Amnesia...

di Celicola
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio, la prima fuga ***
Capitolo 2: *** Un po tutti... ***
Capitolo 3: *** Un po' più in alto. ***
Capitolo 4: *** Aspettatemi... ***
Capitolo 5: *** Tra la nebbia...lei ***
Capitolo 6: *** Escammotage ***
Capitolo 7: *** Le solite manate ***
Capitolo 8: *** Scuse e conclusioni ***
Capitolo 9: *** Tranne la Rosa ***
Capitolo 10: *** Battaglia... ***
Capitolo 11: *** Ricordi ***
Capitolo 12: *** Nuovi problemi ***



Capitolo 1
*** L'inizio, la prima fuga ***


Attenzione: TENGO A PRECISARE CHE QUESTA FANFICTION NON SEGUIRA' LETTERALMENTE IL MANGA/ANIME ORIGINALE. I CARATTERI DEI PERSONAGGI SI EVOLVERANNO (e finalmente sceglieranno XD), E CI SARANNO RISULTATI DIVERSI. Buona lettura.

...

Ero spaesata, avevo fatto una brutta caduta, e non ricordavo come. Avevo indosso la mia divisa verde tutta strappata e ai piedi solo i miei calzini bianchi.*Non ricordavo chi fossi, ne dove mi trovavo.

Alzai stordita lo sguardo al cielo e i miei primi pensieri furono: “Sono in un bosco? Ma come è possibile? E come mai ho un mal di testa terribile?”

Mi alzai tentennando sulle gambe, sentii dei rumori orribili provenire da un lato della foresta. Lame che cozzavano e grida pervadevano l'aria. Il mio istinto mi diceva una sola cosa: “Scappa!”. Così feci, iniziai a correre terrorizzata. Correvo, correvo ma sentivo i rumori sempre più vicini a me. Venni colta dalla paura, iniziarono a colarmi lacrime calde sulle guance: “Aiuto...vi prego...”iniziai a gridare. “Aiuto, aiuto!”. Le forze mi abbandonarono dopo poco, iniziai a tentennare e a sentire rumori di passi e un fiato fetido rincorrermi. Disperata ormai feci un ultimo sforzo, un ultimo scatto, tentando, con gli occhi coperti dalle lacrime di schivare i continui arbusti e pietre che mi graffiavano.

Sbam

Finii addosso a qualcosa...di caldo. Mi aggrappai alla pelle morbida dell'essere, e tremante alzai lo sguardo. Un ragazzo dai capelli argentei e il Kimono rosso, mi stava sostenendo, proteggendo...

-Kagome!Non scappare mai più da me, non avere mai più paura con me, o di me...io ti proteggerò da tutti e...anche da me stesso...-

E queste furono le ultime parole che ricordai, svenendo tra le sue braccia e sentendo le grida del mostro dietro di me che aveva incontrato la spada del mio salvatore.**

.

...

.

Ed ecco una fan fiction su uno degli anime/manga più belli.(Se non fosse che me la menano trp x le lunghe) Comunque volevo fare delle piccole precisazioni:

*= odio i mocassini di kagome, xciò in questa storia in prima persona ( in cui tutte noi adoranti di Inuyasha possiamo impersonarci in Kagome) NON NE VEDRETE => VIETATI MOCASSINI.

**= Se ricordate Inuyasha a volte veniva preso dai suoi (sexissimi) attacchi, Kagome avendo dimenticato tutto, in questo inizio ne ha paura.

Be se vi piace commentate!. Baci.

Celicola

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Capitolo 2
*** Un po tutti... ***


Mi svegliai grazie a un lieve torpore, non sentivo più il freddo che mi attanagliava quando mi ero svegliata nel bosco. Capii il motivo di quel calore, avevo addosso una casacca rossa molto pesante, ma estremamente profumata e calda.

- Ti sei svegliata bambina mia, bene- disse dolcemente una vecchia, vestita con un Kimono bianco e rosso e una benda sull'occhio. La guardavo stranita, ma più che di lei rimasi stupita del DOVE mi trovavo. Ero in una capanna in legno, e non capivo nulla, ne ricordavo nulla. Chi ero? Guarda ancora una volta la vecchia e le chiesi, stringendomi nel rosso profumato:- Dove mi trovo?-

- Si è svegliata! Si è svegliata!- Una vocina infantile e un bambino dai capelli rossi entrò di corsa, attraverso l'unica porta coperta da una spessa tela grigia. Mi saltò in grembo abbracciandomi:- Kagome! Kagome! Quanto mi hai fatto preoccupare...avevo paura...avevo paurissima...- Accarezzai la testa del piccolo quasi inconsciamente, ma non sapevo minimamente chi fosse, accarezzandolo mi accorsi che aveva una coda e me ne spaventai. *Arretrai attaccata alla parete, spaventata:- Che...che...Chi siete?! Dove mi trovo!?!-

-Ueeee** Non si ricorda di noi...ueee...-disse il bambino.

-Probabilmente è l'incantesimo di quello Stxxxxo...Naraku...-disse una bellissima ragazza dai capelli neri appoggiata allo stipite della porta. Vestiva da guerriera, sembrava forte e decisa ( E abbinava in modo fantastico pantaloni neri attillati, con corpetto nero e il rosa XD...viva lo stile Sango!).

-Ha ragione Sango, deve essere stato lui...dobbiamo...dobbiamo spiegare di nuovo tutto alla piccola Kagome.-sentenziò la vecchia con aria tragica. Poi si avvicinò a me con uno strano infuso in una tazza. Spaventata dai loro discorsi e dal loro strano abbigliamento, mi rannicchiai come una bambina. Arretrai velocemente, e stranamente invece di finire contro la parete finii sul morbido, e sentii delle mani scorrere lungo i miei fianchi. Un uomo con un saio nero addosso si stava prendendo troppe libertà :

- Kagome! Amore mio! Sono il tuo uomo ricordi? No, ora che hai perso la memoria non puoi ricordare...ma con un bacio passa tutto, vedrai...avvicinati.-

- E no! Brutto monaco pervertito!-Sbottò la ragazza chiamata Sango, tirandogli uno strano boomerang*** sulla testa.

- Ma si può sapere che succede qua dentro? E' notte tarda e gradirei dormire!-abbaiò un bellissimo ragazzo entrando. Lo riconobbi subito, era Lui. La casacca che stringevo a me era sua, e ne testimoniava il petto nudo dalla porta.

- Inuyasha...Kagome non ricorda...non ricorda più nulla...-tentò di placarlo la vecchia. Nella capanna scese un silenzio imbarazzante. Il ragazzo chiamato Inuyasha prese a fissarmi intensamente, e ne rimasi spaventata. Non sapevo ne chi fosse, ne cosa fosse. Ricordavo i suoi occhi ambrati, la forma, ma li ricordavo rossi e neri come il fuoco, e mi spaventai, nonostante il colore e la conformazione di ora mi rassicurasse in modo sensazionale. Notai che la mia reazione e il mio sguardo furono una lama nel cuore per quel ragazzo, che con un tono silenzioso che non ammetteva repliche, disse: - Uscite, tutti. Lasciatela da sola con Kaede.- Uscirono tutti come gli era stato detto, e la donna chiamata Kaede mi porse nuovamente la tazza.

-Bevi...bevi...e ti racconterò tutto...-

.

.

Ringrazio:

Yumielen, Roby505, Goten e Ryanforever grazie!Sono contenta che vi piaccia.

E mi associo con mel_nutella e Thangel per fondare un club: ABBASSO I MOCASSINI.

Precisazioni:

* Vorrei vedere voi ad accarezzare un bambino e a notare che ha una coda! Io ne rimarrei scandalizzata -.-'

** Non so se ricordate i piagnistei di Shippo...a volte davano sui nervi! E' tanto carino, ma un po viziatello!XD

***Direi che boomerang è il modo + italiano per definire l'arma di Sango.

Be spero vi piaccia anche questo...commentate, bacio.

Celicola

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Capitolo 3
*** Un po' più in alto. ***


Ero terrorizzata. Non sapevo dove mi trovavo, tutto attorno a me sembrava irreale, ricordavo il volto di mia madre e di mio fratello, e soprattutto per loro volevo tornare a casa. La vecchia però mi porgeva premurosa l'infuso e io decisi di fidarmi. Che male avrebbe potuto farmi?Se non finalmente spiegarmi il motivo della mia permanenza lì? Mi avevano forse rapito? E per quale motivo? E perché erano tutti vestiti in modo strano? Perché alcuni non erano umani?

Afferrai l'infuso e iniziai a bere, era un gustoso the. Lo apprezzai molto, anche perché mi annebbiò la testa, e fu la cosa migliore dato le notizie che stavo per udire.

- Io mi chiamo Kaede, sono una sacerdotessa...e prima di spiegarti tutto vorrei porti qualche domanda. Ti ricordi chi sei? E che giorno è oggi? Qual'è l'ultima cosa che ricordi?- chiese tranquillamente, ravvivando le braci al centro della capanna.

Io riflettei un poco. Chi ero? Loro mi avevano chiamata Kagome, mi suonava familiare, ma io non ricordavo minimamente il mio nome. Sapevo la mia età, ricordavo i volti e i nomi della mia famiglia, ed ero certa di avere tra breve una verifica di matematica a cui non ero minimamente pronta.* Ma io, io chi ero? Che giorno era? Oggi era il 22 giugno del 2000, ne ero sicura. L'ultima cosa che ricordavo? Di aver litigato con Sota per l'ultimo biscotto, prima di andare a scuola quella mattina. O almeno credevo. Riferii alla vecchia i miei pensieri, questa annuì gravemente e poi rispose:

-Ti chiami Kagome Higurashi, e siamo in Giappone nel era denominata da voi Sengoku...-

Sgranai gli occhi, respirai profondamente e poi quasi urlai:- COMEEEE???? Ma che cosa(*****) state dicendo?!?Voi siete pazza ...non...non...**-

-Kagome, è la verità...sei tornata indietro nel tempo di molti secoli tramite un pozzo magico. Sei finita nella nostra dimensione dove conviviamo assiduamente con demoni e magia. Quel bambino di prima è un cucciolo di demone volpe e si chiama Shippo, il monaco pervertito si chiama Miroku e la ragazza guerriera Sango...-

Scuotei la testa ridendo. Non era possibile, non era matematicamente (è buffo dire matematicamente qnd si sa k matematicamente prenderò 2 martedì XD) possibile. Tentai di prendere in giro Kaede:

-Fammi indovinare, tu sei una sacerdotessa dai poteri eccezionali e quel ragazzo dagli occhi d'ambra è un demone malvagio sotto incantesimo?- ***Kaede sgranò gli occhi e scosse la testa:

-Sei sempre la solita testarda...io sono una semplice sacerdotessa ...e Inuyasha...be Inuyasha è un mezzo demone, momentaneamente, grazie a te, dalla nostra parte...-

Scossi la testa, era completamente matta quella lì. Kaede non fece caso al mio sarcasmo, mi diede dell'altro infuso che accettai volentieri e poco dopo mi assopii, sentendo la sua voce dire:

-Domani, con il sole, vedrai...e capirai...-

Mi risvegliai tardi come al solito, il sole batteva forte sul mio viso attraverso la porta. Non vi era nessuno con me, nella casetta. Sbadigliai, lasciai per terra la casacca rossa, dal profumo tanto familiare e uscii al sole. Assaporai aria pura e frizzante...e un peso incredibile sullo stomaco quando vidi il paesaggio attorno a me. Ero in un villaggio, dalle costruzioni in legno e dai canali che lo attraversavano verso le risaie. Un centinaio di persone erano impegnate nell'acqua, alla raccolta, con il tipico cappellino a cono sulla testa.Quel cappellino che avevo tanto preso in giro sui libri di storia, trattanti del medioevo giapponese. Avanzai con lo sguardo oltre le capanne, solo foresta...solo e interminabile foresta. Di certo non ero a casa.

Quando ero uscita dalla capanna mi era venuta fame, ma ora, assaporando la realtà mi si era chiuso lo stomaco. Iniziai a vagare per il villaggio. Molti paesani mi salutavano con frasi del tipo “Salve divina Kagome” o “Ben svegliata venerabile sacerdotessa”. Io sorridevo come incantata, ma in realtà non concepivo ancora nulla di quello che mi stava davanti. D'un tratto vidi avvicinarsi il cucciolo di demone volpe dell'altra sera: Shippo.

-Kagome! Kagome! So che non ti ricordi di me...ma ti ho voluto lo stesso portare questi!- disse arrossendo e porgendomi dei piccoli fiori. -L'altra settimana siamo andati assieme a raccoglierne un tipo uguale a questi...so che ti piacciono.- Sorrisi incerta e osservai i fiori: erano veramente bellissimi.-Grazie Shippo...grazie.- Lui sorrise e prese a saltellare:- Di nulla..torno a mangiare...ciao!- Come era stato gentile, avevo già iniziato a volergli bene.

Ripresi la mia passeggiata con i fiori in mano. Stavo vagando, ma in realtà sentivo di avere una meta precisa, continuavo a salire su per una collina, addentrandomi in un boschetto. D'un tratto lo riconobbi, era lui, il mio albero: Goshinboku.

Posai i fiori ai piedi del mio primo reale ricordo. Il vento mi scorreva dolcemente addosso, mentre accarezzavo il mio albero, l'albero secolare affianco a casa mia. Lo avrei riconosciuto dovunque, l'avevo sempre visto, ci avevo sempre giocato attorno. Mi girai di scatto dove avrebbe dovuto trovarsi casa mia, e dove invece vidi foresta...e Inuyasha.

- L'albero te lo ricordi.- sentenziò avvicinandosi.

-Si- sussurrai un po' spaventata. Lui osservandomi e poi guardando le fronde dell'albero disse tristemente:

- Invece Shippo, Kaede, Miroku e Sango no. E neanche...Non ti ricordi neanche di me.-

Lo guardai, nel profondo degli occhi d'ambra. La tristezza del suo sguardo avvolse anche me. Una voce dentro me stessa mi diceva “ Diglielo! Che ti ricordi del suo sguardo! Digli che ti ricordi del suo profumo! Non lasciarlo in quel deserto di dolore!” Ma io non ascoltai, ero semplicemente estasiata dalla sua figura e lo guardavo, tacendo. Passammo parecchi minuti a guardarci.

Poi d'un tratto lui scosse la testa e si incamminò per la discesa dalla collina. Affranta posai una mano sul mio albero, e d'improvviso ebbi uno sprazzo. Parlai più a Goshinboku che a me stessa:

- Ricordo che era incatenato a te. Ricordo di averlo liberato da te, di averlo salvato...- E lacrime calde scesero per il dolore della realtà e per la difficoltà di recuperare il ricordo. Sentii una mano calda posarsi sulla mia. Lui era tornato. Disse:

- Non era qui, era un po' più in alto...- E spostò la mia mano su una cicatrice sul grande tronco, rimanendo così a lungo.

.

.

Ringrazio:

Tutti quanti! I vostri commenti sono + spassosi di questa (posso almeno chiamarla così T-T?) “fanfiction”. In particolare Sunsunset che ha letto anke l'altra...T.T si sentiva sola!XD

Precisazioni:

*Ho una verifica la tra 3 giorni! Argomento:Matematica, e strane linee sui fogli...va be...Con qualcuno dovevo pure sfogarmi!XD

** Va bene, ok la nostra Kagome è un po scurrile. Ma se vi dicessero che siete finiti/e nell'età di Carlo Magno non vi incazzereste di brutto anche voi???XD

*** Kagome, forse non si sarebbe mai permessa di parlare così a Kaede. M qui siamo NOI ad immedesimarci e se uno mi viene a dire “ sei tornata indietro nel tempo e quel bambino è un semi-volpe” credo che lo manderei pienamente a ****. (Scusate lo sfogo...ma è per renderla reale!)XD

Be ecco tutto...spero vi sia piaciuto!COMMENTATE

Celicola

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Capitolo 4
*** Aspettatemi... ***


Era sera, quando ci incamminammo per tornare al villaggio. Avevamo chiacchierato tutto il pomeriggio. Probabilmente gli avevo ripetuto cose già dette, ma lui aveva ascoltato tutto sorridendo, scherzando, incuriosendosi. Sembrava felice di sentirmi parlare, e io stranamente non mi ponevo freni, chiacchierando sull'erba dimenticavo le mie preoccupazioni. Quando iniziammo a incamminarci per casa, cadde il silenzio. Eravamo zitti, non parlava, ma sua vicinanza e presenza era piacevole, stavo bene. Fu lui a interrompere quel piacevole silenzio:
- Come mai ti sei azzittita? Non che da macchinetta fossi più piacevole...- Offesa e tornando alla realtà dal mio mondo di sogni e pace ribattei:
- Grazie! Gentile...con delle frasi del genere come faccio a risponderti in modo piacevole?!-
-Ecco sta già tornando normale...- disse fingendo di pensare ad alta voce.
-Normale...che parola nuova per uno che ha le orecchie* al posto della testa. La cosa ti fa sembrare tanto un cane sai?-
-Sono un demone...non un cane.- rispose gelido.
-Mezzo...a quanto si dice al villaggio...-
-Mi basta comunque per sconfiggere qualunque cosa....E comunque non importa, manca poco e diverrò un demone completo.- ribattè orgoglioso. Rimasi stupita dall'affermazione, si evolvevano?** Lo guardai,nel kimono rosso fuoco, coi capelli argentei al vento, e segretamente dentro di me, non volevo che diventasse qualcun altro. Ricordo di aver sentito una fitta quando riacquistavo anche quel ricordo.
-Ahi.- Dissi prendendomi la testa tra le mani.
-Che succede?Ripreso l'intelligenza?- chiese sarcastico, gli occhi d'ambra brillavano.
-Niente...- risposi un attimo stordita, e ripresi:
-Che simpatico!Non fare il furbo! Non cambiare discorso...come potresti diventare un demone?- Inuyasha mi guardò, dapprima con ostilità, poi chissa per quale pensiero il suo sguardo si riempì di tenerezza, ed estrasse una boccetta da sotto la maglia.
- Con la sfera...non ti ricordi di lei?-

Vidi i frammenti rosei e viola rilucere al sole...

Boom...Boom...Boom...era il mio cuore, la mia testa, che tentavano di esplodere.

Caddi svenuta tra le braccia di Inuyasha. Non controllavo il mio corpo, ma il mio spirito e la mia mente erano liberi. Ricordai a sprazzi qualcosa in più, il pozzo, il gatto di Sota, come ero finita lì...la sfera dentro di me...la Shikon No Tama. L'immagine della sfera si incise nel mio pensiero...

Capii: ero la sua protettrice, poi guardai Inuyasha: e lui era il mio.

E capii nuovamente che anche lui nel profondo ne era consapevole. Vidi un altra figura nella mia mente...una ragazza, molto simile a me, vestita da sacerdotessa. Mi guardava con astio mentre ero svenuta tra le braccia del giovane...”Inuyasha! Chi è?Chi è!?!”, non mi poteva sentire. Rimasi spaventata e colpita da quella donna, la sua figura attraeva il mio sguardo in modo inaspettato...la conoscevo...ma non me la ricordavo. Sembrava fosse arrabbiata con me, o semplicemente mi considerava rivale. Una parte di me pensò che fosse malvagia***, ma non ne ero certa. Incrociai il suo sguardo e la testa mi dolse nuovamente. Venni “riscaricata” nel mio corpo.

Ripresi i sensi nel prato, vicino a Goshinboku.
-Kagome stai bene?!Kagome svegliati!- Aprii gli occhi Inuyasha mi teneva sollevata la testa, per consentirmi di respirare.
-Kagome come ti senti?- Lo guardai, era sinceramente preoccupato, nonostante il litigio di poco prima. - Bene scusa...devo...devo fare una cosa.- Dissi decisa, ora che avevo quasi ricordato l'inizio, ero decisa, dovevo tornare a casa. Mi alzai, riconobbi il prato vicino al pozzo e col tramonto alle spalle mi diressi verso esso, Inuyasha mi seguì per un po poi disse:
- Te ne vai? Anzi no...te ne vai.- serio digrignando i denti. Mi voltai verso di lui, fermandomi. Riflettei, ricostruendo un poco con i ricordi che avevo.
Allora credevo che fossero passati poco più di 2 giorni da quando avevo attraversato il pozzo e rotto la sfera e perso la memoria per causa sua****.Non volevo fuggire, mi rendevo conto di avere delle responsabilità, ma i miei...la mamma, Sota...dovevo avvertirli. Dovevo dargli una spiegazione, dovevo rivedere i loro volti, perché erano gli unici ricordi nitidi che avevo e non volevo dimenticarli. In più avevo paura, paura di restare lì.
Sentii la sua mano sulla mia spalla, era rigido e freddo, sembrava arrabbiato. Ci guardammo, mi immersi nei suoi occhi irati, e lui nei miei. Una lacrima mi scese inconsapevole sulla guancia. Lui cercò un segno in me, un gesto che lo invitasse a fermarmi, a frenare quella decisione. Ma come al solito io fui impotente. Allora mi sussurrò: - Addio.- E si allontanò lasciandomi da sola davanti al pozzo.

No! No!Non di nuovo!

- Aspetta...- non voleva rivedere la sua decisione.
- Aspetta...stai con me, mentre vado di la...aspettami.-Lui si voltò e mi guardò:
- Se vai di là probabilmente non vorrai tornare indietro, non hai ricordi, non sai che cosa stavi facendo qua...non ti ricordi l'affetto che nutrivi per tutti gli altri...Resterai al di là, e io resterei qua ad aspettarti. Forse non ti ricordi ma ho aspettato già un altra persona come te.- lo sguardo iniziò ad arrossarsi, il dolore si stava trasformando in rabbia.
Non volevo non tornare, però ora come ora avevo paura...casa mia...il mio letto...il mio cuscino...quello volevo.
- Non capisci che ho paura a stare qua? Non è il mio mondo!-
- Mi sembrava fossi stata bene oggi!-
- Si che sono stata bene! Benissimo...ma...non. Fidati, torno, aspettatemi...tu, Shippo, Sango, Miroku e Kaede...aspettatemi.- dissi imbarazzata e rassegnata.
Mi guardò, vidi i suoi occhi rilassarsi e sorridere. Probabilmente tramite la mia frase aveva avuto alcune risposte che cercava. Si avvicinò, mi prese la mano e mi tirò verso il pozzo.
- Vieni...ti accompagno...- Lo seguii fino al bordo. Guardai sul fondo:
- Ci vediamo presto...-
- Sicuro...o non mi troverai qui ad aspettarti...-
Gli sorrisi e mi lasciai andare, per tornare alla mia epoca.
Tonf...
Ero sul fondo...con attorno una nebbiolina leggera.
-Sota! Sota! Mamma!Sono tornata!- gridai, non mi rispondevano. Quando notai che il pozzo non aveva pareti, mi resi conto di non essere a casa.

.

...

.

Ringraziamenti:
HollyShort91, princess jiu 327 ,roby505 ,Indelible ,Steffa ,Somoody ,THangel ,Goten ,yumielen ,ryanforever ,sunsunset ,cri_91 per aver commentato! Mi sono messa a piangere dalla commozione in quanti eravate! Quasi come se Inuyasha uccidesse Kikyo!(Bè...li forse griderei di gioia...XD) Baci Baci! Anche ai mitici che l'hanno messa tra le fanfiction preferite!Mi fate felice! T.T
DOMANDA: Inizia ad essere un po melenso? Vorrei da voi consigli sui caratteri di Inu e Kago...che stanno crescendo! XD Rx in tanti! baciotti

Precisazioni:
* delle bellissime orecchie terrei a precisare! W le ORECCHIE DI INU e ABBASSO I MOCASSINI DI KAGOME!
**come i pokemon! -.-' (gioventù malata XD)
***mia vendetta personale contro Kikyo!
**** spiegazione. Allora Kagome crede che siano passati pochi giorni e che abbia perso la memoria perché rotto la sfera. Inoltre è preoccupata perché crede che i suoi non sappiano nulla e si stiano preoccupando...inoltre il compito di matematica incombe XD. Comunque tengo a precisare che non è così, lei ha perso la memoria dei mesi passati con Inuyasha attraversando avanti e indietro il pozzo. Ha la memoria danneggiata.XD

Spero vi sia piaciuto...COMMENTATE...BACI
Celicola

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Capitolo 5
*** Tra la nebbia...lei ***


MI SCUSO QUESTO CAPITOLO è (DI NUOVO) TROPPO CORTO. VOLEVO POSTARLO SUBITO, PER NON FAR PASSARE TROPPO TEMPO...(voglio vendicarmi in fretta di quell'arpia...leggendo vedrete)
CHIEDO ANCORA SCUSA E RINGRAZIO TUTTI PER LE RECENSIONI,E PER L'ATTESA! BUONA LETTURA, COMMENTATE XD

Dove sono? Che posto è questo? Continuavo a chiedermi smarrita. Avevo freddo, e avevo iniziato a vagare senza meta...forse dovevo passare sempre di lì per tornare a casa? Non ricordavo. La nebbia continuava ad attorniarmi e non si diradava, per cui non riuscivo a vedere bene attorno a me. Il terreno era fangoso e pieno di radici, rischiavo spesso di inciampare. Il silenzio tenebroso attorno a me mi spaventava, e un po' in cerca di aiuto, e un po per sentire una voce iniziai a gridare:- Aiuto! C'è nessuno?!?! Qualcuno mi sente!? Per favore aiutatemi...-

D'un tratto sentii dietro di me, non lontano da me dei fruscii, e vidi in trasparenza delle luci muoversi. Una sensazione di gelo interiore mi invase, e presa da istinto iniziai a fuggire. A correre in quella landa desolata. Quando iniziai a correre sentii una voce:

- Non fuggire...Kagome.- A parlare era stata una voce fredda, inespressiva e femminile. Io non l'ascoltai; da ore desideravo sentire voci di qualcuno in quel luogo, ma la voce della donna era davvero tagliente e...mi gelava l'anima. Sempre più spaventata nel sentire pronunciare il mio nome corsi più veloce, anche se la distanza tra me e le luci non sembrava aumentare. D'un tratto mentre mi voltavo per guardare indietro inciampai in una radice. Caddi nel fango, sporcandomi tutta, e sentendo la fredda melma aderire al mio corpo.

- Non puoi sfuggirmi.- disse la donna avvicinandosi. Notai che attorno a lei ruotavano globi di luce azzurrognoli, era una sacerdotessa. Dai lunghi capelli neri, e dallo sguardo... Riflettei, io quello sguardo freddo e pieno di odio lo avevo gia incontrato. D'un tratto ricordai il pomeriggio prima con Inuyasha, quando avevo sfiorato i frammenti della sfera dei 4 spiriti avevo visto quella donna. Mi rialzai, non tentando più di scappare e reggendo il suo sguardo. Mi pareva di conoscerla da sempre.

- Vedo che inizi a ricordare...-sussurrò tra se e se, facendo ondeggiare la tonaca bianca e rossa.

- Chi sei?- chiesi guardandola con circospezione, non mi fidavo, anche se in parte sentivo di non poterne fare a meno.

- Sono l'ex custode della sfera...il mio nome è Kikyo.- “Kikyo” pensai. Il suo volto mi ricordava qualcosa, o qualcuno.

- Ti ho mai vista prima?- chiesi un po stordita.

- In effetti non avresti dovuto...non si possono vedere i nostri...emh...precedenti*.Ma noi sacerdotesse sappiamo andare oltre,e io sono oltre la vita, ma prima della morte. Mi hai già vista, con Inuyasha.- disse non curante, accarezzando un globo di luce.

- Inuyasha?- ero sempre più stupita e amareggiata nei confronti della donna.

- Era il mio uomo, prima che per un tragico equivoco mi uccidesse.- parlava con naturalezza. Ma quelle semplici parole mi spezzarono qualcosa dentro. Inuyasha aveva ucciso quella donna? Quel ragazzo con cui ero stata così bene oggi? Al quale mi sentivo tanto legata? Quello a cui avevo promesso di tornare? Non riuscivo a renderlo capace di quel gesto, non le volevo credere.

-Impensabile, vero? Il grande, bello, forte e bravo** capace di uccidere la sua donna. Ma non ti preoccupare, è stato bravo, non ho sofferto...- Continuò tranquilla.

- Parli come se la stessa sorte dovesse toccare a me...- dissi stizzita e tristemente.

- Be...sei la mia “sostituta” donna ora...no?- “Sostituta”...non capivo bene. Tra Kikyo e Inuyasha c'era stato sicuramente qualcosa, ma dalle sue parole anche lei e Inuyasha....Allora c'era qualcosa tra lei e lui! Ecco perchè il suo cuore impazziva al solo vederlo. Kikyo parve nuovamente leggerla nel pensiero:

- Certo che c'è qualcosa tra te e lui...Hai perso la memoria per un fortuito incidente. E Inuyasha lo sa! Se tu fossi consapevole come è accaduto, non ti fideresti più tanto di lui...- Lei non si ricordava dell'incidente. E ne Inuyasha ne gli altri gliene avevano voluto parlare, un misero accenno a un certo Naraku e tutto era morto lì. Eppure era una cosa importante! E Inuyasha era quello che ne aveva parlato di meno!

- Eh...il seme del dubbio.- Mi voltai verso di lei, anche se ero sconvolta dai miei pensieri e da quelle notizie. Quella donna mi pareva sempre di più una serpe.

- Non ti credo.-

Rise, rise di gusto...

- Eh si...anche con te ha fatto un bel lavoro. Vedi, lui ti protegge e si prende cura di te...e tu pensi di essere importante per lui....ma in realtà...- disse oscurandosi. Era vero, sfiorando i frammenti e recuperando i pochi ricordi e alcune consapevolezze, mi ero resa conto di come lui, si prendesse cura di me. E in realtà cosa? Non lo faceva per affetto? Kaede aveva detto che era grazie a me se Inuyasha restava con loro...e cosa poteva trattenerlo lì se non affetto? Dubbi...dubbi...E io non avevo ne ricordi ne certezze...chiesi ancora.

- In realtà?- Kikyo mi sorrise maligna, e pronunciò parole che mi ferirono per mesi e mesi. - In realtà lui in te cerca me...e in ogni ragazza lo fa...prova affetto per te, perchè gli ricordi la sottoscritta, nn ti illudere. Lui ha amato e amerà solo me, e ora che sono tra la vita e la morte non può farlo...e si arrangia vivendo di ricordi, e cercando me in altre persone...-

Perchè il cuore mi faceva male, conoscevo quel mezzodemone da circa 2 giorni. Anzi i miei ricordi su di lui erano piuttosto offuscati, perchè lacrime calde scendevano sul mio viso? Perchè sentivo la mia anima piangere e contorcersi? Perchè percepivo la verità in quella frase che mi stava distruggendo?

Rimasi parecchi minuti a piangere, e lei mi osservava ghignante***. Poi riuscendo a placare quel dolore inconsapevole, chiesi : - Ricordo di averti vista un altra volta, poco fa, quando ho sfiorato i frammenti...Sei entrata nella mia mente, e mi hai guardato con astio...perchè?- Lei parve vagamente stupita****, e mi rispose:

- Bè...anche se lui in te cerca me...non significa che io non sia gelosa...-

.

...

.

Precisazioni:
* Dice precedenti e non reincarnazioni, per non scandalizzare Kagome. L'intento di Kikyo è che lei si fidi di lei, e non vuole scioccarla con discorsi sul destino e sulla predestinazione...(quella Tr**a di Kikyo...fossi lì! Lasciatemi andare! Lasciatemi andare! La picchio! )[rilassati Celicola...è un pezzo di carta che stai scrivendo tu, nn si materializza per farti menare Kikyo](non mi interessa! Proverò a materializzarlo...la dv strozzare quell'oca!)
** Credo che potremmo continuare ad elencare pregi all'infinito, ne avevo scritti tipo 276, ma poi occupavano troppo il capitolo XD. Certo che potreste fare un sondaggio, o meglio scrivermi quali sono le caratteristiche che apprezzate di più nel demone più...più più! Di tutti i secoli! ( Volevo scrivere più sexi...ma li sn tremendamente indecisa con Sesshomaru).
*** Stronza! Stronza! Stronzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
**** Stupita perchè Kagome non avrebbe dovuto avvertire il suo passaggio nella sua mente.

Ringraziamenti:
Goten: anch'io ero curiosissima! Il finale mi è venuto così! La verifica è andata malino...per cui ho colto l'occasione per iniziare a sfogarmi col personaggio più odiato.
Yumielen: Bè forse Inuyasha potrà iniziare a fidarsi di più di Kagome...ma credo k per colpa di quella ****** di Kikyo sarà lei a non fidarsi più...speriamo in bene XD
Thangel: Non ti sparo addosso assolutamente niente! Adoro come commenti! Sei istintiva e istantanea ( volevo fare la rima ma nn ci sn riuscita) Grazie...tenterò una Kagome più dolce..che come avete visto qui è affrantissima...poverina ç.ç
ryanforever: matureranno matureranno! UhUh...appena quella...grrr di Kikyo si leva dai piedi...direi che dp qst capitolo non si vede molto che ce lo cn lei XD
cri_91 e B_chan e Steffa: Grazieeeeeeee smack smack smack!( a voi non l'ho fatto a testa, semplicemente perchè ho una sorella un po cm Shippo...tra un po inizierà a gridare che ha sonno e vuole il pc! )
Hollyshort91: Il monumento va benissimo! Dedichiamoli una città a chi ucciderà Kikyo!
Beh...fine spero vi sia piaciuto, aggiornerò presto sta volta!COMMENTATE...BACI
Celicola

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Capitolo 6
*** Escammotage ***


Ero ancora lì, con quella donna, in quella nebbia...non capivo come mai restassi, mi stavo facendo solo del male. Tra me e me pensavo “Inuyasha è un bel tipo...ma alla fine io non ho molti ricordi di lui. Non ricordo come mi trattasse, e allora perchè mi fa tanto male il petto? Perchè continuo a piangere”. Soffrivo, e volevo solo tornare a casa, e piangere sul mio cuscino, sfogare quell'orribile sensazione che avevo addosso e che non capivo. Guardai quella donna, sembravano minuti interminabili di dolore ma erano solo pochi secondi. Il mio dolore, a causa del mio orgoglio si trasformò in rabbia. Presi a ragionare. Se ero lì era solo per causa sua... Lei mi aveva condotto li, e ne ero sicura, chiesi:
- Perchè mi hai portata qui?-

- Bene, finalmente domande con meno piagnistei...- Sorrise, io mi azzittii e la squadrai con disprezzo:

- Che cosa vuoi da me?- Mi guardò, rassegnata alla richiesta che stava per farmi.

- Il tuo aiuto.-

Il mio aiuto? Ecco perchè la sua espressione era cambiata radicalmente. Ora teneva lo sguardo altrove, senza prendersi gioco di me, tentava di non guardarmi...forse per non tradirsi.
- Il mio aiuto? E per cosa?- ripetei.

- Per far felice Inuyasha...-

- Uno che mi ucciderà?- chiesi scettica.

- Solo se non sei abbastanza forte e scaltra...e comunque non puoi ignorare il fatto che lo ami e che faresti qualsiasi cosa per lui...- La guardai, tentando di assumere lo sguardo più vuoto possibile, anche se le sue parole mi avevano profondamente toccato. Lo amavo? 2 giorni solamente e lo amavo? Forse...in passato, prima della mia Amnesia mi ero dichiarata...forse, era per quello k avevo male al petto. Presi tutto il coraggio e fiato che avevo e dissi l'unica cosa che non ripetei mai più nella mia vita:

- Io non lo amo...-

- Non ci credo...ma comunque, sei qui appunto nel caso non avessi voluto aiutarmi per il tuo amore...se non mi aiuterai a far felice Inuyasha non tornerai più a casa tua...bloccherò per sempre il pozzo.-

Un masso mi scese sullo stomaco, ero appena stata ricattata. Avevo detto non lo amo, e quello era risultato per me una rinuncia all'epoca Sengoku, un ritorno definitivo a casa. Anche se avevo promesso di tornare, dopo quelle parole e quelle verità su Inuyasha non volevo più...ma ora lei mi bloccava la strada verso casa. Bloccava la mia vita in quel mondo. Ero costretta, dovevo accettare...

- Che devo fare?- sussurrai stringendo i pugni, tremanti di rabbia.

- Così va meglio...devo tornare.- e prese a passeggiare, circondata dai cerchi fluttuanti.

- Perchè devi tornare? E io a che servo?-

- Da sola non ce la faccio a tornare...ho bisogno di un po' della tua forza. In quanto al perchè...beh me lo ha chiesto lui.- Sgranai gli occhi. Sospirai, ormai a pezzi, più volte, poi chiesi chiarimenti:

- Della mia forza?-

- Si della tua forza spirituale. La tua forza in cambio di un biglietto di ritorno per casa.- La mia forza spirituale? E che potevo darle? Manco sapevo di avercela...Kaede mi aveva detto che ero una sacerdotessa, ma me ne ero scordata immediatamente, figuriamoci darle la mia energia! In genere non sono una persona che cede ai ricatti, ma ricordai il volto di Inuyasha...quando era triste...ricordai il viso dei miei...E ne fui sicura l'avrei aiutata.

- Perfetto, non che avessi scelta. Che devo fare?-

- Sapevo avresti risposto così...Adesso ti farò tornare nell'epoca Sengoku, domani notte verso le 12 vieni qui dal pozzo, da sola...e inizieremo lo scambio...-Be almeno non l'avrei più vista per un intero giorno! Forse con l'aiuto di Kaede sarei riuscita a capire come contrastare questa ricattatrice! Piena di speranza risposi:

- Ok...fammi tornare...-

- Aspetta mia cara...ovviamente ti ricordo che ti sarà impossibile parlare del nostro incontro agli altri. Se lo farai...- Sorrise maligna, ed ebbi una fitta alla testa, delle visioni...

Vidi Sota per terra, in una pozza di sangue...
Sango e Miroku trafitti da lame...
Shippo disteso per terra senza vita...
Inuyasha inchiodato da lame ad una roccia...

Continuò:- Ti conviene tacere...-* Orgogliosa non emisi gemito, annuii semplicemente. Mi rialzai da terra, asciugai le lacrime, e con sguardo vuoto la fissai. Sempre sorridendo agitò le mani in aria, e aprì un varco nella nebbia. Con la mano mi indicò di andare, e io ubbidiente e furiosa seguii la luce.

In breve tempo mi ritrovai al di fuori della nebbia, riconobbi la foresta oltre il villaggio.

.

...

.

Mi sistemai un attimo, avevo il corpo pieno di graffi e sporco, con le mani tentai di togliere il più grosso. Poi vidi una sorgente calda nei pressi della foresta, decisi di consolarmi un po'. Mi ci diressi e mi lasciai coccolare dall'acqua calda, lasciando i vestiti ad asciugare su una pietra.
Quando mi ritenni per lo meno presentabile uscii, era sera, e il cielo era coperto di un vago colore rossastro. Mi diressi mesta al villaggio, sapevo già quale bugia raccontare. Inoltre le parole su Inuyasha mi avevano profondamente colpita, e anche se non era nella mia indole mentire, vi riuscii egregiamente quella sera. Non svegliai nessuno appena arrivata. Mi diressi alla capanna della vecchia Kaede, che felice di vedermi mi mise subito a dormire, e io stanca e disperata mi assopii, in quel giaciglio che era diventata la mia nuova casa... Momentanea?
Mi svegliai con la luce che filtrava attraverso la tenda, mi sentivo stanca e depressa. Non volevo uscire da quella piccola “ tana”, ma mi riscossi pensando che si sarebbero insospettiti e che quella pazza avrebbe davvero potuto compiere una strage. Mi alzai, e sbadigliando uscii. Appena fuori, vidi corrermi incontro Shippo. Mi saltò in braccio.
- Kagome! Kagome! Che bello sei già tornata...temevo stessi tanti giorni o addirittura che non tornassi!-
Lo abbracciai felice.
- Ma certo che sarei tornata da te! Piccolo Shippo!- E restammo abbracciati un po', prima di dirigerci sotto un albero dove la vecchia Kaede stava facendo colazione con del thè. Kaede mi squadrò un po', poi si concentrò sul fuoco sotto l'acqua.
- Ti sei svegliata bene?- chiese gentile.
- Si certo, grazie.- Mi diede un altra occhiata penetrante.
- Dal tuo viso sembra che hai passato una notte insonne, sembri stanca...stai bene?-
- Kagome sei già tornata, che bello! In effetti non hai una bella cera!- Sango ci aveva raggiunto per la colazione.
- No davvero! Sto bene...- risposi decisa. Arrivò anche Miroku con noi, e iniziammo a mangiare e a chiacchierare. Decisi di pensare il meno possibile al mio ricatto, alla fine volevo bene a tutti, e finchè stavano bene loro, la mia energia spirituale in cambio andava pure bene...Certo, Lui non lo avrei perdonato...
- Ehi Kagome? Mi stai ascoltando?-
- Shippo è stanca! Viaggiare nel pozzo così in fretta deve essere faticoso!-
- No sto bene scusate, ero persa tra pensieri...- dissi tornando a me. Ascoltai i racconti di Shippo e Miroku tutta la mattina, mentre eravamo distesi sul prato. Il primo giorno non ero riuscita a parlare molto con loro. Mi fecero ridere e scherzare, tirandomi su di morale. Kaede e Sango si erano allontanate per raccogliere erbe per il pranzo.
Miroku e Shippo mi vedevano diversa, assente. Non capivano bene che cosa fosse successo, però intuivano. Si sconcertarono soprattutto vedendo la mia reazione, quando verso la metà della mattinata ci raggiunse Inuyasha. Lo fissai, con rabbia e altezzosità. Lui vedendomi ci venne incontro correndo, felice. -Kagome! Sei già qui?-
- Non sei contento? Già ieri sera ti lamentavi che non c'era!- chiese saltellando Shippo.
- Tu stai zitto!- Disse lanciandolo in aria e sedendosi affianco a Miroku.
- Come è andata?- mi chiese. Io continuavo a fissarlo, tentando di sostenere la mia ostilità...Nei suoi occhi non riuscivo a vedere menzogna, sembrava davvero preoccupato e interessato. Abbassai lo sguardo, ricordandomi delle parole di Kikyo, e mi alzai in silenzio.
-Kagome?- chiesero in coro. Con una scusa banale mi allontanai da Miroku e Shippo...e da Lui.
Irrigidii i pugni mentre mi allontanavo, anzi dal nervoso presi a camminare come un robot...era tutta una menzogna...lui lo era...e questo doveva bastarmi per dimenticarlo e comportarmi bene, per salvare i miei amici...
...avrebbe dovuto bastarmi...
Mi diressi verso i campi dove Kaede e Sango stavano aiutando i contadini nelle coltivazioni di riso. Ascoltando le loro indicazioni mi misi subito al lavoro. La fatica e il sole mi impedivano di pensare, e nonostante la stanchezza riacquisii un po' di felicità. Da come ci comportavamo io e Sango, mi sembrava che il nostro rapporto fosse veramente affiatato, la sentivo come la mia migliore amica, e ne ero contenta. Per un po' valutai l'idea di confessargli quel casino, ma poi, sempre sopraffatta dalla paura per i miei amici, mi costrinsi a tacere.
Preparammo sempre sotto un albero, al sole, il pranzo. Tutto in quel villaggio mi sembrava così semplice, girava attorno a cose basilari, sembrava non conoscere la sofferenza, l'odio e il ricatto. E questa atmosfera faceva bene al mio cuore e alla mia mente, stanca di tentare di ricordare e di lottare una guerra che non ritenevo mia.
Verso l'ora di pranzo iniziai a temere, di incontrare Inuyasha, il mio odio e il mio rancore continuavano ad alimentarsi, nei miei immensi silenzi. E ormai ero totalmente convinta che Kikyo mi avesse detto la verità: Lui era un immenso bugiardo.
Quando Kaede chiamò tutti a raccolta per il pranzo avevo già deciso come comportarmi: Indifferenza. La cosa però non passò inosservata, l'atmosfera sul prato divenne presto tesa, quando giunse Inuyasha. Sango e Miroku stavano di lato a battibeccare, io tentavo di insinuarmi nella conversazione con Kaede e Shippo, ignorando le parole, le domande continue e lo sguardo di Inuyasha. Lo vedevo visibilmente abbattuto e sconcertato da quel mio comportamento, e dentro di me godevo di quel risultato che mi dava importanza, perchè io, per le parole di Kikyo stavo soffrendo già da molto. Notando che anche Sango e Miroku iniziarono a guardarmi straniti, decisi di alzarmi e mi diressi al bosco del Mio albero, in cerca di pace. Ricordai i pochi istanti di prima con rammarico, sentendo i miei occhi inumidirsi di fronte al mio comportamento:

“Kagome tutto bene? Sembri strana...”: una voce calda, allarmata, ambrata.
“Che vorresti dire, sto perfettamente.”;una voce fredda, menzoniera.
“Kagome...ce l'hai con me? Per qualcosa?”: una voce triste e abbattuta nell'orgoglio.
“No, smettila di tediarmi cn le tue domande, ti ho detto che sto bene.”: una voce sempre più fragile sotto.
“Scusa se ero preoccupato!”: una voce ferita, arrabbiata.

Presi a rotolarmi per terra come una bambina, tentando di allontanare quei tristi pensieri, che però mi giunsero incontro, sotto forma di un bellissimo demone dalla tunica rossa.
-E' perchè non mi sono fermato ad aspettarti tutta la notte al pozzo?-Pareva molto arrabbiato, celava un velo di tristezza. Mi drizzai velocemente, e mi misi a sedere stizzita:
- Mi ritieni così infantile?-
- No lo sei! Ti ci stai comportando! Mi vuoi dire perchè mi eviti?-
- Ma smettila con questa commedia, sappiamo entrambi chi siamo, sto recuperando in parte la memoria...non sei tanto..te...come sembri...-
- E che cosa vorrebbe dire? Che hai ricordato?-
- Non ti interessa...lasciami stare!-
- Mi interessa eccome perchè tu ci stai visibilmente male, e io...dimmi cosa hai ricordato, magari cè una spiegazione...o...- sembrava realmente preoccupato. Io non avevo in mente che scusa inventarmi, ero solo confusa e gli gridai tradendomi:
- Ti interessa di me?! Quando pensi a Lei!!- Il silenzio scese, e il vento ci mosse i capelli, di nuovo in piedi, sotto il Mio albero, litigando qst volta...
- Allora è Lei che hai ricordato...- annuì gravemente e con un velo di amarezza si allontanò da me, lasciandomi sola.
Quella sera non tornai a mangiare con gli altri, e nessuno mi venne a cercare, stringendomi sempre di più a me stessa e al mio albero tentavo di darmi spiegazioni e di calmarmi. Credevo che lui avesse capito a cosa mi riferivo con Kikyo, che mi avrebbe lasciato in pace...non mi avrebbe più usato e che io, dopo aver aiutato quella donna sarei potuta tornare a casa. Stavo tentando di staccarmi da quella realtà, ma più mi convincevo di appartenere al mio mondo, più sentivo come se una ferita sul petto mi si allargasse.
Mi assopii tra i miei tormenti, ricordando il suono della sua voce, e fui risvegliata da un globo di luce, il Suo globo di luce....dovevo andare.

.

...

.

Precisazioni:
MI SCUSO CON TUTTI I LETTORI PER QUESTO SCHIFO DI CAPITOLO. L'HO SCRITTO E RISCRITTO + VOLTE TENTANDO DI MODIFICARLO ( PER QST CI HO MESSO TNT A PUBBLICARE) MA COMUNQUE IL RISULTATO è PENOSO. SPERO CHE SOLO QUESTO CAPITOLO NON VI ALLONTANI DALLA STORIA, PERCHè TENGO A PRECISARE CHE è SOPRATTUTTO UN ESCAMMOTAGE. GRAZIE.
* Ok...il ricatto sa tanto di strega cattiva...ma ne ho bisogno per il continuo della fanfiction! Per cm voglio farla finire io! Per cui vi prego abbiate pietà...Inoltre penso k Kikyo sarebbe realmente capace di questo genere di azioni...è più sadica...
Ringraziamenti:
Un bacio grosso e un ringraziamento particolare a quelli che hanno messo qst fanfiction tra i preferiti: alexiell, aquizziana, Bchan, cri_91, Gemellina Dolly, girovaghi, HollyShort91, Hope35, Nayma85, princess jiu 327, Sara27, Somoody, Steffa, thedarkgirl90, yumielen
COMMENTATE PURE NEGATIVAMENTE (me lo merito =.=)...BACI
Celicola

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Capitolo 7
*** Le solite manate ***


Finito...era tutto finito.

Kikyo m'aveva portato in una radura, e li avevamo preso a recitare stani rosari. Vedevo la mia energia fluire dal mio corpo fino a un mantello con un muso di un babbuino, molto inquietante...

Una scia rosea scorreva dalle mie dita e dalle mie labbra...

Continuammo così per quelle che mi parvero ore infinite, finchè non crollai semisvenuta a terra dalla stanchezza. Ma nonostante la mia stanchezza, sapevo di essere lucida, e rabbrividii sentendo la voce fredda e tagliente che usciva dal babbuino, che sembrava parlare con Kikyo.

Svenni....

Quando rinvenni ebbi la sensazione di aver già vissuto quella scena, ero tra braccia coperte da un manto rosso.

- Kagome! Dove sei stata?- Perplessa e stanca lo stringetti a me: poteva essere bugiardo, cattivo, un demone...ma avevo bisogno di lui.

Scoppiai a piangere, non l'avevo mai fatto, non era il mio genere di reazione, ma quello era troppo. Avevo troppo peso addosso, troppe preoccupazioni.

- Hai camminato nel sonno, ma era soltanto un sogno! Ci sono io ora, vieni...*-

Dal prato bagnato e freddo dove mi aveva trovato, mi issò su un albero, come se fossi una bambina. Mi tenne tra le sue “false” braccia, che però ora Realmente e Sinceramente mi consolavano.

Dopo alcuni minuti in cui ancora piangevo mi chiese:

- Non è solo un sogno vero?-

- Già...ma...-

- No, non devi spiegarmi nulla, è solo che in genere non sei così debole...si sei una debole umana, ma non così piagnucolona. - Arrossii mentre mi parlava, e sul suo viso si abbattè uno schiaffo...anche se il sorriso mi era tornato sulle labbra.

- Che ne sai, magari ora che non ricordo più, il mio carattere è cambiato...-

-Però le manate sono rimaste le stesse...-

E mentre ci addormentavamo sentii quasi i suoi pensieri “ Scusa, era l'unico modo che avevo per farti reagire...”.

.

...

.

Precisazioni:
* Quanto vorrei sentirmi ripetere ora queste parole...:-(
Da qst asterisco avrete capito che non sto passando un bel periodo, è anche per qst che scrivo poco e male, spero mi perdoniate. Un bacio a tutti, e vi prego recensite...ne ho bisogno XD

Ringraziamenti:
A tutti quelli che mi aiutano sempre e a tutti i lettori.

Celicola

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Capitolo 8
*** Scuse e conclusioni ***


Chiedo scusa, tra problemi d'amore, scuola e lavoro...sn mesi che non aggiorno; probabilmente con tutte le ragioni del mondo vi sarete dimenticati/e di questa fanfiction. Perdonatemi. Scrivo queste poche righe per invitarvi a rinfrescare la memoriaXD
Tra nn molti giorni posterò l'ultimo capitolo...finalmente la fine! A presto!

Celicola

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Capitolo 9
*** Tranne la Rosa ***


Ok! Volevo postarlo tra qualche giorno...ma l'ho appena finito di scrivere e l'idea di tornare attiva su EFP è trp bella per attendereXD

Spero che vi piaccia e chiedo ancora scusa per l'assenza, poi volevo chiedervi un parere...finisco in fretta o dilungo ancora un pochetto? Perchè ho un po' di varianti in mente! Fatemi sapere!
Baci!

Rinforzata e rassicurata dalla sera precedente, quella notte andai più serena al mio incontro/scontro. Le azioni si ripeterono alla stessa maniera, prendemmo a recitare formule e vedemmo la nostra energia fluire. Questa volta, dopo poche ore, Kikyo si stoppò, dicendo:- Non l'hai detto a nessuno vero?-
Scossi la testa convinta, vedeva che non mentivo. Sapevo perchè si era bloccata, anch'io avevo sentito una piccola presenza avvicinarsi...

.

...

.

E questa volta non mi sarei fatto fregare, ormai la conoscevo troppo bene per non capire che mi aveva mentito, amnesia o non amnesia lei era lei, e io la sentivo come mia, e come me. Già la notte prima mi era sembrato che si fosse allontanata, e ora confermavo i miei sospetti. Nell'aria, mentre percorrevo il bosco vi era il suo odore, il suo dolce odore...e, inconfondibilmente anche quello di Lei, Kikyo.
Temevo, non capivo ed ero confuso...i loro odori si mischiavano, confondevano...ma assaporandoli insieme si notava la differenza. Vagare cercandole era come annusare 2 fiori differenti, tra i quali si distingueva una rosa. Correvo, l'ansia e la paura erano sempre più forti, avevo un brutto presentimento, ne ebbi la conferma sentendo il puzzo di Naraku. Loro 3, lì a pochi passi da me, paura, tradimento, debolezza...mi accostai ad ascoltare.

.

...

.

Ero stanca, a tal punto che presa dalla debolezza mi accasciai al passare del vento. Kikyo si indispettì:- Non fare la scansafatiche, l'altra sera sei riuscita a reggere una mezz'ora in più!Ti devo forse ricordare che sia i tuoi amici che il tuo ritorno sono in dubbio?- arrabbiata e debole risposi:- Se continuo a svenire e perdo i poteri anche il tuo di ritorno lo è.- Lei sorrise, squotendo la testa, bisbigliò: -Ingenua.- Ressi ancora qualche minuto, poi mi riaccasciai per terra, non ero svenuta, riuscivo a sentire, ma ero troppo stanca per dare segni di vita. Sentii qualcuno mormorare:- Svenuta?-
-Probabilmente si.-
-Kikyo, pensa di far ritornare te in vita?-
- Si.-
- Che cosa le hai detto per convincerla?-
- Le ho detto che lo desiderava Inuyasha, ha accettato subito.-
- Che sciocche le persone innamorate, vero Kikyo?- Non capivo chi fosse l'altra voce, ma la sacerdotessa non rispose.
- Appena questa inutile umana si sarà uccisa per rigenerarmi, riuscirò ad avere abbastanza potere per riportarti in vita, e tu ricomporrai e mi donerai la sfera.-
- I patti sono questi, Naraku.-
- E' un peccato che la sciocca umana non sia capace di utilizzare i suoi poteri e la sfera, altrimenti non sarei dovuto scendere a patti con te; mi chiedo ancora perchè hai accettato...una sacerdotessa, non è superiore alla morte?-
- Io non dovevo morire, non volevo morire.-
- Però lo imponi ad altri...ecco la tua amata giustizia.-
-Lei è me! Mi sta sostituendo!- si infervorò Kikyo.
- Se fosse come te, non darebbe affatto la sua vita per te e per colui che ama...ti ricordo che lei sta facendo questo...-*
Non capivo neanche più di chi parlavano, chi erano...perdevo i sensi...

.

...

.

Paralizzato, paralizzato e tremendamente incazzato.
Dopo quello che avevo sentito, basto calare lo sguardo sul corpo esanime di Kagome, e fu un lampo, attivai Tessayga e corsi contro di loro, ne ero sicuro: li avrei uccisi tutti, tranne la mia rosa.

.

...

.

Precisazioni:
*nn si è notato vero k odio Kiyo e k qst è la mia vendetta vero? Be se nn si è notato lo confermo :)
Baci a tutti e grazie!

Celicola

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Capitolo 10
*** Battaglia... ***


Sangue, spade...mi svegliai con degli scossoni: Inuyasha mi cingeva con un braccio mentre combatteva, riparandomi e tenendomi al sicuro da un enorme e mostruoso essere, che riconobbi come Naraku. Mentre combatteva Inuyasha si accorse che avevo ripreso i sensi: - Kagome, stai bene!?-
Io ero stupita e preoccupata per la nostra sorte. Come aveva fatto a trovarmi e ora perchè si era ingaggiata questa battaglia, mi aveva seguita?
- Si io sto bene..ma tu? Che ci fai qui?!-
- A dopo i rimproveri...ora dobbiamo fuggire, siamo in inferiorità numerica!- In effetti stava tenendo testa a Naraku, Kikyo e alcuni demoni venuti in soccorso a lui. MI lasciò con cura per terra e iniziò a sferrare Tessayga con maggior forza e velocità. Sentii il suo ordine “Scappa!”, ma non potevo ascoltarlo, non lo volevo, vidi Kikyo avvolta da un aura nera, ricca d'odio, intenta a prendere la mira con il suo arco, verso Inuyasha.
- NOO!- gridai impazzita, mettendomi tra lei e Inuyasha, attendendo spaventata il colpo finale.

- IDIOTA!- Riuscii a prenderla con me e a schivare quell'odiosa freccia, era un idiota, tanto quanto me. Nonostante fossi preso dalla battaglia e dall'ira, il mio cervello tornava sempre a guardare quei due volti e i loro sguardi, che rispecchiavano puro odio e pura preoccupazione per la mia incolumità. Che sciocco che ero stato, nel tentare di vedere un po' di Kagome in Kikyo e non il contrario come tutti credevano. La verità era che erano diverse, una mi odiava...l'altra... non potevo dire che mi amava, mi voleva bene, ma ero convitissimo che in fondo avesse paura di me, Kagome era solo preoccupata, per quel suo senso innato d'affetto che aveva verso tutti.
Mi ero distratto troppo, ed ero costretto a parare colpi, senza poter attaccare. Tentavo di fuggire, ma lasciar allontanare Kagome senza di me, voleva dire consegnarla, e senza sconfiggerli non mi avrebbero mai lasciato andare. Ovunque colpissi, Naraku si rigenerava, e Kikyo, non dava tregua, proteggendolo dagli attacchi speciali di Tessayga. Avevo fatto fuori tutti i demoni venuti in soccorso ai due, ma Naraku sembrava ancora forte e per niente stanco come lo ero io. Un primo colpo di Naraku andò a segno, e Kagome era ormai esausta dal trattenere la barriera per gli attacchi di Kikyo.* D'un tratto sentii la sua flebile voce, mentre indicava un punto dell'orribile mostro nel quale ormai Naraku si era trasformato:- Colpisci lì!- Tentai di fare cm mi aveva detto, benché non mi sembrava di utilità, invece appena colpii Naraku, questo gemette e si rivolse rabbioso a Kikyo:- Non deve vedere!-
- Sto provando a impedirglielo da tempo...- ribattè Kikyo, tentando di colpire con le sue frecce Kagome, che si trovava tra le mie braccia. Sentii ancora la sua voce: - E lì!- Colpii e Naraku si ritrasse nuovamente, non capivo. Non eravamo mai riusciti a colpirlo o a danneggiarlo, e Kagome non era mai riuscita a penetrare le barriere che lo proteggevano, sembrava rinata, e nonostante la debolezza che la opprimeva vedeva più chiaramente con il suo lato spirituale.

Vedevo dove Kikyo non voleva farmi vedere, sapevo quali punti mi copriva , ormai debole concentrava la sua aura solo in punti specifici, ed era facile al primo suo cedimento comunicarli a Inuyasha. La battaglia mi stava provando, non solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello spirituale, sentivo di non essere attaccata solo da Kikyo e Naraku percepivo un altra rosacea presenza, che sembrava ostile e d'un tratto, mentre per l'ennesima volta venivamo sbattuti a terra dal contraccolpo, percepii sul petto di Inuyasha la causa delle mie difficoltà: la sfera.
Non ne avevo per niente ricordo, se non quello sprazzo di ragione che mi aveva fatto comprendere che io ero la sua protettrice e Inuyasha il mio. Ma chi lo diceva che Lei volesse essere protetta? La parte pura di essa che pendeva al collo del mio protettore mi sosteneva...ma quella in possesso di Naraku continuava a attaccarmi, a danneggiarmi, perchè sporca e corrotta. Sentivo il suo tradimento verso di me, che ne ero la custode, sentivo il tradimento ma non vedevo ancora gli effetti.**
Ormai Naraku era stremato tanto quanto Inuyasha, inoltre il processo per rigenerarlo che avevamo compiuto io e Kikyo non era terminato e si stava indebolendo velocemente. Realizzai poco degli attimi a seguire, perchè fu tutto molto veloce. Inuyasha si sporse in avanti per impedire a Naraku di mordermi con uno dei suoi molteplici arti, e fu ferito, preoccupata mi aspettai di vederlo gemere, ma invece rise:- Naraku! Sei così debole da essere arrivato a mordermi, per attaccare?Sai bene che il veleno con me non funziona! Sono un Demone!-
Naraku, approfittandone dello stupore del combattente rispose:- Vedrai, ti colpirà al cuore!- E velocemente si allontanò dal campo, verso i margini della foresta, ridendo, accompagnato da Kikyo.
-Scappi vigliacco?-urlò Inuyasha, in parte euforico dalla battaglia.
- Ci rivedremo!- si sentì un eco in risposta. Nonostante la rabbia per la battaglia finita a metà, mi strinse a se e si allontanò velocemente, dentro il folto bosco, verso la cima della montagna. Dopo pochi minuti di corsa sfrenata, mi adagiò su un prato. L'alba si intravedeva oltre i pendii, sarebbe stata presto mattina. Respirai forte, tentando di recuperare le forze, Inuyasha guardava il bosco, dalla parte dove erano fuggiti, saggiando l'aria in cerca di pericoli.
Temevo che l'incontro con Kikyo l'avesse troppo scosso, e il morso sanguinava ancora, per questo ero preoccupata.
- Bastardo! Kagome stai bene?- esordì dopo un po Inuyasha, sedendosi accanto a me sull'erba.
-Io Si! Tu?-
- Credi ancora che ci sia qualcosa che mi possa ferire?- ribattè strafottente. Io sbuffai:
- Davvero Inuyasha! Mi sembravi stanco e quel morso? Girati fammi vedere, se è avvelenato?-
- Il morso tra poco si rimarginerà,e il veleno a me non può far niente...sta tranquilla, sei tu quella stremata! E idiota, dato che ti sei messa in questo pericolo!- Abbassai lo sguardo impotente, mi sentivo colpevole, poi temendo di perderlo dissi:
- Inuyasha scusami...non devi pensare male se ero lì con loro! Il motivo è che...-
- So già perchè eri lì. Ciò che mi stupisce è come tu possa averli incontrati e soprattutto come hai potuto fidarti di...di Lei!-
- Tu lo fai sempre!-
- Ma di me è risaputo che sono idiota! A volte!- tenette a precisare. Non sapevo che rispondere, vedevo i suoi occhi d'ambra vicino ai miei, sentivo la sua rabbia verso loro, e la mia colpa per essermi fatta ingannare. I miei occhi presero a luccicare, bagnati...la stanchezza e la paura di perderlo, sembrarono fuoriuscire tutto d'un fiato. Mi aggrappai al suo collo, abbracciandolo:
- Scusa, mi dispiace!-

-Scusa, mi dispiace!- mi sussurrò all'orecchio, salendo sopra di me, abbracciandomi stretto. Le sue lacrime presero a bagnarmi il collo e le sue motivazioni e spiegazioni a scivolarmi addosso, mentre rimanevo colpito da lei, che sembrava tenere il mio cuore tra le mani.
- Io, non sapevo, non ricordavo...sapevo che eri stato con lei, che l'amavi e lei mi aveva giurato che tu la rivolevi indietro che ti mancava, e che mi proteggevi perchè vedevi lei in me...mi ha detto che mi avresti ucciso appena...appena lei fosse tornata...e poi mi ha detto che se ti volevo felice dovevo aiutarla...e ho accettato...io sono stata sciocca, perdonami...non....-***

-Scema...io voglio te, te e solo te...-

La strinsi a me con quanta più forza avevo, non l'avrei lasciata sola un minuto di più, l'amnesia tutto quello che le era successo era stato per la mia incapacità di proteggerla dal resto e anche da...mentre la baciavo stringendola a me i ricordi mi invasero: triste e felice assieme.

.

...

.

Precisazioni:
* Si sono completamente negata nel descrivere combattimenti e strategie d'attacco, e anche lui che combatte cn lei tra le braccia è molto + difficile...ma lo trovavo così romantico ed eroico (^-^)
** Si non esiste in realtà una cosa simile, ma io ho sempre pensato che, dato che la Sfera era in grado di compiere grandi cose non fosse solamente una pietruzza, ma che avesse comunque una sua presenza e volontà.( che non poteva ancora vederlo si scopre nel prox capXD)
***Non so voi, ma io mi sto commuovendo mentre scrivo, a volte noi ragazze siamo così dolci e paranoiche, soprattutto quando siamo innamorate, faremmo qualunque cosa...^-^
Ringraziamenti:
Particolarmente a Ryanforever, princess jiu, Mew_paddy e Steffa che non mi hanno dimenticatoXD
Grazie anche per gli splendidi consigli! Baci

Celicola

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Capitolo 11
*** Ricordi ***


Ciau! Innanzi tutto, Buon Natale! E buone Vacanze!
Vi scrivo questo piccolo capitolo! Ma poi tra vacanze e un po di storie...credo che aggiornerò a Gennaio inoltratoXD Scusate...
Comunque, spero di riuscire a farmi perdonare cn qst capitolo...Prima di iniziare a leggere vi CONSIGLIO DI RILEGGERE IL PRIMO CAPITOLO! Perchè ci sono un po' di spiegazioni...
Fatto?Ok...smetto di rompervi...buona lettura e ancora buone feste!

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...

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...e mentre la baciavo stringendola a me i ricordi mi invasero: triste e felice assieme.
Lei correva piangendo nel bosco, e cadde per terra, perdendo la Memoria, mentre io, io mostro, gridavo contro me stesso perchè l'avevo aggredita....

Durante quell'ultimo combattimento, particolarmente difficile, non ero riuscito a difenderla, era stata colpita, sia dal mostro che da me. Avendo a disposizione più arti aveva stordito il monaco e Sango, mentre Kagome era sul limitare del campo, che mi gridava “Stai attento”.
Ero intento a liberare gli altri dalle sue grinfie ed ad attaccare, quando lei fu ferita. Un piccolo taglio, e una brutta caduta, che bastarono però a farmi sentire inutile, debole e perdente. Preso dalla rabbia, il mio cervello urlava, gridava dal dolore, nel vederla a terra e nel non poter reagire. Fu quell'attimo di debolezza in cui realizzai un idea atroce:
trasformarmi.
Il dolore era forte, come la rabbia...e sarei riuscito...avrei ottenuto il potere, l'avrei difesa...sarei diventato completo...un demone...come mio fratello...come mio padre...

E avvenne.

Mi trasformai, il mio istinto animale fuoriuscì. La trasformazione durò pochi minuti, ma Kagome riuscì lo stesso a comprendere le mie intenzioni ancora prima che completassi, corse verso di me, stanca e ferita, si aggrappo alle mie braccia, urlando disperata: “ Ti prego, non farlo...Inuyasha ti pr...”
La scostai da me con forza, gettandola per terra, la rabbia mi fece parlare: “ Non credere di avere qualche ascendente su di me, umana...”
Senza neanche ricordarmi della sua presenza, incominciai il massacro, senza freni, violentemente e gioiosamente: i miei istinti prevalevano e si sfogavano. Uno spettacolo orribile davanti agli occhi di chiunque con un po' d'umanità, anche la parte ancora cosciente di me era disgustata...ma non bastava avevo sete di sangue e morte. Nonostante fosse morto il demone, continuavo a ferirlo finche non fu polvere. Leccai il sangue via dalla mia spada, sorridendo diabolico. Poi voltandomi la vidi, piangente che mi guardava.
-Inuyasha no.-
-Sta zitta...-
-Inuasha non...-
- Sta zitta!-
- Non puoi...-
- Zitta!-
- Torna in te!- Con poche falcate, furioso la raggiunsi:
- TI HO DETTO DI STARE ZITTAAAAA!!!!!- gridai mollandole uno schiaffo sul viso. Io stesso rimasi immobile, frastornato, non capivo il mio gesto; e lei spaventata e scossa scappò nella foresta.
Per un attimo, per uno stupido combattimento avevo ceduto alla mia parte demoniaca, per vincere, per diventare più forte...per sentirmi completo...E invece ero diventato un mostro, un essere malvagio, vittima dei suoi istinti, e avevo ferito e fatto fuggire la cosa più importante per me: Kagome.
Le avevo dato uno schiaffo, perchè aveva tentato di trattenermi nella mia trasformazione, perchè aveva tentato di dirmi quello che non volevo sentirmi dire da me stesso, ma io volevo il potere lo desideravo, e l'avevo attaccata.
MA, nonostante il demone, alla fine del combattimento, senza nessuno che dicesse “Bravo Inuyasha” fui preso dallo sconforto...Kagome era scappata...

...anche da demone non riuscii a sopportare quella solitudine, mentre correvo seguendo il suo odore alla sua ricerca, tornai me stesso, e lei, esausta e ferita, inconscia di quel che era accaduto si era rifugiata tra le mie braccia...fidandosi...
Ma poteva?
E io dovevo lasciarglielo fare?
E se la mia sete di potere e di sangue, intrinseca del mio essere, avesse prevalso ancora?
Se l'avessi persa, poiché la volevo con me?
Ora mentre la baciavo, temevo e disperavo...per lei, per me, per noi...

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...

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Ringraziamenti:
A Ryanforever,, e Bellatrix_Indomita per le recensioni! Senza di voi, probabilmente mi demoralizzereiXD
Bellatrix vorrei dirti grazie per il paragone con il capitolo “un po' più in alto” perchè anch'io lo considero il più bello XD
Steffa non sai qnt anch'io desideri farla fuori uhuh però nn posso assicurarti che avvenga, almeno non credo che Inuyasha ne sia capace...
Ryanforever sei la più acuta! Vedrai...vedrai...
princess jiu grazie ancora XD
Grazie anche per gli splendidi consigli! Baci

Celicola

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Capitolo 12
*** Nuovi problemi ***


SCUSATEMI SCUSATEMI SCUSATEMI...NON HO SCUSANTI ....PERDONATEMI! E ANCHE SE NON ME LO MERITO FATEMI QUALCHE RECENSIONE, PERCHE' NON SO SE E' QUESTA LA STRADA DA CONTINUARE X QST STORIA...

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...

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*Eravamo stanchi, io per la notte insonne, Inuyasha per la battaglia e, dopo esserci riparati in una grotta, sicuri uno tra le braccia dell'altro, ci addormentammo.
Mi svegliai nel pomeriggio inoltrato, fuori dal nostro rifugio pioveva a dirotto, e iniziai a pensare che Sango, Miroku e Shippo fossero preoccupati per noi, ma un po' per il torpore, un po' per la serenità che provavo decisi di non pensarci, e mi concentrai sul viso di Inuyasha. Il suo Kimono rosso ci copriva entrambi, riscaldandoci, i suoi capelli argentati e fluenti gli ricoprivano il viso e le spalle, mentre le sue mani mi cingevano la vita. Guardarlo non mi annoiava e il suo respiro, il movimento del suo petto che si alzava e abbassava ritmicamente era come ipnotico per me...
- Continuerai a guardarmi così ancora a lungo?- disse dolcemente. Sussultai e arrossii alle sue parole, risvegliandomi dalla mia trance.
- Ti da forse fastidio?- chiesi.
- Affatto, ero solo preoccupato che tu smettessi di farlo.- Sorrisi e mi baciò.

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...

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Bella, bellissima, lì, distesa tra le mie braccia...i dubbi della mattina quasi svanivano,eravamo solo noi.
Ripresi a baciarla, non potevo farne a meno, l'avevo desiderata e la desideravo troppo e per troppo tempo...
Mentre la baciavo e mi portai sopra di lei, estasiato, le accarezzai il dolce viso, ma d'un tratto il mio braccio si bloccò per il dolore.**
- Ahi!- dissi stupito, reggendomi sopra di lei. Infastidito per quell'interruzione mi sedetti; la fitta continuava e sempre più forte, il dolore quasi mi mozzava il fiato...eppure non capivo, non ero stato ferito...
- Inuyasha? Che hai?- sussurrò ormai seduta accanto a me.
- Niente...è solo...- mi irrigidii nuovamente, appoggiandomi alla parete, bruciava, il mio braccio bruciava terribilmente e sentivo espandersi quel dolore e quel fuoco ovunque in me.
- E' quel morso? Fa vedere!- chiese preoccupata, e solo allora mi rammentai di essere stato morso da Naraku, ma comunque non riuscivo a capire. Ero un mezzodemone, indifferente ai veleni e alle ferite, che spesso si rimarginavano subito e quel dolore così acuto mi spiazzava.
Delicatamente Kagome scostò la manica dalla mia spalla e notammo il morso, non vi era più la ferita, che si era gia rimarginata, ma solo un segno nero a forma di marchio di luna...
- Non sembra...-iniziò lei, ma un altra fitta sul collo mi colpì. Sentivo le vene pulsarmi, come se dovessero esplodere da un momento all'altro.
- Ah...-
- Inuyasha ma che hai?-
- Non so è come...se mi stessero dando fuoco al braccio e...- dissi tentando di spiegarle, ma il dolore fu di nuovo atroce. - Quel bastardo di Naraku!- ruggii furioso, dal dolore. La mente iniziò ad offuscarmi, il dolore, il fuoco che provavo, una mezzaluna nera, una luna che mi era familiare...il dolore tornava e sempre più forte, accompagnato dal bruciore, da un fuoco che sembrava essere dentro di me e che sentivo salire per la gola...la luna, la ricordavo...sembrava quella sulla fronte di mio fratello...
Svenni.

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...

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Ero preoccupata, seriamente preoccupata: era svenuto tra le mie braccia. L'avevo disteso per terra e subito avevo notato la febbre alta che lo opprimeva. Lo coprii per bene con la sua veste, poi mi strappai un pezzo di stoffa dalla mia camicetta e lo imbevei di pioggia, poggiandoglielo sulla testa, per tentare di raffreddare la sua temperatura corporea. Non sapevo cosa fare, non me la sentivo di lasciarlo per andare a chiedere aiuto, ma nonostante mi promulgassi per lui, i miei tentativi sembravano inutili.
Passarono alcune ore, la situazione sembrava stabilizzarsi, e fuori aveva smesso di piovere; decisi, per cui, di allontanarmi un poco per raccogliere qualche frutto nel bosco vicino, prima che facesse buio. Ero in ansia e mi sentivo in colpa, raccolsi e cercai velocemente qualche bacca, frutta, e della legna, e poi, preoccupata tornai di fretta alla grotta.
Questa aveva un varco non tanto alto, nascosto da cespugli, un perfetto rifugio. L'interno era un unica stanza, quasi circolare, e infondo era seduto Inuyasha, con la testa appoggiata sulle ginocchia e lo sguardo basso: sembrava dormisse. Distolsi l'attenzione per decidere sul da farsi, le pareti erano meno umide della sera, ma non vi era fonte di luce nella grotta e presto avrebbe fatto ancor più buio. Decisi di accendere ugualmente un fuoco; temevo l'arrivo di altra pioggia e freddo, poiché nonostante avesse smesso di piovere, il cielo era ancora nero e minaccioso.
Mi chinai, disposi la legna e con un accendino***, accesi della paglia, sistemandola in modo che attizzasse il fuoco. Dopo qualche minuto un fuoco scoppiettava allegramente, illuminando e tracciando ombre sui muri rischiarati. Mi alzai, per prendere il poco che avevo raccolto nella foresta e che avevo lasciato all'entrata della grotta, ma un rumore di passi, mi indusse a voltarmi. Felice, mi girai, immaginando di vedere Inuyasha ripreso, o addirittura guarito...e in parte fu Quello che vidi.

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...

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Un rumore...sentii un rumore, e mi sveglia immobile, mi sembrava di aver dormito un eternità. Attesi e vidi entrare una figura...una donna... Un odore intenso sembrò iniettarsi in me...respirai a pieni polmoni, ghignando...non mi mossi, attesi.
“Un predatore attende sempre la preda, fratellino”...parole di un infanzia breve, quasi dimenticata....parole che intendevo attuare alla lettera... “Un predatore ecco cosa sono”...strinsi i pugni per l'attesa e sentii la forza, il sangue ribollire in me, finalmente completo...finalmente Demone.
A quel pensiero, ne susseguirono altri...sangue...volevo del sangue...morte... volevo delle vittime....ma soprattutto volevo provare il mio potere...e ne volevo ancora di più...
Mentre mi alzavo per andarsme, per perseguire i miei obbiettivi, vidi la ragazza alzarsi, scuotendo lievemente la testa.....La sua immagine, il suo odore invasero la mia mente, sentivo di conoscerla...di avere a che fare qualcosa con lei, e guardandola mi resi conto di provare “qualcosa” per lei...mi disprezzai un attimo... “provare qualcosa” non avrei dovuto concepirlo in quello stato...ma non avevo tempo per discutere la mia nuova etica...
Le gambe lunghe e flessuose, la piccola gonna a balze, la camicetta, strappata in alcuni punti , la bocca carnosa , i capelli lunghi e neri, i suoi occhi...mi sentii accendere di desiderio....quanto l'avevo desiderata...e ora la stavo dimenticando per il potere? No, quello dopo...ora il piacere...puro piacere, puro divertimento...quello sarebbe stato.****

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...

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Il suo sguardo mi arrestò, capii immediatamente che c'era qualcosa che non andava, e invece di andargli incontro, feci un passo indietro....poi un altro...ma la distanza non sembrava accorciarsi.
- Stai scappando femmina?- sussurrò a poco da me. Non risposi...era lui, ma sembrava diverso...dentro di me rammentavo di aver gia visto quel comportamento, ma non riuscivo a ricordare, la mia amnesia me lo impediva.
- Inuyasha stai bene?- chiesi dubbiosa.
-Mai stato meglio.- sussurrò, e io continuai ad arretrare...
-Che stai...?-
-Shhh...zitta...- mi sussurrò sulla bocca. Feci per scostarmi, ma, senza controllarsi, mi spinse contro il muro con violenza, bloccandomi ogni via d'uscita con il suo corpo.
- Inuyasha che hai? Smettila!- Ma sembrava non ascoltare le mie parole era come ipnotizzato, mi guardava con bruciante desiderio, e benchè mi piacesse essere al centro del suo mondo per un attimo, capii che non era realmente lui. Voleva il mio corpo e nulla più. Questo non mi piaceva, volevo essere amata...non usata....
Ma quando iniziò a baciarmi con bramosia e sentii il suo corpo sul mio, benchè mi tenesse ferma non ero sicura di voler scappare.

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...

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PRECISAZIONI:
*Nn ho tralasciato pezzi o scartato qualcosa...semplicemente riprende da qui;Che ne so! Si sono addormentati! Battaglia e notte insonne a passare energia:S (Si neanch'io con Inuyasha affianco avrei mai dormito...ma che ci vogliamo fare?XD) **nn mi uccidete! Ma il lieto fine non è ancora questo...
*** dal pozzoXD(anke xk se no nn saprei accendere un fuocoXD)
****ho tentato di rendere i pensieri + fluidi, e animaleschi :S (almeno ci ho provatoXD)
RINGRAZIAMENTI:
A tutti quelli che leggono! Ma soprattutto a Ryanforever e Steffa, che mi recensiscono sempre:)

Celicola

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