Kogan - A song for you

di marta_weasley_394
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** I know you know ***
Capitolo 3: *** Young love ***
Capitolo 4: *** You're not alone ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Kendall Schmidt e Logan Henderson si conoscevano dai remoti tempi dell'asilo. Kendall era cresciuto accanto al moro e i due avevano un'amicizia tenera e affiatata,sin dalle medie si sentivano spessissimo. Erano sempre insieme. Entrambi conoscevano benissimo il loro orientamento sessuale da molti ritenuto 'sbagliato'. Ma nessuno dei due era a conoscenza del reciproco amore che provavano, inconsapevolmente ricambiati.

***

Logan aveva deciso che avrebbe confessato a Kendall quello che realmente provava per lui. Il moro prese in mano il telefono e aprì i messaggi.

Messaggio per: Kendall :)Hey come va? Spero che tu non abbia impegni per questo pomeriggio,perché ho intenzione di invitarti a casa mia per festeggiare la fine della terza superiore. Ti va? E poi devo chiederti un'altra cosa…

Logan inviò il messaggio senza troppi preamboli. Forse avrebbe dovuto trovarsi una scusa più plausibile. Una festa per la fine della scuola? Seriamente? E poi chi è così stupido da non accorgersi che sotto c'era qualcos'altro? Logan rimpianse di essere stato così incauto,ma ormai poteva solo piangere sul latte versato perché Kendall gli aveva già risposto.

Messaggio da: Kendall :)Ma certo! Sarò da te verso le tre e mezza. Ah,e spero che 'l'altra cosa' sia una proposta di vacanza insieme a te,perché devi sapere che ne ho davvero voglia. Ci sentiamo!

Una vacanza? Insieme? Logan non ci aveva mai pensato. Purtroppo ora il suo cervello era puntato solo su come dire a Kendall i sentimenti che provava verso di lui. Il moro aveva un carattere timido ma estremamente preciso,era il tipo che faceva programmi per tutto. Perciò buttò giù qualche idea,ma nessuna gli pareva intelligente. Alla fine,Logan aveva creato una specie di piramide di Cheope fatta di palline di carta piene di idee scartate,e non aveva ancora trovato cosa dire. Doveva trovare una soluzione. In fretta magari.
'Devi deciderti Henderson. Altrimenti- e buttò un'occhio alla pila di carta alla sua destra,precariamente appoggiata sulla scrivania -presto non ci saranno più alberi.' La sua indecisione si trasformò in paura. E se avesse fatto scena muta all'appuntamento? Non se lo sarebbe mai perdonato.
'Non pensarci Logan,non pensarci e basta.'

***

Kendall era un ragazzo con i piedi per terra. Nonostante avesse un anno e due mesi in meno di Logan,era più alto di quest'ultimo. Aveva dei capelli biondi che mai restavano al loro posto,gli occhi verdi,la testa dura ed era un gran romanticone.
Quando aveva ricevuto il messaggio di Logan per l'appuntamento,il suo cuore era accelerato in una maniera impressionante. Kendall amava Logan con ogni singola cellula del suo corpo. Ogni volta che lo aveva vicino a sé,avvenisse a scuola,all'allenamento di hockey o semplicemente in giro per la città si sentiva strano,ma strano in senso positivo. Però la paura di dichiararsi e non essere ricambiato era sempre troppo forte,quindi Kendall aveva scelto di essere 'solo un amico',sperando che il moro si accorgesse di qualcosa,qualsiasi cosa.
La paura,motivo per cui quando lo schermo del suo telefono si illuminò con la scritta 'Nuovo messaggio da: Logan :)' sulla schermata delle notifiche,Kendall aveva esitato un attimo. Non voleva soffrire. E accidenti al suo amore per Logan,per colpa di quel sentimento gli aveva risposto di sì inventandosi pure una cavolata su una vacanza a caso. Ora aveva solo una gran paura.
Kendall si stese sul letto e una lacrima gli rigò la guancia chiara: l'idea che Logan lo avrebbe fatto soffrire gli aveva sfiorato la mente più di una volta,ma il suo cuore aveva negato altrettante volte che il suo Romeo potesse fargli una cosa simile. Il biondo era confuso come un camaleonte in una vasca di smarties. Poteva scegliere,anzi no,non poteva. All'appuntamento ci sarebbe andato,e lo avrebbe fatto per il suo migliore amico. Così il ragazzo si alzò a sedere sul letto ,mentre con la mano scacciava le lacrime e con il cuore scacciava i brutti pensieri che lo stavano assalendo.
Rovistò nell'armadio e si mise una t-shirt completamente bianca,il suo paio di jeans corti preferiti (quelli blu come piacevano a Logan) insieme alle amate All Star nere. Afferrò il cellulare dal comodino e controllò l'ora: erano già le tre e dieci. Con il telefono in tasca e l'anima tormentata,Kendall uscì di casa e imboccò la strada che lo avrebbe condotto al paradiso. E cioè da Logan.

 

 

Spazio autrice (una matta al computer)

Hahahahahaha,mi faccio ridere da sola. Sicuramente vi starete chiedendo cosa sia sto schifo quassù,e la risposta è….una nuova storia sulla Kogan (alias 'la mia coppia slash preferita *-*)!! Questo è il prologo,quindi se non vi è piaciuto questo NON VI PREOCCUPATE,perchè le cose belle devono ancora arrivare! L'idea è: quindici tra le più belle canzoni dei Big Time Rush,quindici pezzi della loro storia! Esatto,slice of life. Ogni canzone ha il suo argomento e la sua storia,non vi rivelo i titoli perché saranno una sorpresa! Questa storia è dedicata a _IcePotter, che reputo la ragazza (e la scrittrice) più in gamba di questo sito e tall_blonde_pretty per il suo sostegno costante alla mia storia 'Un sogno per quattro….o forse cinque!' Bene,ho fatto il mio giornaliero rompimento di scatole,quindi vi saluto! Baci,
||Weasley

 

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Capitolo 2
*** I know you know ***


Capitolo 1

I know you know

'L'amore non si sceglie,l'amore ti sfonda

la porta di casa e ti trascina da chi gli pare.'

-cit. Francesco Roversi

 

A casa di Logan,Kendall si sentiva a disagio. Non perché non ci fosse mai entrato,anzi: conosceva a memoria ogni singola piastrella di quel posto. Più che altro era quella strana sensazione che gli diceva che si stava andando a cacciare in un bel casino. Dopo aver salutato i genitori di Logan salì le consuete due rampe di scale che conducevano al piano superiore; più camminava e più la sensazione aumentava.
Arrivato di fronte alla porta di Logan, Kendall si bloccò. Qualcosa,come un campanello di allarme,si accese in un angolo della sua testa. Sembrava dirgli 'se vuoi soffrire,apri questa porta. Altrimenti vai via,e restate amici.' Il biondo fece un enorme sforzo per convincersi ad aprire quella maledetta porta ed ignorare la voce nella sua testa. Appoggiò la mano sulla maniglia e l'abbassò,la porta si aprì senza il minimo cigolio. La scena che apparve agli occhi di Kendall poteva tranquillamente essere l'immagine più ovvia che si potesse avere pensando a Logan. Il moro era seduto sul letto con la schiena appoggiata al muro,il cuscino tra lui e la parete,e teneva in mano un libro con la copertina blu. Kendall sorrise. Logan era così bello quando si concentrava,anche se in realtà per il biondo Logan era sempre bello.
-C-ciao Logan- disse timidamente Kendall. Neanche aveva finito di parlare che Logan aveva abbassato il libro e gli era comparso un sorriso luminoso sulle labbra.
-Ciao Kendall! Che bello vederti!- esclamò contento il maggiore -vuoi venire un attimo qui? Devo finire il capitolo,poi sono tutto tuo.-
'Magari fossi mio' pensò Kendall. Al solo pensiero di Logan che gemeva il suo nome,Kendall si eccitava da morire. Ma non era proprio il caso di farsi venire un'erezione a casa del suo migliore amico. Il biondo seguì il suggerimento del maggiore e si stese sul letto con la testa tra le gambe del moro,il quale stava per ricominciare a leggere. Per la gioia di Kendall,Logan leggeva a voce alta.

“Perché tutti mentono. È un aspetto fondamentale della vita sociale. Nessuno vorrebbe vivere in un mondo dove vige l'assoluta sincerità. Immagini che conversazioni? 'Sei grasso!' 'Lo so,ma tu puzzi!' Non funzionerebbe. Così la gente continua a mentire per omissione . Si dice solo parte parte della storia...e per esperienza ho imparato che la parte tralasciata è spesso la più importante.”

Kendall interruppe Logan. -Ma che libro è?- chiese ridendo. La sua risata fece sussultare il moro,che appoggiò il libro alla sua destra e posò il suo sguardo su quello di Kendall. Se i suoi occhi si sarebbero potuti incorniciare,sarebbero stati l'ottava meraviglia del mondo. Quelle iridi verdi con le pagliuzze dorate...Logan non poteva sapere che se avesse rivelato ciò a Kendall,lui avrebbe sorriso sorriso come sorridono i bambini,quei sorrisi onesti che quando diventi grande non li ritrovi più. Ma a volte può succedere. E,a parere del moro, il sorriso di Kendall era la cosa più bella che si potesse trovare sulla faccia della terra.
-Si intitola 'Vicino a te non ho paura' di Nicholas Sparks. Ed è bellissimo,se vuoi saperlo.- gli sorrise Logan. Kendall si ritrovò a fissare estasiato le fossette che si erano create sulle guance di Logan. Le adorava. Il biondo si girò a pancia in giù staccandosi da Logan,appoggiò il mento sui palmi delle mani e piegò le ginocchia formando una X con le gambe. A quella vista,Logan scoppiò a ridere.
-Che hai da ridacchiare tu?- gli chiese divertito Kendall.
-Oh niente. È solo che sembri una ragazzina che scrive sul suo diario segreto!-
-Argh, hai scoperto il mio di segreto!-
-Tieni un diario?- domandò Logan sull'orlo di scoppiare a ridere.
-Certo che sì- gli rispose sarcastico il biondo,cominciando a mimare -Caro Diario,Logan mi ha appena chiesto se tengo un diario! Cioè,ti rendi conto?- blaterò Kendall con una voce comica da ragazzina. E in quell'istante pensò che non gli sarebbe potuta capitare un'occasione migliore di quella che aveva ora sotto il naso. Riprese la vocetta femminile e disse:
-Voglio dire,io e Logan ci conosciamo da sempre. Lui è il ragazzo più dolce,intelligente e bello che io abbia mai conosciuto in tutta la mia vita. I suoi occhi,wow,sono stupendi...e quelle labbra che quando si aprono in un sorriso vengono le fossette! Insomma,caro diario, credo di essermi preso una cotta per il mio migliore amico. Io so (e lui sa) che mi fa battere il cuore ogni volta che lo vedo,che vorrei lui come mia metà e proprio non riesco ad aspettarlo. So che vorrei essere l'unico che per lui conta davvero,e sono quasi sicuro che insieme potremmo essere qualcosa di bello. Però ho perso le parole per dirglielo,così lo dico come viene viene: io amo Logan Phillip Henderson e sono stufo di nasconderlo.-
Era fatta. Kendall sentì il peso sul suo cuore che se ne stava andando. Non aveva guardato Logan neanche una volta mentre 'scriveva' sul suo diario immaginario e declamava i suoi versi d'amore,e per un attimo impercettibile il peso tornò. E se a Logan lui non piaceva?? Kendall non aveva il coraggio di alzare lo sguardo sul ragazzo davanti a lui per timore di un rifiuto,teneva gli occhi fissi sul lenzuolo azzurro e verde del maggiore. Come aveva potuto essere così stupido? La vocina nella sua testa era tornata,ma stavolta gli stava dicendo 'te l'avevo detto'. Ciò che distolse i pensieri del biondo dalla paura di soffrire fu un singhiozzo mal trattenuto del moro,a quello Kendall si mise seduto e lo guardò.
Logan stava piangendo. Le sue guance arrossate erano rigate dalle lacrime candide che gli arrivavano sulle labbra morbide. Kendall gli si avvicinò e lo strinse in un tenero abbraccio. Il moro ridusse per un attimo le lacrime. Non voleva mostrarsi debole e sentimentale nei confronti di Kendall,ma era fin troppo consapevole del disperato bisogno che aveva di lui.
-Kindle…-
-Sì Logie?- la voce di Kendall tremava,come se stesse per frantumarsi.
-Ti amo.-
Due semplici parole che avevano del tutto eliminato il peso dal cuore del biondo. Logan le aveva pronunciate fissando le amni che stava stringendo,quelle di Kendall. Forse avrebbe dovuto almeno guardarlo negli occhi,ma non ce la faceva. Il biondo strinse l'abbraccio,quasi Logan non riusciva a respirare;ma gli andava bene così,perché era tra le braccia della persona che amava di più.
-Quindi ora...siamo fidanzati?- sussurrò Logan.
-Bè,direi di sì- gli sorrise felice il biondo -e sai cosa fanno i fidanzati?-
Kendall si alzò in piedi sul pavimento e si girò verso Logan aprendo le bracccia,con un accattivante sorriso dipinto sul viso. A tal richiamo il moro non poté resistere e si gettò a capofitto nel nuovo abbraccio dell'altro,che di rimando lo sollevò e lo prese in braccio. Le gambe di Logan erano intrecciate al bacino del biondo,che intanto lo reggeva.
-Wow,sei più leggero di quanto pensassi!- commentò ridendo Kendall.
Logan si avvicinò sempre di più al volto ancora sorridente del biondo. Si era ancorato con le braccia al collo del minore e gli soffiava sui capelli spettinati,ora sapeva come ci si sentiva ad essere il più alto. Le fronti si toccarono e le labbra si erano fatte sempre più vicine…

Kendall baciò Logan con la naturalezza di chi lo aveva già fatto un milione di volte. Entrambi sapevano che l'altro non aveva mai baciato,da piccoli si erano giurati che si sarebbero detti tutto,e il primo bacio faceva parte di quel tutto. Quello,oltre al primo,era stato il bacio che aveva fatto da trampolino di lancio. Dopo tutti quegli anni passati insieme,dopo tutti quegli anni passati a nascondersi dai propri sentimenti, a temere in un rifiuto...quel bacio era la loro promessa silenziosa: si sarebbero appartenuti a vicenda. Per sempre. E del resto non importava,perché quello era amore,quello vero. Le labbra morbide di Logan sapevano di mandorla e si muovevano alla perfezione su quelle del biondo,come una macchina e i suoi ingranaggi. Kendall aprì gli occhi per controllare Logan,e il moro aveva gli occhi chiusi e l'ombra di un dolce sorriso sulla bocca ancora premuta sulla sua. Un delizioso mix di respiri aleggiava nei pochissimi millimetri tra Logan e Kendall.
I due rimasero appiccicati finché non ebbero più aria. Appena si staccarono,però,Logan ebbe l'irrefrenabile impulso di tirare i biondi capelli della sua metà e baciarlo sulla fronte. Desiderava farlo da una vita,e la sua opportunità si era presentata a tempo debito. Kendall ricambiò lasciandogli un segno rosso e circolare sul collo,proprio sotto l'orecchio sinistro;il marchio di fabbrica del biondo gli sarebbe rimasto per un bel po' di tempo.
Kendall fece scivolare le mani sui fianchi di Logan e delicatamente lo aiutò a rimettere i piedi per terra. Dopodichè lo prese per mano e uscirono sorridenti dalla camera del moro che aveva appoggiato la testa sulla sua spalla, con la gioia che usciva da tutti i pori e la consapevolezza di avere trovato una persona speciale con cui condividere la propria vita; la loro storia era più dolce dello zucchero filato e della torta di mele sfornata da Logan che lui e il biondo mangiarono più tardi per merenda e per festeggiare il loro primo giorno insieme.

 

 

Spazio autrice (una matta al computer)

Ecco a voi la prima one-shot! Ero totalmente priva d'ispirazione per il finale,ma alla fine ce l'ho fatta! Allora,adesso c'è l'angolo ringraziamenti:
1- Grazie a Hoon21 che ha recensito il prologo ed è stata davvero gentilissima!
2-Grazie alle QUATTRO persone che hanno aggiunto la storia tra le seguite,quindi thanks so much a Hoon21, sara lerman, Demon Heart e AlexisVictorie! Davvero,vi adoro un sacco!
Terminato lo spazio ringraziamenti,parliamo del capitolo: Logie e Kindle si sono messi insieme e baciati per la prima volta,non so voi ma li trovo amorevoli *-* e finalmente hanno capito che sono fatti l'uno per l'altro,come pane e Nutella! Il titolo del capitolo (e della canzone) era 'I know you know' dei nostri ragazzi e le Cymphonique,e il testo era tra le parole del finto diario di Kendall. Chi se ne era accorto,alzi una mano! Bene,credo di aver finito...ah no,il prossimo capitolo arriverà quando troverò il tempo per scriverlo e soprattutto avrò scovato la canzone perfetta! Evaporo,valà :)
Bacioni,

||Weasley

 

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Capitolo 3
*** Young love ***


Capitolo 2

Young love

'All around the world

everybody in young love'


-Logan?! Dove diavolo ti sei cacciato? Non riuscirai a scappare dalle tue responsabilità, non stavolta!-
Kendall era sulla soglia dell'arrabbiarsi sul serio. Logan era in fuga da un appuntamento a cui aveva il terrore di andare e si era nascosto, come al solito insomma. Il biondo lo stava cercando per tutta la casa del suo ragazzo, ma senza successo: maledisse il fatto che Logan fosse così basso e magro, poteva essersi nascosto ovunque!
Arrivato di fronte alla camera del moro, Kendall sorrise. Soltanto una settimana prima era rimasto fermo davanti a quella porta, indeciso se mostrare i suoi sentimenti o no; la prima opzione aveva prevalso, ed ora Logan Henderson e Kendall Schmidt stavano insieme. Il biondo entrò nell'ultima stanza che gli mancava da controllare e richiamò il suo sfuggente fidanzato, però non ci fu risposta.
Così Kendall decise di tirargli un colpo basso.
-Bene bel morettino- proclamò in tono ampolloso -se non esci entro cinque secondi, il tuo biondo e sexy fidanzato ti molla e addio relazione. È una tua scelta.- Forse era stato un po' troppo duro con lui, ma se era l'unico modo per farlo uscire lo avrebbe fatto.
-Uno…- sentenziò il biondo.
Niente.
-Due…- Lo avrebbe fatto davvero? Se ne sarebbe andato lasciando Logan spaventato e da solo?
-Tre…- Magari poteva, dopotutto l'appuntamento riguardava la loro storia: se non c'era quella, neanche l'incontro serviva.
-Quattro…- Al diavolo tutto, amava Logan ed era incapace di lasciarlo.
-Okay…- disse una voce timida proveniente dalle spalle di Kendall -però se esco mi giuri che mi terrai la mano sempre? Per favore.-
Il biondo si girò di 180° ritrovandosi a guardare l'anta azzurra dell'armadio che si stava lentamente aprendo; ne uscì un Logan spettinato e paonazzo che subito si gettò in un abbraccio tenero di Kendall.
-Certo che lo farò, mio piccolo Logie. Io ci sarò sempre per te.- Kendall sorrise e aggiunse -Ma non nasconderti mai più nell'armadio, rischi di soffocare!- riferendosi alle guance ancora arrossate del moro.
Logan si aggrappò con le mani alle spalle del biondo e si alzò in punta di piedi per lasciare un dolce bacio sulle labbra morbide di Kendall, ringraziandolo silenziosamente per il coraggio che in quel momento gli stava dando. Il minore prese Logan per mano e lo condusse giù per le scale, dove i genitori del moro erano appena tornati dal lavoro.
-Allora? Questa 'grande notizia'?- chiese sorridendo la madre di Logan con i capelli corvini spettinati e guardando quelli che per lei erano ancora solo migliori amici, totalmente ignara che la grande notizia forse non sarebbe stata troppo grande.
Appoggiò la busta della spesa sul pavimento mentre al suo fianco di materializzava il padre di Logan, dall'aspetto burbero ma con un gran cuore… o quasi.
Kendall strinse la mano del maggiore. Lo sentiva tremare.
-Mamma,papà…- iniziò Logan con la voce flebile.
-Sì tesoro?- chiese sua madre,tranquilla come non mai.
Logan prese un bel respiro e tutto il coraggio che aveva.

-Sono gay e amo Kendall.-

Silenzio. L'unica cosa udibile nella stanza era il battito del moro alternato al ticchettio dell'orologio della sala.
La faccia del padre del moro maturò dal rosa chiaro al viola. La madre invece sgranò gli occhi,convinta che Logan stesse solo scherzando o magari speranzosa di aver semplicemente sentito male. Ma quella era la verità, aveva sentito benissimo.
Dopo interminabili secondi, che a Logan sembrarono anni, il padre guardò Kendall e si limitò a dirgli in tono autoritario -Tu, fuori di qui. E tu- alludendo a suo figlio -in camera tua. Subito. Senza fiatare.-
Nel frattempo, la madre di Logan non aveva emesso suoni. Gli occhi nocciola, che il moro aveva ereditato, aleggiavano di preoccupazione verso il marito che non l'aveva presa bene.
Kendall uscì dalla casa del suo ragazzo triste e con un nodo alla gola che non riusciva a scendergli nel cuore.
Era tutta colpa sua… era lui che aveva obbligato Logan a fare coming-out ai suoi genitori. Si sentiva in colpa, tremendamente in colpa. Kendall trascorse il restante pomeriggio a rimuginare, mandando un messaggio a Logan per scusarsi della sua azione avventata. Era arrivata ormai la sera. Cenò di fretta, ignorando gli sguardi perplessi dei suoi e di sua sorella Ciara.

Messaggio per: Logie<3
Hey Logie,come va? So che sembro stupido a chiederti scusa per messaggio, ma ti prego rispondimi. Non riesco a starti lontano con la consapevolezza di averti fatto soffrire.,e quindi… scusa Logan. Davvero, mi dispiace. Spero solo che questo non infierisca sulla nostra storia, perché è davvero una storia bellissima. Tu sei il mio Romeo e ti amo,ricordatelo sempre.
Kendall XOXO
P.S. Sto per venire da te. Niente ma,sto arrivando. Aspettami Logie.

Il biondo chiuse il telefono e si cambiò i vestiti per andare dal suo ragazzo, niente lo avrebbe fermato. Voleva solo scusarsi e prendere Logan tra le sue braccia per baciarlo e magari fare qualcosa di anche meno casto pur di farlo stare bene. Chiese ai suoi il permesso di uscire, loro non fecero una piega. “Basta che non combini casini e puoi fare tutto quello che vuoi” fu l'ultimo commento del padre.
Percorse la strada senza neppure guardare dove andava,solo la sua memoria lo stava guidando. Arrivò di filato fino a casa di Logan, e lì si chiese se fosse davvero il caso di bussare. Probabilmente il padre di Logan lo odiava in quel momento, e piombargli di nuovo tra i piedi non era un'idea troppo brillante. Come se gli stesse leggendo la mente, gli arrivò un messaggio di Logan che recitava:

Messaggio da: Logie<3
Kindle, se sei davvero sotto casa mia e stai per imitare Romeo declamando 'Perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire' sei veramente fuori di testa. Ma non bussare, altrimenti farai un simpatico faccia-a-faccia con mio padre e quindi se vuoi finire male sei sulla strada giusta. Noi abbiamo già cenato e miei si stanno preparando perché devono partire tra poco per un viaggio di lavoro. Entra dalla porta sul retro. Spero tu abbia un valido pegno per farti perdonare, altrimenti stavolta sei tu quello che è a rischio di farsi mollare. Ti amo anch'io.
LoganXOXO

Seguendo le istruzioni del moro, Kendall arrivò di fronte alla porta sul retro. Era in procinto di bussare, quando la porta si aprì da sola mostrando lo spettacolo più tremendo che potesse apparire agli occhi del biondo.
Logan aveva i capelli in disordine che gli ricadevano sugli occhi gonfi. La maglietta, sulla spalla destra, era strappata. Nonostante il buio della sera, Kendall riuscì ad intravedere la pelle arrossata e le lacrime che stavano scendendo sulle guance graffiate del maggiore. Il biondo non perse neppure un secondo e prese i polsi di Logan girandoli verso l'alto. Un attimo dopo, tirò un sospiro di sollievo. Anche a distanza di tre anni, Kendall voleva essere sicuro che Logan non si tagliasse più.
Ma era ancora scioccato, e deciso a farsi dare delle spiegazioni. La preoccupazione si era mischiata alla rabbia verso che aveva anche solo osato toccare il suo ragazzo.
-L-Logan… chi è stato?-
Per tutta risposta, il maggiore lo trascinò in casa e silenziosamente fino in camera sua, asciugandosi velocemente le lacrime che stavano bruciando sui graffi. Fatto questo lo chiuse a chiave in camera sua. Kendall era spaesato, non sapeva che fare. Ma una cosa la sapeva: lui si fidava di Logan.

***

Il moro tornò di sotto dove i suoi genitori lo stavano aspettando.
-Bene Logan, noi partiamo. Torniamo tra due giorni, a cucinare sai fare e non dare fuoco alla casa- si raccomandò la madre con una risatina palesemente forzata, cercando di non guardare in faccia il figlio. Il padre, invece, lo guardò in cagnesco e gli disse brusco -E non puoi invitare qui Kendall. È chiaro?-
Logan annuì silenziosamente torturando la chiave imperlata di sudore che stava tenendo 'prigioniero' il suo povero fidanzato. Dopo i soliti discorsi sulla responsabilità, Logan salutò con discrezione i suoi e, non appena la porta di casa si chiuse, il moro scappò nuovamente in camera sua. Aprì la porta e si trovò Kendall steso sul suo letto, intento a giocare con un vecchio videogame.
Non appena il biondo notò la sua presenza, appoggiò a terra la console e si precipitò ad abbracciare la sua metà di nuovo in lacrime. Logan ricambiò subito l'abbraccio. Si sentiva decisamente meglio, ma aveva tralasciato la curiosità misto ira funesta di Kendall, che lo fece sedere sul letto stringendolo ancora forte tra le braccia.
-Dimmelo e basta, Logie. Chi è stato?-
Il moro pianse ancora di più. Faceva fatica a parlare, la gola era interrotta dai singhiozzi; il suo unico calmante era quel biondo che lo baciò sui capelli dicendogli dolcemente -Hey, Logan, calma. Non preoccuparti. Non mi importa di quello che pensano i tuoi di noi due. Voglio solo sapere chi è quel mostro che ti ha fatto questo.-
Logan fermò le lacrime con un qualcosa che vagamente assomigliava ad un sorriso sulle labbra.
-M-mio padre. Dopo che te ne sei andato via, lui mi ha seguito in camera e ha iniziato a picchiarmi. Mi insultava, mi ha detto che sono una vergogna e che non potevo vederti più… mi ha fatto di tutto. Io ho commesso l'errore di rispondergli che non era colpa mia se mi ero innamorato di te, e si è arrabbiato ancora di più. Mi ha detto che la mia era una scelta inutile, che ho ancora tutta la mia vita davanti e non posso sprecarla con te. M-mi dispiace Kendall, sono uno stupido.-
Logan riprese a piangere disperato, mentre Kendall lo accarezzava. Gli prese delicatamente le guance tra le mani per non fargli male e lo baciò con passione, tentando di lenire il suo dolore. Appoggiò la sua fronte su quella del moro e gli sussurrò sulle labbra -Logan, sai quante persone al mondo sono nella nostra stessa situazione? Tutta quella gente che non è accettata… si fanno forza tra loro. Non hanno bisogno di altro. E ti assicuro che non c'è niente di più forte dell'amore, niente di più forte di quello che io provo per te. Logan, io ti amo. E non permetterò a nessuno di fermarci, diranno che siamo giovani e stupidi ma è lo stesso. Okay? Ti amo.-
Logan sorrise e Kendall lo baciò di nuovo, stavolta trascinandolo fino al centro del letto,e lì si staccarono giusto per l'attimo necessario a riprendere fiato.
Kendall scoccò un sorriso malizioso e sfilò la maglietta al maggiore, che ripreso dalle lacrime si stava eccitando ad una velocità impressionante. Il biondo si tolse la t-shirt bianca mostrando gli addominali appena pronunciati, risultati incredibilmente appetibili agli occhi di Logan che li sfiorò con le dita per poi spingere il suo ragazzo sul letto e stendersi sopra di lui ricominciando a baciarlo sul collo bianco. Sentiva qualcosa di duro premergli contro la gamba destra, così le coraggiose mani del moro scesero dal viso di Kendall fino ai suoi fianchi.

Il biondo, d'altro canto, non poteva e non voleva ribellarsi. Si era ripromesso che avrebbe fatto tutto per far tornare il sorriso a Logan, e si sapeva: lui manteneva sempre le promesse. Si ritrovò solo a dover smuoversi un po' per permettere alle lunghe dita del moro di slacciargli la cintura e farsi levare i costosi jeans rimanendo in boxer. Dal loro primo bacio Logan non aveva ancora avuto l'occasione di ricambiare il segno rosso che Kendall gli aveva lasciato sul collo, ma rimediò in fretta. Il biondo dovette solo godersi la scena del suo ragazzo che si toglieva i pantaloni e subito tornava a stuzzicarlo con astute e provocanti mosse.
-Cavolo amico, da quando ti ecciti così facilmente?- soffiò Kendall sui capelli del moro, ricevendo come risposta un pizzicotto sul fianco che lo fece fremere. Stava iniziando a pensare che forse era sbagliato, lui non doveva neppure essere lì…
-Sai, non lo credevo possibile- continuò il biondo dopo essersi ripreso e sentire le lunghe dita di Logan che gli scivolavano tra le cosce. Il moro fermò il suo piacevole lavoretto e guardò Kendall dritto negli occhi.
-Che cosa?-
-Noi due. Cioè, stiamo insieme da meno di una settimana e già ci rotoliamo tra le lenzuola come se non ci fosse un domani. È un po' strano, non trovi?-
Logan estrasse con riluttanza la mano dai boxer del minore. Ma era mai possibile? Kendall che si lamentava di qualcosa di così meravigliosamente intimo?
-Non lo trovo affatto strano- sentenziò deciso il moro -ti amo, è inverosimile?- chiese giustificandosi.
Kendall realizzò in un attimo di essere stato uno stupido. Aveva appena fallito la sua missione di far star bene Logan, il suo ragazzo che pur di non rinnegarlo si era fatto picchiare. Idiota, idiota, idiota. Che ti costava lasciare che Logan si sfogasse un po'? Meglio così che vederlo piangere,no? Un idiota. Ecco cosa sei.
-Scusa, hai ragione Kindle- disse Logan con un sospiro staccandosi dal corpo del biondo -è troppo presto per...questo.-
Kendall sorrise al suo moretto preferito. Era assurdo e allo stesso tempo magnifico come riuscissero a capirsi solo con uno sguardo o con poche e semplici parole. Oh,quanto lo amava.

-Stanotte puoi restare qui?- domandò timidamente Logan -Ho bisogno di te.-
Il biondo lasciò un bacio a stampo sulle labbra del più basso, assicurandolo che lui non se ne sarebbe andato via per nessuna ragione al mondo, neanche se regalassero IPad.
Rimasero così, con addosso solo i boxer, a dormire abbracciati per tutta la notte tra quelle lenzuola leggere al sapore delle candide lacrime di Logan, sicuri che in quelle poche ore di vero amore nessuno sarebbe riuscito a giudicarli per le loro scelte. Magari sbagliate, ma diciamocela tutta: al cuore non si comanda….

 


Spazio autrice (una matta al computer)

Ecco a voi una Weasley in tremendo ritardo! *evita le zucchine perché il pubblico ha già finito i pomodori* scusate scusate scusate scusate, ma in questi giorni sono sommersa dai compiti che ovviamente non sono riuscita a fare quest'estate per colpa del polso rotto! Anyway, grazie mille e duemila alla mia sister Hoon e a mirva che sono tipo le persone più dolci che vi potrebbe capitare di incontrare,che hanno recensito sia il prologo che il primo capitolo. Thaaanks<3 Bando alle ciance e parliamo di cose serie: la nuova canzone era...young love! Vediamo chi si è accorto dove ho lasciato il testo,probabilmente nessuno perchè era veramente difficile da trovare xD Stavolta il problema che si affaccia sulla vita di questi orsacchiotti che sono i Kogan è il coming-out ai genitori di Logan. Dopo il discorso incoraggiante di Kendall (eh già, neppure sulle fanfiction il biondo rinuncia ai suoi discorsi!!) il vostro moretto preferito si dà ehm, come dire,alla pazza gioia? So che è altamente orripilschifosa come idea, mi date cinque secondi per fuggire dalle zucchine che state per lanciare? Graizieeee! Ora scappo, ho una scheda libro del diario di Anne Frank che mi sta aspettando! Evaporo con tanti baci per voi,

||Weasley

P.S. Ricordate che questa è solo una fanfiction, probabilmente Henderson e Schmidt non stanno a sbaciucchiarsi tra le lenzuola tutto il tempo. Attenzione, one-shot zuccherosa in arrivo tra poco, da titolo 'Happy with u!' A presto bellissimi e bellissime!! <3

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Capitolo 4
*** You're not alone ***


You're not alone

Logan è triste, glielo leggo negli occhi. Devo farlo sorridere, anche se lui non vuole.

-Hai presente il giorno in cui ci siamo messi insieme?-
Che domanda strana. Era ovvio che se lo ricordava, era stato il giorno più bello della sua vita. Quasi un mese e mezzo prima, ma pur sempre il più bello. Logan si voltò verso il suo ragazzo fissandosi le dita sporche di cioccolato. In quel momento Kendall stava mangiando avidamente il gelato che il moro gli aveva offerto, seduto su una panchina, interrompendosi solo per pronunciare l'inusuale domanda.
-Sicuro. Perché me lo chiedi?- gli domandò curioso Logan.
-Per messaggio ti avevo detto che volevo fare una vacanza con te. Ricordi?- rispose Kendall ripulendosi la bocca con il dorso della mano e ripartendo a leccare la porzione gocciolante di gelato alla nocciola. Logan si morse il labbro e chiuse gli occhi, tentando di ricordare il messaggio.
'...Ah,e spero che 'l'altra cosa' sia una proposta di vacanza insieme a te,perché devi sapere che ne ho davvero voglia....' giusto, era proprio quello. Il moro annuì leggermente per far segno di aver capito. Cercò di non guardare Kendall che mangiava il gelato, perché guardarlo leccare così era una cosa altamente provocante.
-E smettila di fare così, ti prego- chiese disperato Logan mentre il biondo alzava lo sguardo su di lui sorridendo malizioso.
-Ti piace?-
-Piantala, sai già la risposta. Non farmi fare brutte figure. Comunque sì, ho afferrato il concetto. Allora?-
-Allora- disse il più alto alzandosi- i miei nonni mi lasciano la casa al mare per due giorni. Vuoi venire con me?-
Altra domanda stupida.
-Sai, dovresti proprio smetterla di fare domande idiote come questa. Certo che voglio venire!- esclamò sorridente Logan abbracciando il suo fidanzato, stando però attento a non macchiarsi la maglietta nuova di gelato alla nocciola.
-Partiamo dopodomani, Logie. Hai bisogno per le valigie?- sussurrò Kendall ricambiando l'abbraccio, riservando un'occhiata irritata ad una ragazzina di forse dodici anni che li fissava a bocca aperta. Avrebbe tanto voluto dirle 'non hai mai visto due fidanzati? Che hai da guardarci così?' quando una chiamata lo interruppe. Una chiamata che rovinò quella che sarebbe potuta essere la vacanza più bella di sempre.

***

-Come stai adesso nonno?-
-Molto meglio, grazie di essere venuto Kendall...ma davvero, non c'è bisogno che tu venga tutti i giorni.-
-Stai scherzando? Quando posso, verrò.-
-Okay, mi arrendo. Sei sempre stato bravo a convincere le persone! Ora vai, io sto bene.-
Il biondo uscì dalla camera dell'ospedale dove Logan lo aspettava in sala, seduto su un'apparente scomoda sedia di legno. Si lasciò cadere accanto al moro, mentre una lacrima gli rigava la guancia.
-Allora?- gli domandò Logan timido.
-Infezione ai reni. Devono operarlo.- sospirò Kendall distrutto. Non voleva che succedesse, non voleva.
-Vuoi andare a casa? Ti accompagno io.-
-Sì, grazie Logan.-
-Di niente.-
Il moro si alzò, e con un enorme sforzo fece staccare Kendall dalla sedia. Gli passò un braccio intorno ai fianchi accarezzandolo delicatamente. Odiava vederlo soffrire.
Poco dopo, in macchina, Kendall non disse una parola. Rimase a fissare il paesaggio fuori dal finestrino per tutta la durata del viaggio. Ma appena si rese conto che Logan aveva preso un'altra direzione e non quella di casa sua, si decise a voltarsi.
-Dove mi stai portando?-

-In un posto che ti fa sempre tornare il sorriso.-

Logan parcheggiò la macchina e obbligò Kendall a scendere, dopodichè il moro prese il suo ragazzo per mano e insieme entrarono nel parco preferito di Kendall.
La brezza estiva pomeridiana muoveva le foglie verdi, mentre dappertutto c'erano coppie di fidanzati, famiglie e ragazzzi che si divertivano. Ovunque si udivano i canti degli uccellini e le risate dei bambini, ma il solo rumore che arrivava alle orecchie di Logan era quello del cuore in frantumi di Kendall.
-Perchè mi hai portato qui?-
-Perchè detesto vederti piangere- rispose Logan -e poi hai bisogno di stare tranquillo.-
Il maggiore sfiorò con le dita gli zigomi di Kendall per asciugargli le lacrime che ora scendevano sempre più frequenti. Logan si sedette sotto l'albero e invitò Kendall a sdraiarsi con i capelli biondi tra le sue gambe incrociate.
-Eravamo così anche quando ci siamo messi insieme- tentò di sorridere il più alto guardando gli occhi nocciola di Logan che gli donavano una calma incredibile.
-Lo so amore. È stato il giorno più bello della mia vita.-
Ora la mente di Kendall era troppo concentrata su suo nonno in ospedale perché le amate fossette del suo ragazzo gli distogliessero dalla mente la tristezza del pomeriggio. Il biondo decise di sfogarsi sul suo ragazzo, anche se il minimo di buon senso che aveva rimasto lo contraddisse dicendo che era sbagliato arrabbiarsi con Logan. Ma ovviamente lui non lo ascoltò, come faceva di solito.
-Logan...mio nonno è probabilmente la persona a cui tengo di più al mondo, dopo di te. Mi ha insegnato ad andare in bici ed è tuttora l'unico che mi allunga sempre dieci dollari ogni volta che lo vedo. Mi aiutava con i compiti ed è stato lui a farmi amare e cominciare a suonare la chitarra. Sono cresciuto insieme a lui e a mia nonna, quando ero piccolo i miei non c'erano quasi mai e loro erano gli unici capaci di regalarmi amore ogni volta che ne avevo bisogno. Anche se combinavo casini, come quando ho rotto il vaso in salotto, loro mi volevano bene. Non si arrabbiavano mai. Se uno di loro due se ne andasse, Logan io…- Kendall non riuscì a terminare la frase che scoppiò in lacrime.
-K-Kendall, non piangere.- lo supplicò il moro.
-Scusa, ma per me è davvero troppo…-
-Sì, lo so, ci sono passato da poco-
-Perché davvero, io amo i miei nonni con tutto il cuore e non so se sopporterei l'idea di perderli…aspetta che hai detto?-
A Logan si strinse il cuore. Forse sarebbe stato meglio evitare l'argomento, se ci teneva alla sua incolumità morale. Invece decise di rivelare a Kendall ciò che in quegli ultimi giorni lo rendeva tanto triste.
-Mia nonna se n'è andata due giorni fa. Cancro. Lo sapeva da tempo, o almeno credo. Suppongo che per non farmi soffrire l'abbia tenuto nascosto per tutto questo tempo. E tu sai meglio di me che odio i segreti. Come questo. Mia nonna è morta, Kendall, morta. Io non la rivedrò più, mai più. Con i miei che praticamente ora mi odiano, sono da solo.-
Una lacrima del moro scivolò sulla sua guancia per cadere poi sulla fronte di Kendall. Quest'ultimo si sedette e abbracciò Logan, per fargli capire che lui era lì, era lì e ci sarebbe rimasto per sempre, fino alla fine.
-Logan, tu non sei da solo. Io sono qui e ci sono solo per te, ogni momento...e stavolta non è diverso. Devi saperlo, Logan, devi ricordartelo sempre che io sono qui a guardarti le spalle, pronto ad ascoltarti se hai bisogno. E puoi dirmelo se hai qualcosa, io cercherò di farti stare bene. Capito, stupido?-
Il biondo aveva enfatizzato l'ultima parola, perché per lui Logan era uno stupido quando non gli confessava ciò che gli accadeva.
-Va bene.-
-Giuramelo.-
-Giuro.-
-Vuoi ancora venirci al mare?-
'Devi dire la verità' pensò Logan 'lo hai appena giurato.'
-Non me la sento ancora...ti dispiace?-
Il biondo sorrise. Era ovvio che gli dispiaceva, ma se lui non se la sentiva poteva anche farne a meno.

-È indifferente. Dai, andiamo a casa mia, così ci coccoliamo un po' solo io e te.-
Kendall si sentiva tramutato in zucchero puro, ma Logan amava quella roba. -Ma prima ti regalo questo.- disse con un sorriso-
Il biondo si staccò dall'abbraccio e baciò a fior di labbra il suo ragazzo, il suo splendido e fragile ragazzo. Dopotutto, però, lo amava anche per questo. A vicenda si tirarono in piedi e si diressero mano nella mano all'uscita, entrambi sicuri che non sarebbero mai rimasti da soli. Mai.



 

 

Spazio autrice (una matta al computer)
Scommetto che state leggendo queste misere righe che portano l'altisonante nome di 'Spazio Autrice' con le lacrime agli occhi. Ho vinto? Quasi sicuramente sì.
Volevo dedicare questo capitolo a tutte le persone che hanno un nonno, una nonna o un parente lassù, per ricordare loro che non sono mai da soli. Come Logan, ragazzi non smettete mai di credere che quella persona se ne sia andata via per sempre. Uno spazio per loro nel vostro cuore ci sarà sempre :) Personalmente lo dedico a mio nonno Sergio, uscito da poco dall'ospedale, sperando che starà meglio al più presto. Ti voglio bene nonno<3
A proposito di nonni, vi dedico questo. Guardatelo, perché merita tanto. A presto!
Baci,
||Weasley
P.S. Scusate il capitolo corto, giuro che mi farò perdonare con 'Happy with u'!!

 

 

 

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