Di plotholes e silicone

di LuciaDeetz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** English ***
Capitolo 2: *** Quelle Oscure Materie ***
Capitolo 3: *** Da' retta alla mamma! ***
Capitolo 4: *** Buchi di Convergenza ***
Capitolo 5: *** Cuore Rosso ***
Capitolo 6: *** Nodi scorsoi ***
Capitolo 7: *** God Bless America!!! ***
Capitolo 8: *** Psiccione ***
Capitolo 9: *** Dialogo fatale ***
Capitolo 10: *** Uno per tutti ***
Capitolo 11: *** Ta-daaah! ***
Capitolo 12: *** Don't feed the Jotun fish ***



Capitolo 1
*** English ***


English

«I am, you are, he-she-it is, we... uh... erum.»
«Da capo, Loki.»
«Uffa, madre!» Thor sbuffa sopra il manuale. «Io voglio giocare!»
«Si dice: “I want to play”, tesoro.»
Loki strizza le palpebre. «I am, you are, hhhh... hann...» Affonda il viso fra le mani, uggiolando come un cane.
«Perché questo tormento?» chiede Thor, gli occhietti supplici sopra la spruzzata di lentiggini.
«Così ha profetizzato la völva: sarà determinante per il vostro futuro.»
«Quella vecchia befana!» mormora Loki dietro lo scudo di dita.
Il sospiro mesto di Frigga riassume lo strazio di ogni istitutore. «Old hag, Loki caro, old hag

~fin~



Angolino d’autrice:
Erum e hann stanno per “[noi] siamo” e “lui” in lingua islandese.
La völva è la profetessa che, nel mito originale, predice a Odino la morte di tutti gli dèi. Se esistesse tale personaggio nell'universo Marvel, e se fosse così di bocca larga, penso che la famiglia Odinson si sarebbe risparmiata un bel po' di dramma, perciò ho preferito calarla sì nei panni di una vecchia sibilla, ma di cucerle anche un po' la bocca per evitare che spiattellasse tutti i dettagli del futuro. Così l'inglese serve, ma nessuno sa perché.
Mi appello inoltre alla vostra sospensione dell'incredulità: andando per logica, avrei dovuto usare l'inglese antico al posto di quello moderno, che suona anacronistico se si pensa che Thor e Loki, nel film, eran bimbetti ai tempi in cui Carlo Magno scorrazzava per l'Europa. Fate finta che.

Ho sempre trovato bizzarro, se non indigesto, il fatto che Thor, divinità vichinga, abbia interagito in inglese con le prime forme di vita che ha incontrato su Midgard, soprattutto perché lui stesso non sapeva di essere atterrato proprio su Midgard. Si potrebbe quasi pensare che l'inglese sia assurto a lingua franca dei nove mondi!
E invece no, è solo per esigenze di trama. Buona dose di sospensione dell'incredulità richiesta a parte, la fanfic di cui sopra è il frutto di una pausa riflessiva che ha interrotto la stesura di un'altra fanfic, una one-shot che spero di portare a termine entro l'estate e che da ieri sta sfiancando i miei neuroni.
Insomma, come il maratoneta si scalda i muscoli prima della grande gara, ho scaldato la matita partorendo questa cosa, soddisfando così anche l'emisfero sinistro della mia testa – quello inflessibile, amante della logica, che puntualmente stana e fa smorfie davanti a ogni plot hole lasciato aperto in fase di sceneggiatura. Non escludo di potermi prendere altre pause del genere se mi piglia l'estro - il materiale da cui attingere non manca, purtroppo: la tripletta di Thor, The Avengers e Thor II è crivellata di buchi come il Lerdammer. Nel caso, farò di questa drabble una raccolta a più capitoli.

E con questo ho esaurito il papiro. Spero vi sia piaciuta!
Alla prossima! - presto, spero.
:3

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Capitolo 2
*** Quelle Oscure Materie ***


Quelle Oscure Materie

Inquadrando la cicatrice del Bifrost con l'occhio superstite, Odino batte Gungnir sull'arcobaleno di vetro e si appresta a pronunciare il sortilegio d'attrazione.
Heimdall li ha localizzati per lui. Sono a centinaia, a migliaia, ma gli serviranno tutti, perché la cenere della loro Materia sarà il seiður necessario a manifestare Thor sulla terra. Così ha profetizzato la völva. Per questo motivo, arderanno molte pire, ad Asgard, stasera. Su Midgard, invece, si registrerà un record di furti su piano internazionale.
«È uno scambio equo» si dice Odino a mo' di scusa.
E chissà se condividerà il pensiero, quel midgardiano di nome Philip.

~fin~



Angolino d’autrice:
"Quanta energia oscura ha raccolto PadreTutto per farti manifestare qui?"
Eh niente, l'urgenza di siliconare The Avengers si è manifestata all'improvviso alla porta della mia testa. Per ricollegarci al primo capitolo... la völva è meglio che stia zitta, una buona volta.

Un profondo inchino a coloro i quali coglieranno il gioco demenzialissimo che si nasconde dietro a questa flash.
A chi non ha idea di cosa abbia letto: tranquilli, perché io stessa non ho ancora idea di cosa abbia scritto.

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Capitolo 3
*** Da' retta alla mamma! ***


Da' retta alla mamma!

«I colpi di fulmine non esistono, piccola. Devi scegliere bene a chi dare la chiave del tuo cuore.»
«Lo farò, mamma.»

***

«Tutti hanno le proprie esigenze: Kyle non l'ha fatto apposta, a non chiamarti, aveva degli impegni sul lavoro. Devi scusarti con lui per lo schiaffo che gli hai dato e ricucire il vostro rapporto.»
«Lo farò, mamma.»

***

«Ora che hai la patente, devi sempre controllare che la strada sia sgombra, dietro o davanti a te, prima di partire, o potresti investire qualcuno.»
«Lo farò, mamma.»

***

«Non toccare mai nulla che non sia tuo, intesi, Jane?»
«Non lo farò, mamma.»

~fin~



Angolino d’autrice:
Ah, se solo Jane avesse recepito gli insegnamenti della mamma...
Non sono veri e propri buchi di trama a parte l'ultimo: attraverso quale processo mentale una persona ficcherebbe una mano fra due monoliti di roccia in mezzo ai quali sibilano sfilacci scarlatti che si contorcono come serpenti? Jane, dov'è finito il tuo istinto di autoconservazione?! Se il primo film di Thor non ha fatto di lei un personaggio degno di nota, in Thor II l'han resa meritevole del tapiro alla stupidità.
È tutto (per ora)! :3

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Capitolo 4
*** Buchi di Convergenza ***


Buchi di convergenza

Sniff. Sniff sniff. Il tartufone incontra un sentore clandestino alla base d'un idrante mezzo sverniciato.
Gladston memorizza il marchio dell'onta – è suo, quel quartiere! – e alza la zampetta. Ha il tempo di liberare uno spruzzino prima di rizzare le orecchie verso Padrone, fermatosi un paio di metri più avanti, che lo chiama con un fischio e dei colpetti sulla coscia.
Gladston, il carlino vittorioso, gli corre incontro. Poi accade qualcosa per cui il suo vocabolario canino non ha definizione.
Come ha fatto un passo, Padrone è evaporato nell'aere.
Gladston abbaia furioso, sconvolto oltre misura.
Woff, woff! Padrone, Padrone!

~fin~



Angolino d’autrice:
Milioni di abitanti londinesi e solo uno stormo d'uccelli come vittime della convergenza. Eh no, eh no. Urge rimediare.
Leggenda vuole che Gladston sia ancora là, sul marciapiede di un anonimo vicolo di Londra, ad aspettare che Padrone ritorni - risbuchi - dal suo viaggio interspaziale.

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Capitolo 5
*** Cuore Rosso ***


Cuore Rosso

«Malekith, abbiamo perso i contatti con la Z14B1!»
L'ologramma della Cuore Rosso, al momento sintonizzato sul cataclisma all'esterno della nave, è testimone dello schianto.
Malekith scarica un pugno sul quadro dei comandi. «Dannazione!» ringhia. «Non abbiamo possibilità di superare la barriera degli asgardiani...» Tace per un secondo, riflettendo. «A meno che...»
Lentamente, la sua mano scende sulla teca di vetro che protegge un lucido pulsante bianco.
«No, signore, non possiamo... le altre navi si schianteranno!» Quell'idiota di un elfo lo sta fissando a occhi sgranati.
«Non c'è altra via.»
Così Malekith schiaccia il bottone, attivando la propulsione d'improbabilità infinita.

~fin~



Angolino d’autrice:
Dedicato a quel geniaccio di Douglas Adams.
Naturalmente, l'unica navicella che riesce a non disintegrarsi sulla barriera magica o a cadere vittima delle armi asgardiane - che anzi, approda incolume nella sala del trono - è proprio quella di Malekith. Eh, ma che coincidenza! Permettetemi, inoltre, la licenza poetica di quegli occhi sgranati.

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Capitolo 6
*** Nodi scorsoi ***


Nodi scorsoi

Ha disimparato.
Maledizione, ha disimparato.
Lo specchio riflette un colletto inamidato – presto lo saranno anche i tendini del suo collo – e un branco di dita maldestre che si destreggiano, senza esito, col cappio che gli cinge la gola.
Colto da impazienza, Loki eccede con una tirata verso il basso. Quel che era prima una pressione discreta sul pomo d'Adamo è ora un laccio emostatico che gli imporpora l'incarnato del viso.
Infila un indice nel colletto, tira come un pentapalmo. Poi strepita: «Agente Barton! Qui, subito!».
Due spilli azzurri si affacciano sulla soglia.
«Assistimi» dice Loki, indicandosi la cravatta.

~fin~



Angolino d’autrice:
Siamo qui tornati ai bei tempi di The Avengers, nello specifico agli episodi che, nella mia testa, potrebbero aver preceduto l'arrivo di Loki in territorio teutonico.
Non si tratta di un vero black hole, quindi, quanto più di un missing moment a scopo ludico. Non ci sono dubbi circa la componente magica dell'armatura di Loki, ma questo meccanismo di compari-scompari funziona allo stesso modo per gli abiti midgardiani? La sua magia gli permette di vestirsi a comando pure evocando la combinazione tradizionale di maglietta e ordinarissimi jeans?
Io penso di no. Il mio lato di fangirl pensa di no. Il mio lato di fangirl che pensa che Loki sia molto gnokko signorile in giacca e cravatta pensa di no.
In caso contrario, questa drabble non avrebbe diritto d'esistenza.
Spero che abbiate colto il riferimento occulto in quel disimparato: anche in Thor, vediamo Loki indossare un completo di alta sartoria. Fate finta che, in quell'occasione, con più tempo alla mano, Loki si sia auto-istruito ad annodarsi la cravatta. D'altronde era re, allora, e tempo per cazzeggiare ne aveva in abbondanza.
Non si può dire lo stesso nel contesto di The Avengers, pora stellina. Quel bruttoide alieno, “l'Altro”, gli stava col fiato sul collo a ogni ora del giorno.

Spero vi sia piaciuta! :3

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Capitolo 7
*** God Bless America!!! ***


God Bless America!!!

«Non abbiamo colpa, mio signore!»
Quando parla, Laurel è sempre affetto da un bruciore alla gola. Ha smesso di definirlo fastidioso: è da quando è nato che questa condizione lo affligge.
Fra una supplica e l'altra, Laurel gira la testa. Hardy, suo fratello, è prostrato al suo fianco e invoca il perdono con un perfetto sguardo da penitente.
«Certo, non avete colpa!» mormora Odino. Mentre parla, un tremito scuote il pavimento. La sua voce, stranamente, provoca sempre quell'effetto di risonanza. «Fatemi la compiacenza, prima del prossimo turno di guardia, di scendere su Midgard e fermarvi al centro Amplifon più vicino!»

~fin~



Angolino d’autrice:
Entro Natale, dicevo. Ma la vita, a volte, mi fa lo sgambetto e mi travolge coi suoi problemi indesiderati.
Almeno sono ancora in tempo per augurarvi un BUON 2016! (che io spero inizi meglio della fine di quest'anno) Ora passiamo alla storia.
È evidente che quelle due guardie fossero sorde alla ciarleria di Loki lungo le navate del palazzo reale. Thor lo sbatte con le spalle al muro, armatura e tutto, e nessuno li sente?!
Dieci punti a Grifondoro se qualcuno spotta il riferimento a un cult della televisione americana.

Al prossimo aggiornamento (meno tardivo, spero)!

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Capitolo 8
*** Psiccione ***


Psiccione

Le sedute di psicanalisi si vendono a caro prezzo. Tanto basta, pensa Bruce, a giustificare l'onnipresenza del sofà su cui stendere il cliente – se il paziente ha un crollo di pressione, non potrà denunciare trauma cranici da svenimento.
Bruce non è sdraiato su un'ovattatura. È seduto – si è fatto marmo – su un cumulo di macerie in calcestruzzo, e ammicca al piccione davanti a lui: la collisione lo ha tutto impolverato, ma è serafico come mai mentre si spulcia le penne col becco.
È quella serenità che gli dice: Tutte le tue paure sono infondate.
Ed è gratis.

~fin~



Angolino d’autrice:
Lo ammetto: per la musa è periodo di vacche magre.
Il titolo ebetissimo è frutto di un vagabondaggio mentale delle tre del mattino del 22 febbraio. La notte si presta a certe cose.
Il numero di buchi stringe, ma c'è ancora qualcosa che desidero tappare. Fino ad allora (presto, spero), vi lascio con le riflessioni di Bruce. 'Sta cosa vorrebbe essere una spiegazione all'improvvisa quanto strampalata presa di coscienza che "io sono sempre arrabbiato". Sarà anche periodo da tirare la cinghia, ma stavolta ho faticato di brutto a restare nel limite di 100 parole. Mancava poco che passassi direttamente alla prossima drabble per la frustrazione. Il mio lato da giardiniera ha potato un bel po' po' di roba e spero di non aver potato troppo. Se qualcosa non dovesse esser chiaro, sparate pure! :D

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Capitolo 9
*** Dialogo fatale ***


Dialogo fatale

«Quindi la ragazza midgardiana si nasconderà nel mastio settentrionale mentre io-»
«Con una proiezione. Sì, sì, sì.»
I capelli argentei della Völva si agitano a ogni cenno d'assenso. Frigga ha sviluppato un tic all'occhio e vorrebbe farle lo scalpo.
«È una tattica fallibile» dice, ed è il quinto tentativo di ragionamento. «La cautela ci impone due proiez-»
«Nei nei nei, mai ostacolare il destino, non si può!»
«Ma...»
«Asgard vincerà. Così dicono le rune. Ho detto ciò che va compiuto e di più io non concederò. Avanti il prossimo!»
Frigga, nera, abbandona la caverna. Fuori c'è fila.
Brutta, bavosa megera.

~fin~



Angolino d’autrice:
Ritorna l'old hag dei primi episodi. Non sembra una presenza gradita in casa Odinson, ma spero sia gradita a voi! XD
Qualcuno riesce a darmi una spiegazione al fatto che Frigga abbia creato una proiezione di Jane ma non di se stessa? Poca prestanza magica? (Quella fisica, armata di pugnale, era cazzutissima.) Limiti propri della magia? (*pensa alla quarantina di doppioni creati da Loki alla fine di Thor* Nah.) Sdruccioloni di sceneggiatura? (Probabile.)
Avrebbero potuto introdurre il personaggio della Völva: è un'ottima tecnica paraculista.

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Capitolo 10
*** Uno per tutti ***


Uno per tutti

«Ok, ragazzi, si aprono le scommesse!» Rientrando in salotto, Tony sventola in aria il blocchetto degli assegni. I diffusori di fianco al televisore propagano altissimi decibel fra esplosioni e grida disumane. Mentre Barton distribuisce alcolici da un vassoio in bilico sul palmo, gli altri stornano lo sguardo dal notiziario e cominciano a puntare sul presunto vincitore.
Ridono, schiamazzano, si divertono come liceali al ballo.
Steve rimugina in silenzio. Quando in palio è la luce dell'universo, pensa, la battaglia andrebbe combattuta assieme. «E se lo andassimo ad aiutare?» pigola.
Sotto tutti quei «Thor!» e «Malekith!», però, ci son orecchie da mercante.

~fin~



Angolino d’autrice:
C'ho l'estro.
E d'accordo che si chiama Thor, il film, ma gli Avengers non dovrebbero aiutarsi a vicenda nelle situazioni disperate?!
Con questo quesito vi lascio e... buona Pasqua a tutti! ^_^

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Capitolo 11
*** Ta-daaah! ***


Ta-daaah!

L'attrito gli frusta il mantello. Il fianco duole. Gungnir è ostaggio. Nelle orecchie, Odino ha un temporale, ma Nulla è silenzioso e nero come l'ira.
«Mmmgha!»
Deve accontentarsi di un pensiero (Immonda creatura!), perché il vento gli sottrae il piacere di un'imprecazione.
L'eterna discesa nel Ginnungagap non è, propriamente, l'obiettivo cui aspirava: troppi, sgradevoli ricordi con cui ammazzar la noia e intrattenersi (tormentarsi).
L'ultimo, poi!
Un “Ta-daaah!” e il soldato – presunto tale – s'è fatto compianto morto – sempre presunto tale. Il passaggio da compianto a infame è durato il tempo di un luccichio di pugnale.
Loki, immonda creatura!

~fin~



Angolino d’autrice:
Ta-daaah!, cit. Loki. A volte ritorn(an)o.
Trovo che questa penultima (sigh) pallina di silicone vada a tappare forse il più grosso buco di trama della cronologia cinematografica Marvel, cioè: che fine ha fatto Odino, se non vogliamo prestare ascolto alle parole di Anthony Hopkins per le quali PadreTutto sarebbe bello che stecchito (e anche se dessimo loro credito, come sarebbe morto?)? È una domanda che potrebbe porsi anche lo spettatore più distratto e che affiora proprio nell'ultima scena della trilogia qui incriminata (se non contiamo l'easter egg dopo i titoli di coda).
Spero vi piaccia, e a risentirci (prima del prossimo anno, eh)! :D
Ah, quell'immonda creatura appartiene al candido linguaggio di Thor alla fine del Lokasenna dell'Edda poetica. Si presenta alla cena, intravede Loki e "Sta' zitta, immonda creatura!". Poverino.

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Capitolo 12
*** Don't feed the Jotun fish ***


Don't feed the Jotun fish

“Ignoriamo la causa del calo di pescosità del Tamigi” afferma il Ministro dell'Ambiente, “ma troveremo una...
«Anch'io voglio dargli da mangiare!»
Andrew Serkins punta lo sguardo da sorvegliante sui due bambini che, a poppa, si stanno contendendo un pezzo di tramezzino.
«Ssst, basta!»
Cala la mannaia genitoriale. Riemerge lo sciabordio delle acque. Andrew torna al Times.
… soluzione. Sappiamo che il problema interessa il tratto londinese...
Poi il traghetto sobbalza, insieme a molti passeggeri.
Solo il bambino non osserva lo shock generale. Si volta verso la sorella, schiaffandole il tramezzino in mano, e dice: «Ecco, stupida, l'hai fatto scappare!»

~fin~



Angolino d’autrice:
*sale sulla pedana d'orchestra, alza la bacchetta* Forza, tutti insieme, in coro, secondo Händel: Haaalleluja, Haaalleluja!
Altre responsabilità della vita hanno preteso la mia attenzione e ho scordato bellamente di dover aggiornare questa raccolta. Ben consapevole di meritarmi 'na sberla tripla, mi appello ancora alla vostra indulgenza!

È sorprendente come una cosina iniziata per gioco si sia evoluta in una cosa che ha finito per guadagnarsi il mio affetto e l'attenzione di voi lettori, recensori, favoritori (avete capito l'antifona, ecc.). Quindi, un cosmico grazie per avermi tenuto compagnia in questi mesi altalenanti fra sparizioni e ritorni di fiamma improvvisi.
La parola fine con cui chiudo questa raccolta non è un addio definitivo, perché, tornerò, non so ancora quando, a deliziarvi/inorridirvi con altri piatti della mia cucina - o assaggi per canarini, secondo l'andazzo delle mie ultime pubblicazioni. Fino ad allora... attenzione a non cadere nelle acque del Tamigi, hic sunt mostri di Jotunheim! (Che poi, tra parentesi, Andrew Serkins era nato originariamente come stagista di un'anonima stazione di polizia, ma i continui voli pindarici l'han fatto diventare un bodyguard da traghetto...)
Quanto amo gli easter egg in coda ai titoli di coda!

Tschüß! :)

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