Life with Big Time Rush

di William Tommo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Fino a qualche anno fa vivevo in un piccolo paese vicino Lecce, in Puglia, dove frequentavo le scuole medie.
Durante l’ultimo anno, a mio padre fu offerto un lavoro nel lontano e freddo Minnesota, da un amico che da tempo si era trasferito lì e aveva promesso a mio padre di trovargli un posto di lavoro. Per questo la notizia fu presa benissimo da tutta la famiglia. Solo io alla notizia sono rimasto di sasso. Ho subito pensato a tutti i miei amici, alla bellissima casa in cui abitavo, alla splendida vita che conducevo. Che ne sarebbe stato di tutto ciò se fossi partito per il Minnesota, negli Stati Uniti d’America?
Ma in fondo erano i miei che decidevano e mio padre decise che saremmo partiti non appena avrei finito le scuole medie, in modo che avrei potuto cominciare il liceo nel Minnesota.
I mesi trascorsero in fretta, uscii dalle medie a pieni voti e arrivò il momento della partenza. 
Quella mattina mi alzai presto per poter mettere a posto tutte le mie cose.
Staccai con sofferenza i poster che avevo attaccato alle pareti e gli posi nelle scatole insieme alle altre cose. Lasciai invece tutte le cose che non servivano più come ad esempio i libri scolastici. Dopo di che mi misi in macchina.
Faceva molto caldo dato che era estate e pensai che molto probabilmente in Minnesota non sarebbe stato cosi, almeno per quanto mi avevano detto.
Dopo circa due ore arrivammo all’aeroporto di Bari dove lasciammo la macchina e prendemmo l’aereo. Il viaggio durò circa 10 ore ma per me passarono in un secondo dal momento che dormì per la maggior parte del tempo.
Appena arrivati sentii subito la differenza: dal caldo infernale al freddo glaciale, anche perché li era inverno.
La casa che l’amico di mio padre ci avevo trovato era una vecchia catapecchia e pensai che non ce l’avrei mai fatta a vivere li.
L’estate inoltre trascorse molto lentamente dato che non avevo amici e non sapevo cosa fare, mi sentii quasi più felice nel periodo in cui stava per cominciare la scuola.
La scelta dei licei in Minnesota era decisamente più ampia rispetto in Italia, ma io ero deciso già da tempo sul liceo musicale. Adoravo la musica e in particolare cantare, magari lì avrei trovato qualcuno con le mie stesse passioni.
La mattina del primo giorno di scuola mi svegliai prestissimo per andare a scuola altrettanto presto: volevo dare fin da subito buona impressione di me agli insegnanti. Quando arrivai mi accorsi che la scuola era molto grande e di conseguenza c’erano davvero tantissimi ragazzi e ragazze che aspettavano il suono della campanella.
Allo schiocco delle otto la massa fece irruzione nell’edificio, io compreso.
Alla prima ora avevo scienze, feci per dirigermi verso l’aula quando mi imbattei su una ragazza. Chiesi subito scusa e lei fece lo stesso, poi andò dritta per la sua strada. Mi limitai a fare lo stesso. Era bionda e molto carina a mio parere.
Arrivato nell’aula di scienze naturali notai che era già completamente piena, cosa alquanto strana perché mi sembrava di essere entrato a scuola tra i primi. Comunque, c’era un unico posto libero e mi diressi verso di esso. In quello stesso tavolo sedevano altri quattro ragazzi che sembravano più grandi degli altri, ma forse era solo una mia impressione.
Mi presentai: ‘Ciao io sono Gioele, vengo dall’Italia.’
‘Oh, io adoro l’italia.’ Disse uno, poi proseguì: ‘Comunque il mio nome è Kendall e loro sono James, Logan e Carlos.’
‘Piacere di conoscerti!’ gridarono gli altri tre in coro.
La lezione che seguì fu molto noiosa, per fortuna io parlai la maggior parte del tempo con i ragazzi che mi dissero di avere tutti e quatto la passione per il canto. Questo mi rese molto felice.
Finalmente suonò la campanella della fine dell’ora e io sospirai di sollievo. ‘Vieni, ti facciamo conoscere delle persone!’ disse poi Logan.
‘Ma guarda, non è il caso…’ non riuscì a finire la frase che già Logan mi aveva trascinato verso una ragazza moretta. Mi vergognavo a morte.
‘Lei è Camille, la mia ragazza.’ La salutai e lei ricambiò. "carina..." pensai.
 ‘Vedi quella? E’ la mia ragazza!’ intervenì poi James. ‘Anche lei è la mia ragazza, e anche lei, aspetta anche quella laggiù, e anche lei, oh e anche lei.’ Diceva indicando tutte le ragazze che passavano nel corridoio. Ci mettemmo tutti a ridere.
‘Vuoi vedere la mia ragazza?’ Disse poi Kendall. ‘Si, se vuoi mostrarmela.’
Ci dirigemmo verso una bella bionda. Prima lui le diede un bacio sulla bocca e poi disse: ‘Lei è Jo, la mia attuale fidanzata.’ Notai che era la ragazza con cui mi ero scontrato prima. La salutai timidamente e lei fece lo stesso.
‘Lui invece è il mio adorato casco!’ Disse poi Carlos indicando il suo casco nero che non si era tolto nemmeno durante l’ora di scienze.
‘Piacere Casco.’ Dissi io per scherzare.
Da quel momento la mattina trascorse molto velocemente e Kendall, James, Logan, Carlos, Camille, Jo ed io ci incontrammo a tutti i cambi dell’ora per parlare. Adoravo parlare con loro, erano davvero tutti simpatici. Pensai che dovesse essere una caratteristica comune tra la gente del Minnesota.
Ero davvero contento di essermi fatto degli amici cosi simpatici e con le mie passioni, e pensai che in fondo non sarebbe stato così male vivere nel lontano e freddo Minnesota…

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Ero così contento di essermi trasferito in Minnesota e di aver trovato una scuola piena di gente allegra e simpatica. Kendall ed io eravamo molto amici, lui mi aveva confessato di amare il canto e che insieme a Logan, James e Carlos avevano scritto molte canzoni. Camille era davvero carina e simpatica, ma anche un po’ esaurita dal momento che riempiva di schiaffi il povero Logan. In quanto Jo credo che mi piacesse, anche se non ero decisamente sicuro. E poi era la ragazza di Kendall e non volevo mettermi in mezzo.
Quel pomeriggio Kendall, Logan, James e Carlos mi invitarono da loro per farmi sentire alcune loro canzoni. Avevano soprannominato ‘Big time rush’ il loro gruppo e dissero di voler trasferirsi in California per poi diventare una famosa Boy Band. Mi sarebbe piaciuto anche a me diventare famoso dato che era il mio sogno nel cassetto fin da quando ero piccolo, ma credevo di non aver talento e non avevo mai fatto nulla per far avverare quel sogno, e molto probabilmente non avrei fatto nulla neanche dopo.
Passai quasi tutto il pomeriggio a guardare partite di Hockey in televisione insieme ai ragazzi, non amavo farlo ma avrei dovuto abituarmi all’idea se volevo essere loro amico.
Verso sera cantammo. Si, cantammo tutto ciò che ci veniva in mente. Inventammo anche un canzone moolto volgare che chiamammo Giant Turd. Faceva così:
OH YOU'RE A TURD
OH YEAH A GIANT TURD
YOU LOOK LIKE A TURD
AND YOUR SMELL LIKE A TURD
Inutile dire che ci divertimmo da matti. Scoprii che erano davvero bravi a scrivere musica, e non parlo della Giant Turd ma di tutte le canzoni che avevano scritto fino a quel momento. Me ne fecero sentire alcune tra cui Any kind of guy, Famous, Big night, Oh yeah, City is ours .. amavo quelle canzoni, mi innamorai letteralmente della loro musica. Capii che avevano il ritmo del pop dance nel sangue, e questo mi portò a pensare che molto probabilmente avrebbero realizzato il loro sogno di essere dei famosi cantanti.
Dal quel giorno i Big time rush, oltre ad essere miei amici diventarono un po’ come i miei idoli. O almeno, se fossero diventati dei cantanti, lo sarebbero stati sicuramente.
Quella sera loro, sentendomi cantare, mi dissero che notavano del talento in me. Non pensavo potessero parlare sul serio, ho sempre saputo di non saper cantare. Eppure loro dicevano che avrei potuto fare strada, e che loro mi avrebbero potuto aiutare. Non ero sicuro di me stesso ma decisi di provare lo stesso, ovviamente senza montarmi la testa e senza nemmeno tanta fretta.
Per quella sera mi limitai a sperimentare il canto insieme ai miei migliori amici. Provammo anche a scrivere una canzone, proprio in quel momento. La canzone parlava di una storia d’amore che, nonostante la distanza, riusciva a sopravvivere: venne fuori Worldwide.
Non pensavamo di poter far nascere una storia così bella attraverso della musica. Pensai che forse avevano ragione, avrei dovuto provarci, e l’avrei fatto insieme a loro.
Il nostro argomento finale furono le ragazze. Parlarono di Jo e Camille, e James confessò di avere una cotta per una ragazza: il suo nome è Lucy Stone, veniva a scuola con noi ma non avevo mai avuto modo di vederla. In quanto a Carlos era perdutamente innamorato del suo caschetto da Hockey.
Così si svolgevano le giornate insieme ai Big time rush, cominciavamo parlando di sport, poi dedicavamo maggior tempo possibile alla musica e infine finivamo in bellezza con l’argomento ‘ragazze’.
Tornai a casa stanchissimo. Mi lanciai sul letto e riflettei a ciò che mi avevano detto sul fatto che avevo talento e che avrei dovuto provare a realizzare il mio sogno. Ero contento che avessero intenzione di darmi il loro aiuto.
Senza di loro non ce l’avrei sicuramente fatta. Mentre, in realtà, non sapevo che quel sogno prima o poi si sarebbe realizzato.
 
*angolo autore*
Ciao a tutti, grazie per aver letto il secondo capitolo di questa mia ff. Mi devo scusare per il terribile ritardo nell'aggiornare. Spero che lasciate le vostre recensioni per farmi sapere che cosa ne pensate. A presto!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Il secondo giorno di scuola andò a meraviglia.
Entrai nell'edificio e subito incontrai Kendall in uno dei tanti corridoi della scuola.
"Ciao Kendall" lo salutai io. 
"Ohh Gioele, ciao!" Rispose subito lui. "Che serata fantastica qulla di ieri eh!"
"Concordo!" Ci dirigemmo verso l'aula di disegno, che avevamo alla prima ora. Lì incontrammo di già Carlos e Logan, i quali ci stavano aspettando.
"Ciao ragazzi!" Li salutammo all'unisono io e Kendall. "Dov'è James?" Chiesi poi io.
Fu Logan a rispondere: "sarà in qualche angolo nascosto della scuola a sbaciucchiarsi con Lucy Stone, quel gran pezzo di figa."
"Logan Mitchell, sbaglio o sei già fidanzato con Camille?" Lo rimproverò Kendall.
Ridemmo. Fu in quel momento che arrivò James.
"Quando hai intenzione di presentarmi la tua ragazza?" Feci io.
"Anche subito, basta che ti tieni distante da lei." Rispose lui. Invece in quel momento entrò in classe la professoressa, segno che dovevamo metterci tutti seduti e ascoltare la sua noiosissima lezione di storia dell'arte.
Al suono della campanella ci alzammo per andare nell'aula di informatica, dove saremmo rimasti fino alla ricreazione. Quando finalmente suonò la fine della lezione e quindi l'inizio della ricreazione, io e i ragazzi ci dirigemmo verso l'aula delle ragazze, dove vi erano Jo, Camille e probabilmente anche Lucy. Non facemmo in tempo a raggiungere l'aula che le incontrammo nel corridoio: ci stavano venendo incontro.
James lasciò un bacio a stampo sulla bocca perfetta di Lucy Stone, poi disse: "ecco, lei è la mia bellissima ragazza." La salutai e mi presentai: "Ciao io sono Gioele, piacere di conoscerti." Mi fissò intensamente prima di rispondere.
"Piacere mio." Disse infine.
Era così dannatamente sexy, ma non era il mio tipo..insomma a me piaceva un'altra, e voi sapete bene chi.
A quel punto James e Lucy si bisbigliarono qualcosa nell'orecchio, poi si allontanarono senza dire una parola. Feci per seguirli ma Carlos mi trattenne: "sai, credo vogliano stare da soli..." 
Suonò la campanella che indicava la fine della ricreazione.
"Bacio di arrivederci?" Fece Kendall a Jo. Lei ricambiò con un bel bacio alla francese.
Anche Logan imitò l'amico, ma ricevette solo uno schiaffo dalla bella Camille. 
"Non qui davanti a tutti, sai che non amo mettermi in mostra." Disse poi la ragazza.
Il rifiuto di Logan mi aveva fatto morire dal ridere (sorry Logan).
Tornammo in classe, e notai che James non era venuto alle lezioni successive. Non c'era da domandarsi che cosa mai poteva star facendo insieme a Lucy..da soli..e magari in qualche bagno della scuola.. preferii non pensarci.
Finalmente le lezioni terminarono e io salutai i ragazziprima di uscire dalla scuola.
Uscendo incontrai Jo, la quale mi salutò: "ciao Gioele!"
Ricambiai. Perchè tutt'ad un tratto mi erano venute in mente strane fantasie erotiche? 
'Merda, così non va bene..' pensai.
In quel momento mi passò accanto Kendall, il quale mi salutò, per poi andarsene per la sua strada. Mi sentivo un amico di merda. Tornai a casa cercando di non pensare a niente, soprattutto a lei: Jo Taylor.

*angolo autore*
Scusate per il ritardo disumano nel postare..ma sono davvero molto impegnato. Comunque, spero vi piaccia..vi prego di recensire!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Ormai era passata quasi una settimana da quando avevo cominciato il mio primo anno scolastico nel Minnesota. 
Le giornate che passavano erano tutte uguali e le stesse vicende sembravano ripetersi ugualmente nel tempo. 
Kendall e Logan proseguivano le loro affascinanti storie d'amore con Jo e Camille, James non faceva che raccontare della sua prima volta con Lucy nei bagni della scuola e infine Carlos accarezzava il suo caschetto da hockey e mangiava corn-dogs durante tutte le lezioni. In quanto a me, invece, per quanto volessi togliermela dalla testa, non riuscivo a smettere di pensare a Jo. Ero quasi certo che la cosa giusta da fare fosse quella di dire a Kendall che avevo una cotta per la sua ragazza, solo che non ne avevo il coraggio. Lo avevo conosciuto da solo una settimana e già mi stavo dimostrando un amico orribile.
Quel giorno entrai a scuola piu' tardi del previsto dato che il pullman era stato bloccato dal traffico. Salutai frettolosamente i ragazzi accennando un sorriso, poi mi misi seduto intento ad ambientalizzarmi nella lezione. Suonata la campanella, Carlos si avvicinò a me: "Ti vedo pensieroso in questi giorni, che succede? Sputa il rospo!" Fece lui.
Avrei preferito non dirgli nulla ma non fu quello che accadde, fu il mio terribile rimorso a parlare: "Credo di essermi innamorato di Jo e mi sento terribilmente in colpa per questo!" Adesso mi sentivo decisamente meglio.
"Intendi la fidanzata di Kendall?"
"Si...lei..." Stavo cominciando ad agitarmi.
"Ma ne hai parlato con lui almeno?"
"Ehm...credo di no..." Ecco, adesso mi ero agitato.
"Beh ma diglielo, sono piu' che sicuro che non si arrabbierà!"
"Certo, lo farò!" Ovviamente sapevo benissimo anch'io che non l'avrei fatto.
Quando finalmente suonò l'inizio della ricreazione, ci dirigemmo come tutte le mattine nella classe dove vi erano le ragazze.
Vi era Jo sulla soglia della porta e Kendall le diede un bel bacio a stampo.
"Sei bellissima oggi!" Le disse poi lui.
"Quindi gli altri giorni non lo ero?" Fece Jo.
"Sto scherzando!!" Disse poi vedendo la faccia preoccupata di Kendall.
Risero e si scambiarono un altro bacio.
Suonò nuovamente la campanella, segno che la ricreazione era finita, di conseguenza Kendall, Logan, Carlos e James si avviarono in classe, mentre io rimasi da solo con Jo. La cosa piu' ovvia da fare sarebbe stata salutarla e andare in classe, dato che la lezione sarebbe cominciata a momenti. Al contrario, rimasi lì cercando di creare una conversazione: "Siete una coppia davvero carina tu e Kendall!"
"Grazie, lo so!" Rispose lei con aria vanitosa.
Mi faceva impazzire quando si atteggiava in quel modo... Non potei resistere, mi avvicinai a lei e posai le mie labbra sulle sue. So che non avrei mai dovuto farlo, eppure lo feci e fu bellissimo. Speravo solo che non ci stesse vedendo nessuno, altrimenti la notizia sarebbe arrivata in poco tempo alle orecchie di Kendall.
Fu proprio in quel momento che scorsi una figura umana dietro di noi: ci stavano spiando! Mi staccai in fretta e furia dalle labbra di Jo e mi girai, sperando che la persona che ci stava guardando non fosse Kendall.
"Jo? Gioele? Ma che cavolo..." 
Merda. Era Kendall, la persona che mai e poi mai avrebbe dovuto vedere quella scena. 

*angolo autore*
Ecco qua il mio quarto capitolo! Potrebbero esserci acuni errori e ne sarei felice se me li faceste notare! Come al solito spero che vi piaccia e che recensiate! :)

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Quel momento era davvero imbarazzante per me. Kendall era lì immobile e guardava me e Jo. Ci aveva visti. Aveva visto tutto quanto. Potei leggere la delusione nei suoi occhi. E io non sapevo cosa dire. Tutt’ad un tratto ero diventato muto. E Jo non era da meno.
Fu Kendall a parlare: “Io..io non ci posso credere...sei qui da appena una settimana e già ti diverti a soffiare le ragazze agli altri?” Disse riferendosi a me.
Dopo di che si rivolse a Jo: “E tu…come hai potuto farmi una cosa del genere?” Detto questo se ne andò via furioso, amareggiato, quasi disperato, con le lacrime agli occhi.
A quel punto Jo ebbe la forza di parlare: “Amore posso spiegarti tutto!” Dopo di che mi fulminò con lo sguardo e corse da lui.
Merda. Ecco come mi sentivo. Mi sentivo una merda. Adesso sia Jo che Kendall mi odiavano. Desideravo soltanto scomparire, tanto che decisi di non tornare in classe…mi vergognavo troppo. Quindi uscii da scuola e mi diressi verso casa.

P.O.V. KENDALL

“Amore posso spiegarti tutto!” sentii Jo gridare. Non me ne curai. Ma lei correva, e mi raggiunse in un attimo.
“Per favore fermati, non fare l’indifferente!”
A quel punto mi girai: “Jo, questa da te proprio non me la aspettavo.”
“Ma giuro che quel bacio non significava niente! Io amo te, lo sai!”
“Non ne sono più tanto sicuro ormai.” Mi limitai a dire prima di andarmene, lasciandola lì da sola, a piangere, in mezzo al corridoio. Ma non mi importava, ci avrebbe pensato Gioele a consolarla, io non contavo più niente per lei, mi sembra ovvio.
La lezione era cominciata già da un po’, perciò mi affrettai ad entrare in classe.
Aprii la porta, dopo di che la chiusi sbattendola alle spalle. “Ma Kendall, che modi sono questi?!” Urlò la prof più infuriata che mai.
“Stia zitta e continui la sua stupidissima lezione.” Urlai io stavolta.
Tutti rimasero meravigliati dal mio comportamento, me compreso. In particolare Carlos, Logan e James mi guardavano increduli, come se cercassero di capire quale fosse il mio problema, senza però alcun risultato.
Mi limitai ad aspettare la partaccia della prof…

*la mattina seguente*

DRINNNNN.
Le lezioni stavano per cominciare ed io entrai a scuola fra i primi. Carlos, Logan e James mi raggiunsero in fretta e furia.
“Kendall, adesso fermati!” Riconobbi la voce di Carlos.
“Devi dirci cosa sta succedendo, adesso. “ Fu Logan a parlare, stavolta. “ Sai che la prof ieri poteva anche sospenderti? Ti è andata bene che ti ha messo un semplice rapporto!” Proseguì James.
“Sentite, perché non andate a chiederlo a Gioele che cosa sta succedendo?” Risposi io.
“Che vuoi dire? E poi Gioele era assente ieri alle ultime ore…si sarà sentito male.” Fu di nuovo Carlos a parlare.
“Ma fammi il piacere.” Dissi semplicemente io. “Quel ragazzo è la falsità in persona.”
“D’accordo Kendall, vuoi dirci che cavolo succede sì o no?”
“Eh va bene, succede che quel figlio di pu**ana di Gioele e Jo si sono baciati! Ecco cosa.”
“CHE COSA?!?” Urlarono Logan e James in coro. Solo Carlos non sembrava essere sorpreso più di tanto, me ne resi subito conto.
“Tu lo sapevi, non è vero? Lo sapevi che Gioele provava qualcosa per la mia ragazza, non è così?” Urlai contro il mio amico Carlos.
“Beh…effettivamente me ne aveva parlato. Gli ho consigliato di dirtelo, più di così che potevo fare?”
“Saresti potuto venire a riferirmelo tu stesso! Fanculo tu e Gioele, vi odio.” Detto questo  corsi in classe, Logan e James mi seguirono, Carlos no.
Per un attimo pensai che forse ero stato troppo duro con lui, ma mi ripresi quasi subito. Aveva coperto Gioele e Jo per tutto questo tempo. Non posso davvero credere che abbiano potuto farmi una cosa del genere, tutti e 3. Un comportamento del genere non me lo sarei mai aspettato da loro.

*angolo autore*
Finalmente, dopo tanti mesi, sono riuscito a pubblicare il quinto capitolo! Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate. Quanto a me, cercherò di aggiornare molto più velocemente di quanto fatto fino ad ora.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


P.O.V. GIOELE

Quella mattina entrai a scuola piuttosto in ritardo. Mi vergognavo decisamente ad entrare in classe, ma è quello che feci.
Bussai alla porta della mia aula e nel momento in cui la professoressa disse ‘avanti’ io mi aprii e mi precipitai dentro chiudendo la porta subito dopo.
Notai che stamattina Kendall, Logan e James erano seduti tutti accanto, mentre Carlos era seduto a disparte. Decisi di sedermi nel posto libero accanto a Carlos.
“Ciao Gioele” sussurrò lui.
“Ciao, hai voglia di spiegarmi che cosa succede?” Feci io.
“Magari dopo, ok?” Rispose quasi innervosito.
A quel punto stetti zitto e mi misi a prendere appunti, quando mi arrivò lo sguardo gelido di Kendall. Fu un attimo, e in quell’attimo temei di aver perso la sua amicizia per sempre.
Al suono della campanella Carlos mi portò fuori.
“Ma lo sai in che casino mi hai messo?” Urlò lui.
Feci la faccia che si fa quando non hai idea di cosa stia parlando una persona, quindi lui proseguì.
“Kendall è convinto che io abbia coperto te e Jo, in modo che lui non venisse mai a sapere della vostra relazione.”
“Ma non esiste nessuna relazione!!!” Risposi io.
“Lo so! Ma Kendall dopo aver visto il vostro bacio ha perso la testa. Mettiti nei suoi panni, poverino!”
“Ho fatto un macello. Mi sono appena trasferito qui e già tutti mi odiate, Kendall e Jo in primis.” Lo dissi quasi in tono disperato, tanto che accesi il lato compassionevole di Carlos.
“Dai non dire così, io non ti odio, è solo che l’ultima cosa che volevo era di capitare in una situazione come questa. Amico, senza offesa, ma questo disastro l’hai creato tu e io ci sono finito in mezzo senza aver fatto niente. Perciò adesso dobbiamo sistemare le cose in modo da ritornare alla normalità.”
Aveva ragione, quel disastro l’avevo combinato io, e quindi sarei andato a parlare con Kendall io stesso e avremmo finalmente messo a posto la situazione. Oh si che l’avrei fatto.
A quel punto entrammo nuovamente in classe in attesa della prof. di matematica. Quelle ore passarono piuttosto in fretta e quando finalmente suonò la campanella della ricreazione uscii dall’aula aspettando che uscisse anche Kendall.
“Kendall, aspetta un attimo, dobbiamo parlare!”
“Non c’è niente da dire.” Disse subito lui.
“Io credo di si invece.” Risposi io. “Ascolta, Carlos non centra niente in tutto questo. Jo ed io non abbiamo mai avuto una relazione segreta, come pensi tu. È stato solo un piccolo bacio, nulla di che ecco!”
“So benissimo che Carlos non centra niente in tutto questo. Non volevo incolparlo, è stato soltanto un attimo di collera. Lui non farebbe mai uno spregio così grande ad un amico, ma tu si, a quanto pare…” Detto questo se ne andò. Non avevo sistemato le cose tra me e Kendall ma almeno tra Kendall e Carlos sì.
Corsi subito a dirglielo. Percorsi il lungo corridoio fino a ritrovarmi davanti a Carlos e Logan che parlavano con Camille. Mi avvicinai provando ad azzeccare un saluto.
“Logan, Camille, stamattina non vi ho salutati...beh come va?” Se ne andarono senza rispondere. In un attimo eravamo rimasti Carlos ed io.
“Wow. Quando ero in Italia non facevo questo effetto alle persone.” Dissi io in modo sarcastico. “Ma pensiamo a cose più importanti…Carlos, Kendall non ti odia, dice che era solo un attimo di collera.”
“Potevo immaginarlo, lui è fatto è così. Ma dimmi, adesso cosa hai intenzione di fare?” Fece lui.
“Semplice, devo sistemare le cose tra Kendall e Jo. Non importa se in questo modo perderò entrambi, l’ho combinato io questo disastro e voglio ristabilire la situazione una volta per tutte.”
Detto questo andai di nuovo da Kendall. Era con James, soltanto che James era con Lucy. In poche parole Kendall guardava sul cellulare avendo paura di fare il terzo incomodo tra i due piccioncini. Non lo avrei di certo disturbato.
“Kendall! Mettiamo in chiaro le cose: Jo non centra niente! Avevo una cotta per lei fin dal primo giorno in cui l’ho vista. Mi sono trattenuto per una settimana, poi non ce l’ho fatta più e l’ho baciata. So benissimo che mi odi e fai bene a farlo, ma ti prego, non incolpare Jo per tutto questo.”
Mi sentivo così tremendamente sollevato, ma proprio in quell’attimo arrivò Jo: “Kendall, non dargli retta, sono stata io a baciarlo. Lui non centra niente, questa è la verità.”
“COSA!?” Urlammo Kendall ed io all’unisono.
Ma che stava facendo? Era impazzita per caso?
Stavo cercando di sistemare le cose tra lei e Kendall e sono più che sicuro che ci sarei riuscito. Perché mai avrebbe detto una menzogna così grande, rovinando in questo modo il suo rapporto con Kendall?

*angolo autore*
Eccomi ritornato. Come potete notare, Gieole Carlos e Kendall sono i protagonisti indiscussi di questo capitolo, ma nel prossimo capitolo ritorneranno ad esserlo i due da sempre innamorati Kendall e Jo. Ditemi cosa ne pensate, accetto ogni critica costruttiva!

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