Drabble Event 01.

Per il primo anniversario di matrimonio suo e di Derek Stiles aveva deciso per entrambi che sarebbero rimasti a casa e avrebbero trascorso una serata tranquilla nella splendida casa che avevano acquistato poco dopo il grande giorno.
Aveva cacciato Derek dall'abitazione subito dopo aver fatto colazione dandogli il permesso di tornare a casa soltanto la sera per la cena e aggiungendo scherzosamente che se fosse tornato prima dell'orario concordato l'avrebbe lasciato fuori ad aspettare - no, in realtà non stava scherzando, l'avrebbe fatto sul serio. Non appena la porta si era chiusa alle spalle di suo marito aveva cominciato a pulire la casa stanza dopo stanza, dedicando particolare attenzione alla camera da letto dove sperava avrebbero concluso la serata e alla sala da pranzo che avrebbe riempito di candele profumate. Nel pomeriggio, dopo aver disposto ogni cosa con precisione maniacale aveva iniziato a preparare la cena.
Da almeno una settimana nella sua testa tutto era stato preparato alla perfezione, nulla sarebbe potuto andare storto, ad eccezione dell'attacco di panico che sentì crescere dentro di sé quando si accorse che Derek era in ritardo di più di un'ora (e lui se n'era accorto soltanto in quel momento). Il respiro si fece immediatamente accelerato e i piatti che stava portando in tavola gli scivolarono di mano sporcando tutto il pavimento. Non aveva ricevuto né chiamate, né messaggi da Derek o da qualsiasi altro membro del branco. Cosa diamine stava succedendo?
Un milione di domande cominciarono a vorticare nella sua testa allo stesso modo della stanza che non smetteva di girare e girare. Da quando una stanza poteva muoversi a tale velocità?
Sentiva la testa pesante, il trillo del timer che annunciava che qualunque cosa avesse lasciato a cuocere nel forno aveva appena terminato il suo tempo di cottura gli giunse ovattato e per poco riuscì a trattenere i conati. S'inginocchiò sul pavimento, cercò di recuperare le forze e di regolarizzare il respiro.

Derek rientrò pochi minuti più tardi un po' zoppicante e con la maglia squarciata in più punti, segni evidenti di una battaglia con chissà quale creatura sovrannaturale. Trovò suo marito accovacciato per terra che si stringeva le ginocchia al petto e respirava a fatica: mise da parte i suoi muscoli doloranti e corse ad abbracciarlo, a fare con lui gli esercizi di respirazione che lo sceriffo gli aveva insegnato prima che iniziassero a convivere (e che sperava non gli sarebbero mai serviti) e gli strinse entrambe le mani nelle proprie.
Stiles si calmò, ma ormai gran parte della serata era rovinata. E a nessuno dei due andava di trascorrerne il resto facendo sesso, chi per i muscoli ancora doloranti dopo la battaglia e chi per la spossatezza.

Conteggio, 447 parole.

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