Profumo di sangue

di AnaNeko94
(/viewuser.php?uid=29819)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'alba del principio ***
Capitolo 2: *** La tomba del silenzio ***
Capitolo 3: *** Il terrore nell'odio ***
Capitolo 4: *** L'odio tra le razze ***
Capitolo 5: *** Il morso della vendetta ***
Capitolo 6: *** La perfezione del silenzio ***
Capitolo 7: *** Spiragli di passato ***
Capitolo 8: *** La luce e l'oscurità ***
Capitolo 9: *** L'ira dell'ignoranza ***
Capitolo 10: *** Il ricordo scarlatto ***
Capitolo 11: *** Il mistero del passato ***
Capitolo 12: *** Il sangue dei demoni ***
Capitolo 13: *** Il sapore di San Valentino ***
Capitolo 14: *** Le zanne della vampira ***
Capitolo 15: *** La memoria di Ruka ***
Capitolo 16: *** I sentimenti del Sanguepuro ***
Capitolo 17: *** La crudeltà della sete ***
Capitolo 18: *** L'apice del mutamento ***
Capitolo 19: *** L'odore del peccato ***
Capitolo 20: *** Le due guardiane ***
Capitolo 21: *** Odi et Amo ***
Capitolo 22: *** La pesantezza del rimorso ***
Capitolo 23: *** L'idillio della complicità ***
Capitolo 24: *** La follia della maledizione ***
Capitolo 25: *** Il risveglio di Yuki ***
Capitolo 26: *** Il mistero di Komori ***
Capitolo 27: *** La guarigione di Zero ***
Capitolo 28: *** Il cedimento della maledizione ***



Capitolo 1
*** L'alba del principio ***


Profumo di sangue

L’alba del principio.

-    Si può sapere dove hai intenzione di andare Shiki? – mi rimproverò con tono freddo Rima seguendomi come un’ombra.
-    Smettila di farmi da balia – risposi annoiato, uscendo nel cortile del collegio.
Ero stato attirato da qualcosa, anzi da una fragranza a dir poco allettante, dolce, acre, forte, tenue, non avrei saputo definirla, sapevo solo che dovevo continuare a camminare ignorando le lamentele di Touya.
-    Senti anche tu quest’odore? – mi domandò illuminando gli occhi di rosso.
-    Sangue – sussurrai assaporando quel profumo succulento mente il colore scarlatto prevaleva anche su di me.
-    Kaname andrà su tutte le furie – tentò afferrandomi la mano – torniamo indietro – e rincalzando quelle parole mi ficcò in bocca un paio di pastiglie ematiche.
Mi morsi un labbro gustando il sapore del mio sangue e mi voltai verso di lei.
-    Sì, rientriamo –
-    Non sai resistere VAMPIRO? -  mi provocò una voce alle mie spalle.
-    Vattene UMANA! – ribatté Rima coprendosi le narici e nascondendo i canini con la mano.
Mi voltai verso la nuova arrivata, con gli occhi totalmente scarlatti e la gola che ardeva per la sete.
-    Deve avere un ottimo sapore il mio sangue se voi vampiri ne siete tanto attratti – insistette con un sorriso strafottente.
Mi liberai dalla stretta di Touya e mi morsi l’indice facendo fuoriuscire il liquido rossastro, allora lo diressi verso di lei con la forma di una frusta. La strinsi tra le mie spire e la attirai a me sguainando i canini affilati. Solo a quel punto sembrò avere paura.
-    F-fermati – balbettò infatti tremante.
-    Senri – tuonò una voce autoritaria alle mie spalle.
-    Nobile Kuran – bofonchiai spaventato, risucchiando la mia arma e piegando il capo in segno di rispetto.
-    Sai quali sono le regole – mi rimproverò il capo dormitorio con voce tanto pacata quanto accusatoria.
-    Perdonatemi – sibilai mantenendo il volto basso.
-    Beh, cosa c’è, Kaname Kuran è una specie di capoclan?? –ironizzò sfacciatamente la ragazza, provocando i ringhi miei e di Rima.
-    Non dovresti essere qui fai parte della Dayclass non della Night – asserì con tono basso ed educato lui.
-    Pensate di tener nascosta la vostra natura così? – ci accusò senza un minimo di riverenza.
-    Dovrò informare il direttore Cross di questo –
-    Quel bastardo è d’accordo con voi scommetto –
-    Non dovresti aggirarti qui – affermò Kuran annusando l’aria – il tuo sangue ha un aroma troppo allettante per la popolazione della notte, dovresti fare attenzione –
-    Non dirmi cosa devo fare! –
A quella risposta invadente mi alterai e la afferrai per il collo.
-    Tu non ti rendi conto di chi hai davanti! – sbottai stringendo la presa.
-    Forse lo saprei, se voi non vi spacciaste per semplici umani! – obbiettò con decisione.
-    Se lo facciamo è solo per proteggere voi essere inferiori! –
-    Calmati Shiki – tentò Rima, facendomi lasciare la presa.
-    Mi dispiace Tisha Komori, ma dobbiamo cancellarti la memoria – incalzò pacato Kuran avvicinandosi a lei.
-    Potresti cancellarmi la memoria di questi istanti, ma non la consapevolezza della vostra esistenza! – sputò sprezzante, un secondo prima che Kaname la facesse cadere nell’oblio.
-    Senri, portali all’interno del dormitorio – mi ordinò neutro – e cerca di resistere alla sete – precisò allontanandosi verso l’alloggio del direttore e lasciandomi la ragazza tra le braccia.
-    Sta attento a quello che fai Shiki – mi rimbeccò Rima andandosene anch’ella.
Osservai quella femmina adesso serena in mano a Morfeo, non assomigliava affatto alla vipera inacidita di qualche istante prima.
-    Stupida umana – bofonchiai scuotendo la testa ed entrando all’interno del dormitorio luna.
Ignorai gli sguardi affamati degli altri vampiri e la portai in una camera libera. Non comprendevo il motivo per il quale mi avesse ordinato di condurla qui, ma non avevo potuto fare altrimenti che obbedire. Era Kuran il sangue puro, era lui che dettava legge, era il principe dei vampiri. Sdraiai la ragazza sull’enorme letto a baldacchino ed andai a sedermi su una poltroncina della penombra. Sospirando, incrociai le braccia dietro al collo e serrai le palpebre. L’odore di quell’umana aleggiava nella piccola stanza e impertinente penetrava nelle mie narici, aizzando la mia sete.
Sangue.
Continuavo a pensare al suo sangue, ai miei canini affilati piantati nella carne morbida del suo collo e all’appagamento che sarebbe scaturito da quell’atto animale.
Mi morsi ancora il labbro gustando le gocce scarlatte che zampillavano da esso.
Chi era quella ragazza?
Solitamente nessuno scatenava una sete tanto impellente, o almeno nessun umano.
Deglutii, resistere era straziante.
Sentivo il ticchettare dell’enorme orologio a pendolo in un angolo della camera, ch e scandiva i secondi irrimediabilmente lenti e pesanti.
Tic.Tac.Tic.Tac.Tic.Tac.
Un’onomatopea di suoni ridondanti e ripetitivi in modo irritante.
-    Che sta succedendo? – chiese Ichijo interrompendo il silenzio ansioso che mi circondava – che cosa ci fa qui un umano? – incise curioso e stupito – perché mai l’hai portata qui? – insistette ancora.
-    Sono ordini di Kuran – risposi brevemente senza tanta enfasi.
-    Tutti gli allievi della Nightclass sono in fermento, questo profumo è irresistibile –
-    Infatti non capisco il motivo per il quale mi è stato chiesto di condurla qui –
-    Io stesso non riesco quasi a resistere alla sete – ammise avvicinandosi alla ragazza dormiente e annusandole il collo.
-    Lo osservai sentendomi bruciare la gola per la brama di mordere mentre  lui, colto dall’istinto, le passava la lingua lungo la giugulare.
-    … Solo un morso … - bisbigliò ormai preso dall’arsura.
-    Takuma! – pronunciò perentorio Kuran entrando nella stanza assieme al direttore.
Sotto il richiamo del principe Ichijo si allontanò dall’umana a capo chino supplicando delle scuse.
-    Senri non l’hai fermato – affermò con lo stesso tono guardandomi senza spazio per una replica.
-    Cosa ci fa qui questa allieva? – si intromise il rettore rivolgendosi al capo dormitorio.
-    È un rischio per lei stare qui – rispose tenendosi a distanza da lei.
-    Gli umani devono mantenere le distanza dai vampiri, va solo portata al suo dormitorio – semplificò con capendo la gravità della situazione l’altro.
-    Lei non sente l’aroma del suo sangue – insinuai uscendo dalla penombra.
-    Cos’ha di strano? – domandò stupito.
-    È di sicuro il più dolce e intenso che abbia mai annusato, irresistibile per noi vampiri –specificai monocromo.
-    Inoltre è a conoscenza dell’esistenza delle creature della notte – aggiunge Kaname tremendamente serio.
Cross sembrò sbigottito.
-    In ogni caso qui non è al sicuro – asserì riprendendo lucidità.
-    Ho bisogno della documentazione in merito a questa ragazza immediatamente – ordinò Kuran infilando le mani in tasca.
Il direttore annuì.
-    Penserò io a lei, voi tenete a debita distanza i vostri simili – concluse prendendola tra le braccia e portandola via.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La tomba del silenzio ***


Scusate se nel primo capitolo non ho lasciato spazio a spiegazioni personali ma volevo vedere che impatto avrebbe avuto sui lettori. Spero che i personaggi non siano troppo OOC, perché sto tentando di mantenere le loro caratteristiche anche se ammetto che Shiki, essendo nell’anime un personaggio spesso marginale, alle volte sia troppo loquace. Spero mi perdonerete per questo. Se avete qualche critica, qualche consiglio o qualunque altra cosa vi prego di farmelo presente! In ogni caso non so ancora se creare una LoveStory tra i due personaggi principali, anzi sto pensando di intricare ancor di più la trama, quindi fan della coppia SHIKIXRIMA, NON PERDETE LA SPERANZA!! Vi avverto anche che i capitoli non saranno narrati sempre dalla stessa persona è stato un caso che i primi due siano narrati da Shiki, anche se sarà il mio narratore preferito =), per adesso preferisco evitare Tisha per non rischiare di rivelare troppi particolari sul suo passato. Un’altra piccola cosa poi vi lascio in pace nelle lettura: molto probabilmente tratterò anche il triangolo amoroso KANAMEXYUKIXZERO! È una cosa che mi affascina e, volendo seguire la trama originale, tratterò anche le loro vicende amorose (naturalmente cambiando a mio piacimento certe scene =)) .
Bene direi che l’introduzione personale è finita, lascio le risposte ai commenti in fondo!! P.S. più i commenti saranno numerosi più saranno veloci gli aggiornamenti!! Dato che i prossimi 5 capitoli sono già pronti =)
Buona lettura da AnaNeko94!


La tomba del silenzio.

Sia Kuran che Cross avrebbero semplicemente voluto infangare la questione, quella ragazza era un ostacolo alla convivenza tra le nostre due razze, infatti non ora possibile oltrepassarla in alcun modo se non aggirando la situazione.
Da quel giorno Tisha Komori occupava il ruolo di guardiana.
Soluzione che io non comprendevo, dato l’aroma del suo sangue che faceva ardere le nostre gole, compresa quella di Zero Kiryu.
Se noi con difficoltà potevamo resistere, lui sicuramente non ci sarebbe riuscito.
Il nostro già delicato equilibrio era adesso assai precario.
Ancora una volta era il nostro turno di lezione e, mentre io croccheggiavo uno dei miei bastoncini rivestiti di cioccolato, i tre responsabili alla sicurezza passeggiavano attorno al collegio ligi al loro compito di ronda.
Zero Kiryu stava a distanza dalle due ragazze, immagino per non cedere alla tentazione, Yuki Cross credo invece che non comprendesse a pieno la situazione, d’altra parte lei era umana.
Anche se, in realtà, non se sapevo molto neppure io, infatti ero solo a conoscenza del fatto che Kaname stesse indagando, cose e se avesse scoperto qualcosa, era però un mistero.
-    Per oggi terminiamo qui – proferì educatamente il professore congedandosi.
-    Sei pensieroso Shiki? – mi domandò Rima sedendomisi accanto e rubandomi uno dei miei Pocky.  
-    Tu che opinione ti sei fatta di questa storia? –
-    Credo che presto ci troveremo ad occultare un cadavere –rispose sospirando e passando il bastoncino da una mano all’altra senza degnarlo nemmeno di sfiorare le sue labbra.
-    Kuran sa quello che fa – si intromise Ichijo – o almeno spero continuò osservando il diretto interessato con la coda dell’occhio.
-    Finitela di dubitare del nobile Kaname! – sbottò indispettita Ruka, ormai ridotta, a causa del suo amore, a venerare la figura del principe.
-    Sì, ma.. – bofonchiai incrociando le braccia dietro alla testa – non ti scaldare Souen –
-    E voi allora abbiate fiducia in lui! – terminò stizzita andandosene.
Sospirammo all’unisono e ci apprestammo a seguire la lezione oramai impregnata di pensieri dubbiosi.
Tutti tranne Kuran.
Balzai sul davanzale della finestra e vi passeggiai curiosando la scenda sottostante.
La figlia adottiva del direttore battibeccava con Kiryu, mentre la neoguardiana stava seduta sul muro di cinta rivolta verso il dormitorio luna.
Il nostro sangue puro si avvicinò a quest’ultima cogliendola di sorpresa e, sotto il mio sguardo indagatore intrapresero una lunga conversazione.
-    A meno che tu non sappia leggere il labiale dubito che spiarli da qui ti frutti qualche informazione – mi interruppe ancora Rima.
-    Pensi che lui sappia? – domandai guardandola con aria seria.
-    Non ne ho idea, ma sicuramente è più informato di noi altri a riguardo – rispose sedendosi con le gambe penzoloni.
Quindi saltai giù dal davanzale tra la completa indifferenza degli altri allievi e lasciai l’aula.
Avevo bisogno di solitudine.
Avanzai lentamente per i lunghi corridoi, fino ad uscire dalla strutture e giungere nel luogo che osservavo dall’alto della finestra.
Sembrava che non ci fosse più nessuno.
-    Senri – asserì una voce alle mie spalle che ricondussi a Kuran – cosa stai cercando? – mi domandò scrutandomi con il suo sguardo severo.
Rimasi un attimo in silenzio per poi proferire un semplice “niente” quasi bisbigliato.
-    Allora non dovresti saltare le lezione per un “niente” – e così dicendo mi lasciò solo dirigendosi verso l’uscita del campus.
Non feci in tempo ad abituarmi alla nuova apparente solitudine che un’altra voce catturò la mia attenzione:
-    Cosa ci fai qui vampiro? – domandò sprezzante la ragazza sulla quale quella sera vagava la mia curiosità.
-    Perché sei a conoscenza della mia natura? – contro domandai schietto osservandola e provocandole uno sbuffo scocciato.
-    Voi vampiri siete ripetitivi –
-    A Kaname lo hai detto? –
-    Non sono affari che ti riguardano, non mi fido di voi – ribatté con disprezzo.
Sospirai esasperato e mi appoggiai ad una colonna incrociando le braccia dietro alla testa.
-    Piuttosto rispondi tu ad una mia domanda: cos’è Zero Kiryu? Uno di voi o uno di noi? –
-    Se sei così acuta comprendilo da sola –
-    Temo che voglia mordermi – ammise mestamente abbassando gli occhi – mi guarda come se volesse farlo, non dovrei fare la guardiana, sono in pericolo – continuò preoccupata appoggiandosi al muro davanti a me.
-    Su questo hai ragione – affermai puntando lo sguardo su di lei.
-    Sai, la tua faccia.. –
-    La mia faccia .. ? –
-    Assomiglia a quella del mostro che ha.. – interruppe la frase reggendosi al testa come scossa da dolori lancinanti.
-    Che succede? – domandai avvicinandomi.
-    Fa male! Fa male! Mi sento la testa scoppiare! – urlò dimenandosi.
La osservai confuso, non comprendendo cosa le stesse succedendo e bramando le parole successive del suo discorso spezzato.
Che Kuran avesse bloccato i suoi ricordi?
Gli occhi della ragazza divennero improvvisamente vitrei e il suo corpo assunse una forma innaturalmente rigida.
Un istante dopo ella cadde a terra con un tonfo sordo.
Qualcuno voleva nascondere qualcosa.
Quel qualcuno era senza dubbio Kaname, restava solo da scoprire cosa volesse occultare.
Questo infatti spiegava perché mi avesse lasciato solo con lei, perché sapeva dell’efficienza del proprio potere.
Avendo noto il fatto che non avrei potuto estrapolare alcuna informazione utile, fui tentato di lasciarla sul porticato ed  andarmene per i fatti miei, tuttavia, comprendendo il rischio che correva una preda tanto facile accanto una classe di vampiri affamati, la raccolsi.
-    Guarda che mi tocca fare – protestai in un sospiro annoiato mentre tra gli sbuffi la portai via da lì verso il suo dormitorio.
Trasportarla non era propriamente un peso per me, la trovavo alquanto leggera data la mia natura, ma saper di fare qualcosa privo di scopo pratico mi innervosiva.
Tutto questo era una perdita di tempo, se non fosse che la mia curiosità stava vagando sul collegamento che potevo avere con quella ragazza. Se solo avessi potuto ascoltare il seguito di quella frase, forse avrei saputo qualcosa di più in merito, invece mi restava solo un pugno di parole senza senso.
Giunsi di fronte alla mia metà quando Zero e Yuki mi bloccarono il passaggio.
-    Shiki Senri non avvicinarti oltre a questo dormitorio! – mi minacciò la ragazza estraendo Artemis, la sua arma anti-vampiro, e puntandomela contro.
-    Cosa le hai fatto?! – domandò l’altro con ira notando, grazie al suo sguardo più adatto all’oscurità, la giovane tra le mie braccia.
-    Non sono affari che vi riguardano – risposi piatto, avvicinandomi ancora con nonchalance.
-    Non fare un altro passo! – sbottò Crosso con un timbro isterico poggiando la sua arma alla mia gola.
-    È svenuta. L’ho solo portata al sicuro – chiarii sempre più scocciato.
-    Perché è svenuta? – incalzò l’hunter puntandomi contro la sua BloodyRose, una pistola con potere micidiale per la popolazione della notte.
-    Non sono fatti che riferirò ad un essere inferiore come te Kiryu –
Strinse i denti colmo di rabbia e mi ringhiò contro mostrandomi dei canini fin troppo sporgenti per un umano.
-    Non costringermi ad usarla! – mi minacciò allora fulminandomi con astio.
-    Non ho intenzione di combattere, metti giù la pistola e lasciami passare, tu non saresti capace di resistere – asserii accusatorio, facendolo stolsare ed in ed indietreggiare di qualche passo.
-    Resistere a cosa Zero?! – gli domandò l’altra guardiana totalmente all’oscuro del suo essere.
-    Lascialo passare Yuki – borbottò in risposta mantenendo gli occhi sul terreno.
-    Ma.. Zero.. – tentò di obbiettare lei in prende alla confusione.
-    Cosa sta succedendo qui? – si intromise Kuran prendendo in mano le redini della situazione.
-    È svenuta nel cortile del collegio – spiegai sintetico convinto che in realtà lui già sapesse.
-    Consegnala pure a me, non c’è motivo che tu ti adoperi oltre – e così dicendo la prese dalle mie braccia ed entrò seguito dalla sua Yuki all’interno del dormitorio.
Sospirai, tagliato fuori dalla situazione.
Kaname non voleva che io mi intromettessi oltre, c’era qualcosa di losco oscurato dal suo silenzio.
-    Vattene vampiro, la tua presenza non è ben voluta qui –
-    Taci Kiryu, la tua natura è ancora più immonda della mia –
-    Io mi oppongo ad essa a differenza di voi demoni –
-    Tu stai solo cercando di evitare il tuo destino –
-    Tsk. Non voglio avere niente a che fare con la vostra infima razza! –
-    La tua resistenza è inutile, presto cadrai prenda degli istinti, ma la tua determinazione è ammirevole, almeno fino a che non diverrai un livello E, il che , purtroppo per te, è solo questione di tempo –
Strinse i denti, consapevole dell’inutilità del suo opporsi mentre io con freddezza lasciavo quel luogo.
Placidamente avanzai lungo il sentiero con le braccia incrociate dietro alla nuca, lo sguardo vacuo e la mente che elaborava vorticosamente pensieri uno dietro l’altro.
Quell’umana affermava di conoscere il mio viso o almeno di riconoscerne i caratteri fisionomici che lo caratterizzavano, tuttavia non sapevo altro perché le sue parole erano state interrotte.
Inoltre non sapevo come fosse a conoscenza del mio essere, forse veniva da una famiglia di cacciatori o forse più semplicemente era stata la vittima di un attacco,ma allora perché nasconderlo? No, c’era qualcosa di più subdolo ed intricato.
Marciai fino al dormitorio luna osservato solamente dal bagliore degli astri che erano gli unici solitari testimoni in quelle tenebre.
Tisha Komori, da quella notte fu lei il mio principale pensiero.

Terminato anche il 2° capitolo! Allora che ne pensate??

Ringraziamenti:

angelofdarkness97 : anche io amo Shiki =) credo che nell’anime sia fin troppo marginale per la sua bellezza.. *_* e poi.. io adoro i vampiri!! =) .. comunque spero che questo capitolo sia di tuo gradimento! =)

 Lulosky: grazie per i complimenti, comunque conto di aggiungere qualche scena ShikixRima per la tua felicità =), come ho detto nell’introduzione iniziale a questo capitolo in realtà non ho ancora chiaro lo svolgimento della storia e ho intenzione di creare vari triangoli amorosi =).. adesso basta anticipazioni, spero che questo capitolo sia all’altezza delle tue aspettative, fammi sapere!

Mi raccomando commentate numerosi! Baciotti, AnaNeko94!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il terrore nell'odio ***


Bene, scusate per l’attesa ma stavolta attendevo che ci fossero un po’ di recensioni. Quindi GRAZIE A TUTTI PER I COMMENTI!! Mi hanno fatto davvero piacere, grazie di cuore. Come noterete già dalle prime righe qui il narratore sarà Zero, quindi chissà se (come mi ha consigliato Argentea) non sarà anche lui uno dei protagonisti principali.. vi lascio sulle spine.. (In realtà non so nemmeno io che fare ) Fan delle varie coppie, non demordete, perché forse ci sarà anche un po’ di YUKIXZERO, o no? Chi lo sa, per adesso vi lascio a questo capitolo, i ringraziamenti ovviamente sempre in fondo e mi raccomando, fatemi felice con tanti commentini =).
P.S. Se volete consigliarmi una vostra fan fiction io sarò felice di leggerla e commentarla (a meno che il pairing non mi dia la nausea, quindi evitate Yaoi per favore )
Adesso mi tappo davvero la bocca e lascio a voi la lettura.

Il terrore nell’odio.



- Sei sempre il solito scansafatiche Zero! E menomale che adesso c’è Tisha a darmi una mano! – mi inveì contro la figlioccia del direttore, mentre cercava di sostenere come tutti i santi giorni la folla di studentesse trepidanti.
- Renditi utile! – sbottò furiosa anche l’altra, iniziando a realizzare quanto fosse scocciante quell’incarico.
Immediatamente la fulminai, facendola impallidire, per poi riservare lo stesso trattamento anche alle altre allieve della Dayclass.
Dopotutto non mi interessava di essere temuto, anzi mi faceva piacere che mi stessero alla larga, sarebbe stato più facile resistere alla sete.
L’unica che in fondo mi dispiaceva allontanare era la dolce Yuki, seppure il suo sorriso genuino alle volte mi irritasse mi rendevo conto di non poterne fare a meno. Era un barlume di luce in quella vita inondata dalle tenebre.
- Sei imperdonabile – rincarò la diretta interessata guardandomi furibonda.
- Non fare l’acida Yuki –
- Acida io?!? –
- Vorresti dire che dopo tutti questi anni te ne sei resa conto solo adesso? –
- Mm.. reggetemi perché lo uccido! –
Il portone del dormitorio luna di spalancò mettendo a tacere la sua irritazione e mostrando ai nostri occhi il solito gruppo di vampiri tra le urla e gli schiamazzi eccitati delle ragazze in attesa. Quella stessa guardiana che qualche istante prima aveva istaurato un’aspra discussione con me adesso sembrava stregata dal passo deciso di quegli esseri, infatti mentre tentava di frenare l’orda di allieve il suo sguardo era perennemente puntato su uno di loro, precisamente su colui che io detestavo profondamente: Kaname Kuran.
Fortunatamente le studentesse premettero con ancora più insistenza, impedendo il contatto visivo tra i due.
- Buongiorno ragazze, come va? Vi sono mancato? – sentenziò con leggerezza Hanabusa lasciando sorrisi a destra e a manca per ricevere a sua volta i gridolini euforici di quella mandria incosciente.
- Finiscila Aidoh – lo rimbeccò Akatsuki guardandolo con sufficienza.
- Perché? Non posso salutare le mie fans? - obbiettò questi fin troppo lagnoso ed euforico per i miei gusti.
Ringhiai disgustato.
- State indietro! Smettetela di spingere! – sentii Komori inveire contro la folla di studentesse che, sorde ai suoi richiami, la sospinsero ancor più forte.
Fu un attimo e quella cadde all’indietro.
Sospirai, ancora doveva imparare a controllare quelle sciocche ragazzine che tanto mi irritavano.
- Non fate un passo! - ordinai fermando la loro avanzata.
- Tutto bene? – le chiese gentilmente Kuran con quella sua voce controllata che tanto detestavo.
- Fatti gli affari tuoi! – sbottò quella schiaffeggiando la mano che il vampiro le aveva porto.
- Come vuoi – accennò affatto offeso quest’ultimo.
- TU! Stanne certa, la pagherai cara! – la minacciò Aidoh fumante di rabbia, con l’appoggio degli sguardi dei suoi simili.
Istintivamente intercessi tra loro guardando Hanabusa con odio e coprendo la neoguardiana con la mia figura.
- Non ho bisogno del tuo aiuto Zero, so difendermi da sola! –
Rimasi colpito da quella risposta, non le importava di essere in inferiorità numerica e totalmente in svantaggio per quanto riguarda la forza fisica, voleva opporsi solo con le sue capacità e il suo odio tanto profondo nei confronti di quella razza.
Dopotutto non eravamo così diversi, forse solo lei capiva il perché del mio astio.
- Credo che dovrebbe avere più paura di te che di noi Kiryu – aggiunse Senri, totalmente fuori luogo, guardandomi di sottecchi e sfoggiando la classica aria da aristocratico saccente che caratterizzava quel gruppo di esseri nauseabondi.
- Quindi avevo ragione – sibilò Tisha allontanandosi da me e stringendo i denti con odio.
- Non osare paragonarmi a loro! Io li detesto tanto quanto te! – tentai di giustificarmi usando un tono fermo e convinto.
- Taci! Tu e loro siete della medesima razza! – mi accusò puntandomi contro l’indice, che mi graffiò l’anima con il suo tono accusatorio.
- Calmatevi, questo dialogo non ha necessità di proseguire oltre – si intromise Kuran autoritario.
Immediatamente ci allontanammo uno dell’altra, uno con rammarico l’altra con stizza.
Sospirai.
Proprio non voleva capire le mie ragioni, si limitava a giudicare con il suo cieco odio.
- Guardiani, venite con me – ordinò quindi lo stesso senza approvare alcuna obbiezione.
- Che sta succedendo Kaname? – domandò timidamente Yuki, intaccando la sua corazza di fermezza.
- Niente di cui preoccuparsi piccola – asserì in risposta con dolcezza accarezzandole il capo – solo mi piacerebbe che questi due capissero gli ideali pacifici della Cross Academy –
Osservare quella scena mi rendeva a dir poco furioso, la gelosia mi invadeva la viscere e mi costringeva ad intromettermi.
Così le afferrai un braccio e la strattonai via da quell’essere dall’animo costruito e falso che tanto mi irritava.
- Ma Zero... –
- Lei deve starne fuori! –
- Fuori da cosa? –
- Non impicciarti Yuki! –
- Non trattatemi tutti come una bambina! – sbottò allora contrariata.
- Entrambi vorremo solo proteggerti, ma se quello che vuoi è solo essere messa a conoscenza di quello che sta succedendo, allora ti spiegherò tutto più tardi, d’accordo? – le propose con tono mieloso il vampiro.
- Sì Kaname – rispose annuendo e sorridendo soddisfatta.
- Kiryu, Komori, adesso seguitemi – e questa volta si diresse all’interno del suo dormitorio, seguito da entrambi.
- Allora? – domandò Tisha sbuffando.
- Ahimè dovete capire che il nostro equilibrio è assai precario e purtroppo queste scenate necessitano di venire evitate –
- Allora perché questo mostro! Se è come voi si mischia a tal punto agli umani?? – domandò lei con una vena isterica.
- Devi sapere che lui non è ancora ciò che tu supponi che sia, non è come nessun membro della Nightclass, non lo sarà mai, temo anzi che finirà presto per perire –
- Perché? –
- Ebbene lui non è un vampiro dalla nascita, tu non puoi saperlo ma sta subendo una trasformazione causata quattro anni fa dal morso di un sangue puro e per questo non diverrà mai una creatura della notte a pieno titolo, a meno che non beva il sangue di colui che ha inizializzato questo processo –
- Preferisco morire che essere come voi per l’eternità! – sputai irato da quelle rivelazioni scomode.
- E adesso quindi cos’è? Un umano o un vampiro? – domandò Tisha sempre più confusa.
- È in fase di mutamento – rispose quindi vago.
- Insomma brama sangue o no?? – incise lei spicciola.
- Sì – confessai guardandola con aria mesta.
Al sentire quella confessione indietreggiò spaurita fino a ritrovarsi con le spalle premute contro il petto di Kaname, che le afferrò le braccia cercando di tranquillizzare il suo terrore.
- Ma sa controllarsi bene – spiegò pur sapendo che oramai il mio autocontrollo era al limite.
- Allora perché non lo trasferite nel vostro dormitorio? –
- Preferirei morire! – sbottai ringhiando.
- Allora crepa demone! – urlò con la voce rotta dal panico, mentre freneticamente portava una mano sulla sua gamba destra per afferrare l’arma antivampiro che il direttore le aveva consegnato.
Notai un piccolo pugnale racchiuso in fodero sulla sua coscia appena sotto la gonna legato da un laccio di pelle.
Lo estrasse con decisione e me lo lanciò contro.
Gemetti di dolore percependo un rivolo di sangue colare lungo la spalla dove esso si era conficcato.
Lo estrassi con un gesto secco escludendo il dolore che pulsava lancinante nel punto offeso.
- Vuoi provare a controllarti? – le chiese Kuran nel suo solito tono di voce.
Quindi lei iniziò a singhiozzare, cercando uno sfogo alle cupe sensazione che le attanagliavano il cuore.
Inaspettatamente la vidi nascondere il viso tra le mani e lasciarsi accogliere tra le braccia del sangue pure.
- Adesso vai Kiryu, per oggi questo è sufficiente –
- Non la lascio nelle tue grinfie – ribattei
- V-vattene – sibilò lei oramai offuscata dal terrore intrinseco nel suo odio.
- È tutto sotto controllo? – domandò Shiki chiudendo il portone alle sue spalle e infilandosi nella nostra discussione dal buio di un angolo.
- Da dove diamine te ne esci?? – sbottai coprendomi la spalla con la mano cercando di attenuare l’odore del mio sangue.
- Ho sentito dei singhiozzi e un intenso aroma ferroso, credevo che la situazione fosse degenerata –
- Non sono affari tuoi Senri! – ringhiai afferrandolo per il bavero della camicia.
- Per caso vuoi morire? – ironizzò sarcastico ammiccando alla mia ferita fresca e alla sua sfacciata superiorità.
- E chi ti dice che non sarai tu a crepare?? –
- Ricordati che sono un livello A, non sarei tanto lo spavaldo se fossi in te, soprattutto in quelle condizioni –
- Sono in grado di ucciderti anche adesso! – annunciai puntandogli la mia BloodyRose alla fronte.
- Non è ancora la tua ora Kiryu, non sfidare così ardentemente la morte – incalzò Kuran allontanandomi dal suo simile.
Ringhiai contrariato, ma percependo un’ulteriore fitta al braccio non opposi resistenza.
Volli nuovamente tentare di convincere Tisha ma la notai priva di sensi a causa dei poteri del sangue puro.
- State attenti a quello che fate – sentenziai minaccioso osservando ancora la ragazza, mentre passava nelle mani dell’altro vampiro.
- Non provate a berne una goccia! – aggiunsi uscendo e nascondendo il braccio con l’altra mano.
Sfortunatamente trovai ad attenermi lo sguardo stupito e curioso dell’altra guardiana.
- Kaname è dentro? – mi domandò sfiorandomi con lo sguardo senza notare né la ferita né il mio strano comportamento.
- Fammi un favore, non impicciarti! – sbottai provocandole uno stolso.
- Ho il diritto di sapere cosa succede! –
- Pensa a te stessa, tutto questo non ti riguarda! –
- Mm.. Zero! Sei sempre il solito! Almeno dimmi dov’è Tisha! –
- Chiedilo al tuo Kuran! – al nominarlo il diretto interessato spuntò dal cigolante portone d’ingresso.
- Sta tranquilla Yuki, Komori è nelle mani di Senri – proferì accogliendola tra le braccia.
Ringhiai. Solo quello sapeva fare??
- Per favore Kaname dimmi che succede –gli supplicò affondando il viso nel suo petto e ignorando i suoni gutturali che provenivano dalla mia bocca in senso di diniego.
Avrei voluto strapparla via da lui, allontanarla da quel vile demonio e a malapena mi trattenni.
- Stiamo solo cercando di comprenderla meglio – semplificò lui continuando ad accarezzarla con quelle mani, che io continuavo a reputare insozzate di sangue.
- E dimmi – fece una pausa – cosa c’entra Zero in tutto ciò? –
- Suppongo che trovi in lui qualcosa di sospetto, ma chi non ve lo troverebbe? –
A mio malgrado apprezzai il suo tentativo di sviare le indagini di Cross e, capendo che non avrebbe rivelato la mia natura mi sentii sollevato.
- Ma adesso, ho io un favore da chiedere a te piccola Yuki – asserì lui alzandole il viso con due dita e guardandola negli occhi.
- Chiedi pure – annuì lei piena d’orgoglio, sfoggiando un sorriso solare e lasciando che le gote si imporporassero leggermente.
- Tisha Komori odia i vampiri in modo viscerale, quasi al livello di Kiryu, prova a mediare tra noi e lei, cerca di ammorbidire un po’ la sua diffidenza o rischiamo di dover chiudere la Nightclass –
- Se è solo questo quello che posso fare per te Kaname, lo farò volentieri, fidati di me, farò del mio meglio! – confermò allargando ancor di più il suo sorriso coinvolgente.
- Adesso basta Yuki, andiamocene! – le ordinai trascinandola per un braccio.
- Zero! Lasciami! – strepitò dimenandosi senza riuscire a fermarmi.
- Buonanotte piccola – le augurò Kaname sparendo nelle tenebre.
- Stupido! – gridò colpendomi in testa con un pugno –sei talmente odioso che anche Tisha si sente in pericolo con te! – apostrofò facendomi intendere di averla bevuta.
Sospirando infilai le mani in tasca e mi allontanai da lei, fortunatamente la ferita non grondava più sangue, anche se il dolore era ancora insopportabile.
- Mi lasci indietro? – sbottò correndomi incontro.
- Va a dormire! Voglio stare solo! Non ho bisogno delle tue chiacchiere! – puntualizzai freddamente cercando di placare la mia natura.
- Perché? – sibilò dispiaciuta, interrompendo i passi.
Mi dispiace Yuki.
La mia scostanza l’aveva fortunatamente allontanata.
Avrei voluto passare più tempo con lei, ma il bisogno di sangue era sempre più impellente e la vicinanza di Tisha e del suo profumo non aiutavano.
Le crisi erano sempre più frequenti, faticavo a non azzannare i miei stessi compagni di classe.
Per questo mi comportavo così. Per loro. Anzi no, per me. Non volevo essere un mostro, non volevo dipendere dal SANGUE.


Finish!!! Allora che ne pensate?? Vi avverto non so com’è venuto perché l’ho cambiato all’ultimo momento dato che la prima stesura non mi piaceva!!! Se avete qualche critica fatevi avanti provvederò a migliore!! Vi ricordo NO COMMENTI NO PARTY =)
Passiamo ai ringraziamenti:

idol_sempai92 : grazie vivamente per i complimenti =) sono contenta che ti piaccia, spero che questo nuovo capitolo sia di tuo gradimento. Fammi sapere!

Gio__cHaN : Grazie sono lusingata =) comunque mi dispiace ma Shiki è anche mio u.u, non credere che te lo lasci!!! Eheh!! A parte scherzi, sono contenta che ti piaccia il mio modo di scrivere, spero si non averti delusa con questo nuovo capitolo!

Argentea: addirittura ha del futuro?? =) Grazie troppo gentile! Comunque tornando ai tuoi consigli, SICURAMENTE farò in modo di mettere qualche scena tra Yuki e Kaname li adoro troppo insieme, poi per quanto riguarda Shiki e Rima non so se seguirò quello che mi hai detto. Ancora devo pensarci ma quasi sicuramente, toh per un 98% lui sarà il boy di questa Tisha, anche se forse anche Zero farà la sua parte. Ti avverto le percentuali potrebbero cambiare perché la trama di questa fic è già cambiata un centinaio di volte nelle mia testa xD! Grazie comunque per i consigli, li apprezzo tantissimo e forse li seguirò dipende da come mi frulla =)! Dimmi cosa ne pensi di questo capitolo, ci tengo! Appena posso leggo la tua fic su Inuyasha promesso!! Forse stasera stessa!! Adesso devo scappare perché se non studio mia madre mi fucila sul serio =)) Grazie ancora!

Lulosky : bene bene eccoti il nuovo capitolo, che ne pensi? Sono uscita troppo dalla psicologia dei personaggi o sono stata attinente?? Mi raccomando fammi sapere o niente scene ShikixRima xD

Grazie infinite a tutti, mi fa piacere che i commenti siano aumentati!! Continuate così! Ditemi anche “fa pena” ma ditemelo vi prego!! Vivo dei vostri commenti xDD

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** L'odio tra le razze ***


Scusate l’attesa ma come promesso ecco pronto per voi un nuovo capitolo! E per il piacere delle fans ecco il nostro Shiki!!! *_*
Conto di non farlo OOC.. se non riesco nel mio proposito fatemelo presente.. con lui ho sempre paura di creare un carattere che non esiste!!

Oggi voglio essere breve, quindi Buona Lettura! Per quei pochi che hanno voglia di leggere anche i ringraziamenti li trovate in fondo come sempre =)

Baciotti, AnaNeko94

L’odio tra le razze.

-    Ancora non si è svegliata – asserì Ichijo accarezzandole il viso.
-    La sospensione non ti è bastata? Io fossi in te non la toccherei – gli ricordai dall’alto del davanzale della finestra della mia stanza.
-    Sta tranquillo, sono sazio –
-    Le pastiglie ematiche non hanno la capacità di saziarci completamente – sottolineai tremendamente realista.
-    So controllarmi e.. Kaname è stato sufficientemente esaustivo –
-    Pensi che svelare la natura di Kiryu sia stata una buona mossa? –domandai rendendolo partecipe dei miei dubbi, in fin dei conti era lui quello che potevo definire amico.
-    Non saprei, ma sicuramente lui ha in mente qualcosa –
-    Io credo che sotto ogni punto di vista, complichi solamente le cose –
-    Già, anch’io, ma non possiamo conoscere i suoi piani –
Scesi dalla mia postazione e mi avvicinai al letto dove la ragazza era adagiata. Il mio letto. Quello in cui sicuramente sarebbe rimasto impresso il SUO odore, quello in cui IO avrei dovuto riposare l’indomani, quello in cui di sicuro non sarei riuscito a dormire.
-    Perché piuttosto ti ha chiesto di portarla qui? – mi risvegliò Takuma.
-    Me l’ha solo ordinato, senza spiegazioni – risposi mentre, inconsciamente attratto dal suo aroma, le scansai una ciocca di capelli dal collo.
Deglutii.
-    Shiki, attento –mi avvertì il vicecapo dormitorio poggiandomi una mano sulla spalla.
-    È così.. appetitosa – biascicai lasciando che le mie iridi divenissero scarlatte.
Irrefrenabilmente, seppur fossi sotto lo sguardo di Ichijo, le presi una mano, la studiai captando ogni singolo capillare.
Allora volli annusarla cadendo in balia del dolce profumo del suo sangue, esattamente come un eroinomane dalla droga, io ero drogato di quella lieve fragranza, e resistere era fin troppo difficile se non impossibile.
-    Shiki.. – ripeté autoritario il mio compagno imponendo quell’ordine anche a sé stesso.
Facendo appello a tutta la mia forza di volontà allontanai la sua mano sai miei canini e la fissai in viso.
Dovevo ammettere che fosse bella, ma non era quello che mi interessava, io ero una bestia e il mio unico istinto adesso era quello di prosciugarla.
Ingollai ancora.
-    Cerca di resistere – rincarò il mio fedele amico alzandosi con lentezza.
Inaspettatamente lo vidi avvicinarsi alla porta e proferire con la voce rotta dalla sete – ho bisogno di aria –
-     Tu non ci riesci? –
-    Non voglio rischiare –
Annuii comprendendo il suo disagio e lo lasciai andare.
-    Ma io saprò trattenermi? – mi chiesi sospirando.
I miei occhi non erano ancora tornati al loro colore naturale, infatti essi continuavano ad esaltare le sue vene e le sue arterie pulsanti di sangue sotto quel velo di pelle delicata. Potevo quasi sentirne lo scorrere incessante, lo sentivo scivolare languido lungo le pareti delle mia gola, desiderando che saziassi quel bisogno impellente.
-    D-dove sono? – borbottò Komori interrompendo i miei pensieri, che come ogni volta balenavano nelle mia mente al sol sentire il suo profumo.
-    Ti sei svegliata? – domandai sbuffando, in realtà sollevato dal suo risveglio.
-    Cosa ci faccio qui? Dovete smetterla di farmi perdere i sensi! – mi accusò tirandosi a sedere.
-    Eri sconvolta e comunque fosse stato per me .. –
-    Alla fine anche Zero è un vampiro – rimembrò spezzando la mia frase a metà.
-    Per adesso non ha mai bevuto sangue umano, almeno da quello che so – le confessai cercando impacciatamente di metterla  a suo agio.
-    E tu te ne sei mai nutrito? – mi chiese a bruciapelo.
-    Sì – ammisi secco guardandola con le miei occhi color della brace ardente.
Tremò spaventata e mi voltò il viso da un lato, impedendomi di saggiarla con lo sguardo.
-    Perché sono rossi? – mi chiese deglutendo.
-    Perché – mi interruppi cercando le parole – ti vedono come una preda, un preda molto.. appetibile –
-    Mi fanno paura ma, odio ammetterlo, allo stesso tempo mi incatenano –
-    Per questo sai non dovresti mai avvinarti ai vampire, perché se lo fai, sarai catturata dai loro occhi – dissi citando un vecchio detto e fissandola, stavolta con le iridi grigiastre – questo è quello che si tramanda la gente, forse dovresti prestarvi fede – le consigliai deviando ancora una volta il contatto visivo.
-    Perché il mio sangue è tanto invitante? –
-    Troppe domande –
-    Troppo poche risposte –
-    Chiedi alla persona sbagliata –
Ma lei già non mi stava ascoltando infatti, emulando inconsapevolmente il mio precedente gesto, mi afferrò una mano e l’avvicinò alle sue narici, annusando e studiando il polso silenziosamente.
-    Conosco questo profumo, anche se è appena percettibile adesso –
-    Quale profumo? – domandai stupito tanto dal suo comportamento quanto dalle sue parole.
-    Quello della.. tua pelle immagino –
-    Ti ricorda qualcosa del tuo passato? – chiesi sperando che continuasse quello che avevamo interrotto la volta precedente.
-    Non svelerò nulla a voi esseri ripugnanti –
-    Fa come vuoi – sospirai seccato strattonando la mano per liberarla dalla sua presa – basta così – aggiunsi sistemandomi la manica della divisa.
-    Perché? – mi domandò seria.
-    Pensi che l’odio nei confronti della mia razza non sia ricambiato nei confronti della tua? –
-    E per quale motivo mai dovresti odiarci? –
-    Se vogliamo essere precisi non vi odio, vi ritengo solo inferiori degni solamente di colmare la nostra sete e se vi tollero è solo per volere di Kuran, che desidera mantenere la convivenza –
-    Quindi tu non vorresti nemmeno trattenerti – realizzò stringendosi nelle lenzuola.
-    No, ma sono un aristocratico e non contraddico gli ordine dei sangue puro –
-    Perché questo principe non vuole che ci attacchiate? –
-    Sei davvero troppo curiosa, non interessarti di queste faccende –
-    E voi invece avete il diritto di impicciarvi delle mie? –
-    Siamo su piani diversi –
-    Io non credo a fatto di essere inferiore ad un demone schifoso come te! – mi urlò contro alzandosi nuovamente a sedere e guardandomi con astio.
In risposta a quel palese tono di sfida mostrai il rosso dei miei occhi ed ostentai i canini affilati ringhiando. Non doveva provocare la mia indole animale, avrei finito per divorarla, dopotutto non essendo umano la pietà non faceva parte dei miei istinti.
-    Smettila! – gridò ancora cercando di apparire più forte di quanto non fosse.
-    … mi terrorizzi –ammise guardandomi con gli occhi di un agnellino spaurito – ti prego – supplicò con vece tremante.
Solo allora mi calmai, risvegliato da una sensazione fastidiosa e pungente, forse simile a quella che gli umani chiamano rimorso.
Mi passai una mano sul viso e sospirai.
-    Pensa prima di parlare – la accusai allontanandomi dal suo capezzale.
-    Sai, anche lei, anche lei mi guardava così –farfugliò scoprendosi e poggiando i piedi a terra.
-    Parli della vampira che ti ha attaccato? – le domandai cercando di interpretare le sue parole senza però ricevere alcuna risposta.
Non insistetti oltre e tornai sul mio amato davanzale ad osservare la luna, quella luna che ogni notte mi era muta testimone e fedele amica.
Sentii la porta richiudersi con un tonfo sordo mentre tanti piccoli passi risuonavano nei corridoi silenziosi del dormitorio.
-    Stupida umana testarda – imprecai costretto a ricorrerla.
Sperai che una volta tanto Ichijo mi fosse utile e che l’avesse fermata al posto mio.
Lentamente seguii la scia del suo profumo, avanzando sempre più annoiato.
Appena giunsi all’ingresso la notai in compagnia di Kuran e sospirando realizzai che Takuma se l’era codardamente svignata.
-    Finalmente, Senri – annunciò il vampiro inchiodandomi con lo sguardo.
-    Voglio tornare al mio dormitorio! – esclamò la ragazza guardando entrambi.
-    Prego – asserì lui scostandosi dalla porta.
Senza farselo ripetere due volte iniziò a camminare verso l’uscita ma, quando si accinse ad oltrepassare la soglia lui le afferrò il polso.
-    Solo una cosa – aggiunge Kaname ferreo – ti proibisco di fare parola di quello che ti ho rivelato o di palesare in qualunque modo la nostra vera esistenza e, in cambio del tuo silenzio, avrai ciò che chiedi – stabilì lui illudendo noi altri che fosse una proposta.
Rimasi perplesso dalle sue parole, cercando di indagare mutamente nell’espressione di entrambi su quale fosse la richiesta dell’umana.
-    Oramai sono una guardiano no? Ho il dovere di mantenere il vostro segreto – gli rispose liberando la mano con uno strattone – e comunque, io non scendo a patti con dei demoni – sbottò andandosene.
Rimanemmo qualche istante in silenzio udendo passivamente il rimbombo del vecchio portone e il suono ridondante di una corsa frenetica.
-    Seguitela – ordinò salendo l’imponente scalinata.
-    Allora sei qui – convenni notando Takuma rifugiato nella penombra.
-    Speravo di scamparla standomene nascosto, ma dopotutto non mi spiace seguire una bella donna – ironizzò avvicinandosi.
-    Tsk, questa faccenda è sempre più scocciante –


Ta dah! Fresco fresco di battitura il quarto capitolo! Lo so sono stressante con questa sete dei vampiri.. ma è una cosa che mi affascina! =)
Dato che oggi come avrete capito non ho tanto voglia di fare commenti personali passo subito ai ringraziamenti:

Gio__cHaN : Ahimè finisco sempre per tornare a Shiki è più forte di me xD lo amo troppo… =) poi te l’ho detto mi fa piacere di essere sfondata nel ridicolo con quel pianto isterico. Piano piano vorrei sottolineare il suo terrore verso i vampiri.. spero di riuscirci =)

 Lulosky : Grazie davvero per i complimenti, e la cosa a cui punto è proprio cercare di mantenere il carattere dei personaggi quindi mi fa piacere di esserci riuscita almeno finora =) Poi per quanto riguarda quel gran pezzo di carne di Shiki.. alla fine c’è sempre di mezzo.. =) prometto che non il prossimo capito ma forse quello dopo sarà uno ShikiXRima, anzi mi voglio proprio sbilanciare dicendoti che sarà narrato dalla vampira stessa. Anche perché voglio far capire cosa ne pensa del fatto che il suo vampiro gironzoli intorno alla cena xD
 idol_sempai92 : Ho visto la tua fic e ti ho lasciato anche i commenti =) quindi fammi un favorino.. lasciane anche qui =) please.. mi fanno sempre piacere!

Argentea: Grazie ancora per lo spassosissimo commento.. allora che dire..intanto complimenti per i gusti in fatto di uomini XD
Poi.. ti sta così antipatica Tisha? Nuu.. via poverina.. è uno come Zero.. è complessata.. va compatita.. ;) anche se ancora non intendo svelare di più che qualche frase qua e là del suo passato (muhahaha)
T_T Se sapessi farlo anche io farei un commenti a mini-fic ma non mi riesce T_T quindi mi limito alle mie risposte noiose..
Insomma.. a parte il fatto che ho scoperto adesso cosa si può e non si può fare nei commenti ma sinceramente fino a che non offendo nessuno ci scrivo quello che mi pare =P alla faccia delle regole xD (tra parentesi non che non si può fare pubblicità che io invece faccio a bizzeffe xD) DIMMI CHE NE PENSI ANCHE DI QEUSTO CAPITOLO! Possibilmente a mini-fic come quello scorso xD perché mi fa sbellicare xD!! Ci si vede al prossimo chappy =)

 angelofdarkness97: tranquilla tu non lo sai.. ma io ho mente grandi cose (oddio che frase sclerata che mi è uscita xD) tra le quali ovviamente anche una parte ShikixRima.. e via per favore non mi odiare Tisha.. è solo un po’ complessata.. =) (w Shiki!!! E Kaname ovviamente!! xD)

 XxRikaxX : ringraziamento anche a te Rika.. spero che commenterai questo nuovo capitolo =) ci tengo a sapere la tua =) sono contenta che ti piaccia !!  menomale =)


Cari lettori voglio informarvi di una.. ehm.. piccola cosa.. I prossimi capitoli non sono pronti, spero di scriverli in fretta ^^ Quindi spero mi perdonerete i ritardi ^^
Vi supplico commentate, se lo fate vi faccio tanti tanti regalini, come capitoli speciali per la vostra coppia preferita ^^ shi shi giuro ^^
Adesso vado a leggermi le vostre fic =)
Baciotti, AnaNeko94
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il morso della vendetta ***


Ecco il nuovo capitolo!! Ho impiegato 4 ore per riscriverlo tutto.. speriamo che sia venuto bene!! =S Ditemi com’è =)
Per coloro che odiano Tisha.. questo è il capitolo ideale.. xD mentre per chi aspetta il famoso capitolo ShikixRima.. vi informo che è già pronto =) Quindi quando ci saranno sufficienti commenti a questo chappy posterò anche il sesto. Ehh lo so che sono una ricattatrice =S
Voglio fare presente che non mi sono dimenticata della ferita che ha Zero alla spalla, solo che Yuki è un po’ ingenua (ehm torda a volte xD) e non se ne accorge =).
Adesso basta.. leggete!!

Il morso della vendetta.


-    Sbrigati Zero o faremo tardi all’uscita della Nightclass! – gli ordinai trascinandolo per un braccio.
-    Non mi strattonare così – obbiettò lui sbuffando.
-    Muoviti! Tisha è già davanti al portone! – insistetti continuando a camminare.
-    Va bene, va bene, ti seguo – si arrese sospirando scocciato.
-    Bravo cucciolone! – dissi soddisfatta sorridendo con calore.
In risposta mi concesse un ghigno appena accennato che io considerai come un ampio sorriso.
Oramai ero abituata al carattere cupo e scontroso del disciplinare, quindi non mi stupii della sua reazione apparentemente fredda, a me andava bene così, come dal nostro primo incontro io continuavo a parlare e a sorridere per entrambi. Non so cosa sperassi di ottenere facendo così, forse mi illudevo che col tempo il nostro legame sarebbe migliorato, dopotutto ci tenevo ad istaurare un’amicizia.
-    Dovresti sorridere più spesso – gli feci notare stringendomi contro il suo braccio – se lo facessi magari non sembreresti così antipatico –
-    E se tu stessi più zitta magari saresti meno scocciante –
Tirai fuori la lingua e gli diedi un colpo sul braccio. Erano proprio quei battibecchi che colorivano il nostro rapporto, un rapporto fatto altrimenti solo di silenzi, silenzi che ci rendevano quasi  estranei.
-    Scusa tanto! – sbottai stizzita, nascondendo tra le labbra un sorriso divertito.
Arrivammo così di fronte alla solita schiera di studentesse trepidanti che ogni giorno rendevano il mio lavoro di guardiana assai arduo e faticoso. Non passava giorno che non violassero il regolamento del collegio, erano proprio incontenibili. Ma in fondo le capivo, loro non obbedivano alle norme solo per potersi avvicinare a quel gruppo di eccellenti e facoltosi studenti, quegli studenti che amavano celarsi nelle tenebre della notte, quegli studenti tra i quali c’era anche lui.
-    Siete fortunati quei bastardi sono in ritardo –
-    Siamo qui, non ti lamentare – affermò Kiryu scocciato.
-    Scusaci!! – supplicai inchinandomi più volte.
Fortunatamente avevo fatto in tempo. Non mi sarei persa i suoi occhi, nemmeno oggi. Arrossii pensando a quanto fosse importante per me, a come mi mancasse, a come mi perdessi a fissarlo ogni giorno.
Era lui il mio primo ricordo.
Era per lui tutta la mia riconoscenza.
Ed era per lui anche tutto il mio amore.
Da 10 anni, era e sarebbe ancora stato così.
-    Yuki sveglia! Stanno uscendo – mi risvegliò l’altra guardiana.
I pensieri dovevo lasciarli a dopo, adesso dovevo svolgere il mio compito.
-    Ciao piccola – mi salutò il centro dei miei pensieri.
Sentendo quelle parole fremetti e mi voltai palpitante per osservare il padrone di quel timbro caldo e maturo. Era lì, davanti a me, con la sua postura rigida e ferma, in contrasto con un dolce sorriso stampato sulle labbra fini. I suoi occhi erano come li ricordavo: due profonde pozze di cioccolato fondente.
-    Ciao Kaname – risposi chinando il capo.
-    Grazie infinite per quello che fai – si complimentò provocandomi un leggero imporporimento delle gote.
Avrebbe potuto dire qualsiasi cosa con quel tono di voce e io sarei arrossita comunque.
-    Mantenere la disciplina è mio dovere! – sentenziai imbarazzata facendo suonare le mie parole come quelle di un soldato semplice al suo sergente istruttore.
-    Non essere così formale – aggiunse quasi dispiaciuto dalla mia risposta poggiandomi una mano sul viso.
-    Kuran, se non si sbriga farà tardi a lezione – asserì Zero con voce tagliente afferrandogli il braccio per allontanarlo dal mio viso.
-    Oh, che paura – sospirò sarcastico liberando la mano con un gesto secco.
Poi si voltò verso di me ancora una volta, inondandomi con il suo sguardo profondo ed aggiunse:
-    Ci vediamo domani, piccola Yuki –
E così dicendo mi prese galantemente la mano e vi poggiò delicatamente le labbra.
Divenni a dir poco paonazza e rimasi senza fiato, mentre lui terminava quell’elegante bacio e se ne andava a passo lento, facendomi beare delle vista delle sue ampie e forti spalle.
-    Bello e dannato – pronunciò Tisha avvicinandosi a me.
-    No, solo dannatamente bello – precisai reggendomi la mano.
-    Considerazioni fuori luogo per delle bestie – criticò Zero.
Le studentesse oramai si erano dileguate, l’ondata di alta marea era passata, come sempre, restava solamente la ronda.
-    Kaname non è una bestia, mi ha salvato la vita. Lui è diverso come il mondo in cui vive, come le cose che vede.. –
-    Non ti illudere che lo sia, seppure la sua voglia di apparire in un certo senso umano sia ammirabile non riuscirà a sopprimere per sempre la sua natura, arriverà un momento.. un momento in cui anche lui si lascerà sopraffare dall’istinto, e tu non potrai fare nulla per impedirlo – sentenziò Komori suonando tremendamente veritiera.
Come se lei avesse sperimentato sulla sua pelle una situazione del genere, come se sapesse perché mi fidavo di Kaname.
-    Lui non mi farà mai del male – insistetti testarda.
-    Tu sai quanto possano essere disumani i vampiri e lo sai perché tu stessa ne sei stata una vittima! – mi ricordò Kiryu attanagliando sadicamente il mio cuore.
-    Lui non è come tutti gli altri lui è diverso – ribadii con gli occhi bassi.
-    Invece sì! Per quanto lui ti voglia bene, per quanto lui ti ami, c’è sempre una cosa che amerà più di te e quella cara Yuki è il tuo sangue – aggiunse Tisha affondando ancora più in profondità il disagio che mi aveva provocato Zero.
-    Bugiardi! Non è vero! Non può essere vero! Non è come dite! – urlai tappandomi le orecchie e lasciando che le gambe iniziassero a correre.
Non volevo sentire. Era assurdo pensare che i vampiri che conoscevo fossi tanto disumani, era assurdo pensare che KANAME fosse diverso da come lo dipingevano i miei ingenui occhi di ragazzina innamorata. Lui era perfetto, lui era tutto ciò che potessi desiderare. Lui non poteva essere un mostro.
Lui era il mio Kuran.
Corsi a perdifiato ripetendo quei concetti miliardi di volte all’interno della mia mente, cercando di imprimerli come la mia unica verità, stampandoli a fuoco sopra le dicerie dei miei compagni soggiogati da un odio che per quanto mi sforzassi non riuscivo a comprendere.
Senza rendermene conto ero giunta di fronte alla fontana del collegio. Appoggiai le mani al bordo e avvicinai il capo allo scroscio d’acqua, tentando di mettere ordine nei miei pensieri.
Se ero così convinta della mia tesi perché non volevo sentire le loro parole?
Temevo la risposta a quella domanda, la temevo perché ammetterla sarebbe stato come negare il gesto di Kaname, come negare la fiducia che provavo nei suoi confronti.
Pensai a 10 anni prima ancora una volta.
Il mio primo ricordo non era il mio Kuran ma un altro vampiro.
Ancora ricordo la scintilla infuocata che infervorava i suoi occhi, ancora ricordo la loro terribile tonalità scarlatta, ardente come le fiamme dell’inferno e poi i suoi canini, brutalmente sporgenti ed affilati che deturpavano quel viso apparentemente umano.
Quell’essere così simile a me, desiderava saziarsi del mio sangue, incurante che io fossi un’innocente bambina di 5 anni, incurante della mia fragile e candida vita.
Da allora quell’evento era rimasto indelebile nella mia mente.
Ecco perché in fondo potevo capire l’odio di Zero e di Tisha, perché in fondo io stessa temevo i vampiri.
Tuttavia fino a poco tempo prima non avrei mai considerato Kaname alla stregua di quella bestia che mi aveva attaccato, lui non era affatto un mostro, anzi.
-    Ma quella sera.. -  ripensai al giorno in cui fu istituita la Nightclass.
Prima di stabilirsi nel dormitorio luna i vampiri avrebbero soggiornato in quello riservato ai professi. Anche Kaname era lì.
Capricciosamente desiderai vederlo, adesso che mi era tanto vicino e che non eravamo più costretti ad incontrarci un solo giorno per stagione, non avevo motivo per evitare il mio ingenuo desiderio.
Dopotutto allora mi ero dimenticata cosa fosse la paura, anche se sapevo della sua vera natura non la temevo affatto, anzi ero più che convinta che lui nemmeno si cibasse di sangue.
Perciò ignorando gli avvertimenti di Zero mi introdussi di soppiatto nella struttura e, facendo timidamente capolino dalla porta, notai un ragazzo biondo con un plico di fogli in mano. Feci per tornare indietro quando lui mostrò di sapere il mio nome e di conoscere piuttosto bene il mio nobile Kaname di cui ero tanto innamorata. Così seppure anche lui mi invitasse a tornare indietro non demorsi e, ostinandomi a volerlo incontrare quella sera stessa, entrai nuovamente nell’edificio. Giustificai la mia azione con la temperatura rigida che vi era all’esterno e mi sedetti sul secondo gradino della scalinata.
Poco dopo un gruppo di quattro vampiri fece rilevare la sua presenza, guardandoli notai tra loro una bellissima ragazza dai capelli lunghi e ondulati color daino, pronunciata da un corpo femminile e sinuoso. Tuttavia non mi accorsi di lei per il suo aspetto ma per le parole che aveva detto.
Lo aveva chiamato nobile Kaname.
Subito mi chiesi se anche quella ragazza fosse innamorata di lui, mentre un fulmine di gelosia mi attraversava l’anima. Lei era decisamente più bella e matura di me, ma non me ne preoccupai, in cuor mio sapevo che lui non l’avrebbe mai preferita a me.
Incoscientemente mi addormentai e quando riaprii gli occhi mi ritrovai in un comodo letto a baldacchino coperta dalla giacca di Kaname. Mentre mi accingevo a stringerla per saggiare il suo profumo un sussurro colse la mia curiosità.
Ruka.
Quella voce mi era familiare e la porta era aperta. Così scivolai giù dal letto e mi avvicinai furtivamente allo spiraglio dal quale provenivano quei strani suoni.
Oh sì, Kaname.
Sgranai i miei occhioni da cerbiatta scontrandomi con la cruenta realtà che mi veniva mostrata.
La ragazza di prima, Ruka.
Kaname le affondava brutalmente i canini nell’esile collo niveo provocandole dei gemiti strozzati.
Lei cadde prosciugata tra le sue braccia, le braccia di quello che io non volevo credere essere il mio principe.
Quello davanti ai miei occhi era solo un mostro sanguinario con le zanne impregnate di sangue ed il fiato corto per l’eccitazione.
Un mostro dagli occhi cremisi che mi osservava scappare senza far nulla per fermarmi.
No, quello non poteva essere lui, non poteva essere il mio Kaname, lui non avrebbe mai fatto una cosa simile.
Era un incubo.
Da allora ricominciai ad avere paura.
A tremare quando rimanevo sola, a tremare perfino quando lo vedevo incrociare i miei occhi.
Da quella notte una profonda crepa si era aperta tra me e lui. Seppure lo amassi non vi era più quell’innocente legame che c’era stato fino a poche ore prima.
Perché adesso avevo nuovamente paura.
Finalmente quella cascata di terribili ricordi fu interrotta da alcuni rumori provenienti dal cortile sottostante.
Perfetto, studentesse della Dayclass.
Pensai sarcastica.
Facendo leva sul braccio destro balzai giù dal muretto di cinta e frenai la caduta aggrappandomi ad un ramo.
Presi lo slancio e mi lanciai davanti a loro.
-    Hey voi, i vostri nomi e la classe lo sapete che gironzolare di notte è proibito e può essere anche pericoloso, perciò tornate immediatamente nel vostro dormitorio – ordinai mettendo ben in vista la fascia come testimonianza della mia autorità in merito.
-    Vogliamo solo scattare qualche foto agli studenti della Nightclass – si giustificò una.
-    Sì, non facciamo niente di sbagliato – aggiunse l’altra alzandosi in piedi e gemendo per una leggera ferita al ginocchio.
-    Oh no, stai sanguinando – realizzai in preda al panico – andate subito via, dovete tornare nel vostro dormitorio, forza muovetevi! – le incitai sperando che la smettessero di opporre resistenza.
All’improvviso sentii un fruscio alle mie spalle, così estrassi rapidamente Artemis dal suo posto sotto la mia gonna e abilmente vi tagliai l’aria, facendola accompagnare da un sibilo metallico.
L’arma si fermò interrompendo il suo suono sinistro per incappare contro coloro che avrei voluto con ogni mezzo cercare di evitare.
-    C’è mancato poco. D’altronde sei la figlia del direttore – annunciò una voce maschile.
-    Kain Akatsuki e l’altro è Aidoh Hanabusa, sono due ragazzi della Nightclass, è un sogno! – esultò una delle due studentesse abbracciando euforica l’altra.
-    Abbiamo semplicemente sentito odore di sangue e volevamo vedere.. che cos’era successo – sentenziò calmo il secondo mentre il primo si passava accuratamente la lingua sulla mano ferita.
-    Sei cattiva – sibilò dipingendo gli occhi di rosso – siamo davvero venuti a dare un’occhiata – poi si interruppe per annusare l’aria – oh, che buon profumo – aggiunse provocando gli strepiti entusiasti delle due ignare studentesse.
-    Ha detto che profumiamo! – civettò una.
-    Ascoltami bene Aidoh, se provi anche solo a sfiorarle con un dito io ti.. ti.. – lo minacciai fulminandolo con lo guardo.
Mi interruppi vedendolo avanzare verso di me, soppesando bene i passi, come un leone in prossimità della sue preda.
Bloccò la mia arma con una mano e poggiò l’altra sulla mia inchiodandomi con i suoi occhi color cremisi.
-    Sei caduta? – domandò falsamente gentile costringendomi a mollare la presa su Artemis – il buon profumo di cui parlavo è quello.. del tuo sangue, piccola Yuki – terminò ammiccando al mio polso sbucciato.
Mi ero ferita, saltando giù dall’albero. Maledizione.
Invano tentavo di ritirare l’arto che il vampiro avvicinava lentamente alla sua bocca.
Lo supplicai di fermarsi ma lui continuava, sordo alle mie preghiere.
Percepii la sua lingua umida scivolare sul mio palmo, saggiando peccaminosamente il liquido che vi era impigliato.
-    Basta – lo pregai ancora una volta in preda al terrore mentre lui sguainava i denti.
-    Che canini! Oh, quello che è un vampiro – esclamarono le due ragazze un istante prima di perdere coscienza.
-    Se non vuoi che ti squarci la gola, stalle lontano lurido demone! – lo minacciò una Tisha furente premendogli la sua arma contro la trachea e allontanandolo da me.
Era arrivata in tempo, mi aveva salvata, pensai nascondendo la mano dietro la schiena.
Sospirai di sollievo.
-    Tutto bene Yuki? – mi chiese preoccupata studiandomi attentamente.
-    Non dovresti abbassare la guarda, disciplinare – proferì Hanabusa approfittando di quell’attimo di distrazione per afferrarle il braccio.
Si era liberato facilmente dalla situazione di soggiogo nella quale si trovava e la rivolse a suo vantaggio.
Stavolta avvicinò alle sue labbra il polso della mia compagna.
Gli occhi del vampiro brillarono ancor più assetati.
-    Com’è buono.. la tentazione è fortissima – accennò affondando le zanne affilati nella pelle delicata.
La vidi contrarre le labbra in una smorfia di dolore.
Tentò invano di liberarsi mentre il vampiro conficcò i canini ancora più in profondità.
Gemette di dolore.
-    Basta Aidoh! Le fai male! Aidoh! – urlai istericamente.
Allora afferrai ancora Artemis e lo minacciai con maggiore decisione.
-    Smettila! Non costringermi ad attaccarti! –
-    Hanabusa.. direi che ti sei divertito a sufficienza – tuonò una voce femminile dall’alto del ramo di un albero.
Troppo buio perché la vedessi, e la mia attenzione era rivolta alla mia compagna.
All’udire quel richiamo l’interpellato estrasse i denti dalla carne di Tisha che tremante si allontanò dal vampiro.
-    Bastardo – sibilò stringendo il polso violato.
-    Davvero deliziosa, Komori, grazie per il pasto – ironizzò Aidoh catturandola ancora con i suoi occhi, mentre si leccava le labbra con gusto.
-    Hanabusa – ripeté la stessa voce di prima, accompagnando le parole ad un elegante balzo.
Finalmente riconobbi la figura giovane e snella di Touya presenziare di fronte ai miei occhi.
-    Vuoi forse che tutta la Nightclass paghi per le tue bravate? – lo accusò senza tradire alcuna variazione nel timbro.
-    Aveva bisogno di una lezione – si giustificò gustando le gocce scarlatte che macchiavano i suoi canini.
-    Grazie Rima, se non ci fossi stata tu.. – dissi sorridendo.
-    La prossima volta impara a controllarti – aggiunse ignorandomi deliberatamente.
Osservandola, sembrava molto irritata dalla scena che le si prostrava davanti, ma stranamente la sua ira era animata più dalla tramante Tisha che dal soddisfatto Aidoh.

Non ne sono sicura ma quando Komori gemette ancora per il dolore, le labbra della vampira si incresparono in un lugubre e sadico sorriso.

Finito.. Beh.. ora che l’ho riletto.. mah.. non mi piace molto.. Vabbè ditemi voi..  Adesso vado a scrivere il famigerato capitolo sulla coppia di ghiaccioli, mi manca solo la parte finale.. spero non sia una delusione.. sono giorni che ci lavoro.. ma senza dialoghi mi ritrovo con le mani legate!!!
Passando a questo capitolo.. spero di essere stata precisa con le date e tutto il resto.. ho cercato di seguire la trama dell’anime più fedelmente possibile quindi ditemi se c’è qlkosa che devo cambiare.. provvederò immediatamente!!

Ringraziamenti:

Lulosky: eh già.. Shiki è un gran bel pezzo di carne *_* .. gnam gnam..  Che ne pensi di questo capitolo? Rima sadica.. ok forse è un po’  OOC.. ma mi piaceva l’idea che fosse gelosa.. è poi quel pezzettino mi serve da introduzione per il prossimo..  Kmq.. ho aggiornato abbastanza in fretta? E eccetto il capitolo ShikixRima hai altre richieste\consigli? Ancora non so come strutturare il settimo capitolo.. quindi.. se mi vuoi dare un parere ne sarei felice =)
Commenta mi raccomando!! Ci tengo =)

Idol_sempai92: Grazie.. ma nn è affatto impeccabile.. tutte le volte che la rileggo trovo qlkosa che non va.. =S spero che almeno la trama e le idee di fondo siano buone..Mi dispiace ma per il passato di Tisha ci sarà da aspettare un bel po’.. e il prossimo capitolo sarà un po’.. extra rispetto alla storia dato che è un regalo per i fan ShikixRima.. =)
Quindi.. mi dispiace.. ma ci vorrà un bel po’ .. =)

Argentea: ahaha.. spassosa come sempre.. bene bene..  chissà come mai scommetto che la parte finale di qsto capitolo sia la tua preferita xD.. Poi per il regalino.. a grande richiesta.. il prossimo capitolo è un extra su Shiki e Rima.. quindi spero di accontentarti.. =) Che altro dire.. eh no.. Tisha non morirà.. mi serve ancora.. Aspetto un tuo altro spassosissimo commento.. e se hai anke tu qlke idea sul settimo capitolo.. dimmelo pure.. =) Baci baci..

Giulietta24: allora.. grazie infinite per il commento.. =) spero di essere stata veloce ad aggiornare.. poi per quanto riguarda le descrizioni.. beh tempo fa le utilizzavo moltissimo.. ma mi sembrava ke appesantissero troppo le vicende.. quindi mi sto limitando.. comunque saranno un po’ più accentuate nel prossimo capitolo.. se questo può farti piacere.. fammi sapere la tua opinione su questo, ci tengo =)

Gelosa94:  GLASHIEEEEEEE =) sono contenta che ti piaccia.. =) Spero di non aver confuso qlke cosa.. xk ho cercato di essere più fedele possibile all’originale.. anke se Yuki non è un personaggio che amo trattare moltissimo.. xk la trovo troppo ingenua.. spero di averla resa bene.. che dire.. commenta =)

Ultimo avviso poi vi lascio.. commentate numerosi o niente ShikixRima!! Se raggiungere un numero sostanzioso vi faccio un altro regalino u.u quindi vi supplico.. fatelo!!!
E se volete consigliarmi qlke vostra fic.. come al solito sarò contenta di leggerla e commentarla a dovere!
 
Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** La perfezione del silenzio ***


A grande richiesta ecco il famoso capitolo ShikixRima!! Spero vivamente che non sia un fallimento, mi ci sono impegnata davvero!!
È stato difficilissimo cercare di rendere la situazione decente senza dialoghi, ho fatto una fatica micidiale quindi premiate almeno lo sforzo!!
Prendete questo capitolo come un extra. Tranquilli non mi sono dimenticata della situazione critica che ho creato nel capitolo precedente, conto solo di rimandarla al prossimo in cui capirete qualcosa sul passato della ragazza =).
Per adesso è tutto, ci vediamo alla fine =).

La perfezione del silenzio.

Iniziavo a detestare quell’umana.
Perfino il suo odore che tanto allettava la sere dei miei compagni mi dava la nausea.
Quella Tisha era piombata nei pensieri della Nightclass come un fulmine a ciel sereno, catapultandoci contro il suo odio ed il suo passato misterioso.
Passivamente avevo dovuto accettare la situazione, sorvolare sulla frequente assenza di Shiki, ignorare il suo costante interessamento nei confronti di quell’umana, fingere di non essere turbata dal fatto che desiderasse bere il suo sangue.
Quando avrebbe dovuto bramare solo il mio.
Come, malgrado soffrissi ad ammetterlo, io volevo solo il suo.
Nessun altro mi avrebbe mai saziata, ma per lui non era così.
Comprendevo che fosse solo un’umana, una misera fonte di sangue, ma appunto per questo non poteva desiderarla più di me.
Io ero una vampira, una vampira aristocratica, con una percentuale di purezza molto alta.
Non mi piaceva elogiare la mia classe sociale ma adesso mi sentivo comunque colpita nell’orgoglio.
Iniziavo a pensare che per lui quell’umana fosse più allettante di me, cosa che non avrei mai potuto accettare.
Nonostante ciò rimanevo in silenzio.
Tacere era la cosa che meglio mi riusciva.
Ma pensare che il nostro gioco di sguardi, quel muto contatto che ci legava adesso potesse venirmi strappato via, incrinava la mia maschera inespressiva.
Solitamente non mi interessavo di ciò che mi accadeva intorno, ma stavolta quel qualcosa stava invadendo i miei spazi.
E quel qualcosa altri non era che Tisha Komori.
Un fruscio accolse il mio interesse.
Alzai gli occhi concentrando lo sguardo su una figura maschile poggiata contro il tronco di un albero.
La candida divisa scolastica cadeva impeccabilmente sul corpo alto ed asciutto, mettendo in mostra il suo freddo e pacato proprietario.
Un paio di cenerei occhi inespressivi incontrarono le mie iridi color cobalto, essi erano incastonati, come pietre preziose in un fine volto niveo, contornati da una disordinata chioma rossiccia.
Lo fissai senza tradire alcuna emozione e proferii facendo ondeggiare una coda dorata con la mano:
-    Ho fatto quello che mi hai chiesto –
Annuì accennando un lieve sospiro.
Avrei voluto chiedergli perché mi avesse chiesto di salvarla e perché non l’avesse fatto lui stesso, ma lui intuì la mia muta domanda e vi rispose brevemente:
-    Il tuo controllo è migliore del mio –
Mi lasciai sfuggire un sospiro.
Sentirlo pronunciare dalla sua voce era ancora più frustante.
-    Ichijo si occuperà del resto –aggiunse infilandosi le mani in tasca e analizzandomi con iridi di ghiaccio.
Mai come adesso avrei voluto dar voce ai miei pensieri.
Mai come adesso avrei voluto dar sfogo alla mia ira.
Incontrai ancora il suo sguardo.
Guardarci era più efficace che pronunciare frivole parti di discorso, era sufficiente per comprenderci,  era sufficiente per scrutare l’uno l’anima dell’altro.
-    Smettila di fulminarmi – affermò lanciandomi un’occhiata.
Ultimamente osservarlo non era sufficiente per placare il mio sospetto e stancamente tentai di trovare le parole.
-    Devi necessariamente farle da balia? –
Attese qualche istante.
Mai come allora quei silenzi mi apparivano tanto pesanti.
-    Sono ordini di Kuran – rispose monocromo.
Ordini che lui ovviamente non avrebbe ignorato, ordini che forse non voleva ignorare.
-    Vieni con me  - aggiunse avanzando tra gli alberi.
Seguii mutamente i suoi passi.
Senza chiedere spiegazioni.
Come sempre.
Procedemmo silenziosi come gatti nell’oscurità, senza permettere che i nostri movimenti, eleganti e felpati, infrangessero quel muto contesto.
Solo il vento, con le sue fastidiose folate, intonava una sinistra colonna sonora mentre dispettoso ci scompigliava i capelli e giocava con le pieghe perfette delle nostre divise.
Incurante del monotono paesaggio circostante, fissavo sfrontatamente la schiena di Shiki, che innaturalmente rimaneva quasi immobile passo dopo passo.
D’improvviso le sue spalle si abbassarono concedendo ai muscoli delle gambe la possibilità di flettersi, dunque prese lo slancio e balzò elegantemente sul ramo di un albero.
Imitandolo gli planai accanto appoggiando leggiadra le punte dei piedi.
Lo osservai alzare il volto in direzione della cialda perlacea che brillando nel buio della notte illuminava i suoi ribelli crini rossastri.
Pensai che fosse bellissimo, ma non proferii nemmeno un sibilo in merito, limitandomi a sedermi sulla superficie legnosa.
Nascosi una caviglia dietro l’altra e appoggiai i palmi sul tronco rugoso.
Il vento si intrufolò ancora in quella muta intimità e inaspettatamente sospinse il grave profumo del vampiro direttamente nelle mie acute narici.
Socchiusi le palpebre gustando quell’aroma tanto flebile quanto allettante stuzzicarmi le papille gustative.
La gola mi ardeva per la sete.
Mi opposi con freddezza a quell’insistente indole.
-    Controllare quell’umana – pronunciando quelle parole i suoi occhi si assottigliarono in un moto di irritazione.
Sollevata allentai la presa sul ramo.
-    È un inutile dispendio di energie – lentamente le sue labbra si schiusero, come impastate dopo tanto silenzio.
Parlare non veniva naturale, a nessuno dei due.
-    Soprattutto in una notte come questa –emisi con un filo di voce.
Le sue labbra si incresparono per una frazione di secondo, svelando un lieve sorriso immediatamente offuscato dalla solita immutabilità.
-    Soprattutto nella notte dei vampiri – precisò distogliendo lo sguardo dalla muta luna e dirigendolo sulla mia figura.
Lo incontrai ostentando falsa freddezza.
Una freddezza che lui avrebbe saputo facilmente smascherare, quella freddezza che costituiva il punto di unione del nostro profondo e gelido legame.
Tanto saldo quanto riservato.
Appoggiai delicatamente il capo sulla sua gamba.
Avevo bisogno di un contatto.
Un flebile ma complice contatto.
Inaspettatamente la sua pelle gelida mi sembrò un’ardente fonte di calore, che attraversando il mio corpo mi cedeva un tiepido senso di benessere.
Senri non accennò alcuna emozione, non si irrigidì né si sciolse, tuttavia ero sicura che non gli dispiacesse.
-    Shiki – accennai attirando la sua attenzione.
Non mi guardò né si mosse, ma sapevo che mi stava ascoltando.
Espirai giocando con una ciocca di capelli.
Volevo dar voce ad un sacco di pensieri, ma ancora una volta restai muta.
Il silenzio non mi spaventava affatto.
Mi scostai dalla sua gamba lasciando che si sedesse al mio fianco.
-    Rima – proferì intrecciando le nostre mani.
Apparentemente quel gesto poteva mostrarsi freddo ma in realtà era più dolce ed intimo di qualunque stupida e frivola parola.
Perché rovinare quell’attimo? Il silenzio era perfetto.
Mi appoggiai ancora a lui, stavolta alla sua spalla.
Mi crogiolai nel soffio acre del suo profumo lasciando che mi inebriasse l’olfatto.
Alzai lo sguardo sul suo viso niveo, perennemente tranquillo, quasi assente, e gli strinse la mano, accentuando il contatto.
-    Dimmi – continuò voltandosi verso di me.
Il suo respiro leggero mi solleticava le labbra, i suoi occhi cenerei si tuffavano nei miei.
Il presente era fermo, immobile.
-    Non c’è niente da dire – risposi sbattendo le ciglia e soffiandogli le parole in un freddo sussurro.
Non seducente, solo discreto.
Annuì poggiandomi l’altra mano sulla guancia.
Mi studiò accuratamente senza provocarmi alcun disagio, senza mai parlare.
Impavidamente si avvicinò ancora.
Non mi opposi, gli sguardi non erano sufficienti quella sera.
Il profumo del suo sangue era troppo intenso.
Mi aveva imprigionata.
La razionalità stava svanendo.
Ed in tacito accordo le nostre labbra si unirono.
Forse freddamente, forse in modo assente, forse con troppo contegno, ma quello era il nostro modo di essere.
Per quello eravamo così simili.
Per quello eravamo così uniti.
Non vi era rumore, non vi era suono ad interrompere la magia mistica di quel silenzio.
Eravamo io e lui.
Nessun altro avrebbe potuto capire.
Le sue labbra fredde sulle mie non avevano intenzione di allontanarsi, né tanto meno io le avrei lasciata scappare.
Gli morsi leggermente un labbro.
Volevo conoscere quello che i suoi sguardi non sarebbero riusciti a mostrarmi, volevo sentire i suoi silenzi gridare nelle mia gola assetata.
Lo ferii, assaporando le gocce scarlatte che zampillavano dalla sua bocca perfetta.
Per quanto quel gesto fosse mosso da istinti animali, mantenni un sostenuto contegno, come sempre.
Rimasi immobile, con gli occhi completamente rossi mentre una valanga di emozioni scorreva al mio interno assieme al suo sangue.
Adesso conoscevo la sfumatura ferrosa che la contraddistingueva, ma ero talmente inondata dalla sete da perdere la mia fredda lucidità.
Mi staccai dalle sue labbra e mi imposi di resistere.
Gli strinsi la mano senza né sorridere né infrangere quel tacito istante.
Non c’era altro da chiedere.
Il sapore del suo sangue era stato chiaro ed illuminante.
Mi appoggiai di nuovo alla sua spalla e serrai le palpebre.
Quella notte era per noi.
Quella notte avevo capito che quell’umana non sarebbe mai stata più incisiva del nostro legame.
A volte gli sguardi non bastano, ma non avremmo mai interrotto la perfezione di quel silenzio.
Quello era il nostro modo di essere.
Quella era la forza della nostra muta  unione.

Fine.
Allora lo so, sono stata ripetitiva, ma speravo di sottolineare le loro caratteristiche incidendo su alcune parole.
Com’è? Li ho fatti parlare troppo?
È successo tutto troppo in fretta? Volevo che fosse più discreto possibile ma allo stesso tempo volevo che la loro relazione fosse tangibile, perché se mai dovessi spezzarla vorrei che prima ci fosse stato qualcosa. Sono preoccupatissima.
Spero davvero che non sia una delusione, se è così aspetto le vostre critiche.
Rima è troppo gelosa?
Ho pensato che pur mantenendo il silenzio potesse comunque non essere così fredda nella sua mente, soprattutto se si tratta del suo Shiki. =S
Recensite please!!

Ringraziamenti:

Gio__cHaN: non mi hai annoiata affatto tranquilla =) Anzi grazie infinite per la recensione!! =) A proposito di Tisha credo che tu sia l’unica ad apprezzarla.. di solito la detestano xD.. ma come ho sempre detto lei è un po’ come Zero.. una complessata dal passato tragico xD che si capirà nel prossimo capitolo (ancora in costruzione), naturalmente solo in parte non ti aspettare grandi rivelazioni =).. Beh.. scusa per essere stata assillante =) spero che aggiornerai presto..
Soprattutto questo capitolo com’era? Ho retto il confronto con le aspettative oppure no? =S sono disposta a riscriverlo da capo se non va bene giuro =)
Grazie ancora per il tuo parere =) Alla prossima =)

Giulietta24: eccoci qui.. mm davvero ti ho fatta sentire importante? Wow.. beh.. allora prego Giuly-chan =) Grazie per il soprannome..
Spero di non averti deluso con questo capitolo =)

Argentea: ahah chissà perché ero certa che ti sarebbe piaciuto.. mi dispiace che i due “depressi” siano tanto odiati =) poveracci.. il prossimo capitolo non credo che ti interesserà molto allora dato che sarà proprio su loro due.. e soprattutto su un po’ del passato di Tisha.. =) Comunque.. dubito anche che nel prossimo capitolo ci sia un bacio tra Yuki e Kaname.. anzi.. penso che dovrai aspettare un bel po’.. che altro.. beh.. menomale che il sorrisino di Rima non era troppo OOC.. Spero che non lo sia stata nemmeno in questo capitolo.. ma.. purtroppo non sapevo che pesci pigliare.. se ci tieni comunque posso farti un extra YukixKaname un po’ più avanti.. =) forse quello mi viene meglio =) che altro dire? Commenta =) sei uno spasso xD

LuloSky:  Grazie.. stavolta sono stata frettolosa ad aggiornare.. xk ci tengo a togliermi il peso di questo capitolo e delle possibili critiche.. mi ci sono impegnata davvero.. =S ma non so se sono riuscita a farlo bene ..  Sono troppo OOC vero? Come ho detto prima.. ho immaginato che lei seppure rimane sempre in silenzio.. sia sempre costellata di pensieri.. tra i quali anche la gelosia.. =S
Se ti ho delusa scusami =S

Idol_sempai92: grazie infinite =) soprattutto per la tua velocità nel lasciarmi commenti.. =) mi lasci sempre felice =) Se vuoi sapere qlkosa di più su Tisha.. beh devi aspettare il prossimo capitolo =)
Spero l’extra ti sia piaciuto.. fammi sapere =)

Myra96: Ti rispondo qui alla tua recensione =) Beh.. scusa se non ci sono punti su cui criticare.. =) ma io invece penso il contrario.. soprattutto in questo capitolo.. spero che arriverai a leggere fino a qui e che lascerai un commento =)

Kajara: Se ti piacciono Shiki e Rima.. eccoli qui!! =) Cotti e serviti..
Grazie per averla messa tra i preferiti.. =)
Attendo tue notizie a breve =)

Bene bene.. ultimi ringraziamenti a chi legge e a chi ha messo la storia tra i preferiti o tra le seguite =)
Mi piacerebbe che commentaste.. anche brevemente… ma non posso obbligarvi =)

Al prossimo capitolo

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Spiragli di passato ***


Beh direi che ho aspettata abbastanza.. Anche se mi sarei aspettata qualche commento in più mi accontento.. significa che non era un gran capitolo..  e va beh..
Premetto che forse non capirete molto del passato di Tisha, ma ho reso la vicenda in maniera confusionale di proposito.
Che altro dire? I ringraziamenti per coloro che recensiscono sono in fondo.. e vi prego siate più numerosi =S


Spiragli di passato.


Un’ulteriore fitta di dolore attraversò il mio braccio, tentai di non farvi caso sperando che si sarebbero attenuate in fretta.
Provai allora a distrarmi iniziando a pensare.
Loro detestavano me tanto quanto io detestavo loro, almeno questo è quello che mi aveva confessato Senri, tuttavia lui aveva specificato di non odiarmi, solo di ritenermi inferiore.
Eppure Aidoh mi aveva punita, mi aveva morsa per al sfrontatezza che avevo avuto nei confronti di Kuran e l’aveva fatto con una forza e una rabbia tali da imprimermi il segno dei suoi canini in profondità.
Avrei dovuto ringraziare Yuki per la rapidità con la quale era intervenuta.
Sapevo tuttavia che gran parte del merito era di quella vampira di nome Rima, dato che senza di lei la mia compagna non avrebbe avuto la forza di fermare ben due vampiri, ma non l’avrei mai ammesso a nessuno se non alla mia coscienza.
Passivamente mi ero lasciata trasportare fin lì, in infermeria, e medicare da una Cross pallida ed impacciata, ero rimasta apatica per tutto il tempo, infatti solo quando fui sola notai una benda grossolana arrotolata contro il polso e parte dell’avambraccio.
Decisamente Yuki aveva esagerato.
Sospirai, scossa da un pensiero insistente.
Non credevo che sarebbero arrivati a tanto, non credevo che qualcuno mi avrebbe morsa ancora.
Quel giorno avrebbe dovuto essere l’ultimo.
Mi ero ripromessa che nessun vampiro si sarebbe più nutrito di me, ma non ero stata capace di ribellarmi alla forza di Hanabusa.
Questo era il motivo per il quale non volevo essere una guardiana: perché fin dall’inizio sapevo che sarebbe successo.
La decisione di iscrivermi ad un collegio con il convitto aveva come principale scopo il voler scappare dalla minaccia dei vampiri, ma per beffa della sorte mi ero ritrovata ancora più in balia della loro sete.
Quel bastardo aveva fatto in modo che il mio sangue fosse tanto prelibato e sadicamente mi aveva sbattuto all’interno di una vita orribile come l’inferno.
Devo dimenticare tutto.
Mi poggiai il palmo fasciato sul volto, pregando che quel desiderio inesaudibile di avverasse.
Sopravvivere era così straziante.
Oltretutto avevo paura che lui tornasse, che tentasse nuovamente di sfruttarmi per i suoi scopi.
Shiki mi aveva ricordato qualcuno che volevo dimenticare, qualcuno che aveva troncato la spensieratezza della mia infanzia.
Sentii la porta cigolare.
Non volli alzare lo sguardo, volevo continuare a boccheggiare nella valanga di pensieri.
-    L’odore di sangue si è attenuato – sentenziò la voce si Zero.
-    Vattene schifoso vampiro – lo minacciai senza schiudere le palpebre.
Lo sentii sospirare.
-    Smettila di sprecare le tue energie odiandomi, non sono io il tuo nemico, non mi nutro di sangue –
-    Non ancora – precisai – puoi pure non crederci, ma io capisco cosa stai provando, comprendo che non vuoi farmi del male, ma so anche che quando ti sono accanto percepisci il profumo del mio sangue gorgogliarti insistentemente in gola e lo senti abbattere lentamente la tua ostentata umanità. Non puoi far nulla per impedirlo. Ti senti impotente e colpevole allo stesso tempo – mi sfogai sotto lo sguardo attento ad incredulo del vampiro.
Tante volte quella persona me l’aveva spiegato, tanto spesso che pensavo di poter provare io stessa quelle sensazioni.
Mi si sedette accanto facendo strepitare la rete del lettino d’ospedale sul quale ero rannicchiata.
-    Come lo sai? – mi chiede in un amaro sospiro.
-    Lo so e basta – risposi freddamente.
-    Anche tu hai un cupo passato da nascondere? –
Quella domanda in qualche modo mi stupì. Convenni che forse anche la sua infanzia non era così felice come la immaginavo.
-    Non ne voglio parlare, per favore – lo pregai rimanendo chiusa nella mia corazza.
-    Forse non farà differenza per te ma volevo dirti che io odio me stesso per quello che sono costretto ad essere ed anche se combatto con tutte le mie forze so che prima o poi la mia natura prevarrà sulla mia volontà umana –
Alzai appena il viso e lo guardai con la coda dell’occhio.
-    Io non ti odio, almeno fino a che riuscirai a resistere non ti odierò – scoprire che anche lui soffriva per il suo passato lo rendeva meno orribile ai miei occhi.
Mi appoggiò malamente una mano sul capo e seppure quel gesto fosse rozzo e non proprio gradito, lo apprezzai.
-    Non prenderti simili confidenze –
Schiva gli scansai la mano e mi alzai traballando.
-    Smettila di fare l’impavida non ti reggi in piedi – mi rimproverò guardandomi bieco.
-    Sto bene, tu piuttosto smettila di fare la crocerossina Zero – pronunciai sarcastica trascinandomi fino all’ingresso della stanza.
-    Finalmente mi chiami per nome – mi fece notare ironico.
-    Sei fastidioso – sottolineai uscendo e sbattendomi quindi la porta alla spalle.
Forse quel Kiryu non era un vampiro come gli altri, seppure ancora non mi fidassi qualcosa mi spingeva a non odiarlo.
Era sempre cupo e malinconico, si teneva sempre a distanza dalla persone.
Ma tutto questo lo faceva per proteggerle.
Non come lei che piangeva lacrime di coccodrillo dopo avermi prosciugata senza ritegno.
Lui non piantava stupide giustificazioni.
Lui si odiava senza aver fatto nulla di tutto ciò.
Come posso odiarlo?
No, lui non meritava nemmeno di essere trattato così, ma capivo quanto la mia vicinanza fosse letale per lui.
Appoggiai la mano sana alla parete e seguendola con il palmo mi trascinai per il lungo corridoio.
Avevo bisogno di riposare.
Oramai sentivo la testa girare, il corpo farsi sempre più pesante e la vista iniziare ad annebbiarsi in modo preoccupante.
Odiavo quella sensazione, così simile ad un dopo-sbornia, ma allo stesso tempo così unica e caratteristica.
La detestavo.
In momenti come quelli, dopo essersi saziata, lei mi imponeva di appoggiare la testa sul suo grembo e successivamente iniziava a piangere copiosamente, affermando che il mondo era stato troppo crudele con noi, che non poteva farne a meno, che mi voleva bene, che mi amava e che se avesse potuto non mi avrebbe di certo fatto del male.
Io invece tacevo, nel consapevole silenzio di chi sa.
Lei non aveva mai nemmeno provato a resistere alla sete, MAI.
Ogni volta ero lo stesso, ogni volta mi succhiava via la vita e dopo piangeva delle scuse.
Delle false ed ipocrite scuse.
Comunque se non fosse stato per lui non sarei nemmeno mai riuscita a scappare.
Alla fine dovevo persino essere grata a quel bastardo.
Se solo i vampiri non esistessero forse la mia vita sarebbe meno tormentata.
La testa mi impose di fermarmi vorticando dolorosamente.
-    Dannato Aidoh – imprecai reggendomi le tempie.
-    Dannati vampiri, VI ODIO! VI ODIO TUTTI QUANTI! – urlai fregandomene di chiunque potesse sentirmi.
Ero esausta, priva di forze.
Per non cadere appoggiai le scapole al muro, accennando un lieve fiatone.
-    Sbaglio o ti avevo detto che non eri in grado di reggerti in piedi? – mi rimbeccò Kiryu saccente con le braccia conserte.
-    Zero, te l’ho già detto, sei fastidioso –
-    Non posso lasciarti in queste condizioni, ti ricordo che sono ancora umano –
-    Se lo credi – lo sfottei lasciando che si passasse un mio braccio dietro alle spalle.
-    Io fossi in te mi metterei a dieta, non sei affatto leggera – mi provocò saldando una mano sul mio fianco.
-    Se sei una squallida femminuccia non incolpare me – ribattei con lo stesso tono.
Scuotendo la testa iniziò a camminare verso il mio alloggio.
-    Alza quei piedi almeno – ricominciò burlandosi di me.
-    Ti preferisco quando stai con la bocca chiusa, sai quando la apri spari una valanga di fesserie –
-    Come siamo fini questa sera – ironizzò mimando un sorriso malriuscito.
-    Sei tu che mi ispiri –
-    Scommetto che con Shiki eri più raffinata –
Quella stupida allusione mi fece aggrovigliare un nodo nello stomaco. Io trattavo tutti quei sudici vampiri allo stesso modo, sempre con una certa stizza mista a freddezza, non solo Shiki, era un caso aver passato più tempo con lui che con gli altri.
Ero stata costretta.
Sentirlo insinuare di poter in qualche assurdo modo essere interessata a lui mi faceva imbestialire.
-    Sta zitto – sibilai guardandolo storto.
-    Parlando seriamente, sei stata appena attaccata da quei bastardi – sentenziò livido di rabbia.
-    Se solo potessi trovare il modo di vendicarmi, non esisterei un istante – ammisi condividendo il suo odio – ma non credere che io mi fidi di te – aggiunsi scandendo le parole.
-    Mi sono stufato di ripeterti che non sono come loro –
-    E io mi sono stufata di sentire le tue idiozie –
Fece per replicare ma lo zittii.
-    Taci – ordinai.
Il tono di voce sembrò efficace dato che non replicò oltre.
Finito quell’inutile scambio di ironie mi accorsi di essermi indebolita ulteriormente.
Le gambe non trovavano nemmeno la forza di muoversi e fortunatamente nemmeno la mia mente trovava l’energia per elaborare ulteriori tetri pensieri.
Mi abbandonai alla sua stretta pregando che non mi lasciasse cadere.
-    Komori – sillabò osservandomi.
-    Sbaglio o ti avevo detto di tacere? – rimembrai acida.
-    Non sei così importante da darmi ordini sai? – mi provocò caricandomi su  una spalla allo stesso modo che si usa fare una sacca pesante.
Mugugnai contrariata.
-    Ti raccomanderei come scaricatore di porto – sospirai prendendo in giro con un tono vagamente stizzito ed annoiato.
Aprì la porta della mia camera e mi adagiò sul letto.
Fu più delicato di quanto mi aspettassi.
-    Vuoi che ti metta il pigiama? – canzonò sarcastico.
-    Voglio solo che tu sparisca – risposi freddamente tirandomi le coperte fin sopra la testa.
Lo sentii sospirare quasi divertito.
-    L’intrepida Komori si vergogna? – continuò con un tono velatamente ironico.
-    Fottiti – biascicai senza emergere dal cumulo di coltri.
Ascoltai i suoi passi allontanarsi e la porta chiudersi con un tonfo sordo.
Grazie Zero.

Ta dah! Ecco il sesto capitolo!! =) Non ho avuto tempo di ricontrollarlo spero che perdonerete gli errori =)
Allora.. qualcuno inizia a capirci qualcosa? Non odiatemela così tanto è un po’ complessata per il suo passato truce =) Via siate clementi.. Spero di non annoiarvi con questo e il prossimo chappy perché saranno un bel po’ malinconici (premetto che il prossimo sarà Zero a narrarlo quindi si capisce perché xD ).
Un’altra cosa.. non illudetevi che i due depressi abbiano vita felice insieme perché vi sbagliate di grosso!! Devono ancora succederne delle belle.. E Yuki non starà a guardare.. Il finale dello scorso capitolo era solo un contentino.. perché come ho detto Shiki e Rima presto si separeranno (sempre forse.. xk la mia mente malata ha dei sbalzi continui )..
Mmm non vedo l’ora di scrivere il nono capitolo =) (ebbene sì l’ottavo è già bello e pronto )
Se avete qualche richiesta siete pregati di farla presente nei commenti.. ad esempio desiderate un’altra (penosa dato lo scarso successo dello scorso capitolo) ShikixRima.. un’inaspettata RukaxAkatsuki.. o che so io.. ditemelo.. =) forse vi ascolterò =).. prima o poi..
Che altro dire? Passiamo a voi.

Ringraziamenti:

Gio__cHaN: Eccolo!!! =) Spero di non averti fatto attendere troppo.. Sono contenta che lo speciale ShikixRima ti sia piaciuto.. e forse ne farò altri prima di farli ehm.. “lasciare” .. Tu continua a commentare.. e io.. chissà.. xD Menomale che non sono stata ripetitiva.. credevo di suonare.. passami il termine “pallosa” quindi ne sono felice.. era tutto per voi ShikixRima’s lovers.. =) quindi mi fa piacere che non sia stato una delusione.. Spero anche che non sia stato troppo scostante dalla storia.. Bene per quanto riguarda questo .. spero come ho detto prima che non sia troppo confusionale anche se l’effetto è voluto.. e.. che altro dire.. Commenta e fammi sapere.. Che ne dici di questa possibile coppia ZeroxTisha?  In ogni caso manca del suo passato tutta un’altra parte.. che riguarda anche.. Kaname.. (oops mi sono lasciata scappare troppo) ehm.. fingendo di non aver detto nulla.. Recensisci!! Bye Bye

Lulosky: Hihihi.. tranquilla per adesso non ho assolutamente intenzione di interromperla.. mi sto imponendo di aggiornare frequentemente e se ritardo è solo per attendere qualche recensione in più ( che ahimè puntualmente non arriva T_T).. Menomale. .che il capitolo ti è piaciuto.. come ho detto anche a Gio__cHaN forse metterò qualche altra scena ShikixRima e spero di riempire la fic di colpi di scena (dato che sto cambiando idea ogni 4,5 secondi xD). Non mi odiare Tisha.. piuttosto come la vedi con Zero? (non ti illudere non staranno molto insieme se e quando mai ci staranno ) Sono sufficientemente complessati entrambi? xD Oddio spero di non aver fatto Zero troppo OOC.. xk mi sembra che nell’anime ogni tanto oltre ad essere depresso e tormentato faccia anche dei commenti ironici a Yuki.. quindi.. mantenendo il suo tono abbastanza freddo e “vampiresco”.. qualche commento sarcastico ci sta no? =S Spero di sì..  Che altro dire? Commenta!! =) tvb =)

Kajara:  Addirittura un futuro? ^\\\^ grazie mi fai arrossire =) Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo.. grazie per le tue recensioni.. mi fanno sempre gongolare di soddisfazione =) Grazie grazie grazie.. =) Ogni tanto cerco di mettere qualche frase ad effetto.. non so se mi riesce comunque =).. spero di aver reso bene anche questo capitolo anche se so che è ansioso e soffocante ho cercato di smorzare con gli interventi di Zero.. che spero sempre non siano troppo OOC.. per altro non so che dire.. grazie di star qui a seguirmi.. =) grazie dei commenti.. grazie di tutto.. ti prego continua a farlo perché mi rende veramente felice.. =) Dimmi cosa ne pensi di questo nuovo capitolo.. e se ci saranno delle critiche.. beh.. sono qui per ascoltarle =)

Argentea: Oh mamma che casotto xD Tra un po’ commenteranno anche i puffi xD Grazie per l’ironia e la ventata di freschezza di ogni tuo commento =) veramente spiritosi =) Beh.. Sono contenta che ti piaccia l’extra.. anche se sono sicura che questi prossimi capitoli saranno una barba pazzesca per te.. Zero.. Tisha.. troppa depressione xD lo ammetto anche io.. ma sto confabulando qualcosa tra i due (di breve durata naturalmente xD) Che altro dire.. Grazie mille per i commenti.. sei sempre puntuale e divertente =) ( ok sono ripetitiva)..
Continua a seguire la mia fic.. anche in questi capitoli deprimenti.. so che odierai sempre di più Tisha.. ma non so che altro fare xD.. Oramai ho deciso di darle questa psicologia.. Ti aspetto al prossimo capitolo!!=)

Grazie a chi legge solamente.. =S Anche se mi fate tanto tanto triste.. Commentate se vi piace, vi fa schifo, vi fa piangere o vi fa strappare i capelli.. Chiedetevi chiarimenti su qualsiasi cosa.. se non vi piace provvedo a cambiarla e\o rivederla.. Che altro dire??? Ah sì..

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** La luce e l'oscurità ***


Eccoci pronti all’ottavo capitolo =) Spero non sia troppo palloso.. ammetto che questi due depressi sono un po’ pesanti da trattare.. ma mi riesce bene scrivere cose barbose xD
Allora che altro dire..
Godetevi i complessi di Zero Kiryu xD

La luce e l’oscurità.

Chiusi la porta alle mie spalle.
Avevo resistito fin troppo, l’arcana magia del tatuaggio impresso sul mio collo lo faceva bruciare del rosso delle fiamme.
Mi strinsi la gola con una mano, sentendola graffiare disperatamente per la sete.
I miei occhi adesso tinti del colore dell’inferno, facevano pulsare la realtà frantumandomi la ragione.
Avevo voluto oppormi alla mia natura ad ogni costo, ma questa era la reazione che il mio corpo aveva alla sua vicinanza.
Cercando di rinsavire, almeno in parte, da quella cieca follia mi lasciai cadere contro la parete in muratura e mi abbandonai sul pavimento freddo.
Portai anche l’altra mano al collo mentre suoni straziati e gutturali sibilavano fuori dalle mie labbra ansanti.
Numerose gocce di sudore mi imperlavano la fronte pallida impigliandosi nella mia frangia argentea.
Abbassando il volto, quelle pillole di angosciosa fatica scivolarono via stancamente come piccole gemme di rugiada.
Mi aggrappai con misera disperazione alla tenda della finestra più vicina, strappandola di netto.
Resistere era straziante.
Ogni ansito che usciva dalla mia bocca mi squarciava la gola assetata, facendomi contorcere dal dolore.
Questa è la mia maledizione.
Frugai disperatamente nelle mia tasca, strattonando la triste e scombinata giacca scura della mia divisa, alla ricerca di una piccola ma indispensabile scatoletta nera.
La mia lucidità stava andando a farsi benedire, mentre annaspando gridavo mutamente che quella sete si placasse.
Finalmente trovai l’oggetto della mia morbosa ricerca e con ancora più frenesia estrassi una compressa ematica.
La strinsi in un pugno e premetti la testa contro il muro.
Perché tutta quella sofferenza? Perché a me? Non gli bastava avermi strappato via i miei genitori? Che bisogno c’era di condannarmi a questo?
Quella donna non mi aveva ucciso per riservarmi un destino peggiore della morte stessa.
Ingollai a fatica la pastiglia coprendomi la bocca con la mano mentre un conato di vomito mi risaliva dallo stomaco annodato.
Tra i vampiri di origine umana ce ne sono alcuni davvero sfortunati. Mi riferisco a quelli che non tollerano le compresse ematiche.
Io ero parte di quelli.
Il mio corpo non voleva accettare quell’alternativa al sangue e combatteva per non assumere quello che avrebbe potuto essere la mia salvezza.
Continuai a contorcermi, accasciato sul pavimento del corridoio, scosso da incontrollabili spasmi fino a che quella minuscola pastiglia non ebbe effetto.
Affaticato da quella crisi, mi sedetti per poi abbandonarmi ancora contro la parete.
Ero esausto.
La mia cocciutaggine per quanto fosse tenace non riusciva più ad imporsi sul mio bisogno sempre più impellente di sangue.
Con uno sforzo indicibile riuscii a mettermi in piedi ed a sorreggermi con le mie stesse gambe, quindi sgattaiolai silenziosamente fuori dal dormitorio femminile pregando che nessuno mi vedesse.
Ero stufo di quella vita, ma combattere contro la mia stessa natura era l’unica cosa che mi legava lontano dalla morte.
Avrei usato quella mia nuova forza per uccidere chi mi aveva costretto all’inferno e solo dopo avrei imposto un punto di fine alla mia esistenza.
Avrei avuto la mia vendetta.
Sospirando tornai alla realtà e realizzai che i bagni maschili sarebbero stati chiusi fino all’indomani quindi, come oramai di routine, mi introdussi in quelli del direttore.
La vita notturna mi era più confacente, segno anch’ello della mia trasformazione.
Ero troppo sovrappensiero per notare l’asciugamano avvolto attorno alla maniglia quindi spalancai la porta ed entrai senza esitazione.
Mi ritrovai di fronte Yuki, con gli occhi fuori dalle orbite e le gote accentuatamente rosee.
Osservai il suo corpo esile e minuto fasciato da un candido asciugamano che la copriva appena dal seno fino a metà coscia, i capelli corti che le ricadevano sbarazzini sul collo delicato mentre tentava di asciugarli con un vecchio phon.
Deglutii.
La vista delle sue gambe scoperte, della sua soffice pelle umida, il profumo del suo sangue diffuso dall’apparecchio mi fecero seccare la gola.
Yuki perché mi fai questo?
- ZERO! – mi sbottò contro tra lo sconvolto e l’imbarazzato.
- Devo farmi una doccia – replicai tirandomi indietro la frangia umida.
Spense il fono e mi fulminò con lo sguardo, mente io ostentando noncuranza mi sbottonai la camicia.
- Guai a te se ti spogli davanti una ragazza! – mi minacciò lanciandomi contro una bottiglietta di shampoo.
Incassai passivamente il colpo e mi sfilai del tutto l’indumento.
- So che stai pensando che tanto io non sono una ragazza, ma lo sono eccome invece! E mi stai mettendo in imbarazzo – continuò incrociando le braccia.
Senza nemmeno ascoltarla sorpassai entrando nella stanza adiacente e facendo sbattere la porta alle mie spalle.
La sentii strepitare e commentare con vari epiteti la mia maleducazione.
Non volevo incappare in un’altra crisi, perciò ero scappato.
Mi tolsi il resto dei vestiti e li feci scivolare sul piastrellato, quindi aprii il getto d’acqua.
Mi feci inondare da esso desiderando lavare via la mia infima indole e la mia voglia di sangue.
Assaporavo l’acqua scivolarmi addosso, bagnare il mio corpo chiaro temprato dai duri allenamenti e dal peso della mia maledizione.
Il vapore annebbiava quella torbida realtà illudendomi che fosse più lontana di quanto sapessi essere.
Mi appoggiai contro la parete gelida sperando che congelasse l’ardore dalla mia sete.
Sarei rimasto sotto quella dolce cascata in eterno, ma quella tiepida nebbiolina era solo un’illusione dalla quale dovevo evincermi.
Attesi dunque solo che gli Yuki se ne fosse andata e poi mi separai da quel fugace sollievo.
Mi rivestii con gesti soffocati e con la medesima lentezza tornai nel dormitorio maschile.
Quella notte non dormii molto.
Pensai di non poter evitare un’altra crisi, pensai che forse non sarei riuscito a controllarmi, pensai che la prossima volta sarebbe stata l’ultima.
Mi rendevo conto che la vicinanza di Komori mi era terribilmente fatale, molto più di quella di Yuki ed essere a contatto con entrambe non poteva che abbattere le mie sostenute difese.
Tuttavia sentivo di non dover abbandonare la neoguardiana.
Forse perché mi capiva, forse perché sentivo di potermi fidare, forse perché sembrava molto meno ingenua e delicata della figlioccia del direttore.
Ma era davvero così forte?
Iniziavo a pensare che fosse più fragile di quanto apparisse, che il suo equilibrio interiore potesse incrinarsi con estrema facilità.
Quando arrivò la mattina dopo i miei intricati pensieri ancora non avevano abbandonato la mia mente cupa.
Mi infilai malamente la divisa scolastica e mi diressi verso la struttura collegiale tanto lentamente che arrivai in ritardo, anche se oramai non vi facevo più caso.
La lezione, come immaginavo, era già iniziata.
Il professore vergava qualche appunto alla lavagna mentre discorreva noiosamente un nuovo argomento; gli alunni fingevano di seguire le spiegazioni quando in realtà erano sicuramente con la mente altrove.
Tutti tranne tre persone.
Il capoclasse che diligentemente non si perdeva una sillaba, Yuki che mi fulminava per la mia indisciplina e Komori che abbarbicata sul banco fissava vacuamente un punto imprecisato.
Mi sedetti al mio posto ignorando le repliche sul mio comportamento e appoggiai stancamente il viso sul palmo della mano.
Ero distrutto.
Il sonno mancato e la pesantezza dei miei pensieri iniziava a farsi sentire.
Gettai un occhio su Tisha, supponendo che molto probabilmente sarebbe crollata di lì a poco.
Annoiato, accartocciai una pallina di carta e gliela tirai contro colpendola al centro della fronte.
La vidi alzare lo sguardo irritata.
Notai come i suoi occhi fossero dell’inusuale colore del ghiaccio, un azzurro talmente chiaro e delicato da trasmettermi un brivido glaciale lungo la schiena.
Esausta anch’ella affondò il viso tra le braccia conserte, lasciandosi ricoprire dalla folta chioma corvina.
La pelle pallida del suo volto contrastava nettamente con gli armoniosi boccoli d’ebano che invece si confondevano con il tessuto scuro della divisa.
Doveva aver perso molto sangue.
Allentai il nodo della cravatta.
Intorpidita dal sonno sembrava persino dolce e delicata, avrei quasi potuto dire.. carina.
Scossi la testa e mi abbandonai a mia volta sul ripiano del banco.
Di sicuro era la stanchezza a parlare per me.
Gettai un’occhiata anche a Yuki.
I teneri occhioni da cerbiatta, il sorriso caldo e solare, lei era senza dubbio la mia luce.
Allora guardai Tisha, occhi di ghiaccio, capelli color carbone, sorriso sempre spento e amaro.
Lei era di sicuro l’opposto di Cross.
Che fosse dunque la mia oscurità?

Eccoci qui.. allora.. spero di non aver ritardato troppo ;) grazie per i commenti.. Per le amanti di Shiki ammetto che questi capitoli sono stati un po’ una delusione, ma nei prossimi si scoprirà cosa c’entra Kaname giuro! ;)

Ringraziamenti:

angelseyes81: tranquilla si capirà tutto.. diciamo che non è come tu hai dedotto.. è molto diverso.. ^^ ma per ora non ti svelo nulla..
Forse dal prossimo capitolo capirai di più.. ^^ Beh grazie di aver commentato, sono contenta che ti piaccia.. e sono anche contenta che Tisha non ti stia sulle balle xD.. Ho un sacco di cose in mente.. scoppio di idee.. spero leggerai e recensirai anche questo chappy.. bye bye

Argentea: =s mi dispiace.. problemi di connessione? Comunque.. spero di non averti annoiata troppo con questi capitoli ^^
Tisha.. ahimè non riesco a fartela sembrare meno odiosa.. ma.. spero sia un personaggio complesso e interessante lo stesso ^^ Per adesso la KanamexYuki è lontana.. ma forse una un po’ soft posso metterla nell’11esimo capitolo.. eh sì il 9 e 10 sono già pronti.. ^^.. commenta mi raccomando ^^

Idol_sempai92: Tranquillo fa niente per il ritardo ^^ Dai poveraccia.. non le vogliate così male.. dopotutto non è cattiva.. ed ho in serbo un sacco di cose per il suo passato.. compreso Kaname.. =S Ok basta.. non svelo altro.. alla prossima recensione ^^

Gio__cHaN: Non preoccuparti le recensioni lunghe sono la mia passione ^^ Adoro leggerle.. Poi per la RukaxAkatsuki aspetto un po’.. anche perché tra un po’ voglio far capire il passato tra Kaname e Tisha.. almeno la parte che riguarda loro..
Mi dispiace.. ma non credo che Zero e Tisha stiano per molto tempo insieme.. la preferisco con Shiki.. Per adesso andiamo avanti con i capitoli pallosi xD I complessati.. adesso o faranno qlkosa o si pianteranno.. boh.. ancora non so che fare..

giulietta24: Ecco il capitolo narrato da Zero ^^ Spero di non essere stata troppo noiosa.. ma questi sono capitoli di passaggio.. Se si dovrà creare una certa affinità tra i due sono necessari =S..  Comunque non sei l'unica a sbavare dietro Zero xD.. anche io me lo mangio con gli occhi.. ^^ Mi raccomando non essere troppo gelosa di Tisha.. =) Commenta!!

Lulosky: adesso..ancora ne passerà di tempo prima che si lascino.. quindi tranquilla.. poi.. Zero, menomale che non è stato OOC.. il fatto che battibeccassero mi piaceva.. ^^ Adesso i nostri personaggi si stanno avvicinando.. e finalmente mi sono decisa a far capire qlkosa su l’aspetto di Tisha.. xD.. Grazie per aver commentato.. e.. boh.. adesso voglio mettere qlkosa con Kaname.. mi piace l’idea.. vabbè.. vedrò cosa la mia mente malata mi dirà di fare… ^^ commenta anche questo capitolo ^^

Yumekiryuu: Dai piano piano si avvicineranno dato che ammetto che i due depressi stanno bene insieme.. ma aspetto ancora un po’.. ^^ Che altro dire.. anche io gli avrei detto sì.. anzi forse nn sarebbe arrivato a mettermi il pigiama perché gli sarei saltata addosso prima.. però lei era anche mezza dissanguata quindi.. è comprensibile.. ^^
Aggiorna presto anche tu.. ^^

Grazie ancora per i commenti.. ^^ Vi aspetto al prossimo capitolo ^^

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** L'ira dell'ignoranza ***


Ecco qui il nono capitolo.. =) Un’altra volta dal punto di vista di Tisha.. (per chi aspetta Shiki.. ci sarà nell’11esimo promesso)

Come avevo promesso tra questo e il prossimo si capirà qlkosa su Kaname.. (o meglio si mischieranno ancora le carte xD )

Che dire.. spero che non sia troppo corto.. ma mi andava di finirlo così =S

Grazie per i vostri commenti =) Mi dispiace che qlkuno si sia ritirato dalla lettura.. ma fa niente =) spero che comunque vi piaccia.. altrimenti ditemelo ;)

(ps. Forse nell’11esimo ci sarà qlke scena ShikixRima ;P)

 

L’ira dell’ignoranza.

 

-        Finalmente domani sarà San Valentino! – strepitò una ragazzina euforicamente destandomi.

-        Ci pensi? Potrò dare il mio cioccolato ad Aidoh! –sospirò sognante un’altra.

Sbuffai alzando il viso e ignorando il coro di schiamazzi esaltati realizzai di aver dormito per tutto il seguito delle lezioni.

Mi stupii che nessuno mi avesse ripresa, ma forse la mia mano esageratamente fasciata era un’ottima scusante.

Osservai lo scompiglio generale provocato dal sopraggiungere di quella sciocca festività e ne rimasi indifferente.

Le voci civettanti delle studentesse elencavano uno dopo l’altro i nominativi dei componenti della Nightclass.

Ovviamente il loro fascino non passava inosservato.

Mi strinsi la mano bendata e rabbrividii.

Quelli erano solo dei subdoli demoni che camuffavano la loro identità con il loro bel faccino.

Mostri dall’aspetto umano.

Una dispettosa pallina di carta interruppe le mie congetture colpendomi la fronte.

Ancora.

Sbuffai rumorosamente e mi voltai verso il guardiano solitario.

-        Zero – sibilai alzandomi in piedi e battendo il palmo sul banco per accentuare la mia già palese irritazione.

-        Buongiorno – accennò quindi lui sbadigliando.

Sospirai esasperata e lo sorpassai uscendo dalla classe.

Odiavo essere infastidita, tanto più se da qualcuno che puzzava di vampiro.

Varcando la soglia della porta i miei occhi si imbatterono in una divisa candida e ben stirata, che avvolgeva perfettamente il corpo ben proporzionato del capo dormitorio luna.

Si ergeva dritto e composto irradiando un’eleganza che rasentava il disumano, opponendosi con il suo volto pacato e gentile alla sua anima tetra come una notte senza stelle.

Chiusi gli occhi captando il suo intenso odore che incondizionatamente attirava la mia attenzione ed istigava i miei ricordi più nascosti.

-        Kuran – annunciai ancora prima di affondare il mio sguardo sul suo viso.

-        Che ci fa qui? – domandai rimanendo ostile mentre qualche alunno iniziava ad uscire dall’aula al mio stesso modo.

Ad un paio di ragazze, alla vista del bel vampiro, balzò il cuore in gola e come impazzite iniziarono ad accerchiarlo strepitando.

Sospirai annoiata nell’istante in cui l’altra guardiana incontrò la figura di Kuran.

-        Kaname, perché sei qui? – chiese anche lei osservandolo avvicinarsi.

-        Buongiorno piccola Yuki – asserì sorridendole – volevo solo controllare i danni della Nightclass – spiegò rivolgendo la sua completa attenzione alla ragazza.

-        Non ti è accaduto niente vero piccola? – le domandò sistemandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

Negò arrossendo.

-        Sono sollevato, se qualcuno ti avesse fatto del male sarei impazzito, sei troppo preziosa per me – le confessò strascicando le parole in un tono grave.

-        Tranquillo Kaname, nessuno mi ha fatto niente – lo rassicurò donandogli uno dei suoi soliti sorrisi.

Solo allora il vampiro mi guardò, mutando una sostenuta serietà nello sguardo.

-        Grazie di averla protetta - proferì grato.

-        Non l’ho fatto per te – sbottai incrociando le braccia.

Quello era il ringraziamento per aver salvato la sua inestimabile piccola? Un freddo grazie? Ne avevo abbastanza dei suoi modi, il suo essere distaccato rendeva falsa la sua ostentata gentilezza.

-        Ma Kaname, lei è stata ferita – si intromise ingenuamente la guardiana.

-        Non preoccuparti Yuki, è abituata a questo genere di ferite – replicò con naturalezza accarezzandole il capo.

Sgranai gli occhi talmente tanto che credetti potessero uscirmi fuori dalle orbite e lo fissai con altrettanto astio da supporre che da un momento all’altro sarebbe arso vivo.    

Lui sapeva benissimo quanto i miei attimi passati fossero personali e strazianti, ma soprattutto sapeva quanto volessi che tutto ciò rimanesse celato.

Lui stesso aveva bramato il mio sangue, in fin dei conti era pur sempre un nemico seppure in certo qual modo mi aveva portata in salvo.

-        Certo non temere per me – sibilai fulminando quelle iridi bronzee che più volte mi aveva esaminata.

-        Che sta succedendo qui? – chiese sgarbato Kiryu irrompendo in quella densa tensione.

-        Niente. Kuran stava tornando al suo dormitorio. –risposi scandendo le sillabe.

Questi annuì e fece come io avevo appena annunciato, allora il guardiano mi scrutò, forse confuso, forse addirittura preoccupato.

-        Dovremmo parlare –

-        Non ho niente da dirti – replicai fredda.

-        Io invece dico di sì – ribadì afferrandomi il braccio e trascinandomi con sé.

Cercai di ribellarmi, ma purtroppo non ero al pieno delle mie forze, tuttavia continuai a sbraitare ed a tentare di divincolarmi fino a che non fui costretta ad arrendermi alla sua evidente superiorità.

-        Cosa diamine vuoi?? – sbottai uccidendolo con uno sguardo truce.

-        Smettila di piagnucolare – abbaiò mettendomi a tacere.

Cosa credeva di fare così? Io non gli avrei detto nulla, non mi ero mai fidata di nessuno, soprattutto non avevo alcuna fiducia nei vampiri.

-        Lasciami Zero! Ho detto lasciami! – replicai digrignando i denti.

Varcò una delle porte laterali del collegio, la quale sboccava direttamente nelle logge a ridosso del bosco, e irritato mi sbatté contro una delle colonne.

Sussultai incredula.

-        Che significa che sei abituata a questo genere di ferite?? Che ne sa Kuran?? – mi interrogò bruscamente strappandomi la benda dalla mano.

Strinsi le palpebre come per proteggermi dalla sua furia.

-        Quanti altre cicatrici nascondi?? –

-        Cosa te ne importa?? – insinuai senza dar luce alle mie iridi, mentre il marchio violaceo dei canini di Aidoh, in totale contrasto con la pelle nivea del mio polso, spiccava come una macchia di sangue in un candido manto nevoso.

-        Quante altre volte quei bastardi della Nightclass ti hanno morsa?? – insistette furibondo.

-        Nessuna –

Non era quella classe di vampiri ad essersi nutrita per anni della mia linfa scarlatta, non erano loro a tempestare macabramente i miei ricordi d’infanzia.

Stava fraintendendo tutto.

Lui aveva svolto eccellentemente il suo ruolo di guardiano, ma non era per una mancanza dei disciplinari che ero stata attaccata.

-        Io ho accettato questo incarico per proteggere gli umani dalla minaccia di quei demoni, per impedire che uno soltanto degli studenti del collegio Cross debba subire un destino simile al mio, quindi non posso accettare che tu sia stata la vittima di quei vampiri! –

Come immaginavo, credeva che la colpa del mio tetro passato fosse sua.

-        In questo collegio sono sempre stata al sicuro –

Al meno fino al giorno in cui notai il viso di Shiki tra gli studenti della Nightclass. Da quel grigio e freddo giorno di inizio febbraio i miei cupi ricordi erano di nuovo tornati in ballo.

-        È  stato Kuran? – tentò ignaro.

-        No –

Sospirò rincuorato, allontanandosi lentamente da me.

-        Perdonami –

Presi un respiro profondo, mi scollai dalla colonna marmorea e con tutta la stizza e l’indignazione che provavo gli mollai un sonoro ceffone in pieno viso.

Lui sgranò gli occhi violacei incassando lo schiaffo che man mano disegnava una sagoma purpurea sulla sua guancia chiara.

-        Idiota! E io dovrei fidarmi di te? – sbottai colma di delusione – tu non sai niente del mio passato! Tu non sai niente di quello che mi lega a Kuran! Sei un perfetto estraneo e perdipiù vampiro! Chi ti da il permesso di frugare nella mia vita?  Di farmi queste domande?! Di giudicarmi? Di reagire così?! NIENTE! ASSOLUTAMENTE NIENTE! – gli sputai contro tremante di rabbia.

 

 

 

 

Questo è solo un capitolo di passaggio =S lo so che non è niente di che, ma spero che vi piaccia, quello interessante è il successivo u.u

Almeno lo credo io.. ^^ Poi chissà magari per voi sarà pietoso.. =)

Fine banale? Che dite?

Passiamo oltre va =)

 

Ringraziamenti:

 

angelseyes81: Grazie per i commenti =) Comunque menomale che ti piace =).. Questo capitolo com’è? Corto e inutile vero? =S  Vabbè lascio a te il commento.. ^^ Mi raccomando fammi sapere.. =)

 

Gio__cHaN:  Sono spiacente che tu non riesca a starmi dietro =S Mi dispiace.. Spero di essere più chiara in seguito.. Comunque il prossimo capitolo è un po’ particolare.. lo capirai leggendolo.. ^^ dovrei postarlo in settimana.. =)

Sono contenta anche che la mia fissa per la sete non ti stufi xD.. menomale =)

Mmm.. per la ShikixTisha.. beh.. non so.. magari tra un po’.. oddio vorrei rivelarti il prossimo capitolo ma sto zitta.. mi mordo le labbra e aspetto ^^ grazie ancora.. sono contenta che la fine ti sia piaciuta.. l’ho modificata tipo una decina di volte ^^.. 

Anche se è scarsino fammi un commento anche a questo capitolo.. =) please.. =)

 

Argentea: Anche secondo me questi due stanno bene insieme.. due depressi congeniti dal passato misterioso xD.. Ammetto questo capitolo è abbastanza scarso.. Ma.. secondo me sta anche bene con Shiki.. Spero che tu mi lasci un bellissimo e spassoso commentino anche a questo capitolaccio corto =) Almeno si comincia a capire che lei c’entra qlkosa con Kaname.. Dai dal prossimo ci sarà qlkosa di inaspettato.. ^^ prometto.. un piccolo extra sul passato della ragazza =) anche se la odi.. forse avrai un po’ di curiosità nei suoi confronti..

Ps. Sono contenta che ti piaccia la fic e le risposte ai tuoi commenti ^^.. quindi commenta!!! =)

 

Giulietta24: Grazie per i complimenti.. e per il commento.. mi hai fatta arrossire xD Comunque non sei l’unica ad aver immaginato Zero sotto la doccia.. =) E anche SENZA l’asciugamano striminzito credimi xDDD Ok sono una pervertita cronica.. ihih.. Scusa ancora per la volta scorsa.. sono sbadatissima.. è k la bellezza mozzafiatante di Zero mi ha abbagliata ihih.. Commenta mi raccomando =)

 

Lulosky: Non importa.. anche se nn era molto lunga mi fa comunque piacere =).. Lo so questi capitoli di passaggio sono noiosi.. mi dispiace tanto.. forse dovrei farne qlkuno più consistente.. =) Al prossimo capitolo.. che sicuramente sarà più interessante ^^ ciau

 

Yumekiryuu: Misà che ho incrinato un po’ il loro rapporto =S.. la prossima volta credo che farò succedere qlkosa con Shiki.. sono contenta che la fic ti piaccia… soprattutto il capitolo scorso.. questo è corto e di passaggio.. ma forse i prossimi saranno migliori ^^ mi raccomando.. aggiorna e commenta =)

 

 

Grazie a tutti, scusate per il capitolo breve e scrauso =)

Recensite in molti =)

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Il ricordo scarlatto ***


Lo so stavolta ho aggiornato fin troppo veloce, ma non volevo più aspettare!! Questo capitolo è molto particolare, un extraflashback direi, scommetto che lascerò molte facce di questo tipo à O.O, ma credetemi dovevo farlo!! =) mi frullava per la testa da un po’.. e dovevo metterlo!! =)
Io personalmente ne sono entusiasta e non per il modo in cui l’ho scritto ( lo stile purtroppo è sempre quello) ma per quello che tratta ;)..
Basta non vi tolgo altro tempo, mi raccomando leggete e commentate, su questo capitolo ci tengo particolarmente!!

Baciotti, AnaNeko94


Il ricordo scarlatto.

Ero abituata ai morsi dei vampiri, in tutta la mia breve vita ne avevo ricevuti talmente tanti da averne perso la concezione numerica.
Eppure ancora non ero abituata ai suoi.
Erano intensi e profondi a tal punto da far perseverare sulla mia pelle la loro fresca impronta per giorni.
Sbattei le palpebre e mi portai una mano al collo, saggiando con le dita quel liquido denso di cui lui spesso si cibava con avidità.
Ad occhi chiusi ancora potevo percepire il suo respiro, i suoi baci, il suo corpo a contatto con il mio, ma soprattutto ancora provavo quel dolore lancinante che mai mi aveva lasciata in pace nella mia cupa esistenza.
Mugolai di dolore sfiorando la carne viva squarciata dai suoi canini affilati.
Osservai le tenebre della stanza sotterranea con le mie deboli iridi umane, tentai di mettere a fuoco le sagome delle pesanti tende color cobalto che incarceravano le false finestre affrescate, poi passai ad analizzare la massiccia ossatura bruna del baldacchino regale sul quale ero adagiata.
Ero abituata a non bearmi della luce del sole per lunghi periodi e, sebbene con riluttanza, il nero della notte era divenuto più familiare del bagliore del giorno.
Il colore delicato dei miei occhi repelleva con insistenza la chiarezza diurna e si adattava invece per ironia della sorte all’inquietante ombra.
Due braccia forti mi strinsero in una morsa ferrea, schiacciandomi contro il petto marmoreo del loro proprietario.
-    Mi fai male – sussurrai intorpidita dall’ingente perdita di sangue.
Lui non rispose né allentò la presa.
Si avvicinò anzi famelico al mio collo ferito ed assetato iniziò a pulirlo con la punta della sua tiepida lingua.
Un sospiro di piacere scappò come impazzito dalle mie labbra, mentre la mia mano destra corse ad impigliarsi nei capelli bronzei del virile vampiro.
-    Ah, basta –farfugliai senza impedire che ogni mia sillaba fosse intercalata da un ansito compiaciuto.
I suoi occhi cremisi brillarono nell’oscurità e si piantarono sui miei timidi cristalli di ghiaccio.
- Se ne bevi ancora mi ucciderai – sibilai costringendomi a distinguere i tratti fini del suo viso.
Notò il disagio che riluceva dai miei occhi cerulei e senza che me ne accorgessi poggiò ancora le labbra sul mio collo.
Il dolore che fino ad un istante prima tamburellava il mio sistema nervoso scomparve lasciando il posto alla lascivia di quelle labbra.
-    Grazie – sussurrai conscia del suo fine udito.
-    Non c’è di che – rispose con la sua voce grave e profonda.
-    Voglio vederti – ammisi dirigendo alla cieca la mia debole vista.
Lo sentii sorridere ed in un istante un minuscola scintilla guizzò tra la legna del camino accendendo la sottostante brace in uno scoppiettante furore ed irradiando un po’ di luce.
Allora guardai i suoi occhi, stavolta bronzei al pari suoi sottili capelli scompigliati, le labbra chiare ed elegantemente piegate in un sorriso quindi i perlacei canini sporgenti, non così minacciosi sotto l’ambrato chiarore del focolare.
Cautamente avvicinai una mano ad essi, ma lui la scansò con un educato movimento della sua.
-    Non voglio ucciderti - pronunciò serio.
Annuii limitandomi ad accarezzargli il collo.
-    Scusa – sussurrai intrecciando le mie sinuose gambe femminili con le sue virili e muscolose.
-    Non dovevo mancarvi di rispetto Kuran – ironizzai sfiorandogli il petto con la superficie violacea delle mie labbra.
Non rispose alla mia provocazione, preferendo giocare distrattamente con i miei boccoli corvini.
-    A cosa pensi? – domandai accarezzandogli il torace con le mie piccole e pallide mani affusolate.
-    A Yuki – rispose istintivamente senza preoccuparsi della crepa che quel nome stava scavando nel mio cuore.
Mi irrigidii ed ingollai un groppo amaro.
Perché mi diceva quello?
Perché dopo che gli avevo donato il mio prezioso sangue?
Perché dopo che mi ero concessa a lui?
Delle lacrime insistettero per sgorgare fuori dai miei occhi limpidi ma orgogliosamente le ricacciai indietro premendo leggermente le unghie sul suo addome scultoreo.
-    A Yuki? – ripetei schifata dal suono di quelle parole.
-    Sì – ribadì senza alcun pentimento.
Lo graffiai contorcendo il viso in una smorfia di gelosia.
Lui al contrario non batté ciglio.
-    Perché? – aggiunsi semplicemente sottintendendo una valanga di muti quesiti.
-    Perché la amo –
La sua voce solenne e autoritaria mi seccò la gola pronunciando quella semplice affermazione.
Volevo tanto odiarlo, ma lui mi aveva salvata, lui mi aveva tenuta al sicuro, ma soprattutto lui mi faceva girare la testa in quelle peccaminose notti scarlatte.
Tuttavia lui non mi amava e questo non sarebbe mai cambiato.
-    Stronzo demone bastardo – imprecai dandogli un pugno sul petto –crepa tu e la tua Yuki! Tu e tutta la tua dannata razza! Se mi detesti così tanto uccidimi! –
Irritato dal quel fracasso mi fermò le mani, inchiodandomi i polsi al lato del viso, e mi fissò superbo come un leone mentre osserva la gazzella inerme.
Un attimo dopo mi tappò la bocca con un veemente bacio privo di alcun umano sentimento.
Degli strepiti contrariati mi morirono in gola soffocati dalle sue labbra di pietra, mentre la sua morsa ferrea mi stritolava le articolazioni.
Ero troppo fragile per ribellarmi, troppo innamorata per non lasciarmi andare, così ignorai tutta la mia gelosia e ricambiai quel bacio freddo ed irruento, illudendomi che tutto ciò sarebbe cambiato.
Rilassai le membra stanche mentre una salata e pungente lacrima solcò solitaria la mia guancia pallida.
Solo allora mi liberò le mani facendo scivolare le sue lungo i miei avambracci in una carezza lasciva.
Appoggiai i palmi tremanti sui suoi solidi bicipiti e li risalii, saggiando con leggerezza la superficie perfetta, giunsi quindi alla scultorea forma delle sue spalle che seguii con i polpastrelli sottili.
Allungai le braccia sulla sua ampia e forte schiena a cui tante volte mi ero aggrappata quando avevo subito i suoi morsi assetati.
Un dolore che ancora una volta non mancò ad arrivare.
Le sue zanne affondarono infatti taglienti nel mio petto livido tracciando il marchio insanguinato dei suoi canini sporgenti.
Gli sgraffiai le scapole inarcando la schiena per la fitta lancinante che a macchia d’olio si stava diffondendo sul mio corpo  martoriato dai lividi del suo piacere.
I gemiti mi soffocarono il respiro mentre un misero barlume di lucidità veniva offuscato dall’estasi.
Estrassi le unghie dalla sua carne, portai i palmi alla sua nuca e lo premetti con essi in un muto incitamento.
Un flebile formicolio mi solleticò l’intera superficie dell’epidermide, avvertendomi.
Quello era il segnale, avevo raggiunto il mio limite.
-    Ah, Kaname – gemetti con voce strozzata nell’istante in cui lui estrasse i suoi voraci canini.
-    Oh Tisha.. – sibilò con lo stesso tono, un istante prima di prendersi il resto del mio corpo.


Beh che ne pensate?

Corto?
Totalmente scollegato?
OOC?
Mi dispiace ma a me questo capitolo piace da matti.. non so forse perché la mia mente malata ama intricare le cose..
Se c’è qlkosa che non torna o che non vi piace.. avvertitemi vi prego =)..
Lo so che non c’entra niente con gli altri.. però ce lo volevo mettere!!! =S Ditemi voi =S

Ringraziamenti:

Gio__cHaN: Tranquilla anche se ci saranno sviste non sarà un problema per me ^^, grazie dei commenti.. aspetto sempre che ci sia il tuo prima di aggiornare.. ci tengo a leggere la tua opinione.. =)
Direi che ho mischiato ben bene le carte no?
Te lo aspettavi un Kaname così?
Diciamo che le sorprese non sono ancora finite, anzi.. quindi.. mi raccomando continua a seguire =)
Per Shiki e Tisha avremo probabilmente qualcosa nel prossimo capitolo che è già in costruzione =)..
Che altro dire? Recensisci ti prego! =S Ho bisogno di sapere come ti sembra questo capitolo!!

Lulosky: non ti preoccupare capisco i tuoi impegni.. ne ho anch’io xD..  allora.. lo so Shiki appare poco in questi capitoli, ma dal prossimo sarà più presente promesso ;).
Spero di non essere andata troppo fuori tema.. ma.. non potevo non mettere qsto capitolo...
A proposito, che te ne pare? Mi raccomando fammi una bella recensione ci tengo ;), sei una delle mie lettrici preferite ;)

Giulietta24: E dopo la doccia di Zero.. eccoci qui un bel Kaname nudo e assetato.. insomma che c’è di meglio dalla vita? xD
Adesso hai capito cosa c’entra Kuran? Almeno in parte ovvio.. però.. un’idea ce l’avrai.. =)
Mi dispiace di aver escluso Zero, ma uno per volta no? ;) Tutti insieme nuocerebbero alla mia sanità mentale ^^..
Gnam gnam.. tanta carne fresca xD..  Allora.. a presto Giuly-chan ^^
Recensiscimi ;) fammi almeno sapere se Kaname è da buttare o no xD

Heart: Grazie per aver letto la mia fic e grazie soprattutto della recensione! =) Sono il mio pane quotidiano (come mi piace dire).. Ehm.. Kaname sa moolto bene il segreto della guardiano.. no? xD

Angelseyes81: E con questo capitolo ci avrai capito ancora meno xD.. C’entra fin troppo con lei.. ma questo è solo un frammento del suo passato.. man mano ne scriverò altri magari ;)
Comunque.. forse mi impersono più in lei.. però dettaglio più le emozioni anche perché Shiki e Zero non sono in realtà molto loquaci quindi esprimo un certo “silenzio” pure nei pensieri ^^..

Allora grazie ancora a tutti!!
Commentate questo capitolo please!!
E fatemi sapere se questo escamotage per introdurre il passato di lei è abbastanza efficace =) Altrimenti la prossima volta farò in modo diverso. =)

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Il mistero del passato ***


Bene bene.. Scusate il ritardo ma essendo questo capitolo (a mio parere) kilometrico.. (il doppio di quello precedente credo) ho avuto poca voglia di batterlo al pc.. quindi questo è il motivo del ritardo!

Grazie di cuore a tutti per le recensioni!!

Avverto che in questo capitolo ci sarà qualche piccola rivelazione sul passato di Tisha, ovviamente sempre molto confusa.
Il bello avrà da venire quando mi deciderò a scrivere una capitolo by Kaname. ;)

Vi lascio ad un po’ di Shiki..


Il mistero del passato.



-    Shiki –
Quella voce, assai familiare, fermò il mio avanzare nel lungo corridoio.
Lentamente mi voltai notando il miele dei capelli di Rima spuntare dalla stanza di quest’ultima.
Era pieno giorno, le tende tirate filtravano a malapena la luce del sole interrompendo la buia perfezione del dormitorio.
Piegai indietro la testa per osservare i profondi zaffiri della vampira, mi tolsi il bastoncino di Mikado della bocca e senza attendere che concretizzasse le sue mute domande le risposi:
-    Eseguo gli ordini di Kuran –
Uscì dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle e venne lentamente verso di me.
Osservai i suoi piedi scalzi avanzare sulle punte, mentre le gambe sinuose facevano frusciare la cerulea camicia da notte ad ogni passo.
I capelli sciolti color del grano maturo le ricadevano composti sullo scollo della veste notturna, velando il dolce profumo del suo sangue.
Infilai di nuovo lo snack tra i denti, poi ne estrassi l’intera scatola dalla tasca e la avvicinai a lei insegno di offerta.
Delicatamente sfilò uno dei bastoncini in cioccolato e mi lanciò un’occhiata dalla sfumature cobalto, quindi si alzò sulle punte e mi sfiorò la guancia con le labbra fini.
-    Buon lavoro Shiki – pronunciò rientrando nella sua camera leggiadra come solo lei sapeva essere.
Appena il suono sordo del porta chiusa giunse alle mie orecchie, uscii con freddezza dal dormitorio, apparentemente dominato dalla solita apatia.
Rima era perfetta per me, come io ero perfetto per lei, come perfetto era anche il nostro legame.
Silenziosamente perfetto.
Strinsi le palpebre accecato dalla fastidiosa luce solare, facendomi poi scudo con lo stesso braccio.
Stancamente mi costrinsi a mettere a fuoco lo scenario che mi si prostrava di fronte, combattendo con la luminosità troppo accentuata del giorno, quindi mi diressi verso l’edificio collegiale.
Con naturalezza balzai sul muro di cinta e vi camminai placidamente senza curarmi del tempo che avrei inevitabilmente perso.
-    .. NIENTE! ASSOLUTAMENTE NIENTE! – udii urlare da una voce, proveniente probabilmente dal boschetto sottostante al collegio.
Anch’ello un timbro familiare, irritantemente femminile e familiare.
Abbassai lo sguardo oltre la struttura scolastica e notai una macchia color petrolio scappare a passo svelto tra le fronde degli alberi.
-    Che scocciatura – sospirai realizzando di essere costretto a seguirla.
Con un altro balzo atterrai di fronte alle logge laterali, adiacenti al bosco e iniziai ad avanzare all’interno di esso.
-    Senri – enunciò una voce maschile alla mie spalle.
Il tono strascicato e sofferente, la calata cupa e colma d’odio.
-    Cosa vuoi Kiryu? –
-    Che ci fa un vampiro alla luce del sole? –
Lo guardai lasciandomi scappare un sorriso ironico.
-    Potrei farti la stessa domanda –
Replicai non permettendogli di proferire oltre ed inoltrandomi nella boscaglia.
Forse avrei potuto chiedergli spiegazioni, ma non era quello il guardiano con cui volevo parlare, non quell’essere inferiore la cui voce stessa era capace di darmi la nausea.
Lo repellevo più di quanto repellessi gli umani, non mi sarei mai abbassato ad uno scontro verbale con lui.
Era sfrontato, borioso e selvatico, tutti difetti che lo rendevano altamente detestabile ai miei occhi.
Non che la ragazza fosse meno odiosa ma, seppure non sapessi spiegarmi come, qualcosa in lei stuzzicava il mio interesse.
Sospirando la notai appoggiata contro un albero.
Aveva le braccia incrociate e gli occhi di quella gelida sfumatura color ghiaccio piantati su di me.
-    Adesso tu che vuoi? – sbottò assottigliando lo sguardo con fare minaccioso.
Alzai le spalle fermando la mia avanzata e la guardai con sufficienza.
-    Ti tengo d’occhio – ammisi annoiato da quell’incarico.
-    Lasciami in pace – ribatté a denti stretti.
Le lanciai un’occhiata di rimprovero, interrompendola poi con uno sbuffo scocciato.
Il suo modo di fare era irritante.
-    Fossi in te non istigherei un vampiro –
-    Io voglio solo che la smettiate di tormentarmi, non voglio essere compatita, non voglio essere aiutata, voglio solo essere lasciata in pace, i miei pensieri per quanto penosi possano essere non hanno nulla a che fare con voi altri, vampiri o umani che siate, sono stanca di ripeterlo –
Apprezzai la sua voglia di tacere, di chiudersi in sé stessa, di tagliere i ponti con gli altri.
Dopotutto non era quello che facevo io stesso?
Forse eravamo più simili di quanto mi ostinassi a credere.
Nemmeno io amavo parlare del mio passato.
Anche se, forse era meglio convenire sul fatto che io non amassi parlare in generale.
-    So che Aidoh ti ha morsa – sentenziai notando il marchio dei suoi canini ancora ben visibile sul polso diafano della ragazza.
Provai un profondo senso di invidia alla vista di quel marchio, realizzai che qualcuno era riuscito a morderla, ad assaporare  il gusto incomparabile di quel sangue tanto ambito, il quale irrimediabilmente stuzzicava la sete di ogni vampiro.
Nell’attimo più inaspettato la mano tremante della guardiana si avvicinò a me, scoprendo vulnerabilmente il punto offeso.
-    Non ha esitato nemmeno un istante. Le sue zanne sono penetrate con decisione nella mia carne, hanno lacerato i vasi sanguigni facendo esplodere la loro secrezione nelle fauci del proprietario. Allora l’ho sentito impazzire, succhiare rumorosamente, come una belva priva di ogni umanità, e godere ad ogni gemito, ad ogni suono gorgogliante nella mia gola. Voleva prosciugarmi, voleva saziarsi del mio nettare vitale e purtroppo ero consapevole della mia impotenza di fronte a tanta bestialità – confessò con il tono più disperato che avessi mai potuto udire.
Tuttavia non verso una lacrima, mentre quelle parole terribilmente taglienti e veritiere sgorgavano dalle sue labbra senza controllo e fluivano direttamente nelle mio orecchie lasciandomi sconcertato.
Le presi il polso sottile e ne studiai le due piccole macchie purpuree.
Erano precise e ben delineate, il morso era stato secco e deciso, senza esitazione, come aveva appena asserito lei.
Sembrava che capisse la differenza, come se l’avesse sperimentata sulla sua stessa pelle.
Di sicuro ero affascinato dal mistero di quella ragazza.
Nella mia monotona e centenaria vita c’era qualcosa per la quale valeva la pena perdere tempo.
E quella cosa era un’acida umana che detestava con tutte le sue forze i vampiri.
-    Anche tu vuoi mordermi? – mi domandò d’improvviso.
-    Sì – risposi secco.
-    Invece qualcosa mi dici che non lo faresti – replicò guardandomi con i suoi delicati specchi di ghiaccio, senza odio, senza rancore. Forse con tenerezza.
-    Tu non sai quanto può essere terribile la sete dei vampiri –
Sorrise ironicamente.
-    Invece lo so eccome –
-    Quante volte sei stata morsa? –
-    Troppe – confessò incupendo lo sguardo.
Senza darlo a vedere rimasi piuttosto basito da quelle parole, non mi aspettavo che si lasciasse scappare una confessione del genere, ma probabilmente in questo collegio era troppo sottopressione per non cedere.
Il sua anima era talmente tetra da non avere nulla ad invidiare a quella oscura dei demoni.
La sua purezza era totalmente avvolta da una nube di peccato.
Il suo passato doveva essere imperdonabile, scolpito nel rosso del sangue.
La candida ingenuità dei suoi occhi cerulei era sopraffatta dal carbone dei suoi boccoli, che come una spirale di rovi condannavano la sua bianca anima alle tenebre.
-    Ed è stato qualcuno simile a me? – domandai istigato dal dubbio di sapere cosa avessi a che fare con lei.
Negò guardandomi sofferente.
Per qualche attimo il silenzio scandì i nostri volti, poi lei incontrò i miei occhi.
Due colori chiari, limpidi, quasi trasparenti, la cenere e il ghiaccio.
Due ambienti di desolazione.
Due anime dannate.
Un vampiro e un’umana.
-    Se ti chiedessi di uccidermi lo faresti? – sibilò a bruciapelo.
Rimasi un attimo sconcertato.
Era così nero il suo passato?
-    Perché vuoi morire? –
-    Perché voglio scappare dall’inferno –
Sospirai.
Non l’avrei uccisa né quel giorno né mai.
Infilai le mani in tasca e mi sedetti sulle superficie erbosa a ridosso di un albero, stranamente volevo parlare ancora con lei, stranamente volevo capire la sua oscurità.
Perché ero tanto interessato?
Era forse pura curiosità?
Non potevo ammetterlo a me stesso ma sarei rimasto lì ad ascoltarla, per quante parole avesse voluto concedermi, per quanti silenzi mi avesse sbarrato di fronte.
Mi si sedette accanto, disegnando sulle proprie labbra un sorriso amaro.
La guardai sperando di sentire ancora la sua voce fine e consapevole.
Con lei il silenzio non era sufficiente.
Lei non era Rima.
Si portò le gambe al petto e appoggiò il mento sulle ginocchia.
Rimanemmo muti per lungo tempo sperando l’uno nelle parole dell’altro.
Ero stanco, ero seduto nel sottobosco insieme ad un’odiosa umana, ero lì ad ascoltare le sue confuse confessioni, ma non avevo voglia di andare via, non avevo voglia di riposarmi.
Aspettavo solo che Komori continuasse a parlare.
-    Sai, non molto tempo fa, prima ancora di entrare in questo collegio, ho creduto di sbagliarmi sui vampiri – prese fiato e continuò – per quanto fossi spaventata e schifata alla sola vista della vostra razza qualcuno di voi mi salvò dall’inferno, qualcuno che a rigor di logica avrei dovuto odiare. Non so perché mi avesse voluta mettere al sicuro, ma fatto sta che lo fece. Il giorno stesso in cui quella persona morì, mi trascinò via dal luogo che aveva ospitato i miei Natali e mi nascose in una casa sotterranea. Per quanto odiassi quella prigione dorata, non potevo odiare lui. Quel qualcuno era un demone come te, un demone che io, mi addolora ammetterlo, amavo – finì perdendo lo sguardo in un punto imprecisato.
Rimasi rigorosamente muto, come se tutto ciò non mi interessasse, come se non avessi prestato ascolto ad una singola parola.
In tutto ciò cosa potevo entrarci io?
Lei stessa mi aveva confessato di aver avuto a che fare con dei vampiri, di essere stata protetta da uno di loro e forse anche cacciata.
Ma ancora niente aveva un filo logico, quelle quattro parole lanciate al buio della mia ignoranza non facevano altro che stuzzicare la mia voglia di sapere.
-    E come hai cambiato idea? – le chiesi bramando qualche informazione in più che mi permettesse di collegare tra loro i frammenti di confessioni che ero riuscito ad ottenere.
Si fissò il polso ferito e tristemente lo esaminò con occhi vacui.
-    Quel vampiro… non provava lo stesso per me, non ho mai capito perché mi avesse protetta, non me lo disse mai. Ho elaborato la convinzione che sfogasse su di me la sete provocatagli da un’altra donna, che per non ferire lei ferisse me, poi un giorno inspiegabilmente mi ha condotta qui, dicendomi che sarei stata altrettanto al sicuro. Mi aveva gettata via, come un panno vecchio. Forse aveva trovato un’altra persona su cui sfogare i suoi istinti o forse si era semplicemente annoiato del sapore del mio sangue – rispose con lo stesso tono addolorato di prima.
-    Dal profumo che emani non oserei mai dire che un qualunque vampiro possa rinunciarvi – asserii sincero.
-    Forse è come una torta al cioccolato: alla fine stucca –
-    No – sospirai – la nostra dipendenza da quel nettare prelibato non può essere minimamente paragonata alla golosità, non è un capriccio, è una necessità, una droga della quale non si può assolutamente fare a meno – precisai serio.
-    Allora forse ha trovato un nettare migliore –
-    O forse la sua dipendenza era divenuta talmente viscerale che per proteggerti ha dovuto allontanarti –
-    Quindi secondo te dovrei persino provare gratitudine – ironizzò mettendosi in piedi.
Il movimento fu troppo brusco, tanto che perse l’equilibrio ed ondeggiando si sbilanciò indietro.
Annoiato mi alzai con uno scatto fulmineo e lasciai che invece di cadere a terra battesse contro il mio petto.
La sorressi per le braccia, notando solo in quell’istante quanto il suo viso fosse smunto e pallido.
Le gambe le tremavano febbrilmente mentre le braccia gelide le ricadevano ai fianchi.
-    Scusa – sussurrò flebile.
Pensai che ancora non si fosse ripresa dalla spossatezza del giorno precedente e che molto probabilmente questo derivava dal fatto che si era indebolita nel tempo a causa dei vampiri che l’avevano tormentata.
Senza pensare alle mie azioni, le poggiai una mano all’altezza della bocca dello stomaco e mi portai l’altra al viso, senza esitare mi azzannai il polso facendo zampillare fuori il mio prezioso sangue, allora avvicinai l’arto alle labbra della ragazza incintandola a bere.
Sapevo che il mio liquido scarlatto non era nemmeno paragonabile all’ambrosia dei Sanguepuro, ma aveva comunque un’elevata percentuale di purezza che avrebbe potuto aiutare la guardiana.
Per quanto la mia razza fosse restia a donare quel dolce nettare, io avevo intenzione di farlo.
Forse mi sarei pentito, ma non avevo affatto paura di calpestare il mio orgoglio.
Attesi che il mio atto di misericordia venisse appagato, ma purtroppo inaspettatamente lei voltò il viso da un lato e ad allontanò il mio braccio con la sua piccola e fredda mano affusolata.
Spalancai gli occhi totalmente incredulo aspettando una giustificazione a quell’increscioso ed inconcepibile comportamento.
-    Non posso.. – sibilò accasciandosi svenuta tra le mie braccia.



Tatatarattatà!! Ecco finalmente l’11esimo capitolozzo =)
Se gli altri erano troppo corti questo sarà decisamente troppo lungo =) ma spero che vi piaccia lo stesso..
Ho cercato di spiegare qualcosa in più sul passato della ragazza e di finire con un altro dubbio.. spero di esserci riuscita.. =)
Spero di non essermi fatta prendere troppo la mano e di aver creato uno Shiki troppo surreale.. =S Non vorrei..
Che altro dire?? RECENSITE NUMEROSI!! Vi aspetto ;)

Ringraziamenti:

angelseyes81: Allora.. ok forse mi personifico più in Tisha in quanto femmina e in quanto mia creazione.. oltre il fatto che ha una fortuna sfacciata ad essere circondata da tanti bonazzi xD
Poiiiii.. Sì sono consapevole che se un Sanguepuro morde un umano succede quel che succede.. ma se qui non è successo c’è un motivo di fondo che adesso non ti posso svelare.. Lo so non si capirà un cavolo per tutto il seguito della storia.. mi dispiace.. ma sono ancora intenzionata a scombinare le carte ed a ricombinarle fino alla fine di questa fic =S.. Comunque tra questo e il prossimo capitolo darò qualche piccolo e sconnesso dettaglio sul suo passato ^^ attendi. E commenta xD

Gio__cHaN: Innanzi tutto sono contenta di averti tirata su di morale in una brutta giornata.. lo so il capitolo scorso era molto sconvolgente.. ma era quello il bello no?  Per adesso non ne prevedo molti all’orizzonte di così “particolari”.. quindi tranquilla.. darò i dettagli a piccole mandate come adesso e nel capitolo precedente..
Allora spero di averti dato la giusta dose di Shiki xD Devo dire che anche a me mancava.. =) Beh.. adesso sembra che non solo Zero sia interessato a Tisha no?  Anche se ancora è pura curiosità inizia a muoversi qualcosa..  Non è che ti ho storpiato troppo Senri? Non vorrei mai renderlo troppo inverosimile.. mutare un po’ va bene però.. non l’esagerazione.. ^^ Che altro dire.. Ebbene sì sei una delle mia commentatrici preferite =) Aspetto sempre con ansia i tuoi commenti e grazie grazie grazie delle tue recensioni!! Adoro leggerle =)

Kira91: Mmm.. diciamo che avevo bisogno della mia dose di Kaname dato che finora era rimasto abbastanza marginale nella fic.. quindi ho voluto introdurlo in una maniera un po’ particolare.. =) Da questo capitolo tornò però al normale svolgimento.. iniziando a spiegare qualcosa sul passato della nostra povera depressa Tisha xD E adesso negli intrighi amorosi c’è anche Shiki!!
Perdonami il termine.. che culo!!! Kaname, Zero, Shiki *_* waaaaaaaaa.. che fortunaaaaaa ..  Grazie per aver commentato spero che lo farai ancora.. (lo so devo recensire assolutamente la tua fic ma questa settimana non riesco a trovare il tempo!! =S.. lo farò il prima possibile promesso!!! )

Lulosky: Ahaha.. eh sì.. Senri è un bonazzo assurdo.. Infatti mi mancava troppo ed ho dovuto fare un capitolone su di lui xD.. lo so che mi odierai per averlo avvicinato troppo a Tisha.. ma all’inizio ho messo anke un po’ di ShikixRima.. =S giusto per chi.. (come te) potesse detestare la parte successiva ^^
Grazie per la recensione lunghissima l’ho riletta anke più di una volta con il sorriso sulle labbra.. sono lusingata ^^
Poi.. tranquilla non sei l’unica ad avere scleri mentali.. soprattutto davanti a certi vampiri bonazzi.. *O*
Per quanto riguarda Tisha e Kaname.. qualcosa ho detto in questo capitolo..che è un flashback tranquilla.  poi piano piano.. (anke dal prossimo in maniera marginale) capirai perché è finita con Kaname.. ^^ Grazie ancora delle tue recensioni =) grazie soprattutto di questa ^^ tranquilla per adesso non ci saranno altri capitoli shockanti a quella maniera =).. per adesso ;).. commenta mi raccomando ;)

Heart: come ho detto ad angelseyes81 se lei non è un vampiro c’è un motivo.. che scoprirai solo più in là nella fic.. non è quello che è successo a Yuki per essere chiari.. è moolto più complesso.. e per adesso mi dispiace ma non intendo rivelarlo.. Beh Kaname sa.. sa anke più di Tisha infatti sto evitando ben bene i capitoli by Kaname.. ^^.. grazie per la recensione.. baciotti… commenta =)

Argentea: ahaha..tranquilla.. Kaname ama Yuki.. se è finito con Tisha è perché non ha saputo resistere.. Mi dispiace di averti tanto sconvolta =S.. spero che tu stia bene xD
La descrizione fisica non corrisponde ahimè alla mia.. ucciderei per avere gli occhi di quel colore.. tipo modella di Acqua di Gio xD.. comunque.. il perché di quell’aspetto è spiegato un po’ in questo capitolo.. boccoli d’ebano e occhi di ghiaccio.. pensavo fosse un contrasto perfetto per la sua anima =) non credi?
Poi volevo tranquillizzarti anche sul fatto che anche io non voglio separare Yuki da Kaname.. solo voglio mescolare un po’ le carte..
Spero che non mi ucciderai dopo questo capitolo che vede affezionarsi Shiki a Tisha.. ma era necessario.. =)
Grazie anche al tuo amato Sesshy.. ;) ihih la sua chiusura è stata fantastica.. ^^ Commenta ancora e fammi sapere (spero che la ShikixRima iniziale ti abbia soddisfatto almeno un po’ =) è come lo zucchero prima della pillola xD)

Yumekiryuu: ihih.. beh.. questa fic diciamo che è un po’ per tutti i gusti. Chi piace Kaname.. chi Zero.. chi Shiki.. quindi.. dato che farò un bel po’ di casino.. spero di non deludere nessuno.. ^^
Per il modo di scrivere.. grazie infinite.. e credimi anche tu scrivi molto bene =) la tua fic me la leggo sempre molto volentieri.. è una delle mie preferite tra le preferite ^^.. Diciamo che per tuo piacere.. Tisha non si avvicinerà più molto a Kaname.. (o almeno per adesso) anzi.. in questo si è avvicinata a Shiki.. nel prossimo a Zero.. e nel prossimo ancora pure.. eh sì sono  pronti i successivi due ^^ spero quindi di fare la brava ed aggiornare in fretta =) Grazie ancora per i commenti.. fammi sapere che ne pensi di qsto chappy

Giulietta24: Ahahah anke io inizio ad invidiarla da morire.. ihih ha una fortuna sfacciata.. stronza stronza..e poi tti a lei T_T
Scusa per averti confusa.. ma purtroppo era il mio scopo.. non mi va di rendere le cose troppo facili al lettore per adesso =S
Anche se piano piano.. sto spiegando il passato di Tisha no? Dai questo e il prossimo capitolo sono un po’.. “chiarisci-idee” almeno spero xD.. dai Giuly-chan.. fammi sapere cosa ne pensi di questo.. Grazissime per aver commentato per prima.. e dato che sei stata così brava se vuoi ti faccio un regalino.. tipo extra speciale ;) dimmi la coppia e ci lavorerò su promesso ;) Grazie ancora.. fammi sapere ;)

GRAZIE ANCORA DI CUORE A TUTTI VOI!!

Alla prossima

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Il sangue dei demoni ***


Eccomi con il dodicesimo capitolo!!
Spiegherò un po’ perché lei ha detto “non posso”.. mi dispiace che oramai Shiki sia OOC.. =(.. io ho provato a farlo rimanere sempre lui però per i fini della trama ho dovuto fare in modo che certe cose succedessero.. no?
Prometto dopo quest’ennesimo capitolo pesante il prossimo sarà più leggero (infatti a me non piace xD)
E.. la KainxRuka è in elaborazione.. se avete qualche consiglio a proposito grazie perché davvero non so che fargli fare..
Dopotutto lei ama Kaname.. quindi non può essere troppo “intima”.. non so davvero dove mettere la mani ;) quindi help me please!!

GRAZIE PER I COMMENTI!!


Il sangue dei demoni.


-    Non posso – sibilai prima di svenire tra le braccia di Shiki.
Quando riaprii gli occhi mi ritrovai nello stesso luogo nel quale avevo perso conoscenza, percepivo l’odore di alberi e di erba fresca stuzzicarmi le narici mentre un leggero venticello notturno mi scompigliava i boccoli d’ebano.
Avevo freddo, terribilmente freddo.
Non tanto per la temperatura rigida tipica di una notte di febbraio quanto per i brividi che mi scuotevano dall’interno.
Le labbra violacee mi tremavano febbrilmente mentre il mio corpo delicato veniva scosso, ad intervalli regolari, da spasmi involontari.
Ero appoggiata su un qualcosa di caldo e rigido, una giacca lattea mi proteggeva dalle intemperie, scaldandomi appena, e nell’istante in cui aprii gli occhi, appurai la mia supposizione.
Una giacca della Nightclass.
Mi mossi leggermente, ma l’unica cosa che ottenni fu di accoccolarmi ulteriormente su quella leggera fonte di calore che identificai come un torace maschile.
Rimanendo così, ad occhi chiusi, captai un odore familiare, un aroma che inspiegabilmente era impresso nel meandri della mia memoria.
L’ultima volta che l’avevo riconosciuto era stato qualche giorno prima, direttamente dal polso di Shiki, tuttavia non avevo ricordi della prima volta in cui quel profumo aveva incontrato le mie narici.
Concentrandomi tentai almeno di rimembrare a dovere la situazione precedente all’oblio nel quale ero caduta, in maniera offuscata ricordavo di aver confessato parte del mio passato a Senri, poi mi ero alzata e perdendo l’equilibrio ero finita inaspettatamente contro il petto del vampiro.
Non ero svenuta né per la debolezza, né per la mancanza di sangue, ero svenuta per volontà di Kaname.
Lui voleva che mantenessi il segreto sul mio passato e senza alcuna esclusione, ogni volta che ne rivelavo qualche dettaglio il mio corpo mi si rivoltava contro.
Ricordo di aver sentito la mano di Shiki posarsi sul mio stomaco, poco al disotto del mio seno e ricordo anche di averlo lasciato fare mentre i ricordi prendevano parte della mia debole mente.
-    Nessuno deve sapere chi sei, devi rimanere celata nell’ignoranza di chi ti circonda, perché questo è l’unico modo per proteggerti, l’unico sistema che hai per far sì che il demone non esca allo scoperto –
Persa in quei brandelli di parole, per me totalmente incomprensibili, non mi ero accorta delle azioni del vampiro fino a che non aveva avvicinato alle mie labbra il suo braccio insanguinato.
L’unica cosa che mi scosse fu il panico.
Sangue. Sangue. Sangue. Stai lontana dal sangue.
-    Quando il sangue dei demoni scorrerà nelle tue vene, il segreto sarà svelato e non potrai più evitare l’inferno –
Non ero riuscita a capire perché mi avesse offerto il suo sangue, né perché sentissi di non poterlo accettare, né perché avessi la certezza che berne anche una sola goccia avrebbe comportato qualcosa di apocalittico.
Così avevo piegato il viso da un lato e avevo allontanato il braccio del vampiro da me.
Solo allora ero svenuta.
Shiki aveva voluto aiutarmi, ma io avevo avuto l’obbligo di rifiutare, quello era il compromesso per non liberare il demone.
Indubbiamente realizzai che ciò su cui ero comodamente accoccolata era il petto di Senri che seppur dopo aver rifiutato una cosa tanto vitale era ancora al mio fianco.
-    Sei sveglia? – mi domandò freddo.
-    Sì – sibilai senza muovermi.
Era distaccato, deluso, stizzito.
Il mio rifiuto l’aveva ferito, il suo atto misericordioso era stato deliberatamente snobbato.
Sapevo quanto i vampiri fossero gelosi del loro sangue e quindi sapevo quanto fossero restii a donarlo.
-    Grazie di tutto –tentai sfiorandogli con le dita il braccio che poche ore prima mi aveva offerto.
Non rispose né si mosse da quella gelida posa, rimaneva immobile in quel gesto apparentemente umano e dolce, in realtà freddo e forzato.
Sospirai.
Dopotutto non meritava di essere trattato così, per quanto odiassi la sua razza, dovevo convenire sul fatto che mi avesse ascoltata.
Oltretutto dovevo tener conto che mi fosse rimasto accanto nonostante io avessi offeso senza ritegno il suo orgoglio.
Quindi afferrai il suo braccio e me lo portai alle labbra, lo sfiorai con esse sentendo il vampiro trattenere il fiato mentre gli slacciavo la manica della camicia.
Una volta fatti scorrere i bottoni fuori dalle asole, ripiegai la stoffa tetra fino al gomito.
Gli soffiai sulla pelle diafana in contrasto con il tessuto scuro della camicia e annusai l’aroma profondo della sua pelle.
-    Qualcosa mi dice che anche se non sono un vampiro il tuo sangue allevierebbe le mie pene, ma devo rifiutare.. devo nascondere il demone –
Capivo quante quelle parole potessero sembrare prive di significato per lui, ma era l’unica spiegazione che in quel momento potevo elaborare.
Non rispose, forse sconcertato, forse confuso, forse più probabilmente indifferente.
-    Tuttavia non posso svelare altro, o il mio corpo proverà ancora a fermarmi – specificai mentre le mie labbra iniziavano a tornare rosee e la mia pelle riprendeva colore.
-    Un sangue puro blocca la tua volontà? – mi chiese atono.
-    Suppongo di sì –
Gli sistemai il polsino della camicia riallacciandogli uno ad uno i bottoni e stirando con la mano le pieghe appena provocate.
Mi alzai tenendo la sua giacca tra le braccia e mi voltai finalmente verso di lui.
Sussultai.
I suoi occhi brillavano delle fiamme dell’inferno.
Lasciai cadere il candido indumento e fissai Shiki completamente impietrita ed immobile.
Il terrore mi scuoteva l’animo, come un fulmine che, imprigionato in una campana di vetro, sbatte contro le pareti.
Tremavo come una foglia in autunno mentre i suoi occhi fiammanti mi fissavano affamati.
Mi ero talmente distratta che avevo finito per accantonare la consapevolezza che fosse pericoloso e che per lui la mia vicinanza fosse solo un allettante invito a cena.
-    Shiki – sussurrai indietreggiando mentre lui avanzava con passo deciso.
Il silenzio mi gettava nel panico, temevo che non si sarebbe fermato, che mi sarebbe saltato alla gola come un cane rabbioso e che avrebbe dilaniato la mia carne fino a prosciugarla di ogni sua piccola goccia di sangue.
-    Calmati Shiki.. calmati.. – sussurrai pentendomi immediatamente del tono appena usato.
Quel timbro da pecorella smarrita non faceva altro che eccitare ancor di più il demone celato sotto quell’aspetto umano.
I suoi occhi brillarono, come brace ardente attizzata dal fuoco, e propagarono l’immagine orribile della sue indole animale.
Ero in trappola.
Chiusi gli occhi e mi coprii il volto con le braccia, preparandomi ed essere colpita.
Tuttavia l’atteso attacco non avvenne.
Il sibilo metallico di una catenella in tensione tagliò l’aria, succeduto dal suono di una pistola caricata.
Aprii piano gli occhi, notando con sollievo un’altra figura.
-    Senri, la vicinanza di Tisha ti ha fatto perdere la testa? – pronunciò Zero puntando la sua BloodyRose sulla tempia pallida dell’altro vampiro.
Lo sguardo malva del guardiano era colmo di rabbia e di ribrezzo mentre furioso esortava Shiki ad allontanarsi da me.
A quel punto questi sembrò riacquistare lucidità e, tornando a tirare un velo apatico sul suo sguardo cinereo, riprese la sua giacca candida e si allontanò silenziosamente.
Lo osservai con una strizza al cuore, mentre freddo e indifferente si allontanava passo dopo passo.
-    Porta via questa umana – ordinò distaccato al guardiano.
-    Non ho bisogno che sia tu a chiederlo – ribatté senza avere la minima intenzione di rinfoderare la pistola.
Solo quando Senri balzò via tra gli alberi si decise a mettere via la sua fidata arma, senza far mancare un ringhio contrariato.
Ancora frastornata e tremante lo abbracciai istintivamente e nascosi il viso nell’incavo del suo collo tentando di trattenere le lacrime.
Sebbene mi avesse urlato contro, sebbene fosse stato rude ed insensibile, sebbene fosse un vampiro, in quell’istante volevo solamente stare stretta a lui.
I demoni erano il mio incubo più profondo, anche il solo pensiero della loro esistenza mi terrorizzava.
Tuttavia lui era Zero.
Solo Zero.
Il ragazzo che lottava contro la sua sete.
Il ragazzo che condivideva il mio odio.
Il ragazzo che adesso mi teneva stretta tra le sue braccia.
-    Andiamocene – dichiarò alzandomi da terra.
Un suo arto scivolò sotto alle mie gambe, uno dietro alla mia schiena e entrambi mi avvolsero contro il loro proprietario.
Chiusi gli occhi.
Il suo calore era diverso da tutti gli altri.
Era piacevole, rassicurante, umano.
-    Ti ha morsa? – mi chiese iniziando a camminare verso il collegio.
Negai schiudendo a rilento le palpebre per osservare il suo viso duro e malinconico.
Serrò la mascella irrigidendo i muscoli facciali.
-    Scusa – iniziò tenendo lo sguardo fissi davanti a sé – non avevo il diritto di intromettermi –
Risi amaramente.
-    Se non ti fossi intromesso adesso sarei morta – ammisi sentendomi in colpa per aver reagito con tanta rabbia alle sue domande.
-    Allora mi dai il permesso di farti da balia? – ironizzò sfoggiando un sorriso sarcastico.
-    Sì, crocerossina – risposi con lo stesso tono beffardo.
Appoggiai quindi le fronte al suo petto e ridacchiai divertita.
Improvvisamente mi sentii stringere più forte, il respirò di Zero arrivò a solleticarmi l’orecchio ed il suo profumo acre mi annebbiò la mente.
Smisi si ridere e trattenni per un attimo il fiato.
-    Stai tranquilla, d’ora in avanti ci sarò io a proteggerti –
 
Ehm.. che ne dite?
Sicuramente starò andando sempre più OOC.. spero di rientrare nei personaggi in futuro.. ma dopo il 12esimo capitolo inizio ad affezionarmi a loro tanto da modificarli.. mi dispiace..
Che dire.. Zero.. Tisha.. Shiki..
Meglio ZeroxTisha o TishaxShiki?
Per la vostra gioia.. il prossimo capitolo conto di postarlo prima di martedì.. quindi commentate questo ;)
Sto iniziando ad essere troppo mielosa?

Adesso passiamo ai ringraziamenti:

angelseyes81: addirittura dipendente? Grazie mille… =) Il mistero del morso.. ancora non ho intenzione di svelarlo.. anche se piano piano… forse lo farò..  
Io sono una fan della coppia ShikixTisha.. ma iniziano a piacermi molto anke una ZeroxTisha quindi sono in tilt.. Beh grazie per la recensione.. =) Dimmi tra i due quale preferisci.. =)

Gio__cHaN: Per adesso cerco di accantonare almeno per un paio di capitoli la sete dei vampiri.. altrimenti diventa pesante.. Poi..lo so.. i personaggi mi diventano sempre più OOC e purtroppo non so come fare.. spero che la fic sia piacevole lo stesso.. se diventa improbabile ditemelo.. =S
Sono contenta che il capitolo scorso ti sia piaciuto.. e che la lunghezza non ti abbia stancata.. =) è un vero sollievo..
Poi.. non sei l’unica ad invidiare Tisha T_T tutti lei se li prende.. non è giusto! (il bello è che lo scrivo io xD)  Per “l’immunità” beh.. lo scoprirai in seguito..

Argentea: Tranquilla per il ritardo.. .avvertimi quando aggiorni mi raccomando! =) Beh non c’era bisogno di creare un NP per lodare Tisha.. il tuo odio mi divertiva xD quindi non c’era affatto problema =) .. grazie ancora per le tue lodi.. sono fantastiche =)
Sono contenta che non ti deludano ;) menomale.. =)
Dimmi cosa n pensi.. =)

Giulietta24: Ahahah.. lo so.. sono gelosa anche io di lei =S soprattutto per Shiki e Kaname..
La KainxRuka è in elaborazione.. se mi dai un consiglio lo accetto volentieri su questa coppia… =)
Mi dispiace per le ShikixRima.. ma conto di farne almeno un’altra prometto!! =)

MimiVampirePrincess: Grazie per il commento =) Mi fa molto piacere =).. Giuro.. inizierò a lavorare per una YukixKaname… prometto =) da domani.. ;)
Come ho già detto conto di fare un’altra ShikixRima.. e.. lo so.. Shiki sta diventando troppo puccioso in questi capitoli.. ma mi viene naturale.. perdonami.. =S Commenta mi raccomando.. mi fa molto piacere ;)
Lulosky: Non lo so.. le idee mi vengono così.. una dietro l’altra..  e sono anche costretta a scartarle.. =S
Per la ShikixRima.. non disperate.. ce ne sarà un’altra.. giuro!
Mi dispiace ma dovrai tollerare Tisha.. xk voglio farle fare qlkosa con Shiki.. anke se per adesso voglio avvicinarla a Zero.. Ok.. ho un sacco di idee per la testa.. Commenta mi raccomando!! =)


GRAZIE A TUTTI PER LE RECENSIONI!

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Il sapore di San Valentino ***


Scusate per il ritardo!! Lo so sono imperdonabile ma la voglia di battere la fic al computer se n’era andata a farsi benedire e adesso cospargendomi il capo di cenere vi chiedo perdono xD
Però ho un paio di buone notizie:
1 la KainxRuka è pronta.. non aspettatevi niente di che.. è solo “appena accennata”, nel caso provvederò con un’altra
2 Sto scrivendo la YukixKaname! Ma dovrete aspettare ancora un paio di capitoli per entrambe.. =)

Adesso vi lascio alla lettura di questo piccolo extra ZeroxTisha che in realtà non è molto distaccato.. ma solo più leggero degli altri..
Dal prossimo infatti torneremo al nostro Kiryu-depresso.. =)


Il sapore di San Valentino.



-    Buon San Valentino –
-    Taci – ribatté Tisha freddamente.
-    Non mi offri il tuo cioccolato? – replicai fingendomi offeso dal suo tono gelido.
-    Oh poverino – mi sfotté continuando a camminare, senza concedermi alcuna attenzione.
La seguii con un ghigno stampato sul volto fino a che non giungemmo di fronte al solito portone.
Piantò i piedi per terra e alzò un sopracciglio sconcertata dalla spettacolo che le si presentava davanti.
Il viale era tempestato di ridicoli cancelletti sopra ognuno dei quali era affisso il nome di un componente della Nightclass mentre, appostate dietro a questi, vi erano file di trepidante studentesse cariche di pacchetti sfarzosi.
-    Cos’è questa pagliacciata?? –sbottò quindi incredula.
-    Quello che oramai si ripete ogni anni dopo l’istituzione della classe notturna – bofonchiai sospirando scocciato e infilando svogliatamente le mani in tasca.
-    Assurdo.. a che punto può arrivare la stupidità umana – asserì trascinandosi accanto alle inferriate per adempiere al suo compito giornaliero.
La guardai approvando a pieno le sue parole e dirigendomi verso l’altra guardiana che al contrario sorrideva euforica.
-    Immagino che non vedrai l’ora di consegnare il cioccolato al tuo amato Kuran – accennai con una punta di gelosia.
-    È solo un modo per dimostrargli la mia gratitudine – si difese arrossendo leggermente.
-    Non c’è bisogno che ti giustifichi con me – ribattei sospirando.
-    Sto solo dicendo la verità! – controbatté decisa.
In quell’istante l’enorme portone d’ingresso si aprì mostrando alla folla impaziente il tanto amato gruppo di vampiri aristocratici.
Allora la mandria strepitante di studentesse esplose in un esulto euforico seguito da una serie di scomposti gridolini adoranti.
Girai gli occhi esasperato, limitandomi a fulminare quelle oche in gonnella che dilaniavano senza pietà le mie povere orecchie.
Osservai Yuki spiegare autoritaria le “regole” di quell’inutile festività ed elogiare la serietà dell’evento.
Ridicolo.
Pensai con la solita noia.
In qualche manciata di interminabili minuti l’orda di allieve si riversò contro i poveri studenti sommergendoli di innumerevoli doni, mentre qualcuno di loro si apprestava svelto a scampare da quella tortura.
Notai la dolce guardiana dagli occhi color cioccolato osservare amaramente il suo “grande eroe” darle alle spalle ed andarsene affiancato dalla fedelissima guardia del corpo Seiren.
Impacciata e timorosa non riusciva a pronunciare alcunché per fermarlo e donargli quel cioccolato che con tanta cura aveva preparato.
Sbuffai scocciato.
Le studentesse la sospinsero più intrepidamente faccendole cadere un piccolo pacchetto color verde scuro che io identificai immediatamente come destinato al vampiro.
Lo presi tra le mani studiandolo per qualche misero istante poi sospirai.
-    Kuran – lo appellai attirando la sua attenzione – ti era caduto questo – aggiunsi lanciandogli la preziosa scatoletta impregnata dell’amore di Cross, non prima di sentirmi il cuore attanagliato in una morsa di gelosia.
-    Lo accetto molto volentieri, ti ringrazio Yuki – accennò melenso afferrandola al volo e riprendendo la sua avanzata verso il collegio.
-    Accidenti, perché gliel’hai dato al posto mio?! Io pensavo che la cosa ti urtasse!! – mi inveì contro fumante.
-    Perché mi urtava ancora di più vederti in quel modo, avresti dovuto farti coraggio e darglielo tu! – mi difesi facendola voltare imbarazzata.
-    Ho pensato che l’avrebbe infastidito ricevere il mio cioccolato – ammise guardando la figura di Kaname in lontananza.
-    Non riesco a credere che tu possa pensare una sciocchezza simile – dichiarai allontanandomi irritato.
Possibile che non si rendesse conto di quello che le accadeva intorno? Del modo in cui lui la trattava? Del modo in cui io la trattavo? Possibile che fosse tanto cieca?
Pensieroso e scuro in volto cercai il sollievo della solitudine, ma inaspettatamente un ridotto gruppo di studentesse mi si parò davanti, accerchiandomi.
Quasi sincronicamente mi porsero i loro accurati pacchetti di cioccolato, nauseandomi con il loro imbarazzo e i loro occhi mielosi.
Incredulo ed esasperato alzai un sopracciglio guardandole con sufficienza.
-    Sparite – tuonai minaccioso scansandole malamente con l’intenzione di aprirmi un varco tra di loro.
-    Ma.. ma.. – balbettò una malinconicamente.
-    Sei solo un maleducato Kiryu! – mi inveì invece un’altra.
Non mi importava di essere odiato, volevo solo che mi lasciassero solo con il mio mutismo.
-    E voi delle scocciatrici – risposi con una scintilla rabbiosa negli occhi.
Quelle stupide ed starnazzanti oche non riuscivano a capire i segnali che lanciavo loro ed insistenti continuavano a spingermi contro i loro pacchetti colorati.
Immancabilmente percepivo il loro sangue zampillargli nelle vene, venire pulsato energicamente da esse in ogni direzione, colorare appetitoso le loro gote ed aumentare la pressione per l’imbarazzo.
Allontanatevi.
Non sapevo come respingerle, non sapevo nemmeno come mettere a tacere la mia sete che man mano si stava facendo sentire.
-    Zero! – mi appellò la voce familiare di Komori, avanzando a passo svelto verso di me.
La guardai totalmente grato del suo arrivo e pregando che allontanasse al posto mio quella cerchia di squinternate.
Quest’ultime la fulminarono mentre si faceva spazio tra di loro giungendo davanti ai miei occhi.
-    Ragazze andatevene – ordinò con tono autoritario e distaccato.
-    Ma cosa vuoi? C’eravamo prima noi! – cinguettarono in risposta come bambine.
-    Ve lo ripeto, tornate indietro – ripeté marcando le ultime due parole e stringendomi inaspettatamente la mano.
Rimasi immobile mentre le sue dita si avvinghiavano alle mie con estrema naturalezza, come se fossero nate per combaciare.
-    Perché dovremmo? – sbottò una, provocando uno sbuffo esasperato della guardiana che velocemente iniziava a perdere la pazienza.
-    Chi sei tu per dirci questo?? – rincarò un’altra.
Tisha prese un respiro e la guardò truce quasi incenerendola con il suo sguardo gelido.
-    Chi sono? – sembrò pensarci un attimo e poi ghignando come chi sa di avere la vittoria in pugno aggiunse – la sua ragazza –
Sia io che le allieve sgranammo increduli gli occhi.
La naturalezza con cui aveva pronunciato quelle parole era sconcertante, non aveva battuto ciglio, non era stata affatto imbarazzata o esitante, aveva semplicemente sbattuto in faccia a quelle oche una falsa verità ammutolendole e stringendomi trionfante la mano.
-    Bugiarda! – insinuò una dopo qualche istante.
-    Non ci crediamo! – continuò un’altra.
Komori sospirò nervosamente e mi guardò mostrandomi il suo viso increspato in un’espressione truce.
Sorrisi.
Anche io detestavo quelle oche.
Captai il suo sangue prelibato ribollirle nelle vene per il nervosismo, causandomi una dolorosa morsa alla gola.
-    Sparite – sibilò con un tono fin troppo gutturale tanto da far indietreggiare le studentesse di un paio di passi.
-    Almeno accetta il nostro cioccolato! – tentò ancora una coraggiosamente.
Stavo iniziando a perdere la pazienza, mentre una voglia omicida si districava tra i miei pensieri più cupi e disumani.
-    Andiamocene – annunciò Tisha trascinandomi per la mano che aveva intrecciato indissolubilmente alla sua.
-    Non è giusto! – sbottò una.
La vidi voltarsi ed avvicinarsi a loro furiosamente.
-    Proprio non capite eh?? – sbraitò totalmente inasprita.
Tuttavia notando la sordità delle ragazze si riavvicinò a me pericolosamente e mi guardò decisa negli occhi.
-    Vuoi togliertele di torno? – mi sussurrò seria.
Certo che lo volevo.
-    Ovviamente –
-    Allora sta fermo e lascia fare a me – sentenziò con un ghigno furbo.
-    Mi dispiace ragazze, sono stufa di ripeterlo, ma lui appartiene a me – annunciò sorridendo maliziosamente.
Priva di esitazione mi poggiò le mani sul petto, si alzò sulle punte e, senza darmi il tempo di realizzare quello che stava succedendo, premette le labbra sulle mie.
Quel contatto caldo e morbido mi fece irrigidire e sgranare ancor più incredulo le iridi violacee.
Cosa diavolo…?
Non riuscii nemmeno a formulare l’intera domanda nella mia mente che già i miei pensieri andarono in tilt.
Le ragazze sconcertate dopo un primo momento di stupore si affrettarono ad andarsene, chi con il volto stizzito chi in lacrime, senza in realtà essere degnate di uno sguardo.
Le ammalianti labbra di Tisha lambivano decise le mie, avvolgendomi con il loro tiepido tepore.
Il suo profumo avvolgente e femminile mi inondava le radici mentre i suoi capillari crepitavano al contatto con la mia bocca.
Temevo che il vampiro in me si risvegliasse, temevo ancora di perdere il controllo.
Resistere a lei era molto più difficile che resistere ad ogni altra persona.
Stavo iniziando a perdere la cognizione di tutto ciò che non riguardasse lei e le sue soffici labbra, quando a mio malgrado si staccò.
Poggiò a rilento le piante dei piedi a terra e allontanò con altrettanta calma il viso dal mio mentre le sue mani rimasero delicatamente posate sul mio torace.
Sbatté dolcemente le ciglia facendomi perdere nei suoi magnetici occhi di ghiaccio.
-    Visto? Se ne sono andate – pronunciò sorridendo.
Non risposi rimanendo impalato di fronte al suo sguardo tanto limpido all’apparenza quanto misterioso nella realtà.
-    Svegliati Zero – mi rimbeccò con tono di scherno dandomi un buffetto sulla fronte.
Grugnii innervosito e le scostai una mano.
-    Smettila di fare il bambino e ringraziami –
-    Tsk –
La sentii sbuffare mentre incrociava le braccia separandole dal mio petto.
Quel gesto mi strappò via l’aria dalla gola, tanto il mio corpo reclamava un contatto con il suo.
-    Che pena, non mi dire che con questo fisico da playboy non hai mai baciato una ragazza – ironizzò lei, poi notando la mia aria imbarazzata aggiunse sospirando – sei penoso –
-    Non sono affari tuoi – borbottai scorbutico.
Ridacchiò scuotendo la testa e iniziando a camminare verso il dormitorio sole.
Incoscientemente osservai le sue curve pronunciate riempire armoniose la divisa scura ed ondeggiare ad ogni passo della sua camminata sinuosa e femminile.
-    Zero? – mi interpellò destandomi dal calore dei miei pensieri.
-    Che c’è? –
-    Buon San Valentino –


Premetto a me questo capitolo non piace.. Perché mi sembra troppo “sciapo”.. non è successo niente di particolare.. eccetto che questi due benedetti cristi si sono avvicinati..
 GRAZIE PER I COMMENTI..
Ditemi cosa ne pensate e scusate ancora per il ritardo!

Ringraziamenti:

 xXJessicaaaaXx: Ah ok.. =) grazie per la recensione kmq ;) Sono contenta che ti piaccia.. anche se mi farebbe piacere che commentassi sta tranquilla ;)

 yumekiryuu: Tranquilla non ti preoccupare!! =) Grazie per aver recensito ora.. (non fare km me che mi metto a recensire a scuola xD ) Beh.. sei ti piaceva la coppia ZeroxTisha.. direi che sei stata accontentata almeno un po’ no? ;) Anche io sono convinta che stiano bene insieme.. Però conto di fare anche una YukixZero.. magari più avanti.. per i prossimi 4-5 capitoli no..  Per quanto riguarda la RukaxKain è pronta.. nn ho idea di come sia venuta ma c’è.. non ti aspettare grandi cose xò.. =S
Dimmi che ne pensi di questo Extra sui due depressi ;) ci tengo ;)

 angelseyes81: Rischierò il linciaggio con te ma anke io su Shiki e Rima sono della stessa opinione! Decisamente troppo “morti” insieme.. per quanto riguarda Zero e Tisha.. beh.. no.. forse stanno bene anke loro.. anke se forse anke io preferisco Shiki con lei.. Diciamo che ho intenzione di portare avanti questo triangolo ancora per molto.. Per quanto riguarda il demone dentro Tisha..ti avverto che non è come Yuki.. sarebbe troppo banale farle entrambe con la stessa natura.. quindi volevo intricare ancora di più ma le idee sono molto confuse..
Spero che questa ZeroxTisha non sia stata una delusione ;) fammi sapere.. ;)

Karmilla: tranquilla avevo capito ke eri Kira91 dall’immagine ;) e.. ^\\\^ grazie per i complimenti mi fai arrossire! ;) poi non preoccuparti per il ritardo.. anzi scusa me per tutto il tempo che ho passato senza aggiornare! ;) dimmi che ne pensi di questa TishaxZero ;)

 Gio__cHaN: non preoccuparti piuttosto chiedo venia io per il ritardo! =S .. spero che qsto piccolo extra sui nostri depressi sia soddisfacente.. dimmi cosa ne pensi.. per la KainxRuka.. ho buttato giù qlkosa.. ma è solo un accenno.. (grazie per il consiglio dato che prima di scriverla l’ho letto;) ) Purtroppo non aggiornerò per molto credo.. se riesco faccio sabato.. ma ne subito.. =S.. spero mi perdonerete.. perché ci vediamo la prossima settimana =S

XxKinxX : Allora.. l’aspetto fisico di Tisha.. lo accennerò poco a poco.. mi dispiace.. cioè per esempio qui si è capito qualcosa in più.. mi dispiace che tu abbia pensato che la fic sia confusionaria ma tutto ciò è voluto.. Adoro le cose dove non si capisce nulla sino alla fine.. e volevo fare una cosa del genere.. infatti l’aspetto di Tisha l’ho iniziato a descrvere solo dopo qualche capitolo.. anche perché ho pensato che Shiki non avrebbe notato granchè di un’umana.. Poi.. per quanto riguarda il triangolo.. sì ho qualcosa del genere in mente..  =) Grazie per la recensione mi fa piacere sentire il tuo commento ;) (ps. Anke io credo che Yuki sia tocca xD)

 giulietta24 : grazie per il consiglio ;) ma come al solito non ho voglia di vedere da capo VK per segnarmi la traccia psicologica di ogni PG.. =S sono un caso disperato lo so.. kmq la KainxRuka è pronta ed è il 15esimo capitolo se non erro.. Spero che qsto Extra ti sia piaciuto.. ;) fammi sapere!

 MimiVampirePrincess : mi dispiace il KanamexYuki sarà tra un po’.. direi altri 3 capitoli.. prima c’è una cosa.. poi il RukaxKain e poi finalmente il KanamexYuki ke però è ancora in elaborazione =S.. Non c’è di che per i ringraziamenti… piuttosto grazie a te per i commenti mi fanno sempre piacere! Come dico sempre sono il mio pane quotidiano! ;) Poi.. per adesso tengo il triangolo amoroso.. nemmeno io mi sono decisa ;) xD Mi raccomando fammi sapere km ti sono sembrati i due depressi xD

 Argentea: ihihih.. mi mancavano i tuoi commenti.. innanzitutto non posso leggere le tue Shot perché non conosco Host Club.. lo so uccidimi sono una pippa.. ma è così.. e non posso nemmeno andarmelo a vedere xk parto per 10 gg.. =S mi dxxxxxxxxxxx .. kmq.. beh.. ci manca poco che i due depressi si testano xD (il mio poco può equivalere a 10 capitoli xD) no forse no.. dipende dalla mia testa..(malata xD) .. kmq grazie per i complimenti mi fai arrossire! Non devi! E poi.. in realtà non ho in mente proprio nulla =S.. cioè sì però cambio idea in continuazione quindi no =S.. spero che questo capitolo non ti sia dispiaciuto seppure ci sono questi tuoi odiati depressi xD.. dai su.. mi sanno pucciosi insieme xD Mi raccomando commenta ;)

GRAZIE A TUTTI ANCORA E COMMENTATE!!!

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Le zanne della vampira ***


Stavolta aggiorno in fretta.. purtroppo domani parto quindi starete un po’ senza aggiornamenti =)
Spero che questo capitolo non vi dispiaccia e vi avverto che il prossimo sarà il famoso KainxRuka.. anche se nn è nulla di speciale vi assicuro.. ;)


Le zanne della vampira.


Ero confuso, stordito, assetato.
Il sapore di Tisha impregnava ancora le mie labbra, dolce e ipnotico inibiva la mia capacità di ragionare.
Non contando che la sua vicinanza aveva pericolosamente risvegliato la mia sete, la quale impetuosa infiammava le pareti della mia gola.
Mi sentivo squarciare dall’interno come se mille lame mi trapassassero la carotide.
Lente, lancinanti, inarrestabili.
Avevo l’impressione di soffocare: la divisa, la camicia, la cravatta, tutto mi stritolava.
Ansavo pesantemente alla stregua di una bestia, percepivo la mia umanità affievolirsi a poco a poco mentre un’invadente natura abominevole prendeva mano nella mia volontà.
Per quattro lunghi anni avevo assistito alla trasformazione.
Per quattro pietosi anni avevo cercato di oppormi ad essa.
Per quattro strazianti anni avevo sprecato il mio tempo invano.
Mi sciolsi il nodo della cravatta e lo lasciai scivolare a terra, poi mi sbottonai la giacca e la lanciai lontano, quindi mi allentai il colletto della camicia  annaspando.
Un pugno d’aria pulita si infranse nei miei polmoni, placando in parte la mia richiesta di ossigeno.
Disperatamente mi appoggiai contro un albero e, allo stesso modo in cui la mia anima stava venendo lacerata, sentii il bisogno di affondare le unghie nel tronco rugoso e di dilaniarlo bestialmente.
Le mie dita vennero martoriate da centinaia di schegge che immancabilmente sommavano il loro strazio alla folle sete.
Cercai morbosamente la confezione di pastiglie ematiche ma solo in quell’istante realizzai di averle lasciata all’interno della giacca.
Dalle mie labbra iniziarono a sibilare ringhi gutturali mentre le pupille prima malva iniziarono a brillare del colore del sangue.
-    Zero.. che ti prende? – domandò Yuki ingenua e preoccupata spuntandomi alle spalle.
-    Sta lontana! – ordinai duramente proibendole di avvicinarsi ancora.
-    Ti senti male? – insistette caparbia e sorda ai miei moniti.
-    Lasciami solo ho detto! –tuonai trascinandomi verso l’uscita del collegio.
Avrei dovuto tornare indietro per prendere le mie compresse, ma in quel momento l’incolumità di Yuki era più importante e se non fossi fuggito avrei finito per azzannare quell’allettante preda quale lei era.
-    Dove stai andando? – chiese seguendomi.
-    Nn impicciarti! – sbottai nervosamente aumentando il passo.
-    Ma Zero.. perché fai così? – biascicò tristemente.
Mi dispiace Yuki ma devi starmi lontana.
Raccolsi le poche forze che la sete non mi aveva prosciugato e corsi fuori dal cancello posteriore.
Lei esitò il giusto istante che mi permise di uscire dalla sua portata visiva.
Fulmineo mi infilai in un lugubre e stretto vicolo, appoggiandomi contro la parete sudicia di una vecchia casa cadente.
Ansai tremante per la sete e mi guardai le mani martoriate dalle schegge legnose.
Ero davvero penoso.
-    Zero, sei qui –
Credevo di essere riuscito a sfuggirle quando invece mi aveva raggiunto tanto in fretta.
Come mai non capiva quanto fosse in pericolo? Come mai non ascoltava le mie parole?
-    Oh mio Dio, che hai fatto alle mani? – chiese spaventata avvicinandosi a me colma di preoccupazione.
-    Yuki.. vattene – mugugnai tra gli ansiti.
Incurante delle mie parole mi prese dolcemente una mano e la osservò sconcertata.
-    Perché ti fai questo?  Non.. capisco.. –
-    Lasciami stare ho detto! – ribadii scansandola – non voglio essere aiutato da te! Non voglio che tu ti impicci oltre! – aggiunsi facendola indietreggiare.
Lasciandola indietro mi trascinai per i cupi e labirintici vicoli della cittadina cercando di sfuggire all’irrefrenabile brama di sangue che ogni giorno era sempre più intensa.
Senza accorgermene spalancai un cancello cigolante che segnava l’ingresso di un vecchio cimitero oramai in disuso.
Avanzai tra le bianche e tristi lipidi, ricoperte a chiazze da muschi e licheni, mentre venivo intralciato dalla fitta erba incolta che nascondeva i nomi di quelle povere anime dimenticate.
Mi abbandonai stremato sugli scalini scomposti di un antico mausoleo ed ansimando cercai di riprende lucidità.
Ovunque volgessi lo sguardo vedevo pulsanti macchie di sangue vermiglio macchiare lugubri le chiare tombe, sentivo il desiderio di cacciare, di squartare, di succhiare, di uccidere.
Mi sentivo una bestia, mi dannavo nella miseria dei miei osceni pensieri, morivo nei sensi di colpa che mi laceravano la coscienza.
-    Kiryu – mi appellò una voce dall’accentuato tono femminile.
Mi voltai tremante vergognandomi di quell’insopportabile debolezza e lanciando suoni spaventosamente disumani.
Ignorando il mio aspetto selvaggio, mi si avvicinò pacata e mi si sedette accanto facendo ricadere il suo elegante abito sulla scalinata di pietra.
Mi guardò neutra, senza preoccupazione, senza sdegno, senza pena mentre sfiancato ansimavo per il bruciore alla gola.
Dalle mie labbra sibilavano solo guaiti di strazio, oscenamente bestiali, profondi e gutturali.
Avrei voluto tanto non mostrarmi in quelle condizioni, avrei voluto chiedere il perché fosse lì, ma non riuscivo a tranciare quel costretto silenzio.
Improvvisamente colto da una brama incontrollabile, le afferrai il collo con irruenza e la avvicinai violentemente alle mie zanne pronte a lacerare la sua tenera carne.
Senza sforzare troppo la sue capacità mi fissò negli occhi catturandomi nelle sue iridi cremisi.
Il mio corpo si bloccò all’istante, completamente soggiogato al suo potere superiore.
-    Sei talmente disperato da volermi mordere? – chiese con un velo di irritante ironia.
Non risposi, tanto la mia sete mi divorava le parole.
Scocciata mi afferrò il mento con le lunghe dite raffinate e mi premette in bocca un paio di pastiglie ematiche.
Sgranai gli occhi sopraffatto dalla nausea e combattendo contro un conato di vomito attesi che la mia sete di placasse.
Solo quando le miei iridi tornarono al loro caratteristico color malva il suo controllo nei miei confronti venne meno.
-    Grazie – sibilai esausto da quella terribile e sfiancante lotta interiore.
-    Se ti ho aiutato è solo per un motivo – precisò scostante – voglio conoscere il legame tra il nobile Kaname e la nuova guardiana e tu puoi aiutarmi in questo –
-    Cosa ti fa pensare che io sappia qualcosa? – replicai con la voce strozzata dal respiro pesante.
Sospirò osservandomi truce.
-    Come supponevo, sei inutile –
-    Anche se lo sapessi non mi abbasserei mai a rivelare qualcosa ad una come te – ribattei alzandomi e dandole le spalle.
Non feci in tempo a muovere un passo che il respiro della vampira arrivò a solleticarmi il collo seguito immediatamente dalle sue sporgenti zanne affilate.
Secche affondarono in quel vulnerabile lembo di pelle e abili lacerarono la carotide.
Sgranai gli occhi gettando un singhiozzo strozzato, non di dolore né di piacere, bensì di sgomento, mentre il mio ignobile sangue guizzava copioso nelle sue fauci esperte.
L’iniziale sbigottimento si sostituì in fretta al torbido piacere che abbietto mi pervadeva l’animo trasformandomi ancor più in un mostro.
Ciecamente ansimavo con una bestia ingorda, fremendo fino al midollo nell’udire il suo eccitante succhiare.
Il vampiro che si stava maturando in me gongolava nella più completa estasi mentre i canini di quell’aristocratica mi onoravano del loro doloroso marchio.
Mai il mio corpo aveva provato una simile libidine, mai avevo gemuto tanto primitivamente.
La riprovevole eccitazione derivata da quell’atto tanto bestiale non era che una prova schiacciante della mia nuova indole.
Ero un vampiro, avevo le loro voglie, il loro odore, la loro sete.
Senza controllo lasciai che gli ansiti mi rompessero il respiro, che l’intenso profumo di sangue mi desse alla testa, che la mia parte animale soggiogasse quella umana.
- Ah, Ruka – gemetti sbarrando gli occhi scarlatti.


Crudo, depresso, macabro..
Beh direi che questo capitolo è il mio genere xD
Ve lo aspettavate?
Lo so i capitoli su Zero iniziano ad essere ripetitivi.. però oramai siamo arrivati al momento in cui non riesce più a resistere alla sete.. quindi sopportatemi ancora un po’ ;)..

Ringraziamenti:

Lulosky: Tranquilla nn fa niente se ti sei dimenticata di commentare! A me succede sempre =S quindi fa nulla!! =)
Poi.. per quanto riguarda Zero.. si forse è un po’ strano che guardi a quel modo Komori.. però.. mi piaceva aggiungere questo aspetto.. e poi.. qsta nuova guardiana fisicamente è molto più formosa dell’acerba Yuki.. quindi.. può dipendere da questo ;)
Sai ammetto che mi state facendo piacere la coppia ZeroxTisha.. anche se.. forse sto pensando di smontarla =S.. lo so sono perfida.. per adesso vediamo.. chissà cosa riserverà la mia mente malata a voi lettori =).. mi raccomando commenta.. =)

Karmilla: Anche io trovo che Tisha per Zero sia fantastica.. solo che.. la trovo bene anche con Shiki.. quindi… credo che staremo a vedere.. poi.. lo so l’idea del bacio è banale.. però.. mi piaceva inserita in quel contesto un po’ infantile.. sai.. la festa di san valentino.. tutta la scuola in subbuglio.. le ragazzine con il cioccolato.. e questo mi è venuto spontaneo.. poi.. ho anche pensato che infondo Zero è un bambinone.. anche se complessato.. =) quindi per lui una sciocchezza simile era comunque iper imbarazzante.. beh.. sono comunque contenta che ti sia piaciuto.. e.. purtroppo questo capitolo non è altrettanto “soft” e spensierato =S..  fammi sapere! =)

xXJessicaaaaXx: Non il prossimo ma quello dopo sarà finalmente uno YukixKaname.. premetto col dire che è kilometrico e che non è così eclatante.. comunque a me è sembrato molto dolce.. e IC quindi.. spero ti piaccia comunque..  Spero di risentirti in un altro commento =)

Giulietta24: Ihih.. dai non preoccuparti.. forse se ti sbrighi riesci a recensire per prima questo ^^.. La KainxRuka è vicinissima.. però per problemi personali non potrò aggiornare fino alla prossima settimana.. spero che mi perdonerai =) e che mi farai sapere come ti è sembrata.. ^^
Beh mi dispiace che Tisha ti sia tanto antipatica.. ma per tuo piacere oggi non l’ho messa vedi? =) Così hai potuto goderti il tuo Kiryu.. ance se depresso e straziato..  poveraccio mi fa sempre più pena.. =S
Per quanto riguarda S.Valentino.. beh a me nn dispiace.. ma vederlo celebrare così infantilmente da quelle oche mi mette tristezza =S.. Preferisco il modo in cui l’hanno celebrato Zero e Tisha *_* sì.. sì =) Mi raccomando commenta.. =)

MimiVampirePrincess: Spero di aver accontentato il tuo “aggiorna in fretta” .. e sono lieta di informarti che i prossimi due capitoli sono proprio quelli che aspetti tu.. certo ancora devo rivederli ma direi che sono praticamente pronti.. Per quanto riguarda Zero.. io in amore lo vedo molto “bambinone” quindi mi faceva tenerezza farlo comportare così.. mentre Komori.. beh è una che è cresciuta in fretta e che non ha gli stessi freni del nostro depresso =) Questo capitolo purtroppo forse nn è così “felice” anzi non lo è per niente.. però io amo questo genere di cose.. e poi come ho spiegato prima.. Arriviamo al momento in cui Zero cede.. chissà se morderà Yuki o Tisha? Alla prossima..

XxKinxX: Io direi che pur avendo un carattere forte.. dopo il suo passato non può fare a meno di tremare di fronte ai vampiri.. non credo sia una cosa da biasimare =).. poi.. per quanto riguarda il triangolo amoroso.. vedremo come procedere.. anche se.. voglio tirare molto la corda.. e poi.. non so sei hai notato.. ma dilungare le cose non mi riesce male.. dato che ho aspettato il 13esimo capitolo per farli baciare.. poi fra extra e punti di vista vari.. penso di riuscirci =) Per ora penso che mi dedicherò ai rispettivi KainxRuka e KanamexYuki.. poi ho in mente una cosa particolare.. e infine vediamo se concederci un capitolo su Shiki o un altro su Zero =).. beh grazie ancora per il commento.. =)

GRAZIE PER I COMMENTI =)

Baciotti, AnaNeko94


Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** La memoria di Ruka ***


Dopo secoli finalmente mi sono decisa ad aggiornare =)
Allora scusate il ritardo, spero che questo capitolo vi piaccia.
Personalmente ne preferisco altri, ma spero che non sia una delusione.



La memoria di Ruka.



Estrassi secca le zanne dal collo di quel miserabile, leccandomi il sangue che lugubre gocciolava dai miei canini.
Non sapeva assolutamente niente su quella ragazza, niente che riguardasse il legame tra quest’ultima e Kaname.
Il suo sangue era denso, tormentato, pieno di ricordi, tuttavia non vi avevo trovato nulla di confacente.
Lo lasciai scocciata facendolo cadere a terra con un tonfo sordo e guardandolo rotolare pietosamente sui scalini di pietra chiara.
Lo sorpassai evitando accuratamente il suo corpo immondo.
-    Sei inutile – sibilai scansandogli un braccio con la punta del piede.
Non rispose, limitandosi invece ad ansimare e ringhiare come un cane randagio.
-    Sei penoso – dichiarai uscendo impassibile da quel vecchio cimitero dimenticato.
Feci sbattere il cancelletto cigolante alle mie spalle e senza voltarmi mi allontanai da quel luogo raggiungendo il vampiro che annoiato e scostante mi stava aspettando.
-    La tua faccia fa paura – mi provocò allontanandosi dalla parete alla quale era appoggiato e incrociando le braccia dietro alla testa.
-    Anche la tua – ribattei brusca sorpassandolo.
-    Si sente un forte odore di sangue, cosa hai fatto? – mi chiese trattenendomi per un braccio.
-    Ho perso tempo – replicai strappando l’arto dalla sua presa.
-    C’era bisogno di arrivare a morderlo? –
-    Dovevo capire se mi stesse mentendo o meno – risposi acida riprendendo a camminare.
Al mio tono sospirò e si portò le mani in tasca affiancandomi.
-    Adesso cosa conti di fare? –
-    Non lo so –
-    Vuoi mordere anche lei? –
-    Il nobile Kaname andrebbe su tutte le furie se lo facessi – ammisi consapevolmente amareggiata.
-    Sai che questo tuo comportamento finirà per mettermi nei guai? –
-    Avresti anche potuto non accompagnarmi –
-    E se quel Kiryu ti avesse attaccata? –
-    Non sono tanto sprovveduta –
-    Dovresti ringraziarmi –
-    Di cosa? Di essere stato qui a girarti i pollici? –lo punzecchiai senza nemmeno starlo a guardare.
-    Non essere tanto acida, o rimarrai zitella per sempre –
-    Non voglio scocciatori, l’unico che mi interessa è Kaname, non ho bisogno di essere docile per nessun altro – ribattei fulminandolo con lo sguardo.
-    Sei ripetitiva –
-    Allora smettila di starmi a sentire, nessuno te l’ha chiesto – finii accelerando il passo.
-    Adesso dove stiamo andando? – mi chiese seguendo il mio ritmo di marcia.
-    Al collegio – risposi secca risalendo il sentiero che conduceva ad esso.
Camminavo svelta, quasi stizzita, lasciando Kain indietro di qualche passo, concentrando ogni mio pensiero su quella ragazzina ambigua.
Avevo intuito l’esistenza di un particolare legame tra la neoguardiana e il nobile Kaname, tanto particolare da dover rimanere nascosto, tuttavia la mia gelosia non mi spingeva a far altro se non a far luce su questo.
Ero gelosa, gelosa marcia di Cross e di Komori, di chiunque si avvicinasse minimamente al sangue puro che aveva rapito al mio cuore.
Desideravo più di ogni altra cosa che mi notasse, che mi privilegiasse di bere il mio sangue, che si compiacesse di ciò e che assetato mi inibisse i sensi con la sua avidità.
Tuttavia aveva accettato solo una volta.
Il giorno in cui ero venuta qui.
Il giorno un cui avevo visto Yuki per la prima volta.
Poi non l’aveva più fatto.
Spesso e con rammarico l’avevo visto allontanarsi dal collegio ad ogni ora del giorno e della notte, andarsene senza dare spiegazioni per poi tornare solo molte ore dopo.
Inizialmente credevo che la vita di una vampiro del suo rango fosse molto caotica e tempestata di impegni, poi il sospetto che la ragione delle sue assenza fosse un’altra donna aveva preso il sopravvento.
Il ricordo del giorno in cui appurai la veridicità della mia supposizione mi balenò fastidiosamente alla mente.
Era primavera, una fresca sera di aprile, senza nubi, senza pioggia, con poco vento.
Kaname era appena uscito dalla sua stanza e svelto stava scendendo la scalinata principale.
Vederlo sgattaiolare via dal collegio con tanta premura aveva acceso la mia curiosità a tal punto da stuzzicare in me l’idea di seguirlo.
Appoggiata alla parete avevo osservato i suoi passi farsi sempre più lontani e, alla stregua di una moglie gelosa, mi ero ritrovata ad appagare la mia voglia di sapere.
Aveva camminato a lungo nell’oscurità della sera, quando finalmente era entrato nel cortile di una vecchia casa diroccata.
Cosa non particolarmente strana per noi vampiri, che usualmente abitiamo case sotterranee.
D’improvviso dalla struttura era uscita una figura femminile dal sorriso euforico, la quale sventolando ad ogni passo un morbido e delicato abito lilla si era gettata impudente tra le braccia di Kuran.
Ricordo di essere rimasta di stucco mentre la giovane ragazza umana aveva poggiato senza la minima decenza le labbra su quelle del vampiro e le aveva lambite con ardore sorda ai suoi rimproveri.
L’avevo sentita ridere con voce cristallina e l’avevo osservata volteggiare su se stessa come un bimba colta dall’entusiasmo al ritorno del padre.
Tuttavia il modo un cui lui le aveva afferrato il fianco, quello in cui poi l’aveva attirata a sé e quello in cui infine l’aveva guardata, mi mostrarono un legame molto più profondo e passionale di quanto l’ingenuità della ragazzina lasciasse trasparire.
Purtroppo quella sera non ero riuscita ad osservare altro dato che entrambi erano spariti all’interno di quel rudere malmesso.
Però ricordo benissimo che l’ultima cosa che avevo visto era stata la chioma corvina della fanciulla ondeggiare al vento.
La stessa chioma che avevo notato appartenere alla neoguardiana Komori.
Strinsi i denti.
Che fosse lei la ragazza che il nobile Kaname aveva nascosto fino a poco tempo fa?
-    Ruka, è pieno giorno, cosa ci fai in piedi? – domandò la voce di Kuran facendomi sussultare.
-    N-nobile Kaname – balbettai nervosa chinando il capo e cercando di mantenere un po’ di contegno.
-    Kain, accompagnala pure nella sua stanza –
-    Come desidera Kuran – accordò con un cenno del capo.
Allora mi afferrò un braccio e mi incitò a seguirlo come da ordine impostogli.
-    Andiamo – rincarò vedendo il mio denego.
-    No! Aspetta – tuonai brusca ad Akatsuki – vorrei parlarvi nobile Kaname – continuai rivolgendomi rispettosa all’altro.
-    Adesso non posso Ruka, mi dispiace sarà per un’altra volta – mi liquidò velocemente sedando le mie repliche.
Lo guardai con rammarico mentre nel suo solito silenzio varcava la soglia di ingresso ignorandomi per l’ennesima volta.
-    Perché mi tratti così? – sospirai mesta sentendo il suo rifiuto pesare come un macigno.
-    Devi togliertelo dalla testa – dichiarò Kain trascinandomi verso la mia stanza.
-    Smettila di dire sciocchezze e lasciami in pace – sbottai divincolandomi e procedendo da sola.
Lo sentii sospirare esasperato per poi poggiarmi una mano sulla spalla e voltarmi verso di lui.
-    Guardati intorno, Kuran non è l’unico vampiro sulla faccia della terra – sottolineò serio.
-    Peccato che sia l’unico a provocare il mio interesse –
-    Apri gli occhi –
-    Smettila di stressarmi –
-    Smettila di essere tanto caparbia –
-    Non dirmi cosa devo fare –
-    Perché non capisci quello che sto tentando di dirti? –
-    Perché forse non voglio starti a sentire –
Con impeto mi afferrò le spalle e mi guardò negli occhi con un’espressione che non seppi decifrare.
Iniziai a credere che volesse schiaffeggiarmi per la mia ostinazione, così serrai le palpebre intimorita.
Tuttavia invece di farmi del male, congiunse con irruenza le sue labbra con le mie, con tanta veemenza e decisione da lasciarmi sconcertata.
Spalancai gli occhi incredula e gli poggiai le mani sul petto, dopo un attimo di indecisione lo spinsi via con forza e lo fulminai gelida.
-    Sei un idiota  Akatsuki - sbottai furente.
Fece un ghigno indecifrabile e infilandosi le mani in tasca mi diede le spalle percorrendo il lungo corridoio nella direzione opposta alla mia.
-    Tsk –


15esimo capitolo terminato ;)
Questa in teoria (molto in teoria) dovrebbe essere la RukaxKain, lo so che in realtà forse loro non sono il tema principale, però mentre con Shiki e Rima mi sono potuta permettere qualcosa di più, qui non potevo che limitarmi, data la loro particolare relazione.
Spero non sia deludente, anche se prometto di farne un’altra un po’ più sostanziosa ;)
Comunque.. almeno ho potuto inquadrare temporalmente la relazione tra Kaname e Tisha, quindi a qualcosa questo chappy è servito.
Povero Zero mi fa quasi pena =(, lo trattano tutti da zerbino =(.
Passiamo oltre.

Ringraziamenti:

MimiVampirePrincess: Yuki e Kaname nel prossimo, e stavolta prometto di non tardare tanto ;) giuro.. Eh sì Ruka sta un po’ antipatica anche a me.. spero di averla fatta abbastanza IC ;).. a me sembrava sufficientemente odiosa xD Dimmi tu che ne pensi.. =)

Argentea: Dai non preoccuparti, adesso ci sei riuscita ^^ Capita di non fare in tempo.. Comunque sono contenta che i sentimenti di Zero siano ben interpretati.. anche se con lui ammetto che non è difficile, tutto sta nel farlo depresso e contorto xD..sai.. Stavo pensando di far intervenire anche Takuma, ma forse più avanti.. altrimenti intrigo troppo la trama.. Ehm.. non vorrei scandalizzarti troppo ma non credo che Tisha starà ancora per molto lontana da Kaname.. ^^ quindi.. preparati psicologicamente ad odiarmi xD.. Ps. Tranquilla sono sana e salva xD.. mi raccomando fammi sapere questo capitolo come ti è sembrato =)

Shioryinu: Glashie sorellina =).. ecco qui un bell’aggiornamento pronto per te ^^ =) come ti sembra? Dai se ti piace qualche coppia in particolare dimmi che ti faccio un regalino ;).. ah e grazissime per i complimenti!! =)

Giulietta24: Grazie ^\\\^ mi fai arrossire.. anche troppi complimenti.. comunque..mi sono trovata bene grazie.. e ti prometto che proverò a fare i caratteri un po’ più grande anke se.. basta ke premi CTRL e poi fai scorrere la rotellina del mouse che magicamente la pagina di ingrandisce ^^ .. (te lo dico xk non l’ho scoperto da molto io ^^ ).. mi raccomando commenta

Gio__cHaN: Ahaha.. anche a me la sete di Zero attizza e basta ^^ Spero di aver chiarito.. le cose stavolta sono più semplici di quanto ho lasciato immaginare.. comunque.. sì Senri è il migliore anche io non mi stancherò mai di ripeterlo.. fammi sapere che ne pensi di qsto ^^

Karmilla: sono contenta che ti piaccia il mio modo di trattare la sete di Zero.. comunque.. adesso mi toccherà far mordere qualcuno a Zero.. chissà chi.. u.u.. boh boh.. vedremo.. =) Mi scuso piuttosto del mio ritardo ma avevo molto da fare.. spero di farmi perdonare con il prossimo aggiornamento =)

Angelseyes81: sono contenta che questo ti abbia stupito, volevo creare qualcosa di un po’ particolare e inaspettato.. così invece di far spuntare Tisha ho optato per Ruka, e poi ne ho approfittato per far capire l’ambientazione temporale della tresca tra Kaname e Tisha =).. (e ovviamente per inserire un po’ di KainxRuka che non guasta mai) Spero ti sia piaciuto il capitolo, fammi sapere.. ;)

GRAZIE ANCORA A TUTTI E SCUSATE PER IL RITARDO!

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** I sentimenti del Sanguepuro ***


Eccomi di nuovo tra voi.. ^^
Ho aggiornato tardi perché speravo in un po’ più di commenti.. ma.. purtroppo non è stato così quindi.. mi sono arresa ad aggiornare ^^
Dopo la “KainxRuka” vi lascia alla “KanamexYuki”.. spero vi piaccia..
Vi aspetto in fondo per i ringraziamenti ;)


I sentimenti del Sanguepuro.

Camminavo sola per le strade deserte della cittadina.
Mi aveva cacciata.
Mi aveva trattata come fossi un peso.
Era scappato via come se volessi evitarmi ad ogni costo.
Ero cosciente del fatto che per 4 anni Zero aveva trattenuto l’oscurità all’interno del suo cuore, ma ero anche convinta di riuscire a cancellarla, prima o poi.
Convinzione che andava scemando di giorno in giorno.
Eravamo sempre più distanti, per quanto io tentassi di stargli vicino lui tentava a sua volta si starmi sempre più lontano.
Ero terrorizzata dalla solitudine.
Credevo di aver superato i fantasmi del mio passato, invece adesso che ero senza la compagnia di nessuno, iniziavo a sentire il pericolo, come se qualcuno mi stesse braccando.
Percepivo il respiro beffardo della morte sulla mia spalla, dei passi fugaci tra i vicoli più sinistri, risate macabre in ogni angolo.
Iniziai a correre mentre nelle mia mente si ripetevano incessanti i ricordi di 10 anni prima, quando Kaname mi aveva salvata, o meglio, quando quel vampiro aveva tentato di uccidermi.
Ricordo ancora come vidi il ghigno di Satana brillare negli occhi assetati di quell’essere.
Maldestra andai a sbattere contro una passante, quindi mi scusai frettolosamente e senza alzare lo sguardo ripresi a correre attanagliata dalle memorie graffianti del mio passato.
Giunsi in una piazza, sfiancata ed ansimante per la corsa frenetica, qui mi sedetti su una panchina in muratura e poggiandomi una mano sul petto tamburellante tentai di far pulizia dei miei pensieri cupi.
Non riuscivo a pentirmi di aver seguito Zero, l’avevo visto così sofferente nella sua solita aria contrita che non avevo nemmeno minimamente soppesato l’idea di lasciarlo da solo, cosa che invece mi aveva ordinato chiaramente lui.
Ho paura. Quell’uomo cattivo vuole farmi del male.
Vidi una scintilla scarlatta balenare davanti ai miei occhi, fintanto che il cuore mi si strinse in una morsa di terrore.
Voltai velocemente lo sguardo da destra a sinistra fino a notare con sollievo la rotondità di un palloncino correre silenziosamente via assieme al suo piccolo possessore.
Dovevo smetterla di essere tanto ansiosa, non c’era alcun pericolo intorno a me, ero al sicuro.
Sorrisi intenerita quando il ragazzino fece impacciatamente impigliare il suo prezioso giocattolo tra le fronde di un albero.
-    Aspetta piccolo – lo rassicurai alzandomi dalla panchina e afferrando la cordicella di esso con un salto.
-    Tieni –
Sorrisi amichevole porgendoglielo, tuttavia l’interpellato invece di rassicurarsi scappò via tra i vicoli silenziosi.
-    Hey piccolo, dove vai? – chiesi ripetutamente seguendo il rimbombo dei suoi passetti veloci.
Senza dare troppo ossigeno al cervello mi inoltrai nelle viottole scoscese nelle quali cercava rifugio quel dolce bimbo spaurito.
Continuai caparbia a chiamarlo seppur oramai la piazza principale fosse molto lontana e quando finalmente lo trovai mi avvicinai a lui con fare materno.
-    Piccolo tieni, questo è tuo – affermai docile tendendogli ancora il palloncino vermiglio.
Sorrisi con calore mentre si avvicina sospettoso e allungava tremante la mano verso di me.
L’esitazione si trasformò in irruenza, in un istante di tempo che non riuscii nemmeno ad elaborare quell’innocuo cucciolo umano si trasformò in un servo degli inferi.
Le sue unghie divennero artigli con cui saldamente attanagliò il mio braccio, il suo sorriso un macabro ghigno deturpato dalle zanne disumane che affamate e diaboliche tentavano con ogni sforzo di lacerare la mia pelle ferita.
Cercai nervosamente di strappare via l’arto dalle sue grinfie mentre vedevo le sue fauci spalancarsi ancor più fameliche ad ogni mio segno di dimeno.
-    Lasciami! Ti prego, lasciami! –supplicai tremando e sgranando gli occhi in preda al panico.
Ho paura. Vuole uccidermi.
Le immagini più tetre dei miei ricordi, le mie paure più celate palpitarono incessanti nelle mia mente offuscando ogni senso di logica.
Sangue, terrore, vampiri.
Solo questo riuscivo ad elaborare mentre l’infernale risata di quel mostriciattolo maledetto da Dio assordava dolorosamente le mie deboli orecchie.
Improvvisamente un grido di dolore squarciò il cielo plumbeo, piombando incontrollato fuori dalle mie labbra.
I canini famelici del bimbo mostruoso erano affondati nella mia carne con veemenza, allora in preda all’angoscia strappai via la mano dalle sue fauci aprendo in essa uno squarcio ancora più profondo e voltandomi dalla parte opposta inizia a correre stringendo al petto l’arto offeso.
Aiuto. Qualcuno mi aiuti. Kaname vienimi a salvare, vuole farmi del male.
Nell’istante in cui invocai il suo nome egli apparve come un angelo disceso dal cielo.
La veste bianca, il viso severo, lo sguardo deciso, la sagoma in controluce.
Il bambino alla sua vista indietreggiò spaurito fino ad inciampare su uno scalino sporgente, quindi si voltò e tremando per la paura iniziò a strisciare nel verso opposto al mio.
-    Povero piccolo, come ti sei ridotto – affermò il capo dormitorio con tono colmo di pena avvicinandosi al piccolo diavolo.
-    Kaname – bofonchiai guardandolo timorosa, quasi atterrita dalla sua immagine altera.
Senza lasciare ulteriore spazio alle mie repliche mi attirò a sé schiacciando la mia schiena contro il suo petto e tappandomi gli occhi con una mano.
-    Kaname cosa fai? – domandai consapevole di quanto le paure di quel bimbo diabolico fossero fondate.
Ricordai il sangue grondante dal braccio del mio amato vampiro dopo che aveva trapassato il cuore del mio aggressore.
Non vi era stata né pietà né esitazione nei suoi occhi, era stato gelido e freddo come la morte in persona, quindi non avrebbe temuto il grido disperato degli angeli al seguito di un’altra vita stroncata.
Sentii una forte folata di vento scuotermi la divisa mentre le possenti braccia di Kuran mi tenevano stretta e cieca alla scena che mi si prostrava davanti. Le grida sataniche del cucciolo del diavolo morirono in quel vortice ventoso dissolvendosi nel nulla del crepuscolo.
-    Tranquilla tra poco sarà tutto finito – mi rassicurò con tono dolce mentre le folate tacevano al suo comando.
-    Se n’è andato? –
-    Definitivamente –
Finalmente mi scoprì il viso svincolandomi dalla sua stretta e lasciandomi libera di constatare con i miei occhi l’assenza del piccolo demone.
Mi voltai verso di lui sentendomi dunque al sicuro e lo guardai interrogata dallo sgomento.
-    Cos’era quello? –domandi con voce tremante – un vampiro? – aggiunsi con titubanza.
Non volevo credere che quel mostro senza alcuna coscienza umana fosse come il mio Kaname.
Era impossibile.
Quello era un bestia senza controllo assetata solo di sangue e morte.
-    Purtroppo sì piccola Yuki, mi rincresce ammetterlo, ma quello che hai appena incontrato altri non era che la vergogno della nostra specie. Un livello E. – rispose serio con un velo di disprezzo nella voce.
-    Un livello E? Che significa? – domandai confusa, rendendomi conto di non sapere in realtà nulla sulla vera natura dei vampiri.
-    Un vampiro di origine umana –
Lo guardai ancor più colma di quesiti e pregai che continuasse a parlare.
-    Di quella categoria fanno parte tutti coloro che nati sotto spoglie umane e che solo in seguito hanno subito una trasformazione causata dal morso di un Sanguepuro, ma purtroppo essi non sono stabili come coloro che lo sono dalla nascita, perciò sono destinati fatalmente a perdere la ragione ed a lasciarsi manovrare unicamente dalla bestialità della sete – sentenziò scandendo le parole una ad una.
Mi strinsi il braccio dal quale colava un fresco rivolo scarlatto scivolando lentamente sul marchio purpureo di una paio di canini.
Kaname ebbe come un sussulto, tuttavia amorevole accolse la mia mano ferita nella sua e asciugò il liquido vermiglio con la punta della sua lingua.
Un brivido scintillò dal braccio sino in tutto corpo, provocandomi una sorprendente sensazione di piacere.
-    Kaname – sussurrai flebile.
Guardai i suoi occhi adesso puntati nei miei e mi persi nel loro profondo color cioccolato.
Ero completamente persa nel loro mistico magnetismo.
Possibile che i vampiri fossero capaci di stregati a tal punto?
Allontanò il viso dal mio braccio e dolcemente mi accarezzò la guancia.
-    Adesso è meglio tornare al dormitorio piccola - annunciò sollevandomi da terra e sorreggendomi tra le sue braccia.
Al contatto con il suo petto forte arrossii visibilmente e mi coprii il viso con le mani, imbarazzata come una bimba.
Altero e principesco non batté ciglio sul mio comportamento infantile ed iniziò ad avanzare con passo cadenzato nei silenziosi vicoli della cittadina accompagnato solo dal suono ridondante di essi.
-    Senti ancora dolore? – mi chiese pacato senza smettere di camminare.
Mi scoprii il volto e mi osservai il polso ancora segnato della fauci di quel mostriciattolo, bensì con meraviglia realizzai l’assoluta assenza di dolore.
-    No.. ma non capisco.. come..? –
Mi ero distratta talmente tanto da non accorgermi del momento in cui il braccio aveva smesso di dolermi.
-    Sono lieto che i miei poteri possano in qualche modo esserti d’aiuto –
-    È merito tuo quindi? –
Annuì guardandomi negli occhi.
-    Grazie allora –pronunciai accompagnando le parole ad un caldo sorriso.
-    L’importante è che tu stia bene piccola –
-    Non devi preoccuparti tanto per me, nobile Kaname –
-    Non posso farne a meno dolce Yuki – ammise restando nella dolcezza delle sue parole sempre relativamente serio.
E così mi aveva salvata ancora una volta, il mio principe vestito di bianco era venuto impavido a sbrogliarmi dai pericoli.
Avevo comunque un po’ paura di lui, della distanza tra le nostre razze, dei suoi silenzi colmi di mistero, della mia ignoranza, ma non potevo fare a meno di essere indissolubilmente legata a lui.
Mi sentivo profondamente attratta e iniziavo a credere che la mia non fosso solo gratitudine, che in qualche modo i miei sentimenti andassero oltre l’affetto, sebbene ancora faticassi ad ammetterlo.
Mio malgrado giungemmo in fretta di fronte all’entrata del collegio e solo allora realizzai di aver lasciato solo con se stesso Kiryu, ferito e particolarmente strano.
Mi sentii terribilmente in colpa, ricordando quanto fossi stata in capace a prestargli aiuto.
-    Chissà dov’è Zero – domandai tra me e me.
-    Sono convinto che sia già rientrato nel suo dormitorio e in ogni caso non dovresti metterti in pericolo per lui, se ti accadesse qualcosa non saprei come sopportarlo –
-    Scusami se ti causo tanta preoccupazione –
-    Quello che conta è che tu adesso sia al sicuro piccola –
Così dicendo mi portò in infermeria e mi fece sedere su un lettino cautamente.
-    Fammi vedere la mano per favore – mi ordinò educatamente prendendomi l’arto senza attendere una mia conferma.
Sfiorò i segni del morso accusando un’aria rammaricata.
-    Adesso non sento più alcun dolore – ammisi sorridendo grata.
-    Dobbiamo comunque coprire il segno o gli studenti diurni potrebbero avere qualche sospetto –
Terminate quelle parole iniziò a fasciarmi accuratamente la mano accarezzandola con cautela con la sue.
Mi fissai fin troppo impudentemente sul suo viso serio ed elegante, osservai i suoi lineamenti fini ed alteri, la sua mascella glabra e virile, i suoi capelli sottili e leggermente scompigliati.
Restai impalata a contemplare quella sua principesca bellezza fino a sentire gli occhi dolere per il tanto osservare.
Notai le sue iridi brillare di un rosso scarlatto un istante di prima di completare il bendaggio,  alla vista di quel cambiamento ebbi come un sussulto.
Temetti per qualche istante che potesse farmi dal male, tuttavia lui afferrò quel mio timore e prontamente volse verso di me il più rassicurante degli sguardi.
-    Fammi una promessa Yuki – pronunciò serio.
-    Tutto quello che vuoi Kaname – acconsentii sorridendo.
-    Non permetter a nessun altro di assaggiare il suo sangue, non riuscirei a rimanere impassibile se la ragazza a cui tengo di più venisse morsicata da un altro – confessò facendo sibilare un tono di gelosia nella voce.
Arrossi violentemente ancora una volta, sentendo palesare a tal punto la sua possessività.
Credevo davvero che i miei sentimenti per lui fossero a senso unico?
Guardai palpitante i suoi rigidi occhi color cioccolato, così simili e allo stesso tempo così diversi dai miei, e immancabilmente ancora una volta ne fui catturata.
Non credevo che i vampiri fossero tanto possessivi, non credevo che il mio sangue fosse tanto allettante per lui.
-    Tu vorresti.. berlo? –chiesi a bruciapelo.
Sinceramente ancora non capivo l’intimo legame che si creava tra un vampiro e la sua preda, alimenta dall’imperdonabile scambio di sangue.
-    Sta tranquilla piccola Yuki, non potrei mai farti del male – mi rassicurò accarezzandomi il braccio.
Ero una stolta ed ignorante ragazzina che voleva impicciarsi in una realtà che non comprendeva.
Cosa sapevo su di lui se non che fosse un vampiro? Cosa, se non sapevo nemmeno cosa significasse esserlo? Cos’era la sete? Quanto era intensa? Perché Kaname veniva tanto rispettato? Perché vi erano umani che cacciavano i vampiri se questi erano come quelli che conoscevo?
Eppure quel bambino mostruoso non aveva nulla di lentamente paragonabile agli allievi della Nightclass, anche l’aspetto era deteriorato dalla sua anima dannata.
In quell’istante le parole di Zero mi sembrarono più veritiere che mai. Quella razza era davvero qualcosa da cui tenersi alla larga.
-    Piccola, hai paura di me? – mi chiese improvvisamente Kaname poggiandomi una mano sulla guancia e alzandomi il viso per farmi ritrovare ad un palmo dal suo.
Sentii la gola seccarsi e il respiro farsi sempre più rarefatto. Era talmente vicino che potevo sentire il suo respiro scivolarmi sulla pelle ed il suo profumo stuzzicarmi le narici.
Pensai a lui, alla sua natura, ai suoi sensi acuiti, a come dovesse percepire quella vicinanza, solo allora mi concentrai sulle sue parole.
Avevo paura di lui?
Sì. Forse in fondo al mio cuore sì, ma in quel momento non a riuscivo a pensare al timore.
Non riuscivo a pensare a niente.
I miei sentimenti per lui non volevano saperne di allontanarlo con stupide paure, in cuor mio sapevo di essere più al sicuro con lui che con chiunque altro.
     -   No – risposi decisa provocandogli un sorriso.
Si avvinò ancora arrivando a sfiorarmi il naso con il suo.
-    Eppure dovresti averne - sussurrò facendomi sussultare – io sono un vampiro che ha sete di te – ammise con lo stesso tono – la tua vicinanza mi rende crudele – sibilò avvicinandosi lentamente al mio collo.
-    Se volessi morderti adesso, mi fermeresti? – chiese solleticandomi la superficie con il respiro.
-    No Kaname, non lo farei – risposi tradendo tuttavia un tremolio nella voce.
Al mio tono timoroso alzò lo sguardo inondandomi con la sua dolcezza.
-    Sarai stanca piccola, vai pure a riposarti – disse amorevole lasciandomi un tenero bacio nell’angolo della bocca e andandosene nella sua solita camminata fiera ed altera.
Mi toccai le labbra ancora immacolate, mentre il cuore inizio a tamburellarmi frenetico in petto e le gambe iniziarono a tremarmi febbrilmente.
Mi stupii di desiderare ardentemente quel bacio mancato.



Finito =)
Allora ecco la YukixKaname!
Scusate il ritardo immane ma ho avuto da fare con la scuola.. quindi non ho potuto aggiornare prima.. perdonatemi ANCHE PER NON AVER RECENSITO LE VOSTRE FIC! Scusate scusate scusate!

Ps. C’è qualche modifica dalla trama iniziale.. ma essendo Zero mezzo morto in un cimitero.. insomma ho dovuto scorciarla e adattarla alla mia fic.. ;) spero non sia un problema ;)

Ringraziamenti:

Heart: Grazie della recensione.. ^^’’ ok forse ho tardato un po’ ma spero di farmi perdonare con questo chappy lunghissimo =)

Giulietta24: ciao Giuly-chan!  Aspetta.. cos’è il trucchetto della rotellina? O.o
“da questo chappy si può capire che la odiosa e basdtarda cara Tisha” ahaha mi hai fatto morire dalle risate.. ihih.. dai non è così pessima.. (o.O spero xD)
Poi.  Sì.. effettivamente Zero.. è un po’ trattato male..  Allora che ne pensi di questi due? Oggi perdono ma sarò breve.. =( Ho aggiornato giusto per evitare il linciaggio xD

Argentea: ahahaha.. mamma mia come mi mancava leggere i tuoi spassosissimi commenti.. comunque.. tranquilla ti perdono.. spero piuttosto che tu perdonerai me per questo mio ritardo =S.. kmq. Ok.. se non vedrò un tuo commento te lo farò presente ^^..
Che altro dire.. sono contenta ke Kain e Ruka siano venuti bene.. ci tenevo a mantenere i loro caratteri.. beh.. sul fatto che siano ben studiati.. hai ragione.. ma diciamo che quello lo faccio un po’ per tutto ^^.. i dialoghi.. sono spesso modificati e rimodificati ^^
Spero che ti piaccia questa KanamexYuki.. lo so forse è un po’ smielata.. ma non ci posso fare niente.. essendo narrata da Yuki.. così doveva essere.. ^^
Grazie ancora della recensione..^^

Gio__cHaN: Scusa scusa scusa.. se non riesco a leggere ad a commentare.. ho ritagliato un po’ di tempo giusto per aggiornare.. spero che questo capitolo (anke se nn simpatizzi per Kaname) ti sia piaciuto.. e prometto che ne ho in mente ancora delle belle xD.. scusa scusa scusa ancora.. appena finisce questo periodo di stress scolastico.. giuro che commenterò e leggerò ogni cosa =)

Yumekiryuu: Chiedo anche a te scusa per essere poco presente.. giuro che rimedierò passato giovedì.. spero… la scuola mi sta uccidendo.. quindi nn posso leggere nulla.. =S
Grazie.. sono contenta ke ti piaccia km ho impersonato Ruka ^^ e.. perdonami se Zero adesso nn c’è xD

Shioryinu: Mi dispiace sorellina.. ma Zero e Yuki.. per i prossimi.. 4-5 capitoli.. nn credo che staranno insieme.. poi si vedrà.. ^^.. Spero non ti dispiaccia KanamexYuki.. ^^ secondo me nn sono male come coppia.. poi.. per quanto riguarda il resto.. grazie ^^ sono contenta che ti piaccia il mio modo di trattare i pg.. ^^ mi ci impegno molto.. ^^ Se aggiorni fammelo sapere .. leggerò volentieri ^^ e commenterò ovviamente! =)

Fra_angel8: Grazie  per i complimenti.. ^^ sono felice che tu sia arrivata a questo punto ^^ così puoi leggere capitolo per capitolo ^^ Fammi sapere che ne pensi di questa coppietta.. E se il capitolo.. è stato troppo lungo e pesante oppure no ^^..
Ci vediamo alla prossima recensione ;)

Zerychan: EH già.. speriamo.. chissà come si evolveranno le cose.. per adesso ho qualche altro capitolo in mente sui protagonisti… poi chissà magari farò tornare pure la ShikixRima ;).. spero non ti dispiaccia questo chappy.. fammi sapere;)


GRAZIE A TUTTI!
PERDONO PER IL RITARDO!

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** La crudeltà della sete ***


La crudeltà della sete.


Entrai nella mia stanza con uno stupido sorriso compiaciuto stampato sulle labbra e un’infantile scintilla di allegria negli occhi.
Per un attimo il mio passato era finito in secondo piano, per un attimo l’imbarazzo di Zero era riuscito a portare uno spiraglio di luce all’interno del mio cuore.
Forse potevo davvero mettere da parte l’oscurità, forse potevo addirittura ricominciare a fidarmi di.. un vampiro.
Kiryu non era un mostro, lui era solo un umano sventurato, che condivideva il mio odio, che capiva il mio dolore, che goffamente cercava di sopravvivere in quel mondo sbagliato.
L’infantile atmosfera di San Valentino, le oche starnazzanti, quel giocoso bacio rubato. Tutto sembrava convogliare la mia esistenza in una via più serena, lontana dal cupo ricordo del sangue.
Mi avvicinai allo specchio osservando ciò che vi appariva riflesso: le pareti spoglie della mia camera, il letto sfatto di un insignificante bianco clinico, l’armadio socchiuso dal quale facevano capolino abiti mai indossati, la scrivania legnosa assieme alla sua scomoda sedia ed infine io.
Mi sbottonai la giacca della divisa e la lanciai su di essa disordinatamente, quindi infilai le dita nei capelli corvini e li ravvivai in modo che ricadessero morbidi sulle mie spalle.
Osservai la camicia candida scivolarmi morbida sui fianchi e tendersi visibilmente all’altezza del petto.
Feci scivolare un paio di bottoni fuori dalle asole liberando in parte il mio seno prosperoso ed accarezzandomi il collo con una mano.
Nessuno mi avrebbe più morsa, nessuno l’avrebbe più fatto perché adesso ci sarebbe stato Zero a proteggermi.
Sorrisi stupidamente, come non facevo da tempo, scoprendo i denti in modo solare e alzando gli zigomi fino a restringere le palpebre.
Tuttavia, improvvisamente, qualcosa uccise il mio sorriso, o meglio dire, qualcuno.
Il riflesso nello specchio mostrava chiaramente due occhi assetati di un vermiglio inquietante brillare lugubri nella penombra della stanza.
Notai la camicia sbottonata, il petto diafano, le spalle larghe, i capelli scompigliati.
Mi osservava in silenzio assoggettandomi con lo sguardo, divorando ogni mio singolo brandello con il solo contatto visivo.
Aveva palesemente sete.
Una sete repressa e segregata per troppo tempo.
Bastò vederlo avanzare di un solo passo per sussultare con il cuore in gola.
I suoi canini brillarono di luce propria e prepotenti spuntarono fuori dalle sue labbra sottili.
Migliaia di flash presero posto nella mia mente, facendo pulsare freneticamente miriadi di immagini e di parole.
Sentivo caldo, terribilmente caldo.
Sapevo di non poterlo allontanare, sapevo di essere di gran lunga più debole, sapevo purtroppo di non trovare nemmeno la volontà di farlo.
-    Che ci fai qui? – bisbigliai voltandomi leggermente verso di lui.
Il mio sguardo non era più né felice né allegro, era anzi inverosimilmente pacato e sottomesso.
Perché non potevo dare a meno di sembrare una pecorella smarrita con lui? Perché non riuscivo ad essere presuntuosa e strafottente davanti a quegl’occhi vermigli?
Stavo per voltarmi quando fulmineamente mi ero ritrovata schiacciata dal suo corpo famelico contro la parete, con una mano premuta con violenza dalla sua sulla superficie dello specchio e con la testa trattenuta indietro alla mercé delle sue zanne.
Sentii rabbrividendo il suo alito bollente graffiarmi il collo all’altezza della giugulare ed immediatamente una triste consapevolezza mi strinse il cuore in una morsa dolorosa.
Sapevo perfettamente quello che aveva intenzione di fare, sapevo che in quell’istante non avrebbe avuto scrupoli, sapevo che indubbiamente non avrebbe atteso oltre.
Affondò infatti con irruenza le zanne nella mia pelle delicata mozzandomi il respiro, allora lanciai un singhiozzo strozzato e annaspai aria mantenendo la bocca aperta.
Al sentire i suoi provenienti dalle mie labbra, mi strinse veemente la mano incitandomi a rimanere immobile alle sua sete mentre avido iniziava ad assaporare l’aroma ineguagliabile del mio sangue maledetto.
Goccia per goccia il suo succhiare divenne sempre più frenetico ed incontrollato, tanto da provocare un suono a dir poco macabro.
Non era come le altre volte, stavolta sentivo la sete fungere da padrona, sentivo che in quel vampiro la parte umana era stata totalmente soggiogata.
Prima a fiotte poi sempre meno copiosamente il mio sangue placò la sua brama, gorgogliando forzatamente nella sua gola e abbandonando il mio debole corpo.
Ancora una volta la mia pelle scossa dai brividi divenne fredda e pallida come quella di una cadavere, intanto che le mie labbra assumevano una luttuosa sfumatura cianotica.
Alle volte il piacere mi annebbiava la mente, poi immediatamente dopo venivo scossa da lancinanti fitte che dolorose mi trapassavano il collo.
Gemetti forte tirando ancora più indietro la testa per lanciare al soffitto i vagiti che fino ad allora avevo tentato di trattenere.
Sentii la sua mano salire lenta e bramosa sul mio ventre latteo, insinuandosi prepotente sotto alla candida camicia, ed il suo corpo premere voglioso contro il mio.
Il sangue gli dava alla testa, lo eccitava a tal punto da far esplodere ogni suo più intimo istinto.
In quell’attimo era una bestia incontrollabile che avida si assetava con il mio sangue e la mia carne senza prestare alcun interesse alla mia volontà.
Volontà che man mano veniva meno.
Caldo.
Freddo.
Piacere.
Dolore.
Se fossi stata un vampiro sarei stata avvolta semplicemente dall’estasi, ma purtroppo era umana, una debole umana che doleva nel suo corpo fragile e ferito.
Tuttavia proprio il mio essere umana mi rendeva sensibile ai sentimenti, alle sensazioni, al calore.
Ero avvolta dalla più violenta delle tempeste, un turbine di emozioni bellicanti, alle quali non potevo né sottrarmi ne evitare di prestarvi attenzione.
Gemetti ancora quando il vampiro estrasse i canini dal mio collo per poi mettermi ad ansimare ogni qual volta la sua bocca lambiva la superficie imbrattata raccogliendo bramoso ogni singola perla scarlatta.
Abbandonai il capo in avanti lasciandomi ricoprire il volto ansante dai peccaminosi boccoli corvini.
Non una parola osava uscire dalle mie labbra.
Non era cambiato nulla.
Il mio legame con la popolazione della notte non sarebbe mai stato sciolto.
Il mio sangue non avrebbe mai smesso di portarmi alla rovina.
Mi avrebbe strappato via l’amore, la dignità e persino la vita.
Per gli umani ero una ragazza come le altre per i vampiri ero la più appetibile delle donne.
Lo stesso Zero altro non voleva che il mio succoso sangue dall’inimitabile fragranza.
Ero stata un’illusa a volermi fidare di lui.
Questa era la realtà.
La sua natura era cieca ed oscura.
La sua natura andava ben oltre la ragione umana e la voglia di resistere.
Sentii il rumore secco della stoffa che si lacera, allora strinsi le palpebre mentre un gelido brivido avvolse il mio corpo nudo.
Pregai priva della benché minima coscienza che colmasse quel gelo con il suo corpo bollente.
La sofferenza aveva offuscato ancor di più la mia anima, mi era bastato affrontare la sua passione per cancellare ogni rancore, mi era bastato sentirlo reclamare il mio corpo per cedere alla sua volontà.
Esigevo che le fiamme mi avvolgessero, che la ragione fuggisse via, che ancora una volta nella mia vita potessi sentirmi sua.
Voltai il viso verso di lui e gettando fango sul mio odio lo baciai con tutta la foga che avevo in corpo lasciando che famelico mordesse le mie labbra e bevesse ancora l’ambrosia scarlatta che le colorava.
Mi sbatté un’altra volta con irruenza contro la parete della mia stanza e con altrettanta prepotenza penetrò al mio interno.
Mi staccai dalle sue labbra per lanciare un gemito strozzato e lasciai scivolare una mano sullo specchio appannato, che silenzioso rifletteva l’istinto più imperdonabile.
Il mio sangue.
Il mio corpo.
Il mio amore.
Non potevo resistere a lui.
A colui che aveva rapito il mio cuore e la mia anima succhiando via ogni brandello di me.
Adesso avevo caldo.
Terribilmente caldo.
Eppure nel mio cuore avevo anche freddo, perché la consapevolezza di essere solo preda della sua sete crudele tamburellava fissa nella mia mente.
Un colpo irruento mi fece mancare il fiato e mentre una lacrima scivolò lungo la mia guancia smunta mi ritrovai a sibilare come credevo di non poter più fare:
-    Perché sei così crudele, Kaname? –



Allora.. Ecco il 17esimo capitolo.. ^^
Beh che dire.. sconvolgente? Totalmente OOC? Rosso? (dite che dopo questo dovrei cambiare raiting?)
Ho immaginato che un vampiro assetato e in astinenza da tempo potesse impazzire in tutti i sensi.. persino Kaname.. Lo so che non è da lui ma mi ci stava bene ^^
Che ne dite?
Per me c’era bisogno di un colpo di scena.. e quale poteva essere meglio di questo? Dopo tanta dolcezza con Yuki, doveva pur sfogarsi con qualcuno… e lei è la prima che ha sentito..
Vabbè fatemi sapere soprattutto se è il caso di cambiare raiting, ho cercato di non descrivere per non superare l’arancione però forse il “modo” è da rosso =S.. Ditemi voi!!

Ringraziamenti:

Heart: Anche io sono un’amante di loro due.. la loro dolcezza e ingenuità quasi mi disarma.. anche se come vedi ho dovuto mettere qualcosa di disarmante in un altro senso =S.. non vorrei averti sconvolta troppo ^^ fammi sapere.. ^^.. ps. Dato che sei stata la prima hai come bonus una richiesta per un extra su una coppia a tua scelta.. oppure una richiesta su un capitolo speciale ^^

Fra_angel8: Diciamo che dal bacio sfiorato a questo ne corre.. ^^.. sono contenta che la kanamexyuki sia riuscita ^^ che la dolcezza e la apparente freddezza di lui sia passata.. ma che dopotutto sia solo un modo per proteggere Yuki da lui e anche da sé stessa.. Comunque spero che il capitolo ti sia piaciuto sebbene non sia dolce.. anzi tutt’altro^^

Giulietta24: Ok finalmente svelato l’arcano della rotella xD.. comunque.. passando oltre… mi dispiace che sia passato un po’ twilight.. io ho solo pensato che in alcune scene dell’anime Kaname pone Yuki di fronte alla sua crudeltà e al suo essere vampiro e un po’ la induce ad avere paura.. quindi quelle frasi mi sembravano molto “Kanamiane”.. passando il termine astruso xD.. poi.. sono contenta che ti piaccia l’ambientazione.. e soprattutto spero di non essere stata noiosa a riprendere parti dell’anime vero e proprio.. purtroppo per voi lettori è una cosa che mi piace lo spoiler xD..
Allora.. spero che tu non debba venirmi a cercare con la Bloody Rose stavolta.. perché credo di aver fatto un aggiornamento nella norma ^^.. più che altro di “strano” risulta il contenuto.. totalmente opposto alla dolcezza del capitolo precedente.. qui c’è lo sfogo della sete e della crudeltà repressa di Kaname.. mi è venuto in mente riguardando sia la famosa “scena del divano” che l’episodio 7 mi pare in cui lui morde Ruka per non mordere Yuki.. Beh spero non sia troppo fuori dalle righe.. che anzi sia un buon colpo di scena.. perché a me questo aspetto “crudo” mi piace.. però come ho detto prima forse dovrei cambiare raiting,  tu che ne dici? Allora fammi sapere mi raccomando! Baciotti!

Gio__cHaN: Ehm partendo dalla fine del tuo commento.. dubito che qui tu possa trovare una delle tua coppie amate ^^.. piuttosto credo che tu ne sia rimasta piuttosto sbigottita ^^..
Per il resto sono contenta che ti sia piaciuto anche se il pairing non era tra i tuoi preferiti.. e oltretutto sono entusiasta di aver espresso bene i sentimenti e le emozioni della coppia di fratelli\promessi sposi ^^ Beh il bacio mancato mi piaceva.. soprattutto perché ha scatenato le “voglie” di Kuran.. che ha scatenato su Tisha adesso.. per altro.. come ho detto a giulietta24 spero di non aver creato qualcosa di surreale dato che mi sono basata su scene reali dall’anime e l’ho esagerate un po’.. Diciamo che ho fatto cedere la sete repressa di Kaname ancora una volta.. ho pesato che una tentazione come Komori nell’anime non esistesse e che quindi se lui vi si trovasse di fronte alla fine potesse cedere.. perlopiù se dopo un capitolo come lo scorso.. ^^.. spero di essere stata chiara..
Chiedo anche a te: Il raiting va cambiato secondo il tuo parere? Meglio rosso o arancione può rimanere?

Karmilla: Grazie del commento ^^ Sono contenta che tu mi segua comunque.. se aggiorni qualche tua fic e ti fa piacere ke io la legga dimmelo pure.. perché essendo motlo impegnata scolasticamente non ho mai tempo di leggermi le fic.. ma se me lo fai presente magari ritaglio un po’ di tempo per leggere la tua ^^..
Poi. Diciamo che quello che hai percepito è giusto.. ma la vera passione repressa di Kaname si sfoga qui.. come al solito ha evitato a Yuki la sua sete sfogando tutto su qualcun altro.. in questo caso Tisha e non Ruka.. Sì forse è OOC e anche rosso.. però vorrei sapere lo stesso cosa ne pensi.. dato che io ho invece pensato che fosse un colpo di scena valido.. ps. Dimmi se devo cambiare raiting.. beh.. sarei lieta se questo capitolo particolare lo commentassi.. anche perché direi che è molto.. come dire.. o bianco o nero.. se piace piace oppure se non piace non piace.. dimmi te.. magari l’hai trovato volgare e totalmente fuori luogo.. oppure inaspettato ma azzeccato..
Fammi sapere



GRAZIE A TUTTI ANCORA UNA VOLTA!
COMMENTATE VI PREGO QUESTO CAPITOLO HO BISOGNO DEL VOSTRO PARERE!

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** L'apice del mutamento ***


L’apice del mutamento.




Non so per quanto tempo rimasi sdraiato ed ansimante su quegli scalini saturi di sangue impuro che violento istigava ancor più la mia sete.
So solamente che, senza mancare un istante, fremevo inerme in preda agli istinti mentre le mie labbra sibilavano violenti ringhi animali e il mio corpo si contorceva per la forzata astinenza.
Il pungente odore che aleggiava in quella desolata culla di morte mi graffiava doloroso la gola sommandosi all’eccitazione che ancora sconvolgeva il mio essere satanico.
Solo quando la pioggia, capillare e dispettosa, aveva infastidito con il suo sgocciolio il mio viso deturpato dalle zanne assetate, ero riuscito a rinsavire da quell’inferno di sofferenza.
La camicia increspata mi aderiva perfettamente alla schiena pallida, oramai totalmente impregnata di d’acqua, e pesate affaticava il mio passo.
Lentamente e con agonia avanzai un passo dietro l’altro, mentre i capelli madidi di sudore si incollavano al mio volto aggrottato.
Trascinando le gambe che come macigni mi ancoravano al terreno, sorpassai i tetri vicoli della triste cittadina in balia del temporale e annaspando intrapresi la scalinata che conduceva al collegio.
Il fango intriso alla pioggia scivolava lungo gli scalini sconnessi rendendo la superficie viscida ed instabile.
Inevitabilmente stramazzai al suolo impregnando il volto di terriccio viscoso.
Mi rialzai a fatica ricominciando, sudicio ed imbrattato a camminare.
Avevo un tremendo bisogno di altre pillole, la sete non vela saperne di accucciarsi sotto il livello di sopportazione.
Giunsi con sollievo alle porte del collegio ma quando le sorpassai un intenso profumo di sangue mi fece sussultare schiaffeggiandomi il viso e tingendomi gli occhi di un rosso rovente.
Tuttavia quell’aroma era troppo familiare per provocarmi solo sete.
-    Tisha – sibilai con voce soffocata.
Qualcuno l’aveva morsa, l’aveva ferita.
L’odore del suo sangue aleggiava dappertutto, era talmente intenso e brulicante che non potevo far a meno di inebriarmene come impazzito.
Ad ogni modo, nell’attimo in cui il vento cambiò direzione e l’aroma prima tanto intenso si diradò leggermente riuscii a dar luce alla mia razionalità l’attimo sufficiente per tramutare la sete in una cieca e funesta rabbia.
Non l’ira di un umano, ma la sconvolgente ira di un vampiro incontrollato.
Estrassi in un attimo la pistola e esausto lascia che il braccio mi ricadesse sfinito a mio fianco, quindi traballando per la spossatezza mi lanciai barcollante verso il dormitorio femminile.
Oramai le tenebre aveva usurpato il posto della luce, l’unico bagliore in quella cupa notte senza stelle era la luce vermiglia delle iridi del vampiri.
Tra non molto anche io avrei avuto a pieno marchio la maledizione dei signori della notte, maledizione che mi avrebbe strappato via tutto quello per cui cercavo di lottare.
La mia umanità.
La mia voglia di sopravvivere.
Tisha.
Con passi privi di cadenza ritmica percorsi i silenziosi corridoi oscurati dalle buie tenebre fino a che il profumo di sangue  non si fece indescrivibilmente intenso.
La vistò pulsò emulando la  cadenza cardiaca del mio cuore.
Colpendo la porta con una spallata rabbiosa piombai all’interno della camera della guardiana esibendo le zanne con aria minacciosa.
Profumo di sangue.
Fu tutto quello che la mia mente animale elaborò.
Lo specchio di fronte alla porta d’ingresso era colmo di impronte di mani premute passionalmente su di esso e di respiri bollenti  infranti sulla superficie.
Brandelli di abiti macchiati di sangue erano cosparsi sula pavimento stringendomi il cuore in una morsa lancinante.
Non era solo rabbia, non era solo sete.
Voltai lo sguardo sulla destra tanto velocemente da sentirmi la mente vorticare e finalmente la vidi.
Era inanimatamente nuda, piegata su un lato con le gambe e le braccia leggermente raccolte mentre un lenzuolo inerme si aggrovigliava al suo corpo pallido.
Le mani erano stretta a pugno, i capelli d’ebano le accarezzavano docili le spalle lasciando tuttavia scoperta la traccia violacea di un morso feroce.
La sua pelle era cerea e smunta, solcata in modo raccapricciante da macchie livide, pesino le sue labbra tremolavano cianotiche dandole l’aspetto di un cadavere.
Mi avvicinai con un pesante groppo alla gola e con la mano tremante le scansai un boccolo spento dal viso.
Vidi i suoi occhi schiudersi faticosamente e mostrare tra i battiti di ciglia un paio di abbattuti cristalli di ghiaccio.
In quell’istante persino la sete sembrò provare pietà, tanto che i miei occhi divennero del loro nativo color malva.
-    S-scusami.. Zero – sibilò per poi richiudere le palpebre esausta – sono imperdonabile – aggiunse prima di tacere.
Il suo respiro leggere, il profumo ardente del suo sangue, la scena che si prostrava davanti ai miei occhi aizzarono nuovamente la mia sete.
L’ametista fu sopraffatta dal rubino, la gola iniziò a bruciare più forte di prima mentre il rintocco flebile del suo debole cuore risuonò ridondante nelle mie orecchie.
Le arpionai una spalla con una mano, iniziando macabramente a ringhiare ed ansimare per lo strazio.
Il mio corpo voleva morderla con tutto sé stesso, la mia mente al contrario si imponeva con le poche forse rimastole per impedirlo.
Pensai che in quel momento non potesse vedermi, che appunto per quello non avrebbe potuto odiarmi, che in qualche modo sarei stato coperto.
Quella miserabile e fittizia scusa mi indusse a spalancare assetato le fauci.
-    Tisha, l’unico imperdonabile sono io – sussurrai avvicina domi al suo collo già martoriato.
Stavo per affondare i denti nella sua carne quando la luce della stanza si accese d’improvviso.
-    Zero! Cos’hai fatto?! – strepitò l’altra guardiano sconvolta osservando la scena con le pupille sgranate.
Mi voltai allora verso la nuova arrivata terrorizzandola alla vista della mia vera natura.
-    Zero.. ma tu sei.. – balbettò indietreggiando – un vampiro -
Proprio così Yuki. Io sono il mostro che si nutre di sangue umano.
Fece appena in tempo ad aggiungere quelle parole che mi lanciai vorace verso di lei.
Le afferrai il collo con una mano e fulmineo morsi il suo collo sottile con tanta irruenza da rischiare di spezzarlo.
Avevo sete, terribilmente sete.
Una sete cieca e funesta come la rabbia che aggrovigliava le catene del mio cuore.
Per quattro anni avevo resisto a quella trasformazione, per quattro anni avevo ignorato la sete, per quattro anni mi ero isolato altruisticamente.
Adesso era arrivato il tanto indesiderato momento di cedere.
Per quanto io mi opponessi avevo appena tratto il dado.
Yuki era arrivata giusto in tempo per salvare Tisha ma altrettanto in tempo per firmare la sua condanna.
Totalmente privo di controllo mi ero gettato su di lei e bestiale la stavo prosciugando senza ritegno.
Per quanto si dimenasse la mia stretta era più forte, e la mia brama troppo viscerale per impietosirmi delle sue grida.
-    Zero fermo! Basta! Mi fai male! – urlò inerme mentre infastidito da tanto baccano le tappai la bocca con una mano.
Sentivo il suo caldo siero scarlatto scorrermi ferroso tra le fauci ed appagare nel suo succulento aroma la mia rovente sete.
Non riuscivo a pormi un freno per quanto ne bevessi ne volevo ancora, ancora e ancora.
Mi bloccai solo quando la ragazza mi cadde come morta tra le braccia e io sussultando lasciai che rotolasse a terra imbrattando il pavimento si sangue.
Alzai lo sguardo sullo specchio di fronte all’entrata.
Quello ero io.
Quello era ciò che ero diventato.
Un mostro.
Un animale.
Una bestia.
Le zanne deturpavano il mio volto spuntando macabre dalle labbra sottili; il sangue grondava da esse, testimone delle mio voglie disumane e immondo sporca il mio viso e buona parte del bavero immacolato della mia camicia.
Ero un essere maledetto da Dio.
Un essere che avrei dato la vita per sterminare.
Osservai la piccola e dolce Yuki sdraiata a terra, impregnata dell’odore del sangue, pallida ed inerme.
Osservai Tisha.
Ero un mostro alla stregua di quello che avevo osato cibarsi di lei.
Rimasi immobile sconvolto dai sensi di colpa fin quando, attratto dalle urla della disciplinare, arrivò il preside Cross.
Egli non fece altro che guardare sconcertato quello sfacelo e ancora più sconvolto sibilò con un filo di voce una frase che avrebbe mai avuto bisogno di essere terminata.
-    Zero.. cosa hai fatto..? –


Bene bene.. l’illusione ha avuto un discreto successo ;).. ebbene sì.. io volevo che voi sospettaste di Zero! Proprio per lasciarvi a bocca aperta nella frase finale.. ;)
Ringrazio tutti per i commenti e spero che questo non sia troppo crudo.. o troppo ripetitivo.. diciamo che adesso era il turno della vendetta del nostro amato guardiano..
Passiamo oltre.. mi pare di non dover spiegare niente per adesso ^^ Semmai chiedete nei commenti ^^
E mi raccomando FATEMI PRESENTE SE MI DIMENTICO DI RECENSIRE E/O LEGGERE LE VOSTRE FIC!

Ringraziamenti:

zerychan: Come avrai notato sono passata a leggere la tua Blackhood ^^ E devo dire che non è niente male.. ma questo già lo sai per i commenti che ti lascio.. Poi come ho già spiegato l’illusione era voluta..  Per questo ho evitato di descrivere dettagli come colore dei capelli.. e per gli occhi ho usato sempre il rosso.. xk mi piaceva far credere che fosse il guardiano..
Spero che data la tua “passione” per Zero tu sia più sollevata a leggere questo capitolo.. anche se personalmente.. forse lo trovo un po’ la macabra copia dell’altro.. diciamo che volevo rendere la differenza tra sete passionale.. e sete furiosa.. il che alla fine è sempre lo stesso.. però.. magari un po’ si nota la differenza..
Vediamo che altro.. ah sì.. anche io ce lo vedo molto Kaname a comportarsi così.. mm direi che proprio mi attira.. ;)
Crudele, austero.. mamma mia sembra Sesshomaru ^^.. Vabbè fammi sapere che ne pensi della Zero-Version ^^

Karmilla: Bene.. sono contenta che tu abbia visto le due faccia della medaglia del “mio” Kaname.. e che ti siano piaciuto.. ed anche che tu lo abbia trovato giusto nel ruolo di vampiro assetato.. perché pure io credo che il ruolo da pacato cristiano non gli si addica.. anzi..
I vampiri come dice Giuly sono peccatori.. QUINDI.. ;)
Allora.. menomale che il raiting non p fuori luogo.. Ho riletto il capitolo e credo anche io di essermi sufficientemente contenuta.. ^^ Beh che dire.. dimmi cosa ne pensi di questo capitolo ^^

Heart: Allora vedrò di provvedere ^^  prima o poi.. nei prossimo.. 3-4 capitoli successivi ^^
Poi.. anche a me dispiace per Tisha.. l’amore non ricambiato.. oltretutto.. che arriva fino a lasciarla in balia della voglie di un vampiro è tremendo.. xò.. a me piace come argomento. ^^ Adesso facciamo entrare un po’ in ballo il cocainomane va.. ^^

Fra_angel8: cambiato veramente opinione su Tisha? O.O guarda che qui c’è da stupirsi.. non sei l’unica che la odia..anzi..  Poi.. sono contenta che il raiting sia adatto e che Kaname. .sia risultato giusto in quel ruolo.. come ho detto prima io lo trovo perfetto.. dato che lui è il vampiro per eccellenza senza alcuna goccia di sangue umano.. direi che chi meglio di lui potrebbe esprimere tutta la crudeltà e la peccaminosità della sua specie? Ma.. non è che tu vorresti qualche piccolo.. capitolo su Takuma? O.o

Giulietta24: Allora.. perfetto.. frasi sia dell’anime che di twilight ben inserite xD..
MMm.. vediamo.. per il fattore “perversione” diciamo che sono anche io in quella fase.. il brutto che ci sono da anni xD.. Questi capitoli a sfondo sessuale.. proprio mi piacciono xD… Oddio forse non è proprio una cosa da sbandierare =S
Comunque anche io non ne potevo più di tutto questo essere sdolcinati.. Prima Shiki con Rima.. poi Zero con Tisha.. dopo ancora Ruka e Kain.. e alla fine anche Kaname e Yuki.. ci voleva un po’ di lussuria tipica da vampiri..
Lussura.. ira.. iniziamo a fare i peccati capitali xD.. Mmm..Per il raiting.. Allora lo lascio così.. spero soltanto che in futuro le cose non peggiorino xD.. Dimmi che ne pensi di questo mi raccomando ^^

Yumekiryuu: Eccoci con il prossimo capitolo! =) Kaname non è l’unico a non riuscire a controllarsi.. Eh sì alla fine ha ceduto anche Zero.. Ero indecisa se fargli dare il suo primo morso a Tisha o a Yuki ma poi alla fine ho optato per la fedeltà con l’anime.. poi chissà.. magari.. morderà anche l’altra..
Bene bene.. mi raccomando informami dei tuoi aggiornamenti! ;)

Argentea Michaelis: Direi che tu sei una delle poche che non è caduta nell’illusione.. beh spero che il capitolo sua stato lo stesso valido ^^
Poi.. menomale.. che hai intuito il turbamento interiore di Tisha.. E.. beh il suo legame con il vampiro.. purtroppo legato solo all’aspetto carnale.. Inoltre sono lieta di aver reso bene la sete.. e quello che provoca in un corpo umano.. ho cercato anche di far differenza.. tra il momento in cui viene morso Zero (un po’ di capitoli fa ^^ ) e quello in cui viene morsa Tisha.. tra un’umana e un vampiro le reazioni sono diverse.. dato che lui si sente totalmente eccitato mentre lei.. è costantemente contrastata dalle due facce della medaglia.. dolore e piacere..  Poi.. Sì gli aggettivi.. spesso sono molto più legati agli stati d’animo che alla fisicità degli oggetti.. invece di descrivere il colore ad esempio tendo a specificare lo stato d’animo che quello provoca.. kmq.. Complimenti per il nickname! E complimenti per la scelta del partner ;) Sebastian.. gna gnam.. non è affatto male xD..
Che altro.. Ah sì.. io vedo in Kaname l’idea di vampiro perfetto.. quindi anche lui deve.. “peccare” spero di essere stata chiara ^^
Beh ti informo che forse oggi scriverò finalmente una shot su Sesshomaru.. ma forse.. ho già qualche idea in mente.. è qualcosa di breve.. tanto per.. però se ti va di leggerla.. magari ti piace.. ^^

Lulosky: Tranquilla non fa niente.. non ci sono problemi.. non scusarti sei perdonata.. ^^
Comunque mi fa un piacere immenso leggere i tuoi commenti. .come già sai sei una delle mie commentatrici preferite.. e leggere la tua opinione mi fa molto piacere.. dai ti prometto che se continui a farlo.. faccio uscire una ShikixRima.. non al prossimo capitolo.. neè a quello dopo..ma a quello dopo ancora.. giuro.. ;)
AHh.. ok allora nonc ambierò il raiting solo x farti leggere xD..
Grazie per l’elogia alle mie capacità di personificazione ^^ Allora.. grazie tante per il commento.. scuse accettate e perdonate.. vediamo..
Menomale che riconosci la gnoccaggine di Kaname.. Sono anche contenta che l’illusione con te abbia funzionato. E.. Adesso beccati un po’ di Zero.. e un po’ di Shiki alla prossima ^^


RINGRAZIO TUTTI I LETTORI! SOPRATTUTTO CHE COMMENTA!


Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** L'odore del peccato ***


L’odore del peccato.

Un intenso profumo di sangue graffiò le gole brucianti di ogni singolo studente della Nightclass.
Decine di infernali iridi scarlatte brillarono nell’oscuro delle tenebre attestando la loro voglia peccatrice.
Mi strinsi il collo con entrambe le mani e lottando contro quel frenetico bruciore ingoiai una dopo l’altra tutte le pastiglie che avevo sotto mano.
Sangue. Sangue. Tanto, troppo sangue.
Conoscevo quella tonalità, quell’aroma crudo ed irresistibile che incondizionatamente faceva impazzire le mie difese.
Era il profumo del suo sangue.
Il profumo della guardiana misto ad un altro anch’esso altamente gustoso ed invitante.
Mi guardai intorno.
Ogni singolo allievo combatteva contro sé stesso per non cedere all’impulso di irrompere fuori da quelle mura e piombare bestialmente nel luogo d’origine di quel greve profumo di morte.
Sentii un’ondata al sapore di lavanda avvolgere il mio olfatto nell’istante in cui qualcuno si aggrappò alle mie braccia.
Alzai gli occhi sull’elegante chioma color grano che mi si mostrava davanti e piantai i miei occhi di cenere nei suoi zaffiri che intensi rilucevano tra i crini dorati.
In un istante, non solo i nostri sguardi, ma persino le nostre anime sembrarono intrecciarsi.
Vedevo sofferenza, vedevo sete, vedevo voglia di resistere.
Le sue emozioni erano palpabili, le sentivo ardere nel mio stesso petto e lacerare le mie membra con la stessa intensità con cui divampavano nelle sue profonde pozze abissali.
-    Ho sete Shiki – sussurrò con voce flebile, mentre dalle sue labbra spuntavano perlacei i suoi canini affamati.
No, il mio comprenderla non derivava solo dalla nostra infinita complicità ma dalla stessa sofferenza che in quell’istante soffocava i miei respiri.
Io stesso avevo sete, terribilmente sete.
Forse persino più di lei.
Il profumo di Komori era più intenso di qualsiasi altro e nemmeno l’eccessiva quantità di compresse ematiche che avevo ingerito era stata in grado di sedare il bruciore che mi attanagliava la gola.
Come potevamo noi bestiali cacciatori resistere al richiamo della nostra preda?
Sentii le dita sottili di Rima aggrapparsi con disperazione alla mia divisa quando uno dei presenti aveva ceduto mordendo sé stesso.
La vista mi tremò mentre il mio sangue dannato pulsò ancora più frenetico all’interno delle mie vene.
Cieco come un toro alla vista del rosso, premetti con una mano la nuca della vampira facendola avvicinare pericolosamente alla mia carotide fremente.
Sentii il suo respiro affannato sulla mia pelle, segno della sua voglia testarda di resistere.
Le mani mi brulicavano per la tensione, la gola bruciava per avere quel contatto, la ragione era totalmente sconfitta dal sangue peccatore.
All’improvviso la porta si spalancò e , tuonando autoritaria e minacciosa, lasciò lo spazio alla solenne figura di Kuran.
Senza un suo ordine ogni vampiro drizzò le orecchie sostituendo repentinamente la sete al rispettoso timore.
C’era ciò nonostante un odore che sconvolse in modo indicibile la mie mente.
Un pungente profumo di sangue si infranse contro le mie narici divampando come una fiamma diabolica nelle pareti della mia gola.
-    Chiedo a tutti i presenti di tornare al proprio posto e inoltre ricordo caldamente ad ognuno di voi di non dimenticare le regole fondamentali di questo collegio, quelle alle quali siete stati ammoniti di seguire fin dal principio – asserì autoritario consegnando ad ognuno di noi una nuova confezione di pastiglie ematiche, conscio della nostra difficoltà a prestar fede alle sue parole.
-    Mi perdoni Kaname.. vorremmo.. – tentò Aidoh un istante prima che il nobile Sanguepuro lo interrompesse.
-    Esigo inoltre che manteniate il silenzio su quello che avete percepito questa notte –
-    Ma l’odore.. – ritentò lo stesso mosso dell’incontenibile desiderio di sapere tutto quello che riguardasse il vampiro che aveva davanti.
-    Vi sarei grato se non faceste altre domande in merito – aggiunse interrompendolo ancora, quindi si sedette al proprio posto e con un cenno del capo invitò il professore di turno a continuare la propria lezione.
Questi seppur titubante non poté far altro che ingoiare quante più pastiglie ematiche entrassero in una mano e obbedire all’ordine di Kaname.
Grottescamente, nel giro di pochi istanti, tutto quel trambusto si era placato e persino la sete, prima tanto insistente, adesso sembrava obbedire al capo dormitorio.
Io stesso mi sedetti al mio posto, così come Rima, dunque incrociai le braccia dietro alla nuca e iniziai ad analizzare con effimero interesse l’alto soffitto dell’aula.
Il profumo di sangue che avevo notato provenire da Kaname indubbiamente sembrava essere quello della neoguardiana.
Ovviamente questa sembrava la deduzione più logica data la particolarità dell’aroma.
Né umano né vampiresco.
Unico.
In ogni caso non era il solo a riecheggiare in quella notte senza stelle.
Qualcun altro era stato morso.
Un altro vampiro aveva saziato la sue sete sconfinando tra i peccatori, qualcuno che sembrava innervosire non poco il nostro Sanguepuro.
Pensai che io stesso avrei voluto saggiare l’idillio di quel sapore ferroso e se non fossi stato interrotto dal guardiano molto probabilmente avrei appagato la mia sete già da tempo.
Sentivo la voglia di morderla come un punto fisso nella mente, un capriccio che man mano diventava un bisogno insostenibile.
Non per nulla Komori mi aveva confessato varie realtà del suo passato, ma alla fine dalle sue labbra non era uscito nulla di chiaro.
Se l’avessi morsa senza dubbio avrei capito ed invece ancora non potevo cancellare quell’enorme punto interrogativo che instancabilmente si portava dietro.
Per tutto il corso delle lezioni rimasi pensieroso ed inquieto, tutto quel mistero rendeva la permanenza nel collegio Cross alquanto pesante.
Troppi segreti sibilavano tra quelle mura, troppi per essere ignorati.
Proprio seguendo il loro richiamo, durante il ritorno al dormitorio luna, mi allontanai dagli altri e, approfittando dell’assenza di Kuran, mi diressi nella direzione opposta.
La notte fredda e cupa di febbraio nascondeva con le sue dense nubi ogni lieve raggio luna, annebbiando l’atmosfera con un velo infernale.
Ad ogni passo l’odore di sangue era più vivido ed intenso, svelando in sé la sfumatura del peccato.
Allora chiusi le palpebre e saggiai mentalmente il profumo di quella notte di perdizione.
I miei passi avanzavano sempre più lenti, in modo da incentrare le energie sul tentativo di frenare il gorgoglio frenetico tra le mie fauci, fino a raggiungere i piedi della struttura adibita a dormitorio femminile.
Balzai dunque sulla cornice della finestra dalla quale proveniva un odore più greve e osservai all’interno.
All’interno non vi era nessuno, solo brandelli di abiti e macchie di sangue sparsi in ogni dove.
Due persone erano stata preda dei vampiri quella notte.
Due prede.
Due cacciatori.
Un solo campo di battaglia.
Mi introdussi di soppiatto dell’edificio e, scivolando silenzioso nella penombra, seguii con minuzia l’intensa scia di sangue fino ad arrestarmi di fronte ad un’ennesima porta.
A giudicare dai caratteri incisi nella targhetta doveva trattarsi dell’infermeria, quindi facendo pressione sulla maniglia lasciai che si aprisse accompagnata da un lugubre e solitario cigolio.
Una volta spalancata piantai gli occhi scarlatti ed assentati all’interno della stanza, scrutando ogni singolo millimetro di spazio.
Il bagliore delle plafoniere era totalmente oscurato, l’unico barlume di luce proveniva da una candela semiesaurita che opaca cullava il sonno dei presenti.
Una donna anziana dai lineamenti abbondanti era abbandonata accanto alla porta su un’instabile sedia di plastica, le braccia incrociate, la testa gettata da un lato e il respiro pesante testimoniavano il suo stato di sonno profondo.
Approfittando della stanchezza della sentinella entrai di soppiatto spostando con cura la tendina cerulea che divedeva l’atrio dai lettini ospedalieri.
Uno smisurato aroma di sangue si infranse contro il mio olfatto mentre i miei occhi vermigli si puntavano sulle sagome delle due ragazze distese.
Sulla destra Tisha, Sulla sinistra Yuki.
Entrambe con una flebo attaccata al braccio, il viso pallido e smunto in modo preoccupante, l’aria stanca e moribonda.
Quindi chiusi gli occhi ed annusai a pieno il profumo dell’inferno.


Ok, dire che sono imperdonabile è dire poco. Con l’arrivo dell’estate mi sono volatilizzata.. =S
Diciamo che non ho più avuto voglia di fare nulla.. né scrivere né leggere né copiare né accendere il pc!! Il che è tutto dire! Comunque spero che possiate perdonarmi.. vedete questo capitolo non mi ispira molto, perché non sapevo come strigarmi dalla situazione che avevo creato prima.. oramai rileggendolo ho deciso che nn mi andava di cambiarlo da capo dato che ho già scritto i successi e altrimenti avrei dovuto riscrivere tto da capo.. ^^’’ quindi.. beccatevi quello che mi è venuto.. e vi prego di perdonarmi se potete! Adesso vado a leggermi le vostre fic.. che.. purtroppo ho lasciato molto andare =S..

Ringraziamenti:

zerychan: beh diciamo che io i vampiri li vedo.. sexy in tte le loro forme.. xD.. sia da assetati.. ke da arrabbiati.. mm.. sono dannati e dannatamente accattivanti.. quindi su questo hai ragione.. Poi… sicuramente adesso passerò a leggere la tua fic.. e perdonami ma nn sei l’unica ad avermi vista volatilizzare ^^’’ (scusa ma oggi sarò più brave del solito)

yumekiryuu: allora.. perdono perdono ^^’’ ma anche io come te mi sono lasciata un po’ di lavoro alle spalle e ho deciso di riprendere solo ora ^^’’.. spero che saprai perdonarmi.. comunque grazie per i complimenti.. sono sempre ben accetti ^\\\^.. passerò ovviamente anke da te per cedertene una buona dose appena potrò ^^… sempre che tu abbia aggiornato ma spero di sì.. ^^ Allora alla prossima.. beh mi raccomando salutami il tuo pc in convalescenza xD

Argentea Michaelis: partendo dal fatto che la tua scenetta “yuki,zero,tisha e kaname” è stata uno spasso inizio a risponderti passo passo ^^ .. allora.. SI! Sebastian è troppo arrapante quando lo dice.. mm… che mi farei fare da uno come lui..
Eh sì anke io sono ultimamente alla coppia TishaxZero.. anke se Kaname ke fa così proprio mi piace.. sarò sadica.. xò.. ècosì *_*.. Poi la gelosia inconscia di Zero è un’altra cosa ke mi interessa molto quindi.. butto giù un miscuglio e tiro fuori qualche capitolo.. xD
Per quanto riguarda Nana.. ehm.. ^^’’.. no.. ho visto solo qualche episodio ihih ^^.. mi dispiace tanto.. (lo so sono un’ignorante xD)
Vediamo.. Zero disperato.. sì penso mi venga bene (come tu sai le cose barbose e depresse mi vengono abbastanza xD)
Comunque sono felice k il colpo di scena ti sia piaciuto.. e.. oddio più vado avanti più credo che yuki sia tonta -.- xD.. argentea lascio il piacere a te di spiegarglielo.. e per il film .. u.u solo se io sono coregista xD.. u.u
Alla prossima ^^ ciauuuuuuu

Fra_angel8: allora.. intanto.. spassosissima scenetta xD.. grazie di averla inserita nel commento è molto simpatica..
Poi.. sono contenta di essere riuscita a tenere la suspense sulla sofferenza di Zero.. Comunque.. spero mi perdonerai per questo capitolo.. è molto di passaggio.. e.. anzi sarebbe filato tto anke senza di qeusto probabilmente ma oramai l’avevo scritto.. bah.. ^^’’ allora al prossimo commento ;)

Giulietta24: grazie sono lusingata della tua recensione giuly-chan xD.. come saprai la tua è una di quelle che aspetto di più ;).. eh sì… zero in questa “modalità” è davvero da stuprare!! xD…  comunuqe.. adesso devo iniziare a cheidere venia per aver peccato di accidia tto qsto tempo xD.. ^^’’ perdono perdono perdono! E oltretutto me ne esco con un capitolaccio come questo T_T scusami tanto tantoT_T..
Appena mi riesce passo a leggerti.. anke stasera ma nn prometto niente dato ke cnosco la mia voglia di fare nulla =( mi dispiace =(

Lulosky: dopo aver svelato ke la morte di yuki era (ahimè) un falso.. riprendiamo con questo capitoletto da 4 soldi.. =(.. spero tu sia felice di sapere ke ho in programma (già scritto) uno ShikixRima!!! =) devo dire che nn so come mi è venuto.. ancora devo riverderlo.. però c’è ;)
Scusa ma oggi sono breve ^^

Gio__cHaN: ahaha Yuki sacrificabile..ahaha sìsì xD.. sono contenta ke ti piaccia il mio modo di trattare la sete.. oramai lo sai è una cosa ke mi appassiona.. poi.. povero Zeruccio.. sì è sempre uno zerbino =(.. e per una ZeroxTisha.. ti dico che forse e dico forse nn devi aspettare tanto e nemmeno x una ShikixRima ;).. dai su.. mi faccio perdonare per questa assenza prolungata ;).. se avrò tanti bei commentini mi sbrigherò ad aggiornare promesso! Ovviamente leggerò anke le vostre fic.. xk sono imperdonabile.. =(.. Che dire? Passo a commentare e grazissime per il commento!! Ti adoro ;)

Shioryinu: sono contenta ke ti piaccia sorellina ;).. diciamo ke questo genere macabro e sofferente è il mio =( anke se ammetto ke è un po’ deprimente ^^’’.. spero ke andando avanti sia meno “spaventosa” xd.. alla prossima.. grazie tante!!


Allora.. GRAZIE A TUTTI!!

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Le due guardiane ***


Le due guardiane.


Quella notte il mio immutabile contegno stava per cadere in mille pezzi. Il solo pensiero che quel lurido miserabile avesse macchiato la purezza della mia piccola e dolce Yuki con la sua sporca sete mi rendeva furioso.
Lei era il cardine dei miei pensieri, la cosa che esigevo venisse protetta ad ogni costo, quella il cui sangue pretendevo che mi appartenesse.
Mai un livello E mi aveva dato tanti problemi, mai perché nessuno era sopravvissuto abbastanza per incontrarmi un’altra volta, ma al momento avevo le mani legate, poiché la mia irritazione non valeva quanto la salvezza della mia guardiana.
Ero consapevolmente avvolto dalla più verde invidia, che bruciante mi ribolliva all’interno delle membra, in alcuni istanti più intensa persino della sete.
Invidia che sfociava in gelosia, la quale graffiava il mio cuore segregato all’interno di un’ostentata gabbia di ghiaccio.
Pensare che un tale abominio camminasse ancora sulla stessa terra che accoglieva i miei passi era inaccettabile, che potesse ancor più restare accanto alla mia protetta era inconcepibile.
Tuttavia, nonostante il disgusto, mi ritrovai sollevato di aver ripagato quel miserabile con la sua stessa moneta.
-    Kaname –
-    Preside, ha atteso fin troppo. La sua compassione nei confronti di quel livello E l’ha reso esageratamente indulgente. Pretendo che Kiryu sia trasferito nell’immediato e si ricordi che nemmeno l’associazione hunter rimarrà impassibile di fronte ad un tale scempio. –
Annuì conscio di essere lui stesso colpevole di non avere prevenuto quello smodato bagno di sangue.
Senza attendere oltre, mi allontanai dalla figura del direttore  e mi diressi solitario e deciso nel luogo in cui erano state portate le due guardiane.
Entrando nella stanza, tuttavia, captai chiaramente la presenza di un vampiro.
L’idea che la presenza in questione fosse di quel lurido miserabile mi provocò un moto di disgusto e irritazione tali da sfuggire al mio controllo ed abbattersi contro un’innocua candela semiesaurita, la quale polverizzandosi ricadde su sé stessa in un lugubre crepitio.
Dunque sorpassai la tenda divisoria e scrutai apparentemente pacato quello che mi si mostrava di fronte.
L’altro vampiro riconobbe immediatamente chi io fossi e, seppure i suoi occhi fossero ardenti dalla sete, si chinò al mio cospetto fino a toccare con il ginocchio destro la superficie legnosa del pavimento.
Colpevole. Imperdonabile. Ignobile.
Questo era quello che il mio sguardo autoritario continuava a sibilare, pesando sulle sue spalle del malcapitato come un macigno di immane mole.
-    Shiki Senri – tuonai senza alleviarlo nemmeno per un istante dalla pesantezza del mio sguardo severo.
Al mio appello chinò ancor di più il capo e strizzò le palpebre implorando ogni sua energia di aiutarlo a riprendere coscienza dalla sete bruciante.
-    A cosa è dovuta la tua presenza qui? – domandai accentuatamente serio.
-    Mi perdoni Kuran, il profumo di sangue è stato troppo appetibile – si giustificò senza tentare alcun movimento, come se questo potesse evitare la mia ira.
Allora, feci un cenno piuttosto sbrigativo con la mano e gli lancia un’ultima occhiata torva mentre egli, cogliendo il segnale, rompeva la posizione e sgattaiolava fuori dalla stanza.
Shiki, Komori, Kiryu.
Tutti facevano parte del mio piano per proteggere Yuki, tutti loro erano solo pedine della mia scacchiera, solo burattini legati alle dita di un abile burattinaio.
Osservai quest’ultima, distesa con aria spossata sulla branda ospedaliera, con i capelli corti sparpagliati sul cuscino e due profondi segni violacei ben visibili sulla superficie pallida del suo collo.
Inquieto mi sedetti al suo fianco e le presi con la mia la sua piccola mano debole e affusolata; dunque la strinsi con talmente tanto calore da cercare di legarla a me indissolubilmente.
-    Piccola Yuki, mi avevi promesso che il tuo sangue non sarebbe appartenuto mai a nessun altro - sussurrai fissando ogni piega del lenzuolo seguire leggera la figura sottile del suo corpo ancora acerbo.
Il rimorso di non essere stato al suo fianco per proteggerla mi doleva nel petto, mentre sempre più turbato le accarezzavo il profilo delicato del volto con la mano libera.
-    Kaname – biascicò nel sonno stringendomi debolmente la mano che tenevo sulla sua.
-    Devi stare più attenta. Kiryu è pericoloso. Se potessi lo farei a pezzi con le mie stesse mani ma è proprio per proteggerti che mi trattengo dal farlo. –
Le posai quindi le labbra sulla fronte nivea e ringraziai la mia buona stella di essere sazio, perché resistere a lei sarebbe stato altrimenti impossibile.
-    Kaname – mi appellò una voce diversa, ma ugualmente debole alle mie spalle, accompagnata dal cigolio di un letto scomodo.
-    Hai visto? Per ironia della sorte non sei riuscito ugualmente a proteggerla. Nulla è andato come volevi, pensavi che usando me lei sarebbe rimasta al sicuro dalle tua sete e invece il destino ha avuto lo stesso il suo gioco – mi provocò strascicando le parole come ad aver sorpreso un ladro con le mani nel sacco.
Osservai i suoi occhi, fragili e banali come il vetro e li inchiodai con i miei, iracondi e rossi come la brace ardente.
Impudente come al solito ricambiò lo sguardo senza timore, permettendosi addirittura di aggiungere un’altra delle sue risposte strafottenti.
-    Non ho paura di te, la stessa morte non mi spaventa, anzi credo che sarebbe un piacevole sollievo dopo tutto questo dolore –
Mi alzai dalla branda sulla quale giaceva Yuki, sbattei le palpebre imponendo ai miei occhi di tornare del loro colore naturale e mi avvicinai a lei.
-    Non sfidare un Sanguepuro –
-    È vero, nelle tue vene non scorre una sola goccia di sangue umano, la tua forza, la tua crudeltà non sono nemmeno paragonabili a quelle degli altri vampiri, ma io ti servo Kaname e per questo non puoi uccidermi –
Lei era una pedina che non potevo assolutamente sacrificare, lei era la mia arma vincente, ma comunque restava qualcosa in funzione di Yuki.
Era relativamente importante.
Assottigliai lo sguardo puntandolo sul suo collo fasciato e volontariamente feci affluire in quel punto una piccola parte del mio potere, quanta ne sarebbe stata sufficiente per farle capire quale era il suo ruolo nella mia scacchiera.
La vidi sgranare gli occhi cerulei e portarsi entrambe le mani alla gola, annaspando sia per il dolore che per la mancanza d’aria.
-    Non minacciarmi Komori. Io ti ho permesso di vivere, io ti ho protetta e io posso anche privarti di tutto questo –
E sibilando queste parole la lasciai libera di respirare nuovamente.
La sentii tossire e  inspirare pesantemente per poi rivolgermi ancora uno sguardo colmo d’astio.
Si alzò dal lettino strappandosi via la flebo dal braccio e reggendosi a malapena sulle gambe tremanti.
-    Dove credi di andare? –
-    Voglio sapere dov’è Zero – mi ordinò spalancando la tenda divisoria con tanta foga da rischiare di lacerarla.
Tuttavia quel movimento brusco destò l’infermiera assopita, la quale sussultando si alzò frettolosa dalla sedia sulla quale era accomodata e corse a sorreggere Komori.
-    Signorina! Cosa vuole fare?! – sbottò  passandole un braccio dietro alle spalle per far sì che non cadesse – e lei? Torni immediatamente al suo dormitorio! – aggiunse osservandomi ed ignorando probabilmente chi io fossi.
-    Mi lasci! – sputò Tisha piantando alla povera malcapitata un colpo deciso dietro la nuca.
L’infermiera allora cadde a terra priva di sensi mentre la guardiana la sorpassava con difficoltà.
-    Dimmi dov’è – insistette guardandomi decisa.
-    Pensi che lui sia diverso da me? –
-    Penso che adesso tutto questo odore sangue non faccia altro che rincarare il suo odio verso di voi! –
-    Ti ricordo che Zero è un vampiro –
-    Io invece ti ricordo che ancora è un umano! – sillabò sbattendo la porta alle sue spalle.



Vediamo.. Come chiedere scusa? Non esistono modi! Ma l’estate.. purtroppo è il periodo in cui mi passa la voglia di fare ogni cosa! Persino di scrivere.. Quindi.. Credo sia questo il motivo della mia assenza! =S Comunque chiedo venia a tutti voi.. E spero di poter essere perdonata con i successivi aggiornamenti!

Ringraziamenti:

Giulietta24: Allora.. Ok.. puoi anche fucilarmi perché non ho giustificazioni.. credevo di essere tornata al mio pc. .e invece.. non ho comunque avuto voglia di fare nulla.. chiedo umilmente perdono! Anche per questo capitolo che alla fine non è poi un granchè..  In ogni caso grazie per avermi fatto notare quell’imprecisione.. ma come ti ho detto spesso cambio a destra e a manca.. e poi le cose nn tornano più ^^’’.. Vabbè.. secondo me le cose interessanti in realtà iniziano dal prossimo capitolo in poi.. quando lei incontra Zero e lui per salvarla.. No ok meglio che sto zitta.. comunque da qsto avrai capito che molti altri capitoli sono pronti.. solo che nn ho la minima voglia di batterli al pc.. il che è un problema non di poco conto ^^’’.. spero di trovare la forza  =S.. Allora.. fammi sapere.. baci baci.. e grazie mille per i commenti che mi fai ;)

Lulosky: Sì te lo assicuro c’è una ShikixRima a molto breve.. cioè… se aggiorno in maniera decente dovresti leggerla molto presto ;).. te lo assicuro.. E x il pairing di questa fic.. sai.. alla fine non so che decidere.. ma so che sarà un intreccio di sentimenti fino alla fine.. Zero.. Senri.. Kaname.. io sono fatta così per le cose complicate.. poi chi lo sa ;) Comunque mi dispiace per aver dileguato Senri in questa maniera in questo chappy.. ma.. vabbè oramai avevo scritto così.. quindi.. non ho più cambiato.. (eh già la stesura di questo capitolo risale circa a giugno.. e siamo a settembre.. mamma mia.. ) Comunque.. Per i compiti delle vacanze.. io ancora non li ho cominciati ^^ fa tu xD..

Shioryinu: Di che tipo di linguaggio parli? Sai quando scrivo.. ho questo gusto un po’ complicato forse.. e infatti nn sempre piace.. xk rende alla fic un senso un po’ pesante e contorto.. xò.. fino a che gli argomenti si accozzano bene con il mio modo di scrivere penso che vada bene no? xD.. Comunque grazie per il commento.. e scusa se non ho commentatao più la tua fic ma sono proprio fuori dal mondo in estate!

Zerychan: Lo so.. lo so.. dopo la fine dello scorso capitolo..sarebbe stato meglio qualcosa di più.. ma come ho risposto a Lulosky prima.. oramai avevo scritto così.. quindi per far tornare con i capitoli dopo (anke qlli già pronti da un pezzo) ho dovuto lasciare così…. Comunque.. chissà che le tue aspettative su Rima e Shiki non si avverino? Dopotutto.. ho un bel capitoletto solo per loro.. e non solo! Ti assicuro i prossimi capitoli saranno decisamente migliori di questo!

Lilith of the thirsty:  ahahah scena fantastica il tuo sketch! ;) davvero! L’ho trovato molto divertente! Comunque.. come ho detto alle altre attendi.. e Shiki e Rima.. ti soddisferanno! Almeno spero ;)..  quando tempo fa rilessi il capitolo su di loro non lo trovai tanto male.. quindi chissà.. nn perdere la speranza. .e poi.. ho anche in serbo un piccolo flashback di Komori.. a mio parere molto.. triste.. ma.. piacevole.. cioè.. vabbè.. quando lo vedrai mi dirai!! ;).. Baci baci..e grazie acnora

Argentea Michaelis: Allora.. intanto.. la grandezza della scrittura è sempre la stessa.. e se la aumento mi viene enorme.. comunque basta premere CTRL e poi far scorrere la rotellina del mouse e le scritte si allargano ;) ..   Poi.. vediamo..Shiki non ha morso Rima.. solo.. perché ancora non è il giusto tempo.. e poi.. meglio farlo in un’altra situazione.. poi capirai.. ne sono certa..  E passando al film.. Ottime selezioni degli attori xD  ..e.. se Kaname vuole fare una dimostrazione anke a me.. nn mi dispiace mica sai xD Anzi.. nemmeno da Sebastian.. ..soprattutto da Sebastian.. *_* ok.. anche io sono una patita di quel demone *_* (che mia madre dice che è brutto O.O) comunque.. lasciamo questo attimo di follia.. e torniamo a noi.. Dobbiamo iniziare al più presto le riprese!  Attori iniziate a prepararvi per il prossimo commento di Argentea ;).. ihih.. Grazie ancora !

XxRika_AkarixX:  Grazie.. eh sì.. Shiki.. diciamo ke non è servito molto alla fine.. ma ti assicuro che arriverà ;) Abbi solo pazienza ;)

Gio_cHaN: L’azione ci sarà a momenti fidati.. tra poco.. inizia il boom xD.. aspetta solo che Tisha incontro Zero.. e credimi non si parla solo di sentimenti.. .. per quello abbiamo solo Shiki e Rima.. Dai ti consiglio di aspettare.. Il bello verrà..  Grazie per la recensione e.. tranquilla.. anche io sono proprio fuori dal mondo in estate! Spero che tutte voi sappiate perdonarmi! X Tisha.. nemmeno io so con chi starà.. per adesso mi sono limitata solo a farla usare da Kaname ;)

Yumekiryuu: Tranquilla siamo in 2 ad essere imperdonabile.. comunque proprio grazie a te ho aggiornato.. perché ho appena letto il tuo commento e ho deciso di farlo! ;).. adesso vado a leggere la tua fic di sicuro! Perdona anche il mio ritardo se puoi.. anche se questo capitolo di certo non è di grande effetto! ;)

GRAZIE A TUTTI!

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Odi et Amo ***


Odi et Amo.



Il rumore di un corpo che rotola risuonò nel silenzio della notte.
Le mie poche forze non erano state sufficienti per trascinarmi sino alla sommità della scalinata che conduceva al secondo piano del dormitorio maschile, esse purtroppo mi aveva abbandonata dopo pochi gradini, lasciando che stramazzassi rovinosamente al suolo.
Mi alzai con i gomiti per quanto mi fosse possibile e osservai l’imponente serie di scalini che incombeva di fronte al mio viso.
Peccato che sentissi di non avere più abbastanza energie per fronteggiarla.
Le labbra infatti tremavano febbrili e gli occhi bruciavano per le lacrime represse.
Mi coprii il viso con le mani tentando con caparbia di nascondere la mia umana debolezza.
Cosa sono io? Cosa sono io per te Kaname?
Era palese che non mi amasse, era palese che io fossi la sua arma, era palese che io fossi la sua valvola di sfogo, era palese che fossi questo e nulla più.
Quanto doloroso amore avevo visto nei suoi occhi nell’istante in cui aveva osservata l’altra guardiana, quanto sincero, quanto compassionevole, quanto profondo.
Volevo piangere, volevo strapparmi la pelle di dosso tanto la sofferenza era lancinante, avrei voluto persino morire.
Iniziai a singhiozzare per attenuare la  straziante morsa che mi attanagliava il cuore, come a volermi liberare con quelle lacrime di parte del mio dolore.
Tutto era iniziato nella notte più tremenda e sanguinosa della mia vita, quando la donna che credevo di odiare più di qualunque altra aveva messo a repentaglio la sua stessa vita per salvare me.
E proprio tra le lacrime, l’odio e l’incomprensione mi ero ritrovata strappata via dalla donna che per anni avevo chiamato madre, e che mai come in quel momento avevo ritenuto tale.
Il mio salvatore era stato Kaname, da lui partivano i miei ricordi più sereni, ma nemmeno uno di questi era privo del profumo del sangue.
Ero stata maledetta dalla nascita e la mia maledizione aveva strappato la vita a tutti coloro che mi erano stati intorno.
Prima mio padre, poi anche mia madre, fino ad isolarmi da tutti gli altri.
Ricordo ancora quando il mio cuore di bambina si frantumò in mille pezzi…

-    Ehi bambina! Ehi! –
Una vocina squillante continuò a ripetere quelle parole con insistenza fino a che non alzai i miei occhietti azzurro cielo dalla mia bambola di pezza preferita.
-    Finalmente! – esclamò allora questa mostrandomi contenta il suo ingenuo sorriso dal quale mancavano i due dentini frontali.
-    Ciao io sono Mya – aggiunse allungando due dita in segno di vittoria.
Continuavo a guardarla come a voler strappare via quel sorriso sincero dal suo viso.
-    E tu come ti chiami? – mi chiese fissandomi dal basso della piazzola sotto al mio terrazzo.
-    Mi chiamo Tisha Komori. – pronunciai seria pettinando accuratamente i bellissimi capelli dorati della mia bambola nuova.
-    Che bella bambola.. – disse guardandomi con occhi sognanti e con le mani unite davanti al viso.
-    È nuova – aggiunsi stringendola tra le braccia come se fosse il mio tesoro più caro.
-    Ti va di giocare insieme? – propose salendo le scale in ferro ci separavano e mostrandomi i suoi dolcissimi e speranzosi occhi verdi.
Rimasi un attimo a guardarla e quasi dissi no, quando vidi stretta nella sua manina paffuta un’altra bambola di pezza.
-    Tu con la tua e io con la mia però, perché non voglio che la rompi – accordai dandole la mano come se fosse un patto tra grandi.
Tutto il pomeriggio giocammo insieme e così fu il giorno seguente e il giorno dopo ancora.
Fino a che un mattino apparentemente come tutti gli altri, lei come di consueto bussò con il suo pugnetto rosa alla portafinestra del mio terrazzo e impudente guardò dentro per invitarmi a giocare ancora con lei.
Non ricordo la dinamica precisa, ma mia madre era particolarmente arrabbiata quella mattina,così aveva aperto la porta e aveva trascinato con occhi cattivi Mya dentro casa.
Senza contare i miei occhi azzurrini che preoccupati osservavano la scena, era balzata addosso alla mia unica amica e brandendo dei lunghi denti luccicanti l’aveva morsa tante volte fino a sporcare tutto di sangue.
Allora aveva smesso, lasciando quel corpicino tenero sul pavimento.
Mya era lì, mi guardava con i suoi bellissimi occhioni versi, mi tendeva la mano spaventata e stringeva la sua bambola di pezza nell’altra.
Mi coprii il viso con le manine pallide e scossi la testa talmente forte da pensare che mi si staccasse dal collo.
Allora mia madre si avvicinò e guardando i miei occhi adesso vuoti come il ghiaccio mi mise tra le mani il gioco prediletto mi Mya.
-    Tieni piccola, questa è tua adesso –
Sgranai gli occhi ed urlando scappai nella mia camera.
Da quel giorno i bellissimi occhi verdi della mia unica amica mi apparvero in sogno ogni notte ricordandomi quanto fosse terribile la mia maledizione.
Da quel giorno non ero più una bambina..

Dio mio perché mi hai maledetta così? Cosa può aver fatto un’innocente bambina per meritarsi la tua condanna? Cosa?
Singhiozzai disperata trascinandomi sul primo scalino e rannicchiandomi su di esso; quindi abbandonai le gambe deboli e scomposte sulla scalinata e strinsi con una mano il camice sterile all’altezza del petto.
Inizia a tremare mentre laceranti lacrime roventi mi solcavano le guancie pallide, inondando sempre più copiose i miei occhi vitrei e scivolando a bagnare salate il mio petto.
Se solo Kaname mi avesse amata, se solo la sua passione non fosse stata solo tale, se solo mi avesse mai guardata come guardava Yuki ogni volta.
Mi strinsi le spalle chiudendomi in un solitario abbraccio e pregai che il cuore smettesse di battere così dolorosamente, che mi abbandonasse sola in quelle scale buie, che smettesse di scandire gli istanti pietosi della mia vita nel suo rintocco incombente.
Kaname mi aveva permesso di vivere e così facendo mi aveva solo privata del sollievo della morte.
Era la mia salvezza e la mia condanna.
La fonte del mio amore e del mio odio.
Cercai di ricordare l’istante in cui i miei sentimenti per lui si erano tramutati in amore, l’istante in cui avevo capito di amare incondizionatamente un vampiro, ma ricordare era difficile e doloroso perché ricordare significava provare quelle sensazioni di nuovo.

Ancora una volta avevo tentato di fuggire da quella gabbia dorata e ancora una volta il mio tentativo era fallito.
Kaname mi aveva sorpresa sulla soglia del portone di uscite e con il suo sguardo serio e pacato mi aveva fermata.
-    Capricciosa Tisha, quante volte disubbidirai ai miei ordini? –
-    Quante ne sarà necessario per uscire da questa tomba! – affermando queste parole mi lanciai verso la porta in un altro disperato tentativo di fuga.
-    Tisha! – esclamò prendendomi pere la vita e caricandomi su una spalla.
-    Sono mesi che non vedo la luce del sole! Mesi che sento solo puzza di vampiro! Mesi che mi affaccio a finestre dipinte! –protestai scalciando e graffiandogli le spalle con le mie deboli unghie.
Inaspettatamente mi posò a terra e mi guardò in viso lasciando apparire un’espressione dolce in mezzo alla sua maschera di freddezza.
-    Allora va a cambiarti, ti attendo all’esterno –
E per la prima volta aprì davanti ai miei occhi di ghiaccio la porta d’ingresso e lasciò che la luce diurna mi inondasse, che il vento mi scompigliasse i capelli corvini, che l’aria pulita filtrasse nei miei polmoni.
Allora lo guardai per la prima volta veramente.
Ricordo ancora quanto la sua bellezza mi avesse stretto il cuore e quanto il suo viso sereno mi avesse riscaldato le membra.

Quella era la prima volta in cui avevo provato gratitudine per un vampiro.
Da quel giorno in aventi la porta della mia prigione dorata si era aperta ogni volta che ne avessi sentito il bisogno, tanto cordialmente da farmi illudere sui sentimenti del Sanguepuro.
E proprio così, giorno dopo giorno mi innamorai di lui, della sua dolcezza, della sua umanità ed arrivai a pensare che i suoi morsi fossero amore, che le notti di sesso rovente fossero l’apice dei nostri sentimenti, fino a che un giorno le mie futili ed incoscienti speranze mi crollarono addosso.

Ero felice.
Ero innamorata.
Ero appagata.
Non mi importava di sentirmi debole e spossata, non mi importava di avere freddo, non mi importava perché ero con lui.
Quella notte stranamente non ero affatto stanca, così mi piegai su di lui e osservai il suo viso elegante ed altero accarezzandone i lineamenti con la punta delle dita.
Arrivai a sfiorare con i polpastrelli le sue labbra sottili che tanto ardenti avevano lambito le mie poco prima.
-    Yuki – sussurrò stringendomi la mano e spalancando d’improvviso i suoi occhi amaranto.
Rimasi senza fiato.
Dolore. Stizza. Gelosia.
Chi era Yuki? Cos’era per lui? Cos’ero io per lui?

Da quel giorno ricomincia ad odiare i vampiri.
Ad odiare ed amare insieme Kaname.
E per quanto lo odiassi, il mio amore era più forte, per quanto mi facesse male le mie illusioni erano più convincenti.
Amore.
Odio.
Odi et Amo.

Eccomi! Dovrei essere stata piuttosto veloce… se i vostri commenti sono arrivati in tempo ;) Comunque volevo precisare che il titolo del capitolo viene dalla raccolta dei carmini di Catullo. Solo che da quanto l’ho letto ho preso spunto per questo capitolo quindi.. ho voluto dargli il suo stesso titolo.
Beeene.. che ne pensate? Devo dire che personalmente questo capitolo mette molta tristezza..e pensare che l’ho scritto io xD.. Comunque.. non mi sembra male. Voi che dite?

Allora.. Non so quanti giorni sono passati da quanto ho scritto questo capitolo.. ma credo di averlo fatto il giorno dopo di quello precedente.. Ho aspettato un po’ di commenti ma dato che non ne arrivano più credo di dover postare almeno questo capitolo per i pochi che ancora continuano a farlo! Sperando che la causa delle poche recensioni sia il mio capitolo stesso.. ma dato che ritengo che questo sia decisamente migliore credo proprio che la prossima volta sarò capace di attendere anche due mesi xD

Comunque passiamo ai ringraziamenti delle sante donne che hanno commentato ;)

Ringraziamenti:

Lulosky: ahaha.. beh.. diciamo che Kuran manipolatore mi piace.. diciamo che mi piace porlo come su un piedistallo rispetto agli altri.. che considera tutte fecce tranne ovviamente la sua amata Yuki.. (Adesso mi sto attrezzando x avere i manga di Vampire Knight xk ho saputo che poi lui cambia.. e anke lei..quindi voglio informarmi meglio) Coomunque.. sarò strana ma x qsto mi piace Kaname! ;) Perché sembra così irraggiungibile.. Ok ok.. adesso basta.. Passiamo oltre.. per la ShikixRima.. ci vorranno almeno un altro paio di capitoli anche se ti assicuro che sono già pronti e a mio parere molto interessanti.. forse più di un capitolo dedicato alla fantomatica coppia..
Per il resto ho intenzione di giocare su questo triangolo.. anzi no.. quadrato amoroso per un bel po’.. (oddio con Yuki si direbbe quasi pentagono.. e se contiamo pure Ruka e Rima.. vabbè facciamo finta di nulla xD) Ancora non so come far finire il tutto.. leggendo fic e ruolando su fb credo di non detestare più così tanto Zero.. quindi.. chissà cosa mi verrà in mente..  Bene bene.. voglio sapere cosa ne pensi di questo capitolo assolutamente ;) mi raccomando! (altrimenti niente ShikixRima u.u La tolgo dalla lista dei capitoli u.uxD ovviamente scherzo. .ma nn si sa mai..xD)

Giulietta24: eehe.. sì Giuly-chan.. i nostri commenti sulla carne vampiresca in esposizione mi sono mancati da morire! Infatti proprio per te e le altre che hanno commentato ho deciso di postare in fretta ignorando le poche recensione.. Soprattutto perché credo che questo capitolo sia particolare rispetto agli altri.. e degno di più riguardo.. (sempre secondo il mio parere) per il “sé stesso” grazie mi hai tolto il dubbio xD sono anni che  mi dico.. sé è l’abbreviazione di se stesso.. quindi va senza accento.. però non sono mai troppo sicura e non so come mai ce lo rimetto sempre.. quindi GRAZIE! ;) Da adesso in poi non lo metterò più.. e se lo metterò sarà distrazione.. ;) ..
Per quanto riguarda il resto.. che dire.. Kaname lo adoro così.. stronzo.. crudele.. e bastardo come solo un vampiro può essere! Mi dispiace ma ce lo vedo proprio così.. anche perché non si è mai fatto scrupoli a manipolare gli altri.. quindi perché non farlo anche con Tisha? Personalmente.. questi ricordi mi piacciono molto.. quindi.. fammi sapere! Sai.. poi i prossimi 2 capitoli.. saranno niente male.. da quello che mi ricordo (3 mesi fa) quando l’ho scritti.. poi chi lo sa..
Prometto che a breve mi metto a scrivere.. sperando che i commenti siano sufficienti per aggiornare ;) altrimenti lo faccio solo per te e le altre  tesora ;) ma soprattutto per te xk nn ti piace aspettare ;) ..
Mi raccomando dammi un parere! ;)

Heart: Ecco l’aggiornamento.. eh sì Kaname piace da morire anche a me.. Anche se personalmente credo che il capitolo scorso non sia uno dei migliori.. Comunque.. Che ne dici di questo?

Argentea Michaelis: ahaha sul fatto di mia madre.. sono sempre più shokkata..  mah..  non mi trovo risposta..
Per il capitolo scorso.. beh.. grazie per i commenti ma eccetto la presenza di Kaname l’ho trovato piuttosto povero e un po’ pesante.. ma volevo farlo così proprio per caratterizzare Kuran..  Insomma spero si senta almeno un po’ di differenza da quando il capitolo è narrato da Yuki a quanto è narrato da Kaname..  Almeno spero! ;)
In ogni caso concordo con te nella gnoccaggine del Sanguepuro (e del maggiordomo ovviamente.. xD.. anke se.. ci metterei pure Byakuya di Bleach.. e tanti altri.. ma passiamo avanti o mi partono gli ormoni…)
Grande girata hai un futuro come regista! xD.. comunque.. Se vuoi faccio vedere io a Rima come si bacia Shiki u.u.. xD.. Mi posso sacrificare xD..
Comunque salutami il ghiacciolo di Sesshy e quel cucciolo scorbutico di vegeta xD..
Mi raccomando fammi sapere!
P.s. la scrittura va meglio?


GRAZIE A TUTTI!

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** La pesantezza del rimorso ***


La pesantezza del rimorso.


Un rantolo ferito.
Il rumore di un corpo che cade.
Mi alzai dal pavimento mentre delle gocce residue mi scivolarono sul volto, dunque mi sistemai l’asciugamano attorno al collo e abbottonai i pantaloni in maniera più consona.
Lentamente uscii dalla stanza, trascinando le gambe e altrettanto pigramente mi affacciai al bordo della scalata.
Una morsa mi strinse il cuore.
Lei era lì, rannicchiata sugli scalini della gradinata.
Il viso pallido, il camice bianco, i capelli scomposti.
Senza pensare mi avvicinai velocemente a lei abbandonando in un istante la pigrizia e attirando con i miei passi l’attenzione dei suoi suggestivi occhi di ghiaccio.
-    Zero – sussurrò fissandomi con il fiato spezzato.
-    Cosa ci fai qui? – domandai premuroso accarezzandole il viso smunto.
Osservai con la coda dell’occhio il suo braccio abbandonato su un fianco dal quale spiccava il segno livido di una flebo strappata.
-    Hai perso troppo sangue – le feci notare prendendola tra le braccia.
-    Anche tu mi tradirai vero? Anche tu vuoi solo il mio sangue, non è così? –
Poggiò il viso sul mio petto diafano e ancora umido per la doccia appena fatta, cercando di nascondere la tristezza che traboccava dai suoi occhi.
Alle sue parole capii che lei aveva capito.
Un pesante senso di colpa mi attanagliò l’animo, causato dalla consapevolezza di averla delusa.
Io che avevo sempre disprezzato i vampiri, io che li avevo sempre accusati per la loro bestialità, io che sarei morto pur di non emularli, alla fine avevo tradito me stesso.
Avevo attaccato Yuki, per rabbia, per gelosia, per sete.
L’avevo fatto davanti agli occhi di Tisha.
-    Come mia madre, come Kaname.. siete tutti della stessa pasta – mi accusò senza scollare la fronte dal mio petto.
-    Sono imperdonabile, sono.. sporca.. – singhiozzò aggrappandosi con le unghie alle mie spalle.
-    Tu non hai colpa, sei un cucciolo di purezza avvolto dal peccato, ma il peccato non è parte di te –
-    Io non.. sono riuscita a fermarlo, non ho voluto farlo, io volevo che continuasse.. io sono piena di colpe –
Rimasi in silenzio mentre un grugnito geloso sibilò dalle mie labbra.
Lei e Kuran avevano veramente fatto la cosa più imperdonabile e quello di cui avevo bisogno di illudermi era che lei non avesse avuto altra scelta.
Invece un certo margine l’aveva avuto, ma ero troppo colpevole per biasimarla, troppo infuriato con me stesso per arrabbiarmi anche con lei.
-    Tu dici di non poter essere perdonata, ma il più colpevole tra noi due non sei tu. Io mi ero promesso.. –
Mi mise un dito tremante sulle labbra chetando le mie parole sofferenti e incontrando con i suoi cristalli vitrei i miei colpevoli occhi color malva.
-    Lo so, volevi proteggermi, ma non è colpa tua,  sei solo arrivato troppo tardi.. tu non hai peccato, tu hai resistito –biascicò chiudendo le palpebre.
Lei credeva che io fossi innocente, non aveva visto nulla, non aveva saputo di Yuki.
Le accarezzai i boccoli scomposti ai lati del viso e sentii la colpevole realtà puntellare nella mia coscienza.
Ero stato quasi sollevato quando l’avevo vista venire a cercarmi nonostante la bestialità delle mie azioni e invece scoprire che non era stato così era come se un macigno avesse improvvisamente iniziato a gravare sul mio petto.
Cosa avrei dovuto fare? dovevo confessare le mie colpe?
Eppure adesso era così debole, fragile e spaventata che la verità le sarebbe stata troppo dolorosa.
Dunque la condussi all’apice della scalinata e rimanendo in religioso silenzio la portai all’interno della mia stanza.
-    Zero.. ho freddo.. tanto freddo – asserì mentre le sue labbra tremavano febbrili ad ogni parola e le sue mani pallide cercavano invano calore contro il suo petto.
La adagiai sulle coperte umide sulle quali poco prima mi ero gettato, quando una fitta di rimorso mi rammentò crudelmente quello che stavo per farle.
Se le avessi succhiato solo un’altra goccia di sangue probabilmente l’avrei uccisa e allora di sicuro non avrei mai potuto trovare pace.
La coprii quanto più potessi fare, tentando di intiepidire il suo corpo smorto ed esangue.
Le accarezzai la fronte madida di sudore notandola con sgomento fredda come quella di un cadavere.
Il suo cuore palpitava appena, la pressione del suo sangue era debole e affaticata, le sue palpebre erano cianotiche per l’eccessiva presenza di capillari.
Quello non era il suo viso, sentivo la vita scivolarle via dalle membra e abbandonarla al gelido abbraccio della morte senza che io potessi alzare un solo dito per impedire quel processo.
-    Cos’altro posso fare per te? – sibilai pentendomi di non essere riuscito nemmeno a proteggerla.
-    Non saresti  dovuta venire qui, sei un incosciente – la rimproverai accarezzandole ancora i capelli ondulati.
Lei mi presa la mano tra le sue e sbatté con dannata lentezza le lunghissime ciglia nere.
-    Mi basta che tu sia qui, che tu sia l’unico vampiro che possa ancora chiamarsi umano –
Fui tentato di dirle che si stava solo illudendo e che colui che aveva davanti era solo un mostro sanguinario, ma mi trattenni nell’istante  in cui i suoi occhi mi apparvero vuoti e monocromi come il vetro.
-    Tisha, TISHA! – l’appellai disperatamente scuotendola per una spalla.
-    Z-zero.. mi dispiace – biascicò allentando la presa sulla mia mano.
-    Per colpa di un vampiro sono nata, per colpa di un vampiro sono sopravvissuta e per colpa di un vampiro devo morire – aggiunse chiudendo le palpebre drammaticamente fatalista.
Non potevo lasciarla morire, era venuta da me per essere aiutata, per allontanarsi dalla bestia che l’aveva morsa e io non sapevo far altro che guardarla spirare.
La mia logica era andata in tilt.
Provavo solo paura, rimorso, impotenza.
Cosa potevo fare?
Stava perendo, dissanguata dalla brama di un signore della notte.
-    Non dire cazzate! Smettila di arrenderti! La tua maledizione non è più terribile della mia! Ma io sono qui a combattere contro il mondo intero, io non mi arrendo! Ma ho bisogno che tu combatta insieme a me! – la incitai sperando che da un momento all’altro reagisse.
Ma ogni istante il suo corpo era sempre più spento e il suo cuore sempre più lento a rintoccare i battiti.
Aveva bisogno di sangue e ne aveva bisogno adesso se volevo rivedere i suoi occhi scettici accusarmi con il loro sarcasmo, se volevo perdermi nella loro purezza quando mi apriva il suo cuore rendendomi partecipe delle sue laceranti paure.
Poi nel panico un idea brillò nella mia mente.
E se avessi potuto donarle il mio sangue? Se la mia maledizione per una volta potesse servire a qualcosa?
Sentivo i suoi battiti diminuire ancora attimo dopo attimo, sentivo la vita scivolarle via, allora mi morsi con forza fino a riempirmi la bocca di sangue e le afferrai il mento guardandola un istante negli occhi per poi congiungere le nostre labbra in modo che il mio siero scarlatto scivolasse dentro la sua gola.
Rimase inerme per lunghi attimi che pesanti la avvicinavano alla signora dell’oltretomba, tuttavia proprio quando il suo flebile ritmo cardiaco andava fermandosi il suo cuore iniziò a reagire ed a pulsare con sempre più vigore.
Veemente mi afferrò le braccia con le unghie, mi ribaltò con altrettanta foga sotto di lei e staccandosi della mie labbra sporche di sangue mi osservò con occhi di fuoco.
Rimasi incredulo di fronte alla sua immagine sparata tanto repentinamente nei miei occhi color malva.
I canini sporgenti, gli occhi vermigli, un rivolo di sangue che le sporcava il mento, l’aspetto immortale e di disumana bellezza.
Cosa avevo fatto?


Oramai credo di essermi arresa.. i commenti sono diminuiti drasticamente così come le letture.. Temo che la fic non stia affatto migliorando, anzi.
Mi dispiace davvero, non so che altro fare se non chiedermi di farmi capire dove sbaglio per correggere, se anche voi lettori siete autori di qualche fic saprete di certo quanto un commento anche se striminzito possa fare piacere.
In ogni caso mi sembra che il prossimo capitolo sia quello su Shiki e Rima, ha bisogno di una revisione generale ma si può dire che sia pronto, dopodiché vedrò cosa fare..  ho in attesa di trascrizione altri 10 capitoli dopo di questo e vorrei farlo in fretta, spero che essere più rapida migliori le cose.

Ringraziamenti:

Giulietta24: Ecco qui l’aggiornamento, fresco fresco appositamente per te che sei tanto impaziente ;).. Ultimamente la voglia di scrivere mi è tornata.. anche se inizia a deprimersi x il calo dei lettori e recensori, spero che in ogni caso sia come dici.. che prima o poi ritornino ma ne ho qualche dubbio, comunque adesso non posso far altro che aggiornare anche per chi come te ha seguito la fic dall’inizio e vuole vederne la fine ;)
Sai un po’ dispiace pure a me per Tisha.. e se la mia mente continua a frullare così credo proprio che patirà ancora per molto.. adesso si è avvicinata a Zero, ma ovviamente non li lascerò insieme per molto.. sarebbe troppo facile.. ;) Non so quanto farò lunga questa fic.. ma per adesso sembra non avere fine.. anche perché non ho idea di cosa fare.. ^^.. Chi lo sa.. per adesso.. ti lascio alla mutazione di Tisha.. anche se la parte migliore forse viene tra un capitolo.. cioè.. non lo so dipende.. se sei una ShikixRima forse ti piacerà anke il prossimo ^^..
Allora ci vediamo presto;) Mi raccomando almeno tu non mi abbandonare ;)

Lulosky: Per adesso ho rimediato solo il 12.. anche se ho scoperto che la fine dell’anime coincide con il 10 quindi mi mancherebbe perlomeno l’11.. adesso vedrò cosa fare..  Comunque.. se riesco batto al pc anche il capitolo ShikixRima e lo posto in settimana.. però rileggendolo ieri ho visto che ci sono molto cose da rivedere e sistemare.. quindi non ti assicuro niente ^^ .. eccetto che ovviamente più recensioni ci sono più la mia voglia di scrivere aumenta.. dipende..  ^^ ..
Comunque grazie per i complimenti.. sono lieta di aver espresso bene i sentimenti di Tisha.. sai quel capitolo mi stringe il cuore.. sia per la morte della sua migliore amica. .sia anche per il cinismo di Kaname nei confronti di lei.. comunque.. almeno c’è Zero che sembra moolto attaccato a lei.. ma chissà.. per quanto le cose resteranno così.. ;) alla prossima

Shioryinu: grazie per la recensione sore ;).. sono contenta che la fic ti piaccia.. spero che qsto capitolo si altrettanto piacevole ;)..  a me non dispiace.. forse un po’ troppo melodrammatico.. ma non me la sono sentita di cambiarlo;) .. spero di aggiornare presto, grazie ancora ;)


GRAZIE A TUTTI PER LE RECENSIONI E LE LETTURE!

Baciotti, AnaNeko94

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** L'idillio della complicità ***


L’idillio della complicità.



Tisha Komori. Yuki Cross.
Le due umane dal sangue prelibato.
Le due prede più ambite tra le studentesse della Dayclass.
Ero stato allontanato dalla loro stanza da un autoritario ordine Kuran, come se con esso volesse offuscare la propria colpevolezza in merito.
Eppure era innegabile che giorno dopo giorno un intreccio di celate verità venisse sempre più allo scoperto.
Dagli sguardi di Ruka sembrava che, non solo Cross ma anche Komori fosse una potenziale minaccia alla sua infatuazione, oltretutto la reazione che aveva avuto Kaname alla mia vista non faceva altro che infervorare i miei sospetti.
Tuttavia proprio non riuscivo a comprendere quale fosse il filo che legasse tra di loro i destini di tutte queste persone.
Sempre che il filo fosse uno solo e non più di uno, magari confusi ed attorcigliati insieme.
Immerso in quelle constatazioni, ero meccanicamente tornato al mio dormitorio, sfruttando la notturna aria gelida per riprendere mano nella mia razionalità e cancellare il bisogno di sangue che mi aveva avvolto una volta entrato in quella stanza consunta di morte.
Avevo da poco sorpassato la porta della stanza quando avevo notato con sollievo l’assenza di Ichijo, così mi sedetti sul davanzale dell’enorme finestra centrale piegando un ginocchio per appoggiare sul piano in marmo la pianta dello stesso piede e lasciando l’altra gamba ciondoloni.
Finalmente persi lo sguardo nel cielo plumbeo che tanto amavo osservare.
Quanta oscurità, quanta poca nitidezza.
Quanto silenzio.
Il vento scivolò all’interno della mia camera trascinando con sé, tra i densi aromi ferrosi di quella notte, un soave profumo di lavanda.
Una mano fredda e gentile si poggiò allora sul mio avambraccio lambendolo con tanta delicatezza da far sembrare quel contatto impalpabile.
Rima Touya.
Era l’unica in quel momento di cui non disprezzassi la presenza, avevo in qualche modo bisogno del suo composto silenzio e di quel suo caratteristico muto appoggio.
Mi voltai verso di lei, osservando i suoi occhi color cobalto che denotavano la presenza di un forte autocontrollo.
Non avevo bisogno di domandarle nulla, il suo sguardo pacato mi era più che sufficiente.
-    Senri dov’eri finito? – domandò con un filo di voce sedendosi con un movimento fluido ed elegante tra le mie gambe e fissando  anch’ella l’opacità della notte.
Per un attimo mi distrassi osservando la linea armoniosa del suo collo sottile e parte della sua schiena lattea lasciata scoperta dall’abito notturno.
Ricordai di doverle una risposta solo quando le sue dita sottili mi sfiorarono la superficie della mano, allora ripensai a quello che avevo visto e alla stuzzicante brezza che turbinava in quell’esangue infermeria.
-    All’inferno – sussurrai catturandole la mano nella mia.
-    E com’era? – mi domandò solleticandomi involontariamente il viso con i suoi crini dorati.
Presi un respiro gonfiandomi i polmoni del suo amabile aroma.
-    Profumava di sangue -  mormorai ancora avvicinandomi con le zanne alla pelle nivea del suo collo elegante.
Al richiamo del mio respirò lo osservai piegarsi scoprendo con lentezza e velata sensualità il candore delicato della sua barriera più fragile.
Le risalii un braccio incappando nella manica a ¾ del suo aristocratico abito da camera e la sollevai per arrivare poco sotto alla sua spalla.
Lei appoggiò completamente la schiena al mio petto mentre in un muto accordo iniziai a lambire la superficie del suo collo con la mia lingua umida.
L’ingente numero di pastiglie ematiche, i rimproveri del capo dormitorio, la sete repressa, i corpi martoriati delle due guardiane altro non avevano fatto che aizzare le mie brame di vampiro e quindi un implacabile bisogno di sangue.
Solo un sospiro uscì dalle sue labbra quando dopo istanti interminabili di attesa bruciante le avevo morso la porzione di collo di fronte alle mie zanne per l’ennesima volta.
Il suo sangue aristocratico accarezzò piano la mia gola trepidante, mentre una tempesta di sensazioni animali scalciava nella mia mente.
Freddi, alteri, di sublime bellezza.
Vampiri che eleganti si cibavano l’uno del sangue dell’altra, bestiali ma allo stesso tempo di eterna e immobile complicità.
La sete era anche desiderio, il desiderio anche rispetto, il rispetto anche amore.
Amore per la propria razza, per una casta di vampiri dall’inestimabile potere, per una compagna che nel silenzio appagava le mie domande.
Mi appoggiò una mano sulla guancia coperta dai miei capelli color ruggine e, facendo scivolare le dita fino alla nuca,mi attirò verso di sé in quel lussurioso contatto idilliaco.
Un fiume di parole mai pronunciate fluì nella mia gola zampillando al mio interno fino ad urlare nelle mie vene ed una ad una le ascoltai con attenzione mentre la sete non era più sete.
Eravamo vampiri, non umani ma nemmeno bestie.
Passione e peccato scorrevano nel nostro corpo.
Eravamo i signori della notte, gli schiavi dell’inferno, i figli di satana.
Né io né Rima, né chiunque altro potesse davvero reputarsi un vampiro era stato mai umano.
Le nostre sensazione era centuplicate, i nostri capricci  erano voglie incontrollabili.
Eppure vi era una cosa che non ci rendeva animali.
Il nostro aspetto era infatti sublimemente divino, eravamo eterni boccioli di bellezza.
Un anno era un secondo, un decennio un minuto, un centennio un’ora.
Eravamo eterni ed eternamente dannati.
Peccatori per tutta l’eternità.
Demoni terreni dall’aspetto immutabile.
Con la lentezza e l’intensità propria alla mia specie dissetai la mia brama, mentre il controllo e la pazzia si scontravano nella mia anima alimentati dal sangue di quella paramente divina compagna.
Estrassi i canini, allentai la presa sulla sua spalla e misi a fuoco l’immagine della stanza.
Fermarsi era la cosa più difficile, come arrestare un treno in piena corsa.
Il sangue ancora pulsava nelle mie arterie, la mente era ancora accecata dal sublime piacere, gli occhi ancora brillavano del colore delle fiamme.
Socchiusi chi gli occhi annusando quell’aroma di peccato.
Scesi dal davanzale e accolsi Rima tra le mie braccia.
Era più fredda di quanto mi ricordassi che fosse, ma la freddezza non deturpava affatto quell’idillio di eleganza anzi non faceva altro che conferirvi ulteriore silenziosa perfezione.
La poggiai sulle coperte setose del mio letto e lasciai che leggiadra piegasse appena le lenzuola con il suo trascurabile peso.
Per un attimo pensai all’immagine contraria di Komori, al suo corpo umano che affondava tra i cuscini, al calore prorompente del suo essere tanto diverso dal nostro.
Accarezzai senza alcuna malizia una gamba sinuosa  e scoperta di Rima quindi la osservai negli occhi per niente stupito dell’invariabilità quasi monotona del suo sguardo.
Mi piegai su di lei quanto occorreva per toglierle alcuni capelli dispettosi dall’ovale perfetto del suo viso.
Mi poggiò allora entrambe le mani sulle braccia e mi guardò come se riuscisse a penetrarmi fin in fondo all’anima con la sola cromatura cobaltina dei suoi occhi.
Il silenzio era perfezione, le perfezione immutabilità.
Ma l’immutabilità era ripetitiva, quindi era anche noia.
Noia di un’esistenza eterna.
Noia di una troppo longeva vita mai vissuta.
Mi avvicinai al suo collo e, baciando con estrema lentezza il segno del mio morso, ripulii la pelle con accurata precisione.
Alzai dunque  gli occhi sul suo viso niveo e tentai di legarmi a lei nell’intimo contatto di un bacio quando un nuovo profumo di sangue graffiò l’aria sbattendo contro le mie narici.
Non era tanto prelibato come gli altri due, era più sporco ed impuro, ma ogni istante che passava era sempre più copioso.
Cosa accadeva quella notte? Quanto sangue stava venendo versato? Quante vittime sarebbero state massacrate?
Impregnato al primo odore, un altro aroma venne trasportato dal vento.
Un odore strano e mai annusato prima.
Mi alzai dalla superficie morbida del mio letto, mentre la stessa Rima si sedeva osservandosi intorno con aria perplessa.
La guardai negli occhi senza pronunciare alcuna parola e balza giù dalla finestra aperta.
Qualcosa mi diceva che dovevo uscire a vedere.
D’improvviso un brivido gelido mi percorse la schiena come se un’arma antivampiro mi fosse stata puntata alla nuca.
Il mio istinto mi intimò di stare in allerta.
Quel profumo era profumo di morte.



Allora.. questa sarebbe la ShikixRima… spero vi sia piaciuta.. l’ho cambiata tante volte.. e mai mi ha soddisfatta a pieno..
Direi che ho osato un bel po’.. sono partita dal presupposto che loro si scambiassero sangue già da tempo, che il loro legame fosse in qualche modo già ben istaurato.. ma questo lo sapete già..
Mi spiace per aver interrotto qualcosa più intimo del bacio ma ho dovuto far in modo che questo capitolo non fosse solo un extra e quindi l’ho collegato agli altri usando la parte finale.
Inoltre ho iniziato a fare un paragone anche se marginale tra Rima e Tisha. Un’umana e una vampira.
Anche se forse tanto umana.. mah.. chissà.. su questo dovrete aspettare il prossimo capitolo ^^

Un’altra cosa sono soddisfatta dell’aumento di commenti ^^ Mi fa molto piacere, diciamo che adesso sono un numero accettabile almeno per non deprimersi ;)

Scusate se ho postato con un po’ di ritardo ma la scuola è sempre la scuola e non h avuto tempo, o almeno quando l’avevo non avevo voglia e questo capitolo necessitava di una bella revisionata ;)

Spero di aver accontentato voi lettori almeno un po’ ^^..
Credo che dopo.. Shiki si interesserà alla guardiana (ancora non lo so quindi non temete troppo) .. quindi credo che questa sia la ShikixRima più in un certo senso intensa.. però chi lo sa.. è tutto da vedere.

Ringraziamenti:

Shioryinu: ^\\\^ eh.. addirittura più fantastica che tu abbia mai letto.. mi fai arrossire.. comunque sono felice che quel genere ti piaccia.. perché altrimenti la mia fic non ti sembrerebbe un granchè dato che è caratterizzata proprio da uno stile “melodrammatico”..  piuttosto che ne dici di questo capitolo qui?

Kin Youruichi: Un ringraziamento speciale direi che va proprio a te, per essere nuova in questo angolo dedicato ai miei “recensisti” ;).. Allora cominciamo.. intanto beh direi che hai centrato il mio stile.. purtroppo mi attirano molto questo genere di fic come si suol dire malinconiche e “melodrammatiche”, e forse hai ragione dicendo questo può essere considerato un punto a svantaggio dato che non tutti hanno voglia di leggere qualcosa che li rattristi. Oltretutto spesso uso un lessico ricercato e delle frasi pesanti che di certo non aiutano a rendere “piacevole” la lettura di queste vicende. Comunque tranquilla non mi demoralizzerò, fino a che ci sarà ancora qualcuno che crede in me. Voglio almeno una volta in vita mia portare a termine qualcosa e voglio che sia questa fic. È una sfida con me stessa ;).. Non avevo mai scritto così a lungo, nella stesura cartacea sono arrivata al 33esimo capitolo mi sembra  ^^’’ (eh sì perché io scrivo a scuola durante le lezioni e a casa rielaboro e ricopio ^^ questo spiega perché durante il periodo estivo non ho fatto nulla).
Comunque..  Tisha vampira? Chissà se lo sia davvero o meglio chissà cosa abbia veramente combinato Zero! Tutto sta nel leggere i prossimi capitoli che spero di postare a breve!
Per quanto riguarda il pairing ancora non ho deciso come sviluppare l’intreccio amoroso.. per adesso lascio questo triangolo-quadrato..ç_ç ma perché tutti i figoni a Komori??? Anche io li voglio!
E anche io provo un certo “disprezzo” per Yuki, ma solo la Yuki che dipingo io ^^’’
Un’altra cosa poi ti lascio, perché non posti qualcosa? Mi piacerebbe leggerla ^^
Allora.. spero di ritrovarmi a rispondere ad un’altra tua recensione ^^
Grazie di cuore ;)

Yumekiryuu: oggi volete proprio farmi arrossire ^^ comunque grazie tante ^^ a te e alla tua amica ^^ Spero che la tua connessione migliori, mi spiace sentire così poco spesso i tuoi pareri ^^ Spero di leggere la tua fic al più presto.. sai che anche a me piace il tuo modo di scrivere, mi raccomando!

Giulietta24: Ceeerto! Mi occuperò fino alla fine di voi miei amati sostenitori! ;) Non ho intenzione di abbandonarvi tranquilla! ;) Spero di continuare a farti leggere i miei capitoli ancora per un bel po’.. ^^
Comunque.. anche io la invidio T_T ha una fortuna sfacciata.. (oddio non la chiamerei proprio fortunata la sua vita.. però.. )
Tutta quella carne.. per una sola persona.. non è proprio giusto!
Devi ricordarmi di premiarti per la tua costanza nel recensire ^^
Ps. Com’è andato il romix? Hai fatto cosplay? Anche io volevo andarci.. ma non ho potuto.. spero di riuscirci il prossimo anno.. ^^

Lulosky: eccolo!!! Finalmente il capitolo promesso.. che ne dici? Sono stata cattiva a separarli alla fine? E.. chissà ora che succederà con Komori..  La vicenda è entrata in un punto cruciale.. dato che la verità su Tisha sta per emergere.. ma forse scompiglierò ancora una volta le carte.. e chissà.. per adesso mi limiterò ad allontanare Komori da Zero.. e nel frattempo.. chissà cosa potrei inventarmi.. ^^ Non voglio incuriosirti troppo.. comunque mi raccomando dimmi qualcosa su questo capitolo.. ci tengo ^^ dato che sei una di quelle che l’ha atteso con più trepidazione.. insomma.. critica pure!!
Ovviamente grazie per la tua recensione ^^

Argentea Michaelis: ahahah partendo dalla fine concordo con l’affermazione su Sebastian ^^
Poi.. eh bravi Kaname e Yuki u.u.. zozzoni.. eh eh..
Comunque ho in mente un bel po’ di idee ^^.. e non vedo l’ora di metterle in atto.. o meglio.. metterle su carta ^^…  
Per il resto.. allora..  ho riletto la parte in cui si rivolga a Dio.. e per quanto io sia poco credente.. credo che quella piccola invocazione non ci stia male..  (personalmente quando mi succede qualcosa di brutto.. e non parlo di cazzate.. ma di cose serie che per ora nn mi va di raccontare.. una cosa del genere mi esce spontanea) .. spero di non offendere i non credenti.. o coloro che seguono un’altra religione.. diciamo che lho considerato come modo di dire.. per l fatto che si comporti da vittima.. direi che lo fa perché lo è.. Kaname l’ha usata. .non c’è scappatoia… e sua madre le ha ucciso la migliore amica.. quindi.. direi che non sono disperazioni infondate.. Poi per quel che riguarda il modo in cui si rivolge quasi disperatamente a Zero.. come se anche lui la stesse per lasciare.. direi che.. in un momento di simile sconforto ci sta.. e ho dovuto farlo per far illudere Zero che lei sapesse di lui e Yuki..
Poi.. per quanto riguarda il commento su Kiryu.. lui è un depresso cronico.. ed è indiscutibilmente tormentato dai rimorsi e dalla sete.. oltre il fatto che ha veramente compiuto un atto imperdonabile..
Insomma spero di aver chiarito il perché ho trattato i capitoli in quella maniera ^^ comunque grazie per i commenti e le critiche.. spero che questo capitolo sia un po’ migliore ^^

GRAZIE A TUTTI PER I COMMENTI E LE LETTURE!

Baciotti, AnaNeko94



Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** La follia della maledizione ***


La follia della maledizione.


Non potevo credere che quella fosse Tisha.
Non poteva essere lei.
Non questo vampiro che avevo di fronte.
L’avevo vista piantarmi rabbiosa gli artigli esageratamente più lunghi nelle braccia e con una forza che non credevo appartenerle bloccarmi sotto di sé.
Ringhiava e ansimava come una belva incontrollata, non diversa da me quando perdevo il controllo.
Quella era la sua reazione al mio sangue?
La osservai in un misto di sconcerto ed eccitazione.
Aveva le guance increspate in un macabro ghigno, il petto che si alzava e abbassava in modo febbrile, i battiti cardiaci che scalciavano come un cavallo imbizzarrito.
I capelli lucenti le circondavano ribelli e demoniaci il viso, la pelle riluceva diafana in un superbo splendore e i suoi occhi, così dannati e stupendi, ardevano incastonati tra le sue ciglia lunghissime.
Rimasi immobile di fronte a quel cambiamento, mentre lei si portò entrambe le mani al collo del camice sterile e con uno strattone lo squarciò per buona parte liberandosi da quella gabbia asfissiante.
Piantai allora gli occhi su di lei con sconcerto e osservai affamato il suo seno scoperto sul quale colava un rivolo del mio sangue.
Una morsa mi strinse la gola facendo pulsare la mia vista.
Improvvisamente le sue mani artigliate si gettarono sul mio petto e voraci lo graffiarono in profondità fino a macchiarsi di un rosso vermiglio.
Frenetica si portò i palmi alla bocca per leccarli con cupidigia ed assaporare animalescamente il mio siero scarlatto; senza darmi il tempo di realizzare si gettò allora sul mio torace martoriato e affondò famelica le zanne in esso.
Gemetti di dolore mentre incontrollata mi graffiò buona parte delle braccia e insoddisfatta dal morso si staccò dal mio petto per azzannare con violenza la mia spalla.
Gemetti ancora al sentire le sue zanne lacerare bestiali i miei muscoli tesi.
Sentivo dolore, non piacere.
Il mio corpo non si rigenerava sotto i suoi squarci.
Cos’era lei?
Era davvero un vampiro?
Dopo un attimo di sbigottimento la spinsi via con un colpo di reni, mentre brutale mi strappava il pezzo di carne che aveva ancora tra i denti e si schiantava contro la parete nivea.
Mi passai gemendo una mano sul braccio sanguinante imbrattandola in modo lugubre.
Un paio di morse mi attanagliarono la gola al sentire quel profumo ferroso mentre le ferite si sommavano alla mia sete e la ragione andava a farsi benedire.
Era questa la sua maledizione? Era questo il motivo per cui voleva morire?
Senza dare ossigeno al cervello, la rabbia agì da padrona e furibondo mi lanciai su di lei con le fauci sguainate.
I nostri ringhi si infransero l’uno sulle labbra dell’altra, i corpi cozzarono e si spintonarono in una lotta violenta, i nostri sguardi si uccisero nel tempo di un istante.
Rosso nel rosso.
Le anime di due peccatori che si fronteggiano nella notte, animate solo dal desiderio di sangue.
Cosa rimaneva della nostra voglia di resistere?
Cosa rimaneva della purezza del nostro animo?
Nulla. Assolutamente nulla.
Tentai di morderla nella mascella quando con una ginocchiata mi strappò il fiato dalla gola e mi fece raggomitolare su me stesso.
Sentii l’emorragia espandersi nel mio addome e bloccarmi il fiato fino a farmi soffocare.
Non mi aspettavo tanta forza, né tanta violenza da parete sua e anche se la ragione era offuscata dall’ira animale non sarei mai stato in grado di colpirla veramente.
Come potevo ferirla?
Caddi a terra spinto da un calcio rabbioso della ragazza che mi fece capitolare contro lo spigolo sporgente del mio armadio.
I lamenti di dolore faticavano ad uscire tanto erano sottomessi al mio respiro mancato.
Vidi i suoi artigli allungarsi ancora mentre minacciosa avanzava passo dopo passo verso di me.
Mi tirai a sedere e cercai di tamponarmi la ferita con i palmi, allora la guardai sentendo la vista annebbiarsi.
In un istante la sua mano artigliata mi trapassò il petto conficcandosi poco sotto la mia spalla e lacerandomi brutalmente i tessuti con cui venne a contatto.
Urlai di dolore sgranando gli occhi vermigli.
-    T-tisha – balbettai sputando un groppo di sangue denso.
La sentii estrarre con un movimento secco la mano, per poi leccarsi con macabro gusto i polpastrelli insanguinati.
La porta alle sue spalle si spalancò con forza mentre una spira scarlatta si insinuò all’interno della stanza e avvolse repentina il corpo impazzito della guardiana.
Con fatica misi a fuoco la figura appena entrata:  i capelli e gli occhi dalle sfumature infernali, la pelle innaturalmente diafana, la divisa di un pallore inequivocabile.
Un altro vampiro senza ombra di dubbio.
La ragazza iniziò a ringhiare ed a dimenarsi come un animale selvatico in gabbia, con talmente tanta foga da graffiare il suo stesso corpo.
Le fruste di sangue allora si strinsero più mortalmente attorno alle sue braccia in modo da bloccarle i movimenti.
Il demone sembrò vacillare quando riconobbe in quella bestia senza pace la figura di Tisha.
Per lo stupore allentò la stretta a tal punto da permetterle di divincolarsi e lanciarsi vendicativa verso di lui.
Fece appena in tempo a farsi scudo con il braccio che la guardiana impazzita glielo lacerò con gli artigli, dopo di che tentò di perforargli con l’arto libero l’addome scoperto ma improvvisamente, senza alcuna ragione apparente, ricadde a terra contorcendosi per il dolore.
Urlò e si strinse la testa tra le mani come avvolta dagli spasmi, per arrivare persino a lacerarsi le sue stesse braccia tanta la sofferenza sembrava essere incontenibile.
Impietosito tesi una mano verso di lei ma un’altra figura pallida me la scansò con autorità.
-    Kiryu – tuonò imperiosa la voce del capo dormitorio luna.
-    Kuran – replicai con tono stizzito.
-    Shiki – appellò l’altro ignorandomi con la stessa autorità usata nei miei confronti.
A quel richiamo lo guardai mentre dolorante e sconcertato si reggeva il braccio leso.
Anche la sua ferita non voleva saperne di guarire.
Fui attratto da un urlo più forte della ragazza che quasi supplicante si aggrappò alla mia caviglia.
La guardai colpevole e feci per soccorrerla quando una forza incontenibile mi scaraventò contro la parete opposta.
Le pupille di Kuran si restrinsero fino a divenire sottili come spilli, allora la guardiana si attorcigliò su se stessa come un ragno ferito.
Avrei voluto aiutarla ma non potevo nulla contro lo smisurato potere di quel maledetto Sanguepuro.
-    Kiryu, allontanati immediatamente da lei, non permetterle di bere un’altra sola goccia del tuo sangue – ordinò terribilmente serio ed intransigente.
-    Non avresti dovuto risvegliarla –


Ci credete? Siamo al 24esimo capitolo ^^
Ho atteso una settimana per aggiornare ma, dato che rischio il linciaggio, meglio non attendere oltre no?
Diciamo che da questo punto la fic comincia a svoltare.. Le carte si mischiano ancora.. e la trama inizia a sbrogliarsi mostrando a poco a poco tutte le verità nascoste. Insomma, siamo al 24esimo capitolo, credo che iniziate ad essere stanchi della solita solfa no? ;)
Col cartaceo sono ad un punto morto ma credo di potervi assicurare altri 10 capitoli.. ^^quindi non disperate.. nel tempo che li avrò pubblicati tutti qualcosa mi sarà venuto in mente ^^
Ringraziamenti:

giulietta24: Grazie per i complimenti sono contenta che lo ShikixRima sia venuto come doveva ^^.. E.. sorry ancora per la parte finale ^^.. Povera coppietta di succhiasangue.. Comunque.. qsto è quello che doveva succedere.. prima o poi.. che faccia parte dei piani di Kuran? Chi lo sa.. e poi..chissà cosa accadrà a Tisha.. e a Zero.. (poverino le prende sempre xD) muahahah.. ti lascio con il fiato sospeso.. ;)..

Lulosky: Spero di aver risposto almeno a parte dei tuoi quesiti con questo capitolo ^^.. Beh..  le cose  si fanno sempre più drammatiche.. E’ intervenuto anche Kuran. Eh eh.. E chissà se proprio a causa di questo Zero e Tisha non si allontanino.. Mmm.. stasera sono in vena di rivelazioni..
Comunque sono contenta che ti sia piaciuto.. dimmi di qsto ^^

Shioryinu: x scrittura intendi il carattere oppure proprio lo stile? Perché se è per il primo.. sto cercando di postarlo più grande.. se è per il modo di scrivere.. beh mi spiace.. ^^ Lo so utilizzo un lessico e una sintassi un po’ pesantucci ed intricati.. Ma a me piacciono =(.. Comunque grazie di tutto ecco qui il capitolo!

Kin Youruichi: eccoci qui ;).. Bene un ringraziamento speciale per aver fatto la recensione più lunga e più rapida ^^..
Intanto per gli errorini.. eh lo so.. soprattutto quelli di battitura.. oppure.. di distrazione quando cambio i verbi o le parole e poi non correggo il resto della frase.. mi capitano spesso =S.. Cerco di evitarli ma con scarsi risultati.. spero mi perdonerai..
Pe quanto riguarda quello che ha combinato Zero.. eccoti la risposta ^^ Beh.. diciamo un bel casotto .. ^^..
Poi.. depravata malinconica? xD.. ahaha mi piace xD.. ahahah.. Tranquilla anche io sono piuttosto “fuori come un balcone” xD credimi ..
Comunque.. per Kaname, dubito che proverà mai qualche minimo interesse per Tisha, per lui credo che rimarrà sempre una pedina o se vogliamo dire meglio “un’arma”..
Per Yuki, forse qui possiamo fare qualcosa, ma.. il suo carattere non credo possa essere rindrizzato più di tanto ^^
Per Zero.. chissà forse alla fine gli passerà.. forse no. .questo non so dirlo con certezza ;)
Bene bene… ultima cosa.. ti prometto che passerò a leggere qualcosa non appena sarà possibile.. forse questo weekend ^^ dato che c’è il ponte ^^..


RINGRAZIO TUTTI!

Baciotti, AnaNeko94



Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Il risveglio di Yuki ***


Il risveglio di Yuki.

Correre. Correre. Correre.
Non potevo fermarmi, anche se i polmoni bruciavano, anche se la gola era secca.
Ho paura.
I vampiri sono cattivi.
Sangue.
Vedevo tanto sangue, macchie rosse dovunque.
Pianti, urla, grida, morte.
-    Kaname! – gridai spalancando gli occhi e tirandomi a sedere.
Le gocce di sudore mi scivolarono sulla fronte, i brividi mi scossero il corpo freddo e il respiro uscì affannoso dalle mie labbra.
Mi guardai intorno spaventata realizzando di essermi appena risvegliata da un incubo raccapricciante.
-    Piccola Yuki, sta tranquilla, era solo un brutto sogno – mi tranquillizzò la voce calma e amichevole del vicecapo dormitorio.
Lo guardai sfoggiare uno dei suoi abituali sorrisi solari e costringermi con la stessa gentilezza a sdraiarmi ancora sul lettino d’ospedale.
Mi guardai la flebo conficcata nel braccio, nel quale tubicino scorreva del sangue scuro.
Che ci faccio qui?
Pensai con tutta me stessa alla situazione precedente, senza però riuscire a ricordare nulla.
Sentivo così freddo e provavo così tanta paura da non poter smettere di tremare senza alcun apparente logico motivo.
Allora osservai il ragazzo biondo seduto accanto alla mia branda e cercai nei suoi occhi verde prato la risposta che la mia amnesia non mi permetteva di ricordare.
-    Dov’è Kaname? – domandai desiderosa di sapere – e dov’è Zero? – aggiunsi con lo stesso tono.
-    Sta tranquilla, stanno più che bene –
Il suo dolce sorriso era disarmante, ma non potevo permettergli di chetarmi con tanta facilità.
Non sono una bambina! Ho il diritto di sapere!
Mi guardai intorno cercando nelle linee di quella stanza qualcosa che stuzzicasse la mia memoria.
Un cupo istinto mi suggeriva di temere Zero, ma qualcos’altro mi consigliava di andarlo a cercare come se avessi scoperto qualcosa di terribile su di lui.
-    Takuma cosa mi è successo? – chiesi poggiandogli la mia mano sulla sua in un muto incitamento.
-    Riposati, sei molto stanca, Kaname ti spiegherà tutto dopo il tuo risveglio – cercò di sviare mentre metodico mi stendeva le mani lungo i fianchi e mi accompagnava le spalle fino a far loro raggiungere la superficie del letto.
Non trovando alcuna risposta nelle sue affermazioni cortesi cercai di scavare nella mia memoria.
Ricordavo di aver inseguito Zero dentro alla cittadina ai piedi del collegio fino a perdere le sue tracce e proprio una volta sola mi ero sentita talmente in pericolo da ritrovarmi a scappare dai miei lontani fantasmi.
Scappando ero incappata in un bambino, apparentemente tenero ed impacciato, poi in realtà mostruoso e privo di alcuna caratteristica umana.
Lui mi aveva attaccata con brutalità animale e sarei stata spacciata se non fosse stato per Kaname.
Lui per l’ennesima volta era venuto a salvarmi e, come era successo dieci anni prima, aveva spazzato via il mio aggressore.
Poi, con una dolcezza che non credevo appartenergli, mi aveva curata, rassicurata e… quasi baciata.
Ricordandomi della presenza di Ichijo arrossii e mi portai una mano alle labbra.
Le sfiorai delicatamente con i polpastrelli e cercai di ricordare ogni minimo istante che avevo trascorso con lui.
-    Va tutto bene Yuki? – mi domandò Takuma notando il mio rossore e poggiandomi quindi una mano sulla fronte per controllarne la temperatura.
-    S-sì grazie, ero solo sovrappensiero –
-    Dovresti fare più attenzione, sembra che tu abbia un valore inestimabile agli occhi di Kaname – mi ammonì mantenendo però il solito sorriso radioso.
-    Lo credi davvero? –
-    Non saprei, però sono anni che ti dedica il suo tempo anche se sei, sì insomma, un’umana –
Sorrisi ingenuamente a quelle parole.
-    Adesso sarebbe meglio se tu non gli disubbidissi e che quindi ti rimettessi a dormire – tentò coprendomi fin sotto al mento.
Il suo sguardo dolce sembrò convincermi talmente tanto che lo lasciai fare e socchiusi gli occhi, tuttavia proprio quando stavo per cadere tra le braccia di Morfeo un paio di iridi scarlatte mi balzarono alla mente.
Zero.
Ero ancora frastornata dal contatto ravvicinato con Kaname che sognante mi trascinai per i corridoi silenziosi del dormitorio addormentato.
Ero felice e delusa allo stesso tempo.
Felice perché le sue labbra avevano quasi sfiorato le mie.
Delusa perché ancora venivo trattata come una bambina.
Improvvisamente un tonfo mi fece tornare con i piedi per terra distogliendomi dai miei ingenui pensieri di ragazzina innamorata.
Ricordandomi il mio ruolo di disciplinare raggiunsi in fretta il luogo di origine di quel suono.
Cosa poteva mai essere accaduto?
La porta di una delle camere del dormitorio era spalancata, probabilmente era stata aperta con la forza.
Ma non fu quello che mi atterrì, bensì ciò che mi attendeva all’interno.
Brandelli di abiti, macchie scure ovunque, il corpo di una ragazza su di un letto sfatto e quello di un ragazzo chino su di lei con lo sfacciato intento di morderla.
Presa dal panico mi affrettai ad accendere la luce ma quello che vidi mi fece pentire di non averla lasciata spenta.
Il ragazzo era Zero, la ragazza Tisha.
Il cuore mi rimbalzò nel petto.
-    Zero! Cos’hai fatto?! – strepitai sconvolta, mentre i suoi occhi cremisi si puntarono su di me .
-    Zero.. tu sei.. un vampiro – balbettai ancora più frastornata, mentre lui feroce fece di me la sua seconda vittima.
I suoi denti mi ferirono al collo facendomi urlare di dolore, allora la sua mano mi tappò la bocca e tutto divenne nero.
Spalancai gli occhi alzandomi a sedere per lo sgomento.
Ero riuscita a ricordare.
-    I-ichijo.. Zero.. è un vampiro ? – domandai scioccata per il ricordo.
Lo vidi impallidire e, per la prima volta in vita mia, spegnere quel suo brillante sorriso.


Ehm.. sì non sono morta.. mi sono solo presa un periodo di pausa.. la colpa direi che è di questo capitolo odioso..del quale non sono mai soddisfatta.. in realtà è solo un punto di passaggio per quelli successivi .. spero comunque sia di piacevole lettura ^^

Kin Youruichi: mm.. beh intanto grazie per il commento ^^ .. per il resto direi che iniziamo ad essere ad un punto cruciale della fic.. quindi.. il colpo di scena era d’obbligo..
Il fatto che Tisha sia irrimediabilmente innamorata di Kaname credo che sarà un chiodo fisso  per molto tempo.. anzi credo che il suo amore nei suoi confronti non se ne andrà mai se non verso gli ultimi capitoli..
Per il fatto dell’atto crudele.. direi che.. forse hai azzeccato.. la crudeltà di Kaname verrà fuori in uno dei prossimi capitoli.. ma nn in modo così eclatante.. alla fine lo dipingo più come subdolo macchinatore che come sadico.. quindi metto volentieri degli argini alla sua, chiamiamola così, cattiveria..  
Oltretutto la figura di Yuki inizierà a diventare fondamentale da qui in poi.. sia per quanto riguarda Kaname che anche per quanto riguarda Zero, ma non voglio anticipare troppo ^^ grazie ancora ^^

Lulosky: ehh..direi che di tempo me ne sono preso fin troppo.. e oltretutto ho esordito con un capitolo che non appaga affatto alcuna curiosità.. infatti riprende argomenti vecchi solo per tirare in mezzo Yuki nel seguito della storia.. purtroppo il suo intervento tra poco mi sarà fondamentale e questo capitolo sebbene non mi piaccia era necessario..
Ebbene sì mia cara! Tisha.. è moolto particolare.. molto più di quanto tu creda.. più in là scoprirai anche molto di più.. se solo io riuscissi ad aggiornare con più frequenza ^^’’.. per il fatto che abbia ferito Shiki.. e Zero.. beh.. aspetta di vedere il resto tra lei e Senri.. mm.. sto scrivendo delle belle cosucce tra loro ultimamente.. ihih.. dai ti lascio sulle spine..
Dai.. preghiamo solo che un miracolo mi istighi a scrivere al computer più spesso e avrai le tue risposte ^^.. e.. ovviamente altre domande!

Gio__Chan: figurati.. anche io passo dei periodi totalmente distante da EFP.. capita a tutti credo… ^^ non è un problema.. tu piuttosto perdona me per i miei ritardi ^^
Prometto che capirai continuando a leggere.. e il mistero piano piano verrà alla luce..
Se riesco anche domani provo a scrivere.. cercherò di trovare la voglia.. perché il tempo lo avrò anche troppo..
Ora lo picchia.. ma chissà.. poi potrebbe anche.. no no.. meglio tacere va..
Concludo svelando solo una piccola cosa: Yuki e Zero.. Tisha e Senri.. qualcosa succederà.. ma poi le carte si mischieranno ancora.. muhahah.. ti lascio immaginare..

Giulietta24: mi dispiace per il periodaccio e mi scuso per il mio ritardo innanzitutto..
Poi.. devo dire che condivido a pieno il tuo modo di vedere i vampiri.. la cosa che più mi affascina di loro è proprio la loro parte “oscura e peccatrice”.. il resto è solo una favoletta da romanzo rosa.. non che mi dispiaccia.. ma il tutto va amalgamato con la giusta dose..
Vediamo.. nn so come mai ma ho voglia di svoltare e di mescolare le carte ancora.. non mi piace la monotonia.. devo trovare il modo di confondere l’intreccio amoroso.. Tisha e Zero sono stati fin troppo vicini.. adesso c’è bisogno che si allontanino no? Vabbè.. poi scoprirai.. ;)

Angelseyes81: guarda chi si vede ^^ sono felicissima di leggerti tra i commenti ^^ oltretutto con una bella recensione di questa portata ^^ un vero piacere leggerla ;) Scusa se questo capitolo non sarà molto entusiasmante.. anzi.. è piuttosto di passaggio e riepilogo..
Comunque conto di fornire capitoli migliori più avanti..
Per le imperfezioni lo so.. ogni volta che mi capita di rileggerlo le trovo.. forse una volta concluso procederò alla ricorrezione generale degli errori di battitura e\o di distrazione ^^
Mentre per quanto riguarda il passato in comune tra il Sanguepuro e la guardiana.. avrai di che leggere più avanti.. nemmeno troppo ti posso assicurare..
Sai, pure io adoro questo amore disperato che prova Tisha nei suoi confronti.. è uno degli intrighi che preferisco di più.. perché è vero..sofferto e radicato.. molto più intenso di ogni altro legame all’interno della fic credo..
Per il comportamento OOC di Kaname.. anche qui lo so.. ma mi piaceva troppo usare la sua posizione di vampiro dal sangue puro per i miei scopi e renderlo un po’ più crudele e subdolo di quanto in realtà sia, mentre Zero mi andava bene così.. la sua aria depressa e il suo odio per i vampiri si sposavano perfettamente con la trama della fic.. ^^
Riguardo alle parti della trama originale.. beh sì ce ne sono molte.. mi piace giocarci ed inserirle a mio piacimento nei punti che ritengo più opportuni.. spesso, non so se hai fatto caso, utilizzo frasi dell’anime.. soprattutto per Yuki..
L’ultima cosa.. per quanto riguarda Shiki e Tisha.. ti assicuro che sarai accontentata a breve.. ma non ti assicuro affatto che le cose rimangano così.. perché Zero e Kaname non rimarranno in secondo piano a lungo.. ^^

Chiudo i ringraziamenti ai recensori e ne approfitto per ringraziare ancora una volta tutti quanti!

Baciotti, AnaNeko94


Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Il mistero di Komori ***


Il mistero di Komori.


-    Senri portala via da qui – mi ordinò Kuran mentre sia io che Kiryu non potevamo far altro che osservare inermi.
Tisha si stava contorcendo sul pavimento, urlando come una forsennata.
La scena si faceva tanto ripetitiva quanto agghiacciante. La ragazza aveva gli occhi quasi fuori dalle orbite, le fauci spalancate ed i canini che sporgevano voraci.
Non ero tanto stupito dall’enorme potere di Kuran quanto dall’aspetto deformato della ragazza.
Gli artigli apparivano eccezionalmente lunghi e affilati, lo stesso valeva per i canini oramai divenuti zanne, per non parlare del resto del suo corpo così immortalmente incantevole.
La sua pelle, il suo viso, le sue linee, i suoi capelli, ogni cosa di lei era diventata eccessiva per la sua umanità.
Sembrava un vampiro.
Chiunque l’avrebbe scambiata per tale, io stesso a prima vista l’avevo classificata come livello E, ciò nonostante vi era un particolare capace di farmi ricredere.
La ferita sul mio braccio stentava a rimarginarsi, tanto che il tempo di coagulazione del sangue sembrava essersi rallentato sino a raggiungere le tempistiche umane.
Quello era stato strano, anzi interessante.
-    Senri – tuonò ancora Kaname infastidito dalla mia assenza.
Senza attendere che lo ripetesse ancora mi avvicinai alla guardiana strepitante e cauto studiai la maniera per trascinarla via da lì senza che mi si lanciasse contro.
Tuttavia, appena feci per passarle un braccio dietro al collo, la avvertii gettarsi a zanne sguainate verso il mio arto.
Riuscii a stento a scansarlo che le sue fauci si serrarono mordendo l’aria.
-    Sta attento a non farti mordere – aggiunse il capo dormitorio.
Volsi un istante lo sguardo all’altro guardiano che privo di sensi si abbandonava sul pavimento.
Osservai con piatta indifferenza il sangue grondare dal suo corpo martoriato, riempiendo  velocemente una pozza scarlatta sotto  di lui.
A quanto pareva nemmeno le sue ferite avevano intenzione di rimarginarsi.
Rivolsi ancora lo sguardo verso la ragazza, quindi con prudenza la avvolsi nella mia frusta di sangue e la sollevai da terra.
Non sembrò tanto entusiasta dato che continuò a dimenarsi ed a ringhiare.
-    Esci dal collegio e procedi 12 miglia a nord, giunto fin lì troverai un vecchio rudere – esordì il Sanguepuro per poi aggiungere con voce ancor più seria ed autoritaria – e adesso vai prima che le voci galoppino nelle tenebre –
Non sapevo cosa avesse in mente ma il suo tono irremovibile mi impose di ubbidire a quell’ordine, così veloce e silenzioso come un gatto balzai giù dalla finestra di quella stanza.
Komori sembrò allora voler gridare ma precedendola glielo impedii tappandole la bocca con parte della frusta vermiglia.
Cercai di tenerla saldamente tra le braccia mentre lei non accennava a smettere di dimenarsi per quanto le mie spire la avvolgessero da capo a piedi.
Sentivo scorrere nelle sue vene il sangue immondo di Zero Kiryu e lo individuai come causa del suo cambiamento.
Conseguii inoltre che quest’ultimo fosse il motivo per il quale aveva rifiutato il mio sangue, probabilmente era questa la bestia che si ostinava a non voler risvegliare.
Convenni dunque che lei stessa non fosse una semplice umana, a giudicare sia dal suo aspetto che dal dolore lancinante ch proveniva dal mio braccio.
Sarebbe potuta essere un vampiro.
Un livello E?
La sua mancanza di controllo, la sua bestialità e il suo essere irrefrenabile sembravano più che mai avvalorare questa ipotesi.
Ma quale livello E avrebbe potuto ferire un vampiro senza che questi potesse rigenerarsi?
Mi venne allora in mente la Bloody Rose di Kiryu: un solo colpo e un normale vampiro avrebbe esalato il suo ultimo respiro.
Simile era il potere della Artemis di Yuki, e così valeva per ogni altra arma antivampiro.
Eppure c’era un’altra remota opzione, derivante dal fatto che il sangue di Komori fosse  estremamente prelibato e in qualche modo di aroma simile a quello di Kuran.
Che lei fosse qualcosa di più di quello che credevo fosse?
Di certo aveva delle capacità non indifferenti e questo la rendeva superiore ai livelli E.
Tuttavia ora come ora non sembrava nemmeno in grado di parlare, sotto ogni punto di vista sembrava avere le stesse potenzialità di Kiryu.
Chissà cosa sarebbe accaduto però se avesse affondato le zanne su altro sangue.
Ovviamente Kuran sapeva cosa aspettarsi, ma lo stesso non valeva per noi altri, oltretutto sembrava altrettanto intenzionato a non farne parola con nessuno.
Cosa passasse per la mente del Sanguepuro era ancora un mistero.
Finalmente vidi in lontananza la sagoma di una vecchia casa ridotta perlopiù ad un cumulo di mattoni, mi colpì il fatto che l’immagine passo dopo passo sembrasse sempre più macabra e deteriorata.
Il cielo plumbeo e tuonante minacciava burrasca, lo steccato semidistrutto cadeva a pezzi sotto i miei occhi cedendo al giardino arido e alle mura pericolanti un ulteriore senso di abbandono.
Avvicinandomi notai calcinacci pendere da ogni dove, le finestre sbarrate e le porta posizionata di sbieco come se il tempo l’avesse fatta appassire su se stessa.
Una folata di vento spalancò il vecchio cancelletto arrugginito.
Ligio al mio dovere, non esitai oltre e portai la ragazza all’interno del rudere fatiscente.
Entrando trovai solo lo specchio dell’immagine esterna: le pareti erano ricoperte dalla muffa e dal muschio mentre le travi del soffitto, divorate dai tarli, sorreggevano a malapena il tetto forato.
Ero giunto dove mi aveva ordinato, ma non vedevo nulla che potesse suggerirmi la prossima mossa da fare.
Quello era solo un vecchio rudere abitato da nessuno se non da polveri ed erbacce.
L’abitacolo era composto da appena due piccole stanze ed un ingresso. La scalata che collegava il piano terra a quello successivo era evidentemente crollata lasciando al suo poso un cumulo di macerie.
Non c’era nient’altro.
Persino il pavimento del piano superiore in buona parte ceduto e da nessuna parte sembrava spiccare un passaggio per un interrato.
Osservai allora Komori ancora caparbia nel volersi dimenare. I suoi occhi non smettevano un attimo di ardere e la sua gola non accennava a diminuire i rantoli animaleschi.
Se avessi allentato anche di poco la mia gabbia di sangue di sicuro avrebbe trovato il modo di liberarsi, lo convenivo dalle continue pressioni che ogni suo muscolo continuava ad infliggere alle mie spire.
Per quanto mi sforzassi la sua natura rimaneva un mistero.
Improvvisamente il suo movimento quasi spasmodico si arrestò.
Il suo battito cardiaco era sempre furente, i suoi occhi sempre vermigli ma fissi in un’unica direzione.
Analizzai accuratamente il cumulo di macerie che attraeva il suo sguardo, tra i calcinacci notai infatti quella che sembrava essere una vecchia e graffiata maniglia d’ottone.
Mi avvicinai ad essa, la afferrai e la tirai sollevando insieme alla botola sottostante tutto il cumulo di macerie.
Lei sapeva dov’era l’ingresso.

Buon anno! Eh sì.. dovevo aggiornare proprio oggi.. come si dice  chi fa una cosa a capodanno la fa tutto l’anno.. quindi.. speriamo che sia così xD

Ringraziamenti:

angelseys81: intanto grazie per i commenti e auguri di buon anno.. comunque.. per la serie di VK ho sentito in giro che è una bufala.. e che è solo una voce infondata =( purtroppo..
spero che non sia così ma ho i miei dubbi.. per il resto spero di aver letto tutti i tuoi capitoli se non l’ho fatto avverti xD..
Per quanto riguarda la fic.. direi che.. beh.. come ho detto nello scorso capitolo mi serviva assolutamente il personaggio di Yuki.. per utilizzarlo nei prossimi capitoli.. non volevo farle fare altro.. quindi mi sono soffermata sulla parte riflessiva..
Comunque per le varie scene che ti aspetti ti chiedo solo un po’ di pazienza.. se riuscirò a continuare a scrivere leggerai presto qualcosa in merito ^^
Grazie ancora ;)

Mizzy:  Grazie per i complimenti, mi fai arrossire.. spero che questo capitolo sia di tuo gradimento fammi sapere ;)

Kin Youruichi: Devo dire che Yuki è un personaggio che non piace nemmeno a me.. non piace proprio per quello che dici tu.. perché è troppo ingenua.. ma lei è così e non me la sento di storpiarla.. almeno è così che la vedo io..  Per quanto riguarda Kaname.. beh è così cattivo perché io lo adoro solo se è cattivo.. io vedo i vampiri come demoni spietati.. e lui è un Sanguepuro quindi la massima personificazione delle caratteristiche della sua stirpe.. e mentre diventa dolce e comprensivo con Yuki con gli altri alle volte si mostra per quello che realmente è.. anche se ho sempre cercato di non farlo troppo cattivo.. ma bensì solo cinico e interessato al proprio tornaconto.. Per quanto riguarda invece Zero e il suo essere tormentato.. credo che ci stia.. perché.. analizzando la sua situazione non potrebbe essere altrimenti.. lui e Tisha sono senza dubbio quelli con il passato più difficile e sono quelli che grazie alle loro sofferenze posso mutare nel corso della fic.. credo.. ^^’’
In ogni caso grazie per la recensione..  mi spiace solo che tu l’abbia voluta addirittura mettere come critica.. io credo che indipendentemente dal topic.. il mio stile sia sempre lo stesso e non credo che si annulli in un capitolo riflessivo.. per quanto povero di elementi di svolta rimane sempre piacevole da leggere.. almeno secondo il mio pare.. ^^

Shioryinu: beh grazie dei commenti Shiory.. non so se l’anime verrebbe bene.. sinceramente non ci ho mai pensato.. credo tu mi stia sopravvalutando ^\\^ kmq grazie

Kadirichan: spero che ti abbia incuriosito ancora di più con questo capitolo allora ^^.. anche se forse ti immaginerai perché lei conosce quel posto ;)

Zerychan:  waah come promesso mi sono messa a scrivere! ^^.. dai questo capitolo te lo dedico xD.. grazie alla tua fic mi sono ispirata xD.. baci baci.. e buon anno xD


Baciotti, AnaNeko94


Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** La guarigione di Zero ***


La guarigione di Zero.

 

Rantoli straziati continuavano ad uscire ferini dalle mie labbra.

Il dolore era sempre più lancinante mentre inerme osservavo il sangue scivolare fuori dalla ferita sotto alla clavicola e da ogni altro squarcio che la guardiana mi aveva inferto.

Le membra non accennavano a smettere di dolere.

Non davano la minima impressione di rimarginarsi e smettere di sanguinare.

Stavo morendo.

Osservai Kuran eretto alla mia destra, il quale mi squadrava con piattezza e superficialità.

Istante dopo istante il dolore aizzava la sete e la bestia al mio interno uccideva irrimediabilmente la mia parte razionale.

Sentivo la mente annebbiarsi come se il vuoto la stesse divorando e per quanto mi opponessi non avevo le facoltà di interrompere quel fatale processo.

La vista era sempre meno nitida, anzi ogni istante che passava essa velava ogni cosa di una patina vermiglia.  Sembrava che le fiamme stessero infervorando il mio presente tramutandolo nel più profondo e ardente inferno.

Avevo appena percepito la voce di Kuran ordinare qualcosa a Shiki, tuttavia ero in una situazione talmente critica da non essere riuscito a capirne una parola.

Con la guancia percepivo il calore del mio sangue inondare ogni cosa: la divisa, la pelle, le mani, il viso.

Tutto era impregnato di quel siero ferroso che inarrestabile continuava a riempire goccia dopo goccia una macabra pozza sotto al mio torace.

Dalla mia bocca uscivano ansimi veloci e spezzati che si sommavano allo spasmodico tremore delle mie membra.

Sentivo freddo, sempre più freddo ogni istante che passava.

Percepivo lo sguardo glaciale e schifato di Kuran sulle mie spalle e immaginavo come mi squadrasse: con lo stesso disgusto con cui si osserva un cumulo di immondizia.

Avrei voluto ribattere, alzarmi, affrontarlo e soprattutto andarmi a riprendere Tisha, avrei voluto sapere dove fosse e perchè si fosse trasformata tanto inspiegabilmente, eppure non avevo la forza nemmeno di parlare.

Sarei morto con il rimorso di essere il fautore della sua maledizione, pregando che quegli occhi di cristallo fossero sopravvissuti senza odiarmi.

-        Cosa dovrei fare Kiryu? Lasciarti morire qui come un cane e cambiare i miei piani oppure lasciarti vivere da miserabile ancora per qualche tempo? – asserì retorico e disgustosamente conscio di essere il decisore della mia vita o della mia morte.

Fottiti.

Se avessi potuto scegliere avrei preferito di gran lunga morire in quell’istante che sopravvivere essendo in debito con lui.

Dentro alla mia mente continuavano a susseguirsi miriadi di cruente immagini raffiguranti la morte del Sanguepuro, più truci e dolorose di quanto credessi che la mia mente potesse elaborare.

Quanto avrei voluto strappargli il cuore dal petto con le mie stesse mani e stringerlo con tanta forza da spappolarlo davanti ai suoi occhi insolenti.

Schifoso Succhiasangue.

Proprio nel bel mezzo dei miei sadici pensieri il rumore di una corsa frenetica attirò la mia attenzione.

-        Oh mio Dio! – esclamò una voce che sentivo di conoscere.

-        Zero! – urlò ancora più disperata.

La proprietaria si avvicinò a me e repentina mi strinse la mano. Immediatamente sentii il calore del suo palmo a contatto con il mio e, sebbene quel tepore mi scaldasse il cuore, non potei fare a meno di continuare a ringhiare ed ansimare.

Alzai quindi il mio sguardo infernale incrociando un paio di innocenti occhi da cerbiatta.

Vidi la proprietaria trasalire come se quello scontro visivo l’avesse sbattuta in mezzo a miriadi di Flashback agghiaccianti, tuttavia in un moto di coraggio avvicinò lentamente la mano al mio viso, forse molto più preoccupata per me che spaventata per il suo passato.

Non appena il profumo della sua pelle mi accarezzò le narici, le mie fauci scattarono, come animate da volontà propria, e fortunatamente si serrarono colmandosi d’aria.

Kuran aveva previsto le mie azioni e l’aveva tirata via prima che potessi azzannarla.

Ancora una volta era stato lui il suo salvatore.

Le voci sibilavano sempre più confuse ed ovattate, tanto da divenire attimo dopo attimo sempre meno percepibili.

-        Kaname, cos’è successo a Zero? Chi l’ha ferito? –

-        Mi dispiace che tu l’abbia scoperto in questo modo piccola, ma come vedi anche Kiryu è un vampiro e oramai sembra che la sua trasformazione sia giunta ad un punto di fine –

-        Allora ti supplico, salvalo –

-        Anche se è una tua richiesta piccola Yuki non credo di poter..

-        Ti prego-

Quelle furono le ultime parole nitide che captai prima di svenire a causa del dissanguamento.

 

Quando riaprii gli occhi ero avvolto dalle bende e l’emorragia che prima non accennava ad arrestarsi sembrava essersi stabilizzata.

Avrei tirato un sospiro di sollievo se non fosse stato che in quel momento l’istinto aveva raggiunto un punto di influenza tale da non permettermi quasi nemmeno di pensare.

Mi gettai in avanti strattonando le catene che mi annodavano i polsi e ringhiando puntai lo sguardo su due ostili rubini fiammanti.

-        Sei fortunato Kiryu, la dolce Yuki si è esposta con decisione per far sì che io ti aiutassi –

Le parole mi scivolarono addosso senza che io ne cogliessi veramente il senso.

Il mio unico interesse, in quell’istante, sembrava essere l’irresistibile aroma del sangue di Kuran, che travolgente sbaragliava la mia sete furiosa.

-        Sei veramente pietoso. Se la tua preziosa Komori ti vedesse in questo stato come reagirebbe? Io suppongo che desidererebbe solo la tua morte. In ogni caso sembra che parlare con te in questo momento sia un’inutile perdita di tempo e d’altra parte se non affrettassi ad aiutarti finiresti per morire –

Dicendo questo si avvicinò di qualche passo a me, tanto che tentai più volte di azzannarlo, continuando instancabilmente a lanciarmi verso di lui nel vano e cieco tentativo di morderlo.

Se fossi stato cosciente, mi sarei morto per la vergogna: mai avrei creduto di poter calpestare così il mio orgoglio.

-        Ricordati chi ti ha voluto salvare, ricordati chi l’ha fatto e salda il tuo debito –

La sua voce suonava solenne ed altera ma come al solito le sue parole si sparpagliarono al vento. Tutto ciò che attirava la mia attenzione era la sua succosa carotide scoperta, ricolma di quel sangue dalla rarità inestimabile.

Terminato il suo discorso altezzoso, finalmente si avvicinò a me tanto da permettermi di affondare i canini nel suo collo e succhiare quell’ambrosia dalle caratteristiche quasi divine che scorreva nelle sue vene.

-        Ricordati di chi è il sangue che stai bevendo – rimarcò con il solito tono estremamente serio e formale.

Come aveva previsto le mie ferite si rimarginarono nel giro di qualche istante e la mia coscienza tornò lentamente al suo stato originale.

Mi staccai solo quando la sete si esaurì del tutto, quindi chiusi gli occhi scarlatti e li riaprii adesso color malva.

Dove sei Tisha?

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Il cedimento della maledizione ***


Il cedimento della maledizione.



Si era placata appena qualche istante, prima di tornare a dimenarsi con ogni briciolo di forza che possedeva. I suoi occhi assetati mi osservavano come se non desiderasse altro che farmi a brandelli e come se riempirsi la bocca di sangue fosse l'unico obbiettivo che aveva.
-Sta ferma- bisbigliai con un filo di voce, conscio che qualunque tono avessi usato non sarebbe mai arrivato alle sue orecchie.
Era scocciante e faticoso trattenerla, eppure se avessi allentato di poco la presa, non avrebbe esitato un solo istante ad attaccarmi. Non avevo la più pallida idea del motivo per cui Kuran mi avesse chiesto di potarla in quel rudere desolato, nè tantomeno come mai il suo subconscio riconoscesse quel luogo.
Quello che era chiaro era che lui fosse a conoscenza delle sue potenzialità, cosa che non si poteva dire di me.
Continuavo infatti a domandarmi cosa avesse in mente per lei e come sperasse di poterla sfuttare a proprio vantaggio. Sembrava un livello E sotto ogni punto di vista: era assetata, priva di coscienza, con il viso deturpato dalle zanne e da un paio di famelici occhi vermigli.
L'unico dettaglio utile pareva essere la sua capacità di ferire i vampiri senza che essi potessero rimarginarsi a loro piacimento, ma la sua mancanza di controllo la rendeva incontrovertibilmente un'arma a doppio taglio.
Era una bestia cieca e sanguinaria che senza alcun timore si sarebbe gettata alla gola persino di un sanguepuro. Non le importava di ferirsi o di consumare senza ritegno le proprie energie, o avrebbe smesso di dimenarsi già da tempo.

Ciononostante Kuran mi aveva chiesto di portarla al sicuro, di tenerla nascosta fino a suo ordine, come se avesse ben altri progetti per lei e non avesse intenzione di condividerla con nessun altro.
Sospirando mi arresi all'idea di decifrare la mente del capodormitorio e lentamente scesi la scalinata nascosta al di sotto della botola, per poi richiudere quest'ultima alle mie spalle.
Una volta serrata, mi stupii del fatto che nemmeno uno spiraglio di luce filtrasse all'interno di quel piano interrato, a tal punto che solo un vampiro sarebbe stato capace di adattare i propri occhi a quella profonda oscurità. Fortunatamente io lo ero, quindi dopo un singolo battito di ciglia, riuscii a mettere a fuoco ogni singolo dettaglio della stanza.
Ai piedi della scalinata si apriva infatti un salottino in classico stile europeo, con al centro un ampio tappeto di ottima fattura ed un tavolo basso, in legno scuro, che separava tra loro un divano ed un paio di poltrone bombate. Nella parete di fronte vi era un imponente caminetto in marmo bicromo, curiosamente riempito di legna, come se fosse pronto per essere utilizzato, così come un antico pianoforte verticale, sistemato nel lato opposto della stanza. Vi erano persino un paio di porte, in costoso legno massello, che lasciavano intendere una planimetria ben più ampia.
Una perfetta abitazione per vampiri: buia, nascosta, lussuosa.
Probabilmente sarebbe stato interessante vedere per intero il luogo in cui Kuran mi aveva condotto, ma d'altra parte trascinarsi dietro quella ragazza impazzita sarebbe stato fin troppo fastidioso, così mi abbandonai sulla superificie soffice del divano.
Poggiai il capo su un bracciolo e i talloni su quello opposto, quindi sollevai il corpo della guardiana a mezz'aria, lasciandola sospesa sopra di me. Stancamente mi premetti un braccio sulla fronte e annoiato dal suo stupido dimenarsi piantai i miei occhi nella sua figura.
Per quanto tempo avrei dovuto resistere?
Quel dannato sanguepuro non si era preso la briga di fornirmi il benchè minimo indizio su quali fossero i suoi piani, quindi non avevo la più pallida idea di come dovessi comportarmi nè tantomeno cosa dovessi aspettarmi da lei.
Per ore la scena che si prospettava di fronte ai miei occhi fu sempre la stessa: un incontenibile livello E che tentava costantemente di liberarsi e
di farmi a brandelli.
La situazione sarebbe mai cambiata?
Più la osservavo, più ero conscio che nulla in lei fosse ancora umano, per quanto assurda fosse l'idea che il sangue di uno come Zero fosse stato in grado di trasformarla.
La sua pelle era lucida e diafana come la porcellana, i suoi capelli apparivano immortalmente fluenti e corvini tanto da dare l'impressione di fluttuare attorno al suo viso, il suo cuore tamburellava imbizzarrito nel suo petto e il suo sangue scorreva furente in ogni angolo del suo corpo.
Era bella ed eterea come solo un vampiro poteva essere.
Tuttavia vi era un leggero ma costante cambiamento il lei: la pressione del suo sangue, per quanto irruenta, flebilmente perdeva vigore e con essa la forza con la quale tenteva di liberarsi.
Tum.Tum.
Tum.Tum.
Tum.Tum.
Silenzio.
Spalancai gli
stessi occhi che fino a poco prima avevo tenuto socchiusi a causa di quella noiosa routine ed attesi impaziente che qualcosa accadesse. Le sue pupille erano completamente sgranate, il suo cuore fermo ed il suo corpo paralizzato. Io stesso trattenni a mia volta il fiato mentre contavo i secondi di irreale silenzio.
Uno.
Due.
Tre.
Quattro.
Cinque.
Il tempo che sembrava essersi fermato fino a qualche istante prima riprese a scorrere: sembrò infatti come il cuore le si rivoltasse nella gabbia toracica e faticosamente ricominciasse a palpitare in maniera appena percettibile. In un battito di ciglia i suoi occhi tornarono del colore del ghiaccio, prima di venire celati da un paio di stanche palpebre, e tutto il suo corpo sembrò appassire.
Vidi la sua pelle perdere il suo candore e diventare pallida come quella di un cadavere, i suoi capelli ceder
le spenti sul collo e la sua resistenza svanire come se avesse prosciugato ogni grammo di forza che possedeva.
Era di nuovo visibilmente umana.
Adesso ero certo che Kuran sapesse perfettamente cosa aspettarsi, per questo mi aveva suggerito di stare attento ai suoi morsi.
Curioso riassorbii parte della mia frusta ematica, portando il corpo della guardiana ad appena una spanna dal mio. Se come
supponevo il sangue di vampiro che aveva in circolo si era esaurito, non era più necessario che continuassi ad immobilizzarla, tuttavia le fitte provenienti dal mio braccio destro mi trattennero dal farlo, almeno per qualche altro minuto.
Per quanto fossi sempre più convinto che le mie congetture fossero esatte, non ero minimamente felice all'idea di rischiare la mia stessa vita nello scoprirlo.
Nel buio e nel silenzio di quel luss
uoso scantinato tuttavia non potevo percepire altro che il battito leggero di un cuore umano e il profumo inebriante dello stesso sangue che da giorni avevo bramato con ardore.
Allungai quindi lo stesso braccio che fino ad allora avevo tenuto premuto contro la mia fronte, fino a sfiorare con la punta delle dita l'epidermide smunta di una delle sue gote.
Era così fragile, così umana... così appetitosa.
Era di nuovo Tisha, il punto fermo dei miei pensieri.
Stanco di sprecare inutilmente le mie energie mantenendola legata, risucchiai completamente la frusta di sangue che avevo generato, sino a che il suo corpo leggero non cadde delicatamente sul mio.
Quel solo contatto mi strinse la gola in una morsa dolorosa: percepivo il calore tiepido del suo corpo, il flebile respiro che sgusciava fuori dalle sue labbra e mi accarezzava delicato la superficie del collo, il debole palpitare del cuore fragile ed il profumo invitante del suo sangue che filtrava attraverso la sua epiderme.
Probabilmente sarebbe riuscita a riprendersi..sempre che non fossi ceduto all'impulso di morderla prima che accadesse.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=654609