Star trek assemble: ep .48 : Il duplicato

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un paradiso pericoloso ***
Capitolo 2: *** loki cattivo ***
Capitolo 3: *** loki buono ***
Capitolo 4: *** loki cattivo 2 ***
Capitolo 5: *** loki buono /loki cattivo ***
Capitolo 6: *** loki buono /loki cattivo ***
Capitolo 7: *** Loki buono /loki cattivo /loki buono ***
Capitolo 8: *** loki cattivo /loki buono ***
Capitolo 9: *** loki cattivo /loki buono ***



Capitolo 1
*** un paradiso pericoloso ***



"Diario  del  capitano,siamo in orbita a Gamma Trianguli  VI. Dalle immagini  che riceviamo e dai  dati  dei  sensori il pianeta appare totalmente   disabitato  .Tuttavia sembra ricoperto  da  una florida vegetazione. Non  riesco  a capire  perchè  nessuno  abbia mai  tentato  di  colonizzarlo. Ho  deciso  di  inviare  una squadra esplorativa, agli ordini  del  mio  primo  ufficiale,  Spock, per raccogliere campioni  di  terreno , vegetazione  e anche animali.  .Dalle analisi  stabiliremo  se  il  luogo  è  compatibile con  la vita e se  è in grado di ospitare una colonia e di  sostentarla."
Il  signor Spock  si  stava facendo  largo  tra la florida vegetazione scostando  rami e frasche seguito  dal  suo  secondo in comando, Loki , e da  due  marinai  della sicurezza,Jenkins e Logan.
"Mi  raccomando  non  ingerite  nulla. Anche se queste bacche rosse vi  sembrano  appetitose  , è  necessario  prima portarle sull'enterpise e compiere  le  dovute analisi ."
Li  redarguì indicando i  cespugli  che  crescevano  rigogliosi  ai piedi  degli  alberi e  che erano  carichi  di  frutti succosi. Il  cespuglio  era punteggiato  di  fiori rossi  con  un centro  spinoso  giallo.
"Cominciamo  a raccogliere i  campioni."Ordinò  Spock  a Loki.
Mentre strappava con  cautela ciuffi  di  erba per riporli  negli  appositi contenitori  sterili, Loki  adocchiò una creauturina che si  muoveva   guardinga verso il  cespuglio.Pareva uno scoiattolo , con  una folta coda pelosa.Si  arrampicò sul  cespuglio  puntando  dritto  alle bacche, ma accadde una cosa davvero incredibile. Uno  dei  fiori  , quasi  avesse rilevato la presenza dell'intruso, si mosse lentamente nella sua direzione poi eiettò  una spina  colpendolo a una zampina. La creatura rotolò al  suolo e si  contorse apparentemente moribonda. Loki avrebbe voluto  correre  in suo  aiuto. Poi vide con sollievo,che l’animaletto  con le zampine estraeva la spina e si  allontanava barcollante e intontito.
"Che belli "Esclamò il  guardiamarina Logan  indicando i vistosi  fiori rossi  che crescevano  sui cespugli.
Poi si chinò a raccoglierli.
"No!"Gridò Loki .
Fece  un balzo  verso la donna e  le  diede una spinta di lato   poco prima che le spine partissero nella sua direzione.Tuttavia non riuscì ad evitarle lui  stesso  e si  ritrovò quelli aculei conficcati  nel petto. Osservò infastidito le cinque spine conficcate nella carne e mosse  una mano per estrarle  come aveva fatto lo  scoiattolo. Ma la mano non rispose al  suo  comando.Sentiva gli  arti  farsi sempre  più pesanti. La vista gli  si  annebbiò , e  dopo  qualche secondo  calò  l'oscurità. L'ultima cosa che vide fu il  volto impassibile del  vulcaniano  che lo  guardava cadere  sul  prato  inarcando un sopracciglio. Poi il  nulla 

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Capitolo 2
*** loki cattivo ***


Loki  contemplava la ferita sul  suo  piede. Ieri in un accesso  d'ira aveva frantumato una brocca lanciandola contro il  muro, poi  calpestandola si era ferito  la pianta del piede. Una delle sue capacità innate era di  guarire  il  suo  corpo senza sforzo. Ma la ferita  era  ancora lì,  anzi  era  peggiorata andando in suppurazione. Questo  per  lui  era  un brutto  segno. Dopo il  casino  che aveva combinato  sulla terra, il  tizio  che  l'aveva rapito  da  piccolo, Odino , l'aveva rinchiuso in una cella nei  sotterranei  del  castello. E l'aveva privato  della sua magia. La cella  non era male. Ce n' erano  due file dirimpetto nelle segrete  , tutte di  vetro, tutte occupate dai  più  pericolosi  nemici  di  suo p...del  tizio , Odino, tutti  imprigionati  dal  suo  sortilegio. Erano  creature  orribili,parevano  uscite dal peggiore degli incubi. Ma anche lui non era più  tanto  affascinante. La prigionia  l'aveva reso  debole, i  muscoli avevano perso il  loro  tono, la  pelle da avorio era divenuta grigiastra e  i  capelli  erano una matassa arruffata piena di  nodi. Se il  suo  corpo  andava in rovina  la sua mente  però  era ancora vigile.Leggeva, meditava vendetta, pensava a un modo  di uscire da  quella lussuosa prigione di cristallo. Sapeva di  non aver modo di  infrangere quel  vetro  che  lo  separava dalla libertà , Odino  gli  aveva levato la cosa a cui più  teneva , la magia. Quasi  tutta. In realtà in qualche  cellula del  suo  corpo  si  nascondeva ancora  una scintilla, piccola , fioca ,ma sufficiente  per  permettergli  di  evadere da  quel  luogo .Non col  corpo  , ma con la mente. Era quello  che  Loki  faceva quando  cadeva  in uno  stato  di    meditazione così profonda da sembrare quasi  catatonico . Esplorava il  multiverso. Infinite  realtà in cui  lui  esisteva  in una condizione diversa da quella attuale. Forse  migliore  , forse peggiore  , sicuramente diversa. Perchè non c'erano  due universi  uno  uguale all'altro. La vita è  fatta di  decisioni .Dalle più  banali , (tè o  caffè ) alle  più tragiche. Decisioni  sciocche  o  decisioni  che  cambiano  la vita di  milioni  di persone. Ma  ogni  decisione,  per quanto innocua possa sembrare, genera  un altro universo. E'  come  una strada  che si  biforca  in due .Vai  a destra  o  vai  a sinistra?Qualunque sia la tua decisione  il  tuo  destino  cambierà  e  le due strade  non si  incontreranno  più. Forse. Loki era  in grado  di percorre quelle strade e  lo  faceva. Vedeva cose che  lo  esaltavano  o lo  deprimevano  a seconda di  ciò  che trovava in fondo  al  bivio.Ad esempio nell'universo in cui  era stato ieri ,lui  aveva vinto  la sua battaglia contro  gli  avengers e ora dominava la terra. Si era impadronito  della Stark  Tower , dopo  aver ucciso il  suo precedente proprietario e rottamato  le sue inutili  armature(Lui  era a favore dello  smaltimento  ecosostenibile) .Ovviamente aveva messo  a morte anche gli  altri inutili  super eroi , compreso  suo  fratello e chiuso  per sempre l'accesso a Midgard , dove ora regnava come  un tiranno  assoluto. Ma c'erano  anche  universi  in  cui  aveva avuto un  destino decisamente   meno  glorioso .Come quello dove il neonato  lasciato  a morire congelato ,nudo su  una pietra , non era  stato  trovato  da Odino,  ma da  una comune famiglia di  giganti  di  ghiaccio  che  ovviamente non lo  tenevano come figlio ( chi  vorrebbe come figlio  uno  sgorbio  rosa ,piccolo  e fragile?), ma come schiavo .Una vita di terribili umiliazioni .Almeno  con  Odino  aveva vissuto  come principe , nel  lusso , adorato  , servito  e viziato per  una buona parte della sua esistenza .Poi c'erano  anche  universi  in cui  aveva avuto  la peggio,  in senso  più  definitivo.Una volta aveva visto  quello  scimmione  di  suo  fratello piangere calde lacrime su una tomba che portava  il  suo  nome.Come  fosse morto  non l'aveva scoperto , ma  si  era goduto quell'insolito  spettacolo.A  parte, il fastidioso  dettaglio  della sua morte, vedere  suo  fratello  che lo  piangeva  gli  dava non poche soddisfazioni.Tutti  questi universi erano  interessanti, ma  inutili  per  il  suo  scopo .Quello  che cercava lui,  doveva  contenere  una copia di  se stesso, che  fosse più  debole di  quanto  era  lui  attualmente  .Era l'unico  modo  che aveva  per  sopraffare  il  suo  alter ego  e  prendere  il  suo posto .Ma visto  le  misere condizioni in cui giaceva  non sarebbe stato  facile.

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Capitolo 3
*** loki buono ***


Jim Kirk  era seduto vicino  al  corpo inerte di Loki e  gli  stringeva una mano  aspettando invano   che lui ricambiasse la sua stretta.
"Il  veleno  è neurotossico e  emotossico insieme. Uno  dei  più potenti  che io  abbia mai  visto ."Confermò il  dottor  McCoy  quando Cristina gli  allungò il  risultato  delle analisi  di laboratorio.
Spock aveva perso  parte della sua impassibilità e sembrava decisamente perplesso."Come  è possibile , ho  visto  quella creatura, una sorta di  scoiattolo , allontanarsi  stordito , ma  illeso,  dopo  essere stato  avvelenato  da  una di  quelle spine."
"Ovviamente  , c'è una spiegazione  logica ." Per  la prima volta  in vita sua  il  dottor McCoy  aveva usato , la  parola "logica".
Era  un brutto  segno :doveva essere veramente preoccupato  per  il  suo  paziente.
"Le  creature che abitano il pianeta hanno  sviluppato una sorta di immunità. Come sulla terra  le  maguste  possono  tranquillamente  attaccare  serpenti  velenosissimi,  poichè  hanno  sviluppato un' immunità  al  loro  veleno. Si  sono  evolute  proprio  per  occupare  quella nicchia  che permette  loro  di  cibarsi  di un animale che per altri  sarebbe letale."
Spock  annuì ,dandosi  mentalmente  dello stupido ,farsi insegnare da McCoy  una lezioncina di  cui  lui  era perfettamente consapevole. E tutto perchè si  sentiva colpevole: Loki era sceso  sul pianeta sotto  il  suo  comando  e la sua responsabilità. E se  ora giaceva morente  in quel  letto  era esclusivamente colpa sua,che  non si  era occupato con sufficiente attenzione della sua sicurezza.
"Ce la farà?"Chiese Kirk  con  un filo  di  voce.
"E' in coma farmacologica , e sotto  dialisi ,per  ripulire  il  suo  sangue. Gli  ho  anche somministrato alcuni  antidoti  generici , ora  cercherò  di  elaborarne  uno  specifico  per  il  tipo  di  veleno. "Riferì McCoy .
"Ora sappiamo   perchè nessuno aveva mai  colonizzato prima quel  pianeta"commento  Spock  con  amarezza

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Capitolo 4
*** loki cattivo 2 ***


Poi una sera accadde. Dopo  che le guardie ebbero  terminato il  loro  giro ,tirando  calci  ai  vetri  delle celle per testarne la solidità,(la cosa che  più l'irritava da qualche tempo  a questa parte),Loki si  stese  sul  letto. Chiuse  gli  occhi , si  rilassò,  e  un  pò  alla volta scivolò in  uno  stato  di  profonda meditazione. Il  suo  spirito  si  separò  dal  suo  corpo.Ora aleggiava nella stanza guardandosi  dall'altro. Il  suo  corpo  gli  apparve  in tutta la sua fragilità  causandogli un profondo  disgusto. Poi ,con  suo  grande sollievo, fu  risucchiato  dalle correnti  del  multiverso trovandosi  a percorrere  un nuovo  bivio. Era la cosa che più lo  eccitava , percorrere  un sentiero  non sapendo  quale sorpresa l'avrebbe atteso  alla fine.Quella che  l'aspettava quella sera  fu  così grande  che  per  lungo  tempo  rimase  immobile  timoroso  di  rompere quello  straordinario  incantesimo. Era  finalmente giunto  nell'universo  che aveva  incessantemente cercato.Un' universo in cui il  suo  alter ego  giaceva  in uno  stato comatoso , moribondo (ma  non ancora morto) e  perciò  debole , molto  più  debole di  lui, incapace di opporsi  alla sua volontà. Loki  valutò i  rischi  di  ciò che stava per fare. Impadronirsi  del  corpo  del  suo  alter ego , scalzando  la sua coscienza ,voleva dire  alloggiare  in un corpo  deteriorato , da  chissà  quale causa. Non  sapeva cosa  l'avesse ridotto in quello  stato : malattia, maleficio ,veleno ...tutte le  ipotesi  erano  valide a  quel  punto! C'era  il  rischio  concreto  che quel  Loki  non sopravvivesse. E  lui  sarebbe morto  con  quel  corpo. Ma la prigionia nella sua cella di  cristallo , come  un pesce  in  un acquario , gli  era  divenuta così insopportabile che qualunque destino  ,anche la morte, era preferibile    alla squallida vita che  l'attendeva al  suo  ritorno. La decisione era presa con  tutto  quello  che  comportava. Fu rapido  e fulmineo ,il suo  povero  alter ego  neppure lo  vide arrivare.Era libero ! Di  far  cosa ancora non lo sapeva .Vivere  , morire...ma comunque aveva fatto  ciò  che  Odino non avrebbe mai  ritenuto  possibile : aveva eluso  il  suo incantesimo.Che smacco ! Quanto  avrebbe pagato per vedere  l'unico occhio  del  vecchio  spalancarsi    per  la  sorpresa e subito  dopo richiudersi per  la vergogna di  essere stato  sconfitto! 

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Capitolo 5
*** loki buono /loki cattivo ***


Loki si  accorse che stava affiorando nuovamente alla stato  di    coscienza.Che cosa gli  era accaduto? Sapeva di  aver dormito. Ma  non ricordava il  perchè. Il  corpo  di  cui  era stato  prigioniero  ora lo  sentiva decisamente  più forte. Aveva lottato  a lungo per  aprire  gli occhi e  ora finalmente  riusciva a farlo. La  luce  era forte , ma  insolita. Non  era la luce dell'infermeria dell'Enterprise .Quella la conosceva bene. Anche  il  giaciglio dove era adagiato non era un lettino della sua nave. Colto  dal  panico tentò di   guardarsi  attorno senza alzarsi dal  letto.Vedeva  una stanza dalle pareti  spoglie.Ruotò  debolmente  la testa e vide il  vetro  che  lo imprigionava nella cella. Aveva già  visto  prima quel  posto. Stava sognando  ovviamente. Per nessuna ragione al  mondo  avrebbe potuto  trovarsi  lì .Perchè  quel luogo  di  pena e sofferenza si  trovava su  Asgard , nel posto  dove viveva l'uomo  che anni or  sono  l'aveva esiliato  decretandone la morte.

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Quanto  tempo  era passato?A Loki  pareva  un 'eternità. Aveva  lottato  disperatamente per  aprire  gli occhi  ma  non ci era  riuscito. Per  giorni. Quanti  non sapeva dirlo. Sentiva  delle voci . Sconosciute. Sentiva delle mani  sul  suo  corpo, o  meglio il  corpo  di cui  si  era  impossessato .Mani  che  lo accudivano  o  gli  accarezzavano i  capelli.Che  cosa significava?In  quale posto  era  capitato? Voleva a  tutti i  costi  capirlo. Quando i  farmaci  che  lo  costringevano in quello  stato  gli  furono  tolti  riuscì  finalmente a sollevare le palpebre. Era troppo  debole per fare altro. Persino  per  muovere  un dito .Osservò  la stanza  e  per  un attimo  credette di  capire dov'era. Pareti d'acciaio , ambiente asettico, apparecchiature mediche sofisticatissime : si  trovava certamente prigioniero in  un  laboratorio  dello  Shield.La cosa  non gli  dispiacque . Da  un posto  così  sarebbe evaso  con  facilità, gli  bastava solo  rimettersi  in forze. Poi  arrivò  il  dottore. Lo  guardava con  occhi  gentili  e gli  sorrideva.
"Guarda chi  si  è svegliato, il  bello  addormentato, era  l'ora!" Che stava dicendo  questo umano. Lo stava forse prendendo in giro? No,il  medico  chiamò qualcuno  e subito  nella sua stanza accorsero  altri individui. C'era  un tizio  con  una buffa pettinatura e le orecchie appuntite da elfo.Lo  fissava con  aria  impassibile  , ma  gli  stava dicendo  quanto  era  soddisfatto  di  sapere che  era  vivo ,e   che  ciò  che gli era accaduto gli  era servito  da monito  e non si sarebbe più ripetuto. Poi arrivò un biondino  con  gli  occhi  celesti  che cominciò  ad abbracciarlo  e a  baciarlo. Loki  immobile fremeva .In che razza di posto  era capitato? E soprattutto come doveva comportarsi ? Il  medico  continuava a chiedergli  come si  sentisse. Loki comprese che gli  era capitato  qualcosa di  grave e che poteva sfruttarlo  a suo  favore  ,per  darsi  il  tempo  necessario  a comprendere la situazione.
"Io....non ricordo ...."Balbettò con  un filo  di  voce. Era la giusta strategia , fingere , come faceva da  una vita. La  finzione era l'arte  in cui  era maestro , nessuno l'avrebbe mai  scoperto!

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Capitolo 6
*** loki buono /loki cattivo ***


Loki fissava allibito  e spaventato i  mostri  racchiusi  nelle altre teche della prigione. Era già  stato in quel  luogo. Quando  era bambino. Ogni  volta che combinava  un guaio, e  succedeva molto  spesso, suo  padre lo  portava nelle segrete, mostrandogli gli orridi esseri  che lui  stesso aveva imprigionato , sigillandoli  all'interno  delle teche con  la sua potente magia. Poi minacciava di  abbandonarlo li  da  solo  per  punizione. Il piccolo  Loki , urlava e piangeva aggrappandosi alle vesti  del  vecchio.Lo  fissava con  i  suoi  occhioni  umidi  di  lacrime e puntualmente veniva perdonato. Ma i  mostri  tornava a perseguitarlo  nei  suoi  sogni.Un  sogno  ,ecco ! Finalmente capiva: era  un sogno molto  vivido, in cui  poteva, vedere, udire  , toccare. Ma non era reale  , non poteva esserlo!!!!!!!

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Erano  passati  i  giorni .Loki  sentiva  il  suo  corpo  guarire  , la forza tornava , ma  non la  magia. La dimensione  in cui  era capitato  non ne contemplava l'esistenza. Ma incredibilmente  per  lui  non era  un problema. O  meglio  lo  era stato  per  brevissimo  tempo. Il  tempo  necessario  a  capire  dove si  trovava. Dal  tablet aveva avuto  accesso  a tutti  dati  del  computer e aveva scoperto di essere  su un astronave. Un 'enorme, fortezza volante,carica di  armi di  distruzione di  massa. Roba da far  sembrare  l'helicarrier dello  Shield  un piccolo drone per  il  trasporto  pacchi. Una potenza  immensa di  cui lui  si  sarebbe impadronito. Gli umani, questi  sciocchi  esseri  insignificanti che viaggiavano  con  lui, parevano amarlo. Non  come si  ama  un sovrano , bensì un compagno,uno  di loro . Loki  era  stupefatto .Che diavolo  aveva combinato  il  suo  alterego ? Era  arrivato in questa dimensione  esiliato  da  Odino  e  invece di  usare  la sua  intelligenza superiore per  soggiogare questi esseri  inferiori , si  era adeguato  diventando uno  di loro. Anzi un loro  servo. Aveva scoperto  che  l'essere verdolino  con  le orecchie a punta e  l'umano  affettuoso  erano  suoi  superiori, potevano dargli  degli ordini  e si  aspettavano che lui  obbedisse come  un cagnolino. Aveva anche intrecciato  una relazione sentimentale  con  questo umano  che era  il capitano  della nave. Grazie a dio  la scusa della malattia e dell'amnesia gli permetteva  di mascherare la sua  ignoranza e giustificare il  suo  insolito  comportamento. Doveva solo  decidere  cosa fare con questa incredibile potenza di  cui presto  si  sarebbe impadronito.Tornare  sulla terra e conquistarla era la sua prima  opzione. 

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Capitolo 7
*** Loki buono /loki cattivo /loki buono ***


Loki continuava a specchiarsi nel  vetro. C'era  una figura che lo  fissava dall'altra parte, ma  non sapeva chi  fosse. Era  un ragazzo pallido, anzi  emaciato, magro con  gli occhi incavati  e una matassa di  capelli  annodati come rovi. Ci  aveva messo un pò di  tempo  per  capire  cosa era successo. Il loki  di  questa dimensione  aveva scambiato le  loro  coscienze, ora  lui era prigioniero  di  questo corpo  fragile. Mentre l'altro  era sull'enterprise al  suo  posto. Era  questo  il pensiero  che  più  lo tormentava. Che cosa stava facendo questo Loki  che era...beh  era come era stato lui, malvagio  e  ingannatore, prima che  l'esperienza passata con  i  suoi  compagni umani   gli  facesse capire  il  valore dell'onesta, dell'impegno  e  della devozione a un ideale. Che lo  facesse diventare buono, insomma. Passare dalla parte degli  eroi. A proposito  di  eroi .Chissà  se  in questa dimensione  il suo  sciocco fratello  si premurava mai  di  fargli una visita ?

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Erano passati i giorni  e Loki si  era adeguato  alla nuova vita. Essere affettuoso con  l'umano  non era difficile. Era bello e eccitante,un grazioso  diversivo,il  suo  nuovo  animaletto  da compagnia. Inoltre Kirk ,si  era lasciato  abbindolare facilmente , confondeva il suo insolito  comportamento  e le  nuove  abitudini con i postumi  del  coma e della millantata amnesia. E la novità  gli  piaceva anzi ne era eccitato. Ma questa per  Loki  era solo una parentesi di  relax. Aveva ben  altri  obbiettivi . Aveva passato la convalescenza a leggere  i  diari  del  suo  alter ego. E  aveva visto  che era ambizioso  come lui , ma era stato  contaminato  dall'onesta e dalla bontà  di  questi individui .Voleva far  carriera onestamente,salendo i  gradini  uno  alla volta, per  i suoi  meriti . Lui  fortunatamente  non era così. Era  ancora  immune da  questa contagiosa bontà  che  aleggiava  intorno  a lui. Lui avrebbe cercato il  colpo  da maestro. Quello  che l'avrebbe portato in cima alla vetta.Avrebbe colto l'occasione qualunque fosse stato il  prezzo  da pagare.Non  aveva rimpianti, non era capace  di  rimorsi. Il  passato l'aveva corrotto. La prigionia aveva cancellato  ogni residuo  di  coscienza che ancora poteva albergare nella sua anima.

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Loki non aveva mai  perso  la speranza. Nei  quasi  tre anni che aveva passato  sull'Enterprise  aveva imparato  una cosa fondamentale  sui suoi  compagni :che  non lasciavano  mai indietro  nessuno. Non  importa quanto rischiosa  fosse  una missione di  salvataggio, c'era sempre qualcuno pronto  a rischiare  la propria vita per  salvare quella di  un  altro, chiunque fosse. Era  questo tipo  di mentalità  che l'aveva cambiato  così profondamente  cancellando il  marcio  che c'era dentro  di  lui ,quando  era giunto in quel  nuovo universo.I  giorni  passavano e anche se  nessuno veniva per  lui,non aveva nessuna  intenzione di  lasciarsi  andare alla disperazione. Sapeva che questa volta sarebbe stato più  difficile. Perchè lui  era  stato il  dio dell'inganno. Il  suo  alter ego  quindi si  sarebbe mimetizzato  facilmente  sull'enterprise,riuscendo  forse a spacciarsi  per lui  per  qualche tempo. Almeno  fino  a quando la sua  indole malvagia non avesse avuto il  sopravvento  e  avesse tentato  qualche azione inconsulta. Sapeva anche  che a trasportarlo in questo universo, non era stato un fenomeno  fisico,come   un buco  nero, ma  la magia. Spock  non credeva nella magia, era illogica. Trovandosi  di  fronte a  un Loki  che  non era il  suo , avrebbe tentato  di  spiegarsi  il  suo  mutamento  di personalità con qualunque ipotesi la scienza gli potesse offrire: schizofrenia o  altra malattia , un mutaforma  che avesse preso il  suo  posto , un Q  che lo  controllasse contro  la sua volontà. Insomma qualunque cosa  fuorchè la magia che lui, il  vulcaniano , non poteva e non voleva ritenere reale. Questo  forse  diminuiva  un pò  le  sue possibilità  di essere salvato.Ma  restare per sempre  in questo universo  era  una possibilità che  lui  non intendeva neppure  prendere  in considerazione. Se nessuno  fosse venuto per  lui , avrebbe trovato un modo  di  evadere per  conto  suo.

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Capitolo 8
*** loki cattivo /loki buono ***


Erano  stati  attirati  dai  klingon in un 'agguato. Kirk , come al  solito, incurante del  pericolo  che correva,era voluto  sbarcare  sul  pianeta che si  contendevano portando  con  se  i suoi  uomini più fidati,ovvero  Spock  , Loki e due marinai  della sicurezza per guardare loro  le spalle. Durante  lo  scontro  a fuoco i  due marinai  avevano perso  la vita ma  in compenso i  Klingon  avevano  tutti  avuto  la peggio.Kirk  era sgusciato  fuori  dalla roccia che  usavano  per farsi scudo  dai  colpi  di  phaser e  aveva raggiunto il  luogo  dove i  Klingon  giacevano al  suolo inerti. Aveva poi  tastato  ogni  corpo con  la punta dello  stivale  per  sincerarsi  che fossero  morti  sul  serio. Un ' idea aveva attraversato la mente di  Loki  come  un lampo. Era  la grande occasione  , che aveva pazientemente atteso,  come  un gatto  che tiene d'occhio una tana ,aspettando  che  il  topo  metta fuori  il  muso. Si  chinò   raccogliere  un phaser caduto  di  mano  a  un klingon .Gli  altri  due non lo  badavano.Perchè  avrebbero  dovuto? Stava alle loro  spalle con un arma  in mano, ma  era la persona di  cui  si  fidavano di più  al  mondo ,il  degno  allievo  di uno  e  l'adorato  amante dell'altro.Quindi  perchè voltarsi ? Già....perchè? Infatti  non accadde  .Loki alzò l'arma settata per  uccidere e sparò con  mano  ferma fulminando i  due uomini  sul  colpo .Vide i  i  loro  corpi  cadere  al  suolo e un  brivido  di  eccitazione  percorse  la sua schiena.Da quanto  tempo  non provava un 'emozione così forte? Ora si  sentiva  veramente vivo! E non c'era  più niente che si  frapponesse fra lui e  il possesso  della nave.

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Una sera , mentre si  apprestava a buttarsi nel suo misero giaciglio ,dopo aver consumato la frugale cena che la guardia sbatteva nella sua cella scappando colto  da  una paura irrazionale (come se  lui , debole e  privo  dei  suoi  poteri potesse fargli  qualcosa di male), quella sera era comparsa lei. Loki si  era tirato su dal letto indeciso  su come comportarsi. Quanto  tempo  era passato dall'ultima volta che aveva abbracciato la donna che per anni aveva creduto (nella sua somma e sciocca  ingenuità)sua madre ?Sentendo le lacrime salirgli  agli occhi spalancò le braccia ma le sue mani afferrarono il  nulla.Certo che stupido! Era solo una proiezione olografica , forse lei voleva venire nelle segrete a baciarlo  e pettinargli  i  capelli arruffati , ma il  crudele orco, di cui tutti loro era prigionieri , glielo impediva. Sentiva la sua voce che  gli  parlava in tono  consolatorio, ma  non comprese il  significato  delle sue parole. Si  era nuovamente buttato  nel letto e ora piangeva disperato.Voleva solo dormire e risvegliarsi nella sua cabina.Niente più sogni  di gloria, niente  più conquista della terra  o di tutta la galassia. Solo il  suo letto ,un semplice letto  senza testiera ,con un copriletto rosso : era tutto  quello  che chiedeva! Se  c’era  un dio , un dio  vero  ,non quello che  lui  non poteva neppure  nominare,poteva   ascoltarlo ,almeno una volta nella vita?

 

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Capitolo 9
*** loki cattivo /loki buono ***


Loki si risvegliò di  soprassalto.Non era più nella sua cabina e  non capiva in che luogo si  trovasse.Era veramente bizzarro , vedeva infinite proiezioni di  se stesso che lo rincorrevano  e lo precedevano  nel tempo  e nello  spazio .Era una sensazione così destabilizzante da causargli un forte senso  di  vertigine. C'era  una figura al  centro  della sala atemporale. Un uomo  avvolto nell'ombra. Loki comprese subito  chi  era. Aveva letto i diari del suo  alter ego .Sapeva di  questo losco figuro che si faceva chiamare  "il signore nell'ombra"e che compariva occasionalmente quando l'enterprise e  il  suo  equipaggio  si  trovavano in situazioni davvero  troppo complicate per poterle risolvere da soli. Ora si stava lamentando del  fatto  che la morte di  Kirk  e Spock non era contemplata dalla linea temporale. Non doveva succedere. Qualcosa aveva  interferito.Ah  già  era stato  lui! Lui  non era contemplato in questa linea temporale. Loki si  lanciò  come  una furia verso  l'uomo  afferrando per la gola e finalmente  vide  il  suo  volto. Era  solo  un vecchio, uno stupido  ,fragile, patetico   innocuo  vecchietto. Il  signore  nell'ombra  incrociò  il  suo  sguardo e  loki  vide infine  la sua vera natura. Aveva vissuto  tutta la sua vita alla corte di  colui  che si proclamava padre di  tutti  gli  dei . Ma  di fronte   a questa creatura  era solo un protozoo. Loki  contemplò  la profondità  di  un abisso  in fondo  al  quale c'era solo  l'orrore. Sapeva che era lì  che  il  signore nell'ombra stava per ricacciarlo  ,avendo  ormai  appurato  che  lui  non era  il  Loki  di  cui si  prendeva cura bensì un 'impostore. Loki  si  sentì  risucchiare fuori  da quel  corpo  che occupava.Ci  aggrappò  con  le  unghie e con i  denti .Non voleva tornare  in quella cella ,ora che aveva riassaporato la liberta  .Nella sua mente formulò un muta preghiera: uccidimi , ti prego , tu  puoi  farlo ,ne hai  la facoltà e  il  potere , uccidimi. Ma  il  vecchio scosse  il capo .L'ultima cosa che vide fu che  il furore nel  suo  sguardo era stato  sostituito  da  un 'immensa tristezza , forse da compassione  .Poi venne   il  buio.

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"Che bei  fiori "Esclamò  il  guardiamarina Logan osservando il  cespuglio punteggiato di  allegri  fiori  rossi  con  il  centro  ricoperto  di  curiose spine gialle.
Si  mosse  verso il  cespuglio per coglierne  uno. Loki  si  accorse di  quel  che stava per fare  la donna  , e dopo  aver visto una delle spine colpire  e stordire una creaturina locale stava per lanciarsi  su  di lei per fermarla.Ma  l'altra maglietta rossa , il  guardiamarina Jenkins la afferrò  per  un braccio.
"Meglio  di  no. Quello  scoiattolino  non è  morto  perchè sicuramente  ha  sviluppato un 'immunità ambientale. Ma per te potrebbe essere  più pericoloso."La redarguì il  giovane. Spock  si  voltò  alzando un sopracciglio  ammirato .
"Interessante ragionamento  , guardiamarina .Ha mai  pensato  di passare  dalla sicurezza alla sezione scientifica?” Gli  chiese.
"Troppo  buono  signore  , ho  ancora tanto  da studiare" si schernì il  giovane.
Spock  concordò  "Bravo  la modestia è  la base della conoscenza."
Jenkins annuì e  si  allontanò  dal  gruppo continuando  a raccogliere campioni. Poi quando nessuno  lo guardava   ,colto  da  un impulso irresistibile  estroflesse la  lingua  prensile  e si leccò  gli  occhi  inumidendo  la  pupilla.Era  una cosa  che Silik  faceva quando  si  sentiva soddisfatto  . La sua missione dopotutto  era stata  compiuta .Era stato  facile riaggiustare   la linea temporale semplicemente  impedendo  che  Loki  fosse colpito  da quelle spine.Ora  non gli  restava che  tornare a bordo,  liberare Jenkins dallo  sgabuzzino in cui  l’aveva rinchiuso  e tornare dal  signore nell’ombra  in attesa  di un nuovo incarico!

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