrise ancora.

Lyra era, a dir poco, sconvolta: un po' perché stava ballando con Albus Potter -invece di James- ed un po' perché proprio lui si era proposto!

La cosa era alquanto strana e lei non sapeva come comportarsi, soprattutto visto i sorrisi di Albus. Così sinceri, così luminosi, così.... oh cavolo Lyra riprenditi!

Presa dai suoi pensieri non si rese conto di star davvero ballando con lui: la faceva volteggiare e danzare, il suo tocco sul suo fianco era dolce e delicato e la stringeva con fare possessivo e rassicurante allo stesso tempo.

Era come se tutto di lui stesse gridando 'sei mia, appartieni solo a me' e a lei, sotto sotto, la cosa piaceva e non poco.

Contagiata dall'allegria di Albus, si ritrovò -come una stupida- a ridere fino a quando la musica iniziò a rallentare e lui si avvicinò sempre più.

Poteva sentire il suo profumo -un odore pungente di pino- il suo respiro, la sua voce... tutto...

“Lyra”

“Albus”


Meno altri 5 centimetri.


“Oh Lyra” Albus le accarezzò il viso, con la mano sinistra, e le passò le dita prima sulla guancia e poi sulle labbra.

“Al...”


Lyra stava per collassare.


Poi la svolta, lui la baciò dolcemente sulle labbra, e tutto per lei parve fermarsi.

Come se ci fossero stati dei fuochi d'artificio nella sua testa, tutto le suggeriva di ricambiare il bacio cosa che poi, effettivamente, fece.

Gli circondò il collo con le sue braccia e si spalmò, completamente, su di lui facendo aderire i loro corpi.

Lui le cinse la vita per stringerla ancora più forte ed iniziò ad approfondire il bacio.

Stava andando tutto bene fino a quando una voce così familiare per entrambi non li fece separare.

“LYRA!”

Il 'grido' di stupore di James rimbombò per tutta la sala ed in molti si fermarono per assistere alla scena.

“James”

Fu Albus a parlare per primo e la cosa fece saltare i nervi a Lyra: difatti, si staccò da lui immediatamente e si affrettò a raggiungere James.

“James, ecco io... James, davvero scusami, ma...”

“No,no, tranquilla... solo non sapevo ti piacesse Albus, potevi dirmelo ti avrei aiutata!” e lui iniziò a ridere imbarazzato.

Lei, senza parole, non poté dire nient'altro se non che Albus non significava niente dimenticandosi totalmente che lui era proprio a due passi da lei.

E non la prese bene.

“Se è così che stanno le cose, allora và al diavolo stupida purosangue del cazzo!”

“Ma cosa vuoi ?!”

“NIENTE! IO NON VOGLIO NIENTE!”

E, così come era arrivato, Albus scomparve tra la folla lasciandoli entrambi.


Oh no, quanto sono stupida...


“Brava Lyra, hai superato la prova!”

Charlotte, che aveva assistito a TUTTA la scena, appena sentito il rintocco del tamburo era corsa subito da lei per congratularsi ma tutto si sarebbe aspettata benché Lyra fosse in piedi, immobile con l'aria da pesce lesso, a guardare il punto dove era scomparso Albus.

“Lyra... ehi Lyra!”


“Lottie... ho combinato un guaio...”



*


“Vedi, noi...”


Il triangolo Varathon-Mocorov-Varathon era ancora in atto.

Flame, a dir poco adirato, attendeva con ansia la scusa che suo fratello -e la sua migliore amica- volevano fargli passare per 'spiegazione', ma ancora non arrivava.

Aveva capito benissimo che qualunque cosa avessero detto, sarebbe stata una menzogna, eppure voleva rimanere ad ascoltare. Non voleva andarsene e tornare a far finta di niente, non quella volta!

Appena visto il bacio tra suo fratello Drake e la splendida Jessica, Flame si era precipitato fuori in balcone -con tanto di spumante per entrambi- per fargli i complimenti.

Tutto si sarebbe immaginato tranne che Jessica fosse in realtà Kleo.

Lo shock aveva fatto si che gli cadessero i bicchieri per terra e si rompessero per via dell'impatto al suolo.

Realizzata la cruda verità, aveva sentito nascere dentro di sé una rabbia incontenibile: non nei confronti di suo fratello perché gli aveva mentito quando lui aveva gli aveva chiesto se sapeva qualcosa di Jessica e questo aveva negato, non perché Jessica... o Kleo... aveva infranto il cuore di parecchi suoi amici, Liam incluso, e li aveva resi persone completamente diverse da come erano prima... no, era qualcos'altro ma non sapeva cosa.

E la cosa lo faceva incazzare ancora di più.

Soprattutto se ripensava al fatto che Kleo avesse appena baciato suo fratello davanti a tutti!

Era un pensiero che rifiutava di avere in testa, pertanto avrebbe preferito -ed accettato- di gran lunga dare un'altra spiegazione razionale all'accaduto piuttosto che ammettere la verità.

La verità che Kleo avesse baciato Drake, il pensiero che tra di loro potesse esserci qualcosa di più dell'amicizia, il pensiero che magari un giorno si sarebbero messi assieme... NO! NON L'AVREBBE MAI ACCETTATO!

“Voi COSA, Drake, cosa?!!”

Vide suo fratello deglutire lentamente.

“Noi... noi...”

“Ho perso una scommessa” Kleo iniziò a parlare al posto dell'amico “Avevamo scommesso che se Olimpia Mirror mi avesse passato le soluzioni del compito di pozioni, Drake mi avrebbe aiutato a conquistare il ragazzo per cui ho una cotta, in caso contrario l'avrei aiutato io.

Ovviamente la purosangue non mi ha aiutato, manco sotto la minaccia di tingerle di blu i suoi splendidi capelli castani, e quindi non ho avuto le soluzioni dell'esame. Il resto lo hai appena visto”

“Quindi, era tutta una scena per far ingelosire la ragazza per cui mi fratello ha una cotta... se ho capito bene ?!”

“Esatto”

“Una stupida tattica?!”

“Senza ombra di dubbio”

“E sentiamo, chi sarebbe la fortunata?”

“Marissa Hunter”


Flame, ovviamente colpito dalla confessioni, si girò di scatto verso Drake per constatare la veridicità delle parole di Kleo ed il fratello, non potè far altro che annuire.


“Non ci credo!”

“E' la verità, fratellone!”

“E da quanto tempo hai questa cotta?”

“Beh... non da molto, forse da quando si è messa con Greengrass... sai non ti rendi conto di quanto una persona sia importante per te fino a quando non l'hai persa, credo...”

Drake si stava, letteralmente, arrampicando sugli specchi, ma la sua balla colossale sembrava aver colpito Flame... o per lo meno, quel tanto che bastava per fargli credere una cosa del genere.

Flame c'era cascato.

“A... allora se stanno così le cose, posso solo farti gli auguri fratellino. Riley Greengrass è un bell'avversario da contrastare”

E, senza aspettare la risposta del fratello, fece per andarsene ma fu bloccato dalla voce di Kleo poco prima di attraversare la porta.

“Flame! Non dirai a nessuno il mio segreto, vero?”

Lui si fermò, senza girarsi, ed iniziò a pensare.

No non l'avrebbe detto a nessuno, il suo segreto era al sicuro con lui.

Ma una piccola vendetta... ci stava tutta.


Così si girò lentamente e, con un sorriso diabolico sul volto -tipico di suo fratello- pronunciò le fatidiche parole che fecero prendere un colpo a Kleo.

“Boh, non lo so... Dipende ad come mi girerà domani”



*


Liam stava sbuffando da mezz'ora, o almeno sembrava così tanto tempo alla 'povera martire' che gli stava seduta accanto, intenta ad osservare le varie sfide che si stavano svolgendo di sotto.
"Potresti smetterla ? Mi fai venire il mal di testa"
"Mi sto annoiando !" disse il ragazzo vestito in dei semplici pantaloni neri, una camicia bianca con i primi due bottoni slacciati e una giacca nera -che si stava togliendo in quel momento-.
"Non mi interessa" disse la biondina aggiustandosi lo strascico del vestito azzurro a sirena.


“Ciao ragazzi, come procede ?” esclamò sorridendo Jackson Wilkes.

“Non procede..è tutto così noioso e pomposo..mi hai costretto ad indossare questa trappola mortale per rendermi partecipe di questa farsa !”

“Come siamo acidi Liam, whisky ?” disse Jax mostrando il vassoio con gli shortini alcolici.

“Ohh finalmente si ragiona !” esclamò prendendone due e buttandoli giù come fossero acqua meritandosi un'occhiataccia e una scrollata di testa da parte di Ashley.

“Che ne dite di una scommessina ?” disse il moro appoggiandosi alla ringhiera -che fungeva da balconcino privé- vicino alla ragazza per sussurrarle all'orecchio “Sei una bomba oggi tesoro” con la sua solita voce rauca e sexy da playboy.

“Grazie Jax anche tu stai bene vestito così” disse lei civettando un po come al solito

“Bla bla bla..Drake spostati qui si parla di cose serie”

“Puah cose serie ? Detto da te fa solo ridere O'Grady”

“Si parla di Galeoni principessa, ci stai o no ?”

“Certo che ci sto !”

“10 galeoni che Marissa Hunter non ce la fa” disse Liam

“Ci sto, 10 che ce la fa” disse Ashley

“Sempre in guerra voi due eh ?”

“Certo è così idiota !”

“Ha parlato miss isterica formato barbie”

“Come OSI animale !”

“COME MI HAI CHIAMATO ??!!”

“Hai ragione è un insulto ai poveri mammiferi a quattro zampe..tu sei molto peggio”

Liam ringhiò e fu tentato di allungare le mani per strozzarla e liberare Hogwarts dalla sua presenza, ma Jackson -come al solito- si frappose tra i due.

“Calma gente..oggi non siamo noi a dover dare spettacolo”

Liam sbuffò, mentre Ashley si girò indignata dall'altro lato, e puntò gli occhi sulla ragazza dai capelli biondi raccolti in uno chignon, vestita di nero, con la schiena di pizzo trasparente e un'ampia gonna della medesima fattura.

Ti prego Mary supera la prova ! Non posso perdere contro quel troll !



*


Marissa era seriamente in difficoltà.


Eccelli nell'arte amatoria.


Che cavolo di sfida!!!

Soprattutto, proprio ora che stava con Riley da poco più di un mese!

Se fosse riuscita a passare, sarebbe stato un miracolo.

La dolce Marissa, ormai, aveva quasi del tutto abbandonato le speranze... insomma, baciare un altro ragazzo -come aveva visto fare da molte quella sera- significava tradire Riley! IL SUO RILEY!

Il ragazzo migliore che avesse mai incontrato.

Cavolo, chi altro ti porta la colazione a letto sabato e domenica -entrando di nascosto dalla tua finestra, con la scopa- solo perchè ti alzi dopo di lui e pensa che poi non troverai niente da mangiare?!!

Ragazzi così capitano una volta ogni CENTO anni!

No, non l'avrebbe tradito.

E se questo significava non entrare mai in quella stupida confraternita, che andassero pure a farsi fottere!

Meglio continuare a vivere il sogno con Riley fino alla fine della scuola -ed anche oltre, magari- piuttosto che mandare tutto all'aria per una stupida confraternita che, probabilmente, non l'avrebbe manco mai resa felice come stava facendo lui in quel periodo.

Decisa ad andarsene, quindi, si incamminò in direzione della porta d'ingresso.

Aveva preso la sua decisione: Riley veniva prima di tutto ed aveva vinto.

Ormai, non aveva più dubbi.


“Ehy, dolcezza”

Una voce allegra, ed alquanto squillante, la costrinse a guardarsi alla sua destra.

“Lo shaaaaai che sei bellisshiiiiima”

Nel modo sbiasciato in cui disse le parole, si capiva lontano un miglio che aveva preso una bella sbronza e Marissa decise di dargli retta solo per allontanarselo.

Non aveva capito chi fosse, dato che la maschera gli copriva interamente il volto, ma d'altronde anche la sua maschera nascondeva la sua identità: quindi poteva pure rivolgersi tranquillamente alle persone che non conosceva.

“Forse è il caso che te ne torni in camera”

“Ma noooo! La festa è coshiiiii divertente!”

Nel parlare con lei, il ragazzo si alzò di scatto dalla sedia -allargando le braccia e tirando la testa all'indietro- e per poco non cadde per terra, se non fosse stato per lei che lo riprese al volo, avrebbe battuto la testa.

“Si, si divertente da morire... Ma davvero, è meglio che te ne torni in camera, di che casa sei?”

“Sssssss io sono una sheeeeerpeeeee!”

“E ti pareva...”

“Che hai detto fiorellino?”

“Niente... lascia stare, meglio che ti prendi un caffè”

E lo aiutò a camminare verso il bancone.

Una volta seduti, ordinò due caffè al barista -uno per lei ed uno per lui- e, mentre lui continuava a parlare a vanvera, lei faceva finta di niente.

“Ecco il tuo caffè” appena pronto lo prese in mano e tentò di farlo bere al ragazzo che, ovviamente, si rifiutò di bere.

“Noooooo, io no caffè!”

“Tu ora prendi il caffè e ti stai zitto”

“Ma poi vomiterò tutto!”

“Sempre meglio che continuare questa scena!”

“Uffa... come sei acida”

“Quanta pazienza ci vuole con voi serpi”

“Ok, lo farò ma ad una condizione”

“E quale?”

Marissa non ebbe manco il tempo di bere il suo caffè -che teneva nell'altra mano- che il suddetto ragazzo le saltò praticamente addosso.

Le loro labbra si toccarono appena e per pochi attimi, ma fu abbastanza per far scattare la piccola Hunter: gli morse le labbra, si alzò dalla sedia ad una velocità impressionante e gli rovesciò addosso entrambi i caffè.

Infine, come se non gli avesse inflitto una punizione esemplare, lo spinse all'indietro facendolo cadere per terra.

“Sei un maiale!”

E corse via in preda alla rabbia.


Subito dopo, due rintocchi di tamburo echeggiarono in mezzo alla sala: Marissa, involontariamente, aveva passato la prova... ed anche l'ubriacone ce l'aveva fatta.




“Josh! Ma cosa fai?!”

“Secondo me è morto”

Albus e Drake, dopo aver smesso di ridere a crepapelle per la scenetta che Josh aveva offerto di sé, si precipitarono a raccogliere l'amico da terra.

Lo sfortunato aveva ricevuto una bella batosta dalla bionda col vestito nero di pizzo ed ora non faceva altro che ridere come un matto.

Era davvero partito quella sera, quasi non si riconosceva.


“Forse è meglio portarlo in camera”

“Sono d'accordo, questo qui ha proprio bevuto parecchio! Sembra che si sia fatto di qualche droga”


“Avanti Josh” e Drake se lo caricò in spalla “oggi hai esagerato, meglio andare a nanna”

“Nooo la nannaa noooo, io voglio ballareeeee”

“Si si ballerai, ma nel tuo letto quando ti sarai addormentato” continuò Albus, aiutando Drake a portare via Josh.

“Lettoooooo, oh lettoooo”

“Ci mancava pure che si mettesse a cantare”

“Pazienta Drake, 10 minuti e ce lo leviamo di torno”


Così tutti e tre gli amici serpeverde, lasciarono la festa e raggiunsero il dormitorio.



*

--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Mi scuso per l'enorme ritardo ma ero a Vienna senza pc, sono tornata lunedì e sono riuscita a finire il capitolo solo ora..

Mi dispiace molto non aver potuto postare, ma avevo già iniziato il capitolo e non potevo riscriverlo daccapo sul cellulare -non sarebbe venuto così- senza contare che non avrebbe avuto la formattazione giusta..


Ok vi ho annoiato abbastanza..

spero che vi sia piaciuto, fatemi sapere !

Baci

Gin

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Capitolo 10
*** Balli seducenti parte 3 ***


9

BALLI SEDUCENTI

-parte tre-



Ashley con una faccia incredibilmente soddisfatta si girò verso Liam, aprendo la mano destra verso di lui, si schiarì la voce “Ehm emh..sgancia !”

Liam la guardò malissimo, digrignando i denti, frugò nelle tasche e facendo una smorfia gli cacciò fuori i 10 galeoni “È solo fortuna non gongolare”

Chi ha detto niente, brontolo” disse lei acchiappando il denaro alla svelta e lanciandogli una frecciatina -perché non poteva assolutamente rimanere zitta-.

Lui alzò un sopracciglio, non comprendendo il nomignolo che la bionda gli aveva affibbiato -essendo il nome di un personaggio di un cartone babbano- e poi scrollò le spalle, alzando gli occhi al cielo.



La scena venne interrotta da una risata non troppo velata di Gillian Anderson.

Liam si girò di scatto e la guardò male “Cos'hai da ridere, rossa ?”

Oh, niente..è solo che..mi chiedevo se la vostra era solo una questione di odio reciproco o si trattasse di Tensione Sessuale” chiese fingendo un tono innocente, ma alzando maliziosamente le sopracciglia più volte di seguito.

Come prego ?” disse Ash sbattendo gli occhi convulsamente.

Tensione sessuale..sai..quando due persone..” spiegò la rossa gesticolando.

So benissimo di cosa parli, ma ritengo assolutamente fuori luogo questo tuo commento..non è assolutamente questo il caso” la bloccò, gelido, Liam.

Ah no ?” ribatté Gill.

Certo ! È solo un'idiota presuntuoso, come puoi pensare che mi possa piacere ?!” esclamò Ash.

Brutta stronza come osi ! Sarai tu il problema semmai ! Sei così odiosa e viziata”

E tu sei un bruto senza cervello..mi ero sbagliata sul tuo conto sei esattamente uguale ad una mela bacata !” la bionda incrociò le braccia sotto al seno.


Ok ok basta !” esclamò Jackson uscendo dal nulla per azzittire quei due, poi si girò verso Gillian e la guardò male “Perché diavolo non stai un po' zitta ?! Si erano finalmente quietati e ora arrivi te ad istigarli ?”

Ho fatto solo una considerazione Jax ! Non fare l'acido solo perché Dominique Weasley non ti si fila”

C..cosa ? Non ho idea di quello che vai blaterando !” esclamò immediatamente -iniziando a sudare freddo- vedendo lo sguardo ironico di chi la sa lunga, di Gill.

Beh io vado” disse Jax facendo il 'fugone' dell'anno -d'altronde era mezzo serpeverde, c'era d'aspettarselo che scappasse quando le cose diventavano difficili-.



*


Anna Powell osservò la sua amica Katherine dall'alto..

Kat doveva farcela !

Anna aveva bisogno di lei ed era stanca di mentirle..

Odiava quando le chiedeva “Dove devi andare alle due di notte Annie ?” e lei si doveva inventare cose improbabili tipo “Appuntamento col barone sanguinario” che più che dare un'esauriente risposta era un pretesto per cambiare argomento, ridendo.

Ma la Banks era caparbia, orgogliosa, determinata e una vera testa dura, ce l'avrebbe fatta se avesse voluto farcela, quando si metteva in testa una cosa era davvero difficile che non la portasse a termine, d'altronde era nel suo Dna, era una Grifondoro, figlia di una serpeverde coi contro-fiocchi, Ellaria Nott.


Katherine indossava un vestito rosso carminio senza spalline con lo scollo a cuore, da davanti poteva sembrare un semplice tubino rosso, ma con l'aggiunta del velo di tulle rosso, lungo fino ai piedi, da dietro era un vero spettacolo di eleganza.


La ragazza entrò a testa alta e non si preoccupò di eseguire subito la sua missione, aveva tutta la notte per farla, si gettò nella mischia e ballò.

Fu la prima che piazzarono sul cubo e lei -felice come una pasqua- si atteggiò da Diva, scatenandosi come non mai.

Non le era mai importato molto di quello che gli altri dicevano di lei, molti la reputavano una stronza di prima categoria, ma questo solo perché non aveva peli sulla lingua e fronteggiava tutti a testa alta sputando loro tutto ciò che pensava.

Più volte aveva dovuto ripetere la frase “Non sono io che sono insensibile, ma voi che siete troppo emotivi” perché quelle femminucce si lamentavano quando veniva rinfacciata loro la verità, in quei casi Kat alzava sempre le spalle e se ne tornava nel dormitorio -o ovunque volesse- strafregandosene dei loro piagnistei.

Così, dopo aver ballato in modo provocante ed aver aizzato un po' d'invidia da parte dell'universo femminile, si diresse al bancone ed ordinò un Disaronno.

Si, non era molto Purosangue ma lei lo adorava, ogni volta che assaggiava quell'amaro si ricordava dei dolcetti che le preparava sua nonna quando era bambina, gli amaretti alle mandorle.

Il Disaronno era la sua Madeline proustiana, sorrise al pensiero della nonna e quasi non si accorse del ragazzo che le si parò davanti agli occhi.


FINNICK ZABINI


E tu che cavolo ci fai qui ?” chiese la ragazza stupita.

Imbucato, 'no Zabini no party', dovresti saperlo Banks”

Come fai a sapere chi sono ?” disse lei alzando un sopracciglio.

Hai un triscele tatuato dietro il collo, ricordi ?” ovviò lui finendo l'amaro che lei aveva lasciato incustodito sul bancone, Zabini era una spugna beveva tutto ciò che 'trovava' era capace anche di strapparti l'alcol dalle mani per trangugiarlo senza ritegno, e Katherine adorava questo suo lato alla Jack Sparrow.

Che fai guardi le Grifondoro, Zabini ?”

Solo quelle trasgressive con i tatuaggi” disse afferrando la sua mano e conducendola verso la pista -senza ovviamente chiederlo, Zabini non chiede, pretende-.


Katherine si trovò tra le sue braccia, senza capire come fosse successo, si ritrovò ad osservare quelle iridi verdi, che creavano un contrasto meraviglioso su quella carnagione scura.

La ragazza standogli così vicino poté osservare ogni efelide sul naso a patata, ogni filamento grigio-verde dei suoi bellissimi occhi, ogni piccola linea delle sue labbra carnose, che nascondevano un sorriso che sapeva illuminare tutta la stanza.

Kat era segretamente innamorata di lui da un anno e in quel preciso istante si ritrovò priva di difese, le barriere attorno al suo cuore si erano dissolte in sua presenza e lei si sentiva come una novellina del primo anno che doveva ancora essere smistata nella propria casa.

Impaurita e debole.


Il ragazzo l'attirò ancora più vicino a sé e le sussurrò all'orecchio “E così vuoi entrare nella confraternita”

Lei rimase spiazzata e spalancò occhi e bocca per poi farfugliare “nnn..no non capisco di..cosa tu stia parlando”

Lui scoppiò in una risata fragorosa “Ho scoperto i segreti di Scorpius e Albus tempo fa, non mentire cara, non ce n'è bisogno”

Lei spostò il viso dall'incavo del collo di lui e si girò a guardarlo.

Lui ne approfittò per darle un bacio a fior di labbra.

Si guardarono negli occhi e si baciarono più intensamente.

Kat chiuse gli occhi, gli cinse il collo con le braccia e si abbandonò a quella danza di beatitudine.

Il cuore le batteva all'impazzata, era incredibile come il bacio di lui le avesse risvegliato il corpo così intensamente, le era successo forse una volta nella vita, ed era sensazionale.

Lui la strinse a sé prima di ricominciare a ballare.



*


Un vestito da vera principessa faceva sfoggia di sé sulla stampella, in attesa di essere indossato.

Tweddle aveva passato ore davanti allo specchio per decidere cosa indossare, e alla fine ciò che ne era venuto fuori aveva sbalordito pure sé stessa.

Lo scollo a cuore nero del vestito, senza spalline, con un'ampia gonna rosa confetto di tulle, le stava un incanto.

Per una volta -la prima in assoluto e probabilmente anche l'ultima- Twed si sentì bella, sentì di potercela fare, sentì che quello era il suo momento: doveva stringere i denti e andare avanti a tutta birra con il suo piano..doveva dimostrare di essere all'altezza delle aspettative di Albus -perché sapeva che c'era il suo zampino in tutto questo- e doveva dimostrare a sé stessa di essere degna di tali aspettative, ma soprattutto doveva dimostrare di poter aspirare a stare al fianco del ragazzo per cui aveva una cotta, il ragazzo più idiota, impulsivo e affascinante di tutta Hogwarts..

il Mitico James.


Prese un respiro profondo, un sorso di acquaviola, e s'incamminò verso di lui.

Gli bussò la spalla e sorrise, prima di tirarlo a sé dalla cravatta e baciarlo come aveva sempre desiderato fare.

James quasi non capì la dinamica dei fatti, sentì solo un profumo meraviglioso invadergli le narici, delle labbra morbide catturargli le sue e condurlo in un intreccio sfrenato di lingue, fatto di affanni e respiri mozzati.

Appena si staccarono aprirono lentamente gli occhi..il nocciola degli occhi di lui s'immerse nel cioccolato fondente di quelli di lei, e per qualche secondo -o minuto (non ci è dato saperlo)- rimasero così, semplicemente a fissarsi, beandosi di quel torpore e delle sensazioni di ciò che avevano appena condiviso.

Ciao” il primo a parlare -o meglio a ritrovare l'uso della parola- fu James.

Ciao” rispose Tweddle

La ragazza sperò con tutto il cuore che l'avesse riconosciuta, ma lui la stava studiando come se non l'avesse mai vista. Un senso di disagio misto a delusione le sfiorò il cuore e si costrinse a dire..

Adesso devo andare, è stato un piacere James”

Appena si girò lui le prese il polso “Non mi dici nemmeno il tuo nome ?”

No, dovrai scoprirlo da solo” disse lei prima di uscire dalla sala.


*


Zoey aveva dovuto litigare con la sua gattina , Luna, per poter uscire dal dormitorio, quella sera, la gattina dal pelo striato grigio e beige si era piazzata sul suo letto, accanto al vestito e aveva poggiato la zampa sopra di esso, l'aveva guardata con una luce malandrina sfidandola.

La ragazza la osservò e tirò fuori dal cassetto del comodino le scorte segrete dei bocconcini per gatti, quelli che sua madre chiamava 'premietti' per quando Luna faceva la brava e non graffiava il divano, e gliene stese una linea dal letto al tappeto.

La gatta, attirata dal profumino invitante di quella prelibatezza, si alzò -ovviamente prendendosi tutto il tempo per stiracchiarsi- e mangiò la scia.

Grazie tesoro” le disse Zoey, prendendo il vestito di un celeste così chiaro da sembrare quasi bianco.


Entrò in sala e molti si girarono a fissarla, era così eterea da sembrare una vera Dea greca, i capelli raccolti in un'elaborata acconciatura, fermata da una striscia dello stesso tessuto del vestito setoso, ma con lo stesso motivo della fascia che teneva stretto il tessuto sotto al seno.



Kaito per primo, elegantemente vestito in un completo bianco con tanto di cappello a cilindro, osservò con occhi spalancati quella bellissima ragazza dall'aria vagamente familiare.


Le si avvicinò porgendole un whisky incendiario, preso sul momento da un vassoio volante.

Solo il meglio per una Dea” le mormorò all'orecchio -consapevole di dover passare ancora la prova-.

Tutto merito del vestito, grazie” disse afferrando l'alcolico e bevendolo con estrema grazia -consapevole di doverlo impressionare e affascinare per eseguire il suo compito-.


Ci conosciamo ? Hai qualcosa di familiare ma non riesco a capire cosa” chiese lui appena trovarono posto sulla pista da ballo.

Può darsi, ma ci sono così tante persone ad Hogwarts”

Una come te non passa in osservata”

Lei lo squadrò per bene e notò gli occhi azzurro scuro, nascosti dalla maschera bianca, come la giacca, il cappello e i pantaloni.

Curioso..tutto quel bianco era curioso, lei conosceva solo una persona che avrebbe osato essere così appariscente..

No, non può essere” sussurrò Zoey.

Cosa ?” chiese lui prendendole la vita per ballare più vicini.

Il cuore di Zoey sussultò al solo pensiero, ma la paura di essere respinta dal suo migliore amico la frenò dal rivelargli la sua identità.

Almeno avrebbe avuto una notte in cui lui l'avrebbe guardata e stretta a sé come aveva sempre desiderato.

Niente, pensavo”

A cosa ?”

A te”

Ed era un bel pensiero ?”

Decisamente”

Kaito le sorrise in quel suo modo speciale che le faceva perdere il senno, stringendosela contro, per poi chiederle “So che le Dee come te non baciano i mortali, ma dicono che la speranza sia l'ultima a morire..forse sono stato troppo sfacciato”

È ciò che vorresti ? Un bacio ?”

Si” disse con tono così sicuro, guardandola negli occhi, riuscendo quasi a farle credere di essere stata riconosciuta e desiderata ugualmente, e forse anche più di prima.

Concesso” disse lei rispondendo al sorriso di lui.

Kaito colse la palla al volo e si tuffò sulle sue labbra, come un assetato del deserto di fronte alla fonte, la vezzeggiò.. lambendo la pelle, baciando e mordicchiando le sue labbra carnose, facendole desiderare il contatto delle loro lingue, facendola crogiolare nell'attesa.

Zoey era appoggiata con le mani alle sue spalle, la sinistra era poggiata con delicatezza, mentre la destra avvinghiava la spalla da dietro, con il braccio.

Il viso era spostato verso la mano sinistra ed era tenuto fermo dalla mano del ragazzo, che le teneva tutta la parte destra del viso -con la mano che usava per scrivere-, mentre l'altra era posta sulla schiena della ragazza per tenerla stretta al suo corpo.

Quando finalmente Zoey ricevette quel contatto tanto atteso rispose con vigore e con tutta la passione che sentiva scorrerle dentro da quando si erano conosciuti.

Si, ne è valsa la pena non dirti chi sono, avrei potuto perdere tutto questo.

Anche se mi dispiace di averti ingannato.

Poi smise di pensare perché la ragione andò in vacanza, lasciandole il cervello incapace di esprimersi a parole.


Terminato il bacio, la ragazza gli diede un bacio a stampo e poi uno sulla guancia, prima di sparire dalla sua vista.


*


Robin per la prima volta aveva passato più di due ore a sistemarsi i capelli, che finalmente non erano più perennemente spettinati, ma perfettamente ordinati in dei boccoli dorati.

Aveva indossato il suo vestito elegante e con un sospiro aveva accettato l'ennesima sfida dei dragoni.

Mettersi in gioco, era la parola d'ordine del suo animo e lei l'avrebbe rispettata fino alla morte.

La determinazione era il suo cavallo di battaglia che l'aveva fatta finire dritta dritta a Serpeverde, e anche quella sera la si poté vedere nel suo sguardo battagliero.

Nella sua testa la parola Vincere era scritta a caratteri cubitali e veniva ripetuta in continuazione.


Appena entrò studiò il territorio, i comportamenti degli altri concorrenti e osservò ciò che a tutti era sfuggito..un balconcino svettava in alto attaccato al muro in fondo alla sala.

Incrociò due occhi neri come il carbone e rabbrividì al contatto con essi, per un attimo si sentì come un pesce rosso, ma poi si riprese dicendo a sé stessa che guardi pure, riuscirò a vincere anche questa sfida.


Dopo aver osservato tutto iniziò a scegliere la sua preda..

Girò la testa qua e là e pensò : troppo basso, troppo magro, troppo ubriaco, troppo idiota...

Tu !

Il prescelto era un tranquillo ragazzo seduto al bar, che stava chiacchierando tranquillamente con il barista.

Bene, ora usa la tattica Dominique !

La sua migliore amica mezza veela aveva una tattica tutta sua, che era stata 'brevettata' appositamente con il suo nome.


  1. Fare finta che ti abbiano spinta per finire tra le sue braccia


E sta un po' attento !” disse lei andando -di proposito- a sbattere addosso al ragazzo al bar “Scusa un'idiota mi ha spinta”

Oh tranquilla è tutto ok” disse lui sorridendo e mostrandole per la prima volta il colore dei suoi occhi...il verde mela dal taglio felino spuntava dalla maschera nera.

Lei rispose al suo sorriso e gli si sedette accanto.


  1. Sorridere, guardarlo negli occhi, chiedere -lanciando la bomba e nascondendo la mano- se è single.

  2. Farti offrire da bere


Come mai sei venuta a bere da sola ?”

La mia amica Christyna mi ha abbandonata per stare con il suo ragazzo, quindi eccomi qua” disse Robin, pensando che la sua amica inventata aveva un ragazzo altrettanto inventato.

Beh allora facciamo una bevuta per i cuori solitari” propose lui.

Lei annuì facendo la finta timida e sbattendo gli occhi civettuola.

Mi dovranno dare l'oscar prima o poi, sono un'attrice nata.

Ai cuori solitari” brindarono in coro facendo toccare i loro bicchieri, guardandosi negli occhi, per poi toccare il bancone e ingurgitare lo short tutto d'un fiato.

Beh direi che è ora di tornare in pista”

Rimani ancora un po' dai, che vai a fare lì da sola ?”

Lei rise pensando che il suo pollo era ormai pronto per essere sfruttato.

D'accordo, solo un altro giro”


E l'un altro giro divennero sette giri di tequila..


Sai che non avevo mai bevuto questa roba” disse lei ormai rossa in viso per via dell'alcol.

Questa, donna, è l'oro degli Dei” disse accarezzando la bottiglia e sussurrandole all'orecchio, facendola ridere.


  1. Iuuuh è ora di entrare in azione !


Robin si spose verso di lui con un sorriso e lui la precedette baciandola per primo.



*


Intanto qualcuno era riuscito ad infiltrarsi, ed aveva spiato e registrato tutto mentalmente.

Si sarebbe vendicata..eccome se l'avrebbe fatto !


*


Tutti coloro che avevano passato la prova trovarono sui loro baldacchini l'ormai conosciuta lettera dei dragoni.


'Fase 2.. no more secrets..

Hogsmeade ore 15,30 alla Testa di porco'



--Angolo autrice--


Salve gente !!


E anche il ballo è andato, spero vi sia piaciuto come ho reso i vostri personaggi.

Ora non so se la fase due sarà divisa in due capitoli o se riuscirò a farli entrare tutti in uno, vi lascerò un po di suspance ;)


Baci

Gin24


p.s. Scusate per il ritardo ma non sono riuscita a finirlo prima..

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Capitolo 11
*** Interrogatori p1 ***


11


INTERROGATORI

-parte 1-


Domenica 18 Settembre era il giorno previsto per la prima gita ad Hogsmeade, i ragazzi dal terzo anno in poi potevano andare in giro a divertirsi, come tutti i normali adolescenti.

Ma in quel preciso giorno per alcuni ragazzi di Hogwarts, c'era in ballo qualcosa di più importante di una burrobirra con gli amici..



Un ragazzo moro, alto, muscoloso e solitario si aggirò per le strade della piccola cittadina abitata da soli maghi. Si guardò un po' attorno -sicuramente per constatare di non essere seguito- ed entrò in una locanda decadente.


Ciao, benvenuto alla Testa di Porco” disse l'elfo che probabilmente era stato incaricato dai Dragoni di accogliere le persone che si presentavano “Nome ?”

Kaito Kuroba”

Stanza n.4”


Il ragazzo entrò nella stanza a lui indicata e si chiuse la porta alle spalle -era sempre meglio non essere visti in un posto come quello- poi osservò la stanza a luce di bacchetta e quasi gli venne un infarto nel trovare un ragazzo -o ragazza, ancora non sapeva dirlo- con una maschera kabuki, seduto a una scrivania al centro della stanza.

Siediti !”ordinò quello con una voce leggermente camuffata accendendo la lanterna che stava proprio sopra la sedia da lui indicata.

Il ragazzo deglutì e si avvicinò con circospezione alla sedia su cui poi si sedette.

Sai perché sei qui oggi ?”

Perché devo superare la quarta prova per diventare uno di voi”

Esatto...vedi questa” disse mostrando una scatola di legno rettangolare con sopra inciso un drago che circonda un infinito “È la Scatola dei Segreti” l'aprì e tirò fuori una specie di boccino azzurro.

Che cos'è ?” chiese il grifondoro incuriosito.

È un oggetto potente, racchiuderà tutti i tuoi segreti” disse quello mettendolo al centro del tavolo.

Kaito osservò quella sfera azzurra e si sentì attratto da lei, sentì una luce premere per uscire fuori dall'oggetto e andare incontro a lui. Il ragazzo avvicinò la mano destra verso quella luce azzurrina e sentì una voce sprigionarsi da essa..

Kaitoo..Kaito !” disse la voce melodiosa, più l'ascoltavi e più ti sentivi attratto da lei.

Kaito voglio conoscerti, parlami di te, dimmi i tuoi segreti..puoi fidarti”

Si..ecco io, sono un metamorphomagus, conosco le parole d'ordine di ogni dormitorio.

E quali sono le tue paure ?”

Sono tanatofobico, ho paura della morte

E da cosa deriva la tua paura ?”

Dalla morte di mio padre”


*


Marissa Scarlett Hunter..stanza n.2


Parlami di te Mary..posso chiamarti Mary vero ?”

Certo che puoi...non c'è molto da dire”

Insisto, mi interessa davvero, voglio sapere tutto di te”

Beh, non amo le manifestazioni d'affetto in pubblico -e credo che ormai lo sappiano in molti-, sono una nata babbana, mia madre è soffocante a volte, con tutte le sue paure e preoccupazioni, mentre mio padre è un tipo silenzioso, e poi c'è il piccolo Travis è babbano ma lo adoro soprattutto quando con Riley si atteggia a fratello maggiore, è così dolce”

E le tue paure ? Quali sono ?”

Sono claustrofobica e ho paura..ho paura di rimanere da sola, di essere allontanata dalla vita degli altri, di essere additata come persona sgradita, e..ho paura di vivere in un mondo in cui Riley non mi ama”


*


Tweddle Soul Lloyd...stanza n.9


Tweedle..Tweddle..hai tanti soprannomi..Genia, Nessuno, Twed.. come vuoi che ti chiami ?”

Twed..solo Twed”

Credo che tu nasconda molti segreti..è così ? Saresti risposta a rivelarmeli ?”

Ecco..io” la serpeverde si torse le mani per evitare di mangiucchiarsi le unghie.

Coraggio tesoro.. sono qui apposta per te..non lo dirò a nessuno”

Va bene..sono asmatica, mi lascio prendere dal panico quando sono in difficoltà, soffro d'insonnia e quando non dormo tendo a passare il mio tempo sulla Torre di Astronomia o nella Foresta Proibita a contemplare le stelle o la natura e, naturalmente a pensare e riflettere.

Ho una strana fobia degli ascensori..ho il terrore di rimanerci bloccata dentro oppure che cada all'improvviso verso il basso in rapidità.

Non sono una bella persona, ho fatto delle cose brutte..mi sono fatta del male..io..”


Dimmelo ti prego..non ti giudicherò” disse la voce diventando ancora più musicale e ipnotica.


Stavo impazzendo, a casa era un disastro..mio padre continuava a bere e sfogava la sua rabbia su di me..quando stavo ad Hogwarts le ragazze mi prendevano in giro, mi mettevano in mezzo facendo delle cerchie con me dentro, mi spingevano, mi facevano soffrire usando la mia vita privata contro di me..così ho pensato che tutto sarebbe passato se al posto del dolore interiore ci fosse stato quello esteriore.

Ho preso una delle lamette che mio padre usava per radersi, l'ho messa sul polso e ho tagliato..ho fatto un piccolo taglio su quelle venette blu al lato..e con lo scorrere del sangue il dolore passava, la testa si liberava di tutto e stavo bene.

Così ho continuato, ma ogni volta avevo bisogno di tagli più profondi, di più sangue..fino a che Al non l'ha scoperto”


Lo fai ancora ?” chiese una voce diversa da quella musicale della sfera, una voce angosciata.

No, gli ho promesso che avrei smesso, ed è ciò che ho fatto”



*


Lily Luna Potter..stanza n. 7


Essere la figlia del prescelto non è come tutti pensano che sia..tutti si aspettano che tu sia speciale, migliore, che faccia cose straordinarie..quando i realtà tu non senti niente.

Ti svegli una mattina e scopri di essere diversa, di non essere abbastanza per essere una Potter, scopri che tutto ciò che tuo fratello fa con facilità, gioia e spensieratezza tu non lo fai.

E quando diventi una serpeverde, non sei affatto sorpresa..mentre tua madre ti dice che il cappello ha sbagliato..che sei sempre stata una dolce ragazzina e non isolata e studiosa come Albus, pensi che nessuno, nessuno ti conosca realmente...e ci stai male, perché vuol dire che nessuno si è preso la briga di guardarti veramente, nemmeno il grande Harry Potter, o la campionessa Ginny Weasley.

È lì che capisci che vuoi essere diversa a modo tuo, che vuoi essere speciale in modo differente, accentuando quei caratteri che nessuno ha visto come tuoi”

Quindi di cosa hai paura Lily ?” aggiunse la voce del tritone.

Paura ? Ho paura di tutto ciò che striscia, ma non credo che tu voglia veramente sapere questo..il mio terrore più grande è svegliarmi da questa vita e ritrovare al mio posto la copia esatta dei Potter-Weasley”

Perché non esci con i biondi ?” chiese il ragazzo sotto la maschera Kabuchi.

Perché sono il mio prototipo di principe azzurro..perché penserei a lui e non posso permettermi di essere debole”

Debole ?”

L'amore è debolezza, finisce che ci tieni troppo e ti distruggi..se sei corrisposta hai paura di venire tradita, se non lo sei.. ti spezzi e hai paura della tua stessa ombra, pensi che tutti lo sappiano e ridano di te alle tue spalle.

Io non sono disposta a rischiare”


*


Josh Fuller...stanza n. 3


Vuoi conoscermi ? Vuoi sapere come sono fatto, da dove vengo, i miei segreti.. è così ?

Beh te lo dirò..sono un Purosangue, questo vorrebbe dire solo un ammontare di inutili sciocchezze inculcate nella mente di un ragazzino da quando è nato.

Nella mia famiglia l'amore non è presente, i nonni -sia materni che paterni- ci vedono solo come un mezzo per mandare avanti il buon nome delle famiglie.

I miei genitori si sono sposati per convenienza, si odiano proprio, non si possono vedere e litigano sempre. Per fortuna si salvano i miei due fratelli, ma ormai uno è troppo grande e l'altro è troppo piccolo, nessuno dei due sembra capire il mio punto di vista..

Spero che un giorno l'amore sarà all'ordine del giorno, nella mia vita, e sarà la prova che ogni difficoltà si può superare se viene dimostrato condiviso amore in ogni occasione all'interno di una famiglia.

Ma allo stesso tempo ho paura di deludere le aspettative degli altri, ho paura di non essere come tutti credono.

Ho paura di essere troppo debole..”

Debole ? Perché ? Qual è la tua paura più grande ?”

Ho la fobia degli spazi chiusi e bui, e odio gli insetti di qualsiasi tipo.”



*


Kleo Mocorov..stanza n. 5


Tutti pensano che il dolore, quello vero, sia dettato dalle proprie paure, ma in realtà il problema sono gli altri..il dolore è una cosa che resta sotto la pelle, va via per poco, ma resta latente e colpisce quando meno te lo aspetti..il mio dolore è, è stato e sarà sempre il ricordo del suo viso che mi abbandona.

Quale madre abbandona una figlia di sette anni ? Soffriva ? Avrei sofferto con lei, avrei fatto di tutto per tenerla vicina, avrei voluto capire quello che stava facendo in quel momento o almeno avrei voluto avere la possibilità di rivederla almeno una volta..

Quindi vuoi sapere qual è la mia paura più grande ? Essere abbandonata da tutti ancora una volta..la vita senza Alice, Lily, senza Drake, non potrei sopportarla”



*


Robin Rhodes..stanza n. 10


La serpeverde Robin Rhodes prese la sfera rosa come se volesse afferrare quella voce sensuale che sapeva appartenere all'uomo dei suoi sogni.

Ti amo Robin, dimmi le tue paure le custodirò dentro di me, saranno al sicuro”

Ho paura di avere un incidente, di rimanere invalida o sfigurata a vita, per colpa di uno stupidissimo o banale errore, non riuscirei più a vivere bene con me stessa, sarei priva di protezione capisci ? Sarei vulnerabile e non potrei mai accettarlo..io devo essere superiore, ne ho bisogno.”

È una questione di sopravvivenza ?”

Esattamente..vivere la mia vita in modo così drasticamente differente mi spezzerebbe mentalmente, inizierei a pensare e ripensare continuamente a tutto ciò che non potrei più fare, a tutto ciò che non ho avuto ancora il tempo di fare, a tutte quelle esperienze che mi sarebbero precluse.

Mi sentirei inutile e rimarrei delusa da me stessa..e questo non lo posso accettare !”


*


Micheal Timberwole stanza n.11


E mentre tutti sentivano una voce sensuale attrarli come non mai a rivelare i segreti delle loro anime, Micheal sentì una voce sprezzante che lo fece infuriare come non mai.

E si sa, la rabbia fa dire cose che non si dovrebbero dire..soprattutto se mischiate a del veritaserum formato sfera lucente.


Ogni cosa ha il suo prezzo, non è così ? Hai dovuto pagarne uno abbastanza elevato per arrivare fin qui..come sta Lawrence ?”

Ti diverti, non è vero ? Ti diverti nel vedere la sofferenza negli occhi degli altri !

Ogni cosa che ho fatto, l'ho fatta perché dovevo ! In fondo questo lo sa anche Law, solo che è troppo orgoglioso per ammetterlo, anche perché lo ha fatto anche lui, non dimentichiamoci che c'era anche lui quel giorno e ha fatto di tutto per buttarmi fuori.”

Nessuno ti ha mai obbligato a far parte di tutto questo, Mike”

Mi è stata data un'opportunità, non volevo sprecarla, e poi..ero curioso”

Tipico dei figli di Cosetta, troppo curiosi, intelligenti e determinati per sprecare una buona opportunità per dimostrare il loro valore”

Pensi sia stato solo un allenamento per me ? Per dimostrare di essere il migliore, intellettualmente parlando ? Per mostrare a tutti quanto la mia mente possa essere brillante e strategicamente imbattibile ? Beh ti sbagli”

E allora perché l'hai fatto ? Perché darti tante pene se non per dimostrare qualcosa ?”

Oh, ma ho dimostrato qualcosa a qualcuno, a ME !”

Da cosa deriva questo tuo disperato bisogno di attenzioni ? Sei stato poco amato ? Messo in ombra dal tuo gemello ?”

Sei fuori strada, io non sono mai IN OMBRA”

Allora cosa ? Sfogati avanti !”

Ho fatto la cosa più difficile al mondo per la mia prima prova..mi sono messo contro l'unica persona che ancora mi voleva nella sua famiglia.

Io e Lawrence eravamo così uniti.. dopo la separazione dei nostri genitori ero a pezzi, perché sapevo che era colpa nostra.

Avevamo portato la nostra famiglia allo scatafascio solo per la realizzazione di un sogno”

Che sogno ?”

Battitori, volevamo..vogliamo ancora.. diventare giocatori di quidditch professionisti.

Ma a loro non stava bene, volevano farci lasciare la scuola per andare a lavorare dove dicevano loro, alla banca del sangue, e guadagnare qualcosa..ma..non potevamo farlo”

Per quale motivo ?”

Ho la fobia del sangue”


*



--Angolo Autrice--


Salve a tutti !!

Alla fine ho deciso di pubblicare prima i segreti e poi quel capitolo che avevo iniziato a scrivere, sia perché non volevo farvi aspettare ulteriormente, sia perché non sono ancora riuscita ad ultimarlo.

Spero di avervi intrigato, emozionato o suscitato qualcosa insomma..dai segreti e dalle paure dei nostri protagonisti.

Fatemi sapere che ne pensate o se ho sbagliato qualcosa..

Baci

Gin

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Capitolo 12
*** Interrogatori p2 ***


11

INTERROGATORI

-parte due-



Domenica 18 Settembre..




Drake Varathon stanza n.1


Drake spavaldo e menefreghista come al solito, non si preoccupò minimamente di non attirare l'attenzione su di sé, o meglio su dove stesse andando, camminò con una lentezza tale da far crollare a terra anche le palle di drago.

Arrivato a destinazione, dopo aver osservato gli uccelli canterini, le foglie che si muovevano e aver fatto una pausa pipì e una da Mielandia -acquistando un sacchetto di zuccotti di zucca- aprì la porta in modo teatrale dicendo “Eccomi nonna sono io” iniziò a camminare lentamente per la stanza, fermandosi davanti alla sedia a lui destinata per il 'colloquio', poggiandosi o meglio buttandosi con malagrazia su di essa, per poi aggiungere la stoccata finale dei suoi piedi incrociati sul tavolo.

Si aprì il giubbotto di pelle di drago e disse enfatizzando “sono io...Anastasia”


Il ragazzo o ragazza davanti a lui rimase di stucco per poi chiedergli “Non dirmi che ti sei ubriacato prima di venire qui”

Nah”

Fumato erba babbana ?”

Lui negò con il capo.

Magica”

Nada de nada”

Ok allora cominciamo” disse prendendo con grazia una sfera azzurra da una scatola con un dragone attorno ad un infinito.

Cos'è ?”

Oh non preoccuparti, non ti farà del male, serve a tenere i segreti, o meglio a catturarli al suo interno”

Drake divenne sempre più convinto di avere a che fare con una ragazza.

Devi tenerla tra le mani” disse afferrando una mano del ragazzo, confermando nuovamente la sua teoria mani delicate e fredde, ergo sei una ragazza.


Flame..oh scusa volevo dire Drake” il ragazzo iniziò ad inalberarsi sbuffando dal naso

Mhm”

Dimmi..raccontami di te, della tua famiglia, degli amici”

Beh i miei..sono dei famosissimi Auror, la coppia Varathon, presente no ? Beh niente lui è un nobile purosangue mentre lei è una mezzosangue, e poi c'è quello..Flame

Mi diresti qualcosa di lui ?”

Nah non vale il tuo tempo, davvero”

Qualcosa mi dice che non ti sta tanto simpatico”

Diciamo più che altro che lo detesto”

Perché ?”


Una voce, che riconobbe come quella di sua madre rimbombò nel suo cervello..


''Drake perché non sei come tuo fratello ?

Dovresti prendere esempio da lui..

Drake hai visto ? Flame è diventato prefetto, è proprio il figlio ideale !''



Direi che ho i miei motivi”

Va bene sorvoliamo, hai qualche segreto ?”

Dovevo essere un grifondoro secondo il cappello, ma mi sarei detestato se fossi finito nella sua stessa casa, così ho chiesto espressamente di essere messo fra i serpeverde”

Qual è la tua paura più grande ?”

Drake cercò di cucirsi la bocca, ma non poteva nulla contro la sfera, perciò fu costretto a rivelarle tutto “Svegliarmi e vedere lui al mio posto nello specchio, non essere mai esistito come Drake, ma sentir parlare solo di Flame il magnifico e sentir la gente dagli il merito anche delle cose che ho fatto io”

Accorgendosi di avergli detto troppo mollò la sfera di scatto, lasciandola sul tavolo e si alzò dalla sedia “Non dirlo a nessuno, donna, o rimpiangerai di essere stata scelta per questa missione” detto ciò uscì -lasciando la porta aperta- senza darle il tempo di replicare.



Gillian si tolse la maschera e sospirò mettendo tutto a posto con la bacchetta e uscì da una porta segreta, posta dall'altra parte della stanza che portava direttamente al loro quartier generale.


*


Alice Elisabeth Cooper n.12


Ci sono così tante cose che potrei e dovrei chiederti, ma in questo momento mi domando solo.. perché ?” disse il ragazzo -o ragazza non ne era sicura- davanti a lei, da sotto la maschera.

Perché cosa ?” domandò Alice a sua volta.

Perché la sfera non ha funzionato con te”

Cosa dovrebbe fare ?”

Leggerti la mente, farti dire la verità..è una nostra invenzione abbiamo combinato una sfera della Cooman con il veritaserum e l'amortenzia...”

Geniale, così avreste ottenuto in un attimo tutte le risposte che volevate” ragionò Ally.

Beh sappi che comunque dovrai rispondermi sinceramente, se non lo farai sarò costretto a passare alle maniere forti”

E sarebbero ?” disse lei ghignando da serpe.

Ti farei perdere conoscenza ed entrerei nella tua mente facendoti rivivere tutti quei ricordi che ti ostini a tenermi segreti, allora che vogliamo fare ?”

Non lo faresti” disse indignata e un po' sconvolta pensando che rispondere alle sue domande poteva essere più facile, perché avrebbe condotto lui il gioco dei ricordi e lei avrebbe potuto omettere alcuni argomenti, mentre se fosse stata in trance il fiume dei suoi pensieri sarebbe stato incontrollabile e sarebbe stata completamente messa a nudo “Vai con le domande”


Alice era sicura che sotto quella maschera del cavolo stava ghignando o ridendo come pochi.

Prima domanda : perché la sfera non ha funzionato su di te ?”

E che cavolo ne so, si sarà rotta”

Non può essere rotta, era nuova” aprì la scatola e ne provò altre due, ma nessuna funzionò.

Che cosa sei ?” ripeté il ragazzo.

Non lo so..” disse rimanendo pensierosa “Non capisco..io l'ho sentito l'odore dell'amortenzia”

Ma ti ha mai fatto effetto ?”

Non l'ho mai provata e di certo non è una cosa che farei spontaneamente”

OK passiamo ad altro..sei una purosangue, c'è qualche segreto che dovremmo sapere riguardo alla tua famiglia ?”

Segreto ?” pigolò “A cosa ti riferisci ?”

Non fare la finta tonta Cooper o sarò costretto ad entrare nella tua mente e farà male”

Ok d'accordo” pausa respiro profondo “Mia madre..è una stilista famosa”

So chi è Elizabeth James, non vivo ai confini del mondo” disse quello stizzito incrociando le braccia.

Bene visto che sai tutto allora posso anche” disse alzandosi dalla sedia infastidita.

SIEDITI ! Ok, d'accordo continua”

Anche se fossi un babbano la conosceresti..quando ero piccola mi ha fatto apparire in un film che pubblicizzava la sua maison..hai mai visto The Parent trap ? (Genitori in trappola) Io ero Ally Parker, mia madre mi aveva trasfigurato per assomigliare all'attrice babbana con cui ho recitato, tutti i babbani pensano che non avendo una gemella, Lindsey Lohan abbia recitato da sola, ma in realtà c'ero anche io”

Una purosangue che recita in un film babbano ?”

Una bambina sfruttata dalla madre ha venduto la sua immagine per compiacerla, si...abbiamo finito ?”

Non ancora, di che cosa hai paura ?”

Io..non l'ho mai detto a nessuno e credo che se venga fuori potrei perdere le mie amiche, ed è ciò che di più al mondo detesterei..mi odierei a morte se le mie bugie le feriscano a tal punto da costringerle ad abbandonarmi”

Perché non glielo hai detto ?” chiese stavolta con una voce più umana e comprensiva, si era decisamente un ragazzo.

Perché me ne vergogno, odio essere stata la ragazza da copertina !

Mi piace la moda, ovviamente, come a molte ragazze, ma essere un'attrice/modella non è una bella cosa..fa male essere considerata solo per il mio corpo, essere considerata un mezzo per esprimere qualcosa, o direttamente essere una vetrina per collegare il nome Alice James a mia madre Elizabeth e ai suoi abiti da sposa.”

Puoi andare”


*


Zoey Charlotte Baston n.13



Zoey aprì la porta della stanza numero tredici, si sedette nella sedia vuota aspettando impazientemente che qualcuno si facesse vivo.

Tamburellò col piede sinistro per cinque minuti, poi con la mano destra picchiettò le unghie sul tavolo impolverato, quando si stava alzando per andare via, sentì un rumore provenire da davanti a lei e alzò lo sguardo in tempo per vedere un ciuffo di capelli castani venir coperto da una maschera kabuchi.

Ciao, scusa per il ritardo, allora iniziamo” disse sedendosi di fronte a lei e tirando fuori dal nulla una scatola quadrata, da essa poi prese una sfera rosa e gliela porse.

Lei incrociò le braccia e lo squadrò “Credi che sia stupida ? Non sono certo qui per farmi prendere in giro”

Non è mia intenzione, questa sfera non è una profezia, come puoi notare non è bianca e lucente”

Già, cos'è ?”

Questo non posso dirtelo, prendila oppure sarai fuori dai giochi, mi faresti solo un favore, meno lavoro per me”

Lei la prese lanciandogli un'occhiataccia.

Subito si sentì strana, quella cosa stava distruggendo le sue difese mentali

Dimmi tutti i tuoi segreti”

No” tentò di lottare contro quella voce ma non poté nulla, aveva perso il controllo delle sue labbra che avevano iniziato a vomitare parole scomode.

Ti piace qualcuno è così ?”

No” tentò di nuovo e fallì miseramente “Si, sono innamorata di Kaito Kuroba da quando l'ho conosciuto per la prima volta, incarna il mio ideale di uomo..tante volte credo che il mio colpo di fulmine sia stato dettato dalla mia ossessione per Michelangelo -la tartaruga ninja-, lui gli assomigliava così tanto, per i modi di fare e per il suo carattere.

È diventato il mio migliore amico e io invece al ballo l'ho ingannato, non mi perdonerà mai”

Di che cos'altro hai paura ?”

Ho paura di morire e anche di vedere la morte, l'incubo peggiore che ho mai fatto è vedere cadaveri intorno a me”


*

Lyra Bellatrix Montrose n.6


Tutta la mia famiglia conta su di me per continuare a far vivere un'idea che non ha senso, che in realtà non l'ha mai avuto, loro vorrebbero mantenere intatta la discendenza dei Montrose facendomi sposare un'idiota purosangue qualsiasi.

Io..io non ci sto !

Tutta la situazione.. le loro manie.. le loro regole mi stanno strette !

Io non riesco ad accettare niente di tutto ciò.

A volte mi chiedo come sia possibile far parte di quella famiglia.

Se non fosse per la mia sorellina e per Charlotte..io..io li lascerei, mollerei tutto e.. e..” la voce le venne meno, come il coraggio che dimostrava in ogni situazione.


Quando si parlava della 'famiglia' le venivano sempre in mente i momenti brutti, come le lezioni impartitegli da piccola con Lady Bellatrix a fare da supervisore..ogni bacchettata sulle mani per una risposta sbagliata era ancora un vivido ricordo per Lyra. Ma c'erano anche i momenti belli che la bloccavano ogni volta facendola tornare al punto di partenza.

La quattordicenne era in crisi, e lo era lì, davanti ad uno sconosciuto con indosso la maschera kabuchi che osservava ogni sua reazione e catturava ogni suo pensiero razionale o no, che la scrutava come fosse una runa particolarmente difficile da riconoscere e apprendere.


Ogni cosa -pensieri, paure, dubbi, incertezze, ricordi dolorosi e segreti mai rivelati ad anima viva- veniva assorbita da quella sfera luminosa, e Lyra si sentiva persa nel limbo della paura e dell'incertezza “Io..io voglio andarmene, non sono come loro vogliono che io sia.

Non riesco ad essere la nobildonna dell'800, io adoro ridere alle battute e agli scherzi di James -sebbene non lo faccia così spesso davanti agli altri, internamente rido-, e adoro infrangere le regole!”

Riprese sicurezza nella voce e affermò “Io sono solo Lyra, non sono né la nuova lady Bellatrix, né il mio cognome..sono solo..ME”


*


Charlotte Ginevra Montrose n.8


Sarà difficile ma ci riusciremo, li abbandoneremo !

Non posso vivere nel modo in cui vogliono loro, ho già sprecato troppo tempo per le loro cavolate, io voglio vivere l'avventura, trovare luoghi nascosti, esplorare gli anfratti stretti del castello e conoscerne tutti i segreti.

Io..”


Un ricordo, o meglio una voce le sussurrò nel cervello ciò che lei, più di tutto, odiava sentire..


''Charlotte Ginevra tu farai quello che ti diremmo noi, nessuna Montrose può fare l'errore di sposare un mentecatto mezzo-babbano...sceglieremo noi per te, il figlio di Nott sembra la persona adatta non trovi cara ?'' disse suo padre, mentre sua madre rispondeva affermativamente con vigore.


La ragazza riemerse a forza dal ricordo scuotendo più volte la testa e stringendo forte gli occhi per eliminarne ogni dettaglio “NOOO ! Non accadrà ! IO ODIO NOTT E TUTTI QUEI PAZZI DEI MIEI PARENTI !” urlò infervorandosi contro la sfera, e meno male che lei era quella pratica e con i piedi per terra..


Charlotte tossicchiò per riprendere contegno di sé “Stavo dicendo che mi piacciono i passaggi segreti, soprattutto quello dietro alla doccia, l'ho scoperto insieme a mia cugina Lyra, un vero colpo di fortuna..ahh che ricordi meravigliosi” si perse di nuovo a pensare..

Alla prima volta che avevano attraversato il corridoio buio -l'una stretta all'altra, perché Lottie aveva paura dell'oscurità del nero profondo- che portava nella soffitta abbandonata, al primo scatolone aperto, al segreto condiviso con sua cugina, a ciò che era diventata una routine.


Charlotte ?”

La ragazza fu scossa e riportata alla realtà dalla voce della sfera..era tutto così strano, solitamente non si fermava a riflettere in questo modo..era troppo da Lyra.

Sì ?”

Di cosa hai paura ?”

Lei aprì la bocca per la sorpresa, ma non voleva dirlo, non voleva sembrare infantile, e aveva tanta paura di essere giudicata come tale, ma qualcosa la spinse a rivelare la verità “Il buio profondo mi terrorizza.. sento le orecchie fischiare, la salivazione mancare, il cuore esplodere fuori dal petto, mentre la mia mente fa apparire suoni che non esistono e i miei occhi fanno apparire..i..i serpenti, verdi e striscianti” rabbrividì al solo pensiero e chiuse gli occhi.


Quando li riaprì la stanza era di nuovo vuota, la luce illuminava una vecchia sedia vuota, girò lo sguardo e uscì di corsa senza guardarsi indietro..era stata un'esperienza TERRIBILE !




**


---Angolo Autrice---


Ciao a tutti !

Scusate se non ho pubblicato prima ma ho avuto un problema con internet, stupida rete..

Bene ora è tutto alla luce del sole, e adesso che cosa succederà ai nostri protagonisti ?

Eheheh, lo scopriremo solo vivendoo..


Spero che non mi odierete e di non aver frainteso qualche oc,

a presto !


Baci

Gin

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Capitolo 13
*** La gazzetta di Hogwarts ***


12


LA GAZZETTA DI HOGWARTS



Era il 20 Settembre, si avvicinava il solstizio d'autunno, le foglie stavano iniziando ad ingiallirsi e gli alberi stavano diventando spogli.

Hunter Mirror si trovava, come da consuetudine ormai, in giro nel castello di Hogwarts al posto di essere alla lezione di Aritmanzia.

Sapeva già che andare sarebbe stata una perdita di tempo, dato che il professore -anche se avesse studiato- gli avrebbe ammollato sempre il solito voto 'Desolante' , pertanto aveva deciso di dargli buca per concentrarsi su ben altre prospettive.

Suo padre Costantin Mirror, famoso spezzaincantesimi purosangue, aveva esposto le proprie perplessità al figlio, tramite lettera, riguardo la sua situazione sentimentale.

Secondo lui, era inconcepibile che il primogenito del casato -nonché colui che avrebbe tramandato il nome di famiglia- non avesse ancora una promessa sposa, pertanto l'aveva invitato -quasi minacciandolo di combinargli il matrimonio- a trovarsi presto una ragazza, rigorosamente purosangue, entro la fine dell'anno.

Aveva tempo, eccome se ne aveva, ma conoscendo i suoi tempi -per non parlare dei suoi gusti in fatto di ragazze- Hunter aveva iniziato a muoversi.

Ed ora eccolo qui, di 20 Settembre, a sfogliare il più grosso libro che abbia mai aperto in tutta la sua vita.

“Hunter, cosa stai facendo? Stai leggendo un libro ?” disse Scorpius esterrefatto, avvicinandosi senza essere chiamato in causa. Gli strappò il libro dalle mani per poi far sparire le bionde sopracciglia nella frangetta.

“Ci..ci sono le foto delle ragazze di Hogwarts ?! Con nome, cognome, data di nascita e stato di sangue?

All'ultimo si voltò di scatto in direzione del giovane Mirror, guardando allibito.

Tutti, in quella scuola, conoscevano la sua fissazione per il sangue puro... ma, in quel momento, Scorpius pensò che Hunter avesse davvero perso il lume della ragione.

“Beh, ecco... mio padre mi ha mandato una lettera, vuole che mi trovi una ragazza purosangue e che diventi presto mia moglie”.

“Fai sul serio?”

Continuò, sempre più sorpreso, il giovane Malfoy.

Era chiaro che l'ossessione per i purosangue fosse una cosa dei coniugi Mirror che il povero Hunter aveva solo ereditato e, per un attimo, gli fece quasi pena... QUASI.

“Certo! Ti pare che mi sposo con una lurida mezzosangue?! Dovresti saperlo anche tu, sei un Malfoy dopo tutto”

“Che vuol dire quel 'dopo tutto'?! Ti ricordo che ho una cugina mezzosangue razza di decerebrato”

E così Scorpius lo picchiò, col libro, sulla nuca facendolo imprecare.

“Ehy!” disse quello toccandosi la parte ferita.

“Ben ti sta, ora invece di perdere tempo in queste stronzate... alza il culo e muoviti che siamo già in ritardo per la prossima lezione, purista-del-cazzo.”

“Ok, ok, non c'è bisogno di offendere”

Ma Scorpius stava già tre metri avanti a lui, ignorandolo palesemente.

Così Hunter ne approfittò, raccolse da terra la sua 'Bibbia' e diede un'ultima sbirciata al volo.

Alice Elisabeth Cooper.

La sua foto gli saltò all'occhio appena aprì il libro.

Avrebbe compiuto sedici anni tra qualche giorno, e il fatto che fosse una purosangue serpeverde rese Hunter più felice che mai.


Aveva appena trovato la sua preda.


*


Serena Snow con un sorriso a trentadue denti, si rigirava tra le mani l'articolo fresco fresco di stampa che sarebbe presto stato sulla bocca di tutti.

Lo consegnò a Kenneth Bones -figlio adottivo di Rita Skeeter- l'ideatore della Gazzetta di Hogwarts, dal quale venne elogiata e dichiarata 'Santa protettrice dello scandalo', la carica a cui tutte le vipere aspiravano da tempo.

Lei rise in maniera perversa, malvagia, quasi inumana, perché finalmente dopo tutti quegli anni avrebbe avuto la sua vendetta.


Eppure Serena non era sempre stata una ragazza cattiva e vendicativa, anzi era venuta ad Hogwarts piena di speranze, sorrisi e buone intenzioni, tanto che il cappello l'aveva descritta come la perfetta Tassorosso, e lo era..o meglio lo era stata fino all'inizio del suo terzo anno.

Tante cose, o meglio persone l'avevano cambiata, l'avevano fatta diventare quello che era..


Era la fine dell'estate del secondo anno e la piccola Serena aveva appena ricevuto una lettera dal suo amico di penna..

Già dall'anno prima aveva conosciuto questo ragazzo in via anonima, lui aveva chiesto aiuto -in anonimato- al giornalino della scuola, e lei aveva risposto.

In seguito avevano iniziato a scriversi frequentemente, così Serena scoprì che il ragazzo era di grifondoro e che aveva la sua età.

Durante quell'anno si conobbero dal vivo e lei rimase parecchio colpita dall'identità del suo amico, che altri non era che Flame Varathon, uno dei ragazzi più carini del terzo anno.

Quando lui le chiese di uscire il cuore quasi le uscì dal petto, così come quando si misero insieme.

Ma nella sua vita troppe cose stavano andando bene e lei sapeva che ciò non poteva durare.

E infatti poco dopo l'inizio del quarto anno conobbe un altro ragazzo.

Un ragazzo che fece finta di aiutarla in pozioni e che in realtà la ingannò, rovinandole la vita per sempre.

Flame la lasciò non volendo conoscere la sua versione della storia e l'additò davanti a tutti come una Puttana che lo aveva tradito senza ritegno.

Da quel giorno tutti la guardarono schifati e la insultarono ogni volta che camminava per i corridoi, finché smise di abbrutirsi, iniziò a credere di essere ciò che loro dicevano e si comportò di conseguenza.

Prese la via del male e non tornò più indietro.


*


Riley Greengrass afferrò il giornalino dalle mani di una della compagne di casa e lesse ad alta voce:



LA GAZZETTA DI HOGWARTS

20 settembre 2025


esclusivo :


Festino in maschera non autorizzato

nella stanza delle necessità


Scoprite chi si cela sotto le maschere,

tradimenti amorosi e segreti scabrosi,

tutto a pag. 2-5


Girò le pagine e osservò le foto con noncuranza, più per vedere com'erano agghindati quei cretini che avevano osato non invitarlo che per altro.

Si bloccò a pagina quattro quando lesse un nome specifico sotto una foto di un bacio

'Marissa Scarlett Hunter e sconosciuto'

osservò bene la foto e digrignò i denti.

Era lei, quei capelli biondi li avrebbe riconosciuti ovunque ! E meno male che non voleva effusioni pubbliche con lui !

Con un aurea funerea alzò lo sguardo dardeggiante verso il tavolo di corvonero, lei lo fissò e lui incavolato come non mai si alzò da tavola e le fece segno di seguirlo fuori -non avrebbe dato spettacolo, era un Purosangue lui-.



“Ebbene ? Cos'hai da dire a tua discolpa ?”

Lei con gli occhi luccicanti pronti a far sgorgare quelle lacrime trattenute, aprì la bocca per parlare ma la voce non si decise ad uscire dalle sue corde vocali, così riprovò più volte e alla fine disse “Am..iii..io..io non volevo..ti assicuro che non è stata colpa mia..” scosse la testa mordendosi il labbro “Quel tipo era ubriaco ho cercato di aiutarlo e lui..lui mi ha baciata”

“E così la Snow ti ha beccata proprio in quel momento” disse Riley sarcasticamente stringendo i denti.

“È così..la foto non lo mostra ma subito dopo gli ho mollato uno schiaffo”

“Ma davvero ?”

“Riley io non ti mentirei mai !” disse mentre le lacrime iniziarono a scivolare sul suo volto, ne inghiottì qualcuna e con tutto il coraggio che possedeva nel suo esile corpo lo guardò negli occhi e gli disse “Io Ti Amo Riley Greengrass” per la prima volta era riuscita a dirglielo.


Si fissarono per alcuni minuti finché il ragazzo non spezzò il silenzio con la frase “Mi dispiace Mary” poi abbassò gli occhi e continuò “Ma ho bisogno di tempo”

“Tempo ?” pigolò lei.

Lui rialzò lo sguardo “Si, per riflettere”

“Riflettere ?” sapeva di star ripetendo inutilmente le sue parole ma non riusciva a fare e dire nient'altro.

“Riflettere su di noi..capire se meriti il mio perdono..capire se riuscirò a fidarmi di nuovo di te”

“Mi..mi..stai lasciando ?” disse ormai preda delle lacrime, singhiozzando a più non posso.


Lui la guardò con sofferenza, odiava vederla in quello stato, si stava odiando per quello che le stava facendo..ma lei lo aveva tradito, le sue labbra l'avevano tradito.

E sebbene lei aveva professato la sua innocenza quel bacio c'era stato e lei gli aveva mentito, o meglio aveva omesso il fatto di stare per andare ad un festino in maschera.

Non che lei avesse il bisogno di chiedergli il permesso, ma almeno avrebbe potuto renderlo partecipe, lui avrebbe fatto in modo di imbucarsi per controllare che non accadessero cose del genere, porco Merlino !


“Si, temporaneamente..tra una settimana ti farò sapere se la mia decisione e definitiva o revocata” detto ciò le volse le spalle e se ne andò, affrettando il passo.

Marissa si lasciò cadere per terra e lo guardò andare via con gli occhi appannati dalle lacrime.



*


In sala grande Lucy Weasley si alzò di scatto, prese la gazzetta e gliela sbatté in faccia a Micheal Timberwole, il suo sguardo avrebbe potuto uccidere, d'altronde quando si arrabbiava sembrava nonna Molly.

“So che sei tu, anche se non c'è scritto il nome so di per certo che quel coglione con i capelli da deficiente sparati fino al soffitto sei TU !” sibilò socchiudendo gli occhi e sbuffando fumo dal naso.

“Lux”

“NON. OSARE. CHIAMARMI. COSÌ !”

“Lucy, quel..bacio non conta nulla”

“Ah ma davvero ? E io conto ancora qualcosa per te ?” questa volta la voce le tremò a fine frase.

Lui gli prese le mani e le disse che lei era la cosa più importante per lui.

“Ma hai dovuto ferirmi ugualmente, avrai sicuramente pensato che io 'stupida' non sarei mai riuscita a scoprirlo..non è così ?”disse con voce tramante.

“No ! Lucy io”

Lei rise amaramente con le lacrime agli occhi e annuì a sé stessa prima di dirgli “Io per te d'ora in poi sono Weasley !” e slacciare le mani dalle sue per correre via.


Micheal le corse dietro e le afferrò un polso prima che potesse fuggire verso chissà quale corridoio, la tirò a sé e le disse “Non puoi dire sul serio ! Non puoi lasciarmi !”

Lei si scostò quasi schifata e disse “Beh l'ho appena fatto”

“Dammi una seconda possibilità”

“Ne hai già avute troppe..se vuoi il mio perdono dovrai sudartelo”

“Cosa devo fare ?”

“Riconquista il mio cuore..anche se” rise amaramente “credo sarà un'ardua impresa, visto che me l'hai appena bruciato” disse correndo via immersa dal suo dolore e dalle sue stesse lacrime.



*


In un ala sconosciuta e data per fatiscente del castello si stava svolgendo una riunione straordinaria della confraternita.

Il capo eletto dai Guardiani, i membri più anziani, per presidiare quell'incontro era Jackson Wilkes, che in quel preciso momento stava urlando come un ossesso a tutti i suoi sottoposti

“Come diamine è potuto succedere ?! Chi ha compilato le liste ? Chi ha messo il nome di quella stronza tra gli ospiti ? Voglio. Quel. Maledetto. NOME !”

“Si è imbucata” fu un sussurro quello di Anna, ma fu udito come se l'avesse urlato.

“Bene” disse sarcasticamente “Chi ha ingaggiato il buttafuori ?”

Tutti gli sguardi si girarono verso il ragazzo con le treccine che si guardò intorno sconvolto “Jax, io.. era qualificato ho letto più volte il suo curriculum e te l'ho mostrato per avere l'approvazione-”

“Alzati e vieni avanti” disse James Sirius -altro guardiano-.

Una sedia apparve al centro della stanza delle conferenze per ordine dei due Eletti.

Il ragazzo si sedette e il coro dei tre guardiani gli urlò “SEI STATO ESPULSO DALLA CONFRATERNITA DEL DRAGO JOHN HARTWOOD !”

Flame Varathon mosse la bacchetta verso il condannato e sussurrò “Oblivion !”



*


--Angolo Autrice--


Salve bella gente !

So di essere in ritardo e che questo capitolo è molto deprimente ma non tutto è rosa e fiori nella vita. Detto ciò spero che comunque vi sia piaciuto.

Ogni parere o suggerimento è sempre ben accetto.

Baci

Gin



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Capitolo 14
*** Perché le sfighe non vengono mai sole ***


13

PERCHÈ LE SFIGHE

NON VENGONO MAI SOLE



Le notizie contenute nel giornalino scolastico avevano fatto il giro di Hogwarts in non meno di quindici secondi, un record anche per le più pettegole della scuola, che altri non erano che le componenti del funclub di James Sirius Potter.

Perciò quella giornata era diventata un incubo a ciel sereno per la maggior parte degli aspiranti dragoni, mentre alcune coppie si sfaldavano, il mito di Jessica Hartwood era sfatato con la foto della trasformazione di Kleo Mocorov in prima pagina.

La ragazza era su tutte le furie, non solo il suo segreto non si poteva più considerare come tale, ma per di più la gente -stupide ochette invidiose e ragazzi arrabbiati- continuava ad additarla come bugiarda, stronza e anche troia.

In quel preciso istante qualcuno la urtò così forte da farla cadere a terra.

"No dico ti sembra il modo di camminare razza di elefante ?!" urlò alzando gli occhi.


Tweddle diventò più rossa dei capelli della Potter e gli urlò contro "Elefante a chi ?! Come osi cialtrona !"

Anche la vita della mora non era andata esattamente come aveva previsto..


Nel suo immaginario James avrebbe scoperto che era stata lei la sconosciuta tra le sue braccia quella sera, ma lui non aveva capito niente, anzi per qualche giorno l'aveva assillata per aiutarlo nella ricerca della famigerata ragazza, ma alla fine aveva lasciato perdere perché nessuna ragazza era risultata idonea alla sua selezione -aveva ingaggiato gli elfi domestici delle cucine per mandare i volantini della 'selezione' o meglio sfilata-presentazione delle ragazze di Hogwarts nella stanza delle necessità-. Ovviamente quello stupido stratagemma non era piaciuto a Twed, soprattutto perché non l'aveva neanche presa in considerazione per la sua ricerca.


Così sconsolata e depressa si aggirava con la testa tra le nuvole all'interno del castello.

Quando Kleo le venne addosso il suo Io acido e peperino aveva preso il sopravvento.


"Mi sei venuta addosso con una delicatezza di un troll" rispose Kleo

"Sei tu che non guardi dove vai, troppo presa a cambiare aspetto per conquistare tutta la scuola. Cos'è ? Ti fai talmente schifo da credere di dover ricorrere a questi trucchi per poter piacere a qualcuno ?" esplose Twed mettendo in bocca tutti i pensieri e le arrabbiature presenti e passate, stava riversando su Kleo tutte le sue paure sotto forma di insulti: si stava comportando proprio come quelle ragazze che tanto l'avevano fatta soffrire anni prima, ma non riusciva a capacitarsene.

"Beh detto da te questa si che è buona" rise ironicamente la ragazza dai capelli verdi.

Il primo cazzotto nacque spontaneo dritto sul naso della metamorfomagus.

"COME OSI !!"

Twed ghignò soddisfatta, d'altronde aveva convissuto con le serpi per sei anni, qualcosa doveva pur averla imparata.

"Ora ti faccio vedere io !" esclamò Kleo balzando addosso all'altra .


*


Marissa apparve proprio nel momento in cui le due erano finite a terra e si stavano tirando i capelli.

"OH SANTISSIMO MERLINO ! Che. Diamine. State. Combinando ?"

Mary si avvicinò per separarle ma il calcio di Tweddle, che doveva prendere la testa di Kleo, finì dritto dritto sullo zigomo destro della mal capitata.

"MA SEI SCEMA !!" urlò Marissa contro Tweddle.

"Che cazzo ci fai qui ? Fatti gli affaracci tuoi !"rispose la parte acida di Tweddle.

"Non ne ho alcuna intenzione ! Ora spiegatemi per che cavolo state litigando come delle stupide in mezzo al corridoio !"ordinò la corvonero risoluta come mai, tanto da sembrare un misto tra Hermione Granger e la McGranitt stessa.

Le due litiganti si guardarono in cagnesco e non risposero.

Poi non si capì bene come ma la faida ricominciò, forse per un insulto sussurrato o per uno sfioramento di spalla, comunque Marissa si ritrovò a tentare di separarle nuovamente, e fu così le beccò la McGranit, che rifilò a tutte una settimana di punizione e l'ingiunzione di finire al più presto in infermeria per farsi curare le ferite d'artigli e bozzi violacei.


*


Arrivate in infermeria, arrabbiate e doloranti si fecero curare mantenendo il mento in alto dell' ho-ragione-io, mentre Marissa le fulminava con lo sguardo per l'umiliazione con la preside appena subita.

Lei si prestò per prima alle cure mediche e se ne andò il più presto possibile.

Stava camminando per i corridoi con il fuoco dell'ira nelle vene, borbottando qua e là imprecazioni sulle sue inutili buone intenzioni che la facevano finire nei casini, sulle serpeverdi rincretinite e le punizioni senza capo né coda della Mc.

In quel momento si sentì chiamare e alzò gli occhi al cielo pensando che fosse ancora la Chips che voleva convincerla a tornare in infermeria -quella donna voleva rinchiuderti sempre lì dentro-, ma si sorprese quando sentì un profumo famigliare avvolgerla con un caloroso abbraccio.


“Mary! Oddio Mary” Riley la strinse forte a sé, come la cosa più preziosa al mondo.

“Riley... ma cosa ?” domandò lei sorpresa.

“Ho saputo della litigata, mi hanno detto tutto. Ancora non posso crederci che hai partecipato ad una rissa e che sei pure finita in infermeria! TU?! La mia dolce e sensibile Marissa” continuò lui accarezzandole i capelli “Non ci credo, insomma.... non è da te... cosa è successo? E come stai, sei ferita?”

“No.. no..sto bene, tranquillo” balbettò ancora incredula di vederlo preoccupato per lei

“Sicura?”

“Sicura” disse con un sorriso.

“Perché sorridi ? Sei appena uscita dall'infermeria dovresti”

“Perché sei qui..nonostante tutto, tu sei qui..vorrà dire pur qualcosa no ?”

“Ahhh fanculo la settimana di pausa” disse prendendole il viso e baciandola con passione.

Lei rispose immediatamente con le lacrime agli occhi della felicità.

“Non avrei dovuto reagire in quel modo..ma sono fottutamente geloso e possessivo”

Lei lo abbracciò e infossò il viso nel suo petto, annusando il profumo di Riley “Ti amo lo sai ?!”

“Si..” poi le fece alzare lo sguardo “e ti amo anche io”


*


In infermeria Tweedle e Kleo ripresero a litigare fino a che madama Chips -esaurita- gli lanciò un Silencio, a quel punto si insultarono con gli occhi, li muovevano e li storpiavano in talmente tanti modi diversi da sembrare veramente delle streghe pazze e invasate, come quelle che infestavano Nocturne Alley.


Nella stanza tornò il rumore, con l'arrivo di Albus e James Potter.

“Tweed! Ma che cavolo è successo?” esclamò il secondo, ignorando totalmente Kleo, fiondandosi sul letto dell'amica.

“Chiedilo a lei, James!” e la indicò.

“Kleo, giusto? Tu sei la migliore amica del fratello di Flame”

“Si chiama Drake!” rispose acida la serpeverde, ma James non ci fece troppo caso.

“Stai in camera con Lily e Alice vero ?” chiese più gentilmente Albus.

“Si, beh... che è successo? Insomma ragazze -mi riferisco ad entrambe- c'era bisogno di fare una piazzata davanti a tutti? Siete delle signorine, poi da te Tweedle non me l'aspettavo proprio! Prima fai la predica a me e poi inizi una rissa?” James si girò, ridendo alle sue stesse parole, verso Tweedle facendola arrossire vistosamente.

Aveva ragione e lei lo sapeva.

Che figuraccia! - pensò


“Si beh... ha iniziato lei a provocarmi, mi è venuta addosso” rispose Kleo additando l'altra.

“Tu mi sei venuta addosso !” ribatté Tweddle

“Non è assolutamente vero ! Ho talmente tanti cazzi per conto mio, che stavo pensando a te e a farti uno sfregio venendoti addosso ? Nemmeno ti ho vista!”

“Non ti credo e comunque 'i cazzi' te li sei cercata..cos'è ? Ti divertivi a prendere in giro i ragazzi travestendoti da Jessica?!”

“NON. OSARE. DIRE. UNA. PAROLA !” rispose Kleo digrignando i denti.


Albus decise che era meglio tornare a farsi i cavoli suoi, migliore amico si, ma idiota che si fa rincitrullire no! Così uscì di soppiatto -non senza prima aver fregato qualche pozione alla Chips, era pur sempre una Serpe curiosa-.


“RAGAZZE!” James, a quel punto, decise di riprendere in mano la situazione.

Tweedle era ormai stata medicata a sufficienza quindi -secondo il giudizio del Potter- poteva lasciare l'infermeria “Tweed vieni con me” senza aspettare una risposta dalla ragazza, le prese un braccio ed iniziò a trascinarla fuori “Adesso” e sparirono entrambi dopo aver varcato la porta.


*


Kleo rimasta da sola iniziò a porsi molte domande :

aveva davvero sbagliato a creare il suo alter ego ?

Veramente adesso praticamente tutta la scuola la odiava ? Eppure non le erano parsi scontenti i ragazzi quando faceva le sue apparizioni, anzi tutt'altro..forse era solo il fascino della ragazza misteriosa, della sconosciuta che appariva e scompariva a piacimento.

Eppure era tutto nato per difendere se stessa, per essere ogni giorno una ragazza differente, per poi capire chi era davvero..non sembrava una cosa tanto brutta.

Eppure era da sola..nel mirino delle belve assatanate pronte a farla fuori senza nessuno..


"Non ti starai abbrutendo con le tue solite pippe mentali, vero Klé ?" spuntò all'improvviso Lily.

"Lils!"esclamò zompando sul letto, non l'aveva proprio sentita entrare.

“BU!” salì sul letto e avvicinò la faccia per urlarle nell'orecchio.

"Scema" disse tirandole un cuscino in faccia.

Lei rise e batté le mani con un unico schioppo "Ho portato gente..alleati, non preoccuparti"


Come se fossero appena stati invitati ad entrare apparvero a ruota : Alice, Drake e Flame

“Flame ?!” esclamò lei palesemente sorpresa.

“Suvvia, mica sono così brutto” scherzò lui.

“Che ci fai qui?!”

“Sono qui” e si spostò in modo da aver Kleo di fronte a sé “Perché ho sentito che una mia amica ha menato una ragazza... forse la conosci, si chiama Kleo”

“Ah-ah, molto spiritoso” tentò di rispondere lei, ma era ovvio che ridesse sotto i baffi.

“Tutto apposto ? Che è successo?” chiese Drake dando una spallata al fratello, per dirgli di mettere giù le mani dalla sua migliore amica..odiava quel modo di fare di Flame : sempre scherzoso e amichevole..puah !


Flame lo ignorò e si sedette sul letto dell'amica e, prendendole entrambe le mani, la guardò negli occhi in cerca di una riposta.

Era proprio quel suo modo di guardarti così intensamente negli occhi che, a Kleo a volte faceva perdere la testa.

Le procurava un senso di calma e serenità: quelle iridi dorate -come oro fuso- mischiate nelle sue fredde ed inespressive sapevano scioglierle il cuore.


La ragazza distolse lo sguardo e fissò Alice e Drake

“Mi ha fatto cadere per terra venendomi addosso, ero nervosa oggi e le ho risposto male... ma anche lei doveva esserlo perché abbiamo finito per perdere il controllo” disse alzando le spalle.

“Kleo” iniziò Ally sospirando, ma Drake la bloccò sul nascere, l'ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento era una ramanzina alla Cooper, si poteva andare direttamente al finale.

“Capita a tutti una giornata no... non è successo niente, vedrai che si sistemerà tutto”

Lei non disse niente ma esprimeva gratitudine con gli occhi.

Si girò per aspettare le altre sentenze, ma non ce ne furono, anche Flame stava sorridendo.. con uno di quei suoi splendidi sorrisi che emanavano calore e rischiavano di far cadere la maschera di indifferenza che lei si era creata da anni.

"Bene" Lily fece un altro schioppo di mani, sembrava averci preso gusto, probabilmente avrebbe continuato a farlo tutto il giorno, d'altronde era fatta così..mentre alcune ragazze 'particolarmente anormali' avevano la parola del giorno, Lily aveva l'azione fastidiosa del giorno irritare la gente la divertiva -Kleo sperava tanto che fosse solo una fase- "Ora che la pesantezza è finita, chi vuole un goccetto di Whisky invecchiato ?"

"E quello quando l'hai preso ?" chiese Flame

"Dall'ufficio di Luma" rispose Alice attaccandosi per prima alla bottiglia.


I due si guardarono e Ali arrossì ricordando il bacio che gli aveva dato e soprattutto quando l'aveva visto nello spogliatoio. Anche Flame sembrò ricordare quell'episodio tanto che arrossì un poco e sviò lo sguardo grattandosi la nuca.


*


Nel frattempo Albus, che era uscito dall'infermeria per allontanarsi da quelle due isteriche in fase di ovulazione o premestruale -ne era certo-, s'imbatté in un'altra pazza isterica incoerente.

"Ah sei tu" disse il ragazzo cercando di sorpassarla.

"Non sarai mica ancora arrabbiato con me, Potter ?!"

"Figurati Montrose, non sprecherei mai il mio tempo prezioso per tenere il muso ad una come te"

Lei s'inviperì subito e mise lo sguardo altero e orgoglioso, con tanto di mento all'insù.

"Cosa vorresti dire con una come me ?"

"Sei una strega nel senso offensivo della parola" disse lisciandosi le unghie sulla spalla.

"E tu sei un maiale ambulante che prende in giro le ragazze indifese"

"No scusa e questa come ti è uscita ? Non eri miss palo-nel-culo-Montrose-erede-del-patrimonio-blablabla ?!"

La sua parte peggiore la fece scattare in avanti e il ragazzo si ritrovò sbattuto al muro e tenuto per la cravatta.

"Alla faccia della ragazza indifesa"

"Di solo un'altra parola vermicolo bipede e desidererai non essere mai nato"

Lui fece un sorrisetto, si spinse in avanti a baciarla e nel mentre allentava la presa sulla cravatta, per fuggire alle spire dell'arpia il più in fretta possibile .

Lyra rimase scioccata dal bacio, tanto che all'iniziò resto con gli occhi spalancati e poi mentre si stava rilassando, ricambiando anche il bacio, lui fuggì via.

Lyra, accortasi dello stratagemma urlò "Razza di idiota ! Questa me la paghi !" e iniziò a rincorrerlo per tutto il castello.




--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, io mi sono divertita un mondo a scriverlo :)

Dal prossimo capitolo inizieranno le prove individuali per gli aspiranti dragoni..mmm non so se spoilerarvi in cosa consisteranno oppure no..mmm..

NO

Muahahaah


Baci

Gin


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Capitolo 15
*** Fight your fear ***


14

FIGHT YOUR FEAR



Hunter Mirror con un ghignetto spavaldo, dopo essersi rimpinzato a sufficienza, si alzò dal suo posto -ovvero tra Scorpius e Albus- e si diresse tutto tronfio verso la sua futura sposa.


Alice stava chiacchierando amabilmente con Lily e Kleo quando si sentì toccare una spalla, si girò e rimase interdetta guardando la figura di Hunter Mirror davanti ai suoi occhi, ok che era un bel vedere, ma che diamine ci faceva lì ?

"Ciao splendore" esordì il biondo facendole l'occhiolino, nascondendo l'occhio azzurro.

"Ciao" disse Alice stupita e confusa.

"Devo parlarti"

"Parla pure" disse tranquillamente Ally.

"Ti dispiacerebbe alzarti ? Non voglio condividere i miei affari con tutto il mondo magico"

Lei si rigirò e alzò gli occhi al cielo, prima di salutare le sue amiche e seguire il ragazzo.


Ally si sedette sul banco dell'aula vuota dover Hunter l'aveva condotta e incrociò le braccia al petto, mentre lui rimase appoggiato elegantemente al banco di fronte al suo -ma senza toccarlo troppo, non sia mai che ci fosse troppa polvere e che gli si sporcasse la divisa-.

"Allora ? Non ho tutto il giorno" esordì la ragazza.

"Bene, allora volevo informarti che d'ora in poi sarai la mia ragazza"

Lei rimase a bocca aperta, non solo non gliel'aveva chiesto, ma imposto, in più l'aveva detto con quel suo tono sfacciato da 'Mr tanto-lo-so-che-cadi-ai-miei-piedi'.

"Co..come ?"

"Oh avanti non fare quella faccia ! Staremo insieme, così che poi potremmo sposarci e sfornare un erede purosangue"

"IO NON SFORNERÒ UN BEL NIENTE !" urlò infervorata la Cooper.

"Ma mica ora, che hai capito, dopo il matrimonio" continuò imperterrito.

"Io non ti sposerò mai ! Trovati un'altra mucca da ingravidare" disse alzandosi e andandosene sbattendo la porta.

"Beh cambierai idea" disse al vento.

*


"Allora chi è che dovrebbe fare la prova oggi ?" disse con il tono annoiato di uno che è stato appena costretto a fare da balia a degli asticelli.

"Per la terza volta : tocca a Robin Rhodes" esclamò Gillian alzando teatralmente le mani al cielo, vabbé che era una tassorosso e quindi paziente per natura, ma a tutto c'è un limite e Liam O'Grady aveva superato quel limite da un pezzo.

"Senti, se non ti interessa puoi anche girare a largo, non abbiamo certo bisogno di pesi morti qui" esclamò Ashley Drake scacciandolo via con la mano, come se fosse una mosca.

"Sai benissimo che non posso andarmene, -per quanto ne sarei felice, pur di non stare qui con voi due mentecatte-, sono un Eletto, come te biondina ed è mio compito giudicarli vinti o vincitori"

"Stiamo in banca allora" sussurrò -ma abbastanza forte da farsi sentire- Gillian, facendo scoppiare a ridere Ashley, che non mancò di darle il 'cinque'.

"Non mi ti ricordavo così simpatica Anderson"

"Oh, questo è perché non vedi più in là del tuo naso caro O'Grady"

"O forse non sei mai stata così interessante da attirare la mia attenzione" disse lui fischiettando.

"Brutto essere fastidioso.." iniziò Gill e per fare arrabbiare la dolce Gillian ce ne voleva..

"SILENZIO ! Sta iniziando" esclamò Jackson Wilkes sedendosi nella poltrona d'onore.


*


Robin entrò nella sala che le era stata indicata sul messaggio volante, non aveva idea di cosa avrebbe dovuto fare..solitamente lo dicevano sempre sui loro biglietti o inviti, mentre quella volta aveva ricevuto solo data, ora e luogo -neanche poi così preciso se doveva dirla tutta-.


Aprì la porta, un cigolio assordante seguì il suo gesto e s'immerse nel buio silenzioso della sala.

La porta si richiuse, facendo più rumore di prima e la ragazza sobbalzò, accendendo immediatamente la bacchetta con un incantesimo non verbale.


La stanza buia era un inquietante corridoio stretto e lungo, camminò per diversi metri o chilometri non sapeva bene, e ad un tratto sentì un rumore..come delle goccioline che affondavano nell'acqua.

Poco dopo trovò una pozza scura sulla sua destra e uno spiraglio di luce da cui cadevano le gocce rumorose.

Si avvicinò e salì la scaletta metallica melmosa, che le si presentò davanti, senza paura, ma non riuscì a trattenere un versetto schifato alla sua vista.

Afferrando i montanti della scala solo con l'indice e il pollice, salì alla svelta e aprì il portello da cui usciva lo spiraglio di luce.

Un cigolio inquietante sopraggiunse ma Robin non ci fece quasi caso, troppo intenta a studiare l'aria notturna circostante.

Quella non era decisamente Hogwarts, e nemmeno Hogsmeade, dove cavolo era finita ?


Una volta uscita totalmente dall'angustiante scala del corridoio si girò in torno e capì di essere uscita da un tombino, rabbrividì immediatamente pensando solo “Merlino che schifo ! Adesso puzzerò peggio di Goyle”.

Finalmente riuscì ad aguzzare la vista e scorse una figura familiare sgattaiolare dietro una villetta, “Che diamine ci fa Tweedle qui ?”

Seguì la sua compagna di stanza finché poté, ma la serpeverde era parecchio veloce, tanto che la stava distanziando troppo facilmente, così decise di chiamarla e farla rallentare

“Twed !!”

“Ehi Tweed !”

Ma non si fermò, anzi le sembrò quasi che affrettò il passo ancora di più per fuggire via.

E così fece, dopo qualche istante la ragazza era sparita.

Che stramberia era mai quella ? Perché era fuggita facendo finta di non averla sentita ?

Cosa aveva fatto di male ? O forse era lei che stava facendo qualcosa di losco ? Bah !


Robin scese dal marciapiede e s'incamminò per le stradine di quella cittadina, aveva un aspetto.. familiare, sembrava..

Sembrava un quartiere di Londra..

Sì, c'era già passata una volta !

Ma ancora non riusciva a capire come potesse esserci arrivata così in fretta e soprattutto cosa ci facesse lì la sua compagna di dormitorio..


Dopo poco sentì un traffico e vari rumori avvicinarsi tutti insieme e curiosa come non mai si avvicinò per impicciarsi.


Una marea di macchine correvano qua e là andandosi quasi addosso.

Ad un tratto vide una figura alta attraversare le strisce nel punto più pericoloso dell'incrocio.

“Ehi tu ! Togliti di lì deficiente !”

Quella figura si girò verso di lei e sorrise... era Nolan Ainsworth.

“Ehi Rob !” disse sorridendo continuando ad attraversare le strisce senza guardare.

Tre macchine in tre direzioni opposte avevano in traiettoria il biondino e solo lei poteva salvarlo, solo lei poteva mettersi in mezzo e sacrificarsi per salvare il ragazzo che le faceva battere il cuore.

Ma Robin era una serpeverde e la sua paura più grande era proprio quella di ritrovarsi menomata.

Come avrebbe potuto affrontare una vita in quel modo ? Come avrebbe potuto guardare Nolan negli occhi e non odiarlo per quello che era stata costretta a fare dalle circostanze ?

“NOLAN !! IDIOTA TORNA SUL MARCIAPIEDE !” urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, ma lui era troppo lontano.

Cercò di raggiungerlo correndo ma la macchina fu più veloce.

Nolan rimbalzò sul parabrezza e sul tettino della macchina prima di finire sull'asfalto esattamente davanti ai suoi piedi.


Le parole non riuscivano ad essere pensate e formulate dalla mente, mentre le lacrime sgorgavano impazzite come i battiti del suo cuore.

Oh mio Dio che cosa ho fatto !!

“Noooo Nolan !!!”

“Ti prego svegliati !”

“TI pregooo”


La sala tornò tutta buia.

Il corpo di Nolan era sparito.

Londra era sparita.


Poi una luce le indicò la via da seguire...


*


“Noo” disse Gillian mordendosi il labbro tremante.

“Che peccato” disse amareggiata Ashley.

“Che gran perdita di tempo” borbottò Liam alzandosi dalla poltrona.

“Beh..capita” disse Jackson alzandosi e cacciando via tutti gli spettatori.


*


Nolan la vide uscire con aria turbata da una stanza comparsa dal nulla e si chiese che diamine ci facesse lì al settimo piano, quando sarebbe dovuta essere nei sotterranei o in sala grande..

Che fosse stata fino a quel momento nella stanza delle necessità ?

“Hey Rob !” la chiamò facendole un cenno.

La ragazza sembrò impallidire come un cencio e si girò con gli occhi sgranati “Nolan” disse con voce spezzata.

Lui le si avvicinò e lei trattenne a stento le lacrime, gli sfiorò la guancia con la mano fredda e tremante e sussurrò “Sei.. Vivo ?”

“Certo” disse con un sorriso per poi iniziare a preoccuparsi “Che hai ? Ti hanno fatto del male ? Devo picchiare qualcuno ?” disse senza ironia, era completamente serio, avrebbe fatto di tutto per proteggerla.

“No” disse cedendo ad un singhiozzo “Io..io..ho”

“Cosa ?” disse lui abbracciandola, ma continuando a fissarla intensamente negli occhi verde acqua per cercare di carpire più informazioni.

“Sono una stupida..ho fatto una cazzata..potrai mai perdonarmi ?”

“Qualsiasi cosa tu abbia fatto non credo sia così grave.. e poi te l'ho sempre detto : se mai dovessi uccidere qualcuno io ti aiuterò a seppellire il cadavere, le prove della tua colpevolezza e ti fornirò un alibi”

Lei sorrise tra le lacrime e scosse la testa “Non ti merito..sei il miglior amico che si possa avere e io non ti merito”

“Ahh non dire cazzate !” La riprese lui asciugandole gli occhi con i polpastrelli “Anche se fossi una serial killer rimarresti l'unica che..” si bloccò e si diede dello stupido, temendo di aver detto troppo.

Lei sgranò gli occhi e sussurrò “Cosa ?”

“Non potrei mai odiarti Rob”

“Dici così solo perché non sai che cosa ho fatto”

“Non mi importa..qualsiasi cosa sia non voglio saperla”

Ma lei continuava a tremare con le lacrime che sfuggivano al suo controllo, tanto che non riusciva neanche ad accorgersene, non si era mai resa conto di essere così debole..faceva tanto la donna forte, che fronteggiava tutto e tutti a testa alta senza mai demordere, ma in realtà in quel momento si sentiva piccola, stupida, debole e si vergognava per quello che aveva fatto, o meglio non fatto nella stanza delle necessità.

Chiuse gli occhi e affossò il viso nel maglione di Nolan “non dovresti essere così buono con me”

“Guardami” disse lui cercando di afferrarle il mento senza riuscirci

“Sono un'idiota egoista dovresti odiarmi”

“Non mi piace ripetermi, ti ho appena detto”

“Ma tu devi farlo !” disse alzando il viso e la voce, spingendolo con la mano via da sé senza sortire l'effetto desiderato “Ti ho lasciato morire, per la mia stupida fobia ho lasciato che..” altri fiumi di lacrime fuggirono via lasciandola col respiro mozzato

“Hai visto un molliccio o robe simili ? Era solo una stupida illusione, non era la realtà”

“Era una prova..ed io ho fallito, sono un fallimento totale”

“Ehi piccola cleptomane” disse lui cercando di farla sorridere “Se tu sei un fallimento io cosa sono ?”

“Sei il ragazzo perfetto Nol” disse abbracciandolo.

“Sarebbe bello se tu lo pensassi davvero..90% bugia e 10% verità, non era così che ti eri presentata a me ?”

“Questo è uno di quei momenti in cui sono la vera me”

“E quindi cosa significa quella frase ?”

“Non ho fatto in tempo a buttarmi per salvarti, ma sono pronta a farlo adesso, la domanda è : tu mi ami Nolan ?”

Lui prese tempo a fissarla, era così bella anche con il rimmel sbavato, gli occhi rossi per il pianto e la scia umidiccia lasciata dalle lacrime sulle sue guance.

“Non ho mai osato sperare che tu me lo chiedessi, ho sempre pensato che avrei portato questo segreto nella tomba..ma tu riesci sempre a distruggere i miei piani” disse sorridendo e stringendola a sé. “Sei l'unica ragazza che potrei mai amare.. io ti amo Robin”

La ragazza gli saltò praticamente addosso e diedero il via ad un dolcissimo bacio.



**


--Angolo Autrice--

Buone feste a tutti ! (Anche se in ritardo)

come avrete immaginato sono stata vittima della pigrizia del Natale, e ho scritto a rallentatore, prima un pezzo, poi un altro..insomma c'ho messo un'eternità :(

Comunque ecco a voi la prima prova individuale, ce ne sarà una per ogni partecipante.

D'ora in poi i capitoli saranno strutturati come questo fino a che non si esauriranno i partecipanti.

Poi ci sarà il tanto atteso capitolo natalizio e poi sorpresa xD

Spero vi sia piaciuto !


A presto

Bacioni

Gin


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Capitolo 16
*** Broken Princess ***


15

Broken princess



Erano passate delle settimane e ormai la vita ad Hogwarts era entrata nel pieno dell'attesa della festa di Halloween, era solo il 12 ottobre eppure non si faceva altro che parlare di quella maledetta festa -anche i fantasmi ne parlavano, anche se loro festeggiavano il complemorte del loro amico Nick-.

Ma la vita all'interno delle mura non era poi cambiata così tanto, certo si erano ormai rinchiuse nel baule le calze leggere, per fare posto a quelle più pesanti, ma ormai era tutto piuttosto normale e piuttosto monotono.

I giorni erano scanditi da orari e lezioni e l'unica fonte di gioia sembrava essere la prospettiva dell'uscita mensile ad Hogsmeade.


Ma ovviamente non a tutti andava bene la noia e la tristezza, per esempio Micheal Timberwole non si era dato per vinto, ed assieme ad Hunter Mirror aveva iniziato ad essere un mezzo-stalker-rompi-boccini..certo Hunter dava fastidio a Alice Cooper per quell'assurdità del matrimonio purosangue, ma lui tartassava Lucy Weasley dalla loro rottura.


“Mike che cosa vuoi ?” disse la rossa alzando gli occhi al cielo.

“Solo parlarti..mi hai evitato in questi giorni”

“Non puoi parlarle ! Hai perso tutti i tuoi diritti appena le hai spezzato il cuore” disse l'amica di lei.

“Piper !” l'ammonì Lucy

La ragazza alzò le mani e si allontanò di poco per tenere sottocchio lo stronzetto doppiogiochista che aveva ferito la sua migliore amica.

Lucy liberò il polso dalla stretta di Micheal e incrociò le braccia sotto il seno “Che cosa vuoi ?”

“Un'altra possibilità..sono disposto a tutto Stellina, anche a pregarti in ginocchio”

“Alzati !”disse tirandolo su per un braccio “E non chiamarmi Stellina ! Io non sono più la tua Stellina..tu mi hai tradito Mike.. e sai che l'unica cosa che non riesco a perdonare è proprio il tradimento ! Ti ho dato la mia fiducia, il mio cuore e tu l'hai calpestato..non ti darò una seconda possibilità” scosse la testa con gli occhi chiusi, si morse il labbro prima di riaprirli “Non posso.. lasciami in pace Micheal !” disse raggiungendo la sua amica a testa bassa, per poi girarsi a guardarlo per l'ultima volta “È finita, fattene una ragione”



*


Ashley Drake per la prima volta aveva deciso che non sarebbe arrivata tardi ad una delle riunioni, forse perché non aveva nulla di meglio da fare, o perché la McGranitt aveva appena rifiutato per il sesto anno consecutivo la sua richiesta di eliminare il Quidditch e mettere al suo posto uno sport molto più elegante e gradevole come il pattinaggio artistico.

Fatto sta che appena fu davanti alla porta secondaria della stanza delle necessità -dietro l'arazzo del possente Dragone nero- incontrò una delle persone che avrebbe tanto, ma tanto voluto evitare.


“Entra”

“Non eseguo i tuoi ordini O'Grady”

“Si, beh smettiamola con questa guerra fredda ok ?”

Lei rimase sorpresa tanto che spalancò gli occhi marroni “Ok, va bene” disse entrando.

“Tanto lo so che sei innamorata di me..si vede sai ?” disse seguendola ghignando.

“Brutto troll” disse Ashley dandogli una spinta con la mano sul petto.

“Per fortuna che siamo i primi, altrimenti qualcuno avrebbe potuto pensare che questa tua negazione è la prova evidente della tua bella cotta per me”

“Io non ho nessuna cotta per te” disse continuando a spingerlo con entrambe le mani “sei solo un egocentrico pallone gonfiato, come potrei anche solo pensare di innamorarmi di te” disse facendo una smorfia alla terzultima parola.

“Oh andiamo ! Ne saresti tremendamente eccitata..” disse afferrandole i polsi e avvicinandola a sé “Come puoi non innamorarti del cattivo, Principessa ?” le sussurrò all'orecchio.

“Preferisco i bravi ragazzi”

“Si certo, infatti invece di uscire con Thomas preferisci litigare con me” disse mordendole il lobo dell'orecchio per poi mollarle le mani e allontanarsi appena la maniglia della porta si abbassò.


“Ashley ! Sei già arrivata ?” chiese con un sorriso Anna Powell

Lei si riscosse alzando gli occhi verso quelli verdi di lei e le rispose con il sorriso “Già, dato che arrivo sempre tardi questa volta ho pensato di fare prima”

“Ti siedi vicino a me ?”

“Certo”

“Allora chi è che deve fare la prova oggi ?”

“Lily Luna Potter”

“Non l'ho chiesto a te O'Grady” sibillò Anna lanciandogli un'occhiata fulminante.

Lui alzò le mani ghignando “Uno da una mano e l'acidona manco ringrazia..e poi dicono che sono io il problema qua dentro”

“Dai ragazzi..smettetela, mia sorella sta iniziando” disse Albus entrando con Scorpius al suo fianco.

“Non credo che dovresti assistere Al, infondo quella è tua sorella, non dovresti sapere i suoi segreti..io non vorrei che mio fratello sapesse i miei” disse Gillian sbucando dal nulla.

“Non mi interessa, è mio compito proteggerla e sapere tutto di lei..me lo deve, sono suo fratello”

“Credo che fosse proprio quello il motivo per cui non dovresti essere qui” rispose Anna

“Tacete tutti si da inizio allo show” disse James entrando e sedendosi nella poltrona d'onore.

“Se resta Jam resto pure io”

“Che bambini” sussurrò Anna all'orecchio di Ashley

“Guarda che ti ho sentito”

Liam scoppiò a ridere insieme a Scorpius e Gillian

“Dai, zitti che voglio vedere”

“Come potremmo mai disobbedirti principessa” ammiccò Liam facendo diventare rossa Ashley, che scosse la testa e fissò lo sguardo al vetro che dava sulla stanza delle necessità -o meglio il campo di battaglia-.


*


Appena entrò nella stanza delle necessità non riuscì a capacitarsi del fatto di essere proprio lì, insomma perché la stanza le aveva mostrato quel luogo dove non metteva piede da anni ?

Beh, pensandoci bene non era così tanto tempo, però due annetti sicuramente si, ricordava bene l'ultimo giorno in cui c'era stata.


Era il 12 di Agosto dell'estate del suo quarto anno ad Hogwarts, era una bella giornata, il sole splendeva, accaldando la pelle già dalle prime ore del giorno e gli uccellini cinguettavano felici.

Ma sebbene tutto ispirava gioia e allegria lei non era per niente su quella lunghezza d'onda, era più su quella della tristezza, che comprendeva la depressione, l'ansia, la paura..paura di perderlo.


Una lacrima di rimpianto e dolore passato solcò la guancia di Lily Potter, mentre un flash di ricordi prendeva vita davanti a lei..


Jackson ! Jackson aspetta !” strillò la Lily più giovane.

No ! Tu mi hai mentito ! Sei una strega, mi hai ingannato non è così ?”

No..no Jake non avrei mai potuto farlo !”

Non ti credo ! Sei una bugiarda ! Come puoi pensare che io possa volerti ? Amarti ? Dopo quello che hai fatto ?”

È vero ti ho mentito..ma l'ho fatto solo perché una legge mi vieta di poterlo dire a qualcuno..Jake non ho mai usato la magia su di te.. devi credermi !”

Non crederò mai più a una sola parola che uscirà dalla tua bocca”

Avevi promesso” disse con gli occhi luccicanti di lacrime “Avevi promesso che mi avresti amata per sempre”

Ero un bambino, avevo sei anni e tu probabilmente mi avevi mentito già da allora..sei una pessima persona Lily Potter..non ti meriti di essere amata”

Mi sembrasti un angelo la prima volta che ti vidi..un cherubino dai capelli dorati e gli occhi azzurri..ma in realtà la tua è solo una facciata..sei solo un banalissimo idiota e mi pento di tutti questi anni passati insieme a te !”

La cosa è reciproca Rossa della malora..avrei dovuto lasciare che ti spaccassi la testa durante quella caduta, non sarei mai dovuto venirti in soccorso”

Sparisci dalla mia vista deficiente !”gridò per poi accasciarsi sul prato una volta rimasta sola.


Non voglio più innamorarmi !

Non voglio più vedere un fottutissimo biondo in vita mia !


*


Riaprì gli occhi e scoprì di non essere così sola come credeva -nel loro posto-, ma non era Jackson il biondo appoggiato al tronco dell'albero, che stava mordendo una mela, era Malfoy.


“Che diamine ci fai tu qui ?” borbottò Lily.

“È un luogo pubblico fino a prova contraria, tra l'altro sto dove mi pare e poi non devo rendere conto a te Weasley” disse lui senza nemmeno alzare lo sguardo dalla sua mela.


Lei rimase zitta e urtata dal suo atteggiamento, poi ad un tratto prestò attenzione alle parole che lui aveva pronunciato, riascoltandole nella sua testa.

“Sbaglio o mi hai chiamata Weasley”

“Certo, perché come ti dovrei chiamare ? Rosie ? Pff..Fammi il piacere !”

“Un momento..pensi..pensi che sia Rose Weasley ? Ahahahha sei diventato cieco e sordo Malfoy ?”


Finalmente il biondo alzò lo sguardo verso di lei e la guardò come se avesse fumato zanne di basilisco “Ehm veramente io ci vedo benissimo e sento che è una meraviglia, non che mi importi chissà quanto ma ti senti bene ? Voi Grifondoro avete fumato oppio di Drago o giù di lì ?”

“Grifondoro ?” disse perplessa e divertita “Senti Malfoy, io sono Lily Luna Potter e sono di Serpeverde, come te e quell'altro idiota di mio fratello Albus, il tuo migliore amico hai presente ?”

Lui sghignazzò “Si certo e io sono Victor Krum..guardati allo specchio Weasley”


Uno specchio enorme spuntò nella mano del serpeverde e lei lo prese con circospezione -era pur sempre Malfoy non c'era di che fidarsi-.

Si mirò e la prima cosa che vide furono lentiggini, una miriade di lentiggini puntinava la sua pelle..tutta la sua pelle, poi vide due fari azzurro cielo slavato e i capelli carota abbagliante marchio Weasley.

Era Rose Weasley !

Come diamine era possibile ?

Mezzo secondo fa era una Potter, una Serpeverde e ora era Miss prefetto-perfetto grifondoro doc, ciò che segretamente sua madre invidiava a suo fratello Ron, ciò che avrebbe fatto inorgoglire il petto di suo padre e di James..ehm suo zio Harry.

“No, no è impossibile, stai mentendo”

“Non sto mentendo, l'hai visto con i tuoi occhi”

“Beh lo specchio si sbaglia”

“È un normalissimo specchio, non ha nessun potere magico, non può sbagliarsi”

“Ma è assurdo ! Non posso essere Rose..insomma io sono Lily ! Non sono coraggiosa al punto da farmi ammazzare per uno stupido..un momento ! E tu che diamine ci faresti qui ? Questo è il parco dietro casa mia ! Tu abiti a chilometri di distanza”

“Mi ha scritto Albus, mi ha dato appuntamento qui e francamente se fossi davvero sua sorella lo sapresti”

A Lily si accese la lampadina.

“Stai mentendo un'altra volta” disse con un sorriso.

“E di grazia quale motivo avrei stavolta ?” borbottò esasperato alzando gli occhi al cielo.

“Semplice sei un illusione, eri la mia prova da superare”

“Stai messa peggio di quanto pensassi”

“No, ho ragione ! Perché Albus non conosce questo parco, perché l'ho obliviato quando mi ha beccata a tredici anni a guardare le stelle sotto la coperta di Jackson Carston”

“Obliviato, a tredici anni sapevi usare un incantesimo così complesso” disse dubbioso.

“Imparo sempre in fretta ciò che mi interessa”


In un attimo tutto svanì.

La faccia da schiaffi di Malfoy.

Il parco.

Lo specchio.

La luce.


Apparve solo una fiammella sopra un altare di pietra in fondo alla sala.

Lily gli si avvicinò e lesse attraverso le fiamme un messaggio scritto sul bacile di olio incandescente


CONGRATULAZIONI !



--Angolo Autrice--


Salve gente !!

so di avervi fatto attendere più della solita settimana, però in vacanza sono stata male e l'inizio dell'accademia mi ha impigrita un po' -visto che dovevo fare anche le cose che non ho fatto durante le vacanze :| - comunque sono tornata con la prova della nostra Lily.

Per chi non ricordasse la sua paura vi allego il pezzo del cap 10 che ne parlava..



Lily Luna Potter..stanza n. 7


Essere la figlia del prescelto non è come tutti pensano che sia..tutti si aspettano che tu sia speciale, migliore, che faccia cose straordinarie..quando i realtà tu non senti niente.

Ti svegli una mattina e scopri di essere diversa, di non essere abbastanza per essere una Potter, scopri che tutto ciò che tuo fratello fa con facilità, gioia e spensieratezza tu non lo fai.

E quando diventi una serpeverde, non sei affatto sorpresa..mentre tua madre ti dice che il cappello ha sbagliato..che sei sempre stata una dolce ragazzina e non isolata e studiosa come Albus, pensi che nessuno, nessuno ti conosca realmente...e ci stai male, perché vuol dire che nessuno si è preso la briga di guardarti veramente, nemmeno il grande Harry Potter, o la campionessa Ginny Weasley.

È lì che capisci che vuoi essere diversa a modo tuo, che vuoi essere speciale in modo differente, accentuando quei caratteri che nessuno ha visto come tuoi”

Quindi di cosa hai paura Lily ?” aggiunse la voce del tritone.

Paura ? Ho paura di tutto ciò che striscia, ma non credo che tu voglia veramente sapere questo..il mio terrore più grande è svegliarmi da questa vita e ritrovare al mio posto la copia esatta dei Potter-Weasley”

Perché non esci con i biondi ?” chiese il ragazzo sotto la maschera Kabuchi.

Perché sono il mio prototipo di principe azzurro..perché penserei a lui e non posso permettermi di essere debole”

Debole ?”

L'amore è debolezza, finisce che ci tieni troppo e ti distruggi..se sei corrisposta hai paura di venire tradita, se non lo sei.. ti spezzi e hai paura della tua stessa ombra, pensi che tutti lo sappiano e ridano di te alle tue spalle.

Io non sono disposta a rischiare”



Spero che il capitolo vi sia piaciuto !

Per ogni domanda o dubbio sarò felice di rispondervi.

A presto

Baci

Gin

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Capitolo 17
*** Anxiety ***


16

ANXIETY



Lyra Montrose non stava ferma un attimo da tutto il giorno, era in ansia, tutta la sua vita le sembrava essere una frustrante attesa..

Prima c'era stata l'attesa della lettera a undici anni, poi l'ansia per la casa in cui sarebbe stata sorteggiata, poi le era salito il terrore di non fare amicizia, poi si era aggiunta l'ansia di non essere abbastanza..abbastanza carina, abbastanza intelligente, abbastanza coraggiosa, abbastanza interessante, e un'altra marea di stronzate del genere. E ora dopo che aveva superato tutta quella fase di pippe mentali, le si era aggiunta l'ansia per quella stupida prova che avrebbe determinato un successo sperato e allo stesso tempo temuto, perché era ciò che tutti si aspettavano da lei.. tutta la famiglia Montrose ne aveva fatto parte e chi era lei per non riuscirci ?

"Solo una nullità non entrerebbe Ly, l'hai sentita la zia Ermengarda no ? Tutti i Montrose sono dragoni bambina, rendi onore al tuo casato !" le aveva detto Charlotte il primo giorno sul treno storpiando anche la voce per imitare quella della bacucca bicentenaria.

Sospirò infilzando un tortellino ricoperto di panna e prosciutto 'Forse ce la posso fare no ? D'altronde è scritto nel mio DNA e non voglio mica finire come Ghellert, il figlio della sorella del marito della figlia della cugina della nonna. Si, dai cazzo ! Sono una Montrose dopotutto, e io ce la farò ! Ok, forse sto passando troppo tempo vicino a Potter, fa uscire la scaricatrice di porto che c'è in me'

Ore 15,30

stanza delle necessità


Ormai l'aveva imparato a memoria quello stupido bigliettino, e lo odiava, non solo le aveva procurato tutta quell'ansia assurda, ma per di più stava lì a beffarsi di lei !

Ok, forse non era proprio quello che stava facendo, però dai, si..insomma la straniva ecco!


Lyra fece tutti e sette i piani e una volta davanti all'idiota che ce l'aveva coi troll, dopo quattro anni ancora non riusciva a ricordarsi come si chiamasse quel dannato quadro, si appoggiò al muro e guardò l'orologio da polso -un altro famoso cimelio del casato Montrose, un antico pezzo d'oro che valeva una fortuna ma che era assolutamente fuori moda, con il quadrante più grande del suo polso, che pesava duecento chili e brutto come la morte, una patacca insomma-.


15.20 ok è ancora presto..


15.22 Mo sarà arrivata l'ora no ?


15.24 Daiii mi prendi per il culo stupido aggeggio !


15.29 Un cazzo di minuto ancora ? Che palle dai ora entro

Ok, non sono ansiosa, solo che non voglio arrivare tardi.



*


Mamma mia ma che è successo oggi ? Le scale hanno iniziato a drogarsi ? Non si fermavano in nessun piano per più di dieci secondi !” esclamò Liam O'Grady

Zitto stai disturbando, c'è gente non ritardataria che vuole ascoltare” disse Anna Powel

Cosa stiamo guardando ? Una lite domestica ?” chiese a tutto volume ignorando le occhiatacce di Annie e Gill, mettendosi seduto nell'unico posto vuoto, ovvero accanto a Ashley Drake.

Quando nessuno lo degnò di risposta iniziò a dare fastidio alla sua vicina.

Prima con diversi tentativi d'approccio verbale “pss” “ehi Drake..psss”, quando vennero bellamente ignorati passò a qualcosa di più fastidioso, ergo gomitate gratuite all'altezza del fianco e pizzicotti vari.

Dio Santo ! Ma dove siamo all'asilo ? Smettila” gli intimò afferrando il braccio molesto.

Chi stiamo guardando ?” sussurrò con fare cospiratorio avvicinandosi per fissarla negli occhi così tanto da sfiorarle il naso.

Lyra Bellatrix Montrose e ora taci !”



*


Lyra si era dovuta 'preparare' per una visita importante, a detta di sua madre, ed era stata mandata nella sua stanza appena aveva messo piede in casa. Le avevano affibbiato un'elfa alle calcagna che le aveva preparato un bagno caldo e un vestito stile purosangue da indossare.

In quel momento si stava rimirando nello specchio della sua stanza, sembrava essere stata riportata in uno di quegli assurdi film che vedeva Jane, la sua compagna di stanza.

Era immersa tra pizzi, merletti e chili di tessuto pregiato, il vestito sembrava essere un damasco ricamato dalle fate per quanto era prezioso.

Chi cavolo dovevano incontrare ? Il primo ministro ?


I suoi dubbi e tutte le sue domande ebbero una risposta quando fu chiamata a presenziare nella stanza azzurra. Appena sentì il nome del luogo, non riuscì a credere di aver capito bene, quella stanza non la usavano mai, era per gli eventi importanti, il suo accesso le era sempre stato precluso.

Sei sicura Berta ?” chiese all'elfa.

Certo padroncina, il padrone aspetta con ospiti nella stanza azzurra”


Sconcertata -interiormente, non sia mai che qualcuno noti un turbamento sulla faccia di una Montrose- si apprestò ad andare in quel lato del palazzo.


Eccola finalmente !” disse suo padre tutto impettito e sorridente, nella sua mente si alzò un cartellone a neon che illuminava la parola PERICOLO diecimila volte al secondo.

E poi dove cavolo era la sua sorellina ?

La nostra stella” diede man forte sua madre con una dolcezza mai mostrata.

Salve signori, è un piacere fare la vostra conoscenza” recitò la sua parte con un inchino senza ancora aver visto a chi stava rivolgendo la sua riverenza.

E non appena lo fece il sorriso di circostanza, che si era stampata sul viso, le si congelò, un ragazzo poco più grande di lei brutto come la morte, con tanto di brufoli -della serie non conosco la pozione antibrufoli o sono stato colpito dall'incantesimo forunculus-, con gli occhiali, allampanato e coi denti da castoro pure storti le si era piazzato davanti.

Arcturus Magnus Flint, il piacere è tutto mio signorina Montrose” appena si piegò per baciarle la mano dovette trattenere un conato e l'impulso di sfilargli la mano per disinfettarsela.

Poi appena Brufulus si tolse dal suo campo visivo -con tutta la gratitudine dei suoi occhi- il suo posto venne rimpiazzato dal padre “Marcus Leo Flint, miss Montrose”.

Lei finse un sorriso, era meglio del figlio ma davvero di poco, era stempiato con la panza e i denti da castorone storti.

Nella sua testa la scritta PERICOLO era stata sostituita da SCAPPA.


Allora cara hai tutto il diritto di venire a conoscenza delle circostanze che ci hanno riunito qui oggi” esordì suo padre “Era da tempo che si stava pensando al futuro e il mio amico Marcus ed io abbiamo convenuto che un'unione futura delle nostre famiglie avrebbe consolidato il nostro prestigio e mantenuto la discendenza pura”

Il caro Arturus si è offerto di sposarti Lyra” concluse sua madre con un sorriso.

L'urlo fu più forte e veloce di lei, non riuscì proprio a trattenerlo “Aaaaaaaah” riecheggiò per le pareti lasciando stupefatti i presenti, subito seguito da una serie di parole “NO ! Nononono, madre io mi oppongo !” sbottò Lyra alzandosi dal tavolo delle conferenze.

Non osare, torna a sederti” le ordinò il padre

NO, non ne ho alcuna intenzione ! Non sposerò mai quell'attrezzo ! Ma l'hai visto ?”

Lyra per favore” la supplicò la madre

Sei un'ingrata maleducata, noi cerchiamo di prepararti un futuro prestigioso e tu ci sputi sopra”

Futuro prestigioso ? Sei serio ? Mr brufolo-quattrocchi-con-i-denti-storti Flint non sarebbe capace di far fruttare un singolo galeone !” disse iniziando a camminare verso la porta.

Se esci da questa stanza ritieniti diseredata !” urlò suo padre

Tranquillo me ne vado io, non scomodarti a cacciarmi !” corse via fino alla sua stanza e sbatté la porta.

Si accasciò contro di essa e ripensò a tutta la scena ad occhi chiusi respirando a forza per combattere l'attacco di panico.

Ly che cosa hai fatto ?” disse una voce a lei fin troppo conosciuta, la sua proprietaria apparve da dietro le tende del letto a baldacchino, con le sue ciocche rosse.

Charlotte...Lottie sono libera !” sussurrò con voce confusa e incredula

Libera ? Cosa vai dicendo ?”

Ho mollato..ho mollato tutto, vieni via con me” disse afferrando le mani della cugina con uno sguardo pieno di speranza “Andiamo è la nostra occasione, ce ne libereremo per sempre”

Non posso Lyra.. io devo fare la cosa giusta e questa non lo è”

Stai scherzando spero, sposeresti quell'ammasso di pus ?”

Se è la cosa giusta da fare, si”

Bene, auguri e figli brutti, io me ne vado” arraffò tutto quello che poté e uscì di casa, con il sottofondo delle urla di sua madre “Bene e non tornare ! Buona vita sotto i ponti”

Sei sempre di una dolcezza rara donna !


*


Merlino ma come fa a vivere così ?” disse James appoggiato con i gomiti sulle ginocchia e la mano destra a tenere la testa.

A volte si fa quello che si deve fare” rispose Scorpius

Saresti rimasto ? Sei della stessa opinione della finta Charlotte ?” chiese stupita Gillian

Mio padre non mi avrebbe mai fatto sposare un cesso a pedali, tiene troppo alla bellezza dei Malfoy, però si, non tutti hanno il coraggio di sfidare i propri genitori”


*


Appena Lyra aprì la porta di casa, armata solo di ombrello, cappotto e borsetta -piena di tutti i suoi averi- fu invasa dalla consapevolezza di essere sola.

La notte arrivò in un lampo e lei iniziò a camminare verso non di sa dove, animata dalla volontà di allontanarsi il più possibile da quella che fino a poco prima era stata casa sua, e che adesso era un luogo proibito.

I suoi piedi la trasportarono direttamente in uno dei vicoli che portavano alla Londra babbana, non appena se ne rese conto la sua mente e il suo cuore lavorarono all'unisono e la riportarono a quel giorno. Le ferite non si erano mai rimarginate del tutto come invece aveva detto a Lottie e a sé stessa per tutto l'anno.

Il ricordo era ancora lì a tormentarla e la sua mente non riusciva a pensare quello che sarebbe potuto succedere se non fosse intervenuto il suo angelo custode. Si sentiva un po' stupida e infantile a chiamarlo in quel modo ma era stato un eroe quel giorno, l'aveva salvata da un destino orribile e per lei era diventato indimenticabile, anche se di lui sapeva solo il colore dei suoi capelli, neri come il carbone.

Non aveva avuto il piacere di ringraziarlo, sia perché era sotto shock e la voce si era fossilizzata, sia

perché lui era scappato subito dopo. Avrebbe tanto voluto anche sapere come stava, ricordava bene che nella colluttazione con uno degli assalitori si era tagliato sulla spalla destra, quel bastardo l'aveva infilzato con un coltellino.

Eppure in quel momento, in quel luogo non riusciva a non pensare a lui, quando in realtà avrebbe dovuto pensare ad altro.. come per esempio a scappare lontano, o a prestare attenzione a tutto ciò che la circondava; se l'avesse fatto si sarebbe accorta del rumore dei passi che le si stavano avvicinando.


Ehi bambolina” una voce strascicata la risvegliò dai ricordi, facendola sussultare.

Il tipo le si avvicinò in un lampo e sentì il suo puzzo d'alcol entrarle direttamente nelle narici, facendola voltare disgustata.

Togliti” disse Lyra spingendolo via.

No” disse secco per poi ridere come uno psicopatico.

Non era possibile che stesse risuccedendo, possibile che capitava sempre a lei ? Il suo angelo sarebbe apparso anche stavolta ?


Lyra agisci !

Lo spray.. prendi lo spray al peperoncino ! - le ordinò la voce della sua coscienza.


Peccato che fosse nella borsetta e che lo stronzo l'avesse afferrata e gettata lontano da lei, mentre cercava di rubarle un bacio.

Non appena cercò di alzare l'orlo della sua gonna il suo cervello reagì.

Togli quelle fottute mani da me !”

Come sei scurrile ihhihihih come puoi pensare che io ti ascolti ?” disse baciandola con forza e facendole sbattere la testa al muro del vicolo.


Dagli un calcio nelle palle ! Mossa base al corso di autodifesa, ricordi ? - le disse sempre quella vocina.


Bene stronzo l'hai voluto tu !” disse caricando il piede all'indietro per poi mollargli un calcio proprio lì in mezzo.

Come da copione il bastardo si piegò su se stesso mugolando di dolore, però appena lei cercò di scappare riuscì a tirarla per terra afferrandole i capelli castani.

Lyra accusò la botta e una volta ripresa si alzò, affilò gli occhi dorati che in quel momento sembrarono brillare al buio come quelli di un felino e lo attaccò.

Si trattava di lotta babbana, livello avanzato..qualcosa dopotutto era cambiato rispetto a quella notte; la storia è maestra di vita, e lei aveva appreso perfettamente la lezione.. si era fiondata in una palestra e si era iscritta a tutti i corsi per l'autodifesa, ormai le tecniche di lotta babbana erano radicate profondamente nel suo essere, certo le c'era voluto un po di tempo per ricordarselo ma alla fine era venuto fuori, d'altronde dopo tutte quelle lezioni prese di nascosto non poteva essere altrimenti.


Con una presa alle spalle gli fece perdere l'equilibrio e gli zompò addosso per riempirgli il viso di graffi, d'altronde i pugni non sarebbero serviti a nulla, lei era troppo debole per competere con uno della sua stazza, ma i graffi erano tutt'altra storia, e le unghie se l'era fatte crescere apposta.

Poi gli sferrò un altro calcio nei gioielli di famiglia e uno in faccia per stordirlo e poter scappare.


Appena iniziò la sua corsa verso un porto più sicuro le strade iniziarono a confondersi per poi sparire del tutto.

E ritrovarsi in una stanza vuota, con solo una luce infondo.

Appena vi si avvicinò vide solo una fiammella sopra un altare di pietra.

Un messaggio era apparso sul bacile di olio incandescente.


CONGRATULAZIONI !



E lì capì, o meglio ricordò.. si trovava nel castello di Hogwarts e quella era la prova finale.

E l'aveva superata.

Nulla di quello che aveva visto era successo realmente, ma una cosa l'aveva appresa anche da quest'avventura..ora lei era più forte, ora poteva sconfiggere la notte e i suoi incubi.



**

--Angolo Autrice--


Ok, lo so che volete lanciarmi addosso qualcosa, sono stata cattiva, ho fatto una promessa che non sono stata capace di mantenere..e vi ho fatto aspettare un Mese !

Però ho deciso di cambiare i miei piani, il prossimo capitolo sarà quello tanto atteso di Natale e poi quelli successivi saranno altre prove.

Spero comunque che vi sia piaciuto.. vado a stirarmi le mani da brava elfa cattiva.


Baci

Gin

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Capitolo 18
*** Vacanze natalizie ***


17

VACANZE NATALIZIE



Gillian Anderson come al solito era tornata a casa per le vacanze di natale e quella sera stessa, il 22 dicembre l'aspettava una festa di compleanno, una festa a cui non avrebbe mai creduto di essere invitata.
Era il compleanno del migliore amico di suo fratello, Travis, il ragazzo dei suoi sogni.
Il serpeverde che l'aveva incantata con il suo sguardo grigio magnetico, dalla prima volta che l'aveva visto, sebbene avesse tre anni più di lei.

Appena scesa dal treno vide arrivarle incontro il suo rosso serpeverde preferito, Jack Anderson. Mollò le cose per terra e si tuffò tra le braccia del suo fratellone con un sorriso gigantesco sul volto.
"Mi sei mancata Gil, l'idiota e la stronza mi stavano facendo impazzire"
"Ancora non siete riusciti a farli mollare ?"
"Macché vuole sposarla...si è fissato. Meno male che ci sei tu" disse stringendola tra le braccia.
"Sempre e per sempre, Jack !"disse lei dandogli un bacio sulla guancia per poi scendere dalle sue braccia e smaterializzarsi a villa Anderson.


Il trambusto regnava sovrano, gli elfi spostavano cose a destra e manca sotto l'ordine della loro futura matrigna Flora.
"Che succede ?" chiese Gillian dopo essersi ripresa dalla smaterializzazione.
"Oh siete tornati" disse apatica con la sua solita aria da snob "Non pretenderete mica che lasci in giro roba di valore !"disse facendo una finta espressione shoccata ed enfatizzando la frase mettendosi la mano sul cuore, facendo alzare gli occhi dei due ragazzi. "Con tutta quella gentaglia in giro per casa a combinare chissà che cosa !"
"Ancora non ho capito come hai convinto papà a fare qui la festa" sussurrò Gillian al fratello.
Lui fece il suo solito ghigno da serpe e le portò il baule di sopra, incitandola a seguirlo.

"Quand'è che arriva Elizabeth ?"
"Ha detto che passerà alle sette e mezza per prepararti" disse Jack.
"Come prego ?"
"Ah non guardare me" disse lui alzando le mani "ho sempre detto che la mia migliore amica è pazza" disse stravaccandosi sul letto della sorella facendola ridere.


*


A casa Malfoy un biondo nevrotico continuava a torturarsi il cuoio capelluto, arrovellandosi il cervello per trovare una soluzione al suo problema, un problema che non aveva nessuna intenzione di accettare e affermare ad alta voce, era convinto del fatto che se avesse tenuto quei pensieri, quelle supposizioni sotto chiave nel suo Io più profondo allora esse non sarebbero esistite e sarebbe andato tutto bene.

Scese di sotto per uno spuntino e trovò sua cugina "Ciao Gabri" disse mordendosi l'interno guancia.
La ragazza lo ignorò e continuò a mangiare la sua fetta di torta preferita
"So che sei arrabbiata con me, ma non potremmo comportarci civilmente ? Almeno qui in casa ?"
La bionda continuò a godersi ogni cucchiaiata di dolce ignorandolo bellamente, d'altronde lui si era fatto beffe di lei, ignorando il suo volere, deridendo le sue capacità, bruciandole l'unica possibilità di farsi valere.
Il silenzio sarebbe stata la sua punizione, gli avrebbe fatto più male.
Il silenzio sarebbe stata una lama più affilata di una semplice discussione, e sarebbe tornato in ginocchio, strisciando in serpentese per chiedere il suo perdono.
"D'accordo non vuoi parlare con me.." disse afferrando una bustina di cookies prima di lasciare la stanza con un sospiro.
Puoi giurarci ! - pensò lei.


*


La festa era in pieno svolgimento, ma Gill ancora non era potuta scendere a costatarlo, perché la sua Guru aveva deciso che loro due dovevano presentarsi alla festa con quaranta minuti di ritardo, perché le persone importanti si facevano attendere.

Come se lei fosse importante per Trav, lo desiderava da morire però doveva ammettere la verità effettiva delle cose, lui la considerava solo come la sorellina del suo migliore amico, ovvero priva di sex appeal.
Tutto ciò era molto sconfortante e desolante per lei, sommato poi al super entusiasmo contrastante di Elizabeth, che non faceva altro che dirle i nomi di tutta la gente che ci sarebbe stata, e ribadire che quella sarebbe stata la festa dell'anno.

Una volta terminato il tempo d'attesa, scesero le scale per andare verso la festa e nel corridoio incontrarono una ragazza che sicuramente era appena andata al bagno per aggiustarsi il trucco, che casualmente Elizabeth conosceva -Liz era il tipo di persona che conosceva tutti-.
"Finalmente hai deciso di farti viva Lizzie" esclamò Quella tutta pimpante.
"Non chiamarmi così Jes lo sai che mi da fastidio" la riprese col sorriso più finto del suo repertorio.
"Ok, comunque siamo arrivate a diciannove"
"In che senso scusa ?" chiese Gillian, Trav non compiva ventun'anni ?
"Come non te l'ha detto ? Tutte le ragazze devono dare un bacio a stampo al festeggiato e la ventunesima sarà la fortunata che lo bacerà con la lingua" rise Jes incamminandosi di fretta sperando di poter essere la ventunesima.
"È la tua occasione Gil" le sussurrò Elizabeth
"Come ?"
"Non lasciare che sia Jessica-testa-vuota a vincere"
"Cosa ti fa credere che io.." borbottò la rossa torturandosi le mani, mentre l'altra la guardò facendole intendere che si, lo sapeva e che probabilmente ce l'aveva pure scritto in faccia. "Ok, andiamo"

La stanza che era stata allestita era enorme, anche senza tutti i gingilli e l'argenteria faceva un figurone, da un lato era stato disposto il bar, accanto c'era il buffet, poi il resto erano puff e divani, che circondavano una mega sala da discoteca.

La proprietaria di casa si diresse titubante da Travis, lo stomaco era in subbuglio, e anche se non fosse stata la fortunata avrebbe comunque toccato quelle magnifiche labbra che sognava da anni.
"Ciao festeggiato !"
"Ehi, non pensavo che avrebbero coinvolto anche te"
"Trascinato è più corretto" sorrise, ascoltando il battito del suo cuore rimbalzarle in gola.
"È la numero ventuno ragazzi !" urlò Elizabeth.
"Bacio..bacio..bacio" disse la folla impazzita.
"Sembra di essere in uno di quegli stupidi talk show, non trovi ?" chiese con una risatina nervosa.
"O in un romanzetto di bassa lega, hanno pure preparato una sedia" ribatté lui ridendo.
"Beh credo che faccia scena no ?" rise spingendolo a sedersi.
"Almeno staremo comodi" disse tendendole la mano per farla sedere su di lui.
La rossa sorrise e gli si sedette a cavalcioni, tenendosi sulle sue spalle.
"Questo è davvero troppo, no Maria io esco*" sussurrò Jack ad Elizabeth facendola ridere, prima di girarsi verso il buffet, o meglio l'alcol del buffet.
"La folla è inferocita, manco fossero in un rave o alla coppa del mondo di quidditch !" rise Gillian guardandosi intorno.
"Credo che a questo punto tu debba baciarmi, signorina Anderson" disse accentuando l'accento inglese.
"Come desiderate messer Green" flirtò battendo le ciglia da perfetta civetta del milleottocento, per poi tornare a guardarlo seriamente negli occhi e avvicinare il volto a quello di lui.
Il ragazzo dai capelli castani si fece trovare a metà strada e congiunse le labbra a quelle di lei, dopo un breve sfioramento, le ciglia si abbassarono, le labbra si dischiusero e le lingue s'incontrarono.
Dopo tutto quel tempo, finalmente, la ragazza innamorata aveva potuto conoscere il sapore delle sue labbra.
Il cuore le rombava all'impazzata.
Lo stomaco tremava in preda ad una tempesta di coleotteri imbufaliti.
Le orecchie le fischiavano.
E nella sua mente una sola parola aleggiava in quella landa desolata 'menta'.
La ragazza avvicinò le mani dalle spalle al collo di lui e iniziò a stringerlo a sé, mentre il ragazzo la teneva per la vita, stretta in una morsa d'acciaio.
Si staccarono per riprendere a respirare e i loro petti ansanti si scontrarono, così come i loro occhi s'incatenarono.
"Questo è..il miglior compleanno di sempre" disse con voce roca
"Sono contenta che ti sia piaciuto il mio regalo"
"Era il tuo regalo ?"
"Beh l'invito mi è arrivato oggi in treno quindi, si possiamo considerarlo come tale"
"Se questo era il mio regalo, me ne devi un altro per il gioco, o potrei pensare che tu abbia barato"
"Oh non sia mai" sussurrò prima di riunire le labbra a quelle di lui, per ricominciare il gioco da dove l'avevano lasciato.


*



"Gabriela ! Hai detto a mio padre che ti ho impedito di partecipare ? Questo..questo è assurdo !"
Lei ghignò e iniziò a canticchiare in corridoio.
"Non andartene quando ti parlo !" le strillò dietro Scorpius bloccandola per un braccio.
Lei fissò quella presa con un sopracciglio alzato e lentamente alzò lo sguardo su di lui con gli occhi freddi e dardeggianti.
"Ok, lo so che ho fatto di tutto per renderti la sfida difficile però non è stata colpa mia se non l'hai superata, non puoi dire a papà che sono stato io, mi PUNIRÀ !" disse imitando la faccia dell'urlo di Munch.
"Oh sai che disdetta !" pensò lei, prima di fargli un gestaccio e voltargli le spalle.

In quel momento un'altra figura spuntò nel corridoio passando lo sguardo dall'uno all'altra.
"Sembrate i protagonisti di una telenovela, adoro le telenovelas ! Doña Gabriela y el hombre Scorpius, sai suona male il tuo nome cugino" disse il gemello della bionda toccando ripetutamente la spalla al cugino, in un'imitazione del pat-pat babbano, in segno di conforto, o di arresa allo sconforto -ancora doveva capirli quei babbani-.
"Francisco, taci ti prego" disse il biondo esasperato mettendosi le mani sulla faccia.
"Sei scorbutico Hombre"


*


Hunter e Olimpia Mirror stavano pranzando nel sontuoso salone della regale villa vittoriana al centro della Londra magica, anche ricordata come residenza invernale Mirror Manor, assieme ai loro genitori Costantin Mirror e Cassandra Mundrec in Mirror.
Non una mosca si librava nell'aria, né si udivano rumori di altro tipo, il capofamiglia era sempre stato abbastanza ligio nelle sue regole :
1) non si parla mentre si mangia
2) non si mangia come animali
3) gli elfi non si devono né vedere né sentire

Perciò nemmeno il rumore delle posate e dei bicchieri interrompeva quella quiete fredda e asociale che il patriarca aveva stipulato. Solo lui aveva il diritto di infrangerla una volta finito il pasto, e così fece -come ogni singola volta- quando tutti si alzarono per dirigersi ai divani di fredda pelle bianca.

Allora Hunter hai trovato la futura signora Mirror ?” chiese a bruciapelo.
Si, beh diciamo che ci sto ancora lavorando ma ho la candidata ideale”
Vuoi forse dire che non è ancora la tua ragazza ? Buon Dio figliolo cosa aspetti ? Se non ne sei all'altezza ci penserò io”
No padre, sono perfettamente in grado di convincerla, è solo un po' testarda”
Non sarà una grifondoro” disse disgustato Costantin
Salazar, credi che sia scemo ?” esclamò indignato Hunter
Olimpia guardò il fratello in modo eloquente pensando 'effettivamente lo sei' mentre lui le restituiva uno sguardo fulminante pensando 'stronza'
Ah se gli sguardi potessero uccidere” commentò la loro madre facendo un risolino acido.
È una serpeverde purosangue Alice Elizabeth Cooper”
Ah si sua madre è una stilista famosa” esclamò Cassandra tutta contenta.
E suo padre è il direttore del profeta, si..si può fare, buona scelta”
Hunter gongolò immediatamente gonfiando il petto come un tacchino ripieno, lanciando un occhiata da 'si lo so sono magnifico' alla sorella che sbuffò davanti a tanta vanità e idiozia 'come avrebbe mai potuto quella povera ragazza amare un tale deficiente ?!' si chiese la ragazza.
E tu Olimpia ? Chi hai puntato cara ?”
IO ?” disse strozzandosi con la sua stessa saliva “Credevo che vi riferivate solo ad Hunter, è lui quello che manda avanti il nome, no ?”
Certo cara, ma anche tu sei in età da matrimonio”
Merlino che frase orribile da dire!
Che classificazione banale !
Che situazione e mo che mi invento ?
Di certo non posso dire la verità.
Si Olimpia dicci un po' chi ti piace” gongolò il pallone gonfiato alzando ripetutamente le sopracciglia bionde.
Fatti i cavoli tuoi imbecille !” bisbigliò a denti stretti allungandogli una gomitata al fianco.
Diglielo che ti piace il p”
Brutto Troll puzzolinfoso !” inveì saltandogli addosso per tappargli la boccaccia.
OLIMPIA DEMETRA MELODY MIRROR !” tuonò Costantin lanciando un incarceramus alla figlia.
Le piace il professor Larstone, insegna rune antiche ad Hogwarts” disse tutto d'un fiato Hunter
Spia” lo insultò la sorella sputandogli l'appellativo quasi nell'occhio.
E chi sarebbe ? Quanti anni ha ?”
Un mezzosangue babbanofilo di ventisei anni” rispose ignorando i calci che tentava di dargli Holly per fargli chiudere quel becco.
Scordatelo ! Ci penserò io” disse il padre ghignando malefico.
Ecco è la fine – pensò sconsolata la ragazza – Ti odio Hunter, e sappi che farò di tutto per farti odiare anche dalla Cooper.
Sarà guerra!



*

--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Grazie per essere ancora con me nonostante gli aggiornamenti discontinui !

Spero vi sia piaciuto questo stacchetto pre-festivo.

Non so ancora se scrivere un capitolo vero e proprio sul Natale o riprendere direttamente con le prove, ditemi voi come preferite e anche chi vorreste vedere in quel capitolo Natalizio.


Baci

Gin


p.s.

*non mi vedo Uomini e Donne ma questa frase l'ho sentita così tante volte in passato nella mia classe del liceo, che ormai penso che chiunque la conosca.

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Capitolo 19
*** Merry Christmas ***


1

MERRY CHRISTMAS



Le vacanze di Natale erano state accolte con entusiasmo da alunni e professori, ma ovviamente c'era chi era più emozionato di altri, c'era chi a casa era atteso da dolci infiniti, famiglie numerose e pacchetti da regalo; chi da babbani ansiosi di poter salire sugli sci un'altra volta; e chi semplicemente si godeva la pace e il dolce far nulla del periodo festivo.

Era stata dura vedere partire i propri amici quell'anno, erano rimasti in pochi e l'imponente castello sembrava quanto mai un luogo triste, vuoto, deserto e anche freddo, privo di quel calore umano che tanto lo caratterizzava il giorno prima, o anche solo poche ore prima.

Ovviamente chi era abituato al freddo sotterraneo non notava il drastico cambiamento, gli poteva sembrare solo estremamente silenzioso.

Ma per una persona in particolare il Natale a Hogwarts significava poter fare magie e contravvenire alle regole della scuola senza essere punito.

Liam O'Grady, come ogni anno, si ritrovò a gironzolare nel castello, quella pace e quella tranquillità erano ciò a cui profondamente e segretamente aspirava ogni santo giorno, era difficile per lui dover sempre indossare una maschera, era difficile interpretare il ruolo che era stato scelto per lui molti anni prima.

Ogni anno suo zio gli chiedeva di tornare a casa per festeggiare insieme, ma per lui era troppo difficile dover rinunciare a quell'unico periodo in cui poteva veramente essere se stesso, in cui gli era concesso di stare con se stesso. E per quanto ad un occhio esterno quella decisione poteva sembrare egoistica, lui non riusciva ad acconsentire a quella semplice richiesta.


In quel momento il Tassorosso si ritrovò nel giardino interno del castello, e per poco non ruzzolò a terra, la neve di poco prima era stata trasformata in ghiaccio.

Alzò gli occhi e rimase colpito.

C'era un angelo che stava danzando con delle scarpe-stivaletto che riuscivano a farle percorrere velocemente gli spazi del giardino in lungo e in largo.


I pattini fendevano l'aria e graffiavano il ghiaccio ubbidendo ai leggiadri comandi impartiti dalla ragazza. Piroette e passi di danza erano accompagnati dai movimenti armonici delle braccia, che si stringevano al petto al termine o all'inizio di un salto, come se stesse raccogliendo energia per poi rilasciarla nell'aria e riprendersela, immediatamente dopo.


Per un attimo pensò che quello spettacolo era stato fatto appositamente per lui, ma poi la sua mente gli ricordò bruscamente la realtà.. o meglio scoprì l'identità della ragazza.


E tu che diavolo ci fai qui ?” esclamò guardando la sua spina nel fianco, cos'aveva detto prima ? L'aveva paragonata a un angelo ? Tze quella era tutto il contrario !

Ashley Drake rallentò, per poi frenare, spruzzando neve e ghiaccio addosso al malcapitato.

Potrei farti la stessa domanda O'Grady” disse la bionda alzando un sopracciglio con aria puntigliosa e stizzita.

Si dal caso che IO rimanga ogni fottutissimo anno ad Hogwarts a Natale” ringhiò marcando il territorio.

Beh forse se l'avessi saputo avrei cambiato i miei piani, comunque anche se siamo entrambi qui, questo non vuol dire che siamo costretti a dividerci uno spazio comune, la scuola è grande va' da un'altra parte” disse lei indicandogli la via.

E perché dovrei sloggiare io ?” chiese appoggiandosi al pilastro con la mano sinistra.

Primo: perché c'ero prima io e secondo io sto pattinando, tu stai in piedi a disturbare e ad occupare spazio” rispose la Corvonero esponendo ciò che riteneva ovvio.


I due continuarono a fronteggiarsi lanciandosi occhiate omicida, sembravano quasi due personaggi dei cartoni animati con le scintille che spuntavano tra gli occhi e l'aria che vibrava per la guerra impellente.

Nessuno dei due sembrava intenzionato a demordere, anzi sembravano quasi star preparando l'attacco -verbale o non- finale, quando una voce altoparlante invitò tutti gli studenti a recarsi in sala grande per la cena.

*


Marissa puntò lo sguardo terrorizzato sulla banchina di King's Cross, maledicendosi mentalmente per la duemilionesima volta per aver acconsentito a passare le vacanze dai Greengrass.

Era stata stressata, titubante e nervosa per tutta la durata della traversata in treno, nonostante i continui tentativi del suo ragazzo per farla rilassare, tanto che ormai avrebbe potuto dire addio alle sue labbra perfette, che erano state ripetutamente morsicate, tagliate, tirate e pizzicate dai suoi stessi denti.

Ma perché sei così nervosa ? Non sono mica figlio di una banshee e un troll !” esclamò piccato Riley, ottenendo un tenero sorriso dalla ragazza, anche se effettivamente stava riflettendo che sua madre forse un po' assomigliava ad una creatura maligna.

Conoscere i tuoi è importantissimo per me, ma.. non lo so, ho questo presentimento che mi dice di scappare a gambe levate” disse appoggiando la testa sulla spalla dell'altro, che immediatamente la strinse a sé con un braccio “Sta tranquilla ci sono io, andrà tutto bene”.



Appena scesero dal treno, portandosi dietro i bauli pieni zeppi di roba, furono investiti da un caotico gruppo di fratellini, genitori, animali e compagni di scuola, senza dimenticare gli sbuffi del treno, che li stavano facendo diventare sordi.

Riley la prese per mano e la condusse nel luogo più isolato, dove i Serpeverde erano soliti attendere i propri figli.

Callista Van Holm in Greengrass fu la prima ad essere scorta dal figlio, in quanto si era messa in prima fila a parlare con le cognate Astoria e Daphne, appena incrociarono gli sguardi due sorrisi identici -che solo i proprietari sapevano essere falsi- comparvero sui volti di madre e figlio.

Callie si avvicinò al figlio e con sorpresa notò che non era da solo, Riley stringeva la mano di una ragazza bassina dagli occhi verdi e dai lunghi capelli biondo chiaro.

Ciao mà, lei è Marissa, la mia ragazza”

La donna non rimase con la bocca aperta solo per l'educazione purosangue che era stata inserita nella sua psiche anni prima, si dipinse un sorriso da foto e strinse la mano alla ragazza “È un vero piacere conoscerla Mrs Greengrass” disse Marissa

Anche per me signorina..?”

Hunter” sorrise lei, ottenendo un sopracciglio alzato dalla donna, che si rivolse al figlio allargando il fintissimo sorriso “Un cognome.. non convenzionale”

Riley si riavvicinò a Marissa e la strinse a sé mettendole un braccio in vita, facendola arrossire a dismisura, commentando “Bello vero ?”

Quando anche Ashton Greengrass II comparve accanto alla moglie, il quartetto al completo si smaterializzò, con la materializzazione congiunta, al maniero di famiglia.



*


I fratelli Varathon non si erano mai amati chissà quanto, ma in quel momento sembravano volersi ammazzare a vicenda, c'era un sentore di violenza nell'aria, persino i loro capelli sembravano svolazzare per la tensione, solo un tavolo li divideva.

Allora ragazzi che si dice a Hogwarts ?” chiese Mrs Varathon con un sorriso cordiale, facendo scorrere lo sguardo curioso da un figlio all'altro.

Mah le solite cose” borbottò il figlio maggiore lanciando uno sguardo malevolo a Drake.

C'era una lotta interiore in ognuno dei due e sicuramente non li avrebbero fermati gli avvertimenti dei loro genitori o le loro stupide regole.

Persino i gatti sembravano essere diventati tutto a un tratto rivali, il famiglio nero e quello bianco si stavano mordendo a vicenda per ottenere la supremazia sul nuovo territorio.

Allora Flame hai deciso che carriera prendere ?” chiese il padre affondando la forchetta nello sformato di patate “Oppure continui a cambiare idea ogni settimana ?”

Il figlio dai capelli rossi rispose con un grugnito e alzò gli occhi al cielo.

Grace ricordi quella volta in cui disse di voler diventare un babbano ?”

Oh per Morgana ! E chi se lo scorda ?! La nonna si è persino sentita male per quell'affermazione” rise la moglie seguita immediatamente dal marito e dal ghigno del figlio minore “O ce lo vedo come babbano, sarebbe sicuramente il più inutile di tutti.. tipo quello che pulisce i gabinetti” disse il moro.

Tu non saresti capace nemmeno di fare quello” rispose piccatamente il rosso.

A quanto ricordo disse di voler costruire treni” disse Grace Varathon dopo averci rimuginato un po' su.

Ragazzi tutto bene ?” chiese il padre avendo notato l'atteggiamento bellico che era traspirato dalle battute di poco prima.

Certo” risposero in coro guardando il piatto e affondandoci dentro la forchetta come se fosse stato un coltello nel cuore del fratello.

La madre sorrise ingenuamente ed esclamò di essere super felice di poterli avere entrambi a casa con lei per il Natale.


*


La guerra sarà anche passata da un pezzo, ma per i genitori di Riley, nati con la concezione di essere superiori per via del loro sangue puro, scoprire le origini della ragazza fu come aver ricevuto dal loro amato erede un colpo molto basso, perciò iniziarono già da subito a cercare di porre fine a quell'assurda relazione.

Callista Van Holm in Greengrass era famosa per essere una vera serpeverde, aveva un modo di porsi così aristocratico e altezzoso che anche mentre voleva insultare qualcuno non diceva mai esplicitamente una parola cattiva, anzi elogiava quelle caratteristiche che lei non riteneva adeguate con degli appellativi decorosi ma pronunciati come parole velenose.

E così i tuoi genitori sono dei.. Babbani, dimmi cosa fanno nella loro vita ?”

Mia madre è un insegnante, lavora in una scuola elementare, con i bambini dai sei agli undici anni..mentre papà ha una libreria” rispose Marissa con un sorriso, non capiva perché Riley odiasse così tanto sua madre, insomma non aveva fatto che essere gentile fino a quel momento.

Che cosa sublime, lavorare con i bambini babbani” ok forse adesso aveva sentito qualcosa di strano nel modo in cui aveva pronunciato la parola sublime, aveva percepito un brivido di freddo come se stesse parlando con un serpente. “E tuo padre sarà molto fiero della sua attività, ah i piccoli imprenditori sono così.. rustici, non trovi caro ?” finse di chiedere l'opinione del marito che rispose con un ghigno malvagio “Ovviamente cara”

In quel momento Riley afferrò da sotto il tavolo la mano di Marissa e cercò il suo sguardo per farla tranquillizzare, a lui non era sfuggito il significato della parola rustici, nel gergo di Callie stava a significare disgustosi.

La bionda prese un respiro profondo e continuò a mangiare l'entrecôte d'agnello in salsa agrodolce, ripetendo mentalmente il mantra che usava per calmarsi 'Ce la puoi fare, tu sei più in gamba di loro'

Allora come vanno gli affari di famiglia, padre ?” chiese Riley per evitare il collasso psicologico della sua ragazza, sapeva quanto odiasse essere al centro dell'attenzione, per di più doveva essere ancora peggio ricevere tutti quegli insulti senza poterli mandare al diavolo.

Oh a meraviglia.. certo Higgs mi fa dannare come al solito.. è un buono a nulla quello lì, dovrei licenziarlo una volta per tutte” borbottò Ashton tra un boccone e l'altro.

Ma caro è il marito di tua sorella, non vorrai lasciare la povera Daphne in miseria, sarebbe un tale scandalo” commentò con enfasi Callista.

Avrebbe dovuto sposare qualcuno di più adatto, vedi Astoria, lei si che ha scelto con saggezza” rispose a muso duro.

Ehh” Callie sospirò teatralmente per poi esclamare “Che ci vuoi fare.. purtroppo le persone inadatte attirano sempre le persone testarde di questa famiglia” facendo scivolare per qualche secondo gli occhi sulla ragazza nata babbana e su suo figlio “Dico bene Riley ?”

No madre, zio Terence ama alla follia zia Daphne è questo ciò che conta”

L'amore finisce tesoro, non essere così ingenuo, è una cosa futile e evanescente come la bellezza. Ma il buon nome, la grazia e l'eleganza sono cose innate che non svaniranno mai”

Ognuno ha le sue priorità” ribatté il ragazzo facendo spuntare una ruga di nervosismo e disappunto sulla pelle perfettamente curata della madre.


*


Il giorno di Natale dovrebbe significare gioia, allegria,amore familiare, ma quello che vissero i Varathon sembrò significare tutto il contrario.

Dalla cena del giorno prima un'ombra oscura e malvagia sembrava essere volata sopra la villa di famiglia, Grace e Alexander Varathon avrebbero voluto soltanto festeggiare in tranquillità, ma i loro figli sembravano volersi uccidere a vicenda.

Ancora prima di sedersi a tavola i due si scontrarono, fecero a gara per chi dovesse passare per primo sulle scale e tra spintoni, schiamazzi, tiraggi di capelli, calci e pugni vari le attraversarono insieme. Poi iniziarono a volare parole grosse, l'invidia di Flame e l'orgoglio di Drake li portarono alle mani. I genitori non seppero mai cosa fosse successo tra i due ma sentirono chiaramente un nome di una ragazza.. Kleo.. una ragazza che entrambi avevano conosciuto molto tempo fa.

Flame saltò addosso a Drake nel momento in cui quest'ultimo gli aveva dato del buono a nulla, il moro gli rispose mollandogli una serie di pugni nello stomaco, per poi ottenerne uno sullo zigomo. A quel punto con un ringhio Drake rotolò sopra l'altro e gli beccò il naso con la mano destra mentre la sinistra veniva parata da quella di Flame, che strinse il pugno del fratello fino a stritolargli la mano.

A quel punto l'urlo della madre allertò il marito che corse a prendere la bacchetta, l'Auror Alexander Varathon era entrato in azione ed entrambi sapevano che quando questo accadeva non c'era mai vittoria per l'imputato che aveva di fronte.

La lite venne interrotta, entrambi vennero legati sulle sedie del soggiorno da delle funi magiche, per essere sottoposti all'interrogatorio.

Che diamine vi è preso !” urlò Grace in preda al terrore, con il cuore che batteva a mille.

Ha iniziato lui” urlò Drake

Se tu non l'avessi fatto sarebbe..” gridò Flame

Ah certo tu sei sempre il santo!” lo interruppe urlando Drake

Tu sei un bastardo ! Sai quanto io..”

Quanto tu che cosa ? Non te n'è mai importato fin'ora..”

CHE COSA ? TU NON HAI IDEA..”

AVANTI SENTIAMO COSA.. ”

ADESSO BASTA !!” un urlo dieci volte più potente e profondo li azzittì completamente, l'auror era fuori di se. “Se non sapete essere civili non meritate di mangiare ! Vostra madre si è fatta in quattro per preparare tutto e voi le state rovinando il Natale! TU” indicò Drake “Fila in camera tua! E tu” disse a Flame “Nel mio studio, ADESSO!” i ragazzi filarono di corsa e sbatterono con forza le porte delle due stanze, tanto che i cardini cigolarono per lo sforzo.

Grace scoppiò a piangere tra le braccia di Alexander ed entrambi i figli, sentendo i suoi singhiozzi, si sentirono stringere il cuore.


*


Ashley Drake arrivò in ritardo in Sala Grande, si scusò con i professori e la preside e prese posto nel buco lasciato per lei tra la serpeverde Tweddle Lloyd e i gemelli Timberwole. Appena si sedette notò che di fronte a lei c'era quella faccia di bronzo di O'Grady, immediatamente fu tentata di chiedere a Micheal o Lawrence di cambiare posto con lei, poi però quella parte di lei che aveva spinto il cappello a metterla tra i corvonero, le fece notare che doveva dimostrare di essere superiore a quella gentaglia che si ritrovava di fronte, così decise di fissarlo a testa alta e chiedergli di passarle il sale -che si era tenuto attaccato al piatto-. Lui per tutta risposta glielo lanciò con una schicchera delle dita, facendolo così inevitabilmente cadere e rotolare verso di lei, che lo prese senza commentare.


Liam, notando il sopracciglio sollevato e l'espressione tirata della ragazza non riuscì a trattenersi dal dire “Beh non mi ringrazi ?”

È venuto da me rotolando quindi tecnicamente non ti devo nessun ringraziamento” poi si girò verso Tweddle e le chiese come mai anche lei non fosse andata a casa per le feste. Non che le due avessero qualche tipo di amicizia, anzi probabilmente non si erano mai calcolate più di tanto, ma in quel momento avrebbe attaccato a parlare anche con Gazza pur di evitare di guardare gli occhi azzurri di faccia di bronzo.


Tweddle si ritrovò con le spalle al muro -metaforicamente parlando-, avrebbe dovuto inventare una balla su due piedi, non poteva certo dire a quella corvonero -non ricordava neanche il suo nome- che suo padre era un alcolista violento e che avrebbe preferito passare il Natale al cimitero da sua madre piuttosto che con lui.

Alzò le spalle, facendo ricadere una ciocca di boccoli castani dietro la schiena “Mio padre è all'estero per lavoro e non mi andava di disturbare i Potter un'altra volta” in realtà aveva preferito evitare di passare troppo tempo con James, ancora non gli aveva detto che la ragazza che lo aveva baciato al ballo era lei e sapeva che non era assolutamente il caso di spifferarlo durante quella convivenza forzata, così aveva declinato l'invito di Albus ed era rimasta al castello.

E tu ?” le chiese per pura cortesia.

I miei andavano in vacanza in montagna, ma io odio sciare..per cui eccomi qui” Ash le rifilò la balla che aveva pensato venti minuti prima, ma in realtà Jax le aveva chiesto di badare al quartier generale dei Dragoni, non si poteva mai sapere chi avrebbe potuto ficcare il naso, ma qualcosa le disse che c'entrasse anche lo zampino di Gillian e della sua convinzione che tra lei e Liam-faccia-di-bronzo-O'Grady ci fosse della tensione sessuale, d'altronde sembrava essere l'unica a non sapere che anche lui fosse stato incaricato.



In quel momento un bip bip bloccò la bionda dal fare altre domande alla castana, tirò fuori dalla tasca della gonna un apparecchio babbano modificato e lesse il messaggino inviatole dalla cugina.


^Jemma^


Ash ! Notiziona ! Stasera c'è una puntata speciale di PLL !!


Inviato alle 19,24


Ti invio il link sull'email !!

Oddio non vedo l'ora, appena l'hai vista scrivimi che commentiamo !


Inviato alle 19,25


*


Liam osservò con curiosità l'aggeggio che aveva fatto brillare gli occhi e spuntare un sorriso tutto denti sulle labbra della sua nemica, doveva studiarlo più da vicino, decise che durante l'apertura dei regali o mentre si trovavano entrambi nella sala hobby dei Dragoni glielo avrebbe sottratto senza che se ne accorgesse.



**

--Angolo Autrice--


Risorge dalla tomba..

Ciao a tutti !!

Spero sinceramente che vogliate ancora leggere questa storia, voglio solo che sappiate che ho ritardato la pubblicazione perché non mi sembrava mai abbastanza completo come capitolo (e anche per mancanza di ispirazione).. effettivamente ci sarebbe ancora da dire tanto sul Natale ma non posso bloccare la storia per così tanto tempo.

Sinceramente ero indecisa se aggiungere o no questo pezzettino ma ho pensato che meritavate di scegliere voi, se leggerlo oppure no, per cui questo è per coloro a cui interessa sapere come i Potter-Weasley hanno passato le loro vacanze:


Lily venne svegliata da un colpo di cannone, quella mattina del venticinque dicembre, saltò in aria come un petardo e finì con la faccia e soprattutto con il naso schiacciato sul parquet della sua camera “Miseriaccia che batosta” esclamò in una lingua sconosciuta a causa dell'incidente appena subito e quindi col mento inchiodato al pavimento lo disse più in questo modo “Mseviattia qe bafoscta”.

LILIAANNN !!” urlò Ginevra Weasley dal piano di sotto “LA TANA CI ASPETTAAA !”

Odio la mia famiglia” borbottò alzandosi senza la grazia e l'eleganza che Alice Cooper aveva cercato di inculcarle dal primo anno.


Sentì dei passi da bisonte passare per il corridoio, una porta sbattere e un chiavistello girare nella toppa 'Bene l'elefante James ha preso possesso del bagno' pensò la ragazza aprendo la finestra per far passare un po' d'aria fresca, prima di girarsi e tuffarsi nell'armadio alla ricerca del suo vestito rosso in fresco lana, se l'era sognato quella notte e l'avrebbe indossato a tutti i costi !


*


Albus Severus non aveva dubbi, sarebbero arrivati anche quell'anno in ritardo, già immaginava gli sbuffi e i rimproveri di Zia Fleur sull'importanza della puntualità e del rispetto per le altre persone che avevano mosso i culi al momento giusto. Ok, probabilmente Flebo non avrebbe mai usato la parola culo, anche perché probabilmente l'avrebbe pronunciata Kiulo, perché lei le parolasce non le disceva.

Sbuffando decise di buttarsi sul divano -tenendo le scarpe ai piedi, non sia mai che dovesse riallacciarle dopo cinque o dieci minuti- e chiudere gli occhi.

Immediatamente la sua mente gli creò l'immagine della ragazza più altezzosa, odiosa e bella di Hogwarts, sapeva di non dover più fantasticare su di lei ma non ne poteva fare a meno, ricordava ancora il sapore e la pressione delle sue labbra sulle proprie..

Lyra aveva delle labbra perfette, carnose al punto giusto.

E i suoi occhi.. i suoi splendidi occhi dorati sembravano contenere una polvere magica che li rendeva vivi e misteriosi.

Adorava anche quelle minuscole e quasi invisibili efelidi sparse sul naso e sotto gli occhi, rendevano la sua pelle lattea ancora più dolce.

Al non mettere le scarpe sul divano altrimenti tua madre ti crucia” lo avvertì Harry strappandolo dalle sue fantasie. Il ragazzo aprì gli occhi e mormorò “Tranquillo stanno fuori dal guanciale”


*


Nel frattempo qualcun altro della famiglia era stato obbligato a svegliarsi all'alba per aiutare nonna Molly a cucinare per tutto il parentame.

Rose Weasley non era mai stata capace di cucinare un pasto vero e proprio, e stare lì ad osservare come a Roxenne e Dominique riusciva con facilità la faceva sentire impotente, non riusciva ad accettare di non essere capace di fare qualcosa, di essere meno degli altri, per questo in quel momento stava cercando di tagliare i funghi in piccoli pezzi, mettendo tutta la rabbia e la frustrazione in quei semplici movimenti.

Dall'inizio dell'anno era andato tutto a rotoli, dalla sconfitta infertale da Lily per quella stupida competizione élitaria, lei stava andando a rotoli, il suo cervello brillante aveva iniziato a giocarle brutti scherzi, a vacillare su tutto.. la sua sicurezza era venuta meno e soffriva immensamente per questo.




Hugo Weasley aveva programmato tutto per filo e per segno: Fred avrebbe dovuto distrarre le ragazze, mentre lui s'infiltrava in cucina per sgraffignare il pacco di paste variegate -già pronto per il dessert-, e aggiungere il whisky incendiario nel ponce alla frutta di Hermione.

Finalmente avrebbero passato un Natale decente, tutti gli anni era così barboso che dopo mangiato si addormentava sempre e finiva con la faccia disegnata dai trucchi delle ragazze, questa volta sarebbe stato diverso.


Ricevuto il segnale, Fred fu pronto all'azione, con un petardo in mano entrò in cucina e si avvicinò alla sorella “Ehi Roxie guarda un po' che ho trovato nella soffitta ?! Dev'essere uno dei vecchi prototipi di papà e zio Fred”

La ragazza dai capelli ricci si girò immediatamente e fissò l'aggeggio che il fratello teneva in mano “Fammi dare un'occhiata” disse asciugandosi le mani sul grembiule da cucina.


Il ragazzo dalla pelle olivastra decise che per distrarre Rose l'avrebbe fatta innervosire, così lasciò il razzo alla sorella e si avvicinò al piano di lavoro della cugina.

Si posizionò con la schiena attaccata al bancone e con le mani cercò qualcosa da far scivolare per terra; riuscì ad afferrare il coperchio di una pentola -che aveva precedentemente adocchiato-, che fungeva da blocco ad altri aggeggi da cucina e lo spostò verso di sé.

Inevitabilmente tutte le pentole scivolarono via, come gli ingranaggi di un orologio senza la loro vite e finirono rumorosamente nel lavandino, sul bancone, in mezzo ai funghi di Rose e per terra.

AHH ! Ma sei SCEMO ?!!” urlò la ragazza spaventata, che mollò immediatamente il coltello, che rimbalzò sulla tavoletta di legno con la lama verso di lei.

Rose si avvicinò a Fred per dirgliene quattro, con tanto di dito puntato sul petto, e non si accorse che il coltello le si conficcò nel fianco.

Dominique vide tutta la scena e il sangue che uscì dalla ferita, lanciò un urlo seguita immediatamente da Rose, la quale si accasciò addosso ad un Fred con gli occhi sbarrati.

Roxenne lasciò il razzo sul bancone e corse a chiamare aiuto.


Teddy fu il primo ad arrivare e ordinò a Fred di stenderla lentamente a terra, si lavò le mani e si accucciò al capezzale della ragazza per estrarre il coltello.

Rose..mi..mi dispiace, ti prego non morire” balbettò Fred accarezzando i capelli rossi della cugina.

Non morirà, idiota!” esclamò Roxie

Rose non aveva la forza per urlare contro quella mina vagante che era suo cugino perciò gli stritolò la mano non appena Ted iniziò a sfilare il coltello.

Hermione con un colpo di bacchetta anestetizzò la figlia, che crollò addormentata con la testa sulle gambe del cugino, e ricucì lo squarcio lasciato dal coltello.


In quel momento James apparve in cucina tutto trafelato ed esclamò “Noo, me lo sono perso ?! Per una volta che succede qualcosa di emozionante io non ci sono”

Dominique gli sferrò uno schiaffo dietro al collo e gli pestò il piede “Taci imbecille!”


Rose si svegliò sul nuovo divano della Tana, era la prima a cui era stato concesso di sdraiarcisi, si voltò a destra e sinistra e si ritrovò gli occhi di tutti puntati addosso “Che è successo ?”

Ti sei ferita col coltello, grazie alle prodezze di tuo cugino” le spiegò Hermione “Tranquilla, non ti ho lasciato la cicatrice” le sorrise rassicurante.

Poi come al solito Hugo si mise in mezzo e interruppe il momento madre-figlia “Ok, ora che stai bene mangiamo, che ho una fame assurda !” esclamò seguito dal suo stomaco.


**


Per chi non si ricordasse -d'altronde è passato parecchio tempo- queste sono le facce dei vostri oc presenti in questo capitolo :

Liam O'Grady = Dylan Sprayberry

Ashley Drake = Bridgit Mendler

Marissa Hunter = Annasophia Robb

Riley Greengrass = Chace Crawford

Drake Varathon = Jake T Austin (2015)

Flame Varathon = Jake Hold (con occhi dorati)

Tweddle Lloyd = Selena Gomez

Lawrence Timberwole = Mitch Hewer

Micheal Timberwole = Sergio Carvajal

Lyra Montrose = Maria Ehrich (con occhi dorati)


Grazie per l'attenzione :)

Baci

Gin

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Capitolo 20
*** The death ***


19

THE DEATH



Ho visto vacillare il momento della mia grandezza,
E ho visto l’eterno Lacchè reggere il mio soprabito ghignando,
E a farla breve, ne ho avuto paura.
- Ts Eliot -



“Siete gli eletti, ci siamo passati tutti mia cara..” disse una voce roca.

“Sappi che me la pagherai !” rispose la ragazza dai capelli biondi, prima di attaccare il telefono* in faccia a uno dei guardiani della confraternita.

Odiava quella stupida gerarchia e la divisione dei ruoli..non voleva essere un'eletta, e soprattutto non voleva essere in coppia con quello !

Era un affronto, uno scandalo, non solo Jax l'aveva obbligata a stare a Hogwarts durante le vacanze di Natale, adesso pretendeva anche che il 31 dicembre lei e Liam -faccia di bronzo- O'Grady coesistessero in una stanzetta minuscola e decidessero insieme la sorte dello sfortunato partecipante della prova.

Insomma si può essere più sfigati di così ?

Essere obbligati a sopportare quell'essere per un'ora era veramente troppo !


*


Ok, ce la posso fare. Un bel respiro profondo, Kaito, e poi apri la porta.

Il vivace e astuto Grifondoro ormai era davanti alla porta della Stanza delle Necessità da quasi due minuti e tentava, ancora, di convincersi ad entrare.

I suoi capelli scuri quella mattina erano più spettinati del solito, aveva dormito poco e per l'ansia non aveva voluto mangiare niente a colazione -a differenza di come faceva di solito-, ma d'altronde come avrebbe potuto...oggi era il gran giorno.

Dall'esito di quella prova sarebbe dipeso il suo ingresso nella confraternita.


' O sei dentro o sei fuori, giovane grifone.

Mostraci quanto vali.

Sconfiggi la tua paura più grande

Stanza delle necessità

-31 Dicembre ore 9.00-'


Sembrava fatto apposta, insomma, perché affrontare la sua paura l'ultimo giorno dell'anno ?!

Erano stati DAVVERO crudeli, questa volta.

Inspirò, ancora, ed espirò a fondo per altre tre volte... poi si decise ad abbassare la maniglia.


*


Proprio in quel momento Liam si presentò nella stanza-spia, Ashley era già lì ovviamente, come si poteva notare dai suoi capelli raccolti in una crocchia scomposta, era stressata, frustrata e incavolata nera con lui.

La ragazza aveva già predisposto la prova per Kaito da venti minuti, esponendo con cura ciò che l'incantesimo della stanza delle necessità avrebbe dovuto mostrare una volta che la porta fosse stata aperta.

Ma nel momento in cui il ragazzo dai capelli neri fece il suo ingresso, anche un'altra porta -alle spalle della bionda- si aprì, distraendola dal momento che più l'attirava di tutte quelle prove. Ash adorava vedere le espressioni dei candidati una volta che la magia aveva preso forma, riusciva a cogliere quelle espressioni vere, che solitamente tutti tenevano nascoste sotto alla maschera di tutti i giorni. Perciò quando si girò verso il ragazzo dagli occhi verdi gli riversò addosso tutta la sua rabbia

“Avremmo dovuto prepararla insieme, O'Grady, ma come al solito fai fare tutta la fatica agli altri ! Non ti sforzi minimamente di fare UNA. Singola. Cosa per gli altri ! Pensi solo a te stesso.. far parte di una confraternita significa far parte di un gruppo, le cose si fanno insieme, altrimenti l'avrebbero chiamato in un altro modo non trovi ?” concluse il suo monologo respirando affannosamente.

“Si, si.. ora perché non ti siedi ? Sta iniziando.. e sinceramente mi stai disturbando con le tue chiacchiere inutili” esclamò lui con voce annoiata, spostando la mano come per scansare una zanzara.

La bionda non la prese affatto bene, anzi sentì la rabbia esplodere all'interno del suo cervello come un vulcano in eruzione, tanto che gli ringhiò contro e con un istinto animale, caricò -come un toro- verso Liam.

“AAAAAAAAH”


*


La stanza era completamente buia, in attesa del cambiamento per il suo nuovo ospite, e l'atmosfera cupa rendeva la cosa ancora più pesante di quanto già non fosse.

Sentì appena il cigolio della porta, chiudersi dietro di sé, che la stanza iniziò la sua trasformazione: si ritrovò in quello che sembrava essere un vecchio magazzino babbano abbandonato -per quanto era sudicio-, dove ,al centro della stanza, era incastonata una spada nel pavimento, la quale sembrava l'esatta copia di quella di Godric Grifondoro.

Dietro la spada, pochi metri più avanti, un uomo sulla trentina lo guardava con aria di sfida.

Gli occhi rossi come il sangue, la mascella dura e pronunciata, i capelli completamente bianchi in deciso contrasto con la sua carnagione olivastra... tutto di lui incuteva terrore, soprattutto la tunica nera che indossava -alla cui vita era legata una spada molto simile alla precedente- gli conferivano una letale bellezza.

Ma Kaito non era tipo da lasciarsi suggestionare tanto, era pur sempre un Grifone!

“Chi sei tu?” osò domandare con tono di sfida.

L'uomo iniziò a sorridergli malignamente, ma non rispose subito.

“Io sono ciò che si annida nei tuoi più oscuri pensieri, ciò di cui hai più paura. Io sono la morte, io sono DEATH.”

Ovviamente Kaito l'aveva intuito, soprattutto dalla tunica da shinigami -come aveva visto spesso nei libri di suo padre- ma aveva sperato fino all'ultimo di sbagliarsi.

Come si sconfigge La Morte?

“La spada che hai di fronte, prendila ed usala per colpirmi. Se riuscirai, anche solo a procurarmi un graffio, avrai superato la prova e tutto ciò svanirà. Nel caso in cui tu non riesca nell'impresa, sei fuori” gli rispose l'uomo come se gli avesse appena letto nella mente.

Kaito guardò la spada.

Voleva prenderla, ma non si fidava... aveva paura che potesse essere una stupida trappola del tizio e poi, incastonata com'era, dava l'impressione di essere impossibile da muovere.

Così decise di lasciar perdere la spada e di ricorrere alla bacchetta.

“Non ne avrò bisogno, posso sconfiggerti anche senza!”

E puntò la sua leale compagna in direzione di Death, nel tentativo di intimorirlo, ma l'uomo continuò, immobile, a guardarlo senza emettere un fiato.

Impaziente, Kaito iniziò ad attaccare.

Lanciò tutti gli incantesimi possibili ed inimmaginabili, ma più lo colpiva -o meglio, pensava di colpirlo- e più lui rimaneva lì, fermo ed immobile nella stessa posizione.

Sembrava quasi in attesa.

Ogni incantesimo lo colpiva in pieno ma, invece di ferirlo, gli rimbalzava addosso lasciandolo illeso. Stanco dei suoi vani tentativi, Kaito decise di passare sul pensante: le maledizioni senza perdono.

E lì fu lo sbaglio.


“Avada Kedavra!”

Con un colpo agile di bacchetta, lanciò la maledizione nel tentativo di ucciderlo.

Ma si può uccidere la morte, con un incantesimo letale, quando il suo stesso signore è davanti a te e ti sta sfidando?!

Ovviamente no.

Death parò il colpo con tanta facilità da lasciare il giovane di sasso.

“Sei solo uno sciocco!” iniziò ad impugnare la sua spada e la indirizzò verso Kaito “Ho aspettato che mi mostrassi qualcosa, qualcosa che mi sbalordisse, che mi incantasse... ma tu mi deludi, giovane Kuroba”

Ad una velocità impressionante fu davanti a Kaito e, in un battito di ciglia, lo atterrò al suolo con la lama della sua spada sulla gola del ragazzo, il quale iniziò ad avere il fiato corto.

“La vedi quella spada? Quella nel suolo che non hai voluto prendere, ebbene quella era la tua ancora di salvezza. Preferendo la bacchetta, hai preferito la strada più facile, quella più sicura, quella a cui sei abituato ogni giorno. Non hai voluto esporti al pericolo, anche solo provando a prendere la spada, sei voluto rimanere fedele a te stesso ed a quello che sai fare. Sei rimasto fedele alle paure che ti tengono legato in catene: se avessi preso la spada, avresti dimostrato che sai andare oltre ciò, che hai la forza per spezzarle, che puoi superare le tue paure... Ma hai fallito, giovane grifone, ed ora ti aspetta solo una cosa.”

Death sollevò la spada, l'avvicinò alla spalla per prendere lo slancio e nel momento in cui, con un unico fluido movimento, la fece scattare, pronunciò la sentenza “La Morte!”

E la spada trapassò Kaito.


Ovviamente non lo uccise, ma gli fece prendere un bello spavento -tutta la scena cambiò poco prima che fosse trapassato del tutto e si ritrovò nella stanza delle necessità-.

Il sole filtrava dalle finestre, evidenziando il vuoto attorno a lui: la camera era completamente priva di mobili e il silenzio regnava sovrano.

Aveva fallito.

Ancora steso per terra, si tirò su col busto solo per poi appoggiare la testa sulle ginocchia.

Riviveva ancora, mentalmente, la scena e brividi di puro terrore gli attraversavano la schiena.

Che cosa brutta la tanatofobia.

“Mi ha fregato, cazzo che figura di merda”

E, come se fosse impazzito, iniziò a ridere da solo istericamente.



**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !!

Sono riuscita miracolosamente a postare un giorno prima della scadenza della settimana !

Spero di riuscire ad essere puntuale anche per la prossima :)

Ecco a voi l'ultima prova dell'anno, il povero Kaito è stato eliminato (ricapitolando : Lyra e Lily sono passate, Kaito e Robin no) :(

Mi dispiace tanto, ma ci sono pochi posti disponibili all'interno della confraternita, quindi qualcuno deve essere eliminato..


Baci a tutti

Gin


* Note.. il telefono è quello modificato che usa anche nel capitolo precedente.. so che la tecnologia babbana non funziona ad Hogwarts, ma sono convinta che in qualche modo siano riusciti a modificare questo piccolo intoppo.

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Capitolo 21
*** Il film della mia vita ***


ali

IL FILM DELLA MIA VITA



Noi corriamo spensierati verso il precipizio

dopo esserci messi dinanzi agli occhi

qualcosa che ci impedisca di vederlo.”


-
BLAISE PASCAL-



Alice si trovava di fronte ad una postazione da toletta del camerino che le era stato assegnato, la specchiera ovale era illuminata da delle lampadine circolari che percorrevano tutta la cornice bianca, il vetro che rifletteva la sua immagine aveva una leggera crepa in alto a destra, che era stata coperta dall'immagine che solitamente portava con sé ogni giorno..una piccola Alice tra le braccia di sua mamma.

La ragazza dai lunghi capelli castani stava attendendo la truccatrice professionista, ingaggiata da sua madre, che l'aveva seguita per tutta la sua carriera cinematografica.

Nel frattempo si rigirava il biglietto del suo ammiratore tra le mani, che qualche attimo prima un fattorino le aveva portato assieme ad una deliziosa orchidea bianca..



Mia dolcissima Ali,

attendendo con ansia il tuo ritorno,

ogni giorno sembra durare un'eternità senza la tua presenza.

Spero che l'odore di questo fiore possa ricordarti il nostro amore.

tuo

Hunter



Aprì il suo portagioie e una melodia iniziò a riecheggiare tra le quattro mura della stanza, una ballerina ruotava su se stessa a ritmo di quelle note, la ragazza alzò il piano della bambola e poggiò il biglietto nello scomparto segreto, che si richiuse con uno scatto.

Dopo qualche attimo Elizabeth James -sua madre- e Nora Ferguson proruppero nel silenzio della stanza e iniziarono a ciarlare di cose effimere, mentre le acconciavano i capelli e le imbellettavano il viso. Mentre lei rimaneva immobile, silenziosa e con lo sguardo fisso al riflesso sullo specchio.


All'improvviso qualcuno bussò alla porta, segno che il tempo a sua disposizione era terminato, la ragazza risvegliò la mente dai pensieri che l'affollavano spesso e in un batter d'occhio si ritrovò truccata, vestita e pettinata per le riprese.


Spostò la tenda color panna, che divideva la scena dal camerino, ed entrò.

La stanza in cui si ritrovò era molto più scura e stretta rispetto a quella che aveva appena lasciato, le sembrava di essere finita in un corridoio, continuò ad andare avanti finché non trovò una fiaccola appesa al muro, la tolse dal gancio a cui era affissa e se la portò appresso per illuminare il cammino.

Un fascio di luce colpì la parete in fondo, che non le sembrò affatto spoglia come le altre, raccolse l'orlo del vestito e affrettò il passo per osservare da vicino quello di cui si trattava.

Aprì la bocca ma non riuscì a proferir parola, quel muro era pieno zeppo di ritagli di giornale, poster, pubblicità, foto rubate, foto in esclusiva, e tutti avevano lo stesso soggetto..Alice James, ovvero lei in veste di attrice, modella e cantante.

Lo stupore fu così forte che la presa salda delle sue mani venne meno e la torcia cadde a terra, raccolse le gonne del vestito e corse più veloce che poté verso il corridoio di sinistra.

Tutt'intorno non volava una mosca, l'unico suono che l'accompagnava era il ticchettio dei suoi tacchi, e l'unico colore era il grigio scuro delle ombre.

Stanca della corsa appoggiò la schiena ad un muro e nel tempo di un respiro scoprì che si trattava di un passaggio segreto, si ritrovò in un salone pieno di specchi.

Ce n'erano di ogni tipo, con cornici più o meno sofisticate e ricamate, ma tutti riflettevano quella vita da cui voleva scappare, tutti la ritraevano in abiti, acconciature e contesti differenti..tutti quelli che lei aveva indossato e di cui aveva preso le sembianze, tutti i suoi film erano lì, proiettati in quegli specchi.

Si rigirò per voltare il viso e dare le spalle a tutto quel mondo caotico, ma si ritrovò in mezzo ad una folla di giornalisti con videocamere e fotocamere che scattavano flash alla velocità della luce.

Il cuore parve esploderle dal petto per quanto battesse velocemente.

Le orecchie erano talmente piene di rumore, domande che si affollavano una sull'altra e rumori meccanici che non riuscirono a captare nulla per un bel po', finché il suo sguardo non passò attraverso tutta quella folla e in fondo alla sala vide due persone, le due persone considerate da lei più importanti, Lily e Kleo, le sue migliori amiche.

Tutti i rumori intorno a lei si offuscarono, un sorriso spontaneo le affiorò alle labbra, si mosse verso di loro, spintonando tutti quei paparazzi che cercavano di trattenerla e riuscì a sentirle anche prima di raggiungerle.

Il sorriso le morì sulla bocca.

È proprio falsa come quelle immagini da copertina” disse Kleo rivolgendole uno sguardo schifato.

Ci ha sempre mentito, che faccia tosta” rispose Lily malignamente

Poi la prima parlò all'orecchio della seconda, sussurrandole una malignità che le fece scoppiare a ridere.

Alice rimase impietrita.

Fece un passo indietro, mentre gli occhi verdi le si inumidivano e le labbra iniziavano a tremare.

Una lacrima sfuggì al controllo, scivolò giù dalla guancia e toccò il pavimento..

Plic.. solo lei riuscì a sentire quel suono.

Un suono così semplice e innocuo che svegliò quella parte razionale della sua mente che era rimasta sopita per tutto quel tempo..

Qualcosa non torna, non trovi ? - disse una voce melodiosa all'interno della sua mente

Qualcosa stona in questo contesto guarda bene.. - continuò a sussurrare.

Non è reale !


Ad un tratto vide il tutto sotto una luce diversa, le luci iniziarono a sfarfallare, i suoni aumentarono di volume per poi azzerarsi a tratti, finalmente tutti i pezzi tornarono..quelle non erano le sue amiche.

I meccanismi della sua mente che tempo prima le avevano impedito di rimanere succube della sfera del controllo, durante l'interrogatorio, si riattivarono.

Chiuse gli occhi e quando li riaprì si ritrovò ad osservare la scena, che aveva appena vissuto in prima persona, da un'altra angolazione.

Vide un'altra se stessa vivere quella specie di farsa, mentre lei è diventata solo una spettatrice.

Piano piano realizzò che le sue amiche non reagirebbero mai in quel modo, mentre la scena iniziò ad allontanarsi sempre di più e i contorni di una cornice dorata iniziano a riaffiorare ai bordi di quello che in realtà è uno specchio.


Che stupida sono stata, loro mi appoggerebbero, soprattutto Kleo, che si è divertita ad avere un alter-ego per anni.. loro sanno chi sono, e questo segreto non farà che unirci ancora di più.


Lo specchio si ridusse sempre più, ma non smise di mostrare la sua realtà, finché Alice non urlò “STOP !”, e come se avesse premuto il tasto pausa ad un film, tutto diventò immobile, perse i colori e alla fine si sgretolò come una pellicola bruciata al sole.



Tutto tornò buio, e come se fosse tornata indietro nel tempo, ricordò di essere nella stanza delle necessità per la sua prova.

Una fiaccola si accese al muro di fronte a lei, un fuoco d'artificio venne sparato in aria e quando le sue scintille si posarono a terra presero forma una scritta:


CONGRATULAZIONI !



*



Te l'avevo detto che ce l'avrebbe fatta” disse Albus, tendendo la mano a James, il quale gli mollò tre galeoni per la scommessa appena persa.

È stato terribile, come fate ad essere così tranquilli ? Io sono ancora scioccata!” chiese esterrefatta la ragazza dai capelli rossi, tenendo una mano sul cuore.

È per questo che ti chiamiamo la bonacciona, Gil” sospirò Scorpius, che venne fucilato dallo sguardo ferito della ragazza.

Oh andiamo ! Quanto siete insensibili, la colpevolizzate perché a differenza vostra lei ha un cuore ?!” esclamò Ashley

No, a differenza nostra lei ha solo le ovaie” ribatté Liam

Buona questa” rise Scorpius

No, idiota questa ! Vorrai dire” rispose Ashley prima di fare un'uscita di scena perfetta, prendendo Gillian sotto braccio e sbattendo la porta.


*


Superata la prova, Alice decise di uscire immediatamente, era talmente sconvolta che giurò di non mettere più piede in quella stanza assurda, il cuore le batteva ancora alla velocità della luce, per cui si sedette sul pavimento di pietra, scivolando dal muro su cui si era appoggiata.

Tirò le ginocchia al petto e vi nascose la testa in mezzo.

Avrebbe dovuto dire la verità sul suo passato alle sue amiche, avrebbe dovuto raccontargli che si faceva usare da sua madre come una bambola vivente.

Sospirò immaginando già la fatica con cui le parole le sarebbero uscite di bocca, già solo il pensarlo la metteva in agitazione.

Chiuse gli occhi e fece dei respiri profondi.

Dentro

Fuori


Fu così che la trovò Hunter Mirror.

Ah eccoti qua” quella voce odiosa la riscosse dalla meditazione. “Ho delle buone notizie mia cara, ho parlato di noi ai miei genitori durante le vacanze, tranquilla hanno approvato la mia scelta” s'interruppe fissandola come se avesse appena ucciso un gatto, a bocca aperta e con gli occhi spalancati, ah Hunter e la sua teatralità “..per che cavolo di motivo stai seduta lì per terra come una babbana disadattata ? Alzati per l'amor del cielo ti prenderai qualche malattia!” strillò come una donnina pudica a cui era stata vista la caviglia.

Eri stato molto più romantico in quella simulazione” borbottò Alice, alzandosi controvoglia, solo per evitare di vederlo collassare a terra, già immaginava i fiumi di nomi di malattie che gli si stavano srotolando nella mente “A..andrai da madama Chips vero ?” come volevasi dimostrare..Hunter Mirror era un soggetto alquanto pittoresco.

Certo Mirror.. comunque non esiste nessun NOI, levatelo proprio da quella zucca bacata che tu chiami testa!”




**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Scusate il ritardo -anche se di poco stavolta dai-

stranamente devo dire che sono soddisfatta di com'è venuto fuori questo capitolo,

quindi ora siamo a tre ragazze che ce l'hanno fatta,

per cose di forza maggiore, ho deciso che i posti totali per i novellini saranno 6.


Alla prossima,

baci a tutti

Gin

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Capitolo 22
*** Lacrime di sangue ***


21

LACRIME DI SANGUE


Lieve è il dolore che parla.
Il grande dolore è muto.
(Seneca)



Era una splendida giornata invernale, la neve cadeva con frequenza da tutta mattina e i candidi fiocchi di neve s'incastravano a meraviglia tra i folti capelli corvini della serpeverde, Tweddle adorava quella stagione, il castello assumeva quel sentore fiabesco che la faceva innamorare ancora di più ogni anno. Col fatto che spesso preferiva isolarsi dal resto degli studenti aveva imparato ad apprezzare tutto ciò che il castello aveva da offrirle, perciò la si poteva trovare nel giardino interno ad ogni ora della notte solo per vedere le stelle o durante le nevicate..aveva un certo sesto senso per esse, ogni volta riusciva a percepire l'odore della neve molto prima che il suo primo fiocco cadesse dal cielo.


In quel momento stava giusto tornando in camera dopo una delle sue gite al giardino nevoso, dopo aver declinato l'invito -del suo migliore amico Albus- a partecipare ad una battaglia a palle di neve con il resto della ciurma Weasley, che lui aveva denominato “La Battaglia dell'anno”.

Non era mai stata una ragazza a cui piaceva stare in mezzo alla gente, a volte Al se lo dimenticava, ma anche se adesso aveva fatto amicizia con la famiglia del ragazzo, c'erano sempre dei momenti dove queste sue paure e piccole incertezze spuntavano fuori come funghi.

Quello era uno di quei momenti, come lo era stato il periodo natalizio..e il fatto di non aver raccontato niente a James rendeva tutto ancora più incasinato.

Sospirò pensando che in quel momento la sua voglia di vita sociale rasentasse il livello 0, -1

Ah, a volte detestava essere se stessa.. anzi molto spesso..altro che a volte.


Girò l'angolo e su una finestra trovò il riflesso di ciò che si stava perdendo..

James e Fred stavano lanciando una vagonata di palline di neve contro Albus e Lily, mentre Rose li spiava da lontano con un cipiglio arrabbiato e annoiato, probabilmente l'avevano incastrata a segnare i punti.

Un mezzo sorriso le affiorò alle labbra quando James uscì dal suo nascondiglio e affrontò la valanga di neve, che le serpi avevano creato con la magia, a braccia aperte con un grido da re della foresta.


Quant'è patetica” mormorò una voce alla sua destra.

È ovvio che lui le sta vicino solo per compassione” disse un'altra con tono acido

Io ancora mi chiedo come abbia fatto il cappello a metterla tra i serpeverde” ribatté una terza.


Tweddle già immaginava che tipo di ghigno malefico avessero stampato in faccia quelle tre.

Non erano serpeverde, le loro voci le conosceva bene.


Beh non sarebbe stata per niente bene tra i grifondoro e i tassorosso” rispose la prima

E a quanto ne so non brilla nemmeno un pochino d'acume per essere una di noi” continuò la terza.

Ho trovato!” disse la seconda dopo qualche secondo di suspense “La sua casa ideale sarebbe quella di Gazza, ovvero nessuna ahahahha”


Si voltò di scatto e quando vide lo sguardo che quelle ragazze le rivolsero il suo organismo reagì di consueto, ovvero andando in tilt e lasciandosi cullare dal panico.

Corse alla velocità della luce e si rifugiò nelle quattro mura che rappresentavano la sua stanza, gli stivali di gomma slittarono sul pavimento di pietra, facendola cadere lunga distesa sulle mattonelle.

Chiuse gli occhi e si concentrò sulla respirazione.

Inspira

Espira

Inspira

Espira

Il fiato si condensò in nuvolette di vapore sempre meno evidenti e lentamente il suo cuore riprese a battere al ritmo regolare.


Non appena fu certa che le gambe sarebbero state capaci di sostenere il suo peso, si inginocchiò sul pavimento, per poi alzarsi con cautela.

Alzò la testa al soffitto ed espirò nuovamente ad occhi chiusi, per poi riaprirli lentamente.

Si voltò su se stessa e notò che il pavimento era tutto bagnato e macchiato del marrone scuro che forma il ghiaccio, così decise di togliersi gli stivaletti prima di asciugare e pulire il tutto.

Fondamentalmente l'essere strega avrebbe dovuto esentarla dallo sfregare uno strofinaccio per terra, ma per ottenere un incantesimo decente c'era bisogno di concentrazione e determinazione, cose che in quel momento le mancavano totalmente.


Dopo la quinta volta che si alzò per strizzare lo straccio nel lavandino, iniziò a rilassarsi e a riprendere colore, ma non appena lo strizzò sotto l'acqua fece un salto all'indietro per lo spavento, ciò che era uscito dalla pezza era color rosso sangue.

Spalancò gli occhi dal terrore e come in un flashback si sentì tornare indietro al suo secondo anno ad Hogwarts.

Una figura molto simile a lei la osservava dallo specchio, aveva i capelli neri tutti arruffati, il viso cosparso di foruncoli e lentiggini, che sulla sua pelle diafana spuntavano ancora maggiormente, degli spessi occhiali con un'orribile montatura marrone e le occhiaie violacee le nascondevano gli occhi castano scuro.. quella era lei, la Nessuno.


Tweddle osservò accuratamente la ragazzina nello specchio e pianse nel vedere i tagli e i lividi sul suo corpicino mal nutrito, ricordava bene quel periodo, quando non riconosceva più quali ferite le avevano inferto gli altri e quali erano opera sua.

Le ginocchia cedettero come burro e la ragazza si accasciò sul freddo pavimento di pietra, con la schiena appoggiata alla tazza del gabinetto, le braccia avvolte attorno alle gambe piegate e lo sguardo rivolto allo specchio, dove un susseguirsi di immagini realmente accadute nel suo passato la stavano tormentando.


*


Io non credo che ce la farà”

Tu che dici una cosa del genere ?” chiese immediatamente Liam, alzandosi dalla sua postazione per avvicinarsi il più possibile alla bionda, per poi poggiarle una mano sulla fronte ed esclamare “Hai la febbre per caso ?”

Idiota !” sbuffò Ashley scacciando la mano del ragazzo “Dico solo che la prova che ha scelto Jax è troppo dura, è una ferita troppo profonda, non reggerà”

Il viso di Liam per la prima volta da quando l'ebbe conosciuto perse quello sguardo beffardo e il tono borioso divenne immensamente serio “Dipende da quanto ci tiene, se è stata abbastanza forte da uscirne una volta lo farà di nuovo”


Non ne è uscita da sola” s'intromise la voce seria di James Potter, immobile nell'angolo buio della sala. Nessuno dei due si era accorto della presenza del terzo così saltarono entrambi dalla poltrona, nell'udire la sua voce.


Allora non ce la farà” disse Liam alzandosi in piedi, con lo sguardo sempre serio e perso in un mondo oscuro si avvicinò alla porta.

Ashley lo fissò attonita e si alzò al seguito della sua nemesi, che quasi le sbatté la porta in faccia.

Lei la riaprì e se la richiuse alle spalle in fretta -senza dir niente- , poi come se fosse la cosa più normale del mondo afferrò il ragazzo per un braccio e gli chiese la prima cosa che le venne in mente “Che cosa fai ?” sapeva di aver detto una stupidaggine ma il suo comportamento e soprattutto la sua espressione l'avevano turbata nel profondo.

Liam non si girò verso di lei ma le rispose con la stessa voce che aveva utilizzato poco prima “Non voglio assistere.. non sono costretto!” non sentendo la bionda rispondere interpretò male il suo silenzio e continuò “..non puoi obbligarmi a vedere quelle cose”

Ashley gli avvolse le mani attorno al torace, lo strinse a sé e accostò la testa alla sua nuca prima di sussurrargli all'orecchio “Nessuno ti sta obbligando a fare nulla”

In quel momento il cuore sanguinante di Liam si riempì di un'emozione che non provava da veramente tanto tempo: l'affetto.

Si, Liam O'Grady stava provando dell'affetto per Ashley Drake, non perché per la prima volta si fossero parlati come due esseri umani, ma perché l'aveva ascoltato e senza remore o compassione l'aveva capito. In quel momento fu grato al fato per aver impedito alla ragazza di poter vedere la sua espressione sconvolta, altrimenti sarebbe crollato come della carta pesta e le avrebbe raccontato tutti i suoi segreti.. cosa che ovviamente non poteva permettersi di fare.

Una volta che ebbe ripreso un po' di contegno si staccò dall'abbraccio e le rivolse un sorriso vero, che scaldò il cuore della ragazza assieme al “grazie” quasi sussurrato che le regalò prima di andare per la sua strada -senza voltarsi indietro-.

Non c'è di che, Liam” sussurrò lei di rimando, prima di rientrare nella sala d'osservazione.



James non si mosse, da quando l'aveva sentita confessare quel segreto all'interrogatorio era rimasto shoccato, certo sapeva che quella ragazza era molto taciturna e riservata ma aveva sempre pensato che fosse per via della sua famiglia, del suo carattere schivo, o addirittura una volta aveva ipotizzato che c'entrasse la rivalità tra le case..ma mai avrebbe immaginato una cosa del genere.

Lui doveva rimanere!

Ad Albus non era stato concesso assistere, perciò doveva avere almeno una persona che tifasse per lei.

Che la volesse veramente tra loro.


*


Tweedle si trovava nella vasca da bagno, stava osservando la propria pelle rosea martoriata dai lividi e i graffi che ormai perennemente ornavano la sua pelle, le lacrime le si erano cristallizzate ai lati degli occhi e la loro scia sembrava far male come le sue ferite.

In quel momento la disperazione prese il sopravvento e s'immerse con tutta la testa.

Tenne gli occhi aperti e le labbra -che poco prima avevano preso l'ultimo respiro- serrate strette, mentre dal naso uscivano piccole bolle d'aria.

In quel momento non sentì più niente.

Non pensò più niente.

Semplicemente rimase lì e lentamente chiuse gli occhi, presa da una spossatezza irreale.


La Tweddle fuori dallo specchio voltò la testa, non volle più guardare, sapeva esattamente com'era andata a finire..


Albus entrò spaccando la porta con un calcio, l'aveva cercata dovunque e quando la sua compagna di stanza gli aveva riferito che non la vedeva da ore si era messo a cercarla con la mappa di suo padre..quando aveva trovato il cartiglio si era messo a correre, allarmato dal fatto che l'inchiostro stesse svanendo lentamente.

Si avvicinò immediatamente alla vasca e le tirò fuori la testa, poi con un incantesimo di bacchetta le svuotò i polmoni pieni d'acqua e li riempì con ossigeno puro.


In tutto ciò la ragazza reale non fece niente, non si mise ad urlare che ormai era storia vecchia, non pianse, non scappò dalla stanza, qualsiasi sua reazione l'avrebbe salvata, ma lei semplicemente -fino alla fine- rimase accovacciata, con gli occhi fissi al pavimento, senza guardare.

E non passò la prova.


Le luci si spensero.

Lo specchio sparì.

Tutto tornò ad essere una semplice stanza vuota.

Ma lei rimase immobile, accovacciata su se stessa.


Dal buio emerse una piccola luce e poi una voce reale.

Non fa niente! Non è importante! Non è più reale! Sei guarita!” le disse James con fermezza stringendola tra le braccia e coccolandola, dondolò avanti e indietro -come faceva sempre quando da piccola sua sorella piangeva per una sbucciatura sul ginocchio-, accarezzandole e rilasciando qualche bacio sulla capigliatura scura della ragazza.


Dopo pochi minuti Tweddle cercò di scansarsi, e fuggire al suo sguardo addolorato.

Tu sei così dolce e io.. non faccio che mentirti.. non ti merito affatto” disse tra le lacrime.

Ma cosa dici ? È stata solo una stupida prova”

Parlo della..della ragazza del ballo..io”

Sai chi è ?” Lei annuì e lui sbalordito e confuso le chiese “Allora perché non me l'hai detto ? Non..non capisco”

P-perché..perché non..non volevo che ti sentissi obbligato in qualche modo.. io so di essere patetica, lo hai appena visto, non sono la persona con cui dovresti stare..e non voglio che tu lo faccia per compassione”

Aspetta, frena un attimo..stai..stai dicendo che la ragazza che ho baciato al ballo eri tu ?”

Si” disse titubante “Volevo che rimanesse un segreto..io sono innamorata di te da.. praticamente da sempre! Ma non sono abbastanza per te! Non..” non riuscì a finire la frase che le sue labbra vennero rapite da quelle di lui “Queste cazzate mi hanno stufato, tu non sei patetica e non sei nemmeno tutte quelle cose senza senso che stai blaterando da mezz'ora! Io volevo sapere chi fosse la ragazza dietro a quella maschera perché mi aveva fatto sentire qualcosa di speciale, e adesso che so che è una bellissima ragazza, con la quale ho un rapporto d'amicizia e che mi ama, non posso fare altro che godermela, non credi ?” disse con un sorriso malizioso prima di baciarla nuovamente, per poi alzarsi e tirarla su “Andiamo via da questo postaccio”


**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Non sono poi così cattiva non trovate ?

L'amore ha trionfato sul dolore :)

Anche se la povera Tweddle non è riuscita ad entrare nella confraternita,

ha finalmente rivelato la verità a James.


Spero vi sia piaciuto,

alla prossima

baci

Gin


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Capitolo 23
*** Dimmi che mi amerai ***


MARY


DIMMI CHE MI AMERAI


Tu mi ricordi una poesia che non riesco a ricordare
una canzone che non è mai esistita
e un posto in cui non devo essere mai stato

-Efraim Medina Reyes-




Marissa salì sulle scale a doppia rampa, con aria afflitta, appoggiando la mano sinistra al prezioso corrimano di legno di faggio intagliato con animali fantastici, che portavano al piano superiore della villa, in cui si trovavano tutte le stanze da letto. Stava ripensando al fatto che effettivamente durante tutta la cena lui non aveva aperto bocca, non l'aveva difesa, e non aveva minimamente dato segno di voler zittire la madre. La stessa donna che l'aveva riempita di velati insulti, con quella voce altezzosamente velenosa, che un tempo aveva dichiarato apertamente di odiare.

Ma quel giorno, Riley non aveva fatto altro che guardare il suo piatto, senza mai rivolgerle un sorriso o stringerle la mano per confortarla..il che non era affatto da lui.

Che senso aveva avuto invitarla a passare il Natale con la sua famiglia se non aveva intenzione di presentarla sotto una buona luce ?

Marissa non riusciva a capacitarsi di quello a cui aveva appena assistito, lei sperava tanto di piacere ai Greengrass si era immaginata una situazione decisamente diversa, dove ovviamente ci sarebbe stato un interrogatorio, ma che poi avrebbe portato ad una conversazione più leggera dove i suoi genitori le avrebbero raccontato gli eventi più imbarazzanti del suo ragazzo quand'era solo un bambino.

E invece no, Callista Van Holm in Greengrass l'aveva prima insultata e poi ignorata, iniziando una conversazione con il marito, mentre Riley non aveva mosso gli occhi dal piatto.

Era delusa, si, profondamente delusa.


Continuò a salire le scale, strascicando i piedi fino alla stanza che le avevano assegnato, quando sentì un vociare concitato dalla prima porta a sinistra.

Non accadrà mai caro, non preoccuparti” sentì chiaro e tondo il tono velenoso di Mrs Greengrass.

Nostro figlio mi è sembrato preso da lei” ribatté Mr Greengrass.

Tranquillo cambierà idea, i giovani sono volubili.. basta vedere come si è comportato a cena, non ha detto una parola.. era combattuto, probabilmente stava riflettendo sulle mie parole e si stava rendendo conto di quanto fossero veritiere”

Spero che tu abbia ragione, non ho intenzione di vedere mio figlio sposato con quella schifosa sangue-sporco”

Dovrà passare sul mio cadavere!” esclamò infervorata con una tonalità di voce più alta, per poi esclamare entusiasta del proprio acume “E poi ho appena lasciato sulla sua scrivania una lista di belle purosangue con cui potremmo combinare un matrimonio decoroso”


Marissa rimase scioccata, con le lacrime che cercavano a tutti i costi di sgorgare dagli occhi verdi -facendoli sembrare ancora più grandi del normale- e le labbra a cuore leggermente divaricate per la sorpresa. Appoggiò la fronte al muro che trovò alla sua destra e chiuse gli occhi per trovare la forza di reagire.


Ottimo, mia cara, io ho appena sentito via gufo una sua vecchia fiamma, te la ricordi Cordelia Avery ? È dispostissima a firmare un accordo seduta stante e ha persino proposto di sedurlo e poi obbligarlo a sposarla, se fosse stato necessario”

Un matrimonio riparatore non sarebbe l'ideale, ma se è ciò che ci vuole per togliersi quella dai piedi, al diavolo dille di si!”


A quel punto la Corvonero perse la sua battaglia con le lacrime e scappò via cercando rifugio nella sua stanza.


*


Come mai non hai ancora sbeffeggiato la prova della Hunter ?” sussurrò una voce femminile -a lui ben nota- all'orecchio di Liam O'Grady

Hai letto la sua paura ? Chi sono io per dire a una persona che deve rimanere da sola ?” rispose con un tono di voce basso, sia per non disturbare gli altri, che per sua volontà. E ricordandosi immediatamente della sua famiglia, Ashey si morse il labbro capendo di essere stata indelicata e sussurrò “Scusami, non intendevo..”

Lascia perdere, non puoi capire” poi voltò lo sguardo verso di lei e fissò gli occhi verdi in quelli castani di lei “E sinceramente spero che tu non sia mai costretta a capirlo”.

Sul volto della ragazza spuntò un sorriso involontario e fu tentata di prendergli la mano, per fargli capire che gli era vicina, ma si fermò giusto in tempo, ricordandosi che stando in una stanza piena zeppa di persone, lui non avrebbe mai accettato il suo gesto, ma anzi probabilmente l'avrebbe deriso. Così decise di spostarsi leggermente più vicino a lui e a sussurrargli “Grazie, lo spero anch'io”


*


Quella stessa notte Mary non riuscì a prendere sonno, per quanti sforzi facesse continuava a rigirarsi tra le lenzuola di seta pregiata, facendo ogni volta spostare la pelliccia di orso -cacciato direttamente da un membro della famiglia-, che fungeva da coperta, sul pavimento. Ritrovatasi in posizione supina e stufa di quei continui rotolamenti sbuffò, sbattendo entrambe le braccia sulla pelliccia. Le ci vollero cinque secondi per alzarsi dal letto, decidere di fare una passeggiata notturna e uscire dalla stanza, cercando di fare meno rumore possibile.

Camminò in punta di piedi, al buio -per evitare che i quadri la sgridassero, facendo così svegliare i loro padroni- e con passo felpato.

Ad un tratto sentì uno scricchiolio e si bloccò immediatamente.

Vide una figura uscire dalla propria stanza e attraversare l'oscurità con tranquillità, riconobbe immediatamente il passo cadenzato di Riley e decise di seguirlo.


Il ragazzo camminò lungo tutto il corridoio per poi salire una rampa di scale, a metà di quella successiva si bloccò per spostare il quadro della pro-pro-pro-zia Cucuta e passare attraverso il buco, che aveva lasciato nella parete.

La bionda, affacciata alla fine della prima rampa, si affrettò a seguirlo, guardandosi prima alle spalle -aveva paura di veder spuntare quel serpente velenoso che era Mrs Greengrass-, rabbrividì al solo pensiero.

Il buco dava su una stanza-magazzino piena di scatoloni impolverati, segno che non erano quasi mai stati toccati da quando erano stati messi lì, e notando la scritta “Giocattoli di Riley” su uno di essi, la corvonero capì che doveva trattarsi di roba lasciata ad ammuffire. Solo dopo qualche minuto la ragazza si accorse della mancanza dell'erede dei Greengrass, si rigirò su se stessa e l'unica cosa che vide fu la polvere di una piccola e angusta stanza.

Chiuse gli occhi cercando di non andare nel panico all'idea di essere bloccata in uno spazio chiuso e sconosciuto, prese vari respiri profondi e attivò l'ingegno: se dal buco non è passato ci dev'essere un'altra uscita..cerca Mary.. cerca!

Poco dopo trovò la via di uscita alternativa in delle scalette che pendevano da una botola sul soffitto.

Sospirò, rilasciando tutta la tensione accumulata, assieme all'anidride carbonica e si cimentò nella salita.


Riley era seduto sulla finestra della soffitta, ma sembrava essere seduto nel nulla, tanto era trasparente il vetro che lo circondava, il solo vederlo in quella posizione le mise una terribile ansia.. e se il vetro si fosse rotto? E se fosse caduto ?

Quasi come se le avesse letto nel pensiero, il ragazzo la rassicurò dicendo che era stato fatto dai folletti con un materiale indistruttibile quasi mille anni prima.

Mary rispose con la monosillaba “Ah” per poi chiedere come avesse fatto a capire che fosse dietro di lui.

Non sei stata esattamente silenziosa nel salire la scala”

Beh ci credo ! Si muoveva tutta come un dannatissimo serpente!” esclamò la ragazza ancora turbata dall'esperienza. Non si riteneva una ragazza che aveva paura dell'altezza, ma quella cosa avrebbe messo a dura prova anche Harry Potter in persona.

Fa così con chi non è della famiglia..è suscettibile e protettiva”

Mi è sembrata più a prova di ladro..”

Il ragazzo non rispose e si appoggiò al cardine della finestra, guardando con aria assorta tutto il paesaggio che rappresentava la sua tenuta.

Mary aveva sempre amato i silenzi, ma in quel momento percepiva quello che stava vivendo, come un silenzio imbarazzante..e loro due non ne avevano mai avuti. Così si ritrovò più volte ad aprire la bocca per spezzarlo, ma all'ultimo la mente si svuotava, e ogni volta rimaneva a boccheggiare come un pesce, alla fine -dopo il quinto tentativo- riuscì a chiedere “A cosa pensi ?”

Ma Riley rispose solo con un'alzata di spalle.

Dopo altri minuti di terribile silenzio Mary strinse i pugni e sbottò “Spero che tu non stia con me solo per la promessa che mi feci al nostro primo bacio” lui rimase in silenzio, osservando il cielo notturno “Perché se così fosse vorrei saperlo...Riley, sii sincero ti prego..questa cosa mi sta uccidendo!”

Il ragazzo si girò, ma il suo sguardo era freddo, distante “Promessa ?”

Ti..ti dissi 'Promettimi che mi amerai' e tu rispondesti 'Per sempre, io ti amerò per sempre!' poi ci baciammo per la seconda volta e mi sussurrasti: Tu mi ricordi una poesia che non riesco a ricordare, una canzone che non è mai esistita, e un posto in cui non devo essere mai stato

Che cosa faresti se ti dicessi che non lo so più ? Che ho dei dubbi su di noi ?” sussurrò il ragazzo, dopo un altro interminabile silenzio.

Le lacrime ormai sembravano essere parte integrante delle sue guance, ma riuscì comunque a mantenere la voce udibile “Ti direi di cercare di far chiarezza, altrimenti niente di tutto questo avrebbe senso”

Ma tu mi ami”

Ma non posso lottare da sola per noi.. i tuoi mi odiano.. e se tu non..” la voce le si spezzò, ma dopo averla schiarita con un colpo di tosse, riuscì a dire “Farà male, ma se tu dovessi capire di non amarmi più.. io ti lascerei andare”

Così rimarresti sola”

Si nasce e si muore da soli, dovrò imparare a starci prima o poi.. pensa a te stesso per una volta, anche perché io non potrei stare con uno che rimane per pietà..riflettici” concluse prima di voltargli le spalle e avvicinarsi alla botola.

Credo che i miei abbiano ragione” sussurrò Riley.

Per Mary fu come ricevere una coltellata al cuore di spalle, le sembrò di sentire quella lama affondare sempre più all'interno delle sue scapole, chiuse gli occhi e deglutì prima di dire “Addio Riley, è stato bello stare con te”

Ti amerò per sempre! - pensò prima di tuffarsi nel buco del ritratto.


*


Bene, con questo siamo a quota quattro” esclamò Scorpius segnando il nome di Mary sul taccuino degli ammessi.

Finalmente quest'anno ci saranno parecchie ragazze”esclamò Gillian battendo le mani con entusiasmo, ci mancava poco che iniziasse a fischiare come allo stadio.

Beh se i prossimi falliranno ci saranno solo ragazze, per la tua gioia” rispose Jax con il solito sorriso smagliante da seduttore incallito e se la rossa non fosse stata fidanzata -con il ragazzo che ossessionava i suoi pensieri fin da bambina- probabilmente sarebbe caduta preda di quel sorriso come tutte le altre.


*


Ti amerò per sempre!

Quelle parole le rimasero attaccate alla testa pure dopo aver letto la scritta “Congratulazioni” nel bacile di pietra nell'altarino infondo alla sala. Non riuscì ad essere contenta di quella vittoria, non riusciva a capire se quello che era appena successo si trattava di una simulazione o era successo realmente, si ritrovò ad odiare i dragoni per i loro stupidi giochi.

Non si rendevano conto che ferivano le persone ? O semplicemente non gliene fregava niente ?


Camminò senza meta per un paio di metri, prima di ricordarsi del tema di rune antiche che l'aspettava sulla scrivania.

Salì e scese varie scale, mentre fortunatamente queste collaboravano per aiutarla a tornare alla sua torre.

Trovò due primini bloccati davanti all'indovinello e sbuffando lo risolse al posto loro, prima di sorpassarli per entrare -d'altronde se non fosse stato per il suo intervento quei due nanetti chissà per quanto ancora sarebbero rimasti chiusi fuori, quindi aveva tutto il diritto di entrare per prima, no?-. La sala comune, già solo con i suoi colori e quell'odore di libri la tirò su di morale, quindi riuscì a trovare un po' di energie per salire al piano giusto ed entrare nella sua stanza.

Appena si chiuse la porta alle spalle si gettò sul letto, lanciando un'occhiata alla pergamena sulla scrivania. Chiuse gli occhi, ma l'immagine del Riley freddo le tornò alla mente, così sbuffando e grugnendo prese la bacchetta e con un “Accio” afferrò tutto il materiale di studio di cui necessitava.


C'è un gufo per te” le annunciò la sua compagna di stanza, uscendo dal bagno.

Mary si avvicinò alla finestra e diede un crackers a Milo -il gufo di Riley- prima di afferrare la missiva dalla zampetta del volatile, che tubò appena la vide e durante tutto il suo spuntino.

Un sorriso spuntò immediatamente sulle labbra della bionda, che dovette rileggere il messaggio tre volte per assicurarsi che fosse effettivamente reale.


Mia dolcissima Mary, vediamoci sulla torre di Astronomia a mezzanotte, c'è un anniversario da festeggiare.


Per sempre tuo,

R.”



**


--Angolo autrice--


Dopo due settimane ecco a voi il nuovo capitolo !

A quanto pare ciò che ha vissuto Mary era solo un brutto incubo.

Spero vi sia piaciuto,

baci

Gin

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Capitolo 24
*** Chi è il migliore ? ***


23


CHI È IL MIGLIORE ?


Gli uomini sono in guerra tra loro,

perché ogni uomo è in guerra con se stesso”
-Francis Meehan-



Era appena scattata la mezzanotte e il numero sette aveva appena sostituito il suo precedente su ogni orologio o sveglia del castello, era una tranquilla notte di febbraio, piena di stelle brillanti nel cielo leggermente nuvoloso d'Inghilterra. Ma ovviamente non tutti stavano realmente dormendo, come volevasi dimostrare nei sotterranei, all'interno della sala comune dei serpeverde un vociare concitato attirava tutta l'attenzione dei quadri nell'angolo a destra del caminetto, e i proprietari di queste voci non potevano che essere Scorpius Malfoy e Albus Potter.

Jax ti ha detto il motivo per cui la prova non si poteva fare nella stanza delle necessità ?” chiese il moro al biondo, che si stava esercitando con l'incantesimo che avrebbe dovuto scagliare da lì a poco “Ha detto solo che gli serviva” rispose l'amico scrollando le spalle.

Per tutto il giorno ? Che cavolo deve fare ? Essere a capo della confraternita gli ha dato alla testa” borbottò Albus rigirandosi la bacchetta tra le dita della mano sinistra.

Pure a tuo fratello, quest'anno se l'è presa comoda, l'unica cosa che ha fatto è stato acquistare il nuovo tavolo da poker e seguire la prova di tua sorella, tra l'altro è illegale..sai, per via delle regole”

Già.. e tra l'altro ha deciso di rovinarmi la vita” allo sguardo confuso del biondo, si batté la mano destra sulla fronte e continuò “È vero non te l'ho detto.. ieri ho scoperto che sta con la mia migliore amica da due settimane! Ti rendi conto ? Ora me lo ritroverò tra i piedi ogni due secondi!”

Tzz..Brutta storia” commentò Scorpius con voce incolore, come se l'avesse fatto solo perché l'altro se l'aspettava e non perché lo pensasse veramente.

Il biondo agitò la bacchetta per la terza volta e una luce azzurrina iniziò ad aleggiare per la sala comune, la spense quasi subito per evitare di far cadere il suo amico preda dei sogni che quell'incantesimo avrebbe scatenato al ragazzo del piano superiore “Andiamo, sono pronto”.

I due dragoni salirono in fretta le scale dei dormitori maschili, per poi camminare felpatamente lungo tutto il corridoio buio, si fermarono davanti alla porta del sesto anno e con un'alohmora sussurrato entrarono di soppiatto.


*


Hunter Mirror come suo solito non riusciva a dormire, perciò per ammazzare il tempo, -invece di contare gli asticelli- aveva passato delle ore ad escogitare dei piani per conquistare Alice Cooper, ovviamente erano uno più assurdo dell'altro, ma per il ragazzo dagli occhi bicolore erano assolutamente perfetti. Ciò che lo faceva restare sveglio era la difficoltà nel trovare il migliore tra tutti.. sarebbe stato meglio prendere la pozione polisucco per trasformarsi in una delle sue amiche e rifilargli il contratto da firmare, oppure fingere di rapirla ? O forse sarebbe stato meglio rifilarle dell'amortenzia ? Sicuramente se fossero stati ancora in tempi di guerra le avrebbe lanciato un imperius -come aveva fatto suo padre-, ma purtroppo adesso era illegale..

Era quasi arrivato alla soluzione, quando un rumore alla porta della sua stanza lo distrasse, immediatamente si arrotolò tra le lenzuola di seta verde, schiacciando la testa bionda sul cuscino di piume e chiudendo gli occhi per fingersi addormentato.

Sentì dei passi avvicinarsi al letto alla sua sinistra, quello appartenente a Drake Varathon, aprì il più possibile le orecchie per capire chi fossero gli intrusi e cosa stessero facendo al suo compagno di stanza -amico era una parola troppo grossa, un Mirror non poteva essere amico di un mezzosangue-.


Drake dormiva alla grande, praticamente a quattro di bastoni, con le braccia e le gambe così tanto spalancate da fuoriuscire dal materasso del baldacchino, e con tanto di bava che colava dalla bocca spalancata.

Scorpius si mise alla destra del letto e avvicinò la bacchetta alla testa del moro, il quale non si accorse di nulla, il biondo sussurrò lo stesso incanto con cui si stava esercitando poco prima e lentamente un fumo azzurrino uscì dalla bacchetta di faggio del serpeverde, per poi circondare la testa del moro addormentato ed entrargli in tutte le cavità che riuscì a trovare.

Hunter assistette a tutta la scena con gli occhi spalancati dalla curiosità e dall'euforia di aver svelato il mistero che l'aveva accompagnato durante tutto l'anno scolastico, aveva cercato di capire da dove provenissero i colpi di tamburo, chi fossero i partecipanti e ora si ritrovava la verità sotto il naso.. quello era Scorpius, uno dei suoi amici d'infanzia, ed era un Dragone, e Drake -un mezzosangue- era stato scelto per partecipare alla selezione.

La vita a volte è proprio strana – pensò Hunter – non hanno scelto me, un purosangue, ma, hanno scelto quella mezza calzetta di Varathon ?!

L'invidia lo investì come una seconda pelle, ma non poteva permettersi di fare una scenata in quel momento, soprattutto perché doveva fingersi addormentato per sapere come quella storia sarebbe andata a finire.. doveva conservare quei sentimenti per preparare qualcosa di molto meglio.. lui voleva essere uno di loro, e lo sarebbe stato, eccome se lo sarebbe stato !


*


Drake era consapevole di star sognando, perché nella sua realtà quello che stava vivendo non sarebbe mai potuto accadere, o meglio forse in futuro sarebbe potuto succedere, ma non in quel momento della sua vita.. non così di punto in bianco.

Si trovava sulla ruota panoramica del luna park, della città natale di sua nonna Bunny -la madre di suo padre-, si stava godendo la vista sottostante delle pianure, dei prati e dei tetti delle case in legno di Hull, ma non era solo.. questa era la cosa sconvolgente... assieme a lui c'era la ragazza dei suoi sogni, la sorella gemella del suo compagno di stanza.

Olimpia si voltò verso di lui, con un ampio sorriso stampato sulle labbra arrossate dal vento, gli occhi azzurri emozionati e luccicanti come mai l'aveva visti, e con i capelli castani -sempre perfettamente lisci e acconciati- che volavano da una parte all'altra della piccola cabina argentata dove sedevano.

È così bello, davvero non ci sono parole per quanto sia bello!” esclamò la ragazza.

Te l'avevo detto che i babbani fanno anche cose utili” sorrise lui di rimando “Come ti fa sentire ?”

È come se stessi volando, senza aver paura di poter scivolare da una scopa..mi sento libera. Riesco a vedere il mondo Drakie, ed è tutto merito tuo”

Il cuore del ragazzo saltò come impazzito nel sentire quel diminutivo, soprattutto per la dolcezza che aveva intriso in quelle sillabe, e infischiandosene del fatto di essere solo in un sogno si avvicinò ad Holly e la strinse tra le braccia.

D'altronde in un sogno si può fare tutto, si può essere tutto ciò che non si è nella realtà, e fondamentalmente non si può essere respinti da una propria proiezione.

Le loro labbra stavano per toccarsi, erano talmente vicini da poter sentire il profumo della pelle dell'altra, bastava così poco per realizzare il desiderio di Drake, eppure il ragazzo dovette aspettare ancora, perché un fumo azzurro avvolse tutta la sua figura e lo trasportò in un'altra dimensione onirica.

Una dimensione in cui non era mai stato, una dimensione in cui la sua mente lavorava separata dal suo corpo, mentre poco prima era consapevole e decideva lui cosa sarebbe successo nel proprio sogno, adesso era impotente e schiavo del proprio subconscio.


Il ragazzo dagli occhi dorati atterrò nella sua stanza, al primo piano della villa dei Varathon, la sua mente lo introdusse immediatamente nel contesto che era stato scelto per la prova, in modo da non far sembrare a Drake di essere in un sogno..

Era il 14 agosto dell'estate appena passata e il caldo afoso saturava tutta l'aria circostante, il moro più che vestito era svestito e pronto per un tuffo in piscina, prese l'asciugamano verde con lo stemma della sua casata e scese le scale. Immediatamente la prima cosa che sentì fu la voce roca di suo fratello Flame, che raccontava un altro episodio divertente degli allenamenti di quidditch del grifondoro, e le risate del padre che inevitabilmente scaturirono fuori alla fine del racconto, Drake fece una smorfia con le labbra ed accelerò il passo per uscire dalla porta sul retro ed evitare di incontrare il rosso. Ma come al solito suo padre lo scorse e lo chiamò “Ehi Dray vieni a sentire una storia divertente”

No grazie” rispose il moro aprendo la porta secondaria della cucina e oltrepassandone l'uscio per ritrovarsi fuori casa. Con un impeto di rabbia lanciò l'asciugamano sulla sdraia di legno, come al solito suo fratello risultava divertente, ogni santissima volta aveva qualche battuta nuova o storia coinvolgente che risucchiava tutta l'attenzione di suo padre.. anche lui era bravissimo nel quidditch, anzi era molto più bravo di Flame.. era il cacciatore migliore della squadra, era entrato al secondo anno e nessuno l'aveva mai disarcionato dalla scopa, ma a questo nessuno faceva mai caso.

Sbuffando ancora una volta prese la rincorsa e si lanciò per un tuffo a bomba nella piscina, quello era il suo posto preferito di tutta la casa, dato che Flame non ci metteva mai piede, il povero Flame aveva paura dell'acqua.

Quando la testa del moro riemerse in superficie l'atmosfera cambiò, il contesto cambiò e il serpeverde si ritrovò in un campo da quidditch. Catturò con il suo sguardo dorato tutto il terreno circostante e respirò l'aria che solo quel posto possedeva, aria di adrenalina, divertimento, vittoria, libertà e competizione. Un sorriso emerse sul volto fino del ragazzo, ma sparì così in fretta com'era venuto quando vide il ciuffo rosso fiamma di suo fratello.

Cosa ci fai qui ?” sbottò immediatamente stringendo i pugni per quell'intromissione indesiderata.

Ti cercavo e ti ho trovato..dopotutto ti conosco bene” rispose il rosso con quel suo mezzo sorriso irritante che aveva sempre appiccicato sulla faccia.

Tu non mi conosci per niente” ribatté Drake stringendo i denti e affilando lo sguardo.

Mah non saprei..però hai ragione alcune cose che hai fatto ultimamente non me le sarei mai aspettate”

Felice di averti stupito allora, ma a cosa ti riferisci ?” a quel punto fu Drake a ghignare.

A Kleo” rispose immediatamente Flame.

Kleo ?” chiese il moro confuso.

Già..la nostra migliore amica”

La mia migliore amica vorrai dire” ribatté immediatamente Drake “Non sarai ancora arrabbiato per via di quel bacio ? Te l'ho detto era solo per una scommessa” il moro ricordava benissimo come aveva programmato la riuscita della prova assieme alla ragazza, e come poi si era arrampicato sugli specchi per coprire il tutto.. aveva snocciolato una bugia dietro l'altra e il tempestivo suggerimento di lei era stato di grande aiuto.. e suo fratello aveva appena detto di conoscerlo bene ? Se così fosse stato non sarebbe caduto nella loro bugia e soprattutto non avrebbe creduto che fosse veramente innamorato di Marissa Hunter, insomma chiunque con un po' d'osservazione poteva notare come Drake fissasse -o meglio stalkerasse- Olimpia Mirror ogni volta che ne aveva l'occasione.

Certo che sono arrabbiato, mi avete mentito!” il moro quasi rimase di sasso all'affermazione del fratello, ma poi si rilassò non appena il rosso disse “Insomma sapevi che Kleo era una metamorfusmago e non mi hai detto niente.. sapevi che fingeva di essere Jessica e non hai pensato nemmeno di accennarmi la cosa ?”

Non era un mio segreto perciò non avevo l'obbligo, il dovere o il permesso di rivelartelo”

Come al solito non te ne frega niente di me, non è così ? Non ti sei minimamente posto il problema di chiedermi come stessi dopo quella rivelazione.. sai quanti casini Jessica mi ha causato, quanti ne ha causati a tutta la squadra ?”

Hai ragione non mi è mai importato dei vostri casini, sai perché ? Perché è stata una mia idea e voi ci siete cascati come dei polli, ho detto a Kleo: 'ehi perché non fai innamorare i grifondoro di Jessica ?' e mentre voi eravate persi dietro agli intrecci amorosi noi ci allenavamo e vincevamo tutte le partite”

Sei proprio una schifosa serpe”

Mi ci hai fatto diventare tu in realtà, quasi quasi dovrei ringraziarti”

Di che diavolo parli ?”

Il cappello voleva mettermi tra i grifondoro, ma a quel punto sarei sempre stato bollato come il fratellino di Flame, e sarei stato la tua ombra come a casa, così ho scelto i serpeverde, ho scelto di essere il tuo nemico, il tuo opposto, di fare tutto ciò che non facevi tu e di eccellere e di superarti”

Pensi di essere diventato migliore di me ? Tu non lo sarai mai, è vero hai vinto il campionato grazie a dei mezzucci scadenti e ignobili, ma è come se avessi fatto lo sgambetto alla vita.. vuoi sfidarmi fratellino ? Vuoi sapere chi è il Varathon migliore ?”

Drake si sfilacciò il guanto di pelle di drago dalla mano destra e lo lanciò davanti ai piedi di Flame.

E sia” disse il rosso raccogliendo la sfida.


Il cielo si scurì e divenne prima blu notte e poi grigio piombo.

Gli anelli divennero impossibili da distinguere dal cielo e dalle nuvole.

L'erba bagnata divenne quasi inconsistente, un attimo prima la sentivano strusciare contro gli scarponcini da quidditch e l'attimo dopo non la percepivano più.

Lo stadio di quidditch si trasformò nell'arena dei duelli che entrambi avevano visto al dipartimento Auror quando erano andati a trovare i loro genitori.


I due fratelli presero le loro bacchette dalle tasche delle divise e se le puntarono contro.

Niente inchino ?” chiese il grifondoro.

Non te lo meriti” rispose il serpeverde.


Il primo schiantesimo partì dalla bacchetta del moro e venne parato da un protego silenzioso del rosso, causando un'altra scarica d'ira e frustrazione nel corpo del serpeverde, che come conseguenza lanciò un onda d'acqua per innervosire e spaventare l'altro.

Flame impallidì e rimase inerte davanti alla sua paura peggiore.

L'acqua lo colpì in pieno con una potenza tale da gettarlo a terra, Drake decise di torturarlo ancora un po' lanciando ancora fiotti d'acqua che lo circondarono in un bozzolo umano d'acqua.

Flame chiuse gli occhi alla ricerca di quel coraggio che l'aveva fatto finire tra i cuor di leone e li riaprì solo quando trovò la forza di spezzare l'incantesimo del fratello, ripagandolo con la stessa moneta, scagliando una materia ombra e dandole la forma di un dissennatore.

Drake si mise a correre a per di fiato, ma l'ombra lo seguì volandogli dietro.

Drake scartò di lato e cercò di aumentare il ritmo, mentre gridava e ripeteva “Ricordi felici, ricordi felici, ricordi felici !!”

Il dissennatore aprì le sue braccia come per avvolgerlo nel suo mantello di ombre, ma il ragazzo fu più veloce ed evocò il suo patronus.

Il tuono alato argenteo sbatté le ali e -invece di creare una tempesta come l'animale da cui prendeva la forma- creò delle scariche di luce argentata.

L'ombra scomparve, ma in compenso Flame lanciò il proprio patronus a combattere contro quello del fratello, quindi appena Drake alzò gli occhi si ritrovò un grifone che gli piombò addosso.

Il moro si accucciò e il suo patronus lo avvolse come per proteggerlo, in quel momento avvenne qualcosa di strano, Drake divenne il suo tuono alato, e pieno di rabbia si scagliò contro il grifone di suo fratello.

Flame imitò il fratellino e unì il proprio corpo a quello del patronus.

Il grifone si rialzò e prese la rincorsa per abbattere il tuono alato.


I patroni perlescenti si azzuffarono, si graffiarono, si morsero, si tirarono le ali gigantesche e si lanciarono scariche di luce.

Continuarono per un bel pezzo, trasportando la battaglia anche in cielo, finché non rotolarono uno sull'altro.

I patroni li abbandonarono e rimasero solo i due fratelli, sdraiati per terra, pieni di graffi, occhi neri e lividi.


Se ci vedesse la mamma” disse Drake pulendosi il labbro sanguinante con la manica della camicia.

Ti direbbe che sei un coglione” rispose Flame sentendo il sapore del sangue sulla lingua.

Si, ma lo direbbe anche a te”

E questo ti fa sentire meglio ?”

Molto”

L'altro scoppiò a ridere e si girò verso il fratellino, notando solo in quel momento il sorriso spontaneo che aleggiava sulle labbra spaccate del moro, e che si trasformò dopo poco in una risata che riecheggiò -insieme alla sua- in quella stanza vuota.


Un tamburo tuonò dal nulla facendo spegnere le risate.

Drake si girò verso Flame e vide che stava lentamente svanendo “Ci vediamo nella vita reale fratellino” disse facendogli l'occhiolino.

Per la prima volta in vita sua Drake sentì un dispiacere diffondersi nel proprio cuore per la mancanza di suo fratello, e capì che nonostante tutto -l'invidia, le angherie passate, le loro differenze- gli voleva bene, come solo un fratello poteva volerne ad un altro.

A domani fratellone”


*


Hunter aveva osservato -da spettatore silenzioso- tutta la prova dalla bolla azzurrina che si era formata sopra la testa di Drake, assieme a Scorpius e ad Albus..sapeva benissimo che Varathon aveva passato la prova, anche se sinceramente non aveva capito bene la paura che il ragazzo aveva dovuto affrontare, probabilmente ad un tratto si era addormentato... beh al momento non aveva importanza, adesso li aveva in pugno tutti e tre.

Bastava solo capire come sfruttare ciò che aveva appreso nel modo migliore.

E così Drake è dei nostri” commentò Scorpius, risvegliando Hunter dai suoi pensieri e facendogli ricordare di doversi fingere addormentato.

Il primo ragazzo di quest'anno” continuò Albus.

Non dirmi che avevi paura di rimanere con sole donne ?!” lo beffeggiò Scorpius.

Ma che vai a pensare..fino a mo c'erano solo Anna, Ashley e Gillian.. un po' di carne fresca serve sempre” si difese Albus.

Beh direi che tra Alice, Lyra, Marissa e tua sorella ce ne sono abbastanza adesso.. a proposito com'è finita la cosa con la Montrose ?” rispose il biondo alzandosi dal letto di Varathon e incamminandosi verso la porta.

Quale-quale c-cosa ?” balbettò il moro, uscendo dalla porta del sesto per entrare in quella del settimo.


Bene bene, adesso so anche i nomi di tutte le ragazze – pensò Hunter – potrò ricattarli e obbligarli ad ammettermi.

Aspetta, ma con Alice non intenderà mica Alice Cooper ?

Se così fosse potrei ottenere due piccioni con una fava..Ahh adoro i ricatti !


Come sarebbe niente, scusa ?” esclamò Malfoy

Sarebbe a dire che l'ho baciata sia alla festa che qualche giorno dopo, ma..”

Ma cosa ?”

Noi litighiamo, non sappiamo stare insieme come le persone normali, e so che anche se glielo chiedessi lei mi direbbe di no insultandomi come al solito”

Se non ci provi non lo saprai mai, no ?”

Il giorno dell'iniziazione, quando tutto questo casino sarà finito le parlerò”

Ecco così mi piaci !” esclamò il biondo pensando 'forse non sarai l'unico a provarci quel giorno'.




**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !!

Innanzitutto mi scuso per il ritardo e vi auguro buon Natale!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto :)

Sinceramente avevo iniziato il capitolo appena avevo pubblicato quello precedente ma poi vari impegni mi hanno impedito di finirlo prima di oggi.. comunque meglio tardi che mai, no ?


Baci

Gin

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Capitolo 25
*** Io non ho paura ***


124

IO NON HO PAURA



Il maggiore nemico dell’uomo è la paura,

che appare sotto forme così diverse come la vergogna, la gelosia,

la collera, l’insolenza, l’arroganza…
Qual è la causa della paura?
La mancanza di fiducia in se stessi.
-Svami Prajnanapada-




Charlotte Montrose non vedeva l'ora di entrare, aveva atteso con ansia la propria convocazione, quasi temendo di aver fatto qualcosa di sbagliato e di non essere stata più idonea per affrontare la propria paura. Era stata entusiasta quando aveva scoperto che sua cugina era riuscita a passare la prova, ma sotto sotto aveva paura di non riuscire nella stessa impresa.. a volte le persone più coraggiose sono quelle che credono meno in loro stesse, coloro che fremono all'idea di mettersi alla prova, ma nel momento esatto in cui vengono messe davanti a ciò a cui aspirano se la fanno sotto per la paura.

Charlotte odiava questa sua debolezza e rifiutava categoricamente l'idea di essere associata a quel cliché, perciò -anche se dentro stava urlando come una mandragola- alzò il mento e aprì la porta della stanza delle necessità.


Tutt'intorno a lei apparve all'improvviso una delle sue stanze preferite, il salotto rosa-salmone di casa sua, avrebbe riconosciuto ovunque quei mobili antichi color crema con i ghirigori color salmone, senza contare i lampadari di cristallo che pendevano dai soffitti di tutto il palazzo dei Montrose.

Charlotte sorrise e raggiunse sua cugina sul divanetto imbottito color salmone, Lyra stava fingendo di ascoltare gli sproloqui della nonna, che come suo solito stava raccontando le avventure dei vecchi tempi, aveva così tanto la testa tra le nuvole da non accorgersi dell'arrivo della rossa, né del fatto che Lyra avesse appena sgraffignato la sua preziosissima scatola ottocentesca di cioccolatini e la stesse profanando con le sue zampe da ladruncola. Charlotte non aveva nessuna intenzione di far notare la cosa alla vecchia Lady Bellatrix Montrose, anzi tese la mano verso la mora per ottenere la metà dei cioccolatini rubati.

Se li mise in tasca velocemente, imitata dalla cugina, e riportò lo sguardo verso la narratrice.


E così mi sono ritrovata fidanzata con Lord Richard Montrose, anche se ora che ci penso ancora non aveva ereditato il titolo da suo padre a quel tempo, comunque era un buon partito, ovviamente secondo mio padre, non è che lo conoscessi di persona, d'altronde era consuetudine a quell'epoca sposare l'uomo scelto dalla propria famiglia..non che adesso le cose siano tanto cambiate, i matrimoni combinati sono alla base della solidità della nostra famiglia”

Intendete dire che toccherà anche a noi la stessa sorte ?” chiese Charlotte.

Oh, non mi ero accorta che fossi qui” esclamò sorpresa svegliandosi e tornando al presente “comunque certo che si, cara.. era proprio quello che tentavo di spiegare a tua cugina” poi volse lo sguardo verso Lyra e disse “È una buona cosa che tuo padre ci stia iniziando a pensare, i matrimoni frettolosi sono un tale scandalo!”

Si, Lady Bellatrix” rispose mogia Lyra.

Charlotte voltò di scatto lo sguardo e fissò sorpresa la mora, poi non ricevendo alcuno sguardo in risposta al proprio, le diede una gomitata e sussurrò “Che cosa ? Ti hanno incastrata ?”

La mora dagli occhi dorati voltò leggermente il capo nella sua direzione e rispose “A quanto pare..”

E non hai intenzione di fare niente al riguardo ?” chiese la rossa con dell'isteria nella voce.

Che cosa potrei fare ?”

Ma..Ly!” le scosse il braccio energicamente per farla smuovere da quello stato di appassimento in cui era caduta alle parole della Lady “Non puoi fare quello che vogliono loro, non puoi sposarti per contratto!”

E cosa pensi che possa fare ?”

Tu sei innamorata di Albus!”

Cosa ? Non è assolutamente vero !”

Oh, andiamo! Puoi fingere con tutto il mondo ma non con me!”

Lyra alzò gli occhi al cielo e rivoltò la frittata al proprio volere “Tu cosa faresti se fossi al mio posto ? Cosa faresti se ti impedissero di sposare Fred ?”

Charlotte sbiancò, come faceva sua cugina a sapere della sua storia segreta con il Weasley ? Erano stati attenti a non farsi scoprire da nessuno, com'era possibile ?

Fece un respiro profondo e chiese lentamente “Di.. che.. parli ?”

L'altra sollevò un sopracciglio mentre la osservava con quegli occhi dal taglio felino pieni di compassione “Mi fai così stupida ? Sono mesi che scappi alle tre di notte, hai persino messo una sveglia per ricordarti dell'appuntamento con Weasley”

Charlotte boccheggiò come un pesce e balbettò “Ok, beh..io..”

In quel momento Lady Bellatrix si alzò dal divano e la sua ombra oscurò le due cugine, che spaventate squittirono come topolini.

Sbaglio o avete appena detto di essere innamorate di due mezzosangue-filo-babbani ?”

Entrambe deglutirono senza fiatare.

Il viso della nonna si trasformò in una maschera di cattiveria e perfidia “Benissimo” ghignò “Passerete due notti nei posti che più odiate di questa casa, da sole” rise e schioccò le dita per chiamare gli elfi domestici “Vedremo se avrete ancora qualcosa da dire, dopo”

Berta, milady, al suo servizio” squittì l'elfa.

Lady Bellatrix le rivolse un sorriso malvagio “Porta Charlotte nelle segrete, mi raccomando scegli la cella meno confortevole” poi sollevò le sopracciglia due volte verso la rossa e aggiunse “E mi raccomando spegni tutte le candele”

Charlotte sbiancò “Nonna!” gridò spaventata “Ti prego!”

Non pregarmi tesoro, odio chi supplica” disse spregevolmente prima di schioccare le dita per mandarla via.



Le segrete di casa Montrose erano il luogo più terribile e spaventoso dell'intera dimora, persino da piccole sia lei che Lyra non c'avevano voluto mettere piede, in primo luogo per la puzza di muffa, di chiuso e di vecchio; in secondo luogo per via delle legende che essa racchiudeva..

Ricordava a mena dito i racconti del terrore dello zio Landon, racconti di torture e di morte.


...Tenevamo i prigionieri tutti ammassati nelle celle,

andavamo a dormire con il rumore delle catene ancora nelle orecchie

e quando ci svegliavamo la mattina sentivamo le loro urla provenire dal pavimento...


.. Lord Montrose impiccava i traditori e infliggeva orrende incisioni

e strani esperimenti sui loro cadaveri...


    ..I nostri nemici lo chiamavano il Macellaio, e fidati che era un soprannome più che appropriato per quell'uomo, si divertiva a squarciare i vivi e i morti,

    a spargere sangue davanti agli occhi delle prossime vittime

    e far vedere loro cosa li attendeva...


...Sai qual'era la mia punizione corporale preferita ?

Il dissanguamento per veleno vampiresco..

vedevo il loro sangue lasciare lentamente il loro corpo

e la loro pelle diventare sempre più bianca,

sai di che colore diventano le labbra di un cadavere, bambina mia ?

Diventano di un blu-violaceo, e anche gli occhi perdono lentamente il loro colore..


...Se guardi bene puoi trovare ancora gli spruzzi di sangue sui muri..

..ahahahha..

erano talmente tanti e talmente incrostati che nemmeno cento elfi domestici sarebbero riusciti a scrostarli tutti..ahahaha..


Sentì la sua voce e la sua risata malvagia rimbombargli nelle orecchie e penetrargli nel cervello con vari pezzi delle storie che era solito raccontarle.


Charlotte chiuse e riaprì più volte gli occhi, per assicurarsi di non avere più sette anni e di non essere alla mercé del macabro zio Landon.

L'elfa la spinse delicatamente davanti alla cella a metà del corridoio, sussurrando “È la più pulita”, aprì la porta di ferro e un assordante cigolio di metallo invase la stanza, rimbombando per tutte le celle vuote.

La ragazza deglutì e iniziò a tremare di paura.

Mi dispiace padroncina..mi dispiace” disse Berta quando fu costretta a chiuderla dentro la cella n.5

No, Berta! Berta ti prego! Ti prego non andartene..non lasciarmi sola!” le gridò dietro mentre l'elfa si smaterializzava per tornare da Lady Montrose.


*


Charlotte non aveva idea del tempo che era passato da quando Berta l'aveva lasciata nei sotterranei, sapeva solo che non voleva aprire gli occhi e vedersi immersa nel buio.

C'era un'enorme differenza tra il buio notturno e quello dov'era finita lei, sostanzialmente nel primo si vedevano sprazzi di luce lunare che mostravano delle ombre sulle superfici, mentre quello era un buio totale, profondo e privo di una via d'uscita.


...Ai ribelli che si rifiutavano di vedere, gli aprivamo gli occhi con la forza

e li tenevamo fermi con degli aghi e delle pinze sulle palpebre..


La ragazza rabbrividì e strinse maggiormente la presa sulle proprie ginocchia.

Stava dondolando su se stessa, per non perdere la concentrazione sulla canzoncina che usava da piccola per non andare nel panico.


Ad un tratto sentì qualcosa strusciarle accanto al piede e inevitabilmente spalancò gli occhi e gridò cercando di vedere che tipo di animale le era capitato come compagno di cella “Non un serpente, non un serpente” sperò.

Sentì di nuovo quella presenza e scattò in piedi con gli occhi sbarrati dalla paura, mentre voltava la testa freneticamente a destra e a sinistra.

A quel punto sentì i classici sintomi che le prendevano durante i suoi attacchi di panico, sentì le orecchie fischiare, la salivazione mancare, il cuore esplodere fuori dal petto, mentre la mente amplificava i suoni dell'animale e faceva apparire la voce dello zio Landon.


..Poi gli infilavamo dei topi affamati nei pantaloni e

li vedevamo saltare come delle gazzelle

o fare dei ridicoli balletti scoordinati, per cercare di toglierseli di dosso..


..Studiavamo le loro peggiori paure e gliele facevamo vivere

finché non chiedevano il perdono per essere nati babbani

o per aver tradito la razza dei maghi..


Basta ! Basta ! Vi prego fatemi uscire !!” gridò sbattendo le sbarre di metallo, spaventandosi ancora di più per il suono sinistro che produsse.

Nessuno però acconsentì a far cessare la punizione della Lady “Fanculo ! Fanculo tutti!”

Vi odio ! Genitori ipocriti! Siete solo degli inutili pupazzetti di quella megeraaa!” strillò sbattendo nuovamente la grata nel tentativo di romperla.

Presa dall'enfasi mollò le sbarre e lanciò un calcio con la pianta del piede contro il lato della ferraglia -non perché lei avesse mirato lì, pensando che ci potesse essere una vite arrugginita al posto del perno della porta- ma solo perché era fondamentalmente storta e scoordinata, e sollevando il piede aveva inevitabilmente spostato il peso del corpo, ciò aveva procurato lo spostamento della mira, e miracolosamente la sua fuga.

Il perno cedette e la porta si spalancò, come gli occhi della rossa.

Per un attimo Charlotte credette che qualcuno avesse sentito le sue urla e fosse venuto a salvarla, perciò chiese “Chi c'è ?”

Quando come risposta ottenne solo il fruscio dell'animale sconosciuto, sospirò e disse “Fanculo, mi salvo da sola!”

Uscì dalla cella a passo di carica, tanto che rischiò di sbattere il naso contro il muro, imprecò nuovamente contro il buio e si voltò verso quella che stavolta era la direzione giusta.

Appena aprì la porta delle segrete, non si ritrovò nel corridoio della sua casa al centro di Londra, ma nella stanza delle necessità, dove una fiammella e una scritta la fecero tornare al presente e alla prova finale..


CONGRATULAZIONI!!


Un sorriso le spuntò inevitabilmente sulle labbra e imprecò nuovamente per essere riuscita nell'impresa titanica di entrare a far parte dei Dragoni.



**


--Angolo Autrice--


¡Hola!

Mio Dio che orrore ! Ma quando sono diventata così macabra ?

Più che un capitolo dell'anno nuovo sembra uno adatto ad Halloween..

vabbé è uscito così cosa possiamo farci ?


Alla prossima,

baci

Gin

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Capitolo 26
*** Bad blood ***


256

BAD BLOOD


'Cause baby, now we've got bad blood
You know it used to be mad love
So take a look what you've done
Cause baby, now we've got bad blood

Now we've got problems
And I don't think we can solve them
You made a really deep cut
And baby, now we've got bad blood'

-Taylor Swift-



Micheal Timberwole, conosciuto da tutta Hogwarts grazie al suo incredibile talento nel quidditch, che gli aveva fornito anche il soprannome da 'giovane promessa dei Corvonero', quella mattina non si alzò affatto con il solito sorriso sulle labbra, anzi era piuttosto abbattuto, consapevole di ciò che l'attendeva in quel primo pomeriggio.

Si sollevò di mala voglia tra le lenzuola avvinghiate attorno al suo corpo, segno inconfondibile che mostrava la sua agitazione notturna, si trascinò verso la porta del bagno, per poi sbuffare davanti allo specchio per il proprio riflesso. Non si trattava solamente dei capelli neri aggrovigliati che stavano dritti in aria, come quelli di Goku, ma soprattutto del colorito malaticcio e delle profonde borse sotto gli occhi, che davano un colpo secco al suo aspetto esteriore, mostrando che aveva appena trascorso la notte in bianco, pieno di pensieri e supposizioni.

Lawrence tornerà a parlarmi come prima se fallirò la prova ?

Lucy tornerà tra le mie braccia se riuscirò ad entrare nella confraternita ?

In che cosa consisterà la mia prova ?

Farò la figura dell'idiota o sarò all'altezza delle aspettative ?

Questi erano alcuni esempi di ciò che aveva intasato la sua mente, impedendogli di prendere sonno.


Uscì dal bagno per iniziare a prepararsi per l'interminabile e odiosa giornata che l'attendeva, quando si ritrovò un viso, così simile eppure così diverso dal suo, ad un palmo dal naso.

Hai finito ?” gli chiese il suo gemello, con tono iroso sebbene avesse l'aria riposata.

Si, stavo giusto uscendo” borbottò Mike aggrottando le sopracciglia scure, così diverse da quelle chiare dell'altro.

Bene, allora levati dai piedi” esclamò Lawrence dandogli una spallata, prima di entrare in bagno.

Micheal si sorprendeva ancora per la piega che aveva preso il loro rapporto dallo scontro avuto per la prima prova..ancora ricordava bene tutte quelle male parole che si erano vomitati contro, da un lato non avrebbe mai pensato che sarebbero arrivati a quel punto, ma dall'altro non poteva biasimare suo fratello per avercela con lui.. d'altronde cosa avrebbe fatto se l'esito dello scontro fosse stato diverso e lui si fosse trovato al posto di Lawrence ?

Non lo sapeva con certezza, ma essendo gemelli forse se la sarebbe presa anche lui.


Scosse la tesa per non pensarci, aveva già abbastanza pensieri tristi ad affollargli la testa, non aveva bisogno di aggiungerci un carico da dodici.

*


Ashley Drake quella notte non ne aveva voluto sapere di dormire nella stanza affollata nella torre dei Corvonero, soprattutto dopo che Olimpia Mirror e Marissa Hunter avevano attaccato a parlare di ragazzi. Per un po' aveva resistito, ma quando la castana aveva chiesto alla bionda come poter affascinare il professore di Rune Antiche, per il quale aveva una cotta colossale da anni, Ashley non ce l'aveva più fatta a rimanere impassibile a sopportare tutto quel chiacchiericcio all'una e mezza di notte.

Perciò era uscita da letto come una furia e -indossata la vestaglia e presa la bacchetta- era uscita dalla sala comune dei Corvonero.

Per fortuna essendo un membro della confraternita del drago sapeva perfettamente dove trascorrere la notte in tranquillità, perciò attraversò corridoi, scale, arazzi che accorciavano il tragitto per andare dall'altra parte del castello, per poi infine attraversare una parete a specchio, ritrovandosi nell'ala dei Dragoni.

A un occhio esterno quello specchio portava soltanto ad un vicolo cieco, mentre in realtà conteneva un'altra sala comune, altre camere da letto, una piccola cucina, bagni in ogni stanza, una sala conferenze e una sala giochi.

Ash prese la bacchetta e disegnò la coda di un drago sulla parete, la quale si spostò verso destra, lasciando un buco per farla passare.

Sospirò di piacere nel sentire la pace del silenzio, prima di salire le scale e andare a dormire nella stanza più bella.


Il mattino seguente venne svegliata da mille luci di colori diversi, sorrise ricordando lo spettacolo che era stato vedere le stelle prima di addormentarsi, attraverso quell'enorme vetrata colorata. Aprì lentamente gli occhi e si girò per godersi più comodamente quello spettacolo di luci.

Ma non appena si rese conto di non essere sola sul letto, data la difficoltà nello spostare la coperta, essendo schiacciata sotto il peso di qualcuno, lanciò uno sguardo assassino al mal capitato, prima di chiedere confusa e irritata “O'Grady ? Che diamine ci fai tu qui ?” pensando immediatamente che il suo aspetto al mattino non era certo dei migliori e lui avrebbe potuto prenderla in giro a vita.

Ma il ragazzo spostò il suo sguardo acqua marina verso di lei, con una lentezza studiata ad arte, per far capire che in realtà gli stava facendo il favore di guardarti in faccia, ma non aveva nessuna voglia di farlo “Io vengo qui a pensare” rispose quasi sussurrando, prima di riportare lo sguardo dritto davanti a sé.

La bionda seguì la direzione presa dagli occhi di Liam, presa dalla curiosità di capire quel ragazzo che non molto tempo prima aveva odiato con tutta se stessa. E si ritrovò a guardare la vetrata che rappresentava un drago con le ali spiegate, sul cui dorso c'era un cavaliere, pronto a guidare l'enorme creatura all'attacco.

Ho sempre amato la favola di 'Dorian e il feroce drago Zhor'hal'” esclamò Liam ad un tratto “Mio padre me la leggeva sempre da piccolo”

Hai bei ricordi di lui ?” chiese Ash dimenticandosi di tutte le preoccupazioni che le affollavano la mente un secondo prima.

Per lo più sono sfocati, ogni volta che ripenso a loro non faccio che vederli nel loro momento peggiore..”

La ragazza non sapeva bene cosa rispondere, da un lato voleva digli che le dispiaceva per la sua sofferenza, ma sapeva benissimo che lui le avrebbe risposto che non se ne faceva niente del suo dispiacere, così disse “Hai delle loro foto ?”

Liam rimase in silenzio a riflettere, prima di prendere il portafogli e tirar fuori una piccola foto rovinata dall'usura e dal tempo. La mostrò ad Ashley, tenendola tra le mani, temendo inconsciamente che qualcuno potesse portargliela via.

Lei è mia madre.. si chiamava Tanya Morrison” disse indicando la bella donna che teneva tra le braccia un piccolo Liam di un anno e mezzo.

Ha i tuoi stessi occhi” rispose Ash lanciando uno sguardo alternato da lui alla foto “Mentre per il resto sei uguale a tuo padre” continuò accennando un sorriso.

Già.. mio zio lo dice sempre... lui si chiamava Peter, ma non era affatto come me..nessuno dei due lo era” rispose cupo.

Non sei poi così male.. certo a volte sei proprio arrogante e odioso, però hai i tuoi lati positivi” scherzò Ashley cercando di tirarlo su di morale.

Ah si ? E quali sarebbero ?” chiese accennando un ghignetto.

Ashley lasciò qualche secondo di suspense prima di rispondere sorridendo “Ancora non lo so, ma ci sto lavorando”

Liam si sdraiò completamente sul letto, volgendo la testa verso di lei, per guardarla negli occhi “E allora come fa ad essere sicura della propria tesi, signorina Drake ?” disse imitando l'accento del pomposo professor Ruf.

Ma come non lo sa, signor O'Grady ? Io so sempre tutto !” esclamò ridendo.

Giusto ! Lungi da me affermare il contrario” disse lui, aggiungendosi alla risata di lei.


Ashley sperò che quel momento durasse per sempre, quando era tranquillo, Liam sapeva essere davvero divertente, e quando sorrideva in quel modo era ancora più bello del solito, perché il suo fascino da cattivo ragazzo, evanesceva davanti alla luce brillante che emanava spensieratezza dai suoi occhi.

La ragazza non si accorse di aver smesso di ridere e di star fissando il ragazzo da molto più tempo di quel che credeva, finché lui non le si avvicinò ad un palmo dal naso, riportandole una delle mille ciocche color grano -che le erano sfuggite dalla coda notturna- dietro l'orecchio.

Ebbe solo il tempo di pensare 'Liam che cosa stiamo facendo ?' e di aprire leggermente le labbra per formulare quel pensiero, prima che il ragazzo eliminasse le distanze e la baciasse.

Lambendo le sue labbra con le proprie in un bacio che entrambi sapevano di stare aspettando da molto tempo.

Ashley, superata la sorpresa iniziale, chiuse gli occhi e aprì maggiormente le labbra per consentire a Liam di prendere di più e trasformare quel casto bacio in qualcosa di più potente e devastante.

Rimasero così, a baciarsi tra le lenzuola, per un numero incalcolabile di minuti, finché entrambi non si staccarono lentamente per prendere ossigeno.

Ansimarono per la mancanza d'aria e poi risero prendendo coscienza della realtà, ovvero di essere rotolati giù dal letto, sul morbido tappeto color prugna, e non essersi accorti di niente, talmente erano presi da quel bacio mozzafiato.


Forza Milady, abbiamo una prova da vedere” disse alzandosi e porgendole la mano.


*


Le quattro erano ormai scoccate, e con un grosso respiro di preparazione, Micheal Timberwole spalancò la porta della stanza delle necessità, facendo un'entrata plateale.


La stanza si adattò come al solito alla paura del Corvonero, seguendo attentamente le istruzioni lasciate da Jackson Wilkes, James Potter e Flame Varathon, ovvero i Guardiani Anziani della confraternita.


Micheal si ritrovò in un corridoio di Hogwarts, osservò la scena che gli si presentò davanti e rimase confuso, era come fosse caduto in un pensatoio, perché quel ragazzo che stava parlando con Lucy era lui e quella scena era avvenuta realmente.

Ricordava perfettamente quello che era avvenuto qualche istante prima in sala grande..


Lucy Weasley si alzò di scatto, prese la gazzetta e gliela sbatté in faccia a Micheal Timberwole, il suo sguardo avrebbe potuto uccidere, d'altronde quando si arrabbiava sembrava nonna Molly.

So che sei tu, anche se non c'è scritto il nome so di per certo che quel coglione con i capelli da deficiente sparati fino al soffitto sei TU !” sibilò socchiudendo gli occhi e sbuffando fumo dal naso.

Lux”

NON. OSARE. CHIAMARMI. COSÌ !”

Lucy, quel..bacio non conta nulla”

Ah ma davvero ? E io conto ancora qualcosa per te ?” questa volta la voce le tremò a fine frase.

Lui gli prese le mani e le disse che lei era la cosa più importante per lui.

Ma hai dovuto ferirmi ugualmente, avrai sicuramente pensato che io 'stupida' non sarei mai riuscita a scoprirlo..non è così ?”disse con voce tremante.

No ! Lucy io”

Lei rise amaramente con le lacrime agli occhi e annuì a sé stessa prima di dirgli “Io per te d'ora in poi sono Weasley !” e slacciare le mani dalle sue per correre via.


E ricordava anche perfettamente la scena che si stava svolgendo davanti ai suoi occhi..


Micheal le corse dietro e le afferrò un polso prima che potesse fuggire verso chissà quale corridoio, la tirò a sé e le disse “Non puoi dire sul serio ! Non puoi lasciarmi !”

Lei si scostò quasi schifata e disse “Beh l'ho appena fatto”

Dammi una seconda possibilità”

Ne hai già avute troppe..se vuoi il mio perdono dovrai sudartelo”

Cosa devo fare ?”

Riconquista il mio cuore..anche se” rise amaramente “credo sarà un'ardua impresa, visto che me l'hai appena bruciato” disse correndo via immersa dal suo dolore e dalle sue stesse lacrime.


E da quel giorno aveva cercato con tutte le sue forze di riconquistarla, ma senza successo..


Mike che cosa vuoi ?” disse la rossa alzando gli occhi al cielo.

Solo parlarti..mi hai evitato in questi giorni”

Non puoi parlarle ! Hai perso tutti i tuoi diritti appena le hai spezzato il cuore” disse l'amica di lei.

Piper !” l'ammonì Lucy

La ragazza alzò le mani e si allontanò di poco per tenere sottocchio lo stronzetto doppiogiochista che aveva ferito la sua migliore amica.

Lucy liberò il polso dalla stretta di Micheal e incrociò le braccia sotto il seno “Che cosa vuoi ?”

Un'altra possibilità..sono disposto a tutto Stellina, anche a pregarti in ginocchio”

Alzati !”disse tirandolo su per un braccio “E non chiamarmi Stellina ! Io non sono più la tua Stellina..tu mi hai tradito Mike.. e sai che l'unica cosa che non riesco a perdonare è proprio il tradimento ! Ti ho dato la mia fiducia, il mio cuore e tu l'hai calpestato..non ti darò una seconda possibilità” scosse la testa con gli occhi chiusi, si morse il labbro prima di riaprirli “Non posso.. lasciami in pace Micheal !” disse raggiungendo la sua amica a testa bassa, per poi girarsi a guardarlo per l'ultima volta “È finita, fattene una ragione”


Quel giorno era rimasto immobile per minuti interi, a guardarla andar via, con gli occhi pieni di colpa e dolore, finché la sua sagoma era del tutto sparita dall'orizzonte.

Adesso invece Mike le corse dietro, anche se si trattava di una specie di sogno non avrebbe mai sprecato l'opportunità di seguire da vicino la ragazza di cui era ancora profondamente innamorato.


Piper aveva appena ripreso Lucy per avergli permesso di parlare e cercare di confonderla “Non è affatto un ragazzo affidabile ! Ti ha ferita, ti ha preso in giro e ha giocato con il tuo cuore, non capendo nemmeno il motivo per il quale l'hai lasciato! È un immaturo che non da peso alle azioni che fa, pensa che basti un 'mi dispiace' per dimenticare tutto”

Lo so..ma, è così difficile ignorarlo e stargli lontana”

È normale, sei innamorata di lui! Ma se lo merita il tuo amore ?”

Non lo so.. prima mi ha sempre trattata bene, ma dopo il fattaccio mi sembra di non conoscerlo”

Passerà, Lu.. farà male, ma col tempo lo dimenticherai” disse Piper abbracciandola stretta prima di esclamare “Ora scappo, che sono in ritardo per Rune Antiche”


Rimasta da sola, Lucy s'incamminò verso i sotterranei per la lezione di pozioni, che sarebbe iniziata a momenti, affrettando il passo dopo aver controllato l'orario dal suo orologio da polso, che nemmeno a farlo apposta era stato il regalo del Natale passato da parte di Micheal, e sebbene Piper le avesse detto di mettere in una scatola tutte le cose appartenenti a lui, non era riuscita a separarsi da quell'oggetto.


Il ragazzo la seguì come un'ombra, cercando di nascondersi dietro ad ogni colonna che incontrava, nel timore di essere visto e scacciato malamente come al solito.

Ad un tratto Lucy sparì dalla sua vista e Mike impallidì dalla scomparsa improvvisa della ragazza, com'era possibile che non avesse visto la direzione da lei presa ?

Che l'avesse notato e avesse deciso di nascondersi da qualche parte ?

A quel punto, il ragazzo, iniziò ad aprire tutte le porte presenti nel corridoio, soprattutto quelle in corrispondenza del punto della scomparsa di Lucy.

Riuscì ad aprirle tutte, tranne una, che per quanto ci provasse sembrava chiusa dall'interno.

A quel punto prese la bacchetta e decise di provare con l'incantesimo 'Alohmora', ma niente.. sembrava una porta finta, incollata agli infissi.. ma il corvonero non si fece ingannare, il suo istinto gli diceva che Lucy si trovava proprio lì dietro.. e per di più la sensazione che fosse in pericolo aumentava di minuto in minuto.

Alla fine, preso da un impeto di rabbia, iniziò a tempestare la porta di calci e pugni -ferendosi alle mani-, ma niente ancora, e quando stava per prenderla a spallate per la seconda volta, la porta si aprì.

Lui cadde a terra, ferendosi alla spalla, mentre un'ombra nera usciva quatta quatta dalla porta.

Rialzatosi, Micheal scrutò nelle ombre della stanza e impallidì alla vista del sangue che gocciolava per tutto il pavimento, mentre al centro della stanza il corpo di Lucy, posto su un banco, stillava sempre più sangue fuori dal suo corpo.

Il ragazzo era impietrito.

Smarrito.

Con lo sguardo perso nel vuoto.

E il rumore del gocciolio del sangue a riempirgli le orecchie ovattate.

La sua paura peggiore era lì su un piatto d'argento, assieme al suo amore perduto.


Micheal”

La voce di Lucy lo ridestò dal suo stato catatonico.

Lui sbatté ripetutamente gli occhi, si alzò e corse verso di lei “Lux”

Mike..Mike sto morendo”

No, amore mio è solo un graffio.. non temere, ti porterò da madama Chips che ti curerà”

È troppo tardi...ho tanto freddo”

Lui si tolse il mantello e lo appoggiò al corpo di lei “Ecco, adesso andrà meglio..tranquilla”

Poi cercò la bacchetta, ripensando in fretta a tutti gli incantesimi che conosceva, prima di enunciarne qualcuno, sbagliando pronunce e movimenti.

Alla fine riconobbe i tagli che continuavano ad apparire, come l'effetto della maledizione sectumsempra, inventata dal preside Piton quando ancora andava a scuola, così prese coraggio e mormorò il contro incantesimo “Vulnera sanentur”

Il sangue ritornò lentamente nel corpo della ragazza, che riprese conoscenza all'improvviso.

Mike..”

Si, tesoro ?”

Sono morta ?”

No amore mio, sono riuscito a salvarti” le rispose, sorprendendo perfino se stesso.


La scena si spense piano piano come quella di un vecchio film, e Micheal rimase da solo, in una stanza vuota e pulita.

Lucy ?” chiamò, ma non ottenne risposta.


Una luce bianca riempì il centro della stanza, e non appena il ragazzo la raggiunse scoprì che proveniva dalla scritta “CONGRATULAZIONI” posta sul pavimento.

Ce l'ho fatta !

Era tutta una prova !


**


--Angolo Autrice--


Ciao popolo di EFP!

Scusate il ritardo :(

Voilà, adesso finalmente avete assistito al bacio dei due 'litiganti' :)

Avete conosciuto il 'covo' della confraternita.

E avete visto il piccolo Timberwole alle prese con la sua paura più grande!


Alla prossima,

baci

Gin


p.s. La prossima prova sarà quella di Kleo Mocorov (la metamorfusmago migliore amica di Lily Potter e Alice Cooper)

p.p.s. I pezzi dei flashback sono presi dai capitoli 12 e 15, tranne l'ultimo del quale Micheal non è stato testimone fino a quel momento.

Il pezzo dell'aggressione, invece, fa parte della prova e quindi non è mai successo realmente.

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Capitolo 27
*** Fantasmi del passato ***


1


FANTASMI DEL PASSATO


Sapeva bene che cosa succede dentro di te quando tua madre non ti tiene stretta, non ti ripete che sei la cosa migliore che abbia mai avuto, non si accorge nemmeno della tua presenza quando sei in casa: una piccola parte di te si chiude ermeticamente.

Non hai bisogno di lei.

Non hai bisogno di nessuno.

E senza neppure rendertene conto, ti metti ad aspettare.

Aspetti che chi ti sta vicino veda in te qualcosa che non gli piace o che inizialmente non aveva visto, aspetti che si allontani o si dissolva come una foschia marina.

Perché dev'esserci qualcosa di sbagliato in te – non è vero? – se perfino tua madre non ti ha mai amato veramente.”

-Jojo Moyes-


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Kleo Mocorov era sempre stata definita 'piccola' per la sua età, a sette anni era talmente magra e sciupata che sembrava dimostrarne quattro, ma non per questo aveva mai rinunciato al sorriso. Ogni cosa era un gioco, ogni persona era buona e simpatica, fino a che ogni cosa divenne reale, triste e povera.

Il giorno in cui conobbe lo zio Vladimir non fu certo un giorno allegro per la piccola Kleo, o meglio lo fu per i primi trenta secondi, quando ancora non sapeva cosa stava succedendo e il motivo per il quale erano dovuti andare dall'unico parente di suo padre armati dei suoi bagagli -non che fossero chissà quanti-.

Era il 29 novembre, un giorno come tanti per chiunque, tranne che per lei.

Lo capì quando suo padre si abbassò al suo livello per stringerle la spalla -il contatto fisico più paterno che avesse mai ricevuto da lui- e dirle in russo “Sii straordinaria”.

Lo capì quando vide due grosse lacrime scorrere sulla guancia smagrita di sua madre, che le asciugò, gettandole via immediatamente come qualcosa di sgradito e inutile -un po' come avrebbe gettato via dalla sua vita anche lei dopo qualche istante-.

Lo capì quando si sbatterono la porta alle spalle e non si voltarono ai suoi richiami.


È per il tuo bene” fu la prima frase che udì dalla zia Irma -subito bloccata dalla gomitata dello zio Vlad-.

Quanto aveva odiato quella frase, ancora storceva il naso quando la sentiva, anche se il contesto a volte non era nemmeno paragonabile a quello che lei aveva vissuto.

L'aveva sognata ogni notte per quattro anni, insieme al proprio abbandono, come un sottofondo a ripetizione o come a conclusione di esso.

E proprio come tanti anni prima quel giorno Kleo si svegliò di colpo.

Si mise seduta, accorgendosi presto di essere un bagno di sudore e di avere il fiatone, come se avesse appena terminato una maratona.

Fanculo” esclamò alzandosi e gettandosi sotto la doccia -con tutti i vestiti, per poi sfilarli e gettarli nel lavandino-, tra un insaponata e l'altra fece mente locale, e ricordandosi di che giorno fosse esclamò “Doppio fanculo”

Oggi è il giorno della prova!


*


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Quel mattino del 13 marzo, Holly Mirror, si svegliò con una sensazione strana ad opprimerle il petto, all'inizio cercò di non darci molto peso, poteva benissimo essere un semplice sintomo d'ansia per il compito di aritmanzia che avrebbe dovuto affrontare il giorno successivo, o un segno di stanchezza, per le troppe ore passate sui libri.

Qualunque cosa fosse, Holly non aveva nessuna intenzione di perdere tempo a pensarci e ritardare per la colazione.

Per molti quel pasto era il più importante della giornata, per altri era del tutto una perdita di tempo -che avrebbero potuto sfruttare dormendo o studiando, a seconda dei casi-, ma per lei significava potersi rifare gli occhi tutte le mattine.

Per questo adorava svegliarsi presto, per prepararsi accuratamente e poi correre in sala grande ad accaparrarsi il miglior posto della tavolata, da dove poteva sbavare e fare gli occhi dolci al professore di rune antiche, Calvin Larstone.

Così, appena fu pronta, si avviò di buon passo al piano terra, pensando che la sola vista di quegli occhioni azzurri le avrebbe fatto passare immediatamente qualunque malessere.

Ovviamente non poteva sapere che quel giorno tutti i suoi buoni propositi sarebbero sfumati, e che ancora una volta il mercoledì 13 aveva mietuto le sue vittime.

Olimpia salutò la sua amica Heather della casa Tassorosso, -seduta sempre dietro di lei- con la quale condivideva la passione per il bel professore, si sedette al proprio posto e lanciò immediatamente un'occhiata alla sua poltrona.

Sospirò notandola vuota, di solito era sempre il primo ad arrivare, nonostante avesse provato molte volte ad arrivare per prima l'aveva sempre visto già seduto alla sua postazione, quasi come se non dormisse affatto o si svegliasse all'alba.

Perciò rimase sorpresa e confusa.

Aspettò

Aspettò

Aspettò fin quando le pietanze non iniziarono a scomparire dai vassoi e di lui ancora non v'era traccia.

Si girò verso Heather, che ricambiò la sua espressione sconsolata, e si alzò per andare alla lezione di pozioni.


*


Kleo aveva un appuntamento super importante alle tre e mezza, giurò su Merlino e tutti e quattro i fondatori che se quel fantasma ammuffito non si fosse deciso a lasciare l'aula per quell'ora, sarebbe sgattaiolata fuori o lo avrebbe ucciso nuovamente. Erano ore che blaterava su questa o quella battaglia, vinta da questo o quel mago, che creò guai a questa o quella specie di creatura magica..era stufa, anzi arcistufa di quell'inutile materia..tanto si parlava sempre delle stesse cose.. sarebbe stato meglio eliminare quella materia e insegnare solo due concetti fondamentali : la guerra per il potere di un dittatore era sbagliata; la guerra per il potere dell'eguaglianza era giusta.

E chissene frega di tutto il resto!


Finalmente -dopo quella che sembrò un'eternità- la campana suonò, e Kleo non attese nemmeno che il professore gli desse il consenso per uscire e gli assegnasse i compiti per la volta successiva, che si catapultò fuori dall'aula, per poi correre al settimo piano ed entrare nella stanza delle necessità.


Quando la ragazza dai capelli verdi aprì e richiuse la porta alle sue spalle, tutta la sala buia si trasformò in una strada piena di negozi e, anche se vi era poca gente per strada, per via del calar del sole, e i negozi stessero per chiudere, la riconobbe lo stesso.. era Diagon Alley.

Kleo sorrise e iniziò a camminare per la via, lanciando occhiatine varie agli stand delle vetrine dei negozi che oltrepassava, nella speranza di trovare qualcosa d'interessante, prima di arrivare alla sua meta.

Ma quando finalmente il negozio di animali distava pochi metri da lei, vide un'ombra stagliarsi davanti a lei...


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Drake Varathon era di fronte a lei, e una parte di sé, non riusciva proprio a capire quello che stava succedendo. Le orecchie avevano preso a fischiare così forte da attutire completamente la voce del suo amico.

Lui stava dicendo qualcosa, molto probabilmente si trattava di qualcosa di importante vista l'espressione seria che aveva, ma lei non riusciva proprio ad afferrare quelle parole che fuoriuscivano dalle sue labbra.

Kleo scosse la testa, sia per cercare di capire cosa non andasse in lei e quindi far smettere quel fischio assordante, sia per capire ciò che il suo amico stesse dicendo.

Ci provò più volte, ottenendo uno sguardo stizzito da parte del ragazzo.

Provando persino ad infilarsi il mignolo nelle orecchie per sturare il canale uditivo, ma niente..

D'un tratto il volume tornò e sembrò essere dieci volte più alto del normale “..e quindi ti pregherei di riprenderti tutte le tue cose” disse il moro, porgendogli una scatola, che notò solo allora, essere piena di ninnoli e suoi vestiti che aveva -col tempo- dimenticato o perso a casa Varathon, o che aveva regalato a lui come simbolo della loro amicizia.

Lei rimase di sasso, con la bocca e gli occhi spalancati dall'incredulità e dallo stupore “Perché ?” chiese cautamente, senza tentare di afferrare la scatola, ottenendo un'ulteriore occhiataccia con tanto di sbuffo infastidito “Ma ci fai o ci sei ? Non credevo che avresti usato dei mezzucci così infimi!” rispose lui irritato facendo una smorfia schifata nei suoi confronti.

Kleo aggrottò le sopracciglia confusa, cosa aveva fatto di così orribile da meritare un simile trattamento ?

Scusa Dray ma.. io non capisco”

NON chiamarmi Dray, dopo oggi non hai alcun diritto di farlo, né tanto meno di chiamarmi per nome”

Lei spalancò gli occhi ancora una volta, ma poi riprese il suo spirito combattivo e rispose “Ma si può sapere che diamine ho fatto ? Qualsiasi cosa sia, credo che la tua reazione sia esagerata!”

Sinceramente se nemmeno capisci il tuo errore non ho proprio nulla da dirti, tranne che.. non sono più interessato a continuare la nostra amicizia” rispose lui con un tono così glaciale che l'intera strada sembrò essersi trasferita al polo nord.

Ma come posso chiederti scusa o spiegarmi se non so di cosa tu stia parlando ?” chiese la ragazza iniziando ad avere il terrore di perderlo.

Fatti un esame di coscienza e vediamo se ti si illumina la lampadina” disse lui squadrandola dalla testa ai piedi, prima di scuotere la testa e superarla per andarsene.

Kleo lo afferrò immediatamente per un polso e gli disse “Drake.. andiamo, non parli sul serio! Si tratta di uno scherzo vero ?”

Lui voltò lentamente la testa per guardarla schifato e dire “Come potrei scherzare su una cosa del genere ? Io non sono te.”

La mano di Kleo mollò la presa come se fosse stata scottata, e ricadde molla lungo il fianco, aprì la bocca per dire qualcosa, ma non ne uscì una sola sillaba.

È davvero finita ?” sussurrò.

Lui rise ma senza allegria “Mica stavamo insieme, era solo una stupida amicizia”

Mi stai abbandonando ?” riuscì a sussurrare mentre gli occhi le si appannavano per le lacrime, che non si era nemmeno resa conto di star versando da un bel po'.

Lui per tutta risposta alzò le spalle -senza nemmeno rigirarsi- e proseguì a camminare per la sua direzione.


Si udì una porta sbattere, ma nella via nessuno sentì quel rumore oltre a lei, perché quello fu il suono del suo cuore che veniva chiuso fuori e allontanato con i buttafuori da quello del suo migliore amico.

È per il tuo bene”

No, non può essere”

È per il tuo bene”

Smettila”

È per il tuo bene”

Ti prego basta !”

È per il tuo bene”

Io non ce la faccio”

È per il tuo bene”

BASTA!”

E tutto si fermò.


*


Non appena la campana suonò la fine delle lezioni, Holly saltò in piedi come un petardo, facendo evanescere le proprie cose scolastiche nel proprio dormitorio, e decise di andare a bussare all'alloggio del signor Larstone, per vedere come stesse, dato che non si era fatto vedere per tutto il giorno.

Questa decisione fu ponderata durante tutta la giornata scolastica, poiché invece di pensare a prendere appunti e a seguire le lezioni, aveva pensato tutto il tempo al povero ammalato.

Si avvicinò alla porta, -si, sapeva perfettamente quale fosse, dato che l'aveva stalkerato durante tutto l'anno scolastico- armata della miracolosa zuppa di nonna Mirror e alzò la mano per bussare, quando udì una voce femminile provenire al suo interno.

Dovevi dirmelo, tesoro, sarei venuta prima !” quella voce la riconobbe immediatamente, sebbene non fosse un'abitué dell'infermeria, si trattava della figlia adottiva di madama Chips.

Una parola le s'incastrò nella mente..

TESORO

'L'aveva chiamato tesoro!!'

Il cuore le sprofondò, uscì dal petto e cadde a terra, frantumandosi in mille pezzi.

La bella Miss Grace era la fidanzata di Calvin !

Il sogno di una vita era appena stato infranto per sempre.

Era stata stupida anche solo a sperarci, lui non l'avrebbe mai vista come una donna, sarebbe sempre stata solo una ragazzina!

E tutte le belle parole che le aveva sempre rivolto e con cui l'aveva spesso definita erano solo quello, parole.

Non c'era mai stato un significato nascosto dietro di esse, non c'era mai stato un secondo fine dietro quei bellissimi sorrisi .

Lei per lui non era niente.

Lei per lui non significava niente.


Rimase lì, con il cuore infranto finché non udì delle effusioni amorose provenire da dietro la porta, la minestra cadde e si sparse sul pavimento, mentre la spada di Damocle cadeva sulla sua testa.

Holly corse via a perdi fiato, non prestando attenzione a dove metteva i propri piedi, finendo così inevitabilmente col travolgere la figura di un ragazzo dai capelli neri, non si preoccupò di chiedere scusa e filò dritta verso la torre dei corvonero.


Drake rimase di sasso, continuando a non staccare lo sguardo dalla ragazza di cui era innamorato, che in quel momento correva lontano da lui, non riuscendo a non pensare che il suo buonissimo profumo all'arancia adesso impregnava i suoi vestiti, e che fosse bellissima e perfetta anche con le lacrime agli occhi.

Sapeva di dover odiare chiunque gliele avesse causate, ma in quel momento non ci riuscì.


*


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Flame osservò tutta Diagon Alley bloccarsi, Kleo e il finto Drake erano ancora lì, lei implorava pietà, mentre lui -come tutte le cose- era immobile, bloccato con il piede sinistro ancora sospeso, come se qualcuno avesse premuto il tasto PAUSA sull'intera prova.


Cosa significa ? Cosa sta succedendo ?” chiese Gillian allarmata, voltandosi verso i capi.

È quello che succede quando uno si ritira” sentenziò Jax, prima che la porta venne sbattuta e Flame uscisse dalla sala, per andare dalla ragazza.


Flame scese le scale a chiocciola della porta che dava sulla stanza delle necessità, che veniva usata raramente. Quasi corse, non prestando attenzione a dove metteva i piedi, troppo preoccupato a non togliere lo sguardo da lei, quasi avesse paura che potesse scomparire. Kleo si era seduta per terra quasi inconsciamente non appena aveva sentito quell'odiosa frase che l'aveva riportata a quell'orribile giorno di tanti anni prima. Perciò quando Flame le corse incontro dovette sedersi al suo fianco per prenderla tra le braccia e tranquillizzarla.

Lei, in un primo momento non si accorse dell'arrivo del ragazzo, troppo scossa per prestare attenzione a qualunque cosa che non fosse tutto ciò che era appena successo, così lui dovette scuoterla più volte per ottenere una reazione nella sua pupilla “Kleo..tesoro, era solo un'illusione”

Cosa ?” sussurrò lei confusa

Flame scosse la bacchetta e tutta la scena svanì nel nulla, per poi trasformarsi in un giardino tranquillo -sotto l'influsso del ragazzo- “Era la tua prova.. solo una stupida prova” disse accarezzandole una guancia, dov'era caduta l'ultima lacrima “Mio fratello non ti direbbe mai nulla del genere.. ti vuole troppo bene”

Kleo ricambiò l'abbraccio, appoggiando la testa sulla sua spalla, e disse “Davvero era davvero solo una prova ?”

Si, tesoro” rispose stringendola ancora di più, sentendola sospirare di sollievo.


**


--Angolo Autrice--


Ciao popolo di EFP!

Scusate il ritardo, ho avuto un po' da fare e volendo pubblicare prima il capitolo dell'altra storia non sono riuscita a finirlo prima.

Non so sinceramente se abbiate trovato il capitolo un po' deprimente o cosa, però spero ardentemente che vi abbia appassionato.

Sarei felice di sapere cosa ne pensiate :)


Alla prossima ed ultima prova,

baci

Gin


p.s. Ho pensato di mettere le foto prima di ogni pezzo perché così sarebbe stato più facile per tutti ricordarsi i visi dei personaggi.

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Capitolo 28
*** Under the sea ***


27

UNDER THE SEA


Non devo avere paura. La paura uccide la mente.

La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale.

Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi.

E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso.

Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò.”
(Dal film Dune)


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Josh Fuller


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Alice Paciock


Era tutta la mattina che Josh camminava avanti e indietro per la sua stanza, anzi a dirla tutta era da tutta la notte, dato che non aveva chiuso occhio, in preda all'agitazione per quello che sarebbe accaduto da lì a poche ore.

Più volte aveva dovuto rivolgere un discorso d'incoraggiamento a se stesso, più volte aveva dovuto ricordarsi il motivo per cui aveva penato tanto per arrivare fin lì, per il quale doveva continuare, e vincere quell'ultima sfida.

Ne andava di tutte le speranze e le fatiche che aveva speso dietro a tutta quella faccenda.

Ne andava di tutto ciò a cui aveva rinunciato..

..il viso di Alice Paciock gli riapparve nella mente..

Dopo il ballo aveva iniziato ad evitarla, perché si sentiva in colpa per quello che le aveva fatto.. per la fiducia che aveva tradito.

Tempo prima si era ripromesso che mai sarebbe stato come suo padre.. che mai avrebbe trattato la donna che amava come qualcosa di cui si poteva fare a meno.

Eppure per passare quella seconda prova era andato contro i suoi principi e l'aveva fatto.

Aveva baciato una che non era la sua ragazza e il ricordo di ciò sarebbe rimasto in eterno stampato sulla pagina della Gazzetta di Hogwarts -sebbene nessuno l'avesse riconosciuto, era lui quello che aveva fatto 'prendere una pausa' a Marissa Hunter e Riley Greengrass-.

Scosse la testa per togliere il malumore che lo seguiva ogni volta che ripensava a tutte le conseguenze che quello stupido gesto da ubriaco aveva portato.


Quando anche gli altri suoi compagni di stanza si alzarono dai letti per andare a colazione, Josh decise di prendere un bel respiro e di seguirli.

Quello era il grande giorno.. il giorno della prova finale!



*


Ashley Drake dovette ricredersi.. essere gli 'eletti' non era affatto male.. ma a chi la dava a bere, il poter stare tutto il tempo con Liam non era affatto male, anzi era tutto ciò al quale la corvonero pensava da quel bacio che si erano dati il 29 febbraio..

Oh Merlino santissimo !” esclamò la bionda bloccandosi in mezzo al corridoio, facendo bloccare anche la sua ex nemesi con quella 'frase'.

Cosa ?” chiese confuso Liam O'Grady

Ash si girò verso di lui con una velocità tale da far finire due ciocche di capelli, piene di energia cinetica, sulla faccia del ragazzo, e come se fossero state delle frustate Liam si lamentò con un mugugno “Ahio”

Ma la ragazza non fece caso al suo borbottio, troppo presa dalla lampadina che le si era appena accesa nel cervello “Ci siamo messi insieme il 29 febbraio!” esclamò con gli occhi fuori dalle orbite.

Mmm.. si e allora ?” rispose il castano confuso.

E allora ? È terribile Liam!”

È terribile il fatto che ci siamo messi insieme dopo che ci siamo baciati ?” le chiese guardandola come se avesse due teste.. gli aveva fatto una capa tanta per fargli ammettere e definire la tipologia della loro relazione e adesso era TERRIBILE ?

No, idiota, il giorno è terribile.. il 29 febbraio viene solo una volta ogni quattro anni!”

Davvero ?”

Sii, compare solo negli anni bisestili.. non dirmi che non lo sapevi ?!”

Ah..non me n'ero mai accorto”

Le caddero letteralmente le braccia a terra “Come puoi non essertene accorto ?”

Beh, non faccio molto caso ai giorni dei mesi.. non sono un perfezionista maniacale come qualcuno di mia conoscenza” disse Liam, non potendo fare a meno di lanciarle una frecciatina.. ok, che ora stavano insieme, ma erano pur sempre loro.

IO non sono maniacale!”

Ma se ti scrivi anche l'orario in cui vai al bagno, in quelle tue liste delle cose da fare”

SONO COSE PRIVATE O'GRADY !” strillò la bionda colta in fallo “Io non sbircio tra le tue riviste pornografiche e tu non devi sbirciare tra i miei diari!” continuò picchiandolo con dei pugni che al serpeverde sembrarono pieni d'aria, e che inevitabilmente intercettò e bloccò.

Ok, capo..come vuoi tu” disse bloccando l'ennesima protesta con un bacio.

Come al solito un bacio non poteva mai definirsi semplice tra loro due..

Un loro bacio equivaleva ad una lotta di predominio e terminava solo quando uno dei due ammetteva di non avere più fiato.

Un bacio tra loro era un'esplosione di passione ed energia..

Era qualcosa di magico, potente e travolgente.

Era qualcosa che andava al di la dello spazio e del tempo..

Era qualcosa di UNICO



Adesso dobbiamo proprio andare.. l'ultima prova sta iniziando” disse Ash tra un bacio e l'altro.

Altri due” brontolò Liam pretendendo altri due baci intensi.


*



La prova era finalmente iniziata.


Dopo aver chiuso per un istante gli occhi, il giovane serpeverde si era ritrovato nella sala comune della propria casa.

Faceva freddo, molto freddo, per questo motivo un brivido iniziò a percorrergli la schiena.

Ma lui non ci fece molto caso... d'altronde era abituato a quell'atmosfera tetra e glaciale.

Così, dopo che Melody, la sua amica sirena, iniziò a battere sul vetro delle vetrate -nel tentativo di attirare la sua attenzione- decise di girarsi per rivolgerle il suo solito saluto.

Ma la sirena non batteva sul vetro per salutarlo.

Ma perché voleva avvisarlo del pericolo in corso.

E questo Josh lo capì quasi subito.

Nel momento esatto in cui si avvicinò a lei quasi non collassò dallo spavento.

Alice si trovava lì... nel lago nero... circondata da avvincini, sirene ed altri abitanti degli abissi... e stava affogando!

Nemmeno una di quelle creature la stava aiutando, anzi alcuni precedentemente avevano infierito su di lei date le numerose escoriazioni che presentava sulle braccia e sulle caviglie.

La giovane serpe non ci pensò due volte e puntò la bacchetta contro il vetro, trasfigurandolo in una sorta di gelatina, prima di prendere la rincorsa e buttarcisi dentro.


Resisti, Alice, vengo a salvarti!


Nonostante fosse terrorizzato dall'acqua, dato che nessuno gli aveva mai insegnato a nuotare, non si lasciò intimidire da quell'ammasso d'acqua maledetta e, con fare molto goffo, si affrettò a raggiungere la sua amata.

Utilizzando l'incantesimo Testa Bolla su di lei e, facendola rinsavire con l'ossigeno, la spinse in direzione della porta che aveva creato.


Dopodiché, soddisfatto di se stesso, ma senza più aria nei polmoni, si lasciò andare fra le profondità degli abissi.

Ormai era finita.

Stava per morire... ma con la consapevolezza di essere riuscito almeno a salvare la donna che amava...

Ed infatti, prima di chiudere gli occhi, tutto quello che vide fu lei che si riprendeva sputando acqua.

Poi, il nulla.


Melody, nell'esatto istante in cui vide Josh affondare pesantemente verso il basso, si affrettò a raggiungerlo. Gli prese la mano e lo trascinò su verso la superficie.


Le iridi grigio-verdi del biondo si aprirono lentamente una volta che riuscì, nuovamente, a respirare.

Credeva di essersi risvegliato in Paradiso, ma fu costretto a ricredersi quando vide un soffitto color antracite davanti a lui.

Come se l'energia vitale avesse ripreso a scorrergli nelle vene, si alzò di scatto col busto e disse: “Non-ci-credo”


CONGRATULAZIONI!!!!


La prova era terminata e lui l'aveva passata.

Josh Fuller poteva, ormai, considerarsi un membro della confraternita.

Le torture, per lui, erano finalmente concluse.


*


Tutti i Dragoni quella volta erano stati presenti alla prova di Josh Fuller, non perché fossero stati obbligati dai 'boss' -com'era successo ad Ashley e Liam durante le vacanze di Natale- ma perché volevano sapere come sarebbe andata a finire.. insomma, c'era una scommessa in atto!

“E così ce l'ha fatta” esclamò Anna Powell tirando fuori i suoi tre galeoni, che consegnò nelle mani di Gillian, l'unica che si potesse dire onesta in quel covo di draghi.

“Allora quanto ho vinto ?” chiese impaziente Flame ghignando a più non posso verso coloro che avevano scommesso contro la riuscita della prova.

“Esattamente.. 3 galeoni.. eravamo in 8 a scommettere, e 4 a pagare.. ergo vi spettano esattamente 3 galeoni a testa, quelli che effettivamente non avete dovuto pagare” espose Ashley

“Smettila di fare la so-tutto-io Drake!” esclamò Liam, beccandosi una manata bella forte dietro al collo.


“Non c'è niente da fare.. non cambieranno mai” sospirò Gillian


**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Scusate il ritardo, come al solito ho fatto tardi.. motivo ? In realtà più di uno.. sono stata in settimana bianca e quando sono tornata non trovavo l'ispirazione per questa prova.


Ora passiamo ai fatti più importanti !

Questa era l'ultima prova dell'ultimo concorrente.. un applauso al piccolo Fuller !!

Nel prossimo capitolo ci sarà l'iniziazione dei 'vincitori' a Dragoni, e quello seguente sarà l'epilogo.


Alla prossima,

baci

Gin


p.s. Per chi possa essere interessato ho pubblicato una nuova interattiva.

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Capitolo 29
*** L'iniziazione ***


28

L'INIZIAZIONE


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-dalla trilogia Red, Blue and Green di Kerstin Gier-


*


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Hunter Mirror


Era il 7 aprile ed Hunter sentiva che quel giorno sarebbe stato speciale..

prima di tutto il sette era il numero della perfezione e a lui aveva sempre portato fortuna..

poi in quel giorno i raggi del sole primaverile erano spuntati tra le chiare nuvole bianche, ed il biondo poté dire che mai aveva visto un cielo tanto limpido nei suoi anni ad Hogwarts, ed infine -cosa più importante di tutte- quella mattina aveva intercettato il messaggio che la confraternita del drago aveva lasciato sul comodino del suo compagno di stanza:


Stasera, ore 19

davanti allo specchio a muro

del 4° piano

-D-”


Il biondo inizialmente non aveva capito dove fosse il luogo prescelto per l'incontro. Ma poi aveva deciso di andare in esplorazione e l'aveva trovato -d'altronde era davvero difficile non vederlo, date le sue dimensioni esorbitanti- grazie alle indicazioni datogli dagli abitanti dei quadri del quarto piano -cosa che ovviamente non avrebbe mai detto a nessuno, sia mai che qualcuno pensasse che non fosse abbastanza in gamba per trovarlo da solo!-.


*


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Albus Potter


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Scorpius Malfoy



Si erano fatte le sei di sera ed Albus fremeva d'agitazione per l'evento previsto di lì a poco, in quel momento si trovava nella sala grande per cenare insieme a tutti gli altri, ma era talmente agitato d'aver causato diversi incidenti, tra cui: una pozza d'acqua per aver riempito troppo il bicchiere, una lite per aver preso una posata di un altro -che se l'era presa col vicino innocente- e uno scontro di gomiti con il suo migliore amico.

Albus! Ma che diamine ti prende ?” esclamò Scorpius

Il moro lo fulminò con lo sguardo smeraldino “Lo sai perfettamente.”

Il biondo roteò gli occhi al cielo, l'aveva assillato tutta la notte per quella storia della Montrose, che non riuscì più a trattenersi dal rispondergli bruscamente “Senti, invece di farti tutte le tue pippe mentali, dopo cena la vai a prendere e ti assicuri che trovi l'entrata”

Albus lo guardò a bocca aperta, guadagnandosi un'occhiataccia disgustata da parte di Hunter Mirror -seduto lì vicino- “Chiudi le fauci Potter, non interessa a nessuno vedere cosa stai mangiando”

Il biondo gli chiuse la mandibola per far zittire l'altro e poi gli sussurrò “Lo devi fare, Al è l'unico modo per rientrare nelle sue grazie”

Il moro non proferì parola fino al dolce, per poi dire “Ma ci vado con la maschera”

L'altro scoppiò a ridere per poi commentare “Come vuoi.. ma tanto stasera ti riconoscerà lo stesso”


*


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Lyra Montrose


Era appena uscita dalla sala grande assieme a sua cugina Charlotte, quando venne afferrata da dietro, la ragazza cercò di divincolarsi e di ottenere appoggio dalla rossa, ma non riuscì ad ottenere nessuna delle due cose.

Piantala Montrose! Non sono qui per farti del male” gli disse l'avventore all'orecchio.

Ah no ? E allora cosa vuoi ? Derubarmi ?” riuscì a dire lei dopo avergli morso la mano.

No, dannata ragazza! Sono qui per accompagnarti..”

Lei inizialmente s'irritò per l'insulto, ma poi rifletté “Sei uno dei dragoni ?”

Si”

Ah..ok, allora andiamo”


Albus era un fascio di nervi, lei non l'aveva riconosciuto e non sapeva come questo lo facesse sentire.. da un lato non vedeva l'ora di dirle che era lui quello nascosto sotto la maschera Kabuchi, dall'altro aveva paura di beccarsi una reazione negativa.


Attraversarono tutti i corridoi e le scale che li dividevano dal 4° piano, per poi infine attraversare la parete a specchio, ritrovandosi nell'ala dei Dragoni.

Ad un occhio esterno si sarebbe potuto pensare che quello specchio portasse soltanto ad un vicolo cieco, mentre in realtà conteneva il covo dei dragoni.

Albus prese la bacchetta e disegnò la coda di un drago su una parte dell'immensa parete di pietra, che si spostò verso destra, lasciando un buco per farli passare.


Lyra era interdetta ed incuriosita più che mai, amava i passaggi segreti e venire a conoscenza di uno di essi era sempre fonte d'immensa gioia per lei, anche se quella volta non era stata una sua scoperta, non scalfì la sua curiosità, ed in preda ad essa s'infilò per prima nel buco appena creatosi.


*


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Alice Cooper


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Lily Potter


Alice e Lily uscirono insieme dalla sala grande, ed entrambe fremevano d'eccitazione per quello che sarebbe accaduto di lì a poco, ma non sapevano nulla del coinvolgimento dell'altra in tutta quella faccenda della confraternita, perciò il loro primo pensiero era come potersi liberare dell'altra per andare al 4° piano senza farsi seguire.


A Lily venne in mente la scusa perfetta e si bloccò in mezzo al corridoio “Cavolo, Ally, mi sono appena ricordata che avevo promesso ad Albus che l'avrei raggiunto in guferia per spedire insieme la lettera a mamma e papà” disse la rossa, sbattendosi la mano sulla fronte, per poi continuare “Mi sa che ci vorrà un po', non aspettarmi sveglia, ok ?” disse prima di sgattaiolare via, senza neanche dare il tempo alla castana di ribattere.


Alice sospirò di sollievo, era stata una fortuna che Lily avesse da fare, così poteva andare tranquillamente all'appuntamento con i dragoni!


Ma entrambe rimasero di sasso nel trovarsi al 4° piano l'una di fronte all'altra.

Cosa ci fai qui ? La guferia si trova fuori” disse Alice, terrorizzata dalla paura che la rossa potesse scoprire il segreto che aveva tenuto con lei e Kleo per tutto l'anno scolastico.

Lily, colta in castagna, non sapeva cosa inventarsi per giustificare la sua presenza “Ehm..ecco..io..” ma per fortuna non fu necessaria un'ulteriore scusa perché l'arrivo di Charlotte Montrose, Drake Varathon e Marissa Hunter le distrasse.


*


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Charlotte Montrose


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Drake Varathon


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Marissa Hunter



Quando Lyra era stata presa da quel tizio sconosciuto, Charlotte aveva subito tentato di capire chi fosse ed osservando attentamente la sua maschera gli era tornato in mente -come in una sorta di flashback- un giorno di tanti mesi prima.. il giorno in cui c'erano stati gli interrogatori, e ricordava benissimo che il ragazzo -o ragazza- a cui aveva spiattellato tutti i suoi segreti e le sue paure, indossava quella stessa maschera. Per cui fu semplice fare due più due ed identificare il 'rapitore' di sua cugina come uno dei Dragoni..ora bisognava solo capire il perché avesse preso solo lei..


Charlotte decise di correre al 4° piano per riuscire a smascherare il misterioso Dragone, ma purtroppo non furono lui e Lyra quelli che incontrò sulle scale, ma Drake Varathon e qualche metro più avanti Marissa Hunter.



Mary, sentendo dei passi dietro di lei, si voltò per capire di chi si trattasse, ed impaurita del fatto che potessero scoprire dove stesse andando, alla fine della scalinata si fermò davanti ad un quadro, fingendo di essere andata fin lì solo per chiacchierare con esso.

Ma il piano della corvonero fu sfatato quando anche Drake e Lottie la raggiunsero e attesero che lei finisse di cianciare con la dama velata.


Drake, capendo che entrambe le ragazze erano state scelte, come lui, per far parte della confraternita, decise di spezzare il silenzio e di giocare a carte scoperte, chiedendo alla dama velata “Sai niente di una parete a specchio ?”

Lottie e Mary spostarono lo sguardo prima verso di lui e poi verso il quadro -come se stessero assistendo ad una partita di qualche tipo-.

La dama arrossì alla vista del ragazzo e rispose -tirandosi ancor di più il velo a coprirsi il viso- “È più avanti, signore..vicino all'arazzo dei fiori di loto”

Grazie” disse il moro alla dama, per poi voltare il capo verso le ragazze e dire “Vogliamo andare ?”


Come l'hai capito ?” chiese Mary non appena si furono incamminati.

Non avrai mica creduto di essere la sola prescelta” disse incredulo “eravate dirette qui, cos'altro poteva essere ?”


*


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Josh Fuller


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Micheal Timberwole



Josh e Micheal furono gli ultimi ad arrivare -dato che furono trattenuti dalle scale, che si erano divertite a cambiare di posto-, tanto che trovarono tutti gli altri ragazzi già schierati in fila al centro della sala comune, e non appena si affrettarono a seguire il loro esempio, vennero accerchiati dai Dragoni mascherati -nove, ne contò Josh-, mentre le luci delle candele si affievolirono tutte d'un botto, per lasciare alla sala un alone di mistero.


In tre si fecero avanti ed in coro dissero una litania in latino, per poi continuare in una lingua conosciuta a tutti loro:


Benvenuti, cari fratelli e sorelle, che l'occhio del drago possa proteggervi e guidarvi.”


I ragazzi mascherati dietro di loro gli appoggiarono una mano sulla spalla, per poi incitarli a prendersi per mano e a ripetere “Lo giuro” ad ogni esclamazione dei tre.


Giurate fedeltà assoluta alla confraternita!

Giurate di non dire a nessuno della sua esistenza!

Giurate di non dire a nessuno che ne fate parte!

Dragone una volta dragone per sempre !”


Una volta concluso il giuramento, i ragazzi capirono di aver appena stretto un voto infrangibile e che da quel momento sarebbero sempre stati protetti persino dal veritaserum, ma non sarebbero mai potuti tornare indietro.

Improvvisamente le luci tornarono più vive e forti che mai, e contemporaneamente tutti i dragoni si tolsero le maschere.

I ragazzi rimasero sorpresi di venire a conoscenza dei volti -anche conosciuti- di coloro che li avevano sottoposti a tutte quelle prove.

La più sorpresa fu Lily, che immediatamente gridò i nomi di entrambi i fratelli, sconvolta dalla realizzazione di aver passato le varie prove sotto lo sguardo di entrambi. E adesso loro erano a conoscenza di fatti di cui lei mai li avrebbe voluti rendere partecipe.


*


All'improvviso un battito di mani bloccò e gelò tutti sul posto, Hunter Mirror, seduto su una delle poltrone della sala, aveva assistito a tutto.

Complimenti, complimenti.. Varathon, Potter, Malfoy, Wilkes, Drake, O'Grady.. e voi chi cavolo siete ?” disse indicando Anna e Gillian -che s'irritarono più per il fatto che non le riconoscesse, che per il fatto che fosse venuto a conoscenza del loro segreto-.

Mirror! Come diavolo hai fatto ad entrare ?”

Oh, beh vedi mio caro James, quando si è super dotati come me, si riesce pure a trasformarsi in esseri invisibili ed a passare indisturbati quando un certo Albus Potter apre la porta per far passare la Montrose”

I due nominati si lanciarono uno sguardo.

Ecco.. quello era il momento che Al aveva temuto tutto il tempo, e il fatto che lei venisse a scoprirlo in quel modo, gli fece montare una rabbia cieca “Se avessi saputo che eri lì in agguato di certo non avresti fatto nemmeno un passo qua dentro”

Già.. peccato che fossi troppo impegnato a guardare il culo della Montrose” rispose prontamente il biondo, pulendosi le unghie della mano sulla spalla destra, per dimostrare quanto poco temesse quella situazione.

Cosa vuoi Mirror ? Perché sei qui ?” chiese Jax, trattenendo Albus dal prendere a pugni il purosangue della sua stessa casata.

Facile, Wilkes.. voglio far parte della confraternita, se accetterete questa condizione nessuno verrà a sapere della vostra congrega, né di voi”

I Dragoni si consultarono un istante, mentre i nuovi adepti lanciarono occhiatacce al ragazzo dagli occhi bicolore.

Accettiamo” risposero in coro Flame, Jax e James -ovvero i tre capi-.

Ohoho non così in fretta.. c'è un'altra clausola” disse Hunter spostando lo sguardo verso Alice Cooper, lei gli lanciò uno sguardo che avrebbe incenerito qualsiasi cosa.

Qualcuno deve firmare un certo contratto” disse ammiccando verso la castana.

NO! Non è giusto !” esclamò lei incrociando le braccia sotto il seno, mentre tutti gli altri cercavano di capire di cosa stessero parlando.

Non hai scelta tesoro, o mi sposi o dirò a tutti quello che so”

Potremmo sempre cancellarti la memoria” lo minacciò lei “Non vedo perché tutti debbano sempre sottostare alle tue richieste da psicopatico”

Non è carino chiamare in questo modo il tuo futuro marito, Alice.. e comunque non crederai mica che non abbia già registrato e scritto qualcosa prima di intrufolarmi qui dentro, solo un'idiota l'avrebbe fatto”

Beh non sei così brillante quanto credi” ribatté lei.

Tic tac, tesoro” disse Hunter tamburellando con le dita sul foglio del contratto magico prematrimoniale “Tempus fugit”

Nessuno osava fiatare, ma tutti la fissavano sperando che firmasse quello stupido contratto per salvarsi la pelle. Cosa che effettivamente fece “E va bene” disse esprimendo nel tono di voce tutta la sua rabbia, per poi dirgli ad un palmo dal naso “Ma sappi che sarò una moglie detestabile, sarò così odiosa che rimpiangerai di avermi scelta”

Vedremo.. anch'io ho i miei mezzi di persuasione”

Ma davvero ?” chiese scettica “Io non vedo niente che possa farmi cambiare idea”

Lui si avvicinò ancor di più e le sussurrò “Ti bacerò e ti farà impazzire”

Fallo, a tuo rischio e pericolo..ma io non rischierei i gioielli di famiglia se fossi in te”

Forse il gioco vale la candela, ci hai mai pensato ?” chiese lui, confondendola nel momento stesso in cui avvicinò le labbra a quelle di lei, strappandole un bacio pieno di arroganza e possessione.

E sebbene la sua mente le dicesse di mollargli un calcio nei paesi bassi e mordergli le labbra, il suo corpo non rispose come si era aspettata, ed accolse le labbra e la lingua di quel farabutto.


*


E il vincitore è.. Hunter Mirror” esclamò Scorpius, iniziando ad applaudire l'amico.

Ha solo avuto fortuna” lo freddò Lily, difendendo la sua amica, per poi ricordarsi di avere un conto in sospeso col biondo che aveva appena parlato, così da voltarsi verso di lui.

A proposito, tu” disse indicandolo con l'indice “Sei stato l'oggetto della mia prima prova.. e fatalità sei un Dragone, cosa hai da dire a tua discolpa ?”

Non c'entro niente, è stata una pura casualità” disse Scorpius con voce tranquilla.

Ma davvero ? Non ci credo neanche un po'” rispose scettica.

Fai come ti pare rossa, non mi interessa” disse prima di voltarle le spalle ed infilarsi nella prima porta a sinistra.

Ehi! Torna indietro Malfoy! Non si abbandona così una discussione!” gli gridò dietro, affrettandosi a seguirlo, non calcolando il fatto che probabilmente stava per cadere in un suo tranello.



**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Ecco a voi il capitolo tanto atteso,

finalmente i nostri ragazzi sono diventati membri effettivi della confraternita,

i piani di Hunter Mirror sono stati svelati ed hanno avuto il riscontro che lui sperava.

Nel prossimo ed ultimo capitolo vedremo:

1)come si risolverà la storia tra Lily e Scorpius

2)come si risolverà la situazione tra Albus e Lyra

e..sorpresa!


Alla prossima,

Baci

Gin


p.s. Il capitolo era già pronto da tre giorni ma la mia beta ha deciso di non essere collaborativa, quindi ho deciso di postare lo stesso..se trovate errori ditemelo pure che lo modifico.

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Capitolo 30
*** Drag me to love ***


epi

DRAG ME TO HELL LOVE

-EPILOGO-



Ehi! Torna indietro Malfoy! Non si abbandona così una discussione!” gli gridò dietro, affrettandosi a seguirlo, non calcolando il fatto che probabilmente stava per cadere in un suo tranello.

Lo seguì nella sala delle conferenze, per poi salire i gradini della scala a chiocciola, e non appena Lily mise piede nel salottino del primo piano, Scorpius la spinse della prima stanza a destra, quasi facendola cadere per terra.

Ma che modi sono ? Sarei potuta cadere, idiota di un Malfoy!”

Te la sei cercata, Potterina, potevi non seguirmi”

Ma come osi ! Io ti ho seguito solo perché mi devi delle risposte, non certo per chissà quale assurdo motivo che immagini tu!”

Il biondo le si avvicinò lentamente come un felino che osserva la propria preda “Continua a ripetertelo, forse così otterrai il risultato che speri, ma sappiamo entrambi che non è così.. e che sei qui..per..”

Per ?” chiese lei in quello che fu poco più di un sussurro, talmente la sua vicinanza e il suo atteggiamento l'avevano destabilizzata.

Perché mi vuoi..sei cotta di me”

Lily scoppiò in una risata, che anche alle sue orecchie suonò stranamente forzata, prima di dire “Ma per favore! Come se questo fosse possibile..”

Lui le si avvicinò ancora di più, con una fermezza che mai prima d'ora aveva riempito il suo sguardo, era determinato e pronto a sfidarla “Perché ? Solo perché sono biondo ? Io non sono Jackson”

La rossa strabuzzò gli occhi a sentirgli pronunciare quel nome e subito dopo lo fulminò con lo sguardo “Lo sapevo!” urlò “Eri presente ! Ti sei infilato nella mia prova.. in tutte le mie prove!”

Woh, frena ! Non sono io che ho programmato le tue sfide”

E come pensi che potrei crederti ?”

Perché è la verità! Tu non eri sotto la mia supervisione..se non mi sbaglio se n'è occupata Gillian.. e le prove finali le hanno organizzate gli Eletti.. quindi io non c'entro. Ma c'è un motivo per il quale ero sempre nelle tue prove”

Ah si ? E quale ?” chiese scettica, cercando ancora un pretesto per avercela con lui.

Lui fece il suo solito ghigno irritante e con voce pacata disse “È semplice, quante volte te lo devo dire.. sei innamorata di me”

Si, certo.. credici Malfoy” disse girandosi per raggiungere la porta e andare di sotto.

Ma lui non era dello stesso avviso, e bloccò nuovamente la via d'uscita, spostandosi nella sua traiettoria.

E allora perché quando mi hai baciato alla prima prova non ti sei staccata subito ? Lo ricordo come fosse ieri, sai ? Non ci metti tanta passione se ciò che provi verso quella persona è solo odio” disse bloccandola per gli avambracci.

Era solo uno stupido bacio, nemmeno me lo ricordo, è successo secoli fa” disse Lily sbuffando e cercando di levarsi di dosso le mani pallide che l'arpionavano per le braccia.

Allora forse dovrei solo baciarti di nuovo e vedere come va”

Ma..cosa diamine te ne frega!” esclamò lei, riuscendo a liberarsi dalla sua presa.

MI FREGA PERCHÈ IO STO IMPAZZENDO !” le gridò contro, riavvicinandosela per la vita, per poi accorgersi di aver esagerato con il tono e decidere di continuare con uno più calmo, ma molto più disperato “Da quel dannato giorno, io..” scosse la testa, come se fosse un dolore immenso e incomprensibile da spiegare “Io non capisco più nulla..vedo solo te.. voglio solo te.. e rischierei anche un'amputazione da parte di tuo fratello, pur di avere anche solo un tuo bacio”

Lily -per la prima volta- gli sorrise dolcemente e il cuore di Scorpius iniziò a battere forte come le ali di un boccino in corsa.

Beh, forse un'amputazione è un po' troppo” disse la rossa, cercando di trattenere quel dolce sorriso con i denti.

Già, forse quello no” sorrise lui, di rimando, avvicinandosi lentamente a lei, che per tutta risposta non si mosse di un millimetro, né oppose più resistenza al suo abbraccio.

Mi ami ?” gli chiese con una voce talmente limpida da non sembrare assolutamente la sua.

Se fosse stato in un altro momento, lui avrebbe finto di pensarci su, ma lì.. dopo averle aperto il proprio cuore, disse quello che pensava realmente “Forse anche troppo”

Non si seppe mai chi dei due baciò l'altro, entrambi ricordarono solo che le loro labbra si trovarono a percorrere quei millimetri che le separavano e ad incontrarsi di nuovo dopo tanto tempo.

Lily non riusciva a capire come potesse un solo bacio creare tutto quello scompiglio, si sentiva tutta sottosopra.. con le ginocchia che le tremavano, la testa che volava per aria, le guance in fiamme, il cuore che le rimbombava nello stomaco, e le labbra e le mani che erano in preda ad una frenesia incontrollabile, e non riuscivano a spostarsi dalle labbra e dai capelli di Scorpius.

Si staccarono, per quello che non era neanche il tempo di un respiro vero e proprio, prima di ricominciare con più vigore, energia e desiderio della volta precedente.

Lily non riusciva a ricordare l'ultima volta che si era sentita come in quel momento..

Forse non ci si era mai sentita..

Forse Scorpius aveva ragione, era davvero innamorata di lui.


*


Allora, perché non ci spiegate un po' come funziona tutta questa storia della confraternita ?” chiese Charlotte mettendosi comoda sul divano tra Gillian e Ashley.

Beh, direi di iniziare dal principio, non ti pare ?” disse Gillian chiedendo un parere all'altra.

Intendi la leggenda o la piramide ?” chiese la bionda alla rossa.

Perché non iniziate e basta ?” le esortò Micheal, seduto sul divano di fronte al loro, insieme a Josh e Drake.

Entrambe lo guardarono male e poi Gillian iniziò “Ognuno di noi ha un ruolo all'interno della piramide della confraternita, fondamentalmente si stabilisce per anzianità o a seconda di quanti anni sono che sei stato scelto.. i ruoli sono quattro: i Guardiani; gli Eletti; i Giudici e i Sottoposti

Solitamente i guardiani sono sempre tre, gli eletti sono due, i giudici sono quelli della scorsa selezione e i sottoposti.. siete voi” continuò Ashley.

In questo momento i guardiani sono Jax, Flame e James, mentre gli eletti sono Ashley e Liam”

E l'anno prossimo quando loro se ne andranno, noi prenderemo il loro posto” disse la bionda.

Quindi è come nella monarchia dei babbani” intervenne Marissa, che si era fermata lì ad origliare “I guardiani sono i capi, giusto ? Un po' come i re.. e gli eletti sono i futuri sovrani, quindi sono i principi”

Esattamente” confermò Ashley

E che ruolo avete voi altri ?” chiese Josh

Più che altro la domanda giusta da fare sarebbe: cosa fa proprio la confraternita” disse Micheal.

Buoni buoni, bambini una domanda per volta” s'intromise James, con la sua solita aria da combina guai, ottenendo delle occhiatacce dai suddetti 'bambini' “Fondamentalmente organizziamo feste da sballo, partite a poker, biliardo.. smerciamo i compiti fatti dai secchioni e i futuri test a sorpresa, o le domande scritte dei GUFO e dei MAGO.. e poi devo ricordarvi di una certa selezione ?”

La scuola è nostra, possiamo fare quello che vogliamo” rincarò la dose Flame.

E per quanto riguarda quello che fanno i nostri capi qui presenti, è il prendersi il merito del lavoro che svolgiamo noi giudici, senza aver mosso neanche un dito” disse Gillian guardando male i due guardiani.

Ehi, sento per caso odore d'insubordinazione ?” chiese James alla rossa, che si limitò ad alzare le spalle.

Dai Jam, ha ragione da vendere! Mentre lei e gli altri lavoravano all'organizzazione della selezione io e te ce la spassavamo qua dentro con gli altri ex dragoni” gli disse Jax.

James lo ignorò, dato che lui ascoltava sempre solo quello che gli faceva comodo, e si rivolse a Gillian “Però ti ha fatto piacere quando abbiamo fatto venire il tuo fidanzato, eh?”

Come avete fatto a far entrare nella scuola degli ex studenti ?” chiese Mary.

C'è un camino segreto, laggiù, nella stanza delle conferenze, e da lì arriva chiunque che da casa dica il motto dei dragoni” rispose Flame

E sarebbe ?”

Hic draco in somnum sempiternum vixerit, che significa: qui il drago vivrà in un sonno eterno”

Scommetto che è la vostra parola d'ordine” disse la corvonero

Esattamente!” rispose il grifondoro

Magnifico” esclamò Josh

Puoi dirlo forte” rispose James


*


Lyra e Albus si erano spostati nella sala del poker, non appena Hunter aveva finito la sua sceneggiata ed aveva pronunciato il giuramento, anche se forse sarebbe meglio dire che Lyra aveva afferrato di peso Albus e l'aveva buttato nella prima stanza che aveva visto.

Sei sempre di una delicatezza incredibile, miss Montrose” la beffeggiò lui.

Per forza, tu comprendi solo le maniere forti, Potter” rispose lei, chiudendo la porta, prima di affrontarlo a braccia conserte.

E questo chi l'ha detto ?” disse il moro arcuando il sopracciglio destro.

Lyra sospirò, come se stesse parlando con un poppante o con una causa persa, prima di rispondergli “Tutti gli anni di lotte reciproche.. ti devo forse ricordare i nostri insulti ?”

No, ricordo perfettamente tutte le carinerie uscite dalla tua bocca”

Perfetto, allora stiamo apposto”

Albus sbuffò alzando gli occhi al cielo prima di chiedere “Perché siamo qui dentro Montrose ?”

Perché come al solito ti sei dovuto intrufolare nella mia vita anche oggi!”

Come scusa ?” chiese incredulo.

Fino a prova contraria nei dragoni c'era entrato prima lui.

Mi hai prelevato con la forza fuori dalla sala grande per portarmi qui dentro.. si può sapere perché ? Nessuno degli altri dragoni l'ha fatto con gli altri”

Perché devi trovare una spiegazione sempre a tutto ? Non ti basta sapere che l'ho fatto per aiutarti a trovare il posto ?”

No, perché so che c'è un motivo.. andiamo, tu sei Albus Potter! Non aiuteresti mai ME -di tua spontanea volontà- se non avessi un qualche scopo personale”

Mi sa tanto che un ripassino degli ultimi eventi tocca a te, Montrose”

Di cosa parli ?”

Albus la fissò inespressivo per qualche secondo, anche se dentro stava ribollendo di rabbia, delusione e.. dolore, si era esattamente quello il sentimento che provava il suo cuore ferito.

Niente” disse staccandole gli occhi da dosso e sedendosi su una delle sedie imbottite di velluto rosso “Dev'essere stato davvero importante per te visto che nemmeno te lo ricordi”

Lyra aggrottò le sopracciglia e abbandonò la posa da dura che si era auto-imposta, prima di sederglisi accanto.

Rimasero così, lui che fissava le sue stesse mani, e lei che fissava lui cercando di capire ciò di cui stava parlando, mentre il silenzio regnava sovrano per quella che sembrò un'ora, anche se si trattò di qualche minuto.

Albus..di” iniziò Lyra, non sopportando più quei silenzi, ma venne subito interrotta da lui.

Dimmi una cosa.. sii sincera, sei ancora innamorata di lui ?”

Lyra spalancò gli occhi dorati e non rispose, così il moro ripeté la domanda “Sei ancora innamorata di mio fratello ?”

Lei si prese qualche istante per riflettere ma la conclusione a cui arrivò la sconvolse nel profondo “No, è un bel po' di tempo che non penso più a lui” in effetti ora che ci pensava era da prima della sua prova finale che non si filava più James, esattamente dopo che aveva baciato il ragazzo che aveva di fronte.. e ora che ci pensava, era dalla sera del ballo che tra loro due le cose avevano iniziato a cambiare.. dal loro primo bacio.

La sua mente s'illuminò come una lampadina e arrivò alla soluzione: era quello ciò a cui si era appena riferito Albus!

Bene, perché non mi sarebbe piaciuto continuare ad essere la seconda scelta, è ora di parlarci chiaro, Lyra” il tono serio di lui la sconvolse ancora di più del fatto che l'avesse chiamata per nome “C'è qualcosa tra noi, c'è sempre stato.. un tempo ci odiavamo, ma adesso è tutto diverso.. almeno per me”

Lyra inconsapevolmente gli prese la mano, come se il suo corpo volesse rispondere al suo posto e dire che non era il solo a sentirsi così “Che cosa provi, Albus ?”

Sai sempre come mettermi in difficoltà, eh ?” commentò lui, tentando di eludere la domanda e smorzare quella tensione che aveva creato.

Lei sorrise e gli strinse la mano anche con l'altra sua mano “Non sarebbe divertente altrimenti”

Ma lui non rispose come lei si era aspettata, semplicemente le afferrò la nuca con la mano che gli era rimasta libera e la baciò.

Non fu un semplice incontro di labbra, fu qualcosa di molto, molto più profondo.. era la sua anima che rispondeva alla sua domanda.. era il suo cuore che spifferava tutti i suoi sentimenti, mentre la sua lingua si divertiva a prendere ciò che di più dolce le sue labbra avevano da offrire.

Questa non è una risposta” protestò lei.

Non bacio chi non mi piace” rispose semplicemente lui, così lei decise di rispondere nel medesimo modo, baciandolo con la stessa intensa passione.

E quando si staccarono, lesse nello sguardo di lui un punto interrogativo e rispose alla sua domanda inespressa “Nemmeno io”

Si baciarono per un terzo lunghissimo round per suggellare quella nuova dichiarazione, e quando ripresero fiato, lui decise di giocarsi il tutto per tutto, formulando la domanda che più gli premeva nella mente “Quindi posso dire a mia nonna che ho la ragazza ?”

Devi !” rispose lei accoccolandosi tra le braccia del suo ragazzo, con un sorriso a trentadue denti.


*


Appena la riunione con le nuove leve fu terminata, Flame si diede alla macchia -a detta dei suoi confratelli, che gli avevano proposto una partitina a biliardo- senza dare alcuna spiegazione.

Ma Flame Varathon non faceva mai le cose tanto per farle, lui era uscito con un obbiettivo in mente: trovare Kleo Mocorov e farle capire che dovevano stare insieme.

In che modo ? Quello era solo un futile dettaglio.

Non appena aprì le porte della biblioteca la individuò nel solito posto all'angolo della quarta fila di sinistra. Ormai, da quando il suo segreto era venuto a galla, cercava sempre dei posti tranquilli come quello per studiare, in modo da evitare quelli che ancora ce l'avevano con lei per il suo scherzetto di Jessica. Perciò le si avvicinò con passo lento, ripetendosi nella mente i punti della sua lista :

  1. Trovarla → fatto

  2. Avvicinarsi per parlarle → fatto

  3. Dirle che quelli sono degli idioti e che tu sei diverso

  4. Falla diventare la tua ragazza


Ok, ce la poteva fare, in fondo non era così difficile, no?

Ciao”

Kleo sollevò lo sguardo dalla sua pergamena e gli sorrise “Ciao Flame”

Posso sedermi ?”

Certo” annuì, spostando la borsa -che stava sulla sedia accanto- sul tavolo.

Allora da chi ti stai nascondendo stavolta ?” chiese il rosso con nonchalance.

Lei arricciò il naso e si guardò intorno prima si sillabare “Tyler Nott”

Che barba.. sono proprio dei bambini, è passato quanto ? Un mese ? Due ? Ormai dovrebbe essergli passata!”

Già..non dirlo a me..” sospirò amareggiata.

Flame s'illuminò di colpo e disse “Mi è venuta un'idea geniale!”

La ragazza dai capelli verdi lo osservò concentrata “Spara”

Lui le mostrò un sorriso strafottente della serie 'lo so sono un genio', che le fece sollevare gli occhi al cielo.

La soluzione perfetta è.. -rullo di tamburi prego- trovarti un ragazzo”

Come ?”

Sii, è ovvio, no? Se gli altri sapranno che hai un ragazzo, nessuno verrà più ad importunarti, perché altrimenti sapranno che dovranno vedersela con lui”

Lei fece una smorfia, scuotendo la testa non essendo per niente convinta di quell'idea “Non credo che funzionerebbe.. e poi dove lo trovo questo fantomatico salvatore ?”

Flame s'indicò “Ce l'hai davanti, mi offro volontario per l'incarico”

Andiamo, Flame non scherzare!”

Sono serissimo invece!”

Ma non ti rovinerò la piazza ?”

Non c'è nessuna piazza all'orizzonte” disse avvicinando il viso a quello di lei, le sussurrò “Chiudi gli occhi” prima di afferrarle il viso e baciarla teneramente.

Aveva sempre pensato a come sarebbe stato baciarla, sapeva che si sarebbe sentito così..felice, completo, radioso.. ma non voleva aggredirla subito con la lingua, così aveva optato per un bacio casto, ma anch'esso sembrò avere un risultato sconvolgente agli occhi di Kleo.

È stato brutto ?” chiese d'un tratto timoroso dall'espressione sconcertata di lei.

No.. tutt'altro” rispose facendogli un timido sorriso, per poi scuotere leggermente la testa e dire “Non sai in che guaio ti sei messo”

Oh lo so benissimo, credimi”


**

Sala Grande

Due settimane dopo..


Alice Paciock fissò incredula Flame Varathon -che stava facendo gli occhi dolci a Kleo- per la settima volta, com'era possibile che tutti, proprio tutti avessero la capacità di trovare l'amore tranne lei ?

Dai, quante probabilità c'erano che Flame -il dongiovanni incallito dei grifondoro- trovasse la sua metà nella migliore amica del fratello -che tra l'altro sembrava essersi ripassata mezza Hogwarts- ?

Se persino loro due si erano trovati, perché lei doveva essere infelicemente fissata col suo stupido ex ? Perché non poteva essere felice ?

Alice osservò Josh, che in quel momento la stava fissando -com'era successo anche altre volte-, e gli lanciò un'occhiataccia che avrebbe ucciso persino un basilisco, prima di tornare ad ignorarlo.

Basta Alice, tu vuoi essere felice!


Josh vedendo l'occhiataccia di Alice, riabbassò lo sguardo per continuare a mangiare il suo pasto, anche se la voglia di mangiarlo l'aveva appena abbandonato.

In quel momento, non si sa per quale ragione gli tornò in mente la sua prova finale..

Gli tornò in mente quello che aveva fatto per lei, come aveva affrontato la sua paura più grande per salvare lei..

E la cosa ridicola era che ora lei lo odiava -sicuramente per uno sciocco errore che aveva commesso quando erano stati insieme, nemmeno lo ricordava più-.

E per di più non sapeva niente, e mai l'avrebbe saputo.

Che cavolo mi è venuto in mente quel giorno ?

Lei non sarebbe mai stata lì.. né si sarebbe fatta salvare da me, mi odia!

Se solo lasciasse perdere il passato.. capirebbe che io..io..

La verità, di ciò che provava, lo sconvolse così tanto da farlo alzare di scatto dal suo posto.

Riley Greengrass, al suo fianco, lo osservò con stupore e immediatamente gli chiese preoccupato “Ehi, amico.. va tutto bene ?”

Ma lui non rispose, troppo intento a fissare Alice dall'altro capo della sala, per poi decidere di punto in bianco di raggiungerla.

Scavalcò e scansò chiunque gli capitò tra i piedi, per arrivare al tavolo dei Grifoni -gli acerrimi nemici della sua casata, che puntualmente finivano per innamorarsi di loro-.

Alice, che in quel momento stava chiacchierando con la sua amica Rose Weasley, si bloccò nel mezzo della frase non appena si sentì chiamare da lui.

Alice..sei proprio una ragazzina immatura, perché devi essere fissata sul passato ?

Perché non puoi lasciare correre come fanno tutti ?

Sei così fastidiosamente puntigliosa che mi fai venire il nervoso! Sul serio sai ?

Non faccio che pensare a quello che eravamo e che potremmo ancora essere, avevamo tutto, eravamo felici insieme.

E l'altra sera in un sogno ho persino attraversato l'oceano per raggiungerti e salvarti.. e adesso l'ho capito, sai ?

Ho capito perché mi sento così vuoto.. ho capito perché non riesco più a mangiare, né a dormire.. perché non riesco a respirare.. perché senza di te nulla ha più senso.

Perché sebbene mi fai infuriare, io una vita senza di te non la voglio.

Perché io ti amo, Alice Paciock!” terminò il suo monologo urlando l'ultima frase, così che anche gli ultimi -che avevano continuato a studiare- osservassero la scena.

Lei si alzò dalla panca e a braccia incrociate disse: “Questa è decisamente la dichiarazione d'amore più brutta della storia lo sai, vero ? Non si inizia una cosa del genere con gli insulti”

Lui rise grattandosi la nuca per la sua solita puntigliosità.

Ma non mi importa” continuò lei “Perché io voglio essere felice, e sebbene la mia testa mi dice di ignorarti, il mio cuore sa che può essere felice solo con te, Josh”

La sala proruppe in un gigantesco applauso, come in uno di quei film dozzinali che tanto piacevano ad Alice, e mentre dal tavolo delle serpi e dei grifoni iniziavano i cori e gli incitamenti al bacio, i due si sorrisero decidendo di comune accordo di accontentare i loro spettatori e loro stessi, baciandosi come se non ci fosse un domani.


*


L'avvenimento di quella mattina era stato d'ispirazione per Drake, aveva capito che se voleva una cosa doveva alzarsi e andarsela a prendere.

Non poteva continuare a cercare stupide scuse, o a rifugiarsi tra i se e i ma, doveva alzare le chiappe e chiedere un appuntamento ad Olimpia Mirror, la ragazza di cui era segretamente cotto da ben sei lunghi anni.

Così, uscito dall'aula di divinazione si apprestò a raggiungere la lezione successiva, che guarda caso era in comune con i corvonero.

Drake osservò Holly durante tutta la lezione di storia della magia, mentre i suoi compagni di casa dormivano o chiacchieravano, in attesa di un piccolo lampo di genio..che arrivò proprio al momento della fine dell'ora -si potrebbe anche dire che la campanella gli diede una vera e propria svegliata-. Così, mentre tutti si sbrigavano a fuggire da quella stanza del terrore, lui si avvicinò all'unica ragazza che aveva veramente passato l'ora a prendere appunti.

Drake prese un bel respiro e disse “Ciao”

Olimpia sollevò lo sguardo azzurro e sorrise, leggermente intimidita dal trovarsi di fronte un ragazzo, prima di rispondere “Ehm ciao” lasciando perdere i libri e i calamai.

Mi chiamo Drake.. non so se ti ricordi di me” disse il moro porgendole la mano.

Io sono Olimpia” disse lei stringendogli la mano e accorgendosi solo allora di aver visto quel ragazzo più volte, l'ultima proprio quell'orribile giorno in cui aveva scoperto della relazione tra l'infermiera e il professor Larstone, quando gli era andata addosso senza neanche chiedergli scusa. A quel ricordo arrossì leggermente e questo diede la forza a Drake di chiederle quello per cui era andato da lei.

Io..volevo chiederti se eri libera questo sabato.. e se volessi venire ad Hogsmeade con me”

Holly arrossì ancora di più a quella domanda e dopo un attimo di esitazione accettò, in fondo lei non era mai uscita con un ragazzo, ed era anche arrivata l'ora che si aprisse un po' al mondo.

Certo, mi farebbe molto piacere”

Drake s'illuminò aprendosi in un sorriso mozzafiato e le disse “Perfetto, allora ci vediamo alle 10 davanti al portone d'ingresso” per poi osservare tutta la miriade di roba che aveva nella cartella e commentare “Ma come fai a sollevare quella borsa? È strapiena!”

Lei rise finendo di riempirla per poi alzarsi dalla sedia “Beh in effetti è un po' pesante, ma seguo tante materie e mi serve tutto quello che c'è”

Bellissima e intelligente, puoi essere più perfetta di così ?” le chiese Drake per poi offrirsi di aiutarla “Lascia, faccio io” prendendo la sua borsa e caricandosela sulla spalla destra.

La ragazza arrossì ancora di più, rischiando di superare il record del pomodoro, e lo ringraziò “Grazie.. ma non devi..”

Lo so, ma voglio farlo.. la tua schiena mi ringrazierà”


I due non riuscirono neanche ad arrivare al portone, per poi andare a frequentare cura delle creature magiche, che vennero interrotti dalla piaga di Hogwarts.

Ehi Varathon! Che diamine ci fai vicino a mia sorella ?!” lo accusò immediatamente il biondo.

Olimpia, che ancora non aveva digerito come suo fratello l'aveva trattata davanti ai suoi genitori, rispose al posto del moro “Non sono affari tuoi Hunter, ma comunque mi sta accompagnando a lezione”

E chi gliel'ha dato il permesso ? Non sono d'accordo!”

IO, e non me ne frega un accidenti di quello che approvi o meno!” gli urlò contro infervorata per poi afferrare il braccio di Drake e continuare la loro camminata.

Tze..ma tu guarda..” commentò Hunter

Ha ragione, sai ?” disse Ally passando lì vicino.

Cos'è una congiura ? Sono circondato da bisbetiche!”

E le sopporterai per tutta la vita!” rincarò la dose la sua fidanzata lanciandogli un bacio a fior di labbra.


**

--Angolo Autrice--

E con un immenso dispiacere vi annuncio che

questo era l'ultimissimo capitolo!

E così tutti hanno avuto la loro dolce fine,

anche se in realtà è solo un altro inizio.

Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa storia,

coloro che l'hanno seguita fin dal principio e mi hanno sostenuto fino ad adesso.

Per poi ringraziare le 16 persone che l'hanno messa tra le preferite;

I 41 che l'hanno messa tra le seguite;

chi ha messo me come autrice preferita;

e anche chi ha letto soltanto.


Baci a tutti e grazie ancora!

Gin

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