The Mystery Of The Circle

di _C h a t N o i r
(/viewuser.php?uid=586846)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovo anno ***
Capitolo 2: *** Il nuovo alunno e una strana lettera ***
Capitolo 3: *** Il nuovo professore e la scoperta della lettera ***



Capitolo 1
*** Nuovo anno ***


Nuovo anno




È cominciato un nuovo anno e i ragazzi di casa Anubis ritornano dalle loro belle vacanze per affrontare ancora una volta la scuola e sperando soprattutto di non ritrovarsi catapultati in un nuovo mistero che la casa tiene ancora nascosto.

Davanti alla scuola si fermò un taxi dal quale dove scese un ragazzo dai capelli neri e occhi del medesimo colore, Fabian Rutter era stato il primo coinquilino di Casa Anubis ad arrivare seguito poi da un ragazzo dai capelli biondi e occhi verdi, Eddie Miller. -Hey Fabian- disse quest'ultimo abbracciandolo e dandogli una pacca sulla spalla –Allora? Come sono andate le vacanza? - aggiunse in seguito. –Non sono state niente di speciale, le tue invece?- gli rispose sorridendo -Nulla di che, io e Patricia abbiamo visitato Roma, in modo pacifico- gli rispose di rimando aggiungendo una nota sarcastica alle ultime tre parole. -Un giorno senza litigare no, eh?- esclamò esasperato il corvino -Se parli degli Eddie e Patricia che conosco io penso proprio di no- parlò una voce femminile dietro di loro, entrambi sussultarono per poi girarsi e incontrare una ragazza dai capelli ricci e castano scuro e gli occhi del medesimo colore, K.T era appena arrivata e si era avvicinata di soppiatto ai due, entrambi l'abbracciarono e poco dopo l'arrivo di tutti gli inquilini di casa Anubis si diressero verso quest'ultima.

Arrivati, entrarono nella casa e ad accoglierli con molto affetto ci fu la loro governante, Trudy e, con meno affetto, il loro supervisore Victor. -Ragazzi bentornati! - esclamò la donna abbracciandoli uno per uno, Victor li guardava dal piano di sopra con Corviera sempre appressa –Mocciosi- disse rientrando nello studio, sedendosi sulla sedia difronte alla scrivania e prendendo un piccolo libro blu con ricami neri toccandolo e sussurrando –Il grande giorno sta per arrivare-.

Intanto al piano di sotto, in cucina, i ragazzi si sono messi a raccontare le loro vacanze passate mentre Alfie, il solito golosone, era a mangiare qualche buon biscotto fatto da Trudy. –Le Hawaii erano stupende- esclamò Joy entusiasta ripensando ai bei tre mesi passati sull’isola in completo relax –Quanto vorrei esserci venuta anch’io ma purtroppo mio padre aveva da fare- borbottò arrabbiata Mara, Joy l’abbraccio ridendo –Immagino avrai anche incontrato ragazzi carini, laggiù- si intromise Patricia sorridendo maliziosamente e Joy capendo dove voleva arrivare disse –Già uno mi ha chiesto di uscire- a quel punto Jerome si intromise –Come sarebbe a dire?! Non ci sei uscita insieme, vero?!- disse geloso e guadagnandosi un bacio da Joy dopo che esclamò ridendo – No capellone!- in quel preciso momento entrò Trudy in tutta fretta che ripeteva – è arrivato! È arrivato-. I ragazzi la guardarono confusi mentre correva a destra e a sinistra –Chi sta arrivando?- chiese curiosa K.T. e alla domanda la donna si fermò stupita –Come, non lo sapete? Arriva un nuovo studente e verrà ad abitare qui- disse tranquilla sotto gli sguardi stupiti degli altri – Cosa?!- esclamarono tutti contemporaneamente. Un brusio generale si diffuse per tutta la casa arrivando alle orecchie di Victor che infastidito scese al piano di sotto avviandosi in cucina e tuonando –Cosa sta succedendo?-, tutti si zittirono e il primo a parlare fu Fabian -Victor dove andrà a stare il nuovo ragazzo? Le stanze sono tutte occupate- -Io non mi smuovo dalla mia stanza- borbottò Jerome arrabbiato guadagnandosi questa volta uno sguardo gelido da parte di Victor – Troveremo una sistemazione per lui, che vi piaccia o no-

-Datemi un cuscino e posso anche dormire fuori-

 

*Angolo autrice*

Hi Everybody!

Come potete vedere mi chiamo _KimishuShira_ ma chiamatemi pure Ali-chan ^^. È la prima storia che scrivo su questa parte di fandom e vorrei sapere cosa ne pensate. Accetto ogni tipo di recensione.

Ci si vede!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il nuovo alunno e una strana lettera ***


 
Il nuovo alunno e una strana lettera


Un ragazzo alto di bell'aspetto era appoggiato allo stipite della porta. Aveva i capelli corti, a cresta e marroni scuri e gli occhi del medesimo colore. Era vestito con una maglia bianca poco aderente con dei pantaloni lunghi bordeaux e delle scarpe da ginnastica dello stesso colore. Guardava tutti con un sorriso divertito mentre gli altri lo guardavano attentamente e Victor lo squadrava dalla testa ai piedi -Bhe? Me lo date o no un cuscino?- disse divertito, sembravano essersi risvegliati dal contemplarlo e Victor sbuffò dicendo - Dormirà in soffitta che le piaccia o no- per poi andarsene. - È sempre così gentile?- chiese sarcasticamente rivolgendosi ai ragazzi che risero - Delle volte è così gentile da farti pulire il bagno solo una volta al giorno- scherza Eddie -Non ho mai visto una persona così buona, sono commosso- disse di rimando e tutti si misero a ridere. - Mi chiamo Blake Davies- si presentò il moro porgendo la mano ad Eddie, quest'ultimo gliela strinse -Eddie Miller e loro sono: Patricia, Fabian, Mara, Willow, Alfie,  Jerome, Joy e K.T- disse presentando tutti sotto lo sguardo di Blake che a ogni nome che diceva guardava i rispettivi ragazzi soffermandosi su K.T. doveva ammettere che era una bella ragazza e qualcosa gli diceva che era anche molto speciale. Lui lo percepiva. Non come Willow che vede le aure e tutto, lui lo percepiva grazie al suo piccolo segreto che aveva fin dalla tenera età. A destarlo dai suoi pensieri fu Trudy che lo invitò a seguirla per portarlo nella soffitta, il ragazzo prese le borse e la segui dopo aver salutato gli altri. Lungo le scale incrociò lo sguardo di Victor e sorrise misterioso facendogli segno di tacere. L'uomo strinse i pugni e riprese a leggere con attenzione la lettera che gli era arrivata giorni prima:

"Caro facilitatore o forse dovrei dire Victor, alcune mie fonti dicono che non sei più l'uomo di tanto tempo fa, ti sei addolcito e il bene di quei ragazzi ti sta a cuore. Meglio così almeno con il nuovo arrivato sarai più accogliente, dovrai esserlo per forza perchè lui possiede qualcosa che in pochissimi in questo mondo hanno l'onore di averlo. Lui non è molto docile e ti potrebbe stupire in qualsiasi momento, per esempio lo farà quando arriverà "tu sai cosa". Non mettertelo come nemico e controllalo in ogni cosa che fa, te lo consiglio. 
Ci rivedremo quando sarà giunto il grande momento, per adesso ti lascio.

Arrivederci.
E. G. N."


Victor appallottolò la lettera e la buttò a terra alzandosi e uscendo dall'ufficio. Scese le scale e trovò i ragazzi che conversavano amabilmente con il nuovo arrivato, lo guardò attentamente. Non sembra nulla di speciale, solo un moccioso liceale eppure doveva avere sicuramente qualcosa di anormale, se quella lettera gli era arrivata da quella persona, doveva tenerlo d'occhio e non lasciarselo sfuggire.
Arrivata sera, si scopri che Blake era un vero e proprio amante della musica ed anche molto simpatico, i suoi genitori l’avevano mandato lì perché era stato espulso da ben tre diverse scuole per aver fatto degli scherzi poco graditi dall’insegnati e molto divertenti per gli alunni. Era anche un’amante dei misteri e del letto, può sembrare strano ma lui adora stare a letto, fosse per lui ci starebbe a vita.  Era tempo di dormire infatti, Victor, era sceso al piano di sotto –Sono le dieci in punto, avete cinque minuti di tempo dopo non voglio sentir altro tranne questo spillo che cade- facendo cadere l’oggetto, a Blake gli era stato detto che Victor faceva così ogni sera e appena quest’ultimo si era ritirato nella sua stanza era uscito fuori dalla propria ed era sceso giù in completo silenzio e uscendo dalla finestra si distese sul giardino di casa Anubis. Stava contemplando le stelle quando qualcosa sotto la sua maglietta aveva cominciato a brillare. Tirò fuori una collana d’argento con una piccola sfera rossa che brillava come un rubino. –Devo stare attento, altrimenti sarà la fine. Devo assolutamente trovarlo. – sussurrò queste parole prima di volgere lo sguardo alla luna per poi alzarsi e rientrare in casa in assoluto silenzio e entrando in soffitta, mettendosi sotto le coperte e chiudendo gli occhi.

Angolo autrice

Ecco qui il secondo capitolo! Qui abbiamo incontrato il protagonista e Victor ha ricevuto una strana lettera. Chi l'avrà mandata? Chi sarà veramnete Blake? Scopritelo nei prosimi capitoli!

Ci si vede!

Ali-Chan
~♡

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il nuovo professore e la scoperta della lettera ***


 




 

 

 
 




Il nuovo professore e la scoperta della lettera


Era passata una settimana dall'inizio della scuola e l'arrivo di Blake, quest'ultimo si era abituato in fretta e aveva già fatto amicizia con tutti i ragazzi. Si era scoperto che lui cantava e suonava la chitarra come un professionista, delle volte si esercitava insieme a Fabian e formavano un grande duo. Era anche una frana in matematica e inglese, ad aiutarlo c'erano sempre le ragazze che finite le ripetizioni loro erano quelle stanchissime e lui tutto tranquillo, era una testa dura ed era difficile fargli entrare qualcosa in testa.
Quella mattina i ragazzi erano in cucina a fare colazione. Trudy mise i pancake sulla tavola e Alfie, come al solito, si servì per primo elogiandola per come cucinava. Blake era appena sceso al piano inferiore e si era diretto nella cucina per fare anche lui colazione. Salutò i ragazzi e anche Trudy mettendosi a mangiare la classica colazione, latte e cereali
-Prova i pancake, sono buonissimi- gli consigliò Alfie passandogliene uno e mangiandone un altro, il moro guardava dubbioso quel cibo, non gli erano mai piaciuti i pancake, sarà perchè non sopportava le cose troppo dolci o forse perchè non gli piacevano i dolci in generale. Sta di fatto che provò a rifiutare ma l'altro ragazzo aveva insistito così tanto che l'accontentò, morse una parte e cominciò a masticarla.
 -Niente male- disse continuando a mangiarla con gusto o almeno finchè non entrò Victor che gli lanciò uno sguardo freddo che da quando era arrivato riservava solo a lui "Perchè mi guarda sempre così?!" Pensò nervosamente, se c'era qualcosa che gli dava sui nervi più di essere svegliato la mattina presto era che la gente lo odiasse senza motivo. Preferì non pensarci continuando a mangiare sotto lo sguardo vigile di Victor.
Una volta finito, i ragazzi si avviarono a scuola ma prima di uscire dalla porta Patricia disse loro di aspettare perchè si era dimenticata il cellulare di sopra e corse a prenderlo. Entrò in stanza guardandosi intorno per poi individuare il cellulare che era poggiato sulla scrivania di legno, lo prese e uscì. Quando si avviò verso le scale qualcosa catturò la attenzione, un foglietto spiegazzato era abbandonato vicino all'armadio dell'ufficio di Victor, curiosa lo prese ma prima che potesse leggerlo la voce di K.T. la richiamò dicendole di fare veloce, così mise il foglio dentro la borsa e scese le scale per poi avviarsi insieme agli altri.
Lungo il tragitto i ragazzi parlarono un po, K.T. si avvicinò a Blake che nel frattempo era perso nei suoi pensieri

-Tutto bene?- domandò un po preoccupata, l'altro parve risvegliarsi per poi voltarsi verso di lei regalandole un sorriso
-Stavo solo pensando al perchè Victor mi guarda sempre con quello sguardo freddo- ammette sospirando sconsolato facendo scappare una risatina dalla bocca di K.T.
-Tranquillo, guarda tutti a quel modo- lo rassicurò mettendogli una mano sulla spalla, l'altro rise immaginandoselo con una faccia dolce e gentile
-Perchè ridi?- domandò curiosa la ragazza guardandolo con quegli occhi color nocciola, l'altro continuò a ridere per poi dirle
-Me lo sono immaginato con un atteggiamento da angioletto-, a quel punto anche la ragazza cominciò a ridere e dietro di loro Eddie e Patricia avevano un sorrisetto strano
-Sembra che ci sia una grande intesa fra loro- le sussurrò Eddie, la rossa in risposta gli sussurrò a sua volta
-Tra poco ci sarà qualcosa- ed entrambi sorrisero complici.
Arrivati in classe i ragazzi presero posto, Blake si sedette vicino a Eddie, cominciarono a parlare del più e del meno fino a quando un uomo sulla trentina o poco più fece il suo ingresso nell’aula. Era alto e muscoloso da come si poteva vedere dalla maglia color notte, con i capelli neri come la pece e occhi azzurri, aveva anche un po di barbetta ma il tutto lo rendeva molto bello (Eccome XD) agli occhi delle ragazze che appena entrò i loro sguardi si posarono immediatamente su di lui e tutt’ora lo guardavano incantate. L’uomo posò la borsa a tracolla sulla scrivania e parlò con voce profonda
–Io sono il vostro nuovo insegnante di scienze, mi chiamo Hook Smith- si presentò a tutta la classe con un sorriso e poi fece l’appello, chiedendo da dove venivano, quando arrivò a Blake, quest’ultimo dovette stare attento a cosa dire, quell’uomo gli sembrava di averlo già visto da qualche parte ma non si ricordava bene così per prudenza disse solo l’essenziale, cosa che non passò inosservata al professore che per tutta l’ora di lezione gli dava fugaci occhiate.
Suonò la campanella di fine lezioni e tutti gli studenti ritornarono alle proprie case. Durante il ritorno alla casa, Blake, Eddie, Patricia, K.T, Fabian e Alfie furono chiamati nell’ufficio del preside Sweet che li attendeva per darli una notizia. I ragazzi si diressero nella presidenza dove il preside gli aspettava seduto sulla sedia davanti alla scrivania.
-Vi ho chiamati per dirvi una cosa importante, fra qualche giorno ci sarà la “Giornata famiglia” dove i genitori possono venire a trovare i propri figli…-
-E noi cosa c’entriamo?- lo interruppe Eddie sedendosi in una delle poltrone rosse. Il signor Sweet fece un sospiro appena accennato alla tanta impazienza del figlio
-Se mi avessi lasciato finire Edison-
-Eddie!- lo interruppe per la seconda volta -…Eddie, voi dovete aiutare il nuovo insegnate ad allestire l’auditorium- disse calmo però scatenando l’indignazione di qualcuno
–Perché noi?! Con tutti gli studenti che ci sono, non può chiamare loro?- disse bruscamente Blake, mettendosi le mani in tasca e sbuffando. Il preside gli lanciò uno sguardo autoritario
–Ho capito, ho capito!- sospirò affranto il moro. Dopo il permesso del preside i ragazzi uscirono
-Che rottura! Perché tocca a noi?!-si lamentò scalciando un sassolino mandandolo più avanti, per poi scalciarlo di nuovo man mano andava avanti
-Smettila di lamentarti, hai qualcos’altro da fare?- sbottò Patricia stanca dei suoi lamenti. Lui in tutta si voltò verso di lei e le rispose –Si, dormire e ascoltare la musica- sbottò continuando a camminare facendo ridere tutti i presenti.
Arrivati alla casa, i ragazzi andarono nelle proprie stanze tranne Blake che disse di aver dimenticato un quaderno in classe e corse fuori. Naturalmente questa era solo una scusa, se era venuto in quella scuola era per un motivo ben preciso, doveva trovare la persona che cercava e anche la cosa più importante, prima che fosse troppo tardi. Prese la via del bosco e vi entrò guardandosi attorno in cerca di qualche segno che poteva essere un indizio
“Ha detto che era da queste parti, spero non si sia sbagliato”
 
Intanto nella casa, gli altri erano impegnati con le loro solite routine. Patricia era in camera sua e stava frugando nella borsa alla ricerca del suo cellulare, quando notò un foglio accartocciato, si ricordò di averlo raccattato quella stessa mattina nell’ufficio di Victor e curiosa lo aprì cercando di dargli un aspetto meno distrutto e lesse il contenuto. Per poco non cadde dal letto, corse subito al piano inferiore e richiamò gli ex componenti di Sibuna.
-Cosa c’è Patricia? Perché tutta questa fretta?- chiese allarmato Fabian, Patricia gli mostro il foglio e lo lesse ad alta voce, finito di leggerlo rimase stupefatto come gli altri. C’era sotto qualcosa e loro dovevano scoprire cos’era.
- Cosa significherà “tu sai cosa”? E poi “quel ragazzo”?- chiese titubante Alfie, gli altri non seppero rispondere
-Se si riferisse a… Blake?- ipotizzò Patricia, pensando al “nuovo ragazzo”. Subito K.T. protestò
 –Impossibile! Non può essere coinvolto in tutta questa storia!-
-Si ma lui è nuovo come dice la lettera- disse Eddie sospettoso
–Ma dovete contare che ci sono molti nuovi arrivati qui, non solo lui- pronunciò Fabian, in quel momento entrò nella casa Blake che tutto affannato cercava di riprendere fiato. I ragazzi andarono da lui e gli chiesero cosa era successo, lui rispose semplicemente che aveva corso per tutto il tempo per cercare il quaderno che alla fine non aveva più trovato.
-Voi, invece, cosa stavate facendo?- chiese curioso dopo aver ripreso fiato e sedendosi sulla poltrona. Gli altri non sapendo cosa fare quindi gli dissero che parlavano di come agire durante i preparativi all’evento cosa che ancora a Blake non andava a genio.

 
*Angolo Auitrice*
Rieccomi qui!!!...Sinceramente non ho niente da dire, cosa molto strana u.u
Quindi…Ci si vede!
Ali-Chan~

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3261553