Due cuori ed una spada

di Dedi92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 4 Anni dopo - Durham ***
Capitolo 3: *** Una promessa è una promessa ***
Capitolo 4: *** Au revoir mon amour ***
Capitolo 5: *** Londra ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Salve a tutti, premetto che questa è la mia prima storia che pubblico, mi scuso in anticipo per eventuali errori/orrori ortografici. Se volete non esitate a darmi suggerimenti o consigli. Buona lettura da Desy



Prologo

 

Silenzio ... ad un tratto il nitrito di un cavallo eccitato per l'imminente battaglia . In prima fila gli uomini sono schierati fianco a fianco , le spade sguainate in attesa di avanzare . Dietro loro si trovano i nobili sui loro destrieri da guerra bardati con i colori del proprio cavaliere .

<< Andrew, come tuo fratello Hector ora tocca a te difendere il tuo paese , ricorda il suo sacrificio ! Oggi diventerai un uomo , il futuro signore di Durham >>

<< E' un'onore per me >>. Anni di duro allenamento avevano intaccato il corpo ma soprattutto l'anima del ragazzo che a soli 16 anni si apprestava a combattere per la prima volta i nemici della sua patria : gli scozzesi.

<< Le forze nemiche ci sono numericamente superiori ma noi siamo ben addestrati e fiduciosi nella vittoria >>disse il comandante incitando le truppe    
<< Uomini preparatevi all'attacco!! >> disse Ser Hector voltandosi verso il figlio << Redimi orgoglioso di te >>

<< Non vi deluderò >> disse il giovane abbassando la visiera del suo elmo ed estraendo la spada dal fodero.

<< Carica!! >> all'udire quel segnale la fanteria incominciò ad avanzare sempre più veloce verso il nemico che incominciò a fare altrettanto fino ad annullare i metri che separavano i due schieramenti .

<< Per Dio e San Giorgio !! >> gridò qualcuno della file inglesi .

<< Per la Scozia !! >> gridarono in risposta dallo schieramento avversario .

.....Frastuono, cozzare di scudi ,urla di dolore , grida d'incoraggiamento.... .L'impeto della fanteria inglese aveva avuto la meglio irrompendo nelle linee nemiche che cominciarono a ritirarsi .

<< Padre sono più numerosi di noi , non possono ritirarsi così facilmente >> disse il ragazzo osservando lo scontro .

<< Stai tranquillo giovanotto gli scozzesi sono vigliacchi e stolti per questo scappano di fronte alla nostra potenza >>.

<< Cavalieri , non hanno via di scampo accerchiamoli e uccidiamoli tutti !! >> disse Ser Hector ai suoi 25 cavalieri spronando il suo cavallo che incominciò subito a galoppare verso i nemici in ritirata ; i cavalieri in sella ai loro destrieri formavano una barriera invalicabile che travolgeva i nemici ; ma alcuni cavalieri presi dalla smania di eccellere rispetto agli altri abbandonarono la formazione avanzando da soli verso i nemici .

Il campo di battaglia era una grande pianura circondata a nord(dove si trovava l'esercito scozzese) da una foresta , mentre a sud (dove si trovavano le truppe inglesi) vi era la città New Castle upon Tyne che Ser Hector e gli altri lord stavano cercando di difendere dall'avanzata degli scozzesi che intendevano razziarla come avevano fatto con le altre città ed i piccoli villaggi che si trovavano al confine con la Scozia .

Ser Hector Bennett e suo figlio erano due di quelli che abbandonarono lo schieramento , il primo per primeggiare sugli altri lord , il secondo perché voleva ottenere stima e rispetto da parte del padre . Il ragazzo armato di spada falciava tutti i soldati che gli intralciavano il cammino fino a spingersi in prossimità della foresta che delimitava l'estesa pianura. Lui fu il primo a vedere la cavalleria scozzese che sbucava dalla fitta boscaglia .

<< Ritornare in formazione , ritornare in formazione!! >> urlò a squarcia gola Andrew verso i soldati inglesi che ancora avanzavano , girò alla svelta il cavallo verso lo schieramento amico ma un cavaliere gli si parò davanti impedendogli di fuggire.

<< Heire mourir >>

<< Francese?!?!?! non è possibile >> ed incominciò ad ingaggiare un furioso duello con il cavaliere. Tutt'intorno a lui vi era dolore e sofferenza , sul campo di battaglia inglesi e scozzesi giacevano morti senza più alcuna distinzione , erano solamente uomini morti per gli ideali nei quali credevano.

Il giovane vide il padre accerchiato da alcuni soldati che con le loro lance cercavano di disarcionarlo , Andrew decise di agire immediatamente , cercò di colpire il suo sfidante al petto ma quest'ultimo riuscì a parare il colpo con lo scudo e a sua volta tentò un affondo al petto di Andrew che ebbe giusto il tempo di deviare con lo scudo la spada del francese ma sfortunatamente questa si conficcò nella spalla destra del giovane che non riuscì più a controllare il destriero che lo disarcionò scaraventandolo a terra e facendogli battere la testa sul selciato

 

 

<< Papà ,è ancora vivo, papà >>

<< Arrivo Rachel , speriamo che non sia troppo tardi >> disse Ser Edward avvicinandosi alla figlia e al cavaliere riverso a terra .

Levandogli l'usbergo : << E' uno degli uomini di Ser Hector di Durham !! >> constatò Ser Edward osservando il cavallo bianco su sfondo azzurro che il soldato aveva cucito sulla

cotta di maglia .

<< Ce la farà ?? >> chiese Rachel ansiosa

<< Prima leviamogli quest'elmo >> e slacciati i lacci dell'elmo per la prima volta vide il volto del soldato .

<< Ma è un ragazzino >> disse Rachel visibilmente sorpresa .

<< Ho 16 anni >> rispose improvvisamente il giovane che subito dopo svenne.

Ser Edward rise di cuore e chinatosi sul ragazzo lo prese il braccio ed insieme a sua figlia si diressero verso il carro dei feriti .

<< Ritorniamo a casa qui abbiamo finito ,MALEDETTI SCOZZESI LA PAGHERETE >> ed ordinò agli uomini di far ritorno al castello di Northallerton .

 

 

 

<< Dove mi trovo?? >>

<< Sei a Northallerton !! Io sono Rachel Connor , mio padre è il signore di queste terre >>

<< Io sono Andrew Bennett ti devo la vita>> disse Andrew cercando di mettersi a sedere sul letto ma la testa gli faceva male e la spalla gli pulsava , Rachel lo fermò dicendogli << Stai fermo ,hai un buco della spalla ed un bel taglio in tersa , ci sono stata tanto a cucire tutto >> e gli sorrise.

<< Tu??Non sei troppo piccola per curare la gente?!? >> disse Andrew osservandola attentamente, era di una bellezza disarmante ,i suoi lunghi capelli castani, raccolti in una semplicissima treccia, incorniciavano dei bellissimi occhi verdi .

<< E tu non sei troppo giovane per la guerra? >> disse Rachel guardandolo dritto nei suoi occhi azzurro cielo .

I due scoppiarono a ridere

<< Era da molto tempo che non sentivo ridere in questa casa >> disse Ser Edward aprendo la porta ed avvicinandosi al letto.

<< Mio signore sono Andrew Bennett figlio di Ser Hector di Durham >> disse Andrew osservando l'uomo doveva avere all'incirca una quarantina d'anni “è alto quanto papà “ pensò Andrew , poi lo osservò attentamente in viso : gli occhi erano verdi “come quelli di Rachel” mentre capelli e barba erano di un nero intenso .

<< L'avevo intuito … sai Io e tuo padre eravamo amici . Mi dispiace tanto darti questa brutta notizia ma ... >>Andrew lo interruppe .

<< Almeno è morto per gli ideali nei quali credeva, finalmente adesso potrà raggiungere la mamma ed Hector , è morto 4 anni fa difendendo Carlisle >>

<< Mi dispiace tanto >> disse Rachel accarezzandogli la mano.

<< Ora sono io il signore di Durham? >>

<< Si certo , è nel tuo destino governare Durham ne hai le capacità e poi se non fossi stato così bravo a quest'ora saresti dentro una fossa insieme agli
altri >> disse sinceramente Ser Edward , si rivedeva molto in quel ragazzo che così giovane aveva perso tutta la sua famiglia ed adesso si accingeva a governare un castello .

<< Andrew se vuoi mio padre può governare in tua vece fino a quando non ti sentirai pronto nel frattempo imparerai da lui >> propose Rachel osservando la reazione del padre , piacevolmente sorpreso dall'idea della figlia .

<< Si è un'ottima idea , mio Signore per Voi va bene? >>

<< Si certo figliuolo allora da oggi in poi farai parte della famiglia  >>

<< Per me è un 'onore non ve ne pentirete ..grazie >>
Ser Edward sorridendogli uscì dalla stanza richiudendo la porta alle sue spalle .

 

 

<< Mamma sai dov'è Andrew ?? >> chiese Rachel entrando nel giardino dove Lady Isabell stava sistemando un cespuglio di rose .

<< No piccola mia è da stamattina che non lo vedo sarà al campo d'allenamento con papà e tuo fratello , sai com'è Albert >> le rispose la madre pensando al figlio più piccolo che non smetteva di chiederle di raccontargli ogni notte prima di andare a dormire le storie di Artù e dei suoi cavalieri .

 

 

<< Bravo Andrew così, la spada ben in alto!!! Albert tieni la spada ben stretta e mettiti in posizione di difesa così >> e avvicinatosi al figlio gli mostrò come difendersi da un'eventuale attacco . Aveva solo 11anni ma già prometteva come futuro cavaliere del re.

<< Ciao Rachel che ci fai qui !! >> le chiese Andrew vedendola arrivare <>

e si mise a ridere .

<< Papà come puoi farlo allenare è da 3 giorni che si è rimesso in piedi e subito lo fai allenare >> urlò Rachel furiosa .

<< Calma , calma, mi ha chiesto lui di continuare il suo addestramento e poi come puoi ben vedere sta combattendo con la mano sinistra >> indicando Andrew che le sventolò la spada.

<< Chiedo scusa , ma Albert che ci fai qui ?? >> domandò la ragazzina osservando il fratellino che con una spada di legno colpiva un manichino di paglia fissato al terreno

<< Mi sto allenando con Andrew , papà ha detto che sono bravissimo >> le rispose il fratellino sorridendole.

<< Andrew ho una sorpresa per te... George !!! >> rivelò Ser Edward indicando la scuderia da dove George ,lo stalliere , uscì con un bellissimo destriero nero .

<< E' bellissimo >> esclamarono all'unisono Andrew , Rachel ed Albert.

<< Ed è tutto tuo Andrew , consideralo un regalo di benvenuto !! >> disse Ser Edward facendosi consegnare da George le redini.

<< Mio Signore non doveva >> disse Andrew avvicinandosi al cavallo ed incominciò ad accarezzarlo .

<< Anche io voglio un cavallo tutto mio !!! >> brontolò Albert incrociando le braccia al petto e facendo la faccia triste .

<< Un giorno lo avrai anche tu Albert te lo prometto . Comunque è un frisone , viene della Germania , è il figlio di Zeus, il mio cavallo , dai monta in sella >> gli suggerì Ser Edward consegnandogli le redini

<< Grazie, grazie mille >> e in men che non si dica montò in sella ,il cavallo rimase immobile.

<< Ciao bello , insieme saremo invincibili >> disse Andrew sfiorandogli con i talloni i fianchi , il cavallo reagì prontamente cominciando a camminare .

<< E' un cavallo molto intelligente , l'ho addestrato personalmente >> disse Ser Edward studiando attentamente la posizione di Andrew .

<< Postura perfetta , tuo padre ti ha insegnato bene ma dovresti abituarti a controllare il cavallo con le gambe , è utile in guerra avere tutte e due le mani libere >>

<< Come fanno gli arabi che riescono a tirare d'arco anche con il cavallo in corsa !!>> disse Andrew facendo cambiare direzione al suo destriero con la sola forza delle gambe >> .

<< Mio padre ci raccontava spesso di quando eravate in Terra Santa >>disse Andrew riportando alla memorie le immagini di molti anni fa , quando lui e suo fratello Hector nelle fredde e tempestose notti d'inverno ascoltavano davanti al camino acceso i racconti del padre ; il quale narrava cose straordinarie : enormi distese di sabbia , cibi , fiori ed animali che in Inghilterra erano sconosciuti.

<< Si tuo padre era affascinato da quei luoghi ma allo stesso tempo non vedeva l'ora di tornare in Inghilterra per sposare tua madre >>

<< Conoscevate mia madre ?? com'era ?!? >>

<< Elisabeth era bella , tu hai lo stesso colore degli occhi, era generosa ed aveva una parola di conforto per tutti , quando io e tuo padre eravamo a Gerusalemme gli arrivavano sempre un sacco di lettere da parte sua  >>....<< Dovevi vederla il giorno del suo matrimonio >> disse Lady Isabell avvicinandosi al marito intrecciando la mano con la sua << era gioiosa, piena di vita >> poi proseguì Ser Edward << in quel preciso istante vedendo tuo padre e tua madre felici ed innamorati decisi che era ora di mettere la testa a posto e sposare la donna che amavo e di renderla felice come tuo padre aveva fatto con Elisabeth >>

<< Peccato che l'abbia uccisa io >> disse amaramente Andrew abbassando gli occhi per trattenere le lacrime

<< Non dire così Andrew , tua madre ti amava già prima che tu nascessi , tutte le mamme hanno quest'istinto .Non smetteva di parlarmi di quello che ti avrebbe insegnato una volta diventato grande .... Io ero lì quando sei nato e fino all'ultimo ti abbracciava e stringeva le tue piccole manine dicendoti che ti voleva bene e che indipendentemente da quello che le sarebbe successo sarebbe stata sempre con te.Dicendo ciò infanghi la sua memoria, lo so che adesso sei solo ma la tua mamma ti proteggerà sempre e noi saremo qui ad aiutarti fino a quando tu lo vorrai >>

<< Grazie My Lady papà non voleva che parlassimo della madre e poi Hector mi diceva sempre che l'avevo ammazzata io , grazie per le parole  >> disse Andrew asciugandosi le guance rigate di lacrime , Rachel si avvicinò al cavallo e guardando Andrew gli accarezzò la gamba .

<< Lo chiamerò Midas come il berbero di mio padre >>

<< Bello ... mi piace ... ciao Midas >> disse Rachel accarezzandogli la criniera.

<< Mio signore , mio signore gli scozzesi hanno attaccato Middlesbrough , i nostri esploratori ci hanno avvisato che l'esercito scozzese ha ripiegato su Edimburgo >> gridò un soldato correndo verso Ser Edward.

<< No non può essere Thomas !! >> disse Andrew spronando Midas ; Il ragazzo in groppa al suo destriero uscì dal campo d'allenamento dirigendosi verso l'uscita principale dal castello.

<< Andrew torna subito qui  >> gli urlò contro Ser Edward e parlando al soldato di prima gli ordinò<>

<< Andrew !!! >> lo chiamò Rachel ma era ormai troppo lontano per sentirla così entrata nella scuderia salì sulla sua giumenta e uscita al galoppo si mise all'inseguimento di Andrew.

<< Rachel , torna subito qui >> le ordinarono Ser Edward e Lady Isabell .

Il villaggio di Middlesbrough distava una trentina di minuti da Northallestone ed Andrew grazie alla velocità di Midas lo raggiunse immediatamente.

Il villaggio era completamente distrutto , alcune case ancora continuavano a bruciare e tutt'attorno vi era un silenzio surreale si sentivano solamente i passi decisi di Midas ; agli angoli delle strade giacevano i corpi di donne e bambini innocenti ...nell'unica piazza del villaggio si ergeva un'enorme croce di pietra dove ai suoi piedi vi erano ammassati i cadaveri decapitati degli uomini che avevano cercato invano di difendere le loro famiglie.

La casa di Thomas ,scudiero ed amico di Andrew, dava proprio sulla piazza ed Andrew sceso da cavallo ispezionò tutte le capanne che circondavano la piazza sperando che Thomas fosse riuscito a scappare , ma ciò non avvenne . Entrato in una capanna risparmiata dalle fiamme trovò Thomas era stato sgozzato e con lui la madre e le due sorelline più piccole .

<< Riposate in pace >> pregò Andrew facendosi il segno della croce

<< Andrew dobbiamo tornare subito a casa !!! >> gli disse Rachel vedendolo sbucare da una capanna

<< Cos'è successo ?? >> gli chiese la ragazza smontando dalla sua cavalla

<< Thomas , il mio migliore amico è morto per colpa di quei bastardi , vieni vediamo se c'è qualche sopravvissuti ... Ma stammi vicino , potrebbero esserci scozzesi nei paraggi >> e detto ciò sguainò la spada .

Avanzavano uno di fianco all'altra per il villaggio controllando ogni casa .

<< Te l'avevo detto che c'era qualcuno, guarda !!! >> d' un tratto da una capanna uscirono due soldati , quello che aveva parlato indossava un giustacuore di cuoio e al fodero una spada lunga , l'altro invece aveva entrambe le mani occupate infatti teneva una fiasca di vino e un fagotto con pane e verdure varie quest'ultimo parlò << Ma guarda che bella ragazzina , hai visto che è stata un'ottima idea allontanarci dall'esercito , prima di ritornarci potremmo divertirci un pò >>

<< Prima dovrete passare sul mio cadavere >> disse Andrew ponendosi davanti a Rachel mostrandole le spalle

<< Come vuoi tu !!! >> ed iniziarono ad avanzare verso i due ragazzi .

Andrew rimase impassibile ed assunse la posizione di difesa senza perdere d'occhio i suoi avversari , uno dei quali avanzando tentò un affondo ma Andrew avendolo schivato all'ultimo secondo l'uomo cadde a terra dando il tempo ad Andrew di avvicinarsi all'altro nemico , quest'ultimo completamente ubriaco agiva con molta lentezza quindi non fu particolarmente difficile per Andrew conficcargli la spada in pieno petto … il nemico cadde a terra agonizzante

Andrew voltatosi indietro notò che l' altro sfidante si era rialzato e puntava l'arma in direzione di Rachel.

<< Rachel !!!!! >> in lontananza si sentì la voce di Ser Edward che sopraggiungeva con i suoi cavalieri , vedendo arrivare altri inglesi lo scozzese rimase impietrito ed Andrew ne approfittò per raggiungerlo e puntargli la spada alla gola .

<< Arrenditi o Morirai >>

<< Preferisco morire che arrendermi a voi inglesi >> gli rispose lo scozzese trafiggendosi la gola con la spada di Andrew, l'uomo cadde a terra in un bagno di sangue .

Andrew avvicinatosi a Rachel l'abbracciò e la allontanò da quello scempio , poi accarezzandole i capelli le promise << Stai tranquilla d'ora in poi ti proteggerò io , non succederà mai più una cosa di questa te lo prometto>>

<< Grazie >> gli rispose Rachel singhiozzando e stringendosi a lui.

<< Rachel, Andrew tutto bene ?? >> chiese loro Ser Edward << Mi avete fatto prendere un colpo >> osservando i due ragazzi che si tenevano per mano , Rachel si asciugava le lacrime che le rigavano le guance mentre Andrew lo guardava negli occhi << Mi dispiace Mio Signore è stata tutta colpa mia , non si ripeterà mai più una cosa simile >>

<< Sono sicuro che sarà così .... avanti ritorniamo a casa >> disse Ser Edward voltando indietro Zeus.

<< Midas!! >> urlò Andrew in direzione del suo cavallo che insieme alla giumenta di Rachel brucava l'erba;Midas sentitosi chiamare si diresse dal suo cavaliere seguito da Stella che raggiunse Rachel .

Andrew salito su Midas si accorse che Stella non aveva né la sella né i finimenti..

<< Sai cavalcare a pelo ?!?! >>

<< Si certo, sorpreso ?? >>

<< No ! >> le rispose Andrew sorridendole poi proseguì << Dai sali , facciamo un giro su Midas !! >> porgendole la mano che Rachel afferrò saldamente e in pochi secondi si trovò dietro Andrew .

<> gli sussurrò Rachel poggiando la testa tra le sue scapole e cingendogli la vita con le sue mani .

<< Senza di te a quest'ora sarei morto , per me è un'onore stare al tuo fianco >> le rispose accarezzandole le mani , Andrew spronò Midas ed insieme a Ser Edward e agli uomini della scorta ritornarono al castello .....

 

 

<< Rachel piccola mia !!! non farmi più una cosa di questa >> la rimproverò Lady Isabell appena li vide rientrare al castello .

<< Scusa Mamma >> le disse Rachel smontando da cavallo subito seguita da Andrew .

<< My Lady è colpa mia , mi dispiace >>

<< Stai tranquillo Andrew >> .

<< Lavatevi e sistematevi tra un paio d'ore si va a cenare >> ricordò la padrona di casa al marito e ai suoi tre figli , si perché ormai considerava Andrew uno dei suoi bambini .

 

 

La sala principale era grandissima , le parete ricoperte di arazzi fiamminghi , i più belli d'Europa ; un'enorme tavolo rettangolare occupava il centro della sala . Ser Edward sedeva a capo tavola ai lati Lady Isabell ed Albert e Andrew e Rachel .

<< Mio signore da quando sono qui ho dimenticato di dirvi che durante la battaglia insieme agli scozzesi c'erano anche dei francesi  >> gli raccontò Andrew sorseggiando un pò d'acqua poi continuò <<  La Francia si è alleata con la Scozia , mentre in nostro esercito è impegnato in Francia gli scozzesi attaccano da Nord >>

<< Hai ragione figliolo >> ammise Ser Edward che fino a quel momento era rimasto in silenzio ad ascoltare <>

<< Rachel hai finito di cenare ?? >>

<< Si mamma posso andare a letto ?? >> disse Rachel alzandosi e dopo un cenno d'assenso da parte della madre uscì dalla sala.

<< Sarà meglio che anche tu Albert te ne vada a letto >> convenne Lady Isabell

<< Mamma io non ho sonno >> protestò Albert

<< Obbedisci a tua madre >> lo rimproverò Ser Edward, Albert zitto zitto si alzò e salì in camera da letto .

<< Bé Andrew anche noi andiamo a letto , buona notte >>

gli augurò Ser Edward ed insieme a sua moglie andarono nelle loro stanze .

<< Buona Notte !! >> rispose Andrew avvicinandosi al camino che ancora bruciava e si distese per terra .

Dopo un paio di minuti si alzò e si diresse verso il giardino del castello . Adorava il giardino di Lady Isabell era bellissimo ricco di fiori e arbusti che la padrona di casa curava diligentemente , camminando per il giardino notò in un angolo Rachel che seduta per terra piangeva.

Avvicinatosi << Rachel che cos'hai ?!?! >> le chiese sedendole accanto << Perché parlate così tranquillamente della guerra, non capite che ogni guerra è una tragedia , solo morte e distruzione >> disse Rachel fissando Andrew negli occhi .

<< Ti sembra che tutto ciò a me piaccia !?!?! ho perso mio fratello e mio padre a causa di questa maledetta guerra >>

<< Allora perché sei andato a combattere?? >>
<< Mio fratello è stato sempre il migliore , il preferito di papà ... lui un giorno avrebbe ereditato il feudo , io invece sarei diventato un cavaliere . Mio padre aveva occhi solo per lui , ma dopo la sua morte tutto è cambiato adesso io ero l'unico >> le raccontò Andrew

<< Scusa io non lo sapevo !!! >>

<< Fino ad ora tu e la tua famiglia mi avete fatto sentire amato >>

<< Ti voglio Bene Andrew  >>

<< Ti voglio Bene Rachel e un giorno se tu lo vorrai ti sposerò >> quelle parole spiazzarono Rachel facendole augurare che un giorno Andrew avrebbe mantenuto questa promessa .

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Capitolo 2
*** 4 Anni dopo - Durham ***


4 anni dopo - Durham

 

Il sole era già alto nel cielo , la primavera era alle porte ... gli alberi si ricoprivano di fiori , gli animali si risvegliavano dal loro lungo riposo forzato .

Il castello di Durham si rianimava , le botteghe erano affollate , la gente riempiva le strade e le piazze dove gli artisti di strada si esibivano nei loro strambi spettacoli .

<< Sveglia Mio Signore , i suoi uomini la attendono al campo >> disse la ragazza aprendo la porta della camera .

<< Quante volte Rachel ti ho detto che non mi devi chiamare "mio signore" mi fai sentire vecchio >>  disse Andrew osservando la bellissima ragazza che gli si parò davanti , era diventata una donna bellissima , i lunghi capelli castani erano legati a formare una treccia , il suo viso aveva perso i suoi lineamenti fanciulleschi , adesso viso e corpo erano quelli di una giovane donna di 19 anni .

<< Un migliaio di volte mio sign.. Andrew e poi sei vecchio hai 20 anni ed hai bisogno di qualcuno che ti svegli  >> gli rispose Rachel sorridendogli ; anche lui era cresciuto adesso era un uomo , il suo corpo era stato modellato dal duro addestramento ma nonostante ciò sul suo viso comparivano sempre quelle adorabili fossette quando era divertito .

<< Sei sempre la solita , va bene mi alzo , aspettami fuori!!! >> e alzatosi la "buttò" fuori della stanza .

 

<< Buongiorno Ser Andrew dormito bene ?? >>

<< Si John tu ? >>

<< Benissimo , oggi cos'hai intenzione di fare ?? >>  gli chiese John suo consigliere e comandante delle truppe.

<< Oggi completeremo la torre di Nord- Est e rafforzeremo il portone d'ingresso al castello , ci divideremo in due squadre di 5 uomini ciascuno , io mi occuperò della torre >>

Durham era stata governato da Ser Edward per tre anni fino a quando Andrew si era sentito pronto per gestire una città così importante . Una volta insediatosi al castello Andrew era stato accolto subito come nuovo signore anche se ancora il popolo piangeva la morte di Ser Hector e del su primogenito , entrambi adesso riposavano nella cripta della chiesa insieme agli antenati . Grazie ad Andrew il castello era diventato una vera fortezza , le torri erano state modificate e tramite delle grandi feritoie gli arcieri potevano scoccare le loro frecce al riparo da quelle del nemico . Ser Edward aveva cercato di gestire al meglio il castello ma le continue incursioni degli scozzesi non facevano che minare la fiducia che il popolo aveva verso i lord i quali erano accusati di aumentare le tasse per i loro interessi e non per pagare ed armare l'esercito impegnato in Francia .Come prima iniziativa Andrew aumentò il numero delle milizie cittadine arruolando gli uomini dei villaggi vicini ai quali offriva protezione dalle incursioni nemiche .

Nonostante la giovane età due anni prima Ser Edward aveva acconsentito affinché Rachel seguisse Andrew a Durham giustificando così la sua decisione :

<< Insieme ad Andrew sarà al sicuro , è giunto il momento che cresca e veda il mondo con i suoi occhi ... un giorno si dovrà sposare e noi mia cara Isabell non siamo immortali , ti prometto che ogni tanto andremo a trovarla  >> disse abbracciando la moglie che ancora piangeva ... poi rivolto ad Andrew <<  Bada bene se le succede qualcosa anche la più insignificante ti spezzerò le gambe a mani nude  >>

 

 

Anche Rachel stava contribuendo alla ricostruzione del castello addestrando le donne al primo soccorso e i ragazzini al trasporto dei feriti inoltre , aveva fatto costruire nelle antiche segrete del castello un rifugio dove donne e bambini potevano nascondersi in caso di assedio cosa che sfortunatamente accadeva di frequente.

<< My Lady abbiamo portato i letti e le coperte , mancano solo i medicinali e brocche d'acqua  >>  disse a Rachel un ragazzino uscendo dal palazzo

<< Bravo Giulian ottimo lavoro continuate così  >>

 

 

 

<< Mio signore quanti ve ne servono ancora ?? >> disse il carpentiere ad Andrew che con la massima precisione posava una pietra rettangolare sulla torre per creare la merlatura

<< Direi una decina , completiamo qui e poi ripariamo il tetto della scuderia >> gli rispose Andrew indicandogli la scuderia dove gran parte del tetto era tutto saltato a causa dei temporali dei mesi scorsi.

<< Lasciate lavorare noi Mio Signore , sono già due ore che continuate a caricare pietre sulle vostre spalle , noi siamo abituati a farlo >> lo supplicò uno degli uomini della sua squadra che con in mano un martello riparava l'asse della porta che conduceva all'interno della torre.

<< Mastro Antony , voi avete già il vostro divertimento , fate divertire anche me  >>  replicò Andrew cominciando a ridere .

<< Perché non vi andate a divertire con le ragazze del paese sono sicuro che saranno molto felici di alleviare le vostre fatiche  >>

Andrew era voltato di spalle quindi non riusciva a vedere con chi stesse parlando ma per gentilezza rispose lo stesso << Ricordate , un vero uomo ama una sola donna , per lui non esiste nessun'altra se non Lei . E' il suo primo pensiero quando sorge il Sole e l'ultimo quando la Luna è alta nel cielo >>

<< Bravo , bravo , sconvolgente se fossi una donna sarei già tra le tue braccia >> disse il suo interlocutore applaudendo, una volta voltatosi Andrew rimase sorpreso.

<< Albert che ci fai qui ?!?! Aspetta che scendo !! !>>  appena sceso dalle scale gli andò incontro e i due si diedero un' affettuosa stretta di mano e poi si abbracciarono

<< Da quanto tempo ... sei diventato un uomo , tua sorella sarà felice di rivederti , ma qual buon vento ti porta qui ? >>

<< Vedo che ti sei sistemato bene fratellone, sono venuto ad informarti che domani mio papà verrà a parlarti >> nel frattempo gli uomini che erano con loro si allontanarono per farli parlare in pace .

<< E' per il ... >>

<> gli rispose guardandole negli occhi e posandogli una mano sulla spalla << Mi dispiace >>

<< Tranquillo , tu che mi racconti ?? >>
<< Tutto bene tra un mese verrò nominato scudiero ci sarai? >>
<< Certo come posso perdermi l'investitura del mio fratellino , mi ricordo quel giorno quando indossai l'armatura completa per la prima volta , è un'emozione indescrivibile, come sta Lady Isabell , sempre triste per Rachel ?? >>

<< Si le manca molto e domani verrà qua  >>

<< Allora faremo una sorpresa a Rachel non le diremo niente >>

<< Posso aiutarti ??? >> gli propose Albert levandogli la cotta di maglia e mettendola di lato

<< Si grazie prima finiremo , prima andremo a mangiare >> gli rispose Andrew salendo le scale , gli uomini che poco prima si erano allontanati adesso salirono con Andrew per dargli una mano .

<< Alfred avvisa Lady Rachel di terminare in fretta il lavoro, oggi abbiamo ospiti a pranzo >>
 

Saputa la notizia Rachel si era adoperata affinché in cucina si accendessero i fuochi ed i contadini andassero nei magazzini a procurare vettovaglia

<< Jane sai chi è il nostro ospite ?? >>
<< No mio signora mi dispiace  >>

"Questo sarà un altro scherzo di Andrew"

La sala centrale di Durham era molto simile a quella di Northallestone , vi era un tavolo rotondo con 6 sedie tutt'attorno , dal lato opposto alla porta d'ingresso si trovava un grande camino sormontato dallo stemma della famiglia Bennett che accoglieva gli ospiti che entravano in sala, nelle fredde notti d'inverno Andrew e Racheal erano soliti sedersi e chiacchierare accanto al fuoco che crepitava .

Il tavolo era stavo apparecchiato alla perfezione , le portate erano già sistemate insieme ad una brocca d'acqua e dei boccali di birra anche se Andrew non ne beveva.

Rachel era già entrata in sala quando notò Andrew che parlava con suo fratello Albert .

<< Albert , Albert  >> urlò andandogli incontro per abbracciarlo

<< Ciao sorellina come stai ?? Ti trovo bene!  >>

<< Oh Albert che bellissima sorpresa , vedo che sei cresciuto parecchio >>  si complimentò con lui allontanandosi per vederlo meglio .

<< Su adesso mangiamo , oggi pomeriggio per me si torna a lavoro , a voi due concedo la serata libera >> li avvisò Andrew

<< Su fratellone anche tu puoi prenderti una serata libera  >>

<< Albert ha ragione >>

<< Dobbiamo completare il portone d'ingresso , non mi sento  tranquillo >> rispose Andrew visibilmente preoccupato

<< Non riesco a capire perché papà non scelga Te >> disse Albert ma improvvisamente gli arrivò una pedata sotto il tavolo da parte di Andrew che lo guardò in malo modo .

<< Sceglierti per che cosa!? >> domandò Rachel ma nessuno osò risponderle .

Dopo un paio di minuti << Come mai sei qui ?? >> chiese Rachel ad Albert

<< Volevo annunciarvi personalmente tra un mese esatto sarò investito scudiero e quindi voi due siete invitati , contenta sorellina ?? >>

Rachel era immobile …

<< Rachel tutto bene ?? >> continuò Albert visibilmente preoccupato, Andrew aveva capito cosa turbava Rachel ma non osava parlare , rimase impassibile mentre Rachel alzatasi di scatto si avventò contro Albert .

<< Non ti ricordi in che condizioni era Andrew quando io e papà l'abbiamo raccolto dal campo di battaglia, lui è stato fortunato altri hanno avuto una sorte peggiore , vuoi essere uno di loro!! >>

<< Io sono un uomo è questo il mio destino combattere o morire per il mio paese , tu sei una donna non puoi capire ! >>

<< No Albert la tua vita non sarà questa, prima o poi lo capirai e spero che tutto questo avvenga presto  >>  disse Rachel allontanandosi velocemente della sala.

<< Rachel aspetta >>  le gridò Albert che la stava seguendo ma la mano di Andrew lo sbloccò

<< Lascia stare , le vado a parlare io !! >>  ed Andrew sorridendogli salì in camera di Rachel ;arrivato davanti la porta d'ingresso bussò e da dietro la porta << Vattene via , non voglio parlare con nessuno >>

<< Rachel , sono Andrew ti prego apri >> d'un tratto si sentì lo scatto della porta che era stata aperta , appena Andrew  entrò si avvicinò a Rachel e l'abbraccio , la ragazza appoggiatasi sul suo petto cominciò a piangere , il ragazzo le continuava ad accarezzare i capelli e lei si stringeva sempre più forte a lui

<< Perché non sei intervenuto prima !! >> lo rimproverò Rachel

<< Perché anche io a 16 anni sono diventato un scudiero, solo dopo la battaglia ho capito che non c'è cosa peggiore della guerra  >>

Rachel lo guardò negli occhi <<  Allora cosa devo fare ,vedere mio fratello che va in guerra così giovane ?? >>

<< Dopo l'investitura gli affiderò in comando del mio esercito così sarà al sicuro....Su asciughiamo queste lacrime che rovinano il tuo bel faccino e andiamo a fare una bella cavalcata >> le propose posandole una mano sul viso e catturando un indica una lacrima, che solitaria le stava attraversando la guancia.

<< Ma tu devi andare a completare i lavori >>

<< Ci penseranno gli altri , oggi voglio stare con te  >>

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Capitolo 3
*** Una promessa è una promessa ***


Una promessa e' una promessa

 

 

Una volta usciti dal palazzo si diressero verso le scuderie dove uno stalliere sellò Midas e Stella.

<< Vecchio mio da quanto tempo non ti faccio uscire da qui >> gli sussurrò all'orecchio accarezzandogli la criniera . << Bisogno d'aiuto?? >> domandò a Rachel montando in sella

<< No grazie , non sono più una bambina, me la cavo benissimo da sola >> e immediatamente montò sul Stella.

Usciti dalla stalla si avviarono verso l'uscita del castello

<< Seguimi ti faccio vedere un posto dove da bambino venivo spesso >> e spronò Midas che subito partì al galoppo .

Andrew la condusse in un piccolo bosco poco distante dal castello , era bellissimo attraversato da un piccolo ruscello che portava l'acqua fino al castello , gli alberi erano ricchi di fiori e l'erba ricopriva nuovamente le zone limitrofe al ruscello . Andrew smontato da cavallo si andò a sdraiare sull'erba subito imitato da Rachel .

<< Ti piace ?? >> le chiese Andrew osservando come i raggi del solo filtrassero attraverso la coltre di alberi .

<< E' bellissimo , sembra di vivere in un altro pianeta .... Andrew abbracciami sento freddo !! >> disse d'un tratto Rachel, Andrew prontamente le si avvicinò e la circondò con un braccio mentre lei appoggiava la testa sul suo petto .

<< In effetti c'è freddo vado a prenderti il mantello che ho dentro la sacca >>

<< No fermo sto bene così !! >>

<< Potrei stare per sempre così!! >> le confessò Andrew .

<< Anche io, sai Andrew la prima volta che ti ho visto ho avuto la sensazione di conoscerti da sempre; come se qualcuno dopo secoli di lontananza ci abbiamo fatto rincontrare >>

<< Io invece penso che l'unico che debba ringraziare sia il francese che mi ha ferito a quest'ora non ti avrei conosciuto, Tu e la tua famiglia mi avete

cambiato la vita >>

Rimasero per ore a chiacchierare cullati dalla leggera brezza che soffiava da Nord quando ......

<< Sta incominciando a piovere!! >> urlò Rachel; quella che poteva sembrare una leggera pioggerellina si trasformò in men che non si dica in una vera tempesta primaverile con tanto di lampi e tuoni, Rachel si alzò ed afferrando la mano di Andrew si andarono a riparare sotto una grande quercia, completamente inzuppati ed infreddoliti si trovavano l'uno di fronte all'altra, i loro corpi involontariamente si sfioravano in cerca di calore.

Quando d'un tratto Andrew avvicinando il suo viso a quello di Rachel la baciò ....la ragazza era rimasta immobile, il suo cuore batteva a mille come quello di Andrew che riusciva a sentire avendo appoggiato la mano sul suo petto.

<< Scusa , perdonami , io non volevo >> le disse Andrew con voce sconvolta e si allontanò da lei << Vado a prendere i cavalli , dobbiamo tornare al castello , sei tutta bagnata !!! >> e correndo raggiunse Midas ed aperta la borsa che teneva attaccata alla sella ne uscì il suo mantello che gettò sulle spalle di Rachel , la aiutò a montare in sella evitando in tutti i modi che le loro mani si sfiorassero .

<< Forza Midas , al galoppo .. ah >> urlò piantando i talloni sui fianchi di Midas. Il tempo stava peggiorando ed il cielo stava incominciando ad oscurarsi , la pioggia battente penetrava fino alle ossa, fortunatamente arrivarono senza intoppi al castello .

 

 

Entrati a palazzo << Jane , Alice preparate immediatamente un bagno caldo a Lady Rachel >> ordinò Andrew alle domestiche.

<< Venga My Lady !!! >> la invitò Alice prendendola per mano e portandola nelle sue stanza .

Entrate nella stanza Alice fece sedere Rachel sul bordo del letto mentre Jane andava in cucina a prendere dell'acqua calda .

<< My Lady tutto bene ?? >> chiese la domestica guardando Rachel che immobile fissava la finestra di fronte

Jane arrivò dopo un paio di minuti portando due secchi colmi di acqua calda che gettò nella vasca di legno messa in un angolo della stanza.

<< Grazie adesso potete andare, vorrei restare un po' da sola !! >> disse Rachel congedando le domestiche che fatto un piccolo inchino uscirono dalla stanza.

<< Secondo me le ha chiesto di sposarlo >> disse Alice percorrendo le scale per raggiungere la cucina

<< Sei una pettegola … Non sono affari nostri ricordatelo e poi tieni i tuoi pensieri per te >> la rimproverò Jane.

Intanto Rachel spogliatasi ed entrata nella vasca pensava : No non ci posso credere !!!Perché non l'ho fermato ?!?!?Ho soffocato i miei sentimenti durante questi anni ed adesso l'ho baciato !!!.....Che cosa vuol dire per lui ??Mi ama ??No non può essere a quest'ora me l'avrebbe detto tanto tempo fa . L'avrei dovuto fermare ed adesso ho rovinato per sempre la nostra amicizia , è stato solo un'errore …. perché non riesco a levarmelo dalla testa” constatò la ragazza accarezzando con un dito quelle labbra che per la prima e forse ultima volta avevano baciato l'uomo dei suoi sogni , l'unico la cui presenza la tormentava ma allo stesso tempo la rendeva felice; centinaia di volte quand'era piccola aveva immaginato il loro primo bacio e come sarebbe stato ed adesso che finalmente ciò si era avverato la sua anima era divisa in due : una parte di lei ,positiva ed irrazionale, sperava ardentemente quel quel bacio fosse sincero e segno dell'amore che Andrew provava per lei, mentre l'altra Rachel più fredda e razionale non smetteva di tormentarsi per il grave errore commesso.

Rachel rimase immersa nella vasca fino a quando l'acqua cominciò a raffreddarsi , il bagno le era veramente giovato ; aveva cercato di liberare la mente da tutti i pensieri che riguardassero Andrew e ci era riuscita anche se una piccola parte di lei , da chi sa quale angolo della sua mente , le riproponeva con prepotenza il volto di Andrew che pian piano si chinava per baciarla. Questa fu l'ultima immagine che accompagnò Rachel nel mondo di Morfeo .

<< Fratellone che cosa avete fatto tutto questo tempo fuori voi due soli soletti !?!?! >> gli domandò Albert entrando in sala

<< Lasciami da solo e non fare entrare nessuno >> gli urlò Andrew ed Albert obbedì immediatamente . Andrew non poteva andare a dormire in camera sua perché era di fronte a quella di Rachel .

" Sono stato uno stupido come ho potuto baciarla !!!'' pensò tra sé e sé e preso dal nervosismo diede un violento pugno al camino urlò di dolore sentendo l'osso del polso spezzarsi ma nonostante ciò il dolore non riusciva a cancellare dalla sua mente ciò che aveva fatto . Con la mano sinistra inutilizzabile fece fatica a levarsi la camicia e rimasto solamente con i pantaloni accese il camino.

E adesso che cosa succederà se lei prova qualcosa per me e suo padre le farà sposare un altro , non voglio che soffra …. Sono stato impulsivo è stato più forte di me non sono riuscito a resisterle , il suo profumo , i suoi occhi , la sua bocca …. Ed adesso come mi dovrei comportare ?? fare finta che non sia successo niente ??? Non posso perché per me quel bacio è stato tutto . Rachel se solo sapessi che cosa farei per averti per sempre al mio fianco , spero solo che un giorno tu te ne renda conto e se vorrai rinuncerò al mio titolo e alle mie terre per poterti amare” pensò Andrew gettando altra legna nel camino.

Nessuno osò entra nella sala , quella notte il signore di Durham rimase a fissare le fiamme che si alzavano dal camino senza la donna che in quei quattro anni era stata tutto il suo mondo .

 

 

 

La mattina seguente Andrew si svegliò presto , era tutto indolenzito e il polso era talmente gonfio che ebbe problemi anche a lavarsi , vestitosi uscì dal palazzo e si diresse a casa del dottor Michael il quale in 5 minuti gli steccò e fasciò il polso .

<< Per tre settimane non lo dovrete muovere assolutamente altrimenti potrete scordarvi di impugnare la spada , se mi permetto posso chiedervi come ve lo siete rotto?? >>
<< Sono caduto dalle scale !!Arrivederci >>

<< Ciao Andrew dormito bene ?? >>

<< Si grazie Albert fammi un favore avvisa gli uomini di prepararsi per ricevere tuo padre >>

<< Subito >>

<< Li raggiungerò con i miei uomini e tu verrai con me >>

<< Va bene >> ed Albert si diresse verso il campo d'allenamento dove si trovavano gli alloggi dei soldati.

Andrew rientrò a palazzo seguito da John che si offrì volontario per aiutarlo ad indossare l'armatura .

<< Buongiorno My Lady >> salutò educatamente John vedendo Rachel uscire dalla sua stanza , Andrew non osò neppure guardarla negli occhi .

John lo aiutò ad indossare la camicia bianca, la cotta di maglia , l'usbergo , gli stivali ed infine il mantello con lo sfondo azzurro ed in cavallo bianco che si impenna al centro simbolo della sua famiglia, Andrew prese il cinturone con la spada e se lo legò alla vita

<< Non si sa mai !! >>

<< Giusto mio Signore >>

Andrew giunto al piazzale antistante trovò tutti i suoi 100 uomini schierati e i cinque scelti per la scorta già in sella sui loro destrieri, uno stalliere appena lo vide arrivare gli condusse di fianco Midas anche lui bardato con i colori del casato .

<< Avanti uomini , tu tieni il vessillo ben in alto >> ed uscirono dal castello .

 

 

Intanto Rachel osservava la scena da una finestra del palazzo << Jane dove sta andando Ser Andrew !? >>

<< Mi dispiace non so niente my lady >>

"Certo che è molto bello con l'armatura"

<< My Lady sapete come si è rotto il polso Ser Andrew?? >>

<< Che cosa ?? si è rotto il polso?? >>

"Ecco cos'era quell'urlo che ho sentito ieri sera"

<< Si sta mattina Alice lo ha visto che usciva da casa del dottor Michael con il polso sinistro steccato >>

 

Dopo due ore di viaggio << Guarda là >> disse Albert ad Andrew indicandogli una carrozza con al seguito una decina di uomini che portavano sugli scudi l'aquila nera su sfondo a strisce gialle e rosse di Ser Edward .

<< Avanti >>ordinò agli uomini

<< Benvenuto a Durham ...Ser Edward è un piacere rivedervi , Lady Isabell vi è piaciuto il viaggio ?? >>

<< Ciao Andrew anche per me è un piacere rivederti >> lo salutò Ser Edward

<< Rachel dov'è ??? >> chiese Lady Isabell

<< Non le ho detto che sareste arrivati volevo farle una sorpresa!! >> spiegò Andrew a Lady Isabell.

<< Uomini ai fianchi >> ordinò Andrew << Avanzare >>

Dopo due ore di cammino il castello di Durham si incominciava a vedere chiaramente.

<< L'hai sistemato per bene >>

<< Grazie mio Signore >>

Entrati furono accolti dai gridi di gioia della popolazione che gridava a squarcia gola i loro nomi . Rachel era uscita correndo dal palazzo per vedere cos'era tutto quel trambusto

<< Rachel >>

<< Mamma, papà che ci fate qui >> disse loro abbracciandoli << Nessuno mi ha detto che sareste arrivati >>

<< Andrew ti ha voluto fare una sorpresa , è un bravo ragazzo! >> le rispose la madre

<< Si è vero >> disse Rachel osservandolo mentre impartiva ordini ai soldati della scorta.

<< Rachel piccola mia ti trovo benissimo sei più bella di prima >>

<< Prego entrate vi ho fatto preparare la vostra camera >> li invitò Andrew e tutti e 4 entrarono a palazzo .

<< Sono molto stanca , vorrei andare a riposare >> disse Lady Isabell

<< Dopo 5 ore di viaggio siamo tutti stanchi >> ammise Ser Edward abbracciando la moglie .

<< Jane !!! >>Andrew chiamando una delle sue domestiche

<< Si mio signore !?!? >>

<< Per favore accompagna i nostri ospiti nella loro stanza , ho già ordinato ai paggi di portare su i vostri bagagli , ora scusatemi ma ho delle vicende da sbrigare >> e facendo un piccolo inchino tornò indietro << Prego seguitemi >> e Jane li condusse al primo piano dove si trovavano le camere da letto.

<< Ecco questa è la vostra stanza !! >> disse aprendo la porta della stanza di fronte a quella di Rachel

<< Questa è la stanza di Andrew >> la rimproverò Rachel

<< Ser Andrew ha voluto che voi, vostro fratello e i vostri genitori aveste le camere vicine >>

<< Un pensiero gentile >>

<< Bé noi entriamo >> disse Ser Edward trascinando la moglie in camera

<< Vi chiamo quand'è pronto il pranzo >> disse loro Rachel .

Andrew si era trasferito momentaneamente al secondo del castello , dopo essersi congedato da Ser Edward e gli altri era salito in camera a cambiarsi d'abito e messosi i pantaloni da lavoro andò ad aiutare il carpentiere con il portone.

 

 

 

<< Scusate il ritardo ma abbiamo avuto un contrattempo con un'asse del portone >> si scusò Andrew entrando nella sala dove tutti gli altri commensali erano già seduti , l'unico posto libero era accanto a Rachel .

<< Allora Andrew come si è comportata Rachel quest'anno ?? >>

<< E' stata una vera padrona di casa , mi ha aiutato molto >>

<< A proposito Andrew come ti sei rotto il polso ?!?! >> gli domandò Lady Isabell osservando che era fasciato

<< Sono caduto dalle scale >> le rispose evitando di incrociare lo sguardo di Rachel .

<< Lady Isabell come sta il suo giardino ?? >>

<< Più bello di prima , ho ordinato alle mie domestiche ti accudirlo in mia assenza altrimenti farò tagliare loro la testa !! >> e scoppiò a ridere subito seguita dagli altri

"Certo che Rachel è la copia identica di sua madre , tranne che per gli occhi , quelli li ha presi da Edward " pensò Andrew osservando attentamente Lady Isabell

<< Un pranzo squisito , sono brave le vostre cuoche >> affermò Ser Edward sorseggiando un bicchiere di vino .

<< Andrew ti posso parlare in privato !?? >> gli domandò Ser Edward alzandosi da tavola

<< Certo seguitemi andiamo nel mio studio !! >> e alzatosi a sua volta lo condusse nel suo studio , si trovava al terzo ed ultimo piano del castello, dalla finestra si riusciva ad ammirare tutto il castello e nei giorni sereni si riusciva a vedere seppur lontano molti chilometri il castello di Ser Edward , al suo interno l'arredamento era rimasto invariato: era stato suo padre a farsi creare questi mobili e per Andrew rappresentavano uno dei ricordi di suo padre , su un'intera parete della stanza vi era un'enorme cartina che comprendeva Gran Bretagna , Scozia , Irlanda e Normandia al centro della stanza si trovava un tavolo con due sedie poste una di fronte all'altra.

<< Prego accomodatevi >> lo invitò Andrew chiudendo la porta

<< Di cosa volete parlarmi !! >>

<< Due giorni fa sono stato convocato dal principe Edward a Londra , sta creando un altro esercito con l'intenzione di attaccare Parigi , e mi ha affidato l'incarico di reclutare tutti i nobili della nostra regione … >>

<< Mi dispiace ma io non intendo andare a Parigi , il mio popolo ha bisogno di me e poi, una promessa è una promessa >> .

<>

<< E' un grande onore ma non posso accettare!!! >>

<< Coosa !!! tu rifiuti di servire il tuo re !!! Tu dovresti essere un ottimo partito per mia figlia ?? >> urlò Ser Edward infuriato

<< Io sono la scelta migliore per sua figlia perché io la rispetto ma soprattutto la amo !!! E' a lei che ho fatto quella promessa ed intendo mantenerla>> controbatté Andrew

<< Si queste possono essere valide argomentazioni ma mia figlia merita di più e, a questo punto acconsentirò alla richiesta di Ser William Warwick , è uno dei cugini del re così che la mia famiglia trarrà di sicuro molti vantaggi da questa unione >>

"Come può fare questo a sua figlia , farla sposare con un uomo di 40 anni più grande , no non posso permetterglielo "

<< Comunque se cambi idea fammi sapere , il principe vuole avere il suo esercito a Londra tra un mese esatto e io mi devo recare dagli altri lord per ottenere i loro uomini >> Ser Edward si alzò e si stava dirigendo verso la porta quando

<< Aspettate, accetto la vostra proposta potete dire al principe che avete trovato la sua guardia del corpo . Ma badate bene non lo faccio né per voi né per me stesso ma per Rachel >>

<< Molto bene sei stato ragionevole >>

<< Tutto ciò però ad una condizione !!! >>

<< Sentiamo >>

<< Tra una settimana annuncerò il mio fidanzamento con vostra figlia e appena ritornerò dalla Francia la sposerò !!! >> e guardandolo negli occhi allungò la mano destra per siglare l'accordo

<< Va bene Andrew hai la mia parola >> e Ser Edward strinse la mano che il ragazzo gli protendeva

 

 

* * *


 

<< Bé io vado a letto, buona notte >> disse Rachel subito dopo aver cenato , entrata nella sua camera si slegò i capelli che le ricaddero sulle spalle ad un tratto qualcuno bussò alla sua porta .

<< Chi è ?? >> domandò sperando che fosse Andrew

<< Sono io Rachel posso entrare ?? >> era lui , la sua voce l'avrebbe riconosciuta fra tante, la sua voce dolce e affascinante , ed avvicinatasi alla porta la aprì

<< Ti disturbo ?? >> era bellissima con quel vestito celeste , era rimasto folgorato nel vederla nella sala , i suoi capelli erano sciolti come quella volta nel bosco ed adesso lo stava osservando con quei suoi bellissimi e dolcissimi occhi .

<< So che in questi giorni mi sono comportato da vigliacco e ti chiedo .... Vuoi fare un giro nel giardino insieme all'uomo più stupido sulla faccia della terra!! >> le chiese guardandola negli occhi

<< Si accetto molto volentieri >>

<< Bene >> ed allungando il braccio sinistro , lei l'afferrò saldamente stando attenta a non urtagli il polso steccato .

Scesero le scale ridendo e scherzando e tutti i servitori si stupirono di rivederli di nuovo uniti.

<< Prego >> la invitò Andrew aprendo un cancello di ferro battuto che portava al giardino .Pochi mesi prima dell'arrivo di Rachel Andrew aveva fatto in modo che il giardino assomigliasse a quello di Lady Isabell in modo tale che la ragazza non sentisse la mancanza di casa .

<< Finalmente posso vedere il tuo giardino >>

<< Tu sei la prima a vederlo che ne pensi ??? >>

<< E' stupendo mi ricorda quello di mamma!! >> il giardino era enorme , al centro vi era anche una piccola fontana e tutt'attorno crescevano rose , margherite etc mentre in una piccola zona vi era ricreato un piccolo bosco con pini, faggi, tassi ed altri arbusti ad alto fusto.

<< Era questo il mio obbiettivo, farti sentire a casa, adesso parliamo seriamente ...... >> e guardandola negli occhi le prese le mani e disse:

<< Rachel .. ricordi cosa ti ho promesso 4 anni fa, nel giardino di tua madre? >>

Lei non rispose semplicemente annuì, il cuore batteva a mille, le gambe non la sostenevano più e la mente cercava di memorizzare faticosamente ogni singolo parola che Andrew pronunciava .

<< Bene , oggi ho deciso che quella promessa deve essere mantenuta ... >> continuò facendo un lungo respiro profondo.

<< ....Rachel quel triste giorno di 4 anni fa sei stata la luce nell'oscurità , mi hai curato sia nell'anima che nel corpo , ogni giorno passato accanto a te mi ha fatto capire cosa vuol dire essere in paradiso . Nessuno potrà mai capire quant'è stato difficile starti accanto quando il mio unico pensiero era di scappare con te in un posto dove nessuno ci avrebbe separato ..... TI AMO Rachel e desidererei tanto che tu diventassi la madre dei miei figli .... So che sono stato avventato ma non sei costretta a darmi una risposta adesso . Qualunque sarà la tua decisione sarò sempre al tuo fianco e quando ....>> ma Rachel posandogli un dito sulle labbra lo interruppe .

<< La mia risposta te la posso dare anche subito >> e mettendosi sulle punte si avvicinò al suo viso e lo baciò.

<< Immagino che questo sia un sì >> le domandò Andrew guardandola negli occhi .

<< Perché stai piangendo?? >> scostandole una ciocca di capelli dal viso

<< Credevo che non mi avresti mai più parlato dopo quello che era successo l'altro giorno e adesso mi ritrovo qui con te a progettare il nostro futuro insieme >>

<< Vieni qui >> le disse Andrew cingendole la vita con le sue braccia possenti

<< TI AMO Andrew >>

<< TI AMO Rachel >> e continuarono a baciarsi fino a quando stanchi e sconvolti da tante emozioni andarono a dormire.

Era appena l'alba Rachel aprì piano piano la porta ed entrò camminando in punta di piedi nella camera di Andrew , era sdraiato a pancia in sù , Rachel provò un certo imbarazzo a vederlo a torso nudo , non era come lo ricordava adesso i pettorali erano ben sviluppati e gli addominali scolpiti .

"Allora i greci avevano ragione Adone esiste e tra non molto diventerà mio marito " solo una cosa deturpava quel corpo perfetto una cicatrice che lasciava una lunga striscia bianca dove un francese tanti anni fa lo aveva ferito.

Avvicinatasi ad Andrew cominciò ad accarezzargli i capelli e poi gli diede un piccolo bacio a fior di labbra.

 

<< Buongiorno Amore Mio !!!Dormito bene ?? >>

<< Se ci fossi stata tu sarebbe stato perfetto >> le rispose Andrew e messosi a sedere le prese il viso tra le mani e la baciò. << Papà già se ne è andato >> lo informò Rachel

ricambiando il bacio . << Bene !!! Oggi se volete tu e tua mamma potete stare insieme mentre io aiuto gli operai >> .

 

 

 

-2 settimane

 

<< Oggi popolo di Durham desidererei che voi vi uniste alla gioia del nostro signore Andrew che , aggiungerei finalmente, ha chiesto la mano di Lady Rachel >> disse il consigliere John dal balcone del palazzo rivolta alla folla che si era radunata per festeggiare il lieto evento. John proseguì << La data è da concordare !! Bevete e danzate oggi è un giorno di festa >>

<< Piccola mia che gioia, lo sapevo che prima o poi sarebbe accaduto ! >> disse emozionata Lady Isabell abbracciando la figlia.

<< Farete scintille >> continuò Albert abbracciando Andrew << Adesso sarai veramente mio fratello >>

apostrofò Albert sorridendo ai due promessi sposi .

<< Grazie papà , ti voglio bene >>

<< Se tu sei contenta lo sono anche io >> e Ser Edward abbracciò la figlia .

<< John avvisa la mia gente che stasera sono tutti invitati al nostro banchetto >>

<< Subito mio signore >> e uscito si diresse verso la piazza .

<< Noi usciamo , vi lasciamo soli >> disse Lady Isabell trascinando con se Ser Edward ed Albert.

<< Finalmente soli >> disse Andrew rivolto a Rachel

<< In questi giorni sono stato molto impegnato ma adesso voglio fare le cose come si deve >> ed inginocchiatosi<< Rachel Connor vuoi diventare mia moglie ?? >> uscendo dalla tasca destra un anello d'oro con un turchese incastonato al centro << era l'anello di fidanzamento di mia madre ed adesso lo dono alla donna che amo >> Rachel allungò la mano sinistra e lui le infilò l'anello nell'anulare , dove sarebbe rimasto per sempre

<< Si lo voglio !! >> e subito dopo suggellarono questa promessa con un lungo bacio

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Capitolo 4
*** Au revoir mon amour ***


Aurevoir moun Amour

 

 

- 5 giorni

 

Il sabbioso campo d'addestramento era deserto, Andrew aveva congedato i suoi uomini dopo i faticosi allineamenti ai quali li aveva sottoposti. Prima della sua partenza voleva verificare che i suoi uomini fossero pronti per un'eventuale attacco nemico; le frontiere anglo-scozzesi non erano più sicure e lui doveva garantire l'incolumità di tutti i suoi sudditi soprattutto di Rachel.

Solo lui continuava ad allenarsi giorno e notte in attesa di imbarcarsi per la Francia; nonostante il suo snervante allenamento trovava sempre un po' di tempo da dedicare a Rachel: una passeggiata a cavallo o semplicemente trascorrere l'intero pomeriggio in quel piccolo bosco poco fuori il castello di Durham dove alcune settimane prima, sotto l'enorme albero, aveva assaggiato per la prima volta le labbra pure, dolci, angeliche e desiderate di Rachel che finalmente poteva stringere tra le sue braccia.

Ancora non le aveva detto della sua partenza imminente ma cercava di imprimere nella sua mente ogni singolo istante che trascorreva con lei e tentava in tutti i modi di trovare le parole giuste per dirle della sua partenza.

<< Andrew adesso basta !!!! Ti sei allenato abbastanza!! >> rimproverò Albert arrivando nel campo e trovando suo futuro cognato intento a tirar fendenti ad un povero manichino di paglia, che ad ogni colpo di Andrew ondeggiava violentemente perdendo enormi ciuffi di paglia.

 

 

Andrew il giorno del fidanzamento aveva raccontato ad Albert del suo accordo con Ser Edwar; Albert era rimasto sconvolto dal racconto di Andrew:

<< Questo si che è un ricatto bello e buono, mio padre ti tiene in pugno. Devi fare qualcosa ...Devo fare qualcosa! >>

<< No Albert dove stai andando! >> gli urlò contro Andrew afferrandolo per la casacca << Tuo padre vuole solo il meglio per Rachel e se per averla per sempre al mio fianco devo andare in guerra lo farò. Ti ho detto tutto questo perché desidero che qualcun'altro oltre a me e tuo padre sappia di questo accordo, e l'unico del quale mi fido sei tu >> poi posandogli una mano sulla spalla << Se in Francia mi succedesse qualcosa voglio che tu e tua sorella ereditiate Durham e tutte le mie proprietà, ho già consegnato una lettera con le mie ultime volontà a John ed inoltre ... te lo chiedo da fratello a fratello … fa sposare Rachel con un uomo che la ami e la rispetti, non ti chiedo altro >>.

Il discorso di Andrew aveva profondamente colpito Albert che solo in quel preciso momento comprese appieno i profondi sentimenti che legavano Andrew a sua sorella.

Quello stesso giorno il giovane aveva chiesto ad Andrew di poterlo accompagnare in Francia

<< Così potrò proteggerti Andrew e dimostrerò il mio valore >>

<< No Albert , per me è già un grosso sacrificio andarmene da qui e poi come tuo futuro signore ti ordino di proteggere tua sorella >>

 

 

<< Basta allenarti Andrew o mi costringi a venire con te in Francia >> disse Albert cercando di convincere l'uomo.

<< Mi sa che per oggi può bastare >> disse Andrew sorridendo ed asciugandosi il sudore con una tovaglia .

<> disse Albert disgustato

<< Prima o poi anche tu ti innamorerai, e tutto ciò ti sembrerà normale >>

<< Si si >> rispose Albert scettico

<< Allora io vado nel mio studio !!! Ci vediamo per cena >> e si diresse verso il palazzo il quale sembrava una vera e propria reggia, grazie ai doni che i nobili vicini aveva portato ai futuri sposi.

L'unica stanza che era rimasta intatta era lo studio, Andrew avvicinatosi alla libreria ne prese un libro vecchio e impolverato. Aperta la prima pagina trovò una dedica che aveva già riletto una decina di volte e che ogni volta lo rattristava molto e diceva :

 

Caro Hector , Oggi è il giorno più felice della mia vita , tra 7 mesi diventerai di nuovo papà , scusa se non te l'ho detto prima ma volevo esserne certa . Sono sicura che sarà un maschio e lo chiameremo Andrew . Je t'aime, mon amour,

nous serons ensemble pour toujours .Ti regalo questo libro così saprai che cosa ti ho scritto e quando sarai diventato bravo potrai parlarmi in francese , la lingua dell'amore .

Per Sempre Tua Elisabeth

 

Che bella scrittura, aveva ragione Lady Isabell quando mi parlava di te, Mamma. Adesso lo userò io il regalo che hai fatto tanti anni fa a papà" pensò Andrew sedendosi sulla sedie ed incominciando a ripassare tutte le parole che durante il suo "soggiorno" in Francia gli sarebbero servite. Suo padre quand'era ragazzino gli aveva fatto studiare il francese da un monaco francese che viveva a Canterbury quindi era molto avvantaggiato .

 

Rimase ore ed ore ad apprendere tutto ciò che poteva fino a quando stanco si diresse verso la stanza di Rachel .

<< Toc toc posso entrare >>

<< Si certo >> ed entrato la vide in tutto il suo splendore , era bellissima ed avvicinatosi a lei la baciò

<< Andrew non respiro più !!>> lo avvisò Rachel ed immediatamente lui si fermò

<< Questi sono per te >> e le porse un bellissimo mazzo di rose << Un mazzo di rose per l'amore della mia vita >>

<< Non dovevi , ma io non ho niente da darti >>

<< Mi basta il tuo amore! Mi ami ??? >> le domandò Andrew guardandola negli occhi

<< Questa è una domanda molto difficile >> gli rispose Rachel mostrandosi pensierosa << Direi di Si >>

ed incominciò a baciarlo ..

 

<< BASTA che schifo , risparmiatevi un pò per la prima notte di nozze. Non voglio diventare zio così presto >>li interruppe Albert sporgendosi dalla porta che Andrew incurante di tutto e di tutti aveva lasciata aperta .

<< Abituatici !!!diventerai Zio molto presto !! >> gli rispose ridendo Rachel

<< E anche di molti nipoti !!! >> lo avvisò Andrew

<< Basta basta mi arrendo , ero venuto ad avvisarvi che giù aspettiamo solo voi per cenare >> .

<> ed Andrew cominciò a baciare Rachel

<< Me ne vado >> e di corsa Albert si dileguò .

I due innamorati rimasti soli risero di cuore .

<< Ser Edward quanto impiegherò per arrivare a Londra?? >> domandò Andrew al suo futuro suocero

che era seduto accanto al camino dopo aver cenato con la moglie ed i figli che già si erano ritirati nelle loro stanze

<< Direi 4 giorni !!! Intendi partire domani ?? >> gli domandò Ser Edward incuriosito .

<< Dopodomani , non l'ho ancora detto a Rachel >>

<< E cosa stai aspettando ?? >>

<< Volevo trascorrere più tempo possibile con lei, so che per alcuni mesi non la vedrò !!! >> gli confessò Andrew

<< Ti preoccupa la sua reazione ?!?! >>

<< Si !!!voi la conoscete, devo trovare le parole giuste per dirglielo >>

<< Tieni ... questa è la lettera che devi presentare una volta arrivato a Londra ,chiedi di Ser Henry Carlisle lui ti condurrà direttamente dal principe >> e gli porse una lettera con impresso il sigillo reale.

<< Grazie Ser Edward >>

<< Chiamami Edward , adesso sei veramente mio figlio!! >>

<< Ne sono onorato , buona notte >>

<< Buona notte e buona fortuna per domani >>

 

 

Il mattino dopo Andrew si allenò questa volta insieme ad Albert. Poi dopo un paio d'ore tornò nel suo studio dove lesse e rilesse il libro di suo madre fino a quando Racheal lo chiamò per pranzare .

<> gli propose Rachel appena terminarono di cenare

<< Si potrebbe essere una buona idea >> le rispose Andrew mentalmente assente, infatti stava riflettendo su come annunciare a Rachel la sua partenza.

<< Andrew devi dirmi qualcosa ??? >> disse Rachel prendendo il suo viso tra le mani e guardando dritto negli occhi “Cosa mi stai nascondendo amore mio?...”. I pensieri di Rachel vennero interrotti dalla mano di Andrew che stringo la sua la condusse fuori la sala principale, verso il giardino.

Andrew si accomodò sul bordo della fontana rotonda, che occupava il centro del giardino, invitando Rachel a fare altrettanto.La luna rischiarava con la sua fioca luce tutto il giardino e il volto di Andrew era illuminato perfettamente tanto che Rachel riuscì a vedere che era accigliato.

<< In effetti devo dirti una cosa molto importante .... il principe Edward ha organizzato un esercito per attaccare Parigi ed io andrò con lui, sarò la sua guardia del corpo … >> le confessò Andrew tutto d'un fiato

<< Perché?? dimmi che motivo hai di andare a combattere !! la tua gente ha bisogno di te e poi non puoi ordinare ai tuoi uomini di andare in Francia per morire ... >> gli urlò Rachel alzandosi in piedi

<< I nostri soldati resteranno qui, ci andrò solo io ... il principe mi ha affidato quest'incarico ed io sono fedele alla famiglia reale. Ho già preso la mia decisione non riuscirai a farmi cambiare idea, partirò domani >> le disse Andrew senza guardarla negli occhi non avendone il coraggio; stava rompendo la promessa più importante di tutta la sua vita, stava distruggendo con le sue stesse mani tutto quello che negli anni passati aveva creato.

<< Domani !!! no così presto !!! Andrew se vai in Francia non te lo perderò mai !!!!Mi hai fatto una promessa ricordi !!!!!! >>

<>

<< No no >> e Rachel cominciò a piangere

<< Rachel amore mio ti prego cerca di capire >> e si avvicinò per abbracciarla. Andrew stava commettendo il più spregevole dei peccati … un'angelo piangeva a causa sua, Rachel soffriva per causa sua … lui era la causa delle sue lacrime.

<> e dimenandosi riuscì a liberarsi dalla sua presa e scappò, lasciandolo solo con i suoi pensieri.

Rachel perdonami ma ho dovuto farlo... Perdonami”

La notte era trascorsa molto lentamente per Andrew che riuscì ad addormentarsi solo poco prima che la luce dell'alba che filtrava dalla finestra lo colpisse dritto agli occhi

<< Mio signore sveglia, sono venuto ad aiutarvi >> e John aprì la porta seguito da due paggi che portavano l'armatura ...

Dopo una ventina di minuti

<< Mio signore , siete uno spettacolo !! Un vero cavaliere, come quello delle ballate >>

<< Grazie >>

Andrew appariva maestoso nella sua armatura da guerra, sull'usbergo era inciso lo stemma mi famiglia con l'aggiunta di un cuore con dentro una R sulla parte sinistra: così avrebbe portato Rachel sempre con sé; anche sul mantello era riportato il cavallo bianco che si impennava sullo sfondo azzurro.

La spada era allacciata al fodero, un piccolo coltello era stato posizionato dentro lo stivale destro come ultima risorsa in battaglia, in mano Andrew teneva l'elmo .

Uscito dalla sua stanza si diresse in chiesa dove pregò e scendendo nella cripta rese omaggio a suo padre e suo fratello"Papà spero che tu adesso sia orgoglioso di me, faccio tutto questo per il futuro del nostro casato " pensò guardando il sarcofago di suo padre un'enorme rettangolo di marmo dove era inciso il suo nome, la sua data di nascita e di morte, tutto attorno scene di battaglia e tornei tra cavalieri ed infine l'enorme stemma dei Bennett, poi si avvicinò a quello di suo fratello simile a quello del padre ma con l'aggiunta di un'incisione: AL MIO FIGLIO PREDILETTO ."Hector, sono stato sempre invidioso, tu avevi l'amore di papà ed adesso voglio chiederti scusa per quello che non ho mai avuto il coraggio di dirti TI VOGLIO BENE fratellone, ti prego da lassù proteggimi "

Non lontano dalla tomba di Hector si trovava quella di Lady Elisabeth , Andrew non aveva mai osato avvicinarsi ma nonostante ciò la tomba era ancora adornata con molti fiori freschi segno che la popolazione di Durham non aveva dimenticato la sua signora; il sarcofago riprendeva i lineamenti del suo corpo ma sopratutto del suo viso solo così Andrew aveva scoperto com'era sua madre poiché suo padre dopo la sua morte si era assicurato che tutti i dipinti che la raffiguravano fossero distrutti tranne uno che teneva nella sua camera e che fu bruciato dopo la sua morte come era stato scritto nelle sue ultime volontà .

Andrew finalmente aveva trovato il coraggio di avvicinarsi e toccare il volto di quella donna che era stata strappata così presto dalla vita lasciando il suo bimbo appena nato alle cure di un padre che non lo avrebbe mai saputo amare. Ma Andrew non la incolpava di tutto ciò ed inginocchiatosi:"Ciao Mamma perdonami se in questi anni non sono mai venuto a portarti un fiore. Amo Rachel e sono disposto a fare di tutto per lei , falle capire che tutto ciò lo faccio per noi. Sarei disposto a scappare con lei pur di non andare in guerra ed infrangere la promessa che le ho fatto , ma poi cosa ci riserverebbe il futuro ?? perderei i miei beni e saremmo dei fuggiaschi perché Ser Edward non permetterà che sua figlia scappi con un uomo come me !! Ti affido Rachel , proteggila da ogni avversità ed una volta sposati , ti prometto che alla prima bambina che nascerà le daremo il tuo nome !!”

Andrew uscì dalla cripta speranzoso che tutto ciò che aveva chiesto sarebbe stato esaudito, raggiunse l'enorme piazzale antistante il palazzo e ad accoglierlo vi era tutto il popolo di Durham preceduto da Ser Edward, Lady Isabell ed Albert, di Rachel non c'era traccia, scoraggiato disse al popolo << Affido il castello a Lady Rachel e suo fratello , loro lo governeranno rettamente in mia assenza !! >> avvicinatosi a Lady Isabell l'abbracciò e le sussurrò all'orecchio << Fate compagnia a Rachel, vi prego non lasciatela mai da sola !!>> la donna abbracciandolo visibilmente commossa gli disse che lo avrebbe fatto, Andrew si voltò verso Albert lo abbracciò e gli disse :

<> ed infine strinse la mano di Ser Edward che lo guardava soddisfatto .

Andrew si avvicinò a Midas che indossava anche lui l'armatura e il drappo con lo stemma dei Bennett , stava per montarvi quando ....

<< Andrew aspetta !!! >> lo implorò Rachel con le lacrime agli occhi . << Non volevo che il nostro ultimo ricordo prima della tua partenza fosse un litigio, non riesco a capire ciò che stai facendo, ma TI AMO e questo giustifica tutto >>. Andrew la guardò attentamente intrecciando le mani di Rachel con le sue << Rachel, ritornerò molto presto, forse un giorno ti spiegherò perché ho dovuto farlo, ogni volta che guarderai quell'anello pensami>> e la baciò ...

<< Tieni questo è per te !! >> e Rachel levatosi il velo celeste che le copriva i capelli glielo mise al collo come sciarpa ...

Salito a cavallo Andrew indossò l'elmo e guardando Rachel che continuava a piangere le disse :

<< Au revoir , moun amour !! >> e voltato Midas uscì dal castello di Durham diretto verso Londra .

"A presto Amore Mio , ti aspetterò ... ed una volta finita questa maledetta guerra, staremo insieme per sempre nessuno ci separerà mai " pensò Rachel mentre vedeva allontanarsi dal castello il suo primo ed unico amore ....Andrew.

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Capitolo 5
*** Londra ***


Ringrazio di cuore tutti coloro che stanno leggendo il mio "romanzo", erano anni che tenevo questo lavoro chiuso in un cassetto. Finalmente ho avuto il coraggio di pubblicarlo e vedere persone che lo leggono mi rende fiera di me stessa e delle mie passioni.Grazie da Desy

Londra

 

 

 

Andrew adesso cavalcava da solo verso Londra, sia Albert che John si era offerti di accompagnarlo ma lui aveva preferito intraprendere il viaggio in solitaria.

Era la prima volta che visitava Londra, suo padre da piccolo gli aveva raccontato di come fosse una città fantastica, sorta sulla riva settentrionale del Tamigi era collegata alla riva opposta da un unico e grande ponte il "London Bridge", per il resto il fiume rimaneva un'importante via fluviale per il commercio soprattutto con le altre città vicine come : a nord Cambridge dove Andrew aveva sentito che ci fosse una delle più importanti università d'Europa, Brighton e Dover a Sud ed altre piccole cittadine nelle zone limitrofe. Solo adesso riusciva a capire perché fosse stata scelta come capitale del regno, era maestosa, unica nel suo genere.

«Buon uomo dov'è il palazzo reale ??» domandò Andrew ad un medicante seduto sulla strada che protendeva una mano verso i passanti supplicandoli per qualche moneta.

«Dopo il mercato, lo vedrà subito mio signore» lo informò l'uomo ed Andrew per ringraziarlo gli diede una moneta.

Entrato nel mercato trovò molte bancarelle con gente che vendeva di tutto, spezie, stoffe, dipinti, carne, verdura. Nonostante non fosse un bel periodo per l'Inghilterra a causa delle spese per l'esercito la gente, soprattutto quella più ricca non rinunciava ad un vestito di seta o ad un bell'arazzo fiammingo.

"Invece di aiutare i nostri uomini che sono costretti a saccheggiare i villaggi per potersi sfamare, questa gente compra cose inutili " pensò disgustato Andrew vedendo una signora che in una bancarella di vestiti continuava a scegliere un paio, con somma gioia del mercante.

"Prima di presentarmi al principe sarà meglio darsi una ripulita "

«E tu Midas hai bisogno di riposarti !!» disse accarezzando la criniera di Midas, il quale contento della carezza nitrì.

[Al cervo bianco] lesse sudi una lastra di pietra sul muro di una casa, da dentro proveniva molto frastuono. "Deve essere una locanda " e smontato da cavallo, legò le briglie ad un palo ed entrò; la taverna era un'enorme sala occupata da una ventina di tavoli pieni di boccali di birra e piatti ricolmi di cibo, dietro il bancone un uomo calvo e senza alcuni denti serviva gli avventori.

«Prego...Che cosa posso fare per voi ???» disse l'oste pulendo alcuni boccali con un panno sudicio che teneva appoggiato sulla spalla.

Ora che Andrew lo guardava da vicino l'uomo aveva un aspetto inquietante:il viso era completamente ricoperto da innumerevoli cicatrici biancastre e pustole, segno che in giovane età era riuscito a sopravvivere a quella malattia mortale che i cerusici chiamavano vaiolo; le folte e spesse sopracciglia, che si congiungeva al di sopra di un enorme naso a patata, davano all'uomo un'espressione severa e corrucciata.

«Desidererei avere una camera per stanotte e un posto nella stalla per il mio cavallo »

«Moccioso!!!! Dove cavolo sei finito, scansafatiche!!» urlò in direzione di un giovanetto che faceva avanti e indietro nei tavoli con dei boccali di birra.

«Mi dica Signor Arthur !!!» disse il ragazzo salutando Andrew e posando i boccali vuoti. Purtroppo un dei boccali scivolò dalla mani del ragazzo frantumandosi per terra in una decina di cocci.

«Non sai fare niente !!! Ricordati che sei qui solo perché l'ho promesso a quella sgualdrina di tua madre prima che tirasse le cuoia … Ti prego fratello prenditi cura di lui … dovevo lasciarti lì con lei, porti solo guai !!» ed afferrando per la maglia il ragazzo che nel frattempo stava cercando di pulire il disastro continuando a scusarsi, lo fece rialzare e lo spinse lontano dal bancone.

« Forza accompagna il cavaliere in camera e poi porta il suo cavallo alla stalla. Poi noi due facciamo i conti» disse l'oste congedandosi da Andrew ad andando ad accogliere altri clienti appena arrivati.

«Signore seguitemi !!» e lo condusse al piano di sopra dove si trovavano una decina di camere sa letto. Il ragazzo si fermò nell'ultimo porta ed apertala invitò Andrew ad entrare «Ecco questa è la vostra stanza, se volete vi porto dell'acqua per lavarvi e una bella coscia di pollo con delle patate accompagnati da un bicchiere di birra »

«No la birra no preferirei un po' d'acqua, comunque grazie mi faresti un grosso favore» il ragazzo fece un cenno con la testa ed uscì dalla camera chiudendo la porta. Andrew incominciò a levarsi l'armatura e l'appoggiò su di una sedia, si era sdraiato quando il ragazzo chiedendo il permesso aprì la porta ed entrò con una brocca d'acqua e un piatto con pollo e patate.

«Ragazzo come ti chiami? »

«Arthur Signore »

«Grazie Arthur se domattina mi sveglierai presto, ti darò qualche moneta»

«Vi ringrazio mio Signore, ma lo zio non vuole che io tenga per me le mance che mi danno i clienti; Lei è troppo buono mio signore, lo farò comunque ... Cavaliere, vi posso fare una domanda?»

«Certo dimmi » lo incitò Andrew incominciando a mangiare

«Voi partirete per la Francia?»

«Si partirò insieme al principe »

«Quindi siete un pezzo grosso! quanto vorrei essere anche io un cavaliere...ma purtroppo non succederà mai, passerò la mia intera vita a fare lo sguattero correndo a destra e a manca » gli confessò Arthur trattenendo a stendo il pianto.

«No sono solo un cavaliere che avuto una buona offerta che non poteva rifiutare..Conosci il castello di Durham, si trova al confine con la Scozia »

«Si certo »

«Io sono il signore di quel castello, se vuoi puoi venire a vivere da noi, quando arriverai là chiedi di Lady Rachel e dille che ti manda Andrew Bennett »

«Grazie mio Signore... non so come ringraziarvi!!!»

«Ne sono contento domani mattina ti darò una lettera da consegnare a Lady Rachel, se partirai domani mattina arriverai tra un paio di giorni ».

«Va bene mio signore !!! adesso vi lascio solo » e prima di uscire fece un sorriso sincero ad Andrew che finito di mangiare, aprì la borsa che teneva con se ed estratte carta, penna ed inchiostro, cominciò a scrivere la lettere che sarebbe arrivata a Rachel tra alcuni giorni.

 

 

«Mio signore, mio signore sveglia !!!!» lo incitò Arthur bussando alla porta, Andrew aveva dormito proprio bene, si sentiva rilassato e pronto ad incontrare il principe.

Andrew aperta la porta si trovò davanti Arthur il quale gli sorrideva tenendo tra le mani una bacinella ed una brocca piena d'acqua; nonostante l'enorme sorriso Andrew notò immediatamente una grande macchia violacea sulla guancia destra del ragazzo.

«Entra dentro» facendo cenno di entrare «Posali sul tavolo».

«Dormito bene?»

«Si grazie... e quello » chiese indicando la guancia «è stato ... »

« Mio zio » disse Arthur interrompendo Andrew « L'aveva detto che me l'avrebbe fatta pagare, anzi mi è andata molto bene, di solito quando c'è anche mio cugino Neil mi finisce peggio»

«Stai tranquillo, tieni questi sono per te, a Durham sarai un uomo piccolo; Lady Rachel ti troverà un piccolo lavoretto al castello ed una stanza dove dormire» lo informò Andrew consegnandogli delle monete ed una missiva con impresso lo stemma dei Bennett

«Questa appena arrivato consegnala a Lady Rachel»

Andrew indossò l'armatura aiutato da Arthur, si legò il cinturone alla vita e si mise l'elmo sottobraccio. Sceso al piano inferiore pagò all'oste quanto gli spettava e si diresse verso le stalle seguito dal giovane.

«Midas ti sei riposato ??» domandò a Midas

«Arrivederci Mio Signore a presto !!! La consegnerò immediatamente, partirò subito dopo di lei, Buona Fortuna, che Dio la benedica » gli disse Arthur che seguitolo fino all'uscita della stalla dopo un paio di secondi era già in cammino per raggiungere il più vicino carro che lo avrebbe condotto a destinazione.

Andrew spronò Midas ad avanzare in direzione del palazzo «Sébastien Oggi conosceremo il principe ».

Non fu difficile trovare il palazzo reale, più che un palazzo sembrava una grande fortezza piena di torri e feritoie, la prima parte del castello costituita dalla "Torre Bianca" era stata eretta nel 1078 su ordine del normanno Guglielmo il Conquistatore che sbarcato ad Hasting nel 1066 aveva rivendicato il trono inglese allora in mano al sassone Arnold, dopo averlo sconfitto fece deporre tutti i nobili sassoni e insediò nei vari castelli alcuni dei suoi uomini di fiducia; uno di questi era Sébastien Bènet, un lontano antenato di Andrew, il quale avendo combattuto al fianco del “Conquistatore” era stato ricompensato con una delle tante contee del Northern.

 

La vista della “Torre Bianca” aveva riportato alla mente una delle tante serate passate al castello ascoltando insieme a Hector, il padre che raccontava la storia del loro casato: di come Sébastien ,figlio cadetto dei Bènet di Lesson, una volta insediatosi a Durham avesse deciso di rendere il suo nome più inglese trasformandolo in Bastian Bennett; fin da subito Bastian aveva cercato di ottenere l'appoggio dei suoi sudditi per lo più sassoni, arrivando a sposare Kendra Haines la primogenita del precedente signore di Durham.

«Quindi noi abbiamo sangue francese» aveva affermato Hector meravigliandosi di quella scoperta

«Forse i primi Bennett si, ma nelle vostre vene scorrere solamente sangue inglese … e quando vi sposerete continuerete il desiderio che volevo poter realizzare con vostra madre: Avere tanti figli e figlie e far diventare la casata dei Bennett la più importante d'Inghilterra.»

«Io diventerò il signore di Durham e tanti altri castelli» aveva affermato risoluto il piccolo Andrew

«Non dire stupidaggini, io sarò il prossimo signore di questo castello, diglielo papà »

«Ha ragione Hector, Andrew tu sei il secondogenito non governerai mai Durham! Quando sarai abbastanza grande ti troverò una moglie con una buona dote e se sarai fortunato potrai gestire i suoi possedimenti»

«Uffa non è giusto»

 

Assorto nei suoi ricordi Andrew non si era accorto di essere giunto in prossimità del portone d'ingresso del castello dove due soldati con le lance gli ostacolavano il cammino.

«Sono Ser Andrew Bennett signore di Durham vorrei parlare con Ser Henry, ecco questa è la lettera di presentazione » e consegnò la missiva che gli aveva dato Ser Edward poco prima della partenza.

«Un attimo, lo vado a chiamare » ed il soldato entrò a palazzo

«Se vuole mio Signore può lasciare il cavallo lì dentro sotto la tettoia starà all'ombra » gli suggerì l'altro soldato facendolo passare

«Grazie » ed smontato «Midas sistemati là sotto » indicandogli la tettoia, Midas prontamente eseguì l'ordine del suo cavaliere, lasciando basito il soldato.

«L'ha addestrato bene, è un ottimo cavallo da guerra, complimenti »

«Grazie » gli disse Andrew sistemandosi il mantello che nello scendere da cavallo si era girato tutto.

Dopo qualche minuto d'attesa dal portone uscì il soldato di prima seguito da un cavaliere, alto e magro, con capelli e folta barba bionda e occhi castani che all'incirca doveva avere una quarantina d'anni.

"Deve essere Ser Henry " pensò Andrew avvicinandosi e allungando la mano destra

«Piacere sono Ser Henry Carlisle ma, voi potete chiamarmi semplicemente Henry, un amico del principe» e i due si strinsero la mano

«Mi chiamo Andrew Bennett sono il signore di Durham, il futuro genero di Ser Edward Connor di Northallerton»

«Si, si vi stavamo aspettando, venite il principe è impaziente di conoscervi » e lo condusse all'interno dell'enorme palazzo. Andrew e Ser Henry arrivarono al primo piano dove si trovavano le camere dei fratelli e delle sorelle del principe e salito un'ulteriore piano raggiunsero la porta che conduceva allo studio privato del principe.

«Aspettate qui » gli suggerì Ser Henry ed entrò nella stanza.

«Edward Ser Andrew Bennett è arrivato !!» lo informò Ser Henry facendosi sentire perfino ad Andrew che era dietro la porta

«Fallo entrare Henry !!» e Ser Henry aprì la porta, Andrew entrando si trovò di fronte ad un giovane ragazzo di 16 anni con capelli e occhi neri, era molto altro per la sua età e ben piazzato segno che altezza e costituzione doveva averle ereditate dal padre così come il portamento regale; era vestito con pantaloni e giustacuore rossi con il blasone del principe di Galles, suo titolo nobiliare, sulla giacca all'altezza del petto era disegnato uno scudo diviso in 4 parti dove si alternavano i gigli dorati su sfondo blu della Francia e tre leoni d'oro su sfondo rosso simboli dell'Inghilterra; Ser Edward gli aveva spiegato che il principe affermava di essere il legittimo erede al trono di Francia oltre a quello inglese, e quello stemma rappresentava tutta la sua ambizione di unire Francia ed Inghilterra in un' unico grande regno.

«Mio signore è un'onore conoscervi !!» confessò Andrew inginocchiandosi

«Su alzatevi, ormai nessuno a corte si inginocchia davanti ad un membro della famiglia reale, vedo che vostro padre vi ha insegnato molto bene le regole della cavalleria, un punto a vostro favore Andrew »

«Grazie mio signore »

«Henry, mi lasceresti solo con Andrew ???» e Ser Henry chinando il capo uscì dallo studio chiudendo la porta.

«Ser Edward mi ha parlato molto bene di voi, mi ha raccontato di come vi ha conosciuto !!!»

«Diciamo che è stato un incontro molto particolare»

«Voi siete l'unico sopravvissuto della battaglia di New Castel upon Tyne incredibile e ditemi quanti anni avevate ?? 18-19 ??»

«No mio signore 16 !!»

«A 16 anni la vostra prima battaglia ?? ed io solo adesso mi sto apprestando ad andare in guerra »

«Mio fratello era morto 6 anni prima, e mio padre pensava che fosse l'età giusta per combattere per la prima volta !Voi siete il principe è giusto che andiate in guerra il più tardi possibile »

«Capisco, capisco...... ma adesso parliamo del tuo futuro incarico,questa è la prima volta che vado in guerra ed inoltre sono il futuro re d'Inghilterra, tu sarei la mia guardia del corpo, tutto quello che devi fare è molto semplice: se c'è da prendere una freccia o una coltellata al posto mio quello sarà il tuo compito... accetti ???»disse il principe ridendo

«Sono pronto !!!»

«Bene sapevo che non mi avresti deluso, tieni questo è per te, è il sigillo reale, fino a quando avrai questa medaglia al collo e sarai in Inghilterra nessuno potrà farti del male !!» affermò consegnandogli una collanina con una medaglia dove era inciso lo stemma reale, Andrew la prese e la mise la collanina al collo insieme alla sciarpa che gli aveva donato Rachel il giorno della sua partenza.

«E quando sarò in Francia se indosso questa medaglia cosa mi succederà ??» chiese scherzando Andrew

«Se verrai catturato non sarai ucciso ma chiederanno un riscatto, che sfortunatamente non potrà essere pagato, ti avviso prima !!»

«Mio signore quando partiamo ?» domandò Andrew impaziente, prima sarebbe finita questa guerra prima sarebbe ritornato da Rachel.

«Domani mattina all'alba, il resto dell'esercito è già partito, dovremmo raggiungere Southampton ed unirci agli otto mila uomini dell'esercito per poi salpare verso Cherbourg in Francia »

«Divertiti,bevi perché questa sera potrebbe essere l'ultima sera che trascorri in Inghilterra »

«Mio signore.. ho una donna che mi aspetta a casa e farò di tutto per rivederla almeno un'altra volta, quindi mi dispiace per voi ma questa non sarà l'ultima notte!»

« Me lo auguro per tutti noi »

 

 

 

 

«Sveglia Rachel, sveglia Stella sta partorendo !!!» le urlò Albert aprendo la porta e facendola alzare immediatamente dal letto

«Come sta partorendo !!!» disse Rachel mettendosi le scarpe e scendendo velocemente dalle scale per dirigersi nelle stalle dove la sua giumenta stava per partorire il figlio di Midas il cavallo di Andrew.

Arrivati nella stallo trovarono la cavallo a terra che non smetteva di nitrire, accanto a lei c'era lo stalliere che controllava lo stato del puledro tastandole l'addome.

«Come sta ??» domandò Rachel entrando nella stalla, legandosi i lunghi capelli in una coda, subito seguita da Albert.

«Bene mia signora, ma essendo la prima gravidanza è un pò dolorosa, questo succede anche a voi donne, non vi dovete preoccupare, ricordo la mia Jane con il nostro Giulian !!!» disse Giulian Senior che aveva sposato tanti anni fa Jane l'aiutante di Rachel.

Intanto Rachel chinatasi su Stella cominciò ad accarezzarla e a parlare dolcemente per tranquillizzarla. Dopo un'ora di travaglio nacque il piccolo puledrino, dopo neanche un minuto muoveva i primi passi con le sue piccole zampe

«Che bello, è bianco come Stella ma ha una macchia nera sul muso, sarà un ottimo stallone da grande, Lady Rachel quando voi e Ser Andrew avrete un bambino gli potreste regalare il puledro !!!»

«Bella idea Giulian mi piace » disse entusiasta Albert

«Si va bene, ma adesso dobbiamo dargli un nome...»tagliò corto Rachel

«Thor... un nome possente » propose Albert

«Si mi piace, Ciao Thor » approvò Rachel protendendo la mano verso il puledrino che dapprima diffidente dopo alcuni secondi si avvicinò a Rachel facendosi accarezzare.

«My Lady, vostra madre desidera parlare con voi!!!» la informò Alice entrando nella stalla ed osservando il puledrino «E' nato finalmente che bello !! E' un buon segno presto mia signore Ser Andrew tornerà e finalmente potrete sposarvi !!!»

 

«Ciao mamma, mi hai fatto chiamare ??» disse Rachel entrando nella stanza di sua madre che seduta su una poltrona stava cucendo la coperta nuziale di Rachel

«Si, ti piace ?» disse mostrandole il suo lavoro

«Sta venendo veramente bene Mamma !!» tutto intorno al bordo del lenzuolo erano stati cuciti alcuni motivi floreali.

«Vorrei che tu la completassi insieme a me... una brava moglie che si rispetti deve essere brava a cucire e poi da sola ci vorranno mesi per completarla »

«Si hai ragione, dimmi quello che devo fare !!» e sedutasi accanto alla madre prese gli attrezzi e seguendo le istruzioni della madre incominciò a ricamare la coperta che un giorno avrebbe ornato il suo letto nunziale.

 

 

"Andrew sei partito da soli 4 giorni ma a me sembrano un'eternità non vedo l'ora di riabbracciati e di essere per sempre tua, chissà se mi stai pensando " pensò Rachel, mentre sdraiata sul prato del giardino del castello continuava ad accarezzare e fissare l'anello che una settimana prima le aveva regalato Andrew.

"La mamma fa di tutto pur di non lasciarmi da sola, ieri con la scusa di cucire la coperta e oggi pomeriggio vuole che l'accompagni a fare una passeggiata " continuò Rachel osservando con quanta cura ed amore Andrew aveva lavorato nel giardino...

«Mia Signora un ragazzo chiede di voi !!» la informò Alice chiamandola dalla finestra del palazzo che dava sul giardino.

«Arrivo subiti » e si messasi in piedi andò verso l'ingresso.

«Albert che c'è ??» domandò al fratello incontrandolo all'uscita della sala principale

«C'è un ragazzo che vuole parlare con te !!» le ripeté Albert invitandola ad uscire fuori ; arrivata nel piazzale antistante il palazzo si trovò davanti un ragazzino molto magro e vestito di stracci che appena la vide le corse in contro

«Voi dovete essere Lady Rachel, io sono Arthur mi manda Ser Andrew Bennett» la informò chinando il capo in segno di rispetto

«Andrew.... come sta ?? vieni entra dentro » e lo condusse nel salone dove lo fece sedere ed ordinò a Jane di portare dell'acqua e del cibo.

«Sta benissimo, quando l'ho lasciato era ancora a Londra, e mi ha detto di consegnarvi questa...» e le porse la lettera, Rachel non l'aprì subito voleva farlo più tardi, da sola nella sua stanza senza che nessuno la potesse disturbare.

«Grazie, se vuoi puoi restare qui per un paio di giorni, fino a quando non ti sarai ripreso dal lungo viaggio » gli suggerì Rachel poi proseguì «Adesso scusami, ma mi ritiro nelle mie stanze, mangia e non fare complimenti. Jane dagli un impacco di erbe da mettere su quella guancia» e congedatasi salite le scale andò a leggere la lettera in camera di Andrew, era la prima volta che vi entrava dopo la partenza di Andrew, la stanza era rimasta come Andrew l'aveva lasciata e Rachel sistematasi sul letto ruppe il sigillo che chiudeva la lettera :

 

Amore Mio,

Adesso sono a Londra, ma credo proprio che dopo domani ci imbarcheremo, fortunatamente ho trovato questo ragazzo Arthur, è orfano e nella locanda dove lavora lo trattavano come uno schiavo, gli ho proposto di venire a vivere da noi .Come state ?? Stella ha partorito ?? sarà un puledro bellissimo !!!!. TI AMO questa è l'unica certezza che ho e spero che tu una volta tornato a casa tu mi possa perdonare per essermi allontanato per così tanto tempo da te. Ti penso sempre, sei nei miei pensieri ed ogni volta che sento la tua mancanza mi basta chiudere gli occhi e vederti quel giorno nel giardino quando ci siamo dati il nostro primo bacio, il tuo sorriso e le tue lacrime di gioia quando hai detto di amarmi. So sfortunatamente che non potrai rispondermi ma cercherò di inviarti un'altra lettera.... TI amo, sei la sola con la quale vorrei trascorrere l'eternità per sempre tuo

Andrew Bennett”.

 

Rachel richiuse la lettera e in lacrime se la portò a petto come se con quel gesto volesse riportare a casa il suo amato, rimase così rannicchiata sul letto a piangere lacrime amare pregando Dio affinché proteggesse Andrew durante il suo viaggio al fianco del principe, solo la notte riuscì a calmare il suo spirito che dopo un pomeriggio trascorso a piangere la fece addormentare serenamente sempre tenendo quella lettera che per lei rappresentava tutto il suo mondo.

 

L'indomani mattina Rachel che aveva trascorso tutta la notte nella camera di Andrew, raggiunse la stanza dove dormiva Arthur ed aperta piano piano la porta «Ti disturbo ??»

«No mio signore, stavo giusto andando a cercarvi»

«Ho letto la lettera di Andrew e lui desidera che tu rimanga qui con noi, non ti offriamo molto ma qui potrai vivere da uomo libero !!»

«Grazie mia Signora, voi mi state offrendo molto ed io sono pronto a servire Voi e vostro marito !!!»

«Va bene Arthur, va a parlare con John ti darà un piccolo lavoretto da svolgere».

«Vado subito !!!» e sorridendole uscì correndo dalla stanza.

 

 

***

 

Ad Andrew era stata riservata la camera accanto a quella del principe, per cominciare fin da subito il suo compito, dopo l'incontro con il principe Andrew fece un giro del castello per prendere spunti su come migliorare Durham una volta ritornato a casa, sceso al piano terra controllò Midas che si trovava nella scuderia accanto al destriero del principe e notata una piccola porticina si ritrovò all'interno del giardino della regina Filippa, il giardino era bellissimo pieno di piante e fiori che di sicuro le erano state regalate dal re durante i suoi viaggi.

Andrew si distese sull'erba e chiudendo gli occhi si lasciò accarezzare dalla leggera brezza che soffiava da Sud.

"Rachel, spero che la mia lettera ti sia arrivata, avrei voluto vedere la tua faccia mentre Arthur te la consegnava. Ti prometto che tra non molto te ne manderò un'altra, tua madre mi ha promesso che non ti avrebbe lasciata sola neanche un attimo, spero che lo stia facendo...Questa sera... potrebbe essere l'ultima nella mia terra.... ma di tutto il resto non mi importa, Tu mi tieni in vita Buona notte Amore Mio" pensò Andrew, dopo un paio di minuti si alzò ed andò nella sua camera a riposare.

Andrew passò la notte insonne cercando di ricordare tutto quello che Ser Edward e suo padre gli avevano insegnato durante questi anni, inoltre aperta la borsa che teneva poggiata su una sedia della stanza ne uscì il libro

in francese di sua madre ed incominciò a leggere e rileggere fino a quando soddisfatto del ripasso si alzò ; il sole era appena spuntato e gli uccelli incominciavano a cinguettare, nonostante fosse primavera inoltrata il cielo era nuvoloso e si preannunciava un viaggio burrascoso, Andrew uscì dalla sua stanza e scese nelle cucine. Le cucine si trovano accanto alla sala d'ingresso per consentire a servitori di accelerare i tempi di consegna del cibo, appena Andrew entrò dentro trovò un'anziana signora tutta incurvata su se stessa che cercava di accendere il fuoco

«Datemi ci penso io !!» si offrì Andrew

«Mio signore non dovete disturbarvi, è tutta colpa mia, la vecchiaia è una brutta cosa »

« Nessun disturbo, se mi posso permettere da quanti anni servite il re ??» le domandò Andrew facendole un grande sorriso e prendendo la pietra focaia che la donna teneva in mano.

«Da quando il re era ancora in fasce.... !!!» disse la signora.

«Ecco » disse Andrew dopo aver acceso il fuoco

«Grazie mio signore, siete un brav'uomo, adesso sedetevi che vi procuro un po' di pane e del burro... vi faccio fare una bella colazione !!!» e la donna si diresse verso la dispensa.

Dopo un paio di minuti tornò con due fette di pane spalmate con del burro e due salsicciotti.

«Ecco mangiate, dovete tenervi in forze, in guerra non sarete così fortunato !!» gli confessò la donna

«Grazie mille » ed Andrew incominciò a mangiare.

«Per favore potreste preparare un piatto anche per il principe??» domandò Andrew subito dopo aver mangiato l'ultima fetta di pane.

«Ma certo » ed incominciò a tagliare altre fette di pane ed ad imburrarle, poi mise il tutto in un vassoio e lo porse ad Andrew.

«Mio signore se più tardi non ci vedessimo, Che Dio vi protegga, pregherò per voi !!!»

«Grazie, ne avrò proprio bisogno !!» ed uscito dalle cucine risalì le scale e si diresse in camera del principe, arrivato lì davanti bussò ma dall'altro lato non arrivò nessuna risposta così decise di aprire la porta e trovò il principe che ancora dormiva.

"Ed io dovrei rischiare la vita per un ragazzino di 16 anni che non si accorge neanche che qualcuno si è intrufolato nella sua stanza" pensò Andrew scuotendo la testa.

«I Francesi ci attaccavo !!!!! AIUTO !!!!» gli urlò Andrew all'orecchio, il principe saltò subito dal letto

«I francesi... dove??quando??» urlò preso dal panico, appena si riprese «Ser Andrew come avete potuto fare una cosa di questa, siete pazzo !!!!»

«Prima regola.. in guerra dovete dormire con le orecchie aperte e con la spada al Vostro fianco altrimenti siete un uomo morto » gli spiegò Andrew «Ecco questa è per voi » e gli porse il vassoio con la colazione.

«Grazie non dovevate !!!» e notando che già era vestito con la giacca con il suo stemma personale e la cotta di maglia sotto gli chiese «Come mai senza armatura ???» addentando la fetta di pane

«Oggi pioverà e non voglio portare troppo peso sulle spalle,Vi lascio da solo, vestitevi tra un'ora si parte »

«Va bene, ma io l'armatura la indosso lo stesso !!» facendo uscire Andrew chiuse la porta, Andrew rimase davanti la porta e dopo un paio di minuti

«Andrew mi date una mano per favore !!!» supplicò il principe da dietro la porta, Andrew entrato trovò il principe alle prese con i lacci dell'usbergo ed avvicinatosi glieli sistemò

«Regola numero due : imparate ad allacciarvi e slacciarvi immediatamente l'armatura, se siete troppo lento a slacciarla e siete stato colpito da una freccia allora siete morto...Il metodo più veloce è questo...Rifatelo » e lasciò che il principe slacciasse ed allacciasse l'usbergo «Così ?»

«Si bravo così !!!» e porgendogli gli altri pezzi gli suggeriva i metodi migliori per indossarli velocemente, infine gli porse la spada che allacciò alla vita.

«Bene, sono pronto a partire !!» ed uscì dalla stanza subito seguito da Andrew che continuava a scuotere la testa divertito.

«Dov'è il mio destriero ???» domandò il principe all'uscita dal palazzo, davanti a lui si trovavano schierati alla perfezione i 200 cavalieri che l'avrebbero accompagnato in Francia, erano tutti i nobili che avevano risposto al suo appello ed adesso facevano parte della sua guardia, tra di loro Andrew notò Ser Henry. Dopo un paio di minuti d'attesa uno stalliere condusse davanti al principe il suo stallone baio, bardato con i leoni e i gigli.

«Sei un'incompetente » e salì a cavallo

«Midas » urlò Andrew e dalla stalla si sentì un nitrito e dopo un secondo uscì Midas trottando e si pose davanti ad Andrew che montò subito in sella, nella zona posteriore della sella Andrew aveva posizionato il sacco con l'armatura, l'elmo era allacciato all'arcione mentre ai lati vi erano le borse con i suoi effetti personali.

«Possiamo andare, in marcia !! verso Southampton ».

 

 

Durante la marcia :

«Ditemi Andrew siete un cavaliere ?? »

«No ancora no Mio Signore, tra un anno ci sarebbe stata l'investitura, come voi ben sapete si devono compiere i 21

anni !!!» disse Andrew cavalcando di fianco al principe.

«Se sarete bravo Andrew vi nominerò io stesso cavaliere, e riceverete molti onori come amico del futuro re » disse il principe risoluto

«Per me è un'onore Mio Signore »

«Chiamami Edward »

«Grazie Edward » gli rispose Andrew sorridendogli.

Si erano allontanati un paio di chilometri da Londra quando incominciò a piovere, i tuoni ed i lampi spaventavano la maggior parte dei cavalli che cominciava ad imbizzarrirsi.

«Edward ti consiglio di ordinare ai cavalieri di aumentare il passo altrimenti non arriveremo più a Southampton !!» gli suggerì Andrew estraendo dalla borsa laterale il mantello che si poggiò sulle spalle e sistemato il cappuccio se lo pose sopra la testa .

«Hai ragione Andrew.....Signori acceleriamo il passo!!» e spronò il suo destriero al piccolo galoppo subito imitato da Andrew e dagli altri nobili.

Nonostante la fitta pioggia, la gente dei piccoli villaggi usciva dalle proprie case per vedere il principe che semplicemente li salutava con un cenno della mano. Dopo 5 ore di strada finalmente il piccolo convoglio raggiunse Southampton, la città si presentava come un'enorme porto e cantiere navale, la maggior parte della popolazione, notò Andrew, era costituita da marinai, carpentieri e mercanti con al seguito le famiglie, non c'era traccia di nobili.

La pioggia non diminuiva anzi aumentava sempre di più ed Andrew insieme al principe e agli uomini della scorta si erano sistemati in una capannone per la riparazione delle navi che il proprietario,avvisato dell'arrivo del principe aveva trasformato in un dormitorio con tanto di letti ed in un angolo vi erano delle balle di fieno per i cavalli. Da una delle grandi finestre Andrew riusciva a vedere come il mare fosse burrascoso tanto da far oscillare le navi in maniera impressionante, alcuni pescatori al molo avevano avuto giusto il tempo di rientrare a casa prima che il tempo peggiorasse ed adesso cercavano di fare in modo che il mare non portasse le barche al largo.

«Avevi ragione Andrew, era meglio non indossare l'armatura completa » disse il principe Edward seduto accanto al fuoco che era stato acceso per farlo riparare dal freddo, era tutto inzuppato ed in tutti i modi stava cercando i asciugare con una tovaglia i suoi capelli, anche altri nobili sedevano accanto al fuoco per riscaldarsi ed asciugare i propri vestiti Andrew dato che aveva indossato solo la cotta di maglia sopra la giacca, levatosi la cotta di maglia e la giacca le mise non troppo vicina al fuoco per farla asciugare rimase solo con una maglia leggerissima.

«Se mi ascolterai sempre Edward, questa non sarà la tua prima e ultima guerra » le disse Andrew ridendo

«Allora da ora in poi ti ascolterò sempre, e dato che mi stai dando molti consigli utili ti nomino comandante della mia guardia, da oggi e fino a quando non finirà questa guerra comanderai questi 200 cavalieri » gli disse il principe Edward sorridendogli.

«Grazie Edward ma non posso accettare, non credo di essere adatto per questo compito, qui ci sono molti altri cavalieri che hanno l'abilità per poter gestire i tuoi soldati » replicò Andrew osservando tutti gli altri nobili che lo stavano fissando«Neanche io sono adatto a diventare il futuro re d'Inghilterra ma questo è il mio destino e quindi tu accetterai i mio incarico !! E voi tutti lo rispetterete e gli obbedirete come vostro comandante » affermò osservando tutti i nobili molti dei quali chinarono il capo in segno di assenso.

«Grazie Mio Signore !!!» lo ringraziò Andrew chinando il capo

«Adesso andiamo a riposare amici miei, questo temporale ci ha colti alla sprovvista ma dobbiamo essere pronti e riposati perché oggi pomeriggio se il tempo lo permette saremo in mare diretti verso la Francia»

 

Poco dopo mezzogiorno il cielo cominciò a rischiararsi ed il mare si calmò rapidamente, del temporale adesso rimaneva solo un forte vento che proveniente da nord avrebbe favorito il viaggio.

Il principe ed i suoi uomini adesso erano seduti attorno ad un tavolo della vicina taverna e mangiando discutevano sulle prime cose da fare una volta sbarcati in Francia.

«Per prima cosa appena arrivati a Bordeaux ci uniremo con il resto dell'esercito che ci sta aspettando e poi ci incontreremo con mio padre, lui ci darà gli ordini e tutti gli obbiettivi da conquistare » disse il principe Edward prendendo un pezzo di pesce dal suo piatto

«A mio parere dovremmo occupare subito una piccola roccaforte, in modo da avere un luogo sicuro e da lì gestire le nostre truppe » consigliò Ser Henry osservando la reazione del principe «Secondo me è una buona idea, non possiamo addentrarci in territorio nemico senza avere una copertura, avete ragione Ser Henry » lo supportò Andrew

«Grazie »

«Si in effetti avete ragione entrambi, allora dopo l'incontro con mio padre conquisteremo una posizione strategica e da lì vedremo il da farsi » affermò il principe asciugandosi le labbra con un tovagliolo e sorseggiando dell'idromele.

«Circa un mese fa mio padre mi ha inviato una lettera, raccomandandomi di portare con me alcuni cannoni e una bombarda, fino ad ora sono state custodite dal padrone del capanno che ci ha ospitati, ho già provveduto affinché li carichino sulla nave » li informò il principe «Bene Signori,

raccogliete le vostre cose, tra un'ora tutti sulle cocche vicino il porto » ed alzatosi uscì dalla locanda.

«Sembra avere le idee chiare il principe » affermò Ser Henry

«Si è molto determinato, vuole fare vedere al re di cosa è capace, vuole ottenere la sua stima »

«Sembra che lo conosciate da una vita »

«Anche io ero come lui una volta, volevo che mio padre si sentisse orgoglioso di me... »

« Dovunque sia, Andrew lo è... adesso sei la guardia personale del principe, tutti i nobili qui presenti vorrebbero essere al tuo posto » gli disse Ser Henry poggiandogli una mano sulla spalla.

«Grazie, avevo voglia di sentire queste parole »

«Figurati, questo ed altro per un amico » gli disse sorridendogli.

«Vado al porto, voglio far abituare il mio cavallo a stare sulla nave » disse Andrew alzandosi da tavola

«Ottima idea vai, ci vediamo là » ed Andrew salutando Ser Henry uscì dalla taverna.

Tornato al capannone trovò Midas che sentendolo arrivare si era avvicinato all'ingresso.

«Ciao vecchio mio, sai che forse forse Stella ha partorito » gli disse guardandolo negli occhi, Midas subito nitrì

«Andiamo a fare una passeggiata » e tenendolo per le redini lo portò fuori.

«Guarda quello è il mare, non devi avere paura » gli disse voltandolo verso il molo «Noi adesso entreremo là dentro e arriveremo in Francia » e lo condusse verso la cocca ; era un'enorme nave tonda dai bordo alti con la prua e la poppa rialzate per una maggiore tenuta in mare, aveva 2 enormi alberi che sorreggevano vele quadre con lo stemma inglese, davanti all'ingresso della nave vi era un soldato di guardia che appena vide Andrew avvicinarsi si spostò permettendo così al ragazzo di entrare insieme a Midas.

«Soldato dove posso mettere il cavallo ??»

«Sotto nella stiva mio signore, una zona è dedicata ai cavalli, lo può sistemare benissimo lì !!»

«Grazie » ed Andrew portò Midas verso la stiva

«Forza Midas, non ti spaventare, dai » e dopo un paio di tentativi riuscì a farlo entrare e a sistemarlo.

Dopo un'ora, la nave era carica di uomini e cavalli, Andrew notò che vi erano altre 4 cocche nel porto e che da un altro capannone stavano uscendo altri soldati diretti verso le navi.

«Andrew, siete puntuale !!» gli disse il principe salendo sulla cocca

«Ho preferito portare un pò prima il mio cavallo per farlo abituare alla barca, anche per lui è la prima volta sopra una barca » confessò Andrew

«Capisco! Vieni andiamo nel mio studio, tra 5 minuti si parte, ormai è tutto pronto » e dirigendosi verso la poppa aprì una porta che conduceva alla stanza del capitano.

La stanza era piccola ma molto accogliente, sul lato destro si trovava un letto, dall'altro lato uno scaffale di legno pieno di mappe arrotolate, al centro un piccolo tavolo rettangolare dove vi era srotolata la mappa di tutta la Francia .

«Accomodati, ti sembrerà banale ma mi farebbe molto piacere se mi raccontassi la prima volta che hai ucciso una persona, voglio essere pronto per quando accadrà anche a me » gli chiese il principe Edward sedendosi sul letto, Andrew si avvicinò al tavolo e presa una sedia la pose davanti ad Edward; si sedette ed incominciò a parlargli a cuore aperto di tutto ciò che gli era accaduto in questi anni :
«Come ti ho già detto avevo 16 anni quando ho partecipato alla battaglia di New Castel upon Tyne, ero il ragazzo più felice del mondo... sarei diventato un uomo e mio padre sarebbe stato fiero di me, avevo indossato la mia armatura preferita, prima di partire per la battaglia mio padre mi aveva regalato il suo primo elmo ed aveva fatto incidere il mio nome su entrambi i lati, ero al settimo cielo. Il giorno dello scontro davanti a me era schierato l'esercito scozzese... avevo paura, tanta paura ma al mio fianco c'era papà non mi sarebbe successo nulla.... Avevo sempre immaginato come sarebbe stato ammazzare un uomo ma la realtà è ben diversa, spesso di notte rivedo ancora i volti di coloro ai quali ho levato la vita» disse Andrew chinando il capo

«Ma tu stavi difendendo il tuo paese, hai fatto il tuo dovere!!!» contestò il principe

« Edward la guerra è una cosa orribile, per quanto sia nobile il fine non devi giustificare la morte di un uomo, con queste mie parole non voglio convincerti ad abbandonare la campagna militare ma sto cercando solo di convincerti che la guerra è sbagliata..... Voglio essere sincero con te fin dall'inizio.... Io non volevo essere la tua guardia del corpo ma soprattutto non volevo andare in guerra... »

«Come puoi dire una cosa di questa, altri lord aspiravano a questa carica...tu... » disse il principe infuriato ma Andrew all'improvviso lo interruppe

«Edward, per me è un'onore essere la tua guardia del corpo, sono e sarò per sempre fedele alla casata reale....»

«Ma allora perché.. ??» chiese il principe profondamente turbato

«La fortuna bacia una volta sola !!!» gli disse sbottonandosi la camicia e mostrandogli la cicatrice che gli deturpava la spalla destra poi proseguì

«Quella volta mi hanno salvato Ser Edward e sua figlia Rachel» gli confessò Andrew chiudendo gli occhi e rievocando ciò che era accaduto 4 anni prima.

«Questo non lo sapevo, allora Andrew se la pensi così perché hai accettato, potevi benissimo rifiutare non mi sarei arrabbiato» si scusò Edward appoggiando la schiena alla parete

«E' mio dovere servire il re »

«Ma c'è dell'altro giusto ??»

«Rachel adesso ha 19 anni e da quando ne aveva 16 ho cominciato a chiedere a Ser Edward la sua mano, solo un mese ha acconsentito» disse Andrew sorridendogli «Quando mi ha raccontato del colloquio con te e che lui mi aveva proposto come tua guardia personale io ho rifiutato categoricamente avevo fatto tanti anni fa una promessa a Rachel che a tutti i costi volevo mantenere ma non ce l'ho fatta...... Quando gli ho espresso il mio rifiuto mi ha urlato di non essere degno di sposare Rachel e che lei meritava di più ...Ser William Warwick il cugino di vostro padre... Non potevo permettere che Rachel sposasse un uomo molto più grande di lei così ho accettato di stare al tuo fianco in guerra,la scorsa settimana abbiamo annunciato le nostre nozze »

« E' stato molto sleale da parte di Ser Edward, non me lo sarei mai aspettato !!!» disse il principe disgustato

«Lui vuole solo il meglio per Rachel !!»

«Il meglio sei tu Andrew tu la ami e la rispetti, i soldi ed il rango non contano niente se si è innamorati. Smettila di difenderlo » lo rimproverò il principe

«Oh oh....per come parli sembra che tu sia innamorato... chi è la fortunata?? » gli chiese incuriosito Andrew dandogli una piccola gomitata sulla spalla «A te posso dirlo, mi hai raccontato molte cose di te, sono io ad essere fortunato... lei è mia cugina Joanna la duchessa del Kent e futura regina d'Inghilterra » e da una tasca interna della camicia ne uscì un piccolo quadratino di tela e lo porse ad Andrew.

Era un mini ritratto della ragazza era sorridente e i suoi occhi verdi erano incorniciati da dei lunghi capelli rossi, dietro la tela c'era una dedica [ Con Amore Joanna ]

«Complimenti, è una bella ragazza, sarà un'ottima regina» si congratulò Andrew consegnandogli il ritratto.

«Grazie,quello è il regalo che ti ha fatto Rachel ?» gli chiese Edward indicando il velo che gli avvolgeva il collo. «Si !!! Me l'ha data il giorno della partenza.... comunque adesso che so che anche tu hai una ragazza che ti aspetta, stai tranquillo assolverò al massimo al mio compito non ti succederà niente promesso !!» e gli spazzolò i capelli con la mano.

«Ti ringrazio Andrew di aver accettato quest'incarico » lo ringraziò il principe Edward sorridendogli.

«Adesso rilassati mio principe, il viaggio verso Bordeaux sarà molto noioso» gli consigliò Andrew uscendo dal suo studio e andando sotto coperta ma d'un tratto una mano appoggiata sulla sua spalla lo fece voltare

«In Francia non sarà così, non riuscirete a proteggere il principino, il ragazzo ha affidato la sua vita ad uno più incapace di lui, sarà una grave perdita per il re » gli disse un uomo, era giovane con occhi castani e capelli nerissimi e con una bruttissima cicatrice violacea sul volto che iniziava dalla fronte per arrivare alla guancia destra, indossava l'armatura ed il suo stemma raffigurava un corvo nero su sfondo giallo e fissava Andrew con odio.

«Non so il vostro nome ma stiate tranquillo il mio unico compito è quello di morire a posto del principe e se succederà sarò bravo a farlo » e liberatosi dalla sua presa Andrew si allontanò da quel losco individuo e si diresse sul suo lettino accanto a Ser Henry.

«Andrew, com'è andato il colloquio con Edward ?» disse il lord chiudendo il libro che stava leggendo e prestando ascolto a ciò che Andrew gli stava per dire

«Bene, sarà la sua prima guerra ed è impaziente di combattere... ma nonostante sia così giovane ha già dei nemici »

«A chi vi riferite ??» gli domandò Ser Henry mettendosi seduto sul suo letto

«Non so come si chiama ma il suo stemma è un corvo nero su sfondo giallo ed ha il volto deturpato da una brutta cicatrice!!»

«Dovevo capirlo subito è Dominik Holderin, è un mercenario tedesco l'ha assoldato lo zio del principe per tenere d'occhio il nipote ma secondo molti nobili qui presenti è un assassino mandato affinché al momento opportuno uccida l'erede al trono e scateni l'inferno in Inghilterra»

«In poche parole dobbiamo essere molto attenti, lo terrò d'occhio e appena farà un passo falso lo ucciderò seduta stante » lo avvisò Andrew poi proseguì «A questo punto andrò a fare la guardia davanti alla stanza del principe» e congedatosi da Ser Henry stava per uscire quando

«Andrew tra un paio d'ore verrò a darti il cambio» gli promise Ser Henry visibilmente preoccupato per la sicurezza del principe.

«Grazie Henry » e facendogli un gesto di saluto con le mani uscì all'aperto e si andò a posizionare davanti alla porta della camera del principe. Seduto per terra osservava i marinai correre avanti e indietro a controllare che tutto fosse a posto,si vedevano le altre navi ed in lontananza le bianche coste dell'amata Inghilterra che scomparivano all'orizzonte.

 

***

 

 

«Ciao piccola mia come stai ??» domandò Ser Edward a Rachel che con un coltello stava estirpando dal giardino le sterpaglie che stavano attaccando i fiori che Andrew con tanto amore aveva curato.

«Ciao papà che ci fai qui ??» domandò Rachel scostandosi una ciocca di capelli fuoriuscita dalla treccia

«Ho una bella notizia per te, un mio amico che era a Londra mi ha detto che 2 giorni fa poco dopo mezzogiorno la flotta è partita verso la Francia» annunciò Ser Edward sorridendole, ma sul volto di Rachel non vi era nessuna traccia di gioia anzi la ragazza tratteneva le lacrime perché non voleva farsi vedere così da suo padre che fin da quando era una bambina le aveva detto che piangere rendeva la gente debole e la famiglia dei Connor era una stirpe di coraggiosi e lei avrebbe dovuto fare altrettanto.

«Questa non è una bella notizia, è una tragedia !!!» gli rispose alzando la voce

«Andrew sta andando in guerra e tu sorridi ?? »

«Sorrido perché quando tornerà a casa sarà acclamato come eroe e le nostre famiglie diventeranno le più importanti d'Inghilterra, tu diventerai la moglie di colui che è stato al fianco del futuro re » le disse suo padre cercando di convincerla «Piccola mia quando un giorno sarai madre capirai il perchè di questa scelta » e detto ciò stava uscendo dal giardino

«Papà aspetta... dimmi che cosa succederà ad Albert quando sarà abbastanza grande per combattere » gli chiese Rachel sapendo già la riposta del padre

«Vincerà o morirà per la sua patria come hanno fatto tutti i nostri antenati » detto ciò uscì dal giardino lasciando che Rachel completasse il lavoro. Subito dopo aver completato il giardino Rachel si diresse verso il campo d'addestramento dove trovò Stella ed il piccolo Thor che galoppavano, appena la videro le corsero incontro ed incominciarono a nitrire, Stella sentendo le vibrazioni negative che trasmetteva Rachel le si avvicinò e le posò il muso sulla spalla, Rachel rimase stupita da quel gesto tanto umano

«Grazie Stella, lo so anche a te manca Midas ma almeno tu hai Thor, è uguale a suo padre!!» le disse accarezzandole la criniera.

«Basta non posso farmi vedere così giù di morale dal mio popolo, sarò la signora di Durham sono una Connor, da adesso terrò la mia tristezza rinchiusa nel mio cuore e quando Andrew ritornerà sarà orgoglioso di me e di come ho governato il suo anzi il nostro castello » giurò Rachel osservando l'anello di fidanzamento ed allontanandosi dal campo e rientrando nel palazzo.

«Albert, Albert dove sei ???» chiamò Rachel entrando nella sala principale

«Sono qui !! è successo qualcosa ???» le chiese Albert scendendo rapidamente le scale

«Mancano due ore al tramonto, raduna i nostri uomini e falli allenare !!!» disse risolutamente Rachel

«Ma che fine ha fatto la mia adorabile sorellina ??» domandò Albert divertito da quel suo repentino cambiamento

«Sbrigati a radunarli tutti, io vi aspetto al campo, parteciperò anche io all'allenamento !!»

Albert scoppiò a ridere «Che bella battuta, tu che impugni un'arma ahahah !!»

«Ricordati che sò cavalcare meglio di te, forza muoviti » e detto ciò uscì dalla sala e si diresse in città.

La città dopo la partenza di Andrew era stata gestita da John il suo consigliere e da Albert che per l'occasione era stato nominato comandante della guarnigione, Rachel e la sua squadra erano riusciti a completare i rifugi e a costruire un tunnel sotto il castello che conduceva ad un paio di chilometri di distanza dalle mura esterne del castello.La strada principale era piena di botteghe dove i mercanti esibivano la loro merce, a pochi metri dal portone d'ingresso dal palazzo vi era il fabbro, l'uomo Roberto (ma tutti in città lo chiamavano Robert) Hellins era nato e cresciuto a Milano in Italia da padre inglese e madre milanese, il padre anche lui fabbro era arrivato in Italia per imparare le nuove tecniche di forgiatura ed aveva insegnato tutto questo al figlio che una volta tornato in Inghilterra si era messo al servizio di Ser Hector forgiando per lui e la sua guarnigione armi ed armature di eccezionale fattura.

«Salve Robert » salutò Rachel entrando nella bottega

«Buona sera Lady Rachel, qual buon vento la porta qui ?»

le disse l'uomo affacciandosi dal retro bottega

«Sono venuta ad acquistare una spada e per un'usbergo !!» annunciò avvicinandosi al bancone

«Bene la spada come deve essere ??» domandò Robert prendendo un pezzo di pergamena ed una piuma con l'inchiostro

«Ad una mano molto ma molto leggera !!»

«Questo non è un problema Ser Andrew non si è mai lamentato delle mie creazioni e per l'usbergo devo prendere le misure, posso ?? »le chiese il fabbro prendendo un metro da un mobile alla sua destra

«Si certo »

Il fabbro cominciò a lavorare e segnare tutte le misure che prendeva

«Robert come avete fatto a capire ??come mai non mi domandate perché tutto questo??» disse Rachel incuriosita

«Non sono affari miei mia signora, ma sono sicuro di aver capito le motivazioni che vi spingono a farlo... Da quando Ser Andrew se ne è andato siete sempre triste e questo da una mano è un bene perché vuol dire che lo amate ma dall'altra avete un compito non facile rassicurare la nostra gente che nessuna pattuglia scozzese ci attaccherà e che la guerra finirà presto e se il popolo vi vede sempre in questo stato le cose non andranno a migliorare anzi sarà sempre peggio !!» le confessò Robert continuando a prendere le misure

«Non trovi strano che una donna indossi una corazza e impugni una spada ?? »

«Non è strano ma curioso, ma stia tranquilla mia signora nel castello non è la sola, molte donne sono venute da me all'insaputa del marito a comprare un'arma e le sanno maneggiare anche bene. Sa quand'ero piccolo mio padre mi raccontava ogni sera la storia del nostro paese e le sue leggende, la storia dei celti che combattevano le legioni romane, i guerrieri britanni che tagliavano le teste dei nemici e poi bevevano dal loro cranio, del loro legame con la terra e di come i loro dei rispecchiassero le forze della natura ma un racconto su tutti mi rimase impresso la storia delle donne guerriere: ragazze giovani e belle che fin da piccole veniva addestrate al combattimento e partecipavano alla guerra al fianco degli uomini una di queste era Budicca regina degli Iceni e solo grazie al suo coraggio e al suo ingegno i britanni tennero testa alle legioni romane. Quindi a me può fare solo piacere che lei voglia difendere il suo popolo.... bene abbiamo finito» le annunciò posando il metro ed il foglio sul bancone.

« Vuole gli stessi decori che ci sono sull'armatura di Ser Andrew ??»

«Perché che decori ci sono ?? La sua armatura l'ho vista solo il giorno della partenza ma non me ne ricordo» domandò incuriosita

«Allora mi ha detto di incidere sull'usbergo lo stemma dei Bennett e poi dal lato sinistro un cuore con una R all'interno»

«Bene allora desidererei lo stemma di tutte e due le famiglie e poi sulla parte sinistra un cuore con una A all'interno ».

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