Profumo di sangue di AnaNeko94 (/viewuser.php?uid=29819)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'alba del principio ***
Capitolo 2: *** La tomba del silenzio ***
Capitolo 3: *** Il terrore nell'odio ***
Capitolo 4: *** L'odio tra le razze ***
Capitolo 5: *** Il morso della vendetta ***
Capitolo 6: *** La perfezione del silenzio ***
Capitolo 7: *** Spiragli di passato ***
Capitolo 8: *** La luce e l'oscurità ***
Capitolo 9: *** L'ira dell'ignoranza ***
Capitolo 10: *** Il ricordo scarlatto ***
Capitolo 11: *** Il mistero del passato ***
Capitolo 12: *** Il sangue dei demoni ***
Capitolo 13: *** Il sapore di San Valentino ***
Capitolo 14: *** Le zanne della vampira ***
Capitolo 15: *** La memoria di Ruka ***
Capitolo 16: *** I sentimenti del Sanguepuro ***
Capitolo 17: *** La crudeltà della sete ***
Capitolo 18: *** L'apice del mutamento ***
Capitolo 19: *** L'odore del peccato ***
Capitolo 20: *** Le due guardiane ***
Capitolo 21: *** Odi et Amo ***
Capitolo 22: *** La pesantezza del rimorso ***
Capitolo 23: *** L'idillio della complicità ***
Capitolo 24: *** La follia della maledizione ***
Capitolo 25: *** Il risveglio di Yuki ***
Capitolo 26: *** Il mistero di Komori ***
Capitolo 27: *** La guarigione di Zero ***
Capitolo 28: *** Il cedimento della maledizione ***
Capitolo 1 *** L'alba del principio ***
Profumo di sangue
L’alba
del principio.
- Si può sapere dove hai
intenzione di andare Shiki? – mi rimproverò con
tono freddo Rima seguendomi come un’ombra.
- Smettila di farmi da balia –
risposi annoiato, uscendo nel cortile del collegio.
Ero stato attirato da qualcosa, anzi da una fragranza a dir poco
allettante, dolce, acre, forte, tenue, non avrei saputo definirla,
sapevo solo che dovevo continuare a camminare ignorando le lamentele di
Touya.
- Senti anche tu quest’odore?
– mi domandò illuminando gli occhi di rosso.
- Sangue – sussurrai
assaporando quel profumo succulento mente il colore scarlatto prevaleva
anche su di me.
- Kaname andrà su tutte le
furie – tentò afferrandomi la mano –
torniamo indietro – e rincalzando quelle parole mi
ficcò in bocca un paio di pastiglie ematiche.
Mi morsi un labbro gustando il sapore del mio sangue e mi voltai verso
di lei.
- Sì, rientriamo –
- Non sai resistere VAMPIRO? -
mi provocò una voce alle mie spalle.
- Vattene UMANA! –
ribatté Rima coprendosi le narici e nascondendo i canini con
la mano.
Mi voltai verso la nuova arrivata, con gli occhi totalmente scarlatti e
la gola che ardeva per la sete.
- Deve avere un ottimo sapore il mio
sangue se voi vampiri ne siete tanto attratti – insistette
con un sorriso strafottente.
Mi liberai dalla stretta di Touya e mi morsi l’indice facendo
fuoriuscire il liquido rossastro, allora lo diressi verso di lei con la
forma di una frusta. La strinsi tra le mie spire e la attirai a me
sguainando i canini affilati. Solo a quel punto sembrò avere
paura.
- F-fermati –
balbettò infatti tremante.
- Senri – tuonò una
voce autoritaria alle mie spalle.
- Nobile Kuran – bofonchiai
spaventato, risucchiando la mia arma e piegando il capo in segno di
rispetto.
- Sai quali sono le regole – mi
rimproverò il capo dormitorio con voce tanto pacata quanto
accusatoria.
- Perdonatemi – sibilai
mantenendo il volto basso.
- Beh, cosa c’è,
Kaname Kuran è una specie di capoclan??
–ironizzò sfacciatamente la ragazza, provocando i
ringhi miei e di Rima.
- Non dovresti essere qui fai parte della
Dayclass non della Night – asserì con tono basso
ed educato lui.
- Pensate di tener nascosta la vostra
natura così? – ci accusò senza un
minimo di riverenza.
- Dovrò informare il direttore
Cross di questo –
- Quel bastardo è
d’accordo con voi scommetto –
- Non dovresti aggirarti qui –
affermò Kuran annusando l’aria – il tuo
sangue ha un aroma troppo allettante per la popolazione della notte,
dovresti fare attenzione –
- Non dirmi cosa devo fare! –
A quella risposta invadente mi alterai e la afferrai per il collo.
- Tu non ti rendi conto di chi hai
davanti! – sbottai stringendo la presa.
- Forse lo saprei, se voi non vi
spacciaste per semplici umani! – obbiettò con
decisione.
- Se lo facciamo è solo per
proteggere voi essere inferiori! –
- Calmati Shiki –
tentò Rima, facendomi lasciare la presa.
- Mi dispiace Tisha Komori, ma dobbiamo
cancellarti la memoria – incalzò pacato Kuran
avvicinandosi a lei.
- Potresti cancellarmi la memoria di
questi istanti, ma non la consapevolezza della vostra esistenza!
– sputò sprezzante, un secondo prima che Kaname la
facesse cadere nell’oblio.
- Senri, portali all’interno
del dormitorio – mi ordinò neutro – e
cerca di resistere alla sete – precisò
allontanandosi verso l’alloggio del direttore e lasciandomi
la ragazza tra le braccia.
- Sta attento a quello che fai Shiki
– mi rimbeccò Rima andandosene anch’ella.
Osservai quella femmina adesso serena in mano a Morfeo, non
assomigliava affatto alla vipera inacidita di qualche istante prima.
- Stupida umana – bofonchiai
scuotendo la testa ed entrando all’interno del dormitorio
luna.
Ignorai gli sguardi affamati degli altri vampiri e la portai in una
camera libera. Non comprendevo il motivo per il quale mi avesse
ordinato di condurla qui, ma non avevo potuto fare altrimenti che
obbedire. Era Kuran il sangue puro, era lui che dettava legge, era il
principe dei vampiri. Sdraiai la ragazza sull’enorme letto a
baldacchino ed andai a sedermi su una poltroncina della penombra.
Sospirando, incrociai le braccia dietro al collo e serrai le palpebre.
L’odore di quell’umana aleggiava nella piccola
stanza e impertinente penetrava nelle mie narici, aizzando la mia sete.
Sangue.
Continuavo a pensare al suo sangue, ai miei canini affilati piantati
nella carne morbida del suo collo e all’appagamento che
sarebbe scaturito da quell’atto animale.
Mi morsi ancora il labbro gustando le gocce scarlatte che zampillavano
da esso.
Chi era quella ragazza?
Solitamente nessuno scatenava una sete tanto impellente, o almeno
nessun umano.
Deglutii, resistere era straziante.
Sentivo il ticchettare dell’enorme orologio a pendolo in un
angolo della camera, ch e scandiva i secondi irrimediabilmente lenti e
pesanti.
Tic.Tac.Tic.Tac.Tic.Tac.
Un’onomatopea di suoni ridondanti e ripetitivi in modo
irritante.
- Che sta succedendo? – chiese
Ichijo interrompendo il silenzio ansioso che mi circondava –
che cosa ci fa qui un umano? – incise curioso e stupito
– perché mai l’hai portata qui?
– insistette ancora.
- Sono ordini di Kuran –
risposi brevemente senza tanta enfasi.
- Tutti gli allievi della Nightclass sono
in fermento, questo profumo è irresistibile –
- Infatti non capisco il motivo per il
quale mi è stato chiesto di condurla qui –
- Io stesso non riesco quasi a resistere
alla sete – ammise avvicinandosi alla ragazza dormiente e
annusandole il collo.
- Lo osservai sentendomi bruciare la gola
per la brama di mordere mentre lui, colto
dall’istinto, le passava la lingua lungo la giugulare.
- … Solo un morso …
- bisbigliò ormai preso dall’arsura.
- Takuma! –
pronunciò perentorio Kuran entrando nella stanza assieme al
direttore.
Sotto il richiamo del principe Ichijo si allontanò
dall’umana a capo chino supplicando delle scuse.
- Senri non l’hai fermato
– affermò con lo stesso tono guardandomi senza
spazio per una replica.
- Cosa ci fa qui questa allieva?
– si intromise il rettore rivolgendosi al capo dormitorio.
- È un rischio per lei stare
qui – rispose tenendosi a distanza da lei.
- Gli umani devono mantenere le distanza
dai vampiri, va solo portata al suo dormitorio –
semplificò con capendo la gravità della
situazione l’altro.
- Lei non sente l’aroma del suo
sangue – insinuai uscendo dalla penombra.
- Cos’ha di strano? –
domandò stupito.
- È di sicuro il
più dolce e intenso che abbia mai annusato, irresistibile
per noi vampiri –specificai monocromo.
- Inoltre è a conoscenza
dell’esistenza delle creature della notte –
aggiunge Kaname tremendamente serio.
Cross sembrò sbigottito.
- In ogni caso qui non è al
sicuro – asserì riprendendo lucidità.
- Ho bisogno della documentazione in
merito a questa ragazza immediatamente – ordinò
Kuran infilando le mani in tasca.
Il direttore annuì.
- Penserò io a lei, voi tenete
a debita distanza i vostri simili – concluse prendendola tra
le braccia e portandola via.
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Capitolo 2 *** La tomba del silenzio ***
Scusate se nel primo capitolo
non ho lasciato spazio a spiegazioni personali ma volevo vedere che
impatto avrebbe avuto sui lettori. Spero che i personaggi non siano
troppo OOC, perché sto tentando di mantenere le loro
caratteristiche anche se ammetto che Shiki, essendo
nell’anime un personaggio spesso marginale, alle volte sia
troppo loquace. Spero mi perdonerete per questo. Se avete qualche
critica, qualche consiglio o qualunque altra cosa vi prego di farmelo
presente! In ogni caso non so ancora se creare una LoveStory tra i due
personaggi principali, anzi sto pensando di intricare ancor di
più la trama, quindi fan della coppia SHIKIXRIMA, NON
PERDETE LA SPERANZA!! Vi avverto anche che i capitoli non saranno
narrati sempre dalla stessa persona è stato un caso che i
primi due siano narrati da Shiki, anche se sarà il mio
narratore preferito =), per adesso preferisco evitare Tisha per non
rischiare di rivelare troppi particolari sul suo passato.
Un’altra piccola cosa poi vi lascio in pace nelle lettura:
molto probabilmente tratterò anche il triangolo amoroso
KANAMEXYUKIXZERO! È una cosa che mi affascina e, volendo
seguire la trama originale, tratterò anche le loro vicende
amorose (naturalmente cambiando a mio piacimento certe scene =)) .
Bene direi che l’introduzione personale è finita,
lascio le risposte ai commenti in fondo!! P.S. più i
commenti saranno numerosi più saranno veloci gli
aggiornamenti!! Dato che i prossimi 5 capitoli sono già
pronti =)
Buona lettura da AnaNeko94!
La tomba del silenzio.
Sia Kuran che Cross avrebbero semplicemente voluto infangare la
questione, quella ragazza era un ostacolo alla convivenza tra le nostre
due razze, infatti non ora possibile oltrepassarla in alcun modo se non
aggirando la situazione.
Da quel giorno Tisha Komori occupava il ruolo di guardiana.
Soluzione che io non comprendevo, dato l’aroma del suo sangue
che faceva ardere le nostre gole, compresa quella di Zero Kiryu.
Se noi con difficoltà potevamo resistere, lui sicuramente
non ci sarebbe riuscito.
Il nostro già delicato equilibrio era adesso assai precario.
Ancora una volta era il nostro turno di lezione e, mentre io
croccheggiavo uno dei miei bastoncini rivestiti di cioccolato, i tre
responsabili alla sicurezza passeggiavano attorno al collegio ligi al
loro compito di ronda.
Zero Kiryu stava a distanza dalle due ragazze, immagino per non cedere
alla tentazione, Yuki Cross credo invece che non comprendesse a pieno
la situazione, d’altra parte lei era umana.
Anche se, in realtà, non se sapevo molto neppure io, infatti
ero solo a conoscenza del fatto che Kaname stesse indagando, cose e se
avesse scoperto qualcosa, era però un mistero.
- Per oggi terminiamo qui –
proferì educatamente il professore congedandosi.
- Sei pensieroso Shiki? – mi
domandò Rima sedendomisi accanto e rubandomi uno dei miei
Pocky.
- Tu che opinione ti sei fatta di questa
storia? –
- Credo che presto ci troveremo ad
occultare un cadavere –rispose sospirando e passando il
bastoncino da una mano all’altra senza degnarlo nemmeno di
sfiorare le sue labbra.
- Kuran sa quello che fa – si
intromise Ichijo – o almeno spero continuò
osservando il diretto interessato con la coda dell’occhio.
- Finitela di dubitare del nobile Kaname!
– sbottò indispettita Ruka, ormai ridotta, a causa
del suo amore, a venerare la figura del principe.
- Sì, ma.. –
bofonchiai incrociando le braccia dietro alla testa – non ti
scaldare Souen –
- E voi allora abbiate fiducia in lui!
– terminò stizzita andandosene.
Sospirammo all’unisono e ci apprestammo a seguire la lezione
oramai impregnata di pensieri dubbiosi.
Tutti tranne Kuran.
Balzai sul davanzale della finestra e vi passeggiai curiosando la
scenda sottostante.
La figlia adottiva del direttore battibeccava con Kiryu, mentre la
neoguardiana stava seduta sul muro di cinta rivolta verso il dormitorio
luna.
Il nostro sangue puro si avvicinò a quest’ultima
cogliendola di sorpresa e, sotto il mio sguardo indagatore intrapresero
una lunga conversazione.
- A meno che tu non sappia leggere il
labiale dubito che spiarli da qui ti frutti qualche informazione
– mi interruppe ancora Rima.
- Pensi che lui sappia? –
domandai guardandola con aria seria.
- Non ne ho idea, ma sicuramente
è più informato di noi altri a riguardo
– rispose sedendosi con le gambe penzoloni.
Quindi saltai giù dal davanzale tra la completa indifferenza
degli altri allievi e lasciai l’aula.
Avevo bisogno di solitudine.
Avanzai lentamente per i lunghi corridoi, fino ad uscire dalla
strutture e giungere nel luogo che osservavo dall’alto della
finestra.
Sembrava che non ci fosse più nessuno.
- Senri – asserì una
voce alle mie spalle che ricondussi a Kuran – cosa stai
cercando? – mi domandò scrutandomi con il suo
sguardo severo.
Rimasi un attimo in silenzio per poi proferire un semplice
“niente” quasi bisbigliato.
- Allora non dovresti saltare le lezione
per un “niente” – e così
dicendo mi lasciò solo dirigendosi verso l’uscita
del campus.
Non feci in tempo ad abituarmi alla nuova apparente solitudine che
un’altra voce catturò la mia attenzione:
- Cosa ci fai qui vampiro? –
domandò sprezzante la ragazza sulla quale quella sera vagava
la mia curiosità.
- Perché sei a conoscenza
della mia natura? – contro domandai schietto osservandola e
provocandole uno sbuffo scocciato.
- Voi vampiri siete ripetitivi –
- A Kaname lo hai detto? –
- Non sono affari che ti riguardano, non
mi fido di voi – ribatté con disprezzo.
Sospirai esasperato e mi appoggiai ad una colonna incrociando le
braccia dietro alla testa.
- Piuttosto rispondi tu ad una mia
domanda: cos’è Zero Kiryu? Uno di voi o uno di
noi? –
- Se sei così acuta
comprendilo da sola –
- Temo che voglia mordermi –
ammise mestamente abbassando gli occhi – mi guarda come se
volesse farlo, non dovrei fare la guardiana, sono in pericolo
– continuò preoccupata appoggiandosi al muro
davanti a me.
- Su questo hai ragione –
affermai puntando lo sguardo su di lei.
- Sai, la tua faccia.. –
- La mia faccia .. ? –
- Assomiglia a quella del mostro che ha..
– interruppe la frase reggendosi al testa come scossa da
dolori lancinanti.
- Che succede? – domandai
avvicinandomi.
- Fa male! Fa male! Mi sento la testa
scoppiare! – urlò dimenandosi.
La osservai confuso, non comprendendo cosa le stesse succedendo e
bramando le parole successive del suo discorso spezzato.
Che Kuran avesse bloccato i suoi ricordi?
Gli occhi della ragazza divennero improvvisamente vitrei e il suo corpo
assunse una forma innaturalmente rigida.
Un istante dopo ella cadde a terra con un tonfo sordo.
Qualcuno voleva nascondere qualcosa.
Quel qualcuno era senza dubbio Kaname, restava solo da scoprire cosa
volesse occultare.
Questo infatti spiegava perché mi avesse lasciato solo con
lei, perché sapeva dell’efficienza del proprio
potere.
Avendo noto il fatto che non avrei potuto estrapolare alcuna
informazione utile, fui tentato di lasciarla sul porticato ed
andarmene per i fatti miei, tuttavia, comprendendo il rischio che
correva una preda tanto facile accanto una classe di vampiri affamati,
la raccolsi.
- Guarda che mi tocca fare –
protestai in un sospiro annoiato mentre tra gli sbuffi la portai via da
lì verso il suo dormitorio.
Trasportarla non era propriamente un peso per me, la trovavo alquanto
leggera data la mia natura, ma saper di fare qualcosa privo di scopo
pratico mi innervosiva.
Tutto questo era una perdita di tempo, se non fosse che la mia
curiosità stava vagando sul collegamento che potevo avere
con quella ragazza. Se solo avessi potuto ascoltare il seguito di
quella frase, forse avrei saputo qualcosa di più in merito,
invece mi restava solo un pugno di parole senza senso.
Giunsi di fronte alla mia metà quando Zero e Yuki mi
bloccarono il passaggio.
- Shiki Senri non avvicinarti oltre a
questo dormitorio! – mi minacciò la ragazza
estraendo Artemis, la sua arma anti-vampiro, e puntandomela contro.
- Cosa le hai fatto?! –
domandò l’altro con ira notando, grazie al suo
sguardo più adatto all’oscurità, la
giovane tra le mie braccia.
- Non sono affari che vi riguardano
– risposi piatto, avvicinandomi ancora con nonchalance.
- Non fare un altro passo! –
sbottò Crosso con un timbro isterico poggiando la sua arma
alla mia gola.
- È svenuta. L’ho
solo portata al sicuro – chiarii sempre più
scocciato.
- Perché è svenuta?
– incalzò l’hunter puntandomi contro la
sua BloodyRose, una pistola con potere micidiale per la popolazione
della notte.
- Non sono fatti che riferirò
ad un essere inferiore come te Kiryu –
Strinse i denti colmo di rabbia e mi ringhiò contro
mostrandomi dei canini fin troppo sporgenti per un umano.
- Non costringermi ad usarla! –
mi minacciò allora fulminandomi con astio.
- Non ho intenzione di combattere, metti
giù la pistola e lasciami passare, tu non saresti capace di
resistere – asserii accusatorio, facendolo stolsare ed in ed
indietreggiare di qualche passo.
- Resistere a cosa Zero?! – gli
domandò l’altra guardiana totalmente
all’oscuro del suo essere.
- Lascialo passare Yuki –
borbottò in risposta mantenendo gli occhi sul terreno.
- Ma.. Zero.. –
tentò di obbiettare lei in prende alla confusione.
- Cosa sta succedendo qui? – si
intromise Kuran prendendo in mano le redini della situazione.
- È svenuta nel cortile del
collegio – spiegai sintetico convinto che in
realtà lui già sapesse.
- Consegnala pure a me, non
c’è motivo che tu ti adoperi oltre – e
così dicendo la prese dalle mie braccia ed entrò
seguito dalla sua Yuki all’interno del dormitorio.
Sospirai, tagliato fuori dalla situazione.
Kaname non voleva che io mi intromettessi oltre, c’era
qualcosa di losco oscurato dal suo silenzio.
- Vattene vampiro, la tua presenza non
è ben voluta qui –
- Taci Kiryu, la tua natura è
ancora più immonda della mia –
- Io mi oppongo ad essa a differenza di
voi demoni –
- Tu stai solo cercando di evitare il tuo
destino –
- Tsk. Non voglio avere niente a che fare
con la vostra infima razza! –
- La tua resistenza è inutile,
presto cadrai prenda degli istinti, ma la tua determinazione
è ammirevole, almeno fino a che non diverrai un livello E,
il che , purtroppo per te, è solo questione di tempo
–
Strinse i denti, consapevole dell’inutilità del
suo opporsi mentre io con freddezza lasciavo quel luogo.
Placidamente avanzai lungo il sentiero con le braccia incrociate dietro
alla nuca, lo sguardo vacuo e la mente che elaborava vorticosamente
pensieri uno dietro l’altro.
Quell’umana affermava di conoscere il mio viso o almeno di
riconoscerne i caratteri fisionomici che lo caratterizzavano, tuttavia
non sapevo altro perché le sue parole erano state interrotte.
Inoltre non sapevo come fosse a conoscenza del mio essere, forse veniva
da una famiglia di cacciatori o forse più semplicemente era
stata la vittima di un attacco,ma allora perché nasconderlo?
No, c’era qualcosa di più subdolo ed intricato.
Marciai fino al dormitorio luna osservato solamente dal bagliore degli
astri che erano gli unici solitari testimoni in quelle tenebre.
Tisha Komori, da quella notte fu lei il mio principale pensiero.
Terminato anche il
2° capitolo! Allora che ne pensate??
Ringraziamenti:
angelofdarkness97 :
anche io amo Shiki =) credo che nell’anime sia fin troppo
marginale per la sua bellezza.. *_* e poi.. io adoro i vampiri!! =) ..
comunque spero che questo capitolo sia di tuo gradimento! =)
Lulosky:
grazie per i complimenti, comunque conto di aggiungere qualche scena
ShikixRima per la tua felicità =), come ho detto
nell’introduzione iniziale a questo capitolo in
realtà non ho ancora chiaro lo svolgimento della storia e ho
intenzione di creare vari triangoli amorosi =).. adesso basta
anticipazioni, spero che questo capitolo sia all’altezza
delle tue aspettative, fammi sapere!
Mi raccomando
commentate numerosi! Baciotti, AnaNeko94!
|
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Capitolo 3 *** Il terrore nell'odio ***
Bene, scusate per
l’attesa ma stavolta attendevo che ci fossero un
po’ di recensioni. Quindi GRAZIE A TUTTI PER I COMMENTI!! Mi
hanno fatto davvero piacere, grazie di cuore. Come noterete
già dalle prime righe qui il narratore sarà Zero,
quindi chissà se (come mi ha consigliato Argentea) non
sarà anche lui uno dei protagonisti principali.. vi lascio
sulle spine.. (In realtà non so nemmeno io che fare ) Fan
delle varie coppie, non demordete, perché forse ci
sarà anche un po’ di YUKIXZERO, o no? Chi lo sa,
per adesso vi lascio a questo capitolo, i ringraziamenti ovviamente
sempre in fondo e mi raccomando, fatemi felice con tanti commentini =).
P.S. Se volete
consigliarmi una vostra fan fiction io sarò felice di
leggerla e commentarla (a meno che il pairing non mi dia la nausea,
quindi evitate Yaoi per favore )
Adesso mi tappo
davvero la bocca e lascio a voi la lettura.
Il
terrore nell’odio.
- Sei sempre il solito scansafatiche
Zero! E menomale che adesso c’è Tisha a
darmi una mano! – mi inveì contro la figlioccia
del direttore, mentre cercava di sostenere come tutti i santi giorni la
folla di studentesse trepidanti.
- Renditi utile! –
sbottò furiosa anche l’altra, iniziando a
realizzare quanto fosse scocciante quell’incarico.
Immediatamente la fulminai, facendola impallidire, per poi riservare lo
stesso trattamento anche alle altre allieve della Dayclass.
Dopotutto non mi interessava di essere temuto, anzi mi faceva piacere
che
mi stessero alla larga, sarebbe stato più facile resistere
alla sete.
L’unica che in fondo mi dispiaceva allontanare era la dolce
Yuki, seppure il suo sorriso genuino alle volte mi irritasse mi rendevo
conto di non poterne fare a meno. Era un barlume di luce in quella vita
inondata dalle tenebre.
- Sei imperdonabile –
rincarò la diretta interessata guardandomi furibonda.
- Non fare l’acida Yuki
–
- Acida io?!? –
- Vorresti dire che dopo tutti questi
anni te ne sei resa conto solo adesso? –
- Mm.. reggetemi perché lo
uccido! –
Il portone del dormitorio luna di spalancò
mettendo a tacere la sua irritazione e mostrando ai nostri occhi il
solito gruppo di vampiri tra le urla e gli schiamazzi eccitati delle
ragazze in attesa. Quella stessa guardiana che qualche istante prima
aveva istaurato un’aspra discussione con me adesso sembrava
stregata dal passo deciso di quegli esseri, infatti mentre tentava di
frenare l’orda di allieve il suo sguardo era perennemente
puntato su uno di loro, precisamente su colui che io detestavo
profondamente: Kaname Kuran.
Fortunatamente le studentesse premettero con ancora
più insistenza, impedendo il contatto visivo tra i due.
- Buongiorno ragazze, come va? Vi sono
mancato? – sentenziò con leggerezza Hanabusa
lasciando sorrisi a destra e a manca per ricevere a sua volta i
gridolini euforici di quella mandria incosciente.
- Finiscila Aidoh – lo
rimbeccò Akatsuki guardandolo con sufficienza.
- Perché? Non posso salutare
le mie fans? - obbiettò questi fin troppo lagnoso
ed euforico per i miei gusti.
Ringhiai disgustato.
- State indietro! Smettetela di spingere!
– sentii Komori inveire contro la folla di studentesse che,
sorde ai suoi richiami, la sospinsero ancor più forte.
Fu un attimo e quella cadde all’indietro.
Sospirai, ancora doveva imparare a controllare quelle sciocche
ragazzine che tanto mi irritavano.
- Non fate un passo! - ordinai
fermando la loro avanzata.
- Tutto bene? – le chiese
gentilmente Kuran con quella sua voce controllata che tanto detestavo.
- Fatti gli affari tuoi! –
sbottò quella schiaffeggiando la mano che il vampiro le
aveva porto.
- Come vuoi –
accennò affatto offeso quest’ultimo.
- TU! Stanne certa, la pagherai cara!
– la minacciò Aidoh fumante di rabbia, con
l’appoggio degli sguardi dei suoi simili.
Istintivamente intercessi tra loro guardando Hanabusa con odio e
coprendo la neoguardiana con la mia figura.
- Non ho bisogno del tuo aiuto Zero, so
difendermi da sola! –
Rimasi colpito da quella risposta, non le importava di essere in
inferiorità numerica e totalmente in svantaggio per quanto
riguarda la forza fisica, voleva opporsi solo con le sue
capacità e il suo odio tanto profondo nei confronti di
quella razza.
Dopotutto non eravamo così diversi, forse solo lei capiva il
perché del mio astio.
- Credo che dovrebbe avere più
paura di te che di noi Kiryu – aggiunse Senri, totalmente
fuori luogo, guardandomi di sottecchi e sfoggiando la classica aria da
aristocratico saccente che caratterizzava quel gruppo di esseri
nauseabondi.
- Quindi avevo ragione –
sibilò Tisha allontanandosi da me e stringendo i denti con
odio.
- Non osare paragonarmi a loro! Io li
detesto tanto quanto te! – tentai di giustificarmi usando un
tono fermo e convinto.
- Taci! Tu e loro siete della medesima
razza! – mi accusò puntandomi contro
l’indice, che mi graffiò l’anima con il
suo tono accusatorio.
- Calmatevi, questo dialogo non ha
necessità di proseguire oltre – si intromise Kuran
autoritario.
Immediatamente ci allontanammo uno dell’altra, uno con
rammarico l’altra con stizza.
Sospirai.
Proprio non voleva capire le mie ragioni, si limitava a giudicare con
il suo cieco odio.
- Guardiani, venite con me –
ordinò quindi lo stesso senza approvare alcuna obbiezione.
- Che sta succedendo Kaname? –
domandò timidamente Yuki, intaccando la sua corazza di
fermezza.
- Niente di cui preoccuparsi piccola
– asserì in risposta con dolcezza accarezzandole
il
capo – solo mi piacerebbe che questi due capissero gli ideali
pacifici della Cross Academy –
Osservare quella scena mi rendeva a dir poco furioso, la gelosia mi
invadeva la viscere e mi costringeva ad intromettermi.
Così le afferrai un braccio e la strattonai via da
quell’essere dall’animo costruito e falso che tanto
mi irritava.
- Ma Zero... –
- Lei deve starne fuori! –
- Fuori da cosa? –
- Non impicciarti Yuki! –
- Non trattatemi tutti come una bambina!
– sbottò allora contrariata.
- Entrambi vorremo solo proteggerti, ma
se quello che vuoi è solo essere messa a conoscenza di
quello che sta succedendo, allora ti spiegherò tutto
più tardi, d’accordo? – le propose con
tono mieloso il vampiro.
- Sì Kaname –
rispose annuendo e sorridendo soddisfatta.
- Kiryu, Komori, adesso seguitemi
– e questa volta si diresse all’interno del suo
dormitorio, seguito da entrambi.
- Allora? – domandò
Tisha sbuffando.
- Ahimè dovete capire che il
nostro equilibrio è assai precario e purtroppo queste
scenate necessitano di venire evitate –
- Allora perché questo mostro!
Se è come voi si mischia a tal punto agli umani??
– domandò lei con una vena isterica.
- Devi sapere che lui non è
ancora ciò che tu supponi che sia, non
è come nessun membro della Nightclass, non lo
sarà mai, temo anzi che finirà presto per perire
–
- Perché? –
- Ebbene lui non è un vampiro
dalla nascita, tu non puoi saperlo ma sta subendo una trasformazione
causata quattro anni fa dal morso di un sangue puro e per questo non
diverrà mai una creatura della notte a pieno titolo, a meno
che non beva il sangue di colui che ha inizializzato questo processo
–
- Preferisco morire che essere come voi
per l’eternità! – sputai irato da quelle
rivelazioni scomode.
- E adesso quindi
cos’è? Un umano o un vampiro? –
domandò Tisha sempre più confusa.
- È in fase di mutamento
– rispose quindi vago.
- Insomma brama sangue o no?? –
incise lei spicciola.
- Sì – confessai
guardandola con aria mesta.
Al sentire quella confessione indietreggiò spaurita fino a
ritrovarsi con le spalle premute contro il petto di Kaname, che le
afferrò le braccia cercando di tranquillizzare il
suo terrore.
- Ma sa controllarsi bene –
spiegò pur sapendo che oramai il mio autocontrollo era al
limite.
- Allora perché non lo
trasferite nel vostro dormitorio? –
- Preferirei morire! – sbottai
ringhiando.
- Allora crepa demone! –
urlò con la voce rotta dal panico, mentre freneticamente
portava una mano sulla sua gamba destra per afferrare l’arma
antivampiro che il direttore le aveva consegnato.
Notai un piccolo pugnale racchiuso in fodero sulla sua coscia appena
sotto la gonna legato da un laccio di pelle.
Lo estrasse con decisione e me lo lanciò contro.
Gemetti di dolore percependo un rivolo di sangue colare lungo la spalla
dove esso si era conficcato.
Lo estrassi con un gesto secco escludendo il dolore che pulsava
lancinante nel punto offeso.
- Vuoi provare a controllarti?
– le chiese Kuran nel suo solito tono di voce.
Quindi lei iniziò a singhiozzare, cercando uno sfogo alle
cupe sensazione che le attanagliavano il cuore.
Inaspettatamente la vidi nascondere il viso tra le mani e lasciarsi
accogliere tra le braccia del sangue pure.
- Adesso vai Kiryu, per oggi questo
è sufficiente –
- Non la lascio nelle tue grinfie
– ribattei
- V-vattene – sibilò
lei oramai offuscata dal terrore intrinseco nel suo odio.
- È tutto sotto controllo?
– domandò Shiki chiudendo il portone alle sue
spalle e infilandosi nella nostra discussione dal buio di un angolo.
- Da dove diamine te ne esci??
– sbottai coprendomi la spalla con la mano cercando di
attenuare l’odore del mio sangue.
- Ho sentito dei singhiozzi e un intenso
aroma ferroso, credevo che la situazione fosse degenerata –
- Non sono affari tuoi Senri! –
ringhiai afferrandolo per il bavero della camicia.
- Per caso vuoi morire? –
ironizzò sarcastico ammiccando alla mia ferita fresca e alla
sua sfacciata superiorità.
- E chi ti dice che non sarai tu a
crepare?? –
- Ricordati che sono un livello A, non
sarei tanto lo spavaldo se fossi in te, soprattutto in quelle
condizioni –
- Sono in grado di ucciderti anche
adesso! – annunciai puntandogli la mia BloodyRose alla fronte.
- Non è ancora la tua ora
Kiryu, non sfidare così ardentemente la morte –
incalzò Kuran allontanandomi dal suo simile.
Ringhiai contrariato, ma percependo un’ulteriore fitta al
braccio non opposi resistenza.
Volli nuovamente tentare di convincere Tisha ma la notai
priva di sensi a causa dei poteri del sangue puro.
- State attenti a quello che fate
– sentenziai minaccioso osservando ancora la ragazza, mentre
passava nelle mani dell’altro vampiro.
- Non provate a berne una goccia!
– aggiunsi uscendo e nascondendo il braccio con
l’altra mano.
Sfortunatamente trovai ad attenermi lo sguardo stupito e curioso
dell’altra guardiana.
- Kaname è dentro? –
mi domandò sfiorandomi con lo sguardo senza notare
né la ferita né il mio strano comportamento.
- Fammi un favore, non impicciarti!
– sbottai provocandole uno stolso.
- Ho il diritto di sapere cosa succede!
–
- Pensa a te stessa, tutto questo non ti
riguarda! –
- Mm.. Zero! Sei sempre il solito! Almeno
dimmi dov’è Tisha! –
- Chiedilo al tuo Kuran! – al
nominarlo il diretto interessato spuntò dal cigolante
portone d’ingresso.
- Sta tranquilla Yuki, Komori
è nelle mani di Senri – proferì
accogliendola tra le braccia.
Ringhiai. Solo quello sapeva fare??
- Per favore Kaname dimmi che succede
–gli supplicò affondando il viso nel suo petto e
ignorando i suoni gutturali che provenivano dalla mia bocca in senso di
diniego.
Avrei voluto strapparla via da lui, allontanarla da quel vile demonio e
a malapena mi trattenni.
- Stiamo solo cercando di comprenderla
meglio – semplificò lui continuando ad
accarezzarla con quelle mani, che io continuavo a reputare insozzate di
sangue.
- E dimmi – fece una pausa
– cosa c’entra Zero in tutto ciò?
–
- Suppongo che trovi in lui qualcosa di
sospetto, ma chi non ve lo troverebbe? –
A mio malgrado apprezzai il suo tentativo di sviare le indagini di
Cross e, capendo che non avrebbe rivelato la mia natura mi sentii
sollevato.
- Ma adesso, ho io un favore da chiedere
a te piccola Yuki – asserì lui alzandole il viso
con due dita e guardandola negli occhi.
- Chiedi pure –
annuì lei piena d’orgoglio, sfoggiando un sorriso
solare e lasciando che le gote si imporporassero leggermente.
- Tisha Komori odia i vampiri in modo
viscerale, quasi al livello di Kiryu, prova a mediare tra noi e lei,
cerca di ammorbidire un po’ la sua diffidenza o rischiamo di
dover chiudere la Nightclass –
- Se è solo questo quello che
posso fare per te Kaname, lo farò volentieri, fidati di me,
farò del mio meglio! – confermò
allargando ancor di più il suo sorriso coinvolgente.
- Adesso basta Yuki, andiamocene!
– le ordinai trascinandola per un braccio.
- Zero! Lasciami! –
strepitò dimenandosi senza riuscire a fermarmi.
- Buonanotte piccola – le
augurò Kaname sparendo nelle tenebre.
- Stupido! – gridò
colpendomi in testa con un pugno –sei talmente odioso che
anche Tisha si sente in pericolo con te! –
apostrofò facendomi intendere di averla bevuta.
Sospirando infilai le mani in tasca e mi allontanai da lei,
fortunatamente la ferita non grondava più sangue, anche se
il dolore era ancora insopportabile.
- Mi lasci indietro? –
sbottò correndomi incontro.
- Va a dormire! Voglio stare solo! Non ho
bisogno delle tue chiacchiere! – puntualizzai freddamente
cercando di placare la mia natura.
- Perché? –
sibilò dispiaciuta, interrompendo i passi.
Mi dispiace Yuki.
La mia scostanza l’aveva fortunatamente allontanata.
Avrei voluto passare più tempo con lei, ma il bisogno di
sangue era sempre più impellente e la vicinanza di Tisha e
del suo profumo non aiutavano.
Le crisi erano sempre più frequenti, faticavo a non
azzannare i miei stessi compagni di classe.
Per questo mi comportavo così. Per loro. Anzi no, per me.
Non volevo essere un mostro, non volevo dipendere dal SANGUE.
Finish!!! Allora
che ne pensate?? Vi avverto non so com’è venuto
perché l’ho cambiato all’ultimo momento
dato che la prima stesura non mi piaceva!!! Se avete qualche critica
fatevi avanti provvederò a migliore!! Vi ricordo NO COMMENTI
NO PARTY =)
Passiamo ai
ringraziamenti:
idol_sempai92 :
grazie vivamente per i complimenti =) sono contenta che ti piaccia,
spero che questo nuovo capitolo sia di tuo gradimento. Fammi sapere!
Gio__cHaN :
Grazie sono lusingata =) comunque mi dispiace ma Shiki è
anche mio u.u, non credere che te lo lasci!!! Eheh!! A parte scherzi,
sono contenta che ti piaccia il mio modo di scrivere, spero si non
averti delusa con questo nuovo capitolo!
Argentea:
addirittura ha del futuro?? =) Grazie troppo gentile! Comunque tornando
ai tuoi consigli, SICURAMENTE farò in modo di mettere
qualche scena tra Yuki e Kaname li adoro troppo insieme, poi per quanto
riguarda Shiki e Rima non so se seguirò quello che mi hai
detto. Ancora devo pensarci ma quasi sicuramente, toh per un 98% lui
sarà il boy di questa Tisha, anche se forse anche Zero
farà la sua parte. Ti avverto le percentuali potrebbero
cambiare perché la trama di questa fic è
già cambiata un centinaio di volte nelle mia testa xD!
Grazie comunque per i consigli, li apprezzo tantissimo e forse li
seguirò dipende da come mi frulla =)! Dimmi cosa ne pensi di
questo capitolo, ci tengo! Appena posso leggo la tua fic su Inuyasha
promesso!! Forse stasera stessa!! Adesso devo scappare
perché se non studio mia madre mi fucila sul serio =))
Grazie ancora!
Lulosky :
bene bene eccoti il nuovo capitolo, che ne pensi? Sono uscita troppo
dalla psicologia dei personaggi o sono stata attinente?? Mi raccomando
fammi sapere o niente scene ShikixRima xD
Grazie infinite a
tutti, mi fa piacere che i commenti siano aumentati!! Continuate
così! Ditemi anche “fa pena” ma ditemelo
vi prego!! Vivo dei vostri commenti xDD
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Capitolo 4 *** L'odio tra le razze ***
Scusate
l’attesa ma come promesso ecco pronto per voi un nuovo
capitolo! E per il piacere delle fans ecco il nostro Shiki!!! *_*
Conto
di non farlo OOC.. se non riesco nel mio proposito fatemelo presente..
con lui ho sempre paura di creare un carattere che non esiste!!
Oggi
voglio essere breve, quindi Buona Lettura! Per quei pochi che hanno
voglia di leggere anche i ringraziamenti li trovate in fondo come
sempre =)
Baciotti,
AnaNeko94
L’odio tra le razze.
-
Ancora non si è svegliata –
asserì Ichijo accarezzandole il viso.
-
La sospensione non ti è bastata? Io fossi in te
non la toccherei – gli ricordai dall’alto del
davanzale della finestra della mia stanza.
-
Sta tranquillo, sono sazio –
-
Le pastiglie ematiche non hanno la capacità di
saziarci completamente – sottolineai tremendamente realista.
-
So controllarmi e.. Kaname è stato
sufficientemente esaustivo –
-
Pensi che svelare la natura di Kiryu sia stata una buona
mossa? –domandai rendendolo partecipe dei miei dubbi, in fin
dei conti era lui quello che potevo definire amico.
-
Non saprei, ma sicuramente lui ha in mente qualcosa
–
-
Io credo che sotto ogni punto di vista, complichi solamente
le cose –
-
Già, anch’io, ma non possiamo conoscere
i suoi piani –
Scesi dalla mia
postazione e mi avvicinai al letto dove la ragazza era adagiata. Il mio
letto. Quello in cui sicuramente sarebbe rimasto impresso il SUO odore,
quello in cui IO avrei dovuto riposare l’indomani, quello in
cui di sicuro non sarei riuscito a dormire.
-
Perché piuttosto ti ha chiesto di portarla qui?
– mi risvegliò Takuma.
-
Me l’ha solo ordinato, senza spiegazioni
– risposi mentre, inconsciamente attratto dal suo aroma, le
scansai una ciocca di capelli dal collo.
Deglutii.
-
Shiki, attento –mi avvertì il vicecapo
dormitorio poggiandomi una mano sulla spalla.
-
È così.. appetitosa –
biascicai lasciando che le mie iridi divenissero scarlatte.
Irrefrenabilmente,
seppur fossi sotto lo sguardo di Ichijo, le presi una mano, la studiai
captando ogni singolo capillare.
Allora volli annusarla
cadendo in balia del dolce profumo del suo sangue, esattamente come un
eroinomane dalla droga, io ero drogato di quella lieve fragranza, e
resistere era fin troppo difficile se non impossibile.
-
Shiki.. – ripeté autoritario il mio
compagno imponendo quell’ordine anche a sé stesso.
Facendo appello a
tutta la mia forza di volontà allontanai la sua mano sai
miei canini e la fissai in viso.
Dovevo ammettere che
fosse bella, ma non era quello che mi interessava, io ero una bestia e
il mio unico istinto adesso era quello di prosciugarla.
Ingollai ancora.
-
Cerca di resistere – rincarò il mio
fedele amico alzandosi con lentezza.
Inaspettatamente lo
vidi avvicinarsi alla porta e proferire con la voce rotta dalla sete
– ho bisogno di aria –
-
Tu non ci riesci? –
-
Non voglio rischiare –
Annuii comprendendo il
suo disagio e lo lasciai andare.
-
Ma io saprò trattenermi? – mi chiesi
sospirando.
I miei occhi non erano
ancora tornati al loro colore naturale, infatti essi continuavano ad
esaltare le sue vene e le sue arterie pulsanti di sangue sotto quel
velo di pelle delicata. Potevo quasi sentirne lo scorrere incessante,
lo sentivo scivolare languido lungo le pareti delle mia gola,
desiderando che saziassi quel bisogno impellente.
-
D-dove sono? – borbottò Komori
interrompendo i miei pensieri, che come ogni volta balenavano nelle mia
mente al sol sentire il suo profumo.
-
Ti sei svegliata? – domandai sbuffando, in
realtà sollevato dal suo risveglio.
-
Cosa ci faccio qui? Dovete smetterla di farmi perdere i
sensi! – mi accusò tirandosi a sedere.
-
Eri sconvolta e comunque fosse stato per me .. –
-
Alla fine anche Zero è un vampiro –
rimembrò spezzando la mia frase a metà.
-
Per adesso non ha mai bevuto sangue umano, almeno da quello
che so – le confessai cercando impacciatamente di
metterla a suo agio.
-
E tu te ne sei mai nutrito? – mi chiese a
bruciapelo.
-
Sì – ammisi secco guardandola con le
miei occhi color della brace ardente.
Tremò
spaventata e mi voltò il viso da un lato, impedendomi di
saggiarla con lo sguardo.
-
Perché sono rossi? – mi chiese
deglutendo.
-
Perché – mi interruppi cercando le
parole – ti vedono come una preda, un preda molto..
appetibile –
-
Mi fanno paura ma, odio ammetterlo, allo stesso tempo mi
incatenano –
-
Per questo sai non dovresti mai avvinarti ai vampire,
perché se lo fai, sarai catturata dai loro occhi –
dissi citando un vecchio detto e fissandola, stavolta con le iridi
grigiastre – questo è quello che si tramanda la
gente, forse dovresti prestarvi fede – le consigliai deviando
ancora una volta il contatto visivo.
-
Perché il mio sangue è tanto invitante?
–
-
Troppe domande –
-
Troppo poche risposte –
-
Chiedi alla persona sbagliata –
Ma lei già
non mi stava ascoltando infatti, emulando inconsapevolmente il mio
precedente gesto, mi afferrò una mano e
l’avvicinò alle sue narici, annusando e studiando
il polso silenziosamente.
-
Conosco questo profumo, anche se è appena
percettibile adesso –
-
Quale profumo? – domandai stupito tanto dal suo
comportamento quanto dalle sue parole.
-
Quello della.. tua pelle immagino –
-
Ti ricorda qualcosa del tuo passato? – chiesi
sperando che continuasse quello che avevamo interrotto la volta
precedente.
-
Non svelerò nulla a voi esseri ripugnanti
–
-
Fa come vuoi – sospirai seccato strattonando la
mano per liberarla dalla sua presa – basta così
– aggiunsi sistemandomi la manica della divisa.
-
Perché? – mi domandò seria.
-
Pensi che l’odio nei confronti della mia razza non
sia ricambiato nei confronti della tua? –
-
E per quale motivo mai dovresti odiarci? –
-
Se vogliamo essere precisi non vi odio, vi ritengo solo
inferiori degni solamente di colmare la nostra sete e se vi tollero
è solo per volere di Kuran, che desidera mantenere la
convivenza –
-
Quindi tu non vorresti nemmeno trattenerti –
realizzò stringendosi nelle lenzuola.
-
No, ma sono un aristocratico e non contraddico gli ordine dei
sangue puro –
-
Perché questo principe non vuole che ci
attacchiate? –
-
Sei davvero troppo curiosa, non interessarti di queste
faccende –
-
E voi invece avete il diritto di impicciarvi delle mie?
–
-
Siamo su piani diversi –
-
Io non credo a fatto di essere inferiore ad un demone
schifoso come te! – mi urlò contro alzandosi
nuovamente a sedere e guardandomi con astio.
In risposta a quel
palese tono di sfida mostrai il rosso dei miei occhi ed ostentai i
canini affilati ringhiando. Non doveva provocare la mia indole animale,
avrei finito per divorarla, dopotutto non essendo umano la
pietà non faceva parte dei miei istinti.
-
Smettila! – gridò ancora cercando di
apparire più forte di quanto non fosse.
-
… mi terrorizzi –ammise guardandomi con
gli occhi di un agnellino spaurito – ti prego –
supplicò con vece tremante.
Solo allora mi calmai,
risvegliato da una sensazione fastidiosa e pungente, forse simile a
quella che gli umani chiamano rimorso.
Mi passai una mano sul
viso e sospirai.
-
Pensa prima di parlare – la accusai allontanandomi
dal suo capezzale.
-
Sai, anche lei, anche lei mi guardava così
–farfugliò scoprendosi e poggiando i piedi a terra.
-
Parli della vampira che ti ha attaccato? – le
domandai cercando di interpretare le sue parole senza però
ricevere alcuna risposta.
Non insistetti oltre e
tornai sul mio amato davanzale ad osservare la luna, quella luna che
ogni notte mi era muta testimone e fedele amica.
Sentii la porta
richiudersi con un tonfo sordo mentre tanti piccoli passi risuonavano
nei corridoi silenziosi del dormitorio.
-
Stupida umana testarda – imprecai costretto a
ricorrerla.
Sperai che una volta
tanto Ichijo mi fosse utile e che l’avesse fermata al posto
mio.
Lentamente seguii la
scia del suo profumo, avanzando sempre più annoiato.
Appena giunsi
all’ingresso la notai in compagnia di Kuran e sospirando
realizzai che Takuma se l’era codardamente svignata.
-
Finalmente, Senri – annunciò il vampiro
inchiodandomi con lo sguardo.
-
Voglio tornare al mio dormitorio! –
esclamò la ragazza guardando entrambi.
-
Prego – asserì lui scostandosi dalla
porta.
Senza farselo ripetere
due volte iniziò a camminare verso l’uscita ma,
quando si accinse ad oltrepassare la soglia lui le afferrò
il polso.
-
Solo una cosa – aggiunge Kaname ferreo –
ti proibisco di fare parola di quello che ti ho rivelato o di palesare
in qualunque modo la nostra vera esistenza e, in cambio del tuo
silenzio, avrai ciò che chiedi –
stabilì lui illudendo noi altri che fosse una proposta.
Rimasi perplesso dalle
sue parole, cercando di indagare mutamente nell’espressione
di entrambi su quale fosse la richiesta dell’umana.
-
Oramai sono una guardiano no? Ho il dovere di mantenere il
vostro segreto – gli rispose liberando la mano con uno
strattone – e comunque, io non scendo a patti con dei demoni
– sbottò andandosene.
Rimanemmo qualche
istante in silenzio udendo passivamente il rimbombo del vecchio portone
e il suono ridondante di una corsa frenetica.
-
Seguitela – ordinò salendo
l’imponente scalinata.
-
Allora sei qui – convenni notando Takuma rifugiato
nella penombra.
-
Speravo di scamparla standomene nascosto, ma dopotutto non mi
spiace seguire una bella donna – ironizzò
avvicinandosi.
-
Tsk, questa faccenda è sempre più
scocciante –
Ta
dah! Fresco fresco di battitura il quarto capitolo! Lo so sono
stressante con questa sete dei vampiri.. ma è una cosa che
mi affascina! =)
Dato
che oggi come avrete capito non ho tanto voglia di fare commenti
personali passo subito ai ringraziamenti:
Gio__cHaN :
Ahimè finisco sempre per tornare a Shiki è
più forte di me xD lo amo troppo… =) poi te
l’ho detto mi fa piacere di essere sfondata nel ridicolo con
quel pianto isterico. Piano piano vorrei sottolineare il suo terrore
verso i vampiri.. spero di riuscirci =)
Lulosky :
Grazie davvero per i complimenti, e la cosa a cui punto è
proprio cercare di mantenere il carattere dei personaggi quindi mi fa
piacere di esserci riuscita almeno finora =) Poi per quanto riguarda
quel gran pezzo di carne di Shiki.. alla fine c’è
sempre di mezzo.. =) prometto che non il prossimo capito ma forse
quello dopo sarà uno ShikiXRima, anzi mi voglio proprio
sbilanciare dicendoti che sarà narrato dalla vampira stessa.
Anche perché voglio far capire cosa ne pensa del fatto che
il suo vampiro gironzoli intorno alla cena xD
idol_sempai92 :
Ho visto la tua fic e ti ho lasciato anche i commenti =) quindi fammi
un favorino.. lasciane anche qui =) please.. mi fanno sempre piacere!
Argentea:
Grazie ancora per lo spassosissimo commento.. allora che dire..intanto
complimenti per i gusti in fatto di uomini XD
Poi..
ti sta così antipatica Tisha? Nuu.. via poverina..
è uno come Zero.. è complessata.. va compatita..
;) anche se ancora non intendo svelare di più che qualche
frase qua e là del suo passato (muhahaha)
T_T
Se sapessi farlo anche io farei un commenti a mini-fic ma non mi riesce
T_T quindi mi limito alle mie risposte noiose..
Insomma..
a parte il fatto che ho scoperto adesso cosa si può e non si
può fare nei commenti ma sinceramente fino a che non offendo
nessuno ci scrivo quello che mi pare =P alla faccia delle regole xD
(tra parentesi non che non si può fare pubblicità
che io invece faccio a bizzeffe xD) DIMMI CHE NE PENSI ANCHE DI QEUSTO
CAPITOLO! Possibilmente a mini-fic come quello scorso xD
perché mi fa sbellicare xD!! Ci si vede al prossimo chappy
=)
angelofdarkness97:
tranquilla tu non lo sai.. ma io ho mente grandi cose (oddio che frase
sclerata che mi è uscita xD) tra le quali ovviamente anche
una parte ShikixRima.. e via per favore non mi odiare Tisha..
è solo un po’ complessata.. =) (w Shiki!!! E
Kaname ovviamente!! xD)
XxRikaxX :
ringraziamento anche a te Rika.. spero che commenterai questo nuovo
capitolo =) ci tengo a sapere la tua =) sono contenta che ti piaccia
!! menomale =)
Cari
lettori voglio informarvi di una.. ehm.. piccola cosa.. I prossimi
capitoli non sono pronti, spero di scriverli in fretta ^^ Quindi spero
mi perdonerete i ritardi ^^
Vi
supplico commentate, se lo fate vi faccio tanti tanti regalini, come
capitoli speciali per la vostra coppia preferita ^^ shi shi giuro ^^
Adesso
vado a leggermi le vostre fic =)
Baciotti,
AnaNeko94
|
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Capitolo 5 *** Il morso della vendetta ***
Ecco il nuovo capitolo!!
Ho impiegato 4 ore per riscriverlo tutto.. speriamo che sia venuto
bene!! =S Ditemi com’è =)
Per coloro che
odiano Tisha.. questo è il capitolo ideale.. xD mentre per
chi aspetta il famoso capitolo ShikixRima.. vi informo che è
già pronto =) Quindi quando ci saranno sufficienti commenti
a questo chappy posterò anche il sesto. Ehh lo so che sono
una ricattatrice =S
Voglio fare
presente che non mi sono dimenticata della ferita che ha Zero alla
spalla, solo che Yuki è un po’ ingenua (ehm torda
a volte xD) e non se ne accorge =).
Adesso basta..
leggete!!
Il
morso della vendetta.
- Sbrigati Zero o faremo tardi
all’uscita della Nightclass! – gli ordinai
trascinandolo per un braccio.
- Non mi strattonare così
– obbiettò lui sbuffando.
- Muoviti! Tisha è
già davanti al portone! – insistetti continuando a
camminare.
- Va bene, va bene, ti seguo –
si arrese sospirando scocciato.
- Bravo cucciolone! – dissi
soddisfatta sorridendo con calore.
In risposta mi concesse un ghigno appena accennato che io considerai
come un ampio sorriso.
Oramai ero abituata al carattere cupo e scontroso del disciplinare,
quindi non mi stupii della sua reazione apparentemente fredda, a me
andava bene così, come dal nostro primo incontro io
continuavo a parlare e a sorridere per entrambi. Non so cosa sperassi
di ottenere facendo così, forse mi illudevo che col tempo il
nostro legame sarebbe migliorato, dopotutto ci tenevo ad istaurare
un’amicizia.
- Dovresti sorridere più
spesso – gli feci notare stringendomi contro il suo braccio
– se lo facessi magari non sembreresti così
antipatico –
- E se tu stessi più zitta
magari saresti meno scocciante –
Tirai fuori la lingua e gli diedi un colpo sul braccio. Erano proprio
quei battibecchi che colorivano il nostro rapporto, un rapporto fatto
altrimenti solo di silenzi, silenzi che ci rendevano quasi
estranei.
- Scusa tanto! – sbottai
stizzita, nascondendo tra le labbra un sorriso divertito.
Arrivammo così di fronte alla solita schiera di studentesse
trepidanti che ogni giorno rendevano il mio lavoro di guardiana assai
arduo e faticoso. Non passava giorno che non violassero il regolamento
del collegio, erano proprio incontenibili. Ma in fondo le capivo, loro
non obbedivano alle norme solo per potersi avvicinare a quel gruppo di
eccellenti e facoltosi studenti, quegli studenti che amavano celarsi
nelle tenebre della notte, quegli studenti tra i quali c’era
anche lui.
- Siete fortunati quei bastardi sono in
ritardo –
- Siamo qui, non ti lamentare –
affermò Kiryu scocciato.
- Scusaci!! – supplicai
inchinandomi più volte.
Fortunatamente avevo fatto in tempo. Non mi sarei persa i suoi occhi,
nemmeno oggi. Arrossii pensando a quanto fosse importante per me, a
come mi mancasse, a come mi perdessi a fissarlo ogni giorno.
Era lui il mio primo ricordo.
Era per lui tutta la mia riconoscenza.
Ed era per lui anche tutto il mio amore.
Da 10 anni, era e sarebbe ancora stato così.
- Yuki sveglia! Stanno uscendo
– mi risvegliò l’altra guardiana.
I pensieri dovevo lasciarli a dopo, adesso dovevo svolgere il mio
compito.
- Ciao piccola – mi
salutò il centro dei miei pensieri.
Sentendo quelle parole fremetti e mi voltai palpitante per osservare il
padrone di quel timbro caldo e maturo. Era lì, davanti a me,
con la sua postura rigida e ferma, in contrasto con un dolce sorriso
stampato sulle labbra fini. I suoi occhi erano come li ricordavo: due
profonde pozze di cioccolato fondente.
- Ciao Kaname – risposi
chinando il capo.
- Grazie infinite per quello che fai
– si complimentò provocandomi un leggero
imporporimento delle gote.
Avrebbe potuto dire qualsiasi cosa con quel tono di voce e io sarei
arrossita comunque.
- Mantenere la disciplina è
mio dovere! – sentenziai imbarazzata facendo suonare le mie
parole come quelle di un soldato semplice al suo sergente istruttore.
- Non essere così formale
– aggiunse quasi dispiaciuto dalla mia risposta poggiandomi
una mano sul viso.
- Kuran, se non si sbriga farà
tardi a lezione – asserì Zero con voce tagliente
afferrandogli il braccio per allontanarlo dal mio viso.
- Oh, che paura –
sospirò sarcastico liberando la mano con un gesto secco.
Poi si voltò verso di me ancora una volta, inondandomi con
il suo sguardo profondo ed aggiunse:
- Ci vediamo domani, piccola Yuki
–
E così dicendo mi prese galantemente la mano e vi
poggiò delicatamente le labbra.
Divenni a dir poco paonazza e rimasi senza fiato, mentre lui terminava
quell’elegante bacio e se ne andava a passo lento, facendomi
beare delle vista delle sue ampie e forti spalle.
- Bello e dannato –
pronunciò Tisha avvicinandosi a me.
- No, solo dannatamente bello –
precisai reggendomi la mano.
- Considerazioni fuori luogo per delle
bestie – criticò Zero.
Le studentesse oramai si erano dileguate, l’ondata di alta
marea era passata, come sempre, restava solamente la ronda.
- Kaname non è una bestia, mi
ha salvato la vita. Lui è diverso come il mondo in cui vive,
come le cose che vede.. –
- Non ti illudere che lo sia, seppure la
sua voglia di apparire in un certo senso umano sia ammirabile non
riuscirà a sopprimere per sempre la sua natura,
arriverà un momento.. un momento in cui anche lui si
lascerà sopraffare dall’istinto, e tu non potrai
fare nulla per impedirlo – sentenziò Komori
suonando tremendamente veritiera.
Come se lei avesse sperimentato sulla sua pelle una situazione del
genere, come se sapesse perché mi fidavo di Kaname.
- Lui non mi farà mai del male
– insistetti testarda.
- Tu sai quanto possano essere disumani i
vampiri e lo sai perché tu stessa ne sei stata una vittima!
– mi ricordò Kiryu attanagliando sadicamente il
mio cuore.
- Lui non è come tutti gli
altri lui è diverso – ribadii con gli occhi bassi.
- Invece sì! Per quanto lui ti
voglia bene, per quanto lui ti ami, c’è sempre una
cosa che amerà più di te e quella cara Yuki
è il tuo sangue – aggiunse Tisha affondando ancora
più in profondità il disagio che mi aveva
provocato Zero.
- Bugiardi! Non è vero! Non
può essere vero! Non è come dite! –
urlai tappandomi le orecchie e lasciando che le gambe iniziassero a
correre.
Non volevo sentire. Era assurdo pensare che i vampiri che conoscevo
fossi tanto disumani, era assurdo pensare che KANAME fosse diverso da
come lo dipingevano i miei ingenui occhi di ragazzina innamorata. Lui
era perfetto, lui era tutto ciò che potessi desiderare. Lui
non poteva essere un mostro.
Lui era il mio Kuran.
Corsi a perdifiato ripetendo quei concetti miliardi di volte
all’interno della mia mente, cercando di imprimerli come la
mia unica verità, stampandoli a fuoco sopra le dicerie dei
miei compagni soggiogati da un odio che per quanto mi sforzassi non
riuscivo a comprendere.
Senza rendermene conto ero giunta di fronte alla fontana del collegio.
Appoggiai le mani al bordo e avvicinai il capo allo scroscio
d’acqua, tentando di mettere ordine nei miei pensieri.
Se ero così convinta della mia tesi perché non
volevo sentire le loro parole?
Temevo la risposta a quella domanda, la temevo perché
ammetterla sarebbe stato come negare il gesto di Kaname, come negare la
fiducia che provavo nei suoi confronti.
Pensai a 10 anni prima ancora una volta.
Il mio primo ricordo non era il mio Kuran ma un altro vampiro.
Ancora ricordo la scintilla infuocata che infervorava i suoi occhi,
ancora ricordo la loro terribile tonalità scarlatta, ardente
come le fiamme dell’inferno e poi i suoi canini, brutalmente
sporgenti ed affilati che deturpavano quel viso apparentemente umano.
Quell’essere così simile a me, desiderava saziarsi
del mio sangue, incurante che io fossi un’innocente bambina
di 5 anni, incurante della mia fragile e candida vita.
Da allora quell’evento era rimasto indelebile nella mia mente.
Ecco perché in fondo potevo capire l’odio di Zero
e di Tisha, perché in fondo io stessa temevo i vampiri.
Tuttavia fino a poco tempo prima non avrei mai considerato Kaname alla
stregua di quella bestia che mi aveva attaccato, lui non era affatto un
mostro, anzi.
- Ma quella sera.. - ripensai
al giorno in cui fu istituita la Nightclass.
Prima di stabilirsi nel dormitorio luna i vampiri avrebbero soggiornato
in quello riservato ai professi. Anche Kaname era lì.
Capricciosamente desiderai vederlo, adesso che mi era tanto vicino e
che non eravamo più costretti ad incontrarci un solo giorno
per stagione, non avevo motivo per evitare il mio ingenuo desiderio.
Dopotutto allora mi ero dimenticata cosa fosse la paura, anche se
sapevo della sua vera natura non la temevo affatto, anzi ero
più che convinta che lui nemmeno si cibasse di sangue.
Perciò ignorando gli avvertimenti di Zero mi introdussi di
soppiatto nella struttura e, facendo timidamente capolino dalla porta,
notai un ragazzo biondo con un plico di fogli in mano. Feci per tornare
indietro quando lui mostrò di sapere il mio nome e di
conoscere piuttosto bene il mio nobile Kaname di cui ero tanto
innamorata. Così seppure anche lui mi invitasse a tornare
indietro non demorsi e, ostinandomi a volerlo incontrare quella sera
stessa, entrai nuovamente nell’edificio. Giustificai la mia
azione con la temperatura rigida che vi era all’esterno e mi
sedetti sul secondo gradino della scalinata.
Poco dopo un gruppo di quattro vampiri fece rilevare la sua presenza,
guardandoli notai tra loro una bellissima ragazza dai capelli lunghi e
ondulati color daino, pronunciata da un corpo femminile e sinuoso.
Tuttavia non mi accorsi di lei per il suo aspetto ma per le parole che
aveva detto.
Lo aveva chiamato nobile Kaname.
Subito mi chiesi se anche quella ragazza fosse innamorata di lui,
mentre un fulmine di gelosia mi attraversava l’anima. Lei era
decisamente più bella e matura di me, ma non me ne
preoccupai, in cuor mio sapevo che lui non l’avrebbe mai
preferita a me.
Incoscientemente mi addormentai e quando riaprii gli occhi mi ritrovai
in un comodo letto a baldacchino coperta dalla giacca di Kaname. Mentre
mi accingevo a stringerla per saggiare il suo profumo un sussurro colse
la mia curiosità.
Ruka.
Quella voce mi era familiare e la porta era aperta. Così
scivolai giù dal letto e mi avvicinai furtivamente allo
spiraglio dal quale provenivano quei strani suoni.
Oh sì, Kaname.
Sgranai i miei occhioni da cerbiatta scontrandomi con la cruenta
realtà che mi veniva mostrata.
La ragazza di prima, Ruka.
Kaname le affondava brutalmente i canini nell’esile collo
niveo provocandole dei gemiti strozzati.
Lei cadde prosciugata tra le sue braccia, le braccia di quello che io
non volevo credere essere il mio principe.
Quello davanti ai miei occhi era solo un mostro sanguinario con le
zanne impregnate di sangue ed il fiato corto per
l’eccitazione.
Un mostro dagli occhi cremisi che mi osservava scappare senza far nulla
per fermarmi.
No, quello non poteva essere lui, non poteva essere il mio Kaname, lui
non avrebbe mai fatto una cosa simile.
Era un incubo.
Da allora ricominciai ad avere paura.
A tremare quando rimanevo sola, a tremare perfino quando lo vedevo
incrociare i miei occhi.
Da quella notte una profonda crepa si era aperta tra me e lui. Seppure
lo amassi non vi era più quell’innocente legame
che c’era stato fino a poche ore prima.
Perché adesso avevo nuovamente paura.
Finalmente quella cascata di terribili ricordi fu interrotta da alcuni
rumori provenienti dal cortile sottostante.
Perfetto, studentesse
della Dayclass.
Pensai sarcastica.
Facendo leva sul braccio destro balzai giù dal muretto di
cinta e frenai la caduta aggrappandomi ad un ramo.
Presi lo slancio e mi lanciai davanti a loro.
- Hey voi, i vostri nomi e la classe lo
sapete che gironzolare di notte è proibito e può
essere anche pericoloso, perciò tornate immediatamente nel
vostro dormitorio – ordinai mettendo ben in vista la fascia
come testimonianza della mia autorità in merito.
- Vogliamo solo scattare qualche foto
agli studenti della Nightclass – si giustificò una.
- Sì, non facciamo niente di
sbagliato – aggiunse l’altra alzandosi in piedi e
gemendo per una leggera ferita al ginocchio.
- Oh no, stai sanguinando –
realizzai in preda al panico – andate subito via, dovete
tornare nel vostro dormitorio, forza muovetevi! – le incitai
sperando che la smettessero di opporre resistenza.
All’improvviso sentii un fruscio alle mie spalle,
così estrassi rapidamente Artemis dal suo posto sotto la mia
gonna e abilmente vi tagliai l’aria, facendola accompagnare
da un sibilo metallico.
L’arma si fermò interrompendo il suo suono
sinistro per incappare contro coloro che avrei voluto con ogni mezzo
cercare di evitare.
- C’è mancato poco.
D’altronde sei la figlia del direttore –
annunciò una voce maschile.
- Kain Akatsuki e l’altro
è Aidoh Hanabusa, sono due ragazzi della Nightclass,
è un sogno! – esultò una delle due
studentesse abbracciando euforica l’altra.
- Abbiamo semplicemente sentito odore di
sangue e volevamo vedere.. che cos’era successo –
sentenziò calmo il secondo mentre il primo si passava
accuratamente la lingua sulla mano ferita.
- Sei cattiva –
sibilò dipingendo gli occhi di rosso – siamo
davvero venuti a dare un’occhiata – poi si
interruppe per annusare l’aria – oh, che buon
profumo – aggiunse provocando gli strepiti entusiasti delle
due ignare studentesse.
- Ha detto che profumiamo! –
civettò una.
- Ascoltami bene Aidoh, se provi anche
solo a sfiorarle con un dito io ti.. ti.. – lo minacciai
fulminandolo con lo guardo.
Mi interruppi vedendolo avanzare verso di me, soppesando bene i passi,
come un leone in prossimità della sue preda.
Bloccò la mia arma con una mano e poggiò
l’altra sulla mia inchiodandomi con i suoi occhi color
cremisi.
- Sei caduta? –
domandò falsamente gentile costringendomi a mollare la presa
su Artemis – il buon profumo di cui parlavo è
quello.. del tuo sangue, piccola Yuki – terminò
ammiccando al mio polso sbucciato.
Mi ero ferita, saltando giù dall’albero.
Maledizione.
Invano tentavo di ritirare l’arto che il vampiro avvicinava
lentamente alla sua bocca.
Lo supplicai di fermarsi ma lui continuava, sordo alle mie preghiere.
Percepii la sua lingua umida scivolare sul mio palmo, saggiando
peccaminosamente il liquido che vi era impigliato.
- Basta – lo pregai ancora una
volta in preda al terrore mentre lui sguainava i denti.
- Che canini! Oh, quello che è
un vampiro – esclamarono le due ragazze un istante prima di
perdere coscienza.
- Se non vuoi che ti squarci la gola,
stalle lontano lurido demone! – lo minacciò una
Tisha furente premendogli la sua arma contro la trachea e
allontanandolo da me.
Era arrivata in tempo, mi aveva salvata, pensai nascondendo la mano
dietro la schiena.
Sospirai di sollievo.
- Tutto bene Yuki? – mi chiese
preoccupata studiandomi attentamente.
- Non dovresti abbassare la guarda,
disciplinare – proferì Hanabusa approfittando di
quell’attimo di distrazione per afferrarle il braccio.
Si era liberato facilmente dalla situazione di soggiogo nella quale si
trovava e la rivolse a suo vantaggio.
Stavolta avvicinò alle sue labbra il polso della mia
compagna.
Gli occhi del vampiro brillarono ancor più assetati.
- Com’è buono.. la
tentazione è fortissima – accennò
affondando le zanne affilati nella pelle delicata.
La vidi contrarre le labbra in una smorfia di dolore.
Tentò invano di liberarsi mentre il vampiro
conficcò i canini ancora più in
profondità.
Gemette di dolore.
- Basta Aidoh! Le fai male! Aidoh!
– urlai istericamente.
Allora afferrai ancora Artemis e lo minacciai con maggiore decisione.
- Smettila! Non costringermi ad
attaccarti! –
- Hanabusa.. direi che ti sei divertito a
sufficienza – tuonò una voce femminile
dall’alto del ramo di un albero.
Troppo buio perché la vedessi, e la mia attenzione era
rivolta alla mia compagna.
All’udire quel richiamo l’interpellato estrasse i
denti dalla carne di Tisha che tremante si allontanò dal
vampiro.
- Bastardo – sibilò
stringendo il polso violato.
- Davvero deliziosa, Komori, grazie per
il pasto – ironizzò Aidoh catturandola ancora con
i suoi occhi, mentre si leccava le labbra con gusto.
- Hanabusa – ripeté
la stessa voce di prima, accompagnando le parole ad un elegante balzo.
Finalmente riconobbi la figura giovane e snella di Touya presenziare di
fronte ai miei occhi.
- Vuoi forse che tutta la Nightclass
paghi per le tue bravate? – lo accusò senza
tradire alcuna variazione nel timbro.
- Aveva bisogno di una lezione
– si giustificò gustando le gocce scarlatte che
macchiavano i suoi canini.
- Grazie Rima, se non ci fossi stata tu..
– dissi sorridendo.
- La prossima volta impara a controllarti
– aggiunse ignorandomi deliberatamente.
Osservandola, sembrava molto irritata dalla scena che le si prostrava
davanti, ma stranamente la sua ira era animata più dalla
tramante Tisha che dal soddisfatto Aidoh.
Non ne sono sicura ma quando Komori gemette ancora per il dolore, le
labbra della vampira si incresparono in un lugubre e sadico sorriso.
Finito.. Beh.. ora
che l’ho riletto.. mah.. non mi piace molto..
Vabbè ditemi voi.. Adesso vado a scrivere il
famigerato capitolo sulla coppia di ghiaccioli, mi manca solo la parte
finale.. spero non sia una delusione.. sono giorni che ci lavoro.. ma
senza dialoghi mi ritrovo con le mani legate!!!
Passando a questo
capitolo.. spero di essere stata precisa con le date e tutto il resto..
ho cercato di seguire la trama dell’anime più
fedelmente possibile quindi ditemi se c’è qlkosa
che devo cambiare.. provvederò immediatamente!!
Ringraziamenti:
Lulosky: eh
già.. Shiki è un gran bel pezzo di carne *_* ..
gnam gnam.. Che ne pensi di questo capitolo? Rima sadica.. ok
forse è un po’ OOC.. ma mi piaceva
l’idea che fosse gelosa.. è poi quel pezzettino mi
serve da introduzione per il prossimo.. Kmq.. ho aggiornato
abbastanza in fretta? E eccetto il capitolo ShikixRima hai altre
richieste\consigli? Ancora non so come strutturare il settimo
capitolo.. quindi.. se mi vuoi dare un parere ne sarei felice =)
Commenta mi
raccomando!! Ci tengo =)
Idol_sempai92:
Grazie.. ma nn è affatto impeccabile.. tutte le volte che la
rileggo trovo qlkosa che non va.. =S spero che almeno la trama e le
idee di fondo siano buone..Mi dispiace ma per il passato di Tisha ci
sarà da aspettare un bel po’.. e il prossimo
capitolo sarà un po’.. extra rispetto alla storia
dato che è un regalo per i fan ShikixRima.. =)
Quindi.. mi
dispiace.. ma ci vorrà un bel po’ .. =)
Argentea: ahaha..
spassosa come sempre.. bene bene.. chissà come mai
scommetto che la parte finale di qsto capitolo sia la tua preferita
xD.. Poi per il regalino.. a grande richiesta.. il prossimo capitolo
è un extra su Shiki e Rima.. quindi spero di accontentarti..
=) Che altro dire.. eh no.. Tisha non morirà.. mi serve
ancora.. Aspetto un tuo altro spassosissimo commento.. e se hai anke tu
qlke idea sul settimo capitolo.. dimmelo pure.. =) Baci baci..
Giulietta24:
allora.. grazie infinite per il commento.. =) spero di essere stata
veloce ad aggiornare.. poi per quanto riguarda le descrizioni.. beh
tempo fa le utilizzavo moltissimo.. ma mi sembrava ke appesantissero
troppo le vicende.. quindi mi sto limitando.. comunque saranno un
po’ più accentuate nel prossimo capitolo.. se
questo può farti piacere.. fammi sapere la tua opinione su
questo, ci tengo =)
Gelosa94:
GLASHIEEEEEEE =) sono contenta che ti piaccia.. =) Spero di non aver
confuso qlke cosa.. xk ho cercato di essere più fedele
possibile all’originale.. anke se Yuki non è un
personaggio che amo trattare moltissimo.. xk la trovo troppo ingenua..
spero di averla resa bene.. che dire.. commenta =)
Ultimo avviso poi
vi lascio.. commentate numerosi o niente ShikixRima!! Se raggiungere un
numero sostanzioso vi faccio un altro regalino u.u quindi vi supplico..
fatelo!!!
E se volete
consigliarmi qlke vostra fic.. come al solito sarò contenta
di leggerla e commentarla a dovere!
Baciotti, AnaNeko94
|
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Capitolo 6 *** La perfezione del silenzio ***
A grande richiesta ecco
il famoso capitolo ShikixRima!! Spero vivamente che non sia un
fallimento, mi ci sono impegnata davvero!!
È
stato difficilissimo cercare di rendere la situazione decente senza
dialoghi, ho fatto una fatica micidiale quindi premiate almeno lo
sforzo!!
Prendete questo
capitolo come un extra. Tranquilli non mi sono dimenticata della
situazione critica che ho creato nel capitolo precedente, conto solo di
rimandarla al prossimo in cui capirete qualcosa sul passato della
ragazza =).
Per adesso
è tutto, ci vediamo alla fine =).
La
perfezione del silenzio.
Iniziavo a detestare quell’umana.
Perfino il suo odore che tanto allettava la sere dei miei compagni mi
dava la nausea.
Quella Tisha era piombata nei pensieri della Nightclass come un fulmine
a ciel sereno, catapultandoci contro il suo odio ed il suo passato
misterioso.
Passivamente avevo dovuto accettare la situazione, sorvolare sulla
frequente assenza di Shiki, ignorare il suo costante interessamento nei
confronti di quell’umana, fingere di non essere turbata dal
fatto che desiderasse bere il suo sangue.
Quando avrebbe dovuto bramare solo il mio.
Come, malgrado soffrissi ad ammetterlo, io volevo solo il suo.
Nessun altro mi avrebbe mai saziata, ma per lui non era così.
Comprendevo che fosse solo un’umana, una misera fonte di
sangue, ma appunto per questo non poteva desiderarla più di
me.
Io ero una vampira, una vampira aristocratica, con una percentuale di
purezza molto alta.
Non mi piaceva elogiare la mia classe sociale ma adesso mi sentivo
comunque colpita nell’orgoglio.
Iniziavo a pensare che per lui quell’umana fosse
più allettante di me, cosa che non avrei mai potuto
accettare.
Nonostante ciò rimanevo in silenzio.
Tacere era la cosa che meglio mi riusciva.
Ma pensare che il nostro gioco di sguardi, quel muto contatto che ci
legava adesso potesse venirmi strappato via, incrinava la mia maschera
inespressiva.
Solitamente non mi interessavo di ciò che mi accadeva
intorno, ma stavolta quel qualcosa stava invadendo i miei spazi.
E quel qualcosa altri non era che Tisha Komori.
Un fruscio accolse il mio interesse.
Alzai gli occhi concentrando lo sguardo su una figura maschile poggiata
contro il tronco di un albero.
La candida divisa scolastica cadeva impeccabilmente sul corpo alto ed
asciutto, mettendo in mostra il suo freddo e pacato proprietario.
Un paio di cenerei occhi inespressivi incontrarono le mie iridi color
cobalto, essi erano incastonati, come pietre preziose in un fine volto
niveo, contornati da una disordinata chioma rossiccia.
Lo fissai senza tradire alcuna emozione e proferii facendo ondeggiare
una coda dorata con la mano:
- Ho fatto quello che mi hai chiesto
–
Annuì accennando un lieve sospiro.
Avrei voluto chiedergli perché mi avesse chiesto di salvarla
e perché non l’avesse fatto lui stesso, ma lui
intuì la mia muta domanda e vi rispose brevemente:
- Il tuo controllo è migliore
del mio –
Mi lasciai sfuggire un sospiro.
Sentirlo pronunciare dalla sua voce era ancora più frustante.
- Ichijo si occuperà del resto
–aggiunse infilandosi le mani in tasca e analizzandomi con
iridi di ghiaccio.
Mai come adesso avrei voluto dar voce ai miei pensieri.
Mai come adesso avrei voluto dar sfogo alla mia ira.
Incontrai ancora il suo sguardo.
Guardarci era più efficace che pronunciare frivole parti di
discorso, era sufficiente per comprenderci, era sufficiente
per scrutare l’uno l’anima dell’altro.
- Smettila di fulminarmi –
affermò lanciandomi un’occhiata.
Ultimamente osservarlo non era sufficiente per placare il mio sospetto
e stancamente tentai di trovare le parole.
- Devi necessariamente farle da balia?
–
Attese qualche istante.
Mai come allora quei silenzi mi apparivano tanto pesanti.
- Sono ordini di Kuran –
rispose monocromo.
Ordini che lui ovviamente non avrebbe ignorato, ordini che forse non
voleva ignorare.
- Vieni con me - aggiunse
avanzando tra gli alberi.
Seguii mutamente i suoi passi.
Senza chiedere spiegazioni.
Come sempre.
Procedemmo silenziosi come gatti nell’oscurità,
senza permettere che i nostri movimenti, eleganti e felpati,
infrangessero quel muto contesto.
Solo il vento, con le sue fastidiose folate, intonava una sinistra
colonna sonora mentre dispettoso ci scompigliava i capelli e giocava
con le pieghe perfette delle nostre divise.
Incurante del monotono paesaggio circostante, fissavo sfrontatamente la
schiena di Shiki, che innaturalmente rimaneva quasi immobile passo dopo
passo.
D’improvviso le sue spalle si abbassarono concedendo ai
muscoli delle gambe la possibilità di flettersi, dunque
prese lo slancio e balzò elegantemente sul ramo di un albero.
Imitandolo gli planai accanto appoggiando leggiadra le punte dei piedi.
Lo osservai alzare il volto in direzione della cialda perlacea che
brillando nel buio della notte illuminava i suoi ribelli crini
rossastri.
Pensai che fosse bellissimo, ma non proferii nemmeno un sibilo in
merito, limitandomi a sedermi sulla superficie legnosa.
Nascosi una caviglia dietro l’altra e appoggiai i palmi sul
tronco rugoso.
Il vento si intrufolò ancora in quella muta
intimità e inaspettatamente sospinse il grave profumo del
vampiro direttamente nelle mie acute narici.
Socchiusi le palpebre gustando quell’aroma tanto flebile
quanto allettante stuzzicarmi le papille gustative.
La gola mi ardeva per la sete.
Mi opposi con freddezza a quell’insistente indole.
- Controllare quell’umana
– pronunciando quelle parole i suoi occhi si assottigliarono
in un moto di irritazione.
Sollevata allentai la presa sul ramo.
- È un inutile dispendio di
energie – lentamente le sue labbra si schiusero, come
impastate dopo tanto silenzio.
Parlare non veniva naturale, a nessuno dei due.
- Soprattutto in una notte come questa
–emisi con un filo di voce.
Le sue labbra si incresparono per una frazione di secondo, svelando un
lieve sorriso immediatamente offuscato dalla solita
immutabilità.
- Soprattutto nella notte dei vampiri
– precisò distogliendo lo sguardo dalla muta luna
e dirigendolo sulla mia figura.
Lo incontrai ostentando falsa freddezza.
Una freddezza che lui avrebbe saputo facilmente smascherare, quella
freddezza che costituiva il punto di unione del nostro profondo e
gelido legame.
Tanto saldo quanto riservato.
Appoggiai delicatamente il capo sulla sua gamba.
Avevo bisogno di un contatto.
Un flebile ma complice contatto.
Inaspettatamente la sua pelle gelida mi sembrò
un’ardente fonte di calore, che attraversando il mio corpo mi
cedeva un tiepido senso di benessere.
Senri non accennò alcuna emozione, non si
irrigidì né si sciolse, tuttavia ero sicura che
non gli dispiacesse.
- Shiki – accennai attirando la
sua attenzione.
Non mi guardò né si mosse, ma sapevo che mi stava
ascoltando.
Espirai giocando con una ciocca di capelli.
Volevo dar voce ad un sacco di pensieri, ma ancora una volta restai
muta.
Il silenzio non mi spaventava affatto.
Mi scostai dalla sua gamba lasciando che si sedesse al mio fianco.
- Rima – proferì
intrecciando le nostre mani.
Apparentemente quel gesto poteva mostrarsi freddo ma in
realtà era più dolce ed intimo di qualunque
stupida e frivola parola.
Perché rovinare quell’attimo? Il silenzio era
perfetto.
Mi appoggiai ancora a lui, stavolta alla sua spalla.
Mi crogiolai nel soffio acre del suo profumo lasciando che mi
inebriasse l’olfatto.
Alzai lo sguardo sul suo viso niveo, perennemente tranquillo, quasi
assente, e gli strinse la mano, accentuando il contatto.
- Dimmi – continuò
voltandosi verso di me.
Il suo respiro leggero mi solleticava le labbra, i suoi occhi cenerei
si tuffavano nei miei.
Il presente era fermo, immobile.
- Non c’è niente da
dire – risposi sbattendo le ciglia e soffiandogli le parole
in un freddo sussurro.
Non seducente, solo discreto.
Annuì poggiandomi l’altra mano sulla guancia.
Mi studiò accuratamente senza provocarmi alcun disagio,
senza mai parlare.
Impavidamente si avvicinò ancora.
Non mi opposi, gli sguardi non erano sufficienti quella sera.
Il profumo del suo sangue era troppo intenso.
Mi aveva imprigionata.
La razionalità stava svanendo.
Ed in tacito accordo le nostre labbra si unirono.
Forse freddamente, forse in modo assente, forse con troppo contegno, ma
quello era il nostro modo di essere.
Per quello eravamo così simili.
Per quello eravamo così uniti.
Non vi era rumore, non vi era suono ad interrompere la magia mistica di
quel silenzio.
Eravamo io e lui.
Nessun altro avrebbe potuto capire.
Le sue labbra fredde sulle mie non avevano intenzione di allontanarsi,
né tanto meno io le avrei lasciata scappare.
Gli morsi leggermente un labbro.
Volevo conoscere quello che i suoi sguardi non sarebbero riusciti a
mostrarmi, volevo sentire i suoi silenzi gridare nelle mia gola
assetata.
Lo ferii, assaporando le gocce scarlatte che zampillavano dalla sua
bocca perfetta.
Per quanto quel gesto fosse mosso da istinti animali, mantenni un
sostenuto contegno, come sempre.
Rimasi immobile, con gli occhi completamente rossi mentre una valanga
di emozioni scorreva al mio interno assieme al suo sangue.
Adesso conoscevo la sfumatura ferrosa che la contraddistingueva, ma ero
talmente inondata dalla sete da perdere la mia fredda
lucidità.
Mi staccai dalle sue labbra e mi imposi di resistere.
Gli strinsi la mano senza né sorridere né
infrangere quel tacito istante.
Non c’era altro da chiedere.
Il sapore del suo sangue era stato chiaro ed illuminante.
Mi appoggiai di nuovo alla sua spalla e serrai le palpebre.
Quella notte era per noi.
Quella notte avevo capito che quell’umana non sarebbe mai
stata più incisiva del nostro legame.
A volte gli sguardi non bastano, ma non avremmo mai interrotto la
perfezione di quel silenzio.
Quello era il nostro modo di essere.
Quella era la forza della nostra muta unione.
Fine.
Allora lo so,
sono stata ripetitiva, ma speravo di sottolineare le loro
caratteristiche incidendo su alcune parole.
Com’è?
Li ho fatti parlare troppo?
È
successo tutto troppo in fretta? Volevo che fosse più
discreto possibile ma allo stesso tempo volevo che la loro relazione
fosse tangibile, perché se mai dovessi spezzarla vorrei che
prima ci fosse stato qualcosa. Sono preoccupatissima.
Spero davvero che
non sia una delusione, se è così aspetto le
vostre critiche.
Rima è
troppo gelosa?
Ho pensato che
pur mantenendo il silenzio potesse comunque non essere così
fredda nella sua mente, soprattutto se si tratta del suo Shiki. =S
Recensite please!!
Ringraziamenti:
Gio__cHaN: non mi
hai annoiata affatto tranquilla =) Anzi grazie infinite per la
recensione!! =) A proposito di Tisha credo che tu sia l’unica
ad apprezzarla.. di solito la detestano xD.. ma come ho sempre detto
lei è un po’ come Zero.. una complessata dal
passato tragico xD che si capirà nel prossimo capitolo
(ancora in costruzione), naturalmente solo in parte non ti aspettare
grandi rivelazioni =).. Beh.. scusa per essere stata assillante =)
spero che aggiornerai presto..
Soprattutto
questo capitolo com’era? Ho retto il confronto con le
aspettative oppure no? =S sono disposta a riscriverlo da capo se non va
bene giuro =)
Grazie ancora per
il tuo parere =) Alla prossima =)
Giulietta24:
eccoci qui.. mm davvero ti ho fatta sentire importante? Wow.. beh..
allora prego Giuly-chan =) Grazie per il soprannome..
Spero di non
averti deluso con questo capitolo =)
Argentea: ahah
chissà perché ero certa che ti sarebbe piaciuto..
mi dispiace che i due “depressi” siano tanto odiati
=) poveracci.. il prossimo capitolo non credo che ti
interesserà molto allora dato che sarà proprio su
loro due.. e soprattutto su un po’ del passato di Tisha.. =)
Comunque.. dubito anche che nel prossimo capitolo ci sia un bacio tra
Yuki e Kaname.. anzi.. penso che dovrai aspettare un bel
po’.. che altro.. beh.. menomale che il sorrisino di Rima non
era troppo OOC.. Spero che non lo sia stata nemmeno in questo
capitolo.. ma.. purtroppo non sapevo che pesci pigliare.. se ci tieni
comunque posso farti un extra YukixKaname un po’
più avanti.. =) forse quello mi viene meglio =) che altro
dire? Commenta =) sei uno spasso xD
LuloSky:
Grazie.. stavolta sono stata frettolosa ad aggiornare.. xk ci tengo a
togliermi il peso di questo capitolo e delle possibili critiche.. mi ci
sono impegnata davvero.. =S ma non so se sono riuscita a farlo bene
.. Sono troppo OOC vero? Come ho detto prima.. ho immaginato
che lei seppure rimane sempre in silenzio.. sia sempre costellata di
pensieri.. tra i quali anche la gelosia.. =S
Se ti ho delusa
scusami =S
Idol_sempai92:
grazie infinite =) soprattutto per la tua velocità nel
lasciarmi commenti.. =) mi lasci sempre felice =) Se vuoi sapere qlkosa
di più su Tisha.. beh devi aspettare il prossimo capitolo =)
Spero
l’extra ti sia piaciuto.. fammi sapere =)
Myra96: Ti
rispondo qui alla tua recensione =) Beh.. scusa se non ci sono punti su
cui criticare.. =) ma io invece penso il contrario.. soprattutto in
questo capitolo.. spero che arriverai a leggere fino a qui e che
lascerai un commento =)
Kajara: Se ti
piacciono Shiki e Rima.. eccoli qui!! =) Cotti e serviti..
Grazie per averla
messa tra i preferiti.. =)
Attendo tue
notizie a breve =)
Bene bene..
ultimi ringraziamenti a chi legge e a chi ha messo la storia tra i
preferiti o tra le seguite =)
Mi piacerebbe che
commentaste.. anche brevemente… ma non posso obbligarvi =)
Al prossimo
capitolo
Baciotti,
AnaNeko94
|
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Capitolo 7 *** Spiragli di passato ***
Beh direi che ho aspettata
abbastanza.. Anche se mi sarei aspettata qualche commento in
più mi accontento.. significa che non era un gran
capitolo.. e va beh..
Premetto che forse
non capirete molto del passato di Tisha, ma ho reso la vicenda in
maniera confusionale di proposito.
Che altro dire? I
ringraziamenti per coloro che recensiscono sono in fondo.. e vi prego
siate più numerosi =S
Spiragli di passato.
Un’ulteriore fitta di dolore attraversò il mio
braccio, tentai di non farvi caso sperando che si sarebbero attenuate
in fretta.
Provai allora a distrarmi iniziando a pensare.
Loro detestavano me tanto quanto io detestavo loro, almeno questo
è quello che mi aveva confessato Senri, tuttavia lui aveva
specificato di non odiarmi, solo di ritenermi inferiore.
Eppure Aidoh mi aveva punita, mi aveva morsa per al sfrontatezza che
avevo avuto nei confronti di Kuran e l’aveva fatto con una
forza e una rabbia tali da imprimermi il segno dei suoi canini in
profondità.
Avrei dovuto ringraziare Yuki per la rapidità con la quale
era intervenuta.
Sapevo tuttavia che gran parte del merito era di quella vampira di nome
Rima, dato che senza di lei la mia compagna non avrebbe avuto la forza
di fermare ben due vampiri, ma non l’avrei mai ammesso a
nessuno se non alla mia coscienza.
Passivamente mi ero lasciata trasportare fin lì, in
infermeria, e medicare da una Cross pallida ed impacciata, ero rimasta
apatica per tutto il tempo, infatti solo quando fui sola notai una
benda grossolana arrotolata contro il polso e parte
dell’avambraccio.
Decisamente Yuki aveva esagerato.
Sospirai, scossa da un pensiero insistente.
Non credevo che sarebbero arrivati a tanto, non credevo che qualcuno mi
avrebbe morsa ancora.
Quel giorno avrebbe
dovuto essere l’ultimo.
Mi ero ripromessa che nessun vampiro si sarebbe più nutrito
di me, ma non ero stata capace di ribellarmi alla forza di Hanabusa.
Questo era il motivo per il quale non volevo essere una guardiana:
perché fin dall’inizio sapevo che sarebbe successo.
La decisione di iscrivermi ad un collegio con il convitto aveva come
principale scopo il voler scappare dalla minaccia dei vampiri, ma per
beffa della sorte mi ero ritrovata ancora più in balia della
loro sete.
Quel bastardo aveva fatto in modo che il mio sangue fosse tanto
prelibato e sadicamente mi aveva sbattuto all’interno di una
vita orribile come l’inferno.
Devo dimenticare tutto.
Mi poggiai il palmo fasciato sul volto, pregando che quel desiderio
inesaudibile di avverasse.
Sopravvivere era così straziante.
Oltretutto avevo paura che lui tornasse, che tentasse nuovamente di
sfruttarmi per i suoi scopi.
Shiki mi aveva ricordato qualcuno che volevo dimenticare, qualcuno che
aveva troncato la spensieratezza della mia infanzia.
Sentii la porta cigolare.
Non volli alzare lo sguardo, volevo continuare a boccheggiare nella
valanga di pensieri.
- L’odore di sangue si
è attenuato – sentenziò la voce si Zero.
- Vattene schifoso vampiro – lo
minacciai senza schiudere le palpebre.
Lo sentii sospirare.
- Smettila di sprecare le tue energie
odiandomi, non sono io il tuo nemico, non mi nutro di sangue –
- Non ancora – precisai
– puoi pure non crederci, ma io capisco cosa stai provando,
comprendo che non vuoi farmi del male, ma so anche che quando ti sono
accanto percepisci il profumo del mio sangue gorgogliarti
insistentemente in gola e lo senti abbattere lentamente la tua
ostentata umanità. Non puoi far nulla per impedirlo. Ti
senti impotente e colpevole allo stesso tempo – mi sfogai
sotto lo sguardo attento ad incredulo del vampiro.
Tante volte quella persona me l’aveva spiegato, tanto spesso
che pensavo di poter provare io stessa quelle sensazioni.
Mi si sedette accanto facendo strepitare la rete del lettino
d’ospedale sul quale ero rannicchiata.
- Come lo sai? – mi chiede in
un amaro sospiro.
- Lo so e basta – risposi
freddamente.
- Anche tu hai un cupo passato da
nascondere? –
Quella domanda in qualche modo mi stupì. Convenni che forse
anche la sua infanzia non era così felice come la immaginavo.
- Non ne voglio parlare, per favore
– lo pregai rimanendo chiusa nella mia corazza.
- Forse non farà differenza
per te ma volevo dirti che io odio me stesso per quello che sono
costretto ad essere ed anche se combatto con tutte le mie forze so che
prima o poi la mia natura prevarrà sulla mia
volontà umana –
Alzai appena il viso e lo guardai con la coda dell’occhio.
- Io non ti odio, almeno fino a che
riuscirai a resistere non ti odierò – scoprire che
anche lui soffriva per il suo passato lo rendeva meno orribile ai miei
occhi.
Mi appoggiò malamente una mano sul capo e seppure quel gesto
fosse rozzo e non proprio gradito, lo apprezzai.
- Non prenderti simili confidenze
–
Schiva gli scansai la mano e mi alzai traballando.
- Smettila di fare l’impavida
non ti reggi in piedi – mi rimproverò guardandomi
bieco.
- Sto bene, tu piuttosto smettila di fare
la crocerossina Zero – pronunciai sarcastica trascinandomi
fino all’ingresso della stanza.
- Finalmente mi chiami per nome
– mi fece notare ironico.
- Sei fastidioso – sottolineai
uscendo e sbattendomi quindi la porta alla spalle.
Forse quel Kiryu non era un vampiro come gli altri, seppure ancora non
mi fidassi qualcosa mi spingeva a non odiarlo.
Era sempre cupo e malinconico, si teneva sempre a distanza dalla
persone.
Ma tutto questo lo faceva per proteggerle.
Non come lei che piangeva lacrime di coccodrillo dopo avermi
prosciugata senza ritegno.
Lui non piantava stupide giustificazioni.
Lui si odiava senza aver fatto nulla di tutto ciò.
Come posso odiarlo?
No, lui non meritava nemmeno di essere trattato così, ma
capivo quanto la mia vicinanza fosse letale per lui.
Appoggiai la mano sana alla parete e seguendola con il palmo mi
trascinai per il lungo corridoio.
Avevo bisogno di riposare.
Oramai sentivo la testa girare, il corpo farsi sempre più
pesante e la vista iniziare ad annebbiarsi in modo preoccupante.
Odiavo quella sensazione, così simile ad un dopo-sbornia, ma
allo stesso tempo così unica e caratteristica.
La detestavo.
In momenti come quelli, dopo essersi saziata, lei mi imponeva di
appoggiare la testa sul suo grembo e successivamente iniziava a
piangere copiosamente, affermando che il mondo era stato troppo crudele
con noi, che non poteva farne a meno, che mi voleva bene, che mi amava
e che se avesse potuto non mi avrebbe di certo fatto del male.
Io invece tacevo, nel consapevole silenzio di chi sa.
Lei non aveva mai nemmeno provato a resistere alla sete, MAI.
Ogni volta ero lo stesso, ogni volta mi succhiava via la vita e dopo
piangeva delle scuse.
Delle false ed ipocrite scuse.
Comunque se non fosse stato per lui non sarei nemmeno mai riuscita a
scappare.
Alla fine dovevo persino essere grata a quel bastardo.
Se solo i vampiri non esistessero forse la mia vita sarebbe meno
tormentata.
La testa mi impose di fermarmi vorticando dolorosamente.
- Dannato Aidoh – imprecai
reggendomi le tempie.
- Dannati vampiri, VI ODIO! VI ODIO TUTTI
QUANTI! – urlai fregandomene di chiunque potesse sentirmi.
Ero esausta, priva di forze.
Per non cadere appoggiai le scapole al muro, accennando un lieve
fiatone.
- Sbaglio o ti avevo detto che non eri in
grado di reggerti in piedi? – mi rimbeccò Kiryu
saccente con le braccia conserte.
- Zero, te l’ho già
detto, sei fastidioso –
- Non posso lasciarti in queste
condizioni, ti ricordo che sono ancora umano –
- Se lo credi – lo sfottei
lasciando che si passasse un mio braccio dietro alle spalle.
- Io fossi in te mi metterei a dieta, non
sei affatto leggera – mi provocò saldando una mano
sul mio fianco.
- Se sei una squallida femminuccia non
incolpare me – ribattei con lo stesso tono.
Scuotendo la testa iniziò a camminare verso il mio alloggio.
- Alza quei piedi almeno –
ricominciò burlandosi di me.
- Ti preferisco quando stai con la bocca
chiusa, sai quando la apri spari una valanga di fesserie –
- Come siamo fini questa sera –
ironizzò mimando un sorriso malriuscito.
- Sei tu che mi ispiri –
- Scommetto che con Shiki eri
più raffinata –
Quella stupida allusione mi fece aggrovigliare un nodo nello stomaco.
Io trattavo tutti quei sudici vampiri allo stesso modo, sempre con una
certa stizza mista a freddezza, non solo Shiki, era un caso aver
passato più tempo con lui che con gli altri.
Ero stata costretta.
Sentirlo insinuare di poter in qualche assurdo modo essere interessata
a lui mi faceva imbestialire.
- Sta zitto – sibilai
guardandolo storto.
- Parlando seriamente, sei stata appena
attaccata da quei bastardi – sentenziò livido di
rabbia.
- Se solo potessi trovare il modo di
vendicarmi, non esisterei un istante – ammisi condividendo il
suo odio – ma non credere che io mi fidi di te –
aggiunsi scandendo le parole.
- Mi sono stufato di ripeterti che non
sono come loro –
- E io mi sono stufata di sentire le tue
idiozie –
Fece per replicare ma lo zittii.
- Taci – ordinai.
Il tono di voce sembrò efficace dato che non
replicò oltre.
Finito quell’inutile scambio di ironie mi accorsi di essermi
indebolita ulteriormente.
Le gambe non trovavano nemmeno la forza di muoversi e fortunatamente
nemmeno la mia mente trovava l’energia per elaborare
ulteriori tetri pensieri.
Mi abbandonai alla sua stretta pregando che non mi lasciasse cadere.
- Komori – sillabò
osservandomi.
- Sbaglio o ti avevo detto di tacere?
– rimembrai acida.
- Non sei così importante da
darmi ordini sai? – mi provocò caricandomi
su una spalla allo stesso modo che si usa fare una sacca
pesante.
Mugugnai contrariata.
- Ti raccomanderei come scaricatore di
porto – sospirai prendendo in giro con un tono vagamente
stizzito ed annoiato.
Aprì la porta della mia camera e mi adagiò sul
letto.
Fu più delicato di quanto mi aspettassi.
- Vuoi che ti metta il pigiama?
– canzonò sarcastico.
- Voglio solo che tu sparisca –
risposi freddamente tirandomi le coperte fin sopra la testa.
Lo sentii sospirare quasi divertito.
- L’intrepida Komori si
vergogna? – continuò con un tono velatamente
ironico.
- Fottiti – biascicai senza
emergere dal cumulo di coltri.
Ascoltai i suoi passi allontanarsi e la porta chiudersi con un tonfo
sordo.
Grazie Zero.
Ta dah! Ecco il
sesto capitolo!! =) Non ho avuto tempo di ricontrollarlo spero che
perdonerete gli errori =)
Allora.. qualcuno
inizia a capirci qualcosa? Non odiatemela così tanto
è un po’ complessata per il suo passato truce =)
Via siate clementi.. Spero di non annoiarvi con questo e il prossimo
chappy perché saranno un bel po’ malinconici
(premetto che il prossimo sarà Zero a narrarlo quindi si
capisce perché xD ).
Un’altra
cosa.. non illudetevi che i due depressi abbiano vita felice insieme
perché vi sbagliate di grosso!! Devono ancora succederne
delle belle.. E Yuki non starà a guardare.. Il finale dello
scorso capitolo era solo un contentino.. perché come ho
detto Shiki e Rima presto si separeranno (sempre forse.. xk la mia
mente malata ha dei sbalzi continui )..
Mmm non vedo
l’ora di scrivere il nono capitolo =) (ebbene sì
l’ottavo è già bello e pronto )
Se avete qualche
richiesta siete pregati di farla presente nei commenti.. ad esempio
desiderate un’altra (penosa dato lo scarso successo dello
scorso capitolo) ShikixRima.. un’inaspettata RukaxAkatsuki..
o che so io.. ditemelo.. =) forse vi ascolterò =).. prima o
poi..
Che altro dire?
Passiamo a voi.
Ringraziamenti:
Gio__cHaN:
Eccolo!!! =) Spero di non averti fatto attendere troppo.. Sono contenta
che lo speciale ShikixRima ti sia piaciuto.. e forse ne farò
altri prima di farli ehm.. “lasciare” .. Tu
continua a commentare.. e io.. chissà.. xD Menomale che non
sono stata ripetitiva.. credevo di suonare.. passami il termine
“pallosa” quindi ne sono felice.. era tutto per voi
ShikixRima’s lovers.. =) quindi mi fa piacere che non sia
stato una delusione.. Spero anche che non sia stato troppo scostante
dalla storia.. Bene per quanto riguarda questo .. spero come ho detto
prima che non sia troppo confusionale anche se l’effetto
è voluto.. e.. che altro dire.. Commenta e fammi sapere..
Che ne dici di questa possibile coppia ZeroxTisha? In ogni
caso manca del suo passato tutta un’altra parte.. che
riguarda anche.. Kaname.. (oops mi sono lasciata scappare troppo) ehm..
fingendo di non aver detto nulla.. Recensisci!! Bye Bye
Lulosky: Hihihi..
tranquilla per adesso non ho assolutamente intenzione di
interromperla.. mi sto imponendo di aggiornare frequentemente e se
ritardo è solo per attendere qualche recensione in
più ( che ahimè puntualmente non arriva T_T)..
Menomale. .che il capitolo ti è piaciuto.. come ho detto
anche a Gio__cHaN forse metterò qualche altra scena
ShikixRima e spero di riempire la fic di colpi di scena (dato che sto
cambiando idea ogni 4,5 secondi xD). Non mi odiare Tisha.. piuttosto
come la vedi con Zero? (non ti illudere non staranno molto insieme se e
quando mai ci staranno ) Sono sufficientemente complessati entrambi? xD
Oddio spero di non aver fatto Zero troppo OOC.. xk mi sembra che
nell’anime ogni tanto oltre ad essere depresso e tormentato
faccia anche dei commenti ironici a Yuki.. quindi.. mantenendo il suo
tono abbastanza freddo e “vampiresco”.. qualche
commento sarcastico ci sta no? =S Spero di sì..
Che altro dire? Commenta!! =) tvb =)
Kajara:
Addirittura un futuro? ^\\\^ grazie mi fai arrossire =) Sono contenta
che ti sia piaciuto il capitolo.. grazie per le tue recensioni.. mi
fanno sempre gongolare di soddisfazione =) Grazie grazie grazie.. =)
Ogni tanto cerco di mettere qualche frase ad effetto.. non so se mi
riesce comunque =).. spero di aver reso bene anche questo capitolo
anche se so che è ansioso e soffocante ho cercato di
smorzare con gli interventi di Zero.. che spero sempre non siano troppo
OOC.. per altro non so che dire.. grazie di star qui a seguirmi.. =)
grazie dei commenti.. grazie di tutto.. ti prego continua a farlo
perché mi rende veramente felice.. =) Dimmi cosa ne pensi di
questo nuovo capitolo.. e se ci saranno delle critiche.. beh.. sono qui
per ascoltarle =)
Argentea: Oh mamma
che casotto xD Tra un po’ commenteranno anche i puffi xD
Grazie per l’ironia e la ventata di freschezza di ogni tuo
commento =) veramente spiritosi =) Beh.. Sono contenta che ti piaccia
l’extra.. anche se sono sicura che questi prossimi capitoli
saranno una barba pazzesca per te.. Zero.. Tisha.. troppa depressione
xD lo ammetto anche io.. ma sto confabulando qualcosa tra i due (di
breve durata naturalmente xD) Che altro dire.. Grazie mille per i
commenti.. sei sempre puntuale e divertente =) ( ok sono ripetitiva)..
Continua a seguire
la mia fic.. anche in questi capitoli deprimenti.. so che odierai
sempre di più Tisha.. ma non so che altro fare xD.. Oramai
ho deciso di darle questa psicologia.. Ti aspetto al prossimo
capitolo!!=)
Grazie a chi legge
solamente.. =S Anche se mi fate tanto tanto triste.. Commentate se vi
piace, vi fa schifo, vi fa piangere o vi fa strappare i capelli..
Chiedetevi chiarimenti su qualsiasi cosa.. se non vi piace provvedo a
cambiarla e\o rivederla.. Che altro dire??? Ah sì..
Baciotti, AnaNeko94
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Capitolo 8 *** La luce e l'oscurità ***
Eccoci pronti
all’ottavo capitolo =) Spero non sia troppo palloso.. ammetto
che questi due depressi sono un po’ pesanti da trattare.. ma
mi riesce bene scrivere cose barbose xD
Allora che altro
dire..
Godetevi i
complessi di Zero Kiryu xD
La
luce e l’oscurità.
Chiusi la porta alle mie spalle.
Avevo resistito fin troppo, l’arcana magia del tatuaggio
impresso sul mio collo lo faceva bruciare del rosso delle fiamme.
Mi strinsi la gola con una mano, sentendola graffiare disperatamente
per la sete.
I miei occhi adesso tinti del colore dell’inferno, facevano
pulsare la realtà frantumandomi la ragione.
Avevo voluto oppormi alla mia natura ad ogni costo, ma questa era la
reazione che il mio corpo aveva alla sua vicinanza.
Cercando di rinsavire, almeno in parte, da quella cieca follia mi
lasciai cadere contro la parete in muratura e mi abbandonai sul
pavimento freddo.
Portai anche l’altra mano al collo mentre suoni straziati e
gutturali sibilavano fuori dalle mie labbra ansanti.
Numerose gocce di sudore mi imperlavano la fronte pallida impigliandosi
nella mia frangia argentea.
Abbassando il volto, quelle pillole di angosciosa fatica scivolarono
via stancamente come piccole gemme di rugiada.
Mi aggrappai con misera disperazione alla tenda della finestra
più vicina, strappandola di netto.
Resistere era straziante.
Ogni ansito che usciva dalla mia bocca mi squarciava la gola assetata,
facendomi contorcere dal dolore.
Questa è la
mia maledizione.
Frugai disperatamente nelle mia tasca, strattonando la triste e
scombinata giacca scura della mia divisa, alla ricerca di una piccola
ma indispensabile scatoletta nera.
La mia lucidità stava andando a farsi benedire, mentre
annaspando gridavo mutamente che quella sete si placasse.
Finalmente trovai l’oggetto della mia morbosa ricerca e con
ancora più frenesia estrassi una compressa ematica.
La strinsi in un pugno e premetti la testa contro il muro.
Perché tutta quella sofferenza? Perché a me? Non
gli bastava avermi strappato via i miei genitori? Che bisogno
c’era di condannarmi a questo?
Quella donna non mi aveva ucciso per riservarmi un destino peggiore
della morte stessa.
Ingollai a fatica la pastiglia coprendomi la bocca con la mano mentre
un conato di vomito mi risaliva dallo stomaco annodato.
Tra i vampiri di origine
umana ce ne sono alcuni davvero sfortunati. Mi riferisco a quelli che
non tollerano le compresse ematiche.
Io ero parte di quelli.
Il mio corpo non voleva accettare quell’alternativa al sangue
e combatteva per non assumere quello che avrebbe potuto essere la mia
salvezza.
Continuai a contorcermi, accasciato sul pavimento del corridoio, scosso
da incontrollabili spasmi fino a che quella minuscola pastiglia non
ebbe effetto.
Affaticato da quella crisi, mi sedetti per poi abbandonarmi ancora
contro la parete.
Ero esausto.
La mia cocciutaggine per quanto fosse tenace non riusciva
più ad imporsi sul mio bisogno sempre più
impellente di sangue.
Con uno sforzo indicibile riuscii a mettermi in piedi ed a sorreggermi
con le mie stesse gambe, quindi sgattaiolai silenziosamente fuori dal
dormitorio femminile pregando che nessuno mi vedesse.
Ero stufo di quella vita, ma combattere contro la mia stessa natura era
l’unica cosa che mi legava lontano dalla morte.
Avrei usato quella mia nuova forza per uccidere chi mi aveva costretto
all’inferno e solo dopo avrei imposto un punto di
fine alla mia esistenza.
Avrei avuto la mia vendetta.
Sospirando tornai alla realtà e realizzai che i bagni
maschili sarebbero stati chiusi fino all’indomani quindi,
come oramai di routine, mi introdussi in quelli del direttore.
La vita notturna mi era più confacente, segno
anch’ello della mia trasformazione.
Ero troppo sovrappensiero per notare l’asciugamano avvolto
attorno alla maniglia quindi spalancai la porta ed entrai senza
esitazione.
Mi ritrovai di fronte Yuki, con gli occhi fuori dalle orbite e le gote
accentuatamente rosee.
Osservai il suo corpo esile e minuto fasciato da un candido asciugamano
che la copriva appena dal seno fino a metà coscia, i capelli
corti che le ricadevano sbarazzini sul collo delicato mentre tentava di
asciugarli con un vecchio phon.
Deglutii.
La vista delle sue gambe scoperte, della sua soffice pelle umida, il
profumo del suo sangue diffuso dall’apparecchio mi fecero
seccare la gola.
Yuki perché
mi fai questo?
- ZERO! – mi sbottò
contro tra lo sconvolto e l’imbarazzato.
- Devo farmi una doccia –
replicai tirandomi indietro la frangia umida.
Spense il fono e mi fulminò con lo sguardo, mente io
ostentando noncuranza mi sbottonai la camicia.
- Guai a te se ti spogli davanti una
ragazza! – mi minacciò lanciandomi contro una
bottiglietta di shampoo.
Incassai passivamente il colpo e mi sfilai del tutto
l’indumento.
- So che stai pensando che tanto io non
sono una ragazza, ma lo sono eccome invece! E mi stai mettendo in
imbarazzo – continuò incrociando le braccia.
Senza nemmeno ascoltarla sorpassai entrando nella stanza adiacente e
facendo sbattere la porta alle mie spalle.
La sentii strepitare e commentare con vari epiteti la mia maleducazione.
Non volevo incappare in un’altra crisi, perciò ero
scappato.
Mi tolsi il resto dei vestiti e li feci scivolare sul piastrellato,
quindi aprii il getto d’acqua.
Mi feci inondare da esso desiderando lavare via la mia infima indole e
la mia voglia di sangue.
Assaporavo l’acqua scivolarmi addosso, bagnare il mio corpo
chiaro temprato dai duri allenamenti e dal peso della mia maledizione.
Il vapore annebbiava quella torbida realtà illudendomi che
fosse più lontana di quanto sapessi essere.
Mi appoggiai contro la parete gelida sperando che congelasse
l’ardore dalla mia sete.
Sarei rimasto sotto quella dolce cascata in eterno, ma quella tiepida
nebbiolina era solo un’illusione dalla quale dovevo evincermi.
Attesi dunque solo che gli Yuki se ne fosse andata e poi mi separai da
quel fugace sollievo.
Mi rivestii con gesti soffocati e con la medesima lentezza tornai nel
dormitorio maschile.
Quella notte non dormii molto.
Pensai di non poter evitare un’altra crisi, pensai che forse
non sarei riuscito a controllarmi, pensai che la prossima volta sarebbe
stata l’ultima.
Mi rendevo conto che la vicinanza di Komori mi era terribilmente
fatale, molto più di quella di Yuki ed essere a contatto con
entrambe non poteva che abbattere le mie sostenute difese.
Tuttavia sentivo di non dover abbandonare la neoguardiana.
Forse perché mi capiva, forse perché sentivo di
potermi fidare, forse perché sembrava molto meno ingenua e
delicata della figlioccia del direttore.
Ma era davvero così forte?
Iniziavo a pensare che fosse più fragile di quanto
apparisse, che il suo equilibrio interiore potesse incrinarsi con
estrema facilità.
Quando arrivò la mattina dopo i miei intricati pensieri
ancora non avevano abbandonato la mia mente cupa.
Mi infilai malamente la divisa scolastica e mi diressi verso la
struttura collegiale tanto lentamente che arrivai in ritardo, anche se
oramai non vi facevo più caso.
La lezione, come immaginavo, era già iniziata.
Il professore vergava qualche appunto alla lavagna mentre discorreva
noiosamente un nuovo argomento; gli alunni fingevano di seguire le
spiegazioni quando in realtà erano sicuramente con la mente
altrove.
Tutti tranne tre persone.
Il capoclasse che diligentemente non si perdeva una sillaba, Yuki che
mi fulminava per la mia indisciplina e Komori che abbarbicata sul banco
fissava vacuamente un punto imprecisato.
Mi sedetti al mio posto ignorando le repliche sul mio comportamento e
appoggiai stancamente il viso sul palmo della mano.
Ero distrutto.
Il sonno mancato e la pesantezza dei miei pensieri iniziava a farsi
sentire.
Gettai un occhio su Tisha, supponendo che molto probabilmente sarebbe
crollata di lì a poco.
Annoiato, accartocciai una pallina di carta e gliela tirai contro
colpendola al centro della fronte.
La vidi alzare lo sguardo irritata.
Notai come i suoi occhi fossero dell’inusuale colore del
ghiaccio, un azzurro talmente chiaro e delicato da trasmettermi un
brivido glaciale lungo la schiena.
Esausta anch’ella affondò il viso tra le braccia
conserte, lasciandosi ricoprire dalla folta chioma corvina.
La pelle pallida del suo volto contrastava nettamente con gli armoniosi
boccoli d’ebano che invece si confondevano con il tessuto
scuro della divisa.
Doveva aver perso molto sangue.
Allentai il nodo della cravatta.
Intorpidita dal sonno sembrava persino dolce e delicata, avrei quasi
potuto dire.. carina.
Scossi la testa e mi abbandonai a mia volta sul ripiano del banco.
Di sicuro era la stanchezza a parlare per me.
Gettai un’occhiata anche a Yuki.
I teneri occhioni da cerbiatta, il sorriso caldo e solare, lei era
senza dubbio la mia luce.
Allora guardai Tisha, occhi di ghiaccio, capelli color carbone, sorriso
sempre spento e amaro.
Lei era di sicuro l’opposto di Cross.
Che fosse dunque la mia oscurità?
Eccoci qui..
allora.. spero di non aver ritardato troppo ;) grazie per i commenti..
Per le amanti di Shiki ammetto che questi capitoli sono stati un
po’ una delusione, ma nei prossimi si scoprirà
cosa c’entra Kaname giuro! ;)
Ringraziamenti:
angelseyes81:
tranquilla si capirà tutto.. diciamo che non è
come tu hai dedotto.. è molto diverso.. ^^ ma per ora non ti
svelo nulla..
Forse dal prossimo
capitolo capirai di più.. ^^ Beh grazie di aver commentato,
sono contenta che ti piaccia.. e sono anche contenta che Tisha non ti
stia sulle balle xD.. Ho un sacco di cose in mente.. scoppio di idee..
spero leggerai e recensirai anche questo chappy.. bye bye
Argentea: =s mi
dispiace.. problemi di connessione? Comunque.. spero di non averti
annoiata troppo con questi capitoli ^^
Tisha..
ahimè non riesco a fartela sembrare meno odiosa.. ma.. spero
sia un personaggio complesso e interessante lo stesso ^^ Per adesso la
KanamexYuki è lontana.. ma forse una un po’ soft
posso metterla nell’11esimo capitolo.. eh sì il 9
e 10 sono già pronti.. ^^.. commenta mi raccomando ^^
Idol_sempai92:
Tranquillo fa niente per il ritardo ^^ Dai poveraccia.. non le vogliate
così male.. dopotutto non è cattiva.. ed ho in
serbo un sacco di cose per il suo passato.. compreso Kaname.. =S Ok
basta.. non svelo altro.. alla prossima recensione ^^
Gio__cHaN: Non
preoccuparti le recensioni lunghe sono la mia passione ^^ Adoro
leggerle.. Poi per la RukaxAkatsuki aspetto un
po’.. anche perché tra un po’ voglio far
capire il passato tra Kaname e Tisha.. almeno la parte che riguarda
loro..
Mi dispiace.. ma
non credo che Zero e Tisha stiano per molto tempo insieme.. la
preferisco con Shiki.. Per adesso andiamo avanti con i capitoli pallosi
xD I complessati.. adesso o faranno qlkosa o si pianteranno.. boh..
ancora non so che fare..
giulietta24: Ecco il capitolo narrato da Zero ^^ Spero di non essere
stata troppo noiosa.. ma questi sono capitoli di passaggio.. Se si
dovrà creare una certa affinità tra i due sono
necessari =S.. Comunque non sei l'unica a sbavare dietro Zero
xD.. anche io me lo mangio con gli occhi.. ^^ Mi raccomando non essere
troppo gelosa di Tisha.. =) Commenta!!
Lulosky:
adesso..ancora ne passerà di tempo prima che si lascino..
quindi tranquilla.. poi.. Zero, menomale che non è stato
OOC.. il fatto che battibeccassero mi piaceva.. ^^ Adesso i nostri
personaggi si stanno avvicinando.. e finalmente mi sono decisa a far
capire qlkosa su l’aspetto di Tisha.. xD.. Grazie per aver
commentato.. e.. boh.. adesso voglio mettere qlkosa con Kaname.. mi
piace l’idea.. vabbè.. vedrò cosa la
mia mente malata mi dirà di fare… ^^ commenta
anche questo capitolo ^^
Yumekiryuu: Dai
piano piano si avvicineranno dato che ammetto che i due depressi stanno
bene insieme.. ma aspetto ancora un po’.. ^^ Che
altro dire.. anche io gli avrei detto sì.. anzi forse nn
sarebbe arrivato a mettermi il pigiama perché gli sarei
saltata addosso prima.. però lei era anche mezza dissanguata
quindi.. è comprensibile.. ^^
Aggiorna presto
anche tu.. ^^
Grazie ancora per
i commenti.. ^^ Vi aspetto al prossimo capitolo ^^
Baciotti, AnaNeko94
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Capitolo 9 *** L'ira dell'ignoranza ***
Ecco
qui il nono capitolo.. =) Un’altra volta dal punto di vista
di Tisha.. (per chi
aspetta Shiki.. ci sarà nell’11esimo promesso)
Come
avevo promesso tra questo e il prossimo si capirà qlkosa su
Kaname.. (o meglio
si mischieranno ancora le carte xD )
Che
dire.. spero che non sia troppo corto.. ma mi andava di finirlo
così =S
Grazie
per i vostri commenti =) Mi dispiace che qlkuno si sia ritirato dalla
lettura..
ma fa niente =) spero che comunque vi piaccia.. altrimenti ditemelo ;)
(ps.
Forse nell’11esimo ci sarà qlke scena ShikixRima
;P)
L’ira
dell’ignoranza.
-
Finalmente
domani sarà San Valentino! – strepitò
una ragazzina euforicamente destandomi.
-
Ci
pensi? Potrò dare il mio cioccolato ad Aidoh!
–sospirò sognante un’altra.
Sbuffai alzando
il viso e ignorando il coro di schiamazzi esaltati realizzai di aver
dormito
per tutto il seguito delle lezioni.
Mi stupii che
nessuno mi avesse ripresa, ma forse la mia mano esageratamente fasciata
era
un’ottima scusante.
Osservai lo
scompiglio generale provocato dal sopraggiungere di quella sciocca
festività e
ne rimasi indifferente.
Le voci
civettanti delle studentesse elencavano uno dopo l’altro i
nominativi dei
componenti della Nightclass.
Ovviamente il loro
fascino non passava inosservato.
Mi strinsi la
mano bendata e rabbrividii.
Quelli erano solo
dei subdoli demoni che camuffavano la loro identità con il
loro bel faccino.
Mostri
dall’aspetto umano.
Una dispettosa
pallina di carta interruppe le mie congetture colpendomi la fronte.
Ancora.
Sbuffai
rumorosamente e mi voltai verso il guardiano solitario.
-
Zero
– sibilai alzandomi in piedi e battendo il palmo sul banco
per accentuare la
mia già palese irritazione.
-
Buongiorno
– accennò quindi lui sbadigliando.
Sospirai
esasperata e lo sorpassai uscendo dalla classe.
Odiavo essere
infastidita, tanto più se da qualcuno che puzzava di vampiro.
Varcando la
soglia della porta i miei occhi si imbatterono in una divisa candida e
ben
stirata, che avvolgeva perfettamente il corpo ben proporzionato del
capo
dormitorio luna.
Si ergeva dritto
e composto irradiando un’eleganza che rasentava il disumano,
opponendosi con il
suo volto pacato e gentile alla sua anima tetra come una notte senza
stelle.
Chiusi gli occhi
captando il suo intenso odore che incondizionatamente attirava la mia
attenzione
ed istigava i miei ricordi più nascosti.
-
Kuran
– annunciai ancora prima di affondare il mio sguardo sul suo
viso.
-
Che
ci fa qui? – domandai rimanendo ostile mentre qualche alunno
iniziava ad uscire
dall’aula al mio stesso modo.
Ad un paio di
ragazze, alla vista del bel vampiro, balzò il cuore in gola
e come impazzite
iniziarono ad accerchiarlo strepitando.
Sospirai annoiata
nell’istante in cui l’altra guardiana
incontrò la figura di Kuran.
-
Kaname,
perché sei qui? – chiese anche lei osservandolo
avvicinarsi.
-
Buongiorno
piccola Yuki – asserì sorridendole –
volevo solo controllare i danni della
Nightclass – spiegò rivolgendo la sua completa
attenzione alla ragazza.
-
Non
ti è accaduto niente vero piccola? – le
domandò sistemandole una ciocca di
capelli dietro l’orecchio.
Negò arrossendo.
-
Sono
sollevato, se qualcuno ti avesse fatto del male sarei impazzito, sei
troppo
preziosa per me – le confessò strascicando le
parole in un tono grave.
-
Tranquillo
Kaname, nessuno mi ha fatto niente – lo rassicurò
donandogli uno dei suoi
soliti sorrisi.
Solo allora il
vampiro mi guardò, mutando una sostenuta serietà
nello sguardo.
-
Grazie
di averla protetta - proferì grato.
-
Non
l’ho fatto per te – sbottai incrociando le braccia.
Quello era il
ringraziamento per aver salvato la sua inestimabile piccola? Un freddo
grazie?
Ne avevo abbastanza dei suoi modi, il suo essere distaccato rendeva
falsa la
sua ostentata gentilezza.
-
Ma
Kaname, lei è stata ferita – si intromise
ingenuamente la guardiana.
-
Non
preoccuparti Yuki, è abituata a questo genere di ferite
– replicò con
naturalezza accarezzandole il capo.
Sgranai gli occhi
talmente tanto che credetti potessero uscirmi fuori dalle orbite e lo
fissai
con altrettanto astio da supporre che da un momento all’altro
sarebbe arso
vivo.
Lui sapeva
benissimo quanto i miei attimi passati fossero personali e strazianti,
ma
soprattutto sapeva quanto volessi che tutto ciò rimanesse
celato.
Lui stesso aveva
bramato il mio sangue, in fin dei conti era pur sempre un nemico
seppure in
certo qual modo mi aveva portata in salvo.
-
Certo
non temere per me – sibilai fulminando quelle iridi bronzee
che più volte mi
aveva esaminata.
-
Che
sta succedendo qui? – chiese sgarbato Kiryu irrompendo in
quella densa
tensione.
-
Niente.
Kuran stava tornando al suo dormitorio. –risposi scandendo le
sillabe.
Questi annuì e
fece come io avevo appena annunciato, allora il guardiano mi
scrutò, forse
confuso, forse addirittura preoccupato.
-
Dovremmo
parlare –
-
Non
ho niente da dirti – replicai fredda.
-
Io
invece dico di sì – ribadì afferrandomi
il braccio e trascinandomi con sé.
Cercai di
ribellarmi, ma purtroppo non ero al pieno delle mie forze, tuttavia
continuai a
sbraitare ed a tentare di divincolarmi fino a che non fui costretta ad
arrendermi alla sua evidente superiorità.
-
Cosa
diamine vuoi?? – sbottai uccidendolo con uno sguardo truce.
-
Smettila
di piagnucolare – abbaiò mettendomi a tacere.
Cosa credeva di
fare così? Io non gli avrei detto nulla, non mi ero mai
fidata di nessuno,
soprattutto non avevo alcuna fiducia nei vampiri.
-
Lasciami
Zero! Ho detto lasciami! – replicai digrignando i denti.
Varcò una delle
porte laterali del collegio, la quale sboccava direttamente nelle logge
a
ridosso del bosco, e irritato mi sbatté contro una delle
colonne.
Sussultai
incredula.
-
Che
significa che sei abituata a questo genere di ferite?? Che ne sa
Kuran?? – mi
interrogò bruscamente strappandomi la benda dalla mano.
Strinsi le
palpebre come per proteggermi dalla sua furia.
-
Quanti
altre cicatrici nascondi?? –
-
Cosa
te ne importa?? – insinuai senza dar luce alle mie iridi,
mentre il marchio
violaceo dei canini di Aidoh, in totale contrasto con la pelle nivea
del mio
polso, spiccava come una macchia di sangue in un candido manto nevoso.
-
Quante
altre volte quei bastardi della Nightclass ti hanno morsa?? –
insistette
furibondo.
-
Nessuna
–
Non era quella
classe di vampiri ad essersi nutrita per anni della mia linfa
scarlatta, non
erano loro a tempestare macabramente i miei ricordi
d’infanzia.
Stava
fraintendendo tutto.
Lui aveva svolto
eccellentemente il suo ruolo di guardiano, ma non era per una mancanza
dei
disciplinari che ero stata attaccata.
-
Io
ho accettato questo incarico per proteggere gli umani dalla minaccia di
quei
demoni, per impedire che uno soltanto degli studenti del collegio Cross
debba subire
un destino simile al mio, quindi non posso accettare che tu sia stata
la
vittima di quei vampiri! –
Come immaginavo,
credeva che la colpa del mio tetro passato fosse sua.
-
In
questo collegio sono sempre stata al sicuro –
Al meno
fino al giorno in cui notai il viso di Shiki
tra gli studenti della Nightclass. Da quel grigio e freddo giorno di
inizio
febbraio i miei cupi ricordi erano di nuovo tornati in ballo.
-
È
stato Kuran? – tentò ignaro.
-
No
–
Sospirò
rincuorato, allontanandosi lentamente da me.
-
Perdonami
–
Presi un respiro
profondo, mi scollai dalla colonna marmorea e con tutta la stizza e
l’indignazione che provavo gli mollai un sonoro ceffone in
pieno viso.
Lui sgranò gli
occhi violacei incassando lo schiaffo che man mano disegnava una sagoma
purpurea
sulla sua guancia chiara.
-
Idiota!
E io dovrei fidarmi di te? – sbottai colma di delusione
– tu non sai niente del
mio passato! Tu non sai niente di quello che mi lega a Kuran! Sei un
perfetto
estraneo e perdipiù vampiro! Chi ti da il permesso di
frugare nella mia
vita? Di farmi
queste domande?! Di
giudicarmi? Di reagire così?! NIENTE! ASSOLUTAMENTE NIENTE!
– gli sputai contro
tremante di rabbia.
Questo
è solo un capitolo di passaggio =S lo so che non
è niente di che, ma spero che
vi piaccia, quello interessante è il successivo u.u
Almeno
lo credo io.. ^^ Poi chissà magari per voi sarà
pietoso.. =)
Fine
banale? Che dite?
Passiamo
oltre va =)
Ringraziamenti:
angelseyes81:
Grazie per i commenti =) Comunque menomale che ti piace =).. Questo
capitolo com’è?
Corto e inutile vero? =S Vabbè
lascio a
te il commento.. ^^ Mi raccomando fammi sapere.. =)
Gio__cHaN: Sono spiacente che tu non
riesca a starmi
dietro =S Mi dispiace.. Spero di essere più chiara in
seguito.. Comunque il
prossimo capitolo è un po’ particolare.. lo
capirai leggendolo.. ^^ dovrei
postarlo in settimana.. =)
Sono
contenta anche che la mia fissa per la sete non ti stufi xD.. menomale
=)
Mmm..
per la
ShikixTisha..
beh.. non so.. magari tra un po’.. oddio vorrei rivelarti il
prossimo capitolo
ma sto zitta.. mi mordo le labbra e aspetto ^^ grazie ancora.. sono
contenta
che la fine ti sia piaciuta.. l’ho modificata tipo una decina
di volte
^^..
Anche
se è scarsino fammi un commento anche a questo capitolo.. =)
please.. =)
Argentea:
Anche secondo me questi due stanno bene insieme.. due depressi
congeniti dal
passato misterioso xD.. Ammetto questo capitolo è abbastanza
scarso.. Ma..
secondo me sta anche bene con Shiki.. Spero che tu mi lasci un
bellissimo e
spassoso commentino anche a questo capitolaccio corto =) Almeno si
comincia a
capire che lei c’entra qlkosa con Kaname.. Dai dal prossimo
ci sarà qlkosa di
inaspettato.. ^^ prometto.. un piccolo extra sul passato della ragazza
=) anche
se la odi.. forse avrai un po’ di curiosità nei
suoi confronti..
Ps.
Sono contenta che ti piaccia la fic e le risposte ai tuoi commenti ^^..
quindi
commenta!!! =)
Giulietta24:
Grazie per i complimenti.. e per il commento.. mi hai fatta arrossire
xD
Comunque non sei l’unica ad aver immaginato Zero sotto la
doccia.. =) E anche
SENZA l’asciugamano striminzito credimi xDDD Ok sono una
pervertita cronica..
ihih.. Scusa ancora per la volta scorsa.. sono sbadatissima..
è k la bellezza
mozzafiatante di Zero mi ha abbagliata ihih.. Commenta mi raccomando =)
Lulosky:
Non importa.. anche se nn era molto lunga mi fa comunque piacere =)..
Lo so
questi capitoli di passaggio sono noiosi.. mi dispiace tanto.. forse
dovrei
farne qlkuno più consistente.. =) Al prossimo capitolo.. che
sicuramente sarà
più interessante ^^ ciau
Yumekiryuu:
Misà che ho incrinato un po’ il loro rapporto =S..
la prossima volta credo che
farò succedere qlkosa con Shiki.. sono contenta che la fic
ti piaccia…
soprattutto il capitolo scorso.. questo è corto e di
passaggio.. ma forse i
prossimi saranno migliori ^^ mi raccomando.. aggiorna e commenta =)
Grazie
a tutti, scusate per il capitolo breve e scrauso =)
Recensite
in molti =)
Baciotti,
AnaNeko94
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Capitolo 10 *** Il ricordo scarlatto ***
Lo so stavolta ho
aggiornato fin troppo veloce, ma non volevo più aspettare!!
Questo capitolo è molto particolare, un extraflashback
direi, scommetto che lascerò molte facce di questo tipo
à O.O, ma credetemi dovevo farlo!! =) mi frullava per la
testa da un po’.. e dovevo metterlo!! =)
Io personalmente
ne sono entusiasta e non per il modo in cui l’ho scritto ( lo
stile purtroppo è sempre quello) ma per quello che tratta
;)..
Basta non vi tolgo
altro tempo, mi raccomando leggete e commentate, su questo capitolo ci
tengo particolarmente!!
Baciotti, AnaNeko94
Il
ricordo scarlatto.
Ero abituata ai morsi
dei vampiri, in tutta la mia breve vita ne avevo ricevuti talmente
tanti da averne perso la concezione numerica.
Eppure ancora non ero
abituata ai suoi.
Erano intensi e profondi
a tal punto da far perseverare sulla mia pelle la loro fresca impronta
per giorni.
Sbattei le palpebre e mi
portai una mano al collo, saggiando con le dita quel liquido denso di
cui lui spesso si cibava con avidità.
Ad occhi chiusi ancora
potevo percepire il suo respiro, i suoi baci, il suo corpo a contatto
con il mio, ma soprattutto ancora provavo quel dolore lancinante che
mai mi aveva lasciata in pace nella mia cupa esistenza.
Mugolai di dolore
sfiorando la carne viva squarciata dai suoi canini affilati.
Osservai le tenebre
della stanza sotterranea con le mie deboli iridi umane, tentai di
mettere a fuoco le sagome delle pesanti tende color cobalto che
incarceravano le false finestre affrescate, poi passai ad analizzare la
massiccia ossatura bruna del baldacchino regale sul quale ero adagiata.
Ero abituata a non
bearmi della luce del sole per lunghi periodi e, sebbene con
riluttanza, il nero della notte era divenuto più familiare
del bagliore del giorno.
Il colore delicato dei
miei occhi repelleva con insistenza la chiarezza diurna e si adattava
invece per ironia della sorte all’inquietante ombra.
Due braccia forti mi
strinsero in una morsa ferrea, schiacciandomi contro il petto marmoreo
del loro proprietario.
-
Mi fai male – sussurrai intorpidita
dall’ingente perdita di sangue.
Lui non rispose
né allentò la presa.
Si avvicinò
anzi famelico al mio collo ferito ed assetato iniziò a
pulirlo con la punta della sua tiepida lingua.
Un sospiro di piacere
scappò come impazzito dalle mie labbra, mentre la mia mano
destra corse ad impigliarsi nei capelli bronzei del virile vampiro.
-
Ah, basta –farfugliai senza impedire che ogni mia
sillaba fosse intercalata da un ansito compiaciuto.
I suoi occhi cremisi
brillarono nell’oscurità e si piantarono sui miei
timidi cristalli di ghiaccio.
- Se ne bevi ancora mi
ucciderai – sibilai costringendomi a distinguere i tratti
fini del suo viso.
Notò il
disagio che riluceva dai miei occhi cerulei e senza che me ne
accorgessi poggiò ancora le labbra sul mio collo.
Il dolore che fino ad un
istante prima tamburellava il mio sistema nervoso scomparve lasciando
il posto alla lascivia di quelle labbra.
-
Grazie – sussurrai conscia del suo fine udito.
-
Non c’è di che – rispose con
la sua voce grave e profonda.
-
Voglio vederti – ammisi dirigendo alla cieca la mia
debole vista.
Lo sentii sorridere ed
in un istante un minuscola scintilla guizzò tra la legna del
camino accendendo la sottostante brace in uno scoppiettante furore ed
irradiando un po’ di luce.
Allora guardai i suoi
occhi, stavolta bronzei al pari suoi sottili capelli scompigliati, le
labbra chiare ed elegantemente piegate in un sorriso quindi i perlacei
canini sporgenti, non così minacciosi sotto
l’ambrato chiarore del focolare.
Cautamente avvicinai una
mano ad essi, ma lui la scansò con un educato movimento
della sua.
-
Non voglio ucciderti - pronunciò serio.
Annuii limitandomi ad
accarezzargli il collo.
-
Scusa – sussurrai intrecciando le mie sinuose gambe
femminili con le sue virili e muscolose.
-
Non dovevo mancarvi di rispetto Kuran – ironizzai
sfiorandogli il petto con la superficie violacea delle mie labbra.
Non rispose alla mia
provocazione, preferendo giocare distrattamente con i miei boccoli
corvini.
-
A cosa pensi? – domandai accarezzandogli il torace
con le mie piccole e pallide mani affusolate.
-
A Yuki – rispose istintivamente senza preoccuparsi
della crepa che quel nome stava scavando nel mio cuore.
Mi irrigidii ed ingollai
un groppo amaro.
Perché mi
diceva quello?
Perché dopo
che gli avevo donato il mio prezioso sangue?
Perché dopo
che mi ero concessa a lui?
Delle lacrime
insistettero per sgorgare fuori dai miei occhi limpidi ma
orgogliosamente le ricacciai indietro premendo leggermente le unghie
sul suo addome scultoreo.
-
A Yuki? – ripetei schifata dal suono di quelle
parole.
-
Sì – ribadì senza alcun
pentimento.
Lo graffiai contorcendo
il viso in una smorfia di gelosia.
Lui al contrario non
batté ciglio.
-
Perché? – aggiunsi semplicemente
sottintendendo una valanga di muti quesiti.
-
Perché la amo –
La sua voce solenne e
autoritaria mi seccò la gola pronunciando quella semplice
affermazione.
Volevo tanto odiarlo, ma
lui mi aveva salvata, lui mi aveva tenuta al sicuro, ma soprattutto lui
mi faceva girare la testa in quelle peccaminose notti scarlatte.
Tuttavia lui non mi
amava e questo non sarebbe mai cambiato.
-
Stronzo demone bastardo – imprecai dandogli un
pugno sul petto –crepa tu e la tua Yuki! Tu e tutta la tua
dannata razza! Se mi detesti così tanto uccidimi! –
Irritato dal quel
fracasso mi fermò le mani, inchiodandomi i polsi al lato del
viso, e mi fissò superbo come un leone mentre osserva la
gazzella inerme.
Un attimo dopo mi
tappò la bocca con un veemente bacio privo di alcun umano
sentimento.
Degli strepiti
contrariati mi morirono in gola soffocati dalle sue labbra di pietra,
mentre la sua morsa ferrea mi stritolava le articolazioni.
Ero troppo fragile per
ribellarmi, troppo innamorata per non lasciarmi andare, così
ignorai tutta la mia gelosia e ricambiai quel bacio freddo ed irruento,
illudendomi che tutto ciò sarebbe cambiato.
Rilassai le membra
stanche mentre una salata e pungente lacrima solcò solitaria
la mia guancia pallida.
Solo allora mi
liberò le mani facendo scivolare le sue lungo i miei
avambracci in una carezza lasciva.
Appoggiai i palmi
tremanti sui suoi solidi bicipiti e li risalii, saggiando con
leggerezza la superficie perfetta, giunsi quindi alla scultorea forma
delle sue spalle che seguii con i polpastrelli sottili.
Allungai le braccia
sulla sua ampia e forte schiena a cui tante volte mi ero aggrappata
quando avevo subito i suoi morsi assetati.
Un dolore che ancora una
volta non mancò ad arrivare.
Le sue zanne affondarono
infatti taglienti nel mio petto livido tracciando il marchio
insanguinato dei suoi canini sporgenti.
Gli sgraffiai le scapole
inarcando la schiena per la fitta lancinante che a macchia
d’olio si stava diffondendo sul mio corpo
martoriato dai lividi del suo piacere.
I gemiti mi soffocarono
il respiro mentre un misero barlume di lucidità veniva
offuscato dall’estasi.
Estrassi le unghie dalla
sua carne, portai i palmi alla sua nuca e lo premetti con essi in un
muto incitamento.
Un flebile formicolio mi
solleticò l’intera superficie
dell’epidermide, avvertendomi.
Quello era il segnale,
avevo raggiunto il mio limite.
-
Ah, Kaname – gemetti con voce strozzata
nell’istante in cui lui estrasse i suoi voraci canini.
-
Oh Tisha.. – sibilò con lo stesso tono,
un istante prima di prendersi il resto del mio corpo.
Beh che ne pensate?
Corto?
Totalmente
scollegato?
OOC?
Mi dispiace ma a
me questo capitolo piace da matti.. non so forse perché la
mia mente malata ama intricare le cose..
Se
c’è qlkosa che non torna o che non vi piace..
avvertitemi vi prego =)..
Lo so che non
c’entra niente con gli altri.. però ce lo volevo
mettere!!! =S Ditemi voi =S
Ringraziamenti:
Gio__cHaN:
Tranquilla anche se ci saranno sviste non sarà un problema
per me ^^, grazie dei commenti.. aspetto sempre che ci sia il tuo prima
di aggiornare.. ci tengo a leggere la tua opinione.. =)
Direi che ho
mischiato ben bene le carte no?
Te lo aspettavi un
Kaname così?
Diciamo che le
sorprese non sono ancora finite, anzi.. quindi.. mi raccomando continua
a seguire =)
Per Shiki e Tisha
avremo probabilmente qualcosa nel prossimo capitolo che è
già in costruzione =)..
Che altro dire?
Recensisci ti prego! =S Ho bisogno di sapere come ti sembra questo
capitolo!!
Lulosky: non ti
preoccupare capisco i tuoi impegni.. ne ho anch’io
xD.. allora.. lo so Shiki appare poco in questi capitoli, ma
dal prossimo sarà più presente promesso ;).
Spero di non
essere andata troppo fuori tema.. ma.. non potevo non mettere qsto
capitolo...
A proposito, che
te ne pare? Mi raccomando fammi una bella recensione ci tengo ;), sei
una delle mie lettrici preferite ;)
Giulietta24: E
dopo la doccia di Zero.. eccoci qui un bel Kaname nudo e assetato..
insomma che c’è di meglio dalla vita? xD
Adesso hai capito
cosa c’entra Kuran? Almeno in parte ovvio.. però..
un’idea ce l’avrai.. =)
Mi dispiace di
aver escluso Zero, ma uno per volta no? ;) Tutti insieme nuocerebbero
alla mia sanità mentale ^^..
Gnam gnam.. tanta
carne fresca xD.. Allora.. a presto Giuly-chan ^^
Recensiscimi ;)
fammi almeno sapere se Kaname è da buttare o no xD
Heart: Grazie per
aver letto la mia fic e grazie soprattutto della recensione! =) Sono il
mio pane quotidiano (come mi piace dire).. Ehm.. Kaname sa moolto bene
il segreto della guardiano.. no? xD
Angelseyes81: E
con questo capitolo ci avrai capito ancora meno xD.. C’entra
fin troppo con lei.. ma questo è solo un frammento del suo
passato.. man mano ne scriverò altri magari ;)
Comunque.. forse
mi impersono più in lei.. però dettaglio
più le emozioni anche perché Shiki e Zero non
sono in realtà molto loquaci quindi esprimo un certo
“silenzio” pure nei pensieri ^^..
Allora grazie
ancora a tutti!!
Commentate questo
capitolo please!!
E fatemi sapere se
questo escamotage per introdurre il passato di lei è
abbastanza efficace =) Altrimenti la prossima volta farò in
modo diverso. =)
Baciotti, AnaNeko94
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Capitolo 11 *** Il mistero del passato ***
Bene
bene.. Scusate il ritardo ma essendo questo capitolo (a mio parere)
kilometrico.. (il doppio di quello precedente credo) ho avuto poca
voglia di batterlo al pc.. quindi questo è il motivo del
ritardo!
Grazie
di cuore a tutti per le recensioni!!
Avverto
che in questo capitolo ci sarà qualche piccola rivelazione
sul passato di Tisha, ovviamente sempre molto confusa.
Il
bello avrà da venire quando mi deciderò a
scrivere una capitolo by Kaname. ;)
Vi
lascio ad un po’ di Shiki..
Il mistero del passato.
-
Shiki –
Quella voce, assai
familiare, fermò il mio avanzare nel lungo corridoio.
Lentamente mi voltai
notando il miele dei capelli di Rima spuntare dalla stanza di
quest’ultima.
Era pieno giorno, le
tende tirate filtravano a malapena la luce del sole interrompendo la
buia perfezione del dormitorio.
Piegai indietro la
testa per osservare i profondi zaffiri della vampira, mi tolsi il
bastoncino di Mikado della bocca e senza attendere che concretizzasse
le sue mute domande le risposi:
-
Eseguo gli ordini di Kuran –
Uscì dalla
stanza chiudendo la porta alle sue spalle e venne lentamente verso di
me.
Osservai i suoi piedi
scalzi avanzare sulle punte, mentre le gambe sinuose facevano frusciare
la cerulea camicia da notte ad ogni passo.
I capelli sciolti
color del grano maturo le ricadevano composti sullo scollo della veste
notturna, velando il dolce profumo del suo sangue.
Infilai di nuovo lo
snack tra i denti, poi ne estrassi l’intera scatola dalla
tasca e la avvicinai a lei insegno di offerta.
Delicatamente
sfilò uno dei bastoncini in cioccolato e mi
lanciò un’occhiata dalla sfumature cobalto, quindi
si alzò sulle punte e mi sfiorò la guancia con le
labbra fini.
-
Buon lavoro Shiki – pronunciò rientrando
nella sua camera leggiadra come solo lei sapeva essere.
Appena il suono sordo
del porta chiusa giunse alle mie orecchie, uscii con freddezza dal
dormitorio, apparentemente dominato dalla solita apatia.
Rima era perfetta per
me, come io ero perfetto per lei, come perfetto era anche il nostro
legame.
Silenziosamente
perfetto.
Strinsi le palpebre
accecato dalla fastidiosa luce solare, facendomi poi scudo con lo
stesso braccio.
Stancamente mi
costrinsi a mettere a fuoco lo scenario che mi si prostrava di fronte,
combattendo con la luminosità troppo accentuata del giorno,
quindi mi diressi verso l’edificio collegiale.
Con naturalezza balzai
sul muro di cinta e vi camminai placidamente senza curarmi del tempo
che avrei inevitabilmente perso.
-
.. NIENTE! ASSOLUTAMENTE NIENTE! – udii urlare da
una voce, proveniente probabilmente dal boschetto sottostante al
collegio.
Anch’ello un
timbro familiare, irritantemente femminile e familiare.
Abbassai lo sguardo
oltre la struttura scolastica e notai una macchia color petrolio
scappare a passo svelto tra le fronde degli alberi.
-
Che scocciatura – sospirai realizzando di essere
costretto a seguirla.
Con un altro balzo
atterrai di fronte alle logge laterali, adiacenti al bosco e iniziai ad
avanzare all’interno di esso.
-
Senri – enunciò una voce maschile alla
mie spalle.
Il tono strascicato e
sofferente, la calata cupa e colma d’odio.
-
Cosa vuoi Kiryu? –
-
Che ci fa un vampiro alla luce del sole? –
Lo guardai lasciandomi
scappare un sorriso ironico.
-
Potrei farti la stessa domanda –
Replicai non
permettendogli di proferire oltre ed inoltrandomi nella boscaglia.
Forse avrei potuto
chiedergli spiegazioni, ma non era quello il guardiano con cui volevo
parlare, non quell’essere inferiore la cui voce stessa era
capace di darmi la nausea.
Lo repellevo
più di quanto repellessi gli umani, non mi sarei mai
abbassato ad uno scontro verbale con lui.
Era sfrontato, borioso
e selvatico, tutti difetti che lo rendevano altamente detestabile ai
miei occhi.
Non che la ragazza
fosse meno odiosa ma, seppure non sapessi spiegarmi come, qualcosa in
lei stuzzicava il mio interesse.
Sospirando la notai
appoggiata contro un albero.
Aveva le braccia
incrociate e gli occhi di quella gelida sfumatura color ghiaccio
piantati su di me.
-
Adesso tu che vuoi? – sbottò
assottigliando lo sguardo con fare minaccioso.
Alzai le spalle
fermando la mia avanzata e la guardai con sufficienza.
-
Ti tengo d’occhio – ammisi annoiato da
quell’incarico.
-
Lasciami in pace – ribatté a denti
stretti.
Le lanciai
un’occhiata di rimprovero, interrompendola poi con uno sbuffo
scocciato.
Il suo modo di fare
era irritante.
-
Fossi in te non istigherei un vampiro –
-
Io voglio solo che la smettiate di tormentarmi, non voglio
essere compatita, non voglio essere aiutata, voglio solo essere
lasciata in pace, i miei pensieri per quanto penosi possano essere non
hanno nulla a che fare con voi altri, vampiri o umani che siate, sono
stanca di ripeterlo –
Apprezzai la sua
voglia di tacere, di chiudersi in sé stessa, di tagliere i
ponti con gli altri.
Dopotutto non era
quello che facevo io stesso?
Forse eravamo
più simili di quanto mi ostinassi a credere.
Nemmeno io amavo
parlare del mio passato.
Anche se, forse era
meglio convenire sul fatto che io non amassi parlare in generale.
-
So che Aidoh ti ha morsa – sentenziai notando il
marchio dei suoi canini ancora ben visibile sul polso diafano della
ragazza.
Provai un profondo
senso di invidia alla vista di quel marchio, realizzai che qualcuno era
riuscito a morderla, ad assaporare il gusto incomparabile di
quel sangue tanto ambito, il quale irrimediabilmente stuzzicava la sete
di ogni vampiro.
Nell’attimo
più inaspettato la mano tremante della guardiana si
avvicinò a me, scoprendo vulnerabilmente il punto offeso.
-
Non ha esitato nemmeno un istante. Le sue zanne sono
penetrate con decisione nella mia carne, hanno lacerato i vasi
sanguigni facendo esplodere la loro secrezione nelle fauci del
proprietario. Allora l’ho sentito impazzire, succhiare
rumorosamente, come una belva priva di ogni umanità, e
godere ad ogni gemito, ad ogni suono gorgogliante nella mia gola.
Voleva prosciugarmi, voleva saziarsi del mio nettare vitale e purtroppo
ero consapevole della mia impotenza di fronte a tanta
bestialità – confessò con il tono
più disperato che avessi mai potuto udire.
Tuttavia non verso una
lacrima, mentre quelle parole terribilmente taglienti e veritiere
sgorgavano dalle sue labbra senza controllo e fluivano direttamente
nelle mio orecchie lasciandomi sconcertato.
Le presi il polso
sottile e ne studiai le due piccole macchie purpuree.
Erano precise e ben
delineate, il morso era stato secco e deciso, senza esitazione, come
aveva appena asserito lei.
Sembrava che capisse
la differenza, come se l’avesse sperimentata sulla sua stessa
pelle.
Di sicuro ero
affascinato dal mistero di quella ragazza.
Nella mia monotona e
centenaria vita c’era qualcosa per la quale valeva la pena
perdere tempo.
E quella cosa era
un’acida umana che detestava con tutte le sue forze i vampiri.
-
Anche tu vuoi mordermi? – mi domandò
d’improvviso.
-
Sì – risposi secco.
-
Invece qualcosa mi dici che non lo faresti –
replicò guardandomi con i suoi delicati specchi di ghiaccio,
senza odio, senza rancore. Forse con tenerezza.
-
Tu non sai quanto può essere terribile la sete dei
vampiri –
Sorrise ironicamente.
-
Invece lo so eccome –
-
Quante volte sei stata morsa? –
-
Troppe – confessò incupendo lo sguardo.
Senza darlo a vedere
rimasi piuttosto basito da quelle parole, non mi aspettavo che si
lasciasse scappare una confessione del genere, ma probabilmente in
questo collegio era troppo sottopressione per non cedere.
Il sua anima era
talmente tetra da non avere nulla ad invidiare a quella oscura dei
demoni.
La sua purezza era
totalmente avvolta da una nube di peccato.
Il suo passato doveva
essere imperdonabile, scolpito nel rosso del sangue.
La candida
ingenuità dei suoi occhi cerulei era sopraffatta dal carbone
dei suoi boccoli, che come una spirale di rovi condannavano la sua
bianca anima alle tenebre.
-
Ed è stato qualcuno simile a me? –
domandai istigato dal dubbio di sapere cosa avessi a che fare con lei.
Negò
guardandomi sofferente.
Per qualche attimo il
silenzio scandì i nostri volti, poi lei incontrò
i miei occhi.
Due colori chiari,
limpidi, quasi trasparenti, la cenere e il ghiaccio.
Due ambienti di
desolazione.
Due anime dannate.
Un vampiro e
un’umana.
-
Se ti chiedessi di uccidermi lo faresti? –
sibilò a bruciapelo.
Rimasi un attimo
sconcertato.
Era così
nero il suo passato?
-
Perché vuoi morire? –
-
Perché voglio scappare dall’inferno
–
Sospirai.
Non l’avrei
uccisa né quel giorno né mai.
Infilai le mani in
tasca e mi sedetti sulle superficie erbosa a ridosso di un albero,
stranamente volevo parlare ancora con lei, stranamente volevo capire la
sua oscurità.
Perché ero
tanto interessato?
Era forse pura
curiosità?
Non potevo ammetterlo
a me stesso ma sarei rimasto lì ad ascoltarla, per quante
parole avesse voluto concedermi, per quanti silenzi mi avesse sbarrato
di fronte.
Mi si sedette accanto,
disegnando sulle proprie labbra un sorriso amaro.
La guardai sperando di
sentire ancora la sua voce fine e consapevole.
Con lei il silenzio
non era sufficiente.
Lei non era Rima.
Si portò le
gambe al petto e appoggiò il mento sulle ginocchia.
Rimanemmo muti per
lungo tempo sperando l’uno nelle parole dell’altro.
Ero stanco, ero seduto
nel sottobosco insieme ad un’odiosa umana, ero lì
ad ascoltare le sue confuse confessioni, ma non avevo voglia di andare
via, non avevo voglia di riposarmi.
Aspettavo solo che
Komori continuasse a parlare.
-
Sai, non molto tempo fa, prima ancora di entrare in questo
collegio, ho creduto di sbagliarmi sui vampiri – prese fiato
e continuò – per quanto fossi spaventata e
schifata alla sola vista della vostra razza qualcuno di voi mi
salvò dall’inferno, qualcuno che a rigor di logica
avrei dovuto odiare. Non so perché mi avesse voluta mettere
al sicuro, ma fatto sta che lo fece. Il giorno stesso in cui quella
persona morì, mi trascinò via dal luogo che aveva
ospitato i miei Natali e mi nascose in una casa sotterranea. Per quanto
odiassi quella prigione dorata, non potevo odiare lui. Quel qualcuno
era un demone come te, un demone che io, mi addolora ammetterlo, amavo
– finì perdendo lo sguardo in un punto imprecisato.
Rimasi rigorosamente
muto, come se tutto ciò non mi interessasse, come se non
avessi prestato ascolto ad una singola parola.
In tutto
ciò cosa potevo entrarci io?
Lei stessa mi aveva
confessato di aver avuto a che fare con dei vampiri, di essere stata
protetta da uno di loro e forse anche cacciata.
Ma ancora niente aveva
un filo logico, quelle quattro parole lanciate al buio della mia
ignoranza non facevano altro che stuzzicare la mia voglia di sapere.
-
E come hai cambiato idea? – le chiesi bramando
qualche informazione in più che mi permettesse di collegare
tra loro i frammenti di confessioni che ero riuscito ad ottenere.
Si fissò il
polso ferito e tristemente lo esaminò con occhi vacui.
-
Quel vampiro… non provava lo stesso per me, non ho
mai capito perché mi avesse protetta, non me lo disse mai.
Ho elaborato la convinzione che sfogasse su di me la sete provocatagli
da un’altra donna, che per non ferire lei ferisse me, poi un
giorno inspiegabilmente mi ha condotta qui, dicendomi che sarei stata
altrettanto al sicuro. Mi aveva gettata via, come un panno vecchio.
Forse aveva trovato un’altra persona su cui sfogare i suoi
istinti o forse si era semplicemente annoiato del sapore del mio sangue
– rispose con lo stesso tono addolorato di prima.
-
Dal profumo che emani non oserei mai dire che un qualunque
vampiro possa rinunciarvi – asserii sincero.
-
Forse è come una torta al cioccolato: alla fine
stucca –
-
No – sospirai – la nostra dipendenza da
quel nettare prelibato non può essere minimamente paragonata
alla golosità, non è un capriccio, è
una necessità, una droga della quale non si può
assolutamente fare a meno – precisai serio.
-
Allora forse ha trovato un nettare migliore –
-
O forse la sua dipendenza era divenuta talmente viscerale che
per proteggerti ha dovuto allontanarti –
-
Quindi secondo te dovrei persino provare gratitudine
– ironizzò mettendosi in piedi.
Il movimento fu troppo
brusco, tanto che perse l’equilibrio ed ondeggiando si
sbilanciò indietro.
Annoiato mi alzai con
uno scatto fulmineo e lasciai che invece di cadere a terra battesse
contro il mio petto.
La sorressi per le
braccia, notando solo in quell’istante quanto il suo viso
fosse smunto e pallido.
Le gambe le tremavano
febbrilmente mentre le braccia gelide le ricadevano ai fianchi.
-
Scusa – sussurrò flebile.
Pensai che ancora non
si fosse ripresa dalla spossatezza del giorno precedente e che molto
probabilmente questo derivava dal fatto che si era indebolita nel tempo
a causa dei vampiri che l’avevano tormentata.
Senza pensare alle mie
azioni, le poggiai una mano all’altezza della bocca dello
stomaco e mi portai l’altra al viso, senza esitare mi
azzannai il polso facendo zampillare fuori il mio prezioso sangue,
allora avvicinai l’arto alle labbra della ragazza
incintandola a bere.
Sapevo che il mio
liquido scarlatto non era nemmeno paragonabile all’ambrosia
dei Sanguepuro, ma aveva comunque un’elevata percentuale di
purezza che avrebbe potuto aiutare la guardiana.
Per quanto la mia
razza fosse restia a donare quel dolce nettare, io avevo intenzione di
farlo.
Forse mi sarei
pentito, ma non avevo affatto paura di calpestare il mio orgoglio.
Attesi che il mio atto
di misericordia venisse appagato, ma purtroppo inaspettatamente lei
voltò il viso da un lato e ad allontanò il mio
braccio con la sua piccola e fredda mano affusolata.
Spalancai gli occhi
totalmente incredulo aspettando una giustificazione a
quell’increscioso ed inconcepibile comportamento.
-
Non posso.. – sibilò accasciandosi
svenuta tra le mie braccia.
Tatatarattatà!!
Ecco finalmente l’11esimo capitolozzo =)
Se
gli altri erano troppo corti questo sarà decisamente troppo
lungo =) ma spero che vi piaccia lo stesso..
Ho
cercato di spiegare qualcosa in più sul passato della
ragazza e di finire con un altro dubbio.. spero di esserci riuscita.. =)
Spero
di non essermi fatta prendere troppo la mano e di aver creato uno Shiki
troppo surreale.. =S Non vorrei..
Che
altro dire?? RECENSITE NUMEROSI!! Vi aspetto ;)
Ringraziamenti:
angelseyes81:
Allora.. ok forse mi personifico più in Tisha in quanto
femmina e in quanto mia creazione.. oltre il fatto che ha una fortuna
sfacciata ad essere circondata da tanti bonazzi xD
Poiiiii..
Sì sono consapevole che se un Sanguepuro morde un umano
succede quel che succede.. ma se qui non è successo
c’è un motivo di fondo che adesso non ti posso
svelare.. Lo so non si capirà un cavolo per tutto il seguito
della storia.. mi dispiace.. ma sono ancora intenzionata a scombinare
le carte ed a ricombinarle fino alla fine di questa fic =S.. Comunque
tra questo e il prossimo capitolo darò qualche piccolo e
sconnesso dettaglio sul suo passato ^^ attendi. E commenta xD
Gio__cHaN:
Innanzi tutto sono contenta di averti tirata su di morale in una brutta
giornata.. lo so il capitolo scorso era molto sconvolgente.. ma era
quello il bello no? Per adesso non ne prevedo molti
all’orizzonte di così
“particolari”.. quindi tranquilla.. darò
i dettagli a piccole mandate come adesso e nel capitolo precedente..
Allora
spero di averti dato la giusta dose di Shiki xD Devo dire che anche a
me mancava.. =) Beh.. adesso sembra che non solo Zero sia interessato a
Tisha no? Anche se ancora è pura
curiosità inizia a muoversi qualcosa.. Non
è che ti ho storpiato troppo Senri? Non vorrei mai renderlo
troppo inverosimile.. mutare un po’ va bene però..
non l’esagerazione.. ^^ Che altro dire.. Ebbene sì
sei una delle mia commentatrici preferite =) Aspetto sempre con ansia i
tuoi commenti e grazie grazie grazie delle tue recensioni!! Adoro
leggerle =)
Kira91:
Mmm.. diciamo che avevo bisogno della mia dose di Kaname dato che
finora era rimasto abbastanza marginale nella fic.. quindi ho voluto
introdurlo in una maniera un po’ particolare.. =) Da questo
capitolo tornò però al normale svolgimento..
iniziando a spiegare qualcosa sul passato della nostra povera depressa
Tisha xD E adesso negli intrighi amorosi c’è anche
Shiki!!
Perdonami
il termine.. che culo!!! Kaname, Zero, Shiki *_* waaaaaaaaa.. che
fortunaaaaaa .. Grazie per aver commentato spero che lo farai
ancora.. (lo so devo recensire assolutamente la tua fic ma questa
settimana non riesco a trovare il tempo!! =S.. lo farò il
prima possibile promesso!!! )
Lulosky:
Ahaha.. eh sì.. Senri è un bonazzo assurdo..
Infatti mi mancava troppo ed ho dovuto fare un capitolone su di lui
xD.. lo so che mi odierai per averlo avvicinato troppo a Tisha.. ma
all’inizio ho messo anke un po’ di ShikixRima.. =S
giusto per chi.. (come te) potesse detestare la parte successiva ^^
Grazie
per la recensione lunghissima l’ho riletta anke
più di una volta con il sorriso sulle labbra.. sono
lusingata ^^
Poi..
tranquilla non sei l’unica ad avere scleri mentali..
soprattutto davanti a certi vampiri bonazzi.. *O*
Per
quanto riguarda Tisha e Kaname.. qualcosa ho detto in questo
capitolo..che è un flashback tranquilla. poi piano
piano.. (anke dal prossimo in maniera marginale) capirai
perché è finita con Kaname.. ^^ Grazie ancora
delle tue recensioni =) grazie soprattutto di questa ^^ tranquilla per
adesso non ci saranno altri capitoli shockanti a quella maniera =)..
per adesso ;).. commenta mi raccomando ;)
Heart:
come ho detto ad angelseyes81 se lei non è un vampiro
c’è un motivo.. che scoprirai solo più
in là nella fic.. non è quello che è
successo a Yuki per essere chiari.. è moolto più
complesso.. e per adesso mi dispiace ma non intendo rivelarlo.. Beh
Kaname sa.. sa anke più di Tisha infatti sto evitando ben
bene i capitoli by Kaname.. ^^.. grazie per la recensione..
baciotti… commenta =)
Argentea:
ahaha..tranquilla.. Kaname ama Yuki.. se è finito con Tisha
è perché non ha saputo resistere.. Mi dispiace di
averti tanto sconvolta =S.. spero che tu stia bene xD
La
descrizione fisica non corrisponde ahimè alla mia..
ucciderei per avere gli occhi di quel colore.. tipo modella di Acqua di
Gio xD.. comunque.. il perché di quell’aspetto
è spiegato un po’ in questo capitolo.. boccoli
d’ebano e occhi di ghiaccio.. pensavo fosse un contrasto
perfetto per la sua anima =) non credi?
Poi
volevo tranquillizzarti anche sul fatto che anche io non voglio
separare Yuki da Kaname.. solo voglio mescolare un po’ le
carte..
Spero
che non mi ucciderai dopo questo capitolo che vede affezionarsi Shiki a
Tisha.. ma era necessario.. =)
Grazie
anche al tuo amato Sesshy.. ;) ihih la sua chiusura è stata
fantastica.. ^^ Commenta ancora e fammi sapere (spero che la ShikixRima
iniziale ti abbia soddisfatto almeno un po’ =) è
come lo zucchero prima della pillola xD)
Yumekiryuu:
ihih.. beh.. questa fic diciamo che è un po’ per
tutti i gusti. Chi piace Kaname.. chi Zero.. chi Shiki.. quindi.. dato
che farò un bel po’ di casino.. spero di non
deludere nessuno.. ^^
Per
il modo di scrivere.. grazie infinite.. e credimi anche tu scrivi molto
bene =) la tua fic me la leggo sempre molto volentieri.. è
una delle mie preferite tra le preferite ^^.. Diciamo che per tuo
piacere.. Tisha non si avvicinerà più molto a
Kaname.. (o almeno per adesso) anzi.. in questo si è
avvicinata a Shiki.. nel prossimo a Zero.. e nel prossimo ancora pure..
eh sì sono pronti i successivi due ^^ spero quindi
di fare la brava ed aggiornare in fretta =) Grazie ancora per i
commenti.. fammi sapere che ne pensi di qsto chappy
Giulietta24:
Ahahah anke io inizio ad invidiarla da morire.. ihih ha una fortuna
sfacciata.. stronza stronza..e poi tti a lei T_T
Scusa
per averti confusa.. ma purtroppo era il mio scopo.. non mi va di
rendere le cose troppo facili al lettore per adesso =S
Anche
se piano piano.. sto spiegando il passato di Tisha no? Dai questo e il
prossimo capitolo sono un po’..
“chiarisci-idee” almeno spero xD.. dai Giuly-chan..
fammi sapere cosa ne pensi di questo.. Grazissime per aver commentato
per prima.. e dato che sei stata così brava se vuoi ti
faccio un regalino.. tipo extra speciale ;) dimmi la coppia e ci
lavorerò su promesso ;) Grazie ancora.. fammi sapere ;)
GRAZIE
ANCORA DI CUORE A TUTTI VOI!!
Alla
prossima
Baciotti,
AnaNeko94
|
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Capitolo 12 *** Il sangue dei demoni ***
Eccomi
con il dodicesimo capitolo!!
Spiegherò
un po’ perché lei ha detto “non
posso”.. mi dispiace che oramai Shiki sia OOC.. =(.. io ho
provato a farlo rimanere sempre lui però per i fini della
trama ho dovuto fare in modo che certe cose succedessero.. no?
Prometto
dopo quest’ennesimo capitolo pesante il prossimo
sarà più leggero (infatti a me non piace xD)
E..
la KainxRuka è in elaborazione.. se avete qualche consiglio
a proposito grazie perché davvero non so che fargli fare..
Dopotutto
lei ama Kaname.. quindi non può essere troppo
“intima”.. non so davvero dove mettere la mani ;)
quindi help me please!!
GRAZIE
PER I COMMENTI!!
Il sangue dei demoni.
-
Non posso – sibilai prima di svenire tra le braccia
di Shiki.
Quando riaprii gli
occhi mi ritrovai nello stesso luogo nel quale avevo perso conoscenza,
percepivo l’odore di alberi e di erba fresca stuzzicarmi le
narici mentre un leggero venticello notturno mi scompigliava i boccoli
d’ebano.
Avevo freddo,
terribilmente freddo.
Non tanto per la
temperatura rigida tipica di una notte di febbraio quanto per i brividi
che mi scuotevano dall’interno.
Le labbra violacee mi
tremavano febbrilmente mentre il mio corpo delicato veniva scosso, ad
intervalli regolari, da spasmi involontari.
Ero appoggiata su un
qualcosa di caldo e rigido, una giacca lattea mi proteggeva dalle
intemperie, scaldandomi appena, e nell’istante in cui aprii
gli occhi, appurai la mia supposizione.
Una giacca della
Nightclass.
Mi mossi leggermente,
ma l’unica cosa che ottenni fu di accoccolarmi ulteriormente
su quella leggera fonte di calore che identificai come un torace
maschile.
Rimanendo
così, ad occhi chiusi, captai un odore familiare, un aroma
che inspiegabilmente era impresso nel meandri della mia memoria.
L’ultima
volta che l’avevo riconosciuto era stato qualche giorno
prima, direttamente dal polso di Shiki, tuttavia non avevo ricordi
della prima volta in cui quel profumo aveva incontrato le mie narici.
Concentrandomi tentai
almeno di rimembrare a dovere la situazione precedente
all’oblio nel quale ero caduta, in maniera offuscata
ricordavo di aver confessato parte del mio passato a Senri, poi mi ero
alzata e perdendo l’equilibrio ero finita inaspettatamente
contro il petto del vampiro.
Non ero svenuta
né per la debolezza, né per la mancanza di
sangue, ero svenuta per volontà di Kaname.
Lui voleva che
mantenessi il segreto sul mio passato e senza alcuna esclusione, ogni
volta che ne rivelavo qualche dettaglio il mio corpo mi si rivoltava
contro.
Ricordo di aver
sentito la mano di Shiki posarsi sul mio stomaco, poco al disotto del
mio seno e ricordo anche di averlo lasciato fare mentre i ricordi
prendevano parte della mia debole mente.
-
Nessuno deve sapere chi sei, devi rimanere celata
nell’ignoranza di chi ti circonda, perché questo
è l’unico modo per proteggerti, l’unico
sistema che hai per far sì che il demone non esca allo
scoperto –
Persa in quei
brandelli di parole, per me totalmente incomprensibili, non mi ero
accorta delle azioni del vampiro fino a che non aveva avvicinato alle
mie labbra il suo braccio insanguinato.
L’unica cosa
che mi scosse fu il panico.
Sangue.
Sangue. Sangue. Stai lontana dal sangue.
-
Quando il sangue dei demoni scorrerà nelle tue
vene, il segreto sarà svelato e non potrai più
evitare l’inferno –
Non ero riuscita a
capire perché mi avesse offerto il suo sangue, né
perché sentissi di non poterlo accettare, né
perché avessi la certezza che berne anche una sola goccia
avrebbe comportato qualcosa di apocalittico.
Così avevo
piegato il viso da un lato e avevo allontanato il braccio del vampiro
da me.
Solo allora ero
svenuta.
Shiki aveva voluto
aiutarmi, ma io avevo avuto l’obbligo di rifiutare, quello
era il compromesso per non liberare il demone.
Indubbiamente
realizzai che ciò su cui ero comodamente accoccolata era il
petto di Senri che seppur dopo aver rifiutato una cosa tanto vitale era
ancora al mio fianco.
-
Sei sveglia? – mi domandò freddo.
-
Sì – sibilai senza muovermi.
Era distaccato,
deluso, stizzito.
Il mio rifiuto
l’aveva ferito, il suo atto misericordioso era stato
deliberatamente snobbato.
Sapevo quanto i
vampiri fossero gelosi del loro sangue e quindi sapevo quanto fossero
restii a donarlo.
-
Grazie di tutto –tentai sfiorandogli con le dita il
braccio che poche ore prima mi aveva offerto.
Non rispose
né si mosse da quella gelida posa, rimaneva immobile in quel
gesto apparentemente umano e dolce, in realtà freddo e
forzato.
Sospirai.
Dopotutto non meritava
di essere trattato così, per quanto odiassi la sua razza,
dovevo convenire sul fatto che mi avesse ascoltata.
Oltretutto dovevo
tener conto che mi fosse rimasto accanto nonostante io avessi offeso
senza ritegno il suo orgoglio.
Quindi afferrai il suo
braccio e me lo portai alle labbra, lo sfiorai con esse sentendo il
vampiro trattenere il fiato mentre gli slacciavo la manica della
camicia.
Una volta fatti
scorrere i bottoni fuori dalle asole, ripiegai la stoffa tetra fino al
gomito.
Gli soffiai sulla
pelle diafana in contrasto con il tessuto scuro della camicia e annusai
l’aroma profondo della sua pelle.
-
Qualcosa mi dice che anche se non sono un vampiro il tuo
sangue allevierebbe le mie pene, ma devo rifiutare.. devo nascondere il
demone –
Capivo quante quelle
parole potessero sembrare prive di significato per lui, ma era
l’unica spiegazione che in quel momento potevo elaborare.
Non rispose, forse
sconcertato, forse confuso, forse più probabilmente
indifferente.
-
Tuttavia non posso svelare altro, o il mio corpo
proverà ancora a fermarmi – specificai mentre le
mie labbra iniziavano a tornare rosee e la mia pelle riprendeva colore.
-
Un sangue puro blocca la tua volontà? –
mi chiese atono.
-
Suppongo di sì –
Gli sistemai il
polsino della camicia riallacciandogli uno ad uno i bottoni e stirando
con la mano le pieghe appena provocate.
Mi alzai tenendo la
sua giacca tra le braccia e mi voltai finalmente verso di lui.
Sussultai.
I suoi occhi
brillavano delle fiamme dell’inferno.
Lasciai cadere il
candido indumento e fissai Shiki completamente impietrita ed immobile.
Il terrore mi scuoteva
l’animo, come un fulmine che, imprigionato in una campana di
vetro, sbatte contro le pareti.
Tremavo come una
foglia in autunno mentre i suoi occhi fiammanti mi fissavano affamati.
Mi ero talmente
distratta che avevo finito per accantonare la consapevolezza che fosse
pericoloso e che per lui la mia vicinanza fosse solo un allettante
invito a cena.
-
Shiki – sussurrai indietreggiando mentre lui
avanzava con passo deciso.
Il silenzio mi gettava
nel panico, temevo che non si sarebbe fermato, che mi sarebbe saltato
alla gola come un cane rabbioso e che avrebbe dilaniato la mia carne
fino a prosciugarla di ogni sua piccola goccia di sangue.
-
Calmati Shiki.. calmati.. – sussurrai pentendomi
immediatamente del tono appena usato.
Quel timbro da
pecorella smarrita non faceva altro che eccitare ancor di
più il demone celato sotto quell’aspetto umano.
I suoi occhi
brillarono, come brace ardente attizzata dal fuoco, e propagarono
l’immagine orribile della sue indole animale.
Ero in trappola.
Chiusi gli occhi e mi
coprii il volto con le braccia, preparandomi ed essere colpita.
Tuttavia
l’atteso attacco non avvenne.
Il sibilo metallico di
una catenella in tensione tagliò l’aria, succeduto
dal suono di una pistola caricata.
Aprii piano gli occhi,
notando con sollievo un’altra figura.
-
Senri, la vicinanza di Tisha ti ha fatto perdere la testa?
– pronunciò Zero puntando la sua BloodyRose sulla
tempia pallida dell’altro vampiro.
Lo sguardo malva del
guardiano era colmo di rabbia e di ribrezzo mentre furioso esortava
Shiki ad allontanarsi da me.
A quel punto questi
sembrò riacquistare lucidità e, tornando a tirare
un velo apatico sul suo sguardo cinereo, riprese la sua giacca candida
e si allontanò silenziosamente.
Lo osservai con una
strizza al cuore, mentre freddo e indifferente si allontanava passo
dopo passo.
-
Porta via questa umana – ordinò
distaccato al guardiano.
-
Non ho bisogno che sia tu a chiederlo –
ribatté senza avere la minima intenzione di rinfoderare la
pistola.
Solo quando Senri
balzò via tra gli alberi si decise a mettere via la sua
fidata arma, senza far mancare un ringhio contrariato.
Ancora frastornata e
tremante lo abbracciai istintivamente e nascosi il viso
nell’incavo del suo collo tentando di trattenere le lacrime.
Sebbene mi avesse
urlato contro, sebbene fosse stato rude ed insensibile, sebbene fosse
un vampiro, in quell’istante volevo solamente stare stretta a
lui.
I demoni erano il mio
incubo più profondo, anche il solo pensiero della loro
esistenza mi terrorizzava.
Tuttavia lui era Zero.
Solo Zero.
Il ragazzo che lottava
contro la sua sete.
Il ragazzo che
condivideva il mio odio.
Il ragazzo che adesso
mi teneva stretta tra le sue braccia.
-
Andiamocene – dichiarò alzandomi da
terra.
Un suo arto
scivolò sotto alle mie gambe, uno dietro alla mia schiena e
entrambi mi avvolsero contro il loro proprietario.
Chiusi gli occhi.
Il suo calore era
diverso da tutti gli altri.
Era piacevole,
rassicurante, umano.
-
Ti ha morsa? – mi chiese iniziando a camminare
verso il collegio.
Negai schiudendo a
rilento le palpebre per osservare il suo viso duro e malinconico.
Serrò la
mascella irrigidendo i muscoli facciali.
-
Scusa – iniziò tenendo lo sguardo fissi
davanti a sé – non avevo il diritto di
intromettermi –
Risi amaramente.
-
Se non ti fossi intromesso adesso sarei morta –
ammisi sentendomi in colpa per aver reagito con tanta rabbia alle sue
domande.
-
Allora mi dai il permesso di farti da balia? –
ironizzò sfoggiando un sorriso sarcastico.
-
Sì, crocerossina – risposi con lo stesso
tono beffardo.
Appoggiai quindi le
fronte al suo petto e ridacchiai divertita.
Improvvisamente mi
sentii stringere più forte, il respirò di Zero
arrivò a solleticarmi l’orecchio ed il suo profumo
acre mi annebbiò la mente.
Smisi si ridere e
trattenni per un attimo il fiato.
-
Stai tranquilla, d’ora in avanti ci sarò
io a proteggerti –
Ehm..
che ne dite?
Sicuramente
starò andando sempre più OOC.. spero di rientrare
nei personaggi in futuro.. ma dopo il 12esimo capitolo inizio ad
affezionarmi a loro tanto da modificarli.. mi dispiace..
Che
dire.. Zero.. Tisha.. Shiki..
Meglio
ZeroxTisha o TishaxShiki?
Per
la vostra gioia.. il prossimo capitolo conto di postarlo prima di
martedì.. quindi commentate questo ;)
Sto
iniziando ad essere troppo mielosa?
Adesso
passiamo ai ringraziamenti:
angelseyes81:
addirittura dipendente? Grazie mille… =) Il mistero del
morso.. ancora non ho intenzione di svelarlo.. anche se piano
piano… forse lo farò..
Io
sono una fan della coppia ShikixTisha.. ma iniziano a piacermi molto
anke una ZeroxTisha quindi sono in tilt.. Beh grazie per la
recensione.. =) Dimmi tra i due quale preferisci.. =)
Gio__cHaN:
Per adesso cerco di accantonare almeno per un paio di capitoli la sete
dei vampiri.. altrimenti diventa pesante.. Poi..lo so.. i personaggi mi
diventano sempre più OOC e purtroppo non so come fare..
spero che la fic sia piacevole lo stesso.. se diventa improbabile
ditemelo.. =S
Sono
contenta che il capitolo scorso ti sia piaciuto.. e che la lunghezza
non ti abbia stancata.. =) è un vero sollievo..
Poi..
non sei l’unica ad invidiare Tisha T_T tutti lei se li
prende.. non è giusto! (il bello è che lo scrivo
io xD) Per
“l’immunità” beh.. lo
scoprirai in seguito..
Argentea:
Tranquilla per il ritardo.. .avvertimi quando aggiorni mi raccomando!
=) Beh non c’era bisogno di creare un NP per lodare Tisha..
il tuo odio mi divertiva xD quindi non c’era affatto problema
=) .. grazie ancora per le tue lodi.. sono fantastiche =)
Sono
contenta che non ti deludano ;) menomale.. =)
Dimmi
cosa n pensi.. =)
Giulietta24:
Ahahah.. lo so.. sono gelosa anche io di lei =S soprattutto per Shiki e
Kaname..
La
KainxRuka è in elaborazione.. se mi dai un consiglio lo
accetto volentieri su questa coppia… =)
Mi
dispiace per le ShikixRima.. ma conto di farne almeno
un’altra prometto!! =)
MimiVampirePrincess:
Grazie per il commento =) Mi fa molto piacere =).. Giuro..
inizierò a lavorare per una YukixKaname… prometto
=) da domani.. ;)
Come
ho già detto conto di fare un’altra ShikixRima..
e.. lo so.. Shiki sta diventando troppo puccioso in questi capitoli..
ma mi viene naturale.. perdonami.. =S Commenta mi raccomando.. mi fa
molto piacere ;)
Lulosky:
Non lo so.. le idee mi vengono così.. una dietro
l’altra.. e sono anche costretta a scartarle.. =S
Per
la ShikixRima.. non disperate.. ce ne sarà
un’altra.. giuro!
Mi
dispiace ma dovrai tollerare Tisha.. xk voglio farle fare qlkosa con
Shiki.. anke se per adesso voglio avvicinarla a Zero.. Ok.. ho un sacco
di idee per la testa.. Commenta mi raccomando!! =)
GRAZIE
A TUTTI PER LE RECENSIONI!
Baciotti,
AnaNeko94
|
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Capitolo 13 *** Il sapore di San Valentino ***
Scusate
per il ritardo!! Lo so sono imperdonabile ma la voglia di battere la
fic al computer se n’era andata a farsi benedire e adesso
cospargendomi il capo di cenere vi chiedo perdono xD
Però
ho un paio di buone notizie:
1
la KainxRuka è pronta.. non aspettatevi niente di che..
è solo “appena accennata”, nel caso
provvederò con un’altra
2
Sto scrivendo la YukixKaname! Ma dovrete aspettare ancora un paio di
capitoli per entrambe.. =)
Adesso
vi lascio alla lettura di questo piccolo extra ZeroxTisha che in
realtà non è molto distaccato.. ma solo
più leggero degli altri..
Dal
prossimo infatti torneremo al nostro Kiryu-depresso.. =)
Il
sapore di San Valentino.
-
Buon San Valentino –
-
Taci – ribatté Tisha freddamente.
-
Non mi offri il tuo cioccolato? – replicai
fingendomi offeso dal suo tono gelido.
-
Oh poverino – mi sfotté continuando a
camminare, senza concedermi alcuna attenzione.
La seguii con un
ghigno stampato sul volto fino a che non giungemmo di fronte al solito
portone.
Piantò i
piedi per terra e alzò un sopracciglio sconcertata dalla
spettacolo che le si presentava davanti.
Il viale era
tempestato di ridicoli cancelletti sopra ognuno dei quali era affisso
il nome di un componente della Nightclass mentre, appostate dietro a
questi, vi erano file di trepidante studentesse cariche di pacchetti
sfarzosi.
-
Cos’è questa pagliacciata??
–sbottò quindi incredula.
-
Quello che oramai si ripete ogni anni dopo
l’istituzione della classe notturna – bofonchiai
sospirando scocciato e infilando svogliatamente le mani in tasca.
-
Assurdo.. a che punto può arrivare la
stupidità umana – asserì trascinandosi
accanto alle inferriate per adempiere al suo compito giornaliero.
La guardai approvando
a pieno le sue parole e dirigendomi verso l’altra guardiana
che al contrario sorrideva euforica.
-
Immagino che non vedrai l’ora di consegnare il
cioccolato al tuo amato Kuran – accennai con una punta di
gelosia.
-
È solo un modo per dimostrargli la mia gratitudine
– si difese arrossendo leggermente.
-
Non c’è bisogno che ti giustifichi con
me – ribattei sospirando.
-
Sto solo dicendo la verità! –
controbatté decisa.
In
quell’istante l’enorme portone d’ingresso
si aprì mostrando alla folla impaziente il tanto amato
gruppo di vampiri aristocratici.
Allora la mandria
strepitante di studentesse esplose in un esulto euforico seguito da una
serie di scomposti gridolini adoranti.
Girai gli occhi
esasperato, limitandomi a fulminare quelle oche in gonnella che
dilaniavano senza pietà le mie povere orecchie.
Osservai Yuki spiegare
autoritaria le “regole” di quell’inutile
festività ed elogiare la serietà
dell’evento.
Ridicolo.
Pensai con la solita
noia.
In qualche manciata di
interminabili minuti l’orda di allieve si riversò
contro i poveri studenti sommergendoli di innumerevoli doni, mentre
qualcuno di loro si apprestava svelto a scampare da quella tortura.
Notai la dolce
guardiana dagli occhi color cioccolato osservare amaramente il suo
“grande eroe” darle alle spalle ed andarsene
affiancato dalla fedelissima guardia del corpo Seiren.
Impacciata e timorosa
non riusciva a pronunciare alcunché per fermarlo e donargli
quel cioccolato che con tanta cura aveva preparato.
Sbuffai scocciato.
Le studentesse la
sospinsero più intrepidamente faccendole cadere un piccolo
pacchetto color verde scuro che io identificai immediatamente come
destinato al vampiro.
Lo presi tra le mani
studiandolo per qualche misero istante poi sospirai.
-
Kuran – lo appellai attirando la sua attenzione
– ti era caduto questo – aggiunsi lanciandogli la
preziosa scatoletta impregnata dell’amore di Cross, non prima
di sentirmi il cuore attanagliato in una morsa di gelosia.
-
Lo accetto molto volentieri, ti ringrazio Yuki –
accennò melenso afferrandola al volo e riprendendo la sua
avanzata verso il collegio.
-
Accidenti, perché gliel’hai dato al
posto mio?! Io pensavo che la cosa ti urtasse!! – mi
inveì contro fumante.
-
Perché mi urtava ancora di più vederti
in quel modo, avresti dovuto farti coraggio e darglielo tu! –
mi difesi facendola voltare imbarazzata.
-
Ho pensato che l’avrebbe infastidito ricevere il
mio cioccolato – ammise guardando la figura di Kaname in
lontananza.
-
Non riesco a credere che tu possa pensare una sciocchezza
simile – dichiarai allontanandomi irritato.
Possibile che non si
rendesse conto di quello che le accadeva intorno? Del modo in cui lui
la trattava? Del modo in cui io la trattavo? Possibile che fosse tanto
cieca?
Pensieroso e scuro in
volto cercai il sollievo della solitudine, ma inaspettatamente un
ridotto gruppo di studentesse mi si parò davanti,
accerchiandomi.
Quasi sincronicamente
mi porsero i loro accurati pacchetti di cioccolato, nauseandomi con il
loro imbarazzo e i loro occhi mielosi.
Incredulo ed
esasperato alzai un sopracciglio guardandole con sufficienza.
-
Sparite – tuonai minaccioso scansandole malamente
con l’intenzione di aprirmi un varco tra di loro.
-
Ma.. ma.. – balbettò una
malinconicamente.
-
Sei solo un maleducato Kiryu! – mi inveì
invece un’altra.
Non mi importava di
essere odiato, volevo solo che mi lasciassero solo con il mio mutismo.
-
E voi delle scocciatrici – risposi con una
scintilla rabbiosa negli occhi.
Quelle stupide ed
starnazzanti oche non riuscivano a capire i segnali che lanciavo loro
ed insistenti continuavano a spingermi contro i loro pacchetti colorati.
Immancabilmente
percepivo il loro sangue zampillargli nelle vene, venire pulsato
energicamente da esse in ogni direzione, colorare appetitoso le loro
gote ed aumentare la pressione per l’imbarazzo.
Allontanatevi.
Non sapevo come
respingerle, non sapevo nemmeno come mettere a tacere la mia sete che
man mano si stava facendo sentire.
-
Zero! – mi appellò la voce familiare di
Komori, avanzando a passo svelto verso di me.
La guardai totalmente
grato del suo arrivo e pregando che allontanasse al posto mio quella
cerchia di squinternate.
Quest’ultime
la fulminarono mentre si faceva spazio tra di loro giungendo davanti ai
miei occhi.
-
Ragazze andatevene – ordinò con tono
autoritario e distaccato.
-
Ma cosa vuoi? C’eravamo prima noi! –
cinguettarono in risposta come bambine.
-
Ve lo ripeto, tornate indietro – ripeté
marcando le ultime due parole e stringendomi inaspettatamente la mano.
Rimasi immobile mentre
le sue dita si avvinghiavano alle mie con estrema naturalezza, come se
fossero nate per combaciare.
-
Perché dovremmo? – sbottò
una, provocando uno sbuffo esasperato della guardiana che velocemente
iniziava a perdere la pazienza.
-
Chi sei tu per dirci questo?? – rincarò
un’altra.
Tisha prese un respiro
e la guardò truce quasi incenerendola con il suo sguardo
gelido.
-
Chi sono? – sembrò pensarci un attimo e
poi ghignando come chi sa di avere la vittoria in pugno aggiunse
– la sua ragazza –
Sia io che le allieve
sgranammo increduli gli occhi.
La naturalezza con cui
aveva pronunciato quelle parole era sconcertante, non aveva battuto
ciglio, non era stata affatto imbarazzata o esitante, aveva
semplicemente sbattuto in faccia a quelle oche una falsa
verità ammutolendole e stringendomi trionfante la mano.
-
Bugiarda! – insinuò una dopo qualche
istante.
-
Non ci crediamo! – continuò
un’altra.
Komori
sospirò nervosamente e mi guardò mostrandomi il
suo viso increspato in un’espressione truce.
Sorrisi.
Anche io detestavo
quelle oche.
Captai il suo sangue
prelibato ribollirle nelle vene per il nervosismo, causandomi una
dolorosa morsa alla gola.
-
Sparite – sibilò con un tono fin troppo
gutturale tanto da far indietreggiare le studentesse di un paio di
passi.
-
Almeno accetta il nostro cioccolato! –
tentò ancora una coraggiosamente.
Stavo iniziando a
perdere la pazienza, mentre una voglia omicida si districava tra i miei
pensieri più cupi e disumani.
-
Andiamocene – annunciò Tisha
trascinandomi per la mano che aveva intrecciato indissolubilmente alla
sua.
-
Non è giusto! – sbottò una.
La vidi voltarsi ed
avvicinarsi a loro furiosamente.
-
Proprio non capite eh?? – sbraitò
totalmente inasprita.
Tuttavia notando la
sordità delle ragazze si riavvicinò a me
pericolosamente e mi guardò decisa negli occhi.
-
Vuoi togliertele di torno? – mi sussurrò
seria.
Certo che lo volevo.
-
Ovviamente –
-
Allora sta fermo e lascia fare a me –
sentenziò con un ghigno furbo.
-
Mi dispiace ragazze, sono stufa di ripeterlo, ma lui
appartiene a me – annunciò sorridendo
maliziosamente.
Priva di esitazione mi
poggiò le mani sul petto, si alzò sulle punte e,
senza darmi il tempo di realizzare quello che stava succedendo,
premette le labbra sulle mie.
Quel contatto caldo e
morbido mi fece irrigidire e sgranare ancor più incredulo le
iridi violacee.
Cosa
diavolo…?
Non riuscii nemmeno a
formulare l’intera domanda nella mia mente che già
i miei pensieri andarono in tilt.
Le ragazze sconcertate
dopo un primo momento di stupore si affrettarono ad andarsene, chi con
il volto stizzito chi in lacrime, senza in realtà essere
degnate di uno sguardo.
Le ammalianti labbra
di Tisha lambivano decise le mie, avvolgendomi con il loro tiepido
tepore.
Il suo profumo
avvolgente e femminile mi inondava le radici mentre i suoi capillari
crepitavano al contatto con la mia bocca.
Temevo che il vampiro
in me si risvegliasse, temevo ancora di perdere il controllo.
Resistere a lei era
molto più difficile che resistere ad ogni altra persona.
Stavo iniziando a
perdere la cognizione di tutto ciò che non riguardasse lei e
le sue soffici labbra, quando a mio malgrado si staccò.
Poggiò a
rilento le piante dei piedi a terra e allontanò con
altrettanta calma il viso dal mio mentre le sue mani rimasero
delicatamente posate sul mio torace.
Sbatté
dolcemente le ciglia facendomi perdere nei suoi magnetici occhi di
ghiaccio.
-
Visto? Se ne sono andate – pronunciò
sorridendo.
Non risposi rimanendo
impalato di fronte al suo sguardo tanto limpido all’apparenza
quanto misterioso nella realtà.
-
Svegliati Zero – mi rimbeccò con tono di
scherno dandomi un buffetto sulla fronte.
Grugnii innervosito e
le scostai una mano.
-
Smettila di fare il bambino e ringraziami –
-
Tsk –
La sentii sbuffare
mentre incrociava le braccia separandole dal mio petto.
Quel gesto mi
strappò via l’aria dalla gola, tanto il mio corpo
reclamava un contatto con il suo.
-
Che pena, non mi dire che con questo fisico da playboy non
hai mai baciato una ragazza – ironizzò lei, poi
notando la mia aria imbarazzata aggiunse sospirando – sei
penoso –
-
Non sono affari tuoi – borbottai scorbutico.
Ridacchiò
scuotendo la testa e iniziando a camminare verso il dormitorio sole.
Incoscientemente
osservai le sue curve pronunciate riempire armoniose la divisa scura ed
ondeggiare ad ogni passo della sua camminata sinuosa e femminile.
-
Zero? – mi interpellò destandomi dal
calore dei miei pensieri.
-
Che c’è? –
-
Buon San Valentino –
Premetto
a me questo capitolo non piace.. Perché mi sembra troppo
“sciapo”.. non è successo niente di
particolare.. eccetto che questi due benedetti cristi si sono
avvicinati..
GRAZIE
PER I COMMENTI..
Ditemi
cosa ne pensate e scusate ancora per il ritardo!
Ringraziamenti:
xXJessicaaaaXx:
Ah ok.. =) grazie per la recensione kmq ;) Sono contenta che ti
piaccia.. anche se mi farebbe piacere che commentassi sta tranquilla ;)
yumekiryuu:
Tranquilla non ti preoccupare!! =) Grazie per aver recensito ora.. (non
fare km me che mi metto a recensire a scuola xD ) Beh.. sei ti piaceva
la coppia ZeroxTisha.. direi che sei stata accontentata almeno un
po’ no? ;) Anche io sono convinta che stiano bene insieme..
Però conto di fare anche una YukixZero.. magari
più avanti.. per i prossimi 4-5 capitoli no.. Per
quanto riguarda la RukaxKain è pronta.. nn ho idea di come
sia venuta ma c’è.. non ti aspettare grandi cose
xò.. =S
Dimmi
che ne pensi di questo Extra sui due depressi ;) ci tengo ;)
angelseyes81:
Rischierò il linciaggio con te ma anke io su Shiki e Rima
sono della stessa opinione! Decisamente troppo
“morti” insieme.. per quanto riguarda Zero e
Tisha.. beh.. no.. forse stanno bene anke loro.. anke se forse anke io
preferisco Shiki con lei.. Diciamo che ho intenzione di portare avanti
questo triangolo ancora per molto.. Per quanto riguarda il demone
dentro Tisha..ti avverto che non è come Yuki.. sarebbe
troppo banale farle entrambe con la stessa natura.. quindi volevo
intricare ancora di più ma le idee sono molto confuse..
Spero
che questa ZeroxTisha non sia stata una delusione ;) fammi sapere.. ;)
Karmilla:
tranquilla avevo capito ke eri Kira91 dall’immagine ;) e..
^\\\^ grazie per i complimenti mi fai arrossire! ;) poi non
preoccuparti per il ritardo.. anzi scusa me per tutto il tempo che ho
passato senza aggiornare! ;) dimmi che ne pensi di questa TishaxZero ;)
Gio__cHaN:
non preoccuparti piuttosto chiedo venia io per il ritardo! =S .. spero
che qsto piccolo extra sui nostri depressi sia soddisfacente.. dimmi
cosa ne pensi.. per la KainxRuka.. ho buttato giù qlkosa..
ma è solo un accenno.. (grazie per il consiglio dato che
prima di scriverla l’ho letto;) ) Purtroppo non
aggiornerò per molto credo.. se riesco faccio sabato.. ma ne
subito.. =S.. spero mi perdonerete.. perché ci vediamo la
prossima settimana =S
XxKinxX :
Allora.. l’aspetto fisico di Tisha.. lo accennerò
poco a poco.. mi dispiace.. cioè per esempio qui si
è capito qualcosa in più.. mi dispiace che tu
abbia pensato che la fic sia confusionaria ma tutto ciò
è voluto.. Adoro le cose dove non si capisce nulla sino alla
fine.. e volevo fare una cosa del genere.. infatti l’aspetto
di Tisha l’ho iniziato a descrvere solo dopo qualche
capitolo.. anche perché ho pensato che Shiki non avrebbe
notato granchè di un’umana.. Poi.. per quanto
riguarda il triangolo.. sì ho qualcosa del genere in
mente.. =) Grazie per la recensione mi fa piacere sentire il
tuo commento ;) (ps. Anke io credo che Yuki sia tocca xD)
giulietta24 :
grazie per il consiglio ;) ma come al solito non ho voglia di vedere da
capo VK per segnarmi la traccia psicologica di ogni PG.. =S sono un
caso disperato lo so.. kmq la KainxRuka è pronta ed
è il 15esimo capitolo se non erro.. Spero che qsto Extra ti
sia piaciuto.. ;) fammi sapere!
MimiVampirePrincess :
mi dispiace il KanamexYuki sarà tra un po’.. direi
altri 3 capitoli.. prima c’è una cosa.. poi il
RukaxKain e poi finalmente il KanamexYuki ke però
è ancora in elaborazione =S.. Non c’è
di che per i ringraziamenti… piuttosto grazie a te per i
commenti mi fanno sempre piacere! Come dico sempre sono il mio pane
quotidiano! ;) Poi.. per adesso tengo il triangolo amoroso.. nemmeno io
mi sono decisa ;) xD Mi raccomando fammi sapere km ti sono sembrati i
due depressi xD
Argentea:
ihihih.. mi mancavano i tuoi commenti.. innanzitutto non posso leggere
le tue Shot perché non conosco Host Club.. lo so uccidimi
sono una pippa.. ma è così.. e non posso nemmeno
andarmelo a vedere xk parto per 10 gg.. =S mi dxxxxxxxxxxx .. kmq..
beh.. ci manca poco che i due depressi si testano xD (il mio poco
può equivalere a 10 capitoli xD) no forse no.. dipende dalla
mia testa..(malata xD) .. kmq grazie per i complimenti mi fai
arrossire! Non devi! E poi.. in realtà non ho in mente
proprio nulla =S.. cioè sì però cambio
idea in continuazione quindi no =S.. spero che questo capitolo non ti
sia dispiaciuto seppure ci sono questi tuoi odiati depressi xD.. dai
su.. mi sanno pucciosi insieme xD Mi raccomando commenta ;)
GRAZIE
A TUTTI ANCORA E COMMENTATE!!!
Baciotti,
AnaNeko94
|
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Capitolo 14 *** Le zanne della vampira ***
Stavolta aggiorno in
fretta.. purtroppo domani parto quindi starete un po’ senza
aggiornamenti =)
Spero che questo
capitolo non vi dispiaccia e vi avverto che il prossimo sarà
il famoso KainxRuka.. anche se nn è nulla di speciale vi
assicuro.. ;)
Le zanne
della vampira.
Ero confuso, stordito, assetato.
Il sapore di Tisha impregnava ancora le mie labbra, dolce e ipnotico
inibiva la mia capacità di ragionare.
Non contando che la sua vicinanza aveva pericolosamente risvegliato la
mia sete, la quale impetuosa infiammava le pareti della mia gola.
Mi sentivo squarciare dall’interno come se mille lame mi
trapassassero la carotide.
Lente, lancinanti, inarrestabili.
Avevo l’impressione di soffocare: la divisa, la camicia, la
cravatta, tutto mi stritolava.
Ansavo pesantemente alla stregua di una bestia, percepivo la mia
umanità affievolirsi a poco a poco mentre
un’invadente natura abominevole prendeva mano nella mia
volontà.
Per quattro lunghi anni avevo assistito alla trasformazione.
Per quattro pietosi anni avevo cercato di oppormi ad essa.
Per quattro strazianti anni avevo sprecato il mio tempo invano.
Mi sciolsi il nodo della cravatta e lo lasciai scivolare a terra, poi
mi sbottonai la giacca e la lanciai lontano, quindi mi allentai il
colletto della camicia annaspando.
Un pugno d’aria pulita si infranse nei miei polmoni, placando
in parte la mia richiesta di ossigeno.
Disperatamente mi appoggiai contro un albero e, allo stesso modo in cui
la mia anima stava venendo lacerata, sentii il bisogno di affondare le
unghie nel tronco rugoso e di dilaniarlo bestialmente.
Le mie dita vennero martoriate da centinaia di schegge che
immancabilmente sommavano il loro strazio alla folle sete.
Cercai morbosamente la confezione di pastiglie ematiche ma solo in
quell’istante realizzai di averle lasciata
all’interno della giacca.
Dalle mie labbra iniziarono a sibilare ringhi gutturali mentre le
pupille prima malva iniziarono a brillare del colore del sangue.
- Zero.. che ti prende? –
domandò Yuki ingenua e preoccupata spuntandomi alle spalle.
- Sta lontana! – ordinai
duramente proibendole di avvicinarsi ancora.
- Ti senti male? – insistette
caparbia e sorda ai miei moniti.
- Lasciami solo ho detto!
–tuonai trascinandomi verso l’uscita del collegio.
Avrei dovuto tornare indietro per prendere le mie compresse, ma in quel
momento l’incolumità di Yuki era più
importante e se non fossi fuggito avrei finito per azzannare
quell’allettante preda quale lei era.
- Dove stai andando? – chiese
seguendomi.
- Nn impicciarti! – sbottai
nervosamente aumentando il passo.
- Ma Zero.. perché fai
così? – biascicò tristemente.
Mi dispiace Yuki ma devi
starmi lontana.
Raccolsi le poche forze che la sete non mi aveva prosciugato e corsi
fuori dal cancello posteriore.
Lei esitò il giusto istante che mi permise di uscire dalla
sua portata visiva.
Fulmineo mi infilai in un lugubre e stretto vicolo, appoggiandomi
contro la parete sudicia di una vecchia casa cadente.
Ansai tremante per la sete e mi guardai le mani martoriate dalle
schegge legnose.
Ero davvero penoso.
- Zero, sei qui –
Credevo di essere riuscito a sfuggirle quando invece mi aveva raggiunto
tanto in fretta.
Come mai non capiva quanto fosse in pericolo? Come mai non ascoltava le
mie parole?
- Oh mio Dio, che hai fatto alle mani?
– chiese spaventata avvicinandosi a me colma di
preoccupazione.
- Yuki.. vattene – mugugnai tra
gli ansiti.
Incurante delle mie parole mi prese dolcemente una mano e la
osservò sconcertata.
- Perché ti fai
questo? Non.. capisco.. –
- Lasciami stare ho detto! –
ribadii scansandola – non voglio essere aiutato da te! Non
voglio che tu ti impicci oltre! – aggiunsi facendola
indietreggiare.
Lasciandola indietro mi trascinai per i cupi e labirintici vicoli della
cittadina cercando di sfuggire all’irrefrenabile brama di
sangue che ogni giorno era sempre più intensa.
Senza accorgermene spalancai un cancello cigolante che segnava
l’ingresso di un vecchio cimitero oramai in disuso.
Avanzai tra le bianche e tristi lipidi, ricoperte a chiazze da muschi e
licheni, mentre venivo intralciato dalla fitta erba incolta che
nascondeva i nomi di quelle povere anime dimenticate.
Mi abbandonai stremato sugli scalini scomposti di un antico mausoleo ed
ansimando cercai di riprende lucidità.
Ovunque volgessi lo sguardo vedevo pulsanti macchie di sangue vermiglio
macchiare lugubri le chiare tombe, sentivo il desiderio di cacciare, di
squartare, di succhiare, di uccidere.
Mi sentivo una bestia, mi dannavo nella miseria dei miei osceni
pensieri, morivo nei sensi di colpa che mi laceravano la coscienza.
- Kiryu – mi appellò
una voce dall’accentuato tono femminile.
Mi voltai tremante vergognandomi di quell’insopportabile
debolezza e lanciando suoni spaventosamente disumani.
Ignorando il mio aspetto selvaggio, mi si avvicinò pacata e
mi si sedette accanto facendo ricadere il suo elegante abito sulla
scalinata di pietra.
Mi guardò neutra, senza preoccupazione, senza sdegno, senza
pena mentre sfiancato ansimavo per il bruciore alla gola.
Dalle mie labbra sibilavano solo guaiti di strazio, oscenamente
bestiali, profondi e gutturali.
Avrei voluto tanto non mostrarmi in quelle condizioni, avrei voluto
chiedere il perché fosse lì, ma non riuscivo a
tranciare quel costretto silenzio.
Improvvisamente colto da una brama incontrollabile, le afferrai il
collo con irruenza e la avvicinai violentemente alle mie zanne pronte a
lacerare la sua tenera carne.
Senza sforzare troppo la sue capacità mi fissò
negli occhi catturandomi nelle sue iridi cremisi.
Il mio corpo si bloccò all’istante, completamente
soggiogato al suo potere superiore.
- Sei talmente disperato da volermi
mordere? – chiese con un velo di irritante ironia.
Non risposi, tanto la mia sete mi divorava le parole.
Scocciata mi afferrò il mento con le lunghe dite raffinate e
mi premette in bocca un paio di pastiglie ematiche.
Sgranai gli occhi sopraffatto dalla nausea e combattendo contro un
conato di vomito attesi che la mia sete di placasse.
Solo quando le miei iridi tornarono al loro caratteristico color malva
il suo controllo nei miei confronti venne meno.
- Grazie – sibilai esausto da
quella terribile e sfiancante lotta interiore.
- Se ti ho aiutato è solo per
un motivo – precisò scostante – voglio
conoscere il legame tra il nobile Kaname e la nuova guardiana e tu puoi
aiutarmi in questo –
- Cosa ti fa pensare che io sappia
qualcosa? – replicai con la voce strozzata dal respiro
pesante.
Sospirò osservandomi truce.
- Come supponevo, sei inutile –
- Anche se lo sapessi non mi abbasserei
mai a rivelare qualcosa ad una come te – ribattei alzandomi e
dandole le spalle.
Non feci in tempo a muovere un passo che il respiro della vampira
arrivò a solleticarmi il collo seguito immediatamente dalle
sue sporgenti zanne affilate.
Secche affondarono in quel vulnerabile lembo di pelle e abili
lacerarono la carotide.
Sgranai gli occhi gettando un singhiozzo strozzato, non di dolore
né di piacere, bensì di sgomento, mentre il mio
ignobile sangue guizzava copioso nelle sue fauci esperte.
L’iniziale sbigottimento si sostituì in fretta al
torbido piacere che abbietto mi pervadeva l’animo
trasformandomi ancor più in un mostro.
Ciecamente ansimavo con una bestia ingorda, fremendo fino al midollo
nell’udire il suo eccitante succhiare.
Il vampiro che si stava maturando in me gongolava nella più
completa estasi mentre i canini di quell’aristocratica mi
onoravano del loro doloroso marchio.
Mai il mio corpo aveva provato una simile libidine, mai avevo gemuto
tanto primitivamente.
La riprovevole eccitazione derivata da quell’atto tanto
bestiale non era che una prova schiacciante della mia nuova indole.
Ero un vampiro, avevo le loro voglie, il loro odore, la loro sete.
Senza controllo lasciai che gli ansiti mi rompessero il respiro, che
l’intenso profumo di sangue mi desse alla testa, che la mia
parte animale soggiogasse quella umana.
- Ah, Ruka – gemetti sbarrando gli occhi scarlatti.
Crudo, depresso,
macabro..
Beh direi che
questo capitolo è il mio genere xD
Ve lo aspettavate?
Lo so i capitoli su
Zero iniziano ad essere ripetitivi.. però oramai siamo
arrivati al momento in cui non riesce più a resistere alla
sete.. quindi sopportatemi ancora un po’ ;)..
Ringraziamenti:
Lulosky: Tranquilla
nn fa niente se ti sei dimenticata di commentare! A me succede sempre
=S quindi fa nulla!! =)
Poi.. per quanto
riguarda Zero.. si forse è un po’ strano che
guardi a quel modo Komori.. però.. mi piaceva aggiungere
questo aspetto.. e poi.. qsta nuova guardiana fisicamente è
molto più formosa dell’acerba Yuki.. quindi..
può dipendere da questo ;)
Sai ammetto che mi
state facendo piacere la coppia ZeroxTisha.. anche se.. forse sto
pensando di smontarla =S.. lo so sono perfida.. per adesso vediamo..
chissà cosa riserverà la mia mente malata a voi
lettori =).. mi raccomando commenta.. =)
Karmilla: Anche io
trovo che Tisha per Zero sia fantastica.. solo che.. la trovo bene
anche con Shiki.. quindi… credo che staremo a vedere.. poi..
lo so l’idea del bacio è banale..
però.. mi piaceva inserita in quel contesto un po’
infantile.. sai.. la festa di san valentino.. tutta la scuola in
subbuglio.. le ragazzine con il cioccolato.. e questo mi è
venuto spontaneo.. poi.. ho anche pensato che infondo Zero è
un bambinone.. anche se complessato.. =) quindi per lui una sciocchezza
simile era comunque iper imbarazzante.. beh.. sono comunque contenta
che ti sia piaciuto.. e.. purtroppo questo capitolo non è
altrettanto “soft” e spensierato =S..
fammi sapere! =)
xXJessicaaaaXx: Non
il prossimo ma quello dopo sarà finalmente uno YukixKaname..
premetto col dire che è kilometrico e che non è
così eclatante.. comunque a me è sembrato molto
dolce.. e IC quindi.. spero ti piaccia comunque.. Spero di
risentirti in un altro commento =)
Giulietta24: Ihih..
dai non preoccuparti.. forse se ti sbrighi riesci a recensire per prima
questo ^^.. La KainxRuka è vicinissima.. però per
problemi personali non potrò aggiornare fino alla prossima
settimana.. spero che mi perdonerai =) e che mi farai sapere come ti
è sembrata.. ^^
Beh mi dispiace che
Tisha ti sia tanto antipatica.. ma per tuo piacere oggi non
l’ho messa vedi? =) Così hai potuto goderti il tuo
Kiryu.. ance se depresso e straziato.. poveraccio mi fa
sempre più pena.. =S
Per quanto riguarda
S.Valentino.. beh a me nn dispiace.. ma vederlo celebrare
così infantilmente da quelle oche mi mette tristezza =S..
Preferisco il modo in cui l’hanno celebrato Zero e Tisha *_*
sì.. sì =) Mi raccomando commenta.. =)
MimiVampirePrincess:
Spero di aver accontentato il tuo “aggiorna in
fretta” .. e sono lieta di informarti che i prossimi due
capitoli sono proprio quelli che aspetti tu.. certo ancora devo
rivederli ma direi che sono praticamente pronti.. Per quanto riguarda
Zero.. io in amore lo vedo molto “bambinone” quindi
mi faceva tenerezza farlo comportare così.. mentre Komori..
beh è una che è cresciuta in fretta e che non ha
gli stessi freni del nostro depresso =) Questo capitolo purtroppo forse
nn è così “felice” anzi non
lo è per niente.. però io amo questo genere di
cose.. e poi come ho spiegato prima.. Arriviamo al momento in cui Zero
cede.. chissà se morderà Yuki o Tisha? Alla
prossima..
XxKinxX: Io direi
che pur avendo un carattere forte.. dopo il suo passato non
può fare a meno di tremare di fronte ai vampiri.. non credo
sia una cosa da biasimare =).. poi.. per quanto riguarda il triangolo
amoroso.. vedremo come procedere.. anche se.. voglio tirare molto la
corda.. e poi.. non so sei hai notato.. ma dilungare le cose non mi
riesce male.. dato che ho aspettato il 13esimo capitolo per farli
baciare.. poi fra extra e punti di vista vari.. penso di riuscirci =)
Per ora penso che mi dedicherò ai rispettivi KainxRuka e
KanamexYuki.. poi ho in mente una cosa particolare.. e infine vediamo
se concederci un capitolo su Shiki o un altro su Zero =).. beh grazie
ancora per il commento.. =)
GRAZIE PER I
COMMENTI =)
Baciotti, AnaNeko94
|
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Capitolo 15 *** La memoria di Ruka ***
Dopo secoli finalmente mi
sono decisa ad aggiornare =)
Allora scusate il
ritardo, spero che questo capitolo vi piaccia.
Personalmente ne
preferisco altri, ma spero che non sia una delusione.
La
memoria di Ruka.
Estrassi secca le zanne dal collo di quel miserabile, leccandomi il
sangue che lugubre gocciolava dai miei canini.
Non sapeva assolutamente niente su quella ragazza, niente che
riguardasse il legame tra quest’ultima e Kaname.
Il suo sangue era denso, tormentato, pieno di ricordi, tuttavia non vi
avevo trovato nulla di confacente.
Lo lasciai scocciata facendolo cadere a terra con un tonfo sordo e
guardandolo rotolare pietosamente sui scalini di pietra chiara.
Lo sorpassai evitando accuratamente il suo corpo immondo.
- Sei inutile – sibilai
scansandogli un braccio con la punta del piede.
Non rispose, limitandosi invece ad ansimare e ringhiare come un cane
randagio.
- Sei penoso – dichiarai
uscendo impassibile da quel vecchio cimitero dimenticato.
Feci sbattere il cancelletto cigolante alle mie spalle e senza voltarmi
mi allontanai da quel luogo raggiungendo il vampiro che annoiato e
scostante mi stava aspettando.
- La tua faccia fa paura – mi
provocò allontanandosi dalla parete alla quale era
appoggiato e incrociando le braccia dietro alla testa.
- Anche la tua – ribattei
brusca sorpassandolo.
- Si sente un forte odore di sangue, cosa
hai fatto? – mi chiese trattenendomi per un braccio.
- Ho perso tempo – replicai
strappando l’arto dalla sua presa.
- C’era bisogno di arrivare a
morderlo? –
- Dovevo capire se mi stesse mentendo o
meno – risposi acida riprendendo a camminare.
Al mio tono sospirò e si portò le mani in tasca
affiancandomi.
- Adesso cosa conti di fare? –
- Non lo so –
- Vuoi mordere anche lei? –
- Il nobile Kaname andrebbe su tutte le
furie se lo facessi – ammisi consapevolmente amareggiata.
- Sai che questo tuo comportamento
finirà per mettermi nei guai? –
- Avresti anche potuto non accompagnarmi
–
- E se quel Kiryu ti avesse attaccata?
–
- Non sono tanto sprovveduta –
- Dovresti ringraziarmi –
- Di cosa? Di essere stato qui a girarti
i pollici? –lo punzecchiai senza nemmeno starlo a guardare.
- Non essere tanto acida, o rimarrai
zitella per sempre –
- Non voglio scocciatori,
l’unico che mi interessa è Kaname, non ho bisogno
di essere docile per nessun altro – ribattei fulminandolo con
lo sguardo.
- Sei ripetitiva –
- Allora smettila di starmi a sentire,
nessuno te l’ha chiesto – finii accelerando il
passo.
- Adesso dove stiamo andando? –
mi chiese seguendo il mio ritmo di marcia.
- Al collegio – risposi secca
risalendo il sentiero che conduceva ad esso.
Camminavo svelta, quasi stizzita, lasciando Kain indietro di qualche
passo, concentrando ogni mio pensiero su quella ragazzina ambigua.
Avevo intuito l’esistenza di un particolare legame tra la
neoguardiana e il nobile Kaname, tanto particolare da dover rimanere
nascosto, tuttavia la mia gelosia non mi spingeva a far altro se non a
far luce su questo.
Ero gelosa, gelosa marcia di Cross e di Komori, di chiunque si
avvicinasse minimamente al sangue puro che aveva rapito al mio cuore.
Desideravo più di ogni altra cosa che mi notasse, che mi
privilegiasse di bere il mio sangue, che si compiacesse di
ciò e che assetato mi inibisse i sensi con la sua
avidità.
Tuttavia aveva accettato solo una volta.
Il giorno in cui ero venuta qui.
Il giorno un cui avevo visto Yuki per la prima volta.
Poi non l’aveva più fatto.
Spesso e con rammarico l’avevo visto allontanarsi dal
collegio ad ogni ora del giorno e della notte, andarsene senza dare
spiegazioni per poi tornare solo molte ore dopo.
Inizialmente credevo che la vita di una vampiro del suo rango fosse
molto caotica e tempestata di impegni, poi il sospetto che la ragione
delle sue assenza fosse un’altra donna aveva preso il
sopravvento.
Il ricordo del giorno in cui appurai la veridicità della mia
supposizione mi balenò fastidiosamente alla mente.
Era primavera, una fresca sera di aprile, senza nubi, senza pioggia,
con poco vento.
Kaname era appena uscito dalla sua stanza e svelto stava scendendo la
scalinata principale.
Vederlo sgattaiolare via dal collegio con tanta premura aveva acceso la
mia curiosità a tal punto da stuzzicare in me
l’idea di seguirlo.
Appoggiata alla parete avevo osservato i suoi passi farsi sempre
più lontani e, alla stregua di una moglie gelosa, mi ero
ritrovata ad appagare la mia voglia di sapere.
Aveva camminato a lungo nell’oscurità della sera,
quando finalmente era entrato nel cortile di una vecchia casa diroccata.
Cosa non particolarmente strana per noi vampiri, che usualmente
abitiamo case sotterranee.
D’improvviso dalla struttura era uscita una figura femminile
dal sorriso euforico, la quale sventolando ad ogni passo un morbido e
delicato abito lilla si era gettata impudente tra le braccia di Kuran.
Ricordo di essere rimasta di stucco mentre la giovane ragazza umana
aveva poggiato senza la minima decenza le labbra su quelle del vampiro
e le aveva lambite con ardore sorda ai suoi rimproveri.
L’avevo sentita ridere con voce cristallina e
l’avevo osservata volteggiare su se stessa come un bimba
colta dall’entusiasmo al ritorno del padre.
Tuttavia il modo un cui lui le aveva afferrato il fianco, quello in cui
poi l’aveva attirata a sé e quello in cui infine
l’aveva guardata, mi mostrarono un legame molto
più profondo e passionale di quanto
l’ingenuità della ragazzina lasciasse trasparire.
Purtroppo quella sera non ero riuscita ad osservare altro dato che
entrambi erano spariti all’interno di quel rudere malmesso.
Però ricordo benissimo che l’ultima cosa che avevo
visto era stata la chioma corvina della fanciulla ondeggiare al vento.
La stessa chioma che avevo notato appartenere alla neoguardiana Komori.
Strinsi i denti.
Che fosse lei la ragazza che il nobile Kaname aveva nascosto fino a
poco tempo fa?
- Ruka, è pieno giorno, cosa
ci fai in piedi? – domandò la voce di Kuran
facendomi sussultare.
- N-nobile Kaname – balbettai
nervosa chinando il capo e cercando di mantenere un po’ di
contegno.
- Kain, accompagnala pure nella sua
stanza –
- Come desidera Kuran –
accordò con un cenno del capo.
Allora mi afferrò un braccio e mi incitò a
seguirlo come da ordine impostogli.
- Andiamo – rincarò
vedendo il mio denego.
- No! Aspetta – tuonai brusca
ad Akatsuki – vorrei parlarvi nobile Kaname –
continuai rivolgendomi rispettosa all’altro.
- Adesso non posso Ruka, mi dispiace
sarà per un’altra volta – mi
liquidò velocemente sedando le mie repliche.
Lo guardai con rammarico mentre nel suo solito silenzio varcava la
soglia di ingresso ignorandomi per l’ennesima volta.
- Perché mi tratti
così? – sospirai mesta sentendo il suo rifiuto
pesare come un macigno.
- Devi togliertelo dalla testa
– dichiarò Kain trascinandomi verso la mia stanza.
- Smettila di dire sciocchezze e lasciami
in pace – sbottai divincolandomi e procedendo da sola.
Lo sentii sospirare esasperato per poi poggiarmi una mano sulla spalla
e voltarmi verso di lui.
- Guardati intorno, Kuran non
è l’unico vampiro sulla faccia della terra
– sottolineò serio.
- Peccato che sia l’unico a
provocare il mio interesse –
- Apri gli occhi –
- Smettila di stressarmi –
- Smettila di essere tanto caparbia
–
- Non dirmi cosa devo fare –
- Perché non capisci quello
che sto tentando di dirti? –
- Perché forse non voglio
starti a sentire –
Con impeto mi afferrò le spalle e mi guardò negli
occhi con un’espressione che non seppi decifrare.
Iniziai a credere che volesse schiaffeggiarmi per la mia ostinazione,
così serrai le palpebre intimorita.
Tuttavia invece di farmi del male, congiunse con irruenza le sue labbra
con le mie, con tanta veemenza e decisione da lasciarmi sconcertata.
Spalancai gli occhi incredula e gli poggiai le mani sul petto, dopo un
attimo di indecisione lo spinsi via con forza e lo fulminai gelida.
- Sei un idiota Akatsuki -
sbottai furente.
Fece un ghigno indecifrabile e infilandosi le mani in tasca mi diede le
spalle percorrendo il lungo corridoio nella direzione opposta alla mia.
- Tsk –
15esimo capitolo terminato ;)
Questa in teoria (molto in teoria) dovrebbe essere la RukaxKain, lo so
che in realtà forse loro non sono il tema principale,
però mentre con Shiki e Rima mi sono potuta permettere
qualcosa di più, qui non potevo che limitarmi, data la loro
particolare relazione.
Spero non sia deludente, anche se prometto di farne un’altra
un po’ più sostanziosa ;)
Comunque.. almeno ho potuto inquadrare temporalmente la relazione tra
Kaname e Tisha, quindi a qualcosa questo chappy è servito.
Povero Zero mi fa quasi pena =(, lo trattano tutti da zerbino =(.
Passiamo oltre.
Ringraziamenti:
MimiVampirePrincess:
Yuki e Kaname nel prossimo, e stavolta prometto di non tardare tanto ;)
giuro.. Eh sì Ruka sta un po’ antipatica anche a
me.. spero di averla fatta abbastanza IC ;).. a me sembrava
sufficientemente odiosa xD Dimmi tu che ne pensi.. =)
Argentea: Dai non
preoccuparti, adesso ci sei riuscita ^^ Capita di non fare in tempo..
Comunque sono contenta che i sentimenti di Zero siano ben
interpretati.. anche se con lui ammetto che non è difficile,
tutto sta nel farlo depresso e contorto xD..sai.. Stavo pensando di far
intervenire anche Takuma, ma forse più avanti.. altrimenti
intrigo troppo la trama.. Ehm.. non vorrei scandalizzarti troppo ma non
credo che Tisha starà ancora per molto lontana da Kaname..
^^ quindi.. preparati psicologicamente ad odiarmi xD.. Ps. Tranquilla
sono sana e salva xD.. mi raccomando fammi sapere questo capitolo come
ti è sembrato =)
Shioryinu: Glashie
sorellina =).. ecco qui un bell’aggiornamento pronto per te
^^ =) come ti sembra? Dai se ti piace qualche coppia in particolare
dimmi che ti faccio un regalino ;).. ah e grazissime per i
complimenti!! =)
Giulietta24:
Grazie ^\\\^ mi fai arrossire.. anche troppi complimenti.. comunque..mi
sono trovata bene grazie.. e ti prometto che proverò a fare
i caratteri un po’ più grande anke se.. basta ke
premi CTRL e poi fai scorrere la rotellina del mouse che magicamente la
pagina di ingrandisce ^^ .. (te lo dico xk non l’ho scoperto
da molto io ^^ ).. mi raccomando commenta
Gio__cHaN: Ahaha..
anche a me la sete di Zero attizza e basta ^^ Spero di aver chiarito..
le cose stavolta sono più semplici di quanto ho lasciato
immaginare.. comunque.. sì Senri è il migliore
anche io non mi stancherò mai di ripeterlo.. fammi sapere
che ne pensi di qsto ^^
Karmilla: sono
contenta che ti piaccia il mio modo di trattare la sete di Zero..
comunque.. adesso mi toccherà far mordere qualcuno a Zero..
chissà chi.. u.u.. boh boh.. vedremo.. =) Mi scuso piuttosto
del mio ritardo ma avevo molto da fare.. spero di farmi perdonare con
il prossimo aggiornamento =)
Angelseyes81: sono
contenta che questo ti abbia stupito, volevo creare qualcosa di un
po’ particolare e inaspettato.. così invece di far
spuntare Tisha ho optato per Ruka, e poi ne ho approfittato per far
capire l’ambientazione temporale della tresca tra Kaname e
Tisha =).. (e ovviamente per inserire un po’ di KainxRuka che
non guasta mai) Spero ti sia piaciuto il capitolo, fammi sapere.. ;)
GRAZIE ANCORA A
TUTTI E SCUSATE PER IL RITARDO!
Baciotti, AnaNeko94
|
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Capitolo 16 *** I sentimenti del Sanguepuro ***
Eccomi di nuovo tra voi..
^^
Ho aggiornato
tardi perché speravo in un po’ più di
commenti.. ma.. purtroppo non è stato così
quindi.. mi sono arresa ad aggiornare ^^
Dopo la
“KainxRuka” vi lascia alla
“KanamexYuki”.. spero vi piaccia..
Vi aspetto in
fondo per i ringraziamenti ;)
I
sentimenti del Sanguepuro.
Camminavo sola per le strade deserte della cittadina.
Mi aveva cacciata.
Mi aveva trattata come fossi un peso.
Era scappato via come se volessi evitarmi ad ogni costo.
Ero cosciente del fatto che per 4 anni Zero aveva trattenuto
l’oscurità all’interno del suo cuore, ma
ero anche convinta di riuscire a cancellarla, prima o poi.
Convinzione che andava scemando di giorno in giorno.
Eravamo sempre più distanti, per quanto io tentassi di
stargli vicino lui tentava a sua volta si starmi sempre più
lontano.
Ero terrorizzata dalla solitudine.
Credevo di aver superato i fantasmi del mio passato, invece adesso che
ero senza la compagnia di nessuno, iniziavo a sentire il pericolo, come
se qualcuno mi stesse braccando.
Percepivo il respiro beffardo della morte sulla mia spalla, dei passi
fugaci tra i vicoli più sinistri, risate macabre in ogni
angolo.
Iniziai a correre mentre nelle mia mente si ripetevano incessanti i
ricordi di 10 anni prima, quando Kaname mi aveva salvata, o meglio,
quando quel vampiro aveva tentato di uccidermi.
Ricordo ancora come vidi il ghigno di Satana brillare negli occhi
assetati di quell’essere.
Maldestra andai a sbattere contro una passante, quindi mi scusai
frettolosamente e senza alzare lo sguardo ripresi a correre
attanagliata dalle memorie graffianti del mio passato.
Giunsi in una piazza, sfiancata ed ansimante per la corsa frenetica,
qui mi sedetti su una panchina in muratura e poggiandomi una mano sul
petto tamburellante tentai di far pulizia dei miei pensieri cupi.
Non riuscivo a pentirmi di aver seguito Zero, l’avevo visto
così sofferente nella sua solita aria contrita che non avevo
nemmeno minimamente soppesato l’idea di lasciarlo da solo,
cosa che invece mi aveva ordinato chiaramente lui.
Ho paura.
Quell’uomo cattivo vuole farmi del male.
Vidi una scintilla scarlatta balenare davanti ai miei occhi, fintanto
che il cuore mi si strinse in una morsa di terrore.
Voltai velocemente lo sguardo da destra a sinistra fino a notare con
sollievo la rotondità di un palloncino correre
silenziosamente via assieme al suo piccolo possessore.
Dovevo smetterla di essere tanto ansiosa, non c’era alcun
pericolo intorno a me, ero al sicuro.
Sorrisi intenerita quando il ragazzino fece impacciatamente impigliare
il suo prezioso giocattolo tra le fronde di un albero.
- Aspetta piccolo – lo
rassicurai alzandomi dalla panchina e afferrando la cordicella di esso
con un salto.
- Tieni –
Sorrisi amichevole porgendoglielo, tuttavia l’interpellato
invece di rassicurarsi scappò via tra i vicoli silenziosi.
- Hey piccolo, dove vai? –
chiesi ripetutamente seguendo il rimbombo dei suoi passetti veloci.
Senza dare troppo ossigeno al cervello mi inoltrai nelle viottole
scoscese nelle quali cercava rifugio quel dolce bimbo spaurito.
Continuai caparbia a chiamarlo seppur oramai la piazza principale fosse
molto lontana e quando finalmente lo trovai mi avvicinai a lui con fare
materno.
- Piccolo tieni, questo è tuo
– affermai docile tendendogli ancora il palloncino vermiglio.
Sorrisi con calore mentre si avvicina sospettoso e allungava tremante
la mano verso di me.
L’esitazione si trasformò in irruenza, in un
istante di tempo che non riuscii nemmeno ad elaborare
quell’innocuo cucciolo umano si trasformò in un
servo degli inferi.
Le sue unghie divennero artigli con cui saldamente
attanagliò il mio braccio, il suo sorriso un macabro ghigno
deturpato dalle zanne disumane che affamate e diaboliche tentavano con
ogni sforzo di lacerare la mia pelle ferita.
Cercai nervosamente di strappare via l’arto dalle sue grinfie
mentre vedevo le sue fauci spalancarsi ancor più fameliche
ad ogni mio segno di dimeno.
- Lasciami! Ti prego, lasciami!
–supplicai tremando e sgranando gli occhi in preda al panico.
Ho paura. Vuole
uccidermi.
Le immagini più tetre dei miei ricordi, le mie paure
più celate palpitarono incessanti nelle mia mente offuscando
ogni senso di logica.
Sangue, terrore, vampiri.
Solo questo riuscivo ad elaborare mentre l’infernale risata
di quel mostriciattolo maledetto da Dio assordava dolorosamente le mie
deboli orecchie.
Improvvisamente un grido di dolore squarciò il cielo
plumbeo, piombando incontrollato fuori dalle mie labbra.
I canini famelici del bimbo mostruoso erano affondati nella mia carne
con veemenza, allora in preda all’angoscia strappai via la
mano dalle sue fauci aprendo in essa uno squarcio ancora più
profondo e voltandomi dalla parte opposta inizia a correre stringendo
al petto l’arto offeso.
Aiuto. Qualcuno mi
aiuti. Kaname vienimi a salvare, vuole farmi del male.
Nell’istante in cui invocai il suo nome egli apparve come un
angelo disceso dal cielo.
La veste bianca, il viso severo, lo sguardo deciso, la sagoma in
controluce.
Il bambino alla sua vista indietreggiò spaurito fino ad
inciampare su uno scalino sporgente, quindi si voltò e
tremando per la paura iniziò a strisciare nel verso opposto
al mio.
- Povero piccolo, come ti sei ridotto
– affermò il capo dormitorio con tono colmo di
pena avvicinandosi al piccolo diavolo.
- Kaname – bofonchiai
guardandolo timorosa, quasi atterrita dalla sua immagine altera.
Senza lasciare ulteriore spazio alle mie repliche mi attirò
a sé schiacciando la mia schiena contro il suo petto e
tappandomi gli occhi con una mano.
- Kaname cosa fai? – domandai
consapevole di quanto le paure di quel bimbo diabolico fossero fondate.
Ricordai il sangue grondante dal braccio del mio amato vampiro dopo che
aveva trapassato il cuore del mio aggressore.
Non vi era stata né pietà né
esitazione nei suoi occhi, era stato gelido e freddo come la morte in
persona, quindi non avrebbe temuto il grido disperato degli angeli al
seguito di un’altra vita stroncata.
Sentii una forte folata di vento scuotermi la divisa mentre le possenti
braccia di Kuran mi tenevano stretta e cieca alla scena che mi si
prostrava davanti. Le grida sataniche del cucciolo del diavolo morirono
in quel vortice ventoso dissolvendosi nel nulla del crepuscolo.
- Tranquilla tra poco sarà
tutto finito – mi rassicurò con tono dolce mentre
le folate tacevano al suo comando.
- Se n’è andato?
–
- Definitivamente –
Finalmente mi scoprì il viso svincolandomi dalla sua stretta
e lasciandomi libera di constatare con i miei occhi l’assenza
del piccolo demone.
Mi voltai verso di lui sentendomi dunque al sicuro e lo guardai
interrogata dallo sgomento.
- Cos’era quello?
–domandi con voce tremante – un vampiro?
– aggiunsi con titubanza.
Non volevo credere che quel mostro senza alcuna coscienza umana fosse
come il mio Kaname.
Era impossibile.
Quello era un bestia senza controllo assetata solo di sangue e morte.
- Purtroppo sì piccola Yuki,
mi rincresce ammetterlo, ma quello che hai appena incontrato altri non
era che la vergogno della nostra specie. Un livello E. –
rispose serio con un velo di disprezzo nella voce.
- Un livello E? Che significa?
– domandai confusa, rendendomi conto di non sapere in
realtà nulla sulla vera natura dei vampiri.
- Un vampiro di origine umana –
Lo guardai ancor più colma di quesiti e pregai che
continuasse a parlare.
- Di quella categoria fanno parte tutti
coloro che nati sotto spoglie umane e che solo in seguito hanno subito
una trasformazione causata dal morso di un Sanguepuro, ma purtroppo
essi non sono stabili come coloro che lo sono dalla nascita,
perciò sono destinati fatalmente a perdere la ragione ed a
lasciarsi manovrare unicamente dalla bestialità della sete
– sentenziò scandendo le parole una ad una.
Mi strinsi il braccio dal quale colava un fresco rivolo scarlatto
scivolando lentamente sul marchio purpureo di una paio di canini.
Kaname ebbe come un sussulto, tuttavia amorevole accolse la mia mano
ferita nella sua e asciugò il liquido vermiglio con la punta
della sua lingua.
Un brivido scintillò dal braccio sino in tutto corpo,
provocandomi una sorprendente sensazione di piacere.
- Kaname – sussurrai flebile.
Guardai i suoi occhi adesso puntati nei miei e mi persi nel loro
profondo color cioccolato.
Ero completamente persa nel loro mistico magnetismo.
Possibile che i vampiri
fossero capaci di stregati a tal punto?
Allontanò il viso dal mio braccio e dolcemente mi
accarezzò la guancia.
- Adesso è meglio tornare al
dormitorio piccola - annunciò sollevandomi da terra e
sorreggendomi tra le sue braccia.
Al contatto con il suo petto forte arrossii visibilmente e mi coprii il
viso con le mani, imbarazzata come una bimba.
Altero e principesco non batté ciglio sul mio comportamento
infantile ed iniziò ad avanzare con passo cadenzato nei
silenziosi vicoli della cittadina accompagnato solo dal suono
ridondante di essi.
- Senti ancora dolore? – mi
chiese pacato senza smettere di camminare.
Mi scoprii il volto e mi osservai il polso ancora segnato della fauci
di quel mostriciattolo, bensì con meraviglia realizzai
l’assoluta assenza di dolore.
- No.. ma non capisco.. come..?
–
Mi ero distratta talmente tanto da non accorgermi del momento in cui il
braccio aveva smesso di dolermi.
- Sono lieto che i miei poteri possano in
qualche modo esserti d’aiuto –
- È merito tuo quindi?
–
Annuì guardandomi negli occhi.
- Grazie allora –pronunciai
accompagnando le parole ad un caldo sorriso.
- L’importante è che
tu stia bene piccola –
- Non devi preoccuparti tanto per me,
nobile Kaname –
- Non posso farne a meno dolce Yuki
– ammise restando nella dolcezza delle sue parole sempre
relativamente serio.
E così mi aveva salvata ancora una volta, il mio principe
vestito di bianco era venuto impavido a sbrogliarmi dai pericoli.
Avevo comunque un po’ paura di lui, della distanza tra le
nostre razze, dei suoi silenzi colmi di mistero, della mia ignoranza,
ma non potevo fare a meno di essere indissolubilmente legata a lui.
Mi sentivo profondamente attratta e iniziavo a credere che la mia non
fosso solo gratitudine, che in qualche modo i miei sentimenti andassero
oltre l’affetto, sebbene ancora faticassi ad ammetterlo.
Mio malgrado giungemmo in fretta di fronte all’entrata del
collegio e solo allora realizzai di aver lasciato solo con se stesso
Kiryu, ferito e particolarmente strano.
Mi sentii terribilmente in colpa, ricordando quanto fossi stata in
capace a prestargli aiuto.
- Chissà
dov’è Zero – domandai tra me e me.
- Sono convinto che sia già
rientrato nel suo dormitorio e in ogni caso non dovresti metterti in
pericolo per lui, se ti accadesse qualcosa non saprei come sopportarlo
–
- Scusami se ti causo tanta
preoccupazione –
- Quello che conta è che tu
adesso sia al sicuro piccola –
Così dicendo mi portò in infermeria e mi fece
sedere su un lettino cautamente.
- Fammi vedere la mano per favore
– mi ordinò educatamente prendendomi
l’arto senza attendere una mia conferma.
Sfiorò i segni del morso accusando un’aria
rammaricata.
- Adesso non sento più alcun
dolore – ammisi sorridendo grata.
- Dobbiamo comunque coprire il segno o
gli studenti diurni potrebbero avere qualche sospetto –
Terminate quelle parole iniziò a fasciarmi accuratamente la
mano accarezzandola con cautela con la sue.
Mi fissai fin troppo impudentemente sul suo viso serio ed elegante,
osservai i suoi lineamenti fini ed alteri, la sua mascella glabra e
virile, i suoi capelli sottili e leggermente scompigliati.
Restai impalata a contemplare quella sua principesca bellezza fino a
sentire gli occhi dolere per il tanto osservare.
Notai le sue iridi brillare di un rosso scarlatto un istante di prima
di completare il bendaggio, alla vista di quel cambiamento
ebbi come un sussulto.
Temetti per qualche istante che potesse farmi dal male, tuttavia lui
afferrò quel mio timore e prontamente volse verso di me il
più rassicurante degli sguardi.
- Fammi una promessa Yuki –
pronunciò serio.
- Tutto quello che vuoi Kaname
– acconsentii sorridendo.
- Non permetter a nessun altro di
assaggiare il suo sangue, non riuscirei a rimanere impassibile se la
ragazza a cui tengo di più venisse morsicata da un altro
– confessò facendo sibilare un tono di gelosia
nella voce.
Arrossi violentemente ancora una volta, sentendo palesare a tal punto
la sua possessività.
Credevo davvero che i
miei sentimenti per lui fossero a senso unico?
Guardai palpitante i suoi rigidi occhi color cioccolato,
così simili e allo stesso tempo così diversi dai
miei, e immancabilmente ancora una volta ne fui catturata.
Non credevo che i vampiri fossero tanto possessivi, non credevo che il
mio sangue fosse tanto allettante per lui.
- Tu vorresti.. berlo? –chiesi
a bruciapelo.
Sinceramente ancora non capivo l’intimo legame che si creava
tra un vampiro e la sua preda, alimenta dall’imperdonabile
scambio di sangue.
- Sta tranquilla piccola Yuki, non potrei
mai farti del male – mi rassicurò accarezzandomi
il braccio.
Ero una stolta ed ignorante ragazzina che voleva impicciarsi in una
realtà che non comprendeva.
Cosa sapevo su di lui se non che fosse un vampiro? Cosa, se non sapevo
nemmeno cosa significasse esserlo? Cos’era la sete? Quanto
era intensa? Perché Kaname veniva tanto rispettato?
Perché vi erano umani che cacciavano i vampiri se questi
erano come quelli che conoscevo?
Eppure quel bambino mostruoso non aveva nulla di lentamente
paragonabile agli allievi della Nightclass, anche l’aspetto
era deteriorato dalla sua anima dannata.
In quell’istante le parole di Zero mi sembrarono
più veritiere che mai. Quella razza era davvero qualcosa da
cui tenersi alla larga.
- Piccola, hai paura di me? –
mi chiese improvvisamente Kaname poggiandomi una mano sulla guancia e
alzandomi il viso per farmi ritrovare ad un palmo dal suo.
Sentii la gola seccarsi e il respiro farsi sempre più
rarefatto. Era talmente vicino che potevo sentire il suo respiro
scivolarmi sulla pelle ed il suo profumo stuzzicarmi le narici.
Pensai a lui, alla sua natura, ai suoi sensi acuiti, a come dovesse
percepire quella vicinanza, solo allora mi concentrai sulle sue parole.
Avevo paura di lui?
Sì. Forse in fondo al mio cuore sì, ma in quel
momento non a riuscivo a pensare al timore.
Non riuscivo a pensare a niente.
I miei sentimenti per lui non volevano saperne di allontanarlo con
stupide paure, in cuor mio sapevo di essere più al sicuro
con lui che con chiunque altro.
- No
– risposi decisa provocandogli un sorriso.
Si avvinò ancora arrivando a sfiorarmi il naso con il suo.
- Eppure dovresti averne -
sussurrò facendomi sussultare – io sono un vampiro
che ha sete di te – ammise con lo stesso tono – la
tua vicinanza mi rende crudele – sibilò
avvicinandosi lentamente al mio collo.
- Se volessi morderti adesso, mi
fermeresti? – chiese solleticandomi la superficie con il
respiro.
- No Kaname, non lo farei –
risposi tradendo tuttavia un tremolio nella voce.
Al mio tono timoroso alzò lo sguardo inondandomi con la sua
dolcezza.
- Sarai stanca piccola, vai pure a
riposarti – disse amorevole lasciandomi un tenero bacio
nell’angolo della bocca e andandosene nella sua solita
camminata fiera ed altera.
Mi toccai le labbra ancora immacolate, mentre il cuore inizio a
tamburellarmi frenetico in petto e le gambe iniziarono a tremarmi
febbrilmente.
Mi stupii di desiderare ardentemente quel bacio mancato.
Finito =)
Allora ecco la
YukixKaname!
Scusate il
ritardo immane ma ho avuto da fare con la scuola.. quindi non ho potuto
aggiornare prima.. perdonatemi ANCHE PER NON AVER RECENSITO LE VOSTRE
FIC! Scusate scusate scusate!
Ps.
C’è qualche modifica dalla trama iniziale.. ma
essendo Zero mezzo morto in un cimitero.. insomma ho dovuto scorciarla
e adattarla alla mia fic.. ;) spero non sia un problema ;)
Ringraziamenti:
Heart: Grazie
della recensione.. ^^’’ ok forse ho tardato un
po’ ma spero di farmi perdonare con questo chappy lunghissimo
=)
Giulietta24: ciao
Giuly-chan! Aspetta.. cos’è il
trucchetto della rotellina? O.o
“da
questo chappy si può capire che la odiosa e basdtarda cara
Tisha” ahaha mi hai fatto morire dalle risate.. ihih.. dai
non è così pessima.. (o.O spero xD)
Poi.
Sì.. effettivamente Zero.. è un po’
trattato male.. Allora che ne pensi di questi due? Oggi
perdono ma sarò breve.. =( Ho aggiornato giusto per evitare
il linciaggio xD
Argentea:
ahahaha.. mamma mia come mi mancava leggere i tuoi spassosissimi
commenti.. comunque.. tranquilla ti perdono.. spero piuttosto che tu
perdonerai me per questo mio ritardo =S.. kmq. Ok.. se non
vedrò un tuo commento te lo farò presente ^^..
Che altro dire..
sono contenta ke Kain e Ruka siano venuti bene.. ci tenevo a mantenere
i loro caratteri.. beh.. sul fatto che siano ben studiati.. hai
ragione.. ma diciamo che quello lo faccio un po’ per tutto
^^.. i dialoghi.. sono spesso modificati e rimodificati ^^
Spero che ti
piaccia questa KanamexYuki.. lo so forse è un po’
smielata.. ma non ci posso fare niente.. essendo narrata da Yuki..
così doveva essere.. ^^
Grazie ancora
della recensione..^^
Gio__cHaN: Scusa
scusa scusa.. se non riesco a leggere ad a commentare.. ho ritagliato
un po’ di tempo giusto per aggiornare.. spero che questo
capitolo (anke se nn simpatizzi per Kaname) ti sia piaciuto.. e
prometto che ne ho in mente ancora delle belle xD.. scusa scusa scusa
ancora.. appena finisce questo periodo di stress scolastico.. giuro che
commenterò e leggerò ogni cosa =)
Yumekiryuu:
Chiedo anche a te scusa per essere poco presente.. giuro che
rimedierò passato giovedì.. spero… la
scuola mi sta uccidendo.. quindi nn posso leggere nulla.. =S
Grazie.. sono
contenta ke ti piaccia km ho impersonato Ruka ^^ e.. perdonami se Zero
adesso nn c’è xD
Shioryinu: Mi
dispiace sorellina.. ma Zero e Yuki.. per i prossimi.. 4-5 capitoli..
nn credo che staranno insieme.. poi si vedrà.. ^^.. Spero
non ti dispiaccia KanamexYuki.. ^^ secondo me nn sono male come
coppia.. poi.. per quanto riguarda il resto.. grazie ^^ sono contenta
che ti piaccia il mio modo di trattare i pg.. ^^ mi ci impegno molto..
^^ Se aggiorni fammelo sapere .. leggerò volentieri ^^ e
commenterò ovviamente! =)
Fra_angel8:
Grazie per i complimenti.. ^^ sono felice che tu sia arrivata
a questo punto ^^ così puoi leggere capitolo per capitolo ^^
Fammi sapere che ne pensi di questa coppietta.. E se il capitolo..
è stato troppo lungo e pesante oppure no ^^..
Ci vediamo alla
prossima recensione ;)
Zerychan: EH
già.. speriamo.. chissà come si evolveranno le
cose.. per adesso ho qualche altro capitolo in mente sui
protagonisti… poi chissà magari farò
tornare pure la ShikixRima ;).. spero non ti dispiaccia questo chappy..
fammi sapere;)
GRAZIE A TUTTI!
PERDONO PER IL
RITARDO!
Baciotti,
AnaNeko94
|
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Capitolo 17 *** La crudeltà della sete ***
La
crudeltà della sete.
Entrai nella mia stanza con uno stupido sorriso compiaciuto stampato
sulle labbra e un’infantile scintilla di allegria negli occhi.
Per un attimo il mio passato era finito in secondo piano, per un attimo
l’imbarazzo di Zero era riuscito a portare uno spiraglio di
luce all’interno del mio cuore.
Forse potevo davvero mettere da parte l’oscurità,
forse potevo addirittura ricominciare a fidarmi di.. un vampiro.
Kiryu non era un mostro, lui era solo un umano sventurato, che
condivideva il mio odio, che capiva il mio dolore, che goffamente
cercava di sopravvivere in quel mondo sbagliato.
L’infantile atmosfera di San Valentino, le oche starnazzanti,
quel giocoso bacio rubato. Tutto sembrava convogliare la mia esistenza
in una via più serena, lontana dal cupo ricordo del sangue.
Mi avvicinai allo specchio osservando ciò che vi appariva
riflesso: le pareti spoglie della mia camera, il letto sfatto di un
insignificante bianco clinico, l’armadio socchiuso dal quale
facevano capolino abiti mai indossati, la scrivania legnosa assieme
alla sua scomoda sedia ed infine io.
Mi sbottonai la giacca della divisa e la lanciai su di essa
disordinatamente, quindi infilai le dita nei capelli corvini e li
ravvivai in modo che ricadessero morbidi sulle mie spalle.
Osservai la camicia candida scivolarmi morbida sui fianchi e tendersi
visibilmente all’altezza del petto.
Feci scivolare un paio di bottoni fuori dalle asole liberando in parte
il mio seno prosperoso ed accarezzandomi il collo con una mano.
Nessuno mi avrebbe più morsa, nessuno l’avrebbe
più fatto perché adesso ci sarebbe stato Zero a
proteggermi.
Sorrisi stupidamente, come non facevo da tempo, scoprendo i denti in
modo solare e alzando gli zigomi fino a restringere le palpebre.
Tuttavia, improvvisamente, qualcosa uccise il mio sorriso, o meglio
dire, qualcuno.
Il riflesso nello specchio mostrava chiaramente due occhi assetati di
un vermiglio inquietante brillare lugubri nella penombra della stanza.
Notai la camicia sbottonata, il petto diafano, le spalle larghe, i
capelli scompigliati.
Mi osservava in silenzio assoggettandomi con lo sguardo, divorando ogni
mio singolo brandello con il solo contatto visivo.
Aveva palesemente sete.
Una sete repressa e segregata per troppo tempo.
Bastò vederlo avanzare di un solo passo per sussultare con
il cuore in gola.
I suoi canini brillarono di luce propria e prepotenti spuntarono fuori
dalle sue labbra sottili.
Migliaia di flash presero posto nella mia mente, facendo pulsare
freneticamente miriadi di immagini e di parole.
Sentivo caldo, terribilmente caldo.
Sapevo di non poterlo allontanare, sapevo di essere di gran lunga
più debole, sapevo purtroppo di non trovare nemmeno la
volontà di farlo.
- Che ci fai qui? – bisbigliai
voltandomi leggermente verso di lui.
Il mio sguardo non era più né felice
né allegro, era anzi inverosimilmente pacato e sottomesso.
Perché non potevo dare a meno di sembrare una pecorella
smarrita con lui? Perché non riuscivo ad essere presuntuosa
e strafottente davanti a quegl’occhi vermigli?
Stavo per voltarmi quando fulmineamente mi ero ritrovata schiacciata
dal suo corpo famelico contro la parete, con una mano premuta con
violenza dalla sua sulla superficie dello specchio e con la testa
trattenuta indietro alla mercé delle sue zanne.
Sentii rabbrividendo il suo alito bollente graffiarmi il collo
all’altezza della giugulare ed immediatamente una triste
consapevolezza mi strinse il cuore in una morsa dolorosa.
Sapevo perfettamente quello che aveva intenzione di fare, sapevo che in
quell’istante non avrebbe avuto scrupoli, sapevo che
indubbiamente non avrebbe atteso oltre.
Affondò infatti con irruenza le zanne nella mia pelle
delicata mozzandomi il respiro, allora lanciai un singhiozzo strozzato
e annaspai aria mantenendo la bocca aperta.
Al sentire i suoi provenienti dalle mie labbra, mi strinse veemente la
mano incitandomi a rimanere immobile alle sua sete mentre avido
iniziava ad assaporare l’aroma ineguagliabile del mio sangue
maledetto.
Goccia per goccia il suo succhiare divenne sempre più
frenetico ed incontrollato, tanto da provocare un suono a dir poco
macabro.
Non era come le altre volte, stavolta sentivo la sete fungere da
padrona, sentivo che in quel vampiro la parte umana era stata
totalmente soggiogata.
Prima a fiotte poi sempre meno copiosamente il mio sangue
placò la sua brama, gorgogliando forzatamente nella sua gola
e abbandonando il mio debole corpo.
Ancora una volta la mia pelle scossa dai brividi divenne fredda e
pallida come quella di una cadavere, intanto che le mie labbra
assumevano una luttuosa sfumatura cianotica.
Alle volte il piacere mi annebbiava la mente, poi immediatamente dopo
venivo scossa da lancinanti fitte che dolorose mi trapassavano il collo.
Gemetti forte tirando ancora più indietro la testa per
lanciare al soffitto i vagiti che fino ad allora avevo tentato di
trattenere.
Sentii la sua mano salire lenta e bramosa sul mio ventre latteo,
insinuandosi prepotente sotto alla candida camicia, ed il suo corpo
premere voglioso contro il mio.
Il sangue gli dava alla testa, lo eccitava a tal punto da far esplodere
ogni suo più intimo istinto.
In quell’attimo era una bestia incontrollabile che avida si
assetava con il mio sangue e la mia carne senza prestare alcun
interesse alla mia volontà.
Volontà che man mano veniva meno.
Caldo.
Freddo.
Piacere.
Dolore.
Se fossi stata un vampiro sarei stata avvolta semplicemente
dall’estasi, ma purtroppo era umana, una debole umana che
doleva nel suo corpo fragile e ferito.
Tuttavia proprio il mio essere umana mi rendeva sensibile ai
sentimenti, alle sensazioni, al calore.
Ero avvolta dalla più violenta delle tempeste, un turbine di
emozioni bellicanti, alle quali non potevo né sottrarmi ne
evitare di prestarvi attenzione.
Gemetti ancora quando il vampiro estrasse i canini dal mio collo per
poi mettermi ad ansimare ogni qual volta la sua bocca lambiva la
superficie imbrattata raccogliendo bramoso ogni singola perla scarlatta.
Abbandonai il capo in avanti lasciandomi ricoprire il volto ansante dai
peccaminosi boccoli corvini.
Non una parola osava uscire dalle mie labbra.
Non era cambiato nulla.
Il mio legame con la popolazione della notte non sarebbe mai stato
sciolto.
Il mio sangue non avrebbe mai smesso di portarmi alla rovina.
Mi avrebbe strappato via l’amore, la dignità e
persino la vita.
Per gli umani ero una ragazza come le altre per i vampiri ero la
più appetibile delle donne.
Lo stesso Zero altro non voleva che il mio succoso sangue
dall’inimitabile fragranza.
Ero stata un’illusa a volermi fidare di lui.
Questa era la realtà.
La sua natura era cieca ed oscura.
La sua natura andava ben oltre la ragione umana e la voglia di
resistere.
Sentii il rumore secco della stoffa che si lacera, allora strinsi le
palpebre mentre un gelido brivido avvolse il mio corpo nudo.
Pregai priva della benché minima coscienza che colmasse quel
gelo con il suo corpo bollente.
La sofferenza aveva offuscato ancor di più la mia anima, mi
era bastato affrontare la sua passione per cancellare ogni rancore, mi
era bastato sentirlo reclamare il mio corpo per cedere alla sua
volontà.
Esigevo che le fiamme mi avvolgessero, che la ragione fuggisse via, che
ancora una volta nella mia vita potessi sentirmi sua.
Voltai il viso verso di lui e gettando fango sul mio odio lo baciai con
tutta la foga che avevo in corpo lasciando che famelico mordesse le mie
labbra e bevesse ancora l’ambrosia scarlatta che le colorava.
Mi sbatté un’altra volta con irruenza contro la
parete della mia stanza e con altrettanta prepotenza penetrò
al mio interno.
Mi staccai dalle sue labbra per lanciare un gemito strozzato e lasciai
scivolare una mano sullo specchio appannato, che silenzioso rifletteva
l’istinto più imperdonabile.
Il mio sangue.
Il mio corpo.
Il mio amore.
Non potevo resistere a lui.
A colui che aveva rapito il mio cuore e la mia anima succhiando via
ogni brandello di me.
Adesso avevo caldo.
Terribilmente caldo.
Eppure nel mio cuore avevo anche freddo, perché la
consapevolezza di essere solo preda della sua sete crudele tamburellava
fissa nella mia mente.
Un colpo irruento mi fece mancare il fiato e mentre una lacrima
scivolò lungo la mia guancia smunta mi ritrovai a sibilare
come credevo di non poter più fare:
- Perché sei così
crudele, Kaname? –
Allora.. Ecco il
17esimo capitolo.. ^^
Beh che dire..
sconvolgente? Totalmente OOC? Rosso? (dite che dopo questo dovrei
cambiare raiting?)
Ho immaginato che
un vampiro assetato e in astinenza da tempo potesse impazzire in tutti
i sensi.. persino Kaname.. Lo so che non è da lui ma mi ci
stava bene ^^
Che ne dite?
Per me
c’era bisogno di un colpo di scena.. e quale poteva essere
meglio di questo? Dopo tanta dolcezza con Yuki, doveva pur sfogarsi con
qualcuno… e lei è la prima che ha sentito..
Vabbè
fatemi sapere soprattutto se è il caso di cambiare raiting,
ho cercato di non descrivere per non superare l’arancione
però forse il “modo” è da
rosso =S.. Ditemi voi!!
Ringraziamenti:
Heart: Anche io
sono un’amante di loro due.. la loro dolcezza e
ingenuità quasi mi disarma.. anche se come vedi ho dovuto
mettere qualcosa di disarmante in un altro senso =S.. non vorrei averti
sconvolta troppo ^^ fammi sapere.. ^^.. ps. Dato che sei stata la prima
hai come bonus una richiesta per un extra su una coppia a tua scelta..
oppure una richiesta su un capitolo speciale ^^
Fra_angel8:
Diciamo che dal bacio sfiorato a questo ne corre.. ^^.. sono contenta
che la kanamexyuki sia riuscita ^^ che la dolcezza e la apparente
freddezza di lui sia passata.. ma che dopotutto sia solo un modo per
proteggere Yuki da lui e anche da sé stessa.. Comunque spero
che il capitolo ti sia piaciuto sebbene non sia dolce.. anzi
tutt’altro^^
Giulietta24: Ok
finalmente svelato l’arcano della rotella xD.. comunque..
passando oltre… mi dispiace che sia passato un po’
twilight.. io ho solo pensato che in alcune scene dell’anime
Kaname pone Yuki di fronte alla sua crudeltà e al suo essere
vampiro e un po’ la induce ad avere paura.. quindi quelle
frasi mi sembravano molto “Kanamiane”.. passando il
termine astruso xD.. poi.. sono contenta che ti piaccia
l’ambientazione.. e soprattutto spero di non essere stata
noiosa a riprendere parti dell’anime vero e proprio..
purtroppo per voi lettori è una cosa che mi piace lo spoiler
xD..
Allora.. spero che
tu non debba venirmi a cercare con la Bloody Rose stavolta..
perché credo di aver fatto un aggiornamento nella norma ^^..
più che altro di “strano” risulta il
contenuto.. totalmente opposto alla dolcezza del capitolo precedente..
qui c’è lo sfogo della sete e della
crudeltà repressa di Kaname.. mi è venuto in
mente riguardando sia la famosa “scena del divano”
che l’episodio 7 mi pare in cui lui morde Ruka per non
mordere Yuki.. Beh spero non sia troppo fuori dalle righe.. che anzi
sia un buon colpo di scena.. perché a me questo aspetto
“crudo” mi piace.. però come ho detto
prima forse dovrei cambiare raiting, tu che ne dici? Allora
fammi sapere mi raccomando! Baciotti!
Gio__cHaN: Ehm
partendo dalla fine del tuo commento.. dubito che qui tu possa trovare
una delle tua coppie amate ^^.. piuttosto credo che tu ne sia rimasta
piuttosto sbigottita ^^..
Per il resto sono
contenta che ti sia piaciuto anche se il pairing non era tra i tuoi
preferiti.. e oltretutto sono entusiasta di aver espresso bene i
sentimenti e le emozioni della coppia di fratelli\promessi sposi ^^ Beh
il bacio mancato mi piaceva.. soprattutto perché ha
scatenato le “voglie” di Kuran.. che ha scatenato
su Tisha adesso.. per altro.. come ho detto a giulietta24 spero di non
aver creato qualcosa di surreale dato che mi sono basata su scene reali
dall’anime e l’ho esagerate un po’..
Diciamo che ho fatto cedere la sete repressa di Kaname ancora una
volta.. ho pesato che una tentazione come Komori nell’anime
non esistesse e che quindi se lui vi si trovasse di fronte alla fine
potesse cedere.. perlopiù se dopo un capitolo come lo
scorso.. ^^.. spero di essere stata chiara..
Chiedo anche a te:
Il raiting va cambiato secondo il tuo parere? Meglio rosso o arancione
può rimanere?
Karmilla: Grazie
del commento ^^ Sono contenta che tu mi segua comunque.. se aggiorni
qualche tua fic e ti fa piacere ke io la legga dimmelo pure..
perché essendo motlo impegnata scolasticamente non ho mai
tempo di leggermi le fic.. ma se me lo fai presente magari ritaglio un
po’ di tempo per leggere la tua ^^..
Poi. Diciamo che
quello che hai percepito è giusto.. ma la vera passione
repressa di Kaname si sfoga qui.. come al solito ha evitato a Yuki la
sua sete sfogando tutto su qualcun altro.. in questo caso Tisha e non
Ruka.. Sì forse è OOC e anche rosso..
però vorrei sapere lo stesso cosa ne pensi.. dato che io ho
invece pensato che fosse un colpo di scena valido.. ps. Dimmi se devo
cambiare raiting.. beh.. sarei lieta se questo capitolo particolare lo
commentassi.. anche perché direi che è molto..
come dire.. o bianco o nero.. se piace piace oppure se non piace non
piace.. dimmi te.. magari l’hai trovato volgare e totalmente
fuori luogo.. oppure inaspettato ma azzeccato..
Fammi sapere
GRAZIE A TUTTI
ANCORA UNA VOLTA!
COMMENTATE VI
PREGO QUESTO CAPITOLO HO BISOGNO DEL VOSTRO PARERE!
Baciotti, AnaNeko94
|
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Capitolo 18 *** L'apice del mutamento ***
L’apice
del mutamento.
Non so per quanto tempo rimasi sdraiato ed ansimante su quegli scalini
saturi di sangue impuro che violento istigava ancor più la
mia sete.
So solamente che, senza mancare un istante, fremevo inerme in preda
agli istinti mentre le mie labbra sibilavano violenti ringhi animali e
il mio corpo si contorceva per la forzata astinenza.
Il pungente odore che aleggiava in quella desolata culla di morte mi
graffiava doloroso la gola sommandosi all’eccitazione che
ancora sconvolgeva il mio essere satanico.
Solo quando la pioggia, capillare e dispettosa, aveva infastidito con
il suo sgocciolio il mio viso deturpato dalle zanne assetate, ero
riuscito a rinsavire da quell’inferno di sofferenza.
La camicia increspata mi aderiva perfettamente alla schiena pallida,
oramai totalmente impregnata di d’acqua, e pesate affaticava
il mio passo.
Lentamente e con agonia avanzai un passo dietro l’altro,
mentre i capelli madidi di sudore si incollavano al mio volto
aggrottato.
Trascinando le gambe che come macigni mi ancoravano al terreno,
sorpassai i tetri vicoli della triste cittadina in balia del temporale
e annaspando intrapresi la scalinata che conduceva al collegio.
Il fango intriso alla pioggia scivolava lungo gli scalini sconnessi
rendendo la superficie viscida ed instabile.
Inevitabilmente stramazzai al suolo impregnando il volto di terriccio
viscoso.
Mi rialzai a fatica ricominciando, sudicio ed imbrattato a camminare.
Avevo un tremendo bisogno di altre pillole, la sete non vela saperne di
accucciarsi sotto il livello di sopportazione.
Giunsi con sollievo alle porte del collegio ma quando le sorpassai un
intenso profumo di sangue mi fece sussultare schiaffeggiandomi il viso
e tingendomi gli occhi di un rosso rovente.
Tuttavia quell’aroma era troppo familiare per provocarmi solo
sete.
- Tisha – sibilai con voce
soffocata.
Qualcuno l’aveva morsa, l’aveva ferita.
L’odore del suo sangue aleggiava dappertutto, era talmente
intenso e brulicante che non potevo far a meno di inebriarmene come
impazzito.
Ad ogni modo, nell’attimo in cui il vento cambiò
direzione e l’aroma prima tanto intenso si diradò
leggermente riuscii a dar luce alla mia razionalità
l’attimo sufficiente per tramutare la sete in una cieca e
funesta rabbia.
Non l’ira di un umano, ma la sconvolgente ira di un vampiro
incontrollato.
Estrassi in un attimo la pistola e esausto lascia che il braccio mi
ricadesse sfinito a mio fianco, quindi traballando per la spossatezza
mi lanciai barcollante verso il dormitorio femminile.
Oramai le tenebre aveva usurpato il posto della luce, l’unico
bagliore in quella cupa notte senza stelle era la luce vermiglia delle
iridi del vampiri.
Tra non molto anche io avrei avuto a pieno marchio la maledizione dei
signori della notte, maledizione che mi avrebbe strappato via tutto
quello per cui cercavo di lottare.
La mia umanità.
La mia voglia di sopravvivere.
Tisha.
Con passi privi di cadenza ritmica percorsi i silenziosi corridoi
oscurati dalle buie tenebre fino a che il profumo di sangue
non si fece indescrivibilmente intenso.
La vistò pulsò emulando la cadenza
cardiaca del mio cuore.
Colpendo la porta con una spallata rabbiosa piombai
all’interno della camera della guardiana esibendo le zanne
con aria minacciosa.
Profumo di sangue.
Fu tutto quello che la mia mente animale elaborò.
Lo specchio di fronte alla porta d’ingresso era colmo di
impronte di mani premute passionalmente su di esso e di respiri
bollenti infranti sulla superficie.
Brandelli di abiti macchiati di sangue erano cosparsi sula pavimento
stringendomi il cuore in una morsa lancinante.
Non era solo rabbia, non era solo sete.
Voltai lo sguardo sulla destra tanto velocemente da sentirmi la mente
vorticare e finalmente la vidi.
Era inanimatamente nuda, piegata su un lato con le gambe e le braccia
leggermente raccolte mentre un lenzuolo inerme si aggrovigliava al suo
corpo pallido.
Le mani erano stretta a pugno, i capelli d’ebano le
accarezzavano docili le spalle lasciando tuttavia scoperta la traccia
violacea di un morso feroce.
La sua pelle era cerea e smunta, solcata in modo raccapricciante da
macchie livide, pesino le sue labbra tremolavano cianotiche dandole
l’aspetto di un cadavere.
Mi avvicinai con un pesante groppo alla gola e con la mano tremante le
scansai un boccolo spento dal viso.
Vidi i suoi occhi schiudersi faticosamente e mostrare tra i battiti di
ciglia un paio di abbattuti cristalli di ghiaccio.
In quell’istante persino la sete sembrò provare
pietà, tanto che i miei occhi divennero del loro nativo
color malva.
- S-scusami.. Zero –
sibilò per poi richiudere le palpebre esausta –
sono imperdonabile – aggiunse prima di tacere.
Il suo respiro leggere, il profumo ardente del suo sangue, la scena che
si prostrava davanti ai miei occhi aizzarono nuovamente la mia sete.
L’ametista fu sopraffatta dal rubino, la gola
iniziò a bruciare più forte di prima mentre il
rintocco flebile del suo debole cuore risuonò ridondante
nelle mie orecchie.
Le arpionai una spalla con una mano, iniziando macabramente a ringhiare
ed ansimare per lo strazio.
Il mio corpo voleva morderla con tutto sé stesso, la mia
mente al contrario si imponeva con le poche forse rimastole per
impedirlo.
Pensai che in quel momento non potesse vedermi, che appunto per quello
non avrebbe potuto odiarmi, che in qualche modo sarei stato coperto.
Quella miserabile e fittizia scusa mi indusse a spalancare assetato le
fauci.
- Tisha, l’unico imperdonabile
sono io – sussurrai avvicina domi al suo collo già
martoriato.
Stavo per affondare i denti nella sua carne quando la luce della stanza
si accese d’improvviso.
- Zero! Cos’hai fatto?!
– strepitò l’altra guardiano sconvolta
osservando la scena con le pupille sgranate.
Mi voltai allora verso la nuova arrivata terrorizzandola alla vista
della mia vera natura.
- Zero.. ma tu sei.. –
balbettò indietreggiando – un vampiro -
Proprio così
Yuki. Io sono il mostro che si nutre di sangue umano.
Fece appena in tempo ad aggiungere quelle parole che mi lanciai vorace
verso di lei.
Le afferrai il collo con una mano e fulmineo morsi il suo collo sottile
con tanta irruenza da rischiare di spezzarlo.
Avevo sete, terribilmente sete.
Una sete cieca e funesta come la rabbia che aggrovigliava le catene del
mio cuore.
Per quattro anni avevo resisto a quella trasformazione, per quattro
anni avevo ignorato la sete, per quattro anni mi ero isolato
altruisticamente.
Adesso era arrivato il tanto indesiderato momento di cedere.
Per quanto io mi opponessi avevo appena tratto il dado.
Yuki era arrivata giusto in tempo per salvare Tisha ma altrettanto in
tempo per firmare la sua condanna.
Totalmente privo di controllo mi ero gettato su di lei e bestiale la
stavo prosciugando senza ritegno.
Per quanto si dimenasse la mia stretta era più forte, e la
mia brama troppo viscerale per impietosirmi delle sue grida.
- Zero fermo! Basta! Mi fai male!
– urlò inerme mentre infastidito da tanto baccano
le tappai la bocca con una mano.
Sentivo il suo caldo siero scarlatto scorrermi ferroso tra le fauci ed
appagare nel suo succulento aroma la mia rovente sete.
Non riuscivo a pormi un freno per quanto ne bevessi ne volevo ancora,
ancora e ancora.
Mi bloccai solo quando la ragazza mi cadde come morta tra le braccia e
io sussultando lasciai che rotolasse a terra imbrattando il pavimento
si sangue.
Alzai lo sguardo sullo specchio di fronte all’entrata.
Quello ero io.
Quello era ciò che ero diventato.
Un mostro.
Un animale.
Una bestia.
Le zanne deturpavano il mio volto spuntando macabre dalle labbra
sottili; il sangue grondava da esse, testimone delle mio voglie
disumane e immondo sporca il mio viso e buona parte del bavero
immacolato della mia camicia.
Ero un essere maledetto da Dio.
Un essere che avrei dato la vita per sterminare.
Osservai la piccola e dolce Yuki sdraiata a terra, impregnata
dell’odore del sangue, pallida ed inerme.
Osservai Tisha.
Ero un mostro alla stregua di quello che avevo osato cibarsi di lei.
Rimasi immobile sconvolto dai sensi di colpa fin quando, attratto dalle
urla della disciplinare, arrivò il preside Cross.
Egli non fece altro che guardare sconcertato quello sfacelo e ancora
più sconvolto sibilò con un filo di voce una frase che avrebbe mai avuto bisogno di essere terminata.
- Zero.. cosa hai fatto..? –
Bene bene..
l’illusione ha avuto un discreto successo ;).. ebbene
sì.. io volevo che voi sospettaste di Zero! Proprio per
lasciarvi a bocca aperta nella frase finale.. ;)
Ringrazio tutti per i
commenti e spero che questo non sia troppo crudo.. o troppo
ripetitivo.. diciamo che adesso era il turno della vendetta del nostro
amato guardiano..
Passiamo oltre.. mi
pare di non dover spiegare niente per adesso ^^ Semmai chiedete nei
commenti ^^
E mi raccomando
FATEMI PRESENTE SE MI DIMENTICO DI RECENSIRE E/O LEGGERE LE VOSTRE FIC!
Ringraziamenti:
zerychan: Come avrai
notato sono passata a leggere la tua Blackhood ^^ E devo dire che non
è niente male.. ma questo già lo sai per i
commenti che ti lascio.. Poi come ho già spiegato
l’illusione era voluta.. Per questo ho evitato di
descrivere dettagli come colore dei capelli.. e per gli occhi ho usato
sempre il rosso.. xk mi piaceva far credere che fosse il guardiano..
Spero che data la tua
“passione” per Zero tu sia più sollevata
a leggere questo capitolo.. anche se personalmente.. forse lo trovo un
po’ la macabra copia dell’altro.. diciamo che
volevo rendere la differenza tra sete passionale.. e sete furiosa.. il
che alla fine è sempre lo stesso.. però.. magari
un po’ si nota la differenza..
Vediamo che altro..
ah sì.. anche io ce lo vedo molto Kaname a comportarsi
così.. mm direi che proprio mi attira.. ;)
Crudele, austero..
mamma mia sembra Sesshomaru ^^.. Vabbè fammi sapere che ne
pensi della Zero-Version ^^
Karmilla: Bene.. sono
contenta che tu abbia visto le due faccia della medaglia del
“mio” Kaname.. e che ti siano piaciuto.. ed anche
che tu lo abbia trovato giusto nel ruolo di vampiro assetato..
perché pure io credo che il ruolo da pacato cristiano non
gli si addica.. anzi..
I vampiri come dice
Giuly sono peccatori.. QUINDI.. ;)
Allora.. menomale che
il raiting non p fuori luogo.. Ho riletto il capitolo e credo anche io
di essermi sufficientemente contenuta.. ^^ Beh che dire.. dimmi cosa ne
pensi di questo capitolo ^^
Heart: Allora
vedrò di provvedere ^^ prima o poi.. nei
prossimo.. 3-4 capitoli successivi ^^
Poi.. anche a me
dispiace per Tisha.. l’amore non ricambiato.. oltretutto..
che arriva fino a lasciarla in balia della voglie di un vampiro
è tremendo.. xò.. a me piace come argomento. ^^
Adesso facciamo entrare un po’ in ballo il cocainomane va.. ^^
Fra_angel8: cambiato
veramente opinione su Tisha? O.O guarda che qui
c’è da stupirsi.. non sei l’unica che la
odia..anzi.. Poi.. sono contenta che il raiting sia adatto e
che Kaname. .sia risultato giusto in quel ruolo.. come ho detto prima
io lo trovo perfetto.. dato che lui è il vampiro per
eccellenza senza alcuna goccia di sangue umano.. direi che chi meglio
di lui potrebbe esprimere tutta la crudeltà e la
peccaminosità della sua specie? Ma.. non è che tu
vorresti qualche piccolo.. capitolo su Takuma? O.o
Giulietta24: Allora..
perfetto.. frasi sia dell’anime che di twilight ben inserite
xD..
MMm.. vediamo.. per
il fattore “perversione” diciamo che sono anche io
in quella fase.. il brutto che ci sono da anni xD.. Questi capitoli a
sfondo sessuale.. proprio mi piacciono xD… Oddio forse non
è proprio una cosa da sbandierare =S
Comunque anche io non
ne potevo più di tutto questo essere sdolcinati.. Prima
Shiki con Rima.. poi Zero con Tisha.. dopo ancora Ruka e Kain.. e alla
fine anche Kaname e Yuki.. ci voleva un po’ di lussuria
tipica da vampiri..
Lussura.. ira..
iniziamo a fare i peccati capitali xD.. Mmm..Per il raiting.. Allora lo
lascio così.. spero soltanto che in futuro le cose non
peggiorino xD.. Dimmi che ne pensi di questo mi raccomando ^^
Yumekiryuu: Eccoci
con il prossimo capitolo! =) Kaname non è l’unico
a non riuscire a controllarsi.. Eh sì alla fine ha ceduto
anche Zero.. Ero indecisa se fargli dare il suo primo morso a Tisha o a
Yuki ma poi alla fine ho optato per la fedeltà con
l’anime.. poi chissà.. magari.. morderà
anche l’altra..
Bene bene.. mi
raccomando informami dei tuoi aggiornamenti! ;)
Argentea Michaelis:
Direi che tu sei una delle poche che non è caduta
nell’illusione.. beh spero che il capitolo sua stato lo
stesso valido ^^
Poi.. menomale.. che
hai intuito il turbamento interiore di Tisha.. E.. beh il suo legame
con il vampiro.. purtroppo legato solo all’aspetto carnale..
Inoltre sono lieta di aver reso bene la sete.. e quello che provoca in
un corpo umano.. ho cercato anche di far differenza.. tra il momento in
cui viene morso Zero (un po’ di capitoli fa ^^ ) e quello in
cui viene morsa Tisha.. tra un’umana e un vampiro le reazioni
sono diverse.. dato che lui si sente totalmente eccitato mentre lei..
è costantemente contrastata dalle due facce della medaglia..
dolore e piacere.. Poi.. Sì gli aggettivi.. spesso
sono molto più legati agli stati d’animo che alla
fisicità degli oggetti.. invece di descrivere il colore ad
esempio tendo a specificare lo stato d’animo che quello
provoca.. kmq.. Complimenti per il nickname! E complimenti per la
scelta del partner ;) Sebastian.. gna gnam.. non è affatto
male xD..
Che altro.. Ah
sì.. io vedo in Kaname l’idea di vampiro
perfetto.. quindi anche lui deve.. “peccare” spero
di essere stata chiara ^^
Beh ti informo che
forse oggi scriverò finalmente una shot su Sesshomaru.. ma
forse.. ho già qualche idea in mente.. è qualcosa
di breve.. tanto per.. però se ti va di leggerla.. magari ti
piace.. ^^
Lulosky: Tranquilla
non fa niente.. non ci sono problemi.. non scusarti sei perdonata.. ^^
Comunque mi fa un
piacere immenso leggere i tuoi commenti. .come già sai sei
una delle mie commentatrici preferite.. e leggere la tua opinione mi fa
molto piacere.. dai ti prometto che se continui a farlo.. faccio uscire
una ShikixRima.. non al prossimo capitolo.. neè a quello
dopo..ma a quello dopo ancora.. giuro.. ;)
AHh.. ok allora nonc
ambierò il raiting solo x farti leggere xD..
Grazie per
l’elogia alle mie capacità di personificazione ^^
Allora.. grazie tante per il commento.. scuse accettate e perdonate..
vediamo..
Menomale che
riconosci la gnoccaggine di Kaname.. Sono anche contenta che
l’illusione con te abbia funzionato. E.. Adesso beccati un
po’ di Zero.. e un po’ di Shiki alla prossima ^^
RINGRAZIO TUTTI I
LETTORI! SOPRATTUTTO CHE COMMENTA!
Baciotti,
AnaNeko94
|
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Capitolo 19 *** L'odore del peccato ***
L’odore del peccato.
Un intenso profumo di sangue graffiò le gole brucianti di
ogni singolo studente della Nightclass.
Decine di infernali iridi scarlatte brillarono nell’oscuro
delle tenebre attestando la loro voglia peccatrice.
Mi strinsi il collo con entrambe le mani e lottando contro quel
frenetico bruciore ingoiai una dopo l’altra tutte le
pastiglie che avevo sotto mano.
Sangue. Sangue. Tanto,
troppo sangue.
Conoscevo quella tonalità, quell’aroma crudo ed
irresistibile che incondizionatamente faceva impazzire le mie difese.
Era il profumo del suo sangue.
Il profumo della guardiana misto ad un altro anch’esso
altamente gustoso ed invitante.
Mi guardai intorno.
Ogni singolo allievo combatteva contro sé stesso per non
cedere all’impulso di irrompere fuori da quelle mura e
piombare bestialmente nel luogo d’origine di quel greve
profumo di morte.
Sentii un’ondata al sapore di lavanda avvolgere il mio
olfatto nell’istante in cui qualcuno si aggrappò
alle mie braccia.
Alzai gli occhi sull’elegante chioma color grano che mi si
mostrava davanti e piantai i miei occhi di cenere nei suoi zaffiri che
intensi rilucevano tra i crini dorati.
In un istante, non solo i nostri sguardi, ma persino le nostre anime
sembrarono intrecciarsi.
Vedevo sofferenza, vedevo sete, vedevo voglia di resistere.
Le sue emozioni erano palpabili, le sentivo ardere nel mio stesso petto
e lacerare le mie membra con la stessa intensità con cui
divampavano nelle sue profonde pozze abissali.
- Ho sete Shiki –
sussurrò con voce flebile, mentre dalle sue labbra
spuntavano perlacei i suoi canini affamati.
No, il mio comprenderla non derivava solo dalla nostra infinita
complicità ma dalla stessa sofferenza che in
quell’istante soffocava i miei respiri.
Io stesso avevo sete, terribilmente sete.
Forse persino più di lei.
Il profumo di Komori era più intenso di qualsiasi altro e
nemmeno l’eccessiva quantità di compresse ematiche
che avevo ingerito era stata in grado di sedare il bruciore che mi
attanagliava la gola.
Come potevamo noi bestiali cacciatori resistere al richiamo della
nostra preda?
Sentii le dita sottili di Rima aggrapparsi con disperazione alla mia
divisa quando uno dei presenti aveva ceduto mordendo sé
stesso.
La vista mi tremò mentre il mio sangue dannato
pulsò ancora più frenetico all’interno
delle mie vene.
Cieco come un toro alla vista del rosso, premetti con una mano la nuca
della vampira facendola avvicinare pericolosamente alla mia carotide
fremente.
Sentii il suo respiro affannato sulla mia pelle, segno della sua voglia
testarda di resistere.
Le mani mi brulicavano per la tensione, la gola bruciava per avere quel
contatto, la ragione era totalmente sconfitta dal sangue peccatore.
All’improvviso la porta si spalancò e , tuonando
autoritaria e minacciosa, lasciò lo spazio alla solenne
figura di Kuran.
Senza un suo ordine ogni vampiro drizzò le orecchie
sostituendo repentinamente la sete al rispettoso timore.
C’era ciò nonostante un odore che sconvolse in
modo indicibile la mie mente.
Un pungente profumo di sangue si infranse contro le mie narici
divampando come una fiamma diabolica nelle pareti della mia gola.
- Chiedo a tutti i presenti di tornare al
proprio posto e inoltre ricordo caldamente ad ognuno di voi di non
dimenticare le regole fondamentali di questo collegio, quelle alle
quali siete stati ammoniti di seguire fin dal principio –
asserì autoritario consegnando ad ognuno di noi una nuova
confezione di pastiglie ematiche, conscio della nostra
difficoltà a prestar fede alle sue parole.
- Mi perdoni Kaname.. vorremmo..
– tentò Aidoh un istante prima che il nobile
Sanguepuro lo interrompesse.
- Esigo inoltre che manteniate il
silenzio su quello che avete percepito questa notte –
- Ma l’odore.. –
ritentò lo stesso mosso dell’incontenibile
desiderio di sapere tutto quello che riguardasse il vampiro che aveva
davanti.
- Vi sarei grato se non faceste altre
domande in merito – aggiunse interrompendolo ancora, quindi
si sedette al proprio posto e con un cenno del capo invitò
il professore di turno a continuare la propria lezione.
Questi seppur titubante non poté far altro che ingoiare
quante più pastiglie ematiche entrassero in una mano e
obbedire all’ordine di Kaname.
Grottescamente, nel giro di pochi istanti, tutto quel trambusto si era
placato e persino la sete, prima tanto insistente, adesso sembrava
obbedire al capo dormitorio.
Io stesso mi sedetti al mio posto, così come Rima, dunque
incrociai le braccia dietro alla nuca e iniziai ad analizzare con
effimero interesse l’alto soffitto dell’aula.
Il profumo di sangue che avevo notato provenire da Kaname indubbiamente
sembrava essere quello della neoguardiana.
Ovviamente questa sembrava la deduzione più logica data la
particolarità dell’aroma.
Né umano né vampiresco.
Unico.
In ogni caso non era il solo a riecheggiare in quella notte senza
stelle.
Qualcun altro era stato morso.
Un altro vampiro aveva saziato la sue sete sconfinando tra i peccatori,
qualcuno che sembrava innervosire non poco il nostro Sanguepuro.
Pensai che io stesso avrei voluto saggiare l’idillio di quel
sapore ferroso e se non fossi stato interrotto dal guardiano molto
probabilmente avrei appagato la mia sete già da tempo.
Sentivo la voglia di morderla come un punto fisso nella mente, un
capriccio che man mano diventava un bisogno insostenibile.
Non per nulla Komori mi aveva confessato varie realtà del
suo passato, ma alla fine dalle sue labbra non era uscito nulla di
chiaro.
Se l’avessi morsa senza dubbio avrei capito ed invece ancora
non potevo cancellare quell’enorme punto interrogativo che
instancabilmente si portava dietro.
Per tutto il corso delle lezioni rimasi pensieroso ed inquieto, tutto
quel mistero rendeva la permanenza nel collegio Cross alquanto pesante.
Troppi segreti sibilavano tra quelle mura, troppi per essere ignorati.
Proprio seguendo il loro richiamo, durante il ritorno al dormitorio
luna, mi allontanai dagli altri e, approfittando dell’assenza
di Kuran, mi diressi nella direzione opposta.
La notte fredda e cupa di febbraio nascondeva con le sue dense nubi
ogni lieve raggio luna, annebbiando l’atmosfera con un velo
infernale.
Ad ogni passo l’odore di sangue era più vivido ed
intenso, svelando in sé la sfumatura del peccato.
Allora chiusi le palpebre e saggiai mentalmente il profumo di quella
notte di perdizione.
I miei passi avanzavano sempre più lenti, in modo da
incentrare le energie sul tentativo di frenare il gorgoglio frenetico
tra le mie fauci, fino a raggiungere i piedi della struttura adibita a
dormitorio femminile.
Balzai dunque sulla cornice della finestra dalla quale proveniva un
odore più greve e osservai all’interno.
All’interno non vi era nessuno, solo brandelli di abiti e
macchie di sangue sparsi in ogni dove.
Due persone erano stata preda dei vampiri quella notte.
Due prede.
Due cacciatori.
Un solo campo di battaglia.
Mi introdussi di soppiatto dell’edificio e, scivolando
silenzioso nella penombra, seguii con minuzia l’intensa scia
di sangue fino ad arrestarmi di fronte ad un’ennesima porta.
A giudicare dai caratteri incisi nella targhetta doveva trattarsi
dell’infermeria, quindi facendo pressione sulla maniglia
lasciai che si aprisse accompagnata da un lugubre e solitario cigolio.
Una volta spalancata piantai gli occhi scarlatti ed assentati
all’interno della stanza, scrutando ogni singolo millimetro
di spazio.
Il bagliore delle plafoniere era totalmente oscurato, l’unico
barlume di luce proveniva da una candela semiesaurita che opaca cullava
il sonno dei presenti.
Una donna anziana dai lineamenti abbondanti era abbandonata accanto
alla porta su un’instabile sedia di plastica, le braccia
incrociate, la testa gettata da un lato e il respiro pesante
testimoniavano il suo stato di sonno profondo.
Approfittando della stanchezza della sentinella entrai di soppiatto
spostando con cura la tendina cerulea che divedeva l’atrio
dai lettini ospedalieri.
Uno smisurato aroma di sangue si infranse contro il mio olfatto mentre
i miei occhi vermigli si puntavano sulle sagome delle due ragazze
distese.
Sulla destra Tisha, Sulla sinistra Yuki.
Entrambe con una flebo attaccata al braccio, il viso pallido e smunto
in modo preoccupante, l’aria stanca e moribonda.
Quindi chiusi gli occhi ed annusai a pieno il profumo
dell’inferno.
Ok, dire che sono
imperdonabile è dire poco. Con l’arrivo
dell’estate mi sono volatilizzata.. =S
Diciamo che non ho
più avuto voglia di fare nulla.. né scrivere
né leggere né copiare né accendere il
pc!! Il che è tutto dire! Comunque spero che possiate
perdonarmi.. vedete questo capitolo non mi ispira molto,
perché non sapevo come strigarmi dalla situazione che avevo
creato prima.. oramai rileggendolo ho deciso che nn mi andava di
cambiarlo da capo dato che ho già scritto i successi e
altrimenti avrei dovuto riscrivere tto da capo..
^^’’ quindi.. beccatevi quello che mi è
venuto.. e vi prego di perdonarmi se potete! Adesso vado a leggermi le
vostre fic.. che.. purtroppo ho lasciato molto andare =S..
Ringraziamenti:
zerychan: beh
diciamo che io i vampiri li vedo.. sexy in tte le loro forme.. xD.. sia
da assetati.. ke da arrabbiati.. mm.. sono dannati e dannatamente
accattivanti.. quindi su questo hai ragione.. Poi…
sicuramente adesso passerò a leggere la tua fic.. e
perdonami ma nn sei l’unica ad avermi vista volatilizzare
^^’’ (scusa ma oggi sarò più
brave del solito)
yumekiryuu:
allora.. perdono perdono ^^’’ ma anche io come te
mi sono lasciata un po’ di lavoro alle spalle e ho deciso di
riprendere solo ora ^^’’.. spero che saprai
perdonarmi.. comunque grazie per i complimenti.. sono sempre ben
accetti ^\\\^.. passerò ovviamente anke da te per cedertene
una buona dose appena potrò ^^… sempre che tu
abbia aggiornato ma spero di sì.. ^^ Allora alla prossima..
beh mi raccomando salutami il tuo pc in convalescenza xD
Argentea Michaelis:
partendo dal fatto che la tua scenetta “yuki,zero,tisha e
kaname” è stata uno spasso inizio a risponderti
passo passo ^^ .. allora.. SI! Sebastian è troppo arrapante
quando lo dice.. mm… che mi farei fare da uno come lui..
Eh sì
anke io sono ultimamente alla coppia TishaxZero.. anke se Kaname ke fa
così proprio mi piace.. sarò sadica..
xò.. ècosì *_*.. Poi la gelosia
inconscia di Zero è un’altra cosa ke mi interessa
molto quindi.. butto giù un miscuglio e tiro fuori qualche
capitolo.. xD
Per quanto riguarda
Nana.. ehm.. ^^’’.. no.. ho visto solo qualche
episodio ihih ^^.. mi dispiace tanto.. (lo so sono
un’ignorante xD)
Vediamo.. Zero
disperato.. sì penso mi venga bene (come tu sai le cose
barbose e depresse mi vengono abbastanza xD)
Comunque sono
felice k il colpo di scena ti sia piaciuto.. e.. oddio più
vado avanti più credo che yuki sia tonta -.- xD.. argentea
lascio il piacere a te di spiegarglielo.. e per il film .. u.u solo se
io sono coregista xD.. u.u
Alla prossima ^^
ciauuuuuuu
Fra_angel8:
allora.. intanto.. spassosissima scenetta xD.. grazie di averla
inserita nel commento è molto simpatica..
Poi.. sono contenta
di essere riuscita a tenere la suspense sulla sofferenza di Zero..
Comunque.. spero mi perdonerai per questo capitolo.. è molto
di passaggio.. e.. anzi sarebbe filato tto anke senza di qeusto
probabilmente ma oramai l’avevo scritto.. bah..
^^’’ allora al prossimo commento ;)
Giulietta24: grazie
sono lusingata della tua recensione giuly-chan xD.. come saprai la tua
è una di quelle che aspetto di più ;).. eh
sì… zero in questa
“modalità” è davvero da
stuprare!! xD… comunuqe.. adesso devo iniziare a
cheidere venia per aver peccato di accidia tto qsto tempo xD..
^^’’ perdono perdono perdono! E oltretutto me ne
esco con un capitolaccio come questo T_T scusami tanto tantoT_T..
Appena mi riesce
passo a leggerti.. anke stasera ma nn prometto niente dato ke cnosco la
mia voglia di fare nulla =( mi dispiace =(
Lulosky: dopo aver
svelato ke la morte di yuki era (ahimè) un falso..
riprendiamo con questo capitoletto da 4 soldi.. =(.. spero tu sia
felice di sapere ke ho in programma (già scritto) uno
ShikixRima!!! =) devo dire che nn so come mi è venuto..
ancora devo riverderlo.. però c’è ;)
Scusa ma oggi sono
breve ^^
Gio__cHaN: ahaha
Yuki sacrificabile..ahaha sìsì xD.. sono contenta
ke ti piaccia il mio modo di trattare la sete.. oramai lo sai
è una cosa ke mi appassiona.. poi.. povero Zeruccio..
sì è sempre uno zerbino =(.. e per una
ZeroxTisha.. ti dico che forse e dico forse nn devi aspettare tanto e
nemmeno x una ShikixRima ;).. dai su.. mi faccio perdonare per questa
assenza prolungata ;).. se avrò tanti bei commentini mi
sbrigherò ad aggiornare promesso! Ovviamente
leggerò anke le vostre fic.. xk sono imperdonabile.. =(..
Che dire? Passo a commentare e grazissime per il commento!! Ti adoro ;)
Shioryinu: sono
contenta ke ti piaccia sorellina ;).. diciamo ke questo genere macabro
e sofferente è il mio =( anke se ammetto ke è un
po’ deprimente ^^’’.. spero ke andando
avanti sia meno “spaventosa” xd.. alla prossima..
grazie tante!!
Allora.. GRAZIE A
TUTTI!!
Baciotti, AnaNeko94
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Capitolo 20 *** Le due guardiane ***
Le due guardiane.
Quella notte il mio
immutabile contegno stava per cadere in mille pezzi. Il solo pensiero
che quel lurido miserabile avesse macchiato la purezza della mia
piccola e dolce Yuki con la sua sporca sete mi rendeva furioso.
Lei era il cardine dei
miei pensieri, la cosa che esigevo venisse protetta ad ogni costo,
quella il cui sangue pretendevo che mi appartenesse.
Mai un livello E mi
aveva dato tanti problemi, mai perché nessuno era
sopravvissuto abbastanza per incontrarmi un’altra volta, ma
al momento avevo le mani legate, poiché la mia irritazione
non valeva quanto la salvezza della mia guardiana.
Ero consapevolmente
avvolto dalla più verde invidia, che bruciante mi ribolliva
all’interno delle membra, in alcuni istanti più
intensa persino della sete.
Invidia che sfociava
in gelosia, la quale graffiava il mio cuore segregato
all’interno di un’ostentata gabbia di ghiaccio.
Pensare che un tale
abominio camminasse ancora sulla stessa terra che accoglieva i miei
passi era inaccettabile, che potesse ancor più restare
accanto alla mia protetta era inconcepibile.
Tuttavia, nonostante
il disgusto, mi ritrovai sollevato di aver ripagato quel miserabile con
la sua stessa moneta.
-
Kaname –
-
Preside, ha atteso fin troppo. La sua compassione nei
confronti di quel livello E l’ha reso esageratamente
indulgente. Pretendo che Kiryu sia trasferito nell’immediato
e si ricordi che nemmeno l’associazione hunter
rimarrà impassibile di fronte ad un tale scempio. –
Annuì
conscio di essere lui stesso colpevole di non avere prevenuto quello
smodato bagno di sangue.
Senza attendere oltre,
mi allontanai dalla figura del direttore e mi diressi
solitario e deciso nel luogo in cui erano state portate le due
guardiane.
Entrando nella stanza,
tuttavia, captai chiaramente la presenza di un vampiro.
L’idea che
la presenza in questione fosse di quel lurido miserabile mi
provocò un moto di disgusto e irritazione tali da sfuggire
al mio controllo ed abbattersi contro un’innocua candela
semiesaurita, la quale polverizzandosi ricadde su sé stessa
in un lugubre crepitio.
Dunque sorpassai la
tenda divisoria e scrutai apparentemente pacato quello che mi si
mostrava di fronte.
L’altro
vampiro riconobbe immediatamente chi io fossi e, seppure i suoi occhi
fossero ardenti dalla sete, si chinò al mio cospetto fino a
toccare con il ginocchio destro la superficie legnosa del pavimento.
Colpevole.
Imperdonabile. Ignobile.
Questo era quello che
il mio sguardo autoritario continuava a sibilare, pesando sulle sue
spalle del malcapitato come un macigno di immane mole.
-
Shiki Senri – tuonai senza alleviarlo nemmeno per
un istante dalla pesantezza del mio sguardo severo.
Al mio appello
chinò ancor di più il capo e strizzò
le palpebre implorando ogni sua energia di aiutarlo a riprendere
coscienza dalla sete bruciante.
-
A cosa è dovuta la tua presenza qui? –
domandai accentuatamente serio.
-
Mi perdoni Kuran, il profumo di sangue è stato
troppo appetibile – si giustificò senza tentare
alcun movimento, come se questo potesse evitare la mia ira.
Allora, feci un cenno
piuttosto sbrigativo con la mano e gli lancia un’ultima
occhiata torva mentre egli, cogliendo il segnale, rompeva la posizione
e sgattaiolava fuori dalla stanza.
Shiki, Komori, Kiryu.
Tutti facevano parte
del mio piano per proteggere Yuki, tutti loro erano solo pedine della
mia scacchiera, solo burattini legati alle dita di un abile burattinaio.
Osservai
quest’ultima, distesa con aria spossata sulla branda
ospedaliera, con i capelli corti sparpagliati sul cuscino e due
profondi segni violacei ben visibili sulla superficie pallida del suo
collo.
Inquieto mi sedetti al
suo fianco e le presi con la mia la sua piccola mano debole e
affusolata; dunque la strinsi con talmente tanto calore da cercare di
legarla a me indissolubilmente.
-
Piccola Yuki, mi avevi promesso che il tuo sangue non sarebbe
appartenuto mai a nessun altro - sussurrai fissando ogni piega del
lenzuolo seguire leggera la figura sottile del suo corpo ancora acerbo.
Il rimorso di non
essere stato al suo fianco per proteggerla mi doleva nel petto, mentre
sempre più turbato le accarezzavo il profilo delicato del
volto con la mano libera.
-
Kaname – biascicò nel sonno stringendomi
debolmente la mano che tenevo sulla sua.
-
Devi stare più attenta. Kiryu è
pericoloso. Se potessi lo farei a pezzi con le mie stesse mani ma
è proprio per proteggerti che mi trattengo dal farlo.
–
Le posai quindi le
labbra sulla fronte nivea e ringraziai la mia buona stella di essere
sazio, perché resistere a lei sarebbe stato altrimenti
impossibile.
-
Kaname – mi appellò una voce diversa, ma
ugualmente debole alle mie spalle, accompagnata dal cigolio di un letto
scomodo.
-
Hai visto? Per ironia della sorte non sei riuscito ugualmente
a proteggerla. Nulla è andato come volevi, pensavi che
usando me lei sarebbe rimasta al sicuro dalle tua sete e invece il
destino ha avuto lo stesso il suo gioco – mi
provocò strascicando le parole come ad aver sorpreso un
ladro con le mani nel sacco.
Osservai i suoi occhi,
fragili e banali come il vetro e li inchiodai con i miei, iracondi e
rossi come la brace ardente.
Impudente come al
solito ricambiò lo sguardo senza timore, permettendosi
addirittura di aggiungere un’altra delle sue risposte
strafottenti.
-
Non ho paura di te, la stessa morte non mi spaventa, anzi
credo che sarebbe un piacevole sollievo dopo tutto questo dolore
–
Mi alzai dalla branda
sulla quale giaceva Yuki, sbattei le palpebre imponendo ai miei occhi
di tornare del loro colore naturale e mi avvicinai a lei.
-
Non sfidare un Sanguepuro –
-
È vero, nelle tue vene non scorre una sola goccia
di sangue umano, la tua forza, la tua crudeltà non sono
nemmeno paragonabili a quelle degli altri vampiri, ma io ti servo
Kaname e per questo non puoi uccidermi –
Lei era una pedina che
non potevo assolutamente sacrificare, lei era la mia arma vincente, ma
comunque restava qualcosa in funzione di Yuki.
Era relativamente
importante.
Assottigliai lo
sguardo puntandolo sul suo collo fasciato e volontariamente feci
affluire in quel punto una piccola parte del mio potere, quanta ne
sarebbe stata sufficiente per farle capire quale era il suo ruolo nella
mia scacchiera.
La vidi sgranare gli
occhi cerulei e portarsi entrambe le mani alla gola, annaspando sia per
il dolore che per la mancanza d’aria.
-
Non minacciarmi Komori. Io ti ho permesso di vivere, io ti ho
protetta e io posso anche privarti di tutto questo –
E sibilando queste
parole la lasciai libera di respirare nuovamente.
La sentii tossire
e inspirare pesantemente per poi rivolgermi ancora uno
sguardo colmo d’astio.
Si alzò dal
lettino strappandosi via la flebo dal braccio e reggendosi a malapena
sulle gambe tremanti.
-
Dove credi di andare? –
-
Voglio sapere dov’è Zero – mi
ordinò spalancando la tenda divisoria con tanta foga da
rischiare di lacerarla.
Tuttavia quel
movimento brusco destò l’infermiera assopita, la
quale sussultando si alzò frettolosa dalla sedia sulla quale
era accomodata e corse a sorreggere Komori.
-
Signorina! Cosa vuole fare?! –
sbottò passandole un braccio dietro alle spalle
per far sì che non cadesse – e lei? Torni
immediatamente al suo dormitorio! – aggiunse osservandomi ed
ignorando probabilmente chi io fossi.
-
Mi lasci! – sputò Tisha piantando alla
povera malcapitata un colpo deciso dietro la nuca.
L’infermiera
allora cadde a terra priva di sensi mentre la guardiana la sorpassava
con difficoltà.
-
Dimmi dov’è – insistette
guardandomi decisa.
-
Pensi che lui sia diverso da me? –
-
Penso che adesso tutto questo odore sangue non faccia altro
che rincarare il suo odio verso di voi! –
-
Ti ricordo che Zero è un vampiro –
-
Io invece ti ricordo che ancora è un umano!
– sillabò sbattendo la porta alle sue spalle.
Vediamo..
Come chiedere scusa? Non esistono modi! Ma l’estate..
purtroppo è il periodo in cui mi passa la voglia di fare
ogni cosa! Persino di scrivere.. Quindi.. Credo sia questo il motivo
della mia assenza! =S Comunque chiedo venia a tutti voi.. E spero di
poter essere perdonata con i successivi aggiornamenti!
Ringraziamenti:
Giulietta24:
Allora.. Ok.. puoi anche fucilarmi perché non ho
giustificazioni.. credevo di essere tornata al mio pc. .e invece.. non
ho comunque avuto voglia di fare nulla.. chiedo umilmente perdono!
Anche per questo capitolo che alla fine non è poi un
granchè.. In ogni caso grazie per avermi fatto
notare quell’imprecisione.. ma come ti ho detto spesso cambio
a destra e a manca.. e poi le cose nn tornano più
^^’’.. Vabbè.. secondo me le cose
interessanti in realtà iniziano dal prossimo capitolo in
poi.. quando lei incontra Zero e lui per salvarla.. No ok meglio che
sto zitta.. comunque da qsto avrai capito che molti altri capitoli sono
pronti.. solo che nn ho la minima voglia di batterli al pc.. il che
è un problema non di poco conto ^^’’..
spero di trovare la forza =S.. Allora.. fammi sapere.. baci
baci.. e grazie mille per i commenti che mi fai ;)
Lulosky:
Sì te lo assicuro c’è una ShikixRima a
molto breve.. cioè… se aggiorno in maniera
decente dovresti leggerla molto presto ;).. te lo assicuro.. E x il
pairing di questa fic.. sai.. alla fine non so che decidere.. ma so che
sarà un intreccio di sentimenti fino alla fine.. Zero..
Senri.. Kaname.. io sono fatta così per le cose complicate..
poi chi lo sa ;) Comunque mi dispiace per aver dileguato Senri in
questa maniera in questo chappy.. ma.. vabbè oramai avevo
scritto così.. quindi.. non ho più cambiato.. (eh
già la stesura di questo capitolo risale circa a giugno.. e
siamo a settembre.. mamma mia.. ) Comunque.. Per i compiti delle
vacanze.. io ancora non li ho cominciati ^^ fa tu xD..
Shioryinu:
Di che tipo di linguaggio parli? Sai quando scrivo.. ho questo gusto un
po’ complicato forse.. e infatti nn sempre piace.. xk rende
alla fic un senso un po’ pesante e contorto.. xò..
fino a che gli argomenti si accozzano bene con il mio modo di scrivere
penso che vada bene no? xD.. Comunque grazie per il commento.. e scusa
se non ho commentatao più la tua fic ma sono proprio fuori
dal mondo in estate!
Zerychan:
Lo so.. lo so.. dopo la fine dello scorso capitolo..sarebbe stato
meglio qualcosa di più.. ma come ho risposto a Lulosky
prima.. oramai avevo scritto così.. quindi per far tornare
con i capitoli dopo (anke qlli già pronti da un pezzo) ho
dovuto lasciare così…. Comunque..
chissà che le tue aspettative su Rima e Shiki non si
avverino? Dopotutto.. ho un bel capitoletto solo per loro.. e non solo!
Ti assicuro i prossimi capitoli saranno decisamente migliori di questo!
Lilith
of the thirsty: ahahah scena fantastica il tuo sketch! ;)
davvero! L’ho trovato molto divertente! Comunque.. come ho
detto alle altre attendi.. e Shiki e Rima.. ti soddisferanno! Almeno
spero ;).. quando tempo fa rilessi il capitolo su di loro non
lo trovai tanto male.. quindi chissà.. nn perdere la
speranza. .e poi.. ho anche in serbo un piccolo flashback di Komori.. a
mio parere molto.. triste.. ma.. piacevole.. cioè..
vabbè.. quando lo vedrai mi dirai!! ;).. Baci baci..e grazie
acnora
Argentea
Michaelis: Allora.. intanto.. la grandezza della scrittura è
sempre la stessa.. e se la aumento mi viene enorme.. comunque basta
premere CTRL e poi far scorrere la rotellina del mouse e le scritte si
allargano ;) .. Poi.. vediamo..Shiki non ha morso
Rima.. solo.. perché ancora non è il giusto
tempo.. e poi.. meglio farlo in un’altra situazione.. poi
capirai.. ne sono certa.. E passando al film.. Ottime
selezioni degli attori xD ..e.. se Kaname vuole fare una
dimostrazione anke a me.. nn mi dispiace mica sai xD Anzi.. nemmeno da
Sebastian.. ..soprattutto da Sebastian.. *_* ok.. anche io sono una
patita di quel demone *_* (che mia madre dice che è brutto
O.O) comunque.. lasciamo questo attimo di follia.. e torniamo a noi..
Dobbiamo iniziare al più presto le riprese! Attori
iniziate a prepararvi per il prossimo commento di Argentea ;).. ihih..
Grazie ancora !
XxRika_AkarixX:
Grazie.. eh sì.. Shiki.. diciamo ke non è servito
molto alla fine.. ma ti assicuro che arriverà ;) Abbi solo
pazienza ;)
Gio_cHaN:
L’azione ci sarà a momenti fidati.. tra poco..
inizia il boom xD.. aspetta solo che Tisha incontro Zero.. e credimi
non si parla solo di sentimenti.. .. per quello abbiamo solo Shiki e
Rima.. Dai ti consiglio di aspettare.. Il bello
verrà.. Grazie per la recensione e.. tranquilla..
anche io sono proprio fuori dal mondo in estate! Spero che tutte voi
sappiate perdonarmi! X Tisha.. nemmeno io so con chi starà..
per adesso mi sono limitata solo a farla usare da Kaname ;)
Yumekiryuu:
Tranquilla siamo in 2 ad essere imperdonabile.. comunque proprio grazie
a te ho aggiornato.. perché ho appena letto il tuo commento
e ho deciso di farlo! ;).. adesso vado a leggere la tua fic di sicuro!
Perdona anche il mio ritardo se puoi.. anche se questo capitolo di
certo non è di grande effetto! ;)
GRAZIE
A TUTTI!
Baciotti,
AnaNeko94
|
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Capitolo 21 *** Odi et Amo ***
Odi
et Amo.
Il rumore di un corpo che rotola risuonò nel silenzio della
notte.
Le mie poche forze non erano state sufficienti per trascinarmi sino
alla sommità della scalinata che conduceva al secondo piano
del dormitorio maschile, esse purtroppo mi aveva abbandonata dopo pochi
gradini, lasciando che stramazzassi rovinosamente al suolo.
Mi alzai con i gomiti per quanto mi fosse possibile e osservai
l’imponente serie di scalini che incombeva di fronte al mio
viso.
Peccato che sentissi di non avere più abbastanza energie per
fronteggiarla.
Le labbra infatti tremavano febbrili e gli occhi bruciavano per le
lacrime represse.
Mi coprii il viso con le mani tentando con caparbia di nascondere la
mia umana debolezza.
Cosa sono io? Cosa sono
io per te Kaname?
Era palese che non mi amasse, era palese che io fossi la sua arma, era
palese che io fossi la sua valvola di sfogo, era palese che fossi
questo e nulla più.
Quanto doloroso amore avevo visto nei suoi occhi nell’istante
in cui aveva osservata l’altra guardiana, quanto sincero,
quanto compassionevole, quanto profondo.
Volevo piangere, volevo strapparmi la pelle di dosso tanto la
sofferenza era lancinante, avrei voluto persino morire.
Iniziai a singhiozzare per attenuare la straziante morsa che
mi attanagliava il cuore, come a volermi liberare con quelle lacrime di
parte del mio dolore.
Tutto era iniziato nella notte più tremenda e sanguinosa
della mia vita, quando la donna che credevo di odiare più di
qualunque altra aveva messo a repentaglio la sua stessa vita per
salvare me.
E proprio tra le lacrime, l’odio e l’incomprensione
mi ero ritrovata strappata via dalla donna che per anni avevo chiamato
madre, e che mai come in quel momento avevo ritenuto tale.
Il mio salvatore era stato Kaname, da lui partivano i miei ricordi
più sereni, ma nemmeno uno di questi era privo del profumo
del sangue.
Ero stata maledetta dalla nascita e la mia maledizione aveva strappato
la vita a tutti coloro che mi erano stati intorno.
Prima mio padre, poi anche mia madre, fino ad isolarmi da tutti gli
altri.
Ricordo ancora quando il mio cuore di bambina si frantumò in
mille pezzi…
-
Ehi bambina! Ehi! –
Una vocina squillante
continuò a ripetere quelle parole con insistenza fino a che
non alzai i miei occhietti azzurro cielo dalla mia bambola di pezza
preferita.
-
Finalmente! – esclamò allora questa
mostrandomi contenta il suo ingenuo sorriso dal quale mancavano i due
dentini frontali.
-
Ciao io sono Mya – aggiunse allungando due dita in
segno di vittoria.
Continuavo a guardarla
come a voler strappare via quel sorriso sincero dal suo viso.
-
E tu come ti chiami? – mi chiese fissandomi dal
basso della piazzola sotto al mio terrazzo.
-
Mi chiamo Tisha Komori. – pronunciai seria
pettinando accuratamente i bellissimi capelli dorati della mia bambola
nuova.
-
Che bella bambola.. – disse guardandomi con occhi
sognanti e con le mani unite davanti al viso.
-
È nuova – aggiunsi stringendola tra le
braccia come se fosse il mio tesoro più caro.
-
Ti va di giocare insieme? – propose salendo le
scale in ferro ci separavano e mostrandomi i suoi dolcissimi e
speranzosi occhi verdi.
Rimasi un attimo a
guardarla e quasi dissi no, quando vidi stretta nella sua manina
paffuta un’altra bambola di pezza.
-
Tu con la tua e io con la mia però,
perché non voglio che la rompi – accordai dandole
la mano come se fosse un patto tra grandi.
Tutto il pomeriggio
giocammo insieme e così fu il giorno seguente e il giorno
dopo ancora.
Fino a che un mattino
apparentemente come tutti gli altri, lei come di consueto
bussò con il suo pugnetto rosa alla portafinestra del mio
terrazzo e impudente guardò dentro per invitarmi a giocare
ancora con lei.
Non ricordo la dinamica
precisa, ma mia madre era particolarmente arrabbiata quella
mattina,così aveva aperto la porta e aveva trascinato con
occhi cattivi Mya dentro casa.
Senza contare i miei
occhi azzurrini che preoccupati osservavano la scena, era balzata
addosso alla mia unica amica e brandendo dei lunghi denti luccicanti
l’aveva morsa tante volte fino a sporcare tutto di sangue.
Allora aveva smesso,
lasciando quel corpicino tenero sul pavimento.
Mya era lì,
mi guardava con i suoi bellissimi occhioni versi, mi tendeva la mano
spaventata e stringeva la sua bambola di pezza nell’altra.
Mi coprii il viso con le
manine pallide e scossi la testa talmente forte da pensare che mi si
staccasse dal collo.
Allora mia madre si
avvicinò e guardando i miei occhi adesso vuoti come il
ghiaccio mi mise tra le mani il gioco prediletto mi Mya.
-
Tieni piccola, questa è tua adesso –
Sgranai gli occhi ed
urlando scappai nella mia camera.
Da quel giorno i
bellissimi occhi verdi della mia unica amica mi apparvero in sogno ogni
notte ricordandomi quanto fosse terribile la mia maledizione.
Da quel giorno non ero
più una bambina..
Dio mio perché mi hai maledetta così? Cosa
può aver fatto un’innocente bambina per meritarsi
la tua condanna? Cosa?
Singhiozzai disperata trascinandomi sul primo scalino e rannicchiandomi
su di esso; quindi abbandonai le gambe deboli e scomposte sulla
scalinata e strinsi con una mano il camice sterile
all’altezza del petto.
Inizia a tremare mentre laceranti lacrime roventi mi solcavano le
guancie pallide, inondando sempre più copiose i miei occhi
vitrei e scivolando a bagnare salate il mio petto.
Se solo Kaname mi avesse amata, se solo la sua passione non fosse stata
solo tale, se solo mi avesse mai guardata come guardava Yuki ogni volta.
Mi strinsi le spalle chiudendomi in un solitario abbraccio e pregai che
il cuore smettesse di battere così dolorosamente, che mi
abbandonasse sola in quelle scale buie, che smettesse di scandire gli
istanti pietosi della mia vita nel suo rintocco incombente.
Kaname mi aveva permesso di vivere e così facendo mi aveva
solo privata del sollievo della morte.
Era la mia salvezza e la mia condanna.
La fonte del mio amore e del mio odio.
Cercai di ricordare l’istante in cui i miei sentimenti per
lui si erano tramutati in amore, l’istante in cui avevo
capito di amare incondizionatamente un vampiro, ma ricordare era
difficile e doloroso perché ricordare significava provare
quelle sensazioni di nuovo.
Ancora una volta avevo
tentato di fuggire da quella gabbia dorata e ancora una volta il mio
tentativo era fallito.
Kaname mi aveva sorpresa
sulla soglia del portone di uscite e con il suo sguardo serio e pacato
mi aveva fermata.
-
Capricciosa Tisha, quante volte disubbidirai ai miei ordini?
–
-
Quante ne sarà necessario per uscire da questa
tomba! – affermando queste parole mi lanciai verso la porta
in un altro disperato tentativo di fuga.
-
Tisha! – esclamò prendendomi pere la
vita e caricandomi su una spalla.
-
Sono mesi che non vedo la luce del sole! Mesi che sento solo
puzza di vampiro! Mesi che mi affaccio a finestre dipinte!
–protestai scalciando e graffiandogli le spalle con le mie
deboli unghie.
Inaspettatamente mi
posò a terra e mi guardò in viso lasciando
apparire un’espressione dolce in mezzo alla sua maschera di
freddezza.
-
Allora va a cambiarti, ti attendo all’esterno
–
E per la prima volta
aprì davanti ai miei occhi di ghiaccio la porta
d’ingresso e lasciò che la luce diurna mi
inondasse, che il vento mi scompigliasse i capelli corvini, che
l’aria pulita filtrasse nei miei polmoni.
Allora lo guardai per la
prima volta veramente.
Ricordo ancora quanto la
sua bellezza mi avesse stretto il cuore e quanto il suo viso sereno mi
avesse riscaldato le membra.
Quella era la prima volta in cui avevo provato gratitudine per un
vampiro.
Da quel giorno in aventi la porta della mia prigione dorata si era
aperta ogni volta che ne avessi sentito il bisogno, tanto cordialmente
da farmi illudere sui sentimenti del Sanguepuro.
E proprio così, giorno dopo giorno mi innamorai di lui,
della sua dolcezza, della sua umanità ed arrivai a pensare
che i suoi morsi fossero amore, che le notti di sesso rovente fossero
l’apice dei nostri sentimenti, fino a che un giorno le mie
futili ed incoscienti speranze mi crollarono addosso.
Ero felice.
Ero innamorata.
Ero appagata.
Non mi importava di
sentirmi debole e spossata, non mi importava di avere freddo, non mi
importava perché ero con lui.
Quella notte stranamente
non ero affatto stanca, così mi piegai su di lui e osservai
il suo viso elegante ed altero accarezzandone i lineamenti con la punta
delle dita.
Arrivai a sfiorare con i
polpastrelli le sue labbra sottili che tanto ardenti avevano lambito le
mie poco prima.
-
Yuki – sussurrò stringendomi la mano e
spalancando d’improvviso i suoi occhi amaranto.
Rimasi senza fiato.
Dolore. Stizza. Gelosia.
Chi era Yuki?
Cos’era per lui? Cos’ero io per lui?
Da quel giorno ricomincia ad odiare i vampiri.
Ad odiare ed amare insieme Kaname.
E per quanto lo odiassi, il mio amore era più forte, per
quanto mi facesse male le mie illusioni erano più
convincenti.
Amore.
Odio.
Odi et Amo.
Eccomi! Dovrei
essere stata piuttosto veloce… se i vostri commenti sono
arrivati in tempo ;) Comunque volevo precisare che il titolo del
capitolo viene dalla raccolta dei carmini di Catullo. Solo che da
quanto l’ho letto ho preso spunto per questo capitolo
quindi.. ho voluto dargli il suo stesso titolo.
Beeene.. che ne
pensate? Devo dire che personalmente questo capitolo mette molta
tristezza..e pensare che l’ho scritto io xD.. Comunque.. non
mi sembra male. Voi che dite?
Allora.. Non so
quanti giorni sono passati da quanto ho scritto questo capitolo.. ma
credo di averlo fatto il giorno dopo di quello precedente.. Ho
aspettato un po’ di commenti ma dato che non ne arrivano
più credo di dover postare almeno questo capitolo per i
pochi che ancora continuano a farlo! Sperando che la causa delle poche
recensioni sia il mio capitolo stesso.. ma dato che ritengo che questo
sia decisamente migliore credo proprio che la prossima volta
sarò capace di attendere anche due mesi xD
Comunque passiamo
ai ringraziamenti delle sante donne che hanno commentato ;)
Ringraziamenti:
Lulosky: ahaha..
beh.. diciamo che Kuran manipolatore mi piace.. diciamo che mi piace
porlo come su un piedistallo rispetto agli altri.. che considera tutte
fecce tranne ovviamente la sua amata Yuki.. (Adesso mi sto attrezzando
x avere i manga di Vampire Knight xk ho saputo che poi lui cambia.. e
anke lei..quindi voglio informarmi meglio) Coomunque.. sarò
strana ma x qsto mi piace Kaname! ;) Perché sembra
così irraggiungibile.. Ok ok.. adesso basta.. Passiamo
oltre.. per la ShikixRima.. ci vorranno almeno un altro paio di
capitoli anche se ti assicuro che sono già pronti e a mio
parere molto interessanti.. forse più di un capitolo
dedicato alla fantomatica coppia..
Per il resto ho
intenzione di giocare su questo triangolo.. anzi no.. quadrato amoroso
per un bel po’.. (oddio con Yuki si direbbe quasi pentagono..
e se contiamo pure Ruka e Rima.. vabbè facciamo finta di
nulla xD) Ancora non so come far finire il tutto.. leggendo fic e
ruolando su fb credo di non detestare più così
tanto Zero.. quindi.. chissà cosa mi verrà in
mente.. Bene bene.. voglio sapere cosa ne pensi di questo
capitolo assolutamente ;) mi raccomando! (altrimenti niente ShikixRima
u.u La tolgo dalla lista dei capitoli u.uxD ovviamente scherzo. .ma nn
si sa mai..xD)
Giulietta24:
eehe.. sì Giuly-chan.. i nostri commenti sulla carne
vampiresca in esposizione mi sono mancati da morire! Infatti proprio
per te e le altre che hanno commentato ho deciso di postare in fretta
ignorando le poche recensione.. Soprattutto perché credo che
questo capitolo sia particolare rispetto agli altri.. e degno di
più riguardo.. (sempre secondo il mio parere) per il
“sé stesso” grazie mi hai tolto il
dubbio xD sono anni che mi dico.. sé è
l’abbreviazione di se stesso.. quindi va senza accento..
però non sono mai troppo sicura e non so come mai ce lo
rimetto sempre.. quindi GRAZIE! ;) Da adesso in poi non lo
metterò più.. e se lo metterò
sarà distrazione.. ;) ..
Per quanto
riguarda il resto.. che dire.. Kaname lo adoro così..
stronzo.. crudele.. e bastardo come solo un vampiro può
essere! Mi dispiace ma ce lo vedo proprio così.. anche
perché non si è mai fatto scrupoli a manipolare
gli altri.. quindi perché non farlo anche con Tisha?
Personalmente.. questi ricordi mi piacciono molto.. quindi.. fammi
sapere! Sai.. poi i prossimi 2 capitoli.. saranno niente male.. da
quello che mi ricordo (3 mesi fa) quando l’ho scritti.. poi
chi lo sa..
Prometto che a
breve mi metto a scrivere.. sperando che i commenti siano sufficienti
per aggiornare ;) altrimenti lo faccio solo per te e le altre
tesora ;) ma soprattutto per te xk nn ti piace aspettare ;) ..
Mi raccomando
dammi un parere! ;)
Heart: Ecco
l’aggiornamento.. eh sì Kaname piace da morire
anche a me.. Anche se personalmente credo che il capitolo scorso non
sia uno dei migliori.. Comunque.. Che ne dici di questo?
Argentea
Michaelis: ahaha sul fatto di mia madre.. sono sempre più
shokkata.. mah.. non mi trovo risposta..
Per il capitolo
scorso.. beh.. grazie per i commenti ma eccetto la presenza di Kaname
l’ho trovato piuttosto povero e un po’ pesante.. ma
volevo farlo così proprio per caratterizzare
Kuran.. Insomma spero si senta almeno un po’ di
differenza da quando il capitolo è narrato da Yuki a quanto
è narrato da Kaname.. Almeno spero! ;)
In ogni caso
concordo con te nella gnoccaggine del Sanguepuro (e del maggiordomo
ovviamente.. xD.. anke se.. ci metterei pure Byakuya di Bleach.. e
tanti altri.. ma passiamo avanti o mi partono gli ormoni…)
Grande girata hai
un futuro come regista! xD.. comunque.. Se vuoi faccio vedere io a Rima
come si bacia Shiki u.u.. xD.. Mi posso sacrificare xD..
Comunque salutami
il ghiacciolo di Sesshy e quel cucciolo scorbutico di vegeta xD..
Mi raccomando
fammi sapere!
P.s. la scrittura
va meglio?
GRAZIE A TUTTI!
Baciotti, AnaNeko94
|
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Capitolo 22 *** La pesantezza del rimorso ***
La
pesantezza del rimorso.
Un rantolo ferito.
Il rumore di un corpo che cade.
Mi alzai dal pavimento mentre delle gocce residue mi scivolarono sul
volto, dunque mi sistemai l’asciugamano attorno al collo e
abbottonai i pantaloni in maniera più consona.
Lentamente uscii dalla stanza, trascinando le gambe e altrettanto
pigramente mi affacciai al bordo della scalata.
Una morsa mi strinse il cuore.
Lei era lì, rannicchiata sugli scalini della gradinata.
Il viso pallido, il camice bianco, i capelli scomposti.
Senza pensare mi avvicinai velocemente a lei abbandonando in un istante
la pigrizia e attirando con i miei passi l’attenzione dei
suoi suggestivi occhi di ghiaccio.
- Zero – sussurrò
fissandomi con il fiato spezzato.
- Cosa ci fai qui? – domandai
premuroso accarezzandole il viso smunto.
Osservai con la coda dell’occhio il suo braccio abbandonato
su un fianco dal quale spiccava il segno livido di una flebo strappata.
- Hai perso troppo sangue – le
feci notare prendendola tra le braccia.
- Anche tu mi tradirai vero? Anche tu
vuoi solo il mio sangue, non è così? –
Poggiò il viso sul mio petto diafano e ancora umido per la
doccia appena fatta, cercando di nascondere la tristezza che traboccava
dai suoi occhi.
Alle sue parole capii che lei aveva capito.
Un pesante senso di colpa mi attanagliò l’animo,
causato dalla consapevolezza di averla delusa.
Io che avevo sempre disprezzato i vampiri, io che li avevo sempre
accusati per la loro bestialità, io che sarei morto pur di
non emularli, alla fine avevo tradito me stesso.
Avevo attaccato Yuki, per rabbia, per gelosia, per sete.
L’avevo fatto davanti agli occhi di Tisha.
- Come mia madre, come Kaname.. siete
tutti della stessa pasta – mi accusò senza
scollare la fronte dal mio petto.
- Sono imperdonabile, sono.. sporca..
– singhiozzò aggrappandosi con le unghie alle mie
spalle.
- Tu non hai colpa, sei un cucciolo di
purezza avvolto dal peccato, ma il peccato non è parte di te
–
- Io non.. sono riuscita a fermarlo, non
ho voluto farlo, io volevo che continuasse.. io sono piena di colpe
–
Rimasi in silenzio mentre un grugnito geloso sibilò dalle
mie labbra.
Lei e Kuran avevano veramente fatto la cosa più
imperdonabile e quello di cui avevo bisogno di illudermi era che lei
non avesse avuto altra scelta.
Invece un certo margine l’aveva avuto, ma ero troppo
colpevole per biasimarla, troppo infuriato con me stesso per
arrabbiarmi anche con lei.
- Tu dici di non poter essere perdonata,
ma il più colpevole tra noi due non sei tu. Io mi ero
promesso.. –
Mi mise un dito tremante sulle labbra chetando le mie parole sofferenti
e incontrando con i suoi cristalli vitrei i miei colpevoli occhi color
malva.
- Lo so, volevi proteggermi, ma non
è colpa tua, sei solo arrivato troppo tardi.. tu
non hai peccato, tu hai resistito –biascicò
chiudendo le palpebre.
Lei credeva che io fossi innocente, non aveva visto nulla, non aveva
saputo di Yuki.
Le accarezzai i boccoli scomposti ai lati del viso e sentii la
colpevole realtà puntellare nella mia coscienza.
Ero stato quasi sollevato quando l’avevo vista venire a
cercarmi nonostante la bestialità delle mie azioni e invece
scoprire che non era stato così era come se un macigno
avesse improvvisamente iniziato a gravare sul mio petto.
Cosa avrei dovuto fare? dovevo confessare le mie colpe?
Eppure adesso era così debole, fragile e spaventata che la
verità le sarebbe stata troppo dolorosa.
Dunque la condussi all’apice della scalinata e rimanendo in
religioso silenzio la portai all’interno della mia stanza.
- Zero.. ho freddo.. tanto freddo
– asserì mentre le sue labbra tremavano febbrili
ad ogni parola e le sue mani pallide cercavano invano calore contro il
suo petto.
La adagiai sulle coperte umide sulle quali poco prima mi ero gettato,
quando una fitta di rimorso mi rammentò crudelmente quello
che stavo per farle.
Se le avessi succhiato solo un’altra goccia di sangue
probabilmente l’avrei uccisa e allora di sicuro non avrei mai
potuto trovare pace.
La coprii quanto più potessi fare, tentando di intiepidire
il suo corpo smorto ed esangue.
Le accarezzai la fronte madida di sudore notandola con sgomento fredda
come quella di un cadavere.
Il suo cuore palpitava appena, la pressione del suo sangue era debole e
affaticata, le sue palpebre erano cianotiche per l’eccessiva
presenza di capillari.
Quello non era il suo viso, sentivo la vita scivolarle via dalle membra
e abbandonarla al gelido abbraccio della morte senza che io potessi
alzare un solo dito per impedire quel processo.
- Cos’altro posso fare per te?
– sibilai pentendomi di non essere riuscito nemmeno a
proteggerla.
- Non saresti dovuta venire
qui, sei un incosciente – la rimproverai accarezzandole
ancora i capelli ondulati.
Lei mi presa la mano tra le sue e sbatté con dannata
lentezza le lunghissime ciglia nere.
- Mi basta che tu sia qui, che tu sia
l’unico vampiro che possa ancora chiamarsi umano –
Fui tentato di dirle che si stava solo illudendo e che colui che aveva
davanti era solo un mostro sanguinario, ma mi trattenni
nell’istante in cui i suoi occhi mi apparvero vuoti
e monocromi come il vetro.
- Tisha, TISHA! –
l’appellai disperatamente scuotendola per una spalla.
- Z-zero.. mi dispiace –
biascicò allentando la presa sulla mia mano.
- Per colpa di un vampiro sono nata, per
colpa di un vampiro sono sopravvissuta e per colpa di un vampiro devo
morire – aggiunse chiudendo le palpebre drammaticamente
fatalista.
Non potevo lasciarla morire, era venuta da me per essere aiutata, per
allontanarsi dalla bestia che l’aveva morsa e io non sapevo
far altro che guardarla spirare.
La mia logica era andata in tilt.
Provavo solo paura, rimorso, impotenza.
Cosa potevo fare?
Stava perendo, dissanguata dalla brama di un signore della notte.
- Non dire cazzate! Smettila di
arrenderti! La tua maledizione non è più
terribile della mia! Ma io sono qui a combattere contro il mondo
intero, io non mi arrendo! Ma ho bisogno che tu combatta insieme a me!
– la incitai sperando che da un momento all’altro
reagisse.
Ma ogni istante il suo corpo era sempre più spento e il suo
cuore sempre più lento a rintoccare i battiti.
Aveva bisogno di sangue e ne aveva bisogno adesso se volevo rivedere i
suoi occhi scettici accusarmi con il loro sarcasmo, se volevo perdermi
nella loro purezza quando mi apriva il suo cuore rendendomi partecipe
delle sue laceranti paure.
Poi nel panico un idea brillò nella mia mente.
E se avessi potuto donarle il mio sangue? Se la mia maledizione per una
volta potesse servire a qualcosa?
Sentivo i suoi battiti diminuire ancora attimo dopo attimo, sentivo la
vita scivolarle via, allora mi morsi con forza fino a riempirmi la
bocca di sangue e le afferrai il mento guardandola un istante negli
occhi per poi congiungere le nostre labbra in modo che il mio siero
scarlatto scivolasse dentro la sua gola.
Rimase inerme per lunghi attimi che pesanti la avvicinavano alla
signora dell’oltretomba, tuttavia proprio quando il suo
flebile ritmo cardiaco andava fermandosi il suo cuore iniziò
a reagire ed a pulsare con sempre più vigore.
Veemente mi afferrò le braccia con le unghie, mi
ribaltò con altrettanta foga sotto di lei e staccandosi
della mie labbra sporche di sangue mi osservò con occhi di
fuoco.
Rimasi incredulo di fronte alla sua immagine sparata tanto
repentinamente nei miei occhi color malva.
I canini sporgenti, gli occhi vermigli, un rivolo di sangue che le
sporcava il mento, l’aspetto immortale e di disumana bellezza.
Cosa avevo fatto?
Oramai credo di
essermi arresa.. i commenti sono diminuiti drasticamente
così come le letture.. Temo che la fic non stia affatto
migliorando, anzi.
Mi dispiace
davvero, non so che altro fare se non chiedermi di farmi capire dove
sbaglio per correggere, se anche voi lettori siete autori di qualche
fic saprete di certo quanto un commento anche se striminzito possa fare
piacere.
In ogni caso mi
sembra che il prossimo capitolo sia quello su Shiki e Rima, ha bisogno
di una revisione generale ma si può dire che sia pronto,
dopodiché vedrò cosa fare.. ho in
attesa di trascrizione altri 10 capitoli dopo di questo e vorrei farlo
in fretta, spero che essere più rapida migliori le cose.
Ringraziamenti:
Giulietta24: Ecco
qui l’aggiornamento, fresco fresco appositamente per te che
sei tanto impaziente ;).. Ultimamente la voglia di scrivere mi
è tornata.. anche se inizia a deprimersi x il calo dei
lettori e recensori, spero che in ogni caso sia come dici.. che prima o
poi ritornino ma ne ho qualche dubbio, comunque adesso non posso far
altro che aggiornare anche per chi come te ha seguito la fic
dall’inizio e vuole vederne la fine ;)
Sai un
po’ dispiace pure a me per Tisha.. e se la mia mente continua
a frullare così credo proprio che patirà ancora
per molto.. adesso si è avvicinata a Zero, ma ovviamente non
li lascerò insieme per molto.. sarebbe troppo facile.. ;)
Non so quanto farò lunga questa fic.. ma per adesso sembra
non avere fine.. anche perché non ho idea di cosa fare..
^^.. Chi lo sa.. per adesso.. ti lascio alla mutazione di Tisha.. anche
se la parte migliore forse viene tra un capitolo.. cioè..
non lo so dipende.. se sei una ShikixRima forse ti piacerà
anke il prossimo ^^..
Allora ci vediamo
presto;) Mi raccomando almeno tu non mi abbandonare ;)
Lulosky: Per
adesso ho rimediato solo il 12.. anche se ho scoperto che la fine
dell’anime coincide con il 10 quindi mi mancherebbe perlomeno
l’11.. adesso vedrò cosa fare..
Comunque.. se riesco batto al pc anche il capitolo ShikixRima e lo
posto in settimana.. però rileggendolo ieri ho visto che ci
sono molto cose da rivedere e sistemare.. quindi non ti assicuro niente
^^ .. eccetto che ovviamente più recensioni ci sono
più la mia voglia di scrivere aumenta.. dipende..
^^ ..
Comunque grazie
per i complimenti.. sono lieta di aver espresso bene i sentimenti di
Tisha.. sai quel capitolo mi stringe il cuore.. sia per la morte della
sua migliore amica. .sia anche per il cinismo di Kaname nei confronti
di lei.. comunque.. almeno c’è Zero che sembra
moolto attaccato a lei.. ma chissà.. per quanto le cose
resteranno così.. ;) alla prossima
Shioryinu: grazie
per la recensione sore ;).. sono contenta che la fic ti piaccia.. spero
che qsto capitolo si altrettanto piacevole ;).. a me non
dispiace.. forse un po’ troppo melodrammatico.. ma non me la
sono sentita di cambiarlo;) .. spero di aggiornare presto, grazie
ancora ;)
GRAZIE A TUTTI PER
LE RECENSIONI E LE LETTURE!
Baciotti, AnaNeko94
|
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Capitolo 23 *** L'idillio della complicità ***
L’idillio
della complicità.
Tisha Komori. Yuki Cross.
Le due umane dal sangue prelibato.
Le due prede più ambite tra le studentesse della Dayclass.
Ero stato allontanato dalla loro stanza da un autoritario ordine Kuran,
come se con esso volesse offuscare la propria colpevolezza in merito.
Eppure era innegabile che giorno dopo giorno un intreccio di celate
verità venisse sempre più allo scoperto.
Dagli sguardi di Ruka sembrava che, non solo Cross ma anche Komori
fosse una potenziale minaccia alla sua infatuazione, oltretutto la
reazione che aveva avuto Kaname alla mia vista non faceva altro che
infervorare i miei sospetti.
Tuttavia proprio non riuscivo a comprendere quale fosse il filo che
legasse tra di loro i destini di tutte queste persone.
Sempre che il filo fosse uno solo e non più di uno, magari
confusi ed attorcigliati insieme.
Immerso in quelle constatazioni, ero meccanicamente tornato al mio
dormitorio, sfruttando la notturna aria gelida per riprendere mano
nella mia razionalità e cancellare il bisogno di sangue che
mi aveva avvolto una volta entrato in quella stanza consunta di morte.
Avevo da poco sorpassato la porta della stanza quando avevo notato con
sollievo l’assenza di Ichijo, così mi sedetti sul
davanzale dell’enorme finestra centrale piegando un ginocchio
per appoggiare sul piano in marmo la pianta dello stesso piede e
lasciando l’altra gamba ciondoloni.
Finalmente persi lo sguardo nel cielo plumbeo che tanto amavo osservare.
Quanta oscurità, quanta poca nitidezza.
Quanto silenzio.
Il vento scivolò all’interno della mia camera
trascinando con sé, tra i densi aromi ferrosi di quella
notte, un soave profumo di lavanda.
Una mano fredda e gentile si poggiò allora sul mio
avambraccio lambendolo con tanta delicatezza da far sembrare quel
contatto impalpabile.
Rima Touya.
Era l’unica in quel momento di cui non disprezzassi la
presenza, avevo in qualche modo bisogno del suo composto silenzio e di
quel suo caratteristico muto appoggio.
Mi voltai verso di lei, osservando i suoi occhi color cobalto che
denotavano la presenza di un forte autocontrollo.
Non avevo bisogno di domandarle nulla, il suo sguardo pacato mi era
più che sufficiente.
- Senri dov’eri finito?
– domandò con un filo di voce sedendosi con un
movimento fluido ed elegante tra le mie gambe e fissando
anch’ella l’opacità della notte.
Per un attimo mi distrassi osservando la linea armoniosa del suo collo
sottile e parte della sua schiena lattea lasciata scoperta
dall’abito notturno.
Ricordai di doverle una risposta solo quando le sue dita sottili mi
sfiorarono la superficie della mano, allora ripensai a quello che avevo
visto e alla stuzzicante brezza che turbinava in
quell’esangue infermeria.
- All’inferno –
sussurrai catturandole la mano nella mia.
- E com’era? – mi
domandò solleticandomi involontariamente il viso con i suoi
crini dorati.
Presi un respiro gonfiandomi i polmoni del suo amabile aroma.
- Profumava di sangue -
mormorai ancora avvicinandomi con le zanne alla pelle nivea del suo
collo elegante.
Al richiamo del mio respirò lo osservai piegarsi scoprendo
con lentezza e velata sensualità il candore delicato della
sua barriera più fragile.
Le risalii un braccio incappando nella manica a ¾ del suo
aristocratico abito da camera e la sollevai per arrivare poco sotto
alla sua spalla.
Lei appoggiò completamente la schiena al mio petto mentre in
un muto accordo iniziai a lambire la superficie del suo collo con la
mia lingua umida.
L’ingente numero di pastiglie ematiche, i rimproveri del capo
dormitorio, la sete repressa, i corpi martoriati delle due guardiane
altro non avevano fatto che aizzare le mie brame di vampiro e quindi un
implacabile bisogno di sangue.
Solo un sospiro uscì dalle sue labbra quando dopo istanti
interminabili di attesa bruciante le avevo morso la porzione di collo
di fronte alle mie zanne per l’ennesima volta.
Il suo sangue aristocratico accarezzò piano la mia gola
trepidante, mentre una tempesta di sensazioni animali scalciava nella
mia mente.
Freddi, alteri, di sublime bellezza.
Vampiri che eleganti si cibavano l’uno del sangue
dell’altra, bestiali ma allo stesso tempo di eterna e
immobile complicità.
La sete era anche desiderio, il desiderio anche rispetto, il rispetto
anche amore.
Amore per la propria razza, per una casta di vampiri
dall’inestimabile potere, per una compagna che nel silenzio
appagava le mie domande.
Mi appoggiò una mano sulla guancia coperta dai miei capelli
color ruggine e, facendo scivolare le dita fino alla nuca,mi
attirò verso di sé in quel lussurioso contatto
idilliaco.
Un fiume di parole mai pronunciate fluì nella mia gola
zampillando al mio interno fino ad urlare nelle mie vene ed una ad una
le ascoltai con attenzione mentre la sete non era più sete.
Eravamo vampiri, non umani ma nemmeno bestie.
Passione e peccato scorrevano nel nostro corpo.
Eravamo i signori della notte, gli schiavi dell’inferno, i
figli di satana.
Né io né Rima, né chiunque altro
potesse davvero reputarsi un vampiro era stato mai umano.
Le nostre sensazione era centuplicate, i nostri capricci
erano voglie incontrollabili.
Eppure vi era una cosa che non ci rendeva animali.
Il nostro aspetto era infatti sublimemente divino, eravamo eterni
boccioli di bellezza.
Un anno era un secondo, un decennio un minuto, un centennio
un’ora.
Eravamo eterni ed eternamente dannati.
Peccatori per tutta l’eternità.
Demoni terreni dall’aspetto immutabile.
Con la lentezza e l’intensità propria alla mia
specie dissetai la mia brama, mentre il controllo e la pazzia si
scontravano nella mia anima alimentati dal sangue di quella paramente
divina compagna.
Estrassi i canini, allentai la presa sulla sua spalla e misi a fuoco
l’immagine della stanza.
Fermarsi era la cosa più difficile, come arrestare un treno
in piena corsa.
Il sangue ancora pulsava nelle mie arterie, la mente era ancora
accecata dal sublime piacere, gli occhi ancora brillavano del colore
delle fiamme.
Socchiusi chi gli occhi annusando quell’aroma di peccato.
Scesi dal davanzale e accolsi Rima tra le mie braccia.
Era più fredda di quanto mi ricordassi che fosse, ma la
freddezza non deturpava affatto quell’idillio di eleganza
anzi non faceva altro che conferirvi ulteriore silenziosa perfezione.
La poggiai sulle coperte setose del mio letto e lasciai che leggiadra
piegasse appena le lenzuola con il suo trascurabile peso.
Per un attimo pensai all’immagine contraria di Komori, al suo
corpo umano che affondava tra i cuscini, al calore prorompente del suo
essere tanto diverso dal nostro.
Accarezzai senza alcuna malizia una gamba sinuosa e scoperta
di Rima quindi la osservai negli occhi per niente stupito
dell’invariabilità quasi monotona del suo sguardo.
Mi piegai su di lei quanto occorreva per toglierle alcuni capelli
dispettosi dall’ovale perfetto del suo viso.
Mi poggiò allora entrambe le mani sulle braccia e mi
guardò come se riuscisse a penetrarmi fin in fondo
all’anima con la sola cromatura cobaltina dei suoi occhi.
Il silenzio era perfezione, le perfezione immutabilità.
Ma l’immutabilità era ripetitiva, quindi era anche
noia.
Noia di un’esistenza eterna.
Noia di una troppo longeva vita mai vissuta.
Mi avvicinai al suo collo e, baciando con estrema lentezza il segno del
mio morso, ripulii la pelle con accurata precisione.
Alzai dunque gli occhi sul suo viso niveo e tentai di legarmi
a lei nell’intimo contatto di un bacio quando un nuovo
profumo di sangue graffiò l’aria sbattendo contro
le mie narici.
Non era tanto prelibato come gli altri due, era più sporco
ed impuro, ma ogni istante che passava era sempre più
copioso.
Cosa accadeva quella notte? Quanto sangue stava venendo versato? Quante
vittime sarebbero state massacrate?
Impregnato al primo odore, un altro aroma venne trasportato dal vento.
Un odore strano e mai annusato prima.
Mi alzai dalla superficie morbida del mio letto, mentre la stessa Rima
si sedeva osservandosi intorno con aria perplessa.
La guardai negli occhi senza pronunciare alcuna parola e balza
giù dalla finestra aperta.
Qualcosa mi diceva che dovevo uscire a vedere.
D’improvviso un brivido gelido mi percorse la schiena come se
un’arma antivampiro mi fosse stata puntata alla nuca.
Il mio istinto mi intimò di stare in allerta.
Quel profumo era profumo di morte.
Allora.. questa
sarebbe la ShikixRima… spero vi sia piaciuta..
l’ho cambiata tante volte.. e mai mi ha soddisfatta a pieno..
Direi che ho osato un
bel po’.. sono partita dal presupposto che loro si
scambiassero sangue già da tempo, che il loro legame fosse
in qualche modo già ben istaurato.. ma questo lo sapete
già..
Mi spiace per aver
interrotto qualcosa più intimo del bacio ma ho dovuto far in
modo che questo capitolo non fosse solo un extra e quindi
l’ho collegato agli altri usando la parte finale.
Inoltre ho iniziato a
fare un paragone anche se marginale tra Rima e Tisha.
Un’umana e una vampira.
Anche se forse tanto
umana.. mah.. chissà.. su questo dovrete aspettare il
prossimo capitolo ^^
Un’altra
cosa sono soddisfatta dell’aumento di commenti ^^ Mi fa molto
piacere, diciamo che adesso sono un numero accettabile almeno per non
deprimersi ;)
Scusate se ho postato
con un po’ di ritardo ma la scuola è sempre la
scuola e non h avuto tempo, o almeno quando l’avevo non avevo
voglia e questo capitolo necessitava di una bella revisionata ;)
Spero di aver
accontentato voi lettori almeno un po’ ^^..
Credo che dopo..
Shiki si interesserà alla guardiana (ancora non lo so quindi
non temete troppo) .. quindi credo che questa sia la ShikixRima
più in un certo senso intensa.. però chi lo sa..
è tutto da vedere.
Ringraziamenti:
Shioryinu: ^\\\^ eh..
addirittura più fantastica che tu abbia mai letto.. mi fai
arrossire.. comunque sono felice che quel genere ti piaccia..
perché altrimenti la mia fic non ti sembrerebbe un
granchè dato che è caratterizzata proprio da uno
stile “melodrammatico”.. piuttosto che ne
dici di questo capitolo qui?
Kin Youruichi: Un
ringraziamento speciale direi che va proprio a te, per essere nuova in
questo angolo dedicato ai miei “recensisti” ;)..
Allora cominciamo.. intanto beh direi che hai centrato il mio stile..
purtroppo mi attirano molto questo genere di fic come si suol dire
malinconiche e “melodrammatiche”, e forse hai
ragione dicendo questo può essere considerato un punto a
svantaggio dato che non tutti hanno voglia di leggere qualcosa che li
rattristi. Oltretutto spesso uso un lessico ricercato e delle frasi
pesanti che di certo non aiutano a rendere
“piacevole” la lettura di queste vicende. Comunque
tranquilla non mi demoralizzerò, fino a che ci
sarà ancora qualcuno che crede in me. Voglio almeno una
volta in vita mia portare a termine qualcosa e voglio che sia questa
fic. È una sfida con me stessa ;).. Non avevo mai scritto
così a lungo, nella stesura cartacea sono arrivata al
33esimo capitolo mi sembra ^^’’ (eh
sì perché io scrivo a scuola durante le lezioni e
a casa rielaboro e ricopio ^^ questo spiega perché durante
il periodo estivo non ho fatto nulla).
Comunque..
Tisha vampira? Chissà se lo sia davvero o meglio
chissà cosa abbia veramente combinato Zero! Tutto sta nel
leggere i prossimi capitoli che spero di postare a breve!
Per quanto riguarda
il pairing ancora non ho deciso come sviluppare l’intreccio
amoroso.. per adesso lascio questo
triangolo-quadrato..ç_ç ma perché
tutti i figoni a Komori??? Anche io li voglio!
E anche io provo un
certo “disprezzo” per Yuki, ma solo la Yuki che
dipingo io ^^’’
Un’altra
cosa poi ti lascio, perché non posti qualcosa? Mi piacerebbe
leggerla ^^
Allora.. spero di
ritrovarmi a rispondere ad un’altra tua recensione ^^
Grazie di cuore ;)
Yumekiryuu: oggi
volete proprio farmi arrossire ^^ comunque grazie tante ^^ a te e alla
tua amica ^^ Spero che la tua connessione migliori, mi spiace sentire
così poco spesso i tuoi pareri ^^ Spero di leggere la tua
fic al più presto.. sai che anche a me piace il tuo modo di
scrivere, mi raccomando!
Giulietta24: Ceeerto!
Mi occuperò fino alla fine di voi miei amati sostenitori! ;)
Non ho intenzione di abbandonarvi tranquilla! ;) Spero di continuare a
farti leggere i miei capitoli ancora per un bel po’.. ^^
Comunque.. anche io
la invidio T_T ha una fortuna sfacciata.. (oddio non la chiamerei
proprio fortunata la sua vita.. però.. )
Tutta quella carne..
per una sola persona.. non è proprio giusto!
Devi ricordarmi di
premiarti per la tua costanza nel recensire ^^
Ps.
Com’è andato il romix? Hai fatto cosplay? Anche io
volevo andarci.. ma non ho potuto.. spero di riuscirci il prossimo
anno.. ^^
Lulosky: eccolo!!!
Finalmente il capitolo promesso.. che ne dici? Sono stata cattiva a
separarli alla fine? E.. chissà ora che succederà
con Komori.. La vicenda è entrata in un punto
cruciale.. dato che la verità su Tisha sta per emergere.. ma
forse scompiglierò ancora una volta le carte.. e
chissà.. per adesso mi limiterò ad allontanare
Komori da Zero.. e nel frattempo.. chissà cosa potrei
inventarmi.. ^^ Non voglio incuriosirti troppo.. comunque mi raccomando
dimmi qualcosa su questo capitolo.. ci tengo ^^ dato che sei una di
quelle che l’ha atteso con più trepidazione..
insomma.. critica pure!!
Ovviamente grazie per
la tua recensione ^^
Argentea Michaelis:
ahahah partendo dalla fine concordo con l’affermazione su
Sebastian ^^
Poi.. eh bravi Kaname
e Yuki u.u.. zozzoni.. eh eh..
Comunque ho in mente
un bel po’ di idee ^^.. e non vedo l’ora di
metterle in atto.. o meglio.. metterle su carta ^^…
Per il resto..
allora.. ho riletto la parte in cui si rivolga a Dio.. e per
quanto io sia poco credente.. credo che quella piccola invocazione non
ci stia male.. (personalmente quando mi succede qualcosa di
brutto.. e non parlo di cazzate.. ma di cose serie che per ora nn mi va
di raccontare.. una cosa del genere mi esce spontanea) .. spero di non
offendere i non credenti.. o coloro che seguono un’altra
religione.. diciamo che lho considerato come modo di dire.. per l fatto
che si comporti da vittima.. direi che lo fa perché lo
è.. Kaname l’ha usata. .non
c’è scappatoia… e sua madre le ha
ucciso la migliore amica.. quindi.. direi che non sono disperazioni
infondate.. Poi per quel che riguarda il modo in cui si rivolge quasi
disperatamente a Zero.. come se anche lui la stesse per lasciare..
direi che.. in un momento di simile sconforto ci sta.. e ho dovuto
farlo per far illudere Zero che lei sapesse di lui e Yuki..
Poi.. per quanto
riguarda il commento su Kiryu.. lui è un depresso cronico..
ed è indiscutibilmente tormentato dai rimorsi e dalla sete..
oltre il fatto che ha veramente compiuto un atto imperdonabile..
Insomma spero di aver
chiarito il perché ho trattato i capitoli in quella maniera
^^ comunque grazie per i commenti e le critiche.. spero che questo
capitolo sia un po’ migliore ^^
GRAZIE A TUTTI PER I
COMMENTI E LE LETTURE!
Baciotti, AnaNeko94
|
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Capitolo 24 *** La follia della maledizione ***
La
follia della maledizione.
Non potevo credere che quella fosse Tisha.
Non poteva essere lei.
Non questo vampiro che avevo di fronte.
L’avevo vista piantarmi rabbiosa gli artigli esageratamente
più lunghi nelle braccia e con una forza che non credevo
appartenerle bloccarmi sotto di sé.
Ringhiava e ansimava come una belva incontrollata, non diversa da me
quando perdevo il controllo.
Quella era la sua reazione al mio sangue?
La osservai in un misto di sconcerto ed eccitazione.
Aveva le guance increspate in un macabro ghigno, il petto che si alzava
e abbassava in modo febbrile, i battiti cardiaci che scalciavano come
un cavallo imbizzarrito.
I capelli lucenti le circondavano ribelli e demoniaci il viso, la pelle
riluceva diafana in un superbo splendore e i suoi occhi,
così dannati e stupendi, ardevano incastonati tra le sue
ciglia lunghissime.
Rimasi immobile di fronte a quel cambiamento, mentre lei si
portò entrambe le mani al collo del camice sterile e con uno
strattone lo squarciò per buona parte liberandosi da quella
gabbia asfissiante.
Piantai allora gli occhi su di lei con sconcerto e osservai affamato il
suo seno scoperto sul quale colava un rivolo del mio sangue.
Una morsa mi strinse la gola facendo pulsare la mia vista.
Improvvisamente le sue mani artigliate si gettarono sul mio petto e
voraci lo graffiarono in profondità fino a macchiarsi di un
rosso vermiglio.
Frenetica si portò i palmi alla bocca per leccarli con
cupidigia ed assaporare animalescamente il mio siero scarlatto; senza
darmi il tempo di realizzare si gettò allora sul mio torace
martoriato e affondò famelica le zanne in esso.
Gemetti di dolore mentre incontrollata mi graffiò buona
parte delle braccia e insoddisfatta dal morso si staccò dal
mio petto per azzannare con violenza la mia spalla.
Gemetti ancora al sentire le sue zanne lacerare bestiali i miei muscoli
tesi.
Sentivo dolore, non piacere.
Il mio corpo non si rigenerava sotto i suoi squarci.
Cos’era lei?
Era davvero un vampiro?
Dopo un attimo di sbigottimento la spinsi via con un colpo di reni,
mentre brutale mi strappava il pezzo di carne che aveva ancora tra i
denti e si schiantava contro la parete nivea.
Mi passai gemendo una mano sul braccio sanguinante imbrattandola in
modo lugubre.
Un paio di morse mi attanagliarono la gola al sentire quel profumo
ferroso mentre le ferite si sommavano alla mia sete e la ragione andava
a farsi benedire.
Era questa la sua maledizione? Era questo il motivo per cui voleva
morire?
Senza dare ossigeno al cervello, la rabbia agì da padrona e
furibondo mi lanciai su di lei con le fauci sguainate.
I nostri ringhi si infransero l’uno sulle labbra
dell’altra, i corpi cozzarono e si spintonarono in una lotta
violenta, i nostri sguardi si uccisero nel tempo di un istante.
Rosso nel rosso.
Le anime di due peccatori che si fronteggiano nella notte, animate solo
dal desiderio di sangue.
Cosa rimaneva della nostra voglia di resistere?
Cosa rimaneva della purezza del nostro animo?
Nulla. Assolutamente nulla.
Tentai di morderla nella mascella quando con una ginocchiata mi
strappò il fiato dalla gola e mi fece raggomitolare su me
stesso.
Sentii l’emorragia espandersi nel mio addome e bloccarmi il
fiato fino a farmi soffocare.
Non mi aspettavo tanta forza, né tanta violenza da parete
sua e anche se la ragione era offuscata dall’ira animale non
sarei mai stato in grado di colpirla veramente.
Come potevo ferirla?
Caddi a terra spinto da un calcio rabbioso della ragazza che mi fece
capitolare contro lo spigolo sporgente del mio armadio.
I lamenti di dolore faticavano ad uscire tanto erano sottomessi al mio
respiro mancato.
Vidi i suoi artigli allungarsi ancora mentre minacciosa avanzava passo
dopo passo verso di me.
Mi tirai a sedere e cercai di tamponarmi la ferita con i palmi, allora
la guardai sentendo la vista annebbiarsi.
In un istante la sua mano artigliata mi trapassò il petto
conficcandosi poco sotto la mia spalla e lacerandomi brutalmente i
tessuti con cui venne a contatto.
Urlai di dolore sgranando gli occhi vermigli.
- T-tisha – balbettai sputando
un groppo di sangue denso.
La sentii estrarre con un movimento secco la mano, per poi leccarsi con
macabro gusto i polpastrelli insanguinati.
La porta alle sue spalle si spalancò con forza mentre una
spira scarlatta si insinuò all’interno della
stanza e avvolse repentina il corpo impazzito della guardiana.
Con fatica misi a fuoco la figura appena entrata: i capelli e
gli occhi dalle sfumature infernali, la pelle innaturalmente diafana,
la divisa di un pallore inequivocabile.
Un altro vampiro senza ombra di dubbio.
La ragazza iniziò a ringhiare ed a dimenarsi come un animale
selvatico in gabbia, con talmente tanta foga da graffiare il suo stesso
corpo.
Le fruste di sangue allora si strinsero più mortalmente
attorno alle sue braccia in modo da bloccarle i movimenti.
Il demone sembrò vacillare quando riconobbe in quella bestia
senza pace la figura di Tisha.
Per lo stupore allentò la stretta a tal punto da permetterle
di divincolarsi e lanciarsi vendicativa verso di lui.
Fece appena in tempo a farsi scudo con il braccio che la guardiana
impazzita glielo lacerò con gli artigli, dopo di che
tentò di perforargli con l’arto libero
l’addome scoperto ma improvvisamente, senza alcuna ragione
apparente, ricadde a terra contorcendosi per il dolore.
Urlò e si strinse la testa tra le mani come avvolta dagli
spasmi, per arrivare persino a lacerarsi le sue stesse braccia tanta la
sofferenza sembrava essere incontenibile.
Impietosito tesi una mano verso di lei ma un’altra figura
pallida me la scansò con autorità.
- Kiryu – tuonò
imperiosa la voce del capo dormitorio luna.
- Kuran – replicai con tono
stizzito.
- Shiki – appellò
l’altro ignorandomi con la stessa autorità usata
nei miei confronti.
A quel richiamo lo guardai mentre dolorante e sconcertato si reggeva il
braccio leso.
Anche la sua ferita non voleva saperne di guarire.
Fui attratto da un urlo più forte della ragazza che quasi
supplicante si aggrappò alla mia caviglia.
La guardai colpevole e feci per soccorrerla quando una forza
incontenibile mi scaraventò contro la parete opposta.
Le pupille di Kuran si restrinsero fino a divenire sottili come spilli,
allora la guardiana si attorcigliò su se stessa come un
ragno ferito.
Avrei voluto aiutarla ma non potevo nulla contro lo smisurato potere di
quel maledetto Sanguepuro.
- Kiryu, allontanati immediatamente da
lei, non permetterle di bere un’altra sola goccia del tuo
sangue – ordinò terribilmente serio ed
intransigente.
- Non avresti dovuto risvegliarla
–
Ci credete? Siamo
al 24esimo capitolo ^^
Ho atteso una
settimana per aggiornare ma, dato che rischio il linciaggio, meglio non
attendere oltre no?
Diciamo che da
questo punto la fic comincia a svoltare.. Le carte si mischiano
ancora.. e la trama inizia a sbrogliarsi mostrando a poco a poco tutte
le verità nascoste. Insomma, siamo al 24esimo capitolo,
credo che iniziate ad essere stanchi della solita solfa no? ;)
Col cartaceo sono
ad un punto morto ma credo di potervi assicurare altri 10 capitoli..
^^quindi non disperate.. nel tempo che li avrò pubblicati
tutti qualcosa mi sarà venuto in mente ^^
Ringraziamenti:
giulietta24: Grazie
per i complimenti sono contenta che lo ShikixRima sia venuto come
doveva ^^.. E.. sorry ancora per la parte finale ^^.. Povera coppietta
di succhiasangue.. Comunque.. qsto è quello che doveva
succedere.. prima o poi.. che faccia parte dei piani di Kuran? Chi lo
sa.. e poi..chissà cosa accadrà a Tisha.. e a
Zero.. (poverino le prende sempre xD) muahahah.. ti lascio con il fiato
sospeso.. ;)..
Lulosky: Spero di
aver risposto almeno a parte dei tuoi quesiti con questo capitolo ^^..
Beh.. le cose si fanno sempre più
drammatiche.. E’ intervenuto anche Kuran. Eh eh.. E
chissà se proprio a causa di questo Zero e Tisha non si
allontanino.. Mmm.. stasera sono in vena di rivelazioni..
Comunque sono
contenta che ti sia piaciuto.. dimmi di qsto ^^
Shioryinu: x
scrittura intendi il carattere oppure proprio lo stile?
Perché se è per il primo.. sto cercando di
postarlo più grande.. se è per il modo di
scrivere.. beh mi spiace.. ^^ Lo so utilizzo un lessico e una sintassi
un po’ pesantucci ed intricati.. Ma a me piacciono =(..
Comunque grazie di tutto ecco qui il capitolo!
Kin Youruichi:
eccoci qui ;).. Bene un ringraziamento speciale per aver fatto la
recensione più lunga e più rapida ^^..
Intanto per gli
errorini.. eh lo so.. soprattutto quelli di battitura.. oppure.. di
distrazione quando cambio i verbi o le parole e poi non correggo il
resto della frase.. mi capitano spesso =S.. Cerco di evitarli ma con
scarsi risultati.. spero mi perdonerai..
Pe quanto riguarda
quello che ha combinato Zero.. eccoti la risposta ^^ Beh.. diciamo un
bel casotto .. ^^..
Poi.. depravata
malinconica? xD.. ahaha mi piace xD.. ahahah.. Tranquilla anche io sono
piuttosto “fuori come un balcone” xD credimi ..
Comunque.. per
Kaname, dubito che proverà mai qualche minimo interesse per
Tisha, per lui credo che rimarrà sempre una pedina o se
vogliamo dire meglio “un’arma”..
Per Yuki, forse qui
possiamo fare qualcosa, ma.. il suo carattere non credo possa essere
rindrizzato più di tanto ^^
Per Zero..
chissà forse alla fine gli passerà.. forse no.
.questo non so dirlo con certezza ;)
Bene
bene… ultima cosa.. ti prometto che passerò a
leggere qualcosa non appena sarà possibile.. forse questo
weekend ^^ dato che c’è il ponte ^^..
RINGRAZIO TUTTI!
Baciotti, AnaNeko94
|
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Capitolo 25 *** Il risveglio di Yuki ***
Il risveglio
di Yuki.
Correre. Correre.
Correre.
Non potevo fermarmi,
anche se i polmoni bruciavano, anche se la gola era secca.
Ho paura.
I vampiri sono cattivi.
Sangue.
Vedevo tanto sangue,
macchie rosse dovunque.
Pianti, urla, grida,
morte.
- Kaname! – gridai spalancando
gli occhi e tirandomi a sedere.
Le gocce di sudore mi scivolarono sulla fronte, i brividi mi scossero
il corpo freddo e il respiro uscì affannoso dalle mie labbra.
Mi guardai intorno spaventata realizzando di essermi appena risvegliata
da un incubo raccapricciante.
- Piccola Yuki, sta tranquilla, era solo
un brutto sogno – mi tranquillizzò la voce calma e
amichevole del vicecapo dormitorio.
Lo guardai sfoggiare uno dei suoi abituali sorrisi solari e
costringermi con la stessa gentilezza a sdraiarmi ancora sul lettino
d’ospedale.
Mi guardai la flebo conficcata nel braccio, nel quale tubicino scorreva
del sangue scuro.
Che ci faccio qui?
Pensai con tutta me stessa alla situazione precedente, senza
però riuscire a ricordare nulla.
Sentivo così freddo e provavo così tanta paura da
non poter smettere di tremare senza alcun apparente logico motivo.
Allora osservai il ragazzo biondo seduto accanto alla mia branda e
cercai nei suoi occhi verde prato la risposta che la mia amnesia non mi
permetteva di ricordare.
- Dov’è Kaname?
– domandai desiderosa di sapere – e
dov’è Zero? – aggiunsi con lo stesso
tono.
- Sta tranquilla, stanno più
che bene –
Il suo dolce sorriso era disarmante, ma non potevo permettergli di
chetarmi con tanta facilità.
Non sono una bambina! Ho
il diritto di sapere!
Mi guardai intorno cercando nelle linee di quella stanza qualcosa che
stuzzicasse la mia memoria.
Un cupo istinto mi suggeriva di temere Zero, ma qualcos’altro
mi consigliava di andarlo a cercare come se avessi scoperto qualcosa di
terribile su di lui.
- Takuma cosa mi è successo?
– chiesi poggiandogli la mia mano sulla sua in un muto
incitamento.
- Riposati, sei molto stanca, Kaname ti
spiegherà tutto dopo il tuo risveglio –
cercò di sviare mentre metodico mi stendeva le mani
lungo i fianchi e mi accompagnava le spalle fino a far loro raggiungere
la superficie del letto.
Non trovando alcuna risposta nelle sue affermazioni cortesi cercai di
scavare nella mia memoria.
Ricordavo di aver inseguito Zero dentro alla cittadina ai piedi del
collegio fino a perdere le sue tracce e proprio una volta sola mi ero
sentita talmente in pericolo da ritrovarmi a scappare dai miei lontani
fantasmi.
Scappando ero incappata in un bambino, apparentemente tenero ed
impacciato, poi in realtà mostruoso e privo di alcuna
caratteristica umana.
Lui mi aveva attaccata con brutalità animale e sarei stata
spacciata se non fosse stato per Kaname.
Lui per l’ennesima volta era venuto a salvarmi e, come era
successo dieci anni prima, aveva spazzato via il mio aggressore.
Poi, con una dolcezza che non credevo appartenergli, mi aveva curata,
rassicurata e… quasi baciata.
Ricordandomi della presenza di Ichijo arrossii e mi portai una mano
alle labbra.
Le sfiorai delicatamente con i polpastrelli e cercai di ricordare ogni
minimo istante che avevo trascorso con lui.
- Va tutto bene Yuki? – mi
domandò Takuma notando il mio rossore e poggiandomi quindi
una mano sulla fronte per controllarne la temperatura.
- S-sì grazie, ero solo
sovrappensiero –
- Dovresti fare più
attenzione, sembra che tu abbia un valore inestimabile agli occhi di
Kaname – mi ammonì mantenendo però il
solito sorriso radioso.
- Lo credi davvero? –
- Non saprei, però sono anni
che ti dedica il suo tempo anche se sei, sì insomma,
un’umana –
Sorrisi ingenuamente a quelle parole.
- Adesso sarebbe meglio se tu non gli
disubbidissi e che quindi ti rimettessi a dormire –
tentò coprendomi fin sotto al mento.
Il suo sguardo dolce sembrò convincermi talmente tanto che
lo lasciai fare e socchiusi gli occhi, tuttavia proprio quando stavo
per cadere tra le braccia di Morfeo un paio di iridi scarlatte mi
balzarono alla mente.
Zero.
Ero ancora frastornata
dal contatto ravvicinato con Kaname che sognante mi trascinai per i
corridoi silenziosi del dormitorio addormentato.
Ero felice e delusa allo
stesso tempo.
Felice perché
le sue labbra avevano quasi sfiorato le mie.
Delusa perché
ancora venivo trattata come una bambina.
Improvvisamente un tonfo
mi fece tornare con i piedi per terra distogliendomi dai miei ingenui
pensieri di ragazzina innamorata.
Ricordandomi il mio
ruolo di disciplinare raggiunsi in fretta il luogo di origine di quel
suono.
Cosa poteva mai essere
accaduto?
La porta di una delle
camere del dormitorio era spalancata, probabilmente era stata aperta
con la forza.
Ma non fu quello che mi
atterrì, bensì ciò che mi attendeva
all’interno.
Brandelli di abiti,
macchie scure ovunque, il corpo di una ragazza su di un letto sfatto e
quello di un ragazzo chino su di lei con lo sfacciato intento di
morderla.
Presa dal panico mi
affrettai ad accendere la luce ma quello che vidi mi fece pentire di
non averla lasciata spenta.
Il ragazzo era Zero, la
ragazza Tisha.
Il cuore mi
rimbalzò nel petto.
-
Zero! Cos’hai fatto?! – strepitai
sconvolta, mentre i suoi occhi cremisi si puntarono su di me .
-
Zero.. tu sei.. un vampiro – balbettai ancora
più frastornata, mentre lui feroce fece di me la sua seconda
vittima.
I suoi denti mi ferirono
al collo facendomi urlare di dolore, allora la sua mano mi
tappò la bocca e tutto divenne nero.
Spalancai gli occhi alzandomi a sedere per lo sgomento.
Ero riuscita a ricordare.
- I-ichijo.. Zero.. è un
vampiro ? – domandai scioccata per il ricordo.
Lo vidi impallidire e, per la prima volta in vita mia, spegnere quel
suo brillante sorriso.
Ehm.. sì
non sono morta.. mi sono solo presa un periodo di pausa.. la colpa
direi che è di questo capitolo odioso..del quale non sono
mai soddisfatta.. in realtà è solo un punto di
passaggio per quelli successivi .. spero comunque sia di piacevole
lettura ^^
Kin Youruichi: mm..
beh intanto grazie per il commento ^^ .. per il resto direi che
iniziamo ad essere ad un punto cruciale della fic.. quindi.. il colpo
di scena era d’obbligo..
Il fatto che Tisha
sia irrimediabilmente innamorata di Kaname credo che sarà un
chiodo fisso per molto tempo.. anzi credo che il suo amore
nei suoi confronti non se ne andrà mai se non verso gli
ultimi capitoli..
Per il fatto
dell’atto crudele.. direi che.. forse hai azzeccato.. la
crudeltà di Kaname verrà fuori in uno dei
prossimi capitoli.. ma nn in modo così eclatante.. alla fine
lo dipingo più come subdolo macchinatore che come sadico..
quindi metto volentieri degli argini alla sua, chiamiamola
così, cattiveria..
Oltretutto la
figura di Yuki inizierà a diventare fondamentale da qui in
poi.. sia per quanto riguarda Kaname che anche per quanto riguarda
Zero, ma non voglio anticipare troppo ^^ grazie ancora ^^
Lulosky: ehh..direi
che di tempo me ne sono preso fin troppo.. e oltretutto ho esordito con
un capitolo che non appaga affatto alcuna curiosità..
infatti riprende argomenti vecchi solo per tirare in mezzo Yuki nel
seguito della storia.. purtroppo il suo intervento tra poco mi
sarà fondamentale e questo capitolo sebbene non mi piaccia
era necessario..
Ebbene
sì mia cara! Tisha.. è moolto particolare.. molto
più di quanto tu creda.. più in là
scoprirai anche molto di più.. se solo io riuscissi ad
aggiornare con più frequenza ^^’’.. per
il fatto che abbia ferito Shiki.. e Zero.. beh.. aspetta di vedere il
resto tra lei e Senri.. mm.. sto scrivendo delle belle cosucce tra loro
ultimamente.. ihih.. dai ti lascio sulle spine..
Dai.. preghiamo
solo che un miracolo mi istighi a scrivere al computer più
spesso e avrai le tue risposte ^^.. e.. ovviamente altre domande!
Gio__Chan:
figurati.. anche io passo dei periodi totalmente distante da EFP..
capita a tutti credo… ^^ non è un problema.. tu
piuttosto perdona me per i miei ritardi ^^
Prometto che
capirai continuando a leggere.. e il mistero piano piano
verrà alla luce..
Se riesco anche
domani provo a scrivere.. cercherò di trovare la voglia..
perché il tempo lo avrò anche troppo..
Ora lo picchia.. ma
chissà.. poi potrebbe anche.. no no.. meglio tacere va..
Concludo svelando
solo una piccola cosa: Yuki e Zero.. Tisha e Senri.. qualcosa
succederà.. ma poi le carte si mischieranno ancora..
muhahah.. ti lascio immaginare..
Giulietta24: mi
dispiace per il periodaccio e mi scuso per il mio ritardo
innanzitutto..
Poi.. devo dire che
condivido a pieno il tuo modo di vedere i vampiri.. la cosa che
più mi affascina di loro è proprio la loro parte
“oscura e peccatrice”.. il resto è solo
una favoletta da romanzo rosa.. non che mi dispiaccia.. ma il tutto va
amalgamato con la giusta dose..
Vediamo.. nn so
come mai ma ho voglia di svoltare e di mescolare le carte ancora.. non
mi piace la monotonia.. devo trovare il modo di confondere
l’intreccio amoroso.. Tisha e Zero sono stati fin troppo
vicini.. adesso c’è bisogno che si allontanino no?
Vabbè.. poi scoprirai.. ;)
Angelseyes81:
guarda chi si vede ^^ sono felicissima di leggerti tra i commenti ^^
oltretutto con una bella recensione di questa portata ^^ un vero
piacere leggerla ;) Scusa se questo capitolo non sarà molto
entusiasmante.. anzi.. è piuttosto di passaggio e riepilogo..
Comunque conto di
fornire capitoli migliori più avanti..
Per le imperfezioni
lo so.. ogni volta che mi capita di rileggerlo le trovo.. forse una
volta concluso procederò alla ricorrezione generale degli
errori di battitura e\o di distrazione ^^
Mentre per quanto
riguarda il passato in comune tra il Sanguepuro e la guardiana.. avrai
di che leggere più avanti.. nemmeno troppo ti posso
assicurare..
Sai, pure io adoro
questo amore disperato che prova Tisha nei suoi confronti..
è uno degli intrighi che preferisco di più..
perché è vero..sofferto e radicato.. molto
più intenso di ogni altro legame all’interno della
fic credo..
Per il
comportamento OOC di Kaname.. anche qui lo so.. ma mi piaceva troppo
usare la sua posizione di vampiro dal sangue puro per i miei scopi e
renderlo un po’ più crudele e subdolo di quanto in
realtà sia, mentre Zero mi andava bene così.. la
sua aria depressa e il suo odio per i vampiri si sposavano
perfettamente con la trama della fic.. ^^
Riguardo alle parti
della trama originale.. beh sì ce ne sono molte.. mi piace
giocarci ed inserirle a mio piacimento nei punti che ritengo
più opportuni.. spesso, non so se hai fatto caso, utilizzo
frasi dell’anime.. soprattutto per Yuki..
L’ultima
cosa.. per quanto riguarda Shiki e Tisha.. ti assicuro che sarai
accontentata a breve.. ma non ti assicuro affatto che le cose rimangano
così.. perché Zero e Kaname non rimarranno in
secondo piano a lungo.. ^^
Chiudo i
ringraziamenti ai recensori e ne approfitto per ringraziare ancora una
volta tutti quanti!
Baciotti, AnaNeko94
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Capitolo 26 *** Il mistero di Komori ***
Il mistero di Komori.
-
Senri portala via da qui – mi ordinò
Kuran mentre sia io che Kiryu non potevamo far altro che osservare
inermi.
Tisha si stava
contorcendo sul pavimento, urlando come una forsennata.
La scena si faceva
tanto ripetitiva quanto agghiacciante. La ragazza aveva gli occhi quasi
fuori dalle orbite, le fauci spalancate ed i canini che sporgevano
voraci.
Non ero tanto stupito
dall’enorme potere di Kuran quanto dall’aspetto
deformato della ragazza.
Gli artigli apparivano
eccezionalmente lunghi e affilati, lo stesso valeva per i canini oramai
divenuti zanne, per non parlare del resto del suo corpo così
immortalmente incantevole.
La sua pelle, il suo
viso, le sue linee, i suoi capelli, ogni cosa di lei era diventata
eccessiva per la sua umanità.
Sembrava un vampiro.
Chiunque
l’avrebbe scambiata per tale, io stesso a prima vista
l’avevo classificata come livello E, ciò
nonostante vi era un particolare capace di farmi ricredere.
La ferita sul mio
braccio stentava a rimarginarsi, tanto che il tempo di coagulazione del
sangue sembrava essersi rallentato sino a raggiungere le tempistiche
umane.
Quello era stato
strano, anzi interessante.
-
Senri – tuonò ancora Kaname infastidito
dalla mia assenza.
Senza attendere che lo
ripetesse ancora mi avvicinai alla guardiana strepitante e cauto
studiai la maniera per trascinarla via da lì senza che mi si
lanciasse contro.
Tuttavia, appena feci
per passarle un braccio dietro al collo, la avvertii gettarsi a zanne
sguainate verso il mio arto.
Riuscii a stento a
scansarlo che le sue fauci si serrarono mordendo l’aria.
-
Sta attento a non farti mordere – aggiunse il capo
dormitorio.
Volsi un istante lo
sguardo all’altro guardiano che privo di sensi si abbandonava
sul pavimento.
Osservai con piatta
indifferenza il sangue grondare dal suo corpo martoriato,
riempiendo velocemente una pozza scarlatta sotto di
lui.
A quanto pareva
nemmeno le sue ferite avevano intenzione di rimarginarsi.
Rivolsi ancora lo
sguardo verso la ragazza, quindi con prudenza la avvolsi nella mia
frusta di sangue e la sollevai da terra.
Non sembrò
tanto entusiasta dato che continuò a dimenarsi ed a
ringhiare.
-
Esci dal collegio e procedi 12 miglia a nord, giunto fin
lì troverai un vecchio rudere – esordì
il Sanguepuro per poi aggiungere con voce ancor più seria ed
autoritaria – e adesso vai prima che le voci galoppino nelle
tenebre –
Non sapevo cosa avesse
in mente ma il suo tono irremovibile mi impose di ubbidire a
quell’ordine, così veloce e silenzioso come un
gatto balzai giù dalla finestra di quella stanza.
Komori
sembrò allora voler gridare ma precedendola glielo impedii
tappandole la bocca con parte della frusta vermiglia.
Cercai di tenerla
saldamente tra le braccia mentre lei non accennava a smettere di
dimenarsi per quanto le mie spire la avvolgessero da capo a piedi.
Sentivo scorrere nelle
sue vene il sangue immondo di Zero Kiryu e lo individuai come causa del
suo cambiamento.
Conseguii inoltre che
quest’ultimo fosse il motivo per il quale aveva rifiutato il
mio sangue, probabilmente era questa la bestia che si ostinava a non
voler risvegliare.
Convenni dunque che
lei stessa non fosse una semplice umana, a giudicare sia dal suo
aspetto che dal dolore lancinante ch proveniva dal mio braccio.
Sarebbe potuta essere
un vampiro.
Un livello E?
La sua mancanza di
controllo, la sua bestialità e il suo essere irrefrenabile
sembravano più che mai avvalorare questa ipotesi.
Ma quale livello E
avrebbe potuto ferire un vampiro senza che questi potesse rigenerarsi?
Mi venne allora in
mente la Bloody Rose di Kiryu: un solo colpo e un normale vampiro
avrebbe esalato il suo ultimo respiro.
Simile era il potere
della Artemis di Yuki, e così valeva per ogni altra arma
antivampiro.
Eppure c’era
un’altra remota opzione, derivante dal fatto che il sangue di
Komori fosse estremamente prelibato e in qualche modo di
aroma simile a quello di Kuran.
Che lei fosse qualcosa
di più di quello che credevo fosse?
Di certo aveva delle
capacità non indifferenti e questo la rendeva superiore ai
livelli E.
Tuttavia ora come ora
non sembrava nemmeno in grado di parlare, sotto ogni punto di vista
sembrava avere le stesse potenzialità di Kiryu.
Chissà cosa
sarebbe accaduto però se avesse affondato le zanne su altro
sangue.
Ovviamente Kuran
sapeva cosa aspettarsi, ma lo stesso non valeva per noi altri,
oltretutto sembrava altrettanto intenzionato a non farne parola con
nessuno.
Cosa passasse per la
mente del Sanguepuro era ancora un mistero.
Finalmente vidi in
lontananza la sagoma di una vecchia casa ridotta perlopiù ad
un cumulo di mattoni, mi colpì il fatto che
l’immagine passo dopo passo sembrasse sempre più
macabra e deteriorata.
Il cielo plumbeo e
tuonante minacciava burrasca, lo steccato semidistrutto cadeva a pezzi
sotto i miei occhi cedendo al giardino arido e alle mura pericolanti un
ulteriore senso di abbandono.
Avvicinandomi notai
calcinacci pendere da ogni dove, le finestre sbarrate e le porta
posizionata di sbieco come se il tempo l’avesse fatta
appassire su se stessa.
Una folata di vento
spalancò il vecchio cancelletto arrugginito.
Ligio al mio dovere,
non esitai oltre e portai la ragazza all’interno del rudere
fatiscente.
Entrando trovai solo
lo specchio dell’immagine esterna: le pareti erano ricoperte
dalla muffa e dal muschio mentre le travi del soffitto, divorate dai
tarli, sorreggevano a malapena il tetto forato.
Ero giunto dove mi
aveva ordinato, ma non vedevo nulla che potesse suggerirmi la prossima
mossa da fare.
Quello era solo un
vecchio rudere abitato da nessuno se non da polveri ed erbacce.
L’abitacolo
era composto da appena due piccole stanze ed un ingresso. La scalata
che collegava il piano terra a quello successivo era evidentemente
crollata lasciando al suo poso un cumulo di macerie.
Non c’era
nient’altro.
Persino il pavimento
del piano superiore in buona parte ceduto e da nessuna parte sembrava
spiccare un passaggio per un interrato.
Osservai allora Komori
ancora caparbia nel volersi dimenare. I suoi occhi non smettevano un
attimo di ardere e la sua gola non accennava a diminuire i rantoli
animaleschi.
Se avessi allentato
anche di poco la mia gabbia di sangue di sicuro avrebbe trovato il modo
di liberarsi, lo convenivo dalle continue pressioni che ogni suo
muscolo continuava ad infliggere alle mie spire.
Per quanto mi
sforzassi la sua natura rimaneva un mistero.
Improvvisamente il suo
movimento quasi spasmodico si arrestò.
Il suo battito
cardiaco era sempre furente, i suoi occhi sempre vermigli ma fissi in
un’unica direzione.
Analizzai
accuratamente il cumulo di macerie che attraeva il suo sguardo, tra i
calcinacci notai infatti quella che sembrava essere una vecchia e
graffiata maniglia d’ottone.
Mi avvicinai ad essa,
la afferrai e la tirai sollevando insieme alla botola sottostante tutto
il cumulo di macerie.
Lei
sapeva dov’era l’ingresso.
Buon
anno! Eh sì.. dovevo aggiornare proprio oggi.. come si
dice chi fa una cosa a capodanno la fa tutto
l’anno.. quindi.. speriamo che sia così xD
Ringraziamenti:
angelseys81:
intanto grazie per i commenti e auguri di buon anno.. comunque.. per la
serie di VK ho sentito in giro che è una bufala.. e che
è solo una voce infondata =( purtroppo..
spero
che non sia così ma ho i miei dubbi.. per il resto spero di
aver letto tutti i tuoi capitoli se non l’ho fatto avverti
xD..
Per
quanto riguarda la fic.. direi che.. beh.. come ho detto nello scorso
capitolo mi serviva assolutamente il personaggio di Yuki.. per
utilizzarlo nei prossimi capitoli.. non volevo farle fare altro..
quindi mi sono soffermata sulla parte riflessiva..
Comunque
per le varie scene che ti aspetti ti chiedo solo un po’ di
pazienza.. se riuscirò a continuare a scrivere leggerai
presto qualcosa in merito ^^
Grazie
ancora ;)
Mizzy:
Grazie per i complimenti, mi fai arrossire.. spero che questo capitolo
sia di tuo gradimento fammi sapere ;)
Kin
Youruichi: Devo dire che Yuki è un personaggio che non piace
nemmeno a me.. non piace proprio per quello che dici tu..
perché è troppo ingenua.. ma lei è
così e non me la sento di storpiarla.. almeno è
così che la vedo io.. Per quanto riguarda Kaname..
beh è così cattivo perché io lo adoro
solo se è cattivo.. io vedo i vampiri come demoni spietati..
e lui è un Sanguepuro quindi la massima personificazione
delle caratteristiche della sua stirpe.. e mentre diventa dolce e
comprensivo con Yuki con gli altri alle volte si mostra per quello che
realmente è.. anche se ho sempre cercato di non farlo troppo
cattivo.. ma bensì solo cinico e interessato al proprio
tornaconto.. Per quanto riguarda invece Zero e il suo essere
tormentato.. credo che ci stia.. perché.. analizzando la sua
situazione non potrebbe essere altrimenti.. lui e Tisha sono senza
dubbio quelli con il passato più difficile e sono quelli che
grazie alle loro sofferenze posso mutare nel corso della fic.. credo..
^^’’
In
ogni caso grazie per la recensione.. mi spiace solo che tu
l’abbia voluta addirittura mettere come critica.. io credo
che indipendentemente dal topic.. il mio stile sia sempre lo stesso e
non credo che si annulli in un capitolo riflessivo.. per quanto povero
di elementi di svolta rimane sempre piacevole da leggere.. almeno
secondo il mio pare.. ^^
Shioryinu:
beh grazie dei commenti Shiory.. non so se l’anime verrebbe
bene.. sinceramente non ci ho mai pensato.. credo tu mi stia
sopravvalutando ^\\^ kmq grazie
Kadirichan:
spero che ti abbia incuriosito ancora di più con questo
capitolo allora ^^.. anche se forse ti immaginerai perché
lei conosce quel posto ;)
Zerychan:
waah come promesso mi sono messa a scrivere! ^^.. dai questo capitolo
te lo dedico xD.. grazie alla tua fic mi sono ispirata xD.. baci baci..
e buon anno xD
Baciotti,
AnaNeko94
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Capitolo 27 *** La guarigione di Zero ***
La
guarigione di Zero.
Rantoli
straziati continuavano ad uscire ferini dalle mie
labbra.
Il
dolore era sempre più lancinante mentre inerme osservavo
il sangue scivolare fuori dalla ferita sotto alla clavicola e da ogni
altro
squarcio che la guardiana mi aveva inferto.
Le
membra non accennavano a smettere di dolere.
Non
davano la minima impressione di rimarginarsi e smettere
di sanguinare.
Stavo
morendo.
Osservai
Kuran eretto alla mia destra, il quale mi squadrava
con piattezza e superficialità.
Istante
dopo istante il dolore aizzava la sete e la bestia
al mio interno uccideva irrimediabilmente la mia parte razionale.
Sentivo
la mente annebbiarsi come se il vuoto la stesse
divorando e per quanto mi opponessi non avevo le facoltà di
interrompere quel
fatale processo.
La
vista era sempre meno nitida, anzi ogni istante che
passava essa velava ogni cosa di una patina vermiglia.
Sembrava che le fiamme stessero infervorando
il mio presente tramutandolo nel più profondo e ardente
inferno.
Avevo
appena percepito la voce di Kuran ordinare qualcosa a
Shiki, tuttavia ero in una situazione talmente critica da non essere
riuscito a
capirne una parola.
Con
la guancia percepivo il calore del mio sangue inondare
ogni cosa: la divisa, la pelle, le mani, il viso.
Tutto
era impregnato di quel siero ferroso che inarrestabile
continuava a riempire goccia dopo goccia una macabra pozza sotto al mio
torace.
Dalla
mia bocca uscivano ansimi veloci e spezzati che si
sommavano allo spasmodico tremore delle mie membra.
Sentivo
freddo, sempre più freddo ogni istante che passava.
Percepivo
lo sguardo glaciale e schifato di Kuran sulle mie
spalle e immaginavo come mi squadrasse: con lo stesso disgusto con cui
si
osserva un cumulo di immondizia.
Avrei
voluto ribattere, alzarmi, affrontarlo e soprattutto
andarmi a riprendere Tisha, avrei voluto sapere dove fosse e
perchè si fosse
trasformata tanto inspiegabilmente, eppure non avevo la forza nemmeno
di
parlare.
Sarei
morto con il rimorso di essere il fautore della sua
maledizione, pregando che quegli occhi di cristallo fossero
sopravvissuti senza
odiarmi.
-
Cosa
dovrei fare Kiryu? Lasciarti morire qui
come un cane e cambiare i miei piani oppure lasciarti vivere da
miserabile
ancora per qualche tempo? – asserì retorico e
disgustosamente conscio di essere
il decisore della mia vita o della mia morte.
Fottiti.
Se
avessi potuto scegliere avrei preferito di gran lunga
morire in quell’istante che sopravvivere essendo in debito
con lui.
Dentro
alla mia mente continuavano a susseguirsi miriadi di
cruente immagini raffiguranti la morte del Sanguepuro, più
truci e dolorose di
quanto credessi che la mia mente potesse elaborare.
Quanto
avrei voluto strappargli il cuore dal petto con le
mie stesse mani e stringerlo con tanta forza da spappolarlo davanti ai
suoi occhi
insolenti.
Schifoso
Succhiasangue.
Proprio
nel bel mezzo dei miei sadici pensieri il rumore di
una corsa frenetica attirò la mia attenzione.
-
Oh
mio Dio! – esclamò una voce che sentivo di
conoscere.
-
Zero!
– urlò ancora più disperata.
La
proprietaria si avvicinò a me e repentina mi strinse la
mano. Immediatamente sentii il calore del suo palmo a contatto con il
mio e,
sebbene quel tepore mi scaldasse il cuore, non potei fare a meno di
continuare
a ringhiare ed ansimare.
Alzai
quindi il mio sguardo infernale incrociando un paio di
innocenti occhi da cerbiatta.
Vidi
la proprietaria trasalire come se quello scontro visivo
l’avesse sbattuta in mezzo a miriadi di Flashback
agghiaccianti, tuttavia in un
moto di coraggio avvicinò lentamente la mano al mio viso,
forse molto più
preoccupata per me che spaventata per il suo passato.
Non
appena il profumo della sua pelle mi accarezzò le narici,
le mie fauci scattarono, come animate da volontà propria, e
fortunatamente si
serrarono colmandosi d’aria.
Kuran
aveva previsto le mie azioni e l’aveva tirata via
prima che potessi azzannarla.
Ancora una volta era
stato lui il suo salvatore.
Le
voci sibilavano sempre più confuse ed ovattate, tanto da
divenire attimo dopo attimo sempre meno percepibili.
-
Kaname,
cos’è successo a Zero? Chi l’ha ferito?
–
-
Mi
dispiace che tu l’abbia scoperto in questo
modo piccola, ma come vedi anche Kiryu è un vampiro e oramai
sembra che la sua
trasformazione sia giunta ad un punto di fine –
-
Allora
ti supplico, salvalo –
-
Anche
se è una tua richiesta piccola Yuki non
credo di poter..
-
Ti
prego-
Quelle
furono le ultime parole nitide che captai prima di
svenire a causa del dissanguamento.
Quando
riaprii gli occhi ero avvolto dalle bende e
l’emorragia che prima non accennava ad arrestarsi sembrava
essersi
stabilizzata.
Avrei
tirato un sospiro di sollievo se non fosse stato che
in quel momento l’istinto aveva raggiunto un punto di
influenza tale da non
permettermi quasi nemmeno di pensare.
Mi
gettai in avanti strattonando le catene che mi annodavano
i polsi e ringhiando puntai lo sguardo su due ostili rubini fiammanti.
-
Sei
fortunato Kiryu, la dolce Yuki si è esposta
con decisione per far sì che io ti aiutassi –
Le
parole mi scivolarono addosso senza che io ne cogliessi
veramente il senso.
Il
mio unico interesse, in quell’istante, sembrava essere
l’irresistibile aroma del sangue di Kuran, che travolgente
sbaragliava la mia
sete furiosa.
-
Sei
veramente pietoso. Se la tua preziosa Komori
ti vedesse in questo stato come reagirebbe? Io suppongo che
desidererebbe solo
la tua morte. In ogni caso sembra che parlare con te in questo momento
sia
un’inutile perdita di tempo e d’altra parte se non
affrettassi ad aiutarti
finiresti per morire –
Dicendo
questo si avvicinò di qualche passo a me, tanto che
tentai più volte di azzannarlo, continuando instancabilmente
a lanciarmi verso
di lui nel vano e cieco tentativo di morderlo.
Se
fossi stato cosciente, mi sarei morto per la vergogna:
mai avrei creduto di poter calpestare così il mio orgoglio.
-
Ricordati
chi ti ha voluto salvare, ricordati
chi l’ha fatto e salda il tuo debito –
La
sua voce suonava solenne ed altera ma come al solito le
sue parole si sparpagliarono al vento. Tutto ciò che
attirava la mia attenzione
era la sua succosa carotide scoperta, ricolma di quel sangue dalla
rarità
inestimabile.
Terminato
il suo discorso altezzoso, finalmente si avvicinò
a me tanto da permettermi di affondare i canini nel suo collo e
succhiare
quell’ambrosia dalle caratteristiche quasi divine che
scorreva nelle sue vene.
-
Ricordati
di chi è il sangue che stai bevendo –
rimarcò con il solito tono estremamente serio e formale.
Come
aveva previsto le mie ferite si rimarginarono nel giro
di qualche istante e la mia coscienza tornò lentamente al
suo stato originale.
Mi
staccai solo quando la sete si esaurì del tutto, quindi
chiusi gli occhi scarlatti e li riaprii adesso color malva.
Dove sei Tisha?
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Capitolo 28 *** Il cedimento della maledizione ***
Il
cedimento della maledizione.
Si
era placata appena qualche istante, prima di tornare a dimenarsi con
ogni briciolo di forza che possedeva. I suoi occhi assetati mi
osservavano come se non desiderasse altro che farmi a brandelli e
come se riempirsi la bocca di sangue fosse l'unico obbiettivo che
aveva.
-Sta ferma- bisbigliai con un filo di voce, conscio che
qualunque tono avessi usato non sarebbe mai arrivato alle sue
orecchie.
Era scocciante e faticoso trattenerla, eppure se
avessi allentato di poco la presa, non avrebbe esitato un solo
istante ad attaccarmi. Non avevo la più pallida idea del
motivo per
cui Kuran mi avesse chiesto di potarla in quel rudere desolato,
nè
tantomeno come mai il suo subconscio riconoscesse quel luogo.
Quello
che era chiaro era che lui fosse a conoscenza delle sue
potenzialità,
cosa che non si poteva dire di me.
Continuavo infatti a
domandarmi cosa avesse in mente per lei e come sperasse di poterla
sfuttare a proprio vantaggio. Sembrava un livello E sotto ogni punto
di vista: era assetata, priva di coscienza, con il viso deturpato
dalle zanne e da un paio di famelici occhi vermigli.
L'unico
dettaglio utile pareva essere la sua capacità di ferire i
vampiri
senza che essi potessero rimarginarsi a loro piacimento, ma la sua
mancanza di controllo la rendeva incontrovertibilmente un'arma a
doppio taglio.
Era una bestia cieca e sanguinaria che senza
alcun timore si sarebbe gettata alla gola persino di un sanguepuro.
Non le importava di ferirsi o di consumare senza ritegno le proprie
energie, o avrebbe smesso di dimenarsi già da tempo.
Ciononostante
Kuran mi aveva chiesto di portarla al sicuro, di tenerla nascosta
fino a suo ordine, come se avesse ben altri progetti per lei e non
avesse intenzione di condividerla con nessun altro.
Sospirando
mi arresi all'idea di decifrare la mente del capodormitorio e
lentamente scesi la scalinata nascosta al di sotto della botola, per
poi richiudere quest'ultima alle mie spalle.
Una volta serrata,
mi stupii del fatto che nemmeno uno spiraglio di luce filtrasse
all'interno di quel piano interrato, a tal punto che solo un vampiro
sarebbe stato capace di adattare i propri occhi a quella profonda
oscurità. Fortunatamente io lo ero, quindi dopo un singolo
battito
di ciglia, riuscii a mettere a fuoco ogni singolo dettaglio della
stanza.
Ai piedi della scalinata si apriva infatti un salottino
in classico stile europeo, con al centro un ampio tappeto di ottima
fattura ed un tavolo basso, in legno scuro, che separava tra loro un
divano ed un paio di poltrone bombate. Nella parete di fronte vi era
un imponente caminetto in marmo bicromo, curiosamente riempito di
legna, come se fosse pronto per essere utilizzato, così come
un
antico pianoforte verticale, sistemato nel lato opposto della stanza.
Vi erano persino un paio di porte, in costoso legno massello, che
lasciavano intendere una planimetria ben più ampia.
Una
perfetta abitazione per vampiri: buia, nascosta,
lussuosa.
Probabilmente sarebbe stato interessante vedere per
intero il luogo in cui Kuran mi aveva condotto, ma d'altra parte
trascinarsi dietro quella ragazza impazzita sarebbe stato fin troppo
fastidioso, così mi abbandonai sulla superificie soffice del
divano.
Poggiai il capo su un bracciolo e i talloni su quello
opposto, quindi sollevai il corpo della guardiana a mezz'aria,
lasciandola sospesa sopra di me. Stancamente mi premetti un braccio
sulla fronte e annoiato dal suo stupido dimenarsi piantai i miei
occhi nella sua figura.
Per quanto tempo avrei dovuto
resistere?
Quel dannato
sanguepuro non si era preso la briga di fornirmi il benchè
minimo
indizio su quali fossero i suoi piani, quindi non avevo la
più
pallida idea di come dovessi comportarmi nè tantomeno cosa
dovessi
aspettarmi da lei.
Per ore la scena che si prospettava di fronte
ai miei occhi fu sempre la stessa: un incontenibile livello E che
tentava costantemente di liberarsi e di
farmi a
brandelli.
La
situazione sarebbe mai cambiata?
Più
la osservavo, più ero conscio che nulla in lei fosse ancora
umano,
per quanto assurda fosse l'idea che il sangue di uno come Zero fosse
stato in grado di trasformarla.
La sua pelle era lucida e
diafana come la porcellana, i suoi capelli apparivano immortalmente
fluenti e corvini tanto da dare l'impressione di fluttuare attorno al
suo viso, il suo cuore tamburellava imbizzarrito nel suo petto e il
suo sangue scorreva furente in ogni angolo del suo corpo.
Era
bella ed eterea come solo un vampiro poteva essere.
Tuttavia vi
era un leggero ma costante cambiamento il lei: la pressione del suo
sangue, per quanto irruenta, flebilmente perdeva vigore e con essa la
forza con la quale tenteva di
liberarsi.
Tum.Tum.
Tum.Tum.
Tum.Tum.
Silenzio.
Spalancai
gli stessi
occhi
che fino a poco prima avevo tenuto socchiusi a causa di quella noiosa
routine ed attesi impaziente che qualcosa accadesse. Le sue pupille
erano completamente sgranate, il suo cuore fermo ed il suo corpo
paralizzato. Io stesso trattenni a mia volta il fiato mentre contavo
i secondi di irreale silenzio.
Uno.
Due.
Tre.
Quattro.
Cinque.
Il tempo che sembrava
essersi fermato fino a qualche istante prima riprese a scorrere:
sembrò infatti come il cuore le si rivoltasse nella gabbia
toracica
e faticosamente ricominciasse a palpitare in maniera appena
percettibile. In un battito di ciglia i suoi occhi tornarono del
colore del ghiaccio, prima di venire celati da un paio di stanche
palpebre, e tutto il suo corpo sembrò appassire.
Vidi la sua
pelle perdere il suo candore e diventare pallida come quella di un
cadavere, i suoi capelli cederle
spenti sul collo e la
sua
resistenza svanire come se avesse prosciugato ogni grammo di forza
che possedeva.
Era di nuovo visibilmente umana.
Adesso
ero certo che Kuran sapesse perfettamente cosa aspettarsi, per questo
mi aveva suggerito di stare attento ai suoi morsi.
Curioso
riassorbii parte della mia frusta ematica, portando il corpo della
guardiana ad appena una spanna dal mio. Se come supponevo
il sangue di vampiro che aveva in circolo si era esaurito, non era
più necessario che continuassi ad immobilizzarla, tuttavia
le fitte
provenienti dal mio braccio destro mi trattennero dal farlo, almeno
per qualche altro minuto.
Per quanto fossi sempre più convinto
che le mie congetture fossero esatte, non ero minimamente felice
all'idea di rischiare la mia stessa vita nello scoprirlo.
Nel
buio e nel silenzio di quel lussuoso
scantinato tuttavia non potevo percepire altro che il battito leggero
di un cuore umano e il profumo inebriante dello stesso sangue che da
giorni avevo bramato con ardore.
Allungai quindi lo stesso
braccio che fino ad allora avevo tenuto premuto contro la mia fronte,
fino a sfiorare con la punta delle dita l'epidermide smunta di una
delle sue gote.
Era
così fragile, così umana... così
appetitosa.
Era di nuovo
Tisha, il punto fermo dei miei pensieri.
Stanco
di sprecare inutilmente le mie energie mantenendola legata,
risucchiai completamente la frusta di sangue che avevo generato, sino
a che il suo corpo leggero non cadde delicatamente sul mio.
Quel
solo contatto mi strinse la gola in una morsa dolorosa: percepivo il
calore tiepido del suo corpo, il flebile respiro che sgusciava fuori
dalle sue labbra e mi accarezzava delicato la superficie del collo,
il debole palpitare del cuore fragile ed il profumo invitante del suo
sangue che filtrava attraverso la sua epiderme.
Probabilmente
sarebbe riuscita a riprendersi..sempre che non fossi ceduto
all'impulso di morderla prima che accadesse.
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