Ad ogni azione c'è sempre una reazione uguale e contraria

di _BlUeLeTtRiCa_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** Faccia a faccia ***
Capitolo 3: *** Il tempo si rifiuta di farmi stare meglio ***



Capitolo 1
*** Inizio ***


“Mi scusi,può darmi delle indicazioni?Sa dirmi dove si trova il Seattle GS Memorial Hospital?La prego mi dica almeno che si trova da queste parti …”
“Oh mi faccia pensare signorina,il Seattle Hospital..si ,dovrebbe proprio essere  da queste parti,a pochi isolati da qui,continui dritto su questa strada,e troverà sicuramente quello che sta cercando,dovrebbero esserci delle insegne .Va tutto bene signorina,o si sente male?”Disse borbottando quel simpatico signore grassoccio
“No,sto benissimo,e la ringrazio infinitamente,arrivederci”accennò un discreto cenno con la mano
“un passo,e poi un altro,e poi un altro ancora,l’aria?Si,decisamente fresca”Erano questi i pensieri che percorrevano la mente di quella giovane ragazza,sembrava impaziente,non vedeva l’ora di arrivare,per cosa poi?Chi avrebbe voglia di andare in uno ospedale,pieno di puzza di sangue,confusione,e malati?Aveva un passo deciso,sicuro,sudava freddo,era visibilmente in ansia,sicuramente qualcosa di importante si celava dietro tutto quell’ entusiasmo misto a nervosismo..doveva vedere qualcuno, ma chi?
“E’arrivato il momento,i minuti i secondi,sembrano durare un eternità..Forse dovrei tornare a casa?Sicuramente non vorrà vedermi … Come pensavo,non sarei dovuta venire,Si scoccerà  da morire,so com’è fatto..certo che lo so..appunto per questo non mi aspetto niente,io..io non sono venuta fino a qui per lui,sono venuta fino a qui per capire..capire il mio futuro,cosa mi attende,la follia o la normalità?Una vita felice?O forse  finirà come alla mamma?”
Era questo l’articolato dialogo che avveniva nella sua mente..il suo sguardo così freddo,velato,impenetrabile,certo gli occhi parlano,ma non quegli occhi,non i suoi, forse non erano nemmeno veri,più che a somigliare a degli occhi per l’appunto,somigliavano a due bei pezzi di vetro,fragili ma inespressivi,tristi ma forti,che si facevano coraggio tra la gente,cercavano di rimanere vivi,li,attaccati a quel volto così giovane,ma già così stanco … Chi è che stava cercando?
Quando si ritrovò li davanti all’ospedale ebbe brivido,forse aveva paura..o forse sentiva solo un po’ di freddo..Lo fissò per un paio di minuti,o forse anche più di un paio,poi si fece coraggio ed entrò.
Pareti bianche,odore di guanti in lattice,e medici dai camici blu che nervosamente prendevano e scendevano dagli ascensori,e adesso in tutto quel macello con chi avrebbe dovuto parlare?Era così timida,ed impacciata o meglio era quello che credeva di essere,ma davvero,poteva essere qualunque cosa tranne che impacciata..
“Mi scusi..Ha un minuto?So che qui andate tutti di fretta ma...ma sto cercando un medico,e non sono mai stata qui..non ho idea di dove si trovano i vari reparti,può darmi una mano?”disse con la voce un po’ inarcata la ragazza,che trovo infinitamente faticoso anche solo portare a termine quella frase
Il medico che si trovava d’innanzi a lei era la dottoressa Bailey
“Ehm..certo,vado un po’ di fretta ma..dimmi pure su”Accenno un sorriso
“La ringrazio,cerco un pediatra,non so nemmeno se lavora qui..magari  è stato licenziato,o forse ho sbagliato anche posto  e le sto facendo perdere solo tempo,e un tipo alto,muscoloso,credo … ma potrebbe anche essere  ingrassato,o ma che sto dicendo,mi  scusi …
“Ti ho già detto che vado di fretta?”Disse la dottoressa facendo una delle sue smorfiette
“Si e mi scusi,sono solo un po’ in ansia tutto qui,ma le assicuro che sono una persona per bene e soprattutto normale … forse questo non dovevo dirlo … Comunque sto cercando Alexander ,o meglio Alex,Alex Karev,può dirmi dove posso trovarlo?”
“Karev?Certo che lavora qui,dovresti trovarlo al piano di sopra,sta visitando dei pazienti adesso,se vuoi posso fartelo chiamare o..”
“No,no,non deve sapere che sono qui,comunque grazie del suo tempo..credo che andrò via..”Disse la ragazza con la voce un po’ sommessa,stava morendo di paura,voleva vederlo,ma non voleva,cosa era più forte,la voglia di rivederlo dopo anni,o la paura della sue sicuramente esagerata reazione?
“Va..tutto bene?Karev non morde,anzi con le sue pazienti è addirittura premuroso …”Disse la Bailey comprensiva cercando di calmare la ragazza
“Cosa?no,no,non sono una sua paziente io … Non credo abbia mai parlato di me,è complicato..”
“Bailey!Vieni qui immediatamente,ho bisogno di un consulto!!”Disse il Capo in preda all’esasperazione
“Torno subito,non muoverti..”
“E chi si muove”Rise nervosamente la ragazza
La situazione si complicava,non voleva urlare all’ospedale chi era,voleva soltanto rivedere Alex,nella maniera più silenziosa e riservata possibile,non mantenne la promessa fatta prima alla dottoressa,si prese di coraggio e salì velocemente le scale,non era il reparto di pediatria,non aveva idea di che reparto fosse,e molto probabilmente non era nemmeno un reparto..camminava a vuoto,non aveva idea di dove si stava dirigendo,sapeva solo di voler passare inosservata e di voler trovare il più presto possibile il reparto di pediatria,camminava con lo sguardo basso,per non incrociare occhi di persone che sicuramente l’avrebbero fermata per chiedergli cosa stava cercando …
“Dottor Hunt cosa ne pensa di questo trauma?”
“Meredith hai già preso Zola all’asilo?”
“Avery!Vieni qui,plastica facciale in sala 2”
Erano le brevi conversazioni che sentiva mentre camminava,chissà se qualcuno di quelle persone conosceva Alex?Chissà se adesso si era fatto una famiglia,o aveva dei buono amici,chissà dove abitava,e  chissà era un medico di quelli bravi,o un medico mediocre?Aveva davvero voglia di saperne di più,di conoscerlo meglio,era passato tempo si,ma restava lui,restava il vecchio Alex..
D’Improvviso gli passarono davanti  due bambini che correvano,la stavano quasi facendo cadere per terra..un momento,bambini che corrono,lattanti che piangono,pareti colorate di rosa e d’azzurro..ci siamo pensò..ci siamo pediatria!..a noi due.
Sbirciava nelle camere di qualche piccolo paziente,ma niente,guardava un po’ a destra ,un po’ a sinistra,ma niente,quando ad un tratto l’ascensore che vedeva in lontananza improvvisamente si aprì cogliendola di sorpresa,c’erano tre medici,due spingevano la barella e l ‘altra si limitava soltanto a parlare..si facevano sempre più vicini,sempre più vicini,quando la ragazza riconobbe la figura della dottoressa con cui aveva parlato all’ entrata,spostò lo sguardo,una dottoressa bionda dagli occhi azzurri,con un sorriso appena accennato sul volto,e poi li,che spingeva la barella,si..sembrava proprio lui,alla visione ne fu paralizzata.. tutti i muscoli del suo corpo erano come bloccati,e le impedivano di scappare via per andare a nascondersi da qualche parte. Rimase proprio li,al centro della stanza
“Ah ecco la ragazza che ti cercava”esclamo tranquillamente la Bailey indicandola appena  con un dito
Alex girò lentamente la testa,sembrava allegro,si lo sembrava,ma appena il suo sguardo incrociò quello della giovane,si fece immediatamente serio,impallidì
“Che ci fai qui?”
Il discorso che quest’ultima  si era preparata durante il tragitto svanì
“Ti prego non dare di matto!”
 
 
SPAZIO DELL’AUTRICE
Ciao a tuttiiii spero che questo breve capitoletto vi sia piaciuto … Avete già capito chi è  questa giovane ragazza così interessata al nostro Alex???Spero tantissimissimo che continuerete la lettura!!E che mi lascerete un vostro piccolo parere.. le recensioni per uno “Scrittore” sono le cose più gradite al mondo..belle brutte neutre,vi prego soltanto di lasciare un parerino…e con questo al prossimo capitolooo baciniii =)
 
 

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Capitolo 2
*** Faccia a faccia ***


Alex era lì,immobile,con fare sconcertato.
Prese la ragazza per un braccio,e la trascino nella stanza del medico di guardia.
“Non uccidermi,non dare di matto,respira,ok?”Disse in maniera implorante la ragazza
Alex la fisso per qualche minuto,per poi esordire così:
“Sta un po zitta,non sono arrabbiato!Non sono arrabbiato,ok?Dammi un attimo … Potevi almeno avvisare,non venire qui di punto i bianco senza il minimo preavviso …”
Era palesemente e visibilmente esaltato,Guardava fisso Amber,cavolo quanto era cresciuta … era passato così tanto tempo che Alex si era quasi dimenticato di come fosse il viso della sorella,il suo ricordo era lontano,sbiadito ; il suo ricordo era quello di una bambina vivace,dai grandi occhi blu che giocava nel cortile di casa …
E adesso se la ritrovava davanti,quanto era cambiata?Alta,slanciata,bella,una donna! Solo quei grandi occhioni pieni di malinconia non erano cambiati. Alex sentiva il suo cuore battere sempre più forte, velocemente, in maniera incostante. Non voleva vederla,non era pronto,non sapeva come comportarsi … Cavolo ritrovarsi la sua sorellina davanti dopo tanto tempo era davvero l’ultima cosa che si aspettasse di vedere quel giorno.
“Io non sono venuta soltanto per te Alex.Certo è ovvio sono felice di vederti,ma non sono venuta solo per questo … so che in quest’ ospedale c’è un laboratorio che mappa il genoma, vicino a casa come ben sai non esistono ospedali decenti,e il più vicino ad avere un laboratorio del genere era questo, qui a Seattle, quindi …”
Le parole secche e decise di Amber spezzarono il silenzio e riportarono Alex alla realtà facendolo rabbrividire un momento
“Aspetta … Ho capito bene?Vuoi farti mappare il genoma? Perché Amber?”
Era interdetto,fortemente interdetto…Aveva capito,cavolo certo che aveva capito,ma avrebbe preferito di gran lunga sbagliarsi …
“Ti prego non dare di matto …”
“Riesci a dirmi solo questo?” Chiese risentito
“Al momento si,la tua faccia mi mette ansia..e mi paralizza”Disse nella maniera più naturale possibile,con un sorriso appena accennato sul volto
“Non sei cambiata poi così tanto allora … Sai anche da piccola non riuscivi a parlarmi quando avevo la faccia seria … Vuoi davvero farlo? “
Dimmi di no,dimmi di no,pensava . E se il risultato sarebbe stato negativo?Amber l’avrebbe accettato? E  Alex sarebbe stato in grado di sopportare la situazione?
 “Si,Voglio davvero farlo!Non riesco più a vivere così,nel dubbio,nel dubbio che magari domani potrei svegliarmi e diventare pazza,non ci riesco ok?... Guardo Aaron,guardo la mamma,e … io lo devo sapere . Nessuno e dico nessuno dovrebbe capirmi meglio di te …”
“Capire se e sarai Schizofrenica o no …” Disse seccamente ,così da mettere le cose in chiaro
“Esatto.”
Amber non riusciva nemmeno a guardare Alex in faccia,era sicura che se l’avesse fatto non sarebbe più riuscita a trattenere le lacrime,le sudavano le mani,si girava i pollici,voleva solo fare quel dannato esame e non parlare mai più di questa storia.
Amber e Alex forse non si somigliavano moltissimo ma avevano un problema in comune … Comunicare!Non riuscivano a esprimere i loro sentimenti,non riuscivano a conversare serenamente come due persone normali,riuscivano soltanto a guardarsi ,e la serenità era davvero l’ultima cosa presente in quella stanza .
Una cosa sicuramente più che presente era il silenzio,un silenzio così imbarazzante … fitto,impenetrabile,spaventoso,addirittura assordante,dopo anni e anni che non si vedevano davvero non riuscivano a dirsi niente..?
“Io,io sono felice di vederti Amber … Un po’ confuso ma felice” Sorrise
“Anche io lo sono … Resti sempre mio fratello ,anche se non ci vediamo da … quanto 10 anni? “
“No,no,ti sbagli,l’ultima volta che sono venuto è stato 3 anni fa,per Aaron.” Disse sicuro
“ Certo,mi ricordo,ma sei rimasto con me per poco più 10 minuti , e francamente non credo che questo significhi “Vedersi” “ fece per gesticolare con le mani due virgolette
“Hai..hai ragione” Disse imbarazzato “Ah e sarà domani,sarà domani che la Bailey ti farà le analisi per la mappatura” Balbetto pronunciando disordinatamente quelle parole,avrebbe voluto esprimersi in maniera differente … Ma era come ipnotizzato da gli occhi che si trovava di fronte,era ipnotizzato dal profumo che emanava Amber …
Alex  per qualche secondo fu come catapultato nel passato,e si,in quel momento,in quella stanza c’era lo stesso profumo,profumo di casa,di lenzuola lavate,di zenzero,profumo di sigari,di quei sigari che suo padre si ostinava a lasciare in salotto,quel profumo che si era portato dentro tutta la vita,e che lo faceva sentire irrimediabilmente triste,per quanto potesse essere buono come profumo(e lo era)Alex ogni volta che lo sentiva veniva assorbito da una strana malinconia.
Ormai addosso lui ne aveva uno ben diverso,mentre Amber no,Amber lo conservava ancora,sui vestiti,sui capelli,sulla pelle … profumo di casa Karev …
Lei continuava a parlare,ma lui non la sentiva più,era altrove,era percosso da inevitabili flashback che lo sbattevano da una parte all’ altra della sua memoria,le corse in bici con Aaron,il wrestling,le trecce ad Amber,le botte,le pillole da dare a sua madre,il suo quartiere,le bottiglie di whisky vuote sul tavolo,e suo padre ubriaco che poi le lanciava contro il muro
 “Alex,Aaron,venite qui,portate una bottiglia di whisky al vostro vecchio”
Nessuno aveva il coraggio di uscire dalla cameretta quando Jimmy era così ubriaco,nemmeno Alex,però era costretto a farlo,era costretto a prendere schiaffi,a raccogliere fino ai più piccoli pezzi di vetro dal pavimento,Amber avrebbe potuto farsi male se li avrebbe calpestati … e come sottofondo quell’odore, quel ’odore così buono e così sgradevole.
 
“Allora sarà domani?”Disse riportando il fratello alla realtà
“Si,sarà domani.”
 
SPAZIO DELL’AUTRICE
Taaaa-Daaaa finalmente è arrivato!!Perdonatemi per l’attesa ma la mia chiavetta internet, tanto per rimanere nel tema di Grey’s Anatomy ,al momento si trova in rianimazione (L’elettricista sta provando a ripararla)Quindi ancora perdono per l’assenza e l’attesa … E alla fine come alcune di voi avevano previsto la misteriosa ragazza è proprio Amber,che vuole farsi mappare il genoma per scoprire se avrà lo stesso problema della madre e del fratello..speriamo che il povero Alex riuscirà a non “dare di matto” per l’appunto e a sopportare la situazione e lo scompiglio che porterà Amber …
Nel prossimo capitolo vedremo anche la reazione di Jo e Mer …. E come sempre vi dico lasciate tantiii commentiniii,grazie a tutte quelle che fino ad ora hanno seguito e recensito la storia,spero che continuerete a leggere e a recensire,con i vostri consigli e pareri preziosi …. baci a tutteeeee e alla prossimaaaa!!!!
Ps.Cara Mark_Derek adesso tocca a te postare il nuovo capitolo!!Un accordo è un accordo (Scherzo ovviamente) Phuahahah
 

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Capitolo 3
*** Il tempo si rifiuta di farmi stare meglio ***


Alex uscì dalla stanzetta con dietro Amber.
“Questa è mia sorella” annunciò con un ampio gesto del braccio alle due dottoresse che lo aspettavano fuori.
La Robbins  sfoderò un sorriso a 32 denti.
La Bailey stese la mano in direzione della ragazza.
Amber timidamente si presentò e si scusò per il tempo che aveva fatto perdere a loro e a suo fratello.
“Ti aspetto giù “ sibilò Amber ad Alex
“Ci vorrà un po’ “
“Non mi importa “ sorrise
Alex la guardò per un attimo e poi si diresse verso l’ascensore.
 
Amber ancora incredula camminò per un bel po’ tra i corridoi spogli dell’ospedale.
Davvero aveva parlato con Alex? O era stato tutto un sogno,un allucinazione?
Forse era già impazzita come la madre?
La verità era che Amber era spaventata a morte,da tutto,dall’esame che doveva subire ,dal rapporto con Alex …
Non si erano visti per sette anni,e adesso? Alex l’avrebbe ospitata in casa sua? Si sarebbe comportato di nuovo come il suo fratellone? Oppure si sarebbero comportati da estranei durante tutta la  sua permanenza?
Adesso aveva un lavoro,una vita, degli amici,ed Amber non rientrava in nessuna di quelle categorie
E questo le faceva rabbia,il fatto che l’avesse completamente esclusa dalla sua vita,cavolo se le faceva rabbia.
Amber infatti si sentiva insignificante ,un peso che Alex doveva sopportare.
Proprio come da bambini.
Rivedere Alex le faceva male,le faceva ricordare che nemmeno lui gli era rimasto accanto.
Gli risalivano in cuore tutte le mancanze che aveva dovuto sopportare,da sola.
 
 
Alex ancora non aveva detto niente alla Bailey per quanto riguarda la mappatura della sorella
Odiava chiedere favori,specie in ospedale,specie alla Bailey
Ma in questo caso era diverso,doveva farlo per Amber,perché lei aveva bisogno di lui,e quando un Karev chiede aiuto è perché ha un reale bisogno.
Si schiarì la voce
“Dottoressa Bailey,devo chiederle un favore” esordì deciso
“Che vuoi Karev  ,niente che riguardi dei pro-bono spero …”
“No,niente pro-bono” si ammutolì per un minuto cercando accuratamente le parole da usare
“Riguarda tua sorella,non è così?” disse la dottoressa senza staccare lo sguardo dal paziente che stavano operando
“ Vuole farsi mappare il genoma. Vuole sapere se ha gli stessi geni malati di mia madre,di mio fratello”
“D’accordo,non voglio sapere altro” Disse guardando Alex e accennando un breve sorriso
L’empatia della Bailey non le permise di rifiutare la richiesta fatta da Alex
“Domani va bene?”
“ Falla venire all’ora di pranzo “
 
La giornata trascorse rapidamente.
Alex ed Amber si limitarono a parlare dei soliti convenevoli artificiosi
La scuola,la casa,il quartiere
Niente di importante o particolarmente significativo
Lui le aveva fatto fare la conoscenza di Meredith e di Jo, però non riuscirono a  parlare più di tanto dati gli imminenti traumi in arrivo
Amber provò davvero tanta gioia nel conoscere finalmente la ragazza di Alex,non riuscì a manifestarlo a pieno,chiaro,troppo timida per farlo.
Ed anche a Jo non passò inosservata Amber,in realtà le legavano più cose di quanto loro potessero immaginare.
Certe cose non c’è bisogno di raccontarle,si avvertono e basta.
Alex insistette perché dormisse da loro.
Una volta vista la casa e sistemata la sua stanza Amber andò fuori,a prendere un po’ d’aria
Alex dopo non molto la raggiunse
“Va tutto bene?” disse accomodandosi vicino a lei
“Ma certo. Mi dispiace solo per il disturbo”
“Scherzi? Ma hai visto quanta gente abita qui? Sei mia sorella,non farti questo problema,intesi?”
“Intesi “ sorrise
Ne seguì qualche minuto di silenzio
“Lo hai più sentito?” disse improvvisamente Amber con lo sguardo basso.
Faceva freddo quella sera.
“Chi avrei dovuto sentire?”
“Papà … lo hai più sentito?”
Alex esitò un attimo per poi sedersi vicino ad Amber,incrociò le mani
Non sapeva cosa fosse meglio,se dirle che lo aveva visto morire sotto i suoi occhi;
Se dirle che si era fatto una nuova famiglia che lo odiava quasi quanto loro perché non era cambiato di una virgola,oppure mentirle
“Allora?”
Alex la fissò
“Tu lo hai più rivisto?” Amber lo guardò solamente senza pronunciare parola
“E’ venuto qui in ospedale perché stava male. Con tutto quello schifo di cui si faceva era solo questione di tempo. E’ stato uno stupido caso,ma l’ho riconosciuto subito. Lui si è ricordato di me solo quando ho incominciato a pestarlo” sorrise ironicamente.
 “E’ morto,ma gli sono  rimasto vicino,fino all’ultimo respiro.”
Amber si voltò verso di lui,profondamente commossa  “Quel  Bastardo …” proruppe in lacrime,ma non per quel’uomo che si ostinava a chiamare papà,pianse per Alex.
“Io non me lo sono mai perdonata ” disse piangendo “di somigliargli,di avere i suoi dannati occhi azzurri,ogni volta che mi guardo allo specchio è come se lo vedessi,dannazione! “
Guardò Alex per un attimo
 “E’ uno schifo,è uno schifo e basta,a volte la mamma non riesce a guardarmi negli occhi,se lo fa poi va di matto. Dice “ Va via Jimmy,devi andartene,lascia stare i miei bambini!” poi inizia a piangere,e l’unico modo per farla calmare è quello d andare via.
Non me lo sono mai perdonata,non me lo sono mai perdonata di ricordare papà,di ricordarlo a te, ad Aaron,di  ricordarvelo ogni volta che mi guardate negli occhi “ A quel punto non riuscii più a continuare
Tutto il dolore racchiuso nelle parole di Amber fece rattristare Alex prepotentemente.
Più guardava la sorella piangere più avrebbe fatto qualunque cosa pur di farla smettere
“Tu hai dei bellissimi occhi Amber,mi sono sempre piaciuti,e non ho mai,nemmeno per un secondo pensato a Jimmy.  Lo so che è uno schifo … Ho sempre fatto di tutto per evitare a te e ad Aaron di vedere anche solo l’ombra di quello che  ho visto io,ma ho fallito,e mi dispiace”
Amber serrò le labbra e abbracciò violentemente Alex,continuò a piangere ancora per un po’
“Va tutto bene,non preoccuparti,puoi piangere,ci sono qua io. Non fa niente,sta tranquilla”
Alex pronunciò quasi meccanicamente quelle parole,come quando erano piccoli.
Jimmy odiava sentire i suoi figli piangere,se piangevano lui li picchiava,se piangevano perché li picchiava,lui li picchiava ancora più forte.
Così quando Jimmy tornava a casa qualunque cosa succedesse piangere era proibito,anche se diventava violento,maltrattava la madre,anche se li sgridava e li scaraventava contro il muro.
Così quando andava via tutti tiravano un profondo sospiro di sollievo,Amber correva in braccio ad Alex ed incominciava a piangere.
Erano quelle le esatte parole che Alex diceva per consolare la sorellina. Sempre e solo quelle.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Rieccomiiii dopo tanto tempo ^__^ Non ho mai dimenticato questa storia,solo ho avuto il classico “Blocco dello scrittore” che spero di aver sconfitto!!!!  Vi è piaciuto? A quanto pare Amber non riesce proprio ad andare avanti …. Chissà che esito avrà questa mappatura e chissà magari anche Alex potrebbe farsi condizionare e pensare di farla … Chi può saperlo ù.ù
Spero tantissimo vi sia piaciuta,ma comunque sia lasciate tanti pareriniiii li aspetto con ansia!!!
Al prossimo capitolo,bacini <3<3<3<3 

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