And if I had never met you?

di _Mikaislife
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Meeting. ***
Capitolo 2: *** Past memories. ***
Capitolo 3: *** Are you jealous? ***
Capitolo 4: *** Would you like to be one of us? ***
Capitolo 5: *** Thoughts. ***
Capitolo 6: *** Say yes, please. ***
Capitolo 7: *** A special day. ***
Capitolo 8: *** Small mistakes. ***



Capitolo 1
*** Meeting. ***


Ashton.
 
Mi chiamo Ashton Fletcher Irwin ed ho 17 anni. Sono nato il 7 luglio del 1994, a Hornsby, New South Wales, in Australia. 
Sin da piccolo avevo un'innata passione per la batteria, la suono da quando ho 8 anni ed ancora oggi continuo a farlo.
Vedete la batteria per me è tutto, la suono sempre: quando sono felice; quando sono triste; quando sono nervoso; a volte anche per alcuni eventi tipo quando si è spostato mio cugino, mi hanno offerto di suonare insieme a dei musicisti ed io, ovviamente, accettai. Uno dei più esperti mi disse "Tu, ragazzo, hai il ritmo nelle vene, continua così e non sprecare il tuo talento."
Quelle parole mi rimasero scolpite nel cuore e nella mente.
Diedi ascolto a quel tipo, e continuai ad allenarmi, l'unico problema? I miei genitori.
Mio padre è assente, non si occupa molto ne di me, ne di Harry, mio fratello minore.. Pensa solo a Josh e Lauren: Josh non è figlio di mia mamma, è figlio di un altra donna e di mio padre, anche per questo lo detesto.
Mentre mia madre crede che il mondo della musica sia disgustoso, e in parte lo è, ma non se resti con i miei ben saldi a terra.
Ma con mamma non si discute; più volte le ho chiesto di farmi fare qualche provino, anche per capire se davvero valevo qualcosa, ma ogni volta ricevevo sempre un no come risposta.
 
Nell'ultimo periodo mamma diceva spesso che voleva andare a vivere a Sydney. Le piaceva di più come città, e poi siam lei, che papà avevano già un lavoro, ed una casa lì. E poi Josh vive proprio a Sydney, quindi a mio padre sarebbe venuto più facile vedere il suo figlio adorato.
Devo ammettere che trasferirmi non sarebbe stata una cattiva idea, insomma Hornsby non mi fa impazzire! E poi avrei frequentato un bel liceo, quindi non c'era nessun problema! 
 
In questo preciso momento mi trovo a Sydney, nella casa che i miei hanno comprato. Josh vive nella casa proprio di fronte a me, che rottura di palle.
Ho già messo in ordine le mie cose ed ho già fatto un piccolo giro; sono stato in un centro commerciale ed è successa una cosa… Volete saperla? Bene, ve la racconterò:
 
Mi trovavo al centro commerciale e stavo guardando qualche negozietto; stavo guardando qualche camicia, così, tanto per passare il tempo quando notai che un gruppo di ragazzi stava prendendo in giro un ragazzo: altino, con i capelli neri e gli occhi castani, sembrava coreano.. Comunque, quel tipo sembrava davvero terrorizzato, e quei quattro sembravano molto aggressivi, tutti….Tranne uno, il quale chiedeva agli amici di smetterla e di continuare la loro passeggiata, ma temo che i tre non gli dessero retta così mi feci coraggio e mi avvicinai:
 
- Che succede?- Chiesi con non-chalance.
I tre ragazzi si girarono e uno di loro, il "capo", credo, si avvicinò.
- E tu sei? - Mi chiese con aria minacciosa.
- Io sono un ragazzo, e vorrei sapere perché state dando fastidio a questo poveretto.-
Il tipo accennò una risata. - Alza i tacchi, bimbo, ciò che facciamo non ti riguarda.-
- Non credo che questo ragazzo vi abbia fatto qualcosa, quindi perché fate voi i bambini? Lasciatelo in pace.-
- Dai, Derek, andiamocene, per favore.- Disse uno dei tre.
Questo mi diede un ultimo sguardo per poi fare cenno ai suoi compagni di andar via.
Mi avvicinai al ragazzo, il quale sembrava sentirsi meglio, e gli sorrisi.- Ehi, tutto bene?-
Annuì leggermente.- S..sì, grazie, quei quattro mi danno sempre fastidio… Comunque, io sono Calum! Molto piacere!-
- Oh, di niente! Io sono Ashton!-
- Ashton! Come posso sdebitarmi?-
- In nessun modo, mi sentivo in dovere di farlo, ma se proprio vuoi fare qualcosa..Puoi darmi il tuo numero di telefono, così ci teniamo in contatto…Sono appena arrivato e non conosco nessuno.-
Questo sorrise e mi lasciò un bigliettino col suo numero sopra, io feci lo stesso. 
- Bene, Ashton, io vado. Chiamami, ci conto!-
E così dicendo andò via.
 
Ecco, miei cari lettori, come ho conosciuto questo Calum.
Sembra un tipo apposto, ma molto debole; io, non per vantarmi, ma non mi sarei mai lasciato mettere i piedi in faccia da quattro bambini che si credono i re del mondo, ma ognuno ha il suo carattere e sfortunatamente i più fragili vengono sempre presi di mira dai bulli.
Adesso, credo, spero, di aver trovato un amico, ed è un bene perché, quando si è nuovi, è sempre meglio conoscere persone, non dico che si deve essere pieni amici, o popolari, o stra-famosi, ma si devono avere quelle due, tre persone che ti fanno sentire importante.
Io sono disposto a cercare qualcuno col quale vivere mille avventure: ho ancora 17 anni, ho tutta la vita davanti e non posso sprecarla; la band che seguo da un po’ dice "Live while we're young."
Eh bene, io vivrò, vivrò tutto quello che c'è da vivere, perché sono ancora giovane e non ho intenzione di fermarmi. 




Calum.

“Salve a tutti,sono Calum Thomas Hood e ho quindici anni! 
Sono nato a Sydney in Australia ma mio padre è originario della Nuova Zelanda e mia madre ha alcuni tratti stranieri..sapete non ho ancora capito bene a quale posto appartengano...
Quando ho compiuto 10 anni i miei genitori mi hanno comprato un basso,ammetto che non lo apprezzavo per niente all'inizio,anzi non sapevo neanche cosa fosse e quindi lo suonavo tanto per e tutte le volte saltavo apposta le lezioni pomeridiane fingendo un mal di testa o un dolore alla pancia.. So recitare piuttosto bene!
Col tempo ho imparato ad apprezzare quello strumento che per me è diventato praticamente come un fratello e  che in cinque anni è riuscito a farmi fare nuove amicizie..soprattutto ai superiori! Ci sono due ragazzi in particolare di cui vorrei parlare.. loro sono Luke Hemmings e Michael Clifford,i ragazzi più pazzi che io abbia mai conosciuto nei miei 15 anni di vita.. Ho conosciuto entrambi quando sono entrato al primo anno del liceo,andavamo tutti e tre in classe insieme. Ricordo che la prima volta che li vidi sembravano incollati.. stavano sempre vicini,facevano le stesse cose e non davano conto e ragione proprio a nessuno. Al liceo neanche io stavo messo molto bene e quindi mi sarebbero serviti due amici come loro;decisi di avvicinarmi!

Luke seguiva il corso di cucina ed io avevo deciso di iscrivermi con lui..sembrava che gli piacesse mangiare e si vedeva viste tutte le volte in cui preparava il piatto che il prof indicava e subito dopo lo mangiava tutto quanto,lasciando quel piatto pulitissimo! Al corso di cucina mi sedetti accanto a lui e lo invitai a fare una torta al cioccolato insieme (magari al prof sarebbe piaciuta e poi Luke avrebbe potuto mangiarsela anche tutta,quello che mi importava era farci amicizia.).
Era un tipo piuttosto inespressivo però accettò la mia offerta e quasi tutta la classe ebbe una fetta di quella deliziosa torta che però noi due non arrivammo ad assaggiare..Che disdetta! 
Usciti dal corso di cucina,lo invitai a sedersi accanto a me in sala pranzo e lui mi disse che avrebbe portato con se il suo migliore amico e a dirla tutta non speravo altro.

Ci sedemmo in un tavolo a tre e Michael e Luke non facevano altro che scherzare tra di loro come se io non fossi presente..fu Michael poi che mi rivolse la parola chiedendomi dove avessi comprato la maglietta che indossavo (precisamente una maglietta dei Green Day,una delle mie band preferite!). Riuscii a scoprire che entrambi ascoltavano musica rock,metal,punk..ed anche io,pur se non sembro affatto un tipo del genere,gradisco un sacco questa musica..mi rende vivo!
Scoprii anche che entrambi suonavano uno strumento e cantavano..entrambi suonavano la chitarra..
Furono alquanto sorpresi di conoscere un ragazzino di 14 anni che suonava il basso ,lo furono così tanto che mi invitarono a sentire le loro prove nel garage di Luke e dopo qualche mese mi invitarono anche a prendere parte nella loro piccola band!

Non mi dilungherò molto.. è importante sapere un po di più sui miei due pazzi amici:
Michael è un ragazzo mediamente alto, magro , ha gli occhi azzurro cielo e si dipinge i capelli molto spesso..è un tipo piuttosto socievole ed ama stuzzicare i bei ragazzi..compreso il bullo per eccellenza nella nostra scuola… Josh; poi c'è Luke che è un tipetto bassino, magrolino, biondo con gli occhi azzurri.. E' anche timido e si fa gli affari suoi e che non crea problemi evitando di mettersi in situazioni più grandi di lui, anche per questo nutro una profonda stima nei suoi confronti!
Il resto lo scoprirete seguendo questa storia..



'Mamma, io vado a fare un giro.'
'Ma tesoro, oggi non ti vedi con Michael e Luke?'
'No mamma,sono tutto il giorno fuori loro due!'
'D'accordo allora,torna prima di cena!'
'Sì mamma'
Esclamai prima di iniziare ad  incamminarmi  verso il centro commerciale più vicino a casa.
Mentre camminavo pensavo all'amicizia tra Mick e Luke..
..Erano migliori amici sin dalle medie ed erano anche vicini di casa,ma questo non spiega l'eccessiva vicinanza da parte di Michael nei confronti del più piccolo.. Gli sta sempre vicino anche quando è sotto la doccia o quando dorme (se non ci sono i suoi genitori) ,ed ogni volta che mi invitano a casa mi sento come il terzo incomodo che sta a guardare la coppietta..
'Chi me l'ha fatto fare..'
Ripetei tra me e me quando venni interrotto da un tipo che mi chiamava.
'Sì?'
Mi girai cercando di capire chi mi avesse chiamato e per mia sfortuna trovai il gruppetto di Derek, o meglio..il gruppetto di Josh (che però mancava dato che era in vacanza da qualche parte) .
'Cosa fai tutto solo? Dove stanno i due fidanzatini?'
Chiese il “leader” di quello stupido gruppetto che sembrava più un circo:Josh che si sentiva Dio sceso in terra e che ogni volta che passava pretendeva che tutti posassero lo sguardo su di lui;Derek col corpo tutto tatuato pieno di scheletri,bocche aperte,Betty Boop e chi più ne ha più ne metta;Devon col suo solito sguardo perso nel vuoto che non capisce dove si trova;Ash che è così alto che sembra stia sui trampoli;e Francisco...il povero “addestratore” di questa immensa ,stupidissima truppa.
'Lasciami in pace Derek..'
Lui ed i suoi amici continuavano e quando capii che le avrei prese (già.. da quando avevo iniziato a frequentare quel liceo ero diventato la preda preferita di quei cinque..insieme a Michael che però veniva in continuazione difeso dal suo caro Luke..),cercai di non fare niente ed aspettai.. Ma mentre aspettavo,un ragazzo interruppe ciò che stava per succedere.. Questo ragazzo non era molto alto,aveva i capelli biondo cenere e ricciolini e gli occhi chiari..tipo verdi! Mi aveva difeso mettendosi contro Derek e quindi contro tutti gli altri ed alla fine erano anche andati via senza farmi niente.. Era la prima volta che succedeva..Sia ringraziato il cielo!
'Ehi tutto bene?'
'Ehi..sei stato davvero fantastico.. ti ringrazio..Come ti chiami?'
'Sono Ashton! E non ti preoccupare,non ho fatto niente di che.'
Ashton,quindi Ashton mi aveva evitato un occhio nero? Ashton sei il mio nuovo migliore amico!
'Davvero amico,ti ringrazio! Ma ..sei nuovo di qui? Non mi sembra di averti mai visto prima d'ora'
'Beh in effetti mi sono trasferito da poco e stavo facendo un giro.. Vengo da Hornsby ma adesso io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in una casa dalla parte ovest della città!'
'Oh,fantastico! Io vivo con la mia famiglia in un appartamento ad Est! Se mi lasci il tuo numero possiamo vederci un'altra volta,ti va?'
'Certamente!'
Ci scambiammo i numeri di telefono e lo accompagnai fino all'uscita verso Ovest.. in questo modo avrebbe trovato subito la strada di casa.. Sydney è una grande città e non è così semplice ambientarsi.

Avevo passato qualche ora fuori di casa,almeno avevo evitato  mamma che mi chiedeva in continuazione di parlarle delle mie "nuove conquiste" ed avevo fatto una nuova conoscenza.. poteva esserci qualcosa di meglio? Credo proprio di no! 
Tornai a casa ed andai in cucina per bere un sorso d'acqua.
'Calum! Lavati le mani e vieni a cena.'
Urlo mia madre dal salone.
'Arrivo mamma!'
Risposi prima di mettere il mio telefono in carica ed andare  a cena...
    Finito di mangiare, mandai un messaggio ad Ashton: “E' stato davvero un piacere,buonanotte Ash. Xx”;probabilmente col tempo avremmo parlato delle nostre famiglie e più in là anche di altro..insomma ero sicuro che  saremmo diventati ottimi amici!

 

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Capitolo 2
*** Past memories. ***


Michael.
 
 
Salve a tutti, il mio nome e Michael, Michael Clifford ed ho 15 anni e mezzo. Ho anche un secondo nome, Gordon, però non mi piace molto, quindi tendo a non specificarlo.
Sono nato in Australia, il 20 novembre del 1995. Vivo a Sydney e frequento il liceo insieme ai miei due amici: Luke e Calum.
 
Io e Luke siamo amici da molto tempo; quando ci siamo conosciuti, abbiamo subito provato una simpatia particolare l'uno per l'altro, e così abbiamo cominciato ad uscire insieme; ad andare l'uno a casa dell'altro; e poi beh… Poi è successo.
Vedete, miei cari lettori, io e Luke non siamo stati sempre e solo migliori amici; è da quasi quattro anni che siamo scopa-amici, e credetemi è davvero una delle cose più belle che potesse capitarmi.
La prima volta che l'abbiamo fatto fu proprio a casa mia; i miei sono sempre fuori e quella sera l'avevo invitato per vedere un film, o per giocare alla play.
La verità era che volevo semplicemente vedere se ci stava o meno.
Adesso, in tutta onestà, non mi ricordo bene come andò quella sera, ma riuscii a portarmi Luke a letto e, se devo proprio essere sincero, ha goduto, ha goduto alla grande, un po’ come me.
Da quel giorno continuammo a scopare ovunque: nel bagno della scuola; sul tavolo di casa mia; a volte per terra (non importava dove); altre volte a letto (un classico); una volta in una piscina; un'altra volta ancora nella vasca da bagno, nella doccia e poi sul lavandino; quand'eravamo in campeggio; nella roulotte di mia zia (me l'aveva prestava, non ricordo per cosa); una volta anche sulla scrivania della sua stanza; un'altra volta ancora sul divano; e via dicendo.
Insomma, devo ammettere che me lo sono sbattuto alla grande, e devo ammettere anche che Calum ha sempre sospettato qualcosa, ma non ci ha mai chiesto nulla, quindi.. Perché dovrei allarmarmi?
Io e Luke continuaniamo a fare le nostre cose come se niente fosse, alla fine Calum non è il ragazzo di nessuno dei due, perciò non c'è alcun problema.
 
 
Detto questo.. Voglio essere ancora sincero con voi.
Io provo qualcosa per Luke, l'ho sempre provata, ma vedete, lui è un tipo molto riservato, non parla spesso dei suoi sentimenti, un po’ come faccio io.
Capire ciò che prova è difficile, è indifferente quasi a tutto e spesso non capisce molte cose.
Però a me piace… Non voglio dire che lo amo, insomma, è una parola grossa.
Dico solo che, se dovesse capitare, diventerei volentieri il suo ragazzo.
 
 

Luke.

Cari lettori, io sono Luke Hemmings e ho compiuto da poco 15 anni.
Sono nato a Melbourne,una delle cittadine più graziose di tutta l'Australia e ci sono anche cresciuto. Da qualche mese vivo a Sydney con i miei genitori e i miei due fratelli maggiori che pensano però di lasciare casa ed andare a vivere al più presto con le loro fidanzate.
Vorrei parlare di due persone molto speciali per me: Calum e Michael.
 Ho conosciuto Calum al primo anno di liceo durante il corso di cucina..seguivo quel corso perchè sin da piccolo una delle mie passioni è il cibo e così avevo un'opportunità per averlo “sempre in mezzo alle scatole”;comunque,Calum si era avvicinato come un timido ragazzino e mi aveva chiesto di fare una torta al cioccolato insieme..all'inizio ero indeciso ma dopo avevo preferito accettare quell'offerta e provare a fare amicizia con qualcuno che non fosse Michael.
Ad ogni modo,da quel momento diventammo amici.
Bene,adesso mi tocca raccontarvi di Michael,la persona più speciale in questo mondo..Vedete,cari lettori,Michael è quel tipo di persona che sa come farti ridere anche nel bel mezzo di una crisi di pianto,ed è anche quel tipo di ragazzo che ti prende (letteralmente) con tutto il corpo.
Ho conosciuto Michael alle medie,al primo anno. Mamma aveva deciso di iscrivermi in quella scuola -di cui preferisco non dire il nome- perchè era vicino casa e le veniva facile passarmi a prendere.. Comunque ricordo benissimo il nostro incontro ed in generale il mio primo giorno alle scuole medie....

...Mamma mi aveva lasciato in lacrime al bidello del piano terra,non volevo lasciarla e l'idea di frequentare una scuola con ragazzi più grandi era una delle peggiori che potessero esserci. 
Ero legato a mia madre e non volevo lasciarla.. Inoltre la professoressa che doveva accoglierci sembrava una strega (aveva un enorme neo sul naso) e non mi tranquillizzava per niente.
Finalmente,mi si avvicinò un ragazzino che avevo visto mettersi in fila per venire nella mia stessa classe :
'Ehi biondino! Perchè piangi?'
'Non voglio stare qui..E' pieno di ragazzacci e gente cattiva,voglio tornare a casa..'
'Ma biondino non devi avere paura,dopotutto non sei solo,anzi ..ci sono io! Sono Michael ,piacere.'
'Sono Luke..'
'Luke,non preoccuparti,ci penserò io a te! Ora vieni,sediamoci insieme.'
Il mio primo giorno di scuola lo passai insieme a lui e da quel momento,non vedevo l'ora che passassero le giornate solo per poterlo rivedere..

Comunque il nostro rapporto si è andato ad intensificare col corso del tempo,in tutti i sensi.
Nel dicembre in cui io (e quindi Michael) frequentavo la seconda media,ci trovavamo entrambi stesi in camera sua a leggere un libro che ci avevano assegnato per le vacanze di natale..Non stava piacendo a nessuno dei due e decidemmo di lasciar perdere quello stupido libro e dedicarci invece ad un altro tipo di passatempo! Michael mi propose di giocare al gioco della bottiglia ma a me non piaceva e così gli proposi di giocare ad obbligo o verità..lui accettò.
In un obbligo mi toccò di baciarlo e lui fece lo stesso con me come se non volesse fare altro dal primo momento in cui mi aveva conosciuto...
Beh,inutile dire che a quel bacio seguì ben altro.. Ad esempio la mia prima volta..Dico la mia perchè non so se in effetti fosse la prima volta anche per Micky,dopotutto fino ad oggi non mi ha mai voluto dire la verità ed io non sono voluto mai essere insistente,quindi..
Iniziò così per me una serie di “pomeriggi di studio a casa di Michael” che terminavano in indimenticabili scopate che ci facevamo prima e dopo di fare i compiti (..almeno li facevamo,eh!);tutto questo continua a succedere periodicamente!

Casa mia è molto vicina a quella di Michael, il che mi permette di vederlo frequentemente e lasciatevi dire che il sesso con Clifford è ancora più “wow” se fatto di nascosto o di fretta.
 So per certo che Calum non si trova molto a suo agio quando lo invitiamo a casa per provare e poi passiamo almeno un'ora a scopare sotto la doccia  con noi ,insomma dovrebbe solo lasciarsi andare e le cose potrebbero scivolare lisce come l'olio..insomma,problemi suoi !
Invece credo che Michael stia bene con me,cioè.. mi adora,me lo dice sempre.. In realtà mi dice che mi ama.. Me lo dice tutte le volte che andiamo a letto insieme,o quando mi addormento con lui.. Me lo dice quando mi sveglio dopo una lunga notte di sesso.. Me lo dice mentre mi scopa in piscina e me lo dice anche tramite messaggini che non penso che cancellerò mai...
Non saprò mai cosa prova veramente quel ragazzo per me...

Abbiamo appena finito di farlo sotto la doccia, i miei saranno fuori per due giorni ed i miei fratelli non mi fanno problemi, quindi io e Mick  siamo usciti per prendere una pizza ed abbiamo passato del tempo insieme.
Quando ci siamo rivisti con Cal , ci ha parlato di un ragazzo che ha conosciuto al centro commerciale.. Si chiama Ashton! Dice belle cose su di lui e penso che ce lo farà conoscere molto,ma molto presto. Speriamo sia davvero come ce lo ha descritto...e speriamo che non sia una delle solite sbte di Cal.

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Capitolo 3
*** Are you jealous? ***


Ashton.
 
"Io sono già al centro commerciale, tu dove sei?"
"Tranquillo, Cal, sto arrivando!"

Avevo leggermente mentito, la verità era che ero ancora a casa.
Grace , la mia gatta, non si sentiva molto bene, ed allora avevo pensato di portarla da Roger Marshall, uno dei veterinari migliori di tutta Sydney.
Così, una volta tornato a casa, la misi nella sua cuccia. Il Dr. Marshall mi avevo detto che doveva stare a riposo per alcuni giorni e che, per fortuna, non aveva niente di grave.
Parole sante per me.
Mi vestii in fretta e, senza nemmeno aggiustami i capelli, uscii di casa.
 
Arrivato al centro commerciale vidi Calum: era seduto su una panchina, con gli occhiali da sole; si guardava intorno.. Sicuramente mi stava aspettando, poveretto.
Una volta arrivato davanti a lui sorrisi e..
 
-Tadaan, eccomi.-
-Ash! Ma dov'eri finito?-
-Dal veterinario…-
-Oh.. E perché? Hai un animale?-
-Sì, una gatta… Nel primo pomeriggio non si è sentita bene, e così l'ho portata dal Dottor Marshall, non so se lo conosci… Scusami, ero preoccupato..- 
-Roger Marshall? Uno dei migliori! Comunque, sta tranquillo, spero che adesso la tua gattina stia meglio.-
 
Lo speravo anch'io, in tutta sincerità. Anche se non ce l'ho da molto tempo, le voglio già un gran bene.
Quel pomeriggio io e Cal passeggiammo un po’, guardammo alcuni negozi: lui si comprò una maglietta ed una bella camicia, io coma al solito mi limitai a guardare, ma non comprai niente.
 
-Ti va un gelato?- Mi chiese accennando un sorriso.
-Volentieri!-
 
Avevo molta fame, solitamente nel pomeriggio faccio sempre una merendina, tanto per riempirmi lo stomaco, ma quella volta non avevo potuto.
Prendemmo il gelato in un bar particolare, si chiamava "Delicious!", che nome carino!
Mentre mangiavamo tranquillamente un bel gelato, uno strano ragazzo dai capelli lilla si sedette al nostro tavolo.
 
-Ehi Calum, è lui il tuo ragazzo allora!- Non appena quel ragazzo disse quella frase, mi girai subito per poterlo guardare. Io e Calum fidanzati? Ma come? Dove?
 Mi ero perso qualche passaggio..
-Michael, buon pomeriggio anche a te. No, lui è Ashton, un mio amico.- La risposta di Cal mi andava più che bene.
-Oh, beh, se lo dici tu. Comunque, piacere, Ashton, io sono Michael.- Gli strinsi la mano senza dir nulla, e mi limitai ad accennare un bel sorriso.
-Beh? Il gatto ti ha mangiato la lingua o cosa?- Quella "risposta" non me l'aspettavo… E, in tutta onestà, non sapevo cosa dire. Quel ragazzo sembrava che volesse litigare, ma perché avrei dovuto litigare con tipo che nemmeno conoscevo?
-No, no..Ehm..Piacere..- Dissi accennando un altro, piccolo, sorriso.
Accanto a questo Michael, ci stava un ragazzo: alto, biondo, dagli occhi azzurri azzurri, aveva un piercing sul labbro, a sinistra… Sembrava non capire cosa stesse succedendo, che strano.
-Va bene, io e Ash andiamo, ciao Luke… Ciao, Michael.-
Mi prese per un braccio e mi tirò via.
 
-Ascolta, volevo chiederti scusa, Michael è tutto strano.- Mi disse una volta arrivati davanti alla porta di casa mia.
-Tranquillo.. E' il tuo ragazzo?- Non appena gli feci quella domanda si morse il labbro spalancando leggermente gli occhi.
-I..il mio…Il mio che? Cosa? Ma scherzi…- Disse. Sembrava molto nervoso.
-Ok, scusa.. Grazie comunque per il bel pomeriggio.- Accennai un sorriso per poi aprire la porta di casa ma, prima che potessi entrare, mi toccò il braccio.
-Senti Ash.. Sono stato bene con te.. Quindi..Ti andrebbe di uscire con me stasera?-
-Che carino! Certamente. A che ora?-
- Verso le otto? Otto e mezza magari…-
-Andata, a stasera!-
 
Calum era stato molto gentile, ci conosciamo appena e di già mi aveva offerto: un bel gelato ed anche la sua compagnia!
Che persona dolce, davvero.
Mi stesi a letto, tanto per rilassarmi un po’: quel Michael era davvero strano, si comportava come se avessero una specie di relazione o che so io, quando non era vero.
In quel preciso istante, mi venne in mente una cosa: non avevo chiesto a Cal dove saremmo andati.
Presi di corsa il telefono e scrissi:
 
"Calum, ma dove andiamo stasera?"
"Chez Sebastian."
"Ah, Chez Sebastian, tra la quinta e sesta?"
"Si, esatto! Ci vediamo lì!"

 
Chez Sebastian, mi ricordava mio zio!
Dovevo vestirmi in modo decente, dato che nel pomeriggio mi ero messo addosso i primi vestiti che mi erano capitati.
Così, una volta pronto, salutai i miei genitori ed i miei fratelli e, come al solito, salutai Grace e le lasciai il mangiare insieme a un po’ d'acqua e subito dopo mi recai nel locale dove Calum mi aveva gentilmente invitato.
 
Ammetto che, prima di arrivarci, chiesi un bel po’ di volte delle indicazioni, ma per mia fortuna arrivai puntuale!
Entrai in quel locale, era molto bello, pieno di gente, con molti camerieri vestiti davvero bene; Calum era al tavolo numero 5.. Wow, io adoro questo numero!
Non appena mi vide fece un gran sorriso e mi fece cenno di sedermi accanto a lui.
 
-Ce l'hai fatta ad arrivare.- Mi disse con un tono di voce ironico.
-Sì, non conosco bene questo posto, però mi abituerò!- Esclamai.
Mentre mi sedevo al tavolo notai che Calum stava guardando qualcosa, o qualcuno; era leggermente pallido, sembrava avesse visto un fantasma!
Stavo cercando di capire cos'avesse Cal, quando una cameriera aggiunse due sedie al nostro tavolo.
 
-Buonasera amici!- Quella voce!
-Cosa fai qui Michael!?- Esclamò Calum.
-Cosa faccio? Semplice sono qui col mio ragazzo.- Rispose "l'amico" sorridendo maliziosamente. Luke, credo si chiamasse così, sembrava che non fosse sul pianeta terra, come se il suo cervello avesse abbandonato il suo corpo… Lo devo dire, sembrava un cazzo confuso..
Ad un certo punto Calum tirò con se Michael, sembrava … leggermente… arrabbiato con lui.
 
-Sei un perfetto idiota!- Esclamò Calum.
-Cosa c'è di male nell'uscire col proprio ragazzo?- Ribatté Michael.
-Non sapevo che tu e Luke steste insieme, lo capisci? Non me l'avete mai detto, cazzo lo sapevo.- Non sapeva che…Ma non erano migliori amici? Non gli avevano detto nulla?
-Menomale che lo sapevi, allora.- Disse Michael, con non-chalance.
-Io me ne vado, me ne vado. Non ci sto qui se ci sei tu.-
-Ma qual è il tuo problema, sei geloso?-
 
Ad un tratto fui distratto da Luke che mi chiese: -Che facciamo? Ordiamo la cena?-
Ed io risposi.- D'accordo!-
 




Luke.

Arrivò il giorno in cui mancavano invece i genitori di Michael che erano andati in campeggio con dei loro amici e che avevano lasciato la casa nelle mani di Michael.
'Giuro che era una gran testa di cazzo quel Ryan,per questo l'ho lasciato.. Insomma se non fosse stato un idiota,sarei rimasto con lui..a letto ci sapeva fare,e come se ci sapeva fare!'
'Ma dai Mick,stavi con lui solo per il sesso?'
'Io sto con te solo per il sesso,quindi fatti qualche calcolo.'
Michael ammiccò e si alzò dal divano in cui eravamo seduti entrambi per raggiungere il bagno e farsi probabilmente una doccia rinfrescante. All'inizio non avevo fatto molto caso alla frase che mi aveva detto ma ripensandoci mi era venuta una strana voglia di sorridere ed in effetti lo feci,fin quando non sentii la porta d'ingresso che veniva chiusa con forza.
'Luuuuuke!'
Era Calum  che aveva la chiave di casa di Michael (datagli proprio da lui )  e che era entrato sapendo che eravamo soli.
'Ehi Cal Cal,che mi dici?'
'Ti dico che oggi pomeriggio ho un “appuntamento”,esco con Ashton!'
Sorrisi a quell'esclamazione,Calum era stato molto triste ultimamente ed uscire con qualcuno, magari, lo avrebbe reso più dolce e soprattutto più felice.
'Sono felice per te! Vedi di divertirti allora.'
Affermai accennando un sorriso e dirigendomi poi in cucina per bere un po' tè freddo alla pesca.
Sorseggiavo il mio tè seduto in cucina e nel frattempo pensavo che mentre Calum era fuori io e Michael avremmo potuto fare qualcosa insieme! Gliene avrei sicuramente parlato.
Nella tarda mattinata io e Michael avevamo deciso di fare un giro al centro commerciale mentre Calum stava fuori al suo “appuntamento” con Ashton.
Durante la nostra passeggiata da casa al centro commerciale ed anche tra i negozi lì dentro,Michael non la smetteva di parlare di questo Ashton che voleva conoscere a tutti i costi.
'Ma pensi che è gay? Insomma a Calum i ragazzi piacciono un po' quindi se è gay potrebbe nascere qualcosa tra di loro,non trovi?'
'Trovo che comunque la cosa non ti riguardi,Mick.'
'Lo so,lo so.. Ma Calum ancora non ha esperienze nel mondo gay..cosa che,non per vantarmi,ma io ho. Gli servirebbero dei consigli..capisci,Lukey?'
Scossi la testa e continuai a camminare dando un'occhiata qua e là ai negozi che presentavano soltanto tanta merda in vetrina.. La moda ultimamente faceva schifo e la gente era comunque obbligata a comprare perchè non si trovava altro.
Mentre ero intento a criticare l'ultima linea di Armani,notai che Michael ormai non mi stava ascoltando.
'Michael,ci sei?'
Chiesi muovendo la mia mano davanti al suo viso,cercando di attirare la sua attenzione.
Mi girai verso l'oggetto della sua distrazione ed eccolo lì: Calum ed il presunto Ashton!
'Andiamo a mangiare un gelato,Lukey.'
Michael mi afferrò per un braccio e mi trascinò letteralmente dentro al bar “Delicious!”,prese una sedia e la avvicinò al tavolo di Cal.
Micky stuzzicò come al solito Calum scherzando sul fatto che Ashton fosse il suo ragazzo e Calum rispondeva tranquillamente. Per fortuna,i due stavano per andare via e così non appena lasciarono la gelateria,presi Michael per la mano e lo invitai a seguirmi.
'Che ti ha preso? Volevi per caso rovinare l'appuntamento al nostro migliore amico?'
'Scherzi? Quel tipo non va per niente bene per lui.'
'Scusami ma..neanche lo conosci. Come fai a dirlo?'
'Ti ho detto che queste cose le capisco,Luke.'
'D'accordo. Ma non sai neanche se è gay.'
'Beh...secondo me lo è ed anche troppo ed adesso torniamo a casa così potrò dire a Calum cosa penso di quel tipo;non mi va di fare casino davanti a tutti.'
'Come vuoi.'
Quindi tornammo a casa.
Quando Calum tornò dal suo “appuntamento”,io e Michael eravamo già a casa da un po',stesi sul divano a guardare la tv.
-Avevamo deciso di stare tutti e due con Michael per non farlo stare da solo.-
'Io e te dobbiamo parlare,Hood.'
Mick balzò giù dal divano e raggiunse Calum che stava salendo in camera sua.
'Io stasera devo uscire di nuovo,Michael. Quindi non farmi perdere tempo che devo prepararmi.'
'Ah davvero ? E presumo che uscirai con Ashton..ancora. Dove andrete?'
'Pensi davvero che te lo dirò? In modo che tu possa rovinarmi anche questa serata? Non se ne parla. Ciao Michael.'
Calum chiuse la porta del bagno alle sue spalle e Michael corse in camera sua,io lo raggiunsi per vedere cosa avesse intenzione di fare.
'Stavolta vuoi nascondergli i vestiti,per caso?'
'No. Voglio solo sapere dove andranno a cena questa sera. Cazzo,deve pur averlo scritto da qualche parte..'
'Sulla sua mente? '
'Ah,non fare l'idiota. Mmh.,. In un block-notes,o sui suoi “Ricorda”..o magari... '
Proprio mentre rovistava tra i foglietti,il cellulare di Calum vibrò.
“Ah,”Chez Sebastian”,tra la quinta e la sesta?” 
'Uhuhuh- Grazie mille caro Ashton!'
'Ma cosa fai,Mick? Rispondi per lui?!'
E Michal rispose per Calum e cancellò i messaggi.
Dopo aver saputo il luogo esatto in cui sarebbero andati Ashton e Calum,Michael mi obbligò a mettermi addosso qualcosa di più “elegante” e ad uscire con lui. Sapevo che in realtà voleva tenere d'occhio Calum,ma me lo stava chiedendo e non avevo potuto rifiutare.
Sul taxi mi fece delle raccomandazioni: 
'Se te lo chiedono,noi due siamo fidanzati e se ti dovesse chiedere qualcosa sul nostro amore.. Beh,parlerò io per entrambi,d'accordo?'
Michael era bravo a mentire ed aveva un'immensa fantasia.. Ma la cosa più strana era che la sua fantasia sembrava davvero infinita quando doveva fingere una relazione tra noi due..Quasi quasi faceva sembrare tutto così..vero,compresi i suoi sentimenti!
Arrivammo al ristorante alle 20:45 e li trovammo proprio di fronte alla porta del locale.
'Salve,volete un tavolo per due?'
'Beh,in realtà noi siamo venuti con due nostri amici ma evidentemente se ne sono dimenticati..Ecco,sono quei due laggiù!'
Michael indicò Calum e Ashton e la signorina aggiunse due sedie al loro tavolo di 4.
'Buonasera amici!'
Michael si sedette per primo ed io lo seguì rinnovando il saluto.
'Cosa fai qui,Michael?!'
'Cosa faccio? Semplice,sono qui col mio ragazzo!'
Calum si alzò dal tavolo e prese Michael portandolo fuori dal ristorante con se. Sembrava piuttosto arrabbiato.
'Sei un perfetto idiota.'
'Cosa c'è di male nell'uscire col proprio ragazzo?'
'Non sapevo che tu e Luke steste insieme,lo capisci? Non me l'avete mai detto. Cazzo,lo sapevo.'
'Meno male che lo sapevi allora.'
'Io me ne vado,me ne vado. Non ci sto qui se ci sei tu.'
'Ma qual è il tuo problema? Sei geloso? '
Mi voltai verso Ashton e feci la cosa più semplice...
'Che facciamo,ordiniamo la cena?'

 
 

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Capitolo 4
*** Would you like to be one of us? ***


Ashton.
 
Quella mattina mi ero svegliato presto e, come al solito, trovai Grace sul mio petto, che mi osservava.
Per fortuna adesso la piccola si sentiva meglio: il giorno precedente l'avevo portata dal Dr. Marshall, il quale mi aveva detto che era tutto apposto, e che la si era ripresa, quali più belle parole!
Mentre stavo pulendo i piatti, mi squillò il telefono. Così mi asciugai le mani e risposi:
 
- Ehi Calum!
- Buongiorno Ash! Volevo chiederti se volevi venire alle prove..
- Alle prove?
- Sì, io, Luke e Michael abbiamo una specie di band e volevo sapere se volevi sentirci!
- Ah.. D'accordo! Allora ci vediamo nel pomeriggio!
Che cosa carina avere un gruppo con i degli amici fidati. Certo un pò strani, ma comunque sono sempre amici!
 
Nel pomeriggio mi recai a casa di Calum.
Non appena arrivai davanti casa sua, presi il telefono e gli mandai un messaggio:
 
"Cal, sono arrivato, tu dove sei?"
 
Una volta finito il messaggio aspettai una sua risposta, ma fu "inutile" perché lo vidi uscire dal suo garage e venire verso di me:
- Prego! Entra pure!
Esclamò facendomi cenno di andare con lui.
 
- Ma che cazzo ci fai tu qui!?- Disse Michael non appena mi vide.
- L'ho invitato io alle prove!- Gli rispose Calum.
- No, senti, se non mi vuole, fa niente.- E così dicendo andai verso l'uscita.
Stavo per andar via ma sentii qualcuno che mi afferrò per un braccio: era Luke, il più piccolo dei tre.
- Non fare caso a Michael, lui è semplicemente nervoso. Ti prego di restare, ci terrei molto.
Accennai un sorriso, senza dir niente, e tornai nel garage con loro.
- Ah no, così non ci sto.- Affermò Michael uscendo fuori.
Non appena uscì, Calum e Luke andarono con lui, magari per parlagli: Calum si affrettò, anche perché sentì Luke e Michael litigare.
Mi sentivo in colpa, non credevo di poter scatenare tutto quell'inferno..
 
Mentre mi trovavo là dentro, vidi una batteria, in un angolo del garage.
La mia passione più grande! Lo strumento che più amo in questo mondo..! Sorrisi, felice, e presi le bacchette che si trovavano su un tavolino, mi sedetti nello sgabello che stava proprio dietro la batteria, e cominciai a suonare una canzone dei Black Veil Brides, Knives and pens.
Quando suono, entro nel mio mondo, tutto intorno a me scompare, ed esistiamo solo io e la mia musica.
Suonai quasi tutta la canzone, però mi fermai subito dopo aver sentito degli appalusi..
- Ma cosa..- Alzai lo sguardo e notai che i tre amici avevano smesso di discutere, e mi stavano facendo un bel applauso... Gli ero piaciuto, manomale!
- Sei magnifico!- Esclamò Luke.
- Complimenti, davvero bravo.- Disse Michael.
- Perché mi hai nascosto questo tuo talento?- Mi chiese Calum.
Arrosii leggermente e sorrisi. Mi piaceva quando la gente mi faceva i complimenti.
- Senti, ti va di suoare qualcosa con noi? Così, tanto per.- Propose Luke.
- Ahm.. Va bene!-
Ci misimo d'accordo e suonammo una canzone dei Green Day, American Idiot.
Fu molto bello, anche loro erano davvero molto bravi, sia a suonare che a cantare!
 
Una volta finito, mi alzai e li raggiunsi.
- Wow, fantastico!- Esclamò Calum.- Ashton.. Ma non ti piacerebbe entrare a far parte della nostra band? Saresti un batterista coi fiocchi.-
Guardai tutti e tre, prima di dare le bacchette a Calum dicendo: - Ehm... No, grazie! Io adesso vado... A presto..- E così dicendo, tornai a casa mia.
Non mi andava di far parte di una band, non ero poi così bravo, ed inoltre Michael non mi voleva con loro, era chiaro come il sole.
Ma non era per Michael che non ero entrato nella band, insomma, quei ragazzi non mi fanno poi tutta questa simpatia:sono troppo appiccicosi, il loro modo di "essere amici" e alquanto strano.. E niente, Calum mi faceva simpatia, ma di entrare nalla loro band, non se ne parlava nemmeno!
 
La sera, durante la cena, accennai a mia madre ciò che Calum mi aveva proposto, e le dissi che avevo rifiutato.
- Hai fatto bene, le bands sono una perdita di tempo! Devi studiare, se vuoi avere davvero successo nella vita.- Disse mia madre.
- Ha ragione la mamma!- Esclamò Lauren, mia sorella.
- Lecca culo..- Mormorai.
- Mamma, Ashton ha detto una brutta parola!- Disse mio fratello Harry.
- Sii più educato Ashton, ci sono i tuoi fratelli più piccoli.- Disse mio padre guardandomi male.
Okay, la mia famiglia non è fra le più belle, l'unico che sopporto è mio fratello, anche se spesso mi fa molti dispetti.
 
La sera mi chiusi nella mia stanza e pensai bene a ciò che mi aveva chiesto Calum.
Rifiutare fu la cosa migliore, devo pensare ad altro, al mio vero futuro e non a tre ragazzi con dei sogni quasi impossibili. 




Calum.

Quel giovedì io Luke e Michael avremmo provato qualcosa nel garage di casa nostra e magari avremmo anche messo una cover dopo qualche settimana..Ci tenevamo molto a questa cosa e volevamo davvero farla per bene!
'Allora che cosa proviamo oggi?'
Chiese Luke mentre stava steso sul divano a cazzeggiare col telefono.
'Beh..Una cover dei Green Day non vi piacerebbe?'
Propose Michael mentre cercava gli accordi di una qualche canzone che magari lui aveva già in mente ma della quale ancora non ci aveva parlato.
'Ci sto.'
Annuii mentre sorseggiavo il mio succo al mango avendo poi anche il consenso di Luke che aveva fatto "okay" con la mano senza staccare gli occhi dal suo cellulare.
Mentre Michael e Luke si mettevano d'accordo su quale canzone avremmo provato nel pomeriggio, io decisi di invitare Ashton ad assistere alle prove; almeno ci avrebbe detto cosa ne pensava e poi..avevo voglia di vederlo. Così in tarda mattinata gli feci una telefonata e gli chiesi se gli andava di venire; lui accettò.

Nel tardo pomeriggio, io, Mick e Luke iniziammo ad accordare i nostri strumenti ed a "scaldare" la voce, avevo dimenticato di dire ai ragazzi che avevo invitato Ashton..ma perché avrebbero dovuto prendersela?
'Abbiamo deciso di provare American Idiot, erciò organizzati di conseguenza.'
Ammiccò Michael tornando quindi a strimpellare con la sua chitarra. Annuii e presi il telefono per vedere se Ashton era arrivato ed in effetti eccolo lì il suo messaggio!
Passai sotto la saracinesca che tenevamo sempre aperta a metà e lo salutai prima di invitarlo ad entrare.
Quando lo portai dentro la reazione di Michael fu piuttosto negativa : ' Ma che cazzo ci fai tu qui?!'
'L'ho invitato io per assistere alle prove!'
Non mi aspettavo che lo aggredisse in quel modo..ma a questo punto non ci si poteva aspettare nient'altro da lui. Ashton probabilmente ci rimase male tanto che stava per andarsene , ma per fortuna Luke lo fermò e lo pregò di rimanere ; lui annuii e sorrise prima di rientrare.
'Ah no,così non ci sto.'
Disse Michael uscendo fuori.
'Non preoccuparti,resta qui che ci penso io.'
Affermò Luke seguendo Mick.
Appena sentii che le cose stavano diventando "pesanti", mi scusai con Ashton giurandogli che sarei tornato immediatamente e raggiunsi i ragazzi fuori dal garage.
'Michael ma che problema hai?'
'Che problema ho? E me lo chiedi anche? Non voglio che si tocchino le cose mie.'
'Le cose tue? Mi chiedo proprio cosa siano le cose tue. Se parli di me ti sbagli alla grande.'
Disse Luke scuotendo la testa prima di guardare verso di me
'Oh..Beh… Si ehm.. Se parli di me,neanche io sono tuo.'
Dissi annuendo ed abbassando subito lo sguardo.
'Dite ciò che volete ma non rompetemi più le palle.'
Annuii Michael prima di dirigersi verso il garage.
'Senti Michael,l'unico che rompe i cogli-…'
Mich interruppe Luke e ci indicò il garage dal quale proveniva uno strano rumore che poteva benissimo essere associato alla batteria.
'Ma è davvero Ashton?'
Chiesi sporgendo di poco la testa per vedere cosa stesse facendo.
'Se è lui,è grandioso.'
Aggiunse Luke infilandosi sotto di me e spiando anche lui.
  Entrammo tutti e tre e facemmo un applauso tanto da fare fermare Ashton.
-Sei magnifico!'
-Complimenti,davvero bravo.'
-perché mi hai nascosto questo tuo talento?'
Ashton sembrò apprezzare i complimenti tanto da arrossire ed abbassare lo sguardo.
'Senti.. ti va di suonare qualcosa con noi? Tanto per!'
'Ahm..va bene.'
Dopo la proposta di Luke,chiedemmo ad Ash se conosceva i Green Day e con nostro grande piacere scoprimmo che gli piacevano.. Quindi suonammo e cantammo American Idiot che venne molto bene grazie alla batteria di Ashton!
'Wow..fantastico! Ashton.. Ma non ti piacerebbe entrare a far parte della nostra band? Saresti un batterista coi fiocchi.'
Gli proposi di entrare nella  band perché pensavo che con lui avremmo solo potuto migliorare..
Lui ci guardò (non sembrava molto felice, in effetti.) e mi diede le bacchette.
'Ehm…No,grazie! Io adesso vado…a presto..'
E così dicendo andò via.
Io e di ragazzi ci scambiammo degli sguardi perché in effetti eravamo piuttosto sorpresi dalla sua risposta e magari tutti e tre avevamo pensato in qualcosa di positivo con lui accanto..
Luke scosse la testa e posando la chitarra al suo posto salii in cucina,Michael fece lo stesso e lo seguì ed io abbassai la saracinesca, spensi la luce dopo aver sistemato il basso e tornai di sopra.
La nostra band sarebbe rimasta la stessa.. Chissà se saremmo mai riusciti a convincere Ashton, per adesso avevamo avuto un "bel due di picche" come si suole dire.. Che disdetta!





 

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Capitolo 5
*** Thoughts. ***


Luke.

'I can be your hero, baby..'
'I can push away your pains!'
Continuò Michael mentre strimpellava le corde della sua chitarra saltellando di qua e di là.
'Sei sicuro che faccia così? Ti avevo chiesto di cercare il testo per poter cantare questa canzone alla festa di Halloween che ci sarà a scuola.'
'Non sono sicuro di niente.. ma dai. Insomma, abbiamo ancora tempo.'
'Mancano comunque le percussioni.'
Disse Calum posando il basso sulla sedia e poggiandosi con le spalle al muro.
'Ma il tuo fidanzatino non vuole entrare a far parte della nostra band... Quindi non lamentarti.'
'Fanculo Michael.'
Mi passai una mano tra i capelli e mi mordicchiai il labbro mentre osservavo i miei due migliori amici litigare, come al solito.
'Smettetela. Posso provarci di nuovo io con Ashton.. Dopodichè lasciamo perdere e ci concentriamo sul nostro lavoro, chiaro?'
'D'accordo.'
Dissero entrambi dopo essersi scambiati uno sguardo d'intesa.
E così, il giorno seguente, andai a fare una visitina ad Ashton..mi aprii sua madre.
'Ciao! E tu sei?'
'Salve signora! Io sono Luke, un amico di Ashton. E' in casa? '
'Ahm.. veramente è uscito con la sua fidanzata.. Ma posso dirgli che sei passato, se vuoi.'
-Fidanzata?..-
'Certamente signora. Glielo dica.. verrò un altro giorno. Grazie ancora e arrivederci!'
Quindi Ashton si era fidanzato ed io non ne sapevo niente? E Calum? Lo sapeva? 
Gliene avrei parlato sicuramente. 
Mentre camminavo, a testa bassa e tirando calci a qualche sassolino che trovavo per terra, mi fermai dopo aver sentito qualcuno che mi chiamava; mi guardai intorno e vidi che era Derek.
'Che c'è?'
'Hemmings. Sai che non si gira da soli per queste strade? '
'So solo che lungo questa strada ci sta anche casa mia ed ho tutto il diritto di percorrerla senza dovermi preoccupare di incontrare tipacci come te.'
'Non mi aspettavo una risposta, in realtà. Smettila di rispondere ed impara a stare un po zitto.'
'La bocca è fatta per parlare.' Alzai le spalle e continuai a camminare.
'Le mie mani sono fatte per rovinarti quella bella boccuccia che ti ritrovi.' Disse prima di trascinarmi dietro la casa dei signori Stewart e prendermi letteralmente a pugni.

Quando la sera tornai a casa, mio padre mi fece una testa tanta per le tante domande riguardanti il mio labbro spaccato ed il mio occhio nero.. Insomma, andavamo di bene in meglio.
Mi stesi sul mio letto dopo essermi fatto una bella doccia calda e mi girai di fianco stringendo il cuscino tra le braccia e guardando la finestra che stava socchiusa.
Pensavo ad Ashton. Al fatto che non aveva accettato di entrare nella nostra band, al fatto che aveva una ragazza , al fatto che era praticamente un mito alla batteria.. ed infine a quanto fosse carino e misterioso. Mi misi ad analizzare questi punti:
-Non aveva accettato di entrare nella nostra band perchè conoscendoci da poco, probabilmente si sentirebbe in imbarazzo e non riuscirebbe a concentrarsi in ugual modo a quando e solo.. o magari non ci sopporta e basta;
-aveva una ragazza..sì, ma chi era questa ragazza? Come mai Calum non mi aveva detto nulla?..Che poi insomma.. Non era tenuto a dirmi nulla. Infondo chi sono io per Ashton? E poi non gli ho mica detto che mi importa sapere le sue cose.. Alla fine Cal non aveva nessuna colpa ed io dovevo semplicemente scoprire chi era questa tipa;
-beh..il fatto che fosse un mito alla batteria non era un punto su cui perdere molto tempo. Era spettacolare, punto e basta;
-carino..misterioso? Ma perchè pensavo queste cose di lui..? E soprattutto, perchè ci stavo pensando adesso? Non riuscivo a credere alle stupidità che passavano nella mia testa..ma era più forte di me. C'era qualcosa in quel ragazzo che mi spingeva a parlargli più spesso..c'era qualcosa nella sua voce che mi faceva desiderare di sentirlo parlare sempre, aveva quello sguardo che ti faceva supplicare di poggiarlo su di te.. le sue labbra sembravano un capolavoro realizzato dalla perfetta combinazione di Da Vinci e Michelangelo, e richiedevano semplicemente baci su baci, se non di più. Poi quando fumava, avevo l'opportunità di osservare il lavoro che faceva con la lingua e con le labbra.. un giustissimo modo per essere masochista sempre di più.
Ed alla fine.. pensai alle sue mani, quelle che tanto vorresti stringere e le stesse che fanno parte di un gruppo di sogni poco casti in cui le ritrovo sul mio corpo.
Accompagnato da questi pensieri, mi addormentai...

Il giorno dopo, a scuola, salutai Mick e Cal che stavano seduti sul marciapiede a chiacchierare e mi sedetti con loro raccontandogli di quello che mi aveva fatto Derek il giorno precedente.
'Si vede..'
Si limitò a dire Michael indicando il mio occhio nero.
Io accennai un sorriso e misi gli occhiali da sole. Proprio in quel momento notai Ashton seduto al suo solito posto che si baciava con Biannca Rose, la ragazza di cui si era parlato spesso dato i suoi video su internet ed il suo corpicino carino adatto a fare la modella.
Ecco la sua fidanzata, ecco con chi aveva scelto di stare Ashton.
'Alla fine ci hai parlato con Ashton?'
Chiese Calum mentre ero distratto.
'Ahm..no.. Non so se ci parlerò, vedremo. Ora vado, ci vediamo oggi pomeriggio.'
E così dicendo, entrai a scuola e raggiunsi la mia classe dove trovai già metà dei miei compagni.





Ashton.

La scuola era cominciata da qualche mese: durante l'estate avevo rivisto Calum solamente qualche volta, e lui mi propose più volte se volevo far parte della band, anche per passare il tempo. Ma come al solito, io risposi di no.
Inoltre, in spiaggia, un giorno, incontrai una ragazza; si chiama Biannca e vive vicino casa mia.
Ci siamo conosciuti in modo strano, o meglio, per un incidente: lei stava portando un bicchiere di aranciata ad una sua amica, e mentre io passavo vicino a lei, non so come, abbiamo sbattuto e mi è finita tutta la bevanda addosso. All'inizio ammetto che mi sono arrabbiato, e parecchio, aveva macchiato il mio costume preferito, ma poi si è scusata ed abbiamo cominciato a parlare del più e del meno; lei inoltre mi chiese in che scuola andavo, perché credeva di avermi già visto, e infetti aveva ragione: andiamo nella stessa scuola.
Da quel giorno ci siamo sentiti spesso, l'ho anche invitata ad uscire, sin quando, prima che cominciasse la scuola, le chiesi di essere la mia ragazza. Lei accettò.
E per concludere le "novità" della mia estate, cominciai anche a fumare, ma ne Biannca, ne i miei genitori lo sapevano.
  
 
Il primo giorno di scuola andò abbastanza bene: conobbi i miei compagni, i miei nuovi insegnanti e scoprii, con mio grande dispiacere, che Michael Clifford, l'amico di Calum, era in classe con me.
 
 
La sveglia suonò esattamente alle 6:30am: così mi alzai, mi feci una bella doccia; subito dopo andai in cucina dove ci stavano Lauren ed Harry. Diedi il buongiorno a tutti e due per poi prendere la merenda e l'acqua. Li misi dentro lo zaino e, subito dopo aver salutato, uscii di casa.
Dovevo prendere l'autobus: casa mia è leggermente distante da scuola, ci si arriva in mezz'oretta, quindi dovevo sbrigarmi.
Era già ottobre, Halloween si stava avvicinando, ed io sarei andato a fare dolcetto o scherzetto in giro per tutta Sydney insieme ai miei cugini, Francisco e Thomas.
Arrivato a scuola, mi misi nel mio solito posto e cominciai, come sempre, a rollare una sigaretta: Biannca non arriva mai presto, ed io ho tutto il tempo per fumare, e per improfumarmi.
Una volta aver fatto la mia sigaretta, l'accesi e cominciai a fumare, so benissimo che è un brutto vizio, però mi rilassava davvero molto, non ne potevo fare a meno. E poi fumavo solamente due sigarette al giorno, a volte anche una sola, quindi ero apposto.
Guardai l'orario, e mi accorsi che Biannca sarebbe arrivata a momenti: così spensi la sigaretta e presi lo spray che profuma l'alito, e subito dopo mi spruzzai un po’ di profumo.
 
-Amore mio! Buongirono.-Disse abbracciandomi.
-Cucciola, buongiorno a te.- Accennai un sorriso per poi baciarla.
-Come va? Tutto bene?
-Sì, tesoro, a te?
-Bene, amore, entriamo dai.- Disse facendomi notare che i cancelli si erano aperti.
L'accompagnai fino alla sua classe, la baciai un'altra volta e la salutai per poi recarmi nella mia aula.
Quel giorno c'erano materie leggermente noiose, ma per fortuna l'insegnante della prima ora non era venuta, e così venne la supplente.
Durante la ricreazione mi vidi con Biannca: un mio amico mi aveva invitato a fumare con lui, nelle scale esterne della scuola, ma io rifiutai, non potevo farmi vedere da lei.
Vidi anche il mio fratellastro, Josh, che era circondato da un sacco di ragazze che gli chiedevano un autografo, o di uscire con loro, o un abbraccio e cazzate varie, ma neanche se era una super-star, mica era Nicole Scherzinger. Comunque, era pur sempre il capitano della squadra di Basket della scuola, in parte poteva anche sembrare una cosa normale.
Prima di rientrare in classe incontrai Calum, così mi fermai un po’ a parlare con lui: mi chiese nuovamente se davvero non volevo entrare nella loro band, e dopo aver ricevuto l'ennesimo no, mi fece gli auguri per il mio fidanzamento e andò in classe.
 
Durante l'ora di conversazione spagnola, presi un 4 solamente perché non avevo il libro. Non è una bella cosa prendere un 4 dopo nemmeno un mese di scuola, ma questa professoressa è tutta particolare, e menomale che non c'era la prof vera e propria di spagnolo, altrimenti non ne uscivo vivo.
All'ultima ora ebbi fisica, e la professoressa ci fece uscire in ritardo dalla classe, perché doveva continuare a spiegare, che rottura.
- Amore ma come mai sei uscito così tardi?- Mi chiese Biannca non appena mi vide scendere.
- La professoressa ci ha trattenuti.- Risposi con un tono di voce serio e distaccato.
- E' successo qualcosa di brutto?
- Mmhh.. La prof di conversazione spagnola mi ha messo 4. Io non mi sono ricordato di comprare il nuovo libro, e non avevo fatto gli esercizi. Ah, che palle. Odio questa scuola.
- Tesoro, ti prego, calmati, lo recupererai. Fatti le fotocopie così la prossima volta la fotti, mh.- Disse ammiccando.
Accennai un sorriso e le lasciai un bacio sulle labbra.- Adesso vado cucciola, ci sentiamo nel pomeriggio. Ti amo.- E così dicendo andai verso la fermata degli autobus.
Non avrei detto a mia madre del 4, anche perché l'aveva messo a matita, quindi potevo recuperarlo.. Sempre se non avesse fatto la troia, impedendomi di far andare bene l'interrogazione, ovvio.
Una volta arrivato a casa, posai lo zaino in camera mia e andai in cucina per pranzare e, per mia grande "sorpresa", trovai Josh seduto al mio posto.
- E lui che ci fa qui?- Domandai indicandolo.
- Lo abbiamo invitato a pranzo, tesoro, inoltre ci ha detto che ti sei fidanzato con una ragazza! Perché non ce l'hai detto?- Mi chiese mia madre, accennando uno dei suoi soliti sorrisi del cazzo.
- Ve l'avrei detto, prima non era una cosa seria..
- Perché? Adesso lo è? A quando le nozze?- M'interruppe Josh.
- Simpatico. Comunque si, mi sono fidanzato, si chiama Biannca ed è molto bella. Felici adesso?- E così dicendo salii nella mia camera.
Certo che mio "fratello" non sapeva proprio farsi gli affari suoi. Quando sapeva qualcosa doveva dirla a tutti. Che cretino.
Poteva anche essere un bravo giocatore, me in testa ha solo fumo.
La mia giornata andò come sempre: feci i compiti, parlai un po’ al telefono con Biannca, e la sera guardai un po’ di televisione per poi spegnere tutto e andare a letto, l'indomani mio padre avrebbe lavorato di mattina, e dovevo svegliarmi presto, se volevo entrare in bagno prima e non fare tardi a scuola.
 

 
 

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Capitolo 6
*** Say yes, please. ***


Ashton.


Quella mattina mi ero svegliato a casa della mia ragazza, la sera precedente eravamo stati insieme [ sì, anche in quel senso ]. Fortunatamente suo padre era fuori Sydney per lavoro, e la madre mi adorava, quindi non c'era nessun tipo di problema.
Ci svegliammo verso le 6:30am; facemmo colazione insieme, come quasi ogni mattina, per poi lavarci e vestirci.
- Amore, oggi non dobbiamo arrivare tardi, ho un'interrogazione molto importante.- Disse Biannca, lasciandomi poi un bacio sulle labbra.
- Tranquilla, il bus passa tra cinque minuti, se magari la smettessi di truccarti, potremmo anche farcela.- Affermai, con un tono di voce ironico, ricambiando poi il suo tenero bacio.
- Antipatico, ho finito.- E così dicendo posò tutto e prese il suo zaino di scuola; io feci lo stesso e, subito dopo aver salutato sua madre, uscimmo fuori di casa.
Lì aspettammo insieme il bus, io stavo pensando a Calum e alla richiesta che mi aveva fatto qualche giorno prima. Io? Entrare nella loro band di bambini capricciosi e viziati? Non sono come loro, io sono Ashton e loro sono fuori di testa, completamente.
Lasciai quei pensieri quando sentii il clacson del bus scolastico e, una volta aver presto posto, abbracciai la mia ragazza, e ci baciammo per quasi tutto il tragitto.
Per fortuna quel giorno non avevo nessuna interrogazione, e almeno non sarebbe stata una giornata troppo stressante. La scuola stava per finire, e ormai c'erano le ultime interrogazioni. Io ancora ne dovevo fare alcune, ad esempio quella di francese, ma ero tranquillo, anche perché non ero in una situazione così drammatica, e poi riesco a cavarmela quasi sempre.
Quando arrivammo a scuola, scesi dal bus e camminai mano nella mano con Biannca. Andavamo un po di fretta, erano già le 8:15am. Avevamo ben quindici minuti di ritrardo.
Era ufficiale, quella di conversazione francese mi avrebbe fatto la ramanzina: lei odia i ritardatari, ma è la prima che arriva sempre dieci minuti dopo il suono della campanella.
Mentre camminavo accanto alla mia ragazza, notai un gruppetto di persone verso lo spiazzale esterno della scuola, così mi fermai per poter guardare.
- Amore? Non vieni? Dai, è tardi!- Esclamò Biannca, facendomi cenno di andare.
- Tu va in classe, io devo fare una cosa.- Risposi alla sua esclamazione, iniziando ad allontanarmi.
- Ci vediamo all'uscita allora? - Mi chiese.
- Certo cucciola, a dopo!- E così andai verso i ragazzi.
Non sapevo cosa stesse succedendo, ma era sicuro che Calum, Michael e Luke non sapevano come cavarsela con quei bulletti da quattro soldi.
- Ma che succede qui? - Domandai, notando che c'era qualcosa che non andava.
Il "capo" di quella banda mi guardò dalla testa fino ai piedi e: - Ancora tu!? Sparisci.-
- Chi sei tu per dirmi cosa devo fare? Sei grande e grosso e fai i giochetti dei bambini? Nemmeno mio fratello di otto anni si comporta così.- Affermai, guardandolo dritto negli occhi.
A quel punto quell'ammasso di muscoli si buttò addosso a me, iniziando a darmi qualche pugno e qualche calcio. Ma davvero mi ero cacciato il quel guaio per quei tre cretini?
Mentre cercavo di difendermi, nonostante non fossi ben impostato come quel tipo, notai un ragazzo che stava entrando di corsa a scuola, probabilmente voleva chiamare la preside.
Infatti, dopo qualche secondo arrivò la preside, ma quando mi girai quei bulli erano come spariti.
- Cosa state combinando voi quattro?- Domandò, guardandoci male.
- Niente, noi... C'erano delle persone.. Io.. Guardi, ho un labbro spaccato, possiamo darle i nomi.. Noi non abbiamo fatto nulla!- Dissi, cercando di farmi credere, anche perché era quella la verità.
- Certo. Venite con me in presidenza, teppisti.- Rispose questa, facendoci cenno di seguirla.
La signora preside ci punì a cappie: Michael e Calum avrebbero pulito la palestra, dopo scuola; mentre io e Luke, sempre dopo la scuola, avremmo dovuto togliere le gomme da masticare che si trovavano sotto i banchi degli studenti.
Ero furioso, non ero mai stato messo in punizione, e non avrei neanche potuto vedere Biannca, e questo mi faceva davvero arrabbiare.
Così, quando la preside ci lasciò andare in classe, fermai Calum, Michael e Luke.
- Sarete contenti, no? Voi tre, siete degli stupidi bambini che non riescono a crescere. Non sapete reagire con delle testa di cazzo ed io, che sono ancora più testa di cazzo di voi, ho provato a darvi una mano. Dovete sapere solo una cosa: non vi aiuterò mai più, mai più. Adesso come spiego ai miei quest'occhio nero e questo labbro tutto distrutto!? E cosa dirò a Biannca?! Stupidi, ho fatto bene a non entrare nella vostra band.- E così dicendo, andai nella mia classe.
La mattinata passò abbastanza velocemente, i miei compagni e i miei amici mi chiesero perchè avessi il viso in qulle condizioni.. Non diedi loro nessuna riposta, ero così arrabbiato che anche parlare mi faceva innervosire di più.
Durante l'ora di scienze, il professore fece alcune battutine stupide sulla mia faccia. Così, mi alzai e lo guardai: - Ma vaffanculo a lei e a tutti quelli come lei.-
Ammetto di aver sbagliato, ma non doveva permettersi di prendermi in giro.
Morale della favola, mi beccai una bella nota e il prof chiamò mia madre. Quella giornata era cominciata male e stava solo peggiorando.
Quando finirono le lezioni, raggiunsi Luke , Calum e Michael, i quali si trovavano nel cortile interno della scuola: Calum andò in palestra con Michael, mentre io e Luke andammo in una delle classi che stavano al piano terra, la quale era la più grande della scuola.
Il ragazzo cominciò a parlarmi, ma io non stavo nemmeno ascoltando ciò che diceva. L'avevano combinata grossa e, ammetto che li avevo aiutati di mia spontanea volontà, ma non sarebbe successo se loro avessero saputo come evitarli. La rabbia usciva da tutti i pori della mia pelle e non volevo aggredire Luke, quindi mi limitai a stare zitto, mentre col righello cominciavo a togliere le prime gomme da sotto un tavolo.
Dopo qualche minuto Luke continuò a parlare:
- In effetti, dovresti essere tu a picchiarci.- Affermò, facendo una smorfia con le labbra.
- No. La prossima volta, ti farò pestare da quel tipo che mi ha rotto il labbro.- "Risposi" senza guardarlo.
- D'accordo. Ma prima dovresti accettare la nostra proposta.-
- Perché dovrei? Per diventare un completo deficiente come te e i tuoi amici?- "Chiesi".
- Forse! Ma per lo meno, se verrai picchiato di nuovo, ci sarà un buon motivo.-
- Tu sei malato, secondo me. Comunque, se accetto di entrare nella vostra band di bambini stupidi e privi di cervello, la smetterai di seguirmi ovunque? E non dire che non lo fai, perché in questi giorni ti ho visto.-
- Prometto di smetterla. Ma tu devi impegnarti come se lo volessi davvero... Ti chiedo solo questo.-
- Quando si tratta della mia adorata batteria, non posso non impegnarmi. Almeno mi lascerete vivere in pace.-
- Detto, fatto. Le prove sono domani alle 5:00pm, sii puntuale.-
Quando scontammo la nostra punizione, tornai a casa. Sapevo già cosa mi aspettava.
Ma, ma prima di affrontare i miei, notai che avevo due chiamate perse, e vari messaggi su Whatsapp: era Biannca.
La chiamai, sapevo che era arrabbiata, ma almeno le avrei dato delle spiegazioni.
" Pronto, Ashton? Ma dove sei stato? Oggi mi hai dato buca all'uscita."
- Lo so.. Mi dispiace, ho avuto dei problemi con delle persone.. Non volevo lascarti sola.-
" Non ti capisco, mi hai lasciata per andare da chi? "
- Stavo aiutando dei ragazzi, dei bulli li avevano presi di mira, ed io.. - Prima di concludere la frase, notai che mio padre aveva aperto la porta di casa, e mi stava facendo cenno di entrare. Feci un respiro profondo, e mi mordicchiai un labbro. - Adesso devo andare, ti spiegherò tutto domani.. Ti amo.- E così dicendo, chiusi la chiamata ed entrai in casa.
Lì trovai Josh che, insieme ai miei genitori, mi fece una bella ramanzina. Faceva il finto buono, come se lui a scuola non terrorizzasse tutti con i suoi atteggiamenti da bullo.
Comunque, i miei mi dissero che per due settimane non potevo uscire di casa e se non avessi preso un bel voto in tutte le altre interrogazioni, il tempo della mia punizione sarebbe durato di più.


Luke.

- Direi che per oggi abbiamo anche fatto abbastanza.-
 Dissi a Michael prima di alzarmi dal mio letto e guardare l’orologio per capire più o meno quanto tempo avevamo per prepararci e andare a scuola.
 -Oh merda..Mikey sono le 7:45 a.m. vedi di muoverti! Stavolta la prof ci uccide.-
 E così dicendo mi infilai in bagno per potermi fare una doccia super veloce mentre Michael faceva lo stesso nell’altro bagno. Asciugai i capelli e li sistemai come meglio potevo, entrai nella mia camera e cercai tra i vestiti sulla sedia.. Indossai i miei soliti skinny jeans e una camicia a quadri bianchi e azzurri; infilai le mie Vans e scesi al piano di sotto per salutare mia madre che stava finendo di fare colazione.
 -Andiamo, Mikey!-
 Urlai per farmi sentire dal ragazzo che stava scendendo rapidamente le scale e insieme uscimmo di casa per raggiungere la scuola.
 Ci vollero giusto sette minuti per arrivare. Calum era già lì e ci stava aspettando, dato che eravamo abituati ad entrare sempre tutti e tre insieme. Nello spiazzale della scuola non c’era quasi più nessuno ma io mi ostinavo a cercare Ashton, che normalmente arrivava in ritardo…ma non c’era nemmeno l’ombra di lui.
-Ragazzi, dovete stare più attenti. Ora muoviamoci, Miss. Lachowski ci farà rimettere le penne!-
E così dicendo ci avviammo verso l’entrata della scuola.
-Non così in fretta, frocetti.-
Ci voltammo tutti e tre riconoscendo la voce minacciosa di Derek; e notammo il resto della sua “ciurma” dietro di lui.
 -Che cosa abbiamo fatto stavolta?-
 Chiese Calum storcendo il labbro in una leggera smorfia che fu piuttosto visibile, era un misto tra paura e curiosità.
 -Dobbiamo dare una piccola lezione a tutti e tre insieme. Ragazzi, divertiamoci.-
 Tutto ad un tratto Derek, Ash e Jake ci vennero praticamente addosso… E fu in quel momento che Ashton intervenne chiedendo cosa stesse succedendo. Mi sembrò quasi di sentire una voce angelica, capite? Sembrava che in ogni singolo momento in cui avevo bisogno, lui si presentava come per magia.. Non riuscivo quasi a crederci.
 -Ancora tu? Sparisci.-
 Ordinò Derek fulminando Ashton con lo sguardo mentre mi teneva ancora dal colletto della camicia; ed io osservavo la scena.
 Quando Ashton rispose in quel modo poco… carino, Derek mi lanciò praticamente per terra e si avventò contro Ashton per iniziare poi a picchiarlo. Nello stesso identico momento, Ash stava riempiendo Michael di pugni in faccia e Jake stava prendendo a calci Calum che si contorceva per terra dal dolore. Mi alzai rapidamente per tentare di dare una mano, ma non sapevo sul serio a chi dei tre aiutare! Restai qualche istante a guardare le tre diverse scene per cercare di darmi una mossa e prendere velocemente una decisione; ma non ebbi il tempo di avvicinarmi a Calum che Ash, Derek e Jake erano praticamente spariti. Spalancai gli occhi, incredulo. Come poteva essere una cosa del genere?
 -Cosa state combinando voi quattro?-
 Chiese la preside, ricevendo lo sguardo di tutti noi. Che ci faceva lei lì? Adesso eravamo seriamente nei guai…
Ashton tentò di dare una spiegazione, la spiegazione reale dei fatti.. ma la preside non gli crebbe e ci invitò a seguirla in presidenza soprannominandoci, inoltre, come “teppisti”.
La preside fu abbastanza clemente con noi, e non ricevemmo nessuna sospensione, non avrebbero neanche chiamato i nostri genitori. Ci diede comunque una punizione, ( dopo aver dato le cure necessarie a chi ne aveva bisogno)da fare a coppie. Io ed Ashton avremmo dovuto passare il pomeriggio a togliere le gomme da masticare sotto i banchi della classe più grande della scuola; Mikey e Calum avrebbero dovuto pulire tutta la palestra.
 Ricevute le nostre punizioni ci dirigemmo verso la nostra classe, ma prima di entrare in aula, Ashton fermò tutti e tre.
 Ci fece un piccolo discorso, o meglio, ci ‘sgridò’. Diciamo che non aveva poi tutti i torti… Prima gli avevamo proposto di entrare nella band e lo avevamo quasi perseguitato affinchè accettasse; poi ci eravamo comportati un po male con lui per via della gelosia di Mikey, e un po della mia; e adesso si prendeva le botte solo per difenderci. La situazione stava degenerando.. dovevamo assolutamente risolvere tutto il più presto possibile.
 Entrammo tutti in classe e seguimmo normalmente le sei ore di lezione. Durante l’ora di biologia, io e Michael andammo in bagno e ci mettemmo un po a discutere, su tutto. Sia io che lui ci sentivamo fin troppo demoralizzati, e piuttosto abbattuti.
 -A volte mi sembra che non ci sia nulla di veramente valido per vivere questa vita.-
 Al sentire uscire quelle parole dalla bocca del mio migliore amico, gli accarezzai dolcemente il viso e lo guardai negli occhi.
-Fin quando noi due saremo insieme, questa stupida vita continuerà ad avere un senso. E credo che l’importanza del nostro rapporto sia un qualcosa di abbastanza valido per vivere.-
Conclusi il discorso con un “ti adoro” e lo baciai dolcemente sulle labbra.

 Una volta passate le sei ore, ognuno andò per la sua strada. Io seguii Ash nell’aula più grande dell’istituto e una volta lì tentai di tutto per riuscire ad intavolare una minima discussione con lui. Sembrava proprio che non volesse starmi ad ascoltare. Mi sentivo un po stupido, mi sembrava di parlare da solo. Pensai a lungo a qualcosa da dire, pur di poter sentire la voce di quel ragazzo…
-In effetti dovresti essere tu a picchiarci.-
Constatai facendo una smorfia con le labbra mentre terminavo di ripulire la cattedra.
-No. La prossima volta ti farò pestare da quel tipo che mi ha rotto il labbro.-
Accennai quindi un sorriso ed annuii alla sua affermazione.
-D’accordo. Ma prima dovresti accettare la nostra proposta.-
 -Perché dovrei? Per diventare un completo deficiente come te e i tuoi amici?-
 - Forse! Ma per lo meno, se verrai picchiato di nuovo, ci sarà un buon motivo.-
Dopo che mi fece quello strano discorso, compresi che finalmente sarebbe entrato nella nostra band. Probabilmente, anzi quasi sicuramente, lo faceva a malincuore… ma ero sicuro che col tempo tutto si sarebbe aggiustato!
- Prometto di smetterla. Ma tu devi impegnarti come se lo volessi davvero… Ti chiedo solo questo.-
Disse che trattandosi della sua batteria, si sarebbe impegnato al massimo. Io lo sapevo già in partenza, ma volevo averne la certezza.
 -Detto, fatto. Le prove sono domani alle 5:00 p.m. ; sii puntuale.-
 Finito di ripulire l’intera aula da quelle schifosissime gomme da masticare, salutai Ash con una pacca sulla spalla e mi diressi verso casa mia.
 (…)
A casa trovai Michael seduto sul mio letto, sembrava… felice.
 -Che cosa ti succede Mikey?-
 E in risposta alla mia domanda, mi saltò praticamente addosso e mi abbracciò.
-Non puoi neanche immaginare cosa è successo… Si tratta di me, e di Calum.. Insomma, di me e Calum.-
Lo feci accomodare sul mio letto e mi sedetti accanto a lui chiedendogli di spiegarmi per filo e per segno tutto ciò che era successo quel pomeriggio nella palestra della nostra scuola.





 

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Capitolo 7
*** A special day. ***


-- CALUM:

Quando la preside finì di dare la punizione a tutti e quattro, io e Michael ci recammo in palestra con gli oggetti necessari per la pulizia di quel luogo. Luke ed Ashton avrebbero dovuto staccare le gomme dai tavoli.. tutto sommato noi dovevamo solo passare una scopa e uno straccio…
Nonostante la colpa non fosse la nostra e non saremmo dovuti essere noi quelli puniti, le cose erano andate così e non potevano cambiare.

Mi recai con Mickey in palestra e iniziai a spazzare lungo tutta la sala. La nostra palestra era davvero grande e dovevo stare attento a pulire tutto bene, mentre Michael spolverava tutti gli scaloni.
-Non ci è finita poi così male.. Pensa a Luke ed Ashton.- Gli dissi mentre scopavo gli ultimi angoli della stanza.
-Già, credo tu abbia ragione.-
Annuii alla sua affermazione e terminai di spazzare tutta la stanza. Mi scoppiava la testa a causa delle botte che avevo preso quella stessa mattina.. Ma mi tirava su sapere che di lì a poco avrei scontato la mia punizione e sarei potuto tornare, finalmente, a casa!
 Pensavo all’intervento di Ashton, qualche minuto prima di essere visti dalla preside. Era stato più gentile a mettersi in giro per aiutarci.. Sinceramente non capivo neanche perché lo avesse fatto, non eravamo neanche amici. Sapevo che una seconda volta lui non sarebbe intervenuto, e lo avrei anche capito.. Non credo che qualcun’ altro al suo posto ci avrebbe mai dato una mano.
 Pensare che era anche finito in punizione per colpa nostra mi faceva sentire un po’ in colpa, dopotutto avrebbe avuto anche problemi con la sua famiglia, senza aver fatto nulla di male.
 Ero deciso a raggiungerlo una volta uscito di lì. Gli avrei chiesto scusa a nome di tutti e gli avrei fatto presente che tutti e tre gli dovevamo un enorme favore.. Quel ragazzo era stato fin troppo disponibile con noi, era il momento di saldare i conti in sospeso.

-Io qui ho finito, passiamo ai materassi?- Proposi guardando il ragazzo.
-Ho finito anch’io. Certamente!-
Accennai un sorriso al più grande e mi avvicinai a quei grandi materassi che utilizzavamo normalmente durante l’ora di ginnastica, per roba come flessioni e addominali.
 Iniziai a prenderne uno insieme a Mickey , ma lui non riuscì a sostenerlo.. e così mi ritrovai sopra di lui, sul materasso.
 -Che combini, Mickey?- Domandai tenendomi su con i gomiti, per evitare di pesare troppo sul ragazzo.
 Non ricevetti alcuna risposta da parte del maggiore, notai solo che mi stava.. fissando?
 Dopo di che mi accorsi solo delle sue labbra sulle mie.. Michael mi stava baciando ed io stavo ricambiando. Mi piaceva sentire la morbidezza delle sue labbra, premute contro le mie. Non avevo mai baciato un ragazzo , ma in quel momento sembrava che io non avessi voglia di fare altro.
 Presi il suo labbro inferiore tra i denti e lo mordicchiai leggermente; sentivo il mio membro iniziare a gonfiarsi dentro i boxer e potevo percepire anche quello di Michael che pressava sulla mia coscia. Come mai stava succedendo tutto questo? A dire la verità non lo sapevo neanche io.
 Non avrei mai immaginato di potermi eccitare per un ragazzo, non in quel modo.
 Al sentire la sua mano a contatto con la mia pelle, mi mordicchiai il labbro e mi sollevai rapidamente, in modo tale da potermi sfilare la maglietta. Subito dopo tornai a baciare le sue labbra, mentre con le mani andavo ad accarezzare il suo petto, chiedendogli di più.
 In quel preciso istante, il mio corpo voleva solo sentire quello di Michael, che pressava contro il mio. Sembrava che i nostri corpi combaciassero perfettamente, per me era la cosa più giusta da fare in quel momento.
 Lasciai che Mickey mi abbassasse i pantaloni e lo aiutai per poterli sfilare completamente . Non era una delle posizioni più comode, ma poco importava. Avevo solo voglia di sentire ancora le sue labbra.. e perché no, sentire anche il suo sapore.
 Quando lo vidi togliersi i jeans, osservai il suo corpo seminudo e il mio sguardo non potè non cadere sulla sua erezione, ancora coperta dai boxer.. che a quel punto erano diventati davvero insopportabili, un po’ per entrambi.
 Mi godetti le sue carezze e gli lasciai vari baci sul petto mentre scendevo con le mani ad accarezzare i suoi fianchi , delicatamente.
 Lasciai una scia di baci umidi che partiva dal collo e finiva sul suo basso ventre , mentre con la mani andavo a sfilare i suoi boxer.
 Mi trovai di fronte la sua erezione.. Certo, un sacco di volte mi ero toccato, ma non era la stessa cosa toccare un altro ragazzo.. o forse sì?
 Lo presi in mano e lo massaggiai con cura mentre lo guardavo negli occhi, beandomi anche della sue espressioni.. le stesse che mi facevano capire quanto gli piacesse ciò che stavo facendo.
 Aumentai un po’ la stretta e continuai a massaggiarglielo, cercando di donargli più piacere possibile. Continuai ancora per alcuni istanti e subito dopo glielo presi in bocca iniziando a succhiarlo. Andai a massaggiare i suoi testicoli mentre percorrevo con la lingua tutta la sua lunghezza e mi godetti il suono dei suoi gemiti.
 Mi soffermai sulla punta, pressando con la lingua e mi aiutai con le mani mentre cercavo nuovamente lo sguardo di Michael, che però non potei trovare; Mickey aveva portato la testa indietro e gemeva sonoramente.
 Stavo impazzendo al sentirlo ansimare in quel modo.. non era di certo l’unico ad essere eccitato. I miei boxer erano diventati, inevitabilmente, di troppo. Portai una mano sulla mia erezione, per masturbarmi e continuai a succhiarglielo. Ad un tratto, sentii la mano di Michael che cercava di allontanare il mio viso.. e non appena ne compresi il motivo, la spostai dolcemente e glielo succhiai avidamente. Non appena venne dentro la mia bocca , ingoiai tutto e continuai a toccarmi sentendolo gemere. Dovetti interrompere quando sentii il suono della porta della palestra che si chiudeva.
-C’è qualcuno..- Mormorò Michael prima di alzarsi e rivestirsi.
 Mi alzai senza dire nulla e mi rivestii. Mi pulii gli angoli della bocca con il dorso della mano e posai il materasso insieme a Michael.
 -Buon pomeriggio, ragazzi.-
 Sentii la voce del professore di chimica e ricambiai il saluto .
 Fui lieto di non dover dare spiegazioni a nessuno. Salutai Michael e senza dire altro, andai verso l’uscita per tornare a casa.

 Una volta a casa, mi feci una bella doccia fredda dopo essere finalmente venuto, con Michael come pensiero fisso.
 Indossai una canottiera nera, un paio di skinny jeans e le mie solite Vans nere. Quindi salutai i miei genitori e raggiunsi casa di Ashton.
 Bussai ed aspettai che venisse ad aprire.
 -Calum, che ci fai qui?-
 -Volevo solamente sapere come stavi..-
-Sto bene.. Grazie. Ma ora come ora sono molto occupato, quindi.. se non ti dispiace.- E così dicendo, fece come per chiudere la porta che io bloccai con il piede.-
 -Volevo solo ringraziarti per quello che hai fatto oggi.. Sei stato davvero grandioso! Non lo avrebbe fatto chiunque.. sai? E poi, sappi che ti dobbiamo tutti e tre un grande favore.-
 -Non voglio nessun favore in cambio, Calum. Non l’ho fatto per questo.. sentivo solo il dovere di intervenire. Tutto qui.-
 -Beh.. Ancora più da apprezzare.-
 -Ci vediamo , Calum.- Disse Ashton spingendo nuovamente la porta per chiuderla.
 Feci una smorfia e con un cenno lo salutai.
-Ahm.. Calum!- Mi richiamò prima che potessi uscire dal giardino di casa sua.
-Sì?-
 -Adesso anche io faccio parte dei 5 Seconds of Summer. Ci si vede in giro, band-mate. – Ammiccò e chiuse la porta.
 Accennai un sorriso e misi le mani in tasca mentre camminavo per tornare a casa.
 Lungo il tragitto pensai al pomeriggio con Michael: la punizione, i baci, le carezze e.. quant’altro. Com’era possibile che fosse successo davvero tutto ciò? Se mi avessero detto che un giorno sarebbe potuto accadere, non ci avrei mai creduto. E adesso mi trovavo per strada.. a pensare allo scopamico di un mio amico.. Era una situazione leggermente imbarazzante.
 Probabilmente la vedevo dal lato sbagliato.. e questo non contribuiva di certo a farmi sentire meglio. C’era di buono però, che quello stesso giorno, Luke era riuscito a convincere Ashton. Sarebbe stato il nostro batterista.
 Tornai a casa e mentre mi preparavo per cenare, notai il telefono che vibrava; era un messaggio da parte di Luke. Lo lessi. Diceva di vederci domani per iniziare a provare tutti e quattro insieme.
 Feci un respiro di sollievo.. Forse Luke non sapeva nulla di ciò che era successo con Michael.. ed io preferivo pensarla così.
 Risposi con un “Ci sarò!” e misi il telefono sotto carica. Continuai a preparare la cena e mentre cucinavo, non facevo altro che pensare a questo .. bizzarro , nuovo inizio.





-- MICHAEL:

Dopo che la preside ci assegnò le nostre punizioni, Luke e Ashton si recarono nella classe più grande della scuola per togliere le gomme che erano attaccate sotto i banchi, io e Calum andammo nella palestra, per poterla pulire.
Ashton sembrava molto arrabbiato con noi tre, e come dargli torto! Lo avevamo fatto cacciare nei guai, contro la tua volontà, anche io mi arrabbierei, al suo posto.
Comunque, io e Cal ci trovavamo in palestra: era davvero grande e pulirla, in due, non sarebbe stata una cosa facile.
Presi una pezza, iniziando a spolverare le scalinate dove si sedevano le persone quando c'era una partita di Basket o di pallavolo. Non erano poi tanto sporche, perché i nostri bidelli erano molto attenti all'igiene, ma lo sporco non va mai via del tutto.
Mentre ero attento a pulire, sentii la voce di Calum: " Non ci è finita poi così male.. Pensa a Luke ed Ashton. " Queste furono le sue parole.

- Già, credo tu abbia ragione. -

Dissi semplicemente, senza aggiungere altro. Non riuscivo a parlare molto bene a causa del labbro che mi era stato spaccato proprio quella mattina. In un certo senso avrei dovuto dire grazie ad Ashton.. Lui è intervenuto ed è andato contro Derek.. Non è una cosa che si vede tutti i giorni.
Derek è come il capitano indiscusso di tutta la scuola, se lui dice una cosa , è legge. Guai a chi gli va contro!
Ma Ash era "famoso" per il suo non seguire molto l'andazzo di quella caotica scuola, anzi, andava molto contro corrente. Anche per questo non era visto molto bene da Derek e il suo gruppetto.
L'unica cosa che non mi piace di Ashton è il fatto che mi risponde in modo sgarbato, magari quando affermo qualcosa che secondo lui è stupida; oppure quando faccio qualche battuta. Insomma, ha qualcosa contro di me, ma non capisco il perché.. Non gli ho mai dato fastidio. Sarà stato odio a prima vista.. Eh, pazienza!

- Io qui ho finito. - Disse Calum. - Passiamo ai materassi? -
- Ho finito anch'io. - "Risposi". - Certamente! -

Andammo verso un materasso, era bello grande! Lo spostammo, cercando di metterlo in uno specifico punto della palestra quando, goffo come sono, caddi su esso. Tirai Calum con me, e fu per questo che me lo ritrovai sopra.

- Che combini, Mickey? - Mi chiese Calum.

Non so il perché, ma non risposi alla sua domanda. Lo guardai per qualche istante,  studiando il suo viso.. Visto da quel punto di vista era davvero più carino del solito.
Accennai un piccolo sorriso e mi avvicinai al suo viso, iniziando poi a baciarlo, lentamente.
Non mi aspettavo che ricambiasse, però lo fece, il che mi rese abbastanza felice. Avevo sempre pensato che se avessi baciato Calum, avrei ricevuto uno schiaffo, invece stava andando tutto sufficientemente bene.
Non appena mi morse un labbro, sentii qualcosa gonfiarsi dentro i miei jeans.. Era una sensazione piacevole, soprattutto perché era lui che me la stava facendo provare.
Infilai una mano dentro la sua maglietta, accarezzandogli la schiena. Avrei voluto sfilargli quei fottuti vestiti, lasciandoli cadere sul materasso, o per terra. Non credevo di poterlo dire o pensare ma volevo lui..
Quella situazione l'avevo immaginata spesso, ma sependo che Calum è etero, non l'ho mai sfiorato.. Solo che in quel momento, in quella palestra, era successa qualcosa.. E quel qualcosa era proprio la mia opportunità, e non andava sprecata.
Con la mano libera scesi fino ai suoi jeans ed ebbi il piacere di notare che anche lui stava avendo giusto qualche piccolo problema.
Quando si sfilò la maglietta, lo osservai.. Aveva un corpo mozzafiato.
Gli sbottonai i pantaloni, e glieli abbassai, non di molto.
Non appena mi alzò la canottiera, capii che mi stava chiedendo qualcosa in più, così lo accontentai e la tolsi, lasciandola cadere per terra.
Gli poggiai una mano dietro la nuca, e pressai con le labbra sulle sue.
Feci lo stesso, non appena si tolse i jeans. Il suo corpo si appiccicò nuovamente al mio, e la sua erezione implorava di essere libera da quei boxer, diventati di troppo ormai.
Contunuai a baciarlo, prima lentamente, poi con foga. Passai le mani tra i suoi capelli mentre strusciavo il mio corpo contro quello del più piccolo.
Spinsi la sua testa verso il basso, notando che il ragazzo aveva subito intuito cosa volessi e fu felice di accontentarmi.
Lo lasciai lavorare, nonostante sapessi già che in questo settore non era molto esperto: da quello che sapevo era stato sempre ragazze e mai con ragazzi. Ma si poteva abituare, no?
Rabbrividii quando Calum cominciò ad accarezzarlo: aveva un tocco a dir poco stupendo.
Mi aggiustai meglio su quel materasso, ed abbassai lo sguardo, notando che il più piccolo mi stava osservando, con uno sguardo diverso dal solito.
Lo guardai a mia volta, mentre cercavo di trattenere qualche gemito che sarebbe risultato eccessivo.
Allargai le gambe e portai la testa indietro, socchiudendo gli occhi, comiciavo a sentire una strana sensazione allo stomaco.
Iniziai a gemere non appena il ragazzo se lo mise in bocca: ecco che cominciava la parte che mi fa impazzire. Inoltre Calum muoveva quella lingua dannatamente bene, come se fosse un esperto.. E tutti sapevo che non lo era.
Diventai rosso in viso, più o meno come la mia erezione, la quale stava davvero per esplodere.
Gemetti sonoramente, stringendo con la mano il maresso che stava sotto di me: avrei voluto che quel momento durasse per sempre.
La situazione si fece più eccitante del previsto, e fu per questo che spostai delicatamente la faccia di Calum: stavo per venire e non volevo che magari gli facesse schifo ingoiare ma, con mia grande sorpresa, il ragazzo mi spostò la mano, non curante del fatto che ormai ero sull'orlo del precipizio, e lo mise nuovamente in bocca.
Accennai un piccolo sorriso, e portai nuovamente la testa indietro, lasciadolo fare. Alla fine, non c'era nulla di male e poi anche lui lo voleva.. Era questo l'importante.
Quando finalmente venni nella sua bocca, emisi un ultimo gemito, leggermente più forte rispetto agli altri mentre il ragazzo ingoiava e ingoiava.
Feci dei respiri profondi, cercando di smettere di tremare quandi sentii un rumore.. Sembrava una porta che, d'apprima si era perta, e poi chiusa.

- C'è qualcuno... - Mormorai, girandomi verso Calum.

Mi vestii velocemente, mentre mi guardavo intorno: non c'era nessuno anche se la porta aveva fatto uno strano rumore.
Posammo il materasso, ancora un po scossi dall'accaduto, quando notammo che un professore era appena uscito dal bagno dei maschi.

- Buon pomeriggio, ragazzi. - Disse quest'ultimo, uscendo poi dalla palestra.

Feci un respiro di sollievo e salutai l'insegnante.

- Ci vediamo domani a scuola. - Affermò Calum, andando via.

Feci un cenno con la testa e aggiustai le ultime cose, per poi andare a casa di Luke.


- Ehi Mickey, ci hai messo un po! - Esclamò Luke, lasciandomi poi entrare in casa.
- Non puoi capire cos'è successo con Calum! Io e Calum.... Calum e io! Capisci? - Dissi, posando lo zaino al solito posto.
- Sono curioso adesso, raccontami. - Affermò Luke.
- Eravamo in palestra, e stavamo spostando il materasso per poter pulire meglio. Ma poi sono caduto e per sbaglio, mi sono tirato Calum dietro, facendolo cadere su di me.. - Cominciai a raccontare.
- Si.. E poi? - Chiese Luke col tono di voce di un bambino, impaziente di sapere il continuo.
- E poi... E' successo.. Capisci? E' s u c c e s s o. Io non ci sto capendo nulla.. -
- Cosa? Cos'è successo? Cosa non stai capendo? -
- Mi ha fatto un pompino.. Ma non come un ragazzo inesperto.. Come uno che fa pompini da quand'è nato! Cosa impossibile, ma volevo rendere l'idea.. -
- Calum... C.. Cosa? Ma lui non è...-
- Lo credevo anche io! Insomma, qualche mese fa andava dietro Sally Brooks, e adesso invece ha fatto un pompino a me, a  M E , Michael Clifford, nerd numero uno! Sono confuso ma stranamente allegro.. -
- Mickey non è che Calum.. Insomma.. Ti piace? -
Scossi il capo, guardando il mio migliore amico. - Ahm.. Come dici, scusa? -
- Hai capito.. Calum ti piace.. Hai una strana luce negli occhi. -
- Non dire cazzate.. Parliamo di cose serie. La band! Ashton ha accettato o continua a fare la femminuccia mestruata? -
- Ash ha accettato! E' il nostro batterista. Speriamo non cambi idea. -
- Oh wow. Il grande Ashton Irwin ha ceduto alla fine. Meglio così, adesso siamo al completo. -
- Eh già... Mando un messaggio ad Ashton e Calum, per dirgli che domani cominciamo a provare! -

Lasciai che Luke inviasse il messaggio ai ragazzi, e mi aggiustai per la notte: avrei dormito da Luke quella sera.
Ero ancora un po stordito. Quel ragazzo tanto strano quanto bello mi aveva sopreso.. E probabilmente era come diceva Luke, forse Calum mi piaceva ed io nemmeno volevo ammetterlo.. Ma non per male.. Solo che a lui piacciono le ragazze ed io sono un ragazzo qualunque. Non entrerò mai nel suo cuore, non farò mai parte della sua vita, in quel senso.. Quindi perché pensarci? Perché stare male per una cosa passeggera? L'indomai Calum sarebbe tornato quello di sempre ed io.. Io lo lascerò stare. Dopotutto abbiamo le nostre vite ed io non sono previsto nel suo futuro.

 

 

 

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Capitolo 8
*** Small mistakes. ***


~ Ashton:

- Quindi adesso fai parte di una band? - Mi chiese mio "padre" non appena entrai in cucina.
- Ahm.. Sì. E tu come lo sai? -
- Ti ho sentito parla con Biannca, ieri. -
- E da quanto ascolti le mie conversazioni private? -
- Ashton, ascolta.. Sei giovane ed hai molto talento. Davvero. La batteria é il tuo strumento ma sei sicuro di voler far parte di una band? Io ci sono stato per qualche anno e non é una passeggiata. -
- Quindi? I ragazzi sono molto preparati, suonano tutti e tre uno strumento e sanno cantare. Al momento non è nulla di impegnativo. -
- Pensaci bene. D'accordo? Ti chiedo solo questo. -
- Va bene. -
Il compagno di mamma era in grado di farmi arrabbiare, anche con semplici parole. Ammetto che è solo grazie a lui se oggi so suonare la batteria, ma non voglio che comandi la mia vita. Dopotutto lui non é il mio vero papà.
Quello vero è andato via quando avevo solo due anni. Mamma non aveva molti soldi e così, per alcuni anni, abbiamo viaggiato da paese in paese, cercando di poter sopravvivere.
Quando mamma incontrò Warwick, fu amore a prima vista e da quest' "amore" nacquero Lauren ed Harry.
Sono felice per mia madre, finalmente ha una famiglia e una persona da amare, ma quest'uomo non mi è mai piaciuto.

A scuola stava andando tutto bene. I miei voti erano abbastanza buoni [ certo non supero la C+, ma fin quando non mi mettono una D o una F, è tutto okay! ]
Come al solito all'entrata raggiunsi Biannca. Come al solito era con le sue amiche. Non mi piacciono nemmeno loro, però a me importa di lei. Fin quando sta bene, sto bene anche io.
La mattinata passò velocemente. Quello di scienza ancora era arrabbiato con me, perché gli ero andato contro e lo avevo mandato a quel paese, ma per fortuna quel giorno non m'interrogò.
Strano, solitamente lui si vendica sempre, in un modo o nell'altro.
Comunque sia. All'uscita successe una cosa strana. Ero con Biannca, lei stava salutando delle persone, io stavo fumando quando, a un certo punto, il professore di scienze si avvicina.
- Irwin. Dobbiamo parlare. -
Lo guardai; spensi la sigaretta e mi avvicinai a mia volta: - Sì.. Mi dica. -
- Ciò che è successo la volta scorsa, non deve ripetersi più. Non sarò un'insegnante modello, ma voglio che i miei alunni mi portino rispetto. Intesi? -
- Sì, professore. -
- Quindi studia, ed evita di fare il ribelle. - E così dicendo, andò via.
Io? Facevo il ribelle? Quel giorno ero semplicemete arrabbiato, ma vaglielo a spiegare!

Nel pomeriggio avevo le prove con i ragazzi. Così accompagnai Biannca a casa sua e andai in quella mia. Lì mangiai qualcosa e mi preparai.
Dato che la batteria era già lì, portai semplicemente le mie bacchette.
Provammo per circa tre ore. Avremmo provato di più, ma Jules, un'amica di Biannca, ci aveva invitati alla sua festa.
Questa ragazza è ricchissima, ha addittura una piscina dentro casa e una fuori. I suoi hanno così tanti soldi che potrebbero comprare tutto il New South Wales.
Non avevo capito il perché avesse invitato anche Luke, Calum e Michael, solitamente loro non vengono invitati alle feste. Ma stavolta era successo.. Chissà cosa c'era dietro.
Salutai i ragazzi, e dissi loro che ci saremmo visti direttamente alla festa.

La serata si sarebbe svolta nella villa di Jules. I suoi erano fuori città e lei ne approfittava per fare baldoria!
Non appena entrammo, vidi un sacco di gente che si scateneva sulla pista da ballo; altri stavano bevendo; altri ancora si stava facendo un bagno. Insomma, c'era ogni tipo di divertimento. Non avevo ancora visto i ragazzi, ma poco importava.
- Hai visto, tesoro? Questo posto è meraviglioso! - Esclamò Biannca, accennando un sorriso.
- Già. E' proprio come l'hai descritto tu. Se non più bello..-
- Adoro venire qua. Comunque, adesso vado da Jules e le altre. Tu cerca i tuoi... Amici, se possiamo chiamarli così! -
Le lasciai un bacio sulle labbra e lasciai che andasse dalle sue amiche.
Mentre cercavo i ragazzi, notai Derek che mi stava guardando. Così ricambiai lo sguardo, ripresendo poi a camminare.
Quel ragazzo metteva molta paura, ma i bulli fanno proprio questo: devono impaurirti. Per questo bisogna fargli capire che non si ha paura. Io facevo proprio questo, e c'ero anche riuscito.

Dopo qualche minuto, vidi Luke e Michael che stavano parlando. Così mi avvicinai e, dopo poco, arrivò anche Calum.
- Ehi ragazzi! - Esclamò Luke.
- Buonasera. - Dissi, accennando un sorriso.
- Dovrei parlare con Calum, in privato. Potreste allontanarvi per un po? - Ci chiese Michael.
Aveva una strana espressione in viso, ma non feci domande, mi allontanai e basta.
Io e Luke ci sedemmo sul moretto che si trovava in una parte di prato che era abbastaza "isolata". Non passava nessuno, dato che stavano o ballando o facendo il bagno in piscina.
- Sai cos'è successo tra Michael e Calum? - Domandai, guardando il ragazzo.
- Credo ci siano dei "problemi" più intimi di quanto tu possa pensare.. -
- Non mi starai dicendo che sono andati a letto insieme...? -
- Non l'ho detto io, lo stai dicendo tu. -
- E' ciò che mi hai fatto capire. -
- Beh, hai capito bene. -
- Povero Calum. - Dissi, scuotendo il capo.
- Non l'ha obbligato nessuno. L'ha voluto lui. -
- Ma non era etero? Boh.. Certo che voi tre siete strani. -
- Già... Comunque se la vedranno loro. Come va con Biannca? -
- Tutto bene. A te? In amore? -
- Non m'interessa nessuno al momento. -
- Credevo ti interessasse Michael. -
- Lo credevo anch'io.. Ma non hai idea di come le cose possano cambiare da un momento all'altro, quasi come se noi non ce ne accorgessimo. -
- Okay... Spero tu possa trovare la tua persona. -
- Grazie! Beh... Adesso che ci siamo allontanati dal casino, potremmo farlo noi un po di casino. - Disse il ragazzo.
A quel punto si alzò e andò verso gli irrigatori. Dopo qualche minuto mi chiese di avvicinarmi. Non avevo capito cosa stesse facendo però, mentre mi stavo avvicinando, gli irrigatori si attivarono e il mio bel vestito si bagno tutto insieme al resto del mio corpo.
- Ma perché lo hai fatto? - Domandai al ragazzo, guardandolo negli occhi.
- Se non le facciamo ora queste cose, quando le faremo? -
- Tu non stai bene, Luke. -
Quest'ultimo si avvicinò a me e: - Io sto benissimo. - Affermò.
- Io non credo... -
- Scommettiamo? - Mi "chiese" per poi prendere il mio viso tra le sue mani e baciarmi.
In un primo momento gli avrei voluto dare un cazzotto ma poi lo lasciai fare, ricambiando così il bacio.
Mi spinse per terra, e lasciai che il ragazzo si sedesse a cavalcioni su di me, senza smettere di baciarlo, mentre l'acqua continuava a bagnarci.
- Ma complimenti. - Disse una voce che ero sicuro di conoscere.
- Derek! - Esclamai, allontanandomi da Luke, per poi guardare il ragazzo che stava di fronte a noi.
- Oh.. Te la fai con uno degli sfigati? -
- Io? No! Scherzi? -
- A me sembrava di sì. E se facessi vedere queste foto a Biannca? -
- Cosa!? Non puoi fargliele vedere.. Sarebbe la mia fine.. -
- Meglio così allora! - Esclamò, andando poi nella "sala comune". Così lo seguii, lasciando Luke da solo.
Derek aveva collegato il suo telefono al pc che serviva per la musica. Mi passai una mano tra i capelli, ero disperato. A Biannca non fa molta simpatia Luke, e quella sarebbe sul serio stata la mia fine..
- Gente, ascoltatemi. - Disse Derek, attirando l'attenzione su di sé. - Devo farvi vedere una cosa. - Continuò, con un sorriso divertito sulle labbra.
Feci un respiro profondo: Biannca era tra la folla, e avrebbe visto le foto del bacio che c'era stato tra me e Luke. Mi sentivo davvero in soggezione.
La mia "sofferenza" finì quando una ragazza, con una voce affannata, urlò: - RAGAZZI! Venite a vedere! Michael e Calum stanno litigando, credo che arriveranno ad alzarsi le mani. Correte! - A quel punto, tutti lasciarono perdere Derek e corsero nel luogo in cui i due stavano avendo una discussione molto accesa.
Così andai da Derek e presi il suo telefono, cancellando tutte le foto. - Non voglio avere problemi con te, quindi finiamola qui. Sono finito dalla preside ed ho ricevuto anche una punizione. Hai avuto la tua vendetta. Ora basta. - Gli restituii il telefono e andai verso Biannca.
- Io sto andando. Vieni con me? - Le chiesi.
- Amore.. Ma sei tutto bagnato. Cos'è successo? -
- Sono caduto in piscina. Andiamo? -
- Oh... Ahm... Okay, andiamo. -
Lasciai la festa, senza salutare né Calum; né Michael; né Luke.
Quella era sicuramente una serata da dimenticare. Avevo sbagliato a ricambiare il bascio di Luke. Io sono fidanzato con Biannca, l'amo, sto benissimo con lei.
Da oggi eviterò di andare dove vanno quei tre. Ci vedremo solo per le prove... Portano guai, nient'altro che guai.




~ Luke.

Quando mi svegliai quella mattina erano quasi le 7:30 a.m. , Michael dormiva ancora e noi avremmo dovuto già essere per strada.
 La scuola iniziava alle 8:00 a.m. e quando Mickey restava a dormire da me facevamo sempre tardi! Sapevo benissimo che il prof di spagnolo si sarebbe arrabbiato, ma ieri sera era valsa la pena andare a letto tardi. Michael era stato tutta la notte sveglio per raccontarmi com'era andato il suo pomeriggio con Calum...mi avevadetto tutto, nei minimi dettagli, ed io ero rimasto in piedi solo per poter stare accanto al mio migliore amico in un momentoimportante come quello.
Non mi sarei mai aspettato che Calum si facesse Michael, soprattutto nella palestra della scuola...Evidentemente lo avevo sottovalutato e lo stesso valeva per Mic.
   Non appena mi alzai, svegliai Michael e mi infilai immediatamente dentro il bagno (almeno Michael avrebbe avuto qualche minuto per svegliarsi come si deve).
Come volevasi dimostrare, io e Mickey arrivammo in ritardo e il professore di spagnolo ci mise una bella nota. Il resto della giornata fu piuttosto monotona:seguimmo le solite ore di lezione, ci godemmo quella misera ricreazione, lasciammo che Ashton ci ignorasse mentre passava il suo tempo con Biannca, e tornammo a casa.
Nel pomeriggio avremmo provato per la prima volta tutti e quattro insieme nel garage di Calum ed io mi sentivo parecchio emozionato! Avevamo già una lista di cover da fare e Calum ci avrebbe fatto leggere le sue canzoni; era piuttosto bravo a scrivere.
  Le prove durarono tre ore. Sarebbero anche durate di più, ma quella sera dovevamo andare tutti insieme ad una festa. Durante la ricreazione, Jules, un'amica di Biannca si era avvicinata a me per invitarmi alla sua festa..sapevo che quella ragazza aveva una cotta per me e per questo provai a convincerla ad invitare anche i miei tre compagni di band! Jules mi disse che potevo stare tranquillo poichè Ashton sarebbe venuto con la sua ragazza, e i miei amici potevano venire con me.
Quella sera decisi di indossare una camicia bianca, un paio di jeans neri ed attillati e delle scarpe nere abbastanza eleganti. Mi sistemai per bene i capelli e mi improfumai con il nuovo profumo che mi aveva comprato mia madre...ero pronto per la serata!
Raggiunsi tutti i ragazzi al ballo e una volta arrivato cercai subito Michael. Quando lo trovai, notai con dispiacere che Calum non era con lui.
'Dov'è Calum?'
'Non vuole vedermi..Credo sia arrabbiato per quello che è successo ieri...'
'Ma se lo voleva anche lui..'
'Lo so, lo so..ma...'
Mickey non potè finire quella frase che Ashton ci raggiunse praticamente insieme a Cal.
'Ehi ragazzi!' -Esclamai accennando un sorriso.
Ci salutammo un po tutti tranne Cal e Mickey.. Quella situazione non mi piaceva per niente.
'Dovrei parlare con Calum, in privato. Potreste allontanarvi per un po?'
Non me lo feci ripetere due volte e mi allontanai insieme ad Ashton.
  Camminammo un po e quando arrivammo in una parte più tranquilla di quel meraviglioso parco, decidemmo di sederci su un muretto accanto ad una graziosa fontana.
'Sai cos'è successo tra Michael e Calum?'
'Credo ci siano dei "problemi" più intimi di quanto tu possa immaginare..'
'Non mi starai dicendo che sono andati a letto insieme...?'
'Non l'ho detto io, lo stai dicendo tu.'
'E' ciò che mi hai fatto capire.'
'Beh, hai capito bene.'
'Povero Calum.' -Disse Ash scuotendo la testa.
'Non l'ha obbligato nessuno. L'ha voluto lui.'
'Ma non era etero? Boh.. certo che voi tre siete strani.'
'Già...Comunque se la vedranno loro. Come va con Biannca?'
'Tutto bene. A te? In amore?'
'Non mi interessa nessuno al momento.'
'Credevo ti interessasse Michael.'
'Lo credevo anch'io..Ma non idea di come le cose possano cambiare da un momento all'altro, quasi come se noi non ce ne accorgessimo.'
'Okay... Spero tu possa trovare la tua persona.'
'Grazie! Beh... adesso che ci siamo allontanati dal casino, potremmo farlo noi un po' di casino.'
Mi alzai e raggiunsi dei cespugli lì vicino.
'Vieni!' - Urlai per far sì che Ashton si avvicinasse.
Colpii ripetutamente un irrigatore con una paletta di ferro , che stava tra i cespugli, e lo attivai lasciando che ci bagnasse una volta attivato.
'Ma perchè lo hai fatto?'
'Se non le facciamo ora queste cose, quando le faremo?'
'Tu non stai bene, Luke.'
Mi avvicinai a lui e gli dissi che stavo benissimo..perchè era davvero così.
'Io non credo...'
'Scommettiamo? - Chiesi quindi prendendogli il viso tra le mani ed iniziando a baciarlo dolcemente sulle labbra.
Con mia grande sorpresa , Ashton ricambiò il bacio ed io ne fui contento. Senza staccarmi dalle sue labbra, feci in modo di farlo sedere sul prato e di sedermi a cavalcioni su di lui.
Gli sbottonai qualche bottone della camicia e feci lo stesso con la mia. Avrei continuato tranquillamente se non fosse per Derek che si 'complimentò' con noi.  Aveva in mano una macchina fotografica e minacciò Ash di mostrare a Bianca le foto che ci aveva fatto... Era un gran bel casino.
 Quando Derek corse dentro la villa insieme ad Ashton, li seguii cercando di sistemarmi mentre gli andavo dietro.
Quello spilungone aveva collegato il suo cellulare al grande schermo; voleva mostrare tutte le foto a tutti gli invitati...Ashton era proprio in un bel guaio e ce lo avevo messo io!
Sperai con tutto me stesso che qualcuno impedisse a Derek di mosrare quelle foto compromettenti..e proprio mentre tenevo le dita incrociate, una ragazza entrò urlando nella sala. Parlava di Michael e Calum e del loro litigio in giardino. Corsi rapidamente verso il cortile e raggiunsi Mic e Cal, pregandoli di andare via. Per fortuna li convinsi a smetterla e feci strada con loro verso l'uscita. Mi accertai che Ashton stesse bene e quando scoprii che non c'era più alcun problema per le foto, tirai un sospiro di sollievo. Avrei voluto cercare Ashton e sapere se era tutto apposto, ma lui era già andato via insieme alla sua ragazza ed io non potevo farci nulla.
 Tornai a casa insieme a Michael ed evitai di parlare di me ed Ash per lasciare spazio a Mic e Cal.


 

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