Star trek assemble : ep .44 :A ritroso nel tempo

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** furetti e ramarri ***
Capitolo 2: *** Jim è morto? ***
Capitolo 3: *** le delegazioni se ne vanno ***
Capitolo 4: *** contaminato dai cronotoni ***
Capitolo 5: *** povero Loki nessuno lo ascolta ***
Capitolo 6: *** l'antidoto ***



Capitolo 1
*** furetti e ramarri ***


"Diario  del  capitano, ci  aspetta  un compito  alquanto  arduo  ospitare  sull'enterprise  una conferenza di  pace tra  due razze nemiche da secoli. Gli Izena e Kreaniani. Gli izena sono umanoidi, di piccola statura piuttosto pelosi mentre  i  Kreaniani sono  rettiloidi  più  slanciati e dotati  anche di  coda. Abitano  su  due pianeti  dello  stesso sistema solare e entrambi  hanno fatto  domanda  per  entrare a far parte della federazione dei pianeti uniti. Ma la federazione ha delle regole ferree, prima tra le quali , mai accettare tra  i  suoi  membri pianeti in guerra tra di loro. Quindi un ambasciatore di ciascuna razza incontrerà  l'altro in territorio  neutrale, vale a dire la nostra  astronave. Se  tra  i  due mondi si stipulerà una tregua  e  in seguito un trattato  di pace vero  e proprio, forse entrambi  saranno  accolti in seno  alla federazione. Personalmente  sono  molto  scettico.Quando i  conflitti  sono  così  duraturi e l'odio  così  radicato , molto  spesso  non esistono neanche   più i motivi che li  hanno  causati.Si  tratta di  semplice  odio  per partito  preso. Sono  faide che non si possono  sanare mettendosi seduti intorno  a un tavolo  e discutendone .Non tocca però a me giudicare.Il mio unico compito  sarà assicurare la sicurezza dei  due ambasciatori  e il  loro  seguito."

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"Furetti  e ramarri. E' chiaro che non erano  destinati ad andare d'accordo " Sussurrò McCoy all'orecchio  di Loki  mentre si  serviva abbondanti porzioni  di  tartine dal  buffet. Loki non riuscì  a trattenere una risata."Conciso  ma efficace , doc!"Commentò afferrando un calice di una bevanda iridescente di cui non conosceva la provenienza. La saletta degli ufficiali  era stata trasformata in una sala per  il  ricevimento. Il  cuoco  di  bordo  aveva preparato  cibi che potessero  soddisfare  gli  strani  ospiti  e anche gli  ufficiali presenti alla riunione. Era stato un arduo  compito mettere  insieme tre menù tanto  diversi  e ora era  un arduo  compito per  il  dottore scansare i  salatini  farciti di insetti  o  carne di  topo tipica della dieta dei  loro ospiti. Il  dottore analizzava e annusava ogni  tartina prima di  addentarla.
"Non mangi ?" Chiese a Loki.
Lui  scosse  il  capo. "Ricevo  delle strane vibrazioni  di pericolo. "
"Non   mi  sorprende quei  maxi  furetti  sembrano pronti  a saltare alla gola  dei  ramarri  e sgozzarli  con i loro  dentini  aguzzi . Dal  canto  loro  i  ramarri  sembrani  pronti a  squartarli  con  i  loro  artigli. Direi  che sarà  un miracolo  se  non succederà  nulla.Quanto  alla pace la vedo dura."
Gli Izena  e kreaniani  avevano  ricominciato  a discutere animatamente. Di  cosa  non era dato  di  sapere, e forse non lo  sapevano  neppure  loro. Loki si  strinse nelle spalle. Quella sera era solo un invitato, non era suo  compito  mediare tra i due litiganti , e neppure mantenere la sicurezza .Tanto  valeva pensare ai  fatti  suoi  e godersi il  buffet.

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Capitolo 2
*** Jim è morto? ***


Il  mattino  dopo  Loki  fu bruscamente svegliato  dalla fastidiosa sirena dell'allarme rosso. Il  rumore lacerante  non accennava a smettere: doveva essere successo  qualcosa di  molto  grave. Loki  si  buttò  giù  dal  letto  e indossò  frettolosamente la divisa. Poi  lanciò un 'occhiata all'altra metà  del  letto  che era vuota  e si  ricordò  che Jim  oggi prendeva servizio  molto presto perchè  aveva delle ispezioni  di  routine da fare. Non l'aveva neppure sentito uscire.Doveva aver dormito  pesantemente. In effetti  sentiva la testa ovattata e quando  si  alzò si  accorse che   faceva fatica a mantenere l'equilibrio. Sperò  che  fosse  un malessere passeggero. Specialmente se l'emergenza  avesse richiesto  anche  un suo  intervento. Si inoltrò nel  corridoio. C'era gente che correva, l'emergenza questa volta doveva essere molto  seria. Decise di immettersi  nel  flusso e lasciarsi  trasportare dalla folla per raggiungere l'epicentro del  disastro. Mai  si  sarebbe aspettato di  vedere quello  che si  trovò  davanti . L'esplosione era stata così violenta da  strappare via parte della paratia e  dei ponti  più  esterni . Il  danno probabilmente si  estendeva per diversi  ponti . Poteva vedere lo  spazio  esterno  in cui  galleggiavano i detriti. L'unica cosa che impediva alla gente di  essere risucchiata nello  spazio era il campo  di  forze che attualmente fungeva da paratia. Si  era attivato  quando i  sensori avevano rilevato la deflagrazione ,ma certamente non abbastanza  in fretta per impedire che chi si  trovava nei  reparti disastrati fosse risucchiato  all'esterno. Dovevano  esserci  state delle vittime. McCoy era già arrivato ma non c'era nulla che potesse fare. Si limitava a osservare sconsolato lo spazio  esterno  nel  tentativo di  scorgere qualcosa tra i detriti. Loki  si  avvicinò.
"Sai  cosa è  successo?"
McCoy scosse  il  capo."Appena ho  sentito  l'allarme mi  sono  precipitato, ma  non ho  idea di  cosa abbia provocato l'esplosione."
"Non c'è niente che possiamo  fare  qui ,vado  sul ponte ."
Loki si  allontanò facendosi  strada tra la folla di operai che accorrevano a riparare la falla. Sentiva un peso  sullo  stomaco e  non riusciva a capire se facesse parte del  malessere che l'aveva colpito, o fosse causato da  un presagio che incombeva nella sua mente. Giunto  sul ponte si  accorse che forse era di  troppo. Gli  ufficiali  parevano  tutti troppo impegnati, per badare a lui. Invece Spock  registrò la sua presenza con la coda dell'occhio.
"Siediti  alla postazione scientifica "Gli ordinò.
"Dov'è Jim?"chiese lui .
Spock interruppe ciò che stava facendo per  fissarlo ."Non lo  so."
Rispose dopo  qualche secondo di incertezza poi tornò ad analizzare  i rapporti  che si  accumulavano  sul  suo  tablet.
"L'hai  chiamato?"Insistette Loki. "Perchè io  vengo  dal luogo  dell'esplosione e non l'ho  visto".
Ora sentiva lo  stomaco  paralizzato  dalla paura e non gli  era mai  capitato neppure quando  aveva dovuto  affrontare  gli individui più pericolosi e potenti del  suo universo  natale. Spock  pareva esitare .
"L'ho  chiamato  e ho  tentato  di  localizzarlo , ma senza successo."Confessò infine.
Loki non capiva . Che voleva dire che  non era possibile localizzarlo? C'era  un pensiero  che cominciava a prendere forma nei recessi  della sua mente , ma lui  si  rifiutava di portarlo  fino  a livello  cosciente.

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Capitolo 3
*** le delegazioni se ne vanno ***


L'idea che Jim avrebbe potuto trovarsi proprio  su  quei  ponti, quando le paratie venivano  scardinate dall'esplosione, l'idea che non aveva avuto scampo  era semplicemente assurda. Non valeva neppure la pena di  formularla. Scott entrò come  una furia sul ponte.
"Sappiamo cosa ha provocato l'esplosione. Una bomba cronotonica piazzata nel  condotto di giunzione 52."
" Ne è  certo?"Chiese Spock  che non riusciva , neanche nelle situazioni  più tragiche,a scordare la sua precisione vulcaniana.
L'ingegnere annuì offeso da tanta sfiducia.
"Si ,ho  rilevato  forti residui di  radiazioni cronotoniche. Ho creato  un modello  computerizzato, dell' espansione dell'esplosione. Con  quello ho potuto trovare  l'epicentro,localizzandolo nel  condotto  di giunzione 52. Inoltre Kenseer ha recuperato,  tra i  detriti,  una parte dell'involucro  dell'ordigno. E' stato un vero  colpo  di  fortuna. Abbiamo  potuto  appurare che un metallo  della lega che  lo  compone ha la stessa composizione isotopica degli  elementi  provenienti dal  sistema XZ4G67."
"E'  quello  dei Kreaniani e degli  Izena. Una delle due fazioni  ha  messo  la bomba  ,anche se ancora non ne comprendo il  motivo."Ne dedusse Spock .
"Fermiamoli  e facciamoli  parlare ." Suggerì Loki."Posso capire, anche  solo sentendoli parlare chi  dei  due mente."
Spock lo  fissò interdetto ."Non sarà  facile  andarli  a recuperare  sui loro pianeti"
"Perchè non sono  più   bordo? I  negoziati  non dovevano  durare tre giorni?"Obbiettò Loki perplesso.
"Infatti  se ne sono  andati ieri."Confermò Spock.
Loki lo  fissò a bocca spalancata ."Ma il  ricevimento è stato ieri  sera."
Ora era confuso  e sentiva ondate di  vertigini annebbiargli  la vista. Spock si  alzò per andargli vicino.
"Mi pare evidente che non stai bene.Vai in infermeria."Gli  suggerì.
Loki ondeggiò mentre  il  buio calava su  di lui. Spock  fu  lesto  ad afferrargli un braccio , ma  non riusci  a reggerlo  mentre piombava sul  ponte privo  di  conoscenza.

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"Loki ,ehi...tutto  ok?" Era Jim  Kirk  che lo  scuoteva delicatamente.
Loki lo  fissò  stordito. Ma dove si  trovava? Si guardò intorno :era nell'hangar  navette e,da dietro il  vetro protettivo, stava osservando le navi  dei  loro  ospiti  che  abbandonavano l'enterprise per far  ritorno  sui  loro pianeti  natali. Con  lui  oltre a Jim  c'erano  Sulu  e altri  due uomini  della sicurezza armati  di  phaser.
"Ti  sei  come  incantato ."Gli  spiegò  Kirk ."Meno  male che se ne sono  andati ,con tutti i problemi  che ci hanno  causato."Continuò.
"Quali problemi ?" Chiese Loki frugando  nella sua memoria.
Tutto  quello  che ricordava era che  un 'esplosione aveva distrutto le paratie di un numero imprecisato  di ponti  della nave e che c'erano state delle vittime.E uno  dei dispersi, forse delle vittime era proprio il suo  fidanzato. Allungò una mano per toccarlo. Era reale ,o perlomeno lo  sembrava. Ma anche  il  sogno  di prima lo  era.
"Mi  riferisco  alla rissa ,in cui l'ambasciatore Izena è  saltato  alla gola dell'ambasciatore Kreaniano  e, quest'ultimo mentre  gorgogliava soffocato  dal  suo  stesso sangue   ha tentato  di squartargli la pancia con gli  artigli. Il  dottor McCoy  ha dovuto  suturarli  entrambi.Un macello ! Per fortuna che ce ne siamo  liberati."
Loki  finalmente  comprese che  stava accadendo  qualcosa di molto  strano. Restava da stabilire se  stava succedendo  realmente o  solo  nella sua testa.
"Quindi  i  tre giorni  di  conferenza sono  finiti e chiaramente  non si  è  giunti  a  un compromesso? "Chiese mentre si  allontanavano dall'hangar.
"Io  l'avevo  detto  dal principio che non avrebbero  mai  trovato un accordo. Certo, cento  anni  fa ,  era difficile pensare a  un'alleanza anche tra  umani  e vulcaniani , o  vulcaniani  e  andoriani . Ma  noi  in fondo  abbiamo  qualcosa  in comune, siamo  tutti  umanoidi  e  riusciamo a  trovare  un punto  di  incontro. I Kreaniani  e gli Izena sono  troppo  diversi, non solo sul  piano  culturale , ma anche morfologico .Non  riusciranno  mai  a rappacificarsi  e la federazione non li  autorizzerà  mai  ad unirsi  a noi. Le razze così  aggressive non sono  le benvenute."
Loki  tentò di  annuire , ma  il gesto  gli  fece girare la testa. Barcollò  e si  appoggiò  a Kirk .
"Ehi , mi  sa che che hai  preso  qualcosa hai una brutta cera. Ti  accompagno in infermeria." Suggerì prendendolo  sottobraccio.
Loki  si  schernì ." Non è  necessario ce  la faccio. Sarà  qualche  virus alieno portato  dai  nostri  gentili ospiti . Vado  a farmi  vistare."
"Fammi  sapere."lo salutò Kirk mentre  si  allontanava.

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Capitolo 4
*** contaminato dai cronotoni ***


"Esattamente che sintomi  hai ?"Chiese McCoy.
Loki  se ne stava seduto sul  biobed sperando  che  il  dottore trovasse  una causa fisica e concreta agli  avvenimenti  che aveva vissuto o  credeva di  aver vissuto in quell'ultimo  giorno.
"Giramenti, offuscamenti  della vista, peso allo  stomaco....ma soprattutto  allucinazioni."
"Allucinazioni?"Chiese  McCoy perplesso mentre gli prelevava il  sangue e  gli  faceva scorrere il  tricorder attorno  al  corpo.
"Non  saprei  come spiegarlo, ma sono  così  reali. Non riesco  a distinguere il  sogno  dalla realtà, anche ora, come faccio  a sapere che sono  veramente  qui, mentre  mi  stai  esaminando ?"
McCoy  lo  fissò interdetto poi allungò  la mano  e  gli  diede un pizzicotto  sul  braccio. Loki  sussultò.
"Che dici ti  sembra reale?" Lo  canzonò  ."Perchè non vai  a riposare,se  trovo  qualcosa nelle analisi  te lo  faccio  sapere."Gli  assicurò.
Loki fu  tentato, per  un 'attimo, di  balzare giù dal  letto , ma non sapendo se sarebbe riuscito  a mantenere l'equilibrio,scese lentamente e con cautela. Quando fu  nel  corridoio ebbe  un'illuminazione. Se le delegazioni  aliene avevano lasciato la nave la bomba doveva essere già stata piazzata. Era nel  condotto  52 in attesa che  un telecomando la attivasse.Sempre ovviamente che non l'avesse sognata! Quindi raggiunse  il luogo  della futura esplosione e aprì la grata. Sporse la testa e vide qualcosa che brillava in fondo  al  condotto. Era buio , doveva procurarsi una torcia, ma c'erano  alte probabilità che quello fosse veramente l'ordigno.Tirò fuori il  comunicatore per chiamare Scott e chiedere  il  suo aiuto ma mentre  lo  apriva trillò. Era il  dottor McCoy.
"Torna in infermeria , il  tricorder ha rilevato una forte contaminazione da cronotoni....."
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Un grido  acuto  simile a uno  stridio  lacerò  la stanza. Loki fu  investito da  uno  schizzo  di un liquido  verdastro e caldo. Era successo  di  nuovo ! Un attimo  prima aveva, probabilmente, localizzato l'ordigno nel  condotto ora  invece si  trovava nella sala delle conferenze e a un paio  di  metri  da  lui osservava l'ambasciatore Izena mentre lacerava con  i  suoi  dentini  aguzzi  il  collo  dell'ambasciatore  kreainano. Il rettiloide ,ferito  e dolorante alzò una zampa e la conficcò  nell'addome  del suo  avversario. Uno  schizzo  di  sangue rosso  vivo,macchiò i vestiti  dell'ambasciatore Izena. Nella stanza regnava il  caos.Sulu  saltellava con  in mano  un phaser settato  su  stordimento,ma  non sapeva a chi  dei  due sparare. Il  capitano  Kirk,col comunicatore in mano, chiamava  d'urgenza McCoy .
"Loki !"Urlò,poi, rivolto  verso  di lui."Prendine uno !"
Lui esitò un attimo, ma poi  si  lanciò,verso il  rettiloide vincendo il  senso  di  vertigine che ancora lo affliggeva e gli  afferrò, da dietro, le braccia bloccandole dietro la schiena.Il  suo prigioniero sibilava e si  agitava, ma  lui  non mollava la presa. Kirk  si  gettò  sul furrettoide ed ebbe  decisamente più  difficoltà  ad avere ragione del  piccoletto  peloso e ad evitare  i  suoi  dentini  aguzzi. A trarli  d'impaccio  arrivò finalmente   il dottor McCoy. Borbottando imprecazioni  tra  i denti  piantò una siringa colma di spray sedativo nei  due feroci contendenti.I due alieni si  agitarono  ancora per qualche secondo poi fortunatamente scivolarono entrambi  sul pavimento sorretti dai due federali. McCoy  si  accucciò a soccorrerne uno , mentre Cristina si  dava da fare con l'altro. Mentre  i medici suturavano i  feriti Kirk  si  avvicinò  a Loki con un grugnito.
"Accidenti ,mi  parevi imbambolato. Non è  da te aspettare così tanto prima di  intervenire. Stai  bene?"Gli  chiese.
Era già  la seconda volta che gli  faceva quella domanda, ma anche questa volta . Loki  non sapeva che rispondere. Non  stava affatto  bene,ne fisicamente ne mentalmente. Ora però aveva delle informazioni in più. Il  dottore prima che lo  scenario  cambiasse all'improvviso, gli aveva detto  di  aver rilevato nelle sue analisi  segni  di  contaminazione da radiazioni  cronotoniche. Che lui  sapesse esisteva  un rimedio per ogni  tipo  di  radiazioni , quindi la sua condizione  non era irreversibile. Ma c'era anche  un altro problema: l'ordigno , quello  che avrebbe causato  tanta devastazione sull'enterprise e forse anche la morte di  Jim. Doveva trovare un rimedio  a entrambi  gli  eventi.

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Capitolo 5
*** povero Loki nessuno lo ascolta ***


"Jim  devo  parlarti."
Kirk  non gli  rivolse neppure  lo  sguardo  era  piuttosto  stressato dagli ultimi  avvenimenti.
"Jim...è importante."
Finalmente lui  si  voltò ."Scusa, ma  ho  davvero  troppo  da fare , parliamo  stasera va bene."
No  , non andava bene! Pensò  Loki  scornato. Quella sera, nessuno  avrebbe potuto  garantirgli  che sarebbe stato  ancora lì. Capiva che il  suo  ragazzo  aveva mille pensieri che gli  frullavano per la testa, ma  la sua situazione era decisamente critica e qualcuno  doveva ascoltarlo.
" Dottore. "Decise quindi  di  incamminarsi  dietro  a McCoy  che aveva fatto  sistemare  i due ambasciatori su delle barelle antigravità  e li  stava conducendo in infermeria.
"Non  ora Loki , devo perfezionare le suture di  questi  due incoscienti. Detto  tra noi  se  non fosse per  il  giuramento  di  ippocrate li  avrei  lasciati  crepare , se lo  sarebbero  meritati !"
"Va bene , ma mentre  operi  mi  devi  ascoltare , devi  darmi un antidoto per  le radiazioni  cronotoniche altrimenti  salterò  di  nuovo  nel  tempo."
Questa volta McCoy  lo  guardò  per  un attimo  con  occhio  clinico mentre  finalmente raggiungevano  l'infermeria.
"Hai  una brutta cera e dici  un sacco  di  sciocchezze. Lasciami  mettere  in sicurezza questi  due fenomeni  poi  ti  do un 'occhiata e vediamo  che cosa ti  ha mandato  in pappa il  cervello." Borbottò infilandosi  il  camice.
Poi  fece cenno  ai  suoi  assistenti  di preparare  i  due alieni  per  un esame più approfondito .
"Il  mio  cervello  , sta benissimo! Prima ne dubitavo  ,credevo  di  avere delle allucinazioni .Ma  ora so esattamente cosa mi  sta  succedendo. L'unico  problema che ho  è  la  contaminazione da radiazioni e  se tu  non  mi  aiuti, salterò  di nuovo a un momento nel tempo  in cui  dovrò rispiegarti  tutto  da capo."
McCoy  fissò  di  nuovo il  suo  sguardo  su  di  lui , e questa volta  un pò  più a lungo.
"Accidenti , perchè  le emergenze capitano tutte contemporaneamente!"Si lamentò."Su  ragazzo  da bravo  siediti lì buono  e dammi  qualche minuto  poi  ti  visito , va bene?"
No, non andava bene per niente! Loki  voleva gridarlo, ma  sapeva che  non sarebbe cambiato  niente, quindi  scappò  via. C'era  una cosa  importantissima che doveva fare nel  caso i  cronotoni, assorbiti  dal  suo  corpo, neppure lui  sapeva quando, lo  facessero saltare  in un altro  tempo. Doveva controllare che  l'ordigno  non fosse stato  ancora piazzato. Corse fino  al  condotto  di  giunzione 52 e  aprì la grata. Si  alzò  sulle punte dei piedi  e sporse la testa. Non poteva crederci .In fondo  al  condotto  vedeva scintillare l'oggetto così  come l'aveva visto  poco prima dell'ultimo  salto  nel  tempo. L'ordigno brillava a lucine alterne segno che era attivato. Sarebbe bastato l'impulso  di un telecomando  ,anche remoto,  per  farlo  detonare. Quindi  era già stato piazzato  dal  primo momento in cui  le delegazioni  erano  salite a bordo. Da quale delle due fazioni  non lo  sapeva , ma  in questo  momento  era l'ultima cosa che lo preoccupava.Poggiò il piede  sullo  scalino  sporgente che gli  avrebbe permesso  di inoltrarsi  nel  tunnel .Poi infilato il  tronco allungò il  braccio .Era quasi riuscito  a toccare l'ordigno, quando la vista gli  si  annebbiò. Stava succedendo  di nuovo , anche questa volta era arrivato troppo  tardi per prevenire  il  salto temporale!

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Capitolo 6
*** l'antidoto ***


"Furetti  e ramarri  è chiaro  che non erano  destinati  ad andare d'accordo." Borbottò  McCoy  irritato  dai  due  alieni  che litigavano  senza sosta. Nel  frattempo  stava facendo il pieno  di  salatini  evitando  attentamente quelli  farciti  di  insetti  o  carne di  topo. Loki  scosse  il  capo  stordito. Conosceva a memoria i  discorsi  del  dottore . Aveva già  vissuto  la situazione. Era tornato  al  punto  di  partenza. Era balzato  di nuovo indietro  nel  tempo  , dove la sua bizzarra e allucinante avventura aveva avuto inizio. Forse quella era l'ultima occasione che aveva per fare qualcosa e  impedire che  il  ciclo  che aveva vissuto  si  compisse e culminasse poi  col  disastro  all'enterprise e la morte di  Kirk. Afferrò  con decisione  il polso  del  dottore  e lo trascinò  fuori  dalla stanza. Ehi  che diamine!
"Protestò McCoy dopo  aver inghiottito un salatino  , che forse dal  sapore poteva essere stato  farcito  di  cavallette.
"Dove  mi  stai  portando ?"Chiese preoccupato .
"Ora vado  al  condotto  di  giunzione 52 , tu mi raggiungi lì  con  un 'antidoto per l'avvelenamento  da radiazioni  cronotoniche."Gli ordinò Loki  con tono  deciso.
"Ma....ma di  che stai parlando , e  poi  Jim  sarà  furente  per  il  fatto  che abbiamo  lasciato la sala così  all'improvviso ."Obbiettò il  medico.
"Non c'è  tempo  per le spiegazioni. E' proprio  il  tempo  ciò che mi manca. Fai  quello  che ti  ho  detto  se ti  fidi  di me."
Loki  scappò  via lasciando il  dottore con un palmo  di naso. Doveva raggiungere la giunzione 52. Non  era  sicuro  di  trovare l'ordigno  ma era sicuro  che quella fosse la sua ultima possibilità. Raggiunto  il  condotto , vi  si infilò a fatica e  lo  vide. Gli  alieni dovevano  averlo piazzato appena saliti  a bordo. Doveva,a qualunque costo, tirarlo fuori  di  lì. Lo  afferrò con  decisione. Non sapeva se  il  congegno  oltre che da un telecomando  era azionato anche  da  sensori di movimento  o  di pressione. In quel caso spostarlo l'avrebbe fatto  detonare e tutti i suoi  problemi sarebbero  svaniti  all'istante .Tuttavia ,almeno  per quella volta, la fortuna sembrava essere dalla sua parte. Riuscì  a prenderlo in mano  e non accadde nulla. 

McCoy  l'aveva raggiunto con una siringa iposray  e guardava stupito l'ordigno  che teneva in mano. Ripose la siringa nella borsa medica e tirò  fuori il  tricorder. Lo passò sulla bomba e concluse:"Emana cronotoni".
"E'  così  che  mi  sono  contaminato  tenendolo in mano. " Loki  era felice di  aver risolto il  mistero.
McCoy prese di nuovo la siringa e  iniettò il  contenuto nel  braccio  di Loki .
"Non è il  trattamento  definitivo, dovrai fare altre  iniezioni ."Precisò.
Loki annuì gli  bastava che l'antidoto fosse abbastanza potente da non farlo di nuovo  saltare nel  tempo  perchè c'era  una cosa molto importante che doveva fare. Cominciò  a correre verso  la sala di  lancio  dei  siluri.Raggiunto il portello vi  infilò la bomba, richiuse con  cura e spinse  il  pulsante di  espulsione  . L'ordigno  fu eiettato  nello  spazio  dove non poteva più nuocere a nessuno.Loki  si  accasciò al  suolo. Si  sentiva stanchissimo , aveva passato una giornata a fare avanti e indietro  nel  tempo  e non sapeva neppure come raccontare agli altri la sua storia senza che  lo  prendessero per pazzo  e  lo internassero .

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Loki  se ne stava disteso sul  biobed mentre  il  liquido di una trasfusione  gocciolava lentamente da  una sacca nel  suo  braccio. Il  dottore gli  stava somministrando un 'altra dose di antidoto che avrebbe eliminato per sempre  il pericolo rappresentato  dalle radiazioni  cronotoniche. Kirk  entrò in infermeria e si  avvicinò al  letto ."Allora come stai?"Chiese prendendogli una mano.
"Sta bene!"Si intromise McCoy" Il tasso  di contaminazione da cronotoni è ormai pari  a zero."
"Cosa è successo con  i  nostri ospiti alieni?" Loki era impaziente di  sapere chi  gli  aveva causato  tutti quei  guai.
Kirk  lo fissò con  un certo imbarazzo ."Purtroppo ho dovuto lasciali  andare.Con la perdita dell'ordigno  nello spazio non possiamo incolpare con sicurezza uno  o l'altro per averlo  piazzato"Gli  confessò.
Loki era estremamente deluso  nessuno alla fine  avrebbe pagato per  il  fallito attentato. Ma nello  stesso  tempo  era felice che il terribile  futuro in cui  era  finito a causa delle radiazioni  assorbite  non si  fosse avverato  per  merito  suo.
"Comunque la domanda di  ammissione è  stata respinta, nessuno  delle due razze entrerà  a far parte  della federazione."Gli  assicurò Kirk per  consolarlo.
"Così ero  morto?"Chiese poi incuriosito.
Loki gli sorrise  malizioso."Vuoi  sapere  come mi  sono  vestito  al  tuo  funerale?"
"Kirk  sospirò "Mi  sa che stai meglio"
"Decisamente, liberami  il letto ." McCoy  gli  tolse la flebo  e gli  fece cenno  di  accomodarsi  fuori. Loki ringraziò e prese  il  suo  ragazzo sottobraccio.
”Che c’è chiese Kirk ?” fissandolo  negli occhi.
”Ho  avuto tanta paura di  perderti. ”Gli confessò Loki facendogli lo sguardo  da cucciolo che tanto lo inteneriva.”
Kirk  sospirò "Vieni   che recuperiamo il  tempo  perduto”

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