Star trek assemble: ep .48 : Il duplicato di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un paradiso pericoloso ***
Capitolo 2: *** loki cattivo ***
Capitolo 3: *** loki buono ***
Capitolo 4: *** loki cattivo 2 ***
Capitolo 5: *** loki buono /loki cattivo ***
Capitolo 6: *** loki buono /loki cattivo ***
Capitolo 7: *** Loki buono /loki cattivo /loki buono ***
Capitolo 8: *** loki cattivo /loki buono ***
Capitolo 9: *** loki cattivo /loki buono ***
Capitolo 1 *** un paradiso pericoloso ***
"Diario del capitano,siamo in orbita a Gamma Trianguli VI. Dalle immagini che riceviamo e dai dati dei sensori il pianeta appare totalmente disabitato .Tuttavia sembra ricoperto da una florida vegetazione. Non riesco a capire perchè nessuno abbia mai tentato di colonizzarlo. Ho deciso di inviare una squadra esplorativa, agli ordini del mio primo ufficiale, Spock, per raccogliere campioni di terreno , vegetazione e anche animali. .Dalle analisi stabiliremo se il luogo è compatibile con la vita e se è in grado di ospitare una colonia e di sostentarla."
Il signor Spock si stava facendo largo tra la florida vegetazione scostando rami e frasche seguito dal suo secondo in comando, Loki , e da due marinai della sicurezza,Jenkins e Logan.
"Mi raccomando non ingerite nulla. Anche se queste bacche rosse vi sembrano appetitose , è necessario prima portarle sull'enterpise e compiere le dovute analisi ."
Li redarguì indicando i cespugli che crescevano rigogliosi ai piedi degli alberi e che erano carichi di frutti succosi. Il cespuglio era punteggiato di fiori rossi con un centro spinoso giallo.
"Cominciamo a raccogliere i campioni."Ordinò Spock a Loki.
Mentre strappava con cautela ciuffi di erba per riporli negli appositi contenitori sterili, Loki adocchiò una creauturina che si muoveva guardinga verso il cespuglio.Pareva uno scoiattolo , con una folta coda pelosa.Si arrampicò sul cespuglio puntando dritto alle bacche, ma accadde una cosa davvero incredibile. Uno dei fiori , quasi avesse rilevato la presenza dell'intruso, si mosse lentamente nella sua direzione poi eiettò una spina colpendolo a una zampina. La creatura rotolò al suolo e si contorse apparentemente moribonda. Loki avrebbe voluto correre in suo aiuto. Poi vide con sollievo,che l’animaletto con le zampine estraeva la spina e si allontanava barcollante e intontito.
"Che belli "Esclamò il guardiamarina Logan indicando i vistosi fiori rossi che crescevano sui cespugli.
Poi si chinò a raccoglierli.
"No!"Gridò Loki .
Fece un balzo verso la donna e le diede una spinta di lato poco prima che le spine partissero nella sua direzione.Tuttavia non riuscì ad evitarle lui stesso e si ritrovò quelli aculei conficcati nel petto. Osservò infastidito le cinque spine conficcate nella carne e mosse una mano per estrarle come aveva fatto lo scoiattolo. Ma la mano non rispose al suo comando.Sentiva gli arti farsi sempre più pesanti. La vista gli si annebbiò , e dopo qualche secondo calò l'oscurità. L'ultima cosa che vide fu il volto impassibile del vulcaniano che lo guardava cadere sul prato inarcando un sopracciglio. Poi il nulla |
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Capitolo 2 *** loki cattivo ***
Loki contemplava la ferita sul suo piede. Ieri in un accesso d'ira aveva frantumato una brocca lanciandola contro il muro, poi calpestandola si era ferito la pianta del piede. Una delle sue capacità innate era di guarire il suo corpo senza sforzo. Ma la ferita era ancora lì, anzi era peggiorata andando in suppurazione. Questo per lui era un brutto segno. Dopo il casino che aveva combinato sulla terra, il tizio che l'aveva rapito da piccolo, Odino , l'aveva rinchiuso in una cella nei sotterranei del castello. E l'aveva privato della sua magia. La cella non era male. Ce n' erano due file dirimpetto nelle segrete , tutte di vetro, tutte occupate dai più pericolosi nemici di suo p...del tizio , Odino, tutti imprigionati dal suo sortilegio. Erano creature orribili,parevano uscite dal peggiore degli incubi. Ma anche lui non era più tanto affascinante. La prigionia l'aveva reso debole, i muscoli avevano perso il loro tono, la pelle da avorio era divenuta grigiastra e i capelli erano una matassa arruffata piena di nodi. Se il suo corpo andava in rovina la sua mente però era ancora vigile.Leggeva, meditava vendetta, pensava a un modo di uscire da quella lussuosa prigione di cristallo. Sapeva di non aver modo di infrangere quel vetro che lo separava dalla libertà , Odino gli aveva levato la cosa a cui più teneva , la magia. Quasi tutta. In realtà in qualche cellula del suo corpo si nascondeva ancora una scintilla, piccola , fioca ,ma sufficiente per permettergli di evadere da quel luogo .Non col corpo , ma con la mente. Era quello che Loki faceva quando cadeva in uno stato di meditazione così profonda da sembrare quasi catatonico . Esplorava il multiverso. Infinite realtà in cui lui esisteva in una condizione diversa da quella attuale. Forse migliore , forse peggiore , sicuramente diversa. Perchè non c'erano due universi uno uguale all'altro. La vita è fatta di decisioni .Dalle più banali , (tè o caffè ) alle più tragiche. Decisioni sciocche o decisioni che cambiano la vita di milioni di persone. Ma ogni decisione, per quanto innocua possa sembrare, genera un altro universo. E' come una strada che si biforca in due .Vai a destra o vai a sinistra?Qualunque sia la tua decisione il tuo destino cambierà e le due strade non si incontreranno più. Forse. Loki era in grado di percorre quelle strade e lo faceva. Vedeva cose che lo esaltavano o lo deprimevano a seconda di ciò che trovava in fondo al bivio.Ad esempio nell'universo in cui era stato ieri ,lui aveva vinto la sua battaglia contro gli avengers e ora dominava la terra. Si era impadronito della Stark Tower , dopo aver ucciso il suo precedente proprietario e rottamato le sue inutili armature(Lui era a favore dello smaltimento ecosostenibile) .Ovviamente aveva messo a morte anche gli altri inutili super eroi , compreso suo fratello e chiuso per sempre l'accesso a Midgard , dove ora regnava come un tiranno assoluto. Ma c'erano anche universi in cui aveva avuto un destino decisamente meno glorioso .Come quello dove il neonato lasciato a morire congelato ,nudo su una pietra , non era stato trovato da Odino, ma da una comune famiglia di giganti di ghiaccio che ovviamente non lo tenevano come figlio ( chi vorrebbe come figlio uno sgorbio rosa ,piccolo e fragile?), ma come schiavo .Una vita di terribili umiliazioni .Almeno con Odino aveva vissuto come principe , nel lusso , adorato , servito e viziato per una buona parte della sua esistenza .Poi c'erano anche universi in cui aveva avuto la peggio, in senso più definitivo.Una volta aveva visto quello scimmione di suo fratello piangere calde lacrime su una tomba che portava il suo nome.Come fosse morto non l'aveva scoperto , ma si era goduto quell'insolito spettacolo.A parte, il fastidioso dettaglio della sua morte, vedere suo fratello che lo piangeva gli dava non poche soddisfazioni.Tutti questi universi erano interessanti, ma inutili per il suo scopo .Quello che cercava lui, doveva contenere una copia di se stesso, che fosse più debole di quanto era lui attualmente .Era l'unico modo che aveva per sopraffare il suo alter ego e prendere il suo posto .Ma visto le misere condizioni in cui giaceva non sarebbe stato facile. |
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Capitolo 3 *** loki buono ***
Jim Kirk era seduto vicino al corpo inerte di Loki e gli stringeva una mano aspettando invano che lui ricambiasse la sua stretta.
"Il veleno è neurotossico e emotossico insieme. Uno dei più potenti che io abbia mai visto ."Confermò il dottor McCoy quando Cristina gli allungò il risultato delle analisi di laboratorio.
Spock aveva perso parte della sua impassibilità e sembrava decisamente perplesso."Come è possibile , ho visto quella creatura, una sorta di scoiattolo , allontanarsi stordito , ma illeso, dopo essere stato avvelenato da una di quelle spine."
"Ovviamente , c'è una spiegazione logica ." Per la prima volta in vita sua il dottor McCoy aveva usato , la parola "logica".
Era un brutto segno :doveva essere veramente preoccupato per il suo paziente.
"Le creature che abitano il pianeta hanno sviluppato una sorta di immunità. Come sulla terra le maguste possono tranquillamente attaccare serpenti velenosissimi, poichè hanno sviluppato un' immunità al loro veleno. Si sono evolute proprio per occupare quella nicchia che permette loro di cibarsi di un animale che per altri sarebbe letale."
Spock annuì ,dandosi mentalmente dello stupido ,farsi insegnare da McCoy una lezioncina di cui lui era perfettamente consapevole. E tutto perchè si sentiva colpevole: Loki era sceso sul pianeta sotto il suo comando e la sua responsabilità. E se ora giaceva morente in quel letto era esclusivamente colpa sua,che non si era occupato con sufficiente attenzione della sua sicurezza.
"Ce la farà?"Chiese Kirk con un filo di voce.
"E' in coma farmacologica , e sotto dialisi ,per ripulire il suo sangue. Gli ho anche somministrato alcuni antidoti generici , ora cercherò di elaborarne uno specifico per il tipo di veleno. "Riferì McCoy .
"Ora sappiamo perchè nessuno aveva mai colonizzato prima quel pianeta"commento Spock con amarezza |
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Capitolo 4 *** loki cattivo 2 ***
Poi una sera accadde. Dopo che le guardie ebbero terminato il loro giro ,tirando calci ai vetri delle celle per testarne la solidità,(la cosa che più l'irritava da qualche tempo a questa parte),Loki si stese sul letto. Chiuse gli occhi , si rilassò, e un pò alla volta scivolò in uno stato di profonda meditazione. Il suo spirito si separò dal suo corpo.Ora aleggiava nella stanza guardandosi dall'altro. Il suo corpo gli apparve in tutta la sua fragilità causandogli un profondo disgusto. Poi ,con suo grande sollievo, fu risucchiato dalle correnti del multiverso trovandosi a percorrere un nuovo bivio. Era la cosa che più lo eccitava , percorrere un sentiero non sapendo quale sorpresa l'avrebbe atteso alla fine.Quella che l'aspettava quella sera fu così grande che per lungo tempo rimase immobile timoroso di rompere quello straordinario incantesimo. Era finalmente giunto nell'universo che aveva incessantemente cercato.Un' universo in cui il suo alter ego giaceva in uno stato comatoso , moribondo (ma non ancora morto) e perciò debole , molto più debole di lui, incapace di opporsi alla sua volontà. Loki valutò i rischi di ciò che stava per fare. Impadronirsi del corpo del suo alter ego , scalzando la sua coscienza ,voleva dire alloggiare in un corpo deteriorato , da chissà quale causa. Non sapeva cosa l'avesse ridotto in quello stato : malattia, maleficio ,veleno ...tutte le ipotesi erano valide a quel punto! C'era il rischio concreto che quel Loki non sopravvivesse. E lui sarebbe morto con quel corpo. Ma la prigionia nella sua cella di cristallo , come un pesce in un acquario , gli era divenuta così insopportabile che qualunque destino ,anche la morte, era preferibile alla squallida vita che l'attendeva al suo ritorno. La decisione era presa con tutto quello che comportava. Fu rapido e fulmineo ,il suo povero alter ego neppure lo vide arrivare.Era libero ! Di far cosa ancora non lo sapeva .Vivere , morire...ma comunque aveva fatto ciò che Odino non avrebbe mai ritenuto possibile : aveva eluso il suo incantesimo.Che smacco ! Quanto avrebbe pagato per vedere l'unico occhio del vecchio spalancarsi per la sorpresa e subito dopo richiudersi per la vergogna di essere stato sconfitto! |
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Capitolo 5 *** loki buono /loki cattivo ***
Loki si accorse che stava affiorando nuovamente alla stato di coscienza.Che cosa gli era accaduto? Sapeva di aver dormito. Ma non ricordava il perchè. Il corpo di cui era stato prigioniero ora lo sentiva decisamente più forte. Aveva lottato a lungo per aprire gli occhi e ora finalmente riusciva a farlo. La luce era forte , ma insolita. Non era la luce dell'infermeria dell'Enterprise .Quella la conosceva bene. Anche il giaciglio dove era adagiato non era un lettino della sua nave. Colto dal panico tentò di guardarsi attorno senza alzarsi dal letto.Vedeva una stanza dalle pareti spoglie.Ruotò debolmente la testa e vide il vetro che lo imprigionava nella cella. Aveva già visto prima quel posto. Stava sognando ovviamente. Per nessuna ragione al mondo avrebbe potuto trovarsi lì .Perchè quel luogo di pena e sofferenza si trovava su Asgard , nel posto dove viveva l'uomo che anni or sono l'aveva esiliato decretandone la morte.
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Quanto tempo era passato?A Loki pareva un 'eternità. Aveva lottato disperatamente per aprire gli occhi ma non ci era riuscito. Per giorni. Quanti non sapeva dirlo. Sentiva delle voci . Sconosciute. Sentiva delle mani sul suo corpo, o meglio il corpo di cui si era impossessato .Mani che lo accudivano o gli accarezzavano i capelli.Che cosa significava?In quale posto era capitato? Voleva a tutti i costi capirlo. Quando i farmaci che lo costringevano in quello stato gli furono tolti riuscì finalmente a sollevare le palpebre. Era troppo debole per fare altro. Persino per muovere un dito .Osservò la stanza e per un attimo credette di capire dov'era. Pareti d'acciaio , ambiente asettico, apparecchiature mediche sofisticatissime : si trovava certamente prigioniero in un laboratorio dello Shield.La cosa non gli dispiacque . Da un posto così sarebbe evaso con facilità, gli bastava solo rimettersi in forze. Poi arrivò il dottore. Lo guardava con occhi gentili e gli sorrideva.
"Guarda chi si è svegliato, il bello addormentato, era l'ora!" Che stava dicendo questo umano. Lo stava forse prendendo in giro? No,il medico chiamò qualcuno e subito nella sua stanza accorsero altri individui. C'era un tizio con una buffa pettinatura e le orecchie appuntite da elfo.Lo fissava con aria impassibile , ma gli stava dicendo quanto era soddisfatto di sapere che era vivo ,e che ciò che gli era accaduto gli era servito da monito e non si sarebbe più ripetuto. Poi arrivò un biondino con gli occhi celesti che cominciò ad abbracciarlo e a baciarlo. Loki immobile fremeva .In che razza di posto era capitato? E soprattutto come doveva comportarsi ? Il medico continuava a chiedergli come si sentisse. Loki comprese che gli era capitato qualcosa di grave e che poteva sfruttarlo a suo favore ,per darsi il tempo necessario a comprendere la situazione.
"Io....non ricordo ...."Balbettò con un filo di voce. Era la giusta strategia , fingere , come faceva da una vita. La finzione era l'arte in cui era maestro , nessuno l'avrebbe mai scoperto!
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Capitolo 6 *** loki buono /loki cattivo ***
Loki fissava allibito e spaventato i mostri racchiusi nelle altre teche della prigione. Era già stato in quel luogo. Quando era bambino. Ogni volta che combinava un guaio, e succedeva molto spesso, suo padre lo portava nelle segrete, mostrandogli gli orridi esseri che lui stesso aveva imprigionato , sigillandoli all'interno delle teche con la sua potente magia. Poi minacciava di abbandonarlo li da solo per punizione. Il piccolo Loki , urlava e piangeva aggrappandosi alle vesti del vecchio.Lo fissava con i suoi occhioni umidi di lacrime e puntualmente veniva perdonato. Ma i mostri tornava a perseguitarlo nei suoi sogni.Un sogno ,ecco ! Finalmente capiva: era un sogno molto vivido, in cui poteva, vedere, udire , toccare. Ma non era reale , non poteva esserlo!!!!!!!
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Erano passati i giorni .Loki sentiva il suo corpo guarire , la forza tornava , ma non la magia. La dimensione in cui era capitato non ne contemplava l'esistenza. Ma incredibilmente per lui non era un problema. O meglio lo era stato per brevissimo tempo. Il tempo necessario a capire dove si trovava. Dal tablet aveva avuto accesso a tutti dati del computer e aveva scoperto di essere su un astronave. Un 'enorme, fortezza volante,carica di armi di distruzione di massa. Roba da far sembrare l'helicarrier dello Shield un piccolo drone per il trasporto pacchi. Una potenza immensa di cui lui si sarebbe impadronito. Gli umani, questi sciocchi esseri insignificanti che viaggiavano con lui, parevano amarlo. Non come si ama un sovrano , bensì un compagno,uno di loro . Loki era stupefatto .Che diavolo aveva combinato il suo alterego ? Era arrivato in questa dimensione esiliato da Odino e invece di usare la sua intelligenza superiore per soggiogare questi esseri inferiori , si era adeguato diventando uno di loro. Anzi un loro servo. Aveva scoperto che l'essere verdolino con le orecchie a punta e l'umano affettuoso erano suoi superiori, potevano dargli degli ordini e si aspettavano che lui obbedisse come un cagnolino. Aveva anche intrecciato una relazione sentimentale con questo umano che era il capitano della nave. Grazie a dio la scusa della malattia e dell'amnesia gli permetteva di mascherare la sua ignoranza e giustificare il suo insolito comportamento. Doveva solo decidere cosa fare con questa incredibile potenza di cui presto si sarebbe impadronito.Tornare sulla terra e conquistarla era la sua prima opzione.
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Capitolo 7 *** Loki buono /loki cattivo /loki buono ***
Loki continuava a specchiarsi nel vetro. C'era una figura che lo fissava dall'altra parte, ma non sapeva chi fosse. Era un ragazzo pallido, anzi emaciato, magro con gli occhi incavati e una matassa di capelli annodati come rovi. Ci aveva messo un pò di tempo per capire cosa era successo. Il loki di questa dimensione aveva scambiato le loro coscienze, ora lui era prigioniero di questo corpo fragile. Mentre l'altro era sull'enterprise al suo posto. Era questo il pensiero che più lo tormentava. Che cosa stava facendo questo Loki che era...beh era come era stato lui, malvagio e ingannatore, prima che l'esperienza passata con i suoi compagni umani gli facesse capire il valore dell'onesta, dell'impegno e della devozione a un ideale. Che lo facesse diventare buono, insomma. Passare dalla parte degli eroi. A proposito di eroi .Chissà se in questa dimensione il suo sciocco fratello si premurava mai di fargli una visita ?
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Erano passati i giorni e Loki si era adeguato alla nuova vita. Essere affettuoso con l'umano non era difficile. Era bello e eccitante,un grazioso diversivo,il suo nuovo animaletto da compagnia. Inoltre Kirk ,si era lasciato abbindolare facilmente , confondeva il suo insolito comportamento e le nuove abitudini con i postumi del coma e della millantata amnesia. E la novità gli piaceva anzi ne era eccitato. Ma questa per Loki era solo una parentesi di relax. Aveva ben altri obbiettivi . Aveva passato la convalescenza a leggere i diari del suo alter ego. E aveva visto che era ambizioso come lui , ma era stato contaminato dall'onesta e dalla bontà di questi individui .Voleva far carriera onestamente,salendo i gradini uno alla volta, per i suoi meriti . Lui fortunatamente non era così. Era ancora immune da questa contagiosa bontà che aleggiava intorno a lui. Lui avrebbe cercato il colpo da maestro. Quello che l'avrebbe portato in cima alla vetta.Avrebbe colto l'occasione qualunque fosse stato il prezzo da pagare.Non aveva rimpianti, non era capace di rimorsi. Il passato l'aveva corrotto. La prigionia aveva cancellato ogni residuo di coscienza che ancora poteva albergare nella sua anima.
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Loki non aveva mai perso la speranza. Nei quasi tre anni che aveva passato sull'Enterprise aveva imparato una cosa fondamentale sui suoi compagni :che non lasciavano mai indietro nessuno. Non importa quanto rischiosa fosse una missione di salvataggio, c'era sempre qualcuno pronto a rischiare la propria vita per salvare quella di un altro, chiunque fosse. Era questo tipo di mentalità che l'aveva cambiato così profondamente cancellando il marcio che c'era dentro di lui ,quando era giunto in quel nuovo universo.I giorni passavano e anche se nessuno veniva per lui,non aveva nessuna intenzione di lasciarsi andare alla disperazione. Sapeva che questa volta sarebbe stato più difficile. Perchè lui era stato il dio dell'inganno. Il suo alter ego quindi si sarebbe mimetizzato facilmente sull'enterprise,riuscendo forse a spacciarsi per lui per qualche tempo. Almeno fino a quando la sua indole malvagia non avesse avuto il sopravvento e avesse tentato qualche azione inconsulta. Sapeva anche che a trasportarlo in questo universo, non era stato un fenomeno fisico,come un buco nero, ma la magia. Spock non credeva nella magia, era illogica. Trovandosi di fronte a un Loki che non era il suo , avrebbe tentato di spiegarsi il suo mutamento di personalità con qualunque ipotesi la scienza gli potesse offrire: schizofrenia o altra malattia , un mutaforma che avesse preso il suo posto , un Q che lo controllasse contro la sua volontà. Insomma qualunque cosa fuorchè la magia che lui, il vulcaniano , non poteva e non voleva ritenere reale. Questo forse diminuiva un pò le sue possibilità di essere salvato.Ma restare per sempre in questo universo era una possibilità che lui non intendeva neppure prendere in considerazione. Se nessuno fosse venuto per lui , avrebbe trovato un modo di evadere per conto suo.
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Capitolo 8 *** loki cattivo /loki buono ***
Erano stati attirati dai klingon in un 'agguato. Kirk , come al solito, incurante del pericolo che correva,era voluto sbarcare sul pianeta che si contendevano portando con se i suoi uomini più fidati,ovvero Spock , Loki e due marinai della sicurezza per guardare loro le spalle. Durante lo scontro a fuoco i due marinai avevano perso la vita ma in compenso i Klingon avevano tutti avuto la peggio.Kirk era sgusciato fuori dalla roccia che usavano per farsi scudo dai colpi di phaser e aveva raggiunto il luogo dove i Klingon giacevano al suolo inerti. Aveva poi tastato ogni corpo con la punta dello stivale per sincerarsi che fossero morti sul serio. Un ' idea aveva attraversato la mente di Loki come un lampo. Era la grande occasione , che aveva pazientemente atteso, come un gatto che tiene d'occhio una tana ,aspettando che il topo metta fuori il muso. Si chinò raccogliere un phaser caduto di mano a un klingon .Gli altri due non lo badavano.Perchè avrebbero dovuto? Stava alle loro spalle con un arma in mano, ma era la persona di cui si fidavano di più al mondo ,il degno allievo di uno e l'adorato amante dell'altro.Quindi perchè voltarsi ? Già....perchè? Infatti non accadde .Loki alzò l'arma settata per uccidere e sparò con mano ferma fulminando i due uomini sul colpo .Vide i i loro corpi cadere al suolo e un brivido di eccitazione percorse la sua schiena.Da quanto tempo non provava un 'emozione così forte? Ora si sentiva veramente vivo! E non c'era più niente che si frapponesse fra lui e il possesso della nave.
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Una sera , mentre si apprestava a buttarsi nel suo misero giaciglio ,dopo aver consumato la frugale cena che la guardia sbatteva nella sua cella scappando colto da una paura irrazionale (come se lui , debole e privo dei suoi poteri potesse fargli qualcosa di male), quella sera era comparsa lei. Loki si era tirato su dal letto indeciso su come comportarsi. Quanto tempo era passato dall'ultima volta che aveva abbracciato la donna che per anni aveva creduto (nella sua somma e sciocca ingenuità)sua madre ?Sentendo le lacrime salirgli agli occhi spalancò le braccia ma le sue mani afferrarono il nulla.Certo che stupido! Era solo una proiezione olografica , forse lei voleva venire nelle segrete a baciarlo e pettinargli i capelli arruffati , ma il crudele orco, di cui tutti loro era prigionieri , glielo impediva. Sentiva la sua voce che gli parlava in tono consolatorio, ma non comprese il significato delle sue parole. Si era nuovamente buttato nel letto e ora piangeva disperato.Voleva solo dormire e risvegliarsi nella sua cabina.Niente più sogni di gloria, niente più conquista della terra o di tutta la galassia. Solo il suo letto ,un semplice letto senza testiera ,con un copriletto rosso : era tutto quello che chiedeva! Se c’era un dio , un dio vero ,non quello che lui non poteva neppure nominare,poteva ascoltarlo ,almeno una volta nella vita?
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Capitolo 9 *** loki cattivo /loki buono ***
Loki si risvegliò di soprassalto.Non era più nella sua cabina e non capiva in che luogo si trovasse.Era veramente bizzarro , vedeva infinite proiezioni di se stesso che lo rincorrevano e lo precedevano nel tempo e nello spazio .Era una sensazione così destabilizzante da causargli un forte senso di vertigine. C'era una figura al centro della sala atemporale. Un uomo avvolto nell'ombra. Loki comprese subito chi era. Aveva letto i diari del suo alter ego .Sapeva di questo losco figuro che si faceva chiamare "il signore nell'ombra"e che compariva occasionalmente quando l'enterprise e il suo equipaggio si trovavano in situazioni davvero troppo complicate per poterle risolvere da soli. Ora si stava lamentando del fatto che la morte di Kirk e Spock non era contemplata dalla linea temporale. Non doveva succedere. Qualcosa aveva interferito.Ah già era stato lui! Lui non era contemplato in questa linea temporale. Loki si lanciò come una furia verso l'uomo afferrando per la gola e finalmente vide il suo volto. Era solo un vecchio, uno stupido ,fragile, patetico innocuo vecchietto. Il signore nell'ombra incrociò il suo sguardo e loki vide infine la sua vera natura. Aveva vissuto tutta la sua vita alla corte di colui che si proclamava padre di tutti gli dei . Ma di fronte a questa creatura era solo un protozoo. Loki contemplò la profondità di un abisso in fondo al quale c'era solo l'orrore. Sapeva che era lì che il signore nell'ombra stava per ricacciarlo ,avendo ormai appurato che lui non era il Loki di cui si prendeva cura bensì un 'impostore. Loki si sentì risucchiare fuori da quel corpo che occupava.Ci aggrappò con le unghie e con i denti .Non voleva tornare in quella cella ,ora che aveva riassaporato la liberta .Nella sua mente formulò un muta preghiera: uccidimi , ti prego , tu puoi farlo ,ne hai la facoltà e il potere , uccidimi. Ma il vecchio scosse il capo .L'ultima cosa che vide fu che il furore nel suo sguardo era stato sostituito da un 'immensa tristezza , forse da compassione .Poi venne il buio.
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"Che bei fiori "Esclamò il guardiamarina Logan osservando il cespuglio punteggiato di allegri fiori rossi con il centro ricoperto di curiose spine gialle.
Si mosse verso il cespuglio per coglierne uno. Loki si accorse di quel che stava per fare la donna , e dopo aver visto una delle spine colpire e stordire una creaturina locale stava per lanciarsi su di lei per fermarla.Ma l'altra maglietta rossa , il guardiamarina Jenkins la afferrò per un braccio.
"Meglio di no. Quello scoiattolino non è morto perchè sicuramente ha sviluppato un 'immunità ambientale. Ma per te potrebbe essere più pericoloso."La redarguì il giovane. Spock si voltò alzando un sopracciglio ammirato .
"Interessante ragionamento , guardiamarina .Ha mai pensato di passare dalla sicurezza alla sezione scientifica?” Gli chiese.
"Troppo buono signore , ho ancora tanto da studiare" si schernì il giovane.
Spock concordò "Bravo la modestia è la base della conoscenza."
Jenkins annuì e si allontanò dal gruppo continuando a raccogliere campioni. Poi quando nessuno lo guardava ,colto da un impulso irresistibile estroflesse la lingua prensile e si leccò gli occhi inumidendo la pupilla.Era una cosa che Silik faceva quando si sentiva soddisfatto . La sua missione dopotutto era stata compiuta .Era stato facile riaggiustare la linea temporale semplicemente impedendo che Loki fosse colpito da quelle spine.Ora non gli restava che tornare a bordo, liberare Jenkins dallo sgabuzzino in cui l’aveva rinchiuso e tornare dal signore nell’ombra in attesa di un nuovo incarico!
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