Un nuovo inizio

di Shimba97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La fine ***
Capitolo 2: *** La svolta ***
Capitolo 3: *** Nuove abitudini ***
Capitolo 4: *** Gli sbagli si pagano ***
Capitolo 5: *** La vera faccia della medaglia ***
Capitolo 6: *** Un piccolo imprevisto ***
Capitolo 7: *** La verità fa male ***
Capitolo 8: *** La loro storia d'amore ***



Capitolo 1
*** La fine ***


Camilla non poteva crederci. Renzo l'aveva tradita. E stavolta Carmen era rimasta incinta.

Era riuscita a trovare Livietta in un bar, stava per raggiungerla, quando una macchina era spuntata all'improvviso. Livietta era corsa subito, ma sua madre era stesa a terra priva di conoscenza.

Pochi istanti prima di essere investita Camilla aveva telefonato a Gaetano, dicendogli di raggiungerla, doveva parlargli urgentemente, lui l'aveva rassicurata del fatto che si trovava praticamente là. Non si accorse però che Renzo l'aveva seguita e cercava di raggiungerla.

Si accorse di lui, ma nel modo di guardarlo si distrasse dalla strada.

- no Camilla non mi lasciare.. io ti amo- disse Gaetano sopraggiunto sul posto, avendo visto tutta la scena.
In quel momento sopraggiunse Renzo, che cercò di fare scostare Gaetano, ma lui si oppose:
- invece di fare l'idiota chiama aiuto che Camilla non respira!- detto ciò ricominciò la rianimazione cardio- respiratoria.
Fu portata di urgenza in ospedale, in arresto cardiaco.
-Dottore, che notizie ci sono?- disse Gaetano al primario che usciva dalla stanza, accanto a Renzo.
- Ha avuto un arresto cardiaco che è durato troppo. Siamo riusciti a ristabilire il battito, ma siamo preoccupati perchè il cervello non ha ricevuto ossigeno per troppo tempo. Temiamo danni celebrali."
A quelle parole Gaetano si pietrificò. Non poteva succedere. Non a lui. L'unica donna che abbia mai amato.
"Se avessi chiamato aiuto subito invece di fare l'eroe adesso lei non sarebbe così!"disse una voce troppo familiare, Renzo.
La rabbia e la paura presero il sopravvento su Gaetano.
Prese Renzo per la camicia e lo sbattè al muro.
" Come osi dire una cosa del genere? Io ho solo cercato di non farla morire!"
"Gaetano lasciami" disse Renzo visibilmente spaventato.
- Hai idea di cosa vuol dire amare una persona per dieci anni? Si, io amo Camilla, da dieci anni. E molte volte ho cercato  di sedurla, ma lei ha resistito per la sua famiglia, perchè non voleva ferirti e per vostra figlia! Ma adesso ho capito che si sbagliava, perchè tanto il marito aveva altro a cui pensare invece di un bacio di nascosto!- disse con il fuoco dentro gli occhi Gaetano.
- Non ti permetto di dire una cosa del genere!-
- Ah no? Quindi tu non sei l'uomo che pur avendo una moglie ed una figlia è andato di nuovo a letto con la sua ex amante mettendola incinta?!- Sputò tutta la sua rabbia.
Renzo rimase fermo e senza parole. Non aveva mai visto Gaetano in questo stato.
- Chi ti ha detto tutto ciò? Camilla?- disse sussurrando Renzo.
- Si. Dopo averlo saputo è corsa da me-
- E certo! Si è andata a consolare dal vicino!- disse sarcastico il coniuge.
Gaetano strinse di più la morsa nella sua camicia e gli gridò: Io e tua moglie non abbiamo fatto mai nulla, ho sempre cercato di trattenermi, e lei ci riusciva benissimo! Veniva sempre da Tommy! E sai cosa ha fatto quando è venuta da me? Si è addormentata accanto a Tommy, perchè era distrutta da quello che TU le hai fatto!-
- Peccato che Tommy non sia suo figlio!-
- I genitori non sono solo di sangue Renzo. I genitori devono essere anche presenti. E Camilla non sarà sua madre biologica, ma è sua madre per le attenzioni che gli da. - disse mollando dopo la presa su Renzo, fulminandolo con lo sguardo.
- Ti è sempre stata fedele. Ma per cosa? Ha cercato do salvare il suo matrimonio 2 volte, per cosa? Per cosa mi chiedo?! Lei ha sofferto tantissimo per il tuo primo tradimento, e ha cercato di rimettere insieme i pezzi. Io le sono stato accanto non come amante, ma come amico, perchè ne aveva bisogno. E tu l'hai tradita di nuovo, e stavolta ancora peggio. Hai superato il limite dell'inimmaginabile. - disse tombario Gaetano.
- È stata una notte!-
- Una notte in cui avete concepito una vita!-
- È stato uno sbaglio!
- Uno sbaglio al quale ora non puoi tornare indietro!-
Renzo abbassò gli occhi, reo di avere di nuovo combinato un disastro.
- Camilla è l'unica cosa di prezioso che ho. E non l'ho mai potuta sfiorare, non ho mai potuta amarla.-
- per favore non voglio i dettagli-
- ed io invece te ne dico uno. Nel 2007 eravamo andati a prendere il solito Vermouth. Abbiamo attraversato la strada ed è spuntato un camioncino. Ha quasi preso di petto Camilla. Sono riuscito a tirarla via in tempo.-
- Che vuoi dire con tutto ciò?- disse seccato e curioso Renzo.
- Voglio dire che quella volta dopo che l'ho acchiappata non l'ho lasciata. L'ho baciata. E lei ha ricambiato. -
- Ecco qua! Prima che io combinassi tutti i danni già lei mi aveva tradito!-
- Non ho finito di parlare. È vero, ci siamo baciati, ma subito dopo le si è staccata e mi ha guardato con occhi colpevoli. Si era pentita. Tu dopo i baci che hai dato ad altre ti sei pentito?- disse serio Gaetano guardandolo negli occhi.
- Io..-
- Ecco, me l'aspettavo. E credimi Renzo, ci sono state così tante occasioni per Camilla di tradirti, ma mai ha fatto nulla, anzi, io mi avvicinavo e lei mi respingeva. Ecco che moglie hai. Ha fatto di tutto per salvare il matrimonio, ma come si è visto era più importante per lei che per te.-
A quel punto Gaetano gli diede le spalle e si girò verso il vetro della stanza di Camilla.
- Adesso, se non ti dispiace, devo stare io con lei. Perchè tu devi fare altro o sbaglio?
- Ho la prima ecografia del bambino con Carmen-
-Ecco appunto. Meglio se vai, non vorrai deludere pure lei.-
Renzo non rispose, si guardarono dritti negli occhi e subito dopo lui scomparve dietro il corridoio.
Passarono giorni dall'incidente, Camilla era sempre in condizioni stabili ma gravi. Gaetano passava quasi tutto il giorno a guardarla dal vetro, con la speranza che un giorno si sarebbe svegliata.
E questo accadde. Quando Gaetano guardò verso Camilla vide lei muoversi.
Corse dal dottore per dire che si era svegliata.
Il primario entrò nella stanza, lasciando Gaetano dietro il vetro.
- Allora signora, come si sente?- chiese dolcemente il primario.
- Voglio vedere Gaetano.. Il commissario Berardi.. per favore..- disse Camilla con una flebile voce.
- Naturalmente. Sa? È stato qui ogni giorno dopo il suo incidente, la guardava per ore dietro il vetro- disse accennando un sorriso.
- È sempre stato molto paziente..- disse sorridendo lei.
- Glielo chiamo-
Il primario uscì dalla stanza, chiamando Gaetano, che indossò il camice e la cuffia, perchè era un ambiente sterilizzato.
- Ciao- disse sorridendo dolcemente Gaetano entrando dalla porta.
- Ciao- disse con lo stesso tono e la stessa faccia lei.
- Mi hai fatto spaventare sai professoressa?-
- I commissari non si spaventano per così poco- disse lei cercando gli occhi di lui.
- Poco? Oh Camilla.. - disse appoggiando la sua mano nella guancia di lei, e per sua sorpresa non si spostò.
- Ho sentito cosa hai detto prima che i perdessi i sensi..-
- Come hai fatto a sentirlo?- chiese stupito lui.
- Ho sentito la tua voce, e per un attimo sono tornata vigile..-
- Ho detto quelle parole perchè sono la verità. Non era solo per il momento drammatico.-
- Lo so.-
- E senza accorgemene l'ho detto anche davanti a Livietta..-
- Hai combinato un disastro mio caro vicequestore- disse sorridendo.
- Beh, uno in più che danno fa?- disse guardandola negli occhi.
- A proposito di danni.. Dimmi la verità Gaetano.. Quando ho perso conoscenza io sono..- venne anticipata da lui- Morta? Si. -
- Ho cercato di praticare la rianimazione, ma tu non ti svegliavi..- disse con gli occhi lucidi lui.
- Shh.. - sussurrò Camilla passandogli una mano nella guancia.
- Ho avuto il terrore di perderti Camilla, non avevo mai provato una cosa simile..- sussurrò mentre una lacrima scendeva dal suo viso.
- Se fossi morta sarei morta serena, perchè al mio fianco avevo te.-
Lui alzò gli occhi per incontrare quelli di lei, e fu un attimo.
La baciò con dolcezza ma anche con disperazione, quella disperazione che l'aveva accompagnato per tutti i giorni del coma di Camilla.
A quel bacio lei rispose accarezzandogli la mascella, sfiorandogli i capelli in movimenti circolari.
Gaetano si accorse di tutto ciò, ma non volle interrompere il bacio. Quel momento era troppo importante per farlo finire così presto.
Si staccarono solo per mancanza di aria, e quando si staccarono i loro occhi brillavano.
- Cosa vuol dire questo Camilla?- disse lui serio.
- Che ho fatto più male a me che a loro. Ho rinunciato a te per giusta causa, ma ero l'unica che rispettava i doveri matrimoniali.. -
- Tu credevi a questo matrimonio Camilla. Non l'hai fatto solo per Renzo, ma soprattutto per Livietta. Non ti biasimo..- disse spostando un riccio ribelle dal suo viso.
- Ma non è servito a nulla.. Renzo mi ha tradito per la seconda volta.. Ed ora diventerà padre.. Non mi è rimasto nulla..-
- Non è vero Camilla. Ci sono io e non ti lascerò mai.. Perchè tu sei mio chiodo fisso qui, (indicando la testa), e anche, (prendendole la mano e posizionandola nel suo petto) e soprattutto qui. -
Camilla sentì per la prima volta il battito del suo cuore, e una lacrima scese lungo il suo viso.
- Gaetano perdonami per tutti questi anni.. Non ho fatto altro che farti soffrire..-
- No Camilla, tu mi hai reso un uomo migliore. Un uomo innamorato, padre e soprattutto amico della persona che amo alla follia.-
Camilla non disse nulla, lo avvicinò a sè, lo strinse e lo baciò.
Ma non sapevano che tutta la scena era stata vista dalla persona che aveva causato tutto questo. Renzo. Rimase impassibile mentre vedeva sua moglie baciare l'uomo che amava. Non amava lui. Non più ormai. Ma lui. L'uomo che gli aveva fatto il discorso più importante di sempre.
Prese coraggio, e si mise davanti al vetro, in modo da essere visto.
Camilla lo notò, e il suo sgaurdo cambiò.
- Non voglio che entri qui- disse a Gaetano.
- Stai tranquilla. Ora vado a parlargli.- detto questo si alzò dal letto e uscì dalla stanza.
- Non vuole vederti.- disse Gaetano chiudendo la porta.
- Lo so. L'ho visto il suo sguardo-
- Ti tengo informato di ogni novità-
- Grazie- concluse - senti Gaetano, volevo scusarmi per prima, ero pieno di rabbia e gelosia.-
- Renzo- disse - lo eravamo entrambi. Quindi mi scuso anche io.- disse porgendo la mano per una stretta.
Stretta che non tardò ad arrivare.
- Trattala bene a Camilla, non fare come ho fatto io-
- Non succederà- disse Geatano guardandolo negli occhi.
- Bene- concluse- meglio se vado.-
- Ciao -
Quando Renzo si allontanò, Gaetano rientrò nella stanza e guardandola negli occhi disse: - ha capito Camilla- disse sorridendo - mi ha chiesto scusa per prima-
- Per prima? Cosa è successo?- disse preoccupata lei.
- il giorno del tuo incidente, all'arrivo dell'ospedale abbiamo avuto una lite.. Ed io..-
- e tu?- disse lei sempre più preoccupata.
- Ed io l'ho preso per la camicia e l'ho sbattuto al muro, sputandogli tutto l'odio che avevo per averti fatto del male. Ho raccontato del nostro bacio senza volerlo, ero accecato dall'ira-
Camilla era sconvolta. Davvero Gaetano aveva fatto una cosa del genere?
- Gaetano.. Non c'era bisogno..-
- Si che c'era bisogno Camilla. Ha sempre dato la colpa a te e dopo il suo ultimo tradimento ha continuato a dire che la colpa era tua. Non ci ho visto più. Perdonami- disse prendendole la mano per darle un dolce bacio.
- Gaetano.. Devo chiederti una cosa..- disse emozionata lei.
- Qualunque cosa-
- Dì "si".-
- Si?- chiese stupito lui.
- Si.. Dimmi solo "si", ma non posso dirti di cosa si tratta, non ora-
- Va bene Camilla.. Si. Mille volte si- disse sorridendole.
Camilla prese la sua mano e la strinse in una morsa.
- Tra qualche giorno uscirai da qui.. Ti andrebbe di venire a stare da me? Solo per il periodo di convalescenza dato che Tommy non c'è e tu sicuramente non..- chiese titubante Gaetano.
- Accetto.. Non posso stare a casa mia.. -
- Posso capire.. Allora posso andare a prendere dei vestiti a casa tua?-
- Certo.. Nella borsa ci sono le chiavi..- disse accennando un sorriso.
Lui si avvicinò alla borsa cercando le chiavi, avendo difficoltà nel trovarle.
- Ma certo che voi donne una borsa normale no eh?- disse ridendo.
- Certo che no, sennò che donne saremmo?- disse lei ridendo entrambi.
Prese le chiavi, diede un leggero bacio a fior di labbra a Camilla e uscì dalla stanza. Destinazione: casa di Camilla e inevitabilmente di Renzo.
Arrivato davanti casa di Camilla, nel momento di aprire la porta esitò-"E se in casa trovo Renzo come mi comporto? Come glielo spiego? Sai Renzo, Camilla per il momento viene a stare da me, ma spero che rimanga per tanto!" pensò.
Non volle più ascoltare la sua testa, mise le chiavi nella toppa e girò.
La casa era deserta, nessuna persona dentro. Gaetano potè tirare un sospiro di sollievo.
Diede un leggero sguardo alla casa, poi si incamminò nella stanza da letto. Non potè non pensare a quante volte Camilla e Renzo abbiano fatto l'amore in quella stanza. A quel pensiero gli venne un forte senso di nausea.
Cercò di cambiare i pensieri nella sua mente, aprendo l'armadio per prendere dei vestiti. Pensò a quella volta in cui lui e Camilla vennero legati e chiusi in quell'armadio.
Al pensiero di avere Camilla a pochi centimetri di distanza, quando lei gli ha levato il bavaglio, e quando lui ha fatto lo stesso con lei, ma dopo le aveva passato le labbra nel collo e lei aveva sospirato appoggiandosi alla sua spalla con il suo respiro nel collo..
- Tutto molto eccitante- disse tra sè e sè, non potendo fare a meno di sorridere.
In quel momento sentì la serratura di casa scattare e aprirsi.
-Maledizione- disse a bassa voce.
Sapeva che era Renzo, ed era pronto ad affrontarlo.
Gaetano prese gli ultimi vestiti e li infilò nel borsone, uscendo di corsa dalla stanza.
Si trovò davanti per sua sorpresa non Renzo.
- Livietta?- riuscì a dire.



Ehm.. Salve! :)
Questa è la mia prima storia, non so come può sembrare, ma è quello che secondo me dovrebbe accadere nella 6 stagione..
C'è molta fantasia in questa storia, e molte sorprese, quindi spero che continuiate a leggerla e a farmi sapere cosa ne pensate..
Grazie mille! :)

 

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Capitolo 2
*** La svolta ***


- Gaetano?- disse la ragazza evidentemente sorpresa - che ci fai qui?-
- Beh, tua madre mi ha dato le chiavi per prenderle qualche vestito.. Tra qualche giorno esce dall'ospedale e non vuole tornare qui..-
- Beh certo, stare in una casa con un uomo che dopo 20 anni di matrimonio ti tradisce con la sua amante che rimane pure incinta è davvero pesante..- disse sarcastica la ragazza.
- Livietta, so che non è facile da digerirla, ma devi cercare di perdonare tuo padre-
- Mi ha fatto troppo male. Non posso parlarne proprio adesso- disse con un nota di dolore lei.
- Beh capisco- concluse lui - adesso devo andare da tua madre, le piacerebbe se tu venissi a trovarla-
- Ci sono andata circa un'ora fa- disse sorridendo- ah, mi ha detto che ti avrei trovato qui.. Mi ha detto che starà da te per un pò di tempo, e che mi cominci a fare un'idea di te-
- un'idea di me?- disse spiazzato lui.
- Già.. Chissa cosa voleva dire Gaetano vero?- disse la ragazze ridendo alla vista della faccia mezza scioccata e imbarazzata del vicequestore.
- Beh.. Io non so proprio.. Cioè forse.. Ma..-
- Tranquillo Gaetano, lo so che ami mia madre. E lei ama da te. Da quando ti ha conosciuto. So che ero piccola ma vedevo tutto io. Le si illuminavano gli occhi quando era con te, e con mio padre non capitava da ormai troppo tempo.. Soprattutto quando ti guardava negli occhi-
- Cioè.. cosa? Ci hai visti? Non che abbia nulla da nascondere, perchè io a tua madre l'ho sempre rispettata e..- venne interrotto da Livietta- una volta vi ho visti insieme, eravate ad un tavolo del bar e parlavate chissà di cosa.. Vi guardavate come se vi volevate saltare addosso, ma allo stesso tempo vi studiavate, a mò di sfida- disse con un sopracciglio alzato lei.
- Io non volevo saltare addosso a tua madre, cioè si, mi sarebbe piaciuto.. Oh cavolo che sto dicendo..- disse mettendosi le mani davanti la faccia.
Livietta scoppiò a ridere e continuò il dialogo- Anzi, lei ti studiava, aveva il suo solito atteggiamento: "se ti studio più a fondo posso capirti meglio:, mentre tu, beh, tu avevi la sguardo:" se vuoi studiarmi meglio credo che tu ti debba avvicinare"- disse.
Gaetano era rosso come un peperone, e non sapeva cosa dire.
- Gaetano- disse lei seria - quella volta vi siete baciati in mezzo alla strada, lei stava per essere presa in piano da un camioncino-
Gaetano era scioccato, possibile che non si era reso conto che Livietta era là?
- Livietta posso spiegarti..- cercò di giustificarsi lui.
- Non c'è nulla da spiegare. Da quel bacio pieno di passione ho capito che mia madre era cotta a puntino.. Ma non poteva e non voleva lasciare papà.. Ecco perchè è scappata..-
- Scusa Livietta. Non avrei dovuto approfittarmi di tua madre sotto schock..- disse scusandosi Gaetano.
- Eh no Gaetano, stavolta devo corregerti: non sei stato tu a baciare mia madre, bensì lei- disse- chissà da quanto lo voleva fare, e chissà da quanto tu la provocavi - disse accennando un sorriso.
- l'ho provocata molto.. Anche quando non ci siamo visti per anni e poi ci siamo rivisti a Torino ho continuato a sedurla.. Pensa, quando tu una notta dormivi dalla tua amica, tuo padre era a Londra per lavoro, e siamo rimasti da soli perchè da me era scoppiato un piccolo incendio non ha ceduto.. Cioè diciamo..-
- Che vuoi dire con "diciamo"?- disse con un sopracciglio alzato lei.
- Mi sono avvicinato, e lei non si è mossa.. Le ho sfiorato le labbra e stavolta lei non si ritraeva, anzi, aveva chiuso gli occhi.. Ma..-
- Ma!?!?- disse impaziente Livietta.
- Potty ha abbaiato e ha svegliato Tommy che dormiva nel divano accanto.. Ho dovuto portare Tommy a letto e tua madre mi ha consigliato di andare a letto.. le sue testuali parole: e dopo vai a letto, che è meglio così"..-
- Beh ma si può dire che mia madre è idiota!-
- Livietta!!!-
- E scusa va! 10 anni Gaetano che assisto ai continui litigi dei miei genitori! 1 separazione, 2 traslochi, poi ritornano insieme, e vado in giro per l'Italia come un pacco postale!- gridò irritata lei.
- Tua madre l'ha fatto per te.. Per voi- disse teso Gaetano.
- Non poteva rimettere assieme la famiglia se il marito è fedifrago e la moglie pensa ad un altro..- disse rassegnata lei.
- Livietta. Ho fatto di tutto per tenere tua madre fuori dalla mia vita. Ho cambiato città, l'ho allontanata, ma non è servito- disse con tono fermo e serio.
- Lo so.-
- Sapevo che era sposata e aveva una famiglia, l'ho saputo dal primo giorno che l'ho vista. E all'inizio la stuzzicavo, ma alla fine ho preferito staccarmi, allontanarmi da lei, per il bene di entrambi-
- E lei ha sofferto molto per questo- disse Livietta con tono accusatorio.
- Ho sofferto anche io. Molto-
- Ora però non dovete soffrire più. Hai campo libero Gaetano-
- Non riesco a capire se è ironico o serio- disse contrariato Gaetano.
Fu fulminato con lo sguardo dalla ragazza, che poi aggiunse:- sarà strano vedere mia madre con un altro uomo, ma lei sta bene con te e tu stai bene con lei, quindi-
- Quindi per te andrebbe bene?- disse lui stavolta con il sopracciglio alzato.
- Si- disse - basta che non vi vedo in atteggiamenti strani quando ci sono io- disse provocatoria.
- Sarà fatto!!- rispose con un sorriso a 36 denti.
I due si salutarono e Gaetano uscì dall'appartamento, doveva assolutamente parlare con Camilla di quanto era successo.
Arrivato in ospedale ebbe un brutto presentimento. Si avviò a passo veloce verso la camera di Camilla ed il suo presentimento era corretto: Renzo era dentro con Camilla ma lei era girata dall'altro lato come disturbata da quella presenza, mentre Renzo sicuramente stava spiegando le sue ragioni.
- Eravamo ubriachi! È stata una notte!- riuscì a sentire.
Poi vide Camilla sussurrare qualcosa, ma non riuscì a sentire, e subito dopo il suo viso si riempì di lacrime.
- Questo è troppo- disse Gaetano.
Entró nella stanza senza bussare, trovandosi addosso lo sguardo infuriato di Renzo e lo sguardo sollevato di Camilla.
- Adesso Camilla deve riposare, credo che per oggi l'hai fatta stancare abbastanza- disse tombario il vicequestore.
- Non sei nessuno per dirmi quando me ne devo andare- rispose a dentri stretti Renzo.
- Ma io si. Dopotutto sono ancora tua moglie . Esci dalla stanza e lasciaci soli- li interruppe Camilla- Per favore Renzo- concluse vedendo lo sguardo del marito spegnersi.
- Io me ne vado, ma dobbiamo parlare-
- Non oggi. Non si è ancora ripresa. Rispetta le sue scelte.- disse Gaetano.
- Come tu hai rispettato le sue eh?- rispose Renzo a mò di sfida.
- Senti chi parla- ribattè Gaetano- proprio tu non puoi parlare-
Renzo stava per ribattere ma fu di nuovo interrotto da Camilla - Adesso piantatela. Entrambi. Renzo esci-
Detto questo Renzo prese la sua valigetta e uscì.
- Scusa Camilla. Ho esagerato di nuovo..- cercò di giustificarsi Gaetano.
- Si. Hai esagerato, e non deve accadere più- disse lei- ma - continuò- hai fatto bene, quindi vieni qui- disse muovendo la mano verso il letto, facendogli posto.
Gaetano sorrise teneramente e si accomodò vicino a lei.
- A casa tua ho incontrato Livietta-
- Ah. È stata pacifica?- domandò Camilla un pò in apprensione.
- Beh, diciamo che è stata sincera-
- In che senso sincera?- domandò Camilla sgranando gli occhi.
- Mi ha detto che dovevi cedermi fin dall'inizio, almeno si risparmiava 2 traslochi e 1 separazione-
- L'ho fatta soffrire tanto- sussurrò stringendosi a Gaetano e accoccolandosi nel suo petto.

Shh non ho finito- le mise un dito sulle labbra che subito lei baciò suscitando un brivido in lui - ha detto che tu mi desideravi da tanto, e te lo si leggeva negli occhi.. Ha visto il nostro bacio Camilla, qualche anno fa.. E lei ha visto che tu mi baciasti.. Era carico di passione e desiderio- ma - aggiunse- ti sei sentita in colpa e sei scappata per lei, e per suo padre-
Camilla sgranò gli occhi, non aveva visto Livietta quel giorno, e non credeva che avesse visto tutta la scena. Aveva solo 10 anni all'epoca. Cosa poteva pensare una bambina di quella età vedendo sua madre baciare un uomo che non era suo padre?
Gaetano notò lo sguardo di lei e disse per rassicurarla - mi ha detto che non ha nessun problema a vederci insieme, ma che dobbiamo stare attenti a certi atteggiamenti che potrebbero traumatizzarla- le disse sorridendo.
- Aspet.. cosa? Ha detto questo?- domandò spiazzata.
- Ahimè si, e siccome domani si torna a casa lei non ci vedrà- disse lui con lo sguardo malizioso.
- ehi, che hai in mente?- disse lei con un sopracciglio alzato.
Lui le si avvicinò e le sussurrò all'orecchio- lo vedrai mia cara Camilla, lo vedrai- disse soffiandole nell'orecchio, scatenando in lei un brivido in tutta la spina dorsale.
Gaetano sentì lei ingoiare a vuoto, e capì che aveva raggiunto il suo obiettivo.
Passarono tutto il giorno a chiaccherare, e in certi momenti anche a flirtare, e il desiderio cresceva nei loro occhi ogni secondo di più.
Passó un giorno e finalmente Camilla potè lasciare l'ospedale con le rassicurazioni del medico di non fare sforzi e rimanere a riposo.
Quando finalmente raggiunsero l'appartamento di lui Camilla si bloccò.
- Qualcosa non va?- domandò Gaetano.
- No.. no.. sto bene- cercò di rassicurarlo ma non riuscendoci.
- Beh, dato che non vuoi entrare..- disse Gaetano, posando a terra i borsoni, caricandosi Camilla sulle spalle - ti faccio entrare io cara mia-
- noo lasciami!!- disse ridendo Camilla sbattendogli  leggeri pugni sulle spalle.
Quando furono dentro Gaetano la guardò con aria giocosa, come se l'azione di prima l'avesse fatta per dispetto un bambino.
Andò a prendere i borsoni e li portò dentro, dopodichè chiuse la porta.
Gaetano si appoggiò alla porta di ingresso, con Camilla di fronte a lui.
- Non mi scappi più professoressa- disse con voce roca che lei udì bene - io sono follemente innamorato di te- conclise scandendo bene le parole.
Gaetano cominciò ad avanzare verso di lei, mentre Camilla cominciò ad indietreggiare.
Lui continuò la sua avanzata, e Camilla indietreggiava, finchè lei non tocco un muro.
- Sei in trappola Camilla- disse lui avvicinandosi pericolosamente a lei.
Si fermò proprio davanti a lei, mettendo le mani sopra la sua testa, così da bloccarle eventuali vie di fughe.
- In quell'armadio ti sarei saltato addosso- sussurò nel suo orecchio.
Sentì Camilla trattenere il respiro e continuò la sua tortura.
- Quando mi hai levato il bavaglio mi hai sfiorato, ed in quel momento non ti avrei levato solo il bavaglio-
- Gaetano.. Per favore..- disse con aria supplichevole Camilla, che sentiva che tutta la loro tensione sessuale si stava accumulando in loro.
- Non posso smettere professoressa. Devo spiegarti. Quando mi hai levato il bavaglio poi io ho fatto lo stesso con te.. E quando sei stata liberata il tuo respiro era nel mio collo.. Mi hai fatto impazzire- disse con voce roca Gaetano, continuandole a parlarle all'orecchio.
A quel punto Gaeteno si mosse veloce, bloccando Camilla tra il muro e il suo corpo, cingendole i fianchi in una morsa salda.
A Camilla scappò un gridolino di sorpresa, cosa che compiacque a Gaetano.
- Gaetano.. Stai cercando di farmi impazzire?- disse la prof con occhi carichi di desiderio.
- Certamente prof, lo voglio follemente- disse Gaetano infilando una mano sotto la maglietta, accarezzandole la schiena.
A Camilla uscì un gemito che non riuscì a trattenere e subito dopo Gaetano perse la testa: la baciò con foga e passione infilando entrambi le mani sotto la sua maglietta.
Camilla non se lo lasciò ripetere due volte, slacciò la cravatta e la buttò nel pavimento passando alla camicia che immediatamente levò. Aveva davanti lo spettacolo più bello: Gaetano a petto nudo che la baciava con passione.
Gli passò le mani nel petto come a voler constatare che quei muscoli sono veri, non sono solo sogni.
Gaetano nel bacio sorrise.
Dopo averle levato la maglietta passò alla cintura dei pantaloni.
Vederla in intimo era estremamente eccitante.
Entrambi si tolsero i rispettivi pantaloni, rimanendo solo in intimo.
Gaetano la sollevò, facendole portare le gambe incrociate intorno a lui, per poi partire in direzione della camera da letto continuando a baciarla.

L'appoggiò sul letto e cominciò a baciarla appoggiandosi sui gomiti, scese sul collo lasciando una scia di baci infuocati.
Camilla lo strinse a sè, cingendogli le spalle ma poco dopo cominciò a scendere: prima le spalle, poi la schiena e dopo il fondo schiena, stringendo l'unico indumento ancora addosso al suo uomo.
- Camilla..- sussurrò con voce roca Gaetano - così mi farai impazzire-
Camilla non ascoltò, continuando quello che aveva interrotto. Mollò la presa sui suoi boxer ma subito dopo infilò la mano dentro i boxer, disegnando dei piccolo cerchi concentrici nel suo gluteo.
A gaetano uscì un gemito grutturale, non poteva aspettare più.
Bloccò le mani di Camilla sopra la sua testa, sfilò il reggiseno e cominciò a darle piacere.
A quel punto non ci fu più tempo per pensare: Gaetano le sfilò gli slip e Camilla fece lo stesso: fece scendere i boxer lungo le sue gambe muscolose molto lentamente godendosi lo spettacolo del vicequestore nudo davanti a lei.
Subito dopo diventarono una cosa sola, una sensazione mai provata da entrambi.
Sapeva di amore, amore vero.
Camilla non aveva mai provato questo con Renzo anche quando erano una coppia felicemente sposata, anche quando avevano concepito Livietta.

 

Salve gente! Ecco il secondo capitolo! Dovevo pubblicarlo lunedì ma per impegni ho dovuto anticiparlo..Spero che vi piaccia!! :)Se volete lasciate un commento :) le critiche sono sempre bene accette per migliorare :) Ciao! :D

 

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Capitolo 3
*** Nuove abitudini ***


La luce filtrava dalle finestre infastidendo i due piccioncini che dormivano beati ancora avvinghiati tra loro.
Il primo a svegliarsi fu Gaetano, a cui la luce arrivava dritta negli occhi..
Quando riuscì a mettere a fuoco si rese conto di non essere solo: la sua professoressa dormi a tranquilla accanto a lui, con ancora i segni della notte scorsa.
Era adorabile, con i suoi ricci scombinati e la faccia rilassata da bambina. Ma poi c'era un particolare piuttosto eccitante: la coperta che la copriva arrivava al suo fondoschiena, lasciando ammirare la sua schiena nuda. Ma Gaetano oltre quella bellissima visione si accorse di alcuni particolari nella sua pella candida: aveva dei piccoli segni rossi: morsi dati la notte scorsa da lui stesso.
Gaetano si rimproverò per quello che le aveva combinato, aveva esagerato..
Dolcemente le sue dita scivolarono sulla pelle scoperta cercando di svegliarla. Erano tocchi leggeri ma si vedeva dalla faccia di Camilla che a lei piacevano molto. Piano piano cominciò a svegliarsi aprendo quegli occhioni da cerbiatta che solo lei poteva avere. Ancora assonnata lei sorrise vedendo davanti a se il suo Gaetano a petto nudo con il quale la coperta gli copriva dalla pancia in giù.
- Buongiorno..- disse ancora con la voce assonnata.
- Buongiorno- rispose lui, continuando ad accarezzarle la schiena.
- Dormito bene signor vicequestore?-
- Mai dormito meglio professoressa- detto questo la baciò dolcemente.
Ben presto il bacio divenne fuoco ed il desiderio di entrambi era di avere di più.
Gaetano, tendosi con le braccia saltò sopra Camilla, che era schiacciata nel materasso, e i loro occhi si scontrarono. Erano così vicini e le loro labbra si chiamavano a vicenda.
- Credo che stanotte io abbia esagerato- disse il vicequestore a due centimetri dalle labbra di lei.
- Per esagerazione sai che eccedo sempre io. Ogni tanto è lecito fare al contrario- disse Camilla, intuendo il motivo di quelle parole - se ti riferisci ai morsi che sono stampati nella mia schiena ti faccio presente una cosa viceqestore- disse avvicinandosi ancora alle sue labbra - quei segni sono estremamente eccitanti- detto questo Camilla lo baciò con trasporto e la risposta di lui non si fece attendere.
Fecero di nuovo l'amore con più consapevolezza della notte prima, capendo che più nulla li avrebbe divisi, neanche tutti i problemi che dovevano affrontare per la loro relazione.
Era ormai mezzogiorno ed entrambi erano estremamente affamati.
- Credo che ci dovremmo alzare- sussurrò Camilla - ho una fame da lupi-
- Ti prego non andare.. Rimani qui- disse lui intensificando l'abbraccio da dietro.
- Gaetano lo sai anche tu che vorrei stare qua tutto il giorno.. Ma ti ricordo che con lo stomaco pieno tutto viene più facile.. - disse lei con tono malizioso.
I sensi di Gaetano si riaccesero, ma sapeva che non poteva fare nulla per ora.
- Ok va bene.. Mi ha convinto..- disse alzando le mani in segno di resa, mettendosi seduto nel letto.
Camilla gli sorrise e si alzò sotto lo sguardo vigile di Gaetano, che si era immobilizzato dalla no chalance della professoressa che si era alzata completamente nuda per andare sotto la doccia.
Gaetano sgusciò dalle coperte seguendola a ruota in bagno.
Dopo la doccia andarono in cucina per preparare un'insalata condita.
Camilla tagliava la lattuga e Gaetano si occupava del condimento. Tutto scorreva liscio fino a quando Camilla non si girò involontariamente verso la finestra della sua casa.
Vide Renzo affacciato che la fissava.
Lei aveva addosso un paio di pantaloncini e una maglietta corta. Non si vestiva così chissà da quanto tempo.
- Camilla cosa è succ..- disse Gaetano immobilizzandosi quando vide lo sguardo di Renzo sulla sua Camilla.
Il tempo si fermò. Si guardarono per minuti che sembrarono secoli.
- Gaetano, rientriamo- disse afona Camilla.
- Tesoro sei sicura?- disse titubante Gaetano.
- Mai stata così sicura- detto questo ritornò a tagliare la lattuga.
Gaetano però si mise davanti alla finestra in modo protettivo nei confronti di Camilla, aprendo le braccia per quasi tutta la finestra.
Renzo lo guardava indignato, ma è questo che si era meritato dopo tutto il pasticcio che aveva fatto.
Gaetano era vestito con un paio di pantaloncini e una maglietta bianca attillata; chi non voleva vedere vedeva lo stesso.
Renzo drignò a denti: sapeva che non poteva fare nulla.
Subito dopo fu Renzo a lasciare la presa: guardò per un'ultima volta Gaetano e lasciò la finestra.
Quest'ultimo sapeva che Renzo non si arrendeva facilmente, come aveva tolto Camilla a Marco poteva farlo anche con lui. Ma non sapeva chi aveva davanti. Non sono un vicequestore, un ufficiale di polizia, ma soprattutto un uomo, un uomo pazzo di amore per una donna sposata, che non ha mai perso la speranza neanche dopo 10 anni passati a rincorrerla. Lui non si sarebbe arreso e avrebbe lottato con tutte le forze.
Passato il pranzo era arrivato il momento di pulire i piatti. Naturalmente Camilla si offrì di lavarli ma lui le disse che lei era un'ospite, e gli ospiti devono essere serviti e accontentati.
- Allora, dato che sei un'ospite hai un solo desiderio da chiedere- disse Gaetano- Beh, deve essere fattibile però- concluse sorridendo.
- Baciami- disse senza esitazioni Camilla guardandolo negli occhi.
- Beh professoressa, ho detto fattibile, e in questo momento non posso ottemperare alla tua richiesta- rispose con aria di sfida.
- Cosa? Come sarebbe?- domandò Camilla con un sopracciglio alzato.
Gaetano cominciò a girarle attorno, come a studiarla, continuando a fissarla dall'alto verso il basso- sai professoressa, come ufficile di polizia ho un certo autocontrollo, ma con te lo perdo quasi del tutto già quando ti sto accanto, figurati se ti bacio- disse avvicinandosi a lei prendendole per la vita.
- Potresti fare un'eccezione no?- rispose Camilla guardando le sue labbra avvicinarsi.
Gaetano si avvicinò fino a sfiorarle vedendo Camilla chiudere gli occhi ma poi lui si staccò all'improvviso- potrei fare un'eccezione, ma non adesso- disse con un sorriso compiaciuto mentre a Camilla usciva un gemito di frustrazione.
Gaetano allungò la mano per afferrare quella di Camilla per poi concludere - vieni con me ti faccio vedere una cosa- per poi con le mani unite andare nell'altra stanza.
Non sapevano che tutta la scena era stata vista da Renzo, che furente aveva dato un pugno al muro.
- Ahia! Ma porca..- disse Renzo massaggiandosi la mano gonfia - ma che pensavo di fare? Il muro mica si fa niente..- concluse.
Rassegnato aprì il freezer e  prese del ghiaccio per la mano.
Si accomodò sul divano e appoggiò la testa nel cuscino
- Ma cosa ho fatto?..- pensò- ho distrutto la mia famiglia.. Ho distrutto Camilla.. Tutto per un mio bisogno fisico..- si mise le mani sul volto- ma forse ho fatto bene.. Camilla mi vuole.. anzi mi voleva bene.. ma non mi amava più.. Vedevo come guardava il "poliziotto superpiù.. E come non guardava me.. - pensò sconsolato-
Si alzò dal divano e disse ad alta voce - Ma adesso devo prendermi le mie responsabilità: ho un figlio da crescere e gli insegnerò il rispetto, quello che non ho avuto io nei confronti della mia famiglia- lo disse con convinzione, come ad autoconvincersi. Posò il ghiaccio, si mise una fascia intorno alla mano gonfia, prese le chiavi e uscì dalla casa.
[...]
- Allora, ti è piaciuta la sorpresa?- disse sorridente Gaetano.
- Adesso capisco perchè non volevi avvicinarti a me vicequestore- l'abbracciò Camilla.
Avevano passato l'intero pomeriggio sul divano a cercare il vestito giusto per lei per uscire la sera stessa a cena.
- Camilla questo ti sta di incanto- disse Gaetano sbalordito.
Il vestito era di seta nero, lungo, senza maniche, con uno scollo morbido nel seno, che con i capelli ricci e lunghi fino alle spalle di lei le stava di incanto.
- Tu dici? Io credo invece che sia troppo vecchia per indossare questi vestiti.. Ho ormai cinquant'anni suonati..- disse abbassando lo sguardo lei.
Gaetano la bloccò per le spalle costringendola a guardarlo negli occhi- Camilla tu sei la donna più bella di questo pianeta. Mi sono innamorato di te quando ne avevi quaranta, e dopo 10 anni io sono qui, a dire finalmente alla donna che amo, tra le mie braccia che è la donna più bella del pianeta, anche a cinquant'anni suonati- disse dolcemente lui sorridendo.
Camilla sorrise dolcemente abbracciandolo e infilando il viso nell'incavo del suo collo.
- Ma.. anche dopo 10 anni- sussurrò lui abbassando lentamente la zip del vestito - mi fai sempre lo stesso effetto.. Anzi.. Forse prima riuscivo a resisterti.. Ma adesso proprio no- concluse prendendola in braccio con ancora addosso il vestito per portarla in camera da letto.

[...]
- Si chi è?- rispose quando il citofono suonò.
- Ciao sono io.. Apri..- rispose.
Aprì il citofono e dopo pochi secondi suonarono al campanello.
- Renzo che ci fai qui?-
- Scusa Carmen, è solo che non potevo stare a casa mentre.. Oh lasciamo perdere va.. - si pentì di quello che stava per dire - come stai? Il bambino?-
- Stiamo entrambi bene grazie..- disse lei poggiando una mano nel ventre rotondetto- ma adesso spiegami, perchè sei venuto qui di fretta e furia?-
- Non potevo stare a casa mentre dalla finestra vedevo mia moglie che pendeva dalle labbra di quello- rispose accigliato.
- Ma chi? Camilla che pende dalle labbra di chi?- vedendo Renzo sempre più accigliato disse- ah.. Gaetano non è vero?-
- Lo odio!- gridò Renzo agitando le mani- ha infatuato mia moglie e adesso lei è innamorata di lui!-
- Renzo.. Siami noi che abbiamo combinato un disastro..-
- Ti prego Carmen non ti ci mettere pure tu!!-
- Va bene Renzo.. Ma.. Cosa hai combinato alla mano? L'hai gonfissima!- disse prendendoli la mano e sentendo l'urlo di dolore di Renzo- Renzo hai sicuramente qualcosa di rotto, vieni, andiamo all'ospedale- e dopo le contestazioni di Renzo uscirono dalla casa per andare all'ospedale.

 

 

Salve a tutti! Mi scuso per il ritardo ma non sono stata in città! Spero che vi piaccia! :)

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Capitolo 4
*** Gli sbagli si pagano ***


- Lo sai che ti amo ogni giorno di più?- disse Camilla accucciandosi nel petto di Gaetano.
- Ed io te l'ho mai detto che non mi abituerò mai queste parole?-
Entrambi sorrisero sotto le coperte dopo aver fatto l'amore e dopo essersi coccolati caddero di nuovo nell'impeto della passione.
[...]
- Che cosa ti avevo detto io?- disse seccata Carmen- 3 ossa rotte, complimenti Renzo per la tua idiozia-
- Ho avuto un momento di rabbia e davanti avevo il muro quindi..- disse toccandosi il tutore che gli avevano messo i dottori.
- Quindi adesso hai 3 ossa rotte e 2 mesi di prognosi..-
- Carmen, mentre davo il pugno ho visto mia moglie che prendeva la mano a quello là. Sicuramente la stava portando a letto. Ed io non ho potuto fare nulla per fermarla- disse serio Renzo.
- Renzo, anche se fosse lei lo ama. E tu hai portato a letto me, anche se non è la stessa cosa, ma noi abbiamo sbagliato, lei invece è consapevole, e questo vuol dire che lei voleva che succedesse- lo zittì Carmen - hai visto se ha più la fede? -
- No, non l'ha più.-
- Da quanto tempo?-
- In effetti da quando ci siamo rimessi insieme dopo la prima separazione- disse contrariato Renzo
- Allora è finita Renzo, da più tempo che credi, fattene una ragione- disse Carmen- ha fatto una scelta come tu hai fatto la tua-
- Spero solo che non se ne penta. Vuoi venire a cena da me? Mi piacerebbe un pò di compagnia-
- Accetto volentieri-
[...]
- Tesoro sei pronta?-
- 5 minuti ed esco, giuro- disse ridendo Camilla.
E finalmente dopo circa cinque minuti uscì dalla stanza da letto trovando la faccia di Gaetano come una statua.
- Sei.. Bellissima- disse Gaetano ancora imbambolato.
Camilla aveva il vestito nero di seta provato il pomeriggio stesso, con dei tacchi che esaltavano il suo girovita, i suoi ricci lunghi sulle spalle con sicuramente un pò di schiuma, del trucco scuro sugli occhi che le stava di incanto e del rossetto non troppo acceso sulle labbra.
E per finire una piccola sciallina nera di seta fine.
- Neanche tu sei niente male vicequestore- disse Camilla squadrandolo dalla testa ai piedi.
Gaetano aveva uno smoking nero con righe sottili e una cravatta beige, la barba non fatta ma curata che lei adorava, e i capelli spazzolati all'indietro che lo rendevano un sogno.
Gaetano non resistette  la baciò.
Il bacio durò poco perchè fu interrotto da Camilla - Gaetano, se continuiamo così passiamo direttamente al dopo cena- gli disse soffiando all'orecchio.
Gaetano rabbrividì a quelle parole dette con così naturalezza ma aveva ragione, non potevano continuare.
- Allora sarà meglio andare professoressa no?- disse sorridendo.
Presero le chiavi e chiusero la porta.
[...]
- Renzo ma da quando guidi così lentamente?- disse sorpresa Carmen
- Da quando accanto a me non ci sei solo tu ma nostro figlio- disse continuando a guardare la strada.
Carmen rimase sorpresa dalla risposta di Renzo, non credeva che lo avrebbe mai ammesso, ma lui sarebbe stato un buon padre.
- Arrivati- disse
Parcheggiarono e scesero dalla macchina, arrivarono nel condominio ma scorsero al buio due figure molto familiari. Entrambi di bloccarono. Camilla e Gaetano.
[...]
Camilla e Gaetano erano appena scesi dal condominio e si avviavano verso la macchina quando video due figure bloccate in mezzo al sentiero in cemento.
- Oh no- disse sottovoce Camilla.
- Camilla cosa c'è?- disse preoccupato Gaetano che si fermò.
- Quelli sono Renzo e Carmen. Non ce la faccio a incontrarli.-
- Camilla, l'unica uscita è questa.. Non puoi evitarli per sempre.. Ormai ti hanno vista.. Che cosa possono pensare se ti vedono fuggire?-
- Hai ragione.. Stammi vicino Gaetano..-
- Sempre..-
Si presero per mano in una stretta salda e ricominciarono a cammianare.
Finalmente li raggiunsero e Renzo non credeva ai propri occhi: Camilla era bellissima, era vestita elegante come il poliziotto superpiù, e sicuramente non era felice di vederlo.
- Ciao Camilla-
- Renzo- disse afona lei.
- Ciao Camilla- disse Carmen imbarazzatissima.
- Ciao Carmen- rispose un pò più dolce del saluto riservato a Renzo.
- Gaetano- disse a denti stretti Renzo.
- Ciao Renzo. E tu devi essere Carmen se non mi sbaglio - disse Gaetano allungando la mano.
- Esatto. Piacere- rispose Carmen ricambiando la stretta.
- Cosa hai fatto alla mano?- domandò Gaetano.
- Oh ma nulla, ha dato qualche martellata e si è dato un colpo alla mano- disse con no chalanche  Carmen cercando di essere convincente.
- Capisco..- sorrise Gaetano non credendo per niente a Carmen.
- Dove state andando?- azzardò Renzo.
- Non sono fatti che ti..- Camilla fu interrotta da Gaetano- stiamo andando a cena, come voi- rispose tranquillo.
- Esatto, e non vogliamo ritardare vero Renzo?- disse Carmen cogliendo l'indizio di Gaetano.
- Si.-
- Quindi vi auguriamo buona serata, andiamo Camilla- disse Gaetano facendo un segno di saluto alla coppia.
Si avviarono a passo svelto verso l'uscita buttando un sosprio di sollievo.
- Hai visto che è andata bene?- ruppe il silenzio Gaetano.
- Lo avrei strangolato. E tu stavolta mi avresti dovuto arrestare-
- Ma non è successo, grazie a questo busto qui davanti!- rise Gaetano.
- Scemo che sei..- rise Camilla dandogli un colpetto al braccio.
[...]
Dopo l'incontro ravvicinato con Camilla e Gaetano Renzo era diventato davvero molto nervoso.
La cena non era stata delle migliori e il silenzio regnava sovrano.
- Renzo forse è meglio che vada- disse Carmen alzandosi dalla tavola.
- No aspetta! Perchè?- disse Renzo risvegliandosi dal suo sonno catatonico.
- Perchè non ci sei con la testa e so anche il perchè, ti ricordo che c'ero anche io davanti-
- Scusami Carmen.. È solo che non ero abituato a vedere Camilla così..-
- Dici Camilla in abito da sera sinceramente bellissima?-
- Si..- disse a voce bassa Renzo.
- L'hai trascurata Renzo. Non uscivate mai e stava sempre a casa-
- MA TU DA CHE PARTE STAI?! - gridò Renzo alzandosi dalla sedia.
- Dalla parte di una donna sposata che come marito ha avuto un uomo che l'ha tradita. Ecco da che parte sto. E non vuol dire che se aspetto un figlio da te io sia d'accordo delle scelte sbagliate che hai fatto! Camilla è una donna meravigliosa, e tu hai approfittato del suo rispetto nei tuoi confronti. Perchè io le credo. Le credo quando dice che non ti ha mai tradito con Gaetano. Glielo si legge negli occhi.- rispose secca Carmen lasciando Renzo senza parole.
- Gaetano mi ha detto che si sono baciati anni prima che io combinassi tutti i disastri- disse freddo Renzo.
- Una cosa è baciare. Un'altra è andarci a letto. Ti ha mai detto se è successo?-
- No.-
- Appunto. Se fosse successo Camilla non sarebbe riuscita a nascondertelo.-
Renzo la fulminò con lo sguardo, ma sapeva che aveva ragione.
- E sentiamo, adesso che mi hai fatto sentire più uno schifo di quello che sono che cosa dovrei fare?-
- Prenditi le tue responsabilità e lasciala andare-
- Non.. Posso..- disse chiudendo gli occhi.
- Non puoi fare altro. Hai tradito la sua fiducia. Mi dispiace Renzo ma non credo che potrai rimediare- disse dispiaciuta Carmen mettendogli una mano sulla spalla.
Renzo chiuse gli occhi e una lacrima scese dal suo viso. Si mise a sedere sul divano capendo davvero le parole di Carmen. Non sarebbe tornato più nulla come prima.
[...]
- È stata davvero una bellissima serata Gaetano..- disse Camilla uscendo dal ristorante prendendo la mano a Gaetano che la strinse.
- Ti va se non andiamo subito a casa?-
- E dove vorresti andare?-
- Lo vedrai professoressa..- disse Gaetano invitandola ad entrare in macchina.
Guidò fino ad una zona tranquilla di mare finchè non spense la macchina.
Gaetano scese dalla macchina e aprì la portiera dal lato di Camilla, cercando la sua mano per un gesto galante.
- Ohh quanta galanteria stasera- disse sorpresa Camilla accettando l'aiuto.
Gaetano sorrise, chiuse la macchina ed insieme a Camilla raggiunse la spiaggia.
Camilla si tolse i tacchi e li prese con la mano destra.
- Mi spieghi il perchè di questo momento?- ruppe il silenzio lei.
- Non posso fare nemmeno una passeggiata sulla spiaggia con la mia compagna?-
Disse "compagna" ed a Camilla risultò il nome più semplice del mondo, ma con il significato più grande.
- Certo che puoi farla..- rispose tranquilla- tranne che domani devi andare a lavoro, e non voglio che tu ti sveglia stanco-
- Mi sono preso una settimana di ferie, sono ancora tuo per altri 7 giorni-
- Lavoro o no tu sei già mio- rispose Camilla avvicinandosi alle sue labbra.
Mossa che Gaetano non si fece ripetere: la baciò con dolcezza ma poi tutto venne da sè: scoppiò la passione e ben presto i buono propositi di finire la serata tranquillamente finirono nel dimenticatoio.
- Vicequestore lo dovresti sapere bene che atti osceni in luogo pubblico è un reato punibile con la detenzione- disse Camilla col fiatono staccandosi dal bacio.
- In questo secondo non mi importa del codice civile o del codice penale. In questo momento sono solo un uomo con un grande ed irresistibile desiderio- rispose- voglio fare l'amore con te Camilla qui, in questa spiaggia- concluse.
- Se parli così come posso allontanarti?- rispose lei e subito dopo furono di nuovo labbra contro labbra e la tensione che saliva ogni secondo di più.
I primi indumenti che sparirono furono la giacca e  la cravatta che Camilla levò con estrema lentezza, cosa che al vicequestore non passò inosservata,  poi la sciallina di lei.
- Questa è di intralcio non credi?- disse Camilla sbottonando la camicia. Quando finalmente tutti i bottoni furono aperti Camilla la aprì in un gesto violento trovandosi di fronte il petto scolpito di lui.
Lei cominciò a baciargli i pettorali per poi scendere agli addominali mentre sentiva Gaetano trattenere il respiro. Poi risalì tenendo le labbra leggere contro la sua pelle; cosa che fece impazzire il vicequestore: la staccò da quella dolce tortura e abbassò la zip del vestito facendolo scendere delicatamente.
Fu sorpreso nel constatare che Camilla quella sera non aveva indossato un reggiseno.
Partì una lunga sequenza di baci, prima il collo, il petto, i seni e poi sull'addome, ritornando su come aveva fatto lei.
Però a differenza sua Camilla non sospirava ma si lasciava scappare qualche gemito di apprezzamento.
Quando finalmente fu libera dal vestito e lui di tutto il resto finalmente lui la poggiò sulla sabbia facendo venire i brividi a Camilla: il suo corpo bollente contro la freschezza della sabbia.
Dopo pochi attimi furono una cosa sola e il loro amplesso durò un'infinità: entrambi non volevano che quel momento così importante finisse.
[...]
- Carmen ti va di dormire qui? Non mi va che vai in giro di notte-
- E chi deve andare in giro di notte? Sono ingravidata ricordi?-
- Appunto! Pure per questo non voglio che stasera vai via-
- Va bene Renzo rimango- disse Carmen- ma solo perchè non voglio prendere il taxi.. Dove dormo?-
Renzo si guardò intorno e disse- se vuoi dormi nel letto matrimoniale mentre io dormo nel divano-
- Nel letto matrimoniale?- domandò scioccata- ma è tuo e..- fu interrotta da Renzo che disse- non puoi dormire nel divano, staresti scomoda e poi nella situazione in cui ti trovi è meglio dormire comodi, non vorrei un parto dentro casa-
- Renzo sono di 5 mesi, è impossibile partorire!- disse- ma va bene, dormirò nel letto matrimoniale.. Livietta dove sta?-
- È a Londra per una vacanza studio e ci starà per qualche mese-
- Ah.. Speriamo che prima del suo ritorno riusciamo a risolvere la questione.-
Renzo sapeva che la questione di cui parlava Carmen era Camilla, che per l'appunto ancora non era tornata.
- Lo spero- abbozzò- ma su dai, ora vatti a preparare, mentre io mi preparo il divano-letto.-
Carmen annuì e sparì dietro la porta.
- Ma dove sei Camilla.. Dove sei?- pensò Renzo tra sè e sè.

Salve a tutti! Mi scuso per il ritardo ma come sempre gli impegni sono tanti..
Spero che questo capitolo vi piaccia, e se volete farmelo sapere basta lasciare un piccolo commentino!
Ringrazio tutti quelli che leggono la mia storia! A presto! :)

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Capitolo 5
*** La vera faccia della medaglia ***


- E' stato bellissimo- disse Camilla mentre con Gaetano ritornava alla macchina.
- Davvero. Stavolta è stato tutto perfetto. Tutto- rispose Gaetano sorridendo.
Il tragitto risultò tranquillo, tra una chiacchera e l'altra arrivarono sotto il residence.
- Oh mamma mia hai visto che ore sono?- disse scioccata Camilla.
- Ehm.. Non proprio.. Perchè che ore sono?-
- è l'una e mezza!- disse sottovoce.
- Ah. Beh credo che abbiamo fatto un pò tardi, ma ne è valsa la pena- disse sussurrandole all'orecchio.
Salirono l'ascensore e finalmente tornarono a casa.
Appena entrati Camilla buttò la borsa nel divano della cucina e si levò la scialletta.
Gaetano la seguiva con lo sguardo per vedere cosa aveva in mente. Vide Camilla prendere due bicchieri e versarci dentro del Vermouth.
- Solita abitudine non è vero professoressa?- domandò mentre prendeva dalle mani il bicchiere offerto.
- Tutto è cominciato così. A noi.- affermò lei alzando i bicchieri e facendo un brindisi.
Dopo aver bevuto il loro amato aperitivo era arrivato il momento di andare a letto.
- Credo che per stasera i fatti abbiano parlato da soli- disse lei.
- Esatto. Quindi a nanna senza fiatare professoressa- rispose lui sorridendo a 36 denti.
L'afferrò per la vita e la baciò dolcemente stavolta per godersi il momento. Subito dopo porse la mano a Camilla che afferrò e sparirono dietro la porta della camera.
Però tutta la scena era stata vista come sempre da Renzo che stavolta invece dello scatto d'ira avuto i  precendenza ebbe solamente un forte senso di nausea e rassegnazione.
[...]
- Ti ho persa Camilla.. E non posso fare nulla per cambiare le cose- disse Renzo stringendo in un pugno la mano sana.
Subito dopo vide la luce della camera da letto di fronte spegnersi ed ebbe il gesto istintivo di girarsi dall'altro lato come se avesse paura di vedere qualcosa o come se stesse cercando di non credere alla realtà.
Salutò Carmen e andò a dormire.
Passò la notte insonne, e come sempre dovette prendersi un chilo di bicarbonato perchè la cena gli era rimasta sullo stomaco. Subito dopo si addormentò per la stanchezza.
[...]
Si erano addormentati così, abbracciati e beati.
Il loro risveglio fu dolce mentre il giorno faceva la sua comparsa.
Camilla si svegliò per prima constatando che Gaetano dormiva ancora con i lineamenti del viso rilassati.
Cercò di staccarsi dalla sua morsa per andare a preparare il caffè ma due braccia forti la strinsero.
- Dove credi di andare professoressa?- disse un Gaetano ancora assonnato e con gli occhi chiusi.
- Amore devo preparare il caffè- rispose lei ridendo.
Gaetano aprì gli occhi scontrandosi con gli occhi marroni di lei.
- mi hai chiamato amore- disse lui più lucido tenendo sempre la stretta.
- Faccio male?- disse lei avvicinandosi a lui.
- Per niente professoressa.. Per niente-
A quel punto Gaetano la caricò sulle braccia finendo sopra di lui..
- Ti stai cacciando in grossi guai commissario-
- Prima di tutto non sono un commissario ma vicequestore, e se per caso non ricordi professoressa i pericoli ci sono sempre nel mio mestiere- disse lui sistemandola meglio.
Lei si sedette meglio nel suo addome e si scontrò con qualcosa di più duro che sicuramente non potevano essere i suoi addominali.
Un gemito uscì dalle labbra di Camilla senza che lei potesse fare nulla e Gaetano sorrise compiaciuto.
- Che hai professoressa? Problemi di percorso?-
- Sta.. Zitto- disse lei riprendendosi dal dolce shock.
Dopo pochi secondi lei fu sulle sue labbra con quasi violenza, e Gaetano capì che in quel momento aveva bisogno di farla sentire amata.
In un gesto fluido le levò la leggera vestaglina di seta rimanendo nuda ai suoi occhi e subito dopo ribaltò le posizioni schiacciandola nel materasso e dandole piacere in tutto il corpo. I gemiti di Camilla rimepivano la stanza e Gaetano potte solo continuare la sua dolce tortura: la scia di baci infuocati rendevano la pelle di Camilla un vulcano pronto ad esplodere e sapeva che c'era quasi riuscito.
Per la prima volta da quando stavano insieme fece un gesto che non aveva mai fatto: unì le sue mani con quelle di Camilla e subito dopo spinse il suo corpo contro quello di lei. Quello che uscì dalla bocca di Camilla era un misto di sorpresa e di piacere.
Quando finalmente aprì gli occhi vide il suo Gaetano che la osservava tranquillo.
Castano contro celeste. Terra contro mare.
Lui si abbassò per darle un lungo bacio nel collo e subito dopo fu dentro lei.
Riuscì in tempo a tapparle la bocca con un bacio perchè il suono che uscì dalla bocca di Camilla era qualcosa di unico: non aveva mai visto Camilla perdere il controllo così.
Cominciò a muoversi dentro di lei con affondi delicati e lenti, ma poi la delicatezza svanì e lasciò spazio all'istinto: pelle contro pelle e la fine che si avvicinava sempre più.
La prima che interruppe quel momento fu Camilla e dopo pochi secondi venne anche lui. Gaetano si accasciò contro il petto di Camilla, erano ancora uniti ma nessuno dei due voleva dividere quella unione.
Si addormentarono così, sfiniti e soddisfatti.
[...]
- Buongiorno Renzo-
Carmen faceva la sua comparsa in cucina trovando un Renzo completamente invecchiato.
Renzo la salutò con un gesto della mano per poi continuare a mescolare il suo caffè.
- Hai dormito poco non è vero?-
- Dire che ho dormito poco è un eufemismo. Non ho dormito proprio- disse lui con la voce stanca mentre si passava una mano tra i capelli.
Carmen lasciò lo stipite della porta per poi avvicinarsi al tavolo.
- Neanche io sono riuscita a dormire bene..-
- Nottataccia anche tu eh?-
- Beh.. Diciamo che era qualcuno che nn voleva che chiudessi occhio- disse sorridendo abbassando lo sguardo sul suo ventre accarezzandolo.
- Ha cominciato a scalciare?- disse lui con una nuova luce negli occhi.
- Si.. -
Renzo si alzò dalla sedia e abbracciò Carmen che fu presa alla sprovvista.
- Renzo, ma ti senti bene?- domandò lei sorpresa.
- Voi due siete per ora la ragione per il quale non affondo- disse.
Carmen sorrise solamente, non disse nulla, ma lo abbracciò più forte.
Renzo passò una mano nel ventre di Carmen e disse: Ciao piccolino.. Sono il tuo papà.. Ti crescerò e ti insegnerò a non diventare come me.. mai!- disse sussurrando.
Carmen aveva le lacrime agli occhi, non si aspettava un comportamento del genere da Renzo.
[...]
Erano passate le dodici e entrambi ancora non  avevano nessuna voglia di alzarsi dal letto.
- Dai amore, io ho famee!- gridò Camilla mentre rideva.
- E no dai! Un altro pochino!!- rispose Gaetano tenendola stretta in un abbraccio.
- Gaetano.. Non ti ho detto una cosa.. Oggi firmo la separazione..- disse Camilla con tono triste.
Subito Gaetano mollò la presa e incrociò i suoi occhi.
- Sei pronta?-
- È dura.. Ma devo farlo..-
- Vieni qui- disse lui mentre se l'avvicinava per un abbraccio.
Si abbracciarono forte e Camilla finalmente riuscì a calmarsi.
Si alzarono e prapararono ormai il pranzo, mangiarono con calma e poi si andarono a fare una doccia.
Si prepararono per uscire e dopo aver chiuso la porta ed essere scesi aspettarono Renzo che stava scendendo con Carmen. L'imbarazzo fu assoluto.
Concordarono di andare con la macchina di Gaetano, così non ci sarebbero stati problemi di parcheggio.
Arrivati davanti lo studio legale tutti scesero dalla macchina. Camilla e Renzo chiesero a Gaetano e Carmen di aspettare giù, perchè era una faccenda che dovevano risolvere loro.
Quando i coniugi scomparvero dalle scale Carmen chiese a Gaetano:- quindi tu e Camilla state insieme?-
- Si, abbiamo una relazione- disse tranquillo mentre la guardava- ma vedo che anche tu e Renzo siete.. intimi- concluse guardandole la pancia.
Carmen si rese conto del suo sguardo e chiarì la situazione- Si, sono andata a letto con Renzo, ma ero ubriaca, lo eravamo entrambi. Si, sono incinta, e non avrei mai abortito. E no, io e Renzo non abbiamo una relazione, si sta solo prendendo le sue responsabilità-
Gaetano rimase un attimo immobile per la tenacia che aveva avuto nel rispondergli così, ma cercò di puntualizzare- Carmen, io non ti sto giudicando. Io non ti conosco abbastanza per giudicarti, ma conosco abbastanza Renzo per dire che è uno stronzo- continuò- e la mia relazione con Camilla non è tranquilla lo capisci? Ci sono giorni che è tranquilla ed altri giorni che piange tutto il giorno. Sta soffrendo maledettamente per questa situazione.-
- Ma la colpa non è solo mia!- gridò lei.
- Ma io non sto dando la colpa a te lo capisci? Carmen non sei tu la causa!- urlò Gaetano- se Renzo amava davvero Camilla anche da ubriaco si doveva rendere conto che quello che stavate facendo era uno sbaglio! E invece se n'è fregato come sempre!- disse urlando e poggiando i pugni al muro- Io non riesco a vedere più Camilla così. Non ci riesco proprio. E se devo dare a qualcuno la colpa di tutto questo la do a Renzo, non a te- concluse guardandola negli occhi.
Carmen in quel secondo capì tutta la sofferenza che Renzo aveva provocato a Camilla. Lei si sarebbe sempre sentita uno sbaglio. Perchè lei aveva rovinato tutto. Aveva rovinato la famiglia di Renzo, l'aveva mandata in frantumi.
Parlarono ancora per poco quando videro finalmente Camilla e Renzo tornare.
- Possiamo andare- disse tombaria Camilla e Gaetano capì che era stato un sacrificio molto doloroso quello che aveva fatto.
Quando finalmente tornarono a casa dopo che era calato il silenzio in macchina gli ex coniugi si salutarono per tornare nelle proprie case.
Camilla aprì la porta, posò le chiavi nel tavolo e senza dire una parola sparì dietro il bagno.
Gaetano capì che era meglio non segiurla, ma quando sentì il getto d'acqua si ricordò che Camilla non aveva preso il suo accappatoio così entrò in bagno e si accorse che la porta era aperta. Trovò Camilla dentro la doccia ma vestita con la faccia all'insù mentre il getto d'acqua le picchettava nel volto.
Le lacrime si confondevano con l'acqua, ma Gaetano era sicuro che lei stesse piangendo.
Senza dire una parola entrò  anche lui nella doccia togliendosi le scarpe ma lasciandosi i vestiti e l'abbracciò forte; sentì Camilla stringersi forte a lui e cominciare a singhiozzare.
- Io lo amavo- disse piangendo.
- Lo so- disse solamente lui.
- Mi fidavo di lui-
- Lo so.- disse accarezzande la schiena.
- Mi fidavo, lo amavo.. Ma mi ha tradita lo stesso.. Cos'è che io non ho in confronto a Carmen?- disse stringendosi di più a Gaetano.
- Voglio essere sincero con te Camilla.. A me Renzo fa schifo. Sia come uomo che come marito. So che non sono le parole che vuoi sentirti dire adesso, ma è questo quello che penso. Sinceramente oggi ho avuto modo di parlare con Carmen, e lei non ha nulla di diverso da te. È lui che voleva tutto: la moglie, l'amante e pure il figlio-
Camilla scoppiò in un pianto disperato e aprì di più l'acqua, era un modo per scacciare via tutta quella sofferenza.
- Scusa tesoro.. Io non volevo..- Gaetano non riuscì a terminare la frase che Camilla lo baciò delicatamente.
Non era un bacio passionale, nè dolce, era un bacio di fiducia, di consapevolezza.
Quando finalmente si staccarono entrambi si guardarono e Gaetano le disse: -Credo che sia arrivato il momento di uscire da qui, prima che ci venga un bel raffreddore..- porgendole la mano che lei afferrò per poi uscire entrambi dalla doccia.
Presero dei vestiti asciutti e si levarono i vestiti fradici che infilarono direttamente nell'asciugatrice.
Mangiarono silenziosamente la cena ma il silezio fu interrotto dalla suoneria del telefono di Camilla.
Lei guardò il display e il suo volto si incupì. Renzo.
- Parlaci tu ti prego, non ce la faccio- disse lei porgendo con la mano tremante il telefono a Gaetano.
Gaetano annuì e ammaccò il bottome verde- Pronto?-
- Devo parlare con Camilla- disse secco.
- Camilla non può rispondere. Dì a me-
- Livietta tornerà tra qualche settimana da Londra, sa già della nostra separazione, ma dobbiamo mantenere il clima tranquillo-
Gaetano aveva messo il vivavoce permettendo a Camilla di sentire tutto.
Camilla annuì, e Gaetano rispose- va bene. Dove viene a stare lei?-
- Se per voi va bene da me-
Camilla annuì di nuovo e fece per alzarsi, ma sentì le gambe cedere e cadere a terra a peso morto. Aveva perso i sensi.
- Oh mio dio Camilla!-


Salve! Per fortuna questa volta sono riuscita ad aggiornare in tempo, grazie alla casa vuota e idee per la testa ahaha :)
Non so come mi sia venuto il finale, ma troverò qualche soluzione xD
Spero che il capitolo vi piaccia! A presto! :)

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Capitolo 6
*** Un piccolo imprevisto ***


- Oh mio dio Camilla!- gridò lui poggiando il cellulare nel tavolo.
- Cosa succede?? Cos'ha Camilla?!- gridò Renzo preoccupato dal telefono.
Gaetano corse ai piedi di Camilla, prendendole il viso tra le mani e gridò al cellulare lasciato nel tavolo: - Renzo chiama un'ambulanza subito!!!!-
Renzo chiuse subito la chiamata avvertendo subito il 118, che arrivò in poco tempo, ma non la portarono all'ospedale, la distesero nel letto controllando la pressione e facendo tutti i controlli.
Nel frattempo in casa erano arrivati Renzo e Carmen, che dopo la chiamata al 118 erano corsi da Gaetano, trovandolo a terra sul pavimento mentre sosteneva Camilla priva di sensi cercando di svegliarla.
- Allora dottore, come sta?- disse preoccupato Gaetano.
- La signora ha avuto un crollo nervoso; dovremmo farle un prelievo di sangue perchè ha dei valori alterati, questi svenimenti sono frequenti anche per altre cause-
- Altre cause?- dissero all'unisono Renzo e Gaetano.
- Si ma non mi sbilancio per ora, aspettiamo i risultati- disse congedandosi.
Subito dopo i soccorsi risalirono in macchina e andarono via.
- Posso stare un altro po? Pochi minuti.- disse Renzo guardando Gaetano.
- Certo-
Rimasero un'altra mezz'ora accanto a Camilla che nel frattempo dormiva come un sasso per colpa dei calmanti dati dai dottori.
Quando se ne andarono Gaetano si mise nel letto accanto a Camilla e abbracciandola forte le sussurrò: -amore mio io ti amo così tanto che ho avuto paura di perderti..- dopo ciò chiuse gli occhi e si addormentò.
Quando si svegliò si trovò gli occhi di Camilla addosso che lo fissavano.
Subito lui si alzò e si sistemò accrezzandole il viso.
- Amore come stai? Ci hai fatto preoccupare..- disse lui visibilmente preoccupato.
- Sto bene amore.. Sto bene adesso accanto a te..- disse Camilla accoccolandosi nel suo petto.
- Renzo ha avvertito il 118..- disse sentendo Camilla irrigidirsi- ha sentito tutto attraverso il cellulare e gli ho gridato aiuto-
Camilla si rilassò un pochino e sussurrò:- ma adesso accanto a me non c'è lui, ci sei tu-
Gaetano la strinse a sè baciandole la fronte. Possibile che quella donna le faceva una tenerezza assolutamente irresistibile?
- È meglio se ora ti riposo un pò..- le sussurrò cercando di sciogliere l'abbraccio- cucino io stasera-
Per tutta risposta sentì Camilla ridere e dire:- così all'ospedale non ci vado per uno svenimento ma per un intossicazione alimentare!-
Entrambi si guardarono e scoppiarono a ridere abbracciandosi.
[...]
Dopo diverse settimane Camilla si rimise del tutto, e l'arrivo di Livietta era imminente.
Renzo andò a prendere Livietta all'aereoporto, per poi cenare tutti a casa di Gaetano.
Erano riuniti lei, sua madre, suo padre e Gaetano, un quadretto piuttosto imbarazzante.
- Allora amore, com'è andato il viaggio? Com'è Londra?- domandò Camilla assaggiando il tiramisù.
- Londra è bellissima, è perfetta per me!- esclamò entusiasta la ragazza, poi facendosi più seria disse- mamma ho saputo che sei stata male, cosa è successo?-
- Ma niente amore, ho solo avuto un piccolo affaticamento di nervi, succede alle persone anziane come me!- cercò di sdrammatizzare beccandosi tutte le occhiataccie dei presenti.
- Mamma dopo posso parlarti? Da sola.-
- Certo!-
La cena si concluse tranquilla, con Renzo che si scusava per l'uscita di scena quella sera perchè Carmen, cagionevole di salute era rimasta nel suo appartamento e doveva andare a controllare.
- Non ti preoccupare papà, vengo tra mezz'ora- lo rassicurò Livietta.
Lui annuì, salutò tutti e uscì dalla porta.
Calò un silenzio che faceva tantissimo rumore per loro.
- Mamma devo parlarti-
- Am.. Camilla vado a preparare per andare a dormire- disse Gaetano notando i segni che Livietta gli mandava con gli occhi.
- Va bene Gaetano.. A dopo- sorrise lei.
Gaetano chiuse la porta e scomparì dietro l'angolo.
- Allora amore.. Che c'è? È successo qualcosa?-
- Mamma forse sono incinta- disse la ragazza tutto d'un fiato.
Camilla si pietrificò e la guardò fissa negli occhi- Livietta che cosa stai dicendo?-
- A Londra ho conosciuto un ragazzo, e sto con lui adesso.-
- Ma non potete farlo a questa età!- gridò lei alzandosi dalla sedia- oh mio dio Livietta cosa hai combinato!- esclamò infine mettendosi le mani ai capelli.
- Mamma! Ho detto forse! Non sono sicura!- la tranquillizzò lei prendendole un braccio.
Camilla cercò di calmarsi respirando a fondo, chiuse gli occhi e poco dopo disse con fermezza ma con dolcezza- domani compriamo un test di gravidanza, e sapremo la verità, siamo intese?-
- Grazie mamma!- esclamò Livietta abbracciando Camilla.
- Adesso vai però! Che tuo padre chiama la polizia se non ti vede arrivare! Sai com'è no?- disse lei ridendo cercando di smorzare la tensione.
- Si mamma, agli ordini- disse facendo il saluto militare- ci vediamo domani- diede un bacio a sua madre e aprì la porta della stanza per salutare Gaetano.
- Ciao Gaetano! Mi raccomando non divertitevi troppo!- esclamò.
Per poco Gaetano non cadde sul pavimento per colpa dei cuscini che aveva fatto cadere dopo le parole della figlia.
Livietta rise vedendo l'effetto che aveva causato a Gaetano e subito dopo risalutò sua madre e chiuse la porta di ingresso.
Camilla vide tutta la scena dallo stipite della porta scoppiando a ridere.
- Ah si ti diverti? Ma ti rendi conto di cosa ha detto tua figlia?- disse lui fintamente irritato.
- Beh? Cosa ha detto di male? Io e te ci amiamo e credo che non ci sia nulla di sbagliato- disse lei tranquilla con aria di sfida.
- Si lo so ma- venne interrotto da lei che gli mise un dito sulle labbra- stai zitto signor vicequestore e baciami-
Lui non se lo fece ripetere due volte e la baciò con passione. Quando si staccarono entrambi avevano il fiatone e le iridi erano dilatate per il desiderio.
Lei gli mise le braccia intorno al collo e sussurrò a pochi centimentri dalle sue labbra- forse dovremmo seguire il consiglio di mia figlia- continuò- non divertiamoci troppo- concluse per poi staccarsi da lui e divincolarsi per andare in camera da letto.
Subito Gaetano la raggiunse e la bloccò per la vita- ehi professoressa dove scappi? Solitamente sono le figlie che seguono i consigli delle madri non al contrario- detto questo la baciò con foga trascinandola in camera da letto.
Questa volta per la foga si scordarono le tende della camera da letto mezze aperte, e per loro sfortuna Renzo era affacciato alla finestra.
[...]
Renzo dopo che la figlia era tornata dalla casa di fronte si era rilassato poggiandosi sul davanzale della finestra per godersi l'aria pungente della notte, ma vide qualcosa che lo contrariò.
- Non ci posso credere- disde mentre si levava gli occhiali rossi.
L'immagine di Camilla e Gaetano avvinghiati come due adolescenti gli fece venire il voltastomaco, ma decise di guardare tutto quello che si riusciva a vedere.
Vide i baci famelici, i vestiti che piano piano sparivano, e poi non vide più nulla.
- Maledetto..- ringhiò.
- Papà hai detto qualcosa?- sentì una voce familiare dietro la sua schiena.
- No amore, nulla- cercò di sorridere per poi chiudere le ante con quasi violenza- andiamo a letto?-
- Si ora ci ven..- non finì manco la frase che suo padre era già sparito dietro la porta.
- Ma che stava guardando?- si domandò- aprì la finestra e vide il palazzo di fronte a lei; sua madre e Gaetano in atteggiamenti poco consoni.
- E guarda mia madre.. Non ha seguito il mio consiglio.. - disse sbuffando- meglio andare a letto va..- chiuse le ante e andò a dormire.
La notte per la "famiglia Ferrero" passò lenta, soprattutto per l'architetto, che dopo chili di bicarbonato non aveva neanche dormito ripensando alle scene compromettenti di sua moglie e il poliziotto superpiù.
[...]
Dopo tre round finalmente decisero di riposarsi, si abbracciarono e si addormentarono così, nudi, felici e soddisfatti.
[...]
La mattina dopo Camilla era pronta per uscire con Livietta per andare in farmacia dove finalmente so sarebbe saputo la verità.
- Allora.. Sei pronta?- disse esitante Camilla aprendo la porta della farmacia.
- Devo-
Acquistarono un test di gravidanza e subito dopo tornarono a casa.
Camilla aspettò fuori dal bagno impaziente.
- Allora? Cosa dice?- disse da dietro la porta.
Livietta uscì lentamente dal bagno abbassando la maniglia.
- Mamma.. è negativo-
- Oh dio ti ringrazio!- si mise le mani sugli occhi.
- Mamma io..- disse in lacrime Livietta.
- No amore perchè piangi?- la abbracciò.
- Io volevo tanto un figlio da George- singhiozzò contro il petto della madre.
- Amore..- si allontanò per guardarla negli occhi- posso capirti che vuoi un figlio.. Ma a questa età è dura e lo sai.. Quando sarete più grandi e vi sposerete se volete poi potete pensarci di avere un figlio- concluse dolcemente accarezzando il viso della figlia.
- Hai ragione.. Ma allora perchè tu e Gaetano lo fate tranquillamente?- disse con un sopracciglio alzato.
Camilla si bloccò e diventò di un colore simile al porpora per poi variare per il colori tendenti al rosso-violaceo.
- Livietta come lo sai?-
- Dalla finestra si vede tutto mamma.. TUTTO- sottolineò la figlia sempre con il viso da schiaffi.
- COME TUTTO?!- esclamò Camilla in panico- ci hai visti?-
- Beh non credevo che proprio tu avessi una forza così.. animalesca- disse con calma la figlia notando gli occhi sgranati della madre - e poi mamma, diciamolo, eri fuori controllo-
- Ok basta Livietta! Ho capito!- disse girandosi di scatto cercando di respirare profondamente.
- Ah, un'ultima cosa mamma, anche papà ha visto la scena-
Camilla si immobilizzò e sgranò di nuovo gli occhi, dopodichè si girò cautamente verso la figlia- Tuo padre ha visto tutto?-
- Mh mh-
Camilla non sapeva come comportarsi; da un lato aveva la figlia curiosa della sua vita sessuale, e dall'alteo un ex marito che aveva visto la sua vita sessuale in azione.
- Livietta non parlare a nessuno di questa conversazione! Me lo prometti?-
- Ma mamma..-
- Promettimelo!- gridò Camilla.
- Okay, Okay! Ma calmati ora!- 
Camilla chiuse gli occhi e abbracciò la figlia sperando che le loro azioni non avessero ripercussioni sul loro fragile equilibrio.


Salve a tutti! Sono riuscita a pubblicare un giorno in ritardo.. xD
Beh, come sempre la vita in casa Baudino- Berardi-Ferrero va avanti, ma cosa succederà?
Credo che la storia sia quasi completa, già il capitolo prossimo è scritto, e non so se sarà l'ultimo..
Credo che ne manchino 1-2, poi sarà ufficialmente conclusa.. :(
Spero che questo capitolo un pò lunghetto vi piaccia! :)
A presto :)

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Capitolo 7
*** La verità fa male ***


Renzo aveva passato l'intera mattinata con Carmen in negozi pre-natal.
Carmen era incinta al sesto mese e necessitava di vestiri più larghi.
Fecero molti acquisti e dopo rimasero a mangiare fuori.
Livietta era tornata a casa e dopo un veloce pranzo si era chiusa in camera a chattare con George.
Appena tornati a casa Carmen andò subito a riposarsi, mentre lui riordinò la casa.
- Io esco- sentì dire da dietro le spalle.
- Dove vai?-
- Esco con le mie amiche, torno per cena- si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia- ti voglio bene- subito dopo uscì dalla casa.
Renzo sorrise per quel saluto insolito che gli aveva messo il buon umore.
Si girò verso la camera di sua figlia e vide il disordine più assoluto.
- Mamma mia che confusione, meglio che dia una sistemata- si avviò verso la sua camera.
Mise in ordine libri, vestiti e li riordinò nei cassetti.
In uno di questi però vide qualcosa che lo scosse: un test di gravidanza. Grazie al cielo era negativo, ma non potte non domandarsi di chi fosse il padre se quest'ultimo non fosse stato negativo.
La prima cosa che gli venne di fare era chiamare Camilla.
Compose il numero e attese con pazienza.
- Renzo che succede?- gli rispose lei.
- Vieni qui, è urgente. Ah, e vieni sola- detto questo chiuse la chiamata.
Dopo pochi minuti Camilla suonò al campanello che fino a poche settimane prima era la loro casa.
Renzo andò ad aprire e la fece accomodare.
- Renzo mi spieghi cosa succede?- domandò lei visibilmente scossa.
- Stavo sistemando la camera di Livietta e ho sistemato anche i cassetti. E ho trovato questo- disse mentre le mostrava il test di gravidanza.
- Lo so.-
- Come lo sai? E non mi hai detto nulla? Sono suo padre!- gridò fuoribondo.
- Renzo l'ho saputo solo ieri sera, oggi lei ha fatto il test ed è risultato negativo- cercò di calmarlo.
- Tu avevi il dovere di avvertirmi!-
- Lo so Renzo, te ne avrei parlato con calma!- esclamò lei.
- E chi sarebbe questo qua?!-
- È un ragazzo di Londra di nome George, poi non so più
nulla-
- Lei a Londra non ci va più!-
- Non puoi obbligare tua figlia a stare qui! Ormai è maggiorenne e può andarsene!-
- E certo! Con lei lontana hai più libertà di andare a letto con quello!- gridò fuori controllo.
- Cosa hai detto?! Non ti permettere di darmi della puttana Renzo, perchè il primo che è andato a letto con la prima che passava sei stato tu, avendo a casa una moglie e una figlia. E mia figlia è abbastanza grande per capire! Vado a letto con Gaetano? Non sono affari tuoi, e non lo saranno mai!-
- Nostra figlia Camilla, perchè con me l'hai fatta!-
- Parla quello che sta per avere un figlio da un'altra donna!- urlò- sono stanca di te! Stanca di quello che ci hai fatto passare! Tutte le sofferenze che ci hai provocato! I traslochi, i cambi di città, di nazione! Abbiamo fatto sacrifici immani per te! E tu te ne sei fregato! Perchè conti solo tu, tu e TU! Hai sempre avuto questa gelosia nei confronti di Gaetano che non aveva fondamento! Io non ti ho mai tradito con nessuno! E mentre cercavo di prendere le distanze con Gaetano tu mi tradivi con la ballerina di merengue!-
- Non è vero Camilla!-
- Mi hai solo illusa Renzo.- disse con una fermezza agghiacciante- ci hai illuse. Soprattutto io che sono tua moglie. Mi hai distrutto con i tuoi continui tradimenti. E avrei potuto tradirti in tantissime occasioni. Ma ti sono sempre stata accanto. Ho cercato di non vedere nulla. Mi sono annullata per te. ANNULLATA. E questo per una donna è umiliante. Ma io ti amavo e ho preferito soffrire che fare soffire nostra figlia.- concluse.
Renzo era totalmente pietrificato e senza parole. Le parole che aveva detto Camilla erano stata una pugnalata dritta al petto, era distrutto.
Non ci furono parole. Solo silenzi. Silenzi assordanti. Si guardavano negli occhi come non capitava da mesi ormai.
Quando Renzo finalmente stava per proferire parola Camilla scappò in bagno in preda ad un conato di vomito.
Renzo corse in bagno mentre le teneva la testa.
- Oddio Camilla..- riuscì solo a dire mentre lei era ancora in preda agli spasmi.
Quando finalmente si calmò si girò verso Renzo con le lacrime agli occhi.
- Camilla cos'hai?- sussurrò mentre le accarezzava il volto.
- Ho paura Renzo.. Ho paura che la nostra situazione possa infierire su nostra figlia, sulle nostre nuove vite..-
- Io lo so che ami Gaetano Camilla.. Ti si legge negli occhi.. E anche lui ti ama.. Io con Carmen ho fatto uno sbaglio, ma adesso devo crescere mio figlio insegnandogli il rispetto per il prossimo e prometto di insegnargli a non fare i miei stessi errori- dopo di questo si abbracciarono. Un abbraccio sincero e pieno di dolore.
Quando si staccarono entrambi avevano le lacrime agli occhi.
Renzo la aiutò ad alzarsi e uscirono piano dal bagno. Restarono a parlare per circa un'ora tranquillamente senza fretta, e poi una domanda spiazzò Camilla:
- Camilla, la verità a me puoi dirla.. Sei incinta vero?-
- Si- sussurrò lei- come hai fatto a capirlo...-
- Quando aspettavi Livietta vomitavi nello stessi modo di poco fa..- sorrise amaro- Gaetano lo sa? Perchè suppongo che il padre sia lui.-
- No, ancora non lo sa.. L'ho scoperto qualche giorno fa dopo avere ritirato i risultati del pronto soccorso, quando sono svenuta..-
- Mi stai dicendo che sei incinta di due mesi?-
- Credo di si..-
- Camilla sei rimasta incinta due settimane dopo la nostra separazione!- esclamò.
- Lo so Renzo-
- Glielo dirai?-
- Certo..- disse Camilla- lo farò proprio oggi appena torno a casa-
- Spero solo che non la prenda male- disse con disprezzo- il tuo poliziotto super più si dovrà abituare ad avere due figli, quindi può dire addio alla vita da playboy-
- Renzo dobbiamo litigare di nuovo? Già mi è bastato prima!!!- gridò Camilla.
- No Camilla! Voglio solo farti ragionare!-
- Senti Renzo, è meglio che vada, sennò se continui giuro che non rispondo delle mie azioni!- prese la borsa e chiuse la porta di getto.
[...]
Prima di salire su da Gaetano che la stava aspettando decise di trovare un pò di tranquillità in quella panchina testimone delle chiaccherate sue con Gaetano, di quando Tommy giocava con Potty e loro parlavano dei casi.
- Oddio e Renzo avesse ragione? Se Gaetano non volesse questo figlio?- pensò, ma subito dopo scosse la testa- no, Gaetano non mi direbbe di abortire, ne sono sicura- detto questo si alzò dalla panchina e si incamminò verso casa.
Quando finalmente suonò al campanello trovandosi davanti Gaetano capì che doveva dirgli tutto.
- Dobbiamo parlare- disse seria mentre entrava in casa.
- È successo qualcosa?- ripose Gaetano preoccupato- c'entra Renzo vero? Cosa ti ha messo in testa?-
Camilla prese i fogli delle sue analisi e fece un profondo respiro.
- Ti ricordi quando sono svenuta?- domandò lei.
- Si ma che c'entra?- rispose lui sempre più confuso.
Camilla gli porse il piccolo fascicolo, aspettando la sua reazione.
Gaetano spalancò gli occhi e subito dopo si scontrò con quelli suoi.
- Tu sei..-
- Incinta-
- E questo figlio è..-
- È tuo Gaetano. Avremo un bambino- disse titubante.
Gaetano posò le analisi nel primo ripiano disponibile e subito dopo abbracciò Camilla con tutta la forza che aveva.
- Oh mio dio avremo un bambino! Un nostro bambino! Non ci posso credere!- continuò a dire nell'abbraccio.
Camilla sorrise felice, sapeva che Gaetano non avrebbe mai fatto problemi per questa gravidanza.
- Amore sei incinta da due mesi?-
- Si.. E lo svenimento era anche causato da questo..-
Gaetano continuò ad abbracciarla per un tempo indefinito, entrambi in silenzio. Fu uno dei momenti più importanti della loro relazione.
Quando sciolsero leggermente l'abbraccio e si guardarono negli occhi Gaetano le domandò- Renzo lo sa vero? Della tua gravidanza-
- Si.. E non l'ha presa molto bene..-
- Immagino.. Incinta del poliziotto superpiù!-
Camilla sgranò gli occhi- e tu come fai a sapere questo nomignolo?-
- Camilla, anche io ho le orecchie, e sentivo come mi chiamava, soprattutto il modo in cui mi pronunciava-
Camilla gli mise un dito sulle labbra - shh.. Non dire altro..-
Gaetano le prese la mano e la baciò, strisciandosela delicatamente sul volto, azione che provocò un brivido a Camilla,la sua pelle morbida contro la ruvidezza della barba di lui.
- Camilla.. Dovresti dirlo a Livietta..- disse continuando a baciarle la mano.
- Credo di non essere pronta a dirglielo adesso..- disse abbassando lo sguardo.
- Ma non sei sola, ci sono io con te, e poi tra qualche giorno Livietta parte per Londra e non avrai più modo di dirglielo..-
- È solo.. Che è successo così in fretta.. Non ero pronta..-
- Non eravamo pronti entrambi Camilla, ma un figlio non è mai una disgrazia..- sussurrò mentre l'abbracciava.
Passate le 16 Camilla si prese coraggio sotto i consigli di Gaetano, e telefono alla figlia.
- Pronto?-
- Ciao Livietta sono io, appena puoi potresti venire da me?-
Ci fu un attimo di silenzio dall'altra cornetta.
- Si mamma certo, è successo qualcosa? Mi stai facendo preoccupare-
- No amore sta tranquilla, ci vediamo dopo ok?-
- Ok mamma-
Detto questo si chiuse la chiamata.
Livietta venne verso l'ora di cena, e dopo un veloce accordo decise di cenare da loro. Camilla invitò anche Renzo e Carmen, che accettarono.
Finalmente alle 21 gli invitati arrivarono.
La prima ad entrare fu Livietta, seguita a ruota da Carmen e Renzo.
- Mamma!- esclamò la figlia correndo ad abbracciarla.
- Amore! Ma perchè questa esclamazione?- domandò preoccupata.
- Al telefono mi hai fatto spaventare, eri così seria!-
Camilla e Renzo si guardarono per un attimo, capendosi al volo.
- Tesoro, ne parliamo dopo, prima mangiamo-
Si misero a tavola per gustare la cena, e la serata era troppo silenziosa, soprattutto Carmen, che se ne stava in disparte a disagio.
Camilla decise di rompere il ghiaccio:- Allora Carmen, si sa se è un bimbo o una bimba?- disse tranquillamente Camilla.
Carmen rimase spiazzata da quella domanda, non se l'aspettava dalla moglie del padre del bambino.
-È.. Un maschio..- disse titubante.
- Sapete già che nome dargli?- domandò sia a Renzo che a Carmen.
- Beh siamo indecisi- si inserì Renzo.
- Con quali nomi?-
- Lorenzo e Gabriele-
- Beh senza dubbio due bei nomi, ma la scelta è importante.- rispose Camilla.
- Camilla- li interruppe Carmen.
- Si?-
- Perchè stai facendo questo? Cioè perchè hai voluto sapere del bambino? È tutto questo problema che ha rovinato il vostro matrimonio-
Gaetano, Livietta e Renzo si guardarono sorpresi, non sapevano che fare; lasciare continuare questa conversazione tra le due donne o interromperla.
- Carmen- sospirò Camilla- il nostro matrimonio era rovinato da prima del suo tradimento, ma non vuol dire che se adesso aspetti un bambino io ti odio. Non odio nè te nè il piccolo.- rispose guardandola negli occhi- Anzi, ho un annuncio da farvi- si alzò all'impiedi- soprattutto per te Livietta sarà dura da mandare giù, ma queste cose non si possono tenere a lungo, e poi volevo dirtelo prima della tua partenza.-
Tutti si guardarono, la tensione si tagliava con un coltello.
- Mamma, che sta succedendo?- disse spaventata la ragazza.
- Sono incinta Livietta, aspetto un bambino-
Carmen sgranò gli occhi come Livietta; Renzo chiuse gli occhi e Gaetano sorrise.
- Cosa?.. Ma tu non.. Ma tu hai 50 anni!-
- Ti pare che non lo so? Che lo abbia programmato? Ma quando arriva non puoi tirarti indietro, e poi Livia, i figli si vogliono con le persone che si amano- la fissò dritta negli occhi, sperando che la figlia capisse il riferimento alla loro ultima chiaccherata su gravidanze e matrimonio.
Livietta si alzò e abbracciò subito la madre- fino a qualche mese fa ero figlia unica, ora avrò due fratelli!-
Renzo sorrise come Camilla, mentre Carmen era ancora sotto shock.
- Beh posso dire che non l'hai presa tanto male- disse Camilla sorridendo.
- Beh neanche papà!-
- Io lo sapevo Livietta- disse afono Renzo.
- COSA?!- urlarono Carmen e Livietta.
- L'ho saputo questo pomeriggio, mentre tua madre era da me-
- Te l'ha detto lei?- disse Livietta.
- Beh non proprio.. Diciamo che l'ho capito dai suoi atteggiamenti..-
- Atteggiamenti?- si domandarono Carmen e Livietta.
- Si ehm.. Cioè..- Renzo, visibilmente nel pallone, venne interrotto da Camilla, che disse- Avevo gli stessi atteggiamenti di quando aspettavo te Livietta.-
Renzo e Camilla si guardarono per un lungo istante, quello sguardo era pieno di malinconia, ma anche di tranquillità.
- Da quanto sei incinta Camilla?- domandò Carmen avendo visto lo sguardo tra i due ex coniugi.
- Circa 2 mesi-
- Cioè poco dopo la nostra separazione- aggiunse Renzo.
Gaetano, che fino a quel momento era rimasto in disparte per dare a Camilla tutto lo spazio e il tempo di spiegare aveva finalmente parlato:- avevamo paura della vostra reazione sinceramente.-
Renzo fulminò Gaetano, ma quest'ultimo non si lasciò intimidire, anzi, gli sorrise.
- Ma da come abbiamo visto dopo la sorpresa iniziale è andato tutto bene- concluse Gaetano prendendo la mano a Camilla.
Renzo non distolse nemmeno un secondo lo sguardo da Gaetano, sembrava che lo stesse riempiendo di maledizioni.
La cena continuò apparentemente tranquilla, quando Livietta fece una domanda: e Tommy lo sa? Ed Eva?-
Gaetano e Camilla si guardarono - no, non ne sanno ancora nulla, li informerò personalmente- concluse Gaetano.
- Gaetano- li interruppe Renzo - devo parlarti-.
Gaetano si alzò dalla sedia ma la mano di Camilla non si staccò. Non voleva un altro litigio tra Gaetano e Renzo.
- No Renzo, lui resta qui-
Gaetano staccò dolcemente la sua mano e le disse:- tranquilla, ci comporteremo come due persone mature- detto questo si allontanò per scendere in cortile.
Camilla, Carmen e Livietta si guardarono negli occhi: Camilla si alzò di scatto dalla sedia e corse alla finestra.
Dopo pochi minuti vide Gaetano e Renzo raggiungere le panchine, poi Renzo guardare Gaetano e cominciare a parlare.
[...]
- Hai capito il danno che hai combinato?- disse furioso Renzo.
- Se pensi che il danno sia mio figlio ti sbagli-
- ah, ora dici TUO figlio!-
- Si, mio figlio, mio e di Camilla! Non hai nessuna voce in capitolo su questo!- gridò Gaetano.
- Camilla è mia moglie!-
- No Renzo, qua ti sbagli! E' la tua EX moglie! Adesso è la mia compagna!-
- Hai combinato un casino Gaetano!- urlò Renzo- ha 50 anni! Come puoi pensare che sia un bene?!-
- Guarda chi ha parlato! Hai messo incinta una donna a 57 anni!-
Renzo perse le staffe prendendolo per il colletto.
[...]
Camilla stava osservando tutto dalla finestra: vide parlare entrambi, ma i toni si stavano alzando. Poi vide Renzo prendere per il colletto Gaeano.
- No adesso basta! Lui non si deve più immischiare!- urlò Camilla- io scendo! Vado a fermarlo!-
Carmen e Livietta si misero in mezzo- no Camilla, è meglio che stai qui, potrebbero farti del male senza volerlo!- disse Carmen.
- E allora che faccio? Vedo mio marito che picchia Gaetano?-
Livietta e Carmen si guardarono, aveva detto marito, non ex marito.
- Mamma tu non vuoi che si facciano male vero?-
- Ovvio! Devono fermarsi! Io ho già sofferto abbastanza!- gridando, ed una lacrima le rigò il viso.
Livietta l'abbracciò- allora scendiamo tutte assieme.. Anche se so che non succederà nulla.. Mi fido di Gaetano..-
[...]
- Renzo lasciami!-
- Hai rovinato la nostra famiglia! Il nostro matrimonio! E adesso aspetti un figlio da mia moglie! Come credevi che l'avrei presa eh? Sarei stato felice e sorridente mentre tu ti scopavi mia moglie?!-
Gaetano benedì quel corso di autodifesa fatto qualche anno prima, approfittò di un momento di presa debole di Renzo e fece una mossa che cambiò le posizioni: Gaetano teneva fermo Renzo, mentre teneva salda la presa sul braccio mezzo girato.
- Ahia! Mi fai male bastardo! Lasciami!- gridò Renzo cercando di divincolarsi.
- No, non ti lascio Renzo, perchè adesso il tuo comportamento è fuori controllo!-
Renzo stava per replicare, ma si interruppe quando vide le tre donne correre verso di loro.
- Gaetano lascia Renzo!- gridò Camilla col fiatone.
- Solo se promette che non si azzarda più a mettermi le mani addosso-
Camilla guadò Renzo, era furiosa con lui.
- Va bene! Lo prometto! Adesso lasciami!-
Gaetano mollò la presa e rimase immobile, aspettando la sfuriata di Camilla.
Ma contro ogni sua previsione Camilla rimase ferma, impassibile, mentre sentiva Renzo respirare affannosamente.
- Io mi fidavo di te. Ti ho sposato. Abbiamo creato una famiglia.- disse con sguardo profondo e voce terribilmente bassa Camilla, pronta ad esplodere.
- Lo so Camilla! So che ho fatto una cazzata, ma siamo ancora sposati io e te, siamo ancora uniti!- cercò di dire Renzo.
Camilla per un attimo chiuse gli occhi, poi li riaprìì e dentro si vedeva che aveva fuoco- Saremo sempre uniti, abbiamo una figlia insieme. Ma le nostre strade si sono separate tanto tempo fa.-
continuò- se pensi che io continua a sopportare le tue intromissioni nella vita nostra, cioè mia e di Gaetano ti sbagli di grosso-
- Ma non capisci che è lui la causa di tutto? Che è lui la causa della fine del nostro matrimonio?-
- No Renzo. Sei tu la causa del fallimento del nostro matrimonio. Solo tu. Amavo Gaetano da prima, ma non ti ho mai tradito. Mentre tu hai pensato di avere tutto insieme- continuò tombaria- prima Pamela. Lo potevo accettare, una sbandata si perdona. Poi Carmen. Abbandonare me e tua figlia in uno stato conosciuto ti rende una persona matura? Poi io stavo per andare a convivere con Marco, e tu sei riapparso, lasciando Carmen in un modo assurdo- disse girandosi dalla parte di Carmen e continuando grazie all'eccenno di lei- ho lasciato Marco in mezzo alla strada nel pieno momento del trasloco. Sono tornata con te perchè ci tenevo, e perchè volevo che nostra figlia crescesse in una famiglia unita. Ma a te questo non bastava. Sei riandato a letto con la tua amante, mettendola incinta. Bravo, i miei complimenti, lavoro ottimo direi. E questo Renzo non è uno sbaglio. È consapevolezza. Eri consapevole di quello che stavi per fare, ad entrambe, ma non ti è importato. Sono sicura al 100% che se non fossi stato sotto effetto dell'alcool tu ci saresti andato a letto lo stesso. E non dirmi che non è vero, perchè non faresti altro che peggiorare la situazione. E dopo tutto quello che hai combinato hai pure la faccia tosta di immischiarti tra me e Gaetano? Adesso che sono incinta pensi bene di fare la stessa cosa che hai fatto con Marco anni fa? E no, mi dispiace deluderti i piani stavolta. Potresti anche mandare a monte la nostra relazione, ma non potresti levarmi la sensazione che mi fai. Schifo. Mi fai ribrezzo Renzo. Mai nessuno mi ha fatto questa sensazione, soprattutto non credevo che me l'avrebbe fatta il padre di mia figlia.
Quindi, per concludere, sei un traditore. Mi fai schifo. Sei uno stronzo, come mai nessuno.
Adesso lasciami vivere la mia vita, come tu ti sei creata la tua dentro il nostro matrimonio, e va a farti fottere. Tu, le tue idee e il tuo orgoglio. Fuori dalla mia vita. Da adesso in poi sarai solo il padre di mia figlia. Io e te non avremo più contatti. E mi dispiace per Carmen se suo figlio avrà un padre come te. Mio figlio avrà un padre meraviglioso, e saprà che suo padre lo ama davvero, ha aspettato 10 anni per coronare il suo amore, ma lui ha aspettato. Tu dovevi fare questo, e se proprio non ci sopportavi più dovevi avere il coraggio e la maturità di dirmelo, ed io avrei fatto un passo indietro, ma siccome sei codardo hai preferito avere tutto, fregandotene dei nostri sentimenti.- concluse.
Tutti erano rimasti spiazzati, fermi ed immobili, quasi non respiravano.
Renzo era bianco cadaverico, sembrava non respirare più mentre ascoltava le parole di sua moglie dette con quella calma e quell'odio sviscerale verso i suoi confronti.
Gaetano era ammutolito, non si era mosso di un centimetro.
Carmen e Livietta erano sorprese dal quel comportamento, erano tra il sorpreso e il terrorizzato.
Nessuno parlava e non si azzardava.
Allora Camilla continuò - Sei morto per me. Sparisci dalla nostra vita e non ti azzardare a toccare più Gaetano, perchè stavolta all'obitorio ti ci mando io, e non serve una pistola.
Gaetano, Livietta, andiamo. Ciao Carmen, stammi bene- aveva dato il colpo di grazia.
Gaetano e Livietta fecero come ordinato, seguendola verso il suo appartamento.
Renzo e Carmen rimasero lì, fermi, come terrorizzati.
[...]
Dopo essere saliti nell'appartamento era calato il silenzio più assoluto. Camilla era andata nella sua camera, chiudendosi a chiave.
Gaetano e Livietta erano rimasti insieme, nella camera della ragazza.
- Non ho mai visto mamma così. Mi ha fatto davvero paura.- sussurrò lei avendo paura che sua madre la sentisse.
- Se può aiutarti ha fatto paura anche a me. Una calma agghiacciante. Sono ancora terrorizzato.-
- Non dirlo a me-
Gaetano annuì, capendo che la situazione era estremamente delicata. Vedendo in viso Livietta si era accorto che lei era sull'orlo di piangere.
- No no no- l'abbracciò Gaetano- non piangere Livietta, passerà tutto-
Livietta si strinse a lui e le lacrime cominciarono a scendere a cascata.
Rimasero abbracciati per un tempo indefinito, fino a quando Livietta non si calmò, poi lei si staccò e lo guardò negli occhi.
- Grazie Gaetano, davvero, grazie-
- Ma che ringrazi Livia, dovere-
Livietta lo guardò e come mezza risata disse- deformazione professionale?-
Gaetano si passò una mano dietro alla nuca - ehm, già.. Credo che dovrò levarmi questo vizio- rise lui.
Rimasero a parlare per circa mezz'ora. Poi sentirono bussare alla porta della cameretta.
Ritonò il silenzio e "l'avanti" incerto di Livietta fecero il resto.
Camilla entrò nella stanza ancora tesa da quella discussione, ma leggermente meno fredda.
- Posso entrare?-
- Certo mamma.-
Camilla chiuse la porta e si sedette nella sedia vicino al letto dove erano seduti Livia e Gaetano.
- Vi chiedo scusa per la scena di prima. Ma dovevo farlo. Livietta scusa se ho usato un linguaggio non adatto-
- Ma no mamma, dovevi farlo-
Camilla annuì e poi continuò- Da questo momento cambiano le regole. Livietta, se vorrai vedere tuo padre puoi farlo liberamente, non posso obbligarti a non vederlo. Gaetano, da questo momento invece tu comportati come prima, non ho niente da dire sul tuo comportamento-
Gaetano giurò di avere visto un piccolo sorriso, ma non parlò.
- Adesso se non vi dispiace vado a riposare- disse mentre si alzava- ah e scusate, stasera i piatti li lava qualcuno, perchè io non ci penso proprio- detto questo aprì la porta e se ne andò.
Nella stanza era calato il gelo, come se ci fossero stati i dissennatori di Harry Potter, a succhiare via i ricordi felici.
Gaetano guardò Livietta e le chiese se poteva andare da sua madre, lei accettò, anche perchè voleva riposare anche lei, sentiva la stanchezza di un anno intero, come se un macigno le fosse caduto addosso.
[...]
Dopo che Camilla era sparita dietro il portone con Livietta e Gaetano Renzo aveva ricominciato a respirare.
Si era guardato con Carmen, anche lei sotto shock, e cercò di camminare. Non ci riuscì, si sentiva pietrificato da quelle rivelazioni. Aveva il gelo nelle vene, il suo cuore era congelato.
La prima che uscì da quello stato di trans fu Carmen, che si avvicinò a Renzo, prendendolo per un braccio delicatamente, come si fa con le persone anziane per fargli fare la passeggiata della giornata.
Renzo si mosse, sembrava un robot, ma finalmente riuscì a camminare.
Si incamminarono nel loro appartamento in perfetto silenzio, e quando finalmente furono dentro casa a Renzo cadde la sua maschera: le lacrime scendevano in silenzio, e si sentiva distrutto in tutti i sensi possibili.
Carmen gli si avvicinò e lo abbracciò e a quel punto lui cominciò a piangere disperato, aggrappandosi alle spalle di lei, come per tenerlo all'impiedi.
Rimasero in questa posizione per tanto, e nessuno dei due volle staccarsi.
[...]
Gaetano arrivò dietro la camera da letto esitante, ma mentre pensava se bussare o no la porta si aprì.
- Stavi per bussare o volevi rimanere l'intera giornata così?- domandò Camilla davanti alla porta.
- No io.. Cioè stavo.. Vabbè entro-
Quando Gaetano entrò Camilla chiuse la porta.
- Allora, vuoi una spiegazione per quel comportamento?-
- La so già la riposta Camilla, e no grazie, non voglio pensare a prima-
- Perchè ti ho fatto paura no? Anzi, vi ho fatto.- sospirò lei mentre si sedeva sul letto.
- È solo che non ti avevamo mai visto in quelle condizioni-
- Credo che ne avevo tutte le motivazioni- continuò a dire Camilla mentre continuava a dargli le spalle.
Gaetano le si avvicinò, superando il letto e mettendosi di fronte a lei- si Camilla, avevi le tue motivazioni. Ma non cambia il fatto che io e tua figlia siamo ancora scossi, come te.-
- Ho solo bisogno di un attimo per riprendermi, tutto qua-
- Beh lo capisco.. Io sono qui- disse dolcemente Gaetano mettendole una mano sulla spalla.
- No Gaetano, non c'è bisogno.. Vai pure..-
- No Camilla, io non vado da nessuna parte. In questo momento hai bisogno di me ed io col cavolo che me ne vado!-
Camilla rimase sorpresa da quello scatto di determinazione, ma decise di accettarlo.
- Va bene dai.. Siediti qui- disse facendo segno accanto a lei.
Gaetano rifece il giro e si coricò nel letto, aspettando una sua mossa che non tardò ad arrivare.
Camilla si appoggiò al suo petto in modo infantile, stringendo in una morsa. Era di questo che aveva bisogno in quel momento.
Gaetano allora la strinse di più, dandole un bacio sulla testa, giocando con i suoi ricci che lui amava.
Dopo pochi minuti lei si addormentò, mentre lui era tranquillo: sapeva che Camilla aveva messo la parola FINE alla "vicenda Renzo" per sempre, ma era anche preoccupato perchè aveva dato una conclusione così drastica.


Salve! Ed eccoci arrivati al penultimo capitolo!
Camilla è scoppiata, e Renzo ci è rimasto di cacca.. xD
Credo che la sua gravidanza sia prematura, ma a me piacerebbe tanto una cosa del genere.. :)
Spero che il capitolo vi piaccia, e se volete farmelo sapere fate pure! :)
Al prossimo ed ultimo capitolo! A presto! :)

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Capitolo 8
*** La loro storia d'amore ***


Passarono circa 3 mesi da quella litigata. Camilla non aveva avuto più contatti con Renzo se non per Livietta. Non si parlavano proprio, due sconosciuti.
Quel giorno però dovettero fare una tregua. Carmen era in travaglio e Renzo era nel caos più assoluto.
- Papà tranquillo andrà tutto bene!- cercò di parlare Livietta, seguendo suo padre avanti e indietro per il corridoio.
Erano presenti tutti, escluso Camilla. Era un'assenza pesante per Renzo, ma capii subito il motivo.
Il chirurgo aveva appena comunicato che Carmen doveva essere sottoposta al cesario, perchè non era possibile il parto naturale.
Renzo sbiancò all'improvviso, appoggiandosi a suo malgrado a Gaetano, che era presente.
- Oddio mi sento male..- aveva detto.
- Ma no Renzo, andrà tutto bene, tuo figlio e Carmen staranno bene, dai su- disse Gaetano sorreggendolo.
Dopo circa 2 ore finalmente una nuova vita venne al mondo. Lorenzo Ferrero era nato un giorno d'estate dopo un parto travagliato.
Renzo corse subito nella camera neonatale per vederlo.
Quando lo vide si commosse, abbracciando la figlia.
Gaetano stava un pò in disparte, lasciando spazio a Renzo e a Livietta.
Quel bambino era identico a Renzo, gli occhioni azzurri, capelli neri e la fisionomia sua.
Sperava davvero che anche sua figlia sarebbe stata un pò somigliante a lui.
Sorrise a quel pensiero.
Mancavano 4 mesi, e si sarebbe ritrovato nella stessa posizione di Renzo. In ansia per il travaglio della sua Camilla.
Decise di tornare a casa, dicendo a Livietta che sarebbe tornato il giorno dopo.
Quando tornò a casa la prima cosa che si accorse fu la culla nuova di zecca nella stanza degli ospiti, comprata da lui stesso, e accanto Camilla che sistemava i piccoli cuscini.
- Ehi amore!- esclamò lui andandole incontro.
- Ehi.. - disse dolcemente.
- Come stanno le mie donne?- disse baciandola e baciando la sua pancia rotondetta.
Camilla rise - ha cominciato a dare calci.. Ho dormito poco stanotte..- sussurrò accarezzandosi la pancia.
A Gaetano vennero gli occhi lucidi, la sua bambina stava crescendo molto velocemente.
L'abbracciò delicatamente baciandole il collo, azione che lei adorava.
Quel momento fu interrotto dallo squillo del cellulare di lei.
- Livietta- sospirò- pronto?-
- Ciao mamma come stai?- disse l'altra voce al telefono.
- Tutto bene amore, e tu? Come stai?-
- Benissimo! Mio fratello è bellissimo, è identico a papà!- esclamò la ragazza.
Camilla sospirò pesantemente.
- Scusa mamma non dovevo.. Scusami!- disse mortificata lei.
- Ma no amore, non fa niente, oggi andrò a fare visita a Carmen e farle gli auguri- disse dolcemente.
- Vuoi che ci siamo anche io e Gaetano?-
- No amore grazie.. Voglio andarci sola..-
- Come vuoi.. Ma cambiando discorso.. La mia sorellina come sta?- disse elettrizzata.
- Sta benone, ha cominciato a scalciare- disse Camilla più sollevata.
- OH MA CHE BELLO!!!- Camilla dovette allontanare il cellulare dall'orecchio per le urla di sua figlia.
- Amore mi fai diventare sorda!- disse lei ridendo facendo ridere anche Gaetano.
La telefonata durò abbastanza, e dopo essersi informate a vicenda sulle news familiari la telefonata finì.
- Camilla davvero, non sei obbligata ad andare- disse Gaetano poggiando le mani sulle sue spalle.
- Amore, non è un obbligo. Una madre capisce quando deve mettere da parte l'orgoglio- detto questo si avviò in camera per prendere la borsa- e tu piuttosto, ordina la cena che sto morendo di fame!-
- Ma sono le 4 del pomeriggio!-
- Caro mio vicequestore in ferie, sono una donna incinta, e ho tante voglie! Ed una di queste è mangiare gelato con cioccolato, panna e fragole.- disse mettondogli le braccia intorno al collo.
- Una delle tante?- deglutì lui.
- Si, una delle tante- poi avvicinandosi al suo orecchio sussurrò- e poi ho un'altra voglia, sempre presente, ma di questo ne parliamo dopo- gli soffiò.
Gaetano rabbrividì, sapeva di quale voglia si trattava.
Camilla lo lasciò là, ancora stordito da quella rivelazione bollente. Non si sarebbe mai abituato all'idea.
[...]
Arrivata all'ospedale chiese informazioni.
- Mi scusi, potrebbe dirmi dove si trova il reparto maternità?-
- Secondo piano in fondo a destra, camera 45- le rispose una voce maschile molto familiare dietro le sue spalle.
Camilla si girò e si ritrovò davanti Renzo.
- Ciao- disse lui.
- Ciao-
- Ti accompagno da Carmen-
- No grazie faccio da sola-
- Devo andare anche io da lei. Quindi mi devi sopportare.-
Entrambi entrarono nell'ascensore in perfetto silenzio.
Quando uscirono si diressero entrambi nella camera numero 45.
- Voglio parlare da sola con Carmen, tu resti qui- disse Carmen trafiggendolo con lo sguardo.
- Almeno qui tu non puoi darmi ordini, il figlio è mio e decido io se tu puoi stare o no con Carmen-
- Bene, allora chiedi il permesso a Carmen, perchè se ci sei tu io me ne vado-
Renzo entrò in camera vistosamente irritato da quel comportamento, parlando con Carmen ad un tono di voce bassissimo.
Camilla vide Carmen eccannare di farla entrare e subito dopo la falcata di Renzo verso di lei molto infuriato.
 - Prego, vai pure- disse a denti stretti.
 Camilla non rispose, gli mandò solamente un'occhiata eloquente. Chiuse la porta dietro di sè e si avvicinò al letto di Carmen.
- Ciao Camilla, non credevo che saresti venuta- sorrise Carmen ancora un pò debole.
 - Certo che sarei venuta. Solidarietà femminile.- sorrise lei.
 - Camilla io ti chiedo scusa. Non parlo nei confronti di Renzo perchè non devo immischiarvi tra voi due, ma io ti chiedo davvero scusa. È tutta colpa mia.. Il bambino, il tradimento..-
 Camilla la interruppe- Carmen, il tradimento si compie in due, e sono sicura che se tu non fossi rimasta incinta Renzo non mi avrebbe mai detto di avermi tradito di nuovo, ed avrei continuato a vivere all'oscuro di tutto, mentre io ormai amavo un altro uomo. Ma non riuscivo a lasciare il marito con cui avevo creato una famiglia, mi sembrava ingiusto.. Mentre a lui a poco è importato- disse Camilla guardandola negli occhi.
 Carmen abbassò lo sguardo perchè non riusciva a sostenere quello di Camilla, così profondo e penetrante.
 - Ma adesso basta parlare di questo ok?- disse incerta Carmen- e tu? Sei al quinto mese se non sbaglio-
 - Si esatto- sorrise toccandosi la pancia- è una femmina-
 - Congratulazioni a te e a Gaetano!- esclamò Carmen sorridendo- avete già in mente dei nomi?-
 - Qualcuno.. Sofia è quello che preferiamo entrambi- disse Camilla sorridendo.
 Continuarono a chiaccherare per altri 15 minuti, poi Camilla dovette andarsene perchè l'orario delle visite era finito.
 - Camilla-
 - Si?- rispose girandosi davanti alla porta.
 - Se vuoi Lorenzo è al piano superiore in reparto neonatale- disse titubante.
 Camilla sorrise e disse- vado a vederlo. Buona convalescenza-
 Subito dopo uscì dalla porta ritrovandosi davanti Renzo.
 - Ti accompagno di sotto.-
 - No, devo andare sopra.-
 - Perchè?- domandò lui perplesso.
 - Vorrei vedere vostro figlio-
 Renzo rimase spiazzato e sorpreso da quella risposta ma cercò di non darlo a vedere.
 - Te l'ha detto Carmen vero?-
 - Anche se non me l'avesse detto ci sarei andata comunque-
 Renzo sospirò e poi la guardò fissa negli occhi - Perchè fai questo Camilla?-
 - Perchè una creatura innocente non deve pagare gli errori commessi da suo padre-
 Renzo non abbassò lo sguardo, anzi, rimase a fissarla negli occhi. Lei a quel punto incatenò gli occhi coi suoi- sarà meglio andare-
 Detto ciò i due si incamminarono verso l'ascensore.
 Salirono al piano superiore e si diressero nel reparto nascite, arrivarono davanti al vetro. Camilla lo riconobbe subito: era identico a Renzo.
 Riuscì a malapena a trattenere le lacrime che minacciavano di uscire.
 - Camilla stai bene?- domandò Renzo vedendo Camilla con una faccia strana.
 - Mh mh- riuscì solo a dire lei- è identico a te-
 - Lo so-
 Camilla si girò dall'altra parte dando le spalle al vetro, e cominciando a camminare per scappare da quel reparto.
 - Camilla aspetta!- sentì Renzo urlare.
 Ma lei non si fermò, anzi, camminò più veloce.
 Stava per raggiungere l'uscita quando una mano le bloccò il polso.
 - Camilla!- esclamò Renzo con il fiatone.
 - Renzo lasciami per favore- stava per piangere, lo sentiva.
 - No Camilla, parlami ti prego!-
 - Lasciami!- e stavolta le lacrime cominciarono a scendere.
 Camilla cercò di divincolarsi ma sapeva che Renzo aveva il doppio della sua forza.
 Renzo la bloccò al muro e incrociò i loro occhi.
 - Puoi odiarmi Camilla, lo accetterò. Mi sono comportato da stronzo e ho pagato per questo. Ho perso te e Livietta. Ho perso te.- continuò- tutto quello che mi hai detto 3 mesi fa io l'ho accettato, perchè avevi ragione. Ti ho lasciato tutto lo spazio che serviva. Ho visto Livietta quando ho potuto ma quello che mi mancava davvero eri tu. Camilla sappi che anche se ho combinato un disastro e non stiamo più insieme io ti amerò sempre, anche se adesso stai con il.. con Gaetano, e aspetti un figlio da lui- disse con una serietà che Camilla si spaventò.
 Continuava a piangere lei ma stavolta lo guardava negli occhi, erano a pochi centimentri di distanza e nessuno dei due voleva muoversi.
 Subito dopo Camilla lo abbracciò singhiozzando e sentì le mani di Renzo stringerla. Era una stranissima sensazione essere tra le braccia dell'ex marito, ma in quel momento aveva bisogno di lui. Non di Gaetano o di altri, ma di lui, l'uomo che l'aveva distrutta annunciandogli di averla tradita e di aspettare un figlio non da lei.
 Dopo qualche minuto finalmente Camilla si calmò e sciolse l'abbraccio. Gli occhi di entrambi brillavano di luce diversa da quella di pochi minuti prima.
- Sono perdonato?- chiese serio.
 - Si, lo sei..- disse Camilla asciugandosi le lacrime- ma sono ancora ferita, profondamente..-
 - Lo so.. Prenditi tutto il tempo che vuoi- disse lui lasciandole vie di fuga.
 Camilla prese un lungo respiro- Come si chiama?-
 - Lorenzo-
 - Mmm.. Lorenzo Ferrero.. Suona bene..-
 - Abbastanza.. E tu? Sai di che sesso è?-
 - È.. Una bambina..-
 A Renzo vennero gli occhi lucidi, il suo sogno era avere un'altra figlia da Camilla.
 - Hai.. Avete qualche nome che preferite?- disse tossendo leggermente per riprendersi.
 - Si, Sofia-
 - Bellissimo nome- sorrise lui.
 - Già..-
 - Sofia Berardi.. Suona bene..-
 - Si, molto..- rise dolcemente al nome della sua bambina col cognome di Gaetano.
 - Ti.. Ti va di tornare da Lorenzo?-
 - Certo..- sorrise.
 E subito dopo si incamminarono di nuovo nel reparto nascite.

[...]
 Erano passate le sei ed ormai Camilla era di ritorno a casa. Era stata una giornata dura, ma finalmente era più tranquilla.
 Spense la macchina e si avviò verso casa.
 - Amore sono a..-si interruppe quando vide tutta la casa spenta e tantissime candele accese a terra che formavano un sentiero.
 Seguì la linea delle candele arrivando in camera da letto ma non trovò nessuno. Si girò intorno e trovò sul letto una lettera:

 Amore mio, non sono un tipo molto romantico ma ci tenevo davvero a scriverti queste parole.
 Tra qualche mese mi renderai l'uomo più felice del pianeta, diventerò padre di nostra figlia!
 Fino a qualche mese fa non esistevamo io e te insieme, e adesso diventeremo un noi!
 Sei l'amore della mia vita, ti amo da impazzire, e non vedo l'ora di creare la nostra famiglia.
 P.s girati adesso.
 Gaetano


 Camilla si girò ancora commossa e trovò Gaetano con una rosa rossa in mano che si avvicinava lentamente a lei.
 Camilla si mise le mani sulla bocca per lo stupore e si avvicinò a lui.
 - Camilla- disse dandole la rosa- mi hai reso il padre più felice del mondo dicendomi che sarei diventato padre di nuovo, vuoi rendermi l'uomo più felice del mondo sposandomi? Camilla Baudino vuoi diventare mia moglie?- domandò visibilmente emozionato mettendosi in ginocchio e aprendo la scatolina con l'anello?
- Oddio..- si commosse- Si Gaetano, voglio diventare tua moglie!-
 Gaetano le mise l'anello al dito e la baciò con una felicità immensa.
Fu il bacio più bello di tutti, pieno di amore e di cosapevolezza di quello che stava per accadere: stavano per diventare marito e moglie e anche genitori di loro figlia.
- Credo che questo sia il bentornato a casa più bello di tutti in questi mesi- disse Camilla con le lacrime agli occhi.
- Oh Camilla amore mio..- le diede un altro piccolo bacio- mi hai reso un uomo migliore e un padre migliore.. Con Tommy mi hai dato la forza di fare il genitore, e adesso con nostra figlia non sbaglierò..- le diede un altro piccolo bacio.
- Sapevi fare il padre, solo che non te ne rendevi conto.. Io non ho fatto nulla Gaetano.. Hai fatto tutto da solo- sussurrò Camilla dandogli un altro bacio dolcemente.
- Voglio fare l'amore con te Camilla- sussurrò a due centimetri da lei.
- E cosa penserà nostra figlia? Vedi che adesso sente- rise dolcemente.
- Beh, Sofia capirà che ha due genitori che si amano- sorrise.
- Sofia? Allora è proprio questo il nome che vuoi darle?- domandò commossa.
- Si.. Sempre se tu sei d'accordo-
- Mille volte si!!-
Gaetano si fermò e la guardò profondamente.
- Gaetano, c'è qualcosa che non va?- disse improvvisamente Camilla preoccupata.
- Ti ricordi quel giorno all'ospedale dopo il tuo incidente?-
- Mh mh..-
- Tu mi facesti una domanda-
- Più che una domanda era un'affermazione- disse sorridendo.
- A cosa ti riferivi Camilla?-
- Mi riferivo a questo, a noi- sussurrò felice- la mia domanda era: vuoi passare il resto della nostra vita con me e formare una famiglia?- una lacrima le cadde in viso.
- Ed io risposi "mille volte si"- sorrise asciugandole il viso.
- Ed adesso questa domanda è diventata superflua, perchè non c'è stato neanche il bisogno di domandartela- si commosse Camilla.
- Shhh.. - l'abbracciò Gaetano- adesso siamo noi tre contro il mondo Camilla- la baciò.
Un bacio leggero e pieno di promesse il loro, sapevano che ormai nulla li avrebbe divisi, che sarebbero stati per sempre uniti fino alla fine.
Fecero l'amore ancora e ancora, per marchiarsi sulla pelle che quello non era solo un sogno, era il loro sogno diventato realtà.
[...]
Si sposarono qualche mese dopo, dopo il divorzio consensuale con Renzo, che aveva accettato il loro matrimonio quasi subito, sapendo che Camilla era felice ormai, anche senza di lui, ma poco importava.
Camilla entrò in comune con il vestito bianco, delicato, con un leggero pizzo e il velo, lo scollo  a fascia e un sorriso che brillava più del suo bouquet.
Erano presenti tutti: Renzo con Carmen e Lorenzo, Livietta e George, Tommy e Eva, anche se non impazziva all'idea di vedere il suo ex marito all'altare, Amedeo senza Andreina, che li aveva lasciati da poco,  e tutti i colleghi: Torre e la Lucinona, la professoressa Ronco, e anche quel vicepreside così antipatico, Pellegrini. E infine, ma non meno importante, anzi, la loro piccola, Sofia, nel seggiolone accanto alla sorella. Aveva gli occhi del padre di un azzurro chiaro e i capelli castani e ricci della madre.
Cominciò a risuonare nell'aria la marcia nunziale, e Camilla, accompagnata da Amedeo, camminava dritta verso il suo sposo, vestito con un elegantissimo smoking e il classico fiore attaccato alla giacca.
Arrivata al cospetto del sindaco e accanto a Gaetano cominciò la classica cerimonia.
- Vuoi tu Gaetano Berardi prendere la qui presente, Camilla Baudino, come tua legittima sposa? Per amarla e onorarla nella gioia e nel dolore, in ricchezza e povertà, in salute e in malattia, finchè morte non vi separi?-
- Si lo voglio- disse tutto d'un colpo Gaetano guardandola negli occhi.
- E tu, Camilla Baudino, vuoi prendere il qui presente, Gaetano Berardi, come tuo legittimo sposo? Per amarlo e onorarlo nella gioia e nel dolore, in ricchezza e povertà, in salute e in malattia, finchè morte non vi separi?-
- Si, lo voglio- disse con la voce incrinata Camilla guardandolo negli occhi.
Il sindaco sorrise e disse- allora vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa- disse guardando Gaetano.
Gaetano le alzò il velo e la baciò sotto gli applausi della gente presente.
Erano finalmente pronti per vivere la loro storia d'amore.


Salve a tutti gente! E siamo arrivati alla conclusione di questa storia! E' stata la seconda storia che ho scritto, ed è entrata particolarmente nel mio cuore.. Non credevo di riuscire a scrivere una long, ma neanche una one shot.. xD
E' nata per gioco, in un periodo di enorme stress e con tante idee per la testa, riuscendo con tutti i miei impegni a portarla a termine :)
Mi scuso per la mia scrittura ancora immatura, ho cominciato da poco.. Ma scrivere è diventato per me uno sfogo da cui puoi riemergere, un mondo che puoi crearti senza i problemi quotidiani..
Ringrazio tutti i lettori silenziosi e i recensori! Vi ringrazio di cuore! GRAZIE!
Sperando di riuscire a scrivere qualcos'altro anche non di Pap, vi saluto e vi auguro una buona giornata!
A presto! ;)

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